Gente di Mare
N°3
Febbraio 2008
―Storia Della Navigazione‖ di Silvestro Sannino
La Storia Continua…
Lo stesso libro recensito
da un aspirante
uomo di mare
La cosa che mi piace fare
di più una volta finito un
libro, è vedere quanto il
titolo sia coerente. Mai
come in questo caso concordo con la scelta:
―Storia della Navigazione‖.
Suona come il solito manuale di bordo, il solito
libretto da quattro soldi,
eppure l’opera di Sannino
è proprio questo: Storia e
Navigazione…ma non solo! Pagina dopo pagina,
sorprende quanto l’autore
sia in grado di portare avanti un discorso specifico
sul nostro settore integrandolo al contesto storico,
alle
ideologie
dell’epoca, e soprattutto
ad una linea logica che
non smentisce mai. Il testo
è un valido strumento di
cultura per chiunque: nonostante l’aspetto apparentemente intimidatorio
nei confronti di studenti
liceali
o professionali,
―Storia‖ non è di certo una
prerogativa degli istituti
tecnici. Questi sì che sono
libri da utilizzare come
tomi scolastici, perché no,
anche ―universali‖! Forse
è proprio questo l’unico
modo che abbiamo di confrontarci con altri istituti:
usando le stesse regole
alla portata di tutti. In definitiva, l’opera di Sannino è
un qualcosa che va oltre
ogni barriera, ogni pregiudizio di indirizzo scolastico, ogni materia di studio e
che, come il mare, per usare una citazione di Pope,
―unisce i paesi che separa‖.
Brian – 4TM
Recensione di Un Uomo di Mare su Un Libro di Mare
La ―Storia della Navigazione‖ di Silvestro Sannino offre un validissimo contributo
non solo agli ―addetti ai lavori‖ ma anche a quanti intendono la cultura in senso
più ampio, spaziando e
scandagliando i più vasti
ambiti del sapere. Scorrendo
le pagine del testo si coglie
la bella chiave di lettura attraverso la metafora della
navigazione, intesa come
esperienza di vita, come viaggio verso una meta, verso
un porto: infatti la vita stessa è di per sé un ―navigare‖,
il cui protagonista è l’uomo
del passato, del presente e
del futuro. E’ attraverso questo viaggio che l’uomo sperimenta, si confronta con la
realtà, lotta, costruisce e si
forma
culturalmente.
La
―Storia‖ di Sannino, quindi,
è un ―exemplum‖, per richiamare una espressione dantesca, di vita vissuta, di esperienza, di saggezza, di vaste
conoscenze che riportano
alla nostra memoria tante
grandi personalità del passato che hanno reso illustre la
nostra Italia.
L’opera è molto interessante: essa affronta e studia,
con andamento diacronico
e sincronico, periodi significativi nello studio della
navigazione, da quella antica a quella moderna, passando attraverso la cultura
orientale
e
soprattutto
quella delle grandi scoperte geografiche; inoltre le
argomentazioni tecniche e
scientifiche
sconfinano
magistralmente in ambiti di
carattere letterario, storico,
geograficoeconomico, filosofico. Da ciò si evince
che chi scrive è un
professionista conoscitore della materia ma anche un
uomo di cultura
appassionato, puntuale, certosino nella ricerca e nella
documentazione. Il
testo cattura il lettore non solo per il
contenuto, ma anche per lo stile che
risulta agile, fluido,
molto chiaro e che
riflette, nel contempo, in ogni parte, la
pacatezza, l’equilibrio e lo
spessore
culturale
dell’autore. Questa opera,
senza dubbio, costituisce
un punto di riferimento ed
un validissimo apporto per
coloro che già sono esperti
del mare, per quanti intendano navigare ma anche
per tutti quelli che sono
attratti dalla
VERA CULTURA DEL MARE.
Dott. Eugenio Casoria
Il mare è … pag 4
Poesie e citazioni … pag 5
Legalità … pag 2
San Valentino … pag 6
Siamo fatti con lo stampino … pag 2
Consideration, please! … pag 2
Ecologia musicale … pag 3
Io sono leggenda ...pag 3
1
Da lavoro a passione … pag 7
Una giornata a scuola … pag 7
I nostri pomeriggi a scuola … pag 8
Gente di Mare
Pagina 2
La Legalità Si Vive, Non Si Studia. Si Insegna Facendo, Non Leggendo
Un giorno come tanti, un turista come
tanti in una città come tante… una
passeggiata decisamente diversa dalle altre!
Dear Mr. Whewell,
least your documents.
I have found your wallet without any We‟d like to meet you as we‟ve realized
money on the bus that I take to go you‟re a journalist.
school.
If you can, please, we‟ll wait for you at
E’ ciò che è accaduto al signor WheI attend the ITN “Cristoforo Colombo” school.
well, nientepopodimenoche un giorin Corso Vittorio Emanuele (Villa
Best regards
nalista della BBC, al quale abbiamo
Comunale), Torre del Greco.
indirizzato il nostro appello per informarlo del ritrovamento del suo porta- I have decided, with my classmates, to
fogli privo di denaro, ma con docu- give the wallet to the local police Gerardo Carnale – 1A
station in order to give you back at
menti intatti.
Siamo Fatti Con Lo Stampino… Il Vostro
Noi, Generazione Del 2000 Poco Cresciuta In Un Mondo Che Non Ci Fa Crescere
Genitori, professori, parenti,
per farla breve, voi ―grandi‖ ci
dite che non vogliamo crescere, che siamo degli eterni bambini, che abbiamo il terrore di
affrontare una vita vera fatta di
lavoro, figli e pochi hobby.
Noi, attuale generazione di giovani, siamo i più criticati che la
storia ricordi.
Figli della classe ’60-’70
(generazione che ha sempre
guadagnato ciò che ha, o almeno così ci dicono), ascoltatori
delle canzoni più ribelli e principali destinatari di qualsiasi programma televisivo: ragazzi tutti
uguali, fatti con lo stampino.
Parlate di noi sottolineando il
nostro mancato confronto con noi
stessi, gettando fiumi di parole su
tutto il sistema gioventù.
Ma allora mi fermo e mi domando:
facciamo così schifo? Agli occhi vostri forse sì, ma la colpa non è tutta
nostra…
Noi non vogliamo lavorare, non troviamo il coraggio di vivere la vera vita,
seguiamo modelli sbagliati e tentiamo
di imitarli, ascoltiamo tutti la stessa
musica e ci vestiamo tutti allo stesso
modo.
Sarà perché non c’è lavoro?
Perché il pericolo è dietro ogni
angolo della strada? Perché la
TV e tutto il mondo mediatico
ci offrono solo modelli che non
dovremmo seguire? Perché si
ha paura di mostrare le proprie
diversità pur di essere accettati?
Lettori de ―l’altra generazione‖,
conoscete le risposte a queste
domande.
Il contesto in cui viviamo è
stato creato da voi, con il vostro passato, l’educazione che
ci avete impartito e gli esempi
che ci avete dato… ma soprattutto quelli che non ci avete
dato.
Adesso come pretendete che la nostra
sia una generazione perfetta?
Passatevi una mano sulla coscienza,
poi ne parliamo…
Brian - 4TM
Consideration, please!
Il Grido Dei Giornalisti Dell‟ITN: “Ci Siamo Anche Noi!”
―Gente di Mare‖ non sarà la testata
più diffusa nella regione, neanche
quella più curata o perfetta, però alla
fine di ogni mese stampiamo un prodotto sul quale abbiamo passato pomeriggi, se non giornate intere.
Con tutti i suoi difetti, siamo fieri del
nostro giornale e gridiamo a testa alta
di farne parte.
Ne siamo così orgogliosi che ogni
mese andiamo a distribuirlo a tutti i
professori, chiedendo nulla, se non
un sorriso ed una piccola offerta per
sostenerne la stampa.
E se otteniamo queste due cose, diventiamo gli scrittori più fieri del mondo.
Il problema sorge quando non le riceviamo e ci liquidano con un ―No, grazie!‖ o una battutina ironica. Colpevoli? Gli insegnanti.
E cos’è questo se non un segno di
disinteresse verso l’istituto in cui lavorano, i ragazzi ai quali insegnano e
la gioventù con la quale convivono?
A fare tutto ciò sono gli stessi professori che durante le loro lezioni ci illu-
2
dono di trasmetterci saperi, di volerci
bene e di amare il proprio mestiere.
A questo punto, confidiamo nel potere dell’eccezione…
Non ci spacciamo per ―La Repubblica‖ o ―Il Mattino‖, ma la stessa attenzione dei grandi giornalisti la meritiamo anche e soprattutto noi, in fondo,
siamo alunni VOSTRI!
Consideration, please!
Brian – 4TM
Gente di Mare
Pagina 3
Ecologia Musicale
Realtà Musicali Tanto Lontane Ma In Realtà Così Vicine
Fondamentalmente, la musica è sempre la stessa. Cambieranno i nomi
degli artisti, i titoli delle canzoni, ma la sostanza odierna è rimasta fedele a
quella della gioventù di un uomo di 40 anni: quella degli anni ’80. Era un
periodo di cambiamento per la scena musicale, che stava passando dal
rock del decennio precedente ad uno stile sempre più orecchiabile ed adatto ai locali e le feste: la dance, successivamente sfociata, negli anni ’90,
nel pop. Non c’è poi così differenza tra pop odierno e dance anni ’80: i ritmi sono sempre ballabilissimi, il sintetizzatore è sempre lo strumento principale, le doti vocali degli interpreti mai molto vistose. Anche all’epoca
esistevano cantanti da quattro soldi che una volta sfornato un singolo di
successo sparivano per sempre! Un paio di titoli celebri? ―Words‖ o ―What
a Feeling (Flashdance)‖… Cavoli, chi non le conosce? Oggi brani del genere sono sostituiti da singoli come ―Chihuahua‖ o ―Aserejè‖! Trash e
―talenti‖ temporanei a parte, non dimentichiamoci che gli anni d’oro della dance hanno lanciato alcuni tra i più grandi
artisti della storia della discografia mondiale: Madonna, Michael Jackson, Duran Duran e George Michael, per citarne
alcuni.Come potete osservare, il marketing era dominato più che altro da nomi internazionali: erano pochi gli italiani validi, del resto come oggi. Forse una cosa manca alla musica d’oggi che prima c’era sempre: l’originalità, quel fattore X
che dava ad un brano qualcosa di unico e sempre originale. Quante sono le canzoni che campionano o si ispirano a singoli vecchi? Questa non è musica, non è arte…è riciclo! Ecologia musicale a parte, ammettiamo che comunque ci fa
sempre piacere beccare Christina Aguilera, Ricky Martin, o perché no, anche Hilary Duff alla radio! È musica commerciale, fatta per vendere, divertirsi, senza troppe pretese o aspirazioni, col solo scopo di martellare chi l’ascolta e farlo ballare fino allo sfinimento. È dance: faceva tendenza allora e la fa tutto’oggi.
Come diceva qualcuno, ―sono solo canzonette‖…
Genitori di Brian – 4TM
…
ORA
ABBIAMO
CAPITO PERCHE’
NON C’E’
L’ASCENSORE
ALL’ITN!!!
Io Sono Leggenda
Tra Zombie e Una New York Futuristica: Ecco Il Nuovo Film Con Will Smith
A metà dello scorso mese è uscito
nelle sale italiane il nuovo film con
Will Smith, ―Io Sono Leggenda‖, nel
quale il noto attore americano si cimenta per la prima volta in un film che
risulta un misto tra thriller e fantascienza.
La storia è ambientata a New York, nel
2012, anno in cui una presunta cura
per il cancro si rivela essere un virus
letale che distrugge quasi tutta la popolazione terrestre.
I sopravvissuti sono mutati nei cosiddetti ―cacciatori della notte‖, degli
zombie in grado di vivere solo nel
buio.
L’unico superstite della città è il dottor
Neville, che dopo aver perso la sua
cagna, nonché compagna di viaggio,
incontra altre persone immuni dal virus insieme alle quali riuscirà a trovare
la cura a tale strazio.
Il film è risultato molto piacevole, con
scene di altissima tensione e in grado
di farti sobbalzare dalla sedia.
L’interpretazione di Will Smith ed il
finale della storia sono forse gli unici
punti deludenti dell’intero film, che
lasciano intravedere un possibile continuo.
Ciro Gargiulo – 4TM
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Gente di
Pagina 4
Il Mare è …
Inviato dagli alunni del corso di Biologia Marina
Il Mare risorsa fondamentale
dell’Umanità
Fin dall'antichità l'interesse per il mare come fonte di nutrimento ha portato l'uomo ad
approfondire le sue conoscenze degli organismi che vivono sott'acqua.
Il Mare via di collegamento
tra i continenti
La prima opera di oceanografia viene considerata quella di L.F.
Marsili del 1725, la "Carte du Golfe du Lion", con annotazioni
oceanografiche, morfologiche e biologiche del Golfo del Leone
Il mare teatro delle più grandi battaglie della storia
Battaglia di Lepanto 1571
Impero Ottomano contro la Lega Santa costituita da forze
navali di Venezia, del Papato,
della Spagna, di Genova, dai
Cavalieri di Malta e dai Savoia.
Il trionfo della flotta cristiana
BATTAGLIA
NAVALE DELLO JUTLAND
31-05- 1916
1-06- 1916
GUERRA DEL GOLFO:
IRAQ CONTRO IRAN (1980-1988)
BATTAGLIA
DI SANTA
CRUZ (26 OTTOBRE 1942)
BATTAGLIA NAVALE DI OKINAWA
(7 APRILE 1945)
Il Mare
Discarica Universale
Confronto tra le regione del mezzogiorno
in termini di coste non balneabili (%).
(dati ARPAC 1995/1996/2005)
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Pagina 5
Gente di Mare
Citazioni e Poesie:Mare e Cultura
Il mare non cambia mai e il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero (Conrad)
Chi ha il dominio del mare ha il dominio di tutto (Temistocle)
Uomo libero, sempre avrai caro il mare (Baudelaire)
Il mare unisce i paesi che separa (Pope)
Era già l‟ora, che volge „l desio
Vaste ali distese
liberate in un bigio cielo
A‟ naviganti, e intenerisce il core
con un volo regale
Lo di, c‟han detto a‟ dolci amici Addio;
planano su un‟arida solitudine
E che lo nuovo peregrin d‟amore
Punge, se ode squilla di lontano,
Che paja „l giorno pianger, che si more
Ti posi
(Dante, da ―La Divina Commedia‖)
in cerca forse di un ignoto
ma non incontri
i tuoi fedeli compagni
Venere, e fèa fra quelle isole feconde
di viaggio…
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
Solitario, smarrito
riprendi la folle regata
l‟inlito verso di colui che l‟acque
nel cielo di vanadio
cantò fatali ed il diverso esiglio,
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Una lunga e temerata attesa
(Foscolo, da ―I Sonetti‖)
sostiene la vertigine
del tuo andar
verso lidi lontani
dove dentro l‟abisso del cielo
Pure, lo senti, nel giogo d‟aride onde
altre ali attendono
che impigra in quest‟ora di disagio
il tuo vagabondo passare
non buttiamo in un gorgo senza fondo
le nostre vite randage.
(Anonimo, ―Gabbiano sul Mare‖)
(Montale, da ―Ossi di Seppia‖)
Solo un sogno
già è rimasto nel sangue: ha incrociato una volta
da fuochista su un legno olandese da pesca, il Cetaceo
e ha veduto volare i ramponi pesanti del sole,
ha veduto fuggire balene tra schiume di sangue
e inseguirle e innalzarsi le code e lottare alla lancia.
Me ne accenna talvolta
(Pavese, da ―Lavorare Stanca‖)
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Gente di Mare
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San Valentino: Le origini della Festa degli Innamorati
L‟amore va oltre le feste
San Valentino o Giorno di Valentino è la festa del 14
Febbraio. E’ il tradizionale giorno in cui gli innamorati
esprimono il loro amore l’uno per l’altra, regalandosi
biglietti di auguri e o cioccolatini. Usanza più comune
è quella di regalare i fiori.
La festività è stata chiamata così in onore di 2 martiri
cristiani. Il giorno ha cominciato ad essere conosciuto
come ―Festa degli Innamorati‖, in seguito al tentativo
della Chiesa cattolica di porre fine ad un particolare
mito pagano. Fin dal quarto secolo A.C. i romani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio
Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mischiati. Quindi un fanciullo sceglieva
casualmente alcune coppie che per un intero anno
avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi
ricominciato nuovamente con altre coppie.
Ancora oggi, questo giorno viene ricordato da tutte le
coppie di innamorati, festeggiando però in modo diverso. Andando a ballare, andando ad una serata con
amici ecc…
L’amore però non è solo quello tra una coppia innamorata, ma anche quello tra un genitore ed un figlio, e
viceversa. L’ amore non è inteso come ―amore di coppia― ma come un immenso bene verso un proprio
genitore o persona amico/a.
Teresa Vitiello – 3A & Rosa Ciaramella – 5TM
C’è Posta Per Tutti!
Perché Il San Valentino è Per Il Mondo Intero
Un’idea (anche se vaga) di come si festeggi il San Valentino in Italia l’abbiamo un po’ tutti. Ma dato che questa è una
festa particolare, non ci si poteva di certo aspettare che venisse festeggiata nello stesso modo in ogni paese!
Mentre in alcuni posti come la Germania le usanze sono uguali alle nostre, in altri accadono piccoli riti che qui manco ci
sogniamo!
Gli inglesi, così come gli olandesi, usano mandare bigliettini anonimi alla persona amata, i gallesi, invece si regalano
piccoli cucchiai con dei lucchetti allegati per simboleggiare l’apertura del proprio cuore…che romanticoni!
Gli spagnoli prediligono le rose rosse, e i danesi? Quelle bianche, con tanto di auguri, sempre anonimi, ovviamente.
Negli Stati Uniti la festa è anche dei bambini: San Valentino è arrivato alla loro portata grazie a biglietti con su stampati
gli eroi dei loro cartoni animati.
Le tradizioni più inusuali, però, sono quelle degli asiatici.
In molti paesi orientali l’uomo regala vestiti alla donna con cui, se decide di accettarli, si sposerà; contrariamente, in
Giappone è la festa degli uomini: sono le femminucce a regalare cioccolatini ai maschietti, non per forza alla persona del
cuore.
I nipponici si distinguono anche per la data di celebrazione: da loro, infatti, cade esattamente un mese dopo, mentre in
Cina e Brasile i fidanzatini si scambiano gli auguri rispettivamente il 7 Luglio e il 12 Giugno.
La situazione è diversa per l’Africa ed alcuni paesi del Medio Oriente, dove la festa di Cupido è addirittura bandita.
Ci auguriamo che, anche senza il messaggero con le alucce, in questi paesi ci sia tanto amore quanto la festa più mielosa del mondo debba portarne agli altri!
Brian – 4TM
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Gente di Mare
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Da un semplice lavoro assegnato… a una nuova passione
Le parole che apparentemente feriscono, possono trasformarsi in dolci
lame che perfezionano l’essere umano; fanno sì che una delusione conduca a una vincente e sana competizione.
È quello che mi è successo durante il
I trimestre, quando un’insegnante ha
assegnato a tutta la classe un compito di chimica ambientale, consistente
nella raccolta e interpretazione, sulla
base di quanto spiegato in classe, di
foto satellitari tratte da un sito di meteorologia. A dirla tutta, l’argomento
non mi appassionava, ma sono bastate poche parole della prof. per risvegliare il mio orgoglio. Corsi a casa e
subito iniziai a lavorare ininterrottamente. Ho iniziato nel raccogliere varie immagini della situazione meteoro-
logica europea di diversi giorni. Ho
confrontato poi i dati, e con le conoscenze acquisite durante le lezioni e
aiutandomi con internet sono riuscito
a spiegare i diversi fenomeni meteorologici rapportando la variazione
della temperatura, con la formazione
dei diversi tipi di nuvole e il loro spostamento nell’atmosfera. Ho semplicemente messo a paragone delle immagini sovrapponendole le une alle
altre. Studiando il decorso degli eventi ho imparato molte cose che poi, con
orgoglio, sono riuscito a spiegare
(facendo anche capire!) ai miei compagni durante una mia lezione alla
classe tenuta con l’aiuto dell’ipertesto
che avevo elaborato. Il risultato? La
prof. ha ritenuto opportuno la proiezione del lavoro alla classe…Wow!!!
Che soddisfazione…se quelle parole
non mi avessero ferito, lo stimolo da
dove l’avrei tratto?
Vincenzo Sorrentino – 3A
Una Giornata a Scuola
Cosa Ci Lasciano Sei Ore Di Lezione?
Ore 8:15, il primo segnale di
entrata rimbomba nei corridoi.
Manco il tempo di svegliarci
che dopo cinque minuti quella dannata campanella suona ancora.
E tutto inizia.
L’appello urlato dagli insegnanti che
provano a calmarci, il gruppetto di
alunni ―abusivi‖ ancora vicino al distributore o il bagno, i bidelli che provano a calmarci.
E poi? Silenzio tombale, prigione totale per i primi 30
minuti: il sonno
pesa ancora, e
intanto il prof.
parla, non di certo per spiegare,
ma bensì per
controllare assenze, note, giustifiche… Bussano alla porta, eccolo il
primo segnale di distrazione. Chi sarà
mai? L’amico che ci chiede di uscire
―per dirci una cosa‖, il collega del
docente in classe per parlare ―non di
certo di fatti propri‖, la segretaria per
una comunicazione, o lo studente
schizzato che
urla e scappa
via?
E’ finita, si è
persa la prima
ora di tortura.
La campanella suona ancora, ed è
caos: il bidello entra a chiedere le
assenze del giorno.
―Abbiamo perso un
altro quarto d’ora‖ pensiamo soddisfatti. L’avvenimento del giorno c’è
sempre: qualcuno che scappa dalla
scuola, qualche professore che si
altera, una parolina di troppo… Tutto
è argomento di discussione, anche
per il meno pettegolo degli insegnanti. Ancora?
Ed è ancora una volta un boato, un
urlo, uno scalpitare di passi, caos…
Poi?
Nulla, il vuoto, proprio come ciò che
ci è rimasto dopo sei ore di
―lezione‖…
Dovrà pur capitare l’insegnante
―fesso‖ della giornata, se ci va proprio male ci sono Religione ed Educazione Fisica!
(è una facile generalizzazione:
forse qualcuno lascia qualcosa!
n.d.r.)
Brian – 4TM
Poi arriva lei, la tanto
sospirata ultima campanella, quella delle 13:50,
quella della fine di tutto.
7
Gente di Mare
Pagina 8
I.T
Direttore responsabile:
N.
.
Dirigente Scolastico dott. Eu
genio
Casoria
Capo redattore:
(BRIAN): Vincenzo Pernice
— 4TM
Responsabile grafico:
Alessandro Di Cristo — 4TM
Indirizzo di posta elettronica :
Segreteria di redazione:
3A: Luigi Ruggiero,Vincenzo
Sorrentino,Pasquale Sagges
e, Teresa Vitello, Giovanni Visciano
[email protected]
A
3B: Francesco Mazza, Giusep
pe Abile
4AIM: Armando Girotta, On
ofrio Cipollaro
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STI
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S
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LO
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DEV A DO
E
VAR
I
R
R
5TM: Roberto Guardi,Eduar
do Arena, Antonio Vanacore
5AIM: Garofano Ciro
Giornalisti:
La redazione e gli alunni di
Coordinatori del progetto:
tutte le classi dell’IT N
prof.sse Mangano—Salzano
I NOSTRI POMERIGGI A SCUOLA
LUNEDI’
NODI
MARTEDI’
MERCOLEDI’
ALFA 2 CLASSI 2°
TRE BARCHE PER VALERE
CLASSI
CLASSI 1° 2° 3°
3°4°5°
MUSICA
CLASSI
GIOVEDI’
1°2°3°4°5°
SCACCHI
TEATRO
CLASSI
MERCOLEDI’
1°2°3°4°5°
ALFA 1 CLASSI 1°
CLASSI 1°2°3°4°5°
BIOLOGIA MARINA
CLASSI 1°2°3°
VENERDI’
IMMERSIONE PADI
CLASSI
MARTEDI’
GIORNALINO
CLASSI 1°2°3°4°5°
LE NOSTRE FESTE
24-05-2008:
3° 4° 5°
SCACCHIERA VIVENTE
31-05-2008:
PON: ECDL
CLASSI 3° 4° 5°
SABATO
NAUTICAL DAY
VELA
7-06-2008:
CLASSI 1°2°3°4°5°
8
RIELIVING WACTH
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