Alberobello Marzo 2014, Anno II Numero € 1,00 3 23 febbraio 2014 - ore 12 - Piazza del Popolo Carta Insieme Ti dà di CONAD CARD 5% DI SCONTO SCONTI ESCLUSIVI sulla spesa nei primi 30 giorni dall’attivazione su tanti prodotti in ogni volantino punti DOPPI * RICHIED E’ GRATUILA ITA 1000 punti = 10 € di sconto * ACQUISTI Più Più SCONTI a gennaio , febbraio e marzo i t n u p 0 100 * O I G G A M O ione sottoscriz a ll a ti n u ne 500 p all’attivazio ti n u p 0 0 +5 * solo nei supermercati Conad e Conad City, fino alla chiusura della collezione immagina Punto vendita: Viale L. Einaudi, 65 - Alberobello Editoriale di Domenico Giliberti La normalità Anno II - marzo 2014 numero 03 La Piazza - periodico di vita cittadina Reg. Tribunale di Bari N.ro 1262 del 10/05/2013 - Registro stampa n.8 Direttore Responsabile Domenico Giliberti D a che mondo è mondo, per andare avanti, tutti i giorni occorre mettere a preventivo dei sacrifici. Ossia la rinuncia a qualcosa che desideriamo e che poi, per vari motivi, non possiamo avere, sia per mancanza di soldi, sia perché non abbiamo avuto il tempo di attivarci, sia perché in famiglia si sono opposti. Alla fine abbiamo rinunciato. Questo gesto ci avrà procurato dispiacere, ma poi, tutto sommato, forse ne abbiamo assorbito gli effetti. In questi ultimi anni accanto alla rinunzia ai desideri, alla volontà di far qualcosa si è aggiunto un altro sacrificio, questo si davvero, molto duro e difficile, quello di essere normali. La normalità. Che cosa è? L’etimologia della parola è “condizione, qualità dell’essere normale”. Che cosa significa “normale”? Il vocabolario “Oli-Devoto” così recita: “Che è conforme ad una regola o all’andamento consueto di un determinato processo, alla generalità”. Che bell’imbroglio! Essere conforme ad un determinato processo vuol dire che dobbiamo stabilire nel vivere civile qual è questo determinato processo. Può essere quello della legge cattolica, il vangelo? quello buddista? quello mussulmano? quello marxista? quello epicureo? quello della droga e delle armi? quello della prostituzione? quello della violenza privata e pubblica? il bullismo, ad esempio? quello dei politici che si rimborsano anche i preservativi? Allora dobbiamo stabilire quale processo. La società attuale (quella italiana) mostra evidenti i segni dell’incapacità di imporre a tutti un vivere civile che sia ordinato e condiviso. Qualcuno però sta tentando di riscrivere queste regole, per esempio papa Francesco che sta riproponendo come essere cattolici; Giorgio Napolitano sta cercando di far capire che possiamo discutere di tutto ma che abbiamo bisogno di regole democratiche vere, quelle della tolleranza e del cervello che funziona, non quelle delle BR o di chi ritiene che a spallate si risolvano i conflitti. Le regole, per esempio, non le stanno scrivendo ne i politici in parlamento ne le autorità federali del calcio italiano. E ciascuno di noi può dire la sua. Ma se invece decidessimo semplicemente che la normalità è il processo di attuazione del principio dell’onestà e dell’amore familiare e sociale? Facile da spiegare, da far capire. Non sarebbe un percorso più agevole? Una normalità fra persone che si rispettano e si vogliono bene, che non usano cattiveria fisica e morale, che non abusano delle loro posizioni. Questa normalità non può essere comune a tutti? Ma qualcuno potrebbe dire che è una normalità ormai vecchia, superata dal tempo, dalla tecnologia della comunicazione di Facebook, Twitter, eccetera. Può darsi, ma vi sembra normale chi anziché dire quello che pensa di persona e in faccia, lo scrive stando a casa sua, in ufficio, sullo stradone, nei turni di lavoro, anche notturni? Mettiamoci d’accordo, la normalità per noi è quella di sempre, quella che ha retto il mondo: l’onestà e l’amore. Difficile? Si molto, molto difficile per questo è normale, rispetto ai comportamenti diffusissimi e comuni di anormalità. www.lapiazza-alberobello.it Siamo tutti giornalisti È importante che ognuno di noi diffidi di quello che legge online, indaghi anziché replicare immediatamente a un tweet, controlli un link prima di condividerlo. In qualche modo siamo ormai tutti giornalisti, e dobbiamo quindi adottare i metodi di controllo dei veri giornalisti. Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Matthew INGRAM, senior writer di GigaOM Direttore Editoriale Gianfelice De Molfetta Responsabile grafico Luca De Felice Redazione Carmelo Gallo Anna Longo Angelo Martellotta Gabriele Carmelo Rosato Hanno collaborato a questo numero Alma Calabretta Martino Convertino Antonio D’Aprile Alberto Liuzzi Luca Marco Pasquale Marco Emanuela Miraglia Mariangela Palmisano Giovanni Pepe Paola Perrini Claudio Sisto Ignazio Spinetti Sito internet e posta elettronica www.lapiazza-alberobello.it [email protected] Editore Associazione culturale di promozione sociale “La piazza” Redazione e Amministrazione 70011 ALBEROBELLO Vico Ten. Cucci n. 6 - Tel. 339.6248989 C.F.07473980725 Consiglio di amministrazione Luca De Felice Gianfelice De Molfetta Domenico Giliberti Angelo Martellotta Giuseppe Palmisano Tipografia A.G.A. Arti Grafiche Alberobello Alberobello - Contrada Popoleto n. c. Tel. 080.4322044 - [email protected] Foto di copertina: SNAP ART - Alberobello Le opinioni espresse negli articoli firmati vincolano soltanto gli autori. Chiuso in redazione il 25 febbraio 2014 AVVISO È possibile, su richiesta, ricevere il giornale per posta con la sola aggiunta del costo di spedizione. 3 4 Anno II - marzo 2014 numero 03 Sommario 3 Editoriale di Domenico Giliberti 5 Lettere al giornale 6SPECIALE Mese della memoria e il ricordo delle foibe 8 La Famiglia: vivere insieme papà, mamma e figli 12 CULTURA E TERRITORIO La domenica de La Piazza di Carmine Rosato 14 La parrocchia dei nostri Santi Protettori 200 anni di a.m. Pensieri e riflessioni di Anna Longo 16 20 Lavori al Bosco Selva Mandorli in fiore di Paola Perrini 21 22BENESSERE L’acne giovanile di Giovanni Pepe 25 CRONACA E SOCIETà 28 Il carnevale della solidarietà di Mario Bimbo 32 Calendario delle attività del g.lan 34 attualità E politica 35 Il consiglio comunale 36 Il programma per il turismo – intervista a Daniela Salamida 39ECONOMIA 40 Il finanziamento alle microimprese di Martino Mascialino 42 La crisi del commercio 46SPORT Il Volley di Emanuela Miraglia 47FILATELIA Un libro di De Russis sul Circolo filatelico dei trulli 49RICETTE La festa della donna e quella del papà 50CLICCANDO Le proposte “verdi” – la foto di Anna Calabretta Anno II - marzo 2014 numero 03 Riceviamo In memoria di Francesco De Giorgio Il Movimento ambientalista di Alberobello, a suo tempo rappresentato da Legambiente, da Italia Nostra e da giovani del periodico locale Progettottanta, intende tributare sentimenti di gratitudine associandosi al dolore della famiglia dell’avv. Francesco De Giorgio, nato il 28 giugno 1933 e scomparso a Martina Franca il 4 febbraio scorso,. Rievocare in poche righe episodi urbanistici e ambientali di oltre 25 anni fa, che ci riguardano come Alberobellesi, non è cosa facile. Per soli cenni si ricorda la “lottizzazione di Bosco Selva”, chiamata area C 3/3 Est, che era stata approvata con delibere di Consiglio comunale n. 129 dell’1.8.1988 e n. 140 dell’11.10.1988, assieme a tutta una congerie di pareri favorevoli di Uffici pubblici per il rispetto delle distanze dai boschi. Si trattava, infatti, di un progetto di ville residenziali da far sorgere in una radura in località Bosco Selva, giustappunto circondata dal Bosco comunale, dall’ex Camping comunale e da altro bosco contiguo all’area dell’Ostello della Gioventù. Insomma, per il Movimento ambientalista e non solo, l’intervento urbanistico rappresentava un vero e proprio pugno dato al buon senso e al bene comune di tutti, anche dei posteri. L’avv. De Giorgio, che fu Pretore in Martina Franca negli anni Settanta, dimessosi successivamente dall’incarico, accolse volentieri la richiesta del Movimento per proporre il ricorso al TAR Puglia per l’annullamento delle delibere di Consiglio comunale. Il ricorso, inoltrato l’11 gennaio 1999, era costituito da 12 pagine di puntuale esposizione dei fatti e riferimenti normativi che assieme illustravano magistralmente l’incongruenza dell’autorizzazione. Fu un atto dovuto per coscienza civica da parte del Movimento ambientalista, conscio pure di una difficoltà a porsi in contrasto con i poteri forti occulti e con le ragioni delle controparti patrocinate dal prof. avv. Enrico Dalfino, uno dei più esperti amministrativisti in Terra di Bari. Il ricorso sortì un primo provvedimento da parte del TAR il 27.4.1990, con cui si accolse la domanda incidentale di sospensione delle delibere. Nel Movimento ambientalista ciò fu motivo per essere più compatto e vigilante, al fine di prevenire lo sfregio ambientale e paesaggistico in una delle più belle località di Alberobello: il Bosco Selva. Il TAR emise una sentenza conclusiva, la n. 2651/01, ponendo fine alla prevista lottizzazione, che non fu realizzata e mai più lo sarà. Le presenti e le generazioni future di Alberobello sono grate all’avv. Francesco De Giorgio per la sua competenza professionale, offerta a titolo gratuito, a favore di una città, oggi sito patrimonio UNESCO, che non era la sua, ma che pure tanto amava dalla sua Martina Franca. Il Movimento Ambientalista di Alberobello Cornuti e mazziati…! Pensate che come Cittadini ci sia tanta differenza politica e amministrativa fra la maggioranza e l’opposizione, dopo la baraonda in Consiglio Comunale del 12 febbraio scorso? Nessuna. Quanto avvenuto è paragonabile all’arte dei borseggiatori allorquando ti devono rubare. Ossia creare caos fra la gente. Intanto al sindaco resta l’obbligo di darci urgenti e chiare risposte su: - l’agibilità e i contratti a farsi del Cimitero; -l o stato dei lavori a completarsi per il mercato coperto; - la tassa rifiuti più alta degli altri Comuni, originata dal contratto in essere; - l’imponenza del contenzioso che assorbe parte delle nostre tasse; - l’evasione fiscale che ha origine da un disordine catastale. Queste sono le vere questioni che interessano a noi Cittadini. Nel gergo comune si suol dire: hai voluto la bicicletta, Sindaco? … ebbene, ora devi pedalare! Antonio D’Aprile per il Comitato Cittadino Per informazioni e prenotazioni Tel: 080 4323699 - Cell: 327 1582301 www.turismoadarte.com - [email protected] 5 6 Speciale Anno II - marzo 2014 numero 03 27 gennaio e 10 febbraio: Gli Ebrei nel mio ricordo “La Storia non si esaurisce nei fatti, ma da essi inizia per trasformarsi in meditazione su di essi”. Così Franco Cardini nella prefazione del libro “Il mitico Federico II di Svevia” della scrittrice Bianca Tragni. Io mi permetto di aggiungere che se i fatti sono relativamente recenti, le meditazioni, appena avviate, si intrecciano con i ricordi non ancora oscurati o velati dal tempo, anche se i fatti sono stati vissuti in tenerissima età. Avevo appena quattro anni e vedevo nella sartoria di mio padre signori vestiti con abiti scuri, seri, silenziosi, garbatissimi, trattati con estrema gentilezza e profondo rispetto dai miei familiari. Ricordo che uno di questi voleva insegnarmi i primi elementi della lingua inglese, i numeri, l’ alfabeto che io faticavo ad apprendere perché non ero ancora in età scolare. Più tardi ho capito il significato del termine “Internati” e ho saputo che gli artigiani di Alberobello, come mio padre, i calzolai, i dentisti, i medici, i commercianti, ciascuno nel proprio campo e tutti gratuitamente, aiutavano questi uomini, curandoli, nutrendoli, perché il cibo che ricevevano al campo era del tutto insufficiente a sfamarli, o donando loro abiti perché potessero ripararsi dal freddo, indumenti che mio padre e gli altri sarti adattavano o riparavano sempre gratuitamente. Si è parlato tanto di una famiglia di Alberobello che generosamente ospitava e nutriva alcuni internati, intercedendo perché potessero circolare liberamente in paese. Non ho dubbi che ciò possa essere accaduto, ma mi preme mettere in evidenza che molte famiglie, anche modeste come la mia, furono generose e accoglienti con gli Ebrei i cui discendenti, per riconoscenza, hanno donato al paese l’ ulivo piantato in un angolo del Belvedere, accanto alla chiesa di Santa Lucia. Inoltre so che in alcune famiglie sono conservati piccoli lavori che gli ebrei artisti donarono loro in ringraziamento dell’ aiuto e affetto ricevuto. In questa pagina ne riproduciamo uno. di Anna Longo Negli anni scorsi il poeta e scrittore Giuseppe Goffredo propose di raccogliere questi oggetti per creare un centro di cultura e non un freddo museo da aprire soltanto nel Giorno della Memoria. Non se ne fece nulla perché nessuno intende cedere quello che conserva gelosamente: di questi lavori è anche difficile fare una ricerca accurata. Voglio, inoltre, affermare con assoluta certezza, per averlo sentito nella mia famiglia, e non solo, che gli internati potevano liberamente circolare in Alberobello, in alcune ore e giorni, non per intercessione dei notabili del paese, perché la severità delle norme non avrebbe consentito alcun tipo di intervento da parte di privati, ma per la magnanimità e generosità del podestà dottor Donato Giangrande e del suo stretto collaboratore, il signor Giovanni Melchiorre, piccolo industriale del ferro, che spesso sostituiva il podestà e, per alcuni periodi, con pieni poteri. Mi sembra giusto evidenziare, anche se a distanza di tempo, la verità sugli avvenimenti che abbiamo vissuto e rendere omaggio a questi personaggi della nostra storia che forse abbiamo ingiustamente dimenticato. Le mie non sono dichiarazioni polemiche, ma precisazioni, perché la Storia è narrazione sistematica di fatti realmente accaduti e non immaginati o alterati dalla fantasia. “Ulisse e le sirene” è una tela ad olio dalle enormi dimensioni (2,50x3 metri) appesa nel salone della casa Tinelli, quella di don Giambattista. L’opera porta in basso a destra la firma di “VICTOR CERNON (ebreo lituano ndr) – Nov.1948 – Alberobello – Campo di concentramento – Strada…” L’opera è stata ritoccata sulle onde ai piedi della barca e nei capelli lunghi della prima sirena a destra, perché “figure femminili nude non si addicevano nella casa del Prete”. Un esempio concreto di quanto la popolazione alberobellese avesse intessuto rapporti solidali ed amichevoli con gli ebrei trattenuti nella Fondazione Gigante. Un dono, un quadro grande, grande come la stima reciproca. Anno II - marzo 2014 numero 03 Speciale date da non dimenticare L’ultimo treno Magazzino 18 di Mariangela Palmisano I l 10 febbraio è stato celebrato il Giorno del “ricordo”, evento anche quest’anno passato un po’ sottotono per la vicinanza della ricorrenza del 27 gennaio Giorno della “memoria”. Si è scelto il 10 febbraio perché in questa data nel 1947 fu firmato il trattato di pace tra l’Italia e la Jugoslavia, che abbandonava agli slavi l’Istria, Fiume e la Dalmazia. Alla fine e subito dopo la seconda guerra mondiale i comunisti titini massacrarono migliaia di italiani, considerati fascisti o comunque anticomunisti, dopo averli sottoposti alle più atroci sevizie. La bestiale ferocia si espresse particolarmente all’indomani dell’8 settembre 1943 e nella primavera del 1945, dopo la conquista titina di Trieste, Gorizia e dell’Istria. Vittime non solo i soldati della RSI, ma anche membri del clero, liberali, socialisti, membri dei CLN e persino i comunisti stessi, senza alcuna distinzione di sesso e di età, considerati tutti pericolosi contestatori delle pretese jugoslave. C’è molto dispiacere per le strumentalizzazioni politiche tanto che i libri di scuola hanno ignorato per più di cinquant’anni gli italiani buttati nelle foibe (circa 20.000) da parte dei partigiani comunisti di Tito. Questi, arrivati a Trieste, si definirono “liberatori”, ma dalle città di Dubrovnik (ex Ragusa), Zadar (ex Zara), Rijeka (ex Fiume), Pula (ex Pola), Koper (ex Capodistria) si riversarono nel territorio di Trieste circa 300.000 istriani e di là verso le Americhe, l’Australia e l’Italia fino in Puglia e in Sicilia. Dopo il 1989, quando la Jugoslavia comunista si è dissolta, la pubblica opinione ha scoperto le foibe, non come fenomeno geologico ma luoghi di “pulizia etnica”. Il professor Franco Anelli, ricordato a Castellana Grotte nel 75° anniversario della scoperta delle grotte, prima di essere nominato direttore nella cittadina pugliese, operò a Postumia, vicino Trieste, oggi in Slovenia, come responsabile di quelle cavità carsiche, ma durante il secondo conflitto mondiale si riparò in territorio friulano e poi a Bari come professore universitario e infine a Castellana Grotte. Ebbene, andando a Postumia, oggi, non troverete nessuna targa che ricordi la presenza di Franco Anelli, infatti si è voluta cancellare la presenza italiana, di cui rimangono i segni indelebili della storia: gli edifici in stile veneziano e a Pola il teatro romano, molto simile a quello di Verona. Gli esuli giuliani e dalmati, vittime di una profonda discriminazione, sono stati gli unici a pagare la sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale. Hanno dovuto abbandonare i loro beni, le loro terre, le loro case e non vi hanno potuto più fare ritorno. Nessuno, poi, li ha mai risarciti. Il cantautore Simone Cristicchi lo scorso anno partecipò a Sanremo con una canzone dal titolo “magazzino 18”, luogo dove a Trieste sono rimaste le masserizie di chi ha subito l’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia e di recente, volendo ricordare quanto accaduto, è stato violentemente contestato in teatro dai giovani comunisti dei centri sociali. Per molto tempo questi esuli sono stati osteggiati. Il silenzio di oltre mezzo secolo deve essere rivisto. Trieste conserva la risiera di San Sabba a ricordo della strage degli ebrei e la foiba di Basovizza, dove i partigiani hanno scaraventato i “dissidenti”; sono state esumate in totale 546 salme, ma si calcola che le vittime siano circa 20 mila. N el progetto del mese della memoria, la Regione Puglia, attraverso i Presidi del Libro di Alberobello, ha organizzato, come in tutti questi ultimi anni, un evento ricordo martedì 18 febbraio presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Morea- Tinelli”. La serata è stata incentrata sulla presentazione del libro di Carlo Greppi “L’ultimo treno” ed ha dialogato con l’autore Rossella Matarrese, giovane studentessa, già sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi di Alberobello. La vita degli uomini è sempre stata prigioniera delle ideologie, alcune di queste anche a sfondo criminale come il nazismo. La rinascita dello spirito libero e il rispetto della vita sono i principi che la giornata della Shoa intende sottolineare e valorizzare. Rossella Matarrese, brava ed attenta, insieme ai suoi giovani colleghi, questo hanno discusso e sottolineato abilmente e con profonda serietà. Alla serata erano presenti numerosi alunni, genitori ed operatori culturali. Giuseppe Palmisano, Carlo Greppi e Rossella Matarrese ingrosso giocattoli - merceria - bigiotteria cancelleria- profumeria - pelletteria casalinghi articoli da regalo, natalizi carnevaleschi e per il mare Via Tito Schipa n.c. (C.da Popoleto) - 70011 Alberobello (BA) Tel. 080 4320011 - Fax 080 4320010 - www.agrusti.it - [email protected] 7 8 Speciale Anno II - marzo 2014 numero 03 8 e 19 marzo Sono diventate due ricorrenze molto commerciali, come occasioni per spendere, consumare, così è accaduto con babbo natale, coprendo con i lustrini i valori ed i significati, ma questi, essendo forti, comunque emergono. Noi potevamo fare uno speciale con la pubblicità, quindi consumistico, invece abbiamo deciso di parlare della famiglia, ossia l’insieme eterno di papà e mamma con figli, quando questi ne fanno parte. Il dovere di prendersi cura dei figli In vigore il nuovo diritto di famiglia R iportiamo una brevissima sintesi della legge che dai primi del mese di febbraio (l’8 esattamente) ha introdotto il nuovo diritto di famiglia. I figli saranno semplicemente figli, senza aggettivi ulteriori, questo è un principio base. Cancellate le distinzioni tra «legittimi» e «naturali», tutti saranno sullo stesso piano e avranno medesimi diritti (a partire da quelli ereditari). La riforma, contenuta nel decreto legislativo 154 firmato dal capo dello Stato quattro giorni prima di Capodanno, non modifica soltanto termini e definizioni, ma rivoluziona la prospettiva con cui guardare ai legami tra i genitori e le loro creature. Non solo, anche i nonni si guadagnano uno spazio di rilievo nell’ordinamento, il loro desiderio di non separarsi dai nipoti è adesso riconosciuto dalla norma. La legge è una tappa fondamentale in materia dopo quella sul divorzio e la riforma delle adozioni. Alcune associazioni, come Crescere insieme o Colibrì, sostengono che il regolamento attuativo della legge, ha travalicato i limiti posti dal Parlamento, squilibrando di fatto i rapporti a favore di un solo genitore (che è quasi sempre la madre). Dibattito aperto. Di sicuro, le novità non sono poche: come la possibilità del minore di essere «ascoltato» dal giudice o il dovere dei genitori di «occuparsi» dei figli anche se sono maggiorenni e finché non raggiungono l’indipendenza economica (qualcuno lo chiamerà il diritto del bamboccione), o ancora l’obbligo del giudice a cercare tutti gli aiuti concreti possibili per far crescere i bambini nelle loro famiglie, anche in caso di gravi difficoltà economiche. La chiave del decreto può essere trovata nella sostituzione della parola «potestà» con «responsabilità». Non più il «potere» dei genitori, ma il dovere di prendersi cura di chi hanno messo al mondo. Uno dei punti più controversi della riforma è l’introduzione del concetto di «residenza abituale del minore». Il magistrato Gloria CALDARARO TERMOMECCANICA di Pietro Caldararo Servetti specifica: «La residenza abituale è l’applicazione di un criterio sovranazionale. I minori devono avere un indirizzo anagrafico preciso, mica possono averne due. Non vedo nella norma un elemento di sorpresa, né potenzialmente pericoloso. Nessun rischio di favorire solo un genitore, ma i dati statistici — prosegue Gloria Servetti — rilevano che la residenza scelta è quella della mamma. Ma pensare che il decreto intenda favorirle mi sembra proprio una forzatura». francescoannese parrucchiere COSTRUZIONE: SERBATOI METALLICI PER CARBURANTI SERBATOI EROGATORI OMOLOGATI TERMOCAMINI PER RISCALDAMENTO Stabilimento Via per Locorotondo, Z.I. Sede legale Via F. De Biase, 13 70011 ALBEROBELLO (BA) Tel. e Fax 080.432.53.89 [email protected] 70011 alberobello via luigi sturzo 3 0804325074 e-mail: [email protected] Anno II - marzo 2014 numero 03 Speciale Mutuo per la casa Tassi agevolati e importo fino al 100% D a febbraio le famiglie che andranno a chiedere un mutuo potranno usufruire di tassi agevolati e di un importo che coprirà fino al 100% del valore dell’immobile. E’ partito infatti il piano della Cassa Depositi e Prestiti che metterà a disposizione delle banche un plafond di due miliardi per l’erogazione di prestiti per l’acquisto della prima casa. Già il 20 novembre scorso la Cassa Depositi e Prestiti e l’Associazione delle Banche Italiane avevano firmato la convenzione che disciplina le linee guida e le regole applicative del “plafond casa” da due miliardi, ma solamente il 4 febbraio 2014 l’Abi ha pubblicato l’elenco delle prime banche che hanno aderito o in corso di adesione alla convenzione. Tra questi istituti di credito rientrano alcune istituzioni che hanno lo sportello presso il nostro Comune: Banca Monte dei Paschi di Siena e Intesasanpaolo. Ha aderito inoltre alla convenzione Iccrea Banca (istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo), quindi è probabile che la locale BCC possa partecipare all’iniziativa. Beneficiari del finanziamento saranno preferibilmente le giovani coppie, anche conviventi non sposate, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile, famiglie numerose (con almeno 3 figli), ma potranno comunque farne richiesta tutti. I mutui saranno destinati all’acquisto dell’abitazione principale; ristrutturazione, con accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili residenziali. Gli immobili acquistati dovranno appartenere, preferibilmente, alle classi energetiche A, B o C. Si potrà richiedere un prestito fino a 100.000 euro per le operazioni di ristrutturazione, fino a 250.000 euro per l’acquisto dell’abitazione principale e fino a 350.000 euro per l’acquisto della prima casa con ristrutturazione ed efficientamento energetico. Il periodo di ammortamento potrà avere una durata di 7 anni per le operazioni di ristrutturazione e di 15 o 25 anni per l’acquisto dell’abitazione principale. Tali finanziamenti potranno essere sia a tasso variabile che fisso e potranno arrivare Società di costruzione immobiliare f.lli Pezzolla Angelo e Cosmo Damiano s.n.c. fino al 100% del valore dell’immobile A seconda dell’andamento dei finanziamenti, la Cassa Depositi e Prestiti si riserva anche la facoltà di destinare nuove risorse, aggiuntive rispetto ai 2 miliardi. Ma questa non è l’unica agevolazione esistente per le giovani coppie, infatti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù (ora Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale) è istituito, con una dotazione finanziaria iniziale di 50 milioni di euro, un Fondo con l’obiettivo di offrire le garanzie necessarie per consentire di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogenitoriali. In particolare, la norma dispone che “a decorrere dall’anno 2014, l’accesso al Fondo è altresì consentito ai giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico di cui all’art. 1 legge 28.06.2012 n. 96”; a tal fine la legge di conversione ha previsto che la dotazione sia incrementata di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015. Il finanziamento può essere richiesto dalle giovani coppie coniugate, con o senza figli o dai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori. I beneficiari del finanziamento devono avere un’ età inferiore a 35 anni e un reddito ISEE complessivo non superio- di Martino Mascialino re a 40 mila euro. L’età inferiore a 35 anni è un requisito che deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare. I componenti del nucleo familiare non devono risultare proprietari di altri immobili ad uso abitativo. L’immobile per il quale si chiede il finanziamento agevolato deve essere adibito ad abitazione principale e non deve rientrare nelle categorie di abitazioni signorili, ville, castelli o palazzi e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2 agosto 1969. La superficie dell’immobile non deve superare i 95 metri quadri. I finanziatori si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato. Unico neo di questa agevolazione e che fino ad oggi hanno aderito a questa iniziativa, sottoscrivendo con il Dipartimento apposite convenzioni, il cui schema tipo è stato allegato al Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Dipartimento e ABI in data 28 novembre 2013, solo alcune banche di credito cooperativo (Banca Credito Cooperativo di Cambiano, Banca Padovana Credito Cooperativo S.C., Banca di Credito Cooperativo Valpolicello Benaco). 70011 Alberobello (Bari) - Corso Trieste e Trento, 112 tel/fax 080.4325640 www.gruppopezzolla.com - [email protected] 9 Speciale Anno II - marzo 2014 numero 03 10 Per i 450 anni della morte di Michelangelo Buonarroti Le Mamme del dolore di Alberobello e la Pietà Rondanini di Antonio D’Aprile I l 18 febbraio 1564 moriva in Roma il genio della Cappella Sistina, Michelangelo Buonarroti. Commemorando la morte di questo grande Artista, pittore, scultore, disegnatore e persino poeta, dirò subito di voler trarne una motivazione che manifesterò al termine di questo brevissimo excursus sulla sua vita e sulle sue opere. Michelangelo nacque il 6 marzo 1475 a Firenze, città della Famiglia dei Medici, sotto la cui Signoria il genio si formò all’arte imbevendosi di filosofia platonica alla corte di Lorenzo il Magnifico. La stessa Famiglia ebbe due pontefici, Leone X e Clemente VII, che fu il committente del Giudizio Universale della Cappella Sistina. Michelangelo fu accolto a Roma, l’eterna città dei papi, dove gli furono commissionate innumerevoli opere attraverso le quali manifestò stile e originalità propri, distinti dai suoi predecessori, il Brunelleschi e il Masaccio, e dal contemporaneo Raffaello. La peculiarità dell’Artista si connota in quel moto religioso dell’animo che sapeva trasferire alla mente nella genialità dell’arte scultorea e pittorica; perseguiva con l’arte il sogno di liberare i corpi dalla materia. Infatti, era convinto che non bastava semplicemente purificare la natura per rendere possibile la salvezza dell’uomo, ma era necessario ricorrere alla Grazia che svincola da ogni peso e trasforma il peccatore in fiamma di pura fede. Michelangelo visse in pieno l’epoca della riforma della Chiesa: Girolamo Savonarola a Firenze, Martin Lutero in Sassonia e papa Paolo III con il suo Concilio tridentino inaugurato il 1535. Fu un’epoca di profondo contrasto religioso sul tema di Cristo e della sua Chiesa, e il Nostro, con l’eccellenza del genio artistico, fuse armonicamente questi principi contrapposti. Riconosceva l’autorità dei Papi posti a capo della Chiesa, non solo e non tanto perché diversi furono suoi committenti, ma sentiva forte l’anelito di purificazione e di conversione, essendo attratto dal rinnovamento spirituale del Savonarola che propugnava il rifiuto della mondanità della Chiesa. Questa sua religiosità fu espressa nel Giudizio della Cappella Sistina, dove l’infinità dei per- sonaggi del grande affresco rappresentano una pubblica oratoria sacra. Altrettanto lo si rileva in altro affresco, nella Cappella privata di Paolo III, dove la Conversione di Saulo e la Crocifissione di Pietro esprimono una pura lirica sacra. Mi è caro estrapolare dall’arte di Michelangelo un senso di spiritualità profonda tale che la contemplazione delle sue opere, le prevalenti, si trasforma come ascolto di un passo biblico o come lettura di un brano evangelico. Nella sua arte s’intravede una Chiesa itinerante ossia la Chiesa missionaria, pur consapevole di lasciare, senz’altro, ai veri esperti di arte il compito critico di ciascuna sua opera. Traggo, ora, una connessione fra l’arte di Michelangelo e la nostra Alberobello, non già per la magia e il mito da fiaba che il paesaggio dei Trulli possano riflettersi nella sua arte, quanto per una realtà invisibile, ma palpabile, esistente: le Mamme del dolore per la perdita dei figli. Anche i papà provano dolore di pari intensità per la perdita dei figli. Tuttavia, quello delle mamme, e solo il loro, ha una qualità più elevata per il fatto che la natura di mamma si concretizza sin dal concepimento. Sorse così nel 2007 un movimento spontaneo chiamato Mamme del dolore, affidandolo per una sua cura e un indirizzo spirituale al Vescovo della nostra Diocesi e in primis ai nostri parroci delle tre Parrocchie. Ahimè!, a distanza di anni l’esperienza di noi genitori è stata molto deludente. Le nostre ferite lancinanti hanno ricevuto solo sale, accorgendoci mano a mano che chi non ha esperienza diretta di Famiglie e figli, come i Preti, può solo teorizzare, ma mai capire a fondo questa realtà dolorosa, sí!, quando si perdono i figli, però straordinariamente meravigliosa: la Famiglia e la Figliolanza. Quindi torno al genio di Michelangelo per proporre serenità e forza. Rievoco le sue Pietà scolpite a Roma: la Pietà Vaticana in San Pietro e la Pietà Rondanini nel Castello Sforzesco di Milano. Le Mamme del dolore di Alberobello si sentono rappresentate meglio da quest’ultima Pietà, realizzata da Michelangelo ormai ottantenne. Non sfugge che la Vergine della Pietà Vaticana, con sulle sue ginocchia il Figlio morto, abbia un volto non corrotto di fanciullo di eccessiva giovinezza. Nella Pietà Rondanini, invece, la stessa Vergine ha un volto inespresso, non definito, come quello di una mamma comune e senza età ossia le nostre di Alberobello. Michelangelo, scolpendo questa sua ultima opera, dava “colpi di fede” al blocco marmoreo, nel mentre procedeva per sottrazione di parti con scalpello e martello. Sembra di vedere un velo posto su quel corpo di Cristo pesantemente accasciato e incastonato nel corpo di Maria, come un voler tornare nel suo grembo. E pure un velo sembra coprire il volto della Vergine che nasconde una donna feriale (sublime espressione di don Tonino Bello), come la nostra mamma, le nostre sorelle, la nostra moglie. Il Velo accomuna il dolore delle mamme di Alberobello a quello della Vergine, ma sottende alla Rivelazione che alle Mamme del dolore è riservato un posto in Cielo. Anno II - marzo 2014 numero 03 Speciale …e se parlassimo di Edith Piaf! di Carmelo Gallo I l 2013 si è portato anche il cinquantenario della morte di Edith Piaf. Quando nell’ottobre del 1963 la morte chiuse la bocca a quello “scricciolo” io avevo venti anni… nonostante ciò i ricordi sono vivi, manco se i fatti fossero dell’altro ieri. Non perché fossi un critico musicale, ma neanche perché fossi un vero intenditore … ma mi piaceva il francese. Sin dalla scuola media e per tutto il biennio superiore e all’università ho studiato, come lingua straniera, il francese; il bilinguismo e l’anglomania, in particolare e per fortuna, sono arrivati dopo i miei studi. Il francese mi piaceva, ricordo ancora quando la professoressa Gentile di Massafra mi fece parlare solo in lingua nel dialogo di esame di terza media. Amavo la dolcezza, la liricità, le liaison, i suoni nasali e i suoni mouillès, mi veniva tutto naturale. Al Superiore la stessa storia, peccato che si interrompeva al biennio. Ma gli studi universitari da me affrontati prevedevano tra gli altri due esami di lingua francese, con uno scritto propedeutico al secondo. La Nostra,dopo una infanzia di stenti, la madre era una cantante di balera e il padre un saltimbanco, cantava per le strade dove nacque la sua fortuna. Assunse il nome d’arte di Piaf che in francese vuol dire passerotto. Era strano che da un fisico così magro da una creatura così minuta potesse venir fuori una voce unica, eccezionale, da usignolo, come la definirono i suoi critici e il suo maggior estimatore, lo scrittore Jean Cocteau. Gli applausi non rimasero nella nativa Francia, ma varcarono i confini nazionali per giungere in tutto il mondo. Ella ha operato tra gli anni 30 e 60, ma la sua fama è tuttora viva perché certi successi, hanno lasciato un segno indelebile. “La vie en rose”, recentemente ripresa, è una melodia eterna, spesso abusata in slogan pubblicitari, ed è senza dubbio la più famosa. Edith canta una vita vissuta, ha provato la fame, le sofferenze, la droga, l’alcool, il fallimento dei suoi amori (sensazionale quello con il pugile Cerdan, campione del tempo) … e chi più di lei poteva riuscire nell’esorcizzare tante sofferenze con un canto e una canzone indimenticabili. Già la vie en rose al cospetto di una vita in nero. Il canto le faceva superare ogni difficoltà. Di lei si diceva che viveva per cantare e cantava per vivere. La morte dell’unica figlia, avuta con il pugile Cerdan, morto anche lui in un incidente aereo, sono solo due dei tanti dolori. Anarchica e vagabonda, ha sempre guardato in faccia la realtà senza mai farsi rinchiudere nelle scatole cinesi delle regole dettate da un potere dispotico. Ha sempre avuto il gusto della sfida e del paradosso. Edith viene dalla strada e appartiene al popolo della notte che non va a dormire se non mette in fuga le ombre notturne con il giorno. L’amore è sempre stato il suo ideale e per esso ha messo in gioco, spesso, la sua esistenza come quando in piena occupazione nazista, nella relazione con il pianista ebreo Glanzberg, la Gestapo la sta ancora cercando …, era già riparata all’estero con il suo amore. L’ultimo è stato Theo Sarapo che l’ha accompagnata al cimitero Perè-Ia Craise a Parigi, dove riposano le celebrità. La sua tomba è la più visitata insieme con quella di Jim Morrison, dei Doors. Nel 2008, uno degli ultimi viaggi di istruzione della “mia” scuola, l’ho visitata anch’io. Canzoni come non, je ne regrette rien (non rimpiango nulla) o j’m’en fous pas mal (me ne infischio) raccontano più di tante parole il significato della vita e della carriera di un’artista. Per venir fuori dalla disperazione, per la morte di Cerdan scrive con l’amica Monnot “hymne à l’amour” (inno all’amore) che interpretò con la sua voce che accarezza e graffia e strazia il cuore. “Les amant d’un jour” nota in Italia per la traduzione felice di H. Pagani (“… io lavoro al bar di un albergo ad ore / porto su i caffè a chi fa l’amore …) è un classico del suo repertorio di cui teatri come l’Olympia di Parigi e la Carnegie Hall di New York risuonano ancora. Sinora ho insistito su canzoni da un registro meditativo o quasi “filosofico”, ma Edith precedette di qualche decennio l’esistenzialismo della Rive Gauche parigina che la elesse sua cantante preferita. Si cimentò anche in canzoni allegre come “la valse de l’amour” (il valzer dell’amore) in cui racconta le emozioni della nascita di un amore. Mi rendo conto che il suo repertorio è infinito, con queste annotazioni, corredate anche dalla consultazione del vasto patrimonio di dischi e CD in mio possesso, ho voluto solo rendere omaggio a una grande e soddisfare un mio bisogno, con la speranza di interpretare bisogni di altri … sarebbe una grande cosa (la chose de la vie). Se il sabato spendi 30 € avrai un regalo di Cavallo Angelo - Via Colucci, 1 - 70011 Alberobello (BA) - Tel. 080.207 51 41 11 12 Cultura e Territorio Anno II - marzo 2014 numero 03 Rubrica di Storia a cura di Gabriele Carmelo Rosato Anno ITALIA ESTERO Si pubblica ad Alberobello ogni mese £ 1,6 £ 2,8 Supplemento Illustrato de La Piazza £ 3,– Semestre . £ 5,– Anno II - n° 3 PER LA Marzo 2014 O PE R E P UBBLICH E ANNUNCIO PUBBLICITARIO Coreggia, 16 marzo 1937 - L’altro giorno, ricevuto dal Fiduciario del Gruppo Rionale Fascista, venne in questa Frazione della Provincia, accompagnato dal dott. Milella, Vice Segretario Provinciale dei Sindacati dell’Agricoltura. La visita aveva lo scopo di un sopralluogo tecnico per il tracciato della nuova via da costruirsi, che, partendo dalla Coreggia, precisamente da Pietraficcata, Proverbio del mese: Marz jè pacciajuól: n’ogn chióv, n’ogn jèss ‘u saul centesimi 30 £ la copia S TAZIO NE F E RROVIARIA Alberobello, 28 marzo 1938 Apprendiamo con vivo compiacimento che la nostra stazione ferroviaria sara prossimamente ampliata ed abbellita. Non possiamo che plaudire alla Direzione della Ferrovia del Sud-Est, mentre ci auguriamo che presto sia dato inizio ai lavori. Gia altre volte abbiamo perorato alla soluzione di tale problema, che si avvia oggi alla sua soluzione. Alberobello, citta turistica, meta di personalita italiane e straniere, sentiva il bisogno di avere una stazione ferroviaria rispondente alle sue necessita. Non si vorrebbe, pero, che l’ampliamento venisse eseguito secondo il progetto stabilito per il tipo secondo (sic). Giacché déi lavori si éséguiranno, anché IN Invia la tua segnalazione a [email protected] www.borntodig.com DI ALBE ROBELLO per non deturpare l’estetica dell’edificio, ci permettiamo di consigliare alla Direzione che l’ampliamento sia fatto secondo il tipo primo, così da aver un ampio piazzale ed una costruzione simmetrica, che facesse capo alla due strade di Viale Margherita e Via Mazzini. Siamo sicuri, che per la risoluzione di questo grande problema, non verra a mancare l’interessamento da parte del Comune, facendo presente alle competenti autorita, che sarebbe questa l’occasione per dotare la stazione dell’acquedotto e della rete della fognatura; la rete dell’acquedotto dovrebbe senz’altro raggiungere il mattatoio comunale, che ancora ne e privo. CO R EGGIA Calmeria, Giannone, Paretano, Marzalorsa e Jorella, deve portare senz’altro sull’arteria asfaltata che sale alla Selva di Fasano. Si verra così a risolvere l’annoso problema della viabilita del Canale delle Pile, zona fertilissima, purtroppo sfornita del tutto di vie di comunicazione, perche la costruenda arteria ne dovra attraversare tutta la vallata. Per sì importante beneficio va viva la riconoscenza di queste popolazioni rurali che tanto si avvantaggeranno per i loro traffici. Alle autorita provinciali e sovrattutto al Segretario Federale, al Preside ed al Segretario Generale della Provincia, i quali con il loro vigile e costante interessamento stanno dimostrando ancora una volta come il Regime prende a cuore gli interessi delle popolazioni rurali. V ISITA DI T U RISTI Alberobello, 30 marzo 1937 - L’altro giorno, circa duecento turisti francesi hanno visitato Alberobello, ammirando le singolari costruzioni a trullo. A ricevere il gruppo di gitanti v’erano il commissario al Comune insieme al Segretario del Fascio, nonche il fiduciario locale per l’Ente Provinciale del Turismo, cav. Lippolis. La comitiva, che ha dimostrato il piu vivo interesse per questo delizioso angolo della Puglia, dopo aver compiuto il giro dei punti piu pittoreschi della citta, ripartiva alla volta di Bari fatta segno a cordiali manifestazioni di simpatia da parte della ospitalissima cittadinanza. Cultura e Territorio R ICORDO DI J EAN- M ICHEL FOLON nascita tesimo anniversario dalla Ricorre il 1° marzo l’ottan scultoe ore pitt re, llante illustrato di Jean-Michel Folon, bri polirito spi uno o end ess 5. Pur re belga, scomparso nel 200 che ia, tav tut onale, e meno noto, valente di fama internazi alla ata leg ta sta sia alita artistica questa singolare person bello, ero Alb di li ura nat ni zio nta nostra cittadina. Le ambie tra a montate da cappelli di pie fatte di pareti bianche sor agiimm ida viv la ato nte cattur cono avevano particolarme lia. Pug in suoi primi soggiorni nazione di Folon sin dai Pula del to ora li che sono innam «Quando leggo sui giorna che e ticolare, sono contento per par in lo bel ero glia, e di Alb terra sta - Il mio amore per que la verita - spiegava Folon ggi via i no eva fac ai tempi in cui si risale alla mia giovinezza, nei a miv dor si cui in te, nghera in vecchie automobili sga che per e, sol pomodori scaldati al campi e si mangiavano i anche le anza soldi per comprare ast abb i non si avevano ma o povam era se he anc ci, i piu feli mozzarelle. Erano gli ann ssa ste vita la e e la vita, perche e veri». Continuava: «L’art to tut o, ian tid quo , ero cio che e pov che ispira l’artista. Tutto ria e mo me tra nos la del e, dizion cio che fa parte della tra divene inesauribile e ogni cosa fonte d’ispirazione. La vita eva, ond risp ole par ste : con que ta un punto di partenza» ’e cos e domanda senza tempo “ch nell’agosto del 2001, alla rso ave attr che non scuote, ma l’arte?”. La sua e un’arte che ica riesce a evocare un’autent – ni agi imm le la poesia del la o pri stesso anno, furono pro serenita d’animo. Quello ale loc ale rur te e la poverta dell'ar tradizione, la semplicita segna della tradizionale ras o log il i a ispirargl unapp un al 2011 rappresentava «Experimenta», che sino e. les bel ero alb iva l’agenda est tamento irrinunciabile per hiarc un o son on Fol ava - scherz «Confessero un “segreto” grado hitettura ma non sono in arc to dia stu Ho ito. fall o tett povepiu le o son le Le case piu bel di fare costruzioni belle. bello ero Alb . irle tru cos di do in gra re e solo i contadini sono po e tem sso ste era, eppure allo e sempre stata un citta pov diaor str ra ttu hite arc con questa stata in grado di venire su i suo dei to naria. Il merito e soltan osi: Il abitanti, poveri ma ingegn e ita plic sem la cammino del ero Alb di a citt la e lungo bello e la manifestazione della modestia e della purezza». Le nostre case strambe e un po’ fatate, ri che attraggono viaggiato picol lo , ndo mo il to tut da per rono a tal punto che finì rle ave non di rsi rammarica Se non lli? tru «i lui: ate ent inv . esistessero li inventerei io!» Testi e Grafica di Gabriele Carmelo Rosato Proprietà Letteraria riservata Anno II - marzo 2014 numero 03 I L PICCONE RISANATORE (? ) Le notizie che si riportano anastaticamente in questo numero sono foriere di un rinnovato slancio economico di cui si fa promotore il ‘genio’ fascista: almeno questa e l’impressione che la cronaca di quegli anni intende dare ai comuni civili e, soprattutto, restituire alle postere generazioni. La storia del ventennio fascista, si sa, ha avuto un corso del tutto contraddittorio e con esiti a dir poco drammatici. Non e trascurabile, tuttavia, l’incisiva campagna mediatica che il regime (con la lettera minuscola, questa volta che lo scrivo di mio pugno) promosse fin nei piu remoti angoli della penisola. A cominciare dagli albori della storia del Fascio, per Mussolini, tecniche sempre piu moderne e incentivi economici, associati a validi appelli morali ai coltivatori avrebbero favorito la crescita della produzione nazionale. La vita rurale tornava ad essere esaltata, e non solo sotto il mero profilo economico: la campagna - come era il nostro territorio ancora in quegli anni - si rivelava un prezioso scrigno di sani valori morali; il che fece gola non poco alla stessa popolazione rurale, gia dispensatrice di quei propositi alla base dell’ideologia fascista: unita della famiglia, rispetto delle gerarchie sociali e mansuetudine di fronte alla durezza dello sforzo fisico. Piccoli centri agricoli come Alberobello furono protagonisti, alla stregua delle grandi citta, di una serie di opere pubbliche: non solo il centro cittadino veniva dotato delle piu avanguardiste infrastrutture, ma anche la periferia aveva il suo ruolo cruciale nei collegamenti con la viabilita maggiore. Il consolidamento delle vie di comunicazione avrebbe consentito un piu capillare controllo dello scambio delle merci e di conseguenza, nello specifico caso del nostro singolare borgo, avrebbe comportato anche un afflusso sempre crescente di viaggiatori e turisti. La vita nei campi, il sostenimento delle nascite e la rigenerazione morale erano gli elementi di un unico disegno politico che in un primo momento trovo inevitabilmente terreno fertile nelle coscienze dei locali, ma che avrebbe presto fatto i conti con l’indomito coraggio degli stessi. Il “piccone risanatore”, come lo restituì la storia, ebbe modo di dichiarare: «il cantiere e sempre sonante di opere». Cio che la stampa trascurava e che la messe era pur sempre molta ma che gli operai erano uomini comuni, erano i nostri nonni. pi... i d’altri tem Inconvenient o’ del 28 marzo 1938 da ‘La Gazzetta del Mezzogiorn lo stato impraticabilé «Siamo costrétti ségnalaré ména a Noci ché, dél primo tratto délla via ché né ad asfalto, ha azio ém sist é ént nonostanté la réc é accéntuaté, da insubito déformazioni talmént provvédéré ad ario éss tralciaré il traffico. È néc fidiamo néll’in con é é ént éni onv éliminaré talé inc » téréssaménto déllé autorita 13 14 Cultura e Territorio Anno II - marzo 2014 numero 03 La parrocchia dei nostri Santi Protettori 200 anni di a.m. D ue secoli fa di marzo nasceva la parrocchia dei santi medici Cosma e Damiano. La Storia registra l’avvenimento alla data della nomina a 1° arciprete di don Vitonofrio Lippolis (1814-1841) alla bell’età di 50 anni. Era nato nel 1864 e quest’anno ricorre il 260° anniversario. D’allora ne abbiamo avuti altri nove: d. Vito Antonio Colucci, mons. Domenico Morea, d. Giuseppe Caramia, d. Francesco Paolo Rotolo, d. Giovanni Battista Mastrangelo, d. Nicola Di Vittorio, mons. Giuseppe Contento, mons. Giovanni Battista Martellotta e d. Leonardo Sgobba. Va detto che la nostra prima minuscola chiesa, che si fa risalire all’incirca al 1600 (così dicono alcune fonti) divenne, per volere del vescovo mons. Giuseppe Palermo (16121673), parrocchia per un lustro (c. 1665- c. 1670) e la dotò di un parroco e di due chierici. Il Pastore ebbe a dire: “Soffro per tali mie iniziative molte tribolazioni da parte del Conte di Conversano, signore del luogo”. Respinta la funzione di parrocchia da parte della Famiglia Acquaviva, la chiesina la ritroviamo nel 1797 alle dipendenze di Noci, allorché Ferdinando IV volle che tornasse ad autogestirsi, ma nonostante tutto occorsero altri 17 anni prima di avere il parroco. Delle vicissitudini ce ne siamo occupati nella Rivista La Festa dei santi Cosma e Damiano in Alberobello (pp.17-20), edita dal Comitato Feste Patronali e distribuita in occasione dei festeggiamenti dei nostri Protettori nell’anno 2013 e su La Piazza, n. 1, anno 2014 (pp.1213). Don Vitonofrio Lippolis fu sottoposto a esame dalla Commissione di Esaminatori Sinodali. Egli era, per quei tempi, il sacerdote più colto, benché non fosse laureato in teologia. Gli altri 18 sacerdoti erano vecchi, parte inabili per età o per conoscenze, parte divenuta ignorante per l’ozio, mentre nessuno conduceva vita di ecclesiastico, né pensava alla propria istruzione. Non avendo alcuna rendita dalla chiesa, ognuno si occupava degli “affari domestici e rurali”. Fu così che tutti attendevano con febbrile attesa la promozione all’incarico di parroco di don Vitonofrio. Il Decreto reale della nomina pervenne il 16 marzo 1814; da quella data, venne investito della dignità di arciprete-parroco, che sarebbe durata fino alla sua morte (1841). Suo successore fu Vito Antonio Co- lucci, deceduto giovanissimo per un colpo apoplettico. Intanto, l’arciprete per la propria chiesa commutò la campanella in una di 36 rotola, la dotò di altre due campane, accrebbe la festa dei Protettori e per intercessione del sindaco Francesco D’Amore, con Decreto regio del 24 luglio 1820, le celebrazioni civili e religiose furono anticipate dalla fiera degli animali. Nacquero nello stesso tempo due confraternite, l’una del Santissimo Sacramento e l’altra dei Santi Medici. Don Vitonofrio di doti elette fu un liberale, un giacobino convinto e ostentò anche durante le funzioni religiose il codino, proprio dei reazionari. Oltre che uomo colto, fu ricco e zelante. Ebbe come nipote Marco Antonio Lippolis, amato arciprete-curato di Conversano (1905) e venerato vescovo di Larino (1905) e di Ugento (1924). Alla data del 16 marzo, artefice l’arcipreteparroco, don Leonardo, rendendosi interprete del suo popolo cristiano, coadiuvato da don Angelo, dal Consiglio Pastorale e dal clero della città e da un Comitato scientifico, saprà far vibrare le corde dell’amore per la nostra chiesa, saprà scuotere il senso della cristianità mediante una serie di avvenimenti religiosi, celebrerà, in piena comunione con i valori dello spirito, il bicentenario della Parrocchia che andrà esaltato e tramandato mediante la Settimana della Fede, ciclo di omelie su “La parola di Dio nella Chiesa”; il pellegrinaggio e l’udienza papale mercoledì 26 marzo in piazza san Pietro; la monografia sui dieci arcipreti che dal 1814 si sono occupati amorevolmente della parrocchia; la collocazione nella sacrestia di quadri raffiguranti i medesimi, magistralmente effigiati dal bravo arch. Carmelo Potì; l’esposizione di un grande plastico della basilica, completa della cupola, e cartografia dell’architetto Antonio Curri; la realizzazione di un libretto con foglietto erinnofilo a cura del Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli; l’annullo filatelico sponsorizzato dalla parrocchia; l’esposizione perenne all’ingresso della chiesa di tutte le pubblicazioni che hanno esaltato la storia della stessa e dei Santi protettori, mentre nel pronao è indispensabile apporre l’iscrizione ad rei memoriam, che resterà vicina all’anima popolare e soprattutto ai devoti giacché il momento da festeggiare è umano e cristiano e poi chiunque, d’ora innanzi, entrerà nel tempio consacrato a Dio, alla Beata Vergine e ai santi Cosma e Damiano, coglierà l’avvenimento come significativo ricordo. DON LEONARDO SGOBBA ARCIPRETE-RETTORE IL CLERO E LA COMUNITÀ PARROCCHIALE CON SENTIMENTO OGGI 16 MARZO 2014 BICENTENARIO NOMINA PRIMO ARCIPRETE VITONOFRIO LIPPOLIS ESALTANO IL TEMPIO ONUSTO DI STORIA DI ARTE DI FEDE CHE GLI AVI VOLLERO PER I SANTI COSMA E DAMIANO DA MINUSCOLA E DISADORNA CHIESA PER UN LUSTRO ELEVATA PARROCCHIA NEL 1665 DA MONS. G. PE PALERMO E RINNOVATA NEL 1814 PER VOLERE DEL VESCOVO MONS. G. RO CARELLI ONORANO VICINO AL CENTENARIO DELLA SCOMPARSA (1916) IL GENIO ARTISTICO DI ANTONIO CURRI CHE PROGETTÒ LA CASA DEL SIGNORE CON LINEE D’ INUSITATA BELLEZZA DIVENUTA SANTUARIO NEL 1938 E BASILICA MINORE NELL’ANNO 2000 Anno II - marzo 2014 numero 03 Cultura e Territorio Evoluzione della lingua italiana a cura de Il solito grillo parlante Dal vecchio Zanichelli Dal nuovo Arborbelli ACQUA - liquido trasparente, incolore, inodore, e insapore, diffu- liquido trasparente, puro, invisibile nelle fontanelle e vasche, sissimo in natura, indispensabile per gli esseri viventi presente nel sottosuolo e affiorante nelle alluvioni ARANCIONE - colore acceso dell’ arancia matura. colore delle recinzioni degli immondezzai scoperti. BASOLA - grossa lastra di pietra, di solito a forma rettangolare, lastra di pietra rettangolare che, in piazza o altrove, se umida, usata nelle pavimentazioni stradali; sostituisce asfalto o bitume risulta utilissima per scivolare e giungere velocemente in basso dai Monti anche senza scii. CANE - mammifero domestico, onnivoro, con odorato eccellente, mammifero poco domestico portato in giro, con guinzaglio pelame di vario colore, pupilla rotonda: ha dimensioni, forma del allungabile, dal padrone che lo esibisce con orgoglio. È di razza muso, attitudini variabili, secondo la razza. unica, bastarda, atta ad insozzare con i propri escrementi i marciapiedi del paese CATASTA - mucchio di oggetti posti uno sull’altro alla rinfusa. legname indispensabile per costruire saloon in sito UNESCO (vedi voce successiva saloon). CIMITERO - luogo di inumazione dei morti, deserto, silenzioso: luogo deserto e silenzioso che si anima per gli insulti e le filippiche dal greco Koimeterion (luogo in cui si dorme). dei quasi proprietari di tombe del nuovo reparto. CINOFILO - chi ama, cura e protegge i cani verso i quali prova individuo che, passeggiando con l’animale che ama, impunemenaffezione e interesse per i problemi del loro allevamento. te consente allo stesso di lordare le vie del paese. DEFUNTO - che è morto, finito, scomparso: dal latino defunctus colui che ha dovuto traslocare dal proprio loculo, acquistato nel colui che ha portato a compimento la vita. passato “in perpetuo” da parenti per sfratto immotivato, illegale, inatteso. DEMOLIZIONE - abbattimento di un edificio fatiscente, di una verbo dal significato ignoto perché si ama conservare ciò che va costruzione cadente. in rovina, che è cadente. DOCCIA - impianto idraulico per una distribuzione a spruzzo spruzzo d’acqua che si fa salire dal basso sulle parti terminali del dell’acqua che si fa cadere dall’ alto sul corpo, per pulizia o a corpo umano, attraverso i traballanti mattoni delle vie, a scopo scopo curativo. imprecativo e di invettive. ETERNITà - condizione di ciò che dura indefinitivamente. Vita unità di misura del tempo di durata dei lavori pubblici. eterna. GRILLO - insetto nero con zampe posteriori per saltare, il cui piccolo insetto nero sempre impegnato a saltellare per il paese maschio, fregando le elitre, produce caratteristici suoni. dei trulli sulle cui carenze, peculiarità, bellezze, scherza e frinisce. IMPRECAZIONE - parola, frase con cui si inveisce lanciando ac- espressione colorita di coloro che, camminando sui mattoni tracuse, maledizioni: dal latino in precari. ballanti dei marciapiedi, ricevono spruzzi di acqua, dal basso, dopo le piogge. LEGNAME - tessuto vegetale costituente fusto, orrendi rami, radici materiale indispensabile per la costruzione di saloon da non dedegli alberi, avente funzione di sostegno, destinato a vari usi. molire ma sviluppare nel tempo. PANTEGANA - piccolo mammifero roditore con pelo corto e fol- piccolo mammifero roditore maestra di vita per i suoi tre topini ai to generalmente grigio, muso aguzzo, lunga coda, corte zampe quali illustra il bene e il male del paese turistico con case a trullo. anteriori. SALOON - caratteristico locale pubblico degli Stati Uniti d’ orrenda, inutile, costruzione, pugno nell’occhio per alberobellesi e America, costruito all’epoca della conquista del west per la turisti, in spregio alle norme estetiche e dell’UNESCO. Ammasso vendita e il consumo di bevande alcooliche. di legname da demolire con urgenza. TASSA - prestazione pecuniaria dovuta allo stato o ad altro ente prestazione che il cittadino deve allo Stato o ad altro ente pubblipubblico, per l’esplicazione di un’attività dell’ente che concerne il co, secondo il proprio censo, causa sicura di imprecazioni e crisi cittadino obbligato in particolare. nervose e pecuniarie dell’obbligato tartassato. TRANSENNA - barriera smontabile appositamente costruita barriera di metallo non smontabile, per bloccare il traffico sui marper regolare il traffico, sbarrare l’accesso a locali pubblici o per ciapiedi e complicare l’accesso a locali pubblici, privati, scuole manifestazioni. (via Barsento). TRULLO - costruzione di pietre scoperte, a forma conica caratte- costruzione di pietre coperte di cemento, a forma conica, caratteristica di alcuni villaggi della Puglia. ristica di un sito UNESCO chiamato Alberobello. 15 16 Cultura e Territorio Anno II - marzo 2014 numero 03 Che possono inventarsi gli anziani pensionati nullafacenti? Pensieri e riflessioni di Anna Longo S e non si ha un coniuge a cui voler bene e con cui litigare, figli con i quali condividere ansie, gioie, speranze nel futuro, nipotini carissimi da seguire e che ti riempiono la casa, parenti affettuosi e disinteressati, amici sulla cui lucidità mentale cominci a nutrire seri dubbi, allora che fai? I geriatri consigliano lunghe passeggiate quotidiane … che fanno tanto bene, alimenti insipidi … perché il sale fa male, limitato uso di farmaci … perché hanno tante controindicazioni, restano le parole sapete, dal giorno dell’ allegro saluto (allegro per chi?) si viaggia pochissimo o non ci si muove affatto perché quei malesseri che facevano capolino negli ultimi anni di lavoro, esplodono con inaudita violenza e ti costringono a rivedere progetti e programmi. Esci di casa? Si, per frequentare la Chiesa, la parrocchia se sei cattolico praticante, la farmacia, l’ ambulatorio medico dove incontri quelli come te e coloro che dovrebbero aiutarti a star meglio o meno peggio, ci sono le panchine in piazza o sot- crociate, i sudoku, le letture che sono una benedizione se gli occhi funzionano bene, qualche film, televisione, che talvolta viene accesa per sentire suoni e voci, computer e poi pensieri, riflessioni che forse interessano a pochi. In piena attività lavorativa si approfittava di qualche giorno di vacanza per viaggiare e si facevano sogni su futuri, continui, lunghi spostamenti in località anche esotiche, ai confini del mondo o in Italia alla scoperta di città d’ arte, al mare, ai monti: beata libertà meritata e conquistata! Beh, lo to gli alberi, i centri anziani, le telefonate, la piccola spesa quotidiana o quasi, qualche rara visita da ricevere o fare, l’ Università del Tempo Libero o Della Terza Età, il computer se la mente ti funziona ancora. Quadro desolante? No, c’ è di peggio! C’ è la televisione, l’elettrodomestico che non lava piatti, biancheria ma cervelli, i nostri, e che svolge questo compito con notevole impegno quando trasmette programmi spazzatura, per esempio quelli nei quali si favoriscono incontri fra anziane pupattole imbellettate e patetici pietosi gagà che si guardano, si analizzano, si giudicano e litigano mentre la presentatrice, fornita di microfono ormai incorporato nella sua mano, sorride compiaciuta pensando all’ audience che sale così come sale il numero dei rimbambiti che la seguono. O programmi con gente che va ad esporre in pubblico delicate situazioni private, familiari, o giovani che si illudono di diventare celebri soltanto perché hanno una bella voce o perché sanno sgambettare con agilità e che dopo un breve periodo di notorietà perdono speranze, ambizioni e rientrano nell’ assoluto anonimato, salvo pochissime eccezioni. O trasmissioni con belle donne che nutrono le riviste di gossips e che vengono invitate come opinioniste nei talk show perché, pur ignorando tutto sugli argomenti in discussione, fanno scena esibendo parti del corpo naturali o rifatte. Ma allora, in televisione non si salva niente? Si, per fortuna ci sono documentari bellissimi che fanno viaggiare con la mente, programmi culturali, teatrali, film, riviste, alcuni simpatici comici che ci strappano un sorriso, le esilaranti liti tra politici, le trasmissioni quiz attraverso le quali ti accorgi che i giovani, oggi, sanno tutto sul colore delle mutande di Balotelli e Vasco Rossi, ma che ignorano tutto ciò che ha sapore di geografia, storia, letteratura, cuochi che propongono cibi succulenti e calorici che sicuramente non toccano a giudicare dalla loro linea invidiabile, e altro ancora, a seconda dei gusti e degli orari. Ma quello che, piacevolmente o no, ci accompagna sono i pensieri, i ricordi, le riflessioni, queste ultime partendo da avvenimenti recenti come il Natale del 2013 e le feste che lo hanno seguito, mentre si avvicinano a grandi passi Quaresima e Pasqua. A noi anziani piacerebbe che queste feste fossero soprattutto religiose, meno goderecce, ci fosse sacralità e non sfarzo vertiginoso e sprecone, condivisione e non egoismo e ipocrisia. Il fatto è che pur con la crisi abbiamo consumato quantità industriali di cibo di vario tipo, prevalentemente animale, pesci, (povero baccalà!) polli, tacchini, fagiani (per i più facoltosi) mentre con la Pasqua vicina cominciano a tremare gli agnelli e i capretti. E ci chiediamo: Anno II - marzo 2014 numero 03 Cultura e Territorio che rapporto c’ è tra le nostre festività e le povere bestie? È vero seguiamo le leggi della natura che sono immutabili anche se crudeli, l’ uomo mangia l’ animale piccolo o grande che sia, talvolta l’ animale, ma molto raramente, si vendica uccidendo l’ uomo. Ne’ si sono salvate lenticchie, zamponi,arance, dolci. Tornando al Natale, oggi ci dicono che forse nella grotta non c’ erano il bue e l’ asinello perché i Vangeli non ne parlano: a noi piaceva l’ idea che questi due animali riscaldavano col fiato il Bambinello, per cui, per favore, non distruggeteci questa immagine poetica così come, per raggiunti limiti di età, ci toglieste la Befana e Babbo Natale! E i Re Magi erano sapienti o maghi quasi stregoni? Ma perché gli esperti si pongono queste domande? Noi, tornando ad essere quasi bambini, vogliamo continuare a credere alle comete più che ai satelliti artificiali e alle navicelle spaziali, anche se ne capiamo l’ utilità, e non diteci continuamente che la temperatura globale del pianeta aumenta perché gradiremmo ancora il Natale con la neve che copre tutto, che fiocca, mentre in giardino c’è il pupazzo bianco con la carota rossa per naso e la pipa in bocca. Riflessioni stupide, inutili? Forse. Una cosa è certa: alcuni di noi vorrebbero meno chiasso e confusione in casa, a Natale, e più voci e compagnia durante l’ intero anno. E non pensate che siamo nostalgici, ottusi, retrogradi, incontentabili: sappiamo bene che il mondo è andato avanti e che è giusto sia così; gradiremmo soltanto che alla crescita materiale corrispondesse un adeguato sviluppo interiore, che alla fame diffusa nel mondo si rispondesse non con il consumismo e gli squilibri ma con l’ equa distribuzione delle risorse, con la solidarietà e la giustizia. Un’ ultima considerazione-richiesta: negli anziani non colpiti da Alzheimer, da demenza senile, non si riducono le capacità intellettive ma le forze fisiche e le difese psicologiche per cui si diventa più insicuri e vulnerabili. Ecco, quindi che, per reazione, aumenta la fiducia nel prossimo del cui sostegno e comprensione si ha bisogno per continuare a sentirsi inseriti appieno nella vita sociale. Accade spessissimo, però, che la fiducia sia mal riposta e che venga tradita con notevoli danni economici, psicologici e, talvolta, anche fisici. Ecco, quindi, la richiesta: perché non colpire più duramente i truffaldini, gli imbroglioni, tutti coloro che si prendono gioco del “vecchio”?. È chiedere troppo? La storia siamo noi di Pio Quinto Ho sempre desiderato di conoscere come un “non alberobellese” vedesse il centrosinistra di Alberobello. Volevo, però, il parere di una persona conosciuta e stimata, ad Alberobello e nel mondo. Molti nomi e molte facce si sono presentate alla mia mente, come in un improbabile casting. Poi, l’illuminazione. Qual è la parte del paese più vivace, agguerrita e vincente? Quali sono i colori predominanti fra i trulli? Facile: gli juventini; elementare: il bianco e il nero. E allora chi, se non il grande Trap? Ricerche, telefonate, poi il gancio: Martino detto Gino. L’amico s’è mosso e, dopo pochi giorni, ecco l’appuntamento con Giovanni. Alcuni minuti dopo un buon piatto di orecchiette con le cime di rape, aglio sfritto nell’olio forte, un bicchiere di vino, rosso, secco. Chiedo: Mister, come vede il centrosinistra di Alberobello?” E lui parte a ruota libera, come in una conferenza stampa. Ma, purtroppo, Giovanni mi parla in tedesco; memoria di quando allenava il Bayern. Sono costretto a tradurre ma, per rispetto e trasparenza, riporto e traduco letteralmente: Trap: Ci sono in questo momento in questa squadra oh, alcuni giocatori dimenticano il loro professionista cosa sono. Provo ad interpretare: “Ci sono in questo momento nel centrosinistra, alcuni esponenti che dimenticano il loro compito e cosa sono.” Trap: Ultimo partita avevamo tre punte nel campo: Elber, Jancker e poi Zickler. Provo ancora: Alle ultime elezioni avevamo tre leader: Alber, Janviter e poi Zickler (e chi sarà?). Trap: Io ho dichiarato con queste due giocatori: dopo Dortmund hanno bi- sogno forse pausa un tempo. Ormai traduco facilmente: Io ho dichiarato su questi due esponenti che dopo le scorse elezioni forse avevano bisogno di una legislatura di pausa. Trap: Offensivo, offensivo è come fare nel campo. Ovvero: lottare,lottare, ecco cosa bisogna fare in politica. Trap: Un allenatore non è nessun idiota. Un allenatore è lì….. vedere cosa succedere in campo. Ossia: Nessun cittadino è idiota. Il cittadino è lì e vede cosa succede nel paese. Trap: In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori. Spiega: In queste elezioni, nel centrosinistra, esistevano solo due, tre, quattro giocatori. Trap: Loro erano deboli come una vuoto bottiglia. Qui, non poteva essere più chiaro: la squadra era debole come una bottiglia vuota. Trap: Questi giocatori lagnano più che gioco. Anche qui non c’è bisogno di interpretare. Trap: .. Struunz. Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Ci provo: .. Omissis.. è qui da quattro legislature, quattro elezioni ha vinto, ma sempre per pochi voti. Trap: Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. Devono mostrare ora, io voglio, sabato, questi giocatori devono mostrare me suoi tifosi,devono vincere la partita da soli. Deve da soli vincere la partita. Qui, faccio un po’ d’ordine: Questi cittadini sono diventati politici. Voglio che adesso mostrino volontà, da domani, questi uomini devono mostrare a me ed ai cittadini che vincono la partita. Devono da soli vincere la partita. Trap: Io sono ora stanco padre di queste giocatore, eh…, difendo sempre questi giocatori. Io sono terminato. Infine: Io ora sono stanco, padre di questi politici, eh…, difendo sempre questi politici. Ho terminato. N.d.r.: La registrazione integrale della conferenza stampa è visibile su YouTube. Grazie a Martino detto Gino, grazie a Giovanni. 17 18 Anno II - marzo 2014 numero 03 Cultura e Territorio La PRO LOCO ha 90 anni di Japyx N on tutti sanno che cosa sia l’UNPLI. È l’acronimo di Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. Che cosa sono le Pro Loco e quante sono in Italia? Le stesse parole lo dicono: sono associazioni a favore del luogo ossia che si prodigano, si offrono, si badi bene, con abnegazione, si spendono per la propria Terra, per la propria Città con il ricorso a iniziative che possano giovare in termini di cultura, di turismo, di gastronomia o di manifestazioni volte all’incremento non solo turistico quanto di conoscenze. Il numero raggiunto dalle Pro Loco nella nostra nazione è di oltre 6000. La prima Pro Loco fu impiantata nel 1881 a Pieve Tesino (Comune del Trentino Alto Adige con poco piú di 650 abitanti, che diede i natali ad Alcide De Gasperi il 4 aprile di quello stesso anno) e fu fondata da Pietro Pellizzaro; in occasione del 1° centenario l’associazione si diede un proprio emblema. A differenza di tanti altri luoghi, Alberobello, allorquando era un paese poco noto ai più, sebbene sin dal 1897 era la Città singolare, ebbe la sua Pro Loco, allora Pro Alberobello, promossa dall’Ente Nazionale Industrie Turistiche (E.N.I.T). Il fondatore fu Giuseppe Notarnicola, docente, scrittore e animatore culturale; in Italia, ma anche in molti altri Paesi, dove fortissimamente volle far conoscere il proprio paesello. Il primo riferimento della nostra Pro Loco si ricava da una missiva di risposta di Notarnicola che spedì da Taranto, il 22 ottobre 1929, e con la quale egli soddisfò la voglia di conoscenza di don Giovanni Girolamo. […] Rispondo alle domande nell’istesso ordine da voi fissato… al 4° punto: Ente Nazionale Industrie Turistiche. La “Pro – Alberobello” fu fondata da me nel 1924 e ne fui il presidente fino al 1926, quando passò in altre mani… e non si occupò più di nulla. Credo che l’unica cosa esistente sia la tabella. Così tramontano, per invidia, tutte le cose belle del nostro sfortunato paese. Una delle azioni compiute dallo storico per far conoscere all’estero il proprio paesello fu di non firmare i suoi articoli pubblicati in Italia, in Germania o negli Stati Uniti con il proprio nome e cognome, ma li sottoscrisse come Peppino d’Alberobello. Noi conosciamo l’impegno profuso in attività nel suo periodo e ben sappiamo la sua difesa per il nostro patrimonio storico e paesaggistico. Egli iniziò a fargli scudo in tutti i modi sin dal primo Novecento, allorquando ebbe, ancor giovane, la capacità di sentirsi profondamente innamorato, ergendosi paladino di quei trulli che nella sua giovane età (era nato nel 1883) nella Zona monumentale venivano abbattuti dai proprietari danarosi per innalzarvi i palazzotti, che tuttora si leggono in quella che è la cartolina più bella di Alberobello, la più ammirata dal Belvedere (e da questo luogo noi avventori continueremo ad ammirarla o pagheremo il biglietto o diverrà definitivamente privato?) Fu quell’accentuato amore che comportò la nomina di Giuseppe Notarnicola a 1° Ispettore Onorario ai Monumenti e agli scavi nel 1926 e fu primo promotore di una legge a favore dei trulli. Se quasi assenti, dopo di lui, furono gli altri che non si occuparono di promuovere attraverso l’associazione turistica il paese, chi darà la svolta fu il sacerdote Antonio Lippolis; lo fece attraverso la promozione della “sua chiesa” che aveva innalzato nella Zona Monti. Il turista che la cerca s’imbatte nella singolare somiglianza di un trullo dalle grandi dimensioni, edificio sacro, elegante, maestoso. Dopo averla eretta, don Antonio, dotato dell’intuito che caratterizza sempre gli spiriti innovativi, dette l’avvio al Rinascimento alberobellese, trasformando l’apice del “monte” in un epicentro turistico, che, oltre agli stimoli cristiani, n’ebbe di nuovi, attraverso inviti a comitive e ospitando celebri personaggi dei quali conservò un lungo elenco. Lo stesso aprico sito fu visitato negli ultimi giorni di settembre 1917 dal sommo poeta Gabriele D’Annunzio, al tempo del volo per il bombardamento delle Bocche di Cattaro (notte del 4 ottobre); egli entrò nel trullo con il numero civico 7, ubicato nella piazza a lui intitolata (come ben annotò Giuseppe Notarnicola) e nei Taccuini (1917), successivamente, appuntò: “[…] penso a un’abitazione fatta di sette trulli, con l’interno dorato, con le pareti di lapislazzuli, con i pavimenti coperti di tappeti arabi” e altrove, scherzando, disse sempre a proposito d’un trullo: “farei dorare la cupola interna, distendermi sulla nuda terra e attendere così la morte”. Ora se quelle furono le radici dell’iniziale flusso turistico della “Città singolare” (monografia di Cosimo Bertacchi, 1892), intensificatosi nel no- Il trullo al civico 7 dove dormì Gabriele D’Annunzio stro tempo a dismisura, perché non festeggiare i promotori e la stessa Pro Loco che compie i suoi 90 anni? ricorrendo, se si vorrà, ad un annullo postale, alla realizzazione di un libretto con foglietto erinnofilo con coloro che hanno competenza, al coinvolgimento della popolazione in attività culturali di ampio respiro mediante la promozione di convegni storici (consigliamo la prossima estate) oppure guidare gli abitanti e gli ospiti alla riscoperta dei Grandi come degli Alberobellesi Minori, rieditare i testi storici esauriti e promuoverne nuovi, magari favorendo i giovani talenti, perché facciano apprezzare i loro recenti lavori … Va detto: la Pro Loco ha conosciuto molti momenti fortunati, altri meno e durante questi, nella seconda metà degli anni Ottanta, “guizzò” l’AIPA, Associazione Interventi Pro Alberobello, che non si sostituì, ma promosse in parallelo numerose iniziative: la diffusione del periodico di cultura Alberobello, le Sinfonie di Primavera con l’Orchestra Sinfonica della Provincia (3 esecuzioni nel giro di pochi mesi), i Martedì culturali ovvero incontri di letteratura ogni 15 giorni, erano appuntamenti con letterati e con artisti contemporanei; la proiezione di film (il cinema “Garibaldi” era in disuso, ma vennero proiettati altrove l’81° colpo e Donne senza nome); per non dimenticare l’olocausto ebraico, il Convegno sulla Shoah dal titolo Il Campo di concentramento presso la Fondazione Gigante (il 27 ottobre 1987), anticipando la legge sul Giorno della memoria (la n. 211 del 20 luglio 2000). L’interesse culturale suscitato nel paese fu tanto e vi prendeva parte anche l’Amministrazione comunale; le iniziative erano partecipate e condivise e tutte le volte la sala dell’Hotel Sovrano era gremita; verso gl’indimenticabili proprietari, Giorgio Mongelli e Angela Mastrangelo, che gratuitamente ospitavano, restano tuttora il riverente e profondo rispetto e il grande affetto, mai venuti meno. Cultura e Territorio Anno II - marzo 2014 numero 03 2013: zero incendi boschivi Colpo di fortuna o prevenzione accurata? Z ero incendi boschivi nel territorio comunale: è il bilancio della passata stagione alberobellese. Il dato risulta una novità, e ci si chiede come mai non abbiamo dovuto correre ai ripari. Va chiarito innanzitutto che qualcosa è accaduto. Gli incendi ci sono stati eccome, così come assicurano gli addetti ai lavori. Gli interventi tempestivi effettuati sui principi d’incendio nei boschi, però, hanno evitato l’emergenza vera e propria, ecco il motivo per cui se ne è parlato poco. La causa della mancata emergenza incendi per l’ormai lontana estate 2013 è in realtà da imputare a più fattori. La scorsa stagione, infatti, ha visto sì giorni caldi ma altrettanti miti. Da un lato questo “clima alternato” non ha permesso il prevalere del caldo per molti giorni consecutivi, limitando la possibilità di incendi. Dall’altro lato, la buona prevenzione ha fatto il suo. Nell’estate 2013 particolare attenzione, secondo Giuseppe Salamida (presidente dell’associazione Radioclub C.B. dei Trulli K96), è stata rivolta 2013 agli incendi di interfaccia. “Per interfaccia urbana rurale si definiscono quelle zone, aree o fasce, nelle quali l’interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta; cioè sono quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio d’incendio di interfaccia, potendo venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile” la definizione viene dal Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi della Regione Puglia. “Chi ha terreni o strade private nei pressi dei boschi dovrebbe pulirli da sterpaglie o quant’altro possa essere incendiato oppure favorire il proliferare dell’incendio stesso”. Il suggerimento di Giuseppe Salamida, al fianco della Forestale e dei Vigili del Fuoco per la prevenzione e l’emergenza incendi, è prezioso. La Regione Puglia, Servizio Protezione Civile, ha disposto dal 2008 la costituzione della Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) quale organismo operativo di riferimento per l’attività del servizio regionale Antincendio Boschivo. La suddivisione delle competenze riguardanti le attività, gli interventi e le modalità operative di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi è imputabile alle strutture della Regione Puglia, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei VV.F., degli Enti territoriali e delle Associazioni di Volontariato. La Polizia Municipale è attenta a questa vicenda, tanto che all’inizio della stagione w w w. m i s e r i a e n o b i l t a w e b . i t estiva viene puntualmente emessa l’ordinanza del Sindaco che obbliga i proprietari dei terreni agricoli di falciare l’erba secca ed alta nei campi abbandonati e in quelli coltivati, dopo la mietitura, arare un ampio solco tutto intorno isolando così il terreno da possibili attacchi incendiari che possono arrivare dalle strade e dagli automobilisti lanciatori di cicche accese di sigarette. I nostri Vigili applicano agli inadempienti, multe salatissime con decreti ingiuntivi corredati da documentazione fotografica. Una sensibilità diffusa e positiva. Proseguendo, infatti, in questa materia, la Giunta ha rinnovato, di recente, per un altro anno la convenzione con il SER di Giuseppe Salamida per la tutela del Bosco Selva attraverso il presidio e la prevenzione. L’Amministrazione comunale è dotata di nuovi mezzi, alcuni a tecnologia avanzata, per la bonifica e l’attività che viene realizzata dopo lo spegnimento dell’incendio. 19 20 Anno II - marzo 2014 numero 03 Cultura e Territorio “Deconiferamento” del Bosco Selva C on 171.075,13 euro sono iniziati i lavori al Bosco Selva di: “deconiferamento ed eliminazione della componente esotica, eliminazione della necromassa e spalcature al fine di creare interruzioni nella struttura verticale della vegetazione forestale, eliminazione degli elementi deperienti, con cimale rotto, adugiati e/o malfermi. Alle operazioni di taglio e di potatura seguiranno interventi di contenimento di specie invasive e una sfalcio nelle aree più infestate dal rovo, impiantando piccoli nuclei di bosco a specie quercine. Le operazioni silvocolturali saranno completate con interventi di rinfoltimenti con latifoglie autoctone sporadiche presenti nelle componenti boschive meglio conservate quali: quercia virgiliana (Quercus virgiliana) quercia castagnaia (Quercus dalechampii), ciliegio canino (Prunus mahaleb) ed il farnetto (Quercus conferta)”. Cosa significa praticamente questo? Il progetto è stato ampiamente illustrato giovedì 20 febbraio da Piero Carucci, Salvatore Cavallo, agronomo progettista e Franco Sorbilli, funzionario comunale, alla presenza del sindaco Michele Longo. La densità stimata è nell’ordine di 300 piante ad ettaro “gli ettari del nostro Bosco Selva sono oltre 48, quindi un lavoro impegnativo e necessario che ci mette al sicuro per i prossimi 20 anni” così afferma Franco Sorbilli, responsabile per conto dell’Amministrazione Comunale, vista an- Il sindaco Longo, Salvatore Cavallo, Piero Carucci, Franco Sorbilli, Vitantonio Ignisci che la sua provenienza professionale dalla silvicoltura. In sostanza il Bosco Selva, da area attraversata dalle auto e ricettacolo di immondizie, si pulisce e viene riportato pian piano alle sue origini, ossia un insieme di querce senza pini e cipressi che nulla hanno a che fare con il nostro abitat. È stato sottolineato che la nostra quercia vive solo qui nel territorio fra Alberobello, Noci e Martina Franca, quindi davvero autoctona e, come tale, va valorizzata e difesa. I lavori, con la ristrutturazione anche del trullo, da destinare a museo didattico silvo-culturale, prevedono interventi antincendio, il recupero e pulizia dei sentieri e sarà facilitato l’accesso anche ai portatori di handicap, in particolare i ciechi che potranno utilizzare una guida stampata con il sistema breil. I confini dell’intera area saranno messi in sicurezza rispetto non solo al pericolo di incendi ma anche per la incolumità delle persone. Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia redatto dal dott. forestale Salvatore Cavallo porta anche vantaggi economici all’Amministrazione, perché dalla vendita del legno tagliato si stima di ricavare 23.000,00 euro da destinare sempre a miglioramenti del sito, infine in un primo momento l’IVA era a carico del Comune, ma è stata recuperata dopo i risultati della gara di aggiudicazione. Questo intervento è una scelta politica confacente con la vocazione turistica ed ambientale della nostra città che può affiancare ai siti UNESCO, anche altri percorsi come le opere architettoniche di Antonio Curri. Cultura e Territorio Anno II - marzo 2014 numero 03 In Marzo, mandorli in piena fioritura Strazzasàcch, Sùng d’cozz’, Fiur’ndein, Biàngh d’Cast’dden di Paola Perrini agronoma I l cinguettio degli uccelli, l’intenso profumo delle mammole, l’affascinante bellezza dei Mandorli in fiore, potrebbero predisporci ad accogliere la Primavera con maggiore positività. Il Mandorlo, Amygdalus communis L.(classificato anche come Prunus amygdalus B.), originario dell’Asia, è tra le prime piante coltivate ad Alberobello per l’alta conservabilità e versatilità di utilizzo. Il frutto, è una drupa con esocarpo fibroso, verde, noto come mallo, ed endocarpo legnoso contenente il seme o mandorla. Alla specie Amygdalus communis appartengono tre sottospecie di interesse frutticolo, sativa, con seme dolce ed endocarpo duro, amara, con seme amaro per la presenza dell’amygdalina; fragilis, con seme dolce ed endocarpo fragile. L’epoca di fioritura del Mandorlo, fiori bianchi o rosei, pur variando fra diversi ambienti è alquanto precoce, tanto da temere ogni anno le preoccupanti gelate. La durata varia in relazione alla specie, alla cultivar e alle condizioni pedoclimatiche. Una pianta è in piena fioritura, quando il 50% delle gemme a frutto sono in antesi, iniziando a notare la caduta dei primi petali. Su un albero la fioritura non è mai simultanea, ma è evidente una certa scalarità fra parte alta e bassa, interna ed esterna della chioma. Nel Mandorlo, come in tutte le Drupacee, la fioritura precede la fogliazione, pertanto sono piante proteranti. Al contrario nelle piante isteranti la fogliazione precede la fioritura, come per la Vite e l’Olivo. Le specie di Mandorlo di interesse generale sono Genco, Filippo Ceo, Ferragnes, Tuono, ect. Tuttavia non si possono dimenticare le varietà coltivate ad Alberobello, Strazzasàcch, Sùng d’cozz’, Fiur’ndein, Biàngh d’Cast’dden. È accaduto che alcune varietà, pur ben acclimatate, sono scomparse! Gli antichi alberi, Mandorlo compreso, sono le nostre radici colturali e culturali, salvare non è nostalgia, ma lungimiranza. La mandorla in cucina ricetta di Maristella Masi Me`nl arragge`t (Mandorle caramellate) Ingredienti: 500 gr di mandorle dolci sgusciate, 400 gr di zucchero, 500cl di acqua. Procedimento: in un tegame unire gli ingredienti e cuocere a fuoco vivo. Mescolare il tutto, in attesa che tutte le mandorle si caramellizzino. Riporre e distribuire su un piano per lasciar raffreddare. Le mandorle caramellate sono pronte per la degustazione. Via Alberobello, 109 Dottore in Fisioterapia Donato Todaro 70010 - LOCOROTONDO (BA) Cell. 333.7584347 cell. 339.44.77.608 C.da Muscio 11/A 70011 Alberobello (Ba) tel. 080.432.57.35 www.prosalute.it - [email protected] Degna di meritevole considerazione è la collezione di semi di varietà di Mandorlo, coltivate nel territorio anche quelle in estinzione, custodita presso I.I.S.S. “CaramiaGigante”, sede di Alberobello. Attualmente i maggiori paesi produttori sono USA (California), Spagna, Italia, in particolare Puglia e Sicilia. Le mandorle dolci sono le più richieste oltre che per il consumo diretto anche per la trasformazione (dolci, confetti, latte e olio di mandorle). Come i maestri pasticceri ci consentono di degustare i semi del Mandorlo, ricchi di carboidrati, proteine, vitamine e sali minerali, così alcuni fornai, utilizzando gli endocarpi del Mandorlo, garantiscono aroma e profumo ad ogni prodotto da forno. … E beneficiando di piacevoli passeggiate anche per osservare il paesaggio!... aprendo le finestre per più ore al giorno, auguro ai lettori di “la PIAZZA”, Buona Primavera.! Tel. 080.4316201 [email protected] [ Centro di Fisioterapia ] 21 22 Benessere Anno II - marzo 2014 numero 03 L’acne volgare T ra le malattie dermatologiche l’acne rappresenta, nella sua varietà di Acne volgare o altrimenti detta adolescenziale o giovanile, una delle più frequenti e diffuse dermatosi, se si considera che più della metà dei giovani di età compresa tra 14 e 17 anni per il sesso femminile e tra i 16 e 19 anni nei maschi, presenta sul viso e al tronco, in forma da lieve a grave, le classiche lesioni acneiche. Ma cosa è esattamente l’acne e quali sono le principali lesioni cutanee che si manifestano sulla pelle dei soggetti colpiti? E soprattutto, quali sono le cause di questa comune dermatosi? La risposta più semplice è che l’acne rappresenta una malattia cronica della cosiddetta unità pilosebacea (follicolo pilifero con ghiandole “grasse” sebacee annesse) e che evolve da fasi di semplice “ispessimento con otturazione del follicolo” detto più propriamente comedone o punto nero se aperto, bianco se chiuso verso l’esterno. Il successivo cedimento della sua parete con diffusione di materiale sebaceo nel derma circostante favorisce uno stato infiammatorio che si manifesta con la comparsa di “brufoli” detti più propriamente “papule” con possibile crescita batterica (Propionibacterium acnes) che condiziona un quadro clinico di pustole (da pus). Il passo successivo, nelle forme più impegnative e gravi, è rappresentato dalla formazione di cisti e noduli confluenti che più facilmente portano alla formazione di cicatrici inestetiche. Tutto questo processo è condizionato dall’azione degli ormoni androgeni di origine ghiandolare surrenalica e testicolare nel maschio e ovarica nella donna, presenti in maggior misura in età puberale ma che agiscono su soggetti con una spiccata predisposizione familiare. di Giovanni Pepe dermatologo Non è possibile trascurare l’influenza dei fattori ambientali come abitudini igieniche legate all’utilizzo di detergenti e cosmetici coprenti che contengono sostanze comedogeniche, in grado cioè di favorire la fuoriuscita di nuovi comedoni, così come fattori climatici e si pensi all’esposizione solare con un’apparente miglioramento dell’acne, a patto di una protezione attenta, o come lo stesso clima caldo umido, alcune esposizioni professionali come l’uso di oli minerali e gli stati di ansia e depres- sione, l’uso di farmaci come cortisonici, vitamina b12 o antiepilettici. Controverso sembra essere il ruolo del cibo, non vi sono in realtà evidenze scientifiche che dimostrino influenza o insorgenza della malattia in relazione a certi alimenti, anche se alcuni autori descrivono casi di peggioramento legati all’abuso di cibi ricchi di grassi saturi e o dolci suggerendo una dieta sana ed equilibrata. Da tutto questo si capisce come non sia possibile considerare l’acne una malattia di secondaria importanza e che dovrebbe essere tenuta in seria considerazione dal dermatologo e dai famigliari dei giovani pazienti, poiché essa rappresenta uno dei principali problemi psicosociali per molti adolescenti, a causa del coinvolgimento della cute del viso che è la regione esteticamente e cosmeticamente più importante. Il tema dello stress emotivo ricorre spesso nell’immaginario del paziente come evento scatenante, ma la correlazione non è lineare, solo pochi pazienti in realtà necessitano di supporto psichiatrico ma quasi tutti necessitano di sostegno psicologico e in particolare quelli affetti da “acne escoriata” o quelli affetti da problemi legati all’immagine del proprio corpo. Oggi il problema “acne”, una volta era avvertito specialmente dalle donne, è vissuto con lo stesso senso di disagio interiore tra i giovani maschi che, al pari del sesso femminile, possono sviluppare comportamenti di timidezza, complessi di inferiorità, e disturbi relazionali. Per tali motivi è necessaria una stretta alleanza terapeutica tra famiglia, medico curante e dermatologo che, con franchezza e ottimismo, aiutino i giovani pazienti ad affrontare la malattia, considerandola assolutamente curabile, trattandola con impegno e costanza già nelle prime manifestazioni con tutti gli armamentari terapeutici oggi disponibili, con l’uso di detergenti idonei e cheratolitici e antibiotici per via topica nelle forme più lievi sino a cicli di antibiotici orali o all’uso di farmaci come l’isotretinoina, un derivato della vitamina A acida, in grado di guarire definitivamente forme di acne più complesse . Scopo principale delle cure è certamente la risoluzione dell’acne con particolare riguardo alla prevenzione di quelle cicatrici così inestetiche e qualche volta deturpanti del viso, non perdendo di vista la scommessa più importante da vincere, rivolta alla prevenzione di quei segni, ancora più indelebili, ma che potremmo non banalmente considerare le” cicatrici dell’anima”. di Tinelli Vito & C. CHARMING Tel. 080/4321396 Apulia & South of Italy Via Vecchia per Mottola z.i. 70011 ALBEROBELLO (BA) TOURS CHARMING TOURS Incoming Tour Operator [email protected] www.charmingtours.it [email protected] 70011 Alberobello (BA) - Piazza Sacramento, 17 Tel. +39.080.432.38.29 - Fax +39.080.434.81.44 Utilizzo delle Nuove Tecnologie nella ricerca del Benessere Posturale Migliora la diagnosi e la correzione delle interferenze occlusali integrando alla tradizionale valutazione meccanica e morfologica l’analisi sincromiografica della stabilità neuromuscolare e dell'appoggio plantare. Tramite l’analisi statica e dinamica dell’attività dei muscoli masticatori, BTS TMJOINT fornisce indicazioni preziose per pianificare gli interventi riabilitativi e preventivi delle problematiche posturali di natura discendenti (a carico delle malocclusioni dentarie). Con BTS TMJOINT la stabilità del sistema neuromuscolare diventa un ulteriore, importante fattore di riferimento per migliorare le protesi o ausili gnatologici tipo Bite e gli interventi riabilitativi. BTS TMJOINT utilizza l’analisi sincromiografica per eseguire una valutazione funzionale dell’occlusione dentale tramite indici validati e pubblicati in letteratura scientifica. mente complesso, con un comportamento “non lineare” ovvero le sue risposte non sono completamente prevedibili. La postura che assumiamo durante l’esecuzione di tutti i movimenti necessari alla realizzazione delle attività di vita quotidiana, come ad esempio durante il cammmino, è la somma ed il risultato dell’elaborazione di una serie di informazioni che provengono al cervello dai sistemi visivo, vestibolare e propriocettivo. Una postura scorretta è allora in grado d’influenzare l’efficacia del nostro cammino. Un appoggio plantare inadeguato, o un’occlusione dentale alterata, si possono tradurre in alterazioni della postura e del cammino, che nel soggetto sano portano a tensioni e dolori articolari e muscolari, mentre nel paziente neurologico, aggravano la condizione generale aumentando l’instabilità e, potenzialmente, il rischio di caduta. L’alterata coordinazione dei sistemi recettoriali può poi provocare sensazioni d’instabilità, con vertigini e vari disturbi dell’equilibrio anche associati a cefalee. Una postura inadeguata comporta anche l’aumento del dispendio energetico di ogni movimento e, in particolare, del cammino. Altro aspetto importante è che quest'analisi supportata da Tecnologia Informatica : elettromiografia, baropodometria, e analisi del movimento ci permette anche di poter collaborare con Medici sportivi, Ortopedici e Fisiatri nella realizzazione di supporti (Bite / Plantare Sportivo) a favore dell'atleta professionista e dillettante. Tutto ciò al fine di migliorare la Performance sportiva ed a prevenire gli infortuni muscolari, ad esempio di ciò il Napoli calcio grazie al collega Dr. Tundisi nell'ultimo anno adottando tali sistemi ha ridotto del 50% gli infortuni muscolari. Dr. Pietro Convertino (Odontoiatra Libero Professionista) Il tuo sorriso ha un valore. Non trascurarlo. estetica e benessere dentale Alberobello Via Gentile, 35 +39 080 432 26 07 Noci Piazza Giovanni Paolo II, 4 +39 080 497 00 26 Bari Zona Poggiofranco 800 244 014 www.studioconvertino.com [email protected] Facebook: studioconvertino BuonsanteTorro> microprintstudio Come funziona Al paziente vengono applicate quattro sonde sui muscoli temporali e masseteri che registrano l’attività muscolare durante due prove di serramento della durata di 5 secondi, con e senza rulli salivari. I risultati vengono visualizzati immediatamente attraverso una chiara rappresentazione grafica, di facile comprensione sia per il medico sia per il paziente. Il medico ha la possibilità di intervenire senza dover togliere le sonde dal viso del paziente, potendo così eseguire un’ulteriore valutazione post-trattamento. Questo procedimento può essere ripetuto numerose volte nell’ambito della stessa seduta di lavoro, mostrando l’oggettiva efficacia del trattamento cui il paziente è sottoposto. Applicazioni Riabilitazione orale: scelta del trattamento, valutazione dei provvisori e dei definitivi. TMJ: Pre e post-splint, disordini craniocervico mandibolari da malocclusione. Ortodonzia: pre e post-trattamento. Documentazione e ricerca: validazione trattamenti, ricerca biomeccanica. Accertamenti medico-legali: perizie, difesa in caso di contenzioso. “Generalmente la postura viene definita come la disposizione delle parti del corpo. Una buona postura è quello stato d’equilibrio muscolare e scheletrico che protegge le strutture portanti del corpo da una lesione o una deformità progressiva malgrado la posizione (eretta, distesa, accovacciata, china) in cui queste strutture lavorano od oppongono resistenza. In queste condizioni i muscoli lavoreranno in modo più efficace e gli organi toracici e addominali si trovano in posizione ottimale. La postura è cattiva quando si ha una relazione scorretta delle varie parti del corpo che produce un aumento di tensione sulle strutture portanti e quando l’equilibrio del corpo sulla base di appoggio è meno efficiente” Il corpo umano è un sistema in grado di autoregolarsi per mantenere integre le sue caratteristiche fisiche e lo stato di salute, autoriparandosi, entro certi limiti, se necessario. Si tratta però di un sistema profonda- 24 Anno II - marzo 2014 numero 03 Cronaca e Società Laboratorio Non è affatto materiale di scarto, anzi è da riutilizzare diversamente dopo essere stato usato, ed ecco che pallets e altro materiale diventano una parete attrezzata con mensole amovibili all’interno del bar del g.lan a contrada Pudicino. Al corso gratuito di “autocostruzione con materiali di recupero” hanno partecipato una ventina di ragazzi che con gli attrezzi adatti sotto gli occhi attenti ed esperti di Pino Incredix, nome d’arte ed eco designer, hanno provato a rimodellare il tutto. Polvere, rumori, vestiti sporchi e tanta fatica, ma alla fine oltre al risultato materiale di realizzare un manufatto si voleva: “apprendere, con le vecchie tecniche artigianali, come la natura dei materiali, opportunamente trattati e ridisegnati, hanno sempre viva la loro anima la loro funzione e trattarli con entusiasmo significa aver alla fine un prodotto partecipato quindi bello”. È quanto Pino ha trasmesso ai partecipanti. Nelle foto alcuni momenti della lavorazione. Concorso di poesia dialettale U bərbandièdd’ di Cosmina La Sorte So bərbandièdd’ i c’vu fé a còppl’a 39 m’pièsc’d’purtè. Pìch’m’‘ngòd’d’ fat’ghé so bərbandièdd’i c’vu fé a còppl’a 39 m’ pièsc’ d’ purté. Quànn’ u sàbt’ 500 lèir’ accùcchij’ Fòusc’ a Ch’p’tùnn’ i dè li scùcchij’. So bərbandièdd’ i c’ vu fé a còppl’ a 39 m’ pièsc’ d’ purté. Ma quànn’ don Còsim’ l’uòcchij’ m’ mètt ‘ nguòdd’ tànn’ sòtt’ a tèrr’ vògghij’ sprufunné, pèr’ ca dèisc’: bərbandièdd’, stà vèit’ na pòt’ durè, tu adda cangé. Ij’ sènd’ d’ vulé cangé, accùmm’ ghià ̮ fé? Aiutàt’m’ vùij’ a putìll’ fé, accussì ij’ pòzz’ arr’vé a canté: nan so chiù bərbandièdd’ i a còppl’ a 39 na vògghij’ chiù purté. *Il birbante. Sono birbante e che ci posso fare, il berretto leggermente storto mi piace portare. Ho poca voglia di lavorare, sono birbante che ci vuoi fare. Quando il sabato ho messo insieme 500 lire, corro nel Bar Sport e le faccio esaurire. Sono birbante cosa ci posso fare, il berretto leggermente storto mi piace indossare. Quando don Cosimo mi scorge, allora vorrei sotto terra sprofondare. Sembra voglia dirmi: “Birbante, questo modo di fare non può durare, tu devi cambiare!”. Io ho voglia di cambiare, ma come farò? Aiutatemi voi a poterlo fare, allora canterò: “Non sono più birbante, e il berretto storto non più portar vorrò”. Questa poesia si adatta bene al periodo di carnevale e per questo la redazione ha scelto di pubblicarla. Ovviamente non è l’unica poesia in vernacolo, tanti hanno scritto e pubblicato in passato. Ma il nostro intento è un altro. Vorremmo sollecitare i “poeti” di oggi, quelli che, grandi o piccoli, hanno questa capacità di cimentarsi, ma soprattutto amore verso il nostro dialetto. E allora come fare? Semplice: programmiamo un concorso di poesie in vernacolo, con un premio finale alle migliori tre opere e, per tutti un diploma di partecipazione e la pubblicazione in un volume a cura de “La Piazza”. L’argomento? Libero, quello che … l’estro poetico ispira con il solo limite del codice civile e penale e dell’etica morale. Gli elaborati devono pervenire entro il 31 agosto 2014 via e-mail o anche per posta, scritti in vernacolo, anche a penna in modo chiaro e con la versione in italiano. Noi della redazione poi li fotocopieremo e, senza il nome, li daremo alla giuria, segnando le buste con un codice; per cui saranno votati i “codici” che poi accoppieremo ai nomi. Vi assicuriamo serietà e competenza: serietà nel gestire il concorso, competenza nella persone che dovranno giudicare. La premiazione la faremo in una manifestazione, appositamente organizzata con tutti voi e gli amici, per leggere i versi vincenti e premiare tutti i partecipanti. Cronaca e Società anagrafe Dal Foglio Settimanale della parrocchia di sant’Antonio Il cinema La domenica mattina dopo la messa delle 10.00 nel salone Sant’Antonio il Cinema per bambini (ma anche per i genitori). Il servizio civile È ripreso il servizio civile e Alberobello ha visto un progetto finanziato, quello della Parrocchia di Sant’Antonio. Sono impegnati otto ragazzi sei di Alberobello e due dei paesi vicini divisi fra la Casa don Guanella, che ospita i disabili, e i servizi della segreteria parrocchiale compreso l’oratorio e quanto serve. Un occasione che negli anni ha visto passare da queste sale tanti giovani alberobellesi che hanno potuto così c toccare con mano cosa significa il servizio della carità verso i poveri e i disagiati, come insegnano i Guanelliani. Numeri utili Pronto soccorso 080.4328220 – 118 Guardia Medica 080.4328230 Ufficiale Sanitario 080.4328225 Ospedale di Putignano 080.4050111 RSA San Raffaele 080.4326228 080.4326200 Farmacia INDIVERI 080.4321019 Farmacia PETRELLA 080.4321047 A Martino Angiulli vivissime congratulazioni per aver conseguito con punteggio di 110 e lode, martedì 18 Febbraio 2014 la laurea magistrale in filologia moderna presso l’università degli studi “Aldo Moro” di Bari, discutendo la tesi su: “Moravia e il cinema” relatore il Chiar.mo prof. Pasquale Voza e correlatore il prof. Vito Santoro. Auguri di ogni bene dai familiari e dagli amici. Carabinieri 080.4321010 Polizia Locale 080.4325340 Corpo Forestale 080.4322848 Vigili del Fuoco 080.4911222 Polizia Stradale 080.4963680 Dalla Biblioteca della signora Lucia Gentile: Ch’amor du brutt, patìsc’ u buon. Per amore del cattivo, subisce il buono. Abbasce ca vienne i ‘nghiene ca accatte. Tieni il prezzo basso per vendere e aumenta l’offerta per comprare. A ce tene vrazz i lénghe, arreiv ‘addau vole. A chi ha braccia e lingua, arriva dove vuole. Fe l’arte ca se fe, ca ce nan t’arrecchisce teir a cambè. Fai il mestiere che sai fare, se non ti arricchisci almeno sopravvivi. Figghj sòul malduchêt. Figlio unico è maleducato. EVENTI DI MARZO Domenica 2 marzo domenica di carnevale Martedì 4 marzo martedì grasso Mercoledì 5 marzo le ceneri Sabato 8 marzo festa della donna Mercoledì 19 marzo festa del papà Domenica 30 marzo ora legale Anno II - marzo 2014 numero 03 Farmacie di Turno - sabato/domenica 1-2 Marzo - Farmacia Petrella Tel. 080.4321047 8-9 Marzo Farmacia Indiveri Tel. 080.4321019 15-16 Marzo - Farmacia Petrella Tel. 080.4321047 22-23 Marzo - Farmacia Indiveri Tel. 080.4321019 29-30 Marzo - Farmacia Petrella Tel. 080.4321047 Guardia di Finanza 080.4911017 La Vigilante 080.4325621 080.4321960 Municipio 080.4036211 Ufficio Turistico 080.4322060 Stazione FSE 080.4321344 Ufficio Postale 080.4320311 Informagiovani 080.4322280 Acquedotto Pugliese 800.735735 ENEL 803.500 800.900800 In ricordo 25 Atto di accusa? villa Donnaloja Leggiamo dal Bollettino Parrocchiale di Sant’Antonio: “martedì 11 febbraio- festa del malato e della Beata Vergine Maria di Lourdes… ci sarà la fiaccolata verso la Grotta della Madonna che è nella Villa Donnaloja, appena riaperta”. Meno male che frequentiamo la parrocchia!!! Grazie per l’apertura dopo le innumerevoli segnalazioni, l’ultima nel numero scorso. lavori ferroviari 1 Abbiamo già detto che Il ponte della ferrovia di via Notarnicola (verso il Cimitero) è in fase di “attraversamento elettrico”. I lavori proseguono, ma tutti tacciono sulla fine della struttura del 1901. La cultura e la storia possono attendere! Pudicino I lavori del campetto e dell’area a verde attrezzato di Pudicino procedono. Ma chi gestirà questo bellissimo angolo della nostra città? gli alberi di via Mazzini lavori ferroviari 2 …come possono attendere anche i cittadini che dopo Villa Curri hanno, da mesi, la strada interrotta dai lavori del ponte sulla ferrovia. È tutto fermo. Perché? Sono alberi secolari, vecchi pini (piante non appartenenti al nostro territorio) con le radici fuori terra e con grave pericolo. A chi servono? La strada, che conduce alla stazione, è necessaria non solo per chi parte ma, essenzialmente per i residenti. Perché non metterla in sicurezza? Il disagio è stato segnalato in redazione dagli abitanti della zona. Le foto qui pubblicate, non sono un atto di accusa. Vogliamo solo dare una mano di aiuto, su segnalazione dei cittadini, a chi deve intervenire, in primo luogo noi Alberobellesi, che dovremmo amare e difendere il nostro paese. potatura Le querce di piazza Di Vagno sono state potate o tagliate? Non sappiamo, comunque hanno preso aria le panchine sottostanti … la segnaletica Mantenere in ordine la segnaletica è importante. Ma anche eliminare i doppioni e le indicazioni sbagliate (vedi i numeri precedenti de La Piazza). È mancanza di volontà, visto che le persone capaci e disponibili ci sono. la recinzione In attesa che la situazione giuridica e tecnica del nuovo mercato coperto si risolva, si può mettere in sicurezza la recinzione di fronte ad un plesso scolastico molto frequentato? Non ci vogliono soldi, rialzarla, è un intervento semplice non oneroso ma necessario. i lampioni Si sono presi il tempo che hanno voluto, ma alla fine hanno riparato i lampioni che da mesi reclamavano una copertura degna. Grazie comunque a nome della Word Ermitage! 28 Cronaca e Società Anno II - marzo 2014 numero 03 L’oratorio della Parrocchia dei Santi Medici,come ogni anno, chiama a raccolta tutte le associazioni di volontariato e quelle culturali nonché molti Alberobellesi per le manifestazioni del Carnevale. Quest’anno l’esperienza si è ripetuta nel pomeriggio di domenica 23 febbraio. Le maschere e la partecipazione della gente denotano un significato profondo di questa iniziativa: un momento di allegria anche per chi questo sentimento oggi è costretto a goderlo una volta all’anno. La motivazione è nella nota del dottor Mario Bimbo. Solidarietà intergenerazionale U n Carnevale diverso dagli altri anni, ma, come le passate edizioni, molto sentito e voluto dall ‘ Oratorio dei Santi Cosma e Damiano con la collaborazione delle diverse Associazioni e Scuole Private di Alberobello. La parola “carnevale” deriva dal latino “carnem levare” (eliminare la carne) poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Oltre alla Sfilata anche quest’anno si è organizzato soprattutto il “Veglioncino”, festa comunitaria per i bambini di Alberobello. La ferma volontà dei promotori ha voluto, come gli altri anni far visita alle Comunità locali dei diversamente abili e degli anziani. In un periodo in cui tutti si divertono il senso di abbandono degli ospiti di tali comunità si acuisce e i responsabili delle strutture oltre che organizzarsi in proprio accettano ben volentieri la visita di gruppi giovanili e di adulti che portano una ventata di divertimento carnascialesco e favoriscono un clima di autentica fraternità, vicinanza e solidarietà intergenerazionale. Per i giovani è un’occasione di testimonianza dei valori cristiani di amore verso il prossimo e di rispetto degli adulti e degli ammalati così come insegna Gesù. Ringraziamo tutti coloro che credono in questo progetto, alla notevole propulsione all’iniziativa svolta dalle due scuole privatereligiose delle Suore Guanelliane con Sour Virginia, le sue consorelle e le generosissime insegnanti e infaticabili genitori dei bambini frequentanti la scuola e delle Suore Oblate di Nazareth con l’instancabile Suor Amelia e consorelle, le brave insegnanti della Scuola stessa e dei genitori altrettanto bravi e, non per ultima, ma infine la scuola per l’Infanzia “il Nido “. Un grazie a tutte le Autorità che ci coadiuvano, a quelle Amministrative che sempre nel tempo hanno creduto nell’iniziativa di forte promozione sociale, alle Autorità dei Carabinieri e degli Operatori Municipali pazienti e solerti sempre, al Ser per il servizio di Mario Bimbo d’ordine, ai Catechisti che vedono nell’iniziativa un’occasione laboratoriale di crescita e di autentica testimonianza valoriale, a Piero Giannini e a Giuseppe Girolamo per la fattiva collaborazione all’impostazione del tradizionale “Burraco” realizzato all’interno del grande “contenitore” del Carnevale Sociale, alla Banca di Credito Cooperativo per il contributo offertoci, all’Associazione “A.V.A.” per la disponibilità dell’Ambulanza. Un ringraziamento sincero quanto caloroso a tutte le aziende che nel tempo generosamente hanno contribuito alla manifestazione con ricchi premi ed offerte in natura. Il loro atto, sincero e franco, è segno di amore verso il prossimo, testimonianza tangibile della sensibilità ad una azione concreta di crescita civile, culturale e morale del Nostro Paese. Possa per loro essere ciò ascritto tra i meriti che la Provvidenza richiede per la salvezza dell’anima. Infine un grazie alle formazioni musicali giovanili che nel tempo ci hanno offerto la loro professionalità artistica di animazione e a tutte le maschere di genere che molti hanno voluto interpretare. Concludo, a nome dell’Oratorio e del comitato organizzatore, con un augurio che tutto ciò possa perpetuarsi e che tale iniziativa possa coinvolgere sempre di più i cittadini. Il servizio d’ordine: Mario Bimbo, don Leonardo Sgobba, Leonardo Miraglia e Pietro Caldararo Cronaca e Società Le mascherine Anno II - marzo 2014 numero 03 29 30 Anno II - marzo 2014 numero 03 Miseria e Nobiltà a Sanremo Lo staff del bar ristorante Miseria e Nobiltà, guidato dal titolare Franco Lacatena è stato presente al Festival di Sanremo dove ha allestito tavolate con i nostri prodotti portando il nome di Alberobello e della sua cultura enogastronomica su palcoscenici internazionali. Non è la prima volta, infatti già al festival di Cronaca e Società sitato le grotte di Castellana. Di Alberobello è rimasto entusiasta come anche del menù che Big Giulio – come lo ha chiamato lui – gli ha servito: antipasti della casa - … e noi sappiamo quanti e come sono!- un primo: orecchiette con funghi cardoncelli (.. voleva assaggiare i funghi!) il tutto accompagnato da un Bianco Chardonay della Cantina Tauro. Bravi Michele e Davide che hanno saputo servire prodotti da trullo d’oro! Dopo di corsa con un grande SUV nero, Richard e i sui quattro compagni di viaggio sono partiti alla volta di Lecce, di Tricase anzi, dove – dicono i giornali – ha girato uno sport pubblicitario per una ditta giapponesi. Ed ecco che “ritornano” i nostri amici con gli occhi a mandorla! La festa dei Santi medici Venezia, Franco Lacatena ed i suoi si sono segnalati per la capacità e la bravura. Dopo Sanremo, lo staff ha proseguito il suo lavoro a Cortina d’Ampezzo al rifugio El Maso, luogo di elitè e di grande tradizione culinaria. Difatti Alberobello ospita Pierluca Ardito, come chef alla Chiusa di Chietri, che ha premesso a questa località dolomitica di diventare una meta ambita nella cultura gastronomica internazionale. Gianfranco Recupero, che ha accompagnato il team nella città dei fiori, ci ha trasmesso questa immagine. Richard Gere “Sono di religione buddista e non mangio carne” così si è presentato a Giulio Amatulli un signore bello, capelli brizzolati e di altezza normale con un inglese americaneggiante accompagnato da alcuni amici; si è levato il cappellino che aveva sugli occhi, si è slacciato il giubotto e si seduto nella parte più calda del “Trullo d’oro”. “Si vede che qui si sta bene e possiamo mangiare cose locali” Richard Gere si è presentato così alle tre del pomeriggio di sabato 8 febbraio a Michele Centrone e Davide Girolamo, al termine della sua passeggiata fra i trulli e dopo aver in mattinata vi- La tradizione si rinnova e il Comitato feste patronali, riunitosi con il presidente arciprete Leonardo Sgobba e Nino Salamida, presente anche il sindaco, ha già stabilito, in linea di massima, il prossimo impegno della festa in onore dei Santi Patroni. Il 25 settembre, giovedì, la tradizionale fiera del bestiame e merci varie, mentre la festa si concentrerà nel fine settimana, fra venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre prossimo. Il programma si manterrà sui temi tradizionali: processioni, bande e fuochi di artificio. Il concerto di musica moderna dovrebbe tenersi il venerdì sera forse in Piazzale Indipendenza per lasciare, sarebbe auspicabile, in contemporanea Piazza del Popolo ai concerti della banda. Nel frattempo, a livello regionale la Federazione dei Comitati per le feste patronali si è data una propria veste giuridica costituendosi ufficialmente in Associazione, alla cui presidenza è stato eletto Carmine Consoli del Comitato di Putignano. Il nostro presidente, geom. Nino Salamida, è entrato a far parte del comitato esecutivo. Questo organismo permetterà, ovviamente, di mantenere in vita non solo la tradizione, ma anche il valore culturale e quindi turistico di questi eventi che da noi manifestano gli aspetti più nobili ed esaltanti dell’animo popolare. Incendio cassonetti Un incauto concittadino alberobellese ha “conferito”, nel cassonetto dell’immondizia vicino al vecchio mercato coperto, una busta piena di cenere ancora accesa. Questa ha dato fuoco Cronaca e Società Anno II - marzo 2014 numero 03 serata per illustrare le altre esperienze e soprattutto per porre le basi alla attività da svolgere nel nostro paese. Sono intervenuti: Angelo Panarese, come moderatore, il sindaco Longo, Pietro Santamaria, ricercatore universitario ed autore del libro “L’ultimo chiuda la discarica”, Dino Angelini, vicesindaco di Putigano, Martino Girolamo, coordinatore del circolo SEL di Alberobello, con il collega Saverio Sgobba, e Giuseppe Palmisano esperto del settore. all’intero contenuto. Una telefonata degli abitanti della palazzina di fronte ha avvertito il comando della Polizia Municipale. Prontamente intervenuti, i vigili urbani Martino Longo e Giuseppe Salamida hanno provveduto prima di tutta ad allontanare i cassonetti pieni da quello in fiamme e poi spegnere le fiamme con dei secchi d’acqua presi dal vicino cantiere della scuola elementare rovesciando e spargendo i sacchetti per rallentare e poi fermare così le fiamme. Successivamente è intervenuta la TRADECO che ha rimosso l’immondizia sparsa per terra e il cassonetto bruciato ripulendo tutta l’area circostante. Quando la differenziata è necessaria! “Insieme facciamo la differenziata” La ovvietà economica, sociale e culturale di raccoglie i rifiuti in modo differenziato non solo in famiglia ma anche nelle imprese non viene affatto messa in discussione, perché tutti ormai ci rendiamo conto della necessità non solo dei costi che salgono alle stelle, non solo dei buchi ormai stracolmi, ma soprattutto perché la nostra terra non c’è la fa più. Non sopporta più gli uomini sporcaccioni e incapaci di tutelare se stessi. Quindi data per scontata la necessità, come si fa? Il Circolo Sel “Bella ciao” di Alberobello ha organizzato una La piattaforma della raccolta differenziata di Putignano, quella all’ingresso venendo da Alberonbello,è stata realizzata dall’azienda alberobellese F.lli Pezzolla, presente all’incontro con l’ing. Beniamino Matarrese e il geom. Francesco Annese (nella foto) L’ufficio turistico Il sommo desiderio della Pro Loco, fin dalla sua nascita nel 2000, era avere la sua sede nella Casa D’Amore che da sempre significa riscatto e democrazia, libertà e storia, cultura ed amore delle proprie origini. Oggi, 2014, Casa D’Amore finalmente ospita l’UNPLI e l’ufficio turistico comunale, in attesa di riaprire via Monte Nero, luogo strategico dell’accoglienza. Ma la chiusura temporanea e l’operatività di Piazza Ferdinando IV poteva essere comunicata ai nostri ospiti in modo più UNESCO? Ossia con un manifesto elegante, visti che il Comune ne produce sia per piccoli che per grandi avvenimenti e soprattutto in più lingue, per rispetto appunto agli ospiti? Per anni dinanzi alla sede della Pro Loco, oggi abbandonata, è stato affisso un “benvenuto” in sette lingue, manifesti realizzati a spese dei propri sociu Un po’ di rispetto per chi viene a trovarci non sarebbe male! 31 32 Anno II - marzo 2014 numero 03 Cronaca e Società Calendario eventi g.lan Lunedì 3 MARZO Ore 21:00 – CineClub SORRENTINO-Proiezione del film “La grande bellezza” (2013) Un CineForum per esplorare alcuni film di un grande artista italiano, apprezzatissimo all’estero: PAOLO SORRENTINO. Regista e sceneggiatore, tra gli autori più interessanti del nostro cinema contemporaneo, in grado di conciliare il rigore formale con sceneggiature estremamente originali, popolate di personaggi spesso sgradevoli ma inconsueti, il tutto inquadrato in una tecnica visiva accurata e vigorosa, attenta ai minimi dettagli. L’efficacia dei suoi film, di cui firma la sceneggiatura oltre che la regia, gli è valsa, fin dal suo primo lungometraggio, numerosi premi. L’ultimo lavoro “La Grande Bellezza”, ha ricevuto 4 European Film Awards 2013, un Golden Globe ed una nomination ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero. Lunedì 10 MARZO Ore 21:00 – CineClub MIYAZAKI -Proiezione dell’anime “Il castello nel cielo” (1986) Una rassegna dedicata ad HAYAO MIYAZAKI, fumettista, animatore, sceneggiatore, regista e produttore giapponese di fama internazionale. È stato premiato con l’Oscar per il film La città incantata nel 2003 e con il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2005. H. Miyazaki è il fondatore dello Studio Ghibli insieme al suo collega e mentore Isao Takahata. Sabato 15 MARZO Ore 22:00 – LEITMOTIV Concerto Art Rock, Alternative Folk, Mediterranean Post-Punk I Leitmotiv vengono da Sava (Taranto) e ne trasportano calore 70011 Alberobello (Ba) - Via De Amicis, 34/A Tel. 080.432.52.46 - Fax 080.432.20.46 www.doriaarredi.it - [email protected] e poesia, ma sembrano avere la cittadinanza in tutta Europa per la straordinaria vitalità con cui intrecciano stili e culture (Inglese, francese, italiano, rock, folk, pop)in una formula musicale eccentrica. Canzoni teatrali, schizofreniche e cariche di un’espressività assolutamente imprevedibile. L’ esordio con il disco “L’audace bianco sporca il resto”, pubblicato alla fine del 2008, è diventato “disco della settimana” nella trasmissione di Radio Rai 2 Caterpillar. I Leitmotiv vengono anche scelti per rappresentare la musica indipendente italiana al Monkey Week Festival a Siviglia (Spagna), e alla BJCEM - Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, a Skopje (Macedonia). Lunedì 17 MARZO Ore 21:00 – CineClub MIYAZAKI Proiezione dell’anime “Il mio vicino Totoro” (1988) Venerdì 21 MARZO Ore 22:00 – Concerto JULIE’S HAIRCUT (a cura di “Collabs”) Lunedì 24 MARZO Ore 21:00 – CineClub MIYAZAKI Proiezione dell’anime “La Principessa Mononoke” (1997) Venerdì 28 MARZO Ore 22:00 – Finale Contest ROUTE 35 – (a cura di “Experience Factory”).G. Lan – Alberobello ospita “Experience Factory” con la finale del contest “Route 35”. Ai vincitori la possibilità di esibirsi sul palco dei CALIBRO 35 il 4 Aprile presso l’Hyper Maxi Disco di Alberobello. Castellana Grotte (Ba) - Contrada Chiancafredda, 12 - S.S. Castellana-Monopoli Tel: +39 0804968710 - Fax: +39 0804963113 - P. iva: 06568410721 [email protected] - www.chiancafredda.it Cronaca e Società Anno II - marzo 2014 numero 03 Alberobello dirupata “Un ambiente e un passato unici al mondo,ridotti a paese dei balocchi, valgono tanto. Siamo sicuri che usati correttamente e con intelligenza non varrebbero di più?” Sebastiano Vassalli su Venezia. Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 FOTO 1 - Gli spetta la palma del coraggio e della durata. Posto al centro del Paese è visto ed ammirato da tutti, come quello a Roma su papa Francesco (.. ma lì vigliacchi hanno provveduto a cancellarlo). Fra qualche giorno compirà un anno, visto che ci sono i diplomi per gli anniversari di nozze, ne diamo uno per la grazia e la chiarezza della dicitura? Auguri! FOTO 2 - Qui c’è anche la firma di Richard Gere che uscendo dal Trullo d’Oro né è rimasto profondamente commosso, ed ha partecipato autorevolmente a coprire un piccolissimo spazio rimasto vuoto. FOTO 3 - In occasione di San Valentino non aveva, poveretta, i soldi per una scatola di baci perugina, ma pochi spiccioli, maledetti, per una bomboletta spray. Quando si dice che l’amore non conosce ostacoli! FOTO 4 - Qui aspettiamo la risposta da oltre due anni. Si o No? L’ami o no? Deciditi e scrivi subito la risposta, Attendo a non confondere i colori, trovane uno adatto..alle corna che avrai! Foto 5 FOTO 5 - Questa è la più vecchia. Vale dal 1945 ad oggi, sfiora i settanta anni! Va onorata con una corona di fiori alla nomina del prossimo governo. Si può fare visto che manca il nome del primo ministro, nel senso che la scritta vale sempre e con chiunque! 33 Attualità e Politica La vicenda del nuovo mercato coperto e dei parcheggi interrati a largo Martellotta registra una nuova tappa giudiziaria con l’Amministrazione Comunale costretta a difendersi per non aggiungere il danno alla beffa. La Giunta Longo ha affidato incarico all’avv. Pasqualino Catena di Bari per difenderci nel giudizio promosso davanti al TAR dalla BCC di Alberobello e anche contro la Alberobello Rinnovamento srl per evitare l’annullamento della delibera n. 176 del 2011 e quindi il risarcimento del finanziamento non rimborsato dalla Ditta (circa 1.200.000,00 euro). I Lavori furono affidati alla SOGEIN spa, poi passati a Alberobello Rinnovamento srl, che chiese ed ottenne un prestito alla BCC garantito da una ipoteca sugli immobili ceduti dal Comune oggetti dell’intervento. Non si è fatto niente, ora la BCC vuole i soldi indietro dalla ditta e dal Comune che è il proprietario dei beni ipotecati. L’ingegnere capo A parte che a noi poco interessa se i dipendenti di questo ufficio si dividono il loro tempo lavorativo fra Alberobello e altri comuni, vorremmo invece sottolineare come un incarico così strategico per il nostro Comune da due anni a questa parte è senza responsabile . Questo è il fatto grave perché ogni decisione dalla più piccola alla più strategica politicamente, vedi PUG, e direzione dell’ufficio UNESCO, è ferma. Al bando reiterato per ben due volte, l’ultimo con l’allargamento delle maglie di accessibilità, hanno risposto 15 concorrenti, rispetto al primo avviso, quello più selettivo, dove le richieste erano appena 4, il sindaco deve scegliere secondo il suo gradimento. Con questa scelta, speriamo per un tempo abbastanza lungo, visto ancora l’interim del geom. Aquilino, senza licenziamenti in tronco durante il mandato, unitamente al bando per l’addetto stampa ed il consulente marketing per il turismo l’organigramma comunale si va a stabilizzare. Resta il segretario generale, fino ad oggi, incaricato a tempo. ARO Bari 6 La gara di appalto Gli studi socio-economici del settore hanno suggerito la riduzione territoriale degli ARO, ossia ambiti territoriali più piccoli per rendere credibile la raccolta e soprattutto il raggiungimento di obbiettivi della differenziata. Il nostro ambito territoriale, comprende i comuni di Alberobello,Locorotondo, Noci e Putignano. Il sindaco Longo ha dichiarato che questo appalto permetterà di raggiungere migliori obbiettivi economici perché la società che si aggiudicherà la gara, con un prezzo più basso rispetto a quello che ciascun comune oggi paga, costringerà la ditta esecutrice del servizio nel nostro comune, la Tradeco, o ad adeguarsi al prezzo della gara o risolvere il contratto in essere che dura fino al 2020. L’ammontare dell’appalto dell’ARO è di 31.151.552,71 per nove anni. I soldi provengono dai fondi di bilancio dei maggio 2012 Nel consiglio comunale del 12 febbraio, quello del taci non devi parlare!, il presidente del Consiglio all’inizio dei lavori ha dichiarato che presso la segreteria comunale è pervenuta una delibera della Corte dei Conti, sezione regionale di Bari, che interessa i bilanci degli anni trascorsi. A parte le voci disseminate subito lungo la rete dell’imminente dissesto finanziario del nostro Comune per colpa della sinistra spendacciona e non accorta; in realtà, per quanto si è potuto sapere, le osservazione dell’organo di controllo amministrativo fanno riferimento ad alcune situazioni di CASSA, dove sono stati riportati alcuni crediti come esigibili ma che tali non sarebbero. È un fatto amministrativo burocratico. febbraio 2014 PER ALB ER 3 5 PER ALB ER ELLO OB t ra n di io zio ne e innovaz ra n di io zio ne e innovaz 3202 voti 43,49% A ELLO OB A 9 2571 voti 35,23% ALLEAN Z 5 t 3370 voti 45,78% La corte dei conti e 12 comuni dell’ARO e la azienda aggiudicataria sarà quella che avrà presentato l’offerta economicamente vantaggiosa (ossia con un ribasso sulla base d’asta). Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 12 del 21 marzo, termine ristabilito visto il tentativo di rifare il bando, fortunatamente andato a vuoto, perché il TAR (tribunale amministrativo regionale) ha respinto un ricorso presentato da una azienda. PROBLEMA: Ipotizziamo che la gara venga vinta dalla ditta che attualmente gestisce Alberobello fino al 2020, non succede nulla. La gara viene vinta, invece, da un’altra; la nostra deve farsi “gentilmente da parte” perdendo un appalto di 9 anni. Sarà tutto facile? 799 voti 10,55% 54,04% e Ricorso al TAR ALLEAN Z 34 Anno II - marzo 2014 numero 03 3202 voti 43,49% Attualità e Politica Anno II - marzo 2014 numero 03 Ferita a morte la democrazia di Domenico Giliberti Gianfelice De Molfetta F rancamente siamo in imbarazzo nel commentare quello che è successo in aula consiliare, durante la seduta del Consiglio Comunale del 12 febbraio scorso e che tutti certamente hanno visto attraverso l’emittente televisiva “Teletrullo”. Raccontare serve a poco quando la “notizia” ha fatto “politica”, come dice qualcuno. Ricordiamo che al quarto punto all’ordine del giorno, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Pugliese, dopo la riunione dei capi gruppo che stabilisce argomenti e date, vi era la richiesta di Alleanza per Alberobello di – testualmente -: “convocazione consiglio comunale ex art. 15 statuto e regolamento del C.C. con i punti all’odg - Mozione: delibera di CC n. 61 del 12.11.2013 – Mozione: delibera di G.C. n. 115 del 13.12.2013 – Proposta dal gruppo consigliare Alleanza per Alberobello prot. n. 1553 del 29 gennaio 2014”. Questa richiesta, insieme alle altre interpellanze presentate, è stata inserita nell’ordine del giorno del consiglio comunale dopo la riunione dei capi gruppo (presenti Carucci per la maggioranza e Lippolis per la minoranza in sostituzione di Matarrese) alla presenza del segretario comunale. Pensiamo. Hanno analizzato la documentazione ne hanno discusso ed hanno valutato la congruità e la legittimità, altrimenti non si sarebbe inserita nell’ordine del giorno. Ebbene, in consiglio comunale, giunti alla discussione di quell’argomento, il capogruppo di Alberobello Futura ha letto una pregiudiziale con la quale chiedeva la non discussione dell’argomento perché non conforme al regolamento comunale ai sensi dell’art. 44 I dati sono questi Elezioni del 7 maggio 2012. I voti validi sono stati 7.573. I risultati videro ad Alberobello Futura 3.370 voti pari al 45.78%; ad Alleanza per Alberobello 3.202 voti pari al 43.49%. Consiglio Comunale del 12 febbraio 2014 Il Gruppo misto rappresenta 799 voti, sommando le preferenze di Miccolis L’Abbate e Gentile, pari al 10.55%, quindi Alberobello Futura scende a 2.571 voti pari al 35.23, pertanto se il 7 maggio la differenza fra Longo e Matarrese era di soli 168 voti, oggi la differenza con l’intera opposizione è di ben 1521 voti, in termini percentuali, l’opposizione, è pari al 54.04 % dei voti (ossia 43.49 + 10.55), con 4.092 voti validi. e seguenti, la non regolarità formale, pare interessasse la mancanza della proposta di delibera allegata alla mozione ed ancora per la eventuale discussione non più di 5 minuti a testa. A questo punto i due gruppi di “Alleanza per Alberobello” e “gruppo misto” hanno impegnato solo qualche secondo per alzarsi e andarsene. Che cosa è successo? È stata ferita a morte la democrazia. Domande: 1. Se non era proponibile e vi era un vizio di forma, perché il segretario non l’ha verbalizzato nella riunione dei capigruppo? 2. Se l’argomento alla base della mozione è ed era di vasto interesse pubblico perché il sindaco anziché giustificare l’applicazione puntuale e severa della norma, anche in assenza della minoranza, non ha spiegato cosa si doveva discutere? È materia bollente, riservata, inascoltabile? A proposito, ricordiamo che si tratta sempre di quella famosa delibera sulla TARES. Per la maggioranza è un banale errore di copia e incolla, per la minoranza è una grave manomissione di delibera già approvata dal Consiglio e quindi voluta. Adesso ciascuna parte politica trarrà le debite conclusioni sull’accaduto, visto che anche il Gruppo Misto ha abbandonato l’aula consiliare giustificando la loro decisione per la mancanza di democrazia. Forse anche loro ritengono difficile avere un confronto con Longo e i suoi. A noi, già vittime di questi atteggiamenti, nasce il fondato sospetto che si tratti di mancato senso del confronto quello inte- riore, non quello dichiarato a parole. Fra il dire ed il fare… perché in questi undici mesi di giornale, ci è successo di tutto con il sindaco Longo, in breve: 1. Siamo stati allontanati dalla corrispondenza de La Gazzetta del Mezzogiorno a seguito di specifica richiesta del sindaco al direttore di quel giornale. Lettera pubblicata e mai smentita. 2. Abbiamo chiesto un parere sulla situazione delle guide turistiche. Nessuna risposta 3. Abbiamo sollevato il problema dei parcheggi. Silenzio assoluto 4. Abbiamo chiesto di sapere quale soluzione adottare per i commercianti. Deserto totale 5. Abbiamo sollecitato la demolizione della costruzione in legno a ridosso dell’aia piccola. Quella rimane immobile e fiera della sua posizione 6. Abbiamo parlato in dieci numeri di giornale di tante cose belle, buone e brutte, condivisibili o no. Nessuna risposta. Sapete perché? Perché “democraticamente” Longo ritiene che noi dobbiamo andare- quotidianamente- da lui a chiedere cosa è successo e come è successo per scrivere la “cronaca che fa politica”. Nel mondo: dal segretario dell’ONU, al presidente Letta, a Vendola, a Berlusconi, insomma quando un politico chiunque esso sia, ha qualcosa da comunicare CONVOCA i giornalisti e parla, e se questo scrive qualcosa non condiviso – vedi Giorgio Napolitano – si prende carta e penna e si risponde o si dà mandato al proprio addetto stampa o al legale. La stampa deve ricevere le notizie ed diffonderle e commentarle, non deve cercare il consenso privato con l’uomo forte del momento. Noi poi abbiamo pensato di fare un giornale di informazione, non politico ne di inchiesta ed è così che piace ai nostri lettori, – fra i quali manca Longo, a suo dire – che vanno in edicola ed apprezzano la qualità e la dovizia dell’informazione, sicuramente aperta e non servile... Questa è la democrazia, la deontologia professionale, ma è soprattutto libertà. Vi terremo informati. 35 36 Attualità e Politica Anno II - marzo 2014 numero 03 Intervista all’assessore Daniela Salamida Turismo: come ci stiamo preparando? di Domenico Giliberti A nno nuovo vita nuova (o quasi!). Così come accade in molte altre città, anche nel nostro territorio, l’inizio del nuovo anno offre la possibilità di lanciare le basi sulla programmazione e sulla organizzazione del periodo estivo, visto sotto ogni punto di vista, sia promozionale sia per gli eventi che si intendono prevedere nella nostra città. Abbiamo chiesto all’assessore al turismo e alla cultura, Daniela Salamida, il suo pensiero e i suoi intendimenti. Premesso che a nostro avviso, sono due gli avvenimenti che hanno cambiato la storia di Alberobello: il riconoscimento UNESCO, con la recente interrelazione con gli altri siti a noi vicini e la discussione sul piano paesaggistico che porta ad un modo nuovo di ragionare sul nostro territorio. A parte gli aspetti tecnici e attuativi, è chiaro che il ruolo della politica turistica e culturale è fondamentale perché innesta azioni virtuose nell’economia locale e quindi nell’occupazione e nel reddito. Di recente, inoltre, l’amministrazione comunale ha adottato alcuni provvedimenti riguardanti il settore turistico come l’affidamento all’UNPLI della Casa D’AMORE, l’inserimento nell’organico comunale di risorse umane, quindi una rivisitazione anche organizzativa dell’intero settore. Quali sono gli obiettivi che si intendono perseguire? L’Amministrazione Comunale sta operando e continuerà ad operare per tutelare l’attuale livello di apprezzamento raggiunto dalla nostra Alberobello a livello nazionale e internazionale e, di certo, per stimolare e cogliere l’ulteriore interesse di un target medio-alto di visitatori, funzionale a dare nuovo impulso alla crescita culturale ed economica della nostra comunità. In merito alla richiesta avanzata dall’UNPLI Provinciale di avere sede legale in Alberobello (attualmente e temporaneamente presso Casa D’Amore), mi esprimo illustrandone l’importanza. Tale richiesta è per la nostra città motivo di orgoglio, poiché pone il nostro paese al centro di una rete organizzativa e di cooperazione di indubbia rilevanza, non solo provinciale ma anche nazionale, oltre a rivelarsi una ulteriore opportunità in quanto strumentale all’implementazione e all’ottimizzazione di specifici servizi. Daniela Salamida durante la cerimonia di deposizione della corona al monumento dei caduti - festa dei Santi Medici 2013 L’inserimento nell’organico comunale di ulteriori risorse umane, invece, riguarda una sola unità, già da anni al servizio dell’ufficio IAT di Alberobello, acquisita dall’Ente Comunale nel luglio 2013, a seguito di mobilità e passaggio dall’Agenzia Regionale del Turismo PugliaPromozione, in attuazione della L.R. n. 45/2012. Lei è alla terza esperienza per l’organizzazione dell’estate alberobellese. La prima appena eletta e quindi fatta in fretta, la seconda ragionata in funzione dei bilanci e delle risorse. Visto quanto successo in precedenza, questa terza come pensa di impostarla? Quali sono i principi politici di base sull’offerta di ospitalità della nostra città? Questa terza, come le precedenti, sarà senz’altro ragionata in funzione delle risorse economiche che il bilancio consentirà. Pensata e organizzata per la valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale. È inutile pensare e ancor peggio illudersi, infatti, che un’organizzazione di ampio respiro possa essere progettata senza tener conto delle effettive disponibilità finanziarie. Non sarebbe serio promuovere eventi che non abbiano un’effettiva copertura economica. Non lo sarebbe nei confronti della professionalità artistica di chi si propone e si esibisce, così come della popolazione che, indirettamente, suo malgrado, si ritroverebbe indebitata. Tenendo conto di quanto detto, si evidenzia che la programmazione degli eventi per l’anno 2014 (come le due precedenti) è improntata sulla valorizzazione delle peculiarità presenti sul territorio (quelle delle varie associazioni e delle offerte provenienti da altri enti istituzionali), ma anche sulla volontà di dare forma a nuove idee e progetti, a cui già da qualche tempo si lavora. A tal fine giocheranno un ruolo importante l’entusiasmo e il sostegno con cui i privati, gli addetti all’ospitalità e all’accoglienza turistica e gli operatori economici esprime- Attualità e Politica Anno II - marzo 2014 numero 03 Natale 2013 Già da settembre si sviluppa il turismo religioso e sempre più numerosi e differenziati sono i gruppi, anche stranieri, che giungono nel nostro singolare territorio, in periodi diversi da quello della “bella stagione” . Come sempre il problema è riuscire a trattenerli e intrattenerli il più a lungo possibile. La realizzazione di eventi, su cui si punta anche per raggiungere il predetto fine, si ritrova però a dover “fare i conti” con la mancanza di spazi ampi, al chiuso come all’aperto, e la delicata struttura urbana che impone a tutti l’obbligo del suo rispetto e della sua tutela. È nostro intento, inoltre, e lo si sta già facendo, lavorare per rafforzare e ottimizzare Il Belvedere affollato ranno la loro volontà di credere e investire nelle risorse naturali di questo Luogo singolare e nelle altre e diverse Sue potenzialità. L’esperienza conta parecchio e soprattutto i rapporti all’interno del territorio. Il comune di Locorotondo già si è mosso, di Martina Franca sappiamo il suo obiettivo. Nell’offerta estiva pensa anche a collaborazioni intercomunali, come in altri settori della vita amministrativa? Come avviene già in altre realtà nazionali, come vede l’opportunità di stilare un unico programma che tenga conto della omogeneità territoriale con proposte eterogenee? La creazione di calendari estivi sinergici e di qualunque altra iniziativa di promozione turistica e di intrattenimento culturale, da realizzare in maniera partecipata con altre realtà del circondario e non solo, è indubbia e senz’altro opportuna oltre che voluta. Ciò nonostante, non dimentichiamo che a comuni vicini non per forza corrisponde un turismo similare. Il territorio è omogeneo per alcuni aspetti ma eterogeneo per quanto riguarda livelli e potenzialità d’accoglienza. Il calendario, quindi, va studiato in questi termini cercando di dare un taglio originale ma non esclusivo. L’informazione e l’assistenza turistica subirà variazioni rispetto all’attuale assetto: localizzazione dell’ufficio, personale, materiale divulgativo? L’ufficio IAT, principale polo informativo e di accoglienza turistica del nostro paese, a breve e dopo piccoli lavori di restauro, tornerà ad aver sede in via Monte Nero, con una nuova veste e un nuovo servizio. La gestione dello stesso, come anche il restyling della sede sono oggetto di specifica azione d’intervento nell’ambito del progetto “SAC - La Murgia dei Trulli”, con gara già avviata. Che cosa si sta facendo, per promuovere il territorio e debellare, una volta per tutte, la famigerata destagionalizzazione, in previsione, anche dell’evento mondiale che il prossimo anno interesserà l’Italia? La zona della Valle dei trulli è interessata a crearsi uno spazio all’interno di quel contesto? Quali iniziative si stanno promuovendo? La destagionalizzazione è un dato di fatto. i livelli di comunicazione e condivisione di progetti, esperienze e attività con le realtà operanti nel nostro territorio cittadino e non, oltre che con le diverse Istituzioni, finalizzandoli ad un’azione sinergica di valorizzazione e promozione del nostro patrimonio tangibile e intangibile. Ringraziamo Daniela Salamida per la disponibilità. I “pulcini” del Gruppo Folkloristico Città dei Trulli 37 38 Economia Anno II - marzo 2014 numero 03 In attesa dell’assemblea BCC: i pareri dei Soci 224 soci espulsi, da riammettere! C’era una volta la BCC di Alberobello di Angelo Panarese di Mariangela Palmisano on si ha alcuna conoscenza degli atti e dei provvedimenti che i Commissari nominati dalla Banca d’Italia hanno adottato e stanno per adottare per il corretto funzionamento della Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari. Eppure la rivista Cuore Cooperativo avrebbe potuto essere un strumento importante per comunicare ai soci le linee direttive su cui impostare la politica di risanamento dell’Istituto di Credito e di ricostruzione del tessuto morale ed economico della compagine sociale. Ma i Soci, a quanto pare, non esistono in quanto membri della cooperativa di credito. Rispetto a tutte le gravi questioni aperte (indagini giudiziarie, flessione nella operatività e nelle fidelizzazione dell’Ente, assenza di una Governance democraticamente eletta, modifica dello Statuto e del Regolamento elettorale), vorrei sollevare pubblicamente un problema dimenticato da tutti, commissari compresi: quello dei 224 soci espulsi ed esclusi dalla compagine sociale in applicazione dell’articolo 14 dello Statuto con provvedimento dell’allora Consiglio di Amministrazione del 29- 8-2007. Sappiamo bene che quell’atto era illegittimo, se si esclude per i casi di condannato, fallito, interdetto, detenuto, etc, debitamente motivato ed ascritto al comportamento del singolo socio. Ma quell’atto aveva un carattere punitivo e repressivo, contro chi si opponeva al Monarca. Quel numero così esorbitante di espulsi, a cui negli anni successivi se ne sono aggiunti altri, era formato da soci di Alberobello, Sammichele, Pisticci. Scelte adottate dal Consiglio di Amministrazione, che hanno provocato azione giudiziarie e molti strascichi di contestazione e di cattiva fama dell’Istituto di credito. Dopo tutto quello che è successo, dove ancora le indagini giudiziarie sono in corso, penso che da parte dei Commissari si debba porre rimedio e rivedere questa incresciosa situazione. In un momento in cui la compagine sociale vive con sofferenza e preoccupazione questa fase che dovrà approdare in breve tempo a nuove soluzioni riformatrici ritengo opportuno lanciare un appello ai Commissari: riconsiderate la condizione giuridica di tutte quelle persone espulse ed escluse dalla società cooperativa e riammettetele nel novero della società. Molte di quelle persone espulse erano imprenditori, professionisti seri e persone per bene. È ora di farla finita col “Familismo Amorale”, e pensare seriamente alla ricostruzione morale ed economica di un Ente che è stato e deve continuare ad essere un punto di riferimento imprescindibile per l’Economia del nostro Territorio. e BCC sono banche caratterizzate dalla cooperazione, dalla mutualità, dal localismo…. banche del territorio (i soci sono espressione del contesto in cui l’azienda opera); per il territorio (il risparmio raccolto sostiene e finanzia lo sviluppo dell’economia reale); nel territorio (appartengono al contesto locale al quale sono legate da un rapporto di reciprocità). Questi sono i principi della Cassa Rurale ed Artigiana, poi Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari, che da oltre mezzo secolo ha sede qui da noi e oggi conta 11 filiali. Questa grandezza è il risultato della capacità imprenditoriale di chi per circa 20 anni, confermato IN assemblee e CON votazioni, ha guidato il consiglio di amministrazione. Un gruppo di soci e clienti, già amministratori e non confermati, hanno attuato una campagna di stampa violenta. Questo, a mio modo di vedere, ha portato a ripetuti e numerosi controlli della Banca d’Italia, facendo diventare la nostra BCC una delle banche più controllate! Cosa ne hanno ricavato i soci e i clienti tutti? Quando si “maneggiano” i soldi non è facile rimanere “santi”. Facciamoci tutti un esame di coscienza. Siamo tutti senza colpa? Per anni molti hanno elogiato e sarebbero stati aiutati dal Presidente, ora additato. Oggi queste persone dove sono? Da giugno la nostra Banca (dei soci, del territorio, per il territorio) è retta dai commissari. Cosa hanno fatto in questo periodo? Hanno soppresso tutto quello che avrebbe avuto a che fare con il presidente additato, lasciando nel baratro e nella miseria intere famiglie. Perché questo comportamento? Il commissariamento è la prosecuzione di vari controlli che si sono verificati nel corso degli anni. Ma cosa e chi hanno controllato? Sempre gli stessi. Raramente persone che stranamente non conoscono crisi. Che fine farà la nostra banca? Quale notizia fa più piacere: che la BCC sarebbe legata alla criminalità oppure che grazie alle 11 filiali dà una mano alla crescita del territorio? Per ora una cosa è certa: hanno affidato, dopo oltre 10 anni di collaborazione e dedizione, i servizi di pulizia e di corriere interno a grosse società di Bari, costringendo chi lavorava a chiudere e rimanere senza soldi con i mutui da pagare e la famiglia da mantenere. La banca è di tutti e tutti abbiamo contribuito sia alla sua crescita e probabilmente anche alla sua potenziale distruzione, ma purtroppo chi sta pagando realmente le conseguenze non siamo tutti! N L Anno II - marzo 2014 numero 03 Finanza a cura di Martino Mascialino Il bando della Regione Puglia per combattere la disoccupazione con l’autoimpiego NIDI, Nuove Iniziative d’Impresa U n aiuto da 54 milioni di euro per chi vuole fare impresa e, allo stesso tempo, un'opportunità concreta per combattere la disoccupazione con l'autoimpiego. Si chiama "NIDI, Nuove Iniziative d'Impresa" l'avviso del 13/02/2014 che la Regione Puglia dedica a quanti - giovani, donne, disoccupati, precari - stanchi del lavoro che non arriva, hanno voglia di mettersi in gioco avviando un'attività in proprio. L'intervento è costruito non soltanto come potente strumento anticrisi ma con una grande attenzione affinché non si ecceda rovinosamente negli investimenti: è infatti un mix tra fondo perduto, mutuo e risorse proprie nel quale è favorito il passaggio generazionale: può essere agevolata infatti anche un'attività che passa dal padre al figlio senza che sia necessaria la chiusura della prima. Inoltre anche gli iscritti agli ordini professionali possono accedere all'aiuto, ma solo in forma associativa. L'importante è avere un'idea imprenditoriale e la voglia di farcela, per il resto la Regione mette a disposizione fondi (ex Fas e Fesr più cofinazionamento nazionale e regionale) e un portale ad hoc per reperire tutte le informazioni utili (www.nidi.regione. puglia.it). Le regole dell'avviso L'iniziativa si rivolge a chi intende aprire una nuova impresa o ne ha già una da meno di 6 mesi, ma inattiva. L'azienda dovrà avere meno di 10 addetti, potrà essere esercitata nella forma di ditta individuale o di società, purché quest’ultima sia partecipata per almeno la metà da persone appartenenti ad una di queste categorie: giovani con età tra i 18 e i 35 anni; donne di età superiore a 18 anni; disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato (negli ultimi 3 mesi); persone che stanno per perdere il posto di lavoro (lavoratori in mobilità, in cassa integrazione o dipendenti di imprese in liquidazione); lavoratori precari con partita Iva con meno di 30mila euro di fatturato e massimo 2 clienti. L'incentivo ha l'obiettivo di permettere al piccolo idraulico, al costruttore, al meccanico, al ristoratore e a tanti altri lavoratori, anche professionisti, di aprire un'attività. La nuova impresa deve infatti operare: nelle attività manifatturiere; costruzioni ed edilizia; riparazione di autoveicoli e motocicli; affittacamere e bed & breakfast imprenditoriale; ristorazione con cucina; - servizi di informazione e comunicazione; attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio; - servizi di supporto alle imprese; istruzione; sanità e assistenza sociale non residenziale; attività artistiche sportive, di intrattenimento e divertimento; attività di servizi per la persona. Rilevante l'incentivazione: per investimenti fino a 50mila euro l'agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile; se l'investimento è invece compreso tra i 50mila e i 100mila euro, l'aiuto è del 90%, metà a fondo perduto e metà prestito; per avviare un'impresa con investimenti compresi tra 100mila e 150mila euro, l'agevolazione è dell'80%, sempre divisa a metà tra fondo perduto e prestito rimborsabile. È anche previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi 6 mesi, pari a 5mila euro. Il prestito rimborsabile non è erogato da istituti bancari ma direttamente da Puglia Sviluppo. Si tratta di un finanziamento della durata di 60 mesi con un tasso fisso molto basso (a febbraio 2014 sarebbe dello 0,53%). Inoltre non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società a responsabilità limitata, cooperative e non, e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale degli amministratori. L’incentivo serve a realizzare opere edili (entro il limite del 30% dell’investimento), ad acquistare macchinari di produzione, impianti, attrezzature, automezzi di tipo commerciale e programmi informatici. Le spese di esercizio agevolate riguardano invece l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo; l’affitto di immobili o impianti, le utenze (energia, acqua, riscaldamento, telefono, internet); i premi per polizze assicurative. Il percorso per chiedere l’incentivo è semplice: per verificare se si possiedono i requisiti richiesti, ma anche per calcolare l’agevolazione, basta consultare il sito www. nidi.regione.puglia.it. Se tutto è a posto, si può passare alla candidatura attraverso il portale www.sistema.puglia.it/nidi dove si compila una domanda preliminare. Le imprese che rispettano i requisiti saranno poi convocate da Puglia Sviluppo per un colloquio di tutoraggio al quale segue la valutazione della domanda. Se l’esito è positivo il candidato sarà invitato ad un secondo incontro durante il quale firmerà il contratto di agevolazione. La procedura è attiva dal 13 febbraio 2014 e non ha scadenza in quanto il bando è a sportello, dunque aperto finché ci sono risorse disponibili. Vino rosso delle colline di Alberobello Dalla terra di Puglia, nel meraviglioso scenario dei trulli L’Imperatore frutto della fatica dei nostri contadini, è il simbolo dei valori autentici della nostra terra cantina e oleificio soc. cop. “pietro tauro” alberobello - ba - tel. 080/4321285 - 4321067 Via Cavour, 88 - E-mail: [email protected] 39 Finanza a cura di Martino Mascialino Anno II - marzo 2014 numero 03 40 Società in nome collettivo e società in accomandita semplice I finanziamenti agevolati per le società di persone I n questo articolo voglio continuare ad illustrare i finanziamenti agevolati per l’Autoimpiego gestite da Invitalia, in particolare quelli riservati alla Microimpresa. È opportuno ricordare che la legge che agevola l’Autoimpiego costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione a all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione e non prevede alcun limite di età per i Richiedenti. La legge, la cui gestione è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa già Sviluppo Italia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non superiori a € 25.823 (le cui tematiche sono state illustrate nello scorso numero della Piazza) Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non superiori a € 129.114 Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia. MICROIMPRESA SOGGETTI BENEFICIARI Questa agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone (società in nome collettivo e società in accomandita semplice). Sono pertanto ESCLUSE le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Per presentare la domanda, almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà delle quote, deve essere: • maggiorenne alla data di presentazione della domanda • non occupato alla data di presentazione della domanda • residente nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presenta- zione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia. I soci che rispondono a questi requisiti devono detenere almeno la metà delle quote di partecipazione. La sede legale, operativa e amministrativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda. Attenzione: lo statuto societario deve essere conforme alle prescrizioni contenute nell’art. 12, co. 4 del D.M. 295/01 attuaNota bene: La spesa per l’IVA non è ammissibile • Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purchè non oggetto di precedenti agevolazioni • Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all’estinzione del finanziamento a tasso agevolato. • tivo del D. Lgs. 185/00, il quale recita: “gli statuti delle società devono contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote di partecipazione societaria che facciano venire meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza fissate all’articolo 17, commi 1 e 2, del decreto legislativo, per almeno cinque anni dalla data della deliberazione di ammissione alle agevolazioni.” Si considerano occupati ai sensi dell’art.17 del D.Lgs. 185/00 e quindi non possono avvalersi di questa agevolazione: 1. i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale) 2. i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito 3. i soggetti che esercitano una libera professione 4. i titolari di partita IVA, anche se non movimentata 5. gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori 6. gli artigiani. ATTIVITÀ FINANZIABILI Le iniziative possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi (il commercio è escluso). Non sono agevolabili le attività che si riferiscono a settori esclusi dal CIPE o da Finanza a cura di Martino Mascialino o prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; o prestazione di servizi. disposizioni comunitarie. In particolare sono escluse: • Produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato CE • Pesca e acquacoltura Sono inoltre esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi. L’investimento complessivo non può superare i 129.114 Euro Iva esclusa. L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. SPESE AMMISSIBILI Le spese di investimento e di gestione considerate “ammissibili” ai fini del calcolo dell’ammontare delle agevolazioni sono: LE AGEVOLAZIONI FINANZIARIE • Per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato che, complessivamente, possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili • per la gestione, un contributo a fondo perduto sulle spese relative al 1° anno di attività Le agevolazioni finanziarie non possono superare complessivamente il limite comunitario “de minimis”. L’entità di ciascuna singola agevolazione non è predefinita, ma è il risultato di un calcolo che tiene conto dell’ammontare degli investimenti e delle spese di gestione nonché delle caratteristiche del finanziamento a tasso agevolato (durata, entità e tasso) che si intende richiedere. Il calcolo deve essere effettuato nel rispetto del principio che prevede che l’importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria. Il finanziamento a tasso agevolato è resti- Esempi di calcolo delle agevolazioni finanziarie Per una iniziativa con un investimento ammissibile pari a € 80.000 e spese ammissibili per la gestione pari a € 16.000, sono erogabili le seguenti agevolazioni finanziarie: - finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti = € 48.000,00 - contributo a fondo perduto per gli investimenti = € 32.000,00 - contributo a fondo perduto per la gestione = € 16.000,00 • o o o • o o o per l’investimento attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. per la gestione materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari(con l’esclusione degli interessi del mutuo agevolato); tuibile in un massimo di sette anni, con rate trimestrali costanti posticipate. In generale è prevista l’erogazione in due soluzioni, un anticipo e un saldo. Al momento della stipula del contratto di agevolazione, è possibile richiedere un anticipo pari al 20% del totale dei contributi concessi in c/investimenti;Il saldo sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli investimenti. Per quanto riguarda la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 30% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate. Anno II - marzo 2014 numero 03 Forme di risparmio Le IPO, la ricerca del colpo grosso A metà dicembre c’è stata la quotazione a Piazza Affari della società Moncler, marchio italiano di prestigio e conosciuto per i suoi prodotti di qualità “made in Italy”. Difficilmente sarà passato inosservato il successo registrato sul listino, con una quotazione che ha guadagnato poco meno della metà del valore nella prima giornata di scambi, consolidandosi poi nei giorni successivi. Molti probabilmente avranno pensato “Lo sapevo, avrei dovuto investire pure io” oppure “Perché il mio consulente non me ne ha parlato?”. Ragionamenti comuni, con un certo sapore amaro per l’occasione mancata e per quella sensazione di “lo sapevo”. Certo, c’è un detto che cita “dopo la battaglia, siamo tutti generali”, che fa il paio con lo spirito nazionale di essere tutti allenatori professionisti il lunedì mattina dopo le partite di calcio del fine settimana. Ebbene, è diffusa la costante ricerca da parte degli investitori del “colpo” che può far guadagnare un po’ di soldi subito, magari restando investiti su un singolo titolo per pochi giorni, proprio com’è successo per chi ha investito in Moncler e abbia capitalizzato i guadagni il giorno dopo. Questi comportamenti, del tutto comuni, sono quelli che molti nostri connazionali hanno quando giocano al lotto, oppure alla Lotteria Italia di capodanno, sperano nel colpo di fortuna. Ma come si sposa questo comportamento con l’avversione al rischio che contraddistingue la maggioranza degli investitori? La risposta che possiamo dare è “Dipende”. Anzitutto, ricordiamoci sempre che la finanza non è una scienza esatta (e anzi non è nemmeno una scienza perché intrisa di variabili di origine “umana” che spesso la rendono imprevedibile). Quindi, ciò che è successo in altri casi (vedi Facebook, Linkedin, Groupon o anche Cucinelli per citare qualche caso noto) non è detto che si ripeta in futuro. Inoltre, teniamo bene a mente la rischiosità implicita dell’investimento in azioni, e soprattutto di azioni di società che non conosciamo. Quando andiamo a comperare un televisore ci informiamo molto su tutte le sue caratteristiche tecniche e spesso visitiamo più di un negozio. E quando investiamo, mettiamo in atto un processo analogo? Il più delle volte no e ci fidiamo del “sentito dire” o dell’istinto. Infine, ricordiamoci del nostro alleato più fidato quando parliamo di gestione del risparmio e pianificazione finanziaria: la diversificazione. Possiamo anche scegliere di partecipare alla quotazione di società come Moncler, ma con una parte minima del nostro portafoglio, rispettando la strategia di lungo periodo che abbiamo scelto. Nessuno può vedere nel futuro, che sia egli risparmiatore o promotore finanziario, ed è per questo che l’utilizzo di regole semplici e di buon senso, insieme alla libertà di scelta, sono i migliori strumenti per effettuare le scelte giuste e rendere i nostri risparmi sicuri. DOTT. ROBERTO LATTARULO Via Roma n. 25/B 70017 - PUTIGNANO (Ba) [email protected] tel. 340 3479750 fax 080 4935051 41 42 Economia Anno II - marzo 2014 numero 03 La crisi del commercio Q Premessa ualche anno fa ci capitò di leggere un rapporto di una società di marketing sulle opportunità di aprire negozi di consumo elittario in franchising. Le analisi di mercato e comportamentali escludevano, da questa possibilità, Alberobello, pur essendo una località turistica e fortemente frequentata,. I parametri negativi in questo studio erano essenzialmente due: la tipologia dei visitatori, troppo – come si soleva dire allora – nazionalpopolari; secondo la non destagionalizzazione della presenza che non era residenziale, anzi brevemente residenziale. Comportamenti questi che non motivavano l’acquisto. Per esempio nelle piccole città a forte vocazione commerciale c’era Intra sul Lago Maggiore, Martina Franca, la più vicina a noi, e via dicendo. Questa analisi è stata poi nel tempo suffragata , ad esempio, dai ticket per i parcheggi. Chi viene da aprile in poi fino ad ottobre rimane colpito dalla folla e dai parcheggi pieni. Quelli che noi abbiamo ripreso con le foto inserite in questa pagina è la realtà dei parcheggi nei mesi invernali. Quindi la nostra è stagionalità pura per quanto attiene la vita di paese, diversa forse in quelle strutture turistiche più attrezzate che nel territorio dei trulli e del mare sanno ospitare per tutto l’anno. Ma sono ospiti in albergo quindi turisti con un programma di soggiorno già selezionato e pagato. Le commoventi manifestazioni invernali che si progettano, sono ad uso esclusivo della popolazione locale; ad esempio nel cinema teatro in occasione del collegamento per la Bohemme dal Regio di Torino il locale si affollava con venti utenti su 350 posti. Questo vuol dire, con serenità, che dobbiamo creare le condizioni, per fermarli qui da noi in un ambiente accogliente quando i flussi turistici ci sono e non con le bottigline in plastica da mezzo litro di acqua minerale a due euro, quattro euro al litro, nemmeno il cognac si vende a tanto. La politica verso il commercio non può essere vessatoria ma programmatoria, chiudere quando non c’è nessuno e aprire quando ci sono turisti, ospitare dentro e fuori i locali in modo comodo e conveniente. Facile no! I “macellai” negli anni ‘60: tutti insieme! il lavoro che c’è e non parte: i “dehors”. Non vi sono solo i problemi delle aperture festive durante l’inverno, cosa che può ben regolare la Consulta con un tavolo aperto a tutti. Visto che tutti danno la disponibilità, perché non si fa subito questo incontro? Largo Trevisani: i dehors chiusi Le aspettative dei commercianti sono anche altre. Vi è un attività vitale per la nostra città e per il suo destino turistico, ossia la possibilità, per ristoranti e bar, di aprire all’esterno dinanzi ai propri esercizi spazi attrezzati i cosiddetti “dehors”. Sono punti vendita importantissimi che danno la possibilità concreta di poter lavorare bene. Anche qui si è iniziato e poi ci si è fermati. Ne abbiamo parlato con Sandro Bergamo della CONFCOMMERCIO che su questo tema si è impegnato molto perché profondamente convinto che sono strutture essenziali per la crescita occupazionale ed economica del settore. “La situazione è davvero imbarazzante – ci spiega Bergamo - perché ad oggi è tutto fermo. Si era cominciato con l’arch. L’Abbate, allora dirigente comunale, a completare ed integrare il regolamento che mentre per i comuni come Monopoli e Polignano è semplice e va bene, tanto che se ne sono dotati in tempi rapidi, da noi questo regolamento deve essere approvato dalla Sovrintendenza. A suo tempo – continua Bergamo - la bozza varata dall’amministrazione fu condotta per mano, per così dire, da Nennella L’Abbate negli uffici baresi e l’organo regionale di tutela dei monumenti apportò le sue modifiche, dopo di che il fermo totale. L’arch. L’Abbate da assessore si stava interessando affinché il tutto potesse essere pronto per l’estate 2014, poi è successo quello che a tutti noto, ad oggi sul Comune questo argomento è stato dimenticato. “ La soluzione? “Si tratta di delegare un amministratore che vada di persona subito alla sovrintendenza prenda il regolamento chiosato e inserirlo nel primo consiglio comunale utile per permettere da subito per la prossima stagione di organizzare gli spazi esterni a norma e creare occasione di lavoro, questo l’abbiamo chiesto al sindaco con una lettera protocollata. Aspettiamo!” Economia Anno II - marzo 2014 numero 03 Nella lettera protocollata fra l’altro seriamente e con severità la Confcommercio fa presente: “L’impegno assunto in fase di incontri e tavoli di lavoro tenuti all’inizio del 2013 (un anno fa! Ndr) portavano verso un impegno concreto nel far approvare il tutto entro brevissimo tempo, ma purtroppo constatiamo che anche questa stagione prossima i nostri operatori non potranno avere uno strumento a cui fare riferimento per le occupazioni di spazi ( che pagano profumatamente ndr) e gli eventuali rinnovi di arredo. È doveroso ricordare – prosegue la nota – che paesi limitrofi a vocazione turistica come il nostro hanno già da anni regolamentato la materia avendo avuto per tempo il nullaosta della sovrintendenza” Di che ci lamentiamo poi se i turisti vengono, stanno mezz’ora, salgono e scendono i monti e se ne vanno a Cisternino a passare la serata? il parere della Conad Gentilissimo Direttore, in merito all’articolo pubblicato sul numero di febbraio del Vs. mensile “ una guerra fra poveri nel commercio” riteniamo di dover intervenire per precisare alcune affermazioni che non corrispondono alla realtà: 1) non è vero che gli esercizi di generi alimentare non hanno creato nuova occupazione, il ns. supermercato aperto lo scorso anno a viale Einaudi “CONAD” occupa 16 dipendenti di cui 11 cittadini di Alberobello, con contratto a tempo indeterminato; 2) il ns. personale che viene utilizzato nelle aperture domenicali e festive viene retribuito secondo le norme contrattuali del settore; 3) la concorrenza leale, come ormai dimostrato in tutto il mondo, genera grossi vantaggi per il consumatore sia in termini di contenimento dei prezzi sia in termini di servizi offerti. La legge sulla liberalizzazione del mercato consente ai singoli commercianti, nel rispetto del Contratto di lavoro, di stabilire liberamente i giorni e gli orari di apertura. A nostro parere per poter mettere ordine nel settore, così come prevede il decreto Bersani, l’unico modo è quello di aprire un tavolo tra tutti i commercianti di Alberobello e insieme trovare la soluzione per regolamentare i giorni e gli orari di apertura che possano La chiusura festiva invernale tutelare tutti gli operatori del settore. Dopo di ciò spingere per fare approvare un piano commerciale dal Comune che possa finalmente regolamentare le eventuali nuove aperture. Nella certezza che questa nostra opinione verrà pubblicata sul prossimo numero, porgiamo i nostri cordiali saluti. Il parere dei commercianti Gentile Direttore, in merito all’articolo pubblicato sulle chiusure nei giorni festivi, ti invio il mio punto di vista. Le liberalizzazioni indiscriminate messe in atto dal Governo Monti stanno uccidendo i piccoli esercizi commerciali e stanno desertificando i nostri centri storici. È dimostrato che i consumi non sono aumentati perché i cittadini hanno spalmato le spese su sette anziché su sei giorni, quindi, perché aprire tutti i giorni dell’anno? La nostra dignità e quella degli operai come la difendiamo? Siamo sicuri che la grossa distribuzione retribuisca secondo le norme contrattuali del settore il personale che viene utilizzato durante le aperture domenicali e festive? (tenendo conto del calo delle vendite?) In vent’anni, la popolazione di Alberobello è rimasta pressoché invariata al contrario di nuove aperture commerciali. Sono d’accordo sul fatto che per mettere ordine nel settore venga fatta una riunione fra tutti i commercianti alberobellesi per regolamentare i giorni e gli orari di apertura e un auspicabile piano commerciale dal Comune che possa finalmente controllare le eventuali nuove aperture, affinché si possano tutelare gli operatori del settore. Voglio confidare che io su Alberobello sono stato il primo commerciante a voler aprire la domenica mattina solo nel periodo estivo , dal 2003 sino all’estate scorsa, però chiarisco che, per mia dignità personale e degli operai , il giovedì effettuavo la chiusura totale. Per ora è tutto! Giovanni Cavallo La consulta e il piano commerciale Con decreto del 28 gennaio 2014 il sindaco Longo ha nominato i componenti della Consulta del Commercio nelle persone di Cosmo Perta, assessore alle attività produttive- presidente e come componenti i signori: Nino Salamida, funzionario del comune con compiti di segretario, Giuseppe Putignano, Alessandro Bergamo, Francesco De Carlo, Luigi Conserva, Cosimo De Virgiliis, Giuseppe Pugliese e Donato Aquilino. All’insediamento erano anche presenti due dirigenti della CONFCOMMERCIO di Bari che hanno chiesto le informazioni per poter elaborare una prima bozza di piano per poter decidere anche la somma per un eventuale incarico professionale. “È un grande passo in avanti – ci ha dichiaratorio Giuseppe Pugliese presidente del consiglio comunale, ma soprattutto commerciante – perché fin dal giugno 2010 insieme ai miei colleghi commercianti abbiamo chiesto l’attivazione della Consulta come stanza di compensazione dei vari interessi del settore. Ci siamo riusciti e sono convinto che se questo organismo fosse stato reso operativo fin dal 2010 alcuni disservizi che si sono registrati negli ultimi tempi non sarebbero accaduti. Spetta a noi ora – continua Pugliese – rendere questa occasione un sistema di lavoro e di difesa degli interessi della categoria nell’ottica di una pianificazione comunale a vantaggio dell’intera cittadinanza sia sotto l’aspetto economico, sia sotto quello del servizio” 43 Economia Anno II - marzo 2014 numero 03 44 Intervista all’assessore Mimmo Perta Legge sui B&B: maggiore trasparenza I l 15 novembre del 2013 l’amministrazione comunale organizzò, opportunamente, un incontro sulla nuova legge regionale che regola il settore dei B&B, lasciato fino ad oggi nella confusione più totale. Le regole servono non solo ad evitare abusi ed illeciti ma anche a programmare gli investimenti sapendo quello che serve e quello che non si può fare. In queste pagine del giornale da qualche numero, grazie anche alla preziosa collaborazione di Martino Mascialino, stiamo illustrando i vari sistemi di finanziamenti che si possono attivare per avviare iniziative piccole, piccolissime e intelligenti. Sappiamo che questo nostro servizio sta dando i suoi frutti perché molti giovani, con una sana idea in tasca, si stanno avvicinando alla attività imprenditoriale. Può darsi che il futuro occupazionale del nostro territorio sia proprio quella della micro impresa giovanile diffusa sul territorio ed in vari settori. Ritornando ai B&B oggi quella legge illustrata è pienamente operativa e quindi in vista della stagione estiva il Comune, chiamato appunto dalla norma ad avere “obblighi” in materia, deve attivarsi, ricordando che le sanzioni previste per le trasgressioni sono salate. Abbiamo quindi svolto una chiacchierata con l’assessore alle attività produttive Mimmo Perta che in materia è il responsabile e deve attivare attraverso il funzionario preposto le necessarie attività di rispetto normativo. Assessore la legge non ammette ignoranza e quindi a tutti gli operatori dei B&B sono note le norme, o dovrebbe esserlo, ritiene che per la importanza che queste attività svolgono nella nostra città sia dal punto di vista dell’ospitalità ma anche dell’accredito come città UNESCO, visto che la maggior parte delle strutture sono in trullo o in masserie, ritiene ,appunto, che vada fatta una ricognizione fra tutte le strutture per “avvisarle” opportunamente di quanto devono fare? È vero che la legge non ammette ignoranza della stessa ma è pur vero che noi come amministrazione abbiamo sempre presente il principio di essere vicino ai cittadini ed avere con loro un contatto proficuo e necessario. E proficuo e necessario per la nostra economica è che queste strutture siano aperte per i nostri ospiti e siano soprattutto in regola, troveremo il modo di far pervenire loro un documento che ricordi i principali obblighi ed i principali divieti. Spesso nella nostra realtà queste strutture sono a conduzione familiare, ma dice la legge per questo tipo di B&B ha precise indicazioni per definirsi tale, può essere questo uno stimolo a che le giovani generazioni si attrezzino per attivare sistemi imprenditoriali nel settore? Ai giovani spetta darsi un futuro operativo e di lavoro, ma non può essere lasciato alla loro solitudine,si devono accompagnare nel loro percorso e questo spetta a chi ha responsabilità di governo e noi lo facciamo con incontri e seminari come quello tenuto appunto il 15 novembre del 2013. Vi sono aree di alcune zone UNESCO che rappresentano situazioni di abbandono di costruzioni a trullo e quindi di profondo degrado accanto a costruzione intelligentemente recuperate, la situazione è particolare nell’aia piccola , ad esempio, pensa che questa normativa unita ai finanziamenti disponibili possa risolvere il degrado di alcune aree del centro storico a trullo? Questo compete alla capacità e volontà degli imprenditori, Le norme urbanistiche e di restauro dei trulli sono precise ed opportune, il mercato turistico di ospitalità nei trulli è fortemente attivo, certo che a noi come amministrazione spetta creare le condizioni per iniziare e tutelare chi opera nella regolarità, ma l’iniziativa deve essere del singolo ed i segnali ci sono e sono positivi. La regione ha previsto l’uso da parte delle strutture in regola del marchio “Puglia ospitale”, l’amministrazione deve pensare a qualificare questo marchio con uno proprio legato ad esempio all’utilizzo dei nostri prodotti agroalimentare, così da innescare processi di crescita economica e produttiva sempre più ampi. Questo è un mio impegno di amministratore comunale. Legge regionale 7 agosto 2013 n. 27 Disciplina dell’attività di bed and breakfast A conduzione familiare In forma imprenditoriale • Attività non continuativa • Attività continuativa • Nella casa dove si abita • Presso il domicilio • Massimo tre camere con nove posti • Massimo sei camere per diciotto letto posti letto • Iscrizione al registro delle imprese ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNALE - ESPORRE I PREZZI- COMUNICARE ALLE AUTORITÀ GLI OSPITI PRESENTI – RILASCIARE IL DOCUMENTO FISCALE UTILIZZO DEL MARCHIO REGIONALE PUGLIA OSPITALE Ospitalità accessibile dotazione di servizi per disabili Ospitalità friendly anche per coppie dello stesso sesso Ospitalità per friendly anche animali da compagnia Economia Anno II - marzo 2014 numero 03 Gestione Servizi spa: continua il pasticcio a cura del Circolo S.E.L. “Bella Ciao” Alberobello P er chi volesse di persona rendersi conto della situazione relativa alla gestione dei cosiddetti tributi minori deve semplicemente aprire il computer e digitare www.comunealberobello.gov.it, quindi cliccare sul link ALBO PRETORIO e posizionare il mouse sul numero d’ordine 131, dove l’Ufficio di Segreteria ha pubblicato il Provvedimenti “Attività di supporto alla gestione dei tributi minore” e cliccando sull’ultima casella si apre il documento Delibera di Giunta n. 9 del 29 gennaio 2014. Partiamo dall’inizio per capire. La maggioranza di governo tramite il sindaco Longo e il capo gruppo Carucci affermarono nel Consiglio Comunale del l’11 febbraio 2013, un anno fa, che la scelta politica era quella del risparmio e della efficienza dei servizi, pertanto si cominciava con riportare all’interno della struttura comunale la gestione dei tributi e poi quella dei parcheggi e via dicendo, ossia tutto quello che prima era affidato all’esterno e che ormai funziona alla perfezione dopo anni di attività, veniva di colpo stoppato. Il dibattito fu aspro e la maggioranza, allora tutta coesa, votò prontamente il primo provvedimento POLITICO di recupero dell’efficienza e di soldi a favore del Comune e quindi dei cittadini. Tanto che veniva immediatamente dato incarico al funzionario comunale responsabile di attivarsi per “indizione delle procedure di appalto” questo accadeva il 23 novembre 2013. Tutto bene! Solo che... PRIMO: la rescissione e il licenziamento dei dipendenti andava in vigore dal 31-122013 e a novembre il funzionario doveva espletare la gara. Quando mai si è visto che in un mese di tempo si espleta una gara? SECONDO: la stessa delibera recita testualmente “considerato che per la consegna al Comune delle banche dati aggiornate e bonificate necessita attendere i termini di scadenza fissati dalla legge per il pagamento... (e qui la descrizione dei vari adempimenti, poi continua)...oltre ad avere il supporto della Gestione Servizi nella migrazione delle rimanenti banche dati (ossia lCl-lMU eccetera- ndr) attività necessaria a garanzia delle entrate nelle casse del comune oltre che della completa lettura del data base che sarà consegnato”; la delibera continua “ritenuto per quanto sopra esposto, importante, opportuno e necessario non interrompere le predette attività e garantire il totale aggiornamento e la totale bonifica delle rimanenti banche dati lCl-MU e dei tributi minori al fine di non costituire grave pregiudizio per l’utenza e per le entrate comunali” e visto che siamo nei guai “questa amministrazione in data 24.L.20L4 (un anno dopo la decisione di interrompere la collaborazione) chiede alla Gestione Servizi spa la disponibilità alla proroga al 30.6.2014”. TERZO: “per economizzare al massimo ed avere un controllo diretto sulle fasi conclusive del servizio si mettono a disposizione i locali di via Umberto n.8” da noi documentati nelle foto. QUARTO: sempre per economizzare dopo l’incarico dato al responsabile del servizio il 27 novembre 2013 di procedere alla indizione delle procedure di gara, dopo tre mesi il funzionario con la “determinazione area tributi n. 2 del 3 febbraio 2014” (anche questa determina è sul sito ALBO PRETORIO di cui sopra al n. 159) affida “il servizio di coordinamento editoriale e di supporto nella predisposizione degli atti di gara per l’affidamento “della gestione dei tributi minori per la modica somma di 10.126,00 euro, fra questi vi sono 2.200 euro per la pubblicazione del bando (non può farlo direttamente il comune senza la società di consulenza?) e poi “ 3.400 euro, oltre iva, per la redazione del bando di gare e disciplinare” e “1.500 euro oltre iva per la verifica dei requisiti morali e speciali” scusate i requisiti di chi? Di quelli che parteciperanno alla gara? E questi non presentano i certificati antimafia, il casellario giudiziario degli amministratori? Daranno incarico a Nero Wolfe? Vi abbiamo riportato quello che abbiamo letto, è molto probabile, non essendo del mestiere, non abbiamo capito niente, ma l’italiano, avendo fatto le scuole superiori, lo conosciamo un poco e quando da noi riportato è quello che è scritto. Ovviamente se non abbiamo capito ed abbiamo sbagliato tutto chiediamo preventivamente scusa ed aspettiamo le dovute correzioni e chiarimenti, soprattutto su quanto il Comune ed i Cittadini hanno risparmiato in tutta questa vicenda, compresa anche quella correlata del BISCARTELLE TARES... Dalla delibera di giunta n. 9 del 29-1-2014: “l’amministrazione comunale sta procedendo all’individuazione di adeguati locali per il personale dell’ufficio tributi e per l’archivio della documentazione che sarà consegnata dalla gestione servizi” 45 46 Sport a cura di Emanuela Miraglia Anno II - marzo 2014 numero 03 Volley Alberobello: un campionato con alti e bassi C ontinua il mal di sconfitta per la nostra formazione; la sosta in campionato non ha riportato i segnali sperati anzi, ha aumentato la crisi. Un pesante 3-0 quello ottenuto sul campo dell’A.S.D. Pallavolo Gioia del Colle, che non lascia spazio ad attenuanti: a complicare le cose l’assenza dei due centrali titolari Debrando e Menna, sostituito da Notarnicola e con il ritorno in campo del mister Pugliese dopo quasi tre anni. Rimane invariata la restante parte della formazione iniziale con Polignano-Mangini a comporre la diagonale palleggiatore-opposto, Di Brindisi e Mignozzi schiacciatori e Tinelli libero. Nel primo set la gara è già difficile infatti la squadra locale, supportata dall’esperienza dei terminali d’attacco Antelmi e Montuoso, parte con il piede sull’acceleratore portandosi sul 7-1. Timida la reazione dei giallo-blu con pesanti errori in battuta. Il Gioia approfitta vincendo il primo parziale per 25-14. La musica non cambia anche nel secondo set, nonostante l’innesto di Antonacci al palleggio, incapaci di reagire e di riaprire i giochi, il set si chiude con lo stesso punteggio della prima frazione di gioco. L’unica consolazione arriva con gli ingressi dei giovani alberobellesi Palasciano e Di Carlo, al posto di Di Brindisi e Tinelli, Gioia chiude la partita sul 25-10. Deluso il Presidente Claudio Sisto: “Una sconfitta pesante senza alibi, proprio per il modo con cui è arrivata” Sull’andamento del campionato: “Sarebbe stato utopico ripetere il bel campionato della passata stagione, lo sapevamo ed ora ne siamo più che convinti: ciò non toglie che si deve comunque perseguire un risultato, seppur minimo, come quello della permanenza. Ne va della buona riuscita della programmazione, non solo della squadra maggiore ma dell’intero settore giovanile che ha nella Serie D il punto di arrivo ”. Proprio dal settore giovanile arrivano i risultati positivi: il gruppo under 15/17 conquista la seconda vittoria consecutiva nel campionato di seconda divisione, anch’esso di scena Gioia contro il Volleygioia.it; per i ragazzi di Aldo Spicolo un netto 3-0, mostrando notevoli segnali di crescita. Anche l’under 14 si è resa protagonista con il concentramento casalingo della domenica, chiuso con una vittoria con la Materdomini ed una sconfitta di misura nel match che valeva la testa della classifica contro la New Mater. I ragazzi del duo Comparelli – Di Carlo si mantengono saldi in seconda posizione, valido per l’accesso ai quarti di finale. Una vittoria tanto attesa ed inseguita quella giunta invece tra le mura amiche considerando il valore dell’antagonista Lucera, capolista con 12 vittorie e una sola sconfitta. Formazione inedita quella scesa in campo con la conferma di Mister Pugliese e il ritorno di Debrando al centro, con la giovane novità di Andrea Di Carlo nel ruolo di libero: i restanti ruoli rimangono invariati con Di Brindisi e Mignozzi a formare la coppia di martelli con Polignano al palleggio e Mangini opposto. La squadra locale parte subito bene mostrando il giusto carattere e la grande determinazione nel sovvertire l’andamento poco felice del campionato; i primi due set si chiudono entrambi con il punteggio di 25-19. Nel terzo però la capolista esce alla distanza sfruttando anche il calo di tensione degli alberobellesi, forse un po’ appagati per i primi due parziali. La vittoria è importante, per dare nuovi stimoli al prosieguo del campionato. Positivo il settore giovanile; i ragazzi della seconda divisione vincono facilmente contro la UISP80 Acquaviva con i parziali di 25-14, 25-23, 25-14 che vale la terza vittoria su tre gare disputate, mantenendo il primato in classifica a pari merito con il Modugno Volley. Da citare anche la vittoria esterna dei ragazzini dell’under 14 contro il Locorotondo per 2-0 (25-18/25-14), consolidando la seconda posizione nel girone continuando la corsa in campionato per l’accesso ai quarti di finale. ATTIVITà DI GRUPPO PROPOSTE AEROSTEP ZUMBA / MACUMBA TOTAL BODY FITBOXE PILATES BODYSPIN NOVITà: MUAY THAY X RAGAZZI UNDER 18 & ADULTI GINNASTICA ARTISTICA & RITMICA X BAMBINI IN OMAGGIO SERVIZIO SAUNA / BAGNO TURCO SALA ATTREZZI 1 MESE = 35€ 45€ 3 MESI = 90€ 120€ 6 MESI = 150€ 220€ PRESSO “VILLAGGIO RAGGIO DI SOLE” - CTR. VILLA CURRI, 5 ALBEROBELLO (BARI) - INFO: 339/3005576 Filatelia Anno II - marzo 2014 numero 03 Il prof. Tommaso De Russis, a sorpresa, ha pubblicato l’ennesimo libro sull’Arte della Filatelia L’ evoluzione del Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli È un volume ampio (p. 400) e documentato sull’evoluzione del Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli, da lui fortemente voluto in Alberobello e socio fondatore, del quale traccia l’ercursus dalla fondazione con i primi atti costitutivi ai primi annulli filatelici, ai libretti con foglietti erinnofili, alle esposizioni di mostre nella sede di via Monte Grappa fino alla presenza degli Uffici postali temporanei nella scuola e al proprio notiziario “Pulcra Arbor”, “strumento amichevole - precisa l’Autore - dove poter leggere notizie di vita sociale, informazioni filateliche, numismatiche e di hobbystica varia”. È certamente lodevole l’idea di lasciare una traccia perenne del Circolo, soprattutto nel momento iniziale della vita, garantendo inoltre un’infinita serie d’informazioni preziose e insostituibili sul come procedere per imporsi all’attenzione del variegato mondo del collezionismo. Attraverso la sua decisa volontà alcuni termini, agli iscritti sconosciuti, hanno preso piede, vedi la Marcofilia (collezione degli annulli filatelici) e la Maximafilia (associazione ed emissione di Filatelia – Marcofilia – Cartofilia nello stesso giorno). Ad onor di cronaca, l’ultima manifestazione filatelica risaliva al 1973 e venne organizzata in Alberobello dal Circolo Filatelico Martinese con la collaborazione della Pro Loco e della Amministrazione comunale di Alberobello, retta dal dr. Franco Latartara. Da quel momento per la Città dei Trulli non ci sono state altre esposizioni, mentre di recente, grazie al Circolo, ne sono state organizzate tre. Dal mese di maggio 2012 il sodalizio si è dotato di un indirizzo di Posta Elettronica [email protected]. De Russis, che non trascura alcun minimo particolare nel redigere il suo volume, tra l’altro con immagini anche a colori, menziona la richiesta da parte del Circolo al Ministro dello Sviluppo Economico dell’emissione di un “Francobollo per Alberobello”, e, per convergenza di intenti e per una speranza in futuro, è stata coinvolta anche l’Amministrazione comunale retta dal sindaco avv. Michele M. Longo. Il progetto culturale del Circolo, naturalmente, guarda lontano; s’era già impegnato a chiedere un francobollo per Giacomo Giovè, nostro primo Sindaco eletto a suffragio popolare, mentre, su suggerimento di Tommaso De Russis va perfezionando la pratica per l’inoltro sempre al Ministero per lo Sviluppo Economico il francobollo com- di m.a. menti per il mondo del collezionismo che va conosciuto e valutato alla luce dei canoni brillantemente illustrati. Questa pubblicazione, in cinque esemplari, è particolarmente importante per il Circolo per sensibilizzare coloro che si approcciano al mondo del collezionismo e potrà essere consultata solo nella sede sociale. Cordoglio dentellato per Nelson Mandela T. De Russis – Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli Alberobello “Pulcra arbor”, vol. I, Attività biennio 2012-2013, Ed. De Russis, Monopoli, 2013. binato Alberobello - Harran (Turchia), altra città con trulli, di cui l’8 novembre scorso s’è formalizzato il 1° atto di gemellaggio, sodalizio a cui si guarda con ottimismo. Ritornando al volume, diremo che si caratterizza ancora per essere un interessante punto di riferimento per il recupero storico dell’arte del francobollo in Italia. Le prime pagine non sono una nostalgica rievocazione di grandezze del passato, ma costituiscono un vero e proprio contributo scientifico che solo l’Autore può dare in quanto peritissimo del mondo della Filatelia. Il panorama storico ulteriore è offerto con ricercata metodologia e con modalità argomentative; potremmo dire, senza tema di sbagliare, un’enciclopedia di suggeri- “Non posso immaginare la mia vita senza l’esempio di Nelson MANDELA, uno degli uomini più coraggiosi e influenti che l’umanità abbia avuto”. Con queste parole Barack OBAMA ha reso omaggio al primo presidente nero del Sudafrica nel giorno della sua morte. Una vera e propria valanga di francobolli sta sottolineando la scomparsa, avvenuta il 05 dicembre u.s. a novantacinque anni, del leader sudafricano. Si fa notare soprattutto quanto proposto dall’Agenzia statunitense Inter-governmental philatelic corporation, che cura le realizzazioni filateliche di numerose amministrazioni postali, grandi e piccole. Per esse ha creato francobolli foglietti che, tramite fotografie, ne ripropongono il ritratto in varie occasioni e, in qualche caso, l’incontro con altri grandi del pianeta. Facile immaginare che ulteriori emissioni giungeranno da altri Paesi, tra i quali si spera anche l’Italia. RG Altre notizie La Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e filateliche ha definito il programma per il 2014. Tra gli argomenti: Enrico Berlinguer (scomparso nel 1984); la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II; la congiunta con San Marino per il trattato di amicizia e buon vicinato del 1939; la Croce Rossa italiana fondata un secolo e mezzo fa; la fondazione Vajont per i problemi ecologici della montagna alpina. Il mondo collezionistico è rappresentato dai presidenti dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, della Federazione tra le società filateliche italiane e dell’Unione stampa filatelica italiana. GR 47 Filatelia Anno II - marzo 2014 numero 03 48 Epilogo Coloniale la caduta dell’Africa Orientale Italiana di Claudio Riccardo Incerti I l 5 maggio del 1936 con l’ingresso delle truppe italiane in Addis Abeba si concludeva la guerra d’Abissinia;questa nuova colonia si andava ad aggiungere alle altre due nel corno d’africa ovvero Somalia Italiana ed Eritrea,ed unificate tutte e tre presero il nome di Africa Orientale Italiana. Tale nuova colonia ebbe vita molto breve, soprattutto a causa della sua posizione geografica nello scacchiere della seconda guerra mondiale,completamente accerchiata dalle colonie e relativi eserciti inglesi e francesi. Dall’entrata italiana in guerra nel giugno del 1940,in quella zona d’operazioni belliche l’unica maniera efficace per l’inoltro delle corrispondenze postali nonché qualsivoglia bene necessario alla vita della colonia era quello del mezzo aereo,espletato con dei voli a cadenza settimanale dal Servizio Aereo Speciale dell’aeronautica;i velivoli partendo dall’Italia effettuavano dapprima scalo in Libia e successivamente ripartivano per L’AOI sorvolando i territori nemici del Ciad,colonia Francese fedele al Gen. De Gaulle o il Sudan colonia Inglese,a seconda della rotta più conveniente e con la speranza che la contraerea nemica non sempre fosse preparata, atterravano nei vari aeroporti presenti sul territorio. A gennaio del 1941 gli Inglesi cominciarono massicce operazioni belliche che a fine mese portarono alla conquista di Mogadiscio a sud e a nord all’assedio di Cheren durato poi fino a fine marzo. Completamente isolata per poter ricevere rifornimenti via mare o terra,in questa situazione di forte pressione militare e soprattutto psicologica della popolazione italiana presente in colonia,il Governatore dell’AOI, Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, chiese ed ottenne dall’Ispettorato dei Servizi Postali del Ministero dell’Africa Italiana a Roma, che le corrispondenze in arrivo e partenza tra Madrepatria e Colonia fossero gratuite, e a tal proposito furono preparati degli appositi tagliandi (franchigie o buoni) da razionare e distribuire a civili e militari italiani presenti sul territorio; stampati dalla Tipografia del Governo Generale in Addis Abeba in fogli di 50 esemplari e perforati a zig-zag su carta non filigranata in due diversi colori, uno rosso e gommato al retro per lettere in partenza dall’AOI verso l’italia e l’altro verde ma non gommato al retro per le lettere dirette dall’Italia in AOI, dovevano avere validità a cadenza mensile riportata in basso; a dimostrazione che le odierne lungaggini burocratiche sono un male italiano ereditario, tali buoni non vennero mai utilizzati e non furono che pronti due mesi dopo,vale a dire quando ormai il nemico era alle porte: il 30 marzo fu trattata la resa ed il 3 aprile gli Inglesi entrarono in Addis Abeba. A causa della distruzione degli archivi postali in Etiopia e della dispersione nel marasma della guerra dei documenti del Ministero dell’Africa a Roma, ben poco si può ancora aggiungere se non il fatto che a far tornare in Italia questi buoni sia stato proprio un ufficiale Inglese, non tanto animato da nobili intenzioni, quanto piuttosto allettato da scambi filatelici con un colonnello italiano prestante servizio presso la base NATO di Napoli,nei primi anni ‘50. A raccontare la fine di uno spaccato di storia coloniale italiana non rimangono che due pezzettini di carta, acquistabili in coppia con circa cinquecento euro. Lettonia e Andorra benvenute nell’euro L’Unione Monetaria Europea nel 2014 ingloba due altri Stati: Lettonia e Andorra. Si è arrivati a 19. Il 1° gennaio 2002 la valuta comune cominciò a circolare in Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna. Un sogno allora, una disillusione oggi per molti, a causa della crisi economica, ma il processo di allargamento della U. E. M. non si è più arrestato. Nel 2007 entrò la Slovenia, nel 2008 Cipro e Malta, nel 2009 la Slovacchia e nel 2011 l’Estonia. Ora tocca ad un altro microstato, ma soprattutto a un’altra repubblica baltica, il che sancisce come l’allargamento del gruppo proceda verso est. Poi, se ogni nuovo arrivo rappresenta una gioia per i collezionisti, desiderosi di allargare la propria raccolta di euromonete, va detto che questo non avviene quasi mai senza intoppi. Ne sa qualcosa proprio Andorra, che ha dovuto sostituire un’immagine originariamente proposta sulle gialle monetine da 10, 20 e 50 centesimi perché non troppo in linea con lo spirito laico delle istituzioni europee. La Lettonia nel 2014 metterà in commercio 2 serie divisionali e conierà 5 monete commemorative. Per ora si sa che una sarà un 5 euro in argento. Lo charme della moneta unica sarà anche un po’ appannato, ma i collezionisti continuano a sognare raccoglitori con tante nuove bandierine. Gianfranco Romanazzi La Ricetta Per la festa donna: Mimosette di patate Occorrente per 4 Persone 600 g di gnocchetti di patate a forma rotonda e piccola.(si trovano facilmente in commercio), 1 Peperone giallo, 30 g di cipolla bianca, 500 g panna fresca liquida di caseificio, olio extra vergine 50 g, sale quanto basta. Procedimento mettere l’olio in una padella e riscaldare appena, aggiungiamo la cipolla dopo averla sminuzzata e il peperone giallo tagliato grossolanamente, facciamo stufare per circa 10 minuti con coperchio sulla padella (se serve possiamo aggiungere un po’ d’acqua ) dopo prendiamo un mixer e frulliamo il peperone stufato creando una crema. Alla fine mettiamo in un’altra padella la panna la crema di peperone e lasciamo bollire il tutto per circa 7/8 minuti. In un’altra pentola bollire gli gnocchi scolare e miscelare gli gnocchi alla salsa con crema e peperoni per due tre minuti e servire. Buona festa della donna ! Per i papà: Involtini afrodisiaci Occorrente per 4 Persone 600 g di fettine di vitello o lonza di maiale, 1 mazzetto di rucola, 150 grammi grana, cotto di fichi. Procedimento prendiamo le fettine scelte e le apriamo sul tavolo di lavoro in cucina tagliamo a strisce di circa ½ centimetro la grana, la rucola ben lavata a foglie singole. Mettiamo al centro di ogni fettina 1 strisciolina di grana e 5/6 foglie di rucola arrotoliamo e posizioniamo in un teglia da forno antiaderente fino all’utilizzo di tutte le fettine salare e pepare a piacimento e cuocere in forno a 180 gradi per 8/10 minuti. Usciti dal forno gli involtini li posizioniamo sul piatto spruzziamo alcune gocce di cotto di fichi e tiriamo su i papà! San Giuseppe: non possono mancare Le zeppole Ricetta classica e dosi per circa 8/10 zeppole. Occorrente 3 uova, 70 g burro, 40 g zucchero, 150 g farina, 250 g acqua, un pizzico di sale, la buccia di un limone grattugiato. Procedimento in una pentola mettiamo il burro a fondere aggiungiamo l’acqua e portiamo ad ebollizione,togliamo dal fuoco e aggiungiamo la farina setacciandola, rimettiamo sul fuoco e cominciamo a mescolare con una frusta prima e poi con un cucchiaio di legno fino a realizzare un composto omogeneo,togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero prima e la scorza di limone dopo, continuare a mescolare fino ad ottenere un impasto morbido e fluido che metteremo i a r u lo Pag l na ia T iz A cura di Ignazio Spinetti ristoratore Martino Convertino chef Claudio Sisto enologo Anno II - marzo 2014 numero 03 in un sac’ a poche con punta a stella, prendere della carta da forno fare dei quadrati di circa 10x10 fare delle ciambelle su ogni quadrato di carta e mettere a friggere in olio di semi ad una temperatura dell’olio di 150 massimo 170 gradi al di sopra di queste temperature le zeppole rischiano di non gonfiarsi. Farcire con della crema pasticcera ed amarene intere e spolverare con zucchero a velo. Auguri a tutti I Giuseppe da Ignazio e Martino ! Vini Le mimosette vanno servite con un bianco elegante di buona freschezza capace di pulire la cremosità della panna fresca ed esaltare la nota vegetale del peperone, un bianco figlio della Valle d’Itria e del nostro territorio, il TRULLO BIANCO, una VERDECA in purezza dalle tenui ed eleganti note floreali, con una fresca e pulita acidità e con spiccata e piacevole mineralità, un vino da degustare giovane, annata consigliata il 2013, giustamente alcolico di estrema femminilità! degustatelo fresco a 10/12 ° C in calici a tulipano per bianchi. Per gli involtini di maiale l’abbinamento più interessante è quello con il PETRANERA 2011, un vino pieno e avvolgente, con un interessante speziatura di pepe nero e tabacco chiaro, un rosso Primitivo in cui i sentori di ciliegia selvatica si articolano al ricco boisé della barrique francese nella quale matura per 6 mesi. Un rosso di volume e struttura che tirerà su i papa, ma è consigliato la presenza delle mamme!!! 49 50 Cliccando Anno II - marzo 2014 numero 03 Samp: l’auto fatta coi Lego ad aria compressa U n’auto vera, creata utilizzando 500.000 mattoncini Lego. Un anno e mezzo per costruire la roadstet. E funziona davvero senza produrre emissioni inquinanti perché dotata di un motore ad aria compressa. È il Super Awesome Micro Project (SAMP). A costruirla sono stati un imprenditore australiano,Steve Sammartino, e un ventenne romeno Raul Oaida. Quest’ultimo si è cimentato da autodidatta nell’impresa. Curioso il fatto che i due non si conoscessero. La loro idea è veicolata, letteralmente, tramite internet. Per trovare un partner e dei finanziamenti per rendere concreta la sua idea, Sammartino ha lanciato un messaggio su Twitter: “Chiunque sia interessato a investire tra 500 e 1000 dollari in un progetto impressionante e primo al mondo mi mandi un tweet. Ho bisogno di circa 20 partecipanti”. E l’iniziativa ha riscosso successo. Oltre 40 investitori australiani hanno risposto di sì, offrendo il denaro necessario per costruire l’auto Lego ecologica dopo aver letto l’eccentrico prospetto inviato da Sammartino. La spesa totale è stata di circa 40mila dollari. Se Steve è stato la mente, Raul, il giovane romeno, è stato il braccio. Samp è stata costruita in Romania e spedita in una località segreta a Melbourne. Il motore della macchina è costituito da quattro propulsori e 256 pistoni, rigorosamente fatti di Lego e, come abbiamo detto, funziona ad aria. La velocità massima non è molto elevata, si parla di circa 20 30km visto che per la sua struttura labile l’auto non avrebbe garantito il massimo della sicurezza a un’andatura più ‘allegra’. ACCENNO DI PRIMAVERA - di Alma Calabretta • • • • • • • • • pagamento bollettini posta semplice posta raccomandata posta raccomandata a/r posta certificata Posta ibrida servizio raccomandata on-line servizio data e ora certa • • • • • spedizione pacchi senza limiti di peso (consegna in 24/48h) servizio pick-up alle aziende mailing servizio imballaggio e confezionamento pacchi caselle postali di domicilazione posta privata/aziendale telegrammi • • • • • • consegna e stampa materiale pubblicitario servizio ricariche telefono e pay tv money transfer servizio fax e fotocopie servizi finanziari (mutui e prestiti) agenzia di alberobello Alberobello- Via Cavour, 27 - Tel./Fax 080 2461541 - 349.6381928 - [email protected] - www.quiposte.com a i g g Fe s t e o i con n Viale L. Einaudi, 65 - Alberobello 8 marzo festa della donna Sui prodotti del banco salumeria e formaggi 4 marzo martedì grasso Sui prodotti del banco macelleria to di sco nto 19 marzo 3% 3% n di sco 3% di scon to festa del papà Sui prodotti del reparto vini di Palmisano Francesco & C. Snc Via Vittime del fascismo, 12 Alberobello Via Trieste e Trento, 49 Alberobello L.&G. Srl - Via M. Viterbo, 5 Alberobello Via Ammiraglio Millo - Alberobello