N. 38 Venerdì 24 Ottobre 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 1,10 euro DIOCESI PERUGIA Veglia di preghiera per l’ottobre missionario 12 DIOCESI CASTELLO Giornata del dialogo cristianomusulmano 14 l’editoriale COLLEVALENZA Eletta la nuova coordinatrice nazionale Lam 17 DIOCESI ASSISI Due nuovi diaconi: uno permanente, l’altro sarà prete 19 DIOCESI GUBBIO Pellegrinaggio Caritas sui luoghi di don Puglisi CONTIENE I.P. 22 NORCIA Iniziative per il 50° di san Benedetto patrono d’Europa 23 l’evento Oltre la marcia. Lo spirito di Assisi per la pace di Elio Bromuri G rande spettacolo, bello a vedersi, la Marcia Perugia-Assisi, che ha visto una massa di gente, dai 50 mila ai 100 mila (secondo calcoli ‘interessati’) marciare in nome della pace. La manifestazione, che a intervalli irregolari si è protratta dagli anni Sessanta fino a oggi con alterne vicende, cambiamenti di programma collaterali e discussioni interne, esprime comunque il bisogno che il mondo ha di far tacere le guerre nel mondo e di mettere in un angolo e far tacere i fanatici, i terroristi, i forsennati della “ragione a ogni costo”, gli irriducibili, insieme ai venditori di armi, ai “capitani” dell’industria bellica, più aggressivi dei capitani delle Forze armate. La differenza tra questi due tipi di “capitani” è che i primi fanno fare la guerra e la nutrono con i loro sofisticatissimi strumenti di morte stando in poltrona o davanti a un computer, i secondi fanno la guerra rischiando loro stessi la vita sui campi di battaglia. Le immagini che hanno segnato il cammino da Perugia ad Assisi 2014 dimostrano i buoni sentimenti della gente pacifica e pacifista, che passeggia con naturalezza. Va bene. È buona cosa, segno dei tempi; una forma educativa. Ma la pace ha bisogno anche di altro: va costruita, difesa, invocata, insegnata. Per cambiare il mondo, tragicamente violento, è necessaria una conversione radicale e globale. Essa è stata annunciata dai poveri e disprezzati pastori della prima ora attorno a una culla in una stalla; e da allora, inascoltata, si è ritirata timidamente nei conventi, nei chiostri, tra anime mistiche e sinceramente evangeliche e nella profondità del cuore delle enormi masse di popoli tiranneggiati dai loro capi. Nel nostro tempo, l’annuncio della pace, senza esclusivismi ma con chiara preponderanza, è stato oggetto di preoccupazione e di assillo per i Papi, da Leone XIII († 1903) a oggi senza interruzione. Qualcuno ci dirà, ancora, che La Voce sta sempre a parlare di preti e vescovi e Papi. Ma di chi e che cosa dovremmo parlare? Mi pare che qui ce ne sia motivo. In questo numero, ad esempio, parliamo di san Benedetto nel 50° anniversario della sua proclamazione a patrono d’Europa (vedi pag. 23). Nella storia dell’Occidente c’è stato qualche fenomeno culturale o religioso simile a quello benedettino? E non si vede quanto questa plurisecolare esperienza sia attuale? A parte Gandhi e Capitini - con tutto il rispetto, pur nella consapevolezza dei loro limiti - dove c’è un movimento pacifico fino al martirio simile a quello francescano? Parliamo in questo numero di famiglia, così all’ordine del giorno un po’ in tutto il mondo, per la quale si à animata una bella riflessione e un’accesa discussione all’interno della Chiesa cattolica. Dovremmo parlare anche del Concistoro dei cardinali per la questione mediorientale, là dove i cristiani sono perseguitati e cacciati dalle loro case. Di che cosa dovremmo parlare? Ce lo dica il lettore. Non ci resta infine di ricordare che il 27 di ottobre di 28 anni fa prese vita lo “spirito di Assisi”, scaturito dalla Giornata mondiale di preghiera delle religioni per la pace voluta da Giovanni Paolo II, oggi santo. Quanto è successo in quella giornata del 1986 non va perduto, e noi umbri ne siamo i primi custodi. Ci sono infatti iniziative (vedi pagg. 14 e 20) in cui sono coinvolte istituzioni religiose, civili e varie associazioni. Si rende forse necessario un ulteriore coinvolgimento del popolo di Dio, quello delle parrocchie e dei movimenti, perché ne assumano il senso e il metodo. L’evangelizzazione della pace affidata ai cristiani passa per la preghiera e la conversione in una dimensione operativa di carattere ecumenico e interreligioso, sincera, coraggiosa e autentica, come ci ha insegnato Paolo VI, oggi beato, nella sua prima enciclica, in cui ha aperto la Chiesa al mondo in tutte le sue dimensioni, fino alle più lontane periferie, così care a Papa Francesco. Il 27 ottobre è l’anniversario della Giornata di preghiera delle religioni per la pace, convocata da Giovanni Paolo II ad Assisi; la stessa data è diventata poi anche Giornata del dialogo cristianomusulmano dopo i fatti dell’11 Settembre. In Umbria non potevano mancare iniziative legate a questa ricorrenza, tanto più in un momento in cui la pace appare sempre più lontana e lo “scontro di civiltà” con l’islam radicale assume tinte sempre più fosche. Ma lo “spirito di Assisi”, sulle ali dello Spirito di Dio, continua a soffiare sul mondo, nonostante tutto, ed è nostro dovere prestargli tutte le nostre forze, tutto il nostro impegno CHIESA UNIVERSALE Papa Paolo VI è stato dichiarato beato. E intanto si è concluso il Sinodo straordinario sulla famiglia, seguito a ruota da un Concistoro tutto dedicato ai drammi dei cristiani in Medio Oriente 2-3 GIUSTIZIA Avvocati perugini ‘in rivolta’ per ritardi e malfunzionamenti del Tribunale del capoluogo, la cui situazione è addirittura peggiorata dopo la riforma della giustizia 5 14 & 20 Parola a... Cronaca umbra Il card. Bassetti costringe a guardare la società da un osservatorio che non mente: quello della Caritas, con le sue storie di povertà La ricostruzione post-sisma del ’97 è definitivamente compiuta con la “restituzione” di Nocera Umbra ai cittadini, anzi al Paese 11 4 Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 Ottobre spostate indietro le lancette dell’orologio di un’ora: entra in vigore l’ora solare LA VOCE IN PRIMO PIANO 2 VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 CHIESA NEL MONDO. La drammatica situazione emersa al Concistoro dei cardinali sulle Chiese del Medio Oriente I cristiani perseguitati attendono risposte Rifugiati siriani entrano in territorio giordano “U n’adeguata risposta anche da parte della comunità internazionale” di fronte alle persecuzioni subite dai cristiani in Medio Oriente è stata chiesta da Papa Francesco lunedì mattina, 20 ottobre, in occasione del Concistoro ordinario dei cardinali. È stata una “riunione partecipata - ha detto il direttore della Sala stampa, padre Lombardi. - Tutti hanno manifestato grande gratitudine per i continui interventi sul tema realizzati dal Santo Padre”. I Patriarchi hanno passato in rassegna la situazione dei Paesi dai quali provengono, in particolare Iraq, Siria, Terra Santa, Palestina, Giordania e Libano. Si è parlato in particolare dell’ascolto e dei buoni rapporti con le altre confessioni religiose e con i Patriarchi ortodossi. Si è cercato di trovare soluzioni fondate sul dialogo con l’islam, a partire dall’educazione dei giovani nelle scuole e nelle famiglie. “Come ho avuto occasione di ribadire a più riprese - ha sottolineato il Papa -, non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani, che da duemila anni vi confessano il nome di Gesù. Gli ultimi avvenimenti, soprattutto in Iraq e in Siria, sono molto preoccupanti. Assistiamo a un fenomeno di terrorismo di dimensioni prima inimmaginabili. Tanti nostri fratelli sono perseguitati, e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale. Sembra che si sia persa la consapevolezza del valore della vita umana; sembra che la persona non conti e si possa sacrificare ad altri interessi. E tutto ciò, purtroppo, nell’indifferenza di tanti”. Da parte sua il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ha offerto un’articolata considerazione sulla situazione della Chiesa nei Paesi del Medio Oriente. “Abbiamo ascoltato - ha detto - con commozione e grande preoccupazione la testimonianza delle atrocità inaudite perpetrate da più parti nella regione, ma in particolare dai fondamentalisti del gruppo denominatosi ‘Stato islamico’, un’entità che calpesta il diritto e adotta metodi terroristici per tentare di espandere il suo potere: uccisioni di massa, decapitazione di chi la pensa diversamente, vendita di donne al mercato, arruola- mento di bambini nei combattimenti, distruzione dei luoghi di culto... Ciò ha costretto centinaia di migliaia di persone a fuggire dalle proprie case e cercare rifugio altrove in condizioni di precarietà, sottoposte a sofferenze fisiche e morali”. In riferimento poi alla situazione politica in quell’area del mondo (Siria, Iraq...) ha affermato: “Risulta sempre più chiaro che i conflitti che si vivono nella regione costituiscono una delle più serie minacce alla stabilità internazionale, così come i conflitti che avvengono in altri luoghi hanno anche un influsso diretto sul Medio Oriente. La pace in Medio Oriente va cercata non con scelte unilaterali imposte con la forza, ma tramite il dialogo che porti a una soluzione ‘regionale’ e comprensiva, la quale non deve trascurare gli interessi di nessuna delle parti”. “In particolare - ha aggiunto - è stata rilevata la necessità e l’urgenza di favorire una soluzione politica, giusta e duratura, al conflitto israelo-palestinese come un contributo decisivo per la pace nella regione e per la stabilizzazione dell’area intera. Al riguardo, si erano aperte speranze di pace con il pellegrinaggio del Santo Padre in Terra santa e il successivo incontro di preghiera in Vaticano con i Presidenti israeliano e palestinese. Il recente conflitto a Gaza ricorda che la situazione è grave e difficile, ma bisogna rinnovare gli sforzi diplomatici per una soluzione giusta e duratura, che rispetti i diritti di ambedue le parti in conflitto”. Un ruolo particolare dovrebbe spettare all’Iran: tra l’altro, il suo “coinvolgimento, la moltiplicazione e il miglioramento delle sue relazioni con la comunità internazionale contribuiranno a favorire anche una soluzione soddisfacente alla questione nucleare”. Quanto al Libano: “Alleanze e forti interessi dei grandi Paesi metto- no a rischio la reale indipendenza e sovranità del Paese dei cedri. La Santa Sede ha sempre sostenuto presso la comunità internazionale l’idea di un Libano indipendente, sovrano, integro e libero, che sia un ‘messaggio’ di convivenza dei diversi gruppi che lo compongono, come diceva san Giovanni Paolo II”. Infine, “vorrei aggiungere solo un tema che è stato e continua a essere oggetto di un’attenzione particolare anche da parte della stampa. Mi riferisco al dibattito sull’uso della forza per fermare le aggressioni e per proteggere i cristiani e gli altri gruppi vittime della persecuzione. Al riguardo, si è ribadito che è lecito fermare l’aggressore ingiusto, sempre però nel rispetto del diritto internazionale, come ha affermato anche il Santo Padre. Tuttavia si è visto con chiarezza che non si può affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare. Esso va affrontato più approfonditamente a partire delle cause che ne sono all’origine e vengono sfruttate dall’ideologia fondamentalista. Per quanto riguarda il cosiddetto Stato islamico, va prestata attenzione anche alle fonti che sostengono le sue attività terroristiche attraverso un più o meno chiaro appoggio politico, nonché tramite il commercio illegale di petrolio e la fornitura di armi e di tecnologia”. d. r. PROSSIMO VIAGGIO Il Papa in Turchia L a Sala stampa vaticana ha reso noti gli appuntamenti che scandiranno la visita apostolica di Papa Francesco in Turchia dal 28 al 30 novembre. Prima tappa sarà ad Ankara, dove il Papa giungerà alle 13 di venerdì 28, atteso da una visita al Mausoleo di Atatürk e da una serie di incontri istituzionali con il Presidente e le autorità del Paese. La mattina del giorno dopo, 29 novembre, il Papa decollerà alla volta di Istanbul, dove visiterà il Museo di Santa Sofia e la moschea Sultan Ahmet, per poi presiedere la messa nella cattedrale dello Spirito Santo, seguita dalla preghiera ecumenica nella chiesa patriarcale di San Giorgio e da un incontro privato con il Patriarca ecumenico ortodosso, Bartolomeo I. Domenica 30 novembre, Francesco sarà presente alla liturgia nella chiesa di San Giorgio, conclusa dalla benedizione ecumenica e dalla firma della Dichiarazione congiunta con il Patriarca Bartolomeo I. Il rientro a Roma avverrà nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, con atterraggio previsto allo scalo di Ciampino per le 18.40. La presenza del Papa a Istanbul, il 30 novembre, coincide con la festa di Sant’Andrea, patrono della Chiesa di Costantinopoli, giorno in cui una delegazione vaticana è solita prendere parte alle celebrazioni del Patriarcato. In modo analogo, una rappresentanza ortodossa ogni anno è presente a Roma nel giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo il 29 giugno. Fonte: Radio Vaticana Paolo VI, apostolo instancabile Cronaca della emozionante liturgia di beatificazione domenica 19 ottobre in piazza San Pietro, presente anche il Papa emerito Benedetto S ei mesi dopo la doppia canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, nella stessa piazza Paolo VI viene indicato al culto della Chiesa universale come esempio di santità. All’appuntamento non potevano mancare il Papa regnante, che ha definito più volte il Papa della sua giovinezza “una luce” sul suo cammino, e il Papa emerito, che dalle mani di Giovanni Battista Montini ricevette, 37 anni fa, la porpora cardinalizia. Papa Francesco ha voluto che la beatificazione di Paolo VI avvenisse a conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia. Alla fine della cerimonia di beatificazione, alla quale hanno partecipato circa 70 mila persone, il Papa si è intrattenuto a lungo con i Padri sinodali e i concelebranti presenti, salutandoli uno ad uno e scambiando con ognuno qualche parola. Poi il “bagno di folla” con la jeep bianca scoperta, in una giornata romana riscaldata da un sole estivo e dalla presenza in piazza di tutte le generazioni, dai nonni ai nipoti con biberon e passeggini. Ripercorriamo l’evento nel dettaglio. Alle ore 10 il Papa emerito Ratzinger fa il suo ingresso sul sagrato, salutato dagli applausi della folla, che lui ricambia affettuosamente salutando con la mano. Lo sguardo di Benedetto è concentrato e assorto, fisso sul libretto della celebrazione che ha tra le mani. Altrettanto raccolta e composta è la folla dei fedeli, quelli delle tre diocesi di Papa Montini in testa: Brescia con oltre 5 mila fedeli, Milano con 3 mila, e Roma che ‘gioca in casa’. Tra gli striscioni, quello degli abitanti di Concesio, città natale del nuovo Beato, e quelli variopinti delle tante scuole paritarie sparse per l’Italia che portano il suo nome. Ore 10.20: il primo gesto di Francesco, che arriva sul sagrato, è quello di dirigersi dal suo predecessore e di abbracciarlo, mani nelle mani, occhi negli occhi. La folla dei fedeli esplode in un applauso, mentre il coro della Cappella sistina e il coro della diocesi di Milano intonano l’inno del nuovo beato, appositamente composto per l’occasione. San Pietro durante la Messa per la beatificazione di Paolo VI Comincia la messa; il postulatore legge la biografia di Paolo VI, con Papa Francesco che ascolta assorto. Alle 10.45 il Papa pronuncia la formula di beatificazione: da questo momento la Chiesa ha un nuovo nome da indicare al culto universale. La memoria liturgica cadrà il 26 settembre, giorno della nascita di Montini [non della morte, come di consueto, perché il 6 agosto è la festa della Trasfigurazione, ndr]. L’arazzo con l’effige di Paolo VI, con le mani alzate verso il cielo e i piedi che calpestano il selciato dei sanpietrini romani, viene finalmente scoperto, e al canto dello Jubilate Deo si portano all’altare le reliquie del Beato: una delle due maglie, quella più insanguinata, che indossava a Manila durante l’attentato del 1970. (segue a pagina 3) LA VOCE IN PRIMO PIANO VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 3 SINODO SULLA FAMIGLIA. Che ABAT JOUR cosa emerge dal documento approvato al termine dei lavori Stavolta stringo A cura di Angelo M. Fanucci L’ “O ra abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte, e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”. Con queste parole Papa Francesco ha concluso il suo appassionato discorso - l’unico, dopo le parole pronunciate in apertura - al termine del Sinodo straordinario sulla famiglia. Salutato da cinque minuti di applausi, a conclusione di due settimane di lavoro, Francesco ha ricordato ai Padri sinodali che c’è ancora un anno - da qui al Sinodo ordinario sulla famiglia (4-25 ottobre 2015) – per lavorare alla Relatio Synodi, il documento finale di questa prima tappa, che è stata approvata dalla maggioranza dei 181 Padri presenti, con qualche astensione. Con una decisione senza precedenti, il Papa non solo ne ha autorizzato la pubblicazione, ma ha stabilito che fossero resi pubblici i risultati delle singole votazioni. Il tutto “per trasparenza e chiarezza”, ha sottolineato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi. Tre punti del documento: 52, 53 e 55, relativi all’accesso dei divorziati risposati all’eucaristia, alla proposta della “comunione spirituale” e alle unioni omosessuali, non hanno ricevuto la maggioranza qualificata ma solo quella assoluta. L’ottica, ha detto il Papa nel suo discorso, non è quella della Chiesa che “guarda l’umanità da un castello di vetro per giudicare o classificare le persone”, ma di una Chiesa “che non ha paura di mangiare e bere con le prostitute e i pubblicani, che ha le porte spalancate per ricevere i bisognosi, i pentiti, e non solo i giusti o quelli che credono di essere perfetti”. Cinque tentazioni da evitare. Ad elencarle ai Padri sinodali è stato il Papa. La prima è “la tentazione dell’irrigidimento ostile”, che è propria oggi dei “tradizionalisti” e anche degli “intellettualisti”. La seconda è la “tentazione del buonismo distruttivo”, quella “dei buonisti, dei timorosi e anche dei cosiddetti progressisti e liberalisti”. La terza è “la tentazione di trasformare la pietra in pane e anche di trasformare il pane in pietra”. La quarta è (segue da pagina 2) Alle ore 11.15 l’omelia di Papa Francesco, dieci minuti intensi e appassionati, che scatenano gli applausi della folla. “In questo giorno della beatificazione di Papa Paolo VI - ha detto il Vescovo di Roma mi ritornano alla mente le sue parole, con le quali istituiva il Sinodo dei vescovi: ‘Scrutando attentamente i segni dei tempi, cerchiamo di adattare le vie e i metodi... alle accresciute necessità dei nostri giorni e alle mutate condizioni della società’ (Apostolica sollicitudo). Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie! Grazie, nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa! Nelle sue annotazioni personali, il grande timoniere del Concilio, all’indomani della chiusura dell’assise conciliare, scrisse: ‘Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo “scendere dalla croce, per accontentare la gente”, piegandosi allo “spirito mondano”. La quinta, infine, è “trascurare il depositum fidei o, all’opposto, trascurare la realtà” utilizzando il linguaggio dei “bizantinismi”. “Mi sarei molto preoccupato e rattristato ha soggiunto Bergoglio - se non ci fossero state queste tentazioni e queste animate discussioni; se tutti fossero stati d’accordo o taciturni in una falsa e quietista pace. Invece ho visto e ho ascoltato, con gioia e riconoscenza, discorsi e interventi pieni di fede, di zelo pastorale e dottrinale, di sag- La Chiesa - ha dichiarato il Papa - “ha le porte spalancate per ricevere i bisognosi, i pentiti, e non solo i giusti o quelli che credono di essere perfetti”. Restano alcune “tentazioni” da superare, e questioni su cui non si è fatta chiarezza gezza, di franchezza, di coraggio e di parresia. E questa è la Chiesa, che non ha paura di rimboccarsi le maniche per versare l’olio e il vino sulle ferite degli uomini”. “Verità e bellezza della famiglia e misericordia verso le famiglie ferite e fragili” è il paragrafo della Relatio Synodi che fa da cerniera tra la seconda e la terza parte. “La Chiesa - si legge nel testo - guarda alle famiglie che restano fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva’. In questa “Grazie, Paolo VI! - ha esclamato Papa Francesco. Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa!” umiltà risplende la grandezza del beato Paolo VI che, mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante, e talvolta in solitudine, il timone della Barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore. Paolo VI ha saputo davvero dare a Dio quello che è di Dio, offrono”. A coloro che “partecipano alla sua vita in modo incompiuto”, la Chiesa “si rivolge con amore, riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite, dando loro il coraggio per compiere il bene”. Per quanto riguarda i divorziati risposati, “va ancora approfondita la questione” del cammino penitenziale per l’eventuale accesso ai sacramenti, tenendo presente “la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti”. “Una dimensione nuova della pastorale familiare odierna - viene ribadito nella Relatio - consiste nel prestare attenzione alla realtà dei matrimoni civili tra uomo e donna, ai matrimoni tradizionali e, fatte le debite differenze, anche alle convivenze. Quando l’unione raggiunge una notevole stabilità attraverso un vincolo pubblico, è connotata da affetto profondo, da responsabilità nei confronti della prole, da capacità di superare le prove, può essere vista come un’occasione da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonio”. Quanto alle unioni omosessuali, ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: “Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. Rispetto alla Relazione precedente, inoltre, la Relatio Synodi non fa più riferimento alla “legge di gradualità” e non parla di bambini che vivono con coppie dello stesso sesso. M. Michela Nicolais dedicando tutta la propria vita all’‘impegno sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo’, amando la Chiesa e guidando la Chiesa perché fosse ‘nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza’ (Ecclesiam Suam)”. Protagonista della prima parte dell’omelia era stato il “Dio delle sorprese”, che non ha paura, anzi ama le novità, delle quali non si deve avere timore. Quanto al Sinodo dei vescovi - ha detto ancora Papa Bergoglio -: in esso “abbiamo sentito la forza dello Spirito santo che guida e rinnova sempre la Chiesa. Abbiamo seminato, e continueremo a seminare”. Quando scocca mezzogiorno, anche l’Angelus è tutto dedicato al nuovo Beato. Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata missionaria mondiale, Francesco ricorda l’enclica Evangelii nuntiandi, che ha fatto di Paolo VI “uno strenuo difensore della missione ad L’arazzo appeso a San Pietro gentes”. Infine la devozione mariana: è stato Papa Montini a proclamare Maria “Madre della Chiesa”, a chiusura della terza sessione del Concilio. Prima di congedarsi, l’altro caldo abbraccio a Benedetto e la reverente sosta di fronte all’arazzo che campeggia sulla facciata della basilica. M. Michela Nicolais ho fatta lunga con Elio de Barognola, l’amico che non c’è più, Elio Cecchetti all’anagrafe? Stavolta stringo, ma solo dopo aver raccontato il delitto che compimmo insieme. Ancora 1974. Tocca a me il compito di trasportare sul monte Ansciano, a S. Girolamo, i 15 quintali di cemento che un giorno sì e l’altro pure ci regalano i Colaiacovo e i Barbetti. Il Ford Transit è gaiardo, ma - ahimé! - troppo largo: appena aggirata la scalea circolare della chiesa di S. Marziale, all’altezza della casa dei Minelli, sommi artigiani del legno a tarsie, il camioncino deve fermarsi: ambedue i suoi specchietti retrovisori toccavano il muro, da una parte l’abside della chiesa, dall’altra l’ultimo metro delle mura medievali, a filo con la casa dei Minelli. E io… prima spegnere il motore, poi ingranare la prima marcia, poi tirare il freno a mano, forte, come dovessi strozzare un bue, poi scendere dal camioncino, piegare verso l’interno ambedue gli specchietti, risalire… “Elio, non ci avresti una mezza idea per come evitarmi questa tiritera quotidiana?”. Tra gli operatori dalla ditta Cecchetti ce n’era uno che soffriva di una leggera forma di spasticità: raramente, sì, ma ogni tanto gli scappava il movimento sgarbato. Salì a S. Girolamo, il ruspista spastico, si mise alla guida di una pala meccanica con la benna di piccole dimensioni, ma in grado di rifilare sberle forti; tra i saluti più cordiali, prese a scendere verso Gubbio. Proprio all’altezza dell’ultimo tratto delle mura medievali, un attacco di spasticità lo colpì e avventò sacrilegamente la benna contro quelle vetuste vestigia: un tre/quattro metri della nostra antica grandezza volarono via. Corremmo in Comune, disperati come se lo fossimo sul serio, “è tutta colpa nostra, ricostruiamo subito quei tre o quattro metri profanati, subito, con le stesse pietre”. Subito, con le stesse pietre, sì, ma 80 cm più all’interno rispetto alla casa dei Minelli. Ebbe così fine la mia quotidiana tiritera, e altri mezzi meccanici poterono salire a S. Girolamo Elio, amico mio, saltuario frequentatore di chiese, convinto assertore della “dottrina” che preferisce “un moccolo a tempo a un Paternostro fuori tempo”, amico di tanta altra gente, alla quale hai fatto del bene solo perché aveva bisogno che tu le facessi del bene. Elio, oggi che direbbe di te Gesù? Si limiterebbe a chiamarti una persona perbene, una persona che ha vis-su-to per il be-ne? Sì, certo direbbe anche questo, ma ridirebbe (Mt 9,20-22) anche le parole rivolte alla donna cananea sfinita dalle sue interminabili perdite di sangue: “La tua fede ti ha salvata!”. E proporrebbe ancora (Mt 8,1-13) ciò che udì la gente presente a Cafarnao al suo dialogo con il centurione che l’implorava per un suo milite moribondo: “Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!”. E a noi “addetti ai lavori”, a noi che ci portiamo dentro lo sfraghìs dell’Ordine sacro, quel Gesù, quel tuo Gesù, chiederebbe di ripensare a fondo quale fede Lui vuole dall’uomo per prenderlo con sé. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini PER RIDURRE LE LISTE DI ATTESA... Il direttore regionale alla Sanità, Emilio Duca, ha di recente illustrato ai consiglieri regionali il piano straordinario per ridurre le liste di attesa per visite specialistiche ed esami di laboratorio, che anche in Umbria sono troppo lunghe. In base al piano straordinario, gli ambulatori dovranno restare aperti fino alle ore 22, ed eventualmente anche nelle giornate di domenica. Anche i cittadini però dovranno fare la loro parte. In particolare, “è necessario - ha sottolineato Emilio Duca - eliminare esami inutili. Come quelli di Diagnostica per immagini, il più delle volte con esito negativo, per trattamenti terapeutici che il medico di base potrebbe fare senza l’esame. In Umbria - ha aggiunto ancora - si fanno 2.723.000 visite specialistiche all’anno: troppe, per 900.000 abitanti!”. La Regione intende perciò coinvolgere cittadini e associazioni in questo processo per migliorare il livello di qualità della sanità pubblica. IN 15.000 PER 100 POSTI DA INFERMIERE C’era un periodo in cui per ricoprire i posti da infermiere negli ospedali italiani bisognava ricorrere a immigrati dei Paesi dell’Europa dell’Est. Con la crisi economica invece anche questo lavoro - importante ma difficile - è tornato a essere molto ambito anche tra gli italiani. Lo dimostra il fatto che per il concorso pubblico dell’Azienda ospedaliera di Perugia per l’assunzione di 100 infermieri, sono state presentate più di 15.000 domande da tutta Italia. Le prove di selezione sono cominciate la scorsa settimana nella caserma “Gonzaga” di Foligno. PROTESI PAGATE TROPPO CARE? La Sanità pubblica costa un sacco di soldi anche perché non sempre si fanno acquisti ai prezzi di mercato. E sarebbe successo anche alla Asl di Perugia per la fornitura di protesi, che sarebbero state pagate il doppio rispetto ai prezzi di vendita a privati. Della vicenda si è occupato il programma televisivo Le Iene, dopodiché i consiglieri regionali Franco Zaffini (Fdi) e Oliviero Dottorini (Idv) hanno chiesto chiarimenti alla presidente della Regione, Catiuscia Marini. Di queste forniture si starebbero ora occupando anche i carabinieri del Nas. UN UMBRO NELLA VALLE DI EBOLA Anche nella nostra regione stanno nascendo preoccupazioni per i pericoli del virus Ebola. C’è però un umbro che vive a Brazaville, proprio nella valle africana che ha dato il nome alla pericolosa febbre. È il narnese Paolo Berrettini, allenatore delle Nazionali giovanili di calcio del Congo, il quale per la prima volta ha portato la under 20 di questo Paese alle finali della Coppa d’Africa. Ex calciatore e allenatore in Italia, dal 2006 Berrettini vive nel Continente africano. In questi giorni, parlando con l’agenzia giornalistica Ansa, ha detto che lui, per evitare il contagio, beve sempre acqua minerale imbottigliata in Europa, e mangia solo pesce dell’Oceano e frutta fresca. PER LE OLIVE, S.O.S. CONTRO LA “MOSCA” È un contagio meno grave e pericoloso di quello del virus di Ebola, ma la “mosca dell’olivo” quest’anno ha fatto strage dei raccolti nei 27.000 ettari di uliveti dell’Umbria. Per questo la Coldiretti ha scritto alla Regione per sollecitare un sostegno alle aziende produttrici dei 90 milioni di quintali di pregiato olio locale. La quantità prodotta quest’anno potrebbe ridursi addirittura del 70-80 per cento. Con gravi problemi anche per i circa 250 frantoi della nostra regione. POLITICA. Il Pd verso le elezioni regionali VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 La Marini torna in lizza C atiuscia Marini candidata del centrosinistra alle prossime regionali di fine marzo: pare questa la prospettiva indicata dal Pd. Anche se non si mostra un ‘entusiasmo contagioso’ nella ricandidatura dell’attuale Presidente, c’è un dato, al momento, incontrovertibile: non ci sono altri candidati. È vero che il Pd, se vuole, può fare tutto da solo per perdere... ma vista l’esperienza al Comune di Perugia, probabilmente non si vuole centrare il bis. Il segretario regionale, Giacomo Leonelli, ha evidenziato che “cinque anni fa scegliemmo il Presidente con le primarie a febbraio, e oggi siamo Catiuscia Marini durate la campagna elettorale per le regionali del 2009 in grado di concludere ogni eventuale percorso da qui alle prossime settimane. È un dibattito che naturalmente dovrà senatrice Anna Rita Fioroni si è sentita Per ora è l’unica candidata riguardare anche il miglior chiamata in causa e ha replicato del suo partito. Non che questo capitano della nostra squadra, e sostenendo che non è tollerabile elimini tutti i “mal di pancia”, che non potrà che partire, immaginare che “coloro che svolgono ovviamente, da chi ci ha attività per il Partito democratico (e che soprattutto ricordando il caso capitanato in questi anni, da lo fanno con spirito di servizio per una Boccali-Romizi a Perugia Catiuscia, che voglio ringraziare comunità che crede nei valori della per l’energia, la passione, la democrazia innanzitutto, e si iscrive e trasparenza, l’onestà e la competenza paga un contributo a questo fine), non di sottopormi al giudizio. Ma un certo con cui ha guidato la nostra squadra in debbano esprimere opinioni diverse da dibattito sotterraneo in alcune città ha questi cinque anni”. Finale scontato? quelle degli eletti che ricoprono fatto male”. Il riferimento è chiaro: il Qualche mese dopo la batosta a Perugia, temporaneamente ruoli istituzionali. In voto a Perugia. “Lì – ha detto – non c’è con la sconfitta di Boccali, non tal caso sarebbero irresponsabili?”. stato coraggio da parte delle classi sembrava così automatica la riconferma Intanto qualche problema per la Marini dirigenti, mentre questo organismo deve della Marini. Ora pare che non se ne potrebbe arrivare da sinistra. La lista assumersi le proprie responsabilità. possa fare a meno. Lei è pronta a “L’altra Europa - Umbria con Tsipras” Bisogna combattere ipocrisie e riscendere in campo: “So - ha affermato ha bocciato apertamente l’operato della irresponsabilità: quando un gruppo - che in questa fase di personalizzazione Presidente accusandola, tra l’altro, di dirigente fa quello che ha fatto a della politica contano anche la simpatia avere promosso una “politica energetica Perugia, è irresponsabile perché usa e l’immagine, e che non bastano un sregolata” e di aver approvato la scorciatoie che fanno male a noi e alla buon bilancio e una sanità che trasformazione della E45 in autostrada. città. I cittadini si aspettano tutto, ma funzionano, ma non sono preoccupata Emilio Querini non l’irresponsabilità del Pd”. La Biodiversità e sviluppo rurale: accordo tra 5 scuole di agricoltura, Regione e Parco agroalimentare B iodiversità e sviluppo rurale sono l’obiettivo della collaborazione tra Regione Umbria, 3A Parco tecnologico agroalimentare e la Rete delle Scuole superiori di Agricoltura dell’Umbria, siglata martedì 21 ottobre con un protocollo d’intesa. A rappresentare i firmatari sono intervenuti per la Regione Umbria l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini e il coordinatore regionale di Ambito Ciro Bec- chetti; per 3A Parco tecnologico agroalimentare il responsabile dell’area Innovazione e ricerca Luciano Concezzi; per la Rete delle scuole il professor Marcello Rinaldi, coordinatore della Rete e dirigente scolastico dell’Iis “Ciuffelli-Einaudi” di Todi (Scuola capofila della Rete) e i rappresentanti degli altri istituti coinvolti (Cristina Maravalle per l’Istituto comprensivo “Alto Orvietano” di Fabro; David Nadery per l’Istituto “Cassata-Gattapone” di Gub- bio; Giovanni Granci per l’Istituto “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello; Alessandra Catterini per l’Istituto tecnico agrario Valnerina). Compito delle scuole sarà di rilevare i bisogni di conoscenza delle politiche regionali in materia e collaborare con le aziende sperimentali dell’Umbria per la divulgazione di dati, sperimentazione comune e trasferimento di innovazioni. Sul fronte della formazione, la Regione Umbria e la società 3A Parco tecnologico agroalimentare favoriranno la partecipazione di docenti degli istituti agrari nei propri corsi di aggiornamento tecnico ed even- Ultimata in modo esemplare la ricostruzione post-sisma La Nocera che non c’era N ocera Umbra è stato indicato, per anni, come il Comune più indietro nella ricostruzione dopo il sisma del ’97; ma ora, finalmente, si guarda avanti dopo il suo recupero. È il caso quindi di indicare quanto è stato speso: circa 500 milioni di euro sono serviti per compiere 649 interventi di ricostruzione pesante, 489 di ricostruzione integrata e 220 di ricostruzione leggera, per un totale di 1.358 interventi privati, ai quali si aggiungono 230 interventi per opere pubbliche, infrastrutture, beni culturali e infrastrutture rurali. Sono questi i numeri della ricostruzione post-sisma 1997 nel territorio comunale di Nocera snocciolati durante la visita nel Comune umbro del capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli. Il quale ha affermato che si tratta di “un bell’esempio per il Paese. Non mi piace l’idea dei modelli, perché ogni evento calamitoso è diverso dall’altro, come diversi sono i territori e quindi le modalità di intervento. Mi piace invece parlare di buone pratiche, come quelle che avete realizzato qui in Umbria”. Gabrielli ha visitato Nocera Umbra Il taglio del nastro con le autorità assieme alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, al sindaco della città, Giovanni Bontempi, e all’assessore regionale Vincenzo Riommi. Ha pure visto la frazione Isola (tra le più colpite dal sisma), per poi effettuare un sopralluogo nel cantiere della nuova scuola elementare, e quindi concludere la visita nel centro storico interamente ricostruito, dove ha inaugurato la nuova tuali stage e visite di studio di studenti sia presso l’Assessorato sia presso le aziende sperimentali. Verranno favoriti progetti di scambio, visite e formazione all’estero dei docenti degli istituti agrari. Collaborazione anche sul piano dell’innovazione tra Regione, Parco 3A e aziende agrarie annesse alle scuole. Verranno messi a disposizione degli Istituti della Rete esperti da impiegare nei corsi scolastici della Terza area o post-diploma e si favorirà la consultazione di banche dati presenti nel Sistema informativo agricolo regionale (Siar). pavimentazione, presente anche il vescovo diocesano mons. Domenico Sorrentino. “L’Umbria - ha aggiunto Gabrielli - e l’opera di ricostruzione che qui è stata realizzata sono la dimostrazione che in Italia è possibile fare bene le cose, senza sprechi, scandali e inefficienze. E questo è possibile quando ci sono amministrazioni locali che funzionano e che sanno operare assieme ai cittadini”. La Marini ha sottolineato che “l’ultimazione dei lavori di ricostruzione del centro storico segna non solo la rinascita di Nocera Umbra, ma di tutta l’Umbria. Qui il terremoto aveva colpito duramente. L’intervento di ricostruzione è stato quindi particolarmente complesso. Anche perché la scelta, d’intesa con i cittadini, fu di non delocalizzare, bensì recuperare quanto più possibile il patrimonio urbanistico privato, pubblico, ma anche religioso e culturale danneggiato dal sisma per restituirlo alla sua funzione. Ciò che oggi inauguriamo non è il semplice ripristino di vecchi immobili, bensì un antico centro urbano ricostruito nel rispetto di tutte le più rigorose norme di sicurezza e qualità. Così come l’opera di ricostruzione in Umbria - ha proseguito Marini - si è basata non solo sul fondamentale principio della sicurezza, ma anche su quello della trasparenza”. E. Q. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 La Cancelleria è “una bolgia” GIUSTIZIA. Avvocati “E normi criticità quotidiane”, con una “giustizia che spesso e volentieri arriva tardi, e quindi non c’ è”, ha denunciato il presidente dell’Ordine degli avvocati di Perugia, Carlo Orlando, nel corso di un’affollatissima assemblea svoltasi venerdì Tribunale di Perugia, sezione penale scorso in sala dei Notari, dedicata in particolare ai gravissimi problemi del Tribunale del capoluogo umbro. avvocati (che soltanto a Perugia sono cirMancanza di personale, con Cancellerie ca 2.000), hanno partecipato anche alcuni che funzionano non tutti i giorni feriali e parlamentari e magistrati. Lo scopo - ha con orari ridotti, e lunghe file per gli av- più volte sottolineato Orlando - non era vocati che devono consegnare o ritirare solo denunciare disservizi ma “cercare documenti; aule sovraffollate, con udien- tutti insieme soluzioni” a un problema che ze che saltano. Insomma, un tribunale do- riguarda tutti i cittadini. ve spesso non si amministra la giustizia La chiusura dei tribunali periferici e delle ma la “malagiustizia” (il termine è del- sezioni distaccate ha fatto affluire l’anno l’avvocato Orlando) e dove “il carico dei scorso nelle Cancellerie di Perugia circa processi, la loro lunghezza, la carenza di 5.000 fascicoli. La riorganizzazione terrimagistrati e cancellieri - ha detto il presi- toriale, che avrebbe dovuto comportare dente della Camera penale, Francesco una razionalizzazione e un miglioramenFalcinelli - portano talvolta al risultato to dei servizi, ha prodotto l’effetto contramortificante della prescrizione”. “Prescri- rio. I problemi più gravi si registrano nelzione”, la parola sempre più ricorrente le Cancellerie penali, dove manca quasi nelle aule dei tribunali non solo di Peru- la metà del personale (72 cancellieri in gia, che premia i colpevoli e che ha fatto servizio su un organico che ne prevede crescere il distacco e la sfiducia dei citta- 124) e in quella delle esecuzioni immobidini nella giustizia. liari, dove è stato ulteriormente ridotto il All’assemblea, promossa dall’Ordine degli numero giornaliero (da 24 a 18) degli av- vocati ammessi ai servizi dello sportello. Una “situazione delicata - ha detto ancora il presidente degli avvocati - che esige proveddimenti straordinari, e soprattutto una nuova organizzazione di questi uffici, utilizzando meglio il personale disponibile”. L’avvocato Luca Gentili ha riferito ad esempio che nel casellario giudiziario alcuni imputati non risultano assolti, e altri, condannati, non risultano colpevoli. “Oggi - ha detto ancora - il Tribunale penale è una bolgia infernale. Per l’insalubrità delle aule d’udienza, ha perfino rischiato la chiusura. Il personale non ce la fa neppure a gestire le code allo sportello: per semplici richieste è necessario fare anche un’ora e mezzo di fila”. È stato suggerito un maggiore utilizzo degli strumenti informatici e della posta certificata per snellire le procedure. Enzo Ferrini GIUSTIZIA. I giudici rispondono alle critiche e fanno proposte per migliorare il servizio A BREVI ❖ LA “BUONA SCUOLA” Incontri promossi dall’Ufficio scolastico regionale in assemblea a Perugia per parlare dei problemi del Tribunale lle denunce sulla carenza di personale in tribunale, lanciate dall’assemblea di venerdì (vedi articolo qui sopra), il presidente del Tribunale Aldo Criscuolo ha replicato con i numeri. “I cancellieri - ha affermato - o stanno in udienza o stanno in ufficio. Sacrifici li facciamo tutti: i toner delle fotocopiatrici li compriamo di tasca nostra”. Negli uffici giudiziari di Perugia - ha ricordato il presidente della corte d’Appello, Wladimiro De Nunzio - 5 ci sono 365 dipendenti, mentre la Provincia di Perugia, che dovrebbe essere soppressa, ne ha più di 1.400. A noi per tamponare la situazione - ha aggiunto basterebbero 40 persone”. Con la riorganizzazione in corso delle Province, sarà dunque possibile trasferire il personale in eccesso negli uffici giudiziari? Intanto però negli uffici giudiziari perugini ci sono anche situazioni positive. “Nel Tribunale civile - ha detto ad esempio il giudice Paola De Lisio - De Nunzio in un anno smaltiamo più fascicoli di quelli nuovi che vengono aperti, anche se resta un grande arretrato”. “Alla corte d’Appello di Perugia - ha ricordato invece il presidente De Nunzio - un processo civile dura mediamente 2 anni e otto mesi, mentre a Roma ne occorrono 5”. De Nunzio ha anche riferito che è stato costituito un tavolo permamente con parlamentari umbri e istituzioni per scongiurare la soppressione della corte d’Appello dell’Umbria nell’ambito del progetto di riorganizzazione sul quale sta lavorando il ministero di Grazia e giustizia. La soluzione secondo De Nunzio - potrebbe essere invece quella di allargare il distretto umbro a Rieti (“già storicamete legata all’ Umbria”) e all’Alto Lazio, dove attualmente la durata media di un procedimento d’appello nel Civile è di 5 anni. MARCIA DELLA PACE. I momenti salienti della manifestazione No alla guerra, sì al lavoro È passato un secolo dall’inizio della Prima guerra mondiale: gli organizzatori della 20a Marcia della pace Perugia-Assisi hanno voluto ricordare questo anniversario sottolineando che “cento anni di guerra bastano”, oltre a rivolgere il pensiero al problema del lavoro, senza il quale non c’è neanche la pace. Erano in 100 mila - secondo gli organizzatori - a percorrere domenica 19 ottobre i chilometri che separano le due città umbre. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Camera, Laura Boldrini, la vice presidente, l’umbra Marina Sereni, don Luigi Ciotti, Nichi Vendola, la presidente della Regione, Catiuscia Marini. Il Capo dello Stato ha inviato un messaggio e il Papa, nel saluto letto dalla Loggia della Basilica dal vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, ha invitato a far sì che la marcia “sia un’occasione per un maggior impegno nella diffusione della cultura della solidarietà, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune”. I protagonisti sono stati i cittadini comuni, giovani e i bambini, di 177 scuole. 277 gli enti locali, 479 le associazioni, 526 le città partecipanti, e tutte le regioni italiane coinvolte. C’è stata anche qualche defezione, condita da polemiche con la Tavola della pace, che promuove la manifestazione. Sono intervenuti anche gli operai dell’Ast di Terni, impegnati in una difficile vertenza, con oltre 500 posti di lavoro a rischio. Al suo arrivo ad Assisi, a piedi, dopo essersi unita ai partecipanti qualche chilometro prima da Santa Maria degli Angeli, la presidente Boldrini li ha incontrati: “Cercherò di fare quello che posso, non buttatevi giù”, ha detto, sottolineando la necessità di una task force istituzionale per questa vicenda. Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento, aveva detto che “san Francesco attende i suoi testimoni di pace per incoraggiarli nel loro impegno quotidiano in una situazione drammatica di presenza di guerre e assenza di lavoro”. Il coordinatore della Marcia Perugia-Assisi, Flavio Lotti, ha voluto sottolineare, a ventiquattro ore dalla conclusione della manifestazione, che “non c’era nulla di L’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria partecipa alle iniziative per la promozione e la diffusione del Piano nazionale “la Buona scuola” nel territorio. Un modo informale per ascoltare più voci non formali, proporre argomenti soluzioni e sollevare criticità del mondo della scuola. In collaborazione con “Eurochocolate” sono stati organizzati cinque incontri tre dei quali si sono già svolti tra martedì e giovedì. Il 21 ottobre all’ex Borsa Merci di Perugia, il tema era “La buona scuola fondata sul lavoro”, e vi hanno hanno partecipato studenti in rappresentanza delle scuole superiori di Perugia, dirigenti scolastici e docenti. Giovedì 23 ottobre sono stati affrontati i temi “La scuola per tutti, tutti per la scuola”e “Sblocca scuola”, sempre alla presenza di figure di riferimento dell’Ufficio scolastico regionale e degli istituti della provincia di Perugia. Gli ultimi incontri aperti a tutti, si terranno venerdì 24 ottobre, dalle ore 16.30 alle 18, sempre alla sala della Vaccara, su “La scuola digitale”, con il rappresentante della Regione Umbria - Umbria Digitale, l’assessore C. Riccardi (Comune di Terni), A. Gambacorta (Usr per l’Umbria), gruppo di studenti dell’Itt “A. Volta ” di Perugia. Seguirà dalle 18 alle 19 “La cultura in corpore sano”, con la prof.ssa Piernera (Usr Umbria) A. Castellani, atleta paralimpico, R. Piazza, atleta di arrampicata sportiva e D. S, B. M. Tagliaferri dell’Istituto professionale Alberghieri e turismo di Assisi. ❖ ACLI Sede Acli a Balanzano, c’è lo sportello Incontra lavoro Sabato 18 ottobre è stata inaugurata la nuova sede del Patronato Acli a Balanzano, in Strada Vicinale del Piano. Un pomeriggio intenso che ha visto la presenza di autorità civili, religiose e molti cittadini. I nuovi uffici sono stati sistemati in locali moderni, funzionali ed accoglienti, a poche decine di metri dall’uscita della superstrada E45. All’interno trova spazio anche un servizio di assistenza per gli Immigrati, lo Sportello lavoro domestico, lo Sportello famiglia e lo Sportello Incontra lavoro. Il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti dopo aver impartito la benedizione ha affermato che “dove c’è un euro dato al volontariato, questo è moltiplicato all’infinito, tanto che, nessuno è efficace da solo. Le istituzioni devono premiare chi si impegna sul territorio per la realizzazione del bene comune e questo ne è un esempio concreto”. Ladis Kumar Antony Xavier, presidente provinciale delle Acli di Perugia ha ricordato come Papa Francesco nell’Enciclica Evangelii Gaudium parli di “Chiesa in uscita” ed è con questo spirito che le Acli vanno verso le periferie ad aiutare chi ha bisogno. Erano presenti il presidente della Pro-loco di Balanzano, Fausto Barcaccia, Francesco Fiorelli, presidente Unpli Umbria, l’assessore Dramane Diego Wagué, il presidente del Patronato Acli Angelo Consalvi, il direttore del Patronato Acli Amedeo Contili. (Marta Ginettelli) ❖ AFFITTI Bando per contributi famiglie numerose Laura Boldrini,Enzo Fortunato,Claudio Ricci retorico nei 15 chilometri di persone che si sono mosse da Perugia ad Assisi, ciascuno con le proprie ragioni, e tutti con qualcosa di positivo in testa e tra le mani. Talmente positivo da generare un clima gioioso, sereno”. Per Lotti, “non era scontato che in mezzo a una crisi economica, sociale e politica così acuta, ci venisse tanta gente; e che la voglia di pace e di cambiamento riuscisse ancora a mobilitare e a unire così tante persone, scuole, associazioni, e istituzioni da tutto il Paese”. Emilio Querini Sono numerose le domande già pervenute alla Regione per partecipare al bando che prevede l’integrazione del canone di affitto del proprio alloggio, già individuato o anche da individuare, a favore delle famiglie numerose che, alla data dello scorso primo ottobre, sono coniugate o conviventi anagraficamente, i cui componenti hanno un’età inferiore ai 45 anni, o compiono il 45° anno di età nel 2014, e che hanno almeno tre figli, inseriti nel medesimo nucleo familiare anagrafico e fiscalmente a carico, dei quali almeno due minorenni. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande è fissata al 31 ottobre. Il sostegno economico consiste in un incentivo, pari alla caparra richiesta dal proprietario fino ad un massimo di 200 euro, e in un contributo mensile, erogato per un periodo di 36 mesi. Il contributo è calcolato in base all’incidenza del costo dell’affitto sul reddito annuo e può arrivare al massimo fino a 200 euro mensili. Il nucleo familiare deve essere titolare di un reddito e avere un Isee 2014 non superiore a 30.000 euro. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 6 BREVI ❖ ASSISI Comunicare la fede Martedì 28 ottobre, alle ore 15, nell’Aula Dono Doni dell’Istituto Superiore di Scienze religiose di Assisi, collegato con la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense “Comunicare la fede ad una generazione incredula”. Approcci multidisciplinari per una sfida educativa: prof. Mariano Borgognoni, docente di Sociologia del comportamento religioso, prof.ssa Katia Roncalli, docente di Pedagogia del comportamento religioso, prof. Massimo Reschiglian, docente di Psicologia del comportamento religioso, prof. Roberto Romio, docente di Didattica dell’insegnamento religioso. Info www.issrassisi.it. ❖ CORCIANO “Il medio oriente del califfo” “Il medio oriente del califfo” è il tema che verrà commentato da Maurizio Molinari, inviato de La Stampa a Gerusalemme, domenica 26 ottobre a Corciano. L’incontro si terrà al Centro Congressi Pieve International School di fronte al Castello di Pieve del Vescovo, via Marcantonio Bonciari 126. Molinari commenterà gli scenari contemporanei del Medio Oriente all’ombra del Califfato intervistato da Roberto Amen, giornalista Rai. Alcuni dei temi che verranno affrontati: Cos’è l’Isis, come nasce, dove agisce e con quali obiettivi? Che cosa sta succedendo in Siria, Iraq e Libano? Quali sono gli effetti della costruzione del Califfato sul conflitto fra Israele e Palestina? Quale è il ruolo dell’Iran e delle potenze Saudite in questo immenso disegno politico? Quali strategie hanno America ed Europa per fermarlo? Quali sono i termini della tregua fra Hamas e Israele da poco siglata? Come viene gestita la ricostruzione di Gaza? L’incontro, organizzato da Associazione Italia Israele di Perugia e Pieve International School, è pubblico e a ingresso libero. ❖ TORGIANO I 40 anni del museo del vino Il Museo del vino di Torgiano (Muvit) compie i suoi primi 40 anni e per l’occasione la Fondazione Lungarotti raduna nel borgo medievale, alle porte di Perugia, accademici di fama internazionale per celebrarlo. Il 25 ottobre presso il Centro Congressi Le Tre Vaselle (ore 9.30 - Via Garibaldi 48, Torgiano) si terrà il convegno “Il vino e la vite come paradigma della diversità culturale tra Oriente e Occidente”. Un incontro tutto centrato sul ruolo della viticoltura. Tra gli interpreti del focus: Attilio Scienza, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Milano; Marco Capocasa, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, Sapienza Università di Roma e Istituto Italiano di Antropologia; Lucio Fiorini, Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale, Università di Perugia; Baykar Sivazliyan, Dipartimento di Lingue e Letterature straniere, Università Milano e presidente Unione degli Armeni d’Italia; Augusto Ancillotti, Dipartimento di Lettere, Università Perugia; Antonio Calò, presidente Accademia italiana della vite e del vino; Gaetano Forni, direttore del Centro studi e ricerche per la museologia agraria, Museo lombardo di Storia dell’agricoltura. ❖ LIBRO Pietrafitta e la lignite Venerdì 24 ottobre, alle ore 20.45 al museo Boldrini di Pietrafitta (Piegaro) verrà presentato il libro “Pietrafitta e la lignite”. Una storia dal pleistocene al XXI secolo. Relatore Mario Squadroni, soprintendente archivistico dell’Umbria, coordina M. Cristina Mencaroni, presidente pro Loco Pietrafitta. Interverranno tra gli altri gli autori Luciano Lepri e Renato Vernata, Sergio Gentili, paleontologo, i sindaci di Piegaro Roberto Ferricelli e quello di Panicale Giulio Cherubini. Testimonianze di Romolo Bravetti, direttore Enel Pietrafitta, Roberto Renzini, ex dirigente Enel. VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 ASSISI. Tre giorni di preghiera e riflessioni nell’anniversario dell’evento voluto da Papa Wojtyla A distanza di 28 anni dallo storico incontro di Papa Giovanni Paolo II con i capi delle religioni, la città serafica rilancia l’appello per la pace in un momento di forte preoccupazione per i venti e i focolai di guerra diffusi in tutto il pianeta. Tre giorni, il 25-27 ottobre in cui la diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino in collaborazione con le famiglie francescane, l’Amministrazione comunale, l’Istituto teologico di Assisi, la comunità di Bose, il movimento dei Focolari, l’opera Casa Papa Giovanni, l’Ufficio scolastico regionale e la Repubblica di San Marino, vuole ricordare, ma soprattutto pregare e parlare di pace con una serie di iniziative che riprendono il percorso avviato san Karol Wojtyla e portato avanti da Papa Francesco. Per ricordare lo spirito di accoglienza che Papa Francesco ha posto al centro della sua visita del 4 ottobre 2013, sabato 25 ottobre alle 18 al Sacro Convento verrà proiettato e distribuito gratuitamente un documentario inedito sui momenti del suo pellegrinaggio ad Assisi (vedi articolo qui sotto). Domenica 26 ottobre, oltre alla visita alla mostra “Figli di Abramo” già allestita al Sacro Convento, con artisti delle tre religioni monoteiste, a partire dalle 16 ci sarà la testimonianza di padre Pierbattista Pizzaballa, ofm, custode di Terra Santa, e la preghiera per la pace con rappresentanti delle tre religioni monoteiste: oltre allo stesso mons. Sorrentino, vi saranno Lucian Meir Caro, rabbino capo di Ferrara, e l’imam Yahya Pallavicini del Coreis - Comunità re- Nello Spirito dell’86 Lunedì 27, nel salone papale di San Francesco il convegno sul tema “Abramo nostro padre nella fede: tre popoli, tre fedi. Quale dialogo?” ligiosa islamica italiana. Alle ore 21.15, nella basilica papale di Santa Maria degli Angeli è quindi prevista una preghiera ecumenica per la pace. Lunedì 27 ottobre, giorno esatto dell’anniversario della Giornata del 1986, a partire dalle ore 9.15 nel salone papale di San Francesco si svolgerà il convegno dal tema “Abramo nostro padre nella fede: tre popoli, tre fedi. Quale dia- logo?”, a cui parteciperanno il rav Yosef Levi, responsabile della sinagoga di Firenze, il francescano padre Giulio Michelini, docente di sacra Scrittura all’Istituto teologico di Assisi, e Youssef Sbai, vice presidente dell’Unione comunità islamiche d’Italia (Ucoii). Seguiranno testimonianze di amicizia e di dialogo interreligioso di esponenti delle tre religioni abramitiche - imam Kamel Layachi, responsabile del dipartimento Dialogo interreligioso del Consiglio nazionale delle relazioni islamiche italiane, Maurizio Certini, direttore del Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira”, Vittorio Ben Daud, responsabile del Tribunale rabbinico del Centro-nord Italia - e le domande dei ragazzi delle scuole del comprensorio. ASSISI. Presentazione del nuovo dvd che ripercorre la visita di Papa Francesco alla città S arà presente anche l’arcivescovo di Perugia, card. Gualtiero Bassetti, alla presentazione e proiezione del documentario Una mano sul volto, dedicato ai momenti più belli della visita di Papa Francesco ad Assisi il 4 ottobre 2013. La proiezione si terrà sabato 25 ottobre alle ore 18 nel salone papale del Sacro Convento di Assisi. Il video, che viene presentato in occasione dell’anniversario dell’incontro di preghiera delle religioni per la pace del 27 ottobre 1986, dura circa 45 minuti ed è diviso in sezioni: dall’arrivo al Serafico all’incontro con i poveri, dalla celebrazione a San Francesco alla visita all’eremo delle Carceri, San Rufino e Santa Chiara, dal grande abbraccio con i giovani a Santa Maria degli Angeli alla partenza a Rivotorto. La musica e un testo scritto dal vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino accompagnano le immagini, che emozionano per l’intensità degli interventi del Pontefice. “Vogliamo e dobbiamo - ha detto mons. Sorrentino - rimettere in moviola la visita del Santo Padre perché le sue parole e i suoi gesti in quella storica giornata sono stati una lezione che deve essere riascoltata e assimilata”. Il dvd, che sabato 25 verrà distribuito gratuitamente a tutti i presenti, è stato realizzato grazie al sostegno delle Casse di risparmio dell’Umbria. MPV. L’annuale giornata di studio a Perugia, coinvolgendo altre associazioni In difesa della persona schiacciata dal Sistema A nche quest’anno ha presentato spunti importanti di riflessione, la giornata di studio del Movimento per la vita di Perugia (tenutasi il 18 ottobre al residence Chianelli), che ha esteso l’invito a tutte le associazioni di volontariato del territorio che operano in settori affini. Il tema “Perché vivere?” è stato trattato da varie angolazioni. Raffale Iannuzzi, scrittore e giornalista, ha affermato che “la modernità come ideologia ha vinto, il Sistema ha prevalso, schiacciando la persona”. Ma i cristiani vincono nella storia perché Cristo ha vinto una volta per tutte, e su questo si deve fondare la riorganizzazione anche di attività come quelle del Mpv. Infatti - sostiene - non si può fare della difesa della vita un’ideologia, o pensare di creare strutture simili a quel- le dello Stato per sopperire a esso. Anche il filosofo Gianni Stelli ha stimolato i presenti sul relativismo etico imperante, evidenziando quanto sia fondamentale riconoscere una base etica comune per perseguire gli ideali di tolleranza e libertà. “La ragione deve prevalere sull’inumano – ha concluso – anche al di là del cristianesimo”. Sullo stesso filo logico, ma partendo dalle sacre Scritture, è intervenuto padre Renato Russo, francescano: la somiglianza dell’uomo con Dio tocca il suo vertice nella relazione, perché Dio è relazione (la Trinità) e l’uomo nella relazione trova il senso del suo essere. In questo senso padre Russo ha affermato che vivere per donarsi è l’unica cosa che realizza il senso personale di ciascuno, oltre a essere segno concreto e incontrovertibile testimonianza per il modo. Non poteva mancare alla giornata di studio un’esperienza concreta: in questo caso si è trattato dell’esperienza associativa dei farmacisti, presentata da Franco Baldelli. Mettere in comune esperienze e competenze ha permesso a una categoria professionale di mantenere alti i contenuti di umanità e vicinanza alle persone, altrimenti a rischio per via della burocratizzazione. Presente alla giornata del Mpv anche il vice sindaco di Assisi, Antonio Lunghi: nel gruppo di lavoro su Assisi come “città della vita e della famiglia” si è parlato del premio per le aziende family-friendly, già celebrato quest’anno in memoria dell’imprenditore umbro Walter Baldaccini, con l’obiettivo di farne, nel 2015, un premio nazionale. Altra proposta emersa è la costituzione di una Consulta di amministratori per le politiche sulla persona, che, partendo da Assisi, possa produrre un progetto-pilota da realizzare negli altri Comuni italiani. Ad ascoltare relazioni e problematiche emerse nei gruppi di lavoro, con particolare riguardo a quello sul Centro di aiuto alla vita, vi era l’assessore alle Politiche familiari del Comune di Perugia Edi Cicchi, che è rimasta colpita dall’operato dei volontari e si è dichiarata disponibile a supportate il lavoro e l’azione delle associazioni pro-vita. Mariangela Musolino LA VOCE SPAZIOCSI VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 Ora creiamo una rete anti-doping N ei giorni 23-26 ottobre si tiene a Roma “Contromafie”, una quattrogiorni di studio, confronto e approfondimento per fare il punto sui risultati conseguiti dall’antimafia civile, sociale e responsabile. Alla realizzazione della manifestazione ha contribuito, insieme ad altri enti di promozione sportiva, il Centro sportivo italiano tramite la partecipazione a un gruppo di lavoro, organizzato da Libera Sport, incentrato sul tema della prevenzione nello sport attraverso la lotta al doping. nazionale Csi Alessandro Rossi. presentarlo all’interno del seminario “Sport e prevenzione: verso una rete sociale antidoping” che si svolge sabato 25 ottobre presso il Museo botanico a Roma. “Grande riconoscimento e privilegio - ha commentato il presidente regionale Carlo Moretti -, poter esporre le nostre idee e i nostri progetti davanti a una grande platea, evento che ci carica e ci spinge a fare sempre di più. È un invito che indica come i problemi da noi riscontrati siano gli stessi in tutta Italia, e come solo mettendosi in rete si riescano a superare”. Insieme al presidente regionale sarà presente il consigliere I Il programma. “Sport e prevenzione: verso una rete sociale antidoping”. 25 ottobre, dalle 9.30 alle 17.30 presso il museo Orto botanico, largo Cristina di Svezia 24, Roma. Tutor: Roberto De Benedittis, di Libera Sport. Relatori: Sandro Donati, Mds consulente Wada; Valerio Piccioni, giornalista Gazzetta dello sport; Michele Marchetti, direttore area welfare Csi; Roberto De Benedittis, responsabile Libera Sport. Interventi: Franco Chimenti presidente Coni, Vincenzo Manco presidente nazionale Uisp, Massimo Achini presidente nazionale Csi, Marco Galdiolo presidente nazionale Us Acli, Antonino Viti presidente Acsi, Gabriella Stramaccioni ufficio di Presidenza di Libera, Massimo Vallati di Calcio sociale, Gianni Alessio Us Acli III Millennio, Carlo Moretti presidente Csi Umbria e Alessandro Rossi consigliere nazionale Csi, Maria Pia Casula Uisp Sassari (“Asino chi doping”), Fabrizio Di Meo dell’ Uisp Genova (“Mamma, parliamo di doping”). Open (senza limiti di età). I quattro giorni del torneo saranno occasione per trascorrere una vacanza all’insegna dello sport, del divertimento e del buon cibo. Che si tratti di ‘veterani’ del torneo o di ‘novizi’ della manifestazione, per avere ulteriori informazioni sul “Francesca Fabbri” è possibile trovare tutto il materiale al link torneofrancescafabbri.weebly.com/notelogistiche.html. Novità della 38a edizione, un nuovo sito appositamente dedicato al torneo, con risultati e classifiche in tempo “quasi” reale e “amarcord” delle scorse edizioni: torneofrancescafabbri.weebly.com. Il Csi Castello vi aspetta numerosi! Il 21 e 22 novembre si svolgerà a Roma, presso l’hotel “Il Cantico” in via del Cottolengo 50, l’incontro intitolato “Educazione, sport, lavoro - Il welfare delle società sportive: comunità e libertà”. Per i comitati Csi è già disponibile nel portale Skynet il form per la registrazione. ❖ PROGETTO “Lo sport uguale per tutti”: come contribuire Per contribuire al progetto “Lo sport uguale per tutti” del Csi Umbria si può fare un versamento sul c/c IT 42 C 02008 03035 000029452112 intestato al Csi, Comitato regionale Umbria, presso Unicredit, filiale di Santa Lucia, scrivendo sulla causale “Progetto ‘Lo Sport uguale per tutti’”. Oppure si può destinare il 5 per mille a Sussidia, riportando il codice 94146010544 sul modulo della dichiarazione dei redditi. ❖ CSI ITALIA Dal 5 al 7 dicembre il meeting di Assisi “Francesco, va’ e ripara la mia casa”: questo è il titolo di Assisi 2014, il tradizionale meeting associativo che si svolgerà dal 5 al 7 dicembre prossimi. Proseguono sul sito della Presidenza nazionale le iscrizioni all’appuntamento ciessino, che, meditando sulla figura del Santo di Assisi, proporrà spunti di riflessione sull’essere Csi e sull’essere associazione di ispirazione cristiana. ❖ NOVITÀ Una “app” fornisce risultati e classifiche “Finisce la partita? Bene, nel giro di due ore sul tuo telefonino riceverai risultati, classifiche, marcatori e commenti di tutte le partite del tuo girone”. La novità riguarda il comitato Csi di Milano, che questa settimana attiva la nuova app in grado di far pervenire immediatamente - queste informazioni sul telefonino di tutti i giocatori delle 1.400 partite che si svolgono nel Comitato ogni settimana. Csi Foligno: le attività e le novità del nuovo anno A Contatti: [email protected] A Roma un incontro di approfondimento L’EVENTO l comitato del Csi di Città di Castello, come ogni anno, in questo periodo sta iniziando a organizzare la 38a edizione del torneo di pallavolo “Francesca Fabbri”. Tutti invitati a Città di Castello dal 27 al 30 dicembre per la nuova edizione di questa manifestazione, che sta ormai diventato un classico di fine anno. Il torneo, rigorosamente al femminile, sarà organizzato per le seguenti categorie: Under 16 (atlete nate dal 1999 in poi); Under 14 (atlete nate dal 2001 in poi); Il Centro sportivo italiano è un ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Il CSI risponde ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento. ❖ CALCIO ❖ WELFARE CITTÀ DI CASTELLO. Torneo femminile “Francesca Fabbri” PAGINA A CURA DI BREVI DAL CSI Altro stage di allenamento in vista del Mondiale di calcio in Messico per la Nazionale italiana calcio amputati. Nel Modenese gli atleti si sono ritrovati per prepararsi al meglio alla trasferta internazionale di inizio dicembre. “Grandissima accoglienza – spiega Anna Manara – ancora una volta in terra emiliana”. La Nazionale nel weekend è stata presentata a centinaia di persone e ha potuto allenarsi sul campo in erba sintetica di Formigine, ospiti della società sportiva “Pgs Smile”. L Grande interesse ha suscitato il nuovo progetto del Csi Umbria “Lo sport uguale per tutti”. Tanto che Libera Sport ci ha invitati a [email protected] Nazionale amputati verso il Mondiale La partecipazione del Csi alla quattro-giorni romana di “Contromafie”. Per uno sport più pulito o sport rappresenta una delle più grandi passioni degli italiani, e non solo. Di certo gran parte della popolazione mondiale è affascinata dai gesti degli atleti, tant’è vero che gli avvenimenti televisivi mondiali più seguiti sono le Olimpiadi e i Campionati del mondo di calcio. Il grande seguito di pubblico si riflette ovviamente sugli interessi economici che coinvolgono atleti, tecnici, manager e dirigenti. In questo ambito, vincere significa fama, onore e ovviamente ricchezza. Per raggiungere questi obiettivi, nello sport come in altri settori della vita, si bara. Il doping è la piaga più grande che mina alle basi la credibilità dello sport, nazionale e internazionale. Proprio per preservare quella grande passione che gli italiani hanno per lo sport, dal seminario di studio di Libera Sport in programma a Roma domani, sabato (vedi il programma qui a seguire), si vuole lanciare l’idea di una “rete sociale antidoping”. Una chiamata a raccolta di chi ama e crede in uno sport “pulito” che possa trasmettere i valori più alti alle giovani generazioni. Bisogna far comprendere però, che proprio per questo lo sport deve essere maggiormente valorizzato nell’ambito educativo, del welfare e dell’inclusione sociale, e come straordinario mezzo di medicina preventiva. @ nche quest’anno il Csi Foligno riparte con una serie di eventi e iniziative, a cominciare da quello iniziato ormai più di vent’anni fa, il progetto “Sport e scuola”, attraverso il quale il Csi entra dentro le scuole con le attività sportive e motorie insegnando ai bambini delle elementari. Il progetto si conclude poi a maggio con la festa delle Quinte: un connubio ormai perfetto e indissolubile tra il Csi Foligno e le scuole del comprensorio. Novità di questa stagione è la promulgazione del primo Campionato di calcio a 5 Open maschile, valido per l’accesso alle fasi del circuito nazionale, che prenderà il via a inizio novembre e si concluderà verso la fine di marzo, poco prima delle fasi regionali in programma a Cascia. A ottobre si svolgerà la prima edizione di “Io corro per...”, corsa podistica / camminata il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, organizzato insieme all’associazione di Foligno “Le 5 Foglie”. Altro evento noto del Csi Foligno è la Bardascio Cup, torneo di calcio a 5 maschile e femminile, organizzato insieme alla Pastorale giovanile, che comprende le varie realtà cattoliche della diocesi di Foligno e che ogni anno riunisce ragazzi e ragazze dai 15 anni in su, creando momenti di sport e di aggregazione sociale all’insegna del divertimento. Nel periodo di primavera, in collaborazione con l’atletica Winner di Foligno, si svolgerà la 4a edizione della Strafoligno, gara atletica che comprenderà tre tipi di gare: una competitiva, omologa- ta Fidal, di 10 km tutta in piana; una non competitiva di 6 km; e la mini-run da 2 km, dando così la possibilità a tutti di partecipare. Un evento che porta sempre con sé grande affluenza di atleti, grandi e piccoli, comprendendo varie società locali, umbre, anche provenienti da varie città d’Italia. Tante altre idee in cantiere: un torneo di calcio a dicembre/gennaio, tornei di pallavolo misti in estate, tornei di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro tra i rioni della Giostra della Quintana, sullo sfondo delle belle piazze della città di Foligno. Molte, quindi, le attività in programma: c’è solo da restare “sintonizzati su questo canale”. Federigo Noli 7 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 PAPA FRANCESCO. La nuova catechesi sulla Chiesa L’Aquila del Paradiso di Dante, che è “io” e “noi” allo stesso tempo Siamo una cosa sola M ercoledì Papa Francesco ha dedicato la catechesi al tema “Chiesa, Corpo di Cristo” (testo completo su www.vatican.va). “Quando - ha introdotto il tema - si vuole evidenziare come gli elementi che compongono una realtà siano strettamente uniti l’uno all’altro e formino insieme una cosa sola, si usa spesso l’immagine del corpo. A partire dall’apostolo Paolo, questa espressione è stata applicata alla Chiesa ed è stata riconosciuta come il suo tratto distintivo più profondo e più bello”. “La Chiesa - ha proseguito non è solamente un Corpo edificato nello Spirito: la Chiesa è il Corpo di Cristo... È il grande dono che riceviamo il giorno del nostro battesimo. Nel sacramento del battesimo, infatti, Cristo ci fa suoi accogliendoci nel cuore del mistero della croce, il mistero supremo del suo amore per noi, per farci poi risorgere con lui, come nuove creature. Ecco, così nasce la Chiesa, e così la Chiesa si riconosce Corpo di Cristo... Quella che ne scaturisce, allora, è una profonda comunione d’amore. In questo senso è illuminante come Paolo, esortando i mariti ad ‘amare le mogli come il proprio corpo’, affermi: ‘come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo’ (Ef 5,2830). Che bello se ci ricordassimo più spesso di quello che siamo, di che cosa ha fatto di noi il Signore Gesù: siamo il suo Corpo, quel corpo che niente e nessuno può strappare da lui, e che egli ricopre di tutta la sua passione e di tutto il suo amore, proprio come uno sposo con la sua sposa”. Ha quindi ricordato che, “al tempo di Paolo, la comunità di Corinto trovava molte difficoltà in tal senso, vivendo, come spesso anche noi, l’esperienza delle divisioni, delle invidie, delle incomprensioni e dell’emarginazione. Tutte queste cose non vanno bene, perché, invece di edificare e far crescere la Chiesa come Corpo di Cristo, la frantumano in tante parti, la smembrano”. E a braccio ha aggiunto: “E questo anche succede ai nostri giorni. Ma pensiamo, nelle comunità cristiane, in alcune parrocchie, nei quartieri, quante divisioni, quante invidie... E questo cosa fa? Ci smembra fra noi. È l’inizio della guerra”. Perciò “l’Apostolo ha dato ai Corinti alcuni consigli concreti che valgono anche per noi: non essere gelosi, ma ap- All’udienza di mercoledì il Papa ha offerto le sue riflessioni sulla Chiesa come Corpo di Cristo Commento alla liturgia della Domenica prezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità dei nostri fratelli”. Contro i sentimenti di gelosia, “cosa devo fare? Apprezzare nelle nostre comunità i doni e la qualità degli altri, dei nostri fratelli. Ma, quando mi viene la gelosia, dire al Signore: ‘Grazie, Signore, perché hai dato questo a quella persona’. Apprezzare le qualità è contro la divisione; farsi vicini e partecipare alla sofferenza degli ultimi e dei più bisognosi; “FIRMATO” Famiglia Amore cristiano in concreto I l grande tema della liturgia domenicale è l’amore verso Dio e verso il prossimo. Nel libro dell’Esodo l’esortazione è di non commettere atti contro i più poveri e indifesi; Dio stesso si pone come loro difensore e vendicatore. Il Vangelo di Matteo ricorda i due comandamenti da cui “dipendono tutta la Legge e i Profeti”. La seconda lettura è di ringraziamento a Dio per le opere di conversione compiute e per i frutti che ne conseguono. L’amore verso Dio e verso l’uomo sono realtà inscindibili; amare Dio, fare la Sua volontà Le letture di questa domenica si incentrano sui due grandi Comandamenti, legati uno all’altro consiste essenzialmente nell’amare il prossimo. Tutta la Bibbia è permeata di questo concetto. Ma è anche da considerare che, senza una relazione con Colui che ne è la fonte, l’amore verso i fratelli può risultare velleitario, destinato a della Domenica scontrarsi con difficoltà PRIMA LETTURA insormontabili. È Dal libro dell’Esodo 22,20-26 un comando che, SALMO RESPONSORIALE per la sua radicalità, è Salmo 17 destinato a SECONDA LETTURA rimanere Dalla Prima lettera ai Tessalonicesi 1,5-10 realizzato solo in parte. Ognuno VANGELO risponde in Dal Vangelo secondo Matteo 22,34-40 maniera LA PAROLA personale, secondo le proprie caratteristiche e il cammino intrapreso verso la perfezione. Qualche breve considerazione: - Il termine “amore” ha una gamma molto ampia di significati, su cui prevale la dimensione affettiva e sentimentale, diversificata a seconda del carattere, cultura e storia (fino al punto che ciò che per alcuni è considerato amore da altri può essere oggetto di riprovazione). Anche l’amore omosessuale, in queste settimane in discussione al Sinodo, presenta delle problematicità, nella sua interpretazione e definizione, che non è possibile semplificare o eludere. - L’amore-donazione di sé: è questa l’accezione più compiuta nell’ambito cristiano, sul modello di Cristo. Sono esistiti, e tuttora esistono, cristiani che ne sono interpreti esemplari. Da sottolineare in proposito che il cammino verso questa meta implica non solo grazia di Dio e buona volontà ma anche una crescita umana affettiva, psicologica, culturale che chiama in causa l’educazione, il SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI CRITTOCRUCIVERBA Sistema nello schema una lettera per casella in modo da ottenere orizzontalmente, alternativamente da destra a sinistra e da sinistra a destra, 9 parole, ognuna delle quali è contenuta nel Vangelo di questa domenica. A numero uguale corrisponde lettera uguale. A lavoro ultimato, leggendo dall’alto verso il basso la colonna dal bordo colorato, troverai la frase-chiave del Vangelo (3, 6). (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) esprimere la propria gratitudine a tutti. Dire grazie: il cuore che sa dire grazie è un cuore buono, è un cuore nobile, è un cuore che è contento perché sa dire grazie. Vi domando: tutti noi sappiamo dire grazie, sempre? Non sempre, eh? Perché l’invidia, la gelosia ci frena un po’. E in ultimo, questo è il consiglio che l’apostolo Paolo dà ai Corinzi e anche dobbiamo darci noi, uno all’altro: non reputare nessuno superiore agli altri. Quanta gente si sente superiore agli altri! Anche noi, tante volte, diciamo come quel fariseo della parabola: ‘Ti ringrazio, Signore, perché non sono come quello, sono superiore’. Ma questo è brutto, non farlo mai! E quando ti viene questo, ricordati dei tuoi peccati, di quelli che nessuno conosce, vergognati davanti a Dio e di’: ‘Ma tu Signore, tu sai chi è superiore, io chiudo la bocca’. E questo fa bene. Sempre, nella carità, considerarsi membra gli uni degli altri, che vivono e si donano a beneficio di tutti”. XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A Vangelo A llora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”. Gli rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”. contesto di crescita in cui si vive, la società con i suoi valori. - L’amore nel concreto. Alcuni esempi. L’amore che si manifesta nella vita di tutti i giorni, in famiglia, al lavoro, negli affari, ecc. È il compito fondamentale di ogni cristiano, il più difficile da interpretare e da realizzare nel concreto delle azioni. La Chiesa e ogni cristiano sono impegnati da sempre in questo cammino. Esistono azioni di varie persone che quotidianamente si prodigano per alleviare i bisogni di chi è più indigente e debole. Sono opere meritorie che contraddistinguono l’agire del cristiano; sono, e probabilmente saranno sempre più necessarie, visto il trend della società, in cui il cosiddetto “welfare” sarà sempre meno diffuso e in cui gli ideali di una A cura di Michela Massaro SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DEL NUMERO PRECEDENTE La frase chiave è: Il primato di Dio società egualitaria e giusta si allontanano dall’orizzonte. In questo ambito l’amore non è solo, o prevalentemente, un insieme di gesti ma anche di giuste intenzioni e di modalità di fare le cose. Questo atteggiamento viene in genere percepito dagli altri, e dà più significato e più valore a gesti anche piccoli. Esistono una serie di azioni nascoste, che passano solo per la coscienza di chi opera, senza che gli altri se ne avvedano (si pensi ai contemplativi oranti) ma che agli occhi della fede sono efficaci quanto i gesti concreti. Vi sono determinate attività svolte nell’ambito sociale, politico, scientifico, educativo che, se fatte con l’intenzione di bene per gli altri, sono, sia pure indirettamente, azioni di amore verso il prossimo. Infine, c’è una serie nutrita di gesti che non possono essere considerati azioni apprezzabili sul piano interpersonale e sociale, eppure sono il tentativo spesso abortito di fare qualcosa di positivo per gli altri; un desiderio di bene per gli altri magari solo abbozzato, che però non si realizza per una serie di limiti personali e difficoltà ambientali. Anche queste persone, a nostro avviso, possono essere incluse tra chi prova a dare una risposta al Comandamento. Sergio Biagini Ambretta Berioli LA VOCE CHIESA&RELIGIONE VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 A sostegno di 200 famiglie KOSOVO. La delegazione della Caritas umbra guidata dal card. Bassetti partecipa all’inaugurazione della nuova struttura del Campo-missione a Leskos, nel comune di Klina U provvedere loro, e che arrivano tramite i servizi sociali o il Ministero. Da un anno, inoltre, nei fine settimana vengono accolti alcuni bambini disabili, ai quali viene proposta un’attività creativa e di socializzazione. Oggi l’opera della Caritas nella cittadina di Klina si svolge anche con la visita e l’aiuto alle famiglie povere. “In vario modo sosteniamo circa 200 famiglie molto povere”, informa Massimo Mazzali illustrando l’opera educativa in cui sono impegnati al fine di offrire ai ragazzi un “migliore inserimento sociale”. Il nuovo complesso Caritas di Leskoc nel quale sarà trasferita la comunità è stato realizzato nell’ambito del progetto voluto dalla Caritas e dalle diocesi umbre che hanno contribuito economicamente. (Ulteriori dettagli su www.lavoce.it) Mass media cattolici. Tv2000 presenta il suo nuovo palinsesto, da Chiesa “in uscita” “U che arrivano a un milione considerando quanti l’hanno vista per almeno mezz’ora; 0,7% è lo share medio. “La religione - ha aggiunto - non è per Tv2000 un anestetico, un modo per chiudere gli occhi sulla realtà”. Piuttosto, è protagonista della programmazione, a partire dalla messa quotidiana, per la quale “ogni giorno porteremo le telecamere nelle comunità, dal rione Sanità di Napoli a Lampedusa. Tutta la televisione - ha osservato ancora il direttore di rete si è ripiegata al suo interno, nei propri studi”. Proprio qui si differenzierà Tv2000: “Uscire dallo studio sarà una costante del nostro palinsesto”. È intervenuto alla presentazione anche il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. In rap- presentanza dell’editore, ossia la Cei, la sua presenza era segno del “desiderio dell’editore di sentirsi parte di una realtà” che assieme alla tv vede anche “Avvenire, l’agenzia Sir, radio InBlu”. “Non esiste solo la Chiesa in uscita, ma anche la tv in uscita”, ha aggiunto, chiedendo all’emittente di “stare sulla strada, vedere cosa c’è di bello e pure di problematico, farlo nostro e presentarlo nella maniera dovuta”. Nella foto da sinistra Paolo Ruffini, direttore di Tv2000, Lorenzo Serra, nuovo direttore generale Rete Blu spa, Lucio Brunelli, direttore delle testate giornalistiche di Tv2000 e Radio InBlu CHIESA. Emozioni e novità per san Giovanni Paolo II Wojtyla resta nel cuore I l 22 ottobre, per la prima volta, la Chiesa ha celebrato la memoria di san Giovanni Paolo II. All’udienza generale, salutando i pellegrini polacchi, Papa Francesco ha sottolineato come Wojtyla abbia “invitato tutti ad aprire le porte a Cristo. A tutto il mondo ha ricordato il mistero della Divina Misericordia. La sua eredità spirituale non sia dimenticata, ma ci spinga alla riflessione e al concreto agire per il bene della Chiesa, della famiglia e della società!”. È “impressionante - ha detto mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di canonizzazione, ai microfoni di Radio Vaticana - come, ancora adesso, ormai a più di nove anni dalla sua morte, il nome di Giovanni Paolo II susciti nei cuori dei fedeli sentimenti di gratitudine, di gioia, di affetto. In questi mesi ho avuto occasione di partecipare a varie iniziative per ricordare san Giovanni Paolo II, e mi commuovevo nel vedere le chiese piene, la partecipazione delle persone che con le lacrime agli occhi BREVI DA S. MARTA Alcuni spunti dalle omelie pronunciate da Papa Francesco nella cappella di casa Santa Marta. I testi completi si possono trovare sul sito del Vaticano (www.vatican.va) nella sezione “Meditazioni quotidiane”. Giovedì 16 ottobre Non “teisti” ma cristiani na folta delegazione delle Caritas diocesane dell’Umbria con il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia - Città della Pieve e presidente della Ceu, e mons. Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi e delegato della Ceu per la carità, dal 23 al 25 ottobre La nuova struttuta delle Caritas in Kosovo è in Kosovo per l’inaugurazione della nuova struttura del “Campomissione” della Caritas umbra a Leskos (nel Comune di Klina), Grazie al contributo della Chiesa umbra e accompagnata dai rappresentanti di di alcuni benefattori, tra i quali la associazioni e benefattori che hanno Provincia autonoma di Trento, contribuito alla realizzazione del progetto. l’associazione la Gomena onlus, il gruppo L’inaugurazione è in programma nella Umbria Cuscinetti, l’associazione giornata di venerdì 24 ottobre alla Altotevere senza frontiere, e altri, è stato presenza delle autorità civili e religiose di possibile acquistare un piccolo podere per Klina, e dei militari italiani del contingente realizzare una nuova struttura abitativa e delle forze di pace che operano in Kosovo. avviare una serie di attività (agricole, di La presenza della Caritas umbra ha allevamento e laboratoriali) a beneficio contribuito in questi 15 anni a ricostruire il delle persone accolte nella struttura, e per tessuto sociale multietnico, favorendo il il sostegno delle famiglie povere che dialogo interreligioso nel nuovo Stato del abitano i territori circostanti”. Attualmente Kosovo. “È grande la soddisfazione di tutte la struttura della Caritas, affidata a le Caritas diocesane per l’inaugurazione Massimo e Cristiana Mazzali, ospita 20 della nuova struttura del Campo-missione bambini dai 5 ai 18 anni, 11 maschi e 9 Caritas in Kosovo – dice il coordinatore femmine, tra cui alcuni fratelli. Sono dell’area pastorale Carità della Conferenza bambini che non hanno famiglia o hanno episcopale umbra, Giorgio Pallucco –. genitori che non sono in grado di na tv ‘in uscita’, che racconta il mondo, che lo ascolta, che lo vede”. Paolo Ruffini, direttore di rete di Tv2000 giovedì scorso a Milano ha presentato il nuovo palinsesto dell’emittente della Chiesa italiana, precisando che “non presentiamo un lavoro, ma un work in progress” per “condividere una tv di qualità, piantata sul presente”. Ruffini ha ricordato che Tv2000 ha una media di 70 mila telespettatori, 9 raccontavano la loro esperienza, il loro Giovanni Paolo II”. Wojtyla, osserva ancora, “è rimasto il Papa dei nostri giorni, nel senso che ne è rimasta una memoria molto fresca, sempre viva: del suo sorriso, delle sue parole, del suo atteggiamento molto paterno, severo, ma anche benevolo, con la certezza della sua parola, della sua dottrina e della sua vicinanza alle persone bisognose di affetto e misericordia”. Nel frattempo si è appena concluso il Sinodo dei vescovi, ed ecco come lo definiva Giovanni Paolo II nel 1990: “Questo strumento della collegialità dei vescovi è efficace. E poi è uno strumento non tanto nelle mani nostre”, quanto in quelle “di Dio e dello Spirito santo”. “La storia moderna del rapporto tra il Collegio episcopale e il Papa nasce nel Concilio Vaticano II e, in particolare, nella prima assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi”, ricorda la vaticanista Angela Ambrogetti, che ha appena dato alle stampe il libro Il mistero dei 12. I vescovi del mondo a tavola con “Tutto è festa, tutto è gioia” se ognuno può dire (cfr. Efesini 1,1 ss): “Il Signore mi ha scelto prima della creazione del mondo”. È questo “il punto di partenza”. Anche se “non si può capire, non si può immaginare che il Signore mi abbia conosciuto prima della creazione del mondo, che il mio nome era nel cuore del Signore, questa è la verità, questa è la rivelazione. Se noi non crediamo questo, non siamo cristiani. Saremo impregnati di una religiosità ‘teista’, ma non cristiani”, perché caratteristica del cristiano è di essere “uno scelto”. Il pensiero di abitare da sempre nel cuore di Dio ci “riempie di gioia” e “ci dà sicurezza”. Sicurezza confermata dalle parole del Signore al profeta Isaia, che si chiedeva se questa predilezione potesse venir meno: “Può una mamma dimenticarsi del suo bambino? E se anche una mamma lo facesse, io non posso dimenticarmi di te!”. Dio tiene ognuno di noi nelle sue “viscere”, così “come il bambino è dentro la sua mamma”. Questa verità è talmente grande e bella che “non si può capire solo con la testa, neppure solo col cuore. Dobbiamo entrare nel mistero di Gesù Cristo”. Venerdì 17 ottobre Il frutto dello Spirito “Il Signore - ha detto Francesco richiamando le parole di san Paolo - non solo ci ha scelti: ci ha dato un’identità. Ma un’identità, un modo di vivere, che non è soltanto un elenco di abitudini. È di più, è proprio un’identità”. E come siamo stati “segnati”? Lo scrive l’Apostolo: “Avete ricevuto il sigillo dello Spirito santo”. La nostra identità “è proprio questo sigillo, questa forza dello Spirito santo, che tutti noi abbiamo ricevuto nel battesimo”. Lo Spirito “ha sigillato il nostro cuore, cammina con noi, è caparra della nostra eredità. Con Lui il cielo incomincia... Noi abbiamo il Cielo in mano, con questo sigillo!”. Ma la vita quotidiana è costellata di tentazioni, prima di tutto quella di “non rendersi conto di questa bellezza che noi abbiamo ricevuto”. È il caso del “cristiano tiepido”, che “va a messa la domenica, sì, ma nella sua vita l’identità non si vede... vive come un pagano”. C’è poi un altro rischio, il “lievito dell’ipocrisia”, cioè che si “faccia finta di essere cristiani”, ma manchi la “trasparenza” dell’agire. Invece, sempre riprendendo san Paolo, “il frutto dello Spirito, quello che viene dalla nostra identità, è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. Martedì 21 ottobre La speranza nell’attesa Giovanni Paolo II (Tau editrice). Il volume ripropone alcuni dei discorsi che Papa Wojtyla fece a braccio mentre sedeva a tavola con i vescovi durante i suoi viaggi apostolici. Un patrimonio - evidenzia la vaticanista messo a disposizione grazie all’archivio sonoro della Radio Vaticana, che “custodisce alcune registrazioni di quei momenti; brani di discorsi improvvisati da Giovanni Paolo II in ogni parte del mondo, dai quali si traggono significative indicazioni su come il Concilio abbia cambiato il senso stesso della comunione tra i vescovi e con il Vicario di Cristo”. “Tutti noi - ha affermato Papa Bergoglio sappiamo che quando non siamo in pace con le persone, c’è un muro. C’è un muro che ci divide. Ma Gesù ci offre il suo servizio di abbattere questo muro, perché possiamo incontrarci. E se siamo divisi, non siamo amici, siamo nemici. E di più ha fatto, per riconciliare tutti in Dio: ci ha riconciliato con Dio. Da nemici, amici; da estranei, figli”. Tuttavia, “chi non aspetta Gesù, chiude la porta a Gesù, non lo lascia fare quest’opera di pace, di comunità, di cittadinanza, di più: di nome. Ci dà un nome. Ci fa figli di Dio. Questo è l’atteggiamento di aspettare Gesù, che è dentro la speranza cristiana. Il cristiano è un uomo o una donna di speranza. Sa che il Signore verrà. Davvero verrà, eh?... Non sappiamo l’ora, ma verrà, verrà a trovarci, ma non a trovarci isolati, nemici. No. A trovarci come Lui ci ha fatto con il suo servizio: amici vicini, in pace”. Occorre quindi chiedersi: “Io ci credo in questa speranza che Lui verrà? Ho il cuore aperto per sentire il rumore, quando bussa alla porta, quando apre la porta? Il cristiano è un uomo o una donna che sa aspettare Gesù, e per questo è uomo o donna di speranza”. Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 10 I diritti degli omosessuali. Che non è ciò che fa Marino IL PUNTO Incredibili dissennatezze H o scritto una cosa sbagliata, e devo chiedere scusa ai lettori. La settimana scorsa ho scritto che l’alluvione di Genova si è verificata (per la terza o la quarta volta) perché il canale sotterraneo in cui scorre il torrente Bisagno è troppo piccolo - e questo è vero - e che la colpa è di chi ha fatto il progetto ottant’anni fa. E questo non è vero. I calcoli di allora, basati sulla previsione di un “picco” di 500 metri cubi di acqua al secondo, erano giusti; lo sbaglio è stato fatto nei decenni successivi, quando tutto il territorio a monte è stato sfrenatamente edificato, cosicché le acque scorrono più velocemente, tutti i rivoli si ingrossano in pochi minuti, e la portata finale è quasi tre volte quella che era stata prevista. Ecco un esempio dei danni dell’uso sconsiderato del territorio; e il dramma è che, quando hai costruito mezza città nel punto sbagliato e nel modo sbagliato, rimettere tutto in ordine è praticamente impossibile. Un’altra storia di dissennatezza incredibile. In Basilicata, qualche tempo fa, decisero di costruire un tronco ferroviario di 30 chilometri per portare il treno a Matera. Sono stati spesi 300 milioni di euro per realizzare il tracciato: sterri, ponti, viadotti, gallerie, tutto in cemento armato. È stata costruita dal nulla anche la stazione; benissimo. Poi toccava alle Ferrovie dello Stato spendere altrettanto per installare le traversine, i binari, la linea elettrica e gli altri impianti. Ma le Ferrovie dello Stato hanno detto che i soldi per farlo non li hanno, e se li avessero, non li butterebbero lì. Ma non potevano chiederglielo prima? Mistero. Il fatto è che la campagna è stata sconvolta, i 300 milioni sono stati spesi e le opere vanno in malora. Che dire, se non che è un altro esempio della cialtroneria italiana? Poi si dice che i tedeschi diffidano di noi. Gli sprechi della spesa pubblica non sono solo i consiglieri regionali che vanno al ristorante e fanno mandare il conto alla Regione. Soldi dalla finestra ne buttiamo dappertutto; il dettaglio sinistro è che comunque finiscono in tasca a qualcuno. Pier Giorgio Lignani Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Perugia Tel. 075 5727871 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - Todi 333 9340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 - Terni Tel/fax 0744 546525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330 417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Gubbio Tel. 075 9272116 [email protected] LA VOCE LETTERE&OPINIONI Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Città di Castello Tel. 075 8550167 [email protected] D ell’omosessualità si può pensare quello che si vuole, ma è un fatto che le persone omosessuali esistono, vogliono vivere secondo le loro inclinazioni, e la legge dello Stato non vieta loro di farlo. Ma se questo è vero, vale anche per loro il discorso che vale per gli eterosessuali: piuttosto che andare ogni giorno alla caccia di un nuovo partner per un rapporto usa-e-getta, molto meglio, per loro e per la società, che si impegnino in una relazione affettiva duratura, profonda, tendenzialmente monogamica, basata sul reciproco rispetto, il reciproco sostegno materiale e morale, la condivisione delle gioie e dei dolori della vita. Si diceva che non ne fossero capaci e non lo desiderassero, ma a quanto pare non è così (tanto meglio, direi). Dunque trovo giusto che lo Stato dia a queste coppie, se lo vogliono, un riconoscimento e una regolamentazione; semmai sono contrario all’uso della parola “matrimonio”, per amore della chiarezza delle idee e della proprietà di linguaggio. Detto questo, che fare in attesa di una legge che verrà? L’idea che hanno avuto alcuni sindaci, compreso quello di Roma, di trascrivere nei registri dello stato civile i matrimoni gay contratti all’estero fra cittadini italiani non ha alcun valore legale e non produce alcun effetto. Se agli interessati qualcuno lo fa credere, li inganna. E questo è paradossale, perché la registrazione avrebbe senso solo se producesse quei benefìci legali che le coppie gay chiedono; fuori del piano burocratico (che pure può avere la sua importanza), avere la registrazione o non averla non gli cambia certo la vita. Il gesto di Ignazio Marino è solo dimostrativo, e anche un po’ disonesto, se genera illusioni sbagliate (e speriamo almeno che sia fatto in buona fede e non per ragioni elettorali). Ma c’è un altro paradosso. Secondo la stessa logica, Marino dovrebbe registrare anche le unioni poligamiche contratte dove la poligamia è legale. Fa bene a non farlo, ma questo vuol dire che, nonostante tutto, è vero che in materia di famiglia e di sessualità la nostra cultura ha valori non rinunciabili. P. L. G. Perugia duri nel loro intento, forse motivati dalla ricompensa, sono andati avanti, non volendo pensare a queste conseguenze. Non sapevano che i tedeschi sono molto patriottici? A differenza di chi governa l’Italia, a cui interessa solo prendere a fine mese 10.000-15.000 euro, senza minimamente preoccuparsi di quanti, già fortunati, devono accontentarsi di 7.000-8.000 euro l’anno. Quei due politici non sapevano che i tedeschi non erano riusciti a laminare il titanio (acciaio che in metallurgia è parificato all’oro), mentre noi ternani con molta preparazione, ecc., ci eravamo riusciti? Questo smacco non lo potevano digerire; e poi hanno eliminato un concorrente più forte di loro. Dico “eliminato” perché a loro interessa chiudere la Ast, portando via ancora più soldi allo Stato italiano. E dal momento che il lavoro è calato, hanno portato via tutte le pratiche operative: che rimane più? Caro monsignore, se gli italiani non vedono e non capiscono che i “nemici n. 1” per l’Italia (per operai, agricoltori, ecc.) sono i comunisti e la Fiom e la Cgil, andremo sempre peggio. Oppure si corre il rischio di una rivoluzione, per eliminare questi politici che non vogliono bene alla nostra bella patria... Che Iddio ci aiuti! Ponziano Benedetti Massa Martana Ammiro l’orgoglio del passato, comprendo la nostalgia e la rabbia, ma - al di là dei sindacati - il mondo è cambiato, si va verso nuovi aggiustamenti di mercato e di lavoro che non si vede ancora dove porteranno. Ha ragione: che Dio ci aiuti a non perdere la speranza. La Chiesa prende spunto dai metodi scolastici, ma... C aro don Elio, in questi giorni sto assistendo HUMOUR tramite le pagine de La Voce e i vari media, alle importanti novità, almeno di prassi metodologica, che la Chiesa sta attuando. Ho letto la Lettera pastorale del nostro Cardinale, che ricalca e si rifà al pensiero di Papa Francesco, sull’accoglienza e l’inclusività, due parole che finora sapevo proprie del lessico scolastico, essendo insegnante. Mi piace pensare che la Chiesa prenda stimoli anche da come il mondo affronta le sfide del mondo attuale, e la scuola su questo è stata chiamata in causa già da tempo. Le linee-guida per l’accoglienza, l’integrazione e quelle sui bisogni educativi speciali (inclusività) sono le novità che il sistema scolastico ha emanato negli ultimi anni. La fede inoltre si “insegna”, contribuisce all’educazione e formazione ecc., anche se richiede un’adesione totale - non essendo obbligatoria, come lo è l’istruzione. Mi è piaciuta l’idea del questionario del Sinodo, che mi fa pensare (deformazione professionale?) a quella del test d’ingresso che gli insegnanti somministrano per individuare i bisogni della classe, sondare il livello, le motivazioni ecc., onde calibrare l’intervento educativo. A questo riguardo, vorrei però osservare che, a mio parere, qui il questionario sarebbe stato somministrato agli alunni “più bravi”, cosa che un insegnante non dovrebbe mai fare, perché svuoterebbe di contenuto il piano didattico che ne consegue. Ho apprezzato invece l’idea antica della collegialità della Chiesa, che è un cardine anche della riforma della scuola... seppure nella scuola sembri meno evidente oggi che negli anni in cui è stata introdotta, come una moda un po’ passata, e spero ciò non riguardi anche la Chiesa. A questo riguardo, in riferimento ai media, non capisco lo “scandalo” delle opposizioni, che in realtà è confronto delle varie posizioni che emergono: cosa che nel mondo è sintomo di ricchezza e dialettica, e nella Chiesa no? Quasi sembra che la Disegni di Marcello Cruciani Le disgrazie della Ast si potevano prevedere S ono un pensionato della gloriosa e grande Ast che ha dato ricchezza a mezza Umbria, e vanto tecnologico dell’Italia in Europa e nel mondo. Certi individui - mi riferisco a D’Alema e Prodi - che hanno ‘regalato’ la suddetta azienda ai tedeschi, e che ora hanno la sfacciataggine di ripresentarsi al pubblico, che credevano? Che i transalpini facessero opere buone: incrementare il lavoro agli italiani, assumere più operai, ecc.? Oppure hanno fatto il tutto per una lauta ricompensa? Quando all’epoca venne fatta la proposta al Direttore generale e alla Presidente dell’Ast, questi ultimi, non approvandola con decisione, si sono dimessi. Ma i due individui suddetti, Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte società sia abituata a un’idea stereotipata di Chiesa, dove non esiste il confronto ma solo l’obbedienza. Sulle questioni specifiche non entro molto, ma mi auguro che ci sia stata e ci sarà vera “parresìa” per evitare l’impressione di una Chiesa che “parla di sé tra sé”. Chiara Canestrelli Perugia Leggendo il lungo documento denominato “Relatio Synodis” che sarà oggetto di ulteriore riflessione e discussione fino al prossimo Sinodo ordinario del 2015 - credo che la Chiesa offre una chiara fotografia di un organismo compatto, unitario, rispettoso della pluralità di opinioni e di scelte, determinata a cercare soluzioni reali e concrete per il popolo cristiano, e anche capace di dare una lezione al mondo per un modo democratico e allo stesso tempo gerarchico di affrontare i problemi. È indubbio, d’altra parte, che per la Chiesa è tutto più facile, non solo a causa dello Spirito santo invocato in ogni riunione, ma perché non vi è in essa l’intralcio dell’economia. Il Sinodo parla di problemi umani, morali, spirituali e sociali, ma non deve finanziare leggi relative a produzione, lavoro, ammortizzatori sociali, pensioni e altro. Quando in questo campo c’è, da una parte, l’emergenza dei bisogni e, dall’altra, la carenza di risorse, è inevitabile che manchino conflitti e avversità. È l’uomo la prima causa dei disastri “naturali” C aro don Elio, anche nei miei nitidi ricordi di bambino (avevo 13 anni) c’è la tragica alluvione del Polesine del novembre 1951, da me vissuta con particolare intensità perché allora abitavo a Tresigallo, paese situato a ridosso del delta e lambito dal Po di Volano. Noi, per grazia di Dio, rimanemmo indenni e ci prodigammo nell’ospitare una famiglia di profughi, mentre la Pontificia commissione di assistenza iniziò l’opera di soccorso a favore dei circa duemila sfollati, distribuendo minestre calde, pane e coperte. Sono totalmente d’accordo con quanto scritto dall’amico Lignani nel “Il punto”: la causa di questi eventi tragici va proprio ricercata nell’azione dell’uomo. La cementificazione selvaggia, l’abusivismo e il disboscamento hanno messo sempre più a dura prova il territorio del nostro Paese, da sempre fragilissimo a livello idrogeologico. Pier Luigi Galassi Perugia Restando vero quanto affermato da lei e da Lignani, forse si dovrà aggiungere che oggi ci troviamo di fronte a un cambiamento climatico che produce piogge violente e abbondanti, talvolta definite con il termine “bombe d’acqua”, contro le quali le stesse barriere naturali e l’uomo sono impreparati e impotenti. Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075 5727871 • fax 075 5731066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075 5720397 • fax 075 5731066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. 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Lacrime che sono sgorgate per la perdita di una persona cara, per la mancanza di un’occupazione dignitosa, per le violenze subite in famiglia, per il traffico di essere umani o per le donne ”schiave” del racket della prostituzione. Non potevamo mai immaginare, però, ciò che sta succedendo in questi ultimi mesi. Solitamente, il primo giorno della settimana, il Centro d’ascolto riceve circa trenta famiglie – con le quali hanno avuto dei colloqui nelle giornate precedenti – a cui erogano quei contributi necessari per il pagamento delle bollette, per l’acquisto dei libri e dei medicinali. Lo scorso lunedì sono arrivate alcune di queste persone che avevano richiesto di poter usufruire di quegli aiuti necessari al loro sostentamento, ma appena si sono sedute si sono messe a piangere. Quelle persone che piangevano erano delle donne. Non solo lacrime † Gualtiero card. Bassetti * Donne, madri e mogli, che portano per prime il peso, materiale e morale, di una famiglia all’interno della quale, drammaticamente, entrambi i coniugi sono disoccupati. Uno stato di disoccupazione che, in questo caso, si assomma anche a quello di clandestinità, nonostante 12 anni di lavoro continuativo e sottopagato nei terreni agricoli delle nostre zone. Le donne che erano lì, al Centro d’ascolto, non erano delle proiezioni statistiche. Erano e, anzi, sono delle persone in carne ed ossa. E come loro, migliaia di persone a Perugia e in tutta l’Umbria, ormai da mesi, ogni giorno, sono costrette a tagliare ogni tipo di acquisto, sono obbligate a risparmiare sulle utenze e, come ultima possibilità, sono perfino costrette a ridurre le spese scolastiche non facendo proseguire gli studi ai figli, una volta che questi hanno terminato la scuola dell’obbligo. Che la crisi sia avanzata inesorabilmente, corrodendo l’anima e il cuore dell’uomo, lo abbiamo detto, scritto e urlato in mille modi diversi, negli ultimi cinque anni. Eppure qualche importante commentatore è arrivato perfino ad alludere che volevamo creare allarme per tirare acqua al nostro mulino. Ma di quale mulino stiamo parlando? La Chiesa conosce un solo ‘mulino’, quello fondato su Pietro e con Pietro, che ha il pavimento in Terra e la macina in Cielo, e un solo olio: l’olio di Cristo che sgorga dalle ferite mortali di Gesù sulla Croce. Con questo mulino non si può creare allarme ma, al contrario, si infonde speranza e, in alcuni casi, un aiuto concreto nei confronti dei bisognosi. Proprio con questo spirito, la Chiesa umbra si è rimboccata le maniche, si è inginocchiata verso coloro che sono caduti a terra, sfiancati e sfibrati da una crisi iniqua, e ha istituito il “Fondo di Solidarietà”. Dal 2009 ad oggi, questo ‘mulino’ ha continuamente incrementato il suo lavoro per provvedere alle sempre più gravi nuove necessità. Se, infatti, fino a qualche mese fa, le richieste più ricorrenti erano le utenze da pagare e gli sfratti, ora le famiglie ci chiedono cibo o addirittura solo “qualcosa da mettere sulla tavola”. Richieste drammatiche che lasciano ammutoliti. Se infatti manca il pane, non solo viene meno la dignità umana ma rischia di scomparire anche la giustizia evangelica. Lunedì scorso l’ultimo pianto di una famiglia che aveva entrambi i coniugi disoccupati. E allora, ciò che rimane, è trovare la forza per accogliere queste persone e raccontare le loro storie alla nostra comunità ecclesiale. Perché solo insieme possiamo portarne il carico e dare risposte concrete. *Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve LA VOCE Perugia .Città della Pieve 12 VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 ❖ MARSCIANO ❖ DIOCESI ❖ APPUNTAMENTI ❖ ANNIVERSARI Incontri per genitori Formazione per genitori Giulietti sull’Eucarestia In memoria di san Giovanni Paolo II Inizia lunedì 27 ottobre alle ore 21 presso l’auditorium ”Chiara Badano” presso l’oratorio OSMA di Marsciano (Salita San Francesco, 1) il ciclo di 6 incontri rivolti a genitori ed educatori dal titolo “Educare fa rima con Amare”. L’iniziativa è promossa da Agesc, Mi fido di te e Anspi con il contributo della Zona Sociale n. 4 che comprende i comuni diMarsciano - capofila -, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi. Gli incontri sono tenuti da professionisti dell’educazione, comunicazione, formazione, pedagogia, filosofia, semiotica e psicologia che collaborano con il team di Palazzo ”Francisci di Todi”. Il 7 novembre inizia la “Formazione per genitori”, incontri dedicati ai genitori suddivisi per età dei figli. Il primo modulo di 4 incontri è aperto a tutti i genitori (può partecipare anche chi non ha figli). Gli incontri si terranno il venerdì dalle 18 alle 20 alla sala Pagani del Mater Gratiae. Previsto un servizio di babysitting previa prenotazione scrivendo a [email protected]. L’iniziativa è della Pastorale familiare in collaborazione con l’Ac, Casa della tenerezza, Agesc, Forum famiglie, Scuola di teologia, uffici pastorali Scuola e Catechistico. Giovedì 30 ottobre, alle ore 21, incontro con mons. Paolo Giulietti su “L’Eucarestia nel cuore del mondo”. Si tratta del secondo di tre incontri in programma per i 30 anni di Adorazione eucaristica nella chiesa della Madonna della Luce, in via dei Priori a Perugia. L’appuntamento, promosso dalla Comunità Magnificat in collaborazione con il Cammino Neocatecumenale, si terrà nella chiesa Santa Teresa degli Scalzi in via dei Priori. La Chiesa università e il Centro ecumenico e universitario San Martino fanno memoria dell’anniversario della visita di san Giovanni Paolo II a Perugia il 26 ottobre 1986, e dell’incontro di preghiera delle religioni per la pace che si tenne il giorno seguente in Assisi. Domenica 26 ottobre la visita del Papa a Perugia sarà ricordata nella Chiesa dell’Università, che accolse il Papa in preghiera, nella S. Messa celebrata alle ore ore 11,45 (piazza dell’Università). Lunedì 27 ottobre, anniversario della Giornata mondiale di preghiera delle religioni per la pace, alle ore 18 al Centro ecumenico e universitario San Martino si terrà una preghiera ecumenica per la pace. DIOCESI. Veglia Il tema era “Periferie: cuore della missione” con testimonianze da tutto il mondo di preghiera missionaria O gni volta che apro la televisione mi domando perché siano solo le notizie di violenza e sopraffazione ad avere spazio, mentre ci sono tante iniziative di solidarietà e di educazione alla pace che vengono messe ai margini... Eppure le nostre Chiese si stanno impegnando a essere sempre più “in uscita” - come ci ricorda Papa Francesco -, pronte a vivere, con la grazia dello Spirito santo, la gioia dell’evangelizzazione . È proprio questo lo scopo dell’Ottobre missionario, che ogni anno ci propone nelle sue cinque settimane diversi momenti di riflessione e preghiera, a partire dalla contemplazione, poi l’impegno alla sobrietà, la riscoperta della nostra vocazione cristiana, la solidarietà, e la lode e ringraziamento a Dio per i doni del servizio missionario. Momento forte è soprattutto la Veglia missionaria diocesana, che quest’anno ci ha riunito in un’altra parrocchia della diocesi. Venerdì 17 ottobre ci siamo ritrovati in tanti attorno ai nostri Vescovi. La veglia era presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, presente anche il vescovo ausiliare Paolo Giulietti, nella chiesa di Olmo: alle ore 20 la “cena povera di solidarietà” presso i locali della parrocchia, e a seguire la veglia nella bella e grande chiesa di Santa Maria presentanti dei diversi gruppi missionari, di vari gruppi parrocchiali e numerosi membri del Consiglio pastorale diocesano; e anche perché ha messo in luce un aspetto importante, ricordato da Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata missionaria. Le “periferie” infatti sono i luoghi privilegiati dove sorgono vocazioni genuine, tra cui le vocazioni laicali alla missione, che assumono un ruolo a Veglia - ha ricordato il card. Bassetti sempre più rilevante deve essere sempre più un momento di nella diffusione del comunione tra tutte le parrocchie, perché il Vangelo. In questa mese di ottobre è il punto di partenza per prospettiva, sono starendere concreto il servizio alla missione te proposte alcune universale. La Giornata missionaria mondiale belle testimonianze è un segno del reale e concreto aiuto a tutte di una famiglia tornale Chiese del mondo che da anni le Pontificie ta dal Perù, una copopere missionarie, e ora Missio, portano pia di fidanzati e avanti. Il Cardinale lo ha ricordato anche ai prossimi sposi che ha parroci, ribadendo che è fondamentale non lavorato per vari anni solo la preghiera per le missioni ma anche in Kosovo, un sacerl’aiuto concreto. Siamo certi che questo dote da poco rientrato appello non resterà inascoltato, e che dal Malawi, un laico l’esigenza di andare verso le “periferie, cuore che opera in mezzo a della missione” aiuterà tanti cristiani a persone lontane dalla crescere nella fede, nella speranza e nella fede, e una famiglia carità. Il Centro missionario diocesano africana che ha mesringrazia di cuore per la viva collaborazione e so in luce con sempliaccoglienza il parroco don Fabio e gli amici cità la bellezza del che hanno collaborato alla preparazione dei sentirsi accolta nella vari momenti della Veglia e della cena di parrocchia di adoziosolidarietà, in particolare le catechiste, le ne. animatrici missionarie, il gruppo della corale Anna Maria e gli scout della parrocchia. Federico L’invito del Cardinale a tutta la comunità della Speranza. Accanto a loro alcuni diaconi, il parroco don Fabio Quaresima e padre Dante Volpini, attuale direttore dell’Ufficio missionario diocesano che hanno concelebrato e, pur se materialmente non presente, è stato sentito da tutti spiritualmente vicino don Franco Bucarini, il precedente direttore dell’Ufficio missionario, recentemente scomparso. La veglia ci ha aiutato a riflettere sul tema della Giornata missionaria mondiale, “Periferie: cuore della missione”. Molto significativi i segni proposti all’assemblea: Cristo luce del mondo. Cinque ragazzi hanno portato, davanti alla croce (da cui scendevano i colori dei cinque Continenti), cinque ceri con i colori dei Continenti e li hanno posti avanti ai rispettivi cartelloni preparati dalle varie classi del catechismo; altri cinque bambini hanno offerto fiori per simboleggiare che nel nome di Cristo Signore la pace fiorisce su tutta la terra. Molto significativo è stato anche portare all’altare due cartelloni missionari preparati dai bambini, insegnati e operatori dello spazio didattico della clinica pediatrica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, per ricordare che i bimbi sofferenti vogliono pregare per i tanti bambini soli e abbandonati del mondo. La celebrazione, con i vari segni proposti all’assemblea, è stata un momento di grazia e di vera gioia, come è stato anche ricordato nelle intenzioni di preghiera spontanee. In primo luogo, perché ha fatto sì che si ritrovassero insieme tutti i rap- L Compie 6 anni la mensa Caritas: dove la solidarietà è di casa E ra il 2008 quando il Punto di ristoro sociale, ovvero la Mensa della Caritas di Perugia, iniziava la propria attività in via Imbriani, grazie ad una collaborazione con il Comune di Perugia. Sabato scorso volontari, ospiti e amici della struttura hanno festeggiato i sei anni di attività, sei anni di un impegno che prima di essere servizio è famiglia. “Si respira aria di casa da noi – racconta Silvia Bagnarelli, volontaria della mensa fin dalla sua apertura – Ogni giorno accogliamo persone inviate dai Servizi sociali territoriali o dal Centro di salute mentale. Molte di loro vengono da anni, di conseguenza le conosciamo molto bene. Ma non è solo questo. Siamo famiglia noi volontari con i nostri ospiti, ma anche con tutto il vicinato. Quelle stesse persone che sei anni fa non volevano che aprisse la mensa, oggi sono le prime che ci portano cibo o altro e che scendono a pranzare con noi perché sole in casa”. La festa di sabato è stata un’ulteriore esempio di questa rete di solidarietà. “Tutto è stato realizzato a costo zero – racconta ancora Silvia - Dalle decorazioni, che abbiamo creato riutilizzando ciò che già avevamo, alla musica dal vivo, al cibo, che è stato appositamente cucinato per noi e donato da tanti esercizi pubblici, della zona e non. Qui, concretamente, si sperimenta la solidarietà”. Tutta l’attività della Mensa Caritas si svolge a costo zero. I 75 pasti che vengono somministrati quotidianamente, infatti, sono dati gratuitamente dal Comune. Al lavoro ci sono poi 10-15 volontari, di tutte le età, che mettono a disposizione il loro tempo. “Siamo nati come un gruppo quasi esclusivamente di giovani – spiega Silvia -, ma, con il passare del tempo, si sono aggiunte anche persone più mature”. La porta è comunque sempre aperta per chi volesse regalare un po’ del proprio tempo come volontario o delle proprie risorse, donando cibo o altri oggetti per la mensa e le altre attività Caritas. Si può chiamare lo PERUGIA. Festa delle comunità di San Fortunato e Boneggio L 075/5733666, inviare una mail a [email protected] o recarsi direttamente nel Centro di via Cortonese (dal martedì al venerdì, ore 9-12 e 15-18). “Siamo sempre disponibili ad accogliere l’aiuto che ci viene offerto – sottolinea Stella Cerasa, vice direttore della Caritas e responsabile del Centro di ascolto diocesano -. Sono molto aumentate, infatti, specie nell’ultimo anno, le famiglie che vengono da noi a chiedere un pasto perché non hanno nulla da mangiare, non soltanto alla Mensa, ma anche, e soprattutto, nella distribuzione di pacchi viveri”. Laura Lana e comunità di San Fortunato e Boneggio il 12 ottobre hanno celebrato con maggiore solennità la festa dei santi patroni: Fortunato, Veronica, Cipriano e Pio. La maggiore solennità si è espressa nella maggiore partecipazione alle celebrazioni, all’ascolto della Parola, e nella maggiore conoscenza della vita e della spiritualità dei propri santi. Per tutta la settimana precedente i fedeli sono stati guidati nella preghiera e nella catechesi da padre Ennio Tiacci, dei frati Cappuccini, parroco di Sant’Antonio, che ha coinvolto i presenti con parole semplici e incisive. Tutte le sere i fedeli si sono ritrovati nei locali parrocchiali per condividere un frugale pasto, per conoscersi e integrarsi sempre meglio. Domenica 12, giorno della festa, da Boneggio è partito un carro solennemente addobbato, con i simulacri dei quattro Santi, accompagnato dai fedeli. Pregando e cantando sono arrivati a San Fortunato, dove in piazza l’abate di San Pietro, don Giustino Farnedi, ha celebrato l’eucarestia, accompagnata dai canti del coro. All’omelia don Farnedi ha spronato ad imitare l’amore dei nostri Santi nell’amore di Dio e del prossimo. Nel pomeriggio il coro diretto dalla maestra Daniela Rossi ha eseguito un apprezzato concerto. La giornata di festa si è conclusa con un frugale rinfresco. LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 Giulietti ai giovani: fate volontariato! A Città della Pieve, presso la sala nobile dell’oratorio “Beati Fanciulli”, si è svolto un incontro sul volontariato al quale è intervenuto il vescovo ausiliare della diocesi di Perugia - Città della Pieve, mons. Paolo Giulietti. Il Vescovo ha posto l’attenzione sulla sollecitazione che viene da molti economisti i quali affermano che abbiamo sempre più bisogno di persone capaci di “gestire” le relazioni umane ed allora, ha detto, perché non rilanciare con vigore e rinnovato entusiasmo il volontariato soprattutto tra i giovani, che passano molto tempo in attesa di una proposta, un’occasione di lavoro? Sostenere i giovani che si avvicinano al mondo del volontariato rappresenta, ha detto mons. Giulietti, un concreto “investimento” per acquisire competenze, affinare capacità, consolidare scelte. Dopo aver sottolineato le caratteristiche del “cittadino solidale”, cioè di colui che vive nel contesto sociale coerentemente con quanto proclamato nella Costituzione italiana, e del cristiano che in quanto tale pratica la carità, mons. Giulietti ha introdotto la domanda sul cosa caratterizzi il volontariato. Stabilità, competenza e vocazione, ha detto, sono le tre caratteristiche dell’agire che consentono di costruire progetti e contribuire quindi al cambiamento delle situazioni in cui il volontario opera. Quando l’impegno dei volontari è stabile e non legato ad una disponibilità saltuaria e sporadica, allora è possibile realizzare un progetto. Ed ha portato l’esempio della Residenza protetta di Città della Pieve nella quale grazie alla disponibilità responsabile di vari volontari sono attivi progetti di socializzazione a sostegno delle attività che si realizzano nella Residenza stessa con gli anziani. La competenza che caratterizza il volon- È [email protected] 13 BREVI ❖ MATER GRATIAE Formazione all’impegno sociale e politico La lezione inaugurale del card. Gualtiero Bassetti apre mercoledì 29 ottobre (ore 18 presso il centro pastorale “Mater Gratiae” a Montemorcino) il secondo anno dei percorsi di Formazione all’impegno sociale e politico (Fisp) promosso dall’ufficio diocesano per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e salvaguardia del creato. Il cardinale parlerà di “Trasformazioni economiche e culturali, ripartire dalla centralità della persona e della responsabilità etica”. Sarà possibile iscriversi al corso che, rivolto prevalentemente ai giovani, prevede una media di 15 incontri nell’anno. ❖ LIBRERIA PAOLINE Un panorama di Città della Pieve Città della Pieve. All’oratorio “Beati Fanciulli” incontro di riflessione sul tema. Per mons. Giulietti si devono sostenere i giovani tariato consente di poter contare su complessi ed articolati servizi quali quelli che giornalmente realizzano i volontari della Misericordia di Città della Pieve, come ha sottolineato il governatore Fabio Sbrenna. All’incontro erano presenti anche volontari della locale sezione dell’Unitalsi i quali hanno portato la testimonianza del loro farsi prossimo e delle gioiose esperienze che nei treni bianchi si vivono ogni anno. Maurizio Santantoni, presidente dell’APV (Associazione perugina volontaria- to) ha richiamato la legislazione nazionale e regionale evidenziando la forza del vivere in gruppo per garantire continuità ai servizi che vengono affidati ai gruppi di volontariato e ponendo l’accento sulla valenza politica del volontariato. Una associazione di volontariato riesce anche ad agire politicamente, dando voce a chi non ce l’ha, contribuisce in modo concreto a costruire una società nella quale il bene comune non sia un banale slogan. Mons. Giulietti ha voluto quindi richiamare il cuore del volontariato: la vocazione che in quanto tale nasce sempre da un incontro concreto con una situazione o con una persona che ci interroga e ci fa scaturire un prezioso percorso di crescita personale e collettivo. Il volontariato aiuta a strutturarsi ed è per questo che mons. Giulietti ha invitato i presenti a diffondere con forza il volontariato tra i nostri giovani. Maria Grazia Marcacci BAGNAIA. Settanta giovani scout dai 7 ai 21 insieme per la Giornata dei passaggi sempre bello verificare quel detto polacco, espresso da san Giovanni Paolo II nella grande Giornata mondiale della gioventù di Roma, nell’anno giubilare del 2000, che dice: la vitalità dei giovani ti rende giovane. È quello che lo scorso sabato pomeriggio 18 ottobre hanno potuto provare gli abitanti di Bagnaia nel vedere per la prima volta aggirarsi negli spazi paesani tanti giovani in divisa scout, con fazzolettone celeste e bordo grigio al collo, impegnati nel vivere intensamente la Giornata dei passaggi: il momento di inizio di tutte le attività che si svilupperanno durante il prossimo anno. La grande novità di questo nuovo inizio è @ costituito dall’obiettivo che si sono dati di adattare la riorganizzazione e la vitalità scout alla parallela struttura della seconda Unità pastorale, per aiutarla a sentirsi un corpo ecclesiale più unito. Per questo il Gruppo Scout di Castel del Piano, che ancora vede temporaneamente scritto sulla spalla l’appartenenza al Corciano 1 in attesa di acquisire anche il nome proprio di appartenenza, si è intanto organizzato a livello di Unità pastorale lasciando a Castel del Piano la sede e l’attività propria del Branco dei Lupetti e trasferendo a Pila la sede e l’attività del Reparto degli Esploratori e Guide, a Bagnaia il Clan dei Rover e delle Scolte, a Pilonico il Centro di raccolta L’accensione delle tre lampade materiali per le varie attività. Sotto la regia dei due capi scout Simone Foresi e Francesca Papalini, unici che indossavano il fazzolettone Gilwell, proprio di coloro che hanno completato un percorso di Formazione Capi, coadiuvati dai loro aiutanti rover, tutto il gruppo di una settantina di giovani dai 7 fino ai 21 anni si sono riuniti a Bagnaia, nello spazio erboso adiacente la chiesa, e sotto le tre bandiere italiana, europea e dell’associazione Agesci, hanno acceso le tre lampade gialla (lupetti), verde (esploratori) e rossa (rover) iniziando così il lungo cammino annuale degli scout. Significativo il genuino commento del parroco don Aldo Milli: “Sono rimasto colpito dalla gioia che questi ragazzi trasmettevano a tutti anche con la semplice loro presenza. Mi sono sentito veramente e piacevolmente rinfrancato nel mio ministero sacerdotale e ho potuto costatare l’assurdità del pregiudizio per il quale i giovani vengono spesso visti disimpegnati e senza futuro”. Agostino Lupo “La Torà e le relazioni familiari”, lettura esegetica Mercoledì 29 ottobre, alle ore 18, presso la libreria Paoline di Perugia in piazza IV Novembre, verrà presentato il volume La Torà e le relazioni familiari Lettura esegetica e contestuale di dieci testi biblici (Edizioni San Paolo) di Giulio Michelini, Gilberto Gillini, Mariateresa Zattoni. Interverranno mons. Carlo Rocchetta, fondatore del Centro familiare Casa della Tenerezza di Perugia e padre Giulio Michelini ofm, professore di Nuovo testamento all’Istituto teologico di Assisi. Nel volume sono commentati dieci passi tratti dalla prima parte della Bibbia, tutti riguardanti le relazioni che intercorrono nell’ambito della famiglia. Due i livelli di commento: il primo di taglio esegetico, di padre Michelini, spiega il brano facendo ricorso all’antica tradizione interpretativa giudaica: il secondo, invece, aiuta a rileggere la pagina dal punto di vista contestuale familiare dalla prospettiva di due esperti sul tema della famiglia. Padre Michelini è conosciuto ai nostri lettori anche per avere commentato su queste pagine la Parola della Domenica nel triennio 2003-2006. Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni sono una coppia di consulenti relazionali sistemici e pedagogisti della famiglia, docenti al Pontifico Instituto “Giovanni Paolo II”. La presentazione è in collaborazione con La Voce, Umbria Radio e il Centro familiare Casa della tenerezza di Perugia. ❖ BAR S. ERMINIO Impariamo a conoscere le piante con il prof. Polidori Domenica 26 ottobre, alle ore 17.30, al Bar Sant’Erminio di Andrea e Elisa Cecchetti, a Perugia, nell’ambito dei laboratori ludico psicomotori per bambini presenta “Le piante: quante cose abbiamo in comune con le nostre amiche piante? In cosa possono aiutarci se rispettate? Impariamo a riconoscerle con l’aiuto del dott. Stefano Polidori. Perugia. La Gesenu festeggia con gli studenti. Lo slogan: “Fate i secchioni” Trent’anni di progetti per le scuole M artedì 21 ottobre presso la Sala dei Notari, il Gruppo Gesenu ha festeggiato 30 anni di progetti, sviluppati in sinergia con il Comune di Perugia, rivolti alle scuole ed al sistema scolastico in generale. Sullo slogan dell’anno 2014/2015, “Fate i Secchioni”, gli alunni sono stati invitati a dare sfogo alla loro creatività. Alle scuole che aderiranno al progetto verranno, infatti, consegnati contenitori per la carta (appunto i “secchioni”) che saranno poi personalizzati graficamente dai ragazzi. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli alunni all’educazione ambientale e al senso civico che si concretizzano nel raccogliere i rifiuti in modo “corretto” e consapevole. “Dobbiamo imparare – ha detto il presidente della Gesenu S.p.A., Luca Marconi – a gestire i rifiuti, poiché possono, e devono, essere una risorsa. Per questo motivo è fondamentale insegnare ai giovani la necessità del riciclo quotidiano, per puntare ad una raccolta differenziata di qualità”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Perugia, Urbano Barelli, che ha sottolineato l’importanza di queste campagne di sensibilizzazione. I rifiuti, ha detto Barelli, “non devono più essere considerati come oggetti, appunto, da rifiutare, ma come vere e proprie risorse”. Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche Silvio Gentile, amministratore delegato Gesenu S.p.A., Sonia Rotini, direttore tecnico Gsa (Gestione servizi aziendali) e Gabriella Agnusdei, funzionario tecnico Unità Ambiente e Protezione civile. Per l’occasione, è stato invitato anche un ospite, il graphic designer Diego della Posta, in arte Mister Thoms. L’artista è specializzato nel recupero di spazi urbani degradati attraverso la cosiddetta streetart. Si occupa ad esempio di “ridare colore” a strutture, edifici, oggetti che versano in pessime condizioni. Al termine della mattinata ha dato una dimostrazione pratica, dipingendo un “secchione su un secchione”, lavoro particolarmente apprezzato dai circa 400 giovani che hanno fatto da cornice alla mattinata. Michele Mencaroni LA VOCE Città di Castello 14 BREVI ❖ ACLI Riapre il circolo di Santa Lucia Dinanzi a una numerosa assemblea, la sera del 13 ottobre il circolo Acli della frazione tifernate di Santa Lucia ha riaperto le porte. Presenti per l’occasione i massimi dirigenti aclisti: il presidente provinciale Antony Xavier Ladis Kumar, il segretario Sandro Palomba, il vice presidente provinciale e presidente comprensoriale altotiberino Rodolfo Braccalenti, a fianco dell’attivissimo presidente emerito Giuseppe Gildoni. Quello di Santa Lucia – è stato detto durante l’assemblea – è un circolo storico, sorto in una bellissima struttura che deve continuare ad aggregare giovani e meno giovani, così da lavorare insieme per il bene comune. È stata eletta presidente del circolo aclista la 25enne Eleonora Fuochi. “Eleonora – ha ricordato Gildoni – fa parte del vivaio delle Acli, in quanto questo Circolo è stato guidato per molti anni dal nonno Angelo Franchi, scomparso alcuni anni fa, cui va il nostro ricordo”. Al termine dell’incontro, un ringraziamento è andato al presidente uscente Ermanno Grilli per il lavoro egregiamente svolto; lui, a sua volta, ha promesso di continuare a impegnarsi nel Circolo, nella promozione del bene comune. CARITAS. Incontro il 27 ottobre, Giornata del dialogo cristianoislamico, su “La pace e la guerra nel Corano e nel Vangelo” Ragazze musulmane durante una manifestazione in ricordo delle vittime degli attentati dell’11 settembre Incontro con l’islam, quello vero D opo 13 anni dal primo incontro, continua il dialogo tra cristiani e musulmani. Da quando - nel 2001, dopo gli attacchi alle Torri gemelle - la data del 27 ottobre è stata eletta a Giornata del dialogo cristianoislamico, l’urgenza di un confronto tra queste due fedi non è mai venuto meno; testimonianza ne sono sia i recenti avvenimenti del Medio Oriente, sia tanta cronaca italiana. A Città di Castello, per lunedì 27 ottobre la Caritas diocesana ha organizzato una tavola rotonda in cui si confronteranno il vescovo Domenico Cancian e l’imam di Perugia, Abdel Kader Mohamed, assieme ai fedeli cristiani e musulmani della nostra città. L’incontro avrà per tema “La pace e la guerra nel Corano e nel Vangelo” e si svolgerà nella sala convegni “Officine della lana” della scuola operaia “G. O. Bufalini”, alle ore 21. “L’appuntamento di quest’anno - ha detto don Paolino Trani, direttore della Caritas tifernate, presentando l’ini- ❖ CITERNA Festa della luce alla vigilia dei Santi Il 31 ottobre si svolgerà a Citerna la “Festa della luce”, un evento creato per le famiglie e il divertimento dei bambini. Vuole essere un momento di gioia e condivisione che valorizzi tutto ciò che è luce, la luce delle arti: danza, teatro, musica, fotografia, la luce dell’amicizia, la luce del gioco... la luce della vita. Siamo tutti chiamati a essere “luce nel mondo”, e chi meglio dei Santi può insegnarci ad accogliere questa chiamata? Introdotti in un ambito di lieta convivialità potremo conoscere storie straordinarie di uomini e donne “vissuti veramente”, per sentirli più vicini come amici da cui apprendere la consapevolezza che la santità si può vivere nella quotidianità ed è alla portata di tutti. La festa si svolgerà dalle ore 16.30 alle 23 in un intero paese vestito di luce. Le fiammelle delle candele, il candore degli allestimenti porteranno i presenti a vivere un’atmosfera sospesa tra cielo e terra. L’incanto dei saltimbanchi accompagnati dalle melodie itineranti, le botteghe allestite per far divertire i bambini, concerti, fiabe animate, spettacoli e altro doneranno un’indimenticabile giornata che riscalderà l’animo anche nel giorno seguente in cui la tradizione festeggia la festa di Tutti i santi. ❖ RICORDO Di don Sergio Susi in versi, da Steno Ci è giunto, in versi, il ricordo di don Sergio Susi, scritto da Steno. Volentieri lo pubblichiamo: “Invidiato quand’era giovinetto Pei doni rari che Dio gli aveva dato: Simpatia, bellezza e intelligenza Sorprese tutti quando decise: prete! Fu ‘don’ colto, energico e deciso, Interessato a risolvere problemi Di chiunque si volgesse a lui. Rinunciò a far carriera porporata Per aiutare meglio la sua gente E il Signore lo ha certo fra i Suoi santi, che preferì ‘servire’ che ‘servito’. Grazie, don Sergio, per quello che ci hai dato: Anch’io, se vivo, lo devo molto a te!” VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 “L’appuntamento quest’anno - ha detto il direttore della Caritas, don Paolino Trani - acquista una particolare rilevanza, vista la guerra contro l’Isis. Torneremo all’origine della Rivelazione per cogliere la fraternità come futuro per l’umanità” ziativa - acquista una particolare rilevanza, vista la guerra in Iraq contro l’Isis. Ci premeva fare un incontro sul tema della pace per tornare all’origine della Rivelazione, per cogliere questa fraternità che rappresenta il possibile futuro per l’umanità”. “L’Isis - ha aggiunto - è una frangia di islam radicale, che non rappresenta il vero islam, il quale, anzi, è pacifico. Inoltre l’islam moderato è la prima vittima di questo radicalismo, assieme a popolazioni, come i curdi, che si caratterizzano anche per il loro multi-cultu- ALTA VALLE TEVERE. Esce la nuova edizione dello studio storico a cura di Eliseo Carini “H o provato a raccontare una storia: la storia della mia terra, della gente che amo”, ha scritto nella conclusione del suo libro Eliseo Carini, autore di Alta Valle del Tevere. Un comprensorio: la sua storia, la sua arte, la sua economia, pubblicato per la prima volta nel 1982 da Cet - Centro editoriale tiberino. L’opera è stata in questi giorni nuovamente stampata e pubblicata da don Giuseppe Amantini, respon- sabile del Centro accoglienza “San Giovanni” di Giove, nel Comune tifernate. Leggere questo studio consente di conoscere il territorio dell’Alta Valle del Tevere in tutte le sue dimensioni, poiché ne offre uno spaccato innanzitutto storico, ma anche artistico ed economico, permettendo inoltre di paragonare i tempi attuali agli anni ’80, anni in cui il libro fu pubblicato per la prima volta. Il testo, oltre a contenere molte inte- ralismo. In questo momento è urgente sostenere gli islamici moderati e superare quelle forme di razzismo che certe immagini e nefandezze propongono”. “La storia ha portato sia gli islamici che i cristiani a fare guerre ‘sante’ e di conquista” ha continuato don Paolino, ricordando come le esplosioni di violenza siano dovuta alla miopia di fedeli di queste religioni. Entrambi i gruppi a volte hanno creduto di essere i portatori della fede più vera o giusta. “Ma non si può uccidere in nome di Dio, e questo vale per tutti” ha detto ancora il direttore della Caritas, aggiungendo: “Dobbiamo credere nel dialogo e nel confronto, perché in fondo, pur nelle diversità, siamo tutti figli di Dio e dobbiamo abituarci al multi-culturalismo”. «In questo incontro - ha concluso - cercheremo di rileggere i due libri originari della fede: il Corano e il Vangelo, i quali, rispetto a queste tematiche, ci aiutano a capire chi siamo e a confrontarci nel rispetto di sé e degli altri”. Francesco Orlandini no dedicato a un Comune ressanti informazioni del comprensorio. Ogni casul nostro comprensopitolo, arricchito da molte rio, assume, grazie a foto, è diviso a sua volta questa nuova pubblinelle tre sezioni di Storia (in cazione, un importancui si ricostruiscono le vite valore di solidarietà cende del territorio dalle sociale: il ricavato delorigini fino alla contempola vendita sarà destinaraneità), Arte (in cui si evito a saldare le spese soEliseo Carini denzia il patrimonio artististenute per la costruco proprio di ogni Comuzione, in località Giove, della casa “Dopo di noi” dedicata a ne), Economia (in cui si spiegano le atdon Nazareno Amantini e destinata ad tività economiche che, all’epoca, caratterizzavano maggiormente il terriaccogliere disabili rimasti soli e anziatorio). ni. Eleonora Corgiolu Il libro è diviso in otto capitoli, ognu- ❦ A TE LA PAROLA Lettere in redazione In difesa della famiglia contro l’ideologia “gender” C aro Direttore, vorrei porre all’attenzione dei lettori la questione dell’ideologia “di genere” che purtroppo, per motivi di tempo, è stata solo accennata durante i lavori dell’Assemblea ecclesiale. Come mamma ritengo sia importante occuparcene, perché l’ideologia di genere si occupa già di noi, delle nostre famiglie e dei nostri figli. Di cosa si tratta? Per gli esponenti di questo pensiero, le persone possono modificare - fin da bambini - il proprio genere biologico di appartenenza secondo la percezione che hanno di sé: se essere maschio, femmina, lesbica, gay, bisessuale, transessuale e così via (sono stati individuati circa 50 generi). Si cerca così di minare alla base quello splendido dualismo maschile-femminile che trova il suo sigillo più alto e sacro nel matrimonio, trascinando così nel vuoto non solo il valore della sponsalità ma anche quello della genitorialità, poiché a questo punto esisterebbero tanti tipi di famiglie, formate da due figure non bene identificate: genitore 1 e genitore 2. Durante lo scorso anno l’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale, del ministero per le Pari opportunità) ha cercato di introdurre in molte scuole italiane l’ideologia di genere nell’ambito di progetti per il contrasto del bullismo e dell’omofobia. Lo ha fatto per esempio con tre libretti intitolati Educare alla diversità nella scuola, dedicati agli insegnanti, ai quali si chiedeva, solo per fare qualche esempio, di non dividere mai nei giochi i maschi dalle femmine per evitare di sottolinearne l’eterosessualità, oppure di porre i problemini di matematica magari come di seguito: “Rosa e i suoi papà hanno comprato tre lattine di tè freddo al bar. Se ogni lattina costa 2 euro, quanto hanno speso?”. Grazie all’opposizione di molti genitori, il ministero dell’Istruzione è stato costretto nell’aprile di quest’anno a ritirare tutto il materiale in questione, ma non è possibile abbassare la guardia poiché già in alcune scuole del territorio nazionale i progetti sono tornati, senza il consenso delle famiglie. A questo punto è nostro dovere ribadire delle verità fondamentali: che la famiglia è una ed una sola, che i bambini hanno diritto a una mamma e a un papà, che il primato dell’educazione dei figli compete a noi genitori, e infine che tutto questo non lo possiamo fare da soli. La Chiesa, tramite i suoi Pastori, può continuare a esserci di sostegno nel difficile compito di essere padre e madre in questo mondo; la sua voce può continuare a darci la forza per non vacillare davanti alle tante difficoltà che inevitabilmente incontriamo o ai tanti messaggi di facile felicità che ci bersagliano ogni giorno; la sua benedizione può dirci ancora che la nostra scelta di vita matrimoniale è la scelta giusta, fatta di sacrifici, ma che porta in sé immensa bellezza. Come padri e madri chiamati a educare i nostri figli, cerchiamo di fare del nostro meglio. Di certo, abbiamo fatto e sicuramente faremo tanti errori ma, insieme all’aiuto della Chiesa, non possiamo permetterci di fare l’errore di rimanere indifferenti davanti all’opera di chi vuole a tutti i costi mettere in discussione la famiglia naturale quale progetto di Dio. Anna Amendola LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 Uniti sotto il segno di Burri CITTÀ DI CASTELLO. [email protected] 15 BREVI ❖ PROTEZIONE CIVILE Convegno per il ventennale “Crescere per un futuro sicuro” è il titolo del convegno che ha chiuso i 20 anni di attività del gruppo comunale di Protezione civile di Città di Castello: si è svolto sabato 18 ottobre nella sala del Consiglio comunale, al termine dei corsi per volontari e cittadini che hanno scandito il programma di manifestazioni per il prestigioso traguardo raggiunto dall’associazione guidata da Cecilia Cantoni. Dopo il saluto delle autorità - tra cui sindaco Luciano Bacchetta, un rappresentante del Dipartimento nazionale di protezione civile, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e la vice presidente Carla Casciari sono intervenuti Italo Cesarotti, presidente della Fondazione Cassa di risparmio, e rappresentanti del gruppo comunale di Marsciano e della provincia autonoma di Trento, che hanno parlato dei gemellaggi, e Veronica Manna, consulente fund-raising. Presentato il progetto che coinvolgerà le scuole del territorio e l’intera città nel 2015, in occasione del centenario di nascita del Maestro Un momento della conferenza stampa di presentazione delle iniziative su Burri I l 17 ottobre è stato illustrato alla stampa quanto programmato per avvicinare Alberto Burri alle scuole, e indirettamente alle famiglie, in vista del centenario della nascita. Presenti in sala consiliare i direttori del I e II Circolo scolastico, i dirigenti dell’istituto comprensivo di Trestina, della scuola media e dell’istituto San Francesco di Sales. Presenti anche il presidente del Distretto scolastico n. 1 Luigi Chieli e il vice presidente della Fondazione Palazzo Albizzini, Rosario Salvato. Il vice sindaco Michele Bettarelli ha messo in evidenza il desiderio di molti che il centenario diventi occasione per diffondere la conoscenza della figura e dell’opera del Maestro almeno nei suoi tratti più salienti. Da qui il progetto di un percorso di formazione per i giovani, a cui hanno assicurato il loro sostegno il Rotary e il Lions e al quale parteciperà l’associazione Artea. Paola Avorio, direttrice del II Circolo e coordinatrice del percorso didattico, ha spiegato che questo comprende innanzi tutto corsi di formazione per docenti, nati dalla richiesta di alcuni insegnanti, e che saranno tenuti dall’associazione Artea. I docenti stabiliranno poi in comune, in momenti di incontro, le iniziative da prendere. Ai laboratori programmati parteciperà tutta la scuola primaria di Città di Castello e di San Giustino, vale a dire 3.500 bambini, oltre ai 100 insegnanti che hanno aderito al corso di formazione. Altri, che non è Alcune iniziative I niziando dalla mostra “Rivisitazione: Burri incontra Piero della Francesca”, dal 31 ottobre a San Sepolcro, molte le iniziative per celebrare il centenario dell’artista. Ricordiamo dal 15 ottobre 2015 la mostra antologica delle opere di Burri al Guggenheim Museum di New York; il convegno internazionale “Materia Forma - Spazio. La pittura di Alberto Burri” che si svolgerà a Castello nella primavera 2015; il completamento del “Grande Cretto” a Gibellina e la ricostruzione, a Milano, del “Teatro continuo”, demolito nel 1989. Prossima l’uscita di un nuovo catalogo generale delle sue opere e un film documentario. CULTURA. Associazioni chiedono ascolto alle istituzioni I l mondo dell’associazionismo attivo nel Comune tifernate rappresenta una grande ricchezza. Le associazioni favoriscono la coesione sociale, valorizzano il territorio. Complessivamente quelle presenti nell’Albo comunale sono 167. La maggioranza opera nel settore cultura e promozione del territorio; molte sono attive nel sociale, altre sono impegnate per i settori sport, protezione civile e ambiente, tempo libero, formazione e ricerca, sviluppo economico. Le realtà associative possono racchiudere grandi potenzialità, e per questo motivo spetta alle istituzioni promuoverle. Non sempre, però, questo sembra accadere. resentato sabato scorso il libro di Mario Gambuli I giorni delle scelte. Appunti di prigionia. L’evento, che riprende il ciclo Letture tifernati, si è tenuto presso il salone gotico del Museo del duomo alla presenza dei figli dell’autore, Chiara e Michele, del vice sindaco Michele Bettarelli, degli storici Alvaro Tacchini e Mario Tosti. A 70 anni dagli eventi e a 20 dalla scomparsa dell’autore, i figli hanno deciso di pubblicare le memorie che il padre aveva stato possibile accogliere, ne hanno fatto richiesta: segno di un interesse che dovrà strutturarsi in forma stabile in futuro. Rosario Salvato è intervenuto per dichiarare che la Fondazione lavora per il centenario su tre piani: la promozione di Burri in una dimensione internazionale, lo studio del Maestro nella terra in cui visse, e l’investimento sui giovani. I corsi - ha aggiunto - sono una sezione del programma e un investimento culturale per cui il presidente della Fondazione metterà a disposizione non solo strutture ma anche professionalità interne. Ha fatto osservare che al centro c’è naturalmente la città, che dal centenario avrà ricadute non solo a livello turistico ma anche come crescita di consapevolezza e fruizione del patrimonio artistico locale. Emanuela Pantalla, a nome di Artea, ha delineato le linee del percorso per gli insegnanti, che si svolgerà dal 22 ottobre al 18 novembre e a cui parteciperà anche la cooperativa Atlante. Il progetto si è aperto il 18 con una lectio magistralis tenuta all’auditorium da Bruno Corà. Eleonora Rose A tal proposito riportiamo la testimonianza di Luisa Vitale, coordinatrice del circolo Laav (Letture ad alta voce) - associazione Nausika: “Organizziamo molti progetti di lettura in svariati contesti di disagio e attività nelle scuole e nelle piazze: non comprendo quindi il disinteresse delle istituzioni nei nostri confronti. Attualmente siamo privi di una sede, e per le nostre attività settimanali contiamo sulla disponibilità delle librerie cittadine. Una sede ci permetterebbe di creare un luogo di incontro intorno a temi culturali, e anche di organizzare laboratori di scrittura creativa per grandi e piccoli, del tutto gratuiti. Questo avrebbe una ricaduta molto positiva sul territorio. Alla nostra richiesta però abbiamo ricevuto solo risposte molto vaghe e ancora siamo in attesa”. Eleonora Corgiolu 1944, memorie dalla prigionia P @ custodito con grande riservatezza. L’opera ripercorre, attraverso le parole scritte dallo stesso Gambuli, i lunghi giorni della detenzione nei campi di concentramento che lo hanno visto prigioniero. Fame, freddo e umiliazioni sono gli elementi predominanti di questi ricordi, ma non mancano pagine serene come quelle della liberazione e del ritorno a casa. Sullo sfondo il contrasto netto tra la miseria materiale e la ricchezza morale di un uomo che sceglie di resistere al regime, rifiutandone il riconoscimento, che gli avrebbe garantito un trattamento migliore ed anche lo stesso rientro in patria. La presentazione di questo diario è l’omaggio che i figli hanno voluto rendere al padre, ma anche un modo originale di raccontare un’esperienza drammatica e la voglia trasferire agli altri - ai giovani in particolare - i grandi valori che animarono le scelte di quei giorni difficili. “Si tratta sicuramente di un’opera insolita - ha sottolineato Alvaro Tacchini -: non è facile trovare diari scritti durante la prigionia, perché in certe situazioni anche la stesura delle proprie emozioni poteva rappresentare un rischio e un dispendio di energie. Ma la forza attiva che ha consentito a Gambuli di affrontare il futuro risiede sicuramente nella fede e nella tenacia che lo hanno sempre accompagnato”. Questo diario dà voce al sacrificio di tante persone, anche di Città di Castello, che come l’autore hanno operato una resistenza disarmata e silenziosa, pagando a caro prezzo, anche con la vita, la coerente adesione a elevati valori morali. Sabina Ronconi ❖ SANITÀ Cardiologi a confronto Su iniziativa delle unità operative di Cardiologia pediatrica dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e dell’ospedale di Città di Castello, grazie al contributo dell’associazione cardiopatici Alta Valle del Tevere “Gli amici del cuore” e con il patrocinio della Siec (Società italiana di ecografia cardiovascolare), i più noti cardiologi pediatrici del centro Italia si sono riuniti nella sala “Luigi Coli” del nosocomio tifernate per un incontro di studio sull’Ecg in età pediatrica e cardiologie congenite. L’evento è stato introdotto e presentato dal dott. Gennaro Arcuri, direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Città di Castello, dal dott. Sergio Misuri, dalla dott.ssa Giovanna Gamberi e dalla dott.ssa Teresa De Santis, responsabile regionale della Società italiana di ecografia cardiovascolare. ❖ ARTIGIANATO L’arte è mobile 2014 Sarà ancora il mobile in stile a portare sotto i riflettori Città di Castello con la quinta edizione de “L’arte è mobile”, che da venerdì 24 ottobre a domenica 26 diventa un itinerario di tutto quanto fa artigianato, arte e cultura in Alto Tevere. Sede per eventi, mostre, laboratori, spettacoli, enogastronomia saranno ancora una volta dimore storiche, palazzi monumentali e i musei del centro storico, riscoperti per l’occasione. “L’arte è mobile” 2014 significa mobile in stile e antiquariato, con accostamenti sperimentali all’artigianato artistico e in particolare la ceramica, grazie a una collaborazione rinnovata tra Amministrazione comunale e consorzio Smai, il consorzio dei mobilieri locali. ❖ SANSEPOLCRO Corso per soccorritori La confraternita di Misericordia di Sansepolcro organizza presso l’oratorio di San Rocco un corso-base e uno per soccorritori di livello avanzato e Blsd, che termineranno in primavera con una verifica finale. I corsi sono aperti all’intera popolazione (al corso-base si può accedere a partire da 16 anni) e sono gratuiti, previa iscrizione alla confraternita. Le iscrizioni possono essere effettuate direttamente lunedì in occasione della prima lezione. Gli attestati (base o avanzato) rilasciati al superamento dell’esame di fine corso sono riconosciuti secondo i termini di legge e sarà rilasciato anche l’attestato di operatore Dae per l’uso dei defibrillatori semi-automatici. “Oltre – spiegano gli organizzatori – ad apprendere importanti manovre salvavita, come ad esempio il riconoscimento e l’intervento in caso di arresto cardiaco, è anche un importante momento di formazione e incontro per conoscere il mondo del volontariato e la nostra associazione, e vivere una nuova esperienza di vita. Frequentare il corso non obbliga a diventare volontario, è solo un invito e uno stimolo. Per chi poi volesse proseguire nel far volontariato, il corso abilita all’emergenza in ambulanza, alle attività di protezione civile, ai servizi ordinari e sociali. Durante il periodo del corso sono previsti incontri di teoria, pratica con manichini e attrezzature e tirocinio in ambulanza”. LA VOCE Orvieto .Todi 16 ❖ MONTECCHIO ❖ SCUOLA Premiato ex comandante dei pompieri dell’Onu Un progetto per l’archeologia Lo scorso 18 ottobre, per il secondo anno a Montecchio c’è stata l’assegnazione e consegna del premio internazionale The Heart Before All (“Il cuore anzitutto”), un riconoscimento di cui viene insignito chi si distingue nel sociale. Dopo che lo scorso anno era stato premiato il modello britannico David Gandy per le sue molteplici attività benefiche, quest’anno è stato insignito del premio l’ex comandante dei vigili fuoco Onu, Robert Triozzi, di nazionalità statunitense, che ha prestato la sua opera in 36 Paesi del mondo, in quattro dei quali direttamente sugli scenari di guerra. La manifestazione si deve all’impegno sociale di Antonella Vaccaro e Paola Antonini, con l’associazione culturale “I colori dell’arte”. Ideato dal Paao e dall’Asds “Ettore Majorana” di Orvieto con la collaborazione dell’Iis scientifico e tecnico, prende avvio in questi giorni il progetto “A scuola di archeologia” che sperimenta metodologie di approccio didattico alle tematiche storico-ambientali. L’esperienza farà “scuola” per altre analoghe iniziative che vedranno presto protagonisti gli altri istituti scolastici del territorio. Dal 20 al 22 ottobre gli studenti si sono dedicati a ripulire la “selciata dei Cappuccini” per riportare alla luce, in un tratto, il basolato antico sottostante, che emerge ancora in alcuni punti, in modo da renderlo fruibile a tutti i cittadini. L’esperienza sarà poi aperta a tutti coloro che vorranno partecipare all’attività, purché muniti di copertura assicurativa, nelle giornate del 24, 27, 28, 29 e 30 ottobre. Info e contatti: 0763 390007 e [email protected]. (F. C.) VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 ❖ ORVIETO Pellegrinaggio Norvegia-Roma Lo scorso 17 ottobre presso la sede della Società geografica italiana di Roma è stato presentato il progetto “Pilgrims Cossing Borders 2015”, alla presenza di rappresentanti ministeriali e delle Regioni. Al progetto aderiscono diverse realtà: il Cai, Amministrazioni comunali (e tra queste il Comune di Orvieto è in procinto di aderire), Fondazioni bancarie e DIOCESI. Spunti associazioni. “Italia nostra” Orvieto ha curato il rilievo del tracciato del pellegrinaggio tra Cortona e Montefiascone e partecipa al Comitato scientifico con il prof. Lucio Riccetti; il prof. Francesco Biondi ha rilevato e testato i tracciati cartografati da Silvio Manglaviti. Il pellegrinaggio, a cui oggi sono iscritte già 60 persone da tutto il mondo, prenderà il via il 15 aprile 2015 da Trondheim (Norvegia) per giungere, dopo un cammino di sei mesi attraverso Norvegia, Danimarca, Germania, Austria e Italia, a Roma il 14 ottobre. Dalla rivelazione della santità di Dio nell’Antico Testamento alla novità di Gesù di riflessione biblici al ritiro mensile del clero I quale mantenersi a debita distanza: Gesù fa dono della sua santità rendendo partecipi coloro che credono in lui. Con un’attenta esegesi biblica, padre Stefano ha posto in risalto come ciò che è santo si definisce quindi in opposizione a ciò che è profano: il “santo” viene concepito principalmente come separato, distinto e riservato a Dio. Nella rivelazione biblica questo concetto assume una connotazione originale: Santo è anzitutto Dio, il Dio personale di Concludendo, il relatore ha ricordato le parole di Papa Francesco all’Angelus dello scorso anno per la festa di Tutti i santi: “Essere santi non è un privilegio di pochi, come se qualcuno avesse avuto una grossa eredità; tutti noi nel battesimo abbiamo l’eredità di poter diventare santi. La santità è una vocazione per tutti. Tutti perciò siamo chiamati a camminare sulla via della santità, e questa via ha un nome, un volto: il volto di Gesù Cristo. Lui ci insegna a diventare santi. Lui nel Vangelo ci mostra la strada: quella delle Beatitudini (Mt 5,1-12). Il Regno dei cieli, infatti, è per quanti non pongono la loro sicurezza nelle cose, ma nell’amore di Dio; per quanti hanno un cuore semplice, umile, non presumono di essere giusti e non giudicano gli altri, quanti sanno soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce, non sono violenti ma misericordiosi e cercano di essere artefici di riconciliazione e di pace. Il santo, la santa è artefice di riconciliazione e di pace”. Antonio Colasanto l 16 ottobre alla casa diocesana di Spagliagrano di Todi si è svolto il ritiro mensile del clero della diocesi. Padre Stefano Mazzoni, osm, introdotto dal vescovo Benedetto Tuzia, ha svolto la meditazione sul tema della santità osservando come la santità non riguarda soltanto i “santi del calendario” che la Chiesa ci propone quali modelli per la nostra vita di fede; né questi santi sono uomini e donne dai poteri straordinari, ai quali rivolgerci magari per chiedere qualche grazia. La santità è la condizione in cui siamo chiamati a condurre la nostra vita, una vita che desideriamo santa perché sentiamo che questo è il modo in cui Gesù ha vissuto, e che è la condizione in cui possiamo realizzare le nostre aspirazioni di pienezza e di gioia. Il vescovo mons. BenedettoTuzia presiede il ritiro del clero a Spagliagrano Israele; ogni altra cosa può dirsi santa soltanto in quanto sta in un rapporto stretto con questo Dio. In Israele un luogo, una persona, un tempo, un oggetto sono considerati santi, perché il Dio santo li sottrae alla dimensione profana e li pone nella sfera della sua santità. Diventano proprietà di Dio, Dio stesso li sceglie e, in quanto fonte di ogni santità, comunica loro questa sua qualità. Dunque, in senso proprio soltanto Dio, il Dio di Israele, è santo; la santità è una proprietà che concerne l’identità stessa di Dio, il suo essere personale. Qual è la reazione dell’uomo - si è domandato padre Stefano – che incontra la santità di Dio? L’uomo, davanti alla Santità, ne percepisce anzitutto il carattere tremendo e inaccessibile. Possiamo considerare come esempio la reazione degli abitanti di Bet-Shèmes di fronte all’Arca dell’Alleanza: “Chi mai potrà stare alla presenza del Signore, questo Dio così santo?” (1Sam 6,20). La santità di Dio appare come una realtà tremenda, insostenibile, che suscita timore e spavento. Pensiamo anche all’atteggiamento di Mosè di fronte all’apparizione divina: “Mosè si curvò in fretta e si prostrò” (Es 34,8). Passando poi a parlare della santità di Gesù, padre Stefano ha detto: Gesù è santo innanzitutto a motivo della sua origine. Nel racconto dell’annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria, troviamo in primo piano l’azione dello Spirito santo: è lo Spirito di Dio, santo in quanto partecipa della santità stessa di Dio. Lo Spirito scende su Maria ed opera in maniera efficace, manifestando in lei la potenza dell’Altissimo. Il frutto del grembo di Maria “sarà per questo santo e chiamato Figlio di Dio”. La santità di Gesù è tutt’uno con la sua figliolanza divina; ma con Gesù la santità acquista un volto nuovo, che è il volto dell’uomo Gesù di Nazareth, nella cui persona si manifesta in modo visibile e tangibile la stessa santità di Dio. Anche nell’episodio del battesimo di Gesù al Giordano, lo Spirito santo dà testimonianza di questo legame unico che intercorre tra Gesù e Dio Padre. Padre Stefano ha poi fatto ampio riferimento ad alcuni episodi del Vangelo per illustrare come Gesù ci renda partecipi della sua santità nella comunione con lui. Infatti la santità di Gesù non va più concepita come una realtà “altra”, che atterrisce e dalla ALCUNE NOTIZIE IN BREVE ❖ IZZALINI Accoglienza del nuovo parroco don Giuliano Domenica 16 ottobre le comunità di Izzalini – Asproli – Porchiano, Fiore – Romazzano e Torregentile si sono ritrovate nella chiesa di San Michele d’Izzalini per accogliere il nuovo parroco don Giuliano Pagliaricci. Il Vescovo ha presieduto la celebrazione insieme ai parroci dell’Unità pastorale di San Filippo e alcuni sacerdoti della diocesi; presenti molti parrocchiani, che si sono stretti attorno al loro nuovo Pastore e hanno organizzato una calorosa festa di benvenuto. Molti fedeli sono giunti dalle parrocchie di Montecchio e Tenaglie, dove don Giuliano ha operato in questi ultimi anni; ha voluto essere presente in forma ufficiale con il gonfalone del Comune il sindaco di Montecchio Federico Gori, per ringraziare don Giuliano per l’impegno profuso nella comunità. ❖ TODI Saluti a don Andrea Rossi; i prossimi ingressi di parroci Nel pomeriggio di domenica 16 ottobre, don Andrea Rossi ha celebrato la messa nella chiesa della Consolazione a Todi e ha salutato i fedeli della parrocchia di San Giorgio. Al termine della celebrazione i parrocchiani del Duomo di Todi, di San Giorgio e di Ilci si sono ritrovati nell’oratorio parrocchiale per una festa; durante i saluti di commiato sono stati presentati simpatici canti all’indirizzo di don Andrea e degli altri sacerdoti del presbiterio tuderte. Don Andrea Rossi e don Lorenzo Romagna faranno il loro ingresso nelle parrocchie di Collazzone, Collepepe e Gaglietole domenica 26 ottobre alle ore 17 nella chiesa di Collazzone. La parrocchia di Massa Martana, invece, saluterà il parroco don Francesco Valentini domenica 25 ottobre e accoglierà don Dariusz Kowalewski giovedì 30 ottobre durante la festa del patrono san Felice, vescovo e martire. ❖ FRANCESCANI Novità nei conventi di Montesanto e Spineta In questo periodo si sono formate le nuove “famiglie francescane” nei conventi di S. Maria Assunta di Montesanto e di S. Maria della Spineta: cambiamenti verificatisi dopo il Capitolo della Provincia serafica dei Frati minori. Il Vescovo il 4 ottobre si è recato nella chiesa di Montesanto e, durante la celebrazione della festa di san Francesco, ha presentato alla comunità il nuovo parroco della comunità, padre Enzo Stanislao Mesolella. Domenica 12 ottobre, alle ore 17, mons. Benedetto è giunto nella chiesa del convento della Spineta dove, durante la celebrazione, ha presentato alla comunità di Spineta - Pontecane e Fratta Todina il nuovo parroco, padre Domenico Spagnoli. La comunità francescana della Spineta, oltre che la parrocchia annessa a quest’antico convento, ha anche la cura pastorale della parrocchia di San Sabino in Fratta Todina. Benedizione dei nuovi locali dell’Acli S abato 18 ottobre ha avuto luogo l’inaugurazione e la benedizione dei nuovi locali ristrutturati del circolo Acli di Orvieto e dei locali della sede zonale del Patronato, in piazza Angelo da Orvieto 16. Accolto dalla presidente provinciale Flavia Chitarrini e dal presidente del Circolo, Giovanni Stella, fratel Antonio Colasanto, accompagnatore spirituale dei circoli Acli nella diocesi di Orvieto-Todi, dopo L’inaugurazione dei locali ristrutturati aver recato il saluto del vescovo mons. Benedetto Tuzia (trattenuto da impegni pastorali precedentemente assunti), ha compiuto, alla presenza dei numerosi intervenuti, il rito della benedizione. Successivamente ha esortato i dirigenti del Circolo a promuovere iniziative di formazione e a partecipare a quelle comunitarie promosse dalla sede provinciale. Tra gli intervenuti, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, il presidente Us Acli Terni, Maurizio Torchio, il presidente Us Acli Perugia, Sante Filippetti. A. d. M. LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 DAL PASSATO AL FUTURO. Con ❖ TODI/1 Il 25° dell’Agesci Il vescovo mons. Decio Lucio Grandoni Gli anni del rinnovamento partire dagli anni ’50 ci fu una ridistribuzione della popolazione sul territorio, caratterizzata dallo spopolamento delle campagne, la diminuzione degli abitanti dei centri storici a favore dei moderni quartieri fuori le mura. Molti emigrarono soprattutto verso Terni e Roma e, all’interno del territorio diocesano, verso i luoghi che si trovavano lungo agevoli vie di comunicazione. Negli anni ’50 si diede inizio al santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza, per volontà della beata Madre Speranza. Il Concilio fu un evento che spinse il rinnovamento della Chiesa, anche se la società stava diventando sempre più secolarizzata. Il milanese mons. Antonio Fustella - vescovo di Todi dal 1960 al 1967 intravide le difficoltà di far vivere una diocesi di ridotte dimensioni. Al termine del suo episcopato fu nominato amministratore apostolico della diocesi il vesco- vo di Spoleto Ugo Poletti; e quando nel 1969 venne trasferito a Roma, il Capitolo del duomo di Todi designò mons. Decio Lucio Grandoni come vicario capitolare, che svolse questo ruolo fino al 1972. In quell’anno Grandoni fu eletto vescovo ausiliare di Foligno, e al vescovo di Orvieto mons. Virginio Dondeo fu assegnata anche la sede tuderte. Nel 1974 mons. Dondeo cessò di vivere; alle due sedi di Orvieto e Todi fu nominato mons. Grandoni. Restarono separate fino al 1986, quando la Santa Sede le unificò nell’unica diocesi di Orvieto-Todi. L’11 agosto 1964 il beato Paolo VI si recò a Orvieto in occasione del VII centenario della bolla Transiturus. Durante il lungo episcopato Grandoni, la diocesi è stata visitata tre volte dai Sommi Pontefici: Paolo VI l’8 agosto 1976 si recò a Bolsena, Giovanni Paolo II il 22 novembre 1981 a Collevalenza e a Todi, e il 17 giugno 1990 a Orvieto per il 7° centenario del duomo. Mons. Grandoni promosse l’aggiornamento della Chiesa secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II; accolse i nuovi movimenti ecclesiali, fece rinascere l’Azione cattolica, sostenne un’incisiva pastorale giovanile e vocazionale, la nascita della Caritas, e celebrò con solennità il Giubileo, guidando (il 7 maggio 2000) oltre 5.000 pellegrini a Roma. Dal 1991 al 1999 celebrò il primo Sinodo diocesano di Orvieto-Todi, indicando il percorso della Chiesa locale per il nuovo millennio. Concluse il suo episcopato nel 2003. Questi miei appunti sul cammino ultrasecolare di quest’antica Chiesa locale terminano qui. Lo Spirito santo ci spinge verso nuove vie, si apre di fronte a noi una nuova stagione con un obiettivo antico e sempre nuovo: che Cristo sia annunciato e vissuto, per il bene dell’uomo e la sua salvezza eterna. Marcello Cruciani Giubileo eucaristico: la Giornata regionale del malato I partecipanti alla Giornata del malato S i è svolta a Orvieto domenica scorsa, nell’ambito del Giubileo eucaristico (concesso dalla Santa Sede per gli anni 20132014 alla diocesi di OrvietoTodi per il 750° anniversario del miracolo eucaristico di Bolsena e dell’istituzione della F [email protected] 17 BREVI l’epoca del postConcilio si conclude questa rassegna sulla storia della Chiesa del nostro territorio A @ festa del Corpus Domini) la Giornata regionale del malato. L’evento è stato organizzato dalla sezione umbra dell’Unitalsi in collaborazione con l’ufficio diocesano per la Pastorale sanitaria, diretto da don Gianluca Scrimieri. Già dal mattino, piazza Duomo si è riempita di oltre 500 unitalsiani provenienti dalle sottosezioni della regione, da diversi gruppi parrocchiali e da una nutrita rappresentanza del Cvs di Todi. Dopo l’ingresso dei partecipanti in duomo attraverso la Porta santa, è iniziata alle ore 11.30 la messa presieduta dal vescovo Benedetto Tuzia, il quale al termine ha impartito la benedizione eucaristica agli amici in carrozzina delle prime file e a tutto il popolo. Alle ore 13 il pranzo; poi, nel pomeriggio, sempre in duomo, sono seguite alcune toccanti testimonianze che hanno sottolineato come la solidarietà e l’amore aiutino a superare i brutti momenti che la vita ci riserva. Ad impreziosire il tutto l’intervento del cantautore don Giosy Cento che, con le sue parole e la sua musica, ha dato ancora più valore agli interventi. Da rimarcare la presenza di un gruppo di genitori della parrocchia di Orvieto Scalo che si sono messi a disposizione per accogliere e guidare per le vie della città i numerosi pellegrini giunti con 6 pullman, numerose auto private e alcuni mezzi delle sottosezioni dell’Unitalsi; sicuramente un bell’esempio per tutti, in particolare per i loro figli. Claudio Papini Assemblea nazionale dei Laici dell’Amore Misericordioso ederico Antonucci, coordinatore nazionale dell’Alam (Associazione dei Laici dell’Amore Misericordioso, che condivide il carisma delle congregazioni dei Figli e delle Ancelle fondate dalla beata Madre Speranza di Gesù) dopo nove anni alla guida Il coordinatore dell’associazione ha passa- nazionale Federico to il testimone alla neo-presidente Antonella Mastran- Antonucci passa geli Bernieri. il testimone ad Nel suo intervento, Antonucci ha sottolineato come Antonella il messaggio dell’Amore Mi- Mastrangeli sericordioso è ormai “come Bernieri. Gli un fiume in piena che sta rompendo gli argini e dilaga interventi in aula Il tavolo dei relatori ovunque. La recente beatificazione della fondatrice, la beata Madre Speranza, ha consegnato questo messaggio in primo “È necessario e urgente ormai - ha luogo alla diocesi, ma direi alla Chieproseguito - che l’Alam allarghi i prosa e al mondo intero. Non possiamo pri orizzonti e il proprio raggio d’aziopiù tenerlo solo per noi. Si è ormai inne, assumendosi la responsabilità di nescata come una reazione a catena essere testimone autentico e credibile che non possiamo più contenere, condi tale messaggio. Ciò, per i Lam, imtrollare o costringere”. plica un impegno serio per quanto ri- guarda la formazione, e uno sguardo costantemente fisso nel buon Gesù, come ci ha insegnato la beata Madre Speranza. Inoltre la beatificazione di Madre Speranza è per noi un forte invito alla conversione e a intraprendere con passo deciso il cammino verso la san- Sono trascorsi 25 anni da quando lo scautismo rinacque a Todi, presso la parrocchia del Ss. Crocifisso. Gli scout di Todi 1 ricordano l’avvenimento con una serie di manifestazioni che si svolgono sabato 25 e domenica 26 ottobre. Nel parco antistante la chiesa della Consolazione, sabato dalle ore 16 l’alzabandiera, poi i giochi. Alle ore 21 al palazzo comunale, spettacolo Passi di coraggio… diritti al futuro. Domenica 26 alle ore 10.15 la messa nella chiesa della Consolazione; alle 11.30 “Impronte scout”, incontro con tutti gli “ex”. Alle 14.30 i passaggi degli aderenti tra i vari settori in cui è organizzato lo scautismo; ammaina-bandiera alle ore 16. ❖ GIUBILEO Chiusura coi chierichetti Annunciato da un simpatico volantino, si celebrerà il 16 novembre a Orvieto il Giubileo diocesano dei chierichetti. Nel giorno in cui si chiude la Porta santa e termina il Giubileo eucaristico, si è pensato di invitare i ragazzi che servono all’altare. Il programma, molto articolato, prevede alle ore 10 l’accoglienza nel convento di San Paolo, da cui prenderanno il via le Olimpiadi dei chierichetti. Alle ore 12 i ragazzi seguiranno il percorso giubilare per attraversare la Porta santa. Poi il pranzo al sacco e i giochi fino alle ore 16.30, quando inizierà la preparazione della messa, che sarà celebrata in cattedrale alle ore 17 e sarà presieduta dal card. Lorenzo Baldisserri, che quindi chiuderà la Porta santa. ❖ TODI/2 Dedicazione cattedrale Il 22 ottobre la diocesi ha fatto memoria della Dedicazione della concattedrale di Todi. La basilica, dedicata a Maria Annunziata, fu edificata nel XII secolo e, pur subendo dei rimaneggiamenti lungo i secoli, ha mantenuto inalterata la sua pianta originale in stile romanico. È ricca di opere d’arte, tra cui il magnifico coro ligneo realizzato tra il 1521 e il 1530 da Antonio Bencivenga e da suo figlio Sebastiano. La dedicazione avvenne nel 1771 per opera del vescovo Francesco M. Pasini. ❖ TODI/3 Cavalieri di Malta Mercoledì 22 ottobre è giunto a Todi per una visita privata il gran maestro dell’Ordine di Malta fra’ Matthew Festing. Dopo l’incontro con il vescovo mons. Benedetto Tuzia, ha visitato il duomo e il palazzo vescovile. Fra’ Matthew Festing, di nazionalità inglese, è il 79° gran maestro di questo antico Ordine cavalleresco che è una delle organizzazioni umanitarie più grandi ed efficienti non solo della Chiesa ma del mondo. tità”. Madre Speranza Montecchiani, superiora generale Eam, nel corso del suo intervento ha auspicato una sempre più stretta collaborazione tra l’associazione e la famiglia religiosa. L’Alam dovrà aprirsi ad un futuro di speranza. Padre Aurelio Pérez, superiore generale Fam, ha così sollecitato la dirigenza Alam: “È ormai tempo di partire per la missione in modo maturo e responsabile”. Gaetano Storace, coordinatore internazionale, ha affermato: “Tutte le attività devono avere una connotazione fortemente ecclesiale, evitando di chiudersi su se stessi. Bisogna incrementare i rapporti associativi e creare un’anima internazionale”. Dopo le operazioni di voto sono risultati eletti: Antonella Mastrangeli (coordinatore, neo-eletta), Massimo Appolonio (segretario, riconfermato), Roberto Bernieri (economo, riconfermato), Federica Carletti (consigliere, riconfermata), Manuela Marchetti (consigliere, neo-eletta). An. Co. LA VOCE Terni.Narni.Amelia 18 BREVI ❖ SCUOLA - LAVORO Nasce Its Biotecnologie Partirà nel 2015 a Terni il nuovo istituto tecnico superiore (Its) in Biotecnologie attivato dall’Its Umbria, che si aggiunge ai corsi in Meccatronica, Agroalimentare e Sistema casa. L’Its avrà sede all’istituto Allievi-Sangallo, la principale scuola di riferimento che collaborerà con gli altri membri della Fondazione Its alla realizzazione del progetto, strutturato su un percorso biennale di specializzazione postdiploma. Il corso formerà 20 giovani dando loro una preparazione specialistica molto richiesta dal mercato del lavoro e dalle aziende. Opererà inoltre in stretta connessione con il Cluster tecnologico della chimica verde, rappresentando uno strumento di istruzione-formazione in linea con i fabbisogni di professionalità aziendali. ❖ ASS. CLAUDIO CONTI Spettacolo di beneficienza L’associazione “Claudio Conti” organizza una serata di beneficenza per venerdì 31 ottobre alle ore 21 al teatro Secci. La compagnia teatrale “Attori per caso” presenta Li cunti non artòrneno, commedia in vernacolo scritta e ideata da Amarando Valeriani. Il costo del biglietto è di 10 euro. La raccolta fondi servirà in parte per la realizzazione del 2° blocco della scuola di formazione professionale a Moyo, nel Nord Uganda al confine con il Sud Sudan; l’altra quota del contributo sarà destinata alla creazione di un Fondo per aiutare alcune famiglie colpite dall’emergenza sociale creatasi nella nostra città. Coloro che saranno impossibilitati a partecipare ma vorranno contribuire alla raccolta fondi, potranno effettuare una donazione sul conto corrente dell’associazione “Conti”. Isis: stiamo attenti alle trappole TERNI. Incontro con il vaticanista Andrea Tornielli sul tema “Guerre sante o dialogo? La Chiesa e gli altri, da Paolo VI a Papa Francesco” presso la parrocchia dei Ss. Lorenzo e Cristoforo I n un momento in cui, a motivo di quanto sta accaTruppe dell’Isis durante l’assedio alla città siriana di Kobane dendo in Medio Oriente, da molte parti arrivano “messaggi semplificatori” che propongono l’idea di una guerra santa tra cri- L’intervento armato solo americano, o menti delle economie dei Paesi, chiestianesimo e islam, i cristiani “non devo- americano ed europeo, rientra infatti nel dendosi se certi conflitti scoppino a cauno cadere in questa trappola”, ma - guar- cliché che è stato predisposto dal Califfo sa di problemi reali o non siano anche dando a Papa Francesco - “fare i conti stesso, che potrà in questo modo presen- provocati da chi è interessato al comcon la complessità della realtà”. Lo ha tare la guerra come lo scontro finale tra mercio illegale di questi strumenti di morte”. detto Andrea Tornielli intervenendo, di l’islam aggredito e i ‘crociati’ cristiani”. fronte a centinaia di persone, all’incontro Papa Francesco ha chiesto il coinvolgi- Ricordando la figura di Paolo VI, Tornielsul tema “Guerre sante o dialogo? La mento delle Nazioni Unite, “un’istituzio- li ha citato un’importante apertura che Chiesa e gli altri, da Paolo VI a Papa Fran- ne alla quale sembra ormai essere sol- Papa Montini fece verso il mondo mucesco”, promosso dalla parrocchia dei tanto la Chiesa a credere, e che di fatto sulmano, durante il suo viaggio in Uganda nel luglio 1969, rendendo omaggio ai Santi Lorenzo e Cristoforo di Terni. non è stata coinvolta”. Il vaticanista de La Stampa, coordinato- “Uno sguardo realista a ciò che sta acca- primi martiri cristiani africani, uccisi tra re del canale web Vatican Insider, ha il- dendo - ha detto ancora Tornielli - do- il 1885 e il 1887, nell’ambito di perseculustrato la situazione dell’Iraq e della Si- vrebbe far ricordare la posizione profeti- zioni scatenate da re tribali locali. Il Paria ricordando come ciò che è in corso è ca di san Giovanni Paolo II, che nel 2003 pa in quella occasione disse: “Noi siamo uno scontro feroce in primo luogo all’in- si oppose con tutte le sue forze alla guer- sicuri di essere in comunione con voi terno del mondo musulmano: “Se si vuo- ra in Iraq, evento gravido di conseguen- (musulmani, ndr) quando imploriamo le cercare di fermare il Califfato, e pro- ze destabilizzanti. E oggi bisogna guar- l’Altissimo di suscitare nel cuore di tutti i teggere le minoranze che sono minac- dare alle coraggiose parole di Francesco, credenti dell’Africa il desiderio della riciate o già oggetto di persecuzioni, si de- che ha ricordato il peso dei mercanti di conciliazione, del perdono, così spesso ve tenere conto di qual è la sua ideologia. armi e della compravendita degli arma- raccomandato nel Vangelo e nel Corano”. ❖ MUSICA TERNI. Dopo le grandi manifestazioni di piazza, resta incerto il futuro dell’Ast Araba Fenice 2014-15 La 18a stagione concertistica dell’associazione culturale Araba Fenice sarà dedicata a “Fascino in bianco e nero”, a ricordare i colori dei tasti del pianoforte, attore imprescindibile della stagione di concerti. Si ispira al racconto di una favola: la favola come sinonimo della magia, la musica come comunicatore di bellezza. La stagione si compone di 14 concerti fino al 22 marzo. Il concerto di apertura, domenica 9 novembre, vedrà l’esibizione di Mihajlo Zurkovic, artista novisadino esponente della scuola pianistica balcanica, testimonianza umana e culturale di una terra e di una storia. Zurkovic presenterà Chopin e Liszt. Il concerto sarà preceduto, l’8 novembre, da un’intervista all’autore sul significato della musica nella ex-Jugoslavia. ❖ SCUOLA - ARTE Pomodoro e Paleosabati Il Sistema museale del Comune di Terni, in occasione della mostra “Arnaldo Pomodoro. Spazi scenici e altre architetture” e in collaborazione con il Caos, propone una serie di itinerari tematici dedicati alla scuola dell’infanzia, alla primaria e secondaria di primo grado del Comune di Terni, per avvicinare i ragazzi all’opera di questo artista. Le nove proposte, elaborate a partire da molteplici chiavi di lettura e pensate a seconda delle varie fasce d’età, hanno l’intento di far conoscere a quanto più possibile l’artista in questione. Gli insegnati interessati all’offerta didattica, completamente gratuita, dovranno prenotarsi al numero 0744 434210 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 14). In concomitanza, presso il Paleolab ospitato nell’ex chiesa di S. Tommaso, continuano le attività ludico-tematiche per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni: “L’era dei Paleosabati - Giocando tra rocce e fossili, vulcani e animali preistorici, divertiamoci a scoprire il Paleolab - Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale”. Le attività, organizzate anch’esse dal Dim in collaborazione con la cooperativa Kairos, si tengono ogni sabato dalle ore 16 alle 19, e sono anch’esse gratuite. (Benedetta Rinaldi) VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 E La manifestazione dopo lo sciopero generale che facciamo? Il 17 ottobre è da segnarsi come una delle giornate più importanti nel calendario della storia di Terni. Nella mattinata tutta la città si è fermata: negozi chiusi, attività varie ferme, 30 mila persone (credo sia la stima più attendibile), in stragrandissima parte ternani e gli altri provenienti da tutta l’Umbria, hanno sfilato dall’Acciaieria a piazza del Popolo, dove hanno parlato i leader nazionali della Cgil, Cisl, Uil per protestare contro la rottura delle trattative con la multinazionale e per la salvaguardia del futuro dell’Ast. Perché questo è il problema: che fine farà questo colosso dell’industria ternana, che proprio quest’anno compie 130 anni? I proprietari attuali, cioè la ThyssenKrupp, ha intenzione di proseguire a Terni la produzione degli acciai o, iniziando fin d’ora con un massivo licenziamento di un quinto delle sue maestranze, si sta avviando a una lenta ma sicura diminuzione della TERNI. Incontro dell’Associazione industriali Rilanciare la crescita L a sede di Terni dell’Associazione industriali regionale nei giorni scorsi ha ospitato un workshop dal titolo “Ingredienti per il futuro, la voce degli imprenditori” al quale hanno partecipato oltre 70 imprenditori della zona. “L’area ternana, nello specifico i Comuni di Terni e Narni, storicamente ha camminato con una gamba sola: la grande impresa, prima pubblica poi privata e multinazionale, e il suo indotto. Ma procedere ‘a zoppa gallina’ oggi non è più possibile. Occorre dotare il territorio di una seconda gamba per rilanciare la crescita: quella della nuova manifattura tecnologica”. Lo ha sottolineato Stefano Neri, presidente della sezione territoriale di Terni di Confindustria, nell’intervento conclusivo. “Quello - ha aggiunto - di cui il nostro tessuto economico ha bisogno per potersi reggere in modo equilibrato è il neo-manifatturiero. E cioè una sintesi tra l’innovazione tecnologica e il tradizionale saper fare, che si aggiunge alla presenza massiva di stabilimenti di proprietà di società multinazionali, ed è la seconda gamba che deve far camminare Terni più speditamente verso lo sviluppo. A esso devono dare sostanza sia le imprese esistenti che hanno un accesso diretto al mercato, sia le nuove iniziative produttive, sia le future start up ad alto contenuto di conoscenza”. Nelle prossime settimane gli imprenditori ternani elaboreranno un master plan che individuerà tre assi portanti di operatività per l’elaborazione di una progettazione strategica dello sviluppo industriale: infrastrutture materiali e immateriali; consolidamento delle attività industriali esistenti e competitività territoriale; nuova manifattura, attrattività, servizi innovativi e ricerca e sviluppo. Claudia Sensi sua capacità produttiva, per arrivare alla chiusura? Oppure sta cercando un acquirente? Su questi punti la proprietà non si è pronunciata, ma un fatto sicuro è, pur mettendo in atto le procedure di licenziamento, non ha annunciato alcun investimento per il futuro; dimagrimento e basta. Prevale l’incertezza più assoluta, e quindi una grande preoccupazione. L’unico auspicio è che le trattative riprendano, ma quando e su quali basi? Quale sarebbe un “contro-piano” fattibile, e chi dovrebbe metterlo in atto? Difficile dare risposte; forse tra qualche settimana potrebbe esserci una schiarita. Nicola Molè ❖ SCUOLE La polizia insegna a difendersi dalle insidie del Web È ripartita dall’istituto statale “Giovanni XXIII” l’attività svolta dalla sezione della Polizia delle comunicazioni di Terni che, come ogni anno, incontra giovani studenti di diversi istituti della provincia per formarli a un uso consapevole degli strumenti digitali e per metterli in guardia dalle insidie del Web. Gli incontri, oltre a essere di carattere estremamente interessante sotto il profilo tecnico, sono drammaticamente necessari ed utili – sia per i docenti che per i discenti – in un panorama secondo il quale il 98% dei ragazzi (dati ufficiali al 4/10/2014) utilizza quotidianamente internet. Il numero dei reati che avvengono su internet, così come riporta la cronaca locale e nazionale, è in continua crescita e, spesso, sono proprio i più giovani a farne le spese. Durante questi incontri, tramite il colloquio diretto con gli studenti, il personale di polizia specializzato è stato in condizione di poter acquisire elementi investigativi utili alla difesa degli innocenti utilizzatori del Web. Problematiche quali il cyberbullismo, lo stalking e la pedopornografia necessitano di una vicinanza fisica accanto alle vittime di tali abusi, ed è in tale ottica che la Polizia di Stato porterà avanti questi utilissimi incontri con le scolaresche per tutto l’anno scolastico. LA VOCE Terni.Narni.Amelia VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 DIOCESI. Incontro ❖ LITURGIA Scuola di musica L’Ufficio liturgico diocesano propone anche quest’anno la Scuola di musica, le cui lezioni si svolgeranno il mercoledì dalle ore 18 alle ore 19.30 presso la Curia diocesana in piazza Duomo 11 a Terni. La Scuola diocesana di musica sacra si prefigge di aiutare le parrocchie attraverso una formazione costante di coloro che sono deputati al servizio musicale della celebrazione, affinché la musica sia parte integrante della liturgia e non un “di più” indipendente. L L’Ofs opera nel campo della carità, della giustizia, della pace, della salvaguardia del creato, della difesa della vita (in particolare della vita nascente) e ha sempre avuto una particolare attenzione per i più deboli, per gli “ultimi”, anche con la distribuzione dei generi di prima necessità ai fratelli e alle famiglie in difficoltà; con il Banco alimentare, servendo alle mense della Caritas; nei Centri di ascolto, nei Centri di aiuto alla vita, e poi ancora nei Consigli pastorali, come catechisti, come ministri straordinari della Comunione, come lettori o come diaconi. “Non c’è niente di più bello - spiega Alberto Ridolfi, Mandato ai catechisti D omenica 26 ottobre alle ore 17.30 nella cattedrale a Terni, il vescovo Piemontese presiederà la celebrazione per il mandato ai catechisti. Un mandato che si rinnova ogni anno per i catechisti, ai quali viene affidato il compito di essere servitori del Vangelo da donare a tutti. Un ministero che investe l’intera pastorale, a partire dai bambini fino agli adulti e alla famiglia intera; un ministero che è seme di speranza e di un modo nuovo di leggere la vita, nell’annuncio della salvezza. Riprendono anche le attività formative promosse dall’Ufficio catechistico con un primo ciclo d’incontri per le diverse Zone pastorali, che avranno inizio lunedì 3 novembre alle ore 21 presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria (Campomicciolo); poi martedì 4 alle ore 17.30 presso l’oratorio di Amelia e alle ore 21 nella parrocchia di S. Antonio a Narni Scalo, giovedì 6 novembre ore 17.30 a Otricoli, venerdì 7 alle ore 17.30 nella parrocchia di S. Antonio a Terni, lo stesso giorno alle ore 21 nella parrocchia di Attigliano. È opportuno che i catechisti abbiano il testo degli orientamenti della Cei Incontriano Gesù. La Fondazione “Ofelia Scala Gualdrini”, nella persona del suo presidente suor Grazia Tomassini, ha dato disponibilità a finanziare la formazione di due-tre catechiste che potrebbero collaborare in futuro con l’Ufficio catechistico diocesano. ❖ FAMIGLIA Momenti di genitorialità Un momento dell’incontro Una Regola fraterna ministro regionale Ofs - di poter vivere profondamente innamorati di Gesù e avere Lui come unico riferimento del nostro impegno nel mondo: allora sentiamo che la nostra missione nel quotidiano è proprio quella di poter raccontare a tutti quanto è bello Gesù. I francescani secolari, infatti, oltre a essere uomini e donne di preghiera, sono sempre stati orientati al servizio del prossimo. La nostra vocazione è sempre stata quella di essere a completa disposizione della Chiesa, nelle nostre parrocchie, per aiutare i nostri sacerdoti in quello che c’è da fare. Il nostro desiderio più grande è appunto quello di sapere che, in qualsiasi momento, in qualsiasi circostanza e per qualsiasi genere d’impegno, la Chiesa può e deve fare sempre affidamento su di noi, e noi siamo qui per servirla in ogni parte del mondo”. “Quello - ha detto il vescovo Piemontese - che vivete all’interno della comunità secondo la Regola vi aiuta nell’esperienza di Chiesa, al servizio della Chiesa e in comunione con essa. Al centro della nostra esperienza c’è Gesù, e ricercarlo nella fraternità oggi diventa anche proposta di un ideale. La fraternità è ciò che noi collaboriamo a costruire accogliendo i doni di Gesù, espressi in modo più evidente dal carisma donato per mezzo di Francesco”. Elisabetta Lomoro TERNI. Ingresso del nuovo parroco padre Luca nella comunità di Sant’Antonio N ella parrocchia di Sant’Antonio a Terni, retta dai frati francescani da molti decenni, ha fatto ufficialmente l’ingresso il nuovo parroco padre Luca Paraventi nel corso della celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese, alla presenza di tantissimi parrocchiani che hanno accolto calorosamente i nuovi frati. Insieme a padre Luca sono infatti arrivati padre Danilo Temolada e padre Massimo Travascio, vicari parrocchiali; con loro rimane padre Alessandro Cardello. “È bello - ha detto il Vescovo - essere insieme per condividere l’esperienza di Dio. A voi frati chiedo di farlo da francescani, che non è un appendice, un elemento secondario, perché voi siete chiamati dalla Provvidenza a rendere presente in questo territorio il carisma di Francesco. Una parrocchia francescana si distingue Foto di gruppo con il Vescovo dalle altre perché chi in essa opera lo fa con stile questo il Vescovo tanti anni fa li ha francescano, lo stile della fraternità, chiamati. L’augurio a voi è quello che del camminare insieme, nel dare possiate sentire insieme la presenza testimonianza dell’amore fraterno”. del Signore nel vostro cuore e seguire Rivolgendosi ai fedeli, il Vescovo li ha Francesco che vi spinge a vivere esortati ad “aiutare questi frati nella secondo il suo carisma. A questa vita della comunità, perché hanno comunità auguro di progredire nel bisogno di ritrovarsi per la preghiera, cammino della santità secondo i segni per le varie attività parrocchiali”, e del Signore e con l’aiuto di questi anche di chiedere loro “che vi diano sacerdoti”. ciò che è loro proprio, ossia il carisma E. L. di Francesco di Assisi, perché per CAMPOMICCIOLO. Parrocchia del Sacro Cuore di Maria Verso le cresime guardando alla missione iniziato il nuovo anno pastorale nella comunità parrocchiale del Sacro Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo di Terni. Una chiesa gremita La chiesa di Campomicciolo di famiglie con figli che, con la loro vivacità, hanno ravvivato la preghiera. Una ricordato ai presenti l’urgenza di celebrazione vivace grazie al una missione ad gentes rivolta a canto dei ragazzi. Hanno vissuto coloro che non conoscono da protagonisti la celebrazione Cristo. Questa azione ecclesiale eucaristica i 29 giovani che, è per tutti. Non è solo affidata ai sabato prossimo, riceveranno il ministri ordinati e ai religiosi, dono dello Spirito santo per le ma a ogni credente, a ogni mani del vescovo, padre battezzato. Questa opportunità Giuseppe. La riflessione consegnata dal Signore alla sua omiletica del parroco don Chiesa ha bisogno di alcuni Angelo ha preso spunto dal ‘ingredienti’: la grazia di Dio, la messaggio per la Giornata gioia e l’umiltà. Essi si missionaria mondiale offerto da oppongono a un annuncio triste, Papa Francesco. Egli ha acido e scarsamente È [email protected] 19 BREVI dei francescani secolari (Ofs) con il vescovo padre Piemontese e fraternità francescane secolari della diocesi e la Gioventù francescana hanno incontrato il vescovo Giuseppe Piemontese nella chiesa di San Giuseppe a Terni per un convegno fraterno e di comunione. Nella diocesi ci sono 5 fraternità dell’Ordine francescano secolare e 2 fraternità della Gifra, a San Antonio e Alviano. Le fraternità Ofs sono presenti nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore con i frati Conventuali, nella parrocchia di Sant’Antonio con i Frati minori, nella parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico con i frati Cappuccini, nella parrocchia di Santa Maria della Misericordia e in quella di Stroncone. In diocesi presto avremo anche la grande gioia di ricevere una grazia speciale, ossia la professione Ofs di don John, sacerdote diocesano, vice parroco e aiuto assistente della fraternità Ofs di S. Maria della Misericordia a Terni. @ misericordioso. Per essere una Chiesa ‘in uscita’, come ci ricorda spesso il Pontefice, occorre avere sempre dinanzi ai propri occhi la testimonianza dei Santi, di quei fratelli e sorelle maggiori che lungo la propria esistenza terrena hanno lasciato tutto per accogliere l’altro. Per tutto il 2015, nella parrocchia è stato indetto un anno straordinario di preghiera per e con le famiglie: l’Anno del Vangelo in famiglia. Il parroco e alcune famiglie accompagnatrici usciranno dalla chiesa-edificio ed entreranno nelle famiglie per pregare insieme con il Vangelo e porsi in ascolto del Signore. Egli, ne siamo certi, ravviverà la fede dei singoli, la speranza di quanti magari vivono un momento difficile, la carità. La parrocchia di San Francesco a Terni e l’oratorio Don Bosco organizzano un incontro per le famiglie “Genitorialità: da coppia a famiglia” in programma domenica 26 ottobre. Alle ore 10 si comincerà con la celebrazione, e a seguire la catechesi per i figli e l’incontro dei genitori. Alle 13 il pranzo insieme, condividendo quanto ciascuna famiglia porta (salato o dolce + bibita), quindi il gioco. ❖ LIBRO/1 La fine del mondo Un fatto certo, una data incerta. Il ritorno di Cristo e la fine del mondo è il libro di padre Umberto Occhialini che sarà presentato venerdì 31 ottobre alle ore 17.30 alla libreria Paoline di Terni. Sarà presente l’autore insieme al prof. Paolo Marianeschi. Il fatto certo, per chi ha fede, è che il Figlio di Dio verrà di nuovo a concludere la storia della salvezza. Verrà come giudice per dare a ciascuno, secondo le sue opere, la risurrezione e la vita o la morte eterna. Ma quando accadrà? Quali sono i segni da cui possiamo ragionevolmente dedurre che il ritorno di Cristo è vicino, che Egli è alle porte? L’autore - con una sintesi rigorosa e un linguaggio scorrevole - si propone di fare chiarezza su un tema centrale della vita di fede; a partire dai segni del nostro tempo, illuminati dalla Scrittura, siamo introdotti all’attesa dell’incontro finale con Cristo. ❖ LIBRO/2 Contro le mafie Le Acli, l’Azione cattolica, l’Istess e l’associazione Libera organizzano un incontro per la presentazione del libro Piersanti Mattarella, da solo contro le mafie che si terrà mercoledì 29 ottobre alle ore 17 presso la sala conferenze della Camera di commercio di Terni. Interverranno Giovanni Grasso, giornalista e autore del libro, l’on. Giovanni Bianchi già presidente nazionale Acli, l’on. Sergio Mattarella giudice della Corte costituzionale. Coordina Nicola Molè. INCONTRI IN DIOCESI VENERDÌ 24 OTTOBRE, ore 17.30, Terni, Curia vescovile, incontro degli insegnanti di Religione con il Vescovo. SABATO 25, ore 17.30, Terni, Campomicciolo, celebrazione della cresima. DOMENICA 26, ore 11, Terni, chiesa Sant’Antonio, celebrazione della cresima. Ore 15.30, Terni, Gabelletta, festa del Ciao dell’Azione cattolica ragazzi. VENERDÌ 31, ore 17, Amelia, centro culturale Santa Fermina, inaugurazione della mostra documentaria e presentazione del libro “Mons. Vincenzo Lojali, dalle trincee della Grande guerra a vescovo di Amelia”. SABATO 1° NOVEMBRE, ore 11, Stroncone, ingresso del nuovo parroco. DOMENICA 2, ore 10.30, Terni, cimitero, celebrazione presieduta dal Vescovo in suffragio dei defunti e deposizione delle corone ai monumenti dei Caduti. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 20 BREVI ❖ SCUOLA PAROLA Il tema di quest’anno Ha preso il via il quinto anno della Scuola della Parola: un corso di dieci incontri guidati da padre Gianni Cappelletto. Il primo incontro si è tenuto il 7 ottobre. Le relazioni di questo quinto anno della Scuola della Parola del Vicariato di Assisi sono incentrate sulle Lettere apostoliche e sull’Apocalisse. Il testo usato è Riscopriamo la Chiesa delle origini di don Oscar Battaglia. A conclusione degli incontri - che si tengono sempre presso il convento Cristo Risorto dei Cappuccini in Assisi - sarà rilasciato un attestato a quanti si sono iscritti e hanno partecipato al quinquennio. Ecco i prossimi appuntamenti (ore 21): 28 ottobre; 4, 11, 18, 25 novembre; 2 e 9 dicembre. ❖ AMICI MONTAGNA Trekking e solidarietà Nel pomeriggio di domenica 12 ottobre gli Amici della montagna di Assisi hanno dedicato la loro attenzione alle “Fonti d’acqua”, titolo del percorso di circa 2 km scelto per visitare le 11 fonti esistenti entro le mura del centro storico, “raccontate” durante le brevi soste da Enrico Sciamanna e Carlo Menichini anche attraverso la lettura di brani ispirati da una risorsa preziosa che risale all’epoca romana e prosegue nei secoli successivi per garantire lo sviluppo della comunità. Al termine della serata, presso la sede dell’associazione in via Padre Giovanni Principe, i partecipanti si sono riuniti in un incontro conviviale il cui ricavato è stato in parte destinato a sostenere l’adozione a distanza di un “bambino di strada” brasiliano (Marcos Antonio dos Santos, di anni 7) al quale la generosità degli Amici della montagna offre dallo scorso mese di giugno - tramite la onlus “Pro Meninos da Rua” - condizioni di vita tali da alleviare la miseria delle favelas, a cominciare dal pasto quotidiano che lo vede sorridente nella speranza di una vita migliore. (PDG) ❖ S. M. DEGLI ANGELI Donata statua di Cristo Da domenica 12 ottobre, sulla rotonda dello svincolo Santa Maria degli Angeli sud, si staglia la statua del “Gesù delle genti” realizzata dallo scultore laziale Paolo Marazzi secondo un’ispirazione iconografica di alto valore simbolico, perfettamente intonata alla spiritualità e alla vocazione di accoglienza della terra francescana. Il monumento (alto m 4,80 per un peso di 18 quintali) è stato donato alla città di Assisi da Rita Clementi Todini, presidente della Fondazione “Ing. Franco Todini - Cavaliere del lavoro” con un gesto di mecenatismo molto apprezzata dalla comunità civile e religiosa. (PDG) ❖ ROTARY Professione e servizio Giovedì 9 ottobre, nella sede propria (hotel Windsor Savoia), i soci del Rotary club assisiate si sono confrontati sul tema dell’azione professionale, in sintonia con quanto avviene in ambito internazionale. La scelta del presidente Nicolangelo D’Acunto ha offerto ai numerosi intervenuti una preziosa occasione di approfondimento dell’ideale del “servizio” che si basa sulla rettitudine nelle rispettive attività, sulla ricerca costante del valore intrinseco delle operazioni utili, sulla scambio delle esperienze e sulla ottimizzazione delle risorse. Momento centrale dell’incontro si è avuto quando, in coincidenza con la Giornata europea sulla depressione, il consocio Sandro Elisei ha sviluppato il tema “Amore & depressione: parliamone insieme” offrendo ulteriore conferma della sua elevata professionalità in ambito psichiatrico. La conclusione dei lavori, ampiamente condivisa, ha indicato lo scopo primario dell’impegno rotariano nell’aiutare le giovani generazioni incoraggiandone la crescita professionale nei settori più consoni alle diverse vocazioni individuali. (PDG) VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 In adesione al progetto di Dio DIOCESI. Ordinazione diaconale di Alessandro Picchiarelli e Maurizio Biagioni E ra gremita di fedeli la cattedrale di San Rufino per la celebrazione eucaristica pomeridiana di sabato scorso, durante la quale due membri della comunità locale hanno ricevuto il diaconato. La Chiesa diocesana – e non solo: alcuni, tra sacerdoti e fedeli provenivano da altre zone dell’Umbria o da altre regioni – ha partecipato con gioia alla cerimonia di conferimento del ministero ad Alessandro Picchiarelli, della parrocchia di Costano, e a Maurizio Biagioni della parrocchia di Palazzo di Assisi. Il primo, 31enne, seminarista al sesto anno di formazione, ha maturato a fine giugno del 2007, dopo un pellegrinaggio mariano, il desiderio di consacrarsi al Signore abbandonando le prospettive lavorative in ingegneria informatica, oggetto della sua specializzazione universitaria; è entrato in seminario il 7 ottobre dell’anno successivo, nel giorno della Madonna del Rosario. Per lui il diaconato rappresenta un’ulteriore tappa del cammino verso il sacerdozio. Per l’altro, classe ’57, insegnante presso l’Istituto comprensivo per ciechi e pluriminorati legato all’Istituto Serafico di Assisi, già consigliere comunale e ampiamente impegnato nel sociale anche attraverso realtà come la confraternita della Misericordia di cui è attualmente go- Un momento della celebrazione per l’ordinazione diaconale di Alessandro e Maurizio (foto E.L.) vernatore, si tratta di una conferma e di uno sprone al cammino intrapreso, al servizio della realtà sociale locale. A entrambi mons. Domenico Sorrentino ha espresso parole di ringraziamento e di incoraggiamento per aver deciso di abbandonare i propri progetti personali per mettersi al servizio del regno di Dio che - come il Vescovo ha ricordato nell’omelia - opera nella storia dell’uomo, di ogni uomo, ma anche dell’umanità intera, attraverso una logica distinta, seppure non distante, dalle vicende umane. “Scegliere di dare a Dio il primato – ha ricordato mons. Sorrentino – è quello che ciascun credente è chiamato a fare, nell’amore vicendevole. Tuttavia il ministero del diaconato, sorto nella comunità cristiana primitiva, nasce come esplicitazione del mandato al servizio dato agli apostoli stessi dal Cristo, e contempla l’effusione dello Spirito santo quale modalità di divina consacrazione del servizio all’intero popolo di Dio”. A rendere ancora più gioiosa la celebrazione ha contribuito la presenza del coro guidato da suor Graciela Maria De Los Angeles, cui è andato pure il ringraziamento dei neo-diaconi. Elena Lovascio ASSISI. Dal 25 al 27 ottobre una grande nuova edizione dello “spirito” del 1986 “L o spirito di Assisi”: l’espressione è di Giovanni Paolo II. Dal 27 ottobre 1986 questo spirito si è diffuso un po’ ovunque, conservando la forza viva di quel momento. A distanza di 28 anni dallo storico incontro di Papa Giovanni Paolo II con i capi delle religioni, anche quest’anno lo “spirito di Assisi” farà partire dalla città serafica la preghiera interreligiosa per la pace, oggi più che mai necessaria ai troppi sofferenti a causa delle guerre in tante regioni del mondo. Tra i principali promotori dell’evento in programma per il 25-27 ottobre figura la diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Saranno giornate particolarmente significative, caratterizzate da una serie di iniziative che riprendono il percorso avviato da Giovanni Paolo II e portato avanti da Papa Francesco. Fortemente voluto dal vescovo mons. Domenico Sorrentino è il video dal titolo Una mano sul volto, che sarà presentato in anteprima sabato 25 ottobre alle ore 18 presso la basilica di San Francesco (salone papale). Il documentario, che verrà distribuito gratuitamente, racconta i momenti più belli della storica visita di Papa Francesco ad DIOCESI. Attività della Pastorale giovanile Insieme per/con i giovani S i riunisce lunedì 27 ottobre alle ore 19 in vescovado la Consulta di pastorale giovanile diocesana, cui sono invitati a partecipare tutti i rappresentanti delle realtà giovanili (catechisti, associazioni, movimenti…), ma anche chiunque voglia offrire il proprio volontario contributo all’Ufficio diocesano. Il primo appuntamento con i giovani è previsto domenica 30 novembre: in preparazione del Natale, si muoverà con mons. Sorrentino in pellegrinaggio a Greccio (Rieti), là dove san Francesco istituì il primo presepe - vivente - rievocando così la nascita di Gesù. Domenica 29 marzo 2015 si vivrà in Porziuncola la Giornata mondiale della gioventù, giunta alla sua 30a edizione. Le lectiones divinae del tempo di Pasqua saranno strutturate in incontri con il Vescovo dalle ore 20.45 alle ore 22.30 e saranno – come di consueto – itineranti nella diocesi: venerdì 24 aprile sarà la volta di Nocera Umbra presso la chiesa di San Felicissimo; venerdì 8 maggio l’incontro sarà a Gualdo Tadino presso l’oratorio e infine venerdì 15 maggio si convergerà in Assisi presso il santuario di San Damiano. Sarà invece celebrata nella cattedrale di San Rufino, in Assisi, la Veglia di Pentecoste sabato 23 maggio. L’anno di Pastorale giovanile – il cui tema è ‘Camminate nell’Amore’ – si chiuderà con un pellegrinaggio insieme al Vescovo al santuario del santo assisano Gabriele dell’Addolorata a conclusione del Sinodo, nella giornata di domenica 31 maggio 2015, presso Isola del Gran Sasso d’Italia (Teramo). Per info: ufficio di Pastorale giovanile diocesano, tel. 075 812483 o email [email protected]. E. L. Assisi il 4 ottobre 2013. Ricordiamo gli altri appuntamenti. Domenica 26: mostra “Figli di Abramo” allestita al Sacro Convento; ore 16, testimonianza di padre Pierbattista Pizzaballa; ore 21.15, basilica di S. Maria degli Angeli, preghiera ecumenica per la pace. Lunedì 27 ottobre, ore 9.15, salone papale di San Francesco, convegno “Abramo nostro padre nella fede: tre popoli, tre fedi. Quale dialogo?”. R. B. ❖ NOCERA UMBRA Marco Fratoni nominato Cavaliere della Repubblica M arco Fratoni di Nocera Umbra, pluri-laureato e dottore di ricerca, oltre che ufficiale superiore del Corpo forestale dello Stato, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica italiana dal presidente Napolitano. Primo fra gli Ordini al merito della Repubblica, fu istituito nel 1952 allo scopo di ricompensare benemerenze acquisite Marco Fratoni nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno delle pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali filantropici e umanitari, nonché servizi nelle carriere civili e militari. Marco a soli 38 anni annovera tra il suo curriculum molti titoli accademici, collaborazioni universitarie ed esperienze professionali tra cui il dottorato di ricerca presso l’Università di Perugia in “Sviluppo rurale sostenibile, territorio e ambiente”, la laurea specialistica in Sociologia a La Sapienza di Roma, il master di I e II livello in Scienze della sicurezza ambientale e la laurea in Scienze politiche a Camerino. La cerimonia ufficiale di conferimento, organizzata dalla prefettura, si terrà due le date possibili - il 27 dicembre o il 2 giugno. Grande soddisfazione è stata espressa a nome della città di Nocera al neo-cavaliere dal sindaco Bontempi, che lo ha ricevuto nei giorni scorsi in municipio per una breve cerimonia in cui ha voluto dare risalto ai suoi valori e all’operato come esempio da seguire. Marta Ginettelli LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 @ [email protected] 21 GUALDO TADINO. Presentato il libro di mons. Sorrentino “Chiesa come famiglia” BREVI ❖ FAMIGLIE VANGELO In ritiro domenica insieme al Vescovo Domenica 26 ottobre presso il convento dei frati cappuccini “Domus Laetitiae” ad Assisi si svolgerà un ritiro delle Famiglie del Vangelo insieme al vescovo mons. Domenico Sorrentino, per un tempo di meditazione e condivisione sul tema “Eucarestia e comunità”. ❖ BASTIA/1 Trovata sede per la Casa delle associazioni Sostenuti da reti di affetti “T ra un teologo che fa il filosofo e un filosofo che fa il teologo, mi resta poco da dire”. Così ha ironizzato il vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino, durante la presentazione del suo libro Chiesa come famiglia. Una via di rinnovamento della parrocchia: le Comunità Maria - Famiglie del Vangelo, presentazione che si è tenuta presso la sala multimediale dell’oratorio “Don Bosco” di Gualdo Tadino venerdì scorso, 17 ottobre. La battuta era diretta ai due precedenti relatori, il parroco della basilica concattedrale di San Benedetto, don Gian Battista Brunetti, e al prof. Antonio Pieretti, ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Perugia. Il primo, infatti, per dimostrare la reale portata della crisi culturale in cui versa oggi il concetto di “famiglia”, aveva effettuato un sintetico ma efficace excursus filosofico partendo da Pascal e soffermandosi soprattutto su Newton, per quindi giungere alla New Age, all’indifferentismo e al sincretismo che BASTIA UMBRA. L’oratorio chiede adulti volenterosi L a scorsa domenica si è tenuta l’assemblea degli operatori pastorali nella parrocchia di S. Michele Arcangelo di Bastia Umbra, presso il Centro omonimo. Una realtà comunitaria ampia, con la partecipazione dei diversi gruppi che hanno preso parte a questo momento di programmazione, di dialogo e di confronto. Questo inizio di anno pastorale ha l’obiettivo di vivere più intensa- La proposta delle Famiglie del Vangelo può rappresentare un baluardo contro la progressiva secolarizzazione della società e un valido supporto pastorale oggi è imposto dai social network e dai mass media. Il secondo, invece, dando un taglio prettamente teologico al suo intervento, aveva dimostrato come la famiglia sia “immagine” della Trinità e come la Sacra Famiglia sia il prototipo della famiglia stessa, oggi soggetta a un attacco culturale su più fronti. Alle due interessanti relazioni ha fatto seguito la precisazione del Vescovo, che ha sottolineato come il fulcro attorno al quale ruota il suo saggio non sia proprio la famiglia, ma la Chiesa, intesa nella sua primigenia essenza, che è soprattutto quella di “comunità di mente il Sinodo diocesano. Dopo un momento di preghiera da parte del parroco, don Giuseppe Pallotta, mons. Girolamo Giovannini, vicario episcopale per la pastorale, nell’illustrare la lettera apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium, ha approfondito l’aspetto che riguarda l’impegno pastorale dei laici all’interno di una parrocchia. Uno tra i punti trattati nel corso dell’assemblea è stato quello di dare inizio, a un “antico” progetto: aprire stabilmente l’oratorio parrocchiale presso il centro giovanile San Michele, chiedendo agli adulti di mettere a disposizione parte del tempo per i più giovani, affinché questi ulti- affetti”. La vera esigenza di oggi – ha sottolineato mons. Sorrentino – è, infatti, che la Chiesa torni a operare come nei primi secoli della sua formazione, quando seppe porre un efficace baluardo alla decadenza morale della società romana grazie alla ‘rete di affetti’ che seppe creare all’interno delle prime comunità. Oggi, alla crisi morale e materiale che ci avvolge, la Chiesa deve rispondere allo stesso modo, tornando a essere “comunità di affetti” e dando “calore umano e autenticità” a quanti si smarriscono nei meandri della società consumistica e nel qualunquismo culturale. La proposta - portata avanti dal Vescovo stesso - delle Famiglie del Vangelo, sotto questo punto di vista, può rappresentare davvero un baluardo contro la progressiva secolarizzazione dell’Occidente e, dal punto di vista pastorale, un valido supporto che renda più efficace l’azione evangelizzatrice delle parrocchie e delle diocesi. Pierluigi Gioia mi riescano a crescere con tranquillità, serenità, a vivere momenti formativi e ricreativi organizzati appositamente per loro. Inoltre si è pensato di elaborare un progetto rivolto agli adolescenti che non preveda solo momenti ludici, ma anche esperienze di formazione e riflessione. “L’assemblea - ha evidenziato don Giuseppe Pallotta – ha avuto l’obiettivo di programmare, coordinare le varie attività dei gruppi pastorali, mirando a una sempre maggiore ‘unità nella molteplicità’ all’interno della parrocchia, in sintonia con le linee-guida diocesane e con il Sinodo”. O. S. L’Amministrazione comunale di Bastia ha individuato la sede per la “Casa delle associazioni”. Si tratta dello stabile ex clinica Pelliccioli. Il Comune è venuto in possesso di questa struttura due anni fa quando, per sostenere la realizzazione della “Casa della salute” nel polo ex Giontella, ha dovuto acquisirla pagando quasi un milione e mezzo di euro. La palazzina di via Bernabei è così entrata nel patrimonio comunale, ma non più utilizzabile come poliambulatorio come è stato negli ultimi trent’anni. Per poterla sfruttare, però, occorre metterla a norma e probabilmente ristrutturarla secondo le esigenze rappresentate dai nuovi beneficiari, cioè le associazioni. Un’operazione iniziata con la delibera della Giunta comunale, che ha approvato il documento preliminare alla progettazione dei lavori. L’intervento prevede lavori di adeguamento statico dell’edificio, la riduzione del rischio sismico e una riqualificazione impiantistico-funzionale. ❖ BASTIA/2 Inaugurazione dell’anno catechistico Domenica 19 ottobre, alla messa delle ore 11 celebrata da don Francesco Santini nella chiesa di S. Michele Arcangelo in Bastia, la parrocchia di San Marco ha ufficialmente inaugurato l’anno catechistico per i ragazzi che devono iniziare il cammino della prima comunione e della cresima. Nella suddetta celebrazione è stato presentato don Marco Armillei, giovane sacerdote che svolgerà il suo servizio pastorale appunto nella parrocchia di San Marco. Inoltre, domenica 26 ottobre la parrocchia di San Michele Arcangelo inaugurerà l’anno catechistico. ❖ UVISP “Un solo mondo”, la premiazione Domenica 26 ottobre, alle ore 15 presso la sede dell’Uvisp a Bastia (zona industriale ovest - settore H), si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso letterario “Un solo mondo”, 21a edizione, ideato e diretto dalla prof.ssa Marinella Amico Mencarelli. La manifestazione sarà allietata dagli interventi musicali offerti dal m° Margherita Cardillo (al pianoforte elettrico) e da Claudia Berardi (mezzosoprano). ❖ BASTIA/3 La Scuola della Parola a Bastia Umbra Il centro San Michele ella Vicaria di Bastia Umbra è iniziata la Scuola della Parola: “Affidati alla Sua parola Dieci passi per conoscere Gesù” presso il centro San Michele. Gli incontri, tenuti dal vescovo mons. Domenico Sorrentino, sono momenti di formazione e approfondimento teologico, inseriti nel cammino spirituale del quinquennio diocesano della Parola. Il N Vescovo, in uno dei primi incontri, ha preso in esame alcuni versetti della Lettera agli Ebrei. Ha quindi sottolineato: “Il nostro è un tempo di crisi. Non solo economica. Più importante è la crisi dei valori e la crisi delle relazioni. Abbiamo bisogno di una riflessione approfondita sul senso della vita. Nulla come la Parola di Dio ci può aiutare: essa ci offre un orizzonte di valori forti, a partire dall’amore di Dio, facendoci incontrare Cristo, il suo Vangelo, la sua Chiesa. È una luce che dà speranza al cuore e aiuta anche il rinnovamento delle relazioni, ispirandole alla solidarietà. Le Scuole della Parola sono sorte in quest’ottica. Non giocano solo sull’elemento intellettuale, ma anche sulla preghiera e l’esperienza di Chiesa. Intorno alla Parola di Dio possono nascere nuovi rapporti tra le persone, per una Chiesa che sia essa stessa famiglia e sostenga le famiglie. Il Sinodo che la nostra Chiesa sta celebrando ha proprio la Parola di Dio come sua bussola. Tanti, frequentando le Scuole della Parola, stanno rinnovando anche la loro vita cristiana. È un percorso esigente, ma i frutti cominciano a vedersi”. Numerose sono state le presenze agli incontri già svolti, arricchiti anche dal sussidio introduttivo alla sacra Scrittura, curato da mons. Oscar Battaglia, continueranno per tutto il mese di ottobre, novembre e dicembre, ogni mercoledì a partire dalle ore 21. La Scuola della Parola è un’esperienza spiritualmente fondamentale che ogni cristiano è invitato fortemente a vivere per avvicinarsi maggiormente alla conoscenza della Scrittura, come Papa Francesco ha evidenziato sottolineando che la prima cosa è ascoltare la Parola di Dio. O. S. Programma della festa di san Rocco Domenica 26 ottobre si celebra a Bastia la festa di san Rocco. Presso la chiesa di S. Michele Arcangelo verrà esposta alla venerazione dei fedeli la statua del Santo. Il programma prevede alle ore 17 la messa; seguirà la processione per riportare la statua del Santo nella chiesa di S. Rocco. In tutte le chiese della parrocchia verrà offerto - a cura della confraternita - il pane votivo di san Rocco. ❖ NEOCATECUMENALI Incontri di catechesi a Bastia Il Cammino neocatecumenale organizza incontri di catechesi a Bastia presso le sale catechismo della parrocchia di S. Michele, il lunedì e il venerdì a partire da lunedì 27 ottobre, dalle ore 21 alle 22. Gli incontri sono aperti a tutti. LA VOCE Gubbio @ 22 [email protected] BREVI ❖ GUBBIO Sentiero francescano L’associazione Maggio eugubino ricorda per domenica 26 ottobre l’iniziativa “Conoscere il Sentiero di Francesco”, in particolare il tratto che va da San Pietro in Vigneto a Gubbio. È un momento per stare insieme percorrendo la strada di Francesco a tappe, per coinvolgere più persone possibile nella valorizzazione di questo patrimonio spirituale del nostro territorio. Ricordiamo, inoltre che è possibile effettuare l’iscrizione fino a sabato 25. Il ritrovo è presso la chiesa della Vittorina alle ore 7.30. ❖ 2 NOVEMBRE Dal giorno 24 la novena Venerdì 24 ottobre nella cappella del cimitero civico di Gubbio inizia la novena di preghiera per i defunti in preparazione alla Commemorazione del 2 novembre. Tutti i pomeriggi fino al 1° novembre (domenica 26 solo ore 9) Via crucis alle ore 15 e messa alle 15.30. Il 1° novembre, celebrazioni eucaristiche alle ore 8 - 9 - 10 -11, 15.30, con Via crucis alle ore 15. Stesso orario il 2 novembre, quando la messa delle 15.30 sarà officiata dal Vescovo. Al termine, benedizione delle tombe. ❖ CERAMICHE Rometti, mostra a Roma È stata inaugurata nella Casina delle civette di villa Torlonia a Roma la mostra “Una storia italiana. Le ceramiche Rometti rendono omaggio al designer Ambrogio Pozzi, 1931-2012”, promossa da Roma Capitale, con il patrocinio del Comune di Umbertide; potrà essere visitata fino al 4 gennaio. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco Marco Locchi e l’assessore alla Cultura Raffaela Violini, oltre al titolare delle ceramiche Rometti Massimo Monini, alla direttrice del Museo della Casina delle civette Maria Grazia Massafra e a Maria Antonietta Pozzi, vedova del grande designer italiano a cui la manifattura umbertidese ha voluto rendere omaggio. CARITAS. Pellegrinaggio a Palermo: i luoghi e l’eredità di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993 È stata un’esperienza forte, da far conoscere e condividere, quella vissuta dal gruppo della Caritas diocesana con il pellegrinaggio a Palermo sulle orme del beato Giuseppe Puglisi. Commovente ed emozionante la visita alla tomba in cattedrale, alla parrocchia - San Gaetano in Brancaccio - e alla comunità che ha guidato per tre anni; alla sua casa davanti alla quale fu ucciso la sera del 15 settembre 1993 (dove don Armando Minelli e don Gabriele Pauletto hanno celebrato l’eucarestia); e la testimonianze di Giusy e Pippo, che lo avevano soccorso. Gabriella e Tiziana, del Centro di accoglienza “Padre nostro”, fondato da don Puglisi e presieduto da Maurizio Artale, ci hanno poi guidato lungo le strade del quartiere Brancaccio e le opere-segno che Puglisi aveva sognato, realizzate dopo la sua morte grazie alla tenacia di chi ha raccolto la sua eredità: l’asilo, la scuola media, l’auditorium, il centro sportivo polivalente. Artale ha ricordato il senso profondo del sacrificio di don Puglisi, ucciso perché aveva deciso di prendersi cura della sua gente senza ricorrere ai favori dei mafiosi locali (i fratelli Graviano, legati al boss Leoluca Bagarella), ma sollecitando l’impegno di tutti, in particolare delle istituzioni. Ha descritto il sorriso di don Puglisi al momento della sua morte, quel sorriso che ha cambiato la vita del suo killer, il pluriomicida Salvatore Grigoli. “C’era una specie di luce in quel sorriso - confessava Grigoli nel 1999 -, che mi aveva dato un impulso immediato. Non me lo so spiegare: io già ne avevo uccisi parecchi, però Halloween? Holywin! Veramente una bella trovata quella di don Luca Lepri per festeggiare il giorno dei Santi. Maria Grazia Alunni Gaetani, una delle più attive animatrici, ha confermato che, invece che la festa ‘pagana’ di Halloween (derivante da tradizioni celtiche), si farà una giornata chiamata “Holywin”, cioè “I Santi vincono”. È stato proposto a tutti i bambini (dalla prima elementare al dopo-cresima) e ai loro genitori di venire in parrocchia sabato 1° novembre, con un simbolo o un vestito riferito al Santo di cui si porta il nome. Tutti insieme, ragazzi e genitori, giocheranno a “Chi vuol essere Santo?”, invece di “Chi vuol essere miliardario?”. (F. C.) Resistere, con Cristo Il sangue del suo martirio è stato fecondo: in tanti hanno raccolto il suo testimone, operando con coraggio in un contesto in cui la malavita continua a mandare messaggi intimidatori non avevo mai provato nulla del genere. Me lo ricordo sempre, quel sorriso…”. Don Puglisi andò sereno incontro alla morte, accettata come il compimento di un percorso iniziato da bambino con la certezza che “se Gesù Cristo è con noi, chi è contro di noi?”. Il sangue del suo martirio è stato fecondo: in tanti hanno raccolto il suo testimone e continuano a operare in un contesto in cui il potere mafioso, C Meeting dell’Ancescao ❖ UMBERTIDE/2 Don Armando Minelli e don Gabriele Pauletto ancora forte, non manca di mandare i suoi messaggi intimidatori. Qualche giorno prima del nostro arrivo era stato scaricato nottetempo dell’amianto sul terreno in cui il Centro “Padre nostro” ha progettato una struttura per anziani, forzando la porta d’ingresso del Centro, mettendo a soqquadro la presidenza, rubando il piccolo fondo cassa per le emergenze. Così ci ha scritto, il giorno dopo, Maurizio Artale: “Vi chiedo un supplemento di preghiera affinché possiamo continuare a resistere, nonostante in questi giorni ci verrebbe di mandare tutto a quel paese”. Una richiesta che affidiamo alla sensibilità di tutti. Luca Uccellani direttore Caritas diocesana GUBBIO. Grande festa per i 60 anni di professione religiosa di suor Dorotea ❖ UMBERTIDE/1 Il centro sociale “Le Fonti” di Umbertide ha ospitato i lavori della Commissione nazionale coesione sociale dell’Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, centri anziani e orti), costituita da sette regioni, tra cui l’Umbria, rappresentata da Ivana Mastriforti, e coordinata da Gianni Dall’Armi. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Umbria, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, il vice presidente nazionale Gianfranco Lamperini e il presidente del coordinamento umbro Claudio Barbanera. Durante i lavori sono state trattate tematiche relative soprattutto ai rapporti intergenerazionali, all’integrazione e al ruolo della femminilità. VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 S.Teresita, il vescovo e s. Dorotea ircondata da numerosissime testimonianze di affetto, simpatia e gratitudine, suor Dorotea Mangiapane, “anima” e “cuore” della casa famiglia Santa Lucia, il 18 ottobre ha festeggiato i 60 anni di vita consacrata: le sue “nozze di diamante” con le suore Domenicane Missionarie di San Sisto, congregazione fondata da madre Antonia Lalia. “La mia vita è stata un dono di Dio sottolinea suor Dorotea -. Fin dai primi anni della mia adolescenza ho sentito la Sua chiamata, il desiderio di offrire la mia vita a beneficio di tanti miei fratelli meno fortunati”. Conseguente la decisione: “Dalla Sicilia - ricorda sono partita nel 1952, e nel 1954 ho pronunciato i voti”. Suor Dorotea opera in città da 34 anni; una realtà che quotidianamente le manifesta profondo apprezzamento per la sua opera generosa e instancabile. Sentimenti ricambiati. La “casa famiglia” è una risposta immediata e generosa a situazioni di disagio che UMBERTIDE. Le attività del coro polifonico L’“Ebe Igi” e i suoi successi D opo i successi dello spettacolo Il lupo, l’aquila e la luna, della partecipazione al Gran concerto corale e strumentale di Brufa e dello spettacolo Un palco all’Opera in occasione della “Fratta dell’800”, riprende l’attività del Chorus Fractae “Ebe Igi”, la corale cittadina di Umbertide, per la preparazione dei numerosi impegni in programma. Il coro, guidato dal maestro Paolo Fiorucci e preparato vocalmente dal maestro Federico Giubilei, seleziona nuove voci per arricchire il proprio organico. Non serve conoscere la teoria musicale: è sufficiente avere voglia di crescere e divertirsi cantando brani di diversi generi insieme ad altri appassionati, dalla polifonia rinascimentale ai cori d’Opera, dal gospel alle musiche per il cinema e il teatro. Proprio nel mondo del musical sarà collocato un nuovo grande progetto che dovrebbe vedere la luce nell’estate del 2015. Le audizioni hanno luogo il martedì sera dalle ore 21.15, fino a nuova comunicazione nella sede provvisoria di via dei Patrioti 13. Anche il “Piccolo coro Ebe Igi”, al quale sono ammessi bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni, seleziona nuove voci per la stagione che sta iniziando, durante la quale è prevista la partecipazione a rassegne e concerti in Umbria, Toscana e Marche, anche in collaborazione con una famosa compositrice nazionale. Il Piccolo coro si ispira a valori di crescita in un contesto assolutamente non competitivo, e mira a far maturare nei propri membri una consapevolezza di se stessi in quanto parte di un gruppo, attraverso una sapiente combinazione di momenti di apprendimento e momenti di gioco. In questo caso, i bambini e ragazzi che volessero partecipare possono recarsi sempre in via dei Patrioti 13 ogni martedì dalle ore 20.30 in poi, accompagnati da un genitore. Qui crescono i piccoli musicisti nostrani. F. C. coinvolgono bambini, famiglie, ragazze madri. Al suo interno anche una scuola primaria parificata, e da quest’anno una scuola dell’infanzia. Suor Dorotea, che il 2 ottobre scorso è stata ricevuta da Papa Francesco (“Amate i poveri come me”, le ha sussurrato), è impegnata anche nel portare avanti la beatificazione di madre Lalia; una sua statua si ammira nel cortile della casa famiglia Santa Lucia. La ricorrenza, coincisa con la professione perpetua di suor M. Teresita Caal Caal, ha avuto il suo momento centrale nella messa celebrata nella chiesa di Santa Lucia dal vescovo mons. Ceccobelli. Gubbio - Buon Gesù Fu 25 anni fa che il monastero rinacque F esta grande al monastero del Buon Gesù e di Nostra Signora di Guadalupe, dove vive una comunità claustrale di Cappuccine Sacramentarie. Nella scorsa settimana, con una messa officiata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli, sono stati infatti ricordati, con una cerimonia ricca di grande significato, i 25 anni dell’arrivo - grazie all’iniziativa del vescovo del tempo, mons. Pietro Bottaccioli - di un primo nucleo di religiose dal Messico. Un evento importante che riuscì a ridare slancio e vitalità a un monastero che, nonostante la sua plurisecolare storia, rischiava di avviarsi mestamente verso la chiusura. L’attuale comunità, composta da otto religiose, perfettamente integratasi in città e nella diocesi, è guidata dalla superiora suor Maria Pace. Al centro della loro vita contemplativa è l’adorazione perpetua, perché “Lui ci ha chiamate ad adorarlo di giorno e di notte a nome dell’umanità”. VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 LA VOCE Norcia / Spoleto / Foligno NORCIA. Nella patria di San Benedetto celebrazioni e incontri per ricordare la proclamazione avvenuta il 24 ottobre 1964 ❖ SPOLETO - NORCIA Assemblea diocesana Domenica 26 ottobre, a Spoleto, alle ore 15, si tiene l’assemblea diocesana il cui tema è “Confermati nello Spirito”. Sacerdoti, religiosi, religiose e operatori pastorali saranno chiamati a riflettere sull confermazione (cresima) sacramento che sarà alla base di ogni attività che verrà organizzata dalla diocesi nell’anno pastorale 2014-2015. L’appuntamento che si svolgerà nella chiesa di San Domenico è stato preparato a partire da settembre da incontri nei vari vicariati. Alle ore 17 in cammino verso la basilica Cattedrale dove alle ore 18 si tiene la celebrazione eucaristica con l’ordinazione dei diaconi permanenti Renato Morlino e Paolo Eleuteri. M “San Benedetto e Norcia”,Antonio e Giovanni Sparapane 1466, ex chiesa di S.Francesco a Tuscania (Viterbo) (Foto della locandina) S stati suddivisi in quattro gruppi: ognuno ha avuto una guida (un Francescano Minore della Custodia di Terra Santa), un assistente spirituale (un sacerdote diocesano) e un referente logistico (i ragazzi della pastorale giovanile diocesana). Ogni giornata si è aperta e chiusa con la preghiera del mattino e della sera, ha trovato il suo apice nella celebrazione eucaristica e la Parola è stata la vera bussola per i 210 pellegrini. L’ultima sera di permanenza in Terra Santa, venerdì 17 ottobre, subito dopo la cena, l’Arcivescovo ha radunato i pellegrini per raccogliere le loro impressioni. Alcuni hanno sottolineato le forti emozioni vissute e non descrivibili a parole, altri il clima di comunità creatosi tra persone che non si conoscevano, altri Santo Patrono. Sabato 25 ottobre, per le solenni celebrazioni del cinquantenario sarà a Norcia anche il cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio comitato di scienze storiche. L’alto prelato, che sarà accolto dal sindaco Alemanno e dal priore Folsom, presiederà una conferenza sul tema: “Il contributo della Chiesa per il futuro dell’Europa”, a cui farà seguito una tavola rotonda, che sarà coordinata dall’assessore Perla e alla quale prenderanno parte anche Emore Paoli (dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata) e Marco Sermarini (della Scuola libera “G-K. Chesterton” di San Benedetto del Tronto). ancora la bellezza della preghiera intensa e corale. I giovani del pellegrinaggio hanno ringraziato l’Arcivescovo per aver organizzato questo percorso di fede sui luoghi di Gesù (un lungo applauso si è levato nella sala, ndr) e gli hanno donato – a nome di tutti – una bellissima icone raffigurante la Madonna in trono con Bambino, acquistata a Gerusalemme. I Santi fonti delle realtà territoriali? È smondi, vescovo di Foligno, l’on. Marina Sereni vice presidente della Camera dei Deputati ed Alberto Cianetti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno finanziatrice del libro. Al centro della proposta scientifica del volume presentato magistralmente da Mario Tosti, direttore del dipartimento di Lingue, Letterature e civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia, vi è quindi lo studio di un particolare tipo di raccolte agiografiche di carattere regionale dell’area italiana, scritte da autori quasi sempre membri di ordini religiosi che cominciarono a specializzarsi tra la fine del medioevo e la prima età moderna Venerdì 24 ottobre, alle 18.15 presso la Biblioteca Jacobilli di Foligno (p.zza San Giacomo) si svolgerà il secondo incontro di formazione sociopolitica sul tema “Il senso del lavoro” organizzato dal gruppo Meic di Foligno e dalla Commissione per i problemi sociali ed il lavoro della diocesi di Foligno. Interverrà Giuseppe Sabella direttore del blog Think-in. Il blog promuove cultura del Lavoro e del nuovo Welfare (detto anche Secondo Welfare o Welfare to work o Welfare contrattuale), attraverso attività di ricerca-intervento, formative, di mainstreaming e di comunicazione. Info: Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro, p.zza Faloci Pulignani n° 3, Foligno (Pg) tel. 0742.350473 oppure [email protected]. ❖ ABBAZIA SASSOVIVO La campagna di scavo Domenica 26 ottobre, nell’ambito dell’iniziativa “Una giornata a Sassovivo”, alle ore 15.30, nell’abbazia di Sassovivo (Foligno) viene presentata la campagna di scavo 2014 e gli studi in corso. Interverranno Maria Romana Picuti, Università La Sapienza di Roma, Matelda Albanesi, archeologa, Raffaele Pugliese archeologo, che parleranno dei risultati della campagna di scavo. Modera Roberta Taddei, presidente associazione “Amici dell’abbazia di Sassovivo”. Seguiranno interventi dei proff. Lia Barelli, Roberta Loreti, Michele Asciutti, Carolina De Camillis, Eleonora Scopinaro sempre della Sapienza. ❖ LIONS SPOLETO Foligno. Presentato il volume “Italia Sacra” possibile ritrovare nelle vite dei santi le fonti delle diverse realtà territoriali italiane? Ciò che è certo è che mai fino ad ora è stato praticato il sentiero religioso-devozionale per la definizione delle nostre identità regionali italiane; e alle Regioni, appunto in questa chiave, è dedicato il libro Italia Sacra presentato il 9 ottobre scorso presso la sala conferenze della Biblioteca Lodovico Jacobilli di Foligno. Tra i presenti oltre ai curatori, gli autori dei contributi e i rappresentanti dell’editrice Viella, anche le massime autorità ecclesiastiche e civili del territorio folignate ed umbro con in testa mons. Gualtiero Sigi- ❖ FOLIGNO/MEIC “Il senso del lavoro” zione di numerose autorità, tra le quali l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, il prefetto della Provincia di Perugia Antonella De Miro e il soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell’Umbria Fabio De Chirico. Prima di prendere parte alla Lectio magistralis “Benedetto da Norcia, la Chiesa, l’Italia e l’Europa” dello storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, che si terrà presso il palazzo comunale alle ore 18, in piazza San Benedetto si terrà una cerimonia speciale: l’inaugurazione del restauro conservativo della statua raffigurante il Diocesi. Concluso il pellegrinaggio dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia con l’arcivescovo Boccardo in Terra santa abato 18 ottobre alle ore 18.30, all’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi”, è atterrato il volo charter proveniente da Tel Aviv (Israele) con a bordo le 210 persone della diocesi di Spoleto-Norcia pellegrine in Terra Santa insieme all’arcivescovo Renato Boccardo. Giovani, famiglie, seminaristi, persone anziane e di mezza età, preti e suore hanno compiuto un percorso incontro al Signore, là “Dove Lui è passato ed ha visitato la nostra terra”. Hanno osservato, ascoltato, meditato e penetrato il significato profondo e misterioso, semplice ed umile della nascita, della vita pubblica, della passione, della morte e della risurrezione del Figlio di Dio. I pellegrini, in Israele e Palestina, sono [email protected] 23 BREVI Da 50 anni Patrono d’Europa essaggero di pace, che saranno introdotti dai sarealizzatore di unio- luti del sindaco Nicola Alene, maestro di civiltà, manno, del Priore del monaaraldo della religione di Cristo stero di Norcia padre Cassian e fondatore della vita monasti- Folsom e dalla dirigente delca in Occidente. Con questi l’omnicomprensivo “De Gacinque titoli onorifici, il 24 ot- speri-Battaglia” di Norcia Rotobre del 1964 Papa sella Tonti, saranPaolo VI proclamò no incentrati sulla San Benedetto da Tra le conferenza dal teNorcia “Patrono autorità ma: “Un lungo soPrincipale d’Eurogno di perfezione” pa”. Oggi, in occa- attese il dello scrittore, crisione del cinquan- cardinale tico letterario e tenario di questa giornalista Arnaldo storica esaltazione, Walter Colasanti. Norcia è pronta a Brandmüller Alla conferenza serendere omaggio Sarà guirà la presentaal suo più illustre zione della nuova cittadino. L’Ammi- presentato pubblicazione edinistrazione comu- anche ta per l’occasione nale ha organizzadal Comune di to una serie di ini- un libro Norcia, grazie al ziative celebrative, contributo del Conspalmate in due giornate, che sorzio Bim Cascia-Valnerina, prenderanno il via proprio ve- dal titolo: “San Benedetto da nerdì 24 ottobre. Norcia patrono d’Europa, cinIl primo appuntamento è pres- quantenario della proclamaso il Palazzo comunale con il zione: 1964-2014”. L’opera saconvegno “50 anni! Benedetto, rà illustrata dall’assessore cofaro della nuova Europa?”, che munale alla Cultura Giusepsarà articolato in due sessioni: pina Perla e dalla stessa curaquella della mattina a comin- trice Rita Chiaverini. Molto ciare dalle ore 10.30 e quella ricca e di grande interesse sadel pomeriggio dalle ore 17.30. rà anche la sessione pomeriI lavori della prima sessione, diana, che vedrà la partecipa- @ nello studio erudito delle vite e del culto dei santi. L’analisi di questi compositi testi di erudizione ecclesiastica prosegue fino al XVIII sec. inoltrato, e per questo motivo non è casuale se tra le ricerche di questo volume troviamo i contributi di studiosi tardo-antichisti e medievisti e di specialisti dell’età moderna unitamente a storici del cristianesimo avvezzi alla ricerca diacronica. I contributori sono stati uniti dal comune intento di capire se queste opere siano state o meno abbastanza valorizzate nell’ambito storiografico e quali siano state le loro finalità originali e i loro impieghi nell’arco dei tre secoli analizzati passando attraverso i di- versi equilibri tra le ragioni della filologia e quelle della fede. Tra i vari interventi, da sottolineare quello di Raimondo Michetti dell’Università di Roma Tre il quale al termine del suo discorso auspicava la formazione di un comitato scientifico espressione e sintesi dei tre vertici Perugia – Foligno – Roma atto a promuovere la formazione di un Centro di studi storici del cristianesimo presso la Biblioteca Lodovico Jacobilli. Preme in chiusura ricordare la dedicazione della sala di lettura al compianto mons. Francesco Conti già direttore della Biblioteca per quasi un trentennio che memore della consegna data al seminario dallo Jacobilli ne perseguì con tenacia lo sviluppo bibliografico, l’apertura al pubblico e l’accoglienza dei lettori in locali decorosi. Leonardo Soli Progetti per la città Il Lions Club di Spoleto ha in programma una serie di progetti tesi al rilancio della città in nome della solidarietà. L’obiettivo, spiega l’attuale presidente Giuseppe Cerasuolo, è di portare cinque imprese artigiane in centro, incentivandole con un finanziamento a fondo perduto ad opera dei Lions. A giorni, fanno sapere i rappresentanti del club, partirà la sperimentazione del progetto “Grande bellezza di Spoleto”, con itinerari turistici per promuovere il territorio. Tra le varie iniziative, poi, Cerasuolo ha illustrato il ripristino della storica iniziativa “Sculture in città del 1962”. Infine in programma c’è il progetto “Spoleto città cardioprotetta”, per l’acquisto di defibrillatori e quello su “Spoleto città solidale” in collaborazione con la Caritas e il Comune per attivare servizi gratuiti per chi è in difficoltà, con un poliambulatorio specialistico, un emporio solidale e uno sportello di tutela legale. (Sara Sassi) ❖ POSTIGNANO Attestato di merito Nell’ambito del concorso “La Fabbrica del Paesaggio”, patrocinato dalla Federazione mondiale, Federazione europea, Federazione italiana Club e Centri Unesco e dall’Osservatorio europeo del Paesaggio di Arco Latino, su proposta del Club Unesco di Spoleto, è stato assegnato l’attestato di merito alla Mirto srl – Castello di Postignano, come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente. Il borgo castello di Postignano, frazione del Comune di Sellano (Pg), fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura di due architetti napoletani, Gennaro Matacena e Matteo Scaramella. 24 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014 FrantoiAperti nei borghi Dal 1° novembre per tre fine settimana tante le proposte per gustare l’olio e l’enogastronomia umbra Assisi. Con “Unto” per scoprire l’olio Dop, l’arte e le tradizioni dei borghi del territorio. Quest’anno occhio anche all’artigianato innovativo FrantoiAperti (foto P.P.Metelli) È alle porte la 17a edizione di FrantoiAperti l’iniziativa incentrata sulla valorizzazione dell’Olio extravergine di Oliva Dop Umbria, sul turismo rurale e dei borghi medievali. A partire dal 1° novembre per cinque fine settimana consecutivi, i Frantoi diventeranno luoghi d’incontro e socializzazione, con iniziative varie: degustazioni di olio appena franto, accompagnate da pane bruscato e vino, riscaldate dal fuoco dei camini, possibilità di assistere alla lavorazione delle olive per l’estrazione dell’olio, occasioni d’incontro e dialogo con i produttori. La manifestazione organizzata dalla Comunità Montana Monti Martani Serano e Subasio con la collaborazione della Strada dell’Olio, sarà caratterizzata da manifestazioni nei Borghi aderenti. Ci sarà la possibilità di passeggiare tra gli ulivi con soste nei frantoi, scoprire ed apprezzare i prodotti alimentari di qualità, presidi slow food, i vini, i salumi, i legumi. Spazio a concerti di musica popolare umbra, giochi tradizionali per bambini e adulti, scuole di cucina, partecipazione alla raccolta delle olive, servizi di navette gratuite per i frantoi. Info sui comuni aderenti e programma www.frantoiaperti.it Unto (foto P.P.Metelli) D al 30 ottobre al 4 novembre ad Assisi si tiene Unto (Unesco natura territorio olio), la kermesse dedicata alla scoperta e alla riscoperta dei beni patrimonio dell’umanità, del territorio con le sue tradizioni contadine e dell’olio extra vergine d’oliva. L’iniziativa che rientra nel programma di Frantoi aperti si tiene nel centro storico di Assisi e dal 3 al 30 novembre presso i castelli del territorio. Proposte clou della manifestazione sono la mostra - mercato dell’olio extravergine d’oliva e dei prodotti tipici del territorio, le degustazioni dell’olio Dop Umbria e dei prodotti dell’enogastronomia regionale (vino, legumi e prodotti orticoli), con visite nei frantoi e nei luoghi di produzione agricola. Novità di quest’anno l’attenzione all’artigianato, quello più innovativo e reinterpretato in chiave contemporanea, con la mostra mercato “#Artigianiinnovatori” laboratori rivolti al pubblico, tutti i giorni dalle ore 10 alle 20 nella sala delle Volte, in via Arco dei Priori. Verranno anche proposte degustazioni gratuite di lenticchie di Castelluccio (piazza del Comune di Assisi), fattorie didattiche per bambini, mostre, passeggiate naturalistiche, visite all’Assisi compostellana, nei luoghi dei segni e della presenza di Santiago in città e all’Assisi romana, passeggiate nel parco del Subasio. Lezioni di cucina a cura dell’Istituto alberghiero di Assisi, con le massaie di Assisi, corso di cucina “Mani in pasta” per bambini. L’inaugurazione il 30 ottobre alle ore 12.30, in piazza del Comune, sala della Conciliazione. Eurochocolate. Bambini divertiamoci con il cacao! F ino a domenica 26 ottobre Eurochocolate continua a far divertire grandi e piccini! Tanti gli incontri a portata di bambino, riservati alle scuole la mattina e aperti a tutti nel pomeriggio. Expo Chocolate si conferma anima dell’evento con la sua immagine vivace e i suoi coinvolgenti appuntamenti. Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 10.45, Junior MasterChoc insegna l’importanza di una corretta alimentazione. Negli stessi giorni, alle ore 12 c’è “A lezione di cioccolato”, in collaborazione con Icam, ad allietare le classi delle scuole partecipanti con un laboratorio che permette ai piccoli di sentirsi grandi seguendo la formula delle degustazioni. Gli incontri riservati ai più piccoli continuano alla Rocca Paolina. Le scuole potranno partecipare, dal lunedì al venerdì agli appuntamenti della Sala Forno. Alle ore 10.45 è la volta di “Io mangio tutto. No al cibo nella spazzatura”, interessante attività firmata da Actionaid che promuove le buone pratiche contro lo spreco alimentare. Dalle ore 9.30 alle ore 10.45 ci sono “I Pasticcioni”, i laboratori didattici e manipolativi, realizzati in collaborazione con Emi Supermercati. Il pomeriggio, tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 19, i golosi appuntamenti aprono le porte a tutti i bambini, per giocare e impiastricciarsi con gusto ed allegria. Sempre alla Rocca Paolina, presso la Sala Caminetto, torna Equoscuola con la mostra didattica “Dal Cacao al Cioccolato”. L’appuntamento è riservato alle scuole dal lunedì al venerdì alle ore 9.30, ed è aperto a tutti negli stessi giorni dalle ore 15 alle ore 19 e il sabato e la domenica dalle ore 9 alle ore 19.