Con il Patrocinio di Teatro Dal Verme -Via San Giovanni Sul Muro, 2 – Milano Martedì, 27 ottobre 2015 - ore 21.00 SERIE «A» 2015/2016 ORCHESTRA ACCADEMIA DEL TEATRO ALLA SCALA Direttore FABIO LUISI GUSTAV MAHLER (1860 - 1911) SINFONIA N. 5 IN DO DIESIS MINORE Parte I: Marcia funebre, Con andatura misurata, Severamente, Come un corteo funebre Tempestosamente mosso, Con la massima veemenza Parte II: Scherzo, Vigoroso, non troppo presto Parte III: Adagietto, Molto lento Rondo-Finale, Allegro, Allegro giocoso, Brioso ORCHESTRA ACCADEMIA DEL TEATRO ALLA SCALA Nata nell’ambito dei Corsi di perfezionamento finalizzati all’inserimento di giovani strumentisti nel mondo professionale, attualmente è l’unica realtà che accompagni gli allievi alla futura carriera preparandoli sul repertorio sinfonico, operistico e balletto. Sotto la guida di musicisti e Prime Parti dell’Orchestra del Teatro, i corsi prevedono lezioni individuali di strumento, musica da camera, sezioni d’orchestra, esercitazioni orchestrali, distribuite nell’arco di un biennio per 700 ore complessive. Dal biennio 2015/17 ai migliori venti studenti viene offerta la possibilità di frequentare un percorso didattico altamente specializzato con opportunità di tirocinio all’interno dell’Orchestra del Teatro. Gli allievi selezionati, a cui viene assegnata una borsa di studio, non solo sostengono il ruolo di Prima parte nelle produzioni dell’Orchestra dell'Accademia, ma hanno la possibilità di seguire un programma di lezioni specifico a cura delle Prime parti dell'Orchestra del Teatro alla Scala. L’Orchestra ha suonato al Teatro alla Scala, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Auditorium Rai di Torino, Unione Musicale di Torino, Bologna Festival, Ravello Festival e Kissinger Sommer Festival. Tournée negli Emirati Arabi ad Abu Dhabi, in Danimarca, in Russia, in Oman e negli Stati Uniti, con il sostegno della Fondazione Bracco in occasione dell’Anno della Cultura Italiana. Attualmente diretta da Fabio Luisi, l’Orchestra tiene numerosi concerti fra Milano, Torino, Bologna, Napoli e Palermo. Ogni anno partecipa al “Progetto Accademia” e viene spesso chiamata dallo stesso Teatro per alcune produzioni del Corpo di Ballo (Sogno di una notte di mezza estate, Il Pipistrello, Ballo Excelsior, Giselle, Onegin e Histoire de Manon, Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, L’occasione fa il ladro, L’italiana in Algeri, Don Pasquale, La scala di seta, Il barbiere di Siviglia). Nel 2016 accompagnerà Il flauto magico di Mozart, affidato alla regia di Peter Stein e diretto da Adam Fischer. Alla direzione si sono avvicendati Temirkanov, Dudamel, Noseda, Ranzani, Dantone, Antonini, Axelrod, Mälkki, Finzi, Rustioni, Coleman, Tatarnikov, Guidarini e Mianiti e hanno collaborato solisti tra cui Herbie Hancock, Alexei Volodin, Olga Kern e Lang Lang. FABIO LUISI Nato a Genova, ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni e si è diplomato al Conservatorio Paganini della sua città e in seguito ha studiato direzione d’orchestra con Horvat al Conservatorio di Graz. È stato Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Graz e in seguito Direttore principale della Tonkunstler-Orchester Niederösterreich, Direttore musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande, Direttore artistico della Mitteldeutscher Rundfunk Sinfonieorchester di Lipsia, Generalmusikdirektor della Staatskapelle di Dresda e della Sächsische Staatsoper. È stato Direttore principale dei Wiener Symphoniker, che al termine del suo mandato lo hanno insignito del “Brucknerring”. Dal 2011 è Direttore principale del Metropolitan di New York ed è diventato Direttore musicale dell’Opera di Zurigo; inoltre, a partire dalla stagione 2017-18 assumerà l’incarico di Direttore principale della Danish National Symphony Orchestra (DNSO). Come direttore ospite ha diretto la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, i Wiener Philharmoniker, le orchestre sinfoniche di Chicago, Boston, Philadelphia e San Francisco, il Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestre de Paris, la Philharmonia di Londra, la NHK Symphony di Tokyo, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e quella del Maggio Musicale Fiorentino, la Filarmonica di Oslo e la Mahler Chamber Orchestra. Inoltre è ospite assiduo della Staatsoper di SI RACCOMANDA DI SPEGNERE I TELEFONI CELLULARI É VIETATO REGISTRARE SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELL’ARTISTA E DELL’ORGANIZZAZIONE Vienna, della Bayerische Staatsoper di Monaco, della Deutsche Oper e della Staatsoper di Berlino. Nel 2002 ha debuttato al Festival di Salisburgo con Die Liebe der Danae di R. Strauss e vi è ritornato nella stagione successiva per dirigere Die ägyptische Helena. Gli allestimenti da lui diretti a New York comprendono la rivoluzionaria Tetralogia wagneriana firmata da Robert Lepage, la Manon di Massenet con Anna Netrebko, Don Giovanni, La traviata, Rigoletto e Ariadne auf Naxos; ha diretto l’orchestra del Met alla Carnegie Hall e l’ha portata in tournée in Giappone (con Don Carlo e La bohème), e poi ha debuttato sul podio della Cleveland Orchestra e su quello della Filarmonica della Scala. Nel 2012-13 ha inaugurato il suo mandato a Zurigo con una nuova produzione di Jenůfa di Janáček, prima di ritornare al Met per dirigervi il nuovo allestimento di Un ballo in maschera firmato David Alden e le riprese di Aida e Les Troyens; nella stessa stagione ha diretto Don Carlo alla Scala, Il trovatore a Dresda, Roméo et Juliette e La traviata al Teatro Carlo Felice di Genova, a Zurigo Tosca, La bohème, Rigoletto, La straniera e Der Rosenkavalier. Ha iniziato la stagione 2014-15 al Met dirigendo Macbeth, La vedova allegra di Lehár, Cavalleria rusticana e Pagliacci. A Zurigo ha diretto nuovi allestimenti quali Julietta di Bohuslav Martinů e I Capuleti e i Montecchi di Bellini, oltre a riprese di Norma e Ariadne auf Naxos. Altre produzioni più recenti comprendono Madama Butterfly e La Cenerentola a New York, Fidelio, Aida, La straniera, Les contes d’Hoffmann e Don Carlo a Zurigo. Nella stagione 2015-16, dopo aver diretto la DNSO ai BBC Proms di Londra e la Saito Kinen Orchestra al Festival Matsumoto in Giappone, dirige al Met Cavalleria rusticana e Pagliacci nell’allestimento di David McVicar, la nuova produzione di Manon Lescaut firmata da Richard Eyre, e Le nozze di Figaro. A Zurigo lo attendono nuovi allestimenti del Wozzeck e dei Puritani, oltre a riprese di Falstaff, Tosca e Il Flauto magico. Successivamente a Copenhagen esecuzioni di Messiah di Händel, del Concerto per violino di Paganini (con il vincitore del Concorso Paganini 2015) e di altri impegni sinfonici. Altri futuri impegni comprendono concerti con la Malaysian Philharmonic, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Juilliard Orchestra e la Philadelphia Orchestra, oltre a un nuovo allestimento di Lear di Aribert Reimann all’Opéra di Parigi. Per Serate Musicali ha diretto l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala nell’ottobre 2013. GUSTAV MAHLER - SINFONIA N. 5 IN DO DIESIS MINORE La Quinta Sinfonia fu scritta da Mahler durante i mesi estivi del 1901 e del 1902 trascorsi a Maiernigg, sul Wörthersee, e riflette la piena maturità raggiunta dal compositore come artista e come uomo. A quarant'anni compiuti egli era una personalità influente dell'Opera di Vienna e uno dei più stimati direttori d'orchestra dell'epoca; le sue composizioni erano inserite nei Festivals musicali e nei programmi di direttori d'orchestra importanti, come Richard Strauss, Nikisch e Weingartner. La sua vita privata subì nello stesso periodo un cambiamento sostanziale, dopo aver conosciuto nel novembre del 1901 la figlia di un illustre pittore viennese, l’incantevole e intelligente Alma Schindler, che sposò nel marzo dell’anno successivo. Contemporaneamente a questa Sinfonia, Mahler compose i primi tre Kindertotenlieder (Canti dedicati ai fanciulli morti) su poesie di Friedrich Rückert, sostenitore del più acceso lirismo romantico e considerato un epigono di Goethe e della poetica racchiusa nei «Dolori del giovane Werther». Il clima sentimentale, doloroso e straziante, dei Kindertotenlieder è presente anche nella Sinfonia in do diesis minore, tanto da segnare un distacco di Mahler dal contenuto letterario delle prime quattro Sinfonie, le cosiddette “Wunderhorn-symphonien”, in quanto legate alle liriche medioevali popolari tedesche pubblicate da Arnim e Brentano e conosciute con il titolo del «Corno magico del fanciullo» (Knaben Wunderhorn). La Quinta Sinfonia venne eseguita per la prima volta in un concerto a Colonia il 18 ottobre 1904 sotto la direzione d’orchestra dello stesso autore, che raccolse un successo di stima. Poco dopo venne presentata a Praga e a Berlino con esiti contrastanti e tali da indurre il musicista a rivedere la partitura e a pubblicarla in altre due versioni, alle quali va aggiunta quella stampata nel 1964 da Peters a Vienna nella edizione curata da Erwin Ratz per conto della «Internationale Gustav Mahler Gesellschaft». L’organico strumentale di questa Sinfonia, che supera la durata di un’ora, è molto denso e corposo e comprende quattro flauti, tre oboi, tre clarinetti, due fagotti, ottavino, corno inglese, clarinetto basso, controfagotto, sei corni, quattro trombe, tre tromboni, un basso tuba, quattro timpani, grancassa, piatti, tamburo, glockenspiel, tam-tam, nacchere, arpa e una massa estesa di archi, che dovrebbero figurare «in möglichst zahlreicher Besetzung», cioè nella formazione più numerosa possibile. Per questa vastità di impianto e di costruzione, oltre che per la varietà e ricchezza di immaginazione e di idee musicali, la Quinta è un’opera poderosa e massiccia che si inserisce, pur potenziandone la struttura e il discorso orchestrale, nella grande tradizione sinfonica tedesca. Essa è divisa in tre parti: la prima è costituita dai primi due movimenti, la seconda dallo Scherzo, la terza dagli ultimi due movimenti. Il tema scandito in modo persistente dalla tromba, che funge da Leitmotiv, descrive il tono cupo e drammatico della marcia funebre, snodantesi come una processione (la partitura indica «Wie ein Kondukt», dal latino conducere che sta ad indicare una musica di tipo processionale, che anticamente accompagnava l’entrata dell’officiante in chiesa). La frase della tromba è certamente un ricordo, una categoria delle reminiscenze, direbbe il filosofo Adorno, delle musiche militari ascoltate da Mahler bambino, quando viveva nella cittadina di frontiera della Moravia, Jihlava. Essa poggia su due gruppi tematici di tono elegiaco, uno dei quali in re bemolle maggiore e in dolenti seste parallele, in posizione consequenziale al tema della marcia funebre e l’altro in la minore, nella stessa tonalità del secondo movimento, che è caratterizzato da un attacco concitato e affannoso, dominato dalle strappate violente e vigorose degli archi. La musica sale di tensione, fino a toccare punte di disperata drammaticità; l’orchestra aumenta di spessore e il gioco strumentale si infittisce e sfocia in un corale in re maggiore degli ottoni di luminoso splendore, rielaborato successivamente nel Rondò conclusivo. Il grido di disperazione si attutisce e si estingue tra sonorità dolci e delicate: un colpo secco e pianissimo dei timpani pone fine all’Allegro. Lo Scherzo di rilevante estensione (quasi 18 minuti), ha la fisionomia ritmica di un caratteristico Laendler austriaco, annunciato da un tema gioioso dei corni, cui segue un agile e fresco contrappunto tra la cornetta e i primi violini. Il Trio centrale è contrassegnato da un malinconico e nostalgico assolo di corno, riecheggiante il mondo fantasioso e fanciullesco del ciclo poetico del «Knaben Wunderhorn» e in un certo senso anche schubertiano e bruckneriano. Su questo tema si innesta un motivo di valzer elegante e spigliato, prima di ritornare al clima festoso iniziale, concepito in forma di variazione su una intelaiatura sinfonica densa e succosa, espressione del tormento compositivo del musicista. Il momento distensivo e contemplativo della Sinfonia è racchiuso nell’Adagietto per arpa e archi, dove la sensibilità creatrice mahleriana tocca uno dei punti più alti e commoventi della propria inventiva. É una celebre pagina in forma di Lied (A B A), il cui seme melodico troverà ampia risonanza nei Kindertotenlieder; lo struggente psicologismo romantico in essa racchiuso si esprime attraverso un interessante passaggio di modulazioni dal fa maggiore al sol bemolle maggiore, con accordi e impasti armonici di sapore vagamente tristaneggiante. Il senso introspettivo dell’Adagietto è in netto contrasto con il carattere estroverso e brillante del Rondò successivo, contrassegnato dalla fuga molto animata e vivace degli archi, di impronta classicheggiante: più volte Mahler rievoca in forma di variazione il tema cantabile dell’Adagietto e termina la Sinfonia con un taglio contrappuntistico e corale di possente respiro e alla maniera di Bruckner. Secondo alcuni musicologi in questo finale si riconoscono varie presenze: da certi passaggi della Sinfonia «Oxford» di Haydn, alla «Jupiter» di Mozart, dall’ultimo tempo della Seconda Sinfonia di Beethoven ad alcune trovate provenienti dai Maestri cantori di Wagner. Ma non si può negare che la sigla espressiva di questa partitura non sia profondamente mahleriana, in quanto, come ha scritto Bruno Walter, la Quinta Sinfonia «è fatta di musica appassionata, selvaggia, piena di pathos, briosa, solenne, delicata e piena di tutte le sensazioni dell’anima umana». Non per niente essa è stata paragonata al romanzo-fiume di stile proustiano, dove realtà e immaginazione si fondono in un modello sintattico ed estetico in continuo sviluppo e cambiamento di situazioni psicologiche. PROSSIMI CONCERTI Lunedì 2 novembre 2015 – ore 21.00 (Conservatorio) (Valido per A+F; A; COMBINATA2; A2; ORFEO 2) MARIINSKY ACADEMY OF YOUNG SINGERS: Soprano IRINA PAVLOVA Mezzosoprano YULIA MATOCHKINA - Tenore ILYA SELIVANOV Baritono GRIGORY CHERNETSOV - Pianista LARISSA GERGIEVA Arie e Lieder da repertorio russo Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00 Lunedì 9 novembre 2015 – ore 21.00 (Conservatorio) (Valido per A+F; A; COMBINATA2; A2; ORFEO 2) «Il Genio è Donna» Pianista JUANA ZAYAS F. CHOPIN Studi nn. 6, 5, 9, 8, 10, 11 op. 10; Studi nn. 1, 2, 3, 8, 11, 12 op.25 SCHUBERT/LISZT 2 trascrizioni: Gretchen am Spinnrade; Erlkönig - SCHULTZ/EVLER Arabesques su „An der schoenen blauen Donau“ Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00 Lunedì 16 novembre 2015 – ore 21.00 (Conservatorio) (Valido per A+F; A; COMBINATA1; A1; ORFEO 1) QUINTETTO ORCHESTRA RAI - Pianista ANDREA BACCHETTI W. A. MOZART Fantasia K 397; Rondò K 485; Concerto in mi bemolle maggiore K 271 (trascr. Lachner); Concerto in sol maggiore K 453 (trascr. Lachner) Biglietti: Intero € 30,00 - Ridotto € 25,00 «… GLI AMICI PROPONGONO …» * Martedì 10 novembre 2015 ore 18.00 (Istituto dei Ciechi - via Vivaio, 7 - Milano) Lezione/concerto a cura di Luca Schieppati “De la musique avant toute chose...” Impressionismo? Simbolismo? Debussysmo! Abb. 7 lezioni: € 200 per soci, € 230 per non soci lezione singola: € 30 per soci, € 35 per non soci * Martedì 17 novembre 2015 ore 21.00 (Teatro Edi del Barrio’s - Via Barona - Milano) «In collaborazione con l’ Associazione Amici di Edoardo» Concerto del Quintetto a fiati Hermes con Luca Schieppati al pianoforte Biglietti: Intero € 10,00 - Ridotto € 5,00 ASSOCIAZIONE «AMICI DELLE SERATE MUSICALI» 2014/2015201 2022001122013/2014ICALI» Presidente Onorario Camilla Guarneri Piera Cattaneo Nicoletta Colombo *** Egle Da Prat Soci Fondatori Piero De Martini Carla Biancardi Maya Eisner Franco Cesa Bianchi Federico ed Elisabetta Giuseppe Ferreri Falck Emilia Lodigiani Silvana Fassati Enrico Lodigiani Donatella Fava Luisa Longhi Carlo e Anna Ferrari Stefania Montani Luisa Ferrario Gianfelice Rocca Giuliana File Finzi Luca Valtolina Maria Teresa Fontana Amici Benemeriti Bianca e Roberto Gabei Alvise Braga Illa Matilde Garelli Pepi Cima Felicia Giagnotti Fondazione Rocca Giuseppe Gislon Thierry le Tourneur d’Ison Soci Maria Clotilde Gislon Erika Rottensteiner Antonio Belloni Fernanda Giulini Società del Giardino Carla Beretta Ricci Eugenia Godani Amici Beatrice Bergamasco Ferruccio Hurle Giovanni Astrua Testori Umberto Bertelè Giovanni Iachino Maria Enrica Bonatti Elisabetta Biancardi Vincenzo Jorio Luigi Bordoni Mimma Bianchi Giuliana e Vittorio Leoni Luigi Crosti Valeria Bonfante Maurizia Leto di Priolo Roberto Fedi Isabella Bossi Fedrigotti Giuseppe Lipari Anna Ferelli Maria Brambilla Marmont Maria Giovanna Lodigiani Ugo Friedmann Giuliana Carabelli Gabriella Magistretti Jacopo Gardella Giancarlo Cason Eva Malchiodi Hans Fazzari Fedele Confalonieri Mediaset Giuseppe Barbiano di Belgiojoso Ugo Carnevali Roberto De Silva Roberto Formigoni Gaetano Galeone Società del Giardino Gianni Letta Mario Lodigiani Roberto Mazzotta Francesco Micheli Arnoldo Mosca Mondadori Silvio Garattini Robert Parienti Paolo Pillitteri Miriam Lanzani Mario Lodigiani Paolo Lodigiani Maria Candida Morosini Rainera e Mario Morpurgo G.B. 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