CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO CGA CLIMABOND ® Lo scambiatore di calore ad alta efficienza in alluminio per il riscaldamento e climatizzazione radiante per la casa, l’ufficio e le strutture pubbliche e private. CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO CGA CLIMABOND® RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE • I sistemi radianti combinati con un sistema ad aria esterna consento un controllo sia della temperatura che dell’umidità ambientale nella fase di riscaldamento e in quella di raffrescamento. Il carico sensibile è bilanciato dalla superficie radiante mentre l’impianto ad aria di dimensioni ridotte bilancia il carico latente oltre ad occuparsi del rinnovo. In presenza di un picco può collaborare sul sensibile. • Questo sistema utilizza principalmente come modalità di scambio termico l’irraggiamento e per questo è in grado di creare un ambiente a temperatura uniforme evitando la stratificazione dell’aria calda e i movimenti di polvere. • Gli impianti radianti funzionano con una bassa temperatura del fluido termovettore (40-25 °C in riscaldamento e 13-20 in raffrescamento) consentendo di ottenere elevate efficienze di conversione. Infatti il riscaldamento e il raffrescamento di ambienti per mezzo di superfici radianti è il più convenente dal punto di vista dei costi di gestione in combinazione con macchine termiche che aumentano il loro rendimento al diminuire della differenza tra temperatura richiesta tra fluido termovettore e l’ambiente, oltre ad avere il più alto livello di comfort termico oggi realizzabile. Più grandi sono le superfici e meglio distribuita è la temperatura migliore risulterà il livello di comfort. È quindi una logica conclusione usare soffitti, pavimenti e pareti come superfici radianti. • La sensazione di benessere di un individuo è strettamente correlata con il bilancio termico corporeo il quale è influenzato dall’attività fisica, dagli abiti indossati e da parametri di tipo ambientale come temperatura, velocità dell’aria , umidità dell’aria, temperatura delle superfici radianti e asimmetria termica delle superfici radianti circostanti. Le ricerche di settore hanno mostrato un livello estremamente alto di soddisfazione dell’utente per sistemi ad irraggiamento progettati e utilizzati correttamente. Il pannello CGA CLIMABOND® per la realizzazione di sistemi radianti, creando una distribuzione estremamente uniforme della temperatura su tutta l’area, garantisce un elevatissimo livello di comfort termico. • La ridotta inerzia termica e quindi l’elevato rendimento di regolazione dei pannelli radianti CGA CLIMABOND® risulta particolarmente vantaggiosa negli edifici con buon isolamento termico e dotati di regolazione con valvole termoelettriche asservite a termostati ambiente, soprattutto in edifici con carichi termici che variano rapidamente. RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE 3 Dal punto di vista architettonico i sistemi radianti hanno un altissimo livello di integrazione impiantistica nell’edificio. AMBIENTI STERILI • I pannelli radianti CGA CLIMABOND® costituiscono la soluzione ideale per ambienti che richiedono elevate proprietà d’igiene e di sterilità quali sale operatorie, laboratori di industrie farmaceutiche, ecc. In questi casi si consiglia l’utilizzo di soffitti o pareti dotati di guarnizioni in neoprene per consentire una tenuta ermetica. INDUSTRIE D’ELETTRONICA E D’INFORMATICA • Laddove si devono proteggere da polvere e da sporco apparecchi tecnici ed elettronici molto delicati, il pannello CGA CLIMABOND® Metallo offre una efficace protenzione dell’ambiente (ad esempio nelle sale computer ed in tutti quei luoghi dove sono presenti apparecchi ad alta tecnologia). SETTORE ALIMENTARE • Grazie alla loro azione fungostatica, all’efficacia batteriostatica ed alla possibilità di essere facilmente lavabili, i pannelli CGA CLIMABOND® Metallo rappresentano la giusta scelta per ambienti che richiedono elevate condizioni igieniche quali cucine, industrie alimentari, negozi specifici (macellerie, pescherie, ecc). 4 RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO Fiore all’occhiello della CGA Technologies è lo scambiatore in alluminio ROLL-BOND. • Il pannello ROLL-BOND è costituito da due strati di fogli di alluminio sovrapposti all’interno dei quali viene realizzata una canalizzazione in cui circola il fluido di scambio (gas o liquido). • Il pannello ROLL-BOND, eccellente scambiatore di calore, grazie all’elevata conducibilità termica dell’alluminio, garantisce il 100% di scambio termico primario. • L’assoluta flessibilità produttiva della tecnologia impiegata consente di creare un numero illimitato di tipologie di canalizzazione, rendendo il roll-bond adattato a qualsiasi tipologia di impiego richiesto dalla clientela. • Il pannello CGA CLIMABOND® risulta quindi costituito dallo scambiatore Roll-Bond prodotto con tecnologia One Side Extra Flat in cui una superficie risulta piatta per essere impiegata direttamente a vista. • Il disegno della canalizzazione viene ottimizzato per massimizzare lo scambio termico, garantire una temperatura superficiale estremamente omogenea e minimizzare le perdite di carico. Sono presenti 2 tubi di alluminio di diametro opportuno per il collegamento del pannello al circuito idraulico. Esempio di personalizzazione con logo e decorazione del cliente (Azienda Agricola Gori - Udine scambiatore in alluminio ROLL-BOND - Italia) 5 Codice CGA: 40.147.0 570 X 570 mm Codice CGA: 40.128.2 1170 x 570 mm 6 scambiatore in alluminio ROLL-BOND CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO TIPI DI INSTALLAZIONE • Gli scambiatori di calore CGA CLIMABOND® possono essere utilizzati direttamente a vista oppure abbinati a contro-pannelli in alluminio, acciaio o cartongesso sia per applicazioni di raffrescamento che di riscaldamento. Tutti gli scambiatori CGA CLIMABOND® sono conformi alla norma DIN EN14240:2004-04 e hanno il marchio DIN GEPRUFT. Consulta il certificato completo. Pressione di esercizio • La pressione di esercizio del CGA CLIMABOND® è di 4 bar. La prova di tenuta va realizzata come da procedura con l’avvertenza di utilizzare pressioni di test non superiori ai 6 bar per non compromettere la planarità del pannello Roll-Bond. La pressione di scoppio risulta molto superiore a quella di esercizio. 4 6 2 8 10 0 bar 12 COLLEGAMENTI IN SERIE O IN PARALLELO • Gli scambiatori di calore CGA CLIMABOND® possono essere collegati tra loro in serie o in parallelo per realizzare il circuito idraulico. La miglior combinazione serie/parallelo deriva dall’ottimizzazione tra perdite di carico e scambio termico. ESEMPI DI INSTALLAZIONI: (due pannelli vengono collegati in serie e poi in parallelo al circuito) TIPI DI INSTALLAZIONE 7 CGA CLIMABOND® può essere impiegato per la realizzazione di: Soffitti raffrescanti e riscaldanti Pareti raffrescanti e riscaldanti Pavimenti raffrescanti e riscaldanti Riscaldamento ambiente 8 TIPI DI INSTALLAZIONE Raffrescamento ambiente CLIMABOND® CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO Raffrescamento radiante • La superficie del controsoffitto è raffrescata dall’acqua che passa all’interno della canalizzazione del pannello scambiatore. • I controsoffitti raffrescanti utilizzano un doppio meccanismo di scambio termico: irraggiamento e convezione. Il 60% della funzione di raffrescamento è svolta dallo scambio per irraggiamento riducendo notevolmente le correnti convettive e quindi la circolazione di polvere. • Per assicurare un ottima qualità dell’aria e per rimuovere il carico latente nell’ambiente, i sistemi radianti raffrescanti necessitano di essere usati assieme ad un ridotto sistema di ventilazione necessario solo per il ricambio e la deumidificazione. • Poiché la condensazione del vapore acqueo avviene quando nella superficie radiante viene raggiunta la temperatura di rugiada, si utilizza un sistema di controllo in grado di monitorare tale temperatura e quella di ingresso ai pannelli. Riscaldamento radiante • Come per il raffrescamento anche il riscaldamento con pannelli CGA CLIMABOND® garantisce un eccellente livello di benessere nell’ambiente sfruttando principalmente l’irraggiamento come modalità di trasmissione del calore (60%) rispetto alla convezione. Per creare una situazione di diffuso benessere nella stanza, la temperatura del fluido termovettore non deve superare i 40°C per limitare l’asimmetria di temperatura come raccomandato dalle norme ISO 7730. Pareti radianti • Le pareti radianti con sistema CGA CLIMABOND® sono un’ottima alternativa ai controsoffitti e ai pavimenti, garantendo un elevato grado di benessere anche per il basso livello di scambio convettivo che realizzano riducendo in tal modo la quantità di polveri e particelle in movimento. • I pannelli CGA CLIMABOND® vengono fissati ai profili della struttura di cartongesso e dietro ai moduli viene inserito l’isolamento termico. Sulla parte anteriore vengono fissate le lastre di cartongesso. La procedura costruttiva risulta analoga a quella utilizzata per le pareti in cartongesso. La resa termica e frigorifera risulta elevatissima lavorando con temperature di mandata basse d’inverno e alte d’estate. TIPI DI INSTALLAZIONE 9 INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 1) NUDO • Il panello radiante CGA CLIMABOND® nudo viene realizzato con uno scambiatore Roll-Bond su cui vengono realizzate delle pieghe perimetrali per consentire il suo posizionamento sulla struttura sospesa del controsoffitto direttamente a vista. • Il pannello deve essere verniciato a polvere in colore bianco (RAL 9010), nero opaco o anodizzato in una ampia gamma di colorazioni. Tale lavorazione garantisce un emissività superficiale non inferiore a 0,8. • Nella parte posteriore del CGA CLIMABOND® vengono applicati i pannelli isolanti. La struttura che quindi si realizza permette di ottenere una temperatura superficiale estremamente uniforme molto prossima a quella dell’acqua circolante. Prestazioni CGA CLIMABOND® nudo. • Il sistema CGA CLIMABOND® è stato testato presso il laboratorio di misura WSP LAB Stuttgart – D. Tale laboratorio è registrato e riconosciuto da DIN CERTCO e accreditato a EN ISO/IEC 17025. • Dalle misurazioni eseguite in accordo alla norma EN 14240:2004 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura) su condizioni di lavoro estive risultano evidenti rese superiori a 100 W/m2 per una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. Consulta il test report 12.58.C.G.A.105. • Per quanto riguarda le condizioni invernali risultano evidenti rese superiori a 62 W/m2 sempre per una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. Consulta il test report 12.58.C.G.A.106. • La perdita di carico, estremamente contenuta, varia a seconda del modello. Per i codici standard si attesta a meno di 6 kPa alla portata di 40 kg/h. 10 INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 1) NUDO CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO 2) METALLICO • Il panello radiante CGA CLIMABOND® metallico viene realizzato con uno scambiatore Roll-Bond accoppiato con un controsoffitto o una controparete in alluminio o acciaio che può essere piana o forata. Nella parte posteriore del CGA CLIMABOND® vengono applicati i pannelli isolanti. • La struttura che quindi si realizza permette di ottenere una temperatura superficiale estremamente uniforme molto prossima a quella dell’acqua circolante. Il pannello CGA CLIMABOND® risulta costituito dall’insieme di tre elementi: • Il controsoffitto o la controparete metallica in alluminio o acciaio da abbinare ai sistemi di sospensione lineare, a scomparsa, ecc… con dimensione 600x600 mm e 1200x600 mm. Tali elementi possono essere piani o forati. Nell’ultimo caso è possibile aumentare la resa del sistema utilizzando anche il plenum del controsoffitto. • Il pannello Roll-Bond prodotto con tecnologia One Side Extra Flat in cui una superficie risulta piatta per consentire un ottimale accoppiamento con il contro-pannello. Il disegno della canalizzazione viene ottimizzato per massimizzare lo scambio termico, garantire una temperatura superficiale estremamente omogenea e minimizzare le perdite di carico. Sono presenti 2 tubi di alluminio di diametro esterno di 8 mm per il collegamento del pannello al circuito idraulico. • Il nastro biadesivo ad alta conducibilità termica ed elevata tenacità costituito da un supporto in tessuto non tessuto e un adesivo acrilico modificato e reticolato. L’eccellente adesione garantisce un ottimo trasferimento di calore per conduzione, risultato non ottenibile dal semplice accostamento dello scambiatore con il contro-pannello metallico. Tale nastro viene pre-applicato in fabbrica per garantire l’assenza di bolle d’aria che penalizzerebbero lo scambio termico. Sul lato esterno del biadesivo è presente il foglio protettivo che andrà rimosso in fase di assemblaggio con il contropannnello. INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 2) metallico 11 Prestazioni CGA CLIMABOND® METALLICO • Il sistema CGA CLIMABOND® è stato testato presso il laboratorio di misura WSP LAB Stuttgart – D. Tale laboratorio è registrato e riconosciuto da DIN CERTCO e accreditato a EN ISO/IEC 17025. • Dalle misurazioni eseguite in accordo alla norma EN 14240:2004 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura) su condizioni di lavoro estive risultano evidenti rese superiori a 102 W/m2 per una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. Consulta il test report 05.58.C.G.A.101. • La perdita di carico, estremamente contenuta, varia a seconda del modello. Per i codici standard si attesta a meno di 6 kPa alla portata di 40 kg/h. 12 INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 2) metallico CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO 3) CARTONGESSO • L’applicazione dello scambiatore CGA CLIMABOND® ad una lastra in cartongesso permette di ottenere un pannello radiante a soffitto o a parete ad altissima efficienza, costi contenuti e totale riciclabilità. Il pannello Roll-Bond diventa parte integrante della struttura aumentando la resistenza meccanica del semplice cartongesso. Questo consente l’utilizzo di lastre di ridotto spessore (quindi con una bassa resistenza termica) senza incorrere nelle bene note problematiche di installazione. Il pannello CGA CLIMABOND® risulta costituito dall’insieme di tre elementi: • La lastra di cartongesso con spessore di 6 mm, larghezza 900 mm e lunghezza maggiore di 500 mm. La configurazione standard prevede una lunghezza di 1500 mm che corrisponde alla divisione di una lastra commerciale di cartongesso da 3000 mm. • Il pannello Roll-Bond prodotto con tecnologia One Side Extra Flat dove una superficie risulta piatta per consentire l’accoppiamento con il cartongesso. Il disegno della canalizzazione viene ottimizzato per massimizzare lo scambio termico, garantire una temperatura superficiale estremamente omogenea e minimizzare le perdite di carico. Sono presenti 4 tubi di alluminio di 8 mm di diametro esterno per il collegamento del pannello al circuito idraulico. • Il nastro biadesivo ad alta conducibilità termica ed elevata tenacità costituito da un supporto in tessuto non tessuto e un adesivo acrilico modificato e reticolato. L’eccellente adesione garantisce un ottimo trasferimento di calore per conduzione, risultato non ottenibile dal semplice accostamento dello scambiatore con il contro-pannello in cartongesso. Tale nastro viene pre-applicato in fabbrica per garantire l’assenza di bolle d’aria che penalizzerebbero lo scambio termico. Sul lato esterno del biadesivo è presente il foglio protettivo che andrà rimosso in fase di assemblaggio con la lastra di cartongesso. INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 3) Cartongesso 13 Installazione • Il pannello assemblato viene fissato alla struttura di supporto per mezzo di viti autofilettanti come per i normali pannelli di cartongesso passivi. 14 INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 3) Cartongesso CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO Prestazioni del CGA CLIMABOND® con cartongesso • Il sistema CGA CLIMABOND® è stato testato presso il laboratorio di misura WSP LAB Stuttgart – D. Tale laboratorio è registrato e riconosciuto da DIN CERTCO e accreditato a EN ISO/IEC 17025. Dalle misurazioni eseguite in accordo alla norma EN 14240:2004 (Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura) su condizioni di lavoro estive risultano evidenti rese superiori a 80 W/m2 per una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. Consulta il test report 06.58.C.G.A.103. • La perdita di carico, estremamente contenuta, varia a seconda del modello. Per i codici standard si attesta a meno di 6 kPa per ogni fascia attiva del pannello RollBond alla portata di 40 kg/h . Mettendo in serie le due fasce la perdita di carico risulta minore di 10 KPa. INTERFACCIA DEL PANNELLO CGA CLIMABOND® 3) Cartongesso 15 RACCORDO DIRITTO L Codice ØA RRBD06NGT RRBD08NGT RRBD1008NGT 10x1 RRBD10NGT L RRBD20NGT ØB L 6x1 45 8x1 45 8x1 45 10x1 50 20x2 88 ØB per tenuta sul diametro esterno ØA IDI per tenuta Codice RRBG06NGT RRBG10NGT 45 RRBG20NGT 88 35 strato) 36 L74 74 88 strato) RRBG20G-M L2 35 36 8x1 36 10x1 74 20x2 74 74 74 L1 diametro interno (multistrato) ØB L1 L2 20x2 74 74 raccordo dritto raccordo A GOMITO RACCORDO A T codice* ØA ØB L codice* 8x1 45 RRBG08NGT 10x1 53,510x1 50 RRBG10NGT per tenuta sul diametro esterno 8x1 RRBD08NGT Codice ØB L2 RRBT08NGT 74 L RRBT10NGT L RRBD10NGT 8x1 L RRBT20NGT 10x2 60 20x2 113 ØA 88 L1 35 L2 L2 Codice L ØB 6x1 L ØB L1 L2 8x1 36 36 10x1 74 74 ØB 50 per tenuta ØB 45 L1 diametro esterno ØA RRBG08NGT L ØA L L L2 sul sul RACCORDO A GOMITO 45 ØB Tra i principali si ricordano il raccordo dritto, a gomito e a T. 88 88 ØB • La giunzione tra i tubi in alluminio dei pannelli e i tubi del circuito viene realizzata traL garantiscono un’elevata facilità mite raccordi adattatore per tenuta Ø int /Ø est rapidi in materiale plastico. Tali dispositivi Codice ØA (multistrato) ØB L nella realizzazione delle serie e dei paralleli del circuito idraulico, garantendo l’assenza RRBD20NGT-20G-M 20x2 20x2 88 di perdite ed una elevata resistenza alla pressione e alla temperatura (max 80° C in continuo). ØB L L 88 ØA strato) IDI ØB ØB 88 ØA 72 50 RRBD20G-M ØB 45 45 GIUNZIONI20x2 Codice ØB L 45 ØA per tenuta sul diametro interno (multistrato) ØB per tenuta sul diametro Linterno (multistrato) 72 22 Consultate il ns servizio tecnico-commerciale per ogni Vs esigenza. L1 35 raccordo A T 74 ØB 36 L2 strato) L2 Consultate il ns servizio tecnico-commerciale per ogni Vs esigenza. 74 codice* strato) RRBT10NGT L2 ØB L 10x2 60 74 strato)16 72 ØB L GIUNZIONI CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO PROTEZIONE Sistema CLIMABOND® • Per garantire la massima durata degli scambiatori CGA CLIMABOND® all’interno del circuito idraulico deve essere miscelato con l’acqua il liquido protettivo studiato per la prevenzione dei fenomeni corrosivi al fine di assicurare: Elevato scambio termico. Completa resistenza alla corrosione. Alta compatibilità con componenti plastici e metallici. Innocuità tossicologica. • Il liquido Antifrogen® L (prodotto da Clariant) è stato scelto in seguito a lunghi test effettuati in collaborazione con l’agenzia di certificazione TUV. La quantità di protettivo immessa deve risultare pari ad almeno il 20% del contenuto in volume del circuito. Tale quantità garantisce la protezione antigeliva e la stabilità biologica ma penalizza il calore specifico del fluido termovettore. Le caratteristiche fisiche del fluido per una concentrazione del 20% (percentuale in volume) sono riportate di seguito. Compatibilità materiali • Di seguito sono riportati materiali plastici di comune utilizzo compatibili con Antifrogen® L Materiali compatibili con Antifrogen® L Polietilene a bassa densità (LDPE) Gomma naturale fino 80° C (NR) Polietilene ad alta densità (HDPE) Gomma stirene-butadiene fino a 100° C (sbr) Polietilene reticolato (VPE) Gomma butilica (IIR) Polipropilene (PP) Gomma olefinica (EPDM) Polybutene (PB) Gomma nitrilica (NBR) Polivinilcloruro (PVC-U) Gomma siliconica (Si) Politetrafluoroetilene (PTFE) Resina acetalica (POM) Poliammide (PA) Gomma fluorurata (FPM) Resine poliestere (UP) Acrilonitrile butadiene stirene (ABS) • Antifrogen® L è compatibile con la maggior parte dei materiali di comune utilizzo ma non va utilizzato con tubi zincati internamente. Antifrogen® L è infatti un fluido a base di glicole propilenico e miscele di acqua e glicole possono dissolvere lo zinco. • La scheda tecnica e la scheda di sicurezza dell’Antifrogen® L è disponibile sul sito: www.antifrogen.clariant.com PROTEZIONE Sistema CLIMABOND® 17 • Il liquido Protectogen C Aqua al 2% garantisce la protezione del circuito senza penalizzare il calore specifico del fluido ma non fornisce la protezione antigeliva e la stabilità biologica. • La miscela di PROTECTOGEN C Aqua non va utilizzata con tubi zincati internamente perché lo zinco potrebbe essere disciolto. • La scheda tecnica e la scheda di sicurezza del Protectogen C Aqua è disponibile sul sito: www.antifrogen.clariant.com caratteristiche fisiche del fluido termovettore per una concentrazione del 20% v/v di ANTIFROGEN® L °C 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 υ mm2/sec ρ kg/m3 2,46 2,31 2,17 2,04 1,92 1,82 1,72 1,62 1,54 1,46 1,39 1,32 1,26 1,2 1,14 1,09 1,04 1,004 0,96 0,92 0,88 1035 1034 1034 1033 1033 1032 1032 1031 1030 1030 1029 1028 1027 1026 1026 1025 1024 1023 1022 1021 1020 CGA Technologies Laboratory 18 PROTEZIONE Sistema CLIMABOND® bp °C 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 103 β 0,001/k 0,255 0,267 0,279 0,29 0,301 0,312 0,324 0,334 0,345 0,356 0,367 0,377 0,387 0,398 0,408 0,418 0,428 0,438 0,447 0,457 0,466 Cp kJ/kg2 K 3,91 3,91 3,91 3,91 3,91 3,92 3,92 3,92 3,92 3,92 3,92 3,93 3,93 3,93 3,93 3,93 3,93 3,94 3,94 3,94 3,94 TC W/m2 K 0,505 0,507 0,508 0,509 0,511 0,512 0,513 0,515 0,516 0,517 0,519 0,52 0,522 0,523 0,525 0,526 0,528 0,529 0,531 0,532 0,534 Pr 19,72 18,44 17,28 16,21 15,24 14,34 13,52 12,75 12,04 11,4 10,79 10,23 9,7 9,22 8,78 8,36 7,97 7,61 7,27 6,95 6,95 fαrel 0,579 0,597 0,614 0,632 0,649 0,667 0,685 0,703 0,721 0,739 0,757 0,775 0,793 0,811 0,829 0,847 0,865 0,883 0,901 0,919 0,937 fp rel 1,19 1,168 1,148 1,129 1,11 1,092 1,075 1,059 1,043 1,028 1,013 1,006 0,986 0,974 0,962 0,95 0,939 0,928 0,918 0,908 0,899 CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO RACCOMANDAZIONI di installazione e manutenzione • Si raccomanda di installare i pannelli CGA CLIMABOND® in controsoffitti metallici con caratteristiche e materiali tali da non penalizzare l’efficienza del pannello (utilizzare alluminio piuttosto che acciaio). • Si raccomanda di porre la massima attenzione nella fase di applicazione del pannello al fine di evitare danneggiamenti e garantendo sempre la massima adesione tra le superfici per non pregiudicare la resa termica finale. • Una buona consuetudine per evitare problematiche di incrostazione, deposito e corrosione nei sistemi di condizionamento che usano differenti tipi di metalli (UNI-CTI 8065) è quella di controllare il pH del acqua (che risulti preferibilmente tra 7,5 e 8,5) e introdurre un opportuno additivo inibitore in quantità pari quella raccomandata dal costruttore per gli impianti ad acqua (calda e fredda). • Per poter disporre di acqua di circolazione ben disaerata utile per garantire una corretta circolazione, prevenire fenomeni di cavitazione e ridurre i fenomeni di corrosione si raccomanda di installare un disaeratore di microbolle. • Nel caso di svuotamento dell’impianto si raccomanda di non lasciarlo in tale condizione (a contatto diretto con l’aria) per più di qualche giorno e di procedere repentinamente al suo riempimento garantendo il contenuto corretto dell’additivo inibitore. Anche nel caso di reintegro parziale del contenuto di acqua dell’impianto deve essere verificato il rispetto delle concentrazioni dell’inibitore. RACCOMANDAZIONI di installazione e manutenzione 19 Soluzioni SPECIALI CLIMABOND® Lo scambiatore di calore CGA CLIMABOND® si presta egregiamente ad essere modellato su sagome curve (raggio di curvatura minimo di 150 mm). È possibile creare forme ad onda, circondare colonne , ricoprire pareti non rettiline, … 20 Soluzioni SPECIALI CLIMABOND® CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO SCHEDA TECNICA Climabond® nudo CODICE CGA: 40.393.0 / 600 X 600 mm Scambiatore di calore CGA Climabond® in alluminio 99,7% per applicazioni di raffrescamento e riscaldamento radiante con interfaccia nudo. DATI TECNICI u.m. SUPERFICIE SCAMBIATORE m2 0,36 PESO A VUOTO kg 1,46 CONTENUTO FLUIDO cm 95 TEMPERATURA MASSIMA DI ESERCIZIO °C 80 PRESSIONE MASSIMA DI ESERCIZIO bar 4 PRESSIONE TEST SALDATURE bar 5 RESISTENZA MASSIMA ALLA PRESSIONE bar 6 DIAMETRO ESTERNO TUBO mm 8 3 RESA TERMICA RAFFRESCAMENTO (*) W/m2 100 (*) riferita ad una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. PERDITE DI CARICO CGA CLimabond® NUDO Δp (mbar) 600x600 mm 250 portata (l/h) 200 150 100 50 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 portata (l/h) SCHEDE tecniche DI SINTESI Δp (mbar) 10 6 20 18 30 34 40 53 50 76 60 102 70 131 80 164 90 200 100 240 21 SCHEDA TECNICA Climabond® metallico CODICE CGA: 40.147.0 / 570 X 570 mm Scambiatore di calore CGA Climabond® in alluminio 99,7% per applicazioni di raffrescamento e riscaldamento radiante con interfaccia metallico. DATI TECNICI u.m. SUPERFICIE SCAMBIATORE m2 0,32 PESO A VUOTO kg 1,32 CONTENUTO FLUIDO cm 104 TEMPERATURA MASSIMA DI ESERCIZIO °C 80 PRESSIONE MASSIMA DI ESERCIZIO bar 4 PRESSIONE TEST SALDATURE bar 5 RESISTENZA MASSIMA ALLA PRESSIONE bar 6 DIAMETRO ESTERNO TUBO mm 8 RESA TERMICA RAFFRESCAMENTO (*) 3 W/m2 102 (*) riferita ad una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. PERDITE DI CARICO CGA CLimabond® METALLICO Δp (mbar) 570x570 mm 250 portata (l/h) 200 150 100 50 0 10 22 20 30 40 SCHEDE tecniche DI SINTESI 50 60 70 80 90 100 portata (l/h) Δp (mbar) 10 3 20 10 30 18 40 27 50 38 60 50 70 62 80 76 90 90 100 105 CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO SCHEDA TECNICA Climabond® metallico CODICE CGA: 40.128.2 / 1170 X 570 mm Scambiatore di calore Climabond® in alluminio 99,7% per applicazioni di raffrescamento e riscaldamento radiante con interfaccia metallico. DATI TECNICI u.m. SUPERFICIE SCAMBIATORE m2 0,67 PESO A VUOTO kg 2,70 CONTENUTO FLUIDO cm 274 TEMPERATURA MASSIMA DI ESERCIZIO °C 80 PRESSIONE MASSIMA DI ESERCIZIO bar 4 PRESSIONE TEST SALDATURE bar 5 RESISTENZA MASSIMA ALLA PRESSIONE bar 6 DIAMETRO ESTERNO TUBO mm 8 RESA TERMICA RAFFRESCAMENTO (*) 3 W/m2 102 (*) riferita ad una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. PERDITE DI CARICO CLimabond® METALLICO Δp (mbar) 1170x570 mm portata (l/h) 250 200 150 100 50 0 10 20 30 40 SCHEDE tecniche DI SINTESI 50 60 70 80 90 100 Δp (mbar) 10 6 20 18 30 34 40 54 50 78 60 104 70 133 80 165 90 199 100 235 portata (l/h) 23 SCHEDA TECNICA Climabond® cartongesso CODICE CGA: 40.134.0 / 1400 X 890 mm Scambiatore di calore CGA Climabond® in alluminio 99,7% per applicazioni di raffrescamento e riscaldamento radiante con interfaccia cartongesso. DATI TECNICI u.m. SUPERFICIE SCAMBIATORE m2 1,25 PESO A VUOTO kg 5,05 84 CONTENUTO FLUIDO cm TEMPERATURA MASSIMA DI ESERCIZIO °C 80 PRESSIONE MASSIMA DI ESERCIZIO bar 4 PRESSIONE TEST SALDATURE bar 5 RESISTENZA MASSIMA ALLA PRESSIONE bar 6 DIAMETRO ESTERNO TUBO mm 8 W/m2 80 RESA TERMICA RAFFRESCAMENTO (*) 3 (*) riferita ad una differenza di 10 K tra temperatura ambiente e temperatura media dell’acqua. Δp (mbar) 450 400 PERDITE DI CARICO CGA CLimabond® CARTONGESSO 1400x890 mm 1400x890 mm SINGOLO CIRCUITO SERIE DI DUE CIRCUITI portata (l/h) 350 Δp (mbar) portata (l/h) Δp (mbar) 10 6 10 10 20 18 20 31 250 30 34 30 59 200 40 55 40 92 150 50 78 50 131 60 104 60 174 70 133 70 221 50 80 164 80 272 0 90 198 90 327 100 234 100 385 300 100 10 24 PERDITE DI CARICO CGA CLimabond® CARTONGESSO 20 30 40 50 SCHEDE tecniche DI SINTESI 60 70 80 90 100 portata (l/h) CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO ESEMPIO DI SCHEMA DI IMPIANTO TERMOTECNICO PER UFFICI O ABITAZIONI* • Di seguito viene riportata una tipica soluzione di impianto per un edificio adibito ad uffici o abitazione di alta classe energetica. I pannelli CGA CLIMABOND® a soffitto forniscono la potenza sensibile mentre l’abbattimento del carico latente durante il periodo estivo viene affidato ad un deumidificatore che assicura qualità dell’aria e garantisce un’umidità compatibile con la temperatura superficiale dei pannelli radianti. È importante avere un ottimo controllo dell’umidità dell’aria per evitare innalzamenti della temperatura del punto di rugiada che porterebbe il sistema radiante ad operare ad una temperatura relativamente alta ostacolando la capacità raffrescante dei pannelli. Caldaia murale a condensazione alimentata a gas metano: in funzione delle necessità potrà essere scelta una caldaia murale, a basamento, in grado di produrre ACS istantaneamente o ad accumulo e con accumulo integrato o separato. In figura è rappresentata una caldaia istantanea. Collettore di distribuzione compatto con separatore idraulico integrato. Gruppi di distribuzione miscelati con circolatore elettronico. Unità di ventilazione meccanica controllata con sistema di deumidificazione integrato. Termostati ambiente installati nei locali da climatizzare e collegati alle testine elettrotermiche. Sonda climatica esterna. Chiller idronico 8 kW dotato di accumulo inerziale e circolatore integrati. Valvola a tre vie deviatrice per commutazione estate/inverno. Regolatore climatico. Collettori di distribuzione ai pannelli radianti a soffitto Climabond. * Lo schema qui riportato rappresenta un esempio di installazione e non costituisce progetto ai sensi del DM 37/2008. CGA Technologies declina pertanto ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso di tale schema. ESEMPIO SCHEMA DI IMPIANTO TERMOTECNICO Per uffici o abitazioni 25 COMPONENTI PRINCIPALI DELL’IMPIANTO TERMOTECNICO PER IL SERVIZIO DI UNA SUPERFICIE DI CIRCA 100 m2: • La caldaia a condensazione ad alta efficienza che sfrutta anche il calore contenuto nei gas di scarico. Con una buona classe energetica dell’edificio è sufficiente una potenza termica per il riscaldamento a bassa temperatura inferiore ai 5 KW. • Il chiller idronico da circa 8 KW di potenza frigorifera per la produzione dell’acqua fredda per il raffrescamento estivo. Dato che gli impianti radianti funzionano ad una alta temperatura del fluido termovettore (18/23°C in raffrescamento) il refrigeratore ha un’elevata efficienza di conversione. • Il deumidificatore con recupero di calore ad altissima efficienza che assicura un’ottima qualità dell’aria e rimuove il carico latente nell’ambiente durante il raffrescamento estivo. L’aria viziata viene espulsa dall’ambiente recuperando fino al 90% della potenza termica tramite un recuperatore di calore a flussi incrociati. • Il collettore di distribuzione con separatore idraulico per evitare l’interazione delle pompe dei circuiti secondari con quella del circuito primario che creerebbe una variazione delle portate e delle prevalenze dei circuiti rispetto alle condizioni di progetto. • I gruppi di distribuzione miscelata che alimentano i circuiti secondari mantenendo al valore impostato la temperatura di mandata del fluido ai pannelli radianti. • I collettori di distribuzione che alimentano i pannelli radianti a soffitto CGA CLIMABOND®. • Il regolatore climatico con sonda climatica esterna che consente il maggior risparmio energetico dato che il fabbisogno energetico dell’edifico è legato alla temperatura esterna. Nella regolazione climatica è previsto l’adeguamento continuo della temperatura di mandata in relazione alla temperatura esterna tramite un servomotore che aziona la valvola miscelatrice dei gruppi di distribuzione. La centralina climatica che gestisce il riscaldamento ed il raffrescamento è in grado di fornire anche una sicura protezione dai fenomeni di condensazione superficiale controllando la temperatura di mandata in funzione delle condizioni termoigrometriche ambientali e della temperatura esterna. 26 ESEMPIO DI SCHEMA DI IMPIANTO TERMOTECNICO PER UFFICI O abITAZIONI CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO NOTE AGGIUNTIVE: • L’acqua calda sanitaria potrà essere prodotta nei modi seguenti: Istantaneamente (si dovrà prevedere una caldaia combinata di adeguata potenza sulla base del fabbisogno di ACS istantaneo di picco). Ad accumulo integrato nel generatore (si dovrà prevedere una caldaia combinata di adeguata potenza e dotata di accumulo integrato dimensionato sulla base del fabbisogno di ACS). Ad accumulo esterno al generatore (si dovrà prevedere una caldaia per solo riscaldamento di adeguata potenza e collegarla all’accumulo mediante una valvola deviatrice a tre vie di commutazione). • La configurazione impiantistica deve in ogni caso essere tale da rispettare eventuali imposizioni e/o limitazioni normative locali, regionali e nazionali relative al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili. Si citano a titolo non esaustivo il DPR 59/2009 e il DLgs 28/2011. • Ciascun componente deve essere installato in conformità a tutte le normative vigenti e al manuale del produttore e può essere richiesto il progetto preventivo da parte di un professionista abilitato. • L’installazione del chiller idronico e di eventuali accumuli di acqua sanitaria o tecnica possono richiedere una verifica statica delle strutture in cui è previsto il posizionamento. Alternativamente è possibile caricare l’intero impianto con un’adeguata concentrazione di additivo antigelo. • Nel periodo invernale può essere necessario lo svuotamento della porzione di impianto posizionato all’esterno: scambiatore e accumulo del chiller e relativi raccordi idraulici all’impianto. ESEMPIO DI SCHEMA DI IMPIANTO TERMOTECNICO PER UFFICI O abITAZIONI 27 esempio PIANTA UFFICIO POSA PANNELLI RADIANTI CGA CLIMABOND® METRATURA DELL’edificio: 180 m2 n° pannelli 600x600 mm attivi: 344 superficie raffrescata e riscaldatA: 124 m2 NOTE 28 LEGENda ESEMPIO DI SCHEMA DI IMPIANTO TERMOTECNICO PER UFFICI O abITAZIONI CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO PRESTAZIONI ACUSTICHE • CGA CLIMABOND® metallico è un ottimo prodotto per la realizzazione di controsoffitti acustici sospesi. • Di seguito vengo riportate le misure in camera di riverberazione del coefficiente di assorbimento acustico di un tile metallico forato (30% della superficie aperta) accoppiato con lo scambiatore di calore CGA CLIMABOND® . Il retro del pannello è isolato con un materassino in lana minerale di spessore pari a 25 mm e densità di 45 Kg/m3 avvolto in un sacco tipo “polybag” nero B2/DIN4102 di spessore 0,03 mm. • Grazie alla scelta di una vasta gamma di possibili soluzioni forate è possibile controllare il tempo di riverberazione a seconda dell’uso dell’ambiente (conversazione o musica). MISURA DEL COEFFICIENTE DI ASSORBIMENTO ACUSTICO α 0,20 UNI EN ISO 354:2003 UNI EN ISO 11654:1998 T1 (sec) T2 (sec) αS 100 7,70 3,60 0,42 125 6,53 2,81 0,58 160 6,91 3,55 0,39 200 6,13 3,21 0,42 250 6,00 2,36 0,73 315 6,17 2,33 0,76 400 5,87 2,20 0,81 500 5,81 2,40 0,70 630 5,65 2,75 0,53 800 5,41 2,45 0,64 1000 5,21 2,34 0,67 1250 4,91 2,38 0,62 1600 4,56 2,25 0,64 2000 4,24 2,21 0,62 2500 3,78 2,07 0,62 3150 3,07 1,87 0,59 4000 2,69 1,73 0,58 5000 2,14 1,52 0,53 T1 = Tempo medio di riverbero senza elemento in prova T2 = Tempo medio di riverbero con elemento in prova Volume della camera V = 191 m3 Superficie del campione S = 10,8 m2 1,00 αP 0,80 0,45 0,65 0,70 0,65 0,65 0,55 Coefficiente di assorbimento acustico (α) Freq (hz) 0,60 0,40 0,20 Coefficiente di assorbimento acustico ponderato (ISO 11654 e indicatori di forma) α W = 0,65 0,00 1002 00 4008 00 Frequenza (Hz) 1600 3150 Temperatura (°C) T = 20 20 Umidità relativa (%) Ur = 62 60 Pressione atm. (Pa) p = 102000 PRESTAZIONI ACUSTICHE 29 TERMOGRAFIA pannello CLIMABOND® • Nel laboratorio di CGA Technologies è possibile effettuare campagne di misura di temperatura superficiale degli scambiatori Roll-Bond tramite termocamera ad infrarossi. • Alla portata di 75 l/h la condizione stazionaria si realizza in appena un minuto e mezzo. Si può notare come la difformità della temperatura sia inferiore ai 3°C, questo grazie alle ottime proprietà conduttive dell’alluminio ed alla completa integrazione della canalizzazione nella piastra. Codice CGA: 40.128.2 1170 x 570 mm TERMOGRAFIA CGA Technologies Laboratory SP01 SP02 SP03 SP01= 36,0 °C sp02= 38,6 °C sp03= 43,9 °C (RITAGLIARE L’IMMAGINE TERMOGRAFICA) Nel laboratorio di CGA Technologies è possibile effettuare campagne di misura di temperatura superficiale degli scambiatori Roll-Bond tramite termocamera ad infrarossi. 30 TERMOGRAFIE Alla portata di 75 l/h la condizione stazionaria si realizza in appena un minuto e mezzo. Si può notare come la difformità della temperatura sia inferiore ai 3° C, questo grazie alle ottime proprietà conduttive dell’alluminio ed alla TERMOGRAFIA Nel laboratorio di CGA Technologies è possibile effettuare campagne di misura di temperatura superficiale degli CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO scambiatori Roll-Bond tramite termocamera ad infrarossi. Alla portata di 75 l/h la condizione stazionaria si realizza in appena un minuto e mezzo. Si può notare come la difformità della temperatura sia inferiore ai 3° C, questo grazie alle ottime proprietà conduttive dell’alluminio ed alla completa integrazione della canalizzazione nella piastra. Codice CGA: 40.147.0 570 X 570 mm CGA Technologies Laboratory Codice CGA: 40.147.0 570 X 570 mm CGA Technologies Laboratory Codice CGA: 40.128.2 1170 x 570 mm Codice CGA: 40.128.2 1170 x 570 mm CGA Technologies Laboratory TERMOGRAFIE CGA Technologies Laboratory 31 COMPONENTISTICA accessoria PER INSTALLAZIONE Caratteristiche Pannello Isolante • Pannello in lana minerale o lana di vetro imbustato • Pannello isolante termico e acustico secondo EN ISO 354:2003 • Coefficiente di conduttività termica l=0,036 W/mK • Densità 45 Kg/m3 • Classe di reazione al fuoco Euroclasse A1 senza busta • Classificazione della busta di protezione Classe 1 • Spessore almeno 30 mm Caratteristiche Tubazioni • Tubo multistrato coibentato in rotoli • Idoneo per impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento. Norma EN ISO 21003 (tubazioni multistrato per impianti ad acqua calda e fredda all’interno dei fabbricati) • Conformità alle prescrizioni sulla permeabilità all’ossigeno (EN 1264-4 e DIN 4726) • Tipo: PE-RT / Al /PE-RT • Coibentazione in PE-LD (polietilene bassa densità) espanso spessore 9 mm • Temperatura massima: 95°C • Temperatura minima: 0°C • Pressione di esercizio: 10 bar Collegamento Pannello-collettore • Tubo idoneo per impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento. • Composizione: PE-Xc • Temperatura massima: 95°C • Pressione di esercizio: 6 bar • Barriera ad ossigeno EVOH come richiesto da DIN 4726 32 COMPONENTISTICA accessoria PER INSTALLAZIONE CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO GIUNZIONI • PA66 caricato (raccordi rapidi) con il 30% di fibra di vetro • Temperatura massima 80° C in continuo • Pressione massima 15 bar a 80° C Profili Zincati per controsoffitti e contropareti realizzati con il CGA CLIMABOND® cartongesso • Acciaio conforme alla norma europea UNI EN 10327-10326, con carico di snervamento >= 300 N/mm2 • Rivestimento di zinco conforme alla norma UNI 5753-84 di prima fusione, con qualità Zn 98% (UNI 2013) ORDITURA METALLICA PER CONTROSOFFITTI SOSPESI CGA CLIMABOND® NUDO E CGA CLIMABOND® METALLICO • Struttura in acciaio zincato e profilo a T per la realizzazione di maglie modulari dove vengono posati i pannelli del controsoffitto NASTRO BIADESIVO • Supporto in tessuto non tessuto e adesivo acrilico modificato e reticolato • Temperatura massima in continuo: 90° C COMPONENTISTICA accessoria PER INSTALLAZIONE 33 certificazioni azienda con sistema di gestione qualità certificato da DNV = ISO 9001= Campo applicativo: Produzione e commercializzazione di scambiatori di calore a piastra in due, o più fogli in lega di alluminio, saldati per laminazione e con circuito interno per la circolazione di fluidi. 34 CGA CLIMABOND ® MANUALE TECNICO Certificazione DIN EN 142240:2004-04 per soffitti raffrescati Climabond Certificato VDE REG. -Nr. 30000332 “Place of Manufacture” Certificato VDE REG. -Nr. 114800 “Scratch test per pannello OSEF” 35 Tutti i diritti sono riservati, nessuna parte di questa brochure può essere utilizzata o REV00 - 2013-05 graphic: anthes riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso scritto da cgA Technologies s.r.l. CGA Technologies s.r.l. società soggetta a direzione e coordinamento di nemas holding s.R.l. cap. soc. € 1.000.000,00 i.v. * Partita iVA iT02575170309 Via dell’industria, 22 * 33043 cividale del Friuli (UD) * italy * Tel. +39 0432 705111 * Fax +39 0432 705290 * [email protected] www.cgatech.it