MINISTERO DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITA’ RICERCA
Direzione Didattica Statale Infanzia e Primaria
III CIRCOLO “SAN GIOVANNI BOSCO”
Via Amando Vescovo, 2 - 76011 Bisceglie (BT)
Codice Fiscale 83006560722 - Codice Meccanografico BAEE070004
www.terzocircolobisceglie.gov.it
PEO: [email protected]
PEC: [email protected]
Prot. n. 4806/A20
Bisceglie, 2 novembre 2015
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Oggetto:
Al Sig. Sindaco
All’ Assessore ai Lavori Pubblici
All’ Assessore alle Manutenzioni
All’ Assessore all’ Istruzione
Al Dirigente V Ripartizione Tecnica
BISCEGLIE
Comunicazione ai sensi dell’art. 18, comma 3, del D.lgs. 81/08.
Ai sensi dell’art. 18, comma 3, del D.lgs. 81/08 che recita “gli obblighi relativi agli
interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del presente decreto legislativo, la
sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi
comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di
norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione ”, si trasmette in allegato una scheda
sintetica (all.1) degli interventi strutturali e di manutenzione di competenza dell’Ente
proprietario, rivenienti dal documento di valutazione dei rischi di questa istituzione
scolastica, redatto ai sensi del D.lgs. 81/08.
Si richiedono, inoltre, i documenti elencati nell’allegato 2, necessari per
l’aggiornamento del predetto documento di valutazione dei rischi.
Si rileva l’assenza di verifiche e controlli tecnici programmati da parte
dell’Ente locale e di conseguenti interventi di manutenzione periodica che
consentirebbero una più efficiente ed efficace gestione degli immobili, evitando
l’onere di continue richieste da parte di questa amministrazione cui competono altre
funzioni.
Il Dirigente scolastico
prof. Mauro Leonardo Visaggio
Il documento è firmato digitalmente dal Dirigente scolastico ai
sensi dell'art. 21 del D.lgs. n. 82 del 7 marzo 2005.
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ALLEGATO 1
SCHEDA SINTETICA DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI
E DI MANUTEZIONE
DI COMPETENZA DELL’ENTE PROPRIETARIO
A. PLESSO CENTRALE “San G. Bosco” - Via A. VESCOVO
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1)
Livello di rischio: ALTO - Livello di priorità: ALTO
a. Impianti elettrici: verifica della conformità alla norma tecnica di riferimento;
verifiche periodiche degli impianti di terra; verifiche periodiche degli impianti
di protezione dalle scariche atmosferiche; verifica periodica di funzionalità
degli interruttori differenziali;
b. Mancanza di segnalazione acustica funzionante anche in condizione di
assenza di energia elettrica per l’avvio delle procedure di emergenza;
c. Controllo periodico, manutenzione e risanamento conservativo delle facciate,
in modo da evitare l’estensione del fenomeno corrosivo delle armature e
della carbonatazione del calcestruzzo e il rischio di caduta di intonaco e
calcinacci;
d. Risanamento conservativo ed adeguamento funzionale della pertinenza
esterna destinata ad abitazione del custode; rischio di caduta di intonaco e
calcinacci anche sulla pubblica via;
e. Arredi scolastici (banchi, sedie, cattedre, armadi) non adeguati o non
conformi alle norme o in cattivo stato di manutenzione; rischio di caduta,
rischio di schiacciamento, rischio di abrasioni; rischio di lesioni;
f. Presenza di diffuse macchie di umidità e muffe nel vano scale di accesso al
piano interrato e alle murature perimetrali della sala mensa (attualmente
inibita all’uso).
g. Risanamento del muro di recinzione del plesso, fortemente deteriorato in
vaste zone;
h. Verifica e manutenzione dei cancelli di accesso all’edificio scolastico e della
recinzione metallica, interessati da avanzato stato di corrosione in molte
zone;
2)
i.
Controllo e verifica di funzionalità dell’impianto antincendio, con particolare
riferimento al gruppo di pompaggio e alle cassette idranti (alcune prive di
manichetta e vetro “safe crash”);
j.
Interventi di manutenzione delle scale di emergenza esterne in ferro,
interessate da avanzato stato di corrosione, instabilità strutturale per
evidente mancanza di controventature, scivolosità delle rampe quando
bagnate, motivi per i quali il loro uso è stato inibito con conseguenze sul
piano di emergenza ed evacuazione;
Livello di rischio: MEDIO - Livello di priorità: MEDIO
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a. Controllo delle valvole termostatiche dei radiatori;
b. Assenza di segnalazione acustica di apertura delle porte di emergenza con
conseguente rischio di uscita dei bambini che si recano ai servizi igienici
c. Mancanza di bande antiscivolo sui gradini delle scale;
d. Presenza di pluviale rotto; accumulo di acqua piovana nei pluviali intasati per
mancata manutenzione periodica che determina il continuo stillicidio con
rischio di scivolamento;
e. Interventi di manutenzione delle aiuole e del verde in generale, con
particolare riferimento agli alberi di alto fusto, che hanno determinato il
sollevamento del manto di asfalto;
f. Controllo delle murature del piccolo vano, ove è ubicato il gruppo pompe
antincendio, interessate da un vistoso movimento di rotazione, causato dalla
vicinanza dell’albero di alto fusto, con potenziale rischio di crollo;
g. In assenza di adeguata certificazione, sostituzione dei vetri degli infissi fino a
1 m di altezza dal pavimento con altri certificati o con altri materiali conformi
alle norme di prevenzione;
h. Infissi esterni ed esterni in più punti rischiosi per rottura o malfunzionamento
delle cerniere e dei punti di fissaggio;
i.
Bagno disabili inesistente o non conforme.
j.
Fornitura di arredi scolastici a norma;
B. PLESSO “A. Di Bari” – Via G. Di Vittorio
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1)
Livello di rischio: ALTO - Livello di priorità: ALTO
a. Impianti elettrici: verifica della conformità alla norma tecnica di riferimento;
verifiche periodiche degli impianti di terra; verifiche periodiche degli impianti
di protezione dalle scariche atmosferiche; verifica periodica di funzionalità
degli interruttori differenziali;
b. Mancanza di segnalazione acustica funzionante anche in condizione di
assenza di energia elettrica per l’avvio delle procedure di emergenza;
c. Infiltrazioni di acqua piovana dai lucernari posti in corrispondenza del locale
mensa; corrosione delle cornici metalliche di tenuta; distacco e caduta di
intonaco in prossimità dei tavoli destinati alla refezione scolastica;
d. Infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura; difetto nel manto impermeabile
realizzato nel precedente anno scolastico; stillicidio continuo di acqua
piovana; rischio di scivolamento;
e. Arredi scolastici (banchi, sedie, cattedre, armadi) non adeguati o non
conformi alle norme o in cattivo stato di manutenzione; rischio di caduta,
rischio di schiacciamento, rischio di abrasioni; rischio di lesioni;
f. Campo da calcetto esterno: strutture metalliche delle porte non
adeguatamente e sicuramente fissate; rischio di ribaltamento; rischio di
schiacciamento;
g. Arredi e giochi nella pertinenza esterna (giardino) non adeguatamente
mantenuti; rischio di rottura, ribaltamento, schiacciamento;
h. Marciapiede prospiciente il fabbricato che conduce alla zona parcheggio:
presenza di un pozzetto interrato con coperchio sollevato a causa
dell’ossidazione del battente: rischio di inciampo e caduta;
i.
Coperchi metallici dei pozzetti degli impianti installati nella pertinenza
esterna corrosi; grave rischio di inciampo e caduta;
j.
Assenza di uscita di sicurezza dalla palestra;
k. Risanamento del muro di recinzione del plesso, fortemente deteriorato in
vaste zone;
l.
Presenza di diffuse macchie di umidità e muffe in diverse zone dei soffitti e
delle pareti;
m. Bagno disabili non conforme;
n. Sostituzione degli infissi con altri conformi alle norme di sicurezza negli
ambienti scolastici;
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o. In assenza di adeguata certificazione, sostituzione dei vetri degli infissi fino a
1 m di altezza dal pavimento con altri certificati o con altri materiali conformi
alle norme di prevenzione.
p. Controllo e verifica di funzionalità dell’impianto antincendio ad idranti;
q. Scala di emergenza in ferro in avanzato stato di corrosione; mancano,
inoltre, idonee protezioni contro la caduta adeguate all’età dei bambini
presenti nell’edificio; ne è stato inibito l’uso durante l’evacuazione;
2)
Livello di rischio: MEDIO - Livello di priorità: MEDIO
a. Adeguamento del senso di apertura della porta antipanico a livello del piano
terra, che, in condizione di apertura, determina ostacolo all’evacuazione;
b. Assenza di segnalazione acustica di apertura delle porte di emergenza con
conseguente rischio di uscita dei bambini che si recano ai servizi igienici;
c. Assenza di bande antiscivolo ai gradini delle scale;
d. Fornitura di arredi scolastici a norma;
e. Mancanza di segnalazione acustica funzionante anche in condizione di
assenza di energia elettrica per l’avvio delle procedure di emergenza;
f. Manutenzione delle aree a verde;
g. Campo da calcetto esterno: recinzione in più punti rotta o divelta; rischio di
abrasione o lacerazione, rischio di accesso di terzi estranei all’istituzione
scolastica anche in ore in cui l’edificio non è presidiato;
h. Pluviale della copertura del vano tecnico destinato all’impianto di
riscaldamento ostruito; stillicidio continuo di acqua con continuo e grave
rischio di scivolamento per la formazione sulla pavimentazione di muschi;
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C. PLESSO “Carrara Gioia” – Piazza Salvo D’Acquisto
1)
Livello di rischio: ALTO - Livello di priorità: ALTO
a. Impianti elettrici: verifica della conformità alla norma tecnica di riferimento;
verifiche periodiche degli impianti di terra; verifiche periodiche degli impianti
di protezione dalle scariche atmosferiche; verifica periodica di funzionalità
degli interruttori differenziali;
b. Stillicidio di acqua piovana nella zona mensa che ha interessato il
controsoffitto; la presenza del controsoffitto impedisce di verificare
l’effettiva gravità dell’infiltrazione; pericolo gravissimo di caduta di
intonaco o calcinacci o del controsoffitto; in considerazione dell’altezza
della copertura l’istituzione scolastica non è in grado di effettuare alcun
ulteriore approfondimento tecnico valutativo della situazione;
c. Mancanza di segnalazione acustica funzionante anche in condizione di
assenza di energia elettrica per l’avvio delle procedure di emergenza;
d. Risanamento del muro di recinzione del plesso e aumento dell’altezza della
recinzione in zone di prossimità a fondi confinanti e alla strada, onde
ostacolare l’ingresso di terzi nelle ore in cui l’edificio non è presidiato;
e. Arredi e giochi nella pertinenza esterna (giardino) non adeguatamente
mantenuti; rischio di rottura, ribaltamento, schiacciamento;
f. Microclima nella zona mensa inadatto a causa della mancata protezione dai
raggi solari; infiltrazioni d’acqua piovana in caso di piogge battenti sulla
parete vetrata;
g. Infiltrazioni d’acqua in prossimità degli infissi delle uscite si sicurezza al
primo piano; ammaloramento dell’intonaco e dei pannelli del controsoffitto;
rischio di crollo del controsoffitto; rischio di schiacciamento; rischio di
produzione di muffe e sostanze allergeniche;
h. In assenza di adeguata certificazione, sostituzione dei vetri degli infissi fino a
1 m di altezza dal pavimento con altri certificati o con altri materiali conformi
alle norme di prevenzione;
i.
Controllo e verifica dell’impianto antincendio ad idranti;
j.
Pavimento resiliente nelle aule e nei corridoi in più punti sollevato anche a
causa del distacco del pavimento fisso sottostante; rischio d’inciampo;
difficoltà negli interventi di pulizia per accumulo di sporcizia sotto la
pavimentazione con notevoli problemi per l’igiene generale del plesso;
k. Scala di emergenza in ferro presenta fenomeni di corrosione che richiedono
urgenti interventi di manutenzione; inadeguata all’utilizzo di bambini di
piccola età per la mancanza di protezioni contro la caduta sia sui parapetti
che tra alzata e pedata;
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l.
2)
Arredi scolastici (banchi, sedie, cattedre, armadi) non adeguati o non
conformi alle norme o in cattivo stato di manutenzione; rischio di caduta,
rischio di schiacciamento, rischio di abrasioni; rischio di lesioni;
Livello di rischio: MEDIO - Livello di priorità: MEDIO
a. Assenza di un campanello alla porta di ingresso; assenza di apertura
elettrica della porta d’ingresso;
b. Assenza di segnalazione acustica di apertura delle porte di emergenza con
conseguente rischio di uscita dei bambini che si recano ai servizi igienici;
c. Sirena di allarme non udibile a porte chiuse; difficoltà nella corretta gestione
delle procedure di evacuazione;
d. Senso di apertura delle porte di accesso ai bagni: l’attuale senso di apertura
risulta rischioso per la possibilità di impatto con persone all’esterno;
e. Mancanza di valvole termostatiche ad alcuni radiatori; impossibilità di
effettuare la regolazione; conseguenze sul microclima; spreco di energia;
f. Manutenzione delle aree a verde e bonifica del viale laterale;
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ALLEGATO 2
Elenco della documentazione richiesta
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A. PLESSO CENTRALE “San G. Bosco”
a. Certificato Prevenzione Incendi;
b. Certificato agibilità;
c. Impianti elettrici
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità.
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
d. Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche
- Valutazione del rischio di fulminazione realizzata secondo le Norme
(relazione di autoprotezione).
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
e. Impianto di riscaldamento:
- Verbali di verifica periodica eseguiti da AUSL con data non antecedente a
5 anni
f. Valutazione del rischio esplosione (ATEX)
- Relazione di analisi del rischio esplosione per gli ambienti con presenza
di sostanze infiammabili (centrale termica) ai sensi del tit. XI - D.lgs.
81/08.
g. Impianti Elettrici in luoghi con pericolo di esplosione
- Documentazione di classificazione delle aree (centrale termica).
- Denuncia degli impianti all’AUSL.
- Verbale di omologazione AUSL (I° verifica) dei detti impianti elettrici , di
non oltre 2 anni.
- Verbale di verifica periodica successiva all’omologazione, rilasciato o da
AUSL o da Organismo, che abbia formalmente accettato l’incarico
h. Impianti a pressione (se presenti e solo se capacità > 24 l)
- Se costruiti prima del 29/05/2002:
o Libretto matricolare ISPESL o ANCC
o inoltre, se PxV[bar x litri]> 8000 o P bollo>12 bar
o Richiesta omologazione a ISPESL
o Verbale di omologazione ISPESL
o Verbale verifica periodica AUSL
- Se costruiti dopo il 29/05/2002:
o Certificato CE di conformità (con evidenziato rispondenza a
direttiva 97/23/CE oppure a 87/404/CE)
o Comunicazione di messa in servizio a ISPESL e AUSL per gli
apparecchi NON esclusi ( cioè rientranti art. 2 D.M.329/04. Nel
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caso chiedere a tecnico AUSL).
o Verbale verifica primo impianto ISPESL
o Verbale di verifica periodica rilasciato da AUSL
i. Impianto antincendio ad idranti
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità;
- Collaudo e verifica efficienza;
- Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza;
- Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazione;
B. PLESSO “A. Di Bari”
a. Certificato Prevenzione Incendi;
b. Certificato agibilità;
c. Impianti elettrici
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità.
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
d. Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche
- Valutazione del rischio di fulminazione realizzata secondo le Norme
(relazione di autoprotezione).
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
e. Impianto di riscaldamento:
- Verbali di verifica periodica eseguiti da AUSL con data non antecedente a
5 anni
f. Valutazione del rischio esplosione (ATEX)
- Relazione di analisi del rischio esplosione per gli ambienti con presenza
di sostanze infiammabili (centrale termica) ai sensi del tit. XI - D.lgs.
81/08.
g. Impianti Elettrici in luoghi con pericolo di esplosione
- Documentazione di classificazione delle aree (centrale termica).
- Denuncia degli impianti all’AUSL.
- Verbale di omologazione AUSL (I° verifica) dei detti impianti elettrici , di
non oltre 2 anni.
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Verbale di verifica periodica successiva all’omologazione, rilasciato o da
AUSL o da Organismo, che abbia formalmente accettato l’incarico
h. Impianti a pressione (se presenti e solo se capacità > 24 l)
- Se costruiti prima del 29/05/2002:
o Libretto matricolare ISPESL o ANCC
o inoltre, se PxV[bar x litri]> 8000 o P bollo>12 bar
o Richiesta omologazione a ISPESL
o Verbale di omologazione ISPESL
o Verbale verifica periodica AUSL
- Se costruiti dopo il 29/05/2002:
o Certificato CE di conformità (con evidenziato rispondenza a
direttiva 97/23/CE oppure a 87/404/CE)
o Comunicazione di messa in servizio a ISPESL e AUSL per gli
apparecchi NON esclusi ( cioè rientranti art. 2 D.M.329/04. Nel
caso chiedere a tecnico AUSL).
o Verbale verifica primo impianto ISPESL
o Verbale di verifica periodica rilasciato da AUSL
i. Impianto antincendio ad idranti
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità;
- Collaudo e verifica efficienza;
- Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza;
- Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazione;
-
C. PLESSO “Carrara Gioia”
a. Certificato Prevenzione Incendi;
b. Certificato agibilità;
c. Impianti elettrici
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità.
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
d. Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche
- Valutazione del rischio di fulminazione realizzata secondo le Norme
(relazione di autoprotezione).
- Verbale di verifica periodica all'impianto di messa a terra , dalla AUSL od
Organismo individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con data
non antecedente a 5 anni o (2 per ambienti medici o luoghi a > rischio in
caso d’incendio ecc). In alternativa lettera d’accettazione d’incarico di
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e.
f.
g.
h.
i.
Organismo Individuato/AUSL con data entro 5/2 anni da data dich.
Conformità dell’installatore.
Impianto di riscaldamento:
- Verbali di verifica periodica eseguiti da AUSL con data non antecedente a
5 anni
Valutazione del rischio esplosione (ATEX)
- Relazione di analisi del rischio esplosione per gli ambienti con presenza
di sostanze infiammabili (centrale termica) ai sensi del tit. XI - D.lgs.
81/08.
Impianti Elettrici in luoghi con pericolo di esplosione
- Documentazione di classificazione delle aree (centrale termica).
- Denuncia degli impianti all’AUSL.
- Verbale di omologazione AUSL (I° verifica) dei detti impianti elettrici , di
non oltre 2 anni.
- Verbale di verifica periodica successiva all’omologazione, rilasciato o da
AUSL o da Organismo, che abbia formalmente accettato l’incarico
Impianti a pressione (se presenti e solo se capacità > 24 l)
- Se costruiti prima del 29/05/2002:
o Libretto matricolare ISPESL o ANCC
o inoltre, se PxV[bar x litri]> 8000 o P bollo>12 bar
o Richiesta omologazione a ISPESL
o Verbale di omologazione ISPESL
o Verbale verifica periodica AUSL
- Se costruiti dopo il 29/05/2002:
o Certificato CE di conformità (con evidenziato rispondenza a
direttiva 97/23/CE oppure a 87/404/CE)
o Comunicazione di messa in servizio a ISPESL e AUSL per gli
apparecchi NON esclusi ( cioè rientranti art. 2 D.M.329/04. Nel
caso chiedere a tecnico AUSL).
o Verbale verifica primo impianto ISPESL
o Verbale di verifica periodica rilasciato da AUSL
Impianto antincendio ad idranti
- Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore relativa agli impianti
elettrici installati o modificati dopo lo 01/03/92, oppure atto notorio a firma
del datore di lavoro di rispondenza alle normative in vigore all’epoca
dell’installazione Per impianti realizzati dopo il 27/03/08, solo
dichiarazione di conformità;
- Collaudo e verifica efficienza;
- Prescrizioni e/o Disposizioni organi vigilanza;
- Elenco dei presidi antincendio e loro ubicazione;
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SINTESI GENEREALE VALIDA PER TUTTI I PLESSI
1. Certificato di Agibilità e destinazione d'uso;
2. Certificato di collaudo statico;
3. Certificato di Prevenzione Incendi CPI (in alternativa il NOP);
4. Progetto e dichiarazione di conformità, redatti secondo legge 46190, relativi agli
impianti elettrici installati o modificati dopo la data del 01/03/1992 (per gli impianti
installati dopo il 23/01/2002 la dichiarazione di conformità ha valore di
omologazione dell'impianto di messa a terra, dell'eventuale impianto di protezione
contro le scariche atmosferiche e degli impianti in luoghi con pericolo di esplosione,
ai sensi del DPR 462/01);
5. Documenti necessari per lo svolgimento delle verifiche e delle manutenzioni e la
valutazione del rischio dovuto a fulmine, relativi agli impianti elettrici installati prima
del 01/03/1992;
6. Verbale di verifica periodica dell'impianto di messa a terra rilasciato, ai sensi del
DPR 462/01 (ex art. 328 del DPR 547/55), dall’AUSL, dall’ARPA o altro organismo
abilitato dal Ministero delle Attività Produttive, da non oltre 2 anni;
7. Verbale di verifica periodica dell'impianto di protezione delle scariche atmosferiche
rilasciato, ai sensi del DPR 462/01 (ex art. 40 DPR 547155), dall'ASL, dall’ARPA o
altro Organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive, da non oltre 2 anni;
8. Progetto, omologazione ISPESL e dichiarazione di conformità secondo legge 46/90
(quest'ultima se l'impianto A stato costruito dopo il 1990) relativi agli impianti di
riscaldamento centralizzato con potenzialità superiore a 35 KW;
9. Verbale di verifica periodica all'impianto di riscaldamento ad acqua se di
potenzialità superiore a 116 KW rilasciato, ai sensi del D.M. 01.12.1975, dall'ASL
da non oltre 5 anni;
10. Copia del Collaudo statico delle strutture e delle scale di emergenza;
11. Certificato di superamento delle barriere architettoniche,
12. Copia della Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, dell'impianto
antincendio e della centrale termica;
13. Copia dei Verbali di verifica periodica degli estintori portatili e dell'impianto
antincendio fisso e comprendente il gruppo pompe, lance e manichette;
14. Copia dei Verbali di verifica periodica relativa agli impianti di messa a terra e agli
impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;
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15. Copia dei certificati di omologazione di tutti gli estintori;
16. Copia dei Verbali di verifica periodica dell'impianto elettrico di sicurezza delle porte
REI tagliafuoco e dell'impianto relativo all'allarme antincendio.
17. Manutenzione e controllo degli estintori secondo la Norma UNI 9994 che prevede
oltre le fasi di SORVEGLIANZA, anche le fasi di CONTROLLO, REVISIONE e
COLLAUDO; le fasi di controllo, revisione e collaudo sono di pertinenza di
personale esperto (ditta esterna specializzata incaricata dall' Ente Locale)
prevedono controlli manometrici, pesature, per verificare sia la presenza dei
propellenti che degli estinguenti, mentre la fase di sorveglianza è quella che può
essere svolta dal personale della scuola;
18. Manutenzione e verifica degli impianti fissi di estinzione incendi, rimarcando che la
verifica va estesa a tutte le parti componenti il sistema: dall'alimentazione, con
l'eventuale serbatoio di accumulo, alla rete di distribuzione, alle apparecchiature per
lo spegnimento con le eventuali attrezzature mobili. E' necessario verificare che
pompe ed i motori che le azionano siano efficienti e costantemente e correttamente
alimentate e collegate; che le valvole di apertura e chiusura siano nelle corrette
posizioni e risultino prive di perdite e facilmente manovrabili.
19. Prova di pressione alla " lancia" (normalmente è sufficiente una pressione di 4 o 5
atmosfere);
20. Nelle more è utile avviare un controllo delle cassette dove sono allocati gli impianti
idrici per l'antincendio.
21. Azione preventiva nei riguardi dei serbatoi di acqua, di tutti i plessi, tramite
disinfezione serbatoi acqua potabile. Per poter aspirare ad avere una migliore
qualità dell'acqua e poter così assicurare migliori condizioni di benessere
individuale e collettivo, è NECESSARIO:
a. Scarico dell'acqua contenuta nelle cisterne anche con l'ausilio di pompe di
aspirazione sommerse;
b. Idro-pulitura a 120 Bar, a vapore in tutte le parti interne delle cisterne, delle
pareti, pavimentazioni , ecc'ecc;
c. Aspirazione di tutti i residui mediante l'utilizzo di aspira liquidi di tipo
industriale;
d. Irrorazione nelle cisterne di disinfettante cloro-attivo (Presidio Medico
Chirurgico) in grado di generare una pronta azione disinfettante;
e. Risciacquo delle cisterne a mezzo idro-pulitura;
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f. Versamento in ciascun serbatoio di disinfettante (AMUCHINA) per avere
ulteriore azione disinfettante.
22. richiesta a riguardo della fornitura del C.P.I. (Certificato di Prevenzione Incendi)
della scuola in intestazione relativamente al plesso/plessi di sua competenza; come
noto detto Certificato costituisce, ai sensi dell'Art. 3 comma 3 del D.P.R. n. 37/98,
nulla osta all'esercizio dell'attività ai fini antincendio. Si rammenta pertanto l'obbligo
per il titolare dell'attività di richiedere il rinnovo del C.P.I. ai sensi dell'art. 4 del
D.P.R. n. 37/98, secondo le procedure di cui al D. M. 04/05/98, agli Enti Territoriali
Competenti.
23. L' Avvocatura dello Stato ha chiarito la responsabilità dell’Ente proprietario,
secondo cui spetterebbe in via esclusiva alle Amministrazioni territoriali, proprietari
degli immobili, provvedere al conseguimento del CPI. Sempre secondo l'Avvocatura
"il Dirigente Scolastico, riscontrata una deficienza a scuola, ivi compresa la
mancanza della certificazione antincendio, è esonerato da qualsiasi forma di
responsabilità a seguito della segnalazione all' Ente citato (art. 5 del D. M. 29
Settembre 1998 n. 382).
24. In assenza di C.P.I. i Dirigenti scolastici non possono ritenersi responsabili sia dal
punto di vista penale, che dal punto di vista amministrativo e civile, dato che non è
competenza loro.
Si coglie l'occasione per ricordarle che, dopo attenta analisi e visione della
documentazione in nostro possesso, non risulta agli atti nessun documento in corso di
validità. In ottemperanza del T.U. n.81/08, come previsto dalla vecchia normativa D.
Leg. 626, ogni scuola, ed ogni plesso se supera la presenza di 100 persone tra alunni,
docenti ed ATA deve avere, in copia conforme, il Certificato di Prevenzione Incendi.
Ai sensi della Legge n.45 del 23/12/2008 art.10 si richiede la sanificazione degli ambienti
scolastici di tutti i plessi stante la inderogabile necessita di provvedere al controllo igienico
sanitario dei sistemi di condizionamento dell'aria e dei sistemi di raccolta e distribuzione
dell'acqua potabile.
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