Orchestra Sinfonica dell ’Europa Unita Concerto Evento Pontefice 3 Edizione a DIRETTORE ARTISTICO Maestro Rossana Tomassi Golkar Piazza Pia - Albano Sabato 1 agosto 2009 - ore 21.00 Pio XII (1876 - 1958) Eugenio Maria Giuseppe Pacelli, divenuto Papa col nome di Pio XII, nasce a Roma il 2 marzo 1876. Divenne Cardinale il 16 dicembre 1929 per volontà di Pio XI. A seguito della morte di Pio XI, 10 febbraio 1939, il 2 marzo successivo il Conclave elesse il nuovo Papa: Pio XII. Questo il nome scelto da Eugenio Pacelli, il quale iniziò così il suo lungo Pontificato (ben 19 anni, dal 1939 al 1958), uno dei più difficili e drammatici Pontificati fra i tanti che la Chiesa ricordi nel corso di due millenni. Mentre per riservate vie diplomatiche interessa numerose personalità politiche affinché si eviti la guerra, il 2 giugno davanti al Sacro Collegio rinnova la propria implorazione a Dio affinché nei cuori dei governanti e dei popoli operi il soffio della pace. Il 24 agosto 1939 Pio XII indirizza a tutto il mondo il Radiomessaggio Un’ora grave, con il quale invoca ancora una volta la pace: «È con la forza della ragione, non con quella delle armi, che la Giustizia si fa strada…La politica emancipata dalla morale tradisce quelli stessi che così la vogliono. Imminente è il pericolo, ma c’è ancora tempo. Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra». Fedele esecutore della parola di Cristo, nella terribile tempesta che ha colpito il mondo intero, Papa Pacelli opera con tutti i mezzi di cui dispone per alleviare le miserie dei profughi, dei rifugiati, dei bombardati, degli affamati, dei perseguitati, degli ebrei, sia in Italia, sia all’estero. Quale Vescovo di Roma si reca di persona nel luglio e agosto del 1943 nei popolosi quartieri di San Lorenzo e di San Giovanni a portare conforto alle vittime dei bombardamenti. Contro il nazismo dispotico e violento, anche Pio XII interviene più volte con diversi messaggi. A favore degli ebrei, colpiti dall’insensato odio di una folle dottrina razzista, egli svolge una preziosa opera di carità, che verrà testimoniata dagli ottanta delegati dei campi di concentramento tedeschi che nella speciale udienza in Vaticano del 29 novembre 1945 ringrazieranno «personalmente il Santo Padre per la generosità da lui dimostrata verso di loro, perseguitati durante il terribile periodo del nazifascismo». Pio XII parlando della nuova pace, il 9 maggio 1945, già intravede il cammino che l’Europa dovrà affrontare: problemi e difficoltà gigantesche, «di cui bisogna trionfare se si vuole spianare il cammino a una pace vera, la sola che possa essere duratura», tesi sostenuta con visione assolutamente anticipatrice fin dal 1940. Pastore di un periodo storico estremamente turbinoso e difficile, tanto che fu definito «il Papa dell’umanità sofferente», aperto ai problemi universali, Pio XII, appena terminata la seconda guerra mondiale, il 18 febbraio 1946 creò trentadue Cardinali di tutte le parti del mondo (anche della Cina), con il proposito di manifestare il «carattere soprannaturale della Chiesa e la sua universale unità». Devotissimo alla Madonna, durante l’Anno Santo, con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus del 1° novembre 1950 definì come dogma di fede che la Vergine Maria, Madre di Dio, fu assunta in Cielo in anima e corpo. Nonostante fosse debole di salute, svolse la propria attività con grande impegno ed assoluta generosità. Si spense a Castel Gandolfo il 9 ottobre 1958, dopo nove ore di agonia. La sua salma è stata traslata a Roma, in San Pietro, e sepolta nelle grotte vaticane. IN MEMORIA DI PAPA PIO XII (Roma, 2 Marzo 1876 - Castelgandolfo, 9 Ottobre 1958) Eugenio Pacelli, romano di nascita (1876), già Nunzio Apostolico in Baviera e in Germania, quindi Cardinale (1929) e poi Segretario di Stato (1930) del Papa Pio XI, fu eletto al Sommo Pontificato il 2 marzo 1939 e assunse il nome di Pio XII. Il suo vasto Magistero confluì poi nei testi del Concilio Vaticano II. Durante la seconda guerra mondiale, analogamente a quanto aveva fatto Benedetto XV durante la “grande guerra”, assunse una posizione di neutralità, anche per salvaguardare l’opera della Chiesa nei vari Stati. Morì il 9 ottobre 1958 nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. La Chiesa di Albano conserva nei riguardi del Papa Pio XII un’imperitura e grata memoria specialmente per l’opera di soccorso da Lui promossa durante gli eventi bellici, in modo particolare in occasione dei bombardamenti del febbraio 1944 come testimonia Emilio Bonomelli (all’epoca direttore delle Ville Pontificie) nel suo volume “Cronache di guerra nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo” che, curato dalla Diocesi di Albano in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte, è stato recentemente ristampato ad opera della Città di Albano Laziale. Marcello Semeraro Vescovo di Albano Cattedrale di San Pancrazio Martire Albano La Basilica di San Pancrazio Martire è la cattedrale della sede Suburbicaria di Albano. Si suppone che sul luogo dell’attuale cattedrale sorgesse l’antica cattedrale di San Giovanni Battista, fondata nel 326 dall’imperatore romano Costantino I. L’antica chiesa, di cui si intravedono resti portati in luce dai restauri del 1962, era cadente già ai tempi di papa Leone III, e venne rasa al suolo del tutto dalle numerose incursioni saracene e cristiane. Al tempo di San Francesco d’Assisi venne officiata da un gruppo di frati francescani, e nel 1719 si iniziarono i lavori di restauro per volere del cardinale vescovo Ferdinando d’Adda e poi del suo successore Fabrizio Paolucci. Altri lavori vennero effettuati nel 1798 durante la Repubblica Albanense (gemellata a quella Romana), a carico della Municipalità; infine il campanile venne realizzato agli inizi del XX secolo. Presso il fonte battesimale, è conservata una lapide in origine esposta sulla facciata: è copia del chirografo con cui papa Pasquale II nel 1118 espresse la sua benemerenza agli albanensi. Nella cripta sottostante il presbiterio sono conservati alcuni dei capitelli ionici dell’antica basilica paleocristiana che Papa Leone III (795-815) fece riedificare in seguito ad un furioso incendio. Dopo varie vicissitudini e modifiche come ad esempio la costruzione della sagrestia e di un piccolo cimitero limitrofo, nell’anno 1772 il Cardinale Fabrizio Paolucci fece costruire l’attuale facciata, su progetto dell’architetto Carlo Buratti, mentre l’odierno aspetto della basilica si ebbe soltanto nel 1913, a seguito di nuovi adeguamenti e restauri eseguiti per più di mezzo secolo, mediante concorso finanziario del popolo di Albano. Nella seconda metà dell’800 il celebre musicista Franz Liszt (1811 - 1886), compositore ungherese, ricevette gli ordini minori e fu canonico della Cattedrale di San Pancrazio. Nel 2008 Papa Benedetto XVI si è recato ad Albano in visita pastorale, partendo dalla Villa Pontificia di Castel Gandolfo, con l’occasione di riconsacrare la Cattedrale dopo gli ultimi restauri del 2008. Dopo il “Concerto Evento Pontefice” del 6 agosto scorso – proposto in Castel Gandolfo per ricordare e onorare il Servo di Dio Paolo VI nel 30° anniversario della sua morte - ecco che ora la presenza sul territorio diocesano dell’Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita raggiunge un’auspicata stabilità, che non potrà che avere esiti fecondi. Questo grazie soprattutto alla tenacia del Direttore Artistico il Maestro Rossana Tomassi Golkar - cui invio il mio cordiale saluto ed augurio. Penso che questo traguardo sia meritevole di ogni considerazione. La Chiesa diocesana non può che rallegrarsene. Nel Capitolo della sua antica e insigne Basilica Cattedrale, ebbe nell’ottobre 1879 la sorte di annoverare tra i suoi canonici quel genio musicale che è Franz Listz. In Albano, poi, nacque Cesare De Sanctis, che fu celebre compositore (autore, fra l’altro di una Messa da Requiem) e trattatista del XIX secolo, uno dei fondatori del Conservatorio di S. Cecilia. Agli inizi del ‘600, infine, ebbe i suoi natali a Marino Giangiacomo Carissimi, uno fra i più grandi musicisti italiani divenuto pure sacerdote. Sono notevolissime presenze e figure che permettono di affermare che la tradizione musicale non è estranea alla storia di questa antica Sede suburbicaria. La presenza dell’Orchestra dell’Europa Unita, pertanto, Marcello Semeraro con l’avvio della sua prima stagione sinfonica Vescovo di Albano attraverso concerti - alcuni dei quali ospitati nella Cattedrale Costantiniana di Albano -, non può che portare con sé molte speranze. Vorrei formularle con parole desunte dal Messaggio del Concilio Vaticano II agli Artisti (8 dicembre 1965). Vi si legge, fra l’altro: “Questo mondo nel quale noi viviamo ha bisogno di bellezza, per non cadere nella disperazione. La bellezza, come la verità, mette la gioia nel cuore degli uomini ed è un frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione”. L’effetto di fare comunicare le generazioni c’interessa enormemente sotto il duplice profilo: quello della trasmissione della fede, anzitutto, e l’altro che rimanda al “progetto culturale” orientato in senso cristiano, promosso ormai da quasi quindici anni dall’episcopato italiano. Esprimo, pertanto, la mia piena soddisfazione per questo traguardo che insieme con la Città di Albano, gratifica pure la Diocesi. Il mio augurio è che l’ascolto della musica eseguita dall’Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita aiuti davvero tutti noi – come ebbe a dire Benedetto XVI al termine di un concerto al quale egli stesso aveva assistito – “a percepire nel linguaggio musicale l’intima armonia della bellezza divina”. Marcello Semeraro Vescovo di Albano Il Sindaco Marco Mattei “Il Concerto Evento Pontefice “ realizzato a cura dell’ Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita, rappresenta il magnifico suggello ad una Stagione Concertistica che quest’Amministrazione ha voluto organizzare, sostenendo le molteplici attività artistiche del Maestro Rossana Tomassi Golkar. Questo importantissimo evento è la conclusione di una lunga serie di concerti che hanno reso Albano una Città alla pari di Capoluoghi tradizionalmente meta di importanti Orchestre internazionali. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tante persone ed alla partecipazione entusiasta di un pubblico sempre più numeroso che voglio personalmente ringraziare. Credo che il connubio tra la presenza di Direttori d’Orchestra di fama internazionale, Solisti di grande talento ed il sacro scenario della Cattedrale abbia suscitato in tutti i partecipanti un’emozione che è andata ben oltre la mera rappresentazione artistica e per questo non possiamo che essere profondamente grati al nostro Vescovo Mons. Marcello Semeraro. Il Concerto del primo agosto si tiene nella piazza riportata da qualche anno al suo antico nome di “Piazza Pia” ed è dedicato ad un Pontefice particolarmente caro alla nostra popolazione: Pio XII. Questa dedica, oltre alle innumerevoli manifestazioni di affetto e ringraziamento tributate dai cittadini di Albano per aver aperto le porte delle Ville Pontificie in momenti drammatici dell’ultimo periodo bellico, rende omaggio ad una figura di altissimo spessore morale da sempre nel cuore della nostra Città. Spero che una tradizione musicale che storicamente permea l’animo delle nostre genti unita alla volontà delle future Amministrazioni possa rendere stabile la presenza dell’ Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita nei nostri luoghi più suggestivi, mantenendo alta una tradizione rilanciata da questa prima Stagione Sinfonica della Città di Albano”. Il Sindaco Marco Mattei A Sua Santità Benedetto XVI dedico, con senso di profonda ammirazione, un devoto, tenero pensiero con l’auspicio di poter, un giorno non lontano, condividere con Lui l’emozione delle meraviglie di Dio, attraverso le note eterne. Il Direttore Artistico Maestro Rossana Tomassi Golkar - Pianista Cari Appassionati, mi rivolgo a Voi, amanti di questa nobile arte, la Musica, foriera di grandi sentimenti, di valori e passioni che ardono in tutti noi come i fuochi di questa notte d’agosto. Siamo orgogliosi di essere giunti alla III Edizione del “Concerto Evento Pontefice”: un appuntamento importante che coincide anche con la chiusura della nostra prima Stagione Sinfonica. Tuttavia mezzanotte è l’ora in cui il giorno inizia… pertanto oggi ci apprestiamo sì a celebrare una Stagione Sinfonica ricca di eventi e densa di emozioni, ma al tempo stesso siamo già proiettati, sulle eteree ali delle note, verso un futuro artistico di alto profilo per la nostra Orchestra e per il territorio stesso. Una programmazione suggestiva che da dicembre proporrà diverse sorprese e magistrali interpretazioni, nel segno di una crescita e di una continuità con quanto fatto in questi mesi e di un percorso artistico culturale e umano ancora da scrivere insieme, un domani di cui si avvistano i primi fulgidi bagliori. Il Direttore Artistico Rossana Tomassi Golkar ...non abbiate paura... Giovanni Paolo II Rossana Tomassi Golkar Rossana Tomassi Golkar, Pianista romana, è stata iniziata alla Musica in tenera età. A soli undici anni ha sostenuto il primo esame del Corso di Pianoforte presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma, laureandosi con il massimo dei voti. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra. Nel 1988 ha suonato in Giappone, nella città di Tokyo, in Australia all’Opera House di Sydney, all’Università di Canberra, Wollongog, Brisbane, Melbourne, Adelaide e Perth. In Tasmania nelle città di Hobart e Lanceston. Nello stesso continente ha partecipato all’ Italian Arts Festivals nel 1989. In Argentina ha tenuto 23 concerti a Buenos Aires, Cordoba, Paranà, Santa Fé, Neuquen, Viedma, Mendoza, Rosario. Nel 1991 ha eseguito il Concerto in La minore di E. Grieg al Teatro Colon di Buenos Aires, accompagnata dall’Orchestra Filarmonica di Buenos Aires diretta dal Maestro Pedro Ignacio Calderon. Dal 1990 tiene frequenti Concerti in Messico in qualità di Solista, accompagnata dalle più note Orchestre, tra le quali la Sinfonica e la Filarmonica di Mexico City. Ha tenuto più volte tournée negli Stati Uniti e Canada suonando per alcune prestigiose Università ed Istituzioni Musicali nelle città di Los Angeles, Chicago, Boston(Cambridge per il MIT), Detroit, New York (New York University), Pittsburg (Duquesne University); in Canada nelle città di Toronto, Windsor ed Edmonthon. Ha tenuto concerti in Francia e Spagna. Nel 1997 ha tenuto importanti recitals pianistici dedicati alla musica italiana contemporanea: al Teatro dell’Opera di Roma e al Museo Nazionale ferroviario di Pietrarsa. Ha tenuto a Milano un Recital per le Serate Musicali della Scala: “Milano ricorda Chopin nei 150 anni dalla morte” in coproduzione con Arte - Televisione Polacca, con l’Alto Patrocinio del Capo dello Stato, Presidenza del Consiglio, Dipartimento Affari Regionali, Ministero Beni Culturali. Ha tenuto Recitals a Teheran dove è stata invitata dall’Ambasciata d’Italia e dal Teatro Reale di Niavaran, in occasione del Natale 2000, ed ha suonato avanti ad Ambasciatori e Consoli rappresentanti Paesi di tutto il Mondo. Ha eseguito un Recital per l’Accademia Filarmonica di Roma interpretando musiche del Maestro Franco Mannino. Ha suonato con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica di Roma e del Lazio, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Sinfonica di Bari, l’Orchestra Sinfonica di Lecce, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico dove collabora annualmente con il Maestro Enrique Batiz in qualità di Solista ospite. È stata invitata, per un Recital, dal Festival Internazionale Pianistico Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo. Attualmente Direttore Artistico della Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita, è contestualmente impegnata in numerose esecuzioni di Recital e Concerti per Pianoforte e Orchestra in Europa e oltreoceano. La Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita, compagine di Professori di elevato livello artistico nasce con l’obiettivo di diffondere la Grande Musica come mezzo di unione e identificazione fra gli Stati d’Europa. La OSEU è un organico internazionale che consta di Professori di grande valore artistico, così come al suo interno riserva ospitalità esclusivamente a Direttori d’Orchestra e Solisti imposti nel panorama del concertismo di alto profilo. Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita La OSEU, dal 2006, ha dato vita ad un evento esclusivo, il “Concerto Evento Pontefice”, un appuntamento che vuole ricordare momenti storici importanti attraverso la musica. Un Evento dal respiro internazionale e di grande lustro per gli artisti che vi partecipano reso possibile dall’impegno di S.E. Monsignor Marcello Semeraro, eccelso religioso, studioso e filantropo, il quale ha inteso sostenere questa operazione culturale, condividendola, nel corso degli anni, con il Comune di Albano, sede della Diocesi, ed il Comune di Castel Gandolfo, tradizionale Residenza Pontificia. Un evento ricco di suggestioni, fiore all’occhiello della Stagione Sinfonica, denso di contenuti simbolici e significati culturali, che ha suscitato molti consensi nell’Agosto 2008, tanto da essere stato onorato della presenza del Segretario di Stato Vaticano S.E. Cardinale Tarcisio Bertone, il quale ha pubblicamente espresso sentimenti di apprezzamento, volgendo note di merito al Direttore Artistico per il lavoro svolto. La Stagione Sinfonica si presenta come un “percorso della memoria”, volto a celebrare e a ricordare istituzioni e figure storiche di rilievo della nostra tradizione culturale. Una serie di eventi musicali di prestigio che abbracceranno idealmente i Papi, la tradizione e il fascino delle più illustri famiglie aristocratiche del nostro territorio, personaggi e istituzioni religiose, la Repubblica e i Suoi valori. La OSEU ha avuto l’onore di celebrare la ricorrenza del 2 Giugno con uno straordinario Concerto. La Stagione, impreziosita e onorata dalla Medaglia conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ogni anno celebrerà la festa di tutti gli Italiani, riverbandone a livello internazionale sentimenti e valori con il suggestivo “Concerto della Repubblica”. La Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita intende donare, con spirito di mecenatismo, su iniziativa del Maestro Rossana Tomassi Golkar, un messaggio culturalmente significativo in grado di abbracciare non solo Roma e la sua Provincia, ma l’Europa tutta per far assurgere la tradizione musicale ai fastigi di straordinari appuntamenti musicali a cura di grandi interpreti. Direttore d’Orchestra Johannes Rieger Figlio del direttore Fritz Rieger, Johannes Rieger ha iniziato la propria carriera all’età di quindici anni, quando ha fondato la Munich Youth Chamber Ensemble. Dopo gli studi a Monaco di Baviera, Salisburgo e Siena, è stato nominato Kapellmeister (Direttore Associato) della Ulm Opera nel 1991, ove, in nove anni, ha portato la produzione di oltre trenta opere e operette. Nel 1995, il Maestro Rieger ha ottenuto l’incarico di Direttore Musicale dello European Music Project, una orchestra da camera specializzata in musica contemporanea. Il Maestro Rieger è stato ospite, in qualità di Direttore d’Orchestra, della Regensburg Philharmonic Orchestra, Bamberg Symphony Orchestra, Jena Philharmonic Orchestra, New Philharmonic Orchestra of Westphalia, North German Radio Philharmonic Orchestra, South West German Philharmonic in Konstanz, e la Staatstheater am Gärtnerplatz in Munich I suoi concerti sono stati trasmessi sulla radio bavarese e sulla radio di Stoccarda, e le sue registrazioni sono disponibili sia per l’etichetta tedesca Wergo che per l’italiana Symposion. Le prime esibizioni negli USA del Maestro Rieger sono state in Texas nel 2003 con la Garland Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Las Colinas e la Symphony Arlington. Nel 2006, è tornato presso queste orchestre e ha anche viaggiato molto in Italia, ove si è esibito per la prima volta con l’Orchestra da Camera Archi della Scala di Milano. Nella stessa città ha diretto nel 2007 l’Orchestra Milano Classica. Dal 2000 inoltre, il Maestro Johannes Rieger opera come Direttore Musicale del Nordharzer Städtebundtheater di Halberstadt, dove è anche Direttore Artistico dell’Opera. VIOLINI I Oboi Agnese Miteva* Ernesto Celani Francesco Peverini Plamena Krumova David Simonacci Antonio Congi Gustavo Gasperini Melissa Majoni Elisabetta Crisostomi Elena Bassi Paolo Bigi Fabio Bagnoli* Stefania Mercuri VIOLINI II Lorenzo Fabiani* Felicita Mariozzi Marcello Sirignano Roberto Costa Simone D’Eusanio Elena Arcini Filippo Fattorini Olesya Dashkevych Gabriele Dello Preite Monica Pontini Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita Flauti Mauro Salvatori* Nadia Rossi Clarinetti Ermanno Veglianti* Riccardo Cupini Fagotti Pasquale Marono* Fabio Morbitelli Trombe Remo D’Ippolito* Fabrizio Iacoboni Viole Tromboni Angelo Cicillini* Lorenzo Rundo Agostino Mattioni Dario Tramma Alessio Toro Marco Onofri Marco Ferrari* Florian Tauber Francesco D’orazio Violoncelli Luca Peverini* Matteo scarpelli Andrea Cavuoto Giulio Ferretti Marco Simonacci Benedetta Chiari Corni Giuseppe Calabrese* Andrea Puccetti Rino Pecorelli Luca Risoli Tuba Sergio Cesolini Contrabassi Timpani Igor Barbaro* Silvia Muci Massimo Santostefano Riccardo Ospici PercussionI Andrea Bonioli Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Votkinsk, 7 maggio 1840 – San Pietroburgo, 6 novembre 1893) La Sinfonia n. 5 in Mi minore, Op. 64 di Tchaikovsky, compositore russo dell’età romantica, è del 1888 ed è dominata dal tema del “destino”, dal profilo più morbido però rispetto alle precedenti Sinfonie dell’artista. Un tema che, dopo avere compiuto una prima apparizione nel massiccio primo movimento, sorta di inno a un eroismo rassegnato, e dopo avere turbato i dolcissimi volteggi amorosi del secondo movimento, nel finale appare trasformato nel fulcro di uno sfarzoso inno alla Provvidenza divina. La produzione di Sinfonie fu accompagnata dalla creazione di diverse Suite. Le prime tre sinfonie sono lavori interessanti ma ancora acerbi, in genere di carattere nazionalistico. Le successive si soffermano su temi più profondi e più intensamente sentiti, quali il fato, l’angoscia esistenziale e, in particolare la Sesta, la morte. dominata da un programma enigmatico, forse intimamente collegato agli ultimi sentimenti di vita di Tchaikovsky e perfino alla sua morte misteriosa. Fermamente convinto che ogni vicenda umana, specie quelle che lo riguardavano, fossero sotto l’influsso del destino - con la maiuscola (aveva scritto del resto nel 1868 un lavoro sinfonico titolato Fatum) - Tchaikovsky lesse la sua relazione con la von Meck in tal senso. Del resto egli espresse tali convincimenti nella propria “filosofia” di vita, nell’intera sua estetica e dunque nella concreta realizzazione artistica. Il “ciclo” delle ultime tre sinfonie lo testimonia bene, quando, a proposito del celebre tema introduttivo della Sinfonia n. 4 in Fa minore, dedicata (non a caso) al “mio miglior amico” (ovverosia la von Meck), il musicista stesso spiega: «Questo è il Fato, forza nefasta che impedisce al nostro slancio verso la felicità di raggiungere il suo scopo, che veglia gelosamente affinché il benessere e la tranquillità non siano totali e privi di impedimenti [...] Invincibile, non lo domini mai. Non resta che rassegnarsi e soffrire inutilmente. Il sentimento di disperazione e sconforto si fa più forte e cocente. Non sarebbe meglio voltare le spalle alla realtà e immergersi nei sogni? [...] Così tutta la vita è un’alternanza ininterrotta di pesante realtà, sogni fugaci e fantasie di felicità... Non c’è approdo. Vaga per questo mare, finché esso non ti avvolge e ti inghiotte nelle sue profondità.» Un vero e proprio “ciclo” con tema il “Fato” quello delle ultime tre sinfonie, con un unico discorso tripartito: così esso è ormai considerato dalla moderna critica e segnatamente dai direttori d’orchestra. La produzione artistica del compositore, dopo un periodo di vicissitudini familiari tribolato e drammatico, è un crescendo che non si interromperà di fatto sino alla ambigua morte, tanto che molti musicologi sono certi che se Tchaikovsky fosse sopravvissuto avrebbe realizzato ancora molta musica, con soluzioni pure e senz’altro innovative e al passo coi tempi: la particolare scrittura de Il lago dei cigni, La bella addormentata, Lo Schiaccianoci e della Sesta sinfonia, sembrano testimoniarlo. Le composizioni che vedono la luce da allora sono tutte o quasi destinate alla celebrità. Fra esse la Quarta Sinfonia, in Fa minore op.36 e l’opera lirica Evgenij Onegin, già citati, la Suite n.1, in Re minore op. 43. Altri viaggi all’estero specie per la direzione di proprie composizioni nel 1887 e nel 1888, un anno questo che vedrà la nascita della Sinfonia n.5 in Mi minore op. 64. Culturalmente molto distante dai compositori russi a lui contemporanei d’ispirazione nazionalista, passati alla storia come il Gruppo dei Cinque, Tchaikovsky rivelò nella sua musica uno spirito cosmopolita. Pervase da una sensibilità estenuata e da una naturale eleganza, le sue partiture presentano nondimeno tratti talora distintamente russi, sia nella predilezione per il modo minore, sia soprattutto nel profilo delle melodie, talvolta ricavate dalla tradizione popolare o dalla liturgia ortodossa. Diversamente dai colleghi russi, Tchaikovsky studiò per tutta la vita la musica occidentale, Mozart in primis. Nel 1876 assistette alla Carmen di Bizet, traendone motivi di entusiasmo (Carmen inoltre farà capolino anni dopo nel momento di creazione della propria opera lirica “La dama di picche”). Georges Bizet (Parigi, 25 ottobre 1838 - Bougival, 3 giugno 1875) Carmen rappresenta il capolavoro di Bizet, a cui il compositore e pianista francese lavorò tra il 1873 e il 1875. Carmen è un’opera lirica in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale. Un’opera affascinante per la ricchezza dell’invenzione musicale, le melodie morbide e sensuali, la duttilità dell’armonia, la leggerezza delle danze. Un’opera che avrà fra i suoi più entusiastici ammiratori Nietzsche, Tchaikovsky, Puccini, Brahms, Freud. Ma il soggetto, ambientato nella Spagna degli zingari e dei toreri, suscita un forte scandalo e all’esito deludente della “prima” fa seguito la reazione aspra e violenta della stampa. Il 2 giugno, mentre all’ Opéra-Comique di Parigi va in scena Carmen, Bizet muore nella notte. Bizet cercò spesso il consenso e la simpatia del pubblico seguendo strade e modelli non congeniali alla sua natura (il grand-opéra, le composizioni dai toni epici) o subì l’influenza di musicisti dalla personalità poco spiccata o comunque lontana dalla sua, come nel caso di Gounod. Solo alla fine della sua breve vita egli seppe trovare il suo autentico linguaggio in quelli che sono unanimemente giudicati i suoi capolavori teatrali: L’Arlésienne e Carmen. In queste due partiture emergono le caratteristiche salienti della sua arte: un’arte chiara, incisiva sia nella resa drammatica che nei valori prettamente musicali. Sul piano prettamente musicale le opere di Bizet rivelano la presenza di una ricca, spontanea vena melodica e un’assoluta padronanza della tavolozza orchestrale: i toni leggeri e trasparenti dello strumentale, fondendosi con i ritmi sinuosi e le squisite armonie, evocano in modo vivo e palpabile atmosfere esotiche e ambienti popolareschi, senza mai cadere nel descrittivismo e nella maniera. Richard Strauss raccomandava ai suoi allievi: «Se volete imparare la strumentazione non studiate le partiture di Wagner ma quella di Carmen. Che meravigliosa economia, ogni nota e ogni pausa è al posto giusto.» Pur senza essere un rivoluzionario, Bizet fu a suo modo un innovatore e contribuì in modo decisivo all’evoluzione del teatro d’opera europeo, di quello francese e italiano soprattutto. In particolar modo con Carmen, anche in virtù del soggetto atto a stimolare quelle che furono sempre le sue emozioni più autentiche, la passione erotica e la gelosia, egli seppe infondere in un genere languente come l’opéra-comique una vitalità nuova. E che questo risultato sia stato raggiunto senza rinunciare a quel rigore stilistico, acquisito nei lunghi anni di apprendistato giovanile, è un altro merito che va riconosciuto a questo musicista elegante e geniale, capace di conquistare l’animo dell’ascoltatore più ingenuo e contemporaneamente di incantare l’intellettuale e il musicista più raffinato. Pyotr Ilyich Tchaikovsky Sinfonia n°5 op.64 in Mi minore • Andante – allegro con anima • Andante cantabile, con alcuna licenza – moderato con anima • Valse, allegro moderato • Finale, andante maestoso – allegro vivace Georges Bizet Carmen Suite n. 1 Direttore Johannes Rieger Programma Ringraziamenti HANNO COLLABORATO: Real Management Virtuoso Artists Management Alexander Djinov Segreteria Artistica Dott. Lorenzo Spanò Coordinatore Artistico Maestro Ernesto Celani Ufficio Stampa Dott.ssa Angela Iantosca Dott. Cesare Martucci Progetto Grafico Luca De Luca Design Stampa Tipografica Palozzi Al Segretario di Stato Vaticano, S. E. Cardinale Tarcisio Bertone, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ci pregiamo di inviare un saluto affettuoso rivolgendoLe un pensiero particolare nel ricordo del giorno in cui ha voluto onorare, con la Sua Presenza, la Seconda Edizione del Concerto Evento Pontefice a Castel Gandolfo. Le parole di incoraggiamento e di stima che Sua Eminenza ha voluto rivolgere al nostro Direttore Artistico per l’impegno nella realizzazione dell’operazione artistica tutta, hanno rappresentato un supporto importante e un augurio che si è tradotto in un successo suggellato dalla Terza Edizione di questa sera d’Agosto. Al Titolare della Diocesi Suburbicaria di Albano, S. E. Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, una espressione di grande ammirazione unitamente a senso di profonda, sincera gratitudine per averci partecipato apprezzamento, onorandoci, in occasione di questa Terza Edizione, della Sua ambita Presenza. Al Vescovo di Albano S. E. Monsignor Marcello Semeraro, i nostri sentimenti di speciale, profondo affetto e riconoscenza, per averci teso una mano con lealtà e forza, raccogliendo il nostro messaggio e facendolo Suo. Ciò rimarrà indelebile nel cuore di tutti noi. GRAZIE! Al Vicario Foraneo della Vicaria di Albano Monsignor Gianni Masella, un sentimento di sincera gratitudine e affetto per la costante accoglienza di cui ci ha sempre onorati. Al Sindaco di Albano Dott. Marco Mattei, una espressione di speciale affetto e stima unitamente a senso di profonda gratitudine per l’impegno e la grande forza che ci ha riservato nel sostenere il Progetto OSEU. Al Sindaco di Roma, Onorevole Gianni Alemanno, una espressione di profonda gratitudine unitamente a grande stima per il senso di apprezzamento e lungimiranza che ci sta riservando. Alla Curia Vescovile di Albano Alla Diocesi di Albano Al Ministro Sandro Bondi Al Sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali Dott. Francesco Maria Giro Al Direttore delle Ville Pontificie Dott. Saverio Petrillo Al Presidente della Regione Lazio Dott. Piero Marrazzo Al Presidente della VII Commissione Cultura della Regione Lazio On. Antonio Zanon Al Presidente del Consiglio del Comune di Albano Marco Silvestroni Alla Giunta Comunale di Albano Al Consiglio Comunale di Albano Alla Dirigente Settore Cultura del Comune di Albano Dott.ssa Mariella Sabadini Alla Dirigente dell’Ufficio Organi Istituzionali Dott.ssa Silvia De Angelis Alla Segreteria del Vescovo e ai Responsabili che ivi operano, nelle persone di Mariano Picerno e Carmen Silva, per averci sempre riservato ammirevole dedizione ed entusiasmo Alla Segreteria del Sindaco di Albano e ai Responsabili che ivi operano, nelle persone di Luciana Rossi e Barbara Marcanio, per averci riservato costante attenzione Al Comando della Polizia Municipale di Albano e al Suo Comandante Dott. Giuseppe Nunziata Al Comando Stazione Carabinieri di Albano e al Suo Comandante Maresciallo Salvatore Giordano Al Comando CC Carabinieri Compagnia Castel Gandolfo e al Capitano Ivo Di Blasio Al Commissariato P.S. distaccato di Albano e al Vice Questore Aggiunto Antonio Giordano Alla Sottosezione Polizia Stradale di Albano e al Sostituto Commissario Dott. Renzo Lenti Alla Società Albalonga S.p.A. Alla Domus Dei e alla Sua Direttrice Suor Rosalia Al Rotary Club Albalonga e al Suo Presidente Mauro Gasbarri Alla Siae di Albano e al Suo Direttore Riccardo Gattuso La Orchestra Sinfonica dell’Europa Unita ringraziando il gentile pubblico vi dà appuntamento alla Inaugurazione della Stagione Sinfonica 2009/2010 20 / 21 / 22 Dicembre che si terrà a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica e l’Auditorium Massimigliano Massimo, ad Albano presso il Duomo Comune di Roma Comune di Albano Ministero per i Beni e le Attività Culturali