Gente di Mare N°3 Febbraio 2008 ―Storia Della Navigazione‖ di Silvestro Sannino La Storia Continua… Lo stesso libro recensito da un aspirante uomo di mare La cosa che mi piace fare di più una volta finito un libro, è vedere quanto il titolo sia coerente. Mai come in questo caso concordo con la scelta: ―Storia della Navigazione‖. Suona come il solito manuale di bordo, il solito libretto da quattro soldi, eppure l’opera di Sannino è proprio questo: Storia e Navigazione…ma non solo! Pagina dopo pagina, sorprende quanto l’autore sia in grado di portare avanti un discorso specifico sul nostro settore integrandolo al contesto storico, alle ideologie dell’epoca, e soprattutto ad una linea logica che non smentisce mai. Il testo è un valido strumento di cultura per chiunque: nonostante l’aspetto apparentemente intimidatorio nei confronti di studenti liceali o professionali, ―Storia‖ non è di certo una prerogativa degli istituti tecnici. Questi sì che sono libri da utilizzare come tomi scolastici, perché no, anche ―universali‖! Forse è proprio questo l’unico modo che abbiamo di confrontarci con altri istituti: usando le stesse regole alla portata di tutti. In definitiva, l’opera di Sannino è un qualcosa che va oltre ogni barriera, ogni pregiudizio di indirizzo scolastico, ogni materia di studio e che, come il mare, per usare una citazione di Pope, ―unisce i paesi che separa‖. Brian – 4TM Recensione di Un Uomo di Mare su Un Libro di Mare La ―Storia della Navigazione‖ di Silvestro Sannino offre un validissimo contributo non solo agli ―addetti ai lavori‖ ma anche a quanti intendono la cultura in senso più ampio, spaziando e scandagliando i più vasti ambiti del sapere. Scorrendo le pagine del testo si coglie la bella chiave di lettura attraverso la metafora della navigazione, intesa come esperienza di vita, come viaggio verso una meta, verso un porto: infatti la vita stessa è di per sé un ―navigare‖, il cui protagonista è l’uomo del passato, del presente e del futuro. E’ attraverso questo viaggio che l’uomo sperimenta, si confronta con la realtà, lotta, costruisce e si forma culturalmente. La ―Storia‖ di Sannino, quindi, è un ―exemplum‖, per richiamare una espressione dantesca, di vita vissuta, di esperienza, di saggezza, di vaste conoscenze che riportano alla nostra memoria tante grandi personalità del passato che hanno reso illustre la nostra Italia. L’opera è molto interessante: essa affronta e studia, con andamento diacronico e sincronico, periodi significativi nello studio della navigazione, da quella antica a quella moderna, passando attraverso la cultura orientale e soprattutto quella delle grandi scoperte geografiche; inoltre le argomentazioni tecniche e scientifiche sconfinano magistralmente in ambiti di carattere letterario, storico, geograficoeconomico, filosofico. Da ciò si evince che chi scrive è un professionista conoscitore della materia ma anche un uomo di cultura appassionato, puntuale, certosino nella ricerca e nella documentazione. Il testo cattura il lettore non solo per il contenuto, ma anche per lo stile che risulta agile, fluido, molto chiaro e che riflette, nel contempo, in ogni parte, la pacatezza, l’equilibrio e lo spessore culturale dell’autore. Questa opera, senza dubbio, costituisce un punto di riferimento ed un validissimo apporto per coloro che già sono esperti del mare, per quanti intendano navigare ma anche per tutti quelli che sono attratti dalla VERA CULTURA DEL MARE. Dott. Eugenio Casoria Il mare è … pag 4 Poesie e citazioni … pag 5 Legalità … pag 2 San Valentino … pag 6 Siamo fatti con lo stampino … pag 2 Consideration, please! … pag 2 Ecologia musicale … pag 3 Io sono leggenda ...pag 3 1 Da lavoro a passione … pag 7 Una giornata a scuola … pag 7 I nostri pomeriggi a scuola … pag 8 Gente di Mare Pagina 2 La Legalità Si Vive, Non Si Studia. Si Insegna Facendo, Non Leggendo Un giorno come tanti, un turista come tanti in una città come tante… una passeggiata decisamente diversa dalle altre! Dear Mr. Whewell, least your documents. I have found your wallet without any We‟d like to meet you as we‟ve realized money on the bus that I take to go you‟re a journalist. school. If you can, please, we‟ll wait for you at E’ ciò che è accaduto al signor WheI attend the ITN “Cristoforo Colombo” school. well, nientepopodimenoche un giorin Corso Vittorio Emanuele (Villa Best regards nalista della BBC, al quale abbiamo Comunale), Torre del Greco. indirizzato il nostro appello per informarlo del ritrovamento del suo porta- I have decided, with my classmates, to fogli privo di denaro, ma con docu- give the wallet to the local police Gerardo Carnale – 1A station in order to give you back at menti intatti. Siamo Fatti Con Lo Stampino… Il Vostro Noi, Generazione Del 2000 Poco Cresciuta In Un Mondo Che Non Ci Fa Crescere Genitori, professori, parenti, per farla breve, voi ―grandi‖ ci dite che non vogliamo crescere, che siamo degli eterni bambini, che abbiamo il terrore di affrontare una vita vera fatta di lavoro, figli e pochi hobby. Noi, attuale generazione di giovani, siamo i più criticati che la storia ricordi. Figli della classe ’60-’70 (generazione che ha sempre guadagnato ciò che ha, o almeno così ci dicono), ascoltatori delle canzoni più ribelli e principali destinatari di qualsiasi programma televisivo: ragazzi tutti uguali, fatti con lo stampino. Parlate di noi sottolineando il nostro mancato confronto con noi stessi, gettando fiumi di parole su tutto il sistema gioventù. Ma allora mi fermo e mi domando: facciamo così schifo? Agli occhi vostri forse sì, ma la colpa non è tutta nostra… Noi non vogliamo lavorare, non troviamo il coraggio di vivere la vera vita, seguiamo modelli sbagliati e tentiamo di imitarli, ascoltiamo tutti la stessa musica e ci vestiamo tutti allo stesso modo. Sarà perché non c’è lavoro? Perché il pericolo è dietro ogni angolo della strada? Perché la TV e tutto il mondo mediatico ci offrono solo modelli che non dovremmo seguire? Perché si ha paura di mostrare le proprie diversità pur di essere accettati? Lettori de ―l’altra generazione‖, conoscete le risposte a queste domande. Il contesto in cui viviamo è stato creato da voi, con il vostro passato, l’educazione che ci avete impartito e gli esempi che ci avete dato… ma soprattutto quelli che non ci avete dato. Adesso come pretendete che la nostra sia una generazione perfetta? Passatevi una mano sulla coscienza, poi ne parliamo… Brian - 4TM Consideration, please! Il Grido Dei Giornalisti Dell‟ITN: “Ci Siamo Anche Noi!” ―Gente di Mare‖ non sarà la testata più diffusa nella regione, neanche quella più curata o perfetta, però alla fine di ogni mese stampiamo un prodotto sul quale abbiamo passato pomeriggi, se non giornate intere. Con tutti i suoi difetti, siamo fieri del nostro giornale e gridiamo a testa alta di farne parte. Ne siamo così orgogliosi che ogni mese andiamo a distribuirlo a tutti i professori, chiedendo nulla, se non un sorriso ed una piccola offerta per sostenerne la stampa. E se otteniamo queste due cose, diventiamo gli scrittori più fieri del mondo. Il problema sorge quando non le riceviamo e ci liquidano con un ―No, grazie!‖ o una battutina ironica. Colpevoli? Gli insegnanti. E cos’è questo se non un segno di disinteresse verso l’istituto in cui lavorano, i ragazzi ai quali insegnano e la gioventù con la quale convivono? A fare tutto ciò sono gli stessi professori che durante le loro lezioni ci illu- 2 dono di trasmetterci saperi, di volerci bene e di amare il proprio mestiere. A questo punto, confidiamo nel potere dell’eccezione… Non ci spacciamo per ―La Repubblica‖ o ―Il Mattino‖, ma la stessa attenzione dei grandi giornalisti la meritiamo anche e soprattutto noi, in fondo, siamo alunni VOSTRI! Consideration, please! Brian – 4TM Gente di Mare Pagina 3 Ecologia Musicale Realtà Musicali Tanto Lontane Ma In Realtà Così Vicine Fondamentalmente, la musica è sempre la stessa. Cambieranno i nomi degli artisti, i titoli delle canzoni, ma la sostanza odierna è rimasta fedele a quella della gioventù di un uomo di 40 anni: quella degli anni ’80. Era un periodo di cambiamento per la scena musicale, che stava passando dal rock del decennio precedente ad uno stile sempre più orecchiabile ed adatto ai locali e le feste: la dance, successivamente sfociata, negli anni ’90, nel pop. Non c’è poi così differenza tra pop odierno e dance anni ’80: i ritmi sono sempre ballabilissimi, il sintetizzatore è sempre lo strumento principale, le doti vocali degli interpreti mai molto vistose. Anche all’epoca esistevano cantanti da quattro soldi che una volta sfornato un singolo di successo sparivano per sempre! Un paio di titoli celebri? ―Words‖ o ―What a Feeling (Flashdance)‖… Cavoli, chi non le conosce? Oggi brani del genere sono sostituiti da singoli come ―Chihuahua‖ o ―Aserejè‖! Trash e ―talenti‖ temporanei a parte, non dimentichiamoci che gli anni d’oro della dance hanno lanciato alcuni tra i più grandi artisti della storia della discografia mondiale: Madonna, Michael Jackson, Duran Duran e George Michael, per citarne alcuni.Come potete osservare, il marketing era dominato più che altro da nomi internazionali: erano pochi gli italiani validi, del resto come oggi. Forse una cosa manca alla musica d’oggi che prima c’era sempre: l’originalità, quel fattore X che dava ad un brano qualcosa di unico e sempre originale. Quante sono le canzoni che campionano o si ispirano a singoli vecchi? Questa non è musica, non è arte…è riciclo! Ecologia musicale a parte, ammettiamo che comunque ci fa sempre piacere beccare Christina Aguilera, Ricky Martin, o perché no, anche Hilary Duff alla radio! È musica commerciale, fatta per vendere, divertirsi, senza troppe pretese o aspirazioni, col solo scopo di martellare chi l’ascolta e farlo ballare fino allo sfinimento. È dance: faceva tendenza allora e la fa tutto’oggi. Come diceva qualcuno, ―sono solo canzonette‖… Genitori di Brian – 4TM … ORA ABBIAMO CAPITO PERCHE’ NON C’E’ L’ASCENSORE ALL’ITN!!! Io Sono Leggenda Tra Zombie e Una New York Futuristica: Ecco Il Nuovo Film Con Will Smith A metà dello scorso mese è uscito nelle sale italiane il nuovo film con Will Smith, ―Io Sono Leggenda‖, nel quale il noto attore americano si cimenta per la prima volta in un film che risulta un misto tra thriller e fantascienza. La storia è ambientata a New York, nel 2012, anno in cui una presunta cura per il cancro si rivela essere un virus letale che distrugge quasi tutta la popolazione terrestre. I sopravvissuti sono mutati nei cosiddetti ―cacciatori della notte‖, degli zombie in grado di vivere solo nel buio. L’unico superstite della città è il dottor Neville, che dopo aver perso la sua cagna, nonché compagna di viaggio, incontra altre persone immuni dal virus insieme alle quali riuscirà a trovare la cura a tale strazio. Il film è risultato molto piacevole, con scene di altissima tensione e in grado di farti sobbalzare dalla sedia. L’interpretazione di Will Smith ed il finale della storia sono forse gli unici punti deludenti dell’intero film, che lasciano intravedere un possibile continuo. Ciro Gargiulo – 4TM 3 Gente di Pagina 4 Il Mare è … Inviato dagli alunni del corso di Biologia Marina Il Mare risorsa fondamentale dell’Umanità Fin dall'antichità l'interesse per il mare come fonte di nutrimento ha portato l'uomo ad approfondire le sue conoscenze degli organismi che vivono sott'acqua. Il Mare via di collegamento tra i continenti La prima opera di oceanografia viene considerata quella di L.F. Marsili del 1725, la "Carte du Golfe du Lion", con annotazioni oceanografiche, morfologiche e biologiche del Golfo del Leone Il mare teatro delle più grandi battaglie della storia Battaglia di Lepanto 1571 Impero Ottomano contro la Lega Santa costituita da forze navali di Venezia, del Papato, della Spagna, di Genova, dai Cavalieri di Malta e dai Savoia. Il trionfo della flotta cristiana BATTAGLIA NAVALE DELLO JUTLAND 31-05- 1916 1-06- 1916 GUERRA DEL GOLFO: IRAQ CONTRO IRAN (1980-1988) BATTAGLIA DI SANTA CRUZ (26 OTTOBRE 1942) BATTAGLIA NAVALE DI OKINAWA (7 APRILE 1945) Il Mare Discarica Universale Confronto tra le regione del mezzogiorno in termini di coste non balneabili (%). (dati ARPAC 1995/1996/2005) 4 Pagina 5 Gente di Mare Citazioni e Poesie:Mare e Cultura Il mare non cambia mai e il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero (Conrad) Chi ha il dominio del mare ha il dominio di tutto (Temistocle) Uomo libero, sempre avrai caro il mare (Baudelaire) Il mare unisce i paesi che separa (Pope) Era già l‟ora, che volge „l desio Vaste ali distese liberate in un bigio cielo A‟ naviganti, e intenerisce il core con un volo regale Lo di, c‟han detto a‟ dolci amici Addio; planano su un‟arida solitudine E che lo nuovo peregrin d‟amore Punge, se ode squilla di lontano, Che paja „l giorno pianger, che si more Ti posi (Dante, da ―La Divina Commedia‖) in cerca forse di un ignoto ma non incontri i tuoi fedeli compagni Venere, e fèa fra quelle isole feconde di viaggio… col suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde Solitario, smarrito riprendi la folle regata l‟inlito verso di colui che l‟acque nel cielo di vanadio cantò fatali ed il diverso esiglio, per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. Una lunga e temerata attesa (Foscolo, da ―I Sonetti‖) sostiene la vertigine del tuo andar verso lidi lontani dove dentro l‟abisso del cielo Pure, lo senti, nel giogo d‟aride onde altre ali attendono che impigra in quest‟ora di disagio il tuo vagabondo passare non buttiamo in un gorgo senza fondo le nostre vite randage. (Anonimo, ―Gabbiano sul Mare‖) (Montale, da ―Ossi di Seppia‖) Solo un sogno già è rimasto nel sangue: ha incrociato una volta da fuochista su un legno olandese da pesca, il Cetaceo e ha veduto volare i ramponi pesanti del sole, ha veduto fuggire balene tra schiume di sangue e inseguirle e innalzarsi le code e lottare alla lancia. Me ne accenna talvolta (Pavese, da ―Lavorare Stanca‖) 5 Gente di Mare Pagina 6 San Valentino: Le origini della Festa degli Innamorati L‟amore va oltre le feste San Valentino o Giorno di Valentino è la festa del 14 Febbraio. E’ il tradizionale giorno in cui gli innamorati esprimono il loro amore l’uno per l’altra, regalandosi biglietti di auguri e o cioccolatini. Usanza più comune è quella di regalare i fiori. La festività è stata chiamata così in onore di 2 martiri cristiani. Il giorno ha cominciato ad essere conosciuto come ―Festa degli Innamorati‖, in seguito al tentativo della Chiesa cattolica di porre fine ad un particolare mito pagano. Fin dal quarto secolo A.C. i romani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mischiati. Quindi un fanciullo sceglieva casualmente alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie. Ancora oggi, questo giorno viene ricordato da tutte le coppie di innamorati, festeggiando però in modo diverso. Andando a ballare, andando ad una serata con amici ecc… L’amore però non è solo quello tra una coppia innamorata, ma anche quello tra un genitore ed un figlio, e viceversa. L’ amore non è inteso come ―amore di coppia― ma come un immenso bene verso un proprio genitore o persona amico/a. Teresa Vitiello – 3A & Rosa Ciaramella – 5TM C’è Posta Per Tutti! Perché Il San Valentino è Per Il Mondo Intero Un’idea (anche se vaga) di come si festeggi il San Valentino in Italia l’abbiamo un po’ tutti. Ma dato che questa è una festa particolare, non ci si poteva di certo aspettare che venisse festeggiata nello stesso modo in ogni paese! Mentre in alcuni posti come la Germania le usanze sono uguali alle nostre, in altri accadono piccoli riti che qui manco ci sogniamo! Gli inglesi, così come gli olandesi, usano mandare bigliettini anonimi alla persona amata, i gallesi, invece si regalano piccoli cucchiai con dei lucchetti allegati per simboleggiare l’apertura del proprio cuore…che romanticoni! Gli spagnoli prediligono le rose rosse, e i danesi? Quelle bianche, con tanto di auguri, sempre anonimi, ovviamente. Negli Stati Uniti la festa è anche dei bambini: San Valentino è arrivato alla loro portata grazie a biglietti con su stampati gli eroi dei loro cartoni animati. Le tradizioni più inusuali, però, sono quelle degli asiatici. In molti paesi orientali l’uomo regala vestiti alla donna con cui, se decide di accettarli, si sposerà; contrariamente, in Giappone è la festa degli uomini: sono le femminucce a regalare cioccolatini ai maschietti, non per forza alla persona del cuore. I nipponici si distinguono anche per la data di celebrazione: da loro, infatti, cade esattamente un mese dopo, mentre in Cina e Brasile i fidanzatini si scambiano gli auguri rispettivamente il 7 Luglio e il 12 Giugno. La situazione è diversa per l’Africa ed alcuni paesi del Medio Oriente, dove la festa di Cupido è addirittura bandita. Ci auguriamo che, anche senza il messaggero con le alucce, in questi paesi ci sia tanto amore quanto la festa più mielosa del mondo debba portarne agli altri! Brian – 4TM 6 Gente di Mare Pagina 7 Da un semplice lavoro assegnato… a una nuova passione Le parole che apparentemente feriscono, possono trasformarsi in dolci lame che perfezionano l’essere umano; fanno sì che una delusione conduca a una vincente e sana competizione. È quello che mi è successo durante il I trimestre, quando un’insegnante ha assegnato a tutta la classe un compito di chimica ambientale, consistente nella raccolta e interpretazione, sulla base di quanto spiegato in classe, di foto satellitari tratte da un sito di meteorologia. A dirla tutta, l’argomento non mi appassionava, ma sono bastate poche parole della prof. per risvegliare il mio orgoglio. Corsi a casa e subito iniziai a lavorare ininterrottamente. Ho iniziato nel raccogliere varie immagini della situazione meteoro- logica europea di diversi giorni. Ho confrontato poi i dati, e con le conoscenze acquisite durante le lezioni e aiutandomi con internet sono riuscito a spiegare i diversi fenomeni meteorologici rapportando la variazione della temperatura, con la formazione dei diversi tipi di nuvole e il loro spostamento nell’atmosfera. Ho semplicemente messo a paragone delle immagini sovrapponendole le une alle altre. Studiando il decorso degli eventi ho imparato molte cose che poi, con orgoglio, sono riuscito a spiegare (facendo anche capire!) ai miei compagni durante una mia lezione alla classe tenuta con l’aiuto dell’ipertesto che avevo elaborato. Il risultato? La prof. ha ritenuto opportuno la proiezione del lavoro alla classe…Wow!!! Che soddisfazione…se quelle parole non mi avessero ferito, lo stimolo da dove l’avrei tratto? Vincenzo Sorrentino – 3A Una Giornata a Scuola Cosa Ci Lasciano Sei Ore Di Lezione? Ore 8:15, il primo segnale di entrata rimbomba nei corridoi. Manco il tempo di svegliarci che dopo cinque minuti quella dannata campanella suona ancora. E tutto inizia. L’appello urlato dagli insegnanti che provano a calmarci, il gruppetto di alunni ―abusivi‖ ancora vicino al distributore o il bagno, i bidelli che provano a calmarci. E poi? Silenzio tombale, prigione totale per i primi 30 minuti: il sonno pesa ancora, e intanto il prof. parla, non di certo per spiegare, ma bensì per controllare assenze, note, giustifiche… Bussano alla porta, eccolo il primo segnale di distrazione. Chi sarà mai? L’amico che ci chiede di uscire ―per dirci una cosa‖, il collega del docente in classe per parlare ―non di certo di fatti propri‖, la segretaria per una comunicazione, o lo studente schizzato che urla e scappa via? E’ finita, si è persa la prima ora di tortura. La campanella suona ancora, ed è caos: il bidello entra a chiedere le assenze del giorno. ―Abbiamo perso un altro quarto d’ora‖ pensiamo soddisfatti. L’avvenimento del giorno c’è sempre: qualcuno che scappa dalla scuola, qualche professore che si altera, una parolina di troppo… Tutto è argomento di discussione, anche per il meno pettegolo degli insegnanti. Ancora? Ed è ancora una volta un boato, un urlo, uno scalpitare di passi, caos… Poi? Nulla, il vuoto, proprio come ciò che ci è rimasto dopo sei ore di ―lezione‖… Dovrà pur capitare l’insegnante ―fesso‖ della giornata, se ci va proprio male ci sono Religione ed Educazione Fisica! (è una facile generalizzazione: forse qualcuno lascia qualcosa! n.d.r.) Brian – 4TM Poi arriva lei, la tanto sospirata ultima campanella, quella delle 13:50, quella della fine di tutto. 7 Gente di Mare Pagina 8 I.T Direttore responsabile: N. . Dirigente Scolastico dott. Eu genio Casoria Capo redattore: (BRIAN): Vincenzo Pernice — 4TM Responsabile grafico: Alessandro Di Cristo — 4TM Indirizzo di posta elettronica : Segreteria di redazione: 3A: Luigi Ruggiero,Vincenzo Sorrentino,Pasquale Sagges e, Teresa Vitello, Giovanni Visciano [email protected] A 3B: Francesco Mazza, Giusep pe Abile 4AIM: Armando Girotta, On ofrio Cipollaro , STI I S !!! LO RE SO MANI I DEV A DO E VAR I R R 5TM: Roberto Guardi,Eduar do Arena, Antonio Vanacore 5AIM: Garofano Ciro Giornalisti: La redazione e gli alunni di Coordinatori del progetto: tutte le classi dell’IT N prof.sse Mangano—Salzano I NOSTRI POMERIGGI A SCUOLA LUNEDI’ NODI MARTEDI’ MERCOLEDI’ ALFA 2 CLASSI 2° TRE BARCHE PER VALERE CLASSI CLASSI 1° 2° 3° 3°4°5° MUSICA CLASSI GIOVEDI’ 1°2°3°4°5° SCACCHI TEATRO CLASSI MERCOLEDI’ 1°2°3°4°5° ALFA 1 CLASSI 1° CLASSI 1°2°3°4°5° BIOLOGIA MARINA CLASSI 1°2°3° VENERDI’ IMMERSIONE PADI CLASSI MARTEDI’ GIORNALINO CLASSI 1°2°3°4°5° LE NOSTRE FESTE 24-05-2008: 3° 4° 5° SCACCHIERA VIVENTE 31-05-2008: PON: ECDL CLASSI 3° 4° 5° SABATO NAUTICAL DAY VELA 7-06-2008: CLASSI 1°2°3°4°5° 8 RIELIVING WACTH