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p r ev e n z i o n e
notiziario di legatumori senese
1
n.
gennaio 2011
PREVENZIONE - Bimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Siena n. 673 del 22/3/1999 - Sped. in A.P. art. 2 comma 20 B - Legge 662/96 - Filiale di Siena
HUMANITAS CANCER CENTER
All’interno dell’istituto Humanitas di Milano
è nato un nuovo centro dedicato al cancro
Un centro superspecialistico: équipe multidisciplinari, terapie personalizzate, ricerca clinica e di base, tecnologie di ultima generazione, assistenza psicologica, percorsi specifici
per chi ha vinto la malattia. 30 milioni di investimento in tecnologie, ricerca e un residence
per i familiari.
200 professionisti - medici, chirurghi, psicologi, fisici e biologi - ai quali si aggiungono 200
ricercatori e 200 persone dedicate all’accoglienza e all’assistenza del paziente. 30.000
pazienti curati ogni anno, di cui il 40% proveniente da tutte le regioni italiane. 30 mila
metri quadrati con 300 posti letto, 110 ambulatori, 20 sale operatorie, tecnologie per la diagnosi e la cura: 4 acceleratori lineari per la
Radioterapia, PET-CT e ciclotrone per radiofarmaci, 4 TAC e 4 Risonanze Magnetiche, il Robot
da Vinci.
Un investimento di 30 milioni di euro in tecnologia, ricerca e accoglienza, con la realizzazione di un residence per i familiari.
Humanitas Cancer Center è un team di professionisti di grande esperienza, competenze
interdisciplinari, percorsi organizzati per patologia, terapie personalizzate, facilities per il
paziente, cure domiciliari, supporto psicologico anche per i familiari, stretta collaborazione
con i migliori centri internazionali. Al fine di
facilitare i percorsi di cura dei pazienti, al Cancer Center è stato dedicato l’intero primo piano
dell’ospedale, dove è presente anche il quartiere endoscopico, con ambulatori, degenze, Day
Hospital e sale operatorie. Al piano terra sono
collocate la piattaforma diagnostica, la Medicina Nucleare e la Radioterapia. Infine, un intero
edificio di 5 mila metri quadrati ospiterà la
piattaforma di Ricerca Oncologica.
ARMANDO SANTORO
Il dott. Armando Santoro è il direttore di Humanitas Cancer
Center. Nato a Messina il 16 luglio 1950, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Messina nel 1974. Ha
svolto il tirocinio post laurea come medico ricercatore presso
l’Unité de Development Therapeutique (Institut de Cancerologie et d’Immunogenetique, Villejuif di Parigi) dal 1974 al 1975
e dal 1976 al 1977 presso la Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori (Milano).
Nel 1977 ha conseguito la specializzazione in Ematologia
Clinica e di Laboratorio presso l’Università di Roma. Nel 1979
ha lavorato come medico frequentatore presso il Memorial
Sloan Kettering Cancer Center di New York e presso la Divisione di Oncologia Medica dell’Università di Stanford. Nel 1980 ha
conseguito la specializzazione in Oncologia presso l’Università
di Genova.
Dal 1992 al 1997 il dott.
Santoro è stato professore a
contratto presso la Scuola di
Specializzazione in Patologia
Clinica dell’Università degli
Studi di Pavia.
Dal 1993 al 2002 è stato Presidente del Gruppo Tumori Rari.
Nel 1997 è stato Direttore
della Divisione di Oncologia
Medica dell’Istituto dei Tumori
di Milano.
SEZIONE PROVINCIALE DI SIENA
p r ev e n z i o n e
notiziario di legatumori senese
Direttore responsabile
Franco Nobile
Segretaria
Daniela Pilli
Grafica ed impaginazione
Bernard Chazine. - Siena
Stampa
Industria Grafica Pistolesi - Monteriggioni SI
Distribuzione gratuita
ai Soci di legatumori senese
ISCRIZIONE AL REGISTRO DEI PERIODICI
Presso il Tribunale di Siena
n. 673 del 22/3/1999
IL CONSIGLIO DI
legatumori senese
FRANCO NOBILE (presidente)
oncologo
GAIA TANCREDI (vicepresidente)
giornalista
ANGELA ANNESE
magistrato
PASQUALINO CAPPELLI
presidente Silog
GIORDANA DELL’EVA
ricercatrice
SUSANNA FRATIGLIONI
funzionaria comunale
NICOLA MARINI
magistrato
GLAUCO MINERVINI
ten. col. ‘Folgore’
FLAVIO MOCENNI
gruppo MPS
MASSIMO PAOLUZZI
col. Guardia di Finanza
GIORGIA ROMEO
naturalista
SINDACI REVISORI
ALESSANDRO FRUSCHELLI
LORENZO GALEOTTI FLORI
PALMIERO MAI
legatumori senese
Via Massetana Romana 44
53100 - SIENA
Tel. 0577.285147
Fax 0577.44104
e-mail: [email protected]
www.legatumori.siena.it
2
Ogni anno in Italia si ammalano
di cancro circa 250 mila persone. Ne
guariscono più della metà. Ma gli
importanti progressi delle cure, in
termini sia di guarigione sia di
allungamento della sopravvivenza e
di miglioramento della qualità di
vita, hanno alzato il livello della
sfida da affrontare: “Non solo battere il cancro – spiega il dott. Armando Santoro, Direttore di Humanitas
Cancer Center – ma prendersi cura
dei pazienti in modo globale e personalizzato, con percorsi terapeutici differenti e ritagliati sulla specificità dei bisogni. Fondamentale,
quindi la collaborazione multidisciplinare a livello non solo oncologico (fra oncologo medico, chirurgo, diagnosta, radioterapista e
psicologo) ma anche di tutti gli altri
specialisti - dal cardiologo all’epatologo, dal medico d’urgenza al fisioterapista - che possono intervenire nel percorso di cura.
L’ Humanitas Cancer Center è
Siena per legatumori
una struttura dove si concentrano competenze altamente
specialistiche contro il cancro, ma all’interno di un policlinico capace di offrire risposte a 360 gradi a necessità, ad
esempio, di carattere cardiologico, riabilitativo e di emergenza. E con un’organizzazione in grado di garantire
supporto ai familiari e al
paziente la continuità delle
cure anche una volta dimesso, attraverso l’ospedalizzazione domiciliare e la collaborazione con gli hospice del
territorio.
Un’attenzione particolare,
poi, viene rivolta alle persone
guarite dal cancro, che oggi
sono sempre di più e che possono avere bisogno di un percorso successivo particolare,
di tipo sia medico-assistenziale sia psicologico”.
PERCHÈ SI CHIAMA
HUMANITAS
Una nostra carissima Socia di Legatumori
Senese è stata colpita nel maggio scorso da
una leucemia mieloide acuta: una forma
gravissima, definita “fulminante”. Trattata
all’Istituto Clinico Humanitas con una chemioterapia d’avanguardia dall’équipe del
dott. Armando Santoro, ha recentemente
concluso con esito pienamente favorevole la
terapia con un trapianto allogenico di midollo osseo altamente compatibile offerto da un
donatore volontario del Minnesota (USA).
Pubblichiamo la lettera e la traduzione
che, come è prassi abituale, l’Humanitas,
chiede ad ogni trapiantato di midollo di scrivere al proprio anonimo donatore.
To Whom it May Concern
I would like to say thank you for the wonderful transplant you have given me.
You have changed my life - given me a whole
new life. I think of you now as my dear
brother for I carry a part of you within me.
I wish you joy for all your days and I thank
you again with all my heart.
All’ interessato
Vorrei dirti grazie per il meraviglioso dono
che mi hai dato.
Hai cambiato la mia vita regalandomi
nuova vita.
Ora penso a te come al mio caro fratello
porto con me una parte di te e auguro che
questo sia per te gioia per sempre.
Ti ringrazio di nuovo con tutto il mio cuore.
p rev e n z i o n e
legatumori per Siena
3
VACCINI E VACCINAZIONI
NEI MILITARI
Pubblichiamo il testo integrale dell’audizione tenuta il
7 dicembre 2010 al Senato dal
prof. Franco Nobile consulente
della Commissione Parlamentare di Inchiesta sull’Uranio
Impoverito1 e su altre cause
nocive per la salute dei militari
inviati in missioni all’estero1.
Palazzo Madama,
sede del Senato
4
Avvieremo la nostra esposizione riprendendo il filo del
discorso rimasto in sospeso al
termine dei lavori delle due precedenti Commissioni Parlamentari di Inchiesta sul medesimo
argomento, dalle quali ero stato
audito il 23.09.2005 (Commissione Franco) ed il 25.07.2007
(Commissione Menapace).
A Siena dove come oncologo
dirigo il Centro Prevenzione
della Lega contro i tumori,
sono di stanza oltre 600 paracadutisti della ‘Folgore’ inquadrati nel 186° Reggimento
reduci da missioni nei Balcani,
in Iraq, in Afghanistan e in
Libano, che per anni e in regime convenzionale sono stati
sottoposti ad esami clinici, di
laboratorio ed ecografici, compresa la ricerca dell’Uranio
Impoverito nei liquidi organici
con lo spettrometro di massa.
L’impostazione, lo svolgimento
e le conclusioni di tali indagini
sono contenute nel volume “La
prevenzione oncologica nei
reduci dai Balcani” a suo tempo
largamente divulgato (di cui
esiste anche la versione in
inglese [allegato 1]).
Riassumendo, le nostre indagini tecnico-scientifiche, hanno
escluso la presenza di danni
attualmente evidenziabili con
le tecniche usate e riconducibili
a tossicità chimica e/o a contaminazione radioattiva da Uranio Impoverito in tutti i soggetti esaminati.
Archiviato il problema dell’Uranio Impoverito abbiamo
continuato ed esteso i controlli
ai parà della ‘Folgore’ per cercar di dare una spiegazione a
“quell’eccesso significativo di
linfomi di Hodgkin” riscontrato
a suo tempo nei reduci dalla
commissione Mandelli. Anche
le precedenti Commissioni Parlamentari di inchiesta non
avendo ritenuto provata scientificamente la responsabilità
dell’Uranio Impoverito, invitavano ad esperire ulteriori indagini per individuare le responsabilità di altre cause (o
concause) come ad esempio le
vaccinazioni, sulle quali esiste
una vastissima letteratura
scientifica e giurisprudenziale.
Solo a titolo esemplificativo
citiamo la riunione della prima
Commissione di Inchiesta del
19 gennaio 2006 sotto la presidenza del sen. Franco, dal titolo “Sulle problematiche correlate alle vaccinazioni” in cui
tutti i consulenti si dichiararono sostanzialmente d’accordo
nell’attribuire alle errate modalità di somministrazione dei
vaccini i danni accertati alla
salute dei militari. Si ricorda
che anche nelle conclusioni
della Commissione Mandelli
del 2002 si raccomandava di
svolgere ricerche approfondite
sulle possibili altre cause dell’accertato eccesso, statisticamente significativo, di linfomi
nei militari perché non era
stata dimostrata una correlazione tra i linfomi e l’esposizione alle radiazioni dell’Uranio
Impoverito.
A proposito di vaccini e vaccinazioni consentitemi di aprire una breve parentesi per
esporre qualche nozione elementare di immunologia.
La nostra immunità naturale, cioè scritta nel nostro codice genetico, cerca di difenderci
dalle malattie sviluppando sin
dalla nascita una serie di difese
sia umorali (gli anticorpi) sia
cellulari (i linfociti). Queste
sentinelle naturali, umorali e
Siena per legatumori
cellulari, appena individuano
un agente estraneo cioè diverso
dalle cellule del proprio corpo,
lo riconoscomo come un potenziale nemico (allarmi, c’è
un antigene!) e lo attaccano
per renderlo inoffensivo. Dopo
la vittoria, le sentinelle umorali e cellulari restano in servizio
permanente effettivo verso
l’antigene debellato per respingerne eventuali contrattacchi.
L’esempio più comune è l’immunità acquisita verso le malattie esantematiche: quando
le difese immunitarie naturali
del bambino vengono a contatto con gli antigeni, per esempio
con i virus del morbillo presenti nel suo ambiente di vita lo
attaccano con le proprie sentinelle immunitarie. E così il
bambino, vinta da solo la battaglia, guarisce e acquisisce
l’immunità verso il morbillo
per tutta la vita.
La vaccinazione consiste nel
creare nuove sentinelle in maniera non dannosa per l’organismo, in modo da averle già
pronte a combattere i futuri
nemici: la prevenzione dei loro
danni è appunto la profilassi
vaccinale delle malattie.
Ad esempio, per vaccinare
contro il vaiolo, se ne iniettano i
virus resi inoffensivi o attenuati
con vari procedimenti, in modo
che perdano il loro potere patogeno ma conservino il loro potere antigene, cioè la facoltà di
stimolare la produzione di anticorpi e altri meccanismi di difesa specifica. Per cui pur senza
‘ammalarsi’ (tra virgolette)
apparentemente di vaiolo, si
acquisisce l’immunità contro il
vaiolo per tutta la vita.
Sembrerebbe però che le
cose non vadano sempre così
lisce. Infatti qualche sistema
immunitario, stimolato in
maniera innaturale o errata
legatumori per Siena
con l’iniezione di un vaccino
(con tutti gli annessi e connessi) potrebbe reagire in maniera
altrettanto innaturale o, quanto meno, imprevedibile, anche
a medio e a lungo termine. Ad
esempio a seguito dello stimolo
artificiale di un vaccino, anziché naturale come quello di un
germe ‘ruspante’, qualche sistema immunitario forse geneticamente predisposto potrebbe confondersi e non riuscire
più a distinguere l’amico dal
nemico, innescando una serie
di reazioni indesiderate perché
dannose. Reazioni che possono
andare dall’ignorare completamente i segnali di pericolo
perché il sistema immunitario
è stato depresso, cioè disarmato, fino ad attaccare addirittu-
ra le cellule del proprio corpo,
rendendolo vulnerabile alle
cosiddette ‘malattie autoimmuni’ (come certe tiroiditi, la
sclerosi multipla, l’eritema nodoso il lupus, l’artrite reumatoide, il diabete, la neurite ottica ecc.) nonché probabilmente
certi tipi di tumore come i
linfomi e le leucemie. In appendice riportiamo un elenco di
malattie autoimmuni (all. 5).
Non vorrei buttare il sasso in
uno stagno, peraltro più vasto di
un oceano ma sono sempre di
più i ricercatori che attribuiscono a queste immunodeficienze,
provocate dalle estese campagne vaccinali, non solo l’aumento delle allergie ma anche
delle malattie autoimmuni, provocate dalle disorganizzazione
p rev e n z i o n e
5
del sistema immunitario disturbato dei vaccini. Imponente è la
letteratura scientifica da cui
emergono considerazioni e
studi che lasciano sospettare
possibili correlazioni tra vaccinazioni e tumori. Solo a titolo
esemplificativo citiamo: ricercatori dell’Università di San Francisco tra l’88 e il ’95 evidenziarono come uno dei fattori di
aumentato rischio linfoma era
la vaccinazione antipolio. Dati
poi confermati, sempre su
migliaia di casi, da ricercatori
tedeschi, belgi, scandinavi ed
italiani anche per altri tipi di
vaccinazioni. Sin dagli anni ’60
era ammesso che alcune vaccinazioni possono indurre tumori se si realizza la concomitanza con altri fattori ambientali
sfavorevoli.
LE NOSTRE
RICERCHE
IMMUNOLOGICHE
Sulla scorta delle più aggiornate acquisizioni scientifiche
circa i rapporti tra situazione
immunitaria e insorgenza di
6
certe patologie abbiamo proseguito le nostre indagini per verificare se eventuali modificazioni
dei poteri immunitari di difesa
nei nostri soldati potessero predisporli a contrarre certe patologie autoimmuni sia infiammatorie (ad esempio tiroiditi)
che, forse, tumorali (ad esempio
linfomi e leucemie).
Per cominciare un test pilota
è stato condotto su di un gruppo
di 20 militari mai andati in missione, e su un gruppo di 20 militari reduci da più missioni.
Comunichiamo riservatamente
questi risultati preliminari perché ritenuti interessanti, pur
nella loro ridotta rilevanza statistica, in attesa di reperire i
finanziamenti necessari per
proseguire le indagini e raggiungere così una maggiore
significatività epidemiologica.
Queste prime analisi condotte su un totale di 40 militari
hanno evidenziato una frequente alterazione immunologica fortemente suggestiva di
immunodepressione.
Tali risultati preliminari
sono meritevoli di approfondi-
mento sotto un rigoroso profilo
epidemiologico, perché se venissero confermati su ampia
scala, il loro significato sarebbe quello che senza opportune
misure preventive i nostri militari in condizioni di immunodepressione potrebbero essere
esposti al rischio di contrarre
malattie, anche autoimmuni, e
forse certi tipi di tumore.
Occorre doverosamente far
presente che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in
tutte le vaccinazioni consiste
nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie di
durata variabile, con un massimo di caduta dei linfociti
10 giorni dopo l’inoculazione.
Dalla letteratura scientifica
risulta che un vaccino diminuisce l’immunità mediata da
linfociti del 50% e due vaccini
contemporaneamente del 70%.
Ad esempio il vaccino attenuato del morbillo produce una
soppressione immunitaria che
contribuisce ad un aumento di
suscettibilità ad altre infezioni
e il supervaccino creato per il
morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione
(da 6 mesi a 3 anni) del sistema
immunitario, causando anche
dei decessi. Nel 1992 l’OMS
ritirò tale vaccino dal mercato.
A questo punto delle nostre
ricerche ci è sorta spontanea la
domanda. Quale causa (o concausa) ha potuto provocare la
caduta dei poteri immunitari di
difesa nei militari esaminati?
Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente
iniziato ad indagare su quei
farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di
vita per potenziare proprio il
nostro corredo immunitario:
vale a dire i vaccini.
Ci preme sottolineare subito
Siena per legatumori
e con forza gli innegabili ed
enormi progressi compiuti
contro le malattie infettive
dopo la scoperta delle vaccinazioni, il cui fine ultimo è
l’eradicazione di malattie
devastanti come il vaiolo e la
polio, mentre quello intermedio è la loro prevenzione, individuale e/o di intere popolazioni. Come oncologo, non
posso non ricordare che proprio grazie ai vaccini dell’ultima generazione, (quelli curativi) si vanno profilando successi
insperati nella terapia personalizzata di certi tumori, come
il melanoma.
Diciamo subito che, come
per qualsiasi altro farmaco,
occorre distinguere tra i vaccini come tali dalle modalità con
cui vengono somministrati.
Vediamo prima il vaccino
come farmaco (all. 2) per le
vaccinazioni per l’età evolutiva in Italia. Dall’epoca delle
scoperte di Jenner e di Pasteur
ad oggi il dibattito pro e contro
la profilassi vaccinale ha
assunto dimensioni oceaniche, anzi interplanetarie e non
riteniamo che in questa sede
sia il caso di addentrarvisi.
Pertanto consentitemi di prendere per buona l’innocuità dei
costituenti dei vaccini, anche
se, in verità, non sembrerebbe
esatto con assoluta certezza.
Basti ricordare, per esempio, i
sospetti avanzati ricorrentemente sui vari componenti
elencati nel foglietto di accompagnamento e che variano
secondo le aziende: dagli antigeni vivi, attenuati o uccisi,
agli agenti coniugati, dai conservanti e stabilizzanti, agli
adiuvanti (per i quali per farli
‘adiuvare’ di più e prolungare
l’effetto si ricorre a metalli
pesanti come il mercurio (solo
l’Italia non l’ha ancora vielegatumori per Siena
tato) e l’alluminio, pericolosi
per la salute dei vaccinati). I
metalli pesanti sono tossici
perché penetrano nell’organismo con cibi, bevande, farmaci, aria respirata, per contatto
e si accumulano in ossa, fegato, rene, sistema nervoso e
grasso, bloccando importanti
reazioni enzimatiche, alterando il metabolismo e gli scambi
energetici fino a provocare
malattie autoimmuni, e malattie cronico-degenerative come
l’autismo, la sclerosi multipla, il
Parkinson, l’Alzheimer e forse
certi tipi di tumore. Le intossicazioni più frequenti sono da
piombo, arsenico, cadmio,
alluminio e mercurio. Gli
ultimi due metalli sono presenti come adiuvanti in diversi
vaccini. Sottolineiamo che
eventuali danni da vaccini rap-
presentano un problema comune a tutta la popolazione
vaccinata, sia civile che militare. Ci sembra però che nel
nostro Paese le competenti
Autorità sanitarie militari non
siano sufficientemente orientate a ricercare, raccogliere e
quantificare tali danni in base
all’obbligo della loro denuncia
(V. legge 210 del 1992) come
avviene per i civili né a catalogarli in appropriati database,
soprattutto per prevenirli.
Tutta la seconda parte del Piano Nazionale Vaccini aggiornato al 2005 è dedicata alla
problematica dei possibili
eventi avversi a seguito di vaccinazioni, esaminando le modalità per l’attuazione di una
corretta sorveglianza che non
si limiti alla notifica, peraltro
obbligatoria per legge, ma
p rev e n z i o n e
7
Il Senatore Rosario
Giorgio Costa
presidente
della Commissione
Il Senatore
Paolo Amato
della Commissione
8
assicuri un adeguato follow-up
dei casi di reazione avversa,
anche ai fini del giusto indennizzo da corrispondere a quei
casi, per quanto rarissimi, di
complicanze gravi ed irreversibili a seguito di vaccinazioni.
Ricordiamo che secondo
l’OMS per evento avverso alla
vaccinazione si intende qualsiasi situazione peggiorativa dello
stato di salute di un individuo
cui è stato somministrato un
vaccino in un passato recente.
È definita grave qualsiasi
reazione avversa che provochi
la morte di un individuo, ne
metta in pericolo la vita, ne
richieda o prolunghi l’ospedalizzazione, determini disabilità
e incapacità persistente o significativa, comporti una anomalia congenita o un difetto
alla nascita.
Probabilmente per
mettere le mani avanti
in vista di eventuali
eventi avversi le stesse
aziende produttrici di
vaccini dichiarano nei
loro foglietti illustrativi di non aver provveduto a testare e a valutare la potenziale
cancerogenicità dei
vaccini commercializzati. Nessuna azienda
produttrice effettua
indagini a medio e a
lungo termine per sapere se i vaccini, che oggi
sempre più spesso vengono prodotti geneticamente modificati, possano
rappresentare
una
concausa per l’insorgenza di
talune patologie o provocare
mutazioni genetiche. La formula riportata è la seguente:
“Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogenetico, mutagenico e i
potenziali danni sulla ferti-
lità”. Altre aziende usano più o
meno la stessa dizione, magari
aggiungendo “di non aver fatto
studi a lungo termine neanche
sugli animali”.
Anche il nostro Istituto
‘Mario Negri’ di Milano ha
appurato che le vaccinazioni
antipolio e antibc facevano
aumentare il rischio di linfoma
(LH e Non LH) (European
Journal of Cancer prevention
del febbraio 2000).
Ma anche se segnalazioni
del genere si susseguono da
parecchi decenni, mai sono
state correlate fra loro, e non
solo non vengono svolti, ma
neppure richiesti studi approfonditi e metodologicamente
significativi. Anzi, a partire
dagli anni ’90 questo genere di
pubblicazioni scientifiche sembrerebbe in diminuzione come
se nessuno volesse assumersi la
responsabilità di porre un così
pesante interrogativo sulla con-
solidata (e remunerativa) pratica delle vaccinazioni di
massa, civili e militari, dell’ordine di diversi miliardi di dosi.
Veniamo ora alle somministrazioni dei vaccini nei militari
cioè alle modalità pratiche con
cui si effettuano le vaccinazioni,
che possono differire secondo la
sede, il personale addetto, l’osservanza delle norme prescritte
per la conservazione dei vaccini
alle temperature raccomandate
(da sottozero a temperatura
ambiente) per la loro inoculazione (singola e/o contemporanea) e per tanti altri fattori,
come, solo a titolo esemplificativo, il rispetto sia degli intervalli obbligatori di tempo intercorrenti con le dosi di richiamo,
sia delle date di scadenza. Inoltre saranno state sempre verificate l’interscambiabilità fra i
prodotti di aziende diverse nello
stesso soggetto, nonché le
eventuali reazioni negative
Siena per legatumori
insorte in occasione di precedenti vaccinazioni, anche
durante la vita civile? A questo
ultimo proposito in nessuna
delle tante Schede personali
vaccinali volontariamente esibite a Legatumori dai militari
controllati è stata compilata la
doverosa anamnesi vaccinale,
cioè quali vaccinazioni obbligatorie e facoltative fossero già
state effettuate dalla nascita
fino alla data dell’arruolamento e che al giorno d’oggi non
sono poche. Talvolta, per urgenti esigenze di servizio verrebbero somministrate diverse
dosi vaccinali ad intervalli di
tempo inferiori a quelli prescritti. A tale proposito gioverà
ricordare che le prescrizioni
circa le dosi di vaccino, le loro
vie, le loro tecniche ed il loro
calendario di somministrazione devono essere osservate ri-
legatumori per Siena
gorosamente perché si raggiunga un effetto prevedibile e
valido. Tali prescrizioni risultano determinanti per il successo della vaccinazione o per
il suo insuccesso, con relativi
danni alla salute come risulta
dalla vastissima casistica mondiale in proposito ed alla quale
si rimanda anche via Internet.
A onor del vero gioverà
peraltro ricordare che attualmente in Europa sono disponibili molti vaccini, che dal 2003
in poi, vengono licenziati sul
mercato europeo seguendo
una procedura centralizzata
tramite l’EMEA (European
Agency for Evaluation of Medical products). Ciò implica che i
vaccini sono brevettati per
indicazioni e gruppi di popolazioni comuni per tutti i Paesi
membri dell’UE. Nonostante
ciò i vari Paesi spesso adottano
calendari vaccinali diversi,
somministrano contemporaneamente vaccini diversi, misurano la copertura vaccinale
con metodi differenti o su diversi gruppi di età e usano differenti sistemi per monitorare
gli eventi avversi al vaccino.
Attualmente non esiste alcun
monitoraggio comune dei programmi di vaccinazione in
Europa volto a valutare l’efficacia e la sicurezza. Non ci sono
dati raccolti in base ai quali
identificare le eventuali differenze che potrebbero sorgere
nei Paesi dell’UE in seguito a
diversi modi e tempi di somministrazione del vaccino.
Nel gennaio 2006 è nato il
progetto VENICE (Vaccine European New Integrated Collaboration Effort) per costituire una
rete di esperti in programmi di
vaccinazioni nazionali per stabilire quale calendario potrebbe
essere più appropriato, se l’efficacia di un vaccino viene influenzata dalla contemporanea
p rev e n z i o n e
9
somministrazione di altri, quali
sono per ogni vaccino gli eventi
avversi più frequenti.
INFORMAZIONI
DA ACQUISIRE
1) ELENCO DEI VACCINI
SOMMINISTRATI AI MILITARI con
• nome commerciale e ditta
produttrice
• foglietto illustrativo
• sigla
• dosi prescritte
• date per richiami
2) CALENDARI e/o
PROTOCOLLI VACCINALI
• sia per i militari che per i
civili
• in vigore e adottati nell’ultimo decennio
10
Farli controllare dagli appositi esperti dalla direzione Generale della Prevenzione del
Ministero della Salute, soprattutto per l’osservanza dei tempi
minimi fra le somministrazioni
e per i paragoni fra protocolli
militari e civili, in base ai Piani
Vaccinali Nazionali.
della Salute, un ciclo vaccinale
può essere ricominciato solo se
sono trascorsi più di 12 mesi tra
1ª e 2ª dose e più di 5 anni tra 2ª
e 3ª dose di DTPa, DT, IPV, HBV
(tabella 3).
3) QUALI VACCINAZIONI
PER I MILITARI IN MISSIONE
• e in base a quali meccanismi
di controllo.
• in rapporto nell’area geografica, all’anamnesi vaccinale del soggetto e al tempo
di soggiorno previsto.
4) INTERVALLI MINIMI DI TEMPO
DA OSSERVARE TRA LE DOSI
DI RICHIAMO SECONDO
I VACCINI
Secondo la Circolare Ministeriale n.5/1999 del Ministero
5) SE È PREVISTO IL RECUPERO
DEI MILITARI RITARDATARI
ED INADEMPIAMENTI
6) MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ
VACCINALI NEI MILITARI
• (anche se mai inviati in missione) mediante raccolta ed
analisi dei loro LIBRETTI
VACCINALI
• controllati nei fogli matricolari
• controllo su un campione
statisticamente attendibile
Siena per legatumori
• verifica del rispetto delle
cadenze nei richiami
7) DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
DELLE SEDI PER LE
VACCINAZIONI DEI MILITARI
• con censimento quantitativo
e qualitativo del personale
sanitario addetto ed organi
preposti al loro controllo (nel
civile sono ASL e Regioni)
• Censimento delle principali
attrezzature base.
8) RISPETTO DEI COMPITI
ASSEGNATI ALLA SANITÀ
MILITARE AI DIVERSI LIVELLI
TERRITORIALI IN TEMA DI
VACCINAZIONI.
Alla Sanità Militare, supportata per quanto di competenza
dal Consiglio Superiore di Sanità, dall’Istituto Superiore di
Sanità e della Commissione
Vaccini del Ministro della Salute dovrebbero competere.
• La definizione dei calendari
vaccinali.
• I criteri per organizzazione
dell’attività vaccinale.
• La definizione degli obiettivi
da raggiungere anche in
rapporto a parametri nazionali e internazionali.
• I criteri per istituire un anagrafe vaccinale informatizzata per i militari, da consultarsi obbligatoriamente prima
dei richiami vaccinali.
• La raccolta l’elaborazione la
trasmissione a chi di competenza dei dati riguardanti le
reazioni avverse potenzialmente attribuibili ai vaccini.
• L’individuazioni delle controindicazioni alle vaccinazioni anche medianti controlli immunologici.
• Assicurare servizi di consulenza pre-e post- vaccinale.
• Aggiornamento periodico del
personale medico e paramedico militare anche per l’acquisizione di comuni e univolegatumori per Siena
che modalità operative.
• Preparazione delle linee guida per gli operatori vaccinali.
• La raccolta delle informazioni
di farmacovigilanza sugli
eventuali effetti avversi provocati dai vaccini introducendo
la denuncia obbligatoria (come per i civili) con apposita
scheda di segnalazione (all. 4).
Porre particolare attenzione
all’insorgenza di malattie autoimmuni (elenco all. 5) e degli
eventi tumorali anche in vista
dell’auspicata istituzione di un
Registro Tumori per i militari.
• Le eventuali modifiche nei
criteri di somministrazione
dei vaccini.
• Seguire i casi con gravi reazioni avverse per valutare gli
esiti a medio e a lungo termine, anche per determinare il verificarsi di un rapporto causa-effetto.
• Contatti con il gruppo di
esperti presso la Direzione
Generale della Prevenzione
del Ministero della Salute.
• Criteri ed esami per la valutazione delle condizioni
immunitarie dei militari.
ALCUNE PROPOSTE
OPERATIVE
Anticipiamo alcune proposte operative da prendere in
esame contemporaneamente
alla raccolta delle informazioni, con la riserva di modifiche e
aggiunte dopo l’analisi delle
informazioni raccolte.
1) ALLESTIMENTO DI UN
PROGRAMMA INFORMATIVO
VACCINALE
• Con assoluta priorità per
ANAGRAFE VACCINALE INFORMATIZZATA per i militari.
• Che contenga l’ANAMNESI
VACCINALE completa, cioè
sin dalla nascita, comprese
le vaccinazioni facoltative.
• Per sapere quanti e quali sono
i militari da vaccinare anche
per invitarli e reinvitarli, allestendo un piano di lavoro.
• Per registrare le vaccinazioni effettuate.
• Per evitare la somministrazione di dosi in eccesso.
• Per conoscere lo stato vaccinale di ciascun militare, specie sotto il profilo immunitario, in occasione dei richiami,
per individuare eventuali
controindicazioni.
• Per sapere, di ogni vaccino
somministrato, il nome commerciale, la ditta produttrice, la dose somministrata, la
data di somministrazione, il
numero di lotto e di serie, la
data di scadenza, il codice
del vaccino e del medico vaccinatore, la sede fisica in cui è
avvenuta la somministrazione, i motivi della eventuale
mancata somministrazione
alla data prevista.
• Per controllare periodicamente la copertura vaccinale e lo stato immunitario dei
militari vaccinati.
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Particolarmente utile risulta il follow-up dei casi con reazione avversa grave per accertare gli esiti a lungo termine.
Criteri di valutazione soprattutto IMMUNOLOGICI.
• Sstabilire un pacchetto di
esami standard, attendibili
ed economici per delineare
un identikit immunologico.
• Titolare la copertura anticorpale esistente prima dei
richiami.
• Valutare eventuali depressioni immunitarie per curarle.
• Modello di scheda per la
segnalazione degli eventi avversi da vaccini, sulla traccia
di quella in uso per i civili
(all. 5).
Sarebbe auspicabile un servizio di consulenza prevaccinale
per la valutazione dell’idoneità
dei soggetti che abbiano sofferto di reazioni avverse oppure
presentino controindicazioni.
Con decreto del Ministero
della Difesa del 23-11-2007 è
stato istituito il Comitato per la
Prevenzione e il Controllo delle
Malattie (CPCM).
Fra i suoi compiti di studio e
di ricerca si evidenzia lo studio
dei farmaci, vaccini, emoderivati e biologici innovativi, previsto dall’art. 1, comma 2 del
Decreto Istitutivo.
2) REGISTRO TUMORI E
DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI
NEI MILITARI
• secondo i criteri in uso per i
civili.
OSSERVATORIO
PERMANENTE E
INFORMATIZZATO
DEGLI EVENTI
AVVERSI POSTVACCINALI
Questo sistema di sorveglianza dovrebbe servire a consentire
le cure ad ogni singolo caso; ad
accertare se un dato evento
avverso possa essere attribuibile
12
ad un reale rapporto di causaeffetto con un vaccino oppure ad
un semplice rapporto temporale; aggiornare le informazioni
disponibili sulla sicurezza e la
reattività dei vaccini sui rischibenefici e sulle controindicazioni; modificare eventualmente i
criteri di utilizzo dei vaccini; fornire ai militari una corrette
informazione sulla frequenza e
sulla gravità degli effetti indesiderati dovuti alla vaccinazioni.
3) CRITERI DI QUALITÀ
PER EFFETTUARE LE
VACCINAZIONI
Occorrerebbe omogeneizzare le diverse realtà territoriali
esistenti nella Sanità Militare
riguardo alla vaccinazioni,
con criteri minimi di qualità
riguardanti:
• struttura ed attrezzature
appositamente accreditate
alla pratica vaccinale;
• il personale medico e paramedico (requisiti professioSiena per legatumori
nali, livelli di responsabilità);
• l’informazione e l’educazione sanitaria dei militari
anche in collaborazione con
organizzazioni civili;
• l’organizzazione di protocolli operativi comuni, concernente le registrazioni e
l’igiene di base
• la rilevazione e la segnalazione delle reazioni avverse.
A titolo esemplificativo si
elencano le norme consigliate
nel civile al fine di assicurare
una vaccinazione altrettanto
sicura anche ai militari.
Il vaccinatore per assicurare
una vaccinazione sicura deve:
• effettuare le vaccinazioni in
un luogo appropriato, idoneo anche per la valutazione
e la gestione di eventuali
eventi avversi, compresa
l’anafilassi;
• il personale, nel rispetto
delle rispettive competenze,
deve saper trattare i diversi
eventi avversi a rapida insorgenza, inclusa l’anafilassi ed
avere a disposizione un protocollo operativo per ricorrere ad un’assistenza di
emergenza;
• a causa di potenziali reazioni anafilattiche, i vaccinati
dovrebbero rimanere sotto
osservazione per non meno
di trenta minuti dopo la vaccinazione;
• il servizio deve assicurare la
continuità della catena del
freddo, conservando i vaccini in un apposito frigorifero,
con un accurato monitoraggio giornaliero della temperatura, (garantendo sempre
il trasporto refrigerato) e
seguire piani preordinati in
caso di interruzione della
catena del freddo;
• prima della vaccinazione, il
vaccinatore si accerta delle
date delle precedenti immunizzazioni per assicurare
che le dosi siano somministrate ad intervalli corretti;
• prima della vaccinazione, il
legatumori per Siena
vaccinatore indaga su eventuali reazioni avverse che
hanno fatto seguito a precedenti dosi di vaccino, verificherà la presenza di eventuali controindicazioni;
• il vaccinatore utilizza tecniche di asepsi nella preparazione e somministrazione di
tutti i vaccini, utilizzando i
vaccini entro il periodo di
tempo raccomandato dopo
la loro ricostituzione;
• il vaccinatore informa la persona da vaccinare, circa le
attenzioni da prestare dopo
l’immunizzazione, incluso il
controllo dei più lievi effetti
collaterali, la necessità di
consultare un medico, in
caso di loro manifestarsi e la
loro segnalazione.
Il vaccinatore somministrerà
simultaneamente tutte le dosi
di vaccino previo accertamento
della presenza di eventuali vere
controindicazioni;
• il vaccinatore seguirà il calendario vaccinale indicato;
• una dose di vaccino sarà rimandata o evitata solo quando esiste una vera controindicazione.
Il vaccinatore deve registrare le informazioni sui vaccini
somministrati ed aggiornare il
libretto di vaccinazione del
soggetto;
• il vaccinatore registra l’avvenuta vaccinazione sul
piano di lavoro predisposto
dall’anagrafe
vaccinale
computerizzata (se attiva),
oppure su supporto cartaceo,
annotando i dati personali
del soggetto;
• per ogni somministrazione
vanno registrati: data di
somministrazione, tipo di
vaccino, numero di serie,
numero di lotto e data di
scadenza;
• il vaccinatore assicura l’aggiornamento del libretto di
vaccinazione;
• tutta la documentazione
personale va trattata in mo-
do appropriato, nel rispetto
delle norme sulla privacy e
dovrà essere disponibile al
soggetto su richiesta.
4) REVISIONE DEI CRITERI
NORMATIVI PER L’INDENNIZZO
DEI DANNI DA EVENTI AVVERSI
VACCINALI
(legge 25 febbraio 1992
n. 210 a art. 2043 Codice Civile) per una eventuale rivalutazione delle indennità previste
AVVERTENZE
a) Le ripetizioni riscontrabili
nel testo sono state inserite
deliberatamente sia per sottolineare l’importanza dell’argomento sia per aprire la
possibilità a controlli incrociati.
b) Le proposte di audizione di
esperti consigliabili verranno esposte verbalmente.
c) I riferimenti bibliografici
verranno forniti dietro richiesta motivata ed autorizzata da chi di dovere.
d) La presente nota si intende
strettamente riservata agli
addetti al lavori istituzionali
ed a discrezione della Commissione Parlamentare di
Inchiesta.
e) Il sottoscritto si riserva di
esporre in una nota successiva quali metodologie epidemiologiche occorrerebbe
adottare per una razionale
ed attendibile conduzione
delle indagini.
NOTA – Chi desidera ricevere il
testo degli allegati, può farne
richiesta all’indirizzo:
[email protected]
1 Commissione parlamentare di
inchiesta sull’uranio impoverito
Senato della repubblica
Palazzo Cenci
Piazza Sant’Eustachio, 83
Segreteria della Commissione
tel. 06 6706 5294 - fax 06 6706 5295
[email protected]
p rev e n z i o n e
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A L L A R M E C E M E N TO !
METALLI PESANTI CANCEROGENI NEI CAMPIONI ANALIZZATI
Cadmio, Piombo, Mercurio, Arsenico, Nichel, Cromo, Stagno, Zinco,
Antimonio in quantità sicuramente nocive per la salute.
La denuncia alle Autorità competenti e alla Magistratura.
Le indagini proseguono e andrebbero estese in tutto il paese.
L’ANTEFATTO
Nella primavera del 2010 in occasione del
tentativo di impermeabilizzare con il cemento il pavimento dissestato di un cortile di una
abitazione privata per impedire il filtraggio
sottostante di acqua piovana, tale pavimento
in mattoni è stato cosparso dal proprietario
dell’immobile da uno spesso strato di una
sostanza grigiastra densa e viscosa denominata ‘Biacca’ che nei giorni successivi si è
essiccata, screpolata e polverizzata, diffondendosi all’intorno.
Siccome l’acqua piovana continuava ad
infiltrarsi, l’inquilino ha fatto sottoporre ad
indagini di laboratori specializzati in tossicologia ambientale la sostanza sparsa sul pavimento del cortile dal proprietario dell’abitazione.
I materiali inviati per l’esame tossicologico
sono stati:
1) pezzi del suddetto ‘cemento isolante’ (o
biacca).
2) Soluzione acquosa di mastici impiegati per
controllare l’impermeabilizzazione del
pavimento.
Da sottolineare che il cortile in oggetto,
situato in località Costellare del comune di
Sovicille in provincia di Siena è un soggiorno
continuo per adulti e bambini, anche conviviale ed ospita numerose piante ed essenze
alimentari (rosmarino, basilico, origano,
maggiorana, ecc).
14
INTRODUZIONE
La tossicologia è quella branca della medicina che studia i sintomi, i meccanismi di
azione, la prevenzione e la terapia degli
avvelenamenti di persone ed animali ad
opera di sostanze chimiche tossiche.
Il principale parametro per determinare la
tossicità di una sostanza chimica è la DOSE.
Infatti quasi tutte le sostanze chimiche, in
certe dosi e in determinate circostanze possono essere tossiche, mentre a dosi molto
inferiori possono addirittura essere curative.
Quindi è la dose che rende velenosa una
sostanza chimica.
Per dovere di chiarezza, ricordiamo che:
• il milligrammo (mg) è la millesima parte
del grammo (g)
• il microgrammo (μg) è la millesima parte
del milligrammo (cioè la milionesima parte
del grammo).
Tale precisazione è fondamentale per
l’esatta valutazione della presente ricerca,
soprattutto per evitare superficiali, sbrigative e
perniciose sottovalutazioni dei dati risultati
dalle analisi. Infatti, ad esempio, i 7 mg di
arsenico di cui si parlerà più avanti, corrispondono a 7000 μg, a fronte di una dose massima
giornaliera tollerata di 2 μg/kg di peso corporeo per un soggetto adulto di 60 kg e con un
valore di riferimento da 0,1 a 20 μg per litro di
urina. Si tratta quindi del reperto di dosi
migliaia di volte superiori ai limiti di tollerabi-
Siena per legatumori
lità e quindi pericolose per la salute perché
sappiamo che la tossicità di una sostanza è in
funzione della sua concentrazione nell’ambiente di vita.
LE ANALISI DEI CAMPIONI
Le sostanze chimiche dosate dai laboratori di
tossicologia nei campioni solidi e liquidi inviati
per essere esaminati appartengono alla categoria dei metalli pesanti.
I METALLI PESANTI sono elementi metallici
ad alta densità e tossici anche alla bassa concentrazione dell’ordine di microgrammi, cioè
di millesimi di milligrammo. Sono pericolosi
perché tendono ad accumularsi nell’organismo, più velocemente di quanto impiegano
per essere espulsi e provocano gravi avvelenamenti anche mortali. I metalli pesanti più
inquinanti per l’ambiente e più pericolosi per la
salute umana sono il cadmio, il piombo, il mercurio, l’arsenico il nichel, il cromo, lo stagno,
lo zinco, l’antimonio e altri ancora. Tutti questi
metalli pesanti sono stati rinvenuti e dosati nei
materiali inviati all’esame tossicologico in
quantità tali da essere sicuramente dannosi per
la salute, come dettaglieremo più avanti
I metalli pesanti possono essere assorbiti per
ingestione, per inalazione e per contatto, provocando danni agli apparati circolatorio, digerente, cardiopolmonare, osseo e al sistema nervoso. Inoltre sono cancerogeni e teratogeni.
Le intossicazioni che provocano si distinguono in acute e croniche. Le prime possono
avere un effetto letale a brevissima o breve
scadenza, mentre le seconde hanno un decorso inizialmente più subdolo e quasi inavvertito, per manifestarsi poi quando i danni provocati sono praticamente irreparabili.
I loro effetti negativi risultano più pesanti
nei bambini e negli anziani.
ANALISI DEI RISULTATI
Materiali esaminati:
A) Cemento isolante (Biacca)
B) Mastici adesivi in soluzione acquosa
N.B. Dati espressi in mg e in μg.
A) CEMENTO ISOLANTE
I ARSENICO
= 7,0 ± 1,6 mg / kg (pari a 7000 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine = 0,1 –
20,0 μg / litro (cioè repertata una quantità
70.000 volte superiore).
Dose massima giornaliera tollerata da un
adulto=126 μg. / kg
Dose massima settimanale tollerata da un
adulto = 882 μg / kg.
Veleno inodore e insapore particolarmente
potente, teratogeno e cancerogeno per cute,
polmoni, reni e fegato. Se inalato o ingerito
provoca intossicazione cronica con danni
epatici, ematici, neurologici e cancerogeni.
Impiegato in pesticidi, erbicidi, insetticidi e
fitofarmaci agricoli. Concentrazione massima
nell’acqua potabile 50 parti / miliardo (OMS).
Tossico molto persistente in natura.
Limite massimo nelle bevande in USA e
Australia 0,1 mg / kg (cioè 100 μg).
Limite massimo nelle acque minerali in Italia 50 μg / litro.
p rev e n z i o n e
legatumori per Siena
15
A L L A R M E C E M E N TO !
Dose massima giornaliera tollerata 2,1 μg /
kg di peso corporeo; per un adulto di 60 kg è
126 μg / Kg peso (=0,00126 mg).
I CADMIO
= 0,49 ± 1,5 mg / kg (pari a 500 μg / kg)
Valori di riferimento per le urine 0,1 – 1,5 μg
/ litro (cioè repertata una quantità superiore di
5000 volte).Non esiste una dose minima tollerabile, cioè è tossico anche a bassissime concentrazioni perché non esiste nell’organismo.
Impiegato in agricoltura, nelle pile e nelle
batterie. Tende ad accumularsi nel corpo, è
estremamente tossico e cancerogeno. Nel
fumo di sigaretta da 2 a 4 mg / pacchetto di
20 sigarette.
L’avvelenamento da cadmio è un processo
assolutamente impercettibile che può andare
avanti per tutta la vita. Antagonista del calcio,
può sostituirlo nel metabolismo osseo provocando osteoporosi.
I NICHEL
= 21,7 ± 4,1 mg / kg (pari a 21.700 μg.)
Valori di riferimento per le urine 0,1 –
4,0 μg / litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 217.000 volte.
È un metallo tossico, che crea problemi dermatologici e allergie, tumori della bocca e dell’intestino, disfunzioni renali e cardiache, ipertensione, tremori muscolari. La sua esposizione
non dovrebbe superare gli 0,05 mg / cm3 per
40 ore alla settimana (cioè 50 μg).
I CROMO ESAVALENTE
= < 2 mg / kg (pari a < 2000 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 0,05 – 2,2 μg
(cioè repertata una quantità superiore di
40.000 volte).
Mortale se inalato o assorbito dalla pelle. Cancerogeno, teratogeno (Ia classe IARC) specie per
polmoni. Altamente tossico. Impiegato nei pesticidi, vernici e già rinvenuto nel cemento tipo
portland. Mortale se ingerito, inalato o anche
assorbito dalla pelle. Concentrazione massima
0,05 mg (tollerabile fino a 50 μg / litro acqua
potabile (OMS) e 0,01 mg (10 μg) / m3 di aria.
Danni permanenti agli occhi da esposizione cronica, provoca immunodepressione.
I PIOMBO
= 11 mg / kg (pari a 11.000 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 1,0 –
16
7,0 μg / litro, (cioè repertata una quantità
superiore di 11.000 volte). Dose giornaliera
massima tollerata = 30 μg.
Tossico per sistema nervoso, sangue, reni e
ossa (‘saturnismo’). Si sostituisce al calcio nel
metabolismo. Si ha avvelenamento cronico con
dosi oltre i 10 μg. Usato per vernici, smalti.
Il materiale solido inviato ad esaminare è
essenzialmente formato da carbonato di piombo (detto ‘biacca’). Era adoperato anticamente
per verniciare gli interni delle abitazioni Un
uso oggi molto ridotto, perché provoca intossicazione cronica con anemia, ipertensione,
danni renali e al sistema nervoso. Praticamente proibito in Europa e in USA, è ancora impiegato come colorante da qualche pittore.
I MERCURIO
= < 0,5 mg / kg (pari a 500 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 0,1 – 7 μg
/ litro cioè repertata una quantità superiore di
circa 5000 volte.
Fortemente tossico per inalazione, ingestione
e contatto per il sistema nervoso, con paralisi e
squilibri mentali. Usato negli erbicidi e antisettici. Nel thimerosal, un adiuvante per preparare i vaccini e nelle amalgame dentali. Avvelenamento cronico anche con piccole quantità
perché provoca danni irreversibili a cervello,
fegato, reni e apparato cardiovascolare.
I STAGNO
= 2,27 ± 0,59 mg / kg (pari a 2270 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 0,1-7 μg / litro.
È stata cioè repertata una quantità superiore di
22.700 μg. I composti dello stagno sono biocidi e devono essere maneggiati con molta attenzione.
Usato per ‘carta stagnola’, lattine, saldature.
I ZINCO
= 25,6 ± 4,6 mg / kg (pari a 25.600 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 200-900 μg.
È stata cioè repertata una quantità superiore di
128 volte. Non tossico. Ma un’eccessiva introduzione può provocare carenza di altri oligoelementi.
I TELLURIO
= 3,4 ± 1,2 mg / kg (pari a 3400 μg / kg).
Dose massima tollerabile 0,01 mg / m3 aria
(cioè 10 μg).
Tossico da maneggiare con cautela.
Siena per legatumori
B) MASICI ADESIVI
I ANTIMONIO
= 0,9 ± 0,37 mg / kg (pari a 1000 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine = 0,1-5,0 μg
/ litro. È stata cioè repertata una quantità superiore di 10.000 volte. Usato per vernici, batterie, leghe, tubature. Tossico, provoca avvelenamenti come da arsenico, porta alla morte in
pochi giorni. Cancerogeno. Danni cardiopolmonari, epatici e renali.
I SELENIO
= 1,10 ± 0,32 mg / kg (pari a 1100 μg / kg).
Valori di riferimento per le urine 20-75 μg
/ litro. È stata cioè repertata una quantità
superiore di 60 volte. Oltre i 400 μg al giorno
si ha un avvelenamento (selenosi) con danni
neurologici, epatici e cutanei.
CONSIDERAZIONI
Le indagini tossicologiche hanno rilevato nei
materiali esaminati una presenza tale di metalli pesanti, spesso in concentrazioni molto elevate, che potrebbe far sospettare la furtiva
immissione di rifiuti tossici speciali, probabilmente derivati da erbicidi, pesticidi, insetticidi
e altre sostanze chimiche impiegate in agricoltura. La presenza di cadmio e antimonio (assolutamente estranei al metabolismo umano)
farebbero ipotizzare il probabile riciclo di pile,
batterie, smalti e vernici.
L’elevata presenza di Piombo denuncia la
persistenza dell’usanza, ormai superata e
vietata, di immettere nel cemento (che dovrebbe essere costituito solo da polvere di silicio e
acqua) il carbonato di Piombo (la cosiddetta
‘biacca’) allo scopo di aumentarne il
potere impermeabilizzante.
In particolare evidenza è l’elevatissima concentrazione di Arsenico, parecchie migliaia di volte
superiore alla dose massima
ammissibile e che, insieme al Mercurio e al Cromo potrebbe forse
derivare da residuali di sostanze
chimiche usate in agricoltura, nonché da rodenticidi, insetticidi e
veleni biologici in genere.
CONCLUSIONI
Le indagini tossicologiche eseguite sui materiali in esame, solidi (cemento isolante) e liquidi (mastici in soluzione acquosa) hanno evidenziato la presenza dei seguenti metalli
pesanti. Cadmio, Nichel, Arsenico, Piombo,
Mercurio, Stagno, Zinco, Tellurio, Antimonio,
Selenio e Silicio. La loro elevata concentrazione ambientale, per alcuni di essi diverse
migliaia di volte superiore alle dosi massime tollerabili e consentite, è tale da determinare
potenzialmente una intossicazione cronica nei
soggetti esposti, sia per ingestione e per inalazione che per contatto dermico.
Mentre si possono escludere i pericoli di una
intossicazione acuta, come il decesso a breve
scadenza, tuttavia sono scientificamente prevedibili i rischi cancerogeni e di intossicazioni
epatiche, renali, cardiovascolare, polmonari e
dell’apparato tegumentario, oltre ad una
depressione del sistema immunitario, foriera di
altre patologie, dalle malattie autoimmuni a
quelle neoplastiche.
Occorrerebbe pertanto estendere le analisi
sui cementi da costruzione al fine di adottare
urgentemente provvedimenti di bonifica
ambientale integrale con isolamento dei soggetti a rischio espositivo ed il continuo monitoraggio delle loro condizioni di salute.
Sarebbe infine auspicabile uno screening tossicologico sulle sostanze impiegate oggi in edilizia allo scopo di prevenire conseguenze negative sulla salute umana. Infatti al Centro di
Prevenzione dei tumori di Legatumori Senese
dobbiamo doverosamente esprimere le più fondate preoccupazioni per l’impiego di questi
materiali tossici e
cancerogeni ed invocare i più accurati
e severi controlli da
parte dei legittimi
organismi competenti, anche al fine
di giungere ad emanare una razionale e
rigorosa normativa
di controlli.
p rev e n z i o n e
legatumori per Siena
17
UN
CALENDARIO
BIFRONTE
Un lato è di Legatumori Senese
con l’educazione sanitaria per
prevenire il cancro.
L’altro è della Guardia di Finanza
con l’educazione civica per
prevenire l’evasione fiscale,
vero cancro della nostra società.
Un’inedita alleanza indirizzata
soprattutto ai giovani.
Le madrine
Antonietta
Pianigiani e
il cap. Ida Perri tra
il col. Giampaolo
Mazza e il
prof. Franco Nobile
18
CHIUNQUE
PUÒ RICHIEDERE
IL CALENDARIO
GRATUITAMENTE A
LEGATUMORI SENESE
INVIANDO UNA MAIL
[email protected]
O UN FAX
0577 44 104
Guardia di Finanza
Comando Provinciale di Siena
L’idea nuova di un calendario come mezzo di circolazione
di informazioni che possono essere di grande aiuto soprattutto a chi non è un lettore distratto.
Si fanno circolare le informazioni che possono aiutare a
prevenire un tumore ma si possono veicolare anche informazioni che possono aiutare a non cadere nelle truffe; a difendersi da dilaganti comportamenti antisociali e da concorrenze sleali che colpiscono i più deboli in un momento storico di
grandi difficoltà economiche come quello che stiamo attraversando.
Le Fiamme Gialle di Siena ritengono che il patrimonio di
esperienze professionali e informativo acquisito negli anni
vada messo a disposizione perche possa essere di aiuto a chi
vorrà dedicare un minuto anche alla lettura oltre a consultare il calendario solo per verificare il tempo che passa.
La G. di F. insieme alla Legatumori hanno realizzato un
calendario che possa essere un valido strumento che faciliti
la circolazione e la divulgazione dei rispettivi patrimoni
informativi.
IL COMANDANTE PROVINCIALE
Col. t. SFP Gianpaolo Mazza
Siena per legatumori
Sezione provinciale di Siena
Il treno con i dodici vagoni mensili di questo calendario per il 2011 marcia su un doppio binario: cioè
su quattro rotaie, anziché due, ed è in grado quindi di affrontare percorsi anche difficili ed aspri.
La prima rotaia serve ad informare: non solo per il suo tradizionale uso come datario adottato in tutto
il mondo, ma soprattutto perché l’informazione è la madre di ogni educazione: da quella sanitaria, per proteggere la salute, a quella naturalistica, per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo; da quella civica, per
realizzare una pacifica e serena convivenza con il nostro prossimo, a quella scolastica perché nessuno
nasce “imparato” e così via compresa l’educazione fiscale.
La seconda rotaia scaturisce da un’inedita e originale collaborazione realizzata a Siena tra le carissime Fiamme Gialle della Guardia di Finanza ed i tanti volontari della Lega per la Lotta contro i tumori
ONLUS. Una collaborazione nuova ma con radici antiche, fatta di controlli preventivi oncologici al nostro
Centro contraccambiati con iniziative di sostegno alla nostra ONLUS, come partite di calcio amatoriali,
sottoscrizioni volontarie, diffusione della nostra produzione editoriale.
Si è andata così strutturando col tempo la terza rotaia: una preziosa e salda alleanza sociale tra Legatumori e Guardia di Finanza, perché per lottare contro un comune nemico, tremendo e spietato come il cancro, occorre organizzare un fronte più vasto possibile, che faccia maturare anche nelle retrovie quella
coscienza della prevenzione, indispensabile per annientare il nemico non appena si manifesta. Ma soprattutto questo calendario intende proporre a tutta la comunità un esempio di convinta comunanza di valori
e di affettuosa condivisione di intendimenti generosamente e sinceramente disponibili a vantaggio di tutti.
Lasciando il treno del 2010 dopo un percorso divenuto sempre più difficile e avaro di speranze, ci auguriamo che l’alleanza senese tra i volontari di Legatumori e la Guardia di Finanza riesca ad assemblare
quella quarta rotaia necessaria a farci finalmente compiere per tutto il 2011 quel viaggio prospero e felice che riteniamo di meritarci, soprattutto i più giovani.
Prof. Franco Nobile
Presidente provinciale LILT Siena
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legatumori per Siena
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N
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S
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IL 5‰
Richiesto del Suo interessamento per sostenere il rifinanziamento del 5‰ il vicepresidente del senato
Sen. VANNINO CHITI ha così risposto al prof. Franco Nobile presidente di Legatumori Senese
Roma, 25 novembre 2010
Caro Franco,
purtroppo anche quest’anno, come ogni anno, si
ripresenta il problema del finanziamento del 5 per mille,
caricando di ulteriore preoccupazione tutto il mondo del
Terzo Settore. Tante eccellenti realtà di volontariato
come la Vostra rischiano di essere pesantemente penalizzate.
La legge di stabilità che adesso è al vaglio del Senato
riduce di tre quarti il tetto finora stanziato che passa da
400 ad appena 100 milioni.
Il taglio di 300 milioni è un colpo al cuore al Terzo Settore. In un periodo di crisi economica, come quello che
stiamo attraversando, che porta con sé l’emergere di
nuove povertà e di marginalità sociali, il Terzo Settore è
decisivo per la tenuta del nostro modello sociale.
Lo stesso ministro dell’Economia ha dichiarato che
questa decurtazione è derivata dalla necessità di destinare risorse all’editoria. L’una non può escludere l’altro.
Editoria e non profit sono settori che non si possono mettere in alternativa.
Il ministro Tremonti ha tuttavia preso un impegno
esplicito e pubblico: ripristinare i fondi mancanti.
Dal canto nostro questa situazione di precarietà - che
si ripresenta ogni anno durante la sessione di bilancio non avrebbe motivo di esistere se si completasse l’iter del
disegno di legge che abbiamo presentato ben due anni fa.
Un Ddl bipartisan - che vede il sottoscritto come primo
firmatario al Senato e Maurizio Lupi alla Camera - che
renderebbe definitivamente stabile il meccanismo del
5 per mille. Un Ddl che è
bloccato al Senato perché
il governo non ha ancora
quantificato le risorse per
la sua copertura.
ConfermandoTi il mio
impegno, colgo l’occasione per ringraziarTi per il
Tuo prezioso lavoro e inviarTi i miei più cordiali
saluti.
LA VISITA
DEL PREFETTO
Il 14 gennaio il Prefetto di Siena, dr.ssa Gerarda Maria Pantalone, ha visitato il Centro di Prevenzione di Legatumori Senese ricevuta dal presidente prof. Franco Nobile e dal consigliere col
Massimo Paoluzi della Guardia di Finanza.
Il Prefetto si è particolarmente interessata alla
funzionalità del Centro soprattutto per la massima riduzione dei tempi di attesa e per l’elevato
livello tecnologico delle strutture diagnostiche,
che consentono di intervenire il più precocemente possibile per aggredire un tumore al suo
primo insorgere.
Complimentandosi per “l’umanità ed il rispetto per la vita che aleggia in questo Centro” la dottoressa Pantalone, nominata Socia onoraria di
Legatumori Senese, si è dichiarata pienamente
disponibile a sostenere tutte le attività di prevenzione oncologica.
Vannino Chiti
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ALICE PER LA LILT
L’8 gennaio al Teatro dei Rozzi, messo gratuitamente a disposizione dal Comune di
Siena, è andato in scena “Alice” il musical
della scenografa e coreografa Ilaria Fontana,
pluripremiata al Golden Disc 2008 ed allieva
di grandi professionisti del mondo della
danza. L’intero incasso dello spettacolo, prodotto dall’Associazione “I danzattori del
mondo” ed ispirato
dalla figure di “Alice”
di Lewis Carrol è
stato
devoluto
a
Legatumori Senese
per il potenziamento
del Centro di Prevenzione Oncologica.
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SORELLA ‘FOLGORE’
In procinto di partire per un’impegnativa missione in Afghanistan al comando del 186° Reggimento paracadutisti “Folgore” di
stanza a Siena, il colonnello LORENZO D’ADDARIO si è recato
in visita al Centro Prevenzione di Legatumori Senese, con cui da
tempo è in vigore una convenzione per la prevenzione oncologica di tutta la Brigata.
Anche in occasione di questa nuova missione, come già avvenuto in precedenza per quella irachena, è stato ricostituito un
Comitato di Sostegno per i familiari dei parà fino al loro rientro
in Patria, del quale fanno parte istituzioni, enti ed associazioni.
Grazie, carissimi parà, per quanto fate anche per la nostra sicurezza: siete sempre nei nostri cuori.
IL CINQUE PER MILLE A LEGATUMORI SENESE
Secondo la legge 23 dicembre 2005 n. 266, nella denuncia dei redditi è possibile
devolvere il 5 per mille dell’imposta alle ONLUS (oraganizzazioni Non Lucrative di
Utilità Sociale) come Legatumori senese. Basta inserire il nostro codice fiscale
92019720520 nel riquadro apposito (“sostegno del volontariato, organizzazioni non
lucrative di utilità sociale...”) del modello che userete per la dichiarazione dei redditti oppure del CUD per chi non deve fare alcuna dichiarazione.
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Centro
Prevenzione
Strada Massetana Romana 44 – Siena
tel.
0577 24 72 59
Si rilasciano regolari ricevute fiscali
p rev e n z i o n e
legatumori per Siena
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prevenzione 01/2011