UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA Lesioni da ingestione di caustici Prof. A. Milone I caustici Acidi forti: ph<2 solforico, cloridrico (muriatico), nitrico, fosforico, ossalico; sono spesso impegnati come elementi di batterie,detergenti per sanitari e wc, detergenti per metalli, antiruggine, I caustici Basi forti: idrossido di sodio( Soda caustica ), idrossido di potassio, idrossido d’ammonio; impiegati come detersivi per uso domestico o per lavastoviglie I caustici Agenti Ossidanti: ipoclorito di sodio (candeggina), perossido d’idrogeno, permanganato di potassio N.B. ipoclorito ( profumanti ) + acido > sviluppo di cloro Epidemiologia Femmine > Maschi Modalità ingestione: autolesiva negli adulti, accidentale nei bambini Morbilità circa il 20% richiede un trattamento intensivo per complicanze sistemiche Mortalità 0,02% lesioni lievi, > 50% lesioni FISIOPATOLOGIA Fattori determinanti PH della sostanza acidi: cessione di protoni ( H+) alcali: acquisizione di protoni (OH+) Concentrazione Quantità ingerita Tipologia e forma fisica della sostanza Modalita di ingestione Tempo di contatto Condizioni precedenti degli organi interessati FISIOPATOLOGIA Alcali Azione Primaria: necrosi colliquativa • Azione • saponificazione dei grassi • solubilizzazione delle proteine •Effetti • necrosi per emulsione e rottura delle menbrane cellulari • edema e raccorciamento del collageno > 48h • trombosi dei piccoli vasi e reazione esotermica •BERSAGLI • epitelio orofaringeo, Ipofaringeo e esofageo • parete gastrica (20% di tutte le ingestioni) FISIOPATOLOGIA Acidi Azione Primaria: necrosi coagulativa • Azione • disidratazione e denaturazione proteine •Effetti • formazione di escare e coaguli • necrosi per coagulazione •BERSAGLI • epitelio orofaringeo, Ipofaringeo e esofageo (6-20%) • parete gastrica (spasmo antropilorico precoce) • duodeno • tenue (20%) La maggior parte dei caustici provoca effetti rigorosamente locali Fanno eccezione a questa regola: Acido fosforico (parzialmente) Acido fluoridrico Una azione tossica sistemica Capacità di chelare il Ca+ plasmatico causando una grave ipocalcemia Fibrillazione ventricolare, disturbi della conduzione neuromuscolare Manifestazioni cliniche dolore retrosternale e/o epigastrico scialorrea emesi ematemesi Agitazione psicomotoria disfagia – odinofagia Afonia - stridore – dispnea segni di shock in presenza di perforazioni ed iniziale sepsi segni bioumorali: acidosi, leucocitosi N.B. Spesso non v’è correlazione tra sintomatologia e severità delle lesioni Manifestazioni cliniche acute Sintomi Scialorrea Afonia,Stridore,Raucedine Disfagia, Odinofagia Dolore retrosternale Epigastralgia Vomito Dispnea Ematemesi SINTOMO Significato Scialorrea Edema con ostruzione del giunto faringoesofageo o esofago cervicale Afonia, stridore, raucedine Lesione dell’epiglottide e del laringe Disfagia odinofagia Interessamento esofageo Dolore retrosternale Grave lesione esofagea (perforazione) Epigastralgia, vomito Lesione gastrica ( perforazione) Dispnea Ematemesi Aspirazione nelle vie aeree Lesioni estese e profonde Primo Fondamentale Obiettivo Tempestivo e completo inquadramento diagnostico DIAGNOSI Endoscopia Broncoscopia: in caso di sospette lesioni della via aerea Radiologia: Rx torace Rx addome Tac torace/mediastino Tac addome Quando eseguire l’endoscopia? Due orientamenti 4-6 h minor rischio perforazione 12-24 per comprendere meglio l’evoluzione delle lesioni 2 Controindicazioni all’endoscopia Segni di perforazione Bambini asintomatici con ingestione accidentale o non certa ( necessità anestesia) TERAPIA Medica : Idratazione e correzione dell’acidosi NPT Cortisonici? (non vi sono dati riguardo la loro presunta prevenzione di stenosi) Chirugica: resezione esofago, stomaco gastrostomia cervicostomia digiunostomia Evoluzione delle lesioni da caustici 3 stadi INFIAMMATORIO: primi 4-7 gg con picco prime 48 h GRANULAZIONE: dal 4° al 7° gg (massimo rischio di perforazioni) CICATRIZZAZIONE: dalla 3° settimana ad alcuni anni con esito in fibrosi e stenosi Complicanze precoci Locali: Perforazione Emorragia Sistemiche ( più frequenti dopo l’ingestione di acidi ): Insufficienza respiratoria Settiche Metaboliche Insufficienza renale Complicanze Tardive Stenosi Cancerizzazione LESIONI DA INGESTIONE DI CAUSTICI Test di autovalutazione o Qual è l’azione primaria di un acido? o Qual è l’azione primaria di un alcale? o Quali sono i fattori determinanti le lesioni? o Quali sono le complicanze precoci? o Quali le complicanze tardive? o Quali sono i sintomi da ingestione? o Qual è la terapia medica?