È RECORD NEL PANOMARAMA MUSICALE PER L’OPERA Più BREVE AL MONDO A scriverla è l’Italiano Girolamo Deraco premiato in Ungheria al Festival internazionale dell’opera Il premio “Bartók Plusz” riservato al vincitore del Festival internazionale dell’opera che si svolge a Miskolc, Ungheria, suona italiano e porta il nome del compositore Girolamo Deraco. “TACI”, primo posto exequo, per gli 8 secondi che compongono l’opera più breve al mondo e nella stessa è doppio guinness dei primati per il numero di esecuzioni della stessa. Un gesto assoluto, lirico, che entra a pieno titolo nella storia della musica. Girolamo Deraco ha origini calabresi, nato a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, vive a Lucca, dove si è diplomato con il massimo dei voti in composizione presso Istituto musicale Luigi Boccherini con il Maestro Pietro Rigacci, e nella città toscana è da quattro anni compositore in recindence per il Maestro Gustav Khun presso l’Accademia di Montegral. La sua maturità compositiva e la sua forte sensibilità lo hanno portato in questi anni a vivere esperienze di grande spessore artistico. Il suo nome si è incrociato spesso con quelli più importanti del panorama musicale italiano ed internazionale ed ha ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo. La sperimentazione musicale ha condotto la sua composizione all’interpretazione parossistica della realtà. Lettore dei tempi e delle contaminazioni non ha mai abbandonato il senso lirico della visione interpretativa, che traspare nelle sue opere. Ed con questo slancio d’innovazione e tradizione che è arrivato a questo premio. Sfidando i canoni musicali e racchiudendoli in un “frammento” minimo, ma reinterpretabile ed intellegibile. TACI, una partitura letta ed eseguita alla perfezione dall’ Orchestra del Miskolci Operafesztivàl, interpretata con linearità d’intenti dal regista Aczél András. Un minimodramma per voce ed orchestra diretto da Cser Ádám, cantato dalla voce soprano di Röser Orsolya Hajnalka, che ha lasciato tutti col fiato sospeso. Quell’ “illusione di spazio” nasce in silenzio, esce dall’ isolamento, legge il vuoto sociale che segna la società contemporanea e parla in musica. Girolamo Deraco alza la voce e fa aprire sipari grazie alle sue intuizioni d’avanguardia. TACI è l’infinito dell’umanità finita. “Nell'era della velocità, delle connessioni in grado di abbattere spazi e tempi, esprimere un respiro che è circondato dal vuoto che lo contiene è la massima espressione umana che possa rappresentare l'uomo nel suo hic et nuc, che inevitabilmente diventa colpo di faro, illuminazione” questo il concept dell’opera, dichiara Deraco. È questo ha strabiliato, divertito, esaltato pubblico e gli addetti ai lavori. “Pensavamo ad uno scherzo, una burla - dichiara Kesselyák Gergely, direttore artistico della manifestazione - poi leggendo l'introduzione all'opera e guardando la partitura abbiamo capito che c'era “qualcuno” dietro quest’ opera! Che il concetto espresso era forte e dirompente". Come in un calcolo matematico perfetto, l’esecuzione è stata ripetuta 17 volte con altrettante variazioni sceniche stabilendo così un altro record all’interno della stessa serata, “La somma ci fa tornare a quell’otto iniziale - ribadisce Deraco - a quel richiamo dell’eterno espresso nel segno capovolto”. L’opera nasce come lettura di un tempo imperfetto, ma con una serialità matematica che avvolge la cosmicità. Concepita in una frazione di terra, si fa interpretazione del vissuto e si comporta come il suo contrario. L’opera è libretto, musica, azione, tutto, è minimodramma. Una forma ascensionale che si alimenta e si sviluppa come frattale sonoro. Lo spazio diventa visione, teatro del silenzio. Maria Pia Tucci [email protected] twitter @MpiaTucci https://www.facebook.com/pia.tucci.7 Girolamo Deraco TACI minimodramma per voce ed orchestra Eseguito in prima internazionale al Festival internazionale dell’opera di Miskolc il 23 giugno 2013 Primo premio exequo Record opera più corta (8 secondi) Record opera più eseguita in una serata (17 volte) Soprano: Röser Orsolya Hajnalka Comparse: Miskolci Balett Maestro collaboratore: Philippe de Chalendar Orchestra del Miskolci Operafesztivàl Direttore: Cser Ádám Regia: Aczél András Direttore artistico: Kesselyák Gergely La giuria era composta da: Alekszej Rbnyikov (compositore), Kerényi Miklós Gábor (direttore), Fekete Gyula (compositore) Kesselyák Gergely (direttore e direzione artistica del Miskolci Operafesztivàl), Karel Drgac (direttore).