Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Anno XXI - N. 12 26 marzo 2010 Informazioni Primo piano Sezioni Primo piano > Legacoop: workshop con IBM su smartgrids e innovazione Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Nell’ambito del Progetto Innovazione, Legacoop, che intende mettere in rete i tanti presidi innovativi cooperativi e il lavoro dell’ufficio nuove tecnologie, si è tenuto il 24 marzo, a Roma, presso la sede Legacoop, il workshop Legacoop – IBM su Smartgrids ed innovazione. Presenti al tavolo di confronto, la delegazione dei responsabili del Business Development IBM, rappresentanti delle associazioni di settore Legacoop e delle imprese cooperative che operano nell’IT. “L’attività collaborativa e di confronto è necessaria per valutare le aree innovative da sviluppare” - ha spiegato Vanni Rinaldi, Responsabile Ufficio Nuove Tecnologie Legacoop, dando il benvenuto ai presenti- “per un approfondimento degli aspetti di interesse cooperativo, e per mettere in rete le esperienze e le conoscenze per creare un beneficio globale”. Il tema affrontato nel workshop è stato lo sviluppo di reti intelligenti di distribuzione e misurazione dell’energia consumata (Smart Grid -Smart metering), l’innovazione che consente a più dispositivi di funzionare su una rete comune, condivisa, inter-operabile, applicabile ad un contesto urbano, nel settore delle multi utilities, sanitario, della sicurezza, dell’ambiente. “Il mondo è interconnesso, si vive quotidianamente la convergenza profonda con le tecnologie” -ha sottolineato Carlo Maria Drago, IBM Energy & Utulities Business Development Execu- Nota della Redazione Questo numero è stato chiuso il 25 marzo 2010 alle ore 12.40 Si prega di inviare il materiale da pubblicare entro le ore 10.30 del giovedì tive- “le nuove forze che spingono al cambiamento sono dettate dalla crisi, dall’emergenza climatica, dalla richiesta di rendere più rapidi i processi tecnologici ed ecosostenibili, dando rilevanza alla qualità dell’energia, ed aggregando i dati seguendo nuove logiche di governance, bisogna quindi rispondere a come si può trasformare il mondo supportandolo con la tecnologia attuale”. Il concetto dell’efficienza energetica, chiamata spesso “il quinto carburante” e lo smart metering sono attualmente soggetto di discussione a livello delle istituzioni europee. L’aspettativa internazionale è che le tecnologie ICT saranno il principale volano per l’evoluzione, che richiede considerazioni di tipo tecnologico, e soprattutto considerazioni di mercato, di impatto ambientale, di impatto su requisiti e stili di vita delle persone, aspetti regolatori e strategie di migrazione dei sistemi attuali. Centrale, per questa evoluzione, è il ruolo degli standard come abilitatori di interoperabilità fra sistemi dal livello semantico e di modellizzazione dei dati fino al livello di comunicazione e di architettura. “L’innovazione è un tema che Legacoop ha deciso di presidiare formalmente” -ha spiegato Giuliano Poletti, Presidente Legacoop- “approfondendo e creando momenti e spazi per unirsi in una rete collaborativa, con tutti gli stakeholder interessati, per generare un interscambio efficiente e trovare le potenziali aree di cooperazione”. Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 In Redazione: Laura Lupo Le notizie possono essere inviate anche per E-mail: [email protected] [email protected] 1 Informazioni Legacoop Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Legacoop: “ComUnica”, al via dal 1° aprile, per tutte le imprese, la comunicazione Unica per gestire le procedure di inizio, modifica e cessazione delle attività Dal prossimo 1° aprile tutte le imprese dovranno utilizzare la Comunicazione Unica per gestire le procedure di inizio, modifica e cessazione delle attività. Nell’ottica della semplificazione amministrativa, infatti, la legge, ha previsto una trasmissione unificata al registro delle imprese di tutte le istanze, prima presentate a diverse pubbliche amministrazioni, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate. In particolare, ComUnica, così come è detta, prevede la trasmissione di un’unica pratica che contiene le istanze al registro delle imprese, all’agenzia delle entrate, all’Inps, all’Inail, alla commissione provinciale dell’artigianato, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Gli adempimenti dovranno essere curati solo “per via telematica” con firma digitale, senza distinzione di forma giuridica. Dunque, oltre che per le società, anche per gli imprenditori individuali si apre il percorso obbligatorio dell’invio telematico delle pratiche e degli atti al registro delle imprese. Per qualsiasi avviso o contatto con l’impresa, relativamente alla procedura di deposito della “ComUnica”, le Camere di commercio e gli altri enti coinvolti adottano la posta elettronica certificata (PEC). Dopo la ricezione, sarà cura del registro delle imprese trasmettere, sempre con modalità telematica, le istanze alle varie pubbliche amministrazioni interessate. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del Centro Nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) all’indirizzo www.cnipa.it. Collegandosi al sito di infocamere www.registroimprese.it è possibile scaricare tutti i programmi e le procedure per la spedizione della pratica ComUnica. 2 Informazioni Settori Emittenza locale: Mediacoop; diamo atto al ministro Scajola per l'impegno, ma le risorse stanziate nel decreto sono insufficienti ............................................3 Sezioni Primo piano > Legacoop > Taiis: attenzione puntata su responsabilità solidale, qualità appalti, direttiva servizi, fronte europeo sui ritardi di pagamento........................................3 Settori > Lega Pesca: tonno rosso, scongiurato bando cites, ma i problemi rimangono........4 Territori > Lega Pesca 2: benvenuto dell’Associazione a Coldiretti ........................................4 Imprese > Lega Pesca 3: Direzione; preoccupa battuta d’arresto a Sipa, si auspica nel via libera della Camera ....................................................................................5 Sondaggio > Turismo: assemblea Fiavet Emilia Romagna e Marche delibera costituzione di un Distretto interregionale.................................................................................6 Turismo 2: il Buono Vacanze è partito ma emergono difficoltà...............................6 Turismo 3: Davolio (Legacoopturismo) interviene al Forum promosso dall’UNWTO nell’ambito della Borsa Turistica ITB..................................................7 Turismo 4: la presenza di AITR a “Fa la cosa giusta” fiera dell’economia solidale..7 Turismo 5: il CE di Legacoop Turismo esamina l’attività in forte crescita ..............7 Commercio Equo: la colomba con zucchero certificato Fairtrade e tre proposte di uova distribuite nei supermercati, nelle Botteghe del Mondo e nei punti vendita Coop........................................................................................8 Emittenza locale: Mediacoop; diamo atto al ministro Scajola per l’impegno, ma le risorse stanziate nel decreto sono insufficienti Pubblichiamo, di seguito, un comunicato diffuso da Mediacoop in data 19 marzo. “Apprendiamo da un lancio di agenzia che il Ministro Fitto ha dichiarato che il Governo ha stanziato all’interno del decreto incentivi, su proposta del Ministo Scajola, 10 mln di euro per l’emittenza radio televisiva locale. Diamo atto al Ministro Scajola per l’impegno profuso per porre riparo ai tagli operati nel Milleproroghe. Il Governo sa bene, tuttavia, che si tratta di ben altro rispetto a quanto previsto nell’ordine del giorno n. G 10 – sexies. 100, approvato dal Senato ed alle condizioni ap- poste nel parere espresso dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, sullo schema di Regolamento per l’erogazione dei contributi all’editoria. Si tratta, in ogni caso, di una dimensione molto al di sotto delle necessità e che è del tutto inaccettabile l’esclusione, ancora una volta, dei giornali editi e diffusi all’estero e di quelli delle associazioni dei consumatori. Chiederemo al Parlamento, in occasione della conversione del decreto, la riapertura del confronto per evitare ingiuste discriminazioni, garantire le risorse necessarie, e difendere il pluralismo dell’informazione”. Taiis: attenzione puntata su responsabilità solidale, qualità appalti, direttiva servizi, fronte europeo sui ritardi di pagamento È stata dedicata in particolare alla messa a punto di come portare avanti il miglioramento dell’istituto della responsabilità solidale (considerato fondamentale per la possibilità di combattere adeguatamente la concorrenza sleale tra imprese incentrata sulla violazione delle re- gole di tutela dei lavoratori) la riunione del Taiis svoltasi il 24 marzo presso Confcooperative. Nell’aprire la riunione Franco Tumino, coordinatore di fatto, e che sta portando avanti il progetto di sviluppo del “tavolo” per conto di Legacoop Servizi, ha ricordato l’orientamento 3 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > assunto nella scorsa riunione del tavolo Taiis – Sindacato di proporre di portare avanti l’iniziativa con un “avviso comune” delle parti sociali che si coordinano nel tavolo di confronto e ha ricordato gli elementi di carattere giuridico da chiarire per pervenire ad un miglioramento del funzionamento dell’istituto (in particolare la presunta limitata applicazione dell’istituto alle amministrazioni pubbliche, e non solo). Si punta a varare una decisione formale in tale direzione già nella prossima riunione Taiis – Sindacato programmata per il prossimo 12 aprile, in modo da poter procedere alla redazione vera e propria dell’avviso comune nei tempi più brevi possibili subito successivamente. Ma sono stati anche altri i temi approfonditi nella riunione citata del 24 marzo; tra questi: le iniziative per il miglioramento della qualità degli appalti banditi dalle amministrazioni pubbliche (con iniziative rivolte sia alla Autorità di vigilanza che in vista del tavolo di lavoro programmato con Anci il 22 aprile, per quanto ri- guarda in quest’ultimo caso gli appalti banditi dagli Enti locali); l’approvazione intervenuta il 19 marzo da parte del Consiglio dei Ministri del testo conclusivo (non ancora disponibile e pubblicato nella versione ufficiale) del decreto legislativo di recepimento della Direttiva Servizi e della legislazione regionale e le iniziative conseguenti che il tavolo Taiis – Sindacato potrebbe assumere; l’iter europeo della proposta di modifica (per renderla più stringente) della Direttiva contro i ritardi di pagamento, in vista della conclusione della discussione, prevista per l’8 aprile, in commissione nell’Europarlamento e della discussione e votazione finale in aula, nello stesso Parlamento europeo, calendarizzata per il maggio prossimo. Documentazione sugli argomenti discussi nella riunione citata del 24 marzo del solo Taiis e dei punti all’ordine del giorno della riunione Taiis – Sindacato è reperibile sul sito www.taiis.it e sul sito dell’associazione dei servizi di Legacoop, www.ancst.it. Lega Pesca: tonno rosso, scongiurato bando cites, ma i problemi rimangono Grande soddisfazione e sollievo esprime Lega Pesca per l’esito della votazione della CITES, che ha scongiurato l’inserimento del tonno rosso tra le specie a rischio di estinzione di cui è vietato il commercio internazionale. La proposta del Principato di Monaco è stata rigettata con una netta maggioranza. Ha largamente prevalso il buon senso di rimettere nelle mani dell’ICCAT la valutazione dello stato di salute dello stock e la decisione delle misure di gestione necessarie a garantire lo sfruttamento sostenibile della specie. Un esito non scontato, secondo Lega Pesca, che certo non risolve i problemi del comparto tonniero, ma che almeno contribuisce a riportare la discussione su un tema così complesso e delicato su un terreno meno ideologizzato e più vicino alle ragioni della ricerca. La discussione sulla CITES è progredita non solo in assenza di dati scientifici attendibili, ma anche nella totale assenza di una necessaria ed indispensabile valutazione di impatto circa le pesantissime ripercussioni socio-economiche di un eventuale bando, come è stato puntualmente sottolineato in vista dei negoziati dal governo italiano, rappresentato dal sottosegretario Buonfiglio, e dal vicepresidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, On. Guido Milana, nel sostenere le ragioni del settore. Il bando al commercio avrebbe costituito punto di non ritorno per la sopravvivenza di un intero comparto produttivo, che rimane in gravissima difficoltà e che continua ad invocare una posizione che sappia coniugare le esigenze dell’ambiente con quelle del lavoro. Lega Pesca 2: benvenuto dell’Associazione a Coldiretti Lega Pesca si associa a quanti apprezzano l’ingresso della Coldiretti nel settore ittico. Valutiamo positivamente questa scelta –dichiara Ettore Ianì, presidente dell’Associazione- che coincide con l’avvio di una positiva quanto profonda riforma di sistema promossa dal sottosegretario Buonfiglio e che rappresenta sicuramente uno stimolo di rinnovamento e di rafforzamento del sistema di rappresentanza degli interessi del settore. < Torna all’inizio Mutuare nella pesca le importanti esperienze maturate nel settore agricolo potrà dare un importante contribuito alla modernizzazione del settore e Lega Pesca dichiara fin d’ora la sua piena disponibilità a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi comuni, ispirati alla sostenibilità e alla valorizzazione della qualità e della sicurezza alimentare delle produzioni, in un’ottica di filiera che renda protagonisti i produttori. 4 Informazioni Sezioni Lega Pesca 3: Direzione; preoccupa battuta d’arresto a Sipa, si auspica nel via libera della Camera Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Lega Pesca, secondo gli orientamenti espressi dalla Direzione nazionale riunita a Roma, continua a sostenere il percorso di modernizzazione del settore ittico intrapreso a novembre con la sigla del protocollo d’intesa Ministero-Associazioni per il varo del SIPA, Sistema Integrato Pesca e Acquacoltura. L’Associazione esprime preoccupazione per quanto sta accadendo in Parlamento: la riforma di sistema è legata all’esito del disegno di legge cosiddetta “comunitaria” che è alla Camera in terza lettura e nel cui ambito è stato presentato un emendamento abrogativo del governo che rischia, se non ritirato o modificato, di tradursi in una grave e pericolosa battuta d’arresto per l’intera strategia di rinnovamento messa in campo finora. Se vi sono aspetti secondari che ostacolano il percorso, questi devono essere tralasciati/superati per concentrarsi sulla urgenza di una mediazione che consenta di dare attuazione agli interventi prioritari per il settore. In questo spirito, Lega Pesca auspica nella celere approvazione del provvedimento, che contiene anche un altro importante articolo, relativo alla delega al governo per il riassetto del settore. La Direzione nazionale di Lega Pesca ha anche discusso i mutamenti di scenario legati all’ingresso della Coldiretti nel settore ittico. L’Associazione ha confermato la piena disponibilità ad un confronto costruttivo sugli obiettivi comuni e condivisi per il sostegno e la qualificazione dell’assistenza a operatori ed imprese. Il dibattito associativo non ha mancato di toccare una serie di problemi aperti (blue box, fermo temporaneo e fermo definitivo, emergenza piccolo strascico).Tra le priorità spicca lo sblocco del fermo definitivo, da cui dipende in gran parte la capacità di spesa del FEP e la possibilità di scongiurare il pericolo del disimpegno automatico dei fondi secondo la regola dell’n+2. Lega Pesca confida che la situazione si possa sbloccare appena dopo le elezioni, anche una volta ottenuto il via libera ufficiale della UE alle modifiche apportate al programma operativo sulle tabelle per il calcolo degli aiuti. Per quanto riguarda le Blue Box, si confida non solo nella celere erogazione dei contributi de minimis già stanziati, il cui bando è in scadenza a fine mese, ma anche nel tempestivo varo della seconda tranche di contributo, pari a 1.000 Euro, che il sottosegretario Buonfiglio ha ipotizzato di utilizzare per voltare pagina sulle situazioni pendenti relative ai contratti, e garantire agli operatori quelle condizioni di libero mercato che Lega Pesca invoca da tempo e che sono state oggetto di uno specifico parere dell’Authority per la concorrenza. In merito al fermo temporaneo, si è preso atto che l’attuazione della misura è ormai legata ai Piani di gestione presentati alla Commissione europea con il Programma Operativo Pesca di carattere nazionale (30-45 giorni da fermo biologico di 30/45 giorni continuativi nel periodo agosto-ottobre diversi fra le varie GSA, più fermo tecnico nei giorni di sabato, divieto di pesca nella ZTB). Anche per quanto riguarda la copertura della misura, bisogna scendere a patti con una nuova realtà: il ricorso, nel 2009, alle risorse della CIGS in deroga per gli imbarcati ha aperto una fase di assestamento che per Lega Pesca potrà essere confermata anche quest’anno compatibilmente con le disponibilità per la misura e senza dimenticare una assunzione di responsabilità diretta delle Regioni, che l’Associazione è tornata ad invocare, sia riguardo al FEP che ad autonome dotazioni di bilancio. L’urgenza, ha convenuto la Direzione nazionale, è quella di stimolare Governo e Amministrazione affinché, nel rispetto di quanto stabilito dai Piani di gestione, il processo di attuazione della misura possa essere governato con tempestività e senza deludere le aspettative degli operatori. Bilancio a chiaro scuro per le iniziative intraprese sull’emergenza piccolo strascico in Adriatico. Si attende l’esito del Consiglio Pesca del 29 marzo in cui il sottosegretario Buonfiglio si è impegnato a condurre tutte le necessarie verifiche per una soluzione tecnica, mentre l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Guido Milana, vicepresidente Commissione Pesca del PE, contribuirà a portare la Commissione allo scoperto in merito alle iniziative che Bruxelles intende intraprendere per fronteggiare questa emergenza. 5 Informazioni Sezioni Turismo: assemblea Fiavet Emilia Romagna e Marche delibera costituzione di un Distretto interregionale Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > L’assemblea di Fiavet Emilia Romagna e Marche, su proposta del Presidente Paolo Mazzola, ha approvato l’azione del Direttivo finalizzata alla costituzione di un Distretto interregionale con Lombardia, Piemonte e Veneto, finalizzato al miglioramento dei servizi alle agenzie associate (su trasporti, assistenza legale, assicurazioni, comunicazione). Il settore della distribuzione turistica vive una profonda crisi dovuta a cause strutturali e congiunturali. La crisi economica non è ancora conclusa, l’anno 2009 è stato pesantissimo, numerose le agenzie che hanno dovuto chiudere, altre sono in difficoltà, nettamente calati i volumi d’affari; alcuni tour operator sono falliti. La concorrenza delle web agency si è fatto molto forte e anche i vettori aerei fanno concorrenza attraverso il dynamic packaging. Fiavet nazionale non sembra in grado di difen- dere la categoria in modo appropriato, ha notevoli difficoltà economiche, mentre calano gli iscritti e resta debolissima la posizione in Confturismo, a sua volta in polemica con Confcommercio. Fiavet Emilia Romagna e Marche, oltre a decidere la costituzione del Distretto interregionale, ha deliberato in assemblea la riduzione della quota associativa e il ricorso a risorse accantonante per avviare un piano di comunicazione, in aggiunta alle iniziative sulla formazione e sull’assistenza tecnica. Positiva l’esperienza di Agenzie Amiche, cui hanno aderito finora 95 agenzie, di cui circa la metà di area Legacoop. All’assemblea sono intervenuti Maurizio Davolio e Ferdinando Maserati, Presidente di Viaggi dello Zodiaco, che hanno insistito sulla necessità che nella campagna di comunicazione si insista sul tema della sicurezza garantita dalle agenzie di viaggio e non tanto sul prezzo. Turismo 2: il Buono Vacanze è partito ma emergono difficoltà Si è tenuto il 15 marzo a Roma, presso la Domus Sessoriana, il seminario di lancio del progetto “Il turismo sociale: un bisogno delle società moderne” avviato da Fitus in collaborazione con AIG e finalizzato alla rilevazione di bisogni in particolare riferiti alla ricettività e ai servizi turistici. Il seminario è stato anche l’occasione per fare il punto sull’esperienza del Buono Vacanze e sulla costituzione della rete regionale Fitus. L’azione Buono Vacanze, lanciata il 20 gennaio, ha visto una quantità enorme di contatti sul sito, circa 400.000, che però si sono tradotti in un numero molto più ridotto di prenotazioni, 19.000, a loro volta ridottesi ulteriormente, circa 7.000, in termini di conferme. Lo strumento di acquisto dei Buoni si sta rivelando non adeguato, non esiste assistenza all’acquisto specie a favore delle persone che non hanno dimestichezza con l’uso del computer e con le operazioni on line; l’obbligo di depositare in Banca il proprio denaro per poter ricevere i Buoni pare rappresentare un deterrente. Il termine del 30 giugno per utilizzare i Buoni limita le possibilità di fruizione. Finora è stato impegnato meno del 40% delle risorse disponibili, 5 milioni di euro. Dunque esiste certamente interesse da parte della domanda, e anche da parte dell’offerta, le imprese convenzionate sono salite da 500 a quasi 4.000, < Torna all’inizio ma il meccanismo non funziona in modo adeguato, e già si registrano abusi e inadempienze. Si sta pensando a comprendere anche la prima settimana di luglio e l’ultima di agosto nell’ambito della bassa stagione fruibile con i Buoni, e di affidare a centri già collaudati e affidabili l’assistenza ai richiedenti (CAF, Patronati, Centri sociali, Circoli ecc.). Nello stesso tempo è necessario aprire un confronto con i sindacati per inserire i Buoni nei contratti di lavoro, puntando anche a sgravi fiscali e previdenziali. Benito Perli, Presidente di Fitus, ha affermato che solo così lo strumento dei Buoni potrà avere l’efficacia che ha avuto in altri paesi come Francia, Ungheria, Svizzera. La rete regionale Fitus è in fase di costituzione; le Fitus regionali avranno un ruolo di interlocuzione con le Regioni, le autorità locali, e il Terzo Settore, e svolgeranno attività in accordo con Fitus nazionale. Legacoop ha già fornito l’elenco dei propri rappresentanti regionali, condiviso da ANCST e Legacoop Turismo. Al seminario hanno preso parte il Responsabile nazionale Maurizio Davolio, Roberto La Marca per la Liguria, Giampaolo Piazza per il Piemonte, Enrico Di Lauro per la Campania, Loris Cucchiarini per le Marche 6 Informazioni Sezioni Turismo 3: Davolio (Legacoopturismo) interviene al Forum promosso dall’UNWTO nell’ambito della Borsa Turistica ITB Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > All’ITB, la Borsa turistica più importante del mondo che si è svolta a Berlino, si è tenutol’11 marzo il Forum sui progetti ST-EP, Sustainable Tourism for Eliminating Poverty, organizzato dall’UNWTO, Organizzazione mondiale del turismo. Vi hanno partecipato i massimi dirigenti dell’UNWTO, che è agenzia dell’ONU, fra cui il nuovo Segretario Generale Taleb Rifai, la Presidente della Fondazione ST-EP Young-shim Dho, il Presidente della Federazione Internazionale dei Tour Operator Martin Brackenbury, i ministri e i rappresentanti di alcuni paesi in- teressati dai progetti ST-EP, Laos, Benin, Ghana, dirigenti di associazioni e imprese di India, Kenya, Vietnam, Costa Rica. Maurizio Davolio, nella sua qualità di Presidente di AITR e EARTH aisbl, è stato invitato come relatore, e ha parlato dei quattro progetti St-EP a guida italiana, in Guatemala, Nicaragua, Ghana e Senegal. Davolio ha fornito una presentazione di AITR e della rete europea ed ha risposto alle numerose domande dei partecipanti interessati a stabilire contatti per la collaborazione. Turismo 4: la presenza di AITR a “Fa la cosa giusta” fiera dell’economia solidale Grande successo di “Fa La Cosa Giusta”, fiera dedicata all’economia solidale e al consumo critico, con un focus, quest’anno, sulla moda, svoltosi dal 12 al 14 marzo a Milano. Presente con proprio stand AITR e presenti 22 stand dei suoi soci. I visitatori hanno raggiunto il numero di 65.000, con un aumento del 30% rispetto allo scorso anno. Presenti, di area Legacoop, La Tana Libera Tutti, Viaggi Solidali, Il Sogno Diverso, Mediterraneo Libera Terra, Altopiano di Lauco, A.L.I. oltre a numerose cooperative sociali e botteghe del commercio equo e solidale. Maurizio Davolio, Responsabile di Legacoop Turismo e Presidente di AITR ha preso parte ad un talk show con Patrizio Roversi e con i dirigenti di IFOAM, ICEA e UCODEP sulle interrelazioni fra turismo responsabile e produzioni biologiche. Davolio ha presentato le esperienze di alcuni soci di AITR: le Fattorie del Panda del WWF, le cooperative di Libera Terra, Domus Amigas, le cooperative Dulcamara e Cogecstre, la Ruta del caffè di Ucodep, la Ruta dello Zenzero di ICEI, e ha sottolineato il legame fra il turismo responsabile e le produzioni locali tipiche e di qualità. Turismo 5: il CE di Legacoop Turismo esamina l’attività in forte crescita Il Comitato Esecutivo di Legacoop Turismo si è riunito, il 16 marzo a Rimini, per discutere in merito all’attività che è in forte crescita, scandita da appuntamenti impegnativi. Con Confcooperative e AGCI è già avviata l’organizzazione della terza edizione della BITAC, Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo, che potrebbe assumere un rilievo internazionale. In fase di organizzazione anche il Congresso Mondiale del Turismo Sociale previsto a Rimini in settembre e preceduto da quattro eventi tematici, dedicati al turismo dei senior, dei giovani, dei disabili, delle famiglie a basso reddito; Lega- < Torna all’inizio coop Turismo collaborerà con BITS e con la Regione Emilia Romagna nell’organizzazione di tutti gli eventi previsti. Legacoop Turismo è impegnata nella ricostruzione della rete regionale di Fitus, Federazione Italiana del Turismo Sociale; nell’azione Buoni Vacanze; nell’Osservatorio Turismo & Natura con Confcooperative, WWF, AIGAE e ora anche AGCI; nel progetto Mezzogiorno in cui stanno emergendo iniziative locali promettenti; in AITR che terrà la propria assemblea in Sicilia il 21 maggio. Il Responsabile nazionale Maurizio Davolio ha illustrato anche altre iniziative in corso, fra cui un monitoraggio sugli ostelli a gestione cooperativa, una azione di promozione in occasione del Congresso di Cooperatives Europe a Mosca, la carovana FITS in ottobre che coinvolgerà cinque cooperative in altrettante Regioni, il progetto in Val Cavallina a guida della cooperativa L’Innesto. 7 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Salvatore Ferrara, presidente di GTM, ha fornito una descrizione dell’operazione che sta portando all’acquisto da parte della stessa GTM del complesso di Città del Mare in vista della sua gestione da avviare con la prossima stagione; in GTM sono impegnate cooperative siciliane dei settori della ristorazione, trasporti, servizi e CONAD Sicilia. Il Comitato di Comparto è convocato per il 28 aprile a Reggio Emilia presso Legacoop. Commercio Equo: la colomba con zucchero certificato Fairtrade e tre proposte di uova distribuite nei supermercati, nelle Botteghe del Mondo e nei punti vendita Coop A Pasqua arriva la colomba certificata Fairtrade: Commercio Alternativo (centrale di importazione, licenziataria del marchio, che distribuisce nel circuito delle Botteghe del Mondo) propone il classico dolce pasquale tutto con ingredienti bio e con zucchero di canna proveniente dalla cooperativa Manduvirà (Paraguay). Ormai un classico la proposta delle uova solidal Coop, con cioccolato al latte e fondente, con sorprese equosolidali. Ne beneficeranno diverse comunità di produttori da Repubblica Dominicana, dal Belize, dal Costa Rica, dal Ghana, dall’Ecuador, dal Paraguay. Le sorprese sono oggetti artigianali provenienti da realtà del circuito equo dello Sri Lanka, India e Colombia. Per il secondo anno, Icam propone le uova con cioccolato equosolidale dalla Repubblica Dominicana nel formato da 180 grammi con sorprese equosolidali provenienti da Bali. Disponibili, tra gli altri, nei punti vendita Il Gigante, Carrefour, Auchan. E sorprese dal mondo le contengono anche le uova di Commercio Alternativo (disponibili nel formato da 200 o 300 gr) che distribuisce nelle Botteghe del Mondo: fischietti in ceramica dal Guatemala, portachiavi da Bali, miniature dalla Bolivia, gioielli dalla Colombia. 8 Informazioni Territori Sezioni Trentino Alto Adige La mutualità integrativa in provincia di Bolzano: una proposta per il nuovo welfare sostenibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Legacoopbund organizza tavola rotonda sulla capitalizzazione delle imprese cooperative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Cooperazione sociale, lo status quo non ci basta!. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Legacoop ha incontrato Orsoni e Brunetta, candidati a Sindaco di Venezia . . 11 Imprese > Liguria Sondaggio > Veneto Dalla cooperazione ligure una proposta per la crescita e lo sviluppo; Legacoop e Confcooperative presentano ai candidati alla Presidenza della Regione una piattaforma programmatica comune. . . . . . . . . . . . . . . 12 Marche A San Benedetto nasce Koinema, la nuova cooperativa sociale formata dalla fusione di Filo d’Arianna, L’Oleandro e Systema . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Calabria Inaugurato a Caulonia il primo laboratorio per la formazione dei rifugiati politici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Emilia Romagna Tagli del Governo ai finanziamenti per gli appalti di pulizia nelle scuole; interessate anche diverse cooperative sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Generazioni, il 26 marzo seminario “La responsabilità del cambiamento”. . 16 Bologna: Governance cooperativa; seminario Legacoop su strumenti e processi per un corretto sviluppo imprenditoriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Imola: Legacoop, il 13 aprile assemblea annuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Forlì-Cesena: Bellacoopia, gli studenti della IIC della scuola media Ribolle realizzano una videoricerca sulla coop di Via Curiel . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Forlì-Cesena 2: “Verba Volant: scrittrici in città”; da venerdì 26 marzo a Forlì il ciclo di incontri che racconta l’universo femminile . . . . . . . . . . . 17 Lazio Viterbo: Legacoop a sostegno delle proprie associate; oltre 400 milioni di euro per le cooperative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Sicilia Catania: Legacoop aderisce al Cartello delle Associazioni P.M.I per fronteggiare la crisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Alto Adige- Süd Tirol: la mutualità integrativa in provincia di Bolzano: una proposta per il nuovo welfare sostenibile È stata illustrata il 18 marzo, a Bolzano, la ricerca effettuata da “mutual help”, Associazione per la promozione della mutualità integrativa volontaria in provincia di Bolzano, sulla possibilità di costituire una mutua territoriale integrativa della sanità pubblica. Anche nella provincia, infatti, la spesa sanitaria sta crescendo e la Provincia ha sempre maggiori difficoltà a coprirne i costi. Se si vuole mantenere un buon livello delle prestazioni sanitarie per tutti, è necessario costruire un “secondo pilastro” e cioè una mutua socio-sanitaria integrativa. Le mutue sono società senza scopo di lucro, ad adesione volontaria ed aperte a tutti i cittadini. Esse hanno lo scopo di garantire ai propri soci forme di assistenza socio-sanitaria e sono finanziate dai contributi dei singoli e/o dai contributi concordati tra datori di lavoro e lavoratori nelle aziende. Le mutue sono caratterizzate dalla partecipazione democratica dei soci, dalla reciprocità 9 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > (mutualità), dalla solidarietà (non applicano discriminazioni nei contributi associativi) e dal fatto di non essere orientate al profitto. Con la ricerca, condotta dalla dott.ssa Elisa Grazzi per conto di “mutual help” e con il sostegno dell’Ufficio sviluppo della cooperazione, si dimostra che le mutue, dando vita a fondi integrativi sanitari, possono completare l’intervento dell’Ente Pubblico, per garantire a tutti i cittadini una copertura socio-sanitaria completa ed evitare così che si crei la sanità di serie “A” e di serie “B”. La quota di spesa sanitaria a carico diretto delle famiglie altoatesine cresce costantemente: nel 2008 esse hanno speso in media 1.271 Euro al- l’anno contro i 1.141 € del 2007 e quindi 123 € in più. Una mutua può rimborsare ai propri soci i ticket, le spese derivanti da prestazioni specialistiche o da grandi interventi chirurgici, le cure riabilitative, alcuni interventi odontoiatrici e socio-assistenziali ecc. La soluzione mutualistica può essere quindi una proposta interessante per la gestione della spesa sanitaria a carico delle famiglie, senza sostituirsi al pubblico.“Mutual help” mette a disposizione questa sua ricerca e propone un confronto aperto con le forze sociali e politiche della provincia di Bolzano. Alto Adige - Süd Tirol 2: Legacoopbund organizza tavola rotonda sulla capitalizzazione delle imprese cooperative In questo momento di crisi economica, è più importante che mai individuare le giuste soluzioni per rafforzare la capitalizzazione delle cooperative, dando così prospettive certe ai soci. Solo con una adeguata capitalizzazione le cooperative diventano solide e rafforzano il loro rapporto con le banche e con la concorrenza.Ma come riuscire ad aumentare la capitalizzazione delle cooperative? A queste domande Legacoopbund cerca di rispondere con un confronto di idee e proposte tra esperti ed amministratori di cooperativa. A questo scopo, Legacoopbund ha organizzato la tavola rotonda: “Capitalizzazione delle imprese cooperative in Alto Adige”, che si terrà martedì 30 marzo a Merano, alle ore 20.30, presso il centro per la cultura - Via Cavour 1. La tavola rotonda sarà moderata dal Dr. Andrea Zeppa, capo dipartimento dell’Assessorato Provinciale alla Cooperazione. Parteciperanno inoltre: · Prof. Michele Andreaus, docente di Economia all’Università di Trento ; · Dr. Ivo Carli, presidente della cooperativa AlphaΒ · Dott.ssa Monika Thomaser, direttrice della cooperativa sociale Albatros; · Dott.ssa Manuela Paulmichl, direttrice dell’ufficio sviluppo della cooperazione In questa occasione, Legacoopbund, intende anche ricordare Sabrina Salaris, scomparsa tragicamente lo scorso anno. Salaris aveva concluso i suoi studi universitari presso l’Università di Trento con una ottima tesi - relatore il Prof. Michele Andreaus - sulla capitalizzazione delle cooperative in Alto Adige e nel Trentino. Anche la tesi di laurea di Sabrina Salaris è un valido contributo alla conoscenza di un tema così importante per l’economia e la società altoatesina. Alto Adige - Süd Tirol 3: cooperazione sociale, lo status quo non ci basta! Prosegue la serie di seminari tematici organizzati da Legacoopbund sotto il titolo generale “Il coraggio di cambiare - La voglia di innovare”. Questa è stata la volta del tema “Integrazione sociale e assistenza alla persona”. Lo scopo del seminario era quello di fornire alle cooperative sociali il giusto quadro di riferimento nel quale inserire i loro piani di sviluppo. La dott.ssa Barbara Bisson, responsabile del sistema informativo provinciale socio-assistenziale (SIPSA) ha presentato le Statistiche sociali 2009, dalle quali si evince la tendenza ad una crescita generale dei bisogni sociali della popolazione altoatesina ed in particolare nei settore dell’infanzia, della non autosufficienza e dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. È seguito l’intervento del prof. Carlo Borzaga della Facoltà di Economia dell’Università di Trento, che si è soffermato sulle cause e la natura della crisi economica in corso, sentita anche dalle cooperative sociali, e sui cambia- 10 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > menti che essa ha determinato nella domanda di servizi. “Le cooperative sociali dovranno estendere le loro attività oltre i loro settori tradizionali e offrire risposte e servizi alle nuove esigenze della popolazione, valorizzando così il loro potenziale imprenditoriale.” ha sottolineato il prof. Borzaga. All’incontro è intervenuto anche il dott. Karl Tragust, direttore della ripartizione Famiglia e Politiche Sociali della Provincia che ha parlato dei nuovi orientamenti della Provincia Autonoma di Bolzano nella politica sociale e della relativa politica di spesa. “Andremo a definire in maniera più adeguata alla realtà del nostro tempo i rapporti sociali ed economici tra l’Ente Pubblico, i cittadini e le organizzazioni del privato-sociale”. A conclusione del seminario il Presidente di Legacoopbund, Alberto Stenico, ha sottolineato come si sia conclusa una prima importante fase di sviluppo della cooperazione sociale e che, a fronte di un radicale cambiamento del contesto, se ne debba aprire una nuova fase. “C’è bisogno di maggiore autonomia delle cooperative sociali dall’Ente Pubblico, perseguendo una “partnership” più matura anche con il Privato, individuando forme diverse di auto-capitalizzazione delle cooperative stesse, e cercando di svilupparsi in nuove aree di servizi utili alla comunità.” Veneto: Legacoop ha incontrato Orsoni e Brunetta, candidati a Sindaco di Venezia Domenica e lunedì a Venezia si vota anche per scegliere il futuro nuovo Sindaco della città. Legacoop ha incontrato, presso la sua sede ed in due distinti incontri, i candidati a Sindaco dei due maggiori schieramenti. Il Prof. Giorgio Orsoni candidato del centrosinistra e dell’Udc ed il Ministro On. Renato Brunetta candidato del centrodestra. Ai due esponenti politici Legacoop ha fatto una panoramica delle attività in cui sono impegnate le cooperative nella città lagunare. A Venezia la cooperazione associata a Legacoop è: · Un sistema distributivo fatto di 22 supermercati e negozi, che garantiscono qualità dei prodotti a prezzi costantemente sotto l’inflazione. Sono cooperative che attuano politiche a difesa del consumatore ed intervengono con attività sociali significative (da “Ausilio” ad “ad alta voce” a “brutti ma buoni”). In particolare nella città storica e nelle isole la cooperazione di consumo garantisce un servizio fondamentale ai propri soci, agli abitanti ed ai turisti; · servizi mensa di alta qualità (mense aziendali, scolastiche e universitarie); · lavori edili nel settore del civile o delle infrastrutture (in questo momento impegnate nella realizzazione di diverse opere, dal Mose al tram di Mestre, dalla ristrutturazione della stazione S.Lucia al nuovo padiglione Jona dell’ospedale civile), dell’impiantistica e della progettazione; · organizzazione di un mestiere antico, quello che svolgono i pescatori di Burano, della Giudecca e di Pellestrina, organizzati tutti in cooperative aderenti a Legapesca; · gestione di global service nel settore sanitario ed ospedaliero, di assistenza sanitaria nelle case di riposo, di attività educative negli asili e di assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti; · cooperazione sociale di tipo B finalizzata all’inserimento di soggetti svantaggiati: portatori di handicap, ex tossicodipendenti o detenuti che trovano nel lavoro in cooperativa occasioni di reinserimento lavorativo e di recupero della propria dignità di persona; · gestione di servizi museali e culturali. Proprio nella nostra città ha sede la più grande cooperativa culturale italiana con più di mille socilavoratori; · trasporto di merci e di persone su acqua (gondolieri, motoscafisti, trasportatori) e su gomma (autotrasportatori e taxisti); · servizi di logistica industriale e portuale; · cooperative di garanzia fidi fra artigiani, commercianti e piccoli imprenditori oltre a servizi assicurativi anche per l’Ente pubblico e società di mutuo soccorso; · cooperazione di abitazione che fino ad ora ha consegnato ai propri soci 602 alloggi in città ed ne sta realizzando altri 153. All’albo delle imprese cooperative della Camera di Commercio della provincia di Venezia risultano attive 788 cooperative. Di queste, 379 hanno sede legale nel comune di Venezia, il 48% del totale provinciale. Secondo i dati di bilancio al 31 dicembre 2008, le sole cooperative aderenti alla Lega delle Cooperative (comprese le unità locali di cooperative con sede legale in altra regione: come ad esempio i numerosi supermercati coop) occupavano a Venezia 12.476 addetti (fra soci lavoratori e dipendenti). Avevano una base sociale di 130.530 soci (in prevalenza soci della cooperazione di consumo). 11 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Ciò equivale a dire che nella provincia di Venezia, il 15% della popolazione è socia di una cooperativa aderente alla Lega delle Cooperative. Le cooperative anche a Venezia sono dunque una parte importante dell’economia ed operano in mercati pubblici e privati incrociando ogni giorno i bisogni dei cittadini fornendo, a questi bisogni, risposte concrete. Per questa cooperazione, Legacoop ha posto al centro del confronto con i candidati alcuni temi che riguardano: il sistema infrastrutturale, la cultura e l’università, le politiche abitative, il sistema logistico e quello portuale. Liguria: dalla cooperazione ligure una proposta per la crescita e lo sviluppo; Legacoop e Confcooperative presentano ai candidati alla Presidenza della Regione una piattaforma programmatica comune Pubblichiamo, di seguito, la piattaforma programmatica comune che Legacoop e Confcooperative hanno presentato ai candidati alla presidenza della Regione. “Le imprese cooperative, realtà radicata e forte in Liguria, sono per loro natura uno strumento per la realizzazione di una società più giusta, dinamica ed aperta, che possa tornare a guardare al futuro con fiducia. Di ciò consapevoli, le cooperative aderenti a Confcooperative Liguria e Legacoop Liguria si rivolgono ai candidati al governo della Regione indicando quegli interventi che, nella comune responsabilità, si ritengono prioritari e di sostegno alla ripresa economica e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore. I numeri della cooperazione ligure vedono 882 cooperative associate a Confcooperative e a Legacoop Liguria, 21.637 occupati e 15.399 soci lavoratori. Il fatturato totale è di 1.508.528.339 euro (fonte infocamere, anno 2008). La crisi ha colpito duramente le imprese produttive liguri, delle quali oltre la metà sono rappresentate da imprese individuali. Il modello rappresentato dall’impresa cooperativa, con grandissima difficoltà, ha reagito meglio di altri settori, sostenendo l’occupazione ed usufruendo in misura assai più contenuta degli strumenti straordinari di sostegno al lavoro attraverso la mutualità interna e facendo ricorso, fino ad esaurimento, alle riserve indivisibili accantonate nel tempo. Per queste ragioni Confcooperative Liguria e Legacoop Liguria ritengono che le politiche regionali debbano favorire un nuovo consolidamento e nuova patrimonializzazione delle imprese cooperative favorendo con strumenti di cogaranzia la capitalizzazione da parte dei soci. L’aggiornamento e l’adeguamento finanziario della Legge regionale per la Cooperazione, promessa dall’attuale governo regionale e mai portata a termine, è ora più che mai necessaria per rendere più incisiva la partecipazione del mondo cooperativo alle scelte programmatiche per la nostra regione ed è fondamentale per accrescere il lavoro di sensibilizzazione, formazione e sviluppo dell’impresa cooperativa nelle nuove generazioni come significativa alternativa alla mera ricerca del lavoro dipendente protetto, pubblico o privato. Interventi per il territorio, l’agricoltura e la pesca L’importanza strategica e commerciale nei due comparti dell’impresa cooperativa è di tutta evidenza. La cooperazione agricola è garanzia di qualità del prodotto e strumento di valorizzazione dei prodotti tipici locali, crea valore aggiunto alle imprese favorendo il presidio del territorio. In egual modo la cooperazione nel settore della pesca opera in stretto rapporto con il tema dell’ambiente ed in particolare della gestione delle aree marine protette e della portualità. Centrale è poi la loro interconnessione con il settore del Turismo nella nostra regione valorizzando i percorsi enogastronomici. Si richiede alla nuova Giunta una maggiore interlocuzione con Confcooperative Liguria e Legacoop Liguria sia attraverso la presenza dei rappresentanti della cooperazione agricola al tavolo verde regionale, sia sostenendo progettualità ed interventi volti a sviluppare politiche per la cooperazione che si traducano anche in azioni concrete di gestione e sviluppo del territorio, nella ricerca e nella tracciabilitàì della provenienza delle produzioni ittiche ed agricole nella filiera commerciale in un mercato sempre più globalizzato. Occorre accompagnare la esigenza dell’adeguamento della professionalità degli addetti con programmi di assistenza tecnica e formazione anche tenuto conto della crescente presenza di lavoratori extracomunitari che si affacciano nei due settori. Infine occorre affrontare il problema del credito per fare fronte alle necessità di nuovi investimenti e per fare fronte ad esigenze finanziarie sempre crescenti. 12 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Settore Lavoro e criticità appalti Le cooperative associate operano in un mercato assai competitivo, con forte concorrenze esterna alla regione, e dove il ricorso ad appalti al massimo ribasso e’ divenuto quotidiano. Le cooperative aderenti a Confcooperative Liguria e a Legacoop Liguria sono sottoposte, tutte, alla revisione ministeriale obbligatoria biennale. Ciò significa che viene certificato dal Ministero della Sviluppo Economico il rispetto della mutualità, l’integrità ai principi statutari e di legge, il rispetto dei contratti di lavoro, la presenza dei regolamenti a tutela dei soci lavoratori, il corretto funzionamento degli organi sociali. Ciò e’ garanzia di trasparenza e di legalità. Chiediamo pertanto la valorizzazione di tale virtuosità in occasione degli affidamenti pubblici, facendo emergere la buona qualità del servizio, che significa innanzitutto anche buona qualità del lavoro, prioritariamente rispetto al parametro del massimo ribasso e richiedendo a tutte le cooperative o consorzi partecipanti alle gare pubbliche, il deposito dell’Attestato di Revisione, rilasciato dal Ministero, quale documento obbligatorio. Una condizioni imprescindibile per la corretta e sana gestione della cooperativa e per la sua continuità è strettamente legata alle tempistiche dei pagamenti da parte degli enti locali, ad oggi spesso non rispettosi dei tempi previsti dalla normativa. Occorre affrontare pertanto in modo coordinato il sistema dei servizi alle imprese cooperative, partendo dal settore del credito (cooperfidi) con l’attivazione del fondo regionale destinato alla cooperazione, ad oggi inutilizzato. Le emergenti richieste di professionalizzazione che il mercato richiede, impongono la necessità di una particolare attenzione agli interventi per la formazione rivolta in maniera trasversale a tutti i settori della cooperazione per favorire l’adozione di misure sulla sicurezza e i prevenire i rischi di genere nei luoghi di lavoro. Settore sociale e nuovo welfare La tendenza demografica che fa della Liguria una terra sempre più “anziana” comporta risvolti di straordinaria portata non solo sulle politiche socio-sanitarie e dell’inclusione sociale ma sullo stesso modello di sviluppo che va perseguito. La cooperazione sociale è stata ed è lo strumento attraverso cui si possono costruire le necessarie innovazioni nella definizione di un nuovo modello di welfare, compatibile con un quadro di risorse stabili, se non decrescente, ed un ampio fronte dei bisogni “non coperto”. Pertanto per consentire lo sviluppo di questo settore occorre attivare misure a sostegno del- l’attività delle cooperative sociali e dei loro consorzi e per la loro capitalizzazione. Occorre partire dalla premessa che le cooperative sociali sono imprese con forma privata che perseguono a tutti gli effetti finalità pubbliche (L.381/91) in quanto il loro obiettivo è l’interesse generale della comunità: in questo senso hanno tutte le caratteristiche per realizzare insieme alla Pubblica Amministrazione le finalità di carattere generale. Riteniamo si debba ricostruire un tavolo permanente tra le parti, iniziando dalla commissione prevista dalla legge 23, che riprenda a progettare insieme interventi di politica sociale e del lavoro, utilizzando al meglio tutti gli strumenti, anche normativi, che sia possibile attivare. Va quindi effettivamente praticata e incentivata la coprogettazione (ex lege 328/00) tra Regione/enti locali con la cooperazione sociale e tutto il Terzo Settore. Mutualità integrativa volontaria – società di mutuo soccorso sanitarie Facendo seguito ad un precedente decreto attuativo sugli ambiti di intervento dei fondi sanitari (Ministero della Salute, 31 marzo 2008), un nuovo decreto (Ministero del Welfare, 27 ottobre 2009, G.U. 16 gennaio 2010), ha istituito l’Anagrafe dei fondi sanitari e reso possibile, tra l’altro, la costituzione di quelli sanitari integrativi del Ssn (già previsti dal D.lgs 502/92 e dal D.lgs. 229/99). Si chiude così il lungo e faticoso iter attuativo del secondo pilastro nel sistema sanitario nazionale. Questi fondi a contribuzione individuale andranno ad aggiungersi ai fondi negoziali per i lavoratori dipendenti, finora i soli ad operare in Italia nell’ambito di un regime di deducibilità fiscale, ai sensi dell’art. 51 del DPR 917/86, e consentiranno, non solo a gruppi chiusi di lavoratori ma, più in generale, a tutti i cittadini e sui territori di accedere a coperture della spesa sanitaria, particolarmente di quella socio-sanitaria, a condizioni fiscalmente agevolate. L’esperienza mutualistica dimostra che il nostro è un paese culturalmente ancora impreparato ad accettare il ridimensionamento dello stato sociale assoluto e spesso inconsapevole che la contribuzione volontaria in forma mutualistica, non lucrativa e partecipata, costituisce un efficace strumento di compensazione della spesa sanitaria finalizzato al mantenimento dell’equità nei livelli di accesso alle prestazioni, complementare e non sostitutivo dei livelli essenziali di assistenza (LEA), adeguato ai bisogni delle persone nei territori e ai limiti oggettivi del Ssn. 13 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Occorre pertanto un’attenzione da parte della politica e delle istituzioni verso una realtà in evoluzione, anche con il sostegno ad azioni promozionali, e uno sforzo di conoscenza e di consapevolezza sul tema cosicché i soggetti interessati possano diventare partner di crescita sociale, capaci di trasferire ai cittadini la propensione all’autorganizzazione e alla responsabilità individuale. Consumo e dettaglianti, ossia settore distribuzione La crisi mondiale ha fortemente inciso sulla capacità e sui modelli di consumo delle famiglie. Si fa largo una maggiore sobrietà e frugalità. L’Amministrazione Regionale uscente ha approvato la nuova programmazione regionale di settore, che mancava da tempo, riuscendo a contemperare positivamente gli interessi degli operatori e dei consumatori. La prossima legislatura dovrà rivedere i criteri di programmazione sostenendo lo sforzo di innovazione e rafforzamento competitivo che le imprese liguri della grande distribuzione stanno facendo per riuscire a governare ed anticipare i cambiamenti ed offrire un servizio sempre più efficiente ai consumatori liguri. Sarà quindi necessario consentire (in particolare a Genova) alle imprese radicate sul territorio processi di accorpamento, di trasferimento ed ampliamento in siti più adeguati che producano riduzione dei costi e maggiore capacità competitiva. La distribuzione cooperativa si impegna a garantire, così com’è nello spirito cooperativo, la ricerca della massima produttività e riduzione dei costi a favore dei consumatori”. Marche: a San Benedetto nasce Koinema, la nuova cooperativa sociale formata dalla fusione di Filo d’Arianna, L’Oleandro e Systema Si chiamerà Koinema, la nuova realtà nata dalla fusione delle cooperative sociali Filo d’Arianna, L’Oleandro e Systema di San Benedetto del Tronto (Ap) e che opererà con servizi ai Comuni e ai privati. Il nuovo soggetto, che ha 135 dipendenti tra soci e addetti,è stato presentato nel corso del convegno intitolato “Cultura della Cooperazione”, che si è svolto il 24 marzo al Palariviera di San Benedetto del Tronto (Ap). Stefania Serafini, direttore di Legacoop Marche, che ha coordinato l’iniziativa a cui ha partecipato anche Fabio Grossetti,responsabile regionale delle cooperative sociali di Legacoop Marche, ha vissuto la storia delle tre cooperative in maniera diretta,dall’interno, come responsabile regionale della Centrale cooperativa. Ha definito questo percorso, che ha portato all’unione delle tre cooperative, come “una bella storia”scandendo,in modo efficace,tutti i servizi che, negli anni, hanno visto protagonisti gli operatori delle tre aziende. Il vice presidente della Koinema, Francesco Ciarrocchi, ha ripercorso la storia delle tre realtà e i passaggi che hanno portato alla fusione e, dunque, alla nascita di un unico grande progetto. Il sindaco di San Benedetto, Gio- vanni Gaspari, e l’assessore comunale alle Politiche sociali,Loredana Emili,hanno puntato l’attenzione sulla necessità di avere servizi per la persona all’avanguardia ricordando che San Benedetto ha raggiunto livelli di eccellenza dai quali non si può tornare assolutamente indietro. Don Vinicio Albanesi, fondatore della Comunità di Capodarco, ha spiegato come le cooperative sociali possono fare molto per evitare il dilagare del fenomeno della marginalità sociale che sta,purtroppo,rinascendo dopo anni di conquiste nel nostro Paese. Ha ricordato anche le difficoltà in cui esse sono costrette a operare dal momento che i contratti delle cooperative sociali sono più penalizzanti di altri. Gianluca Gregori, preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche diAncona,ha illustrato l’importanza della capacità di aggregazione da parte delle imprese in un momento di crisi economica che non è affatto al capolinea come molti vogliono far credere. Proprio le cooperative sociali, con la loro propensione all’aggregazione e alla solidarietà, possono svolgere un ruolo importante in questo momento.Francesco Albertini,direttore dello stabilimento Barilla di Ascoli Piceno, da dirigente di una grande azienda, ha ricordato che la coesistenza delle grandi con le piccole imprese è indispensabile in un Paese che vuole darsi molteplici forme di reddito. Da ultima Tiziana Spina, presidente di Koinema, ha illustrato il valore sociale ed economico del nuovo soggetto economico, che, con il suo alto numero di addetti, sarà in grado di fornire servizi di qualità elevata e di migliorare la qualità del lavoro dei propri dipendenti. 14 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Calabria: inaugurato a Caulonia il primo laboratorio per la formazione dei rifugiati politici Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Sono poco meno di 59 mila immigrati regolari che vivono in Calabria confermando che anche in questa regione no è solo terra di transito, ma una opportunità di lavoro sia pur precario ed in nero. Il lavoro che svolgono è fondamentale nel settore dell’agricoltura e nell’edilizia, con una presenza significativa nelle strutture alberghiere e ristorazione e come badanti. Inoltre il 3% dei bambini che frequentano le scuole calabresi sono figli di immigrati. Questi sono i dati che Quirino Ledda Responsabile regionale Legacoopsociali Calabria ha esposto in occasione dell’inaugurazione del primo dei cinque laboratori artigianali destinati alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo richiedenti asili politico. I dati in nostro possesso ha detto Ledda non possono che offrire una chiave di lettura di un bene comune che deve diventare uno dei punti basilari delle forze politiche ed è per questo che l’obiettivo della Legacoop punta alla realizzazione del passaggio dalla solidarietà ad una stabilità occupazionale per gli immigrati che nella regione in- tendono rimanere per concretizzare un processo produttivo che dia la possibilità con prospettive del consolidamento del proprio lavoro a favore dell’economia regionale. In questo progetto c’è una Calabria che chiede legalità, solidarietà che sono sinonimo di uno Stato democratico e civile. Al tavolo dei lavori per il battesimo di questo progetto di gestione erano presenti il presidente del consiglio comunale di Caulonia la dott.ssa Federica Roccisano,i sindaci di Riace e Caulonia, e Andrea Vaccalluzzo presidente della cooperativa “un salto nella luce” aderente alla Legacoop Sociali che ha già avviato il laboratorio d’oggettistica per giovani palestinesi nuovi ospiti dei due centri dell’accoglienza. “Quello in atto” -hanno sostenuto Ammendolia e Lucano- “è un percorso avviato costruendo, tassello dopo tassello, un’opportunità di un certo rilievo per quel che riguarda l’integrazione per chi arriva nella nostra terra, ma anche per i giovani del posto. Un tracciato difficile, per niente scontato, ma nel quale bisogna credere”. Emilia Romagna: tagli del Governo ai finanziamenti per gli appalti di pulizia nelle scuole; interessate anche diverse cooperative sociali Sul grave problema dei tagli previsti dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università per gli appalti di pulizia ed altri servizi nelle scuole, le tre organizzazioni cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci, e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno inviato nei giorni scorsi una lettera alle amministrazioni pubbliche, alle istituzioni scolastiche, alle forze politiche, ai parlamentari della Regione Emilia-Romagna. “Con la Direttiva MIUR n. 9537 del 14 dicembre 2009 – si legge nel documento – il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha tagliato del 25% i finanziamenti per gli appalti delle pulizie e per altri servizi nelle scuole, a cominciare dalla sorveglianza e dalla manutenzione ordinaria. La direttiva riguarda gli appalti in essere, decisione assunta ad anno scolastico in corso e senza una credibile alternativa per garantire gli standards di igiene e pulizia dei plessi scolastici ed anche con il rischio di un contenzioso legale. La conseguenza di tale scelta è la riduzione dei corrispettivi negli appalti in corso, con il rischio di gravi ricadute sulla tenuta dei servizi essenziali nelle scuole, e di un calo occupazionale per i lavoratori. Se tali scelte non saranno rapidamente modificate il risultato sarà quello di una minore igiene nelle scuole, di tagli al personale e diminuzione delle ore di lavoro. Con la Direttiva in questione sono colpiti solo in Emilia-Romagna, circa 1500 posti di lavoro. Considerando che il massimo di ore di lavoro giornaliere per lavoratore sono circa 4/5, ridurre ulteriormente questi orari significherebbe cancellare del tutto diverse prestazioni lavorative con una vera e propria crisi occupazionale e gravi conseguenze sociali, che riguarderebbero per lo più personale con rapporti di lavoro part-time, prevalentemente donne, la cui ricollocazione sul mercato nell’attuale fase congiunturale sarebbe difficile se non impossibile. Altro aspetto da considerare è il carattere sociale di questa attività che impiega persone svantaggiate, immigrati, e persone deboli in un quadro d’inserimento lavorativo che sarebbe grave interrompere. Visto che i tagli dei corrispettivi prescindono da qualsiasi valutazione dei servizi minimi essenziali che invece debbono essere garantiti, la riduzione delle prestazioni sta già determinando situazioni precarie per la tutela della salute degli alunni e degli insegnanti, sulle manutenzioni ordinarie e sulla sicurezza nelle scuole. Va inoltre ricordato che questo settore è sprovvisto di ammortizzatori sociali, fatte salve le misure eccezionali e provvisorie varate da Governo e Regione, comunque limitata nel tempo. In am15 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > bito nazionale le Associazioni cooperative, Confindustria e i Sindacati hanno chiesto l’apertura di un tavolo con la Conferenza Stato–Regioni per la revoca della Direttiva e la sospensione dei suoi effetti. Le parti firmatarie di questo do-cumento hanno sollecitato un confronto con l’Ufficio scolastico regionale, col Prefetto di Bologna, per trovare soluzioni che almeno fino alla chiusura dell’anno scolastico consentano di garantire gli attuali livelli di igiene e di occupazione. Chiediamo alla Regione e agli Enti locali, alle rappresentanze scolastiche, alle forze politiche dell’Emilia-Romagna, di appoggiare queste iniziative e di attivarsi per quanto è loro possibile per ottenere il risultato atteso, a tutela della igiene pubblica e dell’occupazione.” Emilia Romagna 2: Generazioni, il 26 marzo seminario “La responsabilità del cambiamento” Venerdì 26 marzo, dalle 9.30 alle 13.30, presso la sala A della Torre Legacoop Viale Aldo Moro 16, si svolgerà un seminario con il professor Adriano Zamperini dell’Università di Padova sulla responsabilità al cambiamento organizzativo. L’incontro è preliminare ai lavori del gruppo “Libretto rosso: la rivoluzione culturale si fa dall’interno“, nato in occasione dell’utima convention di GENERAZIONI 2009 presso il Baluardo della cittadella di Modena, il consueto appuntamento dei giovani cooperatori di Legacoop Emilia-Romagna. Adriano Zamperini è professore di Psicologia sociale e di Relazioni interpersonali alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Pa- dova. Svolge attività di ricerca al Dipartimento di Psicologia Applicata della sua università nei campi dell’indifferenza, della solidarietà e della responsabilità. È tra i fondatori e Presidente della Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace. Fra i suoi scritti: Psicologia sociale della responsabilità (Utet, Torino 1998), Psicologia dell’inerzia e della solidarietà (Einaudi,Torino 2001), Psicologia sociale (con Ines Testoni, Einaudi, Torino 2002), Prigioni della mente (Einaudi, Torino 2004), Responsabilità civica e psicologia della convivenza (Angeli, Milano 2005), L’indifferenza (Einaudi, Torino 2007). La partecipazione al seminario è libera. Bologna: Governance cooperativa; seminario Legacoop su strumenti e processi per un corretto sviluppo imprenditoriale Giovedì 25 marzo presso la Torre Legacoop si è svolto un seminario organizzato da Legacoop Bologna per contribuire alla diffusione di strumenti e processi di autoregolamentazione in materia di governance cooperativa.Il progetto di Legacoop Bologna, partito in occasione dell’ultimo Congresso del 2007, ha teso a stimolare fra le aderenti la diffusione di un metodo di analisi sugli assetti di governance, coinvolgendo di volta in volta nuove cooperative. Il seminario ha inteso diffondere i risultati della sperimentazione di quest’anno, effettuata su alcuni casi cooperativi al fine di condividere strumenti e processi di autoregolamentazione in materia di governance, partendo dal presupposto che la governance è quell’insieme di regole,pratiche e comportamenti che fungono da strumenti di garanzia per il buon funzionamento dell’impresa e quindi per il suo corretto sviluppo imprenditoriale. Imola: Legacoop, il 13 aprile assemblea annuale “Sviluppo=crescita economica? Dalle relazioni sociali la forza per guardare a nuovi orizzonti”. Questo il tema dell’assemblea annuale della cooperazione Legacoop di Imola che si svolgerà il 13 aprile, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Bologna – Delegazione di Imola (Via Rivalta, 6). Di seguito il programma dei lavori: 17.00 Apertura dei lavori Savio Sangiorgi, Vice Presidente legacoop Imola Saluti: Danilo Galassi, Componente Giunta della CCIAA di Bologna Daniele Manca, Sindaco di Imola Introduzione Sergio Prati, Presidente Legacoop Imola Comunicazione Guido Caselli, Direttore Area Studi e Ricerche Unioncamere Emilia Romagna Conclusioni Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale < Torna all’inizio 16 Informazioni Sezioni Forlì-Cesena: Bellacoopia, gli studenti della IIC della scuola media Ribolle realizzano una videoricerca sulla coop di Via Curiel Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > C’è una novità nell’edizione 2010 di Bellacoopia, il progetto di promozione cooperativa che Legacoop Forlì- Cesena propone nelle scuole della provincia da sette anni a questa parte. Oltre ai 250 studenti delle superiori, che come sempre si sfideranno a metà maggio presentando i loro progetti di impresa “virtuale”, partecipano in via sperimentale anche 25 ragazzi della II C della scuola secondaria di primo grado “Ribolle” di Ca’Ossi, grazie alla collaborazione avviata con la professoressa Maria Marincola e con la preside Paola Pezzi. Il programma educativo è tarato sull’età e sulle aspirazioni degli under 14, che peraltro mostrano di comprendere benissimo i concetti cooperativi di base, come “una testa un voto”. La classe sta realizzando una videoricerca sulla cooperazione di consumo nel quartiere, che nei giorni scorsi li ha portati a intervistare soci e dipendenti del supermercato Coop di via Curiel. “Armati” di tele- camera e telefonini i ragazzi hanno ripercorso attraverso la viva voce dei protagonisti la storia di uno dei primi e più importanti insediamenti commerciali della cooperazione in città. Bellacoopia è un progetto di Legacoop Forlì-Cesena gestito dall’ufficio Comunicazione in collaborazione con la rete regionale Bellacoopia, Conscoop, Formula Ambiente, Unipol, CAIEC, Idrotermica Coop, CAD, Tipografico dei Comuni, CEIF, CEAR, Trascoop e Around Sport. Forlì-Cesena 2: “Verba Volant: scrittrici in città”; da venerdì 26 marzo a Forlì il ciclo di incontri che racconta l’universo femminile In calendario quattro appuntamenti gratuiti con protagoniste del mondo dell’informazione, dell’arte e della cultura. La ras segna, sostenuta da Coop Adriatica, è realizzata dal Forum delle donne, che collabora anche al progetto “Seminar libri” alla Coop “I Portici”. Quattro incontri dedicati all’universo femminile – dalla storia delle conquiste sociali e politiche all’esperienza della maternità, dai cambiamenti nelle mode al linguaggio letterario – insieme a protagoniste del mondo dell’informazione, dell’arte e della cultura. Torna a Forlì la rassegna “Verba Volant: scrittrici in città”, giunta alla quarta edizione e promossa dal Forum delle donne con il sostegno di Coop Adriatica, il patrocinio di Comune e Provincia di ForlìCesena, e la collaborazione dell’associazione L’Ortica e di Sapim. Si comincia venerdì 26 marzo, al circolo Arci via Valverde 15,con Donatella Piccioni,formatrice ed esperta di fotografia, per ripercorrere i costumi e i luoghi dell’altra metà del cielo attraverso immagini che datano dai primi del‘900 agli anni ’70.Giovedì 8 aprile, nel chiostro di palazzo Talenti-Framonti in piazza Saffi, invece, la giornalista Francesca Caminoli presenterà il suo libro “Viaggio in requiem”, toccante diario del dialogo intrapreso da una < Torna all’inizio madre con il figlio morto suicida. Venerdì 30 aprile, nella piazzetta del supermercato Coop di via Curiel 7/9, Danila Rosetti, medico e poetessa, darà voce ai propri versi in romagnolo, e spiegherà la scelta del dialetto come mezzo espressivo di passioni ed esperienze. Infine, giovedì 13 maggio, al Mega Terra in Corso della Repubblica 154, Silvia Camillotti, ricercatrice e saggista, tratterà di emancipazione e scrittura con il suo “ Roba da donne”, analizzando testi di autrici, anche migranti, da diverse parti del mondo. A questo appuntamento, a chiusura del ciclo 2010, prenderanno parte anche due docenti dell’Università di Bologna - sede di Forlì: Maria Laura Lanzillo, della Facoltà di Scienze politiche “Roberto Ruffilli”, e Chiara Elefante, del Sitlec, dipartimento di Studi interdisciplinari su Traduzione, lingue e culture. Gli incontri, a ingresso gratuito, si terranno tutti alle ore 17.30 e si chiuderanno con un piccolo buffet. Nelle passate edizioni,“Verba Volant” ha portato in città scrittrici del territorio, ma anche autrici di fama nazionale e internazionale: tra le altre, Lidia Ravera, Laura Pariani, Christiana de Caldas Brito, Jamila Hassoune, Gabriella Caramore, Josepha Idem, Françoise Thébaud, Loriana Rinieri, 17 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Mirtide Bonfanti, Lea Melandri e Fabiola Crudeli. Con la rassegna, prosegue la collaborazione tra Coop Adriatica e Forum delle donne, impegnate in città nella promozione della cultura e della lettura anche attraverso il progetto della Cooperativa di consumatori “Seminar libri”: la biblioteca gratuita, a cui attingere liberamente e alla quale contribuire donando i propri volumi, è stata inaugurata nel supermercato “I Portici” di Forlì nel dicembre 2005, e da allora ha diffuso quasi 17 mila volumi. Inoltre, in occasione dell’iniziativa lanciata su Facebook da www.leggereleggereleggere.com, Coop Adriatica e Forum delle donne doneranno un libro a tutti i partecipanti all’incontro del 26 marzo con Piccioni. Nato nel 2003 all’ipercoop Esp di Ravenna sull’esempio del bookcrossing, “Seminar libri” è presente oggi in 23 negozi di Coop Adriatica, di cui 17 in Romagna. I clienti possono prendere a prestito i libri – romanzi, gialli, saggi, narrativa per ragazzi, poesie, classici della letteratura – senza alcuna registrazione, metterli nel carrello e restituirli in negozio, lasciando magari un messaggio tra le pagine, per i futuri lettori. A Forlì, “Seminar libri” viene realizzato grazie alle donazioni e all’impegno dei soci e dei lavoratori della Cooperativa di consumatori, delle volontarie del Forum delle donne, e di diverse realtà del territorio: le Biblioteche comunali forlivesi, la Biblioteca Malatestiana di Cesena, la Biblioteca Comunale di Portico, la Galleria commerciale I Portici, la Banca del tempo di Forlì e il Comitato Fame nel mondo, la Casa editrice Mondadori, Enel-Cral aziendale di Forlì. Viterbo: Legacoop a sostegno delle proprie associate; oltre 400 milioni di euro per le cooperative Giornata seminariale quella organizzata dalla Lega delle Cooperative di Viterbo il 18 marzo presso la CCIA di Viterbo. Il Presidente Angelo Biagini ha presieduto all’iniziativa illustrando quanto messo in campo dalla Lega Nazionale per aiutare e sostenere le Cooperative Associate a seguito della crisi finanziaria ed economica che l’intero Paese e la Provincia di Viterbo stanno vivendo e i 400 milioni di euro messi a disposizione dalla Lega Nazionale sono una vera e reale risposta al momento di crisi e difficoltà che le cooperative Viterbesi stanno vivendo, augurandosi, vista la numerosa e attenta partecipazione dei presenti che le cooperative della Lega di Viterbo ne vogliano e ne sappiano approfittare. Il dott. Mauro Gori- Responsabile Nazionale per le Attività Finanziarie di legacoop ha nel dettaglio illustrato le molteplici e variegate risposte che la Lega delle Cooperative ha messo in campo, ed in particolare gli strumenti di risposta alla crisi messi in campo e a disposizione per le cooperative che ne potrebbero usufruire, ad iniziare dalla Costituzione di COOPERFIDI, di COOPERFACTOR, e l’erogazione di notevoli risorse finanziarie a sostegno per i prossimi 3 anni di 1000 Cooperative. Angelo Grassucci, Responsabile Finanziario di C.C.F.S., ha relazionato in merito alle molteplici opportunità che il Consozio può offrire in risposta alle necessità delle cooperative rigurdanti la ricapitalizzazione, la cessione el’anticipazione dei crediti, ed addirittura l’attivazione di leasing sulle immobilizzazioni. Catania: Legacoop aderisce al Cartello delle Associazioni P.M.I per fronteggiare la crisi Un nome semplice, UNIONE, per il nuovo raggruppamento di sigle sindacali dei lavoratori autonomi. Le otto maggiori sigle che rappresentano il commercio, l’artigianato e la cooperazione si uniscono per fare squadra anche a livello provinciale a quattro anni dal Patto di Capranica, così chiamato perché il primo summit avvenne al teatro Capranica di Roma per contestare i contenuti della manovra finanziaria dell’allora governo Prodi, firmato appunto nel 2006 per valorizzare il ruolo delle piccole e medie imprese italiane nei rapporti con il governo e con tutta la politica nazionale. Confcommercio, Confesercenti, Cna, Upla/Claai, Confartigianato, Casartigiani, Legacoop e Con- < Torna all’inizio fcooperative hanno sottoscritto una alleanza nella sede della Confcommercio di Catania per parlare di rappresentanza, di coordinamento comune e in particolare delle possibili risposte da dare alla crisi che stringe in una morsa Catania e la sua provincia. Hanno presieduto alla firma Riccardo Galimberti Presidente di Confcommercio Catania, Totò Bonura Direttore generale CNA, Orazio Platania Presidente dell’Upla/Claai, Nello Molino Presidente di Casartigiani, Enza Lombardo Presidente di Confesercenti Catania, Giuseppe Giansiracusa Presidente di Legacoop, Gaetano Mancini Presidente Confcooperative, Antonio Barone Presidente Confartigianato. 18 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Non c’è un presidente nell’Unione ma a rotazione, per sei mesi, ognuno sarà il portavoce. Incarico affidato per la prima tornata a Totò Bonura della CNA. “L’idea, condivisa da tutte le parti in questione, non è quella di unificare le associazioni – ha precisato il Presidente di Confcommercio Riccardo Galimberti- ma di creare un forte coordinamento politico che possa aprire un dialogo proficuo con il governo, con i Comuni e le Regioni. Un patto di collaborazione per costruire una forte alleanza che consenta alle associazioni di acquisire una identità politica ed organizzativa, di qualificare l’iniziativa programmatica su tutte le principali questioni che stanno davanti alle imprese e al territorio. Insieme esprimono, potenzialmente, una rappresentanza integrata di filiera”. Le associazioni dell’Unione insieme associano oltre 35 mila e cinquecento imprese (il 94,7% della totalità delle imprese “sindacalizzate” della provincia di Catania al netto delle aziende agricole) che occupano quasi 110.000 addetti. Nonostante la crisi finanziaria, mentre la grandi imprese licenziano, le piccole e medie imprese, quelle sotto i 50 dipendenti, registrano una percentuale di licenziamenti che non arriva al 3%, questo perché i rapporti tra titolare e dipendente sono molto più intimi, si lavora insieme, si condividono gli alti e i bassi dell’azienda e si affrontano insieme anche i momenti di crisi. “Le Organizzazioni del Commercio, dell’Artigianato e della Cooperazione – ha spiegato Totò Bonura hanno una duplice ambizione: essere non una semplice sommatoria di esperienze, ma un valore aggiunto per la città, per la provincia di Catania e per gli imprenditori e contribuire alla costruzione di un progetto a favore dell’impresa diffusa e di un sistema di servizi competitivi e adeguati al territorio. Non vogliamo rivendicare posizioni, - ha continuato Bonura - ma dare voce ad un vasto mondo imprenditoriale e ad un progetto che intende assecondare la vocazione terziaria della città e prefigurare uno sviluppo produttivo dell’intero territorio”. Sono 5 i punti su cui si basa il progetto dell’Unione che punta l’attenzione su commercio, turismo, cooperazione, artigianato e zona franca urbana, come ha illustrato ancora il portavoce Bonura: “Il riordino del comparto del commercio è tra le priorità, vincolando per 30 anni alla destinazione originaria le aree sulle quali devono sorgere le iniziative della grande distribuzione già autorizzate; sostenendo gli esercizi di vicinato anche favorendo la loro specializzazione e aggregazione; promuovendo un’agenzia di marketing per valorizzare i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato. Nel campo del turismo servono iniziative concrete, anche con la collaborazione dei privati, che permettano alle grandi navi di continuare ad attraccare al porto di Catania, evitando che si spostino a Messina; di valorizzare i beni paesaggistici e monumentali per renderli fruibili ai cittadini ed ai turisti tutti i giorni della settimana; di organizzare grandi eventi sportivi, culturali e musicali; di accogliere i turisti predisponendo visite gratuite alle botteghe del centro storico dell’artigianato artistico e tradizionale e organizzando la degustazione dei prodotti locali. Per la Cooperazione occorre procedere all’assegnazione delle aree da destinare all’edilizia abitativa al fine di consentire la realizzazione di 1.100 alloggi già finanziati; un provvedimento che non costa nulla e che avrebbe enormi ricadute per le imprese e per l’occupazione. Avviare una progettualità relativa al welfare anche in considerazione della sempre minore disponibilità di risorse pubbliche e, contestualmente, individuare soluzioni utili a ridurre i tempi di pagamento della P.A. nel caso di imprese labour intensive come ad esempio le cooperative sociali. Sostenere i progetti di aggregazione dei cittadini attraverso la formula cooperativa per ridurre le situazioni di disagio economico delle famiglie (cooperative di acquisto collettivo di energia, cooperative di consumo, ecc.) e favorire processi di aggregazione cooperativa delle imprese, finalizzati all’innalzamento della loro competitività attraverso la concentrazione dell’offerta di servizi/prodotti. Nel settore dell’artigianato occorre prevedere nel PRG l’individuazione di zone, dentro e fuori l’area urbana, da destinare ad attività artigianali allo scopo di permettere a chi vuole ampliare o rilocalizzare l’attività di poterlo fare e di favorire la nascita di nuove imprese che in assenza di nuovi spazi non potranno nascere. E infine la Zona Franca Urbana dove Comune, Provincia e Regione sono chiamate a implementare le risorse economiche e che il Comune di Catania, nello specifico, individui a Librino altre aree da destinare ad attività manifatturiere e commerciali perché gli spazi all’uopo esistenti sono assolutamente insufficienti”. Maggior peso politico nell’interesse generale, una voce che sia unanime attraverso un tavolo di concertazione finalizzato a portare avanti battaglie comuni, riuscire finalmente a farsi ascoltare e non più solo a farsi sentire. 19 Informazioni Imprese Sezioni UGF Assicurazioni: alla compagnia assicurativa la gestione del “Comparto Sicurezza” del Fondo Pensione Cometa; la durata del mandato è decennale ....................20 Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Consorzio Etruria: con Ambiente SC fa parte della ATI, con capofila Coestra che si aggiudica maxi appalto da 183 milioni; per la viabilità di accesso all’HUB di La Spezia .......................................................................................21 Alce Nero e Mielizia: anche in terra di camorra un’agricoltura pulita, onesta e legale è possibile; i frutti dell’incontro a Castel Volturno fra rappresentanti del bio italiano di qualità e gli allevatori locali, in occasione della costituzione della prima cooperativa di Libera Terra in Campania........................................21 Alce Nero e Mielizia 2: “Mangiamo cibo libero! No ogm”; appello ai cittadini e alle istituzioni da parte degli agricoltori di Alce Nero e degli apicoltori di Mielizia ......................................................................................................22 Coop Adriatica: giovedì 25 marzo ha aperto sul primo binario il supermercato della stazione di Rimini...................................................................................23 Cooperativa Aninazione Valdocco: “C’è futuro”; al via i concerti per i 30 anni della cooperativa............................................................................................23 Cooperativa Zora: una mostra fotografica realizzata dagli utenti del Centro residenziale Stradora .....................................................................24 Cadiai: inaugurato a Bologna un gruppo appartamento a bassa soglia ............24 Circolo Cooperatori Ravennati: la Costituzione spiegata con i fumetti; il volume i Celotto e Sestini al centro degli incontri con le scuole medie inferiori ..............25 UGF Assicurazioni: alla compagnia assicurativa la gestione del “Comparto Sicurezza” del Fondo Pensione Cometa; la durata del mandato è decennale Nell’ambito del periodico rinnovo dei mandati di gestione, il Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione Cometa ha deliberato di affidare ad UGF ASSICURAZIONI la gestione di una quota pari ai due terzi del patrimonio del comparto garantito (Comparto Sicurezza). UGF Assicurazioni, uno dei gestori del Comparto Sicurezza dell’ultimo quinquennio, è stata così riconfermata per i prossimi dieci anni, fino al 2020. Il Fondo Pensione Cometa, operativo dal 2000, è il principale Fondo Pensione in Italia per dimensioni, per aderenti e per masse gestite e costituisce una delle più importanti realtà previdenziali a livello europeo. E’ il Fondo Pensione per i lavoratori del settore metalmeccanico e conta quasi 500.000 iscritti, rispetto a un bacino potenziale di oltre 1.000.000 di lavoratori. Il Fondo dispone attualmente di un patrimonio gestito di oltre 5 miliardi di euro. COMETA è strutturato su quattro comparti di investimento, ciascuno con un differente profilo rischio/rendimento: Comparto Monetario Plus, Comparto Sicurezza, Comparto Reddito e Comparto Crescita. La prevista tendenza degli aderenti al fondo ad orientarsi verso “comparti di investimento con garanzia” che tutelino le prestazioni previdenziali, consentono di stimare una quota di patrimonio iniziale conferito in gestione a UGF Assicurazioni pari a circa 500 milioni e flussi annui di versamento pari a circa 100 milioni di euro. “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Carlo Cimbri, Direttore Generale di Unipol Gruppo Finanziario e Amministratore Delegato di UGF Assicurazioni – che il Consiglio di Amministrazione del Fondo Cometa, nell’apprezzare i ri20 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > sultati conseguiti nel corso del rapporto con la nostra Compagnia, avviato nel 2005, abbia deciso, nell’ambito di una selezione cui hanno partecipato i principali operatori europei, di confermare la propria fiducia al Gruppo UGF affidandogli la gestione del Comparto Sicurezza. La partnership con Cometa consolida la posizione del nostro Gruppo in un settore cruciale per la sicurezza dei lavoratori come la previdenza complementare. Unipol Gruppo Finanziario, da sempre attento ai temi del Welfare e alle esigenze del mondo del lavoro, trae da questa importante riconferma nuovi stimoli per proporre ai propri clienti ed a quelli dei Fondi Pensione il massimo livello di protezione e di affidabilità per il futuro”. Consorzio Etruria: con Ambiente SC fa parte della ATI, con capofila Coestra che si aggiudica maxi appalto da 183 milioni; per la viabilità di accesso all’HUB di La Spezia Coestra, azienda fiorentina di costruzioni, si è aggiudicata un maxi appalto da 183 milioni di euro per la costruzione della viabilità di accesso all’Hub di La Spezia. Il progetto prevede la costruzione di circa 6 chilometri di nuove strade, di cui 2,5 in galleria, oltre ad importanti viadotti, svincoli e collegamenti alla viabilità esistente. Coestra si è aggiudicata l’appalto correndo in Ati (associazione temporanea di imprese) con Consorzio Etruria e Secol. Della compagine fanno parte anche, nella veste di progettisti, lo Studio Lotti di Roma e Ambiente sc di Carrara. La gara era stata bandita da Anas, e l’offerta di Coestra è stata giudicata quella economicamente più vantaggiosa, sulla scorta di punteggi assegnati all’offerta economica, ma anche al valore progettuale e ai tempi di realizzazione. Coestra ha offerto 1200 giorni di lavori, rispetto ai 1400 di gara. “Si tratta di un contratto che ci gratifica e ci riempie di orgoglio – dichiara l’Ad di Coestra Paolo Capelli – che ripaga l’impegno e i sacrifici di tanti, in questi mesi difficili. Un risultato che rispecchia il valore di professionalità e know how di questa azienda, oltre che la validità di un progetto affidato a grandi professionisti, e che è anche una iniezione di ottimismo e di fiducia in un momento resta duro e difficile, e richiederà ancora tanto impegno per venirne fuori, specie per cercare di accelerare procedure amministrative che incidono negativamente sui tempi e le performance delle imprese”. Ora ci sono sei mesi di tempo per mettere a punto il progetto esecutivo e per la sua approvazione. “Assieme all’ente appaltante contiamo di aprire i cantieri e avviare l’opera per i primi mesi del prossimo anno” fa sapere l’ad Capelli, che annuncia anche che nel mese di aprile sarà convocata l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio, che per il quarto anno consecutivo Coestra presenterà con un attivo significativo. Alce Nero e Mielizia: anche in terra di camorra un’agricoltura pulita, onesta e legale è possibile; i frutti dell’incontro a Castel Volturno fra rappresentanti del bio italiano di qualità e gli allevatori locali, in occasione della costituzione della prima cooperativa di Libera Terra in Campania L’impegno dei principali rappresentanti del panorama biologico italiano di qualità a supportare, promuovere e anche a distribuire la mozzarella di bufala biologica che sarà prodotta nella zona di Castel Volturno da alcuni allevatori che hanno raccolto la sfida di convertirsi all’agricoltura bio e produrre mozzarelle di bufala biologiche. E’ questo il principale risultato dell’incontro che si è tenuto il 18 marzo nel centro casertano, conosciuto solo come terra di camorra. La costituzione della prima cooperativa di Libera in Campania, chiamata a lavorare le terre confiscate alla criminalità, aveva infatti richiamato a Castel Volturno organizzazioni di agricoltori, di distributori specializzati, di certificatori biologici, che hanno incontrato gli allevatori e gli agricoltori locali presso la sede della nuova cooperativa, la Fattoria “Le terre di don Peppe Diana - Libera Terra”. Insieme agli allevatori locali c’erano Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia; Gaetano Paparella presidente di Icea; Roberto Zanoni, direttore commerciale di EcorNaturaSì; Lino Nori, presidente di CCPB; Paolo Steccanella, presidente di Brio; Giovanni Di Costanzo, presidente di BioI21 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > talia; Gianluca Faraone, amministratore delegato di Libera Terra Mediterraneo; Nino Pascale, presidente di Slow Food Campania; Enrico Fontana di Libera; Paolo Carnemolla, presidente di FederBio; Andrea Ferrante, presidente di Aiab. “Tutti insieme per incoraggiare il progetto di Libera, per offrire il proprio contributo alla conversione verso il biologico e appoggiare l’idea che un’altra agricoltura e un lavoro diverso, utile, onesto e legale in Campania è possibile e bello, oltre che indispensabile” spiega Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia. L’incontro era organizzato da Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’Associazione “Comitato Don Peppe Diana” (promotore della nuova cooperativa), l’Agenzia cooperare con Libera Terra e gli agricoltori e allevatori del territorio. “In un’area dove non esiste ancora alcuna produzione biologica - spiega Cavazzoni – il risultato di questo reciproco impegno verso lo sviluppo del biologico è particolarmente importante. Abbiamo voluto contribuire a dare credibilità alla nuova cooperativa in corso di costituzione, offrendo una visione prospettica agli allevatori e agricoltori del territorio che intendono scegliere l’agricoltura biologica e dando, infine, significato alla presenza del biologico in questo territorio, dimostrando che la produzione biologica rappresenta una realtà economica credibile e possibile, alternativa ad ogni inquinamento, protettiva oltre che della salute umana, anche della terra e dell’acqua”. Alce Nero e Mielizia 2: “Mangiamo cibo libero! No ogm”; appello ai cittadini e alle istituzioni da parte degli agricoltori di Alce Nero e degli apicoltori di Mielizia Gli agricoltori biologici sono sempre più preoccupati per i rischi legati alle autorizzazioni della Commissione Europea alla coltivazione in campo aperto di prodotti agricoli geneticamente modificati. Gli agricoltori di Alce Nero e gli apicoltori di Mielizia, due marchi biologici leader in Italia, ricordano infatti che secondo Jean Ziegler, relatore ONU per il diritto all’alimentazione, “500 grandi imprese globali detengono oggi il 52 per cento del prodotto interno lordo mondiale”. “Gli Ogm - affermano - ed i semi che li rappresentano hanno un padrone, e sono quattro o cinque di queste imprese. Questo padrone considera la terra un substrato, l’attività agricola una funzione industriale; gli insetti di qualunque tipo, le api e tutti i pronubi fra questi, una interferenza ambientale; e gli agricoltori ‘mezzi’ intermedi fra le necessità finanziarie utili all’investimento produttivo e quelle dei consumatori, visto solo come passivi destinatari di derrate alimentari”. Eppure il cibo libero esiste ed è anche buono. “Lo producono – ricordano ancora gli agricoltori del gruppo, che riunisce più di seicento apicoltori e decine di agricoltori e trasformatori biologici milioni di produttori in Italia e nel mondo che sono appassionati alla loro terra ed a suoi frutti, che coltivano avendone cura, senza sprecarla o danneggiarla, senza inquinarla o impoverirla, usandola ‘in prestito’, con la consapevolezza di chi guarda lontano, sempre più spesso con il metodo biologico. Con onestà e convinzione. Come, ad esempio, nelle terre confiscate alla mafia delle cooperative nostre socie. Questi prodotti si trovano ormai ovunque, dagli agricoltori, nei negozi, nei mercati e supermercati. Invitiamo perciò i cittadini a cercarli, per mangiare cibo libero, che è anche cibo vero!”. Per questo gli agricoltori di Alce Nero e gli apicoltori di Mielizia, presenti in tutta Italia, si uniscono con convinzione all’appello lanciato dai Verdi dell’Emilia Romagna, affinché la regione sia dichiarata “Ogm free”, con il divieto definitivo di coltivazione di prodotti agricoli Ogm in campo aperto e prevedendo l’introduzione di uno specifico marchio “Ogm free”, a tutela sia dei prodotti agricoli di alta qualità e a marchio, sia delle produzioni biologiche e biodinamiche che soffrirebbero degli inevitabili meccanismi di contaminazione involontaria. “Un movimento dei cittadini per l’avvio di una legge di iniziativa popolare è una iniziativa che riteniamo vada promossa in tutte le regioni italiane”, propongono i soci delle due storiche realtà leader del biologico italiano. 22 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Coop Adriatica: giovedì 25 marzo ha aperto sul primo binario il supermercato della stazione di Rimini Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > È in arrivo sul primo binario un nuovo supermercato Coop. Nella stazione di Rimini aprirà infatti dopodomani, giovedì 25 marzo, un inCoop, insegna che caratterizza i punti vendita più piccoli e innovativi di Coop Adriatica. Il negozio, di 250 metri quadrati, è pensato per offrire una spesa o un pasto veloci a prezzi convenienti, sette giorni su sette, a turisti, pendolari e abitanti della zona. La nuova struttura della Cooperativa di consumatori – che ha comportato investimenti per 770 mila euro e darà lavoro a 12 persone – è il primo supermercato Coop situato all’interno di uno scalo ferroviario, e offrirà un servizio utile ai circa 5 milioni di passeggeri che ogni anno transitano per il polo riminese; la sua realizzazione si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione di 103 scali ferroviari italiani, programmato dalla società “Centostazioni” per creare nuovi poli multifunzionali di servizi per cittadini e viaggiatori. All’inaugurazione hanno partecipato il vicesindaco Maurizio Melucci, il presidente di Coop Adriatica Gilberto Coffari, e la presidente dei 57 mila soci Coop della provincia Morena Morelli. Il punto vendita ha aperto, dopo il taglio del nastro e la benedizione della struttura, a cura del parroco della Chiesa di San Nicolò don Dino Paesani. L’inCoop, situato in piazzale Cesare Battisti 1/G, ha tre ingressi – uno sul parcheggio della stazione, uno adiacente alla nuova biglietteria di Trenitalia, e uno sul primo binario – e offrirà tutta la convenienza e la qualità Coop, con 1.200 articoli e una gamma particolarmente ampia di prodotti freschi e da asporto, per un acquisto o un pasto veloci: panini, insalate, piatti pronti, frutta e verdura sfuse, carne e pesce confezionati in atmosfera protetta e pronti da cuocere, formaggi e salumi già tagliati. Ampio spazio sarà dedicato alle eccellenze alimentari e ai prodotti di marca, tipici e locali, proposti a prezzi sostenibili con le linee “Prìncipi del gusto” e “Fior fiore Coop”. Buona parte dell’assortimento sarà destinata inoltre al non alimentare: souvenir, regali, articoli da viaggio e da regalo per chi visita in treno la capitale del turismo in Riviera. Il supermercato offrirà anche una comoda area ristoro, con tavolini, distributori automatici di bibite, tv e giornali da sfogliare, dove fare una sosta e consumare i cibi acquistati. L’inCoop, dotato di due casse, resterà aperto tutti i giorni, ad esclusione delle festività nazionali, dalle 7.30 alle 20. In negozio i clienti potranno anche pagare le bollette di Telecom, Enel, Hera ed eni gas, e utilizzare i buoni pasto più diffusi; al Punto d’ascolto, inoltre, si potranno ricevere informazioni e assistenza, diventare soci della Cooperativa e aprire un libretto di Prestito sociale, per pagare la spesa con la CartaSocio senza costi aggiuntivi e prelevare contanti alle casse attingendo ai propri risparmi. Cooperativa Animazione Valdocco: “C’è futuro”; al via i concerti per i 30 anni della cooperativa Partirà ad aprile “C’è futuro”, la rassegna musicale organizzata in occasione dei trent’anni della Cooperativa Animazione Valdocco nel corso della quale si esibiranno i gruppi, più o meno famosi, di soci e amici della cooperativa. Il primo evento, dal titolo “C’è futuro vol.1”, avrà luogo il 10 aprile presso il Teatro Espace, in via Mantova 38 a Torino e vedrà la presenza di gruppi soft-pop della sfera torinese. In particolare sul palco saliranno i soci Matteo Gorgoglione, Sabrina Pallini, Marco Benso e Ugo Guizzardi con il loro rispettivi gruppi: “Là-bas”, < Torna all’inizio “Bass8apois”,“88 folli” e “Umami”. In seguito la rassegna si sposterà a Ciriè, Biella, Mondovì e Cuneo, estendendo i festeggiamenti nei principali territori in cui la cooperativa opera e vedrà la presenza di altre band. In particolare il 23 aprile, in occasione di “C’è futuro vol.2” sarà il turno di “Disastro Mentale” e “La Rivendita Liberi” che insieme ai “Là Bas” proporranno un repertorio con influenze rock. La serata si svolgerà presso il Garage in via Italia 87 a Biella. Sempre all’insegna del rock sarà “C’è futuro 23 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > vol.3”, terzo ma non ultimo evento in programma, che avrà luogo il 7 maggio presso il Taurus di Criè, in via Doria 20. La rassegna si colloca tra le iniziative ideate in occasione dei trent’anni della cooperativa nelle quali interverranno i soci in prima persona per celebrare questo importante compleanno. Filo conduttore degli eventi per celebrare il trentennale è il “metterci la faccia”: far emergere le persone che sono e fanno la cooperativa attraverso diversi registri di comunicazione e varie tecniche espressive. Cooperativa Zora: una mostra fotografica realizzata dagli utenti del Centro residenziale Stradora E’ stata inaugurata il 18 marzo, presso lo spazio Amoreggio-point di viale IV Novembre 8/f a Reggio Emilia, la mostra di fotografie “Un mondo possibile” curata da Livio Baj e Massimo Rossi. Le opere esposte, tutte fotografie molto belle in bianco e nero, sono state realizzate dagli utenti del Centro residenziale Stradora della cooperativa sociale Zora. Si tratta di una iniziativa che è stata realizzata all’interno del progetto “Oltre le Parole”, un insieme di laboratori sviluppati grazie al finanziamento della regione Emilia-Romagna, di Coop Consumatori Nordest e della cooperativa Zora, con la collaborazione di Piero Bruno e Simone Ferrarini. “Il tutto – spiega Maria Calvari di Zora – ha avuto inizio nel 2006. La nostra cooperativa e la cooperativa Il Piccolo Principe, assieme ai Servizi sociali associati di Scandiano e al Centro Studi La Cremeria di Cavriago, hanno ideato un progetto che voleva impegnare ragazzi disabili del territorio e formare operatori delle due cooperative in tre attività di laboratorio: uno di arti visive (disegno, pittura, scultura, fotografia), uno di bio-danza e uno di teatro. Per questo progetto sono stati stanziati importanti finanziamenti sia da Coop Consu-matori Nordest (con la raccolta punti coop sono arrivati 26.000 euro) che dalla Regione Emilia-Romagna.” A conclusione del Laboratorio di arti visive, nel novembre 2007, è stata realizzata una mostra alla Officina delle Arti di Reggio Emilia che ha raccolto le opere realizzate dai ragazzi. Da quel momento i ragazzi impegnati nel progetto continuano a “lavorare” e a creare opere con le quali poi partecipano anche ad altre mostre, come a Belluno e a Pordenone. Alcune foto sono in un catalogo specializzato e sono state quotate. Quest’anno le opere vengono esposte presso l’Amoreggio point fino al 9 aprile, poi saranno nel circuito off della Mostra Europea della Fotografia che si terrà a Reggio Emilia e a Belluno verrà esposta una scultura. La mostra presso l’Amoreggio point è visitabile dal martedì al venerdì, dalle 16:00 alle 19:00. Per informazioni: [email protected], cell. 329 9281978. Cadiai: inaugurato a Bologna un gruppo appartamento a bassa soglia E’ stato inaugurato venerdì 19 marzo a Bologna dalla Cooperativa Sociale Cadiai il gruppo appartamento di Via Mazzini 170/2.Alla presenza di Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai, Adriano Salsi, responsabile USSI dell’Azienda USL di Bologna, e Agostino Parigi, direttore generale del Consorzio della Bonifica Renana, sono state ufficialmente consegnate le chiavi dell’appartamento a quattro ragazzi che cominciano oggi stesso ad abitare i locali di proprietà della Bonifica Renana e consegnati alla Cooperativa Cadiai nel mese di ottobre. L’appartamento è il punto centrale di un servizio innovativo nel settore della disabilità adulta, già sperimentato con successo nel campo della psichiatria. L’idea che sta alla base del progetto è la coabitazione di un gruppo di pari, quattro persone disabili adulte nello specifico, che possano sviluppare attraverso la convivenza un progressivo incremento della propria < Torna all’inizio autonomia. Il gruppo appartamento di via Mazzini viene tecnicamente definito A Bassa Protezione perché, a differenza di esperienze similari in cui il livello di controllo è generalmente più elevato, in questo caso la presenza dell’operatore viene limitata alle sole ore pomeridiane per consentire agli utenti di svolgere una vita più autonoma e responsabilizzata. Punto centrale e peculiare di questa esperienza è la consegna concreta delle chiavi dell’appartamento agli utenti, ai quali spetta la gestione autonoma delle mansioni quotidiane quali la preparazione dei pasti e l’igiene personale e degli ambienti. Così ha commentato l’evento Franca Guglielmetti, presidente della cooperativa Cadiai: “Il gruppo appartamento ABS di via Mazzini è la nuova tappa evolutiva raggiunta dal sistema dei servizi ai disabili di Bologna. Un percorso che per CADIAI inizia 25 anni fa con l’apertura 24 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio del gruppo appartamento di via S. Isaia 96 e che oggi conosce questo nuovo traguardo: un servizio per sperimentare la vita autonoma, potendo contare sul confronto e il conforto della presenza discreta di personale educativo altamente professionalizzato. Insomma una vita autonoma con un piccolo aiuto dagli amici”. Il servizio a bassa soglia per disabili mentali di V. Mazzini è una nuova tappa del percorso che Cadiai ha iniziato venticinque anni fa con il gruppo appartamento in Via Sant’Isaia, 96. Circolo Cooperatori Ravennati: la Costituzione spiegata con i fumetti; il volume di Celotto e Sestini al centro degli incontri con le scuole medie inferiori La Costituzione è una bussola, la nostra “Bibbia civile” secondo il Presidente Ciampi, per guidare l’Italia: raccoglie la parte migliore della nostra storia ed è patrimonio di tutti gli italiani. E’ con questa consapevolezza, da tramandare alle nuove generazioni, che il Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, il Circolo Cooperatori Ravennati e la Federazione delle Cooperative della provincia di Ravenna hanno proposto alle Scuole Medie di primo grado il libro “Viaggio a fumetti nella Costituzione”, testi di Alfonso Celotto e Raffaello Sestini, disegni di Raffaello Sestini, Editoriale scientifica (NA) uno strumento didattico efficace che molti insegnanti hanno deciso di utilizzare e ne hanno distribuito 900 copie. Dopo il lavoro nelle classi, avviato nel primo quadrimestre, nei giorni scorsi si sono svolti una serie di incontri con la partecipazione di 248 studenti di 10 classi delle scuole medie: Ricci Muratori (docente referente Lucia Elmare), Damiano Novello (docente referente Francesca Bazzoni), Mario Montanari (docente referente Lisa Asioli), Don Minzoni (docenti referenti Osiride Guerrini e Giancarlo Frassineti), incontri ai quali hanno partecipato il Giudice Raffaello Sestini e l’Ingegnere Carlo Apponi, suo collaboratore. In questo itinerario di avvicinamento ai principi su cui la Costituzione si fonda, alle regole e ai contenuti della democrazia, ai diritti e ai doveri, all’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, si segnala l’impegno, l’entusiasmo e la vivace e diretta partecipazione delle classi, che hanno consentito incontri dialogati e interattivi. Il progetto ha visto la fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici, dei docenti referenti e di volontari del Circolo Cooperatori Ravennati e del Comitato in Difesa della Costituzione. Una esperienza che si aggiunge ad altre che positivamente il Comitato in Difesa della Costituzione sta svolgendo anche in altri ordini di scuola e che auspichiamo possa ripetersi anche in futuro. 25 Informazioni Il sondaggio della settimana domani Sezioni Primo piano domani INDAGINE SWG: Le aziende italiane cominciano a “pensare verde” > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Le tabelle dei dati Gli imprenditori e i manager del nostro Paese allungano lo sguardo in tema di ambiente. Ritengono che la sostenibilità debba rientrare nelle scelte strategiche dell’azienda se non, addirittura, costituire una priorità. Secondo l’87% dei manager la sostenibilità è un’opportunità ancora poco valorizzata. La strategia dei prossimo anni: diffondere una maggiore conoscenza dei benefici della green economy e aumentare la presenza di esperti nello sviluppo e nella promozione di progetti ecosostenibili, sono tra le azioni su cui puntare nel prossimo futuro Fare impresa con l’ambiente si può. Anzi si deve. I manager italiani sono sempre più consapevoli che il futuro del Paese non può prescindere da prodotti e modelli di business ecosostenibili. “Think green” è la parola d’ordine per il 51% degli imprenditori e attuare una strategia di sostenibilità aziendale è un obiettivo di lungo periodo, che può garantire benessere, affari e futuro. La sostenibilità, inoltre, può essere fonte di vantaggio competitivo. Stimola a innovare processi e prodotti (79%) e contribuisce ad accrescere la corporate reputation (86%). Ma, per l’87% dei manager è un’opportunità non del tutto valorizzata. Queste alcune delle con- siderazioni emerse dalla recente indagine realizzata da SWG per Greenbean, la prima agenzia di comunicazione interamente dedicata alla sostenibilità. Lo studio ha cercato di individuare gli atteggiamenti più diffusi nelle aziende italiane nei confronti della sostenibilità, intervistando quasi 500 imprenditori e manager di aziende pubbliche e private di piccole, medie e grandi dimensioni, operative sia sul territorio nazionale che all’estero. I risultati? Più della metà degli imprenditori (51%) sostiene i “pensieri verdi”, è consapevole del valore di scelte ecosostenibili e ritiene che la sostenibilità aziendale abbia un valore strategico di lungo periodo. Anzi, per il 76% degli intervistati, si tratta addirittura di una priorità. La coscienza ecologica e il consumo etico sono sempre più diffusi, così come si fa largo l’idea che le normative renderanno sempre più pressante l’esigenza di politiche di sostenibilità. Ma c’è di più. La sostenibilità è uno stimolo a sviluppare la creatività, ad essere innovativi, a sapersi porre sul mercato con una marcia in più (79%). Stare dalla parte dell’ambiente, inoltre, è una grande opportunità di comunicazione, può aumentare il consenso e migliorare la reputazione (86%). Ecco perché è importante che nulla venga lasciato al caso, che le decisioni strategiche in tema di sostenibilità vengano riposte in “menti esperte”. Gli intervistati, dunque, approvano il coinvolgimento di tutte le risorse interne all’azienda, ma ritengono che sarebbe necessario introdurre la figura di un “sustainability manager” e coordinare adeguatamente il flusso comunicativo verso l’esterno attraverso la funzione marketing/comunicazione (80%). Se è vero, però, che il concetto di sostenibilità fa parte del vocabolario del 63% degli imprenditori, soltanto la metà di questi l’ha già fatto coincidere con il proprio asset strategico. In tema di green economy, infatti, c’è ancora molto da fare. Il riciclo delle materie prime è una pratica già abbastanza diffusa (51%), ma solo il 23% delle aziende si impegna a fondo nella riduzione del proprio impatto ambientale, studiando quindi il ciclo di vita lungo tutta la catena del valore dalla fornitura al post consumo e soltanto il 19% focalizza i propri interventi nella riduzione dei consumi energetici. E’ come se la sostenibilità fosse un’opportunità ancora 26 < Torna all’inizio Informazioni domani Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori domani > Territori > Imprese > Sondaggio > nascosta. A pensarla così sono quasi 9 imprenditori su 10. Spesso nelle aziende mancano le competenze necessarie per sviluppare e comunicare in modo efficace i progetti di sostenibilità. Se da un lato non mancano le difficoltà legate a iter burocratici molto complessi, dall’altro emerge che sono gli stessi imprenditori che non hanno chiari i vantaggi offerti dalla sostenibilità. Il 70% degli intervistati, infatti, ignora i reali ritorni dell’essere sostenibili. 27 < Torna all’inizio