Competenze
e
ambienti di apprendimento
Andrea Varani
COMPENTENZE
CAPACITA’ DI:
ORIENTARSI in situazioni, questioni,
problemi, contesti
DISTINGUERE E INTERRELARE diversi
APPROCCI (modi di leggere) LA REALTA’, I
PROBLEMI
COGLIERE LA LOGICA INTERNA
DELLE/ALLE AZIONI (COGNITIVE E NON)
(OCSE, CERI – PROGETTO PISA)
Noi impariamo attraverso…
10% la lettura
20% l'ascolto
30% l'osservazione
50% l'osservazione e l'ascolto
70% la discussione con altri
80% le esperienze personali
95% la spiegazione agli altri
William Glasser
DIVERSI GRADI DI ACQUISIZIONE DEL SAPERE
(G. De Vecchi, Aiutare ad apprendere, La Nuova Italia, Firenze, 1998, P. 141)
•
RIPETERE UN SAPERE (conoscenze informative)
•
APPLICARE IL SAPERE In situazioni già analizzate in classe (abilità)
•
UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione quando
l’insegnante me lo chiede (competenze semplici)
•
UTILIZZARE UN SAPERE in una nuova situazione senza che mi
venga richiesto (competenze complesse)
E dunque:
–
–
–
riesco a risolvere autonomamente la situazione con quello
che so
so attivare il mio sapere e scegliere gli strumenti utili per
operare scelte in vista della risoluzione di un problema
so analizzare
•
ciò che mi ha permesso di riconoscere la situazione
•
come ho fatto a far funzionare il mio sapere
Elisabetta Nigris
Ambienti di apprendimento
Luogo/contesto fisico o virtuale:
- spazi a disposizione
- sistemazione funzionale dell’aula,
- strumentazioni, sussidi,
- disposizione delle persone.
Luogo/contesto mentale:
- modalità relazionali sollecitate
- caratteristiche del compito,
- azioni richieste,
- tipo di valutazione,
- azione di sostegno del docente (scaffolding)
- clima emotivo e cognitivo che lo
caratterizza.
Ambienti di apprendimento costruttivisti
Non spontaneismo, ma predisposizione di
luoghi o artefatti
in cui lo studente sia orientato ma non diretto
“luogo in cui coloro che apprendono possono
lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di
una varietà di strumenti e risorse informative in
attività di apprendimento guidato o problem solving”
Wilson, 1996
Il ruolo del docente
Prima
• decide le modalità di lavoro (singolo/coppie/
gruppi, …) e la modalità di costruzione dei
gruppi
• progetta in modo puntuale ma flessibile
l’articolazione dell’attività
• prepara i materiali e le indicazioni di lavoro
• predispone criteri/griglie di (auto)osservazione
e di (auto)valutazione dei lavori e degli
apprendimenti
Possibile traccia di un percorso
Guidare attraverso domande euristiche
Domande “legittime”
Domande “illegittime”
è curiosa delle risposte
possibili
aspetta la risposta
corretta
favorisce
processi autonomi e
divergenti
favorisce
processi esecutivi e
mnemonici
stimola la costruzione attiva
del sapere
stimola la ricezione passiva
di contenuti e tecniche
Il ruolo del docente
L’insegnante dà
la CONSEGNA
LA CONSEGNA
QUALCHE ESEMPIO
Il ruolo del docente
Dopo
Raccoglie dati su
stimoli
forniti
processi
attivati
apprendimenti
degli studenti
• feedback sui dati raccolti
• discussione su lavoro
svolto
• obiettivi di miglioramento
Richiede al docente
 atteggiamento di ascolto
 esercizio dell’osservazione
 partecipazione discreta e maieutica
 azione di tutoring
 finalità diagnostico-interpretative.
Rispetto:
- non tanto al cosa viene detto e pensato, ma al come;
- non tanto l’esplicito quanto l’implicito delle verbalizzazioni e
dei comportamenti;
- non tanto le abilità attuali quanto quelle potenziali.
(Cosentino, 2002)
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Relazione Nigris