marzo 2009
MERCATI
Le banche e gli spread
chi tartassa e chi no
a pag. 6
RICONOSCIMENTI
CONVEGNO
Contro la crisi
artigiani in assise
Federcasse e Ministero
certificano la nostra Bcc
a pag. 11
a pag. 6
Quanto conta la differenza
Editoriale
DI LIDIO CLEMENTI
Facciamo la nostra parte senza compromessi
tenimento dello spread dei rapporti in essere. Anche ai
«In questo 2009 caratterizzato dall’attesa della crisi, siamo
nostri clienti abbiamo dimostrato con i fatti il nostro essere
chiamati ancor di più a svolgere il nostro ruolo a sostegno
banca locale, realmente di aiuto al territorio, differente
delle famiglie e dell’economia dei nostri territori. Una cosa
nella concretezza delle proprie scelte. Così, anche ai clienti,
è certa: non ci tireremo indietro». Così concludevo l’editofino alla fine di questo mese di marzo non abbiamo toccariale di due mesi fa, parlando delle tante iniziative in canto lo spread dei rapporti in essere e il rialzo che diventerà
tiere sulle quali, come consiglio di amministrazione, abbiaoperativo dal primo di aprile è uno dei più bassi del mermo cominciato a lavorare dall’autunno scorso, all’indomacato bancario.
ni dei venti gelidi della crisi che hanno
Infine il nostro territorio, che sta risentencominciato a spazzare anche i nostri terriQuando diciamo
do della crisi. A pagarne il prezzo sono
tori. Volevamo, e dovevamo, fare qualcosa
per aiutare i nostri soci, i nostri clienti, il che siamo differenti tante famiglie, colpite dal dramma della
cassaintegrazione, ma anche molte imprenostro territorio. E come avrete già avuto
parliamo di valori se che tentano con fatica di rilanciarsi.
modo di vedere sui mass media, e potete
Ecco, allora, la decisione di intervenire a
approfondire nelle pagine di questo
non di messaggi
favore di entrambi, con la scelta di anticinumero della Voce, la nostra parte la stiaconsociativi
pare la cassa integrazione a costo zero,
mo facendo, davvero senza compromessi.
rimettendo sul territorio parte di quell’uA partire dai soci, per i quali come consitile per noi generato dal territorio stesso.
glio di amministrazione abbiamo deciso di non toccare lo
Non mi dilungo oltre, ma sull’operazione della cassa intespread dei tassi dei rapporti in essere. Come sapete, negli
grazione voglio chiarire un ultimo, basilare concetto: per
ultimi mesi dello scorso anno sono state molte le banche a
questo intervento non abbiamo fatto distinzione tra nostri
ritoccare all’insù gli spread per compensare il calo dei tassi
soci e clienti e clienti di altre banche.
di interesse. Una manovra, questa, accompagnata dalle
Perché quando diciamo che la nostra banca è l’ultima e
richieste di ulteriori garanzie reali alle imprese e agli
unica vera banca autenticamente locale, quando sosteniaimprenditori: non per concedere nuove linee di affidamenmo che siamo un valore per il nostro territorio, esprimiamo
to, ma per mantenere in vita quelle esistenti. Noi no. Non
concetti di solidarietà, cooperazione, mutuo soccorso. E
solo non l’abbiamo fatto, ma per i nostri soci abbiamo
non messaggi consociativi.
messo in campo la risposta decisa e convincente del man-
3
Il Panorama
SOMMARIO
COPERTINA
L’accordo in favore dei lavoratori
Siglato il patto tra la nostra Bcc, gli artigiani e gli industriali
dell’Altomilanese per garantire, nel momento di incertezza economica attuale, la Cassa integrazione ai lavoratori del territorio che si
trovano in difficoltà. La firma porta i nomi dei presidenti di
Confartigianato Altomilanese, Edmiro Toniolo, del Gruppo Piccola
Industria Confindustria Altomilanese, Eugenio Camera Magni e
del presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi.
LA VOCE
La crisi e gli spread
Chi li tocca e chi no
La nostra Bcc “atipica”
Comunicazione
18
Aiutiamoci a crescere
La filosofia
La pubblicità
Il valore aggiunto
della nostra semplicità
12
marzo 2009
10
La Banca
La nostra Bcc
sale in cattedra:
lezione all’Insubria
28
Concerti
Il bilancio della rassegna
organistica sul territorio
e gli ultimi appuntamenti
11
Riconoscimenti
Federcasse e Ministero
certificano la correttezza
dell’operato della Banca
30
La mostra
Continua l’esposizione
itinerante del Vispe
negli sportelli della Banca
17
Edicola
I mass media
che hanno parlato
della nostra Banca
32
Musica
Il Coro Jubilate di Legnano
apre la seconda serata
al Festival di Sanremo
22
Celebrazioni
I 50 anni dell’Itis Bernocchi
Mezzo secolo dedicato
alla formazione dei giovani
34
Mondo Soci
Pierino e il Lupo torna
a Busto Arsizio; il Ccr
tra bilancio e votazioni
Primo piano
6
DI LUCA BARNI
La Voce
“La resistenza del credito noioso”: così ha recentemente titolato in prima pagina Il Sole 24 Ore, tracciando una differenza
ben precisa tra il modo di fare banca in maniera “tradizionale”, in cui si inserisce a pieno titolo la nostra Bcc, rispetto alle
modalità che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’operatività degli istituti di credito di maggiori dimensioni.
Per capire meglio bisogna ripartire da una distinzione fatta alcuni anni fa dal Wall Street Journal, che aveva diviso il
mondo degli istituti di credito tra banche “glamour” e “boring banks”: letteralmente, banche noiose. Naturalmente il quotidiano Usa inneggiava al primo modello, quello alla moda, aggressivo, votato all’acquisizione di importanti asset (con l’obiettivo della crescita dimensionale), all’incremento dello shareholder value (cioè il valore per gli azionisti), alla massimizzazione sia del ROE (return of equity, che esprime la redditività netta globale del capitale portato in azienda a titolo di
rischio) sia del Rarorac (Risk adjusted return on risk adjusted capital, che è un altro indice di performance). Banche glamour fatte soprattutto di acronimi, di indici, di statistiche, di profitti e che, in questi anni, sono state tutte tese ad attivare
quote sempre più crescenti di asset nel merchant banking e nel capital markets, per arrivare a distribuire generosi bonus
e importanti stock option ai top manager particolarmente agguerriti e aggressivi.
Bene: ma chi ha vinto questa sfida tra banche “alla moda” e banche “noiose”?
Il Sole 24 Ore non ha dubbi: di fronte alla crisi che sempre più sta mordendo l’economia globale è proprio il modello bollato come “noioso” a reggere, a creare maggior valore aggiunto.
Un modello nel quale noi ci siamo sempre mossi, distinguendoci per una semplicità di fare banca che, lo sapevamo, giorno dopo giorno dava valore aggiunto ai nostri soci e ai nostri clienti. E, alla resa dei conti, anche gli analisti e gli osservatori ci hanno dato ragione.
Del resto, il ruolo di una Bcc, della nostra Bcc è semplice: raccogliere risorse da impiegare esclusivamente nel proprio territorio, consigliare ai clienti investimenti in linea con una misurata e attenta propensione al rischio, vendere solo servizi
che necessitano alla clientela.
E questo ha significato, per venire all’operatività quotidiana, aver operato una raccolta diretta senza aver mai venduto titoli strutturati e lavorato sulla raccolta indiretta ponendo grande attenzione ai titoli: già nel 2004 il nostro consiglio di amministrazione aveva deliberato di non vendere titoli al di sotto di un determinato rating. Le risorse raccolte sono state impiegate nel settore che più rappresenta il tessuto del nostro territorio, cioè il retail (fino a 250mila euro), che a dicembre rappresentava il 36% dei nostri impieghi (percentuale che arriva al 50% se consideriamo gli affidamenti fino a 500mila euro).
E questo significa sostenere quel “capitalismo molecolare” che è la struttura industriale prevalente del nostro territorio, e
di cui noi rappresentiamo il corrispondente di riferimento nel mondo finanziario.
In sintesi, nel tempo siamo rimasti fedeli al nostro Dna, subendo a volte critiche per la nostra dimensione e la nostra operatività limitata al territorio, abbiamo evitato la strada della complessità percorsa da altri Istituti, soprattutto nel campo
della innovazione finanziaria.
E oggi, che tutti ci riconoscono il valore aggiunto della nostra semplicità, continueremo con orgoglio a fare banca noiosamente tradizionale.
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Eventi
25
4
Le prime tappe
e le seguenti
della stagione lirica
marzo 2009
Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano
Anno VI n° 2
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio
Direttore Editoriale: Alberto Morandi
Editore: Spinnaker
Direttore Responsabile: Chiara Porta
Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004
5
PRIMO PIANO
PRIMO PIANO
HANNO DETTO
LIDIO
CLEMENTI
N
Lo spread
questo sconosciuto
egli ultimi mesi è cresciuto sollevando non poche preoccupazioni e finendo nei titoli dei giornali: ma cos’è lo spread? Il termine, in inglese, significa oscillazione, estensione. In ambito borsistico, lo spread ha assunto il significato di scarto, nel senso di scarto
tra due quotazioni di un titolo. In campo bancario rappresenta, invece, la quota che un istituto di credito aggiunge al tasso di interesse
nelle operazioni di prestito. In concreto, è l’indice che, insieme al
tasso Euribor o Eurirs (a seconda se si stipula un mutuo a tasso
variabile o fisso), consente di determinare il tasso di interesse finale
relativo al mutuo e ai finanziamenti di cassa. È quindi indicativo del
guadagno di cui beneficia l’istituto bancario. O, al contrario, del guadagno dei clienti, visto che lo spread si applica anche al pagamento
degli interessi maturati sui soldi che restano in giacenza sui conti
correnti. Così, pur operando a parità di condizioni (durata ed importo) e di tasso di partenza (ad esempio l’Euribor), su prestiti e mutui
i diversi istituti di credito possono arrivare a proporre soluzioni differenti, più o meno vantaggiose per i clienti, semplicemente toccando di qualche decimo di punto lo spread.
U
Spread
chi tartassa e chi no
na scelta chiara e precisa. Di
parte. La Banca di Credito
Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate ha scelto di stare dalla parte
dei suoi soci. Come? Non toccando a rial-
6
zo lo spread, ovvero lasciando inalterata
quella quota che, all’interno del tasso di
interesse applicato ai finanziamenti, rappresenta il ricavo dell’istituto di credito.
Una decisione in controtendenza rispetto
a tutte le altre banche. «Abbiamo voluto
confermarci quel porto sicuro dove i
nostri soci, anche con i loro risparmi, possono sentirsi protetti», spiega il presidente della Bcc, Lidio Clementi. «Un
porto dove la sicurezza è determinata
dall’assenza di sorprese e dove è possibile sentirsi veramente protetti dagli
sbalzi di un sistema economico che sta
vivendo una delle sue pagine più
buie». Non così le altre banche, che
hanno fatto registrare aumenti tra il 30
fino a oltre il 40 per cento dello spread
solamente negli ultimi sei mesi; ovvero dall’estate 2008 ad oggi, esattamente il periodo che ha visto l’esplosione
della crisi finanziaria e l’entrata in
vigore delle diverse manovre adottare
per contrastare il periodo negativo.
«La nostra Bcc non è andata a cercare
sistemi di autodifesa al rialzo», sottolinea il vicepresidente, Roberto
Scazzosi. «Non smetteremo mai di sottolineare che siamo differenti, differenti per forza, come ci ricordano le nostre
campagne pubblicitarie. E questo non
è solo un claim di richiamo, ma è una
filosofia, un sistema di valori che si
concretizza in precise scelte di gestione. Vogliamo essere vicini al territorio
e questa strada è quella che ci permette di essere al fianco di famiglie e
imprese in modo concreto, come del
resto abbiamo sempre fatto negli oltre
111 anni della nostra storia». Questa
«Abbiamo voluto confermarci
quel porto sicuro
dove i nostri Soci,
anche con i loro risparmi,
possono sentirsi protetti.
Un porto dove
la sicurezza è determinata
dall’assenza di sorprese
e dove è possibile
sentirsi veramente protetti
dagli sbalzi di un sistema
economico che sta vivendo
una delle sue pagine più buie»
IGNAZIO
PARRINELLO
«La banca sta facendo
un grosso sacrificio.
In questo momento
di particolare difficoltà,
il consiglio di amministrazione
ha ritenuto però
opportuno non alzare
gli spread per i Soci.
Siamo una banca locale
e siamo attenti alle realtà
che operano sul territorio:
non faremo mancare il nostro
sostegno alla clientela»
ROBERTO
SCAZZOSI
«La nostra Bcc non è andata
a cercare sistemi di autodifesa
al rialzo. Non smetterermo mai
di sottolineare che siamo
differenti, differenti per forza,
come ci ricordano le nostre
campagne pubblicitarie.
Questo non è solo un claim
di richiamo, ma è una filosofia,
un sistema di valori
che si concretizza in precise
scelte di gestione. Noi siamo
vicini al territorio»
7
PRIMO PIANO
scelta non è stata semplice. «La banca
sta facendo un grosso sacrificio»,
rimarca il vicepresidente vicario,
Ignazio Parrinello. «In questo momento di particolare difficoltà, il consiglio
di amministrazione ha ritenuto però
opportuno non alzare gli spread per i
soci. Siamo una banca locale e siamo
attenti alle realtà che operano sul territorio: non faremo mancare il nostro
sostegno alla clientela».
Le associazioni dei consumatori avevano messo in guardia: attenzione, in
un momento in cui i tassi di interesse
sono destinati a scendere in maniera
vorticosa, non è detto che la rata dei
mutui possa ridursi di conseguenza.
Quel processo di graduale erosione
degli spread, che è stato innescato
negli ultimi anni grazie anche all’ingresso di operatori stranieri sul mercato italiano, si è arrestato. I motivi sono
molteplici, alcuni sono contingenti,
altri invece strutturali. Tra i primi, la
crisi finanziaria occupa sicuramente
un posto di primo piano: a fronte del
pesante momento negativo che sta
interessando il sistema creditizio, le
banche diventano fisiologicamente più
caute nel concedere crediti, cercando
di recuperare redditività dove possono
farlo. «La carenza di liquidità e la sfiducia delle banche, fra loro stesse, da
ottobre in avanti hanno immesso adrenalina pura nel sistema bancario fino a
costringere governi nazionali ad intervenire», spiega il direttore commerciale della Bcc, Adalberto Tomasello.
Inoltre, «un repentino movimento dei
tassi, mai visto nella storia recente, che
ha registrato una discesa dell’Euribor
(ovvero il costo del denaro fra gli istituti di credito) dal 5,226% di ottobre
all’1,939% di metà febbraio, ha inciso
fortemente sulla produttività del sistema bancario». Ancora, «è aumentata
sensibilmente la rischiosità generale
per effetto della crisi economica che sta
incalzando, richiamando l’attenzione
di tutti gli attori del sistema economico e politico locale, nazionale ed internazionale», prosegue Tomasello. Non
ultima, «l’introduzione di una serie di
norme restrittive che, pur avendo
comportato un sensibile miglioramento di alcune condizioni economiche in
favore della clientela, ha altresì prodotto una riduzione di una parte di marginalità su alcuni prodotti bancari»,
afferma il direttore commerciale della
8
PRIMO PIANO
Bcc. Di qui la difesa delle banche che
hanno aumentato i margini su ciascun
singolo contratto.
«I nostri soci clienti però sono salvaguardati. Finché la nostra efficienza lo
consentirà, gli spread non verranno
toccati», sottolinea il vicedirettore
generale, Feliceangelo Canton. «Ogni
titolare di mutuo o di prestito a tasso
indicizzato, potrà verificare -è il caso
di dirlo- “nelle proprie tasche” il forte
beneficio della riduzione del costo del
denaro in atto. Beneficio peraltro già
riscontrato parzialmente, ma che troverà massima applicazione dal prossimo trimestre». Inoltre, «per le nuove
richieste di mutuo per abitazione principale abbiamo messo a disposizione
della nostra clientela il parametro Bce,
più stabile e influenzato direttamente
solo dai movimenti della politica
monetaria europea. Rimaniamo fortemente competitivi su un mercato sempre più difficile», prosegue il vicedirettore generale. Un parametro che beneficia di uno spread assolutamente vantaggioso, rispetto agli altri istituti di
credito, essendo di solo lo 0,25 superiore a quello stabilito per i mutui a
tasso variabile indicizzati Euribor.
«Sono scelte che il consiglio di amministrazione tutto ha voluto con forza»,
conclude il presidente Clementi.
«Abbiamo voluto porre le basi affinché
la nostra Bcc possa crescere insieme a
tutto il territorio: quel rapporto
mutualistico che è alla base del Credito
Cooperativo diventa così strumento
per affrontare la crisi e dare un fondamento solido allo sviluppo».
Dall’Euribor al Bce
ecco i mutui del futuro
La nostra Bcc schierata
a sostegno dei propri Soci
«D
La netta presa di posizione del Consiglio di Amministrazione:
«Non toccheremo gli spread di tutti i Soci per l’intero 2009»
L
avorare sullo spread è diventata una necessità per tutte le banche e questa tendenza è stata in un certo modo rafforzata anche dall’indicizzazione Bce introdotta con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto anti-crisi”: secondo il testo di
legge, dall’1 gennaio 2009, un mutuo può essere indicizzato anche al tasso Bce. E
questo ha aperto un nuovo capitolo per gli istituti di credito e gli spread applicati. Il
problema di base è duplice: innanzitutto, il costo del denaro fissato a Francoforte (il
Bce, appunto) non è un valore di mercato; in secondo luogo occorre ricordare che le
banche prendono i soldi a prestito ai tassi indicati dal mercato interbancario
(Euribor). Indicizzare un prestito al tasso Bce, quindi, implica per gli istituti di credito l’assunzione di un rischio supplementare. L’innalzamento dello spread diventa
perciò inevitabile. Come fa sapere l’Abi: «La banca deve coprirsi dai costi del rischio
dell’intermediazione, che sono maggiori». Se però molti istituti di credito hanno
conteggiato questo rischio alzando anche di un punto e oltre lo spread, la nostra Bcc
si è mantenuta sul livello dello 0,25, tra i più bassi del mercato.
all’inizio della crisi,
cioè settembre dello
scorso anno, fino a oggi
non abbiamo toccato i tassi a nessuno: né Soci né clienti. Ma la brusca
riduzione dell’Euribor obbliga
anche noi ad intervenire, perché le
proiezioni dimostrano che i margini per garantire l’operatività della
banca cominciano a essere troppo
risicati. E qui il consiglio di amministrazione ha assunto una posizione decisa, che condivido: mantenere al livello più basso possibile l’aumento dello spread ai clienti e
garantire ai Soci che gli spread non
saranno toccati ancora per tutto il
2009. Così abbiamo fatto, schierandoci a sostegno dei nostri Soci e
mantenendo ai nostri clienti condizioni di mercato decisamente più
favorevoli». La sua nomina a direttore generale è coincisa con la partenza della crisi che sta sconquas-
sando i mercati. E questo basterebscorso anno, nel pieno della crisi:
be per lamentarsi. Ma così non fa
«Finché potremo non toccheremo
Luca Barni, che si muove con grangli spread». Ma il momento delle
de sicurezza nella rivoluzione
scelte obbligate arriva sempre: così,
copernicana che tutto il mondo del
dal prossimo primo aprile, anche ai
credito sta vivendo. Per mesi ha
clienti della Bcc di Busto Garolfo
visto le altre banche opeverranno ritoccati gli
rare da subito manovre al
spread dei rapporti in
rialzo, presentarsi dagli
essere. «Abbiamo conteimprenditori a chiedere
nuto il ritocco allo stretto
surplus di garanzie sugli
necessario», spiega il
affidamenti in essere. «Noi
direttore generale. Risulqueste cose non le facciatato: un ritocco tra i più
mo -era solito ripetere- fin
bassi tra quelli che il resto
quando potremo limeredel sistema bancario ha
mo costi e utili». Una linea
già
fatto da mesi. E per i
Luca Barni
pienamente condivisa con
Soci? In linea con la
il Consiglio di amministrazione: «A
domanda «a che serve un utile eleche serve un utile elevato? Noi
vato?» la scelta di non toccare gli
abbiamo il dovere di svolgere al
spread per tutto il 2009. «Perché il
meglio la nostra missione: ecco a
nostro Socio va sostenuto, specie in
cosa serve», è la domanda retorica
un momento come quello attuale di
del presidente, Lidio Clementi. Da
mercato», chiosano all’unisono il
qui la decisione del novembre delle
direttore generale e il presidente.
9
ATTESTATO
P
Un “prof” molto speciale
er un giorno docente di economia. La Banca di Credito
Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate il 19 gennaio è intervenuta al ciclo di incontri “Le radici della
crisi finanziaria e le vie d’uscita possibili”, organizzato dal Creares, il
Centro di Ricerche su etica negli
Affari e Responsabilità sociale
dell’Università dell’Insubria. Al
Dipartimento di Economia di Varese è
salito in cattedra il direttore generale
Luca Barni. A lui è stato affidato il
compito di illustrare “la risposta delle
Bcc alla crisi finanziaria”, come recitava il titolo dell’incontro, perché «le
banche locali hanno il contatto con il
territorio e con le imprese», ha detto il
vicedirettore di Creares, Cristiana
Schena. La risposta delle Bcc parte
«dal capire cos’è il Credito
Cooperativo; quali sono i suoi fondamenti, i suoi valori e la sua organizzazione», ha spiegato Barni. «Siamo la
sola banca locale del territorio: riusciamo a capire come la crisi si riflette
sui comportamenti dei nostri clienti,
delle imprese e delle famiglie». Il quadro attuale registra un atteggiamento
di attendismo. Come ha descritto il
direttore della Bcc: «C’è una richiesta
minore di credito sia per quanto
riguarda la gestione aziendale, sia per
gli investimenti. L’economia dell’Alto
Milanese e del Varesotto è però sana.
La fortuna della zona in cui operiamo
è nella diversità della produzione:
non esiste un unico settore trainante,
come invece avviene in altre aree
della Lombardia».
Secondo Barni l’attuale momento di
difficoltà «è nato come crisi finanziaria, ma si è riverberato sul sistema
diventando una crisi di sistema: si è
rotto quel processo dove il debito
sostiene il consumo». Le soluzioni di
ingegneria finanziaria hanno portato
ad annullare la percezione del rischio,
l’eccessivo sostegno del consumo con
il debito e un sistema finanziario che
si è autoreferenziato. «La finanza non
è andata al servizio dell’economia
reale e questo ha portato alla crisi dell’intero sistema», ha ricordato il direttore. La Bcc trova nei suoi valori fondanti la risposta alla crisi. «Restiamo
fortemente ancorati ai valori di
mutualismo e responsabilità sociale,
che sono all’origine del Credito
Cooperativo», ha proseguito Barni.
Innanzitutto, la solidità dell’istituto:
«Il patrimonio viene usato come leva
per far crescere la banca. Originiamo
rischio per gestirlo e non per distribuirlo, senza andare a debito sull’intero sistema».
Primario è il forte legame con il territorio. Ha concluso Barni: «Investiamo
il denaro là dove lo raccogliamo. La
nostra redditività va a sostenere il
patrimonio, quindi a rafforzare le
aziende».
PRESS BOX
Nelle immagini due momenti della lezione tenuta dal nostro direttore
generale Luca Barni agli studenti di Economia dell’Università Insubria.
10
Vigilanza cooperativa:
disco verde all’operato
della nostra Bcc
FEDERCASSE
e MINISTERO
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
L
a nostra Bcc ha tutte le carte e le
procedure in regola con le norme
previste dal decreto legislativo 220
del 2002 e il successivo decreto attuativo
ministeriale del 22 dicembre 2005. In particolare: «La democrazia interna è garantita e salvaguardata, l’operatività prevalente con i soci è conforme alla normativa,
lo scambio mutualistico è effettivamente
attuato». Parola di Federcasse e di
Ministero alle Attività Produttive. Nei
mesi scorsi, infatti, si è svolta l’ispezione ai
sensi della cosiddetta legge sulla
“Vigilanza cooperativa” che, emanata nel
2002 e normata nel 2005, è diventata operativa solo a far data dallo scorso anno. La
legge prevede che ogni due anni le cooperative siano oggetto di ispezione da
parte di “revisori” del ministero, che
hanno due scopi principali. In primo
certificano
la correttezza
di attività prevalente,
mutualismo, regole
di democrazia interna
e funzionamento
degli organi sociali
luogo, fornire agli organi di direzione e di
amministrazione degli enti suggerimenti
e consigli per migliorare la gestione ed il
livello di democrazia interna, al fine di
promuovere la reale partecipazione dei
Soci alla vita sociale. Il secondo obiettivo è
quello di accertare, anche attraverso una
verifica della gestione amministrativocontabile, la natura mutualistica dell’ente, verificando l’effettività della
base sociale, la partecipazione dei soci
alla vita sociale e allo scambio mutualistico con l’ente, la qualità di tale partecipazione, l’assenza di scopi di lucro
dell’ente, nei limiti previsti dalla legislazione vigente, e la legittimazione
dell’ente a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previdenziali e di altra
natura. Nel 2008, dunque, sono
cominciate le ispezioni nelle varie Bcc
condotte, per conto del ministero, dal
“Servizio revisione ispettiva e revisione
cooperativa”
delle
varie
Federazioni. A Busto Garolfo, a giugno, per quasi un mese, ha operato
Luca Giovannelli, della Federazione
Lombarda della Bcc, che ha visionato e
controllato lo statuto (per accertare lo
scambio mutualistico), il regolamento
elettorale (per verificare il rispetto
della democrazia interna e il corretto
iter per il rinnovo delle cariche sociali), i libri sociali, il piano strategico, i
bilanci, i soci e la loro composizione, le
deleghe e l’operatività prevalente. Il
risultato, validato dal Ministero alle
Attività Produttive, è stato di promozione a pieni voti per la nostra Bcc e,
nei giorni scorsi, è stata consegnata al
presidente l’attestato di revisione.
11
COPERTINA
COPERTINA
Quando una banca fa la differenza
IL PUNTO
Arriva sempre un momento in
cui ognuno è chiamato a fare la
propria parte, e questo è il
momento della difficoltà, quando
il si salvi chi può spesso la vince
sui legami di solidarietà e aiuto
reciproco cui sempre dovrebbero
essere improntati i rapporti
umani. Per questa crisi che c’è,
che morde con grande forza e fa
davvero male a tanta gente, ai
dipendenti delle imprese come
agli imprenditori, bisognava fare
qualcosa. Ed ecco che la Bcc è
andata dai suoi interlocutori privilegiati, Confindustria e
Confartigianato locali, per condividere un intervento cui stava
lavorando da settimane e che come si è concordato - sarebbe
stato davvero d’aiuto. Anticipo
della cassa integrazione al 10 di
ogni mese per un massimo mensile di 900 euro e per un massimo di 7 mesi: un accordo semplice nella sua esposizione, perché
per fronteggiare questa crisi non
servono bizantinismi di sorta,
ma soltanto chiarezza e buona
volontà. Se la Bcc dice intervento a costo zero, a costo zero è,
senza sorprese, clausole invisibili, illusioni che precipitano in
delusioni. Un aiuto ai lavoratori
e alle imprese, perché non si
cammina mai su una gamba
sola; al massimo si zoppica. Se
di aiuto e di sostegno alla ripresa e alle famiglie si parla, aiuto
vero deve essere. Per questa iniziativa sulla cassa la banca
riporta indietro le lancette di 20
o 30 anni rispetto alla tecnologia; operazioni a mano per
intendersi, perché atipiche, che i
dipendenti hanno accettato di
buon grado. Anche questo è
essere differenti.
12
Firmato l’accordo con artigiani e industriali sull’anticipo della Cig a tasso zero. Clementi: «Se
vogliamo parlare di aiuti alle famiglie, allora che
siano veri aiuti». Camera Magni (industriali): «Le
banche di grandi dimensioni riducono l’erogazione». Toniolo (artigiani): «Una risposta forte»
D
ue cifre prima di ogni discorso: 2
milioni 520 mila euro e 0. La prima
sta per il fondo di solidarietà
costituito dalla Bcc per anticipare la Cassa
integrazione guadagni straordinaria
nell’Altomilanese, la seconda per indicare
oneri e costi per lavoratori e imprese che
aderiranno all’iniziativa. Da una parte le
risorse, dall’altra lo spirito dell’iniziativa
siglata il 25 febbraio dalla Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate con Confindustria e
Confartigianato Alto Milanese. Da una
parte la liquidità, dall’altra il quid che fa la
banca differente: «Se di aiuto e di sostegno
alla ripresa e alle famiglie stiamo parlando, aiuto vero deve essere – esordisce il
presidente Lidio Clementi -, quindi per
noi della Bcc è naturale intendere l’intervento senza costi, oneri, tassi o che altro a
carico del lavoratore o delle imprese. Per
intenderci, senza neppure l’imposta da
bollo: la paghiamo noi». Così è cominciato il 2009 in Bcc, lavorando a un’iniziativa che guardasse negli occhi la
realtà. E chi vuole misurarsi con la
realtà oggi deve misurarsi con la crisi e
i suoi effetti, sui lavoratori e le imprese. «Le aziende sempre più si trovano
ad affrontare conti economici con margini in calo e situazioni di cassa non
idonee a sostenerne l’operatività – ha
spiegato Eugenio Camera Magni, presidente del Gruppo Piccola Industria
Confindustria Alto Milanese-. E questo
perché le banche, principalmente quelle di grandi dimensioni, stanno riducendo l’erogazione di finanziamenti e,
al contempo, stanno praticando un
netto rialzo degli spread». In questa
situazione di crisi produttiva e finanziaria si colloca l’accordo per anticipare la Cigs, pensato per i dipendenti
delle micro e piccole imprese con
meno di cinquanta dipendenti attive in
provincia di Milano nel territorio di
competenza della Bcc di Busto Garolfo
e Buguggiate e aderenti alle associazioni territoriali di Confindustria e
Confartigianato. L’intesa sottoscritta
fra le parti prevede la costituzione, da
parte della nostra Bcc, di un fondo di
solidarietà rotativo, valido per tutto il
2009, di 2 milioni 520mila euro. Ai
lavoratori sarà anticipata, il 10 di ogni
mese, la quota dovuta da parte
dell’Inps, in proporzione alle ore di
cassa integrazione effettuate nel mese
precedente sino a un massimo mensile
di 900 euro. Ogni lavoratore potrà
godere dell’agevolazione per un massimo di sette mesi e, comunque, sino
all’avvio del pagamento diretto da
parte dell’Inps. Tradotto in numeri, in
caso di utilizzo complessivo del
Siglato lo scorso 25 febbraio, l’accordo prevede
zero costi per la banca e interessi zero per i lavoratori. Soddisfatto il mondo economicoimprendtoriale del territorio. In questa pagina,
due immagini della conferenza stampa congiunta che si è svolta nella sede della nostra Bcc a
Busto Garolfo. Nella foto qui sopra, si riconoscono, da sinistra, Luca Barni, direttore generale
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto
Scazzosi, vicepresidente della banca, Lidio
Clementi, preisdente della Bcc, Edmiro Toniolo,
presidente di Confartigianato Altomilanese,
Eugenio Camera Magni, presidente del Gruppo
Piccola e Media Industria Confindustria
Altomilanese e Alberto Duvia, direttore generale
di Confindustria Altomilanese.
13
COPERTINA
COPERTINA
HANNO DETTO
ALBERTO
DUVIA
«Non siamo di fronte
a deindustrializzazione;
ci sono realtà che presidiano
in modo eccellente il mercato.
Forse questa crisi potrà operare
una selezione fra le banche,
imporre una distinzione
fra le attività di rischio e di credito.
Siamo riconoscenti alla Bcc
per questo accordo: ammortizzatori
sociali che non intervengono
“a fine mese” non rispondono
alle esigenze dei lavoratori
e delle imprese»
LUCA
BARNI
«Quando abbiamo tradotto
in pratica la decisione
della presidenza abbiamo
fronteggiato difficoltà notevoli
perché il sistema non supportava
le operazioni; abbiamo dovuto
inventarci come procedere.
Torniamo indietro di anni,
perché queste operazioni
saranno fatte a mano
in quanto assolutamente atipiche.
È bello che i dipendenti abbiano
accettato; è segno di solidarietà»
14
Qui sopra altre due immagini della presentazione dell’accordo sulla Cassa integrazione siglato dalla
nostra Bcc con gli artigiani e gli indutriali dell’Altomilanese. Qui sopra, il presidente Lidio Clementi
mentre rilascia un’intervista a Rete 55. Nella pagina a fianco, alcune immagini di lavoro.
plafond, i lavoratori che accederanno
al sostegno oscilleranno tra 800 e 1.600
in relazione alla durata dell’erogazione
e dei tempi entro i quali arriverà il
pagamento. «Quando a gennaio la presidenza ha voluto questa operazione
ho aderito immediatamente -ricorda il
direttore generale Luca Barni-; poi, nel
momento in cui ho dovuto tradurre in
termini aziendali la decisione, mi sono
tremate le gambe. Il sistema non supportava questa operazione e ci siamo
dovuti inventare tutto. Infatti tutto
sarà eseguito a mano, a riprova che
non di un’operazione strettamente
bancaria si tratta, ma di qualcosa di
diverso, qualcosa di più; di un vero e
proprio servizio. E a questo la struttura ha aderito con convinzione; un ulteriore segno di solidarietà in un
momento in cui se ne avverte veramente grande bisogno». Parola d’ordine anticrisi, andare oltre gli schemi,
quindi, «se pensiamo che le intese esistenti da tempo con le grandi banche
coprono gli anticipi della cassa soltan-
to per quelle aziende che hanno avviato procedure fallimentari o concorsuali
-nota il vicepresidente della Bcc
Roberto Scazzosi-. Noi abbiamo voluto
fare qualcosa di differente, noi abbiamo pensato a quelle aziende che stanno lottando per farcela, realtà per cui
non è troppo tardi e per le quali non
c’erano aiuti». Si agisce su un punto
nevralgico della crisi che stringe tante
imprese: la carenza di liquidità.
L’azienda, in momenti grami come
quelli scanditi dalla cassa integrazione,
è di fronte a un bivio: anticipare l’aiuto
che dovrebbe arrivare dallo Stato o tentare il rilancio. L’aut aut, inevitabilmente, sacrifica qualcosa. «Ma poter
disporre di un aiuto realmente a costo
zero, sia per il dipendente che lo riceve
sia per l’azienda che attraversa un
momento difficile di liquidità sono
certo potrà contribuire al rilancio del
nostro sistema economico -afferma il
presidente di Confartigianato Alto
Milanese, Edmiro Toniolo-. Questo
accordo è una risposta forte, immedia-
ta e concreta; per questo abbiamo
accolto da subito la proposta e la
disponibilità della Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate che, mettendo a
disposizione del sistema Altomilanese
questo plafond, dimostra, una volta di
più, quale sia il reale valore di una
banca locale per il suo territorio».
Concretamente per accedere ai benefici contenuti in questo accordo si deve
aprire un contro corrente in Bcc, senza
alcun tipo di costo, né di apertura, né
di gestione, né di chiusura, si firma il
rid con cui si impegna l’Inps a versare
in Bcc il corrispettivo della Cassa.
Quando dall’Inps arriveranno i soldi
la Bcc tratterrà quanto anticipato,
naturalmente senza interessi; a quel
punto il lavoratore potrà chiudere,
sempre senza costi, il conto corrente.
«È un’operazione atipica, esattamente
come atipica, nel panorama delle banche, è la Bcc -commenta il presidente
Lidio Clementi-. Siamo l’unica e ultima banca autenticamente locale
dell’Altomilanese e del Varesotto, un
territorio cui siamo legati da un rapporto forte e diretto. A fine anno, stendendo il bilancio, non stacchiamo
cedole di dividendi: il nostro utile va
in parte a patrimonio e in parte torna
sul territorio per sostenerne lo sviluppo economico, sociale e culturale. Nel
2008 abbiamo restituito al territorio un
milione e mezzo dell’utile; quest’anno,
in questa congiuntura, non potevamo
astenerci dal fare la nostra parte, dall’intervenire a sostegno del nostro territorio, dei lavoratori, delle famiglie e
delle imprese, soggetti cui servono
fiducia, risposte rapide, concrete e coerenti». A questa concretezza, a questa
coerenza la Bcc è avvezza da oltre 110
anni; risponde con gli strumenti in suo
possesso e con la sensibilità per il
sociale che è stampata a chiare lettere
nel suo statuto alla situazione di crisi;
non manda segnali alla concorrenza,
segue e approfondisce una linea di
lunga data; risponde con i fatti a una
congiuntura non facile. Una congiuntura che limita le risorse e alza i rischi
di dispersione di quel capitale umano
che, specie nelle piccole e medie
imprese, è rappresentato dalla professionalità dei lavoratori. «Questo territorio ha sempre avuto le risorse per
fronteggiare le crisi che si sono presentate negli anni -ha concluso il direttore
di Confindustria Alto Milanese,
HANNO DETTO
LIDIO
CLEMENTI
«Arriva sempre un momento
in cui ognuno è chiamato
a fare la propria parte,
e questo è il vero motivo
per cui abbiamo deciso
di effettuare questo intervento.
È un’operazione atipica,
come atipica è la nostra banca.
Siamo l’unica banca locale
dell’Altomilanese e del Varesotto
e restituiamo parte dell’utile
al territorio, per sostenerne
lo sviluppo economico,
sociale e culturale»
EUGENIO
CAMERA MAGNI
Alberto Duvia-; non siamo di fronte a
un fenomeno di deindustrializzazione, ci sono infatti molte realtà che presidiano egregiamente il mercato. Forse
questo momento potrà servire a selezionare le banche, a imporre una
distinzione fra attività di rischio e di
credito. Siamo riconoscenti alla Bcc
per questo accordo; mi preme però
sottolineare la responsabilità in altre e
più alte sfere: ammortizzatori sociali
che non intervengono a fine mese non
rispondono alle esigenze dei lavoratori e delle imprese e non ammortizzano
le tensioni sociali». A ognuno la sua
parte quindi, i soggetti dell’accordo,
ognuno uscendo dagli schemi, hanno
fatto la loro, hanno fatto, in quella
dimensione locale che loro compete,
semplicemente sistema.
«Le aziende si trovano
a fronteggiare conti economici
con margini in calo e situazioni
di cassa non idonee a sostenerne
l’operatività. Questo perché
le banche, specie quelle di grandi
dimensioni, riducono l’erogazione
di finanziamenti e, al contempo,
operano un forte rialzo degli
spread. L’iniziativa rappresenta
un aiuto concreto per lavoratori
e imprese, soprattutto
quelle che stanno ristrutturando»
EDMIRO
TONIOLO
«Questo accordo è una risposta
forte, immediata e concreta
che il sistema Altomilanese dà
alle imprese e ai lavoratori.
Abbiamo accolto subito la proposta della Bcc che, mettendo
a disposizione questo plafond,
dimostra una volta di più quale sia
il valore di una banca locale
per il suo territorio. Disporre di un
aiuto a costo zero per dipendente
e impresa potrà contribuire
al rilancio del nostro sistema»
15
PRIMO PIANO
EDICOLA
... e a Varese ci stanno pensando
A Varese si guarda
con attenzione
alle mosse messe
in cantiere nella zona
dell’Altomilanese
Barni: «Ci preme
un intervento sociale
senza logiche normali
di operazioni bancarie»
16
«U
n solo territorio, il nostro,
un solo comportamento, lo
stile Bcc: avremmo voluto
che anche a Varese valesse il protocollo
approvato nell’Altomilanese. Ma i nostri
partner ci hanno indirizzato verso il
tavolo della Camera di Commercio».
Luca Barni, direttore generale della Bcc
di Busto Garolfo e Buguggiate, nel firmare il “Protocollo d’intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle
situazioni di crisi”, martedì 24 febbraio,
alla Camera di Commercio di Varese, ha
sottolineato ancora una volta la differenza della nostra banca. «A gennaio abbiamo deciso di intervenire su tutto il territorio di nostra competenza per aiutare
lavoratori e imprese -continua il direttore-. Abbiamo proposto il nostro percorso
direttamente alle associazioni di categoria. Contestualmente la Camera di
Commercio ha dato il via alle consultazioni che hanno dato vita al protocollo
firmato. Un protocollo cui abbiamo aderito perché a costo zero e perché non
fissa tassi di interesse da applicare, ma
parla di un tasso massimo pari
all’Euribor. Questo significa che la Bcc
può mantenere fede al suo proposito iniziale; garantire le anticipazioni ai dipendenti a costo zero, ma anche a tasso zero.
Senza quest’ultima condizione non
avremmo sottoscritto l’accordo, che per
essere un aiuto reale a chi versa in condizioni di difficoltà non può, secondo
noi, applicare alcun tasso. Questo è quello che ci preme: che un intervento sociale lo sia in toto, senza lasciare alcuno
spazio alla normale logica di un’operazione bancaria». La facoltà di muoversi
fino al tasso Euribor, quindi anche di
azzerarlo, ha fatto sì che la Bcc entrasse
anche in questa partita, che però aveva
impostato diversamente, e su cui ancora
si sta impegnando per volgerla nei termini più convenienti per chi versa in
una situazione di crisi. L’iniziativa è
stata promossa dalla Camera di
Commercio di Varese in collaborazione con i sindacati Cgil-Cisl-Uil, le banche e le associazioni di categoria del
territorio provinciale.
17
COMUNICAZIONE
AIUTIAMOCI
A CRESCERE
Solidarietà, mutuo soccorso:
dal 1897 “carta canta”
per la nostra Bcc
L’impegno a essere vicina
al territorio, la volontà
di essere protagonisti
S
cacco alla crisi. Ci vuole una
banca differente per parlare di
crescita oggi. Guardatevi in giro;
al massimo qualche rassicurazione,
una passata di vernice sul grigio
diventato, nel giro di qualche mese, il
colore dominante degli orizzonti economici 2009 e 2010. La nostra Bcc no;
perfettamente consapevole delle difficoltà, rilancia sulla parola tabù,
tagliata dal vocabolario come gli
investimenti dal budget: crescita.
“Aiutiamoci a crescere”, lo slogan
delle campagna pubblicitaria 2009, è
coerente con il modo di fare banca a
Busto Garolfo, Buguggiate e filiali,
perché crescere è verbo che la Bcc
declina soltanto al plurale. Si crea crescita, si crea ricchezza sempre e soltanto insieme, non ad appannaggio di
pochi, né tantomeno a scapito di
qualcuno. Oggi sembra che questa
lezione sia stata compresa, ma la Bcc,
questa etica, l’ha scritta nello statuto.
Solidarietà, mutuo soccorso: carta
canta dal 1897, non da quando i
mostri della finanza sono stati finalmente sbattuti in prima pagina. Ed
18
ecco spiegato perché la parola crescita, punto focale della campagna pubblicitaria targata Bcc, non suona come
provocazione, ma si intona a una
linea di lungo corso, che ha privilegiato la concretezza rispetto alla
fumosità, l’economia reale al cospetto
della finanza che fluttuava a molti
metri da terra, il territorio alla dimensione puramente virtuale dove si
creano ricchezze fittizie. Se da qualche mese gli altri hanno scoperto il
rovescio della medaglia, la Bcc, con
forza, ha ribadito quanto ha sempre
fatto. E, questa volta, ha voluto servirsi di un buon impianto di amplificazione; una campagna pubblicitaria
lunga un anno e lungo la direttrice
della crescita. Va detto: non una crescita fine a se stessa, di pure cifre,
un’astrazione contabile senza riscontri nella vita delle imprese e delle
famiglie, che è quella cui la Bcc ha
sempre prestato attenzione,
anche perché altre non ne
conosce. Pensa in grande
e Primo conto, ossia
libretto di risparmio
per i piccoli da 0 a 14
anni e conto corrente
per i ragazzi da 14 ai 18,
sono i due prodotti proposti e pubblicizzati per
un 2009 che la Bcc vive
come tempo in cui pianificare e costruire il
futuro, piuttosto che
come attesa fiduciosa
che la tempesta, prima o poi,
possa passare. Crescita vera,
dunque, sviluppo armonico
perché graduale, scandito
giorno per giorno, proprio come per l’individuo - nei primi anni di
vita per i piccolissimi
e nel momento
sovente critico,
e comunque
decisivo, dell’adolescenza
per i ragazzi.
Una crescita
naturale, quin-
di, senza scorciatoie che accelerino un
processo in cui la fretta è sempre cattiva consigliera. Tempo al tempo dunque, perché una cultura, quella del
risparmio, deve diventare patrimonio
fin dalla giovane età, deve crescere e
svilupparsi in parallelo all’individuo.
Ma anche una crescita che non può
essere tale in assenza di un disegno
ben preciso, di una strategia attentamente pianificata; ecco perché lo slogan si accompagna ai sei pezzi della
scacchiera, gli elementi del gioco più
affascinante e complesso. Gioco
diventato, nei secoli, un serbatoio
pressoché inesauribile di simboli, gli
scacchi suggeriscono una gamma di
significati dall’ampiezza inesplorata
ogni volta che si prova ad accostarli.
Cosa risulta dalla sovrapposizione fra
l’immaginario scacchistico e l’operato
della Bcc? Innanzitutto il gioco di
squadra; ognuno impegnato a dare il
meglio nelle proprie mansioni a servizio di un
disegno
comune.
Quindi la strategia;
una visione d’insieme che non può trascurare nulla e nessuno senza perdere
qualcosa. Poi la scacchiera, qui il territorio,
l’humus economico e
sociale in cui la Bcc
agisce di concerto
con gli altri attori,
“orgogliosa di essere
la tua Banca locale”. E ancora la gerarchia tra i pezzi
della scacchiera, dal pedone al re, scala ascendente
che, se da un lato suggerisce la crescita,
dall’altro rimanda
alle specificità di
ognuno;
nel
gioco i movimenti concessi ai singoli elementi, nella vita
del
nostro
territorio i
LA CAMPAGNA
IN NUMERI
322.444
I LETTORI RAGGIUNTI
OGNI SETTIMANA
18
LE SETTIMANE
DI PRESENZA SULLA
CARTA STAMPATA
116
LE USCITE SULLA
CARTA STAMPATA
7
I MESI DI PERMANENZA
SU
2
SITI WEB
COMUNICAZIONE
diversi ruoli ricoperti da associazioni
di categoria, banche, imprese, famiglie.
Le prime uscite di questa campagna
sono della fine del 2008; un lancio a
preparare la strada, ad annunciare il
leit motiv dell’anno in arrivo.
Un percorso in quattro tappe che è
andato in progressione, proprio come
la politica della Bcc. Mai il passo più
lungo della gamba: due pezzi evidenziati alla volta e gli altri appena sagomati con i punti da congiungere proprio come accade nei giochi passatempo. Dalla coppia pedone-alfiere a
cavallo torre, sino alla coppia sovrana, regina e re, per completare con la
visione d’insieme, perché ogni elemento ha esistenza autonoma, ma
acquista la pienezza del suo senso soltanto in una dimensione corale.
Campagna con agganci forti alla
realtà come ai simboli, quindi, ma
anche battage che ha il fiato per copri-
COMUNICAZIONE
re un anno intero. Per la prima volta
nella sua storia la nostra banca ha
orchestrato una strategia di così
ampio respiro srotolando un fil rouge
che si dipanerà attraverso tutte le
testate diffuse nell’Altomilanese e nel
Varesotto: dalle cartacee al web, perché se il medium è il messaggio non è
possibile trascurare alcun mezzo per
veicolare il Bcc pensiero. Con un
calendario di uscite programmate
sino a settembre “Aiutiamoci a crescere”, comunicherà con i lettori dei
quotidiani Prealpina e Provincia, con
le due edizioni del Giorno, dei settimanali Giornale dell’Altomilanese e
Città Oggi, coi mensili Varese Mese e
Città Oggi Mese, quindi con i siti
Varesenews e Città Oggi web.
Qualche dettaglio: 18 le uscite sulle
testate cartacee, 7 i mesi in cui il banner con i prodotti targati Bcc saranno
presenti su due fra i siti di informa-
zione più cliccati del territorio. Fra
Altomilanese e Varesotto i contatti
saranno di 322mila 444 persone; e
quasi la metà di queste, in media,
vedranno la campagna 6 volte la settimana. Senza dimenticare la particolarità del web, e la tendenza a tornare
più volte in un giorno sullo stesso
sito. Nulla è lasciato al caso: non sarà
superfluo sottolineare che la collocazione della pubblicità risponde sempre a una precisa strategia di posizionamento. Basti pensare all’accoglienza che “Aiutiamoci a crescere” ha trovato nella pagina economica della
Prealpina, dove si concentrano le
attenzioni di tanti addetti ai lavori e
dove, abitualmente, le inserzioni non
sono di casa. Un posto al sole, quindi,
fortemente voluto proprio perché la
Bcc sa bene cosa significa essere dove
serve: 112 anni sul territorio serviranno a qualcosa.
PRESS BOX
CELEBRAZIONI
CELEBRAZIONI
Bernocchi, onore del territorio
R
L’istituto tecnico, fondato nel 1949, compie 50 anni. Mezzo secolo dedicato alla formazione
professionale delle giovani generazioni. Una scuola, una storia, un futuro: la nostra Bcc a
fianco delle celebrazioni per ricordare quanto è stato fatto e prepararsi alle sfide di domani
appresenta mezzo secolo di
storia dell’Alto Milanese il
compleanno dell’Istituto tecnico statale “Antonio Bernocchi” di
Legnano. Nel 2009, infatti, l’Itis compie i suoi primi 50 anni e la Banca di
Credito Cooperativo di Busto Garolfo
e Buguggiate ha voluto essere al suo
fianco come main sponsor del lungo
calendario di iniziative. Un regalo
dovuto, perché, come motiva il presidente della Bcc, Lidio Clementi, «l’Itis
Bernocchi ha segnato e continua a
segnare lo sviluppo di questo territorio. Siamo, così, vicini ai giovani che
hanno voglia di imparare, perché
nelle loro mani affidiamo il nostro
futuro».
Nato come sede distaccata dell’Itis
Feltrinelli di Milano, il Bernocchi di
22
Legnano è stato riconosciuto autonomo il 20 agosto del 1959. Dalle sue
sezioni, diurna e serale (quest’ultima
attiva fino al 1995), sono usciti
migliaia di diplomati, che con la loro
attività professionale sono stati in
grado di distinguersi nei settori che
hanno caratterizzato le attività produttive del Legnanese e dell’Alto
Milanese.
Dall’anno
scolastico
2004/05, l’Itis ha ampliato la propria
offerta didattica aggiungendo i corsi
di studio liceo Scientifico Tecnologico
e Perito informatico (progetto
Abacus) agli indirizzi consolidati in
Meccanica, Elettronica e Automazione ed Elettrotecnica e Telecomunicazioni. «Abbiamo seguito la storia
industriale di Legnano e del
Legnanese cercando sempre di
rispondere ai bisogni del territorio»,
spiega il dirigente scolastico,
Giacomo Rinciari. «È difficile sopravvivere istituzionalmente mezzo secolo se non si dà un prodotto adeguato
al territorio. E l’Itis Bernocchi ce l’ha
fatta, affermandosi come scuola conosciuta e riconosciuta. Purtroppo non
riusciamo a far fronte a tutte le richieste che ci arrivano dalle aziende. Solo
trovando una sinergia con le realtà
sociali sarà possibile dare al territorio
ciò che gli serve per continuare sulla
strada dello sviluppo». È all’interno
di questo legame, che la scuola ha
saputo instaurare con il mondo economico, che si inserisce la Bcc. «Una
realtà che ci è molto vicina, non solamente con la sponsorizzazione per le
cerimonie dei 50 anni, ma anche con
le borse di studio -continua RinciariNon posso che esprimere un sentito
ringraziamento».
E il territorio è stato chiamato ad
entrare a far parte del Comitato
d’Onore per i festeggiamenti di questo importante traguardo. Oltre alla
Bcc, con il presidente Clementi, istituzioni, mondo della cultura e mondo
economico, associazioni industriali e
artigiane hanno infatti presenziato, il
17 gennaio scorso, nella sede dell’istituto in via Diaz a Legnano, quando si
sono aperte ufficialmente le cerimonie per i dieci lustri della scuola.
«L’Itis Bernocchi è una realtà importante per la formazione dei nostri giovani e per tutto il territorio: nella sua
storia è stato fautore e promotore di
quello sviluppo che ha fatto dell'Alto
Milanese una delle prime aree industriali. Come banca locale non potevamo sottrarci al dare valore a questa
scuola», ha detto il presidente della
Bcc, Clementi, ponendo l’accento sul
ruolo di formazione delle nuove
generazioni che la scuola legnanese ha
svolto nel suo mezzo secolo. Un ruolo
che deve essere ancora più forte oggi.
«L’interesse e la voglia dei giovani di
uscire da questa fase di crisi c’è -ha
osservato l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Legnano, Renzo
Brignoli-. Vogliamo che questa scuola
possa continuare nella sua opera di formazione e permetta ad altri giovani di
usufruire dell’esperienza dei suoi
docenti e dell’apporto che realtà del
territorio, come la Bcc e le associazioni
imprenditoriali, sono in grado di
In apertura, il nostro presidente Lidio Clementi
con il preside del Bernocchi Giacomo Rinciari
(seduto). In questa pagina, il comitato d’onore,
composto, tra gli altri, da Edmiro Toniolo
(Confartigianato Altomilanese) e Giorgio Merletti
(Unione Artigiani di Varese). Sotto, gli studenti
del Bernocchi durante l’incontro con gli ex studenti e, foto a destra, Giancarlo Restelli, docente
dell’Itis durante la serata dedicata alla Shoah.
23
CELEBRAZIONI
dare». Accanto alla formazione tecnica,
il Bernocchi ha voluto essere anche
promotore di cultura. I primi due
incontri inseriti nel programma per il
Cinquantesimo hanno infatti affrontato due temi di attualità: in occasione
del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, Giancarlo Restelli, docente
dell’Itis legnanese, ha tenuto una partecipata
conferenza
dal
titolo
“Omosessuali, zingari, disabili e testimoni di Geova nel Lager nazisti”. Il 26
febbraio, invece, è stato affrontato il
tema delle mafie: protagonista, Jole
Garuti, già presidente del Circolo
Società Civile di Milano e referente per
la Lombardia dell’associazione Libera
di don Luigi Ciotti. Il calendario proseguirà con mostre, incontri e appuntamenti culturali.
EVENTI
LE ALTRE INIZIATIVE
Da aprile a giugno 2009
“Giovani da 50 anni!”
Mostra negli spazi dell’Istituto Bernocchi
24
Cinque appuntamenti con le sinfonie delicate dell’opera attraverso le performance
dell’orchestra e del coro Amadeus. Tutto esaurito nelle prime due tappe della rassegna
che si sono svolte a Legnano e Cassano Magnago. Clementi: «La nostra Bcc ha fatto centro»
15 maggio 2009
Caratteri dello sviluppo industriale
a Legnano tra passato e presente
Palazzo Leone da Perego
Legnano - ore 21
E poi ancora Rita borsellino, Moni Ovadia,
conferenze storiche, concerti e tante altre
iniziative per tutto il 2009
In alto Jole Garuti durante il suo intervento al Leone da Perego sul tema della mafia e il calendario.
Festa in musica per dire «tanti auguri»
È
stata una serata molto particolare
quella di sabato 31 gennaio: in
occasione del Cinquantesimo di fondazione dell’Itis Bernocchi, la basilica
di San Magno a Legnano ha infatti
ospitato un concerto polifonico del
Coro Jubilate. Una festa in musica, che
ha sancito il profondo radicamento
della scuola superiore legnanese nella
vita cittadina. L’evento che, come tutto
il programma per i 50 anni del
Bernocchi, è stato sponsorizzato dalla
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha
visto la presenza di un pubblico particolarmente numeroso. Molte sono
state le persone che non hanno voluto
mancare all’esibizione del premiato
Coro Jubilate: diretto dal maestro
Paolo Alli, anima e motore della realtà
musicale fin dalla sua costituzione nel
1975, il Coro ha proposto composizioni polifoniche sacre e profane, prese
dal suo ampio repertorio che spazia
dal Quattrocento ai giorni nostri, raccogliendo applausi e festeggiando così
una scuola che ha fatto della formazione dei giovani il suo punto d’onore in
mezzo secolo di storia.
Lirica, la stagione prende il via
Nelle immagini il concerto per i 50 anni del Bernocchi nella basilica di San Magno a Legnano.
C
omincia con un acuto la stagione
lirico sinfonica della Bcc: due successi da tutto esaurito con tanto di
bis per le prime tappe della rassegna
musicale che la nostra banca, insieme con
orchestra e coro Amadeus, sta portando
sul territorio. Due concerti un identico successo: 30 gennaio parrocchia del
Santissimo Redentore a Legnano e 20 febbraio teatro auditorio Cassano Magnago.
«Siamo soltanto a due concerti sui cinque
programmati, ma mi sento di dire che la
Bcc ha fatto ancora centro -commenta il
presidente della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate Lidio Clementi-. La partecipazione e il gradimento espresso dal pubblico sono la prova più tangibile della
bontà della scelta fatta. Dopo il grande successo incontrato dalla rassegna organistica
abbiamo ancora una volta visto giusto: in
occasione del primo concerto, tenutosi in
occasione della Candelora, la chiesa del
25
EVENTI
Santissimo Redentore era gremita; per
l’evento di Cassano Magnago i biglietti sono andati esauriti con grande anticipo. La scelta della Bcc ha pagato, il
territorio ha risposto al meglio; puntare sulla musica è stata una mossa vincente». Dall’intuizione al risultato,
naturalmente, c’è di mezzo la bravura
degli esecutori, e come per la stagione
organistica la Bcc ha scelto la professionalità dell’orchestra e del coro
Amadeus; decisione che, oltre che una
garanzia per la qualità dell’esecuzione,
rappresenta l’ennesima riprova della
politica della nostra banca, l’investi-
I SOLISTI/1
NATALIA
TARASEVICH
Soprano, nata in Ucraina ha studiato canto all’Accademia musicale di Kiev. Si è diplomata nel 1998
al concorso internazionale a S.
Hertogenboch e nel 2000 al concorso internazionale D’Alcamo di
Palermo. Nel 2003 ha vinto il
Premio speciale al concorso internazionale Caleydos di Palermo ed
è risultata vincitrice del concorso
internazionale “E. Caruso” per la
parte di Santuzza nella Cavalleria
rusticana di Mascagni.
PAATA
SVANIDTZE
Tenore, ha iniziato gli studi di
canto al Conservatorio di San
Pietroburgo; si è diplomato al
Conservatorio di Tiblisi. In Italia ha
vinto due importanti concorsi: nel
1992 l’Enrico Caruso, nel 1995 il
Giuseppe di Stefano. Ha preso
parte a numerosi concerti e a
opere nel Teatro Statale del
Conservatorio di San Pietroburgo
e nel Teatro Nazionale dell’Opera
di Tiblisi. Dal 1992 è membro dell’associazione Museo E. Caruso.
26
EVENTI
mento sulle risorse del territorio.
Orchestra e coro Amadeus sono infatti
composti da elementi giovani che gravitano nei comuni dell’Altomilanese e
del Varesotto; un patrimonio di capacità cui è doveroso offrire la possibilità
di esprimersi. «Esibirsi in concerti
come quelli di Legnano e Cassano
Magnago è appagante per un musicista -afferma Enrico Raimondi, organista dell’Amadeus-: pubblico partecipe,
entusiasta, con richieste di bis non alla
fine, come è prassi, ma al termine di un
brano. In particolare il pubblico è stato
trascinato dall’aria di Figaro del
Barbiere e dal Libiamo de La Traviata;
un obiettivo, dunque, quello che ci eravamo prefissi, che è stato centrato. Un
grazie enorme alla Bcc che crede con
forza al progetto e alla necessità di
divulgare la musica al di fuori dei templi consacrati. Organizzare una rassegna come questa è meritorio, un investimento in un bene primario come la
cultura».
LE TAPPE DELLA STAGIONE
27 marzo 2009 - ore 21
Castellanza - Teatro di via Dante
Invito all’Opera
24 aprile 2009 - ore 21
Castano Primo - Teatro Paccagnini
Concerto per l’Italia
8 maggio 2009 - ore 21
Busto Arsizio - Chiesa di S. Edoardo
Concerto dell’Ascensione
Nella pagina di apertura, il concerto di Legnano che si è svolto nella chiesa del Santo Redentore nel quartiere Legnarello. Tanti applausi e successo di pubblico per la prima tappa della rassegna lirica. Risultato
che si è ripetuto anche nel secondo appuntamento a Cassano Magnago come testimoniano le immagini
in queste pagine. Sotto, il pubblico presente nel teatro Auditorium di Cassano. A sinistra, l’ingresso degli
spettatori e, qui sopra, il nostro presidente Lidio Clementi in mezzo alla moglie Michelina e al direttore
della filiale di Somma Lombardo, Maurizio Fortina. Nei box a lato pagina, i solisti che accompagnano il
coro e l’orchestra Amadeus durante gli spettacoli. Nel box qui sopra, le restanti tappe della rassegna.
I SOLISTI/2
KAORU
SAITO
Soprano, è nata a Tokyo,
dove ha conseguito il diploma
nell’Accademia
di
musica
Musashino. Dal 1997 risiede in
Italia , dove si sta perfezioanndo
con il Maestro Margherita
Guglielmi. Si è esibita come soprano solista alla Civic Hall di Tokyo,
come corista al Teatro alla Scala di
Milano. È componente del coro
sinfonico Verdi di Milano. Con
Claudio Abbado ha partecipato al
Barbiere di Siviglia nel ruolo di
Rosina e al Flauto Magico
CORRADO
CAPPITTA
Baritono, è nato a Catania; nel
1991 è entrato a far parte della
Cappella musicale del Duomo. A
vent’anni ha iniziato lo studio del
canto lirico, per cui, nel 1997, si è
diplomato al Conservatorio di Vibo
Valentia. Nella stagione1998/99 è
entrato nel coro dell’Opera di
Roma. Nel 2002 vince primo premio e premio speciale al concorso
Leoncavallo. Nel febbraio 2008 ha
interpretato Rigoletto al Gavazzeni
di Seriate.
EDOARDO
FRANCESCONI
Tenore, ha studiato canto lirico
sotto la guida del Maestro
D.Rocca. Il debutto è avvenuto in
qualità di interprete di arie sacre e
solista in opere come Dido and
Aeneas
e
Don
Chisciotte.
Collabora con l’Opera Rinata a
Torino nel ruolo di Gastone nella
Traviata di Verdi. Ha partecipato
all’Opera da tre soldi di Bertolt
Brecht e al Signor Bruschino di
Gioacchino Rossini. Collabora con
il Gruppo da Camera Caronte.
27
CONCERTI
CONCERTI
«U
Sant’Agnese sulle note di Rossini
C
n momento di altissima musica». Con
queste parole Gerardo Locurcio, assessore
alla Cultura del comune di Somma
Lombardo, ha definito la “Petite Messe Solennelle” di
Gioacchino Rossini, eseguita il 18 gennaio dal coro e
orchestra “Amadeus”, in occasione del tradizionale concerto di Sant’Agnese. L’evento ha preso vita nella basilica del piccolo comune del Varesotto, su iniziativa dell’assessorato, della Parrocchia di Sant'Agnese e dalla pro
loco di Somma Lombardo, con il patrocinio della nostra
Bcc. La Petite Messe Solennelle, che ha visto la luce nel
1863 -cinque anni prima della morte del compositore-, è
considerata un capolavoro. Non solo nell’ambito dell’opera di Gioacchino Rossini, ma anche nel contesto più
ampio della musica sacra del XIX secolo. «È un modo
eccezionale di proseguire con le proposte di musica classica a Somma -ha proseguito Locurcio-, dopo lo splendido appuntamento con il concerto di Capodanno. E
anche per il concerto di Sant'Agnese desidero ringraziare la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate». Un appuntamento cui il presidente Lidio
Clementi non ha voluto mancare, e che ha definito «un
altro tassello nel mosaico delle iniziative di sostegno alla
cultura nel territorio promosse dalla nostra banca».
Concerti d’organo, applausi dal territorio
on il concerto del 31 gennaio
nella chiesa parrocchiale San
Giulio a Castellanza (nelle
foto), si è chiusa la rassegna “Concerti
d’Organo”, proprio nel giorno dedicato al santo cui è intitolata la basilica
e che protegge la città. Un successo di
pubblico per il gran finale, tutto giocato sul repertorio di Mozart: alcune
sonate da chiesa nella prima parte,
mentre la messa dell’Incoronazione
2000
28
2000
2000A
ha dominato la seconda. I cittadini
hanno dimostrato di apprezzare il
programma, già proposto a Villa
Cortese e Busto Arsizio (diversa invece la scaletta a Samarate e
Vanzaghello, che presentava i concerti per organo di Haendel e il Gloria di
Vivaldi). Un calendario di appuntamenti inaugurato a maggio dello
scorso anno a Villa Cortese, e che ha
portato l’ensemble Amadeus a misu2001
2001
2002
2001A
2002
sarebbero stati molto meno godibili e
fruibili». Duplice il risultato ottenuto:
proporre alle persone un repertorio
interessante ma rivolto a tutte le orecchie, e valorizzare le potenzialità dei
grandi protagonisti di queste kermesse, gli organi. «È stato un piacere far
“cantare” questi strumenti -riprende
Raimondi-. Nel nostro territorio
abbiamo delle vere e proprie opere
d’arte, che con iniziative come questa
rarsi con i grandi strumenti a canne, a
metà tra la liuteria e l’architettura. «La
carta vincente è stata l’idea di abbinare il timbro dell’organo a quello dell’orchestra». Sono le parole di Enrico
Raimondi, organista nelle cinque date
in agenda, a incorniciare la prima rassegna musicale curata dalla nostra
Bcc. «In questo modo -prosegue- si è
proposta una serie di concerti che, se
affidati alla sola voce dell’organo,
2003
2002A
2003
2004
2003A
2004
2005
2004A
2005
possono essere fruite al meglio». «È la
prima volta che ci occupiamo di una
rassegna così strutturata -riprende il
presidente Lidio Clementi-, e il fatto
che l’apprezzamento sia stato così
alto testimonia il fatto che siamo riusciti a sposare programmi di grande
livello con serate piacevoli per tutti.
Facendo scoprire agli abitanti dei
nostri comuni i tesori nascosti nelle
chiese del loro territorio».
2006
2005A
2006
2007
2006A
2007
2007A
29
MOSTRA
MOSTRA
B
EVENTI
CONTINUA L’EPOSIZIONE ITINERANTE VOLUTA DAL CDA DELLE FOTOGRAFIE DI CAIELLI
Senza sosta il tour della mostra sul Vispe
odio Lomnago, Castano Primo,
San Giorgio su Legnano. E poi
ancora Samarate, Castellanza,
Dairago. Questi gli sportelli “toccati”
nei mesi di febbraio e marzo dalla
mostra itinerante del Vispe, voluta
fortemente
dal
Consiglio
di
Amministrazione della nostra Bcc
per
presentare
il
progetto
“Facciamolo insieme” che ha permesso, grazie al cuore dei cittadini e
all’attenzione della nostra Banca, di
realizzare il nuovo reparto di pediatria a Mutoyi, in Burundi (Africa),
che darà possibilità di sopravvivenza
ai bambini del Paese martoriato da
denutrizione, povertà e guerra civile.
«La situazione in Burundi è grave -è il
commento del nostro presidente
30
Lidio Clementi-. A Mutoyi, dove
abbiamo deciso di intervenire, è insostenibile. Con la costruzione dell’ala
di pediatria abbiamo voluto dare ai
bambini una nuova e importante speranza di vita e di salute. E la mostra
che abbiamo organizzato all’interno
degli sportelli della nostra Banca
vuole essere la testimonianza diretta
di quanto è stato fatto con i fondi raccolti
durante
la
campagna
Facciamolo insieme».
Sono stati 200mila gli euro raccolti
(100mila raccolti sul territorio e raddoppiati dalla nostra Bcc) che hanno
dato la possibilità ai missionari del
Vispe (Volontari italiani per la solidarietà ai Paesi Emergenti) di terminare
i lavori nell’ala pediatrica dell’ospe-
dale cittadino. I lavori,
la quotidianità, i sorrisi
dei bambini sono stati
fotografati da Francesco Caielli, giornalista classe 1976, che si è
recato in Burundi per
“registrare” le condizioni di vita del Paese e
l’andamento dei lavori
al nosocomio. Gli sportelli della nostra Bcc,
dunque,
diventano
delle esposizioni che
permettono ai Soci e
clienti che si recano in
banca per le operazioni quotidiane di
avvicinarsi al Paese di Mutoyi e
osservare, con gli occhi attenti della
macchina fotografica di Caielli, i
lavori che procedono grazie al
«cuore grande della nostra gente»,
come ama ricordare Mario Pozzi,
nostro consigliere di amministrazione, che ha proposto e sostenuto con
forza tutta l’operazione “Facciamolo
insieme”.
«Non mi stancherò mai di ringraziare -conclude Marzio Pozzi-, a nome
di tutta la Banca, quei cittadini che
durante la raccolta fondi hanno
messo mano al portafogli e donato
quanto potevano. Quel piccolo gesto,
oggi, sta dando risultati incredibili,
che aiuteranno tantissimi bambini ad
avere un domani migliore».
LE TAPPE DELLA MOSTRA
Luogo
dal
al
9-mar
20-mar
Villa Cortese
10-mar
23-mar
Olcella
11-mar
24-mar
Cassano Magnago
23-mar
3-apr
Canegrate
24-mar
6-apr
Parabiago
25-mar
7-apr
Busto Arsizio
6-apr
17-apr
Legnano
6-apr
17-apr
Somma Lombardo
Dai una mano
anche tu
Fai la tua donazione
allo sportello:
conto corrente
n° 22608/07
(operazione gratuita)
Nella pagina accanto, un’immagine della mostra itinerante del progetto “Facciamolo insieme” che ha
portato alla realizzazione della nuova ala di pediatria all’ospedale di Mutoyi, in Burundi. Sotto, due bimbi
africani posano per la macchina fotografica di Francesco Caielli che si è recato a Mutoyi a registrare i
lavori all’ospedale e le condizioni di vita e salute della popolazione locale. In questa pagina, un’altra
veduta della mostra e una fase dei lavori al nosocomio.
PRESS BOX
31
SANREMO
M
MUSICA
SANREMO
Per la prima volta nella storia del Festival della canzone italiana, un coro polifonico è salito sul palco del
Teatro Ariston di Sanremo. Direttamente da Legnano,
il Coro Jubilate ha aperto la seconda serata della kermesse musicale presentando due brani agli antipodi:
una rivisitazione di Mozart e una dei Pink Floyd.
Segno della capacità poliedrica della formazione che,
come testimoniano le immagini in queste pagine, ha
dimostrato di essere all’altezza dei palchi più importanti della musica. In questa pagina, il presentatore
Paolo Bonolis scherza con i componenti del coro. Qui
sopra, due momenti dell’esibizione della formazione
legnanese e, qui a fianco, foto di gruppo all’ingresso
del Teatro Ariston al momento dell’arrivo a Sanremo.
Alla vigilia dell’esibizione a Sanremo, il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha insignito
l’associazione Jubilate della medaglia d’oro di rappresentanza. Un vanto nazionale che ha preceduto la
perfomance straordinaria sul palco dell’Ariston.
Successo anche sotto il profilo della critica che si è
definita «entusiasta» dell’esibizione. Un vanto anche
per la nostra Bcc che si è schierata a favore della cultura musicale di qualità.
LA FORMAZIONE LEGNANESE APRE LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE
Dopo l’oro del Colle, il palco di Sanremo
ozart e i Pink Floyd, il
Confutatis del Requiem e
Another brick in the wall, il
coro Jubilate e Sanremo. Insieme si
può. Se ne sono accorti i milioni di
spettatori che, in apertura della seconda serata del Festival, sono stati testimoni dell’azzeccatissimo medley
sacro-profano immaginato da Bruno
Santori. Per l’edizione 2009 il direttore musicale della kermesse canora ha
voluto infrangere la tradizione: mai
un coro polifonico era salito sul palco
dell’Ariston; mai, prima del 18 febbraio, un coro che spazia dal gregoriano a John Lennon aveva intrecciato, senza soluzione di continuità, il
testamento musicale del genio salisburghese e il brano più popolare del
quartetto Waters, Gilmour, Wright e
Mason. L’onore è spettato ai 46 ele-
32
menti del coro Jubilate, creatura tutta
legnanese che sul territorio ha mosso
i primi passi e che il nome del territorio ha portato con sé attraverso i tanti
concorsi internazionali collezionati
lungo i quasi 35 anni di carriera e fin
sotto i riflettori dell’evento mediatico
più discusso dagli italiani. «Un motivo d’orgoglio e di enorme soddisfazione per i tanti volontari che da anni
coltivano la passione per il canto -dice
Patrizia Alli, la responsabile organizzativa del coro Jubilate-; è il coronamento di un impegno di lunghissimo
corso al servizio del bello, un valore
che noi comunichiamo attraverso la
musica corale». Accanto al doveroso
ringraziamento per il maestro Bruno
Santori, che ha scelto lo Jubilate per
uno dei palchi più ambiti, Patrizia Alli
rivolge un grazie anche alla nostra
Bcc. «Da tre anni la Bcc è parte fondamentale nella manifestazione di
punta proposta dall’associazione
musicale Jubilate, il festival corale
internazionale “la Fabbrica del
Canto”. Sono certa che la Banca e il
presidente Lidio Clementi saranno
soddisfatti nel sapere che per l’edizione 2009 la Fabbrica diventerà manifestazione regionale, con 140 concerti in
tutte le province della Lombardia,
quindi con una visibilità di gran
lunga potenziata rispetto a quella già
notevole degli ultimi anni. Clementi
aveva compreso perfettamente, dal
primo concerto del festival cui aveva
assistito, quale complessità avesse la
macchina organizzativa e quali potenzialità racchiudesse; i risultati ci
hanno dato ragione». Un impegno
che si è guadagnato il riconoscimento
dal colle più alto; alla vigilia di
Sanremo
il
Presidente
della
Repubblica ha insignito l’associazione
Jubilate della medaglia d’oro quale
Premio di rappresentanza. Il migliore
degli auspici alla vigilia del Festival,
che si è poi rivelato un successo per il
coro diretto dal maestro Paolo Alli. «A
Sanremo abbiamo provato sabato 14,
poi siamo tornati il giorno dell’esibizione -racconta la corista Paola
Colombo-; è stata un’esperienza
diversa da tutte quelle vissute con lo
Jubilate, anche nei tanti concorsi fatti
in Europa. Qui avevamo puntati
addosso gli occhi di milioni di spettatori, ci esibivamo in un contesto unico
e su una partitura per noi insolita.
Inizialmente la proposta ci è parsa
estranea, poi l’abbiamo accolta: è un
errore alzare barriere nella musica».
33
MONDO SOCI
Prokofiev fa visita a Busto Arsizio
N
on c’è il due senza il tre,
recita un vecchio adagio.
E «Pierino e il Lupo», la favola
musicale di Sergej Prokofiev,
dopo le tappe di Somma
Lombardo (23 ottobre 2008) e
Samarate (8 novembre 2008),
torna a calcare i palcoscenici
del territorio. Il 20 marzo, al
teatro San Giovanni Bosco di
Busto Arsizio (via Bergamo, 2),
la voce narrante di Danilo
Lamperti e la musica dell’orchestra Microkosmos (direttore
Fabio Gallazzi) porteranno per
la terza volta nel Varesotto la
bella opera del Maestro russo.
Come nelle precedenti edizioni, la nostra Bcc sarà a fianco
della manifestazione. «Come
Prokofiev ha scritto e musicato
l’opera perché la musica fosse più accessibile ai bambini -è il commento del
nostro presidente, Lidio Clementianche la nostra Bcc è attenta e premurosa nei confronti della crescita culturale
delle giovani generazioni». Scritta e
composta nel 1936, da allora «Pierino e
il Lupo» è stata rappresentata in tutti i
teatri del mondo, raggiungendo milioni
di bambini e appassionandoli sia al teatro sia alla musica. Dopo i successi di
Somma Lombardo e Samarate, dove la
favola ha letteralmente fatto il tutto
esaurito, il lavoro di Prokofiev arriva a
Busto Arsizio. L’ingresso è libero e lo
spettacolo inizia alle 21.
Ccr, Rondanini: «Soddisfazione assoluta»
S
olidarietà e tanta partecipazione per
l’associazione Ccr della nostra Bcc.
Sergio Rondanini, presidente uscente del
sodalizio (a marzo, si veda box a fianco, si
terranno le elezioni per il rinnovo delle
cariche), è più che soddisfatto delle ultime
iniziative messe in cantiere. Su tutte, come
sottolinea, la «visita a Genova e al cimitero
di Stagliano che, dopo la “prima” del mese
di settembre, è stata replicata perché le
adesioni di partecipazione sono state davvero moltissime». Il 17 gennaio scorso,
infatti, il Ccr ha offerto nuovamente la
visita nella piacevole località del Levante
Ligure, Nervi, assieme alla Città della
Lanterna e al cimitero monumentale di
Staglieno, la maggiore necropoli di
Genova, considerata un vero e proprio
museo a cielo aperto. Tra le altre iniziative
messe in cantiere, meritevole di segnalazione lo spettacolo del 6 febbraio al teatro
La Scala di Milano, dove è andato in scena
il concerto del mezzosoprano Veronica
34
Simeoni, accompagnata dal Coro del teatro diretto da Bruno Casoni. «Allo spettacolo hanno partecipato 115 persone -spiega Rondanini-; un numero davvero eccezionale se si considera il valore solidale
della manifestazione. L’intero ricavato
della serata, infatti, è stato devoluto alla
Lega italiana per la lotta contro i tumori.
L’associazione Ccr, e con lei tutta la nostra
Bcc, hanno dimostrato ancora una volta di
essere attenti ai temi sociali e alla crescita
della ricerca in un campo tanto delicato
quale quello oncologico». Già nel 2007, il
Circolo culturale ricreativo della nostra
Bcc aveva aderito “in massa”, aggiudicandosi la palma di “gruppo più numeroso”
partecipante alla serata benefica.
CCR AL VOTO
22 marzo 2009
Busto Garolfo - salone Don Besana
ore 10 - rinnovo cariche associative
LIONS E BCC
PER IL SOCIALE
I Lions di Busto Arsizio e la
nostra Bcc impegnati per la
solidarietà. Lo scorso 22 gennaio, al teatro Sociale di Busto
Arsizio, è andata in scena una
“Serata benefica all'insegna
della musica”, con l’esibizione del baritono Demetrio
Colaci. La manifestazione,
promossa dal Lions Club
Busto
Arsizio
Europa
Cisalpino, con il patrocinio
dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio, è stata
realizzata anche grazie all’intervento della nostra Bcc. Lo
spettacolo è stato il primo
passo di una serie di iniziative
volute dai Lions bustocchi per
tutto il 2009 a sostegno di
alcune realtà sociali della
città. «La nostra banca è da
sempre al fianco di chi vuole
sostenere i più deboli -ha
detto Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc- e
anche in questa occasione ha
risposto all’appello».
Demetrio Colaci, apprezzato
interprete di esecuzioni concertistiche sinfoniche e operistiche e docente di canto al
conservatorio Giuseppe Verdi
di Milano, è anche componente della Consulta nazionale
per l’alta formazione artistica
e musicale. Il recital lirico ha
visto in scena anche la soprano Irina Kapanadze e il pianista Luigi Di Bella.
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marzo 2009 - Scarica il PDF