Il concerto di Radu Mihaileanu (2009) Immagine Con Aleksy Guskov, Dimitri Nazarov, Melanie Laurent, Francois Berleand, Miou-Miou Durata 120 minuti Nazionalità: Russia, Francia, Italia, Belgio, Romania Distribuzione: BiM Cinema Capitol La trama: Andreï Filipov, il più grande direttore d’orchestra dell’Unione Sovietica e della celebre Orchestra del Teatro Bol'šoj negli anni settanta, viene licenziato all’apice della carriera da Brežnev per essersi rifiutato di espellere dalla sua orchestra tutti i musicisti ebrei. Ventinove anni dopo lavora di nuovo al Bol'šoj, come uomo delle pulizie, ma ha ancora un sogno: riunire la vecchia Orchestra per un ultimo grande concerto. E un fax disguidato gliene darà l’occasione.... Da vedere perché? Titolo splendente di un romanzo di Jonathan Safran Foer da cui il film è tratto, è l’opera prima dell’attore di origine ucraina Liev Schrieber, che è riuscito nella non facile impresa di raccontare l’Ucraina ebrea riducendo ad immagini un romanzo complesso e non intuitivamente riconducibile al linguaggio cinematografico. Un viaggio alla ricerca delle radici perdute e assenti. E l’assenza è il tema del film , alla quale il regista usa come contraltare inquadrature estremamente ricche di oggetti (dagli sterminati campi di girasoli alla bacheca dei ricordi della stanza dei vecchi) e sature di colori. Ogni cosa è illuminata restituisce parte delal complessa vicenda degli ebrei d’Ucraina, che più volte (e non solo dai nazisti) hanno subito la vendetta dei governi e la tortura dei soldati. Ma il film si concentra anche su un altro aspetto, ancora più delicato: il rischio della rimozione e l’importanza della consapevolezza delle proprie origini. Sugli scudi un ottimo Elijah Wood (il frodo della saga del Signore degli Anelli) in grado di interpretare con grande leggerezza il ruolo del protagonista. Voto 8.