COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Prevalenza passata e futura del sovrappeso nel mondo (adulti e bambini) Reproduced from the Organization for Economic Co-operation and Development. Lancet 2011;378:815-25 Lancet 2010; 376: 177 -1784 L’ENTITÀ DEL PROBLEMA In Italia: • 2010: il 34% degli adulti è risultato in sovrappeso e il 9,8% obeso, il 3,4% sottopeso. • 2008-9: il 23,2% dei bambini è risultato sovrappeso e il 12,0% obeso. • 2010: il 22,9% dei bambini è risultato sovrappeso e il 11,1% obeso. (A Milano (Lombardia) il 20% dei bambini è risultato sovrappeso e il 7% obeso) © Istituto Superiore di Sanità 2010 La letteratura scientifica mostra sempre più chiaramente che gli interventi coronati da successo sono quelli: integrati (con la partecipazione di famiglie, scuole, operatori della salute e comunità) multicomponenti (che promuovono per esempio non solo la sana alimentazione, ma anche l’attività fisica e la diminuzione della sedentarietà, la formazione dei genitori e l’educazione nutrizionale) continui nel tempo World Health Organization regional Office for Europe. Gaining Health - The European Strategy for the Prevention and Control of Noncommunicable Diseases. Copenhagen: WHO; 2006. La letteratura ha evidenziato che la crescente e preoccupante diffusione di malattie croniche, legate in buona parte a comportamenti dannosi acquisiti in età giovanile, necessità di un’alleanza specifica tra: • il mondo della Salute & • il mondo della Scuola Un’alleanza finalizzata alla definizione di un programma di intervento che consenta di delineare proposte operative per la Scuola e di definire ruoli, funzioni, obiettivi e progetti per configurare l’Educazione alla Salute come proposta pedagogica stabile per i ragazzi che ne rappresentano i destinatari, ma anche i principali protagonisti. Molti sono i fattori chiamati in causa come determinanti dell’aumento di obesità giovanile: • Stile di vita sedentario • Diffusione di comportamenti alimentari rivolti al consumo di alimenti ad alto contenuto calorico ed elevato indice glicemico • Ambiente obesogeno Si tratta di fattori apparentemente riconducibili a scelte personali, potenzialmente modificabili a livello individuale, ma in realtà fortemente ancorate a complesse dinamiche collettive che coinvolgono ampi settori della società, dalle famiglie alle scuole, dalle istituzioni sanitarie alle organizzazioni sociali e religiose e ai mass media. Tali condizioni rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di gravi patologie nell’età adulta (diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, malattie cardio- e cerebro-vascolari, tumori alla mammella e del colon-retto, ecc.). Johnson-Taylor WL et al. Obesity 2006;14:929-6. Flegal KM et al. JAMA 2005;293:1861-7. Il progetto E.A.T. (Educazione Alimentare Teenagers) è stato disegnato come uno studio di intervento randomizzato e controllato. valutare come un intervento multicomponente finalizzato alla promozione della salute rivolto a soggetti adolescenti di età compresa tra i 12 ed i 15 anni, possa influire sulla variazione di parametri antropometrici e comportamentali, durante due anni scolastici consecutivi. un totale di 870 studenti (età media 13.2 anni) frequentanti 5 scuole secondarie di primo grado appartenenti ai comuni dell’hinterland milanese (San Donato Milanese, San Giuliano Milanese e Peschiera Borromeo). 698 studenti: gruppo di intervento 172 studenti: gruppo di controllo Misurazione dei seguenti parametri: Peso e altezza; BMI (Cole TJ,BMJ. 2000;320:1240-3) Circonferenza della vita Pressione sanguigna Misurazioni dirette all’inizio e al termine dell’anno scolastico Abitudini alimentari e di pratica dell’attività fisica Questionario Programma multicomponente caratterizzato da: 3 Lezioni di educazione alimentare e sullo stile di vita Libretto E.A.T. Contapassi monitoraggio dell’attività motoria giornaliera Invio di 3 sms alla settimana dal contenuto educazionale Facebook Al fine di modificare l’ambiente scolastico: Installazione di distributori automatici “alternativi” Educational Wall: Il piatto “IN-FORMA” Risultati Antropometrici BMI di Cole all’inizio e al termine del secondo anno di intervento 100% 90% 9,16% 8,08% 7,80% 6,78% 25,57% 24,49% 21,02% 17,63% 80% * 70% 75,60% 60% 65,27% 67,56% 71,19% # Obese Overweight Normalweight 50% 40% 30% p <0.05 vs dicembre 2009 # p < 0.01 vs dicembre 2009 20% 10% 0% December 2009 June 2010 December 2010 June 2011 Cole TJ,BMJ. 2000;320:1240-3 Variazioni del BMI Z-score nel gruppo di intervento (2009-2011) ± Standard error 0,6 0,5 0,4 * P<0.001 * 0,3 0,2 0,1 0 December 2009 June 2011 Risultati Antropometrici Media della circonferenza vita all’inizio e al termine del secondo anno di intervento Circonferenza vita (cm) 75 * 71,7 71 * 70 68,9 * P<0.001 69,2 December 2009 June 2011 65 60 55 50 Casi (n=698) Controlli (n=172) Risultati Antropometrici *p < 0.001 #p < 0.01 Circonferenza vita (cm) Media della circonferenza vita nel sottogruppo obesi-sovrappeso 78,5 80 75 70 65 60 55 50 * December '09 77,3 70 73,8 Circonferenza vita maschi(cm) 80 79,5 60 60 50 50 June '10‘11 76,8 # 70 * December '09 (N=243) June '10 ‘11 Circonferenza vita femmine (cm) 80 75,5 December '09 June '10‘11 Risultati comportamentali Fai colazione la mattina? (percentuali di risposte “si”) (dopo due anni di intervento) * P < 0.001 100% 90% * 80% 70% 91,5% 97,5% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% December 2009 June 2011 Risultati comportamentali Quante volte a settimana mangi la frutta? (dopo due anni di intervento) 57,1% 60% * P < 0.01 * 50% 44,9% 40% 30,0% 30% 26,4% December 2009 June 2011 * 20% 10,6% 10% 4,8% 0,0% 0% * 0 sv/wk 3,6% * 1 sv/wk 13,1% 8,9% * 2-4 sv/wk 5-6 sv/wk 7 sv/wk Risultati comportamentali Quante volte a settimana mangi la verdura? (dopo due anni di intervento) 39,4% 40% 35% * 28,4%27,2% 30% 25% 28,5% 27,7% * 21,1% 20% December 2009 17,3% June 2011 15% 10% 5% 0% * P < 0.01 5,5% 4,1% 0,8% * 0 sv/wk * 1 sv/wk 2-4 sv/wk 5-6 sv/wk 7 sv/wk Risultati comportamentali Quante volte a settimana bevi bibite zuccherate? (dopo due anni di intervento) 44,5% 45% 38,7%* 40% 35% 30% * P < 0.01 33,6% * 25% December 2009 20,6% 20% June 2011 15,3% 15,3% 13,0% 15% 10,1% * 10% 4,0% 5% * 0% 0 sv/wk 1 sv/wk 2-4 sv/wk 5-6 sv/wk 1,2% * 7 sv/wk Risultati sull’attività fisica Media dei passi giornalieri dopo due anni di intervento – gruppo dei casi 10579* 11533* 9793 9542 9287 Totale *p<0,001 8942 Con SMS *p<0,001 Senza SMS p=NS Efficacia dell’intervento: riproducibilità L’intervento educazionale è stato riproposto ad un’altra coorte di adolescenti (n=294; età 11-15 anni) nel successivo biennio scolastico (2010-2012) E’ attualmente in fase di valutazione il progetto riproposto nel biennio 2011-2013 . Categorie ponderali della popolazione oggetto dell’intervento nel secondo biennio (2010-2012) 100,00 p= 0.054 vs Dic 2010 5,78% 4,64% 3,45% 20% 21,07% 90,00 80,00 22,11% 2,32% 18,92% 70,00 60,00 Obese 50,00 40,00 72,11% 75,36% December 2010 June 2011 75,48% 78,76% p= 0.07 vs Dic 2010 30,00 20,00 10,00 0,00 December 2011 June 2012 Overweight Normalweight Variazioni del BMI Z-score nel secondo gruppo di intervento (2010-2012) ± Standard error 0,6 0,5 BMI z-score 0,4 * 0,3 *p < 0.01 0,2 0,1 0 December 2010 June 2012 L’intervento educativo è risultato efficace nel modificare: miglioramento del BMI Z- score riduzione della percentuale di soggetti obesi e sovrappeso Aumento del consumo giornaliero di frutta e verdura Riduzione del consumo di bevande zuccherate Aumento del numero dei passi giornalieri, soprattutto in coloro che hanno ricevuto il rinforzo educativo degli SMS I RISULTATI DIVENGONO SIGNIFICATIVI SOLO DOPO DUE ANNI CONSECUTIVI DI INTERVENTO. L’EFFICACIA RISULTA RIPRODUCIBILE SE L’INTERVENTO VIENE RIPROPOSTO AD UN ALTRO GRUPPO DI ADOLESCENTI. U.O. Diabetologia e Malattie Metaboliche Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica I.R.C.C.S. Policlinico San Donato www.progetto-eat.it www.alimentalatuasalute.it Uffici (ambiente obesogeno) Ospedali (ambiente obesogeno) Aereoporti (ambiente obesogeno) Ambiente obesogeno Distributori automatici aperti 24 ore (ambiente obesogeno) Scuole (ambiente obesogeno) Experimental Biology, American Society of Nutrition, Boston, April 20-24, 2013; The FASEB Journal. 2013;27:344.5. U.O. di Diabetologia e Malattie Metaboliche Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica I.R.C.C.S. Policlinico San Donato E’ tempo di rimpiazzare il solito «Junk food» con delle alternative più salutari. Se utilizzate i distributori automatici, scegliete bene e dite NO agli snack ipercalorici! C’è un’ALTERNATIVA……per contrastare l’ambiente obesogeno (ospedali, scuole, ambienti lavorativi, fiere, eventi) ALIMENTA LA TUA SALUTE CON BUONSENSO www.alimentalatuasalute.it Lancet 2010; 376: 177 -1784 Linee guida per la stesura del capitolato d’appalto per distributori automatici di alimenti e bevande - 20% del distributore deve essere dedicato all’H2O, naturale o effervescente 30% a prodotti freschi, di provenienza nazionale, a filiera corta 50% a prodotti a lunga durata ricchi di fibre Altre bevande, che rappresentano alimenti da premiare/favorire, sono succhi e spremute 100% frutta (senza zuccheri aggiunti). L’aspetto evidentemente migliorativo è rappresentato dall’assenza di prodotti contenenti grassi vegetali generici, olio di palma o di cocco, acidi grassi idrogenati, sciroppi di vario tipo ; di prodotti salati o con contenuto di sodio > 0,4g per porzione, di bibite gasate o comunque dolcificate. Nell’ambito dell’aspetto qualitativo il gestore può proporre prodotti in linea con indicazioni a progetti ministeriali e quindi essere premiato in sede di aggiudicazione di appalto. We look forward to seeing you in Milan… May 2015 October 2015