marzo 2009 MERCATI Le banche e gli spread chi tartassa e chi no a pag. 6 RICONOSCIMENTI CONVEGNO Contro la crisi artigiani in assise Federcasse e Ministero certificano la nostra Bcc a pag. 11 a pag. 6 Quanto conta la differenza Editoriale DI LIDIO CLEMENTI Facciamo la nostra parte senza compromessi tenimento dello spread dei rapporti in essere. Anche ai «In questo 2009 caratterizzato dall’attesa della crisi, siamo nostri clienti abbiamo dimostrato con i fatti il nostro essere chiamati ancor di più a svolgere il nostro ruolo a sostegno banca locale, realmente di aiuto al territorio, differente delle famiglie e dell’economia dei nostri territori. Una cosa nella concretezza delle proprie scelte. Così, anche ai clienti, è certa: non ci tireremo indietro». Così concludevo l’editofino alla fine di questo mese di marzo non abbiamo toccariale di due mesi fa, parlando delle tante iniziative in canto lo spread dei rapporti in essere e il rialzo che diventerà tiere sulle quali, come consiglio di amministrazione, abbiaoperativo dal primo di aprile è uno dei più bassi del mermo cominciato a lavorare dall’autunno scorso, all’indomacato bancario. ni dei venti gelidi della crisi che hanno Infine il nostro territorio, che sta risentencominciato a spazzare anche i nostri terriQuando diciamo do della crisi. A pagarne il prezzo sono tori. Volevamo, e dovevamo, fare qualcosa per aiutare i nostri soci, i nostri clienti, il che siamo differenti tante famiglie, colpite dal dramma della cassaintegrazione, ma anche molte imprenostro territorio. E come avrete già avuto parliamo di valori se che tentano con fatica di rilanciarsi. modo di vedere sui mass media, e potete Ecco, allora, la decisione di intervenire a approfondire nelle pagine di questo non di messaggi favore di entrambi, con la scelta di anticinumero della Voce, la nostra parte la stiaconsociativi pare la cassa integrazione a costo zero, mo facendo, davvero senza compromessi. rimettendo sul territorio parte di quell’uA partire dai soci, per i quali come consitile per noi generato dal territorio stesso. glio di amministrazione abbiamo deciso di non toccare lo Non mi dilungo oltre, ma sull’operazione della cassa intespread dei tassi dei rapporti in essere. Come sapete, negli grazione voglio chiarire un ultimo, basilare concetto: per ultimi mesi dello scorso anno sono state molte le banche a questo intervento non abbiamo fatto distinzione tra nostri ritoccare all’insù gli spread per compensare il calo dei tassi soci e clienti e clienti di altre banche. di interesse. Una manovra, questa, accompagnata dalle Perché quando diciamo che la nostra banca è l’ultima e richieste di ulteriori garanzie reali alle imprese e agli unica vera banca autenticamente locale, quando sosteniaimprenditori: non per concedere nuove linee di affidamenmo che siamo un valore per il nostro territorio, esprimiamo to, ma per mantenere in vita quelle esistenti. Noi no. Non concetti di solidarietà, cooperazione, mutuo soccorso. E solo non l’abbiamo fatto, ma per i nostri soci abbiamo non messaggi consociativi. messo in campo la risposta decisa e convincente del man- 3 Il Panorama SOMMARIO COPERTINA L’accordo in favore dei lavoratori Siglato il patto tra la nostra Bcc, gli artigiani e gli industriali dell’Altomilanese per garantire, nel momento di incertezza economica attuale, la Cassa integrazione ai lavoratori del territorio che si trovano in difficoltà. La firma porta i nomi dei presidenti di Confartigianato Altomilanese, Edmiro Toniolo, del Gruppo Piccola Industria Confindustria Altomilanese, Eugenio Camera Magni e del presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi. LA VOCE La crisi e gli spread Chi li tocca e chi no La nostra Bcc “atipica” Comunicazione 18 Aiutiamoci a crescere La filosofia La pubblicità Il valore aggiunto della nostra semplicità 12 marzo 2009 10 La Banca La nostra Bcc sale in cattedra: lezione all’Insubria 28 Concerti Il bilancio della rassegna organistica sul territorio e gli ultimi appuntamenti 11 Riconoscimenti Federcasse e Ministero certificano la correttezza dell’operato della Banca 30 La mostra Continua l’esposizione itinerante del Vispe negli sportelli della Banca 17 Edicola I mass media che hanno parlato della nostra Banca 32 Musica Il Coro Jubilate di Legnano apre la seconda serata al Festival di Sanremo 22 Celebrazioni I 50 anni dell’Itis Bernocchi Mezzo secolo dedicato alla formazione dei giovani 34 Mondo Soci Pierino e il Lupo torna a Busto Arsizio; il Ccr tra bilancio e votazioni Primo piano 6 DI LUCA BARNI La Voce “La resistenza del credito noioso”: così ha recentemente titolato in prima pagina Il Sole 24 Ore, tracciando una differenza ben precisa tra il modo di fare banca in maniera “tradizionale”, in cui si inserisce a pieno titolo la nostra Bcc, rispetto alle modalità che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’operatività degli istituti di credito di maggiori dimensioni. Per capire meglio bisogna ripartire da una distinzione fatta alcuni anni fa dal Wall Street Journal, che aveva diviso il mondo degli istituti di credito tra banche “glamour” e “boring banks”: letteralmente, banche noiose. Naturalmente il quotidiano Usa inneggiava al primo modello, quello alla moda, aggressivo, votato all’acquisizione di importanti asset (con l’obiettivo della crescita dimensionale), all’incremento dello shareholder value (cioè il valore per gli azionisti), alla massimizzazione sia del ROE (return of equity, che esprime la redditività netta globale del capitale portato in azienda a titolo di rischio) sia del Rarorac (Risk adjusted return on risk adjusted capital, che è un altro indice di performance). Banche glamour fatte soprattutto di acronimi, di indici, di statistiche, di profitti e che, in questi anni, sono state tutte tese ad attivare quote sempre più crescenti di asset nel merchant banking e nel capital markets, per arrivare a distribuire generosi bonus e importanti stock option ai top manager particolarmente agguerriti e aggressivi. Bene: ma chi ha vinto questa sfida tra banche “alla moda” e banche “noiose”? Il Sole 24 Ore non ha dubbi: di fronte alla crisi che sempre più sta mordendo l’economia globale è proprio il modello bollato come “noioso” a reggere, a creare maggior valore aggiunto. Un modello nel quale noi ci siamo sempre mossi, distinguendoci per una semplicità di fare banca che, lo sapevamo, giorno dopo giorno dava valore aggiunto ai nostri soci e ai nostri clienti. E, alla resa dei conti, anche gli analisti e gli osservatori ci hanno dato ragione. Del resto, il ruolo di una Bcc, della nostra Bcc è semplice: raccogliere risorse da impiegare esclusivamente nel proprio territorio, consigliare ai clienti investimenti in linea con una misurata e attenta propensione al rischio, vendere solo servizi che necessitano alla clientela. E questo ha significato, per venire all’operatività quotidiana, aver operato una raccolta diretta senza aver mai venduto titoli strutturati e lavorato sulla raccolta indiretta ponendo grande attenzione ai titoli: già nel 2004 il nostro consiglio di amministrazione aveva deliberato di non vendere titoli al di sotto di un determinato rating. Le risorse raccolte sono state impiegate nel settore che più rappresenta il tessuto del nostro territorio, cioè il retail (fino a 250mila euro), che a dicembre rappresentava il 36% dei nostri impieghi (percentuale che arriva al 50% se consideriamo gli affidamenti fino a 500mila euro). E questo significa sostenere quel “capitalismo molecolare” che è la struttura industriale prevalente del nostro territorio, e di cui noi rappresentiamo il corrispondente di riferimento nel mondo finanziario. In sintesi, nel tempo siamo rimasti fedeli al nostro Dna, subendo a volte critiche per la nostra dimensione e la nostra operatività limitata al territorio, abbiamo evitato la strada della complessità percorsa da altri Istituti, soprattutto nel campo della innovazione finanziaria. E oggi, che tutti ci riconoscono il valore aggiunto della nostra semplicità, continueremo con orgoglio a fare banca noiosamente tradizionale. Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Eventi 25 4 Le prime tappe e le seguenti della stagione lirica marzo 2009 Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano Anno VI n° 2 Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio Direttore Editoriale: Alberto Morandi Editore: Spinnaker Direttore Responsabile: Chiara Porta Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004 5 PRIMO PIANO PRIMO PIANO HANNO DETTO LIDIO CLEMENTI N Lo spread questo sconosciuto egli ultimi mesi è cresciuto sollevando non poche preoccupazioni e finendo nei titoli dei giornali: ma cos’è lo spread? Il termine, in inglese, significa oscillazione, estensione. In ambito borsistico, lo spread ha assunto il significato di scarto, nel senso di scarto tra due quotazioni di un titolo. In campo bancario rappresenta, invece, la quota che un istituto di credito aggiunge al tasso di interesse nelle operazioni di prestito. In concreto, è l’indice che, insieme al tasso Euribor o Eurirs (a seconda se si stipula un mutuo a tasso variabile o fisso), consente di determinare il tasso di interesse finale relativo al mutuo e ai finanziamenti di cassa. È quindi indicativo del guadagno di cui beneficia l’istituto bancario. O, al contrario, del guadagno dei clienti, visto che lo spread si applica anche al pagamento degli interessi maturati sui soldi che restano in giacenza sui conti correnti. Così, pur operando a parità di condizioni (durata ed importo) e di tasso di partenza (ad esempio l’Euribor), su prestiti e mutui i diversi istituti di credito possono arrivare a proporre soluzioni differenti, più o meno vantaggiose per i clienti, semplicemente toccando di qualche decimo di punto lo spread. U Spread chi tartassa e chi no na scelta chiara e precisa. Di parte. La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha scelto di stare dalla parte dei suoi soci. Come? Non toccando a rial- 6 zo lo spread, ovvero lasciando inalterata quella quota che, all’interno del tasso di interesse applicato ai finanziamenti, rappresenta il ricavo dell’istituto di credito. Una decisione in controtendenza rispetto a tutte le altre banche. «Abbiamo voluto confermarci quel porto sicuro dove i nostri soci, anche con i loro risparmi, possono sentirsi protetti», spiega il presidente della Bcc, Lidio Clementi. «Un porto dove la sicurezza è determinata dall’assenza di sorprese e dove è possibile sentirsi veramente protetti dagli sbalzi di un sistema economico che sta vivendo una delle sue pagine più buie». Non così le altre banche, che hanno fatto registrare aumenti tra il 30 fino a oltre il 40 per cento dello spread solamente negli ultimi sei mesi; ovvero dall’estate 2008 ad oggi, esattamente il periodo che ha visto l’esplosione della crisi finanziaria e l’entrata in vigore delle diverse manovre adottare per contrastare il periodo negativo. «La nostra Bcc non è andata a cercare sistemi di autodifesa al rialzo», sottolinea il vicepresidente, Roberto Scazzosi. «Non smetteremo mai di sottolineare che siamo differenti, differenti per forza, come ci ricordano le nostre campagne pubblicitarie. E questo non è solo un claim di richiamo, ma è una filosofia, un sistema di valori che si concretizza in precise scelte di gestione. Vogliamo essere vicini al territorio e questa strada è quella che ci permette di essere al fianco di famiglie e imprese in modo concreto, come del resto abbiamo sempre fatto negli oltre 111 anni della nostra storia». Questa «Abbiamo voluto confermarci quel porto sicuro dove i nostri Soci, anche con i loro risparmi, possono sentirsi protetti. Un porto dove la sicurezza è determinata dall’assenza di sorprese e dove è possibile sentirsi veramente protetti dagli sbalzi di un sistema economico che sta vivendo una delle sue pagine più buie» IGNAZIO PARRINELLO «La banca sta facendo un grosso sacrificio. In questo momento di particolare difficoltà, il consiglio di amministrazione ha ritenuto però opportuno non alzare gli spread per i Soci. Siamo una banca locale e siamo attenti alle realtà che operano sul territorio: non faremo mancare il nostro sostegno alla clientela» ROBERTO SCAZZOSI «La nostra Bcc non è andata a cercare sistemi di autodifesa al rialzo. Non smetterermo mai di sottolineare che siamo differenti, differenti per forza, come ci ricordano le nostre campagne pubblicitarie. Questo non è solo un claim di richiamo, ma è una filosofia, un sistema di valori che si concretizza in precise scelte di gestione. Noi siamo vicini al territorio» 7 PRIMO PIANO scelta non è stata semplice. «La banca sta facendo un grosso sacrificio», rimarca il vicepresidente vicario, Ignazio Parrinello. «In questo momento di particolare difficoltà, il consiglio di amministrazione ha ritenuto però opportuno non alzare gli spread per i soci. Siamo una banca locale e siamo attenti alle realtà che operano sul territorio: non faremo mancare il nostro sostegno alla clientela». Le associazioni dei consumatori avevano messo in guardia: attenzione, in un momento in cui i tassi di interesse sono destinati a scendere in maniera vorticosa, non è detto che la rata dei mutui possa ridursi di conseguenza. Quel processo di graduale erosione degli spread, che è stato innescato negli ultimi anni grazie anche all’ingresso di operatori stranieri sul mercato italiano, si è arrestato. I motivi sono molteplici, alcuni sono contingenti, altri invece strutturali. Tra i primi, la crisi finanziaria occupa sicuramente un posto di primo piano: a fronte del pesante momento negativo che sta interessando il sistema creditizio, le banche diventano fisiologicamente più caute nel concedere crediti, cercando di recuperare redditività dove possono farlo. «La carenza di liquidità e la sfiducia delle banche, fra loro stesse, da ottobre in avanti hanno immesso adrenalina pura nel sistema bancario fino a costringere governi nazionali ad intervenire», spiega il direttore commerciale della Bcc, Adalberto Tomasello. Inoltre, «un repentino movimento dei tassi, mai visto nella storia recente, che ha registrato una discesa dell’Euribor (ovvero il costo del denaro fra gli istituti di credito) dal 5,226% di ottobre all’1,939% di metà febbraio, ha inciso fortemente sulla produttività del sistema bancario». Ancora, «è aumentata sensibilmente la rischiosità generale per effetto della crisi economica che sta incalzando, richiamando l’attenzione di tutti gli attori del sistema economico e politico locale, nazionale ed internazionale», prosegue Tomasello. Non ultima, «l’introduzione di una serie di norme restrittive che, pur avendo comportato un sensibile miglioramento di alcune condizioni economiche in favore della clientela, ha altresì prodotto una riduzione di una parte di marginalità su alcuni prodotti bancari», afferma il direttore commerciale della 8 PRIMO PIANO Bcc. Di qui la difesa delle banche che hanno aumentato i margini su ciascun singolo contratto. «I nostri soci clienti però sono salvaguardati. Finché la nostra efficienza lo consentirà, gli spread non verranno toccati», sottolinea il vicedirettore generale, Feliceangelo Canton. «Ogni titolare di mutuo o di prestito a tasso indicizzato, potrà verificare -è il caso di dirlo- “nelle proprie tasche” il forte beneficio della riduzione del costo del denaro in atto. Beneficio peraltro già riscontrato parzialmente, ma che troverà massima applicazione dal prossimo trimestre». Inoltre, «per le nuove richieste di mutuo per abitazione principale abbiamo messo a disposizione della nostra clientela il parametro Bce, più stabile e influenzato direttamente solo dai movimenti della politica monetaria europea. Rimaniamo fortemente competitivi su un mercato sempre più difficile», prosegue il vicedirettore generale. Un parametro che beneficia di uno spread assolutamente vantaggioso, rispetto agli altri istituti di credito, essendo di solo lo 0,25 superiore a quello stabilito per i mutui a tasso variabile indicizzati Euribor. «Sono scelte che il consiglio di amministrazione tutto ha voluto con forza», conclude il presidente Clementi. «Abbiamo voluto porre le basi affinché la nostra Bcc possa crescere insieme a tutto il territorio: quel rapporto mutualistico che è alla base del Credito Cooperativo diventa così strumento per affrontare la crisi e dare un fondamento solido allo sviluppo». Dall’Euribor al Bce ecco i mutui del futuro La nostra Bcc schierata a sostegno dei propri Soci «D La netta presa di posizione del Consiglio di Amministrazione: «Non toccheremo gli spread di tutti i Soci per l’intero 2009» L avorare sullo spread è diventata una necessità per tutte le banche e questa tendenza è stata in un certo modo rafforzata anche dall’indicizzazione Bce introdotta con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto anti-crisi”: secondo il testo di legge, dall’1 gennaio 2009, un mutuo può essere indicizzato anche al tasso Bce. E questo ha aperto un nuovo capitolo per gli istituti di credito e gli spread applicati. Il problema di base è duplice: innanzitutto, il costo del denaro fissato a Francoforte (il Bce, appunto) non è un valore di mercato; in secondo luogo occorre ricordare che le banche prendono i soldi a prestito ai tassi indicati dal mercato interbancario (Euribor). Indicizzare un prestito al tasso Bce, quindi, implica per gli istituti di credito l’assunzione di un rischio supplementare. L’innalzamento dello spread diventa perciò inevitabile. Come fa sapere l’Abi: «La banca deve coprirsi dai costi del rischio dell’intermediazione, che sono maggiori». Se però molti istituti di credito hanno conteggiato questo rischio alzando anche di un punto e oltre lo spread, la nostra Bcc si è mantenuta sul livello dello 0,25, tra i più bassi del mercato. all’inizio della crisi, cioè settembre dello scorso anno, fino a oggi non abbiamo toccato i tassi a nessuno: né Soci né clienti. Ma la brusca riduzione dell’Euribor obbliga anche noi ad intervenire, perché le proiezioni dimostrano che i margini per garantire l’operatività della banca cominciano a essere troppo risicati. E qui il consiglio di amministrazione ha assunto una posizione decisa, che condivido: mantenere al livello più basso possibile l’aumento dello spread ai clienti e garantire ai Soci che gli spread non saranno toccati ancora per tutto il 2009. Così abbiamo fatto, schierandoci a sostegno dei nostri Soci e mantenendo ai nostri clienti condizioni di mercato decisamente più favorevoli». La sua nomina a direttore generale è coincisa con la partenza della crisi che sta sconquas- sando i mercati. E questo basterebscorso anno, nel pieno della crisi: be per lamentarsi. Ma così non fa «Finché potremo non toccheremo Luca Barni, che si muove con grangli spread». Ma il momento delle de sicurezza nella rivoluzione scelte obbligate arriva sempre: così, copernicana che tutto il mondo del dal prossimo primo aprile, anche ai credito sta vivendo. Per mesi ha clienti della Bcc di Busto Garolfo visto le altre banche opeverranno ritoccati gli rare da subito manovre al spread dei rapporti in rialzo, presentarsi dagli essere. «Abbiamo conteimprenditori a chiedere nuto il ritocco allo stretto surplus di garanzie sugli necessario», spiega il affidamenti in essere. «Noi direttore generale. Risulqueste cose non le facciatato: un ritocco tra i più mo -era solito ripetere- fin bassi tra quelli che il resto quando potremo limeredel sistema bancario ha mo costi e utili». Una linea già fatto da mesi. E per i Luca Barni pienamente condivisa con Soci? In linea con la il Consiglio di amministrazione: «A domanda «a che serve un utile eleche serve un utile elevato? Noi vato?» la scelta di non toccare gli abbiamo il dovere di svolgere al spread per tutto il 2009. «Perché il meglio la nostra missione: ecco a nostro Socio va sostenuto, specie in cosa serve», è la domanda retorica un momento come quello attuale di del presidente, Lidio Clementi. Da mercato», chiosano all’unisono il qui la decisione del novembre delle direttore generale e il presidente. 9 ATTESTATO P Un “prof” molto speciale er un giorno docente di economia. La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate il 19 gennaio è intervenuta al ciclo di incontri “Le radici della crisi finanziaria e le vie d’uscita possibili”, organizzato dal Creares, il Centro di Ricerche su etica negli Affari e Responsabilità sociale dell’Università dell’Insubria. Al Dipartimento di Economia di Varese è salito in cattedra il direttore generale Luca Barni. A lui è stato affidato il compito di illustrare “la risposta delle Bcc alla crisi finanziaria”, come recitava il titolo dell’incontro, perché «le banche locali hanno il contatto con il territorio e con le imprese», ha detto il vicedirettore di Creares, Cristiana Schena. La risposta delle Bcc parte «dal capire cos’è il Credito Cooperativo; quali sono i suoi fondamenti, i suoi valori e la sua organizzazione», ha spiegato Barni. «Siamo la sola banca locale del territorio: riusciamo a capire come la crisi si riflette sui comportamenti dei nostri clienti, delle imprese e delle famiglie». Il quadro attuale registra un atteggiamento di attendismo. Come ha descritto il direttore della Bcc: «C’è una richiesta minore di credito sia per quanto riguarda la gestione aziendale, sia per gli investimenti. L’economia dell’Alto Milanese e del Varesotto è però sana. La fortuna della zona in cui operiamo è nella diversità della produzione: non esiste un unico settore trainante, come invece avviene in altre aree della Lombardia». Secondo Barni l’attuale momento di difficoltà «è nato come crisi finanziaria, ma si è riverberato sul sistema diventando una crisi di sistema: si è rotto quel processo dove il debito sostiene il consumo». Le soluzioni di ingegneria finanziaria hanno portato ad annullare la percezione del rischio, l’eccessivo sostegno del consumo con il debito e un sistema finanziario che si è autoreferenziato. «La finanza non è andata al servizio dell’economia reale e questo ha portato alla crisi dell’intero sistema», ha ricordato il direttore. La Bcc trova nei suoi valori fondanti la risposta alla crisi. «Restiamo fortemente ancorati ai valori di mutualismo e responsabilità sociale, che sono all’origine del Credito Cooperativo», ha proseguito Barni. Innanzitutto, la solidità dell’istituto: «Il patrimonio viene usato come leva per far crescere la banca. Originiamo rischio per gestirlo e non per distribuirlo, senza andare a debito sull’intero sistema». Primario è il forte legame con il territorio. Ha concluso Barni: «Investiamo il denaro là dove lo raccogliamo. La nostra redditività va a sostenere il patrimonio, quindi a rafforzare le aziende». PRESS BOX Nelle immagini due momenti della lezione tenuta dal nostro direttore generale Luca Barni agli studenti di Economia dell’Università Insubria. 10 Vigilanza cooperativa: disco verde all’operato della nostra Bcc FEDERCASSE e MINISTERO ATTIVITÀ PRODUTTIVE L a nostra Bcc ha tutte le carte e le procedure in regola con le norme previste dal decreto legislativo 220 del 2002 e il successivo decreto attuativo ministeriale del 22 dicembre 2005. In particolare: «La democrazia interna è garantita e salvaguardata, l’operatività prevalente con i soci è conforme alla normativa, lo scambio mutualistico è effettivamente attuato». Parola di Federcasse e di Ministero alle Attività Produttive. Nei mesi scorsi, infatti, si è svolta l’ispezione ai sensi della cosiddetta legge sulla “Vigilanza cooperativa” che, emanata nel 2002 e normata nel 2005, è diventata operativa solo a far data dallo scorso anno. La legge prevede che ogni due anni le cooperative siano oggetto di ispezione da parte di “revisori” del ministero, che hanno due scopi principali. In primo certificano la correttezza di attività prevalente, mutualismo, regole di democrazia interna e funzionamento degli organi sociali luogo, fornire agli organi di direzione e di amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei Soci alla vita sociale. Il secondo obiettivo è quello di accertare, anche attraverso una verifica della gestione amministrativocontabile, la natura mutualistica dell’ente, verificando l’effettività della base sociale, la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico con l’ente, la qualità di tale partecipazione, l’assenza di scopi di lucro dell’ente, nei limiti previsti dalla legislazione vigente, e la legittimazione dell’ente a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previdenziali e di altra natura. Nel 2008, dunque, sono cominciate le ispezioni nelle varie Bcc condotte, per conto del ministero, dal “Servizio revisione ispettiva e revisione cooperativa” delle varie Federazioni. A Busto Garolfo, a giugno, per quasi un mese, ha operato Luca Giovannelli, della Federazione Lombarda della Bcc, che ha visionato e controllato lo statuto (per accertare lo scambio mutualistico), il regolamento elettorale (per verificare il rispetto della democrazia interna e il corretto iter per il rinnovo delle cariche sociali), i libri sociali, il piano strategico, i bilanci, i soci e la loro composizione, le deleghe e l’operatività prevalente. Il risultato, validato dal Ministero alle Attività Produttive, è stato di promozione a pieni voti per la nostra Bcc e, nei giorni scorsi, è stata consegnata al presidente l’attestato di revisione. 11 COPERTINA COPERTINA Quando una banca fa la differenza IL PUNTO Arriva sempre un momento in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte, e questo è il momento della difficoltà, quando il si salvi chi può spesso la vince sui legami di solidarietà e aiuto reciproco cui sempre dovrebbero essere improntati i rapporti umani. Per questa crisi che c’è, che morde con grande forza e fa davvero male a tanta gente, ai dipendenti delle imprese come agli imprenditori, bisognava fare qualcosa. Ed ecco che la Bcc è andata dai suoi interlocutori privilegiati, Confindustria e Confartigianato locali, per condividere un intervento cui stava lavorando da settimane e che come si è concordato - sarebbe stato davvero d’aiuto. Anticipo della cassa integrazione al 10 di ogni mese per un massimo mensile di 900 euro e per un massimo di 7 mesi: un accordo semplice nella sua esposizione, perché per fronteggiare questa crisi non servono bizantinismi di sorta, ma soltanto chiarezza e buona volontà. Se la Bcc dice intervento a costo zero, a costo zero è, senza sorprese, clausole invisibili, illusioni che precipitano in delusioni. Un aiuto ai lavoratori e alle imprese, perché non si cammina mai su una gamba sola; al massimo si zoppica. Se di aiuto e di sostegno alla ripresa e alle famiglie si parla, aiuto vero deve essere. Per questa iniziativa sulla cassa la banca riporta indietro le lancette di 20 o 30 anni rispetto alla tecnologia; operazioni a mano per intendersi, perché atipiche, che i dipendenti hanno accettato di buon grado. Anche questo è essere differenti. 12 Firmato l’accordo con artigiani e industriali sull’anticipo della Cig a tasso zero. Clementi: «Se vogliamo parlare di aiuti alle famiglie, allora che siano veri aiuti». Camera Magni (industriali): «Le banche di grandi dimensioni riducono l’erogazione». Toniolo (artigiani): «Una risposta forte» D ue cifre prima di ogni discorso: 2 milioni 520 mila euro e 0. La prima sta per il fondo di solidarietà costituito dalla Bcc per anticipare la Cassa integrazione guadagni straordinaria nell’Altomilanese, la seconda per indicare oneri e costi per lavoratori e imprese che aderiranno all’iniziativa. Da una parte le risorse, dall’altra lo spirito dell’iniziativa siglata il 25 febbraio dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con Confindustria e Confartigianato Alto Milanese. Da una parte la liquidità, dall’altra il quid che fa la banca differente: «Se di aiuto e di sostegno alla ripresa e alle famiglie stiamo parlando, aiuto vero deve essere – esordisce il presidente Lidio Clementi -, quindi per noi della Bcc è naturale intendere l’intervento senza costi, oneri, tassi o che altro a carico del lavoratore o delle imprese. Per intenderci, senza neppure l’imposta da bollo: la paghiamo noi». Così è cominciato il 2009 in Bcc, lavorando a un’iniziativa che guardasse negli occhi la realtà. E chi vuole misurarsi con la realtà oggi deve misurarsi con la crisi e i suoi effetti, sui lavoratori e le imprese. «Le aziende sempre più si trovano ad affrontare conti economici con margini in calo e situazioni di cassa non idonee a sostenerne l’operatività – ha spiegato Eugenio Camera Magni, presidente del Gruppo Piccola Industria Confindustria Alto Milanese-. E questo perché le banche, principalmente quelle di grandi dimensioni, stanno riducendo l’erogazione di finanziamenti e, al contempo, stanno praticando un netto rialzo degli spread». In questa situazione di crisi produttiva e finanziaria si colloca l’accordo per anticipare la Cigs, pensato per i dipendenti delle micro e piccole imprese con meno di cinquanta dipendenti attive in provincia di Milano nel territorio di competenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e aderenti alle associazioni territoriali di Confindustria e Confartigianato. L’intesa sottoscritta fra le parti prevede la costituzione, da parte della nostra Bcc, di un fondo di solidarietà rotativo, valido per tutto il 2009, di 2 milioni 520mila euro. Ai lavoratori sarà anticipata, il 10 di ogni mese, la quota dovuta da parte dell’Inps, in proporzione alle ore di cassa integrazione effettuate nel mese precedente sino a un massimo mensile di 900 euro. Ogni lavoratore potrà godere dell’agevolazione per un massimo di sette mesi e, comunque, sino all’avvio del pagamento diretto da parte dell’Inps. Tradotto in numeri, in caso di utilizzo complessivo del Siglato lo scorso 25 febbraio, l’accordo prevede zero costi per la banca e interessi zero per i lavoratori. Soddisfatto il mondo economicoimprendtoriale del territorio. In questa pagina, due immagini della conferenza stampa congiunta che si è svolta nella sede della nostra Bcc a Busto Garolfo. Nella foto qui sopra, si riconoscono, da sinistra, Luca Barni, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi, vicepresidente della banca, Lidio Clementi, preisdente della Bcc, Edmiro Toniolo, presidente di Confartigianato Altomilanese, Eugenio Camera Magni, presidente del Gruppo Piccola e Media Industria Confindustria Altomilanese e Alberto Duvia, direttore generale di Confindustria Altomilanese. 13 COPERTINA COPERTINA HANNO DETTO ALBERTO DUVIA «Non siamo di fronte a deindustrializzazione; ci sono realtà che presidiano in modo eccellente il mercato. Forse questa crisi potrà operare una selezione fra le banche, imporre una distinzione fra le attività di rischio e di credito. Siamo riconoscenti alla Bcc per questo accordo: ammortizzatori sociali che non intervengono “a fine mese” non rispondono alle esigenze dei lavoratori e delle imprese» LUCA BARNI «Quando abbiamo tradotto in pratica la decisione della presidenza abbiamo fronteggiato difficoltà notevoli perché il sistema non supportava le operazioni; abbiamo dovuto inventarci come procedere. Torniamo indietro di anni, perché queste operazioni saranno fatte a mano in quanto assolutamente atipiche. È bello che i dipendenti abbiano accettato; è segno di solidarietà» 14 Qui sopra altre due immagini della presentazione dell’accordo sulla Cassa integrazione siglato dalla nostra Bcc con gli artigiani e gli indutriali dell’Altomilanese. Qui sopra, il presidente Lidio Clementi mentre rilascia un’intervista a Rete 55. Nella pagina a fianco, alcune immagini di lavoro. plafond, i lavoratori che accederanno al sostegno oscilleranno tra 800 e 1.600 in relazione alla durata dell’erogazione e dei tempi entro i quali arriverà il pagamento. «Quando a gennaio la presidenza ha voluto questa operazione ho aderito immediatamente -ricorda il direttore generale Luca Barni-; poi, nel momento in cui ho dovuto tradurre in termini aziendali la decisione, mi sono tremate le gambe. Il sistema non supportava questa operazione e ci siamo dovuti inventare tutto. Infatti tutto sarà eseguito a mano, a riprova che non di un’operazione strettamente bancaria si tratta, ma di qualcosa di diverso, qualcosa di più; di un vero e proprio servizio. E a questo la struttura ha aderito con convinzione; un ulteriore segno di solidarietà in un momento in cui se ne avverte veramente grande bisogno». Parola d’ordine anticrisi, andare oltre gli schemi, quindi, «se pensiamo che le intese esistenti da tempo con le grandi banche coprono gli anticipi della cassa soltan- to per quelle aziende che hanno avviato procedure fallimentari o concorsuali -nota il vicepresidente della Bcc Roberto Scazzosi-. Noi abbiamo voluto fare qualcosa di differente, noi abbiamo pensato a quelle aziende che stanno lottando per farcela, realtà per cui non è troppo tardi e per le quali non c’erano aiuti». Si agisce su un punto nevralgico della crisi che stringe tante imprese: la carenza di liquidità. L’azienda, in momenti grami come quelli scanditi dalla cassa integrazione, è di fronte a un bivio: anticipare l’aiuto che dovrebbe arrivare dallo Stato o tentare il rilancio. L’aut aut, inevitabilmente, sacrifica qualcosa. «Ma poter disporre di un aiuto realmente a costo zero, sia per il dipendente che lo riceve sia per l’azienda che attraversa un momento difficile di liquidità sono certo potrà contribuire al rilancio del nostro sistema economico -afferma il presidente di Confartigianato Alto Milanese, Edmiro Toniolo-. Questo accordo è una risposta forte, immedia- ta e concreta; per questo abbiamo accolto da subito la proposta e la disponibilità della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che, mettendo a disposizione del sistema Altomilanese questo plafond, dimostra, una volta di più, quale sia il reale valore di una banca locale per il suo territorio». Concretamente per accedere ai benefici contenuti in questo accordo si deve aprire un contro corrente in Bcc, senza alcun tipo di costo, né di apertura, né di gestione, né di chiusura, si firma il rid con cui si impegna l’Inps a versare in Bcc il corrispettivo della Cassa. Quando dall’Inps arriveranno i soldi la Bcc tratterrà quanto anticipato, naturalmente senza interessi; a quel punto il lavoratore potrà chiudere, sempre senza costi, il conto corrente. «È un’operazione atipica, esattamente come atipica, nel panorama delle banche, è la Bcc -commenta il presidente Lidio Clementi-. Siamo l’unica e ultima banca autenticamente locale dell’Altomilanese e del Varesotto, un territorio cui siamo legati da un rapporto forte e diretto. A fine anno, stendendo il bilancio, non stacchiamo cedole di dividendi: il nostro utile va in parte a patrimonio e in parte torna sul territorio per sostenerne lo sviluppo economico, sociale e culturale. Nel 2008 abbiamo restituito al territorio un milione e mezzo dell’utile; quest’anno, in questa congiuntura, non potevamo astenerci dal fare la nostra parte, dall’intervenire a sostegno del nostro territorio, dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese, soggetti cui servono fiducia, risposte rapide, concrete e coerenti». A questa concretezza, a questa coerenza la Bcc è avvezza da oltre 110 anni; risponde con gli strumenti in suo possesso e con la sensibilità per il sociale che è stampata a chiare lettere nel suo statuto alla situazione di crisi; non manda segnali alla concorrenza, segue e approfondisce una linea di lunga data; risponde con i fatti a una congiuntura non facile. Una congiuntura che limita le risorse e alza i rischi di dispersione di quel capitale umano che, specie nelle piccole e medie imprese, è rappresentato dalla professionalità dei lavoratori. «Questo territorio ha sempre avuto le risorse per fronteggiare le crisi che si sono presentate negli anni -ha concluso il direttore di Confindustria Alto Milanese, HANNO DETTO LIDIO CLEMENTI «Arriva sempre un momento in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte, e questo è il vero motivo per cui abbiamo deciso di effettuare questo intervento. È un’operazione atipica, come atipica è la nostra banca. Siamo l’unica banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto e restituiamo parte dell’utile al territorio, per sostenerne lo sviluppo economico, sociale e culturale» EUGENIO CAMERA MAGNI Alberto Duvia-; non siamo di fronte a un fenomeno di deindustrializzazione, ci sono infatti molte realtà che presidiano egregiamente il mercato. Forse questo momento potrà servire a selezionare le banche, a imporre una distinzione fra attività di rischio e di credito. Siamo riconoscenti alla Bcc per questo accordo; mi preme però sottolineare la responsabilità in altre e più alte sfere: ammortizzatori sociali che non intervengono a fine mese non rispondono alle esigenze dei lavoratori e delle imprese e non ammortizzano le tensioni sociali». A ognuno la sua parte quindi, i soggetti dell’accordo, ognuno uscendo dagli schemi, hanno fatto la loro, hanno fatto, in quella dimensione locale che loro compete, semplicemente sistema. «Le aziende si trovano a fronteggiare conti economici con margini in calo e situazioni di cassa non idonee a sostenerne l’operatività. Questo perché le banche, specie quelle di grandi dimensioni, riducono l’erogazione di finanziamenti e, al contempo, operano un forte rialzo degli spread. L’iniziativa rappresenta un aiuto concreto per lavoratori e imprese, soprattutto quelle che stanno ristrutturando» EDMIRO TONIOLO «Questo accordo è una risposta forte, immediata e concreta che il sistema Altomilanese dà alle imprese e ai lavoratori. Abbiamo accolto subito la proposta della Bcc che, mettendo a disposizione questo plafond, dimostra una volta di più quale sia il valore di una banca locale per il suo territorio. Disporre di un aiuto a costo zero per dipendente e impresa potrà contribuire al rilancio del nostro sistema» 15 PRIMO PIANO EDICOLA ... e a Varese ci stanno pensando A Varese si guarda con attenzione alle mosse messe in cantiere nella zona dell’Altomilanese Barni: «Ci preme un intervento sociale senza logiche normali di operazioni bancarie» 16 «U n solo territorio, il nostro, un solo comportamento, lo stile Bcc: avremmo voluto che anche a Varese valesse il protocollo approvato nell’Altomilanese. Ma i nostri partner ci hanno indirizzato verso il tavolo della Camera di Commercio». Luca Barni, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nel firmare il “Protocollo d’intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle situazioni di crisi”, martedì 24 febbraio, alla Camera di Commercio di Varese, ha sottolineato ancora una volta la differenza della nostra banca. «A gennaio abbiamo deciso di intervenire su tutto il territorio di nostra competenza per aiutare lavoratori e imprese -continua il direttore-. Abbiamo proposto il nostro percorso direttamente alle associazioni di categoria. Contestualmente la Camera di Commercio ha dato il via alle consultazioni che hanno dato vita al protocollo firmato. Un protocollo cui abbiamo aderito perché a costo zero e perché non fissa tassi di interesse da applicare, ma parla di un tasso massimo pari all’Euribor. Questo significa che la Bcc può mantenere fede al suo proposito iniziale; garantire le anticipazioni ai dipendenti a costo zero, ma anche a tasso zero. Senza quest’ultima condizione non avremmo sottoscritto l’accordo, che per essere un aiuto reale a chi versa in condizioni di difficoltà non può, secondo noi, applicare alcun tasso. Questo è quello che ci preme: che un intervento sociale lo sia in toto, senza lasciare alcuno spazio alla normale logica di un’operazione bancaria». La facoltà di muoversi fino al tasso Euribor, quindi anche di azzerarlo, ha fatto sì che la Bcc entrasse anche in questa partita, che però aveva impostato diversamente, e su cui ancora si sta impegnando per volgerla nei termini più convenienti per chi versa in una situazione di crisi. L’iniziativa è stata promossa dalla Camera di Commercio di Varese in collaborazione con i sindacati Cgil-Cisl-Uil, le banche e le associazioni di categoria del territorio provinciale. 17 COMUNICAZIONE AIUTIAMOCI A CRESCERE Solidarietà, mutuo soccorso: dal 1897 “carta canta” per la nostra Bcc L’impegno a essere vicina al territorio, la volontà di essere protagonisti S cacco alla crisi. Ci vuole una banca differente per parlare di crescita oggi. Guardatevi in giro; al massimo qualche rassicurazione, una passata di vernice sul grigio diventato, nel giro di qualche mese, il colore dominante degli orizzonti economici 2009 e 2010. La nostra Bcc no; perfettamente consapevole delle difficoltà, rilancia sulla parola tabù, tagliata dal vocabolario come gli investimenti dal budget: crescita. “Aiutiamoci a crescere”, lo slogan delle campagna pubblicitaria 2009, è coerente con il modo di fare banca a Busto Garolfo, Buguggiate e filiali, perché crescere è verbo che la Bcc declina soltanto al plurale. Si crea crescita, si crea ricchezza sempre e soltanto insieme, non ad appannaggio di pochi, né tantomeno a scapito di qualcuno. Oggi sembra che questa lezione sia stata compresa, ma la Bcc, questa etica, l’ha scritta nello statuto. Solidarietà, mutuo soccorso: carta canta dal 1897, non da quando i mostri della finanza sono stati finalmente sbattuti in prima pagina. Ed 18 ecco spiegato perché la parola crescita, punto focale della campagna pubblicitaria targata Bcc, non suona come provocazione, ma si intona a una linea di lungo corso, che ha privilegiato la concretezza rispetto alla fumosità, l’economia reale al cospetto della finanza che fluttuava a molti metri da terra, il territorio alla dimensione puramente virtuale dove si creano ricchezze fittizie. Se da qualche mese gli altri hanno scoperto il rovescio della medaglia, la Bcc, con forza, ha ribadito quanto ha sempre fatto. E, questa volta, ha voluto servirsi di un buon impianto di amplificazione; una campagna pubblicitaria lunga un anno e lungo la direttrice della crescita. Va detto: non una crescita fine a se stessa, di pure cifre, un’astrazione contabile senza riscontri nella vita delle imprese e delle famiglie, che è quella cui la Bcc ha sempre prestato attenzione, anche perché altre non ne conosce. Pensa in grande e Primo conto, ossia libretto di risparmio per i piccoli da 0 a 14 anni e conto corrente per i ragazzi da 14 ai 18, sono i due prodotti proposti e pubblicizzati per un 2009 che la Bcc vive come tempo in cui pianificare e costruire il futuro, piuttosto che come attesa fiduciosa che la tempesta, prima o poi, possa passare. Crescita vera, dunque, sviluppo armonico perché graduale, scandito giorno per giorno, proprio come per l’individuo - nei primi anni di vita per i piccolissimi e nel momento sovente critico, e comunque decisivo, dell’adolescenza per i ragazzi. Una crescita naturale, quin- di, senza scorciatoie che accelerino un processo in cui la fretta è sempre cattiva consigliera. Tempo al tempo dunque, perché una cultura, quella del risparmio, deve diventare patrimonio fin dalla giovane età, deve crescere e svilupparsi in parallelo all’individuo. Ma anche una crescita che non può essere tale in assenza di un disegno ben preciso, di una strategia attentamente pianificata; ecco perché lo slogan si accompagna ai sei pezzi della scacchiera, gli elementi del gioco più affascinante e complesso. Gioco diventato, nei secoli, un serbatoio pressoché inesauribile di simboli, gli scacchi suggeriscono una gamma di significati dall’ampiezza inesplorata ogni volta che si prova ad accostarli. Cosa risulta dalla sovrapposizione fra l’immaginario scacchistico e l’operato della Bcc? Innanzitutto il gioco di squadra; ognuno impegnato a dare il meglio nelle proprie mansioni a servizio di un disegno comune. Quindi la strategia; una visione d’insieme che non può trascurare nulla e nessuno senza perdere qualcosa. Poi la scacchiera, qui il territorio, l’humus economico e sociale in cui la Bcc agisce di concerto con gli altri attori, “orgogliosa di essere la tua Banca locale”. E ancora la gerarchia tra i pezzi della scacchiera, dal pedone al re, scala ascendente che, se da un lato suggerisce la crescita, dall’altro rimanda alle specificità di ognuno; nel gioco i movimenti concessi ai singoli elementi, nella vita del nostro territorio i LA CAMPAGNA IN NUMERI 322.444 I LETTORI RAGGIUNTI OGNI SETTIMANA 18 LE SETTIMANE DI PRESENZA SULLA CARTA STAMPATA 116 LE USCITE SULLA CARTA STAMPATA 7 I MESI DI PERMANENZA SU 2 SITI WEB COMUNICAZIONE diversi ruoli ricoperti da associazioni di categoria, banche, imprese, famiglie. Le prime uscite di questa campagna sono della fine del 2008; un lancio a preparare la strada, ad annunciare il leit motiv dell’anno in arrivo. Un percorso in quattro tappe che è andato in progressione, proprio come la politica della Bcc. Mai il passo più lungo della gamba: due pezzi evidenziati alla volta e gli altri appena sagomati con i punti da congiungere proprio come accade nei giochi passatempo. Dalla coppia pedone-alfiere a cavallo torre, sino alla coppia sovrana, regina e re, per completare con la visione d’insieme, perché ogni elemento ha esistenza autonoma, ma acquista la pienezza del suo senso soltanto in una dimensione corale. Campagna con agganci forti alla realtà come ai simboli, quindi, ma anche battage che ha il fiato per copri- COMUNICAZIONE re un anno intero. Per la prima volta nella sua storia la nostra banca ha orchestrato una strategia di così ampio respiro srotolando un fil rouge che si dipanerà attraverso tutte le testate diffuse nell’Altomilanese e nel Varesotto: dalle cartacee al web, perché se il medium è il messaggio non è possibile trascurare alcun mezzo per veicolare il Bcc pensiero. Con un calendario di uscite programmate sino a settembre “Aiutiamoci a crescere”, comunicherà con i lettori dei quotidiani Prealpina e Provincia, con le due edizioni del Giorno, dei settimanali Giornale dell’Altomilanese e Città Oggi, coi mensili Varese Mese e Città Oggi Mese, quindi con i siti Varesenews e Città Oggi web. Qualche dettaglio: 18 le uscite sulle testate cartacee, 7 i mesi in cui il banner con i prodotti targati Bcc saranno presenti su due fra i siti di informa- zione più cliccati del territorio. Fra Altomilanese e Varesotto i contatti saranno di 322mila 444 persone; e quasi la metà di queste, in media, vedranno la campagna 6 volte la settimana. Senza dimenticare la particolarità del web, e la tendenza a tornare più volte in un giorno sullo stesso sito. Nulla è lasciato al caso: non sarà superfluo sottolineare che la collocazione della pubblicità risponde sempre a una precisa strategia di posizionamento. Basti pensare all’accoglienza che “Aiutiamoci a crescere” ha trovato nella pagina economica della Prealpina, dove si concentrano le attenzioni di tanti addetti ai lavori e dove, abitualmente, le inserzioni non sono di casa. Un posto al sole, quindi, fortemente voluto proprio perché la Bcc sa bene cosa significa essere dove serve: 112 anni sul territorio serviranno a qualcosa. PRESS BOX CELEBRAZIONI CELEBRAZIONI Bernocchi, onore del territorio R L’istituto tecnico, fondato nel 1949, compie 50 anni. Mezzo secolo dedicato alla formazione professionale delle giovani generazioni. Una scuola, una storia, un futuro: la nostra Bcc a fianco delle celebrazioni per ricordare quanto è stato fatto e prepararsi alle sfide di domani appresenta mezzo secolo di storia dell’Alto Milanese il compleanno dell’Istituto tecnico statale “Antonio Bernocchi” di Legnano. Nel 2009, infatti, l’Itis compie i suoi primi 50 anni e la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ha voluto essere al suo fianco come main sponsor del lungo calendario di iniziative. Un regalo dovuto, perché, come motiva il presidente della Bcc, Lidio Clementi, «l’Itis Bernocchi ha segnato e continua a segnare lo sviluppo di questo territorio. Siamo, così, vicini ai giovani che hanno voglia di imparare, perché nelle loro mani affidiamo il nostro futuro». Nato come sede distaccata dell’Itis Feltrinelli di Milano, il Bernocchi di 22 Legnano è stato riconosciuto autonomo il 20 agosto del 1959. Dalle sue sezioni, diurna e serale (quest’ultima attiva fino al 1995), sono usciti migliaia di diplomati, che con la loro attività professionale sono stati in grado di distinguersi nei settori che hanno caratterizzato le attività produttive del Legnanese e dell’Alto Milanese. Dall’anno scolastico 2004/05, l’Itis ha ampliato la propria offerta didattica aggiungendo i corsi di studio liceo Scientifico Tecnologico e Perito informatico (progetto Abacus) agli indirizzi consolidati in Meccanica, Elettronica e Automazione ed Elettrotecnica e Telecomunicazioni. «Abbiamo seguito la storia industriale di Legnano e del Legnanese cercando sempre di rispondere ai bisogni del territorio», spiega il dirigente scolastico, Giacomo Rinciari. «È difficile sopravvivere istituzionalmente mezzo secolo se non si dà un prodotto adeguato al territorio. E l’Itis Bernocchi ce l’ha fatta, affermandosi come scuola conosciuta e riconosciuta. Purtroppo non riusciamo a far fronte a tutte le richieste che ci arrivano dalle aziende. Solo trovando una sinergia con le realtà sociali sarà possibile dare al territorio ciò che gli serve per continuare sulla strada dello sviluppo». È all’interno di questo legame, che la scuola ha saputo instaurare con il mondo economico, che si inserisce la Bcc. «Una realtà che ci è molto vicina, non solamente con la sponsorizzazione per le cerimonie dei 50 anni, ma anche con le borse di studio -continua RinciariNon posso che esprimere un sentito ringraziamento». E il territorio è stato chiamato ad entrare a far parte del Comitato d’Onore per i festeggiamenti di questo importante traguardo. Oltre alla Bcc, con il presidente Clementi, istituzioni, mondo della cultura e mondo economico, associazioni industriali e artigiane hanno infatti presenziato, il 17 gennaio scorso, nella sede dell’istituto in via Diaz a Legnano, quando si sono aperte ufficialmente le cerimonie per i dieci lustri della scuola. «L’Itis Bernocchi è una realtà importante per la formazione dei nostri giovani e per tutto il territorio: nella sua storia è stato fautore e promotore di quello sviluppo che ha fatto dell'Alto Milanese una delle prime aree industriali. Come banca locale non potevamo sottrarci al dare valore a questa scuola», ha detto il presidente della Bcc, Clementi, ponendo l’accento sul ruolo di formazione delle nuove generazioni che la scuola legnanese ha svolto nel suo mezzo secolo. Un ruolo che deve essere ancora più forte oggi. «L’interesse e la voglia dei giovani di uscire da questa fase di crisi c’è -ha osservato l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Legnano, Renzo Brignoli-. Vogliamo che questa scuola possa continuare nella sua opera di formazione e permetta ad altri giovani di usufruire dell’esperienza dei suoi docenti e dell’apporto che realtà del territorio, come la Bcc e le associazioni imprenditoriali, sono in grado di In apertura, il nostro presidente Lidio Clementi con il preside del Bernocchi Giacomo Rinciari (seduto). In questa pagina, il comitato d’onore, composto, tra gli altri, da Edmiro Toniolo (Confartigianato Altomilanese) e Giorgio Merletti (Unione Artigiani di Varese). Sotto, gli studenti del Bernocchi durante l’incontro con gli ex studenti e, foto a destra, Giancarlo Restelli, docente dell’Itis durante la serata dedicata alla Shoah. 23 CELEBRAZIONI dare». Accanto alla formazione tecnica, il Bernocchi ha voluto essere anche promotore di cultura. I primi due incontri inseriti nel programma per il Cinquantesimo hanno infatti affrontato due temi di attualità: in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, Giancarlo Restelli, docente dell’Itis legnanese, ha tenuto una partecipata conferenza dal titolo “Omosessuali, zingari, disabili e testimoni di Geova nel Lager nazisti”. Il 26 febbraio, invece, è stato affrontato il tema delle mafie: protagonista, Jole Garuti, già presidente del Circolo Società Civile di Milano e referente per la Lombardia dell’associazione Libera di don Luigi Ciotti. Il calendario proseguirà con mostre, incontri e appuntamenti culturali. EVENTI LE ALTRE INIZIATIVE Da aprile a giugno 2009 “Giovani da 50 anni!” Mostra negli spazi dell’Istituto Bernocchi 24 Cinque appuntamenti con le sinfonie delicate dell’opera attraverso le performance dell’orchestra e del coro Amadeus. Tutto esaurito nelle prime due tappe della rassegna che si sono svolte a Legnano e Cassano Magnago. Clementi: «La nostra Bcc ha fatto centro» 15 maggio 2009 Caratteri dello sviluppo industriale a Legnano tra passato e presente Palazzo Leone da Perego Legnano - ore 21 E poi ancora Rita borsellino, Moni Ovadia, conferenze storiche, concerti e tante altre iniziative per tutto il 2009 In alto Jole Garuti durante il suo intervento al Leone da Perego sul tema della mafia e il calendario. Festa in musica per dire «tanti auguri» È stata una serata molto particolare quella di sabato 31 gennaio: in occasione del Cinquantesimo di fondazione dell’Itis Bernocchi, la basilica di San Magno a Legnano ha infatti ospitato un concerto polifonico del Coro Jubilate. Una festa in musica, che ha sancito il profondo radicamento della scuola superiore legnanese nella vita cittadina. L’evento che, come tutto il programma per i 50 anni del Bernocchi, è stato sponsorizzato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha visto la presenza di un pubblico particolarmente numeroso. Molte sono state le persone che non hanno voluto mancare all’esibizione del premiato Coro Jubilate: diretto dal maestro Paolo Alli, anima e motore della realtà musicale fin dalla sua costituzione nel 1975, il Coro ha proposto composizioni polifoniche sacre e profane, prese dal suo ampio repertorio che spazia dal Quattrocento ai giorni nostri, raccogliendo applausi e festeggiando così una scuola che ha fatto della formazione dei giovani il suo punto d’onore in mezzo secolo di storia. Lirica, la stagione prende il via Nelle immagini il concerto per i 50 anni del Bernocchi nella basilica di San Magno a Legnano. C omincia con un acuto la stagione lirico sinfonica della Bcc: due successi da tutto esaurito con tanto di bis per le prime tappe della rassegna musicale che la nostra banca, insieme con orchestra e coro Amadeus, sta portando sul territorio. Due concerti un identico successo: 30 gennaio parrocchia del Santissimo Redentore a Legnano e 20 febbraio teatro auditorio Cassano Magnago. «Siamo soltanto a due concerti sui cinque programmati, ma mi sento di dire che la Bcc ha fatto ancora centro -commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Lidio Clementi-. La partecipazione e il gradimento espresso dal pubblico sono la prova più tangibile della bontà della scelta fatta. Dopo il grande successo incontrato dalla rassegna organistica abbiamo ancora una volta visto giusto: in occasione del primo concerto, tenutosi in occasione della Candelora, la chiesa del 25 EVENTI Santissimo Redentore era gremita; per l’evento di Cassano Magnago i biglietti sono andati esauriti con grande anticipo. La scelta della Bcc ha pagato, il territorio ha risposto al meglio; puntare sulla musica è stata una mossa vincente». Dall’intuizione al risultato, naturalmente, c’è di mezzo la bravura degli esecutori, e come per la stagione organistica la Bcc ha scelto la professionalità dell’orchestra e del coro Amadeus; decisione che, oltre che una garanzia per la qualità dell’esecuzione, rappresenta l’ennesima riprova della politica della nostra banca, l’investi- I SOLISTI/1 NATALIA TARASEVICH Soprano, nata in Ucraina ha studiato canto all’Accademia musicale di Kiev. Si è diplomata nel 1998 al concorso internazionale a S. Hertogenboch e nel 2000 al concorso internazionale D’Alcamo di Palermo. Nel 2003 ha vinto il Premio speciale al concorso internazionale Caleydos di Palermo ed è risultata vincitrice del concorso internazionale “E. Caruso” per la parte di Santuzza nella Cavalleria rusticana di Mascagni. PAATA SVANIDTZE Tenore, ha iniziato gli studi di canto al Conservatorio di San Pietroburgo; si è diplomato al Conservatorio di Tiblisi. In Italia ha vinto due importanti concorsi: nel 1992 l’Enrico Caruso, nel 1995 il Giuseppe di Stefano. Ha preso parte a numerosi concerti e a opere nel Teatro Statale del Conservatorio di San Pietroburgo e nel Teatro Nazionale dell’Opera di Tiblisi. Dal 1992 è membro dell’associazione Museo E. Caruso. 26 EVENTI mento sulle risorse del territorio. Orchestra e coro Amadeus sono infatti composti da elementi giovani che gravitano nei comuni dell’Altomilanese e del Varesotto; un patrimonio di capacità cui è doveroso offrire la possibilità di esprimersi. «Esibirsi in concerti come quelli di Legnano e Cassano Magnago è appagante per un musicista -afferma Enrico Raimondi, organista dell’Amadeus-: pubblico partecipe, entusiasta, con richieste di bis non alla fine, come è prassi, ma al termine di un brano. In particolare il pubblico è stato trascinato dall’aria di Figaro del Barbiere e dal Libiamo de La Traviata; un obiettivo, dunque, quello che ci eravamo prefissi, che è stato centrato. Un grazie enorme alla Bcc che crede con forza al progetto e alla necessità di divulgare la musica al di fuori dei templi consacrati. Organizzare una rassegna come questa è meritorio, un investimento in un bene primario come la cultura». LE TAPPE DELLA STAGIONE 27 marzo 2009 - ore 21 Castellanza - Teatro di via Dante Invito all’Opera 24 aprile 2009 - ore 21 Castano Primo - Teatro Paccagnini Concerto per l’Italia 8 maggio 2009 - ore 21 Busto Arsizio - Chiesa di S. Edoardo Concerto dell’Ascensione Nella pagina di apertura, il concerto di Legnano che si è svolto nella chiesa del Santo Redentore nel quartiere Legnarello. Tanti applausi e successo di pubblico per la prima tappa della rassegna lirica. Risultato che si è ripetuto anche nel secondo appuntamento a Cassano Magnago come testimoniano le immagini in queste pagine. Sotto, il pubblico presente nel teatro Auditorium di Cassano. A sinistra, l’ingresso degli spettatori e, qui sopra, il nostro presidente Lidio Clementi in mezzo alla moglie Michelina e al direttore della filiale di Somma Lombardo, Maurizio Fortina. Nei box a lato pagina, i solisti che accompagnano il coro e l’orchestra Amadeus durante gli spettacoli. Nel box qui sopra, le restanti tappe della rassegna. I SOLISTI/2 KAORU SAITO Soprano, è nata a Tokyo, dove ha conseguito il diploma nell’Accademia di musica Musashino. Dal 1997 risiede in Italia , dove si sta perfezioanndo con il Maestro Margherita Guglielmi. Si è esibita come soprano solista alla Civic Hall di Tokyo, come corista al Teatro alla Scala di Milano. È componente del coro sinfonico Verdi di Milano. Con Claudio Abbado ha partecipato al Barbiere di Siviglia nel ruolo di Rosina e al Flauto Magico CORRADO CAPPITTA Baritono, è nato a Catania; nel 1991 è entrato a far parte della Cappella musicale del Duomo. A vent’anni ha iniziato lo studio del canto lirico, per cui, nel 1997, si è diplomato al Conservatorio di Vibo Valentia. Nella stagione1998/99 è entrato nel coro dell’Opera di Roma. Nel 2002 vince primo premio e premio speciale al concorso Leoncavallo. Nel febbraio 2008 ha interpretato Rigoletto al Gavazzeni di Seriate. EDOARDO FRANCESCONI Tenore, ha studiato canto lirico sotto la guida del Maestro D.Rocca. Il debutto è avvenuto in qualità di interprete di arie sacre e solista in opere come Dido and Aeneas e Don Chisciotte. Collabora con l’Opera Rinata a Torino nel ruolo di Gastone nella Traviata di Verdi. Ha partecipato all’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e al Signor Bruschino di Gioacchino Rossini. Collabora con il Gruppo da Camera Caronte. 27 CONCERTI CONCERTI «U Sant’Agnese sulle note di Rossini C n momento di altissima musica». Con queste parole Gerardo Locurcio, assessore alla Cultura del comune di Somma Lombardo, ha definito la “Petite Messe Solennelle” di Gioacchino Rossini, eseguita il 18 gennaio dal coro e orchestra “Amadeus”, in occasione del tradizionale concerto di Sant’Agnese. L’evento ha preso vita nella basilica del piccolo comune del Varesotto, su iniziativa dell’assessorato, della Parrocchia di Sant'Agnese e dalla pro loco di Somma Lombardo, con il patrocinio della nostra Bcc. La Petite Messe Solennelle, che ha visto la luce nel 1863 -cinque anni prima della morte del compositore-, è considerata un capolavoro. Non solo nell’ambito dell’opera di Gioacchino Rossini, ma anche nel contesto più ampio della musica sacra del XIX secolo. «È un modo eccezionale di proseguire con le proposte di musica classica a Somma -ha proseguito Locurcio-, dopo lo splendido appuntamento con il concerto di Capodanno. E anche per il concerto di Sant'Agnese desidero ringraziare la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate». Un appuntamento cui il presidente Lidio Clementi non ha voluto mancare, e che ha definito «un altro tassello nel mosaico delle iniziative di sostegno alla cultura nel territorio promosse dalla nostra banca». Concerti d’organo, applausi dal territorio on il concerto del 31 gennaio nella chiesa parrocchiale San Giulio a Castellanza (nelle foto), si è chiusa la rassegna “Concerti d’Organo”, proprio nel giorno dedicato al santo cui è intitolata la basilica e che protegge la città. Un successo di pubblico per il gran finale, tutto giocato sul repertorio di Mozart: alcune sonate da chiesa nella prima parte, mentre la messa dell’Incoronazione 2000 28 2000 2000A ha dominato la seconda. I cittadini hanno dimostrato di apprezzare il programma, già proposto a Villa Cortese e Busto Arsizio (diversa invece la scaletta a Samarate e Vanzaghello, che presentava i concerti per organo di Haendel e il Gloria di Vivaldi). Un calendario di appuntamenti inaugurato a maggio dello scorso anno a Villa Cortese, e che ha portato l’ensemble Amadeus a misu2001 2001 2002 2001A 2002 sarebbero stati molto meno godibili e fruibili». Duplice il risultato ottenuto: proporre alle persone un repertorio interessante ma rivolto a tutte le orecchie, e valorizzare le potenzialità dei grandi protagonisti di queste kermesse, gli organi. «È stato un piacere far “cantare” questi strumenti -riprende Raimondi-. Nel nostro territorio abbiamo delle vere e proprie opere d’arte, che con iniziative come questa rarsi con i grandi strumenti a canne, a metà tra la liuteria e l’architettura. «La carta vincente è stata l’idea di abbinare il timbro dell’organo a quello dell’orchestra». Sono le parole di Enrico Raimondi, organista nelle cinque date in agenda, a incorniciare la prima rassegna musicale curata dalla nostra Bcc. «In questo modo -prosegue- si è proposta una serie di concerti che, se affidati alla sola voce dell’organo, 2003 2002A 2003 2004 2003A 2004 2005 2004A 2005 possono essere fruite al meglio». «È la prima volta che ci occupiamo di una rassegna così strutturata -riprende il presidente Lidio Clementi-, e il fatto che l’apprezzamento sia stato così alto testimonia il fatto che siamo riusciti a sposare programmi di grande livello con serate piacevoli per tutti. Facendo scoprire agli abitanti dei nostri comuni i tesori nascosti nelle chiese del loro territorio». 2006 2005A 2006 2007 2006A 2007 2007A 29 MOSTRA MOSTRA B EVENTI CONTINUA L’EPOSIZIONE ITINERANTE VOLUTA DAL CDA DELLE FOTOGRAFIE DI CAIELLI Senza sosta il tour della mostra sul Vispe odio Lomnago, Castano Primo, San Giorgio su Legnano. E poi ancora Samarate, Castellanza, Dairago. Questi gli sportelli “toccati” nei mesi di febbraio e marzo dalla mostra itinerante del Vispe, voluta fortemente dal Consiglio di Amministrazione della nostra Bcc per presentare il progetto “Facciamolo insieme” che ha permesso, grazie al cuore dei cittadini e all’attenzione della nostra Banca, di realizzare il nuovo reparto di pediatria a Mutoyi, in Burundi (Africa), che darà possibilità di sopravvivenza ai bambini del Paese martoriato da denutrizione, povertà e guerra civile. «La situazione in Burundi è grave -è il commento del nostro presidente 30 Lidio Clementi-. A Mutoyi, dove abbiamo deciso di intervenire, è insostenibile. Con la costruzione dell’ala di pediatria abbiamo voluto dare ai bambini una nuova e importante speranza di vita e di salute. E la mostra che abbiamo organizzato all’interno degli sportelli della nostra Banca vuole essere la testimonianza diretta di quanto è stato fatto con i fondi raccolti durante la campagna Facciamolo insieme». Sono stati 200mila gli euro raccolti (100mila raccolti sul territorio e raddoppiati dalla nostra Bcc) che hanno dato la possibilità ai missionari del Vispe (Volontari italiani per la solidarietà ai Paesi Emergenti) di terminare i lavori nell’ala pediatrica dell’ospe- dale cittadino. I lavori, la quotidianità, i sorrisi dei bambini sono stati fotografati da Francesco Caielli, giornalista classe 1976, che si è recato in Burundi per “registrare” le condizioni di vita del Paese e l’andamento dei lavori al nosocomio. Gli sportelli della nostra Bcc, dunque, diventano delle esposizioni che permettono ai Soci e clienti che si recano in banca per le operazioni quotidiane di avvicinarsi al Paese di Mutoyi e osservare, con gli occhi attenti della macchina fotografica di Caielli, i lavori che procedono grazie al «cuore grande della nostra gente», come ama ricordare Mario Pozzi, nostro consigliere di amministrazione, che ha proposto e sostenuto con forza tutta l’operazione “Facciamolo insieme”. «Non mi stancherò mai di ringraziare -conclude Marzio Pozzi-, a nome di tutta la Banca, quei cittadini che durante la raccolta fondi hanno messo mano al portafogli e donato quanto potevano. Quel piccolo gesto, oggi, sta dando risultati incredibili, che aiuteranno tantissimi bambini ad avere un domani migliore». LE TAPPE DELLA MOSTRA Luogo dal al 9-mar 20-mar Villa Cortese 10-mar 23-mar Olcella 11-mar 24-mar Cassano Magnago 23-mar 3-apr Canegrate 24-mar 6-apr Parabiago 25-mar 7-apr Busto Arsizio 6-apr 17-apr Legnano 6-apr 17-apr Somma Lombardo Dai una mano anche tu Fai la tua donazione allo sportello: conto corrente n° 22608/07 (operazione gratuita) Nella pagina accanto, un’immagine della mostra itinerante del progetto “Facciamolo insieme” che ha portato alla realizzazione della nuova ala di pediatria all’ospedale di Mutoyi, in Burundi. Sotto, due bimbi africani posano per la macchina fotografica di Francesco Caielli che si è recato a Mutoyi a registrare i lavori all’ospedale e le condizioni di vita e salute della popolazione locale. In questa pagina, un’altra veduta della mostra e una fase dei lavori al nosocomio. PRESS BOX 31 SANREMO M MUSICA SANREMO Per la prima volta nella storia del Festival della canzone italiana, un coro polifonico è salito sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Direttamente da Legnano, il Coro Jubilate ha aperto la seconda serata della kermesse musicale presentando due brani agli antipodi: una rivisitazione di Mozart e una dei Pink Floyd. Segno della capacità poliedrica della formazione che, come testimoniano le immagini in queste pagine, ha dimostrato di essere all’altezza dei palchi più importanti della musica. In questa pagina, il presentatore Paolo Bonolis scherza con i componenti del coro. Qui sopra, due momenti dell’esibizione della formazione legnanese e, qui a fianco, foto di gruppo all’ingresso del Teatro Ariston al momento dell’arrivo a Sanremo. Alla vigilia dell’esibizione a Sanremo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha insignito l’associazione Jubilate della medaglia d’oro di rappresentanza. Un vanto nazionale che ha preceduto la perfomance straordinaria sul palco dell’Ariston. Successo anche sotto il profilo della critica che si è definita «entusiasta» dell’esibizione. Un vanto anche per la nostra Bcc che si è schierata a favore della cultura musicale di qualità. LA FORMAZIONE LEGNANESE APRE LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE Dopo l’oro del Colle, il palco di Sanremo ozart e i Pink Floyd, il Confutatis del Requiem e Another brick in the wall, il coro Jubilate e Sanremo. Insieme si può. Se ne sono accorti i milioni di spettatori che, in apertura della seconda serata del Festival, sono stati testimoni dell’azzeccatissimo medley sacro-profano immaginato da Bruno Santori. Per l’edizione 2009 il direttore musicale della kermesse canora ha voluto infrangere la tradizione: mai un coro polifonico era salito sul palco dell’Ariston; mai, prima del 18 febbraio, un coro che spazia dal gregoriano a John Lennon aveva intrecciato, senza soluzione di continuità, il testamento musicale del genio salisburghese e il brano più popolare del quartetto Waters, Gilmour, Wright e Mason. L’onore è spettato ai 46 ele- 32 menti del coro Jubilate, creatura tutta legnanese che sul territorio ha mosso i primi passi e che il nome del territorio ha portato con sé attraverso i tanti concorsi internazionali collezionati lungo i quasi 35 anni di carriera e fin sotto i riflettori dell’evento mediatico più discusso dagli italiani. «Un motivo d’orgoglio e di enorme soddisfazione per i tanti volontari che da anni coltivano la passione per il canto -dice Patrizia Alli, la responsabile organizzativa del coro Jubilate-; è il coronamento di un impegno di lunghissimo corso al servizio del bello, un valore che noi comunichiamo attraverso la musica corale». Accanto al doveroso ringraziamento per il maestro Bruno Santori, che ha scelto lo Jubilate per uno dei palchi più ambiti, Patrizia Alli rivolge un grazie anche alla nostra Bcc. «Da tre anni la Bcc è parte fondamentale nella manifestazione di punta proposta dall’associazione musicale Jubilate, il festival corale internazionale “la Fabbrica del Canto”. Sono certa che la Banca e il presidente Lidio Clementi saranno soddisfatti nel sapere che per l’edizione 2009 la Fabbrica diventerà manifestazione regionale, con 140 concerti in tutte le province della Lombardia, quindi con una visibilità di gran lunga potenziata rispetto a quella già notevole degli ultimi anni. Clementi aveva compreso perfettamente, dal primo concerto del festival cui aveva assistito, quale complessità avesse la macchina organizzativa e quali potenzialità racchiudesse; i risultati ci hanno dato ragione». Un impegno che si è guadagnato il riconoscimento dal colle più alto; alla vigilia di Sanremo il Presidente della Repubblica ha insignito l’associazione Jubilate della medaglia d’oro quale Premio di rappresentanza. Il migliore degli auspici alla vigilia del Festival, che si è poi rivelato un successo per il coro diretto dal maestro Paolo Alli. «A Sanremo abbiamo provato sabato 14, poi siamo tornati il giorno dell’esibizione -racconta la corista Paola Colombo-; è stata un’esperienza diversa da tutte quelle vissute con lo Jubilate, anche nei tanti concorsi fatti in Europa. Qui avevamo puntati addosso gli occhi di milioni di spettatori, ci esibivamo in un contesto unico e su una partitura per noi insolita. Inizialmente la proposta ci è parsa estranea, poi l’abbiamo accolta: è un errore alzare barriere nella musica». 33 MONDO SOCI Prokofiev fa visita a Busto Arsizio N on c’è il due senza il tre, recita un vecchio adagio. E «Pierino e il Lupo», la favola musicale di Sergej Prokofiev, dopo le tappe di Somma Lombardo (23 ottobre 2008) e Samarate (8 novembre 2008), torna a calcare i palcoscenici del territorio. Il 20 marzo, al teatro San Giovanni Bosco di Busto Arsizio (via Bergamo, 2), la voce narrante di Danilo Lamperti e la musica dell’orchestra Microkosmos (direttore Fabio Gallazzi) porteranno per la terza volta nel Varesotto la bella opera del Maestro russo. Come nelle precedenti edizioni, la nostra Bcc sarà a fianco della manifestazione. «Come Prokofiev ha scritto e musicato l’opera perché la musica fosse più accessibile ai bambini -è il commento del nostro presidente, Lidio Clementianche la nostra Bcc è attenta e premurosa nei confronti della crescita culturale delle giovani generazioni». Scritta e composta nel 1936, da allora «Pierino e il Lupo» è stata rappresentata in tutti i teatri del mondo, raggiungendo milioni di bambini e appassionandoli sia al teatro sia alla musica. Dopo i successi di Somma Lombardo e Samarate, dove la favola ha letteralmente fatto il tutto esaurito, il lavoro di Prokofiev arriva a Busto Arsizio. L’ingresso è libero e lo spettacolo inizia alle 21. Ccr, Rondanini: «Soddisfazione assoluta» S olidarietà e tanta partecipazione per l’associazione Ccr della nostra Bcc. Sergio Rondanini, presidente uscente del sodalizio (a marzo, si veda box a fianco, si terranno le elezioni per il rinnovo delle cariche), è più che soddisfatto delle ultime iniziative messe in cantiere. Su tutte, come sottolinea, la «visita a Genova e al cimitero di Stagliano che, dopo la “prima” del mese di settembre, è stata replicata perché le adesioni di partecipazione sono state davvero moltissime». Il 17 gennaio scorso, infatti, il Ccr ha offerto nuovamente la visita nella piacevole località del Levante Ligure, Nervi, assieme alla Città della Lanterna e al cimitero monumentale di Staglieno, la maggiore necropoli di Genova, considerata un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra le altre iniziative messe in cantiere, meritevole di segnalazione lo spettacolo del 6 febbraio al teatro La Scala di Milano, dove è andato in scena il concerto del mezzosoprano Veronica 34 Simeoni, accompagnata dal Coro del teatro diretto da Bruno Casoni. «Allo spettacolo hanno partecipato 115 persone -spiega Rondanini-; un numero davvero eccezionale se si considera il valore solidale della manifestazione. L’intero ricavato della serata, infatti, è stato devoluto alla Lega italiana per la lotta contro i tumori. L’associazione Ccr, e con lei tutta la nostra Bcc, hanno dimostrato ancora una volta di essere attenti ai temi sociali e alla crescita della ricerca in un campo tanto delicato quale quello oncologico». Già nel 2007, il Circolo culturale ricreativo della nostra Bcc aveva aderito “in massa”, aggiudicandosi la palma di “gruppo più numeroso” partecipante alla serata benefica. CCR AL VOTO 22 marzo 2009 Busto Garolfo - salone Don Besana ore 10 - rinnovo cariche associative LIONS E BCC PER IL SOCIALE I Lions di Busto Arsizio e la nostra Bcc impegnati per la solidarietà. Lo scorso 22 gennaio, al teatro Sociale di Busto Arsizio, è andata in scena una “Serata benefica all'insegna della musica”, con l’esibizione del baritono Demetrio Colaci. La manifestazione, promossa dal Lions Club Busto Arsizio Europa Cisalpino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio, è stata realizzata anche grazie all’intervento della nostra Bcc. Lo spettacolo è stato il primo passo di una serie di iniziative volute dai Lions bustocchi per tutto il 2009 a sostegno di alcune realtà sociali della città. «La nostra banca è da sempre al fianco di chi vuole sostenere i più deboli -ha detto Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc- e anche in questa occasione ha risposto all’appello». Demetrio Colaci, apprezzato interprete di esecuzioni concertistiche sinfoniche e operistiche e docente di canto al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è anche componente della Consulta nazionale per l’alta formazione artistica e musicale. Il recital lirico ha visto in scena anche la soprano Irina Kapanadze e il pianista Luigi Di Bella. AIUTIAMOCI A CRESCERE w w w. b c c b a n c a 1 8 9 7 . i t Pensa in grande per i tuoi piccoli ...Ai nostri sportelli, i clienti premium sono le nostre famiglie e i nostri figli... 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