R O M A L L O 2005 In breve….. N NU UM MEERRO OU UN NIICCO O -- SSttaam mppaattoo iinn pprroopprriioo.. C Coom muunnee ddii RRoom maalllloo -- VViiaa BBeerrttoolliinnii 1111 A tutti i miei compaesani, Da pochi mesi abbiamo iniziato una nuova esperienza. Quasi tutte le persone che formano l’attuale Amministrazione sono al loro primo mandato. E’ chiaro dunque che siamo ancora nella fase di rodaggio, nella fase cioè, dove prima di tutto c’è bisogno di conoscersi, di confrontarsi al fine di potere crescere assieme nel formare quel gruppo di persone unite che proprio in origine si erano messe in gioco per realizzare, tramite il consenso popolare, degli ideali condivisi. Devo ammettere che ciò non è del tutto facile, soprattutto da parte mia è necessario mettere in atto quello sforzo continuo per abituarmi ad operare in squadra, a condividere cioè obiettivi e problematiche in maniera più collegiale, capire principalmente che ogni amministratore ha le proprie peculiarità le quali devono essere in giusta misura valorizzate. Sono cosciente comunque che oggigiorno affrontare i problemi della pubblica amministrazione richieda impegno, presenza, pazienza e costanza, una sommatoria di doti alquanto difficile da trovare tutte assieme. Dall’esperienza di questo breve periodo non mi pare giusto esporre un elenco di cosa abbiamo fatto o quali idee abbiamo in programma, anche perché fino ad ora non si è fatto altro che proseguire nel solco che la precedente Amministrazione aveva già tracciato. Quello che mi preme di più in questo momento è mettere in luce una frase che spesso mi sento ripetere quando ho modo di incontrare parecchi di Voi: “ Romallo non è più quello di una volta”. Forse sarà una riflessione messa lì tanto per creare un luogo comune, ma penso che un amministratore attento abbia il dovere di capire e di interpretare il modo di pensare dei propri compaesani. Non voglio ora avventurarmi nel disquisire sul significato di questa frase, anche perché il messaggio che ognuno gli affida ogni volta, può essere diverso, per cui il discorso necessita di essere approfondito ulteriormente. Sta di fatto però che la pratica spesso è quella che ci viene in aiuto, l’occasione a mio modo di vedere, si è verificata tramite i due incontri promossi dall’Amministrazione comunale con le Associazioni di Volontariato che operano nel nostro paese. In quelle due serate ho potuto constatare che attraverso l’entusiasmo e lo scambio di opinioni fra i presenti (in gran parte giovani) ci veniva rappresentato il “Romallo di oggi”. Cioè un Romallo fatto di una comunità che nel suo piccolo ha voglia di fare, di confrontarsi, di superare certi luoghi comuni e prende atto che la via migliore è quella di operare in sintonia e sinergia con tutti quelli che ti stanno attorno. Difatti il primo segnale scaturito da quegli incontri sta nel fatto che alla base di tante iniziative serve il dialogo senza sottrarsi al confronto. Ho voluto di proposito mettere in risalto questi piccoli fatti i quali penso che da soli possano venirmi in aiuto per dare una risposta a quanti Voi mi chiedono se oggi è difficile fare il Sindaco. La risposta che mi sento di dare ora è che il compito più gravoso non è quello di portare avanti lavori, idee, tanto per fare se queste non vengono supportate da un clima di dialogo, tramite anche accese discussioni che in qualche caso però richiedono anche fermezza. E’ con queste riflessioni che formulo un caloroso augurio per il prossimo anno che estendo a tutta la compagine amministrativa, ai nostri collaboratori, a tutta la popolazione di Romallo, ai nostri emigranti ed in particolare a tutte quelle persone che ogni giorno senza alcuna ricompensa dedicano tempo, ingegno e fantasia contribuendo alla crescita della nostra Comunità. Grazie Il Sindaco Guglielmo Clauser PATTO TERRITORIALE DELLE MADDALENE, OCCASIONE DI SVILUPPO. Da tempo si sente parlare di Patto Territoriale delle Maddalene ed è anche probabile che molti cittadini o siano disillusi dello stesso, per il tempo occorso per prepararlo, oppure non sappiano bene di che cosa si tratti. E’ difficile spiegare in poche righe di che cosa si occupa un Patto Territoriale. Ritengo però che nei prossimi mesi il tutto diventerà più chiaro e comprensibile e nei prossimi anni si potranno verificarne con certezza i benefici. L’idea iniziale di un Patto Territoriale è nata da un’intuizione del Presidente del Consorzio Pro Loco delle Maddalene Leone Cirolini, che raggruppando 7 degli 11 comuni interessati ha dato un notevole impulso alla formazione iniziale di un gruppo di rappresentanti comunali, che hanno formalizzato l’avvio del Patto Territoriale. Successivamente le diverse categorie economiche( agricoltori, artigiani, commercianti, credito bancario) hanno “selezionato” i propri rappresentanti, che unitamente ad alcune persone rappresentative della realtà locale( ASUC ed Associazioni di volontariato) ed ai Sindaci degli 11 comuni interessati hanno formato definitivamente il “Tavolo della Concertazione” e nominato il “Soggetto delegato” nella persona di Walter Iori, Sindaco di Revò. Le riunioni del Tavolo della Concertazione sono iniziate circa 2 anni fa e nel corso del 2005, a dire il vero, hanno subito un rallentamento sia per le elezioni amministrative sia perché solamente da poche settimane si è a conoscenza degli stanziamenti economici definitivi a disposizione del tavolo. Le difficoltà economiche generali hanno inciso parecchio anche sulle finanze pubbliche in quanto gran parte delle disponibilità finanziarie della nostra Provincia deriva dal riversamento delle tasse pagate nel nostro territorio e quindi era da attendersi una riduzione nel “budget” del tavolo della Concertazione. La riduzione delle disponibilità peraltro costringerà sia le Amministrazioni comunali sia i rappresentanti delle diverse categorie economiche a proporre con attenzione sia le opere pubbliche sia i settori di intervento per i privati. Il budget complessivo a disposizione per le Opere Pubbliche ammonta a circa 5.000.000,00 di €, mentre per gli investimenti privati è di 20.000.000,00 di €. La formulazione degli interventi, che saranno definiti con esattezza nel corso dei primi mesi del 2006, dovrà anche tenere conto delle ragioni che hanno portato alla formazione del Patto. L’iniziativa è nata soprattutto per individuare delle forme alternative di reddito diversificando rispetto alla monocoltura esistente soprattutto nella zona della Terza Sponda e Dambel. Nello stesso tempo è emersa la necessità di incentivare il consolidamento del settore trainante della nostra economia, che è e rimarrà il settore agricolo. Oltre ad azioni di sostegno alle imprese economiche e commerciali esistenti, saranno il settore dell’agricoltura, direttamente e nelle diverse possibilità di integrazione con il settore turistico, e lo stesso settore turistico a godere delle maggiori possibilità di intervento. E’ certamente da valutare negativamente nel complesso lo “stralcio” operato dalla Giunta Provinciale togliendo dalle possibilità di intervento del Patto Territoriale sia le ristrutturazioni del centro storico sia gli interventi nel settore del risparmio energetico, limitando di fatto così le possibilità per privati cittadini di godere di diversi incentivi. In tal modo però è chiaro che si vedrà privilegiata l’imprenditorialità in generale e soprattutto l’iniziativa privata a forma di impresa. Di una mentalità imprenditoriale diffusa ed aperta credo che la nostra zona abbia bisogno e quindi ritengo che l’avvio del Patto Territoriale possa essere un incentivo, soprattutto per i giovani, a voler iniziare nuove attività o a consolidare quelle esistenti, perché non è sempre detto che il settore agricolo possa dare i redditi del passato. Anticipare i tempi rispetto ad una riduzione dei ricavi agricoli potrebbe rivelarsi fondamentale per garantire il mantenimento di buoni livelli di benessere nella nostra Valle. Dal punto di vista personale, l’esperienza del Patto Territoriale per me non può che essere positiva, per le conoscenze tecniche che mi sono state date e per le persone che ho potuto conoscere e con cui mi sono rapportato in questi anni. Il lavoro non mancherà così come le discussioni all’interno del tavolo, perché è evidente che è terminato il periodo dei “doppioni” nel settore delle opere pubbliche a pochi chilometri di distanza una dall’altra. Le Amministrazioni comunali devono dialogare per dare opportunità, ma anche per dare servizi, che se non sono simili, devono essere paragonabili a quelli esistenti nei centri più grandi, perché sarà questo l’unico modo per “tenere” o “attrarre” i giovani nei paesi. Altrimenti saremmo condannati ad un lento ma inesorabile declino derivante dalla riduzione degli abitanti nei nostri paesi, da trasformarsi solamente in dormitori. Vorrei ringraziare infine Riccardo Salvaterra, che mi ha concesso la possibilità e l’onore di rappresentare la comunità di Romallo all’interno del Patto Territoriale fino allo scorso mese di maggio, perché anche dal punto di vista professionale mi è stato molto utile. A Guglielmo Clauser, che ora rappresenta Romallo in qualità di Sindaco, ed a Walter Iori il mio ringraziamento per la stima dimostratami nel darmi la possibilità di rimanere comunque all’interno del Patto in seguito alla mia scelta di non ricandidare alle elezioni amministrative del maggio scorso. A tutte le famiglie di Romallo, i miei più sinceri auguri di un sereno anno 2006, con la speranza che qualche “sogno nel cassetto” possa trovare un aiuto all’interno del Patto territoriale e nelle scelte che verranno attuate. Vorrà dire che il lavoro di tante persone fatto per avviare il Patto, non sarà affatto invano. Daniel Pancheri L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO COMUNALE Nell’anno 2001 l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Riccardo Salvaterra prese in considerazione l’ipotesi di installare un impianto di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio comunale affidando l’incarico di progettazione dello stesso all’ing. Bertoldi Silvano di Fondo con delibera della Giunta comunale n. 53 del 09.05.2001; Il 26 giugno 2001 fu presentata domanda di contributo ai sensi della L.P. 29.05.1980 n. 14 “Provvedimenti per il risparmio energetico e l’utilizzazione delle fonti alternative di energia” al Servizio Energia della Provincia Autonoma di Trento; Con determinazione del dirigente del Servizio Energia n. 231 del 12.09.2002 la domanda presentata dal Comune di Romallo veniva collocata negli impegni di spesa relativi all’anno 2003 con un contributo di euro 70.497,00 su una spesa ammessa di euro 100.710,00; L’amministrazione provvedeva all’approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo con delibera della Giunta comunale n. 55 del 20.11.2002 per un importo di euro 117.600,00; Con successiva determina n. 660 del 23.12.2002 del Servizio Energia il contributo veniva formalmente concesso; L’opera veniva quindi prevista nel bilancio di previsione 2003; Con delibera della Giunta comunale n. 10 del 09.02.2004 si provvedeva all’approvazione del progetto in linea esecutiva ed all’acquisto dei pannelli dalla Ditta Gechelin Group di Tiene (VI); Con successiva delibera della Giunta comunale n. 24 del 14.04.2004 veniva affidato l’incarico di installazione dei pannelli alla medesima ditta; I lavori di installazione avevano inizio il 27.09.2004 e terminavano il 22.10.2004; Con determina del segretario comunale n. 90 del 27.12.2004 veniva approvata la contabilità finale dell’opera che si chiudeva con i seguenti dati: • Il totale della spesa da contabilità finale è stato di euro 85.769,61, dei quali euro 78.499,52 (IVA compresa) alla Ditta Gechelin Group srl di Thiene (VI) per fornitura ed installazione di n. 108 pannelli fotovoltaici per una superficie coperta di circa 110 mq. ed euro 7.270,09 (IVA compresa) al progettista e direttore lavori Ing. Bertoldi Silvano di Fondo; • Il contributo ottenuto dal Servizio Energia della Provincia Autonoma di Trento (dopo il collaudo effettuato dai tecnici del Servizio) è stato di euro 54.032,02, pari al 63% della spesa sostenuta; L’impianto non prevede l’accumulo dell’energia prodotta, ma la vendita della stessa all’Enel (ora Trenta Spa); In data 09.11.2004 entrava in funzione il contatore fornito dall’Enel per misurare la produzione di energia elettrica in uscita (quella in esubero oltre l’autoconsumo); Da allora al 30.11.2005 sono stati trasferiti all’Enel 10.200 kilowatt prodotti in esubero ai consumi (mesi più caldi - estate), mentre, sempre nello stesso periodo, sono stati acquistati dall’Enel 12.200 kilowatt nei momenti in cui la produzione era inferiore ai consumi (autunnoinverno), anche per l’uso di radiatori elettrici per il riscaldamento degli uffici con un notevole risparmio di gasolio; Dal 20.10.2004, entrata in funzione dei pannelli, al 30.11.2005 sono stati prodotti 19.100 kw di energia per un valore di euro 8.725,00 con minori emissioni di anidride carbonica pari ad oltre 10 tonnellate; TABELLA PRODUZIONE GIORNALIERA MEDIA MESE MEDIA KW/GIORNO DICEMBRE 2004 GENNAIO 2005 FEBBRAIO 2005 MARZO 2005 APRILE 2005 MAGGIO 2005 GIUGNO 2005 LUGLIO 2005 AGOSTO 2005 SETTEMBRE 2005 OTTOBRE 2005 NOVEMBRE 2005 MEDIA ANNUALE 26 35 47 50 60 65 70 65 60 51 46 40 51,33 Il picco di maggior produzione si è ottenuto il giorno 9 giugno 2005 con 93,41 Kw prodotti mentre l’unico giorno nel quale non vi è stata produzione è stato il 26 dicembre 2004, in quanto i pannelli erano coperti di neve. Dai dati in possesso (8..000,00 euro annui di energia prodotta) si evince che in meno di quattro anni si arriverà ad ammortizzare l’effettiva spesa sostenuta dal Comune per la realizzazione dell’opera (31.737,59 euro). ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Informazioni utili per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici possono essere realizzati anche da parte dei privati cittadini, che possono richiedere il finanziamento al Servizio Energia della Provincia Autonoma di Trento – con domanda da presentarsi entro il 30 giugno di ogni anno. I modelli per la domanda ed ulteriori informazioni possono essere richiesti all’Ufficio Distaccato della Provincia Autonoma di Trento – realizzato presso la sede del Comprensorio C6 a Cles – telefono 0463/601611. Per un buon funzionamento dell’impianto ed una conseguente convenienza economica, è comunque necessario avere uno spazio utile disponibile sul tetto o nell’andito delle abitazioni, esposto a sud e sempre rivolto al sole, senza ostacoli e zone d’ombra. Parco Fluviale Novella Luci, ombre e prospettive Il bilancio del primo anno di apertura del Parco fluviale Novella è sicuramente positivo: è stato visitato da circa duemila persone e si può affermare che è stato molto apprezzato sia dai turisti che dai residenti; dai responsi dati dalla lettura dei questionari compilati dai visitatori, emerge un valutazione positiva per l’opera e un plauso per gli accompagnatori. Veramente apprezzati sono stati i commenti espressi dalla dirigenza dell’ Associazione Italiana Geologia e Turismo durante la visita effettuata al nostro Parco. Vorremmo riportare due commenti espressi al termine di due visite effettuate nel nostro Parco, una del Prof. Mario Panizza, Presidente dell’ Associazione Italiana Geologia e Turismo ed ex Presidente dell’ Associazione Internazionale di Geomorfologia in una nota conclusiva del convegno Nazionale della loro Associazione, che comprendeva anche la visita al nostro Parco, e l’altro di quanto scritto nel sito di “Girovagando in Tentino” dopo la loro visita a)“Nella visita al Parco Fluviale del Rio Novella, ospiti dell’Associazione Parco Fluviale Novella e dei Comuni di Cloz, Dambel e Romallo, gli escursionisti hanno avuto l'opportunità di seguire per oltre 3 km, lungo un percorso magnificamente ed arditamente attrezzato con scale e passerelle metalliche, una forra suggestiva ed emblematica espressione di fenomeni geologici e geomorfologici legati al glacialismo ed all'erosione fluviale. Si tratta di un "museo-laboratorio" all'aperto, dove all'osservazione e all'analisi di particolari forme del paesaggio e alla scoperta di singolari fenomeni geomorfologici si uniscono momenti di grande suggestione e spettacolarità. b) Sono scenari da film tipo "Viaggio al centro della terra": la luce filtra faticosamente dall'alto tra le strette pareti del canyon creando affascinanti giochi di luce sulle pareti di roccia, tra cascatelle, inghiottitoi e baratri spaventosi. E' uno spettacolo assolutamente unico in Italia e probabilmente in Europa. Sicuramente meritevole di lode è stata la sinergia di intenti delle tre Comunità e di tutti componenti dell’ associazione che sono riusciti a collaborare con armonia e dedizione al solo scopo di migliorare la gestione e l’appetibilità dell’ opera. Crediamo che il Parco possa dare un po’ di visibilità a queste tre piccole comunità, che purtroppo con la razionalizzazione e concentrazione dei servizi da una parte, e con i sempre minori trasferimenti economici provinciali e statali, si vedono lentamente ma inesorabilmente sempre più impoveriti di strutture e servizi, che rendono la qualità della vita nei nostri paesi sempre più precaria. Oltre ai punti di forza, sono emersi dei punti di debolezza che vanno analizzati e affrontati con serietà, il più importante e basilare è sicuramente la messa in sicurezza del percorso, studiando e realizzando tutte quelle opere necessarie per rendere il percorso il più sicuro possibile. Anche il costo dei trasporti costituisce una nota dolente, ma anche in questo caso si stanno studiando tutte le alternative possibili, per abbassarne l’incidenza sul bilancio societario. Gli obiettivi per l’anno prossimo della neonata Associazione Parco Fluviale Novella sono molteplici: • • • • • • • Il principale è e sarà quello di tarare in maniera corretta la ricezione delle prenotazioni e l’organizzazione delle visite guidate al parco, elementi indispensabili per poter garantire ai nostri ospiti la massima soddisfazione . Far conoscere e pubblicizzare in collaborazione con l’A.P.T. il parco. Collaborare in maniera fattiva con il Museo di Scienze naturali all’arredo del Parco per renderlo sempre più appetibile e unico ai visitatori, rendendo la storia geologica, botanica, faunistica, storica, e didattica un libro aperto per i nostri ospiti. Affrontare e trovare in primo luogo sinergie e collaborazione, con tutte le altre associazioni presenti sul territorio per organizzare manifestazioni, con lo scopo di far conoscere il Parco, con le Università che si sono dimostrate disponibili ad effettuare delle tesi di Laurea sulla geologia/scienze naturali/e storia legate alla nostra realtà Trovare, ci si augura, con la partecipazione attiva dell’ Enel, la possibilità di far conoscere la storia ormai ultra centenaria della centrale di Dambel, e la possibilità di rendere visibile a livello didattico il ciclo della trasformazione dell’ energia idraulica in energia elettrica. Collaborare con i privati per rendere visitabili e poi in un futuro anche nuovamente funzionanti, i Molini di Cloz. Presentare e far conoscere i prodotti tipici dell’ agricoltura e artigianato dei nostri paesi. Crediamo sia molto importante, trovare un collegamento pubblicitario con Melinda, in quanto la Valle di Non è conosciuta ormai in Italia e nel mondo per alcuni siti storici e religiosi che tutti ci riconoscono, ma principalmente per il nostro prodotto naturale la mela, e ora anche per i canyon. La mela, questa preziosa risorsa ha finora dato ricchezza alla nostra valle, ma ora crediamo che per poter andare incontro con successo al mercato globale, sia necessario che in sinergia si venda la mela con il suo territorio. Chi visiterà il nostro parco immerso nei frutteti, sicuramente, si porterà via le emozioni suscitate dalla visita al parco, ma anche un ricordo diretto della coltivazione della mela. Se il buon tempo si vede dal mattino, siamo convinti di essere già a buon punto: il neo costituito consiglio dell’ associazione, le amministrazioni comunali, in particolar modo i loro Sindaci, i soci collaborano tutti in maniera veramente fattiva e appassionata, alla realizzazione degli obiettivi prefissati. Vorremmo veramente ringraziarli ad uno ad uno, per l’ impegno finora profuso, e ci auspichiamo che questo affiatamento continui, perché è l’unico modo per portare a termine questo nostro programma ambizioso, ma possibile. Speriamo che per il futuro, il torrente Novella ci racconti tante storie veramente positive. ATTIVITA’ CULTURALI E SPORTIVE Nei primi mesi della nuova legislatura diverse sono state le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura ed allo Sport e grazie al volontariato della nostra gente. Privilegiando l’aspetto della socializzazione e del gruppo sono stati organizzati direttamente dal Comune o grazie alla preziosa collaborazione di volontari diversi tornei, un mercatino, un corso di ballo di gruppo, un corso di biciclette per bambini, un corso di tennis, un corso di ginnastica tipo kick boxing (light contact). Nel mese di giugno – grazie all’impegno in prima persona di Stefano Pancheri e Steven Clauser – si è disputato presso il Campo comunale un Torneo di Calcetto. Risultavano iscritte due squadre di Romallo, una di Revò, una di Cloz, due di Cles, una di Castelfondo, una di Tuenno. La manifestazione – della durata di due settimane – ha avuto un grande successo e si è svolta all’insegna dell’agonismo e dell’allegria. Ha vinto la squadra del Revò. L’attività estiva è proseguita grazie alla collaborazione di Giulio Mendini della Scuola di Ciclismo con un corso di guida sicura con le biciclette – dedicato in primis ai bambini di scuola materna ed elementare. Grande anche in questo caso il successo, nonostante qualche immancabile….. capitombolo dei partecipanti. Un corso di Tennis di buon livello è poi stato organizzato dal Circolo Tennis alta Valle di Non presso il campo da tennis privato dell’Albergo Martinelli di Romallo. Il tutto grazie all’impegno personale di Laura Clauser. Come ogni anno Donatella Polonio e tutte le ragazze della Pallavolo di Romallo hanno organizzato il Torneo di Pallavolo. Ormai un evento fisso che si svolge presso il campetto ad ogni estate – grazie all’impegno volontario di tutte le ragazze. Un evento capace di portare nel nostro paese numerose persone. La manifestazione ha avuto ottimo successo. In agosto poi – anche e soprattutto grazie al servizio di volontariato svolto da Paternoster Elena, Visintainer Cinzia, Salvaterra Giovanna, si sono tenute impegnate le bambine del paese insegnando alle stesse a preparare dei piccoli capolavori di artigianato. Icone, soprammobili colorati, vasi in vetro e ceramica che sono stati venduti in un mercatino durante l’annuale Sagra di San Lorenzo, per autofinanziare questo tipo di attività senza pesare sulle casse comunali. Il ricavato ha permesso il proseguimento dell’attività anche durante i mesi autunnali ed invernali. Nei primi giorni del mese di settembre, l’Amministrazione comunale – tramite l’Assessorato alla Cultura e con la collaborazione della Pro Loco e l’impegno volontario di Stefano Pancheri e Clauser Steven – ha organizzato un Torneo di calcetto per bambini. La manifestazione ha messo di fronte le squadre dei paesi di Romallo, Revò, Tregiovo, Cagnò, Cloz e Brez. La squadra di Romallo si è ben qualificata. Ha stupito veramente tutti quanti erano presenti quanto sia stato l’impegno di tutti i bambini che hanno giocato le partite e l’attaccamento dimostrato verso i paesi che rappresentavano. Per l’occasione sono state preparate anche le bambine di Romallo, che con i loro pon pon hanno tifato per il paese a più non posso. Nota: il torneo è stato vinto dal paese più piccolo, Tregiovo. Questo a dimostrazione che anche i più piccoli a volte sono capaci di imprese importanti. Si sta tenendo in questi giorni un corso di ginnastica tipo aerobica presso la Sala Civica del Comune di Romallo – organizzato da Fellin Barbara e Sonia Bertolini. Il corso è patrocinato dall’Amministrazione comunale, garantendo l’uso della Sala Civica per tutto l’inverno. Si è tenuto di recente un corso di ballo di gruppo di danze latino americane. Una folta partecipazione al corso di grandi e piccini ha confermato l’interesse della gente di Romallo per tali attività, ponendo nel contempo la premessa per l’organizzazione di nuove ed avvincenti iniziative. L’Amministrazione ringrazia tutti i volontari – paesani e non- che con la loro opera prestata in forma del tutto gratuita, hanno contribuito in maniera decisiva al buon successo di tutte le attività. PERSONAGGI ILLUSTRI DA RICORDARE PADRE LODOVICO LUCHI DA ROMALLO (TRATTO DA UN ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA “TRENTINI NEL MONDO” DEL LUGLIO 2005) La storia della Chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo è legata a quella dell’intera città di Hazleton (Pennsylvania); una storia che è fatta di immigrati europei venuti in America per cercare una vita migliore per loro e per le loro famiglie; una storia che si è intrecciata negli anni alle altre dieci comunità romano cattoliche presenti ad Hazleton (tre italiane, due slovacche, una irlandese, tedesca, polacca, lituana e magiara) che assieme a quelle greco – cattolica, protestanti ed ebraiche fanno parte della zona a nord – est della Pennsylvania un raro mosaico socio – culturale. La fondazione della parrocchia e della comunità stessa così come è oggi si devono a Padre Lodovico Luchi. Appartenente alla congregazione degli Stimmatini, nato a Romallo, nell’odierna Valle di Non, nel 1859 ed ordinato sacerdote del 1833 a Parma, padre Luchi fu inviato, assieme al confratello padre Anthony Dallaporta, dall’allora Vescovo di Trento in America per mettersi a servizio dei molti emigrati trentini residenti della zona di Hazleton, con il mandato di curarne la maturazione spirituale. Un prete dunque inviato come missionario e come insegnante nelle scuole e nelle università cattoliche come già aveva fatto abilmente a Roma, Verona, Parma e Trento. Dopo un’udienza privata con Papa Pio X a Roma, Padre Luchi e Padre Dallaporta partirono da Trento il 26 settembre 1905 e arrivarono ad Hazleton il 7 ottobre. Il Vescovo della Diocesi di Scranton concesse loro di istituire una comunità per la crescente popolazione di origini tirolesi nell’area di Hazleton. Nacque così, ancora nello stesso anno, la Congregazione di San Vigilio. Una comunità che però mancava di un proprio luogo di ritrovo per le funzioni religiose e non solo. Il sogno si realizzò poco più tardi: nel maggio del 1906 iniziarono i lavori per la costruzione della Chiesa che venne benedetta ed intitolata a Nostra Signora del Monte Carmelo il 22 febbraio 1907 dall’allora Vescovo Hoban. Padre Luchi molto si adoperò per la crescita spirituale della comunità e di pari passo le fornì strutture adeguate e moderne per incontri e momenti di festa. Così fu per la Society Hall, che servì anche quale teatro per alcune rappresentazioni. Se padre Luchi fu leader della comunità, non è possibile dimenticare quanti, uomini e donne, investirono generosamente tempo, capacità e denaro nella comunità e nell’opera missionaria del sacerdote. Intorno agli anni ’40 la salute di padre Luchi cominciò a venire meno e dopo 39 anni dedicati interamente alla comunità Nostra Signora del Carmelo morì nel maggio 1944, non prima di avere ultimato i primi lavori di ristrutturazione della Chiesa. Le sue spoglie riposano nella cappella del cimitero quale tributo per la grande eredità spirituale e culturale, ben nota in tutta Hazleton. Un segno d continuità del lavoro di padre Luchi, fu il fatto che come suo successore fu nominato il nipote, padre Henry Luchi, nato in Argentina nel 1895, emigrato con la famiglia a Romallo nel 1900. Fu ordinato sacerdote a Bressanone e nel 1923 si riunì alla famiglia in Pennsylvania. Tre importanti opere furono portate avanti nei 27 anni del suo servizio: una scuola, la canonica ed una biblioteca. Oggi, da quel 1905, anno dell’arrivo di Padre Lodovico Luchi e dei primi passi della comunità sono trascorsi ben 100 anni. Ancora vivo è lo spirito che anima i discendenti ormai di quei pionieri e per il mese di ottobre sono previsti grandi celebrazioni e festeggiamenti. In particolare domenica 30 ottobre verrà officiato dal Vescovo della Diocesi di Scranton, Joseph F. Martino, un solenne Pontificale di ringraziamento. L’attuale pastore, il Rev. Patrick J.McLaughlin sta predisponendo ogni cosa per l’avvenimento. Dopo la liturgia seguirà una cena di gala. PADRE MARTIRIO BERTOLINI DA ROMALLO - CAPPUCCINO Padre Martirio nacque il 19.01.1923 a Romallo da Bertolini Daniele e Pancheri Ida. Fu battezzato con il nome di Daniele: lo stesso nome del padre. Entrò in Seminario il 19 settembre 1934 al “Serafico” di Lovere. Frequentò successivamente il Ginnasio nel Convento di Sovere dal 1938 al 1949. Il 15 agosto dell’anno 1944 emise la Professione perpetua a Bergamo. In questo stesso luogo seguì il primo anno di Teologia, frequentando i successivi tre anni a Milano. Nel 1946 conseguì a Lodi il Diploma di Maturità Classica. Fu consacrato sacerdote il 25 gennaio 1948 nel Santuario di S.Bernardino alle Ossa in Milano. In questa stessa città frequentò poi l’Università Cattolica, iniziando alla fine dei corsi il suo servizio come sacerdote ed educatore. In veste di Educatore e Lettore di Filosofia fu assegnato nel 1951 al Convento di Cerro Maggiore. Dopo circa un anno venne nominato Direttore dello Studentato Filosofico dello stesso Istituto – permanendovi a prosecuzione di una brillante carriere ecclesiastica fino al 1958. A conferma delle sue infinite doti morali e filosofiche il 08 marzo del 1957 difese la Tesi di Laurea “P.Ignazio Imberbi da Casnico O.F.M. Capp.” e con la stessa ricevette il Dottorato in Scienze Politiche. La sua esperienza continuò con l’elezione nel 1958 a Terzo Definitore per i Padri Cappuccini e nel 1961 a Primo Definitore e Segretario Provinciale. Si trasferì quindi in seguito a questa nomina nel Convento di Viale Piave a Milano. Dal 1967 la sua qualifica passò a Ministro Provinciale: carica prestigiosa riconfermata nel 1970. Una carriera in veloce e continua ascesa e ricca di impegni non ha impedito al Nostro Illustre compaesano di presenziare alle Missioni all’estero per visite pastorali (In Brasile ed Eritrea) ed a presenziare ai Capitoli delle Vice – Province. Nel 1974 accompagnò il Ministro Provinciale P.Eufrasio Pisoni, che si recava in Brasile per presiedere il Capitolo della Vice Provincia. In questa occasione fu eletto Viceprovinciale del Maranhao – Parà. Riconfermato in questo Ufficio fino al 1980 venne poi destinato a Milano come economo provinciale al Convento del Sacro Cuore. Svolse tale incarico per quindici anni fino all’improvvisa morte che lo colse il 22 luglio 1996. PADRE SISINIO (ANTONIO PANCHERI) DA ROMALLO Nato nel 1907 da Andrea Pancheri e Maria Albertini, Padre Sisinio (Al secolo Pancheri Antonio) rimase in tenera età senza i genitori. Assistito dalla sorella maggiore Filomena e da alcuni zii Antonio si vide costretto a lavorare duramente nei campi e con il bestiame. Questo fatto contribuì in maniera decisiva a formare il suo carattere. Dopo le elementari – frequentate nel Comune di Romallo – attratto dall’esempio di Padre Giannantonio Agosti – non lontano parente – chiese ed ottenne di entrare nel Seminario Serafico di Lovere. Nel 1919 lasciò il paese per frequentare il Seminario. Il 30 agosto 1923, dopo brillanti risultati conseguiti negli studi, vestì l’abito cappuccino. Entrò nel Convento della santissima Annunziata ove emise i voti semplici il 31 agosto 1924. Frequentò successivamente a Cremona dei corsi di Filosofia. Trasferitosi nel Convento di San Francesco a Milano il 15 agosto 1929 emetteva i voti solenni e successivamente veniva ordinato Sacerdote (era il 6 agosto 1932). Superati senza difficoltà gli esami di teologia venne mandato a Roma, nel Collegio Internazionale dell’Ordine, per la frequenza della facoltà di diritto canonico. In questa sede rimase fino al 1936, distinguendosi per capacità e fedeltà nell’osservanza, nonché per gli enormi progressi nello Studio. L’aspetto dello Studio in particolare lo appassionò più di ogni altra cosa. I numerosi dattiloscritti lasciati dimostrano come fosse appassionato dalla storia delle origini francescane. Alcuni suoi lavori come “San Francesco ed il Breviario Romano”, “Giovinezza dissipata di San Francesco” – anche se non figurano tra le opere ufficiali di Padre Sisinio, testimoniano come il periodo passato a Roma lo abbia grandemente influenzato. Nel periodo romano Padre Sisinio compone un fascicolo dattiloscritto di oltre 100 pagine, nel quale sono raccolti i documenti più autorevoli per l’interpretazione della Sacra Regola. Nel 1938 Padre Sisinio presenta all’Università Gregoriana la propria Tesi di Laurea “Il ministero della confessione nei primordi dell’Ordine francescano in relazione ai diritti parrocchiali”. La sua ferrea attività di studioso e scrittore continuò negli anni. Nel 1955 venne nominato per la sua grande competenza in diritto canonico ed in teologia morale a “Difensore del vincolo nel tribunale matrimoniale regionale lombardo”. Nonostante questo ulteriore grande impegno la sua attività di teologo e ricercatore continuò con la pubblicazione della ”Statistica dei frati Minori Cappuccini della Provincia di S. Carlo in Lombardia” nel 1957. Sua è la pubblicazione tanto importante per il nostro paese “Romallo – Brevi memorie”, dove sono raccolti gli elementi storici e le tradizioni che caratterizzano il nostro paese. Padre Sisinio fu colto da una malattia che lo persuase a chiedere di ritirarsi dall’insegnamento e dagli Studi. Cessò dal 1957 ogni predicazione ed ogni attività e si consacrò alla pura preghiera. Il decorso della malattia fu veloce ed inesorabile. Morì il 24 luglio 1964 nell’infermeria del Convento di Bergamo. ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO DELLA PRO LOCO E DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI La Pro Loco di Romallo conta attualmente circa un centinaio di iscritti. Tra di essi gran parte sono i giovani che dedicano il loro tempo libero alla comunità. Fino ad ora le iscrizioni sono state aperte solo a chi avesse compiuto i 18 anni d’età. L’attuale Direzione – per coinvolgere i giovani ed i giovanissimi – ha intenzione di promuovere le adesioni di ragazzi e bambini con nuovi tesseramenti. Questo nuovo orientamento consentirà una sensibilizzazione al volontariato ed una più concreta possibilità di avvicendamento nelle future gestioni. Nel 2005 la Pro Loco ha contribuito in varia misura alla riuscita di molte manifestazioni: dalle ormai tradizionali Festa e Lotteria del “Giovedì Grasso” all’impegnativa organizzazione della “Sagra di San Lorenzo” nell’estate 2005, passando per varie manifestazioni quali “Santa Lucia”, “Festa della Dorcola” (Quest’anno non effettuata per il maltempo), collaborazione alla “Dragononesa” (Organizzando un completo servizio bar per tutta la durata della manifestazione ed il servizio pranzo), fornitura materiali e collaborazione per l’organizzazione dei tornei estivi promossi dall’Amministrazione comunale, concessione in uso materiali di proprietà della Pro Loco ad Alpini e Progetto Chernobyl. In questi giorni la Pro Loco, come tutte le altre Associazioni, ha allestito un Presepio. Quello da noi realizzato all’interno della Chiesa, unitamente a quelli realizzati da ciascuna altra Associazione nelle Vie e Piazze – oltre a dare al paese un’atmosfera natalizia – simboleggiano la concreta presenza dell’Associazionismo nel nostro territorio. Gli obiettivi che ci poniamo per il futuro sono: massima collaborazione con le altre Associazioni e piena disponibilità verso tutti gli abitanti del Paese. Il Presidente della Pro Loco Maurizio Pancheri NOTIZIE IN BREVE Tariffe della Piscina di Revò, valide dal 01 aprile 2004. INGRESSO SINGOLO ADULTI BAMBINI 0-3 ANNI MATERNA – ELEMENTARE MEDIE OLTRE 65 ANNI ABBONAMENTI PER 10 INGRESSI ABBONAMENTI PER 20 INGRESSI NON RESIDENTI RESIDENTI REVO’ – ROMALLO – CAGNO’ NON RESIDENTI RESIDENTI REVO’ – ROMALLO – CAGNO’ Euro 5,00 Euro 2,00 Euro 40,00 Euro 18,00 Euro 32,00 Euro 17,00 Euro 70,00 Euro 32,00 Euro 60,00 Euro 30,00 Euro 3,00 Euro 25,00 Euro 20,00 Euro 48,00 Euro 38,00 Euro 4,00 Euro 3,00 Euro 30,00 Euro 25,00 Euro 24,00 Euro 20,00 Euro 57,00 Euro 48,00 Euro 45,00 Euro 38,00 LEZIONI E/ O CORSI CON 10 FREQUENZE CON BAGNINO ASILO ELEMENTARI MEDIE NON RESIDENTI EURO 70,00 EURO 70,00 EURO 70,00 RESIDENTI ROMALLO-REVO’-CAGNO’ EURO 50,00 EURO 60,00 EURO 60,00 TARIFFA AGEVOLATA per iniziative estive organizzate dal Comprensorio Valle di Non per ragazzi scuola materna, elementare, medie e Chernobyl: Euro 2,50 Tariffa agevolata per iniziative estive organizzate dai Comuni proprietari: Euro 2,00 CARRELLATA DI IMMAGINI Presepe realizzato dal Coro Parrocchiale al Colomel Presepe realizzato dal Gruppo Donne Rurali e dal Gruppo Missionario con la collaborazione del Sig. Ennio Dallago in Via Filzi Presepe realizzato dalla Pro Loco in Chiesa Presepe realizzato all’entrata delle Scuole elementari dal Coro Giovanile Presepe realizzato dal Gruppo Alpini presso la Loro sede Presepe realizzato dalla Compagnia Teatrale La Marianela presso la Canonica Presepe realizzato presso Via 4 Novembre dai Vigili del Fuoco Presepe realizzato dai bambini in Piazza M.Pellegrina Presepe realizzato dal Gruppo Pensionati ed Anziani San Biagio presso Via 4 Novembre In pillole……. E’ NATO IL “”COMITATO PROMOTORE PER IL MONUMENTO AI CADUTI E REDUCI DI ROMALLO “” Più volte ci siamo chiesti come mai nel nostro paese – dove è sempre stata forte la cultura della memoria – non esistesse nessuna opera degna di ricordare i nostri Caduti e Reduci di tutte le guerre. Nell’estate del 2005 ci siamo ritrovati - ciascuno in rappresentanza del proprio Gruppo o Associazione - per fondare un Comitato Promotore volto a fare erigere un monumento in onore alle gesta dei concittadini caduti nelle guerre ed a ricordo dei reduci. Eravamo in molti. Il Gruppo Alpini di Romallo quasi al completo, rappresentanti dell’Associazione Carabinieri in Congedo e del Gruppo Rayon II. In questa occasione abbiamo deciso di avviare una raccolta di fondi, fino al raggiungimento della somma – ancora da definire – che consenta la realizzazione di un Monumento. Tutti i presenti si sono detti d’accordo sul fatto che l’Opera da realizzare dovrà essere “importante” e “degna”. Tra poco ci ritroveremo per stabilire le modalità di raccolta dei fondi. Con ogni probabilità posizioneremo delle cassette in legno nei bar e nei locali aperti al pubblico. Abbiamo provveduto ad aprire un Libretto di deposito presso lo Sportello di Romallo della Cassa Rurale Novella ed Alta Anaunia, ove gli Alpini in Congedo hanno già riversato il ricavato della vendita di legname ceduto in asta per loro conto dal Comune questa estate. Stiamo comunque progettando di devolvere il ricavato di eventuali feste campestri, manifestazioni o mostre che organizzeremo. Speriamo che questa iniziativa trovi il consenso di tutti voi. Per info potrete rivolgervi a Fausto Garbato – Gruppo Rayon II