Il monitoraggio biologico della popolazione generale nella stima dell’esposizione ad inquinanti atmosferici Prof. Patrizia Corsi Gli studi di mutagenesi ambientale sono finalizzati in gran parte all’ identificazione e quantificazione di agenti genotossici diffusi nell’ ambiente e potenzialmente pericolosi per l’ uomo. Gli approcci di biologia molecolare hanno aperte nuove frontiere e potenzialità nel campo del biomonitoraggio ambientale e biologico Modello per la validazione di biomarker chemio-specifici CANCEROGENO CHIMICO IN ANIMALI SOSPETTO CANCEROGENO UMANO / LEGAME CON MALATTIA IDENTIFICAZIONE E SVILUPPO DI METODOLOGIE PER MISURARE BIOMARKERS CHEMIO-SPECIFICI DETERMINAZIONE DELLA RELAZIONE DEI BIOMARKER TRA ESPOSIZIONE E MALATTIA IN ESPERIMENTI ANIMALI STUDIO TRASVERSALE SUI LIVELLI DI BIOMARKER NEGLI UOMINI ESPOSTI STUDIO LONGITUDINALE SUI BIOMARKER NEGLI UOMINI MARKER DI ESPOSIZIONE VALIDATO RELAZIONE TRA BIOINDICATORI E MALATTIA IN STUDI SU ANIMALI STUDI CASO-CONTROLLO STUDI A COORTE TRIALS CLINICI MARKER DI RISCHIO VALIDATO MONITORAGGIO AMBIENTALE Misurazioni degli agenti mediante campionamenti ambientali allo scopo di determinare il livello di esposizione per via inalatoria e studiare l’efficacia delle misure di prevenzione adottate. MONITORAGGIO BIOLOGICO Valutazione dell'esposizione ad agenti cancerogeni presenti nell'ambiente attraverso la misura di indicatori selezionati in campioni biologici prelevati negli esposti secondo precise modalità. L’indicatore può essere rappresentato dalla sostanza chimica tal quale, da un suo metabolita, da una modifica biochimica di tipo reversibile indotta dall'esposizione all'agente nocivo. Il monitoraggio biologico di una popolazione esposta a potenziali agenti genotossici comprende lo studio di diversi biomarcatori (di esposizione, di effetto e di suscettibilità), in riferimento ai vari momenti che intercorrono tra l’esposizione e la manifestazione clinica della patologia (Modificata, da Rùdiger, 1999.) Obiettivi specifici della ricerca sui biomarkers RIFLETTERE SPECIFICHE ESPOSIZIONI Sviluppo e validazione dei biomarkers PREDIRE IL RISCHIO DI MALATTIA NEGLI INDIVIDUI Decaprio AP Biomarkers: Coming of Age for Environmental Health and Risk Assessment Environ Sci Tec 31 (7): 1837-1847, 1997 VALIDAZIONE DEI BIOMARKERS Relazione dose-risposta Interazione Gene-Ambiente Variabilità inter e intra-individuale Molteplici vie di assorbimento Molteplicità degli addotti Materiali biologici surrogati/organo bersaglio Relazione temporale Miscele complesse Le principali vie di esposizione agli xenobiotici -The ability of PAH-containing mixtures to induce human cancer has been known since 1775, when the British surgeon Sir Percival Pott demonstrated a correlation between the exposure of chimney sweeps to soot and the incidence of scrotal cancer (Quoted in Natl. Cancer Inst. Monogr. 1963,10:7). -The main sources of human exposure to PAHs are occupation, passive and active smoking, food and water and air pollution - There is a high variation in atmospheric PAHs levels across geographical areas with B(a)P concentrations ranging from 0.01 to 100ng/m3. The level of exposure to PAHs through this source is low compared to other sources such as diet, occupation or tobacco smoke. -The total intake of carcinogenic PAHs in the general population has been estimated to be 3µg/day (Mumtaz MM et al., 1996, Toxicol Ind Health, 12:742-971) -Levels of occupational exposure of B(a)P, one of the main PAH compounds, vary widely in different industrial activities and job titles, ranging from 0.1 to 48 000 ng/m3. -Such elevated exposure are associated with increased risks of lung, skin and bladder cancer (Mastrangelo et al., 1996, Environ. Health Perspect. 104:1166-1170). -In smokers, B(a)P levels range from 0,5 to 7,8 µg/100 cigarettes when exposure is from mainstream smoke and from 2,5 to 19,9 µg/100 cigarettes when it comes from side-stream smoke. -Levels from passive smoking are lower, ranging from 0.0028 to 0,76 µg/m3 of B(a)P (IARC 1983, Monogr. Eval Carcinog. Risk Chem. Hum. 32:1-453) -Dietary intake of total PAHs has been estimated to be almost 2µg/Kg food (IARC 1983, Monogr. Eval Carcinog. Risk Chem. Hum. 32:1-453) with high levels of B(a)P found especially in charcoaled broiled- meat (8µg/kg) while in a variety of other food products B(a)P levels from 0.09 to 30µg/kg have been reported (Scherer G et al., 2000, Cancer Epidemiol. Biomarkers Prev. 9:373-380) La formazione del benzo [a] pirene-7,8-diidrodiolo-9,10-epossido (BPDE), il principale metabolita cancerogeno del benzo [a] pirene, e iI suo addotto al DNA Schema del metabolismo ossidativo del benzene Le principali vie di eliminazione degli xenobiotici La suscettibilità genetica condiziona la risposta di soggetti egualmente esposti INDICATORI DI SUSCETTIBILITA’ CYP1A1 CITOCROMO P450 MONOSSIGENASI Sito di restrizione MspI: sostituzione TC dà origine al raro allele m2 Glutatione-S-transferasi di classe µ: catalizza la coniugazione del glutatione agli epossidi degli IPA GSTM1 GSTT1 La variante allele nullo determina la mancata produzione dell’enzima attivo e ridotta efficienza di metabolizzazione di diversi substrati genotossici Glutatione-S-transferasi di Classe θ: responsabile della detossificazione di composti alchilanti reattivi degli IPA Xeroderma pigmentosum di Classe D: XPD Sito di restrizione 312: sostituzione AspAsn, codifica per un enzima coinvolto nel meccanismo del riparo del DNA. La mutazione determina deficit dell’attività enzimatica IL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE E BIOLOGICO Campionamento personale Indicatori di esposizione indicatore di dose biologicamente efficace Indicatori di suscettibilità OBIETTIVI Valutare l’esposizione a sostanze tossiche attraverso campagne di Monitoraggio ambientale Monitoraggio biologico Validare i dati del monitoraggio biologico sulla base del monitoraggio ambientale Esposizione ad IPA e biomarkers di genotossicità in popolazioni residenti a diversa distanza da un insediamento siderurgico ALBEROBELLO LOCOROTONDO STATTE TARANTO- Tamburi Lo stabilimento ILVA di Taranto, realizzato in fasi diverse tra il 1961 ed il 1975, è tra i più grandi complessi siderurgici di Europa, l’unico a ciclo integrato, con oltre 10.000 occupati diretti. Il combustibile utilizzato è il coke, prodotto a partire dal carbon fossile nelle tre batterie che costituiscono la cokeria. Materiali e Metodi MONITORAGGIO AMBIENTALE IPA Stazioni mobili : macchina caricatrice e sfornatrice Campionamenti d’area : piano di carica, lato sfornatrice, inversione termica Campionamenti personali : operatore piano coperchi, addetto bariletti, operatore porte, operatori macchine (caricatrice, guida coke, sfornatrice), inversione termica, attrezzista MONITORAGGIO BIOLOGICO 1-IP n. 105 LAVORATORI n. 50; batteria 5-6: n. 55) (batteria 3-4: Raccolta di campioni di urina (prima e dopo il turno) Questionario sulle caratteristiche individuali . (fumo, consumo di carne alla , brace assenza dal lavoro ) Analisi statistiche: statistiche descrittive; t-tests per la valutazione delle differenze tra gruppi, dopo logtrasformazione dei dati; analisi di correlazione. FASI DELLO STUDIO FASE 1 Identificazione e arruolamento della popolazione. Consenso informato. Preparazione e codifica del questionario. Predisposizione SOP FASI DELLO STUDIO FASE 2 Ottenimento del consenso informato Somministrazione del questionario Misura dei livelli ambientali Raccolta e analisi dei campioni biologici FASE 1: QUESTIONARIO IPA AERODISPERSI Gli IPA aerodispersi e adesi al particolato presenti nella frazione inalabile vengono misurati con campionatore attivo indossato in zona respiratoria durante il giorno, per una durata media di 6 ore, secondo il metodo NIOSH 5506. Fra i 15 idrocarburi i composti non cancerogeni sono: (acenaftene, fluorene, fluorantene, pirene, antracene, fenantrene, crisene, benzo(g,h,i)terilene; quelli definiti cancerogeni dalla IARC: naftalene, benzo(a)antracene, benzo(a)pirene, dibenzo(a,h)antracene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3cd)pirene. BENZENE AERODISPERSO Il campionamento viene effettuato tramite RADIELLO. L'analisi viene effettuata per desorbimento chimico seguito da GC-MS Le operazioni di monitoraggio Inizio attività – ore 8:00: consenso informato prelievo ematico (20 ml) campione di urina aliquotazione per IPA urinari posizionamento pompa Fine attività – ore 14:30 rimozione pompa questionario FASE 1 - SOP: Procedure Operative Standardizzate Indicatore biologico di esposizione: IPA 1-idrossipirene urinario L’1-idrossipirene urinario (1-IP) è un metabolita del pirene. Viene misurato secondo il metodo descritto da Jongeneelen (1987), dopo idrolisi enzimatica dei ß-glucuronati e/o solfati coniugati, seguita da analisi HPLC con rivelatore fluorimetrico: i risultati sono corretti per il valore della corrispondente creatinina urinaria e sono espressi come microMol/Molcreat. Indicatore biologico di esposizione: Benzene Benzene urinario Il benzene urinario viene determinato mediante microestrazione in fase solida effettuata nello spazio di testa del campione, seguita da analisi gascromatografica con rivelazione di massa (GC/MS). Indicatore di dose biologicamente efficace: IPA Gli addotti totali IPA-DNA Il DNA viene isolato dai linfomonociti di sangue periferico secondo la metodica del kit Extragen (Extragen BC by Talent). La determinazione degli addotti viene effettuata attraverso la multidirectional thin-layer chromatography (TLC), utilizzando substrati di polietilammnina-cellulosa (Gupta et al., 1982; Izzotti, 1998), dopo postmarcatura con 32P. Indicatore di effetto biologico precoce: BENZENE Conta leucocitaria Viene eseguito su campione ematico l’esame emocromocitometrico e la conta leucocitaria e piastrinica 12cm D1 1,5cm D3-D4 D2 8,5cm 10cm POLIMORFISMI GENETICI Esiste una grande variabilità interindividuale nel grado di metabolizzare gli xenobiotici. Questa variabilità può essere causata sia da fattori genetici che ambientali. I fattori ambientali che maggiormente influenzano il metabolismo di sostanze tossiche e di cancerogeni sono: la dieta, il fumo, l’ingestione di alcohol, l’assunzione di farmaci , l’uso di rimedi a base di erbe, l’esposizione a contaminanti ambientali e stati di malattia. Basandosi su queste considerazioni si comprende come sia necessario valutare la capacità individuale nel metabolizzare e detossificare gli xenobiotici mediante lo studio del fenotipo e del genotipo. DNA addotti in cellule uroteliali esfoliate e esposizione a fumo passivo Mogli di fumatori Mogli di non fumatori Media 1-HOP: 0.27 0.06 Media 1-HOP: 0.19 0.02 p=0.17 DNA addotti (n./108): 2.8 0.8 DNA addotti (n./108): 1.1 0.4 p<0.05 r (DNA-Addotti vs. 1-HOP)= 0.3 FASI DELLO STUDIO FASE 3 inserimenti dati su supporto informatico controlli logico-formali sui database elaborazione dati ed analisi statistica IPA_tot 4,000 6,000 IPA totali (Mediana + Range Interquartile) 2,000 2985 ng/m3 0 1995 ng/m3 Alberobello Taranto T-test per variabile log-trasformata p=0.415 benzamb 4 6 Benzene ambientale (Mediana + Range Interquartile) 1.81 microg/m3 0 2 2.22 microg/m3 Alberobello Taranto T-test per variabile log-trasformata p=0.697 Profilo delle medie degli IPA aerodispersi Il naftalene rappresenta il componente principale della miscela (70% a Tamburi e 55% ad Alberobello), seguito dal fluorantene a Tamburi e dall’acenaftene ad Alberobello; il benzo(a)pirene è presente in una quota pari allo 0,3% nella miscela ad Alberobello e allo 0,2% a Tamburi 2500 Media Alberobello Media Tamburi 2000 1500 1000 500 (1 ,2 ,3 , O EN D IN E IR EN E R PE (g ,h ,i) ZO N BE cd )P IL EN E C A TR N (a ,h )A ZA N IB E D EN EN IR (a )P ZO N BE LU (k )F ZO N E E TE N E O R AN R O LU BE ZO N BE AN N IS E C (b )F (a )A ZO N BE TE N E E R A TR N O R A N PI R C E TE N EN E E N NE AC FL U TR AN FE N AN TR E E EN E N E O R FL U AF TE N NE E N AL E AC AF T N E 0 Caratteristiche delle popolazioni in studio Gruppi Età (media N. Sesso ± ds) Alberobello 15 Tamburi 18 3M 12 F 3M 15 F 42 ±12 42 ±12 N. Fumatori (%) Livello di istruzione 5 (28%) Lic. Elem. Media Inf. Media Sup Laurea 11% 28% 55% 6% 4 (27%) Lic. Elem. 20% Media Inf. 20% Media Sup 40% Laurea 20% Mediane di 1-IP Tutti Fumatori Non fumatori Alberobello 0.32 0.31 0.32 Tamburi 0.26 0.22 0.28 Tutti 0.27 0.25 0.29 t-test p=0.825 p=0.254 Mediane di Benzene Urinario Tutti Fumatori Non fumatori Alberobello 79 256 57 Tamburi 51 53 49 Tutti 134 342 79 t-test p=0.697 p=0.049 Mediane di addotti IPA-DNA Tutti Fumatori Non fumatori Alberobello 0.89 1.59 0.89 Tamburi 0.75 0.54 0.78 Tutti 0.78 0.62 0.79 t-test p=0.719 p=0.736 Distribuzione dei polimorfismi nelle popolazioni in studio %GSTM1 %GSTT1 %CYP1A1 % XPD null null mutato mutato Alberobello 73 13 0 50 Tamburi 33 11 33 39 Tutti 51 12 18 44 Livelli mediani di addotti, stratificati per polimorfismi metabolici (n. addotti/108 nucleotidi) Polimorfismi Addotti Wild type GSTM1 GSTT1 CYP1A1 MspI XPD - 312 0.84 Null 0.72 Wild type 0.79 Null 0.72 Wild type 0.72 Mutato 1.14 Wild type 0.84 Mutato t-Test 0.75 P=0.278 P=0.959 P=0.365 P=0.661