in prova
Ares
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AMOEBA 008
Info Amoeba: amoeba-airsoft.com
A cura dello staff tecnico
Una nuova serie di modelli
decisamente rivoluzionaria
per il mercato delle Asg, dotata di
meccanica con Mosfet integrato completamente programmabile. Ora non resta che
vedere cosa faranno le altre case del settore...
Il Mosfet va di moda. L’acronimo significa “metal-oxide-semiconductor field-effect transistor”
e, per quel che riguarda il mondo del soft air,
si riferisce ai sistemi elettronici che, da un po’
di tempo a questa parte, sempre più giocatori
e sempre più preparatori montano sulle Asg
per aumentarne l’efficienza di funzionamento
e riservarsi la possibilità di programmare le
modalità di sparo. Già questo fatto – è bene
sottolinearlo – rappresenta una rivoluzione,
perché fino a qualche tempo fa, per disporre di
una replica simile, occorreva acquistare o una
Ptw Systema (peraltro costosissima) o un’Aps,
entrambe con elettronica integrata, però non
programmabile. Ora l’Ares ha deciso di andare
oltre, proponendo, per la gioia di quanti non
sono in grado o non hanno voglia di cimentarsi
con delicati upgrade, una gamma di modelli
low cost dotati di serie di un sofisticato Mosfet
ampiamente impostabile incorporato nella
meccanica. La nuova linea si chiama Amoeba
e, vista l’importanza strategica attribuitale
dall’azienda di Hong Kong, viene presentata
come un brand a sé stante, completamente
separato dalla casa madre, con tanto di sito
web dedicato.
Una scelta, questa del marchio ad hoc, su cui
La filettatura della volata è destrorsa.
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l’Ares deve avere meditato fino all’ultimo, se
è vero che al momento di promuovere i primi
modelli della gamma – la sottoserie M4 Tactical
Pistol (da noi presentata in anteprima sul numero 54 del dicembre 2013) – il nome Amoeba
non veniva praticamente citato.
La nuova serie è composta da dodici modelli
d’ispirazione Colt, di cui quattro full size, sei
ultracompatti con calcio abbattibile o senza
calcio (appunto la sottoserie M4 Tactical Pistol)
e due ultracompatti con calcio telescopico.
Disponibili black o dark earth, sono fantasiose
rivisitazioni dell’M4 in salsa custom.
La linea Amoeba comprende anche diversi
ricambi e accessori, tra cui il programmatore
esterno per il Mosfet.
imprevisto
Per la nostra prova, avevamo inizialmente scelto il modello AM-009, uno dei quattro full size.
Durante la fase di “rodaggio” che precede il
primo test (quello di velocità), la replica ha sgranato. Una situazione molto imbarazzante, dato
che, nell’arco del mese, non avremmo più avuto
giorni utili per procurarci un nuovo esemplare e
testarlo. Abbiamo quindi mandato il logista della redazione alla ricerca di un negozio nel rag-
gio di cento
chilometri per
reperire un altro Amoeba full
size, e per fortuna, nell’arco di
un’ora, il nostro uomo è riuscito a trovare un
AM-008. Su quest’ultimo, dunque, abbiamo
eseguito le prove.
Struttura e materiali
L’Amoeba AM-008 è interamente in plastica (a
parte il gruppo canna, il buffer tube e le minuterie, che sono in metallo), ed è chiaramente
sull’impiego del materiale sintetico che si gioca
l’economicità del prodotto.
Per quanto riguarda il design, il modello
ricorda molto vagamente un Mk18 Mod. 0.
L’adozione del Ras, in combinazione con la
slitta superiore del receiver, conferisce una
notevole espansibilità al modello. Il setting
comprende una tacca di mira DevGru type,
un mirino flip-up Vltor type integrato a una
piccola scina, una grip d’ispirazione Magpul,
un calcio Crane type modificato con calciolo
apribile a ribalta.
Il caricatore, con le finte cartucce da 5,56
Veduta del frontale col mirino aperto.
Sopra e a sinistra, il mirino chiuso e aperto. Il congegno è
integrato in una piccola scina.
Sopra, la tacca di mira DevGru type, interamente in plastica, è dotata di collimatore convertibile a “L”. Foto a sinistra, il Ras, anch’esso
in plastica, è dotato di slot numerati.
Veduta dell’estradosso (senza tacca di mira). Le numerose slitte di cui è dotata la replica la rendono altamente espansibile.
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Sotto, dettaglio della manetta d’armamento.
Sopra, attraverso la finestra d’espulsione è possibile accedere al registro di
regolazione dell’hop-up. Allo scopo, è necessario arretrare il finto otturatore
e trattenerlo in apertura manualmente.
mm che occhieggiano dalle finestrelle
laterali, ricorda nel
disegno un PMag. La
replica accetta tutti i
tipi di caricatori standard Colt Marui vecchia serie.
L’apertura del frame è a scorrimento.
accurato. Unica pecca da
segnalare: la leggerissima
inclinazione del Ras verso il
basso, problema d’altronde
frequente quando i componenti
strutturali sono in plastica.
Destinazione d’impiego
Gli ingombri e il peso contenuti
identificano l’AM-008 come modello
vocato al Cqb e al combat urbano,
adatto anche alle recon in virtù
della sua ottima espansibilità. In linea di
massima, è una replica molto versatile,
proficuamente utilizzabile in qualsiasi
scenario di gioco.
Ergonomia e gestiIbilità
Il design di derivazione Colt
si dimostra come sempre
altamente ergonomico. Nel
caso specifico del modello
testato, poi, l’adozione di un
magazine catch maggiorato
rende quanto mai semplice la
vita al tiratore.
La replica è ben bilanciata, il puntamento
rapido e
istintivo, il
feeling eccellente.
Il cambio batteria è agevolato
dal comodo sistema d’apertura a ribalta del
calciolo.
Meccanica
Come accennato, la serie Amoeba si caratterizza per l’adozione di una meccanica di
seconda generazione con Mosfet integrato.
Quest’ultimo, costituito da una parte “logica”
(separabile) ed una “elettronica”, può essere
Qualità del prodotto
Materiali e lavorazioni di buon livello; qualche
bavetta qua e là, a ricordarci che siamo di
fronte ad un prodotto low cost, ma niente di
eclatante. Gli accoppiamenti sono precisi, il
prodotto si presenta solido ed esente da oscillazioni o cigolii, segno che l’assemblaggio è
Dettaglio del ponticello.
Il voluminoso pulsante del magazine catch
rende facile e veloce lo sgancio del caricatore.
Sul lato sinistro del vano caricatore troviamo
i loghi della serie Amoeba.
I loghi Amoeba sono impressi anche ai due lati del calcio.
Il cartellino con i test di velocità eseguiti dal
produttore sul singolo esemplare.
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Dettaglio delle iscrizioni serigrafate sul lato sinistro del Ras.
Alla base dell’impugnatura a pistola, sia a destra che a sinistra, è
presente il simboletto grafico della serie Amoeba.
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Sopra e a destra, il caricatore presenta nel fondello un aggancio pieghevole che ne favorisce l’estrazione rapida dal mag pouch.
Il calciolo funge da sportello del vano caricatore e si apre abbassando
il cursore indicato dalla freccia.
Il calciolo aperto. Il vano può accogliere anche batterie bifilari.
E
B
A
D
C
Dettaglio del connettore per i cavi della replica (ovviamente, è identico
a quello per i cavi della batteria).
F
L’Electronic Firing Control System, il programmatore elettronico esterno
del Mosfet. Ai lati del congegno, protetti da tappini in gomma, si trovano
l’attacco per i cavi della replica (A) e quello per i cavi della batteria (B).
Prima di collegare quest’ultima, va selezionato il tipo di accumulatore
che s’intende utilizzare (C), dopodiché, ruotando l’apposito commutatore
(D), è possibile impostare le modalità del selettore di tiro. Ad ogni scatto,
si accende il led corrispondente all’impostazione scelta (E). Selezionata
l’impostazione, la si memorizza premendo il tasto “enter” (F).
Dettaglio delle finestrelle con all’interno le finte cartucce da 5,56 mm.
La testa del caricatore con lo sportelletto di rifornimento aperto.
Il programmatore collegato ai cavi della replica e a quelli della batteria.
I tappini, una volta staccati, si possono “parcheggiare” applicandoli ai
due attacchi provvisori indicati dalle frecce.
Il programmatore in funzione. Una volta impostata
la modalità, il dispositivo va staccato e si provvede a collegare la batteria direttamente ai cavi della replica.
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A sinistra, il lato destro del gear-box. Qui sotto,
il Mosfet aperto. Il dispositivo si compone di
una parte “logica” (A), amovibile e dotata
di sensore, ed una “elettronica” (B), fissa e
con switch integrato. La prima è il “cervello”
e contiene le istruzioni di funzionamento, la
seconda ha il compito di trasmettere i comandi
(ad esempio, dal programmatore esterno allo
switch e dalla logica al Mosfet).
A destra e sotto, la terna ingranaggi in vista
col Mosfet aperto.
B
A
A
Sopra, dettaglio del settoriale. Foto sotto, il
lato interno della logica. Il cerchietto più chiaro
presente sul settoriale (A) è un magnete che
viene rilevato dal sensore della logica (B), in
modo da consentire a quest’ultima di contare
i giri compiuti dall’ingranaggio.
B
Il lato destro del gear-box. Foto a destra, dettaglio del Mosfet con le connessioni dei cavi.
Il gear-box aperto.
Il gear-box ha la molla a estrazione rapida.
Il guidamolla, che funge da tappo di culatta,
può essere aperto utilizzando una chiave a
brugola da 6 mm.
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In questa pagina possiamo osservare i danni
incorsi all’esemplare di Amoeba AM-009,
inizialmente utilizzato per la prova. Sotto, il
punto di contatto tra i denti del settoriale e la
cremagliera del pistone in cui si sono avute le
rotture. Foto a destra, veduta d’insieme.
CARATTERISTICHE E DOTAZIONI
PROVA DI PRECISIONE SEMI-AUTO
Scariche
Colpi
sparati
Colpi
in sagoma
Ø
Rosata
• Costruttore: Ares, Hong Kong
1°
10
10
17,5
• Marchio commerciale: Amoeba
2°
10
10
25
3°
10
10
37
• Nome commerciale: AM-008
• Modello d’ispirazione: Mk18 Mod. 0
4°
10
10
77,5
5°
10
10
59
6°
10
10
22,5
• Dotazione di serie: caricatore hi-cap da 300 colpi in plastica con finte cartucce da 5,56
mm integrate, spegnifiamma bird cage in metallo, spegnifiamma bird cage in plastica rossa
(montato), bacchetta di pulizia, libretto d’istruzioni in inglese
7°
10
10
61
8°
10
10
21
9°
10
10
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• Meccanica: gear-box di seconda generazione rinforzato in alluminio con molla a estrazione rapida e Mosfet integrato, ingranaggi in acciaio con settoriale provvisto di magnete
per rilevamento cicli di sparo, boccole da 8 mm in acciaio, cilindro in alluminio anodizzato
senz’asola, pistone in plastica con cremagliera interamente in metallo e testa antivuoto,
guidamolla di seconda generazione in plastica a estrazione rapida (testa a brugola da
6 mm); motore ad albero lungo; camera hop-up di seconda generazione in plastica con
registro di regolazione a ghiera; canna interna in alluminio con svaso di 20° alla volata
10°
10
10
65
Totale
100
100
• Componenti e materiali: receiver, Ras, impugnatura a pistola, tacca di mira DevGru
type e calcio Crane type a sei posizioni in plastica; gruppo outer barrel con mirino flip-up
integrato, asta d’armamento, comandi e buffer tube in metallo
A sinistra, il pistone presenta uno sprofondamento della cremagliera nella sottostante parete
in plastica nel punto indicato dalla freccia. Foto
sotto, il settoriale privo del primo dente.
• Funzionamento: programmabile (sicura/semi-auto/full-auto, sicura/semi-auto/raffica
controllata da 3 colpi, sicura/raffica controllata da 3 colpi/full-auto, sicura/semi-auto)
Media
41,7
PROVA DI PRECISIONE FULL-AUTO
Scariche
Colpi
sparati
Colpi
in sagoma
Ø
Rosata
1°
30
30
67
• Lubrificazione hop-up: buona
2°
30
30
75,5
• Vano batteria: nel calcio
3°
30
30
43
• Alimentazione ottimale: LiPo 7,4 V fino a 30C;C con programmazione burst control, fino
a 11,1 V 20
• Compatibilità: caricatori standard Colt Marui vecchia serie
4°
30
30
84
5°
30
30
78,5
Totale
150
150
Media
69,6
• Apertura del receiver: a scorrimento; filettatura volata: destrorsa
VELOCITÀ E POTENZA D’USCITA
• Prezzo indicativo replica: da 140,00 a 150,00 euro
• Prezzo indicativo programmatore: da 40,00 a 50,00 euro
MATERIALE TECNICO UTILIZZATO
Pallini
• Bio 0,23 g
Batteria
• Tipo: LiPo (litio-ione-polimero)
• Val. nominali: 7,6 V/1100 mAh 25C
• Volt. effettivo a inizio test: 8,35 V
• Volt. effettivo a fine test: 7,63 V
gestito per mezzo di un programmatore esterno, acquistabile separatamente. Di base,
le modalità di funzionamento della replica
sono sicura/semi-auto/full-auto; utilizzando il
programmatore, è possibile impostarle anche
come segue:
• sicura/semi-auto/raffica da 3 colpi
• sicura/raffica da 3 colpi/full-auto
• sicura/semi-auto
Per utilizzare il programmatore, è necessario
impiegare batterie NiMH o LiPo (da due o tre
celle); una volta impostate le modalità di funzionamento e staccato il dispositivo, sulla replica è
possibile – almeno teoricamente – montare altri
tipi di accumulatori, ad esempio LiFe.
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MISURE
Lunghezza: 670/750 mm
Altezza con caricatore: 277 mm
Larghezza: 75 mm
Lunghezza canna interna: 275 mm
Peso senza caricatore: 0,205 kg
Peso caricatore: 0,182 kg
Capacità caricatore: 300 colpi
Finestra caricatore
Lunghezza: 61 mm
Larghezza: 23/24 mm
Test e impressioni di tiro
L’impiego del programmatore è veramente “a
prova di scimmia”. Grazie al Mosfet, la replica raggiunge livelli di versatilità difficilmente
eguagliabili; in più, il grilletto ne guadagna in
reattività di risposta.
Le prove al chrony hanno evidenziato una
buona costanza nei valori di velocità rilevati.
Il Rof non è dei migliori, mentre la precisione di
tiro è alquanto modesta, problema, quest’ultimo, dovuto alla presenza di bavette nella volata
dell’inner barrel che ogni tanto deviavano la
traiettoria dei pallini. Considerata l’effettiva
concentrazione dei colpi, la rosata media
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
85,73
85,40
85,53
85,60
86,60
86,56
86,41
86,34
86,15
85,63
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
11°
12°
13°
14°
15°
16°
17°
18°
19°
20°
85,15
85,25
85,89
85,53
85,44
85,79
85,73
85,76
85,85
85,53
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
m/s
Differenza picchi: 1,45 m/s
Velocità iniziale media: 85,78 m/s
Potenza media: 0,85 Joule
Temperatura ambiente: 16° C
ROF (RATE OF FIRE) E FONOMETRO
Rilevazione: 12,6 colpi/sec.
Cadenza di tiro: 756 colpi/min.
Emissione acustica: 84,8 db
Temperatura ambiente: 16° C
in semi-auto si è assestata sui 27 cm, quella
in full-auto sui 35 cm, valori comunque non
esaltanti, ma certamente più apprezzabili di
quelli riportati nelle tabelle sopra.
Consigli
Suggeriamo l’adozione di un buon sistema di
puntamento, tipo red dot Aimpoint.
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