ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “E.DE AMICIS – S.ALTAMURA” VIA E.DE AMICIS, 50 -71121 FOGGIA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa LUCIA R. RINALDI a.s. 2013/2014 a.s. 2014/2015 Indice Premessa PRIMA PARTE Pag. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA – Organizzazione e principi fondamentali 1. Il territorio e il contesto culturale e socio-economico 2. Le risorse umane 3. Le strutture e le attrezzature 3.1 Plesso “E. De Amicis” 3.2 Plesso “S. Altamura” 4. I rapporti tra l’Istituto Comprensivo e il territorio 5. I principi fondamentali 6. Finalità educative 7. Obiettivi formativi 8. Le competenze chiave di cittadinanza 9. Una risposta ai bisogni degli alunni 10. I punti di forza del progetto educativo 11. Come si lavora nell’Istituto Comprensivo 3 6 8 9 10 11 13 14 15 16 17 18 SECONDA PARTE LA SCUOLA A SOSTEGNO DELLA PERSONA 12. Interventi a favore dell’inclusione 12.1 12.2 12.3 Interventi rivolti agli alunni con disabilità Integrazione degli alunni stranieri Prevenzione alla dispersione scolastica e superamento situazioni di svantaggio 13. La continuità 13.1 13.2 13.3 Scuola dell’infanzia-scuola primaria Scuola primaria-scuola secondaria di 1° grado Scuola secondaria di 1° grado-scuola secondaria di 2° grado 14. L’orientamento 15. Partecipazione/interazione con i genitori 15.1 Patto di corresponsabilità 20 20 22 23 24 24 24 25 25 26 26 TERZA PARTE IL CURRICOLO E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 16. Il curricolo e i traguardi di apprendimento 17. La scuola dell’infanzia 18. La scuola del primo ciclo 18.1 18.2 La scuola primaria La scuola secondaria di primo grado 28 29 30 30 32 19. La valutazione 19.1 19.2 La valutazione nella scuola dell’infanzia La valutazione nella scuola del primo ciclo 19.2.1 Livelli e indicatori di valutazione nella scuola primaria 19.2.2 Indicatori di valutazione nella scuola secondaria di 1°grado 19.2.2.1 Livelli e indicatori per la valutazione dell’apprendimento 19.2.2.2 Indicatori per la valutazione del comportamento 35 36 37 39 39 40 20. Attività di arricchimento del curricolo 20.1 20.2 20.3 Visite guidate e viaggi d’istruzione Progetti extracurriculari Eventi 21. Progetti PON 21.1 21.2 PON FSE PON FESR 22. Autovalutazione d’Istituto 23. Funzionamento uffici 41 42 42 42 43 43 45 47 48 “Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino” M. Montessori PREMESSA Quello che presentiamo in questo documento è il P.O.F ovvero il Piano dell’offerta formativa della nostra scuola. In esso sono esplicitati, per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola primaria, per la scuola secondaria di 1° grado le finalità generali dell’azione educativa e didattica, l’organizzazione del curricolo e i progetti d’istituto, le attività che la scuola ha programmato per arricchire il curricolo di base. Ma il P.O.F non è solo questo. Esso è soprattutto un contratto che la scuola stipula con i suoi utenti. La sua "offerta" formativa, infatti, può avere successo solo se diventa il frutto di una collaborazione e di una negoziazione con l'utenza e con il territorio e solo se da questa utenza (alunni, genitori, territorio) è pienamente condivisa. A partire dall’a.s. 2012/2013 le nuove disposizioni normative finalizzate alla razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica hanno portato alcune scuole della città ad essere accorpate in Istituti comprensivi. La scuola primaria “De Amicis”, il plesso di scuola dell’infanzia e primaria di via Petrucci, la Scuola Secondaria di 1° grado “S. Altamura” hanno dato vita all’ Istituto Comprensivo “De Amicis-Altamura”. Il nostro P.O.F. parte da questo fatto nuovo e ha come filo conduttore quello della continuità educativa e didattica. Grazie a questa idea guida sarà possibile dare ai nostri allievi piccoli e grandi un’offerta formativa di qualità e ricca di esperienze motivanti che, nel rispetto della tradizione che L'Istituto Comprensivo “De Amicis-Altamura” ha alle spalle, e con la forza dell’innovazione e della ricerca pedagogica, possa condurli per mano alla scoperta della realtà vicina e lontana dando loro un bagaglio di competenze, conoscenze, e abilità su cui costruire il loro futuro. La Dirigente scolastica Prof.ssa Lucia Rinaldi 1 PARTE PRIMA L’ISTITUZIONE SCOLASTICA Organizzazione e principi fondamentali 2 1. IL TERRITORIO E IL CONTESTO CULTURALE E SOCIOECONOMICO Il plesso “De Amicis” ed il suo territorio Il plesso centrale che ha ospitato la scuola primaria "De Amicis" fino all’ anno scolastico 20112012 è stato uno degli storici circoli didattici della città di Foggia. Istituito nel 1943 con la denominazione di "secondo circolo didattico" per 13 anni non ha avuto una sua propria sede. Gli uffici di direzione e segreteria erano ubicati in via podgora e le classi distribuite ed ospitate in altre scuole cittadine. L'edificio, sede definitiva della scuola "De Amicis" è stato costruito, a cura del genio civile, nel 1955 e ultimato nei primi mesi dell'anno 1956. L'inaugurazione è avvenuta nel 1957. Il territorio di riferimento è uno dei quartieri più antichi della città: il "rione dei caprai", cresciuto a ridosso del convento di "San Pasquale". Nel passato costituiva l'estrema periferia ovest della città. Oggi, attiguo al centro storico, conserva l'originario assetto urbanistico ed alcune peculiarità dell’antica struttura sociale. La scuola "De Amicis" è collocata al centro di questo quartiere e tale collocazione topografica accresce il carattere di scuola di territorio. Il plesso “Altamura” ed il suo territorio Nell’edificio situato in Via Petrucci che per anni ha ospitato la scuola media “S. Altamura” (una delle scuole medie più grandi di Foggia) sono collacate la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (fino all’a.s. 2011-2012 aggregate al circolo didattico “S.Chiara”) e un corso di scuola secondaria di 1° grado (fino all’a.s. 2011-2012 aggregata alla scuola secondaria di 1° grado “U. Foscolo”). Il plesso di via Petrucci si trova nel rione Candelaro all’estrema periferia nord della città. Sviluppatosi subito dopo l'epoca fascista, negli anni '50, è diventato il quartiere più popoloso e più esteso della città. A sud confina con il quartiere più ricco di tradizioni: Borgo Croci. Il quartiere, a volte considerato come zona poco sicura e di degrado sociale, ha invece in sé una forte ricchezza in termini di risorse umane rappresentata dai genitori degli alunni che hanno a cuore l’educazione e la crescita dei propri figli, partecipano alla vita della scuola che difendono e considerano unico presidio culturale del quartiere. Il contesto culturale e socio-economico L’utenza della nostra scuola presenta caratteristiche che la collocano complessivamente nel ceto medio. Se si analizzano i dati relativi ai genitori degli alunni il 67% dei papà lavora con rapporto dipendente (il 27% è nel pubblico impiego), mentre il 15% opera in proprio e il 9% è rappresentato da professionisti. Ben il 67% delle madri è rappresentato da casalinghe e circa il 18% è nel lavoro dipendente. Rispetto ai titoli di studio, il 6% delle madri e il 5% dei padri è in possesso della sola licenza elementare, mentre il 43 e 40% rispettivamente dei padri e delle madri, non sono andati oltre il conseguimento della licenza di scuola media inferiore. Il 36% dei padri e il 42% delle madri hanno conseguito il diploma di scuola media superiore e il 14% quello superiore al diploma. Si riportano di seguito le tabelle riepilogative. 3 1. Professione Madre Padre 1.Disoccupato 3% 13% 2.Casalinga 67% 0% 3.Dirigente, docente universitario, funzionario o ufficiale militare 0% 3% 4.Imprenditore/proprietario agricolo 1% 3% 5.Professionista dipendente, sottuffuciale militare o libero professionista (medico, avvocato, psicologo, ricercatore, ecc) 3% 9% 6.Lavoratore in proprio (commerciante, coltivatore diretto, artigiano, meccanico, ecc) 4% 15% 7.Insegnante, impiegato, militare graduato 15% 15% 8.Operaio, addetto ai servizi/socio di cooperativa 6% 40% 9. Pensionato/a 0% 1% 10.Non disponibile 1% 3% Madre Padre 1. Licenza elementare 6% 5% 2. Licenza media 40% 43% 3. Qualifica professionale triennale 5% 8% 4. Diploma di maturità 42% 36% 5. Altro titolo di studio superiore al diploma (I.S.E.F., Accademia di Belle Arti, Conservatorio) 6% 8% 6. Non disponibile 1% 0% 2. Titolo di studio Nel plesso “De Amicis” pochi sono i bambini extracomunitari. I genitori partecipano con interesse alla vita della scuola e la sostengono nelle iniziative programmate, mostrando complessivamente un buon grado di disponibilità. Vicino alla scuola sorge inoltre l’oratorio dell’Opera San Michele dei Padri Giuseppini, che offre ai bambini e ai giovani del quartiere importanti opportunità di crescita spirituale e culturale. Nell’oratorio molti dei nostri alunni completano la loro formazione usufruendo anche di iniziative ricreative e sportive. Nel plesso “Altamura” sono presenti numerosi alunni di etnia rom ed alcuni bambini immigrati residenti in Arpi Nova. Vicino alla scuola si trovano la Chiesa di Sant'Alfonso Maria de Liguori e la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Le due chiese insieme alla scuola rappresentano gli unici 4 presidi culturali del quartiere. Sempre nelle vicinanze della scuola si trova la stazione dei Carabinieri. In tale contesto si collocano l'azione, l'impegno e il P.O.F dell’Istituto Comprensivo “De Amicis-Altamura”. Intervenire tempestivamente sulla fascia di età dei nostri alunni significa comprendere le esigenze e recepire le richieste implicite ed esplicite espresse dagli alunni, dai genitori ed emerse dall'autovalutazione d'Istituto. Tali domande si sostanziano in una richiesta di migliore qualità dell'istruzione, di attenta integrazione, di ausilio e sostegno alla scolarizzazione, di aiuto nello studio e di sostegno alla genitorialità nel difficile compito di condividere, affiancare e sostenere l'azione educativa e formativa della scuola. La consapevolezza di non essere l'unico soggetto attivo nel complesso e difficile compito di educatori e formatori delle nuove generazioni ci spinge a ricercare la collaborazione, sul territorio, di altri soggetti che condividono con noi questa responsabilità ricercando e costruendo iniziative di coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche, degli Enti Locali, delle Associazioni e degli Enti che operano sul medesimo territorio. L’ISTITUTO COMPRENSIVO Sede principale “E.DE AMICIS” Ingresso principale via De Amicis n°50 Telefono 0881 751125 Fax 0881 711305 e.mail Pec Sito fgic86000q@ istruzione.it fgic86000q@pec. istruzione.it www.icdeamicisaltamura.gov.it Codice meccanografico FGIC86000Q C.F. 94090770713 Plesso “ALTAMURA” Ingresso via Petrucci Tel. plesso 0881748546 Alunni Infanzia Plesso “Altamura” 66 Alunni Primaria Plesso “De Amicis” 477 Alunni Primaria Plesso “Altamura” 107 Alunni Secondaria Plesso “De Amicis” 75 Alunni Secondaria Plesso “De Amicis” 38 Sezioni Infanzia 3 Classi Primaria Plesso “De Amicis” 22 Classi Primaria Plesso “Altamura” 6 Classi Secondaria Plesso “De Amicis” 2 Classi Secondaria Plesso “Altamura” Ingresso secondario via Borrelli 2 5 2. LE RISORSE UMANE LA DIRIGENZA IL Drigente Scolastico è il rappresentante legale dell’istituto. Assicura • Il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formativa • La gestione unitaria • La direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane Promuove • L’autonomia sul piano gestionale e didattico • L’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati E’ responsabile • Della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio • Della sicurezza nei luoghi di lavoro E’ titolare • Delle relazioni sindacali I DOCENTI Scuola dell’infanzia 6 Scuola Primaria 54 Scuola Secondaria di 1° grado 11 LO STAFF DI DIREZIONE E’ costituito da • Dirigente Scolastico, • due Docenti Collaboratori ( individuati da Dirigente Scolastico), • Docenti responsabili delle Sedi • Docenti designati con Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa. Lo staff collabora con il Dirigente Scolastico per gli aspetti organizzativi e gestionali dei vari settori e delle varie sedi, in cui l’Istituto Comprensivo è articolato. L’AREA AMMINISTRATIVA E DEI SERVIZI GENERALI AUSILIARI E’ gestita dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che coordina l’attività amministrativa dell’istituto e il servizio svolto dagli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici. • Assistenti Amministrativi 2 area del personale; 2 didattica e protocollo; 1 affari generali • Collaboratori scolastici: 7 assegnati nei due plessi e responsabili delle pulizie e della vigilanza. 6 FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1.Progettazione e gestione del POF Coordina le attività del P.O.F e ne cura la revisione. Collabora con i consigli di interclasse e gruppi di lavoro relativamente alle attività integrative del curricolo.Coordina le attività progettuali curricolari ed extracurricolari e ne verifica la congruenza con il P.O.F. 2. Sostegno all’inclusione Coordina tutte le attività della scuola riguardanti l’integrazione scolastica degli alunni svantaggiati e stranieri. Predispone griglie e materiali di lavoro, raccolta e diffusione di materiali didattici per l’integrazione. Cura i rapporti con enti e associazioni specifiche. 2.Continuità Scuola primaria-Scuola dell’infanzia (2 unità) Curano dei rapporti con le scuole dell’infanzia e primarie. Promuovono ed organizzano gli incontri tra la scuola, famiglie e alunni. Promuovono e organizzano gli open day finalizzati a far conoscere la nostra scuola ai genitori dei bambini che frequentano le scuola dell’infanzia del territorio. 3.Continuità e Orientamento per la Scuola secondaria di 1° grado Cura i rapporti con le scuole primarie e secondarie di 2° ,Organizza incontri per le attività di continuità e orientamento, Progetta di attività di continuità e orientamenti . Promuove incontri tra la scuola, famiglie e alunni finalizzati alle scelta della scuola superiore 4. Autovalutazione e valutazione di istituto Cura i rapporti tra la scuola e l’INVALSI e coordina le attività preparatorie e la somministrazione delle prove . Cura l’analisi dei risultati e propone interventi migliorativi della didattica. Coordina l’attività di autovalutazione della scuola predisponendo questionari e griglie di rilevazione e analizzando i risultati proponendo azioni di miglioramento. 5. Rapporti con il territorio e viaggi d’istruzione Promuove e coordina contatti con associazioni, enti culturali in ordine a possibili attività esterne integrative del curricolo (teatro, cinema, musica, etc) Vaglia e pubblicizza le proposte culturali che pervengono a scuola, Organizza eventi interni alla scuola (incontri con autori e personalità, spettacoli, etc) visite guidate nel territorio e nella città ecura le procedure per la realizzazione di viaggi di istruzione e visite guidate extraurbane. 6. Sostegno al lavoro dei docenti Rileva i bisogni formativi dei docenti , promuove attività di formazione e autoformazione, Coordina le attività dei dipartimenti finalizzate alla costruzione del curricolo verticale. Cura l’accoglienza dei nuovi docenti, Cura la raccolta, la produzione e la diffusione di comunicazioni e materiale funzionale al lavoro dei docenti (schemi per programmazioni e relazioni finali, griglie ecc.) DOCENTI REFERENTI Referente della Rete Penelope Responsabili della biblioteche scolastiche referente attività motoria e consiglio comunale dei ragazzi-città educativa Responsabile dei laboratori matematico-scientifici Responsabile del laboratorio musicale referente per i progetti europeo e responsabile del laboratorio multimediale e linguistico GRUPPI DI LAVORO Gruppo di lavoro per l’autoanalisi d’Istituto Gruppo di lavoro per la continuità. Gruppo di lavoro per l’inclusione 7 AAAAAAAAAA3. LE STRUTTURE E LE ATTREZZATURE EEEEEEEEE 3.1. PLESSO “E. DE AMICIS” LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO ARTISTICO-ESPRESSIVO E INTERCULTURALE dotato di moderni strumenti multimediali e informatici: hardware, LIM, schermi, proiettori…; oltre ad una vasta gamma di materiali e software didattici. dotato di moderni strumenti multimediali e informatici: hardware, LIM, schermi, proiettori…; oltre ad una vasta gamma di materiali e software didattici. dotato di attrezzatura fissa e materiale di facile consumo per lo sviluppo di attività manipolative e artisticopittoriche. dotato di attrezzi di avanzata tecnologia come: LIM, bilance matematiche, microscopi metrici per gli alunni per SCIENTIFICO E TECNOLOGICO l’esecuzione di esperimenti di biologia, fisica e chimica. LABORATORIO attrezzata con strumenti informatici è utilizzata sia per le AULA MAGNA-SALA TEATRO rappresentazioni teatrali e musicali, per la visione dei filmati che per le riunioni collegiali. BIBLIOTECA LABORATORIO MUSICALE LABORATORIO POLIFUNZIONALE PALESTRA AULA DOCENTI possiede un’ampia dotazione di testi che si è arricchita negli ultimi anni grazie all’acquisto di numerosi testi per bambini. dotato di: LIM, strumenti a fiato, chitarre, violini, pianoforte e tastiere, percussioni e strumentario Orff…. dotato di strumenti e attrezzature diversificate e tecnologicamente predisposti per le varie tipologie di diversabili. ampia, interna alla scuola dotata di attrezzature essenziali per le attività di educazione motoria Dotata di LIM, tre postazioni informatiche e biblioteca magistrale 8 3.2. PLESSO “S, ALTAMURA” LABORATORIO MULTIMEDIALE LABORATORIO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO AULA MAGNA-SALA TEATRO BIBLIOTECA PALESTRE dotato di strumenti multimediali e informatici: hardware, LIM, oltre ad una vasta gamma di materiali e software didattici. dotato di attrezzi di avanzata tecnologia come: microscopi metrici per gli alunni, per l’esecuzione di esperimenti di biologia, fisica e chimica. ampia e dotata di palcoscenico è utilizzata sia per le rappresentazioni teatrali e musicali, per la visione dei filmati che per le riunioni collegiali. possiede un’ampia dotazione di testi che si è arricchita negli ultimi anni grazie all’acquisto di numerosi testi per bambini. ampie, ristrutturate di recente ,interna alla scuola dotata di attrezzature essenziali per le attività di educazione motoria 9 4. I RAPPORTI TRA L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO ACCORDI CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE •Per manutenzione scuola e sicurezza della ACCORDI CON L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE PER ATTIVITÀ DIDATTICHE •Mensa della scuola dell’infanzia •Trasporto alunnni • Biblioteca provinciale-Sala ragazzi •Consiglio Comunale dei ragazzi • Museo del territorio •Educazione stradale • Museo interattivo delle scienze • Museo di scienze naturali PARTECIPAZIONE Rete Penelope La Rete Penelope è una rete educativa che si è costituita a Foggia nel 2002. La sua missione si articola in tre azioni: promozione della lettura, educazione al pluralismo religioso e attività di giocosport. Ne fanno parte: la Biblioteca dei Ragazzi della Biblioteca Provinciale di Foggia, l’Università di Foggia, il Comune di Foggia, l’I.C. “De AmicisAltamura”, e altre scuole del comune COLLABORAZIONI CON • • • • • • • • • • • • • • • Asl Università della terza età “Salvemini” Università del Crocese Fondazione Banca del Monte Associazione “Musicalia” Associazioni sportive Associazioni artigiane Associazioni di volontariato Opera Rom Opera San Michele Unesco Caritas diocesana Legambiente Università degli studi di Foggia Comunità sulla strada di Emmaus 10 5. I PRINCIPI FONDAMENTALI INDIRIZZI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (Delibera del Consiglio d'Istituto n° 4 del 14.12.2012) Nella piena assimilazione del dettato dell’art. 3 della Costituzione Italiana e con riferimento ai propri fini istituzionali la scuola elabora un’offerta educativa che intende favorire il completo sviluppo delle capacità di ogni alunno ad essa affidato e curarne la formazione, sia sul piano delle conoscenze e delle competenze da acquisire che su quello più ampio della matura assimilazione dei valori della cittadinanza democratica. L’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso il presente atto è, pertanto, quello di assicurare ad ogni allievo il successo scolastico e formativo, mettendo a sua disposizione le risorse umane, professionali, i servizi, le strutture e le attrezzature esistenti nell’Istituto. Tale obiettivo viene perseguito all’interno delle varie attività formative e progettuali della scuola, con particolare attenzione ai seguenti settori strategici: FORMAZIONE 1. condurre l’alunno all’acquisizione di conoscenze certe, tali da costituire una solida base per un sapere spendibile nei diversi contesti di vita. CONTINUITÀ 1. garantire agli alunni un curricolo formativo armonioso e dinamico; 2. favorire la condivisione di tutto il processo formativo tra i docenti dei tre ordini di scuola; 3. predisporre progetti specifici per gli alunni delle annualità ponte. EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ 1. favorire la costruzione di una forte consapevolezza delle regole di convivenza civile; 2. promuovere la pratica di atteggiamenti caratterizzati dal rispetto degli altri, delle cose e dalla capacità di assunzione di responsabilità personali; 3. promuovere all’interno della classe legami cooperativi atti a sviluppare atteggiamenti positivi, realizzare pratiche collaborative e favorire la gestione dei conflitti indotti dalla socializzazione. INTEGRAZIONE E INCLUSIONE • Integrazione degli alunni con disabilità 1. favorire l’inserimento degli alunni con disabilità nelle classi, finalizzando l’intervento educativo-didattico alla piena integrazione di ognuno; 2. attivare tutte le possibili opportunità formative, al fine di raggiungere l’obiettivo di consentire a ciascun alunno di sviluppare pienamente le proprie potenzialità; • Integrazione degli alunni stranieri 1. l’Istituto si impegna a creare un clima di accoglienza tale da favorire l’inserimento degli alunni stranieri; 11 2. coinvolgere le famiglie degli alunni stranieri al fine di sostenere attivamente la loro interazione e integrazione; 3. valorizzare la diversità culturale in una opportunità di crescita per tutti; 4. promuovere negli alunni la capacità di porsi in modo consapevole e positivo di fronte a nuove esperienze, anche in previsione di una società multietnica e multiculturale; COSTRUZIONE DI UNA COSCIENZA ECOLOGICA 1. favorire la crescita della consapevolezza del legame tra microcosmo personale e macrocosmo umano; 2. favorire la presa di coscienza dell’ambiente naturale come valore, come patrimonio da salvaguardare dai possibili rischi di degrado; 3. conoscere e utilizzare didatticamente le risorse e le opportunità culturali presenti nel territorio; 4. valorizzare la conoscenza del territorio, anche nella sua identità storica, sociale, culturale. FLESSIBILITÀ 1. garantire la flessibilità del curricolo attraverso l’ ampliamento dell’offerta formativa e la personalizzazione dei percorsi formativi; 2. garantire la flessibilità didattica attraverso: organizzazione oraria rispondente alle esigenze degli alunni e delle famiglie, utilizzazione della compresenza per particolari esigenze dell’Istituto, per l’attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati, rispondenti ai differenti ritmi e stili di apprendimento degli alunni; 3. garantire la flessibilità organizzativa attraverso individuazione di ruoli, competenze e funzioni dei diversi soggetti che operano nella scuola: staff di direzione, docenti funzioni strumentali, docenti referenti, commissioni e gruppi di lavoro. ORIENTAMENTO 1. garantire agli alunni un percorso formativo che, attraverso la conoscenza di sé e della realtà circostante, li porti ad acquisire atteggiamenti autonomi e consapevoli nelle scelte personali e nella vita sociale e civica; 2. predisporre iniziative per guidare l’alunno a compiere scelte consapevoli e rispondenti alle inclinazioni personali e che abbiano come fine ultimo la realizzazione del suo progetto di vita. VALUTAZIONE 1. attivare procedure di valutazione che accompagnino e seguano i percorsi formativi, in cui la valutazione medesima assuma una funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; 2. attivare procedure di autovalutazione allo scopo di introdurre momenti di riflessione sull’organizzazione scolastica, sulla sua offerta educativa e didattica, al fine di un continuo miglioramento. RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA 12 1. La scuola si propone di instaurare con la famiglia un rapporto basato sulla informazione, comunicazione e collaborazione serena e costruttiva, nel rispetto dei diversi ruoli, per favorire la crescita culturale e la formazione degli alunni. 6. FINALITÀ EDUCATIVE La scuola del 1° ciclo d’istruzione ha per suo fine la formazione dell’uomo e del cittadino nel rispetto dei principi costituzionali e delle dichiarazioni dei diritti internazionali dell’uomo e del fanciullo. Compito principale del processo formativo è proprio quello di offrire a tutti pari condizioni di partenza ed effettive possibilità di crescita personale, culturale e umana. La presenza di una società multietnica e multiculturale evidenzia il valore universale della persona ed induce a sviluppare una comune cultura necessaria per favorire l’arricchimento e la maturazione civile. Pertanto, alla base delle scelte educative della nostra scuola il collegio dei docenti pone le seguenti finalità educative: 1. Educare alla piena consapevolezza del sé sul piano personale e sociale attraverso: La conoscenza e la comprensione della propria interiorità; La riflessione sui propri comportamenti per scoprire le motivazioni profonde che ci spingono ad agire; La scelta consapevole e motivata; L’esercizio delle responsabilità; La progressiva conquista dell’autonomia. 2. Educare all’incontro, all’accettazione ed al rispetto dell’altro attraverso: La conoscenza ed il rispetto delle diversità di varia natura; Il confronto e la valorizzazione delle diversità; L’esercizio del dialogo; Il rispetto per le cose e per gli altri; L’assunzione di compiti e responsabilità sul piano sociale; La comprensione e il rispetto dei ruoli; L’agire per il bene comune. 3. Educare al rispetto ed alla valorizzazione dell’ambiente attraverso: La conoscenza profonda dell’ambiente naturale in cui si vive e del contesto socio – culturale in cui si è inseriti; La conoscenza di elementi di storia locale; La scoperta di relazioni fra ambiente naturale e cultura; La scoperta di relazioni fra contesto ambientale e culturale ed attività produttive; La sperimentazione di azioni concrete volte a migliorare e proteggere il proprio ambiente di vita. 4. Educare a saper amare la vita imparando ad apprezzare le sue multiformi manifestazioni. 13 7. OBIETTIVI FORMATIVI Il progetto formativo dell’Istituto Comprensivo “De Amicis – Altamura” si propone di: 1. Offrire ad ognuno gli strumenti e favorire lo sviluppo di capacità per indagare, conoscere, comprendere ed operare nella realtà a tutti i livelli, evitando che le diversità si traducano in disuguaglianze attraverso: L’acquisizione dei fondamentali linguaggi presenti nella realtà; L’acquisizione di metodi e tecniche d’indagine; L’acquisizione di comprensione di testi di varia natura con particolare riferimento alla lettura come fondamentale momento di acquisizione critica delle conoscenze. 2. Stimolare la naturale creatività del fanciullo per promuovere processi originali e autonomi di pensiero attraverso: Il sinergico coinvolgimento delle funzioni cognitive, sociali, emotive e motorie nel processo delle acquisizioni delle conoscenze; L’utilizzo delle conoscenze in situazioni sempre più diverse e complesse. 3. Promuovere la formazione del pensiero critico e riflesso per comprendere pienamente la complessità della realtà, i processi di trasformazione presenti in essa per affrontarla in maniera libera attraverso: La riflessione su fatti ed esperienze; La capacità di stabilire relazioni ed interferenza: La capacità di operare confronti e valutazioni; La capacità di fare scelte autonome. 4. Favorire negli alunni il passaggio della cultura vissuta, assorbita direttamente nell’ambiente di appartenenza, alla cultura intesa come ricostruzione intellettuale. 5. Assegnare un ruolo prioritario all’insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione con l’obiettivo di: favorire la maturazione, da parte dell’alunno, degli orientamenti che sostanziano la responsabilità personale all’interno della società, l’iniziativacivica e la solidarietà umana contribuire alla conquista di una capacità critica che permetta alla persona di darsi dei criteri di condotta, e di comprendere la funzione delle norme che consentono un corretto svolgersi della vita sociale definire il rapporto intercorrente tra libertà individuale ed esigenze della comunità, nell’intento di porre l’alunno nella condizione di analizzare i vari aspetti dei problemi e di tendere all’obiettività del giudizio favorire lo sviluppo della volontà di partecipazione, come coscienza del contributo che ciascuno deve portare alla risoluzione dei problemi dell’uomo, della società nazionale ed internazionale. 14 8. LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA La nostra scuola accogliendo la Raccomandazione del Consiglio Europeo, così come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua e richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. La competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia . La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione delle competenze scientifiche e serve dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Anche al fine reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni tramite Internet. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate. Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. 15 9. UNA RISPOSTA AI BISOGNI DEGLI ALUNNI Il nostro Istituto predispone le seguenti situazioni educative, formative e d’istruzione in grado di fornire ai propri alunni risposte adeguate ai loro bisogni: SICUREZZA E AUTONOMIA CONOSCERE SE STESSI CONOSCERE E SCOPRIRE ESPRIMERE SE STESSI STARE CON GLI ALTRI ACQUISIRE COMPETENZE Organizza un ambiente tranquillo, sereno, accogliente all’interno del quale è possibile predisporre una rete educativa integrata in grado di accompagnare ciascun alunno nella costruzione dell’autonomia personale, operativa e intellettiva. Favorisce opportunità guidate per definire e razionalizzare i propri limiti, le proprie capacità e potenzialità. Favorisce attività di laboratorio, esperienze, ricerche e stimoli plurimi per l’acquisizione delle conoscenze come riflessione sulla realtà e scoperta del mondo. Costruisce occasioni di educazione dell’emotività e degli stati d’animo per lo sviluppo della conoscenza del proprio mondo interiore. Costruisce occasioni di riflessione sui temi della solidarietà, dell’amicizia, dello stare insieme e propone attività didattiche per sperimentare il lavoro di gruppo e il cooperative learning. Propone attività didattiche laboratoriali che attraverso le modalità del “saper fare” possano contribuire a sviluppare conoscenze, abilità e competenze. 16 10. I PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO EDUCATIVO Educazioni trasversali Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione Educazione alla cittadinanza alla salute alla lettura all’ affettività alla legalità alla sicurezza ambientale stradale interculturale alimentare Dimensione Europea Progetto e-twinning we have got news for you Progetto Policultura Corsi d’inglese con docenti madrelingua Erasmus+ Continuità Attività di accoglienza Attività per anni ponte Percorsi verticali Flessibilità Oraria Organizzativa Lavoro a piccoli e grandi gruppi Classi aperte in orizzontale e in verticale Educazione ai linguaggi Musicale Teatrale Multimediale Pittorico, grafico e manipolativo Attenzione all’inclusione Ascolto attento dei bisogni dell’alunno Interventi di recupero, consolidamento, sviluppo Collaborazione con famiglie, enti, associazioni e volontari Orientamento Attività finalizzate alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini per una scelta consapevole della scuola superiore Ampliamento offerta formativa Attività integrative in orario scolastico Attività facoltative pomeridiane Attività formative pomeridiane finanziate con i Fondi Europei (PON) 17 11. COME SI LAVORA NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO LA PROGRAMMAZIONE La programmazione in team fa riferimento alle aree disciplinari alla continuità tra i tre ordini di scuola alle educazioni trasversali alla conoscenza del territorio LA METODOLOGIA elabora attività per -il recupero, consolidamento e potenziamento -il potenziamento dell’italiano per gli alunni stranieri - promuove l’inclusione degli alunni con disabilità, stranieri e degli alunni con bisogni educativi speciali Metodo induttivo-deduttivo si parte sempre dal concreto per giungere alla conquista di abilità e di conoscenze. Metodo della ricerca e della sperimentazione LA FORMAZIONE L’aggiornamento e l’autoaggiornamento è rivolto alla conoscenza delle nuove Indicazioni per il curricolo e all’elaborazione del curricolo orizzontale e verticale Si parte dall'analisi oggettiva del reale per pervenire ad ogni conoscenza in maniera autonoma, originale, creativa. Questo metodo ha il vantaggio di suscitare interesse, motivare l'apprendimento e stimolare le capacità logiche degli alunni. I GRUPPI DI LAVORO Gruppi disciplinari e di area. Gruppi di progetto. Team e consigli di classe, interclasse, intersezione. Commissioni. Collegio docenti di sezione Collegio docenti unitario. Staff di direzione. Consiglio d’istituto. 18 PARTE SECONDA LA SCUOLA A SOSTEGNO DELLA PERSONA 19 12. INTERVENTI A FAVORE DELL’INCLUSIONE Il nostro Istituto ha da sempre riservato un’attenzione particolare agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Riteniamo che la scuola abbia il compito di promuovere l’integrazione e l’inclusione di tutti, poiché ciascuno alunno deve avere l’opportunità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità. Siamo convinti che la diversità, nelle sue varie forme, costituisca una ricchezza da valorizzare e rispettare. La scuola, quale principale istituzione educativa e formativa, insieme alla famiglia, ha il compito di promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e dalle potenzialità di ognuno di essi per accompagnarli lungo il percorso scolastico-formativo. Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con DSA e BES è indispensabile la partecipazione di tutte le componenti scolastiche al processo di integrazione, il cui obiettivo fondamentale è lo sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione, nella relazione interpersonale e nella socializzazione. Obiettivi, questi, raggiungibili attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti in questione e dalla presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, riabilitativi come previsto dal P.E.I. (Progetto Educativo Individualizzato o Piano Educativo Personalizzato). La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici di software e sussidi specifici. Per quegli allievi che risultino certificati con D.S.A , i Consigli di Classe provvederanno alla realizzazione di un apposito Piano Educativo Personalizzato con la collaborazione della famiglia e degli operatori socio-sanitari eventualmente coinvolti. Il P.E.P. conterrà tutti gli strumenti compensativi e dispensativi utili alla realizzazione del diritto allo studio dei discenti e al loro successo formativo. 12.1. INTERVENTI RIVOLTI AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ La nostra scuola è sensibile alle problematiche degli alunni con disabilità per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano la loro integrazione nella realtà non solo scolastica. La normativa di riferimento, che sistematizza l'inserimento degli alunni in condizioni di disabilità nella scuola dell'obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3.34 e 38 della Costituzione, è costituita principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n° 250/1985, dalla L. 104/1992. Integrazione per la nostra scuola vuol dire: 1. Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica anche nell’articolazione delle classi, in relazione alla programmazione didattica individualizzata 2. Conoscenza dell’alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la scuola di provenienza, particolare attenzione è rivolta alla collaborazione tra la scuola e i servizi specialistici del territorio, condizione necessaria per l’esito positivo del processo d’integrazione. 3. Attivazione all’interno del team docenti di momenti di progettazione condivisa. Il dialogo costante e la condivisione degli obiettivi da parte della famiglia sono ritenuti elementi fondamentali per l’attuazione del progetto educativo. 20 4. Attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo, in una concezione educativa che miri all’autonomia, alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo. 5. Consapevolezza della diversità come risorsa. La molteplicità delle esperienze, delle difficoltà, ma anche delle abilità diverse, costituisce per l’insegnante una risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno, nella convinzione che ogni persona, pur con le proprie disabilità, è in grado di sviluppare un percorso personale che valorizzi al massimo le proprie potenzialità. 6. Riconoscimento dell’importanza della relazione, dello stare bene nel gruppo e nel rapporto con l’insegnante. La nostra scuola garantisce per l’alunno disabile una didattica individualizzata agganciata il più possibile alla programmazione di classe. Le forme di individualizzazione vanno da semplici interventi di recupero, di sostegno e d’integrazione degli apprendimenti fino alla costruzione di un piano educativo individualizzato che trovi momenti comuni di condivisione tra le abilità possedute dall’alunno in difficoltà e gli obiettivi propri della programmazione di classe. Tale obiettivo si realizza attraverso un dialogo e una collaborazione costruttiva tra coloro che concorrono al processo di maturazione dell’alunno/a. • E’ fondamentale che gli insegnanti curricolari e l’insegnante di sostegno si confrontino costantemente e progettino in comune il lavoro didattico; • Un ruolo di consulenza viene svolto dagli operatori dell’ASL e dei servizi socio sanitari che, per la loro competenza specifica, forniscono la Diagnosi Funzionale (DF) e collaborano alla definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ogni alunno/a; • E’ essenziale una collaborazione costruttiva con la famiglia. La famiglia viene sempre informata dell’evoluzione del percorso scolastico. L’informazione è garantita attraverso colloqui informali e durante le ore di ricevimento con i genitori stabilite ad inizio anno scolastico. METODOLOGIA Gli insegnanti utilizzano tecniche specifiche che prevedono l’uso di rinforzi, l’apprendimento attraverso l’imitazione (modellamento), il raggiungimento di soluzioni attraverso tappe successive (concatenamento), tecniche di analisi del compito in sottobiettivi, di generalizzazione delle abilità, tecniche di aiuto progressivamente attenuato e di tutoring. Le modalità di lavoro prevedono attività di apprendimento: in classe: gli insegnanti lavorano in compresenza con l’insegnante di sostegno per favorire l’azione di recupero e verifica della programmazione o per sviluppare attività nella relazione sociale. In gruppo: per avere la possibilità di affrontare la relazione, la comunicazione, la collaborazione in attività di: - recupero su obiettivi disciplinari e trasversali - recupero per favorire l’intelligenza senso - motorio - pratica e per promuovere reali possibilità di socializzazione. Individualmente: con interventi finalizzati all’acquisizione di strumentalità di base e allo sviluppo dell’autonomia. Per i comportamenti problematici la scuola attua interventi educativi con rinforzi positivi che tengono conto del significato di richiesta d’attenzione che tali manifestazioni esprimono. Notevole importanza viene riconosciuta alla comunità classe che, con uno stile interattivo, può contribuire a costruire una rete di relazioni. 21 VALUTAZIONE La valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard né qualitativi né quantitativi. Inoltre, è compito degli insegnanti curricolari in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, valutare in itinere le esperienze realizzate dall’alunno. Ciò al fine di favorire nel corso dell’anno, una completa integrazione della programmazione dell’alunno e rinforzare nello stesso il senso di appartenenza al gruppo classe. In generale potrà avere le seguenti caratteristiche: • uguale a quella della classe, qualora l’alunno si sia attenuto alla programmazione comune della classe. In questo caso le verifiche saranno uguali e valutate utilizzando gli indicatori comuni alla classe; • in linea con quella della classe con contenuti ed obiettivi semplificati, qualora l’alunno segua una programmazione individualizzata; • differenziata qualora l’alunno abbia seguito una programmazione differente sia nei contenuti che negli obiettivi. In questo caso le verifiche saranno effettuate attraverso schede, test ed osservazioni, sulle quali si riporteranno le informazioni inerenti il raggiungimento di un dato obiettivo. Le performance raggiunte dall’alunno dovranno comunque essere rinforzate attraverso l’utilizzo di termini valutativi comprensibili e soprattutto gratificanti. RISORSE Impegno della nostra scuola è fare sempre più affidamento sulle risorse interne, su ogni docente, che contribuisce a prendersi carico dei soggetti con disabilità presenti nelle classi. Nei suoi interventi a favore degli alunni con disabilità la scuola si avvale di: 1. docenti di sostegno; 2. personale fornito dall’Azienda sanitaria; 3. eventuale personale fornito dal Comune; 4. gruppo operativo di lavoro con il compito di programmare e verificare il PEI, incontrare i genitori degli alunni. 12.2. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Gli allievi stranieri accolti nell’Istituto hanno diritto ad un inserimento adeguato alle loro potenzialità linguistiche di partenza, i Consigli di Classe valuteranno le situazioni soggettive prevedendo quando necessario, un Piano Educativo Personalizzato, in accordo con la famiglia ed eventualmente con gli operatori socio-sanitari. il Consiglio di Classe, sempre sulla base del livello delle competenze linguistiche possedute dall’allievo, valuta gli strumenti più opportuni per garantire il diritto allo studio e il successo formativo di questi studenti. Inoltre è possibile l’intervento di un mediatore linguistico per aiutare a superare le difficoltà linguistiche iniziali. Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, la nostra Scuola si impegna a realizzare iniziative volte a: • Creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo la percezione di sé come minoranza; • Facilitare l’apprendimento linguistico; • Inserire nelle discipline approfondimenti storici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari; 22 • Attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell’area di riferimento, per valorizzare le radici culturali. • Flessibilità didattica - nella metodologia dell'insegnamento - nella selezione dei contenuti - nella gestione della classe, degli strumenti e dei materiali didattici (specifici e semplificati) - nella programmazione individualizzata - nella valutazione La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. Per determinare la classe di frequenza, si tiene conto dell'età anagrafica e della scolarità pregressa, salvo che il Collegio Docenti, con decisione motivata, deliberi l'assegnazione a classe diversa. 12.3. PREVENZIONE ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA E SUPERAMENTO SITUAZIONI DI SVANTAGGIO Sono sempre più frequenti nella scuola i casi di alunni che manifestano malessere nella frequenza: sono demotivati, disinteressati, imparano poco, si disperdono. Obiettivo comune degli insegnanti è conoscere, capire e fare chiarezza tra i molteplici aspetti, cause e manifestazioni di disagio, al fine di costruire una scuola accogliente, strutturata per accompagnare e sostenere in modo adeguato il percorso di crescita di ciascun allievo. Il disagio, che spesso colpisce i ragazzi, non deve mai essere sottovalutato, ma compreso e combattuto con azioni mirate, come la valorizzazione della persona, la rieducazione del soggetto a rapportarsi con gli insegnanti, il dialogo con la persona per comprendere i motivi dell’insuccesso. Il nostro Istituto si propone le seguenti finalità educative e didattiche: ▪ Sviluppare le potenzialità di ciascun alunno adottando anche nuove metodologie di lavoro che superano e integrano la lezione frontale; ▪ Individuare il più precocemente possibile le situazioni di difficoltà e disagio e la tipologia di interventi volti a ridurre lo svantaggio; ▪ Sviluppare un atteggiamento di collaborazione tra il mondo della scuola, enti, associazioni attive verso il mondo giovanile anche come sostegno familiare. 23 13. LA CONTINUITÀ L'istanza della continuità educativa, affermata nelle indicazioni per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, investe l'intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. Pertanto si rende necessario elaborare un progetto Continuità valido per i tre ordini di scuola e che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni. L'idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del "nuovo", per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell'infanzia, alla scuola primaria fino alla scuola secondaria di primo grado, secondaria di II grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre ad essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di semplici percorsi didattici, deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola che intendono dare importanza alla centralità del bambino nel processo di insegnamento-apprendimento. Il nostro istituto persegue una linea verticale, orizzontale e trasversale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo un intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici: la famiglia in primo luogo; quella trasversale come continuità del processo formativo incentrato sui valori cognitivi ed affettivi della persona, continuità come attuazione organica di obiettivi, contenuti e metodi dei vari ordini di scuola. 13.1. SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA semplificare il passaggio graduale da un ordine di scuola all’altro. favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa. promuovere la conoscenza reciproca e relazionale tra gli alunni dei vari ordini di scuola. proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare comuni all’ultimo anno della scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola primaria. • promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni con disabilità. • individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del territorio. • • • • 13.2. SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • promuovere interazioni tra i due contesti educativi. • utilizzare gli elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni "in entrata" in vista della formazione delle classi. • proporre percorsi curriculari continui relativamente ad aree di intervento educativo 24 comune. • proporre iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi degli anni ponte insieme ai loro insegnanti. • individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del territorio. • promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni con disabilità. 13.3. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO-SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO promuovere interazioni tra i due contesti educativi. organizzare incontri con docenti referenti ed alunni degli istituti superiori del territorio open day presso le scuole secondarie di 2° grado stage di una giornata presso gli istituti superiori del territorio lezioni dimostrative di docenti dell’i.t.”notarangelo” e dell’ i.t. per geometri “masi” in collaborazione con i docenti di matematica e scienze delle classi terze del nostro istituto presso la loro scuola. • individuare collegamenti con le realta’ scolastiche, culturali e sociali del territorio. • promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni diversamente abili. • • • • • 14. L’ORIENTAMENTO Le attività di orientamento rivolte agli alunni della scuola secondaria di 1° grado hanno lo scopo di aiutarli, in una fase molto delicata della loro crescita, a comprendere la propria identità; devono, inoltre, promuovere la cultura del lavoro e guidare all’acquisizione e al potenziamento del metodo di studio. L’orientamento nella nostra scuola è quindi inteso come un processo permanente e pluridisciplinare finalizzato alla conoscenza di sé, dei propri interessi e ideali, delle attitudini, ma non può prescindere dallo studio del territorio. Il mondo del lavoro inoltre richiede una formazione culturale solida e l’acquisizione di qualità specifiche quali l’adattabilità, la capacità di risolvere i problemi e lo spirito di cooperazione. In tale ottica risultano importanti le doti personali e viene particolarmente apprezzata la formazione e soprattutto la disponibilità ad apprendere. Orientare vuol dire, dunque, fornire agli alunni i mezzi per conoscersi, auto valutarsi e confrontarsi con le richieste del mondo esterno e rappresenta, nel contesto scolastico, un’attività finalizzata a porre gli alunni nelle condizioni di compiere scelte personali e convinte in sintonia col proprio progetto di vita. Il percorso di orientamento inoltre deve assumere un ruolo preventivo nei confronti del disagio che si registra in presenza di insuccessi scolastici o di scelte preparatorie a future attività professionali che non corrispondano alle aspirazioni ed alle aspettative dei singoli discenti. 25 Il progetto della nostra scuola che prevede attività d’orientamento fin dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado si pone i seguenti obiettivi generali: Creare un percorso di orientamento continuo. Promuovere un orientamento visto come percorso formativo in grado di ridurre il disagio e favorire il successo scolastico. Riconoscere il Sé come un sistema complesso e in continua trasformazione. Riconoscere i propri interessi, le proprie attitudini e le proprie abilità anche attraverso l’esperienza di attività laboratoriali. Sviluppare la capacità di pensiero critico. Conoscere l’offerta scolastica del territorio in merito alla logistica, alle ore di docenza, agli insegnamenti, ai progetti curricolari ed extracurricolari, all’orientamento universitario e/o lavorativo. Promozione di incontri tra scuola, famiglie e alunni finalizzati alla scelta della scuola superiore 15. PARTECIPAZIONE /INTERAZIONE CON I GENITORI La necessaria compartecipazione dei genitori e degli alunni al processo educativo didattico nel nostro Istituto è garantita da un’informazione adeguata, programmata e frequente attraverso colloqui individuali: bimestrali, quadrimestrali e a richiesta dei genitori. La comunicazione delle valutazioni sulle discipline di studio e sul comportamento avviene attraverso i seguenti strumenti: - la scheda di valutazione - la scheda di valutazione per l’insegnamento della Religione Cattolica - la comunicazione infra-quadrimestrale sull’andamento scolastico dell’alunno, - la segnalazione di eventuali carenze nell’apprendimento e/o nel comportamento Nella Scuola Secondaria di Primo Grado viene utilizzato il “Libretto”, che ogni famiglia ritira all’inizio dell’anno scolastico e con il quale si giustificano le assenze. 15.1 PATTO DI CORRESPONSABILITÀ Per Contratto Formativo si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare ad ogni bambino/a un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico. Gli elementi essenziali del Contratto Formativo sono la chiarezza degli intenti, la condivisione, l’accettazione consapevole e l’assunzione di responsabilità da parte di ognuna delle componenti coinvolte nell’azione formativa. Questo si realizza attraverso un processo di riconoscimento e di valorizzazione reciproco del proprio ruolo educativo - formativo tra scuola e famiglia La scuola, la famiglia e gli alunni attraverso degli impegni responsabili passano dal semplice ” stare insieme” all’operare insieme in una progressione dei livelli di partecipazione, di coordinamento degli sforzi e di cooperazione. Il nostro"Contratto formativo" tra scuola e allievo e famiglie è il punto di riferimento costante dell'attività di insegnamento. 26 PARTE TERZA IL CURRICOLO E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 27 16. IL CURRICOLO E I TRAGUARDI DI APPRENDIMENTO La nostra scuola, in quanto Istituto Comprensivo e alla luce di quanto affermato nelle Indicazioni Nazionali, pone alla base del la sua azione educativa la continuità ed unitarietà del curricolo : “L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi”. (Dalle Indicazioni Nazionali”) Il curricolo dell’Istituto Comprensivo “De Amicis-Altamura” si articola attraverso: - i campi di esperienza nella Scuola dell’infanzia - le aree disciplinari nella Scuola primaria - le discipline nella Scuola secondaria di primo grado La scuola ha elaborato un curricolo specifico per ogni disciplina avendo come riferimento i nuovi traguardi di competenza delineati dalle Indicazioni Nazionali “Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati” (Dalle Indicazioni Nazionali) 28 17. LA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’infanzia “si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. (Dalle Indicazioni nazionali) La scuola dell’Infanzia Altamura è costituita da tre sezioni composte mediamente da 20 bambini ciascuno. Una delle tre sezioni funziona con il tempo normale di 40 ore settimanali dalle ore 8,15 alle ore 16,15 mentre le altre due sezioni hanno un tempo scuola ridotto di 25 ore dalle 8,15 alle 13,15. Tutte le sezioni funzionano dal lunedì al venerdì. Il curricolo della scuola dell’infanzia Le attività della scuola dell’infanzia sono riconducibili ai seguenti campi di esperienza: • Il sé e l’altro • Il corpo e il movimento • I discorsi e le parole • Immagini, suoni, colori • La conoscenza del mondo Oggetti, fenomeni viventi Numero e spazio Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di: di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi) di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri) di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti) di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali) METODOLOGIA L’organizzazione delle attività, dei tempi, degli spazi e degli strumenti ha il carattere della flessibilità per rispettare la specificità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, nonché delle motivazioni e degli interessi dei bambini. Pertanto le strategie educativo-didattiche si esplicitano attraverso una metodologia che valorizza il gioco , la vita di relazione , l’esplorazione , la ricerca e il laboratorio. Soprattutto il gioco viene utilizzato come canale di apprendimento privilegiato perché mediatore trasversale di tutti i campi di esperienza e stimolatore dei processi motori, creativi, di relazione, di simbolizzazione e di concettualizzazione. La modalità di azione più efficace, nella didattica curricolare della Scuola dell’Infanzia, è la strategia laboratoriale. E’ fondamentale, inoltre, l’osservazione sistematica, che le docenti attuano quotidianamente, perché permette di valutare le capacità e i progressi dei bambini, ma soprattutto di individuare precocemente eventuali situazioni di difficoltà dell’apprendimento al fine di porre in atto tutte le strategie e metodologie didattiche utili a stimolare i processi di apprendimento. 29 18. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO “Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona”. (Dalle Indicazioni Nazionali) Per realizzare tale finalità la nostra scuola come previsto dalle Indicazioni Nazionali : • • • • • • • • opera per rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza promuove la pratica consapevole della cittadinanza. 18.1. LA SCUOLA PRIMARIA Il tempo scuola Il Consiglio di Istituto ha deliberato un orario di funzionamento, per tutte le classi, articolato su sei giorni settimanali, per complessive 30 frazioni orarie di 55 minuti con orario d’ingresso alle 8.25 e di uscita alle 13.05. Organizzazione didattica Nelle classi prime viene sperimentato un modello didattico di tipo modulare :su due classi operano due docenti per 11/12 ore dividendosi le discipline a seconda delle aree discipli: linguistica e logico-matematica. Un terzo docente opera su tutte le classi prime sull’area disciplinare storico-geografica. Nelle altre classi (dalla seconda alla quinta) viene applicato il modello Gelmini – che tende al superamento del modulo fondato sul team di tre docenti. In ogni classe un insegnante prevalente opera per 18/22 ore, le restanti ore sono affidate ad un secondo docente. In quasi tutte le classi opera un docente specialista di religione cattolica e in quelle in cui i docenti non sono in possesso del titolo che abilita all’insegnamento della lingua inglese opera un docente specialista. Ore di contemporaneità Il modello orario utilizzato permette ai docenti di effettuare 2 ore settimanali di contemporaneità da utilizzare in maniera flessibile. Queste ore potranno quindi essere utilizzate sia per la sostituzione dei docenti assenti sia per attività didattiche di recupero, consolidamento e potenziamento, attività laboratoriali di informatica, scienze, musica e attività alternative all’I.R.C. 30 MONTE ORE DELLE DISCIPLINE (Deliberato dal Collegio dei docenti) DISCIPLINE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE ITALIANO LINGUA INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA EDUCAZIONE FISICA ARTE E IMMAGINE RELIGIONE CATTOLICA 9 1 2 1 7 2 1 2 1 2 2 8 2 2 1 7 2 1 2 1 2 2 CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE 8 3 2 2 6 2 2 1 1 1 2 I tempi settimanali indicati del monte ore deliberato per le discipline saranno flessibili per permettere di progettare e realizzare un’offerta formativa calibrata sulle esigenze dei singoli alunni. Particolare attenzione è destinata agli aspetti organizzativi, allo scopo di rendere maggiormente significativo il tempo a disposizione. Si ricercheranno “nodi” formativi comuni alle diverse discipline, in modo da evitare inutili sovrapposizioni, consolidando le conoscenze costruite attraverso l’utilizzazione di tutti i sistemi simbolici e di tutti i linguaggi. Attività di programmazione Le attività didattiche vengono elaborate durante le attività di programmazione comprendono: 1. attività personalizzate mirate al recupero/sviluppo e/o alla piena integrazione degli alunni: in difficoltà di apprendimento; con disabilità portatori di altre culture; in situazione di disagio. Gli alunni possono essere aggregati per gruppi di livello, di compito, di progetto a seconda delle esigenze. 2. attività specifiche da svolgersi nelle aule di laboratorio (informatica, scienze, linguistico) 3. attività multidisciplinari e trasversali in cui una singola disciplina si arricchisce nel confronto e nell’integrazione con le altre. La Scuola Primaria è l’ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni bambino trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logicocritica e di studio individuale. 31 Il curricolo Il curricolo della Scuola primaria ha come punto d’arrivo quello previsto dalle Indicazioni Nazionali e cioè l’aquisizione degli apprendimenti di base. Infatti le Indicazioni affermano che: “La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Metodologia Il Collegio dei Docenti ritiene opportuno ricorrere ad una pluralità di metodi, in quanto l'alunno, attraverso più strategie educative, può riuscire a sviluppare meglio le sue capacità di apprendimento. Ogni Consiglio di Interclasse, in rapporto alla situazione di partenza, alle condizioni socio - ambientali del gruppo classe, utilizza uno o più i metodi. 18.2. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo” (Dalle Indicazioni Nazionali). Il curricolo Nella nostra scuola secondaria, al fine di valorizzare pienamente le discipline ed evitare la frammentazione dei saperi si è costruito un curricolo in cui le discipline dialogano tra loro trovando punti di contatto e chiavi interpretative. Il metodo del problem solving infatti richiede che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino tra loro fornendo diverse soluzioni allo stesso problema. Lo scopo della scuola secondaria di primo grado è proprio quello di favorire una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. “Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire” (Dalle Indicazioni Nazionali). Il tempo scuola Il tempo scuola della Scuola Secondaria di Primo Grado Altamura è di 30 ore settimanali, dalle 8.15 alle 13.15 32 MONTE ORE DELLE DISCIPLINE ITALIANO 4h CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO della 1h lingua italiana con riferimento anche alle origini latine STORIA 2h CITTADINANZA E COSTITUZIONE 1h GEOGRAFIA 1h MATEMATICA 4h SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2h INGLESE 3h 2° LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE 2h TECNOLOGIA 2h EDUCAZIONE FISICA 2h ARTE E IMMAGINE 2h MUSICA 2h RELIGIONE 2h totale 30 ORE settimanali Metodologia I Consigli di Classe, pertanto, tenendo conto non solo delle esigenze di coloro che hanno particolari difficoltà ma anche di chi dimostra capacità maggiori o più vivo interesse, adeguano l'azione educativa alle necessità didattiche degli alunni ed ai loro ritmi di apprendimento, privilegiando, a vari livelli, in relazione alle finalità educative, le seguenti scelte metodologiche: Esplicitare agli alunni il lavoro da svolgere e gli obiettivi da perseguire, precisando i criteri delle prestazioni e le aspettative in modo che gli alunni si sentano corresponsabili. Utilizzare, oltre alla lezione espositiva, le mappe concettuali, le ricerche guidate individuali e di gruppo, le attività laboratoriali. Valorizzare le risorse positive di ognuno e stimolare le motivazioni attraverso frequenti momenti gratificanti. Utilizzare l’errore come momento di riflessione, rinforzo e apprendimento. Favorire la discussione guidata. 33 Favorire una visione interdisciplinare del sapere attraverso collegamenti tra le varie discipline. Proporre agli alunni periodici momenti di autovalutazione riguardo alla relazionalità e all’apprendimento. I Consigli di Classe si riservano di partecipare a tutte quelle proposte (visite guidate, spettacoli teatrali o cinematografici, partecipazione a concorsi vari ecc.) che riterrà importanti per il completamento delle attività didattiche ed educative, finalizzate al conseguimento degli obiettivi programmati. 34 19. LA VALUTAZIONE 19.1. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente. All’inizio dell’anno prevede momenti di osservazione degli alunni: • durante il gioco libero • nelle attività strutturate • nella routine della giornata scolastica. In itinere tiene conto: • dell'interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative • degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo • della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene documentata con una “scheda”, che é utilizzata come documento di passaggio alla Scuola Primaria. Competenze socio-affettivo-relazionali (il sé e l’altro ) Indicatori -interagisce spontaneamente con i compagni -collabora alle proposte dell’adulto -esprime i propri bisogni -esprime emozioni -è consapevole delle differenze e le rispetta -sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità -compie scelte proprie motorie -esprime autonomia personale, nelle attività e nella gestione degli spazi -conosce il proprio corpo (il corpo in movimento) -esprime sicurezza negli schemi motori di base e nella motricità fine -è lateralizzato -esegue un percorso correttamente -organizza lo spazio del foglio in funzione al contesto da rappresentare -rispetta le regole di un gioco espressive ( i discorsi e le parole linguaggi, creatività espressione) logico scientifiche (la conoscenza del mondo) condizioni per l’apprendimento (attenzione, memoria, interessi, curiosità, impegno) -pronuncia le parole in modo corretto -possiede un repertorio lessicale adeguato -compie la lettura di immagini in ambito grafico, pittorico manipolativo -si esprime in modo creativo -percepisce relazioni di tipo quantitativo -opera classificazioni in base ad un attributo -è capace di ordinare - seriare -ricostruisce una sequenza logico-temporale -stabilisce strutture logiche in base ad un’ esperienza -formula ipotesi -si pone problemi e ne ricerca la soluzione -è motivato nei confronti dell’esperienza -partecipa con entusiasmo -porta a termine un lavoro rimanendo concentrato 35 19.2. LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DEL 1° CICLO La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, per l’acquisizione dei contenuti disciplinari (il sapere ), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti ( saper essere). La Scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale. (area socio – affettiva e relazionale) e al comportamento di lavoro. La valutazione altro non è se non il confronto tra gli obiettivi fissati (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno). Nel rapporto alunno-insegnante la gratificazione è un punto di forza indispensabile su cui far leva per stimolare la partecipazione, l’attenzione, la passione per la conoscenza, il coinvolgimento del gruppo. Pertanto le verifiche per la valutazione verranno effettuate in modo sistematico e graduale. Dopo le prove d’ingresso iniziali, svolte dagli insegnanti nei singoli ambiti disciplinari finalizzate all’accertamento delle specifiche abilità possedute dagli alunni all’inizio dell’anno scolastico , in ogni classe saranno effettuate verifiche intermedie e finali in modo da valutare se gli interventi educativi siano adatti alle carenze e ai bisogni educativi che si evidenziano nel corso dell’anno. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali saranno coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. Nella valutazione del raggiungimento degli obiettivi prestabiliti verranno tenuti in considerazione i seguenti elementi: • Prerequisiti e condizioni di partenza • Impegno dimostrato nel lavoro individuale • Attenzione e partecipazione alle varie attività in classe • Risultati ottenuti • Comportamento nei confronti degli adulti, dei compagni e dell’ambiente scolastico Il Collegio dei Docenti ha deliberato, nell'ambito dell'autonomia, di suddividere l'intero percorso scolastico annuale in due periodi valutativi: il primo quadrimestre che coincide con l'inizio dell'anno scolastico e termina il 25 gennaio; Il secondo quadrimestre inizia il 26 gennaio e termina con l’ultimo giorno di scuola. Un congruo numero di verifiche sarà effettuato durante lo svolgimento di ciascuna Unità di Apprendimento (verifica formativa) e alla fine di ogni quadrimestre (verifica sommativa), Dalla somministrazione di prove diversificate (prove scritte, conversazioni, progettazioni, schede di verifica, interrogazioni, ecc.) scaturirà la conoscenza analitica delle competenze acquisite e la possibilità di calibrare efficacemente gli obiettivi alle potenzialità di ogni alunno. Le famiglie saranno informate sugli esiti alla fine di ogni Unità di Apprendimento, mediante comunicazioni scritte e colloqui periodici. Accanto alle valutazioni periodiche e quadrimestrali i docenti, al fine di valutare complessivamente l’azione didattica della scuola si impegnano a valutare, attraverso prove uniche progettate per interclasse, le competenze in uscita degli alunni Le prove strutturate dagli insegnanti avranno la supervisione del Gruppo di lavoro sulla valutazione al fine di garantire un carattere scientifico e omogeneo. 36 In caso di non ammissione di un alunno alla classe successiva le motivazioni che hanno determinato tale scelta vengono messe per iscritto dal Consiglio di Interclasse o di Classe interessato. Nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado si effettuano prove INVALSI nel corso dell’anno scolastico. 19.2.1. LIVELLI E INDICATORI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA Descrittori del comportamento Giudizio sintetico Descrittore Apprendimento Votazione in decimi Rispetta sempre le regole della convivenza civile Ottimo Conoscenze e abilità sono state raggiunte in modo autonomo e personalizzato, approfondito e sicuro. Capacità di trasferimento ed elaborazione di ciò che ha appreso. APPROFONDITO E SICURO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI. 10/10 Distinto Piena padronanza di conoscenze e abilità e buone capacità dei trasferimento ed elaborazione di quanto appreso. 9/10 Rispetta sempre i compagni ed adulti e collabora Si impegna proficuamente sia in classe che a casa E’ sempre provvisto del materiale scolastico ed ha cura di esso Rispetta le regole della convivenza civile Rispetta compagni ed adulti Si impegna sia in classe che a casa COMPLETO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E’ provvisto del materiale scolastico ed ha cura di esso Rispetta generalmente le regole Buono Le abilità sono state raggiunte con buona padronanza. Utilizza e organizza le conoscenze con un linguaggio appropriato. COMPLESSIVO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 8/10 Discreto Ha raggiunto gli obiettivi con buona padronanza e con iniziale capacità di trasferimento e di elaborazione di ciò che ha appreso. RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN MODO ESSENZIALE 7/10 della convivenza civile E’ per lo più disponibile al dialogo e alla collaborazione Generalmente si applica con impegno rispettando modalità e tempi delle consegne Generalmente è provvisto del materiale scolastico e/o lo gestisce con cura Non sempre rispetta le regole della convivenza civile Fatica a dialogare e a collaborare con compagni ed insegnanti Si impegna con superficialità e non sempre rispetta modalità e tempi delle consegne Talvolta è sprovvisto del materiale scolastico e/o non lo gestisce con cura 37 Ha difficoltà a rispettare le regole della convivenza civile Sufficiente Conoscenze e abilità sono state acquisite con sufficiente padronanza. COMPLESSIVO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI CON ALCUNE LACUNE 6/10 Non sufficiente Ha raggiunto solo in parte gli obiettivi proposti, evidenziando numerose lacune e una non sufficiente padronanza. MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 5/10 E’ poco disponibile a collaborare con compagni ed insegnanti Si impegna occasionalmente e con modalità spesso non adeguate, nonostante i richiami e le strategie educative adottate Dimentica spesso il materiale scolastico e/o ne ha poca cura Ha gravi problemi disciplinari di comportamento Non rispetta le regole della convivenza Non collabora con insegnanti e compagni Non si impegna nonostante i richiami e le strategie educative adottate Dimentica spesso il materiale scolastico e ne ha poca cura 19.2.2. INDICATORI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO 19.2.2.1 Livelli e indicatori per la valutazione dell’apprendimento Giudizio Valutazione in decimi Livelli di competenza 1 - 4 Atteggiamento passivo e/o di disturbo e impegno inesistente. Totale assenza di conoscenze e inadeguatezza degli strumenti espressivi. sintetico Insufficiente Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. 5 Impegno e partecipazione sollecitati. Parziale acquisizione delle conoscenze, del linguaggio e del metodo della disciplina. Difficoltà a contestualizzare e collegare. Mediocre Raggiungimento parziale degli obiettivi minimi. 6 Impegno e attenzione accettabili. Comprensione sufficiente delle conoscenze, possesso accettabile del linguaggio disciplinare, del metodo e delle abilità di base. Sufficiente Raggiungimento degli obiettivi essenziali. 7 Impegno e partecipazione costanti. Utilizzazione e organizzazione delle conoscenze. Linguaggio specifico appropriato. Buono Complessivo raggiungimento degli obiettivi. 38 8 Impegno assiduo e partecipazione propositiva. Capacità di interiorizzare i contenuti, di stabilire collegamenti fra le conoscenze e di valutarle criticamente. Linguaggio specifico appropriato. Distinto Completo raggiungimento degli obiettivi. 9 10 Impegno, partecipazione e attenzione lodevoli. Utilizzazione, interpretazione e valutazione delle conoscenze in modo autonomo e critico. Piena padronanza del linguaggio disciplinare specifico. Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi. Impegno, partecipazione e attenzione lodevoli e propositive. Piena e approfondita acquisizione delle conoscenze disciplinari elaborate organicamente e criticamente con eccellente uso del linguaggio specifico. Ottimo Eccellente Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi. 39 19.2.2.2.Indicatori per la valutazione del comportamento Valutazione in decimi Comportamento Griglia di Osservazione 5 Comportamento gravemente scorretto 6 Comportamento scorretto 7 Comportamento poco responsabile e non sempre corretto. 8 Comportamento vivace ma corretto 9 Comportamento corretto 10 Comportamento corretto e responsabile È attribuito ai sensi del D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 solo in caso di provvedimenti disciplinari con allontanamento dalle lezioni per periodi superiori a 15 giorni per atti penalmente perseguibili e sanzionabili. - Frequenta saltuariamente (o in modo discontinuo) le lezioni; - ha difficoltà di integrazione nel gruppo classe; - si comporta con adulti e coetanei in modo scorretto e rappresenta un elemento di disturbo durante le lezioni; - non rispetta le regole della vita scolastica, anche in presenza degli insegnanti (o viola spesso le regole della vita scolastica, come si evince dalle annotazioni sul registro di classe); - esprime disinteresse generalizzato per le attività didattiche; - si impegna molto poco e solo sporadicamente; - il metodo di lavoro è poco autonomo e insicuro; - gli obiettivi educativi non sono stati raggiunti. - altre gravi mancanze e violazioni del regolamento d’istituto segnalati sul registro di classe con allontanamento dalle lezioni per periodi inferiori a 15 giorni; - Frequenta in modo abbastanza regolare ma con frequenti ritardi; - ha qualche difficoltà di integrazione nel gruppo classe e collabora solo se stimolato; - si comporta con adulti e coetanei in modo poco controllato (e/o irrequieto e talvolta fastidioso); - non sempre rispetta le regole e le strutture scolastiche; - non è costante nell’attenzione e partecipa in modo limitato; - si impegna in modo saltuario e superficiale; - capace di operare solo se guidato e controllato; - gli obiettivi educativi sono stati raggiunti solo parzialmente. - Frequenta in modo abbastanza regolare con qualche saltuario ritardo; - è integrato nel gruppo classe; - si comporta, con adulti e coetanei, in modo vivace ma corretto; - è sostanzialmente rispettoso delle regole e delle strutture scolastiche; - è attento ma partecipa alla vita scolastica in modo selettivo; - si impegna con assiduità; - è capace di operare chiedendo chiarimenti; - gli obiettivi educativi sono stati raggiunti. - Frequenta con regolarità e puntualità; - è integrato positivamente nel gruppo classe; - si comporta, con adulti e coetanei, in modo corretto; - rispetta scrupolosamente le regole e le strutture scolastiche; - è interessato e partecipa alla vita scolastica; - si impegna con serietà e continuità; - è capace di operare autonomamente; - gli obiettivi educativi sono stati pienamente raggiunti. - Frequenta con assiduità e puntualità; - è integrato positivamente e/o costruttivamente nel gruppo classe; - si comporta, con adulti e coetanei, in modo responsabile; - rispetta scrupolosamente le regole e le strutture scolastiche; - è interessato e partecipa (o partecipa in modo propositivo) alla vita scolastica; - si impegna in modo sistematico e completo (o con serietà e continuità); - è capace di operare autonomamente; - gli obiettivi educativi sono stati pienamente raggiunti. 40 20. ATTIVITA’ DI ARRICCHIMENTO DEL CURRICOLO Le azioni che la scuola mette in atto per perseguire le finalità educative si riconoscono non solo nei nuclei della programmazione curricolare per aree disciplinari, ma anche nelle attività integrative e complementari che fanno capo ai progetti curricolari ed extracurricolari. Questi si configurano pertanto come punti di convergenza nella rete di relazioni stabilite tra mete formative e obiettivi. Qunidi, in sintonia con le finalità formative della scuola, alle attività curricolari si affiancano le seguenti attività progettuali che integrano il curricolo dei tre ordini di scuola , lo arricchiscono e lo qualificano ulteriormente. ATTIVITÀ SPECIFICHE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA o Nuovi alfabetieri (globalismo affettivo) o Mister english ( Hocus e Lotus ) o Viaggio nelle storie ( letto scrittura-drammatizzazione) o Storie e rime o Educazione motoria-giocosport o Educazione ambientale ATTIVITÀ SPECIFICHE DELLA SCUOLA PRIMARIA ▪ Educazione ambientale ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ Educazione stradale Educazione alimentare Educazione alla lettura (progetto Diomedea) Educazione all’affettività e all’intercultura Progetto sbam Progetto continuità Progetto colore Progetto gioco-sport Progetto mister english Progetto e-twinning Partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici e musicali Coro stabile Visite guidate e viaggi d’istruzione ATTIVITÀ SPECIFICHE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO • Educazione alla solidarietà • Continuità e orientamento • Giorno della memoria • Educazione alla lettura • Educazione stradale • Educazione alla salute e all’ambiente • Educazione alla affettività • Educazione alla convivenza civile • Partecipazione a spettacoli teatrali e cinematografici • Visite guidate e viaggi d’istruzione 41 20.1. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Ai sensi della C.M. n. 291 del 14 ottobre 1992, i docenti dell’Istituto Comprensivo “De Amicis – Altamura” in riferimento alle programmazioni didattico-educative annuali e in collegamento con gli obiettivi in esse contenuti, prevedono come ampliamento momenti di attività interdisciplinare e di verifica con alcune visite guidate e viaggi di istruzione. Le suddette uscite verranno effettuate secondo i seguenti criteri: • Durata di un solo giorno; • Attinenza con la progettazione curricolare; • Costo totale a carico delle famiglie; • Partecipazione di almeno i due terzi degli alunni; • Mete preferibilmente provinciali. 20.2. PROGETTI EXTRACURRICULARI Per favorire la personalizzazione dei percorsi formativi, sulla base di interessi, attitudini e bisogni degli alunni, la scuola offre l’opportunità di partecipare a progetti extracurricolari che fanno riferimento per la scuola dell’infanzia ai seguenti ambiti: • Nuovi alfabetieri (globalismo affettivo) • Educazione ambientale • Giochiamo con le scienze Scuola primaria • Attività musicali “CORO STABILE DELLA SCUOLA” dirette dall’ins. Garofalo Ortensia e rivolte a gruppi di bambini di tutte le classi. • Informatica • Lingua straniera • Attività espressive • Intercultura • Pre scuola e post scuola Scuola secondaria di 1° grado - Laboratori tecnico – artistici ‐ musicali - Laboratorio scientifico - Produzione di cortometraggi - Laboratorio manuale - Attività espressive 20.3. EVENTI Il collegio dei docenti ha programmato i seguenti eventi: 42 1. Concerto di Natale e Presepe vivente 2. Merenda solidale 3. Giornata della memoria 4. Rappresentazioni teatrali 5. Manifestazioni finali dei progetti PON 6.Manifestazioni conclusive di attività didattiche programmate dai docenti 7. Saggi musicali 21. PROGETTI PON Al fine di potenziare le competenze di base e quelle digitali, così come previsto dal consiglio di Lisbona, la scuola partecipa annualmente ai bandi PON FSE e FESR. Per l’anno in corso, il piano integrato presentato prevede le seguenti azioni: 21.1. PON FSE cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Il progetto conoscenza competenze competenza imparare ad cofinanziato con il Fondo sociale europeo è finalizzato a migliorare i livelli di e competenza dei giovani e a promuovere interventi per lo sviluppo delle chiave (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, apprendere, competenze sociali). Si specificano i percorsi formativi dell’Obiettivo C: Migliorare i livelli di competenza e conoscenza dei giovani -Azione 1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. AUTORIZZAZIONE C-1-FSE-2013-275 Percorso Formativo Titolo Competenze digitali –Percorso formativo di Amico mouse prima alfabetizzazione informatica Competenze digitali –Percorso formativo di Amico click prima alfabetizzazione informatica Ore Destinatari 30 15-20 alunni di classe prima di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis” 30 15-20 alunni di classe prima di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis” Competenze digitali - Percorso formativo per un uso più consapevole dell’informatica Mondo digitale 30 e della navigazione in rete. 15-20 alunni di S.S. 1° grado Plesso “De Amicis” 2 alunni con disabilità 43 Percorso formativo-Consapevolezza ed espressione culturale Leggo. . . mi diverto 30 15-20 alunni di classe seconda di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis 1 alunno con disabilità Percorso formativo-Consapevolezza ed espressione culturale Che spettacolo! 30 15-20 alunni di classe quarta di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis 1 alunno con disabilità Percorso formativo-Consapevolezza ed espressione culturale Leggo. . . mi esprimo 30 15-20 alunni di classi prima/seconda di Scuola Primaria - Plesso “Altamura” 2 alunni con disabilità Comunicazione in lingua straniera – Inglese Hello boys, Percorso formativo di potenziamento 30 hello girls Comunicazione in lingua straniera – Inglese Una lingua per Percorso formativo di potenziamento 'viaggiare' 30 15-20 alunni di classe quinta di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis 15-20 alunni di classi terza/quarta/quinta di Scuola Primaria - Plesso “Altamura” 2 alunni con disabilità Percorso formativo- competenze scientifiche e tecnologiche Sperimento divertendomi 30 15-20 alunni di classe terza di Scuola Primaria - Plesso “De Amicis” 1 alunno con disabilità Percorso formativo- competenze scientifiche e tecnologiche Obiettivo D: Accrescere la dell’informazione nella scuola Osservare e sperimentare diffusione, 30 15-20 alunni di S.S. 1° grado Plesso “Altamura” 1 alunno con disabilità l’accesso e l’uso della società azione D1: Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione. AUTORIZZAZIONE D-1-FSE-2013-111 Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso Multimedialità della società dell’informazione. in classe 30 15-20 docenti dell’I.C. “De Amicis – Altamura” 44 21.2. PON FESR cofinanziato con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2001 MIUR Tecnologie 2005 PON 2000-2006 - MISURA 2 Tecnologie 2007 PON Fondi Strutturali 2007 2013. Laboratori scientifici In laboratorio apprendo 2008 PON Fondi Strutturali 2007 - 2013. Tecnologie A1 - FESR - 2008 – 358 -Laboratorio di informatica 2008 PON Fondi Strutturali 2007 - 2013. Laboratori scientifici B 1.A - FESR - 2008 - 274 – In Laboratorio apprendo tre 2008 PON Fondi Strutturali 2007 - 2013. Laboratori di indirizzo B 1.C - FESR 2008 – 336 “Laboratorio di mate musico” 2011 PON Fondi Strutturali 2007 - 2013. Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l'arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti E-1-FESR-2011-1071“AULA DI FORMAZIONE PER DOCENTI” 2011 PON Fondi Strutturali 2007 - 2013. Obiettivo operativo: a) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche A-1 -dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo A-1-FESR 2011-60 Laboratorio multimediale Finalità Promuovere l’utilizzo delle tecnologie attraverso la rete WI FI e realizzare un ambiente con dotazioni tecnologiche specifiche dedicato agli alunni con disabilità. Obiettivi: • estendere a tutti gli alunni la possibilità di utilizzare, in maniera continuativa e non occasionale, le postazioni multimediali e la navigazione in internet. • estendere, nella didattica generale e specifica, l'uso degli strumenti informatici e delle navigazione in rete; • modificare e migliorare la didattica delle singole discipline • favorire la piena integrazione degli alunni con disabilità all’interno del tessuto scolastico • utilizzare strumenti specifici per superare le barriere tecnologiche che impediscono il fluire spedito dell’apprendimento didattico per gli alunni con disabilità 45 Obiettivo operativo: b) Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche B-1-laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo B-1. A-FESR 2011-46 In laboratorio apprendo tre Finalità Potenziare la strumentazione del laboratorio per promuoverne l’utilizzo da parte degli alunni e dei docenti Obiettivi: - estendere a tutti gli alunni la possibilità di utilizzare, in maniera continua e non occasionale, il laboratorio di scienze; - consentire, per le caratteristiche specifiche e flessibili della strumentazione, lo svolgimento delle attività sperimentali anche nelle singole classi; - estendere, nella didattica specifica della matematica, delle scienze naturali e della tecnologia, l'uso delle attrezzature di laboratorio, degli strumenti informatici, dei software dedicati e delle navigazione in rete; - modificare e migliorare la didattica nelle aree logico matematica, delle scienze e della tecnologia - accrescere, attraverso le attività di ricerca sperimentali e di laboratorio l'interesse verso le discipline matematiche, scientifiche e tecnologiche; - migliorare le competenze nelle discipline specifiche e nella ricerca sperimentale delle variabili e delle costanti che interessano le leggi della matematica e i fenomeni naturali. B-1. B-FESR 2011-42 Laboratorio di lingua inglese Finalità Realizzazione del laboratorio per l’utilizzo da parte degli alunni e dei docenti Obiettivi: - Estendere a tutti gli alunni la possibilità di utilizzare, in maniera continuativa e non occasionale il laboratorio di LINGUA INGLESE; - Favorire gli apprendimenti in L2; - Favorire la valutazione e l'autovalutazione attraverso l'uso di software specifici; - Estendere, nella didattica della L2, l'uso degli strumenti informatici e dei software specifici per l'apprendimento della Lingua Inglese; - Modificare e migliorare la didattica della Lingua Inglese attraverso l'uso del laboratorio; - Favorire l'alfabetizzazione primaria il lingua italiana (L2) degli alunni extracomunitari. B-1. C-FESR 2011-37 Matemusicoritmo due Finalità 46 Implementazione del laboratorio per l’utilizzo da parte degli alunni e dei docenti Obiettivi: - estendere a tutti gli alunni la possibilità di utilizzare, in maniera continuativa e non occasionale, il laboratorio di musica; - consentire, per le caratteristiche specifiche e flessibili della strumentazione, lo svolgimento delle attività musicali anche nelle singole classi; - estendere, nella didattica specifica dell'insegnamento della musica, l'uso delle attrezzature musicali, degli strumenti informatici, delle navigazione in rete; - modificare e migliorare la didattica nell'insegnamento della musica; - stimolare ed accrescere negli alunni l'interesse verso l'ascolto e la lettura del linguaggio musicale; - stimolare ed accrescere negli alunni le capacità di espressione comunicazione nel linguaggio della musica; - organizzare gruppi di alunni per le attività coreutiche e strumentali. 22. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Compito dell’autovalutazione è valorizzare l’identità della Scuola usando strategie e strumenti attraverso i quali la Scuola possa ricercare ed individuare i suoi punti di debolezza e di forza, mettendo in atto soluzioni per migliorare la propria Offerta Formativa. Tecniche, modalità e strumenti utilizzati: Incontri periodici tra Funzioni Strumentali, Docenti Collaboratori e Dirigente Scolastico. Incontri istituzionali: Interclasse, Programmazione e Verifica, Collegio Docenti. Modelli di verifica in itinere e finale dei singoli progetti. Il riconoscimento alle istituzioni scolastiche dell’autonomia funzionale non è stato accompagnato sul piano normativo dalla necessaria regolamentazione del sistema di valutazione attraverso la quale esse potessero esercitare in maniera responsabile l’autonomia. Finora l’unico sistema di controllo risulta quello attivato dall’INVALSI che riguarda però. Esclusivamente la rilevazione degli apprendimenti. Nell’intento di realizzare una scuola di qualità l’Istituto Comprensivo “De Amicis – Altamura”, anche quest’anno, ha avviato il processo di autovalutazione e valutazione di Istituto al fine di migliorare il servizio, di progettare, realizzare e controllare interventi di miglioramento continuo dell’offerta globale, in un’ottica non autoreferenziale, coinvolgendo sia gli operatori sia l’utenza. Il processo si articola su 3 livelli: oVerifica e valutazione dell’efficacia del P.O.F. e dei progetti d’istituto: oVerifica e valutazione della qualità del servizio scolastico: 47 oAdesione al S.N.V. per la valutazione esterna, curata dall’INVALSI. 23. FUNZIONAMENTO UFFICI ORARIO DI ACCESSO AGLI UFFICI DI PRESIDENZA: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 ORARIO DI ACCESSO AGLI UFFICI DI SEGRETERIA: tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30 COMPETENZE UFFICI DI SEGRETERIA: Gestione alunni Gestione contabile-amministrativa Gestione personale docente Gestione personale ATA 48