MasterCase Manuale d'uso Vogliamo farvi risparmiare tempo e denaro! Vi assicuriamo che la completa lettura di questo manuale vi garantirà una corretta installazione ed un sicuro utilizzo del prodotto descritto. PRIMA DI INSTALLARE O INTERVENIRE SULL’APPARECCHIO, LEGGERE ATTENTAMENTE E SEGUIRE LE ISTRUZIONI CONTENUTE IN QUESTO MANUALE. Questa apparecchiatura è stata costruita per funzionare senza rischi per gli scopi prefissati purché: l’installazione, la conduzione e la manutenzione siano eseguite secondo le istruzioni contenute in questo manuale; le condizioni dell’ambiente e della tensione di alimentazione rientrino tra quelle specificate. Ogni utilizzo diverso da questo e l’apporto di modifiche, non espressamente autorizzate dal costruttore, sono da intendersi impropri. La responsabilità di lesioni o danni causati da uso improprio ricadrà esclusivamente sull’utilizzatore. Si osservi che questa macchina contiene componenti elettrici sotto tensione e quindi tutte le operazioni di servizio o manutenzione devono essere condotte da personale esperto e qualificato, cosciente delle necessarie precauzioni. Prima di accedere alle parti interne sezionare la macchina dalla rete elettrica. Smaltimento delle parti del controllore Il controllore è composto da parti in metallo e da parti in plastica. Tutte queste parti vanno smaltite secondo le Normative locali in materia di smaltimento. Avvertenze generali - ambienti di destinazione e collegamenti Le seguenti condizioni soddisfano una corretta installazione: 1. evitare il montaggio dello strumento negli ambienti che presentano: ampie e rapide fluttuazioni della temperatura ambiente, temperatura e umidità relativa maggiori del limite ammissibile, esposizione a getti d’acqua di qualsiasi tipo, alte interferenze elettromagnetiche e/o radiofrequenze (per es. di antenne trasmittenti); 2. utilizzare capicorda adatti ai morsetti in uso. Allentare ciascuna vite ed inserirvi i capicorda, quindi serrare le viti. Ad operazione ultimata tirare leggermente i cavi per verificarne il corretto serraggio; 3. separare quanto più possibile i cavi delle sonde e degli ingressi digitali dai cavi dei carichi induttivi e di potenza per evitare possibili disturbi elettromagnetici. Non inserire mai nelle stesse canaline (comprese quelle dei cavi elettrici) cavi di potenza e cavi delle sonde. Evitare che i cavi delle sonde siano installati nelle immediate vicinanze di dispositivi di potenza (contattori, interruttori magnetotermici o simili); 4. ridurre il più possibile il percorso dei cavi dei sensori ed evitare che compiano percorsi a spirale che racchiudano dispositivi di potenza. Per prolungare i cavi delle sonde, usare cavi con sezione minima di almeno 0,5 mm2; 5. i cavi da collegare ai contatti del controllore devono resistere alla massima temperatura d’esercizio, determinata considerando la massima temperatura ambiente prevista, a cui va sommato l’autoriscaldamento del controllore pari a 20°C; 6. proteggere la linea alimentazione carichi del controllore con protezioni adeguate (interruttore/i magnetotermico/i) dimensionate in funzione dei carichi collegati. Sicurezza per gli operatori e precauzioni nel maneggiare il controllo. Per tutelare la sicurezza degli operatori e la salvaguardia del controllo, prima di effettuare qualsiasi intervento sulla scheda togliere l’alimentazione dallo stesso. I danneggiamenti elettrici che si verificano sui componenti elettronici avvengono quasi sempre a causa delle scariche elettrostatiche indotte dall’operatore. È quindi necessario prendere adeguati accorgimenti per queste categorie di componenti, ed in particolare: ! prima di maneggiare qualsiasi controllo, toccare una messa a terra (il fatto stesso di evitare di toccare non è sufficiente in quanto una scarica di 10.000 V, tensione molto facile da raggiungere con l’elettricità statica, innesca un arco di circa 1 cm.); ! i materiali devono rimanere, per quanto possibile, all’interno delle loro confezioni originali. Se è necessario prelevare il controllo da una confezione trasferire il prodotto in un imballo antistatico senza toccare il resto del controllo con le mani; ! evitare nel modo più assoluto di utilizzare sacchetti di plastica, polistirolo o spugne non antistatiche; ! evitare nel modo più assoluto il passaggio diretto tra operatori (per evitare fenomeni di induzione elettrostatica e conseguenti scariche). INDICE 1. Caratteristiche generali..................................................................................................................................................................... 3 1.1 Caratteristiche principali di MasterCase....................................................................................................................................... 3 2. Architettura hardware...................................................................................................................................................................... 5 2.1 Significato degli ingressi ed uscite ............................................................................................................................................... 5 2.2 Codice dei modelli ed accessori ................................................................................................................................................... 8 2.3 Interfaccia utente .......................................................................................................................................................................... 9 3. Installazione ..................................................................................................................................................................................... 11 3.1 Collegamenti elettrici ................................................................................................................................................................. 11 3.2 Configurazione dei controlli....................................................................................................................................................... 11 Le funzionalità di rete locale (LAN)............................................................................................................................................... 14 4.1 Lo sbrinamento di rete in installazioni canalizzate..................................................................................................................... 14 4.2 Segnalazioni di allarmi remoti.................................................................................................................................................... 14 4.3 Trasmissione comandi e sonde ................................................................................................................................................... 14 Programmazione parametri ........................................................................................................................................................... 15 5.1 Classificazione dei parametri...................................................................................................................................................... 16 5.2 Parametri di tipo "password" ...................................................................................................................................................... 16 5.3 /= parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura .................................................................................................... 18 5.4 r= parametri relativi alla regolazione della temperatura ............................................................................................................. 20 5.5 c= parametri per la gestione dei tempi di sicurezza e di attivazione della regolazione ...................................................................... 21 5.6 d= parametri per la gestione dello sbrinamento.......................................................................................................................... 23 5.7 A= parametri per la gestione degli allarmi ................................................................................................................................. 27 5.8 F= parametri per la gestione delle ventole dell'evaporatore........................................................................................................ 30 5.9 H= altre predisposizioni ............................................................................................................................................................. 31 5.10 Parametri LAN...................................................................................................................................................................... 33 5.11 Parametri "set point" ............................................................................................................................................................. 33 5.12 t= parametri HACCP............................................................................................................................................................. 35 5.13 Parametri RTC (Real Time Clock)........................................................................................................................................ 37 5.14 P= opzione valvola elettronica EEV (cod. MGE0000020).................................................................................................... 38 Tabella parametri............................................................................................................................................................................ 44 Allarmi ............................................................................................................................................................................................. 49 7.1 Funzionamenti anomali o particolari .......................................................................................................................................... 49 7.2 Descrizione delle segnalazioni e dei codici d'allarme visualizzati a display............................................................................... 50 Caratteristiche tecniche .................................................................................................................................................................. 53 4. 5. 6. 7. 8. MasterCase 1. Caratteristiche generali MasterCase è il sistema integrato proposto da CAREL per la gestione completa dei banchi frigo. Controlla e gestisce tutta l'unità refrigerata, sia a livello dei carichi elettrici che elettronico. Grazie ai relè di potenza, MasterCase non richiede un quadro elettrico aggiuntivo ed è in grado di controllare direttamente luci, resistenze di sbrinamento, ventilatori, attuatori del freddo, ecc. MasterCase può essere collegato in rete locale per coordinare l'attività di un gruppo d'utenze sincronizzando gli sbrinamenti o condividendo alcune sonde. MasterCase è inoltre integrabile nel sistema PlantVisor, il quale memorizza e rende visibili tutti i dati di funzionamento del banco. MasterCase è disponibile sia per il controllo di banchi frigo con valvola d'espansione meccanica, che, nella versione con l'opzione driver "built-in", per la gestione della valvola d'espansione elettronica proporzionale, che consente di massimizzare le prestazioni dell'unità refrigerata. La valvola elettronica ottimizza la temperatura d'evaporazione ed il surriscaldamento e riduce il consumo elettrico del banco. Attraverso una maggior stabilità di temperatura e una minore necessità di sbrinamenti, MasterCase assicura una migliore qualità di conservazione e un minore calo di peso dei prodotti. 1.1 Caratteristiche principali di MasterCase Alimentazione Alternata a 230 Vac Estetica e Montaggio Il contenitore plastico di colore scuro, la forma stretta ed allungata, i supporti posteriori per il montaggio su guida DIN, rendono MasterCase particolarmente adatto per l'ambiente dei supermercati e per il montaggio sotto il banco frigorifero. Inoltre l'alimentazione diretta a 220 Vac e le uscite a relè in tensione per i carichi del banco (luci, ventole, sbrinamento, ecc…) consentono un notevole risparmio di tempo nei cablaggi e montaggio del quadro elettrico costituendo esso stesso un quadro elettrico integrato. Interfaccia Utente L'interfaccia utente è costituita dalla serie di terminali standard PST. Questa serie, oltre ad essere la stessa di altri strumenti CAREL (consente quindi di ridurre i codici a magazzino) offre diverse soluzioni: semplice visualizzatore, terminale corto a 3 cifre e 3 tasti, terminale lungo a 4 cifre e 8 tasti. Ciascun tasto è retroilluminato da un LED consentendo la segnalazione dello stato della macchina (attuatori attivi, allarmi, ecc.). La presenza dei terminali non è necessaria ai fini del funzionamento di MasterCase ma solo per avere accesso alla programmazione. I terminali possono essere montati fino ad una distanza di 10 m dallo strumento e sono collegabili a "caldo", cioè con lo strumento in funzione senza che questo comporti problemi di funzionamenti. Energy Saving - Software Avanzato Grazie alle innumerevoli ed innovative funzionalità integrate nel MasterCase non solo si possono comandare i banchi in tutte le loro configurazioni, ma si possono ottenere notevoli vantaggi sotto il profilo del risparmio energetico. Infatti la gestione del set point notturno, la possibilità di avere più tipi di sbrinamento intelligente, il controllo della valvola di espansione elettronica sono solo alcune delle funzioni che consentono di ottenere significativi risparmi energetici. Rete locale (LAN) I MasterCase possono essere collegati fra loro al fine di formare una rete locale LAN (Local Area Network) in configurazione master/slave, per il controllo di banchi canalizzati o utenze multievaporatore. Ciascuno strumento può essere configurato sia come master sia come slave attraverso l'impostazione di un semplice parametro. Questa configurazione permette di sincronizzare e coordinare gli sbrinamenti, segnalare lo stato degli ingressi digitali nonché visualizzare sul master la presenza di allarmi negli slave. Si possono connettere fino a 6 strumenti (1 master e 5 slave). La struttura della LAN particolarmente affidabile (controllo d'errore tramite CRC a 16 bit), consente di condividere via rete il valore della sonda di temperatura di regolazione e/o quella di pressione del master permettendo così un risparmio nel numero di sonde da installare. Per quanto riguarda il software di supervisione infine, il master funge da interfaccia per gli slave in quanto è sufficiente dotare il primo di scheda seriale e connetterlo alla linea RS485 per poter controllare tutti gli strumenti della rete locale. Storico Allarmi Ogni singola unità risulta essere dotata della possibilità di memorizzare fino a 10 allarmi. Ogni nuovo allarme viene registrato nello storico eliminando eventualmente quello più vecchio. RTC MasterCase può essere dotato opzionalmente di una scheda RTC (bufferizzato a batteria) che consente la gestione degli sbrinamenti ad orari prefissati. Inoltre permette di fruire di altre funzionalità quali l'impostazione de un set point notturno con inizio e fine ad orario impostabile, la memorizzazione nello storico allarmi dell'anzianità di ciascun allarme, e così via. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 3 MasterCase Terza sonda E' usata per il rilievo della temperatura nel punto caldo del banco e concorre all'eventuale formazione della temperatura di riferimento da regolare. Inoltre può essere utilizzata anche per gestire lo sbrinamento su un sondo evaporatore. Duty Cycle setting Questa funzione permette di mantenere attiva l'utenza anche quando la sonda di regolazione è guasta. In questi casi ci sarà un funzionamento per un tempo (in minuti) pari al valore impostato nel parametro "duty setting" (c4) e un tempo di spegnimento, fisso, di 15 minuti. Multifunction output Le uscite ausiliarie (AUX1 e AUX2) sono programmabili e possono duplicare il funzionamento di una qualsiasi delle uscite già presenti. Inoltre possono assumere la funzione di uscita allarme, uscita cavi caldi e possono essere configurate come uscite di sbrinamento aggiuntiva ed indipendente dall'uscita sbrinamento standard, associate alla sonda 3. Multifunction input Sono presenti ben cinque ingressi digitali configurabili (vedi lista dei parametri). Si possono ottenere così svariate possibilità quali l'abilitazione degli sbrinamenti, la gestione di allarmi immediati o ritardati, il controllo di uno switch porta, ecc. Esiste inoltre la possibilità di configurare un ingresso digitale "virtuale" in quanto non fisicamente connesso bensì gestito via rete locale. Ciclo continuo La funzione di ciclo continuo consente di forzare l'utenza controllata al funzionamento per un tempo impostabile attraverso un parametro. Tale funzione può essere utile quando è richiesto un abbattimento rapido della temperatura anche al di sotto del set point impostato. Test in circuit La serie MasterCase è realizzata con la più avanzata tecnologia SMD. Tutti i controlli sono sottoposti ad un "Test in circuit", che permette la verifica dei componenti montati. Sonde Gli strumenti sono predisposti per lavorare con sonde NTC che offrono una maggiore precisione nel campo di lavoro previsto. L'eventuale sonda di pressione è di tipo raziometrico. Tutte le sonde possono essere fornite da CAREL. Valvola elettronica Grazie ad una scheda opzionale saldabile direttamente sulla scheda "madre", MasterCase (versione MGE0000020) può regolare il funzionamento di una valvola di espansione elettronica a motore passo-passo. Ciò significa avere la possibilità di controllare e di agire direttamente sull'iniezione di refrigerante all'interno dell'evaporatore. Si possono ottenere così valori di surriscaldamento più bassi e più stabili, temperature di evaporazione più alte consentendo quindi una maggiore umidità ed una temperatura del banco più costante garantendo una migliore conservazione e qualità dei prodotti. Watch dog (Sorveglianza) Si tratta di un dispositivo che impedisce al microprocessore di perdere il controllo dell'unità anche in presenza di grossi disturbi elettromagnetici. In caso di funzionamento anomalo il watch dog (letteralmente "cane da guardia") provvede a ristabilire lo stato di funzionamento iniziale. Compatibilità elettromagnetica Le apparecchiature sono conformi alle normative UE di compatibilità elettromagnetica. CE ed omologazione ISO 9001 La qualità e la sicurezza della serie MasterCase sono assicurate dal sistema di progettazione e produzione CAREL certificato ISO 9001 e dal marchio CE sul prodotto. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 4 MasterCase 2. Architettura hardware 2.1 Significato degli ingressi ed uscite GND Tx/Rx Power GND Ingressi digita programmab Programmab digital inputs T Ambient (S1) T Defrost (S2) Pressione di evaporazione Evaporation pressure T Products (S3) NTC Temperatura di evaporazione Evaporation temperature L 24Vac Line N Line N L 230Vac L N Line Ingressi Digitali (Digital Inputs) - ingressi da contatto pulito (non alimentato) con corrente di chiusura 8 mA; - connessione con morsetti estraibili per filo da 0,25 a 2,5 mm2; - lunghezza massima dei cavi 30 m per compatibilità normative (surge); - l'utilizzo degli ingressi digitali è programmabile da parametri (ingresso multifunzione); G-DI1 # Ingresso digitale multifunzione 1; G-DI2 # Ingresso digitale multifunzione 2; G-DI3 # Ingresso digitale multifunzione 3; G-DI4 # Ingresso digitale multifunzione 4; G-DI5 # Ingresso digitale multifunzione 5. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 5 MasterCase Ingressi sonde di temperatura (NTC sensors) - ingressi di misura per sonde NTC standard CAREL (10 KΩ a 25 °C); - connessione con morsetti estraibili per filo da 0,25 a 2,5 mm2; - lunghezza massima dei cavi 30 m. G-S1 # Sonda Ambiente (S1); G-S2 # Sonda di fine sbrinamento (S2); G-S3 # Terza Sonda (S3); G-S4 # Non Usata. P.C. (Pressione di Condensazione) $ Previsto ma non attualmente gestito Uscita ventole L # Linea N # Neutro 4 A 250 Vac (Inductive Load) Light L # Linea N # Neutro 1000 VA 250 Vac (Fluorescent Lamp) Compressore L # Linea N # Neutro 12(12) A 2 Hp, 250 Vac (Inductive Load) Sbrinamento L # Linea N # Neutro 12A 250 Vac (Resistive Load) 230 Vac - Ingresso alimentazione da rete su due morsetti a vite estraibili, con capacità di corrente 12A max - sezione dei cavi minima consigliata da 1,5 a 2,5 mm2. L # Linea N # Neutro 230 Vac +10/-15% 50/60 Hz 230 Vac +10/-15% 50/60 Hz Uscita Allarme C # Comune N.O. # Normalmente Aperto (Contatto Pulito) N.C. # Normalmente Chiuso 12 A 250 Vac (Resistive Load) Uscita Ausiliaria (AUX2) L # Linea N # Neutro Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 12 A 250 Vac (Resistive Load) 6 MasterCase AUX Uscita Ausiliaria (AUX1) L # Linea N # Neutro 12 A 250 Vac (Resistive Load) Nota per tutte le uscite: morsetti di tipo a vite estraibili per cavi con sezione da 0,25 a 2,25 mm2. Valvole lunghezza massima dei cavi 10 m; 1VERDE W1 3 ROSSO 4 BIANCO W2 2 NERO Valve Motor Batteria tampone esterna (Battery) $ Previsto ma non attualmente gestito 24 Vac Trasformatore da 20 VA, 0,5 A; ~ # All'uscita 24 Vac del trasformatore ~ # All'uscita 24 Vac del trasformatore Sonda di temperatura gas surriscaldato (NTC Sh) Solo per i modelli per valvola elettronica (cod. MGE0000020). G-Tsh # Sonda di temperatura NTC per gas surriscaldato (uscita evaporatore) P.E. (Pressione di Evaporazione) Solo per i modelli per valvola elettronica (cod. MGE0000020). per distanze maggiori di 10 m usare cavo schermato (2 fili più schermo collegato a massa); G # Terra P # Segnale Vp # Alimentazione Driver RS485 $ Previsto ma non attualmente gestito PWM $ Previsto ma non attualmente gestito Connessione linea seriale (Supervisor) - Connettore per collegamento scheda opzionale RS485 per interfacciamento con supervisore; - morsetti a vite estraibili per cavi con sezione da 0,25 a 2,25 mm2; - velocità seriale prevista 19200 bit/s; G # Terra T+ # Connessione al positivo della linea seriale RS485 T- # Connessione al negativo della linea seriale RS485 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 7 MasterCase Terminali (Interface Display) - connessione seriale a tre fili, lunghezza massima 10 m - alimentazione fornita dal controllo 24/35 Vdc, 1,5 W max. Vs # Alimentazione T+ # Segnale G # Terra LAN (Local Area Network) - connessione in rete locale verso altri controlli, lunghezza. max 10 m; - morsetti a vite estraibili per cavi con sezione da 0,25 a 2,25 mm2. T+ # Segnale G # Terra CHIAVE DI PROGRAMMAZIONE La chiave di programmazione va utilizzata solo con l'alimentazione del controllo scollegata (morsetti 220 Vac non in tensione), e con la scheda driver valvola alimentata (nei modelli versione cod. MGE0000020 - morsetti alimentazione 24 Vac). Il codice della chiave di programmazione è il PSOPZKEY00. Per l'utilizzo della chiave fare riferimento al relativo foglio istruzioni. 2.2 Codice dei modelli ed accessori CONTROLLI CODICE MGE0000010 MGE0000020 DESCRIZIONE MasterCase "basic" per banchi frigo con TXV MasterCase con opzione driver EXV OPZIONI E ACCESSORI CODICE MGEOPZSER0 MGEOPZCLK0 MGECON0010 MGECON0020 PSOPZKEY00 DESCRIZIONE Scheda seriale Scheda orologio Kit connettori estraibili per MasterCase "basic" Kit connettori estraibili per MasterCase EXV Chiave di programmazione hardware INTERFACCIA UTENTE CODICE PST00LR200 PST00SR300 PST00VR100 PSTCON0300 PSTCON1000 DESCRIZIONE Terminale grande 8 tasti con display rosso, ricevitore IR, buzzer Terminale piccolo 3 tasti con display rosso, ricevitore IR, buzzer, 1 ingresso per sonda NTC, 2 ingressi digitali Visualizzatore con display rosso, 1 ingresso per sonda NTC Cavo di collegamento lung. 3 m Cavo di collegamento lung. 10 m Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 8 MasterCase 2.3 Interfaccia utente MasterCase utilizza come interfaccia utente la serie di terminali standard PST. Questa serie oltre ad essere la stessa di altri strumenti CAREL (quindi consente di ridurre i codici a magazzino) offre diverse soluzioni: - terminale corto a 3 cifre e 3 tasti (cod. PST00SR300); - terminale lungo a 4 cifre e 8 tasti (cod. PST00LR200); - semplice visualizzatore remoto a 3 cifre (cod. PST00VR100). Ciascun tasto è retroilluminato da un LED consentendo la segnalazione dello stato della macchina (uscite attive, allarmi, ecc.). La presenza dei terminali non è necessaria ai fini del funzionamento di MasterCase ma solo per avere accesso alla programmazione. I terminali possono essere collegati a "caldo", cioè con lo strumento in funzione senza che questo comporti problemi di funzionamenti 2.3.1 Funzioni Tasti e Led Terminale PJ Large (PST00LR200) 2 4 6 1 8 3 5 7 Tasto % (LED rosso) Funzionamento normale • premuto per 5 s elimina l'allarme HACCP con le sue segnalazioni (codici "HA" o "HF" a display, il buzzer e il relè allarme) ed inoltre cancella tutti i dati relativi memorizzati. LED stabilmente acceso: allarme HACCP. Tasto ② (LED giallo) Funzionamento normale • Premuto per 1 s attiva/disattiva uscita relè AUX1 (luce) LED • stabilmente acceso: uscita relè AUX1 (luce) attiva. Tasto ③ (LED verde) Funzionamento normale • Premuto per 5 s. ON/OFF unità. LED • Stabilmente acceso: regolazione in funzione. Nota: la funzione ON/OFF dipende da un parametro di abilitazione (se non abilitato, il controllo è sempre ON), il LED visualizza comunque lo stato. Tasto ④ (LED giallo) Nessuna funzione associata. Tasto ⑤ (LED verde) Funzionamento normale • Premuto per 5 s attiva o disattiva il ciclo continuo. LED • stabilmente acceso: ciclo continuo inserito. Tasto ⑥ (LED verde) Funzionamento normale • Premuto per 1 s accende o spegne la luce; • premuto assieme al tasto 8 visualizza il valore della terza sonda (S3); • premuto assieme al tasto 7 per 5 s attiva o disattiva il ciclo continuo. Modifica parametri • Passa da un parametro al successivo; • incrementa il valore associato al parametro visualizzato. LED • Stabilmente acceso: compressore in funzione; • Lampeggiante: richiesta di attivazione compressore pendente (richiesta freddo). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 9 MasterCase Tasto ⑦ (LED giallo) Funzionamento normale • Premuto per 5 s attiva uno sbrinamento manuale, se ne esistono le condizioni; • premuto assieme al tasto 6 per 5 s attiva o disattiva il ciclo continuo; • premuto assieme al tasto 8 visualizza il valore della sonda di fine sbrinamento (S2); • premuto all'accensione del controllo assieme al tasto 8 esegue il caricamento dei parametri di default. Modifica parametri • Passa da un parametro al precedente; • diminuisce il valore associato al parametro visualizzato. LED • stabilmente acceso: sbrinamento in funzione; • lampeggiante: richiesta di sbrinamento pendente. Tasto ⑧ (LED rosso) Funzionamento normale • Tacita allarme acustico (buzzer) e disattiva il relè d'allarme, se attivi; • premuto per 1 s visualizza e/o imposta il set point; • premuto per più di 5 s, non in presenza di allarme, dà accesso al menù dei parametri di tipo F (frequenti); • premuto assieme al tasto 6 visualizza il valore della terza sonda (S3); • premuto assieme al tasto 7 visualizza il valore della sonda di fine sbrinamento (S2); • premuto all'accensione del controllo assieme al tasto 7 esegue il caricamento dei parametri di default. Modifica parametri • Visualizza il valore del parametro selezionato o esce dalla visualizzazione; • premuto per 5 s esegue la memorizzazione permanente delle modifiche apportate ai parametri. LED • stabilmente acceso: allarme attivo. 2.3.2 Elenco funzioni Tasti e Led Terminale PJ Small (PST00SR300) 6 8 7 Per quanto riguarda il terminale corto PJ Small le funzioni dei tasti sono le stesse viste per i tasti ⑥, ⑦ e ⑧ del terminale PJ Large. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 10 MasterCase 3. Installazione 3.1 Collegamenti elettrici Per quanto riguarda i dettagli sui collegamenti elettrici della scheda base vedi planimetria sopra riportata. AVVERTENZE Evitare il montaggio dei controlli negli ambienti che presentino le seguenti caratteristiche: 1. Umidità relativa maggiore dell'85% non condensante 2. Forti vibrazioni o urti 3. Esposizioni a continui getti d'acqua 4. Esposizione ad atmosfere aggressive ed inquinanti (es: gas solforici e ammoniacali, nebbie saline, fumi) per evitare corrosione e/o ossidazione 5. Alte interferenze magnetiche e/o radiofrequenze (evitare quindi l'installazione delle macchine vicino ad antenne trasmittenti) 6. Esposizioni dei controlli all'irraggiamento solare diretto e agli agenti atmosferici in genere. Nell'effettuazione dei collegamenti in fase di pre-installazione dei regolatori è necessario rispettare le seguenti avvertenze: 1. Il non corretto allacciamento della tensione di alimentazione può danneggiare seriamente il sistema. 2. Separare quanto più possibile i cavi dei segnali delle sonde e degli ingressi digitali dai cavi dei carichi induttivi e di potenza per evitare possibili disturbi elettromagnetici. Non inserire mai nelle stesse canaline dei quadri elettrici cavi di potenza e i cavi delle sonde. Evitare inoltre che i cavi delle sonde siano installati nelle immediate vicinanze di dispositivi di potenza (Contattori automatici magnetotermici o altro). Ridurre il più possibile il percorso dei cavi dei sensori ed evitare che compiano percorsi che racchiudano dispositivi di potenza. Usare come sonda di fine sbrinamento solo sonde garantite IP67; posizionare le sonde con il bulbo verticale in modo da favorire il drenaggio dell'eventuale condensa. Si ricorda che le sonde di temperatura a termistore (NTC) non hanno polarità per cui è indifferente l'ordine di collegamento degli estremi. 3. Qualora sia previsto l'allacciamento alla rete di supervisione connettere lo schermo (calza) del canale 485 al ground 485 dello strumento. 4. Nei modelli MGE0000020, nel caso di installazione di più unità nello stesso quadro elettrico, non fornire l'alimentazione a 24 Vac con un unico trasformatore comune, bensì dotare di un trasformatore ciascun MasterCase. 5. Non dovrà essere collegato a terra il sondario dei trasformatori. 3.2 Configurazione dei controlli 3.2.1 Parametri direttamente legati all'hardware Nell'ambito della configurazione di uno strumento appena installato ci sono alcuni parametri strettamente legati alle connessioni hardware effettuate. I parametri sono i seguenti: • A1, A2,…, A5: configurazione degli ingressi digitali; • /A: esistenza sonde; • /4: sonda virtuale di regolazione (determina su quale sonda avviene la regolazione) • /7: esistenza display remoto (determina l'esistenza e quale sonda visualizza il display remoto) • H5, H6: configurazione uscite ausiliarie (AUX1 e aux2); • H7: configurazione uscita di regolazione (uscita compressore); • P1(*): tipo di valvola; • Pi(*): tipo di sensore di pressione; • PH(*): tipo di gas refrigerante usato nell'impianto. (*) solo per i modelli per il controllo della valvola elettronica cod. MGE0000020 Per il significato e la configurazione di ciascuno dei parametri si rimanda più avanti in questo manuale. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 11 MasterCase 3.2.2 Configurazione stand-alone, rete locale (LAN) e supervisore I parametri fondamentali per configurare uno strumento per il suo funzionamento in rete (locale LAN o di supervisione) o anche come stand-alone sono tre: In, H0 ed Sn. In caratterizza l'unità come master (In= 1) o come slave (In= 0); H0 rappresenta l'indirizzo dello strumento nella rete di supervisione se master o nella LAN per uno slave; Sn rappresenta il numero di slave presenti nella LAN (da impostare solo nei master). per il master: • il parametro "In" deve essere posto a 1; • parametro "Sn" (slave number): da 1 a 5, a sonda del numero di slave presenti sulla LAN; • il parametro H0 (Serial adress), in caso di collegamento in una rete di supervisione, dovrà assumere un valore pari alla somma tra l'indirizzo del master precedente più il numero dei suoi slave più uno, in formula: H0= H0_master_precedente + Sn_master_precedente + 1 All'accensione dello strumento comparirà a display "uM", unità master. Se lo strumento è dotato di RTC, impostare anche i seguenti parametri: • parametri "td", "th", "t'": giorno della settimana, ora, minuto; • parametri "dx", "hx", "mx" (con x= 1, 2,..., 8): giorni, ore e minuti relativi all'orario dello sbrinamento con risoluzione di 1 min. (se si vogliono effettuare sbrinamenti ad orario prefissato). per gli slave: • il parametro "In" deve essere posto a 0; • parametro "H0": indirizzo dello slave nella LAN. All'accensione dello strumento comparirà a display "uSx" (con x= 1,…, 5 - valore di "H0"). NOTA: Gli indirizzi devono essere consutivi iniziando sempre da 1. Esempio: PlantVisor® Master Slave 1 Slave 2 In=1 Sn=2 H0=1 In=0 H0=1 In=0 H0=2 Master Slave 1 Slave 2 In=1 Sn=2 H0=4 In=0 H0=1 In=0 H0=2 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 12 MasterCase 3.2.3 Selezione dei principali parametri di lavoro Come impostare il set point ambiente (punto di lavoro) Il valore del set point (parametro "St") si può considerare il parametro principale dello strumento in quanto rappresenta il valore di riferimento intorno al quale lo strumento lavora. Il suo accesso e la sua modifica è semplice ed è unica rispetto a tutti gli altri parametri. Nello strumento è previsto di default (valore di fabbrica) un set point di -20ºC. Nel caso questo non sia compatibile con l'applicazione si può modificare agendo in questo modo: • premere per un sondo il tasto per visualizzare il valore del set point impostato. Il valore compare lampeggiante; • a questo punto si può incrementare o decrementare il valore del set point con i tasti • premere di nuovo e/o fino a visualizzare il valore desiderato; per confermare il nuovo valore. Parametri legati al set point Il differenziale (isteresi regolatore) – parametro "rd" Nello strumento è previsto per questo parametro un valore di default di 2 °C. Il valore è di tipo "RELATIVO" nel senso che è legato al valore del set point ed è sommato ad esso. Il set point rappresenta il punto di stacco (OFF) dello strumento mentre il punto di attacco (ON) è dato da set point (St) + differenziale (rd): Soglie di allarme di temperatura – parametri "AH", "AL" e "Ad" Ci sono dei parametri che servono ad impostare delle soglie di temperatura al superamento delle quali scatta un allarme (attivazione del relè d'allarme e suono del buzzer del terminale). Anche per questi parametri il loro valore è "RELATIVO" a quello del set point. AH: allarme di alta temperatura; AL: allarme di bassa temperatura; Ad: tempo di ritardo dal superamento della soglia alla generazione dell'allarme in minuti. Le soglie di temperatura che vengono impostate sono date dalle seguenti formule: soglia alta temperatura= set point (St) + AH; soglia bassa temperatura= set point (St) - AL; I valori di fabbrica di questi parametri sono AH= 0 e AL= 0 (allarmi non abilitati) e il ritardo è Ad= 120 minuti. Parametri principali relativi allo sbrinamento Se lo strumento è utilizzato per la gestione dello sbrinamento è necessario controllare alcuni parametri prima di procedere con l'avviamento, in particolare: • dI: intervallo in ore tra gli sbrinamenti (se non usati orari programmati con RTC); • dP: durata massima di uno sbrinamento; • d0: tipo di sbrinamento; • dt: temperatura di fine sbrinamento. 3.2.4 Caricamento dei valori di default per i parametri. Durante la fase d'installazione degli strumenti può capitare di modificare i parametri di funzionamento in modo disordinato, al punto da perdere il controllo della programmazione effettuata. In altri casi invece può capitare di lavorare in particolari condizioni quali la presenza di forti disturbi elettromagnetici tali da portare lo strumento a rilevare errori nella memorizzazione interna dei dati, con conseguente visualizzazione a display dell'errore "EE" (errore memorizzazione dati). In questi e in altri casi può essere utile poter ripristinare lo strumento assegnando ai parametri l'insieme di valori previsti in fabbrica (detti appunto valori di "Default"). Per effettuare questa operazione procedere come segue: • togliere tensione allo strumento; • • e Down e ridare tensione allo strumento tenendo premuti i tasti; premere contemporaneamente i tasti Set quando a display compare la combinazione di caratteri "-- 3" si possono rilasciare i tasti. A questo punto lo strumento esegue automaticamente un riavvio ed è pronto per funzionare correttamente. NOTA: Se l'errore "EE" dovesse presentarsi con una certa frequenza si suggerisce di far verificare comunque il controllo in quanto potrebbe essere compromessa la memoria dello strumento e non essere garantita la precisione di funzionamento originaria. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 13 MasterCase 4. Le funzionalità di rete locale (LAN) I MasterCase possono essere collegati fra loro al fine di formare una rete locale LAN (Local Area Network) in configurazione master-slave. Lo scopo principale della realizzazione di una LAN è quello di mettere in comunicazione e in sincronizzazione di funzionamento un insieme di strumenti (massimo sei: un master e cinque slave) operanti su un'utenza multi evaporatore come ad esempio un banco frigorifero canalizzato. Ciascuno strumento può essere configurato sia come master sia come slave attraverso l'impostazione di un semplice parametro. Questa configurazione permette di sincronizzare e coordinare gli sbrinamenti, propagare lo stato degli ingressi digitali nonché visualizzare sul master la presenza di allarmi negli slave. La struttura della LAN particolarmente affidabile (controllo d'errore tramite CRC a 16 bit), consente di condividere via rete il valore della sonda di temperatura di regolazione e/o quella di pressione del master permettendo così un risparmio nel numero di sonde da installare. Per quanto riguarda il software di supervisione infine, il master funge da interfaccia per gli slave in quanto è sufficiente dotare il primo di scheda seriale e connetterlo alla linea RS485 per poter controllare tutti gli strumenti della rete locale. 4.1 Lo sbrinamento di rete in installazioni canalizzate Una delle funzioni che maggiormente necessitano di sincronizzazione è la gestione dello sbrinamento. Il master comanda lo sbrinamento a tutti gli slave ad esso collegati. Esso attende che tutte le unità siano uscite dallo sbrinamento prima di comandare la fine dello sbrinamento su tutta la rete. Gli slave usciti dallo sbrinamento attendono, a loro volta, il comando di fine sbrinamento dal master prima di passare alla fase di gocciolamento. Ricevuto il comando di fine sbrinamento gli slave vanno in gocciolamento. Lo sbrinamento di ogni singola unità e quello di rete terminano comunque al raggiungimento del tempo massimo di sbrinamento impostato da parametro ("dP", default 30 min.). Lo sbrinamento su rete oltre ad avvenire ciclicamente con un intervallo programmabile attraverso il parametro dI può essere avviato: - manualmente (pressione di per 5s sul master); - ad orari prefissati (se l'RTC è presente). 4.2 Segnalazioni di allarmi remoti. L'unità configurata come master in una LAN, può segnalare allarmi remoti presenti sulle unità slave, se abilitata a farlo, mediante l'impostazione di un opportuno parametro di configurazione (parametro Ar= 1). Tutti i master sono di default abilitati a svolgere tale compito. Se si pensa che la presenza di un eventuale terminale o visualizzatore non è indispensabile al fine del funzionamento, e proprio in una LAN gli slave potrebbero presentarsi privi di interfaccia utente, tale funzione risulta particolarmente utile per poter "centralizzare" sullo strumento master la gestione della presenza di allarmi. Se il master rileva che un'unità slave è in allarme (errore di una sonda, errore di alta o bassa temperatura, ecc.) a display compare la segnalazione "nX" (alternata alla visualizzazione della temperatura) con X= 1, 2, 3, ... 5, indirizzo dello slave in allarme nella LAN. In corrispondenza di tale evento, viene azionato il relè di allarme del master. È possibile sull'unità master, inibire la segnalazione "nX" per un minuto mediante pressione del tasto . 4.3 Trasmissione comandi e sonde La struttura della LAN particolarmente affidabile e veloce (controllo d'errore tramite CRC a 16 bit) consente di trasmettere il valore della sonda di regolazione e/o di pressione via rete permettendo quindi un risparmio sia in termini di materiale da installare che di tempi di montaggio. La trasmissione della sonda di pressione deve essere abilitata nel master con il parametro "PA" e gli slave devono essere abilitati alla ricezione della stessa con il parametro "Pb". La sonda di temperatura di regolazione trasmessa dal master invece s'imposta negli slave ponendo il parametro "/A"= 4. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 14 MasterCase 5. Programmazione parametri I parametri sono stati raggruppati in due famiglie: • parametri di uso Frequente (indicati con il tipo F nelle tabelle parametri) • parametri di Configurazione (indicati con il tipo C) il cui accesso è protetto da un opportuno codice, detto "password", per impedire manomissioni indesiderate. I parametri sono modificabili come segue: • da tastiera frontale • via LAN (download parametri da master agli slave ad esso collegati) • via seriale RS485, se presente l'opportuna scheda opzionale. Per modificare i parametri da tastiera frontale procedere come di seguito descritto. Accesso ai parametri di tipo "F" • premere il tasto per più di 5 sondi; • a display compare il parametro "PP" (Password Parametri); • premere i tasti e per scorrere i parametri. Accesso ai parametri di tipo "C" • premere il tasto per più di 5 sondi; • a display compare il parametro "PP" (Password Parametri); • premere il tasto ; • premere il tasto o fino a visualizzare 22 (password di accesso ai parametri di tipo "C"); . • confermare con • a display compare nuovamente il parametro "PP"; • premere il tasto o fino a visualizzare il parametro che si vuole modificare. Modifica dei parametri Dopo aver visualizzato il primo parametro, sia esso di tipo C o di tipo F, procedere come segue: • premere o • premere per visualizzarne il valore associato; fino a raggiungere il parametro di cui si vuole modificare il valore; • modificare il valore agendo sui tasti e/o ; per confermare temporaneamente la memorizzazione e tornare alla visualizzazione del codice del parametro; • premere • ripetere tutte le operazioni del punto "modifica parametri" per modificare i valori di altri parametri. Memorizzazione dei nuovi valori: • premere il tasto SET per cinque sondi per memorizzare il/i nuovo/i valore/i immessi ed uscire dalla procedura modifica parametri. Nota importante: solo premendo il tasto si passa dalla memorizzazione temporanea delle modifiche a quella definitiva. Se quindi viene tolta tensione allo strumento prima della pressione per cinque sondi di temporaneamente memorizzate vengono perse. tutte le modifiche realizzate e Uscita dalla procedura di programmazione Per uscire dalla procedura senza modificare i parametri, non premere alcun tasto per almeno 30 sondi (uscita per TIME-OUT). In questo modo lo strumento ritorna al funzionamento normale senza apportare alcuna modifica ai parametri. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 15 MasterCase 5.1 Classificazione dei parametri I parametri, oltre che divisi in relazione al TIPO, sono raggruppati in categorie logiche individuate dalle lettere o simboli iniziali dei parametri stessi. Di seguito vengono riportate le categorie esistenti con le relative lettere. Lettera/Simbolo Descrizione Categoria / r c d A F H t P parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura parametri relativi alla regolazione di temperatura parametri relativi alla gestione dei tempi di sicurezza e di attivazione della regolazione parametri relativi allo gestione dello sbrinamento parametri relativi alla gestione degli allarmi parametri relativi alla gestione delle ventole dell'evaporatore parametri generali di configurazione (indirizzi, abilitazioni, ecc…) parametri orologio e HACCP parametri relativi alla gestione della valvola elettronica 5.2 Parametri di tipo "password" PP: password livello di accesso Il primo parametro che si incontra entrando nella programmazione dello strumento è un parametro di tipo "password" che consente di avere accesso a tutti i parametri dello strumento, altrimenti si potrà accedere solo ai parametri di tipo "F". Questo consente di impedire l'accesso ai parametri "C" per modifiche casuali o da parte di persone non autorizzate. Una volta entrati nei parametri di configurazione è consentita anche la modifica dei parametri tipo "F". La procedura di accesso e modifica dei parametri è già stata descritta precedentemente. PS: password storico allarmi • dopo aver raggiunto il parametro "PS" (Password Storico). • immettere 44 come password, se si desidera accedere allo storico allarmi • premere il tasto per più di 5 sondi per accedere allo storico. STORICO ALLARMI Tutti i modelli della serie MasterCase sono dotati di uno storico allarmi in cui vengono registrati fino a 10 segnalazioni. I modelli dotati di RTC consentono di visualizzare anche "l'anzianità" di ciascun allarme, cioè il tempo in ore intercorso tra il momento in cui lo storico viene consultato e l'ora in cui l'allarme è stato registrato. Vengono memorizzate nello storico le seguenti anomalie: • gli allarmi di alta e bassa temperatura ("HI", "LO"); • l'errore sonda di regolazione ("rE"); • l'errore sonda di fine sbrinamento ("E2"); • la segnalazione di sbrinamento in temperatura finito per time-out, se abilitato come allarme ("Ed"); • le segnalazione di perdita di comunicazione su LAN da parte di un controllo in rete, sia per le unità master che per quelle configurate come slave ("MA" e "ux, con x= 1…5"). Accesso alla visualizzazione dello storico Si accede allo storico allarmi tramite l'inserimento del valore 44 nel parametro password "PS" (Password Storico) e da confermare con la pressione del tasto set per 5 secondi. Descrizione dello storico allarmi Se lo storico allarmi è vuoto compaiono a display tre barre (\\\), altrimenti vengono visualizzate in sequenza le seguenti informazioni: • l'indice della posizione dell'allarme nello storico, preceduto a sinistra da un simbolo grafico; • il codice dell'allarme; • la distanza temporale in ore (solo per le unità dotate di RTC) dall'avvenuta registrazione. Se non è presente RTC, al posto dell'ora viene visualizzato il simbolo grafico "_ _ _". Le tre visualizzazioni compaiono in successione e ciclicamente. Nello storico si avanza con la pressione dei tasti freccia: • per visualizzare gli allarmi più vecchi • per gli allarmi più recenti. La dimensione dello storico è di 10 registrazioni. Gli allarmi compaiono nello storico sondo l'ordine temporale di registrazione. Ad ogni registrazione di un nuovo allarme, gli allarmi più vecchi avanzano di un posto nella lista. Se lo storico è pieno, l'allarme più recente elimina quello più vecchio (logica FIFO: First In First Out). Quando un allarme registrato permane nello storico per oltre 199 ore, alla sua anzianità viene sostituito il simbolo grafico "_ _ _" NOTA: Nel caso di perdita del valore del tempo corrente da parte dello strumento, viene segnalato a display "tC" ed all'anzianità di tutti gli allarmi registrati viene sostituito il simbolo grafico "_ _". Uscita dalla visualizzazione dello storico Dalla modalità di visualizzazione dello storico si esce o per pressione del tasto Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 16 per un sondo, oppure, senza premere alcun tasto per 30s MasterCase Modalità di cancellazione dello storico Lo storico allarmi può essere cancellato tenendo premuti contemporaneamente i tasti e dello storico. Al termine dell'operazione il controllo uscirà dalla visualizzazione dello storico. per 5s durante la visualizzazione Pd: password download • dopo aver raggiunto il parametro "Pd" (Password Download). • immettere 66 come password su un'unità master con degli slave se si desidera effettuare un download dei parametri del master sugli slave in fase di configurazione di un'isola canalizzata • premere il tasto per più di 5 sondi per eseguire il download. Al ritorno alla visualizzazione della temperatura il download è da considerarsi completato. DOWNLOAD PARAMETRI In tutti gli strumenti della serie MasterCase è prevista la possibilità di trasferire la programmazione dei parametri da master a slave attraverso la rete locale LAN. Questa operazione consente di risparmiare del tempo nella programmazione di strumenti che si trovano nella stessa LAN e che avrebbero impostazioni simili. Di seguito viene dato l'elenco dei parametri trasferibili via LAN dal master agli slave. TABELLA PARAMETRI TRASFERIBILI CON UN DOWNLOAD CODICE DESCRIZIONE /4 /6 /7 /9 /A /t A0 A7 Ad AH AL c0 c1 c2 c3 c4 c6 c8 cc d0 d2 d3 d4 d5 d6 d7 d8 d9 dd dI dP dt F0 F1 F2 F3 Fd H1 H3 H4 r1 r2 r3 r4 r5 r6 rd St Sonda virtuale (%) Abilitazione uso punto decimale nella visualizzazione delle temperature Gestione display remoto Uso terza sonda come sonda di fine sbrinamento Esistenza sonde Gestione interfaccia utente Differenziale allarme ventole Tempo di ritardo di rilievo dell'ingresso digitale Ritardo nel rilievo degli allarmi di alta e bassa temperatura Banda superiore allarme di alta temperatura Banda inferiore allarme di bassa temperatura Ritardo inizio regolazione dell'accensione Tempo minimo tra due attivazioni successive Tempo minimo di fermata (OFF) Tempo minimo di funzionamento (ON) Regolazione di sicurezza (funzione Duty Cycle Setting) Tempo di esclusione allarme di temperatura dopo ciclo continuo Ritardo di inizio regolazione rispetto all'apertura della valvola Durata "ciclo continuo" Tipo di sbrinamento Tipo di comando per lo sbrinamento di rete locale Tempo funzionamento compressore con temperatura < 1° C prima di attivare uno sbrinamento Sbrinamento all'accensione dello strumento (SI/NO) Ritardo sbrinamento all'accensione dello strumento Gestione visualizzazione su terminale e display remoto durante lo sbrinamento Abilitazione skip defrost (salto sbrinamento) Tempo di esclusione allarme dopo lo sbrinamento Priorità sbrinamento sulle protezioni del compressore Tempo di gocciolamento Intervallo tra gli sbrinamenti Durata massima di uno sbrinamento Temperatura di fine sbrinamento Gestione ventole (sempre accese oppure soggette al regolatore ventole) Set point ventole Ventole ferme a compressore fermo Ventole ferme in sbrinamento Ventole ferme in post-gocciolamento Abilitazione/disabilitazione telecomando Abilitazione ON/OFF da tastiera Abilitazione ON/OFF da supervisore Set minimo di temperatura consentito all'utente Set massimo di temperatura consentito all'utente Abilitazione segnalazione di sbrinamento finito per timeout Variazione di set point notturno Abilitazione monitoraggio temperature massima e minima Abilitazione a regolazione notturna con la terza sonda Differenziale del regolatore Set point di regolazione Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 17 MasterCase Segnalazioni di download fallito Il master segnalerà a display il fallimento di un download su uno slave mostrando a display la segnalazione (alternata alla temperatura) "dx", con x= 1, 2, ..., 5, cioè il valore del parametro "H0" dello slave su cui è fallita l'operazione di "trasferimento dati" attraverso la LAN. 5.3 /= parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura / /2 /4 /6 /7 /8 /9 /A /C /d /t PARAMETRI SONDA Stabilità misura Sonda virtuale (tra S1 ed S3) (0= sonda 1; 100= sonda 3) Abilitazione punto decimale (0= No, 1= Si) Gestione visualizzazione display remoto 0= non presente 1= sonda ambiente (S1) 2= sonda di fine sbrinamento (S2) 3= terza sonda (S3) 4= sonda virtuale 5= sonda terminale Calibrazione terza sonda (S3) Sbrinamento anche con terza sonda (S3) 1= lo sbrinamento finisce quando la temperatura delle sonde S2 e S3 sono maggiori di "dt" (vedi anche parametro "H5") Presenza sonde 0= solo sonda ambiente (S1) 1= sonda ambiente (S1) e terza sonda (S3) 2= sonda ambiente (S1) e sonda di sbrinamento (S2) 3= tutte presenti (S1), (S2) e (S3) 4= sonda di regolazione spedita dal master (solo negli slave) Calibrazione sonda ambiente (S1) Calibrazione sonda di fine sbrinamento (S2) Gestione visualizzazione display terminale 0= non presente 1= sonda ambiente (S1) 2= sonda di fine sbrinamento (S2) 3= terza sonda (S3) 4= sonda virtuale 5= sonda terminale Tipo C Min. 1 Max. 15 U.M. - Def. 1 Via LAN C 0 100 - 0 • C 0 1 flag 1 • C 0 5 - 0 • C -20.0 20.0 °C 0.0 C 0 1 flag 0 • C 0 4 - 0 • F C -20.0 -20.0 20.0 20.0 °C °C 0.0 0.0 C 0 5 - 4 • /C: calibrazione o offset di taratura della sonda ambiente (S1) Il valore assegnato a questo parametro viene aggiunto (valore positivo) o tolto (valore negativo) alla temperatura rilevata dalla sonda S1. Ad esempio, se si vuole diminuire la temperatura di 2.3 gradi bisogna settare /C= -2.3. L'offset può essere variato da -20 a +20 con la precisione al decimo di grado. - Default: 0.0 (nessun offset su lettura sonda). /2: stabilità misura Definisce il coefficiente usato per stabilizzare la misura di temperatura. Valori bassi assegnati a questo parametro offrono una risposta pronta del sensore alle variazioni di temperatura; la lettura diventa però maggiormente sensibile ai disturbi. Valori alti, invece, rallentano la risposta ma garantiscono una maggiore immunità ai disturbi, in pratica offrono una lettura più stabile. - Default: 1. /4: sonda virtuale: Definisce una sonda fittizia, non fisicamente esistente, utilizzata nella normale attività di regolazione. Tale parametro determina i pesi di una media ponderata con cui si calcola il valore della sonda di regolazione di riferimento in base alle lettura della sonda ambiente (S1) e della terza sonda (S3). La formula è la seguente: sonda virtuale= (100 − ("/4" )) xS1 + ("/4" ) xS 3 ; 100 Con il valore 0 la sonda virtuale coincide con la sonda ambiente (S1); con il valore 100 la sonda virtuale coincide con la terza sonda (S3). Nel caso in cui la regolazione sia basata sulla sonda virtuale (valore del parametro "/4" compreso tra 0 e 100), la rottura di una sola delle due sonde sposta automaticamente la regolazione sull'altra sonda. - Default: 0, sonda ambiente (S1). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 18 MasterCase /6: Punto decimale Consente di abilitare o disabilitare la visualizzazione della temperatura con la risoluzione al decimo di grado tra -9.9 e 99.9 per la versione interfaccia display Small, tra -99.9 e 999.9 per la versione interfaccia display Large. 0= visualizzazione senza punto decimale; 1= visualizzazione con punto decimale. - Default: 1, punto decimale inserito. /t: Visualizzazione su Interfaccia Utente Consente di selezionare quale sonda visualizzare Interfaccia Terminale 0= Non presente 1= Sonda Ambiente (S1) 2= Sonda di fine sbrinamento (S2) 3= Terza sonda 3 (S3) 4= Sonda Virtuale di regolazione (dipendente dal parametro /4) 5= Sonda Terminale (se presente) - Default: 4, visualizza sonda virtuale. /7: Visualizzazione su Display Remoto Consente di selezionare la temperatura da visualizzare sul visualizzatore: 0= Non presente 1= Sonda Ambiente (S1) 2= Sonda di fine sbrinamento (S2) 3= Terza sonda (S3) 4= Sonda Virtuale di regolazione (dipendente dal parametro /4) 5= Sonda Terminale (se presente) - Default: 0, visualizzatore non presente. /8: Calibrazione della terza sonda Il valore assegnato a questo parametro viene aggiunto (valore positivo) o tolto (valore negativo) alla temperatura rilevata dalla sonda S3. Ad esempio, se si vuole diminuire la temperatura di 2.3 gradi bisogna settare /8= -2.3. L'offset può essere variato da -20 a +20 con la precisione al decimo di grado. - Default: 0.0 (nessun offset su lettura sonda). /9: sbrinamento con sonda 3 Tale parametro consente di considerare la terza sonda S3 come sonda di fine sbrinamento ulteriore, congiuntamente alla sonda S2. In tal caso lo sbrinamento in temperatura termina quando la temperatura rilevata da entrambe le sonde è maggiore o uguale a quella impostata quale temperatura di fine sbrinamento (Vedi parametro "dt"). È, pertanto, possibile usare la sonda 3 quale sonda di sbrinamento su un sondo evaporatore. In associazione alla programmazione di una uscita ausiliaria quale uscita di sbrinamento, è possibile ottenere la gestione separata ed indipendente dello sbrinamento su un sondo evaporatore la cui temperatura di fine verrà appunto gestita dalla sonda S3 (vedi parametri "H5" e "H6"). - Default: 0. /d: calibrazione della sonda di fine sbrinamento (S2) Il valore assegnato a questo parametro viene aggiunto (valore positivo) o tolto (valore negativo) alla temperatura rilevata dalla sonda S2. Ad esempio, se si vuole diminuire la temperatura di 2.3 gradi bisogna settare /d= -2.3. L'offset può essere variato da -20 a +20 con la precisione al decimo di grado. - Default: 0.0. /A: esistenza sonde Il valore di tale parametro informa lo strumento sul fatto che ad esso siano o meno collegate le sonde S2 e/o S3. Il valore 4 ha senso solo sui controlli configurati come slave in quanto, con questa impostazione, lo slave non usa piú le sue sonde per la regolazione ma si aspetta che la sonda venga inviata dal master. Non impostare il valore 4 in un controllo configurato come master Valori possibili di tale parametro sono i seguenti: 0= sonda di sbrinamento e terza sonda assenti 1= sonda di sbrinamento assente e sonda 3 presente 2= sonda di sbrinamento presente e sonda 3 assente 3= sonda di sbrinamento e sonda 3 entrambe presenti 4= sonda di regolazione inviata dal master (solo per gli slave). La sonda ambiente (S1) viene considerata sempre presente. - Def.:0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 19 MasterCase 5.4 r= parametri relativi alla regolazione della temperatura r r1 r2 r3 r4 r5 r6 rd rH rL rt PARAMETRI DI REGOLAZIONE Impostazione del minimo set consentito all'utente Impostazione del massimo set consentito all'utente Abilitazione allarme "Ed" (sbrinamento finito per tempo massimo) 0= No, 1= Si Set-point notturno (variazione rispetto al set point) Abilitazione registrazione temperatura massima e minima 0= No; 1= Si Regolazione notturna con terza sonda S3 1= regolazione notturna su terza sonda S3 0= regolazione notturna su sonda virtuale Differenziale (isteresi) Temperatura massima registrata nell'intervallo "rt" (parametro di sola lettura) Temperatura minima registrata nell'intervallo "rt" (parametro di sola lettura) Tempo trascorso dall'inizio della registrazione temperatura massima e minima (parametro di sola lettura) Tipo C C Min. -50.0 r1 Max. r2 90.0 U.M. °C °C Def. -50.0 90.0 Via LAN • • C 0 1 flag 0 • C -20.0 20.0 °C 3.0 • C 0 1 flag 0 • C 0 1 flag 0 • F 0.1 20.0 °C 2.0 • C - - °C -50.0 C - - °C 90.0 C 0 999 ore 0 rd: differenziale Stabilisce il valore del differenziale usato nel controllo della temperatura. Il funzionamento può essere così schematizzato: temperatura > set point ("St") + differenziale. ("rd") temperatura ≤ set point ("St") # ON regolazione # OFF regolazione La figura seguente illustra quanto descritto: Direct (freddo/cooling) rd on attuatore off Set point - Default: 2.0. r1: Set minimo ammesso Determina il minimo valore impostabile per il set point. Utilizzando questo parametro si impedisce all'utente di fissare un set point inferiore al valore indicato da r1. - Default: -50.0. r2: Set massimo ammesso Determina il valore massimo accettato per il set point. Utilizzando questo parametro si impedisce all'utente di fissare un set point superiore al valore indicato da r2. - Default: 90.0. r3: abilitazione segnalazione di fine sbrinamento per timeout Abilita la segnalazione dell'eventuale fine dello sbrinamento per raggiungimento del limite massimo di tempo (timeout) impostato con il parametro "dP", attraverso il codice "Ed". 0= segnalazione disabilitata 1= segnalazione abilitata - Default: 0. r4: valore di scostamento dal set point Il valore impostato con questo parametro avrà effetto solo se il parametro "Stn" sarà impostato a 1 o a 2. In questo caso si avrà un cambiamento del set point rispettivamente o in corrispondenza alla chiusura di un ingresso digitale opportunamente configurato come "switch tenda" (vedere parametri A1…A5= 7), o da orario interno se il controllo è dotato di RTC (vedere parametri "hSn" e "hSd"). Il set point varia della quantità con segno memorizzata nel parametro "r4", in formula: nuovo_set point= set point ("St") + "r4" - Default: 3.0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 20 MasterCase r5: abilitazione monitoraggio temperature Abilita il monitoraggio delle temperature registrando la temperatura massima ("rH") e minima ("rL") raggiunta nell'intervallo "rt" (max 999h). r5= 0: monitoraggio temperature disabilitato r5= 1: monitoraggio temperature abilitato sulla sonda S1 Il monitoraggio parte nel momento in cui ad "r5" è assegnato il valore 1. Per inibire il monitoraggio settare "r5" a 0. Dopo 199 ore il rilievo delle temperature max e min si ferma comunque essendo stato raggiunto il tempo massimo di monitoraggio consentito dallo strumento. Agire su "r5" per effettuare un nuovo monitoraggio. - Default: 0. r6: regolazione con la terza sonda da ingresso digitale Consente di spostare la regolazione di temperatura sulla terza sonda (S3) in corrispondenza alla chiusura di un ingresso digitale opportunamente configurato come "switch tenda" (vedere parametri A1…A5= 7). r6= 0: nessuno spostamento, regolazione con sonda virtuale r6= 1: alla chiusura dell'ingresso digitale la regolazione si effettua con la sonda S3 - Default: 0. rt: tempo di monitoraggio temperature Una volta abilitato il monitoraggio delle temperature (parametro "r5"), tale parametro registra il tempo in ore dall'inizio del monitoraggio stesso. Parametro di sola lettura - Default: 0. rH: massima temperatura rilevata nel tempo "rt" Una volta abilitato il monitoraggio delle temperature (parametro "r5"), tale parametro registra la massima temperatura raggiunta dall'inizio del monitoraggio stesso. Parametro di sola lettura - Def.:, -50.0. rL: minima temperatura rilevata nel tempo "rt" Una volta abilitato il monitoraggio delle temperature (parametro "r5"), tale parametro registra la minima temperatura raggiunta dall'inizio del monitoraggio stesso. Parametro di sola lettura - Default: 90.0 5.5 c= parametri per la gestione dei tempi di sicurezza e di attivazione della regolazione c c0 c1 c2 c3 c4 c6 c8 cc PARAMETRI TEMPI DI SICUREZZA Ritardo inizio regolazione dall'accensione Tempo minimo tra due attivazioni successive Tempo minimo di fermata (OFF) Tempo minimo di funzionamento (ON) Regolazione di sicurezza (funzione "Duty cycle setting") 0= sempre OFF 100= sempre ON Tempo di esclusione allarmi di temperatura dopo ciclo continuo Ritardo di inizio regolazione rispetto all'apertura della valvola Durata ciclo continuo Tipo C C C C Min. 0 0 0 0 Max. 15 15 15 15 U.M. min min min min Def. 0 0 0 0 Via LAN • • • • C 0 100 min 0 • C C C 0 0 0 15 120 15 ore s ore 2 5 4 • • • c0: Ritardo inserimento della regolazione all'accensione dello strumento Questo parametro permette di ritardare, di un tempo impostabile in minuti, l'attivazione della regolazione rispetto all'accensione dello strumento. Negli impianti multi utenza il parametro "c0" può essere usato per evitare partenze simultanee delle varie unità evitando così un sovraccarico alla centrale frigorifera in fase di avvio. ON Accensione strumento Power ON OFF ON Richiesta intervento Insertion request OFF ON Compressore Compressor OFF - Default: 0 (minuti). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 21 MasterCase c1: Tempo minimo tra due attivazioni successive Stabilisce il tempo minimo (in minuti) che deve trascorrere tra due attivazioni della regolazione, indipendentemente dalla temperatura e dal set point. Impostando questo parametro è possibile limitare il numero di accensioni per ora. Ad esempio se il numero di inserimenti ora massimo consentito è pari a 10, basta impostare c1=6 per garantire il rispetto di questo limite. - Default: 0 (minuti). c2: Tempo minimo di fermata (OFF) Stabilisce il tempo minimo in minuti di fermata della regolazione (uscita compressore). L'uscita compressore non viene riattivata se non è trascorso dall'ultimo spegnimento il tempo minimo selezionato (c2). Questo parametro è utile per garantire l'equalizzazione delle pressioni dopo lo spegnimento nel caso, ad esempio, d'impianti con compressori ermetici e a capillare. - Default: 0 (minuti). c3: Tempo minimo di funzionamento (ON) Stabilisce il tempo minimo di attivazione della regolazione. L'uscita compressore non viene spenta se non è rimasta attiva almeno per un tempo pari al tempo selezionato. - Default: 0 (minuti). c4: Funzione di "duty cycle setting" (regolazione di sicurezza) Nel caso si verifichi l'allarme "errore sonda di regolazione (rE)" (ovvero sonde S1 e/o S3 rotte) questo parametro consente comunque di continuare la regolazione garantendo la produzione del freddo, riducendo o limitando gli eventuali danni, in attesa dell'eliminazione del guasto. In pratica, non essendoci più il controllo della temperatura, la regolazione agisce in modo ciclico con un tempo di funzionamento (tempo di ON) pari al valore assegnato al parametro "c4" (in minuti) e un tempo di spegnimento (tempo di OFF) fisso di 15 minuti. Esistono due valori di c4 che causano comportamenti particolari: "c4"= 0, regolazione disattivata (sempre OFF); "c4"= 100, regolazione sempre attiva (sempre ON). Se l'errore di regolazione avviene mentre il controllo si trova in sbrinamento o in ciclo continuo, il controllo esce istantaneamente dallo stato in cui si trova e attiva il funzionamento "duty cycle setting". Si tenga presente che, in caso di errore di regolazione su di un'unità master/slave, non è possibile eseguire localmente né gli sbrinamenti manuali né il ciclo continuo. Un master che presenta una segnalazione di "errore sonda di regolazione (rE)" può, invece, gestire lo sbrinamento di tutti gli slave che gli sono asserviti (sbrinamento di rete). Dopo il "Duty Cycle Setting" vengono esclusi per 5 minuti gli allarmi di temperatura. OFF=15 min. c4 - Default: 0, regolazione sempre off. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 22 MasterCase cc: durata ciclo continuo È il tempo in ore in cui la regolazione rimane forzatamente attiva per abbassare la temperatura anche al di sotto del set point. L'attivazione di questa funzione avviene manualmente attraverso la pressione dei tasti sull'interfaccia utente. Se cc=0 il ciclo continuo non viene attivato. Il controllo esce dalla procedura ciclo continuo dopo che è trascorso il tempo impostato con il parametro "cc" oppure al raggiungimento della soglia minima di temperatura impostata attraverso il parametro "AL" (soglia_minima= set point - AL). - Default: 4 (ore). c8: Ritardo di inizio regolazione rispetto all'apertura della valvola Questo parametro consente d'impostare il numero di sondi che devono intercorrere tra l'apertura della valvola elettronica (nei modelli cod. MGE0000020) e l'attivazione dell'uscita compressore (inizio regolazione). Lo scopo è quello di evitare, soprattutto negli impianti non centralizzati con compressore a bordo, che il tempo necessario alla valvola elettronica per aprire sia troppo alto per la potenza del compressore, implicando il veloce svuotamento della linea di aspirazione e il conseguente arresto in sicurezza per bassa pressione. L'eventuale uscita ausiliaria configurata come valvola solenoide (parametri "H5" e/o "H6"= 9) funzionerà in parallelo alla valvola elettronica, cioè si aprirà in anticipo rispetto all'attivazione dell'uscita compressore del tempo impostato con questo parametro. - Default: 5 (sondi). c6: esclusione allarme dopo ciclo continuo È il tempo, in ore, in cui l'allarme di bassa temperatura viene ignorato, cioè non generato, dopo un ciclo continuo. L'allarme di bassa temperatura verrà generato solo se, dopo un tempo pari alla somma di "c6" (in ore) + "Ad" (in minuti), dove "Ad" è il ritardo generale per l'allarme di temperatura, la temperatura dovesse essere al di sotto della soglia di bassa temperatura (set point - "AL"). - Default: 2 (ore). 5.6 d= parametri per la gestione dello sbrinamento d d0 d2 d3 d4 d5 d6 d7 d8 d9 dd dI dM dPM dP dt PARAMETRI SBRINAMENTO Tipo di sbrinamento 0= elettrico, fine in temperatura, tempo come sicurezza 1= gas caldo, fine in temperatura, tempo come sicurezza 2= elettrico, fine a tempo 3= gas caldo, fine a tempo Tipo di comando per sbrinamento LAN 0= solo start 1= start e stop Tempo di funzionamento con temperatura di S2 minore di 1°C prima di attivare uno sbrinamento Sbrinamento all'accensione del controllo (Si, No) Ritardo partenza dello sbrinamento all'accensione del controllo o da ingresso digitale Gestione display durante lo sbrinamento 0= visualizzazione della temperatura alternata al simbolo "dF" 1= blocco all'ultima temperatura visualizzata Abilitazione funzione "skip defrost" (salto sbrinamenti) Tempo di esclusione allarmi di temperatura dopo lo sbrinamento e/o porta aperta Priorità dello sbrinamento sui tempi di protezione (param. "c") Tempo di gocciolamento Intervallo tra due sbrinamenti successivi Tempo tra due pulizie successive (funzione CCM) Tempo durata pulizia (funzione CCM) Tempo massimo di sbrinamento Temperatura di fine sbrinamento Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0 3 - 0 • C 0 1 flag 1 • C 0 192 ore 0 • C 0 1 flag 0 • C 0 180 min 0 • C 0 1 flag 0 • C 0 1 flag 0 • F 0 15 ore 1 • C F F C C F F 0 0 0 1 0 1 -50.0 1 15 192 999 60 180 30.0 flag min ore ore min min °C 0 2 8 1 0 30 4.0 • • • d0: tipo di sbrinamento Stabilisce il tipo di sbrinamento: 0= a resistenza, fine in temperatura o per tempo massimo come sicurezza (timeout) 1= a gas caldo, fine in temperatura o per tempo massimo come sicurezza (timeout) 2= a resistenza, fine a tempo 3= a gas caldo, fine a tempo - Default: 0, sbrinamento a resistenza fine in temperatura. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 23 • • MasterCase d2: tipo di comando di sbrinamento Determina se lo strumento, in una rete LAN, al termine dello sbrinamento attende un comando di fine o meno. "d2"= 0, lo strumento completa lo sbrinamento senza attendere il comando di stop (strumento stand-alone); "d2"= 1, lo strumento attende, al termine dello sbrinamento, il comando di stop che viene solitamente inviato dal master in una rete LAN nei banchi canalizzati. Def.: 1. d3: tempo di funzionamento con temperatura dell'evaporatore al di sotto di 1 °C prima dell' esuzione di uno sbrinamento. Determina la quantità di tempo di funzionamento della regolazione (uscita valvola solenoide/compressore attiva) con la temperatura rilevata dalla sonda S2 al di sotto di 1 °C, dopo il quale viene eseguito uno sbrinamento. Per escludere questa funzione impostare il parametro a 0. Per valori di temperatura al di sopra di 1°C e/o durante la fermata della regolazione, la somma del tempo viene fermato. Ovviamente il tempo viene controllato tramite un contatore incrementato con somme successive e azzerato solo al raggiungimento del valore impostato e dopo l'esuzione del relativo sbrinamento. Def.: 5 (ore). Temp. S2 °C 1°C tempo Regolazione ON OFF t1 tempo t2 t1 + t2 +… tn ≥ d3 # Attivazione sbrinamento d4: sbrinamento all'accensione dello strumento Attiva uno sbrinamento all'accensione dello strumento. I valori previsti sono: 0= no, non c'è sbrinamento all'accensione dello strumento; 1= si, viene eseguito uno sbrinamento all'accensione dello strumento. Questa funzione può essere utile nei casi in cui, a causa di frequenti cadute di tensione e il conseguente azzeramento dei timer relativi allo sbrinamento (vedi parametro "dI"), gli sbrinamenti previsti potrebbero ridursi e diventare insufficienti. Negli impianti multi utenze per evitare l'avvio simultaneo dello sbrinamento in tutte le unità al ritorno dell'alimentazione, si può utilizzare il parametro "d5" che consente di inserire un ritardo prima dell'esuzione dello sbrinamento. - Default: 0. d5: ritardo dello sbrinamento all'accensione dello strumento o da ingresso digitale Rappresenta il tempo di ritardo in minuti prima di effettuare uno sbrinamento all'accensione dello strumento (impostato con il parametro "d4") o da ingresso digitale (impostato con i parametri A1…A5= 3 o 4). - Default: 0. d6: gestione interfaccia utente e display remoto durante lo sbrinamento Durante lo sbrinamento si possono impostare due tipi di comportamento della visualizzazione nell'interfaccia utente e nel display remoto: 0= visualizzazione della temperatura alternata al simbolo "dF" su entrambi i display; 1= blocco visualizzazione su entrambi i display all'ultimo valore visualizzato prima dell'inizio del sbrinamento. La visualizzazione riprende normalmente su entrambi i display al termine della fase di post-gocciolamento (con attività di normale regolazione in atto). - Default: 0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 24 MasterCase SKIP DEFROST d7: abilitazione "salto sbrinamenti" Abilita l'algoritmo per cui in base al tempo di esuzione dell'ultimo sbrinamento si esegue o meno lo sbrinamento successivo. Viene tenuto conto delle seguenti regole: • il numero massimo degli sbrinamenti consutivi da saltare è 3, cioè, dopo il terzo sbrinamento saltato, quello successivo viene comunque eseguito; • dopo l'accensione dello strumento vengono comunque eseguiti i primi 8 sbrinamenti previsti; • il numero di eventi da saltare si incrementa al massimo di 1; • gli sbrinamenti manuali (da interfaccia utente) o da ingresso digitale vengono sempre eseguiti e, comunque, valutati; • la funzione può essere usata solo con gli sbrinamenti con fine in temperatura ("d0"= 0 o 1). "d7"= 1, salto sbrinamenti abilitato; "d7"= 0, salto sbrinamenti disabilitato. Questa funzione si basa su un principio molto semplice ma molto efficace. Se lo sbrinamento dura un tempo minore o uguale al 65% del tempo impostato con il parametro "dP" (tempo massimo di sbrinamento), lo sbrinamento successivo previsto verrà saltato. Al successivo sbrinamento effettuato si ripeterà la verifica e se l'esito dovesse essere lo stesso di quello appena descritto allora si salteranno i due sbrinamenti successivi previsti, e così via con i criteri illustrati prima (massimo 3 sbrinamenti successivi saltati). Non appena il tempo dello sbrinamento sarà superiore al 65% del tempo "dP", allora lo sbrinamento successivo previsto verrà eseguito e la funzione ripartirà da capo. Di seguito una rappresentazione grafica di quanto descritto. Def tempo < 65% Def Sbrinamenti da saltare tempo < 65% Manuale < 65% Def Si saltano gli sbrinamenti previsti tempo < 65% < 65% Si ricomincia la valutazione Manuale > 65% E' consigliabile utilizzare questa funzione con una programmazione degli sbrinamenti equamente distribuiti nell'arco della giornata (es sbrinamenti ciclici, parametro "dI"). Questo per evitare che vengano saltati sbrinamenti che risulterebbero essere gli ultimi prima di un lungo periodo programmato senza sbrinamenti (per esempio quando con programmazione da orologio si concentrano gli sbrinamenti dell'utenza solo nella notte). Pur potendo utilizzare questa funzione in abbinamento con le altre (ad esempio la funzione legata al parametro "d3"), si suggerisce di non accavallare tra loro queste funzioni al fine di mantenere comunque un certo controllo sugli sbrinamenti effettuati e da effettuare. - Default: 0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 25 MasterCase d8: tempo esclusione allarmi dopo sbrinamento e/o porta aperta Indica il tempo di esclusione della segnalazione di allarme di temperatura dalla fine di uno sbrinamento e/o dopo la commutazione di un ingresso digitale configurato come "switch porta" (vedi parametri A1…A5). In quest'ultimo caso, indica anche il tempo massimo dell'apertura stessa della porta, in altre parole dopo il tempo impostato, al permanere dell'ingresso digitale (porta) aperto, lo strumento riprenderà la regolazione emettendo una segnalazione di anomalia a display. - Def.:1 (ore). d9: priorità dello sbrinamento sui tempi di sicurezza e di attivazione della regolazione Annulla i tempi di protezione impostati con i parametri della famiglia "c" all'inizio dello sbrinamento. 0= i tempi di protezione sono rispettati; 1= lo sbrinamento ha priorità maggiore e non rispetta i tempi impostati con i parametri "c". - Default: 0. dd: tempo di gocciolamento Questo parametro permette di impostare il tempo in minuti successivo ad uno sbrinamento in cui la regolazione e le ventole (vedi parametro "F3") dell'evaporatore vengono fermati al fine di favorire il gocciolamento dell'evaporatore. - Default: 2 (minuti). dI: intervallo tra gli sbrinamenti "ciclici" Il parametro "dI" gestisce gli sbrinamenti detti "ciclici" in quanto si ripetono dopo il numero di ore impostato con questo parametro. Il tempo viene ricaricato ogni qualvolta venga effettuato uno sbrinamento (anche non ciclico). Se il tempo "dI" è pari a 0 (dI= 0) gli sbrinamenti di tipo ciclico vengono disabilitati. In una rete LAN, l'attivazione di uno sbrinamento di tipo ciclico nel master, attiva uno sbrinamento anche negli slave collegati (sbrinamento di rete). - Default: 8 (ore). CASE CLEAN MANAGEMENT Questa funzione permette di gestire una pulizia periodica del banco. Attraverso l'impostazione di due parametri specifici ("dM" e "dPM") e l'opportuna impostazione di un ingesso digitale (vedi parametri "A1"…"A5"), si può fare in modo che lo strumento "segnali" la necessità di effettuare una pulizia ed "obblighi" a farla. Lo strumento entrerà in uno stato di "stand by" (solo dopo l'apertura dell'ingresso digitale) nel quale la regolazione viene interrotta e gli ingressi e le uscite vengono disattivati. La funzione è attiva solo attraverso l'impostazione di uno degli ingressi digitali come "ingresso pulizia banco" ("Ax"= 10). dM: tempo tra due pulizie successive Questo parametro permette di impostare il tempo previsto in ore (range 1 ÷ 1000) tra una pulizia e la successiva. Il conteggio del tempo comincia dall'impostazione di un ingresso digitale "Ax" a 10 o dall'accensione dello strumento nel caso in cui uno degli ingressi sia già impostato a quel valore. Allo scadere del tempo lo strumento segnalerà a display il messaggio "CCM" e attiverà il buzzer di segnalazione acustica. Il buzzer potrà essere tacitato nel modo usuale o attraverso l'apertura dell'ingresso digitale relativo. - Default: 1 (ore). dPM: tempo di durata di una pulizia Permette di impostare il tempo in minuti (range 0 ÷ 60) di durata della pulizia. Allo scadere del tempo "dM" il controllo aspetterà l'apertura dell'ingresso digitale associato a questa funzione e solo se l'ingresso stesso rimarrà aperto per un tempo almeno pari a "dPM" allora verrà cancellata la segnalazione a display ("CCM") ed eventualmente, se non già fatto manualmente, tacitato il buzzer. A questo punto ripartirà il contatore "dM" per la successiva segnalazione. In caso contrario verrà riattivato nuovamente il buzzer di segnalazione acustica e la segnalazione a display resterà presente. - Default: 0 (minuti). dP: durata massima sbrinamento Determina la durata dello sbrinamento in minuti nello sbrinamento a tempo ("d0"= 0 o 1). Negli sbrinamenti a temperatura ("d0"= 2 o 3), "dP" rappresenta la durata massima di sicurezza dello sbrinamento, ovvero lo sbrinamento sarà comunque terminato dopo il tempo "dP" anche se non viene raggiunta la temperatura di fine sbrinamento. - Default: 30 (minuti). dt: temperatura di fine sbrinamento Questo parametro permette di fissare la temperatura dell'evaporatore rilevata dalla sonda S2 alla quale si vuole termini lo sbrinamento. Se all'inizio di uno sbrinamento (con "d0"= 0 o 1) la temperatura della S2 è maggiore di quella impostata in "dt", l'unità va direttamente in gocciolamento. Nel caso di malfunzionamento della sonda S2, lo sbrinamento terminerà comunque per limite di tempo (parametro "dP"). - Default: 4. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 26 MasterCase 5.7 A= parametri per la gestione degli allarmi A A0 A1...5 A7 A8 Ad AH AL Ar PARAMETRI ALLARMI Differenziale rientro allarme di temperatura e di attivazione ventole (vedi parametro F1) Configurazione ingresso digitale Ritardo allarme da ingresso digitale (Ax= 2) Configurazione ingresso digitale virtuale Ritardo allarme di temperatura Allarme alta temperatura (valore di scostamento rispetto al set point) Allarme bassa temperatura (valore di scostamento rispetto al set point) Abilitazione del master alla segnalazione degli allarmi degli slave (solo nel master) Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0.1 20.0 °C 2.0 C C C C F F 0 0 0 0 0 0 10 180 10 180 20.0 20.0 min min °C °C 0 0 0 120 0.0 0.0 C 0 1 flag 1 • • • • • A0: Differenziale allarme e ventole Rappresenta il differenziale usato per stabilire la soglia di temperatura di rientro da una condizione d'allarme di alta o bassa temperatura ("AL" e "AH" - vedi figura sotto) e per la gestione ventole (vedi parametro "F1"). Allarme bassa temperatura Low temperatura alarm Allarme alta temperatura High temperatura alarm A0 A0 AL AH Set point - Default: 2.0. AH: Allarme di alta temperatura E' un valore relativo in quanto legato al valore del Set-point. Indica lo scostamento massimo ammesso rispetto al set point al di sopra del quale viene emesso un allarme di alta temperatura, visualizzato a display con il codice "HI" e segnalato acusticamente con l'attivazione del buzzer. In formula: Temperatura di regolazione > Set point ("St") + "AH" $ ALLARME ALTA TEMPERATURA ("HI") Cambiando il set point, quindi, cambia automaticamente la soglia d'allarme. La condizione di rientro dall'allarme è la seguente: Temperatura di regolazione ≤ Set point ("St") + "AH" - "A0" Il rientro della condizione di allarme annulla automaticamente la corrispondente segnalazione acustica e a display. - Default: 0.0. AL: Allarme di bassa temperatura E' un valore relativo in quanto legato al valore del Set-point. Indica lo scostamento massimo ammesso rispetto al set point al di sotto del quale viene emesso un allarme di bassa temperatura, visualizzato a display con il codice "LO" e segnalato acusticamente con l'attivazione del buzzer. In formula: Temperatura di regolazione < Set point ("St") - "AL" $ ALLARME BASSA TEMPERATURA ("LO") Cambiando il set point, quindi, cambia automaticamente la soglia d'allarme. La condizione di rientro dall'allarme è la seguente: Temperatura di regolazione ≥ Set point ("St") - "AL" + "A0" Il rientro della condizione di allarme annulla automaticamente la corrispondente segnalazione acustica e a display. Si ricorda che la soglia d'allarme di bassa temperatura è utilizzato anche nel ciclo continuo (vedi parametro "cc") come valore di uscita dalla funzione. - Default: 0.0. NOTA: gli allarmi di temperatura non vengono generati nei seguenti casi: - durante uno sbrinamento; - durante il ciclo continuo. Ad: ritardo allarme di temperatura Indica dopo quanti minuti viene segnalato l'allarme di temperatura dal momento in cui è stata superata la relativa soglia d'allarme. Se la condizione rientra entro il tempo "Ad", non viene generata alcuna segnalazione di allarme. Il ritardo dell'allarme di temperatura non ha effetto su due funzioni particolari: lo sbrinamento ed il ciclo continuo. Per ritardare eventuali allarmi di temperatura dopo queste funzioni, si deve agire sui parametri "d8" per lo sbrinamento e "c6" per il ciclo continuo. - Default: 120 (minuti). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 27 MasterCase CONFIGURAZIONE INGRESSI DIGITALI Gli strumenti della serie MasterCase sono dotati di cinque ingressi digitali configurabili mediante i parametri A1, A2, A3, A4 e A5 (in seguito A1…A5) rispettivamente associati agli ingressi dal DI1 al DI5. Inoltre esiste un parametro, "A8", che gestisce un ingresso digitale chiamato "virtuale" in quanto non è fisicamente presente nello strumento stesso, bensì è associato allo stato dell'ingresso digitale DI1 del master in una rete LAN (configurazione master-slave). In un controllo master l'associazione sarà fatta ad uno specifico comando proveniente dal supervisore, in caso contrario il parametro "A8" non avrà alcuna funzione. Di seguito, in corrispondenza a ciascun valore di A4…A5 / A8 vengono descritti i funzionamenti previsti: A1…A5 / A8= 0: ingresso digitale non attivo L'ingresso digitale corrispondente non viene usato ed è insensibile alle variazioni (chiusura/apertura) di eventuali contatti esternamente connessi. A1…A5 / A8= 1: ingresso associato ad allarme esterno immediato È possibile collegare all'ingresso digitale un allarme esterno che richiede intervento immediato (ad esempio allarme di alta pressione, ecc…). L'allarme viene generato all'apertura del contatto e provoca la segnalazione a display del codice "IA", l'attivazione del buzzer di segnalazione acustica e la fermata totale della regolazione e di tutte le uscite da parte del controllo. Quando l'allarme rientra, la macchina torna a funzionare in normale regolazione di temperatura. A1…A5/A8= 2: ingresso associato ad allarme esterno ritardato La modalità di funzionamento sono le stesse della programmazione al valore 1, in questo caso però è possibile ritardare la segnalazione dell'allarme di un tempo, in minuti, pari al valore selezionato nel parametro "A7". A1...A5/A8= 3: ingresso associato ad abilitazione sbrinamento Con questa impostazione è possibile abilitare o inibire la possibilità di sbrinare. Quando il contatto è aperto lo sbrinamento è inibito, quando il contatto è chiuso lo sbrinamento è abilitato. Se il contatto è chiuso, ma non vi è una richiesta di sbrinamento, ovviamente lo sbrinamento non viene effettuato. Se il contatto è chiuso ed è in corso uno sbrinamento, all'eventuale apertura dell'ingresso digitale viene portato a termine lo sbrinamento corrente, mentre vengono inibiti gli sbrinamenti successivi, fino alla prossima chiusura del contatto digitale medesimo. Possibili applicazioni Questa funzione è utile, ad esempio, nel caso di banchi frigoriferi canalizzati con sbrinamento a gas caldo. In questi impianti è necessario sbrinare per "isole" per cui, nello stesso istante, alcune isole sono abilitate a sbrinare, altre sono inibite. Altro utilizzo della funzione è impedire sbrinamenti delle unità esposte al pubblico durante il periodo di apertura. NOTA: l'abilitazione/disabilitazione allo sbrinamento da contatto digitale è di tipo locale. Un master, con A1...A5 /A8= 3 e con l'ingresso digitale corrispondente aperto, non può localmente sbrinare, mentre può far sbrinare le unità ad esso eventualmente asservite (sbrinamento manuale, ciclico o da orario programmato). A1...A5 /A8= 4: ingresso associato a sbrinamento immediato da contatto esterno Alla chiusura dell'ingresso digitale corrispondente viene attivato uno sbrinamento sondo i criteri impostati con i parametri di tipo "d". Possibili applicazioni Questa funzione è utile nel caso in cui si voglia eseguire degli sbrinamenti su più utenze coordinate da un timer esterno. Per poi evitare troppi sbrinamenti contemporanei, si può utilizzare il parametro "d5" per ritardare l'inizio dello sbrinamento stesso. Altro utilizzo della funzione è impedire sbrinamenti delle unità esposte al pubblico durante il periodo di apertura. NOTA: nel caso di un master, avente degli slave asserviti, alla chiusura del proprio contatto digitale quest'ultimo avvierà un sbrinamento di rete anche nel caso in cui, localmente, non possa andare in sbrinamento. Di seguito un disegno che spiega il funzionamento appena descritto: t tem porizzatore timer sbrinam ento / defrost dP d5 unità 1 unit 1 sbrinam ento / defrost dP d5 unità 2 unit 2 sbrinam ento / defrost dP unità 3 unit 3 Richiesta sbrinamento Defrost request LEGENDA: t= impulso del timer per iniziare lo sbrinamento: la durata minima deve essere di 0.5 sondi dP(1)= durata massima sbrinamento unità 1 d5(2)= ritardo sbrinamento da contatto esterno per l'unità 2. Deve essere maggiore di dP(1) se non si vuole sovrapposizione tra gli sbrinamenti Significati analoghi per d5(3) e dP(3) Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 28 MasterCase A1…A5 / A8= 5: switch porta E' possibile gestire l'interruttore della porta di una cella. All'apertura del contatto (apertura porta) vengono fermate la regolazione e le ventole e viene attivata l'uscita luce. Alla chiusura del contatto la macchina riprende il precedente funzionamento ritardando un eventuale allarme di temperatura per un numero di ore pari al valore del parametro "d8". Se la porta, e quindi il contatto, dovessero rimanere aperti per un tempo superiore a "d8", viene segnalato a display il codice d'allarme "dr" e il controllo torna al normale funzionamento precedente all'apertura della porta. In particolare: • se il controllo era in Duty Setting esso ritorna a gestire il Duty Setting; • se il controllo era in ciclo continuo esso ritorna in ciclo continuo ed il tempo massimo di permanenza in ciclo continuo viene prolungato del tempo di apertura della porta; • se il controllo era in sbrinamento questo rimane in sbrinamento; Nella riattivazione della regolazione vengono rispettati i tempi di protezione selezionati (vedi parametri "c"). A1…A5 / A8= 6: ON/OFF remoto Programmando l'ingresso a questa funzione si può spegnere o accendere il controllo attraverso un contatto esterno. Contatto chiuso= controllo ON; Contatto aperto= controllo OFF. Lo spegnimento che si ottiene non equivale a toglier la corrente bensì si tratta di un "OFF logico", cioè il controllo si porta in uno stato di "stand-by" in cui vengono ignorati tutti gli ingressi digitali e le uscite, le richieste di sbrinamento, ciclo continuo e Duty Setting. Il controllo continua comunque a visualizzare a display la temperatura in alternanza con la scritta "OFF". Nel caso lo strumento in OFF sia un master con una sottorete di slave, esso è comunque in grado di gestire lo sbrinamento di rete e di effettuare la segnalazione di allarmi presenti su unità remote. A1…A5 / A8= 7: switch tenda L'ingresso digitale configurato a questo valore consente di attivare/disattivare l'uscita del relè "luce" alla commutazione del contatto dell'ingresso stesso. Inoltre, nel caso in cui il parametro "Stn" sia posto a 1, si otterrà anche una variazione del set point pari al valore del parametro "r4". A1...A5 / A8= 8: funzionamento in "duty cycle setting" L'apertura del contatto associato all'ingresso digitale impostato con questo valore, manderà il controllo in funzionamento "duty cycle setting" già descritto (vedere parametro "c4"). A1...A5 / A8= 9: switch porta con regolazione ON Il comportamento del controllo nel caso di apertura dell'ingresso digitale configurato in questo modo è lo stesso di quello dello "switch porta" (An= 5) con la differenza che in questo caso l'uscita della regolazione rimane attiva (ON). Questa configurazione può servire nei casi in cui vi siano applicazioni che prevedono un numero elevato di aperture e chiusure della porta, magari per breve tempo (vetrine surgelati, ecc…). A1...A5 / A8= 10: pulizia banco (Case Clean Management) Questa configurazione dell'ingresso digitale consente di gestire la funzione di "pulizia banco" così come descritto precedentemente (vedere parametri "dM" e "dPM"). Avvertenza Per una corretta gestione delle funzionalità associate agli ingressi digitali, i valori di A1...A5, A8 devono essere distinti tra loro, oppure devono essere nulli. Cioè nel caso in cui si assegnino ad A1...A5, A8 dei valori diversi da zero, deve essere A1 ≠ … ≠ A5 ≠ A8. - Default: 0. A7: ritardo rilevazione dell'allarme esterno Stabilisce il ritardo (in minuti) relativo all'allarme esterno da ingresso digitale quando A1...A5 / A8= 2. - Default: 0 (minuti). Ar: abilitazione del master alla segnalazione degli allarmi degli slave Questo parametro consente di abilitare l'unità master ad indicare la presenza nella propria LAN di uno o più slave in allarme. Se si presenta un allarme su uno slave, sul master a display compare la segnalazione "nx" alternata alla visualizzazione della temperatura, ove con x si intende l'indirizzo dello slave in allarme (x= 1, ..., 5). Questo tipo di allarme provoca l'attivazione del buzzer di segnalazione acustica e il relè d'allarme. "Ar"= 0, funzione disabilitata; "Ar"= 1, funzione abilitata. - Default: 1. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 29 MasterCase 5.8 F= parametri per la gestione delle ventole dell'evaporatore F F0 F1 F2 F3 Fd PARAMETRI VENTOLE Gestione ventole 0= ventole sempre accese (eccetto casi F2, F3, Fd) 1= ventole termostatate in base al set point assoluto F1 Temperatura di spegnimento ventole Ventole ferme a regolazione ferma (0= No, 1= Si) attivo solo con F0= 0 Gestione ventole nelle fasi di sbrinamento Tempo di fermata ventole nel post-gocciolamento Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0 1 flag 0 • F -40.0 50.0 °C 5.0 • C 0 1 flag 1 • C F 0 0 2 15 min 1 1 • • F0: gestione ventole Le ventole possono essere sottoposte al "regolatore ventole", che le gestisce in funzione della temperatura rilevata dalla sonda di fine sbrinamento S2 (vedi parametro "F1"), oppure possono funzionare sempre con la possibilità di essere spente al fermarsi della regolazione (vedi parametro "F2"). "F0"= 0, ventole gestite in base al parametro "F2"; "F0"= 1, ventole sottoposte al "regolatore ventole" (vedi parametro "F1"). Si ricorda che se è previsto un periodo di gocciolamento (vedi parametro "dd" ≠ 0) e/o di post gocciolamento (vedi parametro "Fd" ≠ 0), le ventole vengono comunque spente. - Default: F0=0. F1: (valore assoluto) temperatura di spegnimento ventole (parametro operativo solo se F0=1) Le ventole vengono comandate sondo le seguenti formule: Temperatura S2 < "F1" - "A0" # ventole accese (ON); Temperatura S2 ≥ "F1" # ventole spente (OFF). - Default: 5. F2: ventole ferme a regolazione ferma (parametro operativo solo se F0=0) Permette di decidere se le ventole devono funzionare sempre (escluso "F3", "dd" e "Fd") o solo quando la regolazione è attiva. "F2"= 0, no, ventole sempre accese (ON); "F2"= 1, sì, ventole ferme a regolazione ferma. - Default: 0. F3: Gestione ventole nelle fasi di sbrinamento (parametro sempre operativo) Permette di decidere se le ventole devono funzionare o meno durante lo sbrinamento e durante la fase di gocciolamento. "F3"= 0, ventole accese durante lo sbrinamento. Durante i tempi di attesa del gocciolamento (nel caso di sbrinamento di rete master-slave) e di gocciolamento (se previsto dal parametro "dd") le ventole sono sempre spente. "F3"= 1, ventole ferme durante lo sbrinamento. "F3"= 2, ventole sempre accese, durante lo sbrinamento e anche durante il gocciolamento. Utile nelle applicazioni in cui le ventole devono essere sempre accese ma si necessita comunque di un tempo di "pausa"/gocciolamento dopo lo sbrinamento. Durante i tempi di attesa del gocciolamento (nel caso di sbrinamento di rete master-slave) e di gocciolamento (se previsto dal parametro "dd") le ventole sono sempre accese. Se è stato impostato un tempo di post-gocciolamento (parametro "Fd" ≠ 0) durante questo tempo le ventole sono sempre ferme. - Default: 1. Fd: fermo ventole in post-gocciolamento Indica il tempo (in minuti) dopo la fase di gocciolamento (vedi parametro "dd"), chiamato appunto di "post gocciolamento", durante il quale le ventole devono stare ferme ma la regolazione, e quindi l'alimentazione all'evaporatore, sono già ricominciati. Questo è utile per consentire all'evaporatore di tornare in temperatura dopo lo sbrinamento e di far ghiacciare l'umidità e le gocce rimaste, evitando quindi di bagnare la merce all'interno del frigorifero al riavvio delle ventole. - Default: 1 (minuti). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 30 MasterCase 5.9 H= altre predisposizioni H H0 H1 H2 H3 H4 H5 H6 H7 PARAMETRI D'IMPOSTAZIONE Indirizzo seriale Abilitazione uso telecomando (InfraRed) Codice identificativo per uso con telecomando Abilitazione tasto di ON/OFF del terminale Abilitazione ON/OFF da supervisore Configurazione uscita AUX1 Configurazione uscita AUX2 Configurazione uscita compressore (solo nel master) Tipo C C C C C C C C Min. 0 0 0 0 0 0 0 1 Max. 199 1 99 1 1 9 9 2 U.M. flag flag flag - Def. 1 0 0 1 0 0 5 1 Via LAN • • • H0: indirizzo seriale Consente di assegnare allo strumento un indirizzo a cui risponde quando è collegato ad un sistema di supervisione o teleassistenza. Si parla anche di collegamento seriale o collegamento in rete. In una configurazione master-slave su LAN, esso rappresenta negli slave l'indirizzo locale (da 1 a 5) nella LAN. Fare attenzione al fatto che nel caso di collegamento di più master con proprie LAN in una rete di Supervisione (RS485), l'indirizzo da impostare in ciascun master deve tener conto del numero di slave presenti nella LAN che lo precede. Si può così sintetizzare nella seguente formula: "H0"= "H0"_master_precedente + "Sn"_master_precedente + 1- Default: 1. H1: abilitazione/disabilitazione telecomando Consente di abilitare il telecomando ad infrarossi sul controllo. - Default: 0. H2: codice abilitazione telecomando Consente di inserire un codice per distinguere, nella fase di programmazione da telecomando, tra più controlli posti nelle vicinanze. - Default: 0. H3: abilitazione ON/OFF da tastiera Permette di abilitare o meno il tasto di ON/OFF sull'interfaccia utente. "H3"= 0, tasto ON/OFF disabilitato; "H3"= 1, tasto ON/OFF abilitato. - Default: 1. H4: abilitazione ON/OFF da supervisore: Permette di abilitare o meno l'ON/OFF remoto da supervisore. Questo parametro ha priorità maggiore rispetto al precedente e quindi nel caso in cui sia abilitato l'ON/OFF da supervisore (H4= 1) il tasto di ON/OFF del terminale risulta disabilitato qualsiasi sia il valore di H3. "H4"= 0, ON/OFF remoto da supervisore disabilitato; "H4"= 1, ON/OFF remoto da supervisore abilitato. - Default: 0. H5: configurazione AUX1 Consente di configurare l'uscita ausiliaria come replica di una qualsiasi delle uscite già esistenti. In particolare si ha: "H5"= 0, uscita disabilitata; "H5"= 1, uscita compressore; replica il funzionamento dell'uscita di regolazione principale (simbolo ); "H5"= 2, uscita compressore di rete master/slave; questa configurazione deve essere usata solo nelle unità master. L'uscita sarà attiva fintantoché una qualsiasi delle unità di una rete master/slave (LAN) sarà in regolazione ("richiesta di freddo"); "H5"= 3, uscita luce e/o tende; "H5"= 4, uscita ventole; "H5"= 5, uscita cavi caldi (rail heat); l'uscita rimane sempre attiva tranne quando il controllo si trova in stato di OFF logico (stand-by); "H5"= 6, uscita allarme; "H5"= 7, uscita sbrinamento evaporatore 1; gestisce una sonda uscita di sbrinamento che funziona però in parallelo all'uscita sbrinamento principale; "H5"= 8, uscita sbrinamento evaporatore 2; in associazione alla programmazione del parametro "/9"= 1 (sbrinamento con sonda S3), si può gestire una sonda uscita di sbrinamento indipendente da quella principale e legata al valore della sonda S3. Si può usare quindi per comandare una resistenza di sbrinamento su un sondo evaporatore. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 31 MasterCase aux1 Due uscite sbrinamento indipendenti "H5"= 9, uscita valvola ON/OFF (solenoide); funziona in parallelo alla regolazione e può servire al controllo di una valvola solenoide; - Default: 0. H6: configurazione AUX2 Come per il parametro "H5". Di default questa uscita è configurata per il controllo dei cavi caldi (rail heat). - Default: 5. H7: configurazione uscita compressore Questo parametro è da utilizzare solo nelle unità configurate come MASTER. "H7"= 1, uscita compressore ( ). L'uscita funzionerà nel modo tradizionale, cioè in base allo stato di regolazione attiva o meno dell'unità. "H7"= 2, uscita compressore di rete master/slave. L'uscita sarà attiva fintantoché una qualsiasi delle unità di una rete master/slave (LAN) sarà in richiesta di regolazione. Questa configurazione può essere usata nei casi in cui in un banco canalizzato o in una utenza con più evaporatori, vi sia una sola valvola solenoide (od un solo compressore) a capo dell'utenza stessa. In questo caso sarà sufficiente collegare la valvola solenoide o il compressore solamente all'uscita compressore del master per gestire correttamente l'utenza stessa. Notare che in questo caso l'eventuale valvola elettronica gestita dall'unità master verrà chiusa o aperta unicamente in base allo stato di regolazione e quindi in modo indipendente rispetto all'uscita compressore. Collegamento della valvola solenoide (o compressore) al solo master Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 32 MasterCase 5.10 Parametri LAN Sn In PARAMETRI LAN Numero di slave (solo nel master) 0= LAN non presente Configurazione unità master o slave In= 1, unità master In= 0, unità slave Tipo C Min 0 Max 5 U.M. - Def. 0 C 0 1 flag 0 Sn: numero di slave Questo parametro svolge una funzione attiva solo nei controlli configurati come Maser (parametro "In"= 1) e consente, in una rete LAN, d'informare il controllo master sul numero di slave che esso deve gestire. - Default: 0. In: configurazione controllo master/slave Il valore di tale parametro configura l'unità come master o slave. All'accensione del controllo verrà visualizzato a display "uM" (unità master) se "In"= 1, "uSx" (unità slave numero x, x= 1 ... 5: indirizzo dello slave nella LAN) se "In"= 0. "In"= 1, unità configurata come master; "In"= 0, unità configurata come slave. - Default: 0. Raccomandazioni • È importante verificare in fase di installazione che, in una LAN i valori di H0 sulle varie unità siano tutti distinti tra loro; • in uno slave il valore che si può assegnare ad H0 non deve essere superiore al valore di "Sn"del master; • in una LAN non vi deve essere più di un'unità configurata come master; • gli indirizzi degli slave devono essere tutti consutivi. 5.11 Parametri "set point" St Stn hSn hSd SL1 PARAMETRI SET POINT Set-point - temperatura di lavoro Selezione modalità set point notturno Ora inizio set point notturno Ora fine set point notturno Valore assoluto temperatura minima sonda S1 SL1= 90°C funzione disabilitata Tipo F C C C C Min. r1 0 0 0 -50.0 Max. r2 2 23 23 U.M. °C ore ore Def. -20.0 0 0 0 90.0 °C 90.0 Via LAN • St: set point di temperatura Rappresenta la temperatura di regolazione di riferimento. Vedere il paragrafo dedicato a questo parametro. - Default: -20.0. Stn: selezione modalità set point notturno Tramite il parametro Stn è possibile configurare il controllo per il cambio automatico del set point notturno. Può assumere i seguenti valori: "Stn"= 0, nessun set notturno; Non ci sarà nessuna variazione notturna di set point indipendentemente dal valore del parametro "r4" (scostamento relativo positivo o negativo rispetto al set point). "Stn"= 1, variazione set point da ingresso digitale; Con il valore Stn= 1, in associazione allo stato dell'ingresso digitale programmato come switch tenda (Ax= 7), il valore del set point di riferimento sarà modificato in accordo al parametro "r4" (scostamento relativo positivo o negativo rispetto al set point). Nel caso in cui nessun ingresso digitale sia programmato come switch tenda (quindi Ax ≠ 7), non ci potrà essere nessuna variazione notturna di set point. Nel caso in cui invece Ax= 7 ma Stn ≠ 1, in associazione allo stato dell'ingresso digitale x-esimo, non ci sarà nessuna variazione di set point ma la semplice attivazione dell'uscita (luce). L'azione relativa al parametro r6 (regolazione notturna su sonda 3) sarà legata solo alla programmazione e allo stato dell'ingresso digitale x-esimo. "Stn"= 2, variazione da RTC; Se il controllo è provvisto dell'opzione RTC, è possibile passare da set point diurno a notturno e viceversa tramite l'impostazione di 2 fasce orarie. Vedere figura sottostante. - Default: 0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 33 MasterCase hSn: Ora inizio set point notturno Nel caso si utilizzi il set point notturno da RTC, il parametro indica l'ora d'inizio della variazione del set point (vedere parametro "r4") e dell'eventuale cambio di sonda di riferimento (vedere parametro "r6"). Vedere figura sottostante. - Default: 0. hSd: Ora fine set point notturno Nel caso si utilizzi il set point notturno da RTC, il parametro indica l'ora di fine della funzione stessa e di quelle ad essa legate. Vedere figura sottostante. - Default: 0. set point diurno set point notturno set point notturno hSn hSd ALLARME MINIMA TEMPERATURA ARIA D'USCITA Questa funzione va utilizzata quando il controllo regola sondo "la sonda virtuale" (con parametro "/4" ≠ 0 e ≠ 100). In questo caso, infatti, la temperatura di regolazione si basa su un valore "pesato" delle due sonde a nostra disposizione (S1 ed S3). Questo significa che pur rimanendo costante il riferimento, la temperatura delle due sonde in realtà potrebbe divergere anche notevolmente, con il rischio di avere un'aria in uscita dall'evaporatore (che è l'aria che va ad investire il prodotto) pericolosamente bassa. SL1: temperatura minima per la sonda S1 Se la temperatura sulla sonda S1 va al di sotto del valore minimo "SL1", la regolazione viene interrotta e viene attivato un allarme (codice visualizzato => "L01"). Quando la temperatura cresce di 2 °C sopra "SL1", la regolazione riparte e l'allarme rientra. Se il valore del parametro "SL1" è uguale al suo valore massimo (90.0°C) e/o il parametro "/4" è impostato al valore 0 tale funzione è da considerasi disabilitata. - Default: 90.0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 34 MasterCase 5.12 t= parametri HACCP t tr tA tO tH tM tt tE to PARAMETRI HACCP Ritardo allarme HACCP 0= HACCP disabilitato Tipo di allarme HACCP (parametro di sola lettura) 0= nessun allarme 1= allarme di tipo HA 2= allarme di tipo HF Giorno della settimana dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Ora dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Minuto dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Massima temperatura raggiunta durante l'allarme HACCP (parametro di sola lettura) Durata dell'allarme HACCP (parametro di sola lettura) Cancellazione dei dati registrati e dell'allarme HACCP Tipo Min. Max. U.M. Def. C 0 180 min 0 C 0 2 - 0 C 0 7 giorno 0 C C 0 0 23 59 ore min 0 0 C -50.0 90.0 °C -50.0 C C 0 0 240 1 ore flag 0 0 Via LAN HACCP È una funzione che permette il controllo avanzato della temperatura di esercizio e la registrazione di eventuali anomalie dovute a cadute di tensione o ad innalzamenti della temperatura di esercizio per varie cause (rotture, condizioni operative gravose, errori d'utilizzo, ecc…). Questa funzione è attivabile unicamente sui controlli con opzione RTC inserita. Vengono presi in considerazione due tipi di allarme HACCP rispettivamente segnalati a display con i seguenti codici: "HA" - nel caso in cui, durante il funzionamento, si rilevi una temperatura superiore ad una soglia che è data dalla somma dei parametri "AH" (soglia allarme alta temperatura) e "St" (set point), per un tempo superiore alla somma del parametro "tr" (specifico per l'HACCP) e del parametro "Ad" (ritardo rilevazione allarmi di temperatura), viene generato l'allarme HA. Al verificarsi dell'evento vengono registrati i seguenti dati: • ora, minuti e giorno della settimana; • tipo di allarme; • massima temperatura raggiunta dopo il verificarsi dell'allarme; • durata dell'allarme. Registrazione massima temperatura Allarme HA AH SP tr+Ad Durata allarme "HF" – si verifica dopo una caduta di tensione quando, al ritorno dell'alimentazione, la temperatura risulta essere maggiore della soglia formata da "AH" + "St". Vengono registrati i seguenti dati: • ora, minuti e giorno della settimana; • tipo di allarme; • massima temperatura raggiunta dopo il verificarsi dell'allarme; • durata della mancanza di corrente. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 35 MasterCase Allarme HF Power Fail AH SP Il verificarsi di un allarme HA o HF, porta alla generazione di un allarme con visualizzazione dei codici "HA" o "HF", l'accensione del led di allarme, del led haccp, l'attivazione del buzzer e del relè d'allarme. La pressione per un sondo del tasto set disattiva il relè allarme e il buzzer. Per cancellare i dati registrati è necessario entrare in modifica parametri, portare il parametro "to" da 1 a 0 e confermare l'operazione, oppure premere il tasto HACCP per 5 secondi (nel terminale in cui esso è presente, cod. PST00LR200). Nota: l'allarme di tipo HF viene acquisito e quindi ne vengono registrati i dati relativi, solo se l'interruzione di alimentazione dura per più di 1 minuto. tr: ritardo allarme HA Ritardo rilevazione allarme HA. - Default: 0. tA: tipo allarme HACCP Individua la tipologia dell'ultimo allarme HACCP avvenuto (se di tipo "HA" o "HF"). "tA"= 0, nessun allarme; "tA"= 1, allarme HA; "tA"= 2, allarme HF. Parametro di sola lettura - Default: 0. tO: giorno della settimana ultimo allarme Visualizza il giorno della settimana in cui è accaduto l'ultimo allarme HACCP. "tO"= 1…7, lunedì…domenica. Parametro di sola lettura - Default: 0. tH: ora ultimo allarme Visualizza l'ora in cui è accaduto l'ultimo allarme HACCP. Parametro di sola lettura - Default: 0. tM: minuti ultimo allarme Visualizza i minuti in cui è accaduto l'ultimo allarme HACCP. Parametro di sola lettura - Default: 0. tt: temperatura massima durante allarme Visualizza la temperatura massima raggiunta durante l'ultimo allarme HACCP. Parametro di sola lettura - Default: -50.0. tE: durata dell'allarme HACCP Durata in ore dell'ultimo allarme HACCP. Nel caso di allarme di tipo HF (alta temperatura dopo una mancanza di corrente) è il numero di ore di assenza di alimentazione. Parametro di sola lettura - Default: 0. to: reset allarmi HACCP Cancella la memorizzazione di tutti i dati dell'allarme HACCP reimpostando i valori memorizzati a quelli di default. Questo risultato si può ottenere anche direttamente con la pressione del tasto specifico di HACCP posto sul terminale grande (cod. PST00LR200). - Default: 0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 36 MasterCase 5.13 Parametri RTC (Real Time Clock) d1 h1 m1 d2 h2 m2 --------d8 h8 m8 td th t' PARAMETRI RTC Giorno della settimana del 1° sbrinamento Ora del 1° sbrinamento Minuto del 1° sbrinamento Giorno della settimana del 2° sbrinamento Ora del 2° sbrinamento Minuto del 2° sbrinamento ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Giorno della settimana del 8° sbrinamento Ora del 8° sbrinamento Minuto del 8° sbrinamento Giorno della settimana corrente Ora corrente Minuto corrente Tipo C C C C C C ------------C C C F F F Min. 0 0 0 0 0 0 --------------0 0 0 1 0 0 Max. 10 23 59 10 23 59 ------------10 23 59 7 23 59 U.M. ore min ore min ----------ore min ore min Def. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Via LAN td, th, t': giorno, ora e minuto corrente Sono modificabili come se fossero dei parametri di tipo "F". dx, hx, mx: pianificazione sbrinamenti Sono rispettivamente il giorno della settimana, l'ora ed il minuto cui è settato l'x-esimo sbrinamento. Ad esempio se si desidera uno sbrinamento alle ore 3:30 del mattino del lunedì, settare dx= 1, hx= 3 e mx= 30 (x= 1, 2, ... 8). Per inibire uno sbrinamento porre dx= 0. I valori impostabili ed i rispettivi significati sono i seguenti: 0 …7 8 9 10 Nessun evento Lunedì…Domenica Da lunedì a venerdì Da sabato a domenica Tutti i giorni Esempio: se si pone dx= 8 gli sbrinamenti verranno effettuati dal lunedì al venerdì all'ora hx ed al minuto mx; se si pone dx= 9 gli sbrinamenti verranno effettuati il sabato ed alla domenica all'ora hx ed al minuto mx; se si pone dx= 10 gli sbrinamenti verranno effettuati tutti i giorni all'ora hx ed al minuto mx. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 37 MasterCase 5.14 P= opzione valvola elettronica EEV (cod. MGE0000020) Il controllo MasterCase è disponibile anche in versione con controllo elettronico built-in per valvola di espansione elettronica (Cod. MGE0000020). Al controllo vanno quindi aggiunti i seguenti componenti: - una sonda di temperatura NTC per l'acquisizione della temperatura di evaporazione; - una sonda di pressione raziometrica per l'acquisizione della pressione di evaporazione; - valvola di laminazione motorizzata; - un trasformatore di sicurezza da 24 Vac 20 VA (con fusibile ritardato da 1 A sul sondario). NOTA: I parametri che seguono devono essere modificati solo da personale CAREL o da personale competente. Non modificare i parametri se non se ne conosce l'effettivo funzionamento. P P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 PA Pb Pc PH Pi OSH Phr PM1 PM2 PM3 PM4 Po1 Po2 Po3 Po4 PrA PSb PARAMETRI VALVOLA Tipo Modello valvola 0= CAREL E2V*P (390 passi - statore NERO) 1= Sporlan C 2= CAREL E2V*A (480 passi - statore ROSSO) 3= Sporlan SEH 25 Banda morta C Set-point di surriscaldamento C Guadagno proporzionale PID C Tempo integrale PID C Tempo derivativo PID C Soglia di basso surriscaldamento C Tempo integrale di basso surriscaldamento C Abilitazione trasmissione sonda di pressione dal master agli C slave (solo nel master) Sonda di pressione dal master (solo negli slave) C Ritardo allarme sonda di pressione C Tipo di gas refrigerante: 0= R134a 6= R290 1= R22 7= R600 C 2= R404a 8= R600a 3= R410a 9= R717 4= R407c 10= R744 5= R507 11= R1270 Campo sonda di pressione di evaporazione 0= -1 ÷ 5 bar C 1= -1 ÷ 10 bar 2= 0 ÷ 35 bar OFFset surriscaldamento C Abilitazione aggiornamento veloce dei parametri valvola a SuperVisore C 0= No; 1= Si. Soglia MOP (temperatura satura di evaporazione) C Tempo integrale durante il MOP (chiusura valvola) C Ritardo d'intervento funzione MOP C Massima temperatura gas surriscaldato C Surriscaldamento (parametro di sola lettura) C Percentuale apertura valvola (parametro di sola lettura) C Temperatura gas surriscaldato (parametro di sola lettura) C Temperatura satura di evaporazione (parametro di sola lettura) C Abilitazione recupero passi in apertura C 0= No; 1= Si. Posizione di stand-by (numero passi) C Min Max U.M. Def. 0 3 - 2 0 0.0 0.1 0 0.0 -10.0 0 10.0 25.0 100.0 250 100.0 P3 255 °C °C s s °C s/10 0.0 8.0 5.0 80 0.0 4.0 150 0 1 flag 0 0 0 1 255 flag min 0 5 0 11 - 2 0 2 - 0 0.0 60.0 - 0.0 0 1 flag 0 -50.0 0 0 -50.0 0 - 60.0 255 255 80.0 100 - °C s/10 s °C °C % °C °C 60.0 100 2 80.0 - 0 1 Flag 1 0 3200 passi 80 ® PF PL CP1 Pdis Pmp VISIBILI SOLO A SUPERVISORE (VIA PC - Software PlantVisor Posizione valvola (numero di passi) (parametro di sola lettura) Sv 0 30000 Pressione di evaporazione (parametro di sola lettura) Sv Posizione iniziale valvola (numero passi) Sv 0 3000 Disabilitazione PID Sv 0 1 Posizione manuale valvola Sv 0 3000 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 38 ) passi bar passi flag passi 350 0 0 Via LAN MasterCase P1: modello valvola Il controllo MasterCase può controllare 4 diversi modelli di valvola. Tramite il parametro P1 và impostato il modello installato. "P1"= 0, Valvola CAREL E2V*P (390 passi - statore NERO); "P1"= 1, Valvola Sporlan (modelli SEI-0.5, SEI-1, SEI-2, SEI-3.5, SEI-6, SEI-8.5, SEI-11); "P1"= 2, Valvola CAREL E2V*A (480passi - statore ROSSO); "P1"= 3, Valvola Sporlan modello SEH 25. Nota: Ogni volta che si modifica questo parametro bisogna spegnere e riaccendere il controllo al fine di consentire il caricamento dei valori interni associati al tipo di valvola prescelto. - Default: 2. P2: banda morta La banda morta è il semi-intervallo di temperature (±) a cavallo del set point del surriscaldamento nel quale viene disattivata la regolazione. Ad esempio un valore di 1°C a questo parametro con un set point di 5°C comporta che il surriscaldamento è libero di variare tra 4°C e 6°C senza che il regolatore cerchi di modificarlo. Al di fuori di questo intervallo, ovviamente, il controllo riprende la normale regolazione. Vengono sconsigliati valori più alti di 2°C. - Default: 0.0. P3: set point surriscaldamento Il parametro P3 permette di impostare il valore di surriscaldamento intorno al quale si desidera lavorare. Questo è il valore di riferimento a cui il controllo "tende" comandando la chiusura e l'apertura della valvola e non il reale surriscaldamento garantito. Quest'ultimo dipenderà da innumerevoli fattori quali condizioni di lavoro, tipologia e qualità degli scambiatori, dimensionamento della valvola, posizionamento delle sonde, ecc… Nota: valori troppo bassi di set point possono compromettere la stabilità della regolazione del banco nonché comportare indesiderati ritorni di liquido. Si consiglia quindi di non scendere al di sotto dei 3°C. - Default: 8.0. P4: guadagno proporzionale PID Le constanti Proporzionale, Integrale e Derivativa sono i principali parametri di regolazione per il controllo della valvola elettronica. Essi definiscono la parte di regolazione PID del surriscaldamento. Fare riferimento alla teoria classica della regolazione PID per una descrizione più approfondita del loro significato. Il presente parametro "P4" rappresenta il fattore di amplificazione (guadagno proporzionale). La costante proporzionale (valore interno Kp) definisce il guadagno non solo del controllo di regolazione PID della valvola, ma anche di tutte le protezioni attive (soglia di basso surriscaldamento, funzione MOP). - Default: 5.0. P5: tempo integrale PID Rappresenta la velocità da parte della regolazione di reagire al fine di ridurre l'errore (cioè la differenza tra il valore reale del surriscaldamento letto dal controllo e il valore impostato con il set point "P3"). In pratica influisce sul numero di passi che la valvola può eseguire nell'unità di tempo. La grandezza è proporzionalmente inversa all'effetto che si vuole ottenere, cioè valori bassi di questo valore indicano una maggiore velocità e viceversa. Il tempo integrale (valore interno Ti) è espresso in sondi, se il parametro è posto a zero viene disabilitata l'azione integrale. - Default: 80 (secondi). P6: tempo derivativo PID Il valore impostato con questo parametro consente di ottenere, da parte della regolazione PID della valvola, una reazione alle variazioni, repentine o meno, di surriscaldamento. In pratica si ottiene una variazione in apertura o in chiusura da parte della valvola tanto maggiore quanto maggiore è la variazione del surriscaldamento nell'unità di tempo proporzionalmente al valore impostato. Il tempo derivativo (valore interno Td) è espresso in sondi, se il parametro è posto a zero viene disabilitata l'azione derivativa. - Default: 0.0 (secondi). P7: soglia di basso surriscaldamento Al fine di evitare che valori troppo bassi di surriscaldamento possano comportare ritorni di liquido al compressore o forti instabilità al sistema (pendolazioni), attraverso questo parametro è possibile definire una soglia di temperatura di surriscaldamento di intervento della protezione di basso surriscaldamento: al di sotto di tale valore inizia una regolazione aggiuntiva al PID di tipo integrale con costante impostabile (vedere in seguito parametro "P8"). In pratica viene aumentata la velocità di "reazione" della valvola. - Default: 4.0 (°C). P8: tempo integrale di basso surriscaldamento Al di sotto della soglia impostata con il precedente parametro "P7", la funzione di protezione della valvola elettronica lavorerà con una costante di integrazione impostata con questo parametro. In sostanza si potrà aumentare la velocità di reazione della valvola potendo impostare con questo parametro valori più bassi rispetto a quelli impostabili durante la normale regolazione (vedi "P5"). - Default: 150 (secondi/10). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 39 MasterCase PA: abilitazione propagazione sonda di pressione di evaporazione su rete locale (solo nel MASTER) Nel caso di un banco canalizzato in cui i controlli sono stati collegati in configurazione master/slave, è possibile collegare un'unica sonda di pressione di evaporazione al master e propagarne il valore attraverso la LAN agli slave in modo tale che tutta l'isola canalizzata lavori sulla stessa sonda di pressione. "PA"= 0, propagazione disabilitata; "PA"= 1, propagazione abilitata. Parametro da impostare solo nel master. - Default: 0. Pb: abilitazione sonda di pressione di evaporazione da rete locale (solo negli SLAVE) Consente di abilitare negli slave la ricezione del valore della sonda di pressione trasmessa dal master via LAN. "Pb"= 0, utilizza la sonda di pressione locale; "Pb"= 1, utilizza la sonda di pressione trasmessa dal master via LAN. Parametro da impostare solo negli slave. - Default: 0. Utilizzo di una sola sonda di pressione che viene propagata dal master agli slave Pc: ritardo allarme sonde di pressione Il controllo MasterCase controlla che i valori di pressione letti dalle sonde di pressione raziometriche siano compresi entro il limiti previsti per il modello impostato (vedi parametro "Pi"). Relativamente alla sonde ne viene inoltre rilevata sia la disconnessione che il cortocircuito. In tutti questi casi può essere impostato un tempo durante il quale il controllo attende il rientro della condizione anomala prima di segnalare l'allarme. E' da tenere presente che viene segnalato dal controllo anche il fuori range delle sonde, quindi il ritardo impostato deve coprire eventuali sovrappressioni transitorie della macchina. - Default: 5, (minuti). PH: tipo Refrigerante Il parametro PH permette di impostare il tipo di gas refrigerante utilizzato nell'impianto. Ad ogni valore impostato corrisponde un tipo di gas sondo la seguente tabella: 0= R134a 1= R22 2= R404a 3= R410a 4= R407c 5= R507 6= R290 7= R600 8= R600a 9= R717 10= R744 11= R1270 - Default: 2 (R404a). Pi: modello sonda di pressione sull'evaporatore Si imposta il modello di sonda installato in uscita dell'evaporatore "Pi"= 0 sonda con range -1 ÷ 4,17 barg (0/75 psia); "Pi"= 1 sonda con range -1 ÷ 9,34 barg (0/150 psia); "Pi"= 2 sonda con range 0 ÷ 34,47 barg (0/500 psig). Compatibilmente con le pressioni di esercizio dell'impianto si consiglia di utilizzare la sonda con il valore massimo più prossimo alla pressione max raggiunta durante il normale funzionamento (transitori esclusi). - Default: 0. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 40 MasterCase TERMOSTATO INTELLIGENTE ("SMART THERMOSTAT") Questa funzione permette, attraverso un parametro che agisce sul valore del set point del surriscaldamento, di ridurre o eliminare completamente la tipica pendolazione della temperatura causata dalla gestione ON/OFF della termostatazione con valvola solenoide. In pratica più la temperatura regolata si avvicina al set point impostato, più il controllo diminuisce la capacità frigorifera dell'evaporatore chiudendo la valvola di espansione. Nella migliore delle ipotesi si può ottenere una temperatura reale del banco molto stabile e prossima al set point, senza mai chiudere la valvola a solenoide ma agendo esclusivamente sulla laminazione del fluido frigorifero. OSH: offset di surriscaldamento Il parametro "OSH" si va a sommare al valore di surriscaldamento impostato da parametro P3 (operazione interna del software), proporzionalmente alla differenza tra la temperatura dell'aria che si sta regolando e il set point di temperatura impostato. Tanto minore sarà questa differenza tanto di più peserà lo scostamento determinato da "OSH". L'aumento del set point di surriscaldamento così ottenuto andrà a ridurre il grado d'apertura della valvola, anticipando e prevenendo la chiusura totale per raggiungimento di soglia, portando il sistema a lavorare nell'intorno della temperatura ambiente che si desidera avere (set point). La funzione è attiva solo in una fascia di temperatura compresa tra il set point e la metà del differenziale impostato. La presente funzione non è da utilizzare in unità frigorifere indipendenti ma solo in impianti centralizzati. "OSH"= 0, funzione disattivata. Intervallo di funzionamento del banco (solenoide aperta/valvola in regolazione) Temperatura regolata (°C) (Ton) Differenziale banco (°C) (Tf) Soglia di intervento funzione (°C) (Toff) Set-point banco (°C) Tempo Intervallo in cui la funzione è attiva Tf= set point ("st") + differenziale ("rd") / 2 ESEMPI DI FUNZIONAMENTO Temperatura regolata (°C) (Ton) Differenziale banco (°C) (Tf) Soglia di intervento funzione (°C) (Toff) Set-point banco (°C) Funzione disabilitata o abilitata con il parametro OSH troppo piccolo. Temperatura regolata (°C) (Ton) Differenziale banco (°C) (Tf) Soglia di intervento funzione (°C) (Toff) Set-point banco (°C) Funzione abilitata con il parametro OSH troppo grande. I benefici dati dalla funzione ci sono ma non sono sfruttati adeguatamente. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 41 MasterCase Temperatura regolata (°C) (Ton) Differenziale banco (°C) (Tf) Soglia di intervento funzione (°C) (Toff) Set-point banco (°C) Funzione abilitata con il parametro OSH ottimale. Salvo variazioni improvvise del carico o perturbazioni del sistema, il banco resterà in ON un tempo maggiore che con la regolazione tradizionale e con una temperatura ed umidità relativa molto più stabile e vicina al Set-point. - Default: 0.0. Phr: abilitazione aggiornamento veloce dei parametri valvola a SuperVisore Dal momento che le variazioni delle grandezze legate alla valvola elettronica (posizione assoluta in numero di passi, posizione percentuale, pressione di evaporazione, temperatura del gas surriscaldato, surriscaldamento, ecc…) sono più frequenti rispetto alle altre e sono anche più importanti al fine di osservare il corretto funzionamento della valvola, si può abilitare un aggiornamento più rapido (ogni sondo rispetto ad un aggiornamento di 30 sondi) di queste variabili verso il software di supervisione. In una rete di strumenti si consiglia di non abilitare indiscriminatamente questo parametro su tutti gli strumenti ma solo uno per volta al solo fine di assistenza e test. "Phr"= 0, aggiornamento veloce disabilitato; "Phr"= 1, aggiornamento veloce abilitato. - Default: 0. PM1: soglia MOP (temperatura satura di evaporazione) Questo parametro definisce la soglia di intervento della protezione di alta pressione di aspirazione (Maximum Operating Pressure) indicata in °C saturi. Al di sopra di tale valore inizia una regolazione della valvola svincolata dal valore di surriscaldamento (come da normale funzionamento) e legata alla temperatura satura di aspirazione al fine di riportarla e mantenerla al di sotto del valore impostato. Il controllo comincerà a chiudere la valvola con una velocità determinata dalla costante integrale impostata con il parametro "PM2". - Default: 60 (°C). PM2: tempo integrale durante il MOP (chiusura valvola) Rappresenta il tempo di integrazione per la funzione di protezione di alta pressione (MOP). Nel momento in cui viene superata la soglia impostata con il parametro "PM1", il controllo comincerà a chiudere la valvola con una velocità determinata dalla costante integrale impostata con il presente parametro. Durante questa funzione si potrebbero osservare delle variazioni nella temperatura di evaporazione, in ogni caso oscillazioni anche di 2°C sono da considerare fisiologiche essendo appunto il MOP una protezione di sicurezza e non una regolazione. - Default: 100 (sondi/10). PM3: ritardo d'intervento funzione MOP Si tratta del tempo di attesa dall'avvio della regolazione per l'intervento della funzione di protezione MOP. A partire dall'avvio dell'unità e fino allo scadere di questo tempo la funzione di protezione di MOP rimane disattivata per permettere una partenza regolare ad unità con pressione di evaporazione alla partenza al di sopra del valore di soglia assegnato al MOP. - Default: 2 (sondi). PM4: massima temperatura gas surriscaldato Questo parametro imposta la massima temperatura (termometrica) ammessa per il gas in uscita dall'evaporatore. Il valore controllato è quindi quello rilevato dalla sonda di temperatura del gas surriscaldato (Tsh) letta dal controllo stesso. Questo parametro limita quindi l'azione della protezione MOP in modo tale che, quando viene raggiunto, cessa completamente l'azione correttiva della funzione MOP fino al ritorno della temperatura del refrigerante al di sotto del valore impostato. L'impostazione del parametro al valore massimo (80°C) equivale a disabilitare questa funzione. - Default: 80.0 (°C). Po1: visualizzazione surriscaldamento (parametro di sola lettura) E' possibile, visualizzando il parametro "Po1", conoscere il valore del surriscaldamento letto dal controllo MasterCase. Questo valore è uguale alla differenza tra la temperatura letta con la sonda di temperatura del gas surriscaldato (Tsh) e la temperatura satura corrispondente alla pressione di evaporazione letta dal trasduttore di pressione raziometrico (P.E.). Parametro di sola lettura. - Default: - Po2: percentuale apertura valvola (parametro di sola lettura) Rappresenta il grado di apertura della valvola in termini percentuali. Parametro di sola lettura. - Default: Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 42 MasterCase Po3: temperatura gas surriscaldato (parametro di sola lettura) Corrisponde alla lettura della sonda di temperatura posta sulla tubatura in uscita dall'evaporatore (temperatura del gas surriscaldato "Tsh"). Parametro di sola lettura. - Default: - Po4: temperatura satura di evaporazione (parametro di sola lettura) E' il valore della pressione di evaporazione letta dal trasduttore di pressione raziometrico P.E. convertito nella corrispondente temperatura satura. Parametro di sola lettura. - Default: - PrA: abilitazione recupero passi in apertura Il comando di apertura/chiusura della valvola da parte del controllo e la lettura della sua posizione sono valori logici calcolati dal controllo stesso ma non necessariamente corrispondono alla posizione reale. Infatti un insieme di fattori diversi (disturbi elettromagnetici, sporcizia accumulata all'interno della valvola, ecc..) possono comportare una perdita di passi da parte della valvola rispetto a quelli comandati dal controllo. Esiste già una procedura automatica di recupero passi durante le fasi di chiusura della valvola, con questo parametro è possibile abilitare una funzione di recupero passi anche durante le fasi di apertura della valvola. "PrA"= 0, recupero passi in apertura disabilitato; "PrA"= 1, recupero passi in apertura abilitato. - Default: 1. PSb: posizione di stand-by Indica la posizione, in numero di passi assoluti, alla quale la valvola deve portarsi nei periodi di fermata (stop regolazione, durante lo sbrinamento, ecc…). Nota: pur potendo mettere questo valore a 0, per le valvole CAREL si suggerisce, per ragioni meccaniche interne, di impostare come valore minimo 10, tenendo conto che questo valore corrisponde comunque alla chiusura della valvola. - Default: 80 (passi) PARAMETRI VISIBILI SOLO A SUPERVISORE (VIA PC - Software PlantVisor®) I seguenti parametri per motivi di sicurezza o semplicemente per limiti tecnici dati dal display di visualizzazione, sono stati resi disponibili solo tramite software di supervisione su PC. PF: posizione valvola (numero di passi) (parametro di sola lettura) Rappresenta la posizione, in numero di passi assoluto, in cui si trova la valvola. Attenzione che questo valore è quello calcolato dal controllo, ovvero quello a cui la valvola, in base alle condizioni rilevate, è stata comandata di portarsi. Si tratta quindi di un valore presunto e non reale in quanto fenomeni fisici quali forti disturbi elettromagnetici, impedimenti meccanici interni alla valvola o altro, possono far perdere i passi comandati dal controllo portando la valvola in posizioni non note. Parametro di sola lettura - Default: - PL: pressione di evaporazione (parametro di sola lettura) Rappresenta il valore letto dal trasduttore raziometrico di pressione ed espresso in bar. Parametro di sola lettura - Default: - CP1: posizione iniziale valvola (numero passi) Serve ad impostare la posizione di apertura iniziale alla quale la valvola si porta ad ogni partenza della regolazione. Questo parametro, in abbinamento al parametro "c8", consente da un lato di evitare il veloce svuotamento della linea di aspirazione e il conseguente arresto in sicurezza per bassa pressione (negli impianti non centralizzati con compressore a bordo), dall'altro di portare la valvola in un preposizionamento per una più pronta ripresa della regolazione. - Default: 350 (passi) Pdis: disabilitazione PID Attraverso questo parametro è possibile disabilitare il controllo della valvola elettronica al fine di passare ad un controllo manuale della stessa (vedi parametro "Pmp"). La disabilitazione del PID ("Pdis"= 1) manderà in chiusura completa la valvola che potrà essere aperta o chiusa solo con comando manuale attraverso il parametro "Pmp" descritto successivamente. "Pdis"= 0, regolazione PID abilitata (valvola comandata dal controllo in modo automatico); "Pdis"= 1, regolazione PID disabilitata (valvola in comando manuale); - Default: 0 Pmp: posizione manuale valvola Consente di portare la valvola all'apertura desiderata impostando appunto il numero di passi assoluto ai quali si desidera posizionare la valvola. Ciò è possibile solo se si è disabilitato il controllo "automatico" della valvola attraverso il parametro "Pdis" descritto precedentemente. Impostare un numero di passi congruo al modello di valvola installato (vedi parametro "P1"). - Default: 0 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 43 MasterCase 6. Tabella parametri PP PS Pd / /2 /4 /6 /7 /8 /9 /A /C /d /t A A0 A1...5 A7 A8 Ad AH AL Ar PARAMETRI PASSWORD Password Parametri Password Storico Password Download Tipo F F F Min. 00 00 00 Max. 199 199 199 U.M. - Psw 22 44 66 Via LAN PARAMETRI SONDA Stabilità misura Sonda virtuale (tra S1 ed S3) (0= sonda 1; 100= sonda 3) Abilitazione punto decimale (0= No, 1= Si) Gestione visualizzazione display remoto 0= non presente 1= sonda ambiente (S1) 2= sonda di fine sbrinamento (S2) 3= terza sonda (S3) 4= sonda virtuale 5= sonda terminale Calibrazione terza sonda (S3) Sbrinamento anche con terza sonda (S3) 1= lo sbrinamento finisce quando la temperatura delle sonde S2 e S3 sono maggiori di "dt" (vedi anche parametro "H5" Presenza sonde 0= solo sonda ambiente (S1) 1= sonda ambiente (S1) e terza sonda (S3) 2= sonda ambiente (S1) e sonda di sbrinamento (S2) 3= tutte presenti (S1), (S2) e (S3) 4= sonda di regolazione spedita dal master (solo negli slave) Calibrazione sonda ambiente (S1) Calibrazione sonda di fine sbrinamento (S2) Gestione visualizzazione display terminale 0= non presente 1= sonda ambiente (S1) 2= sonda di fine sbrinamento (S2) 3= terza sonda (S3) 4= sonda virtuale 5= sonda terminale Tipo C Min. 1 Max. 15 U.M. - Def. 1 Via LAN C 0 100 - 0 • C 0 1 flag 1 • C 0 5 - 0 • C -20.0 20.0 °C 0.0 C 0 1 flag 0 • C 0 4 - 0 • F C -20.0 -20.0 20.0 20.0 °C °C 0.0 0.0 C 0 5 - 4 • PARAMETRI ALLARMI Differenziale rientro allarme di temperatura e di attivazione ventole (vedi parametro F1) Configurazione ingresso digitale (vedi nota 1) 0= disabilitato 1= allarme esterno immediato 2= allarme esterno ritardato 3= abilitazione sbrinamento 4= inizio sbrinamento da contatto esterno 5= switch porta 6= ON/OFF remoto 7= switch tenda notturna 8= attivazione duty setting 9= switch porta con regolazione attiva 10= pulizia periodica banco (CCM) Ritardo allarme da ingresso digitale (Ax= 2) Configurazione ingresso digitale virtuale Ritardo allarme di temperatura Allarme alta temperatura (valore di scostamento rispetto al set point) Allarme bassa temperatura (valore di scostamento rispetto al set point) Abilitazione del master alla segnalazione degli allarmi degli slave (solo nel master) Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0.1 20.0 °C 2.0 • C 0 10 - 0 C C C F F 0 0 0 0 0 180 10 180 20.0 20.0 min min °C °C 0 0 120 0.0 0.0 C 0 1 flag 1 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 44 • • • • MasterCase c c0 c1 c2 c3 c4 c6 c8 cc d d0 d2 d3 d4 d5 d6 d7 d8 d9 dd dI dM dPM dP dt F F0 F1 F2 F3 Fd PARAMETRI TEMPI DI SICUREZZA Ritardo inizio regolazione dall'accensione Tempo minimo tra due attivazioni successive Tempo minimo di fermata (OFF) Tempo minimo di funzionamento (ON) Regolazione di sicurezza (funzione "Duty cycle setting") 0= sempre OFF 100= sempre ON Tempo di esclusione allarmi di temperatura dopo ciclo continuo Ritardo di inizio regolazione rispetto all'apertura della valvola Durata ciclo continuo Tipo C C C C Min. 0 0 0 0 Max. 15 15 15 15 U.M. min min min min Def. 0 0 0 0 Via LAN • • • • C 0 100 min 0 • C C C 0 0 0 15 120 15 ore s ore 2 5 4 • • • PARAMETRI SBRINAMENTO Tipo di sbrinamento 0= elettrico, fine in temperatura, tempo come sicurezza 1= gas caldo, fine in temperatura, tempo come sicurezza 2= elettrico, fine a tempo 3= gas caldo, fine a tempo Tipo di comando per sbrinamento LAN 0= solo start 1= start e stop Tempo di funzionamento con temperatura di S2 minore di 1°C prima di attivare uno sbrinamento Sbrinamento all'accensione del controllo (Si, No) Ritardo partenza dello sbrinamento all'accensione del controllo o da ingresso digitale Gestione display durante lo sbrinamento 0= visualizzazione della temperatura alternata al simbolo "dF" 1= blocco all'ultima temperatura visualizzata Abilitazione funzione "skip defrost" (salto sbrinamenti) Tempo di esclusione allarmi di temperatura dopo lo sbrinamento e/o porta aperta Priorità dello sbrinamento sui tempi di protezione (param. "c") Tempo di gocciolamento Intervallo tra due sbrinamenti successivi Tempo tra due pulizie successive (funzione CCM) Tempo durata pulizia (funzione CCM) Tempo massimo di sbrinamento Temperatura di fine sbrinamento Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0 3 - 0 • C 0 1 flag 1 • C 0 192 ore 0 • C 0 1 flag 0 • C 0 180 min 0 • C 0 1 flag 0 • C 0 1 flag 0 • F 0 15 ore 1 • C F F C C F F 0 0 0 1 0 1 -50.0 1 15 192 999 60 180 30.0 flag min ore ore min min °C 0 2 8 1 0 30 4.0 • • • PARAMETRI VENTOLE Gestione ventole 0= ventole sempre accese (eccetto casi F2, F3, Fd) 1= ventole termostatate in base al set point assoluto F1 Temperatura di spegnimento ventole Ventole ferme a regolazione ferma (0= No, 1= Si) attivo solo con F0= 0 Gestione ventole nelle fasi di sbrinamento 0= Ventole accese, ferme durante il gocciolamento ("dd") 1= Ventole ferme 2= Ventole accese anche durante il gocciolamento ("dd") Tempo di fermata ventole nel post-gocciolamento Tipo Min. Max. U.M. Def. Via LAN C 0 1 flag 0 • F -40.0 50.0 °C 5.0 • C 0 1 flag 1 • C 0 2 - 1 • F 0 15 min 1 • Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 45 • • MasterCase H H0 H1 H2 H3 H4 H5 H6 H7 In Sn r r1 r2 r3 r4 r5 r6 rd rH rL rt St Stn hSn hSd SL1 PARAMETRI D'IMPOSTAZIONE Indirizzo seriale Abilitazione uso telecomando (InfraRed) Codice identificativo per uso con telecomando Abilitazione tasto di ON/OFF del terminale Abilitazione ON/OFF da supervisore Configurazione uscita AUX1 0= uscita disabilitata 1= uscita compressore 2= uscita compressore di rete master/slave 3= uscita luce e/o tende 4= uscita ventole 5= uscita cavi caldi 6= uscita allarme 7= uscita sbrinamento evaporatore 1 8= uscita sbrinamento evaporatore 2 9= uscita valvola ON/OFF (solenoide) Configurazione uscita AUX2 (cavi caldi) per valori vedi H5 Configurazione uscita compressore (solo nel MASTER) 1= compressore 2= compressore di rete master/slave Tipo C C C C C Min. 0 0 0 0 0 Max. 199 1 99 1 1 U.M. flag flag flag Def. 1 0 0 1 0 C 0 9 - 0 C 0 9 - 5 C 1 2 - 1 PARAMETRI LAN Configurazione master (In= 1) o slave (In= 0) Numero di slave (solo su master) 0= LAN non presente Tipo C Min. 0 Max. 1 U.M. flag Def. 0 C 0 5 - 0 PARAMETRI DI REGOLAZIONE Impostazione del minimo set consentito all'utente Impostazione del massimo set consentito all'utente Abilitazione allarme "Ed" (sbrinamento finito per tempo massimo) 0= No, 1= Si Set-point notturno (variazione rispetto al set point) Abilitazione registrazione temperatura massima e minima 0= No; 1= Si Regolazione notturna con terza sonda S3 1= regolazione notturna su terza sonda S3 0= regolazione notturna su sonda virtuale Differenziale (isteresi) Temperatura massima registrata nell'intervallo "rt" (sola lettura) Temperatura minima registrata nell'intervallo "rt" (sola lettura) Tempo trascorso dall'inizio della registrazione temperatura massima e minima (sola lettura) Tipo C C Min. -50.0 r1 Max. r2 90.0 U.M. °C °C Def. -50.0 90.0 Via LAN • • C 0 1 flag 0 • C -20.0 20.0 °C 3.0 • C 0 1 flag 0 • C 0 1 flag 0 • F C C 0.1 - 20.0 - °C °C °C 2.0 -50.0 90.0 • C 0 999 ore 0 PARAMETRI SET POINT Set-point - temperatura di lavoro Selezione modalità set point notturno Ora inizio set point notturno Ora fine set point notturno Valore assoluto temperatura minima sonda S1 SL1= 90°C funzione disabilitata Tipo F C C C Min. r1 0 0 0 Max. r2 2 23 23 U.M. °C flag ore ore Def. -20.0 0 0 0 90.0 °C 90.0 Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 C 46 -50.0 Via LAN • • • Via LAN Via LAN • MasterCase P P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 PA Pb Pc PH PARAMETRI VALVOLA Modello valvola 0= CAREL E2V*P (390 passi - statore NERO) 1= Sporlan 2= CAREL E2V*A (480 passi - statore ROSSO) Banda morta Set point di surriscaldamento Guadagno proporzionale PID Tempo integrale PID Tempo derivativo PID Soglia di basso surriscaldamento Tempo integrale di basso surriscaldamento Abilitazione trasmissione sonda di pressione dal master agli slave (solo nel master) Sonda di pressione dal master (solo negli slave) Ritardo allarme sonda di pressione Tipo di gas refrigerante: 0= R134a 1= R22 2= R404a 3= R410a 4= R407c 5= R507 Pi OSH Phr PM1 PM2 PM3 PM4 Po1 Po2 Po3 Po4 PrA PSb PF PL CP1 Pdis Pmp t tr tA tO tH tM tt tE to 6= R290 7= R600 8= R600a 9= R717 10= R744 11= R1270 Tipo Min Max U.M. Def. C 0 2 - 2 C C C C C C C 0 0.0 0.1 0 0.0 -10.0 0 10.0 25.0 100.0 250 100.0 P3 255 °C °C s s °C s/10 0.0 8.0 5.0 80 0.0 4.0 150 C 0 1 flag 0 C C 0 0 1 255 flag min 0 5 C 0 11 - 2 2 - 0 60.0 - 0.0 1 flag 0 60.0 255 255 80.0 100 - °C s/10 s °C °C % °C °C 60.0 100 2 80.0 - 1 Flag 1 3200 passi 80 Campo sonda di pressione di evaporazione 0= -1 ÷ 5 bar C 0 1= -1 ÷ 10 bar 2= 0 ÷ 35 bar OFFset surriscaldamento C 0.0 Abilitazione aggiornamento veloce dei parametri valvola a C 0 supervisore: 0= No; 1= Si. Soglia MOP (temperatura satura di evaporazione) C -50.0 Tempo integrale durante il MOP (chiusura valvola) C 0 Ritardo d'intervento funzione MOP C 0 Massima temperatura gas surriscaldato C -50.0 Surriscaldamento (parametro di sola lettura) C Percentuale apertura valvola (parametro di sola lettura) C 0 Temperatura gas surriscaldato (parametro di sola lettura) C Temperatura satura di evaporazione (parametro di sola lettura) C Abilitazione recupero passi in apertura C 0 0= No; 1= Si. Posizione di stand-by (numero passi) C 0 VISIBILI SOLO A SUPERVISORE Posizione valvola (numero di passi) (parametro di sola lettura) Sv 0 Pressione di evaporazione (parametro di sola lettura) Sv Posizione iniziale valvola (numero passi) Sv 0 Disabilitazione PID Sv 0 Posizione manuale valvola Sv 0 PARAMETRI HACCP Ritardo allarme HACCP 0= HACCP disabilitato Tipo di allarme HACCP (parametro di sola lettura) 0= nessun allarme 1= allarme di tipo HA 2= allarme di tipo HF Giorno della settimana dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Ora dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Minuto dell'ultimo allarme HACCP (parametro di sola lettura) Massima temperatura raggiunta durante l'allarme HACCP (parametro di sola lettura) Durata dell'allarme HACCP (parametro di sola lettura) Cancellazione dei dati registrati e dell'allarme HACCP Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 47 30000 3000 1 3000 passi bar passi flag passi Via LAN 350 0 0 Tipo Min. Max. U.M. Def. C 0 180 min 0 C 0 2 - 0 C 0 7 giorno 0 C C 0 0 23 59 ore min 0 0 C -50.0 90.0 °C -50.0 C C 0 0 240 1 ore flag 0 0 Via LAN MasterCase PARAMETRI RTC Giorno della settimana del 1° sbrinamento(Vedi nota 2) Ora del 1° sbrinamento Minuto del 1° sbrinamento Giorno della settimana del 2° sbrinamento(Vedi nota 2) Ora del 2° sbrinamento Minuto del 2° sbrinamento ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Giorno della settimana del 8° sbrinamento(Vedi nota 2) Ora del 8° sbrinamento Minuto del 8° sbrinamento Giorno della settimana corrente Ora corrente Minuto corrente d1 h1 m1 d2 h2 m2 --------d8 h8 m8 td th t' Tipo C C C C C C ------------C C C F F F Min. 0 0 0 0 0 0 --------------0 0 0 1 0 0 Max. 10 23 59 10 23 59 ------------10 23 59 7 23 59 U.M. ore min ore min ----------ore min ore min Def. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Via LAN Nota 1 Valore di A1…A5/A8 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Significato Funzionamento Ingresso non attivo Allarme esterno immediato Allarme esterno ritardato Abilitazione sbrinamento Nessuna funzione associata Contatto aperto= allarme attivo Contatto aperto= allarme attivo ritardato dal parametro A7 Contatto aperto= sbrinamento non abilitato Conatto chiuso= sbrinamento attivo Attivazione immediata dello Contatto chiuso= Lo sbrinamento parte immediatamente. Può essere usato, ad esempio, sbrinamento collegato ad un timer meccanico esterno. Switch porta Contatto aperto= porta aperta. All'apertura della porta la regolazione e le ventole vengono fermate. Se la porta rimane aperta per un tempo superiore al parametro d8, la regolazione e le ventole ripartono e viene segnalato un errore a terminale. ON/OFF remoto Contatto chiuso= ON; Contatto aperto= OFF Switch tenda Contatto chiuso= tende notturne chiuse disattivazione relè luci (con Stn= 0) + variazione Set-point (con Stn =1) del valore impostato con r4. "Duty cycle setting" da contatto Contatto chiuso= attivazione duty cycle setting esterno Contatto aperto= disattivazione, ritorno alla normale regolazione Switch porta con regolazione Come la funzione 5 ma la regolazione rimane attiva ON Ingresso pulizia periodica Contatto chiuso= il controllo è in normale regolazione ed è attivo il contatore "dM". banco (CCM) Contatto aperto= il controllo è in uno stato di OFF logico (stand-by) ed è attivo il contatore "dPM". Nota 2 0 1…7 8 9 10 Nessun evento Lunedì…Domenica Da lunedì a venerdì Da sabato a domenica Tutti i giorni Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 48 MasterCase 7. Allarmi 7.1 Funzionamenti anomali o particolari Gli strumenti della serie MasterCase sono in grado di rilevare automaticamente i principali malfunzionamenti. Controllare sempre la correttezza dei cablaggi effettuati. In caso di malfunzionamento il controllo attiva le seguenti azioni: • il malfunzionamento viene segnalato sul display con un opportuno codice di allarme. In particolare lo strumento visualizza a display alternativamente il codice di allarme e la temperatura letta dalla sonda (quando possibile); • nel caso di più allarmi, essi vengono visualizzati in successione, alternati alla temperatura; • per alcuni allarmi viene fatto suonare, se presente, il buzzer interno e attivato il relè d'allarme. si tacita il buzzer e si discita il relè d'allarme, mentre il codice di allarme scompare solo quando rientra la Premendo il tasto causa che lo ha generato. I codici di allarme previsti sono riportati nella tabella sottostante: CODICE ALLARME rE E1 E2 E3 E0 IA dA LO HI EE HA HF Ed dr Id CCM Edc BUZZER e relè AUX attivi non attivi non attivi non attivi non attivi attivi attivi attivi attivi non attivi attivi attivi non attivi non attivi attivi attivi attivi Ed1 attivi Ed2 attivi LO1 dF tC MA uX (X= 1,...,5) nX (X= 1,...,5) dX (X= 1,...,5) attivi non attivi non attivi non attivo non attivi attivi non attivi DESCRIZIONE errore sonde di regolazione errore sonda di ambiente errore sonda di sbrinamento errore sonda 3 errore sonda Terminale (in visualizzazione) allarme esterno immediato allarme esterno ritardato allarme bassa temperatura allarme alta temperatura errore memorizzazione dati allarme HA HACCP allarme HF HACCP sbrinamento finito per time-out errore switch porta (timeout porta aperta) allarme duty cycle setting da ingresso digitale case clean management perdita comunicazione interno tra scheda driver EEV e controllo sensore di temperatura di surriscaldamento (NTC Sh) della scheda driver fuori Range sensore di pressione di evaporazione (P.E.) della scheda driver fuori Range allarme temperatura minima su sonda S1 sbrinamento in esuzione RTC invalido Perso contatto con il master slave X non comunicante slave X in allarme Download fallito su slave X Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 49 MODELLI in cui è previsto TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI, se connesso l'allarme esterno TUTTI, se connesso l'allarme esterno TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI TUTTI Su MasterCase con gestione EEV (cod. MGE0000020) Su MasterCase con gestione EEV (cod. MGE0000020) Su MasterCase con gestione EEV (cod. MGE0000020) TUTTI TUTTI Su master con RTC Su unità slave Su unità master Su unità master Su unità master MasterCase 7.2 Descrizione delle segnalazioni e dei codici d'allarme visualizzati a display rE Errore sonde di regolazione: • Sonde non funzionanti: il segnale sonda è interrotto o in corto circuito; • Sonde non compatibili con lo strumento. Nel caso in cui la regolazione sia basata sulla sonda virtuale (valore del parametro "/4" compreso tra 0 e 100), questo errore sarà generato solo quando entrambe le sonde risultassero rotte. Infatti la rottura di una sola delle due sonde sposta automaticamente la regolazione sull'altra sonda. E1 Errore sonda ambiente (S1): • Sonda non funzionante: il segnale sonda è interrotto o in corto circuito; • Sonda non compatibile con lo strumento; E2 Errore sonda evaporatore (S2): • Sonda non funzionante: il segnale sonda è interrotto o in corto circuito; • Sonda non compatibile con lo strumento; E3 Errore terza sonda (S3): • Sonda non funzionante: il segnale sonda è interrotto o in corto circuito; • Sonda non compatibile con lo strumento; E0 Errore sonda Terminale o Errore comunicazione tra terminale e controllo. Questo errore appare se si seleziona la visualizzazione della sonda dell'Interfaccia Utente, con i parametri /t= 5 o /7= 5, rispettivamente sull'Interfaccia Utente principale o sul Visualizzatore Remoto. Viene cancellato se si ritorna alla visualizzazione di una delle sonde disponibili. • Sonda non funzionante: il segnale sonda è interrotto o in corto circuito; • Sonda non compatibile con lo strumento; L'errore può comparire anche nel caso in cui non vi sia comunicazione tra il controllo e il terminale malgrado quest'ultimo venga comunque alimentato dal controllo stesso. IA Allarme da ingresso digitale immediato: • Verificare lo stato dell'ingresso digitale ed il valore del corrispondente parametro A1...A5 / A8. dA Allarme da ingresso digitale ritardato: • Verificare lo stato dell'ingresso digitale ed il valore del corrispondente parametri A1...A5 / A8 ed A7. LO Allarme di bassa temperatura. La sonda di regolazione ha rilevato una temperatura inferiore al set point di un valore superiore al parametro "AL": • verificare i parametri "AL", "Ad","St" ed "A0". L'allarme rientra automaticamente quanto la temperatura ritorna nei limiti selezionati (vedi parametro AL). HI Allarme di alta temperatura. La sonda di regolazione ha rilevato una temperatura superiore al set point di un valore maggiore al parametro "AH". • verificare i parametri "AH", "Ad", "St" ed "A0"; • verificare il corretto funzionamento delle sonde di temperatura. L'allarme rientra automaticamente quando la temperatura ritorna nei limiti selezionati (vedi parametro "AH"). EE Visualizzato durante il funzionamento o all'accensione Errore nell'acquisizione dati. • Provare ad effettuare una procedura di ricarica dei parametri di default. HA Allarme HACCP di tipo HA. Significa il verificarsi di un allarme di alta temperatura sondo quanto impostato con i parametri "tr", "Ad", "AH", "St". • Verificare i parametri HACCP; • verificare la temperatura e il corretto funzionamento delle sonde di temperatura. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 50 MasterCase HF Allarme HACCP di tipo HF. Significa il verificarsi di un allarme di alta temperatura sondo quanto impostato con i parametri "tr", "Ad", "AH", "St". Si è verificata una mancanza di alimentazione per più di un minuto ed al ritorno la temperatura è maggiore di quella impostata con AH+St. • Verificare i parametri HACCP • Verificare la temperatura. Ed L'ultimo sbrinamento è terminato per superamento del tempo massimo (parametro "dP") anziché per raggiungimento della temperatura di fine sbrinamento. La segnalazione è attiva solo il parametro "r3"= 1. La segnalazione permane fino a quando non venga eseguito uno sbrinamento con uscita in temperatura. • Verificare parametri "d0", "dt" e "dP"; • Verificare l'efficienza dello sbrinamento. dr L'ingresso digitale configurato come "switch porta" (A1…A5, A8= 5) è rimasto aperto per un tempo superiore al tempo impostato con il parametro d8. • Verificare l'effettiva chiusura della porta. • Verificare lo stato del contatto in ingresso allo strumento. Id Si tratta di un allarme esterno immediato (vedi quanto descritto con l'allarme "IA") con la differenza che il controllo attiverà la funzione "duty cycle setting" (vedi spiegazione relativa al parametro "c4"). • Verificare lo stato dell'ingresso digitale ed il valore del corrispondente parametro A1...A5 / A8. CCM Si tratta della segnalazione relativa alla "pulizia periodica del banco" e che viene attivata allo scadere del tempo impostato con il parametro "dM" (vedi descrizione dei parametri dM e dPM - funzione di "Case Clean Management). • Controllare l'impostazione dei parametri "dM" e "dPM" • Verificare lo stato dell'ingresso digitale ed il valore del corrispondente parametro A1...A5 / A8. Edc Perdita di comunicazione interno tra il controllo e la scheda driver built-in (opzione valvola elettronica). In questo caso l'allarme provocherà la chiusura immediata della valvola elettronica da parte della scheda driver. • provare a riavviare il controllo (spegnere e riaccendere); • controllare che il driver sia alimentato (connessione 24 Vac da trasformatore esterno). La segnalazione di guasto rientrerà automaticamente al cessare del problema. Ed1 Sensore di pressione di evaporazione (P.E.) della scheda driver fuori Range. Il controllo della valvola avviene attraverso la lettura del surriscaldamento che a sua volta è dato dalla differenza tra quello che viene rilevato con la sonda di pressione e quella di temperatura (NTC Sh). In caso di rottura o lettura fuori range di tale sonda, il controllo non potrebbe più comandare la valvola quindi va a lavorare in condizioni di sicurezza (per evitare presenza di liquido all'uscita dell'evaporatore), garantendo comunque un minimo di raffreddamento al banco. La posizione di sicurezza viene calcolata prendendo il 50% della posizione media tenuta dalla valvola durante l'ultima ora di funzionamento. La valvola rimarrà bloccata nella posizione di sicurezza fino al rientro del problema o comunque non oltre un tempo di 1 ora, dopodiché la valvola verrà chiusa. • controllare le connessioni elettriche; • verificare l'integrità della sonda. Ed2 Sensore di temperatura di surriscaldamento (NTC Sh) della scheda driver fuori Range. Valgono le considerazioni fatte per l'allarme "Ed1". • controllare le connessioni elettriche; • verificare l'integrità della sonda. LO1 Temperatura su sonda S1 al di sotto del valore impostato (vedi parametro "SL1"). L'allarme rientra automaticamente quando la temperatura sulla sonda stessa cresce di 2°C al di sopra della soglia impostata. • Verificare l'impostazione dei parametri "SL1" e "/4"; • controllare il posizionamento della sonda ambiente (S1). Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 51 MasterCase dF Sbrinamento in esuzione: • Non è una segnalazione di allarme bensì un'indicazione che lo strumento sta eseguendo uno sbrinamento. • Compare solo se il parametro d6= 0, oppure d6= 2. tC Errore di RTC sulle unità dotate di RTC e configurate come master • Impostare l'ora ed i minuti da interfaccia utente o via supervisore. MA (su slave) Perdita di comunicazione dello slave con il master. • Verificare le connessioni elettriche della LAN; • verificare l'impostazione dei parametri "In", "Sn" ed "H0"; • il reset di tali segnalazioni di rete (tanto sul master che sugli slave) è automatico ed avviene non appena si ristabilisce la comunicazione del master con gli slave. "u1, … u5" (su master) Perdita di comunicazione con lo slave 1, …, 5 (per almeno un minuto). • Verificare le connessioni elettriche della LAN; • verificare l'impostazione dei parametri "In", "Sn" ed "H0"; • il reset di tali segnalazioni di rete (tanto sul master che sugli slave) è automatico ed avviene non appena si ristabilisce la comunicazione del master con gli slave. "n1,… n5" (su master) slave n1, …, n5 in allarme locale. • Controllare lo stato dello slave che risulta in allarme e verificare il codice d'allarme presente sullo stesso. "d1, ..., d5" (su master) Download parametri fallito sull'unità "uS1, ..., uS5" • Verificare il cablaggio della LAN; • ripetere la procedura di download. Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 52 MasterCase 8. Caratteristiche tecniche Alimentazione Alimentazione valvola elettronica (morsetti 24 Vac) Ingressi sonda Tipo di sonda - accuratezza di misura Intervallo di rilevazione Ingressi digitali Connessione seriale LAN Uscite relè:tipo di azione e disconnessione e numero di cicli di manovra 230 Vac (-15%…+10%), 50/60 Hz trasformatore 24 Vac 20 VA (disponibili solo sul cod. MGE0000020) 4 ingressi per sonde NTC NTC standard CAREL 10 W 25 °C - ± 1 °C -50T90 (-58T195 °F) risoluzione 0,1 °C 5 per contatto pulito non optoisolati (contatto aperto-chiuso 8 Vdc - 8 mA tipico) a due cavi AWG22-24 (lunghezza massima10 m) Azione tipo 1B (microinterruzione) UL: 250 Vac 30.000 cicli EN60730: 100.000 cicli Nota: relé in scambio caratterizzati solo per N.O. o N.C. Compressore/Valvola 2 Hp 12(12) A 250 Vac (min.100.000 cicli) UL: 12 A 10 FLA 60 LRA 250 Vac Sbrinamento 12(4) A 250 Vac (min.100.000 cicli) - 2500 W ->cosϕ= 1 Ventole ¾ Hp 12(4) A 250 Vac (min.100.000 cicli) - 500 W -> cosϕ= 0,6 Luce 2 Hp 12(12) A 250 Vac (min. 100.000 cicli) lampada flourescente 1.000 VA-110 uF (max. 15.000 cicli) Rail Heat (AUX2) ¾ Hp 12(4) A-250 Vac (min.100.000 cicli) - 2500 W -> cosϕ= 1 AUX1 ¾ Hp 12(4) A-250 Vac (min.100.000 cicli) Allarme contatto SPDT 1HP 12(4) A-250 Vac (min.100.000 cicli) Morsetti alimentazione 250 Vac morsetti a vite 12 A 250 Vac (UL 10 A) sezione minima consigliata 1,5…2,5 mm2 (per alimentazione carichi e controllo) Morsetti per segnali I/O morsetti a vite per cavi con sezione 0,25…2,5 mm2 Connessioni I/O lunghezza max.cavi di segnale: le sonde di pressione e motore valvola - sonde di temperatura (NTC) max.30 m sono disponibili solo sul - ingressi digitali max.30m cod.MGE0000020 - sonde di pressione (raziometriche) max.10 m - uscite motore valvola elettronica max 10 m Morsetti LAN morsetti a vite per cavi con sezione 0,25…2,5 mm2 Supervisione CAREL morsetti a vite per cavi con sezione 0,25…2,5 mm2 (solo se presente scheda di supervisione (opzionale) Montaggio a parete (retroquadro) mediante guida DIN terminale/visualizzatore connessione seriale a 3 fili lunghezza max.10 m: alimentazione fornita dal controllo 24/35 Vdc 1,5 W max. • terminale opzionale PST Small o Large • visualizzatore opzionale PST00VR100 classificazione secondo la protezione Classe II per incorporamento adeguato trasformatore in doppio isolam.e contro le scosse elettriche distanze relé per isolamento rinforzato orologio RTC gestione giorni, ore, minuti: precisione ±20 ppm solo se presente scheda orologio RTC (±10 min./anno) mantenimento dati RTC 10 anni con batteria al Litio non ricaricabile sostituibile solo da personale specializzato condizioni di funzionamento 10T50 °C - umidità non condensante condizioni di immagazzinamento -20T70 °C - umidità non condensante ambiente (tipo inquinamento) normale PTI dei materiali di isolamento 250 V periodo di sollecitazione delle parti isolanti lungo categoria di resistenza al calore e al fuoco fuoco categoria D (funz.senza sorveglianza) immunità contro le sovratensioni categoria 1 classe e struttura del software Classe A grado di protezione fornito dalla scheda IP20 (IP40 solo sul frontale bombato) Attenzione: nei modelli MGE0000020, nel caso di installazione di più unità nello stesso quadro elettrico, non fornire l’alimentazione a 24 Vac con un unico trasformatore comune, bensì dotare di un trasformatore ciascun MasterCase Cod. Carel +030220220 Rel. 1.0 del 04/12/03 53 CAREL S.p.A. Via dell’Industria, 11 - 35020 Brugine - Padova (Italy) Tel. (+39) 049.9716611 Fax (+39) 049.9716600 http://www.carel.com - e-mail: [email protected] Cod. CAREL: +030220220 REL 1.0 del 04/12/03 Agenzia: