junio
PANDA
IL WWF PER
L’ELEFANTE
AFRICANO
IL DOCTOR
BLOOD
ED IL PROGETTO
DETOX
PERNATALE
FAIUNREGALO
ALLANATURA
WWF Italia ONG - ONLUS via Po 25/c 00198 Roma - Anno XXXIX n° 11 novembre 2005
Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 2 dcb Roma
4
Panda Junior - n° 11 Novembre 2005
sommario
Veterinari in prima linea, Vi raccontiamo le storie a lieto fine
di tanti piccoli animali selvatici curati nel Centro di Recupero
WWF “Bosco di San Silvestro”
12
Fermiamo la
corsa all’oro
bianco
18
Il doctor Blood
a “caccia” di veleni
I primi risultati della
Campagna “Detox” del WWF
24
Notizie
verdi
Il WWF in Africa
per proteggere
gli elefanti
22
Cip, Ciop
e la banda
Disney
in visita
all’Oasi di
Burano
Curiosità da… brivido!
l’Orso bianco
26 Con
al Polo Nord
28
30
Sono arrivati gli invasori!
Scopri chi sono e dove si “nascondono” con
la miniguida “The invaders”, le invasioni biologiche
Panda
Club
in azione
… in bicicletta!
35
Campagna
di Natale
37
Chi trova
un amico,
trova un tesoro
(e aiuta il WWF
e la natura)
39
Monte Arcosu
compie 20 anni
Tantissimi auguri!
Speciale Panda Club
Indagando fra boschi, giardini e città
44
Arrampichiamoci
in rete
I più bei siti che parlano
di montagna
47
46
La biblioteca
del Panda
Naturalmente
…Natale!
Lettori
per
natura
48 Tante idee simpatiche
ed originali per decorare
l’abete
54
Un tuffo nel passato
per scoprire i “magici” poteri della propoli
56
I giochi
del
Panda
58
Senti
chi
parla
59
La posta
del
Panda
61
Senti che
ha detto!
Soluzione
giochi
storia di natura
Centri di recupero WWF:
veterinari in
Ogni anno nei Centri di
Recupero del WWF
vengono curati
e restituiti alla libertà
migliaia di animali
selvatici. Sono volpi,
ricci, cervi, caprioli,
scoiattoli, ghiri,
aironi, rapaci,
diverse altre
specie di uccelli
e molte altre creature
in difficoltà.
Vi raccontiamo alcune
loro storie tratte dal
“Diario dei ricoveri” del
CRAS dell’Oasi del Bosco
di San Silvestro,
in provincia di Caserta.
(BN) da alcune persone che, vedendolo molto spaventato ed in difficoltà, hanno subito contattato il
responsabile della sezione WWF di
Benevento. Ad un primo esame
medico il volpacchiotto è apparso in
buone condizioni di salute, anche
se decisamente bisognoso d’aiuto.
Attualmente è ospitato nelle strutture del CRAS, ma i veterinari confidano di liberarlo al più presto all’interno dell’area protetta dell’Oasi.
Quando la volpe ci lascia
lo zampino…
giugno 2005
RICOVERATO
UN CUCCIOLO
DI VOLPE
RITROVATO NELLE
CAMPAGNE DI
MONTESARCHIO (BN)
Un giovane esemplare di Volpe
(Vulpes vulpes) è stato ritrovato
nelle campagne di Montesarchio
468101214161820222426283032343638404244464850525456586062
2
storiadinatura
prima linea
Il passero solitario
prende il volo
giugno 2005
LIBERATO
UN ESEMPLARE
DI PASSERO SOLITARIO
NELL’OASI WWF
DEL BOSCO
DI SAN SILVESTRO
Un esemplare di Passero solitario
(Monticola solitarius) è stato restituito alla vita selvatica nell'Oasi
WWF Bosco di San Silvestro.
L'esemplare era stato recuperato
in provincia di Napoli insieme ad
altri esemplari di avifauna selvatica. Prima della liberazione il pas-
3
sero è stato misurato, pesato ed
inanellato.
Quando una scuola
adotta una gazza
giugno 2005
LIBERATO
UN ESEMPLARE
DI GAZZA
Era stata trovata ferita ed in seria
difficoltà ma, grazie all’abilità dei
veterinari ed alla generosità degli
alunni della scuola “Miniclub” di
Caserta (che hanno adottato l'esemplare e contribuito alle spese
per la degenza presso il Centro di
Recupero), una giovane Gazza
(Pica pica) è stata restituita alla
5 79111315171921232527293133353739414345474951535557596163
storia di natura
vita selvatica nell'Oasi WWF Bosco
di San Silvestro. L’onore (e l’onere)
del rilascio è toccato ai ragazzi che
si sono emozionati moltissimo nel
vedere la loro “protetta” tornare a
volare libera nei boschi.
Cinque civette cercano casa
Luglio 2005
RICOVERATI CINQUE
ESEMPLARI PICCOLI
DI CIVETTA RITROVATI
NEL CENTRO
DI CASERTA DOPO
L’ABBATTIMENTO
DI UN ALBERO
Cinque esemplari di Civetta (Athene
noctua) sono stati ricoverati al
CRAS dopo essere stati ritrovati su
un albero abbattuto nel centro sto-
rico di Caserta. Si tratta di giovani
soggetti ancora piccoli per i quali
sarà necessario un periodo di
degenza presso le strutture del
CRAS in attesa che cresca loro il
piumaggio da adulti e che imparino
a volare e a nutrirsi da soli.
Un nido per tre rapaci
Luglio 2005
RITROVATI DA
ALCUNI OPERAI
TRE PICCOLI DI GHEPPIO
Tre esemplari piccoli di Gheppio
(Falco tinnunculus) sono stati ricoverati al CRAS dopo essere stati
ritrovati da alcuni operai durante
l'abbattimento di una piattaforma
utilizzata per l'illuminazione di un
impianto industriale nel comune di
Teverola (CE). I tre giovani rapaci
68101214161820222426283032343638404244464850525456586062
24
storiadinatura
sono stati allevati dalle mani esperte di Valeria Biundo e sono ora
ospitati in una voliera del CRAS in
attesa di essere restituiti alla vita
selvatica.
Il capitombolo dell’Assiolo
Luglio 2005
UN ASSIOLO E’ STATO
CONSEGNATO AL CRAS
DAL PERSONALE
DELL’OASI WWF
DI DIECIMARE (SA)
Si tratta di un giovane esemplare
ritrovato a terra ed in serie difficoltà nel comune di Mercato San
Severino (SA), probabilmente in
seguito alla caduta dal nido. Dopo
essere stato adeguatamente curato lo sfortunato Assiolo è stato liberato nel territorio protetto dell'Oasi
WWF di Decimare il 24 agosto.
35
7 9111315171921232527293133353739414345474951535557596163
storia di natura
Lo strano caso
dell’iguana verde
23 luglio 2005
RICOVERATO UN
ESEMPLARE
DI IGUANA VERDE
(Iguana iguana)
Con l’arrivo della stagione estiva
aumentano in modo preoccupante i
ricoveri di animali esotici abbandonati da "allevatori" pentiti che,
dovendo partire per le vacanze,
perdono tutto ad un tratto la loro
passione per gli animali. All’iguana
della foto è andata piuttosto bene,
ha trovato chi si prenderà cura di
lui, ma cosa dire dei tanti animali
esotici (e non) che ogni anno vengono abbandonati da collezionisti
con pochi scrupoli? Purtroppo la
246
moda dell'esotico spinge le persone
ad acquistare questi strani e buffi
animali senza rendersi conto che la
loro leggerezza alimenta il mercato
illegale.
Il mistero del merlo
dimenticato
Agosto 2005
RICOVERATO
UN ESEMPLARE
DI MERLO METALLICO
ABBANDONATO
DA UN ALLEVATORe
PENTITO
Un esemplare di Merlo metallico
(Theratopius scandatus) è stato
consegnato al CRAS da un veterinario di Caivano (NA) che lo aveva
8101214161820222426283032343638404244464850525456586062
storiadinatura
ritrovato abbandonato nel suo
ambulatorio. L'esemplare, dopo
essere stato curato e nutrito presso il CRAS, è stato trasferito, insieme ad altri 40 esemplari di specie
esotiche, a Roma presso le strutture del “Centro Recupero Animali
selvatici ed Esotici Appia Antica” del
WWF Italia.
Il cucolo… impallinato!
Luglio 2005
LIBERATO UN
ESEMPLARE
DI FALCO CUCULO
NELL’OASI WWF
BOSCO DI
SAN SILVESTRO (CE)
Un bellissimo esemplare di Falco
cuculo (Falco vespertinus) è stato
restituito alla vita selvatica nell'Oasi
WWF Bosco di San Silvestro.
L'esemplare era stato consegnato
al CRAS il 3 maggio da un agricoltore che lo aveva ritrovato nelle
campagne di Castel di Sasso (CE).
Al momento del ricovero l'esemplare presentava la frattura di un'ala
provocata da un colpo di arma da
fuoco.
I quattro orfanelli
Agosto 2005
RICOVERATI quattro
piccoli DI GHEPPIO
CONSEGNATI
DAL CORPO FORESTALE
DELLO STATO
DI SOLOPACA (BN)
Quattro esemplari di Gheppio
(Falco tinnunculus) sono stati ricoverati al CRAS dopo essere stati
ritrovati dal personale del Corpo
357
9 111315171921232527293133353739414345474951535557596163
storia di natura
Forestale dello Stato di Solopaca
(BN). Si tratta di giovani esemplari
probabilmente rimasti orfani per i
quali è stato necessario un periodo
di degenza presso le strutture del
CRAS. Il giorno 18 agosto sono
stati restituiti alla vita selvatica
nell'Oasi WWF Montagna di Sopra
nel comune di Pannarano (AV).
Un barbagianni in…”corsia”!
Agosto 2005
RICOVERATO
UN ESEMPLARE
PICCOLo DI
BARBAGIANNI
RITROVATO NEL
COMUNE DI TELESE (BN)
Un esemplare pullo di Barbagianni
(Tyto alba) è stato ricoverato al
CRAS dopo essere stato ritrovato
da alcuni cittadini nel comune di
Telese (BN). Dopo un periodo di
degenza necessario per permetterne la crescita, è stato restituito
alla vita selvatica. Trattandosi di un
giovane esemplare senza un suo
territorio si è deciso di liberarlo
nell'Oasi WWF Cratere degli
Astroni (NA).
Il riccio e la maggiore età
Agosto 2005
LIBERATO UN
ESEMPLARE
DI RICCIO NELL’OASI
WWF BOSCO
DI SAN SILVESTRO (CE)
Un esemplare di Riccio (Erinaceus
europaeus) è tornato libero all’interno del territorio protetto
dell'Oasi WWF Bosco di San
Silvestro. L'esemplare era stato
ritrovato nel mese di giugno quando era ancora troppo piccolo ed
incapace di alimentarsi da solo.
Prima di poterlo liberare è stato
necessario un periodo di degenza
presso le strutture del CRAS in
attesa di crescere ed imparare a
nutrirsi da solo.
101214161820222426283032343638404244464850525456586062
2468
storiadinatura
Il giorno della civetta!
Agosto 2005
LIBERATI 7 ESEMPLARI
DI CIVETTA NEI
COMUNI DI CASERTA
E CASAGIOVE (CE)
Sette esemplari di Civetta (Athene
noctua) sono stati liberati nei centri storici dei comuni di Caserta e
di Casagiove (CE). Si trattava di giovani esemplari ricoverati al CRAS
nei mesi di giugno e luglio, quando
erano ancora piccoli. La liberazione
è avvenuta dopo un periodo di
degenza necessario per far crescere alle piccole civette il piumaggio adulto e permettere loro di
imparare a volare e a nutrirsi autonomamente.
LIBERATI 86
ESEMPLARI
DI CARDELLINO
SEQUESTRATI DAL
CORPO FORESTALE
DELLO STATO
DI NAPOLI
Napoli. Gli 86 cardellini sono stati
sottoposti a visita medico-veterinaria, inanellati con anelli dell'Istituto
Nazionale della Fauna Selvatica e
restituiti alla vita selvatica nell'Oasi
WWF Bosco di San Silvestro. Per
11 esemplari si è reso necessario
il ricovero al CRAS non essendo
capaci di volare a causa dell'usura
delle penne remiganti e timoniere,
conseguenza della detenzione forzata in piccolissime gabbie.
Nel corso di una perquisizione all’interno di un’abitazione privata il personale del Corpo Forestale dello
Stato ha trovato e sequestrato 98
esemplari di Cardellino (Carduelis
carduelis). Gli esemplari erano
stati catturati con l'ausilio di reti e
richiami vivi ed erano pronti per
essere venduti illegalmente. Una
pratica, purtroppo ancora molto
comune, in tutta la Campania ed in
particolare nella provincia di
Ringraziamo Adriano Argenio,
Valeria Biundo, Marcello Giannotti,
Marco Caporaso (autore delle foto
di questo articolo) e, con loro,
i veterinari, i volontari, il personale
delle nostre Oasi, il Corpo Forestale
dello Stato e tutti coloro che
quotidianamente si adoperano per la
salvaguardia della fauna selvatica
del nostro paese, e senza il cui
aiuto molti animali non sarebbero
mai tornati in libertà.
…e i cardellini tornano a volare
Agosto 2005
3579
11 1315171921232527293133353739414345474951535557596163
progetto internazionale
Elefanti,
fermiamo la corsa
all’oro bianco!
Gli elefanti abitano la Terra da cinque milioni di
anni e sono sopravvissuti a mille avversità.
Possiedono il cervello più grande del mondo
animale, una forza spaventosa unita alla gentilezza
e alla capacità d’imparare e ricordare.
Tutto questo riuscirà a salvarli dallo sterminio
per il commercio illegale dell’avorio?
246810
1214161820222426283032343638404244464850525456586062
progettointernazionale
Giganti
in pericolo
WWF-Canon/Martin Harvey
Ancora oggi ogni anno 12.000
elefanti restano vittime del bracconaggio per l’avorio. Solo negli
ultimi dieci anni la caccia spietata
e la perdita dell’habitat naturale
per far posto alle coltivazioni
hanno più che dimezzato le popolazioni di elefante africano. Ma la
situazione degli elefanti non è la
stessa in tutto il continente africano e se in alcuni Paesi come il
Botswana le popolazioni di elefan-
te sono in ripresa – tanto da
porre il problema della pacifica
convivenza fra uomini e pachidermi – in altri la piaga del commercio illegale dell’avorio è ancora
molto forte. Il bracconaggio per
l’avorio è proibito dalla legge, ma
le zanne d’elefante continuano ad
essere vendute clandestinamente
a peso d’oro. Oggi, il traffico illegale di zanne e altri prodotti d’elefante è diminuito rispetto al passato, ma la caccia di frodo c’è
ancora ed il WWF è impegnato a
combatterla.
357911
13 15171921232527293133353739414345474951535557596163
progetto internazionale
Nell’ottobre del 1989 il WWF
riuscì ad ottenere il bando del
commercio internazionale dell’avorio. Un risultato importantissimo che però, da solo, non è riuscito a salvare gli elefanti dal
pericolo del bracconaggio e del
traffico illegale delle zanne. Oggi,
nuove indagini svolte dagli Uffici
TRAFFIC – WWF confermano
questa preoccupante tendenza.
Pensate, in appena 30 giorni di
ricerche, nel solo Egitto, sono
stati trovati in vendita oltre
10.000 oggetti in avorio!!!
Ed appare chiaro che fintantoché
una sola persona continuerà a
comprare l’avorio i bracconieri
avranno un buon motivo per continuare ad uccidere gli elefanti.
› Con il vostro aiuto e quello dei
Soci WWF di tutto il mondo
potremo realizzare molti
progetti per aiutare gli elefanti
in Africa e rendere loro la vita
un po’ più tranquilla.
› Creeremo delle speciali
squadre antibracconaggio
per sorvegliare le aree più
frequentate dagli elefanti 24
ore su 24, in special modo ai
confini dei Parchi.
› Lavoreremo in collaborazione
con il personale dei Parchi
perché questi siano realmente
dei luoghi sicuri per la
sopravvivenza degli elefanti.
› Ci impegneremo in
campagne di informazione e
sensibilizzazione perché
le popolazioni locali
comprendano l’immenso
valore di questi giganti
e ci aiutino nella loro
tutela convivendo
pacificamente.
WWF-Canon/Martin Harvey
24681012
14161820222426283032343638404244464850525456586062
progettointernazionale
Desire’, un elefante a
caccia di… guai!
Desiré, Djaco e Robinson sono tre
elefanti che vivono nell’area protetta di Lobeke e Nki dotati di
radiocollare e seguiti quotidianamente nei loro spostamenti grazie
alla tecnica della radiotelemetria.
Un metodo efficace per studiare
abitudini alimentari, spostamenti,
luoghi preferiti, sentieri percorsi
dagli elefanti e per meglio proteggerli. A volte, però, grazie a questa tecnica si riescono ad ottenere informazioni sorprendenti e di
vitale importanza per la sopravvivenza di questi pachidermi. Si è
portati a pensare, infatti, che una
volta messo un elefante in un’area
protetta questi vi rimanga scordando che l’elefante, così come
qualsiasi creatura selvaggia, non
legge cartelli, non conosce confini
e vagabonda a suo piacere fra
savane e foreste… finendo spesso
nei guai.
Voglio una vita
spericolata…
Pensate, in otto mesi di rilevamenti, i tre elefanti “sotto sorveglianza”
erano spesso fuori dai confini protetti del Parco e Desirè, la più
intraprendente, è stata osservata
all’interno del Parco solo in due
occasioni. E volete sapere dove l’elefantessa trascorreva le sue giornate? In una zona di caccia adiacente all’area protetta!!
Ecco perché il WWF si batte per
tutelare al meglio gli elefanti all’interno delle aree protette, ma
anche per creare dei corridoi “sicuri” fra i Parchi dove gli animali siano
adeguatamente sorvegliati e difesi
nei loro spostamenti.
Foto archivio WWF
35791113
15 171921232527293133353739414345474951535557596163
progetto internazionale
Erano di corporatura tozza e si
nutrivano dei germogli di arbusti ed
alberi che “brucavano” grazie alla
proboscide. Con il trascorrere del
tempo i piccoli Proboscidati aumentarono di dimensioni fino a diventare i più grandi animali terrestri
dopo i dinosauri.
Con l’era glaciale però, si estinsero
quasi tutti e solo i possenti (e resistentissimi) mammuth sopravvissero al gelo ed ai ghiacci. Ma scomparvero subito dopo, circa 15.000
anni fa.
Il grande,
il piccolo ed il re
della foresta
WWF-Canon/Roger Hooper
A memoria
d’elefante…
I progenitori degli elefanti dei nostri
giorni fecero la loro comparsa sulla
Terra circa 25 milioni di anni fa.
2468101214
Oggi dei grandi Proboscidati restano appena tre specie: l’elefante
africano (Loxodonta africana) che,
con le sue 6 tonnellate di peso ed i
7 metri di lunghezza dalla punta
della proboscide a quella della coda
è il più grande animale della terraferma, l’elefante delle foreste
(Loxodonta cyclotis) e l’elefante
asiatico (Elephas maximus) che,
pur avendo zanne ed orecchie più
piccole rispetto al suo cugino africano, è ugualmente un colosso
della natura.
L’elefante asiatico rischia d’estinguersi a causa della distruzione del
suo ambiente naturale, mentre i
suoi parenti africani – grazie anche
ai molti progetti sostenuti dal
WWF in Africa negli ultimi 20 anni
– appaiono in ripresa. Purtroppo
però, una nuova ondata di commercio illegale dell’avorio rischia di
annullare gli sforzi fatti sinora. Ecco
perché occorre moltiplicare il
nostro lavoro in Africa a tutela degli
elefanti...
161820222426283032343638404244464850525456586062
progettointernazionale
VIVERE ALLA GRANDE
Zanne preziose
Scortecciare gli alberi, scavare radici, sollevare pesi
… a questo servono le zanne degli elefanti che, nei
maschi anziani, possono arrivare a 2-3 m di lunghezza. Vengono esibite come segno di forza o
usate come armi. E’ a causa delle preziose zanne
in avorio che gli elefanti rischiano d’estinguersi.
Naso milleusi
Che orecchie
grandi che hai…
E‘ per rinfrescarmi meglio! I giganteschi padiglioni sono forniti di
una fitta rete di vene, nelle
quali il sangue si raffredda
anche di 5° C quando l'animale li
sventola. E poi lo avete mai notato? Le orecchie dell’elefante africano hanno la forma …dell’Africa
stessa!
I “pantaloni”
li porto io!
L’elefante vive in piccoli gruppi
familiari guidati da una femmina
anziana, la “matriarca” e composti
da 5 a 15 madri con i loro piccoli
e figli giovani. Una volta divenuti
adulti i maschi lasciano il gruppo
mentre le femmine resteranno
assieme per sempre. Gli elefanti
possono vivere fino a 70 anni.
3579111315
Un
gigante…
buonissimo
WWF-Canon/Martin Harvey
Con la proboscide un elefante può odorare,
prendere il cibo, dissetarsi o anche farsi una
… doccia! Questa curiosa appendice è talmente forte da sradicare un albero e così
sensibile da afferrare un lampone! Ma la
proboscide serve anche per salutare,
carezzare, minacciare e spruzzare polvere
sul corpo per prevenire scottature e punture d’insetti.
Chi studia gli elefanti sa
che dietro l’aspetto
mastodontico si cela un
animo generoso e coraggioso. Non è raro osservare elefanti che aiutano
compagni feriti. Durante il
parto le madri sono assistite dalle femmine più
esperte e se c’è un
pericolo la “matriarca”, allargando
le orecchie, invita il gruppo a formare una “cintura” protettiva
intorno agli elefantini.
17 1921232527293133353739414345474951535557596163
progetto italia
Il “Doctor Blood”
e la campagna
Svelénati
Visitando il sito del WWF dedicato
alla campagna Detox-Svelénati ogni
bambino ha la possibilità
di giocare al Doctor Blood.
(www.wwf.it/svelenati)
di Carlotta Gatti
Quante volte vi sarà capitato di
andare all’ospedale per fare un
prelievo di sangue. Un po’ impauriti avete visto avvicinarsi a voi un
dottore dal camice bianco con una
siringa in mano, ma nel giro di
pochi minuti era tutto finito!
Il Doctor Blood è un simpatico
medico. Con gli occhiali grandi e
tondi e la sua barbetta rossa aiuta
il WWF e spiega a tutti i bambini
come combattere i veleni del
246810121416
mondo. Giocando al Doctor Blood,
ciascuno di voi può diventare un
medico alla ricerca di sangue avvelenato. Più sangue riuscirete a raccogliere e più aiuterete il WWF a
ripulire il mondo dai veleni.
1820222426283032343638404244464850525456586062
progettoitalia
LE SCOPERTE
DEL DOTTOR BLOOD
Il Doctor Blood ultimamente è stato
a lungo chiuso nel suo laboratorio,
ma ora vuole comunicare ai tutti i
Soci Junior le sue scoperte:
I veleni che si trovano nell'ambiente che ci circonda minacciano
tantissimo la salute degli animali,
soprattutto uccelli, orsi bianchi,
rane, alligatori, persino pantere.
I veleni si spostano per lunghe
distanze attraverso l'aria e l'acqua.
L'uomo e gli animali le assorbono
attraverso la pelle o le assumono
mangiando e bevendo.
Questi veleni sono ovunque.
Vengono utilizzati per coltivare la
terra, per verniciare i mobili e le
pareti, per tingere i vestiti, per fare
la plastica...
Il Doctor Blood ha fatto fare le
analisi del sangue a bambini, nonne
e mamme provenienti da tutta
Europa. Nel sangue della maggior
parte di loro ha trovato 76 differenti veleni. Il Doctor Blood è preoccupato soprattutto per le nonne che
risultano essere le più avvelenate.
357911131517
Anche in bambini piccolissimi che
si trovano ancora nella pancia della
mamma sono state trovate tracce
di sostanze tossiche. La mamma
infatti mangia, assorbe e respira
questi veleni che poi vengono trasmessi al piccolo. Il feto (così si
chiama il bambino nella pancia) per
nove mesi si forma e cresce (facendo crescere il pancione), sfruttando
in tutto e per tutto le energie della
mamma. Vive e si sviluppa all’interno di una membrana piena di liquido, una sorta di uovo pieno d’acqua.
Per nutrirsi e alimentare la sua crescita il feto è collegato alla mamma
con un tubo, il cordone ombelicale.
Le sostanze tossiche entrano in
questo tubo e passano dalla
mamma al bambino. I bambini appena nati, quindi, sono già un po’
avvelenati e devono ancora crescere: imparare a camminare, a parlare, a giocare… Che pericolo!...
NIENTE PAURA,
L’ANTIDOTO ESISTE!
Ogni favola insegna che per combattere un veleno è sempre necessario un antidoto!
Il Doctor Blood e il WWF hanno
scoperto una pozione magica che
può aiutarci a sconfiggere definiti-
19 21232527293133353739414345474951535557596163
progetto italia
vamente i veleni del mondo. Ma
per questo occorre saper distinguere le sostanze chimiche buone
da quelle cattive.
Il registro
delle
sostanze
tossiche
Ogni volta che nasce un bambino i
genitori devono andare in Comune
a registrarne la nascita. Ogni
Comune tiene, quindi, un registro
di tutte le persone nate. Senza
questa registrazione non potremmo studiare, essere curati e neppure viaggiare. Allo stesso modo,
ogni sostanza chimica prodotta
dovrebbe essere registrata, permettendo un controllo dalla nascita
di queste sostanze. Ogni sostanza
chimica registrata dovrà essere
successivamente valutata.
La pagella dei buoni
e dei cattivi
Non tutte le sostanze chimiche,
infatti, sono dei veleni. Alcune di
esse aiutano l’uomo a curarsi e a
WWF-Canon/Edward Parker
24681012141618
20222426283032343638404244464850525456586062
progettoitalia
REACH, che, tramite la registrazione, la valutazione e l’autorizzazione,
proibirà finalmente l’uso delle
sostanze chimiche velenose promuovendo soltanto la diffusione di
quelle buone e più sicure.
Foto archivio WWF
vivere meglio. Tramite una serie di
regole dobbiamo essere in grado di
distinguere le sostanze chimiche
“buone” da quelle “velenose”.
Questa valutazione è molto simile
alla pagella di fine anno che voi tutti
ricevete e che permette di distinguere i bambini studiosi e diligenti
da quelli che non lo sono. Soltanto
chi ha studiato e si è impegnato
sarà autorizzato a passare alla classe successiva. Allo stesso modo,
soltanto le sostanze “buone”,
potranno essere autorizzate e quindi utilizzate per fabbricare gli oggetti della vita quotidiana: computer,
tende, tappeti, giocattoli….
Il WWF
e il Doctor Blood
Il WWF Italia e il Doctor Blood si
stanno impegnando per convincere
l’Unione Europea ad approvare un
disegno di legge che si chiama
35791113151719
DIVENTA
ANCHE TU AMICO
DEL DOCTOR
BLOOD!!!
Fai leggere questo
articolo ai tuoi genitori e ai
tuoi insegnanti
Fai conoscere il gioco
Doctor Blood a tutti i tuoi
amici
21 232527293133353739414345474951535557596163
notizie dalle oasi
A spasso per l’Oasi
con… Cip e Ciop!
di Maura Valerio
Domenica 25 settembre c’è stato un evento speciale all’Oasi
di Burano: sono venuti a trovarci alcuni dipendenti della
Disney ed hanno portato con loro una sorpresa:
gli scoiattolini più famosi del mondo!
A questa giornata di festa hanno partecipato tutti insieme
“appassionatamente”: bambini, genitori, dipendenti Disney e
giornalisti, realizzando così uno dei più grandi sogni del WWF:
far vivere ad ognuno una magica giornata immerso nella
Natura per ammirare il suo meraviglioso spettacolo.
Ma ecco la cronaca fotografica di questa giornata speciale.
2468101214161820
222426283032343638404244464850525456586062
notiziedalleoasi
Una giornata
particolare
Grandi e piccoli hanno interrato le
piantine per avere un giorno nuove
siepi per l’Oasi di Burano.
Abbiamo guardato le diapositive tridimensionali del “pianeta natura”
per osservare da vicino gli abitanti
dell’Oasi sfuggiti alla nostra vista…
Lo spettacolo più divertente è stato
però vedere Cip e Ciop che hanno
animato questa giornata con mille
scherzetti e divertenti trenini…
Alla scoperta dell’Oasi e dei suoi
“abitanti”.
Il lavoro con la creta per lasciare un
segno che duri nel tempo, ma il
segno più grande lasciato dai Soci
WWF è quello di aiutare e difendere la natura in pericolo.
E voi cosa aspettate, venite con noi
a fare una bella gita?
Vi aspettiamo presto in un’Oasi
WWF!
www.wwf.it/oasi
3579111315171921
23 2527293133353739414345474951535557596163
notizie verdi
Non c’E’ pace per oranghi e gibboni
Lo denunciano gli Uffici TRAFFIC in un recente
rapporto. Nonostante queste specie siano
protette da oltre 70 anni, in Indonesia il commercio illegale di oranghi e gibboni prosegue
a ritmi allarmanti. Queste meravigliose
creature continuano ad essere vendute
come animali da compagnia a Giava e Bali.
Negli ultimi 9 anni il TRAFFIC ha denunciato ben 559 casi di oranghi e gibboni messi
illegalmente in vendita! Ma si stima che
ogni anno circa 1000 esemplari di orangutan vengano catturati solo a Giava per
favorire questo preoccupante commercio.
La “bella” addormentata nello… stagno!
E’ stata ritrovata fra i canneti della valle dell’Adige una libellula che si credeva estinta ormai da 126 anni. La singolare scoperta è stata fatta da Franziska
Werth e Reinhold Haller, due biologi del Gruppo di lavoro per le
libellule “Libella”. Aeshna
grandis, questo è il nome
scientifico della specie, ha
un’apertura alare di circa 10
cm e delle bellissime ali di color
bruno iridescente. Aeshna grandis
torna a far parlare di sé dopo un lunghissimo periodo di “letargo”, la sua presenza
in Alto Adige infatti fu segnalata l’ultima volta nel lontano 1876!
Telecamera con vista!
Una telecamera installata a circa 3.800
metri di quota sorveglierà 24 ore su 24 lo
stato dei ghiacciai del Monte Bianco, consentendo così alle autorità di verificare e
prevenire eventuali distacchi. La videocamera digitale, capace di lavorare e trasmettere foto ed informazioni anche in
condizioni estreme, è direttamente collegata con una stazione ricevente situata
presso la Casa della Società delle Guide
alpine di Courmayeur. Questo è il primo
esempio in Italia di monitoraggio dei ghiacciai sospesi.
246810121416182022
2426283032343638404244464850525456586062
notizieverdi
A Roma le multe hanno le… gambe corte!
Centinaia di alunni delle scuole romane si sono trasformati per qualche
tempo in “vigili urbani” ed hanno elevato multe e contravvenzioni (simboliche!). Armati di penna e taccuino
hanno percorso le strade della capitale
ricordando agli automobilisti più indisciplinati che non si parcheggia in seconda fila e neppure sui marciapiedi, non si
passa con il rosso e ci si ferma se un
pedone attraversa sulle strisce. Il successo è stato tale che l’iniziativa verrà
ripetuta e, stavolta, ad essere presi di
mira saranno i padroni dei cani (che
non raccolgono i bisogni dei loro amici a quattro zampe!) e tutti i cittadini sorpresi a gettare in terra cicche, cartacce e rifiuti vari.
Il WWF aiuta l’uomo e l’orso a diventare amici
Nel corso di una cerimonia che si è tenuta il 5 di
ottobre a Villetta Barrea, il WWF ha donato 5
recinti elettrificati ad apicoltori che lavorano all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo. I recinti
sono stati acquistati con il contributo di una
scolaresca che ha partecipato all’evento.
L’orso si sa è ghiotto di miele, ma i nuovi recinti serviranno a tenerlo lontano da ogni tentazione! Proprio in questi giorni con il concorso
“Un dono per l’orso” il WWF premierà amministratori pubblici e operatori economici che nel
corso del 2005 si sono impegnati per realizzare
iniziative benefiche in favore dell’orso bruno marsicano.
“PANDA LIVE”, music for a living planet
I tuoi artisti preferiti hanno scelto di unirsi al WWF per
realizzare un grande sogno: costruire un mondo in
cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura.
“Panda Live” è un ciclo di concerti che vedrà
impegnati i principali artisti italiani a partire dal 2006: il ricavato di ogni serata
contribuirà alla realizzazione di un
progetto del WWF. Le date dei concerti “Panda Live” saranno on line
molto presto su: www.wwf.it
e www.auditoriumroma.it
357911131517192123
25 27293133353739414345474951535557596163
curiosi di natura
Domande da… brivido!!!
Abbiamo raccolto le vostre curiosità sui vari stratagemmi messi in
atto dalle specie animali che vivono nelle regioni più fredde e
inospitali del pianeta, i ghiacci del polo nord.
Come fa l’orso
bianco
a sopravvivere
al gelo?
L’Orso polare può tranquillamente
sopravvivere con temperature che
scendono oltre 60 gradi sotto zero
grazie alla sua gigantesca mole, ad
un considerevole strato di grasso
sottocutaneo e ad una pelliccia
“doppia protezione” composta da
due strati: il primo è un rivestimento esterno di lunghi peli ispidi e
arruffati, il secondo è a contatto
con la pelle ed è più morbido, folto
e lanoso. Grazie a questo “trucco”
l’Orso polare resta al caldo sotto
una tempesta di neve o mentre
nuota nelle gelide acque dell’Artico.
WWF-Canon/Wim Van Passel
24681012141618202224
26283032343638404244464850525456586062
curiosidinatura
E il bue muschiato?
Il bue muschiato è uno degli animali più “antichi” della Terra. I suoi antenati erano contemporanei dei mammut e, già un milione di anni fa, popolavano le sconfinate steppe e le tundre della Siberia. Anche il bue
muschiato come l’orso bianco, sopravvive al gelo artico con l’aiuto di un
manto “doppio strato”: il primo, quello esterno, è composto da peli lunghi anche più di 90 cm. Sotto a questo ce n’è un altro, caldo e morbidissimo, talmente folto che né il freddo, né l’umidità riescono a penetrarvi.
E’ vero che la volpe artica usa
la coda come una coperta?
Anche la graziosa volpe artica può contare su una pelliccia a prova di …
bufera! Il suo candido pelo, talvolta dai riflessi argentati, è molto fitto e
piuttosto arruffato, del resto, deve proteggerla nei lunghi spostamenti
sul ghiaccio e anche nelle brevi nuotate. Anche le sue larghe zampe, che
somigliano a racchette da neve, sono protette da una folta lanugine nella
parte inferiore. Quando dorme poi, avvolge la sua lunga e caldissima
coda attorno alle zampe, riducendo al minimo la dispersione di calore.
WWF-Canon/Fritz Pölking
La lepre artica in estate cambia colore?
Sì, e non è la sola! Col mutare delle stagioni numerosi animali dell’artico
mutano il colore delle loro pellicce. Uno stratagemma per meglio mimetizzarsi nell’ambiente circostante e sfuggire ai nemici. Così, con l’arrivo
dell’estate, le candide livree invernali della lepre variabile, dell’ermellino,
della pernice artica e della volpe diventano marrone-rossiccio, per meglio
confondersi nel tappeto di muschi e licheni della tundra.
35791113151719212325
27 293133353739414345474951535557596163
panda club in azione
Cose dell’altro mondo?!
di Michela Maffei
Chi di voi ragazzi non è
capace di andare in
bicicletta? Avreste mai
pensato che questo
potesse diventare una
materia da studiare a
scuola? Ed invece
è proprio quello che
hanno fatto i ragazzi
della 3a, 4a e 5a
elementare
di Vicobellignano (CR),
durante l’anno
scolastico 2004-2005!
primi modelli non avevano né
manubrio né pedali!) fino ai modelli più recenti, entrando dentro al
meccanismo di funzionamento
delle varie parti: freni, marce,
catena e corona, etc.
Diploma di
“manutentore
di biciclette”
Siamo dunque passati al laboratorio pratico dove a rotazione i ragazzi si sono alternati nella manutenzione delle biciclette:
I Panda
Club sul
Pianeta Leonardo
Con l’aiuto delle insegnanti e degli
operatori dell’Oasi Le Bine, gli studenti sono stati guidati in un percorso di educazione ambientale
“liberamente ispirato” al progetto
SOSTIENI IL SOSTENIBILE- COSE DI
QUESTO MONDO. Nel quaderno
Panda Club tra i vari mondi possibili ce n’era uno, il Pianeta
Leonardo, dove si utilizzavano solo
mezzi ecocompatibili ed energie
rinnovabili: non è un caso se il
primo a progettare una bicicletta
sia stato Leonardo da Vinci. Un
tuffo quindi nella storia del velocipede dall’origine (pensate che i
2468101214161820222426
283032343638404244464850525456586062
pandaclubinazione
pulizia della ruggine;
ripristino della catena;
regolazione dei freni;
regolazione di cavalletti,
selle e manubri;
smontaggio e rimontaggio
del copertone;
riparazione dei fori nella
camera d’aria.
Il risultato è stato un attestato di
manutentore di biciclette e tanta
soddisfazione nello scoprire che
maneggiare, aggiustare e rimettere in funzione la propria bicicletta è
più semplice e divertente di quanto
si immagini.
E per finire alla grande i ragazzi,
con le loro bici ormai in perfetto
stato ripulite e fiammanti, hanno
partecipato ad una bellissima “biciclettata” con le loro insegnanti.
Ringraziamo Raffaella Cola, Selene
Castoldi, Patrizia Formica, Maria Pia
Superti, Donata Toscani, Elisabetta
Zuanazzi e tutte le insegnanti che
hanno collaborato con il WWF per il
successo di questa iniziativa.
3579111315171921232527
29 3133353739414345474951535557596163
miniguida
Non chiedete un alieno a Babbo Natale!
Si avvicina il Natale e in molti scrivete al WWF per sapere se potete
chiedere come dono un cucciolo speciale, uno scoiattolino grigio, una
tartarughina d’acqua, una moffetta americana! Ricordate che avere in
casa un cane o un gatto è già una grande responsabilità, ma desiderare degli animali estranei alla nostra fauna non è un bene per nessuno
anzi, può essere pericoloso per il nostro ambiente!
Gli invasori
Sono teneri e graziosi come il Tamia o lo scoiattolo grigio, hanno livree
dai colori sgargianti come il parrocchetto della Virginia, o appaiono minuscoli e innocui come nel caso delle tartarughine d’acqua dalle “guance
rosse” che, una volte adulte, raggiungono dimensioni considerevoli e, se
liberate in natura, si trasformano in veri e propri flagelli dell’ambiente,
altro che Vandali, altro che Unni! E che dire delle imprese della zanzara
tigre o dell’inarrestabile campagna di conquista del Gambero killer?
Attila, in confronto a questo voracissimo gambero era un agnellino!
Questi animali così estranei alla nostra fauna
spesso non hanno nemici naturali e, cosa
peggiore, entrano in competizione con le
nostre specie, togliendo loro risorse alimentari, habitat, siti di nidificazione …
E’ come se, senza essere invitato,
qualcuno entrasse in casa nostra
mangiando il nostro cibo, dormendo
nel nostro letto e, magari, anche
dandoci lo sfratto!
Oggi le invasioni biologiche sono una
delle maggiori minacce alla biodiversità del pianeta, seconda solo alla
distruzione degli habitat naturali.
Ecco perché, in occasione delle prossime
feste di Natale, abbiamo scelto di ripubblicare questa miniguida dove troverete descritti
alcuni degli “invasori” più famosi e più diffusi nel nostro Paese. Imparate
a conoscerli, non acquistali e, una raccomandazione, se mai ne possedeste uno, non rilasciatelo mai e poi mai in natura!
PER COSTRUIRE IL TUO TACCUINO DEL NATURALISTA:
1) ritaglia le pagine del PJ lungo le linee continue in neretto;
2) cerca le lettere (dalla A alla D) alla base di ciascuna
paginetta doppia e mettile una sopra all’altra in ordine alfabetico;
3) unisci il libretto ottenuto con due punti metallici lungo la linea
tratteggiata a metà della pagina A e piega in due il tuo taccuino.
246810121416182022242628
3032343638404244464850525456586062
The invaders
Piccolo taccuino
del naturalista
ovvero
Le invasioni biologiche
le invasioni
biologiche
In questo taccuino non troverete
certo illustrate le gesta di antichi
popoli barbari come Vandali,
Unni, Ostrogoti e Visigoti, celebri
per le loro invasioni! Parleremo
invece di alcuni animali “esotici”
del tutto estranei alla nostra
fauna che l’uomo, in tempi diversi
e per diversi motivi, ha introdotto
in Italia con risultati discutibili e,
spesso, molto dannosi per il
nostro ambiente naturale e per i
suoi abitanti.
Illustrazioni di Concetta Flore e Massimiliano Lipperi
Tamia -- Tamias sibiricus
Piccolo scoiattolo marrone chiaro
con 5 strisce nere sul dorso e sui
fianchi. Il suo areale d’origine si
estende dal Giappone alla Cina, fino
alla Russia europea. Introdotto in
Italia come animale da compagnia, in
seguito ai rilasci, ha “conquistato” il
Nord Italia. Ma lo si può osservare
anche in diversi Parchi cittadini di
Roma.
Scoiattolo grigio
- Sciurus carolinensis
Più grande e robusto del nostro
scoiattolo rosso, questo scoiattolo originario del Nord America ha pelo grigio con parti rossicce e gialline su
dorso e fianchi. Rappresenta una
grave minaccia per la sopravvivenza
dello scoiattolo rosso per una maggior
capacità di sfruttare risorse alimentari
e habitat.
B
A
Nutria - Myocastor coypus
Originaria del Sud America ha corpo
tozzo, mantello bruno, vibrisse bianche
e caratteristici incisivi giallastri. Somiglia
ad un grosso topo. Introdotta in Italia
molti anni fa come animale da pelliccia
è poi fuggita dagli allevamenti o è stata
rilasciata in seguito alla chiusura di quest’ultimi. Oggi si è molto diffusa sul territorio ed è una seria minaccia per l’habitat fluviale e per i suoi abitanti.
Parrocchetto
monaco
- Myiopsitta monachus
Originario del Sud
America il parrocchetto
monaco ha becco arancione, parti inferiori panna,
dorso verde brillante con penne
remiganti colorate di blu scuro. Molto
adattabile può mettere in serio pericolo le coltivazioni di alberi da frutta,
distruggendone i fiori.
Parrocchetto dal collare
- Psittacula krameri
Specie d’origine africana e asiatica ha becco
rosso e ricurvo, zampe grigio verdi, piumaggio verde sgargiante con coda lunga e
appuntita. E’ molto adattabile e vive in stormi numerosi nutrendosi di semi, frutti, germogli e nettare. Se la specie aumenterà di
numero potrebbe rappresentare un serio
problema per le colture agricole
e per tutte le specie (taccola, picchio, rapaci
notturni...) alle quali
il parrocchetto
sottrae le cavità
nei tronchi
necessarie alla
nidificazione.
Maina
comune
- Acridotheres tristis
Originaria delle regioni indiana, indocinese, vietnamita e
delle Isole della Sonda, la
maina ha dimensioni simili a quelle di uno storno ed è stata introdotta
in Italia principalmente a scopi ornamentali. Molto dannosa per le colture agricole, è anche un pericolo per
le specie autoctone alle quali sottrae
con successo i siti di nidificazione.
Gambero
della
Luisiana
- Procambarus
clarkii
C
Tartaruga dalle orecchie rosse
- Trachemys scripta elegans
Originaria della costa atlantica degli Stati
Uniti è ivi allevata come animale da
compagnia per l’esportazione. In Europa
non ne è più ammesso l’ingresso. Prese
da piccole queste tartarughine sembrano innocue e graziose ma, una volta
cresciute di dimensioni, diventano voraci
e molto “ingombranti”. Chi se ne stanca
rilasciandole nei laghi e nei fiumi fa un
grosso danno alla natura di casa
nostra. Queste tartarughe non hanno
predatori, sono carnivore e si nutrono a
spese della nostra fauna: pesci, rane e
anfibi. Soppiantano inoltre la tartaruga
palustre europea Emys orbicularis.
Gambero d’acqua dolce originario degli Stati
Uniti sudorientali,
introdotto in
Italia a scopi alimentari. Di colore rossiccio e
dimensioni simili a
quelle della specie
autoctona, il gambero è fuggito dagli allevamenti invadendo
corsi d’acqua e laghi. E’
molto prolifico, estremamente adattabile e meno esigente del nostro gambero di fiume
tanto da soppiantarlo. Fa piazza pulita
di uova di pesci, insetti e molluschi
acquatici. Crea gravissimi problemi di
stabilità agli argini che riduce a colabrodo scavandovi le tane.
Visone americano
- Mustela vison
Zanzara tigre
- Aedes albopictus
Originario del Nord America il visone
ha pelliccia morbida e folta per lo più di
colore marrone scuro con macchioline
bianche sulle mandibole. Importato in
Italia come specie da pelliccia, si è poi
diffuso sul territorio fuggendo dagli allevamenti. Rappresenta un pericolo per
la sopravvivenza del visone europeo,
con il quale compete (per risorse e per
ibridazione), della puzzola e della rarissima lontra europea.
Originaria del sud-est asiatico la zanzara tigre è giunta in Italia “a bordo” di
copertoni d’auto allo stadio larvale, e
si è subito ambientata ai nostri climi.
E’ attiva di giorno, molto aggressiva e
vola raso al suolo. Non si conoscono
ancora effetti negativi della zanzara
tigre sull’ambiente e sugli animali.
Eccetto uno: l’uomo!
D
Rana toro - Rana catesbeiana
Originaria dell’America nord-orientale è
stata introdotta in gran parte d’Italia
per scopi alimentari. E’ una rana acquatica molto più grossa delle specie
autoctone da cui si distingue per il
verso, per l’enorme timpano (grande
come l’occhio nelle femmine, ancora
più grande nei maschi) e per avere il
sacco vocale sotto il mento e non ai lati
della bocca. Compete con le specie
autoctone sottraendo loro risorse alimentari e habitat.
Colino della Virginia
- Colinus virginianus
Originario dell’America settentrionale,
del Messico e del Guatemala, questa
specie, più piccola di una pernice, si
distingue per gola e sopraccigli bianchi
(nel maschio) che contrastano con il
disegno marrone scuro e nocciola del
capo e del petto. La femmina ha livrea
simile al maschio ma con colori meno
accesi.
Cinghiale ungherese - Sus scrofa
Più grosso e più prolifico del cinghiale
mediterraneo, il cinghiale ungherese è
stato introdotto negli anni passati in
modo incontrollato a causa dell’attività
venatoria. Si è incrociato col cinghiale
nostrano inquinandone il patrimonio
genetico, tanto che oggi è quasi impossibile distinguerli.
Silvilago
- Sylvilagus floridanus
Simile al coniglio selvatico ma di
dimensioni più piccole. Si distingue
anche per le zampe posteriori più
lunghe, coda e orecchie più corte.
Mantello di color grigio-bruno sul
dorso e bianco sul ventre. Introdotto
in Italia come specie cacciabile.
iniziativewwf
Un regalo veramente
unico: uova di… Natale!
In ottobre, su una spiaggia della
nostra penisola, circa 80 uova di
tartaruga marina si sono
schiuse. I nostri volontari
avevano sorvegliato i nidi giorno
e notte per tenere lontano i
disturbatori e i predatori.
Poi, finalmente una mattina…
sorpresa! I piccoli tartarughini
hanno cominciato la loro
avventura nel mondo e si sono
tuffati nel mare. Per tutti noi del
WWF l’emozione è stata grande.
Per un Socio come te, una
notizia come questa è un bel
regalo, qualcosa che scalda
il cuore. Non è vero?
La tessera WWF,
un dono speciale
Forse, proprio in vista del Natale,
dovremmo riflettere sul significato
della parola “regalo”. E sì perché
non possiamo proprio fare a meno
di comprare un pensierino per i
nostri amici che ci stanno più a
cuore. Ognuno di noi si affanna a
cercare il dono migliore. Pensa
che ti ripensa la famiglia WWF ci
viene in aiuto anche quest’anno.
Perché un regalo alla moda è sempre fichissimo, fa sempre scena,
ma non si distingue da quelli degli
altri e nel tempo perde valore. Per
un regalo speciale, veramente
unico, il WWF suggerisce di regalare un po’ di natura ad un amico:
regalare l’iscrizione al WWF. Tu fai
già parte della famiglia WWF e
quindi sai bene quanto sia necessario difendere e amare la Natura,
WWF-Canon/Fritz Pölking
3579111315171921232527293133
35 3739414345474951535557596163
iniziative wwf
WWF-Canon/Martin Harvey
e allora perché non coinvolgere i
tuoi familiari ed i tuoi amici per fargli capire quanto sia importante
l’impegno di ognuno di noi? Il tuo
sarebbe un regalo davvero speciale, un regalo utile per il futuro di
tutti, per l’uomo e per la natura.
Un amico in piu’
sotto l’albero
Noi del WWF abbiamo già realizzato 2000 progetti in tutto il
mondo: ognuno dei quali è un buon
motivo per essere Socio e per
coinvolgere il maggior numero di
WWF-Canon/Martin Harvey
246810121416182022242628303234
persone nel nostro grande sogno.
Lavoriamo direttamente in 96 paesi
del mondo, con 4000 esperti e
volontari. Da più di 40 anni, grazie
al nostro impegno e passione,
siamo la più riconosciuta Associazione indipendente che si occupa di
conservazione della natura. Solo
insieme riusciremo a dare un contributo fondamentale per la vita del
pianeta, trovando le soluzioni
migliori per salvare la natura.
Grazie a te
il nostro
lavoro
pu0’ continuare
Questo Natale fai un regalo che fa
bene al cuore, agli occhi ma
soprattutto al Pianeta Terra: la
Tessera WWF. La missione del
WWF è costruire un futuro in cui
l’uomo possa vivere in armonia con
la natura. Ricorda che il tuo amico
oltre a ricevere la tessera di nuovo
Socio, il Panda Junior e tanto altro
riceverà in dono la guida alle Oasi
WWF per fare delle bellissime gite
nei luoghi più belli e protetti del
nostro Paese.
3638404244464850525456586062
iniziativewwf
Buon compleanno!!
La bellissima Oasi di
Monte Arcosu,
regno del Cervo sardo,
compie 20 anni.
Festeggiamoli insieme
tori WWF ai quali si aggiunse un
contributo della Comunità Europea.
E il Cervo sardo, che allora era
ridotto a poche decine di esemplari e insidiato dai bracconieri, riuscì
a tirare un respiro di sollievo: la
sua foresta, 3.000 ettari di verde
nel cuore del Sulcis, era salva!
Una bellissima
vittoria
Il WWF in festa
Tutto ebbe inizio 20 anni fa, con
una corsa contro il tempo per raccogliere i fondi necessari a salvare
una delle più grandi e spettacolari
foreste dell’Ecoregione mediterranea e ultima roccaforte del Cervo
sardo. Una scommessa vinta grazie ad una straordinaria mobilitazione generale che coinvolse le classi
dei Panda Club, il settimanale
l’Espresso, centinaia di Soci e dona-
Oggi i cervi sardi che popolano la
nostra Oasi sono cresciuti di numero ed hanno raggiunto (e forse
anche superato) quota mille! Fulco
Pratesi, presidente del WWF, ha
voluto ricordare questo anniversario e festeggiare in compagnia dei
protagonisti di allora e di moltissimi
Soci una delle più belle vittorie del
WWF con una serie di eventi proprio nell’area protetta.
357911131517192123252729313335
37 39414345474951535557596163
iniziative wwf
L’OASI DI
MONTE ARCOSU
L’Oasi di Monte Arcosu,
un’immensa distesa di lecci e
sughere, si trova nel
comprensorio dei Monti Sulcis
e comprende attualmente
3.600 ettari, 3.000
acquistati dal WWF nel 1984
con una raccolta fondi
nazionale, ai quali si sono in
seguito aggiunti altri 600
situati sulle pendici del Monte
Lattias, acquisiti nel 1995
con i fondi della Campagna
Foreste del WWF Italia.
Monte Arcosu ha anche
effettuato nel 1997 il primo
programma di gemellaggio
per la tutela ambientale nel
Mediterraneo insieme all’area
protetta El Feija, in Tunisia,
creata nel 1965 e poi Parco
Nazionale nel 1990 per
proteggere il Cervo berbero
(Cervus elaphus barbarus).
Il re dell’Oasi
e la sua corte
Oltre al “re” dell’Oasi, il Cervo sardo
(Cervus elaphus corsicanus), che
dopo una progressiva diminuzione
iniziata nel primo ‘900 a causa
della distruzione dell’habitat, della
caccia e del bracconaggio, è oggi
in ripresa, l’Oasi ospita un gran
numero di specie animali e vegetali. Abitano l’area protetta anche la
martora, la donnola, la volpe e lo
sfuggente gatto selvatico. Ma sono
presenti altre specie rare come il
geotritone dell’iglesiente, la natrice
del Cetti, il macaone sardo e uccelli nidificanti come il falco pellegrino,
l’astore sardo e l’aquila reale.
Nell’Oasi vivono circa 520 specie
vegetali tra cui 46 endemiche.
24681012141618202224262830323436
38404244464850525456586062
pandaclub
Panda Club 2005 – 2006
Di Antonio Bossi
Esplorando la natura
Quest’anno siete davvero in tanti. Parliamo delle migliaia
di classi Panda Club che hanno aderito ai programmi
“La natura in tasca” e “Sostieni il sostenibile 2”. Grazie
ai materiali ricevuti ragazzi e ragazze di tutta Italia si
sono messi al lavoro esplorando la natura accompagnati dal loro splendido taccuino, oppure si
sono addentrati nelle mille vie della diversità
della vita sul nostro pianeta.
E per chi non fa ancora parte di un Panda
Club? Ecco alcuni spunti anche per te, e se
vuoi iscrivere la tua classe chiedi subito
all’insegnante di contattare il WWF!
www.wwf.it/educazione
Quando la natura
lascia il posto alle …puzze
e ai rumori della città
Il taccuino inviato ai ragazzi dei Panda Club contiene molte attività per esplorare la natura cercando le
tracce degli animali, osservando foglie e fiori, imparando
a riconoscere le sagome degli uccelli in volo, disegnando insetti ecc. ecc.. Ma durante un’ escursione, purtroppo, e soprattutto in
città, può capitare di imbattersi in qualcosa che non ha nulla a che fare
con la natura. Qualche rifiuto qua e qualcun altro là, tanto rumore, e aria
puzzolente. Non è un gran che, vero?
Come sta l’aria?
Quelle che seguono sono alcune
facili esperienze che ti
permetteranno di analizzare la qualità dell’aria.
Potrai ad esempio
scoprire quante particelle
“indesiderate”
sono sospese nell’aria, o in
quale misura essa sia in grado di annerire …i nostri polmoni. Se
ripeterai le esperienze in luoghi diversi, potrai confrontare tra loro i risultati e, magari organizzare una piccola mostra per presentarli a tutti.
35791113151719212325272931333537
39 414345474951535557596163
panda club
Attività numero uno
Attività numero due
Occorrente
Occorrente
Un aspira briciole da tavola, tanti
pezzi di stoffa bianca, un elastico,
un cartellone.
Una piccola tavola di compensato,
fogli di carta bianca, nastro adesivo o puntine.
Come procedere
Come procedere
Togli all’aspira briciole la parte
anteriore e applica sul meccanismo
aspirante la carta o la stoffa fissandola, ben tesa, con l’elastico.
Fai funzionare l’aspiratore per dieci
minuti in ogni luogo in cui
vuoi campionare la qualità dell’aria. Sostituisci
la carta, o la stoffa,
ad ogni rilievo.
Sistema tutti i “filtri”
su un unico cartellone e confrontali
tra loro. Ce ne
sono alcuni più
anneriti di altri,
perché?
Ricopri la tavoletta con fogli di
carta. Sugli stessi fogli applica
alcune sagome di carta più piccole
lasciando così alcune parti scoperte e alcune coperte. Esponi il tutto
all’aria aperta al riparo dalla pioggia. Dopo una settimana stacca le
sagome dai fogli e osserva cosa è
successo.
Attività numero tre
Occorrente
Un foglio di carta assorbente, un
paio di forbici, un barattolo, un po’
di glicerina
2468101214161820222426283032343638
404244464850525456586062
pandaclub
(si trova in drogheria) un righello e
una matita, una lente d’ingrandimento.
come procedere
Sul foglio disegna un reticolo di
quadrati di un centimetro di lato,
ricavane un cerchio e sistemalo,
dopo averlo imbevuto di glicerina,
sul fondo del barattolo. Poni infine
il barattolo all’aria aperta.
Dopo una settimana prova a contare, aiutandoti con la lente, il
numero di particelle presente in
ogni quadratino e in totale. Puoi
ripetere più volte l’esperimento.
La Diversita’
nei paesaggi
Il territorio che ci circonda è testimone della lunga storia del rapporto fra l’uomo e l’ambiente. Ciò che
oggi vediamo intorno a noi è un’alternanza continua di natura ed elementi creati dall’uomo, in una paro-
la un insieme di paesaggi. Hai mai
provato a guardarti intorno con
attenzione? Magari durante un
viaggio in auto o in treno? Hai
notato cambiamenti nei paesaggi
che attraversi? E la tua casa, in
quale paesaggio si trova? Prova a
rispondere a queste semplici
domande.
3579111315171921232527293133353739
41 4345474951535557596163
panda club
Se pensi a un paesaggio ti viene
in mente la campagna, la riva del
mare o la montagna? Possono
esistere dei paesaggi in città?
Descrivi un paesaggio osservato durante un viaggio in vacanza.
Descrivi un paesaggio che esiste intorno a te, dove vivi. Indica
ciò che prevale: campi,
prati o un bosco, corsi
d’acqua, palazzi, strade, ecc.
Questo paesaggio
cambia nel corso
dell’anno? Ad esempio al variare delle
stagioni. E nell’arco
dei diversi anni è
cambiato? Chiedi ai
tuoi genitori o ai
nonni com’era questo paesaggio all’epoca della loro gioventù.
Ci sono dei paesaggi
che ti piacciono più di
altri? Esistono dei paesaggi che sono belli ed
altri che sono brutti? E
perché questi paesaggi
sono belli o brutti?
C’è un elemento del
paesaggio in cui vivi che ti
fa sentire “a casa” quando
torni da un viaggio?
246810121416182022242628303234363840
4244464850525456586062
pandaclub
Caccia al tesoro
in citta’
Si può organizzare una caccia al
tesoro per scoprire gli elementi
caratteristici del paesaggio o della
città per i compagni di scuola, gli
amici, i parenti, tutto il quartiere.
Per passare da una tappa all'altra
bisogna preparare delle domande,
ecco alcune idee:
le forme (“Che forma ha la piazza...?” - “Quale forma hanno i condomini di via…?")
i nomi (“Come si chiama la frazione dopo via...?” - “Qual è il nome
del fiume che passa sotto via…?”)
i tipi di materiali impiegati (“Con
quale materiale è costruita la chiesa...?”, - “Di quale colore sono le
pietre del pavimento di piazza…?”)
la vegetazione spontanea o coltivata ("Quali sono le coltivazioni più
diffuse nella nostra campagna?” “Quali alberi ci sono nel parco …?”)
gli animali presenti (“Quali animali si possono osservare in piazza… o nel parco…”?)
i colori (“Di che colore è il frutto
dell'albero che cresce nel cortile
della scuola…?”)
le botteghe (“Cosa si ripara nella
bottega di via… Al numero…”?,
“Dove si compra…?”)
Si possono anche dare delle indicazioni del tipo: “Andare sulla porta
della quarta casa a destra della
via…” o anche più difficili. Si può
chiedere anche di portare alcune
cose (ad esempio: “almeno dieci
tipi di foglie d'albero diverse”) o di
compiere delle azioni (“Raccontare
una storia o leggenda su…”).
357911131517192123252729313335373941
43 45474951535557596163
speciale internet
Un’escursione in montagna
a cura di Antonio Bossi
Ti piace la montagna? Boschi, vallate, sentieri, animali, fiori, torrenti
e ruscelli, neve…. Ma anche storia e cultura, tradizioni e leggende.
Insomma un condensato meraviglioso tra natura e attività umane al
cospetto delle catene montuose che segnano la geografia del nostro
pianeta. Ecco un viaggio virtuale fra alcuni dei siti più interessanti
sulla montagna.
www.cai.it
Il Club Alpino Italiano nasce il 23 ottobre
1863 a Torino. Dopo quasi 150 anni di storia l’associazione è diventata un punto di riferimento per tutti gli alpinisti e gli appassionati di montagna in Italia. Un sito importante,
con la segnalazione di escursioni, scuole di
montagna, corsi, indirizzi di tutte le sezioni
locali, servizi meteo e valanghe, e molto altro
ancora.
www.alpinia.net/index.html
Un sito per tutti gli appassionati di montagna. Si trova praticamente di
tutto: dalle proposte di escursioni, alla segnalazione di libri e riviste, dall’elenco dei rifugi a informazioni su piante, animali e geologia.
Interessante la sezione dedicata alle web cam, con immagini in tempo
reale da quasi tutte le montagne italiane.
www.everestnews.com (in inglese)
Siamo sull’Everest, il tetto del mondo. Dalla
catena dell’Himalaya questo sito ci aggiorna
costantemente sulla vita della montagna più
alta della Terra, proponendoci immagini e
notizie sempre aggiornate. Molto ricca la
sezione dedicata alle spedizioni alpinistiche,
con un aggiornamento in tempo reale su quelle in corso. Una sezione speciale permette di collegarsi ai siti dedicati alle
montagne più alte del mondo.
www.k2scienza.it
Il K2 fu scalato per la prima volta da una spedizione italiana nel 1954. Il sito, interessantissimo, ripercorre la storia di quella spedizione e delle altre organizzate negli anni suc-
24681012141618202224262830323436384042
44464850525456586062
specialeinternet
cessivi. Interessanti le sezioni sulle ricerche scientifiche, sui ghiacciai
himalayani e quella sui numeri della
seconda montagna più alta del
mondo.
www.mountain.org (in inglese)
Il Mountain Institute è un’organizzazione internazionale impegnata nella
conservazione degli ambienti naturali e in progetti di sviluppo locale nelle
aree delle Ande, dell’Himalaya e
degli Appalachi. Il motore di ricerca
contenuto nelle pagine educative
www.mountain.org/education/index.html permette di trovare tantissime informazioni e notizie sulle montagne nel mondo
www.kids-for-the-alps.net (in italiano, tedesco, francese, sloveno)
E’ il sito del progetto del WWF Kids for the Alps, rivolto a tutti i ragazzi
dell’area alpina. Nato nel 2002, il progetto si concentra sui fiumi e sull’acqua, proponendo ai ragazzi attività e studi grazie ad un kit didattico
che si può scaricare direttamente dal sito.
www.museomontagna.org/m_info.html
La montagna in un museo. Siamo al Museo Nazionale della Montagna
“Duca degli Abruzzi” di Torino che ci apre le porte sulle sue sale dedicate alla natura, al paesaggio montano, alle tradizioni e all’arte, alla vita in
montagna, alla storia dell’alpinismo.
www.altemontagne.it
Il bel sito dell’Associazione Amici della
Montagna ci accompagna fra sentieri, rifugi,
escursioni panoramiche nel Trentino Alto Adige
e nelle Dolomiti. Importante la sezione dedicata
ai consigli per l’escursionista. Bellissime le foto!
www.montagneinvalledaosta.com
(in italiano, francese, inglese)
Una regione una montagna. Potrebbe essere lo slogan per uno spot pubblicitario, ma in Valle d’Aosta è proprio così. La regione ospita le più alte
montagne del nostro Paese e i ghiacciai più estesi. Attraverso il sito si
può sorvolare virtualmente l’intera regione in viaggio su uno spettacolare scenario di vette.
www.parks.it/indice/Appennini.html
Non solo Alpi. Il sito del sistema dei parchi italiani contiene le schede di
tutte le aree protette presenti lungo la catena degli Appennini, che percorre il nostro Paese da Sud a Nord.
35791113151719212325272931333537394143
45 474951535557596163
la biblioteca del panda
a cura di M. Antonietta Quadrelli
SPECIALE NATALE
Natale crea
i tuoi regali,
Edizioni EL 2003
77 pagine
euro 12,20
Il Natale è appena dietro l’angolo: auguri da
spedire, regali da fare,
decorazioni… ce n’è
per tutti i gusti!
Perché non approfittare di questa occasione
per inventare e realizzare oggetti “speciali”?
Esistono molti libri bellissimi come questo,
che propone ben trenta attività manuali per
fare in casa decorazioni natalizie e regali.
Dai 7 anni in su.
Solo sui biglietti di
auguri, di Dose Malte
e Haak Martina c’è
“Geniali Biglietti di
Natale” Hobby &
Work 46 pag a 5
euro.
Ancora biglietti per
ricordare tutti ma proprio tutti gli amici e i
parenti? Ecco
“Biglietti di Natale” di
Beaton Clare, 4,90
euro, 24 pag, EL.
E poi “Crea e decora
il tuo Natale”, di
Newdick Jane, 192
pag, 17,90 euro, Idea
Libri, ma basta visitare una libreria per
trovare altre idee
su carta!
E adesso pensiamo a
divertirci noi! Con:
La scatola dei giochi
dimenticati e La scatola dei libri, sono
due “libri-gioco” che si
ispirano a libri di
Salani Editore di grande successo: Il libro
dei giochi dimenticati
di Giorgio Reali e
Niccolò Barbiero e Il
libro dei libri di
Niccolò Barbiero e
Giulia Orecchia.
nonni e insegnanti,
tornano a divertirsi
con le attività manuali
di un tempo.
Il libro dei libri per
esempio è un
“manuale per giocare
a costruire libri”. Si
possono fare Libri
fisarmonica (per chi
ha manie di grandezza), Libri Strani (per
chi non si accontenta), Libri difficili (per
precisi di natura).
Le Scatole del
Laboratorio,
approfondendo i temi già
svolti nei
libri offrono ai
ragazzi
tra i 7
e i 15
anni
molte ore di
giochi e attività:
da soli, in compagnia
di amici, genitori,
Ringraziamo la libreria TUTTOlibriRAGAZZI di Piacenza e le case editrici per la collaborazione a questa rubrica
2468101214161820222426283032343638404244
464850525456586062
lettoripernatura
Questo l’ho letto io!
Vi piacciono i libri che parlano di natura, avventura, viaggi, esplorazioni?
Questa pagina è dedicata alle vostre (brevi!!) impressioni. Pubblicheremo
le più simpatiche, le più curiose, le più spiritose… ricordate di citare il
titolo del libro, l’autore, il numero delle pagine e l’editore.
Scrivete a: WWF – Panda Junior – Via Po 25/C 00198 Roma, oppure
inviate una e-mail all’indirizzo: [email protected].
Geronimo Stilton
e il Drago dell’arcobaleno
Ciao a tutti i Soci Junior del
WWF, sono Martina
Gargiulo e vorrei consigliarvi l’ultimo libro della
saga di Geronimo
Stilton “Alla ricerca
della felicità” (che
poi è il seguito di:
“Nel regno della
fantasia”) Piemme
editore, 313 pag.
Stavolta il famosissimo topo se la
vedrà con draghi,
orchi, streghe,
civette, pipistrelli ed
altre orride creature
… tutto per scoprire il
segreto della felicità! E se
le mie parole non vi hanno
convinto a leggere questo libro,
provate ad annusarlo: sa di cioccolato! Non è stratopico?
illustrazione di Concetta Flore
Doccia di polvere e zuppa di fango
Sono Mattia Felicetti e consiglio a tutti di leggere “Sporcarsi è bello”,
Editoriale Scienza, 80 pag. E’ un libro interessantissimo e molto divertente per imparare tutto su terra, fango, sabbia, polvere sporcandosi per
bene le mani (e tutto il resto). Ci sono mille ricette “scientifiche” da realizzare con guanti, palette, vanghe, semi, melma, acqua ed erba.
Scoprirete tante curiosità sulla terra e sul mondo in cui viviamo. Non ve
lo perdete!!
3579111315171921232527293133353739414345
47 4951535557596163
attivita’
Naturalmente
… Natale!
illustrazioni di Concetta Flore
Ti piacerebbe decorare il tuo
albero di Natale con
qualcosa di veramente
originale? Sì? Vieni
allora, usciamo
per una
passeggiata fra
boschi, radure
e giardini a
caccia del
materiale
necessario
246810121416182022242628303234363840424446
4850525456586062
attivita’
A caccia di “tesori” in natura
Passeggiando in natura potrai facilmente trovare molte piante, frutti ed erbe ormai secche utili per realizzare delle simpaticissime “palline” da appendere all’abete. Noi ti diamo alcuni suggerimenti ma tu puoi raccogliere qualunque
elemento naturale che stuzzichi la tua creatività.
Cerca ghiande o, se preferisci, solo il loro “cappuccio”, diversi tipi di spighe (grano, orzo, avena
ecc.), piccole pigne (vanno benissimo quelle del
larice e del pino silvestre), i frutti dell’ontano o
quelli “alati” dell’acero e del frassino, ti saranno molto utili anche gli aghi di pino, le foglie
d’eucalipto, le “codine di topo”, le
infiorescenze ormai secche
di bardana e delle ombrellifere, le foglie d’erica, bacche di
diverso colore, “barbe” di lichene ed
altre specie di piante che
ti paiono adatte.
Chi cerca
trova… anche
in citta’!
Se non hai trovato proprio tutto quel che ti
occorre in natura puoi sempre acquistare il materiale necessario nei negozi specializzati o dai fiorai più forniti
(dove troverai i semprevivi, quei fiorellini
gialli, rossi, violetti che non seccano mai e
che non dovrai colorare!). Ricordati di utilizzare solo
piante ed essenze secche e di non strappare gli steli
(tagliali a metà gambo con l’aiuto di un paio di forbici).
E’ importante non raccogliere del materiale troppo
umido o dopo un giorno di pioggia, potrebbe marcire!
Un’ultima raccomandazione, non prendere più cose
di quelle che userai: ghiande e bacche, per esempio,
sono cibo per molti animali del bosco!
357911131517192123252729313335373941434547
49 51535557596163
attivita’
Cosa occorre
Oltre alle piante di cui abbiamo già parlato ti servirà del
cartoncino (che potrai ricavare da vecchie scatole e scatoloni), dei colori acrilici o a
tempera, forbici e pennello,
nastrini di raso di diverso
colore, del cordoncino dorato sottile, un panetto di DAS,
uno stuzzicadenti o un ago
da lana, colla trasparente a
presa rapida, delle pinzette
per maneggiare il materiale
più fragile, un po’ di attenzione e molta fantasia.
DECORO SU
DISCHETTO DI CARTONE
Una “stella” di spighe
e aghi di pino
Iniziamo dalla decorazione che utilizza come base dei dischetti di cartone. Ritaglia due dischetti di cartone di uguale dimensione (puoi
24681012141618202224262830323436384042444648
50525456586062
attivita’
farli di circa 5 cm di diametro o
anche più piccoli) e dipingili con
i colori a tempera.
Quando saranno asciutti disponi su di un dischetto (sul lato
che non hai colorato) le spighe,
gli aghi di pino o gli altri elementi che hai scelto, l’importante è che abbiano stelo o picciolo
e, seguendo un disegno a raggiera, incollali uno ad uno come
mostra l’illustrazione. Per ultimo
fissa il nastrino di raso colorato
(che ti servirà per appendere la
tua decorazione all’albero di
natale) e successivamente incollaci sopra l’altro dischetto come
fosse un panino imbottito.
Ricordati di lasciare in vista il lato
colorato del cartoncino.
Come un “panino”
farcito
Ora prosegui attaccando sulle due
facce del “panino” gli elementi
naturali che hai raccolto, puoi
seguire un disegno a tuo piacere oppure ispirarti alle
nostre illustrazioni. Se preferisci puoi colorare alcuni
elementi di bianco (per
creare un effetto neve),
spruzzare della vernice
argentata o dorata sulle
piccole pigne o incollare
all’interno dei gusci a
“coppetta” delle ghiande i
piccoli fiori colorati dei
semprevivi.
Nelle illustrazioni che
seguono ti suggeriamo
alcune figure base, di
grande effetto e non troppo difficili da realizzare.
Ricorda di lasciar asciugare
bene colla e colore prima di
appendere i tuoi decori all’abete.
35791113151719212325272931333537394143454749
51 535557596163
attivita’
DECORO SU
BASE IN CRETA
Creta, erbe
e fantasia…
Con questa seconda tecnica puoi
utilizzare come supporto per gli elementi naturali che hai raccolto una
pallina di DAS modellata e appiattita in diverse forme geometriche
(come rombi, quadrati, stelle,
losanghe, ovali, cerchi ecc.) a cui
farai, con l’aiuto di uno stuzzicadenti o di un ago da lana, tanti
forellini quante sono le spighe, gli
aghi di pino o le infiorescenze che
desideri adoperare.
E’ meglio inserire, sin da questa
prima fase, il cordoncino dorato
con il quale appenderai la tua creazione all’albero di Natale. Procedi
facendo un anello e chiudilo in
cima con un nodino, poi pigia
quest’ultimo a fondo nella pallina
di DAS per fissarlo bene).
Aiuto, ho forato!
Ricordati di non fare i fori a
caso ma segui un disegno ben
definito. La disposizione (così
come la profondità, il numero
e la larghezza) dei forellini è
molto importante perché è
quella che darà la forma finale
alla tua “pallina” di natale. Quando
sarai soddisfatto del tuo lavoro,
525456586062
2468101214161820222426283032343638404244464850
attivita’
lascia seccare per qualche tempo
le piccole “mattonelle” di DAS e poi
colorale come più ti piace. Puoi utilizzare le tempere o anche spruzzarvi della vernice dorata.
altre ombrellifere e poi dipingile di
bianco.
Lascia asciugare il tutto e procedi
decorando anche la parte centrale
della “mattonella” a tuo piacere. Ti
suggeriamo di usare dei semini di
mela disposti come i petali di un
fiore, delle bacche colorate, dei
semprevivi, dei grani di pepe
dorati o argentati o i semi dell’anice stellata (sono particolarmente belli e puoi trovarli in vendita nelle drogherie ben fornite).
Nelle illustrazioni troverai diversi motivi d’ispirazione, ma lavorando con la fantasia siamo
certi che creerai tanti nuovi
decori per il tuo l’abete, sarà
bellissimo!
Auguri e Buon Natale da
tutti noi!
Fiocchi
di neve …
vegetali!
Quando la pittura sarà
asciutta, puoi iniziare ad
inserire i vari elementi
naturali nei forellini fissandoli con una goccia di
colla (in questa fase ti
sarà utile inserire uno
spiedino di legno nella
pallina di creta per lavorare meglio). Se vuoi
ottenere un effetto
“fiocco di neve” disponi secondo l’ordine
suggerito nell’illustrazione le infiorescenze
della pianta di bardana o di
3579111315171921232527293133353739414345474951
53 5557596163
iniziative wwf
Le erbe nel
mondo antico
Seconda tappa del viaggio in tre
puntate che ci porterà agli albori
della civiltà per scoprire
proprietà, curiosità ed impieghi
di erbe medicinali, spezie,
essenze aromatiche e per
comprendere il grande valore
che i popoli antichi davano alla
purificazione del corpo e degli
ambienti. Un concetto per noi
oggi molto lontano, visto che
nella nostra vita e nelle nostre
città, non mancano certo le
sostanze tossiche ed i veleni!
“Magica” propoli
I mille usi
della propoli
Le api utilizzano la propoli per
“imbalsamare” il corpo dei piccoli
invasori uccisi dentro l'alveare: in
questo modo i resti degli animaletti morti si seccano senza putrefarsi, evitando qualsiasi pericolo di
infezione.
La propoli è anche impiegata come
intonaco protettivo per chiudere le
fessure delle arnie, per “verniciare”
i favi e per rivestire l'interno delle
cellette appena costruite prima
che l'ape regina vi deponga le
uova. La propoli è quindi una
sostanza preziosissima, utile per
La Propoli è una sostanza naturale
molto utile per il benessere della
gola, soprattutto nei mesi invernali
quando, con l’arrivo del freddo,
aumenta il rischio di prendere
tosse e raffreddore. La propoli è
una sostanza naturale che le api
producono elaborando le resine
balsamiche che ricoprono le
gemme e le cortecce degli alberi.
Tutto inizia con l’ape "propolifera",
che preleva le resine e altre
sostanze balsamiche durante le
ore più calde del giorno, quando la
loro consistenza è più molle e gommosa. All'interno dell'alveare l’ape
operaia trasforma poi il prezioso
raccolto mediante secrezioni salivari, dando così vita alla propoli in
quantità tali da soddisfare il fabbisogno dell'alveare.
246810121416182022242628303234363840424446485052
5456586062
iniziativewwf
proteggere l'alveare da microrganismi e insetti parassiti che potrebbero rappresentare un serio pericolo per gli abitanti dell’alveare ed
in particolar modo per le loro piccole larve.
La Propoli
nella storia
Fonti storiche attestano che le proprietà curative della propoli fossero
note fin dall'antichità più remota. Gli
Incas la utilizzavano per curare la
febbre, gli Egiziani la impiegavano
nei processi di mummificazione dei
faraoni. La propoli era citata in
molti trattati arabi di medicina ed
anche il naturalista dell’antica
Roma Plinio parlò delle proprietà
benefiche della propoli nella sua
opera Naturalis Historia. Nel
Medioevo si comincia ad utilizzare
la propoli per far cicatrizzare l'ombelico dei neonati e come cura per
i disturbi di gola.
La propoli e il …
legionario!
L’equipaggiamento del legionario
romano era composto da un elmo
in bronzo, dalla corazza in maglia di
ferro, da scudo, spada, pugnale,
giavellotti e da numerosi altri oggetti utili alla sopravvivenza (il suo
“zaino” pesava fra i 30 ed i 40 Kg!)
e, fra le altre cose, comprendeva
pala e piccone per costruire gli
accampamenti, la falce per mietere
il grano, utensili da cucina e…
anche piccole dosi di propoli per
medicarsi le ferite. Galeno celebre
medico dell’antichità, ne raccomandava l’uso per disinfettare e cicatrizzare le ferite da freccia!
IL WWF E LA CAMPAGNA
“DETOX”, PER UN MONDO
SENZA VELENI
I più pericolosi sono 12, 12
sostanze chimiche prodotte
dall’uomo che si trovano
nell’aria, nell’acqua, nel suolo,
nei tessuti, nelle vernici, negli
oggetti di plastica che usiamo
ogni giorno. Noi vogliamo
liberarci di loro e per questo
abbiamo lanciato la campagna
Detox, per chiedere all’Unione
Europea di approvare un
grande disegno di legge che
proibisca, una volta per tutte,
l’uso delle sostanze chimiche
più dannose.
WWF-Canon/Martin Harvey
Aboca collabora con il WWF alla
Campagna Detox Svelénati per un
mondo senza veleni
357911131517192123252729313335373941434547495153
55 57596163
GIOCHI
Giocando sotto l’abete
Rispondi correttamente alle definizioni, nella caselle colorate
comparirà il nome di un animale re delle vette innevate
1) In mezzo… al bosco! 2) Una via “lastricata” di stelle…
3) Ne fanno provvista gli scoiattoli 4) Portano in dono oro, incenso e
mirra 5) Un albero davvero gigantesco 6) Corpo celeste con la… coda!
7) Il suo tamburellare risuona nei boschi 8) Il rapace goloso di miele e
di …vespe 9) Il Polo dove abitano l’Orso bianco e Babbo Natale!
1
2
3
4
5
6
7
8
9
56586062
24681012141618202224262830323436384042444648505254
GIOCHI
Caccia
all’errore
Stai facendo un’escursione in montagna ed il
panorama è bellissimo… ma ci sono 7 particolari
che proprio non tornano. Sei capace di scoprirli?
Trovi la soluzione a pag. 62
35791113151719212325272931333537394143454749515355
57 596163
senti chi parla
Foto archivio WWF
l e.
de tos
o i
rn spir
e
t
ll ’in più
a
e o le
s
a
fr rem
a
e
un lich
te bb
e
u
v
ri , p
c
S tto
e
m
u
f
A pag. 62 le vostre soluzioni alla foto “buffa” dello scorso giugno
Nome..................................... Cognome......................................
Inviare a: Panda Junior - via Po 25/c 00198 Roma
586062
2468101214161820222426283032343638404244464850525456
lapostadelpanda
Una galleria bestiale!
Ricordate? Tempo fa vi avevamo
chiesto d’inviarci degli “scatti” di
sculture naturali somiglianti ad animali, mostri marini o creature del
mondo delle fiabe. E, dobbiamo dire,
che quest’estate siete stati davvero
bravissimi!! In vacanza nella nostra
bella penisola avete “catturato” (con
l’obiettivo, è ovvio!) un dromedario,
un drago addormentato, un mostro
“mostruoso” che tanto ricorda il
muso di una tartaruga terrestre e
persino un popolarissimo personaggio dei fumetti… Scooby-doo !
Foto di Tiziano Filippini
3579111315171921232527293133353739414345474951535557
59 6163
lapostadelpanda
E’ nato
un agnellino
E’ davvero grazioso il tuo agnellino
Leone Faccio di Valfabbrica (PG).
Ma, a quanto pare, hai anche un
altro amico, un gattino rosso molto
pigro e un po’ geloso, vero?
Le mille
domande
di Lorenzo Tomei
Ciao Lorenzo! A quanto pare sei un
tipo molto impegnato e altrettanto
curioso, ci fa piacere! Promettiamo
di rispondere a tutte le tue domande nei prossimi numeri di Panda
Junior, per il momento ti diciamo
che lupi, donnole, mantidi e falchi
pellegrini vivono nelle Oasi del
WWF, incontrarli però non sempre
è così facile (per il lupo puoi provare visitando l’Oasi del Monte
Polveracchio dopo una nevicata, se
sei fortunato ne vedrai le impronte!).
Gli antenati
degli insetti
Sempre Lorenzo Tomei ci chiede
quando sono comparsi i primi
insetti sulla Terra, com’erano allora
e quanti sono oggi. Gli insetti costituiscono più del 50% di tutte le
specie presenti sulla Terra, il loro
successo evolutivo è enorme e,
tanto per fare qualche numero,
ogni giorno nel mondo sono in vita
10 quintilioni (è un numero con
tanti zero che neppure t’immagini!)
d’insetti. E sono 4 milioni ancora le
specie d’insetti che aspettano di
essere classificate dalla scienza.
Probabilmente gli antenati degli
Foto archivio WWF
insetti hanno fatto la loro comparsa
sulla Terra circa 420 milioni di anni
fa (dopo che le piante ebbero conquistato la terraferma). E si sa che
libellule primitive volavano fra le
umide foreste del Carbonifero già
300 milioni di anni or sono. Per
tutte le altre risposte Lorenzo ti
diamo appuntamento al PJ di febbraio. Ciao!
6062
246810121416182022242628303234363840424446485052545658
sentichehadetto
Lo sapevate? In mare i conti del
dentista sono ancora più “salati”
che sulla terraferma! Ecco cosa
ne pensa il simpaticissimo delfino
di Valentina Cicalé: “Accipicchia,
sono appena stato dal dentista.
Mi ha prosciugato!”.
Divertenti anche le vignette di
Chiara Pastorivo: “Sono meglio di
Einstein, tutta materia grigia!” e di
Anna De Crescenzo: “Qualcuno
mi insegna a nuotare a rana?
Sono stufo di nuotare sempre a
delfino!”. Sale in superficie per dire
la sua freddura il delfino di Marco
Giuliani: “Sapete cosa dicono due
sogliole in un piatto? Che vita
piatta!” mentre il delfino di
Veronica Quadrelli ci confida un
segreto: “Vi dico il mio segreto
ma… acqua in bocca! Dovete
essere muti come pesci!”.
Salutiamo Chiara Donatini: “Io uso
Algafresh, il dentifricio per un
sorriso smagliante!” e Daniele ed
Alberto Iori: “Risponde la
segreteria telefonica di Delfi, sono
partito per le ferie con il cugino
Flipper, lasciate un messaggio
dopo il BLUB!”. Ringraziamo Tazio
Brunetta, Stefania Verin, Angelo
ed Erika Ancarani, Irene Conti,
Giulia Motta, Camilla Penna,
Olivia Maria Riondino, Valentina
Pieraccini, Benedetta Mazzetto,
Samantha Alberto, Francesco
Marongiu, Margherita Gigli e
tutti voi che ci avete scritto.
A presto!
“Accipicchia, sono
appena stato dal
dentista.
Mi ha prosciugato!”.
SOLUZIONE GIOCO
GIOCANDO SOTTO L’ABETE
S
L AT TEA
H I A NDE
R EMAG I
AOB AB
OMET A
I CCH I O
E CCH I A I OLO
9 N O R D
1
2
3
G
4
5
6
7
8
B
C
P
P
357911131517192123252729313335373941434547495153555759
61 63
senti che ha detto
Caccia all’errore!
Soluzioni
1) Il gruccione (Merops apiaster) trascorre l’inverno in Africa ed in
Medio oriente. Frequenta la nostra penisola solo nel periodo riproduttivo, il suo habitat non è la montagna ma le radure e le pareti
sabbiose dove scava gallerie per deporre le uova;
2) se guardi il cielo scoprirai che sono sempre le nuvole a coprire il
sole e mai viceversa, (questo è uno degli errori più comuni fra
i disegnatori inesperti e un po’ distratti);
3) la palma non è certo un albero che si trova in montagna;
4) il frutto delle conifere sono le pigne, non le ghiande;
5) la rosa canina non fiorisce d’inverno;
6) il cervo non lascia impronte d’uccello!
7) il grazioso pettirosso (Erithacus nubecola) non ha certo un becco
così lungo…
1
2
3
5
7
4
6
62
24681012141618202224262830323436384042444648505254565860
Associazione Italiana
per il World Wide Fund for Nature
Fondo Mondiale per la Natura
(ONG - ONLUS) Via Po, 25/C
00198 Roma - tel. (06) 844971
Ente Morale, D.P.R. n. 493 del 4-4-1974
RECAPITI SEZIONI REGIONALI
60122 Ancona
tel. 071 203634
Molise
Via G.B. Vico, 65
86100 Campobasso
tel. 0874 92247
Piemonte
Via Peyron, 10
10143 Torino
tel. 011 4731873
Puglia
Via Boccapianola, 1
70122 Bari
tel. 080 5210307
Sardegna
Via dei Mille, 13
09127 Cagliari
tel. 070 670308
Sicilia
Via E. Albanese, 98
90139 Palermo
tel 091 583040
Toscana
Via S. Anna, 3
50129 Firenze
tel. 055 477876
Trentino Alto Adige
Via Malpaga, 8
38100 Trento
tel. 0461 231842
Umbria
Via XX Settembre, 134
06161 Perugia
tel. 075 5058506
Veneto
Via Piave, 143
30171 VE-Mestre
tel. 041 5382820
JB
SOCIO JUNIOR (fino a 14 anni)
C 18
JS
JUNIOR SENZA PANDA (fino a 14 anni)
C 12
C 18
GS GIOVANILE SENZA PANDA (da 14 a 15 anni) C 1 2
SOCIO FAMIGLIA
C 50
SOCIO FAMIGLIA SOSTENITORE
C 90
PC PANDA CLUB
C 35
MC MILLENNIUM CLUB
C 300
BB
SOCIO BENEMERITO
C 500
I PAGAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE:
con VERSAMENTO SUL C/C POSTALE
n. 323006, intestato a:
Associazione Italiana per il WWF ONG ONLUS
Via Po, 25/C - 00198 Roma.
PER ISCRIZIONI, RINNOVI E DONAZIONI
POTETE TELEFONARE ALLA SEGRETERIA SOCI
06 - 84497500
LE C T E D
SE
Periodico
associato all’USPI
(Unione Stampa
Periodica Italiana)
F I BE R
C 22
SB
"Panda" Pubblicazione mensile.
Aut. Trib. di Roma, n. 12132 del 24-4-68
Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 2 dcb
Roma Anno XXXIX n° 11 novembre 2005
Stampa: Edicomp S.p.A.- Fotolito: Gestaltcolor S.r.l.
"Panda" é una pubblicazione mensile riservata ai
Soci ed agli Abbonati. I Soci ordinari e giovanili
ricevono ogni due mesi Panda.
I Soci Junior ricevono ogni due mesi Panda Junior.
RY
C 60
FB
Comitato scientifico:
Franco Andaloro, Piermario Biava, Luigi Boitani, Giovanni Bollea,
Lester Brown, Massimo Capula, Cesare Corselli, Giulio De Leo,
Domenico De Masi, Alberto Di Fazio, Antonio Di Natale, Almo
Farina, Vincenzo Ferrara, Ireneo Ferrari, Andrea Filpa, Silvano
Focardi, Fulvio Fraticelli, Marco Frey, Silvana Galassi, Marino
Gatto, Domenico Gaudioso, Mario Giampietro, Silvio Greco,
Franco La Cecla, Alessandro Lanza, Sandro Lovari, Sergio
Malcevschi, Ezio Manzini, Marco Marchetti, Eleonora Masini,
Bruno Massa, Luca Mercalli, Franco Miglietta, Alessandro
Montemaggiori, Norman Myers, Antonio Navarra, Giorgio
Nebbia, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Giuseppe Onufrio,
Franco Pedrotti, Francesco Petretti, Bruno Petriccione, Sandro
Pignatti, Bernardino Romano, Wolfgang Sachs, Luigi Lombardi
Satriani, Giuseppe Scarascia-Mugnozza, Bartolomeo Schirone,
Francesco Tonucci, Mario Tozzi, Sergio Ulgiati, Riccardo
Valentini, Sergio Zerunian.
Segretario Generale: Michele Candotti
C 30
OS ORDINARIO SENZA PANDA
GB SOCIO GIOVANILE (da 14 a 15 anni)
Consiglieri: Maria Cimino, Giulio De Leo, Andrea Dignani,
Riccardo Fortina, Maurizio Fraissinet, Marco Frey, Kuki
Gallmann, Peter Kramer, Cecilia Parlante, Antonella Pulci,
Maurizio Rivolta, Mario Tozzi, Marina Vigo
C O NDA
SE
SOCIO SOSTENITORE
TB
Vice Presidenti: Stefano Leoni, Enzo Venini
Direttore responsabile: Fulco Pratesi
QUOTE
SOCIALI
OB SOCIO ORDINARIO
Presidente: Fulco Pratesi
S
Abruzzo
Via G.D'Annunzio, 68
65127 Pescara
tel. 085 4510236
Basilicata
Gradinata IV Novembre, 6
85100 Potenza
tel. 0971 411382
Campania
Via A. da Salerno, 13
80128 Napoli
tel. 081 5607000
Calabria
Via Popilia, 42c
89900 Vibo Valentia
tel. 0963 995053
Emilia Romagna
Via San Felice, 99
40122 Bologna
tel. 051 551199
Fiuli Venezia Giulia
Via Parini, 11
33100 Udine
tel. 0432 507895
Lazio
Via Allegri, 1
00198 Roma
tel. 06 84497206
Liguria
Vico Casana 9/3
16123 Genova
tel. 010267312
Lombardia
Via Orseolo, 12
20144 Milano
tel. 02 831331
Marche
Via Cialdini, 24A
Consiglio Direttivo
Stampato su
carta
ecologica
riciclata
Comitato di redazione:
Gianfranco Bologna,
Fabrizio Bulgarini,
Barbara Franco,
Paolo Giganti,
Francesca Paolini,
Emanuela Pietrobelli,
Maria Antonietta Quadrelli,
Massimiliano Rocco
Responsabile editoriale:
Barbara Franco
Coordinamento di redazione:
Francesca Paolini
In redazione:
Emanuela Pietrobelli,
Lara Elia,
Maura Valerio
Grafica: Studio Pepe
La foto di copertina è di WWF- Canon/Martin Harvey
Per Natale regala
la tessera del WWF
Foto-WWF-Canon/Martin Harvey
Un dono speciale che aiuta la natura
Scarica

panda club