dal campanile di Azzano Decimo BOLLETTINO PARROCCHIALE DI AZZANO DECIMO (PORDENONE) ITALIA DICEMBRE 1996 - Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore 25 dicembre: data fatidica: è Natale e, come si dice, è la festa dei bambini perché ricorda la nascita di un Bambino; ma io penso che affermare ciò sia troppo restrittivo e non consono al grande awenimento che ha dato inizio alla salvezza spirituale dell'uomo. Il "Credo" così ci presenta il fatto storico-religioso: "per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo". Natale vuoi dire quindi festa per tutti: bambini e adulti, ricchi e poveri, analfabeti e scienziati, giusti e peccatori. Levangelista Luca riportando le parole dell'angelo ai pastori, così lo esprime: :'oggi è nato nella città di Davide (Betlemme) un salvatore" e gli angeli, che appaiono su- Durante il tempo del mio servizio pastorale nella Parrocchia di Azzano Decimo, due volte la chiesa è stata ridipinta. La prima negli anni 1969 e 1970 in vista del secondo centenario della consacrazione, compiuta dal Vescovo Gabrieli il 19 Maggio 1771. I lavori di murçitura sono stati fatti dall'Impresa di Gelindo Bacchet di Azzano, la dipintura dalla Ditta Carniello di Brugnera. La festa dell'inaugurazione dei lavori è stata fatta la domenica 12 Luglio 1971 con grande partecipazione di gente ed anche con una forte presenza di tanti Emigranti, giunti per l'occasione da varie parti, specialmente dal Canada per ricambiare la visita che nel 1968 avevano loro fatto il Dottor Pujatti e l'Arciprete. La funzione è stata presieduta dal Vescovo Mons. Abramo Freschi, da poco giunto in Diocesi. Una decina di anni fa è stato completamente ripassato il coperto della chiesa che presentava alcune gravi piegature; l'opera è stata compiuta dall'Impresa di Alfonso Santin di Azzano. Negli anni '90 il Consiglio degli affari economici della chiesa, avvertendo la necessità di restaurare l'organo e la possibilità di ampliare lo spazio dell'orchestra, ha presentato alla Commissione diocesana di Arte Sacra uno studio particolareggiato. La Commissione diocesana si era espressa con parere favorevole, dando anche dei suggerimenti a condizione che tutto fosse approvato dalla NATALE bito dopo, proclamano: "pace in terra agli uomini che egli ama". Gesù nascendo è subito chiamato il Salvatore e Colui che ama gli uomini. Il Natale ha quindi il sigillo della salvezza e dell'amore. Dice ancora l'evangelista che i pastori subito si recarono, dalla campagna dove si trovavano, a Betlemme per vedere Gesù. Si misero in cammino spinti forse dalla curiosità, ma vi trovarono l'Amore e riferirono poi a quanti vedevano la gioia provata incontrando quel bambino, entusiasti "delle cose meravigliose che si dicevano di lui". Anche i Magi, come i Pastori, tempo dopo si misero in cammino dalle loro terre lontane: "entrati nella casa, dice l'evangelista Matteo, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono". Il loro "cammino", il loro andare a Betlemme, sia per i Pastori che per i Magi, è stato premiato con il dono della fede ed è pure per noi, uomini del duemila un invito a metterci in cammino per recarci dal Signore, a ringraziarlo per la salvezza che ci ha portato, imitarlo nell'amore che lo ha spinto a "discendere dal Cielo", ad adorar- LA NOSTRA CHIESA Sovrintendenza delle Belle Arti. Questa dopo vario tempo e ripetuti sopraluoghi, non ha concesso lo spostamento del110rchestra e neppure il restauro dell'organo. Il giudizio circa l'organo è stato completamente negativo; è stato giudicato strumento ormai fatiscente e perciò inservibile; dava anche un ordine che lo strumento fosse ripulito, a spese della Parrocchia e poi consegnato, per la conservazione al M useo d'arte presso la Curia Vescovile di Pordenone. Lorchestra non è stata toccata, ma l'organo è stato conservato per la Parrocchia dopo che la Ditta organaria del Signor Michelotto Francesco di Padova, l'ha riveduto meticolosamente parte a parte, nei mesi di Maggio e Giugno dello scorso anno 1995. Oggi l'organo è come nuovo e svolge molto bene il suo servizio di accompagnare il canto delle solenni sacre liturgie. Risolto il problema dell'organo si sentiva la necessità di una nuova dipintura della chiesa, perché la precedente era molto annerita. Il precoce annerimento è stato causato, in parte dal riscaldamento a nafta dei primi anni, dal fumo dei ceri, quando le cere erano assai scadenti e contenute in bicchieri di plastica, che frequentemente si incendiavano, in parte anche dalla polvere e dall'umidità. Del resto così vediamo le cose anche nelle nostre case e nei vari ambienti che frequentiamo. Così in Maggio, di quest'anno, sentito il parere della Commissione diocesana, con l'approvazione, questa volta favorevole, della Sovrintendenza delle Belle Arti, comunicavo in chiesa che i lavori di dipintura e di restauro della chiesa, si sarebbero compiuti nei mesi di Luglio ed Agosto. Il Consiglio parrocchiale degli affari economici affidava il lavoro di dipintura alla Ditta locale Eurocolor di Bruno Furlanis e i lavori in legno alla Ditta pure locale di Bariviera Paolo. Perché i la- lo riconoscendolo come i Magi, nel simbolo dei loro doni, vero Dio, vero Uomo e Signore dell'Universo. Natale, parola che ci riempie di nostalgia, forse oggi troppo adornato di esteriorità e quindi non dimostrativo della sua vera identità, ma che per i veri credenti sarà sempre un continuo insegnamento del Cristo che nacque per portare quella grande rivoluzione che si chiama "amore": "vi dò un comandamento nuovo, dirà, che vi amiate gli uni e gli altri". lo aggiungo, nel Signore e con Lui, amarsi senza distinzione di razze, lingue, religioni, usi e costumi. Non travisare il vero simbolo del Natale, che vuoi dire Don Ernesto amore e indica salvezza. vori potessero essere compiuti nei termini stabiliti, fu allestita come Cappella prowisoria, per le Messe e sacre funzioni, la Palestra dell'Oratorio, che risultò ambiente ideale e sufficiente. Le due Ditte lavorarono alacremente con perizia e competenza nei tempi concordati, per cui a fine Agosto la Chiesa era pronta per svolgere tutte le sue funzioni. I particolari dei lavori bene eseguiti, li troviamo nell'articolo: "La Parrocchiale riaperta al culto" di Flavia Sacilotto, che segue. Sento il dovere di ringraziare il Buon Dio che ci ha permesso di rivedere bellissima, la nostra Arcipretale, ridiventata tale e quale era nel 1971 , sia all'interno che all'esterno. Ringrazio vivissimamente le due Ditte Furlanis e Bariviera che hanno lavorato con vera competenza, gioia e passione. Ringrazio di vero cuore il grande numero di collaboratori e collaboratrici per il doppio servizio di trasporto dei sacri arredi dalIa chiesa alla cappella e viceversa, per la totale pulizia della chiesa e la pulitura dei vari e molti arredi, che hanno richiesto molte giornate di lavoro. La spesa poi che si aggira sui 200 milioni è stata completamente sopportata dalla Parrocchia. Durante il tempo del restauro e tempo successivo, molte famiglie, persone singole e alcune ditte hanno contribuito con slancio e ammirevole generosità, le offerte fin'ora pervenute si aggirano sui 55 milioni. Un grazie sentito a tutti. L'Arciprete BOLLETTINO PARROCCHIALE Pag.2 Dicembre 1996 LA PARROCCHIALE RIAPERTA AL CULTO Dopo i restauri più bella e più luminosa «Esultiamo perché oggi, popolo di Dio in festa, possiamo ritornare nella casa del Signore.» Ci riaccoglie il tempio settecentesco della nostra comunità, restituito, nel volgere di qualche mese, alla luminosità delle origini. «La precedente tinteggiatura risale a venticinque anni fa - osserva l'arciprete monsignor Cadore - ma un'opera di restauro così radicale è forse unica nella storia della nostra chiesa. Nessun particolare è stato trascurato; ora l'aspetto esterno ed interno è ritornato allo splendore delle origini. Il rifacimento della tinteggiatura e tutti gli interventi di restauro sono stati autorizzati dall'architetto Jacuzzi della Sovrintendenza. AI di là del recupero estetico, che balza con immediatezza allo sguardo, assumono significato considerevole, per gli esterni, il rinforzo stabilizzante delle cornici e l'uso di nuovi sistemi di protezione per evitare che l'intonaco si sgretoli lasciando penetrare l'umidità.» Il complesso dei lavori è stato eseguito dalla ditta Bruno Furlanis, che ha lavorato con impegno e competenza. La parte concernente la falegnameria è stata affidata all'abilità di Paolo Bariviera, che ha anche proweduto a restaurare i mobili della sacrestia ed a garantire la sicurezza dell'orchestra, molto deteriorata. Dalla prima domenica di settembre le DON MARIO PREGA CON LA SUA GENTE Sacerdozio come servizio; grandezza di un mistero che si apre sul dono della Grazia sacramentale: lungo la luminosità di queste riflessioni, proposte dal francescano padre Tarcisio, la comunità parrocchiale è andata incontro alla celebrazione del cinquantesimo di sacerdozio di mons. Mario Peressin, arcivescovo de LAquila. Sono stati incontri di preghiera vissuti sul versante della gratitudine e della domanda: grazie per i nostri sacerdoti; manda nuovi operai alla tua vigna. Il contenuto della festa era stato delineato nell'ambito del consiglio pastorale: partecipare coralmente alla celebrazione del concittadino "don Mario" perché lo splendore della pienezza sacerdotale di un vescovo, figlio della nostra terra, offrisse a tutti motivo di fare festa insieme anche per ripensare al dono del sacerdozio. La liturgia eucaristica celebrativa, animata dalla corale azzanese, si è aperta con la presentazione di una rosa bianca e di una rossa da parte di due bambini a simboleggiare la purezza dell'offerta e la sofferenza che contrassegnano la vita del sacerdote. Monsignor Cadore, tratteggiando le tappe salienti del cammino di mons. Peressin, ha ricordato particolarmente le persone, genitori ed educatori, che hanno dato in anni lontani un contributo alla realizzazione della sua vocazione sacerdotale. Concludendo la celebrazione, don Mario ha invocato la benedizione sulla comunità con un particolare pensiero benedicente per le persone a lui più care che oggi non ci sono più. celebrazioni si sono svolte nel nostro tempio rinnovato; ma la festa solenne di ingresso si è svolta la domenica successiva, con la partecipazione anche di un gruppo di emigrati rientrati dal Canada. Prima di concludere, vorrei rivolgere un pensiero grato ai numerosi volontari che hanno curato la pulizia e hanno offerto varie prestazioni pratiche tanto necessarie nell'economia dei lavori di restauro, anche se poco appariscenti. Per entrare negli aspetti tecnici dell'intervento pittorico, ascoltiamo alcune considerazioni del principale addetto ai lavori, Bruno Furlanis. «Strato dopo strato, siamo risaliti ai colori e ai materiali delle origini. Abbiamo rifatto la tinteggiatura impiegando le tonalità cromatiche e il tipo di pittura del tempo. Ne è risultato un effetto solare, con un evidente riscontro di luminosità. Di notevole rilievo appare, a lavori ultimati, il recupero dei capitelli in pietra, sverniciati e restituiti al primitivo aspetto naturale. Il restauro del complesso organistico (alle origini proveniente da una chiesa abbattuta di Venezia) rappresenta un PAESE E PATRIA NEL CUORE «Molti di noi non tornavano "a casa" da venti, trent'anni; questo abbraccio con la nostra gente che si è prolungato lungo tutto l'arco della permanenza ad Azzano Decimo (circa tre settimane) non sarà cancellabile.» Dalle parole di Bruno Palù scaturisce un'emozione intensa. Partito come emigrante nel '56, non ritornava in patria da oltre trent'anni. AI pari di lui, anche gli amici, circa una quarantina, che hanno fatto ritorno ad Azzano come gruppo organizzato a cura del club azzanese di Toronto. Hanno vissuto giornate intense di incontri e di esperienze all'insegna di un'ospitalità calorosa dal sapore inconfondibile nostrano, quale il cuore aveva saputo conservare. «Noi emigranti - prosegue Bruno Palù - abbiamo conseguito per la CASA DI RIPOSO "OK" PER 120 ANZIANI La Casa di Riposo intercomunale di Azzano Decimo diverrà presto una realtà. Infatti, i lavori cominceranno il prossimo inverno. Il complesso residenziale è previsto per accogliere 120 anziani non autosufficienti provenienti dai comuni di Azzano Decimo, Fiume Veneto, Chions e Pravisdomini. Una Soluzione voluta dai quattro sindaci e dalla Banca di Credito Cooperativo di Azzano Decimo per dare risposte concrete alle rispettive popolazioni. Lopera sarà realizzata dall'lpab, l'istituzione pubblica di assistenza e beneficenza alla cui presidenza è stato nominato, su designazione della Banca, l'ing. Natale Francescutti e i quattro sindaci quali componen- ti del consiglio di amministrazione. Llpab - ha spiegato il presidente della Bcc che ha fortemente voluto l'opera - è risultato l'unico modo possibile per la costituzione di un organismo operativo snello e in grado di altro intervento importante della mia impresa. Il pittore Magri ha curato il recupero degli affreschi, risalenti al '700, che sono tornati alla luce sul prospetto dell'orchestra. Anche l'affresco del soffitto, dello stesso periodo, è stato ripulito e restituito ai colori primitivi; benché di autore ignoto, risulta di pregevole fattura. Il restauro della chiesa arcipretale di Azzano costituisce oggi, per me e per i miei collaboratori, un grande onore e una notevole soddisfazione per la globalità dei risultati ottenuti. Vorrei osservare anche che i materiali ai silicati usati per gli esterni e le pitture antifumo impiegate per gli interni garantiscono la durata dell'opera nel tempo.» Flavia Sacilotto dare efficacia all'inusuale convergenza del pubblico e del privato nell'attività amministrativa dei comuni. Llpab costruirà e gestirà la struttura avvalendosi del finanziamento decisivo della Bcc Pordenonese di 6 miliardi di lire a tasso di favore. La Casa di Riposo sarà costruita nel centro del paese, tutt'altro che isolata dalla parte attiva della Comunità e lo stesso complesso edilizio dovrebbe ospitare la sede del distretto sanitario, a completamento di un complesso di interesse pubblico che già comprende il Centro sociale e che tra breve includerà il Centro di salute mentale e la terza farmacia Comunale. maggior parte ottime affermazioni in terra canadese, anche perché abbiamo trovato molte valide opportunità che ci hanno consentito di realizzare posizioni di tranquillità economica. Ritornando ad Azzano, tutti abbiamo riscontrato con piacere e sorpresa un'enorme trasformazione: anche qui il benessere è molto diffuso ed è paragonabile per molti aspetti a quello del Nord America. Molti di noi vorrebbero tornare in Patria. Queste giornate hanno fra l'altro ravvivato la nostalgia, mai spenta, dell'aria di casa. Ma non possiamo "spezzare" un'altra volta il cuore staccandoci dai nostri figli che ormai sono grandi e si sono sistemati nella nuova Patria. Desideriamo tuttavia che essi mantengano rapporti con l'Italia, che possano conoscere la cultura italiana appoggiandosi anche a qualche organizzazione che li aiuti in questo senso.» Sabato 28 Settembre ha segnato il momento conclusivo del soggiorno italiano. Una coralità di commossa e profonda gratitudine ha caratterizzato particolarmente le ultime giornate quando la prossimità della partenza accentuava il significato dell'accoglienza ricevuta e ne evidenziava l'affettuosità sentita e ospitale. I partenti hanno espresso ripetutamente il loro pensiero grato di trasmettere al sindaco Panontin e all'amministrazione che si sono fatti carico'di vari aspetti organizzativi e conviviali a testimonianza del calore accogliente della terra natale. Anche a tutta la popolazione hanno desiderato ripetere un grazie cordialissimo come pure a Sergio Boz che ha reso possibile il "rientro" curando i contatti fra il Canada e AzFlavia Sacilotto zano Decimo. Pag.3 BOLLETTINO PARROCCHIALE Dicembre 1996 La realtà dei giovani RICCHEZZA DI DOMANI Una Commissione per l'oratorio "don Bosco" Un incontro per dire a voce alta, per partecipare agli altri membri del consiglio pastorale, e quindi alla comunità, le linee progettuali e le modalità operative per il lavoro del nuovo anno di ogni gruppo presente in parrocchia. È stata, mercoledì della scorsa settimana, la caratteristica saliente di una serata di condivisione che ha assunto il clima di una riunione di famiglia. Un'occasione privilegiata per dilatare lo sguardo e la speranza su una molteplicità di energie, di risorse e di promesse che sembrano scaturire a volte come polle d'acqua sorgiva dal terreno fresco e percorso da grandi attese del mondo giovanile e da quello più vasto degli adulti che ha già conosciuto molte stagioni di aratura e di semina. La realtà dei nostri giovani, a partire dai ragazzi dell'A.C. e degli Scouts, per abbracciare via via l'arco delle età successive con i giovanissimi, i giovani e gli animatori dell'A.C., con il gruppo della carità, con i settori dell'animazione sportiva dell'oratorio ... offre una ricchezza di fermenti che apre orizzonti di speranza, mentre interpella, con richiesta pressante, la partecipazione degli adulti, primi fra tutti i genitori. La neocostituita Commissione per l'oratorio si pone sul versante di una prospettiva di presenza e di impegno come risposta a questa attesa sia nell 'ambito più squisitamente educativo sia in rapporto alle esigenze concrete della struttura. AI di là della funzione ricreativo-sportiva consentita dalla disponibilità dei suoi locali e degli spazi esterni, l'oratorio rappresenta il cuore degli incontri di catechesi curati nei vari giorni della settimana da circa una tren- tina di catechisti che seguono nel cammino di fede oltre quattrocento ragazzi e adolescenti; costituisce, inoltre, il punto di riferimento di tutti i gruppi e i movimenti più sopra ricordati. Ed è "inevitabile" che nell'ambito di questa struttura avvenga un enorme scambio di ricchezza interiore e si realizzi uno stimolante dialogo umano. Il settore degli adulti si distingue particolarmente per l'impegno caritativo. La San Vincenzo e l'Avan operano nel campo di tante situazioni di emergenza e di emarginazione, mentre il gruppo disabili "Virgilio Liut" raccoglie intorno a Elio Pavan, pure lui provato da grave hanticap, persone con svariati problemi, provenienti anche dai paesi limitrofi. Laspetto più decisamente formativo impegna alcune giovani coppie di sposi, che si incontrano con cadenza quindicinale, e gli aderenti all'A.C. della terza età. Resta comunque aperto il vasto campo-problema della catechesi agli adulti. Gli animatori che si rendono disponibili a seguire i centri di ascolto si stanno preparando con un corso di formazione a portare nelle varie zone della nostra estesa parrocchia la Parola da proporre e da condividere. E, a modo di flash conclusivo, uno sguardo ad un'altra significativa e importante realtà della nostra parrocchia: è la Scuola materna che continua non solo a registrare il "tutto esaurito", ma a proporsi sempre più efficacemente come occasione di crescita educativa anche per le famiglie e a costituire un polo di riferimento per il loro incontro e la loro partecipazione. VITA DELLA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE La Scuola materna è un ambiente educativo caro alla comunità parrocchiale perché punto d'incontro, di crescita e di solidarietà tra le famiglie e i bambini. La Scuola materna accogliendo tutti i bambini con le loro diversità individuali, sociali e culturali costituisce un ambiente di socializzazione che si pone in continuità con l'azione educativa della famiglia. Lattività didattica della nostra Scuola si basa sull'idea che il bambino è un soggetto attivo, che si sviluppa e apprende interagendo con gli altri, attraverso il gioco, l'esplorazione della realtà in cui vive. Per questo motivo la Scuola materna è organizzata in modo da essere per i bambini un ambiente di vita che offre continue opportunità di apprendimento in cui si alternano momenti di attività autonoma del bambino, di gruppo spontaneo o guidato dalle insegnanti. Largomento di fondo per quest'anno scolastico 1996/97 è "accogliere la diversità di cultura, di razza e di provenienza perché siamo fratelli". Il lavoro di formazione delle insegnanti e dei genitori è presentato e seguito dalla Coop. Laboratorio-Scuola del dott. Grizzo con alcuni momenti formativi teorici-pratici e con lavori di gruppo sulle tematiche: "essere ge- nitori, lo sviluppo del linguaggio verbale e non attraverso le favole, la lettura della pubblicità televisiva. La Scuola cerca sempre la collaborazione con la famiglia nel realizzare le varie attività in cui le insegnanti e i genitori operano insieme per concretizzare le proposte. Significativi sono alcuni momenti: Hallowen - la castagnata - Natale con il presepe che verrà realizzato da ogni famiglia, riproducendo la propria casa, nella costruzione del plastico di Azzano, per significare che Gesù nasce dove abitiamo noi. Momento di grande allegria e partecipazione sarà la festa di Carnevale dove i genitori diventeranno "artisti" da avere il coraggio di sfilare per le vie del paese. Le attività di laboratorio, quest'anno sviluppano l'aspetto teatrale e linguistico cercando sicurezza nel linguaggio verbale e non, con alcune conoscenze della lingua inglese per essere più capaci di entrare in dialogo con gli amici che vengono da altri paesi. La Scuola cerca sempre di trovare nuove forze nella collaborazione di persone volontarie che danno con generosità le loro capacità, in prima fila il gruppo degli Alpini di Azzano a cui va il nostro "GRAZIE" e la nostra simpatia. Le insegnanti TESTIMONI DI GEOVA, GLI ANTI-DIALOGO «Manipolano la Bibbia, il loro proselitismo è fondato sull'inganno» Testimoni di Geova? No, grazie. La loro manipolazione della Bibbia rende necessario "derogare" dal principio del dialogo. Discutere con loro, in sostanza, è tempo perso: anzi, vista la loro pedante erudizione e l'aggressività dialettica che li contraddistingue, si rischia persino di essere messi in difficoltà se non si è più che padroni della materia. Dunque, meglio declinare l'offerta di dibattito. È quanto consiglia un passaggio del recente sussidio "Incontro alla Bibbia" elaborato dall'Ufficio catechistico della Cei. Nel libretto il passaggio dedicato ai "geovisti" non supera le due pagine, chiare nel formulare un giudizio ragionato quanto negativo: tanto è bastato per innescare la polemica degli stessi Testimoni (ben 218 mila in Italia) che si sono forse sentiti presi nel mirino. Certo, come precisava in una agenzia Sir il direttore dell'Ufficio catechistico Cei don Giuseppe Betori, nel volumetto "è l'unico movimento religioso preso espressamente in considerazione, proprio per il particolare pericolo che si intravede nell'uso che es- so fa della Bibbia", in quanto compie "una utilizzazione programmaticamente manipolatrice del testo sacro". Due i livelli dell'intervento distorsivo: anzitutto la traduzione, che non si limita "a una scelta tra diverse possibili legittime rese di una parola o di una espressione" ma "stravolge il senso per presentarlo come pretesa base biblica delle teorie del movimento"; poi l'interpretazione, che "non tiene conto del contesto, frammenta il testo a sostegno di tesi precostituite, oscilla tra letteralismo e interpretazione metaforica a seconda del bisogno". Torniamo dunque al sussidio Cei, che denuncia la manipolazione anche citando casi eloquenti. Nella Bibbia geovista in Matteo 26,26 ad esempio le parole con cui viene istituita l'eucaristia diventano "questo significa il mio corpo": sparisce il verbo essere, con tutto quel che ne consegue. O ancora, in Colossesi 1,16, si legge che "per mezzo di lui (Gesù) furono create tutte le altre cose", dove quella parolina "altre", assente nell'originale greco, autorizza i Testimoni a parlare di Cri- sto come di una semplice creatura. Le due paginette del sussidio hanno irritato i Testimoni di Geova, il cui ufficio stampa nei giorni scorsi ha polemizzato con la Cei parlando di "traduzione più che legittima" e citando passi del sussidio stesso estrapolati ad arte dal contesto. Difatti, spiega Betori, le manipolazioni sul testo biblico «sono owiamente in numero minore rispetto alle traduzioni e interpretazioni fedeli di esso. In questo senso nel nostro volumetto si parla di "pochi ma precisi dettagli" in cui questo accade: "pochi" ovviamente rispetto agli oltre 32 mila versetti e al circa 1 milione di parole di cui si compone le Bibbia, ma pur sempre in numero notevole; "precisi dettagli", in quanto quelle manipolazioni del testo aggiungono o tolgono o cambiano termini apparentemente marginali ma in realtà sempre decisivi per il senso, cambiando il messaggio biblico e toccando punti essenziali della dottrina cristiana». Comprensibili i suggerimenti della Cei: «È praticamente impossibile un dialogo con i Testimoni di Geova - si legge nel sussidio -. Nel loro manuale "Ragioniamo facendo uso delle Scritture" hanno indicato le controrisposte a tutto ciò che un cattolico in genere può dire. È triste dirlo, ma respingere il confronto con gentilezza ma anche con fermezza non è in questo caso mancanza di carità: è autodifesa per chi si troverebbe in difficoltà in un falso dialogo, è invito concreto a loro perché smettano un proselitismo fondato sull'inganno. Piuttosto, se la loro enfasi sul testo biblico "costituisce un importante richiamo per i cattolici, così spesso privi di un'adeguata conoscenza della Bibbia", è anche il caso di riservare attenzione "a quanti sono ai primi passi, o si trovano in crisi con la loro fede o con sincerità sono animati da una reale volontà di confronto". Tuttavia "anche con costoro il dialogo è possibile e fruttuoso solo se si ha una buona conoscenza della Bibbia e un'altrettanto buona conoscenza della metodologia e delle contraddizioni interne al loro modo di interpretare il testo sacro"». Eugenio Roberti Pag.4 Dicembre 1996 BOLLETTINO PARROCCHIALE REALIZZAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO L'invito dei Presidenti Cari Soci, in queste poche righe voglio anticipare un importante argomento che troverà posto nel prossimo numero del nostro organo di informazione "La Banca di casa tua". Mi riferisco al ruolo che la neocostituita Associazione "San Pietro Apostolo" sarà chiamata a sostenere nella realizzazione della Casa di Riposo, resa possibile grazie al concreto impegno della nostra Banca. Associazione voluta dal Consiglio di Amministrazione per assolvere al compito di provvedere alla raccolta di tutte le risorse finanziarie da destinare alla solidarietà sociale ed alloro utilizzo. Desidero, quindi, richiamare la Vostra attenzione sulle finalità qui a fianco illustrate dal suo Presidente, facendo appello alla Vostra sensibilità di Soci cooperatori. Per rendere ancora più vitale il collegamento fra le comunità locali ed i soci della Banca i Consiglieri vecchi e nuovi si sono resi promotori di una Associazione tra i soci della BCC Pordenonese. Il nuovo organismo associativo sarà affiancato alla Banca per promuovere iniziative rivolte alla solidarietà sociale ed alla beneficenza in genere, trovando nella Banca stessa il soggetto economico che, per Statuto, sostiene le attività sociali con elargizioni di beneficenza. LAssociazione, costituita nello scorso giugno, è stata denominata San Pietro Apostolo, ha sede in Azzano Decimo, via Don Bosco 2; è aperta a tutti i soci della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, che possono inoltrare domanda di iscrizione. Lo scopo sociale indicato nello Statuto è il seguente: "La Associazione è apolitica e non ha fine di lucro. Ha per oggetto di promuovere lo svolgimento di attività a carattere sociale, culturale e di beneficenza. In particolare intende essere promotrice della realizzazione, nel territorio del Comune di Azzano Decimo, di una struttura di accoglimento per anziani autosufficienti e non. LAssociazione potrà compiere ogni operazione mobiliare, immobiliare e finanziaria necessaria o utile al raggiungimento dello scopo sociale". La struttura di accoglimento per anziani autosufficienti e non, che è già stata approvata dalla Regione e che è stata denominata "SOLIDARIETÀ" per significare lo spirito con il quale da tutti è stata voluta, costituisce il primo e importante impegno dell'Associazione, ma non sarà il solo. Il Consiglio della San Pietro Apostolo è cosciente di essersi assunto un grande impegno verso i propri concittadini, ma è sicuro di farcela, perché lo spirito che li anima è fondato su principi umani di solidarietà che danno forza e appagamento. Chiunque fra i soci della Banca sia sensibile a questi principi si renda disponibile e si iscriva alla Associazione; sarà accolto in un clima di fratellanza e di laboriosità al quale sarà anche giusto partecipare con orgoglio. Sarà il segno della validità di un'iniziativa che colloca già la nostra Associazione nella realtà in continua crescita del volontariato laico e di quello religioso. Il nostro impegno vuoi essere un contributo professionale e operativo in affiancamento all'ammirevole attività del volontariato assistenziale. Boz Claud io Presidente della BCC Pordenonese Sergio Dino Boz Presidente della Associazione San Pietro Apostolo IL BUON CUORE (Giugno-Novembre) 25° Zanetti Giuseppe e Anna 50.000, fam. in morte di Peschiutta Luigi 150.000, sposi Sato Elvis e Santi n Dasy 150.000, fam. in morte di Mucignat Silvia 200.000, sposi Battiston Edi e Moretton Daniela 100.000, fam . Mercante 100.000 , sposi Carretta Gianfranco e Marchesan Emanuela 100.000, 25° Mores Renzo e Gabriella 200.000 , Santarossa Franco in morte del padre Angelo 150.000, sposi Camusso Giovanni e Costella Daniela 200.000, Antonella in morte della mamma Botter Ida 100.000, mamma in morte di Panontin Franco 100.000, battesimi di Giugno 250.000, Mons. Mario Peressin a ricordo 50° di Sacerdozio 5.000.000, fam. in morte di Pivetta Narcisio 150.000, nip~ti in morte di Milanese Lea 100.000 , fam. in morte di Mio Carmela 150.000, sposi Miotto Paolo e Vioto Oliana 150.000, sposi Zammattio Ivan e Manzato Monia 200.000, nipote in morterpi Pessa Norma 200.000,in morte di Sponga Elena il fratello Luigi 100.000, Cassa RLJrale ed Artigiana 2.000.000, Gruppo CuTtu rale di Cesena 100.000, 50° di Lovisa Vincenzo e Carissima 100.000, sposi Cardiman Giancarlo e Loisotto Emanuela 200.000, fam. in morte di Panont Battista 250.000, Bambin Gesù del Sacco n 50 .000 con due Messe, in morte di Falomo Ines figlio Sergio 150.000, battesimi di Luglio 300.000 , fam. in morte di Piccinin Giuseppe 250 .000 , 25° di Santarossa Ferruccio e Luciana 100.000, Gruppo Culturale Cesena 200.000, fam. in morte di Bertoldo Pietro 400.000 , sposi Bottos Giovanni e Buttignol Vania 200.000, Nina Ceschin in occasione della pubblicazione del libro "Sot il maroner" a nome della S. Vincenzo a ricordo dei fondatori della Chiesa e dei fondatori della Cassa Rurale 5.000.000, fam. in morte di Zara Marianna 200.000, fam. in morte di Nascimben Rino 300.000, in morte di Del Bianco Aldo 1.000.000, fam. in morte di Venerus Vany 100.000 , fam. in morte di Pin Giuseppe 200.000 , moglie in morte di Paolon Aldo 300.000 , Santi n Cenira Pascot 100.000, Rino Minatel 50 .000 , sposi Paschetto Stefano e Poles Cristina 100.000, fam . in morte di Favret Augusto 100.000, Banca Popolare 200.000, Club Azzanese di Toronto 1.000.000, fam. in morte di Zanardo Giuseppe 200.000, sposi Zerio Giorgio e Francescon Cristina 200.000, sposi Rocco Simone e Valerio Roberta 200.000 , 25° Roman Noris e Argentina 150.000, battesimi di Settembre 250.000, fam. in morte di Zanette Angelo 150.000, 50° di Goz Galliano e Luigia 100.000, 25° di Manzato Remo e Maria 100.000, fam . in morte di Perosa Amabile 200.000, sposi Momesso Michele e Dolcetti Teresa 200 .000 , fam . in morte di Boer Marcelli na 100.000, battesimi di Ottobre 400.000, sposi Foda Massimo e Costella Ornella 200.000, sposi Consolaro Giorgio e Sartor Sara 300.000, fam. in morte di Santi n Luigia 100.000, fam. in morte di Brussolo Emma 200.000 - il figlio Brussolo Alfonso 100.000 - la figlia Milena e il genero Ennio 100.000, Bidoggia Vittorio 200.000, Cassa di Risparmio Udine e Pordenone 1.000.000, 50° di Pezzutti Giuseppe e Regina 100.000, sposi Trevisan Dario e Cal Sonia 100.000, nipote a ricordo dei nonni Santi n Giuseppe e Maria con alcune Messe 500.000 , Del Rizzo Francesco 100.000, fam. in morte di Mascarin Luigi 200.000, figli in morte di Barbesin Angela 200.000 , fam. in morte di Cesselli Giuseppina 100.000, fam. Del Bel Belluz Augusto 40.000 , 50° di Manias Bruno e Elda 100.000, Carmela e Luigia Santi n a ricordo zia Giuseppina 100.000. Scuola Materna LAzione Cattolica Adulti a ricordo di Del Bel Belluz Ambrogio 45.000, Belluz Zemira a ricordo mamma Elisa 100.000, Lovisa Vincenzo e Carissima a ricordo 50° 100.000, Mucignat Anna Maria a ricordo mamma Silvia 100.000, borgata delle Rivatte a ricordo di Mio Carmela 330.000, familiari a ricordo di Bertoldo Pietro 200.000, famiglia Gianquinto 50.000, nel giorno del Battesimo di Elisa Pascot i genitori Michele e Franca 100.000, Piazza Stefania 100.000 , classe 1946 offre 300 .000 , Banca Popolare Friul Adria 200.000. 30.000, Itala Del Bianco 30.000, Del Bel Belluz Ernesto 20 .000 , Belluz Lepido 100.000 con Messa, Battiston Fernando 50.000 , Zanette Antonio 100.000 con Messa, Biasotto Marino 50.000 , Schincario l Angelo 100.000, Favot Giuseppe con Taiariol Marino e Taiariol Nello 50.000, Breda Enrico 100.000, Mattius Gioconda 50.000 , Tonus Giovanni 88.320 , Belluz Pietro 88.320, Perosa Giuditta 25.000, Tolusso Amelia 50.000, Cardettini Dina 25.000 con Messa, Valvasori Velia 35.000 con Messa, Targa Norino 100.000 con Messe, Basso Giovanna e Tranquillo 50.000, Nervo Mario 50.000 , Sorgi Alfio 50.000 , Sampierisi Ilde 25.000. ANAGRAFE (Giugno-Novembre) Battesimi Pezzutti Andrea di Paolo e Irene, Pischiutta Sara di Giovanni e Oriella, Sovran Veronica di Giovanni e Giuseppina, Moscardo Gloria di Romeo e Tiziana, Stefanuto Rita di Ivo e Renata, Pascot Gloria di Renzo e Silene, Giacomel Sara di Daniele e Paola, Spadotto Alice di Daniele e lIenia, Carolo Alice di Emanuele e Paola, Ragogna Dario di Flavio e Antonina, Belluz Luca di Paolo e Giancarla, Polazzo Federico di Giuseppe e Sonia, Sandre Marco di Denis e Caterina, Sartor Francesca di Mario e Antonella, Pascot Elisa di Michele e Franca, Jaquet Britos Jordan di Julio Cesar e Debora, Laera Christian di Fabio e Monica, Martin Natalie di Enos e Edi, Piccinin Angelica di Dario e Corinne, Marson Elisa di Dino e Sonia, Magarotto Anna di Giovanni e Mara, Casagrande Judi di Edi e Paola, Santi n Martina di Roberto e Monica , Brussolo Simone di Ivan e Emanuela, Filipetto Alberto di Franco e Maida, Lovisa Elisabetta di Mario e Daniela, Belluz Ludovica di Stefano e Silvana , Massarutto Giada di Francois e Donatella, Paolon Francesco di Adamo e Paola, Dall'Alba Michelle di Denis e Valeria. Emigranti Grazie per le vostre offerte per il Bollettino e per la Chiesa. Vi rico rdo tutti con grande affetto. Americo Favot 30.000 , Olga Favret Matrimoni Sato Elvis e Santi n Dasy, Battiston Edi e Moretton Daniela , Camusso Giovanni e Costella Dan iela, Ardizzone Massimo e Palladino Angela , Miotto Paolo e Vioto Oliana, Zammatio Ivan e Manzato Monia, Gardiman Giancarlo e Loisotto Emanuela, Bottos Giovanni e Buttignol Vania, Paschetto Stefano e Poles Cristina , Zerio Giorgio e Francescon Cristina, Rocco Simone e Valerio Roberta , Momesso Michele e Dolcetti Teresa, Foda Massimo e Costella Ornella, Consolaro Giorgio e Sartor Sara, Trevisan Dario e Cal Sonia. Funerali Del Bel Belluz Silvia di anni 84 vedova di Mucignat Ribello, Botter Ida di anni 62 vedova di Ferrari Giovanni , Santa rossa Angelo di anni 85 vedovo di Schiavon Enrichetta, Aleotti Maria di anni 75 vedova di Polzot Bruno, Zava Ines di anni 91 vedova di Falomo Giuseppe, Panont Giobatta di anni 66 marito di Geronutti Ida, Pessa Norma di anni 80 nubile, Buodo Carmela di anni 67 moglie di Mio Arm ido, Pivetta Narciso di anni 84 celibe, Del Bianco Aldo di anni 74 marito di Prosdocimo Pierina , Venerus Vanny di anni 29 celibe , Mezzarobba Giuseppe di anni 63 marito di Sandre Maria, Cesa Marianna di anni 82 moglie di Zara Narciso, Pin Giuseppe di anni 81 marito di Janotto Adele , Nascimben Rino, di anni 75 marito di Tesolin Giovanna, Piccinin Giuseppe di anni 79 marito di Marsonet Santina, Paolon Aldo di anni 72 marito di Scolaro Maria, Bertoldo Pietro di anni 83 marito di Mattiuz Clorinda, Santin Giuseppe di anni 83 marito di Moretton Maria, Favret Augusto di anni 81 vedovo di Zanette Dina, Zanardo Giuseppe di anni 60 marito di Zoratti CarIa, Moretton Maria di anni 84 vedova di Santin Giuseppe, Santin Luigia di anni 86 nubile, Sacilotto Emma di anni 89 vedova di Brussolo Giovanni , Ceolin Franco di anni 43 marito di Kruisehka Petra, Ancona Ermanno di anni 60 vedovo di Crociani Jolanda, Cusin Marcellina di anni 85 vedova di Boer Francesco, Bertolo Amabile di anni 85 vedova di Perosa Giacobbe , Zanette Angelo di anni 86 marito di Bariviera Agnese, Tomasella Lina di anni 84 vedova di Spanghero Mario, Mattiuzzi Benedetto di anni 78 marito di Rossit Noemi , Mascarin Luigi di anni 88 marito di Colossi Palmira, Nervo Angela di anni 75 vedova di Barbesin Giovanni , Santi n Giuseppina di anni 88 vedova di Cesselli Evaristo.