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Riuscita la manifestazione dei precari a Montecitorio
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USR e CSA
IRRE
Calendario scolastico
di A.G.
Tanti sindacati, coordinamenti e associazioni con bandiere e
striscioni in difesa della scuola pubblica. La piazza non era
pienissima ma c’erano tutti i leader della sinistra: applausi per Di
Pietro (Idv), fischi per Ferrero (Prc), entrambi per Franceschini,
leader del Pd. Parole rassicuranti dal ministro Gelmini: stiamo
lavorando per cercare di trovare le soluzioni.
Si può dire complessivamente riuscita la manifestazione contro i
tagli e le riforme nella scuola pubblica svolta il 15 luglio davanti a
Montecitorio. I coordinamenti dei precari si sono presentati da tutta
Italia nella calda piazza romana non proprio in massa come
annunciato (saranno stati cinquecento, seicento al massimo, ma del
resto a scuole praticamente chiuse non ci si poteva aspettare molto
di più). Però la presenza di diversi sindacati ed associazioni di
categoria, e soprattutto dei tanti leader dell’opposizione,
parlamentare ed extra-parlamentare, ha dato spessore e visibilità ad
una protesta di cui il Governo nella realizzazione dei provvedimenti
da approvare prima della pausa estiva dovrà per forza di cose
tenere conto.
Oltre ai tanti coordinamenti di precari, che indossavano una
maglietta nera con la scritta-acronimo (di precari) “Professionisti
Radiati Esasperati Cancellati Annullati Raggirati Ignorati”, c’erano
una buona fetta di sigle sindacali (Flc-Cgil, Cisl Scuola, Cobas,
Gilda e Usi). Ma anche diverse associazioni, capitanate dagli
attivissimi Cip, come il coordinamento Precari della scuola, quello
dei Genitori democratici e Non rubateci il futuro.
Le ragioni e lo stato d’animo dei partecipanti era ben rappresentato
da cartelli e striscioni: "La scuola statale resiste", "Tagli alla scuola,
una truffa per tutti, "Sfiniti dalla precarietà", "Basta tagli: immettete
in ruolo tutti i precari", "Aprea, mors tua vita mea", "La curia
assume docenti: che se li paghi...", "Saremo disoccupati", "Fuori
tutto, si svende la scuola pubblica".
Durante il presidio, controllato a vista dalle forze dell’ordine, si sono
accavallate le testimonianze dei lavoratori della scuola: come quella
di un precario della provincia di Torino che ha lamentato non solo la
mancanza di stabilità, ma anche la scarsa riconoscenza dello Stato
per i tanti docenti, come lui, che giornalmente si sobbarcano
chilometri di strade per raggiungere l’istituto dove svolgono servizio.
Gli applausi hanno raggiunto l’apice quando, verso le 11, è sceso
tra i manifestanti il leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro.
Fischi invece per Paolo Ferrero (Prc), accusato dai precari di
essere tra gli artefici della caduta dell’ultimo Governo Prodi.
Governo che con la prima Finanziaria, quella del 2007, aveva
programmato 150.000 immissioni in ruolo di docenti (oltre a 30.000
Ata) in tre anni, ma poi compiuti solo a metà a seguito dell’approdo
dell’attuale esecutivo.
http://www.qualitapa.gov.it/index.php?id=136&type=100
:: Reclutamento ::
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17/07/2009 1.29.20
Tecnica della Scuola
Pagina 2
Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha avuto un’accoglienza a
due facce: prima contestato, poi applaudito. Presenti anche altri
esponenti politici, sempre facenti capo al Centro-Sinistra: Vincenzo
Vita, Manuela Ghizzoni, Stefano Pedica e Pierfelice Zazzera (tutti
del Pd), Paolo Cento e Franco Giordano (Sinistra e libertà) e
Piergiorgio Bergonzi (Comunisti italiani).
Uno degli ultimi interventi, tra i più apprezzati, è stato quello di
Simonetta Salacone, la dirigente scolastica dell'istituto primario Iqbal
Masih di Roma, ormai stabilmente in prima linea contro le iniziative
del ministro Gelmini. Ministro che sul finire della manifestazione
assicurava di tenere ben presente il problema del precariato della
scuola: ad iniziare dall’indennità di disponibilità rivolti agli attuali
supplenti annuali che nel prossimo anno rimarranno senza
contratto. "Su questo stiamo lavorando – ha detto Gelmini – la
prossima settimana è previsto un altro incontro. Probabilmente il
provvedimento sui precari potrebbe essere inserito nel dl anticrisi, ci
sono spiragli, ma aspettiamo la prossima settimana". Riguardo
l’assunzione dei 20.000 docenti e Ata, la cui autorizzazione è stata
chiesta in tempi non sospetti dal Miur al ministero dell’Economia, la
stessa Gelmini ha ricordato di aver istituito "un tavolo sul precariato
con i sindacati e con i ministri Sacconi e Tremonti: stiamo lavorando
per cercare di trovare delle soluzioni". Parole che i diretti interessati
hanno sicuramente apprezzato. Ma non troppo: ora pretendono che
si passi ai fatti. – ha detto Gelmini – ". Riguardo l’assunzione dei
20.000 docenti e Ata, la cui autorizzazione è stata chiesta in tempi
non sospetti dal Miur al ministero dell’Economia, la stessa Gelmini
ha ricordato di aver istituito "". Parole che i diretti interessati hanno
sicuramente apprezzato. Ma non troppo: ora pretendono che si
passi ai fatti.
15/07/2009
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