Formazione e Innovazione per l’Occupazione FIxO Scuola & Università Il processo di messa in trasparenza competenze per la qualificazione dei tirocini Foligno, 04/02/2015 La qualità dei tirocini: alcune considerazioni iniziali La qualità dei tirocini per il legislatore: le linee guida nazionali La certificazione delle competenze: quadro normativo nazionale La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio: una proposta di approccio metodologico I repertori regionali delle professioni La qualità dei tirocini La qualità viene a configurarsi come un orientamento di tutte le funzioni aziendali al cliente e al rapporto costo/beneficio da esso percepito. In generale, la misura della qualità indica una misura delle caratteristiche o delle proprietà di un prodotto/servizio in confronto a quanto ci si attende da tale prodotto/servizio, per un determinato impiego/obiettivo. La qualità dei tirocini Rie t a o ella ate a del valo e della ualità : • l'acquisizione dei bisogni dei clienti; • la traduzione di tali desideri in caratteristiche controllabili; • la progettazione; • il processo di realizzazione; • il processo di monitoraggio/valutazione e miglioramento delle performance. La qualità dei tirocini TIROCINIO definizione Il tirocinio è una misura formativa di politica attiva, finalizzata a creare un contatto diretto tra un soggetto ospitante e il ti o i a te allo s opo di favo i e l’a i hi e to del agaglio di o os e ze, l’a uisizio e di o pete ze p ofessio ali e l’i se i e to o il ei se i e to lavo ativo. Il tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione in situazione che non si configura come un rapporto di lavoro. La qualità dei tirocini TIROCINIO definizione Tirocini curriculari sono promossi da università, istituzioni scolastiche, centri di formazione professionale, ovvero tutte le fattispecie non soggette alle o u i azio i o ligato ie, i ua to espe ie ze p eviste all’i te o di u percorso formale di istruzione o di formazione. Tirocini formativi e di orientamento. Sono finalizzati ad agevolare le scelte p ofessio ali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro mediante una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono i soggetti che hanno conseguito un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi. La qualità dei tirocini TIROCINIO i soggetti in gioco SOGGETTO PROMOTORE SOGGETTO OSPITANTE GIOVANI La qualità dei tirocini TIROCINIO il soggetto promotore eroga il servizio SOGGETTO PROMOTORE soggetto promotore ha un ruolo determinante nella realizzazione del dispositivo in quanto erogatore dello stesso inteso come servizio, che risponde ad un obiettivo e a dei isog i spe ifi i. L’azio e del soggetto p o oto e essenziale affinché si verifichino le condizioni necessarie al raggiungimento delle finalità dei tirocini formativi e di orientamento La qualità dei tirocini TIROCINIO i bisogni di giovani e imprese GIOVANI IMPRESE consolidare le proprie competenze, metterle alla prova, ampliarle, acquisirne di nuove (anche di natura trasversale), mettere in pratica saperi teorici, confrontarsi con una prima espe ie za all’i te o di u a o ga izzazio e p oduttiva. disporre di nuove competenze per sostenere processi di innovazione, inserire in azienda nuove energie – idee, conoscenze, motivazione – per dare impulso ai processi aziendali, conoscere nuove possibili risorse per coprire, al termine del tirocinio, veri e propri fabbisogni professionali (e non coprire buchi di organico, disporre di forza lavoro a titolo più o meno gratuito e senza impegni contrattuali) La qualità dei tirocini TIROCINIO la catena del valore della qualità • rilevare i bisogni dando una precisa connotazione al tipo di competenze esercitate, o esercitabili, dal giovane e a quelle richieste dal potenziale soggetto ospitante • ide tifi a e il g ado di affida ilità del soggetto ospita te al fi e di pote lo ualifi a e o e i p esa fo ativa , • far incontrare i bisogni del giovane con quelli del soggetto ospitante; • definire, insieme al soggetto ospitante, un progetto formativo reale, nel quale sia ben identificabile il gap e, soprattutto, il risultato atteso in termini di competenze; • ga a ti e, i sie e al soggetto ospita te, u ’adeguata tuto ship, o solo burocratico/amministrativa ma, se del caso, anche in grado di intervenire concretamente a sostegno dei contenuti formativi e tecnici del tirocinio; • disporre di strumenti di monitoraggio in grado di rilevare in itinere, al fine di potervi intervenire, eventuali problemi e difformità rispetto al progetto formativo La qualità dei tirocini TIROCINIO gli strumenti della qualità • • • • • standard di qualità, certificazione di qualità del soggetto promotore, carta dei servizi, indagini di customer satisfaction rating delle imprese convenzionate (classificare le imprese in base alla loro rischiosità/potenzialità come impresa formatrice) • attestazione delle competenze acquisite in tirocinio come modalità per dare valere sosta ziale, se o for ale, all’esperie za, al di la che la stessa si concluda con un esito occupazionale La qualità dei tirocini TIROCINIO l’impresa formativa L’i p esa u luogo p ivilegiato di fo azio e, o sola e te pe h luogo di potenziale apprendimento di saperi e di competenze, ma anche perché è luogo in cui sperimentare occasioni di crescita umana, sociale e culturale. Tutte queste opportunità si attuano in presenza di una caratteristica fondamentale: l’i te zio alità della fo azio e Il processo formativo deve cioè essere esplicitato per evitare che l’app e di e to sia o t asseg ato da spo ta eità, o asio alità, asualità, cioè dalla possibilità che in quel contesto si possa apprendere, ma si possa anche non apprendere La qualità dei tirocini TIROCINIO politica pubblica I tirocini formativi e di orientamento rappresentano un importante strumento a favo e dell’i alza e to dei livelli di o upa ilità dei giova i, essi so o io una politica pubblica In quanto tale il raggiungimento dei suoi obiettivi rientra nella sfera di competenza e responsabilità non solo dei soggetti in gioco (promotori e clienti) ma anche dei decisori politici La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali Le Linee guida in materia di tirocini (Accordo 24 gennaio 2013) nascono con l’o iettivo di fo i e un quadro di riferimento comune a tutte le Regioni e Province autonome in materia di tirocini; dunque, non si tratta di un intervento o ativo Legge a di u ’i tesa t a il Mi iste o e le Regio i, he le i peg a ad adeguare la normativa di riferimento in base a quanto previsto nelle documento. Le Regioni entro 6 mesi infatti, erano tenute a recepire con apposite norme regionali i principi in esse contenuti, fermo restando la facoltà di fissare anche disposizioni di maggiore tutela (ma non di minore) L’evoluzio e o ativa i ate ia, ha avuto o e principio ispiratore proprio uello di ga a ti e la ualità del ti o i io e li ita e l’uso disto to per riaffermare la loro valenza formativa e di primo contatto con il mondo del lavoro. La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • DURATA - Ripristino per i tirocini formativi e di orientamento della durata assi a di 6 esi e il o segui e to del titolo di studio da e t o e o olt e esi ; • SOGGETTI PROMOTORI - E’ p evista la possi ilità da pa te delle Regio i e Province Autonome di integrare e modificare l'elenco dei soggetti abilitati ad attivare tirocini (rispetto a quelli già individuati dalla normativa vigente). • SOGGETTI OSPITANTI – E’ p evista la possi ilità da pa te delle Regio i e Province Autonome di specificare ulteriormente le caratteristiche soggettive e oggettive dei soggetti ospitanti. Fra le caratteristiche è stato previsto da quasi tutte le Regio i u a soglia di «sta ilizzazio e» al di sotto della uale l’azie da non può attivare altri tirocini La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • PROGETTO FORMATIVO – vengono specificati i contenuti obbligatori del progetto formativo, tra cui: • setto e di attività e o o i a dell’azie da odi i ATECO • a ea p ofessio ale di ife i e to dell’attività del ti o i io odi i CP I“TAT ; • importo indennità al tirocinante; • indicazione, ove possibile, della figura professionale di riferimento nel REPERTORIO NAZIONALE o ai REPERTORI REGIONALI ( ove definiti dalla Regione) • competenze da acquisire con riferimento alla figura professionale di riferimento La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • TUTORAGGIO E MONITORAGGIO – sono specificati e dettagliati i compiti del soggetto p o oto e e del soggetto ospita te e dei soggetti oi volti ell’azio e di tutoraggio e monitoraggio (referente e/o Tutor soggetto promotore e Tutor del soggetto ospitante); • LIMITI NUMERICI TIROCINI – E’ de a dato alle Regio i la defi izio e del numero di tirocini attivabile contemporaneamente dal medesimo soggetto ospitante. • INDENNITA’ TIROCINANTE – E’ o fe ata l’o ligato ietà dell’i de o ispo de e al ti o i a te a fa data dell’ e t ata i vigo e della egola e tazio e egio ale e sta ilito l’a o ta e i i o: Eu o euro. ità da , La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • ATTESTAZIONE FINALE – E’ p evisto a a i o del soggetto p o oto e l’o ligo di rilasciare al termine del tirocinio una attestazione dei risultati con la specifica delle competenze eventualmente acquisite, con riferimento, ove possibile, ad una qualificazione inserita nel Repertorio nazionale o del Repertorio regionale. • REGISTRAZIONE SUL LIBRETTO FORMATIVO – E’ p evista la egist azio e dell’espe ie za di ti o i io sul Li etto fo ativo. Le odalità di egist azio e saranno definite dalla Regione e Provincia autonoma. La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • VIGILANZA E CONTROLLO - Ferme restando le competenze statali in materia di vigilanza e controllo, le Regioni e Province Autonome si impegnano ad operare per promuovere il corretto utilizzo dei tirocini prevenendo le forme di abuso • QUALITA’ DEI TIROCINI – E’ spe ifi ato he il p esidio della ti o i io espo sa ilità del soggetto p o oto e; ualità del La qualità dei tirocini TIROCINIO le Linee Guida nazionali • VIGILANZA E CONTROLLO - Ferme restando le competenze statali in materia di vigilanza e controllo, le Regioni e Province Autonome si impegnano ad operare per promuovere il corretto utilizzo dei tirocini prevenendo le forme di abuso • QUALITA’ DEI TIROCINI – E’ spe ifi ato he il p esidio della ti o i io espo sa ilità del soggetto p o oto e; ualità del La certificazione delle competenze IL SISTEMA NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (Legge Fornero 92/2012) Tra le novità più importanti introdotte dalla Legge n. 92/12 (c.d. Legge Fornero) vi è la delega al Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’i dividuazio e e validazio e degli app e di e ti o fo ali e i fo ali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione. L’o iettivo uello di dis ipli a e o ga i a e te, u a se ie di istituti i ovativi, uali l’app e di e to pe a e te e la validazio e e e tifi azio e delle competenze acquisite in percorsi non formali o informali. La certificazione delle competenze VALIDAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (Dlgs 13/2013) Con il decreto legislativo 16 gennaio 2013 n 13 sulla validazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze in attuazione della riforma Fornero, si afferma definitivamente che l’apprendimento permanente costituisce un vero e proprio diritto della persona e che, conseguentemente, le istituzioni dello Stato sono impegnate ad assicurare a tutti pari opportunità di riconoscimento e valorizzazione delle competenze comunque acquisite. La certificazione delle competenze DEFINIZIONI «apprendimento permanente»: qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale «apprendimento formale»: apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale La certificazione delle competenze DEFINIZIONI «apprendimento non formale»: apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di istruzione e formazione, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese; «apprendimento informale»: apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero; La certificazione delle competenze FASI DEL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE 1. identificazione: fase finalizzata a individuare e mettere in trasparenza le competenze della persona; in caso di apprendimenti non formali e informali questa fase implica un supporto alla persona nell'analisi e documentazione dell'esperienza di apprendimento 2. valutazione: fase finalizzata all'accertamento del possesso delle competenze; nel caso di apprendimenti non formali e informali questa fase implica l'adozione di specifiche metodologie valutative e di riscontri e prove idonei a comprovare le competenze effettivamente possedute; 3. validazione: fase finalizzata al rilascio di documenti di validazione o certificati, standardizzati ai sensi del presente decreto, che documentano le competenze individuate e validate o certificate La certificazione delle competenze Il Libretto Formativo del Cittadino LFC (DM 10/2005) Il Li etto Fo ativo del Cittadi o u o dei dispositivi istituzio ali all’i te o del sistema per il riconoscimento e la certificazione delle competenze ealizzati i o testi di app e di e to fo ale e di validazio e delle o pete ze a uisite i o testi o fo ali e i fo ali La certificazione delle competenze Il Libretto Formativo del Cittadino LFC (DM 10/2005) ...nella vita quotidiana ...nella Scuola ...nella formazione ...nel lavoro La certificazione delle competenze Il Libretto Formativo del Cittadino LFC La certificazione delle competenze “Libretto formativo” - struttura La certificazione delle competenze Il DIVERSO VALORE delle «certificazioni» La certificazione delle competenze DEFINIZIONI competenza comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio LA COMPETENZA - Processo di analisi e descrizione La o pete za s atu is e dall’a alisi del soggetto in azione , dalla considerazione del tipo di risorse che mette in campo e delle modalità con cui le combina per fronteggiare situazioni relazionali e professionali. Per questi motivi la competenza costituisce un concetto sistemico, un mix integrato di risorse di natura diversa (conoscenze, abilità, risorse personali, ecc.) che vengono dinamicamente combinati dal soggetto nell'esercizio delle attività lavorative. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio LA COMPETENZA - Processo di analisi e descrizione La natura del concetto di competenza fa si che essa si presti efficacemente a fare da i terfaccia tra o do del lavoro e mondo della formazione, favorendo la definizione di un riferimento linguistico comune che rende più facilmente i o os i ili a he all’i te o delle ealtà p oduttive le acquisizioni che vengono certificate al termine dei percorsi formativi. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio LA COMPETENZA - Processo di analisi e descrizione Infatti, le competenze costituiscono al tempo stesso: • il pu to di a ivo dei p o essi di a alisi del lavo o e a he di descrizione della professionalità richiesta; • il pu to di pa te za pe sta ili e i isultati attesi di u ’azio e formativa e definire le modalità più coerenti per raggiungerli; • il bagaglio personale del soggetto in cerca di lavoro La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio COMPETENZE TECNICO/PROFESSIONALI E TRASVERSALI Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui ci si riferisce nei diversi ambiti professionali. Le competenze trasversali sono le competenze (comunicative, relazionali, di problem solving, ecc.) che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e che consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico. E’ i po ta te sottoli ea e o e all’i te o delle o pete ze t asve sali o o e a he o side a e tutto uell’i sie e di iso se og itive e etodologi he he l’espe ie za s olasti a e u ive sita ia o se te di sviluppa e e rendere patrimonio stabile del soggetto, anche se spesso esso viene declinato con linguaggi diversi. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio COMPETENZE TECNICO/PROFESSIONALI E TRASVERSALI La definizione di tali competenze deriva da diversi processi di analisi: • per le competenze tecnico-professionali, si tratta di analizzare le concrete attività operative connesse a determinate funzioni e processi lavorativi, attraverso una appropriata metodologia di "analisi del lavoro" che sia in grado di "leggere" le attività e di ricostruire il quadro delle competenze presenti nelle stesse attività operative. • per le competenze trasversali, si tratta di analizzare le caratteristiche non già del lavoro "in sé", quanto piuttosto del comportamento lavorativo degli individui e delle "variabili" che sono in grado di influire in modo significativo sulle sue azioni. Si tratta cioè di disporre di una metodologia di analisi del comportamento lavorativo dei soggetti. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio LA FORMALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE – OMOGENEITA’ SINTATTICA criterio di omogeneità sintattica al fine di utilizzare un comune linguaggio e una metodologia condivisa è necessario che le competenze emerse siano descritte con una sintassi omogenea DENOMINAZIONE CONOSCENZE DESCRIZIONE ABILITA’ La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio LA FORMALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE – OMOGENEITA’ SINTATTICA Descrizione della competenza Convenzionalmente la descrizione si basa sulla declinazione delle denominazioni di competenza (introdotte dalla locuzione “Il soggetto è in grado di”) in sequenze di proposizioni/periodi articolati in tre dimensioni: •il verbo di azione: l’i fi ito del ve o spe ifi a l’azio e he il soggetto ha bisogno di sapere come ealizza e pe essere in grado di …”. •l’oggetto: i sie e o il ve o di azio e, i di a o esattezza che cosa il soggetto deve app e de e e p ati a e pe pote p esidia e l’attività di ife i e to. •la specifica e/o ambito di riferimento, modalità e/o condizioni di pratica e apprendimento dei saperi in atto; tale dimensione consente di rendere più esplicito il significato espresso dal verbo di azione. Le o dizio i igua da o sia gli st u e ti he posso o esse e utilizzati, il luogo, l’aiuto he può esse e dato adotta do lo uzio i del tipo avendo a disposizione … , con l’aiuto di … , usando … , sia le caratteristiche ambientali e di interazione esistenti. Per agevolare la descrizione della competenza è importante descrivere sia con chi il soggetto dovrebbe relazionarsi, sia quali decisioni dovrebbe prendere e come La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Descrizione della competenza Locuzione: “Essere in grado di”... + Verbo di azione all’infinito Oggetto + (Output) Specifica e/o + ambito di riferimento Esempio: Denominazione della competenza Descrizione della competenza Essere in grado di fornire al turista Il soggetto è in grado di (cioè per mettere informazioni di carattere logistico e in atto la competenza, deve sapere funzionale come…): valutare i bisogni attuali del gruppo di turisti, in rapporto agli aspetti logistici e funzionali dello specifico servizio; selezionare le informazioni pertinenti; strutturare la comunicazione delle informazioni coerentemente con i bisogni e la situazione-contesto; La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Descrizione delle conoscenze La conoscenza può essere definita come il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Essa dunque non indica una capacità operativa, ma il possesso di determinati contenuti (per fatti, norme, concetti, teorie ecc.). È necessario indicare le conoscenze “essenziali” e "connotative" che hanno cioè rilevanza discriminante per l’esercizio della competenza. E’ opportuno non essere né troppo analitici né troppo generici ed esplicitare anche l’ambito di riferimento. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Descrizione delle abilità Le abilità possono essere definite come la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi, indicano cioè il saper utilizzare specifici strumenti operativi (procedimenti, tecniche, metodi, tecnologie ecc.) per lo svolgimento di un compito (es. saper utilizzare un determinato programma informatico, ecc.). La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Il Sistema Regionale L'Umbria si è impegnata negli ultimi anni nella costruzione di un sistema di valorizzazione degli apprendimenti già maturati dai singoli individui nel corso della loro vita e di accesso all'apprendimento, in ragione delle proprie strategie di vita e delle esigenze di adattabilità ed occupabilità. Il sistema integrato degli standard professionali, formativi, di certificazione e di riconoscimento dei crediti formativi, di cui nelle pagine seguenti si riportano gli Atti istitutivi ed i documenti tecnici è in questo senso una risorsa chiave di funzionamento della società della conoscenza, contribuendo al raggiungimento dei nuovi obiettivi comunitari (Europa 2020). La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Il Sistema Regionale Sul piano concreto si è proceduto: - istituendo un sistema di riconoscimento dei crediti formativi, intesi come possibilità per gli individui di veder attribuito un valore alla propria esperienza (formale, non formale ed informale), come condizione di accesso ad opzioni di apprendimento altrimenti precluse per mancanza del livello di istruzione formale richiesto (credito di ammissione) e/o per difficoltà di conciliazione fra tempo di vita e tempo di formazione (possibilità di riconoscere crediti di frequenza, intesi come riduzioni mirate della durata soggettiva del percorso); La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Il Sistema Regionale - costituendo il sistema regionale degli standard professionali, formativi, di attestazione e di certificazione, intesi complessivamente come l'insieme dei riferimenti di metodo e di contenuto di supporto alla programmazione delle politiche del lavoro, alla capitalizzazione individuale degli apprendimenti ed alla loro migliore riconoscibilità sul mercato del lavoro. Il sistema degli standard è completamente definito a livello di architettura, in modo coerente con le raccomandazioni comunitarie in materia di trasparenza delle qualificazioni (EQF), ed in fase di continuo sviluppo nei suoi contenuti di rappresentazione del lavoro. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Il Sistema Regionale Art. 12 Direttiva tirocini Attestazione degli apprendimenti acquisiti 1. Al termine del tirocinio il soggetto promotore, sulla base della valutazione del soggetto ospitante, ilas ia u ’attestazio e se pli e di app e di e to o fo ale ed informale ai sensi della d.g.r. n. 51/2010, Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione. La messa in trasparenza delle esperienze di tirocinio Il Sistema Regionale 2. Il tirocinio deve essere registrato sul libretto formativo del cittadino ai sensi dell’a t. 2, lett. i) d.lvo n. 276/2003 e s.m. e i., Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cuialla legge 14 febbraio 2003, n. 30. Ai fini della registrazione dell'esperienza di tirocinio sul libretto formativo del cittadino il tirocinante deve avere partecipato almeno al 75% della durata prevista dal progetto formativo.