junio PANDA IL WWF PER L’ELEFANTE AFRICANO IL DOCTOR BLOOD ED IL PROGETTO DETOX PERNATALE FAIUNREGALO ALLANATURA WWF Italia ONG - ONLUS via Po 25/c 00198 Roma - Anno XXXIX n° 11 novembre 2005 Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 2 dcb Roma 4 Panda Junior - n° 11 Novembre 2005 sommario Veterinari in prima linea, Vi raccontiamo le storie a lieto fine di tanti piccoli animali selvatici curati nel Centro di Recupero WWF “Bosco di San Silvestro” 12 Fermiamo la corsa all’oro bianco 18 Il doctor Blood a “caccia” di veleni I primi risultati della Campagna “Detox” del WWF 24 Notizie verdi Il WWF in Africa per proteggere gli elefanti 22 Cip, Ciop e la banda Disney in visita all’Oasi di Burano Curiosità da… brivido! l’Orso bianco 26 Con al Polo Nord 28 30 Sono arrivati gli invasori! Scopri chi sono e dove si “nascondono” con la miniguida “The invaders”, le invasioni biologiche Panda Club in azione … in bicicletta! 35 Campagna di Natale 37 Chi trova un amico, trova un tesoro (e aiuta il WWF e la natura) 39 Monte Arcosu compie 20 anni Tantissimi auguri! Speciale Panda Club Indagando fra boschi, giardini e città 44 Arrampichiamoci in rete I più bei siti che parlano di montagna 47 46 La biblioteca del Panda Naturalmente …Natale! Lettori per natura 48 Tante idee simpatiche ed originali per decorare l’abete 54 Un tuffo nel passato per scoprire i “magici” poteri della propoli 56 I giochi del Panda 58 Senti chi parla 59 La posta del Panda 61 Senti che ha detto! Soluzione giochi storia di natura Centri di recupero WWF: veterinari in Ogni anno nei Centri di Recupero del WWF vengono curati e restituiti alla libertà migliaia di animali selvatici. Sono volpi, ricci, cervi, caprioli, scoiattoli, ghiri, aironi, rapaci, diverse altre specie di uccelli e molte altre creature in difficoltà. Vi raccontiamo alcune loro storie tratte dal “Diario dei ricoveri” del CRAS dell’Oasi del Bosco di San Silvestro, in provincia di Caserta. (BN) da alcune persone che, vedendolo molto spaventato ed in difficoltà, hanno subito contattato il responsabile della sezione WWF di Benevento. Ad un primo esame medico il volpacchiotto è apparso in buone condizioni di salute, anche se decisamente bisognoso d’aiuto. Attualmente è ospitato nelle strutture del CRAS, ma i veterinari confidano di liberarlo al più presto all’interno dell’area protetta dell’Oasi. Quando la volpe ci lascia lo zampino… giugno 2005 RICOVERATO UN CUCCIOLO DI VOLPE RITROVATO NELLE CAMPAGNE DI MONTESARCHIO (BN) Un giovane esemplare di Volpe (Vulpes vulpes) è stato ritrovato nelle campagne di Montesarchio 468101214161820222426283032343638404244464850525456586062 2 storiadinatura prima linea Il passero solitario prende il volo giugno 2005 LIBERATO UN ESEMPLARE DI PASSERO SOLITARIO NELL’OASI WWF DEL BOSCO DI SAN SILVESTRO Un esemplare di Passero solitario (Monticola solitarius) è stato restituito alla vita selvatica nell'Oasi WWF Bosco di San Silvestro. L'esemplare era stato recuperato in provincia di Napoli insieme ad altri esemplari di avifauna selvatica. Prima della liberazione il pas- 3 sero è stato misurato, pesato ed inanellato. Quando una scuola adotta una gazza giugno 2005 LIBERATO UN ESEMPLARE DI GAZZA Era stata trovata ferita ed in seria difficoltà ma, grazie all’abilità dei veterinari ed alla generosità degli alunni della scuola “Miniclub” di Caserta (che hanno adottato l'esemplare e contribuito alle spese per la degenza presso il Centro di Recupero), una giovane Gazza (Pica pica) è stata restituita alla 5 79111315171921232527293133353739414345474951535557596163 storia di natura vita selvatica nell'Oasi WWF Bosco di San Silvestro. L’onore (e l’onere) del rilascio è toccato ai ragazzi che si sono emozionati moltissimo nel vedere la loro “protetta” tornare a volare libera nei boschi. Cinque civette cercano casa Luglio 2005 RICOVERATI CINQUE ESEMPLARI PICCOLI DI CIVETTA RITROVATI NEL CENTRO DI CASERTA DOPO L’ABBATTIMENTO DI UN ALBERO Cinque esemplari di Civetta (Athene noctua) sono stati ricoverati al CRAS dopo essere stati ritrovati su un albero abbattuto nel centro sto- rico di Caserta. Si tratta di giovani soggetti ancora piccoli per i quali sarà necessario un periodo di degenza presso le strutture del CRAS in attesa che cresca loro il piumaggio da adulti e che imparino a volare e a nutrirsi da soli. Un nido per tre rapaci Luglio 2005 RITROVATI DA ALCUNI OPERAI TRE PICCOLI DI GHEPPIO Tre esemplari piccoli di Gheppio (Falco tinnunculus) sono stati ricoverati al CRAS dopo essere stati ritrovati da alcuni operai durante l'abbattimento di una piattaforma utilizzata per l'illuminazione di un impianto industriale nel comune di Teverola (CE). I tre giovani rapaci 68101214161820222426283032343638404244464850525456586062 24 storiadinatura sono stati allevati dalle mani esperte di Valeria Biundo e sono ora ospitati in una voliera del CRAS in attesa di essere restituiti alla vita selvatica. Il capitombolo dell’Assiolo Luglio 2005 UN ASSIOLO E’ STATO CONSEGNATO AL CRAS DAL PERSONALE DELL’OASI WWF DI DIECIMARE (SA) Si tratta di un giovane esemplare ritrovato a terra ed in serie difficoltà nel comune di Mercato San Severino (SA), probabilmente in seguito alla caduta dal nido. Dopo essere stato adeguatamente curato lo sfortunato Assiolo è stato liberato nel territorio protetto dell'Oasi WWF di Decimare il 24 agosto. 35 7 9111315171921232527293133353739414345474951535557596163 storia di natura Lo strano caso dell’iguana verde 23 luglio 2005 RICOVERATO UN ESEMPLARE DI IGUANA VERDE (Iguana iguana) Con l’arrivo della stagione estiva aumentano in modo preoccupante i ricoveri di animali esotici abbandonati da "allevatori" pentiti che, dovendo partire per le vacanze, perdono tutto ad un tratto la loro passione per gli animali. All’iguana della foto è andata piuttosto bene, ha trovato chi si prenderà cura di lui, ma cosa dire dei tanti animali esotici (e non) che ogni anno vengono abbandonati da collezionisti con pochi scrupoli? Purtroppo la 246 moda dell'esotico spinge le persone ad acquistare questi strani e buffi animali senza rendersi conto che la loro leggerezza alimenta il mercato illegale. Il mistero del merlo dimenticato Agosto 2005 RICOVERATO UN ESEMPLARE DI MERLO METALLICO ABBANDONATO DA UN ALLEVATORe PENTITO Un esemplare di Merlo metallico (Theratopius scandatus) è stato consegnato al CRAS da un veterinario di Caivano (NA) che lo aveva 8101214161820222426283032343638404244464850525456586062 storiadinatura ritrovato abbandonato nel suo ambulatorio. L'esemplare, dopo essere stato curato e nutrito presso il CRAS, è stato trasferito, insieme ad altri 40 esemplari di specie esotiche, a Roma presso le strutture del “Centro Recupero Animali selvatici ed Esotici Appia Antica” del WWF Italia. Il cucolo… impallinato! Luglio 2005 LIBERATO UN ESEMPLARE DI FALCO CUCULO NELL’OASI WWF BOSCO DI SAN SILVESTRO (CE) Un bellissimo esemplare di Falco cuculo (Falco vespertinus) è stato restituito alla vita selvatica nell'Oasi WWF Bosco di San Silvestro. L'esemplare era stato consegnato al CRAS il 3 maggio da un agricoltore che lo aveva ritrovato nelle campagne di Castel di Sasso (CE). Al momento del ricovero l'esemplare presentava la frattura di un'ala provocata da un colpo di arma da fuoco. I quattro orfanelli Agosto 2005 RICOVERATI quattro piccoli DI GHEPPIO CONSEGNATI DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO DI SOLOPACA (BN) Quattro esemplari di Gheppio (Falco tinnunculus) sono stati ricoverati al CRAS dopo essere stati ritrovati dal personale del Corpo 357 9 111315171921232527293133353739414345474951535557596163 storia di natura Forestale dello Stato di Solopaca (BN). Si tratta di giovani esemplari probabilmente rimasti orfani per i quali è stato necessario un periodo di degenza presso le strutture del CRAS. Il giorno 18 agosto sono stati restituiti alla vita selvatica nell'Oasi WWF Montagna di Sopra nel comune di Pannarano (AV). Un barbagianni in…”corsia”! Agosto 2005 RICOVERATO UN ESEMPLARE PICCOLo DI BARBAGIANNI RITROVATO NEL COMUNE DI TELESE (BN) Un esemplare pullo di Barbagianni (Tyto alba) è stato ricoverato al CRAS dopo essere stato ritrovato da alcuni cittadini nel comune di Telese (BN). Dopo un periodo di degenza necessario per permetterne la crescita, è stato restituito alla vita selvatica. Trattandosi di un giovane esemplare senza un suo territorio si è deciso di liberarlo nell'Oasi WWF Cratere degli Astroni (NA). Il riccio e la maggiore età Agosto 2005 LIBERATO UN ESEMPLARE DI RICCIO NELL’OASI WWF BOSCO DI SAN SILVESTRO (CE) Un esemplare di Riccio (Erinaceus europaeus) è tornato libero all’interno del territorio protetto dell'Oasi WWF Bosco di San Silvestro. L'esemplare era stato ritrovato nel mese di giugno quando era ancora troppo piccolo ed incapace di alimentarsi da solo. Prima di poterlo liberare è stato necessario un periodo di degenza presso le strutture del CRAS in attesa di crescere ed imparare a nutrirsi da solo. 101214161820222426283032343638404244464850525456586062 2468 storiadinatura Il giorno della civetta! Agosto 2005 LIBERATI 7 ESEMPLARI DI CIVETTA NEI COMUNI DI CASERTA E CASAGIOVE (CE) Sette esemplari di Civetta (Athene noctua) sono stati liberati nei centri storici dei comuni di Caserta e di Casagiove (CE). Si trattava di giovani esemplari ricoverati al CRAS nei mesi di giugno e luglio, quando erano ancora piccoli. La liberazione è avvenuta dopo un periodo di degenza necessario per far crescere alle piccole civette il piumaggio adulto e permettere loro di imparare a volare e a nutrirsi autonomamente. LIBERATI 86 ESEMPLARI DI CARDELLINO SEQUESTRATI DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO DI NAPOLI Napoli. Gli 86 cardellini sono stati sottoposti a visita medico-veterinaria, inanellati con anelli dell'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica e restituiti alla vita selvatica nell'Oasi WWF Bosco di San Silvestro. Per 11 esemplari si è reso necessario il ricovero al CRAS non essendo capaci di volare a causa dell'usura delle penne remiganti e timoniere, conseguenza della detenzione forzata in piccolissime gabbie. Nel corso di una perquisizione all’interno di un’abitazione privata il personale del Corpo Forestale dello Stato ha trovato e sequestrato 98 esemplari di Cardellino (Carduelis carduelis). Gli esemplari erano stati catturati con l'ausilio di reti e richiami vivi ed erano pronti per essere venduti illegalmente. Una pratica, purtroppo ancora molto comune, in tutta la Campania ed in particolare nella provincia di Ringraziamo Adriano Argenio, Valeria Biundo, Marcello Giannotti, Marco Caporaso (autore delle foto di questo articolo) e, con loro, i veterinari, i volontari, il personale delle nostre Oasi, il Corpo Forestale dello Stato e tutti coloro che quotidianamente si adoperano per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro paese, e senza il cui aiuto molti animali non sarebbero mai tornati in libertà. …e i cardellini tornano a volare Agosto 2005 3579 11 1315171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Elefanti, fermiamo la corsa all’oro bianco! Gli elefanti abitano la Terra da cinque milioni di anni e sono sopravvissuti a mille avversità. Possiedono il cervello più grande del mondo animale, una forza spaventosa unita alla gentilezza e alla capacità d’imparare e ricordare. Tutto questo riuscirà a salvarli dallo sterminio per il commercio illegale dell’avorio? 246810 1214161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale Giganti in pericolo WWF-Canon/Martin Harvey Ancora oggi ogni anno 12.000 elefanti restano vittime del bracconaggio per l’avorio. Solo negli ultimi dieci anni la caccia spietata e la perdita dell’habitat naturale per far posto alle coltivazioni hanno più che dimezzato le popolazioni di elefante africano. Ma la situazione degli elefanti non è la stessa in tutto il continente africano e se in alcuni Paesi come il Botswana le popolazioni di elefan- te sono in ripresa – tanto da porre il problema della pacifica convivenza fra uomini e pachidermi – in altri la piaga del commercio illegale dell’avorio è ancora molto forte. Il bracconaggio per l’avorio è proibito dalla legge, ma le zanne d’elefante continuano ad essere vendute clandestinamente a peso d’oro. Oggi, il traffico illegale di zanne e altri prodotti d’elefante è diminuito rispetto al passato, ma la caccia di frodo c’è ancora ed il WWF è impegnato a combatterla. 357911 13 15171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Nell’ottobre del 1989 il WWF riuscì ad ottenere il bando del commercio internazionale dell’avorio. Un risultato importantissimo che però, da solo, non è riuscito a salvare gli elefanti dal pericolo del bracconaggio e del traffico illegale delle zanne. Oggi, nuove indagini svolte dagli Uffici TRAFFIC – WWF confermano questa preoccupante tendenza. Pensate, in appena 30 giorni di ricerche, nel solo Egitto, sono stati trovati in vendita oltre 10.000 oggetti in avorio!!! Ed appare chiaro che fintantoché una sola persona continuerà a comprare l’avorio i bracconieri avranno un buon motivo per continuare ad uccidere gli elefanti. › Con il vostro aiuto e quello dei Soci WWF di tutto il mondo potremo realizzare molti progetti per aiutare gli elefanti in Africa e rendere loro la vita un po’ più tranquilla. › Creeremo delle speciali squadre antibracconaggio per sorvegliare le aree più frequentate dagli elefanti 24 ore su 24, in special modo ai confini dei Parchi. › Lavoreremo in collaborazione con il personale dei Parchi perché questi siano realmente dei luoghi sicuri per la sopravvivenza degli elefanti. › Ci impegneremo in campagne di informazione e sensibilizzazione perché le popolazioni locali comprendano l’immenso valore di questi giganti e ci aiutino nella loro tutela convivendo pacificamente. WWF-Canon/Martin Harvey 24681012 14161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale Desire’, un elefante a caccia di… guai! Desiré, Djaco e Robinson sono tre elefanti che vivono nell’area protetta di Lobeke e Nki dotati di radiocollare e seguiti quotidianamente nei loro spostamenti grazie alla tecnica della radiotelemetria. Un metodo efficace per studiare abitudini alimentari, spostamenti, luoghi preferiti, sentieri percorsi dagli elefanti e per meglio proteggerli. A volte, però, grazie a questa tecnica si riescono ad ottenere informazioni sorprendenti e di vitale importanza per la sopravvivenza di questi pachidermi. Si è portati a pensare, infatti, che una volta messo un elefante in un’area protetta questi vi rimanga scordando che l’elefante, così come qualsiasi creatura selvaggia, non legge cartelli, non conosce confini e vagabonda a suo piacere fra savane e foreste… finendo spesso nei guai. Voglio una vita spericolata… Pensate, in otto mesi di rilevamenti, i tre elefanti “sotto sorveglianza” erano spesso fuori dai confini protetti del Parco e Desirè, la più intraprendente, è stata osservata all’interno del Parco solo in due occasioni. E volete sapere dove l’elefantessa trascorreva le sue giornate? In una zona di caccia adiacente all’area protetta!! Ecco perché il WWF si batte per tutelare al meglio gli elefanti all’interno delle aree protette, ma anche per creare dei corridoi “sicuri” fra i Parchi dove gli animali siano adeguatamente sorvegliati e difesi nei loro spostamenti. Foto archivio WWF 35791113 15 171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Erano di corporatura tozza e si nutrivano dei germogli di arbusti ed alberi che “brucavano” grazie alla proboscide. Con il trascorrere del tempo i piccoli Proboscidati aumentarono di dimensioni fino a diventare i più grandi animali terrestri dopo i dinosauri. Con l’era glaciale però, si estinsero quasi tutti e solo i possenti (e resistentissimi) mammuth sopravvissero al gelo ed ai ghiacci. Ma scomparvero subito dopo, circa 15.000 anni fa. Il grande, il piccolo ed il re della foresta WWF-Canon/Roger Hooper A memoria d’elefante… I progenitori degli elefanti dei nostri giorni fecero la loro comparsa sulla Terra circa 25 milioni di anni fa. 2468101214 Oggi dei grandi Proboscidati restano appena tre specie: l’elefante africano (Loxodonta africana) che, con le sue 6 tonnellate di peso ed i 7 metri di lunghezza dalla punta della proboscide a quella della coda è il più grande animale della terraferma, l’elefante delle foreste (Loxodonta cyclotis) e l’elefante asiatico (Elephas maximus) che, pur avendo zanne ed orecchie più piccole rispetto al suo cugino africano, è ugualmente un colosso della natura. L’elefante asiatico rischia d’estinguersi a causa della distruzione del suo ambiente naturale, mentre i suoi parenti africani – grazie anche ai molti progetti sostenuti dal WWF in Africa negli ultimi 20 anni – appaiono in ripresa. Purtroppo però, una nuova ondata di commercio illegale dell’avorio rischia di annullare gli sforzi fatti sinora. Ecco perché occorre moltiplicare il nostro lavoro in Africa a tutela degli elefanti... 161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale VIVERE ALLA GRANDE Zanne preziose Scortecciare gli alberi, scavare radici, sollevare pesi … a questo servono le zanne degli elefanti che, nei maschi anziani, possono arrivare a 2-3 m di lunghezza. Vengono esibite come segno di forza o usate come armi. E’ a causa delle preziose zanne in avorio che gli elefanti rischiano d’estinguersi. Naso milleusi Che orecchie grandi che hai… E‘ per rinfrescarmi meglio! I giganteschi padiglioni sono forniti di una fitta rete di vene, nelle quali il sangue si raffredda anche di 5° C quando l'animale li sventola. E poi lo avete mai notato? Le orecchie dell’elefante africano hanno la forma …dell’Africa stessa! I “pantaloni” li porto io! L’elefante vive in piccoli gruppi familiari guidati da una femmina anziana, la “matriarca” e composti da 5 a 15 madri con i loro piccoli e figli giovani. Una volta divenuti adulti i maschi lasciano il gruppo mentre le femmine resteranno assieme per sempre. Gli elefanti possono vivere fino a 70 anni. 3579111315 Un gigante… buonissimo WWF-Canon/Martin Harvey Con la proboscide un elefante può odorare, prendere il cibo, dissetarsi o anche farsi una … doccia! Questa curiosa appendice è talmente forte da sradicare un albero e così sensibile da afferrare un lampone! Ma la proboscide serve anche per salutare, carezzare, minacciare e spruzzare polvere sul corpo per prevenire scottature e punture d’insetti. Chi studia gli elefanti sa che dietro l’aspetto mastodontico si cela un animo generoso e coraggioso. Non è raro osservare elefanti che aiutano compagni feriti. Durante il parto le madri sono assistite dalle femmine più esperte e se c’è un pericolo la “matriarca”, allargando le orecchie, invita il gruppo a formare una “cintura” protettiva intorno agli elefantini. 17 1921232527293133353739414345474951535557596163 progetto italia Il “Doctor Blood” e la campagna Svelénati Visitando il sito del WWF dedicato alla campagna Detox-Svelénati ogni bambino ha la possibilità di giocare al Doctor Blood. (www.wwf.it/svelenati) di Carlotta Gatti Quante volte vi sarà capitato di andare all’ospedale per fare un prelievo di sangue. Un po’ impauriti avete visto avvicinarsi a voi un dottore dal camice bianco con una siringa in mano, ma nel giro di pochi minuti era tutto finito! Il Doctor Blood è un simpatico medico. Con gli occhiali grandi e tondi e la sua barbetta rossa aiuta il WWF e spiega a tutti i bambini come combattere i veleni del 246810121416 mondo. Giocando al Doctor Blood, ciascuno di voi può diventare un medico alla ricerca di sangue avvelenato. Più sangue riuscirete a raccogliere e più aiuterete il WWF a ripulire il mondo dai veleni. 1820222426283032343638404244464850525456586062 progettoitalia LE SCOPERTE DEL DOTTOR BLOOD Il Doctor Blood ultimamente è stato a lungo chiuso nel suo laboratorio, ma ora vuole comunicare ai tutti i Soci Junior le sue scoperte: I veleni che si trovano nell'ambiente che ci circonda minacciano tantissimo la salute degli animali, soprattutto uccelli, orsi bianchi, rane, alligatori, persino pantere. I veleni si spostano per lunghe distanze attraverso l'aria e l'acqua. L'uomo e gli animali le assorbono attraverso la pelle o le assumono mangiando e bevendo. Questi veleni sono ovunque. Vengono utilizzati per coltivare la terra, per verniciare i mobili e le pareti, per tingere i vestiti, per fare la plastica... Il Doctor Blood ha fatto fare le analisi del sangue a bambini, nonne e mamme provenienti da tutta Europa. Nel sangue della maggior parte di loro ha trovato 76 differenti veleni. Il Doctor Blood è preoccupato soprattutto per le nonne che risultano essere le più avvelenate. 357911131517 Anche in bambini piccolissimi che si trovano ancora nella pancia della mamma sono state trovate tracce di sostanze tossiche. La mamma infatti mangia, assorbe e respira questi veleni che poi vengono trasmessi al piccolo. Il feto (così si chiama il bambino nella pancia) per nove mesi si forma e cresce (facendo crescere il pancione), sfruttando in tutto e per tutto le energie della mamma. Vive e si sviluppa all’interno di una membrana piena di liquido, una sorta di uovo pieno d’acqua. Per nutrirsi e alimentare la sua crescita il feto è collegato alla mamma con un tubo, il cordone ombelicale. Le sostanze tossiche entrano in questo tubo e passano dalla mamma al bambino. I bambini appena nati, quindi, sono già un po’ avvelenati e devono ancora crescere: imparare a camminare, a parlare, a giocare… Che pericolo!... NIENTE PAURA, L’ANTIDOTO ESISTE! Ogni favola insegna che per combattere un veleno è sempre necessario un antidoto! Il Doctor Blood e il WWF hanno scoperto una pozione magica che può aiutarci a sconfiggere definiti- 19 21232527293133353739414345474951535557596163 progetto italia vamente i veleni del mondo. Ma per questo occorre saper distinguere le sostanze chimiche buone da quelle cattive. Il registro delle sostanze tossiche Ogni volta che nasce un bambino i genitori devono andare in Comune a registrarne la nascita. Ogni Comune tiene, quindi, un registro di tutte le persone nate. Senza questa registrazione non potremmo studiare, essere curati e neppure viaggiare. Allo stesso modo, ogni sostanza chimica prodotta dovrebbe essere registrata, permettendo un controllo dalla nascita di queste sostanze. Ogni sostanza chimica registrata dovrà essere successivamente valutata. La pagella dei buoni e dei cattivi Non tutte le sostanze chimiche, infatti, sono dei veleni. Alcune di esse aiutano l’uomo a curarsi e a WWF-Canon/Edward Parker 24681012141618 20222426283032343638404244464850525456586062 progettoitalia REACH, che, tramite la registrazione, la valutazione e l’autorizzazione, proibirà finalmente l’uso delle sostanze chimiche velenose promuovendo soltanto la diffusione di quelle buone e più sicure. Foto archivio WWF vivere meglio. Tramite una serie di regole dobbiamo essere in grado di distinguere le sostanze chimiche “buone” da quelle “velenose”. Questa valutazione è molto simile alla pagella di fine anno che voi tutti ricevete e che permette di distinguere i bambini studiosi e diligenti da quelli che non lo sono. Soltanto chi ha studiato e si è impegnato sarà autorizzato a passare alla classe successiva. Allo stesso modo, soltanto le sostanze “buone”, potranno essere autorizzate e quindi utilizzate per fabbricare gli oggetti della vita quotidiana: computer, tende, tappeti, giocattoli…. Il WWF e il Doctor Blood Il WWF Italia e il Doctor Blood si stanno impegnando per convincere l’Unione Europea ad approvare un disegno di legge che si chiama 35791113151719 DIVENTA ANCHE TU AMICO DEL DOCTOR BLOOD!!! Fai leggere questo articolo ai tuoi genitori e ai tuoi insegnanti Fai conoscere il gioco Doctor Blood a tutti i tuoi amici 21 232527293133353739414345474951535557596163 notizie dalle oasi A spasso per l’Oasi con… Cip e Ciop! di Maura Valerio Domenica 25 settembre c’è stato un evento speciale all’Oasi di Burano: sono venuti a trovarci alcuni dipendenti della Disney ed hanno portato con loro una sorpresa: gli scoiattolini più famosi del mondo! A questa giornata di festa hanno partecipato tutti insieme “appassionatamente”: bambini, genitori, dipendenti Disney e giornalisti, realizzando così uno dei più grandi sogni del WWF: far vivere ad ognuno una magica giornata immerso nella Natura per ammirare il suo meraviglioso spettacolo. Ma ecco la cronaca fotografica di questa giornata speciale. 2468101214161820 222426283032343638404244464850525456586062 notiziedalleoasi Una giornata particolare Grandi e piccoli hanno interrato le piantine per avere un giorno nuove siepi per l’Oasi di Burano. Abbiamo guardato le diapositive tridimensionali del “pianeta natura” per osservare da vicino gli abitanti dell’Oasi sfuggiti alla nostra vista… Lo spettacolo più divertente è stato però vedere Cip e Ciop che hanno animato questa giornata con mille scherzetti e divertenti trenini… Alla scoperta dell’Oasi e dei suoi “abitanti”. Il lavoro con la creta per lasciare un segno che duri nel tempo, ma il segno più grande lasciato dai Soci WWF è quello di aiutare e difendere la natura in pericolo. E voi cosa aspettate, venite con noi a fare una bella gita? Vi aspettiamo presto in un’Oasi WWF! www.wwf.it/oasi 3579111315171921 23 2527293133353739414345474951535557596163 notizie verdi Non c’E’ pace per oranghi e gibboni Lo denunciano gli Uffici TRAFFIC in un recente rapporto. Nonostante queste specie siano protette da oltre 70 anni, in Indonesia il commercio illegale di oranghi e gibboni prosegue a ritmi allarmanti. Queste meravigliose creature continuano ad essere vendute come animali da compagnia a Giava e Bali. Negli ultimi 9 anni il TRAFFIC ha denunciato ben 559 casi di oranghi e gibboni messi illegalmente in vendita! Ma si stima che ogni anno circa 1000 esemplari di orangutan vengano catturati solo a Giava per favorire questo preoccupante commercio. La “bella” addormentata nello… stagno! E’ stata ritrovata fra i canneti della valle dell’Adige una libellula che si credeva estinta ormai da 126 anni. La singolare scoperta è stata fatta da Franziska Werth e Reinhold Haller, due biologi del Gruppo di lavoro per le libellule “Libella”. Aeshna grandis, questo è il nome scientifico della specie, ha un’apertura alare di circa 10 cm e delle bellissime ali di color bruno iridescente. Aeshna grandis torna a far parlare di sé dopo un lunghissimo periodo di “letargo”, la sua presenza in Alto Adige infatti fu segnalata l’ultima volta nel lontano 1876! Telecamera con vista! Una telecamera installata a circa 3.800 metri di quota sorveglierà 24 ore su 24 lo stato dei ghiacciai del Monte Bianco, consentendo così alle autorità di verificare e prevenire eventuali distacchi. La videocamera digitale, capace di lavorare e trasmettere foto ed informazioni anche in condizioni estreme, è direttamente collegata con una stazione ricevente situata presso la Casa della Società delle Guide alpine di Courmayeur. Questo è il primo esempio in Italia di monitoraggio dei ghiacciai sospesi. 246810121416182022 2426283032343638404244464850525456586062 notizieverdi A Roma le multe hanno le… gambe corte! Centinaia di alunni delle scuole romane si sono trasformati per qualche tempo in “vigili urbani” ed hanno elevato multe e contravvenzioni (simboliche!). Armati di penna e taccuino hanno percorso le strade della capitale ricordando agli automobilisti più indisciplinati che non si parcheggia in seconda fila e neppure sui marciapiedi, non si passa con il rosso e ci si ferma se un pedone attraversa sulle strisce. Il successo è stato tale che l’iniziativa verrà ripetuta e, stavolta, ad essere presi di mira saranno i padroni dei cani (che non raccolgono i bisogni dei loro amici a quattro zampe!) e tutti i cittadini sorpresi a gettare in terra cicche, cartacce e rifiuti vari. Il WWF aiuta l’uomo e l’orso a diventare amici Nel corso di una cerimonia che si è tenuta il 5 di ottobre a Villetta Barrea, il WWF ha donato 5 recinti elettrificati ad apicoltori che lavorano all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo. I recinti sono stati acquistati con il contributo di una scolaresca che ha partecipato all’evento. L’orso si sa è ghiotto di miele, ma i nuovi recinti serviranno a tenerlo lontano da ogni tentazione! Proprio in questi giorni con il concorso “Un dono per l’orso” il WWF premierà amministratori pubblici e operatori economici che nel corso del 2005 si sono impegnati per realizzare iniziative benefiche in favore dell’orso bruno marsicano. “PANDA LIVE”, music for a living planet I tuoi artisti preferiti hanno scelto di unirsi al WWF per realizzare un grande sogno: costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. “Panda Live” è un ciclo di concerti che vedrà impegnati i principali artisti italiani a partire dal 2006: il ricavato di ogni serata contribuirà alla realizzazione di un progetto del WWF. Le date dei concerti “Panda Live” saranno on line molto presto su: www.wwf.it e www.auditoriumroma.it 357911131517192123 25 27293133353739414345474951535557596163 curiosi di natura Domande da… brivido!!! Abbiamo raccolto le vostre curiosità sui vari stratagemmi messi in atto dalle specie animali che vivono nelle regioni più fredde e inospitali del pianeta, i ghiacci del polo nord. Come fa l’orso bianco a sopravvivere al gelo? L’Orso polare può tranquillamente sopravvivere con temperature che scendono oltre 60 gradi sotto zero grazie alla sua gigantesca mole, ad un considerevole strato di grasso sottocutaneo e ad una pelliccia “doppia protezione” composta da due strati: il primo è un rivestimento esterno di lunghi peli ispidi e arruffati, il secondo è a contatto con la pelle ed è più morbido, folto e lanoso. Grazie a questo “trucco” l’Orso polare resta al caldo sotto una tempesta di neve o mentre nuota nelle gelide acque dell’Artico. WWF-Canon/Wim Van Passel 24681012141618202224 26283032343638404244464850525456586062 curiosidinatura E il bue muschiato? Il bue muschiato è uno degli animali più “antichi” della Terra. I suoi antenati erano contemporanei dei mammut e, già un milione di anni fa, popolavano le sconfinate steppe e le tundre della Siberia. Anche il bue muschiato come l’orso bianco, sopravvive al gelo artico con l’aiuto di un manto “doppio strato”: il primo, quello esterno, è composto da peli lunghi anche più di 90 cm. Sotto a questo ce n’è un altro, caldo e morbidissimo, talmente folto che né il freddo, né l’umidità riescono a penetrarvi. E’ vero che la volpe artica usa la coda come una coperta? Anche la graziosa volpe artica può contare su una pelliccia a prova di … bufera! Il suo candido pelo, talvolta dai riflessi argentati, è molto fitto e piuttosto arruffato, del resto, deve proteggerla nei lunghi spostamenti sul ghiaccio e anche nelle brevi nuotate. Anche le sue larghe zampe, che somigliano a racchette da neve, sono protette da una folta lanugine nella parte inferiore. Quando dorme poi, avvolge la sua lunga e caldissima coda attorno alle zampe, riducendo al minimo la dispersione di calore. WWF-Canon/Fritz Pölking La lepre artica in estate cambia colore? Sì, e non è la sola! Col mutare delle stagioni numerosi animali dell’artico mutano il colore delle loro pellicce. Uno stratagemma per meglio mimetizzarsi nell’ambiente circostante e sfuggire ai nemici. Così, con l’arrivo dell’estate, le candide livree invernali della lepre variabile, dell’ermellino, della pernice artica e della volpe diventano marrone-rossiccio, per meglio confondersi nel tappeto di muschi e licheni della tundra. 35791113151719212325 27 293133353739414345474951535557596163 panda club in azione Cose dell’altro mondo?! di Michela Maffei Chi di voi ragazzi non è capace di andare in bicicletta? Avreste mai pensato che questo potesse diventare una materia da studiare a scuola? Ed invece è proprio quello che hanno fatto i ragazzi della 3a, 4a e 5a elementare di Vicobellignano (CR), durante l’anno scolastico 2004-2005! primi modelli non avevano né manubrio né pedali!) fino ai modelli più recenti, entrando dentro al meccanismo di funzionamento delle varie parti: freni, marce, catena e corona, etc. Diploma di “manutentore di biciclette” Siamo dunque passati al laboratorio pratico dove a rotazione i ragazzi si sono alternati nella manutenzione delle biciclette: I Panda Club sul Pianeta Leonardo Con l’aiuto delle insegnanti e degli operatori dell’Oasi Le Bine, gli studenti sono stati guidati in un percorso di educazione ambientale “liberamente ispirato” al progetto SOSTIENI IL SOSTENIBILE- COSE DI QUESTO MONDO. Nel quaderno Panda Club tra i vari mondi possibili ce n’era uno, il Pianeta Leonardo, dove si utilizzavano solo mezzi ecocompatibili ed energie rinnovabili: non è un caso se il primo a progettare una bicicletta sia stato Leonardo da Vinci. Un tuffo quindi nella storia del velocipede dall’origine (pensate che i 2468101214161820222426 283032343638404244464850525456586062 pandaclubinazione pulizia della ruggine; ripristino della catena; regolazione dei freni; regolazione di cavalletti, selle e manubri; smontaggio e rimontaggio del copertone; riparazione dei fori nella camera d’aria. Il risultato è stato un attestato di manutentore di biciclette e tanta soddisfazione nello scoprire che maneggiare, aggiustare e rimettere in funzione la propria bicicletta è più semplice e divertente di quanto si immagini. E per finire alla grande i ragazzi, con le loro bici ormai in perfetto stato ripulite e fiammanti, hanno partecipato ad una bellissima “biciclettata” con le loro insegnanti. Ringraziamo Raffaella Cola, Selene Castoldi, Patrizia Formica, Maria Pia Superti, Donata Toscani, Elisabetta Zuanazzi e tutte le insegnanti che hanno collaborato con il WWF per il successo di questa iniziativa. 3579111315171921232527 29 3133353739414345474951535557596163 miniguida Non chiedete un alieno a Babbo Natale! Si avvicina il Natale e in molti scrivete al WWF per sapere se potete chiedere come dono un cucciolo speciale, uno scoiattolino grigio, una tartarughina d’acqua, una moffetta americana! Ricordate che avere in casa un cane o un gatto è già una grande responsabilità, ma desiderare degli animali estranei alla nostra fauna non è un bene per nessuno anzi, può essere pericoloso per il nostro ambiente! Gli invasori Sono teneri e graziosi come il Tamia o lo scoiattolo grigio, hanno livree dai colori sgargianti come il parrocchetto della Virginia, o appaiono minuscoli e innocui come nel caso delle tartarughine d’acqua dalle “guance rosse” che, una volte adulte, raggiungono dimensioni considerevoli e, se liberate in natura, si trasformano in veri e propri flagelli dell’ambiente, altro che Vandali, altro che Unni! E che dire delle imprese della zanzara tigre o dell’inarrestabile campagna di conquista del Gambero killer? Attila, in confronto a questo voracissimo gambero era un agnellino! Questi animali così estranei alla nostra fauna spesso non hanno nemici naturali e, cosa peggiore, entrano in competizione con le nostre specie, togliendo loro risorse alimentari, habitat, siti di nidificazione … E’ come se, senza essere invitato, qualcuno entrasse in casa nostra mangiando il nostro cibo, dormendo nel nostro letto e, magari, anche dandoci lo sfratto! Oggi le invasioni biologiche sono una delle maggiori minacce alla biodiversità del pianeta, seconda solo alla distruzione degli habitat naturali. Ecco perché, in occasione delle prossime feste di Natale, abbiamo scelto di ripubblicare questa miniguida dove troverete descritti alcuni degli “invasori” più famosi e più diffusi nel nostro Paese. Imparate a conoscerli, non acquistali e, una raccomandazione, se mai ne possedeste uno, non rilasciatelo mai e poi mai in natura! PER COSTRUIRE IL TUO TACCUINO DEL NATURALISTA: 1) ritaglia le pagine del PJ lungo le linee continue in neretto; 2) cerca le lettere (dalla A alla D) alla base di ciascuna paginetta doppia e mettile una sopra all’altra in ordine alfabetico; 3) unisci il libretto ottenuto con due punti metallici lungo la linea tratteggiata a metà della pagina A e piega in due il tuo taccuino. 246810121416182022242628 3032343638404244464850525456586062 The invaders Piccolo taccuino del naturalista ovvero Le invasioni biologiche le invasioni biologiche In questo taccuino non troverete certo illustrate le gesta di antichi popoli barbari come Vandali, Unni, Ostrogoti e Visigoti, celebri per le loro invasioni! Parleremo invece di alcuni animali “esotici” del tutto estranei alla nostra fauna che l’uomo, in tempi diversi e per diversi motivi, ha introdotto in Italia con risultati discutibili e, spesso, molto dannosi per il nostro ambiente naturale e per i suoi abitanti. Illustrazioni di Concetta Flore e Massimiliano Lipperi Tamia -- Tamias sibiricus Piccolo scoiattolo marrone chiaro con 5 strisce nere sul dorso e sui fianchi. Il suo areale d’origine si estende dal Giappone alla Cina, fino alla Russia europea. Introdotto in Italia come animale da compagnia, in seguito ai rilasci, ha “conquistato” il Nord Italia. Ma lo si può osservare anche in diversi Parchi cittadini di Roma. Scoiattolo grigio - Sciurus carolinensis Più grande e robusto del nostro scoiattolo rosso, questo scoiattolo originario del Nord America ha pelo grigio con parti rossicce e gialline su dorso e fianchi. Rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza dello scoiattolo rosso per una maggior capacità di sfruttare risorse alimentari e habitat. B A Nutria - Myocastor coypus Originaria del Sud America ha corpo tozzo, mantello bruno, vibrisse bianche e caratteristici incisivi giallastri. Somiglia ad un grosso topo. Introdotta in Italia molti anni fa come animale da pelliccia è poi fuggita dagli allevamenti o è stata rilasciata in seguito alla chiusura di quest’ultimi. Oggi si è molto diffusa sul territorio ed è una seria minaccia per l’habitat fluviale e per i suoi abitanti. Parrocchetto monaco - Myiopsitta monachus Originario del Sud America il parrocchetto monaco ha becco arancione, parti inferiori panna, dorso verde brillante con penne remiganti colorate di blu scuro. Molto adattabile può mettere in serio pericolo le coltivazioni di alberi da frutta, distruggendone i fiori. Parrocchetto dal collare - Psittacula krameri Specie d’origine africana e asiatica ha becco rosso e ricurvo, zampe grigio verdi, piumaggio verde sgargiante con coda lunga e appuntita. E’ molto adattabile e vive in stormi numerosi nutrendosi di semi, frutti, germogli e nettare. Se la specie aumenterà di numero potrebbe rappresentare un serio problema per le colture agricole e per tutte le specie (taccola, picchio, rapaci notturni...) alle quali il parrocchetto sottrae le cavità nei tronchi necessarie alla nidificazione. Maina comune - Acridotheres tristis Originaria delle regioni indiana, indocinese, vietnamita e delle Isole della Sonda, la maina ha dimensioni simili a quelle di uno storno ed è stata introdotta in Italia principalmente a scopi ornamentali. Molto dannosa per le colture agricole, è anche un pericolo per le specie autoctone alle quali sottrae con successo i siti di nidificazione. Gambero della Luisiana - Procambarus clarkii C Tartaruga dalle orecchie rosse - Trachemys scripta elegans Originaria della costa atlantica degli Stati Uniti è ivi allevata come animale da compagnia per l’esportazione. In Europa non ne è più ammesso l’ingresso. Prese da piccole queste tartarughine sembrano innocue e graziose ma, una volta cresciute di dimensioni, diventano voraci e molto “ingombranti”. Chi se ne stanca rilasciandole nei laghi e nei fiumi fa un grosso danno alla natura di casa nostra. Queste tartarughe non hanno predatori, sono carnivore e si nutrono a spese della nostra fauna: pesci, rane e anfibi. Soppiantano inoltre la tartaruga palustre europea Emys orbicularis. Gambero d’acqua dolce originario degli Stati Uniti sudorientali, introdotto in Italia a scopi alimentari. Di colore rossiccio e dimensioni simili a quelle della specie autoctona, il gambero è fuggito dagli allevamenti invadendo corsi d’acqua e laghi. E’ molto prolifico, estremamente adattabile e meno esigente del nostro gambero di fiume tanto da soppiantarlo. Fa piazza pulita di uova di pesci, insetti e molluschi acquatici. Crea gravissimi problemi di stabilità agli argini che riduce a colabrodo scavandovi le tane. Visone americano - Mustela vison Zanzara tigre - Aedes albopictus Originario del Nord America il visone ha pelliccia morbida e folta per lo più di colore marrone scuro con macchioline bianche sulle mandibole. Importato in Italia come specie da pelliccia, si è poi diffuso sul territorio fuggendo dagli allevamenti. Rappresenta un pericolo per la sopravvivenza del visone europeo, con il quale compete (per risorse e per ibridazione), della puzzola e della rarissima lontra europea. Originaria del sud-est asiatico la zanzara tigre è giunta in Italia “a bordo” di copertoni d’auto allo stadio larvale, e si è subito ambientata ai nostri climi. E’ attiva di giorno, molto aggressiva e vola raso al suolo. Non si conoscono ancora effetti negativi della zanzara tigre sull’ambiente e sugli animali. Eccetto uno: l’uomo! D Rana toro - Rana catesbeiana Originaria dell’America nord-orientale è stata introdotta in gran parte d’Italia per scopi alimentari. E’ una rana acquatica molto più grossa delle specie autoctone da cui si distingue per il verso, per l’enorme timpano (grande come l’occhio nelle femmine, ancora più grande nei maschi) e per avere il sacco vocale sotto il mento e non ai lati della bocca. Compete con le specie autoctone sottraendo loro risorse alimentari e habitat. Colino della Virginia - Colinus virginianus Originario dell’America settentrionale, del Messico e del Guatemala, questa specie, più piccola di una pernice, si distingue per gola e sopraccigli bianchi (nel maschio) che contrastano con il disegno marrone scuro e nocciola del capo e del petto. La femmina ha livrea simile al maschio ma con colori meno accesi. Cinghiale ungherese - Sus scrofa Più grosso e più prolifico del cinghiale mediterraneo, il cinghiale ungherese è stato introdotto negli anni passati in modo incontrollato a causa dell’attività venatoria. Si è incrociato col cinghiale nostrano inquinandone il patrimonio genetico, tanto che oggi è quasi impossibile distinguerli. Silvilago - Sylvilagus floridanus Simile al coniglio selvatico ma di dimensioni più piccole. Si distingue anche per le zampe posteriori più lunghe, coda e orecchie più corte. Mantello di color grigio-bruno sul dorso e bianco sul ventre. Introdotto in Italia come specie cacciabile. iniziativewwf Un regalo veramente unico: uova di… Natale! In ottobre, su una spiaggia della nostra penisola, circa 80 uova di tartaruga marina si sono schiuse. I nostri volontari avevano sorvegliato i nidi giorno e notte per tenere lontano i disturbatori e i predatori. Poi, finalmente una mattina… sorpresa! I piccoli tartarughini hanno cominciato la loro avventura nel mondo e si sono tuffati nel mare. Per tutti noi del WWF l’emozione è stata grande. Per un Socio come te, una notizia come questa è un bel regalo, qualcosa che scalda il cuore. Non è vero? La tessera WWF, un dono speciale Forse, proprio in vista del Natale, dovremmo riflettere sul significato della parola “regalo”. E sì perché non possiamo proprio fare a meno di comprare un pensierino per i nostri amici che ci stanno più a cuore. Ognuno di noi si affanna a cercare il dono migliore. Pensa che ti ripensa la famiglia WWF ci viene in aiuto anche quest’anno. Perché un regalo alla moda è sempre fichissimo, fa sempre scena, ma non si distingue da quelli degli altri e nel tempo perde valore. Per un regalo speciale, veramente unico, il WWF suggerisce di regalare un po’ di natura ad un amico: regalare l’iscrizione al WWF. Tu fai già parte della famiglia WWF e quindi sai bene quanto sia necessario difendere e amare la Natura, WWF-Canon/Fritz Pölking 3579111315171921232527293133 35 3739414345474951535557596163 iniziative wwf WWF-Canon/Martin Harvey e allora perché non coinvolgere i tuoi familiari ed i tuoi amici per fargli capire quanto sia importante l’impegno di ognuno di noi? Il tuo sarebbe un regalo davvero speciale, un regalo utile per il futuro di tutti, per l’uomo e per la natura. Un amico in piu’ sotto l’albero Noi del WWF abbiamo già realizzato 2000 progetti in tutto il mondo: ognuno dei quali è un buon motivo per essere Socio e per coinvolgere il maggior numero di WWF-Canon/Martin Harvey 246810121416182022242628303234 persone nel nostro grande sogno. Lavoriamo direttamente in 96 paesi del mondo, con 4000 esperti e volontari. Da più di 40 anni, grazie al nostro impegno e passione, siamo la più riconosciuta Associazione indipendente che si occupa di conservazione della natura. Solo insieme riusciremo a dare un contributo fondamentale per la vita del pianeta, trovando le soluzioni migliori per salvare la natura. Grazie a te il nostro lavoro pu0’ continuare Questo Natale fai un regalo che fa bene al cuore, agli occhi ma soprattutto al Pianeta Terra: la Tessera WWF. La missione del WWF è costruire un futuro in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. Ricorda che il tuo amico oltre a ricevere la tessera di nuovo Socio, il Panda Junior e tanto altro riceverà in dono la guida alle Oasi WWF per fare delle bellissime gite nei luoghi più belli e protetti del nostro Paese. 3638404244464850525456586062 iniziativewwf Buon compleanno!! La bellissima Oasi di Monte Arcosu, regno del Cervo sardo, compie 20 anni. Festeggiamoli insieme tori WWF ai quali si aggiunse un contributo della Comunità Europea. E il Cervo sardo, che allora era ridotto a poche decine di esemplari e insidiato dai bracconieri, riuscì a tirare un respiro di sollievo: la sua foresta, 3.000 ettari di verde nel cuore del Sulcis, era salva! Una bellissima vittoria Il WWF in festa Tutto ebbe inizio 20 anni fa, con una corsa contro il tempo per raccogliere i fondi necessari a salvare una delle più grandi e spettacolari foreste dell’Ecoregione mediterranea e ultima roccaforte del Cervo sardo. Una scommessa vinta grazie ad una straordinaria mobilitazione generale che coinvolse le classi dei Panda Club, il settimanale l’Espresso, centinaia di Soci e dona- Oggi i cervi sardi che popolano la nostra Oasi sono cresciuti di numero ed hanno raggiunto (e forse anche superato) quota mille! Fulco Pratesi, presidente del WWF, ha voluto ricordare questo anniversario e festeggiare in compagnia dei protagonisti di allora e di moltissimi Soci una delle più belle vittorie del WWF con una serie di eventi proprio nell’area protetta. 357911131517192123252729313335 37 39414345474951535557596163 iniziative wwf L’OASI DI MONTE ARCOSU L’Oasi di Monte Arcosu, un’immensa distesa di lecci e sughere, si trova nel comprensorio dei Monti Sulcis e comprende attualmente 3.600 ettari, 3.000 acquistati dal WWF nel 1984 con una raccolta fondi nazionale, ai quali si sono in seguito aggiunti altri 600 situati sulle pendici del Monte Lattias, acquisiti nel 1995 con i fondi della Campagna Foreste del WWF Italia. Monte Arcosu ha anche effettuato nel 1997 il primo programma di gemellaggio per la tutela ambientale nel Mediterraneo insieme all’area protetta El Feija, in Tunisia, creata nel 1965 e poi Parco Nazionale nel 1990 per proteggere il Cervo berbero (Cervus elaphus barbarus). Il re dell’Oasi e la sua corte Oltre al “re” dell’Oasi, il Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus), che dopo una progressiva diminuzione iniziata nel primo ‘900 a causa della distruzione dell’habitat, della caccia e del bracconaggio, è oggi in ripresa, l’Oasi ospita un gran numero di specie animali e vegetali. Abitano l’area protetta anche la martora, la donnola, la volpe e lo sfuggente gatto selvatico. Ma sono presenti altre specie rare come il geotritone dell’iglesiente, la natrice del Cetti, il macaone sardo e uccelli nidificanti come il falco pellegrino, l’astore sardo e l’aquila reale. Nell’Oasi vivono circa 520 specie vegetali tra cui 46 endemiche. 24681012141618202224262830323436 38404244464850525456586062 pandaclub Panda Club 2005 – 2006 Di Antonio Bossi Esplorando la natura Quest’anno siete davvero in tanti. Parliamo delle migliaia di classi Panda Club che hanno aderito ai programmi “La natura in tasca” e “Sostieni il sostenibile 2”. Grazie ai materiali ricevuti ragazzi e ragazze di tutta Italia si sono messi al lavoro esplorando la natura accompagnati dal loro splendido taccuino, oppure si sono addentrati nelle mille vie della diversità della vita sul nostro pianeta. E per chi non fa ancora parte di un Panda Club? Ecco alcuni spunti anche per te, e se vuoi iscrivere la tua classe chiedi subito all’insegnante di contattare il WWF! www.wwf.it/educazione Quando la natura lascia il posto alle …puzze e ai rumori della città Il taccuino inviato ai ragazzi dei Panda Club contiene molte attività per esplorare la natura cercando le tracce degli animali, osservando foglie e fiori, imparando a riconoscere le sagome degli uccelli in volo, disegnando insetti ecc. ecc.. Ma durante un’ escursione, purtroppo, e soprattutto in città, può capitare di imbattersi in qualcosa che non ha nulla a che fare con la natura. Qualche rifiuto qua e qualcun altro là, tanto rumore, e aria puzzolente. Non è un gran che, vero? Come sta l’aria? Quelle che seguono sono alcune facili esperienze che ti permetteranno di analizzare la qualità dell’aria. Potrai ad esempio scoprire quante particelle “indesiderate” sono sospese nell’aria, o in quale misura essa sia in grado di annerire …i nostri polmoni. Se ripeterai le esperienze in luoghi diversi, potrai confrontare tra loro i risultati e, magari organizzare una piccola mostra per presentarli a tutti. 35791113151719212325272931333537 39 414345474951535557596163 panda club Attività numero uno Attività numero due Occorrente Occorrente Un aspira briciole da tavola, tanti pezzi di stoffa bianca, un elastico, un cartellone. Una piccola tavola di compensato, fogli di carta bianca, nastro adesivo o puntine. Come procedere Come procedere Togli all’aspira briciole la parte anteriore e applica sul meccanismo aspirante la carta o la stoffa fissandola, ben tesa, con l’elastico. Fai funzionare l’aspiratore per dieci minuti in ogni luogo in cui vuoi campionare la qualità dell’aria. Sostituisci la carta, o la stoffa, ad ogni rilievo. Sistema tutti i “filtri” su un unico cartellone e confrontali tra loro. Ce ne sono alcuni più anneriti di altri, perché? Ricopri la tavoletta con fogli di carta. Sugli stessi fogli applica alcune sagome di carta più piccole lasciando così alcune parti scoperte e alcune coperte. Esponi il tutto all’aria aperta al riparo dalla pioggia. Dopo una settimana stacca le sagome dai fogli e osserva cosa è successo. Attività numero tre Occorrente Un foglio di carta assorbente, un paio di forbici, un barattolo, un po’ di glicerina 2468101214161820222426283032343638 404244464850525456586062 pandaclub (si trova in drogheria) un righello e una matita, una lente d’ingrandimento. come procedere Sul foglio disegna un reticolo di quadrati di un centimetro di lato, ricavane un cerchio e sistemalo, dopo averlo imbevuto di glicerina, sul fondo del barattolo. Poni infine il barattolo all’aria aperta. Dopo una settimana prova a contare, aiutandoti con la lente, il numero di particelle presente in ogni quadratino e in totale. Puoi ripetere più volte l’esperimento. La Diversita’ nei paesaggi Il territorio che ci circonda è testimone della lunga storia del rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Ciò che oggi vediamo intorno a noi è un’alternanza continua di natura ed elementi creati dall’uomo, in una paro- la un insieme di paesaggi. Hai mai provato a guardarti intorno con attenzione? Magari durante un viaggio in auto o in treno? Hai notato cambiamenti nei paesaggi che attraversi? E la tua casa, in quale paesaggio si trova? Prova a rispondere a queste semplici domande. 3579111315171921232527293133353739 41 4345474951535557596163 panda club Se pensi a un paesaggio ti viene in mente la campagna, la riva del mare o la montagna? Possono esistere dei paesaggi in città? Descrivi un paesaggio osservato durante un viaggio in vacanza. Descrivi un paesaggio che esiste intorno a te, dove vivi. Indica ciò che prevale: campi, prati o un bosco, corsi d’acqua, palazzi, strade, ecc. Questo paesaggio cambia nel corso dell’anno? Ad esempio al variare delle stagioni. E nell’arco dei diversi anni è cambiato? Chiedi ai tuoi genitori o ai nonni com’era questo paesaggio all’epoca della loro gioventù. Ci sono dei paesaggi che ti piacciono più di altri? Esistono dei paesaggi che sono belli ed altri che sono brutti? E perché questi paesaggi sono belli o brutti? C’è un elemento del paesaggio in cui vivi che ti fa sentire “a casa” quando torni da un viaggio? 246810121416182022242628303234363840 4244464850525456586062 pandaclub Caccia al tesoro in citta’ Si può organizzare una caccia al tesoro per scoprire gli elementi caratteristici del paesaggio o della città per i compagni di scuola, gli amici, i parenti, tutto il quartiere. Per passare da una tappa all'altra bisogna preparare delle domande, ecco alcune idee: le forme (“Che forma ha la piazza...?” - “Quale forma hanno i condomini di via…?") i nomi (“Come si chiama la frazione dopo via...?” - “Qual è il nome del fiume che passa sotto via…?”) i tipi di materiali impiegati (“Con quale materiale è costruita la chiesa...?”, - “Di quale colore sono le pietre del pavimento di piazza…?”) la vegetazione spontanea o coltivata ("Quali sono le coltivazioni più diffuse nella nostra campagna?” “Quali alberi ci sono nel parco …?”) gli animali presenti (“Quali animali si possono osservare in piazza… o nel parco…”?) i colori (“Di che colore è il frutto dell'albero che cresce nel cortile della scuola…?”) le botteghe (“Cosa si ripara nella bottega di via… Al numero…”?, “Dove si compra…?”) Si possono anche dare delle indicazioni del tipo: “Andare sulla porta della quarta casa a destra della via…” o anche più difficili. Si può chiedere anche di portare alcune cose (ad esempio: “almeno dieci tipi di foglie d'albero diverse”) o di compiere delle azioni (“Raccontare una storia o leggenda su…”). 357911131517192123252729313335373941 43 45474951535557596163 speciale internet Un’escursione in montagna a cura di Antonio Bossi Ti piace la montagna? Boschi, vallate, sentieri, animali, fiori, torrenti e ruscelli, neve…. Ma anche storia e cultura, tradizioni e leggende. Insomma un condensato meraviglioso tra natura e attività umane al cospetto delle catene montuose che segnano la geografia del nostro pianeta. Ecco un viaggio virtuale fra alcuni dei siti più interessanti sulla montagna. www.cai.it Il Club Alpino Italiano nasce il 23 ottobre 1863 a Torino. Dopo quasi 150 anni di storia l’associazione è diventata un punto di riferimento per tutti gli alpinisti e gli appassionati di montagna in Italia. Un sito importante, con la segnalazione di escursioni, scuole di montagna, corsi, indirizzi di tutte le sezioni locali, servizi meteo e valanghe, e molto altro ancora. www.alpinia.net/index.html Un sito per tutti gli appassionati di montagna. Si trova praticamente di tutto: dalle proposte di escursioni, alla segnalazione di libri e riviste, dall’elenco dei rifugi a informazioni su piante, animali e geologia. Interessante la sezione dedicata alle web cam, con immagini in tempo reale da quasi tutte le montagne italiane. www.everestnews.com (in inglese) Siamo sull’Everest, il tetto del mondo. Dalla catena dell’Himalaya questo sito ci aggiorna costantemente sulla vita della montagna più alta della Terra, proponendoci immagini e notizie sempre aggiornate. Molto ricca la sezione dedicata alle spedizioni alpinistiche, con un aggiornamento in tempo reale su quelle in corso. Una sezione speciale permette di collegarsi ai siti dedicati alle montagne più alte del mondo. www.k2scienza.it Il K2 fu scalato per la prima volta da una spedizione italiana nel 1954. Il sito, interessantissimo, ripercorre la storia di quella spedizione e delle altre organizzate negli anni suc- 24681012141618202224262830323436384042 44464850525456586062 specialeinternet cessivi. Interessanti le sezioni sulle ricerche scientifiche, sui ghiacciai himalayani e quella sui numeri della seconda montagna più alta del mondo. www.mountain.org (in inglese) Il Mountain Institute è un’organizzazione internazionale impegnata nella conservazione degli ambienti naturali e in progetti di sviluppo locale nelle aree delle Ande, dell’Himalaya e degli Appalachi. Il motore di ricerca contenuto nelle pagine educative www.mountain.org/education/index.html permette di trovare tantissime informazioni e notizie sulle montagne nel mondo www.kids-for-the-alps.net (in italiano, tedesco, francese, sloveno) E’ il sito del progetto del WWF Kids for the Alps, rivolto a tutti i ragazzi dell’area alpina. Nato nel 2002, il progetto si concentra sui fiumi e sull’acqua, proponendo ai ragazzi attività e studi grazie ad un kit didattico che si può scaricare direttamente dal sito. www.museomontagna.org/m_info.html La montagna in un museo. Siamo al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino che ci apre le porte sulle sue sale dedicate alla natura, al paesaggio montano, alle tradizioni e all’arte, alla vita in montagna, alla storia dell’alpinismo. www.altemontagne.it Il bel sito dell’Associazione Amici della Montagna ci accompagna fra sentieri, rifugi, escursioni panoramiche nel Trentino Alto Adige e nelle Dolomiti. Importante la sezione dedicata ai consigli per l’escursionista. Bellissime le foto! www.montagneinvalledaosta.com (in italiano, francese, inglese) Una regione una montagna. Potrebbe essere lo slogan per uno spot pubblicitario, ma in Valle d’Aosta è proprio così. La regione ospita le più alte montagne del nostro Paese e i ghiacciai più estesi. Attraverso il sito si può sorvolare virtualmente l’intera regione in viaggio su uno spettacolare scenario di vette. www.parks.it/indice/Appennini.html Non solo Alpi. Il sito del sistema dei parchi italiani contiene le schede di tutte le aree protette presenti lungo la catena degli Appennini, che percorre il nostro Paese da Sud a Nord. 35791113151719212325272931333537394143 45 474951535557596163 la biblioteca del panda a cura di M. Antonietta Quadrelli SPECIALE NATALE Natale crea i tuoi regali, Edizioni EL 2003 77 pagine euro 12,20 Il Natale è appena dietro l’angolo: auguri da spedire, regali da fare, decorazioni… ce n’è per tutti i gusti! Perché non approfittare di questa occasione per inventare e realizzare oggetti “speciali”? Esistono molti libri bellissimi come questo, che propone ben trenta attività manuali per fare in casa decorazioni natalizie e regali. Dai 7 anni in su. Solo sui biglietti di auguri, di Dose Malte e Haak Martina c’è “Geniali Biglietti di Natale” Hobby & Work 46 pag a 5 euro. Ancora biglietti per ricordare tutti ma proprio tutti gli amici e i parenti? Ecco “Biglietti di Natale” di Beaton Clare, 4,90 euro, 24 pag, EL. E poi “Crea e decora il tuo Natale”, di Newdick Jane, 192 pag, 17,90 euro, Idea Libri, ma basta visitare una libreria per trovare altre idee su carta! E adesso pensiamo a divertirci noi! Con: La scatola dei giochi dimenticati e La scatola dei libri, sono due “libri-gioco” che si ispirano a libri di Salani Editore di grande successo: Il libro dei giochi dimenticati di Giorgio Reali e Niccolò Barbiero e Il libro dei libri di Niccolò Barbiero e Giulia Orecchia. nonni e insegnanti, tornano a divertirsi con le attività manuali di un tempo. Il libro dei libri per esempio è un “manuale per giocare a costruire libri”. Si possono fare Libri fisarmonica (per chi ha manie di grandezza), Libri Strani (per chi non si accontenta), Libri difficili (per precisi di natura). Le Scatole del Laboratorio, approfondendo i temi già svolti nei libri offrono ai ragazzi tra i 7 e i 15 anni molte ore di giochi e attività: da soli, in compagnia di amici, genitori, Ringraziamo la libreria TUTTOlibriRAGAZZI di Piacenza e le case editrici per la collaborazione a questa rubrica 2468101214161820222426283032343638404244 464850525456586062 lettoripernatura Questo l’ho letto io! Vi piacciono i libri che parlano di natura, avventura, viaggi, esplorazioni? Questa pagina è dedicata alle vostre (brevi!!) impressioni. Pubblicheremo le più simpatiche, le più curiose, le più spiritose… ricordate di citare il titolo del libro, l’autore, il numero delle pagine e l’editore. Scrivete a: WWF – Panda Junior – Via Po 25/C 00198 Roma, oppure inviate una e-mail all’indirizzo: [email protected]. Geronimo Stilton e il Drago dell’arcobaleno Ciao a tutti i Soci Junior del WWF, sono Martina Gargiulo e vorrei consigliarvi l’ultimo libro della saga di Geronimo Stilton “Alla ricerca della felicità” (che poi è il seguito di: “Nel regno della fantasia”) Piemme editore, 313 pag. Stavolta il famosissimo topo se la vedrà con draghi, orchi, streghe, civette, pipistrelli ed altre orride creature … tutto per scoprire il segreto della felicità! E se le mie parole non vi hanno convinto a leggere questo libro, provate ad annusarlo: sa di cioccolato! Non è stratopico? illustrazione di Concetta Flore Doccia di polvere e zuppa di fango Sono Mattia Felicetti e consiglio a tutti di leggere “Sporcarsi è bello”, Editoriale Scienza, 80 pag. E’ un libro interessantissimo e molto divertente per imparare tutto su terra, fango, sabbia, polvere sporcandosi per bene le mani (e tutto il resto). Ci sono mille ricette “scientifiche” da realizzare con guanti, palette, vanghe, semi, melma, acqua ed erba. Scoprirete tante curiosità sulla terra e sul mondo in cui viviamo. Non ve lo perdete!! 3579111315171921232527293133353739414345 47 4951535557596163 attivita’ Naturalmente … Natale! illustrazioni di Concetta Flore Ti piacerebbe decorare il tuo albero di Natale con qualcosa di veramente originale? Sì? Vieni allora, usciamo per una passeggiata fra boschi, radure e giardini a caccia del materiale necessario 246810121416182022242628303234363840424446 4850525456586062 attivita’ A caccia di “tesori” in natura Passeggiando in natura potrai facilmente trovare molte piante, frutti ed erbe ormai secche utili per realizzare delle simpaticissime “palline” da appendere all’abete. Noi ti diamo alcuni suggerimenti ma tu puoi raccogliere qualunque elemento naturale che stuzzichi la tua creatività. Cerca ghiande o, se preferisci, solo il loro “cappuccio”, diversi tipi di spighe (grano, orzo, avena ecc.), piccole pigne (vanno benissimo quelle del larice e del pino silvestre), i frutti dell’ontano o quelli “alati” dell’acero e del frassino, ti saranno molto utili anche gli aghi di pino, le foglie d’eucalipto, le “codine di topo”, le infiorescenze ormai secche di bardana e delle ombrellifere, le foglie d’erica, bacche di diverso colore, “barbe” di lichene ed altre specie di piante che ti paiono adatte. Chi cerca trova… anche in citta’! Se non hai trovato proprio tutto quel che ti occorre in natura puoi sempre acquistare il materiale necessario nei negozi specializzati o dai fiorai più forniti (dove troverai i semprevivi, quei fiorellini gialli, rossi, violetti che non seccano mai e che non dovrai colorare!). Ricordati di utilizzare solo piante ed essenze secche e di non strappare gli steli (tagliali a metà gambo con l’aiuto di un paio di forbici). E’ importante non raccogliere del materiale troppo umido o dopo un giorno di pioggia, potrebbe marcire! Un’ultima raccomandazione, non prendere più cose di quelle che userai: ghiande e bacche, per esempio, sono cibo per molti animali del bosco! 357911131517192123252729313335373941434547 49 51535557596163 attivita’ Cosa occorre Oltre alle piante di cui abbiamo già parlato ti servirà del cartoncino (che potrai ricavare da vecchie scatole e scatoloni), dei colori acrilici o a tempera, forbici e pennello, nastrini di raso di diverso colore, del cordoncino dorato sottile, un panetto di DAS, uno stuzzicadenti o un ago da lana, colla trasparente a presa rapida, delle pinzette per maneggiare il materiale più fragile, un po’ di attenzione e molta fantasia. DECORO SU DISCHETTO DI CARTONE Una “stella” di spighe e aghi di pino Iniziamo dalla decorazione che utilizza come base dei dischetti di cartone. Ritaglia due dischetti di cartone di uguale dimensione (puoi 24681012141618202224262830323436384042444648 50525456586062 attivita’ farli di circa 5 cm di diametro o anche più piccoli) e dipingili con i colori a tempera. Quando saranno asciutti disponi su di un dischetto (sul lato che non hai colorato) le spighe, gli aghi di pino o gli altri elementi che hai scelto, l’importante è che abbiano stelo o picciolo e, seguendo un disegno a raggiera, incollali uno ad uno come mostra l’illustrazione. Per ultimo fissa il nastrino di raso colorato (che ti servirà per appendere la tua decorazione all’albero di natale) e successivamente incollaci sopra l’altro dischetto come fosse un panino imbottito. Ricordati di lasciare in vista il lato colorato del cartoncino. Come un “panino” farcito Ora prosegui attaccando sulle due facce del “panino” gli elementi naturali che hai raccolto, puoi seguire un disegno a tuo piacere oppure ispirarti alle nostre illustrazioni. Se preferisci puoi colorare alcuni elementi di bianco (per creare un effetto neve), spruzzare della vernice argentata o dorata sulle piccole pigne o incollare all’interno dei gusci a “coppetta” delle ghiande i piccoli fiori colorati dei semprevivi. Nelle illustrazioni che seguono ti suggeriamo alcune figure base, di grande effetto e non troppo difficili da realizzare. Ricorda di lasciar asciugare bene colla e colore prima di appendere i tuoi decori all’abete. 35791113151719212325272931333537394143454749 51 535557596163 attivita’ DECORO SU BASE IN CRETA Creta, erbe e fantasia… Con questa seconda tecnica puoi utilizzare come supporto per gli elementi naturali che hai raccolto una pallina di DAS modellata e appiattita in diverse forme geometriche (come rombi, quadrati, stelle, losanghe, ovali, cerchi ecc.) a cui farai, con l’aiuto di uno stuzzicadenti o di un ago da lana, tanti forellini quante sono le spighe, gli aghi di pino o le infiorescenze che desideri adoperare. E’ meglio inserire, sin da questa prima fase, il cordoncino dorato con il quale appenderai la tua creazione all’albero di Natale. Procedi facendo un anello e chiudilo in cima con un nodino, poi pigia quest’ultimo a fondo nella pallina di DAS per fissarlo bene). Aiuto, ho forato! Ricordati di non fare i fori a caso ma segui un disegno ben definito. La disposizione (così come la profondità, il numero e la larghezza) dei forellini è molto importante perché è quella che darà la forma finale alla tua “pallina” di natale. Quando sarai soddisfatto del tuo lavoro, 525456586062 2468101214161820222426283032343638404244464850 attivita’ lascia seccare per qualche tempo le piccole “mattonelle” di DAS e poi colorale come più ti piace. Puoi utilizzare le tempere o anche spruzzarvi della vernice dorata. altre ombrellifere e poi dipingile di bianco. Lascia asciugare il tutto e procedi decorando anche la parte centrale della “mattonella” a tuo piacere. Ti suggeriamo di usare dei semini di mela disposti come i petali di un fiore, delle bacche colorate, dei semprevivi, dei grani di pepe dorati o argentati o i semi dell’anice stellata (sono particolarmente belli e puoi trovarli in vendita nelle drogherie ben fornite). Nelle illustrazioni troverai diversi motivi d’ispirazione, ma lavorando con la fantasia siamo certi che creerai tanti nuovi decori per il tuo l’abete, sarà bellissimo! Auguri e Buon Natale da tutti noi! Fiocchi di neve … vegetali! Quando la pittura sarà asciutta, puoi iniziare ad inserire i vari elementi naturali nei forellini fissandoli con una goccia di colla (in questa fase ti sarà utile inserire uno spiedino di legno nella pallina di creta per lavorare meglio). Se vuoi ottenere un effetto “fiocco di neve” disponi secondo l’ordine suggerito nell’illustrazione le infiorescenze della pianta di bardana o di 3579111315171921232527293133353739414345474951 53 5557596163 iniziative wwf Le erbe nel mondo antico Seconda tappa del viaggio in tre puntate che ci porterà agli albori della civiltà per scoprire proprietà, curiosità ed impieghi di erbe medicinali, spezie, essenze aromatiche e per comprendere il grande valore che i popoli antichi davano alla purificazione del corpo e degli ambienti. Un concetto per noi oggi molto lontano, visto che nella nostra vita e nelle nostre città, non mancano certo le sostanze tossiche ed i veleni! “Magica” propoli I mille usi della propoli Le api utilizzano la propoli per “imbalsamare” il corpo dei piccoli invasori uccisi dentro l'alveare: in questo modo i resti degli animaletti morti si seccano senza putrefarsi, evitando qualsiasi pericolo di infezione. La propoli è anche impiegata come intonaco protettivo per chiudere le fessure delle arnie, per “verniciare” i favi e per rivestire l'interno delle cellette appena costruite prima che l'ape regina vi deponga le uova. La propoli è quindi una sostanza preziosissima, utile per La Propoli è una sostanza naturale molto utile per il benessere della gola, soprattutto nei mesi invernali quando, con l’arrivo del freddo, aumenta il rischio di prendere tosse e raffreddore. La propoli è una sostanza naturale che le api producono elaborando le resine balsamiche che ricoprono le gemme e le cortecce degli alberi. Tutto inizia con l’ape "propolifera", che preleva le resine e altre sostanze balsamiche durante le ore più calde del giorno, quando la loro consistenza è più molle e gommosa. All'interno dell'alveare l’ape operaia trasforma poi il prezioso raccolto mediante secrezioni salivari, dando così vita alla propoli in quantità tali da soddisfare il fabbisogno dell'alveare. 246810121416182022242628303234363840424446485052 5456586062 iniziativewwf proteggere l'alveare da microrganismi e insetti parassiti che potrebbero rappresentare un serio pericolo per gli abitanti dell’alveare ed in particolar modo per le loro piccole larve. La Propoli nella storia Fonti storiche attestano che le proprietà curative della propoli fossero note fin dall'antichità più remota. Gli Incas la utilizzavano per curare la febbre, gli Egiziani la impiegavano nei processi di mummificazione dei faraoni. La propoli era citata in molti trattati arabi di medicina ed anche il naturalista dell’antica Roma Plinio parlò delle proprietà benefiche della propoli nella sua opera Naturalis Historia. Nel Medioevo si comincia ad utilizzare la propoli per far cicatrizzare l'ombelico dei neonati e come cura per i disturbi di gola. La propoli e il … legionario! L’equipaggiamento del legionario romano era composto da un elmo in bronzo, dalla corazza in maglia di ferro, da scudo, spada, pugnale, giavellotti e da numerosi altri oggetti utili alla sopravvivenza (il suo “zaino” pesava fra i 30 ed i 40 Kg!) e, fra le altre cose, comprendeva pala e piccone per costruire gli accampamenti, la falce per mietere il grano, utensili da cucina e… anche piccole dosi di propoli per medicarsi le ferite. Galeno celebre medico dell’antichità, ne raccomandava l’uso per disinfettare e cicatrizzare le ferite da freccia! IL WWF E LA CAMPAGNA “DETOX”, PER UN MONDO SENZA VELENI I più pericolosi sono 12, 12 sostanze chimiche prodotte dall’uomo che si trovano nell’aria, nell’acqua, nel suolo, nei tessuti, nelle vernici, negli oggetti di plastica che usiamo ogni giorno. Noi vogliamo liberarci di loro e per questo abbiamo lanciato la campagna Detox, per chiedere all’Unione Europea di approvare un grande disegno di legge che proibisca, una volta per tutte, l’uso delle sostanze chimiche più dannose. WWF-Canon/Martin Harvey Aboca collabora con il WWF alla Campagna Detox Svelénati per un mondo senza veleni 357911131517192123252729313335373941434547495153 55 57596163 GIOCHI Giocando sotto l’abete Rispondi correttamente alle definizioni, nella caselle colorate comparirà il nome di un animale re delle vette innevate 1) In mezzo… al bosco! 2) Una via “lastricata” di stelle… 3) Ne fanno provvista gli scoiattoli 4) Portano in dono oro, incenso e mirra 5) Un albero davvero gigantesco 6) Corpo celeste con la… coda! 7) Il suo tamburellare risuona nei boschi 8) Il rapace goloso di miele e di …vespe 9) Il Polo dove abitano l’Orso bianco e Babbo Natale! 1 2 3 4 5 6 7 8 9 56586062 24681012141618202224262830323436384042444648505254 GIOCHI Caccia all’errore Stai facendo un’escursione in montagna ed il panorama è bellissimo… ma ci sono 7 particolari che proprio non tornano. Sei capace di scoprirli? Trovi la soluzione a pag. 62 35791113151719212325272931333537394143454749515355 57 596163 senti chi parla Foto archivio WWF l e. de tos o i rn spir e t ll ’in più a e o le s a fr rem a e un lich te bb e u v ri , p c S tto e m u f A pag. 62 le vostre soluzioni alla foto “buffa” dello scorso giugno Nome..................................... Cognome...................................... Inviare a: Panda Junior - via Po 25/c 00198 Roma 586062 2468101214161820222426283032343638404244464850525456 lapostadelpanda Una galleria bestiale! Ricordate? Tempo fa vi avevamo chiesto d’inviarci degli “scatti” di sculture naturali somiglianti ad animali, mostri marini o creature del mondo delle fiabe. E, dobbiamo dire, che quest’estate siete stati davvero bravissimi!! In vacanza nella nostra bella penisola avete “catturato” (con l’obiettivo, è ovvio!) un dromedario, un drago addormentato, un mostro “mostruoso” che tanto ricorda il muso di una tartaruga terrestre e persino un popolarissimo personaggio dei fumetti… Scooby-doo ! Foto di Tiziano Filippini 3579111315171921232527293133353739414345474951535557 59 6163 lapostadelpanda E’ nato un agnellino E’ davvero grazioso il tuo agnellino Leone Faccio di Valfabbrica (PG). Ma, a quanto pare, hai anche un altro amico, un gattino rosso molto pigro e un po’ geloso, vero? Le mille domande di Lorenzo Tomei Ciao Lorenzo! A quanto pare sei un tipo molto impegnato e altrettanto curioso, ci fa piacere! Promettiamo di rispondere a tutte le tue domande nei prossimi numeri di Panda Junior, per il momento ti diciamo che lupi, donnole, mantidi e falchi pellegrini vivono nelle Oasi del WWF, incontrarli però non sempre è così facile (per il lupo puoi provare visitando l’Oasi del Monte Polveracchio dopo una nevicata, se sei fortunato ne vedrai le impronte!). Gli antenati degli insetti Sempre Lorenzo Tomei ci chiede quando sono comparsi i primi insetti sulla Terra, com’erano allora e quanti sono oggi. Gli insetti costituiscono più del 50% di tutte le specie presenti sulla Terra, il loro successo evolutivo è enorme e, tanto per fare qualche numero, ogni giorno nel mondo sono in vita 10 quintilioni (è un numero con tanti zero che neppure t’immagini!) d’insetti. E sono 4 milioni ancora le specie d’insetti che aspettano di essere classificate dalla scienza. Probabilmente gli antenati degli Foto archivio WWF insetti hanno fatto la loro comparsa sulla Terra circa 420 milioni di anni fa (dopo che le piante ebbero conquistato la terraferma). E si sa che libellule primitive volavano fra le umide foreste del Carbonifero già 300 milioni di anni or sono. Per tutte le altre risposte Lorenzo ti diamo appuntamento al PJ di febbraio. Ciao! 6062 246810121416182022242628303234363840424446485052545658 sentichehadetto Lo sapevate? In mare i conti del dentista sono ancora più “salati” che sulla terraferma! Ecco cosa ne pensa il simpaticissimo delfino di Valentina Cicalé: “Accipicchia, sono appena stato dal dentista. Mi ha prosciugato!”. Divertenti anche le vignette di Chiara Pastorivo: “Sono meglio di Einstein, tutta materia grigia!” e di Anna De Crescenzo: “Qualcuno mi insegna a nuotare a rana? Sono stufo di nuotare sempre a delfino!”. Sale in superficie per dire la sua freddura il delfino di Marco Giuliani: “Sapete cosa dicono due sogliole in un piatto? Che vita piatta!” mentre il delfino di Veronica Quadrelli ci confida un segreto: “Vi dico il mio segreto ma… acqua in bocca! Dovete essere muti come pesci!”. Salutiamo Chiara Donatini: “Io uso Algafresh, il dentifricio per un sorriso smagliante!” e Daniele ed Alberto Iori: “Risponde la segreteria telefonica di Delfi, sono partito per le ferie con il cugino Flipper, lasciate un messaggio dopo il BLUB!”. Ringraziamo Tazio Brunetta, Stefania Verin, Angelo ed Erika Ancarani, Irene Conti, Giulia Motta, Camilla Penna, Olivia Maria Riondino, Valentina Pieraccini, Benedetta Mazzetto, Samantha Alberto, Francesco Marongiu, Margherita Gigli e tutti voi che ci avete scritto. A presto! “Accipicchia, sono appena stato dal dentista. Mi ha prosciugato!”. SOLUZIONE GIOCO GIOCANDO SOTTO L’ABETE S L AT TEA H I A NDE R EMAG I AOB AB OMET A I CCH I O E CCH I A I OLO 9 N O R D 1 2 3 G 4 5 6 7 8 B C P P 357911131517192123252729313335373941434547495153555759 61 63 senti che ha detto Caccia all’errore! Soluzioni 1) Il gruccione (Merops apiaster) trascorre l’inverno in Africa ed in Medio oriente. Frequenta la nostra penisola solo nel periodo riproduttivo, il suo habitat non è la montagna ma le radure e le pareti sabbiose dove scava gallerie per deporre le uova; 2) se guardi il cielo scoprirai che sono sempre le nuvole a coprire il sole e mai viceversa, (questo è uno degli errori più comuni fra i disegnatori inesperti e un po’ distratti); 3) la palma non è certo un albero che si trova in montagna; 4) il frutto delle conifere sono le pigne, non le ghiande; 5) la rosa canina non fiorisce d’inverno; 6) il cervo non lascia impronte d’uccello! 7) il grazioso pettirosso (Erithacus nubecola) non ha certo un becco così lungo… 1 2 3 5 7 4 6 62 24681012141618202224262830323436384042444648505254565860 Associazione Italiana per il World Wide Fund for Nature Fondo Mondiale per la Natura (ONG - ONLUS) Via Po, 25/C 00198 Roma - tel. (06) 844971 Ente Morale, D.P.R. n. 493 del 4-4-1974 RECAPITI SEZIONI REGIONALI 60122 Ancona tel. 071 203634 Molise Via G.B. Vico, 65 86100 Campobasso tel. 0874 92247 Piemonte Via Peyron, 10 10143 Torino tel. 011 4731873 Puglia Via Boccapianola, 1 70122 Bari tel. 080 5210307 Sardegna Via dei Mille, 13 09127 Cagliari tel. 070 670308 Sicilia Via E. Albanese, 98 90139 Palermo tel 091 583040 Toscana Via S. Anna, 3 50129 Firenze tel. 055 477876 Trentino Alto Adige Via Malpaga, 8 38100 Trento tel. 0461 231842 Umbria Via XX Settembre, 134 06161 Perugia tel. 075 5058506 Veneto Via Piave, 143 30171 VE-Mestre tel. 041 5382820 JB SOCIO JUNIOR (fino a 14 anni) C 18 JS JUNIOR SENZA PANDA (fino a 14 anni) C 12 C 18 GS GIOVANILE SENZA PANDA (da 14 a 15 anni) C 1 2 SOCIO FAMIGLIA C 50 SOCIO FAMIGLIA SOSTENITORE C 90 PC PANDA CLUB C 35 MC MILLENNIUM CLUB C 300 BB SOCIO BENEMERITO C 500 I PAGAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE: con VERSAMENTO SUL C/C POSTALE n. 323006, intestato a: Associazione Italiana per il WWF ONG ONLUS Via Po, 25/C - 00198 Roma. PER ISCRIZIONI, RINNOVI E DONAZIONI POTETE TELEFONARE ALLA SEGRETERIA SOCI 06 - 84497500 LE C T E D SE Periodico associato all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) F I BE R C 22 SB "Panda" Pubblicazione mensile. Aut. Trib. di Roma, n. 12132 del 24-4-68 Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 2 dcb Roma Anno XXXIX n° 11 novembre 2005 Stampa: Edicomp S.p.A.- Fotolito: Gestaltcolor S.r.l. "Panda" é una pubblicazione mensile riservata ai Soci ed agli Abbonati. I Soci ordinari e giovanili ricevono ogni due mesi Panda. I Soci Junior ricevono ogni due mesi Panda Junior. RY C 60 FB Comitato scientifico: Franco Andaloro, Piermario Biava, Luigi Boitani, Giovanni Bollea, Lester Brown, Massimo Capula, Cesare Corselli, Giulio De Leo, Domenico De Masi, Alberto Di Fazio, Antonio Di Natale, Almo Farina, Vincenzo Ferrara, Ireneo Ferrari, Andrea Filpa, Silvano Focardi, Fulvio Fraticelli, Marco Frey, Silvana Galassi, Marino Gatto, Domenico Gaudioso, Mario Giampietro, Silvio Greco, Franco La Cecla, Alessandro Lanza, Sandro Lovari, Sergio Malcevschi, Ezio Manzini, Marco Marchetti, Eleonora Masini, Bruno Massa, Luca Mercalli, Franco Miglietta, Alessandro Montemaggiori, Norman Myers, Antonio Navarra, Giorgio Nebbia, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Giuseppe Onufrio, Franco Pedrotti, Francesco Petretti, Bruno Petriccione, Sandro Pignatti, Bernardino Romano, Wolfgang Sachs, Luigi Lombardi Satriani, Giuseppe Scarascia-Mugnozza, Bartolomeo Schirone, Francesco Tonucci, Mario Tozzi, Sergio Ulgiati, Riccardo Valentini, Sergio Zerunian. Segretario Generale: Michele Candotti C 30 OS ORDINARIO SENZA PANDA GB SOCIO GIOVANILE (da 14 a 15 anni) Consiglieri: Maria Cimino, Giulio De Leo, Andrea Dignani, Riccardo Fortina, Maurizio Fraissinet, Marco Frey, Kuki Gallmann, Peter Kramer, Cecilia Parlante, Antonella Pulci, Maurizio Rivolta, Mario Tozzi, Marina Vigo C O NDA SE SOCIO SOSTENITORE TB Vice Presidenti: Stefano Leoni, Enzo Venini Direttore responsabile: Fulco Pratesi QUOTE SOCIALI OB SOCIO ORDINARIO Presidente: Fulco Pratesi S Abruzzo Via G.D'Annunzio, 68 65127 Pescara tel. 085 4510236 Basilicata Gradinata IV Novembre, 6 85100 Potenza tel. 0971 411382 Campania Via A. da Salerno, 13 80128 Napoli tel. 081 5607000 Calabria Via Popilia, 42c 89900 Vibo Valentia tel. 0963 995053 Emilia Romagna Via San Felice, 99 40122 Bologna tel. 051 551199 Fiuli Venezia Giulia Via Parini, 11 33100 Udine tel. 0432 507895 Lazio Via Allegri, 1 00198 Roma tel. 06 84497206 Liguria Vico Casana 9/3 16123 Genova tel. 010267312 Lombardia Via Orseolo, 12 20144 Milano tel. 02 831331 Marche Via Cialdini, 24A Consiglio Direttivo Stampato su carta ecologica riciclata Comitato di redazione: Gianfranco Bologna, Fabrizio Bulgarini, Barbara Franco, Paolo Giganti, Francesca Paolini, Emanuela Pietrobelli, Maria Antonietta Quadrelli, Massimiliano Rocco Responsabile editoriale: Barbara Franco Coordinamento di redazione: Francesca Paolini In redazione: Emanuela Pietrobelli, Lara Elia, Maura Valerio Grafica: Studio Pepe La foto di copertina è di WWF- Canon/Martin Harvey Per Natale regala la tessera del WWF Foto-WWF-Canon/Martin Harvey Un dono speciale che aiuta la natura