Correva l’anno 1835
quando lo studioso
inglese Charles
Darwin a bordo della
Beagle (incaricata
dal governo inglese di
compiere un viaggio di
rilevamento delle coste
sud-americane)
proveniente dalle coste
del Perù settentrionale,
approda
nell’arcipelago delle
isole Galápagos.
La Beagle
Nelle isole Galapagos, il naturalista
Charles Darwin ha raccolto
esemplari di fringuelli e ha notato la
loro appartenenza a diverse specie in
base all’isola di provenienza. Si è
anche reso conto che la popolazione
locale li chiamava in modi differenti
a seconda dell’isola dalla quale
provenivano. Notò la stessa cosa
anche per le specie di tartarughe, che
purtroppo furono decimate dalle
incursioni nell’arcipelago dei
bucanieri.
Il naturalista Charles Darwin
Un breve accenno storico: L’arcipelago delle Galápagos è formato da 14
isole vulcaniche, situate nell’Oceano Pacifico a circa 1000 chilometri dalla
costa dell’America del Sud.
Le Galápagos furono scoperte nell’anno 1684 dal bucaniere inglese
Ambrose Cowley , che diede alle isole i nomi dei suoi compagni di avventura e
dei ricchi inglesi che finanziavano le sue spedizioni (Darwin citerà le isole
con i nomi dati da Ambrose Cowley).
Mappa delle Galapagos tratta
dal libro “ Viaggio di un
naturalista intorno al mondo”
Le isole sono distribuite a nord ed a sud dell'equatore, che
attraversa la parte settentrionale dell'isola più grande,
Isabela. Le più vecchie datano circa 4 milioni di anni, mentre le
più giovani sono ancora in via di formazione. L'arcipelago è
infatti considerato una delle zone vulcanicamente più attive del
pianeta. Politicamente le isole Galápagos appartengono alla
Repubblica dell’Ecuador.
Bandiera delle Galapagos
La prima cosa che salta agli occhi di
Darwin è la conformazione geologica
delle isole : “…pochi frammenti di
granito, circa duemila crateri vulcanici
che variano di altezza tra novecento e
milleduecento metri costituiti di lava,
scorie oppure di tufo.
(…)
I crateri sembrano essersi formati nel
mare e successivamente smussati dai
venti alisei e dalle onde del Pacifico”.
Un faraglione è uno scoglio
roccioso a forma di torrione
che emerge dall'acqua nei
pressi della costa.
Darwin e l’equipaggio della
Beagle sbarcano sull’isola
Chatham (oggi isola di
S.Cristobal), il paesaggio è poco
invitante: “…un campo di lava
basaltica ricoperto di miseri
cespugli arsi dal sole, la superfice
secca e riarsa ..”.
Conformazioni rocciose arcipelago
Ogni struttura vulcanica presenta un
cratere. Per mezzo dell’erosione le pendici
del vulcano vengono spianate
velocemente. Così scompaiono lentamente
anche le forme dei crateri.
Cratere vulcanico
Isola Isabela
Le pietre che cadono nel mare, vengono modificate.
La trasformazione delle pietre di tufo per effetto
del movimento ondulatorio produce strane forme
di rocce bizzarre come ad es. patate, uova ecc.
Pietra di tufo
Baia dell’ isola di Chatham
lava
sf. [sec. XVIII; latino labes, caduta, rovina, prob. dal tema di labi, scivolare]. Fase
prevalentemente liquida di una massa magmatica che fuoriesce attraverso un condotto
vulcanico: è in grado di espandersi più o meno in relazione alle condizioni topografiche
e alle proprie caratteristiche di colabilità; raffreddandosi origina le rocce effusive.
Riferendosi al tenore in silice si hanno lave acide (SiO2>65%), lave neutre (SiO2=6552%) e lave basiche (SiO2<52%); riferendosi alle capacità di scorrimento, si hanno
lave fluide e lave viscose. A temperatura superiore a 900-1000 ºC le lave di qualsiasi
natura chimica, anche con viscosità diversa, scorrono all'incirca con la stessa facilità.
Per valori di temperatura inferiori, le lave di natura basaltica si consolidano
bruscamente e presentano una tessitura poco orientata mentre quelle riolitiche mostrano
un consolidamento progressivo che consente ai microliti di assumere una disposizione
regolare e orientata. La presenza di gas facilita la mobilità della lava. Le temperature
misurate direttamente nelle lave vive o nei laghi di lava danno valori compresi tra 1200
(lave basiche) e 800-900 ºC (lave acide). Le lave si raffreddano assai rapidamente in
superficie, ma al di sotto della crosta scoriacea possono conservare temperature elevate
per parecchi anni.
lava solida
Una colata lavica solidificata è caratterizzata da uno strato superficiale e da
uno basale scoriacei, in cui il magma si è consolidato molto rapidamente, e da
una parte interna più compatta, che nei casi di colate di forte spessore può
presentare un regolare sistema di fessurazione dovuto alla contrazione della
massa per raffreddamento. Le fessure intersecandosi isolano dei prismi per lo
più esagonali, di altezza variabile da qualche decimetro a oltre 20 m; altre
fratture perpendicolari possono suddividere queste colonne in placchette dello
spessore in genere di pochi decimetri. Le lave che giungono a contatto con acqua,
come nel caso di emissioni sottomarine, danno luogo solidificando a
caratteristiche strutture sferoidali a fessurazione concentrica denominate lava a
cuscini o pillow-lava. Le lave solidificate presentano una struttura interna in
parte vetrosa e in parte cristallina detta ipocristallina; in particolare possono
presentare strutture microcristalline, criptocristalline, vitrofiriche, microlitiche o
vetrose . Se la cristallizzazione era già in atto alla fuoruscita della lava,
questa può presentare una struttura porfirica con fenocristalli di formazione
intratellurica immersi in una massa microcristallina o vetrosa solidificatasi
dopo la fuoruscita del magma.
Isola di San Cristóbal (Chatham)
Intitolata a San Cristoforo, patrono dei marinai, nella versione spagnola e al conte
Chatham in quella inglese, ha una superficie di 558 km² il suo punto di massima
altitudine è a 730 metri sul mare. L'isola ospita colonie di fregate, leoni marini,
tartarughe giganti, uccelli tropicali, iguane marine, delfini, sule dalle zampe
azzurre e dalle zampe rosse e gabbiani a coda di rondine. La sua vegetazione
include la Calandrina galapagos ed il Lecocarpus darwinii nonché alberi come il
Guaiacum officinale.
Il più grande lago d'acqua dolce dell'arcipelago, la Laguna El Junco, è sito
nell'altipiano di San Cristóbal. La capitale dell'arcipelago, Puerto Baquerizo
Moreno, sorge sull'estremità meridionale dell'isola.
Fregata
Puerto Baquerizo Moreno
e' il capoluogo amministrativo dell'arcipelago delle
Galapagos, si trova sull'Isola di San Cristobal ed e' un
tranquillo villaggio di pescatori. Molti siti si possono
visitare anche senza l'ausilio di una guida, come il museo
cittadino o la collina del Cerro de las Tijeretas che si puo‘
raggiungere a piedi attraverso diversi sentieri e dalla
quale si può ammirare la baia sottostante frequentata e
la città in lontananza. Bellissima e' la Playa Cabo de
Horno dove oggi numerosi surfisti si divertono sulle
grandi onde che si formano al largo di Punta Carola.
Alcune immagini
dell’isola Chatham o S.
Cristobal
Isola di Floreana (Charles o Santa María)
Prende il nome da Juan José Flores, il primo presidente dell'Ecuador, durante
la cui amministrazione l'Ecuador prese possesso dell'arcipelago. Viene anche
chiamata Santa Maria, in onore ad una delle tre caravelle di Cristoforo
Colombo. Ha un'area di 173 km2 ed un'altitudine massima di 640 metri. È una
delle isole dalla storia umana più interessante nonché una delle prime a venire
abitate. Vi si riproducono i fenicotteri rosa e le tartarughe marine verdi, da
dicembre a maggio. Qui si trova anche la procellaria a zampe palmate, un
uccello marino notturno che passa la maggior parte della sua esistenza
lontano dalla terraferma. Alla "Baia della Posta", fin dal XVIII secolo, i
balenieri si servono di barili di legno per scambiare la posta in partenza ed in
arrivo con le navi in transito. Alla Corona del Diavolo, un cono vulcanico
sotterraneo, si trovano formazioni coralline.
Immagine dell’isola di Floreana
Esemplari di tartarughe verdi marine
Isola di Isabela (Albemale)
Chiamata così in onore della regina Isabella di Castiglia, che finanziò il
viaggio di Colombo. Con un'area di 4588 km2 è l'isola più grande
dell'arcipelago. Il suo punto più alto è la sommità del vulcano Wolf, con
un'altitudine di 1707 metri. La forma dell'isola è il risultato della fusione di
sei grandi vulcani in un'unica terra emersa. Sull'isola abbondano i pinguini, i
cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani ed i granchi. Alle falde e
nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e
le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i
falchi e le colombe. Degna d'interesse è anche la vegetazione delle zone a quote
inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell'arcipelago per
popolazione si trova all'estremità sud-orientale dell'isola.
Sula Nebouxii
Sula dalle zampe azzurre
Pellicano delle Galapagos
Santiago (San Salvador, James)
Quest'isola ha un'area di 585 km2 ed un'altitudine massina di 907 metri.
Vi si trovano iguane marine, leoni marini, foche, tartarughe terrestri e
marine, fenicotteri, delfini e squali. Vi sono anche capre e maiali, introdotti
dall'uomo. Tra gli uccelli, si possono osservare i fringuelli di Darwin e i
falchi delle Galápagos. Nella località di Sullivan Bay è possibile vedere
una colata lavica recente.
Isola di Santiago (James)
Squalo delle Galapagos
Sono soprattutto i delfini, gli squali
martello e i barracuda che recitano da
protagonisti nelle acque delle
Galapagos. La vita sopra e sotto la
superficie ha un'intensità quasi
sconvolgente, e l'uomo si trova
inserito in una dimensione che
sembra fuori dal tempo.
Squali martello
Esemplare di geospiza sopra un’iguana
Se le tartarughe giganti sono il simbolo delle
Galapagos, i fringuelli di Darwin sono il simbolo
dell'evoluzione sulle isole. Quando Darwin visitò
queste isole vide che esistevano in esse tredici
specie di fringuelli. Queste specie non si trovavano
in altri luoghi del mondo. I fringuelli sono
uccelli piccoli e dalla colorazione poco attraente.
Darwin riferì che ciascuna specie presentava un
becco con una morfologia diversa. Questi becchi
sono il risultato della selezione naturale. Sono
adattamenti rispetto all’alimentazione dei
fringuelli. Così il fringuello terrestre dal becco
grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di
semi grandi e duri. Il fringuello arboreo grande
(Comarhynchus psittacula) mangia insetti grandi.
Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea divacea)
è adattato per alimentarsi di insetti piccoli. Il
fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa)
mangia semi piccoli e duri.
L’origine delle diverse specie di fringuelli si ritiene sia la seguente: all’inizio nelle
isole Galapagos non esistevano fringuelli. Con un mezzo sconosciuto, alcuni di essi
giunsero in una delle isole. Venne fondata una popolazione e su di essa agirono la
deriva, la consanguineità e la selezione. Questa popolazione riuscì ad adattarsi
all’ambiente insulare. In una seconda tappa, alcuni fringuelli colonizzarono
un’altra isola (con un altro ambiente). Venne fondata in essa un'altra popolazione
e i fringuelli , si adattarono al nuovo ambiente. Quando alcuni fringuelli della
seconda isola tornarono all’isola originaria, le popolazioni erano già tanto diverse
(si erano formati meccanismi di isolamento riproduttivo) da essere già specie
distinte. Il processo di colonizzazione venne ripetuto, coinvolgendo le diverse isole. Il
risultato finale è la presenza nelle isole Galapagos delle 13 specie di fringuelli che
conosciamo attualmente.
Geospiza difficilis
Platyspiza crassirostris
Cactospiza pallidus
Camarhynchus pallidus
Geospiza fortis
Darwin li catalogò nel seguente modo:
1. Uccello col becco più
grande del genere di
Geospiza
2. Uccello col becco di
misura intermedia di
Geospiza
camarhyncus
pallidus
3. Uccello col becco più
piccolo di Geospiza
fortis
4. Becco del
sottogruppo
Certhidea
Qui possiamo vedere un altro
disegno di esemplari dei
cosiddetti “fringuelli di
Darwin”, le loro differenze e
peculiarità di dimensioni del
becco e di grandezza della testa
Questo esamplare di Camarhyncus
pallidus tiene nel becco un ramoscello
con cui estrae insettini dai tronchi degli
alberi o dai cactus
Geospiza magnirostritis
Questo è un fringuello terrestre dal becco grande (Geospiza magnirostris) si alimenta di
semi grandi e duri.
Geospiza fuliginosa
Il fringuello terrestre piccolo (Geospiza fuligginosa) mangia semi piccoli e duri.
Comarhynchus psittacula
Il fringuello arboreo grande
(Comarhynchus psittacula) mangia
insetti grandi.
Certidea olivacea
Il fringuello gorgheggiatore (Certhidea
olivacea) è adattato per alimentarsi di
insetti piccoli.
Pinson artesano
Un tipo di fringuelli
studiati da Darwin è quello
del «Pinson artesano». Si
tratta di fringuelli che
usano arnesi
(Camarhynchus pallidus e C.
heliobates) come spine di
cactus o bastoncini per
scoprire e poi estrarre
bruchi da cavità o strette
fessure dei tronchi degli
alberi.
Camarhynchus pallidus
Il fringuello vampiro (Geospiza nebulosa)
è un uccello nativo delle isole Galapagos.
Il fringuello vampiro si .nutre primariamente
del sangue di due specie di sula: Sula nebouxii e
Sula dactylatra, beccando la pelle della sula con
il becco affilato finché non fuoriesce sangue.
Curiosamente le sule permettono loro di farlo. Si
ipotizza che questo comportamento si sia evoluto
dalla abitudine di beccare che il fringuello
utilizzava per liberare la sula dai parassiti. Il
fringuello si nutre anche delle uova della sula,
rubandole appena dopo che sono state deposte e
facendole rotolare (spingendo con le zampe e
facendo perno col becco) nelle rocce finché non si
rompono.
Regno:
Animalia
Phylum:
Chordata
Subphylum:
Vertebrata
Classe:
Aves
Sottoclasse:
Neognathae
Ordine:
Passeriformes
Sottordine:
Passeri
Superfamiglia:
Passeroidea
Famiglia:
Emberizidae
Genere:
Geospiza
Specie:
G. nebulosa
Buteo galapagoensis
Poiana delle Galapagos
La poiana delle Galápagos (Buteo galapagoensis) fu "scoperta" da Charles Darwin
nel 1835 quando, nel suo famoso viaggio attorno al mondo, si soffermò proprio in
quell'arcipelago.
L'attenta osservazione della ricca varietà di adattamenti delle diverse specie alle varie
possibilità ambientali condusse il grande naturalista inglese all'elaborazione
concettuale della sua teoria dell'evoluzione naturale. Sugli esemplari di poiana raccolti
da Darwin nel 1835, il noto naturalista inglese John Gould, autore di splendide
illustrazioni di animali, descrisse la poiana delle Galápagos nel 1837.
Sono presenti varie tipologie
di sule:
Sula dactylatra
Sula nebouxii
La sula piediazzurri (Sula nebouxii, MilneEdwards 1882) è un curioso uccello della
famiglia dei Sulidae dell'ordine dei
Pelecaniformes.
Questo rapace fu trovato successivamente, dai vari studiosi che si occuparono
dell'arcipelago, praticamente in tutte le isole dello stesso, soprattutto da quando tali
ricerche divennero organiche e continuate grazie all'istituzione nel 1959 della Charles
Darwin Foundation per le isole Galápagos, avvenuta sotto gli auspici dell'UNESCO,
dell'IUCN e del governo dell'Ecuador, sotto la cui giurisdizione ricadono le isole. In
particolare la poiana delle Galápagos fu oggetto di ricerche specifiche da parte di
Raymond Lévêque negli anni 1960-61, di A. Brosset negli anni 1962-63 e
dell'ornitologo americano Dean Amadon nel 1964. Nonostante la totale protezione di
cui gode questa specie insieme a tutta la peculiare fauna indigena dell'arcipelago
(grazie sia a una specifica legge del governo del 1959 quanto al fatto che tutte le isole
sono parco nazionale), la poiana delle Galápagos ha subito diverse decimazioni
dovute agli abbattimenti poiché la specie è stata ritenuta dai contadini pericolosa per il
pollame domestico. Dagli anni sessanta sembra che la poiana delle Galápagos sia
scomparsa da alcune isole quali Pinta, Floreana, e San Cristóbal; in numerose altre è
in fase regressiva come avviene, ad esempio, a Santa Cruz, a Santa Fé, ad Española, a
Fernandina, a Isabela, a Marchena, a San Salvador e nelle più piccole isole Rabida e
Pinzón. Oggi come risulta dai dati forniti dagli stessi naturalisti del Galápagos
National Park la popolazione complessiva della specie raggiunge le poche centinaia.
La poiana delle Galápagos è un rapace fortemente territoriale; nidifica sulle
rocce o sui grandi alberi, costruendo un nido robusto, al quale vengono aggiunti
sempre nuovi rami. Dei vari nidi già costruiti, la coppia ne utilizza
alternativamente l'uno o l'altro a seconda degli anni. Una volta nati i nidiacei, i
genitori si dimostrano particolarmente aggressivi verso chiunque penetri nel loro
territorio. La poiana delle Galápagos si nutre di diversi animali ed è stata
osservata catturare delle iguane sia terrestri che marine. Oggetto della sua
attenzione alimentare sono anche serpenti, uccelli, invertebrati vari e carogne.
Come per il cormorano delle Galápagos, anche per questo falconiforme la
situazione generale non può definirsi rosea; infatti si tratta di un animale che si
trova, in tutto il mondo, solo alle Galápagos e che ha quindi una distribuzione
fortemente limitata presentando tutte quelle vulnerabilità tipiche di specie già di
per sé rare e localizzate. Qualsiasi elemento di disturbo e di diretta uccisione di
questa specie costituisce quindi un fattore da eliminare al più presto pena la
totale estinzione di questo rapace così esclusivo. La direzione del parco e la
Fondazione Darwin lavorano appunto per rimuovere tutti quegli elementi che
possono portare nocumento alla fauna delle isole incantate.
Questi invece sono altri uccelli presenti
nell’arcipelago
Fregata magnificens
Un tipico atteggiamento del corteggiamento
Larus fuliginosus
La sula piediazzurri è un uccello marino che raggiunge gli 85
centimetri di lunghezza e il chilo e mezzo di peso. La peculiarità
principale è l'intenso colore azzurro dei suoi piedi palmati che
sfoggia durante il corteggiamento e il volto dall'aria comica. Come le
altre sule possiede un corpo adatto alla vita acquatica, molto
slanciato e affusolato con ali strette per non subire danni negli
impatti con la superficie dell'acqua. Il maschio è più piccolo e agile
della femmina e per questo i suoi tuffi sono spettacolari. Infatti il
maschio riesce ad immergersi anche nelle acque costiere, tra gli scogli
e nelle pozze d'acqua tra le rocce.
Le livree sono uguali nei due sessi. Oltre ai piedi azzurri la sula
piediazzurri possiede un tipico capo striato con sfumature che vanno
dal giallo al grigio, petto, parte inferiore di corpo e ali chiaro tendente
al celeste, becco grigio-azzurro e dorso bruno intenso.
L’ordine dei rettili caratterizza
meglio la zoologia di queste
isole. Le specie non sono
numerose ma il numero degli
individui per ogni specie è
straordinariamente grande.
Degna di nota è una piccola
lucertola e due specie di
Ambblyrhynchus (del quale la
specie più nota è quella delle
iguane). Abbonda inoltreun
serpente simile al Psammophis
Temminckii del Cile.
Darwin cataloga come
rettili anche le tartarughe
Piccola lucertola delle Galapagos
“Credo che questo
animale si trovi in tutte le
isole dell’arcipelago,
frequenta le zone alte e
umide ma vive anche nei
distretti bassi e aridi. I
vecchi maschi sono più
grandi e hanno la coda
più lunga delle
femmine.”
Testudo Nigra
Tartaruga di terra
Le tartarughe si cibano soprattutto dei
succulenti cactus, quelle che abitano la
zona alta più umida mangiano anche le
foglie di vari alberi, la bacca
guayavita, che è acida e amara, e anche
un lichene filamentoso di colore verde
pallido (Usnera placata) che pende in
trecce dai rami degli alberi. La
tartaruga è amatissima dell’acqua, le
tartarughe percorrono una grande
distanza per raggiungere le pozze
d’acqua lungo sentieri ben battuti.
Usnera placata
Brachycereus nesioticus
Cactus della lava-Cactaceae
Le tartarguhe sono l’esemplare faunistico emblematico di queste isole,
infatti Galapago significa tartaruga. Le tartarughe hanno sempre
costituito una grande risorsa per gli abitanti delle isole, che ne fanno il
loro principale nutrimento. Purtroppo da sempre sono state soggette alla
caccia di bucanieri, che ne prendevano a centinaia, la carne di tartaruga,
messa sotto sale, si mantiene per molto tempo.
Ora le tartarughe sulle Galapagos sono ovviamente specie protetta, ma
vengono minacciate, come le isole stesse, da fattori che influiscono sulla
loro serena sopravvivenza, come per esempio l’inquinamento, o
l’introduzione di specie animali non autoctone ( gatti etc.)
Esemplari di Testudo Nigra
Ambblyrhynchus cristatus
Iguana di mare
“Non sono affatto timide e quando guardano attentamente qualcuno arricciano
la coda e sollevandosi sulle zampe anteriori muovono su e giù il capo con un
movimento veloce tentando di assumere un atteggiamento feroce, pur non
essendolo affatto” Gli individui che popolano la parte inferiore delle isole
mangiano i rami di cactus spezzati dal vento e non hanno quasi mai occasione
di bere dellìacqua. Aprendo lo stomaco di alcuni esemplari Darwin osserva
che le iguane si nutrono di vegetali e foglie di alberi, bacche acide astringenti
di guayabita. Le femmine conservano nel ventre numerose uova che
depongono nelle tane, gli abitanti le cercano per mangiarle.
Darwin si trova a contatto anche con gli insetti delle Galapagos, sebbene
si stupisca della povertà di fauna in questo ambito. “…gli insetti, pur essendo in
una regione intertropicale, sono di dimensioni piccolissime e di colori smorti…”
Coleòtteri
sm. pl. [sec. XIX; dal greco koleópteros, da koleós, guaina+pterón, ala]. Ordine
(Coleoptera) di Insetti comprendente ca. 300.000 specie, di forma e dimensioni assai diverse
(da meno di 1 mm a ca. 15 cm). I Coleotteri
hanno un esoscheletro particolarmente consistente; capo quasi sempre libero, con occhi
variamente sviluppati, talvolta mancanti, e antenne di forma e lunghezza assai variabili
Darwin osserva che ci sono:
• Quindici specie di pesci marini (tra cui un
Prionotus).
• Sedici specie di conchiglie terrestri (tra cui
una Helix ) tutte peculiari dell’arcipelago.
• Una conchiglia di acqua dolce (la
Paludina)
• Una specie del genere di Monoceros e varie
specie di Fissurella e Cancelaria.
• Specie autoctone di Oniscia e Stylifer.
• Una sola specie condivisa di Purpula
papula.
Conchiglia monoceros
trochus
Conchiglia Paludina
cipraeyade
Conchiglia fissurella
E ora mostreremo alcune specie di
pesci che vivono nelle acque oceaniche
dell’oceano tropicale…
Spesso trascurata in quanto meno
appariscente, anche la flora delle isole
merita attenzione. Ci sono 560 specie di
piante, di cui circa un terzo endemiche. Ad
esempio, le Galapagos hanno specie uniche
di caffè, cotone, peperoncino, passiflora e
pomodoro. Oltre a specie endemiche di generi
diffusi anche altrove, ci sono anche interi
generi endemici, come scalesia, l'albero
margherita, e alcuni cactus, come il
Brachycereus, detto cactus della lava e
Jasminocereus, il cactus candelabro
Isola di south plaza
Brachycereus nesioticus
Cactus della lava-Cactaceae
Questo è un piccolo Cactus colonnare originario delle isole Galapagos. I fusti raggiungono i
50-60 cm di altezza, con un diametro di 4-5 cm; tendono ad annerire con grande facilità,
formando dei larghi cespi, con alcuni fusti eretti, altri semiprostrati; il fusto è di colore verde
scuro, con numerose costolature, e quasi completamente ricoperto da lunghe spine appuntite,
di colore giallo negli esemplari giovani, divengono grigie o nere con il passare degli anni: per
questo motivo i cespi di Brachycereus sono costituiti da piante di varie tonalità di colore, dal
giallo oro, fino al nero. In estate lungo i fusti sbocciano alcuni fiori di colore bianco-crema,
di forma tubolare, lunghi fino a 10 cm; sbocciano nelle prime ore del mattino e si chiudono
con l'oscurità. Queste piante sono tra le prime a colonizzare le aree devastate dalle eruzioni
vulcaniche, risaltando moltissimo tra le rocce scure.
Jasminoceurus galapagoensis
Cactus candelabro
Jasminocereus (è un termine che si riferisce ai suoi fiori che
significa “profumato come i fiori”) è del genere dei cactus.
Questa specie è però originaria delle Galapagos. Proprio
dell’Ecuador, questa specie è estremamente rara (non si trova in
coltivazione, questo pervhè le Galapagos sono riserva naturale
ed è proibito rimuovere qualsiasi genere di pianta ed esportarla
fuori dalle isole).
Isola di Blatra
Isola di Rabida
Oggi nelle isole vivono circa 18.000 persone, ma solo poco più della metà
viene beneficiata dal turismo che porta al paese un introito di circa 150
milioni di dollari all’anno con l’arrivo di quasi 80.000 persone. Le altre
attività produttive sono limitate da rigidi vincoli per impedire il degrado
dell’eccezionale ecosistema, che comprende specie animali uniche al mondo.
Gli isolani chiedono con sempre maggiore insistenza di poter partecipare ai
benefici dell’attività turistica, attualmente gestita da agenzie di viaggio e di
navigazione esterne, che lasciano agli abitanti delle isole solo le briciole:
qualche bibita e pochi oggetti di artigianato venduti ai visitatori. E’ il caso
di Puerto Ayora, nell’ Isla Santa Cruz, il centro economico e turistico
dell’arcipelago.
Dal ministero dell’Ambiente obiettano che, seppure le rimostranze degli
isolani sono fondate, è anche vero che le loro condizioni di vita, seppure
molto povere, sono decisamente migliori di quelle della maggior parte
della restante popolazione rurale, dove si registrano tassi di
disoccupazione del 12 % ed una povertà che tocca il 60% della
popolazione.
Abitante delle isole Galapagos
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I_XVII