e' mi paes
Sant'Agata sul Santerno
DIRETTORE RESPONSABILE DECIO TESTI •
TRIMESTRALE DEL COMUNE DI SANT'AGATA SUL SANTERNO
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI RAVENNA N. 797 DEL 23-10-1985 • ANNO XII • N. 47 • DICEMBRE 2011
POSTE ITALIANE - TASSA PAGATA - INVII SENZA INDIRIZZO /DRT/DCB/RA/ISI / AUTORIZZAZIONE N° 0/2/2003 DEL 04/07/2003
SABATO 12 NOVEMBRE 2011: RICORDATI I CADUTI DI NASSIRIYA
Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale
e tutti i dipendenti,
augurano ai Santagatesi vicini e lontani
i più fervidi auguri di
Buon Natale e felice Anno Nuovo
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Il perchè dell'Amministrazione
L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO RINVIATO AI PRIMI MESI DEL 2012
E’ sempre stata nostra consuetudine approvare il bilancio di previsione entro
l’anno in corso, per non andare in regime provvisorio, ma purtroppo quest’anno dobbiamo necessariamente far slittare l’approvazione. Riassumiamo in tre
punti i motivi principali:
1. Il recente conferimento (mese di maggio) all’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna da parte dei comuni delle seguenti funzioni:
* servizi educativi
* servizio territorio e ambiente
* servizi sociali
* servizio di polizia municipale
non permettono al servizio finanziario
dell’Unione di avere dati certi da comunicare alle varie ragionerie comunali.
2. I piccoli comuni (sotto i 5.000 abitanti) sono fuori dal patto di stabilità e
per ora non sono soggetti a certi tagli di
trasferimenti statali, tuttavia non sanno,
per esempio, cosa avvenga con l’I.C.I.
prima casa. Si parla di un nuovo tipo di
imposta “I.M.U.” (Imposta Municipale
Unica) che potrebbe essere introdotta
entro l’anno, a cui i comuni, necessariamente, debbono traguardarsi.
3. La Regione Emilia-Romagna, ad
esempio, diminuisce i trasferimenti sul
sociale ai comuni. E’ un effetto a catena che parte dall’alto: Stato, Regione,
Comune. Il Comune è l’ultimo della
catena e spesso è il distributore ultimo
dei trasferimenti economici ai vari servizi (sociali ed altri).
Nel 2012, ad esempio, il servizio sociale risulterà ancora un anno di transizione, mentre il 2013 sembra l’anno più
critico in quanto l'accetta dei tagli, inerente i trasferimenti statali e regionali,
si faranno maggiormente sentire e difficilmente le Amministrazioni comunali riusciranno a mitigarli.
Le ragionerie dei Comuni, e quindi anche la nostra, gli assessori ai bilanci, i
sindaci, non hanno ancora certezze sufficienti sui capitoli di entrata e di uscita
che formano le voci di bilancio.
LUIGI ANTONIO AMADEI
Crisi idrica
cubi d’acqua. Le ordinanze emanate dei Sindaci della Bassa Romagna riguardano l’utilizzo virtuoso di acqua potabile sia a livello
industriale-commerciale che a livello civile
chiedendo a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell’acqua derivata da
I Sindaci dell’Unione della Bassa Romagna,
in seguito al decreto della Regione EmiliaRomagna con il quale è stato dichiarato lo
stato di crisi idrica regionale fino al 31 maggio 2012 nel territorio delle province di
Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, hanno
emanato ordinanze per limitare il consumo
di acqua nei rispettivi territori comunali .
I provvedimenti si sono resi necessari per
l’assenza di precipitazioni significative in
Romagna che dura da oltre 4 mesi e che, in
base alle previsioni meteo di Arpa, si protrarrà anche nelle prossime settimane.
La mancanza di pioggia ha, infatti, portato
alla progressiva diminuzione del volume
d’acqua nell’invaso di Ridracoli, che ha raggiunto nei giorni scorsi lo stato di preallarme
con un valore inferiore ai 6 milioni di metri
pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici.
Nel dettaglio la cittadinanza è invitata ad
evitare ogni spreco e ad adottare ogni accorgimento teso a risparmiare il consumo di
acqua:
* utilizzare i miscelatori di aria nei rubinetti
che possono consentire un risparmio idrico
fino al 50%;
* non utilizzare l’acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase
di risciacquo;
* preferire la doccia alla vasca da bagno: ciò
consente un risparmio d’acqua fino al 75%,
se si ha l’accortezza di chiudere l’acqua
mentre ci si insapona.
Il provvedimento inoltre vieta fino al 31
maggio 2012 l’impiego di acqua potabile
per:
* il lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
* il lavaggio domestico di veicoli a motore;
* il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo.
Hera Spa dovrà invece occuparsi di provvedere alla chiusura delle fontane ornamentali, non provviste di sistema di ricircolo e
delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto e di contenere gli utilizzi
d’acqua potabile non indispensabili, quali il
lavaggio periodico delle strade ed il lavaggio interno ed esterno dei contenitori rifiuti.
Le inadempienze agli ordini e ai divieti
espressi dalle ordinanze saranno sanzionati
a norma di legge nella misura compresa fra
i 25 euro e i 500 euro. La sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo
per disporre legittimamente del sito o dei siti
dove tali inadempienze avranno luogo.
A S. AGATA UN'ILLUMINAZIONE ALL'AVANGUARDIA
Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione degli impianti di illuminazione
pubblica del centro urbano, al fine di adeguare gli stessi alle vigenti disposizioni e leggi in materia ed in particolare relative alla riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico. S. Agata è il primo comune
dell'Unione ad avere eliminato totalmente le lampade a vapore di mercurio.
Si è provveduto, quindi:
• alla totale eliminazione sul territorio comunale dei corpi luminanti con
lampade al mercurio attraverso installazione di complessivi 129 nuovi corpi
illuminanti con lampada ai vapori di sodio alta pressione da 70 watt (n. 102)
e da 100 watt (n. 27).
• installazione di n. 3 riduttori di potenza nei quadri comando di via IV
Novembre, via Costa e Largo XXV Aprile.
• totale eliminazione della promisquità esistente tra il neutro della bassa
tensione (forniture civili) e il neutro dell'IP.
• riduzione complessiva della potenza impegnata (circa il 10%).
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Sabato 3 dicembre 2011
INAUGURATO L'AMPLIAMENTO DEL NIDO D'INFANZIA "IL GIRASOLE"
Senza colpi di grancassa, ma nello stile
tipico del sindaco Amadei, quello cioè
di guardare alla sostanza delle cose più
che alle inutili chiacchiere, il comune
di S. Agata ha centrato un nuovo e grande obiettivo: l’ampliamento del Nido
d’Infanzia il “Girasole”.
Nel pomeriggio di Sabato 3 Dicembre
u.s., alla presenza di autorità civili, religiose e militari, con folta rappresentanza di santagatesi, si è avuto il “taglio del
nastro tricolore” che ha sancito, in maniera definitiva, la fine dei lavori e la
consegna alla cittadinanza della nuova
realtà che riguarda, da vicino, la futura
generazione dei santagatesi.
Oltre al sindaco Amadei, erano presenti
al "battesimo": Secondo Valgimigli, assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Ravenna, Linda Errani, sindaco
di Massa Lombarda e coordinatrice all'Infanzia dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna, Dina Grandi, coordinatrice pedagogica, Alessandro Paparelli, maresciallo dei carabinieri, don
Renzo Tarlazzi, di casa, Lilia Borghi e
Alessandra Geminiani e i consiglieri comunali Enea Emiliani, Simonetta Facchini e Simona Guiducci.
Al taglio del nastro, ad opera del Sindaco, hanno fatto seguito la benedizione
di don Renzo e i brevissimi interventi
di Luigi Antonio Amadei, Linda Errani,
Secondo Valgimigli e Lilia Borghi. «In
momenti di grande difficoltà - hanno
detto pressochè all'unisono - l'aver dato
la priorità ai bambini e alle loro legittime esigenze, testimonia l'interesse del-
le Autorità locali nei loro confronti».
I lavori, avviati nei primi giorni di ottobre del 2010 dalla ditta Stile Edile di
Sant’Agata sul Santerno, a suo tempo
vincitrice della gara d’appalto, ha dato
risposte a buon numero di obiettivi: primo fra tutti l’aumento dell’offerta educativa del servizio 0-3 anni, da 37 posti
a 50, con la possibilità di arrivare ad un
massimo di 58 presenze, previa la creazione di una quarta sezione atta ad accogliere, in maniera positiva, le domande inevase. Oltre a consolidare e miglio-
rare il livello qualitativo del servizio esistente con spazi e arredi adeguati, l’Amministrazione comunale si è impegnata
all’acquisto di arredi per soddisfare l’aumento previsionale; la sistemazione area
verde esterna con installazione di attrezzature didattiche; la creazione della sala
genitori, con attiguo bagno per disabili
e numerose altre iniziative atte a migliorare l’offerta con spazi più consoni.
Lo studio di fattibilità dei lavori ha permesso inoltre un modesto ampliamento
dell'edificio esistente, realizzato nelle
rientranze dello stesso e con le medesime modalità tipologiche, per non incidere all'impatto ambientale.
I lavori hanno inoltre garantito l'ampliamento sud-est della quarta sezione con
una superficie di mq. 66 oltre a mq. 8,77
per bagno; la sistemazione della terza
sezione previa apertura nuova finestratura lato est per adeguamento locale al
rapporto illuminazione-aerazione e modifica bagno,
L’opera, appena conclusa, sommando i
vari interventi, ha registrato una spesa
complessiva di e 270 mila, finanziati da
e 135 mila con contributo Regionale, e
135 mila con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di Roma.
Le rate di ammortamento su capitale da
investimento sono stati preso a carico
dalla benemerita Fondazione Cassa di
Risparmio di Lugo, ente al quale va la
riconoscenza del comune di S. Agata.
Auguri della Pro Loco ai Santagatesi
“E mi paes”, in vista delle prossime
festività, ha voluto ritagliare un piccolo spazio per Fabio Moretti, presidente
della Pro Loco, per un pensiero che entri
indistintamente in tutte le case dei
santagatesi. Telefonicamente e di getto, queste le sue parole : «In prossimità
del santo Natale e del nuovo Anno,
dopo una stagione piuttosto laboriosa, ma ricca di soddisfazioni, il mio
pensiero e quello della Pro Loco va, grato, agli Sponsor che, coi loro contributi, ci permettono di organizzare al meglio i vari appuntamenti stagionali; ai soci e ai sostenitori della nostra Associazione per la preziosa opera
di sostegno e di mano d’opera offerto a piene mani e alle gentili Signore
che, in campo prettamente culinario, operano con grande bravura e si trasformano in vanto per tutti noi a seguito delle tante attestazioni ricevute
sulla bontà dei nostri cibi. A tutti questi e alla cittadinanza tutta di S. Agata
sul Santerno vadano i miei auguri personali e quelli della Pro Loco per un
sereno Natale e per un anno 2012 ricco di salute, gioia e soddisfazioni».
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APPUNTAMENTI
NATALIZI
E FESTA
DELLA PATRONA
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FESTIVITÀ NATALIZIE
Sabato 17 dicembre 2011, ore 15 e ore 18
Sala Parrocchiale
Il Natale rappresentato dai Bambini
dell'Asilo Azzaroli
con Babbo Natale
Domenica 18 dicembre 2011, ore 20
Sala Parrocchiale
Presepe vivente
Martedì 20 dicembre 2011, ore 10/11
Auguri di Natale
e omaggi agli alunni
delle scuole Elementari e Medie
da parte degli Anziani del Centro Sociale
Mercoledì 21 dicembre 2011, ore 20
Chiesa Arcipretale
Natale delle Scuole Medie
Giovedì 22 dicembre 2011, ore 20
Chiesa Arcipretale
Natale delle scuole Elementari
Venerdì 23 dicembre 2011, ore 20,30
Chiesa Arcipretale
Concerto dell'Associazione
"Crescendo in Musica"
FESTIVITÀ DELLA PATRONA
Sabato 28 gennaio 2012, ore 10,30
Centro Commerciale Santerno
Mostra Hobbisti e Artisti di casa nostra.
L'esposizione resterà aperta
fino a Sabato 4 febbraio
Domenica 29 gennaio 2012, ore 11,30
Ca di Cuntadèn - Biblioteca Comunale
Inaugurazione Mostra fotografica
"Pronti si parte!
Le gite dei santagatesi nel 1900"
Martedì 31 gennaio 2012, ore 20,45
Sala Polivalente Ca di Cuntadèn
S. Agata alla ricerca del suo passato
serata culturale
con interventi sulla storia locale
Mercoledì 1 febbraio 2012, ore 20,30
Circolo Endas "Piero Barsanti"
Serata dedicata allo sport
Giovedì 2 febbraio 2012, ore 21
Sala parrocchiale
Miranda in concerto
Venerdì 3 febbraio 2012, ore 20,30
Centro Sociale Ca di Cuntadèn
Grande Tombola di Beneficenza
Sabato 24 dicembre 2011
Scambio di Auguri
dopo la Santa Messa di mezzanotte
con dolci,vin brulè e fuochi accesi
Sabato 4 febbraio 2012, ore 20
Circolo Endas "Piero Barsanti"
Serata danzante e cena con piano bar
Lunedì 26 dicembre 2011, ore 20,30
Sala Parrocchiale
Tombola di Natale
Domenica 5 febbraio 2012, ore 10,30
Chiesa Arcipretale
Messa solenne della Patrona
Sabato 31 dicembre 2011, ore 21,30
Capodanno in piazza
con panettone, cioccolata calda,
vin brulè, falò, musica, lotteria
e fuochi d'artificio
Musica con d.j. "Lukino"
Domenica 5 febbraio 2012, dalle ore 11,30
Mercatino, musica, animazione per bimbi
con gli Aquilotti
Alle ore 17, maccheronata gratis per tutti
Sabato 31 dicembre 2011, ore 21,30
Centro Sociale Ca di Cuntadèn
Cenone e Veglione di Capodanno
Domenica 5 febbraio 2012, ore 21
Sala Parrocchiale
Concerto per pianoforte, violino
e violoncello eseguito dai maestri Denis
Zardi, Roberto Noferini e Tiziano Berardi.
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NASSIRIYA: UNA DATA DA RICORDARE
La città di S. Agata sul Santerno, a otto anni di distanza dall'eccidio di Nassiriya (12 novembre 2003, ore
10,40), ha voluto ricordare la tragedia con una sentita
e solenne cerimonia che ha registrato la presenza di
Autorità civili e militari, due scolaresche della scuola
media locale, accompagnati dalle loro insegnanti e un
buon numero di cittadini. S. Agata e la sua gente, già
nel lontano 7 ottobre 2005, partecipò e condivise il triste avvenimento, che resterà indelebile nella memoria
degli italiani, inaugurando una piazza e una stele a memoria di carabinieri e militari del contingente “Antica
Babilonia” caduti in Iraq. Da allora il ricordo si perpetua. Ancora una volta, dunque, un corteo, gonfalone
della città in testa, si è incamminata dalla sede municipale per la stele di Largo Nassiryia dove, due alunni,
hanno posta una corona d’alloro a ricordo. Hanno preso quindi la parola l’assessore alla cultura Alessandra
Geminiani, il sindaco Luigi Antonio Amadei ed alcuni
alunni che si sono fatti portavoce pensieri sul tragico
avvenimento, Subito dopo gli studenti hanno donato
al maresciallo dei carabinieri di S. Agata, Alessandro
Paparelli e al capitano Maurizio Biancucci, in rappresentanza della stazione di Lugo, un cartellone da loro
elaborato sulla tragica vicenda. E’ seguita una preghiera, la benedizione di don Renzo Tarlazzi e l’inno di
Mameli. Proponiamo qui l'intervento di Alessandra
Geminiani: «Oggi ricordiamo i caduti di Nassiriya,
soldati di terra, portatori di pace. Il nostro non vuole
essere solo un atteggiamento di mera facciata, ma l'occasione partecipe per ricordare il sacrificio di giovani
uomini che, con consapevolezza, impegno, generosità
e alto senso del dovere, hanno servito sino alle estreme conseguenze le Istituzioni italiane. Il loro sacrificio sia di monito e d'esempio alle nuove generazioni
affinchè possano meglio capire i veri valori della vita:
vivere in pace, non odiare, imparare ad amare e ad
apprezzare tutti, senza distinzione di razza nè di religione. Il Vangelo chiama beati gli operatori di Pace: i
caduti di Nassiriya sicuramente ne fanno già parte...».
I MARTIRI DELLA TRAGEDIA
I CARABINIERI
Massimiliano Bruno
Andrea Filippa
Enzo Fregosi
Daniele Ghione
Ivan Ghitti
Domenico Intravolta
Orazio Majorana
I MILITARI
DELL'ESERCITO
Filippo Merlino
Giovanni Cavallaro
Giuseppe Coletta
Alfio Ragazzi
Alfonso Trincone
Marco Beci
Stefano Rolla
I CIVILI
Alessandro Carrisi
Emanuele Ferraro
Massimo Ficuciello
Silvio Olla
Pietro Petrucci
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OPEN DAY 2011
FESTA DEI LIBRI E DI CHI LI LEGGE
adulti, dal titolo “L’amore...in biblioteca” che prevedeva la lettura di brani e
poesie sul tema dell’amore nelle sue diverse manifestazioni.
Lettori-attori per l’occasione, diverse
persone del pubblico compresi il sindaco Luigi Amadei, l’assessore alla cultura Alessandra Geminiani e gli stessi autori.
Quest’anno, è stato privilegiato l’incontro, soprattutto, con i nostri scrittori lo-
Anche quest’anno sono state dedicate
due giornate, il 23 e 24 ottobre 2011
all’Open Day annuale delle biblioteche,
che è la festa dei libri e di chi li legge.
Un dato confortante: i lettori della nostra biblioteca aumentano ogni anno ed
i piccoli fanno una gran bella figura,
forse più degli adulti.
Poi, dopo la scuola media, fin quasi all’età adulta, si registra un gran vuoto. E
questo accade in tutte le biblioteche. Si
attribuisce la colpa alla scuola superiore, agli impegni extrascolastici, alla televisione, al computer, fatto sta che la
risalita incomincia lentamente nell’età
adulta, cioè dopo i quarant’anni e sono
molto più numerose le lettrici che non i
lettori di sesso maschile, benché in lieve aumento.
Quanto alla biblioteca, si può dire che,
fra gli utenti e coloro che hanno visitato
mostre o partecipato a serate culturali,
IL
ha registrato nell’anno 2010, la bella cifra di 2500 presenze e oltre.
Ma torniamo all’Open Day. Mentre nei
primi anni, si concludeva in una domenica, successivamente, tutte le biblioteche del Polo ravennate hanno promosso diverse iniziative da svolgersi anche
in più giorni.
Così, la domenica pomeriggio 23 ottobre, dopo la premiazione dei lettori più
assidui, piccoli e grandi, è stata dedicata a tutti i bambini, dai “Nati per leggere” agli alunni della scuola media.
Numerosi i presenti accompagnati dai
genitori, per recitare “Le letture preferite” ed assistere ad una bella rappresentazione, donata dal Centro sociale,
con una favola animata a cura dell’animatrice Angela del “Teatro da giocare”
e, per concludere, merenda finale offerta da Pro-Loco.
Lunedì, invece, serata culturale per gli
SALUTO DELL'ASSESSORE
ALESSANDRA GEMINIANI
L'Assessore alla Cultura del comune di S. Agata sul Santerno, Alessandra
Geminiani, nel suo breve intervento di saluto alla seconda serata dell'Open
Day ha dichiarato: «Serata questa dedicata all'Open Day che, a S. Agata, si
traduce in serata dedicata alla nostra instancabile bibliotecaria, Armanda
Capucci e alla sua taciturna ma ugualmente preziosa collaboratrice Vanda
Lusa. Due signore che da anni, con umiltà, pacatezza e costanza, elargiscono
l'amore per la lettura, per il libro, per la fantasia e la conoscenza in esso
contenute: "chi ama la lettura non sarà mai solo", sembrano voler dire».
cali, che non sono pochi, ricordando,
attraverso le letture, anche quelli che non
ci sono più, come Antonio Montanari ed
Orazio Penazzi.
Seguendo un cliché collaudato, per sottolineare lo stretto legame fra musica e
poesia, i brani poetici o di prosa si alternavano con canzoni a tema, interpretate
da Miranda Ricci.
Numeroso il pubblico, non solo di S.
Agata, che ha manifestato il suo gradimento con tanta attenzione e calorosi
applausi.
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e' mi paes
IN UN PAESE DAI GRANDI EQUILIBRII
C'É GENTE CHE LAVORA PER NOI
Sono in tre, bardati quasi sempre nel loro giubbino fluorescente color giallo o arancio con striscia argentea: sono gli
operai del comune di Sant’Agata sul Santerno. Molto spesso
li vedi transitare qua e là sull’automezzo del comune con il
cassone carico di fili, di attrezzature varie, di materiale per
l’edilizia; altre volte alla guida di un mastodontico escavatore;
altre volte ancora chini a piastrellare le aiuole di via Roma o
intenti a dar vita ad una pista ciclabile. Si chiamano Emanuele Ancarani, Silvan Cristofori e Romano Sabbatani. Di
solito, nel contesto generale, i giudizi sul personale comunale non sono teneri. Qualcuno sbraita che sono gente inaffidabile, che non lavora, altri gridano all’assenteismo, qualcuno
recita che sono davvero pochi quelli che si guadagnano il
mensile. Nella nostra piccola isola felice, viceversa, i pareri
sugli operai sono concordi: gente brava, educata, lavoratrice. Alla loro guida c’è il tecnico comunale, Franco Fabbri,
che li accompagna nei loro impegni e nella loro fatica. Da
anni a questa parte gran parte dei lavori appaltati dal Comune sono fatti in economia, ovvero con l’acquisto del materiale occorrente, mentre la mano d’opera ricade interamente o
quasi sulle spalle di Emanuele, Silvan e Romano. Siamo a
ridosso delle feste di Natale e come augurio, oltre ad una
affettuosa pacca sulle spalle, li vogliamo far conoscere ai
santagatesi tutti con una foto e un piccolo profilo personale.
EMANUELE ANCARANI è nato a Lugo il 12 giugno 1960. Risiede in
quell’oasi di pace che risponde al nome di San Potito, dove vive con i suoi
affetti più cari: la moglie Sabrina e la figlia Martina. In ambito scolastico ha
chiuso la sua quotidiana presenza sui banchi col diploma di terza media.
Uomo libero, amante degli spazi, si sentiva in gabbia racchiuso fra quattro
mura. La sua prime esperienza lavorativa è quella di ragazzo di bottega in
una segheria a San Potito. Non soddisfatto dell'occupazione, decide poi di
cambiare vestendo i panni di idraulico, attività che lo ha accompagnato per
una quindicina di anni. Successivamente ha partecipato e vinto un concorso
pubblico indetto dal comune di Sant’Agata sul Santerno. Riveste la qualifica di capo operaio. Hobby principale la cerca di tartufi. Carattere tosto, molto
attento e scrupoloso nel lavoro, Emanuele è capace di tenere saldamente in
pugno ogni situazione diventando punto di riferimento per i suoi colleghi.
SILVAN CRISTOFERI è nato a Lugo il 31 agosto 1974, ma da sempre
vive a Sant’Agata sul Santerno, una piccola realtà che sembra calzargli a
pennello per la sua indole personale quieta e priva di svolazzi. E’ sposato
con Mery e dalla loro felice unione, molto attesi, sono nati Bryan, 8 anni e la
piccolissima Bianca, di appena un anno. Al termine delle scuole dell’obbligo ha frequentato l’istituto IPSIA per cinque anni, coronando le sue fatiche
di studio col diploma di perito meccanico. Persona attenta alle cose che lo
circondano, non registra hobby particolari. Ama trascorrere le sue ore libere
nella quiete della famiglia assieme alla moglie e ai suoi figli. Nel 2001, dopo
concorso pubblico, è stato assunto dal comune di Sant’Agata sul Santerno
con la qualifica di operaio specializzato. Dotato di notevole intelligenza e di
grande manualità, potrebbe ambire a ruoli più significativi se fosse accompagnato da un pizzico di sano antagonismo in più e da maggiore ambizione.
ROMANO SABBATANI è nato a Riolo Terme il 26 aprile 1957 da famiglia contadina. Nel 1961, a soli quattro anni, i suoi cari decidono di trovare
fortuna altrove e si trasferiscono a S. Agata, realtà dove si integra perfettamente e che sentirà sempre come il “suo paese”. Ha frequentato le scuole
elementari ad Ascensione e le successive scuole medie a Villa San Martino.
Giunto al matrimonio in tarda età (46 anni), si è sposato con Mariangela: un
matrimonio, purtroppo, di breve durata, appena tre anni, per la repentina
scomparsa della moglie. Ha nell’hobby della pesca il suo angolo di tranquillità. Dopo concorso pubblico è stato assunto dal comune di Sant’Agata sul
Santerno come operaio specializzato. Per anni è stato incaricato e molti lo
hanno conosciuto come sorvegliante e manutentore del cimitero. Uomo profondamente buono, gran lavoratore, aperto, disponibile, Romano ama rapportarsi con quelli che lo circondano in una sorta di simpatico compagnone.
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e' mi paes
NEL NOSTRO PICCOLO MONDO...
LA "TABANELLI ROTTAMI": UNA STORIA INFINITA
Sono i miseri anni dell’anteguerra, e più
precisamente nel 1939, quando Adelmo
Tabanelli d’Turela, preso atto delle grandi difficoltà di trovare un lavoro in grado di sfamare la sua famiglia, decide di
darsi al mestiere dello stracciaio.
Nato nel 1910 nell'imolese, Adelmo fa
parte integrante di un numeroso nucleo
familiare, dedito all’agricoltura, ma afflitto costantemente da una mensa assai
magra che, più volte, ha difficoltà nel
dispensare quel tanto di cibo da sfamare giovani bocche dall’appetito piuttosto vorace.
Adelmo sogna ad occhi aperti un futuro
migliore. Si guarda attorno, si offre volenteroso a destra e manca, in qualità di
operaio, cantiniere e altre attività ancora, senza tuttavia trovare rimedio alle sue
impellenti necessità.
Nel frattempo il rampollo d’Turela ha
conosciuto e sposato la donna del cuore: Luigia Boghi (1914-2002), che, negli anni, gli farà dono di Benito (1938),
Rino (1941-1969) e Ilva (1948).
Fra un pensiero e l’altro, con lo scorrere lento del fiume Santerno, nasce l’attività dello “stracciaio”. Il primo approccio con stracci, vetro, ferraglia varia,
pelli di coniglio e ossa di animali, trova
spazio in via Provinciale Lughese per
poi conoscere altre sedi che nel tempo
gli appaiono più favorevoli. Tutto questo fra un richiamo alle armi e l’altro,
ultimo con destinazione fronte greco, dal
quale, fortunatamente, fa ritorno in famiglia prima del fatidico 8 settembre
1943. Guerra, bombardamenti, lutti e
rovina, costringono Adelmo e i suoi cari
a trovare riparo in via Manzone, presso
l’abitazione del padre.
A guerra finalmente alle spalle, il ritorno alla vita. “Turela” si riappropria della propria attività!
Nel 1946 Adelmo acquista villa Curbastro, in via Provinciale Lughese (ora
via San Vitale), occupata da una ventina di famiglie sfollate per la guerra e
qui si ritaglia un minuscolo spazio per
se e la sua famiglia. Qualche tempo
dopo, Benito, suo figlio, a scuole medie
completate, decide di seguire le orme del
padre. Il lavoro non manca e la piccola
azienda familiare, con forze e idee fresche, assume sempre più importanza.
Benito, entrato in azienda in punta di
piedi, nel tempo prende le redini dell’azienda fino a sostituire, siamo a fine
anni settanta, il padre ormai avanti negli anni, incorso anche in un incidente.
Nel frattempo il maggiore dei “Turela”
decide di crearsi una famiglia tutta sua.
Nella vicina Massa Lombarda conosce
e sposa Loretta Faccani, originaria di
Giovecca. Dalla loro unione nascono
Gianluca (1964) e Cinzia (1965). Gli
anni volano via piuttosto veloci con il
cosidetto “miracolo italiano” orientato
sempre più su tecnica e innovazione.
Alla nuova sorte non può derogare neppure la “Tabanelli rottami” che, smessi
i romantici panni dello stracciaio d’anteguerra, quello armato di carretto e a
zonzo per la città al grido “don, l’ariva
e strazèr, don l’ariva e strazèr...”, è chiamato a fornirsi di autocarri, gru e tutto
Avviata da nonno Adelmo,
la "Tabanelli rottami" è tutta qui:
Elia (il futuro), Gianluca (il presente)
e Benito (il passato).
il necessario per rispondere “presente”
ad una nuova tipologia di mercato: quella del commercio di metalli in ferro e
metalli in genere da destinare alle acciaierie, accantonando, forse per sempre, il materiale di recupero.
A questa nuova svolta è partecipe
Gianluca che, come il padre, intende
percorrere il solco scavato dal nonno.
Entra in ditta come collaboratore per
acquisire poi maggiori responsabilità. E’
la ruota della vita che si ripete...
Nel 2002 un grave lutto colpisce i Tabanelli: a seguito incidente stradale muoiono Luigia Boghi, la nonna e Loretta
Faccani, moglie di Benito. Il contraccolpo psicologico è tremendo, ma la
vita, nonostante tutto, deve proseguire...
Gianluca, il nuovo “Turela”, nel 1988
sposa Paola Morara che, tempo dopo,
entra in azienda come socia addetta alla
contabilità. Paola, oltre a questo, è molto di più. Infatti, in azienda, diverse cose
ruotano attorno a lei. Ha portato inoltre
un tocco di femminilità in un'attività
fatta quasi esclusivamente da uomini.
Le nozze fra Gianluca e Paola è salutato inoltre dall’arrivo di Elia (1990), Enrico (1994) e Benedetta (1988).
La saga dei Tabanelli e della “Tabanelli
rottami” è giunta ormai al termine. Col
passo indietro di Benito, sempre presente in azienda in veste di consulente e aiuto, Gianluca e Paola sono in “sella alla
tigre”, aiutati dal figlio Elia che, da qualche tempo, si sta facendo le ossa in attesa di salire al posto di comando...
Tutto questo mentre il fiume Santerno,
a due passi, mormora solenne e maestoso la storia della “Tabanelli rottami”.
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e' mi paes
NEL NOSTRO PICCOLO MONDO...
MOBILI PIRAZZOLI: UN MARCHIO NELLE NOSTRE CASE
Appena superata la S. Agata sul Santerno moderna, quella etichettata commerciale, giunti al "tetto" del nuovo ponte, la prima cosa che salta all'occhio è
un imponente e solida costruzione: quella dei mobili Pirazzoli.
E’ un immobile nato nel 1965, eretto in
due stralci, in sostituzione di una vecchia e rustica casa colonica che da tempo immemorabile occupava parte della
sede stradale e pertanto motivo di estrema pericolosità.
Alla richiesta di acquisto e di sollecito
intervento sul vecchio rudere, presentata da Romano e Pasquino Pirazzoli, le
autorità competenti si guardarono bene
di sollevare obiezioni, ringraziando viceversa tutti i santi del paradiso che altri, in loro vece, risolvessero un problema annoso e asempre più assillante.
Il primo stralcio dei lavori, come si diceva poco sopra, ebbe inizio nel 1965 e
marciò via spedito, tanto da far gridare
al miracolo perché quello che si presentava allora poco più di un sentiero, si
trasformò in una bella strada, con apprezzato e visibile incrocio. così come
appare tutt’oggi.
Nacque, così, la mobili Pirazzoli snc,
una piccola azienda che con il trascorrere del tempo ha avuto il pregio di entrare in gran parte delle case santagatesi.
Ma l’anima, le origini, di questa piccola realtà non è totalmente nostrana. Essa
nasce a Villa San Martino, con Giovan-
Nadia e Pasquino Pirazzoli
ni Pirazzoli (1910-1995) che, figlio di
lavoratori della terra, decide di dedicarsi all’arte della falegnameria. Entrato
come apprendista in una vecchia “bottega” di Lugo, in pochi anni ne assorbe
ogni segreto per decidere, subito dopo,
di mettersi in proprio.
Sempre a Lugo trova un vecchio locale,
lo dota degli strumenti necessari: un
solido banco di legno, forte come una
roccia, munito di apposite morse, pialle, seghe e tutti gli arnesi capaci di far
trasparire all'occhio fine, l’intelligenza,
l’inventiva e la fantasia dell’artigiano.
Fra cumuli di trucioli e di segatura, con
un sempre maggior numero di clienti che
bussano alla sua porta, Giovanni affina
le sue conoscenze e si fa apprezzare per
la sua onestà.
Nel tempo trova anche l’amore, una giovane fanciulla di Russi, Rosa Tamburini (1911-1979) che gli ruba il cuore. I
due si sposano e nell’arco di qualche
tempo mettono al mondo Romano
(1937) e Pasquino (1942).
Il capo famiglia, nel frattempo, ha trovato tempo e modo di aprire un nuovo
negozio di mobili e di ebanisteria in via
Garibaldi a Lugo.
Una conquista fortemente perseguita per
offrire l’opportunità ai due figli di crescere senza la preoccupazione della
mancanza del classico tozzo di pane.
Gli anni volano via con Romano e
Pasquino ormai grandicelli. Romano si
dedica agli studi fino a diventare maestro, mentre Pasquino è più vicino alle
inclinazioni del padre: superate le scuole
dell’obbligo entra nella “bottega” del
genitore e dalle sue mani abili, apprende il necessario per legittimarsi come un
ottimo artigiano del legno.
Poi, tempo dopo, il sogno di una vita:
quello di entrare in possesso di un moderno locale per la commercializzazione
dei mobili.
Con l’aiuto finanziario del padre e con i
risparmi messi faticosamente da parte,
Romano e Pasquino iniziano la ricerca
di un luogo capace di trasformare il loro
sogno nel cassetto, lungamente cullato,
in realtà.
Lo identificano a S. Agata sul Santerno,
a ridosso di un ponte e di fiume che da
secoli, fatte rare eccezione, ha il pregio
di scivolare solenne, tranquillo e maestoso verso il mare.
Seguono successivamente la costruzione dell’immobile, completata in due
stralci (1965/1975), la ricerca della
clientela, il boom economico capace di
ricompensare giustamente gli uomini di
buona volontà, gli alti e bassi derivanti
da maggior concorrenza e da momenti
non propriamente esaltanti.
Oggi la mobili Pirazzoli snc è composta dai due fondatori e dalla figlia di uno
di questi. Propone quotidianamente
mobili di media elite, di lunga durata, e
si rivolge alla clientela di sempre, ivi
compreso gli extra comunitari che da
qualche anno sono entrati a far parte del
nostro vivere quotidiano..
Questa è la storia di una famiglia e di
un edificio, a quattro piani, che spicca
in un paese di case tutte basse. Per la
sua altezza, e per la grande insegna luminosa, posta sul tetto, è visibile anche
a qualche chilometro di distanza.
Difatti, percorrendo la San Vitale, la ditta Pirazzoli svetta ancora più alto del
ponte sul Santerno.
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DAL GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE “IL TUO PAESE”
e' mi paes
IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA
Abbiamo mantenuto la promessa di tenere gli occhi ben aperti presentando le
osservazioni al Regolamento Urbanistico Edilizio in merito all’applicazione di
distanza minima dal centro abitato per
la localizzazione degli impianti di generazione elettrica alimentati da
biomasse, gas di discarica, gas residuati
dai processi di depurazione e biogas,
comunque e indipendentemente dalla
destinazione urbanistica del sito su cui
insistono. Duemila metri dai confini
esterni del centro urbano, cinquanta
metri dalle strade e duecento metri
dalle abitazioni di terzi. La facoltà concessa ai Comuni di prevedere nel Regolamento Edilizio distanze minime è scaturita dalla delibera assembleare n.51
approvata dalla Regione Emilia
Romagna il 26 luglio 2011. La Regione
ha inteso con tale delibera individuare
le aree ed i siti per l’installazione di
impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti
IL SINDACO,
energetiche rinnovabili nella considerazione, tra l’altro, che i temi della qualità dell’aria, del risparmio energetico,
della tutela dell’acqua, della riduzione
del consumo del suolo e dell’uso delle
energie rinnovabili sono tra quelli posti
come prioritari del programma di governo presentato all’Assemblea legislativa
dal Presidente Vasco Errani per la IX
legislatura. Si sottolinea inoltre che la
provincia di Ravenna si caratterizza come esportatrice di energia: di tutta l’elettricità prodotta solo il 27% è consumata
in provincia mentre il restante 73% viene esportato fuori dal territorio ravennate. Solo in presenza dell’accoglimento delle osservazioni presentate, il nostro Gruppo esprimerà voto favorevole
all’approvazione del Regolamento Edilizio Urbano. Confidiamo che anche i
Consiglieri di maggioranza dimostrino sensibilità verso i temi ambientali al
fine di migliorare la qualità dell’aria e
la salubrità degli insediamenti urbani.
UN UOMO CHE NON VUOLE CHIEDERE
TRATTATI
DA
MAI
AI SUOI
CITTADINI
SUDDITI
Demolisce casa Ronchi, costruisce sul prato dello storico edificio alla bella cifra di 1,5 milioni di euro
Quando nel 2008, in Consiglio comunale, sindaco Franca Proni, fu presentata la
proposta di acquisto di casa Ronchi, già
casa Ricci Curbastro, (dimora delle cugine del grande matematico fino alla II guerra mondiale) per costruire la nuova scuola media con annessa biblioteca comunale, il voto fu unanime: maggioranza ed
opposizione, tutti d’accordo compreso il
consigliere L.Antonio Amadei ora sindaco. Con l’aumento della popolazione scolastica, urgeva trovare una soluzione adeguata e questa sembrò la migliore. La storica scuola elementare avrebbe ospitato
solo i bambini delle elementari, il nuovo
edificio a così breve distanza, anch’esso
con entrata indipendente, in via Roma, sarebbe stato ricostruito per la scuola media. Anche nel nostro programma elettorale queste intenzioni erano chiare. Cambiato il sindaco e cambiata la giunta, anche il progetto è cambiato, tutto dimenticato, senza il minimo rispetto per chi li ha
preceduti. Infatti il progetto varato dalla
giunta prevede il massiccio ampliamento
della vecchia scuola elementare con l’aggiunta di 364 mq ai 737 attuali. La nuova
ala, dunque accoglierà la scuola media
con laboratori e mensa. Che ne sarà, allora della ex casa Ronchi-Ricci Curbastro?
Visto che sembra sconsigliabile la
ristrutturazione, verrà demolita onde recuperare lo spazio per ampliare l’edificio
principale. Demolita! Sono davvero pochi a S. Agata gli edifici che ci ricordano
personaggi illustri e si va a demolirli! Che
dire ai nostri elettori? Noi della minoranza, per una decisione così importante qual
è quella di costruire un edificio scolastico, in un paese piccolo come il nostro, non
siamo stati minimamente coinvolti. Non
si è tenuto conto né delle decisioni della
giunta Proni con cui ci fu possibile dialogare, né del nostro programma elettorale
espressione della volontà di tante persone. Non si sono fatti progetti alternativi,
non si sono fatti preventivi di spese, né
confronti. Si è lavorato e deciso su un
unico progetto, quindi senza poter discutere e poi scegliere. Non sarebbe stato
meglio conservare la facciata della casa
e ricostruire la scuola media in quel luogo per lasciare integri l’aspetto e l’estetica della storica scuola elementare, che invece verrebbero modificati considerevolmente e con scarso gusto del bello? Ce lo
Scriveteci a: • [email protected]
• buchetta rossa c/o Circolo PD
immaginiamo l’edificio costruito circa un
secolo fa, nello stile degli anni 20, con
accanto, diviso dalla metallica scala di sicurezza, un palazzo di cemento armato?
E un prato al posto di Casa Ronchi? Quando mai si acquista un edificio (costo euro
175 mila) con l’intenzione di farne un parco e, per di più, dopo aver ottenuto il contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo per fini
culturali? La richiesta alla Fondazione era
stata così motivata: «L'immobile, quando il Comune reperirà i mezzi finanziari
necessari, verrà ristrutturato e destinato a sede della Biblioteca comunale, Laboratori Scolastici e per Attività giovanili...» Ritiene, signor Sindaco, che le motivazioni riferite alla Fondazione per ottenere il contributo siano in linea con
quanto la sua Giunta si propone: quella di
demolire casa Ronchi? E se per caso un
giorno quel blocco di cemento non servisse più come scuola, non sarebbe forse
stato più fruibile per altri servizi, ubicato
in via Roma? E se il Comune non riuscisse, coi tempi che corrono, a vendere gli
immobili da cui ricavare parte del denaro
occorrente? Verrebbe lasciata a metà la costruzione? Noi, siamo dell’opinione che
con una previsione di spesa così alta, ed
un mutuo di trent’anni, si sarebbe potuto
discuterne insieme, lasciare la parola al
pubblico, perché la scuola interessa veramente tutto il paese. Si adduce a motivazione la raccomandazione delle autorità
scolastiche di costruire le due scuole il più
possibile vicine. Sono forse pochi metri
di distanza che fanno la differenza? E la
spesa non sarebbe forse stata la stessa o
anche inferiore? Non vorremmo che questo fosse un grave errore impossibile poi
da correggere perché il cemento armato
non è carta e certi errori si pagano perché
restano a testimonianza della nostra debolezza di amministratori, nel tempo! I cittadini, poi, hanno diritto di sapere come
si spendono i loro soldi, specie se si tratta
di cifre così forti. E non si poteva trovare una soluzione temporanea, beninteso sempre dialogando, in attesa di qualche sovvenzione da parte della Regione
o di qualche altro Ente?
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e' mi paes
GIOVANNA AZZAROLI IN "PERSONAGGI DI UNA VOLTA"
Informiamo gli appassionati di storia
locale che in questi giorni è uscito il
terzo volumetto di “personaggi di una
volta, libera carrellata sui santagatesi
dell’otto-novecento”. Dopo Custode
Marcucci e Ildebrando Montesi, già
nelle case di molti santagatesi, è la volta di Giovanna Azzaroli, la munifica
benefattrice locale che, nei lontani anni
1920, si fece carico della miseria e
delle necessità dei bimbi meno fortunati, ideando, realizzando ed inaugurando un Asilo che ancora oggi porta
il suo nome. L’opera grafica, con un
gran numero di fotografie, alcune delle quali inedite, è composto di 20 pagine anzichè le sedici dei numeri precedenti, più copertina a colori. Il volumetto è stato curato da Armanda Capucci
in stretta collaborazione con Giovanni Baldini e Decio Testi. La presentazione del libretto, annunciata da locandine e altro, è prevista qualche giorno prima di Natale presso la nuova Sala Parrocchiale “Sacra Famiglia di Nazareth”.
Il 5 febbraio sarà a S. Agata
IL FORMAGGIO DI FOSSA DI PERTICARA
Numeri utili
SINDACO - SEGRETERIA 0545/919900
RAGIONERIA - TRIBUTI
0545/919901
______________________________
UFFICIO TECNICO
0545/919911
_________________________________
ANAGRAFE
0545/919917
____________________________
SERVIZI SOCIALI
0545/919909
________________________________
SPORTELLO
UNICO
IMPRESE
0545/919915
___________________________
AFFISSIONI
0545/45566
_______________________________
BIBLIOTECA
0545/916309
_______________________________
POLIZIA MUNICIPALE
0545/38470
_______________________________
CARABINIERI
0545/45111
o 112
_____________________________
PUBBLICA SICUREZZA
0545/904811
_________________________________
POLIZIA STRADALE
113
_______________________________
VIGILI
DEL
FUOCO
115
_____________________________
PRONTO
SOCCORSO
118
______________________________
ASILO NIDO
0545/45395
_____________________________
ASILO AZZAROLI
0545/45004
____________________________
SCUOLE
ELEMENTARI
0545/45016
_____________________________
SCUOLE
MEDIE
0545/45038
_____________________________
FARMACIA
0545/45035
_______________________________
DOTT. M.COSTA
338/6655110
_______________________________
DOTT. PIERSANTE GUERRINI0545/45750
_____________________________
OSPEDALE DI LUGO
0545/214111
______________________________
GUARDIA MEDICA n° verde 800244244
______________________________
PARROCCHIA
0545/45109
__________________________________
POSTE
ITALIANE
0545/45698
____________________________
HERA imola-Faenza - n° verde 800999500
____________________________
HERA (pronto intervento) n° verde 800011825
________________________________
CAMPO SPORTIVO
0545/45765
_____________________________
PALAZZETTO
DELLO
SPORT
0545/45293
______________________________
e' mi paes
Nata appena sette anni fa, la “fossa” dei fratelli Fabbri di Perticara ha saputo
ritagliarsi spazi sempre più importanti sul mercato nazionale. Molti, infatti, i
punti di vendita e i ristoranti di grido che sono ricorsi alla fossa montefeltrina.
Ad appena due anni dalla sua nascita, a Sogliano al Rubicone, terra di fosse, i
Fabbri si sono aggiudicati il primo premio come miglior formaggio fra le
ventidue fosse presenti. Nel tempo, poi, hanno lasciato il loro marchio indelebile in concorsi di vario genere. Conquistata in breve tempo la nome di “fossa” attenta e dalla tipicità apprezzata dai consumatori, i fratelli Fabbri non si
sono adagiati sugli allori ma, giornalmente, studiano nuovi accorgimenti per
realizzare un prodotto sempre migliore. La fossa, oltre al marchio fratelli Fabbri
di Perticara, è sul mercato nazionale sotto l'etichetta della cooperativa Cooperlat
del Gruppo Fattorie Italia. La fossa, in via del tutto amichevole, sarà a S.
Agata sul Santerno il 5 febbraio, festa della Patrona, per assaggi e vendita.
Trimestrale informativo
del Comune di Sant'Agata sul Santerno
Direttore responsabile: Decio Testi
Autorizzazione del Tribunale di Ravenna
n. 797 del 23 ottobre 1985
Spedizione in A. P. - Art. 2 comma 20/c
Legge 662/96 - Autorizzazione nr. 39
Ufficio Commerciale Imprese Ravenna
Redazione: Piazza Umberto I°, 4
Tel. 0545/919901
Stampa: Novaprint
Sant'Agata sul Santerno
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e' mi paes
EX CAMPIONE
DEL
MONDO
DI MOTOCICLISMO PRENDE CASA A
S. AGATA
UN NEO-SANTAGATESE: CARLOS LAVADO
Venezuelano, motociclista di successo,
lo abbiamo conosciuto nei primi anni
’80 a Lugo. Ora, pimpante e sorridente
come sempre, lo ritroviamo a S. Agata
dove, giorni addietro, ha fissato la sua
dimora per i periodi di permanenza in
Italia. Parliamo di Carlos Lavado, campione mondiale di motociclismo negli
anni 1983 e 1986 nella quarto di litro,
la 250, in sella alla TZ Yamaha. Arrivato in Italia come pilota della Venemotos,
Carlos ha trovato nel lughese Gino Ricci (un caro amico scomparso recentemente, al quale va il nostro pensiero),
uno sponsor affidabile e un amico sincero. Con Ferruccio, il suo meccanico,
ha reso indimenticabili alcune serate al
“Bar Cesena” di Lugo, cuore dell’impero di Gino Ricci. Dotato di grande
simpatia e modestia unica, Carlos entrò
nel cuore di tutti, anche in quello dei non
appassionati di motociclismo che, fin
d’allora, iniziarono ad interessarsi del
ragazzo e seguirlo su giornali e TV. La
carriera motociclistica di Carlos Lavado,
nato il 25 maggio 1956, inizia negli anni
che vanno dal 1978 al 1992. Fra le clas-
si 250 e 350 (quest’ultima abolita nel
1983), ha disputato 137 GP mettendo a
segno 19 affermazioni, 42 podi, 22 pole
position e 13 giri veloci.
Negli ultimi tre anni di carriera, gli fu
fatale forse una caduta in Jugoslavia, ha
corso per Aprilia e Gilera, senza raccogliere risultati. Presente tutt’ora nel
barnum motociclistico, Carlos segue con
bravura e cognizione di causa le giovani promesse del suo paese d’origine.
Auguri, Carlos, e benvenuto nella nostra piccola ma sana realtà.
SUCCEDEVA A SANT'AGATA
78 ANNI FA
da "La Santa Milizia" del 16 dicembre 1933
OFFERTA DI UNA MEDAGLIA D’ORO AL DOTTOR LUIGI FERRONI
Il giorno 29 novembre u.s., nella Sede del Fascio, alla presenza delle Rappresentanze di ogni ceto sociale di tutta la
popolazione di S. Agata, è stato consegnato al dottor Luigi Ferroni, il quale - dopo 30 anni di lodevolissimo servizio prestato in questo Comune - ha chiesto ed ottenuto il
collocamento a riposo, una medaglia d’oro, nonché un
Album dove vi erano raccolte le firme dei Capi famiglia
dell’intero comune. Il signor Podestà, al quale è spettato
l’onore di consegnare a nome della cittadinanza santagatese
il modesto ma tangibile segno di imperitura gratitudine
verso l’esimio dottor Luigi Ferroni, ha pronunciato un
applauditissimo discorso, mettendo in rilievo le preclarie
virtù di mente e di cuore del festeggiato e l’imperitura
riconoscenza di questa popolazione. «Quello che preme
maggiormente di rilevare - ha detto il Podestà - e che costituisce il motivo maggiore di gratitudine che tutti i con-
cittadini sentono di dovere per il dott. Ferroni, e come egli
nell’esercizio della Sua nobile professione, abbia sempre
dimostrato una passione tale, da rendere la professione
stessa, una vera e propria missione; anzi quasi un volontario comandamento, esenti da ogni idea di guadagno, e
solo col fine di recare del bene». Il signor Podestà ha terminato il suo dire facendo rilevare che non a caso si è scelto la Casa del Fascio per lo svolgimento dell’odierna cerimonia, ma perché la cerimonia stessa si svolgesse in un
atmosfera più intensamente permeata di fede fascista e di
devozione verso il Grande Capo, unico riconoscitore e
valorizzatore di tutti i diritti e di tutti i meriti di ogni cittadino Italiano che si distingue. Il dottor Ferroni, sensibilmente commosso, ha ringraziato di cuore il signor Podestà e la Cittadinanza tutta per il grato ricordo che egli terrà
con sé come simbolo dei lunghi anni di esercizio professionale svolto nel nostro Comune, simbolo che gli ricorderà il lavoro compiuto sempre con la coscienza del puro
e semplice dovere. L’offerta della medaglia e dell’Album
artistico è stata seguita dall’offerta di due splendidi mazzi
di fiori da parte del Corpo Insegnante e dal Fascio Femminile locali. La simpaticissima cerimonia si è chiusa con un
cordiale brindisi a cui hanno partecipato tutti i presenti.
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paes 47 - Comune di Sant`Agata sul Santerno