La comunicazione scuola
famiglia nell ’ambito dell ’offerta
formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO SESTRI
Anno scolastico 2009/10
I
La comunicazione tra scuola e famiglia è
essenziale per la formazione degli alunni e come
occasione di confronto tra i diversi attori per la
costruzione di una cittadinanza consapevole
Famiglia
scuola
Alunni/cittad
ini
Premesse legislative
LEGGE 477/1973 e DECRETI DELEGATI 416, 417,419 ratificati dal
Parlamento che istituivano
il Consiglio di Classe che prevede, in momenti specifici la presenza di
genitori (e studenti per la secondaria superiore) eletti
Il Comitato genitori (formato dai rappresentanti di classe eletti dai genitori)
il Collegio dei Docenti, organo importante e decisionale in merito alla
programmazione ed all’indirizzo didattico;
il Consiglio d’Istituto, aperto ai genitori e agli studenti (nel caso delle
secondarie superiori) , a presidenza elettiva, a cui venivano affidati compiti
amministrativi e di gestione delle spese;
il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, organo propositivo e di
coordinamento tra la base ed il Ministero
DECRETO LEGISLATIVO 297/94 Ridefinisce i compiti degli
organi collegiali.
LEGGE SULL’AUTONOMIA
Legge n.59 del 15 marzo 1997
Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e
agli Enti locali, per la riforma della P.A. e per la semplificazione
amministrativa". L'art. 21 di tale legge riguarda in modo specifico le
istituzioni scolastiche e sancisce l'autonomia
didattica,
organizzativa e
gestionale
dell’offerta formativa di ogni istituzione scolastica.
REGOLAMENTO ATTUATIVO CONTENUTO NEL DPR
8 marzo 1999, n. 275.
 Viene introdotto il curricolo ( segnando il definitivo superamento della
scuola dei programmi).
Il Ministro dell'Istruzione ha il compito di definire le linee e gli indirizzi
generali dell'azione educativa, a garanzia dell'unità del sistema nazionale,
ma le istituzioni scolastiche avranno un ruolo importante nel determinare
una quota del curricolo comprendendovi discipline e attività in piena
autonomia in conformità con il Piano didattica, organizzativa e gestionale
della scuola è costituito dal Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), che può
essere definito come la carta d'identità culturale e progettuale di ogni
istituzione scolastica.
P.O.F PIANO OFFERTA FORMATIVA
viene predisposto da ogni scuola("tenuto conto delle proposte e dei
pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei
genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti)
"è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali
per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di
amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto",
 "è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e
indirizzi di studio determinati a livello nazionale", "esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa
che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia".
Il POF è consegnato alle famiglie e agli alunni all'atto
dell'iscrizione (dall'anno scolastico 2000\2001).
LEGGE DELEGA N° 53/2003 Delega al governo per la
definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali
delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione
professionale.
Viene introdotto
 il concetto dei piani di studio personalizzati e del Portfolio
dell’alunno che segue il suo percorso formativo .
La famiglia viene coinvolta nella compilazione del Portfolio stesso.
DECRETO LEGISLATIVO 59/2004 per i programmi della
scuola dell’infanzia e della scuola primaria, con il riordino dei cicli della
scuola primaria
2007 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare affidata alle scuole,
il Curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità per
percorso formativo dai tre ai quattordici anni.
È proprio in questa logica di ricerca che «ogni scuola predispone il
curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto: delle
finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di
apprendimento posti dalle Indicazioni».
L/gl ’insegnante/i
Il dirigente
I bambini
Le famiglie
Personale ATA
LE FAMIGLIE
NELLA SCUOLA
UN “CORPO
ESTRANEO”
UN INVESTIMENTO
PER IL FUTURO
UNA IN-EVITABILE
“SCOCCIATURA”
UNA RISORSA
TIPI COMUNICAZIONE
SCUOLA FAMIGLIA
INFORMALE : all’ingresso , all’uscita, in situazioni non
istituzionalizzate.
FORMALE .
COME ? Attraverso il diario , i documenti scolastici, la
modulistica, ILPOF, i regolamenti , le procedure(affissi nelle
bacheche), i questionari consegnati e rielaborati
QUANDO ? Attraverso le riunioni di consiglio di
interclasse, i colloqui individuali con le famiglie, le riunioni
del comitato genitori, del consiglio di istituto, di
presentazione degli ordini di scuola
PERCHE’ ? Per informare, per promuovere, per avere
suggerimenti, valutazioni, per migliorare il servizio, per
migliorare le prestazioni degli alunni, per coinvolgere …..
COMUNICAZIONE SOCIALE
La funzione di questo strumento comunicazionale è sensibilizzare e
convincere i cittadini utenti per mobilitare le risorse necessarie ad
affrontare i problemi che si vengono evidenziando.
A questo proposito nella scuola vengono predisposte
 azioni di autovalutazione periodiche del servizio che coinvolgono i
diversi attori per sviluppare la partecipazione e focalizzare da diversi
punti di vista le criticità o i puntii di forza e cercare le possibili strategie
di miglioramento (NAVIS, QUESTIONARI PER L’AUTONOMIA)
 questionari per la customer satisfaction annuali
 lettera annuale di presentazione delle attività del Consiglio di
istituto per illustrare le attività e gli impegni di spesa per il bilancio
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
DOCUMENTI PER IL
FUNZIONAMENTO DELLA
SCUOLA(affissi e consultabili in ogni scuola e inviabili via
mail a chi ne faccia richiesta)
POF Piano Offerta formativa e Poffino : carta identità della scuola,
presenta le caratteristiche della scuola in rapporto al territorio ed alle
scelte educative che il Collegio docenti opera in rapporto al consiglio di
istituto. Descrive le peculiarità di ogni livello scolare e le scelte dei
docenti in merito alla programmazione didattica (orari, discipline,
ampliamenti, scelte. Ogni progetto svolto dalla scuola si deve ritrovare
nel POF)
CARTA DEI SERVIZI
è un documento che ogni Ufficio della Pubblica Amministrazione è
tenuto a fornire ai propri utenti. In esso sono descritti finalità, modi ,
criteri e strutture attraverso cui il servizio viene attuato, diritti e
doveri , modalità e tempi di partecipazione, procedure di controllo
che l’utente ha a sua disposizione.
La Carta è lo strumento fondamentale con il quale si attua il
principio di trasparenza, attraverso la esplicita dichiarazione dei
diritti e dei doveri sia del personale, sia degli utenti. Si ispira agli
articoli 3, 30, 33, 34 della Costituzione Italiana, che sanciscono e
tutelano il rispetto dei principi di uguaglianza, imparzialità, tutela
della dignità della persona, e che vietano ogni forma di
discriminazione basata sul sesso, sull'appartenenza etnica, sulle
convinzioni religiose, e impegna tutti gli operatori e la struttura nel
rispetto di tali principi.
RACCOLTA REGOLAMENTI E
PROCEDURE
Raccoglie norme di regolamentazione interna tradotte in criteri, procedure,
protocolli di riepilogo delle deliberazioni adottate, riguardo a diversi aspetti
della vita scolastica, deve essere osservata e fatta osservare da ciascuno, per
la parte di propria competenza, nelle scuole dell’Istituto a garanzia di un
regolare funzionamento di tutte le attività.
I contenuti possono essere modificati attraverso deliberazioni del Consiglio di
Istituto, in riferimento a proposte di variazioni e inserimenti di nuove materie,
preventivamente proposte dagli organi competenti interni alla scuola, o
all’adeguamento a nuove norme legislative e contrattuali.
PIANO ANNUALE ATTIVITA’
- esplicita la pianificazione annuale dell’insieme delle attività
formative e le modalità della loro attuazione da parte del personale
direttamente dipendente dall'istituzione scolastica.
PROSPETTIVE PER L’USO DI
ALTRI CANALI DI
COMUNICAZIONE
Il sito web :
permette di facilitare la ricerca, la visione dei documenti,
il reperimento della modulistica,
l’informazione sulle attività,
l’attivazione di forum di discussione,
l’inserimento di proposte didattico educative per i
genitori….
PER CONCLUDERE
P
Il lavoro non è semplice, emergono spesso problemi per ciò
che riguarda il flusso delle comunicazioni che sono sempre più numerose
e riguardano gli ambiti più disparati , dal voto alle iniziative del territorio.
Occorre imparare a dire in forma semplice ed efficace, ad ascoltare i
feedback ed a produrre azioni conseguenti.
Informare e comunicare sono criticità
migliorarne forme e modi.
da gestire ma è possibile
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