Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari n.2 marzo-aprile 2013 R.ETE. I M P R E S E I TA L I A Nasce il consorzio Sardegna Turismo Servizi Numero Verde per le imprese in crisi Giuseppino Meloni, presidente CresFidi DOSSIER CREDITO Campagna Donna LA PAROLA AL PRESIDENTE A lle prime ore del 9 aprile scorso, un imprenditore del Nuorese si è tolto la vita. Mi riferisco al 54enne Carlo Cossu, di Macomer. Una delle tante, troppe vittime di questa crisi di cui non si riesce ad intravedere la fine. Dopo di lui, infatti, abbiamo registrato altri suicidi, in Sardegna e altre regioni d’Italia. La nostra generazione di imprenditori attraversa una crisi senza precedenti, che ha radici profonde e anche lontane, ma che è aggravata dal lassismo della classe politica italiana. Per due mesi, dopo le Politiche 2013, il tempo è trascorso senza che le forze parlamentari siano riuscite a trovare uno straccio di accordo per dare al Paese un Governo in grado di fornire a cittadini e imprese le risposte che essi attendono da tanti anni, e non da pochi mesi. Risposte che non sono più differibili. Ogni giorno che passa, si complica la situazione economica. In Italia, ogni mese, chiudono circa mille imprese: è un problema che riguarda i titolari, certamente, ma anche i dipendenti e le loro famiglie. E la crisi di una contagia altre imprese. I tanti gesti estremi compiuti nell’ultimo anno da imprenditori disperati, ormai allo stremo delle loro forze, distrutti economicamente e psicologicamente, schiacciati dal sovraindebitamento delle loro aziende, ci ha spinti ad organizzare il Forum “Emergenza suicidi”, che si è tenuto a Cagliari il 12 aprile, nel corso del quale è stato presentato il dal lunedì al venerdì 9,00-13,00 Sono emersi preziosi suggerimenti e soprattutto la richiesta di fare rete tra tutte le istituzioni coinvolte. Ma la cosa più incredibile e inaccettabile è che, spesso, gli imprenditori sono costretti a chiudere l’attività perché non riescono a riscuotere i loro crediti. La vergogna e i sensi di colpa spingono i più deboli e sofferenti a queste decisioni che non lasciano scampo. Purtroppo le imprese in difficoltà non saranno aiutate neppure dal provvedimento annunciato agli inizi di aprile dal premier Mario Monti (crediti imprese), in quanto la disponibilità delle risorse teoricamente messe a disposizione si scontra con una serie di ostacoli burocratici che non sono stati rimossi. Inoltre, la compensazione non sarà possibile prima del 2014. Nel frattempo, vorremmo sapere, che cosa dovranno fare le imprese in difficoltà? Le notizie dei suicidi registrati in Sardegna forse hanno suscitato meno scalpore a livello nazionale, rispetto alla tragedia di Civitanova Marche (il caso del triplice suicidio, sempre legato alla perdita del lavoro di uno dei tre familiari: in quel caso di parlava di un esodato, ma la sostanza non cambia). Non vogliamo, tuttavia, abbassare la guardia e men che meno digerire queste notizie come semplici fatti di cronaca. Drammi di questa portata, soprattutto se ripetuti con una cadenza che è sempre più frequente, appartengono a tutti. Per questo ci sentiamo vicini alle famiglie di queste persone, pur non avendole conosciute di persona. Fa rabbia, però, vedere che i parlamentari e i segretari nazionali di partito continuino a pensare ai loro interessi di parte, e non a questi preoccupanti risvolti della crisi globale. Una crisi che, evidentemente, li tocca soltanto in parte. Che tristezza! Marco Sulis [email protected] 3_LA PAROLA AL PRESIDENTE Tristezza globale 3 T CAT Confesercenti Sardegna s.r.l. è il Centro di Assistenza Tecnica alle imprese del commercio e del turismo, che svolge attività di: • indagini di mercato e costruzione di banche dati • promozione e sviluppo del commercio elettronico • informazione sulle opportunità di finanziamento alle imprese • formazione e aggiornamento professionale • altre attività di servizio inerenti il settore del commercio e turismo, così come previste dal suo statuto. CAT si rivolge agli operatori commerciali e turistici, alle imprese di servizi e ad altre imprese che hanno necessità di supporto e consulenza nella loro attività e a tutti quelli che intendono avviare un’attività in proprio in questi settori. CAT è autorizzato ad operare, ai sensi delle leggi nazionali e regionali, con deliberazione della Giunta Regionale della Sardegna. LE SEDI Cagliari • Via Cavalcanti, 32 • Tel. 070.40.09.91 Carbonia • Via Liguria, 27 • Tel. 0781.66.00.26 Serramanna • Viale Matteotti, 3 • Tel. 070.91.31.191 Sassari • Via Bogino, 25 • Tel. 079.25.92.041 Olbia • Via del Perugino • Tel. 0789.20.35.92 • 0789.28.182 Nuoro • Via L. Da Vinci, 40 • Tel. 0784.30.188 Tortolì - Via M. Virgilio, 45 • Tel. 0782.62.43.10 Siniscola • Via Risorgimento, s.n. • Tel. 0784.87.51.20 Macomer • Via C. Umberto I, 131 • Tel. 0785.732.38 Bitti • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832 Orosei • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832 Oristano • Via Canepa, 3 • Tel. 0783.21.02.08 LA GIUNTA REGIONALE Presidente Marco Sulis Vice presidente vicario Antonio Canu Vice presidente Dario Capelli Vice presidente Antonello Solinas Direttore Gian Battista Piana Consiglieri Egidio Braicovich Gianni Simula Giuseppino Meloni Mario Murru Nicola Murru Roberto Bolognese Rodolfo Donadu Salvatore Poddi Direttore responsabile Luigi Alfonso [email protected] Editore Confesercenti regionale della Sardegna Redazione Via Cavalcanti, 32 - 09128 Cagliari Tel.: 070-400991 Fax: 070-486832 [email protected] Redazione Marco Sulis, Giambattista Piana, Nicola Murru Ufficio Grafico Jobs [email protected] Stampa Nuove Grafiche Puddu Srl Via del Progresso 6 - 09040 Ortacesus (Ca) Tel. 070 9819015 [email protected] Distribuzione Poste Italiane Spa Hanno collaborato in questo numero Carlo Amaduzzi, Paolo Bellini, Roberto Bolognese, Nicola Murru, Giambattista Piana, Sandro Salerno Registrazione tribunale di Cagliari n°18/98 del 18/02/1998 Diritti Riservati CONFESERCENTI MAGAZINE Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, fotografie, disegni non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l’Editore. Gli autori e l’Editore non potranno in nessun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute. Sommario Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari n.2 marzo-aprile 2013 R.ETE. I M P R E S E I TA L I A Nasce il consorzio Sardegna Turismo Servizi Numero Verde per le imprese in crisi 8 Il Paese in attesa di un governo...e l’isola senza prospettive 10 DOSSIER CREDITO “Il credito è a portata di mano se si conoscono le regole” Giuseppino Meloni, presidente CresFidi DOSSIER CREDITO 12 In Sardegna calano gli affidamenti e il denaro costa più che altrove 18 Terminologia bancaria 20 Pmi e accesso al credito. Accordo da un miliardo di euro tra BNL, Confesercenti e COSVIG 21 I suggerimenti del nostro consulente, Mannella: “Il sovraindebitamento delle imprese si può fronteggiare” 24 CONFESERCENTI REGIONALE Emergenza suicidi La task force della Confesercenti: i consulenti rispondono al Numero Verde 26 Assohotel. La Regione investa nel turismo anziché aiutare le aziende decotte 27 Assoturismo. Nasce il consorzio STS per dare un calcio alla crisi 30 Barman Day - Edizione speciale 2013 32 Alimentaristi e pubblici esercizi Abrogato l’art. 62 della Legge 27/2012, cambiano ancora i tempi di pagamento 33 Entro il 30 giugno 2013 PEC obbligatoria anche per le imprese individuali 34 Liberalizzazioni. Prosegue la raccolta di firme per cambiare la normativa sulle aperture nei giorni festivi 36 Giornata di studi a Roma. Faib: “Assurdo scaricare gli oneri di trasmissione prezzi sui soliti singoli gestori” 37 Carburanti, un anno da incubo: nei primi tre mesi consumi giù anche del 25% 38 Formazione obbligatoria per chi vende prodotti fitosanitari 40 Agenti immobiliari. Entro il 12 maggio bisogna mettersi in regola 43 La parola all’esperto 44 NOTIZIE IN BREVE 51 CONFESERCENTI PROVINCIALE CAGLIARI 58 CONFESERCENTI PROVINCIALE NUORO E OGLIASTRA 64 CONFESERCENTI PROVINCIALE SASSARI E GALLURA Il Paese in attesa di un Governo… A 8 bbiamo atteso l’ultimo momento utile, prima di scrivere questo testo, per fare il punto sulla complessa situazione politica che si registra in Italia. Abbiamo dovuto aspettare di essere ormai prossimi alla stampa, per redigere queste righe: perché abbiamo sperato, sino all’ultimo, in un (per la verità improbabile) colpo di scena. Che, infatti, non c’è stato. Perciò siamo consapevoli che, quando avrete tra le mani questo numero di Confesercenti Informa, il servizio potrà essere abbondantemente superato dai fatti di cronaca politica. Il nuovo Governo. Dopo le consultazioni elettorali del 24 e 25 febbraio scorsi, sono passati quasi due mesi senza che il Parlamento e le consultazioni tra i partiti stabilissero a chi poteva essere affidata la composizione del nuovo Esecutivo. In verità un tentativo c’è stato, quando il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dato il mandato esplorativo al leader del Pd, Pierluigi Bersani. Ma è stato un flop annunciato. Perché nessuna delle altre forze politiche ha fatto il passo indietro, come il Paese chiedeva: né il Pdl, né il Movimento 5 Stelle. Per dirla tutta, non l’avrebbe fatta neppure la coalizione Pd-Sel, a ruoli invertiti: quindi non è un problema di schieramento, ma di sistema. Risultato: l’Italia continua a navigare, a tutt’oggi, con il timone affidato al Governo uscente (sfiduciato e sbertucciato da destra a sinistra) per l’ordinaria amministrazione. Comprendiamo perfettamente che attraversiamo un periodo delicatissimo e difficile, di trasformazioni importanti in tutti i settori, e che non è facile – per chi fa politica ad alti livelli – trovare dei compromessi che consentano di individuare soluzioni condivise e praticabili. Ma il Paese è giunto allo sfinimento, piegato dalla crisi e anche dall’esagerata pressione fiscale che ha messo milioni di famiglie sul lastrico e costretto alla chiusura migliaia e migliaia di imprese di tutte le dimensioni. Cittadini e imprenditori si trovano compatti, fianco a fianco, a qualunque fede politica essi appartengano, nel chiedere alla classe politica di trovare un accordo, una sintesi, quanto meno una nuova legge elettorale per tornar al voto. L’Italia ha estremo bisogno di un Governo: oggi, non domani, non tra un mese. Ha bisogno di stabilità, e non soltanto per offrire una diversa credibilità in ambito internazionale, per placare i bollenti spiriti dei mercati finanziari. Ha bisogno di persone preparate e serie, che non guardino soltanto ai numeri e alle esigenze dei bilanci della pubblica amministrazione, ma anche alla disperazione di chi non riesce ad andare oltre la metà del mese o di chi si vede costretto a chiudere bottega e mandare a casa i propri dipendenti. Purtroppo, accade che l’impasse continui anche di fronte al dramma dei suicidi di tante persone disperate, che non reggono al peso della vergogna o che hanno smarrito la fiducia: in se stessi, oltre che nelle istituzioni. Mentre scriviamo, non si riesce a trovare un’intesa neppure sul nome del nuovo Capo di Stato: ognuno …e l’Isola senza prospettive vorrebbe imporre agli altri il proprio candidato, non si riesce ad individuare una figura di alto spessore politico e soprattutto morale, super partes, che accontenti tutti. Perché nell’Italia degli steccati e dei conflitti permanenti, non si riesce più a trovare un accordo neppure in ambito condominiale. Gli italiani hanno la classe politica che si meritano, si sente ripetere da tanto tempo. Forse è davvero così. Eppure, noi della Confesercenti – che siamo equidistanti da tutti gli schieramenti perché l’imprenditoria non può avere un colore definito – continuiamo a sostenere che non possiamo più permetterci questa situazione di stallo. Non potevamo permettercelo neppure un anno fa, ma oggi la situazione appare ancor più drammatica e non facile da raddrizzare. Non è soltanto colpa di una legge elettorale (il cosiddetto Porcellum) che fa venire i brividi soltanto a nominarla. Le colpe sono soprattutto di una classe politica ormai superata, di un sistema Italia che va cambiato profondamente perché non regge il passo dei mutamenti sociali ed economici che coinvolgono tutto il pianeta. E in Sardegna? Nella nostra derelitta isola, non è che le cose vadano meglio. Anche quest’anno siamo caduti nella trappola del bilancio provvisorio. Passano i giorni e ancora non si vede, neppure in lontananza, la sagoma della Finanziaria 2013. Peraltro, il testo proposto dalla Giunta Cappellacci, è stato smontato dal Consiglio regionale e rispedito al mittente, allungando ulteriormente di discussione e approvazione. Anche la Regione non attraversa un bel momento, perché la maggioranza si è sfilacciata, qualcuno inizia a fare dei distinguo in attesa delle nuove consultazioni elettorali: ufficialmente previste per la primavera 2014, ma probabilmente anticipate alla fine di quest’anno. Così, secondo i politologi, andrebbero lette le dichiarazioni del presidente Ugo Cappellacci che, qualche settimana fa, ha annunciato di volersi ricandidare per completare il lavoro svolto in questa legislatura. Anche in Sardegna, è superfluo ricordarlo, non c’è tempo da perdere. Alle porte di un’estate che si preannuncia ancor più difficile di quella del 2011 e persino del nerissimo 2012, ci ritroviamo senza continuità territoriale e persino senza gli investimenti e i fondi stanziati per il comparto turistico. Temiamo il tracollo di questo settore, perché i prezzi praticati dalle compagnia marittime rischiano di tenere lontani i turisti, a vantaggio di mete più appetibili sotto il profilo economico. La Confesercenti, come potete leggere nel nostro servizio dedicato all’Assoturismo, sta facendo di tutto per promuovere delle iniziative che abbattano le tariffe. Ma da soli non possiamo farcela. Vorremmo capire qual è il progetto di lungo respiro che si vuole dare alla nostra regione. Non si può vivere di ammortizzatori sociali, tanto più che risultano ormai insufficienti i fondi per la cassintegrazione in deroga. Quali risposte vogliamo dare ai nostri giovani, alle famiglie che cercano di farli studiare, alle imprese (soprattutto le Pmi che tengono in piedi il nostro Paese) che cercano un modo per ritrovare vigore e slancio? Giriamo questi quesiti ai nostri politici: le risposte spettano a loro. 9 CREDITO 10 DOSSIER CREDITO “Il credito è a portata di mano se si conoscono le regole” Nome:Giuseppino Cognome:Meloni Nato a: il: Bolotana (NU) 12 maggio 1948 Professione: Agente di Commercio Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2009 Segni particolari: da trent’anni in Confesercenti si batte per la tutela e il progresso del piccolo commerciante “in un mondo che sta cambiando, l’aspetto più importante per le aziende è ridisegnare il proprio modello di business e con esso anche il rapporto con il credito” . 11_Credito Citazioni: 11 CREDITO In Sardegna calano gli affidamenti e il denaro costa più che altrove Residenza principale: VIA CAVALCANTI 32 - CAGLIARI Residenze secondarie: VIA CANEPA 3 - ORISTANO VIA L. DA VINCI 40 - NUORO VIA BOGGINO 25 - SASSARI Natura Giuridica: SOCIETÀ COOPERATIVA A MUTUALITÀ PREVALENTE Numero dipendenti: Numero collaboratori: Numero soci: Stock di credito garantito: 7 10 2441 110 MILIONI REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA Nome: CRESFIDI Cognome: CONSORZIO REGIONALE ESERCENTI SARDI FIDI nato il: 13 GIUGNO 1985 a: CAGLIARI REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA 12 REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA tà. Tutto questo accentua le già note difficoltà di accesso al credito registrate in ambito nazionale. Basta dare uno sguardo alle statistiche ufficiali resi noti da Bankitalia, per rendersi conto della situazione: i prestiti in Sardegna sono calati del 4,5 per cento, a fronte di una flessione generale del 3,3 per cento sul territorio nazionale. Insomma, non siamo esattamente allineati al resto del Paese”. I dati diffusi a metà aprile dalla Banca d’Italia sono interessanti, anche se alcuni di essi lasciano un po’ perplessi. Iniziamo a commentare la situazione degli impieghi bancari a favore delle cosiddette “imprese non finanziarie”, cioè del tessuto produttivo (vedere tabella 1). “In Sardegna abbiamo dati negativi più marcati rispetREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANA I n un periodo così difficile per le imprese sarde, e di conseguenza per decine di migliaia di famiglie, è importante capire che cosa la Confesercenti regionale – e nella fattispecie il suo Consorzio Fidi – sta facendo per aiutare gli Associati che non riescono ad avere un agevole accesso al credito. Ne parliamo con Pinuccio Meloni, presidente del CresFidi, che più di tutti ha il polso della situazione. “La Sardegna si trova nel mezzo del vortice di una spaventosa crisi economica generale, che qui si avverte maggiormente a causa delle carenze esistenti da decenni – commenta Meloni –. Nella nostra isola il denaro costa più che altrove, e gli istituti di credito concedono sempre meno gli affidamenti richiesti dalle imprese in difficol- REPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITALIANAREPUBBLICA ITA IMPIEGHI BANCARI A FAVORE DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO) to alle altre regioni italiane. Gli impieghi concessi alle anche il cosiddetto credito in bonis, cioè delle aziende aziende con un massimo di 5 addetti, cioè alle micro e che sono regolari con i pagamenti nella restituzione piccole imprese, al 31 dicembre 2011 ammontavano degli affidamenti. I numeri, come sempre, vanno saa 2,35 miliardi di euro mentre, un anno dopo, sono di- puti interpretare”. minuiti a 2,24 miliardi (–4,5 per cento a fronte del –3,3 Tra i dati diffusi dalla Banca d’Italia ci sono quelli per cento nazionale). La flessione più pesante è stata sui crediti deteriorati. Di che cosa si tratta, esattaregistrata nelle province di Cagliari (–7 mente? (vedere tabella 3) per cento) e Nuoro (–6 per cento). An“Parliamo di situazioni di pre-contenziocora più pesante è la situazione riguarso. Anche in questo caso, i numeri vanno dante il settore industriale dove operaletti con attenzione, analizzati e verificano grandi realtà come la Saras (–6,5 per ti uno per uno. Perché bisogna capire se cento), ma quello è un discorso si tratta di difficoltà temporanee a parte che non ci riguarda die perciò superabili, oppure se si rettamente”. tratta di qualcosa di più serio. Restiamo nell’ambito generaFatta la premessa, devo ammetle e parliamo delle sofferenze tere che mi ha meravigliato non delle imprese (vedere tabella poco il dato riferito alla provincia 2). di Cagliari: il Cagliaritano va in “Le sofferenze sono aumentate netta controtendenza non solo in tutta l’Italia, conseguenza dirispetto al panorama nazionale retta della crisi nazionale oltre (dove si registra un incremento che internazionale, ma siamo totale di crediti deteriorati pari irettore CresFidi: rimasti sorpresi di fronte al dato al 24,3 per cento e un +14,5 per “È un compito riguardante la nostra regione. cento, stringendo il campo di osoneroso, per me, In Sardegna, infatti, è aumentaservazione alle Pmi), ma anche avere il duplice to appena dello 0,8 per cento: rispetto al resto dell’Isola (+5,5 ruolo di chi deve verrebbe da dire che il dato è per cento): infatti, al 31 dicemdare assistenza e speranza alle quasi rimasto invariato, se non bre 2012, il decremento rilevato imprese e, dall’altra, mediaparlassimo comunque di cifre nell’ultimo anno è stato dell’1,4 re con gli istituti di credito per importanti (489 milioni di euro, per cento, perlomeno tra le miconcedere di più e con maggiondr). La variazione percentuale cro e piccole imprese: significa re puntualità. Mi sento alla strenazionale media è invece pari che le aziende di questo bacino gua di uno psicologo, perché all’11,2 per cento. La differenza sono più puntuali nei pagamenda parecchi mesi sto gestendo è davvero notevole”. ti. La provincia di Nuoro invece situazioni molto delicate e comSignifica che in Sardegna la è rimasta ancorata sugli stessi plesse, per esempio quando crisi è meno marcata di quanvalori, contrariamente a tutti gli vengono a parlarmi imprenditoto si creda? altri territori. La mia percezione ri allo stremo delle forze: spesso “No, significa piuttosto che a e quella dei miei collaboratori si tratta di gente che ha 40 anni fronte di un minore accesso al di CresFidi è invece abbastanza di attività sulle spalle, non di racredito, diminuiscono anche le omogenea per tutta la Sardegazzini alle prime armi”. sofferenze. Ma, con esse, cala gna. Mi fido della Banca d’Italia, DOSSIER CREDITO TAB.1 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti ITALIA992.822 101.170 958.320 97.853 SARDEGNA13.332 2.350 12.469 2.244 Cagliari5.323 729 4.862 678 Sassari2.315 510 2.243 488 Nuoro1.179 260 1.147 244 Oristano824 250 819 246 Altre province 3.692 601 3.397 587 Giuseppe Cocco 13_Credito D 13 CREDITO perciò prendo atto di questo aspetto e cercheremo di approfondirlo per capire che cosa è accaduto”. Veniamo ora ai vostri settori di diretta competenza, cioè commercio e turismo. Partiamo dagli impieghi bancari (vedere tabella 4). “Sostanzialmente, i valori coincidono con quelli più generali del settore produttivo, sia in campo nazionale che regionale. Anche qui risalta il –12,5 per cento della provincia di Cagliari rispetto a una media isolana che è assestata sul –5,7 per cento”. Parlando di sofferenze delle imprese di commercio e turismo, non mancano i dati contrastanti (ve- dere tabella 5). “Restiamo nell’ambito di micro e piccole imprese. In Italia vi è stato un aumento dell’11 per cento, in Sardegna un decremento del 2,8 per cento. Ma le singole province hanno andamenti completamente diversi: passiamo dal –18,8 per cento della provincia di Cagliari al +9,2 per cento del Nuorese”. Significa che le imprese del Sud godono di migliore salute rispetto a quelle del Centro Sardegna? A vedere le chiusure pressoché quotidiane delle attività, come negozi e botteghe, non si direbbe… “Mi viene da fare una considerazione di carattere SOFFERENZE DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO) 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti TAB.2 ITALIA80.588 10.395 95.014 11.554 SARDEGNA2.012 485 2.226 489 Cagliari696 161 771 157 Sassari381 102 405 107 Nuoro214 57 223 55 Oristano98 34 130 35 Altre province 623 131 696 136 Claudia Sacceddu V 14 icedirettrice CresFidi: “Mi occupo di amministrazione e controllo. Verifico, cioè, i numeri generati dal Consorzio Fidi e l’andamento statistico delle richieste che riceviamo. La grave crisi economica si percepisce anche dall’enorme difficoltà della maggior parte delle imprese nel sostenere il costo della garanzia, che spesso si traduce nella successiva richiesta di rateizzazione nella restituzione del fido, anche quando si parla di importi bassi. Compito del Consorzio è di venire incontro agli Associati laddove è possibile”. generale, almeno per la situazione del Cagliaritano: l’accesso al credito resta più difficile rispetto al passato ma, se non altro, sembra migliorata la qualità del credito. Significa che le imprese di questo territorio sono mediamente in grado di sostenere la restituzione degli affidamenti concessi. Altrove non accade lo stesso perché, non dimentichiamolo, le opportunità sono diverse. E magari sono maggiori le difficoltà che incontrano gli imprenditori”. L’ultima tabella parla di prestiti vivi alle imprese (vedere tabella 6). Di che cosa si tratta? “Dei crediti regolari, dove non ci è alcun contenzioso. In questo caso il calo è generale, in tutto il Paese, e la Sardegna non è diversa dalle altre regioni perché tutti stanno affrontando più o meno gli stessi problemi”. In attesa di un Governo capace di dare risposte concrete al Paese, che cosa si può fare per mitigare questa situazione drammatica? “Ribadisco quanto vado dicendo da tempo, basti leggere l’intervista rilasciata a questo giornale un anno fa: occorre concedere maggior credito alle imprese perché, soprattutto in un momento così critico in cui le aziende hanno una vistosa contrazione delle entrate e del fatturato, devono poter accedere al credito senza troppi bizantinismi. Talvolta è difficile persino aprire un semplice conto corrente! C’è una selezione più ferrea rispetto al passato, prova ne sia che siamo CREDITI DETERIORATI DELLE IMPRESE NON FINANZIARIE (IN MILIONI DI EURO) U Francesco Frau fficio Istruttoria: “Una volta che la documentazione delle aziende richiedenti l’affidamento è completa (bilanci degli ultimi tre esercizi o Business Plan se si tratta di Start up, Modelli Unici, estratti conto bancari, eccetera), analizzo le imprese attribuendo loro un rating, e valuto l’opportunità per il Consorzio di rilasciare la garanzia. Il Consorzio ha un ruolo super partes perché garantisce soltanto chi ha capacità di credito, ossia chi è in grado alle scadenze pattuite di onorare gli impegni finanziari assunti. Le banche si fidano dei nostri rapporti proprio perché offriamo le dovute garanzie”. DOSSIER CREDITO TAB.3 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti ITALIA148.020 16.376 184.002 18.743 SARDEGNA3.122 632 3.766 667 Cagliari1.102 208 1.276 205 Sassari621 131 782 149 Nuoro322 74 442 74 Oristano162 47 176 51 Altre province 916 172 1.090 187 ISTITUTI BANCARI CONVENZIONATI 15_Credito BANCA 15 CREDITO S egreteria generale: “Tengo i contatti con i Soci e le banche che ci contattano per eventuali chiarimenti di varia natura, informazioni sullo stato delle pratiche, richieste di dati o documenti da integrare, necessari alla lavorazione delle nuove richieste di garanzia in nostro possesso. Inserisco i dati anagrafici, l’istruttoria e gli affidamenti richiesti sul nostro gestionale siweb. Margherita Murgia Compilo la modulistica e, dopo la sottoscrizione dei Soci, invio alla banca comunicazione e pratica, una volta che questa viene deliberata con esito positivo dal nostro Comitato Tecnico. Protocollo e archivio le delibere degli istituti di credito. Purtroppo, da tempo riscontro quotidianamente lo stato attuale di disagio, disorientamento e di totale sfiducia in cui si trovano le varie imprese che incontriamo”. IMPIEGHI BANCARI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO) TAB.4 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti ITALIA211.067 30.020 204.103 28.886 SARDEGNA4.254 735 3.948 693 Cagliari1.472 220 1.420 193 Sassari731 159 694 152 Nuoro406 93 406 89 Oristano238 66 236 64 Altre province 1.407 197 1.192 195 SOFFERENZE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO) TAB.5 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti ITALIA19.867 3.284 22.856 3.644 SARDEGNA582 147 621 143 Cagliari191 45 184 37 Sassari108 33 113 36 Nuoro62 22 65 20 Oristano32 14 39 13 Altre province 190 33 220 36 Silvia Porcu U 16 fficio istruttoria pratiche: “Chiedo e verifico la documentazione indispensabile per l’istruttoria della pratica, affinché sia completa e veritiera, per poi stabilire se ci sono tutti gli elementi necessari per la valutazione economico-finanziaria. Ai nostri Associati chiedo di essere più collaborativi nei nostri confronti: mi rendo conto che certi aspetti risultano molto tecnici, ecco perché suggerisco sempre di mettere in contatto con noi i loro consulenti. In questo modo, generalmente, riusciamo a rispettare i tempi a beneficio della stessa impresa richiedente”. U Massimo Saba U Marina Tidu fficio Controgaranzia: “Assicuro la garanzia prestata ai nostri Soci presso un Confidi di livello superiore, rispetto a ciascuna impresa e ad ogni singolo prodotto. Circa l’80 per cento delle nostre pratiche viene controgarantito dal Commerfin-Confesercenti. Un’altra quota, nella quale sono comprese le Start up, passa attraverso la Sfirs, la finanziaria della Regione Sardegna. Ai nostri Soci raccomando sempre di mantenere correttezza e regolarità nei rapporti con gli istituti di credito, attraverso la previsione dei fabbisogni finanziari della propria azienda, e di presentare bilanci bancabili, cioè con redditi e patrimonializzazione positivi, che sono alla base delle valutazioni di merito creditizio e ci consentono di soddisfare le loro richieste, cui è finalizzato il nostro impegno quotidiano”. DOSSIER CREDITO fficio legale e contenzioso: “Mi occupo dei rapporti con gli Associati. Nel momento in cui registriamo ritardi o mancati pagamenti nelle prime rate, mi adopero per contattare il Socio, per comprendere se sussista un problema reale o un disguido, per eventualmente rimodulare il piano di rientro. Nel momento in cui l’Associato non è nelle condizioni di rispettare i termini di pagamento, assumo il controllo delle visure e verifico se la società è ancora in piedi oppure se è fallita o chiusa ed appuro la consistenza patrimoniale. Infine, esiste un’ulteriore fase con la verifica post-contenzioso che svolgo attraverso visure e controlli incrociati”. PRESTITI VIVI ALLE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO (IN MILIONI DI EURO) costretti a scartare tra il 30 e il 40 per cento delle richieste di affidamento. E che, del restante 60-70 per cento, le banche accolgono appena l’80 per cento delle domande, per debiti da parte delle imprese nei confronti di Equitalia o per altri problemi. Il sistema bancario ha ulteriori filtri, decisamente più selettivi. C’è poi un altro aspetto che non va sottovalutato: a causa dell’incremento delle sofferenze delle imprese associate, i Consorzi Fidi si sono impoveriti per far fronte ai mancati pagamento o ai fallimenti di numerose aziende. I fondi di garanzia si stanno assottigliando sempre di più. Pertanto chiediamo allo Stato e alla Regione di rimpinguare questi fondi, alla luce di una situazione di particolare, estrema gravità. È inutile che ricordi, a chi ci governa, che il tessuto delle Pmi tiene in piedi buona parte dell’economia del Paese: se crolla questo, è davvero finita”. L.A. 17_Credito TAB.6 31 dicembre 2011 31 dicembre 2011 31 dicembre 2012 31 dicembre 2012 Totale Fino a 5 addetti Totale Fino a 5 addetti ITALIA191.199 26.736 181.246 25.242 SARDEGNA3.672 587 3.327 550 Cagliari1.281 175 1.236 156 Sassari624 125 581 115 Nuoro344 70 341 68 Oristano206 52 197 51 Altre province 1.217 164 972 159 17 CREDITO Terminologia bancaria 18 ACCENSIONE / APERTURA DI UN MUTUO Concessione in prestito di una somma di denaro da parte della banca. ACCREDITO Registrazione di somme di denaro in entrata nell’estratto conto di un cliente. ADDEBITO Registrazione di somme di denaro in uscita nell’estratto conto di un cliente. AMMORTAMENTO / PIANO DI AMMORTAMENTO Calendario delle rate di rimborso del capitale e degli interessi stabilito al momento della concessione di un mutuo. BANCA Istituto di credito che offre servizi di pagamento, prestiti e finanziamenti, investimenti del risparmio, consulenza, polizze assicurative, ecc. BANCARIO Lavoratore dipendente presso una banca. BOLLO Imposta da pagare su determinati contratti, che la banca incassa e poi versa allo Stato. BONIFICO BANCARIO Operazione con cui si trasferisce una somma di denaro da un conto corrente ad un altro, anche tra due banche differenti e in località diverse. BOT Buono Ordinario del Tesoro: titolo di Stato a breve termine. BTP Buono del Tesoro Poliennale: titolo di Stato a mediolungo termine. CCT Certificato di Credito del Tesoro: titolo di Stato a mediolungo termine. CATTIVO PAGATORE Con il termine cattivo pagatore viene indicato: 1) un individuo che non è in grado di assolvere ad un’obbligazione contratta con istituti di credito e/o finanziarie, relativamente al pagamento puntuale di rate di finanziamenti; 2) un individuo che emette assegni bancari non coperti da provvista; 3) un individuo che emette effetti cambiari non onorandoli alla scadenza; 4) un individuo che viene fatto oggetto di sentenza di fallimento. I nominativi dei cattivi pagatori vengono inseriti in automatico in una serie di sistemi di informazione a disposizione di tutti gli eroganti il credito: CR (Centrale Rischi), CAI (Centrale Allarme Interbancaria), CRIF e Registro informatico dei protesti. COMMISSIONI BANCARIE Compenso spettante alle aziende di credito per i servizi prestati e per le operazioni di finanziamento. CONTO CORRENTE BANCARIO Contratto che regola i rapporti di debito e di credito tra il cliente e la banca. CREDITO AL CONSUMO Facilitazione finanziaria a favore del consumatore da parte di imprese commerciali o di liberi professionisti (dilazioni di pagamento o finanziamenti). Spesso viene stipulato presso punti vendita, a seguito dell’acquisto di un bene durevole (auto, mobili, elettrodomestici, ecc.) CREDITO FONDIARIO Credito concesso dalle banche per finanziamenti a medio-lungo termine, garantiti da un’ipoteca su immobili. CRIF È il gestore di un Sistema di Informazioni Creditizie denominato EURISC. CRIF raccoglie le informazioni su finanziamenti erogati o semplicemente richiesti. Riporta nella banca dati CRIF il corretto pagamento delle rate segnalando opportunamente le rate indolute. CRIF viene alimentato da banche e società finanziarie. E’ possibile conoscere la propria posizione nella CRIF facendo opportuna istanza di accesso. In risposta all’istanza di accesso ai dati della CRIF, quest’ultima risponde a mezzo posta con un prospetto indicante le posizioni. I finanziamenti che presentano ritardi di pagamento, anche quelli regolarizzati in un secondo momento, vengono eliminati da CRIF dopo 1 anno dalla regolarizzazione se il ritardo ha riguardato al massimo 2 rate e non si registrino successivi ritardi oppure dopo 2 anni dalla regolarizzazione se il ritardo ha riguardato piu’ di 2 rate o si e’ prolungato per piu’ di 2 mesi e non si registrino successivi ritardi. I finanziamenti con ritardi di pagamento non sanati vengono cancellati automaticamente da CRIF trascorsi 3 anni dalla data di estinzione del finanziamento, ove peraltro si cancellano in toto i dati del finanziamento. CUSTODIA TITOLI Servizio con il quale la banca si impegna a custodire quote dei fondi comuni mobiliari di proprietà dei propri clienti. DENARO DOSSIER CREDITO tuita con rate periodiche, corrispondendo gli interessi maturati. MUTUO CASA Finanziamento finalizzato all’acquisto della casa, garantito da ipoteca sull’immobile e restituito in forma rateale secondo un piano di ammortamento prestabilito. MUTUO CHIROGRAFARIO Il mutuo chirografario è quel tipo di mutuo che non è assistito da alcun tipo di garanzia reale (pegno o ipoteca) o personale (fideiussione), e di norma viene richiesto dalle aziende per effettuare investimenti (acquisto attrezzature, macchinari, arredi, ecc.). Il funzionamento è identico a quello del mutuo ipotecario, con un rimborso rateale secondo un piano d’ammortamento prestabilito. MUTUO IPOTECARIO È il mutuo concesso dalla banca a fronte di una garanzia ipotecaria sulle proprietà del cliente. NON TRASFERIBILE Si dice di assegno che non può essere incassato da altra persona all’infuori dell’intestatario. ORDINE PERMANENTE Disposizione che il cliente dà alla banca in relazione alla gestione del suo conto corrente. PRESTITO PERSONALE Il prestito è il finanziamento con il quale la banca concede a una persona fisica, in prestito, una somma di denaro per l’acquisto di beni o servizi. La somma finanziata deve essere restituita con rate periodiche corrispondendo gli interessi maturati. PRESTITO CON CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO Finanziamento della banca a un cliente a fronte della garanzia dell’impegno di una quota dello stipendio da questi percepito (di solito fino al 20% del totale). PROTESTO Atto con cui viene accertato il mancato pagamento o la mancata accettazione di un titolo di credito (assegno, cambiale, ecc.). RISPARMIO Accantonare denaro per far fronte alle esigenze future. SOFFERENZA BANCARIA Dicesi sofferenza bancaria il rapporto in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente comparabili. Trattasi di una situazione in cui la banca esprime formale richiesta di restituzione entro i tempi di legge di tutti i crediti che la banca ha concesso al cliente. TASSO D’INTERESSE Prezzo del denaro in valore percentuale. TITOLI DI CREDITO Documenti che attestano il diritto a ricevere una determinata prestazione. Ne sono un tipico esempio l’assegno e la cambiale, ma anche i Titoli di Stato e le azioni ordinarie. TITOLI DI STATO Obbligazioni emesse dal Ministero del Tesoro. 19_Credito Mezzo con il quale è possibile pagare i beni acquistati o i servizi utilizzati. DEPOSITO BANCARIO Somma di denaro accreditata in banca, in genere su un libretto di deposito. DEPOSITO TITOLI Contratto in base al quale la banca s’impegna a custodire i titoli del cliente. ESTRATTO CONTO Resoconto dei rapporti che intercorrono fra la banca e il cliente, in genere inviato per posta ogni 3 mesi. FIDEJUSSIONE Contratto mediante il quale un soggetto s’impegna personalmente a soddisfare le obbligazioni di un altro soggetto nei confronti di un creditore. FIDO BANCARIO Fido bancario, o affidamento, è definito come l’impegno assunto da una banca a mettere una somma a disposizione del cliente, o di assumere per suo conto un’obbligazione nei confronti di un terzo. Un fido bancario può essere concesso sia ad un privato che ad un’azienda, tuttavia è quest’ultima la categoria che ricorre maggiormente al credito bancario. Gli affidamenti bancari vengono concessi dagli istituti di credito a seguito di una complessa istruttoria che, di norma, ha ad oggetto sia i profili reddituali che quelli patrimoniali del soggetto richiedente, al fine di stabilire la capacità di restituzione del credito concesso (profilo reddituale) e la solidità finanziaria (profilo patrimoniale). FILIALE / SPORTELLO BANCARIO Punto vendita tradizionale di una banca, che si aggiunge agli altri canali di contatto (ATM, Phone banking, Internet Banking, Promotore finanziario, ecc.) FINANZIAMENTO (Equity, bond, balanced, flexible…). GIRATA Dichiarazione scritta (firma sul retro) su un titolo di credito (assegno, cambiale…) che ne trasferisce i diritti al giratario. GIROCONTO Operazione con la quale il titolare di un conto corrente dà ordine alla propria banca di accreditare una certa somma sul conto corrente di un’altra persona. HOME BANKING Rapporti con la banca che un cliente può sviluppare al computer tramite la rete telematica di Internet. INCAGLIO BANCARIO Dicesi incaglio bancario il rapporto in temporanea difficoltà, ove si assiste al ritardo nel pagamento delle rate di un finanziamento o al rientro su uno sconfino di conto corrente. INTERESSE Remunerazione del denaro dato in prestito. MUTUO Finanziamento con il quale la banca concede in prestito una somma di denaro. Tale somma deve essere resti- 19 Pmi e accesso al credito CREDITO Accordo da un miliardo di euro tra Bnl, Confesercenti e Cosvig B 20 nl Gruppo Bnp Paribas, Confesercenti e Cosvig (Società Consortile a.r.l.) a febbraio hanno sottoscritto un accordo con l’obiettivo di sostenere il consolidamento e lo sviluppo, sia in Italia che sui mercati esteri, delle piccole e medie imprese operanti nei settore del commercio, del turismo e dei servizi. Bnl ha destinato a questa partnership un plafond di un miliardo di euro. Con questa iniziativa, Bnl, Confesercenti e Cosvig puntano a favorire, in un momento di congiuntura economica ancora difficile, il miglioramento della capacità produttiva, dell’efficienza e della competitività delle aziende, supportandole negli investimenti per immobilizzazioni materiali e immateriali, nel mantenimento degli equilibri finanziari e nelle esigenze di innovazione e di internazionalizzazione. A tale scopo, la Bnl mette a disposizione delle Pmi aderenti alla Confesercenti (oltre 352.500 operanti in tutta Italia, assistite da 20 confederazioni regionali e 105 strutture provinciali) soluzioni dedicate di finanziamento a medio-lungo termine per supportare, ad esempio, programmi di investimento, innovazione e sviluppo, quali acquisto di nuovi impianti, macchinari ed attrezzature, adeguamento dei locali, spese per programmi di ricerca e sviluppo. Oltre a ciò, affidamenti a breve connessi al ciclo produttivo, per soddisfare le esigenze di liquidità e di gestione del capitale circolante. I finanziamenti sono supportati – grazie all’intervento di Cosvig – dalla garanzia diretta del “Fondo centrale di garanzia”: ciò permette di agevolare ulteriormente l’accesso al credito, anche attraverso un iter dedicato per il quale la stessa Cosvig svolge anche un ruolo di assistenza a 360 gradi alle imprese aderenti a Confesercenti. Completano la piattaforma di offerta BNL, finanziamenti per gestire i processi di internazionalizzazione, sostenendo le attività di import-export delle imprese del settore, e servizi per le esigenze di incasso e di pagamento. Il presidente nazionale della Confesercenti, Marco Venturi, esprime “apprezzamento per l’accordo che rappresenta, proprio nell’attuale fase di recessione economica, un concreto supporto alle Pmi che potranno così disporre di interventi finanziari finalizzati alla copertura delle esigenze di capitale circolante e di investimenti. Le garanzie dei Confidi e del Fondo centrale consentiranno ad un tempo di migliorare la qualità dei crediti e di favorire l’accesso al finanziamento, in particolare, per le piccole e medie imprese associate alla Confesercenti. La lunga crisi dell’economia richiede una sempre più stretta sinergia tra le imprese e le banche”. Le Confesercenti provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano raccoglieranno i documenti inviati dalle imprese interessate, che poi verranno inoltrati al Cresfidi. Spetterà al nostro Consorzio Fidi il compito di istruire le richieste, elaborando i dati aziendali e verificandone la fattibilità. Superata questa procedura, se tutta la documentazione risulterà a posto, il fascicolo sarà inviato sia alla Bnl che alla Cosvig, per l’ultima parte del disbrigo pratica. I suggerimenti del nostro consulente per non disperdere il know-how che le aziende, negli anni, hanno creato. Sono perciò nati tre strumenti che oggi permettono di superare questi momenti, e sono: 1) il piano attestato di risanamento: valido per l’imprenditore che deve rimediare ad una situazione di crisi reversibile nella quale non si è ancora manifestata l’insolvenza; 2) gli accordi di ristrutturazione dei debiti: adatti a fronteggiare crisi patrimoniali e finanziarie, con la semplice omologa dell’accordo da parte del Tribunale; 3) il nuovo concordato preventivo, ed in particolare il concordato in continuità, più flessibile ed adatto alla regolazione di crisi anche più gravi, con l’intervento più invasivo del Tribunale fallimentare”. Moltissime aziende italiane, e sarde in particolare, sono sovraindebitate. Effetto della crisi internazionale e locale, certamente, oppure ci sono altre concause? “La crisi, come oggi possiamo leggere su tutti i giornali e sentire in tutte le televisioni, è una crisi interna- 21_Credito I n un periodo di crisi così marcato, ci è sembrato naturale approfondire alcune tematiche che preoccupano molte imprese sarde, a cominciare dal sovraindebitamento. Ne parliamo con Massimo Mannella, commercialista cagliaritano e consulente chiamato dalla Confesercenti regionale a fornire un supporto tecnico ai nostri Associati. In che cosa consiste tecnicamente il sovraindebitamento? “Il sovraindebitamento viene definito come una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Come si evince dalla definizione, la situazione di sovraindebitamento può essere anche momentanea o comunque potrebbe essere reversibile, ecco perché in quest’ottica sono state introdotte, in questi ultimi anni, una serie di figure giuridiche dirette alla risoluzione della crisi aziendale per la tutela delle imprese e DOSSIER CREDITO Mannella: “Il sovraindebitamento delle imprese si può fronteggiare” 21 CREDITO 22 zionale, che sicuramente si è abbattuta con maggiore forza in alcuni Paesi quali Grecia, Portogallo, Spagna e Italia. Una crisi che, non ci dimentichiamo, a differenza delle precedenti non è nata sul mercato dell’economia reale ma su quello finanziario. Ecco perché le aziende sono quelle che ne hanno sofferto maggiormente. Infatti, oggi le imprese per la maggior parte falliscono per carenza di liquidità, che manca per la stretta del sistema finanziario bancario, il quale ha dovuto far fronte alla risoluzione dei propri problemi di liquidità mancando cosi di supportare il finanziamento delle aziende e perciò dell’economia reale. Le aziende in Sardegna non si sono potute sottrarre a tutto ciò. Anzi, è notizia di qualche giorno fa che proprio la Sardegna, insieme al Molise, è una delle due regioni nelle quali la stretta del credito ha assunto i maggiori rilievi”. Il sovraindebitamento degli ultimi tempi è in aumento, oppure in proporzione segue l’andamento degli ultimi anni? “Purtroppo questa situazione ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni in tutta l’Italia. In Sardegna, sicuramente, negli ultimi due anni è cresciuta in modo preoccupante, basti dire che nel corso del 2011/2012 si è avuta la maggior chiusura di aziende artigiane di tutta Italia. Tutto ciò ha comportato una contrazione degli investimenti tale che, di fatto, in percentuale l’Isola è tra le prime in Italia”. Quando si arriva a un certo punto, è difficile superare la criticità. Quando e come un imprenditore deve correre ai ripari? “Come dicevo in precedenza, oggi il legislatore ha inteso privilegiare (anche di fronte alla crisi) la continuità aziendale e la possibilità di conservare l’azienda, evitando disgregazione di valori. Tuttavia, tale concreta possibilità dipende dal momento in cui viene affrontata la crisi e dalla oggettiva possibilità e convenienza di proseguire l’attività produttiva. In questa situazione è necessaria un’attenta analisi e valutazione anche con l’ausilio del consulente, cioè di colui che insieme all’imprenditore valuta e consiglia le soluzioni migliori per guidare l’impresa fuori dalla crisi. Il consulente deve aiutare ad individuare gli elementi di criticità ed indicare le possibili soluzioni, è colui che deve affiancare l’imprenditore anche nelle trattative con le banche, che oggi rappresentano forse il maggior fattore di criticità per le aziende, e lo deve aiutare nella scelta dello strumento a lui più adatto per la risoluzione della crisi”. Quanto può aiutare l’innovazione tecnologica delle imprese? “Per la maggior parte delle imprese, innovare è ormai un imperativo strategico per acquisire e mantenere posizioni di leadership. Quotidianamente vi è una spinta all’innovazione che determina un innalzamento degli standard competitivi in molti settori e rende più difficile raggiungere il successo di mercato. Non innovare oggi significa trovarsi fuori dal mercato in pochi anni. Ma l’innovazione non deve essere solo tecnologica: ricordiamoci che gli imprenditori e le imprese italiane sono sempre state conosciute nel modo per la loro originalità delle idee e dei prodotti. È lì che dobbiamo mirare: non a produrre beni standardizzati nei quali alcuni Paesi, con costi del lavoro ben più bassi, possono batterci sul prezzo, bensì sulla qualità ed originalità delle idee e del prodotto”. Se potesse farlo, quale suggerimento darebbe al prossimo presidente del Consiglio dei ministri per sostenere le imprese in crisi? “Non credo di essere all’altezza di poter dare consigli al nuovo Premier, spero soltanto che venga eletto in breve tempo, perché non c’è cosa peggiore in un momento di crisi come questo, del non avere una guida del Paese che indichi come agire. Certo è che, al fine di accrescere la liquidità del sistema Italia, senza immettere nuova moneta sul mercato, l’unica soluzione sarebbe quella che lo Stato pagasse alle imprese il suo debito, che oggi ammonterebbe a circa 90 miliardi di euro, pari circa a quattro volte quanto ha incassato lo Stato dall’Imu. Questo si dovrebbe e si potrebbe fare per aiutare le nostre imprese”. Luigi Alfonso possono intervenire con i loro consulenti convenzionati, in tutte le fasi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale che comportino un’analisi giuridico-economica della crisi dell’impresa, al fine di adottare importanti scelte gestionali orientate, soprattutto, al risanamento aziendale e alla ristrutturazione del debito. DOSSIER CREDITO AVVISO AI COMMERCIANTI Parliamone… dal lunedì al venerdì 9,00-13,00 23_Credito 800-011731 23 Emergenza suicidi CONFESERCENTI REGIONALE La task force della Confesercenti: i consulenti rispondono al Numero Verde “O ccorre fare rete tra il mondo delle imprese e del lavoro, e tutte le istituzioni”. È stata questa l’accorata richiesta emersa dai partecipanti al Forum “Emergenza suicidi”, promosso il 12 aprile scorso a Cagliari dalla Confesercenti Sardegna. I lavori, coordinati e introdotti dal presidente regionale Marco Sulis, hanno visto la qualificata presenza di rappresentanti del settore credito, della consulenza tecnico-amministrativa, della sanità e del volontariato, quest’ultimo rappresentato da don Marco Lai, responsabile della Caritas di Cagliari, in prima linea nell’offrire un aiuto (sia in termini di pasti caldi, sia di posti letto) a tante persone indigenti. 24 “Gente normale, che magari lavora ma non ha i soldi per pagare l’affitto e le bollette, o comunque non riesce ad arrivare a fine mese. Gente insospettabile. Figuriamoci il disagio di chi il lavoro non ce l’ha proprio e non sa dove andare, a chi chiedere, con chi sfogarsi”, ha spiegato don Lai. La commercialista Maria Cristina Sacchi, consulente della Confesercenti Sardegna, ha elencato una serie di strumenti utili per le imprese in crisi. “Esistono ma vanno messi in campo e, soprattutto, adeguatamente finanziati e resi operativi”, ha precisato. Augusto Contu, direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl 8, ha ricordato che “il lavoro è una delle basi fondanti della nostra società: senza di esso, crolla l’autostima soprattutto nelle persone più fragili. Non è utile, anzi risulta dannoso, psichiatrizzare questo fenomeno perché si tratta di un contesto del tutto particolare: non parliamo di persone malate che presentano Augusto Contu, direttore Dipartimento di Salute Mentale Asl 8 Massimo Diana, direttore Ser.D. Asl 8 Gianni Simula, direttore Confesercenti Sassari-Gallura Giuliano Frau, presidente Adoc Sardegna don Marco Lai, responsabile Caritas di Cagliari Maria Cristina Sacchi, commercialista Giuseppino Meloni, presidente CresFidi CONFESERCENTI REGIONALE mi chiedo: come possiamo cogliere i sintomi o i primi segnali delle persone che manifestano intenzioni suicide, perché disperate per la situazione economica della loro azienda o della famiglia? E come possiamo intervenire?”. Una risposta l’ha data il presidente regionale, Marco Sulis: “La Confesercenti è pronta sin da oggi ad offrire tutto il supporto tecnico, attraverso il Numero Verde 800-011731, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Per quanto riguarda il supporto psicologico, possiamo soltanto indirizzare le persone che si dicono disponibili verso le strutture competenti delle Asl. Ma accogliamo le proposte fatte da tuti i protagonisti del Forum, per muovere i primi passi verso una rete regionale tra le istituzioni coinvolte, a vario titolo, in questo dramma sociale. È poi auspicabile che la classe politica faccia per intero la sua parte”. Un dato che fa comprendere la situazione drammatica che ha investito la Sardegna: non appena sono andati in onda i servizi delle emittenti televisive sarde sul Forum, il Numero Verde è stato bombardato di telefonate, anche se il servizio sarebbe dovuto partire ufficialmente dal 15 aprile. Giuliano Frau, presidente regionale dell’Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori), ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle strutture Asl, ma ha ricordato che “la vergogna e la difficoltà nel comunicare ciò che si prova in certe situazioni, frena le persone, in particolare in certe aree della Sardegna dove è più difficile ammettere tale disagio. Le azioni di tutte le istituzioni presenti al Forum sono importanti ma slegate: siamo tutti in prima linea nell’intercettare il disagio, ora però occorre una sinergia per ottimizzare gli interventi”. (l.a.) 25_Notizie e attività determinate patologie mentali. Le nostre strutture tuttavia possono offrire consulenza e supporto (per esempio con i gruppi d’ascolto), affiancando le Associazioni di categoria. Non dimentichiamo poi che, accanto all’imprenditore o al lavoratore in difficoltà, c’è sempre una famiglia che soffre quel disagio, basta vedere che cosa è accaduto a Civitanova Marche”. Massimo Diana, psichiatra e direttore del Ser.D. di Cagliari, ha aggiunto che “la perdita di autostima e la vergogna compaiono con una certa facilità, in particolare negli individui al di sopra dei 45-50 anni che perdono il lavoro e, spesso, ricorrono all’alcol o ad altre sostanze nel tentativo vano di evadere la realtà, dimenticare i problemi. Il dramma di chi è tagliato dal mercato del lavoro è un fenomeno in espansione”. Davide Marcello, vicepresidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, ha sottolineato che “l’80 per cento delle aziende che hanno a che fare con Equitalia non appare in grado di far fronte ai debiti fiscali. Allora 25 Carlo Amaduzzi CONFESERCENTI REGIONALE “La Regione investa nel turismo anziché aiutare le aziende decotte” “L a Regione sta facendo mutuo soccorso alle aziende decotte ma non sostiene con convinzione il turismo, l’unico settore che a breve termine può creare importanti ricadute in termini di occupazione, redditi e rilancio dell’economia locale”. Lo sostiene Carlo Amaduzzi, presidente regionale di AssoHotel-Confesercenti. Amaduzzi sottolinea inoltre che “il turismo e l’agricoltura sono gli unici comparti che non possono delocalizzare le attività imprenditoriali: ciò comporta che i soldi erogati dalla Regione e dagli Enti locali abbiano effettive ricadute nei rispettivi territori, e non vengano dirottati altrove come invece è accadu- 26 to nell’industria, in particolare con le multinazionali che hanno lasciato le cattedrali nel deserto perché attratte da Paesi dove il costo del lavoro è inferiore”. Per fotografare il momento di grave crisi che colpisce il settore, Amaduzzi presenta alcuni dati: “Su 80 strutture della sola Ogliastra, tanto per citare un esempio, 10 figurano nel bollettino delle aziende messe in vendita all’asta nell’ultimo anno. Come se non bastasse, quest’anno gli alberghi in Sardegna hanno pagato mediamente 500 euro di Imu a stanza: una pressione fiscale irragionevole e intollerabile. AssoHotel chiede con forza che la Regione destini immediatamente cospicue risorse finanziarie per aiutare un settore strategico ma agonizzante. Chiediamo un provvedimento mirato: che sia la ‘Lunga estate’ oppure un altro, l’importante è intervenire. E farlo subito”. Assoturismo stico? “Innanzitutto, vista la gravità della situazione economica del comparto turistico, si rendeva necessaria un’azione forte e condivisa da parte delle Associazioni di categoria, al fine di poter dare una svolta alla crisi del comparto e c e r care in qualsiasi modo di arginare il problema. Ci è sembrato opportuno e doveroso avviare una nuova stagione da parte delle Associazioni, unitaria e condivisa, capace di creare politiche commerciali e promozionali a favore della destinazione Sardegna e abbandonare dialettiche politiche lontane dal risolvere il problema specifico turismo-trasporti”. Chi fa parte di questo Consorzio? “Soci fondatori del Consorzio sono la Confesercenti e la Confcommercio. Vista la bontà del progetto, hanno anche aderito con entusiasmo Confindustria e Confapi. Auspichiamo comunque che aderiscano tutte le Associazioni coinvolte nel comparto turistico-ricettivo come, ad esempio, la Coldiretti per quanto concerne gli agriturismi. È previsto, inoltre, l’ingresso di Tirrenia e Meridiana. Il Consorzio STS auspica di poter accogliere al suo interno tutti i Consorzi turistici locali della nostra regione, supportando o realizzando Sandro Salerno, presidente regionale Assoturismo-Confesercenti 27_Notizie e attività È on line il nuovo sito del consorzio turistico STS, nato da un’idea di Assoturismo-Confesercenti e sviluppato e creato in collaborazione con la Confcommercio. Ne parliamo con Sandro Salerno, presidente di Assoturismo Sardegna. Perché l’idea di un consorzio turi- CONFESERCENTI REGIONALE Nasce il Consorzio Sts per dare un calcio alla crisi 27 CONFESERCENTI REGIONALE 28 – nel tempo – iniziative che possano rappresentare, in modo sistematico e su scala nazionale ed europea, le varie offerte turistiche della nostra Isola”. Insomma, bisogna fare sistema. Perché avete sentito la necessità di avviare un dialogo con le compagnie di navigazione? “Aprire un dialogo diretto di carattere commerciale tra gli operatori turistici e le compagnie di navigazione era assolutamente necessario, in quanto la crisi riguarda entrambi i soggetti. Trovare soluzioni per risolvere il problema è un obiettivo comune. Il confronto tra operatori del settore, in cui il dialogo si è basato solo ed esclusivamente sul problema turismo-vacanze-trasporti, deve avvenire per forza su azioni concrete e nel trovare soluzioni non più rinviabili. La mia idea, nel mese di ottobre, di invitare al confronto le compagnie di navigazione, ed avviarla unitariamente con la Confcommercio, penso sia stata un’azione positiva, in quanto il dialogo c’è stato e anche positivo, non per niente è nato il progetto ‘Sardegna sulla cresta dell’onda’. Ora attendiamo fiduciosi i risultati”. Spieghiamo che cos’è il progetto “Sardegna sulla cresta dell’onda”. “Si tratta di un progetto che nasce con il preciso intento di riposizionare la percezione della destinazione Sardegna quale meta accessibile da tutti i target turistici di riferimento e rafforzare la nostra offerta turistica abbattendo il caro trasporti, offrendo costi competitivi e ragionevoli nel mercato internazionale”. Quali obiettivi si pone? “Innanzitutto, creare condizioni di advance booking capaci di attrarre e conquistare per tempo i clienti, garantire flussi turistici certi, organizzare meglio la propria attività e struttura. Il turista attuale ha sempre meno tempo per viaggiare e budget ridotti, di conseguenza la nostra offerta non può essere rilasciata solo all’esclusività del nostro ambiente e del nostro mare, ma deve avere contenuti, motivazioni e costi certi. La destinazione Sardegna, che ha raggiunto per ragioni storiche e culturali un grado di maturità tale da dover attuare una politica generale di riposizionamento strategico, è stata anche ulteriormente avvilita dalla crescente percezione di prodotto turistico “caro e di scarsa qualità in termini di servizio”. Occorre quindi uno sforzo comune per riposizionare la percezione di tale destinazione, modificando gli elementi di accesso al prodotto, qualità dei servizi, professionalità e CONFESERCENTI REGIONALE cesso di acquisto di una vacanza in Sardegna: l’alto costo del trasporto e l’aleatorietà della sua fruizione”. Bisogna dare ossigeno a tutta la filiera del settore turismo in Sardegna. “Desideriamo dare impulso al settore del turismo in Sardegna e, grazie ad un nuovo flusso di turisti, fornire nuova linfa a tutti gli operatori della filiera, dai ristoratori ai commercianti. La risposta alla crisi passa anche per la reazione degli imprenditori del settore”. 29_Notizie e attività sistematicità dei servizi offerti”. Doterete, cioè, le strutture alberghiere di una convenzione tariffaria sui trasporti in nave e aereo da poter offrire ai propri clienti. “Attraverso ‘Sardegna sulla cresta dell’onda’, le strutture ricettive potranno ottenere una tariffa fissa, flessibile in termini di utilizzo da parte dei clienti e sempre disponibile. Attraverso questa convenzione si punta a contrastare la barriera di accesso più rilevante del pro- 29 Barm CONFESERCENTI REGIONALE NONA EDIZIONE Q uaranta barman giunti da tutta la Sardegna si sono confrontati alla Fiera Internazionale della Sardegna, a Cagliari, dal 17 al 20 marzo scorsi. La professionalità e la creatività dei partecipanti hanno decretato il successo dell’edizione speciale del Barman Day, l’evento promosso dalla Fiepet-Confesercenti quale animazione dell’attività fieristica. L’iniziativa ha richiamato ogni giorno migliaia di visitatori, che hanno seguito con curiosità e attenzione le fasi della manifestazione con la presentazione dei cocktail Pre Dinner, After Dinner e Frozen. 30 Edizione sp 31 31_Notizie e attività CONFESERCENTI REGIONALE man Day peciale 2013 Alimentaristi e pubblici esercizi CONFESERCENTI REGIONALE C 32 Abrogato l’art. 62 della legge 27/2012, cambiano ancora i tempi di pagamento on una nota dell’Ufficio legislativo, il Ministero dello Sviluppo economico ha archiviato l’articolo 62 della Legge 27/2012. La nota, a cura del Capo dell’Ufficio Legislativo del Mise, Raffaello Sestini, dichiara – a conclusione di un lungo ed articolato parere – che “l’art. 62, comma 3 della Legge 27/2012 è stato abrogato tacitamente ed oggi non è più in vigore”. L’abrogazione è avvenuta – stante la nota del Mise – in ragione del recepimento della Direttiva Comunitaria 2011/7/UE, Late payment, recepita nel D. Lgs. 192/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 15 novembre 2012. Per il principio di diritto comunitario, l’approvazione ha avuto l’effetto di abrogare automaticamente la normativa in materia di commercializzazione dei prodotti agro-alimentari contenuta nell’articolo 62. In particolare, l’effetto è la cancellazione dei commi 3, 7, 8 e 9. La lunga diatriba e l’acceso dibattito sulla inconcludente normativa introdotta inopinatamente dal Ministero delle Politiche agricole si è così infranta contro le direttive di politica economica dell’Unione Europea. Quel che era evidente sin dall’inizio, e cioè la prevalenza del diritto comunitario, è stato finalmente sancito dagli uffici dello Stato, e le norme contrarie debbono necessariamente essere disapplicate. Non può esservi nessuna deroga, né alcun regime particolare per i tempi di pagamento dei prodotti agricoli ed alimentari, il tutto rientrante in una più generale disciplina delle transazioni commerciali stabilita a livello europeo per evitare i ritardi dei pagamenti. A lungo la Fiesa-Confesercenti ha combattuto una battaglia giusta sui tempi di pagamento, ma mai erano stati posti vincoli e pregiudizi alla libertà commerciale, alla volontà negoziale, né erano stati mai pensati tempi così rigidamente precostituiti come quelli che fissavano tempi di pagamento a 30 e 60 giorni (rispettivamente per i prodotti deperibili e non deperibili), con in più un pesante apparato sanzionatorio. La nota ministeriale aggiunge che “conseguentemente, sia in applicazione del generale criterio della successione delle Leggi nel tempo, sia in applicazione del criterio di prevalenza del diritto europeo su norme nazionali incompatibili, si può ragionevolmente ritenere che la disciplina in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali in materia di cessione dei prodotti agricoli e alimentari di cui all’articolo 62 in questione, sia stata tacitamente abrogata da quella successiva più generale di derivazione europea introdotta dal Decreto Legislativo n. 192/2012, fermo restando che, in caso contrario, la medesima disciplina di cui all’art. 62 dovrebbe in ogni caso essere disapplicata per contrasto con il sopravvenuto diritto europeo”. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Procedure standardizzate Dvr, sc I n un precedente numero di questo giornale, con riferimento alla normativa in materia di procedure standardizzate per la redazione del documento di valutazione dei rischi (Dvr) in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, avevamo pubblicato la notizia relativa all’art. 1, comma 388, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, con il quale veniva concessa una proroga del termine (con scadenza il 31 dicembre 2012) entro il quale i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori erano obbligati ad effettuare la valutazione dei rischi, non più predisponendo una mera autocertificazione, ma redigendo un Dvr secondo le relative procedure. A suo tempo, avevamo ipotizzato che, secondo un’interpretazione “estensiva”, il termine concesso alle imprese per predisporre il Dvr secondo le procedure standardizzate potesse coincidere con L’ art. 16 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito nella legge 28 gennaio 2009, n. 2, stabilisce che “le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) nella domanda di iscrizione al Registro delle imprese, o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del conte- cadenza del 31 maggio 2013 il 30 giugno 2013. Secondo un’interpretazione più rigida, il termine a nostro avviso avrebbe potuto coincidere con la scadenza del terzo mese successivo al 6 febbraio 2013, data dell’entrata in vigore del decreto interministeriale contenente le procedure standardizzate, dunque con il 5 maggio 2013. Ci corre l’obbligo di specificare, ora, che il Ministero del Lavoro, con propria Circolare, ha precisato invece che, stante la proroga “Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del Decreto interministeriale”, la possibilità ai datori di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi con autocertificazione termina il 31 maggio 2013. È dunque indispensabile che, entro e non oltre la nuova scadenza, le imprese che finora avevano utilizzato l’autocertificazione si dotino di un vero e proprio Dvr. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici territoriali dell’Associazione. nuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto tutte le imprese, già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore, dovevano comunicare al Registro l’indirizzo di Posta elettronica certificata. L’iscrizione dell’indirizzo Pec e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria. L’art. 5 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito nella legge 17 dicembre 2012, n. 221 ha poi stabilito che l’obbligo della Pec è esteso anche alle imprese individuali che presentano domanda di prima iscrizione al registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione. L’ufficio del Registro delle imprese che riceve una domanda di iscrizione da parte di un’impresa individuale che non ha iscritto il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata, in luogo dell’irrogazione della sanzione prevista dall’articolo 2630 del Codice civile (sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro), sospende la domanda fino ad integrazione della stessa con l’indirizzo di Posta elettronica certificata, e comunque per 45 giorni; trascorso tale periodo, la domanda si intende non presentata. Le imprese individuali già attive alla stessa data, invece, ai sensi del secondo comma dell’art. 5, sono tenute a depositare, presso l’ufficio del Registro delle imprese competente il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata, entro e non oltre il 30 giugno 2013. Anche per queste ultime, il Ministero dello Sviluppo economico ha ritenuto applicabile l’esenzione dei diritti di segreteri, sia con riferimento all’iscrizione dell’indirizzo di Pec nel Registro delle imprese che alle sue successive eventuali variazioni”. 33_Notizie e attività Entro il 30 giugno 2013 Pec obbligatoria anche per le imprese individuali Nessun diritto di segreteria va versato alle Camere di commercio CONFESERCENTI REGIONALE Posta elettronica certificata 33 Liberalizzazioni CONFESERCENTI REGIONALE Prosegue la raccolta di firme per cambiare la normativa sulle aperture nei giorni festivi P rosegue la raccolta di firme denominata “Libera la Domenica”, promossa dalla Confesercenti con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana. Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte, il 13 novembre scorso il Comitato promotore ha depositato alla Corte di Cassazione la proposta di una legge di iniziativa popolare per cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riportare nell’ambito delle competenze delle Regioni le decisioni sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali. Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è necessario raccogliere almeno 50mila firme. La linea della Confesercenti è chiara da tempo: gli eccessi di liberalizzazioni penalizzano pesantemente i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori ad adeguarsi, sacrificando così valori importanti come la famiglia e il riposo. Con il “sempre aperto”, peraltro, 34 non sono aumentati i consumi (neppure quando, in giornate con l’ultima Pasquetta, i centri commerciali sono stati presi d’assalto da tanta gente che ha rinunciato alla classica scampagnata con parenti o amici, a causa del maltempo), e non sono aumentati neppure il Pil e l’occupazione. Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5 anni, in Sardegna oltre duemila micro imprese del settore chiuderanno. L’eccesso di liberalizzazioni, infatti, ha avuto il solo effetto di penalizzare i piccoli e medi esercizi, aumentando i costi e distorcendo la competizione. Soltanto la grande distribuzione ne ha tratto benefici, ma anche questo era largamente prevedibile. La Confesercenti non punta a chiudere i negozi tutte le domeniche, bensì ad aprirli soltanto quando è strettamente necessario. È possibile aderire alla campagna “Libera la Domenica” firmando presso le strutture territoriali della Confesercenti, oppure nei sagrati delle chiese dove sono presenti i nostri operatori. www.liberaladomenica.it Giornata di studi a Roma CONFESERCENTI REGIONALE La Faib: “Assurdo scaricare gli oneri di trasmissione prezzi sui soliti singoli gestori” I l Decreto Ministeriale “Comunicazione e le nuove Commissioni permanenti, salvo rappresenpubblicazione dei prezzi di vendita al pub- tare comunque ai funzionari del Ministero le difficolblico dei carburanti” del 17 gennaio scorso, tà tecniche insistenti sull’attuale strutturazione della pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 rete). Lo scopo dell’incontro era, piuttosto, quello di marzo, in attuazione della Legge 99/2009 accompagnare gli operatori nell’espletamento dei art. 51, di modifica ed integrazione al Decre- nuovi obblighi di legge e preparare al meglio gli adto 15 ottobre 2010 è entrato ormai in vigore. detti e i responsabili degli uffici periferici della Faib, Sul Decreto, che scarica l’onere della trasmis- per consentire loro un’attenta e adeguata assistenza sione dei prezzi sui singoli gestori, la Faib ha espresso tecnica agli Associati. contrarietà e riserve sul merito, sul metodo e sull’ef- La giornata ha consentito di fare il punto sulla tempifettiva opportunità di un provvedimento pesante in stica della comunicazione per tipologia di prodotto, termini gestionali e operativi, poco utilizzabile dal su chi deve fare la comunicazione, come farla, passagcittadino e poco efficace dal punto di vista della tra- gio per passaggio, dall’accreditamento all’aggiornasparenza e della formazione dei prezzi. mento, su quali sono le sanzioni. Sotto questo profilo, Il provvedimento si presta peraltro a critiche poiché sono stati preziosi gli interventi dei responsabili mininon considera che una parte non marginale della rete steriali della gestione del Decreto prezzi. continua a registrare difficoltà – oggettive e soggettive – di comunicazione telematica. Rete Imprese Italia sul Sistri Ferme restando le riserve, dunque, e in considerazione delle difficoltà attuative delle misure previste dal Decreto, con cui si disciplina l’obbligo di comunicare al Ministero dello Sviluppo economico (e più precisamente alla competente Direzione l ministro dell’Ambienevidenziato nella relazione generale) i prezzi praticati dei carburanti, te, Corrado Clini, con della Commissione parlala Faib nazionale l’8 aprile scorso ha orgaun comunicato apparmentare d’inchiesta sulle nizzato a Roma una giornata di presentaso su alcuni giornali attività illecite connesse al zione degli adempimenti, alla presenza e sul sito del suo Diciclo dei rifiuti. Senza condei tecnici ministeriali. La comunicazione, castero, ha dichiarato siderare che l’aver disposto come è noto, era finalizzata alla conteun’entrata in operatività l’intenzione di riattivare in stuale pubblicazione dei prezzi in appositi graduale tra rifiuti pericolosi termini rapidi il Sistri, ritespazi on line del Ministero dello Sviluppo e non pericolosi, in assenza nendo quindi – perlomeno economico, ad opera del sistema ministedi un congruo periodo di implicitamente – superate le riale. sperimentazione, rischia di criticità che avevano deterLo scopo della giornata non era, insomgenerare un blocco operaminato la sua sospensione. ma, quello di valutare il merito politico tivo per chi, come i trasporSorprende e preoccupa la del provvedimento (non poteva essere tatori, si troverà costretto a decisione del ministro, che quella la sede: i funzionari non hanno reoperare seguendo diverse appare in netto contrasto sponsabilità sulle scelte del Governo), ma procedure e diverse tecnocon quanto riscontrato dalle la Faib si riserva di percorrere altre strade, logie informatiche. L’ultima imprese fino ad oggi e ben non appena il Parlamento avrà insediato “Il Ministro Clini faccia chiarezza su “Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va in I 36 Faib-Confesercenti ulla riattivazione” ntegralmente ripensato” zione dei consumi di gasolio in rete del 10,2%. Se i consumi dei carburanti per il 2013 andassero come nei mesi di gennaio e febbraio, arriveremmo a una variazione cumulata dal 2010 al 2013 pari al –28,5% per la benzina e del –14,2% per il gasolio. Una perdita di erogati che mette in crisi le gestioni degli operatori della rete, i quali vedono assottigliarsi i loro margini mentre lo Stato, nel periodo 2010-2012, attraverso la leva fiscale, ha fatto salvi i suoi introiti. Tuttavia, la crisi comincia a mordere anche le casse dello Stato che, nei primi due mesi del 2013, ha visto il gettito fiscale da accisa e Iva ridotto di 66 milioni di euro per la benzina e di quasi 73 milioni sul gasolio, per un totale di 138 milioni di euro. “I risultati – spiega Martino Landi, presidente nazionale della Faib – sono disastrosi per i gestori che hanno lasciato sul campo, tra aumenti dei costi di gestione e del denaro, oltre il 50% del loro margine. I dati, poi, variano in ragione della posizione geografica e della tipologia degli impianti. In alcune stazioni autostradali, quest’anno quasi disertate dai viaggiatori durante il ponte pasquale, si sono rilevate punte del 40% di carburanti venduti in meno rispetto all’anno precedente. Un po’ meglio vanno i gestori delle grandi città, soprattutto delle località con un forte richiamo turistico”. Ma la media nazionale dei nostri gestori si attesta comunque su un –20% di vendite, in un periodo in cui le quotazioni dei carburanti sono invece rimaste stabili. “Ad influire di più, evidentemente – continua Landi – sono la grave crisi che attraversa il Paese ed il caro carburanti causato dalla componente fiscale del prezzo. Non è un caso infatti che, laddove è possibile, molti italiani decidano di passare il confine per risparmiare: i gestori svizzeri delle località situate a ridoso dell’Italia hanno registrato aumenti anche oltre il 30%. Quest’ultimo dato, abbinato al peggioramento delle entrate fiscali da carburanti nel primo bimestre dell’anno, dovrebbe far riflettere il Governo sul da farsi: riportare il prelievo almeno alla media europea e scongiurare il previsto aumento dell’Iva”. Ormai è un argomento che sarà trattato dal prossimo Governo. 37_Notizie e attività L a crisi dei consumi si ripercuote, inevitabilmente, anche sul già provato settore della vendita di carburanti. Se nei primi due mesi dell’anno i carburanti hanno subìto un calo di vendite medio del 6,3% di benzina e del 4% di gasolio, secondo un sondaggio condotto da Faib-Confesercenti (la più grande Associazione di gestori) tra i suoi operatori, i dati ufficiali che fotografano una contrazione media coprono le maggiori perdite dei distributori a marchio collocati in aree più disagiate o nei centri urbani che arrivano a sfiorare il 20%. Un dato che si è andato aggravando nel periodo delle ferie pasquali quando, complice il maltempo, la riduzione degli italiani sulle strade ha fatto segnare un ulteistri riore decremento con punte su diverse aree del 25% del venducosa di cui hanno bisogno gli opeto rispetto ratori e le imprese coinvolte nella alla Pasqua gestione dei rifiuti è proprio quella dello scorso di alimentare ulteriore confusione su anno. Quequesta delicata e complessa materia. sti dati si inA giudizio di Rete Imprese Italia, il seriscono in Sistri va invece integralmente riproun quadro gettato e sostituito con un nuovo che vede, sistema di tracciabilità dei rifiuti pedal 2010 al ricolosi, che risponda a criteri di ef2012, una ficienza, trasparenza, economicità e riduzione semplicità. Ecco perché la Rete chiedei consude al ministro Clini di chiarire l’effetmi di benzitiva portata delle intenzioni manifena sulla rete state, affinché non si producano, su ordinaria questa vicenda, ulteriori danni ecodel 22,3% nomici per le imprese. e una ridu- CONFESERCENTI REGIONALE Carburanti, un anno da incubo: nei primi tre mesi consumi giù anche del 25% 37 CONFESERCENTI REGIONALE Formazione obbligatoria per chi vende prodotti fitosanitari I 38 l Decreto Legislativo n. 150/2012 detta le regole per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (ad esempio i pesticidi), al duplice fine di ridurne i rischi e l’impatto sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità, nonché di promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi (metodi non chimici). Tale provvedimento prevede tra l’altro alcune norme specifiche in tema di formazione professionale e di abilitazione all’esercizio della vendita ed all’acquisto dei fitosanitari, intendendosi per tali i prodotti contenenti sostanze attive – antidoti agronomici o sinergizzanti – destinati ad un impiego tra i seguenti: - proteggere i vegetali o i loro prodotti da ogni organismo nocivo o prevenirne gli effetti, salvo che tali prodotti non risultino essere usati piuttosto per motivi di igiene; - influire sui processi vitali dei vegetali stessi, ad esempio in caso di sostanze diverse dai nutrienti che incidano sulla loro crescita; - conservare i prodotti vegetali, purché la sostanza non sia regolata da speciali norme UE in tema di conservanti; - distruggere vegetali indesiderati o parte di essi ed evitarne la crescita smodata, eccezion fatta per le alghe, a meno che i prodotti non siano utilizzati sul suolo od in acqua per proteggere i vegetali. I corsi di base e di aggiornamento per tutti i soggetti interessati all’uso di fitosanitari (utilizzatori professionali, distributori e consulenti sull’impiego) avranno ad oggetto le materie elencate nell’allegato I del Decreto (legislazione nazionale e comunitaria, i rischi connessi, le strategie di difesa integrata e di contenimento biologico delle specie nocive, la valutazione comparativa tra i fitosanitari con minori effetti sulla salute e sull’ambiente, le misure per la riduzione dei predetti rischi). Un apposito Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con Decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e il Ministro della Salute, definirà i requisiti relativi al sistema di formazione, quali: a) la durata minima dei corsi di base e di aggiornamento; b) le modalità di partecipazione al corso di formazione e di aggiornamento e la disciplina dell’obbligo di frequenza; c) le modalità di valutazione; d) le modalità di svolgimento dei corsi di aggiornamento; e) i criteri per l’individuazione dei soggetti competenti alla realizzazione delle attività formative e di valutazione; f ) i criteri per la sospensione e la revoca delle abilitazioni; g) i criteri per la certificazione delle conoscenze acquisite attraverso l’attività di formazione e per il rilascio Entro e non oltre il 26 novembre 2013, il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, dovrà adottare specifiche disposizioni per l’individuazione dei prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori non professionali. Decorso il termine di due anni successivi all’adozione di dette disposizioni, sarà vietata la vendita agli utilizzatori non professionali di prodotti fitosanitari che non rechino in etichetta la specifica dicitura “prodotto fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali”. Infine, a partire dal 26 novembre 2015, il personale del punto vendita di prodotti fitosanitari dovrà fornire all’acquirente che risulti utilizzatore “non professionale”, le informazioni generali sui rischi per la salute umana e l’ambiente connessi all’uso di fitosanitari, sui pericoli derivanti dall’esposizione agli stessi ed infine sulle condizioni per un corretto stoccaggio, manipolazione, applicazione e smaltimento di tali prodotti (sanzione da mille a 5mila euro per i trasgressori). CONFESERCENTI REGIONALE cessive modificazioni; l’utilizzatore professionale che acquisti per l’impiego diretto, per sé o per conto terzi, prodotti fitosanitari e coadiuvanti dovrà essere in possesso di specifico certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo rilasciato dalla Regione. I prodotti fitosanitari e i coadiuvanti potranno essere utilizzati soltanto da coloro che siano muniti di apposito certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo rilasciato dalle Regioni ai soggetti che siano in possesso dei seguenti requisiti: a) siano maggiorenni; b) abbiano frequentato appositi corsi di formazione ed ottenuto una valutazione positiva nelle predette materie elencate nell’Allegato I, in accordo con quanto stabilito nel Piano. Il certificato sarà valido per cinque anni. Alla scadenza verrà rinnovato, a richiesta del titolare, previa verifica della partecipazione a specifici corsi o iniziative di aggiornamento; nel punto vendita dei fitosanitari dovrà esser presente almeno una persona – titolare o dipendente – che sia in possesso del relativo certificato di abilitazione e dunque dell’idoneità a fornire adeguate informazioni all’utilizzatore finale sul corretto uso dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti, in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l’ambiente connessi al loro impiego, nonché sul corretto smaltimento dei rifiuti; il distributore avrà l’obbligo di accertare la validità del certificato di abilitazione e l’identità dell’acquirente e di registrare i prodotti venduti con il riferimento al numero o codice dell’abilitazione. 39_Notizie e attività delle relative abilitazioni. Sarà compito della Regione Sardegna istituire entro il 26 novembre prossimo. il sistema di formazione e di abilitazione, individuando al proprio interno gli organismi idonei ad espletare l’esame finalizzato al rilascio dei certificati utili per l’uso professionale dei prodotti in oggetto, la loro distribuzione e la consulenza sugli stessi. A tal fine, saranno predisposti appositi circuiti informatici territoriali per la gestione e la consultazione on line dei dati circa le abilitazioni già rilasciate o rinnovate ai soggetti interessati. Comunque, a partire dal 26 novembre 2015: chiunque intenda esercitare la vendita dei prodotti fitosanitari dovrà essere in possesso di un certificato di abilitazione ad hoc (sanzione da 5mila a 20mila euro per i trasgressori), rilasciato secondo i competenti ordinamenti regionali ai soli diplomati o laureati in discipline agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie, purché abbiano frequentato con valutazione positiva i sopra accennati corsi di base; il certificato avrà validità quinquennale e sarà rinnovabile alla scadenza su istanza del titolare. Sono fatte salve, fino alla loro scadenza, le abilitazioni alla vendita già rilasciate a norma del DPR n. 290/2001 e suc- 39 Agenti immobiliari CONFESERCENTI REGIONALE Entro il 12 maggio bisogna mettersi in regola G 40 li agenti immobiliari iscritti a ruolo, che esercitano l’attività nelle forme previste dalla legge, entro il 12 maggio 2013 (ai sensi dell’art. 11 del D.M. 26.10.2011) devono aggiornare la propria posizione presso la Camera di Commercio della provincia nel cui circondario hanno stabilito la sede principale della loro attività, compilando e trasmettendo telematicamente il modello “Mediatori”, sezione “Aggiornamento posizione Ri/Rea”, per ciascuna sede o unità locale. Questi modelli si trovano allegati al D.M. 26.10.2011 (vedi testo integrale). L’obbligo di aggiornamento delle posizioni di tutti gli agenti immobiliari italiani scade il 12 maggio 2013, come stabilisce il testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2012 n. 10, riferendosi ai relativi Decreti ministeriali. A) Per le nuove iscrizioni di imprese o persone fisiche, occorre compilare la modulistica contenuta nel Decreto per presentare la domanda di iscrizione. Una volta che il competente ufficio della Camera di commercio ha ricevuto la domanda, provvede: - ad assegnare immediatamente la rispettiva qualifica professionale; - ad avviare contestualmente la verifica circa il possesso dei requisiti da concludersi entro 60 giorni; - ad iscrivere i relativi dati nel Registro delle imprese, nel caso l’attività denunciata venga svolta in forma di impresa, oppure nell’apposita sezione del Rea, e qualora l’attività non venga svolta in forma di impresa (in questa seconda categoria ricadono, per esempio, i dipendenti abilitati che lavorano per conto di aziende di intermediazione immobiliare). Se mancano i requisiti e la Camera di commercio accerti la mancanza dei requisiti necessari per l’esercizio dell’attività, viene disposto, con provvedimento del conservatore, il divieto di prosecuzione dell’attività, salvo la regolarizzazione della stessa entro il termine di 30 giorni. B) Per l’aggiornamento delle posizioni in attività (passaggio dai ruoli soppressi al registro imprese o al Rea) è obbligatorio compilare la sezione “Aggiornamento posizione Ri/Rea” del modello “Arc”, per ciascuna sede o unità locale, e farla giungere all’ufficio competente della Camera di commercio, in via telematica, entro e non oltre il 12 maggio 2013. Ciò ai fini dell’aggiornamento delle posizioni nel Registro delle Imprese e nel Rea, con l’avvertenza di inoltrare la comunicazione all’ufficio del Registro delle imprese della Camera di commercio nel cui circondario hanno stabilito la sede principale. Che cosa si rischia? L’inibizione alla continuazione dell’attività mediante apposito provvedimento del conservatore del Registro delle imprese, cioè entro il termine fissato del 12 maggio 2013. C) Per le posizioni non in attività, che sono le persone fisiche iscritte nel ruolo che non svolgono l’attività presso alcuna impresa alla data del 12 maggio 2012, sono tenuti alla compilazione della sezione apposita “Iscrizione sezione Transitorio” del modello “Arc” tutti coloro che, in qualifica professionale, non svolgono l’attività ma non vogliono perdere l’abilitazione. Tale comunicazione va fatta sempre in via telematica CONFESERCENTI REGIONALE talmente dal titolare/legale rappresentante. • Il procuratore: nel caso in cui la domanda sia presentata da un procuratore, i modelli vanno stampati, compilati dai soggetti suindicati e sottoscritti con la firma autografa di questi. Devono, successivamente, essere scansionati e allegati alla pratica firmata digitalmente dal procuratore, accludendo necessariamente anche copia del documento di riconoscimento di ciascun soggetto che rende la dichiarazione e, contestualmente, conferisce procura al presentante. • Analoga procedura va seguita anche nel caso della presentazione dell’Intercalare Requisiti (allegato B) riguardante uno o più soggetti partecipanti all’attività. • Smart Card: per poter effettuare la procedura in Camera di Commercio è necessaria la Smart Card (firma digitale) del titolare dell’Agenzia Immobiliare. Le domande (Registro Imprese e Rea), escluse quelle relative alla fase di aggiornamento, sono assoggettate al pagamento della tassa di concessione governativa di 168 euro, con versamento da effettuarsi sul c/ 41_Notizie e attività e inoltrata alla Camera di Commercio entro il 12 maggio 2013. La via telematica scelta dal legislatore si concretizza nell’utilizzo del software, messo a disposizione dal sistema camerale, che si chiama “Comunicastarweb”, in dotazione ai commercialisti, alle Associazioni ed agli operatori del settore. Gli allegati o la modulistica per presentare la comunicazione sono contenuti in ciascun Decreto, ai quali sono allegati due modelli: - Allegato A: “Arc” – “Mediatori”, per la segnalazione di inizio attività, per la dichiarazione di possesso dei requisiti, per la richiesta di iscrizione nell’apposita sezione Rea, per la comunicazione di eventuali modifiche, per l’aggiornamento della posizione Ri/Rea. - Allegato B: “Intercalare requisiti”, per l’indicazione dei requisiti posseduti dai legali rappresentanti, dall’eventuale preposto nonché da tutti coloro che svolgono a qualsiasi altro titolo l’attività per conto dell’impresa. Avvertenze, sia per l’inizio attività che per l’aggiornamento di posizioni attive: • Firma digitale: i modelli devono essere firmati digi- 41 CONFESERCENTI REGIONALE cp 8003. Tale tassa è dovuta per ogni soggetto che esercita l’attività. Sono dovuti, poi, i diritti di segreteria e i bolli in base alla tipologia di pratica presentata. I soggetti iscritti nel Rea saranno tenuti al pagamento del diritto annuale nella misura di 30 euro. Abbiamo ricordato che le pratiche vanno obbligatoriamente compilate utilizzando “Comunica-starweb”. Per questo motivo abbiamo chiesto a tutte le sedi della Confesercenti di adoperarsi per effettuare il servizio di comunicazione telematica alle Camere di commercio a condizioni vantaggiose per gli Associati, che indicativamente riportiamo a scopo illustrativo: • Imprese individuali: dai 50 ai 75 euro + Iva, + 18 euro diritti camerali + 10 euro spese di spedizione a mezzo corriere per la restituzione della pratica e Smart Card; • Imprese società: dai 50 ai 100 euro + Iva, + 30 euro diritti camerali + 10 euro spese di spedizione a mezzo corriere per la restituzione della pratica e Smart Card. Se il titolare non possiede la Smart Card, le sedi territoriali della Confesercenti provvederanno ad attivarla al costo indicativo variabile dai 50 ai 60 euro + Iva. Per quanto riguarda il Deposito formulari, la legge 3 febbraio 1989 n. 39 prevede che, per lo svolgimento dell’attività di mediatore immobiliare (nel caso di utilizzo di moduli prestampati), i moduli e i formulari devono essere depositati presso la Camera di commercio riportando il numero Rea e il codice fiscale dell’impresa. Ora con gli obblighi stabiliti dal D.M. 26.10.2011 il deposito va fatto esclusivamente per via telematica, utilizzando Starweb. Si ricorda per- S 42 tanto che per il deposito telematico dei formulari o il loro aggiornamento, è possibile allegarli alla pratica di comunicazione sopra descritta, aggiungendo la somma forfettaria di 25 euro + Iva per le competenze d’ufficio e i seguenti importi relativi ai bolli: • Imprese individuali: 17,50 euro. • Società di persone: 59 euro. • Società di capitali: 65 euro. Gli stampati suggeriti agli iscritti Anama e denominati “Formulari Anama” (Incarico di vendita e Proposta d’acquisto; Incarico di locazione e Proposta di locazione; Foglio visita) sono disponibili in via telematica richiedendoli all’indirizzo e-mail: [email protected] . Paolo Bellini Presidente nazionale Anama Mediatori, agenti e rappresentanti: la scadenza vale anche per loro ulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2012 sono stati pubblicati i Decreti del Ministero dello Sviluppo economico che danno attuazione alla soppressione anche dei Ruoli degli agenti e rappresentanti di commercio, degli agenti di affari in mediazione e dell’Elenco autorizzato degli spedizionieri. Per effetto di tali norme: 1) I soggetti, persone fisiche, iscritti nel ruolo Mediatori, nonché nel ruolo Agenti e Rappresentanti di commercio ma non attivi, possono – entro il 12 maggio 2013 – iscriversi nell’apposita sezione “Transitorio” Rea del Registro Imprese. 2) I soggetti iscritti nei ruoli Mediatori, Agenti e Rappresentanti ed elenco spedizionieri, che svolgono attività d’impresa (iscritti quindi al Registro Imprese), entro il 12 maggio 2013 devono inviare un’apposita comunicazione di aggiornamento al Registro Imprese, contenente i dati aggiornati relativi alle sedi ed unità locali nonché dei soggetti abilitati che svolgono l’attività per conto dell’impresa. Attenzione: le imprese iscritte ai ruoli ed elenchi (mediatori, agenti e rappresentanti di commercio e spedizionieri), purché attive (iscritte quindi al Registro Imprese), che non provvedono entro il 12 maggio 2013 all’invio della comunicazione di aggiornamento di cui al punto 2), sono soggette all’inibizione dell’attività. Si evidenzia, inoltre, che la comunicazione va inoltrata alla competente Camera di commercio con l’utilizzo esclusivo dei mezzi telematici. Dal 12 maggio 2012, infine, i soggetti che cessano l’attività di mediazione o agenzia commerciale come titolari di impresa o come collaboratori di impresa, ai fini del mantenimento dei requisiti, entro 90 giorni dalla cessazione dell’attività (pena la decadenza) dovranno iscriversi nell’apposita sezione “A Regime” del Rea. Per informazioni rivolgersi alle sedi territoriali della Confesercenti. LA PAROLA all’esperto Cara Signora, la ringrazio per la sua domanda in quanto ci consente di chiarire un aspetto che, nella prima fase di applicazione della norma, non era stato ben interpretato. Come si potrà ricordare, infatti, il cosiddetto Decreto Salute (Decreto Legge n. 158/2012) stabiliva il divieto di vendita di bevande alcoliche a minori di anni diciotto, stabilendo tra l’altro l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1.000 euro per i trasgressori. L’art. 689 del Codice penale (ancora in vigore), invece, prevedeva l’arresto fino ad un anno per chiunque somministrasse bevande alcoliche ai minori di anni 16. Questo, in una prima fase, ci aveva spinto a pensare che la norma inserita dal Decreto Salute si sarebbe dovuta applicare esclusivamente agli esercizi di vendita e non a quelli di somministrazione. Orbene, con Nota trasmessaci lo scorso 25 gennaio a seguito di una nostra richiesta di chiarimento, il Dipartimento della P.S. del Ministero dell’Interno, ha risposto chiarendo che “ove il termine vendita venisse inteso in senso rigoroso, con esclusione – cioè – delle attività di somministrazione dal campo di operatività del nuovo divieto, si avrebbe la paradossale conclusione che sarebbe in ogni caso vietato vendere bevande alcoliche per asporto ai minori di anni diciotto, mentre sarebbe consentito venderle loro per il consumo sul posto”. Una simile interpretazione, ad avviso del Ministero, “sarebbe del tutto non plausibile ed in palese contrasto con la ratio stessa del “Decreto legge n. 158/2012”. Pertanto, con la Nota di cui si dice, il Dipartimento ha specificato che “secondo l’interpretazione che pare più aderente allo spirito ed al tenore delle nuove disposizioni, la vendita per il consumo sul posto (somministrazione) di bevande alcoliche è sanzionata ai sensi dell’art. 689 Codice penale, se eseguita nei confronti di minori di 16 anni, e ai sensi del Decreto Salute, se eseguita nei confronti di minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni. In sostanza il divieto di vendita di bevande alcooliche è applicabile anche alle attività di somministrazione (bar, ristoranti, ecc.)”. 43_La parola all’esperto U n’operatrice, nostra Associata, ci chiede se il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni si applica anche alla somministrazione. [email protected] LA PAROLA ALL’ESPERTO Risponde Giambattista Piana Direttore regionale di Confesercenti Sardegna 43 DAL FISCO LAVORO E PREVIDENZA NOTIZIE IN BREVE fisco, lavoro e previdenza a cura di Giambattista Piana Riscossione: sospensione anche per gli avvisi di Accertamento esecutivi La Direzione centrale accertamento dell’Agenzia delle Entrate, con una nota diramata il 16 gennaio 2013 avente ad oggetto la sospensione legale della riscossione (art. 1, commi 537-544, Legge di Stabilità 2013), ha precisato che l’obbligo di sospensione immediata della riscossione, a seguito di apposita istanza del contribuente, può riguardare anche gli avvisi di accertamento esecutivi e non solo le cartelle di pagamento. Gli uffici delle Entrate, inoltre, sono competenti anche per lo sgravio dell’Irap e per i recuperi degli aiuti di Stato e non solo dei tributi erariali. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse La sospensione della riscossione applicabile a cartelle di pagamento e avvisi di addebito Con il Messaggio n. 1636 del 28 gennaio 2013, l’Inps fornisce chiarimenti importanti sulle nuove regole introdotte dalla Legge di Stabilità 2013 in tema di riscossione dei tributi, in particolar modo sul nuovo procedimento, ad iniziativa del contribuente, che regola la sospensione della riscossione da parte degli Agenti della Riscossione. L’Inps detta gli indirizzi operativi per attivare la sospensione della riscossione, e precisa che l’ambito applicativo si riferisce sia alle somme iscritte a ruolo per i quali l’agente della riscossione ha provveduto alla notifica delle cartelle di pagamento, sia alle somme richieste con avviso di addebito, ex. Art. 30 del D.L. n. 78/2010. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Anagrafe dei conti correnti nel rispetto della privacy 44 Il Garante della privacy, in occasione di un convegno di Assofiduciaria tenutosi il 28 gennaio scorso, ha inviato un memorandum nel quale ricorda le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate sulla Super-anagrafe dei conti correnti e precisa che il trattamento dei dati dei contribuenti dovrà essere eseguito nel pieno ri- spetto del Codice sulla protezione dei dati personali. L’Authority, lo scorso 15 novembre, aveva dato il via libera ad uno schema di provvedimento destinato ad attuare la banca dati dei saldi sui movimenti finanziari prevista dal Decreto salva-Italia (D.L. n. 201/2011). Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Sanzioni irrogate ai tabaccai: pronto il codice tributo Con la Risoluzione n. 6/E del 30 gennaio, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “2855”, denominato “Pene pecuniarie disciplinari – art. 35, legge n. 1293/1957 e successive modificazioni”, per permettere il versamento (mediante modello F24-Accise) delle sanzioni comminate dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nel caso di irregolarità di gestione commesse dai rivenditori di generi di monopolio. In particolare, la legge n. 1293/1957, che disciplina l’“Organizzazione dei servizi di distribuzione e vendita dei generi di monopolio”, all’articolo 35 prevede che la “multa” venga inflitta “per qualsiasi irregolarità di gestione (…) che non siano ritenute di natura e gravità tali da comportare la disdetta o la revoca della gestione”. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Telefisco 2013: scheda carburante superabile anche in corso d’anno In occasione di Telefisco 2013, i tecnici dell’Agenzia delle Entrate hanno fornito importanti precisazioni in tema di scheda carburante. Il D.L. n. 70/2011 ha, infatti, previsto l’esonero dall’obbligo della scheda (ai fini della detrazione IVA e della deduzione del costo di acquisto del carburante) solo per coloro che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate. I tecnici dell’Agenzia hanno precisato che chi sceglie di passare dal sistema cartaceo a quello di certificazione elettronica (mediante pagamenti con carte elettroniche di pagamento), può farlo anche in corso d’anno, purché a partire da tale momento le opera- Sono ormai operative le nuove regole previste dal D.L. n. 16/2012 (Decreto semplificazioni fiscali) che prevedono l’esecutività degli atti di accertamento dell’Agenzia delle Dogane dopo soli 10 giorni dalla data della notifica al contribuente. È stato, infatti, emanato il provvedimento attuativo n. 3204 del 21 gennaio 2012 da parte dell’Agenzia delle Dogane e della Ragioneria dello Stato. Il termine di 10 giorni è imposto dalle regole UE e si applica se non viene disposta la sospensione amministrativa da parte della Dogana stessa, che comunque resta una facoltà per l’Amministrazione ed è subordinata ad apposita garanzia (ex art. 244 del Regolamento n. 2913/1992 – Codice doganale). Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Il 30 gennaio 2013, durante il Telefisco 2013, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’istanza di adesione e sulla decorrenza dei termini per l’impugnazione dell’atto, nel caso in cui il contribuente non provveda al pagamento della prima rata o della somma integrale nei 20 giorni successivi. In particolare, l’Agenzia chiarisce che l’istanza di adesione produce la sospensione del termine di impugnazione per 90 giorni. Il mancato perfezionamento della definizione non incide sul decorso del termine di sospensione, in quanto non è correlato all’esito negativo. Se il contribuente – nei 20 giorni dalla sottoscrizione dell’adesione – non paga, può fare ricorso, però è necessario che non siano trascorsi più di 150 giorni dalla notifica dell’atto impositivo. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Contributi IVS artigiani e commercianti a quota 21,75% Con la Circolare n. 24 dell’8 febbraio scorso, l’Inps ha reso note le nuove aliquote dei contributi IVS Artigia- NOTIZIE IN BREVE Dogana, accertamenti esecutivi dopo dieci giorni Accertamento con adesione: sì al ricorso, se non si perfeziona l’adesione 45_Notizie in breve zioni di acquisto carburante vengano documentate esclusivamente mediante carte di debito, di credito o prepagate e purché la transizione avvenga in concomitanza con la chiusura di uno dei periodi infrannuali di liquidazione. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse 45 DAL FISCO LAVORO E PREVIDENZA ni e Commercianti per il 2013. Quest’anno, l’aliquota è pari al 21,75%, con un incremento di 0,45 punti percentuali rispetto all’aliquota 2012. In base a quanto stabilito dal Dl “Salvaitalia”, tale incremento si ripeterà annualmente fino a raggiungere l’aliquota del 24 per cento. Resta fermo lo sconto del 50% riservato agli esercenti con più di 65 anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto, e per quello del 3% previsto per i più giovani e cioè per i coadiuvanti e coadiutori con meno di 21 anni. E’ confermata, per gli iscritti alla gestione degli esercenti attività commerciali, la maggiorazione dello 0,09% ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale. Resta fermo, infine, il contributo di 0,62 euro mensili per le prestazioni di maternità. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Accesso da parte del Fisco SOLO con autorizzazione, se IL locale è a uso promiscuo La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4140/2013 depositata il 20 febbraio 2013, ha affermato un importante principio relativo alle regole per l’accesso da parte dell’Amministrazione finanziaria nel luogo dove viene svolta l’attività. In particolare, la Cassazione afferma che, se il luogo dove viene svolta l’attività commerciale o professionale ha porte comunicanti con l’abitazione del contribuente, il locale va considerato ad uso promiscuo e, quindi, l’accesso da parte dell’Amministrazione finanziaria per un controllo fiscale va autorizzato dal Procuratore della Repubblica. Senza tale autorizzazione, gli atti compiuti e l’avviso di accertamento sono nulli. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Collaborazioni coordinate e continuative a progetto: chiarimenti del Ministero del Lavoro 46 Il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti, con Circolare del 20 febbraio 2013 n. 7, in merito alla possibilità di far ricorso alla tipologia contrattuale delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto con riferimento a due specifici ambiti settoriali: il lavoro svolto all’interno di organizzazioni non governative (Ong/Onlus) e di organizzazioni aventi finalità socio/assistenziali e sanitarie; le attività svolte nel settore commerciale dai cosiddetti “promoters”. In via preliminare viene ricordato che, a seguito delle novità apportate dalla riforma lavoro, si è assistito alla traduzione in legge del consolidato orientamento giurisprudenziale volto a delimitare l’ambito di utilizzo del contratto a progetto, esclusivamente per lo svolgimento di attività connotate dal raggiungimento di uno specifico risultato obiettivamente riscontrabile e non coincidente con l’oggetto sociale dell’impresa committente. Come già chiarito dal Ministero con Circolare n. 29/2012, il progetto gestito autonomamente dal collaboratore non può sinteticamente identificarsi con l’oggetto sociale, ma deve essere caratterizzato da una sua specificità, compiutezza, autonomia ontologica e predeterminatezza del risultato atteso e rappresentare una vera e propria “linea guida” contenente le modalità di esplicitazione dell’obbligazione del collaboratore. Il Ministero del Lavoro ha poi ritenuto opportuno, con la stessa Circolare, di formulare precisazioni al fine di fornire al personale ispettivo alcune indicazioni operative sulle base delle quali uniformare l’attività di vigilanza in ordine all’utilizzo delle collaborazioni a progetto negli indicati settori. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Gli interessi di mora sulle cartelle più alti da maggio Con Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 4 marzo 2013, sono stati rideterminati gli interessi di mora da applicare agli importi pagati dopo che sono passati 60 giorni dalla data di notifica della cartella di pagamento. La nuova misura è fissata al 5,2233% su base annuale e colpisce solo le somme iscritte a ruolo, non anche le sanzioni pecuniarie tributarie e gli interessi già indicati in cartella. Gli interessi vanno calcolati “a partire dalla data della notifica della cartella e fino alla data del pagamento”, così come dispone l’articolo 30 del Dpr n. Accogliendo una richiesta proveniente da tempo dalle categorie e tenendo conto di questo particolare periodo di crisi, la Commissione degli esperti degli studi di settore, in sede di approvazione dei correttivi e degli indicatori di coerenza per il periodo d’imposta 2012 avvenuta il 4 marzo, ha predisposto un correttivo ad hoc per i giovani iscritti agli Albi da meno di sei anni. Di solito, infatti, i giovani professionisti, nella fase iniziale dell’attività, collaborano con studi professionali già strutturati, percependo un compenso forfettario più esiguo di quello dei colleghi con maggiore anzianità. La Commissione ha, quindi, approvato un correttivo che introduce un coefficiente di calcolo destinato ad abbassare la soglia di congruità. Lo sconto, specialmente nei primi 2 anni, può arrivare anche fino al 30%. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Soltanto la delibera blinda i compensi agli amministratori I compensi agli amministratori sono dovuti soltanto se stabiliti da una delibera assembleare. A dirlo è la Corte di Cassazione, a Sezioni unite, con la Sentenza n. 21933/2008. L’indirizzo è stato ribadito, di recente, dalla Corte d’Appello di Milano, con la sentenza n. 3019/2012. Per la prevalente giurisprudenza di merito, la pronuncia produce effetti anche ai fini fiscali e l e Detrazione Iva, per la fattura della consulenza ci vuole il contratto con il professionista La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 6203 del 12 marzo 2013, ha affermato che la detrazione Iva relativa ad una fattura per consulenza ricevuta può essere negata dall’Amministrazione finanziaria in assenza di un contratto scritto con il professionista. La fattura relativa all’attività di consulenza, infatti, può essere ritenuta falsa dal Fisco, negando la detrazione ai fini Iva, nei casi in cui il contribuente si limiti a produrre, come prova dell’avvenuta prestazione, documenti generici in luogo di un contratto scritto. L’assenza di prove certe, nel generare presunzioni a favore dell’Amministrazione, per quanto semplici, legittima una rettifica del dichiarato, con inversione dell’onere della prova a carico del contribuente. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse NOTIZIE IN BREVE Studi di settore: soglia di congruità più bassa per i neo-professionisti società sono tenute a tenerne conto quando stabiliscono compensi o variazioni. La possibilità di procedere alla deduzione degli stessi in sede di determinazione del reddito d’impresa, è stata riconosciuta dalla Risoluzione n. 113/E/2012 che ha eliminato i dubbi nati dalle pronunce della Cassazione (2010) e della Ctr Piemonte (2012). La risoluzione ha chiarito che la norma sull’indeducibilità dei compensi per l’opera prestata dall’imprenditore individuale non si applica alle società. A fronte di ciò, l’Agenzia ha affermato che gli uffici devono disconoscere tale deduzione se i compensi sono insoliti, sproporzionati o strumentali al conseguimento di indebiti vantaggi. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Distributori di carburanti: dal 14 aprile è scattata la trasparenza dei prezzi Sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 17 gennaio 2013, con il quale viene stabilita la decorrenza dell’obbligo di comunicazione e pubblicazione dei prezzi di vendita al pubblico dei carburanti per autotrazione. L’obbligo scatterà dal prossimo 14 aprile per i distributori della rete stradale statale che vendono Gpl o 47_Notizie in breve 602/1973. La nuova misura degli interessi di mora sarà operativa dal 1° maggio 2013. Fino al 30 aprile, dunque, restano applicabili gli interessi nella vecchia misura del 4,5504% su base annua. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse 47 DAL FISCO LAVORO E PREVIDENZA metano; dal 90° giorno a partire dal 15 marzo per i distributori della rete statale che vendono benzina o gasolio self service; dal 120° giorno per tutti gli altri distributori della rete stradale statale; dal 180° giorno, infine, per tutti i restanti distributori. Fonte: Il Sole-24 Ore scale entro il 23 aprile 2013. Le delibere inviate con modalità diverse (fax, posta elettronica, spedizione cartacea) non saranno prese in considerazione. Se il Comune non intende modificare le aliquote del 2012, non sarà necessario adottare un’apposita delibera, ma dovrà essere verificato che la delibera del 2012 sia stata pubblicata sul sito e, in caso contrario, inviarla con le modalità prima indicate. Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze Imu, se la delibera non è pubblicata si applicano le aliquote di legge Lavoro accessorio Se le aliquote non vengono pubblicate entro il 30 aprile 2013, il contribuente dovrà verificare se risul- con doppio limite economico tano pubblicate le delibere di approvazione delle ali- per i professionisti quote del 2012: in caso affermativo saranno applicabili queste ultime. Se invece non risultano pubblicate nemmeno quelle del 2012, il contribuente applicherà quelle fissate dalla legge. Questa è una delle precisazioni contenute nella Risoluzione n. 5/DF del Mef del 28 marzo 2013. Si ricorda, inoltre, che i Comuni interessati alla modifica delle aliquote devono inviare telematicamente le nuove deliberazioni, inserendole nell’apposita sezione del portale del federalismo fi- 48 Con la Circolare n. 49/2013, anche l’Inps ha fornito alcuni chiarimenti sulle innovazioni che hanno interessato la materia. Premesso che queste ultime non si applicano ai buoni lavoro acquistati entro il 17 luglio 2012 (anche con riferimento a prestazioni in corso o da avviare), per i quali fino al 31 maggio 2013 continueranno a valere le regole previgenti, ci si sofferma innanzitutto sul nuovo ambito di ammissibilità delle prestazioni accessorie, non più indivi- Detassazione premi di produttività, NELLA Gazzetta UFFICIALE le modalità attuative È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo scorso il Dpcm del 22 gennaio 2013, con cui sono state approvate le modalità attuative relative alla detassazione dei premi di produttività per i lavoratori dipendenti del settore privato per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013. La detassazione dei premi di produttività prevede l’applicazione di un’imposta NOTIZIE IN BREVE de in considerazione le categorie degli “imprenditori commerciali” e dei “professionisti”, per i quali trova applicazione, come si è visto, un doppio limite economico. Alla prima viene ricondotto qualsiasi soggetto, persona fisica e giuridica, che operi su un determinato mercato, per la produzione, la gestione o la distribuzione di beni e servizi. Per “professionisti” si intendono, invece, i titolari di reddito da lavoro autonomo, ex art. 53 del Tuir, siano essi iscritti agli Ordini professionali, anche se assicurati presso una Cassa diversa da quella del settore specifico dell’Ordine, ovvero titolari di Partita Iva non iscritti alle Casse, ma alla Gestione separata Inps. Al medesimo regime vengono assoggettate le imprese familiari di cui all’art. 230 bis del Codice civile, per le quali non vale più la “speciale” disciplina (sotto il profilo dei limiti economici e del regime contributivo dei voucher) prevista in precedenza. È evidente – puntualizza la Circolare – che, in caso di acquisto di buoni lavoro da parte di imprenditori o liberi professionisti in qualità di committenti privati, il limite economico per prestatore da rispettare è solo quello dei 5.000 euro annui. Un cenno viene poi fatto al settore agricolo, nel quale, fermo restando il suddetto limite economico generale (con esclusione del limite dei 2.000 euro), il ricorso al lavoro accessorio da parte delle aziende con volume d’affari superiore a 7.000 euro è consentito soltanto per le attività stagionali ed esclusivamente tramite l’utilizzo di pensionati e giovani studenti con meno di 25 anni d’età (oltre ai percettori di trattamenti di sostegno al reddito abilitati ad operare, per il 2013, entro il limite di 3.000 euro, in qualunque settore). I produttori agricoli con volume d’affari inferiore, invece, possono utilizzare il sistema dei buoni lavoro per svolgere qualsiasi attività agricola, anche se non stagionale, con qualsiasi tipologia di prestatore, purché nell’anno precedente non sia stato iscritto negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. In merito alle nuove caratteristiche dei buoni lavoro (“orari, numerati progressivamente e datati”), l’Inps richiama, infine, le precisazioni già fornite dal Ministero del Lavoro nei documenti di prassi sopra citati. Fonte: Inps 49_Notizie in breve duato attraverso una rigida elencazione di attività e categorie di prestatori, ma esteso (fatta eccezione per il settore agricolo) allo svolgimento di qualsiasi attività da parte di qualsiasi soggetto (disoccupato, inoccupato, lavoratore autonomo o subordinato, fulltime o part-time, pensionato, studente, percettore di prestazioni a sostegno del reddito), nel rispetto: - in generale, del limite di 5.000 euro netti (ossia 6.666 euro lordi) di compensi nel corso di un anno solare per ciascun prestatore, avendo riguardo alla totalità dei committenti; - in caso di committenti “commerciali” imprenditori o “professionisti”, anche dell’ulteriore limite economico di 2.000 euro netti (ossia 2.666 euro lordi) di compensi per committente. Emerge da quanto sopra la valenza “definitoria” ora assunta dai suddetti limiti economici, essendo, appunto, l’osservanza degli stessi a definire la legittimità del ricorso alla tipologia lavorativa in esame. Si tratta di limiti sensibilmente più bassi di quelli previsti in precedenza. Inoltre, il Ministero del Lavoro, nella Circolare n. 4/2013, ha ricollegato alla violazione degli stessi – da parte di imprenditori o professionisti per prestazioni fungibili con quelle del personale dipendente – la sanzione della “trasformazione” del lavoro accessorio in rapporto di natura subordinata a tempo indeterminato. Da qui l’importanza del rispetto dei suddetti importi massimi e, soprattutto, in attesa della messa a punto di una specifica funzionalità finalizzata al monitoraggio, l’importanza dell’acquisizione, da parte del committente, della dichiarazione sostitutiva del prestatore circa il non superamento degli stessi; dichiarazione, che, in base alle indicazioni ministeriali, costituisce “elemento necessario e sufficiente” ad evitare eventuali conseguenze sanzionatorie. Con riguardo ai prestatori di lavoro accessorio, l’Inps fornisce chiarimenti, tra l’altro, in relazione alla categoria degli studenti – con la conferma che, al fine di consentire il rispetto dell’obbligo scolastico, gli studenti non universitari possono essere impiegati soltanto nei week end e durante le vacanze (natalizie, pasquali, estive) – e a quella dei pensionati, nella quale vengono fatti rientrare i titolari di trattamenti di anzianità o di pensione anticipata, pensione di vecchiaia, pensione di reversibilità, nonché di qualsiasi trattamento compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa (con esclusione dei titolari di trattamento di inabilità). Si ricorda, inoltre, che il DL 83/2012 convertito ha reintrodotto, per l’anno 2013, la possibilità di impiegare nel lavoro accessorio i percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito, in tutti i settori produttivi, compresi gli Enti locali, nel limite massimo di 3.000 euro di corrispettivo per anno solare, senza che ciò incida sul diritto alla percezione, né sulla misura del trattamento integrativo. Quanto ai potenziali committenti, la Circolare n. 49/2013 pren- 49 DAL FISCO LAVORO E PREVIDENZA sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, con aliquota del 10%, ed era stata confermata per il 2013 dalla legge di stabilità (legge 228/2012, articolo 1, comma 481). Il Decreto fissa in 2.500 euro lordi il limite massimo della retribuzione di produttività individualmente riconosciuta su cui calcolare l’imposta sostitutiva, per coloro che nel 2012 hanno percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40mila euro, comprese le somme assoggettate alla medesima imposta sostitutiva nel corso dello stesso anno. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Tares, ai Comuni la scelta delle scadenze e delle rate Il Decreto legge sullo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese accoglie anche un capitolo sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti e sui servizi che dovrebbe sostituire del tutto le vecchie Tia e Tarsu. Il Decreto prevede che siano i Comuni a stabilire “con propria deliberazione” la scadenza ed il numero delle rate del tributo, con la possibilità di utilizzare i modelli di pagamento già impiegati lo scorso anno per la Tarsu o la Tia. I Comuni devono pubblicare le scadenze almeno 30 giorni prima rispetto all’obbligo del pagamento. Nei Comuni più rapidi a deliberare il calendario dei versamenti 2013 della Tares, la prima rata della stessa dovrebbe cadere intorno al 20-30 maggio 2013, mentre la seconda rata potrebbe scadere a settembre (se il 50 Comune decide di dividere in tre rate). Le prime rate saranno scomputate dall’ultima, che andrà pagata a conguaglio a dicembre “a titolo di Tares” e, quindi, con la copertura integrale dei costi e l’applicazione del “metodo normalizzato” di calcolo del conto per le diverse tipologie di utenti. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Decreto “sblocca debiti”: compensazione fino a 700mila euro, ma dal 2014 Il D.L. n. 35 del 6 aprile 2013 sullo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82, accoglie anche alcune misure di carattere tributario in materia di crediti fiscali e contributivi, compensabilità di crediti commerciali, Imu e Tares. In particolare, l’art. 8 prevede l’esenzione da imposte, tasse e diritti di qualsiasi tipo per gli atti di cessione dei crediti certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle Pubbliche amministrazioni alla data del 31 dicembre 2012 per somministrazioni, forniture ed appalti (la normativa fino a oggi in vigore prevedeva, per tali atti, l’applicazione dell’imposta di registro nella misura fissa di 168 euro e dell’imposta di bollo). A partire dal 2014, poi, il limite di crediti fiscali e contributivi utilizzabili in compensazione “orizzontale” (o “esterna”) tramite modello F24, per ciascun anno solare, salirà da 516.456,90 euro a 700mila euro. Fonte: Il Sole-24 Ore/Fisco e Tasse Roberto Bolognese tivi anche con la Fiba, la Federazione balneari, le cui segnalazioni sono state quasi integralmente recepite dal Consiglio regionale, proprio in merito alla vicenda baretti”. C’è tanto da fare. “Ci auguriamo che parta presto la pedonalizzazione integrale, per 12 mesi l’anno, delle vie Manno e Garibaldi: così non sarebbero etichettate come zone di transito di mezzi pubblici, auto blu e di servizio, ma diventerebbero una vera area di accoglienza dove poter erogare servizi reali e far partire nuove iniziative. Molti commercianti che hanno intrapreso attività tradizionali e si scontrano con una terribile concorrenza, potrebbero reinventarsi il lavoro e cambiare completamente la tipologia: ne beneficerebbero tutti. Il Comune, però, deve fare la sua parte. Può intervenire su diversi fronti: fioriere e verde pubblico, parcheggi, pulizia e contrasto al dilagante abusivismo commerciale ambulante”. A tutto questo si aggiunge la riproposizione, in senso migliorativo, di programmi estivi volti a catalizzare l’accoglienza turistica nel centro storico di Cagliari, per esempio “Notti colorate”: una sintesi tra animazione, apertura prolungata di centri culturali e d’arte e promozione dello shopping. 51_Cagliari R oberto Bolognese, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, avrebbe tanto da dire in merito alla situazione di crisi del suo territorio. Tuttavia, preferisce inquadrarla limitandosi ad un solo, emblematico esempio: quello dei baretti del Poetto, di cui si sta discutendo – anche animatamente – da parecchi mesi. “È una vicenda paradossale, ancor più se si pensa che sta per partire la stagione estiva – spiega Bolognese –. Certamente si tratta di un boccone avvelenato che l’attuale Giunta comunale si è trovato tra le mani al passaggio di testimone, ma non si può pensare soltanto agli errori commessi dagli altri: occorrono soluzioni ai problemi, sempre che si voglia trasformare Cagliari in una città turistica”. Bolognese passa subito ad elencare propositi e proposte concrete, che vedono la stessa Confesercenti in prima linea. “Stiamo portando avanti un progetto articolato di accoglienza turistica rivolta specialmente ai croceristi, insieme a Provincia e Comune di Cagliari, Autorità portuale, Cagliari Port Cruise, Consorzio Camù, Confcommercio e Consorzio Centro Storico: tra le varie cose è prevista una cartina ad uso dei turisti, nella quale sono segnalati eventi e manifestazioni collaterali che si terranno nel centro del capoluogo nei prossimi mesi. Sono previsti percorsi enogastronomici, culturali e di shopping. Siamo proposi- CONFESERCENTI PROVINCIALE Confesercenti e istituzioni propongono un progetto per Cagliari 51 Saldi invernali CAGLIARI I 52 Molte aspettative ma pochi risultati saldi invernali quest’anno sono iniziati ufficialmente il 5 gennaio, anche se sappiamo benissimo che, “ufficiosamente”, molti negozianti hanno cominciato a vendere la merce scontata molto prima delle festività natalizie, a causa della crisi tremenda che stiamo attraversando. Per capire come sono andate le vendite in quel periodo, la Confesercenti provinciale di Cagliari ha fatto una ricognizione tra gli operatori del settore moda, ponendo loro alcune domande dalle quali è scaturita una sostanziale insoddisfazione dei negozianti, nonostante la partenza con il botto dei primi due giorni. Infatti, soltanto l’11% degli intervistati ha dichiarato che i saldi sono andati bene, mentre il 41% del campione ha affermato che sono risultati appena sufficienti e il 48% invece si è dichiarato deluso rispetto alle aspettative dei mesi precedenti. Queste percentuali vanno soprattutto lette con il riferimento all’anno 2012: una parte degli intervistati (il 40%) afferma che le vendite sono state stabili rispetto all’anno passato, mentre il 49% ha rilevato una diminuzione del volume delle vendite (con percentuali che oscillano tra il 20% e il 25%). Soltanto l’11% del campione parla di aumenti dei volumi di vendita per circa il 10% rispetto alla stagione 2012. Abbiamo poi voluto provocare i commercianti con una riflessione circa l’utilità dei saldi e il loro anticipo o posticipo. Le risposte degli operatori sono state, in questo caso, influenzate dai comportamenti di molti loro colleghi che hanno cominciato a praticare sconti ben prima delle festività natalizie. Infatti il 67% del campione ha affermato che o si modifica la legge sui saldi e viene rispettata con grande severità da tutti, oppure si possono tranquillamente eliminare o anticipare. Dall’analisi di questi pochi dati si evidenzia subito che le vendite di fine stagione non hanno prodotto i benefici che i commercianti si aspettavano per incamerare un po’ di liquidità necessaria per la loro attività. I commercianti si chiedono cosa possono fare, se anche i saldi non sono andati bene: i prezzi delle materie prime aumentano, il costo del lavoro è alle stelle, gli affitti dei locali commerciali sono insostenibili e, per di più, i saldi vanno male! Siamo oramai sull’orlo del precipizio per migliaia di micro e piccole imprese. Occorre prendere provvedimenti, creare incentivi e condizioni che favoriscano i consumi e il commercio, invece di affossare le imprese con politiche di risanamento troppo repentino e severo, che determinano solo chiusure di negozi, perdita di posti di lavoro e pesante diminuzione di potere d’acquisto. Problemi per l’ esazione e gli slacci di Abbanoa S ono sempre più numerosi gli operatori commerciali e dei pubblici esercizi che devono fare i conti con le bollette che Abbanoa, l’ente gestore del servizio per conto del Comune di Cagliari, sta inviando con una strana cadenza: talvolta semestrale, talvolta annuale o, peggio, ogni due anni. Un atteggiamento piuttosto rigido, una totale assenza di sensibilità per la particolare situazione di crisi che le attività commerciali e produttive stanno attraversando, e che aggrava ulteriormente la già precaria vita delle imprese, le quali si vedono arrivare richieste per ingenti somme da pagare non previste. Tra l’altro, proprio la prima delle proteste degli operatori riguarda la scarsa disponibilità di Abbanoa, sia a poter interloquire con loro, sia e soprattutto, a rateizzare le maxi bollette. Secondo gli imprenditori infatti, Abbanoa concederebbe al massimo tre rate, anche per bollette di importi di migliaia di euro, non permettendo agli imprenditori di poter far fronte al loro debito. “La situazione è insostenibile – tuona Andrea Bozzo, presidente del Centro commerciale naturale Cagliari Centro Storico –. Non si può ricevere una bolletta di diverse migliaia di euro e concedere al massimo tre rate: così si mettono in ginocchio le attività di impresa. Chiederemo al più presto un incontro con il sindaco Zedda, in qualità di azionista di Abbanoa, per trovare una via razionale e sostenibile che permetta alle attività commerciali di sopravvivere a ad Abbanoa di recuperare i crediti dovuti”. La Confesercenti provinciale di Cagliari si mette a disposizione di tutte le imprese che avessero problemi simili a quelli descritti, per la ricerca di soluzioni condivise. evidenzia subito che, nonostante la crisi, il franchising è uno dei pochi sistemi che ancora tiene bene, con la presenza di oltre 900 case madri e un incremento di affiliati dal 2011 al 2012 in tutta l’Italia di oltre 3000 unità. Tutto ciò si traduce, ovviamente, in nuova occupazione e soprattutto in occupazione stabile, visto che la permanenza media nel mercato delle attività in franchising è notevolmente più alta rispetto alle attività “indipendenti”. Ma la vera novità del servizio risiede nel fatto che la Confesercenti è l’unica organizzazione in Sardegna in grado di dare assistenza a coloro che ambiscono a diventare “casa madre”, e quindi mettere a disposizione la loro esperienza per far nascere nuove attività con il loro marchio. Questo servizio richiede preparazione e soprattutto tempo per la preparazione di tutta la documentazione necessaria per predisporre la “rete” del franchising. La Confesercenti provinciale di Cagliari si avvarrà della consulenza di Alessia Littarru (nella foto). Per ogni informazione, per prendere un appuntamento o per avere maggiori ragguagli è possibile telefonare ai nostri uffici, al numero 070-402370. N.M. CONFESERCENTI PROVINCIALE ai primi giorni di marzo è attivo lo Sportello Franchising della Confesercenti provinciale di Cagliari, con lo scopo di dare assistenza a coloro che hanno intenzione di cimentarsi in questo tipo di affiliazione commerciale con qualche casa madre. Non solo: lo Sportello Franchising nasce soprattutto per dare assistenza a coloro che già hanno una attività di impresa e sono dotati di una idea vincente e vogliono, a loro volta, diventare “casa madre” o “franchisor”. Il franchisig, come è noto, è un sistema di affiliazione commerciale in base al quale una casa madre (franchisor) mette a disposizione degli affiliati (franchisee) il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze (know how) per lo svolgimento dell’attività di impresa, al fine di aiutare il neo imprenditore nello svolgimento del proprio mestiere senza commettere gli errori che invece, spesso, commettono coloro che si buttano in imprese commerciali senza conoscere davvero il funzionamento del settore nel quale si avventurano. Dalle statistiche a disposizione della Confesercenti si 53_Cagliari D Sportello Franchising, l’idea vincente che sfida e batte la crisi 53 Workshop CAGLIARI Le sfide dell’innovazione e della tecnologia digitale: un grande successo L’ 8 febbraio scorso, al Caesar’s Hotel di Cagliari, si è svolto il primo workshop provinciale sull’innovazione tecnologica legata alle micro e piccole imprese. La giornata rientrava nell’ambito della progettazione della Camera di Commercio della Provincia di Cagliari per l’anno 2012. La Confesercenti provinciale di Cagliari è stata capofila di questo progetto, che ha visto il coinvolgimento di 25 imprese produttrici di “nuove tecnologie” da destinare al mercato, in parti- 54 colare delle micro e piccole imprese del commercio, dell’artigianato, dei servizi e dell’agricoltura. L’evento ha visto, nel corso di una mezza giornata, l’intervento delle 25 imprese offerenti che hanno incontrato altre imprese che, a loro volta, hanno necessità di accedere alle nuove tecnologie per affacciarsi ad altri mercati, diversi da quelli che normalmente affrontano. La ragione del progetto risiede nel fatto che sono moltissime le micro e piccole imprese che vorrebbero rivolgersi al commercio elettronico o ad altri tipi di novità tecnologiche per la loro attività, ma sono I l 1° marzo si è svolta l’assemblea costitutiva dell’Anama della provincia di Cagliari. Si tratta della Federazione degli agenti immobiliari aderente alla Confesercenti: vi hanno preso parte oltre 40 addetti del settore. Durante i lavori, oltre alla preparazione delle procedure formali per la nascita della Federazione, sono stati toccati ed analizzati i numerosi problemi che riguardano un settore che, in questo periodo, sta attraversando una crisi pesante e che spesso, purtroppo, è contaminato da persone che si proclamano agenti immobiliari senza la necessaria preparazione, con danni che si ripercuotono nei confronti dei clienti che non vengono adeguatamente tutelati. Il più votato è risultato Cesare Pintus, giovane cagliaritano che da più di dieci anni svolge la professione di agente immobiliare. Pintus avrà al suo fianco un direttivo snello composto da due suoi colleghi: Massimiliano Serra e Danilo Dessì. “Uno dei primi problemi che vogliamo affrontare – spiega Pintus – è quello di riuscire ad ottenere una maggior frequenza e trasparenza per quanto riguarda l’esame per l’ottenimento del patentino, che si svolge alla Camera di Commercio: due volte l’anno non sono assolutamente sufficienti”. Da tutta la Confesercenti giunga al direttivo Anama l’augurio di buon lavoro. CONFESERCENTI PROVINCIALE Costituita l’Anama provinciale 55_Cagliari frenate dall’idea che questo genere di settore sia ancora troppo difficile da affrontare e, soprattutto, troppo oneroso da realizzare. La realtà dei fatti ha invece dimostrato che esistono moltissime soluzioni per la micro impresa, con costi assolutamente sostenibili ed una facilità di utilizzo che oramai permette a chiunque, anche a chi non è un “internauta”, di affacciarsi al commercio elettronico. Durante il workshop non erano presenti soltanto coloro che offrivano nuove tecnologie informatiche. Infatti hanno partecipato anche imprese che fornivano innovazioni tecnologiche nel campo dell’edilizia oppure franchisor che offrono opportunità di lavoro nel campo delle tecnologie informatiche, oppure ancora aziende con macchinari per la produzione di bevande grazie al riciclo dell’umidità dell’aria! Il grande successo dell’iniziativa è legato alla grande partecipazione di persone alla giornata: sono stati infatti registrati oltre 200 ospiti che hanno curiosato e apprezzato le diverse novità che sono state loro presentate: è stato un modo anche per far conoscere le diverse aziende tra loro, instaurando così dei rapporti di collaborazione di tipo commerciale tra i partecipanti che potrebbero dare interessanti sviluppi sin dal prossimo futuro. La morale è che la micro e piccola impresa sarda ha bisogno urgente di novità e di informazione per potersi affacciare verso nuove soluzioni che permettano di cambiare passo e risollevarsi da una crisi tremenda che, per molti versi, nasce spesso anche dalla poca capacità di trovare nuove vie per le nostre attività tradizionali. Ecco perché la Confesercenti intende puntare su altre iniziative del genere a favore della crescita dei suoi Associati. (n.m.) 55 Spiaggia del Poetto CAGLIARI La Fiba-Confesercenti esprime totale disappunto sulla vicenda Emerson “L a Sardegna affonda, la crisi occupazionale fa le sue vittime e il dirigente dell’Edilizia privata del Comune di Cagliari si permette, con un potere puramente discrezionale (quello dell’annullamento in autotutela della concessione edilizia), di chiudere una attività, dicendo a un cittadino che 7 anni prima il Comune si era sbagliato nel rilasciargli tutte le autorizzazioni che possiede. Non parliamo di un palazzo in costruzione, bensì di una struttura turistico-balneare regolarmente autorizzata dallo stesso Comune di Cagliari, che nel periodo estivo dà lavoro a 50 persone. È il paradosso che si registra in un Comune rivierasco”. Lo dichiara Gianluigi Molinari, coordinatore regionale della FibaConfesercenti. “Qual è la logica o l’interesse pubblico di chiudere, alla porte della stagione balneare, un’attività che dà prestigio a tutta la città, dove approdano molti dei turisti che sbarcano a Cagliari e che ha ottenuto diversi 56 riconoscimenti, un’attività che ha fatto conoscere la spiaggia del Poetto attraverso il sito Tripadvisor.it? Ci consta, inoltre, che il Consiglio di Stato abbia accertato l’illegittimità di una concessione edilizia rilasciata a meno di 300 metri dallo stagno di Molentargius (esattamente in via Gallinara), eppure non ci sembra che il Comune abbia per questo annullato tutte le altre concessioni edilizie per palazzi che sono stati realizzati a meno di 300 metri dallo stesso stagno. Perché per certi la legge si applica e per altri no?”. “È singolare inoltre – conclude Molinari – che il rappresentante del sindacato Sib-Confcommercio a giochi fatti esprima in un comunicato stampa le sue perplessità sulla legge appena votata e approvata all’unanimità in Consiglio regionale, riguardante i manufatti in legno posizionabili sul demanio marittimo. Non ci risulta abbia mai partecipato a proposte di legge o abbia lui stesso proposto qualcosa. Ci dissociamo totalmente anche da quanto affermato dallo stesso rappresentante sindacale, quando critica la scelta della Regione di aver trasferito ai Comuni rivieraschi la gestione amministrativa del demanio marittimo, adducendo i disagi della gestione alla non maturità del- N on c’è pace per gli operatori su area pubblica e, in particolare, per i commercianti che partecipano al mercato del martedì a Pula. Sembra infatti che l’Amministrazione comunale abbia intenzione di richiedere ai commercianti ambulanti una fideiussione bancaria o assicurativa per garantirsi il pagamento del suolo pubblico da parte delle imprese occupanti il mercato. “Ci sembra abbastanza singolare, per non dire assurdo, che il Comune di Pula richieda la fideiussione agli ambulanti – sottolinea Marco Medda, presidente dell’Anva-Confesercenti di Cagliari – perché è evidente che, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, i commercianti non hanno le risorse economiche per pagare anche questa ulteriore assicurazione. La situazione sta diventando esplosiva e i commercianti a stento pagano suoli pubblici, sempre più alti e insostenibili rispetto a quanto si riesce a incassare, non a guadagnare”. “Ormai – aggiunge Medda – viviamo in una situazione nella quale il commerciante su area pubblica è allo sbando, abbandonato dalle istituzioni e considerato come l’ultima ruota del carro. Non si pensa invece che il commercio su area pubblica accoglie una fetta importante dei 40mila commercianti sardi, e spesso è un modo per aprire la porta a coloro che vogliono iniziare una attività di impresa regolare”. Mentre tutto diventa ogni giorno più difficile, le istituzioni non aiutano il comparto. “Sono ormai troppe le nostre richieste di incontro con l’Amministrazione di Pula che sono rimaste inevase – conclude Medda –. Chiediamo un incontro urgente con il sindaco, al fine di mettere un freno a questa situazione e trovare una soluzione che aiuti sia i commercianti sia il Comune ad uscire da questo momento difficile”. CONFESERCENTI PROVINCIALE Il Comune di Pula chiede la fideiussione ai commercianti ambulanti 57_Cagliari le stesse Amministrazioni. Per la precisione, la Legge che sancisce le competenze conferite ai Comuni porta la data del 12 giugno 2006 ed è la n. 9. Le linee guida per la predisposizione dei PUL sono state emanate nel mese di luglio del 2010. Da allora la Regione, con l’ausilio dell’Assessorato competente, ha istituito corsi di aggiornamento per funzionari e dirigenti dei Comuni rivieraschi; sono passati ormai tre anni e non possiamo dire che sia mancato il tempo perché funzionari e dirigenti comunali si formassero in materia. Forse il collega si riferiva alla presunta immaturità politica di qualche Amministrazione? La maturità politica o si ha, oppure non si acquisisce frequentando un corso professionale”. 57 Fiepet NUORO E OGLIASTRA Entusiasmo e competenza, il successo dei corsi per Barman O ltre 40 partecipanti tra ragazzi e ragazze hanno decretato il successo dei corsi per Barman di Primo livello che la FiepetConfesercenti Nuoro-Ogliastra ha organizzato in provincia, grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Nuoro. Le lezioni si sono tenute presso il Pub Gasoline di Orosei, il Nuovo Trittico e il Caffè Raggio di Nuoro. I partecipanti si sono mostrati realmente interessati ad intraprendere questa professione, non a caso in questa iniziativa hanno visto un’ottima occasione per 58 CONFESERCENTI PROVINCIALE 59_Nuoro e Ogliastra migliorare la loro professionalità aggiornando e rinnovando le proprie conoscenze in materia. L’intero percorso si è avvalso di docenti altamente qualificati, come Gianni Arrigoni (membro dell’Aibes) e Bastiano Rosu (Fiepet). Con questa iniziativa la Confesercenti si è posta l’ambizioso obiettivo di fornire conoscenze adeguate sul mondo del bar ad ampio raggio. Durante le lezioni gli allievi si sono immersi nel sapere del bere miscelato, scoprendo e utilizzando le attrezzature del mestiere, i comportamenti più consoni e i cocktail codificati Iba. Particolare attenzione è stata data alla merceologia dei prodotti, nonché alle giuste dosi di miscelazione; si è partiti dai prodotti analcolici per arrivare a quelli di caffetteria, passando attraverso la produzione di birre artigianali, vini spumanti, vini liquorosi, liquori, creme e importantissimi distillati di tutto il mondo, tra i quali cognac, armagnac, brandy, gin, vodka, whisky, tequila, rum e cacacha. Inoltre sono stati fatti importanti approfondimenti dal punto di vista storico-culturale sulla mixology, non trascurando la preparazione e degustazione di ogni cocktail preso in esame utilizzando sempre i prodotti più appropriati. 59 Commercio NUORO E OGLIASTRA Crollano le aperture: -35% nei primi due mesi del 2013 S 60 econdo i dati dell’Osservatorio attraversando il comparto del commercio al detConfesercenti, nelle province di taglio, soprattutto quello legato a piccole e medie Nuoro ed Ogliastra nei primi due superfici. Per arginare la deriva, è necessario agire mesi dell’anno sono spariti 49 su due livelli: da un lato occorrono politiche nazioesercizi nali volte alla diminuzione commerdegli aggravi fiscali per citciali (38 tadini e imprese per favorire provincia il rilancio dei consumi e del Nuoro, 11 Ogliastra). A conmercato interno; dall’altro, clusione del 1° trimestre, è necessario intervenire si stima che la perdita sia sui problemi particolari del arrivata a oltre 70 esercizi. settore che sono veramenSe continua così, nel 2013 te tanti. Ciò che non può sarà un’ecatombe, con un più essere rinviato ulteriorsaldo negativo di oltre 250 mente è un’azione decisa a imprese e oltre 300 addetti tutti i livelli, per rilanciare i in meno. La perdita di neconsumi interni: la politica gozi svuota le città: a Nuodel rigore di questi ultimi ro città, nei primi due mesi mesi ha fallito decisamente dell’anno, si registra un salportandoci a questa situado negativo di 5 esercizi, zione”. Dario Capelli, presidente Confesercenti conseguenza di 4 iscrizioni Una delle emergenze paleprovinciale Nuoro-Ogliastra e 9 cancellazioni. sata da questa assurda siNel commercio diventa sempre più difficile fare im- tuazione e che chiunque passeggi oggi nei centri presa. Il 2013, così come ampiamente previsto, si storici delle nostre città può notare in tutta la sua avvia ad essere un anno da dimenticare, ben peg- evidenza, è quella dei negozi sfitti. Secondo la Congiore del 2012: nel primo bimestre, nelle province fesercenti, a riguardo è necessario mettere mano al Nuoro e Ogliastra, soltanto nel settore della distri- fenomeno “inventando un sistema” che coniughi le buzione commerciale sono spariti quasi 50 negozi, necessità di messa a reddito degli immobili comcon un vistoso crollo delle aperture di nuove atti- merciali con il bisogno delle aziende di utilizzare le vità (-35%) rispetto alla media delle aperture degli strutture per creare impresa, e quindi occupazione anni precedenti. Nel periodo compreso tra il 1° gen- e crescita economica. naio e il 28 febbraio 2013, nel settore hanno chiuso La nostra proposta è di istituire un tavolo tecnico, i battenti 67 aziende, mentre le aperture sono state con le Associazioni di imprese e delle proprietà imappena 18, per un saldo negativo di 49 unità: prati- mobiliari, per studiare un canone revisionabile, camente, sono sparite oltre 2 imprese al giorno. che sia remunerativo per il proprietario del negozio Le proposte della Confesercenti e sostenibile per il conduttore, con un impianto giu“I dati di questo primo bimestre – spiega Dario Ca- ridico concordato, condiviso dalle parti nella durata pelli, presidente della Confesercenti Nuoro-Oglia- e per le pattuizioni. E poi stop alle liberalizzazioni, stra – dimostrano ancora una volta, se mai ce ne secondo quanto descritto in altre pagine a proposifosse bisogno, la gravità della situazione che sta to della campagna “Libera la Domenica”. (gbp) CONFESERCENTI PROVINCIALE 61_Nuoro e Ogliastra “E’ urgente rinegoziare i canoni di locazioni commerciali” 61 “A Nuoro c’è fermento” NUORO E OGLIASTRA Pasti veloci? Una necessità, ma almeno mangiamo prodotti locali C ambiano i ritmi di vita e, di conseguenza, le abitudini alimentari. Il pasto veloce, infatti, non è più una prerogativa di turisti o pendolari, ma sempre più sta diventando un’abitudine diffusa della vita quotidiana. L’auspicio è che tutto ciò non si traduca nel mangiar male rinunciando alla bontà e genuinità dei 62 prodotti tipici del territorio. Anzi, crediamo che da una copertura di questo segmento di mercato si potrebbero dare grosse soddisfazioni alle produzioni agroalimentari tipiche e quindi un forte impulso al sistema economico locale. Questa, perlomeno, è la scommessa della Confesercenti provinciale NuoroOgliastra che, in collaborazione con Fermento Sardo e con il patrocinio della Camera di Commercio e dell’Amministrazione comunale di Nuoro (Assessora- CONFESERCENTI PROVINCIALE birre artigianali, solo per fare qualche esempio da affiancare a salumi e formaggi, sono prodotti di ottima qualità che potrebbero e dovrebbero essere più conosciuti e proposti nei nostri pubblici esercizi: questo, sostanzialmente, è lo scopo principale di queste manifestazioni. Insomma, mangiare veloce è una necessità, ma almeno facciamolo consumando i nostri prodotti”. Dalla birra le nuove frontiere dello sviluppo, dunque, come rimarca anche Luca Pretti, il ricercatore di Porto Conte Ricerche che ha curato la parte formativa della manifestazione. Da un prodotto diffusissimo in Sardegna si potrebbe trarre un impulso determinante per tutta la filiera del lupolo che, notoriamente (come confermano alcuni studi di settore), ha una redditività per ettaro di gran lunga superiore alle colture tradizionali sarde. Questa è la nuova sfida che la Confesercenti barbaricina vuole lanciare in collaborazione con le Associazioni datoriali che si occupano di agricoltura. 63_Nuoro e Ogliastra ti alle Attività produttive e alla Cultura), il 23 febbraio scorso ha presentato all’ex Mercato Civico la manifestazione “A Nuoro c’è fermento”, una delle tante tappe del più ampio progetto denominato “Tipico a Tavola”. Il programma della manifestazione prevedeva seminari gratuiti sul panorama dei birrai sardi e sulle materie prime del territorio, con conseguenti degustazioni guidate delle birre artigianali (prevalentemente delle province di Nuoro e dell’Ogliastra) presentate in abbinamento ai prodotti agroalimentari tipici del territorio. A seguire ha avuto inizio un vero e proprio festival delle birre artigianali sarde. “Le pietanze e le birre locali proposte in queste degustazioni rappresentano delle eccellenze locali che hanno tutte le carte in regola per reggere e superare la concorrenza dei prodotti industriali preconfezionati – sostiene Sebastiano Rosu, dirigente della Confesercenti che coordina il progetto –. Sa cocoi prena o cun gerda, il kebab sardo, la pizza sarda, le nostre 63 SASSARI E GALLURA Aperto a Sassari uno Sportello anticrisi I l 18 febbraio scorso, nella sede della Confesercenti provinciale di Sassari, il presidente Antonio Canu ha presentato l’apertura dello Sportello Anticrisi. Con questo servizio la Confesercenti, in collaborazione con l’Associazione Adusbef, vuole sostenere le imprese con convenzioni ed iniziative che aiutino gli imprenditori ad affrontare le difficoltà del momento. L’avvocato Andrea Sorgentone, responsabile per la Sardegna dell’associazione, ha illustrato nel dettaglio il servizio offerto alle imprese sarde, in riferimento alle problematiche con gli istituti di credito ed Equitalia. La convenzione è riservata ai costi concordati agli Associati della Confesercenti, ma fruibile anche da aziende non associate. L’orario di ricevimento presso la sede di via Bogino n. 25, a Sassari, sarà dalle 9.30 alle 11 del lunedì. È necessario che gli interessati prendano appuntamento, telefonando al Numero Verde 800187798. 64 In breve, la convenzione prevede: l’iscrizione all’Adusbef al costo simbolico di un euro anziché di 25 euro per i non iscritti all’Associazione; la possibilità di effettuare il controllo delle somme da recuperare mediante l’esame degli estratti conto trimestrali, al costo onnicomprensivo di 12,584 euro l’/anno anziché di 25,168 euro per i non iscritti; la possibilità di avere consulenza bancaria senza alcun costo, se essa non implica un particolare studio: vi rientra il primo colloquio informativo (precedente la consegna degli e/c per le verifiche delle somme da recuperare) e quello successivo nel quale l’imprenditore, debitamente informato, debba decidere il da farsi (esempio: chiedere un piano di rientro oppure avviare una causa per il recupero delle somme). Con questa iniziativa, la Confesercenti cerca di dare un sostegno alle imprese e le esorta ad usufruire di questo importante servizio. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici della sede di Sassari ai seguenti numeri: 079-2592041; 079-2592051; 079-2590583. Corsi di specializzazione per: “Barman” I e II livello. Corsi Haccp, formazione di base (12 ore). Corso di cucina, a Ozieri (30 ore). In materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro previsti dal D.Lgs. n. 81/2008: Corsi abilitanti obbligatori per accedere alla professione in assenza di determinati requisiti: “Somministrazione e vendita al pubblico di Alimenti e Bevande”: consente di conseguire l’abilitazione per l’esercizio di attività di vendita o somministrazione ai sensi dell’art 2 della L.R. n. 5/2006 (120 ore). Frequenza: dal lunedì al venerdì, per 2 mesi circa (lezioni da 3 ore ciascuna); orario: dalle 15,30 alle 18,30. Il corso inizia ad aprile e finisce a giugno 2013 (salvo imprevisti). “Responsabile del Servizio prevenzione e Protezione” (Rspp) rivolto ai datori di lavoro che intendono ricoprire l’incarico all’interno della loro impresa, i quali devono fare a seconda del rischio: 16 ore più 4 ore antincendio (rischio basso); 32 ore più 8 ore antincendio (rischio medio); 48 ore più 12 ore antincendio (rischio alto). Frequenza: due volte settimana (martedì-giovedì); orario: dalle 15,30 alle 18,30/19. “Addetto al primo soccorso aziendale”: consente di adempiere all’obbligo di formazione per gli addetti designati al primo soccorso. Richieste: 12 ore (rischio basso); 16 ore (rischio medio); 32 ore (rischio alto). Frequenza: due volte la settimana; orario: dalle 15 alle 19. La frequenza all’ultima lezione consente l’aggiornamento del corso, che ha durata triennale. “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”: consente di adempiere all’obbligo della formazione del datore di lavoro nel caso di elezione da parte dei lavoratori di un loro rappresentante (32 ore). Frequenza: due volte la settimana (11 lezioni da 3 ore ciascuna); orario: dalle 15,30 alle 18,30. Formazione dei dipendenti: corso base di 4 ore per tutti, più: 4 ore (rischio basso); 8 ore (rischio medio); 12 ore (rischio alto). “Agenti di Affari in mediazione” (patentino per agenti immobiliari): avvio da fissare a completamento della classe. Da evidenziare che a breve sarà disponibile il corso in versione on line. I corsi, autofinanziati e a numero chiuso, si terranno nelle sedi di Sassari, Ozieri, e Comuni limitrofi. Per effettuare l’iscrizione è possibile scaricare il modulo dalla sezione Formazione professionale del sito www. confesercentisassari.it. Per informazioni ulteriori contattare la Confesercenti Sassari in via Bogino n. 25 (tel.: 079-254127 oppure 079-2592041). 65_Sassari e Gallura L’ attività di formazione del Cescot prevede l’avvio dei seguenti corsi: CONFESERCENTI PROVINCIALE Ecco i prossimi corsi organizzati dal Cescot 65 SASSARI E GALLURA Corso di cucina a Ozieri L a Confesercenti provinciale di Sassari, in collaborazione con il ristorante La Torre di Ozieri, organizza un Corso Base di Cucina, rivolto a chi desidera avvicinarsi al mondo della cucina in modo piacevole e costruttivo, e a tutti coloro che vogliono sviluppare la propria passione e migliorare le proprie competenze e capacità. Il corso prevede una durata di 30 ore, ripartite in 10 lezioni. Si svolgerà tutti i lunedì, dalle 15,30 alle 18,30 presso il ristorante La Torre di Ozieri (via Scarpata del Cantaro). Il corso è autofinanziato e a numero chiuso. Alla fine del corso è prevista una verifica, con la presentazione di un menù completo a cura dei corsisti. Sarà rilasciato un regolare attestato di partecipazione. Gli allievi saranno seguiti, passo a passo, da Chef professionisti che li guideranno nell’apprendimento durante le lezioni, con la collaborazione straordinaria di Michele Farru, docente della Scuola Alberghiera che ha partecipato per cinque edizioni al programma televisivo “La prova del cuoco”, su Raiuno. Programma del corso Uso e conoscenza degli attrezzi da cucina. Conoscenza delle materie prime. Conoscenza dei vari metodi di cottura. Preparazione di antipasti e torte salate. Preparazione e cottura di salse. Preparazione di pasta fresca. Preparazione e cottura di carni, abbinamento salse. Pulizia, sfilettatura e cottura del pesce, abbinamento salse. Corretto abbinamento delle pietanze per la formazione di un menù. Preparazione di pan di spagna, creme, decorazioni di pasta di zucchero. LIBERA LA DOMENICA Si avvicina la scadenza del 13 maggio S i avvia a conclusione la crociata della Confesercenti per chiedere al Governo la regolamentazione degli orari degli esercizi commerciali durante le festività settimanali. Le domeniche, appunto. Una battaglia, quella di “Libera la Domenica”, che Confesercenti ha da subito aperto con una raccolta di firme per una petizione popolare, riscuotendo un enorme consenso da parte di tutti i cittadini. Il banchetto inaugurale è stato organizzato a Sassari, in piazza d’Italia, alla presenza del sindaco Gianfranco Ganau e degli assessori al Commercio, all’Ambiente, alla Cultura e alla Viabilità. “Il sito per il banchetto – spiega il direttore della Confesercenti di Sassari, Gianni Simula – è stato scelto simbolicamente all’interno dell’Area Blu, a dimostrazione della sensibilità di Confesercenti a favore della piccola e media distribuzione e anche della piena condivisione della Ztl”. Il 13 novembre scorso il Comitato promotore dell’iniziativa ha depositato in Cassazione la proposta di una legge di iniziativa popolare per cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riportare nell’ambito delle competenze delle Regioni le decisioni sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali. Per raggiungere l’obiettivo, si devono raccogliere 50mila firme nell’arco di sei mesi, entro il 13 maggio 2013. “Gli eccessi di liberalizzazioni – dice ancora Simula – penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia e il riposo. Con il ‘sempre aperto’ non sono aumentati i consumi, e neppure il Pil e l’occupazione. Soltanto la grande distribuzione ne ha tratto benefici, com’era largamente annunciato. Senza una nuova legge di riordino, nei prossimi 5 anni altre 80mila micro imprese del settore chiuderanno. Nella sola provincia di Sassari, grazie alla collaborazione con Associazioni dei lavoratori e circoli culturali, sono state raccolte circa 2.000 firme che a breve, dopo la fase di verifica dell’iscrizione alle liste elettorali dei vari Comuni, saranno inviate alla Confesercenti nazionale”. 66 www.parlaimpresa.it Indirizzi utili CONTATTI Confesercenti Regionale della Sardegna Via Cavalcanti, 32 09128 • Cagliari Tel.: 070.40.09.91 - Fax: 070.48.68.32 e-mail: [email protected] www.confesercentisardegna.it Regionale della SARDEGNA SEDI PROVINCIALI Confesercenti Provinciale di Cagliari Via Cavalcanti, 30 • 09128 Cagliari Tel.: 070.40.23.70 • Fax: 070.49.30.51 www.confesercenticagliari.it Confesercenti Provinciale di Nuoro Via L.Da Vinci, 40 • 08100 Nuoro Tel.: 0784.301.88 • Fax 0784.20.85.34 www.confesercentinuoro.it Confesercenti Provinciale di Sassari Via Bogino, 25 • 07100 Sassari Tel.: 079.259.20.41 • Fax 079.259.02.75 www.confesercentisassari.it Confesercenti Provinciale di Oristano Via Canepa, 3 • 09170 Oristano Tel.: 0783.21.02.08 • Fax: 0783.21.01.30 www.confesercentioristano.it AIUTATECI AD INFORMARVI MEGLIO Chiediamo ai soci di Confesercenti Sardegna di contattarci e rinnovare i dati personali e della propria attività commerciale nelle seguenti modalità: • telefonicamente allo 070.40.09.91 • via mail a [email protected] • oppure ritagliate, compilate e spedite il coupon alle sedi provinciali di appartenenza. 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