dal campanile
di Azzano Decimo
BOLLETTINO PARROCCHIALE DI AZZANO DECIMO (PORDENONE) ITALIA
DICEMBRE 1996 - Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore
25 dicembre: data fatidica: è Natale e,
come si dice, è la festa dei bambini perché ricorda la nascita di un Bambino;
ma io penso che affermare ciò sia troppo restrittivo e non consono al grande
awenimento che ha dato inizio alla salvezza spirituale dell'uomo. Il "Credo"
così ci presenta il fatto storico-religioso: "per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo". Natale vuoi dire quindi festa per tutti: bambini e adulti, ricchi e poveri, analfabeti e scienziati,
giusti e peccatori. Levangelista Luca riportando le parole dell'angelo ai pastori, così lo esprime: :'oggi è nato nella città di Davide (Betlemme) un salvatore" e gli angeli, che appaiono su-
Durante il tempo del mio servizio pastorale nella Parrocchia di Azzano Decimo, due volte la chiesa è stata ridipinta. La prima negli anni 1969 e 1970
in vista del secondo centenario della
consacrazione, compiuta dal Vescovo Gabrieli il 19 Maggio 1771. I lavori di murçitura sono stati fatti dall'Impresa di Gelindo Bacchet di Azzano,
la dipintura dalla Ditta Carniello di Brugnera. La festa dell'inaugurazione dei
lavori è stata fatta la domenica 12 Luglio 1971 con grande partecipazione
di gente ed anche con una forte presenza di tanti Emigranti, giunti per l'occasione da varie parti, specialmente
dal Canada per ricambiare la visita
che nel 1968 avevano loro fatto il Dottor Pujatti e l'Arciprete. La funzione è
stata presieduta dal Vescovo Mons.
Abramo Freschi, da poco giunto in
Diocesi. Una decina di anni fa è stato
completamente ripassato il coperto
della chiesa che presentava alcune
gravi piegature; l'opera è stata compiuta dall'Impresa di Alfonso Santin di
Azzano. Negli anni '90 il Consiglio degli affari economici della chiesa, avvertendo la necessità di restaurare
l'organo e la possibilità di ampliare lo
spazio dell'orchestra, ha presentato
alla Commissione diocesana di Arte
Sacra uno studio particolareggiato.
La Commissione diocesana si era
espressa con parere favorevole, dando anche dei suggerimenti a condizione che tutto fosse approvato dalla
NATALE
bito dopo, proclamano: "pace in terra
agli uomini che egli ama". Gesù nascendo è subito chiamato il Salvatore
e Colui che ama gli uomini. Il Natale ha
quindi il sigillo della salvezza e dell'amore. Dice ancora l'evangelista che i
pastori subito si recarono, dalla campagna dove si trovavano, a Betlemme
per vedere Gesù. Si misero in cammino spinti forse dalla curiosità, ma vi trovarono l'Amore e riferirono poi a quanti vedevano la gioia provata incontrando quel bambino, entusiasti "delle cose meravigliose che si dicevano di lui".
Anche i Magi, come i Pastori, tempo
dopo si misero in cammino dalle loro
terre lontane: "entrati nella casa, dice
l'evangelista Matteo, videro il bambino
con Maria sua madre, e prostratisi lo
adorarono". Il loro "cammino", il loro andare a Betlemme, sia per i Pastori che
per i Magi, è stato premiato con il dono della fede ed è pure per noi, uomini del duemila un invito a metterci in
cammino per recarci dal Signore, a ringraziarlo per la salvezza che ci ha portato, imitarlo nell'amore che lo ha spinto a "discendere dal Cielo", ad adorar-
LA NOSTRA CHIESA
Sovrintendenza delle Belle Arti. Questa dopo vario tempo e ripetuti sopraluoghi, non ha concesso lo spostamento del110rchestra e neppure il
restauro dell'organo. Il giudizio circa
l'organo è stato completamente negativo; è stato giudicato strumento ormai fatiscente e perciò inservibile; dava anche un ordine che lo strumento fosse ripulito, a spese
della Parrocchia
e poi consegnato, per la conservazione al M useo d'arte presso
la Curia Vescovile di Pordenone.
Lorchestra non è
stata toccata, ma
l'organo è stato
conservato per la
Parrocchia dopo
che la Ditta organaria del Signor Michelotto Francesco
di Padova, l'ha riveduto meticolosamente parte a parte, nei mesi di Maggio e Giugno dello scorso anno 1995.
Oggi l'organo è come nuovo e svolge
molto bene il suo servizio di accompagnare il canto delle solenni sacre liturgie. Risolto il problema dell'organo
si sentiva la necessità di una nuova
dipintura della chiesa, perché la precedente era molto annerita. Il precoce annerimento è stato causato, in
parte dal riscaldamento a nafta dei primi anni, dal fumo dei ceri, quando le
cere erano assai scadenti e contenute in bicchieri di plastica, che frequentemente si incendiavano, in parte anche dalla
polvere e dall'umidità. Del resto
così vediamo le
cose anche nelle nostre case e
nei vari ambienti
che frequentiamo. Così in Maggio, di quest'anno, sentito il parere della Commissione diocesana, con l'approvazione, questa
volta favorevole,
della Sovrintendenza delle Belle Arti, comunicavo in
chiesa che i lavori di dipintura e di restauro della chiesa, si sarebbero compiuti nei mesi di Luglio ed Agosto. Il
Consiglio parrocchiale degli affari economici affidava il lavoro di dipintura alla Ditta locale Eurocolor di Bruno Furlanis e i lavori in legno alla Ditta pure
locale di Bariviera Paolo. Perché i la-
lo riconoscendolo come i Magi, nel simbolo dei loro doni, vero Dio, vero Uomo
e Signore dell'Universo. Natale, parola
che ci riempie di nostalgia, forse oggi
troppo adornato di esteriorità e quindi
non dimostrativo della sua vera identità, ma che per i veri credenti sarà sempre un continuo insegnamento del Cristo che nacque per portare quella grande rivoluzione che si chiama "amore":
"vi dò un comandamento nuovo, dirà,
che vi amiate gli uni e gli altri". lo aggiungo, nel Signore e con Lui, amarsi
senza distinzione di razze, lingue, religioni, usi e costumi. Non travisare il vero simbolo del Natale, che vuoi dire
Don Ernesto
amore e indica salvezza.
vori potessero essere compiuti nei termini stabiliti, fu allestita come Cappella
prowisoria, per le Messe e sacre funzioni, la Palestra dell'Oratorio, che risultò ambiente ideale e sufficiente. Le
due Ditte lavorarono alacremente con
perizia e competenza nei tempi concordati, per cui a fine Agosto la Chiesa era pronta per svolgere tutte le sue
funzioni. I particolari dei lavori bene
eseguiti, li troviamo nell'articolo: "La
Parrocchiale riaperta al culto" di Flavia Sacilotto, che segue. Sento il dovere di ringraziare il Buon Dio che ci
ha permesso di rivedere bellissima, la
nostra Arcipretale, ridiventata tale e
quale era nel 1971 , sia all'interno che
all'esterno. Ringrazio vivissimamente
le due Ditte Furlanis e Bariviera che
hanno lavorato con vera competenza,
gioia e passione. Ringrazio di vero
cuore il grande numero di collaboratori e collaboratrici per il doppio servizio di trasporto dei sacri arredi dalIa chiesa alla cappella e viceversa, per
la totale pulizia della chiesa e la pulitura dei vari e molti arredi, che hanno
richiesto molte giornate di lavoro. La
spesa poi che si aggira sui 200 milioni è stata completamente sopportata
dalla Parrocchia. Durante il tempo del
restauro e tempo successivo, molte
famiglie, persone singole e alcune ditte hanno contribuito con slancio e ammirevole generosità, le offerte fin'ora
pervenute si aggirano sui 55 milioni.
Un grazie sentito a tutti.
L'Arciprete
BOLLETTINO PARROCCHIALE
Pag.2
Dicembre 1996
LA PARROCCHIALE RIAPERTA AL CULTO
Dopo i restauri più bella e più luminosa
«Esultiamo perché oggi, popolo di Dio
in festa, possiamo ritornare nella casa del Signore.»
Ci riaccoglie il tempio settecentesco
della nostra comunità, restituito, nel
volgere di qualche mese, alla luminosità delle origini.
«La precedente tinteggiatura risale a
venticinque anni fa - osserva l'arciprete monsignor Cadore - ma un'opera di restauro così radicale è forse
unica nella storia della nostra chiesa.
Nessun particolare è stato trascurato; ora l'aspetto esterno ed interno è
ritornato allo splendore delle origini.
Il rifacimento della tinteggiatura e tutti gli interventi di restauro sono stati
autorizzati dall'architetto Jacuzzi della Sovrintendenza. AI di là del recupero estetico, che balza con immediatezza allo sguardo, assumono significato considerevole, per gli esterni, il rinforzo stabilizzante delle cornici e l'uso di nuovi sistemi di protezione per evitare che l'intonaco si sgretoli lasciando penetrare l'umidità.»
Il complesso dei lavori è stato eseguito dalla ditta Bruno Furlanis, che ha
lavorato con impegno e competenza.
La parte concernente la falegnameria è
stata affidata all'abilità di Paolo Bariviera, che ha anche
proweduto a restaurare i mobili della sacrestia ed a garantire la sicurezza dell'orchestra, molto deteriorata.
Dalla prima domenica di settembre le
DON MARIO PREGA
CON LA SUA GENTE
Sacerdozio come servizio; grandezza di un mistero che si apre sul dono
della Grazia sacramentale: lungo la
luminosità di queste riflessioni, proposte dal francescano padre Tarcisio,
la comunità parrocchiale è andata incontro alla celebrazione del cinquantesimo di sacerdozio di mons. Mario
Peressin, arcivescovo de LAquila.
Sono stati incontri di preghiera vissuti sul versante della gratitudine e
della domanda: grazie per i nostri sacerdoti; manda nuovi operai alla tua
vigna.
Il contenuto della festa era stato delineato nell'ambito del consiglio pastorale: partecipare coralmente alla
celebrazione del concittadino "don
Mario" perché lo splendore della pienezza sacerdotale di un vescovo, figlio della nostra terra, offrisse a tutti
motivo di fare festa insieme anche per
ripensare al dono del sacerdozio.
La liturgia eucaristica celebrativa, animata dalla corale azzanese, si è aperta con la presentazione di una rosa
bianca e di una rossa da parte di due
bambini a simboleggiare la purezza
dell'offerta e la sofferenza che contrassegnano la vita del sacerdote.
Monsignor Cadore, tratteggiando le
tappe salienti del cammino di mons.
Peressin, ha ricordato particolarmente le persone, genitori ed educatori, che hanno dato in anni lontani un contributo alla realizzazione della sua vocazione sacerdotale.
Concludendo la celebrazione, don
Mario ha invocato la benedizione sulla comunità con un particolare pensiero benedicente per le persone a lui
più care che oggi non ci sono più.
celebrazioni si sono svolte nel nostro
tempio rinnovato; ma la festa solenne
di ingresso si è svolta la domenica
successiva, con la partecipazione anche di un gruppo di emigrati rientrati
dal Canada.
Prima di concludere, vorrei rivolgere
un pensiero grato ai numerosi volontari che hanno curato la pulizia e hanno offerto varie prestazioni pratiche
tanto necessarie nell'economia dei lavori di restauro, anche se poco appariscenti. Per entrare negli aspetti tecnici dell'intervento pittorico, ascoltiamo alcune considerazioni del principale addetto ai lavori, Bruno Furlanis.
«Strato dopo strato, siamo risaliti ai
colori e ai materiali delle origini. Abbiamo rifatto la tinteggiatura impiegando le tonalità cromatiche e il tipo
di pittura del tempo. Ne è risultato un
effetto solare, con un evidente riscontro di luminosità. Di notevole rilievo appare, a lavori ultimati, il recupero dei
capitelli in pietra, sverniciati e restituiti al primitivo aspetto naturale. Il restauro del complesso organistico (alle origini proveniente da una chiesa
abbattuta di Venezia) rappresenta un
PAESE E PATRIA
NEL CUORE
«Molti di noi non tornavano "a casa"
da venti, trent'anni; questo abbraccio
con la nostra gente che si è prolungato lungo tutto l'arco della permanenza ad Azzano Decimo (circa tre
settimane) non sarà cancellabile.»
Dalle parole di Bruno Palù scaturisce
un'emozione intensa. Partito come
emigrante nel '56, non ritornava in patria da oltre trent'anni. AI pari di lui,
anche gli amici, circa una quarantina,
che hanno fatto ritorno ad Azzano come gruppo organizzato a cura del club
azzanese di Toronto. Hanno vissuto
giornate intense di incontri e di esperienze all'insegna di un'ospitalità calorosa dal sapore inconfondibile nostrano, quale il cuore aveva saputo
conservare.
«Noi emigranti - prosegue Bruno
Palù - abbiamo conseguito per la
CASA DI RIPOSO "OK" PER 120 ANZIANI
La Casa di Riposo intercomunale di
Azzano Decimo diverrà presto una
realtà. Infatti, i lavori cominceranno il
prossimo inverno. Il complesso residenziale è previsto per accogliere 120
anziani non autosufficienti provenienti
dai comuni di Azzano Decimo, Fiume
Veneto, Chions e Pravisdomini. Una
Soluzione voluta dai quattro sindaci
e dalla Banca di Credito Cooperativo
di Azzano Decimo per dare risposte
concrete alle rispettive popolazioni.
Lopera sarà realizzata dall'lpab, l'istituzione pubblica di assistenza e
beneficenza alla cui presidenza è
stato nominato, su designazione della Banca, l'ing. Natale Francescutti
e i quattro sindaci quali componen-
ti del consiglio di amministrazione.
Llpab - ha spiegato il presidente della Bcc che ha fortemente voluto l'opera - è risultato l'unico modo possibile per la costituzione di un organismo operativo snello e in grado di
altro intervento importante della mia
impresa. Il pittore Magri ha curato il recupero degli affreschi, risalenti al '700,
che sono tornati alla luce sul prospetto dell'orchestra. Anche l'affresco del
soffitto, dello stesso periodo, è stato
ripulito e restituito ai colori primitivi;
benché di autore ignoto, risulta di pregevole fattura. Il restauro della chiesa
arcipretale di Azzano costituisce oggi, per me e per i miei collaboratori, un
grande onore e una notevole soddisfazione per la globalità dei risultati ottenuti. Vorrei osservare anche che i
materiali ai silicati usati per gli esterni
e le pitture antifumo impiegate per gli
interni garantiscono la durata dell'opera nel tempo.»
Flavia Sacilotto
dare efficacia all'inusuale convergenza del pubblico e del privato nell'attività amministrativa dei comuni.
Llpab costruirà e gestirà la struttura
avvalendosi del finanziamento decisivo della Bcc Pordenonese di 6 miliardi di lire a tasso di favore.
La Casa di Riposo sarà costruita nel
centro del paese, tutt'altro che isolata dalla parte attiva della Comunità
e lo stesso complesso edilizio dovrebbe ospitare la sede del distretto
sanitario, a completamento di un
complesso di interesse pubblico che
già comprende il Centro sociale e
che tra breve includerà il Centro di
salute mentale e la terza farmacia
Comunale.
maggior parte ottime affermazioni in
terra canadese, anche perché abbiamo trovato molte valide opportunità
che ci hanno consentito di realizzare
posizioni di tranquillità economica. Ritornando ad Azzano, tutti abbiamo riscontrato con piacere e sorpresa
un'enorme trasformazione: anche qui
il benessere è molto diffuso ed è paragonabile per molti aspetti a quello
del Nord America. Molti di noi vorrebbero tornare in Patria. Queste giornate hanno fra l'altro ravvivato la nostalgia, mai spenta, dell'aria di casa.
Ma non possiamo "spezzare" un'altra
volta il cuore staccandoci dai nostri
figli che ormai sono grandi e si sono
sistemati nella nuova Patria. Desideriamo tuttavia che essi mantengano
rapporti con l'Italia, che possano conoscere la cultura italiana appoggiandosi anche a qualche organizzazione che li aiuti in questo senso.»
Sabato 28 Settembre ha segnato il
momento conclusivo del soggiorno
italiano. Una coralità di commossa e
profonda gratitudine ha caratterizzato particolarmente le ultime giornate
quando la prossimità della partenza
accentuava il significato dell'accoglienza ricevuta e ne evidenziava l'affettuosità sentita e ospitale. I partenti
hanno espresso ripetutamente il loro
pensiero grato di trasmettere al sindaco Panontin e all'amministrazione
che si sono fatti carico'di vari aspetti
organizzativi e conviviali a testimonianza del calore accogliente della terra natale. Anche a tutta la popolazione hanno desiderato ripetere un grazie cordialissimo come pure a Sergio
Boz che ha reso possibile il "rientro"
curando i contatti fra il Canada e AzFlavia Sacilotto
zano Decimo.
Pag.3
BOLLETTINO PARROCCHIALE
Dicembre 1996
La realtà dei giovani
RICCHEZZA DI DOMANI
Una Commissione per l'oratorio "don Bosco"
Un incontro per dire a voce alta, per
partecipare agli altri membri del consiglio pastorale, e quindi alla comunità, le linee progettuali e le modalità operative per il lavoro del nuovo
anno di ogni gruppo presente in parrocchia.
È stata, mercoledì della scorsa settimana, la caratteristica saliente di
una serata di condivisione che ha
assunto il clima di una riunione di famiglia. Un'occasione privilegiata per
dilatare lo sguardo e la speranza su
una molteplicità di energie, di risorse e di promesse che sembrano scaturire a volte come polle d'acqua sorgiva dal terreno fresco e percorso da
grandi attese del mondo giovanile e
da quello più vasto degli adulti che
ha già conosciuto molte stagioni di
aratura e di semina.
La realtà dei nostri giovani, a partire
dai ragazzi dell'A.C. e degli Scouts,
per abbracciare via via l'arco delle
età successive con i giovanissimi, i
giovani e gli animatori dell'A.C., con
il gruppo della carità, con i settori
dell'animazione sportiva dell'oratorio ... offre una ricchezza di fermenti
che apre orizzonti di speranza, mentre interpella, con richiesta pressante, la partecipazione degli adulti, primi fra tutti i genitori.
La neocostituita Commissione per
l'oratorio si pone sul versante di una
prospettiva di presenza e di impegno come risposta a questa attesa
sia nell 'ambito più squisitamente
educativo sia in rapporto alle esigenze concrete della struttura.
AI di là della funzione ricreativo-sportiva consentita dalla disponibilità dei
suoi locali e degli spazi esterni, l'oratorio rappresenta il cuore degli incontri di catechesi curati nei vari giorni della settimana da circa una tren-
tina di catechisti che seguono nel
cammino di fede oltre quattrocento
ragazzi e adolescenti; costituisce,
inoltre, il punto di riferimento di tutti
i gruppi e i movimenti più sopra ricordati.
Ed è "inevitabile" che nell'ambito di
questa struttura avvenga un enorme
scambio di ricchezza interiore e si
realizzi uno stimolante dialogo umano.
Il settore degli adulti si distingue particolarmente per l'impegno caritativo. La San Vincenzo e l'Avan operano nel campo di tante situazioni di
emergenza e di emarginazione, mentre il gruppo disabili "Virgilio Liut" raccoglie intorno a Elio Pavan, pure lui
provato da grave hanticap, persone
con svariati problemi, provenienti anche dai paesi limitrofi.
Laspetto più decisamente formativo
impegna alcune giovani coppie di
sposi, che si incontrano con cadenza quindicinale, e gli aderenti all'A.C.
della terza età.
Resta comunque aperto il vasto
campo-problema della catechesi agli
adulti. Gli animatori che si rendono
disponibili a seguire i centri di ascolto si stanno preparando con un corso di formazione a portare nelle varie zone della nostra estesa parrocchia la Parola da proporre e da condividere.
E, a modo di flash conclusivo, uno
sguardo ad un'altra significativa e
importante realtà della nostra parrocchia: è la Scuola materna che
continua non solo a registrare il "tutto esaurito", ma a proporsi sempre
più efficacemente come occasione
di crescita educativa anche per le famiglie e a costituire un polo di riferimento per il loro incontro e la loro
partecipazione.
VITA DELLA SCUOLA
MATERNA PARROCCHIALE
La Scuola materna è un ambiente
educativo caro alla comunità parrocchiale perché punto d'incontro, di crescita e di solidarietà tra le famiglie e i
bambini. La Scuola materna accogliendo tutti i bambini con le loro diversità individuali, sociali e culturali costituisce un ambiente di socializzazione che si pone in continuità con l'azione educativa della famiglia. Lattività didattica della nostra Scuola si basa sull'idea che il bambino è un soggetto attivo, che si sviluppa e apprende interagendo con gli altri, attraverso
il gioco, l'esplorazione della realtà in
cui vive. Per questo motivo la Scuola
materna è organizzata in modo da essere per i bambini un ambiente di vita che offre continue opportunità di apprendimento in cui si alternano momenti di attività autonoma del bambino, di gruppo spontaneo o guidato dalle insegnanti. Largomento di fondo per
quest'anno scolastico 1996/97 è "accogliere la diversità di cultura, di razza e di provenienza perché siamo fratelli". Il lavoro di formazione delle insegnanti e dei genitori è presentato e
seguito dalla Coop. Laboratorio-Scuola del dott. Grizzo con alcuni momenti formativi teorici-pratici e con lavori
di gruppo sulle tematiche: "essere ge-
nitori, lo sviluppo del linguaggio verbale e non attraverso le favole, la lettura della pubblicità televisiva. La
Scuola cerca sempre la collaborazione con la famiglia nel realizzare le varie attività in cui le insegnanti e i genitori operano insieme per concretizzare le proposte. Significativi sono alcuni momenti: Hallowen - la castagnata
- Natale con il presepe che verrà realizzato da ogni famiglia, riproducendo
la propria casa, nella costruzione del
plastico di Azzano, per significare che
Gesù nasce dove abitiamo noi. Momento di grande allegria e partecipazione sarà la festa di Carnevale dove
i genitori diventeranno "artisti" da avere il coraggio di sfilare per le vie del
paese. Le attività di laboratorio, quest'anno sviluppano l'aspetto teatrale
e linguistico cercando sicurezza nel
linguaggio verbale e non, con alcune
conoscenze della lingua inglese per
essere più capaci di entrare in dialogo con gli amici che vengono da altri
paesi. La Scuola cerca sempre di trovare nuove forze nella collaborazione di persone volontarie che danno
con generosità le loro capacità, in prima fila il gruppo degli Alpini di Azzano a cui va il nostro "GRAZIE" e la nostra simpatia.
Le insegnanti
TESTIMONI DI GEOVA, GLI ANTI-DIALOGO
«Manipolano la Bibbia, il loro proselitismo è fondato sull'inganno»
Testimoni di Geova? No, grazie. La loro manipolazione della Bibbia rende
necessario "derogare" dal principio del
dialogo. Discutere con loro, in sostanza, è tempo perso: anzi, vista la loro
pedante erudizione e l'aggressività dialettica che li contraddistingue, si rischia
persino di essere messi in difficoltà se
non si è più che padroni della materia.
Dunque, meglio declinare l'offerta di dibattito. È quanto consiglia un passaggio del recente sussidio "Incontro alla
Bibbia" elaborato dall'Ufficio catechistico della Cei. Nel libretto il passaggio
dedicato ai "geovisti" non supera le due
pagine, chiare nel formulare un giudizio ragionato quanto negativo: tanto è
bastato per innescare la polemica degli stessi Testimoni (ben 218 mila in Italia) che si sono forse sentiti presi nel
mirino. Certo, come precisava in una
agenzia Sir il direttore dell'Ufficio catechistico Cei don Giuseppe Betori, nel
volumetto "è l'unico movimento religioso preso espressamente in considerazione, proprio per il particolare pericolo che si intravede nell'uso che es-
so fa della Bibbia", in quanto compie
"una utilizzazione programmaticamente
manipolatrice del testo sacro". Due i livelli dell'intervento distorsivo: anzitutto
la traduzione, che non si limita "a una
scelta tra diverse possibili legittime rese di una parola o di una espressione"
ma "stravolge il senso per presentarlo
come pretesa base biblica delle teorie
del movimento"; poi l'interpretazione,
che "non tiene conto del contesto, frammenta il testo a sostegno di tesi precostituite, oscilla tra letteralismo e interpretazione metaforica a seconda del
bisogno". Torniamo dunque al sussidio
Cei, che denuncia la manipolazione
anche citando casi eloquenti. Nella Bibbia geovista in Matteo 26,26 ad esempio le parole con cui viene istituita l'eucaristia diventano "questo significa il
mio corpo": sparisce il verbo essere,
con tutto quel che ne consegue. O ancora, in Colossesi 1,16, si legge che
"per mezzo di lui (Gesù) furono create
tutte le altre cose", dove quella parolina "altre", assente nell'originale greco,
autorizza i Testimoni a parlare di Cri-
sto come di una semplice creatura. Le
due paginette del sussidio hanno irritato i Testimoni di Geova, il cui ufficio
stampa nei giorni scorsi ha polemizzato con la Cei parlando di "traduzione più che legittima" e citando passi
del sussidio stesso estrapolati ad arte
dal contesto. Difatti, spiega Betori, le
manipolazioni sul testo biblico «sono
owiamente in numero minore rispetto
alle traduzioni e interpretazioni fedeli
di esso. In questo senso nel nostro volumetto si parla di "pochi ma precisi dettagli" in cui questo accade: "pochi" ovviamente rispetto agli oltre 32 mila versetti e al circa 1 milione di parole di cui
si compone le Bibbia, ma pur sempre
in numero notevole; "precisi dettagli",
in quanto quelle manipolazioni del testo aggiungono o tolgono o cambiano
termini apparentemente marginali ma
in realtà sempre decisivi per il senso,
cambiando il messaggio biblico e toccando punti essenziali della dottrina
cristiana». Comprensibili i suggerimenti
della Cei: «È praticamente impossibile un dialogo con i Testimoni di Geova
- si legge nel sussidio -. Nel loro manuale "Ragioniamo facendo uso delle
Scritture" hanno indicato le controrisposte a tutto ciò che un cattolico in
genere può dire. È triste dirlo, ma respingere il confronto con gentilezza ma
anche con fermezza non è in questo
caso mancanza di carità: è autodifesa
per chi si troverebbe in difficoltà in un
falso dialogo, è invito concreto a loro
perché smettano un proselitismo fondato sull'inganno. Piuttosto, se la loro
enfasi sul testo biblico "costituisce un
importante richiamo per i cattolici, così spesso privi di un'adeguata conoscenza della Bibbia", è anche il caso
di riservare attenzione "a quanti sono
ai primi passi, o si trovano in crisi con
la loro fede o con sincerità sono animati da una reale volontà di confronto". Tuttavia "anche con costoro il dialogo è possibile e fruttuoso solo se si
ha una buona conoscenza della Bibbia e un'altrettanto buona conoscenza
della metodologia e delle contraddizioni
interne al loro modo di interpretare il
testo sacro"».
Eugenio Roberti
Pag.4
Dicembre 1996
BOLLETTINO PARROCCHIALE
REALIZZAZIONE DELLA CASA DI RIPOSO
L'invito dei Presidenti
Cari Soci, in queste poche righe voglio anticipare un importante argomento che troverà posto nel prossimo numero del nostro organo di informazione "La Banca di casa tua".
Mi riferisco al ruolo che la neocostituita Associazione "San Pietro Apostolo" sarà chiamata a sostenere nella realizzazione della Casa di Riposo,
resa possibile grazie al concreto impegno della nostra Banca. Associazione voluta dal Consiglio di Amministrazione per assolvere al compito di
provvedere alla raccolta di tutte le risorse finanziarie da destinare alla solidarietà sociale ed alloro utilizzo.
Desidero, quindi, richiamare la Vostra
attenzione sulle finalità qui a fianco
illustrate dal suo Presidente, facendo
appello alla Vostra sensibilità di Soci
cooperatori.
Per rendere ancora più vitale il collegamento fra le comunità locali ed i soci della Banca i Consiglieri vecchi e nuovi si sono resi promotori di una Associazione tra i soci della BCC Pordenonese. Il nuovo organismo associativo sarà affiancato
alla Banca per promuovere iniziative rivolte alla solidarietà sociale ed alla beneficenza in genere, trovando nella Banca
stessa il soggetto economico che, per Statuto, sostiene le attività sociali con elargizioni di beneficenza.
LAssociazione, costituita nello scorso giugno, è stata denominata San Pietro Apostolo, ha sede in Azzano Decimo, via
Don Bosco 2; è aperta a tutti i soci della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, che possono inoltrare domanda di
iscrizione. Lo scopo sociale indicato nello Statuto è il seguente: "La Associazione è apolitica e non ha fine di lucro. Ha
per oggetto di promuovere lo svolgimento di attività a carattere sociale, culturale e di beneficenza. In particolare intende
essere promotrice della realizzazione, nel territorio del Comune di Azzano Decimo, di una struttura di accoglimento per
anziani autosufficienti e non. LAssociazione potrà compiere ogni operazione mobiliare, immobiliare e finanziaria necessaria o utile al raggiungimento dello scopo sociale".
La struttura di accoglimento per anziani autosufficienti e non, che è già stata approvata dalla Regione e che è stata denominata "SOLIDARIETÀ" per significare lo spirito con il quale da tutti è stata voluta, costituisce il primo e importante impegno dell'Associazione, ma non sarà il solo. Il Consiglio della San Pietro Apostolo è cosciente di essersi assunto un
grande impegno verso i propri concittadini, ma è sicuro di farcela, perché lo spirito che li anima è fondato su principi umani di solidarietà che danno forza e appagamento.
Chiunque fra i soci della Banca sia sensibile a questi principi si renda disponibile e si iscriva alla Associazione; sarà accolto in un clima di fratellanza e di laboriosità al quale sarà anche giusto partecipare con orgoglio. Sarà il segno della validità di un'iniziativa che colloca già la nostra Associazione nella realtà in continua crescita del volontariato laico e di quello religioso. Il nostro impegno vuoi essere un contributo professionale e operativo in affiancamento all'ammirevole attività del volontariato assistenziale.
Boz Claud io
Presidente della BCC Pordenonese
Sergio Dino Boz
Presidente della Associazione San Pietro Apostolo
IL BUON CUORE
(Giugno-Novembre)
25° Zanetti Giuseppe e Anna 50.000, fam.
in morte di Peschiutta Luigi 150.000, sposi Sato Elvis e Santi n Dasy 150.000, fam.
in morte di Mucignat Silvia 200.000, sposi Battiston Edi e Moretton Daniela
100.000, fam . Mercante 100.000 , sposi
Carretta Gianfranco e Marchesan Emanuela 100.000, 25° Mores Renzo e Gabriella 200.000 , Santarossa Franco in
morte del padre Angelo 150.000, sposi
Camusso Giovanni e Costella Daniela
200.000, Antonella in morte della mamma Botter Ida 100.000, mamma in morte
di Panontin Franco 100.000, battesimi di
Giugno 250.000, Mons. Mario Peressin a
ricordo 50° di Sacerdozio 5.000.000, fam.
in morte di Pivetta Narcisio 150.000, nip~ti in morte di Milanese Lea 100.000 ,
fam. in morte di Mio Carmela 150.000,
sposi Miotto Paolo e Vioto Oliana 150.000,
sposi Zammattio Ivan e Manzato Monia
200.000, nipote in morterpi Pessa Norma
200.000,in morte di Sponga Elena il fratello Luigi 100.000, Cassa RLJrale ed Artigiana 2.000.000, Gruppo CuTtu rale di Cesena 100.000, 50° di Lovisa Vincenzo e
Carissima 100.000, sposi Cardiman Giancarlo e Loisotto Emanuela 200.000, fam.
in morte di Panont Battista 250.000, Bambin Gesù del Sacco n 50 .000 con due
Messe, in morte di Falomo Ines figlio Sergio 150.000, battesimi di Luglio 300.000 ,
fam. in morte di Piccinin Giuseppe
250 .000 , 25° di Santarossa Ferruccio e
Luciana 100.000, Gruppo Culturale Cesena 200.000, fam. in morte di Bertoldo
Pietro 400.000 , sposi Bottos Giovanni e
Buttignol Vania 200.000, Nina Ceschin in
occasione della pubblicazione del libro
"Sot il maroner" a nome della S. Vincenzo a ricordo dei fondatori della Chiesa
e dei fondatori della Cassa Rurale
5.000.000, fam. in morte di Zara Marianna 200.000, fam. in morte di Nascimben
Rino 300.000, in morte di Del Bianco Aldo 1.000.000, fam. in morte di Venerus
Vany 100.000 , fam. in morte di Pin Giuseppe 200.000 , moglie in morte di Paolon Aldo 300.000 , Santi n Cenira Pascot
100.000, Rino Minatel 50 .000 , sposi Paschetto Stefano e Poles Cristina 100.000,
fam . in morte di Favret Augusto 100.000,
Banca Popolare 200.000, Club Azzanese di Toronto 1.000.000, fam. in morte di
Zanardo Giuseppe 200.000, sposi Zerio
Giorgio e Francescon Cristina 200.000,
sposi Rocco Simone e Valerio Roberta
200.000 , 25° Roman Noris e Argentina
150.000, battesimi di Settembre 250.000,
fam. in morte di Zanette Angelo 150.000,
50° di Goz Galliano e Luigia 100.000, 25°
di Manzato Remo e Maria 100.000, fam .
in morte di Perosa Amabile 200.000, sposi Momesso Michele e Dolcetti Teresa
200 .000 , fam . in morte di Boer Marcelli na 100.000, battesimi di Ottobre 400.000,
sposi Foda Massimo e Costella Ornella
200.000, sposi Consolaro Giorgio e Sartor Sara 300.000, fam. in morte di Santi n
Luigia 100.000, fam. in morte di Brussolo Emma 200.000 - il figlio Brussolo Alfonso 100.000 - la figlia Milena e il genero
Ennio 100.000, Bidoggia Vittorio 200.000,
Cassa di Risparmio Udine e Pordenone
1.000.000, 50° di Pezzutti Giuseppe e Regina 100.000, sposi Trevisan Dario e Cal
Sonia 100.000, nipote a ricordo dei nonni Santi n Giuseppe e Maria con alcune
Messe 500.000 , Del Rizzo Francesco
100.000, fam. in morte di Mascarin Luigi
200.000, figli in morte di Barbesin Angela 200.000 , fam. in morte di Cesselli Giuseppina 100.000, fam. Del Bel Belluz Augusto 40.000 , 50° di Manias Bruno e Elda 100.000, Carmela e Luigia Santi n a ricordo zia Giuseppina 100.000.
Scuola Materna
LAzione Cattolica Adulti a ricordo di Del
Bel Belluz Ambrogio 45.000, Belluz Zemira a ricordo mamma Elisa 100.000, Lovisa Vincenzo e Carissima a ricordo 50°
100.000, Mucignat Anna Maria a ricordo
mamma Silvia 100.000, borgata delle Rivatte a ricordo di Mio Carmela 330.000,
familiari a ricordo di Bertoldo Pietro
200.000, famiglia Gianquinto 50.000, nel
giorno del Battesimo di Elisa Pascot i genitori Michele e Franca 100.000, Piazza
Stefania 100.000 , classe 1946 offre
300 .000 , Banca Popolare Friul Adria
200.000.
30.000, Itala Del Bianco 30.000, Del Bel
Belluz Ernesto 20 .000 , Belluz Lepido
100.000 con Messa, Battiston Fernando
50.000 , Zanette Antonio 100.000 con
Messa, Biasotto Marino 50.000 , Schincario l Angelo 100.000, Favot Giuseppe
con Taiariol Marino e Taiariol Nello 50.000,
Breda Enrico 100.000, Mattius Gioconda
50.000 , Tonus Giovanni 88.320 , Belluz
Pietro 88.320, Perosa Giuditta 25.000, Tolusso Amelia 50.000, Cardettini Dina
25.000 con Messa, Valvasori Velia 35.000
con Messa, Targa Norino 100.000 con
Messe, Basso Giovanna e Tranquillo
50.000, Nervo Mario 50.000 , Sorgi Alfio
50.000 , Sampierisi Ilde 25.000.
ANAGRAFE
(Giugno-Novembre)
Battesimi
Pezzutti Andrea di Paolo e Irene, Pischiutta
Sara di Giovanni e Oriella, Sovran Veronica di Giovanni e Giuseppina, Moscardo
Gloria di Romeo e Tiziana, Stefanuto Rita di Ivo e Renata, Pascot Gloria di Renzo e Silene, Giacomel Sara di Daniele e
Paola, Spadotto Alice di Daniele e lIenia,
Carolo Alice di Emanuele e Paola, Ragogna Dario di Flavio e Antonina, Belluz Luca di Paolo e Giancarla, Polazzo Federico di Giuseppe e Sonia, Sandre Marco di
Denis e Caterina, Sartor Francesca di Mario e Antonella, Pascot Elisa di Michele e
Franca, Jaquet Britos Jordan di Julio Cesar e Debora, Laera Christian di Fabio e
Monica, Martin Natalie di Enos e Edi, Piccinin Angelica di Dario e Corinne, Marson
Elisa di Dino e Sonia, Magarotto Anna di
Giovanni e Mara, Casagrande Judi di Edi
e Paola, Santi n Martina di Roberto e Monica , Brussolo Simone di Ivan e Emanuela, Filipetto Alberto di Franco e Maida, Lovisa Elisabetta di Mario e Daniela,
Belluz Ludovica di Stefano e Silvana ,
Massarutto Giada di Francois e Donatella, Paolon Francesco di Adamo e Paola,
Dall'Alba Michelle di Denis e Valeria.
Emigranti
Grazie per le vostre offerte per il Bollettino e per la Chiesa. Vi rico rdo tutti con
grande affetto.
Americo Favot 30.000 , Olga Favret
Matrimoni
Sato Elvis e Santi n Dasy, Battiston Edi e
Moretton Daniela , Camusso Giovanni e
Costella Dan iela, Ardizzone Massimo e
Palladino Angela , Miotto Paolo e Vioto
Oliana, Zammatio Ivan e Manzato Monia,
Gardiman Giancarlo e Loisotto Emanuela, Bottos Giovanni e Buttignol Vania, Paschetto Stefano e Poles Cristina , Zerio
Giorgio e Francescon Cristina, Rocco Simone e Valerio Roberta , Momesso Michele e Dolcetti Teresa, Foda Massimo e
Costella Ornella, Consolaro Giorgio e Sartor Sara, Trevisan Dario e Cal Sonia.
Funerali
Del Bel Belluz Silvia di anni 84 vedova di
Mucignat Ribello, Botter Ida di anni 62 vedova di Ferrari Giovanni , Santa rossa Angelo di anni 85 vedovo di Schiavon Enrichetta, Aleotti Maria di anni 75 vedova di
Polzot Bruno, Zava Ines di anni 91 vedova di Falomo Giuseppe, Panont Giobatta
di anni 66 marito di Geronutti Ida, Pessa
Norma di anni 80 nubile, Buodo Carmela di anni 67 moglie di Mio Arm ido, Pivetta Narciso di anni 84 celibe, Del Bianco
Aldo di anni 74 marito di Prosdocimo Pierina , Venerus Vanny di anni 29 celibe ,
Mezzarobba Giuseppe di anni 63 marito
di Sandre Maria, Cesa Marianna di anni
82 moglie di Zara Narciso, Pin Giuseppe
di anni 81 marito di Janotto Adele , Nascimben Rino, di anni 75 marito di Tesolin Giovanna, Piccinin Giuseppe di anni
79 marito di Marsonet Santina, Paolon Aldo di anni 72 marito di Scolaro Maria, Bertoldo Pietro di anni 83 marito di Mattiuz
Clorinda, Santin Giuseppe di anni 83 marito di Moretton Maria, Favret Augusto di
anni 81 vedovo di Zanette Dina, Zanardo
Giuseppe di anni 60 marito di Zoratti CarIa, Moretton Maria di anni 84 vedova di
Santin Giuseppe, Santin Luigia di anni 86
nubile, Sacilotto Emma di anni 89 vedova di Brussolo Giovanni , Ceolin Franco di
anni 43 marito di Kruisehka Petra, Ancona Ermanno di anni 60 vedovo di Crociani Jolanda, Cusin Marcellina di anni 85
vedova di Boer Francesco, Bertolo Amabile di anni 85 vedova di Perosa Giacobbe , Zanette Angelo di anni 86 marito di
Bariviera Agnese, Tomasella Lina di anni
84 vedova di Spanghero Mario, Mattiuzzi Benedetto di anni 78 marito di Rossit
Noemi , Mascarin Luigi di anni 88 marito
di Colossi Palmira, Nervo Angela di anni
75 vedova di Barbesin Giovanni , Santi n
Giuseppina di anni 88 vedova di Cesselli Evaristo.
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anno 1996 dicembre - Parrocchia San Pietro Apostolo