e' mi paes Sant'Agata sul Santerno DIRETTORE RESPONSABILE DECIO TESTI • TRIMESTRALE DEL COMUNE DI SANT'AGATA SUL SANTERNO AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI RAVENNA N. 797 DEL 23-10-1985 • ANNO XII • N. 47 • DICEMBRE 2011 POSTE ITALIANE - TASSA PAGATA - INVII SENZA INDIRIZZO /DRT/DCB/RA/ISI / AUTORIZZAZIONE N° 0/2/2003 DEL 04/07/2003 SABATO 12 NOVEMBRE 2011: RICORDATI I CADUTI DI NASSIRIYA Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e tutti i dipendenti, augurano ai Santagatesi vicini e lontani i più fervidi auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo 2 e' mi paes Il perchè dell'Amministrazione L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO RINVIATO AI PRIMI MESI DEL 2012 E’ sempre stata nostra consuetudine approvare il bilancio di previsione entro l’anno in corso, per non andare in regime provvisorio, ma purtroppo quest’anno dobbiamo necessariamente far slittare l’approvazione. Riassumiamo in tre punti i motivi principali: 1. Il recente conferimento (mese di maggio) all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna da parte dei comuni delle seguenti funzioni: * servizi educativi * servizio territorio e ambiente * servizi sociali * servizio di polizia municipale non permettono al servizio finanziario dell’Unione di avere dati certi da comunicare alle varie ragionerie comunali. 2. I piccoli comuni (sotto i 5.000 abitanti) sono fuori dal patto di stabilità e per ora non sono soggetti a certi tagli di trasferimenti statali, tuttavia non sanno, per esempio, cosa avvenga con l’I.C.I. prima casa. Si parla di un nuovo tipo di imposta “I.M.U.” (Imposta Municipale Unica) che potrebbe essere introdotta entro l’anno, a cui i comuni, necessariamente, debbono traguardarsi. 3. La Regione Emilia-Romagna, ad esempio, diminuisce i trasferimenti sul sociale ai comuni. E’ un effetto a catena che parte dall’alto: Stato, Regione, Comune. Il Comune è l’ultimo della catena e spesso è il distributore ultimo dei trasferimenti economici ai vari servizi (sociali ed altri). Nel 2012, ad esempio, il servizio sociale risulterà ancora un anno di transizione, mentre il 2013 sembra l’anno più critico in quanto l'accetta dei tagli, inerente i trasferimenti statali e regionali, si faranno maggiormente sentire e difficilmente le Amministrazioni comunali riusciranno a mitigarli. Le ragionerie dei Comuni, e quindi anche la nostra, gli assessori ai bilanci, i sindaci, non hanno ancora certezze sufficienti sui capitoli di entrata e di uscita che formano le voci di bilancio. LUIGI ANTONIO AMADEI Crisi idrica cubi d’acqua. Le ordinanze emanate dei Sindaci della Bassa Romagna riguardano l’utilizzo virtuoso di acqua potabile sia a livello industriale-commerciale che a livello civile chiedendo a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell’acqua derivata da I Sindaci dell’Unione della Bassa Romagna, in seguito al decreto della Regione EmiliaRomagna con il quale è stato dichiarato lo stato di crisi idrica regionale fino al 31 maggio 2012 nel territorio delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, hanno emanato ordinanze per limitare il consumo di acqua nei rispettivi territori comunali . I provvedimenti si sono resi necessari per l’assenza di precipitazioni significative in Romagna che dura da oltre 4 mesi e che, in base alle previsioni meteo di Arpa, si protrarrà anche nelle prossime settimane. La mancanza di pioggia ha, infatti, portato alla progressiva diminuzione del volume d’acqua nell’invaso di Ridracoli, che ha raggiunto nei giorni scorsi lo stato di preallarme con un valore inferiore ai 6 milioni di metri pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici. Nel dettaglio la cittadinanza è invitata ad evitare ogni spreco e ad adottare ogni accorgimento teso a risparmiare il consumo di acqua: * utilizzare i miscelatori di aria nei rubinetti che possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; * non utilizzare l’acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase di risciacquo; * preferire la doccia alla vasca da bagno: ciò consente un risparmio d’acqua fino al 75%, se si ha l’accortezza di chiudere l’acqua mentre ci si insapona. Il provvedimento inoltre vieta fino al 31 maggio 2012 l’impiego di acqua potabile per: * il lavaggio di aree cortilizie e piazzali; * il lavaggio domestico di veicoli a motore; * il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo. Hera Spa dovrà invece occuparsi di provvedere alla chiusura delle fontane ornamentali, non provviste di sistema di ricircolo e delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto e di contenere gli utilizzi d’acqua potabile non indispensabili, quali il lavaggio periodico delle strade ed il lavaggio interno ed esterno dei contenitori rifiuti. Le inadempienze agli ordini e ai divieti espressi dalle ordinanze saranno sanzionati a norma di legge nella misura compresa fra i 25 euro e i 500 euro. La sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo. A S. AGATA UN'ILLUMINAZIONE ALL'AVANGUARDIA Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione degli impianti di illuminazione pubblica del centro urbano, al fine di adeguare gli stessi alle vigenti disposizioni e leggi in materia ed in particolare relative alla riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico. S. Agata è il primo comune dell'Unione ad avere eliminato totalmente le lampade a vapore di mercurio. Si è provveduto, quindi: • alla totale eliminazione sul territorio comunale dei corpi luminanti con lampade al mercurio attraverso installazione di complessivi 129 nuovi corpi illuminanti con lampada ai vapori di sodio alta pressione da 70 watt (n. 102) e da 100 watt (n. 27). • installazione di n. 3 riduttori di potenza nei quadri comando di via IV Novembre, via Costa e Largo XXV Aprile. • totale eliminazione della promisquità esistente tra il neutro della bassa tensione (forniture civili) e il neutro dell'IP. • riduzione complessiva della potenza impegnata (circa il 10%). 3 e' mi paes Sabato 3 dicembre 2011 INAUGURATO L'AMPLIAMENTO DEL NIDO D'INFANZIA "IL GIRASOLE" Senza colpi di grancassa, ma nello stile tipico del sindaco Amadei, quello cioè di guardare alla sostanza delle cose più che alle inutili chiacchiere, il comune di S. Agata ha centrato un nuovo e grande obiettivo: l’ampliamento del Nido d’Infanzia il “Girasole”. Nel pomeriggio di Sabato 3 Dicembre u.s., alla presenza di autorità civili, religiose e militari, con folta rappresentanza di santagatesi, si è avuto il “taglio del nastro tricolore” che ha sancito, in maniera definitiva, la fine dei lavori e la consegna alla cittadinanza della nuova realtà che riguarda, da vicino, la futura generazione dei santagatesi. Oltre al sindaco Amadei, erano presenti al "battesimo": Secondo Valgimigli, assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Ravenna, Linda Errani, sindaco di Massa Lombarda e coordinatrice all'Infanzia dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Dina Grandi, coordinatrice pedagogica, Alessandro Paparelli, maresciallo dei carabinieri, don Renzo Tarlazzi, di casa, Lilia Borghi e Alessandra Geminiani e i consiglieri comunali Enea Emiliani, Simonetta Facchini e Simona Guiducci. Al taglio del nastro, ad opera del Sindaco, hanno fatto seguito la benedizione di don Renzo e i brevissimi interventi di Luigi Antonio Amadei, Linda Errani, Secondo Valgimigli e Lilia Borghi. «In momenti di grande difficoltà - hanno detto pressochè all'unisono - l'aver dato la priorità ai bambini e alle loro legittime esigenze, testimonia l'interesse del- le Autorità locali nei loro confronti». I lavori, avviati nei primi giorni di ottobre del 2010 dalla ditta Stile Edile di Sant’Agata sul Santerno, a suo tempo vincitrice della gara d’appalto, ha dato risposte a buon numero di obiettivi: primo fra tutti l’aumento dell’offerta educativa del servizio 0-3 anni, da 37 posti a 50, con la possibilità di arrivare ad un massimo di 58 presenze, previa la creazione di una quarta sezione atta ad accogliere, in maniera positiva, le domande inevase. Oltre a consolidare e miglio- rare il livello qualitativo del servizio esistente con spazi e arredi adeguati, l’Amministrazione comunale si è impegnata all’acquisto di arredi per soddisfare l’aumento previsionale; la sistemazione area verde esterna con installazione di attrezzature didattiche; la creazione della sala genitori, con attiguo bagno per disabili e numerose altre iniziative atte a migliorare l’offerta con spazi più consoni. Lo studio di fattibilità dei lavori ha permesso inoltre un modesto ampliamento dell'edificio esistente, realizzato nelle rientranze dello stesso e con le medesime modalità tipologiche, per non incidere all'impatto ambientale. I lavori hanno inoltre garantito l'ampliamento sud-est della quarta sezione con una superficie di mq. 66 oltre a mq. 8,77 per bagno; la sistemazione della terza sezione previa apertura nuova finestratura lato est per adeguamento locale al rapporto illuminazione-aerazione e modifica bagno, L’opera, appena conclusa, sommando i vari interventi, ha registrato una spesa complessiva di e 270 mila, finanziati da e 135 mila con contributo Regionale, e 135 mila con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di Roma. Le rate di ammortamento su capitale da investimento sono stati preso a carico dalla benemerita Fondazione Cassa di Risparmio di Lugo, ente al quale va la riconoscenza del comune di S. Agata. Auguri della Pro Loco ai Santagatesi “E mi paes”, in vista delle prossime festività, ha voluto ritagliare un piccolo spazio per Fabio Moretti, presidente della Pro Loco, per un pensiero che entri indistintamente in tutte le case dei santagatesi. Telefonicamente e di getto, queste le sue parole : «In prossimità del santo Natale e del nuovo Anno, dopo una stagione piuttosto laboriosa, ma ricca di soddisfazioni, il mio pensiero e quello della Pro Loco va, grato, agli Sponsor che, coi loro contributi, ci permettono di organizzare al meglio i vari appuntamenti stagionali; ai soci e ai sostenitori della nostra Associazione per la preziosa opera di sostegno e di mano d’opera offerto a piene mani e alle gentili Signore che, in campo prettamente culinario, operano con grande bravura e si trasformano in vanto per tutti noi a seguito delle tante attestazioni ricevute sulla bontà dei nostri cibi. A tutti questi e alla cittadinanza tutta di S. Agata sul Santerno vadano i miei auguri personali e quelli della Pro Loco per un sereno Natale e per un anno 2012 ricco di salute, gioia e soddisfazioni». 4 APPUNTAMENTI NATALIZI E FESTA DELLA PATRONA e' mi paes FESTIVITÀ NATALIZIE Sabato 17 dicembre 2011, ore 15 e ore 18 Sala Parrocchiale Il Natale rappresentato dai Bambini dell'Asilo Azzaroli con Babbo Natale Domenica 18 dicembre 2011, ore 20 Sala Parrocchiale Presepe vivente Martedì 20 dicembre 2011, ore 10/11 Auguri di Natale e omaggi agli alunni delle scuole Elementari e Medie da parte degli Anziani del Centro Sociale Mercoledì 21 dicembre 2011, ore 20 Chiesa Arcipretale Natale delle Scuole Medie Giovedì 22 dicembre 2011, ore 20 Chiesa Arcipretale Natale delle scuole Elementari Venerdì 23 dicembre 2011, ore 20,30 Chiesa Arcipretale Concerto dell'Associazione "Crescendo in Musica" FESTIVITÀ DELLA PATRONA Sabato 28 gennaio 2012, ore 10,30 Centro Commerciale Santerno Mostra Hobbisti e Artisti di casa nostra. L'esposizione resterà aperta fino a Sabato 4 febbraio Domenica 29 gennaio 2012, ore 11,30 Ca di Cuntadèn - Biblioteca Comunale Inaugurazione Mostra fotografica "Pronti si parte! Le gite dei santagatesi nel 1900" Martedì 31 gennaio 2012, ore 20,45 Sala Polivalente Ca di Cuntadèn S. Agata alla ricerca del suo passato serata culturale con interventi sulla storia locale Mercoledì 1 febbraio 2012, ore 20,30 Circolo Endas "Piero Barsanti" Serata dedicata allo sport Giovedì 2 febbraio 2012, ore 21 Sala parrocchiale Miranda in concerto Venerdì 3 febbraio 2012, ore 20,30 Centro Sociale Ca di Cuntadèn Grande Tombola di Beneficenza Sabato 24 dicembre 2011 Scambio di Auguri dopo la Santa Messa di mezzanotte con dolci,vin brulè e fuochi accesi Sabato 4 febbraio 2012, ore 20 Circolo Endas "Piero Barsanti" Serata danzante e cena con piano bar Lunedì 26 dicembre 2011, ore 20,30 Sala Parrocchiale Tombola di Natale Domenica 5 febbraio 2012, ore 10,30 Chiesa Arcipretale Messa solenne della Patrona Sabato 31 dicembre 2011, ore 21,30 Capodanno in piazza con panettone, cioccolata calda, vin brulè, falò, musica, lotteria e fuochi d'artificio Musica con d.j. "Lukino" Domenica 5 febbraio 2012, dalle ore 11,30 Mercatino, musica, animazione per bimbi con gli Aquilotti Alle ore 17, maccheronata gratis per tutti Sabato 31 dicembre 2011, ore 21,30 Centro Sociale Ca di Cuntadèn Cenone e Veglione di Capodanno Domenica 5 febbraio 2012, ore 21 Sala Parrocchiale Concerto per pianoforte, violino e violoncello eseguito dai maestri Denis Zardi, Roberto Noferini e Tiziano Berardi. 5 e' mi paes NASSIRIYA: UNA DATA DA RICORDARE La città di S. Agata sul Santerno, a otto anni di distanza dall'eccidio di Nassiriya (12 novembre 2003, ore 10,40), ha voluto ricordare la tragedia con una sentita e solenne cerimonia che ha registrato la presenza di Autorità civili e militari, due scolaresche della scuola media locale, accompagnati dalle loro insegnanti e un buon numero di cittadini. S. Agata e la sua gente, già nel lontano 7 ottobre 2005, partecipò e condivise il triste avvenimento, che resterà indelebile nella memoria degli italiani, inaugurando una piazza e una stele a memoria di carabinieri e militari del contingente “Antica Babilonia” caduti in Iraq. Da allora il ricordo si perpetua. Ancora una volta, dunque, un corteo, gonfalone della città in testa, si è incamminata dalla sede municipale per la stele di Largo Nassiryia dove, due alunni, hanno posta una corona d’alloro a ricordo. Hanno preso quindi la parola l’assessore alla cultura Alessandra Geminiani, il sindaco Luigi Antonio Amadei ed alcuni alunni che si sono fatti portavoce pensieri sul tragico avvenimento, Subito dopo gli studenti hanno donato al maresciallo dei carabinieri di S. Agata, Alessandro Paparelli e al capitano Maurizio Biancucci, in rappresentanza della stazione di Lugo, un cartellone da loro elaborato sulla tragica vicenda. E’ seguita una preghiera, la benedizione di don Renzo Tarlazzi e l’inno di Mameli. Proponiamo qui l'intervento di Alessandra Geminiani: «Oggi ricordiamo i caduti di Nassiriya, soldati di terra, portatori di pace. Il nostro non vuole essere solo un atteggiamento di mera facciata, ma l'occasione partecipe per ricordare il sacrificio di giovani uomini che, con consapevolezza, impegno, generosità e alto senso del dovere, hanno servito sino alle estreme conseguenze le Istituzioni italiane. Il loro sacrificio sia di monito e d'esempio alle nuove generazioni affinchè possano meglio capire i veri valori della vita: vivere in pace, non odiare, imparare ad amare e ad apprezzare tutti, senza distinzione di razza nè di religione. Il Vangelo chiama beati gli operatori di Pace: i caduti di Nassiriya sicuramente ne fanno già parte...». I MARTIRI DELLA TRAGEDIA I CARABINIERI Massimiliano Bruno Andrea Filippa Enzo Fregosi Daniele Ghione Ivan Ghitti Domenico Intravolta Orazio Majorana I MILITARI DELL'ESERCITO Filippo Merlino Giovanni Cavallaro Giuseppe Coletta Alfio Ragazzi Alfonso Trincone Marco Beci Stefano Rolla I CIVILI Alessandro Carrisi Emanuele Ferraro Massimo Ficuciello Silvio Olla Pietro Petrucci 6 e' mi paes OPEN DAY 2011 FESTA DEI LIBRI E DI CHI LI LEGGE adulti, dal titolo “L’amore...in biblioteca” che prevedeva la lettura di brani e poesie sul tema dell’amore nelle sue diverse manifestazioni. Lettori-attori per l’occasione, diverse persone del pubblico compresi il sindaco Luigi Amadei, l’assessore alla cultura Alessandra Geminiani e gli stessi autori. Quest’anno, è stato privilegiato l’incontro, soprattutto, con i nostri scrittori lo- Anche quest’anno sono state dedicate due giornate, il 23 e 24 ottobre 2011 all’Open Day annuale delle biblioteche, che è la festa dei libri e di chi li legge. Un dato confortante: i lettori della nostra biblioteca aumentano ogni anno ed i piccoli fanno una gran bella figura, forse più degli adulti. Poi, dopo la scuola media, fin quasi all’età adulta, si registra un gran vuoto. E questo accade in tutte le biblioteche. Si attribuisce la colpa alla scuola superiore, agli impegni extrascolastici, alla televisione, al computer, fatto sta che la risalita incomincia lentamente nell’età adulta, cioè dopo i quarant’anni e sono molto più numerose le lettrici che non i lettori di sesso maschile, benché in lieve aumento. Quanto alla biblioteca, si può dire che, fra gli utenti e coloro che hanno visitato mostre o partecipato a serate culturali, IL ha registrato nell’anno 2010, la bella cifra di 2500 presenze e oltre. Ma torniamo all’Open Day. Mentre nei primi anni, si concludeva in una domenica, successivamente, tutte le biblioteche del Polo ravennate hanno promosso diverse iniziative da svolgersi anche in più giorni. Così, la domenica pomeriggio 23 ottobre, dopo la premiazione dei lettori più assidui, piccoli e grandi, è stata dedicata a tutti i bambini, dai “Nati per leggere” agli alunni della scuola media. Numerosi i presenti accompagnati dai genitori, per recitare “Le letture preferite” ed assistere ad una bella rappresentazione, donata dal Centro sociale, con una favola animata a cura dell’animatrice Angela del “Teatro da giocare” e, per concludere, merenda finale offerta da Pro-Loco. Lunedì, invece, serata culturale per gli SALUTO DELL'ASSESSORE ALESSANDRA GEMINIANI L'Assessore alla Cultura del comune di S. Agata sul Santerno, Alessandra Geminiani, nel suo breve intervento di saluto alla seconda serata dell'Open Day ha dichiarato: «Serata questa dedicata all'Open Day che, a S. Agata, si traduce in serata dedicata alla nostra instancabile bibliotecaria, Armanda Capucci e alla sua taciturna ma ugualmente preziosa collaboratrice Vanda Lusa. Due signore che da anni, con umiltà, pacatezza e costanza, elargiscono l'amore per la lettura, per il libro, per la fantasia e la conoscenza in esso contenute: "chi ama la lettura non sarà mai solo", sembrano voler dire». cali, che non sono pochi, ricordando, attraverso le letture, anche quelli che non ci sono più, come Antonio Montanari ed Orazio Penazzi. Seguendo un cliché collaudato, per sottolineare lo stretto legame fra musica e poesia, i brani poetici o di prosa si alternavano con canzoni a tema, interpretate da Miranda Ricci. Numeroso il pubblico, non solo di S. Agata, che ha manifestato il suo gradimento con tanta attenzione e calorosi applausi. 7 e' mi paes IN UN PAESE DAI GRANDI EQUILIBRII C'É GENTE CHE LAVORA PER NOI Sono in tre, bardati quasi sempre nel loro giubbino fluorescente color giallo o arancio con striscia argentea: sono gli operai del comune di Sant’Agata sul Santerno. Molto spesso li vedi transitare qua e là sull’automezzo del comune con il cassone carico di fili, di attrezzature varie, di materiale per l’edilizia; altre volte alla guida di un mastodontico escavatore; altre volte ancora chini a piastrellare le aiuole di via Roma o intenti a dar vita ad una pista ciclabile. Si chiamano Emanuele Ancarani, Silvan Cristofori e Romano Sabbatani. Di solito, nel contesto generale, i giudizi sul personale comunale non sono teneri. Qualcuno sbraita che sono gente inaffidabile, che non lavora, altri gridano all’assenteismo, qualcuno recita che sono davvero pochi quelli che si guadagnano il mensile. Nella nostra piccola isola felice, viceversa, i pareri sugli operai sono concordi: gente brava, educata, lavoratrice. Alla loro guida c’è il tecnico comunale, Franco Fabbri, che li accompagna nei loro impegni e nella loro fatica. Da anni a questa parte gran parte dei lavori appaltati dal Comune sono fatti in economia, ovvero con l’acquisto del materiale occorrente, mentre la mano d’opera ricade interamente o quasi sulle spalle di Emanuele, Silvan e Romano. Siamo a ridosso delle feste di Natale e come augurio, oltre ad una affettuosa pacca sulle spalle, li vogliamo far conoscere ai santagatesi tutti con una foto e un piccolo profilo personale. EMANUELE ANCARANI è nato a Lugo il 12 giugno 1960. Risiede in quell’oasi di pace che risponde al nome di San Potito, dove vive con i suoi affetti più cari: la moglie Sabrina e la figlia Martina. In ambito scolastico ha chiuso la sua quotidiana presenza sui banchi col diploma di terza media. Uomo libero, amante degli spazi, si sentiva in gabbia racchiuso fra quattro mura. La sua prime esperienza lavorativa è quella di ragazzo di bottega in una segheria a San Potito. Non soddisfatto dell'occupazione, decide poi di cambiare vestendo i panni di idraulico, attività che lo ha accompagnato per una quindicina di anni. Successivamente ha partecipato e vinto un concorso pubblico indetto dal comune di Sant’Agata sul Santerno. Riveste la qualifica di capo operaio. Hobby principale la cerca di tartufi. Carattere tosto, molto attento e scrupoloso nel lavoro, Emanuele è capace di tenere saldamente in pugno ogni situazione diventando punto di riferimento per i suoi colleghi. SILVAN CRISTOFERI è nato a Lugo il 31 agosto 1974, ma da sempre vive a Sant’Agata sul Santerno, una piccola realtà che sembra calzargli a pennello per la sua indole personale quieta e priva di svolazzi. E’ sposato con Mery e dalla loro felice unione, molto attesi, sono nati Bryan, 8 anni e la piccolissima Bianca, di appena un anno. Al termine delle scuole dell’obbligo ha frequentato l’istituto IPSIA per cinque anni, coronando le sue fatiche di studio col diploma di perito meccanico. Persona attenta alle cose che lo circondano, non registra hobby particolari. Ama trascorrere le sue ore libere nella quiete della famiglia assieme alla moglie e ai suoi figli. Nel 2001, dopo concorso pubblico, è stato assunto dal comune di Sant’Agata sul Santerno con la qualifica di operaio specializzato. Dotato di notevole intelligenza e di grande manualità, potrebbe ambire a ruoli più significativi se fosse accompagnato da un pizzico di sano antagonismo in più e da maggiore ambizione. ROMANO SABBATANI è nato a Riolo Terme il 26 aprile 1957 da famiglia contadina. Nel 1961, a soli quattro anni, i suoi cari decidono di trovare fortuna altrove e si trasferiscono a S. Agata, realtà dove si integra perfettamente e che sentirà sempre come il “suo paese”. Ha frequentato le scuole elementari ad Ascensione e le successive scuole medie a Villa San Martino. Giunto al matrimonio in tarda età (46 anni), si è sposato con Mariangela: un matrimonio, purtroppo, di breve durata, appena tre anni, per la repentina scomparsa della moglie. Ha nell’hobby della pesca il suo angolo di tranquillità. Dopo concorso pubblico è stato assunto dal comune di Sant’Agata sul Santerno come operaio specializzato. Per anni è stato incaricato e molti lo hanno conosciuto come sorvegliante e manutentore del cimitero. Uomo profondamente buono, gran lavoratore, aperto, disponibile, Romano ama rapportarsi con quelli che lo circondano in una sorta di simpatico compagnone. 8 e' mi paes NEL NOSTRO PICCOLO MONDO... LA "TABANELLI ROTTAMI": UNA STORIA INFINITA Sono i miseri anni dell’anteguerra, e più precisamente nel 1939, quando Adelmo Tabanelli d’Turela, preso atto delle grandi difficoltà di trovare un lavoro in grado di sfamare la sua famiglia, decide di darsi al mestiere dello stracciaio. Nato nel 1910 nell'imolese, Adelmo fa parte integrante di un numeroso nucleo familiare, dedito all’agricoltura, ma afflitto costantemente da una mensa assai magra che, più volte, ha difficoltà nel dispensare quel tanto di cibo da sfamare giovani bocche dall’appetito piuttosto vorace. Adelmo sogna ad occhi aperti un futuro migliore. Si guarda attorno, si offre volenteroso a destra e manca, in qualità di operaio, cantiniere e altre attività ancora, senza tuttavia trovare rimedio alle sue impellenti necessità. Nel frattempo il rampollo d’Turela ha conosciuto e sposato la donna del cuore: Luigia Boghi (1914-2002), che, negli anni, gli farà dono di Benito (1938), Rino (1941-1969) e Ilva (1948). Fra un pensiero e l’altro, con lo scorrere lento del fiume Santerno, nasce l’attività dello “stracciaio”. Il primo approccio con stracci, vetro, ferraglia varia, pelli di coniglio e ossa di animali, trova spazio in via Provinciale Lughese per poi conoscere altre sedi che nel tempo gli appaiono più favorevoli. Tutto questo fra un richiamo alle armi e l’altro, ultimo con destinazione fronte greco, dal quale, fortunatamente, fa ritorno in famiglia prima del fatidico 8 settembre 1943. Guerra, bombardamenti, lutti e rovina, costringono Adelmo e i suoi cari a trovare riparo in via Manzone, presso l’abitazione del padre. A guerra finalmente alle spalle, il ritorno alla vita. “Turela” si riappropria della propria attività! Nel 1946 Adelmo acquista villa Curbastro, in via Provinciale Lughese (ora via San Vitale), occupata da una ventina di famiglie sfollate per la guerra e qui si ritaglia un minuscolo spazio per se e la sua famiglia. Qualche tempo dopo, Benito, suo figlio, a scuole medie completate, decide di seguire le orme del padre. Il lavoro non manca e la piccola azienda familiare, con forze e idee fresche, assume sempre più importanza. Benito, entrato in azienda in punta di piedi, nel tempo prende le redini dell’azienda fino a sostituire, siamo a fine anni settanta, il padre ormai avanti negli anni, incorso anche in un incidente. Nel frattempo il maggiore dei “Turela” decide di crearsi una famiglia tutta sua. Nella vicina Massa Lombarda conosce e sposa Loretta Faccani, originaria di Giovecca. Dalla loro unione nascono Gianluca (1964) e Cinzia (1965). Gli anni volano via piuttosto veloci con il cosidetto “miracolo italiano” orientato sempre più su tecnica e innovazione. Alla nuova sorte non può derogare neppure la “Tabanelli rottami” che, smessi i romantici panni dello stracciaio d’anteguerra, quello armato di carretto e a zonzo per la città al grido “don, l’ariva e strazèr, don l’ariva e strazèr...”, è chiamato a fornirsi di autocarri, gru e tutto Avviata da nonno Adelmo, la "Tabanelli rottami" è tutta qui: Elia (il futuro), Gianluca (il presente) e Benito (il passato). il necessario per rispondere “presente” ad una nuova tipologia di mercato: quella del commercio di metalli in ferro e metalli in genere da destinare alle acciaierie, accantonando, forse per sempre, il materiale di recupero. A questa nuova svolta è partecipe Gianluca che, come il padre, intende percorrere il solco scavato dal nonno. Entra in ditta come collaboratore per acquisire poi maggiori responsabilità. E’ la ruota della vita che si ripete... Nel 2002 un grave lutto colpisce i Tabanelli: a seguito incidente stradale muoiono Luigia Boghi, la nonna e Loretta Faccani, moglie di Benito. Il contraccolpo psicologico è tremendo, ma la vita, nonostante tutto, deve proseguire... Gianluca, il nuovo “Turela”, nel 1988 sposa Paola Morara che, tempo dopo, entra in azienda come socia addetta alla contabilità. Paola, oltre a questo, è molto di più. Infatti, in azienda, diverse cose ruotano attorno a lei. Ha portato inoltre un tocco di femminilità in un'attività fatta quasi esclusivamente da uomini. Le nozze fra Gianluca e Paola è salutato inoltre dall’arrivo di Elia (1990), Enrico (1994) e Benedetta (1988). La saga dei Tabanelli e della “Tabanelli rottami” è giunta ormai al termine. Col passo indietro di Benito, sempre presente in azienda in veste di consulente e aiuto, Gianluca e Paola sono in “sella alla tigre”, aiutati dal figlio Elia che, da qualche tempo, si sta facendo le ossa in attesa di salire al posto di comando... Tutto questo mentre il fiume Santerno, a due passi, mormora solenne e maestoso la storia della “Tabanelli rottami”. 9 e' mi paes NEL NOSTRO PICCOLO MONDO... MOBILI PIRAZZOLI: UN MARCHIO NELLE NOSTRE CASE Appena superata la S. Agata sul Santerno moderna, quella etichettata commerciale, giunti al "tetto" del nuovo ponte, la prima cosa che salta all'occhio è un imponente e solida costruzione: quella dei mobili Pirazzoli. E’ un immobile nato nel 1965, eretto in due stralci, in sostituzione di una vecchia e rustica casa colonica che da tempo immemorabile occupava parte della sede stradale e pertanto motivo di estrema pericolosità. Alla richiesta di acquisto e di sollecito intervento sul vecchio rudere, presentata da Romano e Pasquino Pirazzoli, le autorità competenti si guardarono bene di sollevare obiezioni, ringraziando viceversa tutti i santi del paradiso che altri, in loro vece, risolvessero un problema annoso e asempre più assillante. Il primo stralcio dei lavori, come si diceva poco sopra, ebbe inizio nel 1965 e marciò via spedito, tanto da far gridare al miracolo perché quello che si presentava allora poco più di un sentiero, si trasformò in una bella strada, con apprezzato e visibile incrocio. così come appare tutt’oggi. Nacque, così, la mobili Pirazzoli snc, una piccola azienda che con il trascorrere del tempo ha avuto il pregio di entrare in gran parte delle case santagatesi. Ma l’anima, le origini, di questa piccola realtà non è totalmente nostrana. Essa nasce a Villa San Martino, con Giovan- Nadia e Pasquino Pirazzoli ni Pirazzoli (1910-1995) che, figlio di lavoratori della terra, decide di dedicarsi all’arte della falegnameria. Entrato come apprendista in una vecchia “bottega” di Lugo, in pochi anni ne assorbe ogni segreto per decidere, subito dopo, di mettersi in proprio. Sempre a Lugo trova un vecchio locale, lo dota degli strumenti necessari: un solido banco di legno, forte come una roccia, munito di apposite morse, pialle, seghe e tutti gli arnesi capaci di far trasparire all'occhio fine, l’intelligenza, l’inventiva e la fantasia dell’artigiano. Fra cumuli di trucioli e di segatura, con un sempre maggior numero di clienti che bussano alla sua porta, Giovanni affina le sue conoscenze e si fa apprezzare per la sua onestà. Nel tempo trova anche l’amore, una giovane fanciulla di Russi, Rosa Tamburini (1911-1979) che gli ruba il cuore. I due si sposano e nell’arco di qualche tempo mettono al mondo Romano (1937) e Pasquino (1942). Il capo famiglia, nel frattempo, ha trovato tempo e modo di aprire un nuovo negozio di mobili e di ebanisteria in via Garibaldi a Lugo. Una conquista fortemente perseguita per offrire l’opportunità ai due figli di crescere senza la preoccupazione della mancanza del classico tozzo di pane. Gli anni volano via con Romano e Pasquino ormai grandicelli. Romano si dedica agli studi fino a diventare maestro, mentre Pasquino è più vicino alle inclinazioni del padre: superate le scuole dell’obbligo entra nella “bottega” del genitore e dalle sue mani abili, apprende il necessario per legittimarsi come un ottimo artigiano del legno. Poi, tempo dopo, il sogno di una vita: quello di entrare in possesso di un moderno locale per la commercializzazione dei mobili. Con l’aiuto finanziario del padre e con i risparmi messi faticosamente da parte, Romano e Pasquino iniziano la ricerca di un luogo capace di trasformare il loro sogno nel cassetto, lungamente cullato, in realtà. Lo identificano a S. Agata sul Santerno, a ridosso di un ponte e di fiume che da secoli, fatte rare eccezione, ha il pregio di scivolare solenne, tranquillo e maestoso verso il mare. Seguono successivamente la costruzione dell’immobile, completata in due stralci (1965/1975), la ricerca della clientela, il boom economico capace di ricompensare giustamente gli uomini di buona volontà, gli alti e bassi derivanti da maggior concorrenza e da momenti non propriamente esaltanti. Oggi la mobili Pirazzoli snc è composta dai due fondatori e dalla figlia di uno di questi. Propone quotidianamente mobili di media elite, di lunga durata, e si rivolge alla clientela di sempre, ivi compreso gli extra comunitari che da qualche anno sono entrati a far parte del nostro vivere quotidiano.. Questa è la storia di una famiglia e di un edificio, a quattro piani, che spicca in un paese di case tutte basse. Per la sua altezza, e per la grande insegna luminosa, posta sul tetto, è visibile anche a qualche chilometro di distanza. Difatti, percorrendo la San Vitale, la ditta Pirazzoli svetta ancora più alto del ponte sul Santerno. 10 DAL GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE “IL TUO PAESE” e' mi paes IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA Abbiamo mantenuto la promessa di tenere gli occhi ben aperti presentando le osservazioni al Regolamento Urbanistico Edilizio in merito all’applicazione di distanza minima dal centro abitato per la localizzazione degli impianti di generazione elettrica alimentati da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas, comunque e indipendentemente dalla destinazione urbanistica del sito su cui insistono. Duemila metri dai confini esterni del centro urbano, cinquanta metri dalle strade e duecento metri dalle abitazioni di terzi. La facoltà concessa ai Comuni di prevedere nel Regolamento Edilizio distanze minime è scaturita dalla delibera assembleare n.51 approvata dalla Regione Emilia Romagna il 26 luglio 2011. La Regione ha inteso con tale delibera individuare le aree ed i siti per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti IL SINDACO, energetiche rinnovabili nella considerazione, tra l’altro, che i temi della qualità dell’aria, del risparmio energetico, della tutela dell’acqua, della riduzione del consumo del suolo e dell’uso delle energie rinnovabili sono tra quelli posti come prioritari del programma di governo presentato all’Assemblea legislativa dal Presidente Vasco Errani per la IX legislatura. Si sottolinea inoltre che la provincia di Ravenna si caratterizza come esportatrice di energia: di tutta l’elettricità prodotta solo il 27% è consumata in provincia mentre il restante 73% viene esportato fuori dal territorio ravennate. Solo in presenza dell’accoglimento delle osservazioni presentate, il nostro Gruppo esprimerà voto favorevole all’approvazione del Regolamento Edilizio Urbano. Confidiamo che anche i Consiglieri di maggioranza dimostrino sensibilità verso i temi ambientali al fine di migliorare la qualità dell’aria e la salubrità degli insediamenti urbani. UN UOMO CHE NON VUOLE CHIEDERE TRATTATI DA MAI AI SUOI CITTADINI SUDDITI Demolisce casa Ronchi, costruisce sul prato dello storico edificio alla bella cifra di 1,5 milioni di euro Quando nel 2008, in Consiglio comunale, sindaco Franca Proni, fu presentata la proposta di acquisto di casa Ronchi, già casa Ricci Curbastro, (dimora delle cugine del grande matematico fino alla II guerra mondiale) per costruire la nuova scuola media con annessa biblioteca comunale, il voto fu unanime: maggioranza ed opposizione, tutti d’accordo compreso il consigliere L.Antonio Amadei ora sindaco. Con l’aumento della popolazione scolastica, urgeva trovare una soluzione adeguata e questa sembrò la migliore. La storica scuola elementare avrebbe ospitato solo i bambini delle elementari, il nuovo edificio a così breve distanza, anch’esso con entrata indipendente, in via Roma, sarebbe stato ricostruito per la scuola media. Anche nel nostro programma elettorale queste intenzioni erano chiare. Cambiato il sindaco e cambiata la giunta, anche il progetto è cambiato, tutto dimenticato, senza il minimo rispetto per chi li ha preceduti. Infatti il progetto varato dalla giunta prevede il massiccio ampliamento della vecchia scuola elementare con l’aggiunta di 364 mq ai 737 attuali. La nuova ala, dunque accoglierà la scuola media con laboratori e mensa. Che ne sarà, allora della ex casa Ronchi-Ricci Curbastro? Visto che sembra sconsigliabile la ristrutturazione, verrà demolita onde recuperare lo spazio per ampliare l’edificio principale. Demolita! Sono davvero pochi a S. Agata gli edifici che ci ricordano personaggi illustri e si va a demolirli! Che dire ai nostri elettori? Noi della minoranza, per una decisione così importante qual è quella di costruire un edificio scolastico, in un paese piccolo come il nostro, non siamo stati minimamente coinvolti. Non si è tenuto conto né delle decisioni della giunta Proni con cui ci fu possibile dialogare, né del nostro programma elettorale espressione della volontà di tante persone. Non si sono fatti progetti alternativi, non si sono fatti preventivi di spese, né confronti. Si è lavorato e deciso su un unico progetto, quindi senza poter discutere e poi scegliere. Non sarebbe stato meglio conservare la facciata della casa e ricostruire la scuola media in quel luogo per lasciare integri l’aspetto e l’estetica della storica scuola elementare, che invece verrebbero modificati considerevolmente e con scarso gusto del bello? Ce lo Scriveteci a: • [email protected] • buchetta rossa c/o Circolo PD immaginiamo l’edificio costruito circa un secolo fa, nello stile degli anni 20, con accanto, diviso dalla metallica scala di sicurezza, un palazzo di cemento armato? E un prato al posto di Casa Ronchi? Quando mai si acquista un edificio (costo euro 175 mila) con l’intenzione di farne un parco e, per di più, dopo aver ottenuto il contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo per fini culturali? La richiesta alla Fondazione era stata così motivata: «L'immobile, quando il Comune reperirà i mezzi finanziari necessari, verrà ristrutturato e destinato a sede della Biblioteca comunale, Laboratori Scolastici e per Attività giovanili...» Ritiene, signor Sindaco, che le motivazioni riferite alla Fondazione per ottenere il contributo siano in linea con quanto la sua Giunta si propone: quella di demolire casa Ronchi? E se per caso un giorno quel blocco di cemento non servisse più come scuola, non sarebbe forse stato più fruibile per altri servizi, ubicato in via Roma? E se il Comune non riuscisse, coi tempi che corrono, a vendere gli immobili da cui ricavare parte del denaro occorrente? Verrebbe lasciata a metà la costruzione? Noi, siamo dell’opinione che con una previsione di spesa così alta, ed un mutuo di trent’anni, si sarebbe potuto discuterne insieme, lasciare la parola al pubblico, perché la scuola interessa veramente tutto il paese. Si adduce a motivazione la raccomandazione delle autorità scolastiche di costruire le due scuole il più possibile vicine. Sono forse pochi metri di distanza che fanno la differenza? E la spesa non sarebbe forse stata la stessa o anche inferiore? Non vorremmo che questo fosse un grave errore impossibile poi da correggere perché il cemento armato non è carta e certi errori si pagano perché restano a testimonianza della nostra debolezza di amministratori, nel tempo! I cittadini, poi, hanno diritto di sapere come si spendono i loro soldi, specie se si tratta di cifre così forti. E non si poteva trovare una soluzione temporanea, beninteso sempre dialogando, in attesa di qualche sovvenzione da parte della Regione o di qualche altro Ente? 11 e' mi paes GIOVANNA AZZAROLI IN "PERSONAGGI DI UNA VOLTA" Informiamo gli appassionati di storia locale che in questi giorni è uscito il terzo volumetto di “personaggi di una volta, libera carrellata sui santagatesi dell’otto-novecento”. Dopo Custode Marcucci e Ildebrando Montesi, già nelle case di molti santagatesi, è la volta di Giovanna Azzaroli, la munifica benefattrice locale che, nei lontani anni 1920, si fece carico della miseria e delle necessità dei bimbi meno fortunati, ideando, realizzando ed inaugurando un Asilo che ancora oggi porta il suo nome. L’opera grafica, con un gran numero di fotografie, alcune delle quali inedite, è composto di 20 pagine anzichè le sedici dei numeri precedenti, più copertina a colori. Il volumetto è stato curato da Armanda Capucci in stretta collaborazione con Giovanni Baldini e Decio Testi. La presentazione del libretto, annunciata da locandine e altro, è prevista qualche giorno prima di Natale presso la nuova Sala Parrocchiale “Sacra Famiglia di Nazareth”. Il 5 febbraio sarà a S. Agata IL FORMAGGIO DI FOSSA DI PERTICARA Numeri utili SINDACO - SEGRETERIA 0545/919900 RAGIONERIA - TRIBUTI 0545/919901 ______________________________ UFFICIO TECNICO 0545/919911 _________________________________ ANAGRAFE 0545/919917 ____________________________ SERVIZI SOCIALI 0545/919909 ________________________________ SPORTELLO UNICO IMPRESE 0545/919915 ___________________________ AFFISSIONI 0545/45566 _______________________________ BIBLIOTECA 0545/916309 _______________________________ POLIZIA MUNICIPALE 0545/38470 _______________________________ CARABINIERI 0545/45111 o 112 _____________________________ PUBBLICA SICUREZZA 0545/904811 _________________________________ POLIZIA STRADALE 113 _______________________________ VIGILI DEL FUOCO 115 _____________________________ PRONTO SOCCORSO 118 ______________________________ ASILO NIDO 0545/45395 _____________________________ ASILO AZZAROLI 0545/45004 ____________________________ SCUOLE ELEMENTARI 0545/45016 _____________________________ SCUOLE MEDIE 0545/45038 _____________________________ FARMACIA 0545/45035 _______________________________ DOTT. M.COSTA 338/6655110 _______________________________ DOTT. PIERSANTE GUERRINI0545/45750 _____________________________ OSPEDALE DI LUGO 0545/214111 ______________________________ GUARDIA MEDICA n° verde 800244244 ______________________________ PARROCCHIA 0545/45109 __________________________________ POSTE ITALIANE 0545/45698 ____________________________ HERA imola-Faenza - n° verde 800999500 ____________________________ HERA (pronto intervento) n° verde 800011825 ________________________________ CAMPO SPORTIVO 0545/45765 _____________________________ PALAZZETTO DELLO SPORT 0545/45293 ______________________________ e' mi paes Nata appena sette anni fa, la “fossa” dei fratelli Fabbri di Perticara ha saputo ritagliarsi spazi sempre più importanti sul mercato nazionale. Molti, infatti, i punti di vendita e i ristoranti di grido che sono ricorsi alla fossa montefeltrina. Ad appena due anni dalla sua nascita, a Sogliano al Rubicone, terra di fosse, i Fabbri si sono aggiudicati il primo premio come miglior formaggio fra le ventidue fosse presenti. Nel tempo, poi, hanno lasciato il loro marchio indelebile in concorsi di vario genere. Conquistata in breve tempo la nome di “fossa” attenta e dalla tipicità apprezzata dai consumatori, i fratelli Fabbri non si sono adagiati sugli allori ma, giornalmente, studiano nuovi accorgimenti per realizzare un prodotto sempre migliore. La fossa, oltre al marchio fratelli Fabbri di Perticara, è sul mercato nazionale sotto l'etichetta della cooperativa Cooperlat del Gruppo Fattorie Italia. La fossa, in via del tutto amichevole, sarà a S. Agata sul Santerno il 5 febbraio, festa della Patrona, per assaggi e vendita. Trimestrale informativo del Comune di Sant'Agata sul Santerno Direttore responsabile: Decio Testi Autorizzazione del Tribunale di Ravenna n. 797 del 23 ottobre 1985 Spedizione in A. P. - Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Autorizzazione nr. 39 Ufficio Commerciale Imprese Ravenna Redazione: Piazza Umberto I°, 4 Tel. 0545/919901 Stampa: Novaprint Sant'Agata sul Santerno 12 e' mi paes EX CAMPIONE DEL MONDO DI MOTOCICLISMO PRENDE CASA A S. AGATA UN NEO-SANTAGATESE: CARLOS LAVADO Venezuelano, motociclista di successo, lo abbiamo conosciuto nei primi anni ’80 a Lugo. Ora, pimpante e sorridente come sempre, lo ritroviamo a S. Agata dove, giorni addietro, ha fissato la sua dimora per i periodi di permanenza in Italia. Parliamo di Carlos Lavado, campione mondiale di motociclismo negli anni 1983 e 1986 nella quarto di litro, la 250, in sella alla TZ Yamaha. Arrivato in Italia come pilota della Venemotos, Carlos ha trovato nel lughese Gino Ricci (un caro amico scomparso recentemente, al quale va il nostro pensiero), uno sponsor affidabile e un amico sincero. Con Ferruccio, il suo meccanico, ha reso indimenticabili alcune serate al “Bar Cesena” di Lugo, cuore dell’impero di Gino Ricci. Dotato di grande simpatia e modestia unica, Carlos entrò nel cuore di tutti, anche in quello dei non appassionati di motociclismo che, fin d’allora, iniziarono ad interessarsi del ragazzo e seguirlo su giornali e TV. La carriera motociclistica di Carlos Lavado, nato il 25 maggio 1956, inizia negli anni che vanno dal 1978 al 1992. Fra le clas- si 250 e 350 (quest’ultima abolita nel 1983), ha disputato 137 GP mettendo a segno 19 affermazioni, 42 podi, 22 pole position e 13 giri veloci. Negli ultimi tre anni di carriera, gli fu fatale forse una caduta in Jugoslavia, ha corso per Aprilia e Gilera, senza raccogliere risultati. Presente tutt’ora nel barnum motociclistico, Carlos segue con bravura e cognizione di causa le giovani promesse del suo paese d’origine. Auguri, Carlos, e benvenuto nella nostra piccola ma sana realtà. SUCCEDEVA A SANT'AGATA 78 ANNI FA da "La Santa Milizia" del 16 dicembre 1933 OFFERTA DI UNA MEDAGLIA D’ORO AL DOTTOR LUIGI FERRONI Il giorno 29 novembre u.s., nella Sede del Fascio, alla presenza delle Rappresentanze di ogni ceto sociale di tutta la popolazione di S. Agata, è stato consegnato al dottor Luigi Ferroni, il quale - dopo 30 anni di lodevolissimo servizio prestato in questo Comune - ha chiesto ed ottenuto il collocamento a riposo, una medaglia d’oro, nonché un Album dove vi erano raccolte le firme dei Capi famiglia dell’intero comune. Il signor Podestà, al quale è spettato l’onore di consegnare a nome della cittadinanza santagatese il modesto ma tangibile segno di imperitura gratitudine verso l’esimio dottor Luigi Ferroni, ha pronunciato un applauditissimo discorso, mettendo in rilievo le preclarie virtù di mente e di cuore del festeggiato e l’imperitura riconoscenza di questa popolazione. «Quello che preme maggiormente di rilevare - ha detto il Podestà - e che costituisce il motivo maggiore di gratitudine che tutti i con- cittadini sentono di dovere per il dott. Ferroni, e come egli nell’esercizio della Sua nobile professione, abbia sempre dimostrato una passione tale, da rendere la professione stessa, una vera e propria missione; anzi quasi un volontario comandamento, esenti da ogni idea di guadagno, e solo col fine di recare del bene». Il signor Podestà ha terminato il suo dire facendo rilevare che non a caso si è scelto la Casa del Fascio per lo svolgimento dell’odierna cerimonia, ma perché la cerimonia stessa si svolgesse in un atmosfera più intensamente permeata di fede fascista e di devozione verso il Grande Capo, unico riconoscitore e valorizzatore di tutti i diritti e di tutti i meriti di ogni cittadino Italiano che si distingue. Il dottor Ferroni, sensibilmente commosso, ha ringraziato di cuore il signor Podestà e la Cittadinanza tutta per il grato ricordo che egli terrà con sé come simbolo dei lunghi anni di esercizio professionale svolto nel nostro Comune, simbolo che gli ricorderà il lavoro compiuto sempre con la coscienza del puro e semplice dovere. L’offerta della medaglia e dell’Album artistico è stata seguita dall’offerta di due splendidi mazzi di fiori da parte del Corpo Insegnante e dal Fascio Femminile locali. La simpaticissima cerimonia si è chiusa con un cordiale brindisi a cui hanno partecipato tutti i presenti.