E M R ALLAENTO! 4 CpEagM ina 1 a p r ev e n z i o n e notiziario di legatumori senese 1 n. gennaio 2011 PREVENZIONE - Bimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Siena n. 673 del 22/3/1999 - Sped. in A.P. art. 2 comma 20 B - Legge 662/96 - Filiale di Siena HUMANITAS CANCER CENTER All’interno dell’istituto Humanitas di Milano è nato un nuovo centro dedicato al cancro Un centro superspecialistico: équipe multidisciplinari, terapie personalizzate, ricerca clinica e di base, tecnologie di ultima generazione, assistenza psicologica, percorsi specifici per chi ha vinto la malattia. 30 milioni di investimento in tecnologie, ricerca e un residence per i familiari. 200 professionisti - medici, chirurghi, psicologi, fisici e biologi - ai quali si aggiungono 200 ricercatori e 200 persone dedicate all’accoglienza e all’assistenza del paziente. 30.000 pazienti curati ogni anno, di cui il 40% proveniente da tutte le regioni italiane. 30 mila metri quadrati con 300 posti letto, 110 ambulatori, 20 sale operatorie, tecnologie per la diagnosi e la cura: 4 acceleratori lineari per la Radioterapia, PET-CT e ciclotrone per radiofarmaci, 4 TAC e 4 Risonanze Magnetiche, il Robot da Vinci. Un investimento di 30 milioni di euro in tecnologia, ricerca e accoglienza, con la realizzazione di un residence per i familiari. Humanitas Cancer Center è un team di professionisti di grande esperienza, competenze interdisciplinari, percorsi organizzati per patologia, terapie personalizzate, facilities per il paziente, cure domiciliari, supporto psicologico anche per i familiari, stretta collaborazione con i migliori centri internazionali. Al fine di facilitare i percorsi di cura dei pazienti, al Cancer Center è stato dedicato l’intero primo piano dell’ospedale, dove è presente anche il quartiere endoscopico, con ambulatori, degenze, Day Hospital e sale operatorie. Al piano terra sono collocate la piattaforma diagnostica, la Medicina Nucleare e la Radioterapia. Infine, un intero edificio di 5 mila metri quadrati ospiterà la piattaforma di Ricerca Oncologica. ARMANDO SANTORO Il dott. Armando Santoro è il direttore di Humanitas Cancer Center. Nato a Messina il 16 luglio 1950, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Messina nel 1974. Ha svolto il tirocinio post laurea come medico ricercatore presso l’Unité de Development Therapeutique (Institut de Cancerologie et d’Immunogenetique, Villejuif di Parigi) dal 1974 al 1975 e dal 1976 al 1977 presso la Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori (Milano). Nel 1977 ha conseguito la specializzazione in Ematologia Clinica e di Laboratorio presso l’Università di Roma. Nel 1979 ha lavorato come medico frequentatore presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e presso la Divisione di Oncologia Medica dell’Università di Stanford. Nel 1980 ha conseguito la specializzazione in Oncologia presso l’Università di Genova. Dal 1992 al 1997 il dott. Santoro è stato professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica dell’Università degli Studi di Pavia. Dal 1993 al 2002 è stato Presidente del Gruppo Tumori Rari. Nel 1997 è stato Direttore della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto dei Tumori di Milano. SEZIONE PROVINCIALE DI SIENA p r ev e n z i o n e notiziario di legatumori senese Direttore responsabile Franco Nobile Segretaria Daniela Pilli Grafica ed impaginazione Bernard Chazine. - Siena Stampa Industria Grafica Pistolesi - Monteriggioni SI Distribuzione gratuita ai Soci di legatumori senese ISCRIZIONE AL REGISTRO DEI PERIODICI Presso il Tribunale di Siena n. 673 del 22/3/1999 IL CONSIGLIO DI legatumori senese FRANCO NOBILE (presidente) oncologo GAIA TANCREDI (vicepresidente) giornalista ANGELA ANNESE magistrato PASQUALINO CAPPELLI presidente Silog GIORDANA DELL’EVA ricercatrice SUSANNA FRATIGLIONI funzionaria comunale NICOLA MARINI magistrato GLAUCO MINERVINI ten. col. ‘Folgore’ FLAVIO MOCENNI gruppo MPS MASSIMO PAOLUZZI col. Guardia di Finanza GIORGIA ROMEO naturalista SINDACI REVISORI ALESSANDRO FRUSCHELLI LORENZO GALEOTTI FLORI PALMIERO MAI legatumori senese Via Massetana Romana 44 53100 - SIENA Tel. 0577.285147 Fax 0577.44104 e-mail: [email protected] www.legatumori.siena.it 2 Ogni anno in Italia si ammalano di cancro circa 250 mila persone. Ne guariscono più della metà. Ma gli importanti progressi delle cure, in termini sia di guarigione sia di allungamento della sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita, hanno alzato il livello della sfida da affrontare: “Non solo battere il cancro – spiega il dott. Armando Santoro, Direttore di Humanitas Cancer Center – ma prendersi cura dei pazienti in modo globale e personalizzato, con percorsi terapeutici differenti e ritagliati sulla specificità dei bisogni. Fondamentale, quindi la collaborazione multidisciplinare a livello non solo oncologico (fra oncologo medico, chirurgo, diagnosta, radioterapista e psicologo) ma anche di tutti gli altri specialisti - dal cardiologo all’epatologo, dal medico d’urgenza al fisioterapista - che possono intervenire nel percorso di cura. L’ Humanitas Cancer Center è Siena per legatumori una struttura dove si concentrano competenze altamente specialistiche contro il cancro, ma all’interno di un policlinico capace di offrire risposte a 360 gradi a necessità, ad esempio, di carattere cardiologico, riabilitativo e di emergenza. E con un’organizzazione in grado di garantire supporto ai familiari e al paziente la continuità delle cure anche una volta dimesso, attraverso l’ospedalizzazione domiciliare e la collaborazione con gli hospice del territorio. Un’attenzione particolare, poi, viene rivolta alle persone guarite dal cancro, che oggi sono sempre di più e che possono avere bisogno di un percorso successivo particolare, di tipo sia medico-assistenziale sia psicologico”. PERCHÈ SI CHIAMA HUMANITAS Una nostra carissima Socia di Legatumori Senese è stata colpita nel maggio scorso da una leucemia mieloide acuta: una forma gravissima, definita “fulminante”. Trattata all’Istituto Clinico Humanitas con una chemioterapia d’avanguardia dall’équipe del dott. Armando Santoro, ha recentemente concluso con esito pienamente favorevole la terapia con un trapianto allogenico di midollo osseo altamente compatibile offerto da un donatore volontario del Minnesota (USA). Pubblichiamo la lettera e la traduzione che, come è prassi abituale, l’Humanitas, chiede ad ogni trapiantato di midollo di scrivere al proprio anonimo donatore. To Whom it May Concern I would like to say thank you for the wonderful transplant you have given me. You have changed my life - given me a whole new life. I think of you now as my dear brother for I carry a part of you within me. I wish you joy for all your days and I thank you again with all my heart. All’ interessato Vorrei dirti grazie per il meraviglioso dono che mi hai dato. Hai cambiato la mia vita regalandomi nuova vita. Ora penso a te come al mio caro fratello porto con me una parte di te e auguro che questo sia per te gioia per sempre. Ti ringrazio di nuovo con tutto il mio cuore. p rev e n z i o n e legatumori per Siena 3 VACCINI E VACCINAZIONI NEI MILITARI Pubblichiamo il testo integrale dell’audizione tenuta il 7 dicembre 2010 al Senato dal prof. Franco Nobile consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sull’Uranio Impoverito1 e su altre cause nocive per la salute dei militari inviati in missioni all’estero1. Palazzo Madama, sede del Senato 4 Avvieremo la nostra esposizione riprendendo il filo del discorso rimasto in sospeso al termine dei lavori delle due precedenti Commissioni Parlamentari di Inchiesta sul medesimo argomento, dalle quali ero stato audito il 23.09.2005 (Commissione Franco) ed il 25.07.2007 (Commissione Menapace). A Siena dove come oncologo dirigo il Centro Prevenzione della Lega contro i tumori, sono di stanza oltre 600 paracadutisti della ‘Folgore’ inquadrati nel 186° Reggimento reduci da missioni nei Balcani, in Iraq, in Afghanistan e in Libano, che per anni e in regime convenzionale sono stati sottoposti ad esami clinici, di laboratorio ed ecografici, compresa la ricerca dell’Uranio Impoverito nei liquidi organici con lo spettrometro di massa. L’impostazione, lo svolgimento e le conclusioni di tali indagini sono contenute nel volume “La prevenzione oncologica nei reduci dai Balcani” a suo tempo largamente divulgato (di cui esiste anche la versione in inglese [allegato 1]). Riassumendo, le nostre indagini tecnico-scientifiche, hanno escluso la presenza di danni attualmente evidenziabili con le tecniche usate e riconducibili a tossicità chimica e/o a contaminazione radioattiva da Uranio Impoverito in tutti i soggetti esaminati. Archiviato il problema dell’Uranio Impoverito abbiamo continuato ed esteso i controlli ai parà della ‘Folgore’ per cercar di dare una spiegazione a “quell’eccesso significativo di linfomi di Hodgkin” riscontrato a suo tempo nei reduci dalla commissione Mandelli. Anche le precedenti Commissioni Parlamentari di inchiesta non avendo ritenuto provata scientificamente la responsabilità dell’Uranio Impoverito, invitavano ad esperire ulteriori indagini per individuare le responsabilità di altre cause (o concause) come ad esempio le vaccinazioni, sulle quali esiste una vastissima letteratura scientifica e giurisprudenziale. Solo a titolo esemplificativo citiamo la riunione della prima Commissione di Inchiesta del 19 gennaio 2006 sotto la presidenza del sen. Franco, dal titolo “Sulle problematiche correlate alle vaccinazioni” in cui tutti i consulenti si dichiararono sostanzialmente d’accordo nell’attribuire alle errate modalità di somministrazione dei vaccini i danni accertati alla salute dei militari. Si ricorda che anche nelle conclusioni della Commissione Mandelli del 2002 si raccomandava di svolgere ricerche approfondite sulle possibili altre cause dell’accertato eccesso, statisticamente significativo, di linfomi nei militari perché non era stata dimostrata una correlazione tra i linfomi e l’esposizione alle radiazioni dell’Uranio Impoverito. A proposito di vaccini e vaccinazioni consentitemi di aprire una breve parentesi per esporre qualche nozione elementare di immunologia. La nostra immunità naturale, cioè scritta nel nostro codice genetico, cerca di difenderci dalle malattie sviluppando sin dalla nascita una serie di difese sia umorali (gli anticorpi) sia cellulari (i linfociti). Queste sentinelle naturali, umorali e Siena per legatumori cellulari, appena individuano un agente estraneo cioè diverso dalle cellule del proprio corpo, lo riconoscomo come un potenziale nemico (allarmi, c’è un antigene!) e lo attaccano per renderlo inoffensivo. Dopo la vittoria, le sentinelle umorali e cellulari restano in servizio permanente effettivo verso l’antigene debellato per respingerne eventuali contrattacchi. L’esempio più comune è l’immunità acquisita verso le malattie esantematiche: quando le difese immunitarie naturali del bambino vengono a contatto con gli antigeni, per esempio con i virus del morbillo presenti nel suo ambiente di vita lo attaccano con le proprie sentinelle immunitarie. E così il bambino, vinta da solo la battaglia, guarisce e acquisisce l’immunità verso il morbillo per tutta la vita. La vaccinazione consiste nel creare nuove sentinelle in maniera non dannosa per l’organismo, in modo da averle già pronte a combattere i futuri nemici: la prevenzione dei loro danni è appunto la profilassi vaccinale delle malattie. Ad esempio, per vaccinare contro il vaiolo, se ne iniettano i virus resi inoffensivi o attenuati con vari procedimenti, in modo che perdano il loro potere patogeno ma conservino il loro potere antigene, cioè la facoltà di stimolare la produzione di anticorpi e altri meccanismi di difesa specifica. Per cui pur senza ‘ammalarsi’ (tra virgolette) apparentemente di vaiolo, si acquisisce l’immunità contro il vaiolo per tutta la vita. Sembrerebbe però che le cose non vadano sempre così lisce. Infatti qualche sistema immunitario, stimolato in maniera innaturale o errata legatumori per Siena con l’iniezione di un vaccino (con tutti gli annessi e connessi) potrebbe reagire in maniera altrettanto innaturale o, quanto meno, imprevedibile, anche a medio e a lungo termine. Ad esempio a seguito dello stimolo artificiale di un vaccino, anziché naturale come quello di un germe ‘ruspante’, qualche sistema immunitario forse geneticamente predisposto potrebbe confondersi e non riuscire più a distinguere l’amico dal nemico, innescando una serie di reazioni indesiderate perché dannose. Reazioni che possono andare dall’ignorare completamente i segnali di pericolo perché il sistema immunitario è stato depresso, cioè disarmato, fino ad attaccare addirittu- ra le cellule del proprio corpo, rendendolo vulnerabile alle cosiddette ‘malattie autoimmuni’ (come certe tiroiditi, la sclerosi multipla, l’eritema nodoso il lupus, l’artrite reumatoide, il diabete, la neurite ottica ecc.) nonché probabilmente certi tipi di tumore come i linfomi e le leucemie. In appendice riportiamo un elenco di malattie autoimmuni (all. 5). Non vorrei buttare il sasso in uno stagno, peraltro più vasto di un oceano ma sono sempre di più i ricercatori che attribuiscono a queste immunodeficienze, provocate dalle estese campagne vaccinali, non solo l’aumento delle allergie ma anche delle malattie autoimmuni, provocate dalle disorganizzazione p rev e n z i o n e 5 del sistema immunitario disturbato dei vaccini. Imponente è la letteratura scientifica da cui emergono considerazioni e studi che lasciano sospettare possibili correlazioni tra vaccinazioni e tumori. Solo a titolo esemplificativo citiamo: ricercatori dell’Università di San Francisco tra l’88 e il ’95 evidenziarono come uno dei fattori di aumentato rischio linfoma era la vaccinazione antipolio. Dati poi confermati, sempre su migliaia di casi, da ricercatori tedeschi, belgi, scandinavi ed italiani anche per altri tipi di vaccinazioni. Sin dagli anni ’60 era ammesso che alcune vaccinazioni possono indurre tumori se si realizza la concomitanza con altri fattori ambientali sfavorevoli. LE NOSTRE RICERCHE IMMUNOLOGICHE Sulla scorta delle più aggiornate acquisizioni scientifiche circa i rapporti tra situazione immunitaria e insorgenza di 6 certe patologie abbiamo proseguito le nostre indagini per verificare se eventuali modificazioni dei poteri immunitari di difesa nei nostri soldati potessero predisporli a contrarre certe patologie autoimmuni sia infiammatorie (ad esempio tiroiditi) che, forse, tumorali (ad esempio linfomi e leucemie). Per cominciare un test pilota è stato condotto su di un gruppo di 20 militari mai andati in missione, e su un gruppo di 20 militari reduci da più missioni. Comunichiamo riservatamente questi risultati preliminari perché ritenuti interessanti, pur nella loro ridotta rilevanza statistica, in attesa di reperire i finanziamenti necessari per proseguire le indagini e raggiungere così una maggiore significatività epidemiologica. Queste prime analisi condotte su un totale di 40 militari hanno evidenziato una frequente alterazione immunologica fortemente suggestiva di immunodepressione. Tali risultati preliminari sono meritevoli di approfondi- mento sotto un rigoroso profilo epidemiologico, perché se venissero confermati su ampia scala, il loro significato sarebbe quello che senza opportune misure preventive i nostri militari in condizioni di immunodepressione potrebbero essere esposti al rischio di contrarre malattie, anche autoimmuni, e forse certi tipi di tumore. Occorre doverosamente far presente che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie di durata variabile, con un massimo di caduta dei linfociti 10 giorni dopo l’inoculazione. Dalla letteratura scientifica risulta che un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti del 50% e due vaccini contemporaneamente del 70%. Ad esempio il vaccino attenuato del morbillo produce una soppressione immunitaria che contribuisce ad un aumento di suscettibilità ad altre infezioni e il supervaccino creato per il morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione (da 6 mesi a 3 anni) del sistema immunitario, causando anche dei decessi. Nel 1992 l’OMS ritirò tale vaccino dal mercato. A questo punto delle nostre ricerche ci è sorta spontanea la domanda. Quale causa (o concausa) ha potuto provocare la caduta dei poteri immunitari di difesa nei militari esaminati? Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: vale a dire i vaccini. Ci preme sottolineare subito Siena per legatumori e con forza gli innegabili ed enormi progressi compiuti contro le malattie infettive dopo la scoperta delle vaccinazioni, il cui fine ultimo è l’eradicazione di malattie devastanti come il vaiolo e la polio, mentre quello intermedio è la loro prevenzione, individuale e/o di intere popolazioni. Come oncologo, non posso non ricordare che proprio grazie ai vaccini dell’ultima generazione, (quelli curativi) si vanno profilando successi insperati nella terapia personalizzata di certi tumori, come il melanoma. Diciamo subito che, come per qualsiasi altro farmaco, occorre distinguere tra i vaccini come tali dalle modalità con cui vengono somministrati. Vediamo prima il vaccino come farmaco (all. 2) per le vaccinazioni per l’età evolutiva in Italia. Dall’epoca delle scoperte di Jenner e di Pasteur ad oggi il dibattito pro e contro la profilassi vaccinale ha assunto dimensioni oceaniche, anzi interplanetarie e non riteniamo che in questa sede sia il caso di addentrarvisi. Pertanto consentitemi di prendere per buona l’innocuità dei costituenti dei vaccini, anche se, in verità, non sembrerebbe esatto con assoluta certezza. Basti ricordare, per esempio, i sospetti avanzati ricorrentemente sui vari componenti elencati nel foglietto di accompagnamento e che variano secondo le aziende: dagli antigeni vivi, attenuati o uccisi, agli agenti coniugati, dai conservanti e stabilizzanti, agli adiuvanti (per i quali per farli ‘adiuvare’ di più e prolungare l’effetto si ricorre a metalli pesanti come il mercurio (solo l’Italia non l’ha ancora vielegatumori per Siena tato) e l’alluminio, pericolosi per la salute dei vaccinati). I metalli pesanti sono tossici perché penetrano nell’organismo con cibi, bevande, farmaci, aria respirata, per contatto e si accumulano in ossa, fegato, rene, sistema nervoso e grasso, bloccando importanti reazioni enzimatiche, alterando il metabolismo e gli scambi energetici fino a provocare malattie autoimmuni, e malattie cronico-degenerative come l’autismo, la sclerosi multipla, il Parkinson, l’Alzheimer e forse certi tipi di tumore. Le intossicazioni più frequenti sono da piombo, arsenico, cadmio, alluminio e mercurio. Gli ultimi due metalli sono presenti come adiuvanti in diversi vaccini. Sottolineiamo che eventuali danni da vaccini rap- presentano un problema comune a tutta la popolazione vaccinata, sia civile che militare. Ci sembra però che nel nostro Paese le competenti Autorità sanitarie militari non siano sufficientemente orientate a ricercare, raccogliere e quantificare tali danni in base all’obbligo della loro denuncia (V. legge 210 del 1992) come avviene per i civili né a catalogarli in appropriati database, soprattutto per prevenirli. Tutta la seconda parte del Piano Nazionale Vaccini aggiornato al 2005 è dedicata alla problematica dei possibili eventi avversi a seguito di vaccinazioni, esaminando le modalità per l’attuazione di una corretta sorveglianza che non si limiti alla notifica, peraltro obbligatoria per legge, ma p rev e n z i o n e 7 Il Senatore Rosario Giorgio Costa presidente della Commissione Il Senatore Paolo Amato della Commissione 8 assicuri un adeguato follow-up dei casi di reazione avversa, anche ai fini del giusto indennizzo da corrispondere a quei casi, per quanto rarissimi, di complicanze gravi ed irreversibili a seguito di vaccinazioni. Ricordiamo che secondo l’OMS per evento avverso alla vaccinazione si intende qualsiasi situazione peggiorativa dello stato di salute di un individuo cui è stato somministrato un vaccino in un passato recente. È definita grave qualsiasi reazione avversa che provochi la morte di un individuo, ne metta in pericolo la vita, ne richieda o prolunghi l’ospedalizzazione, determini disabilità e incapacità persistente o significativa, comporti una anomalia congenita o un difetto alla nascita. Probabilmente per mettere le mani avanti in vista di eventuali eventi avversi le stesse aziende produttrici di vaccini dichiarano nei loro foglietti illustrativi di non aver provveduto a testare e a valutare la potenziale cancerogenicità dei vaccini commercializzati. Nessuna azienda produttrice effettua indagini a medio e a lungo termine per sapere se i vaccini, che oggi sempre più spesso vengono prodotti geneticamente modificati, possano rappresentare una concausa per l’insorgenza di talune patologie o provocare mutazioni genetiche. La formula riportata è la seguente: “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogenetico, mutagenico e i potenziali danni sulla ferti- lità”. Altre aziende usano più o meno la stessa dizione, magari aggiungendo “di non aver fatto studi a lungo termine neanche sugli animali”. Anche il nostro Istituto ‘Mario Negri’ di Milano ha appurato che le vaccinazioni antipolio e antibc facevano aumentare il rischio di linfoma (LH e Non LH) (European Journal of Cancer prevention del febbraio 2000). Ma anche se segnalazioni del genere si susseguono da parecchi decenni, mai sono state correlate fra loro, e non solo non vengono svolti, ma neppure richiesti studi approfonditi e metodologicamente significativi. Anzi, a partire dagli anni ’90 questo genere di pubblicazioni scientifiche sembrerebbe in diminuzione come se nessuno volesse assumersi la responsabilità di porre un così pesante interrogativo sulla con- solidata (e remunerativa) pratica delle vaccinazioni di massa, civili e militari, dell’ordine di diversi miliardi di dosi. Veniamo ora alle somministrazioni dei vaccini nei militari cioè alle modalità pratiche con cui si effettuano le vaccinazioni, che possono differire secondo la sede, il personale addetto, l’osservanza delle norme prescritte per la conservazione dei vaccini alle temperature raccomandate (da sottozero a temperatura ambiente) per la loro inoculazione (singola e/o contemporanea) e per tanti altri fattori, come, solo a titolo esemplificativo, il rispetto sia degli intervalli obbligatori di tempo intercorrenti con le dosi di richiamo, sia delle date di scadenza. Inoltre saranno state sempre verificate l’interscambiabilità fra i prodotti di aziende diverse nello stesso soggetto, nonché le eventuali reazioni negative Siena per legatumori insorte in occasione di precedenti vaccinazioni, anche durante la vita civile? A questo ultimo proposito in nessuna delle tante Schede personali vaccinali volontariamente esibite a Legatumori dai militari controllati è stata compilata la doverosa anamnesi vaccinale, cioè quali vaccinazioni obbligatorie e facoltative fossero già state effettuate dalla nascita fino alla data dell’arruolamento e che al giorno d’oggi non sono poche. Talvolta, per urgenti esigenze di servizio verrebbero somministrate diverse dosi vaccinali ad intervalli di tempo inferiori a quelli prescritti. A tale proposito gioverà ricordare che le prescrizioni circa le dosi di vaccino, le loro vie, le loro tecniche ed il loro calendario di somministrazione devono essere osservate ri- legatumori per Siena gorosamente perché si raggiunga un effetto prevedibile e valido. Tali prescrizioni risultano determinanti per il successo della vaccinazione o per il suo insuccesso, con relativi danni alla salute come risulta dalla vastissima casistica mondiale in proposito ed alla quale si rimanda anche via Internet. A onor del vero gioverà peraltro ricordare che attualmente in Europa sono disponibili molti vaccini, che dal 2003 in poi, vengono licenziati sul mercato europeo seguendo una procedura centralizzata tramite l’EMEA (European Agency for Evaluation of Medical products). Ciò implica che i vaccini sono brevettati per indicazioni e gruppi di popolazioni comuni per tutti i Paesi membri dell’UE. Nonostante ciò i vari Paesi spesso adottano calendari vaccinali diversi, somministrano contemporaneamente vaccini diversi, misurano la copertura vaccinale con metodi differenti o su diversi gruppi di età e usano differenti sistemi per monitorare gli eventi avversi al vaccino. Attualmente non esiste alcun monitoraggio comune dei programmi di vaccinazione in Europa volto a valutare l’efficacia e la sicurezza. Non ci sono dati raccolti in base ai quali identificare le eventuali differenze che potrebbero sorgere nei Paesi dell’UE in seguito a diversi modi e tempi di somministrazione del vaccino. Nel gennaio 2006 è nato il progetto VENICE (Vaccine European New Integrated Collaboration Effort) per costituire una rete di esperti in programmi di vaccinazioni nazionali per stabilire quale calendario potrebbe essere più appropriato, se l’efficacia di un vaccino viene influenzata dalla contemporanea p rev e n z i o n e 9 somministrazione di altri, quali sono per ogni vaccino gli eventi avversi più frequenti. INFORMAZIONI DA ACQUISIRE 1) ELENCO DEI VACCINI SOMMINISTRATI AI MILITARI con • nome commerciale e ditta produttrice • foglietto illustrativo • sigla • dosi prescritte • date per richiami 2) CALENDARI e/o PROTOCOLLI VACCINALI • sia per i militari che per i civili • in vigore e adottati nell’ultimo decennio 10 Farli controllare dagli appositi esperti dalla direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, soprattutto per l’osservanza dei tempi minimi fra le somministrazioni e per i paragoni fra protocolli militari e civili, in base ai Piani Vaccinali Nazionali. della Salute, un ciclo vaccinale può essere ricominciato solo se sono trascorsi più di 12 mesi tra 1ª e 2ª dose e più di 5 anni tra 2ª e 3ª dose di DTPa, DT, IPV, HBV (tabella 3). 3) QUALI VACCINAZIONI PER I MILITARI IN MISSIONE • e in base a quali meccanismi di controllo. • in rapporto nell’area geografica, all’anamnesi vaccinale del soggetto e al tempo di soggiorno previsto. 4) INTERVALLI MINIMI DI TEMPO DA OSSERVARE TRA LE DOSI DI RICHIAMO SECONDO I VACCINI Secondo la Circolare Ministeriale n.5/1999 del Ministero 5) SE È PREVISTO IL RECUPERO DEI MILITARI RITARDATARI ED INADEMPIAMENTI 6) MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ VACCINALI NEI MILITARI • (anche se mai inviati in missione) mediante raccolta ed analisi dei loro LIBRETTI VACCINALI • controllati nei fogli matricolari • controllo su un campione statisticamente attendibile Siena per legatumori • verifica del rispetto delle cadenze nei richiami 7) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE SEDI PER LE VACCINAZIONI DEI MILITARI • con censimento quantitativo e qualitativo del personale sanitario addetto ed organi preposti al loro controllo (nel civile sono ASL e Regioni) • Censimento delle principali attrezzature base. 8) RISPETTO DEI COMPITI ASSEGNATI ALLA SANITÀ MILITARE AI DIVERSI LIVELLI TERRITORIALI IN TEMA DI VACCINAZIONI. Alla Sanità Militare, supportata per quanto di competenza dal Consiglio Superiore di Sanità, dall’Istituto Superiore di Sanità e della Commissione Vaccini del Ministro della Salute dovrebbero competere. • La definizione dei calendari vaccinali. • I criteri per organizzazione dell’attività vaccinale. • La definizione degli obiettivi da raggiungere anche in rapporto a parametri nazionali e internazionali. • I criteri per istituire un anagrafe vaccinale informatizzata per i militari, da consultarsi obbligatoriamente prima dei richiami vaccinali. • La raccolta l’elaborazione la trasmissione a chi di competenza dei dati riguardanti le reazioni avverse potenzialmente attribuibili ai vaccini. • L’individuazioni delle controindicazioni alle vaccinazioni anche medianti controlli immunologici. • Assicurare servizi di consulenza pre-e post- vaccinale. • Aggiornamento periodico del personale medico e paramedico militare anche per l’acquisizione di comuni e univolegatumori per Siena che modalità operative. • Preparazione delle linee guida per gli operatori vaccinali. • La raccolta delle informazioni di farmacovigilanza sugli eventuali effetti avversi provocati dai vaccini introducendo la denuncia obbligatoria (come per i civili) con apposita scheda di segnalazione (all. 4). Porre particolare attenzione all’insorgenza di malattie autoimmuni (elenco all. 5) e degli eventi tumorali anche in vista dell’auspicata istituzione di un Registro Tumori per i militari. • Le eventuali modifiche nei criteri di somministrazione dei vaccini. • Seguire i casi con gravi reazioni avverse per valutare gli esiti a medio e a lungo termine, anche per determinare il verificarsi di un rapporto causa-effetto. • Contatti con il gruppo di esperti presso la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute. • Criteri ed esami per la valutazione delle condizioni immunitarie dei militari. ALCUNE PROPOSTE OPERATIVE Anticipiamo alcune proposte operative da prendere in esame contemporaneamente alla raccolta delle informazioni, con la riserva di modifiche e aggiunte dopo l’analisi delle informazioni raccolte. 1) ALLESTIMENTO DI UN PROGRAMMA INFORMATIVO VACCINALE • Con assoluta priorità per ANAGRAFE VACCINALE INFORMATIZZATA per i militari. • Che contenga l’ANAMNESI VACCINALE completa, cioè sin dalla nascita, comprese le vaccinazioni facoltative. • Per sapere quanti e quali sono i militari da vaccinare anche per invitarli e reinvitarli, allestendo un piano di lavoro. • Per registrare le vaccinazioni effettuate. • Per evitare la somministrazione di dosi in eccesso. • Per conoscere lo stato vaccinale di ciascun militare, specie sotto il profilo immunitario, in occasione dei richiami, per individuare eventuali controindicazioni. • Per sapere, di ogni vaccino somministrato, il nome commerciale, la ditta produttrice, la dose somministrata, la data di somministrazione, il numero di lotto e di serie, la data di scadenza, il codice del vaccino e del medico vaccinatore, la sede fisica in cui è avvenuta la somministrazione, i motivi della eventuale mancata somministrazione alla data prevista. • Per controllare periodicamente la copertura vaccinale e lo stato immunitario dei militari vaccinati. p rev e n z i o n e 11 Particolarmente utile risulta il follow-up dei casi con reazione avversa grave per accertare gli esiti a lungo termine. Criteri di valutazione soprattutto IMMUNOLOGICI. • Sstabilire un pacchetto di esami standard, attendibili ed economici per delineare un identikit immunologico. • Titolare la copertura anticorpale esistente prima dei richiami. • Valutare eventuali depressioni immunitarie per curarle. • Modello di scheda per la segnalazione degli eventi avversi da vaccini, sulla traccia di quella in uso per i civili (all. 5). Sarebbe auspicabile un servizio di consulenza prevaccinale per la valutazione dell’idoneità dei soggetti che abbiano sofferto di reazioni avverse oppure presentino controindicazioni. Con decreto del Ministero della Difesa del 23-11-2007 è stato istituito il Comitato per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CPCM). Fra i suoi compiti di studio e di ricerca si evidenzia lo studio dei farmaci, vaccini, emoderivati e biologici innovativi, previsto dall’art. 1, comma 2 del Decreto Istitutivo. 2) REGISTRO TUMORI E DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI NEI MILITARI • secondo i criteri in uso per i civili. OSSERVATORIO PERMANENTE E INFORMATIZZATO DEGLI EVENTI AVVERSI POSTVACCINALI Questo sistema di sorveglianza dovrebbe servire a consentire le cure ad ogni singolo caso; ad accertare se un dato evento avverso possa essere attribuibile 12 ad un reale rapporto di causaeffetto con un vaccino oppure ad un semplice rapporto temporale; aggiornare le informazioni disponibili sulla sicurezza e la reattività dei vaccini sui rischibenefici e sulle controindicazioni; modificare eventualmente i criteri di utilizzo dei vaccini; fornire ai militari una corrette informazione sulla frequenza e sulla gravità degli effetti indesiderati dovuti alla vaccinazioni. 3) CRITERI DI QUALITÀ PER EFFETTUARE LE VACCINAZIONI Occorrerebbe omogeneizzare le diverse realtà territoriali esistenti nella Sanità Militare riguardo alla vaccinazioni, con criteri minimi di qualità riguardanti: • struttura ed attrezzature appositamente accreditate alla pratica vaccinale; • il personale medico e paramedico (requisiti professioSiena per legatumori nali, livelli di responsabilità); • l’informazione e l’educazione sanitaria dei militari anche in collaborazione con organizzazioni civili; • l’organizzazione di protocolli operativi comuni, concernente le registrazioni e l’igiene di base • la rilevazione e la segnalazione delle reazioni avverse. A titolo esemplificativo si elencano le norme consigliate nel civile al fine di assicurare una vaccinazione altrettanto sicura anche ai militari. Il vaccinatore per assicurare una vaccinazione sicura deve: • effettuare le vaccinazioni in un luogo appropriato, idoneo anche per la valutazione e la gestione di eventuali eventi avversi, compresa l’anafilassi; • il personale, nel rispetto delle rispettive competenze, deve saper trattare i diversi eventi avversi a rapida insorgenza, inclusa l’anafilassi ed avere a disposizione un protocollo operativo per ricorrere ad un’assistenza di emergenza; • a causa di potenziali reazioni anafilattiche, i vaccinati dovrebbero rimanere sotto osservazione per non meno di trenta minuti dopo la vaccinazione; • il servizio deve assicurare la continuità della catena del freddo, conservando i vaccini in un apposito frigorifero, con un accurato monitoraggio giornaliero della temperatura, (garantendo sempre il trasporto refrigerato) e seguire piani preordinati in caso di interruzione della catena del freddo; • prima della vaccinazione, il vaccinatore si accerta delle date delle precedenti immunizzazioni per assicurare che le dosi siano somministrate ad intervalli corretti; • prima della vaccinazione, il legatumori per Siena vaccinatore indaga su eventuali reazioni avverse che hanno fatto seguito a precedenti dosi di vaccino, verificherà la presenza di eventuali controindicazioni; • il vaccinatore utilizza tecniche di asepsi nella preparazione e somministrazione di tutti i vaccini, utilizzando i vaccini entro il periodo di tempo raccomandato dopo la loro ricostituzione; • il vaccinatore informa la persona da vaccinare, circa le attenzioni da prestare dopo l’immunizzazione, incluso il controllo dei più lievi effetti collaterali, la necessità di consultare un medico, in caso di loro manifestarsi e la loro segnalazione. Il vaccinatore somministrerà simultaneamente tutte le dosi di vaccino previo accertamento della presenza di eventuali vere controindicazioni; • il vaccinatore seguirà il calendario vaccinale indicato; • una dose di vaccino sarà rimandata o evitata solo quando esiste una vera controindicazione. Il vaccinatore deve registrare le informazioni sui vaccini somministrati ed aggiornare il libretto di vaccinazione del soggetto; • il vaccinatore registra l’avvenuta vaccinazione sul piano di lavoro predisposto dall’anagrafe vaccinale computerizzata (se attiva), oppure su supporto cartaceo, annotando i dati personali del soggetto; • per ogni somministrazione vanno registrati: data di somministrazione, tipo di vaccino, numero di serie, numero di lotto e data di scadenza; • il vaccinatore assicura l’aggiornamento del libretto di vaccinazione; • tutta la documentazione personale va trattata in mo- do appropriato, nel rispetto delle norme sulla privacy e dovrà essere disponibile al soggetto su richiesta. 4) REVISIONE DEI CRITERI NORMATIVI PER L’INDENNIZZO DEI DANNI DA EVENTI AVVERSI VACCINALI (legge 25 febbraio 1992 n. 210 a art. 2043 Codice Civile) per una eventuale rivalutazione delle indennità previste AVVERTENZE a) Le ripetizioni riscontrabili nel testo sono state inserite deliberatamente sia per sottolineare l’importanza dell’argomento sia per aprire la possibilità a controlli incrociati. b) Le proposte di audizione di esperti consigliabili verranno esposte verbalmente. c) I riferimenti bibliografici verranno forniti dietro richiesta motivata ed autorizzata da chi di dovere. d) La presente nota si intende strettamente riservata agli addetti al lavori istituzionali ed a discrezione della Commissione Parlamentare di Inchiesta. e) Il sottoscritto si riserva di esporre in una nota successiva quali metodologie epidemiologiche occorrerebbe adottare per una razionale ed attendibile conduzione delle indagini. NOTA – Chi desidera ricevere il testo degli allegati, può farne richiesta all’indirizzo: [email protected] 1 Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito Senato della repubblica Palazzo Cenci Piazza Sant’Eustachio, 83 Segreteria della Commissione tel. 06 6706 5294 - fax 06 6706 5295 [email protected] p rev e n z i o n e 13 A L L A R M E C E M E N TO ! METALLI PESANTI CANCEROGENI NEI CAMPIONI ANALIZZATI Cadmio, Piombo, Mercurio, Arsenico, Nichel, Cromo, Stagno, Zinco, Antimonio in quantità sicuramente nocive per la salute. La denuncia alle Autorità competenti e alla Magistratura. Le indagini proseguono e andrebbero estese in tutto il paese. L’ANTEFATTO Nella primavera del 2010 in occasione del tentativo di impermeabilizzare con il cemento il pavimento dissestato di un cortile di una abitazione privata per impedire il filtraggio sottostante di acqua piovana, tale pavimento in mattoni è stato cosparso dal proprietario dell’immobile da uno spesso strato di una sostanza grigiastra densa e viscosa denominata ‘Biacca’ che nei giorni successivi si è essiccata, screpolata e polverizzata, diffondendosi all’intorno. Siccome l’acqua piovana continuava ad infiltrarsi, l’inquilino ha fatto sottoporre ad indagini di laboratori specializzati in tossicologia ambientale la sostanza sparsa sul pavimento del cortile dal proprietario dell’abitazione. I materiali inviati per l’esame tossicologico sono stati: 1) pezzi del suddetto ‘cemento isolante’ (o biacca). 2) Soluzione acquosa di mastici impiegati per controllare l’impermeabilizzazione del pavimento. Da sottolineare che il cortile in oggetto, situato in località Costellare del comune di Sovicille in provincia di Siena è un soggiorno continuo per adulti e bambini, anche conviviale ed ospita numerose piante ed essenze alimentari (rosmarino, basilico, origano, maggiorana, ecc). 14 INTRODUZIONE La tossicologia è quella branca della medicina che studia i sintomi, i meccanismi di azione, la prevenzione e la terapia degli avvelenamenti di persone ed animali ad opera di sostanze chimiche tossiche. Il principale parametro per determinare la tossicità di una sostanza chimica è la DOSE. Infatti quasi tutte le sostanze chimiche, in certe dosi e in determinate circostanze possono essere tossiche, mentre a dosi molto inferiori possono addirittura essere curative. Quindi è la dose che rende velenosa una sostanza chimica. Per dovere di chiarezza, ricordiamo che: • il milligrammo (mg) è la millesima parte del grammo (g) • il microgrammo (μg) è la millesima parte del milligrammo (cioè la milionesima parte del grammo). Tale precisazione è fondamentale per l’esatta valutazione della presente ricerca, soprattutto per evitare superficiali, sbrigative e perniciose sottovalutazioni dei dati risultati dalle analisi. Infatti, ad esempio, i 7 mg di arsenico di cui si parlerà più avanti, corrispondono a 7000 μg, a fronte di una dose massima giornaliera tollerata di 2 μg/kg di peso corporeo per un soggetto adulto di 60 kg e con un valore di riferimento da 0,1 a 20 μg per litro di urina. Si tratta quindi del reperto di dosi migliaia di volte superiori ai limiti di tollerabi- Siena per legatumori lità e quindi pericolose per la salute perché sappiamo che la tossicità di una sostanza è in funzione della sua concentrazione nell’ambiente di vita. LE ANALISI DEI CAMPIONI Le sostanze chimiche dosate dai laboratori di tossicologia nei campioni solidi e liquidi inviati per essere esaminati appartengono alla categoria dei metalli pesanti. I METALLI PESANTI sono elementi metallici ad alta densità e tossici anche alla bassa concentrazione dell’ordine di microgrammi, cioè di millesimi di milligrammo. Sono pericolosi perché tendono ad accumularsi nell’organismo, più velocemente di quanto impiegano per essere espulsi e provocano gravi avvelenamenti anche mortali. I metalli pesanti più inquinanti per l’ambiente e più pericolosi per la salute umana sono il cadmio, il piombo, il mercurio, l’arsenico il nichel, il cromo, lo stagno, lo zinco, l’antimonio e altri ancora. Tutti questi metalli pesanti sono stati rinvenuti e dosati nei materiali inviati all’esame tossicologico in quantità tali da essere sicuramente dannosi per la salute, come dettaglieremo più avanti I metalli pesanti possono essere assorbiti per ingestione, per inalazione e per contatto, provocando danni agli apparati circolatorio, digerente, cardiopolmonare, osseo e al sistema nervoso. Inoltre sono cancerogeni e teratogeni. Le intossicazioni che provocano si distinguono in acute e croniche. Le prime possono avere un effetto letale a brevissima o breve scadenza, mentre le seconde hanno un decorso inizialmente più subdolo e quasi inavvertito, per manifestarsi poi quando i danni provocati sono praticamente irreparabili. I loro effetti negativi risultano più pesanti nei bambini e negli anziani. ANALISI DEI RISULTATI Materiali esaminati: A) Cemento isolante (Biacca) B) Mastici adesivi in soluzione acquosa N.B. Dati espressi in mg e in μg. A) CEMENTO ISOLANTE I ARSENICO = 7,0 ± 1,6 mg / kg (pari a 7000 μg / kg). Valori di riferimento per le urine = 0,1 – 20,0 μg / litro (cioè repertata una quantità 70.000 volte superiore). Dose massima giornaliera tollerata da un adulto=126 μg. / kg Dose massima settimanale tollerata da un adulto = 882 μg / kg. Veleno inodore e insapore particolarmente potente, teratogeno e cancerogeno per cute, polmoni, reni e fegato. Se inalato o ingerito provoca intossicazione cronica con danni epatici, ematici, neurologici e cancerogeni. Impiegato in pesticidi, erbicidi, insetticidi e fitofarmaci agricoli. Concentrazione massima nell’acqua potabile 50 parti / miliardo (OMS). Tossico molto persistente in natura. Limite massimo nelle bevande in USA e Australia 0,1 mg / kg (cioè 100 μg). Limite massimo nelle acque minerali in Italia 50 μg / litro. p rev e n z i o n e legatumori per Siena 15 A L L A R M E C E M E N TO ! Dose massima giornaliera tollerata 2,1 μg / kg di peso corporeo; per un adulto di 60 kg è 126 μg / Kg peso (=0,00126 mg). I CADMIO = 0,49 ± 1,5 mg / kg (pari a 500 μg / kg) Valori di riferimento per le urine 0,1 – 1,5 μg / litro (cioè repertata una quantità superiore di 5000 volte).Non esiste una dose minima tollerabile, cioè è tossico anche a bassissime concentrazioni perché non esiste nell’organismo. Impiegato in agricoltura, nelle pile e nelle batterie. Tende ad accumularsi nel corpo, è estremamente tossico e cancerogeno. Nel fumo di sigaretta da 2 a 4 mg / pacchetto di 20 sigarette. L’avvelenamento da cadmio è un processo assolutamente impercettibile che può andare avanti per tutta la vita. Antagonista del calcio, può sostituirlo nel metabolismo osseo provocando osteoporosi. I NICHEL = 21,7 ± 4,1 mg / kg (pari a 21.700 μg.) Valori di riferimento per le urine 0,1 – 4,0 μg / litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 217.000 volte. È un metallo tossico, che crea problemi dermatologici e allergie, tumori della bocca e dell’intestino, disfunzioni renali e cardiache, ipertensione, tremori muscolari. La sua esposizione non dovrebbe superare gli 0,05 mg / cm3 per 40 ore alla settimana (cioè 50 μg). I CROMO ESAVALENTE = < 2 mg / kg (pari a < 2000 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 0,05 – 2,2 μg (cioè repertata una quantità superiore di 40.000 volte). Mortale se inalato o assorbito dalla pelle. Cancerogeno, teratogeno (Ia classe IARC) specie per polmoni. Altamente tossico. Impiegato nei pesticidi, vernici e già rinvenuto nel cemento tipo portland. Mortale se ingerito, inalato o anche assorbito dalla pelle. Concentrazione massima 0,05 mg (tollerabile fino a 50 μg / litro acqua potabile (OMS) e 0,01 mg (10 μg) / m3 di aria. Danni permanenti agli occhi da esposizione cronica, provoca immunodepressione. I PIOMBO = 11 mg / kg (pari a 11.000 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 1,0 – 16 7,0 μg / litro, (cioè repertata una quantità superiore di 11.000 volte). Dose giornaliera massima tollerata = 30 μg. Tossico per sistema nervoso, sangue, reni e ossa (‘saturnismo’). Si sostituisce al calcio nel metabolismo. Si ha avvelenamento cronico con dosi oltre i 10 μg. Usato per vernici, smalti. Il materiale solido inviato ad esaminare è essenzialmente formato da carbonato di piombo (detto ‘biacca’). Era adoperato anticamente per verniciare gli interni delle abitazioni Un uso oggi molto ridotto, perché provoca intossicazione cronica con anemia, ipertensione, danni renali e al sistema nervoso. Praticamente proibito in Europa e in USA, è ancora impiegato come colorante da qualche pittore. I MERCURIO = < 0,5 mg / kg (pari a 500 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 0,1 – 7 μg / litro cioè repertata una quantità superiore di circa 5000 volte. Fortemente tossico per inalazione, ingestione e contatto per il sistema nervoso, con paralisi e squilibri mentali. Usato negli erbicidi e antisettici. Nel thimerosal, un adiuvante per preparare i vaccini e nelle amalgame dentali. Avvelenamento cronico anche con piccole quantità perché provoca danni irreversibili a cervello, fegato, reni e apparato cardiovascolare. I STAGNO = 2,27 ± 0,59 mg / kg (pari a 2270 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 0,1-7 μg / litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 22.700 μg. I composti dello stagno sono biocidi e devono essere maneggiati con molta attenzione. Usato per ‘carta stagnola’, lattine, saldature. I ZINCO = 25,6 ± 4,6 mg / kg (pari a 25.600 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 200-900 μg. È stata cioè repertata una quantità superiore di 128 volte. Non tossico. Ma un’eccessiva introduzione può provocare carenza di altri oligoelementi. I TELLURIO = 3,4 ± 1,2 mg / kg (pari a 3400 μg / kg). Dose massima tollerabile 0,01 mg / m3 aria (cioè 10 μg). Tossico da maneggiare con cautela. Siena per legatumori B) MASICI ADESIVI I ANTIMONIO = 0,9 ± 0,37 mg / kg (pari a 1000 μg / kg). Valori di riferimento per le urine = 0,1-5,0 μg / litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 10.000 volte. Usato per vernici, batterie, leghe, tubature. Tossico, provoca avvelenamenti come da arsenico, porta alla morte in pochi giorni. Cancerogeno. Danni cardiopolmonari, epatici e renali. I SELENIO = 1,10 ± 0,32 mg / kg (pari a 1100 μg / kg). Valori di riferimento per le urine 20-75 μg / litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 60 volte. Oltre i 400 μg al giorno si ha un avvelenamento (selenosi) con danni neurologici, epatici e cutanei. CONSIDERAZIONI Le indagini tossicologiche hanno rilevato nei materiali esaminati una presenza tale di metalli pesanti, spesso in concentrazioni molto elevate, che potrebbe far sospettare la furtiva immissione di rifiuti tossici speciali, probabilmente derivati da erbicidi, pesticidi, insetticidi e altre sostanze chimiche impiegate in agricoltura. La presenza di cadmio e antimonio (assolutamente estranei al metabolismo umano) farebbero ipotizzare il probabile riciclo di pile, batterie, smalti e vernici. L’elevata presenza di Piombo denuncia la persistenza dell’usanza, ormai superata e vietata, di immettere nel cemento (che dovrebbe essere costituito solo da polvere di silicio e acqua) il carbonato di Piombo (la cosiddetta ‘biacca’) allo scopo di aumentarne il potere impermeabilizzante. In particolare evidenza è l’elevatissima concentrazione di Arsenico, parecchie migliaia di volte superiore alla dose massima ammissibile e che, insieme al Mercurio e al Cromo potrebbe forse derivare da residuali di sostanze chimiche usate in agricoltura, nonché da rodenticidi, insetticidi e veleni biologici in genere. CONCLUSIONI Le indagini tossicologiche eseguite sui materiali in esame, solidi (cemento isolante) e liquidi (mastici in soluzione acquosa) hanno evidenziato la presenza dei seguenti metalli pesanti. Cadmio, Nichel, Arsenico, Piombo, Mercurio, Stagno, Zinco, Tellurio, Antimonio, Selenio e Silicio. La loro elevata concentrazione ambientale, per alcuni di essi diverse migliaia di volte superiore alle dosi massime tollerabili e consentite, è tale da determinare potenzialmente una intossicazione cronica nei soggetti esposti, sia per ingestione e per inalazione che per contatto dermico. Mentre si possono escludere i pericoli di una intossicazione acuta, come il decesso a breve scadenza, tuttavia sono scientificamente prevedibili i rischi cancerogeni e di intossicazioni epatiche, renali, cardiovascolare, polmonari e dell’apparato tegumentario, oltre ad una depressione del sistema immunitario, foriera di altre patologie, dalle malattie autoimmuni a quelle neoplastiche. Occorrerebbe pertanto estendere le analisi sui cementi da costruzione al fine di adottare urgentemente provvedimenti di bonifica ambientale integrale con isolamento dei soggetti a rischio espositivo ed il continuo monitoraggio delle loro condizioni di salute. Sarebbe infine auspicabile uno screening tossicologico sulle sostanze impiegate oggi in edilizia allo scopo di prevenire conseguenze negative sulla salute umana. Infatti al Centro di Prevenzione dei tumori di Legatumori Senese dobbiamo doverosamente esprimere le più fondate preoccupazioni per l’impiego di questi materiali tossici e cancerogeni ed invocare i più accurati e severi controlli da parte dei legittimi organismi competenti, anche al fine di giungere ad emanare una razionale e rigorosa normativa di controlli. p rev e n z i o n e legatumori per Siena 17 UN CALENDARIO BIFRONTE Un lato è di Legatumori Senese con l’educazione sanitaria per prevenire il cancro. L’altro è della Guardia di Finanza con l’educazione civica per prevenire l’evasione fiscale, vero cancro della nostra società. Un’inedita alleanza indirizzata soprattutto ai giovani. Le madrine Antonietta Pianigiani e il cap. Ida Perri tra il col. Giampaolo Mazza e il prof. Franco Nobile 18 CHIUNQUE PUÒ RICHIEDERE IL CALENDARIO GRATUITAMENTE A LEGATUMORI SENESE INVIANDO UNA MAIL [email protected] O UN FAX 0577 44 104 Guardia di Finanza Comando Provinciale di Siena L’idea nuova di un calendario come mezzo di circolazione di informazioni che possono essere di grande aiuto soprattutto a chi non è un lettore distratto. Si fanno circolare le informazioni che possono aiutare a prevenire un tumore ma si possono veicolare anche informazioni che possono aiutare a non cadere nelle truffe; a difendersi da dilaganti comportamenti antisociali e da concorrenze sleali che colpiscono i più deboli in un momento storico di grandi difficoltà economiche come quello che stiamo attraversando. Le Fiamme Gialle di Siena ritengono che il patrimonio di esperienze professionali e informativo acquisito negli anni vada messo a disposizione perche possa essere di aiuto a chi vorrà dedicare un minuto anche alla lettura oltre a consultare il calendario solo per verificare il tempo che passa. La G. di F. insieme alla Legatumori hanno realizzato un calendario che possa essere un valido strumento che faciliti la circolazione e la divulgazione dei rispettivi patrimoni informativi. IL COMANDANTE PROVINCIALE Col. t. SFP Gianpaolo Mazza Siena per legatumori Sezione provinciale di Siena Il treno con i dodici vagoni mensili di questo calendario per il 2011 marcia su un doppio binario: cioè su quattro rotaie, anziché due, ed è in grado quindi di affrontare percorsi anche difficili ed aspri. La prima rotaia serve ad informare: non solo per il suo tradizionale uso come datario adottato in tutto il mondo, ma soprattutto perché l’informazione è la madre di ogni educazione: da quella sanitaria, per proteggere la salute, a quella naturalistica, per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo; da quella civica, per realizzare una pacifica e serena convivenza con il nostro prossimo, a quella scolastica perché nessuno nasce “imparato” e così via compresa l’educazione fiscale. La seconda rotaia scaturisce da un’inedita e originale collaborazione realizzata a Siena tra le carissime Fiamme Gialle della Guardia di Finanza ed i tanti volontari della Lega per la Lotta contro i tumori ONLUS. Una collaborazione nuova ma con radici antiche, fatta di controlli preventivi oncologici al nostro Centro contraccambiati con iniziative di sostegno alla nostra ONLUS, come partite di calcio amatoriali, sottoscrizioni volontarie, diffusione della nostra produzione editoriale. Si è andata così strutturando col tempo la terza rotaia: una preziosa e salda alleanza sociale tra Legatumori e Guardia di Finanza, perché per lottare contro un comune nemico, tremendo e spietato come il cancro, occorre organizzare un fronte più vasto possibile, che faccia maturare anche nelle retrovie quella coscienza della prevenzione, indispensabile per annientare il nemico non appena si manifesta. Ma soprattutto questo calendario intende proporre a tutta la comunità un esempio di convinta comunanza di valori e di affettuosa condivisione di intendimenti generosamente e sinceramente disponibili a vantaggio di tutti. Lasciando il treno del 2010 dopo un percorso divenuto sempre più difficile e avaro di speranze, ci auguriamo che l’alleanza senese tra i volontari di Legatumori e la Guardia di Finanza riesca ad assemblare quella quarta rotaia necessaria a farci finalmente compiere per tutto il 2011 quel viaggio prospero e felice che riteniamo di meritarci, soprattutto i più giovani. Prof. Franco Nobile Presidente provinciale LILT Siena p rev e n z i o n e legatumori per Siena 19 N E W S - N E W S - N E W S IL 5‰ Richiesto del Suo interessamento per sostenere il rifinanziamento del 5‰ il vicepresidente del senato Sen. VANNINO CHITI ha così risposto al prof. Franco Nobile presidente di Legatumori Senese Roma, 25 novembre 2010 Caro Franco, purtroppo anche quest’anno, come ogni anno, si ripresenta il problema del finanziamento del 5 per mille, caricando di ulteriore preoccupazione tutto il mondo del Terzo Settore. Tante eccellenti realtà di volontariato come la Vostra rischiano di essere pesantemente penalizzate. La legge di stabilità che adesso è al vaglio del Senato riduce di tre quarti il tetto finora stanziato che passa da 400 ad appena 100 milioni. Il taglio di 300 milioni è un colpo al cuore al Terzo Settore. In un periodo di crisi economica, come quello che stiamo attraversando, che porta con sé l’emergere di nuove povertà e di marginalità sociali, il Terzo Settore è decisivo per la tenuta del nostro modello sociale. Lo stesso ministro dell’Economia ha dichiarato che questa decurtazione è derivata dalla necessità di destinare risorse all’editoria. L’una non può escludere l’altro. Editoria e non profit sono settori che non si possono mettere in alternativa. Il ministro Tremonti ha tuttavia preso un impegno esplicito e pubblico: ripristinare i fondi mancanti. Dal canto nostro questa situazione di precarietà - che si ripresenta ogni anno durante la sessione di bilancio non avrebbe motivo di esistere se si completasse l’iter del disegno di legge che abbiamo presentato ben due anni fa. Un Ddl bipartisan - che vede il sottoscritto come primo firmatario al Senato e Maurizio Lupi alla Camera - che renderebbe definitivamente stabile il meccanismo del 5 per mille. Un Ddl che è bloccato al Senato perché il governo non ha ancora quantificato le risorse per la sua copertura. ConfermandoTi il mio impegno, colgo l’occasione per ringraziarTi per il Tuo prezioso lavoro e inviarTi i miei più cordiali saluti. LA VISITA DEL PREFETTO Il 14 gennaio il Prefetto di Siena, dr.ssa Gerarda Maria Pantalone, ha visitato il Centro di Prevenzione di Legatumori Senese ricevuta dal presidente prof. Franco Nobile e dal consigliere col Massimo Paoluzi della Guardia di Finanza. Il Prefetto si è particolarmente interessata alla funzionalità del Centro soprattutto per la massima riduzione dei tempi di attesa e per l’elevato livello tecnologico delle strutture diagnostiche, che consentono di intervenire il più precocemente possibile per aggredire un tumore al suo primo insorgere. Complimentandosi per “l’umanità ed il rispetto per la vita che aleggia in questo Centro” la dottoressa Pantalone, nominata Socia onoraria di Legatumori Senese, si è dichiarata pienamente disponibile a sostenere tutte le attività di prevenzione oncologica. Vannino Chiti 20 Siena per legatumori - - N E W S - N E W S - N E W ALICE PER LA LILT L’8 gennaio al Teatro dei Rozzi, messo gratuitamente a disposizione dal Comune di Siena, è andato in scena “Alice” il musical della scenografa e coreografa Ilaria Fontana, pluripremiata al Golden Disc 2008 ed allieva di grandi professionisti del mondo della danza. L’intero incasso dello spettacolo, prodotto dall’Associazione “I danzattori del mondo” ed ispirato dalla figure di “Alice” di Lewis Carrol è stato devoluto a Legatumori Senese per il potenziamento del Centro di Prevenzione Oncologica. legatumori per Siena S N E W S - N E W S - N E W S SORELLA ‘FOLGORE’ In procinto di partire per un’impegnativa missione in Afghanistan al comando del 186° Reggimento paracadutisti “Folgore” di stanza a Siena, il colonnello LORENZO D’ADDARIO si è recato in visita al Centro Prevenzione di Legatumori Senese, con cui da tempo è in vigore una convenzione per la prevenzione oncologica di tutta la Brigata. Anche in occasione di questa nuova missione, come già avvenuto in precedenza per quella irachena, è stato ricostituito un Comitato di Sostegno per i familiari dei parà fino al loro rientro in Patria, del quale fanno parte istituzioni, enti ed associazioni. Grazie, carissimi parà, per quanto fate anche per la nostra sicurezza: siete sempre nei nostri cuori. IL CINQUE PER MILLE A LEGATUMORI SENESE Secondo la legge 23 dicembre 2005 n. 266, nella denuncia dei redditi è possibile devolvere il 5 per mille dell’imposta alle ONLUS (oraganizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) come Legatumori senese. Basta inserire il nostro codice fiscale 92019720520 nel riquadro apposito (“sostegno del volontariato, organizzazioni non lucrative di utilità sociale...”) del modello che userete per la dichiarazione dei redditti oppure del CUD per chi non deve fare alcuna dichiarazione. 22 Siena per legatumori - - N E W S al - N E W S - N E W S Centro Prevenzione Strada Massetana Romana 44 – Siena tel. 0577 24 72 59 Si rilasciano regolari ricevute fiscali p rev e n z i o n e legatumori per Siena 23