Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari
n.2 marzo-aprile 2013
R.ETE.
I M P R E S E I TA L I A
Nasce il consorzio
Sardegna Turismo Servizi
Numero Verde
per le imprese in crisi
Giuseppino Meloni, presidente CresFidi
DOSSIER CREDITO
Campagna Donna
LA PAROLA AL PRESIDENTE
A
lle prime ore del 9 aprile scorso,
un imprenditore del Nuorese
si è tolto la vita. Mi riferisco al
54enne Carlo Cossu, di Macomer. Una delle tante, troppe
vittime di questa crisi di cui non
si riesce ad intravedere la fine.
Dopo di lui, infatti, abbiamo registrato altri suicidi, in Sardegna e altre regioni d’Italia.
La nostra generazione di imprenditori attraversa una
crisi senza precedenti, che ha radici profonde e anche
lontane, ma che è aggravata dal lassismo della classe
politica italiana. Per due mesi, dopo le Politiche 2013,
il tempo è trascorso senza che le forze parlamentari
siano riuscite a trovare uno straccio di accordo per
dare al Paese un Governo in grado di fornire a cittadini e imprese le risposte che essi attendono da tanti
anni, e non da pochi mesi. Risposte che non sono più
differibili.
Ogni giorno che passa, si complica la situazione economica. In Italia, ogni mese, chiudono circa mille imprese: è un problema che riguarda i titolari, certamente, ma anche i dipendenti e le loro famiglie. E la crisi di
una contagia altre imprese.
I tanti gesti estremi compiuti nell’ultimo anno da
imprenditori disperati, ormai allo stremo delle loro
forze, distrutti economicamente e psicologicamente,
schiacciati dal sovraindebitamento delle loro aziende,
ci ha spinti ad organizzare il Forum “Emergenza suicidi”, che si è tenuto a Cagliari il 12 aprile, nel corso del
quale è stato presentato il
dal lunedì al venerdì 9,00-13,00
Sono emersi preziosi suggerimenti e soprattutto la richiesta di fare rete tra tutte le istituzioni coinvolte. Ma
la cosa più incredibile e inaccettabile è che, spesso, gli
imprenditori sono costretti a chiudere l’attività perché non riescono a riscuotere i loro crediti. La vergogna e i sensi di colpa spingono i più deboli e sofferenti
a queste decisioni che non lasciano scampo.
Purtroppo le imprese in difficoltà non saranno aiutate neppure dal provvedimento annunciato agli inizi
di aprile dal premier Mario Monti (crediti imprese),
in quanto la disponibilità delle risorse teoricamente
messe a disposizione si
scontra con una serie di
ostacoli burocratici che
non sono stati rimossi.
Inoltre, la compensazione
non sarà possibile prima
del 2014. Nel frattempo,
vorremmo sapere, che
cosa dovranno fare le imprese in difficoltà?
Le notizie dei suicidi registrati in Sardegna forse
hanno suscitato meno
scalpore a livello nazionale, rispetto alla tragedia
di Civitanova Marche (il
caso del triplice suicidio,
sempre legato alla perdita del lavoro di uno dei tre
familiari: in quel caso di
parlava di un esodato, ma
la sostanza non cambia).
Non vogliamo, tuttavia,
abbassare la guardia e
men che meno digerire queste notizie come semplici
fatti di cronaca. Drammi di questa portata, soprattutto
se ripetuti con una cadenza che è sempre più frequente, appartengono a tutti. Per questo ci sentiamo vicini
alle famiglie di queste persone, pur non avendole conosciute di persona. Fa rabbia, però, vedere che i parlamentari e i segretari nazionali di partito continuino
a pensare ai loro interessi di parte, e non a questi preoccupanti risvolti della crisi globale. Una crisi che, evidentemente, li tocca soltanto in parte. Che tristezza!
Marco Sulis
[email protected]
3_LA PAROLA AL PRESIDENTE
Tristezza globale
3
T
CAT Confesercenti Sardegna s.r.l. è il Centro di Assistenza Tecnica
alle imprese del commercio e del turismo, che svolge attività di:
• indagini di mercato e costruzione di banche dati
• promozione e sviluppo del commercio elettronico
• informazione sulle opportunità di finanziamento alle imprese
• formazione e aggiornamento professionale
• altre attività di servizio inerenti il settore del commercio e turismo, così come previste dal suo statuto.
CAT si rivolge agli operatori commerciali e
turistici, alle imprese di servizi e ad altre
imprese che hanno necessità di supporto
e consulenza nella loro attività e a tutti
quelli che intendono avviare un’attività in
proprio in questi settori.
CAT è autorizzato ad operare, ai sensi delle
leggi nazionali e regionali, con deliberazione della Giunta Regionale della Sardegna.
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Hanno collaborato in questo numero
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CONFESERCENTI MAGAZINE
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Sommario
Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari
n.2 marzo-aprile 2013
R.ETE.
I M P R E S E I TA L I A
Nasce il consorzio
Sardegna Turismo Servizi
Numero Verde
per le imprese in crisi
8
Il Paese in attesa di un governo...e l’isola senza prospettive
10 DOSSIER CREDITO
“Il credito è a portata di mano se si conoscono le regole”
Giuseppino Meloni, presidente CresFidi
DOSSIER CREDITO
12 In Sardegna calano gli affidamenti e il denaro costa più che altrove
18 Terminologia bancaria
20 Pmi e accesso al credito. Accordo da un miliardo di euro tra BNL, Confesercenti e COSVIG
21 I suggerimenti del nostro consulente, Mannella:
“Il sovraindebitamento delle imprese si può fronteggiare”
24 CONFESERCENTI REGIONALE
Emergenza suicidi
La task force della Confesercenti: i consulenti rispondono al Numero Verde
26 Assohotel. La Regione investa nel turismo anziché aiutare le aziende decotte
27 Assoturismo. Nasce il consorzio STS per dare un calcio alla crisi
30 Barman Day - Edizione speciale 2013
32 Alimentaristi e pubblici esercizi
Abrogato l’art. 62 della Legge 27/2012, cambiano ancora i tempi di pagamento
33 Entro il 30 giugno 2013 PEC obbligatoria anche per le imprese individuali
34 Liberalizzazioni. Prosegue la raccolta di firme per cambiare la normativa
sulle aperture nei giorni festivi
36 Giornata di studi a Roma.
Faib: “Assurdo scaricare gli oneri di trasmissione prezzi sui soliti singoli gestori”
37 Carburanti, un anno da incubo: nei primi tre mesi consumi giù anche del 25%
38 Formazione obbligatoria per chi vende prodotti fitosanitari
40 Agenti immobiliari. Entro il 12 maggio bisogna mettersi in regola
43 La parola all’esperto
44 NOTIZIE IN BREVE
51 CONFESERCENTI PROVINCIALE CAGLIARI
58 CONFESERCENTI PROVINCIALE NUORO E OGLIASTRA
64 CONFESERCENTI PROVINCIALE SASSARI E GALLURA
Il Paese in attesa
di un Governo…
A
8
bbiamo atteso l’ultimo momento utile, prima di scrivere questo testo, per fare il punto sulla
complessa situazione politica
che si registra in Italia. Abbiamo dovuto aspettare di essere
ormai prossimi alla stampa, per
redigere queste righe: perché
abbiamo sperato, sino all’ultimo, in un (per la verità
improbabile) colpo di scena. Che, infatti, non c’è stato. Perciò siamo consapevoli che, quando avrete tra
le mani questo numero di Confesercenti Informa, il
servizio potrà essere abbondantemente superato dai
fatti di cronaca politica.
Il nuovo Governo. Dopo le consultazioni elettorali del 24 e 25 febbraio scorsi, sono passati quasi due
mesi senza che il Parlamento e le consultazioni tra i
partiti stabilissero a chi poteva essere affidata la composizione del nuovo Esecutivo. In verità un tentativo c’è stato, quando il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, ha dato il mandato esplorativo
al leader del Pd, Pierluigi Bersani. Ma è stato un flop
annunciato. Perché nessuna delle altre forze politiche
ha fatto il passo indietro, come il Paese chiedeva: né
il Pdl, né il Movimento 5 Stelle. Per dirla tutta, non
l’avrebbe fatta neppure la coalizione Pd-Sel, a ruoli
invertiti: quindi non è un problema di schieramento,
ma di sistema. Risultato: l’Italia continua a navigare,
a tutt’oggi, con il timone affidato al Governo uscente
(sfiduciato e sbertucciato da destra a sinistra) per l’ordinaria amministrazione.
Comprendiamo perfettamente che attraversiamo un
periodo delicatissimo e difficile, di trasformazioni importanti in tutti i settori, e che non è facile – per chi fa
politica ad alti livelli – trovare dei compromessi che
consentano di individuare soluzioni condivise e praticabili. Ma il Paese è giunto allo sfinimento, piegato
dalla crisi e anche dall’esagerata pressione fiscale che
ha messo milioni di famiglie sul lastrico e costretto
alla chiusura migliaia e migliaia di imprese di tutte le
dimensioni. Cittadini e imprenditori si trovano compatti, fianco a fianco, a qualunque fede politica essi
appartengano, nel chiedere alla classe politica di trovare un accordo, una sintesi, quanto meno una nuova
legge elettorale per tornar al voto.
L’Italia ha estremo bisogno di un Governo: oggi, non
domani, non tra un mese. Ha bisogno di stabilità, e
non soltanto per offrire una diversa credibilità in ambito internazionale, per placare i bollenti spiriti dei
mercati finanziari. Ha bisogno di persone preparate
e serie, che non guardino soltanto ai numeri e alle
esigenze dei bilanci della pubblica amministrazione,
ma anche alla disperazione di chi non riesce ad andare oltre la metà del mese o di chi si vede costretto a
chiudere bottega e mandare a casa i propri dipendenti. Purtroppo, accade che l’impasse continui anche di
fronte al dramma dei suicidi di tante persone disperate, che non reggono al peso della vergogna o che
hanno smarrito la fiducia: in se stessi, oltre che nelle
istituzioni.
Mentre scriviamo, non si riesce a trovare un’intesa
neppure sul nome del nuovo Capo di Stato: ognuno
…e l’Isola
senza prospettive
vorrebbe imporre agli altri il proprio candidato, non si
riesce ad individuare una figura di alto spessore politico e soprattutto morale, super partes, che accontenti
tutti. Perché nell’Italia degli steccati e dei conflitti permanenti, non si riesce più a trovare un accordo neppure in ambito condominiale.
Gli italiani hanno la classe politica che si meritano, si
sente ripetere da tanto tempo. Forse è davvero così.
Eppure, noi della Confesercenti – che siamo equidistanti da tutti gli schieramenti perché l’imprenditoria non può avere un colore definito – continuiamo
a sostenere che non possiamo più permetterci questa situazione di stallo. Non potevamo permettercelo
neppure un anno fa, ma oggi la situazione appare ancor più drammatica e non facile da raddrizzare. Non
è soltanto colpa di una legge elettorale (il cosiddetto
Porcellum) che fa venire i brividi soltanto a nominarla.
Le colpe sono soprattutto di una classe politica ormai
superata, di un sistema Italia che va cambiato profondamente perché non regge il passo dei mutamenti
sociali ed economici che coinvolgono tutto il pianeta.
E in Sardegna? Nella nostra derelitta isola, non è che
le cose vadano meglio.
Anche quest’anno siamo caduti nella trappola del
bilancio provvisorio. Passano i giorni e ancora non si
vede, neppure in lontananza, la sagoma della Finanziaria 2013. Peraltro, il testo proposto dalla Giunta
Cappellacci, è stato smontato dal Consiglio regionale
e rispedito al mittente, allungando ulteriormente di
discussione e approvazione. Anche la Regione non attraversa un bel momento, perché la maggioranza si è
sfilacciata, qualcuno inizia a fare dei distinguo in attesa delle nuove consultazioni elettorali: ufficialmente
previste per la primavera 2014, ma probabilmente anticipate alla fine di quest’anno. Così, secondo i politologi, andrebbero lette le dichiarazioni del presidente
Ugo Cappellacci che, qualche settimana fa, ha annunciato di volersi ricandidare per completare il lavoro
svolto in questa legislatura.
Anche in Sardegna, è superfluo ricordarlo, non c’è
tempo da perdere. Alle porte di un’estate che si preannuncia ancor più difficile di quella del 2011 e persino del nerissimo 2012, ci ritroviamo senza continuità
territoriale e persino senza gli investimenti e i fondi
stanziati per il comparto turistico. Temiamo il tracollo
di questo settore, perché i prezzi praticati dalle compagnia marittime rischiano di tenere lontani i turisti,
a vantaggio di mete più appetibili sotto il profilo economico. La Confesercenti, come potete leggere nel
nostro servizio dedicato all’Assoturismo, sta facendo
di tutto per promuovere delle iniziative che abbattano le tariffe. Ma da soli non possiamo farcela. Vorremmo capire qual è il progetto di lungo respiro che
si vuole dare alla nostra regione. Non si può vivere di
ammortizzatori sociali, tanto più che risultano ormai
insufficienti i fondi per la cassintegrazione in deroga.
Quali risposte vogliamo dare ai nostri giovani, alle famiglie che cercano di farli studiare, alle imprese (soprattutto le Pmi che tengono in piedi il nostro Paese)
che cercano un modo per ritrovare vigore e slancio?
Giriamo questi quesiti ai nostri politici: le risposte
spettano a loro.
9
CREDITO
10
DOSSIER CREDITO
“Il credito è
a portata di mano
se si conoscono
le regole”
Nome:Giuseppino
Cognome:Meloni
Nato a:
il:
Bolotana (NU)
12 maggio 1948
Professione: Agente di Commercio
Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2009
Segni particolari: da trent’anni in Confesercenti si batte
per la tutela e il progresso del piccolo commerciante
“in un mondo che sta cambiando, l’aspetto più
importante per le aziende è ridisegnare il proprio modello di
business e con esso anche il rapporto con il credito” .
11_Credito
Citazioni: 11
CREDITO
In Sardegna calano gli affidamenti
e il denaro costa più che altrove
Residenza
principale: VIA CAVALCANTI 32 - CAGLIARI
Residenze
secondarie: VIA CANEPA 3 - ORISTANO
VIA L. DA VINCI 40 - NUORO
VIA BOGGINO 25 - SASSARI
Natura
Giuridica: SOCIETÀ COOPERATIVA
A MUTUALITÀ PREVALENTE
Numero dipendenti:
Numero collaboratori:
Numero soci:
Stock di credito garantito:
7
10
2441
110 MILIONI
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA
Nome:
CRESFIDI
Cognome: CONSORZIO REGIONALE
ESERCENTI SARDI FIDI
nato il:
13 GIUGNO 1985
a:
CAGLIARI
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA
12
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA
tà. Tutto questo accentua le già note difficoltà di accesso al credito registrate in ambito nazionale. Basta
dare uno sguardo alle statistiche ufficiali resi noti da
Bankitalia, per rendersi conto della situazione: i prestiti in Sardegna sono calati del 4,5 per cento, a fronte di
una flessione generale del 3,3 per cento sul territorio
nazionale. Insomma, non siamo esattamente allineati
al resto del Paese”.
I dati diffusi a metà aprile dalla Banca d’Italia sono
interessanti, anche se alcuni di essi lasciano un po’
perplessi. Iniziamo a commentare la situazione
degli impieghi bancari a favore delle cosiddette
“imprese non finanziarie”, cioè del tessuto produttivo (vedere tabella 1).
“In Sardegna abbiamo dati negativi più marcati rispetREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA
I
n un periodo così difficile per le imprese sarde, e di conseguenza per decine di migliaia
di famiglie, è importante capire che cosa la
Confesercenti regionale – e nella fattispecie
il suo Consorzio Fidi – sta facendo per aiutare gli Associati che non riescono ad avere un
agevole accesso al credito. Ne parliamo con
Pinuccio Meloni, presidente del CresFidi, che
più di tutti ha il polso della situazione. “La Sardegna
si trova nel mezzo del vortice di una spaventosa crisi
economica generale, che qui si avverte maggiormente a causa delle carenze esistenti da decenni – commenta Meloni –. Nella nostra isola il denaro costa più
che altrove, e gli istituti di credito concedono sempre
meno gli affidamenti richiesti dalle imprese in difficol-
REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA
IMPIEGHI BANCARI A FAVORE DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO)
to alle altre regioni italiane. Gli impieghi concessi alle anche il cosiddetto credito in bonis, cioè delle aziende
aziende con un massimo di 5 addetti, cioè alle micro e che sono regolari con i pagamenti nella restituzione
piccole imprese, al 31 dicembre 2011 ammontavano degli affidamenti. I numeri, come sempre, vanno saa 2,35 miliardi di euro mentre, un anno dopo, sono di- puti interpretare”.
minuiti a 2,24 miliardi (–4,5 per cento a fronte del –3,3 Tra i dati diffusi dalla Banca d’Italia ci sono quelli
per cento nazionale). La flessione più pesante è stata sui crediti deteriorati. Di che cosa si tratta, esattaregistrata nelle province di Cagliari (–7
mente? (vedere tabella 3)
per cento) e Nuoro (–6 per cento). An“Parliamo di situazioni di pre-contenziocora più pesante è la situazione riguarso. Anche in questo caso, i numeri vanno
dante il settore industriale dove operaletti con attenzione, analizzati e verificano grandi realtà come la Saras (–6,5 per
ti uno per uno. Perché bisogna capire se
cento), ma quello è un discorso
si tratta di difficoltà temporanee
a parte che non ci riguarda die perciò superabili, oppure se si
rettamente”.
tratta di qualcosa di più serio.
Restiamo nell’ambito generaFatta la premessa, devo ammetle e parliamo delle sofferenze
tere che mi ha meravigliato non
delle imprese (vedere tabella
poco il dato riferito alla provincia
2).
di Cagliari: il Cagliaritano va in
“Le sofferenze sono aumentate
netta controtendenza non solo
in tutta l’Italia, conseguenza dirispetto al panorama nazionale
retta della crisi nazionale oltre
(dove si registra un incremento
che internazionale, ma siamo
totale di crediti deteriorati pari
irettore CresFidi:
rimasti sorpresi di fronte al dato
al 24,3 per cento e un +14,5 per
“È un compito
riguardante la nostra regione.
cento, stringendo il campo di osoneroso, per me,
In Sardegna, infatti, è aumentaservazione alle Pmi), ma anche
avere il duplice
to appena dello 0,8 per cento:
rispetto al resto dell’Isola (+5,5
ruolo di chi deve
verrebbe da dire che il dato è
per cento): infatti, al 31 dicemdare assistenza e speranza alle
quasi rimasto invariato, se non
bre 2012, il decremento rilevato
imprese e, dall’altra, mediaparlassimo comunque di cifre
nell’ultimo anno è stato dell’1,4
re con gli istituti di credito per
importanti (489 milioni di euro,
per cento, perlomeno tra le miconcedere di più e con maggiondr). La variazione percentuale
cro e piccole imprese: significa
re puntualità. Mi sento alla strenazionale media è invece pari
che le aziende di questo bacino
gua di uno psicologo, perché
all’11,2 per cento. La differenza
sono più puntuali nei pagamenda parecchi mesi sto gestendo
è davvero notevole”.
ti. La provincia di Nuoro invece
situazioni molto delicate e comSignifica che in Sardegna la
è rimasta ancorata sugli stessi
plesse, per esempio quando
crisi è meno marcata di quanvalori, contrariamente a tutti gli
vengono a parlarmi imprenditoto si creda?
altri territori. La mia percezione
ri allo stremo delle forze: spesso
“No, significa piuttosto che a
e quella dei miei collaboratori
si tratta di gente che ha 40 anni
fronte di un minore accesso al
di CresFidi è invece abbastanza
di attività sulle spalle, non di racredito, diminuiscono anche le
omogenea per tutta la Sardegazzini alle prime armi”.
sofferenze. Ma, con esse, cala
gna. Mi fido della Banca d’Italia,
DOSSIER CREDITO
TAB.1
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
ITALIA992.822 101.170 958.320 97.853
SARDEGNA13.332
2.350
12.469
2.244
Cagliari5.323
729 4.862
678
Sassari2.315
510 2.243 488
Nuoro1.179
260 1.147 244
Oristano824
250
819
246
Altre province
3.692
601
3.397
587
Giuseppe Cocco
13_Credito
D
13
CREDITO
perciò prendo atto di questo aspetto e cercheremo di
approfondirlo per capire che cosa è accaduto”.
Veniamo ora ai vostri settori di diretta competenza, cioè commercio e turismo. Partiamo dagli impieghi bancari (vedere tabella 4).
“Sostanzialmente, i valori coincidono con quelli più
generali del settore produttivo, sia in campo nazionale che regionale. Anche qui risalta il –12,5 per cento
della provincia di Cagliari rispetto a una media isolana
che è assestata sul –5,7 per cento”.
Parlando di sofferenze delle imprese di commercio e turismo, non mancano i dati contrastanti (ve-
dere tabella 5).
“Restiamo nell’ambito di micro e piccole imprese. In
Italia vi è stato un aumento dell’11 per cento, in Sardegna un decremento del 2,8 per cento. Ma le singole
province hanno andamenti completamente diversi:
passiamo dal –18,8 per cento della provincia di Cagliari al +9,2 per cento del Nuorese”.
Significa che le imprese del Sud godono di migliore salute rispetto a quelle del Centro Sardegna? A
vedere le chiusure pressoché quotidiane delle attività, come negozi e botteghe, non si direbbe…
“Mi viene da fare una considerazione di carattere
SOFFERENZE DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO)
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
TAB.2
ITALIA80.588 10.395 95.014 11.554
SARDEGNA2.012
485
2.226
489
Cagliari696
161 771
157
Sassari381
102 405 107
Nuoro214
57 223 55
Oristano98
34
130
35
Altre province
623
131
696
136
Claudia Sacceddu
V
14
icedirettrice CresFidi: “Mi occupo
di amministrazione e controllo.
Verifico, cioè, i numeri generati dal
Consorzio Fidi e l’andamento statistico delle richieste che riceviamo.
La grave crisi economica si percepisce anche
dall’enorme difficoltà della maggior parte delle imprese nel sostenere il costo della garanzia,
che spesso si traduce nella successiva richiesta
di rateizzazione nella restituzione del fido, anche quando si parla di importi bassi. Compito
del Consorzio è di venire incontro agli Associati
laddove è possibile”.
generale, almeno per la situazione del Cagliaritano:
l’accesso al credito resta più difficile rispetto al passato ma, se non altro, sembra migliorata la qualità del
credito. Significa che le imprese di questo territorio
sono mediamente in grado di sostenere la restituzione degli affidamenti concessi. Altrove non accade lo
stesso perché, non dimentichiamolo, le opportunità
sono diverse. E magari sono maggiori le difficoltà che
incontrano gli imprenditori”.
L’ultima tabella parla di prestiti vivi alle imprese
(vedere tabella 6). Di che cosa si tratta?
“Dei crediti regolari, dove non ci è alcun contenzioso.
In questo caso il calo è generale, in tutto il Paese, e la
Sardegna non è diversa dalle altre regioni perché tutti
stanno affrontando più o meno gli stessi problemi”.
In attesa di un Governo capace di dare risposte
concrete al Paese, che cosa si può fare per mitigare
questa situazione drammatica?
“Ribadisco quanto vado dicendo da tempo, basti leggere l’intervista rilasciata a questo giornale un anno
fa: occorre concedere maggior credito alle imprese
perché, soprattutto in un momento così critico in cui
le aziende hanno una vistosa contrazione delle entrate e del fatturato, devono poter accedere al credito
senza troppi bizantinismi. Talvolta è difficile persino
aprire un semplice conto corrente! C’è una selezione
più ferrea rispetto al passato, prova ne sia che siamo
CREDITI DETERIORATI DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO)
U
Francesco Frau
fficio Istruttoria: “Una volta che la documentazione delle aziende richiedenti l’affidamento è completa (bilanci degli ultimi
tre esercizi o Business Plan se si tratta di Start up, Modelli Unici,
estratti conto bancari, eccetera), analizzo le imprese attribuendo loro un rating, e valuto l’opportunità per il Consorzio di rilasciare la garanzia. Il Consorzio ha un ruolo super partes perché garantisce
soltanto chi ha capacità di credito, ossia chi è in grado alle scadenze pattuite
di onorare gli impegni finanziari assunti. Le banche si fidano dei nostri rapporti proprio perché offriamo le dovute garanzie”.
DOSSIER CREDITO
TAB.3
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
ITALIA148.020 16.376 184.002 18.743
SARDEGNA3.122
632
3.766
667
Cagliari1.102
208 1.276
205
Sassari621
131 782 149
Nuoro322
74 442 74
Oristano162
47
176
51
Altre province
916
172
1.090
187
ISTITUTI BANCARI CONVENZIONATI
15_Credito
BANCA
15
CREDITO
S
egreteria
generale:
“Tengo i contatti con i
Soci e le banche che ci
contattano per eventuali chiarimenti di varia natura, informazioni sullo stato
delle pratiche, richieste di dati o
documenti da integrare, necessari alla lavorazione delle nuove
richieste di garanzia in nostro possesso. Inserisco i dati anagrafici,
l’istruttoria e gli affidamenti richiesti sul nostro gestionale siweb.
Margherita
Murgia
Compilo la modulistica e, dopo
la sottoscrizione dei Soci, invio
alla banca comunicazione e pratica, una volta che questa viene
deliberata con esito positivo dal
nostro Comitato Tecnico. Protocollo e archivio le delibere degli
istituti di credito. Purtroppo, da
tempo riscontro quotidianamente lo stato attuale di disagio, disorientamento e di totale sfiducia in
cui si trovano le varie imprese che
incontriamo”.
IMPIEGHI BANCARI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO)
TAB.4
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
ITALIA211.067 30.020 204.103 28.886
SARDEGNA4.254
735
3.948
693
Cagliari1.472
220 1.420
193
Sassari731
159 694 152
Nuoro406
93 406 89
Oristano238
66
236
64
Altre province
1.407
197
1.192
195
SOFFERENZE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO)
TAB.5
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
ITALIA19.867 3.284 22.856 3.644
SARDEGNA582
147
621
143
Cagliari191
45
184
37
Sassari108
33 113
36
Nuoro62
22 65 20
Oristano32
14
39
13
Altre province
190
33
220
36
Silvia Porcu
U
16
fficio istruttoria pratiche: “Chiedo e verifico la documentazione
indispensabile per l’istruttoria della pratica, affinché sia completa e veritiera, per poi stabilire se ci sono tutti gli elementi
necessari per la valutazione economico-finanziaria. Ai nostri
Associati chiedo di essere più collaborativi nei nostri confronti:
mi rendo conto che certi aspetti risultano molto tecnici, ecco perché suggerisco sempre di mettere in contatto con noi i loro consulenti. In questo
modo, generalmente, riusciamo a rispettare i tempi a beneficio della stessa
impresa richiedente”.
U
Massimo Saba
U
Marina Tidu
fficio Controgaranzia: “Assicuro la garanzia prestata ai nostri
Soci presso un Confidi di livello superiore, rispetto a ciascuna
impresa e ad ogni singolo prodotto. Circa l’80 per cento delle
nostre pratiche viene controgarantito dal Commerfin-Confesercenti. Un’altra quota, nella quale sono comprese le Start
up, passa attraverso la Sfirs, la finanziaria della Regione Sardegna. Ai nostri
Soci raccomando sempre di mantenere correttezza e regolarità nei rapporti
con gli istituti di credito, attraverso la previsione dei fabbisogni finanziari
della propria azienda, e di presentare bilanci bancabili, cioè con redditi e
patrimonializzazione positivi, che sono alla base delle valutazioni di merito
creditizio e ci consentono di soddisfare le loro richieste, cui è finalizzato il
nostro impegno quotidiano”.
DOSSIER CREDITO
fficio legale e contenzioso: “Mi occupo dei rapporti con gli
Associati. Nel momento in cui registriamo ritardi o mancati
pagamenti nelle prime rate, mi adopero per contattare il Socio, per comprendere se sussista un problema reale o un disguido, per eventualmente rimodulare il piano di rientro. Nel
momento in cui l’Associato non è nelle condizioni di rispettare i termini di
pagamento, assumo il controllo delle visure e verifico se la società è ancora
in piedi oppure se è fallita o chiusa ed appuro la consistenza patrimoniale.
Infine, esiste un’ulteriore fase con la verifica post-contenzioso che svolgo
attraverso visure e controlli incrociati”.
PRESTITI VIVI ALLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO)
costretti a scartare tra il 30 e il 40 per cento delle richieste di affidamento. E che, del restante 60-70 per
cento, le banche accolgono appena l’80 per cento
delle domande, per debiti da parte delle imprese nei
confronti di Equitalia o per altri problemi. Il sistema
bancario ha ulteriori filtri, decisamente più selettivi.
C’è poi un altro aspetto che non va sottovalutato: a
causa dell’incremento delle sofferenze delle imprese associate, i Consorzi Fidi si sono impoveriti per far
fronte ai mancati pagamento o ai fallimenti di numerose aziende. I fondi di garanzia si stanno assottigliando sempre di più. Pertanto chiediamo allo Stato e alla
Regione di rimpinguare questi fondi, alla luce di una
situazione di particolare, estrema gravità. È inutile che
ricordi, a chi ci governa, che il tessuto delle Pmi tiene
in piedi buona parte dell’economia del Paese: se crolla
questo, è davvero finita”.
L.A.
17_Credito
TAB.6
31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Totale
Fino a 5 addetti
Totale
Fino a 5 addetti
ITALIA191.199 26.736 181.246 25.242
SARDEGNA3.672
587
3.327
550
Cagliari1.281
175 1.236
156
Sassari624
125 581 115
Nuoro344
70 341 68
Oristano206
52
197
51
Altre province
1.217
164
972
159
17
CREDITO
Terminologia bancaria
18
ACCENSIONE / APERTURA DI UN MUTUO
Concessione in prestito di una somma di denaro da
parte della banca.
ACCREDITO
Registrazione di somme di denaro in entrata nell’estratto conto di un cliente.
ADDEBITO
Registrazione di somme di denaro in uscita nell’estratto
conto di un cliente.
AMMORTAMENTO / PIANO DI AMMORTAMENTO
Calendario delle rate di rimborso del capitale e degli
interessi stabilito al momento della concessione di un
mutuo.
BANCA
Istituto di credito che offre servizi di pagamento, prestiti e finanziamenti, investimenti del risparmio, consulenza, polizze assicurative, ecc.
BANCARIO
Lavoratore dipendente presso una banca.
BOLLO
Imposta da pagare su determinati contratti, che la banca incassa e poi versa allo Stato.
BONIFICO BANCARIO
Operazione con cui si trasferisce una somma di denaro
da un conto corrente ad un altro, anche tra due banche
differenti e in località diverse.
BOT
Buono Ordinario del Tesoro: titolo di Stato a breve termine.
BTP
Buono del Tesoro Poliennale: titolo di Stato a mediolungo termine.
CCT
Certificato di Credito del Tesoro: titolo di Stato a mediolungo termine.
CATTIVO PAGATORE
Con il termine cattivo pagatore viene indicato:
1) un individuo che non è in grado di assolvere ad
un’obbligazione contratta con istituti di credito e/o finanziarie, relativamente al pagamento puntuale di rate
di finanziamenti;
2) un individuo che emette assegni bancari non coperti
da provvista;
3) un individuo che emette effetti cambiari non onorandoli alla scadenza;
4) un individuo che viene fatto oggetto di sentenza di
fallimento.
I nominativi dei cattivi pagatori vengono inseriti in
automatico in una serie di sistemi di informazione a
disposizione di tutti gli eroganti il credito: CR (Centrale
Rischi), CAI (Centrale Allarme Interbancaria), CRIF e Registro informatico dei protesti.
COMMISSIONI BANCARIE
Compenso spettante alle aziende di credito per i servizi
prestati e per le operazioni di finanziamento.
CONTO CORRENTE BANCARIO
Contratto che regola i rapporti di debito e di credito tra
il cliente e la banca.
CREDITO AL CONSUMO
Facilitazione finanziaria a favore del consumatore da
parte di imprese commerciali o di liberi professionisti
(dilazioni di pagamento o finanziamenti). Spesso viene
stipulato presso punti vendita, a seguito dell’acquisto
di un bene durevole (auto, mobili, elettrodomestici,
ecc.)
CREDITO FONDIARIO
Credito concesso dalle banche per finanziamenti a medio-lungo termine, garantiti da un’ipoteca su immobili.
CRIF
È il gestore di un Sistema di Informazioni Creditizie denominato EURISC. CRIF raccoglie le informazioni su finanziamenti erogati o semplicemente richiesti. Riporta
nella banca dati CRIF il corretto pagamento delle rate
segnalando opportunamente le rate indolute. CRIF viene alimentato da banche e società finanziarie. E’ possibile conoscere la propria posizione nella CRIF facendo
opportuna istanza di accesso. In risposta all’istanza di
accesso ai dati della CRIF, quest’ultima risponde a mezzo posta con un prospetto indicante le posizioni.
I finanziamenti che presentano ritardi di pagamento,
anche quelli regolarizzati in un secondo momento,
vengono eliminati da CRIF dopo 1 anno dalla regolarizzazione se il ritardo ha riguardato al massimo 2 rate
e non si registrino successivi ritardi oppure dopo 2 anni
dalla regolarizzazione se il ritardo ha riguardato piu’ di
2 rate o si e’ prolungato per piu’ di 2 mesi e non si registrino successivi ritardi. I finanziamenti con ritardi di
pagamento non sanati vengono cancellati automaticamente da CRIF trascorsi 3 anni dalla data di estinzione
del finanziamento, ove peraltro si cancellano in toto i
dati del finanziamento.
CUSTODIA TITOLI
Servizio con il quale la banca si impegna a custodire
quote dei fondi comuni mobiliari di proprietà dei propri clienti.
DENARO
DOSSIER CREDITO
tuita con rate periodiche, corrispondendo gli interessi
maturati.
MUTUO CASA
Finanziamento finalizzato all’acquisto della casa, garantito da ipoteca sull’immobile e restituito in forma rateale secondo un piano di ammortamento prestabilito.
MUTUO CHIROGRAFARIO
Il mutuo chirografario è quel tipo di mutuo che non è
assistito da alcun tipo di garanzia reale (pegno o ipoteca) o personale (fideiussione), e di norma viene richiesto dalle aziende per effettuare investimenti (acquisto
attrezzature, macchinari, arredi, ecc.). Il funzionamento
è identico a quello del mutuo ipotecario, con un rimborso rateale secondo un piano d’ammortamento prestabilito.
MUTUO IPOTECARIO
È il mutuo concesso dalla banca a fronte di una garanzia ipotecaria sulle proprietà del cliente.
NON TRASFERIBILE
Si dice di assegno che non può essere incassato da altra
persona all’infuori dell’intestatario.
ORDINE PERMANENTE
Disposizione che il cliente dà alla banca in relazione alla
gestione del suo conto corrente.
PRESTITO PERSONALE
Il prestito è il finanziamento con il quale la banca concede a una persona fisica, in prestito, una somma di
denaro per l’acquisto di beni o servizi. La somma finanziata deve essere restituita con rate periodiche corrispondendo gli interessi maturati.
PRESTITO CON CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO
Finanziamento della banca a un cliente a fronte della
garanzia dell’impegno di una quota dello stipendio da
questi percepito (di solito fino al 20% del totale).
PROTESTO
Atto con cui viene accertato il mancato pagamento o la
mancata accettazione di un titolo di credito (assegno,
cambiale, ecc.).
RISPARMIO
Accantonare denaro per far fronte alle esigenze future.
SOFFERENZA BANCARIA
Dicesi sofferenza bancaria il rapporto in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente comparabili. Trattasi di una situazione in cui la banca esprime formale
richiesta di restituzione entro i tempi di legge di tutti i
crediti che la banca ha concesso al cliente.
TASSO D’INTERESSE
Prezzo del denaro in valore percentuale.
TITOLI DI CREDITO
Documenti che attestano il diritto a ricevere una determinata prestazione. Ne sono un tipico esempio l’assegno e la cambiale, ma anche i Titoli di Stato e le azioni
ordinarie.
TITOLI DI STATO
Obbligazioni emesse dal Ministero del Tesoro.
19_Credito
Mezzo con il quale è possibile pagare i beni acquistati
o i servizi utilizzati.
DEPOSITO BANCARIO
Somma di denaro accreditata in banca, in genere su un
libretto di deposito.
DEPOSITO TITOLI
Contratto in base al quale la banca s’impegna a custodire i titoli del cliente.
ESTRATTO CONTO
Resoconto dei rapporti che intercorrono fra la banca e
il cliente, in genere inviato per posta ogni 3 mesi.
FIDEJUSSIONE
Contratto mediante il quale un soggetto s’impegna
personalmente a soddisfare le obbligazioni di un altro
soggetto nei confronti di un creditore.
FIDO BANCARIO
Fido bancario, o affidamento, è definito come l’impegno assunto da una banca a mettere una somma a
disposizione del cliente, o di assumere per suo conto un’obbligazione nei confronti di un terzo. Un fido
bancario può essere concesso sia ad un privato che
ad un’azienda, tuttavia è quest’ultima la categoria che
ricorre maggiormente al credito bancario. Gli affidamenti bancari vengono concessi dagli istituti di credito
a seguito di una complessa istruttoria che, di norma, ha
ad oggetto sia i profili reddituali che quelli patrimoniali
del soggetto richiedente, al fine di stabilire la capacità
di restituzione del credito concesso (profilo reddituale)
e la solidità finanziaria (profilo patrimoniale).
FILIALE / SPORTELLO BANCARIO
Punto vendita tradizionale di una banca, che si aggiunge agli altri canali di contatto (ATM, Phone banking, Internet Banking, Promotore finanziario, ecc.)
FINANZIAMENTO
(Equity, bond, balanced, flexible…).
GIRATA
Dichiarazione scritta (firma sul retro) su un titolo di credito (assegno, cambiale…) che ne trasferisce i diritti al
giratario.
GIROCONTO
Operazione con la quale il titolare di un conto corrente
dà ordine alla propria banca di accreditare una certa
somma sul conto corrente di un’altra persona.
HOME BANKING
Rapporti con la banca che un cliente può sviluppare al
computer tramite la rete telematica di Internet.
INCAGLIO BANCARIO
Dicesi incaglio bancario il rapporto in temporanea difficoltà, ove si assiste al ritardo nel pagamento delle rate
di un finanziamento o al rientro su uno sconfino di conto corrente.
INTERESSE
Remunerazione del denaro dato in prestito.
MUTUO
Finanziamento con il quale la banca concede in prestito una somma di denaro. Tale somma deve essere resti-
19
Pmi e accesso al credito
CREDITO
Accordo da un miliardo di euro
tra Bnl, Confesercenti e Cosvig
B
20
nl Gruppo Bnp Paribas, Confesercenti e Cosvig (Società Consortile
a.r.l.) a febbraio hanno sottoscritto un accordo con l’obiettivo di
sostenere il consolidamento e lo
sviluppo, sia in Italia che sui mercati esteri, delle piccole e medie
imprese operanti nei settore del
commercio, del turismo e dei servizi. Bnl ha destinato a questa partnership un plafond di un miliardo di
euro. Con questa iniziativa, Bnl, Confesercenti e Cosvig puntano a favorire, in un momento di congiuntura economica ancora difficile, il miglioramento della
capacità produttiva, dell’efficienza e della competitività delle aziende, supportandole negli investimenti
per immobilizzazioni materiali e immateriali, nel mantenimento degli equilibri finanziari e nelle esigenze di
innovazione e di internazionalizzazione. A tale scopo,
la Bnl mette a disposizione delle Pmi aderenti alla
Confesercenti (oltre 352.500 operanti in tutta Italia,
assistite da 20 confederazioni regionali e 105 strutture provinciali) soluzioni dedicate di finanziamento
a medio-lungo termine per supportare, ad esempio,
programmi di investimento, innovazione e sviluppo,
quali acquisto di nuovi impianti, macchinari ed attrezzature, adeguamento dei locali, spese per programmi
di ricerca e sviluppo. Oltre a ciò, affidamenti a breve
connessi al ciclo produttivo, per soddisfare le esigenze di liquidità e di gestione del capitale circolante.
I finanziamenti sono supportati – grazie all’intervento
di Cosvig – dalla garanzia diretta del “Fondo centrale
di garanzia”: ciò permette di agevolare ulteriormente
l’accesso al credito, anche attraverso un iter dedicato
per il quale la stessa Cosvig svolge anche un ruolo di
assistenza a 360 gradi alle imprese aderenti a Confesercenti. Completano la piattaforma di offerta BNL,
finanziamenti per gestire i processi di internazionalizzazione, sostenendo le attività di import-export delle
imprese del settore, e servizi per le esigenze di incasso
e di pagamento.
Il presidente nazionale della Confesercenti, Marco
Venturi, esprime “apprezzamento per l’accordo che
rappresenta, proprio nell’attuale fase di recessione
economica, un concreto supporto alle Pmi che potranno così disporre di interventi finanziari finalizzati
alla copertura delle esigenze di capitale circolante e
di investimenti. Le garanzie dei Confidi e del Fondo
centrale consentiranno ad un tempo di migliorare la
qualità dei crediti e di favorire l’accesso al finanziamento, in particolare, per le piccole e medie imprese
associate alla Confesercenti. La lunga crisi dell’economia richiede una sempre più stretta sinergia tra le imprese e le banche”.
Le Confesercenti provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano raccoglieranno i documenti inviati dalle imprese interessate, che poi verranno inoltrati al
Cresfidi. Spetterà al nostro Consorzio Fidi il compito di
istruire le richieste, elaborando i dati aziendali e verificandone la fattibilità. Superata questa procedura, se
tutta la documentazione risulterà a posto, il fascicolo sarà inviato sia alla Bnl che alla Cosvig, per l’ultima
parte del disbrigo pratica.
I suggerimenti del nostro consulente
per non disperdere il know-how che le aziende, negli
anni, hanno creato. Sono perciò nati tre strumenti che
oggi permettono di superare questi momenti, e sono:
1) il piano attestato di risanamento: valido per l’imprenditore che deve rimediare ad una situazione di
crisi reversibile nella quale non si è ancora manifestata l’insolvenza;
2) gli accordi di ristrutturazione dei debiti: adatti
a fronteggiare crisi patrimoniali e finanziarie, con la
semplice omologa dell’accordo da parte del Tribunale;
3) il nuovo concordato preventivo, ed in particolare
il concordato in continuità, più flessibile ed adatto alla
regolazione di crisi anche più gravi, con l’intervento
più invasivo del Tribunale fallimentare”.
Moltissime aziende italiane, e sarde in particolare,
sono sovraindebitate. Effetto della crisi internazionale e locale, certamente, oppure ci sono altre
concause?
“La crisi, come oggi possiamo leggere su tutti i giornali e sentire in tutte le televisioni, è una crisi interna-
21_Credito
I
n un periodo di crisi così marcato, ci è sembrato naturale approfondire alcune tematiche che preoccupano molte imprese sarde,
a cominciare dal sovraindebitamento. Ne
parliamo con Massimo Mannella, commercialista cagliaritano e consulente chiamato
dalla Confesercenti regionale a fornire un
supporto tecnico ai nostri Associati.
In che cosa consiste tecnicamente il sovraindebitamento?
“Il sovraindebitamento viene definito come una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni
assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per
farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Come si evince dalla definizione, la situazione di
sovraindebitamento può essere anche momentanea
o comunque potrebbe essere reversibile, ecco perché
in quest’ottica sono state introdotte, in questi ultimi
anni, una serie di figure giuridiche dirette alla risoluzione della crisi aziendale per la tutela delle imprese e
DOSSIER CREDITO
Mannella: “Il sovraindebitamento
delle imprese si può fronteggiare”
21
CREDITO
22
zionale, che sicuramente si è abbattuta con maggiore
forza in alcuni Paesi quali Grecia, Portogallo, Spagna e
Italia. Una crisi che, non ci dimentichiamo, a differenza delle precedenti non è nata sul mercato dell’economia reale ma su quello finanziario. Ecco perché le
aziende sono quelle che ne hanno sofferto maggiormente. Infatti, oggi le imprese per la maggior parte
falliscono per carenza di liquidità, che manca per la
stretta del sistema finanziario bancario, il quale ha
dovuto far fronte alla risoluzione dei propri problemi
di liquidità mancando cosi di supportare il finanziamento delle aziende e perciò dell’economia reale. Le
aziende in Sardegna non si sono potute sottrarre a
tutto ciò. Anzi, è notizia di qualche giorno fa che proprio la Sardegna, insieme al Molise, è una delle due
regioni nelle quali la stretta del credito ha assunto i
maggiori rilievi”.
Il sovraindebitamento degli ultimi tempi è in aumento, oppure in proporzione segue l’andamento
degli ultimi anni?
“Purtroppo questa situazione ha avuto una crescita
esponenziale negli ultimi anni in tutta l’Italia. In Sardegna, sicuramente, negli ultimi due anni è cresciuta
in modo preoccupante, basti dire che nel corso del
2011/2012 si è avuta la maggior chiusura di aziende
artigiane di tutta Italia. Tutto ciò ha comportato una
contrazione degli investimenti tale che, di fatto, in
percentuale l’Isola è tra le prime in Italia”.
Quando si arriva a un certo punto, è difficile superare la criticità. Quando e come un imprenditore
deve correre ai ripari?
“Come dicevo in precedenza, oggi il legislatore ha inteso privilegiare (anche di fronte alla crisi) la continuità
aziendale e la possibilità di conservare l’azienda, evitando disgregazione di valori. Tuttavia, tale concreta
possibilità dipende dal momento in cui viene affrontata la crisi e dalla oggettiva possibilità e convenienza
di proseguire l’attività produttiva. In questa situazione è necessaria un’attenta analisi e valutazione anche
con l’ausilio del consulente, cioè di
colui che insieme all’imprenditore valuta e consiglia le soluzioni migliori per
guidare l’impresa fuori dalla
crisi. Il consulente deve aiutare ad individuare gli
elementi di criticità ed
indicare le possibili soluzioni, è colui che deve affiancare l’imprenditore anche
nelle trattative con le
banche, che oggi rappresentano forse il maggior fattore di
criticità
per
le
aziende,
e lo deve aiutare nella scelta dello strumento a lui più
adatto per la risoluzione della crisi”.
Quanto può aiutare l’innovazione tecnologica delle imprese?
“Per la maggior parte delle imprese, innovare è ormai
un imperativo strategico per acquisire e mantenere
posizioni di leadership. Quotidianamente vi è una
spinta all’innovazione che determina un innalzamento degli standard competitivi in molti settori e rende
più difficile raggiungere il successo di mercato. Non
innovare oggi significa trovarsi fuori dal mercato in
pochi anni. Ma l’innovazione non deve essere solo
tecnologica: ricordiamoci che gli imprenditori e le imprese italiane sono sempre state conosciute nel modo
per la loro originalità delle idee e dei prodotti. È lì che
dobbiamo mirare: non a produrre beni standardizzati
nei quali alcuni Paesi, con costi del lavoro ben più bassi, possono batterci sul prezzo, bensì sulla qualità ed
originalità delle idee e del prodotto”.
Se potesse farlo, quale suggerimento darebbe al
prossimo presidente del Consiglio dei ministri per
sostenere le imprese in crisi?
“Non credo di essere all’altezza di poter dare consigli
al nuovo Premier, spero soltanto che venga eletto in
breve tempo, perché non c’è cosa peggiore in un momento di crisi come questo, del non avere una guida
del Paese che indichi come agire. Certo è che, al fine
di accrescere la liquidità del sistema Italia, senza immettere nuova moneta sul mercato, l’unica soluzione
sarebbe quella che lo Stato pagasse alle imprese il suo
debito, che oggi ammonterebbe a circa 90 miliardi di
euro, pari circa a quattro volte quanto ha incassato lo
Stato dall’Imu. Questo si dovrebbe e si potrebbe fare
per aiutare le nostre imprese”.
Luigi Alfonso
possono intervenire con i loro consulenti
convenzionati, in tutte le fasi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale che
comportino un’analisi giuridico-economica
della crisi dell’impresa, al fine di adottare
importanti scelte gestionali orientate, soprattutto, al risanamento aziendale e alla
ristrutturazione del debito.
DOSSIER CREDITO
AVVISO AI COMMERCIANTI
Parliamone…
dal lunedì al venerdì 9,00-13,00
23_Credito
800-011731
23
Emergenza suicidi
CONFESERCENTI REGIONALE
La task force della Confesercenti:
i consulenti rispondono al Numero Verde
“O
ccorre fare rete
tra il mondo delle imprese e del
lavoro, e tutte
le istituzioni”. È
stata questa l’accorata richiesta
emersa dai partecipanti al Forum “Emergenza suicidi”, promosso
il 12 aprile scorso a Cagliari dalla Confesercenti Sardegna. I lavori, coordinati e introdotti dal presidente regionale Marco Sulis, hanno visto la qualificata
presenza di rappresentanti del settore credito, della
consulenza tecnico-amministrativa, della sanità e
del volontariato, quest’ultimo rappresentato da don
Marco Lai, responsabile della Caritas di Cagliari, in
prima linea nell’offrire un aiuto (sia in termini di pasti caldi, sia di posti letto) a tante persone indigenti.
24
“Gente normale, che magari lavora ma non ha i soldi
per pagare l’affitto e le bollette, o comunque non riesce ad arrivare a fine mese. Gente insospettabile. Figuriamoci il disagio di chi il lavoro non ce l’ha proprio e
non sa dove andare, a chi chiedere, con chi sfogarsi”,
ha spiegato don Lai.
La commercialista Maria Cristina Sacchi, consulente
della Confesercenti Sardegna, ha elencato una serie
di strumenti utili per le imprese in crisi. “Esistono ma
vanno messi in campo e, soprattutto, adeguatamente
finanziati e resi operativi”, ha precisato. Augusto Contu, direttore del Dipartimento di Salute mentale della
Asl 8, ha ricordato che “il lavoro è una delle basi fondanti della nostra società: senza di esso, crolla l’autostima soprattutto nelle persone più fragili. Non è utile,
anzi risulta dannoso, psichiatrizzare questo fenomeno perché si tratta di un contesto del tutto particolare: non parliamo di persone malate che presentano
Augusto Contu, direttore Dipartimento
di Salute Mentale Asl 8
Massimo Diana, direttore Ser.D. Asl 8
Gianni Simula, direttore Confesercenti
Sassari-Gallura
Giuliano Frau, presidente Adoc Sardegna
don Marco Lai, responsabile Caritas di
Cagliari
Maria Cristina Sacchi, commercialista
Giuseppino Meloni, presidente CresFidi
CONFESERCENTI REGIONALE
mi chiedo: come possiamo cogliere i sintomi o i primi segnali delle persone che manifestano intenzioni
suicide, perché disperate per la situazione economica
della loro azienda o della famiglia? E come possiamo
intervenire?”.
Una risposta l’ha data il presidente regionale, Marco
Sulis: “La Confesercenti è pronta sin da oggi ad offrire
tutto il supporto tecnico, attraverso il Numero Verde
800-011731, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 9
alle 13. Per quanto riguarda il supporto psicologico,
possiamo soltanto indirizzare le persone che si dicono disponibili verso le strutture competenti delle Asl.
Ma accogliamo le proposte fatte da tuti i protagonisti
del Forum, per muovere i primi passi verso una rete
regionale tra le istituzioni coinvolte, a vario titolo, in
questo dramma sociale. È poi auspicabile che la classe
politica faccia per intero la sua parte”. Un dato che fa
comprendere la situazione drammatica che ha investito la Sardegna: non appena sono andati in onda i
servizi delle emittenti televisive sarde sul Forum, il Numero Verde è stato bombardato di telefonate, anche
se il servizio sarebbe dovuto partire ufficialmente dal
15 aprile.
Giuliano Frau, presidente regionale dell’Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori), ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle strutture
Asl, ma ha ricordato che “la vergogna e la difficoltà nel
comunicare ciò che si prova in certe situazioni, frena
le persone, in particolare in certe aree della Sardegna
dove è più difficile ammettere tale disagio. Le azioni di
tutte le istituzioni presenti al Forum sono importanti
ma slegate: siamo tutti in prima linea nell’intercettare
il disagio, ora però occorre una sinergia per ottimizzare gli interventi”. (l.a.)
25_Notizie e attività
determinate patologie mentali. Le nostre strutture
tuttavia possono offrire consulenza e supporto (per
esempio con i gruppi d’ascolto), affiancando le Associazioni di categoria. Non dimentichiamo poi che,
accanto all’imprenditore o al lavoratore in difficoltà,
c’è sempre una famiglia che soffre quel disagio, basta
vedere che cosa è accaduto a Civitanova Marche”.
Massimo Diana, psichiatra e direttore del Ser.D. di
Cagliari, ha aggiunto che “la perdita di autostima e la
vergogna compaiono con una certa facilità, in particolare negli individui al di sopra dei 45-50 anni che
perdono il lavoro e, spesso, ricorrono all’alcol o ad
altre sostanze nel tentativo vano di evadere la realtà,
dimenticare i problemi. Il dramma di chi è tagliato dal
mercato del lavoro è un fenomeno in espansione”.
Davide Marcello, vicepresidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, ha sottolineato che “l’80 per
cento delle aziende che hanno a che fare con Equitalia
non appare in grado di far fronte ai debiti fiscali. Allora
25
Carlo Amaduzzi
CONFESERCENTI REGIONALE
“La Regione investa nel turismo
anziché aiutare le aziende decotte”
“L
a Regione sta facendo mutuo soccorso
alle aziende decotte
ma non sostiene con
convinzione il turismo, l’unico settore
che a breve termine
può creare importanti ricadute in termini di occupazione, redditi e
rilancio dell’economia locale”. Lo sostiene Carlo Amaduzzi, presidente regionale di AssoHotel-Confesercenti. Amaduzzi sottolinea inoltre che “il turismo e
l’agricoltura sono gli unici comparti che non possono
delocalizzare le attività imprenditoriali: ciò comporta che i soldi erogati dalla Regione e dagli Enti locali
abbiano effettive ricadute nei rispettivi territori, e
non vengano dirottati altrove come invece è accadu-
26
to nell’industria, in particolare con le multinazionali
che hanno lasciato le cattedrali nel deserto perché
attratte da Paesi dove il costo del lavoro è inferiore”.
Per fotografare il momento di grave crisi che colpisce il settore, Amaduzzi presenta alcuni dati: “Su
80 strutture della sola Ogliastra, tanto per citare un
esempio, 10 figurano nel bollettino delle aziende
messe in vendita all’asta nell’ultimo anno. Come se
non bastasse, quest’anno gli alberghi in Sardegna
hanno pagato mediamente 500 euro di Imu a stanza: una pressione fiscale irragionevole e intollerabile.
AssoHotel chiede con forza che la Regione destini
immediatamente cospicue risorse finanziarie per
aiutare un settore strategico ma agonizzante. Chiediamo un provvedimento mirato: che sia la ‘Lunga
estate’ oppure un altro, l’importante è intervenire. E
farlo subito”.
Assoturismo
stico?
“Innanzitutto, vista la gravità della situazione economica del comparto
turistico, si rendeva
necessaria
un’azione forte e
condivisa da parte
delle Associazioni di categoria,
al fine di poter
dare
una svolta alla
crisi
del comparto e
c e r care in qualsiasi
modo
di arginare il problema. Ci è sembrato opportuno e
doveroso avviare una nuova stagione da parte delle
Associazioni, unitaria e condivisa, capace di creare
politiche commerciali e promozionali a favore della
destinazione Sardegna e abbandonare dialettiche
politiche lontane dal risolvere il problema specifico
turismo-trasporti”.
Chi fa parte di questo Consorzio?
“Soci fondatori del Consorzio sono la Confesercenti e
la Confcommercio. Vista la bontà del progetto, hanno
anche aderito con entusiasmo Confindustria e Confapi. Auspichiamo comunque che aderiscano tutte le
Associazioni coinvolte nel comparto turistico-ricettivo come, ad esempio, la Coldiretti per quanto concerne gli agriturismi. È previsto, inoltre, l’ingresso di
Tirrenia e Meridiana. Il Consorzio STS auspica di poter
accogliere al suo interno tutti i Consorzi turistici locali della nostra regione, supportando o realizzando
Sandro Salerno, presidente regionale Assoturismo-Confesercenti
27_Notizie e attività
È
on line il nuovo sito del consorzio
turistico STS, nato da un’idea di
Assoturismo-Confesercenti e sviluppato e creato in collaborazione con
la Confcommercio. Ne parliamo con
Sandro Salerno, presidente di Assoturismo Sardegna.
Perché l’idea di un consorzio turi-
CONFESERCENTI REGIONALE
Nasce il Consorzio Sts
per dare un calcio alla crisi
27
CONFESERCENTI REGIONALE
28
– nel tempo – iniziative che possano rappresentare, in
modo sistematico e su scala nazionale ed europea, le
varie offerte turistiche della nostra Isola”.
Insomma, bisogna fare sistema. Perché avete sentito la necessità di avviare un dialogo con le compagnie di navigazione?
“Aprire un dialogo diretto di carattere commerciale
tra gli operatori turistici e le compagnie di navigazione era assolutamente necessario, in quanto la crisi riguarda entrambi i soggetti. Trovare soluzioni per risolvere il problema è un obiettivo comune. Il confronto
tra operatori del settore, in cui il dialogo si è basato
solo ed esclusivamente sul problema turismo-vacanze-trasporti, deve avvenire per forza su azioni concrete e nel trovare soluzioni non più rinviabili. La mia
idea, nel mese di ottobre, di invitare al confronto le
compagnie di navigazione, ed avviarla unitariamente
con la Confcommercio, penso sia stata un’azione positiva, in quanto il dialogo c’è stato e anche positivo,
non per niente è nato il progetto ‘Sardegna sulla cresta dell’onda’. Ora attendiamo fiduciosi i risultati”.
Spieghiamo che cos’è il progetto “Sardegna sulla
cresta dell’onda”.
“Si tratta di un progetto che nasce con il preciso intento di riposizionare la percezione della destinazione Sardegna quale meta accessibile da tutti i target
turistici di riferimento e rafforzare la nostra offerta
turistica abbattendo il caro trasporti, offrendo costi
competitivi e ragionevoli nel mercato internazionale”.
Quali obiettivi si pone?
“Innanzitutto, creare condizioni di advance booking
capaci di attrarre e conquistare per tempo i clienti,
garantire flussi turistici certi, organizzare meglio la
propria attività e struttura. Il turista attuale ha sempre
meno tempo per viaggiare e budget ridotti, di conseguenza la nostra offerta non può essere rilasciata solo
all’esclusività del nostro ambiente e del nostro mare,
ma deve avere contenuti, motivazioni e costi certi. La
destinazione Sardegna, che ha raggiunto per ragioni storiche e culturali un grado di maturità tale da dover attuare una politica generale di riposizionamento
strategico, è stata anche ulteriormente avvilita dalla
crescente percezione di prodotto turistico “caro e di
scarsa qualità in termini di servizio”. Occorre quindi
uno sforzo comune per riposizionare la percezione
di tale destinazione, modificando gli elementi di accesso al prodotto, qualità dei servizi, professionalità e
CONFESERCENTI REGIONALE
cesso di acquisto di una vacanza in Sardegna: l’alto
costo del trasporto e l’aleatorietà della sua fruizione”.
Bisogna dare ossigeno a tutta la filiera del settore
turismo in Sardegna.
“Desideriamo dare impulso al settore del turismo in
Sardegna e, grazie ad un nuovo flusso di turisti, fornire
nuova linfa a tutti gli operatori della filiera, dai ristoratori ai commercianti. La risposta alla crisi passa anche
per la reazione degli imprenditori del settore”.
29_Notizie e attività
sistematicità dei servizi offerti”.
Doterete, cioè, le strutture alberghiere di una convenzione tariffaria sui trasporti in nave e aereo da
poter offrire ai propri clienti.
“Attraverso ‘Sardegna sulla cresta dell’onda’, le strutture ricettive potranno ottenere una tariffa fissa, flessibile in termini di utilizzo da parte dei clienti e sempre
disponibile. Attraverso questa convenzione si punta a
contrastare la barriera di accesso più rilevante del pro-
29
Barm
CONFESERCENTI REGIONALE
NONA EDIZIONE
Q
uaranta barman giunti da tutta
la Sardegna si sono confrontati alla Fiera Internazionale
della Sardegna, a Cagliari, dal
17 al 20 marzo scorsi. La professionalità e la creatività dei
partecipanti hanno decretato il
successo dell’edizione speciale
del Barman Day, l’evento promosso dalla Fiepet-Confesercenti quale animazione dell’attività fieristica. L’iniziativa ha richiamato ogni giorno migliaia di visitatori,
che hanno seguito con curiosità e attenzione le fasi
della manifestazione con la presentazione dei cocktail
Pre Dinner, After Dinner e Frozen.
30
Edizione sp
31
31_Notizie e attività
CONFESERCENTI REGIONALE
man Day
peciale 2013
Alimentaristi e pubblici esercizi
CONFESERCENTI REGIONALE
C
32
Abrogato l’art. 62
della legge 27/2012,
cambiano ancora
i tempi di pagamento
on una nota dell’Ufficio legislativo, il
Ministero dello Sviluppo economico
ha archiviato l’articolo 62 della Legge 27/2012. La nota, a cura del Capo
dell’Ufficio Legislativo del Mise, Raffaello Sestini, dichiara – a conclusione di un lungo ed articolato parere
– che “l’art. 62, comma 3 della Legge 27/2012 è stato abrogato tacitamente ed oggi non
è più in vigore”. L’abrogazione è avvenuta – stante la
nota del Mise – in ragione del recepimento della Direttiva Comunitaria 2011/7/UE, Late payment, recepita nel
D. Lgs. 192/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.
267 del 15 novembre 2012. Per il principio di diritto comunitario, l’approvazione ha avuto l’effetto di abrogare
automaticamente la normativa in materia di commercializzazione dei prodotti agro-alimentari contenuta
nell’articolo 62. In particolare, l’effetto è la cancellazione
dei commi 3, 7, 8 e 9.
La lunga diatriba e l’acceso dibattito sulla inconcludente
normativa introdotta inopinatamente dal Ministero delle Politiche agricole si è così infranta contro le direttive
di politica economica dell’Unione Europea. Quel che era
evidente sin dall’inizio, e cioè la prevalenza del diritto
comunitario, è stato finalmente sancito dagli uffici dello
Stato, e le norme contrarie debbono necessariamente
essere disapplicate. Non può esservi nessuna deroga,
né alcun regime particolare per i tempi di pagamento
dei prodotti agricoli ed alimentari, il tutto rientrante in
una più generale disciplina delle transazioni commerciali stabilita a livello europeo per evitare i ritardi dei
pagamenti.
A lungo la Fiesa-Confesercenti ha combattuto una battaglia giusta sui tempi di pagamento, ma mai erano
stati posti vincoli e pregiudizi alla libertà commerciale,
alla volontà negoziale, né erano stati mai pensati tempi
così rigidamente precostituiti come quelli che fissavano
tempi di pagamento a 30 e 60 giorni (rispettivamente
per i prodotti deperibili e non deperibili), con in più un
pesante apparato sanzionatorio.
La nota ministeriale aggiunge che “conseguentemente,
sia in applicazione del generale criterio della successione delle Leggi nel tempo, sia in applicazione del criterio
di prevalenza del diritto europeo su norme nazionali
incompatibili, si può ragionevolmente ritenere che la
disciplina in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali in materia di cessione dei prodotti
agricoli e alimentari di cui all’articolo 62 in questione,
sia stata tacitamente abrogata da quella successiva più
generale di derivazione europea introdotta dal Decreto Legislativo n. 192/2012, fermo restando che, in caso
contrario, la medesima disciplina di cui all’art. 62 dovrebbe in ogni caso essere disapplicata per contrasto
con il sopravvenuto diritto europeo”.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Procedure standardizzate Dvr, sc
I
n un precedente numero di questo giornale,
con riferimento alla normativa in materia di
procedure standardizzate per la redazione
del documento di valutazione dei rischi (Dvr)
in materia di tutela della salute e della sicurezza
sui luoghi di lavoro, avevamo pubblicato la notizia relativa all’art. 1, comma 388, della legge 24
dicembre 2012, n. 228, con il quale veniva concessa una proroga del termine (con scadenza il
31 dicembre 2012) entro il quale i datori di lavoro
che occupano fino a 10 lavoratori erano obbligati ad effettuare la valutazione dei rischi, non più
predisponendo una mera autocertificazione, ma
redigendo un Dvr secondo le relative procedure.
A suo tempo, avevamo ipotizzato che, secondo
un’interpretazione “estensiva”, il termine concesso alle imprese per predisporre il Dvr secondo le
procedure standardizzate potesse coincidere con
L’
art. 16 del D.L.
29 novembre
2008, n. 185,
convertito
nella legge
28 gennaio
2009, n. 2, stabilisce che “le
imprese costituite in forma societaria
sono tenute a indicare il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) nella domanda di iscrizione al Registro delle imprese, o analogo indirizzo di posta elettronica basato su
tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della
ricezione delle comunicazioni e l’integrità del conte-
cadenza del 31 maggio 2013
il 30 giugno 2013. Secondo un’interpretazione più
rigida, il termine a nostro avviso avrebbe potuto
coincidere con la scadenza del terzo mese successivo al 6 febbraio 2013, data dell’entrata in vigore
del decreto interministeriale contenente le procedure standardizzate, dunque con il 5 maggio 2013.
Ci corre l’obbligo di specificare, ora, che il Ministero
del Lavoro, con propria Circolare, ha precisato invece che, stante la proroga “Fino alla scadenza del
terzo mese successivo alla data di entrata in vigore
del Decreto interministeriale”, la possibilità ai datori di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi
con autocertificazione termina il 31 maggio 2013.
È dunque indispensabile che, entro e non oltre la
nuova scadenza, le imprese che finora avevano
utilizzato l’autocertificazione si dotino di un vero
e proprio Dvr. Per ulteriori informazioni contattare
gli uffici territoriali dell’Associazione.
nuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali. Entro tre anni dalla data di entrata
in vigore del presente decreto tutte le
imprese, già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in
vigore, dovevano comunicare al Registro l’indirizzo di Posta elettronica certificata. L’iscrizione dell’indirizzo Pec e le
sue successive eventuali variazioni sono
esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria. L’art. 5 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito nella legge 17 dicembre 2012, n. 221 ha poi
stabilito che l’obbligo della Pec è esteso anche alle
imprese individuali che presentano domanda di
prima iscrizione al registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane successivamente alla
data di entrata in vigore della legge di conversione. L’ufficio del Registro delle imprese che riceve una
domanda di iscrizione da parte di un’impresa individuale che non ha iscritto il proprio indirizzo di Posta
elettronica certificata, in luogo dell’irrogazione della
sanzione prevista dall’articolo 2630 del Codice civile
(sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032
euro), sospende la domanda fino ad integrazione della stessa con l’indirizzo di Posta elettronica certificata,
e comunque per 45 giorni; trascorso tale periodo, la
domanda si intende non presentata.
Le imprese individuali già attive alla stessa data,
invece, ai sensi del secondo comma dell’art. 5, sono
tenute a depositare, presso l’ufficio del Registro
delle imprese competente il proprio indirizzo di
Posta elettronica certificata, entro e non oltre il 30
giugno 2013. Anche per queste ultime, il Ministero
dello Sviluppo economico ha ritenuto applicabile l’esenzione dei diritti di segreteri, sia con riferimento
all’iscrizione dell’indirizzo di Pec nel Registro delle
imprese che alle sue successive eventuali variazioni”.
33_Notizie e attività
Entro il 30 giugno 2013 Pec obbligatoria
anche per le imprese individuali
Nessun diritto di segreteria va versato
alle Camere di commercio
CONFESERCENTI REGIONALE
Posta elettronica certificata
33
Liberalizzazioni
CONFESERCENTI REGIONALE
Prosegue la raccolta di firme
per cambiare la normativa
sulle aperture nei giorni festivi
P
rosegue la raccolta di firme denominata “Libera la Domenica”,
promossa dalla Confesercenti con
il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana. Come abbiamo
avuto modo di spiegare più volte,
il 13 novembre scorso il Comitato
promotore ha depositato alla Corte di Cassazione la proposta di una legge di iniziativa
popolare per cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riportare nell’ambito delle competenze delle
Regioni le decisioni sulle aperture domenicali degli
esercizi commerciali. Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è necessario raccogliere almeno 50mila
firme.
La linea della Confesercenti è chiara da tempo: gli eccessi di liberalizzazioni penalizzano pesantemente i
piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori
ad adeguarsi, sacrificando così valori importanti come
la famiglia e il riposo. Con il “sempre aperto”, peraltro,
34
non sono aumentati i consumi (neppure quando, in
giornate con l’ultima Pasquetta, i centri commerciali
sono stati presi d’assalto da tanta gente che ha rinunciato alla classica scampagnata con parenti o amici, a
causa del maltempo), e non sono aumentati neppure
il Pil e l’occupazione.
Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5
anni, in Sardegna oltre duemila micro imprese del settore chiuderanno. L’eccesso di liberalizzazioni, infatti,
ha avuto il solo effetto di penalizzare i piccoli e medi
esercizi, aumentando i costi e distorcendo la competizione. Soltanto la grande distribuzione ne ha tratto
benefici, ma anche questo era largamente prevedibile.
La Confesercenti non punta a chiudere i negozi tutte le domeniche, bensì ad aprirli soltanto quando è
strettamente necessario. È possibile aderire alla campagna “Libera la Domenica” firmando presso le strutture territoriali della Confesercenti, oppure nei sagrati
delle chiese dove sono presenti i nostri operatori.
www.liberaladomenica.it
Giornata di studi a Roma
CONFESERCENTI REGIONALE
La Faib: “Assurdo scaricare
gli oneri di trasmissione prezzi
sui soliti singoli gestori”
I
l Decreto Ministeriale “Comunicazione e le nuove Commissioni permanenti, salvo rappresenpubblicazione dei prezzi di vendita al pub- tare comunque ai funzionari del Ministero le difficolblico dei carburanti” del 17 gennaio scorso, tà tecniche insistenti sull’attuale strutturazione della
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 rete). Lo scopo dell’incontro era, piuttosto, quello di
marzo, in attuazione della Legge 99/2009 accompagnare gli operatori nell’espletamento dei
art. 51, di modifica ed integrazione al Decre- nuovi obblighi di legge e preparare al meglio gli adto 15 ottobre 2010 è entrato ormai in vigore. detti e i responsabili degli uffici periferici della Faib,
Sul Decreto, che scarica l’onere della trasmis- per consentire loro un’attenta e adeguata assistenza
sione dei prezzi sui singoli gestori, la Faib ha espresso tecnica agli Associati.
contrarietà e riserve sul merito, sul metodo e sull’ef- La giornata ha consentito di fare il punto sulla tempifettiva opportunità di un provvedimento pesante in stica della comunicazione per tipologia di prodotto,
termini gestionali e operativi, poco utilizzabile dal su chi deve fare la comunicazione, come farla, passagcittadino e poco efficace dal punto di vista della tra- gio per passaggio, dall’accreditamento all’aggiornasparenza e della formazione dei prezzi.
mento, su quali sono le sanzioni. Sotto questo profilo,
Il provvedimento si presta peraltro a critiche poiché sono stati preziosi gli interventi dei responsabili mininon considera che una parte non marginale della rete steriali della gestione del Decreto prezzi.
continua a registrare difficoltà – oggettive
e soggettive – di comunicazione telematica.
Rete Imprese Italia sul Sistri
Ferme restando le riserve, dunque, e in
considerazione delle difficoltà attuative
delle misure previste dal Decreto, con cui
si disciplina l’obbligo di comunicare al Ministero dello Sviluppo economico (e più
precisamente alla competente Direzione
l ministro dell’Ambienevidenziato nella relazione
generale) i prezzi praticati dei carburanti,
te, Corrado Clini, con
della Commissione parlala Faib nazionale l’8 aprile scorso ha orgaun comunicato apparmentare d’inchiesta sulle
nizzato a Roma una giornata di presentaso su alcuni giornali
attività illecite connesse al
zione degli adempimenti, alla presenza
e sul sito del suo Diciclo dei rifiuti. Senza condei tecnici ministeriali. La comunicazione,
castero, ha dichiarato
siderare che l’aver disposto
come è noto, era finalizzata alla conteun’entrata in operatività
l’intenzione di riattivare in
stuale pubblicazione dei prezzi in appositi
graduale tra rifiuti pericolosi
termini rapidi il Sistri, ritespazi on line del Ministero dello Sviluppo
e non pericolosi, in assenza
nendo quindi – perlomeno
economico, ad opera del sistema ministedi un congruo periodo di
implicitamente – superate le
riale.
sperimentazione, rischia di
criticità che avevano deterLo scopo della giornata non era, insomgenerare un blocco operaminato la sua sospensione.
ma, quello di valutare il merito politico
tivo per chi, come i trasporSorprende e preoccupa la
del provvedimento (non poteva essere
tatori, si troverà costretto a
decisione del ministro, che
quella la sede: i funzionari non hanno reoperare seguendo diverse
appare in netto contrasto
sponsabilità sulle scelte del Governo), ma
procedure e diverse tecnocon quanto riscontrato dalle
la Faib si riserva di percorrere altre strade,
logie informatiche. L’ultima
imprese fino ad oggi e ben
non appena il Parlamento avrà insediato
“Il Ministro Clini faccia chiarezza su
“Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va in
I
36
Faib-Confesercenti
ulla riattivazione”
ntegralmente ripensato”
zione dei consumi di gasolio in rete del 10,2%. Se i
consumi dei carburanti per il 2013 andassero come
nei mesi di gennaio e febbraio, arriveremmo a una
variazione cumulata dal 2010 al 2013 pari al –28,5%
per la benzina e del –14,2% per il gasolio. Una perdita
di erogati che mette in crisi le gestioni degli operatori
della rete, i quali vedono assottigliarsi i loro margini
mentre lo Stato, nel periodo 2010-2012, attraverso la
leva fiscale, ha fatto salvi i suoi introiti. Tuttavia, la crisi comincia a mordere anche le casse dello Stato che,
nei primi due mesi del 2013, ha visto il gettito fiscale
da accisa e Iva ridotto di 66 milioni di euro per la benzina e di quasi 73 milioni sul gasolio, per un totale di
138 milioni di euro.
“I risultati – spiega Martino Landi, presidente nazionale della Faib – sono disastrosi per i gestori che hanno
lasciato sul campo, tra aumenti dei costi di gestione
e del denaro, oltre il 50% del loro margine. I dati, poi,
variano in ragione della posizione geografica e della
tipologia degli impianti. In alcune stazioni autostradali, quest’anno quasi disertate dai viaggiatori durante
il ponte pasquale, si sono rilevate punte del 40% di
carburanti venduti in meno rispetto all’anno precedente. Un po’ meglio vanno i gestori delle grandi città,
soprattutto delle località con un forte richiamo turistico”. Ma la media nazionale dei nostri gestori si attesta
comunque su un –20% di vendite, in un periodo in
cui le quotazioni dei carburanti sono invece rimaste
stabili. “Ad influire di più, evidentemente – continua
Landi – sono la grave crisi che attraversa il Paese ed
il caro carburanti causato dalla componente fiscale
del prezzo. Non è un caso infatti che, laddove è possibile, molti italiani decidano di passare il confine per
risparmiare: i gestori svizzeri delle località situate a ridoso dell’Italia hanno registrato aumenti anche oltre
il 30%. Quest’ultimo dato, abbinato al peggioramento
delle entrate fiscali da carburanti nel primo bimestre
dell’anno, dovrebbe far riflettere il Governo sul da farsi: riportare il prelievo almeno alla media europea e
scongiurare il previsto aumento dell’Iva”. Ormai è un
argomento che sarà trattato dal prossimo Governo.
37_Notizie e attività
L
a crisi dei consumi si ripercuote, inevitabilmente, anche sul già provato
settore della vendita di carburanti. Se
nei primi due mesi dell’anno i carburanti hanno subìto un calo di vendite
medio del 6,3% di benzina e del 4%
di gasolio, secondo un sondaggio
condotto da Faib-Confesercenti (la
più grande Associazione di gestori) tra i suoi operatori, i dati ufficiali che fotografano una contrazione media coprono le maggiori perdite dei distributori a marchio collocati in aree più disagiate o nei centri urbani
che arrivano a sfiorare il 20%. Un dato che si è andato
aggravando nel periodo delle ferie pasquali quando,
complice il maltempo, la riduzione degli italiani sulle strade ha
fatto segnare un ulteistri
riore decremento con
punte
su
diverse aree
del
25%
del venducosa di cui hanno bisogno gli opeto rispetto
ratori e le imprese coinvolte nella
alla Pasqua
gestione dei rifiuti è proprio quella
dello scorso
di alimentare ulteriore confusione su
anno. Quequesta delicata e complessa materia.
sti dati si inA giudizio di Rete Imprese Italia, il
seriscono in
Sistri va invece integralmente riproun quadro
gettato e sostituito con un nuovo
che vede,
sistema di tracciabilità dei rifiuti pedal 2010 al
ricolosi, che risponda a criteri di ef2012, una
ficienza, trasparenza, economicità e
riduzione
semplicità. Ecco perché la Rete chiedei consude al ministro Clini di chiarire l’effetmi di benzitiva portata delle intenzioni manifena sulla rete
state, affinché non si producano, su
ordinaria
questa vicenda, ulteriori danni ecodel 22,3%
nomici per le imprese.
e una ridu-
CONFESERCENTI REGIONALE
Carburanti, un anno da incubo:
nei primi tre mesi
consumi giù anche del 25%
37
CONFESERCENTI REGIONALE
Formazione obbligatoria
per chi vende prodotti fitosanitari
I
38
l Decreto Legislativo n. 150/2012 detta le
regole per un uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari (ad esempio i pesticidi), al duplice fine di ridurne i rischi e l’impatto sulla
salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità, nonché di promuovere l’applicazione
della difesa integrata e di approcci alternativi (metodi non chimici).
Tale provvedimento prevede tra l’altro alcune norme
specifiche in tema di formazione professionale e di
abilitazione all’esercizio della vendita ed all’acquisto dei fitosanitari, intendendosi per tali i prodotti
contenenti sostanze attive – antidoti agronomici o
sinergizzanti – destinati ad un impiego tra i seguenti:
- proteggere i vegetali o i loro prodotti da ogni organismo nocivo o prevenirne gli effetti, salvo che tali prodotti non risultino essere usati piuttosto per motivi di
igiene;
- influire sui processi vitali dei vegetali stessi, ad esempio in caso di sostanze diverse dai nutrienti che incidano sulla loro crescita;
- conservare i prodotti vegetali, purché la sostanza
non sia regolata da speciali norme UE in tema di conservanti;
- distruggere vegetali indesiderati o parte di essi ed
evitarne la crescita smodata, eccezion fatta per le alghe, a meno che i prodotti non siano utilizzati sul suolo od in acqua per proteggere i vegetali.
I corsi di base e di aggiornamento per tutti i soggetti interessati all’uso di fitosanitari (utilizzatori
professionali, distributori e consulenti sull’impiego) avranno ad oggetto le materie elencate nell’allegato I del Decreto (legislazione nazionale e comunitaria, i rischi connessi, le strategie di difesa integrata e di
contenimento biologico delle specie nocive, la valutazione comparativa tra i fitosanitari con minori effetti
sulla salute e sull’ambiente, le misure per la riduzione
dei predetti rischi).
Un apposito Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con Decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e
della Tutela del territorio e del mare e il Ministro della
Salute, definirà i requisiti relativi al sistema di formazione, quali:
a) la durata minima dei corsi di base e di aggiornamento;
b) le modalità di partecipazione al corso di formazione e di aggiornamento e la disciplina dell’obbligo di frequenza;
c) le modalità di valutazione;
d) le modalità di svolgimento dei corsi di aggiornamento;
e) i criteri per l’individuazione dei soggetti competenti alla realizzazione delle attività formative e di
valutazione;
f ) i criteri per la sospensione e la revoca delle abilitazioni;
g) i criteri per la certificazione delle conoscenze acquisite attraverso l’attività di formazione e per il rilascio
Entro e non oltre il 26 novembre 2013, il Ministero
della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del
mare, dovrà adottare specifiche disposizioni per
l’individuazione dei prodotti fitosanitari destinati
ad utilizzatori non professionali. Decorso il termine di due anni successivi all’adozione di dette disposizioni, sarà vietata la vendita agli utilizzatori
non professionali di prodotti fitosanitari che non
rechino in etichetta la specifica dicitura “prodotto
fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali”.
Infine, a partire dal 26 novembre 2015, il personale del punto vendita di prodotti fitosanitari dovrà
fornire all’acquirente che risulti utilizzatore “non
professionale”, le informazioni generali sui rischi
per la salute umana e l’ambiente connessi all’uso di
fitosanitari, sui pericoli derivanti dall’esposizione agli
stessi ed infine sulle condizioni per un corretto stoccaggio, manipolazione, applicazione e smaltimento
di tali prodotti (sanzione da mille a 5mila euro per i
trasgressori).
CONFESERCENTI REGIONALE
cessive modificazioni;
l’utilizzatore professionale che acquisti per l’impiego diretto, per sé o per conto terzi, prodotti fitosanitari e coadiuvanti dovrà essere in possesso
di specifico certificato di abilitazione all’acquisto e
all’utilizzo rilasciato dalla Regione. I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti potranno essere utilizzati soltanto
da coloro che siano muniti di apposito certificato di
abilitazione all’acquisto e all’utilizzo rilasciato dalle
Regioni ai soggetti che siano in possesso dei seguenti
requisiti:
a) siano maggiorenni;
b) abbiano frequentato appositi corsi di formazione
ed ottenuto una valutazione positiva nelle predette
materie elencate nell’Allegato I, in accordo con quanto stabilito nel Piano. Il certificato sarà valido per cinque anni. Alla scadenza verrà rinnovato, a richiesta del
titolare, previa verifica della partecipazione a specifici
corsi o iniziative di aggiornamento;
nel punto vendita dei fitosanitari dovrà esser presente almeno una persona – titolare o dipendente
– che sia in possesso del relativo certificato di abilitazione e dunque dell’idoneità a fornire adeguate
informazioni all’utilizzatore finale sul corretto uso dei
prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti, in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l’ambiente
connessi al loro impiego, nonché sul corretto smaltimento dei rifiuti;
il distributore avrà l’obbligo di accertare la validità del certificato di abilitazione e l’identità dell’acquirente e di registrare i prodotti venduti con il
riferimento al numero o codice dell’abilitazione.
39_Notizie e attività
delle relative abilitazioni.
Sarà compito della Regione Sardegna istituire entro
il 26 novembre prossimo. il sistema di formazione
e di abilitazione, individuando al proprio interno gli
organismi idonei ad espletare l’esame finalizzato al
rilascio dei certificati utili per l’uso professionale dei
prodotti in oggetto, la loro distribuzione e la consulenza sugli stessi. A tal fine, saranno predisposti appositi circuiti informatici territoriali per la gestione e la
consultazione on line dei dati circa le abilitazioni già
rilasciate o rinnovate ai soggetti interessati.
Comunque, a partire dal 26 novembre 2015:
chiunque intenda esercitare la vendita dei prodotti fitosanitari dovrà essere in possesso di un certificato di abilitazione ad hoc (sanzione da 5mila a
20mila euro per i trasgressori), rilasciato secondo i
competenti ordinamenti regionali ai soli diplomati o laureati in discipline agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie,
purché abbiano frequentato con valutazione positiva i sopra accennati corsi di base; il certificato
avrà validità quinquennale e sarà rinnovabile alla
scadenza su istanza del titolare. Sono fatte salve,
fino alla loro scadenza, le abilitazioni alla vendita
già rilasciate a norma del DPR n. 290/2001 e suc-
39
Agenti immobiliari
CONFESERCENTI REGIONALE
Entro il 12 maggio
bisogna mettersi in regola
G
40
li agenti immobiliari iscritti a
ruolo, che esercitano l’attività
nelle forme previste dalla legge, entro il 12 maggio 2013
(ai sensi dell’art. 11 del D.M.
26.10.2011) devono aggiornare la propria posizione presso
la Camera di Commercio della
provincia nel cui circondario hanno stabilito la sede
principale della loro attività, compilando e trasmettendo telematicamente il modello “Mediatori”, sezione “Aggiornamento posizione Ri/Rea”, per ciascuna
sede o unità locale. Questi modelli si trovano allegati
al D.M. 26.10.2011 (vedi testo integrale). L’obbligo di
aggiornamento delle posizioni di tutti gli agenti immobiliari italiani scade il 12 maggio 2013, come stabilisce il testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
13 gennaio 2012 n. 10, riferendosi ai relativi Decreti
ministeriali.
A) Per le nuove iscrizioni di imprese o persone fisiche,
occorre compilare la modulistica contenuta nel Decreto per presentare la domanda di iscrizione. Una
volta che il competente ufficio della Camera di commercio ha ricevuto la domanda, provvede:
- ad assegnare immediatamente la rispettiva qualifica professionale;
- ad avviare contestualmente la verifica circa il possesso dei requisiti da concludersi entro 60 giorni;
- ad iscrivere i relativi dati nel Registro delle imprese,
nel caso l’attività denunciata venga svolta in forma di
impresa, oppure nell’apposita sezione del Rea, e qualora l’attività non venga svolta in forma di impresa (in
questa seconda categoria ricadono, per esempio, i dipendenti abilitati che lavorano per conto di aziende
di intermediazione immobiliare). Se mancano i requisiti e la Camera di commercio accerti la mancanza dei
requisiti necessari per l’esercizio dell’attività, viene
disposto, con provvedimento del conservatore, il divieto di prosecuzione dell’attività, salvo la regolarizzazione della stessa entro il termine di 30 giorni.
B) Per l’aggiornamento delle posizioni in attività (passaggio dai ruoli soppressi al registro imprese o al Rea)
è obbligatorio compilare la sezione “Aggiornamento
posizione Ri/Rea” del modello “Arc”, per ciascuna sede
o unità locale, e farla giungere all’ufficio competente
della Camera di commercio, in via telematica, entro e
non oltre il 12 maggio 2013. Ciò ai fini dell’aggiornamento delle posizioni nel Registro delle Imprese e nel
Rea, con l’avvertenza di inoltrare la comunicazione
all’ufficio del Registro delle imprese della Camera di
commercio nel cui circondario hanno stabilito la sede
principale. Che cosa si rischia? L’inibizione alla continuazione dell’attività mediante apposito provvedimento del conservatore del Registro delle imprese,
cioè entro il termine fissato del 12 maggio 2013.
C) Per le posizioni non in attività, che sono le persone fisiche iscritte nel ruolo che non svolgono l’attività
presso alcuna impresa alla data del 12 maggio 2012,
sono tenuti alla compilazione della sezione apposita
“Iscrizione sezione Transitorio” del modello “Arc” tutti coloro che, in qualifica professionale, non svolgono l’attività ma non vogliono perdere l’abilitazione.
Tale comunicazione va fatta sempre in via telematica
CONFESERCENTI REGIONALE
talmente dal titolare/legale rappresentante.
• Il procuratore: nel
caso in cui la domanda
sia presentata da un procuratore, i modelli vanno
stampati, compilati dai soggetti suindicati e sottoscritti con la firma
autografa di questi. Devono, successivamente, essere
scansionati e allegati alla pratica firmata digitalmente
dal procuratore, accludendo necessariamente anche
copia del documento di riconoscimento di ciascun
soggetto che rende la dichiarazione e, contestualmente, conferisce procura al presentante.
• Analoga procedura va seguita anche nel caso della
presentazione dell’Intercalare Requisiti (allegato B)
riguardante uno o più soggetti partecipanti all’attività.
• Smart Card: per poter effettuare la procedura in
Camera di Commercio è necessaria la Smart Card
(firma digitale) del titolare dell’Agenzia Immobiliare.
Le domande (Registro Imprese e Rea), escluse quelle
relative alla fase di aggiornamento, sono assoggettate al pagamento della tassa di concessione governativa di 168 euro, con versamento da effettuarsi sul c/
41_Notizie e attività
e inoltrata alla Camera di
Commercio entro il 12 maggio 2013.
La via telematica scelta dal legislatore si concretizza nell’utilizzo del software, messo a
disposizione dal sistema camerale, che si chiama “Comunicastarweb”, in dotazione ai commercialisti, alle Associazioni ed agli operatori del settore.
Gli allegati o la modulistica per presentare la comunicazione sono contenuti in ciascun Decreto, ai quali
sono allegati due modelli:
- Allegato A: “Arc” – “Mediatori”, per la segnalazione
di inizio attività, per la dichiarazione di possesso dei
requisiti, per la richiesta di iscrizione nell’apposita
sezione Rea, per la comunicazione di eventuali modifiche, per l’aggiornamento della posizione Ri/Rea.
- Allegato B: “Intercalare requisiti”, per l’indicazione dei requisiti posseduti dai legali rappresentanti,
dall’eventuale preposto nonché da tutti coloro che
svolgono a qualsiasi altro titolo l’attività per conto
dell’impresa.
Avvertenze, sia per l’inizio attività che per l’aggiornamento di posizioni attive:
• Firma digitale: i modelli devono essere firmati digi-
41
CONFESERCENTI REGIONALE
cp 8003. Tale tassa è dovuta per ogni soggetto che
esercita l’attività. Sono dovuti, poi, i diritti di segreteria e i bolli in base alla tipologia di pratica presentata.
I soggetti iscritti nel Rea saranno tenuti al pagamento
del diritto annuale nella misura di 30 euro.
Abbiamo ricordato che le pratiche vanno obbligatoriamente compilate utilizzando “Comunica-starweb”.
Per questo motivo abbiamo chiesto a tutte le sedi
della Confesercenti di adoperarsi per effettuare il
servizio di comunicazione telematica alle Camere di
commercio a condizioni vantaggiose per gli Associati, che indicativamente riportiamo a scopo illustrativo:
• Imprese individuali: dai 50 ai 75 euro + Iva, + 18 euro
diritti camerali + 10 euro spese di spedizione a mezzo
corriere per la restituzione della pratica e Smart Card;
• Imprese società: dai 50 ai 100 euro + Iva, + 30 euro
diritti camerali + 10 euro spese di spedizione a mezzo
corriere per la restituzione della pratica e Smart Card.
Se il titolare non possiede la Smart Card, le sedi territoriali della Confesercenti provvederanno ad attivarla
al costo indicativo variabile dai 50 ai 60 euro + Iva.
Per quanto riguarda il Deposito formulari, la legge 3
febbraio 1989 n. 39 prevede che, per lo svolgimento dell’attività di mediatore immobiliare (nel caso di
utilizzo di moduli prestampati), i moduli e i formulari
devono essere depositati presso la Camera di commercio riportando il numero Rea e il codice fiscale
dell’impresa. Ora con gli obblighi stabiliti dal D.M.
26.10.2011 il deposito va fatto esclusivamente per
via telematica, utilizzando Starweb. Si ricorda per-
S
42
tanto che per il deposito telematico dei formulari o il
loro aggiornamento, è possibile allegarli alla pratica
di comunicazione sopra descritta, aggiungendo la
somma forfettaria di 25 euro + Iva per le competenze
d’ufficio e i seguenti importi relativi ai bolli:
• Imprese individuali: 17,50 euro.
• Società di persone: 59 euro.
• Società di capitali: 65 euro.
Gli stampati suggeriti agli iscritti Anama e denominati “Formulari Anama” (Incarico di vendita e Proposta
d’acquisto; Incarico di locazione e Proposta di locazione; Foglio visita) sono disponibili in via telematica
richiedendoli all’indirizzo e-mail: [email protected] .
Paolo Bellini
Presidente nazionale Anama
Mediatori, agenti e rappresentanti:
la scadenza vale anche per loro
ulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio
2012 sono stati pubblicati i Decreti del Ministero dello Sviluppo economico che danno attuazione alla soppressione anche dei Ruoli degli agenti e rappresentanti di commercio, degli agenti
di affari in mediazione e dell’Elenco autorizzato degli
spedizionieri.
Per effetto di tali norme:
1) I soggetti, persone fisiche, iscritti nel ruolo Mediatori, nonché nel ruolo Agenti e Rappresentanti di commercio ma non attivi, possono – entro il 12 maggio
2013 – iscriversi nell’apposita sezione “Transitorio” Rea
del Registro Imprese.
2) I soggetti iscritti nei ruoli Mediatori, Agenti e Rappresentanti ed elenco spedizionieri, che svolgono
attività d’impresa (iscritti quindi al Registro Imprese),
entro il 12 maggio 2013 devono inviare un’apposita
comunicazione di aggiornamento al Registro Imprese,
contenente i dati aggiornati relativi alle sedi ed unità
locali nonché dei soggetti abilitati che svolgono l’attività per conto dell’impresa.
Attenzione: le imprese iscritte ai ruoli ed elenchi (mediatori, agenti e rappresentanti di commercio e spedizionieri), purché attive (iscritte quindi al Registro Imprese), che non provvedono entro il 12 maggio 2013
all’invio della comunicazione di aggiornamento di cui
al punto 2), sono soggette all’inibizione dell’attività. Si
evidenzia, inoltre, che la comunicazione va inoltrata
alla competente Camera di commercio con l’utilizzo
esclusivo dei mezzi telematici.
Dal 12 maggio 2012, infine, i soggetti che cessano l’attività di mediazione o agenzia commerciale come titolari di impresa o come collaboratori di impresa, ai fini
del mantenimento dei requisiti, entro 90 giorni dalla
cessazione dell’attività (pena la decadenza) dovranno
iscriversi nell’apposita sezione “A Regime” del Rea.
Per informazioni rivolgersi alle sedi territoriali della
Confesercenti.
LA PAROLA
all’esperto
Cara Signora, la ringrazio per
la sua domanda in quanto ci
consente di chiarire un aspetto che, nella prima fase
di applicazione della norma, non era stato ben interpretato. Come si potrà ricordare, infatti, il cosiddetto
Decreto Salute (Decreto Legge n. 158/2012) stabiliva
il divieto di vendita di bevande alcoliche a minori di
anni diciotto, stabilendo tra l’altro l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1.000
euro per i trasgressori.
L’art. 689 del Codice penale (ancora in vigore), invece, prevedeva l’arresto fino ad un anno per chiunque
somministrasse bevande alcoliche ai minori di anni 16.
Questo, in una prima fase, ci
aveva spinto a pensare che
la norma inserita dal Decreto Salute si sarebbe dovuta
applicare
esclusivamente
agli esercizi di vendita e non
a quelli di somministrazione.
Orbene, con Nota trasmessaci lo scorso 25 gennaio
a seguito di una nostra richiesta di chiarimento, il
Dipartimento della P.S. del
Ministero dell’Interno, ha
risposto chiarendo che “ove
il termine vendita venisse
inteso in senso rigoroso, con
esclusione – cioè – delle attività di somministrazione dal
campo di operatività del nuovo divieto, si avrebbe la
paradossale conclusione che sarebbe in ogni caso vietato vendere bevande alcoliche per asporto ai minori
di anni diciotto, mentre sarebbe consentito venderle
loro per il consumo sul posto”. Una simile interpretazione, ad avviso del Ministero, “sarebbe del tutto non
plausibile ed in palese contrasto con la ratio stessa del
“Decreto legge n. 158/2012”. Pertanto, con la Nota di
cui si dice, il Dipartimento ha specificato che “secondo l’interpretazione che pare più aderente allo spirito
ed al tenore delle nuove disposizioni, la vendita per
il consumo sul posto (somministrazione) di bevande
alcoliche è sanzionata ai sensi dell’art. 689 Codice penale, se eseguita nei confronti di minori di 16 anni, e
ai sensi del Decreto Salute, se eseguita nei confronti di
minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni. In sostanza
il divieto di vendita di bevande alcooliche è applicabile anche alle attività di somministrazione (bar, ristoranti, ecc.)”.
43_La parola all’esperto
U
n’operatrice, nostra Associata, ci chiede se il divieto di
vendita di bevande alcoliche
ai minori di 18 anni si applica
anche alla somministrazione.
[email protected]
LA PAROLA ALL’ESPERTO
Risponde Giambattista Piana
Direttore regionale
di Confesercenti Sardegna
43
DAL FISCO
LAVORO
E PREVIDENZA
NOTIZIE IN BREVE
fisco,
lavoro
e previdenza
a cura di Giambattista Piana
Riscossione: sospensione
anche per gli avvisi
di Accertamento esecutivi
La Direzione centrale accertamento dell’Agenzia
delle Entrate, con una nota diramata il 16 gennaio
2013 avente ad oggetto la sospensione legale della
riscossione (art. 1, commi 537-544, Legge di Stabilità
2013), ha precisato che l’obbligo di sospensione immediata della riscossione, a seguito di apposita istanza del contribuente, può riguardare anche gli avvisi di
accertamento esecutivi e non solo le cartelle di pagamento. Gli uffici delle Entrate, inoltre, sono competenti anche per lo sgravio dell’Irap e per i recuperi degli
aiuti di Stato e non solo dei tributi erariali.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
La sospensione
della riscossione applicabile
a cartelle di pagamento
e avvisi di addebito
Con il Messaggio n. 1636 del 28 gennaio 2013,
l’Inps fornisce chiarimenti importanti sulle nuove regole introdotte dalla Legge di Stabilità 2013 in tema
di riscossione dei tributi, in particolar modo sul nuovo procedimento, ad iniziativa del contribuente, che
regola la sospensione della riscossione da parte degli Agenti della Riscossione. L’Inps detta gli indirizzi
operativi per attivare la sospensione della riscossione, e precisa che l’ambito applicativo si riferisce sia
alle somme iscritte a ruolo per i quali l’agente della
riscossione ha provveduto alla notifica delle cartelle
di pagamento, sia alle somme richieste con avviso di
addebito, ex. Art. 30 del D.L. n. 78/2010.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Anagrafe dei conti correnti
nel rispetto della privacy
44
Il Garante della privacy, in occasione di un convegno
di Assofiduciaria tenutosi il 28 gennaio scorso, ha inviato un memorandum nel quale ricorda le indicazioni
fornite dall’Agenzia delle Entrate sulla Super-anagrafe
dei conti correnti e precisa che il trattamento dei dati
dei contribuenti dovrà essere eseguito nel pieno ri-
spetto del Codice sulla protezione dei dati personali.
L’Authority, lo scorso 15 novembre, aveva dato il via
libera ad uno schema di provvedimento destinato ad
attuare la banca dati dei saldi sui movimenti finanziari
prevista dal Decreto salva-Italia (D.L. n. 201/2011).
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Sanzioni irrogate
ai tabaccai:
pronto il codice tributo
Con la Risoluzione n. 6/E del 30 gennaio, l’Agenzia
delle Entrate ha istituito il codice tributo “2855”, denominato “Pene pecuniarie disciplinari – art. 35, legge
n. 1293/1957 e successive modificazioni”, per permettere il versamento (mediante modello F24-Accise)
delle sanzioni comminate dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nel caso di irregolarità di gestione commesse dai rivenditori di generi di
monopolio. In particolare, la legge n. 1293/1957, che
disciplina l’“Organizzazione dei servizi di distribuzione e vendita dei generi di monopolio”, all’articolo 35
prevede che la “multa” venga inflitta “per qualsiasi irregolarità di gestione (…) che non siano ritenute di
natura e gravità tali da comportare la disdetta o la revoca della gestione”.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Telefisco 2013:
scheda carburante
superabile anche
in corso d’anno
In occasione di Telefisco 2013, i tecnici dell’Agenzia
delle Entrate hanno fornito importanti precisazioni
in tema di scheda carburante. Il D.L. n. 70/2011 ha,
infatti, previsto l’esonero dall’obbligo della scheda
(ai fini della detrazione IVA e della deduzione del costo di acquisto del carburante) solo per coloro che
effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente
mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate. I tecnici dell’Agenzia hanno precisato che chi
sceglie di passare dal sistema cartaceo a quello di certificazione elettronica (mediante pagamenti con carte
elettroniche di pagamento), può farlo anche in corso
d’anno, purché a partire da tale momento le opera-
Sono ormai operative le nuove regole previste dal D.L.
n. 16/2012 (Decreto semplificazioni fiscali) che prevedono l’esecutività degli atti di accertamento dell’Agenzia delle Dogane dopo soli 10 giorni dalla data
della notifica al contribuente. È stato, infatti, emanato il provvedimento attuativo n. 3204 del 21 gennaio
2012 da parte dell’Agenzia delle Dogane e della Ragioneria dello Stato. Il termine di 10 giorni è imposto
dalle regole UE e si applica se non viene disposta la
sospensione amministrativa da parte della Dogana
stessa, che comunque resta una facoltà per l’Amministrazione ed è subordinata ad apposita garanzia (ex
art. 244 del Regolamento n. 2913/1992 – Codice doganale).
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Il 30 gennaio 2013, durante il Telefisco 2013, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’istanza di
adesione e sulla decorrenza dei termini per l’impugnazione dell’atto, nel caso in cui il contribuente non
provveda al pagamento della prima rata o della somma integrale nei 20 giorni successivi. In particolare,
l’Agenzia chiarisce che l’istanza di adesione produce
la sospensione del termine di impugnazione per 90
giorni. Il mancato perfezionamento della definizione
non incide sul decorso del termine di sospensione, in
quanto non è correlato all’esito negativo. Se il contribuente – nei 20 giorni dalla sottoscrizione dell’adesione – non paga, può fare ricorso, però è necessario
che non siano trascorsi più di 150 giorni dalla notifica
dell’atto impositivo.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Contributi IVS artigiani
e commercianti a quota 21,75%
Con la Circolare n. 24 dell’8 febbraio scorso, l’Inps ha
reso note le nuove aliquote dei contributi IVS Artigia-
NOTIZIE IN BREVE
Dogana, accertamenti
esecutivi dopo dieci giorni
Accertamento con adesione:
sì al ricorso, se non
si perfeziona l’adesione
45_Notizie in breve
zioni di acquisto carburante vengano documentate
esclusivamente mediante carte di debito, di credito o
prepagate e purché la transizione avvenga in concomitanza con la chiusura di uno dei periodi infrannuali
di liquidazione.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
45
DAL FISCO
LAVORO
E PREVIDENZA
ni e Commercianti per il 2013. Quest’anno, l’aliquota
è pari al 21,75%, con un incremento di 0,45 punti percentuali rispetto all’aliquota 2012. In base a quanto
stabilito dal Dl “Salvaitalia”, tale incremento si ripeterà
annualmente fino a raggiungere l’aliquota del 24 per
cento. Resta fermo lo sconto del 50% riservato agli
esercenti con più di 65 anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto, e per quello del 3% previsto
per i più giovani e cioè per i coadiuvanti e coadiutori
con meno di 21 anni. E’ confermata, per gli iscritti alla
gestione degli esercenti attività commerciali, la maggiorazione dello 0,09% ai fini dell’indennizzo per la
cessazione definitiva dell’attività commerciale. Resta
fermo, infine, il contributo di 0,62 euro mensili per le
prestazioni di maternità.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Accesso da parte del Fisco
SOLO con autorizzazione,
se IL locale è a uso promiscuo
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4140/2013 depositata il 20 febbraio 2013, ha affermato un importante principio relativo alle regole per l’accesso da
parte dell’Amministrazione finanziaria nel luogo dove
viene svolta l’attività. In particolare, la Cassazione
afferma che, se il luogo dove viene svolta l’attività
commerciale o professionale ha porte comunicanti
con l’abitazione del contribuente, il locale va considerato ad uso promiscuo e, quindi, l’accesso da parte
dell’Amministrazione finanziaria per un controllo fiscale va autorizzato dal Procuratore della Repubblica.
Senza tale autorizzazione, gli atti compiuti e l’avviso
di accertamento sono nulli.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Collaborazioni coordinate
e continuative a progetto:
chiarimenti del Ministero
del Lavoro
46
Il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti, con Circolare del 20 febbraio 2013 n. 7, in merito alla
possibilità di far ricorso alla tipologia contrattuale delle collaborazioni coordinate e
continuative a progetto
con riferimento a due specifici ambiti settoriali:
il lavoro svolto all’interno di organizzazioni non
governative (Ong/Onlus)
e di organizzazioni aventi
finalità socio/assistenziali e
sanitarie;
le attività svolte nel settore
commerciale dai cosiddetti “promoters”.
In via preliminare viene ricordato che, a seguito delle novità apportate dalla riforma lavoro, si è assistito
alla traduzione in legge del consolidato orientamento
giurisprudenziale volto a delimitare l’ambito di utilizzo del contratto a progetto, esclusivamente per lo
svolgimento di attività connotate dal raggiungimento
di uno specifico risultato obiettivamente riscontrabile
e non coincidente con l’oggetto sociale dell’impresa
committente.
Come già chiarito dal Ministero con Circolare n.
29/2012, il progetto gestito autonomamente dal collaboratore non può sinteticamente identificarsi con
l’oggetto sociale, ma deve essere caratterizzato da
una sua specificità, compiutezza, autonomia ontologica e predeterminatezza del risultato atteso e rappresentare una vera e propria “linea guida” contenente le modalità di esplicitazione dell’obbligazione del
collaboratore. Il Ministero del Lavoro ha poi ritenuto
opportuno, con la stessa Circolare, di formulare precisazioni al fine di fornire al personale ispettivo alcune
indicazioni operative sulle base delle quali uniformare
l’attività di vigilanza in ordine all’utilizzo delle collaborazioni a progetto negli indicati settori.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Gli interessi di mora
sulle cartelle più alti
da maggio
Con Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 4 marzo 2013, sono stati rideterminati
gli interessi di mora da applicare agli importi pagati
dopo che sono passati 60 giorni dalla data di notifica della cartella di pagamento. La nuova misura è
fissata al 5,2233% su base annuale e colpisce solo le
somme iscritte a ruolo, non anche le sanzioni pecuniarie tributarie e gli interessi già indicati in cartella. Gli interessi vanno calcolati “a partire dalla data
della notifica della cartella e fino alla data del pagamento”, così come dispone l’articolo 30 del Dpr n.
Accogliendo una richiesta proveniente da tempo dalle categorie e tenendo conto di questo particolare
periodo di crisi, la Commissione degli esperti degli
studi di settore, in sede di approvazione dei correttivi
e degli indicatori di coerenza per il periodo d’imposta
2012 avvenuta il 4 marzo, ha predisposto un correttivo ad hoc per i giovani iscritti agli Albi da meno di
sei anni. Di solito, infatti, i giovani professionisti, nella
fase iniziale dell’attività, collaborano con studi professionali già strutturati, percependo un compenso forfettario più esiguo di quello dei colleghi con maggiore anzianità. La Commissione ha, quindi, approvato
un correttivo che introduce un coefficiente di calcolo
destinato ad abbassare la soglia di congruità. Lo sconto, specialmente nei primi 2 anni, può arrivare anche
fino al 30%.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Soltanto la delibera blinda i
compensi agli amministratori
I compensi agli amministratori sono dovuti soltanto
se stabiliti da una delibera assembleare. A dirlo è la
Corte di Cassazione, a Sezioni unite, con la Sentenza
n. 21933/2008. L’indirizzo è stato ribadito, di recente,
dalla Corte d’Appello di Milano, con la sentenza n.
3019/2012.
Per la prevalente giurisprudenza di merito, la pronuncia
produce
effetti
anche ai
fini fiscali e
l e
Detrazione Iva, per la fattura
della consulenza ci vuole
il contratto
con il professionista
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 6203 del 12
marzo 2013, ha affermato che la detrazione Iva relativa ad una fattura per consulenza ricevuta può essere
negata dall’Amministrazione finanziaria in assenza di
un contratto scritto con il professionista. La fattura relativa all’attività di consulenza, infatti, può essere ritenuta falsa dal Fisco, negando la detrazione ai fini Iva,
nei casi in cui il contribuente si limiti a produrre, come
prova dell’avvenuta prestazione, documenti generici in luogo di un contratto scritto. L’assenza di prove
certe, nel generare presunzioni a favore dell’Amministrazione, per quanto semplici, legittima una rettifica
del dichiarato, con inversione dell’onere della prova a
carico del contribuente.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
NOTIZIE IN BREVE
Studi di settore:
soglia di congruità
più bassa per i
neo-professionisti
società sono tenute a tenerne conto quando stabiliscono compensi o variazioni. La possibilità di procedere alla deduzione degli stessi in sede di determinazione del reddito d’impresa, è stata riconosciuta dalla
Risoluzione n. 113/E/2012 che ha eliminato i dubbi
nati dalle pronunce della Cassazione (2010) e della
Ctr Piemonte (2012). La risoluzione ha chiarito che
la norma sull’indeducibilità dei compensi per l’opera
prestata dall’imprenditore individuale non si applica
alle società. A fronte di ciò, l’Agenzia ha affermato
che gli uffici devono disconoscere tale deduzione se
i compensi sono insoliti, sproporzionati o strumentali
al conseguimento di indebiti vantaggi.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Distributori di carburanti:
dal 14 aprile è scattata la
trasparenza dei prezzi
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo scorso
è stato pubblicato il Decreto del Ministero dello
Sviluppo economico del 17 gennaio 2013, con il
quale viene stabilita la decorrenza dell’obbligo di
comunicazione e pubblicazione dei prezzi di vendita al pubblico dei carburanti per
autotrazione. L’obbligo
scatterà dal prossimo 14 aprile per i
distributori della rete stradale statale
che vendono
Gpl
o
47_Notizie in breve
602/1973. La nuova misura degli interessi di mora
sarà operativa dal 1° maggio 2013. Fino al 30 aprile,
dunque, restano applicabili gli interessi nella vecchia
misura del 4,5504% su base annua.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
47
DAL FISCO
LAVORO
E PREVIDENZA
metano; dal 90° giorno a partire dal 15 marzo per i
distributori della rete statale che vendono benzina o
gasolio self service; dal 120° giorno per tutti gli altri
distributori della rete stradale statale; dal 180° giorno,
infine, per tutti i restanti distributori.
Fonte: Il Sole-24 Ore
scale entro il 23 aprile 2013. Le delibere inviate con
modalità diverse (fax, posta elettronica, spedizione
cartacea) non saranno prese in considerazione. Se il
Comune non intende modificare le aliquote del 2012,
non sarà necessario adottare un’apposita delibera, ma
dovrà essere verificato che la delibera del 2012 sia stata pubblicata sul sito e, in caso contrario, inviarla con
le modalità prima indicate.
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze
Imu, se la delibera
non è pubblicata si applicano
le aliquote di legge
Lavoro accessorio
Se le aliquote non vengono pubblicate entro il 30
aprile 2013, il contribuente dovrà verificare se risul- con doppio limite economico
tano pubblicate le delibere di approvazione delle ali- per i professionisti
quote del 2012: in caso affermativo saranno applicabili queste ultime. Se invece non risultano pubblicate
nemmeno quelle del 2012, il contribuente applicherà
quelle fissate dalla legge. Questa è una delle precisazioni contenute nella Risoluzione n. 5/DF del Mef
del 28 marzo 2013. Si ricorda, inoltre, che i Comuni
interessati alla modifica delle aliquote devono inviare
telematicamente le nuove deliberazioni, inserendole
nell’apposita sezione del portale del federalismo fi-
48
Con la Circolare n. 49/2013, anche l’Inps ha fornito
alcuni chiarimenti sulle innovazioni che hanno interessato la materia. Premesso che queste ultime
non si applicano ai buoni lavoro acquistati entro il
17 luglio 2012 (anche con riferimento a prestazioni
in corso o da avviare), per i quali fino al 31 maggio
2013 continueranno a valere le regole previgenti, ci
si sofferma innanzitutto sul nuovo ambito di ammissibilità delle prestazioni accessorie, non più indivi-
Detassazione premi
di produttività, NELLA Gazzetta UFFICIALE le modalità
attuative
È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo scorso il Dpcm del 22 gennaio 2013, con cui sono
state approvate le modalità attuative relative alla detassazione dei premi di produttività per i lavoratori dipendenti del settore privato per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013. La detassazione dei premi
di produttività prevede l’applicazione di un’imposta
NOTIZIE IN BREVE
de in considerazione le categorie degli “imprenditori
commerciali” e dei “professionisti”, per i quali trova
applicazione, come si è visto, un doppio limite economico. Alla prima viene ricondotto qualsiasi soggetto,
persona fisica e giuridica, che operi su un determinato
mercato, per la produzione, la gestione o la distribuzione di beni e servizi. Per “professionisti” si intendono, invece, i titolari di reddito da lavoro autonomo, ex
art. 53 del Tuir, siano essi iscritti agli Ordini professionali, anche se assicurati presso una Cassa diversa da
quella del settore specifico dell’Ordine, ovvero titolari
di Partita Iva non iscritti alle Casse, ma alla Gestione
separata Inps. Al medesimo regime vengono assoggettate le imprese familiari di cui all’art. 230 bis del
Codice civile, per le quali non vale più la “speciale” disciplina (sotto il profilo dei limiti economici e del regime contributivo dei voucher) prevista in precedenza.
È evidente – puntualizza la Circolare – che, in caso di
acquisto di buoni lavoro da parte di imprenditori o liberi professionisti in qualità di committenti privati, il
limite economico per prestatore da rispettare è solo
quello dei 5.000 euro annui.
Un cenno viene poi fatto al settore agricolo, nel quale,
fermo restando il suddetto limite economico generale (con esclusione del limite dei 2.000 euro), il ricorso
al lavoro accessorio da parte delle aziende con volume d’affari superiore a 7.000 euro è consentito soltanto per le attività stagionali ed esclusivamente tramite
l’utilizzo di pensionati e giovani studenti con meno
di 25 anni d’età (oltre ai percettori di trattamenti di
sostegno al reddito abilitati ad operare, per il 2013,
entro il limite di 3.000 euro, in qualunque settore). I
produttori agricoli con volume d’affari inferiore, invece, possono utilizzare il sistema dei buoni lavoro
per svolgere qualsiasi attività agricola, anche se non
stagionale, con qualsiasi tipologia di prestatore, purché nell’anno precedente non sia stato iscritto negli
elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. In merito alle
nuove caratteristiche dei buoni lavoro (“orari, numerati progressivamente e datati”), l’Inps richiama, infine, le precisazioni già fornite dal Ministero del Lavoro
nei documenti di prassi sopra citati.
Fonte: Inps
49_Notizie in breve
duato attraverso una rigida elencazione di attività
e categorie di prestatori, ma esteso (fatta eccezione
per il settore agricolo) allo svolgimento di qualsiasi
attività da parte di qualsiasi soggetto (disoccupato,
inoccupato, lavoratore autonomo o subordinato, fulltime o part-time, pensionato, studente, percettore
di prestazioni a sostegno del reddito), nel rispetto:
- in generale, del limite di 5.000 euro netti (ossia 6.666 euro lordi) di compensi nel corso di un anno solare per ciascun prestatore,
avendo riguardo alla totalità dei committenti;
- in caso di committenti “commerciali” imprenditori o
“professionisti”, anche dell’ulteriore limite economico
di 2.000 euro netti (ossia 2.666 euro lordi) di compensi
per committente. Emerge da quanto sopra la valenza
“definitoria” ora assunta dai suddetti limiti economici,
essendo, appunto, l’osservanza degli stessi a definire
la legittimità del ricorso alla tipologia lavorativa in
esame.
Si tratta di limiti sensibilmente più bassi di quelli previsti in precedenza. Inoltre, il Ministero del Lavoro, nella
Circolare n. 4/2013, ha ricollegato alla violazione degli
stessi – da parte di imprenditori o professionisti per
prestazioni fungibili con quelle del personale dipendente – la sanzione della “trasformazione” del lavoro
accessorio in rapporto di natura subordinata a tempo
indeterminato. Da qui l’importanza del rispetto dei
suddetti importi massimi e, soprattutto, in attesa della
messa a punto di una specifica funzionalità finalizzata al monitoraggio, l’importanza dell’acquisizione, da
parte del committente, della dichiarazione sostitutiva
del prestatore circa il non superamento degli stessi;
dichiarazione, che, in base alle indicazioni ministeriali,
costituisce “elemento necessario e sufficiente” ad evitare eventuali conseguenze sanzionatorie.
Con riguardo ai prestatori di lavoro accessorio, l’Inps
fornisce chiarimenti, tra l’altro, in relazione alla categoria degli studenti – con la conferma che, al fine di
consentire il rispetto dell’obbligo scolastico, gli studenti non universitari possono essere impiegati soltanto nei week end e durante le vacanze (natalizie, pasquali, estive) – e a quella dei pensionati, nella quale
vengono fatti rientrare i titolari di trattamenti di anzianità o di pensione anticipata, pensione di vecchiaia,
pensione di reversibilità, nonché di qualsiasi trattamento compatibile con lo svolgimento di un’attività
lavorativa (con esclusione dei titolari di trattamento
di inabilità).
Si ricorda, inoltre, che il DL 83/2012 convertito ha
reintrodotto, per l’anno 2013, la possibilità di impiegare nel lavoro accessorio i percettori di prestazioni
integrative del salario o di sostegno al reddito, in tutti
i settori produttivi, compresi gli Enti locali, nel limite
massimo di 3.000 euro di corrispettivo per anno solare, senza che ciò incida sul diritto alla percezione,
né sulla misura del trattamento integrativo. Quanto ai
potenziali committenti, la Circolare n. 49/2013 pren-
49
DAL FISCO
LAVORO
E PREVIDENZA
sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, con aliquota del 10%, ed era stata
confermata per il 2013 dalla legge di stabilità (legge
228/2012, articolo 1, comma 481). Il Decreto fissa
in 2.500 euro lordi il limite massimo della retribuzione di produttività individualmente riconosciuta su cui
calcolare l’imposta sostitutiva, per coloro che nel 2012
hanno percepito un reddito di lavoro dipendente non
superiore a 40mila euro, comprese le somme assoggettate alla medesima imposta sostitutiva nel corso
dello stesso anno.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Tares, ai Comuni la scelta
delle scadenze e delle rate
Il Decreto legge sullo sblocco dei pagamenti della
Pubblica amministrazione alle imprese accoglie anche un capitolo sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti
e sui servizi che dovrebbe sostituire del tutto le vecchie Tia e Tarsu. Il Decreto prevede che siano i Comuni a stabilire “con propria deliberazione” la scadenza
ed il numero delle rate del tributo, con la possibilità
di utilizzare i modelli di pagamento già impiegati lo
scorso anno per la Tarsu o la Tia.
I Comuni devono pubblicare le scadenze almeno 30
giorni prima rispetto all’obbligo del pagamento. Nei
Comuni più rapidi a deliberare il calendario dei versamenti 2013 della Tares, la prima rata della stessa dovrebbe cadere intorno al 20-30 maggio 2013, mentre
la seconda rata potrebbe scadere a settembre (se il
50
Comune decide di dividere in tre rate). Le prime rate
saranno scomputate dall’ultima, che andrà pagata a
conguaglio a dicembre “a titolo di Tares” e, quindi, con
la copertura integrale dei costi e l’applicazione del
“metodo normalizzato” di calcolo del conto per le diverse tipologie di utenti.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Decreto “sblocca debiti”:
compensazione fino
a 700mila euro, ma dal 2014
Il D.L. n. 35 del 6 aprile 2013 sullo sblocco dei debiti
della Pubblica amministrazione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82, accoglie anche alcune misure di
carattere tributario in materia di crediti fiscali e contributivi, compensabilità di crediti commerciali, Imu
e Tares. In particolare, l’art. 8 prevede l’esenzione da
imposte, tasse e diritti di qualsiasi tipo per gli atti di
cessione dei crediti certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle Pubbliche amministrazioni alla
data del 31 dicembre 2012 per somministrazioni, forniture ed appalti (la normativa fino a oggi in vigore
prevedeva, per tali atti, l’applicazione dell’imposta di
registro nella misura fissa di 168 euro e dell’imposta di
bollo). A partire dal 2014, poi, il limite di crediti fiscali e
contributivi utilizzabili in compensazione “orizzontale” (o “esterna”) tramite modello F24, per ciascun anno
solare, salirà da 516.456,90 euro a 700mila euro.
Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse
Roberto Bolognese
tivi anche con la Fiba, la Federazione balneari, le cui
segnalazioni sono state quasi integralmente recepite
dal Consiglio regionale, proprio in merito alla vicenda
baretti”.
C’è tanto da fare. “Ci auguriamo che parta presto la
pedonalizzazione integrale, per 12 mesi l’anno, delle
vie Manno e Garibaldi: così non sarebbero etichettate come zone di transito di mezzi pubblici, auto blu
e di servizio, ma diventerebbero una vera area di accoglienza dove poter erogare servizi reali e far partire
nuove iniziative. Molti commercianti che hanno intrapreso attività tradizionali e si scontrano con una terribile concorrenza, potrebbero reinventarsi il lavoro
e cambiare completamente la tipologia: ne
beneficerebbero tutti. Il Comune, però,
deve fare la sua parte. Può intervenire
su diversi fronti: fioriere e verde pubblico, parcheggi, pulizia e contrasto
al dilagante abusivismo commerciale ambulante”.
A tutto questo si aggiunge la riproposizione, in senso migliorativo, di programmi estivi volti a
catalizzare l’accoglienza turistica
nel centro storico di Cagliari, per
esempio “Notti colorate”: una sintesi tra animazione, apertura prolungata di centri culturali e d’arte e
promozione dello shopping.
51_Cagliari
R
oberto Bolognese, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, avrebbe tanto da dire in merito alla situazione di crisi del suo
territorio. Tuttavia, preferisce inquadrarla limitandosi ad un solo,
emblematico esempio: quello dei
baretti del Poetto, di cui si sta discutendo – anche animatamente – da parecchi mesi.
“È una vicenda paradossale, ancor più se si pensa che
sta per partire la stagione estiva – spiega Bolognese
–. Certamente si tratta di un boccone avvelenato che
l’attuale Giunta comunale si è trovato tra le
mani al passaggio di testimone, ma non
si può pensare soltanto agli errori commessi dagli altri: occorrono soluzioni
ai problemi, sempre che si voglia
trasformare Cagliari in una città
turistica”.
Bolognese passa subito ad elencare propositi e proposte concrete,
che vedono la stessa Confesercenti in prima linea. “Stiamo portando
avanti un progetto articolato di accoglienza turistica rivolta specialmente ai croceristi, insieme a Provincia e Comune di Cagliari, Autorità
portuale, Cagliari Port Cruise, Consorzio
Camù, Confcommercio e Consorzio Centro
Storico: tra le varie cose è prevista una cartina ad uso dei turisti, nella quale sono segnalati eventi e manifestazioni collaterali che si terranno nel centro
del capoluogo nei prossimi
mesi. Sono previsti
percorsi enogastronomici,
culturali e di
shopping.
Siamo
proposi-
CONFESERCENTI PROVINCIALE
Confesercenti e istituzioni
propongono un progetto per Cagliari
51
Saldi invernali
CAGLIARI
I
52
Molte aspettative
ma pochi risultati
saldi invernali quest’anno sono iniziati ufficialmente il 5 gennaio, anche se sappiamo
benissimo che, “ufficiosamente”, molti negozianti hanno cominciato a vendere la merce
scontata molto prima delle festività natalizie, a
causa della crisi tremenda che stiamo attraversando. Per capire come sono andate le vendite
in quel periodo, la Confesercenti provinciale di
Cagliari ha fatto una ricognizione tra gli operatori del
settore moda, ponendo loro alcune domande dalle
quali è scaturita una sostanziale insoddisfazione dei negozianti, nonostante la partenza con il botto dei primi
due giorni. Infatti, soltanto l’11% degli intervistati ha
dichiarato che i saldi sono andati bene, mentre il 41%
del campione ha affermato che sono risultati appena
sufficienti e il 48% invece si è dichiarato deluso rispetto alle aspettative dei mesi precedenti. Queste percentuali vanno soprattutto lette con il riferimento all’anno
2012: una parte degli intervistati (il 40%) afferma che
le vendite sono state stabili rispetto all’anno passato,
mentre il 49% ha rilevato una diminuzione del volume delle vendite (con percentuali che oscillano tra il
20% e il 25%). Soltanto l’11% del campione parla di
aumenti dei volumi di vendita per circa il 10% rispetto
alla stagione 2012.
Abbiamo poi voluto provocare i commercianti con una
riflessione circa l’utilità dei saldi e il loro anticipo o posticipo. Le risposte degli operatori sono state, in questo
caso, influenzate dai comportamenti di molti loro colleghi che hanno cominciato a praticare sconti ben prima
delle festività natalizie. Infatti il 67% del campione ha
affermato che o si modifica la legge sui saldi e viene
rispettata con grande severità da tutti, oppure si
possono tranquillamente eliminare o anticipare.
Dall’analisi di questi pochi dati si evidenzia subito che
le vendite di fine stagione non hanno prodotto i benefici che i commercianti si aspettavano per incamerare
un po’ di liquidità necessaria per la loro attività. I commercianti si chiedono cosa possono fare, se anche i saldi non sono andati bene: i prezzi delle materie prime
aumentano, il costo del lavoro è alle stelle, gli affitti dei
locali commerciali sono insostenibili e, per di più, i saldi
vanno male! Siamo oramai sull’orlo del precipizio per
migliaia di micro e piccole imprese. Occorre prendere
provvedimenti, creare incentivi e condizioni che favoriscano i consumi e il commercio, invece di affossare le
imprese con politiche di risanamento troppo repentino
e severo, che determinano solo chiusure di negozi, perdita di posti di lavoro e pesante diminuzione di potere
d’acquisto.
Problemi per l’ esazione
e gli slacci di Abbanoa
S
ono sempre più numerosi gli operatori
commerciali e dei pubblici esercizi che
devono fare i conti con le bollette che
Abbanoa, l’ente gestore del servizio
per conto del Comune di Cagliari, sta inviando
con una strana cadenza: talvolta semestrale,
talvolta annuale o, peggio, ogni due anni. Un
atteggiamento piuttosto rigido, una totale assenza di sensibilità per la particolare situazione
di crisi che le attività commerciali e produttive
stanno attraversando, e che aggrava ulteriormente la già precaria vita delle imprese, le quali si vedono arrivare richieste per ingenti somme da pagare non previste. Tra l’altro, proprio
la prima delle proteste degli operatori riguarda
la scarsa disponibilità di Abbanoa, sia a poter
interloquire con loro, sia e soprattutto, a rateizzare le maxi bollette. Secondo gli imprenditori
infatti, Abbanoa concederebbe al massimo tre
rate, anche per bollette di importi di migliaia
di euro, non permettendo agli imprenditori di
poter far fronte al loro debito. “La situazione è
insostenibile – tuona Andrea Bozzo, presidente del Centro commerciale naturale Cagliari
Centro Storico –. Non si può ricevere una bolletta di diverse migliaia di euro e concedere al
massimo tre rate: così si mettono in ginocchio
le attività di impresa. Chiederemo al più presto
un incontro con il sindaco Zedda, in qualità di
azionista di Abbanoa, per trovare una via razionale e sostenibile che permetta alle attività
commerciali di sopravvivere a ad Abbanoa di
recuperare i crediti dovuti”.
La Confesercenti provinciale di Cagliari si mette a disposizione di tutte le imprese che avessero problemi simili a quelli descritti, per la ricerca di soluzioni condivise.
evidenzia subito che, nonostante la crisi, il franchising
è uno dei pochi sistemi che ancora tiene bene, con la
presenza di oltre 900 case madri e un incremento di
affiliati dal 2011 al 2012 in tutta l’Italia di oltre 3000
unità. Tutto ciò si traduce, ovviamente, in nuova occupazione e soprattutto in occupazione stabile, visto
che la permanenza media nel mercato delle attività in
franchising è notevolmente più alta rispetto alle attività “indipendenti”.
Ma la vera novità del servizio risiede nel fatto che la
Confesercenti è l’unica organizzazione in Sardegna in
grado di dare assistenza a coloro che ambiscono a diventare “casa madre”, e quindi mettere a disposizione
la loro esperienza per far nascere nuove attività con il
loro marchio.
Questo servizio richiede preparazione e soprattutto
tempo per la preparazione di tutta la documentazione necessaria per predisporre la “rete” del franchising.
La Confesercenti provinciale di Cagliari si avvarrà della consulenza di Alessia Littarru (nella foto). Per ogni
informazione, per prendere un appuntamento o per
avere maggiori ragguagli è possibile telefonare ai nostri uffici, al numero 070-402370.
N.M.
CONFESERCENTI PROVINCIALE
ai primi giorni di marzo è attivo lo Sportello Franchising
della Confesercenti provinciale di Cagliari, con lo scopo di
dare assistenza a coloro che
hanno intenzione di cimentarsi in questo tipo di affiliazione
commerciale con qualche casa
madre. Non solo: lo Sportello Franchising nasce soprattutto per dare assistenza a coloro che già hanno
una attività di impresa e sono dotati di una idea vincente e vogliono, a loro volta, diventare “casa madre”
o “franchisor”.
Il franchisig, come è noto, è un sistema di affiliazione
commerciale in base al quale una casa madre (franchisor) mette a disposizione degli affiliati (franchisee) il
proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze (know
how) per lo svolgimento dell’attività di impresa, al
fine di aiutare il neo imprenditore nello svolgimento
del proprio mestiere senza commettere gli errori che
invece, spesso, commettono coloro che si buttano in
imprese commerciali senza conoscere davvero il funzionamento del settore nel quale si avventurano.
Dalle statistiche a disposizione della Confesercenti si
53_Cagliari
D
Sportello Franchising,
l’idea vincente
che sfida e batte la crisi
53
Workshop
CAGLIARI
Le sfide dell’innovazione
e della tecnologia digitale:
un grande successo
L’
8 febbraio scorso, al Caesar’s Hotel di Cagliari, si è svolto il primo
workshop provinciale sull’innovazione tecnologica legata alle
micro e piccole imprese. La giornata rientrava nell’ambito della
progettazione della Camera di
Commercio della Provincia di Cagliari per l’anno 2012. La Confesercenti provinciale di
Cagliari è stata capofila di questo progetto, che ha
visto il coinvolgimento di 25 imprese produttrici di
“nuove tecnologie” da destinare al mercato, in parti-
54
colare delle micro e piccole imprese del commercio,
dell’artigianato, dei servizi e dell’agricoltura.
L’evento ha visto, nel corso di una mezza giornata,
l’intervento delle 25 imprese offerenti che hanno incontrato altre imprese che, a loro volta, hanno necessità di accedere alle nuove tecnologie per affacciarsi
ad altri mercati, diversi da quelli che normalmente
affrontano.
La ragione del progetto risiede nel fatto che sono
moltissime le micro e piccole imprese che vorrebbero rivolgersi al commercio elettronico o ad altri tipi
di novità tecnologiche per la loro attività, ma sono
I
l 1° marzo si è svolta l’assemblea costitutiva dell’Anama della provincia di Cagliari. Si tratta della Federazione degli agenti
immobiliari aderente alla Confesercenti:
vi hanno preso parte oltre 40 addetti del
settore. Durante i lavori, oltre alla preparazione delle procedure formali per la nascita della Federazione, sono stati toccati
ed analizzati i numerosi problemi che riguardano
un settore che, in questo periodo, sta attraversando una crisi pesante e che spesso, purtroppo, è
contaminato da persone che si proclamano agenti immobiliari senza la necessaria preparazione,
con danni che si ripercuotono nei confronti dei
clienti che non vengono adeguatamente tutelati. Il più votato è risultato Cesare Pintus, giovane cagliaritano che da più di dieci anni svolge la
professione di agente immobiliare. Pintus avrà al
suo fianco un direttivo snello composto da due
suoi colleghi: Massimiliano Serra e Danilo Dessì.
“Uno dei primi problemi che vogliamo affrontare
– spiega Pintus – è quello di riuscire ad ottenere
una maggior frequenza e trasparenza per quanto
riguarda l’esame per l’ottenimento del patentino,
che si svolge alla Camera di Commercio: due volte l’anno non sono assolutamente sufficienti”. Da
tutta la Confesercenti giunga al direttivo Anama
l’augurio di buon lavoro.
CONFESERCENTI PROVINCIALE
Costituita
l’Anama provinciale
55_Cagliari
frenate dall’idea che questo genere di settore sia ancora troppo difficile da affrontare e, soprattutto, troppo oneroso da realizzare. La realtà dei fatti ha invece
dimostrato che esistono moltissime soluzioni per la
micro impresa, con costi assolutamente sostenibili ed
una facilità di utilizzo che oramai permette a chiunque, anche a chi non è un “internauta”, di affacciarsi al
commercio elettronico.
Durante il workshop non erano presenti soltanto coloro che offrivano nuove tecnologie informatiche. Infatti hanno partecipato anche imprese che fornivano
innovazioni tecnologiche nel campo dell’edilizia oppure franchisor che offrono opportunità di lavoro nel
campo delle tecnologie informatiche, oppure ancora
aziende con macchinari per la produzione di bevande
grazie al riciclo dell’umidità dell’aria!
Il grande successo dell’iniziativa è legato alla grande
partecipazione di persone alla giornata: sono stati
infatti registrati oltre 200 ospiti che hanno curiosato e apprezzato le diverse novità che sono state loro
presentate: è stato un modo anche per far conoscere
le diverse aziende tra loro, instaurando così dei rapporti di collaborazione di tipo commerciale tra i partecipanti che potrebbero dare interessanti sviluppi sin
dal prossimo futuro. La morale è che la micro e piccola
impresa sarda ha bisogno urgente di novità e di informazione per potersi affacciare verso nuove soluzioni
che permettano di cambiare passo e risollevarsi da
una crisi tremenda che, per molti versi, nasce spesso
anche dalla poca capacità di trovare nuove vie per le
nostre attività tradizionali. Ecco perché la Confesercenti intende puntare su altre iniziative del genere a
favore della crescita dei suoi Associati. (n.m.)
55
Spiaggia del Poetto
CAGLIARI
La Fiba-Confesercenti esprime
totale disappunto
sulla vicenda Emerson
“L
a Sardegna affonda,
la crisi occupazionale
fa le sue vittime e il
dirigente dell’Edilizia
privata del Comune di
Cagliari si permette,
con un potere puramente discrezionale
(quello dell’annullamento in autotutela della concessione edilizia), di chiudere una attività, dicendo a un
cittadino che 7 anni prima il Comune si era sbagliato
nel rilasciargli tutte le autorizzazioni che possiede.
Non parliamo di un palazzo in costruzione, bensì di
una struttura turistico-balneare regolarmente autorizzata dallo stesso Comune di Cagliari, che nel periodo estivo dà lavoro a 50 persone. È il paradosso
che si registra in un Comune rivierasco”. Lo dichiara
Gianluigi Molinari, coordinatore regionale della FibaConfesercenti.
“Qual è la logica o l’interesse pubblico di chiudere,
alla porte della stagione balneare, un’attività che dà
prestigio a tutta la città, dove approdano molti dei turisti che sbarcano a Cagliari e che ha ottenuto diversi
56
riconoscimenti, un’attività che ha fatto conoscere la
spiaggia del Poetto attraverso il sito Tripadvisor.it? Ci
consta, inoltre, che il Consiglio di Stato abbia accertato l’illegittimità di una concessione edilizia rilasciata a
meno di 300 metri dallo stagno di Molentargius (esattamente in via Gallinara), eppure non ci sembra che
il Comune abbia per questo annullato tutte le altre
concessioni edilizie per palazzi che sono stati realizzati a meno di 300 metri dallo stesso stagno. Perché per
certi la legge si applica e per altri no?”.
“È singolare inoltre – conclude Molinari – che il rappresentante del sindacato Sib-Confcommercio a
giochi fatti esprima in un comunicato stampa le sue
perplessità sulla legge appena votata e approvata
all’unanimità in Consiglio regionale, riguardante i manufatti in legno posizionabili sul demanio marittimo.
Non ci risulta abbia mai partecipato a proposte di legge o abbia lui stesso proposto qualcosa. Ci dissociamo totalmente anche da quanto affermato dallo stesso rappresentante sindacale, quando critica la scelta
della Regione di aver trasferito ai Comuni rivieraschi la
gestione amministrativa del demanio marittimo, adducendo i disagi della gestione alla non maturità del-
N
on c’è pace per gli operatori su area pubblica
e, in particolare, per i
commercianti che partecipano al mercato del
martedì a Pula. Sembra
infatti che l’Amministrazione comunale abbia
intenzione di richiedere ai commercianti ambulanti una fideiussione bancaria o assicurativa
per garantirsi il pagamento del suolo pubblico
da parte delle imprese occupanti il mercato.
“Ci sembra abbastanza singolare, per non dire
assurdo, che il Comune di Pula richieda la fideiussione agli ambulanti – sottolinea Marco
Medda, presidente dell’Anva-Confesercenti
di Cagliari – perché è evidente che, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo,
i commercianti non hanno le risorse economiche per pagare anche questa ulteriore assicurazione. La situazione sta diventando esplosiva e
i commercianti a stento pagano suoli pubblici,
sempre più alti e insostenibili rispetto a quanto
si riesce a incassare, non a guadagnare”.
“Ormai – aggiunge Medda – viviamo in una
situazione nella quale il commerciante su area
pubblica è allo sbando, abbandonato dalle istituzioni e considerato come l’ultima ruota del
carro. Non si pensa invece che il commercio su
area pubblica accoglie una fetta importante
dei 40mila commercianti sardi, e spesso è un
modo per aprire la porta a coloro che vogliono
iniziare una attività di impresa regolare”.
Mentre tutto diventa ogni giorno più difficile,
le istituzioni non aiutano il comparto. “Sono
ormai troppe le nostre richieste di incontro
con l’Amministrazione di Pula che sono rimaste inevase – conclude Medda –. Chiediamo un
incontro urgente con il sindaco, al fine di mettere un freno a questa situazione e trovare una
soluzione che aiuti sia i commercianti sia il Comune ad uscire da questo momento difficile”.
CONFESERCENTI PROVINCIALE
Il Comune di Pula
chiede la fideiussione
ai commercianti
ambulanti
57_Cagliari
le stesse Amministrazioni. Per la precisione, la Legge
che sancisce le competenze conferite ai Comuni porta
la data del 12 giugno 2006 ed è la n. 9. Le linee guida
per la predisposizione dei PUL sono state emanate nel
mese di luglio del 2010. Da allora la Regione, con l’ausilio dell’Assessorato competente, ha istituito corsi di
aggiornamento per funzionari e dirigenti dei Comuni
rivieraschi; sono passati ormai tre anni e non possiamo dire che sia mancato il tempo perché funzionari
e dirigenti comunali si formassero in materia. Forse
il collega si riferiva alla presunta immaturità politica
di qualche Amministrazione? La maturità politica o si
ha, oppure non si acquisisce frequentando un corso
professionale”.
57
Fiepet
NUORO E OGLIASTRA
Entusiasmo e competenza,
il successo dei corsi per Barman
O
ltre 40 partecipanti tra ragazzi
e ragazze hanno decretato il
successo dei corsi per Barman
di Primo livello che la FiepetConfesercenti Nuoro-Ogliastra ha organizzato in provincia, grazie alla collaborazione
della Camera di Commercio di
Nuoro. Le lezioni si sono tenute presso il Pub Gasoline
di Orosei, il Nuovo Trittico e il Caffè Raggio di Nuoro.
I partecipanti si sono mostrati realmente interessati
ad intraprendere questa professione, non a caso in
questa iniziativa hanno visto un’ottima occasione per
58
CONFESERCENTI PROVINCIALE
59_Nuoro e Ogliastra
migliorare la loro professionalità aggiornando e rinnovando le proprie conoscenze in materia. L’intero
percorso si è avvalso di docenti altamente qualificati,
come Gianni Arrigoni (membro dell’Aibes) e Bastiano
Rosu (Fiepet).
Con questa iniziativa la Confesercenti si è posta l’ambizioso obiettivo di fornire conoscenze adeguate sul
mondo del bar ad ampio raggio. Durante le lezioni gli
allievi si sono immersi nel sapere del bere miscelato,
scoprendo e utilizzando le attrezzature del mestiere, i
comportamenti più consoni e i cocktail codificati Iba.
Particolare attenzione è stata data alla merceologia
dei prodotti, nonché alle giuste dosi di miscelazione;
si è partiti dai prodotti analcolici per arrivare a quelli di
caffetteria, passando attraverso la produzione di birre
artigianali, vini spumanti, vini liquorosi, liquori, creme
e importantissimi distillati di tutto il mondo, tra i quali
cognac, armagnac, brandy, gin, vodka, whisky, tequila, rum e cacacha. Inoltre sono stati fatti importanti
approfondimenti dal punto di vista storico-culturale
sulla mixology, non trascurando la preparazione e degustazione di ogni cocktail preso in esame utilizzando
sempre i prodotti più appropriati.
59
Commercio
NUORO E OGLIASTRA
Crollano le aperture:
-35% nei primi due mesi del 2013
S
60
econdo i dati dell’Osservatorio attraversando il comparto del commercio al detConfesercenti, nelle province di taglio, soprattutto quello legato a piccole e medie
Nuoro ed Ogliastra nei primi due superfici. Per arginare la deriva, è necessario agire
mesi dell’anno sono spariti 49 su due livelli: da un lato occorrono politiche nazioesercizi
nali volte alla diminuzione
commerdegli aggravi fiscali per citciali (38
tadini e imprese per favorire
provincia
il rilancio dei consumi e del
Nuoro, 11 Ogliastra). A conmercato interno; dall’altro,
clusione del 1° trimestre,
è necessario intervenire
si stima che la perdita sia
sui problemi particolari del
arrivata a oltre 70 esercizi.
settore che sono veramenSe continua così, nel 2013
te tanti. Ciò che non può
sarà un’ecatombe, con un
più essere rinviato ulteriorsaldo negativo di oltre 250
mente è un’azione decisa a
imprese e oltre 300 addetti
tutti i livelli, per rilanciare i
in meno. La perdita di neconsumi interni: la politica
gozi svuota le città: a Nuodel rigore di questi ultimi
ro città, nei primi due mesi
mesi ha fallito decisamente
dell’anno, si registra un salportandoci a questa situado negativo di 5 esercizi,
zione”.
Dario Capelli, presidente Confesercenti
conseguenza di 4 iscrizioni
Una delle emergenze paleprovinciale Nuoro-Ogliastra
e 9 cancellazioni.
sata da questa assurda siNel commercio diventa sempre più difficile fare im- tuazione e che chiunque passeggi oggi nei centri
presa. Il 2013, così come ampiamente previsto, si storici delle nostre città può notare in tutta la sua
avvia ad essere un anno da dimenticare, ben peg- evidenza, è quella dei negozi sfitti. Secondo la Congiore del 2012: nel primo bimestre, nelle province fesercenti, a riguardo è necessario mettere mano al
Nuoro e Ogliastra, soltanto nel settore della distri- fenomeno “inventando un sistema” che coniughi le
buzione commerciale sono spariti quasi 50 negozi, necessità di messa a reddito degli immobili comcon un vistoso crollo delle aperture di nuove atti- merciali con il bisogno delle aziende di utilizzare le
vità (-35%) rispetto alla media delle aperture degli strutture per creare impresa, e quindi occupazione
anni precedenti. Nel periodo compreso tra il 1° gen- e crescita economica.
naio e il 28 febbraio 2013, nel settore hanno chiuso La nostra proposta è di istituire un tavolo tecnico,
i battenti 67 aziende, mentre le aperture sono state con le Associazioni di imprese e delle proprietà imappena 18, per un saldo negativo di 49 unità: prati- mobiliari, per studiare un canone revisionabile,
camente, sono sparite oltre 2 imprese al giorno.
che sia remunerativo per il proprietario del negozio
Le proposte della Confesercenti
e sostenibile per il conduttore, con un impianto giu“I dati di questo primo bimestre – spiega Dario Ca- ridico concordato, condiviso dalle parti nella durata
pelli, presidente della Confesercenti Nuoro-Oglia- e per le pattuizioni. E poi stop alle liberalizzazioni,
stra – dimostrano ancora una volta, se mai ce ne secondo quanto descritto in altre pagine a proposifosse bisogno, la gravità della situazione che sta to della campagna “Libera la Domenica”. (gbp)
CONFESERCENTI PROVINCIALE
61_Nuoro e Ogliastra
“E’ urgente
rinegoziare
i canoni
di locazioni
commerciali”
61
“A Nuoro c’è fermento”
NUORO E OGLIASTRA
Pasti veloci? Una necessità,
ma almeno mangiamo
prodotti locali
C
ambiano i ritmi di vita e, di conseguenza, le abitudini alimentari. Il pasto veloce, infatti, non
è più una prerogativa di turisti
o pendolari, ma sempre più sta
diventando un’abitudine diffusa
della vita quotidiana. L’auspicio
è che tutto ciò non si traduca nel
mangiar male rinunciando alla bontà e genuinità dei
62
prodotti tipici del territorio. Anzi, crediamo che da
una copertura di questo segmento di mercato si potrebbero dare grosse soddisfazioni alle produzioni
agroalimentari tipiche e quindi un forte impulso al
sistema economico locale. Questa, perlomeno, è la
scommessa della Confesercenti provinciale NuoroOgliastra che, in collaborazione con Fermento Sardo e con il patrocinio della Camera di Commercio e
dell’Amministrazione comunale di Nuoro (Assessora-
CONFESERCENTI PROVINCIALE
birre artigianali, solo per fare qualche esempio da
affiancare a salumi e formaggi, sono prodotti di ottima qualità che potrebbero e dovrebbero essere
più conosciuti e proposti nei nostri pubblici esercizi: questo, sostanzialmente, è lo scopo principale di
queste manifestazioni. Insomma, mangiare veloce è
una necessità, ma almeno facciamolo consumando i
nostri prodotti”.
Dalla birra le nuove frontiere dello sviluppo, dunque,
come rimarca anche Luca Pretti, il ricercatore di Porto Conte Ricerche che ha curato la parte formativa
della manifestazione. Da un prodotto diffusissimo in
Sardegna si potrebbe trarre un impulso determinante per tutta la filiera del lupolo che, notoriamente
(come confermano alcuni studi di settore), ha una
redditività per ettaro di gran lunga superiore alle colture tradizionali sarde. Questa è la nuova sfida che la
Confesercenti barbaricina vuole lanciare in collaborazione con le Associazioni datoriali che si occupano
di agricoltura.
63_Nuoro e Ogliastra
ti alle Attività produttive e alla Cultura), il 23 febbraio
scorso ha presentato all’ex Mercato Civico la manifestazione “A Nuoro c’è fermento”, una delle tante
tappe del più ampio progetto denominato “Tipico a
Tavola”.
Il programma della manifestazione prevedeva seminari gratuiti sul panorama dei birrai sardi e sulle
materie prime del territorio, con conseguenti degustazioni guidate delle birre artigianali (prevalentemente delle province di Nuoro e dell’Ogliastra) presentate in abbinamento ai prodotti agroalimentari
tipici del territorio. A seguire ha avuto inizio un vero
e proprio festival delle birre artigianali sarde.
“Le pietanze e le birre locali proposte in queste degustazioni rappresentano delle eccellenze locali che
hanno tutte le carte in regola per reggere e superare
la concorrenza dei prodotti industriali preconfezionati – sostiene Sebastiano Rosu, dirigente della Confesercenti che coordina il progetto –. Sa cocoi prena
o cun gerda, il kebab sardo, la pizza sarda, le nostre
63
SASSARI E GALLURA
Aperto a Sassari
uno Sportello anticrisi
I
l 18 febbraio scorso, nella sede della Confesercenti provinciale di Sassari, il presidente Antonio Canu ha presentato l’apertura dello Sportello Anticrisi. Con questo
servizio la Confesercenti, in collaborazione
con l’Associazione Adusbef, vuole sostenere le imprese con convenzioni ed iniziative
che aiutino gli imprenditori ad affrontare
le difficoltà del momento. L’avvocato Andrea Sorgentone, responsabile per la Sardegna dell’associazione, ha illustrato nel dettaglio il servizio offerto
alle imprese sarde, in riferimento alle problematiche
con gli istituti di credito ed Equitalia. La convenzione è riservata ai costi concordati agli Associati della Confesercenti, ma fruibile anche da aziende non
associate. L’orario di ricevimento presso la sede di
via Bogino n. 25, a Sassari, sarà dalle 9.30 alle 11 del
lunedì. È necessario che gli interessati prendano
appuntamento, telefonando al Numero Verde 800187798.
64
In breve, la convenzione prevede:
l’iscrizione all’Adusbef al costo simbolico di un euro
anziché di 25 euro per i non iscritti all’Associazione;
la possibilità di effettuare il controllo delle somme
da recuperare mediante l’esame degli estratti conto
trimestrali, al costo onnicomprensivo di 12,584 euro
l’/anno anziché di 25,168 euro per i non iscritti;
la possibilità di avere consulenza bancaria senza alcun costo, se essa non implica un particolare studio:
vi rientra il primo colloquio informativo (precedente
la consegna degli e/c per le verifiche delle somme da
recuperare) e quello successivo nel quale l’imprenditore, debitamente informato, debba decidere il da
farsi (esempio: chiedere un piano di rientro oppure
avviare una causa per il recupero delle somme).
Con questa iniziativa, la Confesercenti cerca di dare
un sostegno alle imprese e le esorta ad usufruire di
questo importante servizio. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici della sede di Sassari ai seguenti numeri: 079-2592041; 079-2592051; 079-2590583.
Corsi di specializzazione per:
“Barman” I e II livello.
Corsi Haccp, formazione di base (12 ore).
Corso di cucina, a Ozieri (30 ore).
In materia di prevenzione e
sicurezza nei luoghi di lavoro
previsti dal D.Lgs. n. 81/2008:
Corsi abilitanti obbligatori per accedere alla professione in assenza di determinati requisiti:
“Somministrazione e vendita al pubblico di Alimenti e Bevande”: consente di conseguire l’abilitazione per l’esercizio di attività di vendita o somministrazione ai sensi dell’art 2 della L.R. n. 5/2006 (120
ore).
Frequenza: dal lunedì al venerdì, per 2 mesi circa (lezioni
da 3 ore ciascuna); orario: dalle 15,30 alle 18,30. Il corso
inizia ad aprile e finisce a giugno 2013 (salvo imprevisti).
“Responsabile del Servizio prevenzione e Protezione” (Rspp) rivolto ai datori di lavoro che intendono
ricoprire l’incarico all’interno della loro impresa, i quali
devono fare a seconda del rischio:
16 ore più 4 ore antincendio (rischio basso);
32 ore più 8 ore antincendio (rischio medio);
48 ore più 12 ore antincendio (rischio alto).
Frequenza: due volte settimana (martedì-giovedì); orario: dalle 15,30 alle 18,30/19.
“Addetto al primo soccorso aziendale”: consente
di adempiere all’obbligo di formazione per gli addetti
designati al primo soccorso. Richieste:
12 ore (rischio basso);
16 ore (rischio medio);
32 ore (rischio alto).
Frequenza: due volte la settimana; orario: dalle 15 alle
19. La frequenza all’ultima lezione consente l’aggiornamento del corso, che ha durata triennale.
“Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”:
consente di adempiere all’obbligo della formazione
del datore di lavoro nel caso di elezione da parte dei
lavoratori di un loro rappresentante (32 ore).
Frequenza: due volte la settimana (11 lezioni da 3 ore
ciascuna); orario: dalle 15,30 alle 18,30.
Formazione dei dipendenti:
corso base di 4 ore per tutti, più:
4 ore (rischio basso);
8 ore (rischio medio);
12 ore (rischio alto).
“Agenti di Affari in mediazione” (patentino per
agenti immobiliari): avvio da fissare a completamento
della classe. Da evidenziare che a breve sarà disponibile il corso in versione on line.
I corsi, autofinanziati e a numero chiuso, si terranno
nelle sedi di Sassari, Ozieri, e Comuni limitrofi. Per
effettuare l’iscrizione è possibile scaricare il modulo
dalla sezione Formazione professionale del sito www.
confesercentisassari.it. Per informazioni ulteriori contattare la Confesercenti Sassari in via Bogino n. 25 (tel.:
079-254127 oppure 079-2592041).
65_Sassari e Gallura
L’
attività di formazione del Cescot prevede l’avvio dei seguenti corsi:
CONFESERCENTI PROVINCIALE
Ecco i prossimi corsi
organizzati dal Cescot
65
SASSARI E GALLURA
Corso di cucina a Ozieri
L
a Confesercenti provinciale di Sassari, in collaborazione con il ristorante
La Torre di Ozieri, organizza un Corso
Base di Cucina, rivolto a chi desidera avvicinarsi al mondo della cucina
in modo piacevole e costruttivo, e a
tutti coloro che vogliono sviluppare
la propria passione e migliorare le
proprie competenze e capacità. Il corso prevede una
durata di 30 ore, ripartite in 10 lezioni. Si svolgerà tutti
i lunedì, dalle 15,30 alle 18,30 presso il ristorante La
Torre di Ozieri (via Scarpata del Cantaro).
Il corso è autofinanziato e a numero chiuso.
Alla fine del corso è prevista una verifica, con la presentazione di un menù completo a cura dei corsisti.
Sarà rilasciato un regolare attestato di partecipazione. Gli allievi saranno seguiti, passo a passo, da Chef
professionisti che li guideranno nell’apprendimento
durante le lezioni, con la collaborazione straordinaria
di Michele Farru, docente della Scuola Alberghiera
che ha partecipato per cinque edizioni al programma
televisivo “La prova del cuoco”, su Raiuno.
Programma del corso
Uso e conoscenza degli attrezzi da cucina.
Conoscenza delle materie prime.
Conoscenza dei vari metodi di cottura.
Preparazione di antipasti e torte salate.
Preparazione e cottura di salse.
Preparazione di pasta fresca.
Preparazione e cottura di carni, abbinamento salse.
Pulizia, sfilettatura e cottura del pesce, abbinamento
salse.
Corretto abbinamento delle pietanze per la formazione di un menù.
Preparazione di pan di spagna, creme, decorazioni di
pasta di zucchero.
LIBERA LA DOMENICA
Si avvicina la scadenza del 13 maggio
S
i avvia a conclusione la crociata della Confesercenti per chiedere al Governo la regolamentazione degli orari degli esercizi commerciali durante le festività settimanali. Le domeniche, appunto.
Una battaglia, quella di “Libera la Domenica”, che Confesercenti ha da subito aperto con una
raccolta di firme per una petizione popolare, riscuotendo un enorme consenso da parte di tutti i
cittadini. Il banchetto inaugurale è stato organizzato a Sassari, in piazza d’Italia, alla presenza del
sindaco Gianfranco Ganau e degli assessori al Commercio, all’Ambiente, alla Cultura e alla Viabilità.
“Il sito per il banchetto – spiega il direttore della Confesercenti di Sassari, Gianni Simula – è stato scelto
simbolicamente all’interno dell’Area Blu, a dimostrazione della sensibilità di Confesercenti a favore della
piccola e media distribuzione e anche della piena condivisione della Ztl”.
Il 13 novembre scorso il Comitato promotore dell’iniziativa ha depositato in Cassazione la proposta di una
legge di iniziativa popolare per cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riportare nell’ambito delle
competenze delle Regioni le decisioni sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali. Per raggiungere l’obiettivo, si devono raccogliere 50mila firme nell’arco di sei mesi, entro il 13 maggio 2013. “Gli eccessi
di liberalizzazioni – dice ancora Simula – penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia e il riposo. Con il ‘sempre aperto’ non sono aumentati
i consumi, e neppure il Pil e l’occupazione. Soltanto la grande distribuzione ne ha tratto benefici, com’era
largamente annunciato. Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5 anni altre 80mila micro imprese
del settore chiuderanno. Nella sola provincia di Sassari, grazie alla collaborazione con Associazioni dei lavoratori e circoli culturali, sono state raccolte circa 2.000 firme che a breve, dopo la fase di verifica dell’iscrizione alle liste elettorali dei vari Comuni, saranno inviate alla Confesercenti nazionale”.
66
www.parlaimpresa.it
Indirizzi
utili
CONTATTI
Confesercenti Regionale della Sardegna
Via Cavalcanti, 32 09128 • Cagliari
Tel.: 070.40.09.91 - Fax: 070.48.68.32
e-mail: [email protected]
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Regionale della
SARDEGNA
SEDI PROVINCIALI
Confesercenti Provinciale di Cagliari
Via Cavalcanti, 30 • 09128 Cagliari
Tel.: 070.40.23.70 • Fax: 070.49.30.51
www.confesercenticagliari.it
Confesercenti Provinciale di Nuoro
Via L.Da Vinci, 40 • 08100 Nuoro
Tel.: 0784.301.88 • Fax 0784.20.85.34
www.confesercentinuoro.it
Confesercenti Provinciale di Sassari
Via Bogino, 25 • 07100 Sassari
Tel.: 079.259.20.41 • Fax 079.259.02.75
www.confesercentisassari.it
Confesercenti Provinciale di Oristano
Via Canepa, 3 • 09170 Oristano
Tel.: 0783.21.02.08 • Fax: 0783.21.01.30
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