GUIDA DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA ANNO ACCADEMICO 2005/06 PROGRAMMI D’ESAME PREMESSA: si avvisano gli studenti che eventuali cambiamenti saranno comunicati all’inizio delle lezioni, sulla guida on-line reperibile sul sito della facoltà, nonché sulle pagine web personali dei docenti. http://www.eco.uninsubria.it/ http://www.eco.uninsubria.it/docenti.htm Alfabetizzazione informatica (idoneità di informatica A) 3 Diritto Amministrativo 4 Calcolo delle probabilità 6 Diritto Commerciale A 6 Diritto Commerciale A, 7 (corso di laurea part time)– 7 Diritto Commerciale – B 8 Diritto degli Scambi Internazionali 9 Diritto dell’Economia 10 Diritto dell’Unione Europea 11 Diritto fallimentare 12 Diritto Tributario A 12 Diritto Tributario A (modalità part-time) 13 Diritto Tributario B 14 Economia Aziendale 16 Economia Aziendale (Part-Time) 17 Econometria dei Mercati Finanziari A 19 Econometria dei Mercati Finanziari B 20 Economia dei mercati monetari e finanziari A 21 Economia dei mercati monetari e finanziari B 22 Economia Dello Sviluppo (Laurea Specialistica) 24 Economia degli Intermediari Finanziari A 26 Economia Degli Intermediari Finanziari A -(Corso di Laurea parttime) 28 Economia Degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria) 30 Economia Del Mercato Mobiliare A 32 Economia Del Mercato Mobiliare B 33 Economia dell’Unione Europea 35 Economia e Gestione delle Imprese A 35 Economia e Gestione delle imprese A 37 Modalità part time 37 1 Economia e Gestione delle Imprese B Economia e Gestione delle Imprese B (Modalità part time) Economia e Gestione delle Imprese internazionali Economia e Gestione dell’Innovazione Aziendale Economia Industriale Economia Internazionale A Economia MonetariaEconomia Regionale A Finanza Aziendale A Finanza Aziendale A (modalità part-time) Finanza Aziendale B Finanza aziendale internazionale Finanziamenti Di Aziende Gestione Dei Rischi Informatica di Base B Istituzioni di Diritto Privato 1° anno Istituzioni di Diritto Pubblico (laurea triennale) Istituzioni di Diritto Privato B Istituzioni di Diritto Pubblico ( Corso di laurea part-time) Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea triennale) Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea part-time) Istituzioni di Ragioneria Lingue Straniere Marketing A Marketing A (Part-Time) Matematica Matematica A (Part-Time) Matematica Generale B (Part-time) Matematica per l’Economia Matematica Finanziaria A 38 39 39 41 42 44 45 46 48 50 51 52 53 54 56 57 58 60 61 63 63 65 67 68 70 77 78 79 80 81 81 82 Matematica Finanziaria B Marketing Internazionale Macroeconomia A (Part-Time) Macroeconomia A Macroeconomia B Macroeconomia Internazionale Microeconomia Microeconomia Applicata (modalità part-time) Modelli finanziari a tempo continuo Organizzazione Aziendale A Organizzazione Aziendale B: Sistemi Informativi Organizzazione del lavoro Politica Economica Principi di Programmazione Informatica A Ragioneria B Ragioneria Avanzata (A) Revisione Contabile Ragioneria Avanzata (B) Ricerca Operativa Scienza delle Finanze A Scienza delle Finanze B Seconda Lingua Sistemi finanziari comparati Sociologia Statistica di Base (Statistica descrittiva) Statistica per l’Impresa Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale (corso di laurea Part-Time) Storia Economica (1° ANNO) Storia Economica (3° ANNO) Strategia e Politica Aziendale 83 84 85 85 86 87 88 90 91 92 93 94 95 97 98 99 100 102 103 104 105 106 107 109 111 113 114 115 116 117 119 120 2 Tecniche di previsione economica Teoria Delle Decisioni Teoria Dell’impresa e del Consumatore Temi Avanzati (6 ore = 1 credito) 121 122 123 124 Alfabetizzazione informatica (idoneità di informatica A) a.a. 2005-2006 Docente: Accursio Giordano Il corso di Idoneità Informatica (A), considerate l’eterogenea provenienza e di formazione degli allievi, si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di Economia. Il corso riguarda: • Generalità su hardware e software • Reti e posta elettronica • Videoscrittura • Foglio elettronico • Presentazioni Il corso è svolto in 36 (trentasei) ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed esercitazioni. Si da di seguito il programma. • • • • • • • • Struttura generale di un elaboratore elettronico secondo il modello di Von Neumann Desktop e menu di Avvio Costruzione e gestione di files e cartelle Documenti come forma di comunicazione, definizione di ipertesto. Programmi di videoscrittura Schermata iniziale e barre principali dei comandi Documenti: creazione di documenti ed apertura di documenti esistenti Inserzione, modifica e formattazione del testo 3 • • • • • • • • • • Formattazione di caratteri, paragrafi, sezioni del documento Stili di carattere e paragrafo Strutturazione di un documento Costruzione di un sommario a partire dalla struttura del documento Programmi di presentazione Schermata iniziale e barre principali dei comandi Nuova presentazione ed apertura di una presentazione esistente Diapositive (slides) e loro layout Organizzazione e progettazione di una presentazione Effetti d’animazione e di transizione Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. Diritto Amministrativo a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di approfondire lo studio del diritto amministrativo, inteso come quella branca del diritto pubblico che “regola (in modo rilevante per i terzi) l’organizzazione della pubblica amministrazione e inoltre l’attività amministrativa da questa studio dell’amministrazione nel duplice significato di amministrazione in senso funzionale ed amministrazione in senso organizzativo. Il Corso è strutturato moduli didattici che tengono conto dell’attivazione dell’insegnamento sia nella laurea triennale, sia nella laurea specialistica. Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente. PROGRAMMA DEL CORSO Gli argomenti che verranno principalmente trattati riguardano: la definizione dei principi generali del diritto amministrativo e le fonti del diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione amministrativa e in particolare l'organizzazione amministrativa italiana; l’amministrazione come attività amministrativa e il procedimento amministrativo; gli interventi pubblici nell'economia e i servizi pubblici locali; l’attività di diritto comune della pubblica amministrazione e in particolare l’attività contrattuale; il sistema di esplicata” (Sandulli), cioè come quella disciplina che ha per oggetto lo 4 giustizia amministrativa e lineamenti del processo giurisdizionale SEMINARI amministrativo Gli studenti frequentanti svolgeranno una parte seminariale obbligatoria, la cui valutazione andrà a confluire nella valutazione MATERIALE DIDATTICO complessiva, su casi pratici di particolare attualità. Per gli studenti frequentanti la preparazione si baserà su dispense e materiali distribuiti dal docente durante le lezioni. MODALITA’ D’ESAME: Per gli studenti non frequentanti il testo obbligatorio consigliato è E. L’esame consiste in una prova orale, eventualmente preceduta da una Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Quarta edizione prova scritta. riveduta e aggiornata, Milano, Giuffrè, 2004. Si prevedono inoltre, per tutti gli studenti, le seguenti letture critiche INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO obbligatorie: Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. a) Per gli studenti della laurea triennale: M. Cammelli, La pubblica amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2004. b) Per gli studenti della laurea specialistica in Economia e RECAPITO DI POSTA NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: Management: F. Merusi, M. Passaro, Le autorità indipendenti, [email protected] Il Mulino, Bologna, 2003. tel. 0332-215365 c) Per gli studenti della laurea specialistica in Economia e Diritto ELETTRONICA, pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm d’Impresa: G. Corso, La giustizia amministrativa, Il Mulino, Bologna, 2005 (2.a edizione). 5 Diritto Commerciale A a.a.2005-2006 Calcolo delle probabilità (Processi Stocastici) A.A. 2005/06, II semestre. Docente: Emanuele Casini Presentazione del corso: Il corso si propone, dopo una introduzione al calcolo delle probabilita’, di fornire alcuni modelli a problemi di tipo economico. Programma del corso: Introduzione alla probabilita’: variabili aleatorie, distribuzioni e densita’, valore atteso e varianza, legge dei grandi numeri. Modelli economici: il modello binomiale, il modello di Black e Scholes. Testi consigliati: www.dartmouth.edu/~chance/teaching_aids/books_articles/probabilit y_book/amsbook.mac.pdf www.istituti.usilu.net/trojanif/web/Master_USI/Probability_0405/Lect ureNotes/Lecturenotes.pdf Ricevimento: su appuntamento. Indirizzo e-mail: [email protected] Il corso viene svolto nel primo trimestre dal prof. Sergio Patriarca, con l’eventuale collaborazione della dott.ssa Ilaria Capelli. Il corso mira a fornire le nozioni di base del diritto commerciale. In particolare, dopo una breve introduzione mirante ad inquadrare questa branca del diritto nell’ambito dell’ordinamento giuridico, si procederà a descrivere la figura centrale dell’imprenditore, per poi passare alla nuova disciplina dell’impresa agricola, nonché allo “statuto dell’imprenditore commerciale. Verrà in seguito affrontata la disciplina dell’azienda, con particolare riferimento alle tematiche relative al trasferimento. Dopo avere affrontato la nozione di società, si passerà a descrivere la disciplina delle società di persone. Nella parte finale del corso verranno fornite le nozioni di base delle società di capitali, con specifico riferimento alle innovazioni introdotte dalla riforma entrata in vigore il primo gennaio 2004. Per la preparazione dell’esame il testo consigliato è: CAMPOBASSO, Manuale di diritto commerciale, III^ edizione, UTET, Torino, 2004, limitatamente alle pag. 1-67 e 103-333. E’ tuttavia possibile utilizzare altri manuali, purché non precedenti al 2004, per le parti corrispondenti. 6 Quanto alle modalità dell’esame, lo studente può scegliere tra uno scritto (risposta, in forma di breve composizione, a tre domande tra le quattro proposte) o il tradizionale esame orale. Gli studenti saranno regolarmente ricevuti secondo l’orario che sarà comunicato non appena si conoscerà l’orario delle lezioni. Indirizzo e.mail: [email protected] Diritto Commerciale A, (corso di laurea part time)– a.a.2005-2006 DOCENTE:DOTT.SSA ILARIA C APELLI Lo scopo del corso consiste nell’acquisizione degli elementi fondamentali del diritto dell’impresa e delle società. Saranno analizzate le norme principali in materia di impresa individuale, società di persone e società di capitali. PROGRAMMA DEL CORSO: I – Principi generali: Nozione ed evoluzione storica del diritto commerciale. II- L’impresa e gli imprenditori: L’imprenditore: nozione (art. 2082 cod. civ.), imprenditore e lavoratore autonomo, il piccolo imprenditore (2083 cod. civ.), l’imprenditore agricolo (art. 2135 cod. civ.), l’imprenditore artigiano, l’imprenditore commerciale, lo statuto dell’imprenditore commerciale e gli ausiliari dell’imprenditore (artt. 2188 – 2220 cod. civ.), il registro delle imprese, l’impresa familiare (art. 230 bis cod. civ.), l’azienda e la sua circolazione (artt. 2555 – 2562 cod. civ.). III - Le società: La nozione di società (art. 2247 cod. civ.), società e comunione (art. 2248 cod. civ.), i tipi di società (art. 2249 cod. civ.), soggettività e personalità giuridica, la società semplice (artt. 2251 – 2290 cod. civ.): disposizioni generali, i rapporti fra i soci, i rapporti con i terzi e la responsabilità per le obbligazioni sociali, lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio e lo scioglimento della società; la società in nome collettivo (artt. 2991 – 2312 cod. civ.): nozione e norme applicabili, la responsabilità dei soci; la società in accomandita semplice (artt. 2313 – 2324 cod. civ.): nozione e norme applicabili; le società di capitali dopo la riforma (d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6), le caratteristiche principali della riforma e le più rilevanti differenze rispetto alla normativa previgente; nozioni essenziali in materia di società per azioni: la costituzione (artt. 2325 – 2341 cod. civ.), i patti parasociali (art. 2341 bis e 2341 ter cod. civ.), i conferimenti (artt. 2342 – 2345 cod. civ.), le azioni e le obbligazioni. Durante le lezioni potranno essere utilizzati materiali integrativi, che saranno resi disponibili ai frequentanti. Saranno approfonditi taluni temi particolari, anche mediante materiale didattico ulteriore rispetto al libro di testo, con lo scopo di arricchire le conoscenze di base e di far acquisire un metodo di studio che consenta un approccio critico e non puramente mnemonico alla materia. Si consiglia agli studenti di frequentare le lezioni muniti di un’edizione aggiornata del codice civile. Durante le lezioni possono essere rilevate le presenze in aula. MODALITÀ DI PREPARAZIONE DELL’ ESAME E TESTO CONSIGLIATO. Per preparare l’esame è necessario studiare le norme del codice civile relative alle materie previste nel programma del corso. La preparazione dovrà, quindi, avere come punto di riferimento le norme relative alle materie trattate e, pertanto, è indispensabile l’utilizzo e lo 7 studio, per le parti che interessano, del codice civile aggiornato, completo di leggi collegate. A tale proposito, si consiglia il Codice Civile e leggi collegate curato da De Nova, Zanichelli, ed. 2004. È inoltre necessario studiare un manuale di diritto commerciale. Si consiglia: Gian Franco Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, III edizione a cura di Mario Campobasso, UTET, Torino, 2004, da pag. 1 a pag. 67 e da pag. 113 a pag. 333. Altri manuali possono essere utilizzati, purché preventivamente concordati con il docente. Lo studente che si accinge alla preparazione dell’esame sappia che, per il superamento dello stesso, è sempre presupposta la conoscenza istituzionale della disciplina delle obbligazioni trattata nel corso di diritto privato. Modalità di svolgimento dell’esame: orale o, in alternativa, mediante prova scritta, da sostenere alla fine del corso. Non esistono dispense del corso. Qualunque dispensa od altro materiale didattico sia proposto da terzi, non proviene dall’Università, né è stato visionato o approvato dal docente. Le indicazioni relative all’orario di ricevimento saranno date successivamente. La docente è contattabile al seguente recapito di posta elettronica: [email protected] La recente entrata in vigore della riforma societaria impone una riconsiderazione dell’intera disciplina delle società di capitali. Il corso è specificamente dedicato allo studio della nuova disciplina della società per azioni e della società a responsabilità limitata, con una particolare enfasi dedicata alle novità in materia di finanziamento dell’impresa e di corporate governance L’ultima parte del corso sarà dedicata alle operazioni straordinarie, la cui disciplina ha fatto anch’essa oggetto di modifica da parte della riforma. Per la preparazione dell’esame il testo consigliato e’: ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il diritto delle società, a cura di Olivieri, Presti e Vella, Bologna, Il Mulino, 2004, nelle parti in cui si tratta della disciplina delle società di capitali e con esclusione dell’ultimo capitolo. Quanto alle modalità dell’esame, lo studente può scegliere tra uno scritto (risposta, in forma di breve composizione, a tre domande tra le quattro proposte) o il tradizionale esame orale. Gli studenti saranno regolarmente ricevuti secondo l’orario che sarà comunicato non appena si conoscerà l’orario delle lezioni. Diritto Commerciale – B a.a.2005-2006 Indirizzo e.mail: [email protected] Il corso viene svolto nel primo trimestre dal prof. Sergio Patriarca, con l’eventuale collaborazione della dott.ssa Ilaria Capelli. 8 Diritto degli Scambi Internazionali (Diritto delle Comunità europee – parte speciale) a.a.2005-2006 DOCENTE: Dott. Davide Diverio PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso mira a fornire le linee essenziali della disciplina del mercato interno soffermandosi, in particolare, sulle libertà di circolazione previste dal Trattato CE e sulla disciplina degli appalti pubblici. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso è strutturato in due moduli. Nel primo verranno esaminati, attraverso ampi riferimenti alla giurisprudenza della Corte di giustizia, i principi comunitari in materia di libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Gli studenti frequentanti potranno approfondire singoli casi giurisprudenziali con la predisposizione di brevi relazioni scritte. Il secondo modulo sarà dedicato allo studio della disciplina comunitaria degli appalti pubblici. In particolare, verranno approfonditi, anche con l’ausilio di relatori esterni, i temi dell’ambito di applicazione oggettivo e soggettivo delle direttive in materia di appalti pubblici, della nozione di organismo di diritto pubblico, dell’applicazione del diritto comunitario al fenomeno delle concessioni, degli strumenti di tutela giurisdizionale azionabili dai singoli. MATERIALE DIDATTICO Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza delle disposizioni del Trattato CE relative alle libertà fondamentali di circolazione (artt. 23-31; 39-60), delle direttive e delle altre fonti di diritto derivato relative alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE www.europa.eu.int La giurisprudenza comunitaria esaminata a lezione verrà messa a disposizione dal docente nel corso delle lezioni in un’apposita dispensa. Quali testi di riferimento, si consigliano: • per il primo modulo G. STROZZI (a cura di), Diritto dell’Unione europea – Parte Speciale, Torino, Giappichelli, 2005, pp. 1-68; 171-293 o, in alternativa, G. TESAURO, Diritto comunitario, Padova, Cedam, 2003, pp. 367449; 495-566 • per il secondo modulo V. SALVATORE, Diritto comunitario degli appalti pubblici, Milano, Giuffré, 2003 MODALITA’ D’ESAME L’esame è orale. Gli studenti frequentanti saranno ammessi ad una prova scritta di fine corso. 9 economica materiale; le dinamiche istituzionali della Costituzione RICEVIMENTO economica italiana dal 1948 ad oggi. Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/ MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: POSTA ELETTRONICA [email protected] Il testo di riferimento è G. Di Gaspare, Diritto dell’economia e dinamiche istituzionali, Cedam, Padova 2003. Diritto dell’Economia (I modulo) a.a.2005-2006 Ulteriore materiale sarà indicato dal docente a lezione. DOCENTE MODALITA’ D’ESAME: Prof. Giorgio Grasso L’esame si svolgerà in forma orale. PRESENTAZIONE E PROGRAMMA DEL CORSO INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Corso si compone di due Moduli. Il primo, di diritto pubblico dell’economia, affronterà i seguenti argomenti: la genesi del diritto dell’economia e l’oggetto e il metodo della disciplina di studio; il diritto dell’economia e lo Stato di diritto; le Costituzioni economiche dello Stato liberale e dello Stato democratico di diritto; la Costituzione economica italiana. Analisi degli articoli dedicati ai rapporti economici; l’integrazione comunitaria e la Costituzione economica italiana; la Costituzione Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: [email protected] tel. 0332-215365 10 Diritto dell’Unione Europea Per la preparazione dell’esame è indispensabile una buona conoscenza del Trattato CE e del Trattato sull’Unione europea, nelle loro versioni più aggiornate. Tali testi sono reperibili sul sito internet dell’UE www.europa.eu.int DOCENTE: Dott. Davide Diverio Quale testo di riferimento, si consiglia: PRESENTAZIONE DEL CORSO F. POCAR, Diritto dell’Unione e delle Comunità europee, Milano, Giuffré, 2004 (Diritto delle Comunità europee – Parte generale) a.a.2005-2006 Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti essenziali per comprendere il processo di integrazione europea dalle origini ad oggi. PROGRAMMA DEL CORSO L’evoluzione storica del processo di integrazione europea: dalla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ai Trattati di Roma, l’Atto Unico Europeo, il Trattato sull’Unione europea, i Trattati di Amsterdam e di Nizza, il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Il quadro istituzionale dell’Unione europea e delle Comunità europee: Consiglio europeo, Consiglio dell’Unione europea, Commissione, Parlamento europeo, Corte dei conti, le istituzioni monetarie e gli organi consultivi. La Corte di giustizia e il Tribunale di Primo grado delle Comunità europee: competenze contenziose e non contenziose. Le norme emanate dalle istituzioni comunitarie. I rapporti fra il diritto comunitario e il diritto degli Stati membri. MODALITA’ D’ESAME L’esame è orale. Gli studenti frequentanti saranno ammessi ad una prova scritta di fine corso. RICEVIMENTO Si rinvia alla pagina web http://www.eco.uninsubria.it/docenti/diverio/ POSTA ELETTRONICA [email protected] MATERIALE DIDATTICO 11 Diritto Tributario A Diritto fallimentare a.a.2005/2006 a.a.2005-2006 Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO DOCENTE : prof. Umberto Ferrari Presentazione del corso Testi consigliati: Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di queste ultime rinvio alla mia pagina web). Antonio Caiafa, Nuovo Diritto delle Procedure Concorsuali , CEDAM Padova 2006 per la preparazione dell'esame vanno esclusi i capp. 2,18,19 . Aldo Fiale, Diritto Fallimentare, edizioni Simone 2006 Peraltro, essendo la materia nuovissima ( la riforma è del gennaio di quest' anno) si richiede, anche per chi non frequenta la conoscenza sopratutto del nuovo testo di legge . Programma MODALITA’ DI ESAME : L’esame si svolgerà attraverso l’interrogazione del candidato ORARI DI RICEVIMENTO : ci si riserva di indicare gli orari di ricevimento al momento della definizione dell’orario di lezione . RECAPITI : sono contattabile sempre al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] od , alternativamente , all’indirizzo [email protected] Per comunicazioni telefoniche sono reperibile ai seguenti numeri : 038225227, 038229788. - - Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e integrazione); I princìpi costituzionali e comunitari; Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i soggetti); Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure antielusive); La riscossione; Crediti d’imposta e rimborso; 12 - Le sanzioni amministrative tributarie; Il processo tributario Testi consigliati F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII ed., Torino, Utet, 2003. Per il codice si consiglia: F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, 2005 Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni. Diritto Tributario A (modalità part-time) a.a.2005-2006 Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO Presentazione del corso Il corso analizza il sistema tributario italiano con particolare riguardo ai principi costituzionali e comunitari che lo informano, alla struttura dell’obbligazione tributaria (tributo) nonché al procedimento di imposizione e di riscossione dei tributi. Particolare attenzione sarà dedicata all’attività di controllo della dichiarazione, e alle varie modalità di accertamento fiscale. Il corso analizzerà anche le sanzioni amministrative tributarie e il contenzioso tributario al quale saranno dedicate, per un approfondimento e per una conoscenza pratica delle strategie processuali, alcune lezioni (sei ore) tenute dal dott. Gorgoni nell’ambito dei temi avanzati di area giuridica (per il contenuto di queste ultime rinvio alla mia pagina web). Programma Tesi di laurea - V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. - Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] - Nozioni generali (gli istituti; le fonti; interpretazione e integrazione); I princìpi costituzionali e comunitari; Struttura dell'imposta (le fattispecie; l'obbligazione tributaria; i soggetti); Dinamica dell'imposta (il procedimento impositivo; gli obblighi dei contribuenti; la dichiarazione; il controllo della dichiarazione; l'istruttoria amministrativa; l’accertamento 13 - fiscale e sue modalità; l'avviso di accertamento; le misure antielusive); La riscossione; Crediti d’imposta e rimborso; Le sanzioni amministrative tributarie; Il processo tributario Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] Testi consigliati F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. I, Parte generale, VIII ed., Torino, Utet, 2003. Per il codice si consiglia: F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, 2005 Ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, 2005 Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio orale. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio dei testi di legge contenuti nel codice tributario che saranno segnalati durante le lezioni. Tesi di laurea V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. Diritto Tributario B a.a.2005-2006 Docente: Prof. Maria Cristina PIERRO Presentazione del corso Il corso indaga il sistema dell’imposizione diretta - IRPEF, IRES con particolare riguardo alla fiscalità d’impresa (imprenditore individuale, società di persone e società di capitali). Dopo un’analisi delle caratteristiche essenziali delle due imposte saranno studiate le categorie di reddito, tenendo conto delle rilevanti modificazioni introdotte dalla riforma fiscale nell’ambito dei redditi di capitali, dei redditi diversi e dei redditi d’impresa (la nuova fiscalità finanziaria, pex, ecc.) A completamento dei contenuti del corso sono previsti dei seminari sull’elusione e i suoi riflessi sulle operazioni di finanza straordinaria, sulla trasparenza fiscale, sul consolidato, nonché sull’eliminazione delle interferenze fiscali dal bilancio d’esercizio. L’orario dei seminari sarà concordato all’inizio del corso. Programma 14 IRPEF e IRES - - presupposto, soggetti passivi (distinzione tra società di persone e società di capitali), la residenza fiscale, i redditi transnazionali, la determinazione dell’imponibile e dell’imposta; i redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente e autonomo, diversi il reddito d’impresa a) nozione di imprenditore fiscale; b) determinazione del reddito (contabilità semplificata e ordinaria) e criteri che presiedono la loro determinazione art. 109. TUIR c) i beni relativi all’impresa; d) componenti positive del reddito d’impresa: in particolare i ricavi, le plusvalenze patrimoniali, l’istituto della participation exemption, dividendi interessi, proventi immobiliari; e) componenti negativi: in particolare gli ammortamenti dei beni materiali, immateriali e gratuitamente devolvibili, gli accantonamenti; f) le società di capitali g) gli enti commerciali e non commerciali. h) Il consolidato nazionale, i) La trasparenza fiscale; j) La stabile organizzazione k) Le operazioni straordinarie l) La fiscalità comunitaria e internazionale. Testi consigliati F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, vol. II, Parte speciale, settima edizione, Torino, UTET, 2005 (PARTE PRIMA: cap. da I – VIII; PARTE QUARTA tutta). Si consiglia la lettura della parte II e della Parte III Dispense sulle tematiche oggetto dei seminari. Lo studio della materia dovrà essere necessariamente condotto con l’ausilio TUIR aggiornato alla riforma del 2004. a questo scopo si segnala F. TESAURO, Codice tributario, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. ovvero M.V. BALLESTRA, S.GALLO, R. RUSSO, Codice tributario 2005, Editore Finanze e Lavoro, ultima edizione Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio orale. Tesi di laurea V’è la piena disponibilità ad assegnare tesi di laurea ai frequentanti sulle materie che saranno concordate con il docente, in numero non superiore a 10. I criteri di selezione saranno indicati dal docente. Orario di ricevimento: lunedì dalle 11.00 alle 13.00. Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito della Facoltà e-mail: [email protected] 15 • Economia Aziendale a.a.2005-2006 DOCENTI: PROF. GIANLUCA DANIELA MONTEMERLO COLOMBO e PROF.SSA COLLABORATORI: PATRIZIA GAZZOLA, ELENA QUERCI, FRANCESCO SACCO PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di economia aziendale è introduttivo all’ampio insieme dei corsi aziendalistici offerti dalla Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni temi di base che saranno approfonditi in successivi corsi, nonché concetti di fondo che di norma sono dati per acquisiti nel prosieguo del curriculum. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso è strutturato nelle seguenti parti: • Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni azienda ambiente • Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda (famigliare, di produzione, pubblica e non-profit) • La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni economiche • L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione strategica • La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la dinamica finanziaria e monetaria L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative PROGRAMMA ANALITICO • Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le aziende • L’attività economica delle persone e delle aziende • Le aziende come ordine economico degli istituti • La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti generali • L’evoluzione delle aziende e la loro varietà • L’assetto istituzionale delle imprese • I processi produttivi • Le combinazioni economiche • L’assetto tecnico • I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed oggetti di costo • Le economie di scala • Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di transazione • Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis • L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione • Le decisioni di prezzo • Il patrimonio • Il principio di economicità • Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il • Principio di competenza • Il modello di bilancio • Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento 16 • • • • • • • • L’applicazione del principio di competenza La struttura del reddito per parti della gestione e del patrimonio per grado di liquidità L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante indici Le determinanti del risultato operativo Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo Sistema competitivo e strategie competitive L’organizzazione Discussione di casi STRUTTURA DIDATTICA Il corso ha una durata di 70 ore divise in lezioni teoriche e lezioni destinate alla presentazione e alla discussione in gruppi di casi o di problematiche affrontate nelle lezioni teoriche. TESTI Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, 2005 Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il Pellicano, 2005 - Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71 Prof.ssa Montemerlo - Martedì alle 17.30 - Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71 RECAPITI: Prof. Colombo +39 (0332) 39.5528 Prof.ssa Montemerlo +39 (0332) 39.5528 Dr.ssa Gazzola +39 (0332) 39.5529 Dr.ssa Querci +39 (0332) 39.5530 Dr. Sacco +39 (0332) 39.5530 [email protected] Tel. [email protected] Tel. [email protected] Tel. [email protected] Tel. [email protected] Tel. Economia Aziendale (Part-Time) a.a.2005-2006 MODALITÀ D’ESAME L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi. DOCENTI: PROF. GIANLUCA COLOMBO RICEVIMENTO STUDENTI: PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di economia aziendale è introduttivo all’ampio insieme dei corsi aziendalistici offerti dalla Facoltà. Affronta, pertanto, alcuni temi di base che saranno approfonditi in successivi corsi, nonché concetti di fondo che di norma sono dati per acquisiti nel prosieguo del curriculum. 17 Prof. Colombo - Lunedì, ore 14.00-15.00 COLLABORATORI: PATRIZIA GAZZOLA, ELENA QUERCI, FRANCESCO SACCO PROGRAMMA DEL CORSO Il corso è strutturato nelle seguenti parti: • Introduzione: il concetto di azienda e di istituto; le relazioni azienda ambiente • Le logiche di funzionamento dei tipi base di azienda (famigliare, di produzione, pubblica e non-profit) • La gestione: le operazioni, i processi e le combinazioni economiche • L’analisi dei costi; la gestione operativa e la gestione strategica • La rilevazione: il reddito e il capitale di funzionamento; i principi di determinazione del reddito d’esercizio; le diverse configurazioni di capitale e i relativi criteri di valutazione; la dinamica finanziaria e monetaria • L’organizzazione: i principi generali; le strutture organizzative PROGRAMMA ANALITICO • Presentazione del corso. L’attività economica, gli istituti e le aziende • L’attività economica delle persone e delle aziende • Le aziende come ordine economico degli istituti • La struttura delle aziende. L’assetto istituzionale: concetti generali • L’evoluzione delle aziende e la loro varietà • L’assetto istituzionale delle imprese • I processi produttivi • Le combinazioni economiche • L’assetto tecnico • I costi di produzione: la correlazione tra elementi di costo ed oggetti di costo • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Le economie di scala Le economie di apprendimento , di raggio d’azione, di transazione Le relazioni tra prezzi e costi. La Break even analysis L’applicazione della BEA per le indagini di simulazione Le decisioni di prezzo Il patrimonio Il principio di economicità Gli accadimenti, il sistema dei valori, il modello di bilancio, il Principio di competenza Il modello di bilancio Il reddito d’esercizio e il capitale di funzionamento L’applicazione del principio di competenza La struttura del reddito per parti della gestione e del patrimonio per grado di liquidità L’equilibrio reddituale e patrimoniale rappresentato mediante indici Le determinanti del risultato operativo Le strategie d’impresa e orientamento strategico di fondo Sistema competitivo e strategie competitive L’organizzazione Discussione di casi STRUTTURA DIDATTICA Il corso prevede lezioni ed esercitazioni in aula e assignment che gli studenti devono svolgere online – singolarmente o in gruppo – utilizzando la piattaforma di elearning BlackBoard. TESTI Airoldi-Brunetti-Coda, Corso di economia aziendale, il Mulino, 2005 18 Economia aziendale. Casi, a cura di Daniela Montemerlo, Il Pellicano, 2005 MODALITÀ D’ESAME L’esame è articolato in 2 prove scritte (solo per frequentanti) e/o una prova orale. Ognuna delle due prove scritte è strutturata con una parte di questionario, una di domande aperte e una di esercizi quantitativi. RICEVIMENTO STUDENTI: Prof. Colombo - Venerdì, ore 16.00-17.00 - Stanza n. 19 in via Montegeneroso 71 RECAPITI: Prof. Colombo +39 (0332) 39.5528 Dr. Ferri +39 (0332) 39.5529 Dr.ssa Querci +39 (0332) 39.5530 [email protected] Tel. [email protected] Tel. [email protected] Tel. Econometria dei Mercati Finanziari A (3° anno laurea primo livello, secondo ciclo), a.a.2005-2006 Una breve presentazione del corso. Il corso introduce allo studio e alla previsioni dei fenomeni finanziari e della loro rischiosità. Il corso si incentra sui sistemi autoregressivi vettoriali (VAR) integrati di ordine 1 e cointegrati (I(1)), e sui processi di tipo generalized autoregressive conditional heteroskedasticity (GARCH). Per entrambi i tipi di processo si presentano i risultati di rappresentazione, alcuni elementi di inferenza, e l'uso dei modelli per la previsione dei fenomeni economici. Il programma del corso I processi VAR stazionari e i processi VAR integrati di ordine 1, I(1). Il teorema di rappresentazione di Granger: rango e spazio di cointegrazione. Stima e test nei modelli I(1). La previsione intervallare con modelli cointegrati: previsione di sottoprocessi stazionari e previsione di sottoprocessi non-stazionari. I processi con eteroschedasticità condizionata autoregresiva (GARCH) uniequazionali: risultati di rappresentazione di stazionarietà di secondo ordine. Elementi di inferenza di processi GARCH. Previsione statica e dinamica di processi GARCH. Loro uso per la stima del value at risk di un portafoglio di attività finanzarie. Eventuali seminari/esercitazoni Sono previsiti incontri seminariali su alcuni temi specifici. Sono anche previsiti seminari e esercitazioni su software applicativo per la stima di modelli VAR I(1) e GARCH. Il programma degli incontri verrà comunicato a lezione. La bibliografia: testi obbligatori e consigliati •Nome del Docente e di suoi eventuali Collaboratori: (Paolo Paruolo, collaboratori: Dott. Raffaello Seri, Dott.a Christine Choirat.) Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. II, Franco Angeli editore. 19 Gallo G.P., B. Pacini (2002) Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci Editore. Le modalità dell’esame Elaborato (tesina) individuale e esercizi settimanali individuali; prova finale orale. Indicazioni sul ricevimento martedì 11-13. Un recapito di posta elettronica, se disponibile: [email protected] Eventuali altre note informative a propria scelta Il sito del corso è accessibile sul modulo di e-learning (Blackboard), al sito http://elearning.uninsubria.it Econometria dei Mercati Finanziari B (1° anno laurea specialistica LS 19, primo ciclo), a.a.2005-2006 Nome del Docente e di suoi eventuali Collaboratori: (Paolo Paruolo, collaboratori: Dott. Raffaello Seri, Dott.a Christine Choirat.) Una breve presentazione del corso. Il corso prosegue lo studio (rispetto a EMFA) della previsioni dei fenomeni finanziari e della loro rischiosità.Il corso prosegue lo studio di sistemi autoregressivi vettoriali (VAR) integrati di ordine 1 e 2 e cointegrati, e sui processi di tipo generalized autoregressive conditional heteroskedasticity (GARCH) di tipo multivariati. Si considerano aspetti di rappresentazione, di inferenza, e previsione. Il programma del corso I processi VAR integrati di ordine 1 e 2, I(1) e I(2). Stima e test nei modelli I(1) e I(2). La multi-cointegrazione e modelli di stock-flow. Specificazione e stima dei processi; uso dei modelli in fase di previsione. I processi con eteroschedasticità condizionata autoregresiva (GARCH) multi-equazionali. Inferenza di processi GARCH. Previsione statica e dinamica di processi GARCH. Stima e test di modelli finanziari con il meto generallizato dei momenti, GMM. Aspetti di analisi di sopravvivenza e loro applicazioni. Eventuali seminari/esercitazoni Sono previsiti incontri seminariali sui modelli di analisi di sopravvivenza. Sono anche previsiti seminari e esercitazioni su software applicativo per la stima di modelli VAR I(1) e GARCH. Il programma degli incontri verrà comunicato a lezione. La bibliografia: testi obbligatori e consigliati Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. II, Franco Angeli editore. Materiale bibliografico integrativo è disponibile sul sito del corso. Le modalità dell’esame Prova scritta e prova orale; prova intermedia per frequentanti. Indicazioni sul ricevimento martedì 11-13. Un recapito di posta elettronica, se [email protected] Eventuali altre note informative a propria scelta disponibile: 20 Il sito del corso è accessibile sul modulo di e-learning (Blackboard), al sito http://elearning.uninsubria.it caldamente la presenza alle lezioni. Tuttavia esistono due libri di testo che possono rappresentare un’utile lettura: • Stephen LeRoy and Jan Werner, Principles of Financial Economics, Cambridge University Press, 200 (ISBN: 052 1 586054). Economia dei mercati monetari e finanziari A a.a.2005-2006 DOCENTE: Massimo Guidolin OBIETTIVI DEL CORSO. Questo corso fornisce un introduzione ai concetti fondamentali della teoria economica del prezzo delle attività (finanziarie e non), note anche come Asset Pricing Theory. Particolare attenzione viene dedicata alle implicazioni dei modelli di equilibrio dinamico intertemporale. La prima parte del corso è focalizzata sui concetti base utili nell’analisi economica (modelli di equilibrio, assenza di opportunità di arbitraggio, scelte di portafoglio, etc.). la seconda parte sviluppa risultati classici di asset pricing, con i modelli CAPM, I-CAPM ad APT. PROGRAMMA DEL CORSO MATERIALE DEL CORSO: Le lezioni saranno organizzate attorno la proiezione e discussione (interattiva!) del materiale del corso, rappresentato da dei lucidi. I lucidi verranno resi disponibili (prima delle lezioni, quando possibile) attraverso la pagina web del corso. Durante le lezioni, e’ possibile che i lucidi vengano integrati da esempi e dimostrazioni matematiche, quando resi necessari della discussione in aula. Quindi si consiglia • Keith Cuthberson, Quantitative Financial Economics,John Wiley &Sons,1 996 (ISBN: 047 1 95360 1 ). Questi libri sono disponibili nella bibliotecha di ateneo e sono (ovviamente) in Inglese. Valutazione Il seguente schema di valutazione verra’ applicato agli studenti frequentanti: 30% Tre ‘problem sets’ con esercizi ispirati dal materiale delle lezioni (10% ciascuno). Ciascun problem set raccoglie diversi esercizi, di difficolta’ variabile. 70% Un esame finale scritto su tutto il materiale del corso. Lo svolgimento dei problem sets e’ vivamente consigliato anche perche’ rappresentativi delle domande dell’esame finale. Gli appelli d’esame successivi a quello immediatamente successivo al corso assegneranno invece un peso del 100% ad una prova scritta che includera’ domande di tipo teorico ed anche brevi esercizi. Programma dettagliato 1. Rassegna dei concetti fondamentali: rendimenti, valori attuali, curve di indi fferenza. 2. Equilibrio ed arbitraggio nei mercati finanziari: linear pricing and positive linear pricing. 21 3. Principi di valutazione delle attivita’: probabilita’ neutrali al rischio ed il ‘Teorema Fondamentale della Finanza’. 4. Il concetto di rischio: avversione al rischio; confronto tra caratteristiche oggettive dei payo ffs delle attivita’ finanziarie. 5. Scelte ottime di portafoglio: risultati di statica comparata con una e piu’ attivita’. Ufficio: E-mail: Orariolezioni: Webpage: B.Modelli di AssetPricing. 6. Prezzo delle attivita’ in modelli di equilibrio generale dinamico: il Consumption Capital Asset Pricing Model (CCAPM). 7. Analisi Media-Varianza: Il principio del ‘Beta Pricing’. 8. Il Capital Asset Pricing Model (CAPM). 9.Factor Pricing e ArbitragePricing Theory (APT). 10. Introduzione alla teoria della valutazione in contesti dinamici (multiperiodali): proprieta’ di martinagala dei prezzi e versioni condizionate del CAPM e del CCAPM. Questocorsofornisceun’introduzioneaiconcettifondamentalidellateoria delprezzodelleattivita’(finanziarie)derivate,peresempiocontrattifutures, atermine,opzioni(warrants)ditipoEuropeoedAmericano,ecc.Questeatti vita’rappresentanovalorimobiliarichepaganoquantita’futurechedipende donocontrattualmentedalprezzodialtreattivita’,chiamateattivita’“sottos tanti”Ilcorsosiconcentrasulletecnicheanalitichededicateallavalutazione ditalititoli,ossiasustrumentiutilialladeterminazionedelprezzoacuiessido vrebberoesserescambiatiinmercaticoncorrenziali,prividiostacoliallaneg oziazione,edinassenzadiopportunita’diarbitraggio.Lagranpartedelmate rialecopertonelcorsoe’dicarattereessenzialmentematematico,erichiede quindialcuneconoscenzepreliminariditeoriadellaprobabilita’. RECAPITI Indirizzo e-mail: [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO: mercoledì ore 13:00 – 14:00 Economia dei mercati monetari e finanziari B DOCENTE:MassimoGuidolin IV Ciclo 2005/2006 Numero8 [email protected] Giovedi’,14:00-16:00;Venerdi’,14:00-16:00 http://eco.uninsubria.it/webdocenti/mguidolin/mguidolin.html DescrizionedelCorso MaterialidelCorso Lelezionisarannoorganizzateattornolaproiezioneediscussione(interattiv a!)delmaterialedelcorso,rappresentatodadeilucidi.Ilucidiverrannoresidi sponibili(primadellelezioni,quandopossibile)attraversolapaginawebdel corso.Durantelelezioni,e’possibilecheilucidivenganointegratidaesempi edimostrazionimatematiche,quandoresinecessaridelladiscussioneinaul a.Quindisiconsigliacaldamentelapresenzaallelezioni.Tuttaviaesistonod 22 uelibriditestochepossonorappresentareun’utilelettura: Appuntidilezione(lec1).Ep . ps(cap.1).Jarrow- • Epps,T.,W.,PricingDerivativeSecurities,WorldScientific,2000( ISBN:9810242980). . Jarrow,R.,andS.,Turnbull,DerivativeSecurities,SouthWesternP • ub.,2000(ISBN:0538877405). Valutazione Lafrequenzadelcorsoe’obbligatoria.Perrenderequestaregolacogente(efr uttuosaperlostudente)ilseguenteschemadivalutazioneverra’applicato: Turnbull(cap.1). 2.Rassegnadeglistrumentimatematicidacalcolodifferenzialeedanalisim atematica. Appuntidilezione(lec2).Ep ps(cap.2.1). 3.Rassegnadeglistrumentifondamentalidateoriadellaprobabilita’emate maticastatistica. 30% Tre‘problemsets’coneserciziispiratidalmaterial edellelezioni(10%ciascuno).Unproblemsetracco gliediversiesercizi,didifficolta’variabile. 70% Unesamefinalescrittosututtoilmaterialedelcorso. Losvolgimentodeiproblemsetse’vivamenteconsigl iatoancheperche’rappresentatividelledomandedell ’esamefinale. Appuntidilezione(lec3).Ep ps(cap.2.2). 4Tassidiinteresseedilprezzodeititolizero-couponprividirischio. Appuntidilezione(lec4). Epps(cap.4.1). Programmadettagliato A.Concettifondamentali. 1.Rassegnadeiconcettifondamentali:contrattiderivati. B.RisultatiGeneraliinAssenzadiIpotesiParametrichesullaDinamicadelP 23 rezzoFondamentale. 1. 5IlPrezzoNo-Arbitragedicontrattifuturesedatermine. Appuntidilezione(lec5). Epps(cap.4.2). Jarrow-Turnbull(cap.2) Appuntidilezione(lec8). 2. 6LimitiedintervallialprezzoNo-Arbitragedelleopzioni. Appuntidilezione(lec6). Epps(cap.4.3). Jarrow-Turnbull(cap.3). 10IlmodellodiBlackandScholes:proprieta’dimartingale.Caratteristiche Epps(cap.6.1-6.2). Jarrow-Turnbull(cap.4). deiprezzidiBlack-Scholes Appuntidilezione(lec8). Epps(cap.6.2-6.4). C.RisultatiinPresenzadiIpotesiParametrichesullaDinamicadelPrezzoFo Jarrow-Turnbull(cap.8). ndamentale. 7DinamicaBernoulliana:Struttura,ApplicazioniedImplementazione. 11Modelliavanzatidiprezzodelleopzioni:volatilita’stocastica,jumpsere Appuntidilezione(lec7). gimi.Modellinon-Gaussiani. Epps(cap.5). Appuntidilezione(lec8). Jarrow-Turnbull(cap.5-6). Epps(cap.8-9). Jarrow-Turnbull(cap.9). 8CalcoloStocastico:IntegraleeFormuladiItˆo. Appuntidilezione(lec8).Ep ps(cap.5).JarrowTurnbull(cap.5-6). 9IlmodellodiBlackandScholes:l’equazionealledifferenzeparziali. Economia Dello Sviluppo (Laurea Specialistica) a.a.2005-2006 24 Docente: G.Garofoli PROGRAMMA A) Le tendenze dell’economia mondiale 1. Il commercio internazionale: problemi e tendenze di lungo periodo 2. Lo scenario economico internazionale 3. Problemi e prospettive dei paesi in via di sviluppo B) Lo sviluppo economico: i modelli interpretativi 1. La teoria dello sviluppo economico: il periodo formativo 2. Il modello di Nurkse: le dimensioni del mercato e l’incentivo ad investire 3. Il modello di Arthur Lewis: sviluppo economico con disponibilità illimitata di forza lavoro 4. Samir Amin e la teoria della dipendenza: genesi e sviluppo del sottosviluppo 5. Albert Hirschman e le connessioni nello sviluppo economico C) 1. 2. 3. 4. Una revisione critica dei modelli di sviluppo economico Le dicotomie dello sviluppo La teoria della regolazione Industrializzazione e sviluppo: la crisi dei paradigmi Analisi dei processi reali di industrializzazione: quali le interpretazioni possibili? D) Le opportunità di sviluppo nei paesi a basso e medio reddito 1. L’articolazione dello sviluppo nei paesi poveri 2. Lo sviluppo endogeno 3. Sviluppo umano e sviluppo sostenibile 4. Le strategie di sviluppo economico: quali lezioni dai casi di successo? bibliografia Testi di riferimento: Boggio L., Seravalli G., Lo sviluppo economico, Il Mulino, Bologna, 2003 Durante il corso saranno distribuite letture più direttamente connesse al corso e saranno date le indicazioni definitive per i testi di esame. modalità d'esame Esame orale ricevimento studenti martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario delle lezioni) E-mail 25 [email protected] Economia degli Intermediari Finanziari A a.a. 2005-2006 DOCENTE: Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari. Ci si soffermerà in particolare sulle funzioni e sulle caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari. Ci si propone inoltre di analizzare le caratteristiche tecniche dei prodotti bancari e finanziari. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario 1.1. Gli archetipi di contratti finanziari 1.2 I saldi finanziari dei macrosettori 1.3 Le funzioni del sistema finanziario: funzione assicurativa, funzione di sollegamento tra settori in surplus e settori in deficit, funzione monetaria, funzione di trasmissione della politica monetaria e della politica economica. 1.4. Tipologie di intermediari finanziari: mediatori finanziari, investitori delegati e asset transformers (banche e assicuratori). 1.5. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari: il ruolo dei costi di transazione, l’approccio delle asimmetrie informative 2. La specificità degli intermediari bancari 2.1 La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei pagamenti. 2.2. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi. 2.3. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le autorità monetarie. 2.4. Le caratteristiche tecniche ed economiche delle principali operazioni bancarie 3. Modelli di sistemi finanziari e di banca 3.1. La relazione tra intermediari e mercati 3.2. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali e conglomerati finanziari 3.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario italiano 4. La regolamentazione degli intermediari finanziari 4.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su quelli bancari. La specificità della vigilanza sulle banche 4.2. Vigilanza per funzioni e per soggetti. Organi di controllo 4.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI: M.ANOLLI-R.LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1, cap. 6 (par. 7 e 8) 26 M.BORRONI-M.ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna, 2002 G. FORESTIERI – P. MOTTURA, Il sistema finanziario, Egea, Milano, 2002 ( le parti da studiare saranno indicate con apposito avviso). Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria. La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni. L’esame consiste in una prova scritta. MODALITÀ D’ESAME ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA TESTI CONSIGLIATI 1.BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma. 2.BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari. 3. R.BRIZI-F.SASSO-C.TRESOLDI, Le banche e il sistema dei pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998 4.J. REVELL, Saggi di microeconomia bancaria, (a cura di F. CESARINI e R. LOCATELLI), Il Mulino, Bologna, 1993. 5.A.M. TARANTOLA (a cura di), La vigilanza sulle banche e sui gruppi bancari, Il Mulino, Bologna, 1996 La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. AVVERTENZE AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni. Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre università e di operatori su temi specifici come approfondimento delle tematiche affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni sono inoltre previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di studenti relativi all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati conseguiti con i lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in aula verranno valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la valutazione finale in sede di esame. Si consiglia di presentarsi all’esame avendo superato l’esame di matematica finanziaria RECAPITI Indirizzo e-mail: [email protected] Telefono: 0332 215001/2 ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 14.30-15.30, quarto piano, via Ravasi 2 27 Economia Degli Intermediari Finanziari A -(Corso di Laurea part-time) a.a. 2005-2006 Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base sulla struttura e sul funzionamento dei mercati e degli intermediari finanziari, con particolare riferimento alle funzioni e alle caratteristiche strutturali e operative degli intermediari bancari. Il corso offre inoltre una conoscenza di base degli strumenti e dei contratti finanziari. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Articolazione e funzioni del sistema finanziario 1.1. Contratti, intermediari e mercati finanziari: i concetti di base 1.2. I saldi finanziari dei macrosettori 1.3. Tipologie di intermediari finanziari 1.4. Le ragioni dell’esistenza degli intermediari e le funzioni generali del sistema finanziario 2. La specificità degli intermediari bancari 2.1. La funzione di produzione delle banche e il loro ruolo nel sistema finanziario 2.2 . La funzione monetaria e il ruolo delle banche nel sistema dei pagamenti 2.3. La funzione creditizia e la valutazione e la selezione dei rischi 2.4. La trasmissione della politica monetaria e i rapporti con le autorità monetarie 2.5. I modelli di banca e gli intermediari non bancari 2.6 I principali contratti bancari 3. La specificità degli intermediari assicurativi e previdenziali 3.1. Gli intermediari assicurativi e la dimensione del mercato assicurativo in Italia 3.2. Le assicurazioni sulla durata della vita umana e la gestione del risparmio 3.3. I fondi pensione e la previdenza: 4. La securities industry e i mercati 4.1. La relazione tra intermediari e mercati 4.2. I principali mercati 4.3. Le società di intermediazione mobiliare e le società di gestione del risparmio 4.4 I fondi comuni di investimento 5. I modelli di sistema finanziario e degli intermediari 5.1. Banca universale, banca specializzata, gruppi polifunzionali 5.2. I conglomerati finanziari 5.3. L’evoluzione istituzionale del sistema finanziario e bancario italiano 6. La regolamentazione degli intermediari finanziari 6.1. Le motivazioni della vigilanza sugli intermediari finanziari e su quelli bancari. 6.2. Organi di controllo e modalità di divisione del lavoro 6.3. Obiettivi e principali strumenti di vigilanza 28 BIBLIOGRAFIA Testi obbligatori M.ANOLLI-R.LOCATELLI, Le operazioni finanziarie. Strumenti finanziari e contratti assicurativi, Il Mulino, Bologna, 2001, cap. 1, cap. 6 (par. 7 e 8) M.BORRONI-M.ORIANI, Le operazioni bancarie, Il Mulino, Bologna, 2002 A.FERRARI – E. GUALANDRI – A. LANDI – P. VEZZANI, Il sistema finanziario: funzioni mercati e intermediari, Giappichelli, Torino, 2004 La docente si riserva di comunicare eventuali variazioni nei testi obbligatori con apposito avviso e nel corso delle lezioni. Testi consigliati 1. ANIA, L’assicurazione italiana nel 2004, Roma 2. BANCA CENTRALE EUROPEA, Bollettino mensile 3. BANCA D’ITALIA, Relazione Annuale, Roma. 4. BANCA D’ITALIA, “Bollettino Economico”, numeri vari. 5. CONSOB, Relazione Annuale, Roma 6. R. CORIGLIANO, L’intermediazione finanziaria, Bologna, Bonomia University Press, 2002 5. A. SAUNDERS –M.M. CORNETT-M.ANOLLI, Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2004 Siti consigliati 1. ABI, www.abi.it 2. ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE IMPRESE ASSICURATRICI, www.ania.it 3. BANCA CENTRALE EUROPEA, www.ecb.int 4. BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI, www.bis.org 5. BANCA D’ITALIA, www.bancaditalia.it 6. CONSOB, www.consob.it 7. COVIP, www.covip.it 8. ISVAP, www.isvap.it AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni frontali e con l’utilizzo della piattaforma di e-learning Blackboard. Durante le lezioni verrà segnalato materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi. Nella settimana precedente ogni lezione è richiesto allo studente di leggere le parti di testo che costituiranno la base per la lezione. A tal fine, all’inizio del corso verrà reso noto il piano delle letture. MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova scritta. I testi d’esame sono disponibili nella pagina apposita nella piattaforma Blackboard ARGOMENTI PER LA PROVA FINALE DELLA LAUREA TRIENNALE La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di lavori di approfondimento, sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con 29 interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta) e di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti dalle banche italiane), che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. RECAPITI Indirizzo e-mail: [email protected] 1.1. La rappresentazione del processo di produzione bancaria e dei suoi riflessi economici 1.2. L’attività della banca vista attraverso il bilancio 2. Obiettivi e vincoli della gestione 2.1. La creazione di valore come obiettivo principale della gestione 2.2. Equilibrio economico e analisi della performance 2.3. Equilibrio finanziario e solvibilità 3. La gestione bancaria come gestione di rischi ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 14.30-15.30, secondo piano, via Monte Generoso 71 oppure su appuntamento. 3.1. I rischi nell’impresa bancaria: tassonomia e tecniche di misurazione 3.2. La gestione finanziaria e integrata 4. Le tradizionali aree di gestione Economia Degli Intermediari Finanziari B (Economia Bancaria) a.a. 2005-2006 Prof. Rossella LOCATELLI OBIETTIVI DEL CORSO. Il corso si propone di offrire conoscenze di base con riferimento ai principali temi della gestione degli intermediari bancari. PROGRAMMA DEL CORSO 1. La banca come impresa: profili microeconomici 4.1. La raccolta e il patrimonio 4.2. Gli impieghi 4.3. L’operatività in titoli 4.4. La tesoreria e la liquidità Testi obbligatori R. LOCATELLI, Redditività e creazione di valore nelle banche, Il Mulino, Bologna, 2000 M.ONADO, La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004 (le parti da studiare saranno comunicate con apposito avviso) Testi consigliati 30 1. M. ANOLLI - P. GUALTIERI, La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche, Il Mulino, Bologna, 1999 2. A. BANFI, Le banche e l’intermediazione mobiliare, seconda edizione, Il Mulino, Bologna, 2000 3. R. BRIZI - F. SASSO - C. TRESOLDI, Le banche e il sistema dei pagamenti, Il Mulino, Bologna, 1998 4. S. DE ANGELI (a cura di), Banca universale o gruppo creditizio?, Bancaria Editrice, Roma, 2005 4. M. L. DI BATTISTA, La politica della raccolta delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 5. P. GUALTIERI, La gestione finanziaria delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 6. R. LOCATELLI, Rischio e intermediazione nelle banche e negli assicuratori, Il Mulino, Bologna, 1995 7. C. SCHENA, La gestione del patrimonio delle banche, Il Mulino, Bologna, 1996 8. A. SAUNDERS, Financial Institutions Management, Mc Graw Hill, 3rd edition, 1999 9. J.F. SINKEY, Commercial Bank Financial Management, Prentice Hall, 5th edition, 1998 10. A. SIRONI, Rischio e valore nelle banche. Risk management e capital allocation, Egea, Milano, 2005 AVVERTENZE Il programma verrà svolto nell’ambito di lezioni e di esercitazioni di approfondimento. Sono previsti alcuni seminari di docenti di altre università e di operatori su temi specifici come approfondimento delle tematiche affrontate nel corso delle lezioni. Nel corso delle lezioni sono inoltre previste presentazioni di lavori di gruppo da parte di studenti relativi all'approfondimento di specifiche tematiche. I risultati conseguiti con i lavori di gruppo e con la presentazione degli stessi in aula verranno valutati dalla docente e contribuiranno a determinare la valutazione finale in sede di esame. Durante le lezioni verrà distribuito materiale bibliografico utile per approfondimenti e aggiornamenti rispetto a quanto contenuto nei testi che sarà considerato parte integrante della bibliografia obbligatoria. MODALITÀ D’ESAME L’esame consiste in una prova orale. ARGOMENTI PER TESI DI LAUREA La materia di Economia degli Intermediari Finanziari si presta ad una varietà di tipologie di tesi di laurea sia di tipo empirico (analisi di dati statistici e/o di bilancio e/o di dati raccolti con interviste) che di rassegna della letteratura. E’ possibile affrontare tematiche istituzionali (ad esempio la struttura dei gruppi bancari in Italia), gestionali (ad esempio, l’evoluzione più recente delle politiche di raccolta), di carattere tecnico (ad esempio, i conti di liquidità offerti dalle banche italiane) che di volta in volta l’evoluzione normativa e di mercato rendono attuali. RECAPITI Indirizzo e-mail: [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 14.30-15.30, primo piano, via Monte Generoso 71 31 Economia Del Mercato Mobiliare A a.a.2005-2006 Crediti didattici: 5 2° ciclo Docente: Prof. Cristiana Schena Presentazione del corso Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per comprendere l’operatività del mercato mobiliare. Programma del corso 1. Le funzioni del mercato mobiliare. 2. Mercato primario e secondario dei titoli: le principali forme organizzative. 3. Disciplina del mercato mobiliare e riflessi sulla struttura organizzativa dei mercati. Criteri ed organismi di controllo dei mercati mobiliari. 4. Tassonomia, funzioni economiche e caratteristiche tecniche degli strumenti finanziari. 5. Elementi di valutazione degli strumenti finanziari. 6. Motivazioni della quotazione degli strumenti finanziari. Organizzazione e struttura operativa dei principali mercati regolamentati italiani: le modalità di contrattazione; i sistemi di liquidazione e garanzia. 7. L’attività di intermediazione mobiliare: 7.1. i servizi di intermediazione mobiliare: a) l'intervento degli intermediari nelle operazioni di mercato primario: aumenti di capitale, collocamento dei titoli, offerte pubbliche di azioni; b) i servizi di negoziazione offerti mediante sistemi di negoziazione tradizionali ed alternativi; c) i servizi di consulenza e di gestione dell’investimento in titoli: la gestione individuale e collettiva del risparmio; 7.2. modalità di accesso, regole di comportamento e caratteristiche operative degli intermediari mobiliari e degli investitori istituzionali. 8. Un’analisi dei dati riferiti alla security industry italiana. Struttura della didattica e materiale didattico di supporto: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. Programma di esame: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del sostenimento dell’esame tratti da: a) BANFI A. (a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari. Disciplina e organizzazione della borsa, Utet-Isedi, Torino, Nuova edizione 2004. b) AA.VV., Come si legge il Sole 24 Ore, Ed. 2001: cap. 9; pp. 381397. c) Uselli, Dispensa esercizi – Ed. 2005-06 Letture di approfondimento: d) ANOLLI M., Elementi di economia del mercato mobiliare. Struttura e liquidità del mercato azionario, Il Mulino, Bologna, 2001, capitoli 1, 4. e) FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano, 32 2003: capp.4, 5, 6, 15, 16. (oggetto del ciclo di esercitazioni) f) FERRARI A. – GUALANDRI E. – LANDI A. – VEZZANI P., Gli strumenti finanziari, Giappichelli, Torino, 2004. FERRARI A. – GUALANDRI E. – LANDI A. – VEZZANI P., Il sistema finanziario: funzioni,mercati e intermediari, Giappichelli, Torino, 2004: cap. I, cap. II (par. 5, 6); cap. V, cap. VI. g) CENNI S. – FERRETTI R., Economia dei mercati e degli strumenti finanziari, Giappichelli Editore, Torino, 2004, capp. 1, 2, 3, 4, 11, 12. Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del docente e nella pagina web del docente (http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html). Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Economia Del Mercato Mobiliare B a.a.2005-2006 Crediti didattici: 5 4° ciclo Docente: Prof. Cristiana Schena Presentazione del corso Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per la gestione e la valutazione degli strumenti finanziari e dei portafogli gestiti. I concetti vengono inquadrati nella realtà operativa e regolamentare italiana. Programma del corso 1. Lo sviluppo delle attività di asset management e di private banking in Italia: gli ambiti operativi ed i riflessi organizzativi e professionali. 2. L’attività di gestione dei portafogli di investimento: a. fasi della gestione (asset allocation strategica e tattica, market timing, stock picking); b. tecniche di gestione (le strategie attive e passive); c. la valenza dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica. 3. La valutazione della performance: il rendimento del portafoglio, il benchmark, i criteri ed i modelli di valutazione delle performance corrette per il rischio, la selezione dei gestori. Struttura della didattica e materiale didattico di supporto: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali 33 con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. Programma di esame: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del sostenimento dell’esame tratti dai seguenti testi: 1) Musile Tanzi P. (a cura di), Manuale del private banker, Manuale del private banker, Milano, 2003. 2) Schena C., Private banking e wealth management: una nuova sfida per le banche italiane?, Sviluppo & Organizzazione, n.194, 2002. 3) Assogestioni Benchmark e fondi comuni, 1999 (scaricabile dal seguente indirizzo web http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92020.p df) 4) Assogestioni, Futuro di valore: Fondi pensione socialmente responsabili, 2004 (scaricabile dal seguente indirizzo web http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/futuro_v alore.pdf 5) Standard Italiani di Presentazione delle Performance degli Investimenti (IPPS) - Versione italiana dei GIPS, 2002 (http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazioni/92050. pdf) 6) Rapporto di Merrill Lynch and Capgemini scaricabile dal seguente indirizzo web http://www.capgemini.com/news/2004/WorldWealthReport2004.pdf Letture di approfondimento: - Assogestioni: a. Guida alla classificazione, 2003 http://www.assogestioni.it/asso/risparmio/files/40020.pdf b. Manuale per l'analisi della teoria e delle tecniche di valutazione della perfomance di un portafoglio di investimento. Testo elaborato da Prometeia per Assogestioni http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicazi oni/92030.pdf c. Guida italiana al risparmio gestito. Fact book 2005. (http://www.assogestioni.it/asso/comunicazione/pubblicaz ioni/FB2005.pdf) - FABRIZI P.L., L’economia del mercato mobiliare, Egea, Milano, 2003. - Ferretti R. – Vezzani P., La gestione del risparmio, Il Sole 24 ore Libri, 2001. - Fuller R. J. – Farrell J. L., Analisi degli investimenti finanziari, McGraw-Hill, Milano, 1993. - PriceWaterhouseCoopers, Global private banking / Wealth management Survey, 2004. - Siegel J.J., Rendimenti finanziari e strategie di investimento, Il Mulino, Bologna, 2003. - Wilmott P., Introduzione alla finanza quantitativa, Egea, Milano, 2003. Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale 34 termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del docente e nella pagina web del docente (http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html). Imposte, occupazione e crescita. Concorrenza, regolamentazione e privatizzazione nei servizi di pubblica utilità. Testi obbligatori: Petretto A., Economia pubblica e Unione Europea, Il Mulino, Bologna, 2002. Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] L’esame si svolge in forma di colloquio orale; sono previste relazioni individuali su specifici argomenti. Economia dell’Unione Europea a.a.2005-2006 (Laurea Specialistica, terzo ciclo) Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Docente: Anna Marenzi Economia e Gestione delle Imprese A a.a.2005-2006 L’obiettivo del corso è quello di fornire il quadro generale della politica economica europea, consentendo ai partecipanti di acquisire le conoscenze di base necessarie per comprendere il funzionamento delle politiche e delle istituzioni economiche dell’Unione Europea. Particolare enfasi è posta sui principali temi di finanza pubblica che caratterizzano il dibattito nell’UE. In particolare, sono approfondite le tematiche relative alla disciplina e alla convergenza fiscale, all’applicazione dei principi di tassazione internazionale e alla riforma dello stato sociale. Programma: Teorie della disciplina fiscale e Patto di stabilità e crescita. Principi di tassazione internazionale. La concorrenza fiscale in aree economiche integrate. Welfare state, efficienza, equità e crescita economica. DOCENTE: Alberto Onetti COLLABORATORI: Alessia Pisoni, Paola Moiraghi PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di implementazione (individuazione della strategia d’impresa). Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO 35 A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA - Perché parlare di strategia? - Introduzione al concetto di strategia - Le fasi del processo di elaborazione strategica - I punti qualificanti: razionalità, coerenza e orientamento a medio-lungo termine B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO - L’analisi ambientale - La definizione del campo di attività: settore, mercato e business - La valutazione del posizionamento competitivo o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti - Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO - Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? Risorse interne e risorse esterne all’impresa L’analisi delle risorse e competenze Risorse e competenze e vantaggio competitivo - La focalizzazione I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo ripensamento E) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4.1, 4.2, 4.3 e 5. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (materiale didattico: testi obbligatori) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE - La necessità di un orientamento strategico di fondo - Le opzioni strategiche di base - La leadership di costo - La differenziazione 36 Economia e Gestione delle imprese A Modalità part time a.a.2005-2006 DOCENTE: Enrica Pavione PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di introdurre i fondamenti della strategia di impresa e ad illustrare il processo che porta alla sua elaborazione, sia nelle componenti di analisi (ambientale, settoriale ed aziendale) che di implementazione (individuazione della strategia d’impresa). PROGRAMMA DEL CORSO A) INTRODUZIONE AL CONCETTO DI STRATEGIA - Perché parlare di strategia? - Alcune definizioni del concetto di strategia - I punti qualificanti del concetto di strategia - Razionalità e coerenza: la strategia come processo B) L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO - L’analisi ambientale - La definizione del campo di attività: settore, mercato e business - La valutazione del posizionamento competitivo o L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale o L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti - Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici C) L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO - Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? Risorse interne e risorse esterne all’impresa L’analisi delle risorse e competenze Risorse e competenze e vantaggio competitivo D) LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE - La necessità di un orientamento strategico di fondo - Le opzioni strategiche di base - La leadership di costo - La differenziazione - La focalizzazione MATERIALE DIDATTICO - Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 3, 4 e 5. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento 37 INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] Economia e Gestione delle Imprese B a.a.2005-2006 DOCENTE: Enrica Pavione PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto nel mondo delle imprese. In particolare attenzione verrà dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA - Quali obiettivi? o economici, o intermedi o di breve e di medio-lungo periodo o non economici Chi fissa gli obiettivi? o Gli stakeholders interni o Gli stakeholders economici e finanziari o Gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e istituzionale Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo o La public company del modello anglosassone o La condivisione degli obiettivi nel modello renano o L’impresa familiare italiana B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE - Condizioni e vettori di sviluppo o Lo sviluppo orizzontale del mercato o Lo sviluppo verticale per integrazione o Lo sviluppo per diversificazione o Lo sviluppo internazionale - Il dibattito sulla diversificazione o Le ragioni della diversificazione o Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) o Diversificazione e performance economica o Rifocalizzazione o conglomerizzazione? C) IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA: ALCUNI PROBLEMI APERTI - Problemi di conoscenza - Dimensione d’impresa ed esplicitazione della strategia - Strategia deliberata ed evoluzione dell’impresa - Percezione soggettiva e intuizione: il “fattore umano” nella strategia 38 C) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2, 6.1, 6.2 e 6.3 MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (materiale didattico: testi obbligatori) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Corso si propone di approfondire le modalità di individuazione e valutazione delle modalità di sviluppo strategico disponibili a livello corporate, anche in considerazione delle più recenti tendenze in atto nel mondo delle imprese. In particolare particolare attenzione verrà dedicata al tema della definizione degli obiettivi di impresa. PROGRAMMA DEL CORSO A) GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA - Quali obiettivi? o economici, o intermedi o di breve e di medio-lungo periodo o non economici - Chi fissa gli obiettivi? o gli stakeholders interni o gli stakeholders economici e finanziari o gli stakeholders dell’ambiente sociale, politico e istituzionale - Stakeholders e obiettivi nei differenti modelli di capitalismo o La public company del modello anglosassone o La condivisione degli obiettivi nel modello renano o L’impresa familiare italiana [email protected] Economia e Gestione delle Imprese B (Modalità part time) a.a.2005-2006 DOCENTE: Enrica Pavione PRESENTAZIONE DEL CORSO: B) LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE - Condizioni e vettori di sviluppo o Lo sviluppo orizzontale del mercato o Lo sviluppo verticale per integrazione o Lo sviluppo per diversificazione o Lo sviluppo internazionale - Il dibattito sulla diversificazione o Le ragioni della diversificazione 39 o Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) o Diversificazione e performance economica MATERIALE DIDATTICO Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 1, 2 e 6 MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici sul tema. Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche, organizzative e finanziarie con cui un percorso di internazionalizzazione può essere implementato. Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE - Internazionalizzazione attiva e passiva - Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione, investimenti diretti e nuove forme - L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi e evoluzione degli investimenti diretti all’estero - Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking, strategic assets seeking B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE - Il modello del ciclo di vita del prodotto PRESENTAZIONE DEL CORSO Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio competitivo. 40 - Economia e Gestione delle Imprese internazionali a.a.2005-2006 DOCENTE: Alberto Onetti COLLABORATORI: Massimo Cortili, Alessia Pisoni PRESENTAZIONE DEL CORSO Nell’attuale contesto competitivo l’internazionalizzazione rappresenta sempre meno una opzione strategica e costituisce sempre più una condizione necessaria per acquisire e sostenere il vantaggio competitivo. Il Corso si propone di illustrare le finalità che sono alla base delle scelte di internazionalizzazione delle imprese e le modalità con cui queste si manifestano anche alla luce dei numerosi contributi teorici sul tema. Vengono inoltre approfondite le diverse opzioni strategiche, organizzative e finanziarie con cui un percorso di internazionalizzazione può essere implementato. Una parte del corso è dedicata alle specificità delle modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) LA DEFINIZIONE DI IMPRESE INTERNAZIONALI E LE PRINCIPALI MODALITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE - Internazionalizzazione attiva e passiva - Le principali modalità d’internazionalizzazione: esportazione, investimenti diretti e nuove forme - L’evoluzione del fenomeno dell’internazionalizzazione: flussi e evoluzione degli investimenti diretti all’estero Le finalità: market seeking, resources ed efficiency seeking, strategic assets seeking B) LE TEORIE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE - Il modello del ciclo di vita del prodotto - La teoria dei vantaggi monopolistici e delle imperfezioni del mercato - L’approccio dei costi di transazione - La teoria eclettica - Il modello della scuola svedese C) L’ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI - Il modello multinazionale - Il modello internazionale - Il modello globale - Le architetture reticolari: il modello transnazionale e il modello scandinavo D) PMI E INTERNAZIONALIZZAZIONE - Problemi e ostacoli - Il percorso sequenziale - Il percorso seriale - Le strategie di nicchia globale - Le imprese “istant international” - L’internazionalizzazione dei distretti E) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali 41 MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. La strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 6.4. - Zucchella A. - Maccarini M., I nuovi percorsi di internazionalizzazione. Le strategie delle piccole e medie imprese italiane, Giuffrè, Milano, 1999. - Majocchi A., Economia e strategia dei processi di internazionalizzazione, Giuffrè, Milano, 1997, Capitolo 1. - Majocchi A. - Onetti A., Le PMI italiane in Romania. I risultati sulle strategie delle imprese italiane nei distretti industriali romeni, in Velo D. – Majocchi A. (a cura di), L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nell’Europa centro Orientale, Giuffrè Editore, Milano, 2002. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Caroli M.G. - Fratocchi L., Nuove tendenze nelle strategie di internazionalizzazione delle imprese, Franco Angeli, Milano, 2000. - Caroli M.G., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa internazionalizzata, Franco Angeli, Milano, 2000. - Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale. Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il Mulino, 2004. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] Economia e Gestione dell’Innovazione Aziendale a.a.2005-2006 DOCENTE: Alberto Onetti COLLABORATORI: Luigi Jemoli PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il Corso si propone di illustrare il ruolo dell’innovazione all’interno dell’attuale scenario competitivo. L’innovazione non è concepita esclusivamente in termini tecnologici ma anche sotto un profilo strategico, ossia come capacità di individuare e implementare business model in grado di conseguire vantaggi competitivi sostenibili. Parte specifica del corso sarà dedicata al management dell’innovazione (gestione, organizzazione e finanza) anche in considerazione delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. 42 Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) I MODELLI D’IMPRESA DALLA OLD ALLA NEW ECONOMY - L’impresa fordista: il paradigma produttivo, organizzativo e tecnologico - Il vantaggio competitivo nel modello post-fordista: varietà, competenze distintive e relazionali B) LE RISORSE RELAZIONALI - L’outsourcing o Definizione e motivazioni o Tipologie, vantaggi e rischi - Gli accordi strategici o Definizione e motivazioni o Modalità - Risorse relazionali e architetture d’impresa o Reti di impresa e impresa virtuale C) IL MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONE - Concetti di base o Innovazione radicale ed incrementale o Innovazione di prodotto e di processo - L’evoluzione del concetto di innovazione o La conventional vision e la prospettiva tecnologica dell’innovazione o Il superamento della conventional vision e la prospettiva strategica dell’innovazione o Innovazione sustaining e disruptive - Le fonti dell’innovazione o L’approccio technology push o L’approccio market pull o I limiti degli approcci tradizionali: l’approccio “innovation push - customer pull” - Innovazione e vantaggio competitivo o Il first mover advantage o L’attacker’s advantage C) LA FINANZA DELL’INNOVAZIONE - Innovazione e finanza - BIC, Business Angels, Venture Capital, Fondi Chiusi - I mercati a supporti della crescita aziendale - Innovazione e spin-off universitari - La costruzione di un Business Plan D) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Cotta Ramusino E. - Onetti A. La Strategia d’impresa, Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 4.4, 7 e 8. - Lipparini A. - Lorenzoni G., Imprenditori e imprese. Idee, piani, processi, Il Mulino, 2000. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Doz Y., Santos J., Williamson P. Da globale a metanazionale. Le strategie di successo nell'economia della conoscenza, Il Mulino, 2004. - Malerba F. (a cura di), Economia dell’Innovazione, Roma, Carocci, 2000 (capitoli 1-2-3-4-5-6-7-13-15-16) - Garrone P. - Mariotti S., L’economia digitale, Bologna, Il Mulino, 2001 (pagg-7-69). MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti 43 Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies e sui papers discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] Economia Industriale a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Fabio Montobbio PRESENTAZIONE DEL CORSO: L'economia industriale vuole spiegare i comportamenti delle imprese, la dinamica dei prezzi e la quantità di prodotti offerti all'interno dei diversi settori industriali. I fatti stilizzati che l'economia industriale vuole spiegare riguardano il numero di imprese che competono in un settore, la loro dimensione e i loro livelli di profitto. L'economia industriale si pone inoltre il problema di valutare il benessere sociale di diverse forme di concorrenza. L'economia industriale e l'economia dell'innovazione forniscono alcuni criteri per l'intervento pubblico in termini di regolamentazione dei monopoli, garanzia della concorrenza, politiche di protezione della proprietà intellettuale e di supporto all'innovazione tecnologica. PROGRAMMA DEL CORSO - Fatti stilizzati e i temi dell'economia industriale - Alcune definizioni e concetti fondamentali. Elasticità della domanda, costo opportunità, costo irrecuperabile, economie di scala, economie di varietà, surplus dei consumatori e dei produttori. - Il monopolio. Monopolio come quota di mercato, e monopolio come potere di mercato (regola dell'elasticità). Posizione dominante e abuso di posizione dominante. - La regolamentazione. La regolamentazione del monopolio. La regola del prezzo efficiente delle componenti e cenni sul caso del settore telefonico. -La concorrenza perfetta. Le ipotesi e i risultati del modello di concorrenza perfetta. - Una introduzione ai giochi simultanei non cooperativi in forma normale (il dilemma del prigioniero): strategie dominanti ed equilibrio di Nash. - Oligopolio. Il duopolio di Bertrand. Le funzioni di reazione. Le caratteristiche dell’equilibrio Nash-Bertrand. - La fissazione del prezzo con vincoli di capacità. - Oligopolio. Il modello di Cournot. La statica comparata nel modello di Cournot. Cournot con n imprese. Il confronto fra le diverse forme di mercato in termini di benessere sociale. - Collusione. Interazione strategica e stabilità degli accordi di collusione. 44 - Collusione. Perché i prezzi oscillano ? Riduzioni segrete, fluttuazioni della domanda e asimmetrie fra le imprese. I fattori che facilitano la collusione. - L'economia industriale nel contesto dell'evoluzione recente del pensiero economico e della storia economica. Perché l'approccio struttura-comportamento-performance non ha dato risultati soddisfacenti ? La scuola di Chicago. - Inefficienza allocativa nel modello di Cournot. Esempio di nuova economia industriale empirica: la stima del costo marginale. - Concentrazione di mercato e barriere all'entrata. L'evidenza empirica. Le determinati esogene delle barriere all'entrata: la dimensione del mercato, la tecnologia (costi fissi). - Costi di entrata esogeni e tecnologia: scala minima efficiente e coefficiente di economie di scala. - Costi di entrata endogeni: l'asta per le licenze. Il caso UMTS - Deterrenza all'entrata. Prezzo limite. Minacce credibili e impegni vincolanti. - Prezzi e comportamenti predatori. Il caso microsoft. La scuola di Chicago e le diverse spiegazioni dei prezzi predatori. - Il caso Microsoft. - Incentivi all'innovazione e i modelli di R&S. Gli incentivi all'innovazione e le strutture di mercato. Incentivi privati ed efficienza. Il modello di Arrow, Le critiche al modello di Arrow. La ricerca di base. L'attività di ricerca cooperativa. - Economia dei brevetti. Cosa è un brevetto, la sua durata e la sua ampiezza. - Rendimenti crescenti da adozione, esternalità di rete e pathdependency. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cabral, L. (2002). Economia industriale. Carocci. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Appunti e materiale aggiuntivo sul sito del corso: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/IO/ecind.htm MODALITA’ D’ESAME: Scritto: tre domande brevi e due lunghe. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) Vedere sito: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI NUMERO DI Tel. 0332-395512 e-mail: [email protected] Economia Internazionale A a.a.2005-2006 DOCENTE: PROF. FRANCESCO ABBATE PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti concettuali e teorici per comprendere le determinanti, le dinamiche e gli effetti delle relazioni economiche internazionali e per interpretare il processo di globalizzazione dell’economia. L’insegnamento approfondisce i 45 temi di economia internazionale reale, ossia le teorie e le politiche del commercio internazionale e degli investimenti diretti esteri. PROGRAMMA DEL CORSO L'economia della globalizzazione La teoria ricardiana del commercio internazionale Il modello di Heckscher-Ohlin Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale Gli strumenti della politica commerciale L'Organizzazione mondiale del commercio e gli accordi commerciali regionali Investimenti diretti esteri ed imprese multinazionali Bilancia dei pagamenti e contabilità nazionale TESTI OBBLIGATORI P. R. Krugman e M. Obstfeld, Economia internazionale, vol. 1, 3ª edizione, Milano, Hoepli, 2003. A. Parenti, Il Wto, Bologna, Il Mulino, 2002. TESTI CONSIGLIATI F. Bonaglia e A. Goldstein, Globalizzazione e sviluppo, Bologna, Il Mulino, 2003. MODALITÀ D’ESAME E’ prevista una prova scritta - con domande a risposta multipla - e una orale facoltativa a cui sono ammessi coloro che abbiano superato la prova scritta. Nell’orale gli studenti hanno la possibilità di migliorare il voto dello scritto fino ad un massimo di tre punti. I frequentanti saranno inoltre valutati secondo i seguenti criteri: 1) partecipazione alla discussione in aula; 2) eventuale attività di ricerca (tesine individuali o di gruppo). RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected] Economia Monetaria- Anno Accademico 2005/06 Giancarlo Bertocco Il corso ha un duplice obiettivo: i) specificare gli elementi distintivi che caratterizzano un’economia monetaria: verranno presentati due approcci teorici che si differenziano in relazione alle conclusioni circa la neutralità o meno della moneta e delle grandezze finanziarie; ii) analizzare gli aspetti più significativi della politica monetaria italiana negli anni precedenti l’ingresso nell’Unione Monetaria Europea e della politica monetaria dell’Unione Monetaria Europea. A. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva neoclassica: la riformulazione della Teoria Quantitativa della moneta. - La critica di Friedman alla curva di Phillips. - La Nuova Macroeconomia Classica: - le aspettative razionali - l’incoerenza temporale della politica monetaria. - Indipendenza e credibilità delle autorità monetarie. - Regole e discrezionalità della politica monetaria. - Alcuni esempi di regole: monetary targeting; inflation targeting; regola di Taylor. 46 - La critica al teorema B. I caratteri di una economia monetaria in una prospettiva keynesiana: i Nuovi Keynesiani e l’approccio delle asimmetrie informative. Modigliani-Miller. - L’approccio delle asimmetrie informative: l’analisi di Akerlof. - Le implicazioni riguardanti il meccanismo di trasmissione della politica monetaria: il canale del credito. - Il razionamento del credito C. La Politica Monetaria in Italia - L’interpretazione monetarista: l’inflazione degli anni settanta e il processo di disinflazione degli anni ottanta e novanta. - L’interpretazione keynesiana: le cause dell’inflazione degli anni settanta; l’adesione al Sistema Monetario Europeo e la politica di stabilizzazione del cambio degli anni ottanta; la crisi valutaria del 1992; la riduzione dell’inflazione negli anni novanta e l’adesione all’Unione monetaria Europea. D. La Politica Monetaria dell’Unione Monetaria Europea. - Gli obiettivi della Politica Monetaria - La strategia della Banca Centrale Europea. Bibliografia: Parte A: -Delli Gatti, Gallegati: Macroeconomia. Giappichelli Editore, 2001 Cap. 9: La critica di Friedman alla curva di Phillips, le aspettative adattive e il monetarismo, pp. 217-238. Cap. 10, par. 10.1-10.4: L’ipotesi di aspettative razionali e la Nuova Macroeconomia Classica, pp- 239-258. Bofinger, P. Monetary policy, Oxford University Press, pp. 174-187; 209-221; 248-253; 257-263; 268-269. Parte B: -Kreps D., Corso di microeconomia, Il Mulino, 1994. Cap. 17°: Selezione avversa e segnalazione di mercato, pp. 731-735. - Bertocco G., Appunti di Economia monetaria Parte C: - Bertocco G., Il ruolo della politica monetaria nel pensiero di tre governatori della Banca d’Italia, Politica Economica, 1992, dic., pp. 325-359. - Bertocco G., Il governo della moneta e del credito in Italia. Un’analisi del meccanismo di trasmissione della politica monetaria nel periodo 1960-95, Politica Economica, 1997, dic, pp. 309-344. - Bertocco G., Is inflation a monetary phenomenon only? A non monetarist episode of inflation: the italian case, Studi Economici, 2002/3, pp. 19-44. E’ disponibile la versione in italiano. Parte D: - Banca Centrale Europea: La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino Mensile della BCE, gennaio 1999, pp. 39-51. - Banca Centrale Europea: I due pilastri della strategia della BCE, Bollettino Mensile della BCE, novembre 2000, pp. 39-49. - Banca Centrale Europea: La relazione tra politica monetaria e le politiche di bilancio nell’area dell’Euro, Bollettino Mensile della BCE, febbraio 2003, pp. 37-49. - Banca Centrale Europea:Analisi monetaria in termini reali, Bollettino Mensile della BCE, ottobre 2004, pp. 43-67. 47 (i testi di questi articoli possono essere scaricati dal sito della BCE) MODALITA’ D’ESAME Prova scritta Lo studente dovrà rispondere a quattro domande: spazio disponibile per ogni risposta: due facciate di foglio A4 Tempo a disposizione per lo scritto: un’ora e trenta minuti. Criterio di correzione: verrà attribuito un punteggio compreso tra 0 e 7,5 punti per ogni risposta. Prova orale Lo studente dovrà sostenere anche un esame orale nel caso in cui il docente lo ritenga opportuno. In caso contrario, lo studente potrà registrare il voto dello scritto oppure potrà chiedere di svolgere anche l’esame orale. . Economia Regionale A a.a. 2005-2006 Docente: Prof. Gioacchino Garofoli PROGRAMMA A) Sviluppo economico regionale 4. Sviluppo economico regionale: i patterns di sviluppo 5. Processi di localizzazione industriale. Concentrazione e dispersione produttiva a livello territoriale: il ruolo delle economie di urbanizzazione e delle economie di localizzazione 6. Squilibri regionali e sviluppo economico: le varie ipotesi interpretative (Williamson, Myrdal, Perroux, la teoria della dipendenza) 7. Regioni e nazioni: localizzazione e commercio internazionale. I vantaggi della specializzazione produttiva E) 6. 7. 8. L’articolazione territoriale dello sviluppo economico italiano Le fasi dello sviluppo economico italiano dal dopoguerra ad oggi Le interpretazioni dello sviluppo squilibrato italiano La politica di sviluppo e di riequilibrio regionale: gli interventi dal dopoguerra ad oggi F) I nuovi termini della questione territoriale 5. Dallo sviluppo concentrato alla diffusione territoriale dello sviluppo 6. Piccola impresa e industrializzazione diffusa: il modello degli anni ’70 – ’80 7. Distretti industriali e sistemi produttivi locali. una specificità dell’economia italiana? 8. Le politiche di sviluppo locale dalla programmazione negoziata alla progettazione integrata territoriale 48 bibliografia Testi di riferimento: Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con esclusione dei cap. 2, 3 e 8, oltre all’appendice del cap. 1) Garofoli G., Sistemi locali di impresa e performance dell’impresa minore in Italia, in Traù F. (a cura di), La questione dimensionale nell’industria italiana, Il Mulino, Bologna, 1999 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) Garofoli G., Sviluppo locale e “governance”, in AA.VV., Governance e sviluppo territoriale, Formez, Roma, 2003, pp. 97-126 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) In alternativa (in quanto il libro Economia del territorio è fuori catalogo): Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991 (2^ ediz. 2001) (Parte I) (pp. 9 - 132) Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1 esclusa appendice-, 4 e 7) Una ulteriore alternativa (solo per gli studenti della Laurea specialistica) è la seguente: Garofoli G. (a cura di), Impresa e territorio, Il Mulino, Bologna, 2003 (introduzione e capp. VIII, XIV, XVII, XVIII, XIX) Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (capp. 1 e 4) Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991 (2^ ediz. 2001) (cap. 2, pp. 27 – 47) (in alternativa cap. 6 di Economia del territorio) (ordinamento quadriennale) Programma di esame: Garofoli G., Economia del territorio, Etas, Milano, 1992 (con esclusione del cap. 8 e dell’appendice al cap. 1) Garofoli G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1991 (2^ ediz. 2001) Garofoli G., Sviluppo locale e ruolo delle Agenzie: una riflessione sul caso italiano, in AA.VV., Il ruolo delle Agenzie locali nello sviluppo territoriale, Formez – Inea, Roma, 2001 (anche sul sito http://eco.uninsubria.it/dipeco/) modalità d'esame Prova scritta ed esame orale ricevimento studenti 49 martedì 14 – 16 (qualora non fosse in sovrapposizione con l’orario delle lezioni) E-mail [email protected] Programma del corso 1. Introduzione alla finanza aziendale 2. Le misure della performance economica dell’impresa - L’analisi finanziaria sui dati di bilancio - Rendimento e rischio nell’attività d’impresa - La struttura del passivo - I metodi tradizionali di valutazione 3. La pianificazione finanziaria - Modelli di pianificazione finanziaria - La costruzione del conto economico prospettico - La costruzione dello stato patrimoniale prospettico - La costruzione del rendiconto finanziario - La gestione della liquidità - La gestione del credito commerciale Finanza Aziendale A A.A. 2005-2006 Periodo di insegnamento 3° trimestre, 2006 Docente Davide Secchi Presentazione del corso Il corso si propone di fornire un quadro introduttivo e generale dei principi della finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo che il quadro teorico di riferimento sia sempre sviluppato sulla base di esercitazioni. 4. Il fabbisogno finanziario - Il calcolo del fabbisogno finanziario - Il cash-flow: operativo ed equity side - Il prospetto fonti-impieghi - Il fabbisogno prospettico e le modalità di copertura - Asset-Liability Management (cenni) Testo d’esame Cotta Ramusino E., Onetti A. 2005. Strategia d'azienda. Milano: Il Sole-24Ore; Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill. Letture consigliate 50 Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F 1997 o ultima edizione. Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino; Damodaran A. 2002. Finanza d’azienda. Milano: Apogeo. Modalità d’esame L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non frequentanti (il compito sarà tuttavia differente). Il corso si propone di definire quali sono i principi fondamentali su cui è fondata la finanza d’impresa. Le lezioni saranno articolate in modo che il quadro teorico di riferimento sia sempre posto in relazione alla pratica della finanza d’impresa. Accanto alle tradizionali teorie, verrà fatto cenno ad alcuni tra i più recenti avanzamenti nella disciplina. PROGRAMMA DEL CORSO Ricevimento studenti Mercoledì 14:00-15:00; Venerdì 11:00-13:00 Informazioni aggiornate sono rese note attraverso la pagina personale: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm 1. Il significato della finanza - L’ambito disciplinare - L’ambito professionale - I principi fondamentali della finanza Posta elettronica Davide Secchi: [email protected] 2. La valutazione d’azienda - Perché valutare un’impresa? - Elementi base per la valutazione - L’analisi strategica quale premessa Altre note informative Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente e con i colleghi sarà possibile anche attraverso la piattaforma Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite a lezione. Finanza Aziendale A (modalità part-time) a.a.2005-2006 DOCENTE: Alberto Onetti COLLABORATORI: Davide Secchi Presentazione del corso 3. L’analisi finanziaria - Riclassificazione del bilancio - Analisi per indici - Analisi dei flussi 4. L’analisi prospettica - La costruzione del bilancio previsionale (conto economico, stato patrimoniale e flussi di cassa): modalità ed elementi - La valutazione di scenari alternativi (“what if analysis”) e la quantificazione dell’impatto di eventi non previsti e delle capacità di resistenza dell’impresa (“stress analysis”) MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI 51 Cotta Ramusino E., Rinaldi L. 2003. La valutazione d'azienda. Il Sole 24 Ore Libri, Milano, 2005, Cap. 2, 7, 8 e 9. sfruttare le varie offerte di carattere principalmente didattico offerte dalla piattaforma per l’e-learning. Letture consigliate Brealey R.A. Myers S.C. Principles of Corporate Finance. New York: McGraw-Hill, 1991. Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F, Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino, 1997. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) sui temi trattati durante le lezioni e sui case studies discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta o orale) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. [email protected] [email protected] ALTRE NOTE INFORMATIVE Il docente ha attivato il sito del corso di Finanza aziendale A, ad uso degli studenti, presso la piattaforma Blackboard. Ciò rende più facile l’interazione tra studenti e docente, attraverso una serie di strumenti facili da utilizzare on-line da una connessione qualsiasi (anche quella di casa propria). L’invito, che verrà ribadito in aula è quello di Finanza Aziendale B A.A. 2005-2006 Periodo di insegnamento 4° trimestre, 2006 Docente Davide Secchi Presentazione del corso Il corso si propone di fornire una panoramica di alcuni degli strumenti più diffusi per l’analisi finanziaria delle imprese, sulla base di quanto appreso dal corso di Finanza Aziendale A. Programma del corso 1. Introduzione al corso 2. La valutazione d’azienda - I metodi per la valutazione (approfondimenti) - Il costo del capitale (approfondimenti) 52 3. L’efficienza del mercato - Definizione di mercato efficiente - Le “anomalie” di mercato Posta elettronica Davide Secchi: [email protected] 4. La politica dei dividendi - La controversia sui dividendi - La questione della struttura finanziaria - Il grado ottimale di indebitamento - Le decisioni di investimento e di indebitamento Altre note informative Le informazioni sul corso, il materiale didattico ordinario e integrativo, nonché la possibilità di scambiare opinioni con il docente e con i colleghi sarà possibile anche attraverso la piattaforma Blackboard. Le modalità di accesso saranno definite a lezione. 5. La finanza straordinaria e altri argomenti - La finanza straordinaria: fusioni e acquisizioni - Cos’è il “risk management” - Le opzioni Testo d’esame Brealey R.A., Myers S.C., Sandri S. 2003. Principi di finanza aziendale. Milano: McGraw-Hill. Letture consigliate Ross S.A., Westerfield R.W., and Jaffe J.F 1997 o ultima edizione. Finanza aziendale. Bologna: Il Mulino; Damodaran A. 2002. Finanza d’azienda. Milano: Apogeo. Modalità d’esame L’esame sarà in forma scritta sia per frequentanti che per i non frequentanti (il compito sarà tuttavia differente). Ricevimento studenti Mercoledì 11:00-13:00; Venerdì 14:00-15:00 Informazioni aggiornate sono rese note attraverso la pagina personale: http://eco.uninsubria.it/webdocenti/dsecchi/Slides.htm Finanza aziendale internazionale a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Maurizio Ettore Maccarini PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di finanza aziendale internazionale, dopo una introduzione nella quale si illustra il funzionamento del sistema finanziario internazionale e la sua evoluzione si propone di offrire agli studenti una panoramica sulle opportunità di finanziamento e di gestione dei rischi disponibili sul mercato internazionale dei capitali PROGRAMMA DEL CORSO 1. Il sistema finanziario internazionale a) Strumenti, operatori, mercati, organismi di sorveglianza b) Mercati domestici, mercati esteri, euromercati/xenomercati c) L’evoluzione dei mercati finanziari internazionali (cenni storici)) 2. Gli strumenti finanziari internazionali 53 a) Le opportunità di finanziamento sul mercato internazionale dei capitali b) I bond. Euroobbligazioni e obbligazioni estere. Mercato primario e secondario. c) I prestiti sindacati internazionali d) Il mercato monetario internazionale (Mercato interbancario, EuroCD, Euronotes, Commercial papers) e) Le Medium terms notes f) International Equities (Euroequities e Azioni estere) 3. I derivati a) Trading direzionale, hedging, copertura b) Futures e Forward c) Options: call, put, cap, floor d) Swaps, Forwad Rate Agreements (FRA) e) Gli strumenti sintetici 4. La gestione del rischio di tasso e di cambio a) Il rischio di mercato: la struttura dei tassi di interesse a termine b) Il rischio valutario: determinanti: valute, importi, scadenze; c) Il rischio valutario: tipologie di rischio: transattivo, economico, competitivo, traslativo d) La gestione dei rischi MATERIALE DIDATTICO Dispensa e lucidi MATERIALE DIDATTICO: LETTURE Kirt C. Butler, Multinational Finance, South-Western, 2000. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è in forma scritta al primo appello e in forma orale negli appelli successivi. Verterà sul contenuto delle lezioni per i frequentanti e con modalità da concordare per i non frequentanti INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) Lunedì ore 16:00 RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI [email protected] tel. 0382 9866439 NUMERO DI Finanziamenti Di Aziende a.a.2005-2006 Crediti didattici: 5 3° ciclo Docente: Prof. Cristiana Schena Presentazione del corso Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali necessarie per valutare gli strumenti, le operazioni e le tecniche tradizionali ed innovative utilizzabili dalle imprese ai fini del reperimento di risorse finanziarie. Particolare attenzione è rivolta alla gamma di soluzioni che possono rivelarsi efficaci e convenienti soprattutto per le imprese di medio-piccole dimensioni italiane. A ciò si affianca l’analisi dei principali servizi offerti dagli intermediari finanziari nell’ambito delle attività di corporate e investment banking. Programma del corso 9. Il ruolo dei mercati e degli intermediari finanziari nel 54 soddisfacimento delle esigenze finanziarie delle diverse tipologie di imprese. 10. Il rapporto banca-impresa-mercato in Italia alla luce dei dati relativi alle fonti finanziarie utilizzate dalle imprese. Evoluzione e prospettive di sviluppo dei criteri di valutazione dei bisogni finanziari delle imprese: dalla logica del credito garantito ai sistemi di internal rating ed allo sviluppo dei servizi di corporate banking. 11. Le principali modalità di finanziamento delle imprese. a) Il ricorso al canale intermediato: il credito a breve, medio e lungo termine; i finanziamenti in pool; il leasing; i crediti agevolati; i crediti di firma. b) Il supporto offerto dai CONFIDI alle PMI. c) Il ricorso al mercato mediante strumenti di debito e di capitale. 12. Gestione e copertura dei rischi: a) Servizi di pagamento e di gestione della tesoreria per la gestione del rischio di liquidità. I servizi di home banking e cash management. b) Gli strumenti derivati e i servizi assicurativi per la copertura dei rischi di credito e di mercato (cenni). c) La securitization dei crediti di impresa: uno strumento di reperimento di fondi e di esternalizzazione della gestione dei crediti. 13. I servizi di consulenza e di assistenza finanziaria: a) servizi informativi e di consulenza finanziaria; b) i servizi di gestione dei crediti (il factoring); c) l’assistenza per le operazioni sul mercato primario e secondario dei titoli. 14. Gli interventi sul capitale di rischio ed il supporto alle operazioni di finanza strutturata: a) l’acquisizione di partecipazioni bancarie nelle imprese: le banche italiane ed il mercato del controllo delle imprese; b) il ruolo dei fondi chiusi; c) le attività di private equity e venture capital in Italia: un’analisi delle principali forme di intervento (start up financing, LBO e MBO); d) il project finance. 15. Il ruolo delle banche nella risoluzione della crisi dell’impresa: a) la ristrutturazione dei crediti bancari; b) banche e piano di risanamento aziendale. Struttura della didattica e materiale didattico di supporto: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari potrà essere messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. Programma di esame: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni i materiali utili ai fini del sostenimento dell’esame tratti da: - Banca d'Italia, Relazione annuale 2004, Roma maggio 2005. - Forestieri G. (a cura di), Corporate & Investment Banking, Egea, Milano, 2003. - Monti E., Manuale di finanza per l’impresa, Utet Libreria, Torino, 2000. Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. Lo studente che consegue nella prova un punteggio inferiore a 15/30 non può sostenere l’esame nell’appello successivo della medesima sessione di esami. Si ricorda che la Segreteria Studenti ha disposto che la 55 verbalizzazione del voto deve avvenire con la data della prova scritta e deve essere effettuata dallo studente entro e non oltre venti giorni dalla data della prova scritta. Lo studente che non procede entro tale termine alla verbalizzazione del voto sul libretto viene considerato rinunciatario della prova d’esame ed ha l’obbligo di sostenere nuovamente l’esame. monitoraggio e reporting dei rischi d’impresa, analizzando modelli di enterprise risk management nella gestione dei rischi strategici, puri, finanziari ed operativi. In particolare, durante il corso saranno approfonditi essenzialmente alcuni aspetti e modelli operativi di gestione dei rischi di credito, dei rischi di mercato e dei rischi operativi. Ricevimento studenti: Martedì, ore 11-13 presso la Facoltà di Economia, salvo modifiche che verranno segnalate presso l’ufficio del docente e nella pagina web del docente (http://eco.uninsubria.it/webdocenti/cschena/cschena.html). Programma del corso 16. Introduzione e modalità di classificazione dei rischi. 17. Il modello integrato di gestione dei rischi: dal risk management all’enterprise risk management. 18. I modelli di controllo e di governo dei rischi. 19. Il sistema di controllo interno, la gestione dei rischi ed il risk assessment. 20. L’applicazione di metodologie di gestione dei rischi di credito. 21. I modelli applicativi per la gestione dei rischi di mercato. 22. La gestione dei rischi operativi. 23. La mitigazione dei rischi: i modelli di gestione e gli strumenti derivati. 24. Gli effetti dell’applicazione dei principi contabili internazionali sulla gestione dei rischi finanziari. 25. Evoluzione e sviluppo di nuovi modelli di risk management. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Gestione Dei Rischi a.a.2005-2006 Crediti didattici: 5 - 4° ciclo Docente: Prof. Carlo Arlotta Presentazione del corso Il corso si propone di far acquisire allo studente le competenze fondamentali in tema di gestione dei rischi aziendali, nell’ottica di metodologie e practise di gestione sviluppate essenzialmente dagli intermediari finanziari e dalle imprese industriali. Nell’ambito dei cambiamenti di regolamentazione, che interessano soprattutto gli intermediari, ed in considerazione della maggiore consapevolezza sviluppata anche dalle imprese industriali nell’ambito delle tematiche di gestione integrata dei rischi, il corso intende approfondire alcune metodologie di individuazione, analisi, valutazione, gestione, Struttura della didattica e materiale didattico di supporto: Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni e incontri seminariali con docenti universitari ed operatori, riguardanti parti specifiche del programma del corso. Nel corso delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari verrà messo a disposizione degli studenti frequentanti materiale didattico di supporto utile ai fini della preparazione dell’esame, anche se non sostitutivo dei testi indicati nel programma di esame. 56 Si da di seguito il programma. Programma di esame: Il docente segnalerà nel corso delle lezioni e mediante avvisi le “Letture scelte” utili ai fini del sostenimento dell’esame. Modalità d'esame: L’esame consiste in una prova scritta. . Ricevimento studenti: martedì di lezione dalle 16 alle 18 Indirizzo di posta elettronica: [email protected] • • • • • • • • • Informatica di Base B a.a. 2005-2006 Docente: Accursio Giordano Il corso di Idoneità Informatica (A), considerate l’eterogenea provenienza e di formazione degli allievi, si propone di uniformare le conoscenze informatiche di base degli allievi medesimi e di fornire le conoscenze utili e conformi ai corsi di Laurea della Facoltà di Economia. Il corso riguarda: • Generalità su hardware e software • Reti e posta elettronica • Videoscrittura • Foglio elettronico • Presentazioni Il corso è svolto in 36 (trentasei) ore, equamente ripartite fra lezioni frontali ed esercitazioni. • • • • • • • • • • Generalità sulle reti Internet e Browsers Client di posta elettronica Videoscrittura: approfondimenti Inserzione di immagini, collegamenti ed “oggetti” in genere Tabelle Presentazioni: approfondimenti Grafici, immagini, tabelle, collegamenti ed “oggetti” nelle diapositive Trasformazione di un documento di Word in presentazione di PowerPoint. Foglio elettronico Schermata iniziale e comandi generali Righe, colonne, celle Fogli di calcolo e fogli-grafico Organizzare i dati Formati numerici delle celle Selezione, modifica, spostamento di celle Riferimenti fissi e relativi delle celle Grafici: tipi, creazione, modifica, inserimento di linee di tendenza Funzioni e formule Le esercitazioni sono svolte in laboratorio con l’assistenza del docente; l’esame prevede una prova pluridisciplinare che coinvolge gli argomenti ed i programmi trattati. 57 Istituzioni di Diritto Privato 1° anno a.a.2005-2006 DOCENTE: ALBA F. FONDRIESCHI Nei suoi profili formativi, il corso, complessivamente considerato (parte A e parte B), tende a fornire allo studente il quadro degli istituti di diritto privato nei loro caratteri e trasformazioni, anche nel contesto europeo e con riferimento al diritto pubblico (in particolare ai principi e valori costituzionali).Verranno anche analizzate le connessioni degli istituti oggetto del programma, di seguito dettagliatamente indicato, con le odierne articolazioni del diritto privato (dal diritto commerciale al diritto industriale e del lavoro), in modo da consentire una adeguata ed il più possibile approfondita conoscenza della realtà giuridica contemporanea e delle sue interferenze con la più recente evoluzione delle esperienze economiche e sociali. Particolare attenzione, infine, sarà rivolta alla disciplina privatistica del mercato, dell’impresa ed agli strumenti giuridici di circolazione della ricchezza. Nelle sue linee essenziali il programma di Istituzioni di diritto privato A è il seguente: Realtà giuridica e realtà economica. Il diritto ed il diritto privato in generale. Fonti ed interpretazione del diritto. La norma giuridica. Legalità costituzionale e legalità comunitaria. Le fonti europee del diritto privato. Realtà giuridica e realtà economica. Il mercato. Soggetti e mercato. I soggetti: le persone. Le formazioni sociali. La famiglia. Il sindacato. Persona fisica e persone giuridiche. Gli enti collettivi. L’imprenditore e le società: cenni. L’azienda. I produttori, i consumatori ed i professionisti. Tutela della concorrenza e del mercato. Libertà di concorrenza e repressione della concorrenza sleale. Iniziativa economica privata e circolazione della ricchezza.Strumenti giuridici. Situazioni e rapporti giuridici. Fatti, atti e negozi giuridici. L’obbligazione in generale. Autonomia privata e controlli pubblici. Autonomia negoziale ed autonomia contrattuale. Il contratto in generale. Vicende della successione mortis causa. La donazione: cenni. Il patrimonio: conservazione e tutela. Beni, diritti reali e possesso.Le azioni a difesa della proprietà e del possesso. Comunione e condominio. I valori mobiliari. Diritti di credito e garanzie. Le obbligazioni: fonti e struttura. Altre fonti di obbligazione. Le promesse unilaterali (in particolare i titoli di credito). I valori mobiliari e le forme di regolazione dei mercati finanziari. Modificazioni e circolazione del credito. Modi di estinzione. L’inadempimento e la mora (responsabilità contrattuale. Cenni e differenze con la responsabilità extracontrattuale). Garanzie (reali, personali e atipiche). La tutela dei diritti. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Pubblicità e trascrizione. La prova dei fatti giuridici. Prescrizione e decadenza. MODALITA’ D’ESAME: orale Al termine del ciclo di lezioni verrà effettuata una prova di verifica, non obbligatoria, sulla base di un test con un numero predeterminato di domande a risposta multipla. Ai fini dell’esame orale si terrà conto, nella valutazione complessiva, dell’eventuale esito positivo della prova di verifica svolta dagli studenti frequentanti. 58 TESTI CONSIGLIATI PER L’ESAME (IN ALTERNATIVA TRA LORO): Diritto privato A P. Perlingieri Istituzioni di diritto civile, ESI, Napoli, 2001 (Parte prima, pagg. 3-58; Parte seconda, pagg. 61-78; Parte terza, pagg.81193; Parte quarta, pagg. 197-288 e 324-327, 332-338; Parte quinta, pagg. 341-345; Parte sesta, pagg. 369-372 e 381-384; Parte settima, pagg. 397-401; Parte ottava, pagg. 447-455; Parte nona, pagg. 477482, 493-495): in alternativa: E. Russo, G. Doria, G. Lener, Istituzioni delle leggi civili, Cedam, Padova, 2001 (Parte I, pagg. 3- 175, 183-191, 216-232; Parte II, pagg. 235-273, 337-348; Parte III, pagg. 373-440; Parte IV, pagg. 443-596, 597-601, 611-650). Gli studenti possono inoltre utilizzare il seguente testo: Torrente, P. Schlesinger; Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione, previo accordo con il docente in merito alle parti da studiare. E’ in ogni caso indispensabile che lo studio del manuale prescelto sia integrato con quello del codice civile, ultima edizione. Fra le varie edizioni del codice, si segnalano, in via puramente indicativa: F. Galgano, B. Inzitari, Codice civile e leggi collegate, Cedam, Padova.. G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, Bologna. A. Di Majo, Codice civile con la Costituzione e le principali norme complementari, Giuffrè, Milano. Per la verifica della propria preparazione all’esame può essere utile la lettura di: G. Iudica, P. Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato. Casi e domande, Cedam, Padova, 2001. P. Cendon, Come affrontare e superare l’esame di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione. LETTURE CONSIGLIATE (a coloro che intendono ampliare e approfondire gli argomenti in programma e in generale lo studio del diritto privato): P. Barcellona, Diritto privato e società moderna, Jovene, Napoli, 1996. P. Perlingieri, Il diritto civile nella legalità costituzionale, ESI, Napoli. G.B. Ferri, Negozio giuridico, in Digesto delle discipline privatistiche, sezione civle, vol. XIII, Utet, Torino. AA.VV., Diritto privato europeo, a cura di N. Lipari, , vol. I e II, Cedam, Padova, 1997. L. Mengoni, Autonomia privata e costituzione, in Banca, borsa e titoli di credito, 1997, pagg. 1 ss. D. Messinetti, voci: «Danno giuridico», in Enciclopedia del diritto, App. Agg., vol. I, 1997; «Abuso del diritto», in Enciclopedia del diritto, App. Agg., vol. II, 1998; «Oggetto (dei diritti)», in Enciclopedia del diritto ,vol. XXIX, 1979; «Personalità (diritti della)», in Enciclopedia del diritto ,vol. XXXIII, 1983. G. Vettori (a cura di), Persona e mercato. Lezioni., Cedam, Padova, 1996. P. Schlesinger, Codice civile e sistema civilistico: il nucleo codicistico e i suoi satelliti, in Rivista di diritto civile, 1993, I, 403 ss. TESI DI LAUREA Per l’assegnazione delle tesi gli studenti dovranno rivolgersi direttamente al docente durante gli orari di ricevimento fissati all’inizio dell’anno accademico. Gli studenti potranno scegliere anche titoli di tesi interdisciplinari in Diritto dell’economia, previo colloquio con i docenti interessati, e purchè abbiano superato gli esami di Istituzioni di diritto privato (A+B), Istituzioni di diritto pubblico (A) e Diritto commerciale (A+B). 59 PROGRAMMA DEL CORSO Istituzioni di Diritto Pubblico (laurea triennale) a.a.2005 - 2006 Le Parti di cui si compone il Corso riguardano in particolare: il diritto DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso e le sue fonti (le fonti in generale, la Costituzione, le fonti COLLABORATORI subcostituzionali, le fonti regionali e l’interpretazione delle fonti atto e PRESENTAZIONE DEL CORSO la loro efficacia); lo Stato (elementi costitutivi; forme di Stato; Stato e L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base ordinamento internazionale; Stato e Unione europea; Stato e Chiesa sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul cattolica); i diritti e i doveri dei cittadini (principio di uguaglianza, diritto amministrativo. diritti di libertà, diritti sociali e diritti politici); l’ordinamento della I due diversi insegnamenti costituiscono, secondo una classica Repubblica (forme di governo; Parlamento; Presidente della partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata Repubblica; il Governo e la pubblica Amministrazione; gli organi diritto pubblico, che comprende al suo interno anche materie come il ausiliari; la magistratura); le Regioni e le autonomie locali (nozioni diritto penale, il diritto tributario, il diritto ecclesiastico. generali; gli organi delle Regioni; la potestà normativa regionale; la Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali potranno affiancarsi potestà amministrativa regionale; la potestà tributaria regionale); le alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), che garanzie della Costituzione (la revisione costituzionale; la giustizia saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente, finalizzate a costituzionale; il sindacato di legittimità costituzionale; le altre fornire agli studenti alcune nozioni sul metodo di studio del diritto competenze della Corte). E’ richiesta inoltre la conoscenza della pubblico e sull’impiego di strumenti quali i codici e le raccolte Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio il testo curato da normative, in forma cartacea e on-line. M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice, 2003). 60 MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere ancora l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento), R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Seconda edizione, corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico + Istituzioni di diritto Giappichelli, Torino, 2004. pubblico B, il testo consigliato è P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere. diritto pubblico, 7.a edizione, Giappichelli, Torino, 2004. Per essi la prova consiste in una prova orale. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e Il Prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004) RECAPITO MODALITA’ D’ESAME: DI TELEFONO POSTA E ELETTRONICA, EVENTUALI ALTRI NUMERO DI RECAPITI: [email protected] L’esame, nell’appello di fine Corso, consiste in una prova scritta tel. 0332-215365 obbligatoria, eventualmente seguita da una prova orale, secondo le pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm indicazioni che saranno fornite al momento dell’inizio del Corso. Negli appelli successivi, l’esame consiste in una prova orale Istituzioni di Diritto Privato B eventualmente preceduta da una prova scritta obbligatoria. a.a.2005-2006 Docente: Prof. Maurizio Felice d’Ettore Per gli studenti stranieri l’esame consiste sempre in una prova orale. 61 Nelle sue linee essenziali il programma per la Parte B è il seguente: Contratti tipici e contratti atipici: alcune figure particolari. Commercio elettronico e disciplina del contratto. La banca e i contratti di banca. I contratti di borsa. Le assicurazioni. I titoli di credito. La famiglia e i rapporti parentali. Il Matrimonio. Rapporti tra i coniugi. Regime patrimoniale della famiglia. Le convenzioni matrimoniali. Lo scioglimento della comunione. Il fondo patrimoniale. L’impresa familiare. Separazione personale dei coniugi e scioglimento del matrimonio. Annullamento, scioglimento del matrimonio e divorzio. Cenni. Filiazione, adozione e affidamento familiare. Cenni Atti illeciti e responsabilità civile. L’impresa, le società. Forme e disciplina del lavoro. Le successioni per causa di morte. Le successioni cd. anomale. Testamento e fenomeni parasuccessori. Gli atti di liberalità tra vivi. Il contratto di donazione, le donazioni indirette. Donazione modale e donazione mista. Liberalità ed atti solidali. Gli enti non profit. Tutela giurisdizionale e prove. Gli strumenti processuali. La giustizia civile. Il fallimento e le altre procedure concorsuali. Cenni Parti del programma saranno oggetto anche di corsi di esercitazioni per i necessari ed ulteriori approfondimenti in vista della preparazione all’esame e per sostenere la prova facoltativa di verifica riservata agli studenti frequentanti. MODALITA’ D’ESAME: orale Al termine del ciclo di lezioni ed esercitazioni verrà effettuata una prova di verifica, non obbligatoria, sulla base di un test con un numero predeterminato di domande a risposta multipla. Ai fini dell’esame orale si terrà conto, nella valutazione complessiva, dell’eventuale esito positivo della prova di verifica svolta dagli studenti frequentanti. TESTI CONSIGLIATI PER L’ESAME (IN ALTERNATIVA TRA LORO): Diritto privato B (Parte quarta, pagg. 289-323, 327-331; Parte quinta, pagg. 346-365; Parte sesta, pagg. 369-394; Parte settima, pagg. 397443; Parte ottava, pagg. 456-474; Parte nona, pagg. 477-497). E. Russo, G. Doria, G. Lener, Istituzioni delle leggi civili, Cedam, Padova, 2001. Diritto privato B (Parte I, pagg.173-182, 193-216; Parte II, pagg. 275-336, 349-369; Parte IV, pagg. 601-609, 653-706). Il Manuale Russo-Doria-Lener, deve essere integrato, per sostenere l’esame di Istituzioni di diritto privato B, con le seguenti parti del Manuale di diritto civile di P. Perlingeri: Parte quarta, pagg. 327-331; Parte quinta, pagg. 341-365; Parte sesta, pagg. 369-394; Parte nona, pagg. 477-497). Gli studenti possono anche utilizzare il seguente testo: Torrente, P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione. Le parti da studiare sul Manuale Torrente-Schlesinger, dovranno essere concordate con il Docente. E’ in ogni caso indispensabile che lo studio del manuale prescelto sia accuratamente integrato con quello del Codice Civile (del cui testo, corredato dalle principali leggi speciali, esistono in commercio numerose edizioni). Fra le varie pubblicazioni del genere, si segnalano in via puramente indicativa: F. Galgano, B. Inzitari, Codice civile e leggi collegate, Bologna, Cedam, ultima edizione. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Bologna, Zanichelli, ultima edizione. A. Di Majo, Codice Civile con la Costituzione e le principali norme complementari, Milano Giuffrè, ultima edizione. Per la verifica della propria preparazione all’esame può essere utile la lettura di: 62 G. Iudica, P. Zatti, Linguaggio e regole del diritto privato. Casi e domande, Padova, Cedam, 2001. P. Cendon, Come affrontare e superare l’esame di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione. Istituzioni di diritto privato (A+B), Istituzioni di diritto pubblico (A) e Diritto commerciale (A+B). LETTURE CONSIGLIATE (a coloro che intendono ampliare ed approfondire gli argomenti in programma ed in generale lo studio del diritto privato): P. Barcellona, Diritto privato e società moderna, Jovene, Napoli, 1996. P. Perlingeri, Il diritto civile nella legalità costituzionale, ESI, Napoli. G.B. Ferri, Negozio giuridico, in Digesto disc. priv., sez. civ., vol. XIII, Utet, Torino. AA.VV., Diritto privato europeo, a cura di N. Lipari, vol. I e II, Cedam, Padova, 1997. L. Mengoni, Autonomia privata e costituzione, in Banca Borsa e tit. cred., 1997, p. 1 ss. D. Messinetti, Voci dell Enciclopedia del Diritto, Milano, Giuffrè: “Danno giuridico” in App. Agg. Vol. I – 1997, “Abuso del diritto” in App. Agg. Vol. II – 1998, “Oggetto” (dei diritti) Vol. XXIX – 1979, “Personalità” (Diritti della) Vol. XXXIII – 1983. Persona e mercato. Lezioni (a cura di G. Vettori), Cedam, Padova, 1996. Schlesinger, Codice civile e sistema civilistico: il nucleo codicistico e i suoi satelliti, in Riv. Dir. civ., 1993, I, 403 ss. Istituzioni di Diritto Pubblico ( Corso di laurea part-time) TESI DI LAUREA Per l’assegnazione delle tesi di laurea gli studenti dovranno rivolgersi direttamente al docente durante gli orari di ricevimento fissati all’inizio dell’anno accademico. Gli studenti potranno scegliere anche titoli di tesi interdisciplinari in Diritto dell’economia, previo colloquio con i docenti interessati, e purchè abbiano già superato gli esami di: a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Giorgio Grasso COLLABORATORI PRESENTAZIONE DEL CORSO L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione di base sul diritto costituzionale italiano ed alcune nozioni fondamentali sul diritto amministrativo. I due diversi insegnamenti costituiscono, infatti, secondo una classica partizione, le materie portanti della disciplina di studio chiamata diritto pubblico. Alle lezioni frontali tradizionali si affiancheranno lezioni e attività di esercitazioni da svolgere on-line. PROGRAMMA DEL CORSO 63 il testo curato da M. Siclari, La Costituzione della Repubblica italiana Le Parti di cui si compone il Corso riguardano in particolare: il diritto nel testo vigente, Roma, Aracne Editrice, 2003). e le sue fonti (le fonti in generale, la Costituzione, le fonti subcostituzionali, le fonti MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2004. regionali e l’interpretazione delle fonti atto e la loro efficacia); lo Saranno indicate all’inizio del Corso le parti da omettere. Stato (elementi costitutivi; forme di Stato; Stato e ordinamento internazionale; Stato e diritto comunitario; rapporti Stato-Chiesa MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI cattolica e rapporti Stato e altre confessioni religiose); i diritti e i doveri dei cittadini (principio di uguaglianza, diritti di libertà, diritti sociali, rapporti economici e diritti politici); l’ordinamento della Repubblica (forme di governo; Parlamento; Presidente della Repubblica; il Governo e la pubblica Amministrazione; gli organi ausiliari; la magistratura); le Regioni e le autonomie locali (nozioni Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004). MODALITA’ D’ESAME: generali; gli organi delle Regioni; la potestà normativa regionale; la potestà amministrativa regionale; la potestà finanziaria regionale); le garanzie della Costituzione (la revisione costituzionale; la giustizia costituzionale; il sindacato di legittimità costituzionale; le altre competenze della Corte costituzionale). E’ richiesta inoltre la L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova orale. Per gli studenti stranieri la prova scritta può essere sostituita da una prova orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO conoscenza della Costituzione italiana nel testo vigente (v. ad esempio 64 Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: [email protected] In esso vengono sviluppati con maggiore approfondimento alcuni argomenti solamente tratteggiati nel Corso di Istituzioni di diritto pubblico A e vengono affrontate con particolare attenzione le parti concernenti il diritto amministrativo ed il diritto delle autonomie locali, il cui ruolo si è fortemente accresciuto con la riforma del Titolo V della Costituzione. tel. 0332-215365 Il Corso è strutturato in due moduli didattici, dedicati appunto al “Diritto regionale e delle pubbliche amministrazioni” e alle “Libertà fondamentali e diritti di cittadinanza”. Durante il Corso alle lezioni frontali tradizionali si potranno affiancare alcune lezioni con proiezione di diapositive (power-point), Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea triennale) che saranno poi inserite in rete sulla pagina web del docente. a.a.2005-2006 DOCENTE Prof. Giorgio Grasso PROGRAMMA DEL CORSO Dott. Paolo Zuddas (contratto) Gli argomenti del Corso riguardano, in particolare: la storia costituzionale italiana, la sistematica dei diritti di libertà, il potere PRESENTAZIONE DEL CORSO giudiziario, la Corte costituzionale e le sue funzioni residuali rispetto L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione al sindacato di costituzionalità delle leggi, le Regioni e gli enti locali, progredita sul diritto costituzionale italiano e su alcune parti del diritto gli atti amministrativi e le forme di tutela contro le attività amministrativo. amministrative illegittime. 65 Esercitazioni. pubblico B, il testo consigliato è P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, 7.a edizione, Giappichelli, Torino, 2004. Durante il Corso potranno svolgersi attività seminariali o esercitazioni. MODALITA’ D’ESAME: L’esame si svolgerà in forma orale, eventualmente preceduta da una MATERIALE DIDATTICO. TESTO CONSIGLIATO: prova scritta obbligatoria. P. Caretti, U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, 7.a ed., Giappichelli, Torino, 2004 (si indicheranno successivamente le parti INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO del testo che possono essere omesse). Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, R. Bifulco, Le Regioni. La via italiana al federalismo, Il Mulino, il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Bologna, 2004. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e [email protected] costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice tel. 0332-215365 costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004). pagina web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/ggrasso/giorgio.htm Per gli studenti della laurea quadriennale che devono sostenere l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (vecchio ordinamento), corrispondente a Istituzioni di diritto pubblico A + Istituzioni di diritto 66 Istituzioni di Diritto Pubblico B (laurea part-time) La Parte del Corso dedicata al diritto pubblico regionale riguarderà in particolare: le origini dell’ordinamento regionale italiano; i rapporti a.a.2005-2006 tra regionalismo e federalismo; l’organizzazione della Regione; la DOCENTE prof. Giorgio Grasso potestà statutaria; la forma di governo regionale; le funzioni regionali (le funzioni legislative e regolamenatari; le funzioni amministrative; COLLABORATORI l’autonomia finanziaria); i rapporti Stato Regioni (in particolare il potere sostitutivo statale e i meccanismi di collaborazione); il diritto regionale e la Corte costituzionale. PRESENTAZIONE DEL CORSO La Parte del Corso dedicata alla disciplina del procedimento L’obiettivo del Corso è di offrire agli studenti una trattazione amministrativo e progredita di alcuni degli argomenti studiati nel Corso di Istituzioni amministrativo riguarderà in particolare: l’introduzione metodologica di diritto pubblico A. al diritto amministrativo; l’amministrazione come organizzazione e In particolare, nell’anno accademico 2005-2006, ad alcuni istituti fondamentali del diritto verranno l’amministrazione come attività; le situazioni giuridiche soggettive del approfonditi i due macrotemi rappresentati dal diritto pubblico diritto amministrativo; gli atti e il procedimento amministrativo alla regionale e dalla disciplina del procedimento amministrativo e di luce della l. n. 241/1990; l’attività contrattuale della pubblica alcuni istituti fondamentali del diritto amministrativo. amministrazione (cenni); lineamenti di giustizia amministrativa. Alle lezioni frontali tradizionali si affiancheranno lezioni e attività di esercitazione che gli studenti verranno a svolgere on-line. MATERIALE DIDATTICO. TESTI CONSIGLIATI: PROGRAMMA DEL CORSO 67 S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Bologna, Il Mulino, 2003. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, NUMERO DI TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI: Dispense di diritto amministrativo fornite dal docente. [email protected] MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI tel. 0332-215365 Si consiglia per la migliore preparazione dell’esame la consultazione di una raccolta delle leggi fondamentali di diritto pubblico e costituzionale nel testo vigente (ad es. A. Mattioni (cur.), Il codice costituzionale, La Tribuna, Piacenza, 2004). MODALITA’ D’ESAME: L’esame consiste in una prova scritta, seguita da un’eventuale prova orale. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il prof. Giorgio Grasso riceve di regola, salvo diversa comunicazione, il mercoledì mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Istituzioni di Ragioneria a.a.2005-2006 (I anno, III ciclo) Docente: Prof.ssa G. Gavana Introduzione ai concetti di capitale, reddito e bilancio di esercizio La suddivisione della vita dell’impresa in periodi amministrativi La suddivisione della gestione aziendale in esercizi La nozione di reddito di esercizio La nozione di capitale di funzionamento Il principio di competenza economica La rappresentazione del sottosistema dei valori del reddito nel conto economico La rappresentazione del sottosistema dei valori del capitale di funzionamento nello stato patrimoniale La produzione economica di impresa: le operazioni di rivalutazione La contabilità generale: oggetto, strumenti e metodo Lo scambio monetario: soggetti, oggetti e fasi 68 La natura dei valori che originano dallo scambio monetario Il momento della rilevazione dei valori Il principio di competenza temporale Il conto come strumento di rilevazione Il metodo della partita doppia Il piano dei conti I libri contabili Le rilevazioni d’esercizio (o continuative) L’acquisto di fattori produttivi Il leasing L’acquisizione del fattore lavoro La vendita delle produzioni I debiti non numerari (finanziamenti passivi) Le operazioni aventi ad oggetto il capitale netto: - costituzione dell’impresa e aumenti di capitale sociale - rimborso di capitale sociale - l’acquisto di azioni proprie Le rilevazioni di fine esercizio (di assestamento) Le fatture da emettere e da ricevere L’ammortamento e la svalutazione delle immobilizzazioni mat.li e immat.li Il TFR di competenza dell’esercizio La svalutazione dei crediti Le rimanenze finali d’esercizio I ratei e risconti I fondi rischi futuri e i fondi costi futuri I costi capitalizzati per costruzioni in economia I contributi in conto capitale Le imposte di competenza dell’esercizio Le rilevazioni di chiusura e riapertura del sistema di valori La chiusura del sistema di valori La riapertura del sistema di valori La destinazione del reddito di esercizio Il bilancio destinato a pubblicazione Il collegamento tra contabilità generale e bilancio destinato a pubblicazione La clausola generale (art. 2423 c.c.): il bilancio attendibile, non attendibile, falso in senso tecnico-aziendale I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di bilancio (art. 2423bis c.c.) I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c. Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c La nota integrativa e la relazione sulla gestione Testi consigliati: - G. FRATTINI, Contabilità e Bilancio, EGEA, 2001. - P. ANDREI – AM. FELLEGARA, Contabilità generale e bilancio d’impresa, Giappichelli, Torino, 2004. Materiale ad uso didattico predisposto dal docente (lucidi delle lezioni on-line) Modalità d’esame: l’esame consiste in una prova scritta Ricevimento studenti: mercoledì ore 11.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del docente) 69 indirizzo e-mail: [email protected] Note informative: Prima di affrontare gli argomenti propri del corso di Ragioneria A, si consiglia il ripasso delle seguenti tematiche trattate nel corso di Economia Aziendale: • Il sistema degli accadimenti aziendali • Le operazioni istituzionali; le operazioni di gestione; le operazioni di organizzazione; le operazioni di rilevazione; le operazioni di rivalutazione • Il sistema delle operazioni di gestione: l’area caratteristica, patrimoniale, finanziaria, dei tributi • Il sistema delle operazioni di gestione: i processi di operazioni, le coordinazioni di processi e le combinazioni di processi • L’equilibrio reddituale e l’equilibrio monetario della gestione Testo di riferimento: Airoldi-Brunetti-Coda, Economia Aziendale, Il Mulino. • Corsi di lingua straniera per gli studenti iscritti alla laurea triennale, alla laurea specialistica, alla laurea quadriennale (corsi diurni e corsi part-time) Servizi alla didattica • laboratori di autoapprendimento • corsi multimediali interattivi • materiali di autovalutazione on line • test di certificazione del livello di conoscenza delle lingue straniere • assistenza di tutor nei laboratori linguistici Altre attività • corsi extracurriculari di lingua • corsi ad hoc e a pagamento Certificazioni internazionali • Esami di certificazione secondo lo Schema di Riferimento Europeo riconosciuto in tutti i paesi dell’UE Lingue Straniere a.a.2005-2006 Docente: Maria Teresa Fabbro Il Centro Linguistico della Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria ha lo scopo di sviluppare e coordinare i servizi linguistici della Facoltà. Didattica LAUREE TRIENNALI Vengono qui riportate informazioni utili sul percorso didattico e modalità di accertamento delle lingue straniere previste nel piano di studi di ciascun studente. Quadro Comune di riferimento Europeo Nella definizione dei diversi livelli di conoscenze e competenze linguistiche, la Facoltà di Economia si attiene al Quadro Comune di 70 Riferimento Europeo quale piattaforma comune comparabile a livello internazionale. Prima lingua straniera: Inglese E’ posizionata nel piano di studi al I anno (uso della lingua – livello B2 – 3 crediti)) e al II anno (composizione scritta, lettura e comprensione, espressione orale – livello B2 – 4 crediti) per gli studenti immatricolati al I anno (sia diurni che part- time) nell’a.a. 2005-2006. E’ posizionata al III anno per gli studenti part-time immatricolati nell’a.a. 2003-2004. Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica iniziale dello studente. E’ posizionata nel piano di studi al II anno (uso della lingua, composizione scritta, lettura e comprensione, espressione orale livello – B2 – 8 crediti) per gli studenti iscritti al II anno e successivi nell’a.a. 2005-2006. Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica iniziale dello studente. Inglese avanzato E’ posizionato nel piano di studi tra le materie facoltative all’interno del curriculum delle lauree triennali e di quelle specialistiche magistrali. Gli studenti devono aver precedentemente superato l’esame di idoneità ed aver inserito ufficialmente nel proprio piano di studi questo insegnamento. Seconda lingua straniera: francese, tedesco, spagnolo E’ posizionata nel piano di studi del III anno per gli studenti dei corsi diurni (livello B1 – 5 crediti). Per gli studenti che si iscriveranno al II anno nell’a.a. 2006-2007 (livello B1 – 4 crediti). Per gli studenti che si iscriveranno ai corsi part-time sarà posizionata al IV anno (livello B1 -5 crediti). Il percorso didattico varia secondo il livello di conoscenza linguistica iniziale dello studente. Modalità di accertamento della conoscenza delle lingue straniere L’accertamento è effettuato mediante esame. E’ consentito il riconoscimento di certificazioni internazionali tra quelle riconosciute dalla Facoltà di Economia previa verifica da parte del docente. Programmi d’apprendimento e d’esame Vengono qui di seguito riportati i programmi d’apprendimento e d’esame. LINGUA INGLESE Requisiti minimi d’ingresso Lo studente non madrelingua inglese che desideri iscriversi ad un corso di laurea triennale, al fine di poter raggiungere il livello di competenza linguistica fruibile in ambito professionale, è opportuno abbia già una discreta padronanza di questa lingua. Per garantire dei livelli di competenza linguistica adeguati a quanto richiesto nel mondo del lavoro (livello B2 dell’esame finale), il percorso curriculare di lingua inglese è previsto parta da un livello post-intermedio di conoscenze e competenze linguistiche. In relazione al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue stabilito dal Consiglio d’Europa, la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria indica, per gli studenti non madrelingua inglese, il livello B1 quale livello minimo d’ingresso all’Università. 71 Vengono qui di seguito descritti i requisiti minimi d’ingresso per la lingua inglese e le modalità per colmare eventuali debiti formativi. 1: Conoscenze e competenze linguistiche al livello B1 Lo studente con competenze linguistiche di livello B1 è in grado di operare efficacemente utilizzando la lingua inglese. Comprende i punti chiave di argomenti di attualità o di interesse generale. E’ in grado di esprimere la propria opinione in modo efficace in attività quali lo scambio d’informazioni su argomenti famigliari e comuni di vita quotidiana, sa comprendere e rispondere a domande di precisazione, ma può avere bisogno di chiedere la ripetizione della domanda, avere dei chiarimenti o rielaborazioni del messaggio da parte dell’interlocutore. LEGGERE Lo studente è in grado di leggere articoli tratti da riviste e quotidiani d’interesse generale dimostrando un buon livello di comprensione. ASCOLTARE Lo studente è in grado di identificare sia il contenuto generale del messaggio che le informazioni di carattere più specifico a condizione che l’argomento sia famigliare, che il discorso sia articolato con chiarezza e che le strutture e il lessico del discorso tengano conto del suo livello di competenza. Lo studente è inoltre in grado di comprendere e seguire indicazioni e istruzioni se espresse in modo chiaro e semplice. PARLARE Lo studente è in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto con ragionevole precisione. Sa illustrare argomenti famigliari in modo semplice e chiaro. Sa sostenere una conversazione su argomenti famigliari, esprimere opinioni, descrivere progetti e azioni, chiedere e scambiare informazioni. La pronuncia è chiaramente comprensibile. SCRIVERE Lo studente è in grado di scrivere brevi relazioni e composizioni contenenti informazioni, inclusi nomi, prezzi, numeri e date, e idee espresse in modo ragionevolmente preciso. E’ in grado di scrivere e rispondere ad una lettera. Sa rielaborare frasi o brevi testi con parole proprie utilizzando strutture e vocaboli diversi. COMPETENZE GRAMMATICALI Lo studente deve avere buona padronanza delle seguenti strutture: - Forma passiva - Uso degli articoli - Aggettivi e pronomi indefiniti - Pronomi personali - Participio presente - Gerundio - Discorso indiretto - Uso dei modi e dei tempi verbali - Costruzioni impersonali - Espressioni di scopo, fine, causa e conseguenza. Come prepararsi e raggiungere il livello B1 Si consiglia il materiale seguente: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press M. Vince, English Grammar Practice for Italian Students, Heinemann, 1999 Chris Redston & Gillie Cunningham, face2face (with Cd-ROM Audio CD), Cambridge University Press 72 Si suggerisce inoltre di integrare la propria preparazione mediante le seguenti attività: - fare esercizi sui punti grammaticali specifici del livello B1 - svolgere le attività previste dal sistema multimediale interattivo installato presso il laboratorio informatico linguistico - ampliare il proprio vocabolario mediante lettura, ascolto, ripetizione insieme allo speaker e rielaborazione con parole proprie degli articoli delle seguenti riviste: Speak up, Spotlight e Business Spotlight - leggere, scrivere brevi brani (lettere, e-mail) - svolgere attività di ascolto (es. audiocassette, TV, film in lingua inglese senza sottotitoli) 2. Come valutare a quale livello corrisponde la propria competenza linguistica Presso i laboratori linguistici della Facoltà è disponibile un test per valutare in autonomia le proprie conoscenze linguistiche e, in base al risultato, programmare il percorso didattico. Il test di autovalutazione (ascolto, scrittura, lettura) è inoltre disponibile nel sito www.dialang.org/intro.htm. Esame d’idoneità Preparazione all’esame di inglese, livello B2 Le indicazioni seguenti sono rivolte agli studenti di tutti i corsi di laurea triennali. Gli studenti iscritti al I anno nell’a.a. 2005-2006, inclusi gli studenti del I anno iscritti al corso part-time nell’a.a. 2005-2006, potranno sostenere l’esame di lingua inglese in 2 tranches: il I anno potranno sostenere l’esame di grammatica su PC (3 crediti), il II anno potranno sostenere la seconda parte dell’esame costituita dalla prova scritta e dalla prova orale (4 crediti). Gli studenti dei corsi diurni iscritti negli anni antecedenti all’a.a. 2005-2006 e gli studenti iscritti al III anno del corso part time nell’a.a. 2005-2006 (8 crediti) dovranno sostenere l’esame completo in un’unica sessione. Livello B2 Nella definizione dei diversi livelli di competenza linguistica, la Facoltà di Economia dell’Università dell’Insubria si attiene al Quadro Comune di Riferimento Europeo stabilito dal Consiglio d’Europa. In base a tale schema, il livello B2 (detto anche post-intermedio) corrisponde ad una conoscenza specifica di strutture grammaticali e sintattiche e di abilità comunicative quali qui di seguito indicate. Strutture grammaticali e sintattiche • Uso di Present Simple e Continuous, Past Simple, Present Perfect simple • Uso di will e going to • Uso del Conditional • Uso di infinito e gerundio • Uso degli ausiliari modali per esprimere capacità, obblighi, consigli, ecc. • Forma passiva • Forma interrogativa e “question words” • Aggettivi e avverbi • Congiunzioni e preposizioni • Sostantivi “countable” e “uncountable” • Articoli determinativi • Comparativi e superlativi • Pronomi personali • Uso di Past Progressive, Past Perfect Simple • Uso del Past Conditional • Uso delle diverse forme per esprimere il futuro 73 Uso di “subject questions”, di domande con “prepositional verbs” e di “question tags” • Uso degli ausiliari modali nel passato e per esprimere probabilità • Forma passiva nei tempi indicativi e con gli ausiliari modali • Uso del “reported speech” • Uso delle forme verbali non finite • Uso di forme corrette per comparare e commentare dati e cifre • Uso di forme corrette per accettare, rifiutare, negoziare • Espressione di ipotesi, condizione, opposizione, concessione • Descrizione di azioni in evoluzione • Espressione dell’anteriorità nel futuro e nel passato NOTA: L’esame di verifica delle conoscenze delle strutture grammaticali e linguistiche sarà effettuato su PC. • Competenze comunicative • Redigere un testo breve, chiaro, dettagliato e strutturato in modo adeguato, su diversi argomenti anche di economia in senso generale, esponendo un punto di vista e fornendo le argomentazioni favorevoli e contrarie di opinioni diverse (incluse motivazioni, spiegazioni, casistiche, ecc. – es., una presentazione che valuti un sondaggio sull'uso dell’auto in città). • • • • • • Leggere testi autentici con un buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed opinioni. Comprendere un discorso di una certa lunghezza su argomenti sia concreti che astratti (es., un discorso sui vantaggi e svantaggi dell’uso dell’energia nucleare). Comprendere un brano di “authentic spoken English” previsto per un pubblico di madre lingua (es., una conferenza stampa di Bush) Prendere parte ad una conversazione prolungata su argomenti generali o relativi al proprio campo di studio (economia, gestione delle imprese). Partecipare ad una conversazione con una certa scioltezza e spontaneità (es., senza lunghe pause perché si cerca la traduzione di un pensiero) Possedere un vocabolario personale ampio e un buon livello di controllo della propria espressione orale in lingua inglese. Come valutare il proprio livello di competenza in lingua inglese Al fine di programmare la propria preparazione, è importante conoscere a quale livello corrispondono le proprie conoscenze e competenze linguistiche sia dal punto di vista grammaticale e sintattico che da quello comunicativo. Al fine di definire tale livello, si invitano gli studenti a fare il test di autovalutazione presso il Centro 74 linguistico oppure on line. Tale test posiziona il risultato in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Si suggerisce inoltre lo svolgimento periodico dello stesso test quale strumento per verificare i propri progressi durante la preparazione. Quanto tempo dedicare allo studio della lingua straniera Lo studio delle lingue straniere richiede un apprendimento graduale e costante delle diverse conoscenze e competenze, che non può essere realizzato in tempi brevi. Nel caso di un comprovato livello di partenza pari ad A2 sono necessarie almeno 120 ore di lavoro per raggiungere il livello B1 e ulteriori 120 ore per raggiungere il livello B2. Come preparare le diverse competenze richieste all’esame L’esame verte sulla verifica delle quattro abilità linguistiche: comprensione scritta, produzione scritta, comprensione orale e produzione orale. Bibliografia Comprensione e produzione scritta - M. Thomson, Writing Skills for Business English, Egea - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Leo Jones, Progress to First Certificate, Cambridge University Press Comprensione orale - G. Tullis & T. Trappe, New Insights into Business English, Longman (Book+WorkBook) - Tony Lynch, Study Listening (with CD or audio cassette), Cambridge University Press Revisione grammaticale R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge University Press Martin Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambrdige University Press Come integrare la propria preparazione Al fine di raggiungere il livello B2, oltre alle attività sopra descritte si suggerisce di - leggere testi autentici da riviste e quotidiani (eventualmente anche da testate specializzate relative al mondo dell’economia quali The Economist, The New York Times, The Financial Times - esercitarsi a scrivere relazioni, articoli, temi, lettere complesse, ecc. - guardare i telegiornali in lingua inglese (es., CNN e BBC) - esercitarsi ad esprimere motivazioni a sostegno delle opinioni espresse anche da terzi - ampliare il proprio vocabolario NOTA Per lo sviluppo delle 4 abilità linguistiche necessarie per raggiungere il livello di competenza richiesto (B2 della Quadro Comune di Riferimento Europeo), presso il Centro Linguistico è installato un programma multimediale interattivo che gli studenti possono utilizzare in modalità di autoapprendimento. Per poter accedere all’esame, gli studenti frequentanti devono aver raggiunto il livello 4++ del programma Tell Me More oltre ad avere integrato la propria preparazione mediante lo studio dei testi e le attività sopra indicati. Verranno inoltre organizzati degli incontri specifici finalizzati allo sviluppo dell’attività del writing. Per poter accedere all’esame gli studenti non frequentanti dovranno sostenere un pre-esame presso il laboratorio 75 informatizzato di lingue. Le date saranno comunicate con congruo anticipo. Le stesse modalità valgono anche per gli studenti part-time. Orario di apertura dei laboratori linguistici: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00. Certificazioni internazionali di competenza nella lingua inglese riconosciute dalla Facoltà di Economia Vengono riconosciute le certificazioni qui di seguito indicate mediante presentazione del certificato e relativa richiesta di riconoscimento alla Segreteria di Presidenza della Facoltà di Economia: University of Cambridge: First Certificate in English (FCE) Pitman Examination Institute (PEI): ESOL (B2 ) + SESOL Trinity College of London: ISE II Edexcel International of London: livello 3 intermedio British Institutes: First Examination Master in English Language (Vantage) NOTA: Gli studenti in possesso dei certificati sopra elencati dovranno, inoltre, dimostrare di saper leggere testi autentici con un buon livello di comprensione su argomenti generali e relativi al proprio campo di studio e di lavoro (es., un articolo sulla politica di espansione dell’UE) con presentazione di informazioni, idee ed opinioni. INGLESE AVANZATO, LIVELLO C1 Il corso di inglese avanzato è riservato agli studenti delle lauree triennali e delle lauree specialistiche che desiderino perfezionare la conoscenza e competenza linguistica inglese. Questo corso sarà tenuto sotto forma di workshop con frequenza obbligatoria. Per l’accesso è richiesto il livello di competenza linguistica B2. Il corso sarà tenuto in modalità frontale tradizionale e saranno utilizzati testi autentici di economia, finanza e business, filmati specialmente destinati alla formazione di managers, servizi televisivi specifici di business e borsa. Livello C1 Lo studente con competenze linguistiche di livello C1 comprende una vasta gamma di testi complessi e lunghi, in particolare testi economici, finanziari e di business, e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua inglese in modo flessibile ed efficace per scopi sociali e professionali. Riesce a produrre testi chiari e dettagliati su temi vari e impegnativi, in particolare temi economici, finanziari e di business. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza alcuno sforzo nella ricerca delle parole; sa discorrere con disinvoltura di argomenti diversi attinenti gli ambiti sociali, accademici e professionali dimostrando di saper controllare bene le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione. Esame finale L’esame finale si basa su un testo fornito dall’esaminatore. Gli studenti dovranno fare un riassunto dei punti principali del testo ed esprimere delle opinioni su alcuni dei punti trattati. La valutazione si baserà sulla qualità linguistica del testo prodotto e sulla struttura e 76 chiarezza delle argomentazioni. La valutazione terrà inoltre conto del dossier di lavoro svolto dallo studente, che sarà oggetto di discussione in lingua inglese nel corso dell’esame orale. Marketing A a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Maurizio Ettore Maccarini PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di marketing si propone in primo luogo di offrire agli studenti una panoramica dei concetti base e dei principali aspetti teorici del marketing. Una volta analizzate e sviluppate le nozioni fondamentali della materia il corso illustrerà le principali applicazioni pratiche degli strumenti illustrati PROGRAMMA DEL CORSO 1Il ruolo del marketing nell’impresa moderna 2 Il concetto di “customer satisfaction” 2.1. definizioni 3.La pianificazione strategica di marketing 3.1. Il piano di marketing 4.Il sistema informativo di marketing 4.1. Le fonti interne 4.2. Le fonti esterne 5. L’analisi del comportamento del consumatore 5.1. I fattori che influenzano il comportamento del consumatore 5.2. Il concetto di elasticità della domanda: misura e stima 6. La segmentazione di mercato 6.1. I criteri di segmentazione 6.2. La selezione dei target di mercato MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI P. Kotler, Gary Armstrong, J. Saunders, V. Wong, Principi di marketing, Edizione italiana a cura di W. G. Scott, ISEDI editore – Prentice Hall International – Cap 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare riferimento ai seguenti volumi: - P. Kotler, W. G. Scott, Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo Pagine XXXVI-1068. ISEDI – Capitoli 1-11. - J. J Lambin “Marketing strategico e operativo” capitoli 1- 10 (con esclusione del capitolo 8) MODALITA’ D’ESAME: L’esame è in forma scritta e verterà sul contenuto delle lezioni per i frequentanti e sul testo obbligatorio per i non frequentanti INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) Lunedì ore 16:00 RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI [email protected] tel. 0382 9866439 NUMERO DI 77 Marketing A (Part-Time) a.a.2005-2006 DOCENTE: Maria De Luca PRESENTAZIONE DEL CORSO Il ruolo del marketing è cresciuto progressivamente di importanza a seguito della più accesa competizione tra le imprese e dello sviluppo più lento dei consumi. Inoltre i consumatori tendono ad esprimere una domanda sempre più attenta e selettiva. Il marketing è la funzione aziendale che deve dare risposta a queste istanze. Il Corso si propone di illustrare quale sia il ruolo del marketing rispetto alle diverse aree funzionali dell’impresa e di individuarne gli elementi definitori di carattere generale. Il Corso sarà integrato con seminari di presentazione di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO A) ORIENTAMENTO D’IMPRESA E RUOLO DEL MARKETING - L’orientamento alla produzione - L’orientamento al prodotto - L’orientamento alle vendite - L’orientamento al marketing - L’orientamento sociale B) MARKETING E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA D’IMPRESA - La comunicazione organizzativa d’impresa obiettivi e pubblici di riferimento: un paradosso - La comunicazione di marketing e la sua evoluzione - La logica sistemica ed il marketing - Il ruolo del marketing nella gestione d’impresa orientata alla creazione di valore Il ruolo del marketing nella comunicazione interna ed esterna C) LA COSTRUZIONE DI UN MARKETING PLAN - Dalla pianificazione strategica al marketing plan - Business plan e marketing plan - Il marketing mix: le 4 p D) LA SEGMENTAZIONE - Micro- e macro-segmentazione - Differenze tra retail/consumer marketing e industrial marketing E) IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO - Le fasi del ciclo di vita - La configurazione del marketing mix nelle diverse fasi F) L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE - Le decisioni di consumo - La scala dei valori di Maslow - Le diverse tipologie di consumo G) IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO - La valutazione delle idee innovative - La business analysis - Le fasi H) LE POLITICHE DI PREZZO - Esame della relazione tra obiettivi dell’impresa e prezzo - Analisi della domanda - Stima dei costi della produzione 78 - Analisi dei concorrenti Scelta del metodo e definizione del prezzo I) IL MARKETING DEI SERVIZI - Il sistema di servuction - La questione della capacità - L’elemento qualitativo - La partecipazione L) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 9, 10 e 11. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI - Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI. - Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill. - Grönroos C. (2002), Management e marketing dei servizi: un approccio al management dei rapporti con la clientela, Torino: ISEDI. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata su tutte le letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori per non frequentanti) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail: Dott.ssa Maria De Luca: [email protected] Matematica a.a.2005-2006 DOCENTI: PROF. ANGELO GUERRAGGIO, PROF. MATTEO ROCCA, DOTT. MARCO PAPI PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA Matematica A: Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali. Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di accumulazione; insieme aperto, chiuso. L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale. Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di equazioni lineari: loro discussione e soluzione. Definizione di limite. 79 Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali. Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti e infinitesimi. Calcolo dei limiti. Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio della monotonia di una funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali e orizzontali. Studio di funzione. Definizione di integrale definito. Condizioni necessarie e/o sufficienti per l’integrabilità. Primitive. Teorema del valor medio. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di primitive. Integrale improprio. TESTI A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondadori Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova ,2001 MODALITÀ D’ESAME l’esame consta di una prova scritta e di una prova orale. Sono ammessi alla prova orale gli studenti che riportano nella prova scritta una valutazione pari ad almeno 15/30. In caso contrario gli studenti sono fortemente sconsigliati dal presentarsi alla prova orale; gli studenti possono sostenere la prova orale nello stesso appello in cui hanno sostenuto ( e superato) la prova scritta o nell’appello successivo. Coloro che non sostengono la prova orale nei suddetti due appelli dovranno ripetere la prova scritta; gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta. gli studenti che pur essendo stati ammessi alla prova orale, riportano una valutazione complessivamente insufficiente devono ripetere anche la prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI Gli orari di ricevimento verranno affissi nella bacheca della Facolta’ di Economia. E-MAIL: [email protected] [email protected] [email protected] Matematica A (Part-Time) a.a.2005-2006 DOTT. ENRICO MIGLIERINA PRESENTAZIONE DEL CORSO E PROGRAMMA Il programma prevede cenni alla ricostruzione di R. Struttura d’ordine di R. Estremo superiore e massimo (inferiore e minimo) di un insieme. Il sistema ampliato dei numeri reali. Struttura metrica. Punto interno, esterno, isolato, di frontiera, di accumulazione; insieme aperto, chiuso. L’insieme Rn. Struttura metrica. Struttura algebrica: spazio vettoriale e sua dimensione. Trasformazioni lineari. Calcolo matriciale. Determinante e rango di una matrice. Matrice inversa. Sistemi di equazioni lineari: loro discussione e soluzione. TESTI A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondatori Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova ,2001 MODALITÀ D’ESAME l’esame consta di una prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI Lunedì ore 11.00 E-MAIL: [email protected] 80 Matematica Generale B (Part-time) a.a.2005-2006 DOTT. ENRICO MIGLIERINA Il programma si occupa dei seguenti argomenti: definizione di limite. Funzioni continue e loro proprietà. Asintoti verticali e orizzontali. Teoremi sui limiti. Operazioni sui limiti. Forme di indecisione. Infiniti e infinitesimi. Calcolo dei limiti. Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hospital, Taylor. Studio della monotonia di una funzione. Concavità, flessi. Asintoti verticali e orizzontali. Studio di funzione. Definizione di integrale definito. Condizioni necessarie e/o sufficienti per l’integrabilità. Primitive. Teorema del valor medio. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di primitive. Integrale improprio. TESTI A.Guerraggio,Matematica,2004,Bruno Mondatori Giovanni P.Crespi,Matteo Rocca,Temi svolti di Matematica,Datanova ,2001 MODALITÀ D’ESAME l’esame consta di una prova scritta RICEVIMENTO STUDENTI Lunedì ore 11.00 E-MAIL: [email protected]. Matematica per l’Economia a.a.2005-2006 (II ciclo) Docente: Matteo Rocca Il corso ha l’obiettivo di fornire alcuni strumenti matematici indispensabili nell’Analisi Economica. Calcolo differenziale per funzioni di piu’ variabili, problemi di ottimizazione e equazioni differenziali, costituiscono i principali temi trattati. Verranno illustrate alcune applicazioni. Programma: 1) 2) 3) 4) 5) Funzioni di piu’ variabili: limiti, continuita’, differenziabilita’. Teorema delle funzioni implicite. Funzioni convesse e concave. Problemi di ottimizzazione: ottimizazione libera e vincolata. Equazioni differenziali ordinarie. Bibliografia: A. Guerraggio, S. Salsa, Metodi Matematici per l’Economia e le scienze sociali, Giappichelli, Torino, 1997. Modalita’ d’esame: l’esame consiste in una prova orale. Ricevimento: l’orario verra’ affisso nella bacheca della Facolta’ 81 e-mail: rocca@eco,uninsubria.it Titoli zero-coupon; titoli con cedola fissa; tassi a pronti e a termine; titoli indicizzati; 3. La curva dei rendimenti: Matematica Finanziaria A a.a. 2005/2006 il principio di arbitraggio; calcolo della curva dei rendimenti; duration e convexity; 4. Immunizzazione finanziaria. Docente:Giovanna Redaelli Obiettivo: Il corso affronta le problematiche di valutazione e scelta degli investimenti in condizioni di certezza. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari elementari di valore e rendimento delle operazioni finanziarie. A) Programma: 1. Definizioni fondamentali: Operazioni finanziarie; tassi di interesse e di sconto; leggi di capitalizzazione; rendite; ammortamento di prestiti indivisi; B) Bibliografia E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispensa n. 1 ed eserciziario collegato Oppure: U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill 2002, capitoli: 2, 3, 5 e 6 C) Modalità d’esame L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo. leasing; Criteri di scelta tra investimenti: TIR, VAN, APV 2. Titoli obbligazionari: D) Ricevimento studenti 82 Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente. selezione di portafoglio: modello media-varianza; indicatori di rischio alternativi alla varianza: VaR, Expected Shortfall. E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected] 6. Strumenti matematici o analitici per le decisioni e le scelte finanziarie: Matematica Finanziaria B a.a. 2005/2006 Docente: Giovanna Redaelli ottimizzazione libera; ottimizzazione vincolata; equazioni differenziali ordinarie del primo ordine. Obiettivo: Il corso affronta le problematiche di scelta degli investimenti e gestione del portafoglio in condizioni di incertezza; si 7. Introduzione agli strumenti finanziari moderni: approfondiscono anche le metodologie di valutazione degli strumenti evoluzione dei prezzi di mercato; derivati. L’obiettivo è far acquisire i concetti finanziari e gli strumenti opzioni; contratti a termine, futures, swaps; matematici che permettono di risolvere problemi di scelta finanziaria modello di Black-Scholes; pricing dei titoli derivati. ottima e di valutazione di attività finanziarie in ambito aleatorio. B) Bibliografia A) Programma: E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in Azienda, EGEA, dispense n. 3 e 5 e relativo eserciziario 5. Scelte finanziarie in condizioni di incertezza: Oppure: criteri di scelta in ambito aleatorio (dominanza stocastica, criterio U. Cherubini, G. Della Lunga, Matematica Finanziaria, McGraw Hill media-varianza); 2002, capitoli: 4, 7 e 8 teoria dell’utilità; 83 C) Modalità d’esame A) Il marketing e le determinanti del processo di internazionalizzazione L’esame si svolge in forma scritta con possibilità di orale integrativo. B) L’internazionalizzazione del settore D) Ricevimento studenti Il ricevimento studenti si svolge nel Dipartimento di Economia come da avviso affisso nella bacheca dell’Università e sul sito del docente. E’ possibile contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected] C) L’impresa internazionale e lo sviluppo dell’attività dell’impresa all’estero D) Le condizioni di ingresso in un mercato estero E) Il macro-ambiente del paese estero e la concorrenza dinamica F) Analisi del settore, politiche di differenziazione e posizionamento di mercato G) Il vettore prodotto nel marketing internazionale Marketing Internazionale a.a.2005-2006 DOCENTE: Maria De Luca PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso di marketing internazionale ha un taglio prevalentemente applicativo ed è volto ad illustrare l’applicazione pratica dei concetti teorici sviluppati nel corso di marketing base. Una parte specifica è poi dedicata alle tematiche del marketing internazionale e prevede presentazioni di casi aziendali. PROGRAMMA DEL CORSO H) Il lancio di nuovi prodotti ed il ciclo di vita del prodotto I) - Le modalità di ingresso in un mercato estero: L’entrata attraverso l’esportazione; L’investimento diretto Le acquisizioni J) Le condotte di coalizione nei processi di internazionalizzazione K) La politica dei prezzi: stima dei costi e strategie di definizione del prezzo L) Le politiche di distribuzione: tipologie dei canali distributivi e loro valutazione 84 M) Pubblicità e comunicazione nel marketing internazionale N) PARTE SEMINARIALE - Casi e testimonianze aziendali MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - Kotler P., Armstrong G., Saunders J., Wong V. (2001), Principi di marketing, Torino: ISEDI. Capitoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22. - Valdani E., (2000), Marketing Globale, Milano, EGEA. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Nel corso delle lezioni verranno indicate letture di approfondimenti dei diversi temi trattati. Per un approfondimento generale si può fare riferimento ai seguenti volumi: - Kotler P., Scott W. G. (1993), Marketing management. Analisi, pianificazione, attuazione e controllo, Torino: ISEDI. - Lambin J.J. (2004), Marketing strategico e operativo: marketdriven management, IV edizione, Milano: McGraw-Hill. MODALITA’ D’ESAME: Studenti frequentanti Per gli studenti frequentanti è prevista una prova (scritta) sui temi trattati durante le lezioni e su case studies e articoli discussi in aula Studenti non frequentanti Per gli studenti non frequentanti è prevista una prova (scritta) basata sulle letture indicate nella bibliografia di riferimento (testi obbligatori per non frequentanti) INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Il Docente sarà a disposizione degli Studenti al termine delle lezioni e durante i ricevimenti il cui calendario sarà reso disponibile di volta in volta. Il Docente può essere contattato al seguente indirizzo e-mail: Dott.ssa Maria De Luca: [email protected] Macroeconomia A (Part-Time) a.a.2005-2006 Anno di corso: 3° Ciclo: 1° Docente: Prof. Alberto Sdralevich PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è articolato su 18 ore di lezione. Si dà per scontato un ragionevole impegno autonomo da parte degli studenti. Le lezioni dovrebbero avere soprattutto la funzione di collocare gli argomenti specifici nel contesto complessivo e di verificarne la comprensione. Il programma prevede la presentazione delle principali categorie concettuali della contabilità nazionale e una prima analisi delle loro interconnessioni nell’ambito di un modello del tipo IS-LM. A questo scopo sono esaminati il mercato dei beni e il mercato della moneta, prevalentemente nell’ambito di un sistema chiuso. Sono anche presentati e discussi alcuni “fatti stilizzati” relativi al funzionamento di una moderna economia di mercato e alle macrovariabili più importanti. 85 PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso 2. Nozioni di contabilità nazionale 3. Il comportamento di alcune macrovariabili 4. Il mercato dei beni 5. Il mercato finanziario e la moneta 6. Il modello IS-LM 7. Equilibrio, modelli statici, modelli dinamici 8. Il punto di vista neoclassico e quello keynesiano 9. Cosa può fare la politica macroeconomica L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del docente, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2004. Edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi. (da non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”). RECAPITI DEL DOCENTE Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.215210. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri materiali di studio consigliati sono disponibili sul sito del docente. Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna dell’Ateneo. Macroeconomia A a.a.2005-2006 ASSISTENZA ON LINE Il docente proporrà esercizi sugli argomenti svolti a lezione, di norma ogni settimana. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in forma anonima via e-mail. Gli studenti potranno comunicare via email con il docente sui temi oggetto del corso secondo regole che saranno definite di comune accordo. Docente:Giancarlo Bertocco Il corso si propone di presentare i temi di cui si occupa la macroeconomia e di descrivere gli aspetti fondamentali delle due principali teorie macroeconomiche: la teoria neoclassica e la teoria keynesiana. MODALITA’ D’ESAME: Programma del corso: 86 1) Nozioni introduttive a) l’oggetto dello studio della macroeconomia; b) elementi di contabilità nazionale. 2) La macroeconomia neoclassica a) il mercato del lavoro; b) il mercato dei beni; c) il mercato del credito; d) la teoria quantitativa della moneta. 3) La critica di Keynes alla teoria neoclassica a) l’ipotesi di salari monetari rigidi; b) la critica alla teoria neoclassica del tasso di interesse. 4) La macroeconomia keynesiana: il modello reddito-spesa a) il principio della domanda effettiva e il capovolgimento della legge di Say; b) il moltiplicatore del reddito; c) gli effetti sul reddito di una variazione della domanda autonoma; d) gli effetti sul reddito di una modificazione della propensione al consumo; e) gli effetti della politica fiscale. 5) La macroeconomia keynesiana: il modello IS-LM a) la teoria keynesiana della moneta e del tasso di interesse; b) l’interdipendenza tra il mercato dei beni e il mercato della moneta c) l’equilibrio IS-LM d) la politica monetaria e la politica fiscale e) banca centrale, credito e offerta di moneta. Testo consigliato: D. Delli Gatti; M. Gallegati: Macroeconomia. Fatti, teorie, politiche. Giappichelli Editore, Torino. Le modalità d’esame sono specificate sul sito del dipartimento Macroeconomia B a.a.2005-2006 Anno di corso: 3° Ciclo: 2° Docente: Prof. Alberto Sdralevich PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è destinato a studenti che hanno sostenuto l’esame di Macroeconomia A, i cui contenuti sono dati per noti. In particolare si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale e del modello macroeconomico keynesiano semplice relativo a sistemi chiusi. Il programma prevede lo sviluppo dei modelli a prezzi flessibili ADAS, anche con aspettative adattive e razionali, l’introduzione della moneta e del sistema bancario, nonché l’estensione a sistemi aperti con cambi fissi e flessibili. In questo quadro di riferimento sono analizzate le possibilità e gli effetti delle politiche macroeconomiche monetaria e fiscale. Per i soli studenti nel cui piano di studi non compare l’esame di Macroeconomia B, il corso e l’esame valgono come Politica Economica A. 87 PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso 2. Ricapitolazione: il modello keynesiano semplice e il modello neoclassico 3. Una parentesi: la nozione di equilibrio nei modelli economici 4. Ripresa del modello IS-LM 5. La politica monetaria e fiscale 6. Domanda e offerta di moneta; strumenti di politica monetaria 7. Un modello a prezzi flessibili: AD-AS 8. La politica economica con prezzi flessibili 9. Curva di Phillips 10. La critica alla curva di Phillips 11. Aspettative Adattive e Aspettative Razionali 12. Le implicazioni per la politica economica 13. Il modello di economia aperta. La bilancia dei pagamenti 14. Cambi fissi e cambi flessibili 15. Il reddito di equilibrio in economia aperta 16. Economia aperta e mercato dei capitali 17. La politica economica in sistemi ad economia aperta MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Blanchard O., Macroeconomia. Il Mulino, Bologna, 2004. Edizione italiana a cura di Francesco Giavazzi. (da non confondere con la versione in due volumi “Scoprire la Macroeconomia”). Il docente proporrà sul suo sito esercizi sugli argomenti svolti a lezione, di norma ogni settimana. Gli esercizi svolti saranno corretti e pubblicati in forma anonima. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del docente, dove si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. RECAPITI DEL DOCENTE Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.395536. Macroeconomia Internazionale anno 2005/06. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Gli appunti delle lezioni, le indicazioni sull’uso dei testi, gli altri materiali di studio consigliati sono disponibili sul sito del docente. Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna dell’Ateneo. ESERCIZI Docente: Marcello Spanò Presentazione del corso Il corso si compone di una parte istituzionale e di una parte a struttura seminariale. La parte istituzionale si propone di fornire alcuni strumenti teorici per la comprensione di fenomeni di macroeconomia internazionale quali i costi e i benefici della liberalizzazione dei movimenti dei capitali (globalizzazione), la volatilità dei tassi di 88 cambio, le crisi della bilancia dei pagamenti, ecc. La parte seminariale richiede la partecipazione attiva degli studenti frequentanti che si divideranno in piccoli gruppi e presenteranno a lezione documenti interpretabili alla luce della teoria esposta nella prima parte del corso. La partecipazione attiva degli studenti, che non è obbligatoria ma su base volontaria, verte su argomenti concordati con gli interessati e consentirà agli stessi di semplificare l’esame finale. Programma del corso 1) Parte propedeutica (affrontata in corsi del triennio, non è oggetto d’esame): 1. La bilancia dei pagamenti e la contabilità nazionale CL, 1.1, 1.2, 1.3 2. Strumenti della politica monetaria in economia aperta CL, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 (tranne 2.5.2). 3. Equilibrio esterno ed equilibrio interno: il modello IS-LM in economia aperta Qualsiasi manuale di base (es.: BFD, 27.4, 27.5, 27.6, 27.7, 27.8) 2) Il mercato internazionale dei capitali 1. Globalizzazione e integrazione finanziaria CL, 3.1, 3.2, 3.3. MP, 3.1, (1.3, 1.4 facoltativi) 2. Benefici dell’integrazione finanziaria CL, 3.5. MP, 3.1 3) Il mercato valutario e il tasso di cambio 1. Il mercato valutario, gli agenti, il ruolo dei flussi e degli stock CL, 3.4 2. Tasso di cambio e parità del potere d’acquisto CL, 4.1,4.2 (escluso 4.2.5),4.3. 3. Tasso di cambio e parità dei tassi d’interesse CL, 5.1,5.2,5.3,5.4. 4) Attività finanziarie e determinazione del tasso di cambio 1. Il modello monetario CL, 7.1,7.3,7.8 (escluso 7.8.1). 2. Il modello monetario a prezzi rigidi (Dornbusch) CL, 7.5 3. Modelli di equilibrio di portafoglio CL, 7.6,7.7. 5) Valutazione del grado di integrazione finanziaria 1. Misurazioni e valutazioni quantitative CL, 3.6,3.8 MP, 2 2. Valutazioni storiche MP, 2.2. 6) Integrazione finanziaria e regimi di cambio 2. La triade impossibile MP, 6.1 CL, 8.2 (escluso 8.2.2). 3. Cambi fissi e credibilità MP, 6.2 CL, 8.3, 8.6 4. Vantaggi e costi dei cambi flessibili MP, 6.2 7) I rischi dell’integrazione finanziaria 1. Crisi di debito, crisi valutarie e crisi finanziarie 89 MP, 5.1, 5.2 (escluso riquadro 5.1). 2. Modelli di crisi valutaria di prima generazione (anni 70 e 80) CL, 11.1,11.2(escluso 11.2.3), 3. Modelli di crisi valutaria di seconda generazione (primi anni 90) CL, 11.3 4. Verso una terza generazione di modelli di crisi (le crisi asiatiche di fine anni 90). CL, 11.4 (escluso “una semplice formalizzazione”),11.5 MP 5.3 5. Politiche di intervento e di prevenzione delle crisi MP,5.4 Bibliografia : testi obbligatori e consigliati TESTI PER L’ESAME: (CL) E. COLOMBO, M. LOSSANI, Economia monetaria internazionale, Carocci, 2004. (MP) S. MANZOCCHI, L. PAPI, Economia dell’integrazione finanziaria, Carocci 2002. TESTI INTEGRATIVI (per consultazione): (G) G. GANDOLFO, Corso di Economia Internazionale, Volume 2, Economia Monetaria Internazionale, UTET libreria. (KO) KRUGMAN, P. e M. OBSTFELD, Economia Internazionale, Volume 2, 3a edizione, Hoepli, Milano 2003. (BFD) BEGG FISHER DORNBUSCH, Principi di Economia. Modalità dell’esame aperte che vengono proposte. Non più di quattro risposte verranno valutate e saranno sufficienti a prendere un punteggio massimo di 0 e lode. Ricevimento studenti Lunedì dalle 10.30 alle 12.30 oppure per appuntamento. Recapito di posta elettronica [email protected] Microeconomia a.a.2005-2006 (Prof. Michele Bernasconi) Il corso di Microeconomia ha lo scopo di fornire una conoscenza degli strumenti di base per l’analisi economica. Gli argomenti del corso sono: Teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio del consumatore; le preferenze del consumatore e la teoria dell’utilità; le funzioni di domanda individuale; le scelte in condizioni di incertezza; le scelte intertemporali; la domanda aggregata e le misure di elasticità; Teoria della produzione: la tecnologia e la funzione di produzione; i problemi di massimizzazione del profitto e di minimizzazione dei costi; le funzioni di costo e le funzioni di offerta dell’impresa concorrenziale; l’offerta dell’industria. L’esame è esclusivamente scritto e consiste in una prova di due ore. Lo studente dovrà rispondere a quattro su cinque delle domande 90 Forme di mercato: monopolio e monopsonio; oligopoli, concorrenza imperfetta e fondamenti di teoria dei giochi; mercati di concorrenza perfetta ed equilibrio economico generale; cenni di teoria delle aste. Variabili qualitative (dummy). Test di cambiamento strutturale. La stima di equazioni di costo e di domanda. Argomenti di base della teoria economia dell’informazione e della analisi economica del diritto. Il testo per il corso è: Varian, H.L. "Microeconomia", 2002, V edizione, Cafoscarina, Venezia Uso delle stime a scopi decisionali e previsivi. Esercitazioni su dati reali Eventuali seminari: nessuno Microeconomia Applicata (modalità part-time) a.a.2005-2006 DOCENTE: Raffaello Seri PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso introduce allo studio della relazione fra fenomeni economici. Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di stimare, condurre test e prevedere con il modello di regressione con un numero arbitrario di regressori. Il programma del corso: Lo studio delle relazioni economiche. Il modello di regressione lineare. La specificazione lineare. La bibliografia, testo obbligatorio: Dispense disponibili online. La bibliografia, testi consigliati: Queste letture integrative sono di approfondimento e non sono necessarie per il superamento dell'esame. Sono qui riportate per futuri auspicabili approfondimenti. Gardini A. et Al. (2000) Econometria, vol. I, II, Franco Angeli editore Paruolo P. (1999) Elementi di statistica, Carocci editore Gli stimatori dei minimi quadrati e loro proprietà; aspetti previsivi. Effetti del venir meno (in tutto o in parte) degli assunti di specificazione. Eteroschedasticità e autocorrelazione. Le modalità dell’esame: Prova scritta. Possibile prova intermedia durante le lezioni per i 91 frequentanti. Indicazioni sul ricevimento: giorno e ora da stabilire secondo la convenienza degli studenti (seguendo le indicazioni per il Dipartimento di Economia). RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA: email [email protected] <mailto:[email protected]> Modelli finanziari a tempo continuo a.a.2005-2006 Docente Giovanni Della Lunga Presentazione Il corso di modelli finanziari nel tempo continuo ha lo scopo di introdurre lo studente ai principali argomenti riguardanti lo sviluppo di modelli di finanza computazione per la valutazione dei prodotti derivati. Nell’ambito del corso le lezioni teoriche sono accompagnate da esercitazioni pratiche al computer utilizzando Visual Basic per Excel. Programma del Corso Programmazione in VBA per Excel Prodotti di Volatilità Esercizio Anticipato Barriere Alberi Binomiali Alberi Trinomiali Come Implementare un Metodo alle Differenze Finite Prodotti Path Dependent Metodo Monte Carlo Generazione Scenari Metodi di Riduzione della Varianza Volatilità Implicita e Smile Prodotti di Correlazione Index Linked Correlazione e Codipendenza Generazione di Variabili Correlate Bibliografia S. Benninga “Modelli Finanziari – La finanza con Excel” McGraw-Hill (2001) U. Cherubini, G. Della Lunga “Matematica Finanziaria – Applicazioni con VBA per Excel” McGraw-Hill (2001) U. Cherubini, G. Della Lunga “Il Rischio Finanziario” McGraw-Hill (2000) E. Gaarder Haug “The Complete Guide to Option Pricing Formulas” McGraw-Hill (1998) M. Jackson, M. Staunton “Advanced Modelling in Finance using Excel and VBA” Wiley Finance (2001) Modalità Esame Realizzazione di un’applicazione in VBA con discussione e documentazione. Ricevimento 92 Giovedi Mattina 10.00-12.00 previo appuntamento. Recapito e-mail [email protected] Organizzazione Aziendale A Introduzione. La disciplina organizzativa. La struttura organizzativa e le sue determinanti Gli elementi della struttura. Evoluzione delle teorie organizzative Obiettivi, strategia e organizzazione Meccanismi di integrazione: collegamenti verticali e orizzontali. Le principali strutture organizzative. Ambiente e organizzazione. Organizzazione, strategia e ambiente istituzionale Relazioni tra organizzazioni Tecnologia e organizzazione AA 2005 – 2006, 2° ciclo Docente: Prof. Alfredo Biffi Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso Presentazione del corso Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la conoscenza delle variabili organizzative fondamentali ai fini della comprensione dei meccanismi di funzionamento dell'impresa. Esso pone le fondamenta della teoria organizzativa collegandola alla strategia aziendale e alla sociologia. Viene discusso quanto l’organizzazione contribuisca a conseguire risultati aziendali in termini di efficienza, efficacia ed equità tenendo conto del contesto economico ed istituzionale, dell’ambiente competitivo e dell’evoluzione tecnologica. Lo studente comprende che ogni soluzione organizzativa ha vantaggi e svantaggi e che le concrete scelte organizzative adottate devono essere adeguate rispetto ai fini e al contesto economico/istituzionale in cui l’azienda è radicata. Programma del corso Materiale didattico Testi obbligatori Frequentanti: Lezioni e casi distribuiti dal docente Non frequentanti: Organizzazione Aziendale di Richard L. Daft edizione Apogeo 2004 cap. 1–7 compreso Modalità d’esame L’esame si svolge in forma orale. I frequentanti possono portare il relativo programma fino agli appelli di giugno/luglio compresi. Indicazioni sul ricevimento L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente. Il docente può essere contattato via email all’indirizzo [email protected] 93 Organizzazione Aziendale B: Sistemi Informativi AA 2005 – 2006, 4° ciclo Docente responsabile: Prof. Alfredo Biffi Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso Presentazione del corso Il corso ha l’obiettivo fondamentale di presentare modelli, metodi e tecniche di pianificazione, analisi e progettazione del Sistema Informativo Aziendale in una prospettiva manageriale e nei suoi impatti di carattere organizzativo. In questo senso il corso, anche tramite casi ed esemplificazioni tratte dalla realtà aziendale, vuole sviluppare le capacità di analisi, di progettazione e di valutazione dei S.I. e completare la preparazione di chi si deve occupare della gestione d’impresa (pubblica o privata). Particolare attenzione verrà inoltre dedicata ai S.I. di supporto al management d’azienda (i c.d., Sistemi Informativi Direzionali) essendo quest’area di competenza particolarmente coerente con il piano di studi di Economia, in particolare con i corsi relativi alla gestione d’impresa (marketing, finanza, controllo di gestione, ragioneria e amministrazione, e così via). Il corso affronta i seguenti argomenti: descrizione del sistema informativo aziendale e delle sue componenti; i sistemi informativi operativi ed i sistemi direzionali; il ruolo strategico e il ruolo organizzativo dell'ICT; l’organizzazione dei sistemi informativi in azienda. Infine viene proposta una discussione critica delle Tecnologie Informatiche più recenti che si stanno diffondendo nelle imprese italiane (ERP, CRM, Web, ecc.), con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (PMI). La didattica si avvarrà di un forte impiego di casi, applicazioni ed esempi aziendali. Programma del corso • • • • • • • • • • Il sistema informativo: definizioni e modelli di analisi. Il processo di produzione delle informazioni e della conoscenza in azienda. La funzione S.I. in azienda. Le scelte di “make or buy” nei prodotti e servizi informatici. I sistemi informativi di tipo ERP I sistemi informativi per la gestione delle relazioni col mercato (sistemi di CRM, Customer Relationship Management). I sistemi informativi basati su Internet (Portali aziendali e pubblici, commercio elettronico, eProcurement, ...). Il ciclo di vita e la pianificazione dei S.I. I Sistemi Informativi Direzionali (SID): modelli di analisi e di progettazione e il ruolo dei sistemi di Datawarehouse e di Business Intelligence. L’evoluzione dell’impiego delle tecnologie informatiche e della comunicazione in logica strategica ed organizzativa Materiale didattico: Testi obbligatori per frequentanti: P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 – capp. 1-18, esclusi capp. 5,6, 7, 11 e 15 Materiale integrativo e Casi aziendali a cura del docente. 94 per non frequentanti: • P.Pasini, I sistemi informativi direzionali, Egea, 2004. • P.F. Camussone, Il sistema informativo aziendale; ETAS, 1998 cap. 1-18 completi Modalità di esame: l’esame si svolgerà in forma orale. I frequentanti possono portare il relativo programma fino alla sessione d’esame di settembre compresa. L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.. Il docente può essere contattato via email all’indirizzo [email protected] Organizzazione del lavoro A.A. 2005 – 2006, 3° ciclo Docente responsabile dell’insegnamento: Prof. Alfredo Biffi Cultore della materia: Dott. Roberto Fonso Presentazione del corso La disciplina dell’Organizzazione del Lavoro tratta i temi della progettazione delle unità organizzative a livello di microstruttura (ruoli, compiti e mansioni, ecc.), dei sistemi di gestione delle risorse umane (competenze, conoscenze, abilità) e delle persone (motivazione e sviluppo), delle dinamiche di comportamento organizzativo a livello individuale e di gruppo (decisioni, conflitti, leadership, diversità), della divisione del lavoro a livello intraorganizzativo (processi e progetti), interorganizzativo (reti e accordi) e internazionale (globalizzazione e cultura). Dal punto di vista dinamico ed integrato i temi sono affrontati in logica di innovazione e cambiamento: il potere viene affrontato come vincolo e come possibilità d’azione, in un processo in cui le pratiche manageriali (Total quality Management, Business Process Reengineering, Knowledge Management, Project Management, Human Resources Management, Invisible Asset Management e così via) evidenziano la forte interdipendenza tra piano operativo, piano simbolico e piano politico. Programma del corso Il corso si fonda su un tema di rilevanza d’attualità e scientifica. Lo specifico programma annuale viene comunicato nel trimestre precedente al corso ed è richiesta l’iscrizione al medesimo almeno una settimana prima del suo inizio. Il tema dell’anno in corso è il seguente: organizzazione del lavoro secondo la logica dei processi e dei progetti nelle imprese di differenti settori industriali. Nella scelta dei settori di approfondimento saranno privilegiati quelli che o per core business o per specificità di processi operativi e progetti hanno l’esigenza di valorizzare ed organizzare le capacità di innovazione per potere esistere ed operare: ne costituiscono esempi le industrie creative (cinema, design, architettura ecc.), le industrie manifatturiere (processi di ricerca e sviluppo) o di servizi ad alto valore aggiunto (ICT, consulenza direzionale, ecc.). Modalità didattiche e d’esame 95 Il corso è strutturato in forma seminariale e presenta modalità didattiche interattive con il fine di preparare gli allievi, riflettendo su come progettare un sistema organizzativo focalizzato sull’ottenimento di risultati di innovazione, ad impostare un lavoro di sintesi e valutazione della letteratura esistente su di un tema, scrivere un documento sintetico, completo e rilevante per il lettore, presentare il proprio punto di vista davanti ad un pubblico competente. L’intento di questa modalità didattica e di partecipazione al corso è quello di creare un contesto sperimentale in cui sviluppare capacità che saranno richieste nella vita universitaria (ad esempio tesi di laurea, relazioni di stage ecc.) e professionale (gestione di progetti, presentazioni formali e così via). La struttura del corso prevede tre momenti specifici: • Una fase dedicata alla presentazione dei temi da parte del docente e di testimonial selezionati tra uomini di azienda e professionisti; • un momento di supporto metodologico al lavoro di predisposizione dei risultati di ricerca da parte dei singoli e/o dei gruppi; • una fase di presentazione e discussione dei lavori da parte degli allievi. Il carico di lavoro di ciascun momento (numero di moduli da 2 ore) sarà definito con l’aula in funzione del numero di partecipanti e della numerosità e tipologia dei progetti di approfondimento scelti. Sono previste anche lezioni in laboratorio informatico per l’apprendimento all’utilizzo di strumenti di progettazione organizzativa. L’esame si svolgerà in forma orale. Materiale didattico: testi obbligatori Per tutti gli studenti è elemento propedeutico al corso la conoscenza del libro del corso di “Organizzazione aziendale”: R.L. Daft “ Organizzazione aziendale”, ed. Apogeo 2001 (Cap. 1 – 7 e 13) o 2004 (cap. 1 – 8) Studenti frequentanti All’inizio del corso saranno presentati e assegnati gli specifici temi di lavoro ai singoli o gruppi di studenti. A seconda del numero di studenti e dei temi selezionati ciascun allievo sarà coinvolto su uno o due argomenti. Il docente metterà a disposizione, per ogni tema, una prima lista di titoli di riferimento con i quali cominciare il lavoro di ricerca. Gli studenti responsabili dell’argomento dovranno: - leggere la letteratura proposta dal docente - ampliare la ricerca ad altri contributi e scrivere una breve relazione (10-20 pagine in funzione delle dimensioni del gruppo e del numero di temi affidati) - distribuire al docente e agli altri allievi il materiale almeno 3 giorni lavorativi prima del giorno della presentazione - presentare formalmente il contributo discutendolo con docente ed aula. La valutazione d’esame avverrà sulla base dei seguenti criteri: - contributo al lavoro d’aula (parte introduttiva e presentazioni degli altri allievi: 30%) - qualità dell’elaborato consegnato (50%) - qualità della presentazione e capacità di suscitare interesse e dibattito in aula (20%) 96 Studenti non frequentanti L’esame sarà in forma orale sui seguenti testi (a scelta fra il blocco A a il blocco B): A: • R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 – 13 • G. Costa, Economia e direzione delle risorse umane, Utet 2003 B: • R.L. Daft, Organizzazione Aziendale, ed. Apogeo 2004, cap.10 – 13 • A. Biffi, Process management e reengineering, ed. Egea, 1999 • Baglieri – Biffi – Coffetti – Ondoli – Pecchiari – Pilati – Poli – Sampietro, Organizzare e gestire progetti, ed. Etas 2004 Indicazioni sul ricevimento L’orario di ricevimento è pubblicato sulla pagina web del docente.. Il docente può essere contattato via email all’indirizzo [email protected] Politica Economica a.a.2005-2006 Anno di corso: 3° Ciclo: 1° Docente: Prof. Alberto Sdralevich PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso è destinato agli studenti nel cui piano di studi sono presenti sia il Corso di Macroeconomia A che quello di Macroeconomia B: è fortemente consigliato il previo superamento di entrambi gli esami. Si dà per scontata la conoscenza degli schemi di contabilità nazionale e dei modelli macroeconomici neoclassici e keynesiano, dei modelli a prezzi flessibili AD-AS, delle teorie delle aspettative, dei modelli aperti con cambi fissi e flessibili. PROGRAMMA DEL CORSO 1. Introduzione al corso 2. Tipologia delle politiche economiche; la Teoria della Politica economica; obiettivi, neutralità dei modelli 3. Qualche cenno alla storia degli interventi pubblici 4. Tempo, incertezza, aspettative. Strumenti, obiettivi, gerarchia delle autorità 5. Benessere, funzioni di preferenza, disinteresse del decisore 6. Le decisioni di comitato e la politica economica in democrazia 7. La BCE: organizzazione, obiettivi 8. La BCE: strumenti e strategia 9. Il Patto di stabilità 10. I problemi dell’economia italiana: crescita e occupazione 11. La crescita della produttività 12. I conti con l’estero 13. L’inflazione: inflazione strutturale e importata 14. Shock esterni: effetti sui prezzi e sul reddito 97 15. Efficacia delle politiche e meccanismi di aggiustamento in regime di cambi fissi Chiarimenti sul programma, sugli esami e sugli argomenti svolti a lezione, così come appuntamenti per chi avesse difficoltà ad utilizzare l’orario di ricevimento, possono essere chiesti via e-mail all’indirizzo [email protected]. Telefono 0332.395536. 16. La politica economica nell’Unione Europea: vincoli e possibilità MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dispense del docente sugli argomenti di cui ai punti 2-9. Appunti pubblicati in tempo reale sugli argomenti svolti a lezione Documenti ufficiali (Bollettino BCE, Relazione Banca d’Italia) Principi di Programmazione Informatica A a.a.2005-2006 MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI I testi consigliati sono di norma disponibili sul sito del docente. Il materiale coperto da copyright è accessibile soltanto dalla rete interna dell’Ateneo. DOCENTE: Mauro Bello ESERCIZI Sul sito del docente potranno essere proposti esercizi sugli argomenti svolti a lezione. Gli esercizi svolti saranno corretti e resi pubblici in forma anonima. PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso ha l’obiettivo di approfondire i concetti di base della programmazione, per consentire agli studenti di acquisire la capacità di affrontare l’analisi di problemi, in particolare di natura finanziaria, e di risolverli progettando e sviluppando programmi codificati con un linguaggio ad alto livello. Oltre allo studio delle caratteristiche principali dei linguaggi di programmazione imperativi, durante il corso verranno anche introdotti i concetti fondamentali della programmazione a oggetti. MODALITA’ D’ESAME: L’esame è scritto e orale. Le modalità sono presentate sul sito del docente, sul quale si trovano le date e sono pubblicati i risultati delle prove scritte. RICEVIMENTO Martedì, ore 11-13 oppure su appuntamento. Eventuali spostamenti o sospensioni per cause di forza maggiore sono segnalati sul sito del docente. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELEFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI NUMERO DI COLLABORATORI: Luca Bristot, Rita Bissola PROGRAMMA DEL CORSO · Richiamo delle principali funzioni di MS Excel · Concetti fondamentali sulla programmazione · I linguaggi di programmazione 98 · Realizzazione di macro · Progettazione top-down e bottom-up · Diagrammi a blocchi e pseudo-codifica · Variabili, costanti, tipi di dati · Operatori aritmetici e logici · Algoritmi e strutture dati · Elementi base di programmazione strutturata · Istruzioni di assegnazione, di controllo, iterative · Il debug · Concetti di programmazione a oggetti · Interfacce utente e menu · La documentazione dei programmi · Esempi di sviluppo di applicazioni. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Durante lo svolgimento del corso, dopo l’orario di lezione. Negli altri periodi su appuntamento tramite comunicazione con il docente via email. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA [email protected] Ragioneria B a..a. 2005/2006 DOCENTE: Prof. Patrizia Gazzola EVENTUALI SEMINARI COLLABORATORI: Dott. ssa .Querci MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Cherubini U., Della Lunga G., Matematica finanziaria - Applicazioni con Visual Basic per Excel, McGraw-Hill, Milano, 2002. PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di analizzare, in dettaglio, la disciplina civilistica che regola la redazione del bilancio di esercizio destinato a pubblicazione. L’esame della normativa è integrato dai dovuti riferimenti ai precetti della teoria economico-aziendale e dalla consultazione dei principi contabili nazionali. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Case Bradley J., Millspaugh A.C., VisualBasic.NET Guida alla programmazione, McGraw-Hill, Milano, 2003. Gottfried B. S., Visual Basic, McGraw-Hill, Milano, 2001. MODALITA’ D’ESAME: L’esame consiste in una prova pratica di laboratorio, con l’obiettivo di verificare sia la capacità di analisi del problema assegnato e di disegno logico della soluzione, sia l’abilità nell’implementazione delle specifiche del programma. PROGRAMMA DEL CORSO La clausola generale (art. 2423 c.c.); I principi generali di determinazione del reddito e del capitale di bilancio (art. 2423bis c.c.): Il principio di continuità dell’attività aziendale Il principio della prevalenza della sostanza sulla forma Il principio di prudenza Il principio di realizzazione 99 Il principio di competenza economica Il principio di valutazione separata degli elementi eterogenei compresi nelle singole voci l principio di costanza nell’utilizzo dei criteri di valutazione; I principi generali di esposizione del reddito e del capitale di bilancio; I modelli quantitativi del bilancio di esercizio: conto economico e stato patrimoniale; Forma, struttura e contenuto dello stato patrimoniale ex art 2424 c.c.; Forma, struttura e contenuto del conto economico ex art. 2425 c.c.; I criteri di valutazione (art. 2426 c.c.); Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Titoli e partecipazioni Rimanenze di magazzino Lavori in corso su ordinazione di durata pluriennale Crediti Debiti; La funzione prevalentemente informativo-descrittiva della nota integrativa (art. 2427 c.c.); La funzione prevalentemente esplicativa della relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.); MATERIALE DIDATTICO Indicazioni bibliografiche aggiornate saranno fornite dal docente all’inizio del corso MODALITÀ D’ESAME L’esame è articolato in una prova scritta obbligatoria per tutti e in una prova orale facoltativa. La prova scritta e la prova orale vertono su tutto il programma. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO martedì alle ore 11.00. Eventuali modifiche all’orario di ricevimento saranno tempestivamente comunicate tramite avviso esposto in Facoltà e pubblicato sul sito alla pagina web del docente. Indirizzo mail: [email protected] Tel. 0332/395529 Ragioneria Avanzata (A) 3° anno – 1° ciclo a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Anna Arcari COLLABORATORI: dott. Andrea Lissoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Ragioneria Avanzata (A) è proposto agli studenti con la finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di misurazione economica introdotti con il corso base di Ragioneria. L'obiettivo didattico prioritario è favorire, attraverso lezioni di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali, l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e di funzionamento dei sistemi di contabilità analitica nelle imprese manifatturiere e di servizi (Cost Accounting System). In esso si affrontano le problematiche connesse alle diverse modalità di calcolo dei costi di prodotto/servizio in via analitica. In particolare vengono 100 poste in evidenza le peculiarità connesse al calcolo del costo di prodotto/servizio per tener conto: - delle differenti tipologie di processi produttivi (a lotti, a flusso continuo, su commessa/progetto), - degli oggetti di misurazione economica differenti dai prodotti o dai servizi (reparti, fasi di processo o unità organizzative), - della diversa natura dei valori di funzionamento (valori consuntivi, normalizzati, standard). PROGRAMMA DEL CORSO: PARTE A -I sistemi di misurazione dei costi A. 1. I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a consuntivo: - i metodi contabili ed extra-contabili per il calcolo dei costi di produzione - il calcolo dei costi di produzione col sistema del reddito vs. sistema patrimoniale - i criteri di classificazione e le tipologie di costi (diretti e indiretti; variabili e fissi, speciali e comuni) - le diverse metodologie di calcolo dei costi di produzione (direct e full costing) - il calcolo dei costi nelle diverse tipologie di processi produttivi: per commessa, per lotti e a flusso continuo, tra cui le produzioni congiunte - i metodi tradizionali di imputazione dei costi indiretti per il calcolo del costo pieno A.2. I metodi di rilevazione e di calcolo dei costi di produzione a preventivo: - il sistema dei costi normalizzati - il sistema dei costi standard - la determinazione del costo standard di reparto e di prodotto l'analisi degli scostamenti per via contabile ed extra-contabile ATTIVITA’ OPZIONALI: In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di contabilità dei costi in differenti contesi produttivi. MATERIALE DIDATTICO: I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti: a. J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" EGEA ed. 2000 (cap. 1-9) b. Dispensa di casi ed esercitazione predisposta a cura del docente – ed. EGEA 2003 MODALITA' D'ESAME L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale didattico specificato al punto precedente. Non è possibile sostenere nessun orale integrativo. ORARIO DI RICEVIMENTO Visibile sul sito RECAPITI [email protected] Ufficio dipartimento economia – Via Monte Grappa– Varese 15314 101 Revisione Contabile a.a.2005-2006 Laurea Specialistica in Economia e Commercio II anno - I trimestre Docente: Prof.ssa Giovanna Gavana Collaboratori: Dott. Ivan Spertini e Dott. Paolo Rota MODULO A - L’armonizzazione contabile nell’Unione Europea (G. Gavana) La nuova strategia dell’UE nei confronti del processo di armonizzazione contabile internazionale La strategia elaborata per le imprese europee “global player”: il Regolamento 1606/2002 La strategia seguita per le “altre” imprese: la modernizzazione delle direttive contabili La scelta di adottare i Principi contabili Internazionali I postulati di bilancio negli IAS/IFRS Le principali differenze tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali La Legge Comunitaria 2003 (art. 25): l’adozione degli IAS/IFRS in Italia Il D. Lgs. 38/2005 di esercizio delle opzioni previste dall’art. 5 del Regolamenti 2002/1606/Ce Il D. Lgs 394/2003 di attuazione della direttiva 65/2001/Ce I principi contabili di riferimento per le imprese non obbligate ad adottare gli IAS/IFRS MODULO B – Il sistema dei controlli istituzionali (G. Gavana) La revisione contabile: l’evoluzione del quadro normativo Il sistema dei controlli istituzionali delineato dal TUF per gli emittenti quotati Il sistema dei controlli istituzionali delineato dalla riforma del diritto societario per le società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio MODULO C – La revisione contabile (Dott. Ivan Spertini e Dott. Paolo Rota – KPMG Varese) I principi di revisione Le fasi della revisione contabile Il sistema di controllo interno Il rischio di revisione Le procedure di validità Le procedure di revisione applicate a: - Disponibilità liquide - Immobilizzazioni immateriali e materiali - Debiti verso fornitori - Personale - Crediti verso clienti Considerazioni su frodi, errori e fatti illegali Continuità aziendale (PR 570) Materiale didattico: - Lucidi del docente (on-line sulla pagina web del docente) - Per approfondimenti: G. Bruni (a cura di), Revisione aziendale e di bilancio, ISEDI, 2004 Modalità d’esame: L’esame consiste in una prova orale Ricevimento studenti: 102 mercoledì ore 11.00 (si pregano gli studenti di verificare eventuali modifiche all’orario di ricevimento consultando la pagina web del docente) indirizzo e-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO: PARTE B: Il ruolo delle informazioni economiche nei processi di gestione delle imprese (Managerial Control System). Più analiticamente: Ragioneria Avanzata (B) 3° anno – 2° ciclo a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Anna Arcari COLLABORATORI: dott. Andrea Lissoni PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso di Ragioneria Avanzata (B) è proposto agli studenti con la finalità di approfondire e ampliare le conoscenze della strumentazione contabile ed extra-contabile aziendale inerente i processi di misurazione economica introdotti con il corso di Ragioneria Avanzata (A). L'obiettivo didattico prioritario del corso è favorire, attraverso lezioni di inquadramento teorico e discussioni di casi aziendali, l'apprendimento delle metodologie e delle logiche di progettazione e di funzionamento dei sistemi di programmazione e controllo economico-finanziario della gestione (Managerial Control System). In esso si approfondiscono in modo particolare gli aspetti connessi all’uso delle informazioni elaborate attraverso i sistemi di contabilità analitica a fini decisionali, di gestione e di programmazione e controllo economico-finanziario aziendale. B.1. L'uso delle informazioni economiche a fini decisionali. - la Break Even Analysis - il calcolo economico nelle decisioni operative - il calcolo economico nei contesti decisionali caratterizzati da condizioni di incertezza e di rischio B.2. Gli strumenti per la gestione dei costi - I nuovi orientamenti nel sistema di calcolo dei costi di prodotto: l' Activity Based Costing - La gestione manageriale dei costi: l’Activity Budget Management B.3. Gli strumenti per la programmazione e il controllo della gestione: - il budget e la programmazione della gestione - il processo razionale di costruzione del Budget - l'articolazione della struttura strategica in aree di risultato - l'articolazione della struttura organizzativa per centri di responsabilità economica - la dimensione organizzativa del budget - le problematiche specifiche di Transfer Pricing i criteri di progettazione del Reporting economico - finanziario 103 ATTIVITA’ OPZIONALI: In subordine alla disponibilità di aziende operanti sul territorio saranno organizzate visite presso le loro sedi o invitati testimoni aziendali per analizzare esperienze concrete di sistemi funzionanti di contabilità dei costi in differenti contesi produttivi. MATERIALE DIDATTICO: I testi adottati ai fini dell’esame sono i seguenti: a. J.G. Burch, "Contabilità direzionale e controllo di gestione" EGEA ed. 2000 (cap. 10-15) b. Casi ed esercitazione predisposta a cura del docente e resi disponibili on line. MODALITA' D'ESAME L’esame è costituito da una prova scritta che include esercizi e domande di teoria. Costituisce programma d’esame l’intero materiale didattico specificato al punto precedente. Non è possibile sostenere nessun orale integrativo. ORARIO DI RICEVIMENTO. Visibile sul sito RECAPITI [email protected] Ufficio dipartimento economia – Via Monte Grappa– Varese Ricerca Operativa (I ciclo, III anno laurea triennale) a.a.2005-2006 Docente: Enrico Miglierina Il corso si propone di fornire un’introduzione alla programmazione matematica sia da un punto di vista teorico sia da un punto di vista dei metodi di risoluzione utilizzati per affrontare i più comuni problemi di ottimizzazione che si incontrano nelle applicazioni economiche e finanziarie. Schema del programma del corso: Programmazione lineare: • Introduzione • Forma standard di un problema di programmazione lineare • Struttura e proprietà delle soluzioni • Dualità • Metodi di risoluzione (metodo del simplesso, cenno ad altri metodi). • Programmazione lineare intera • Applicazioni Programmazione nonlineare: • Prerequisiti matematici • Problemi di ottimizzazione libera • Problemi con vincoli di uguaglianza • Problemi con vincoli di disuguaglianza • Metodi risoluzione 104 • Applicazioni Bibliografia : P.Serafini, Ottimizzazione, Zanichelli 2000; V. Comincioli, Analisi numerica, Mc Graw Hill 1990; Altri testi saranno indicate durante le lezioni. • Ricevimento: ogni lunedì dalle 11 alle 13, oppure su appuntamento scrivendo a [email protected] Scienza delle Finanze A (terzo anno di corso, primo ciclo) a.a.2005-2006 fallimento del mercato: il monopolio, le esternalità e le asimmetrie informative. Servizi di pubblica utilità e politiche per la concorrenza: produzione pubblica, regolamentazione ed efficienza; due concetti fondamentali: monopolio naturale e mercati contendibili; le imprese pubbliche e le tariffe; le politiche per la concorrenza. Teoria dell’imposta: le entrate pubbliche; classificazione delle entrate; gli elementi costitutivi dell’imposta; struttura delle aliquote e progressività delle imposte; imposte dirette e indirette, personali e reali; criteri di ripartizione del carico tributario; gli effetti distrorsivi delle imposte; l’incidenza delle imposte in equilibrio parziale. Il decentramento fiscale: la teoria economica del decentramento; i trasferimenti intergovernativi: motivazioni, effetti economici e modelli di perequazione; il finanziamento degli enti decentrati in Italia. Cenni sulla spesa per il welfare. Docente: Anna Marenzi Lo scopo del corso è quello di fornire gli strumenti di teoria economica necessari per comprendere il ruolo economico dello Stato nelle moderne economie di mercato. Le lezioni pongono particolare enfasi sui concetti e sulle problematiche che appaiono più rilevanti per comprendere la realtà economica italiana. Programma: La funzione di stabilizzazione e sviluppo: un quadro della finanza pubblica italiana; la politica fiscale nell’Europa economica e monetaria; cenni sulla teoria della sostenibilità del debito pubblico. Teorie generali della finanza pubblica, beni pubblici e fallimento del mercato: economia privata ed economia pubblica; economia con beni pubblici; cenni sui meccanismi di decisione politica; altre cause di Testi obbligatori: Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, terza edizione (2003). Pearce D.W. e Turner R.K., Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991 (capitoli : 4 - 5 -6). Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni, Gli studenti della Laurea Specialistica sono pregati di contattare il docente. L’esame si svolge in forma scritta; su richiesta del docente è prevista un’eventuale integrazione orale. 105 Durante il periodo di lezione il ricevimento si svolgerà il lunedì dalle 15,30 alle ore 16,30. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Scienza delle Finanze B (Laurea Specialistica, secondo anno,secondo ciclo) a.a.2005-2006 Docente: Anna Marenzi L’obiettivo del corso è quello di fornire un contributo alla comprensione del ruolo economico svolto dalle imposte, con una particolare attenzione al contesto istituzionale italiano. Il corso è organizzato in due moduli: Imposte e imprese; Imposte e redistribuzione. La tassazione delle attività d’impresa rappresenta uno degli strumenti impositivi più importanti nei sistemi tributari moderni. La sua importanza non risiede tanto nella capacità di raccogliere una quantità considerevole di risorse quanto nel fatto che essa è in grado di condizionare le scelte delle imprese. Pertanto, questo strumento è oggetto di particolare interesse da parte degli studiosi, i quali mirano ad individuare forme compatibili con gli obiettivi ed i principi su cui si fondano gli Stati moderni. Il primo modulo analizza le interferenze del sistema fiscale nel processo decisionale delle imprese con particolare riferimento alle scelte di distribuzione degli utili, di investimento e di finanziamento. Il quadro analitico entro il quale sarà sviluppata l’analisi rappresenta uno strumento adeguato per interpretare le riforme della tassazione dei redditi d’impresa introdotte nel nostro paese a partire dalla fine degli anni ’90. Nelle società moderne lo Stato ha il potere di modificare la distribuzione del reddito operata dal mercato e lo esercita in misura molto intensa utilizzando una molteplicità di strumenti. Il secondo modulo è orientato allo studio delle imposte come strumento redistributivo del bilancio pubblico. Dopo una presentazione dei principali indicatori statistici comunemente utilizzati, l’attenzione sarà concentrata sull’effettivo ruolo redistributivo svolto dall’imposta personale sul reddito del nostro Programma: Introduzione: un quadro di sintesi delle imposte in Italia; i tributi nell’economia italiana: imposte erariali sul reddito, imposte indirette erariali, imposte regionali e locali;. la pressione fiscale in Italia e confronto con i paesi europei IMPOSTE ED IMPRESE: EQUITÀ ED EFFICIENZA DELLA TASSAZIONE DELLE IMPRESE: UNO SGUARDO ALLA TEORIA; EQUITÀ DI UN’ IMPOSTA SUI PROFITTI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI : IL PROBLEMA DELLA DOPPIA TASSAZIONE DEGLI UTILI;EFFICIENZA DI UN’ IMPOSTA SUI PROFITTI: LE SCELTE DI INVESTIMENTO E DI FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE. La tassazione dei redditi d’impresa in Italia; la tassazione delle società di capitali; l’imposta regionale sulle attività produttive. Equità ed efficienza della tassazione delle imprese: le soluzioni adottate nel contesto italiano; gli incentivi fiscali alla capitalizzazione delle imprese: la Dual Income Tax; gli incentivi fiscali agli investimenti: la legge Tremonti, la legge Visco, la legge Tremonti-bis; la normativa a contrasto del fenomeno della Thin Capitalization. La tassazione del risparmio: i redditi di capitale e i redditi diversi: omogeneità del prelievo; il coordinamento della tassazione dei redditi finanziari in presenza di liberalizzazione finanziaria. Imposte e redistribuzione: la riforma dell’imposta personale sul reddito; l’imposta sul reddito IRE a regime; aspetti di equità verticale 106 ed orizzontale; gli effetti redistributivi: le misure di disuguaglianza e di benessere. Testi obbligatori: Bosi P. e M.C. Guerra , I tributi nell’economia italiana, Il Mulino, Bologna, sesta edizione (2005). Panteghini P.M., La tassazione delle società, Il Mulino, Bologna, 2005. Testi consigliati: Specifiche letture verranno consigliate dal docente durante le lezioni. L’esame si svolge in forma di colloquio orale. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] Seconda Lingua a.a.2005-2006 DOCENTE: Maria Teresa Fabbro lingua possono essere acquisiti sulla base di certificazioni (attestanti il livello di competenza raggiunto rispetto al Framework europeo di riferimento) rilasciate da strutture didattiche universitarie, interne o esterne all’Ateneo, specificamente competenti per la conoscenza delle lingue, previa eventuale verifica della preparazione da parte di un’apposita Commissione. Sono altresì valide le certificazioni rilasciate da organismi culturali ufficialmente riconosciuti (vedasi elenco allegato, che sarà annualmente aggiornato). Obiettivo dell’insegnamento è fornire agli studenti competenze linguistiche adeguate ad un utilizzo appropriato e spontaneo della lingua prescelta. Il livello di uscita del percorso di apprendimento corrisponde al livello B2 (Independent User – livello intermedio superiore) della classificazione del Consiglio d’Europa, riportata nel precedente paragrafo Quadro Europeo di Riferimento. Tuttavia, in considerazione della diversità di livelli di competenza linguistica degli studenti all’atto della loro iscrizione all’Università, è prevista un’alternativa di uscita dal percorso di apprendimento al raggiungimento del livello B1 (livello intermedio) di competenza linguistica. A tal fine, nella sala multimediale di autoapprendimento agli studenti saranno indicati specificamente i percorsi finalizzati al raggiungimento, rispettivamente, dei livelli B1 o B2. La seconda lingua può essere scelta tra le seguenti: francese, spagnolo e tedesco. Test di valutazione all’ingresso I crediti formativi (5 crediti) attribuiti alla seconda lingua possono essere acquisiti solo con il superamento dei relativi esami di profitto. I crediti formativi attribuiti per la competenza nell’uso della seconda Al fine di valutare la competenza linguistica degli studenti, è previsto che questi sostengano un test di valutazione all’ingresso. In linea generale, questi test sono organizzati agli inizi del mese di febbraio e nella seconda metà del mese di settembre. 107 Per essere ammessi, gli studenti dovranno preliminarmente iscriversi presso la Sala Multimediale Linguistica presentando il proprio tesserino universitario e lo statino aggiornato rilasciato dalla Segreteria Studenti. Il test viene svolto al computer presso la Sala Multimediale Linguistica. All’atto di iscrizione al test d’ingresso ciascun studente dovrà dichiarare a quale livello di uscita intende terminare il proprio percorso di apprendimento. Qualora risultasse in possesso di un certificato della Scuola Superiore attestante le sue competenze linguistiche secondo il Quadro Europeo di riferimento, allo studente potrà essere convalidato il livello raggiunto, fatta salva la facoltà del docente di richiedere una prova di verifica. Struttura e organizzazione dei corsi I corsi sono costituiti da percorsi guidati attraverso un programma di autoapprendimento, che consente la definizione di percorsi didattici personalizzati per ogni studente in base alle conoscenze di ciascuno, la verifica della pronuncia e dell’attività svolta da ogni studente. E’ ugualmente previsto un precorso preparatorio finalizzato all’acquisizione di competenze linguistiche adeguate ad un proficuo inserimento nei corsi finalizzati al raggiungimento del livello di competenza linguistica B1 o B2. Al termine del precorso, lo studente sostiene una prova di valutazione delle competenze linguistiche acquisite al fine di verificare se debba seguire un ulteriore precorso particolarmente focalizzato sulle carenze messe in evidenza dalla prova di valutazione oppure possa accedere al corso successivo finalizzato al raggiungimento del livello prescelto. Accertamento delle competenze linguistiche L’accertamento delle competenze linguistiche ha luogo attraverso un esame effettuato mediante computer consistente in prove di verifica della comprensione scritta e orale, commisurate al livello di competenza prescelto (B1 o B2). L’esame prevede una valutazione finale di idoneità. La prova di idoneità può essere sostenuta soltanto dopo aver superato tutti gli esami del secondo anno del corso di laurea. Il livello di competenza raggiunto (B1 - livello intermedio o B2 - uso indipendente della lingua- livello intermedio superiore) potrà essere certificato qualora lo studente intenda seguire corsi presso Università europee, che abbiano adottato il Framework europeo di riferimento. Analogamente, lo studente che abbia sostenuto un esame di inglese presso un’Università in Europa ottenendo dei crediti e la certificazione del livello di competenza raggiunto sulla scala del Framework europeo di riferimento, se corrispondente al livello B1 o B2, potrà richiedere al docente la convalida dell’esame, fatta salva la facoltà del docente di richiedere una prova di verifica. Qualora il livello di competenza linguistica raggiunto sia inferiore o non venga certificato, lo studente dovrà sostenere la prova di verifica delle sue competenze linguistiche secondo le modalità previste. Gli studenti già in possesso di una certificazione fra quelle qui di seguito indicate o che la conseguano durante il triennio del corso di laurea possono richiederne la registrazione in sostituzione dell’esame di idoneità previsto. Certificazioni internazionali di lingua inglese corrispondenti all’esame di idoneità dei livelli B1 e B2 riconosciute 108 Esami di francese DELF 2° – Diplôme Elémentaire de Langue Française (equivalente al livello B2) DELF 1° – Diplôme Elémentaire de Langue Française (equivalente al livello B1) Esami di tedesco ZDBF – Zertifikat Deutsch für den Beruf (equivalente al livello B2) ZD – Zertifikat Deutsch (equivalente al livello B1) Esami di spagnolo DBE – Diploma Basico de Español (equivalente al livello B2) CIE – Certificado Inicial de Español (equivalente al livello B1) Lingua italiana per stranieri Presso la Sala Multimediale è a disposizione degli studenti stranieri un corso multimediale self-access di lingua italiana. Sistemi finanziari comparati a.a.2005-2006 DOCENTE: PROF. RENE’ CHOPARD PROGRAMMA DEL CORSO Le caratteristiche dei sistemi bancari Sistemi orientati agli intermediari Sistemi orientati ai mercati Elementi teorici L’approccio neoclassico Il problema dell’informazione Economie di scale e di scopo degli intermediari Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni La realtà bancaria La securitizzazione La banca: un’industria dell’informazione Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura La morfologia del sistema bancario svizzero L’eterogeneità del sistema Le categorie di banche Le caratteristiche “culturali” I principali indicatori Gli istituti: dimensione ed efficienza Gli sportelli: l’articolazione territoriale Il personale: tecnologia e capitale umano L’evoluzione dell’ultimo decennio Dimensione ed efficienza Economie di scala e di scopo Fusioni e incorporazioni La concentrazione del sistema bancario svizzero Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato Definizioni Il bilancio Le attività fuori bilancio Il bilancio aggregato L’evoluzione Le modalità di rifinanziamento per le imprese Le caratteristiche dei sistemi bancari Sistemi orientati agli intermediari Sistemi orientati ai mercati Elementi teorici 109 L’approccio neoclassico Il problema dell’informazione Economie di scale e di scopo degli intermediari Gli istituzionalisti e l’ “endogeneità” delle istituzioni La realtà bancaria La securitizzazione La banca: un’industria dell’informazione Lo spazio di produzione del sistema bancario elvetico: la struttura La morfologia del sistema bancario svizzero L’eterogeneità del sistema Le categorie di banche Le caratteristiche “culturali” I principali indicatori Gli istituti: dimensione ed efficienza Gli sportelli: l’articolazione territoriale Il personale: tecnologia e capitale umano L’evoluzione dell’ultimo decennio Dimensione ed efficienza Economie di scala e di scopo Fusioni e incorporazioni La concentrazione del sistema bancario svizzero Lo spazio di mercato del sistema bancario elvetico: il mercato Definizioni Il bilancio Le attività fuori bilancio Il bilancio aggregato L’evoluzione Le modalità di rifinanziamento per le imprese La ripartizione settoriale Le attività “fuori bilancio” Il private banking Interessi e commissioni Evoluzione e ripartizione tra categorie di banche La redditività Lo spazio di sostegno del sistema bancario elvetico: il contesto Il quadro monetario: la Banca Nazionale Svizzera Le basi legali L’organizzazione I compiti La politica monetaria Lo strumentario Il bilancio Il quadro giuridico: la legislazione bancaria svizzera Il principio di creazione Il principio di gestione Le modalità di controllo Il segreto bancario La convenzione di diligenza La lotta contro il riciclaggio Le variabili informali Fondamenti metodologici dell’economia dello scambio Personalizzazione Dei servizi bancari e scambio sociale La banca e il suo linguaggio Cultura bancaria e regionalizzazione delle attività Dipendenza e indipendenza delle banche: l’esempio della piazza finanziaria ticinese TESTI Testo di base R. Chopard, Il sistema bancario ticinese e la piazza finanziaria svizzera. Caratteristiche, evoluzione, prospettive nel contesto europeo e internazionale, Bellinzona, Meta edizioni, 1992 (diffusione in Italia 110 Utet libreria) Testi consigliati Banca Nazionale Svizzera, compiti, strumenti, organizzazione, Zurigo, Banca Nazionale Svizzera. P. Bernasconi, R. Chopard (a cura di), Novità legislative per le attività bancarie svizzere. Le nuove leggi federali sulle banche, sulle borse e sui fondi d’investimento, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997. N. Blattner, H. genberg, A. Swoboda (a cura di), Banking in Switzerlan, Heidelberg:Physica-Verlag, 1993 R. Chopard ( a cura di), Il sistema bancario svizzero contro il riciclaggio. Le direttive della commissione federale delle banche, la convenzione dell’Associazione svizzera dei banchieri, le raccomandazioni del GAFI, Bellinzona, Meta-edizioni, 1993 R. Chopard (a cura di), Sulla gestione patrimoniale. Strumenti , mercati, regole, Bellinzona, Meta-edizioni, 1997 R. Chopard, Il sistema bancario svizzero fra linguaggio e cultura. In: W. G. Scott ( a cura di ), Manuale di marketing bancario.1. Mercato, innovazione e strategie, Torino, UTET Libreria, 1995 (cap. 5, pp 7484) R. Chopard, La banca ticinese nell’economia del nord-Italia, Bellinzona, Meta-edizioni, 1998 Unione delle Banche Svizzere, Lessico Bancario UBS. Termini ricorrenti nella pratica bancaria. Italiano, tedesco, francese, inglese, Zurigo, Unione delle Banche Svizzere. R. Chopard, L. Nieri, Organizzazione e politiche di offerta degli intermediari svizzeri di gestione del risparmio. In: A. Banfi, M.L. Di Battista (a cura di), Tendenze e prospettive del risparmio gestito, Bologna, Il Mulino, 1998 R. Kästli, K. Aeberhard, La banca un’impresa nel contesto dei suoi mercati. Traduzione a cura del Centro Studi Bancari di Vezia. Recapito: [email protected] Sociologia Anno Accademico 2005-2006 Docente: Prof. Lelio Demichelis Il Corso si propone di analizzare i processi che hanno generato e poi consolidato le forme e i contenuti delle strutture sociali del Novecento, per valutarne poi le ultime trasformazioni e la crisi. Crisi prodotta dai cambiamenti dell’organizzazione della tecnica e dalla globalizzazione di fine secolo. In particolare: analisi del sistema della tecnica come forma/modo di organizzazione sociale pre-dominante; analisi dei cambiamenti intervenuti nel mondo delle imprese (dal fordismo al postfordismo, dal lavoro sicuro alla flessibilità/precarietà sociale e individuale); mutamenti delle/nelle società di massa e dei/nei modelli di consumo (il consumismo e la ‘produzione’ dei consumatori); crisi dei legami sociali, nuovi conformismi; mutamenti nei concetti di spazio e tempo. Valutazione quindi dei loro effetti sulle forme di organizzazione sociale. Programma Parte prima 111 La società. La socializzazione. La modernità. Catena di montaggio, società di massa, fordismo. Tempo e spazio. L’organizzazione industriale e il lavoro sud-diviso. Sistema sociale, organizzazione sociale. Il taylorismo come organizzazione del lavoro e della società. Lavoro, senso/scopo del lavoro. La tecnica come fattore preordinante e pre-dominante. Impresa cattedrale, partiti e società di massa, sindacato. Utopie, ideologie, movimenti collettivi nel Novecento. Conformismo, influenza sociale, persuasione e manipolazione. Lo Stato sociale. L’organizzazione tecnica ed economica e l’ordine sociale conseguente, secondo Anders. L’addestramento alla funzione richiesta dalla tecno-economia, nascita del concetto di funzionarietà. La società dei consumi, il ciclo produzione-consumo secondo Anders. Bisogni, desideri, capricci, moda. Dai persuasori occulti di Packard al neuromarketing di oggi. Tecnologie visibili e tecnologie invisibili. sociale e bulimia consumistica. Dalla piazza (agorà) al centro commerciale, dall’antica polis partecipativa alla comunità degli indifferenti. Gli effetti di Internet. Le nuove gerarchie del potere globalizzato. L’edonismo come pedagogia sociale. Accettazione o rifiuto della ‘diversità’ (etnica, culturale, dei valori). Auto-nomia e/o etero-nomia nella società tecnologica. Conformismo: conformazione, conform-azione. Il nuovo conformismo. Lauree specialistiche Verrà svolta una parte specifica e aggiuntiva (6 ore) per gli Studenti delle Lauree specialistiche, con analisi e discussione del pensiero di Michel Foucault sviluppate in Sorvegliare e punire (Einaudi). Controllo e assoggettamento dei corpi, discipline sociali e individuali, addestramento, manipolazione degli individui - nelle società dal XVIII secolo ad oggi. Parte seconda La globalizzazione, ieri e oggi. Dalla catena di montaggio alla rete informatica: il nuovo modello di organizzazione produttiva e sociale. Mercato globale, tecnica e new (net) economy. La post-modernità. La crisi dello Stato sociale. Dal fordismo al postfordismo, dalla sicurezza alla insicurezza, dalla concentrazione (imprese, lavoro, società) alla dispersione. La società flessibile/precaria. Tempo e spazio: dal reale al virtuale. Stato, sovranità e mercato. Fine delle ideologie e delle utopie sociali e politiche. L’aumento delle disuguaglianze. Poveri e ricchi globali. Crisi dei legami sociali. Modalità di svolgimento dell’esame Discussione orale Parte terza Dalla società di massa di ieri alla società individualizzata di oggi. Dalla modernità pesante alla modernità liquida, secondo Bauman. Nuovi e vecchi valori, nichilismo sociale, solidarietà/accoglienza, competizione/esclusione. Beni privati e/o beni comuni. Anoressia Recapito [email protected] Materiale didattico: testi obbligatori Gunther Anders – L’uomo è antiquato – vol. II, Bollati Boringhieri. Zygmunt Bauman – Modernità liquida – Editori Laterza Ricevimento Previo appuntamento, salvo indicazioni successive 112 Statistica di Base (Statistica descrittiva) a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Antonietta Mira COLLABORATORI: Dr. Giovanni Fonseca, Dr. Antonio Colangelo PRESENTAZIONE DEL CORSO: Il corso si propone di illustrare come organizzare ed analizzare un insieme di dati. La parte teorica di introduzione dei concetti di base sara' affiancata da una parte piu' strettamente applicata. Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di sviluppare le capacita' di sintesi e di astrazione. Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi presentati a lezione, sono previste, subordinatamente alla disponibilita' di collaboratori, esercitazioni integrative (per ora facoltative, dato l'elevato numero di studenti a lezione). In tali esercitazioni si utilizzera' il software Excel che, pur non essendo un pacchetto applicativo statistico di tipo specifico, e' ampiamente diffuso nel mondo del lavoro. In particolare, le esercitazioni prevedono l'analisi di dati reali in ambito economico e aziendale. PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: L'impiego di tecniche statistiche in ambito economico e aziendale. Fonti dei dati. La necessita' di indagini campionarie. Popolazione obiettivo e campione. Pianificazione e fasi di un'indagine campionaria. L’informazione statistica come supporto alle decisioni in ambito economico e aziendale. Analisi descrittiva di un insieme di dati: Immaginiamo di avere un insieme di dati (di tipo qualitativo e/o quantitativo) nel nostro computer. La prima cosa che vorremo fare e' esplorarli, fornendone una descrizione sintetica ma informativa, mediante grafici, tabelle, indici statistici. In particolare, ci interessera' esplorare le possibili relazioni (statistiche) fra diverse variabili. Questa parte del corso ha lo scopo di presentare le prime tecniche di analisi descrittiva di un insieme di dati. Più in dettaglio, gli argomenti trattati saranno i seguenti. Raccolta, organizzazione e descrizione dei dati. Tipi di dati: qualitativi e quantitativi. Distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche: grafici a torta, istogrammi, la funzione di ripartizione empirica. Misure di centralita': media, moda, mediana e loro proprieta'. Quantili. Misure di variabilita': campo di variazione; differenza interquartile; scarto quadratico medio; varianza; coefficiente di variazione. La concentrazione di un carattere trasferibile: curva di concentrazione; rapporto di concentrazione. Analisi di dati multidimensionali: Tabelle a doppia entrata. Frequenze congiunte, marginali e subordinate. Relazioni fra due caratteri: indipendenza e connessione. Dati quantitativi: diagramma di dispersione; covarianza; coefficiente di correlazione lineare; retta interpolante; funzione di regressione; coefficiente di determinazione. Modello teorici: Modelli teorici per analizzare un insieme di dati. Modelli teorici discreti: bernoulliano; binomiale; di Poisson. Modelli teorici continui: distribuzione gaussiana; distribuzione esponenziale negativa. MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli 2003, Rimini. ALTRI TESTI CONSIGLIATI: A. Mira, Esercizi di analisi dei dati con soluzioni ragionate, Ed. Spiegel 113 Statistica per l’Impresa Molteni e Piccarreta, Elementi di Statistica Descrittiva, Edizioni EGEA. D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill, Milano. A.A. 2005/2006, I ciclo Elementi di statistica. P. Paruolo, Carocci editore. MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Si consulti il sito del corso indicato sotto per averi gli orari di ricevimento aggiornati. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI [email protected] [email protected] [email protected] NUMERO Sito internet: http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico. DI Docente: Giovanni Fonseca Presentazione del corso: Il corso si propone di fornire alcuni strumenti statistici utili in ambito aziendale. In particolare si illustreranno metodi sviluppati per l'analisi dei questionari, l'analisi dei processi produttivi e della qualità dei prodotti. Programma: 1. Richiami di statistica: distribuzioni di probabilità: normale, t di Student, F, Chi-quadrato, esponenziale; verifica d'ipotesi per la media e per confronti fra medie di popolazioni normali; verifica d'ipotesi per proporzioni; livello di significatività osservato (p-value). 2. Controllo statistico della qualità: carta di controllo per il valor medio; carta di controllo per attributi; carta di controllo per il numero di non conformità; carte di controllo alternative per la media. 3. Affidabilità dei sistemi: funzione di intensità di rotture; prove simultanee; prove sequenziali; confronto fra due campioni. 4. Analisi della varianza: test t a 2 campioni e generalizzazione della verifica d'ipotesi per il confronto fra 2 medie; analisi della varianza ad un criterio. 5. Dati categoriali: verifica d'ipotesi nel caso multinomiale; verifica d'ipotesi nel caso multinomiale con probabilità dipendenti da un parametro; test per l'indipendenza fra caratteri. Bibliografia: dispense del docente. Modalità d’esame: L'esame è scritto con esercizi e domande di teoria. Ricevimento: consultare il sito del corso. Email: [email protected] 114 Statistica Inferenziale a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Antonietta Mira COLLABORATORI: Dr. Giovanni Fonseca, Dr. Antonio Colangelo PRESENTAZIONE DEL CORSO: In questo corso verranno presentati i principali concetti del ragionamento statistico inferenziale sia dal punto di vista teorico che applicativo. Verranno inoltre forniti alcuni elementi di calcolo delle probabilita'. Dal punto di vista metodologico e formativo, il corso si propone di sviluppare le capacita' di ragionamento deduttivo, inferenziale e previsivo a supporto di decisioni in ambito aziendale, economico e finanziario, attraverso l'utilizzo di strumenti probabilistici. Relativamente agli aspetti applicativi, oltre agli esempi e casi di studio presentati a lezione, sono previste esercitazioni integrative su dati reali. PROGRAMMA DEL CORSO: Aspetti generali: Inferenza statistica e campionamento. Calcolo delle Probabilita'. Se i dati che abbiamo provengono da un'indagine campionaria, ci daranno solo una conoscenza parziale del fenomeno che stiamo studiando. Come possiamo giudicare se il campione sia "rappresentativo"? La probabilita' e' lo strumento che l'inferenza statistica utilizza per modellare la variabilita' campionaria e quindi giudicare la bonta' delle stime o previsioni effettuate sulla base di dati campionari. Più in generale, in ambito economico, assumere condizioni di conoscenza perfetta non e' un'ipotesi realistica. Gli operatori agiscono in condizioni di incertezza. E' possibile organizzare ed elaborare le informazioni incomplete a disposizione degli operatori, in modo da fornire un supporto alle loro decisioni in condizioni d'incertezza? La probabilita' e' un modo efficace per modellare l'incertezza. Più in dettagli gli argomenti trattati saranno i seguenti. La probabilita' come strumento per modellare la variabilita' campionaria. Eventi ed operazioni fra eventi. Definizione assiomatica della probabilita'. Interpretazioni della probabilita'. Alcuni teoremi elementari. Probabilita' subordinata. Teorema delle probabilita' totali. Indipendenza fra eventi. Teorema di Bayes. Numeri aleatori discreti e continui. Funzione di ripartizione. Funzione di densita'. Valore atteso. Momenti. Varianza. Quantili.Vettore aleatorio e indipendenza statistica. Trasformazione di numero aleatorio. Somma di numeri aleatori. Il teorema del limite centrale. Inferenza statistica: Supponiamo di avere dei dati risultato di un'indagine campionaria. Nel corso di Analisi dei Dati abbiamo imparato ad darne una descrizione sintetica mediante grafici e indicatori. Ma come possiamo estendere i risultati relativi al campione all'intera popolazione obiettivo? Il passaggio da una conoscenza parziale a conclusioni generali e' compito del ragionamento induttivo o "inferenziale". Le conclusioni ottenute sono necessariamente incerte; se l'incertezza e' regolata dal calcolo delle probabilita', parleremo di inferenza "statistica". Questa parte del corso ha lo scopo di presentare le nozioni di base dell'inferenza statistica. In particolare gli argomenti trattati saranno i seguenti. Stima puntuale: Stimatori e loro proprieta'. Metodo dei momenti. Metodo della massima verosimiglianza. Confronto fra stimatori. Stima per intervallo: definizione e interpretazione. Intervallo di confidenza per la media, per una frequenza, per la differenza fra medie. Verifica di ipotesi statistiche. Ipotesi nulla e ipotesi alternativa. Errori di prima e seconda specie e loro probabilita'. Livello di significativita' osservato (p-value). Verifica di ipotesi sulla media, su una frequenza, 115 sulla differenza fra due medie. Relazioni fra intervalli di confidenza e verifica di ipotesi. MATERIALE DIDATTICO: TESTO PRINCIPALE G. Cicchitelli e G.E. Montanari, Introduzione alla Statistica, Maggioli 2003, Rimini. ALTRI TESTI CONSIGLIATI: S. Petrone, Esercizi di inferenza, Ed. Spiegel, Milano, 2003 A. Mira e S. Petrone, Esercizi di calcolo delle probabilità, Ed. Spiegel D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo delle Probabilita', 1998, Mc Graw Hill, Milano. D. Freedman, R. Pisani e R. Purves, Statistica, 1998, Mc Graw Hill, Milano R. Piccarreta e P. Veronese, Lezioni di Inferenza Statistica, 2001, Schonenfeld & Ziegler, Milano Elementi di statistica. P. Paruolo, Carocci editore MODALITA’ D’ESAME: L'esame prevede una prova scritta composta da due moduli. Il primo modulo è a risposte chiuse a scelta multipla. Il secondo modulo è a risposte aperte con esercizi da svolgere. Ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO Si consulti il sito del corso indicato sotto per averi gli orari di ricevimento aggiornati. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI [email protected] [email protected] [email protected] NUMERO DI Sito internet: http://eco.uninsubria.it/WebDocenti/amira/index.html Su questo sito internet saranno disponibili gli orari di ricevimento studenti, le date degli appelli di esami, i testi degli esami passati con parziali soluzioni ed eventuale altro materiale didattico. Statistica Inferenziale (corso di laurea Part-Time) A.A.2005/2006, I ciclo Docente: Giovanni Fonseca Presentazione del corso: Il corso si propone di fornire gli strumenti statistici di base utili nell'analisi di campioni casuali provenienti da una popolazione d'interesse. Nella prima parte del corso si illustreranno le necessarie competenze di calcolo delle probabilità. Programma: 116 1. Calcolo delle probabilità: eventi, probabilità e definizione assiomatica; variabili aleatorie e momenti; distribuzioni di probabilità discrete: bernoulliana, binomiale, Poisson; distribuzioni di probabilità continue: esponenziale, normale, t di Student. 2. Statistiche campionarie: media e varianza campionaria; distribuzione della media campionaria; distribuzione della varianza campionaria. 3. Stima puntuale: stimatori e stime; proprietà di uno stimatore; metodi di stima: il metodo dei momenti; metodi di stima: la massima verosimiglianza. 4. Stima intervallare: introduzione; intervalli di confidenza per la media di una popolazione Normale con varianza nota e ignota; intervalli di confidenza per la media di una popolazione bernoulliana; intervalli di confidenza per la media di una popolazione qualsiasi; intervalli di confidenza per la differenza delle medie di 2 popolazioni Normali con varianze note e ignote; intervalli di confidenza per la differenza delle medie di 2 popolazioni bernoulliane; intervalli di confidenza per la differenza delle medie di 2 popolazioni qualsiasi. 5. Verifica d'ipotesi: introduzione, livello di significatività e regione di rifiuto; verifica d'ipotesi per la media di una popolazione Normale con varianza nota e ignota; verifica d'ipotesi per la media di una popolazione bernoulliana; verifica d'ipotesi per la media di una popolazione qualsiasi; verifica d'ipotesi per la differenza delle medie di 2 popolazioni normali con varianze note e ignote; verifica d'ipotesi per la differenza delle medie di 2 popolazioni bernoulliane; verifica d'ipotesi per la differenza delle medie di 2 popolazioni qualsiasi; livello di significatività osservato (p-value). Bibliografia: Probabilità e statistica (II ediz.) (2001). G. Cicchitelli. Editore: Maggioli. Esercizi di Calcolo delle Probabilita'. Mira, Petrone. Editore: Schonfeld, Ziegler. Lezioni di Statistica Inferenziale. Piccarreta e Veronese. Editore: EGEA, Milano. Modalità d’esame: L'esame è composto da una prima parte con 8 domande a risposta multipla e da una seconda parte con esercizi. Il superamento dell'esame è vincolato al conseguimento di un punteggio minimo, nella prima parte. Ricevimento: consultare il sito del corso. Email: [email protected] Storia Economica (1° ANNO) a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Luisa PICCINNO COLLABORATORI: Dott. Andrea Zanini PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso, della durata di un ciclo (36 ore), è orientato a fornire un quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico dell’Europa. Verranno altresì fornite alcune nozioni di inquadramento generale concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal XVIII secolo agli inizi del Novecento. PROGRAMMA DEL CORSO 117 Parte monografica: Lo sviluppo economico europeo tra età moderna e contemporanea Ulteriore materiale didattico (concernente in particolare l’evoluzione del pensiero economico) verrà distribuito a lezione e sarà reso disponibile on line - MODALITA’ D’ESAME: - Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati nazionali nel corso del Seicento Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo. Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione industriale Scambi internazionali e sistemi monetari Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione internazionale Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti, studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello regolare, che si svolgerà in forma scritta o orale a discrezione del docente. . INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) SEMINARI Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal docente sulla pagina web personale. Il corso monografico sarà affiancato da una serie di seminari dedicati alle principali tematiche concernenti l’evoluzione del pensiero economico dal Settecento ai primi decenni del Novecento. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A. Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli, 2002, pp. 85-459. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI NUMERO DI e.mail: [email protected] tel. +39 0332 395553 fax +39 0332 395509 web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html 118 pagina web di Storia economica: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html - Storia Economica (3° ANNO) a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Luisa PICCINNO COLLABORATORI: Dott. Andrea Zanini PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso, della durata di un ciclo (36 ore), è orientato a fornire un quadro generale e sistematico-interpretativo dei più importanti problemi che nell’Età moderna e in quella contemporanea hanno caratterizzato i cambiamenti strutturali del sistema economico dell’Europa. Partendo quindi dall’analisi dell’espansione europea nel corso del XVII secolo e dall’affermazione dei grandi Stati nazionali, si procederà ad esaminare i mutamenti di natura economico-sociali derivanti dall’avvio del processo di industrializzazione, per poi giungere ad individuare i fattori critici che hanno influenzato lo sviluppo economico mondiale nel corso del XX secolo. PROGRAMMA DEL CORSO Parte monografica: Lo sviluppo economico europeo tra età moderna e contemporanea - Le politiche mercantiliste e l’affermazione dei grandi Stati nazionali nel corso del Seicento Continuità e divergenze nella crescita dell’economia e nello sviluppo dell’imprenditorialità durante il XVIII secolo. Lo sviluppo economico europeo nel XIX secolo: la Rivoluzione industriale Scambi internazionali e sistemi monetari Il XX secolo tra rotture e prosperità (1914-2000); la cooperazione internazionale Nota: Gli studenti del vecchio ordinamento (laurea quadriennale), per i quali tale insegnamento vale una annualità, sono pregati di prendere contatto con il docente per concordare le opportune integrazioni di programma. SEMINARI Il corso monografico sarà affiancato da una serie di seminari dedicati alle principali tematiche concernenti l’industrializzazione italiana. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI Dall’espansione allo sviluppo: Una storia economica d’Europa, a cura di P. Massa, G. Bracco, A. Guenzi, J.A. Davis, G.L. Fontana, A. Carreras, con il coordinamento di A. Di Vittorio, Torino, Giappichelli, 2002, pp. 85-459. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito a lezione e sarà reso disponibile on line 119 MODALITA’ D’ESAME: Alla fine del ciclo di lezioni è prevista una prova scritta avente ad oggetto l’interno programma del corso. Tale prova è aperta a tutti, studenti frequentanti e non. In caso di mancato superamento della prova (o di non accettazione della votazione conseguita) lo studente si può presentare per sostenere l’esame in qualsiasi altro appello regolare, che si svolgerà in forma orale o scritta a discrezione del docente. INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) Da definire. Si prega di fare riferimento alle indicazioni fornite dal docente sulla pagina web personale. RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI NUMERO DI Strategia e Politica Aziendale a.a.2005-2006 DOCENTE: Prof. Francesco SACCO COLLABORATORI: Dr. Francesco FERRI PRESENTAZIONE DEL CORSO Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica strategica delle aziende a livello sia di singola area strategica di attività, sia di azienda nel suo complesso. Le domande fondamentali a cui cerca di dare una risposta sono: perchè un’azienda ha successo? Come costruire il successo nel tempo? Il successo di oggi può essere mantenuto in futuro? Come un’azienda oggi in difficoltà può reinserirsi in un sentiero di crescita profittevole? Tali domande sono evocative del sentiero di sviluppo didattico del corso, che intende mettere in relazione la dimensione statica della strategia con quella dinamica per cogliere il potenziale esplicativo e di comportamento manageriale che essa contiene. e.mail: [email protected] tel. +39 0332 395553 fax +39 0332 395509 PROGRAMMA DEL CORSO Strategia e performance web: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html pagina web di Storia economica: http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/lpiccinno/lpiccinno.html • • • • La strategia aziendale: definizioni a confronto L’individuazione dell’assetto strategico dell’impresa Le determinanti della redditività operativa La valutazione della formula imprenditoriale 120 • La gestione strategica Analisi a livello ASA nella prospettiva statica • • • • • L’analisi della struttura del settore La rete del valore Le risorse e le competenze aziendali nella sostenibilità del vantaggio competitivo Costruire e sostenere un vantaggio competitivo di differenziazione Le strategie incentrate sul vantaggio di costo Analisi strategica a livello ASA nella prospettiva dinamica • • L’analisi della evoluzione del settore L’analisi dinamica delle risorse e delle competenze - V. CODA, L’orientamento strategico dell’impresa, Torino, Utet, 1988. MODALITA’ D’ESAME: - Orale INDICAZIONI SUL RICEVIMENTO (giorno, ora e luogo) - Come da bacheca RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA, TELELFONO E EVENTUALI ALTRI RECAPITI Via Monte Generoso,71 21100 Varese Telefono ufficio (0332) 395530 NUMERO DI Email: [email protected] Valutazione della strategia: principi e strumenti EVENTUALI SEMINARI - Sono previste testimonianze di imprenditori. MATERIALE DIDATTICO: TESTI OBBLIGATORI - G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale – Testi, Milano, McGraw-Hill, 2004. - G. INVERNIZZI (a cura di), Strategia e Politica Aziendale – Casi, Milano, EGEA, 2004. MATERIALE DIDATTICO: ALTRI TESTI CONSIGLIATI Tecniche di previsione economica A.A. 2005-2006, 3o anno, 1o semestre. Docente Alessandro Rossi, Joint Research Centre of European Commission, Via E.Fermi,1 21020 ISPRA- Varese. Presentazione del corso Il corso denominato “tecniche di previsione economica si propone di fornire agli studenti del terzo anno della facoltà d’Economia alcuni strumenti matematici necessari per analizzare e prevedere serie storiche economiche. In particolare, dopo aver rivisto alcuni concetti 121 probabilistici di base –variabili aleatorie, distribuzioni di probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici-, si definisce e si motiva l’analisi delle serie storiche. In seguito si introduce il concetto di stazionarietà –forte e debole- ed il teorema di Wold: concetto chiave dell’intero corso. Il resto dell’insegnamento è incentrato sullo studio dei processi ARIMA, dove l’intero ciclo d’identificazione (tramite ACFs e PACFs), stima (equazioni di Yule-Walker e metodo di massima verosimiglianza), e diagnostica (test d’incorrelazione e normalità dei residui), è sviluppato con un certo dettaglio. Infine si descrivono le proprietà salienti di alcuni processi stocastici integrati – random walk, local linear trend etc,. Il corso si conclude spiegando brevemente l’effetto dell’ aggregazione di processi della classe ARIMA (structural time-series models) e la loro forma “ridotta”. Programma i. Concetti di base: variabili aleatorie, distribuzioni di probabilità, momenti, proiezioni lineari, processi stocastici; ii. Analisi delle serie storiche: definizioni e scopo. iii. Processi stazionari, predizioni lineari ed il teorema di Wold. iv. Introduzione ai Processi ARMA: processi MA e AR. v. Processi ARMA in pratica: specificazione, stima e diagnostica. vi. Non-stazionarietà e modelli ARIMA. vii. Aggregazione di processi ARIMA. Esercitazioni Risoluzione d’esercizi a cura del docente- 4 ore. Bibliografia 1. Dispense curate dal docente. Disponibili on-line all’indirizzo: 2. http://www.jrc.cec.eu.int/uasa/doc/Insubria 3. Spanos (1986): Statistical Foundations of Econometric Modelling. Cambridge University press. 4. J.D. Hamilton (1994): Time Series Analysis. Princeton University Press. 5. A.C. Harvey (1981): Time Series Models. Hervester Wheatsheaf. Modalità d’esame Scritto basato sulla risoluzione di esercizi. Ricevimento Contattare il numero 0332 789724 e-mail [email protected] Teoria Delle Decisioni a.a.2005-2006 3 Anno Laurea Triennale IV CICLO Prof.ssa Elena MOLHO Il corso intende fornire alcune conoscenze di base di teoria delle decisioni rilevanti per le applicazioni economiche e finanziarie. Dopo una presentazione degli strumenti matematici necessari, si tratteranno le decisioni individuali in ambito certo e in condizioni di rischio e di incertezza. Verrà inoltre presentato qualche elemento di teoria della scelta sociale. 122 PROGRAMMA DEL CORSO 1) Relazioni binarie: relazioni d’equivalenza, relazioni d’ordine. Preferenza stretta, preferenza debole e indifferenza. Scelta e preferenze rivelate. Teoria dell’utilità in ambito certo. Proprietà della funzione di utilità: continuità, monotonia, quasiconcavità. 2) Teoria della scelta sociale. Ordinamento paretiano e efficienza. La funzione di scelta sociale. La funzione di benessere sociale. I teoremi del benessere. Regole di scelta sociale. Il teorema di impossibilità di Arrow. 3) Scelte in condizioni di rischio. L’utilità secondo von NeumannMorgenstern: assiomi e costruzione della funzione d’utilità. Dominanza stocastica e assiomatizzazione alternativa. Certo equivalente. Premio per il rischio e avversione al rischio assoluta e relativa: l’indice di de Finetti, Arrow e Pratt. Generalizzazione alle distribuzioni con densità continua. Applicazioni: domanda di assicurazioni e domanda di attività finanziarie. 4) Scelte in condizioni di incertezza. L’approccio di Savage. La teoria di Anscombe e Aumann. Critiche e paradossi: il paradosso di San Pietroburgo, i paradossi di Allais, i paradossi di Ellsberg, altri problemi. La prospect theory di Kahneman e Tversky. TESTI CONSIGLIATI Kreps, D., Corso di Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1993 – Cap.2 (Par. 1), Cap. 3, Cap. 5. Castagnoli-Peccati, La Matematica in Azienda: Strumenti e Modelli – Vol. 5 – Incertezza e dintorni, EGEA, Milano, 1996 – Cap. 2. Materiale integrativo sulle relazioni binarie, sul modello di Savage e sui paradossi. Gli studenti non frequentanti prendano contatto con il docente (in orario di ricevimento o per e-mail all’indirizzo [email protected]) L’esame consiste in una prova orale. Ricevimento studenti: martedì ore 11-13. Email: [email protected] Teoria Dell’impresa e del Consumatore a.a.2005/2006 Prof. Fabio Montobbio Descrizione e Programma del corso Il corso propone una serie di applicazioni avanzate di microeconomia. La rimozione di alcune ipotesi base rispetto ai casi base della microeconomia consente di affrontare l’analisi di scelte articolate dei consumatori e dell’impresa. In particolare l’analisi delle scelte di consumo viene estesa al problema della scelta di risparmio che è una scelta intertemporale di ritardo del consumo, alle scelte in condizioni di incertezza, applicabili per esempio alle lotterie e alle assicurazioni, e alle scelte con informazione asimmetrica, quando, come spesso accade, non tutti gli agenti dispongono dello stesso set informativo. 123 Tale analisi microeconomica avanzata permette di studiare in dettaglio mercati importanti come il mercato del lavoro e la scelta fra consumo e tempo libero con interessanti applicazioni al mercato dell’istruzione e all’economia della scienza, le gare per ottenere una innovazione il problema della scelta delle spese in Ricerca e Sviluppo e da come dipende dai regimi di proprietà intellettuale, e infine la concorrenza in presenza di tecnologie dell’informazione ed economie di rete. aree disciplinari illustrando in modo approfondito alcune linee di indagine su cui si concentra la ricerca nelle singole aree disciplinari. Lo scopo è quello di presentare allo studente possibili linee di indagine e di approfondimento e le metodologie disponibili per la impostazione di un lavoro di ricerca finalizzato alla stesura della tesi di laurea specialistica. Testi Modalità d’esame I corsi di temi avanzati potranno presentare differenze nell’impostazione. Tuttavia la caratteristica comune è quella di essere corsi di tipo seminariale, tenuti sotto la responsabilità di un docente della facoltà anche da esperti, professionisti e studiosi della materia. Il programma dettagliato dei singoli corsi e il calendario dei relativi seminari saranno comunicati con successivo avviso L’esame consiste in una prova scritta. MODALITÀ D’ESAME Ricevimento Saranno comunicate in seguito. È possibile che si scelgano modalità di accertamento differenti dal tradizionale esame a fine corso. Verrà invece accertata la presenza – ai fini dell’acquisizione dei crediti relativi - attraverso la compilazione di apposito registro. H.R.Varian, “Microeconomia”, Cafoscarina, ultima edizione (2002), più ulteriore materiale fornito a lezione. http://eco.uninsubria.it/Webdocenti/fmontobbio/ric2.htm PROGRAMMA DEL CORSO Temi Avanzati (6 ore = 1 credito) OBIETTIVI DEL CORSO. I corsi “temi avanzati” si propongono di offrire elementi di conoscenza su tematiche avanzate relative a singole 124