Edizione in lingua italiana
PROGETTO INTERCULTURA
da 1
a 5 anni
COME CRESCE
IL TUO BAMBINO
LO SVILUPPO
DEL TUO BAMBINO
COME PERSONA
LA NUTRIZIONE
DEL TUO BAMBINO
LA PULIZIA
DEL TUO BAMBINO
LA SICUREZZA
DEL TUO BAMBINO
LA SALUTE
DEL TUO BAMBINO
Con il patrocinio del Comitato Italiano
per l’Unicef - Onlus
Conoscerlo
di più
per allevarlo
meglio
II
INDICE
2
come cresce il tuo
bambino
lo sviluppo del tuo
bambino come persona
14
la nutrizione del tuo
bambino
24
la pulizia del tuo
bambino
32
la sicurezza del tuo
bambino
40
la salute del tuo
bambino
44
CAPITOLO PRIMO
Come CresCe il tuo bamb
ON SONO MOLTE LE COSE da controllare
bini crescono è maggiore in primavera e in
per sapere se il tuo bambino cresce bene
estate, mentre è minore o assente nel periodo
N
a mano a mano che il tempo passa:
settembre-febbraio. Se la crescita è inferiore a
■ l’aumento della sua altezza e del suo peso;
4 centimetri all’anno o se tra marzo e luglio
■ lo sviluppo delle sue capacità:
l’aumento è inferiore ai 2 centimetri, la crescita
• di muoversi;
• di controllare i suoi bisogni e usare
il vasino;
• di agire in modo indipendente;
• di giocare.
Sono tutte cose abbastanza semplici che tu
non può essere considerata normale.
La misurazione dell’altezza, per essere utile, deve essere eseguita nel modo più accurato possibile, soprattutto facendo in modo che il bambino non pieghi le ginocchia e usando un metro rigido (Figura 1).
puoi facilmente osservare per giudicare se tutto procede normalmente, oppure se vi sono se-
Quanto al peso, nei primi 5 anni
gnali di mancato sviluppo da sottoporre all’e-
di vita i bambini aumentano di
sperienza del pediatra.
circa 2 chilogrammi all’anno
e di circa 3 chilogrammi successivamente fino a 9 anni.
LA CRESCITA
IN altezza
E NEL peso
Per il controllo del peso:
usare sempre la stessa
bilancia, pesare il bambino nudo, possibil-
Nei primi due anni di vita i bambini crescono
mente alla mattina pri-
in altezza in modo particolarmente veloce: nel
ma della colazione.
primo anno aumentano di circa 25 centimetri e
di circa 12 nel secondo; fra il secondo anno e il
quinto la crescita è di circa 6 centimetri all’anno. I maschi, in generale, sono un po’ più alti
2
delle femmine.
Nel Nord del mondo, la velocità con cui i bam-
Figura 1.
Come misurare
l’altezza
Per misurare bene
l’altezza, tenere
il bambino diritto in
piedi e fare in modo
che non pieghi
le ginocchia.
LA CRESCITA
IN altezza
E NEL peso
bino
Tabella 1. altezze e pesi indicativi dei bambini da 1 a 5 anni
ALTEZZA
centimetri
PESO
chilogrammi
Maschi
Femmine
Maschi
Femmine
1° ANNO
75,7
74,0
9,6
8,9
2° ANNO
87,8
86,4
12,1
11,4
3° ANNO
96,7
95,1
14,3
13,8
4° ANNO
103,3
102,7
16,3
16,0
5° ANNO
110,0
109,4
18,3
18,2
In questa tabellina sono riportate delle altezze
indicative; questo vuol dire che l’altezza di un
bambino è normale anche se è un po’ diversa da
quelle indicate. Per esempio, a 3 anni l’altezza
indicativa è di circa 96,7 centimetri per i maschi
e di circa 95,1 centimetri per le femmine. Ma
devono essere considerate normali anche altezze
minori, fino a 85 centimetri per i maschi e 83
per le femmine e altezze maggiori fino a 108
centimetri per i bambini e 106 per le bambine.
Uno stesso criterio può essere seguito per l’aumento di peso. Alla nascita il peso dei bambini è
all’incirca di 3.500 grammi, un po’ meno quello
delle bambine; sono da considerare del tutto
normali anche pesi fra i 2.700 e i 3.800 grammi
e non sono neppure ragione di preoccupazione
pesi intorno ai 2.500 o ai 4.500 grammi. Al
compimento del primo anno di vita, generalmente il peso è di tre volte superiore a quello
che i bambini avevano alla nascita. Se si hanno
dei dubbi sulla normalità della crescita del proprio bambino, è bene consultare il pediatra.
3
CAPITOLO PRIMO
Come cresce il tuo bambino
LO SVILUPPO
DELLA CapaCità
DI movimento
re in mano e alzare una tazza, di usare il cucchiaio, di riporre palline in un recipiente.
A 2 anni il bambino è capace di salire e scen-
Il progressivo sviluppo dei movimenti nei primi
dere le scale da solo, aprire le porte, girare le
anni di vita è un aspetto assai importante per
maniglie, tirare la palla, andare in triciclo.
comprendere se la crescita avviene regolarmente.
A 3 anni è capace di lavarsi e asciugarsi le ma-
A partire dal primo anno di vita il bambino
ni, usare le forbici, svestirsi, mangiare da solo,
sviluppa a poco a poco la capacità di cammina-
saltellare sul posto, stare in equilibrio su una
re da solo, di salire le scale con un piccolo aiu-
sola gamba, bere con la cannuccia.
to, di chinarsi per raccogliere i giocattoli, di gi-
A 5 anni cammina con facilità e compie movi-
rare le pagine di un album illustrato, di prende-
menti di destrezza. Salta alternando i piedi
4 Settimane
Comincia a tenere il capo
eretto per brevi momenti.
Rivolge lo sguardo a volti
che gli si avvicinano
e reagisce alle parole che
gli sono rivolte.
16 settimane
4
Quando viene messo
a pancia in giù, alza la testa
e fa forza sugli avambracci.
Segue gli oggetti che si
muovono lentamente, muove
le braccia verso oggetti
che dondolano davanti a lui,
ride a chi gli sta intorno.
26 settimane
è capace di stare seduto in
modo abbastanza sicuro,
afferra i giocattoli.
Posto di fronte a uno
specchio indica la propria
immagine.
LO SVILUPPO
DELLA CapaCità
di movimen-
A questa età generalmente i bambini amano
molto importante osservare e valutare la sua
molto disegnare; già a 2 anni e mezzo sono ca-
capacità di compiere non solo i grandi movi-
paci di produrre immagini di persone e di og-
menti, come correre e saltare, ma anche quelli
getti familiari.
fini, come infilare i bottoni nelle asole, legarsi i
A 3 anni circa, i bambini e le bambine sono ca-
lacci delle scarpe, usare cucchiaio e forchetta.
paci e disponibili a dare qualche “aiuto” in casa,
come partecipare alla preparazione della tavola,
Dai 18 mesi ai 3 anni i bambini compiono gran-
portare oggetti da una stanza all’altra, riporre la
di progressi nella loro capacità di muoversi per
propria biancheria, spesso cercando di fare cose
conto proprio; questa capacità può essere sti-
anche al di sopra delle proprie capacità.
molata incoraggiandoli a partecipare ai piccoli
In questo periodo della vita del bambino, è
lavori domestici e condividendo con loro il pia-
32 settimane
Coordina bene i movimenti per sedersi.
Può tenere il biberon
da solo ed è attivo
quando viene fatto
giocare.
10 -12 mesi
Cammina
se aiutato;
coopera quando
lo si veste.
9 -10 mesi
Comincia
a muoversi
a gattoni
e a mettersi in
piedi da solo.
5
CAPITOLO PRIMO
Come cresce il tuo bambino
cere di correre, saltare, arrampicarsi, contri-
I genitori, le madri in particolare, devono evita-
buendo così anche al consolidamento del loro
re di essere troppo protettive; l’ansia protettiva,
senso di sicurezza. Molto raccomandabili so-
infatti,toglie sicurezza al bambino e ne com-
no le attività all’aperto; è questo anche il tem-
promette lo spirito d’avventura e la disponibili-
po per avviare il bambino ad alcuni sport con-
tà a ricercare nuove esperienze.
sigliati dal pediatra secondo le caratteristiche
Nei primi sei mesi del secondo anno, con l’af-
del piccolo o ad attività fisiche: queste contri-
fermarsi della capacità di camminare, prende
buiranno, oltre allo sviluppo fisico, anche alla
avvio la fase della sperimentazione: l’ambiente
formazione del gusto verso la vita attiva, fon-
diventa uno spazio di continua esplorazione. Il
damentale per la salute lungo il corso di tutta
bambino procede per tentativi concreti: si pro-
l’esistenza.
pone un obiettivo, prova a conseguirlo metten-
2-3 anni
Comincia ad usare le posate; migliora
le capacità di vestirsi da solo.
2 anni
Cammina e corre
abbastanza bene,
è capace di indossare
da solo gli
indumenti più
semplici.
6
LO SVILUPPO
DELLA CapaCità
di movimento
L’aiuto allo sviluppo
delle capacità di movimento
BAMBINI che hanno difficoltà a muoversi vanno aiutati a farlo, soprattutto favorendo il gioco. Infatti,
per i bambini sempre, ma in particolare nei primi cinque anni di vita, il gioco è l’attività che maggiormente contribuisce allo sviluppo fisico, motorio e mentale. Il bambino al quale è impedito di giocare a
sufficienza oppure che non può giocare con altri bambini, è un bambino infelice e rischia di esserlo anche
da adulto.
Il bambino ha sempre bisogno di essere aiutato e i genitori lo possono fare in parecchi modi. Innanzitutto,
I
gli adulti possono insegnare a compiere correttamente i movimenti più comuni della vita di ogni giorno:
camminare, salire e scendere le scale, prendere in mano gli oggetti, vestirsi, lavarsi, giocare. Importante è
dimostrare come si fa spiegando nello stesso tempo con le parole quello che si mostra. In secondo luogo,
oltre a creare in casa e fuori condizioni favorevoli all’attività fisica, compresa la disponibilità di attrezzature e strumenti adatti (tricicli, monopattini, palle ecc.), è necessario non avere fretta in modo da dare al
bambino il tempo necessario per apprendere e affinare i propri movimenti.
3 anni
Sale le scale alternando le due gambe, riesce ad andare
in triciclo; è capace di copiare un cerchio e una croce;
è capace di mettersi le scarpe e di mangiare da solo.
do in atto un determinato comportamento; se
non ha successo, riprova ricorrendo ad un’altra
tattica finchè non ha successo.
È questo anche il periodo della comparsa di
una vivida immaginazione che, fra i 15 e i 18
mesi si esprime in particolare attraverso il gioco
della bambola. A tre anni spesso compare il
“compagno immaginario” con il quale il bambino intrattiene intensi rapporti verbali (gli racconta storie ecc.) e intreccia giochi a non finire.
Fra i 18 e i 24 mesi, il bambino sviluppa la capacità di risolvere mentalmente i problemi che
incontra nelle sue esperienze.
7
CAPITOLO PRIMO
Come cresce il tuo bambino
I PROGRESSI
NEL CONTROLLO
DEI bisogni
Corporali
di cadere dentro la tazza. Soprattutto, non
mancare mai di manifestare apprezzamento
per quello che il piccolo riesce a fare.
A mano a mano che crescono, i bambini di-
A conclusione di questo discorso è utile sapere
ventano sempre più capaci di controllare la pipì
la differenza fra accrescimento, sviluppo e
e la pupù. Molti bambini imparano a controlla-
adattamento. Per accrescimento si intende
re la pipì tra i 3 e i 4 anni, la pupù tra i 2 e i 3
l’aumento delle dimensioni del corpo come è il
anni; a 5 anni di solito i bambini controllano il
caso dell’altezza e del peso.
soddisfacimento dei loro bisogni in modo del
Per sviluppo si intende la maturazione delle di-
tutto indipendente, le bambine di solito un po’
verse parti del corpo e delle loro funzioni. Per
prima dei bambini. Lo sviluppo della capacità di
controllare i bisogni corporali avviene a poco a
poco, secondo progressi che ogni mamma può
osservare.
Quando il bambino dimostra la necessità di fare la pipì o la pupù, bisogna aiutarlo ad abituarsi ad usare il vasino. Lo si può fare in vari
modi. Prima di tutto comperando un vasino
adatto a lui e facendogli capire che è suo; poi
facendo ripetute prove con il pannolino, come
se fosse un gioco, e dopo un po’ di tempo senza pannolino. Non rimproverarlo se qualche
volta si sporca. Importante dare l’esempio e
fargli capire che mamma e papà, e tutte le persone grandi, per i loro bisogni usano il WC.
8
bambino non abbia la sensazione (o la paura)
Quando dal vasino si passa al WC, bisogna ridurre le dimensioni dell’assicella in modo che il
I PROGRESSI
NEL CONTROLLO
DEI bisogni Corporali
esempio, muscoli e cuore crescono e funzionano adeguatamente seguendo l’aumento della
statura; il cervello raggiunge le dimensione del-
La pipì
a letto
l’adulto a 6-8 anni, ma non la sua maturità alla
N CERTO NUMERO DI BAMBINI, soprat-
Per adattamento, infine, si intende la capacità
U
di un organismo di adeguarsi alle condizioni di
anni e anche fino a 6 (pochissimi anche molto
vita cui è esposto. Per esempio, quando un or-
oltre). Se questo accade una volta ogni tanto, la
ganismo viene sottoposto ad un’attività fisica
causa può essere una eccessiva eccitazione, un
intensa, le dimensioni e le capacità di lavoro del
episodio passeggero di ansia dovuto al distacco
cuore e dei muscoli aumentano.
dai genitori e dal buio.
quale arriva negli anni successivi.
tutto i maschi, fa la pipì a letto ancora a 4
Sono casi che non meritano particolare attenAccrescimento, sviluppo e adattamento non
zione perché di solito finiscono spontaneamen-
sono fenomeni che avvengono contempora-
te e presto. Se invece il disturbo continua nel
neamente ed è importante saperlo per non fa-
tempo, è bene consultare il pediatra (senza
re valutazioni e adottare misure sbagliate. Non
mortificare il bambino) non solo per capire se
basta, per esempio, che un bambino sia particolarmente cresciuto in altezza per pretendere
da lui prestazioni mentali e comportamenti che
il suo cervello non è ancora abbastanza maturo
da produrre. Quindi, attenzione non solo all’accrescimento, ma anche allo sviluppo per creare
le condizioni di adattamento più favorevoli perché il bambino cresca il meglio possibile.
vi sono cause fisiche come per esempio una infezione delle vie urinarie, ma anche per escludere cause emozionali, come per esempio una
eccessiva pressione dei genitori sia in senso
iperprotettivo sia nella eccessiva pretesa che il
bambino compia azioni per le quali non è ancora maturo. Il fenomeno può essere aggravato
dai rimproveri e dalle prese in giro. La dimostrazione di una serena comprensione e l’accentuazione delle manifestazioni di amore e di
attenzione possono risolvere il disturbo meglio
di ogni altro intervento.
9
CAPITOLO PRIMO
Come cresce il tuo bambino
LA NECESSITÀ
DEL gioCo
In generale si pensa che il gioco sia un’attività
senza importanza, un “passatempo”. In realtà
per i bambini non vi è nulla di più serio del gioco. Basta osservarli per comprendere quanto
impegno ci mettono nel risolvere i mille piccoli
e grandi problemi che ogni gioco spesso comporta. Il bambino sano che cresce bene, quando non dorme, gioca. Per lui giocare significa
vivere. Ogni occasione è buona, ogni oggetto si
presta per giocare. Ed è sbagliato pensare che
per giocare ci vogliano i giocattoli. Anzi, se sono troppi o troppo complicati, ostacolano il gioco. Molti bambini non ne hanno mai visto uno
eppure non per questo rinunciano a giocare.
Più importante dei giocattoli, è la situazione
che si deve creare perché il bambino si abbandoni al piacere del gioco. Nel gioco dei bambini, le persone grandi che si occupano di loro
possono essere semplici spettatori (soprattutto
per controllare che i piccoli non si mettano in
situazioni pericolose) oppure prendere parte alle loro attività. Di fatto, i bambini crescono meglio quando anche mamma e papà, oppure altre persone adulte partecipano ai loro giochi.
10
In questo caso, è bene tener conto di alcuni
suggerimenti, che facilitano il gioco:
■ Innanzitutto, è bene osservare quello che il
bambino sta facendo o ha intenzione di fare
da solo. Soltanto dopo l’adulto può intervenire per facilitarlo, o condividere la realizzazione delle sue intenzioni.
■ Il tempo disponibile per giocare con i bambi-
ni è generalmente limitato e spesso i genitori si dispiacciono di non farlo “abbastanza”.
Niente sensi di colpa: per il bambino è importante sapere che può contare su un
“tempo”, anche se piccolo, a lui dedicato.
■ I bambini piccoli presentano frequentemen-
te dei problemi nel passare dal gioco con
qualcuno al gioco da soli. Pure è necessario
abituarli a questo per favorire lo sviluppo
della loro autonomia. E lo si può fare sia promettendo (e mantenendo) l’impegno di tornare a giocare insieme in un tempo determinato, sia facilitando i giochi che possono essere sviluppati in solitario.
■ I bambini piccoli non hanno un preciso sen-
so del tempo. Per un bambino di due anni e
mezzo, cinque minuti di attesa possono essere percepiti come una eternità. Per questa
ragione, è consigliabile lasciare un intervallo
di tempo, a poco a poco sempre maggiore,
fra un gioco fatto insieme ed uno successivo in solitario, in modo da abituare il bambino a giocare da solo per periodi a mano a
mano sempre più lunghi.
LA NECESSITÀ
DEL gioCo
■ L’esperienza di gioco del bambino deve es-
stessa età, fra i quali quasi sempre sono pre-
sere arricchita da un’ampia frequentazione
senti soggetti dotati di carattere socievole ed
di altri bambini perché serve a confrontarsi
espansivo, aiuterà il bambino timido a vincere
con persone diverse, a superare gli inevitabi-
la propria tendenza all’isolamento, a inserirsi
li conflitti, per divenire un soggetto capace
nel gruppo, a sviluppare una propria persona-
di vivere con gli altri.
lità che, alla fine, significa conquistare sicurezza e autostima. In questo senso, la frequenta-
Nella maggioranza dei casi i bambini tendono
zione dell’asilo nido o della scuola dell’infanzia
spontaneamente a stare insieme, ma non bi-
deve essere vista non soltanto come una ne-
sogna trascurare l’eventualità che abbiano del-
cessità, bensì come una opportunità vantag-
le difficoltà a farlo; soprattutto, che non ne ab-
giosa per il bambino. Ricordando tuttavia che
biano la possibilità. In questi casi, bisogna aiu-
le esperienze di rapporto con altri bambini e di
tarli, impegnarsi in modo che abbiano le occa-
gioco non devono essere circoscritte al solo
sioni di giocare con i propri coetanei, in parti-
asilo nido o alla scuola dell’infanzia, ma devo-
colare quando non sono affidati agli asili nido
no continuare a casa in modo che tra scuola e
e, ancor più, alla scuola dell’infanzia.
casa, nel sentire del bambino, non vi sia con-
La compagnia di altri bambini, all’incirca della
trasto.
Il bambino sano che cresce bene,
quando non dorme, gioca.
Per lui giocare significa vivere. Ogni
occasione è buona, i giocattoli non
sono necessari, ogni oggetto va bene.
Al principio il bambino chiede
la partecipazione attiva ai suoi giochi
da parte degli adulti che più
si occupano di lui; poi
gradualmente gli basta
sentire la presenza
di qualcuno che egli sa
che gli vuole bene.
Alla fine è capace di giocare
da solo: le persone care
sono dentro di lui e con loro
può parlare e giocare
come se fossero presenti.
11
CAPITOLO PRIMO
Come cresce il tuo bambino
Il gioco dei giochi
Ascoltare
raCConti e
I
L GIOCO DEI GIOCHI è rappresentato dalla narrazione e dalla lettura ad alta voce. Nel periodo
che va tra l’anno e mezzo e i due anni di età i bambini dimostrano di gradire di essere intratte-
nuti con racconti e con letture ad alta voce: piccole, brevi storie che abbiano un inizio e una fine e
soprattutto che siano ripetute più e più volte. Dai due ai tre anni, è importante assecondare ancora di più sia il desiderio di ascoltare sia le preferenze che maturano in questo periodo; generalmente i bambini di questa età:
■ hanno imparato a maneggiare le pagine di carta;
■ sono capaci di sfogliare i libri avanti e indietro per trovare le immagini preferite;
■ recitano intere frasi e talvolta intere storie;
■ collegano le immagini con le parole che le descrivono;
■ protestano quando l’adulto dice una parola sbagliata in una storia conosciuta;
■ si “leggono” i loro libri preferiti.
Dai tre ai quattro anni, i piccoli dimostrano di preferire le pubblicazioni che raccontano storie
riguardanti bambini che sono e vivono come loro, ma anche quelle dedicate a luoghi e modi di vivere diversi da quelli che già conoscono: pubblicazioni con testi semplici che possono essere mandati a memoria, pubblicazioni che riguardano i numeri, l’alfabeto, le parole.
Dai quattro ai cinque anni, i bambini maturano rapidamente la capacità di capire e di stare
attenti, di cogliere il senso delle storie che vengono loro raccontate, per cui si possono proporre libri che aprono al mondo della fantasia pur mantenendo saldo il legame con le esperienze quotidiane; è spiccato il loro piacere di sentire storie e fiabe in cui il personaggio principale è in viaggio
e deve affrontare e vincere prove contro persone o animali, mostri cattivi ecc.; è notevole anche il
senso del comico e quindi sono apprezzati i racconti buffi e divertenti.
Oltre i cinque anni, i genitori dovrebbero continuare a raccontare e a leggere ad alta voce
possibilmente ogni giorno, tenendo conto che a questa età i bambini possono ascoltare storie
12
lunghe, capire nuove parole, conversare con gli adulti, soprattutto quando gli si lascia il tempo di
rispondere, evitando di completare le frasi sostituendosi a loro.
LA NECESSITÀ
DEL gioCo
fiabe
Per saperne di più: www.leggerepercrescere.it
Per rendere più attraente ed efficace il raccontare e il leggere ad alta voce ai bambini piccoli si può
tener conto di due fatti. Innanzitutto, che i tempi di attenzione di un bambino sono relativamente brevi, brevissimi al di sotto dei tre anni (pochi minuti); in secondo luogo che è necessaria, da
parte dei bambini, una disponibilità ad ascoltare non sempre facile da ottenere, specialmente nei
più grandicelli attirati da altri interessi, per esempio la televisione. Di questi due elementi è opportuno tener conto, sia per non eccedere nel pretendere un tempo di attenzione che il bambino
non è in grado di dare sia per creare situazioni ambientali di distensione che favoriscano la disponibilità interiore all’ascolto. Detto questo, possono essere utili alcuni suggerimenti:
■ quando il bambino dimostra di non essere interessato a continuare ad ascoltare, mo-
dificare il modo di leggere, vivacizzare il tono, cambiare il libro o il racconto, rimandare il momento, assecondare i suoi desideri;
■ non utilizzare la lettura o il racconto solo per addormentare il bambino; sfruttare in-
vece i momenti in cui la sua mente è più sveglia e attenta;
■ comunicare non solo con la voce ma anche con gli sguardi e i gesti.
■ indicare le figure e sollecitare il bambino a partecipare con la sua fantasia allo svolgi-
mento della storia dandogli il tempo sufficiente per pensare.
La scelta delle pubblicazioni più adatte può essere guidata secondo alcuni criteri base:
■ sotto l’anno di vita. Il materiale deve essere resistente, plastificato, da maneggiare
facilmente, mettere in bocca, molto colorato, con grandi immagini e poche parole;
■ nel secondo anno. Il libro o racconto più adatto è di brevi storie che riproducono le
azioni più semplici della vita quotidiana e riguardano oggetti colorati di uso comune,
animali, piante che hanno il dono della parola ecc.;
■ dopo il secondo anno. Le storie possono diventare più articolate, le parole via via più
numerose, le immagini più piccole, il materiale essere prima cartonato e poi cartaceo;
■ negli anni a seguire. I soggetti dei racconti possono riguardare sempre più l’am-
biente, il nucleo familiare, il ciclo vitale fino ad introdurre in modo graduale e con linguaggio appropriato l’importanza dei valori umani e sociali.
13
CAPITOLO SECONDO
lo sviluPPo del tuo bamb
OLTO SPESSO, si continua ancora a con-
M
di parlare vuol dire anche progredire nelle ca-
siderare il bambino, nei suoi primi anni
pacità di pensare e di sentire.
di vita, come una creatura che ha soprattutto
I bambini sono capaci di farsi capire molto pri-
bisogno di essere accudita materialmente: di
ma di avere imparato a parlare. Ogni mamma
essere nutrita, pulita, difesa dalle malattie, pro-
sa capire fin dai primi mesi di vita quando e co-
tetta dagli incidenti. In sostanza, un soggetto
me il suo bambino vuole attirare la sua atten-
passivo da far crescre secondo le regole, le abi-
zione per ottenere soddisfazione ai propri bi-
tudini, le credenze degli adulti che si occupano
sogni e desideri e per esprimere emozioni. Ma
di lui. In realtà, il bambino, anche il più piccolo,
è con la comparsa delle prime parole e del suc-
è un soggetto attivo, che capisce, che è capace
cessivo sviluppo della capacità di parlare che il
di provare emozioni e sentimenti, che l’adulto
bambino diventa del tutto abile a stabilire un
ha il dovere di comprendere. Fin dalla nascita il
rapporto diretto con le persone che gli stanno
bambino deve essere considerato come una
intorno e sarà il linguaggio a essere la base per
persona di cui favorire lo sviluppo secondo le
lo sviluppo mentale, per l’apprendimento della
seguenti principali direttive: il linguaggio, la
lettura, della scrittura e del calcolo.
mente e i sentimenti, l’indipendenza, la morale
Verso i 4-5 anni bambine e bambini tendono a
e la spiritualità.
parlare di continuo, disponendo di oltre 2.000
parole, utilizzando il linguaggio degli adulti,
partecipando a conversazioni reali con compa-
LO SVILUPPO
DEL linguaggio
gni o personaggi immaginari.
La tendenza è di fare un sacco di domande non
14
La capacità di parlare è molto importante per
tanto per soddisfare un’autentica curiosità
farsi capire e capire gli altri; ma il linguaggio
quanto per obbligare l’adulto (la mamma, il pa-
non è solo questo: è anche lo strumento per
pà o altri) a rispondere e quindi ad animare una
formare nella mente l’idea che abbiamo di noi
conversazione. In questo periodo, soprattutto
stessi e del mondo. Se, per esempio, pensi al
intorno ai 4 anni, il bambino è felice di inventa-
tuo bambino, a che cosa devi fare per lui, lo
re parole buffe che fanno ridere i grandi, e di
pensi con le parole; così farà lui pensando a se
usare spesso anche parole un po’ sconvenienti,
stesso e a te. Per questo, sviluppare la capacità
prevalentemente riferite alle sue funzioni fisio-
ino Come perso-
!^=**|:/.
aeae
gh ch
pbdt
0-2 mesi
2-4 mesi
4-9 mesi
9-12 mesi
Piange quando non
sta bene.
Emette suoni che
esprimono benessere.
Balbettii.
Tenta di imitare le parole sentite, coordina
le intonazioni con gesti per attirare l’attenzione, mostrare o chiedere delle cose.
Perfeziona la capacità
di adattare il proprio
linguaggio alle persone
che si occupano di lui.
Le tappe principali dello sviluppo
della comunicazione
e del linguaggio nel bambino
papà, cane
biscotto più...
ho picchiato
il cagnolino
il cagnolino ha
male al pancino
perché ha mangiato tutto il pacco
dei biscotti
12-15 mesi
18-20 mesi
2-3 anni
4-6 anni
Prime parole.
A 18 mesi conosce
e combina 20 parole
con significato, ma
può imitarne altre
avviando una vera
e propria “esplosione” del linguaggio.
Formula frasi di tre
e più parole con
il verbo.
A 2 anni ha già
un vocabolario
di 200-400 parole.
A 3 anni possiede
circa 900 parole, usa
il plurale, può ripetere
tre numeri,
dice “io” “tu” ecc.
Costruisce frasi con
articoli,
verbi e complementi.
Linguaggio completo.
15
CAPITOLO SECONDO
Lo sviluppo del tuo bambino come persona
logiche. A 5 anni il linguaggio può considerarsi
do un luogo dove egli possa tenere e consul-
sostanzialmente completo.
tare con facilità i volumetti che sono stati
comperati per lui.
Per lo sviluppo del linguaggio è molto stimolante parlare frequentemente al bambino, per
esempio descrivendo nel dettaglio ogni azione
che lo riguarda (vestire, mangiare ecc.), usando
sempre un linguaggio corretto ed evitando di
LO SVILUPPO
DELLA mente
E DEI sentimenti
regredire eccessivamente al suo livello, cioè di
parlare come lui.
Il rapporto fra il bambino che cresce e le perso-
Nella conversazione con un bambino è molto
ne che lo aiutano a farlo, la mamma in primo
importante dedicargli una vera attenzione,
luogo, è molto importante anche per lo svilup-
così come è importante quando si parla con
po mentale che consiste nel diventare sempre
lui introdurre sempre nuove parole che, se
più capace di collegare ciò che vede e sente,
non vengono subito capite, devono essere
farsene un’immagine dentro di sé ed esprimer-
spiegate, così come lo si deve fare quando si
la poi in parole. Questro processo si attua a ma-
legge e si incontrano parole che il bambino
no a mano che il bambino cresce e tanto più
non comprende. Utile è ripetere storie e fiabe:
quanto più viene favorito dalle persone che gli
piace al bambino e lo aiuta a ricordare le pa-
stanno vicino, prima di tutto amandolo e pren-
role nuove.
dendosi cura di lui.
Gli ingredienti di una buona ricetta, per svilup-
Infine, a questa età, il bambino ama parlare
pare le capacità di pensare e di provare senti-
con gli altri bambini e perciò è opportuno in-
menti e di esprimerli, sono molto semplici e al-
coraggiare questa tendenza utile allo sviluppo
la portata di tutti:
sia del linguaggio sia della capacità di vivere
con gli altri. È questo il periodo in cui è massimamente utile stimolare nel bambino l’inte16
■ l’amore. I bambini trascurati sviluppano
meno il loro cervello;
resse verso i libri, sia non perdendo occasione
di leggergli e rileggergli libri adatti alla sua età
■ le parole. Le mamme e i papà devono par-
(molto illustrati e fantasiosi) sia predisponen-
lare ai loro bambini fin dalla nascita di tutto:
LO SVILUPPO
DELLA mente
E DEI sentimenti
Sono una bambina ,
sono un bambino
I
NTORNO AI 4-5 ANNI i bambini sviluppano la capacità di capire di essere femmine o maschi. In realtà, già a tre
anni le bambine riconoscono la propria differenza rispetto ai maschi e cominciano a domandare da dove vengo-
no i bambini, dimostrando interesse per le differenze sessuali, per esempio per la diversa posizione che maschi e
femmine assumono per fare pipì. A 4 anni si accentuano i giochi che tendono all’esplorazione del corpo in generale
e dei genitali in particolare, sia propri sia quelli dei compagni.
In questa fase di crescente interesse sessuale (in cui possono cominciare o aumentare le pratiche masturbatorie), il
bambino pone frequentemente domande che spesso possono mettere in imbarazzo i genitori. Superati gli imbarazzi,
a domande precise (per esempio come nascono i bambini) i genitori dovrebbero rispondere con verità e chiarezza,
naturalmente con parole e spiegazioni che i piccoli possano capire. Per quanto riguarda la masturbazione, l’atteggiamento dei genitori deve essere guidato dal fatto che questa ricerca del piacere da parte del bambino è del tutto
normale e non deve essere brutalmente repressa. Soltanto se la masturbazione diventa un’abitudine fuori dalla norma, ossessiva, è opportuno chiedere consiglio al pediatra.
del latte, del colore del cibo, del tempo che
luppo della mente e dei sentimenti, oltre a
fa, del papà che ritarda, di tutte le cose che
rendere il bambino più creativo, più capace
si fanno insieme; in questo modo si contri-
di attenzione, più curioso, più socievole, più
buirà a sviluppare non solo il loro linguag-
sicuro di sé;
gio ma anche il loro pensiero;
■ il raccontare e il leggere ad alta voce.
■ la musica e il canto. L’ascolto della musica
Una delle principali cose che possono essere
e del canto stimolano nel bambino le stesse
fatte per stimolare lo sviluppo mentale e il
parti del cervello da cui dipende lo sviluppo
linguaggio è raccontare e leggere ad alta
delle capacità di ragionamento e di calcolo;
voce ai bambini tutti i giorni, o almeno tre
volte alla settimana, sia pure ogni volta sol-
■ il gioco. Il gioco è fondamentale per lo svi-
tanto per 10-15 minuti.
17
CAPITOLO SECONDO
Lo sviluppo del tuo bambino come persona
LO SVILUPPO
DELL’indipendenza
La comparsa di una personalità indipendente è
avvertibile a partire dai due anni: il bambino sa
bene chi egli è e dice chiaramente il proprio nome, cominciando ad affermare la propria autonomia con frequenti “no” e varie disobbedienze, pur essendo perfettamente in grado di far
riodo dello sviluppo mentale induce il bambino
a chiedere incessantemente “perché…?” mettendo spesso a dura prova la pazienza della
mamma, che tuttavia deve rispondere con calma, con parole che possano essere comprese,
ma sempre precise, ricordando che egli sta imparando a ragionare per proprio conto e quindi è opportuno fornirgli informazioni chiare e
attendibili.
fronte a ordini anche complicati. Sempre in
questo periodo, il bambino impara a distinguere i diversi significati del tempo: ora, poi, prima
ecc. A tre anni il bambino comprende il senso
del tempo, del passato e del futuro: “Ieri siamo
stati, domani andremo ecc.” A due anni e mezzo-tre, il bambino comincia ad afferrare il significato di numero e riesce a contare fino a tre.
L’intensa curiosità che caratterizza questo pe-
Il desiderio di indipendenza
del bambino va sempre
incoraggiato, per esempio,
lasciandogli, con misura,
la possibilità di scegliere
i propri vestiti
e di vestirsi da solo.
A fronte di questi sviluppi del bambino, è importante che i genitori lo aiutino anche a maturare la sua capacità di controllare la nascente volontà di indipendenza che spesso si manifesta con disobbedienza e capricci. È tuttavia
fortemente raccomandabile che ogni intervento avvenga con gentilezza e non con prepotenti comandi.
LO SVILUPPO
morale
Fra i quattro e i cinque anni di età è utile cominciare a porsi il problema dello sviluppo morale del bambino: il senso del giusto e dell’ingiusto, del corretto e dello scorretto.
18
Già a due anni o poco più, il bambino è in grado di comprendere che alcune sue azioni sono
LO SVILUPPO
spirituale
accompagnate da approvazione, altre da di-
bino veramente conta è, per esempio, l’offerta
sapprovazione. Così, più avanti, il bambino
al povero, l’aiuto al più debole.
rimproverato per un comportamento scorretto
tenderà a non ripeterlo, mentre un comportamento che riceve approvazione verrà ripetuto.
LO SVILUPPO
spirituale
Nella formazione della coscienza morale, cioè
Fino ai quattro anni i bambini non hanno con-
della consapevolezza del bene e del male, fon-
vinzioni spirituali anche se possono, imitando i
damentale è la funzione educativa basata sul
genitori, compiere dei rituali come inginoc-
ragionamento, mentre il sistema delle punizio-
chiarsi e pregare. È soltanto dopo i quattro an-
ni non dà frutti duraturi e può essere addirittu-
ni che, nei confronti della morale e della reli-
ra controproducente. In realtà, nello sviluppo
gione, l’atteggiamento dei genitori, comincia
morale importanti sono alcune diverse influen-
ad avere un effetto sul bambino. È a questa età
ze: dall’esempio dei genitori alle loro capacità
insomma che il più delle volte, con la guida dei
educative, dall’esposizione ai videogiochi agli
genitori, ha inizio il “percorso della fede”, l’ac-
spettacoli della televisione. Resta comunque
cettazione di una verità che non può essere di-
centrale la funzione della famiglia: senza mora-
mostrata o provata dal pensiero logico. Nell’in-
lità di questa, è difficile ottenere un equilibrato
fanzia la fede si fonde con la fiducia verso i ge-
sviluppo morale nel bambino. Il “sentimento
nitori; successivamente si esprime come obbe-
morale” comincia a modellarsi proprio in que-
dienza, accettazione, dedizione al prossimo e
sti primi anni della sua vita durante i quali com-
può costituire un importante fattore nella co-
pare il senso di colpa, dimostrazione che le re-
struzione del significato della vita stessa.
gole morali sono state comprese così come la
coscienza di averle infrante.
A cinque anni il bambino è in grado di pregare
Nel bambino fra i quattro e i cinque anni,
da solo e, in mancanza di preghiere apprese,
quando cominciano a essere capiti i principi del
può esprimere con parole sue le proprie esigen-
bene e del male, del giusto e dell’ingiusto, è
ze spirituali. È opportuno ricordare che, in que-
più importante ciò che il bambino vede rispetto
sto periodo della vita, il bambino tende ad at-
a quello che gli viene detto. Più che i discorsi
tribuire a Dio, o a esseri umani particolari, la ca-
sulla solidarietà umana, quello che per il bam-
pacità di produrre e controllare i fenomeni na-
19
CAPITOLO SECONDO
Lo sviluppo del tuo bambino come persona
turali, come i temporali (il tuono è Dio che
Nelle famiglie di salde convinzioni religiose, lo
brontola ecc.), naturalmente influenzato da
sviluppo spirituale viene inserito in una precisa
quanto gli viene raccontato dalle persone che
educazione religiosa; in quelle in cui non si
più gli stanno vicino. È quindi questo il momen-
pratica nessuna religione, il bambino viene la-
to di dare risposte chiare e comprensibili, tanto
sciato a se stesso. Entrambe le possibilità pre-
più per il fatto che il bambino è completamen-
sentano dei limiti. Nel primo caso, in una so-
te immerso in fenomeni sociali a fortissima
cietà che ogni giorno di più diventa multietni-
componente spirituale; basti solo pensare al
ca e multireligiosa, l’eccessiva restrizione alla
Natale e a tutte le implicazioni che questa festa
propria religione nell’educazione del bambino
comporta sul piano delle credenze, dei senti-
finisce per limitarne la capacità di comprende-
menti e dei comportamenti.
re altre esperienze spirituali. Nel secondo caso,
Gli asili nido
non sono soltanto
dei luoghi in cui
i bambini sono
custoditi, nutriti
e puliti, ma anche
ambienti favorevoli
al loro sviluppo
mentale e sociale.
20
L’UTILITÀ
DELL’asilo nido
l’assenza di linee guida, l’insufficiente infor-
Il superamento delle diverse difficoltà che pos-
mazione su esperienze di grande importanza
sono complicare nel bambino l’esperienza
spirituale come sono le religioni fanno correre
dell’asilo nido è in gran parte affidato all’ac-
al bambino il rischio di crescere in gran parte
corgimento di fare in modo, da parte dei ge-
deprivato di un patrimonio non solo spirituale
nitori e delle educatrici, che vi sia una certa
ma anche culturale di grande valore. Pertanto
continuità tra le sue esperienze all’asilo e la vi-
il problema non è tanto quello di alimentare o
ta di casa.
meno una fede che corrisponda ad una religio-
La cosa non è facile soprattutto perché i bam-
ne e a determinate pratiche religiose, quanto
bini di questa età vivono sostanzialmente nel
di favorire una spiritualità che un giorno potrà
presente più immediato, qui e ora, per cui
diventare convinta adesione ad una religione,
quando nel pomeriggio vengono riportati a
oppure il contrario, ma che i tutti i casi contri-
casa l’asilo praticamente scompare dalla loro
buirà a formare una personalità più ricca, più
memoria, come è dimostrato dal fatto che di
capace di generosità, più umana.
solito essi non parlano quasi mai di quello che
hanno vissuto anche poche ore prima al nido.
Il senso della continuità, della non contrappo-
L’UTILITÀ
DELL’asilo nido
sizione tra asilo e casa può essere favorito stimolando il bambino a parlare a casa di quello
che vede, sente, fa all’asilo e viceversa. Un al-
Nei primi tre anni di vita del bambino le famiglie
tro accorgimento, fra molti altri possibili, per
hanno la possibilità di affidarlo ad un asilo nido.
evitare la separazione o addirittura il contra-
Una volta, gli asili nido rispondevano ad una ne-
sto fra casa e asilo e per favorire la continuità
cessità per le famiglie che non potevano, special-
e l’armonia fra le due esperienze, è rappresen-
mente se povere, badare in modo adeguato ai
tato dalla narrazione e dalla lettura ad alta vo-
loro piccoli durante il giorno. Oggi l’asilo nido
ce basate, per esempio, sulla condivisione dei
non è soltanto il luogo in cui i bambini sono cu-
libri che il bambino può portare dall’asilo a ca-
stoditi, nutriti e puliti, ma anche un ambiente nel
sa e da casa all’asilo. Una cosa è importante:
quale i piccoli trovano le condizioni favorevoli per
che il bambino trovi a casa e all’asilo persone
sviluppare le proprie capacità di stare con gli altri,
che lo rassicurino sul fatto di averle sue allea-
di capire, di pensare, di parlare.
te e sostenitrici nel suo bisogno di amore.
21
CAPITOLO SECONDO
Lo sviluppo del tuo bambino come persona
L’UTILITÀ
DELLA sCuola
DELL’infanzia
di capire e di pensare, di voler bene, di vivere
nel mondo.
Nella scuola dell’infanzia non vengono forniti
Le circostanze più diverse (la mamma che de-
insegnamenti (grammatica, aritmetica ecc.) in
ve lavorare, l’impossibilità economica di prov-
anticipo rispetto alla scuola primaria, ma nei
vedere ad un’adeguata sostituzione ecc.) fan-
suoi programmi educativi sono tenuti in conto
no sentire spesso la decisione di valersi della
apprendimenti nei diversi campi dell’istruzio-
scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni) più un ob-
ne che si verificheranno successivamente. In
bligo che una scelta utile al bambino per lo
questo senso, si può capire bene che la scuola
sviluppo della propria personalità. Infatti, per
dell’infanzia non è un luogo in cui semplice-
molti genitori, la scuola dell’infanzia resta un
mente i bambini vengono accolti per un certo
luogo in cui semplicemente i bambini vengo-
numero di ore al giorno, custoditi e nutriti,
no accolti per un certo numero di ore al gior-
bensì l’ambiente in cui viene offerta la possi-
no, custoditi e assistiti nei loro bisogni più ele-
bilità di meglio soddisfare esigenze molto im-
mentari: alimentazione e igiene personale,
portanti per i bambini; in particolare: il biso-
compagnia e giochi con altri bambini. In real-
gno di maturare la propria personalità e la ca-
tà non è soltanto così.
pacità di agire da soli; il bisogno di essere
amati anche al di fuori della propria famiglia;
22
Oggi la scuola dell’infanzia è considerata una
il bisogno di conoscere il mondo e di poter
vera e propria scuola preparatoria alla primaria
esprimere i propri pensieri e sentimenti anche
(quella che in passato si chiamava scuola ele-
con persone, piccoli e adulti, al di fuori del
mentare), un ambiente educativo dove vengo-
proprio ambiente familiare. La scuola dell’in-
no offerte esperienze di gioco, esplorazione,
fanzia favorisce tutto questo perché consente
comunicazione e apprendimento. Questo si-
al bambino un’ampia possibilità di interagire
gnifica che la scuola dell’infanzia è pensata e
con gli altri, apprendendo così che esistono
organizzata al fine di provvedere (con la fami-
altre esigenze rispetto alle proprie, imparando
glia) alla formazione dei bambini educandoli a
a rispettarle, a conviverci, a intrecciarle van-
diventare delle persone con una propria iden-
taggiosamente con quelle personali. Tutto
tità, capaci di autonomia e dotati di capacità
questo contribuisce a sviluppare nel bambino
L’UTILITÀ
DELLA sCuola
DELL’infanzia
La scuola dell’infanzia
è molto importante per tutti i bambini
perché favorisce la maturazione
della loro personalità
e della capacità di vivere con gli altri.
un valido senso di fiducia, una maggiore capacità di programmare le proprie azioni, di coordinarle con quelle degli altri bambini, contribuendo notevolmente allo sviluppo della
sua creatività e della sua fantasia. Per queste
ragioni, tutto deve essere fatto perché i bambini dai tre ai cinque anni, prima di affrontare
la scuola primaria, possano andare alla scuola
dell’infanzia.
23
CAPITOLO TERZO
la nutrizione del tuo bam
EI PRIMI SEI MESI DI VITA, il latte materno
N
dette primizie, prodotti all’inizio della loro sta-
copre tutti i bisogni di nutrizione del tuo
gione: frutta e ortaggi vengono messi in vendi-
bambino. Dopo i sei mesi il latte materno non
ta a prezzi molto elevati, per scendere poi mol-
è più sufficiente e per questa ragione bisogna
to in piena stagione, mentre il loro livello nutri-
cominciare ad aggiungere degli altri alimenti,
tivo è sempre lo stesso (qualche volta addirittu-
ricordando però che il latte della mamma può
ra le primizie sono meno nutritive).
essere ancora dato, con molto vantaggio per il
Nella scelta degli alimenti è un errore propen-
bambino, fino ai due anni di vita.
dere eccessivamente verso i prodotti raffinati:
per esempio, nel riso brillato sono scomparsi
fattori di grande importanza dal punto di vista
LA SCELTA
DEGLI alimenti
nutritivo (come le vitamine); pertanto è fortemente consigliabile, far consumare prodotti integrali, specialmente di provenienza da coltiva-
N ell’alimentazione del bambino, come an-
zioni biologiche.
che in quella dell’adulto, non basta che il cibo sia sufficiente e i pasti regolari, ma è bene
Quando si pensa alla nutrizione del bambino
che siano scelti e preparati secondo criteri
che non viene più allattato, bisogna sempre
che li rendano gradevoli e desiderabili. Colo-
tener conto che non c’è un alimento solo che
ri, odori e consistenza dei cibi, anche in pre-
contenga tutto ciò che è necessario perché il
senza di scarse disponibilità economiche, do-
piccolo cresca bene e in salute. Questo vuol
vrebbero essere sempre curati in modo da sti-
dire che la sua alimentazione deve essere suf-
molare l’appetito dei piccoli e il loro piacere
ficientemente variata: ogni giorno il bambino
di mangiare.
deve poter mangiare verdura e frutta, farinacei (preferendo prodotti integrali), carne o pe-
24
Nelle scelte degli alimenti bisogna stare attenti
sce, derivati dal latte; un uovo una o due vol-
a non confondere il loro valore nutritivo con
te la settimana.
quello commerciale, cioè il prezzo. Infatti, un
Per i condimenti, preferire l’olio extravergine
alimento che costa di più spesso ha lo stesso
di oliva, ma moderatamente (1-2 cucchiaini a
valore nutritivo di uno equivalente che costa di
pasto); se si usa il burro, non usarne più di 5-
meno. Un esempio è rappresentato dalle cosid-
10 grammi al giorno. Per le bevande, nulla è
mbino
LA SCELTA
DEGLI alimenti
Consigli per la scelta
degli alimenti
Carni Pesce Uova
Preferire le carni magre, comprese quelle di coniglio, pollo, tacchino, così come sono da preferire i pesci
magri rispetto a quelli grassi.
Latte e derivati
Yogurt, formaggi
Preferire il latte intero, gli yogurt e i formaggi meno grassi.
Farinacei
Riso, pasta, pane, polenta, cous cous, miglio, patate ecc.
Preferire i prodotti integrali perché sono più ricchi di fibre e di principi nutritivi.
Legumi
Fagioli, lenticchie, piselli, ceci, soia.
Questi alimenti vanno assunti preferibilmente in modo alternato nel corso della settimana e possibilmente
insieme ai cereali/farinacei (pasta e fagioli, riso e piselli, polenta e lenticchie ecc.).
Grassi e oli di condimento
Burro, margarina, olio di oliva e di semi
Preferire i prodotti di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale.
Verdura e frutta
Dovrebbero essere sempre presenti a ogni pasto e in abbondanza, alternandole nel corso della settimana.
Alimenti voluttuari
Bevande alcoliche sempre escluse.
Dolci e prodotti zuccherati, il meno possibile.
25
CAPITOLO TERZO
La nutrizione del tuo bambino
meglio dell’acqua: almeno 1 litro al giorno. Il
Una guida importante alla scelta degli alimenti
latte e i succhi di frutta e di verdura non sono
confezionati è rappresentata dall’etichetta. In-
semplici bevande, ma veri e propri alimenti.
fatti, l’etichetta applicata ai prodotti alimentari
Naturalmente i bambini non devono mai bere
confezionati è uno strumento importante per la
bevande alcoliche e anche quelle contenenti
difesa della salute (e del bilancio familiare). Scrit-
zucchero
ta secondo precise norme di legge, l’etichetta
dovrebbero
essere
evitate.
offre le principali informazioni relative alla categoria del prodotto (di che alimento si tratta, al di
LA SICUREZZA
DEGLI alimenti
là del marchio o del nome commerciale di fantasia), al suo peso, agli ingredienti usati per la sua
preparazione, indicati secondo un ordine quan-
Nella scelta degli alimenti, specialmente se de-
titativo decrescente, agli additivi eventualmente
stinati ai bambini, la raccomandazione fonda-
presenti e alla loro categoria (coloranti, conser-
mentale è quella di assicurarsi che la loro inge-
vanti, antiossidanti, emulsionanti, stabilizzanti,
stione non possa essere causa di danni. Natu-
addensanti, gelificanti, aromi).
ralmente vi sono leggi e regolamenti che in larga misura proteggono i consumatori, ma tali
Importantissima è l’indicazione del termine mi-
leggi non sempre sono adeguate e non sempre
nimo di conservazione: la frase “da consumarsi
sono osservate dai produttori e dai distributori.
preferibilmente entro il...” significa che il pro-
Per questa ragione, è bene essere sempre pru-
dotto è poco deperibile; se il prodotto è rapi-
denti:
damente deteriorabile la scritta sarà “da consumarsi entro il...”. Se il prodotto è conservabi-
■ evitando, per quanto possibile, di utilizzare
le per meno di 3 mesi, sono precisati giorno,
alimenti di provenienza incerta e/o conte-
mese e anno di scadenza; se lo è per un perio-
nenti sostanze non naturali;
do compreso fra 3 e 18 mesi, sono indicati soltanto mese e anno; se la conservazione va oltre
26
■ rispettando con rigore misure igieniche ade-
i 18 mesi, viene indicato soltanto l’anno di sca-
guate nella loro manipolazione e nella loro
denza. Infine, un non trascurabile criterio di si-
conservazione, specialmente quando si trat-
curezza è rappresentato dall’indicazione del
ta di alimenti non confezionati.
luogo di origine e di provenienza del prodotto,
LA REGOLARITÀ
DEI pasti
indicazioni che rappresentano una rilevante ga-
quali i cereali, la frutta, le verdure, i legumi).
ranzia della sua qualità.
Non è dunque necessario sottoporre il bambino a insistenze e a pressioni eccessive perché
mangi: sarà sufficiente offrirgli una ragionevole
LA REGOLARITÀ
DEI pasti
stanza mediante una periodica verifica dell’au-
Chi ha un minimo di pratica di bambini sa be-
mento del peso e della statura.
varietà di cibi e controllare se mangia abba-
ne che non c’è una ricetta precisa per farli
mangiare come vorrebbero gli adulti. Tuttavia,
Alcuni semplici accorgimenti possono essere utili
qualche suggerimento è possibile darlo, ricor-
per evitare errori abbastanza frequenti nell’ali-
dando subito che il miglior giudice dell’adegua-
mentazione del bambino. Innanzitutto, è oppor-
tezza della propria alimentazione è il bambino.
tuno che fra un pasto e l’altro, da effettuarsi a
Infatti il bambino generalmente sa quanto cibo
orari regolari, non si consenta al bambino di
gli è sufficiente e sa anche scegliere gli alimenti
mangiucchiare (tranne le merende, possibilmen-
che gli sono più utili, pur con qualche resisten-
te sempre alle stesse ore del giorno): non si può
za verso i cibi che contengono le utilissime fi-
pretendere che egli arrivi con appetito al pranzo
bre (presenti negli alimenti di origine vegetale
o alla cena se mezz’ora prima ha potuto sgranocchiare anche solo pochi biscotti o qualche qua-
La voglia
di mangiare
nei bambini
viene
favorita dalla
regolarità
dei pasti
durante la
giornata
e di cibi vari
nei sapori
e nei colori.
dretto di cioccolata.
Per non rendere oppressivo il tempo dei pasti, è
bene che la mamma non concentri la propria attenzione su quello che il bambino fa o non fa, lasciandogli una certa libertà di comportamento; è
bene anche non mettetergli nel piatto tutto il cibo che si pensa egli debba mangiare, che invece
va dato con garbo, serenità e allegria un po’ alla
volta: un tipo di cibo separato da un altro, in successione, in modo da favorire la sua attenzione e
il suo interesse su quello che deve mangiare, sen-
27
CAPITOLO TERZO
La nutrizione del tuo bambino
Che cosa fare e non fare
per far mangiare i bambini
Che cosa fare
• Far fare 4-5 pasti al giorno (3 pasti principali e 1-2 merende). Non dare da mangiare durante la notte.
• Fare iniziare la giornata con una buona colazione in un’atmosfera serena e tranquilla.
• Variare spesso i cibi nei tipi, nelle forme, nei colori e nella consistenza.
• Alternare carne, pesce, uova, latticini e leguminose nel menu settimanale.
• Far bere molto.
Che cosa non fare
• Proporre sempre le stesse pietanze.
• Offrire bevande dolci (bibite gassate, sciroppi, bibite alla frutta zuccherate).
• Far consumare abitualmente alimenti con troppi grassi come hamburger, cibi fritti, carne impanata e patatine fritte, salumi, formaggini fusi, maionese, cioccolata, pasticcini, biscotti ecc.
• Dare cibi molto salati.
• Dare cibi raffinati invece che integrali.
• Far saltare colazioni e merende.
• Obbligare i bambini a mangiare quando non hanno fame o si sentono sazi.
• Offrire pasti troppo abbondanti e ricchi di grassi a cena. Durante la notte si consumano poche energie e
con lo stomaco troppo pieno si dorme male.
28
za distrarsi su più possibilità di scelta. Se ad un
solito con l’avvio di giocherellamenti con il cibo
certo punto vuol lasciare la tavola, consentire che
avanzato, con il cucchiaio, con il bicchiere: è il
lo possa fare: se ha ancora fame vi ritornerà, se
momento di farlo scendere dal seggiolone o dal-
non ha più appetito parteciperà ugualmente alla
la sedia dicendogli con calma, senza sfumature
compagnia dei familiari gironzolando nei paraggi
di rimprovero se si ritiene che non abbia mangia-
della tavola.
to abbastanza: “Abbiamo finito di mangiare” o
Il segnale che per lui il pasto è finito (e la sua de-
qualche cosa di simile.
cisione va ragionevolmente rispettata) consiste di
Il necessario rispetto dell’autonomia del bambino
LE quantità
non significa tuttavia concedergli a tavola un’as-
dei pasti nel corso della giornata. Pur non es-
soluta libertà di comportamento. Anche in occa-
sendovi regole certe, l’alimentazione più effi-
sione dei pasti, l’autonomia deve essere guidata
ciente è quella basata su cinque pasti al giorno:
secondo regole che favoriscano sia l’efficienza
i tre principali (colazione, pranzo e cena) con
del mangiare sia l’educazione del bambino.
due spuntini, uno fra colazione e pranzo al
mattino e un altro tra pranzo e cena nel pome-
La prima regola è certamente quella di consu-
riggio. Un criterio ragionevole è quello di copri-
mare i pasti seduti a tavola: quindi non si deve
re con un pasto o con una merenda le necessi-
consentire sbocconcellamenti mentre il bambi-
tà di cibo fino al momento del pasto successi-
no corre qua e là per la casa. (Tra l’altro, questo
vo, in modo da evitare sia l’immagazzinamento
comportamento può favorire l’abitudine di
di cibi in eccesso sia il consumo delle riserve
mangiare fuori pasto).
dell’organismo nel caso di digiuni troppo pro-
La seconda regola per un’educazione ai pasti è
lungati.
rappresentata da una (il più possibile accurata)
preparazione della tavola, alla quale può essere
fatto partecipare il bambino, soprattutto per
LE quantità
quanto riguarda i suoi oggetti d’uso: il suo piatto, il suo bicchiere, il suo cucchiaio e così via.
Nella scelta degli alimenti da comperare per il
La terza regola è quella di non modificare l’or-
tuo bambino hai tenuto conto che nessuno ha
dine di somministrazione dei cibi: primo, se-
da solo tutte le sostanze necessarie perché pos-
condo, frutta e non disordinatamente, per
sa crescere bene e in buona salute; perciò fai in
esempio secondo, frutta, primo perché così si
modo che la borsa della spesa per lui contenga
può rendere difficile la digestione.
sempre frutta e verdura, farinacei, possibilmen-
Infine, è essenziale che i pasti vengano consu-
te integrali, latte, formaggi e yogurt, carne, pe-
mati in un’atmosfera familiare rilassata, in cui
sce e uova, fagioli e piselli, olio. Tutti questi
si possa avvertire l’attenzione, l’interesse, l’a-
prodotti ti consentono di preparare al tuo bam-
more che tengono uniti reciprocamente geni-
bino piatti equilibrati in modo che ogni giorno
tori e figli.
il piccolo possa nutrirsi con tutte le sostanze di
Una corretta scelta degli alimenti deve essere
cui ha bisogno e che sono contenute nei diver-
accompagnata da una regolare distribuzione
si alimenti che hai acquistato. Tutto questo pe-
29
CAPITOLO TERZO
La nutrizione del tuo bambino
Proporzione degli alimenti
in un Pasto
Frutta
e
Verdura
equilibrato
Farinacei
Riso
Pasta
Pane
Patate
Carne
Pesce
Uova
Legumi
Latticini
rò non basta: bisogna regolare le quantità dei
■ olio extravergine di oliva 4 cucchiaini;
cibi preparati per i pasti di ogni giorno.
■ burro 1 cucchiaino.
Le quantità naturalmente sono diverse a seconda dell’età del bambino, ma in generale si
Ad ogni pasto, se si dà carne, pesce o uova non
può dire che per tutti i bambini vale la racco-
dare formaggi. Nel corso della settimana, alter-
mandazione che ogni giorno abbiano:
nare carne, pesce o uova con prodotti derivati
dal latte: formaggi e yogurt. Il peso delle por-
■ 2-3 porzioni di frutta;
■ 2-3 porzioni di verdura;
■ 3-4 porzioni di farinacei;
■ 2-3 porzioni di latticini
■ 1 porzione di carne o pesce oppure uo30
va o fagioli, piselli ecc.;
■ almeno 1 litro di acqua;
zioni dei vari alimenti varia a seconda dell’età
del bambino, del suo stato di salute, della sua
attività fisica. La mamma che gli prepara i pasti
saprà regolarsi tenendo conto, per esempio,
delle indicazioni suggeribili per bambini intorno ai 4 anni riassunti nella seguente tabella,
aumentando o diminuendo le quantità a seconda delle particolarità del proprio bambino.
LE quantità
Le porzioni in peso dei pricipali alimenti
e i Consumi Consigliati in
100 g
100 g
40-50 g
60-70 g
60-70 g
1
20 g
100 ml
125 g
25 g
60 g
5-10 g
5g
1 litro
Frutta
Verdura
Farinacei
Carne
Pesce
Uova
Legumi
Latte
Yogurt
Formaggio stagionato
Formaggio fresco
Olio
Burro
Acqua
italia
2 o più volte al giorno
2-3 volte al giorno
ad ogni pasto
1 volta al giorno
1 volta al giorno
2 volte alla settimana
1 volta al giorno
1-2 volte al giorno
1-2 volte al giorno
1 volta al giorno
1 volta al giorno
al giorno
al giorno
al giorno
Esempi di equilibrio e varietà alimentare
1° giorno
2° giorno
3° giorno
4° giorno
Colazione
Yogurt con cereali
Latte
Pane integrale
con burro
e marmellata
Succo di arancia 100%
Pane con burro
e miele
Latte e cacao
Fiocchi d’avena
Spuntino
Succo di frutta 100%
Pera
Ricottina
Arancia
Pranzo
Riso
Pesce con verdura
Pasta al pomodoro
Carne ai ferri
e insalata verde
Mela cotta
Gnocchi al pomodoro
Pesce
Insalata
Lattuga
Pollo arrosto con purea
di carote e patate al forno
Frutta
Macedonia
Merenda
Frappé di latte
e banana
Yogurt con cereali
e succo di
pompelmo 100%
Crostata di frutta
fatta in casa
Yogurt al naturale
con frutti di bosco
Cena
Insalata
Pasta al ragù
Ricotta e spinaci
Minestra di verdure
Pane
Formaggio
Lenticchie con carote
Pane integrale
Crema di zucca
Torta al formaggio
magro
31
CAPITOLO QUARTO
la Pulizia deltuo bambin
T
UTTE LE PERSONE di solito tendono a mantenere pulito il proprio corpo, i propri vestiti
e la propria casa. Lo fanno perché la pulizia dà
un senso di benessere e soprattutto perché chi
è pulito, ha i vestiti in ordine e un’abitazione tenuta bene è meglio accettato dagli altri: si dice
che ha una buona presentabilità sociale. Oltre
alla presentabilità sociale, la pulizia personale,
dei vestiti e dell’abitazione è importante anche
perché protegge la salute, come si può ben
comprendere prestando attenzione a che cosa
è lo sporco e che effetti negativi può avere.
Questo vale naturalmente non solo per gli
adulti, ma anche e soprattutto per i bambini.
PULIRE BENE,
MA deliCatamen-
Che cos’è
lo sPorCo
GNI GIORNO, sulla pelle di ogni persona
si raccoglie una grande quantità di sostanze: sudore, sebo, prodotti della continua eliminazione delle parti superficiali della pelle, particelle inquinanti trasportate dall’aria, microbi
in parte non pericolosi, in parte causa di malattie. Lo sporco che ricopre la pelle rimane aderente, depositato soprattutto nelle pieghe del
corpo e solo con una pulizia quotidiana si riesce a eliminarlo. Lavarsi, provvedere all’igiene
personale, significa dunque proteggere il proprio corpo e nello stesso tempo renderlo più attraente.
O
te
suo interno. La pelle dei bambini piccoli assorbe
32
Se per tutti è vantaggioso tenere pulita la pelle,
tre volte di più rispetto a quella degli adulti e
non per tutti la pulizia può essere fatta allo stes-
ben di più al livello del viso e, nei maschietti,
so modo, specialmente quando si tratta di bam-
dello scroto. Infine, la pelle dei bambini piccoli,
bini, per la semplice ragione che la loro pelle è
come tutti sanno, è più delicata di quella degli
diversa da quella delle persone adulte.
adulti e per questo quando la si pulisce bisogna
La principale differenza fra la pelle di un bambi-
farlo molto delicatamente. Nonostante queste
no e quella di un adulto è rappresentata da un
differenze, non si deve tuttavia pensare che la
minore spessore del suo strato più superficiale:
pelle dei bambini, anche quando sono nati da
per questa ragione le sostanze che vi vengono
pochi giorni, non abbia una sua robustezza che
applicate possono penetrare più facilmente al
consente di pulirla certamente con delicatezza,
ma senza particolari preoccupazioni.
no
PULIRE BENE,
MA deliCatamente
Proteggere la pelle
è imPortante PerChé…
■
la pelle è una barriera protettiva che impedisce ai germi nocivi presenti nell’ambiente di penetrare all’interno del corpo;
■
la pelle regola la temperatura del corpo;
■
la pelle produce il sebo, una sostanza grassa che, oltre ad ammorbidirla, ha un’azione distruttiva contro
germi e funghi;
■
la pelle è la parte del corpo in cui maggiormente originano le sensazioni attraverso le quali si riconoscono
la forma e la consistenza degli oggetti, i cambiamenti di temperatura, le stimolazioni dolorose, la pressione prodotta dal contatto con altri corpi;
■
la pelle produce e assorbe la vitamina D, preziosa per la crescita e la salute delle ossa.
La pelle non è dunque un semplice rivestimento, ma un organo attivo in continuo equilibrio tra l’interno
del corpo e l’ambiente esterno.
nute potenzialmente pericolose. Di qui l’utilità,
Il fatto che i bambini abbiano una pelle diversa
da parte dei genitori e di quanti si dedicano al-
rispetto agli adulti rende preferibile usare per
l’accudimento dei bambini, di conoscere le carat-
loro prodotti adatti, soprattutto nei primi tre
teristiche dei prodotti utilizzabili e disponibili sul
anni di vita.
mercato in grande varietà.
Nelle leggi che regolano la produzione dei pro-
Le etichette che accompagnano i prodotti riporta-
dotti per la pulizia, i bambini di età compresa tra
no informazioni utili, ma spesso la loro lettura è dif-
la nascita e i 3 anni sono considerati consumato-
ficile e altrettanto spesso i contenuti non sono pro-
ri ai quali deve essere riservato il massimo livello
prio imparziali, di qui l’esigenza di essere ben consi-
di attenzione riguardo la sicurezza, infatti, sono
gliati dal pediatra o dal farmacista, professionisti
fissati limiti precisi nell’impiego di sostanze rite-
preparati a fornire consigli qualificati e soprattutto
33
CAPITOLO QUARTO
La pulizia del tuo bambino
LE BUONE
abitudini
giocato con animali perché essi sono portatori
di sporcizia e spesso di parassiti.
Per facilitare il bambino a lavarsi, è consiglia-
Vi è la possibilità di far prendere al bambino
bile fissare al pavimento uno spessore in pros-
delle buone e utili abitudini che manterrà per
simità del lavandino in modo da rendere pos-
tutta la vita. Innanzitutto, è buona regola edu-
sibile un più agevole accesso ai rubinetti e al
care il bambino a lavarsi le mani prima e dopo
getto dell’acqua. Un adeguato spessore do-
ogni pasto: avrà bisogno di essere aiutato, ma
vrebbe essere fissato al pavimento anche in
a partire dai 18 mesi sarà perfettamente capa-
prossimità del WC per evitare che il bambino,
ce di farlo da solo. Inoltre, il bambino deve es-
per raggiungerlo da solo, tocchi la tazza che,
sere educato, fin dai primi anni di vita, a lavarsi
per quanto possa essere pulita, può essere
le mani accuratamente ogni volta che usa il va-
più o meno contaminata. Le unghie delle ma-
sino o il WC. In tema di igiene personale, il mi-
ni e dei piedi, infine, devono essere tenute
glior metodo educativo è l’esempio che può es-
corte, non solo per evitare che trattengano
sere dato anche sotto forma di gioco. Le mani
sporcizia, ma anche per impedire graffiature
devono essere lavate in particolare dopo aver
su di sé o su altri bambini.
Il bagnetto
Quando il bambino
è ancora piccolo,
per abituarlo al bagno
è consigliabile fare
in modo che diventi
un gioco, anche
mettendo nell’acqua
animali o barchette
galleggianti.
34
LE BUONE
abitudini
Il bagno. Un punto fermo nell’igiene personale del bambino è il bagnetto che dovrebbe
essere fatto fare ogni giorno o almeno trequattro volte alla settimana. È opportuno, nei
bambini più piccoli, impostare il bagnetto come un gioco e approfittare dell’occasione per
educarlo a lavarsi da solo.
Sono però indispensabili alcune misure di sicurezza: l’acqua non deve essere troppo calda, la
vasca non troppo piena; il fondo dovrebbe essere ricoperto da un tappeto di gomma antisdrucciolo, oppure da un asciugamano un po’
spesso che, oltre a impedire scivolamenti, in
Per la pulizia dei denti, far usare al bambino
spazzolini piccoli e con setole morbide.
I movimenti, per essere più efficaci,
devono andare dall’alto in basso, dalle
gengive ai denti.
caso di caduta attenui il colpo. Durante il ba-
zione decidua, infatti, come può verificarsi per
gno, si può procedere al lavaggio dei capelli,
una prematura estrazione, si può ripercuotere
avendo cura di impedire che lo shampoo vada
negativamente sulla posizione dei denti defini-
a finire negli occhi del bambino.
tivi e il mal posizionamento dei denti può compromettere la masticazione e l’estetica del viso.
La pulizia dei denti. È ancora troppo diffusa
Di qui l’opportunità di praticare anche nell’in-
la convinzione che i denti decidui, (detti anche
fanzia un’accurata pulizia dei denti decidui in-
“da latte”) non debbano essere puliti accurata-
segnando ai piccoli l’uso corretto dello spazzo-
mente perché verranno sostituiti dai denti per-
lino da denti e, per i più grandicelli, anche quel-
manenti. In realtà, anche se sono destinati a
lo del filo interdentale.
cadere, i denti da latte svolgono importanti
Inoltre, è importante ricorrere periodicamente
funzioni: oltre che a masticare, la dentatura de-
a visite di controllo dal dentista per identificare
cidua fra i tre e i tredici anni ha un ruolo so-
tempestivamente le eventuali carie (favorite
stanziale nell’impostazione della successiva
dalla mancanza di pulizia) e, se del caso, prov-
dentatura permanente e nella determinazione
vedere a curarle per evitare di perdere il dente
della forma del viso. Uno squilibrio nella denti-
cariato.
35
CAPITOLO QUARTO
La pulizia del tuo bambino
La prevenzione della
Carie dentale
La spazzolatura dei denti deve essere eseguita, a tutte le età, almeno tre volte al giorno dopo i pasti
principali: al mattino, dopo la colazione; a mezzogiorno, dopo il pranzo; alla sera, dopo la cena. Allo
spazzolino si dovrebbe ricorrere comunque ogni volta dopo aver mangiato alimenti contenenti zucchero. Almeno una volta al giorno, preferibilmente alla sera, si dovrebbe ripulire con il filo interdentale le
superfici fra un dente e l’altro, difficilmente raggiungibili dallo spazzolino.
Il rafforzamento dei denti può essere ottenuto mediante somministrazione di fluoro. Il fluoro viene incorporato nello smalto dei denti in sviluppo, rendendo la loro struttura più resistente. Inoltre, il fluoro
ostacola la formazione della carie. Il pediatra o il dentista dirà quanto fluoro dare secondo l’età e in
quale forma.
La prevenzione della carie dentale, oltre alla pulizia dei denti, comprende anche la limitazione dei cibi
che la favoriscono.
Il controllo dei cibi che favoriscono la carie consiste essenzialmente nella limitazione dello zucchero. Lo
zucchero infatti è responsabile della carie in quanto costituisce un terreno nutritivo per i batteri che intaccano lo smalto e che popolano quella sottile pellicola che copre gran parte della superficie dei denti
chiamata placca dentale. Quando si dice “zucchero” naturalmente non si intende soltanto il prodotto
raffinato, ma anche tutti i prodotti alimentari che lo contengono: marmellate, biscotti, caramelle, succhi
di frutta. È consigliabile concentrare l’assunzione degli alimenti contenenti zucchero ai pasti principali
della giornata, in modo da poter provvedere subito ad un’accurata pulizia dei denti con lo spazzolino e
garantire così l’allontanamento dei residui alimentari zuccherati prima che possano essere dannosi.
36
Quando vi sono denti storti, la correzione è raccomandabile innanzitutto per garantire una buona
masticazione e un modo corretto di parlare; in secondo luogo, per ragioni estetiche di cui non si deve
mai sottovalutare l’importanza; infine, per consentire una corretta pulizia dei denti: i denti storti e i
denti troppo vicini sono quasi sempre difficili da pulire con lo spazzolino e ancor più con il filo interdentale.
I PRODOTTI
PER LA pulizia
DEL Corpo
I PRODOTTI
PER LA pulizia
DEL Corpo
Un’attenzione particolare merita la scelta dei
bene che sia occasionale (evitando il loro uso
prodotti (chiamati detergenti) adatti per la puli-
nella pulizia quotidiana, specialmente dopo il
zia della pelle dei bambini a seconda che si ab-
cambio del pannolino nei bambini più piccoli).
bia bisogno, o si voglia, pulire senza far uso
Quando invece si può usare l’acqua, l’allonta-
dell’acqua (per esempio perché si è in viaggio o
namento dello sporco avviene utilizzando il sa-
perché la pelle è molto delicata) o invece se ne
pone. Questo sistema è il più comune e il me-
faccia uso.
no costoso ed è preferibile o addirittura necessario in presenza di feci, urina, residui di cibo.
Quando non si può usare l’acqua, la pulizia del-
L’impiego dell’acqua assicura un piacevole sen-
la pelle può essere ottenuta mediante l’impie-
so di pulizia. Importante, specialmente con i
go di un olio detergente o di un latte detergen-
bambini piccoli, è poi effettuare l’asciugatura
te in cui la sporcizia viene sciolta e poi tolta con
per tamponamento e non per sfregamento,
un po’ di cotone. Vi sono situazioni in cui si de-
data la delicatezza della loro pelle.
ve ricorrere alle salviettine imbevute di liquido.
L’inconveniente nell’impiego delle salviettine
Il contatto diretto della cute con urina e feci e
per la detersione è rappresentato dal mancato
condizioni locali di caldo-umido rappresentano
risciacquo (con acqua). Questo fa sì che a con-
i principali fattori di rischio nel determinare irri-
tatto con la pelle del piccolo restino residui di
tazioni, sulle quali si può intervenire con l’im-
prodotti (conservanti, profumazioni ecc.) che,
piego di paste o creme.
in tempi più o meno lunghi, potrebbero sensi-
Per la pulizia dei capelli, infine, si devono usare
bilizzarla, con il rischio di sviluppare una infiam-
degli shampoo preparati appositamente per i
mazione da contatto. Il loro impiego è perciò
bambini e cioè senza sostanze irritanti.
37
CAPITOLO QUARTO
La pulizia del tuo bambino
Tabella 1. detergenti comuni e tipo
di sporco per il quale sono più
adatti
Tipo di detergente
Tipo di sporco trattabile
Saponi
Cibo, feci, sporco quotidiano
Detergenti sintetici
Cibo, feci, sporco quotidiano
Shampoo
Sporco quotidiano dei
capelli e del cuoio capelluto
Salviette
Cibo, feci, sporco quotidiano
in assenza di acqua
Latte detergente
Sporco quotidiano in assenza
di acqua o per particolari
esigenze della pelle
Oli
Sporco quotidiano per
LA PULIZIA DEGLI SPAZI
DEDICATI
AI bambini
mantenuta intorno ai 17-18°C dal secondo
anno in poi, in ambienti non troppo asciutti,
ma neppure umidi. Vale la pena di ricordare
che il bambino piccolo, mentre reagisce energicamente al caldo, tende a subire passivamente il freddo.
Per ragioni pratiche e psicologiche facilmente intuibili, l’arredamento della stanza del bambino
dovrebbe essere predisposto sulla sua misura,
non solo per quanto riguarda il lettino, ma anche per i mobiletti nei quali vengono riposti i
suoi indumenti e i suoi giocattoli.
Quando una stanza dedicata soltanto al bambino non è disponibile, bisognerebbe che avesse
almeno uno spazio, pur inserito in una stanza
comune, riservato a lui. Fa parte delle misure
38
I criteri secondo i quali è consigliabile mante-
igieniche ambientali anche concedere al bambi-
nere in buono stato le condizioni di pulizia de-
no un proprio spazio per giocare, sia da solo sia
gli ambienti in cui il bambino vive valgono na-
con altri bambini. Lo spazio in cui il bambino
turalmente per tutte le età. È opportuno che il
passa la maggior parte della giornata deve esse-
bambino abbia (potendolo) una propria stanza,
re pulito accuratamente ogni giorno, possibil-
ben aerata, possibilmente ben soleggiata e illu-
mente senza che il piccolo sia presente, soprat-
minata convenientemente, possibilmente lon-
tutto per evitare che respiri la polvere, che non
tana dai rumori della strada e da quelli dome-
manca mai quando si scopa o si passa l’aspira-
stici. Mobili e tutto ciò che può trattenere
polvere. Inoltre, non si deve dimenticare di dare
sporcizia e polvere dovrebbero essere ridotti
aria all’ambiente aprendo le finestre fino a puli-
al minimo.
zie ultimate, proteggendo il bambino o tenendo
La temperatura ottimale, 18-20°C sia per il
lo lontano dalle correnti d’aria, specialmente se
neonato sia per il lattante, dovrebbe essere
è ancora piccolo.
LA FORZA
DELL’esempio
Oltre a provvedere alla pulizia dello spazio in
Quando si tengono
tutto quanto è necessario per la sua igiene per-
animali in Casa
sonale, non è di secondaria importanza preoc-
ISURE IGIENICHE più attente sono ne-
cui viene accolto il bambino con il suo lettino e
cuparsi che lo sia anche dal punto di vista della
piacevolezza e del comfort.
M
cessarie quando in casa convivono degli
animali, di solito cani e gatti. Per quanto possibile è pertanto opportuno impedire ai bam-
Dal punto di vista della piacevolezza, aspetto
che favorisce anche lo stato d’animo di chi si
occupa del bambino, lo spazio a lui riservato
può essere rallegrato da tinteggiature con colori allegri come il giallo, il blu e il verde, che
sono poi i colori della natura.
bini di baciare cani e gatti sul muso, vicino alla bocca e al naso; ed evitare che gli animali
stiano a lungo negli spazi occupati abitualmente da loro.
La presenza di animali domestici, fatti salvi
questi accorgimenti, può essere fonte di stimo-
Per quanto riguarda i rumori, è importante che
li positivi per i bambini che iniziano a svilup-
il bambino non venga esposto a suoni troppo
pare la propria sensibilità attraverso il pren-
intensi e soprattutto improvvisi che possono
dersi cura dei piccoli amici.
spaventarlo e disturbarlo, mentre la musica e le
voci a moderato volume contribuiscono al suo
benessere e al suo sviluppo mentale.
LA FORZA
DELL’esempio
Per quanto riguarda gli odori, è bene che lo
spazio riservato al bambino non sia inquinato
Se si vuole veramente che il bambino prenda il
da puzze, prima fra tutte quella che accompa-
gusto e l’abitudine di lavarsi e di tenersi pulito,
gna il fumo di tabacco (peraltro da evitare per-
il mezzo più efficace consiste, da parte dei ge-
ché molto dannoso alla salute anche di chi non
nitori e dei fratelli più grandi, nel dare il buon
fuma ma è esposto al fumo di altri). Neppure i
esempio. Difficilmente un bambino sviluppa il
profumi intensi dovrebbero essere diffusi negli
senso della necessità e il piacere di provvedere
spazi in cui vivono i bambini o usati sul loro
spontaneamente a tenersi pulito se in famiglia
corpo.
l’igiene personale è trascurata.
39
CAPITOLO QUINTO
la siCurezza del tuo bam
P
ER LA SALUTE E IL BENESSERE di ogni bam-
3
bino, molto importante è la sicurezza, prin-
un recinto questo deve essere limitato da
cipalmente basata sull’attenzione a evitare gli incidenti. Gli incidenti e gli avvelenamenti sono in-
Quando il bambino è ancora piccolo e si usa
una robusta rete a piccole maglie.
4
Soprattutto quando il bambino è piccolo, i
fatti fra le principali cause di morte dei bambini
cibi solidi devono essere opportunamente
dopo il primo anno di vita e per lo più la respon-
sminuzzati (pericolosa la frutta con noccio-
sabilità è dovuta a disattenzione dei genitori.
lo). Evitare anche che venga in contatto con
La maggior parte degli incidenti che riguardano i
oggetti piccoli come bottoni, spille, moneti-
bambini nei primi 4-5 anni della loro vita avviene
ne; evitare catenine e lacci al collo, non uti-
in casa o appena fuori, nel cortile, nel giardino o
lizzare bastoncini cotonati per la pulizia degli
in strada. Per evitare incidenti, la prima cosa da
orecchi.
fare è non perdere mai di vista il bambino fin da
5
Munire le finestre di reti di protezione ricor-
quando comincia a muoversi a gattoni sul pavi-
dando che il bambino può arrampicarsi o
mento. L’attenzione da dedicare al bambino de-
appendersi a scaffalature e mobili col rischio
ve essere maggiore quando ci si trova in condi-
che possano ribaltarsi.
zioni diverse da quelle della propria casa, per
6
Coprire le prese elettriche vicine al pavimen-
esempio nei viaggi o a casa d’altri e specialmen-
to e, comunque, tutte quando il bambino
te quando il bambino è stanco, ha fame oppure
comincia a essere grandicello e si muove li-
è arrabbiato. Le attenzioni insomma non sono
beramente per casa.
mai troppe, ma le principali possono essere elen-
7
cate nelle seguenti 11 raccomandazioni.
Tenere fuori portata del bambino strumenti
che possono essere pericolosi come: coltelli,
forchette e cacciaviti.
1
Mai abbandonare un bambino su una su-
8
perficie alzata da terra da cui possa cadere.
Quindi non lasciare mai da solo il bambino
2
40
Impedire o sorvegliare il contatto con gli
elettrodomestici.
9
Tenere in armadietti chiusi a chiave detersivi,
sul fasciatoio o sulla bilancia.
medicine e quanto di pericoloso può essere
Se il lettino ha le sponde, queste devono
ingerito.
avere le asticelle abbastanza vicine fra loro
10 Verificare per tempo la sicurezza degli am-
da non permettere il passaggio della testa
bienti. Inoltre è sconsigliato vivamente l’uso
del bambino; lenzuola e copertine devono
del girello.
essere fissate in modo da impedire che finiscano per coprire il viso del bambino.
11 Conservare le sostanze pericolose nei loro
contenitori originali.
bino
Le precauzioni
per i viaggi
in automobile
NA PARTICOLARE ATTENZIONE deve essere dedicata a evitare incidenti ai bambini quando vengono trasportati in automobile. In Italia, quando si trasportano bambini di età inferiore ai 12 anni, è obbligatorio metterli in seggiolini adatti alla loro età o al loro peso. Non si può e
non si deve mai portare i bambini in macchina tenendoli in braccio,
neppure sui sedili posteriori. Secondo le regole europee i dispositivi di ritenuta per il trasporto dei bambini in auto sono suddivisi in 5 gruppi:
U
La sicurezza
in auto
Gli incidenti stradali
sono molto frequenti.
Per aumentare
la sicurezza dei bambini
è obbligatorio tenerli
seduti su appositi
seggiolini diversi
secondo l’età e il peso.
■
Bambini fino a 9 mesi o di peso inferiore ai 10 kg.
I seggiolini vanno montati in senso contrario a quello di marcia. In questo gruppo sono comprese anche le “navicelle”, culle protette con cinghie proprie, da fissare con le cinture dell’automobile.
■
Bambini fino a 13 kg.
I seggiolini hanno le stesse caratteristiche di quelle appartenenti al primo gruppo, ma offrono una
protezione maggiore alla testa e alle gambe.
■
Bambini fino a 4 anni o di peso superiore ai 14 kg e non superiore a 18 kg.
Sono montati sul sedile posteriore nel senso di marcia e fissati con la cintura di sicurezza del veicolo.
■
Bambini fino a 6 anni o di peso compreso tra i 15 e i 25 kg.
Cuscini con braccioli omologati (si usano le cinture del veicolo con l’aggiunta di un dispositivo di aggancio che si fissa nel punto in cui la cintura incrocia la spalla).
■
Bambini dai 6 ai 12 anni e di peso compreso tra 22 e 36 kg.
Cuscini senza braccioli da utilizzare sui sedili posteriori dell’autovettura per aumentare, da seduto, la
statura del bambino affinché possa fare uso delle normali cinture di sicurezza.
41
CAPITOLO QUINTO
La sicurezza del tuo bambino
Come evitare
gli inCidenti
le scale
Le scale devono essere completamente sgombre, e sempre ben illuminate. La scala deve essere dotata di una ringhiera alta e resistente. I montanti verticali devono essere abbastanza ravvicinati
da impedire il passaggio della testa di un bambino. Se in casa vi
sono bambini molto piccoli, i due terminali della scala, devono
essere muniti di portello di sicurezza.
in Casa
I fiammiferi devono essere conservati in contenitori collocati al di
fuori della portata dei bambini. Le padelle e le pentole devono essere collocate sui piani di cottura in modo che i loro manici non possano essere afferrati dai bambini.
I coltelli, le forchette, i cavatappi e ogni altro strumento tagliente
o puntuto devono essere conservati in cassetti non raggiungibili
dai bambini o dotati di chiusura di sicurezza.
Il soggIorno
I tappeti e le stuoie di piccole dimensioni devono essere fissati al
pavimento per impedirne lo scivolamento. I loro margini non devono essere sollevati dal piano di appoggio.
I giocattoli dei bambini non devono essere abbandonati disordinatamente sui pavimento e nelle zone di passaggio.
la cucIna
Il pavimento deve essere piano, pulito e privo di ogni possibilità di
inciampo; non ci devono pertanto essere fili elettrici o corde stesi
attraverso i percorsi abituali, né piastrelle rotte o parti sporgenti
dell’eventuale rivestimento (linoleum, moquette).
42
La lucentezza dei pavimenti deve essere ottenuta con prodotti antisdrucciolo.
Le prese di corrente non utilizzate devono essere otturate con gli
appositi dispositivi di sicurezza quando in casa ci sono bambini
piccoli. Gli apparecchi elettrici, lettori Cd, Dvd, Tv, devono essere
collegati all’impianto elettrico in modo che non possano facilmente essere manipolati dai bambini.
Ogni giorno molti bambini si fanno male o perdono la vita per una irrazionale organizzazione della casa e per incuria. Con un minimo di impegno è possibile invece garantire
in modo permanente l’incolumità dei piccoli.
la stanza da letto
I lettini dei bambini devono essere dotati di sponde.
Gli spazi attorno ai letti e dai letti alla porta devono essere sgombri
da ogni intralcio.
I cassetti e le ante degli armadi e dei comodini devono essere sempre chiusi quando non vengono usati.
I dispositivi di riscaldamento o di raffreddamento di emergenza
(stufette, ventilatori) devono essere sempre spenti nella stanza dei
bambini prima di metterli a letto.
fuori dalla portata dei bambini oppure chiusi a chiave, così le medicine. I bambini più piccoli non devono essere mai lasciati soli
nel bagno. Finché i bambini sono piccoli, la porta del bagno non
deve avere la chiave.
la cantIna
I locali della cantina devono essere puliti, ben aerati e ben illuminati. L’accesso alle cantine deve essere precluso ai bambini non
accompagnati.
Il bagno
Sul fondo della vasca da bagno deve essere sistemato un tappeto di
gomma antisdrucciolo. Tutti i dispositivi elettrici devono essere
fuori dalla portata dei bambini e per nessun motivo, quando si è
immersi nell’acqua, devono essere toccati. Forbici, e ogni altro
strumento tagliente o puntuto, devono essere riposti in armadietti
Il box
Le porte del garage devono essere sempre aperte prima di avviare il
motore. Il garage non deve diventare un deposito di materiali infiammabili. Le manovre di accesso e di uscita dal garage devono
sempre contare su una buona visuale. Gli eventuali strumenti per
le riparazioni devono essere fuori dalla portata dei bambini.
43
CAPITOLO SESTO
la salute del tuo bambi
I
BAMBINI NEI PRIMI 5-6 ANNI DI VITA, specialmente in autunno e in inverno, si ammalano fa-
cilmente anche quattro-cinque volte all’anno:
QUANDO non
PREOCCUPARSI trop-
po
raffreddori, influenze, leggere infiammazioni delle vie respiratorie superiori e altri malanni che si
I bambini che si ammalano solo leggermente e
manifestano, di solito in modo tollerabile, con
per pochi giorni non vanno trascurati perché
febbre, difficoltà di respiro, tosse, diarrea.
anche se i disurbi non sono gravi, possono comunque essere causa di una diminuzione delle
Anche se i bambini si ammalano spesso, finché i
loro difese naturali e, indeboliti, possono rica-
disturbi sono sostanzialmente di poco conto, non
dere più facilemente in altri più seri episodi di
è il caso di preoccuparsi. Anzi, le malattie infanti-
malattia. Nei casi di disturbi leggeri, magari fa-
li hanno una loro utilità perché stimolano le dife-
cendosi consigliare dal pediatra o dal farmaci-
se naturali del bambino. A mano a mano che gli
sta, quello che si può utilmente fare è tenere
anni passano, il bambino diventerà sempre più
sotto controllo la febbre in modo che questa
forte tanto che, verso gli 8-10 anni, non si am-
non superi i 38,5°C, nel provvedere che il bam-
malerà quasi più di quelle malattie che lo aveva-
bino beva a sufficienza (oltre 1 litro di bevande
no disturbato quando era più piccolo.
al giorno); non sia troppo coperto, ma neppure
esposto al freddo, all’umidità, alle correnti d’a-
Le mamme imparano presto a riconoscere quan-
ria; venga coccolato quanto basta perché non
do il loro piccolo non sta bene e, nel caso di pic-
si senta solo e trascurato. La eventuale sommi-
coli malesseri, a provvedere ad alleviarli. Quello
nistrazione di farmaci, deve essere sempre pre-
che è importante è saper distinguere quando i
scritta dal medico. Naturalmente il bambino
problemi sono piccoli e possono essere risolti in
malato anche leggermente non deve essere
casa e quando invece è indispensabile ricorrere al
mandato all’asilo o alla scuola dell’infanzia fin-
pediatra. Quando si decide di ricorrere ad aiuti
ché non sia completamente guarito.
esterni, è utile che i genitori cerchino di ridurre le
44
loro ansie e di mantenere la calma in modo da
Nella vita di ogni giorno anche il bambino me-
dare informazioni il più possibile precise sulle rea-
glio accudito può ammalarsi più o meno seria-
li condizioni di salute del loro bambino senza esa-
mente o andare incontro a situazioni critiche che
gerarle, ma anche senza sottovalutarle.
richiedono interventi di emergenza che mettono
i-
QUANDO
PREOCCUPARSI
QUANDO
preoCCuparsi
Non è difficile comprendere quando un bambino comincia a non star bene: diventa pallido, appare svogliato, indifferente, perde l’appetito; ha la febbre, può respirare male, vomitare, avere diarrea, lamentare dolori. Più difficile è capire la gravità del suo malessere.
Quando si hanno dei dubbi sulla reale serietà
delle manifestazioni di sofferenza del bambino è prudente consultare il pediatra, anche
solo telefonicamente, fornendogli in modo
chiaro e ordinato le informazioni utili per conin grandi difficoltà i genitori, soprattutto preoccupati di non essere all’altezza della situazione.
In questi casi, è necessario resistere alla tentazione di fare cose per cui non si è preparati o non si
ha sufficiente esperienza. Meglio concentrarsi
nel compito di mantenere calmo il bambino, di
tranquillizzarlo, dedicando tutta l’attenzione
possibile per capirne i disturbi e riferirli con esat-
sentirgli di valutare la situazione e di dare i
consigli più opportuni. L’esperienza e il consiglio del pediatra consentiranno non solo di distinguere tra disturbi lievi che passano in fretta e malattie gravi o addirittura vere e proprie
emergenze, per le quali sarà prudente chiedere aiuti qualificati esterni senza perdere eccessivamente tempo prezioso.
tezza a chi può dare un aiuto competente.
Nel dubbio se i disturbi del bambino siano o meno preoccupanti, meglio “esagerare”. Infatti, ci
sono situazioni in cui i disturbi lamentati appaiono di leggera entità e invece nascondono malattie serie, come è il caso di febbri che durano più
A CHI, QUANDO
E COME
to
Chiedere aiu-
di 5-6 giorni e che molto spesso sono dovute a
malattie non banali.
Cosa telefonare al pediatra. I fatti su cui
concentrare la comunicazione sono i seguenti:
45
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
■ sesso ed età del bambino;
Le situazioni che possono essere di
■ il giorno e l’ora in cui i disturbi si sono ma-
emergenza, e che perciò richiedono un pron-
nifestati;
to e professionale intervento, sono:
■ se i disturbi sono stati improvvisi oppure se
si sono manifestati un po’ alla volta;
■ che gravità avevano i disturbi quando so-
no cominciati e se sono peggiorati nelle ore
o nei giorni successivi;
■ che cosa si è fatto per alleviare i disturbi,
■ improvvise difficoltà di respiro;
■ convulsioni che durano più di 1 minuto;
■ ingestione di sostanze velenose o perico-
lose;
■ perdita di coscienza;
magari somministrando farmaci acquistati
■ ferite con forte perdita di sangue;
senza ricetta;
■ cadute gravi con possibili rotture di ossa;
■ se quanto è stato fatto ha prodotto qualche
■ forte colpo in testa.
miglioramento oppure un peggioramento.
Per gli aiuti urgenti
Quando chiedere l’intervento del pediatra.
Il numero 118 è un servizio telefonico al
Le condizioni per cui l’intervento diretto del
quale si può chiedere l’invio di un’autoambu-
pediatra o di un medico anche di medicina ge-
lanza e, mentre questa è in arrivo, ottenere utili
nerale deve essere richiesto sono:
suggerimenti per affrontare i problemi più seri.
■ febbre alta che dura da più di due giorni;
Il Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino.
■ vomito per più di 12 ore;
Il Pronto Soccorso è un reparto ospedaliero in
■ diarrea per più di 12 ore;
cui sono garantite tutte le cure mediche e chi-
■ pianto più frequente del solito o con un
rurgiche urgenti.
suono diverso dall’usuale;
■ tosse ostinata, insistente, con respiro diffi-
coltoso;
46
La Guardia Medica o Servizio di Continuità
Assistenziale è un servizio che fornisce a casa
■ elevata irritabilità senza perché;
dell’ammalato assistenza medica di notte e nei
■ perdita di appetito totale o di lunga durata;
giorni festivi. È consigliabile tenere a portata di
■ serio mal di pancia improvviso.
mano il numero telefonico della Guardia medica più vicina alla propria abitazione.
LA febbre
LA febbre
La febbre nella maggior parte dei casi è la manifestazione di una risposta difensiva dell’organismo e pertanto non deve essere immediatamente abbassata con farmaci se non quando il
termometro supera i 38-38,5°C, tenendo conto che i bambini raggiungono facilmente temperature di 39-40°C.
La febbre può essere misurata
con termometri digitali (a sinistra) oppure
con pellicole a cristalli liquidi (a destra).
In caso di febbre alta:
■ la temperatura ambiente non sia troppo
elevata, il bambino non sia troppo vestito e
La temperatura del corpo va misurata lontano
dai pasti e dopo che l’organismo è stato a riposo un tempo sufficiente per equilibrare gli
eventuali aumenti della temperatura derivanti
dall’attività muscolare (ciò richiede circa una
mezz’oretta di riposo). Prese queste precauzioni, la temperatura (ascellare, inguinale) fisiologica dovrà risultare compresa fra 36,5 e
37,5°C, quella rettale fra 36,5 e 38°C (considerando che quella rettale, interna, va scalata di
0,5°C ed è quella che corrisponde meglio alla
temperatura corporea).
a letto non sia troppo coperto;
■ dare da bere in abbondanza.
■ se la febbre è superiore a 39°C, fare spu-
gnature tiepide al tronco e agli arti continuando le spugnature fino a quando la
temperatura si abbassa; di solito sono necessari 30-60 minuti;
■ se la febbre è superiore a 40°C mettere una
borsa di ghiaccio sulla testa e toglierla non
appena la temperatura si abbassa;
■ usare farmaci antifebbrili su prescrizione del
medico, anche ogni 4 ore se la febbre rimane oltre i 38,5°C effettivi.
La febbre è considerata un meccanismo di difesa dell’organismo specie contro le infezioni. Se
le cose stanno in questi termini, non si dovrebbe “curare” sempre la febbre con accanimento, dovuto spesso al fatto che i genitori sentono il bisogno di eliminare i segni della malattia
che causa la febbre e così mettersi tranquilli.
È importante sapere che, quando c’è febbre
elevata, quello che si può fare serve soprattutto a ottenere che il bambino la tolleri meglio in
attesa che passi spontaneamente oppure che
si inizi una terapia adeguata.
47
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
Modalità di somministrazione di farmaci a bambini molto piccoli
Queste modalità di somministrazione di farmaci sono raccomandabili per bambini molto piccoli da
effettuare in un’atmosfera tranquillizzante e amorevole. Per bambini più grandicelli, la somministrazione dei farmaci può avvenire come per gli adulti.
48
Somministrazione con
il contagocce
Somministrazione con
il cucchiaino
Somministrazione con
il dito
Il contagocce deve essere perfettamente pulito. Aspirare la medicina, introdurre l’estremità del
contagocce all’estremità della bocca del bambino, erogare il contenuto lentamente in modo che il liquido non fuoriesca. Il bambino
va tenuto in braccio, la testa accolta nel cavo del gomito.
Il cucchiaino deve essere ben pulito immergendolo in acqua bollente per qualche minuto. Tenere il bambino in braccio, testa un
po’ reclinata all’indietro, cucchiaino (raffreddato) appoggiato
al labbro inferiore, quindi alzarlo con delicatezza e introdurlo delicatamente in bocca.
Quando il bambino è molto piccolo, e mal sopporta le somministrazioni con il contagocce o
il cucchiaino, si può fargli succhiare un dito perfettamente pulito sul quale si è deposta la dose del farmaco stabilita.
Somministrazione di gocce Somministrazione di gocce
nel naso
negli occhi
Somministrazione di gocce
nell’orecchio
Distendere il bambino su un piano mantenendo la testa leggermente inclinata all’indietro, introdurre appena l’estremità del
contagocce nelle narici e immettervi solo alcune gocce per volta
con molta delicatezza.
Distendere il bambino su un fianco, avvicinare il contagocce all’entrata dell’orecchio e lasciare
cadere lentamente le gocce necessarie.
Distendere il bambino su un piano, inclinargli il capo dalla parte dell’occhio in cui le gocce devono essere date, con un dito abbassare la palpebra inferiore e lasciarvi cadere le gocce molto delicatamente.
LE vaCCinazioni
Tabella 1. Calendario delle vaccinazioni in italia
Vaccino contro
Età di somministrazione
0-24
ore
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
11°
mese
13°
mese
15°
mese
24°
mese
36°
mese
5-6
anni
Difterite-TetanoPertosse
•
•
•
•
Poliomielite
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Epatite B
Haemophilus
influenzae B
•
Morbillo-ParotiteRosolia
•
•
•
•
•
Varicella
•
•
Tumore della cervice
uterina da HPV
LE vaCCinazioni
14-15
anni
•
Pneumococco
Meningococco C
11-12
anni
e ai ragazzi secondo certe scadenze, dalla nascita fino ai 14-15 anni, li rendono resistenti
Alcune malattie infettive possono essere se-
alle malattie elencate nella tabella 1. Le vac-
rie per i bambini, perché non vi sono ancora
cinazioni possono comportare qualche rea-
farmaci per curarle oppure perché possono
zione indesiderata (febbre, comparsa sulla
dare complicazioni gravi. Per un certo nume-
pelle di arrossamenti, piccole vesciche), ma
ro di queste malattie vi è la possibilità di im-
questo accade abbastanza raramente, men-
pedire che colpiscano i bambini: questa pos-
tre i vantaggi che se ne ottengono sono tali
sibilità è rappresentata dai vaccini. I vaccini
da superare ogni eventuale transitorio incon-
sono sostanze che, somministrate ai bambini
veniente.
49
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
II FARMACI DI
automediCazione
Che cosa sono i farmaci
di automediCazione
■
Sono medicinali studiati per essere usati senza
un’attiva sorveglianza da parte di un medico.
■
In Italia, i farmaci di automedicazione sono riconoscibili da un bollino bianco e rosso sulla
confezione.
■
Sono medicinali che devono essere usati con attenzione attenendosi scrupolosamente alle
istruzioni contenute nel foglietto illustrativo
presente in ogni confezione.
Per tutta una serie di disturbi minori è possibile usare farmaci, detti di automedicazione, che
possono essere acquistati senza ricetta medica,
sia in farmacia sia in altri punti vendita, soprattutto supermercati e centri commerciali.
Quali disturbi possono essere considerati “minori”? Un disturbo può essere considerato minore quando non è tanto intenso da impedire
la vita nella sua normalità; quando non dura
che per poche ore o pochi giorni; quando non
insorge in un piccolo già malato, magari seria-
50
mente. Quando un disturbo non presenta que-
Quando ci si trova nella necessità di sommini-
ste caratteristiche, è prudente non sottovalu-
strare una medicina di automedicazione ad un
tarlo mai, perché il sintomo apparentemente
bambino si deve tener presente che egli non è
più banale può essere la spia di una malattia
un “adulto in piccolo”, bensì un organismo
seria nelle sue fasi iniziali, quando è più utile ri-
non ancora compiutamente sviluppato e anco-
conoscerla per curarla con tempestività. Una
ra fragile; perciò è assolutamente necessario
tosse da raffreddamento, per esempio, è certa-
attenersi alle indicazioni e alle raccomandazio-
mente un disturbo minore per il quale l’auto-
ni del foglietto illustrativo presente e, natural-
medicazione è possibile su consiglio del pedia-
mente, alle direttive del pediatra e del farmaci-
tra o del farmacista; ma una tosse che dura per
sta. È prudente non fidarsi della memoria per
giorni e giorni, non deve essere interpretata co-
quanto riguarda sia la scelta delle medicine sia
me una “tossetta” soltanto un po’ fastidiosa e
i dosaggi, la frequenza e la durata delle som-
da automedicazione perché potrebbe invece
ministrazioni: non solo le dimenticanze sono
essere sintomo di una infezione non banale
facili, ma anche i bambini cambiano rapida-
delle vie respiratorie.
mente rendendo necessari adeguamenti che
garantiscano efficacia e soprattutto sicurezza.
I CONTROLLI
utili
Regole per l’automedicazione
I CONTROLLI utili
prudente nei bambini
■
Chiedere consiglio al pediatra o al farmacista
prima di intraprendere un trattamento su cui
non si ha esperienza o si nutrono dei dubbi.
La migliore difesa della salute dei bambini consiste prima di tutto nel cercare di evitare le cause che possono compromettere il loro sviluppo,
farli ammalare o favorire gli incidenti; in secon-
■
Leggere attentamente il foglietto illustrativo e
seguirne scrupolosamente le istruzioni.
do luogo, nel farli controllare dal pediatra almeno una volta all’anno quando stanno bene,
più frequentemente se hanno qualche proble-
■
Somministrare esattamente soltanto la dose
raccomandata.
ma di crescita, di comportamento, di salute.
Una visita di controllo completa deve comprendere una valutazione dello sviluppo fisico (sta-
■
Usare soltanto il farmaco specificamente indicato per un preciso disturbo del bambino.
tura e peso) motorio, mentale e sociale. Particolare attenzione deve essere rivolta alla funzione visiva e a quella uditiva.
■
Non somministrare due medicine che contengono lo stesso principio attivo.
La vista. Una precoce identificazione di un difetto della vista è molto importante per una
■
Non usare mai farmaci contro la tosse, il raffreddore o le allergie allo scopo di calmare il
bambino.
sua correzione. Una precisa diagnosi di un
eventuale difetto della vista può essere soltanto il risultato di una visita specialistica (oculistica), ma già i genitori possono rilevare segni di
■
Non somministrare medicine indicate “per
adulti”.
problemi della vista osservando il comportamento del bambino: quando questi si sfrega
frequentemente gli occhi, sbatte spesso le pal-
■
Sospendere la somministrazione di ogni farmaco che sembri suscitare reazioni avverse o effetti collaterali negativi e consultare immediatamente il pediatra.
pebre, dimostra di non vedere chiaramente gli
oggetti, è opportuno sottoporlo ad una visita
oculistica, che tuttavia è sempre raccomandabile a 3, 4, 6, 9 e 12 anni. Questi periodici con-
51
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
trolli oculistici sono opportuni in quanto la fun-
Le visite di controllo di un bambino, special-
zione visiva raggiunge la completa maturità
mente fra l’anno e i tre anni di età, devono es-
soltanto verso l’ottavo anno di vita; in questo
sere affrontate nel maggior rispetto possibile
lungo periodo possono verificarsi difetti della
per la sua persona. Il bambino, infatti, in que-
vista che è importante riconoscere in tempo
sto periodo della sua vita teme ogni inconsueta
per meglio curarli.
esperienza, per cui la visita medica presenta
spesso difficoltà assenti o attenuate prima e
L’udito. Il controllo della funzione uditiva è
dopo questa età (verso i 5 anni). Vi sono tutta-
importante perché un bambino che non sente
via degli accorgimenti che possono ridurre no-
bene non può imparare a parlare (o lo può con
tevolmente lo stress di una visita medica.
molta difficoltà) e un bambino che non può
Innanzitutto, è necessario che la visita medica
parlare può andare incontro ad un ritardo men-
avvenga in un clima disteso, evitando ogni fret-
tale. La valutazione di un difetto uditivo in un
ta: entro limiti ragionevoli, il tempo della visita
bambino non è un compito facile ed è comun-
deve essere misurato sulle esigenze del bambi-
que un compito da specialista (audiologo), ma
no, non su quelle del pediatra e ancora meno
già i genitori e il pediatra possono riconoscere i
su quelle dei genitori che accompagnano il loro
primi segnali che il bambino non ci sente bene.
piccolo. La prima parte della visita è di solito
Se a un anno un bambino non riesce a capire
dedicata all’ambientamento del bambino e alla
da dove provengono suoni che dovrebbero es-
raccolta delle informazioni utili per valutare il
sergli familiari e se, successivamente, ritarda
suo stato di salute. Se si lascia al bambino una
nello sviluppo del linguaggio, allora è opportu-
certa libertà, si possono controllare le sue ca-
no consultare lo specialista, così come si deve
pacità di camminare, di controllare i movimen-
fare a due anni se il bambino dimostra di non
ti, di vedere e di udire.
sentire/capire quello che gli si dice. L’attenzione
52
verso eventuali difetti dell’udito deve essere co-
Un altro accorgimento consiste nel rivolgere di-
stante da parte sia dei genitori sia del pediatra
rettamente al piccolo le prime domande, in un
perché la sordità parziale è un fenomeno molto
linguaggio che egli possa capire, ma tuttavia
diffuso fra i bambini e non senza conseguenze:
chiaro e preciso. Solo successivamente il dialo-
molti bambini che hanno difficoltà scolastiche
go si può spostare coinvolgendo direttamente
le hanno perché non ci sentono bene.
il genitore, di solito la madre, che accompagna
LA PROTEZIONE
DEI bambini
stranieri
il bambino che dovrebbe sempre in qualche
dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL). Tali norme
modo partecipare alla conversazione. Sempre
sono a garanzia della salute di tutti coloro che
al fine di rendere meno stressante la visita me-
sono presenti sul territorio nazionale al di là
dica, questa può essere effettuata tenendo il
della regolarità della loro presenza in Italia, con
bambino sulle ginocchia del genitore che lo ac-
una particolare attenzione riservata alle donne
compagna.
e ai bambini, categorie maggiormente vulnera-
Infine, è bene riservare le procedure più invasi-
bili, per le quali è prevista: la tutela sociale del-
ve (per esempio, l’esame dell’interno della boc-
la gravidanza e della maternità, a parità di trat-
ca, del naso, degli orecchi) al termine della visi-
tamento con le cittadine italiane, la tutela della
ta, quando il bambino ha preso confidenza con
salute dei bambini, le vaccinazioni secondo le
l’ambiente e con il pediatra.
regole e nell’ambito di interventi e di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle
Regioni.
LA PROTEZIONE
DEI bambini
stranieri
Un problema particolare è presentato dagli
immigrati neocomunitari (romeni, polacchi
ecc.). In seguito ad una direttiva comunitaria
Le leggi in vigore riconoscono agli stranieri re-
concernente il diritto di libera circolazione e
golarmente soggiornanti in Italia il diritto e
di soggiorno dei cittadini dell’Unione Euro-
l’obbligo di iscrizione al Servizio Sanitario Na-
pea e dei loro familiari, gli stranieri neocomu-
zionale (SSN), mentre agli stranieri non in rego-
nitari non in possesso dei requisiti previsti
la vengono garantite le cure ambulatoriali e
dalla legge per l’iscrizione al SSN, a partire
ospedaliere urgenti, o comunque essenziali,
dal 1° gennaio 2008 non possono più otte-
anche continuative, nonché la possibilità di
nere il codice STP, ma devono pagare le pre-
usufruire dei programmi di medicina preventiva
stazioni sanitarie oppure munirsi di un’assicu-
a salvaguardia della salute individuale e collet-
razione privata. (Si precisa però che, nel caso
tiva previo ottenimento di un codice identifica-
di prestazioni sanitarie urgenti le ASL potran-
tivo regionale, come Straniero Temporanea-
no intervenire registrandole in una contabili-
mente Presente (STP), rilasciato dalle Aziende
tà separata per agire con una eventuale azio-
Ospedaliere e dalle strutture territoriali indicate
ne di recupero e/o negoziazione nei confronti
53
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
COMUNI DISTURBI
DEL bambino
tutto le mamme ansiose, che stabiliscono
quanto il loro bambino deve mangiare, senza
tener conto delle sue reali necessità. Per conse-
Il bambino che piange. Il bambino piccolo
guenza, queste mamme costringono i loro
ha come principale mezzo di comunicazione il
bambini ad alimentarsi più di quanto vorrebbe-
pianto: piange se ha fame, piange se ha sete,
ro, col risultato che questi finiscono per man-
se desidera il contatto con la madre, piange se
giare di malavoglia e perdere l’appetito. Insi-
non sta bene. La sua è una richiesta di aiuto
stendo troppo, queste madri finiscono per gua-
che spesso non è facile capire. Un bambino
stare il loro rapporto con il figlio, compromet-
può piangere anche perché è stanco, ha trop-
tendo anche l’atteggiamento del bambino nei
po caldo o troppo freddo, ha bisogno di tran-
confronti del cibo. Questa situazione si può
quillità. Ma quando si provvede a eliminare
presentare a tutte le età, ma in particolare nel
queste frequenti cause, allora ci si può chiede-
secondo anno di vita, quando si verifica una
re se il bambino non abbia mal d’orecchio o
temporanea diminuzione della crescita e quindi
mal di testa oppure se non stia soffrendo per
una minore necessità di nutrimento. In genera-
una colica intestinale. Nei casi di pianti fre-
le si può dire che l’appetito del bambino deve
quenti e per ragioni non evidenti, non si deve
essere sempre tenuto sotto osservazione per-
aspettare a consultare il pediatra e con lui tro-
ché il bambino che non mangia può essere un
vare le cause del pianto.
bambino malato. Ma, una volta esclusa una situazione di malattia, ci si deve convincere che il
Il bambino che non mangia. Le madri, e
bambino può mangiare poco e, se è in buona
spesso anche i padri, tendono a preoccuparsi
salute, deve essere “lasciato in pace”, libero di
eccessivamente quando il loro bambino man-
decidere quanto mangiare.
gia poco (o sembra che mangi poco). Il più del-
54
le volte le preoccupazioni dei genitori rispetto
Il bambino che pesa troppo poco. La
all’alimentazione dei figli non sono fondate. I
magrezza può essere naturale; e in questo caso
bambini mangiano tanto quanto devono man-
non deve preoccupare, a meno che il peso cor-
giare alla loro età e lo dimostra il fatto che cre-
poreo non risulti molto inferiore a quello dei
scono regolarmente sia in peso sia in statura.
bambini della stessa età. La magrezza naturale
In realtà molto spesso sono i genitori, soprat-
riguarda frequentemente bambini di genitori
SCHEDE
magri e/o bambini particolarmente vivaci, di
da infanzia, o anche successivamente, e posso-
scarso appetito. La loro crescita in statura è tut-
no manifestarsi in modi diversi: dal rifiuto a nu-
tavia normale, così come è regolare, sia pure
trirsi regolarmente “a tutto campo”, all’oppo-
nella magrezza, il loro graduale aumento di pe-
sizione capricciosa verso alcuni cibi soltanto.
so. La preoccupazione è fondata quando un
Naturalmente, se si ha il ragionevole sospetto
bambino, solitamente di buon appetito e di flo-
che il disturbo dell’appetito sia espressione di
rido aspetto, comincia a dimagrire o tende a
una condizione di malattia, allora si deve ricor-
non aumentare di peso. Allora ci si deve chie-
rere al pediatra per identificarla e curarla ade-
dere se la perdita di peso dipenda da un’ali-
guatamente.
mentazione insufficiente, come può accadere
nelle famiglie con scarsi mezzi economici op-
Il bambino che pesa troppo. Non è certa-
pure ad altre cause. Il dimagrimento può essere
mente difficile capire quando un bambino pesa
anche il risultato di una ridotta alimentazione
di più di quanto dovrebbe, tenuto conto dell’e-
legata a stili alimentari particolari, come nelle
tà e dell’altezza. Meno facile è stabilire se il pic-
abitudini alimentari vegetariane estreme.
colo è soltanto un po’ più grasso del normale
Fra le cause di una magrezza innaturale vi può
(e in questo caso si dice che è in sovrappeso) o
essere un difetto digestivo o un compromesso
se invece lo è in modo esagerato (e in questo
assorbimento intestinale degli alimenti digeriti;
caso di parla di obesità). Ci sono calcoli che
oppure una malattia acuta o cronica in corso.
danno la possibilità di capire se il proprio bam-
Infine, non si deve trascurare la possibilità che
bino, quanto al peso, è normale per la sua età,
la mancanza di appetito e il conseguente dima-
se è sovrappeso oppure addirittura obeso.
grimento siano dovuti a “mancanze” nell’am-
Questi calcoli è meglio farli con il pediatra.
biente familiare: una vita monotona, priva di
La ragione per cui è opportuno preoccuparsi
stimoli e di affetti; un disinteresse complessivo
quando il proprio bambino pesa troppo è sem-
della famiglia per i pasti consumati insieme in
plice: il sovrappeso, e ancor più l’obesità, favo-
un’atmosfera serena, cibi privi di attrattiva: in-
riscono numerose e gravi malattie che di solito
somma tutte situazioni che possono diminuire
verranno riconosciute quando il bambino sarà
l’interesse per il cibo.
diventato un adulto e, per causa loro, vedrà di-
I disturbi dell’appetito di natura psichica non
minuire il numero degli anni della sua vita. An-
sono affatto rari; a volte insorgono nella secon-
che sotto l’aspetto psicologico, il sovrappeso
55
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
produce spesso effetti seriamente negativi: l’in-
sulla dieta e accettare di iniziare o incrementa-
soddisfazione per l’immagine del proprio cor-
re l’attività fisica, il bambino deve essere con-
po, fin dal’infanzia, comporta una sofferenza
dotto in uno spirito di comprensione e di soli-
che può tradursi, soprattutto nell’adolescenza,
darietà, libero da attese e urgenze eccessive,
nella ricerca dell’isolamento allo scopo di sot-
facendolo convinto che ogni scelta è frutto di
trarsi al confronto con gli altri.
una propria decisione.
Le cause per cui un bambino eccede nel peso
La cosa principale che i genitori possono fare è
possono essere di varia natura, spesso combi-
quella di dare un buon esempio: non mangiare
nate fra loro: predisposizione ereditata (genito-
troppo e mangiare meglio, rendere i pasti re-
ri sovrappeso od obesi), certe malattie, ma so-
golari e piacevoli occasioni di stare insieme,
prattutto un’alimentazione eccessiva e spesso
praticare in modo ragionevolmente regolare e
sbagliata, una insufficiente attività fisica. Cer-
sufficientemente intenso un’attività fisica gra-
tamente la causa principale è l’alimentazione,
dita al bambino.
non solo eccessiva, ma anche squilibrata e ba-
56
sata su cibi insani perché troppo ricchi di zuc-
Il bambino che non dorme. Si dice che un
cheri, di grassi, di sale. A questi cibi i bambini
bambino su tre in età prescolare presenti diffi-
sono attirati da insistenti campagne pubblicita-
coltà ad addormentarsi o si risvegli molto fre-
rie condotte su tutti i mezzi di comunicazione
quentemente nel corso della notte. Spesso
di massa fra i quali primeggia la televisione.
questi disturbi iniziano dopo i sei-sette mesi di
(Questo è uno dei motivi per cui i bambini me-
vita. In questo periodo infatti insorge l’ango-
no vedono la Tv meglio è).
scia di separazione per cui il piccolo ha paura di
Se queste sono le principali e le più frequenti
perdere la mamma e il sonno può rappresenta-
cause del sovrappeso e dell’obesità, si capisce
re per lui un momento di abbandono; tutto
bene che gli interventi per ritornare alla norma-
questo tuttavia raramente dura dopo i tre-
lità sono sostanzialmente due: ridurre ed equi-
quattro anni.
librare l’alimentazione (dieta) e favorire l’attivi-
Per migliorare il sonno dei bambini sono attua-
tà fisica. In ogni caso, i migliori risultati si ot-
bili alcuni accorgimenti:
tengono quando si evita di sottoporre il bambino a eccessive pressioni, rimproveri, confronti;
forzarlo non serve: alla decisione di intervenire
■ seguire un ritmo di vita regolare durante il
giorno;
SCHEDE
I diversi bisogni
di sonno
dei bambini
I
N CONDIZIONI NORMALI il neonato dorme
fino a 20 ore o più al giorno;
il lattante dal 2° al 6° mese dorme circa 18 ore;
dal 6° al 12° mese dorme circa 16 ore;
dal 12° al 14° mese dorme circa 12-15 ore;
dai 2 ai 6 anni dorme circa 10-12 ore;
e fino ai 13-15 anni dovrebbe dormire circa 10 ore.
curazione del bimbo da parte dei genitori
nel momento del risveglio notturno; alla fine la mamma o il papà dovranno parlare al
bimbo da un’altra stanza e non accorrere
più al primo pianto;
■ l’ambiente dove dorme il bambino deve es-
sere tranquillo, con una illuminazione molto
leggera, con temperatura confortevole intorno a 20°C;
■ è utile che il bambino non sia troppo coper-
to, che non abbia fame e che soprattutto
non abbia assunto bevande eccitanti (caffè,
■ spiegare al bambino fin da piccolo che la se-
ra è il momento di dormire;
■ mettere il bambino a letto ancora sveglio,
tè, bevande con cola);
■ è utile evitare sonnellini prolungati nel tardo
pomeriggio.
dopo azioni che, ripetute ogni sera, hanno
■ a partire dall’età di 6-9 mesi, si può iniziare
un effetto rilassante: il bagnetto, la pulizia
a leggere ad alta voce e a far conoscere i
dei denti, la fiaba ecc.;
primi libri. Il libro, già oggetto di gioco du-
■ mettere vicino a lui un oggetto al quale sia
rante il giorno, può rappresentare per il
affezionato (animaletto, copertina ecc.);
bambino, nel momento dell’addormanta-
■ stabilire insieme che cosa fare per dormire
mento, un amico gradito e rassicurante.
(che cosa indossare, quale ninnananna cantare, quale libro leggere);
Il bambino che vomita. Il vomito è un se-
■ cercare di far addormentare il bambino nel
gno da non sottovalutare mai perché può esse-
suo letto, perché, se si addormenta in brac-
re una manifestazione di una malattia seria che
cio o in altri luoghi e poi viene messo nel let-
deve essere affrontata adeguatamente e con
tino, in caso di risveglio non ricorderà dove
tempestività. Bisogna tener conto anche del
si trova e questo può essere fonte di ansia;
fatto che ci sono bambini particolarmente sen-
■ ridurre progressivamente il numero e la du-
sibili che spesso reagiscono alle emozioni vomi-
rata degli interventi di consolazione e rassi-
tando, anche per banali contrasti con la mam-
57
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
ma o con il padre o a seguito di un semplice
e/o della quantità di feci che vengono emesse.
rimprovero. Nei bambini che vanno a scuola,
Alcuni bambini hanno delle scariche molto fre-
non infrequentemente al mattino compare il
quenti, altri hanno delle scariche molto rare. In
vomito, manifestazione della preoccupazione
generale, si può dire che normalmente un
di dover affrontare l’esperienza scolastica: si
bambino ha una-due scariche di feci al giorno.
parla infatti di “vomito abituale degli scolari”.
Per stipsi importante si intende la mancanza di
È molto importante considerare la situazione
defecazione per più di 7-8 giorni.
molto seria quando il vomito si produce dopo
La stipsi è spesso dovuta alla dieta povera di re-
un colpo in testa, oppure quando il bambino si
sidui (fibre) che sono importanti perché stimo-
lamenta per un forte mal di testa, ha febbre
lano i movimenti intestinali. Naturalmente, ol-
alta, non ci vede bene; la stessa preoccupazio-
tre ad una inadatta alimentazione, vi possono
ne deve essere dedicata al vomito accompa-
essere anche altre cause responsabili della stip-
gnato da dolori di pancia.
si (alcune malattie) e tali da dover essere pron-
In tutti i casi in cui il vomito appare una mani-
tamente diagnosticate e appropriatamente cu-
festazione seria, è necessario consultare un
rate. Ma in generale si tratta di condizioni rela-
medico al più presto e seguirne i consigli. In
tivamente rare alle quali si può pensare soltan-
assenza del medico, si può ricorrere al servizio
to quando la stipsi dura a lungo nonostante
telefonico 118, oppure al più vicino Pronto
un’adeguata alimentazione.
Soccorso. Nel caso di un vomito banale, pas-
La stitichezza è raramente un problema tale da
sato l’attacco, si può dare da bere un po’
preoccupare, ma se continua è bene parlarne
d’acqua (non latte) non fredda e non gasata,
al pediatra. Intanto qualche cosa si può fare
a piccoli sorsi o succhi di frutta allungati con
per alleviare il disturbo. Innanzitutto, è bene
acqua. Successivamente si può far ricomincia-
che il bambino beva a sufficienza, almeno 4-5
re a mangiare, inizialmente fette biscottate,
bicchieri d’acqua semplice al giorno. In secon-
riso bollito, semolino, budino; successivamen-
do luogo, bisogna fare in modo che nella sua
te, pollo o pesce, evitando carni e formaggi
alimentazione siano presenti cibi ricchi di fibre
grassi.
(cereali integrali, frutta, verdura). Importante è
anche creare nel bambino un’abitudine e so-
58
Il bambino stitico. Per stipsi (stitichezza) si
prattutto farlo andare in bagno quando ne ha
intende una riduzione del numero di scariche
bisogno, senza rimandare; nello stesso tempo
SCHEDE
non fargli fretta, anche se è opportuno non fa-
e, successivamente, a mano a mano che la
vorire sedute troppo lunghe. Infine, ricorrere ai
diarrea si risolve, riso, banane, mele cotte, yo-
medicinali (lassativi) il meno possibile e soltan-
gurt.
to su prescrizione del pediatra o su consiglio
Se la diarrea è accompagnata da febbre, vomi-
del farmacista.
to, mal di pancia, perdita di appetito, oppure
se perdura per parecchi giorni, è necessario
Il bambino con diarrea. La diarrea consiste
consultare il pediatra.
in frequenti emissioni di feci abbondanti, con
un contenuto in acqua superiore alla norma. La
Il bambino che ha la febbre. Una parti-
diarrea è un disturbo potenzialmente grave
colare attenzione deve essere riservata al
(quanto più piccolo è il bambino, specialmente
bambino con la febbre. La temperatura nor-
se ha meno di un anno di vita) perché può pro-
male di un bambino è di 37°C: si parla di feb-
vocare una importante perdita di acqua e di sa-
bre quando il termometro segna una tempe-
li. Il numero di scariche varia da bambino a
ratura rettale al di sopra dei 38°C. Quando si
bambino e può essere abbastanza elevato. Per-
misura la temperatura, il bambino deve essere
tanto, non sempre un alvo frequente (il termi-
calmo: il movimento e il pianto possono alte-
ne medico per frequenti evacuazioni) vuol dire
rare i valori verso l’alto. La misurazione ascel-
diarrea. Come il vomito, la diarrea è un distur-
lare (o all’inguine) è meno precisa di quella
bo che può essere dovuto a diverse e numero-
rettale. La febbre è un indicatore molto utile
se cause. La maggior parte delle diarree im-
al medico per capire la malattia che la produ-
provvise sono causate da infezioni virali.
ce. Quindi non va abbassata sempre e subito:
La diarrea acuta è un meccanismo di difesa del
prima è utile fare la diagnosi per stabilire la
corpo, per cui è consigliabile non cercare di fer-
cura più appropriata.
marla subito e a ogni costo. Questo naturalmente non significa non far nulla. Prima di tut-
I termometri
to, è necessario rimpiazzare l’acqua che viene
Gli strumenti per misurare la temperatura del
perduta e questo può essere ottenuto bevendo
corpo sono:
acqua (non latte) o soluzioni reidratanti che si
possono acquistare in farmacia.
Quanto all’alimentazione, preferire brodi chiari
59
■ I termometri a mercurio da introdurre nel
retto o da mettere sotto l’ascella. Dal
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
3.4.2004 di questi termometri in Italia è vie-
è molto alta, per abbassare la temperatura del
tata la produzione e la vendita;
corpo si possono praticare delle spugnature
con acqua tiepida (non fredda), oltre che spo-
■ i termometri digitali: strumenti precisi, di
gliare il bambino.
facile uso;
Le medicine contro la febbre
Le medicine per abbassare la febbre devono essere sempre decise dal pediatra e somministrate secondo le sue istruzioni. Un bambino, anche se ha la febbre, può quasi sempre essere
■ le pellicole a cristalli liquidi da appoggia-
portato all’ambulatorio del suo pediatra.
re alla fronte: fanno apparire i gradi della
temperatura nel giro di un minuto. Sono
Il bambino con il mal di pancia. I mal di
quindi di più facile uso, ma non danno valo-
pancia nei bambini non vanno mai sottovalu-
ri precisi.
tati perché possono essere espressione di un
disturbo banale (e il più delle volte lo sono) co-
60
Il riposo a letto
me una stitichezza ostinata, ma anche (sia pu-
L’adulto quando si ammala di solito desidera
re più raramente) di malattie serie. Un elemen-
stare a letto; non così i bambini, specialmente
to importante che può aiutare nel valutare la
quando la malattia non è grave. È quindi buo-
serietà di un mal di pancia è la sua durata: se
na regola non forzarli a stare a letto, a meno
dura più di tre ore in modo continuo, special-
che non lo abbia consigliato il pediatra. Quello
mente se accompagnato da vomito e febbre,
che si può utilmente fare è di facilitare o per-
allora bisogna ricorrere al pediatra. Bisogna
mettere attività relativamente quiete, in modo
tuttavia ricordare che febbre, vomito e mal di
che una eccessiva attività fisica non faccia au-
pancia possono accompagnare malattie infet-
mentare la febbre. A questo proposito, è im-
tive del tutto banali. Inoltre, si deve anche ri-
portante che il bambino con febbre venga ve-
cordare che non infrequentemente ci sono dei
stito con indumenti leggeri, a letto non abbia
mal di pancia di natura psicosomatica, riscon-
coperte, la stanza non sia calda; che beva mol-
trabili di solito in bambini già grandicelli, sensi-
ta acqua e/o succhi di frutta. Quando la febbre
bili, emotivi, esposti a conflitti affettivi. Per i
SCHEDE
mal di pancia non molto forti, che passano in
soltanto lui, può decidere l’uso di medicine che
fretta (entro qualche ora), anche se capitano
possono ridurre l’intensità della tosse e/o ren-
spesso, non occorrono medicine che, a ogni
dere fluido il materiale che con la tosse il bam-
modo, devono essere sempre prescritte dal pe-
bino tende a eliminare.
diatra oppure consigliate dal farmacista. Sono
invece utili misure di carattere generale: ripo-
Il bambino con il mal di testa. Il mal di
so, rilassamento, temperatura confortevole,
testa è un disturbo assai comune nei bambini,
alimentazione leggera.
molto di più di quanto i genitori pensino. Nella
maggioranza dei casi il disturbo è occasionale,
Il bambino con la tosse. La tosse è un atto
ma vi sono bambini che ne soffrono frequente-
rivolto a liberare le vie respiratorie (naso, gola,
mente. Non tutti i mal di testa sono uguali. C’è
bronchi, polmoni) da materiali che ostacolano
un mal di testa lieve, che disturba poco il bam-
il passaggio dell’aria. Proprio per questo la tos-
bino: questo tipo di mal di testa non è quasi
se non dovrebbe essere sempre combattuta,
mai segno di malattia. Altrettanto si può dire
ma soltanto quando diventa eccessiva e distur-
del mal di testa raro, quello che si presenta
bante. La tosse può essere accompagnata da
ogni tanto, 5-6 volte all’anno.
emissione di muco, oppure essere secca. Le
Un mal di testa a cui prestare attenzione è un
cause più comuni di tosse sono le infezioni co-
disturbo consistente e quasi continuo, o alme-
me il raffreddore e l’influenza, le bronchiti, le
no molto frequente, un mal di testa quotidia-
polmoniti; ma causa di tosse possono essere
no, che fa star male, che risveglia alla notte,
anche sostanze irritanti respirate come il fumo
che dura da qualche settimana o da qualche
di sigaretta e lo smog. Quando una tosse dura
mese. Tra i due estremi, le forme sicuramente
più di qualche giorno, al massimo una settima-
innocenti da una parte e le forme possibilmen-
na, è prudente consultare il pediatra, special-
te serie dall’altra, ci sono, naturalmente, delle
mente se il bambino che tossisce ha anche la
più rare forme intermedie, per le quali può es-
febbre. Per alleviare la tosse, far bere molto il
sere più difficile decidere come gestirle.
bambino (acqua, spremute di frutta); se la casa
Spesso un mal di testa continuo, di ogni gior-
o la camera è molto asciutta, provvedere ad
no, non molto forte, ma fastidioso e disturban-
umidificarla con un umidificatore. Utile è anche
te le normali attività quotidiane, anche se tutto
sollevare la testata del lettino. Il medico, ma
sommato abbastanza “innocente”, può essere
61
CAPITOLO SESTO
La salute del tuo bambino
espressione di un rapporto non buono con la
tenere da applicazioni sulla fronte, di solito
realtà familiare o scolastica. Non infrequente-
fredde ma anche calde se il bambino le chiede;
mente il mal di testa viene anche usato dai
da respiri profondi e rilassamento del corpo.
bambini, più o meno consapevolmente, per
62
sottrarsi a qualche dovere (per esempio andare
Il bambino con il mal d’orecchio. Molto
a scuola).
spesso capita di notte: il bambino si sveglia,
I mal di testa rappresentano spesso un proble-
piange e grida che gli fa male, molto male, un
ma di difficile soluzione per cui si può dire che
orecchio. Frequentemente compare, o sale,
se il mal di testa è forte, frequente e non si ri-
febbre con brividi. Il dolore peggiora se si stira
solve in breve tempo (ore) il pediatra va consul-
il lobo dell’orecchio e se il naso è chiuso. Si trat-
tato; se è lieve e non frequente può essere ge-
ta, il più delle volte, di una infiammazione del-
stito in casa ricorrendo a semplici accorgimenti.
l’orecchio, di una otite. La consultazione con il
Innanzitutto, buoni risultati si ottengono con
pediatra è indispensabile, ma mentre si aspet-
uno stile di vita sano: attività fisica, ambienti
tano le sue indicazioni è possibile alleviare il do-
non inquinati (smog, fumo di sigaretta, rumori
lore somministrandogli comuni antifebbrili che
eccessivi, forti odori sgradevoli, profumi inten-
hanno anche azione analgesica.
si); alimentazione regolare negli orari (evitando
Può servire farlo deglutire, dandogli da bere ac-
mangiucchiamenti di merendine ecc. fuori ora-
qua o un succo di frutta; anche indurlo a sbadi-
rio) e nei cibi (evitando alimenti come cioccola-
gliare può essere utile. Queste manovre servo-
to, formaggi, noci); ore di sonno sufficienti, ma
no ad aprire il canalino che collega l’orecchio
non troppo numerose, soprattutto non pisolini
con lo spazio dietro le fosse nasali e la bocca e
durante il giorno; evitamento del caldo o del
quindi a diminuire la pressione all’interno del-
freddo eccessivi. Vantaggi si possono anche ot-
l’orecchio, causa del dolore.
■
63
A cosa serve
questo
libriccino
uesto piccolo libro è stato scritto per te che sei venuta a vivere in Italia e che desideri che il tuo
Q
bambino trovi qui tutte le possibilità di crescere in buona salute e felice. A realizzare questo tuo
desiderio ci sono dei Servizi e dei professionisti che possono aiutarti: • i pediatri del Servizio Sanitario Nazionale, • gli specialisti dei Consultori pediatrici, • i medici e le infermiere dei Reparti pediatrici degli ospedali e quelli del Pronto Soccorso e della Guardia Medica, • le assistenti sociali del Comune in cui tu abiti, • le educatrici degli asili nido e le insegnanti della Scuola dell’infanzia. L’aiuto
che questi Servizi e queste persone ti possono dare è molto importante e, quando il tuo bambino non
sta bene, anche necessario. Ma alcune cose possono essere fatte da te e di quelle principali (nutrire,
pulire, garantire il benessere, evitare i pericoli) questo libretto ti dice come farle, secondo quanto
pensano sia giusto le persone che nei vari Servizi sono a tua disposizione anche per discutere con te
nel caso che tu abbia idee e abitudini diverse. Soprattutto, questo libretto ti viene consigliato per aiutarti a capire meglio il tuo bambino, per facilitarti la possibilità di essere un’amorosa “mamma buona abbastanza” per far crescere bene il tuo bambino.
Questa pubblicazione è realizzata in arabo, cinese, francese, inglese, italiano, rumeno, ucraino,
spagnolo, nell’ambito del Progetto “Leggere per Crescere” che GlaxoSmithKline sostiene dal 2001
in tutta Italia per promuovere lo sviluppo, il benessere e la salute dei bambini di famiglie provenienti da altri Paesi. É disponibile anche una pubblicazione per i bambini nel primo anno di vita.
GlaxoSmithKline (GSK) è una multinazionale farmaceutica, basata sulla ricerca, nata nel dicembre 2000 dalla fusione di
Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham. In Italia GSK è presente dal 1932 e ha sede principale a Verona dove si trova uno
dei due stabilimenti produttivi del Gruppo, dedicato alla produzione mondiale di antibiotici sterili, mentre il sito di San Polo di Torrile (PR), si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti in forma sterile e della produzione di vaccini e di liquidi e liofilizzati sterili a livello mondiale. A Baranzate (MI) sono infine concentrate le attività relative ai prodotti da banco e di largo
consumo.
Nell’ambito delle proprie iniziative a favore della comunità, GSK sviluppa in Italia dal 2001 interventi a favore dei bambini e degli anziani con il programma di responsabilità sociale “Salute & Società”.
© GlaxoSmithKline 2010 - www.leggerepercrescere.it - Programma Salute&Società - Progetto “Leggere per Crescere”
Via Alexander Fleming 2 - 37135 Verona - Telefono 045 9219544 / 9218310 - Fax 045 9218197
e-mail: [email protected]
Progetto editoriale e testi Garamond SAS Milano • Grafica Type Design SAS Milano • Redazione Luciana Bozzotti Illustrazioni Sergio Quaranta • Stampa Signum srl
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