A . E . M A I E L L O s . r. l .
I MPIANTO CHIMICO FISICO
TECNOLOGIE
La A.E. Maiello s.r.l. vanta decennale esperienza nella costruzione di impianti di depurazione per
acqua reflue. Gli impianti realizzati vanno come potenzialità da
uno scarico di pochi mc/di fino a
centinaia di mc/h.
Le operazioni di pretrattamento ,
come la separazione fisica degli
olii, la disabbiatura ,il filtraggio
su materiale coalescente non
sono sufficienti a depurare le
acque inquinate da oli, metalli
pesanti, tensionattivi, Sali che
sono contenute dalle acque di :
Costruzione :
Esecuzioni ed allestimenti secondo direttive CEI .
•
Carrozzerie
•
Cabine di verniciatura
•
Lavanderie
•
•
Lavaggi auto
industriali
Per quanto riguarda gli olii e
grassi sintetici o naturali emulsionati in separatore statico può
fare ben poco,quindi questo
richiede un trattamento più
specifico.
Descrizione del principio di depurazione.
La flocculazione
Il principio applicato negli impianti di trattamento delle acque
di tipo chimico-fisico è quello
della destabilizzazione elettrostatica dei colloidi seguita
dalla coagulazione degli stessi
ottenuta con l’aggiunta di Sali
metallici,
e
quindi
dell’adsorbimento delle particelle sospese da parte del prodotto
di idrolisi del sale stesso,e cioè
da parte dei fiocchi di idrato
metallico precipitato.
I Sali maggiormente impiegati
sono :
•
Il cloruro ferrico
•
Il solfato di alluminio
E altri prodotti commerciali contenenti Sali di metallici
Segue a pag.2
Collaudo :
Tutti le apparecchiature sono
forniti di liquidi di primo riempimento se previste e sono regolarmente collaudati, pertanto con
una oculata istallazione sono
perfettamente funzionanti.
Ogni macchina è fornita con
libretto d’uso e manutenzione
e dichiarazione di conformità.
Lavorazioni
ingenere
ECOLOGICHE
SETTORI DI UTILIZZO
•
Lavanderie industriali
•
Industrie grafiche
•
Industrie galvaniche
•
Caseifici
Autolavaggi
•
Cantine vinicole
•
Officine meccaniche
•
Verniciature industriali
•
Carrozzerie
•
Industre lavorazioni meccaniche
I campi di impiego degli impianti
a ciclo chimico fisico sono sia
civili che industriali, i settori di
maggior utilizzo sono i seguenti :
•
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PRINCIPIO DI DEPURAZIONE
Il processo è quindi utilizzabile
per eliminare quella parte di
inquinante dovuto a sostanze
sospese di difficile o impossibile
eliminazione
a causa delle
ridotte dimensioni delle particelle sospese.
La maggiore applicazione del
metodo
riguarda in genere
acque contenenti colloidi
e
acque in vario modo emulsionate con piccole quantita di grassi
e oli.
In alternativa al metodo di trattamento con Sali metallici o in
combinazione con questo è
possibile ottenere la coagulazione degli inquinanti contenuti
nell’acqua , con prodotti in polvere disemulsionanti ed adsorbenti.
I fiocchi di idrato metallico contenenti le sostante inquinanti
sono considerati in genere rifiuti
speciali e devono essere affidati
a ditta autorizzata al loro smaltimento.
Gli idrossiti metallici cosi formati
sono poco solubili, per cui tendono ad agglomerarsi come fiocchi
( flocculazione)sedimentando
rapidamente e trascinando
rapidamente le particelle colloidali sospese per azione elettrostatica o per semplice azione
fisica ( adsorbimento).
Molto importante è il valore del
pH della soluzione da trattare
che deve essere impostato in
base del coagulante da impiegare e dalle temperature in gioco
( temperature elevate favoriscono la coagulazione)
Innescata , per mezzo
dell’aggiunta del coagulante , la
formazione del fiocco , la precipitazione sarà migliore quanto
maggiore sarà il volume , il peso,e la coesione del fiocco.
La flocculazione è favorita da :
•
Un’agitazione moderata della soluzione da trattare nella vasca
di flocculazione allo scopo di accrescere la possibilità di incontro tra le particelle colloidali scaricate elettricamente. (tempo di
agitazione da 5-30 minuti primi)
•
•
Un aumento della concentrazione dei fiocchi nell’acqua
L’impiego di prodotti particolari chiamati poliettroliti, additivati
successivamente al coagulante.
I polielettroliti sono sostanze che , possiedono propietà che provvedono
ad esaltare la l’azione del coagulante primario , agendo sulla velocità
di reazione (flocculazione più rapida)sia sulla qualità del fiocco (fiocco
più pesante ) più voluminoso ,più almalgamato, più facilmente disidratabile.
L’effluente finale che ne risulta è più limpido ; il campo di pH operativo
è più ampio; si possono diminuire i dosaggi di coagulante primario
(riducendo quindi la quantità di fanghi prodotti)
Adsorbimento
Dopo la flocculazione e la successiva sedimentazione la parte di inquinante residuo è dovuti a parti organiche contenute e il processo definito chiariflocculazione viene eseguito se il valore inquinante supera i
valori di legge e dopo questo non si raggiungono i valori prefisassati si
esegue il trattamento finale facendo passare il refluo su un filtro a
carboni attivi.
I vari tipi di carbone utilizzati sono costituiti da granuli di carbone vegetale o minerale attivati con vapore ad alta temperatura , questi cosi
trattati presentano una forte capacità di adsorbire dall’acqua li attraversa un largo spettro di sostanze organiche.
Il carbone ha la capacità di catturare sostanza organica pari al 20%
del proprio peso.una volta raggiunta la saturazione il carbone deve
essere sostituito da carbine fresco.
Si ricordi che sia il carbone esaurito che i fanghi prodotti devono essere
affidati a ditte specializzate per lo smaltimento.
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M O D E L L I S TA N D A R T
CHIMICO
Gli impianti sono costituiti
dalle seguenti sezioni :
•
•
•
•
•
•
•
Accumulo e sollevamento
Reattore
Dosaggio reattivi
Regolazione pH
Elettropompa rilancio
Disidratazione fanghi
Filtrazione su carbone
attivo (opzionale)
FISICO DISCONTINUO CF
0.5
Il primo trattamento viene definito meccanico ed è di
disabbiatura e separazione delle parti grossolane contenute nell’acqua da trattare. Le acque di scarico vengono
raccolte in una vasca di accumulo ed equalizzazione e
da qui una elettropompa le solleva la reattore attraverso
un labirinto tubiero ,qui vengono immessi gli additivi il
flocculante,il poliettrolita e il regolatore di pH.
Il refluo cosi additivato va nel reattore ove ha un tempo
di reazione appunto , regolabile dopo di che la parte chiarificata viene pompata allo stadio finale (flitrazione su
carbone )e quindi inviata allo scarico o al riutilizzo, mentre i fanghi a mezzo valvola manuale o automatica
(legata al ciclo dell’impianto) vengono portati nei filtri di
tessuto– non tessuto ove vengono addensati ( per poi
essere consegnati a smaltitore autorizzato), la parte di
acqua contenuta dai fanghi viene reinviata al pozzetto di
sollevamento.
L’impianto è provvisto di un quadro elettrico che può far
funzionare l’impianto a cicli o in continuo , la scelta del
tipo di funzionamento dipende dalla scelta dell’istallatore
in virtù del tipo di refluo da trattare e della quantità in
gioco.
Fasi impianto a cicli :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sollevamento al reattore,additivazione coagulante
nel labirinto tubiero.
Caricamento reattore e agitazione lenta , regolazione del pH (nel reattore)
Raggiungimento del livello massimo e inizio sosta
(regolabile da 5 a 30 minuti primi)
Fine sosta e scarico dei fanghi nei filtri di addensamento con apertura di valvola a farfalla sulla
tubazione dei fanghi.
Flussaggio del chiarificato a mezzo elettropompa
nel filtro a carbone attivo e successivo scarico nel
corpo ricettore.
Ritorno alla fase 1
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M O D E L L I S TA N D A R T
CHIMICO FISICO
DISCONTINUO– CONTINUO CF
Gli impianti sono costituiti
dalle seguenti sezioni :
•
•
•
•
•
•
•
Accumulo e sollevamento
Reattore con agitatore
Dosaggio reattivi
Regolazione pH
Elettropompa rilancio
Disidratazione fanghi
Filtrazione su carbone
1
Il primo trattamento viene definito meccanico ed è di disabbiatura e separazione
delle parti grossolane contenute nell’acqua da trattare. Le acque di scarico vengono raccolte in una vasca di accumulo ed equalizzazione e da qui una elettropompa le solleva la reattore attraverso un labirinto tubiero ,qui vengono immessi gli additivi il flocculante,il poliettrolita e il regolatore di pH.
Il refluo cosi additivato va nel reattore ,ove viene sottoposto ad una agitazione a
mezzo agitatore a pale a giri lenti
il tempo di agitazione e regolabile dopo di che si ha la sosta in modo che avvenga la separazione tra la parte chiarificata e il fango, dopo questa il chiarificato
viene pompata allo stadio finale (flitrazione su carbone )e quindi inviata allo scarico o al riutilizzo, mentre i fanghi a mezzo valvola manuale o automatica (legata
al ciclo dell’impianto) vengono portati nei filtri di tessuto– non tessuto ove vengono addensati ( per poi essere consegnati a smaltitore autorizzato), la parte di
acqua contenuta dai fanghi viene reinviata al pozzetto di sollevamento.
L’impianto è provvisto di
un quadro elettrico che
può far funzionare
l’impianto a cicli o in
continuo , la scelta del
tipo di funzionamento
dipende dalla scelta
dell’istallatore in virtù
del tipo di refluo da trattare e della quantità in
gioco.
Fasi impianto a cicli :
3.
4.
5.
6.
1.
Sollevamento al
reattore,additivazione
coagulante nel labirinto
tubiero.
2.
Caricamento reattore e agitazione lenta , regolazione del pH (nel reattore)
Raggiungimento del livello massimo e inizio sosta (regolabile da 5 a 30
minuti primi)
Fine sosta e scarico dei fanghi nei filtri di addensamento con apertura di
valvola a farfalla sulla tubazione dei fanghi.
Flussaggio del chiarificato a mezzo elettropompa nel filtro a carbone attivo
e successivo scarico nel corpo ricettore.
Ritorno alla fase 1
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CHIMICO FISICO
DISCONTINUO– CONTINUO CF
Gli impianti sono costituiti
dalle seguenti sezioni :
•
•
•
•
•
•
•
Accumulo e sollevamento
Reattore con agitatore
Dosaggio reattivi
Regolazione pH
Elettropompa rilancio
Disidratazione fanghi
Filtrazione su carbone
attivo (opzionale)
5
Il primo trattamento viene definito meccanico ed è di
disabbiatura e separazione delle parti grossolane contenute nell’acqua da trattare. Le acque di scarico vengono
raccolte in una vasca di accumulo ed equalizzazione e
da qui una elettropompa le solleva la reattore attraverso
un labirinto tubiero ,qui vengono immessi gli additivi il
flocculante,il poliettrolita e il regolatore di pH.
Il refluo cosi additivato va nel reattore ,ove viene sottoposto ad una agitazione a mezzo agitatore a pale a giri lenti
il tempo di agitazione e regolabile dopo di che si ha la
sosta in modo che avvenga la separazione tra la parte
chiarificata e il fango, dopo questa il chiarificato viene
pompata allo stadio finale (flitrazione su carbone )e quindi inviata allo scarico o al riutilizzo, mentre i fanghi a
mezzo valvola manuale o automatica (legata al ciclo
dell’impianto) vengono portati nei filtri di tessuto– non
tessuto ove vengono addensati ( per poi essere consegnati a smaltitore autorizzato), la parte di acqua contenuta dai fanghi viene reinviata al pozzetto di sollevamento.
L’impianto è provvisto di un quadro elettrico che può far
funzionare l’impianto a cicli o in continuo , la scelta del
tipo di funzionamento dipende dalla scelta dell’istallatore
in virtù del tipo di refluo da trattare e della quantità in
gioco.
Fasi impianto a cicli :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sollevamento al reattore,additivazione coagulante
nel labirinto tubiero.
Caricamento reattore e agitazione lenta , regolazione del pH (nel reattore)
Raggiungimento del livello massimo e inizio sosta
(regolabile da 5 a 30 minuti primi)
Fine sosta e scarico dei fanghi nei filtri di addensamento con apertura di valvola a farfalla sulla
tubazione dei fanghi.
Flussaggio del chiarificato a mezzo elettropompa
nel filtro a carbone attivo e successivo scarico nel
corpo ricettore.
Ritorno alla fase 1
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