6 7 Alessandro Brusa www.alessandrobrusa.it Collegati e iscriviti su: www.scripta-volant.org e fammi sapere fin dove ho volato! di Alessandro Brusa [ Il Cobra e la Farfalla ] INCIZINE n.2 | Concorso letterario per INCIPIT VolanZIne Collana - Incipit N° 2 Il Cobra e la Farfalla DI Alessandro Brusa info acquisti: [email protected] Tutti i diritti riservati | Prima edizione maggio 2013 io che batto parola come colpo vivo nel petto. Aderisce alla campagna nazionale per la lettura IL MAGGIO DEI LIBRI e il passo è sulle tue parole che eleganti mi hanno respinto a tracciare il fiato mio sulle pareti impervie di giardini troppo silenziosi You see, it is simply a very young boy's record of his own thoughts and impressions and consequently meant for publication" Liberamente Oscar Wilde il peggior fabbro "…one day it will happen one day, one day it will all make sense one day, one day you will blossom one day, one day when you're ready…" One Day - Bjork Ti ho trovato scivoloso [Sinossi] SCRIPTA VOLANT / ASS. ALIANTIDE In occasione de “Il maggio dei libri 2013” campagna nazionale per la promozione della lettura, Scripta Volant / Ass. Aliantide aderisce all’iniziativa organizzando il concorso letterario per incipit “Incizine – Regalami un incipit”. Possono partecipare al concorso autori di romanzi già editi, inserendo il proprio incipit nel nostro forum di scrittura. L’incipit migliore viene impaginato nella nostra VolanZine (foglio A4 pieghevole a forma di libretto), distribuita gratuitamente durante le manifestazioni a favore della lettura che si svolgono in tutta Italia e pubblicato in un numero della Rivista Letteraria POST SCRIPTA – Magazine di Narrativa, Poesia e Concorsi Letterari. Prossima Edizione: maggio 2014 Questo è il racconto di un viaggio vissuto fuori e dentro di sé. La strada che il protagonista percorre, sospesa in una geografia dell'anima, attraversa Bologna, Edimburgo, Londra e Stoccolma. Un viaggio ferito, una corsa disperata lontana dal proprio mondo, alla ricerca di una sessualità che non è e non può essere solo del corpo" La narrazione, declinata nella forma del romanzo epistolare, porta nel suo respiro la vita dei due protagonisti. Segnati da un anno di vita separata, sarà nelle parole del narratore che si ricostruirà il loro passato, mentre il loro presente si incide nelle pagine di una quaderno di vita. Alessandro Brusa, poeta e scrittore, é nato nel 1972 e vive a Bologna dove si é laureato. Scritto tra Bologna ed Edimburgo "Il Cobra e la Farfalla" (Pendragon 2004) é il suo esordio letterario; suoi lavori sono comparsi su riviste come Sagarana ed Illustrati e su un'antologia di poesia "100 thousand poets for change" (QuDu Libri 2013). Collabora ed ha collaborato con siti di cultura ed informazione come lamanicatagliata.net, malacopia.it e just-jumanity.blogspot.com. 5 4 ancora sotto pelle. Solo attraverso l’esperienza inconsapevole e inaspettata delle cose si raggiunge la conoscenza limpida di se stessi. Parole d’oro. Parole pronunciate con il cuore di chi conosce il rispetto della propria identità. Quindi prendili così questi strani scritti. Come una sequenza poco seria di verità mutabili e pressanti sentimenti che hanno preteso l’inchiostro come riscatto. Come unico riscatto per la crescita attraverso momenti infiniti di negazione e conoscenza. Non so dove tu sia adesso. Ma so che lasci sempre una strada aperta per farti raggiungere da una lettera. E a questa strada affido il presente. E chissà, forse anche il futuro. Tra qualche ora arriverò a destinazione. E sarà dolce e perfino un po’ impertinente cominciare a disporre i pezzi del resto della mia vita con la passione di chi è sicuro del proprio fiato. Tuo per sempre A. (Uno a te troppo simile... indomito, veloce ed orgoglioso). Sono pensieri meno distratti quelli di oggi. Pensieri facili di una giornata più lucida. Di questo mio nuovo compleanno che per la prima volta festeggio solo. Potevo partire domani. Ma non conosco modo migliore che passare questa giornata sorvolando un vecchio pianeta che ora come mai sento diverso e facilmente modificabile. Non conosco le terre che passano spedite sotto i miei piedi. Ma so che non ha senso cercare riferimenti geografici. Di quelli fissi, che sai sempre dove stanno e che sento legarmi corto il respiro. Perché è anche scrutando questa roccia dall’alto che prende senso un’esistenza che giorno dopo giorno, negli ultimi nove mesi, ha assunto corpo e dignità propria di chi si appresta a rinascere. Così ora ti restituisco le parole scritte da quei primi giorni di ottobre sino ad oggi. Scritte su quello stesso quadernetto nero che all’aeroporto mi donasti l’ultima volta in cui incrociai i tuoi sguardi. Da allora ho aggiunto pensieri sempre più attenti a quelle tue parole che sento 3