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Sicurezza
La sicurezza delle trattrici
Laura Fornaciari
Roberto Fanigliulo
Renato Grilli
Daniele Pochi
La mancanza di uno scudo di protezione
alla presa di potenza unitamente
all'inadeguatezza dell'abitacolo causano
i maggiori rischi per il trattorista.
nenti 32 trattrici sono stati immatricolati tra il 1960 e il
2010.
Attraverso una serie di sopralluoghi dettagliati e mirati
sono state individuate le principali carenze e non conformità in modo da attivare un piano di adeguamento e
di gestione da mettere in atto per innalzare gli standard
di sicurezza previsti nello svolgimento dell’attività lavorativa e per tutelare l’integrità fisica e la salute dei lavoratori.
Durante i sopralluoghi sono state utilizzate liste di controllo desunte dalle norme tecniche utilizzate per la costruzione delle trattrici nuove e riferite alle parti principali della macchina. Gli argomenti trattati nelle liste di
controllo sono i seguenti:
• i dati tecnici del trattore e relativa documentazione;
• la presenza dei pittogrammi;
• l’accesso al posto di guida;
• i comandi;
• i dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa;
• il dispositivo retrovisore;
• gli organi di propulsione e di sostegno;
• il dispositivo di protezione in caso di capovolgimento;
• il sedile del conducente e il sistema di ritenzione;
• le protezioni di elementi mobili;
• le protezioni di parti calde;
• l’equipaggiamento elettrico;
• i tubi e prese idrauliche.
L’elenco non è esaustivo di tutti i requisiti di sicurezza
ritenuti indispensabili nei trattriciagricoli. Lo studio al
momento non ha preso in considerazione altri fattori di
fondamentale importanza ai fini della sicurezza
dell’operatore:
• stato di efficienza dell’impianto frenante;
Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive
modifiche e integrazioni, ha stabilito una serie di obblighi a carico del datore di lavoro (art. 71) e del lavoratore
autonomo (art. 21) che, tra l’altro, prevedono l’implementazione di misure necessarie affinché le trattrici agricole e forestali siano oggetto di idonea manutenzione
al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’art. 70, affinché siano curati la
tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo.
Il presente articolo vuole fornire soluzioni organizzative
e/o procedurali in grado di supportare gli operatori del
settore (datori di lavoro e lavoratori autonomi) nelle attività di controllo, mantenimento e/o adeguamento ai
requisiti di sicurezza delle trattrici agricole o forestali in
ottemperanza agli obblighi previsti dall’art. 71, comma
4, lettera a, punto 2 e lettera b, del Dlgs 81/2008.
Materiali e metodi
Sono state esaminate 37 trattrici agricole differenti per
classe di potenza, massa e tipo di organi di propulsione
(29 gommati e 8 cingolati). Tra queste, 5 trattrici non
dispongono di libretto di circolazione, mentre le rima-
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• corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione, di segnalazione acustica e visiva;
• inibizione dell’avviamento del motore con marcia o
presa di potenza inserita;
• corrispondenza delle dimensioni dei pneumatici con
quanto riportato sulla carta di
circolazione.
È da segnalare che, tra le 37 trattrici esaminate, solo
uno ha mostrato problemi a livello dei comandi.
Il trattore deve essere munito dei seguenti dispositivi di
illuminazione e segnalazione luminosa:
• luci di posizione anteriori bianche e posteriori rosse e
dispositivi a luce riflessa rossa
posteriormente;
• proiettori anabbaglianti a luce
bianca o gialla oppure bianca e
gialla;
• indicatori di direzione a luce lampeggiante;
• luci d’arresto rosse;
• luci d’ingombro anteriori bianche
e posteriori rosse, quando il trattore è di dimensioni eccezionali;
• luci della targa.
Inoltre, nel caso in cui il trattore
circoli in condizioni di eccezionalità
(o con attrezzature), devono essere
disponibili anche i dispositivi supplementari a luce lampeggiante
gialla o arancione.
L’indagine ha verificato le eventuali rotture e/o avarie a
carico di sorgenti luminose (lampade), le superfici luminose (per esempio strutture paraboliche, specchi), i
contenitori (supporti faro, scatole faro, vetri ecc.), le
spie di funzionamento e di innesto e l’impianto elettrico.
I controlli effettuati sul dispositivo retrovisore sono esclusivamente di natura visiva e sono finalizzati ad accertare il buono stato di conservazione (lo specchio non
deve avere perso le originarie caratteristiche di riflessione, non deve essere opaco, danneggiato, lesionato,
ecc.) e il corretto ancoraggio e posizionamento sul trattore (supporti, bracci e sistema di articolazione dello
specchio vero e proprio non devono essere allentati).
Risultati
L’accesso al posto di guida deve
essere assicurato mediante una
scala in grado di evitare pericoli di
scivolamento e caduta dell’operatore.
La scala deve avere le pedane
munite di un dispositivo atto a
impedire lo scivolamento del piede e devono essere presenti maniglie e/o corrimano al fine di garantire sempre tre punti di contatto tra operatore e mezzo.
Tutte le componenti di questi
mezzi di accesso e i relativi punti di fissaggio al trattore
devono essere in buono stato, e in particolare, non devono presentare rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi tali da comprometterne le caratteristiche di resistenza strutturale e di funzionalità.
Per comando si intende qualsiasi dispositivo il cui azionamento diretto permette di modificare lo stato o il funzionamento del trattore o di un’attrezzatura a esso collegata (punto 1.2, allegato I della direttiva 86/415/Cee).
I comandi dei movimenti della macchina devono essere
progettati per ritornare automaticamente nella posizione iniziale, dopo il rilascio. Inoltre, devono essere collocati al di fuori della zona di pericolo e devono essere
preservati dall’azionamento da parte di persone non autorizzate. Nel momento in cui lascia la propria postazione, l’operatore deve ricorrere a schermi protettivi o
interruttori azionabili a chiave.
I controlli sono di natura visiva e finalizzati a verificare
che i comandi e le relative spie d’innesto (indicanti che
il dispositivo è in azione) siano perfettamente funzionanti e che i fenomeni di usura dei componenti dei comandi non ne compromettano l’affidabilità in relazione
soprattutto alla necessità di evitare innesti accidentali
dei comandi che hanno una diretta incidenza sulla sicurezza (per esempio il comando della presa di potenza,
del sollevatore idraulico anteriore o posteriore ecc.).
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I dispositivi di protezione generalmente adottati nel caso delle trattrici agricole o forestali si basano sul principio di preservare un adeguato “volume di sicurezza”,
mantenendo l’operatore al suo interno durante l’intera
fase del capovolgimento. In questo modo, il rischio per
l’operatore di essere schiacciato tra le parti costituenti il
trattore e il suolo può essere ragionevolmente escluso.
La struttura di protezione deve sempre recare l’idonea
etichettatura, collocata in un punto visibile, su cui siano
indicate le informazioni circa la rispondenza del telaio
protezione (cabina e telaio) presenti sui 37 trattrici e la
presenza di idonea etichettatura su ciascuna struttura.
Il sedile del conducente deve essere in possesso delle
prescrizioni generali e particolari individuate rispettivamente al capitolo 1 e 2, allegato II della suddetta direttiva. Per sedile del conducente si intende il sedile disponibile per una sola persona e destinato al conducente quando guida il trattore (punto 1, allegato I, della direttiva 78/764/Cee). I controlli effettuati sul sedile del
conducente sono finalizzati a garantire nel tempo il
mantenimento delle caratteristiche tecniche e funzionali del sedile stesso e della relativa cintura di sicurezza.
Inoltre, la cintura non deve presentare manomissioni,
cuciture non originali o cedimenti, né zone sfilacciate,
strappate o fortemente usurate.
Il sedile deve essere saldamente ancorato alla struttura
del trattore e deve essere integro, non deve presentare
cedimenti o rotture a carico della struttura, delle imbottiture, dei sistemi di regolazione longitudinale e verticale e di eventuali sistemi di sospensione.
Nei grafici sono classificati i sedili presenti sulle trattrici
esaminate utilizzando i seguenti criteri di valutazione:
• ottimo: nessun segno di cedimento o rottura a carico
della struttura e dell’imbottitura, perfettamente integro;
• sufficiente: qualche segno di cedimento o rottura a
carico della struttura e dell’imbottitura;
• scarso: evidenza grave di cedimenti e rotture a carico
della struttura e dell’imbottitura.
di protezione ai requisiti di sicurezza, ovvero deve essere accompagnata da una documentazione attestante
l’idoneità ai requisiti.
I controlli eseguiti sui dispositivi di protezione in caso
di capovolgimento sono stati esclusivamente di natura
visiva e, in particolare, hanno riguardato la presenza di
fenomeni corrosivi in atto e di cricche. Successivamente
sono state esaminate le varie tipologie di strutture di
Inoltre, è stata verificata la presenza o meno del sistema
di ritenzione del conducente.
I controlli effettuati sui pneumatici delle trattrici agricole oggetto di studio sono stati di natura visiva e atti a
verificare che l’usura del pneumatico non comprometta
la sicurezza della guida del trattore. L’usura di un
pneumatico agricolo diviene critica dal punto di vista
della sicurezza quando in un punto qualsiasi del batti-
Nell’istogramma sono esaminati i seguenti argomenti:
accesso al posto di guida (gradini e maniglie e/o corrimano), dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva
e dispositivo retrovisore. Il numero riportato in etichetta si riferisce ai mezzi in possesso di questi dispositivi
sul totale dei mezzi esaminati.
Tutti le trattrici agricole o forestali a ruote o a cingoli
devono essere dotati di un dispositivo di protezione in
caso di capovolgimento (cabina o telaio) che garantisca
un adeguato volume di sicurezza in corrispondenza del
posto di guida.
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strada non è più visibile la scultura (ramponi o comunque disegno originario), con il conseguente consumo
della gomma che si trova nel fondo incavi.
Per quanto attiene ai cingoli, invece, i controlli hanno
riguardato l’integrità strutturale della catenaria e dei
pattini imbullonati.
raggiungere temperature superiori a 80°C con conseguente pericolo di ustioni cutanee per contatto diretto.
Queste parti possono essere superfici esterne dei componenti del sistema di scarico dei gas (silenziatore, collettore, ecc.) e superfici esterne dei cilindri e delle testate. I controlli, esclusivamente di natura visiva, servono a
Gli elementi mobili accessibili del trattore – che possono potenzialmente rappresentare una fonte di pericolo
in caso di contatto non intenzionale – sono la presa di
potenza, le cinghie per la trasmissione del moto, la ventola del sistema di raffreddamento e altri organi in movimento (per esempio l’albero cardanico di trasmissione
del moto alle ruote anteriori).
I controlli sono di natura visiva per verificare che siano
garantite nel tempo le caratteristiche tecniche e funzionali delle protezioni installate in origine dal costruttore
del trattore ovvero delle protezioni installate successivamente a seguito di adeguamento ai requisiti di sicurezza di cui al punto 6, parte I, allegato V, del Dlgs
81/2008; inoltre, è stato verificato che siano saldamente fissate al trattore e che le loro parti strutturali e i relativi punti di fissaggio al trattore siano in buono stato e,
in particolare, non presentino rotture, deformazioni
permanenti o fenomeni corrosivi tali da comprometterne le caratteristiche di resistenza strutturale.
Nel trattore vi sono parti la cui superficie esterna può
verificare le caratteristiche tecniche e funzionali delle
protezioni installate; in particolare, è stato controllato
che siano saldamente fissate al trattore (le viti devono
essere sufficientemente serrate e i punti di ancoraggio
integri) e che le loro parti strutturali e i relativi punti di
fissaggio siano in buono stato e non presentino rotture,
deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi che possano compromettere le caratteristiche di resistenza
strutturale.
Si riportano, inoltre, i dati riguardanti l’usura dei
pneumatici, la protezione della presa di potenza, la protezione delle cinghie per la trasmissione del moto, la
protezione della ventola di raffreddamento. Il numero
riportato in etichetta si riferisce ai mezzi in possesso di
questi dispositivi sul totale dei mezzi esaminati.
Conclusioni
La sicurezza nei luoghi di lavoro è emersa prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica dato che la
frequenza di infortuni, anche gravi, che interessano vari
comparti produttivi
del nostro Paese è
piuttosto elevata.
Il settore agricolo è
uno tra i settori a
più alto rischio per
l’elevato impiego di
mezzi
meccanici
nelle ordinarie attività lavorative, per
la gravità e la fre-
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quenza degli infortuni nonché per le malattie professionali, molto spesso non riconosciute. A ciò si aggiunge
una composizione del parco macchine in cui risulta
preponderante la presenza di mezzi meccanici con età
superiore ai 10 anni.
I dati infortunistici elaborati dall’Inail, relativamente al
comparto agricolo, evidenziano che mediamente la trattrice da sola è responsabile del 10% degli infortuni occorsi e del 35% degli incidenti mortali.
Per quanto riguarda le modalità di accadimento, pur
non esistendo statistiche significative in merito, è possibile affermare che i rischi più gravi a cui è esposto
l’operatore sono rappresentati dai ribaltamenti trasversali e/o longitudinali causati dal sovraccarico del trattore, da carico eccessivo di traino, per manovre brusche e
per eccessiva pendenza del terreno.
Dai risultati emerge che buona parte delle trattrici esaminate è priva di cinture di sicurezza (78%) e dotata di
sedili piuttosto obsoleti e danneggiati (46%); inoltre, il
22% delle trattrici è sprovvista di un dispositivo di protezione in caso di capovolgimento (cabina o telaio) che
garantisca un adeguato volume di sicurezza in corrispondenza del posto di guida. Dal momento che il rischio di ribaltamento insito nell’uso delle macchine agricole è elevato, è opportuno analizzare e valutarne le
conseguenze già in sede costruttiva e non solo in sede di
utilizzazione, tutelando l’utilizzatore finale del prodotto
sin dalla progettazione.
Un altro risultato piuttosto evidente è come molte trattrici esaminate (56,8%) siano privi di scudo di protezione della presa di potenza. L’eventualità da scongiurare
risiede prevalentemente nell’impigliamento e nel conseguente avvolgimento attorno al terminale della presa
di potenza, causato spesso da abbigliamento inadatto al
lavoro (è bene utilizzare sempre una tuta da lavoro con
polsini) o manovre azzardate; le conseguenze di un eventuale incidente sono sempre molto gravi a causa delle grandi quantità di energia in gioco e delle repentinità
della dinamica. Per questo motivo, dal punto di vista
tecnico, il codolo di trasmissione deve essere segregato
per almeno tre lati mediante uno scudo di protezione in
lamiera conforme alla relativa norma.
Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 17. Attuazione
della Direttiva 2006/42/Ce, relativa alle macchine e
che modifica la direttiva 95/16/Ce relativa agli ascensori.
Documento tecnico redatto dal Gruppo di lavoro nazionale istituito presso Inail. Controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza delle trattrici agricole
o forestali in ottemperanza agli obblighi previsti
dall’art.71, comma 4, lettera a, punto 2 e lettera b del
DLgs 81/2008.
Laura Fornaciari è ricercatrice presso l'Unità di ricerca per
l’Ingegneria agraria del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Roma.
Roberto Fanigliuolo è ricercatore presso l'Unità di ricerca per
l’Ingegneria agraria del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Roma.
Renato Grilli è ricercatore presso l'Unità di ricerca per
l’Ingegneria agraria del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Roma.
Daniele Pochi è ricercatore presso l'Unità di ricerca per
l’Ingegneria agraria del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Roma.
www.intersezioni.eu
Riferimenti tecnici e normativi
Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Attuazione
dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
di lavoro. G. U. del 30 aprile 2008, n. 108/L.
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