Caritas/Migrantes Immigrazione. Dossier Statistico 2007 XVII Rapporto Aree di origine Presenze Inserimento Lavoro Territorio Redazione Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes Via Aurelia 796, 00165 Roma - Tel. +39 06 66514345 – Fax +39 06 66540087 [email protected] - www.dossierimmigrazione.it Evoluzione della presenza L’Italia si caratterizza nell’intero contesto mondiale come il paese a più alto tasso di crescita dell’immigrazione: nel 2000 gli immigrati erano un terzo rispetto ad oggi Senza il nuovo arrivo di immigrati e le nascite dei loro figli, la popolazione in Italia sarebbe in diminuzione da diversi anni Stima 2006 della presenza In passato le occasioni di forte crescita erano le regolarizzazioni: nel 2002 ne usufruirono in 700 mila; nel 2006 si è avuto quasi lo stesso aumento senza regolarizzazioni Stima 2005 3.035.000 Incremento annuale 56 mila nati + 486 mila domande lavoro + 106 mila visti inserimento Stima 2006 Nel 2006 3.690.000 La situazione nelle Marche SIAMO UNA DELLE REGIONI ITALIANE A PIU’ ALTA PRESENZA DI IMMIGRATI STRANIERI E FACCIAMO REGISTRARE ALCUNI DEI TASSI DI CRESCITA DEL FENOMENO PIU’ RILEVANTI Le presenze ben oltre quota 100.000: 115.715 Tasso di incidenza sulla popolazione al 7,5% (nel 2004 era pari al 5,7%) Nel 2010 forse arriveremo ad una incidenza del 10%...? In provincia di Macerata il tasso è già vicino al 10% Motivi della presenza Continua ad avanzare il processo di insediamento stabile, nonostante le difficoltà di inserimento alloggiativo e le lungaggini burocratiche Il lavoro rimane sempre il primo motivo: 51,5% Marche (56,5% Italia) Ricongiungimenti (35,6% Italia) familiari fonte rilevante: 41,7% Marche Mondo del lavoro I lavoratori immigrati sono almeno un milione e mezzo in Italia e circa 65.000 nelle Marche e incidono in particolar modo sulle nuove assunzioni I lavoratori stranieri rappresentano: il 14% degli nazionale) occupati nelle Marche (12,5% a livello il 23% delle nuove assunzioni nelle Marche (19% a livello nazionale) Le donne rappresentano il 40% degli occupati e un sesto delle imprenditrici Settori di inserimento Senza gli immigrati il sistema produttivo sarebbe in gravi difficoltà, specialmente in determinati settori. Incidenza % lavoratori stranieri su totale dei lavoratori per settore: 19,4% agricoltura 15,0% manifattura (vicino al 20% nel Made in Italy) 25,5% costruzioni 11,2% servizi Il fenomeno seconde generazioni L’Italia del futuro si legge in filigrana già nella situazione attuale: sempre più numerosi sono i segnali inserimento dei minori figli di stranieri 400 mila nati in Italia, di cui 56 mila nel 2006 666 mila minori, per lo più cresciuti in Italia Il 10% popolazione scolastica marchigiana è straniera L’incidenza della pop. scolastica straniera è in Italia al 6% Il fenomeno migratorio è a carattere stabile: si viene per lavorare, seguono le famiglie, nascono i figli di Indici di inserimento Il Rapporto CNEL/Caritas misura i singoli territori sulla base del loro potenziale di accoglienza/integrazione Regioni Trent. A.A. Veneto Lombardia Emilia R. Marche Friuli V.G. V. d'Aosta Piemonte Umbria Toscana Punt. fascia 1.365 massima 1.363 massima 1.363 massima 1.352 massima 1.334 massima 1.299 massima 1.173 alta 1.164 alta 1.046 alta 1.045 alta Regioni Abruzzo Punt. fascia 1.016 media Liguria 932 media Lazio 913 media Sardegna 804 bassa Molise 779 bassa Calabria 610 bassa Basilicata 598 minima Puglia 597 minima Campania 593 minima Sicilia 518 minima “Esiste un modello italiano di integrazione”? Conclusione L’immigrazione è uno dei fenomeni socio-demografici più importanti nella nostra regione, accanto all’invecchiamento della popolazione e alla riduzione dei tassi di fertilità Si è ormai passati da una immigrazione di individui ad una di nuclei familiari stabili, in cui si iniziano a porre le basi (ed i problemi) relativi alle seconde generazioni e all’integrazione di lungo periodo L’integrazione è un concetto da ampliare, unendo la fedeltà ai propri valori e l’apertura alla diversità.