VITA nostra Periodico della della Periodico Comunità Parrocchiale Parrocchiale Comunità di San San Paolo Paolo Biella Biella di nni a o t i cen nostra dellahiesa c dicembre 2014 GRUPPI PARROCCHIALI • ANIMAZIONE MISSIONARIA Portavoce: Michela Conti Pillo - Tel. 015.28368 Riunioni: 1° giovedì del mese ore 18 Funzioni religiose nella PARROCCHIA di SAN PAOLO • BATTESIMI CHIESA PARROCCHIALE • BRICOLAGE S. MESSE FESTIVE Sabato ore 18,30 Domenica ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 Portavoce: Paola e Piero Serra - Tel. 015.406345 Portavoce: Nicoletta Gaddini - Tel. 015.8492387 Riunioni: ogni martedì ore 15 • CARITÀ Portavoce: Nicoletta Gaddini - Tel. 015.8492387 Marco Mertina - Tel. 015.402392 Riunioni: 3° mercoledì del mese ore 17,30 • CASA ALPINA VALSAVARENCHE Portavoce: Cesare Cornetti - Tel. 015.8492288 • CATECHISTI ELEMENTARI Portavoce: Livia Giana Debernardi - Tel. 015.401348 Riunioni: settimanali di preparazione • CATECHISTI MEDIE Portavoce: Giuseppe Agostino - Tel. 015.8493354 Riunioni: settimanali di preparazione • COMUNITÀ RAGAZZI ANIMATORI Portavoce: Roberta Antonelli - Cell. 320.6352013 Riunioni: quindicinali al venerdì • CORO Portavoce: Mauro Mazzia - Tel. 015.8493667 Riunioni: ogni martedì ore 21 S. MESSE FERIALI ore 7,30 - 8,30 - 18,30 CAPPELLA S. PIO X AL VILLAGGIO SPORTIVO S. MESSA FESTIVA ore 9 CHIESA DEL COTTOLENGO S. MESSE FESTIVE Sabato ore 17 Domenica ore 6,30 - 9 - 10 • FAMIGLIE Portavoce: Piero Leone - Tel. 015.402894 Riunioni: mensili di formazione • FIORI Portavoce: Giancarla Bertuzzi - Tel. 015.8493785 • GIOVANI “MUMBLE” ORARIO DELLE CONFESSIONI Giorni festivi: nella mezz’ora prima dell’inizio delle celebrazioni. Nei giorni feriali: • LAVORI E PRESEPIO Don Oreste Ramella Pairin: - Tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 8,30 - Sabato pom. dalle ore 14,30 alle 18,15 • LITURGIA Don Giorgio Roncan: - Lunedì e mercoledì dalle ore 17 alle 18,15 Portavoce: Alessandro Romano - Tel. 347.3757613 Riunioni: una volta al mese Portavoce: Guido Bonizzi - Tel. 015.22739 Portavoce: Diacono Luigi Tondella - Tel. 015.31531 • MUSICA Don Gabriele Leone: - Lunedì e giovedì dalle ore 15 alle 16 • ORATORIO Don Filippo Nelva: - Martedì dalle ore 18 alle 19 - Giovedì dalle ore 11 alle 12 - Venerdì dalle ore 18 alle 19 Portavoce: Letizia Dato - Cell. 345.4843332 Stefano Brovarone - Cell. 340.8297353 Portavoce: Nicola Azzarello - Tel. 015.31275 • PREGHIERA NELLE CASE Portavoce: Elena Strona - Cell. 348.5635533 Riunioni: mensili di formazione • “RAFFAELE” Portavoce: Livia Giana Debernardi - Tel. 015.401348 Guido Bonizzi - Tel. 015.22739 • SCOUT Portavoce: Elisa Carelli e Francesco Marinone Tel. 349.5647802 Riunioni: 2° e 4° giovedì di ogni mese ore 21 • TERZA ETÀ Portavoce: Sebastiano Raimondo - Tel. 015.403926 Riunioni: ogni mercoledì ore 15,30 INSERIRSI NELLE ATTIVITÀ DI UN GRUPPO È PARTECIPARE IN MODO ATTIVO ALLA VITA DELLA NOSTRA CHIESA SITO PARROCCHIALE www.parrocchiasanpaolobiella.it UFFICIO PARROCCHIALE Orario segreteria ore 9,30/11,30 - 16/19,30 Escluse le feste religiose e civili ed il sabato pomeriggio In copertina: la storica fotografia della celebrazione del centenario della nostra chiesa: tutti in maglia blu a comporre il logo della manifestazione - Nel retro: immagini dello spettacolo “Il domani che siamo” LA LETTERA DEL PARROCO la visita nelle vostre case, porti a tutti voi il suo Bambino che è via, verità e vita. La visita pastorale del Vescovo alla nostra parrocchia porti la novità dello Spirito Santo e, nel mese di maggio, con la missione, annunceremo a tutti la sorgente della nostra speranza: il Figlio di Dio ci ha amati al punto di venirci a cercare, ci ha donato la pace, ha moltiplicato la nostra gioia e aumentato la letizia. Auguri a tutti, Cari amici, nella notte di Natale risuoneranno le parole del il Signore Gesù vi venga incontro, vi chiami profeta Isaia e del Vangelo che annunceranno per nome, vi abbracci, riaccenda i vostri un dono per l’umanità, la nascita di un bam- sorrisi e le vostre vite con il calore del suo bino. Più volte si parlerà di gioia, i pastori amore. Don Filippo torneranno al campo felici raccontando a tutti l’accaduto. Perché? Perché il figlio di Dio che viene nel mondo riaccende la speranza! D’improvviso parole antiche, logore e dimenticate diventano attuali, nuove, efficaci. Una promessa che sembrava leggenda diventa l’avverarsi di una pro fezia, la fede si infiamma, torna il sorriso, la voglia di vivere, di costruire, di lottare per il bene. Cari parrocchiani, nel mondo in questo tempo mancano tante cose ma soprattutto la speranza. Abbiamo nel cuore la percezione che nel futuro debba accadere qualcosa di brutto, lo sentiamo quasi di pelle, c’è sempre più tristezza, rabbia, ango scia, sofferenza, violenza, egoismo… che sarà di noi? Un bambino è nato, per tutti, è il Salva tore, colui che rovescia le situazioni e fa nascere il bene. Riaccendiamo la nostra speranza, essa diventi coraggio, voglia di vivere, di donare, di voler bene. Il Salvatore viene nel mondo per incontrarci tutti, la Tintoretto: Adorazione dei pastori, particolare (1578 - 1581) Madre di Dio, attraverso 3 Orari delle celebrazioni per le festività di Dicembre e Gennaio Giovanni Bellini: Madonna Lochis (1475) DICEMBRE 2014 DA MARTEDÌ 16 A MERCOLEDÌ 24: NOVENA DI NATALE Il 16, 17 e 18 alle ore 18, il 19 alle ore 21 - il 20 alle ore 18 - il 21 alle ore 17,30 il 22 alle ore 18 - il 23 alle ore 21 - il 24 alle ore 18 VENERDÌ 19 Alle ore 21 novena di Natale con i ragazzi, i giovani e le famiglie MERCOLEDÌ 24 - VIGILIA DI NATALE Alle ore 24 inizia la Santa Messa della Natività del Signore GIOVEDÌ 25 - NATALE DI GESÙ Sante Messe con orario festivo: ore 8,30 - (9 nella Cappella in via Lazio) - 10 -11,30-18 Alle ore 17,30 Canto dei Vespri VENERDÌ 26 - SANTO STEFANO - PATRONO DI BIELLA E DELLA DIOCESI Sante Messe con orario feriale MERCOLEDÌ 31 – ULTIMO GIORNO DELL’ANNO Alle ore 18 Rosario, Santa Messa e Te Deum di ringraziamento GENNAIO 2015 GIOVEDÌ 1 - SANTA MARIA MADRE DI DIO - CAPODANNO CIVILE Sante Messe con orario festivo. Alle ore 17,30: Rosario e invocazione per la pace MARTEDÌ 6 - EPIFANIA DEL SIGNORE S. Messe con orario festivo. Alle ore 14,30 Adorazione Eucaristica fino alle ore 18. Ore 17,30: canto dei vespri e Benedizione Eucaristica DOMENICA 11 Dalle ore 14,30 alle ore 18 in Chiesa: solenne Adorazione Eucaristica DOMENICA 18 Alle ore 16 in Chiesa: Celebrazione dell’Unzione degli Infermi. Inizia la settimana di preghiera in preparazione della Festa Patronale DOMENICA 25 - FESTA PATRONALE NELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO S. Messe alle ore 8,30 - (9 nella Cappella S. Pio X) - 10 - (quella delle 11,30 è sospesa) - 18 Per i dettagli della festa patronale vedere l’articolo di presentazione nel bollettino 4 QUANDO IL SIGNORE CHIAMA Perché darsi da fare se tanto poi si muore? A che servo in questa vita? Che segno posso lasciare in questo mondo? Come far fruttare i doni che ho? Cosa mi chiedi, Signore? Come prendermi cura delle persone/cose che mi sono state affidate? C’è da fare: chi lo fa? … In questi e in molti altri modi emerge spesso la domanda più profonda, il desiderio quasi nascosto, che si agita e che si muove dentro per tutta la nostra vita: il senso del nostro esistere. Senso inteso come motivo del perché viviamo, ma anche inteso come direzione del nostro vivere. Senso che, se intravisto, gustato e seguito, orienta tutto il nostro essere e le tante altre domande e desideri che si agitano dentro di noi. Senso che, se non viene cercato o ascoltato emergerà in maniere strane e distorte per tutta la nostra vita, perché se non gli si dà voce, lui si apre la strada e cerca risposte come può. Come cercarlo? Come ascoltarlo? Come aiutare a sentirlo? Beh, penso che di risposte ce ne possano essere tante quante le persone che l’hanno trovato, ma mi pare di capire che da un lato si debba stare connessi al mondo che ci circonda e dall’altro si debba mettersi in gioco, osare dei passi. Se in questa ricerca emerge prima o poi anche il rapporto con Dio come ce l’ha presentato Gesù, allora il tutto si fa più interessante e questo “senso di esistere” assume più i tratti di una risposta ad una chiamata, di una “vocazione”. Nella Bibbia sono presentate tantissime modalità con cui Dio chiama, suscita questa domanda, ma la scena paradigmatica nei vangeli è quella che si trova sia in Matteo che in Luca, quando Gesù chiama i 12 nel primo caso (Mt 9,37ss) e i 72 nel secondo (Lc 10,2ss), per inviarli in missione, ma prima della chiamata entrambi annotano che Gesù dice: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Noi di San Paolo quest’anno abbiamo un’op portunità unica: saremo chiamati a maggio a vivere la missione popolare, ad andare nel pezzo di messe a noi affidato, nel nostro quartiere, per fare i suoi operai e scoprire ed aiutare a scoprire quanto il Signore sta facendo crescere … e chissà che facendo ciò ognuno di noi riesca magari a (ri)sentire un po’ meglio ciò a cui lo chiama il Signore. Perché tutto ciò avvenga però, prima di partire bisogna preparare mente, corpo e cuore. La mente. È sempre più urgente che ognuno di noi riscopra come ogni momento della nostra vita è risposta ad una chiamata di Gesù, chiamata che è fonte di gioia da godere e da condividere con gli altri. Il corpo. Solo se testimoniamo nei fatti tutto ciò, se cerchiamo di seguire Gesù sulle difficili ma belle strade su cui lui ci chiama ogni giorno (lavoro, famiglia, tempo libero ecc.) allora saremo un po’ più pronti. Dove testimoniare non vuol tanto dire “fare” o “essere”, ma “saper vivere” la vita concreta per/con/in Gesù. Il cuore. Per far ciò è meglio guardare un po’ il Signore, incrociare il suo sguardo che contempla il mondo estasiato (“la messe è abbondante …”) e preoccupato (“… ma sono pochi gli operai”) e ascoltare la sua richiesta (“Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!”). Ecco allora che da ottobre ogni pri ma settimana pregheremo insieme con la “preghiera per le vocazioni” che si trova in chiesa e che ognuno può anche pregare a casa sua; preghiera che come vedrete è “cattolica”, cioè non ristretta alla nostra infinitesima parte di messe, ma a tutta la messe, a tutto il mondo, a tutto ciò su cui si posa lo sguardo di Gesù e in modo particolare sui giovani che stanno cercando di capire la loro strada o che stanno muovendo i primi passi. Il Pa pa ha poi dedicato il 2015 ai religiosi, ai consacrati, agli “operai specializzati”: che il Signore ne mandi tanti a svegliare tutti noi, a farci sentire la Sua voce! Cerchiamo allora di vivere bene questa preghiera e questa missione popolare, perché, se ciò avverrà, sarà il modo più bello per festeggiare questi 100 anni della nostra chiesa e ci aiuteremo gli uni gli altri a fare per i prossimi 100 ciò che questo edificio fa ogni giorno con il suo solo es serci: aiutare un po’ tutti a rispondere alla vocazione più importante di tutte, il senso per cui esistiamo… l’incontro con Dio, che in questa vita assaporiamo come seme che cresce e al termine del cammino spe riamo di gustare come frutto. don Gabriele Preghiera per le Vocazioni Signore Gesù, Pastore Buono, hai offerto la tua vita per la salvezza di tutti; dona a noi la pienezza della tua Verità e rendici capaci di testimoniarla e di comunicarla agli altri. Signore Gesù, dona il tuo Santo Spirito a tutte le persone, particolarmente ai giovani e alle giovani, che tu chiami al tuo servizio; illuminale nelle scelte; aiutale nelle difficoltà; sostienile nella fedeltà. Rendile pronte e coraggiose nell’offrire la loro vita, secondo il tuo esempio, affinché altri incontrino Te, Via, Verità e Vita. Da una rielaborazione di una preghiera di S. Giovanni Paolo II 5 Il centenario della nostra chiesa: Gabriele Mana: nell’omelia ha ripercorso la storia della chiesa, citando i sacerdoti che si sono susseguiti alla guida della parrocchia, che ora è al centro del quartiere più popoloso della città. Vicino all’altare c’era il simbolo scelto dagli organizzatori per la ricorrenza: un albero che pog gia le sue radici sui mat toni con cui è stata costruita la chiesa. «All’organizzazione della fe sta hanno partecipato circa 200 persone», ha dichiarato il priore della Confraternita di San Paolo, Maurizio Thiebat. «Una macchina organizzativa L’anniversario della posa della prima pietra della chiesa è stata per San Paolo un’occasione speciale per ricordare la storia della parrocchia. Un compleanno importante, sottolineato da un lungo percorso di preparazione che ha permesso di riscoprire anche le origini della comunità. Un secolo di storia che ha visto la città crescere intorno alla chiesa fortemente voluta, alla vigilia della prima guerra mondiale, da don Antonio Tarello. Anche il restauro dell’organo, che riprenderà presto a suonare, fa parte del corposo programma del centenario. Altra iniziativa legata alla ricorrenza è stata quella di realizzare migliaia di magliette blu per grandi e bambini, con il simbolo scelto per i cento anni di San Paolo, distribuite a tutti i parrocchiani. Ma il culmine dei festeggiamenti è stato domenica 11 maggio, con la festa he ha coinvolto l’intero quartiere. La Messa delle 10,30 è stata celebrata per l’occasione dal vescovo di Biella monsignor 6 straordinaria, che anche stavolta ha funzionato permettendo di coinvolgere moltissime persone che insieme hanno dato vita a una festa al trettanto straordinaria». Al termine della funzione è stato servito l’aperitivo sul sagrato. Poi il pranzo, organizzato dai volontari per 600 persone, che si è concluso con il taglio della torta del centenario, realizzata nelle cucine della parrocchia dai giovani cuochi, che si sono prestati a produrre una vera e propria opera d’arte. Al pomeriggio circa 500 persone, tutte vestite con la maglia blu commemorativa, hanno contribuito a realizzare la foto del centenario: un’immagine destinata a restare nella storia della Parrocchia di san Paolo ma anche della città. Nel campo di fianco alla chiesa, grandi e piccoli si sono disposti in modo da formare la perfetta riproduzione del logo del centenario. Il forte vento ha impedito il volo della mongolfiera che avrebbe dovuto scattare la fotografia una domenica di grande festa dall’alto, ma un’autoscala altissima della ditta Negro ne ha fatto le veci permettendo di realizzare degli scatti straordinari da 30 metri di altezza. Anche se riprese dall’alto, le 500 persone vestite di blu sono perfettamente riconoscibili: le immagini resteranno una testimonianza di una chiesa formata dalla gente che ne è la base viva. Una giornata da ricordare e di cui resterà testimonianza. mlp SENTIRSI A CASA Se dovessi riassumere le sensazioni di questa domenica di festa in una sola parola? Beh, sceglierei “casa”. Casa è dove rientri con piacere dopo una giornata di lavoro o di scuola, dove ti rifugi per trovare ciò di cui hai bisogno: silenzio, compagnia, comprensione, compassione, condivisione… Può la nostra parrocchia essere casa per chiunque bussi alle sue porte? Questa domenica ho potuto pensare di sì: la partecipazione alla S. Messa, i ringraziamenti finali a Massimo, ma soprattutto a Milly e Paolo che con assiduità ed allegria rallegrano la nostra famiglia, i tanti volti di sempre mischiati per fortuna a volti nuovi, persone che si sono lasciate coinvolgere e che speriamo essere stati in grado di accogliere. Il ricordo più bello è quello del pranzo: una bella tavolata con alcune coppie che negli ultimi anni hanno partecipato ai corsi di preparazione al matrimonio. Alcuni sono di origine biellese, ma altri sono arrivati qui da noi da varie regioni d’Italia lasciandosi alle spalle tanti amici, parenti ed affetti. Che bello se questa comunità parrocchiale saprà offrire loro un luogo dove sentirsi “a casa”. È tutto ciò di cui abbiamo bisogno: un posto dove star bene anche fuori dal piccolo guscio, dove dietro lo sguardo di chi siede nel banco a fianco a noi c’è un volto noto, una persona amica che posso chiamare per nome, una comunità dove possiamo trovare aiuto e ascolto, allegria e consolazione ed insieme alla quale cercare il buon Dio. v.u. Questo dialogo tra il signor Gremmo e il signor Bider, prima di vendere i terreni sui quali verrà costruita la nostra chiesa, è ciò che mi voglio portare nel cuore per ricordare il centenario. Grazie a uomini come Don Tarello, Don Buratti e tutti coloro che hanno collaborato, ora quei germogli sono diventati dei frutti maturi. La parrocchia di san Paolo è diventato un luogo accogliente e dove ognuno si sente a casa... il centenario non è solo un momento di festa e di condivisione, ma significa voltarsi indietro e ammirare (e quindi ringraziare) tutte quelle persone che hanno collaborato e che si sono volute bene. Proprio come un granello di senape, che è il più piccolo, diventa un albero maestoso, così la nostra parrocchia nata in mezzo ai campi e raggiungibile tramite “sentieri fangosi” è diventata una grande famiglia. Il centenario ci ha dimostrato come la fede, l'unione e il collaborare porti a costruire cose buone e durature. Per concludere, vorrei ringraziare tutte le persone che hanno creduto nel futuro e hanno saputo fidarsi del domani. Noi quindi dobbiamo assumerci il compito di continuare questo grande compito che infondo è il disegno di Dio... Stefano Brovarone UNA RIFLESSIONE “Ti ricordi quando abbiamo accettato di vendere i terreni alla curia?” “Certo che mi ricordo! Pensavamo di aver perso così tanto. E tu invece mi hai detto che d'ora in avanti questi terreni avrebbero dato tanto... un altro tipo di frutti, diversi, ma molto più importanti. Sarebbero stati i germogli della FEDE IN DIO a nascere dalla nostra terra.” 7 HO INDOSSATO ANCH’IO LA MAGLIETTA BLU… to l’Impero Romano e proseguita con rinnovato spirito missionario nei più sperduti angoli della terra. Mi dicevo: ma sì, facciamo qualcosa: una festa, un pranzo. Eppure anch’io mi sono lasciato coinvolgere, come tutti, e ho voluto essere presente: son tornato con un giorno di anticipo da un convegno medico in una bella località per partecipare - alla serata di sabato 10 maggio - alla toccante rievocazione sotto forma di spettacolo teatrale “Il domani che siamo”. La chiesa era gremita di gente, come se fosse la Veglia Pasquale, luci soffuse e musiche di sottofondo, teli a coprire il Crocefisso ed i confessionali, voci narranti, canti intonati dal coro Jubilate. Non conoscevo tanti episodi e situazione rievocati in quella serata: li potevo solo immaginare dai racconti che don Vitale e alcuni priori mi avevano narrato: le vigne, i campi, le rogge, gli animali al pascolo; un mondo quasi bucolico che ritroviamo in parte conservato alla periferia di Ponderano e quindi distante dal traffico dell’odierna città. Anche se non ero stato presente alla preghiera comunitaria in preparazione dell’evento, ho colto la gioia del messaggio contenuto nel “domani che siamo”, ho condiviso la domenica il pranzo comunitario, il più grande finora approntato in parrocchia, e ho indossato anch’io, con orgoglio e soddisfazione, la maglietta celebrativa dei cento anni; infine mi sono confuso festosamente nella scenografia conclusiva: un mattoncino insieme a tanti altri che componevano la facciata stilizzata della nostra chiesa, un membro di una comunità viva che guarda con fede al futuro. Ivo Dato UNA PREGHIERA LUNGA CENTO ORE Più volte mi sono domandato, nei due anni scorsi, quando se ne parlava nel Consiglio Pastorale, nella Confraternita fra i priori o con gli amici sul sagrato al termine della Messa, a cosa fosse mai dovuto quel fervore, quell’attesa, quella voglia di fare bene che si coglieva fra tutti nel rammentarsi a vicenda la scadenza dei cento anni della posa della prima pietra dell’edificio della chiesa. Eppure cento anni di storia della parrocchia di San Paolo in Biella non sono nulla se rapportati anche solo al cammino percorso dalla comunità cristiana biellese; non parliamo poi della storia della Chiesa Universale, iniziata in Palestina sot8 Dal Consiglio Pastorale: “Sempre, nella storia della nostra parrocchia, i grandi appuntamenti sono stati attesi e preparati con la preghiera.” Sì, d’accordo, e il Centenario della Chiesa è senza dubbio un grande appuntamento, però una preghiera che dura 100 ore consecutive supera ogni schema, è una proposta ardita e (sembra) difficile da realizzare: cento ore di seguito, dalle 7 alle 23, quindi con esclusione soltanto della notte fonda, dal lunedì alla domenica successiva, festa del 1° maggio compresa ! E invece… L’ostensorio viene esposto in una saletta della Casa parrocchiale trasformata in Cappella: sarà perché il luogo prescelto è particolarmente raccolto ed accogliente, sarà perché la gente ha un grande bisogno di pregare e di sentirsi vicino a Dio, fatto sta che mai per un momento il Signore è rimasto “solo”. A chi si era impegnato per qualche turno di adorazione si sono aggiunte tante persone che, durante la giornata e nelle ore della sera, trascorrevano del tempo nella saletta, davanti a quell’Ostia così vicina da invogliare alla preghiera e al dialogo silenzioso che conforta e rasserena. E si usciva con l’impressione di aver fat to visita a un Amico sempre disponibile e pronto ad accoglierci. L’adorazione eucaristica delle 100 ore si è conclusa ad Oropa domenica 4 maggio, bellissima giornata, così tersa e luminosa da rendere allegri. Dopo il pellegrinaggio tradizionale di tutta la città e la messa solenne in Basilica animata dal Coro Jubilate, la gente di San Paolo si è raccolta al Cimitero del Santuario per rendere omaggio a don Antonio Tarello, che lassù “riposa presso la sua Madonna che tanto amò e tanto pregò”, come si legge sulla epigrafe. Margherita Affettuosamente… dalle cucine Quando rifletto sui 100 anni della Parrocchia i miei pensieri prendono principalmente tre direzioni. Il primo pensiero è rivolto a quei tempi e a quelle Persone, alla loro volontà di fare, iniziare un qualche cosa di nuovo, di grande per noi, caspita proprio per noi!! e per voi che verrete, in un tempo in cui ai nostri occhi tutto doveva essere così difficile, a noi che a tutt’oggi appare così facile ma così facile da creare solo cose dalla durata così limitata e dai valori così effimeri... E qui parte il secondo pensiero, la continuità, 100 anni di Parroci, di fedeli che chiedono grazie, aiuto, sostegno; il tempo passa e le persone si alternano nella continuità di Parroci, di fedeli che chiedono grazie aiuto sostegno… così da 100 anni, per altri 100, altri mille chissà, tutto nella continuità, grazie alle persone che si prodigano e si adoperano per perseverare. E qui parte la terza riflessione: i gruppi… quelle persone che insieme ai Parroci hanno da sempre mandato avanti la nostra e tante altre parrocchie; forse all'inizio qualche perpetua e qualche sacrestano e poi grazie alla capacità di coinvolgere dei Parroci i primi gruppi, che con il passare del tempo assumono e dovranno assumere sempre maggiore responsabilità per la vita e il pro seguimento della Parrocchia e quindi dei valori cristiani di aiuto e fratellanza. Per le persone del gruppo cucina a cui appartengo festeggiare i 100 anni vuol dire anche tanto lavoro, tanta passione e tanta dedizione (ma anche tanta soddisfazione) per potere festeggiare gioiosamente con tutti gli altri che, a loro volta, lavorano per permettere a noi di festeggiare e prendere coscienza del valore e dell’importanza della continuità della nostra parrocchia, per il bene nostro e disponibile a chiunque voglia varcare quelle porte aperte 100 anni fa. Pippo Ressico 9 ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” MAGLIFICIO G. B. TEX di Bonizzi Guido & C. s.n.c. 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Abbiamo celebrato tutti insieme i valori che questo anniversario rappresenta, li abbiamo vissuti e, soprattutto, intendiamo rilanciarne il significato, per noi adesso e per quanti li vivranno domani. Pochi mesi ci separano dalla chiusura di questo anno speciale, a fine gennaio chiuderemo le celebrazioni durante la Festa Patronale. Viviamolo ancora insieme con gioia. 100 volte Natale Anche la notte di Natale sarà l’occasione di celebrare la nostra storia. Da 100 anni i nostri sacerdoti ci hanno accompagnato e benedetto nella notte di Natale. Riascoltiamo i loro scritti, i loro auguri, i loro buoni auspici durante la veglia di Natale che si terrà in chiesa prima della Santa Messa di mezzanotte. Incontro con le Suore Alcantarine di Assisi La chiesa di San Paolo è stata edificata per essere chiesa tra la gente, per riempire un vuoto e dare finalmente una casa alla popolazione che stava iniziando a abitare il Borgo Nuovo. Oggi, forse, occorre tornare a questa missione, fare la stessa cosa, andare incontro alle persone e al loro bisogni di amicizia, solidarietà e fede. Proprio questa urgenza muove le suore Alcantarine di Assisi; la passione per l’altro e per il lon14 Dopo tanta attesa si è fi nalmente completata la delicata opera di restauro dell’organo della chiesa. foto ritocco di Riccardo Faga Abbiamo quindi pensato ad uno spettacolo per celebrarne il “ritorno”; uno spettacolo di musica, immagini e luci; uno spettacolo per raccontarne il progetto, il restauro e i segreti. Durante la serata celebreremo anche l’anno passato insieme: ricorderemo le tante iniziative, rivivremo i momenti di festa, di preghiera e di gioia che hanno punteggiato questo nostro Centenario. L’appuntamento è per sabato 24 gennaio alle ore 21.00 in chiesa. LA MADONNA PELLEGRINA NELLE CASE Cari amici parrocchiani, sin d’ora, in preparazione alla Missione Parrocchiale di maggio, possiamo accogliere una statua benedetta della Ma donna nelle nostre case! Ciascuno potrà ospitare per due giorni la Vergine e pregare con Lei il Signore Gesù in due momenti: il primo intimo, con la propria famiglia; l’altro, se se la sente, in condivisione (chiamando amici, conoscenti, vicini di casa), per imitare la Madre di Dio che porta il Signore nel mondo. Nelle nostre case entrerà una statua benedetta, segno della presenza di Maria e del Suo Figlio Gesù. Proviamo allora a essere coraggiosi, accogliamo la Madre di Dio e invitiamo! Il pellegrinaggio ha avuto inizio lunedì 8 dicembre 2014 e si concluderà domenica 17 maggio 2015. Chi volesse aderire o ricevere informazioni può contattare la Casa Parrocchiale – 015 23512 – o scrivendo sul sito: www.parrocchiasanpaolobiella.it Festa Patronale 2015 Domenica 25 gennaio 2015 è la Festa Patronale ed è la chiusura dell’anno del Centenario della posa della prima pietra della chiesa. Una grande giornata di festa, di comunione e di fraternità. Il programma è ricco di iniziative, il momento centrale sarà la celebrazione della Messa comunitaria in cui verranno presentati: l’albero del Centenario (un albero vero, sarà piantato in parrocchia come simbolo di continua crescita e di fiducia nel futuro e verrà benedetto il nuovo organo appena restaurato; seguirà il pranzo tutti insieme, i giochi nel pomeriggio per grandi e piccini. La festa si concluderà con una preghiera di ringraziamento. Quest’anno vogliamo dare un forte segno di apertura e di condivisione: per questo motivo ci sarà la possibilità di portare la preghiera di ringraziamento nelle proprie case, invitando chi non ha potuto condividere la gioia della festa a San Paolo durante la giornata. Un modo semplice per essere prime pietre e edificare nuove chiese. Il programma della giornata ore 10.00 Santa Messa presieduta dal Vescovo; la Messa inizierà sul sagrato della chiesa, dove verrà benedetto l’Ulivo, Albero del Centenario. Durante la celebrazione, poi, si terrà il rito della benedizione del nuovo organo e la consegna del libro che ne ricorda la storia e i benefattori che ne hanno permesso il restauro. Il Vescovo in visita pastorale Così finalmente tocca a noi. Il nostro Vescovo, con grande generosità di energie e tempo, viene a visitare la parrocchia, ad incontrarci, tutti! Si fermerà in parrocchia per due settimane: potrete osservare in queste pagine tutti gli appuntamenti, ci sarà anche la possibilità di parlargli in privato se volete. Proviamo ora ad esprimere qualche pensiero riguardo al senso di questa bella esperienza. Vivere la visita pastorale è innanzi tutto un grande dono e un atto di fede, significa lasciare spazio nella nostra parrocchia alla presenza dello Spirito Santo, è credere che Gesù, nella persona del Successore degli Apostoli che è il Vescovo, viene a visitarci. È un momento di scambio utile per la nostra comunità e per il Vescovo stesso per conoscersi, volersi bene, raddrizzare o scoprire sentieri che portino verso Dio e verso la gioia, quella vera. È un momento bello e anche difficile perché dovremo essere veri, chiameremo i problemi per nome senza nasconderli, non dovremo aver paura di subire o fare critiche. Sapete, il buono nasce sempre dalla verità! Spero che tutti partecipiate e ognuno porti il suo contributo senza “peli sulla lingua”, ma solo per amore. Voglio dire, dovremo preoccuparci di contribuire con riflessioni ponderate che nascono dall’amore di Dio attraverso la preghiera, il confronto con il Vangelo e la passione per la nostra comunità. Questo credo debba essere il nostro sforzo, il Signore ci faccia la grazia di comprendere in quei giorni la sua volontà, Egli chiama ognuno di noi in modo diverso alla responsabilità dell’annuncio del Vangelo, ci aiuti a capire come. Ben venuto tra noi signor Vescovo. La accogliamo volentieri e nel nome del Signore, venga e ci scuota con il vento dello Spirito Santo. (don Filippo) Il programma della Visita Pastorale è a pagina 44 ore 11.45 Aperitivo ore 12.45 Pranzo nei saloni della parrocchia ore 14.00 Inizio del giochi in oratorio aperti a tutti, grandi e piccini ore 17.00 Preghiera di ringraziamento e chiusura della giornata Un invito ai cari amici anziani Cari amici che vivete la fatica della malattia, cari anziani, il Signore vi è accanto e come buon Samaritano è pronto a prendersi cura di voi condividendo la vostra sofferenza e donandovi la sua Grazia con l’Unzione degli Infermi, sacramento che non si riceve solo in punto di morte ma anche in caso di malattia importante o quando gli anni vissuti incominciano ad essere parecchi. Gli effetti sono belli! Ci aiuta a portare la nostra croce come Gesù, dona conforto, speranza, pace, coraggio, il perdono dei peccati se il malato non ha potuto confessarsi e, per i più gravi, prepara la persona al passaggio nella Casa del Padre. Come sapete potete ricevere più volte questo Sacramento. Cari malati e nonni, comprendiamo che possa essere una scelta e un momento difficile: così vi invitiamo a ricevere tutti insieme l’Unzione degli Infermi. Tanti di voi l’anno scorso hanno fatto questa esperienza ed è stato bello e commovente. Vi aspettiamo Domenica 18 gennaio alle ore 16 in Chiesa Coloro che non possono venire e desiderano ricevere questo Sacramento potranno in ogni momento – in particolare nella settimana dal 12 al 18 gennaio – chiamare in parrocchia e i sacerdoti verranno subito e volentieri. (Tel. 01523512). 15 PERENNE RICORDO DI DON BURATTI Doveroso e sentito domenica 5 ottobre, festa dell Madonna del S. Rosario l’omaggio a monsignor Irmo Buratti, indimenticato parroco. La cerimonia si è svolta nell’area verde a Lui intitolata in via Masarone, dinanzi al bel monumento in bronzo opera dell’artista biellese Denise De Rocco. Il progetto di dedicare un monumento commemorativo a don Buratti, che da tanto tempo era nelle intenzioni di molti abitanti dei “tre quartieri”: San Paolo, Masarone e Villaggio Sportivo, divenne realtà nel settembre del 1997. Don Irmo Buratti era stato nominato parroco della nuova parrocchia di Biella il 7 ottobre 1928; assolse degnamente, circondato dal grande affetto dei parrocchiani, al suo alto compito sino alla morte, avvenuta il 31 marzo 1965. Inizialmente la parrocchia contava circa 4000 abitanti, ma sin da allora era in atto l’evoluzione urbanistica della zona sino ai confini di Gaglianico, comprendendo la Piccola Casa del S. Cottolengo. Don Buratti durante la guerra condivise con tutti noi i disagi e i dolori di tante famiglie. Lo seguimmo, stringendoci a lui per attingere conforto e speranza. Era un secondo padre. Lavorò incessantemente per creare, mantenere e rinsaldare il senso prezioso della famiglia parrocchiale, che è ancor oggi preziosa caratteristica della nostra comunità. In tutti questi anni rimase in noi la memoria di un uomo che è stato, oltre che Parroco, padre buono, amico, educatore. In tutti quegli anni dalla parrocchia sono uscite generazioni di persone, uomini e donne, temprate alle difficoltà. Molti di noi, aiutati a trovare lavoro, hanno preso nuovo impulso e vigore. Ancora oggi coloro che fra noi sono giunti alla terza fase della vita, negli incontri rievocano con emozione e gratitudine i bei momenti trascorsi, l’amicizia vera che ci accomunava (malgrado la vera rivalità esistente, in tutte le manifestazioni sportive, fra San Paolo, Masarone e Villaggio Sportivo!). Quanti ricordi tornano alla mente… e vorremmo che molti ragazzi potessero trascorrere un’infanzia come quella che noi percorremmo. Ecco perché teniamo a tramandare la memoria di don Buratti, in questo mondo attuale un po’ sconclusionato, in questa società dove i valori si riconoscono poco e dove la fede è sovente un optional… Con commozione rievoco in queste poche righe ciò che per noi rappresentò don Buratti in quasi quarant’anni. Rimane e rimarrà nei nostri cuori. Vorrei concludere ricordando gli ultimi istanti della sua vita, quando dal letto di morte volle incontrarci singolarmente, rivolgendoci parole di incoraggiamento e di fede. Sono convinto che don Buratti dal cielo continui a essere vicino ai vecchi e ai nuovi parrocchiani di San Paolo… Passando dai giardini del Masarone, facciamogli un saluto! Claudio Giovannelli ex presidente quartiere S. Paolo - Masarone - Villaggio Sportivo Un pensiero per un amico Vogliamo dedicare un pensiero e una preghiera al signor Giorgio Ramella Pollone che il Signore quest’anno ha chiamato a sé. Giorgio, con il suo modo amichevole, discreto e generoso, è sempre stato attento e dedicato alla nostra parrocchia. Lo vogliamo ricordare in particolare per il dono della targa posta in Casa Alpina in memoria di don Tullio Vitale. 16 GIORNATA FESTOSA NELLA CAPPELLA DI VIA LAZIO Come ormai da qualche anno, domenica 21 settembre con “sole splendente”, abbiamo festeggiato S.Pio X, patrono della cappellina in via Lazio. Il Vescovo mons. Mana è venuto tra noi, pronunciando nell’omelia parole evangeliche di esortazione spirituale profonda. Ha portato in dono un quadretto con piccoli pezzi di paramenti di S. Pio X. Si è poi intrattenuto con noi condividendo la nostra colazione. Nel pomeriggio dopo la preghiera-adorazione, c’è stata la affollata e gradita merenda. Per l’ottima riuscita della festa ringraziamo: - il gruppo coordinato da Pippo Ressico, che ha cucinato torte e salatini vari, a cui si sono aggiunte altre torte di affezionate signore; - le volontarie guidate dall’arte di Gian Carla, che da tempo avevano preparato le composizioni floreali molto apprezzate; grazie a questo, anche quest’anno ci troviamo un gruzzoletto per fiori e spese varie; - chi ha tenuto la cappellina aperta durante il pomeriggio della festa. - l’Associazione Famiglie, in particolare il sig. Vallivero, per il sostegno economico, e Carlo, mio marito, che si è prodigato a contattare le pizzerie La Lucciola, La Pace, Positano, oltre al salumificio Gabba, che ci hanno donato i loro prodotti; - per le necessarie manutenzioni tecniche ringraziamo Gian Carlo, sempre a disposizione. Quest’anno un gruppo di genitori della parrocchia ci ha fatto un regalo: coordinato da Michele Dalla Mora, ha tinteggiato e pulito tutta la cappellina, grazie! E grazie a chi tutto l’anno la pulisce e la tiene ordinata costantemente. Un enorme ringraziamento va ai nostri sacerdoti che vi celebrano le Messe, in particolare all’affezionato don Roncan. Sono tante le persone che “vogliono bene alla cappellina”, eccone la prova! Mirella C. Piccola opera d’arte a ricordo del centenario Tante sono state le iniziative organizzate dalla parrocchia per ricordare il primo centenario dell’inizio dei lavori per la costruzione della chiesa di San Paolo. La Confraternita di San Paolo si era attivata per ideare un modo di ricordare l’evento nel tempo. E aveva così dato incarico alla giovane artista biellese Nadia Boneccher Azzoni, diplomata nel 1999 all’Accademia di Belle Arti di Torino, di realizzare - in base al numero delle richieste - una serie di acquerelli riproducenti la facciata della nostra bella chiesa. Ogni acquerello, pertanto, è una piccola opera d’arte ed è un "pezzo unico"! La Confraternita ha voluto così dare la possibilità alle famiglie di San Paolo di avere sempre sotto gli occhi, appeso alle mura domestiche, il ricordo del primo secolo di vita della loro amata chiesa… Si ricorda che le prenotazioni sono ancora possibili al telefono 333.6337596. (wtc) 17 Animatori pellegrini ad Assisi VIAGGIO NELLA CITTÀ DI S. FRANCESCO Quest’estate, dal 28 luglio al 4 agosto, noi animatori abbiamo fatto un pellegrinaggio verso Assisi, meta di un cammino iniziato durante l’anno trattando il tema di San Francesco. Come mai di una vacanza si perde il ricordo in mezzo a tutte le altre, mentre i giri degli animatori rimangono fisse come pietre miliari ? La risposta ha due componenti: una, lo stretto legame di semplicità e fraternità che c’è e si rafforza tra gli animatori; insieme a questa è necessario percorrere un cammino per incontrare una persona amata: il Signore, in questo caso nella testimonianza della vita del suo servo Francesco. Come in tutti i cammini, anche in questo eravamo accompagnati da qualche difficoltà, come la pioggia incessante e la stanchezza; però, ripensando a quei giorni queste cose sbiadiscono lasciando vividi i momenti di vera comunione passati insieme. Perché, allora, non rendere così memorabili e divertenti tutti i giorni della propria vita? Tutte le volte che guardiamo le nostre necessità prima di quelle altrui, vengono meno i presupposti per fare delle propria vita un lungo cammino di animatori. Le suore alcantarine che abbiamo incontrato ad Assisi, con il loro entusiasmo fuori dal mondo, incarnano questo stile di vita, un po’ come San Francesco prima di loro. 18 Per noi due questo giro ha proprio il sapore del viaggio, perché siamo passati dal cammino con gli animatori per iniziarne uno come nuova famiglia e questo, anche se lascia un po’ di malinconia, è bello perché permette ad altri di fare bene insieme alla comunità. Buon cammino a ognuno di voi… Ricky & Giulia UN PREZIOSO STRUMENTO PER LE NOSTRE CELEBRAZIONI Nella prossima festa patronale della Conversione di San Paolo - a conclusione dell’anno centenario della Parrocchia - troveremo sui banchi della chiesa un nuovo libretto dei canti. Rinnovato nella forma, nella rilegatura, nella grafica e anche nei contenuti, esso accompagnerà la nostra preghiera durante le celebrazioni. Il libretto ha diverse parti: l’Ordinario della Messa, i canti per i vari tempi liturgici, le solennità, le feste della Vergine Maria e per la commemorazione dei defunti. Il titolo del libro “Preghiamo insieme cantando” dice in modo chiaro che il canto è preghiera solenne di una comunità, che si riunisce insieme, per lodare e ringraziare Dio. Dice il Concilio: “L’azione liturgica riveste una forma più nobile, quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto con i ministri e la partecipazione attiva del popolo” (Costituzione S.C. sulla Liturgia n. 113). La “partecipazione attiva” dei fedeli al canto (così come a tutta la celebrazione) non vuole fedeli-spettatori o semplici ascoltatori, ma partecipanti, con la collaborazione dell’animatore il cui compito è quello di intonare i canti, di guidare e di accompagnare l’assemblea. Il successivo art. 114 del predetto documento conciliare raccomanda ancora: “Si promuova con impegno il canto religioso popolare in modo che, nei pii e sacri esercizi, come pure nelle stesse celebrazioni liturgiche, secondo le norme stabilite, possano risuonare le voci dei fedeli”. È curiosa la testimonianza di San Girolamo in proposito, che dice: “I Cristiani del IV e V secolo facevano risuonare i loro canti per le volte delle Basiliche romane… e il loro Amen era udito come un fragore di tuono”. diacono Luigi Gruppo di animazione liturgica Nel 1914 la prima pietra… e nel 1945 il primo campeggio FACCIAMO LUCE SU MARCO Per conoscere un libro basta leggerne l’inizio e la fine? O sapere la trama? Chissà in quanti abbiamo provato a convincerci che è così, tentando di “sfangare” un’interrogazione a scuola con una semplice infarinatura... ma se siamo sinceri lo sappiamo che non è vero! Vale anche per i Vangeli. Che cosa raccontano lo sappiamo tutti, a Messa ne ascoltiamo sempre un brano: ma siamo sicuri che basti mettere insieme questi “pezzi” domenicali per conoscere davvero il Vangelo, la Parola che si è fatta Uomo, Gesù? O manca qualcosa? Una luce che illumini nel suo insieme quel sentiero di parole che si snoda tra la prima pagina e l’ultima e ci permetta di comprenderne bene il senso autentico? L’anno prossimo a messa si leggerà il Vangelo di Marco: perché non cominciare da qui a cercare quella luce? Per farlo tutti insieme, il rettore del Cottolengo don Elio Mo ci accompagnerà in una serie di incontri alla scoperta del filo conduttore che unisce i vari passi e capitoli formando il sentiero tracciato dall’evangelista per arrivare dritti a Gesù. Si può perdere un’opportunità così? Mettiamo subito in agenda questi appuntamenti con un bel segno che li indichi come prioritari! 17 dicembre - 30 gennaio - 22 aprile 22 maggio - 19 giugno alle ore 21 in una sala della parrocchia in via Zara 18. Vi aspettiamo! Giovedì 6 giugno, come da consuetudine, abbiamo iniziato i campeggi tutti insieme, come comunità parrocchiale… quest’anno più che mai! Sintonizzandoci infatti con il centenario della posa della prima pietra della nostra chiesa, abbiamo cercato di fare memoria del passato per capire come sintonizzarci meglio verso il futuro. Che cosa ne è venuto fuori? Una serata particolare, molto simile alle Messe dell’ultima sera dei campeggi, in cui abbiamo rievocato i campeggi di tutti questi anni, a partire dal 1945… grazie a una serie di testimonianze di persone che li hanno vissuti. E così i partecipanti ai campeggi odierni hanno compreso che dietro ai nomi scritti sulle porte della Casa alpina (Pratetto, Piane, Mazzucco, ecc.) vi sono esperienze simili a quelle che vivono loro stessi. Certo, le epoche sono cambiate, tende, stalle, case senza luce e così via, e anche le dinamiche educative… ma non è cambiata la cosa essenziale: momenti precisi in posti precisi (solitamente ben in mezzo alla natura), in cui il Signore ti prende da parte insieme ad altri, per farti crescere e per sgrossarti un po’, affinché anche tu possa diventare una pietra su cui costruire… 19 ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” Via Lamarmora 13/a Tel. 015 8407324 13900 Biella (BI) www.agorapalace.com Una grande realtà alberghiera che non è solo accoglienza Scopritela quale cornice ideale per festeggiare una ricorrenza… o semplicemente per mangiare bene ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” IMPRESA TRASPORTI E ONORANZE FUNEBRI BORRIONE Succ. 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Quante volte arriva qualcuno in parrocchia dicendo: “Papa Francesco ha detto….”! Per la verità gli attribuiscono anche idee e interpretazioni di cui non ha mai parlato, derivanti da titoli o stralci letti sui media, tratti da discorsi opportunamente estrapolati in modo malizioso per confonderne i significati. Che bello invece andare direttamente alle fonti; per altro Papa Francesco parla e scrive semplice e chiaro. Così abbiamo pensato di proporvi ogni tanto qualche brano dell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium con la quale il Papa ha tracciato un po’ la rotta del suo pontificato. Mi fermo qui e vi invito alla meditazione delle righe che seguono. don Filippo EVANGELII GAUDIUM 1. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni. 2. Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto. Segue a pag. 24 Bisogna credere in Dio, per essere persone morali? Sì, per il 99% delle persone in Ghana e Indonesia, ma solo per il 14% in Cina. Lo rivela uno studio del Pew Research Center in 40 Paesi (sotto, alcuni esempi). 24 A commento del Vangelo dell’incontro fra Maria ed Elisabetta GLI ANZIANI E I GIOVANI NELLE PAROLE DI PAPA FRANCESCO “… È il Vangelo dell’incontro tra i giovani e gli anziani, un incontro pieno di gioia, pieno di fede e pieno di speranza. Maria è giovane, molto giovane. Elisabetta è anziana, ma in lei si è manifestata la misericordia di Dio e da sei mesi, con il marito Zaccaria, è in attesa di un figlio… “Maria, anche in questa circostanza, ci mostra la via: andare a incontrare l’anziana parente, stare con lei, certo per aiutarla, ma anche e soprattutto per imparare da lei, che è anziana, una saggezza di vita… Ricordiamo il quarto comandamento: “Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà” (Es 20,12). Non c’è futuro per il popolo senza questo incontro tra le generazioni, senza che i figli ricevano con riconoscenza il testimone della vita dalle mani dei genitori. E dentro questa riconoscenza per chi ti ha trasmesso la vita, c’è anche la riconoscenza per il Padre che è nei cieli. “Ci sono talvolta generazioni di giovani che, per complesse ragioni storiche e culturali, vivono in modo più forte il bisogno di rendersi autonomi dai genitori, quasi di “liberarsi” del retaggio della generazione precedente. È come un momento di adolescenza ribelle. Ma, se poi non viene recuperato l’incontro, se non si ritrova un equilibrio nuovo, fecondo tra le generazioni, quello che ne deriva è un grave impoverimento per il popolo, e la libertà che predomina nella società è una libertà falsa, che quasi sempre si trasforma in autoritarismo. “Lo stesso messaggio ci viene dall’esortazione dell’apostolo Paolo rivolta a Timoteo e, tramite lui, alla comunità cristiana. Gesù non ha abolito la legge della famiglia e del passaggio tra generazioni, ma l’ha portata a compimento. Il Signore ha formato una nuova famiglia, nella quale sui legami di sangue prevale la relazione con Lui e il fare la volontà di Dio Padre. Ma l’amore per Gesù e per il Padre porta a compimento l’amore per i genitori, per i fratelli, per i nonni, rinnova le relazioni familiari con la linfa del Vangelo e dello Spirito Santo. E così san Paolo raccomanda a Timoteo, che è Pastore e quindi padre della comunità, di avere rispetto per gli anziani e i familiari, ed esorta a farlo con atteggiamento filiale: l’anziano “come fosse tuo padre”, “le donne anziane come madri” (cfr 1 Tm 5,1). Il capo della comunità non è dispensato da questa volontà di Dio, anzi, la carità di Cristo lo spinge a farlo con un amore più grande. Come la Vergine Maria, che pur essendo diventata la Madre del Messia, si sente spinta dall’amore di Dio, che in lei si sta incarnando, a correre dall’anziana parente. “E ritorniamo allora a questa “icona” piena di gioia e di speranza, piena di fede, piena di carità. Possiamo pensare che la vergine Maria, stando a casa di Elisabetta, avrà sentito lei e il marito Zaccaria pregare con le parole del Salmo…: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, fin dalla mia giovinezza… Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze… Venuta la vecchiaia e i capelli bianchi, o Dio, non abbandonarmi, fino a che io annunci la tua potenza, a tutte le generazioni le tue imprese” (Sal 71, 5.9.18). La giovane Maria ascoltava, e custodiva tutto nel suo cuore. La saggezza di Elisabetta e Zaccaria ha arricchito il suo giovane animo; non erano esperti di maternità e paternità, perché anche per loro era la prima gravidanza, ma erano esperti della fede, esperti di Dio, esperti in quella speranza che viene da Lui; è di questo che il mondo ha bisogno, in ogni tempo. Maria ha saputo ascoltare quei genitori anziani e pieni di stupore, ha fatto tesoro della loro saggezza, e questa è stata preziosa per lei, nel suo cammino di donna, di sposa, di mamma. “Così la Vergine Maria ci mostra la via: la via dell’incontro tra i giovani e gli anziani. Il futuro di un popolo suppone necessariamente questo incontro: i giovani danno la forza per far camminare il popolo e gli anziani irrobustiscono questa forza con la memoria e la saggezza popolare”. 25 EVANGELII GAUDIUM (segue da pag. 22) 3. Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, al meno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore».[1] Chi rischia, il Signore non lo delude, e quando qual cuno fa un piccolo pas so verso Gesù, scopre che Lui già aspettava il suo arrivo a braccia aperte. Questo è il momento per dire a Gesù Cristo: «Signore, mi sono lasciato ingannare, in mille maniere sono fuggito dal tuo amore, però sono qui un’altra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Ho bisogno di te. Riscattami di nuovo Signore, accettami ancora una volta fra le tue braccia redentrici». Ci fa tanto bene tornare a Lui quando ci siamo perduti! Insisto ancora una volta: Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia. Colui che ci ha invitato a perdonare «settanta volte sette» (Mt 18,22) ci dà l’esempio: Egli perdona settanta volte sette. Torna a caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra. Nessuno potrà toglierci la dignità che ci con fe risce questo amore infinito e incrollabile. Egli ci permette di alzare la testa e rico minciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia. Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada. Nulla possa più della sua vita che ci spinge in avanti! 4. I libri dell’Antico Testamento avevano proposto la gioia della salvezza, che sarebbe diventata sovrabbondante nei tempi messianici. Il profeta Isaia si rivolge al Messia atteso salutandolo con giubilo: «Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia» (9,2). E incoraggia gli abitanti di Sion ad accoglierlo con canti: «Canta ed esulta!» (12,6). Chi già lo ha visto all’orizzonte, il profeta lo invita a farsi messaggero per gli altri: «Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme» (40,9). La creazione intera partecipa di questa gioia della salvezza: «Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, gridate di 26 gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri» (49,13). Zaccaria, vedendo il giorno del Signore, invita ad acclamare il Re che viene umile e cavalcando un asino: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso!» (Zc 9,9). Ma forse l’invito più contagioso è quello del profeta Sofonia, che ci mostra lo stesso Dio come un centro luminoso di festa e di gioia che vuole comunicare al suo popolo questo grido salvifico. Mi riempie di vita ri leg gere questo testo: «Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia» (Sof 3,17). È la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: «Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene … Non privarti di un giorno felice» (Sir 14,11.14). Quanta tenerezza paterna si intuisce dietro queste parole! 5. Il Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo, invita con insistenza alla gioia. Bastano alcuni esempi: «Rallegrati» è il saluto dell’angelo a Maria (Lc 1,28). La visita di Maria a Elisabetta fa sì che Giovanni salti di gioia nel grembo di sua madre (cfr Lc 1,41). Nel suo canto Maria proclama: «Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,47). Quando Gesù inizia il suo ministero, Giovanni esclama: «Ora questa mia gioia è piena» (Gv 3,29). Gesù stesso «esultò di gioia nello Spirito Santo» (Lc 10,21). Il suo messaggio è fonte di gioia: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11). La nostra gioia cristiana scaturisce dalla fonte del suo cuore traboccante. Egli promette ai discepoli: «Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20). E insiste: «Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,22). In seguito essi, vedendolo risorto, «gioirono» (Gv 20,20). Il libro degli Atti degli Apostoli narra che nella prima comunità «prendevano cibo con letizia» (2,46). Dove i discepoli passavano «vi fu grande gioia» (8,8), ed essi, in mezzo alla persecuzione, «erano pieni di gioia» (13,52). Un eu nu co, ap pena battezzato, «pieno di gioia seguiva la sua strada» (8,39), e il carceriere «fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per aver creduto in Dio» (16,34). Perché non entrare anche noi in questo fiume di gioia? Papa Francesco Un figlio vale più di tutto LA VITA É UN MIRACOLO TROPPO GRANDE PER ESSERE SPRECATO Commovente testimonianza di una giovane mamma “La mia meravigliosa bambina, Maria Stella, fra pochi giorni avrà cinque mesi. Ho amato questa figlia dal primo istante in cui ho visto e ascoltato battere il suo cuore nell’ecografia. È stato sconvolgente, lei era viva, era dentro di me, minuscola, quasi invisibile… ma il suo cuore batteva… e voleva me. Avevo solo diciotto anni e tanti progetti. Certo, un figlio non era contemplato nel presente, neanche nel futuro. Ma è capitato. Lei era già lì… e ho detto sì. È vero, c’è voluta tanta forza, ma ci vuole tanto coraggio anche ad affrontare una malattia, una perdita, una gara… Perché non un figlio? Maria Stella è nata da un grande amore, ma nessun amore, per quanto grande, è sicuro. E si resta sole, come qualunque altra donna che abbia concepito il proprio figlio in una sera in discoteca, o in un’avventura senza importanza, o con un uomo di cui non si ricorda neanche il nome… Non buttate i vostri bambini per chi non c’è più, non buttateli in cambio dell’amore o delle promesse di un uomo. Non buttateli per i divertimenti, le feste, l’università, la libertà o per la prospettiva di una vita migliore. Non buttate questo dono per il mondo, la gente, le chiacchiere, la vergogna, la paura di rovinarvi il corpo, la paura della solitudine. Un figlio vale più di tutto questo, Vale anche più di noi stessi. È vero, all’inizio ci saranno genitori sconvolti, arrabbiati, delusi, amici che rideranno, vicini che spettegoleranno, persone che vi isoleranno come lebbrose. Ma avrete il vostro bambino: non sarete mai più sole e questo, credetemi, basta. Basta una tuta vecchia con un cuore che vi scoppia di gioia nel petto mentre guardate il vostro bambino spegnere le candeline, piuttosto che avere venti paia di scarpe, una bella macchina e tanti vestiti, ma non riuscire a trattenere le lacrime al pensiero che il vostro bambino quelle candeline non le spegnerà mai. L’aborto devasta per sempre e devasta te, non i tuoi amici, il tuo ragazzo o i tuoi genitori. E invece il miracolo è questo: un sorriso bellissimo, due manine grassocce e un amore indescrivibile. Ho avuto tanto affetto, tante mani tese ad aiutarmi, incoraggiarmi, darmi forza, persone impensabili che magari prima neanche mi salutavano e dopo facevano a gara per offrirmi il loro aiuto. Questo fanno i bambini: trasformano tutto ciò che è buio in una luce bellissima e diventano i figli e i nipoti di tutti… Restano i cuori duri, ma quelli non fanno storia. Certo, adesso nella mia borsa, insieme con il cellulare e i trucchi, ci sono pannolini, biberon, salviettine e ciucci, ma (Maria Stella e io) siamo belle lo stesso, anzi siamo belle due volte. Le notti sono ancora abbastanza movimentate: latte, pagine da studiare, compiti da finire, tanta stanchezza, ma anche tanti sorrisi. A volte lei si sveglia impaurita, allunga la manina a cercare i miei capelli o le mie guance e mi guarda come a dire: “Mamma dove sei?”. E io la guardo e le dico: “Amore, mamma è qui”. Lei mi sorride, chiude gli occhi e dorme. Sono qui, questo è il mio posto, accanto a te, abbracciata a te. Madre Teresa di Calcutta diceva: «Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita, ma superando insieme tutte le difficoltà». È vero. Non buttate i vostri bambini”. Benedetta e Maria Stella INCONTRI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO Cari fidanzati che avete il sogno di volervi bene per sempre diventando immagine e presenza dell’amore e fedeltà di Dio, vi aspettiamo per gli incontri di preparazione al matrimonio che incominceranno sabato 7 febbraio alle ore 21 in Parrocchia. Per organizzare bene gli incontri vi chiediamo di contattarci telefonando in Parrocchia o scrivendo sul nostro sito www.parrocchiasanpaolobiella.it. 27 GLI ADOLESCENTI HANNO BISOGNO DI ASCOLTO Siamo noi adulti a soffocare in loro la speranza Quest’estate è andata in onda la miniserie tv “Braccialetti rossi”, che ha avuto milioni di spettatori, senza contare il “traffico” sui social networks. Un grande successo per la storia di un gruppo di adolescenti fra gli 11 e i 17 anni, che vive le dinamiche e le emozioni della propria giovane età. Ragazzi normalissimi che percorrono in modo pieno un presente fatto di amicizia, volontà di sopravvivere, voglia di superare se stessi, ma anche di dolore, malattia, crisi di identità. Ragazzi veri che ridono, giocano, piangono come solo i giovani sanno fare. In una lunga intervista pubblicata su un diffuso periodico cattolico, il regista della fiction, Giacomo Campiotti, ha affermato di aver cercato di realizzare un film che facesse commuovere, certo, ma che riuscisse anche a strappare dei sorrisi e delle riflessioni sui valori. “Farlo senza retorica era un gioco da equilibristi. E raccontare il dolore in un film pieno di vita è una sfida rischiosa”. Si pensa che gli adolescenti, attirati sempre più dai social network che dalla vita reale, vivano in modo superficiale. Ma nella fiction, alla domanda “Cosa chiederesti a Dio?” hanno risposto in maniera molto profonda. “I giovani ha osservato il regista, che ha avuto modo di vivere a contatto con i giovani suoi attori, studiandone il comportamento e i pensieri - hanno un appetito insaziabile per le grandi domande. Di che cosa è fatta una vita che abbia un significato? Quale risposta possiamo ricavare dalla morte improvvisa di una persona cara? Ho potuto constatare l’intensità unica con cui i ragazzi vivono il momento in cui per la prima volta incontrano la sofferenza, quello in cui si chiedono quale sia il senso della vita… Così ho avuto modo di conoscere, anche come padre, i giovani. Sono loro i veri protagonisti del cambiamento, gli unici - oggi - capaci di compiere scelte radicali, controcorrente, rivoluzionarie” Alcuni degli interrogativi posti dai ragazzi rivelano insicurezza e ansia per il futuro. Che adolescenti sono quelli di oggi? “Gli insicuri risponde Campiotti - purtroppo non sono i ragazzi, ma noi adulti. Siamo la prima generazione a soffrire così tanto. L’inquietudine sociale, la crisi, le paure degli adulti per le grandi incognite dell’ambiente o dell’economia non lasciano più 28 spazio, tempo e modo ai ragazzi per crescere con coraggio, sperimentando nuovi modelli di vita. Gli si chiede di scegliere dentro la paura. Non esplorano più. Che cosa pretendiamo, allora, se siamo i primi a farli crescere all’interno di modelli fallimentari già in partenza perché senza speranza…?”. Da dove ripartire? Bella domanda. Secondo il regista, “a differenza delle generazioni precedenti, i ragazzi non accusano gli adulti, ma cercano il confronto. Dobbiamo giocarci questo capitale di fiducia. Dobbiamo imparare a valorizzare gli errori e accettare che le scelte siano reversibili. Abbiamo l’obbligo di essere uomini e donne consapevoli di ciò che fanno e, prima ancora, madri e padri con la capacità e la voglia di esserlo. Ci troviamo di fronte a delle anime, abbiamo il privilegio di formarle e di portarle alla maturità. Il ruolo del genitore è un dono, il figlio è come uno specchio in cui vedi riflesso te stesso. Migliorando il rapporto con tuo figlio, migliori te stesso”. Nella fiction televisiva, si affrontano tematiche vere e importanti, come la malattia e la morte… “Mi è capitato più volte - risponde il regista - di vedere adolescenti spiazzati di fronte, ad esempio, alla morte di loro amici. Questo perché nessuno gliene aveva mai parlato. Né i genitori e nemmeno gli insegnanti. Nella nostra società chi sta male scompare, chi sta morendo diventa invisibile, come fosse una vergogna… Noi invece, nella fiction, abbiamo parlato della morte e del dolore come fatti che fanno parte della vita di ciascuno… cercando di far capire che la morte non è la conclusione di tutto, ma una porta, la continuazione dell’infinita retta della vita. Ho saputo poi da tanti pazienti che Braccialetti rossi ha aiutato realmente: c’è stato un aumento delle visite ai propri cari ricoverati in ospedale. Gli stessi giovani protagonisti della serie si sono recati a trovare i loro coetanei meno fortunati”. Nello sceneggiato, Dio non viene quasi nominato. È una scelta voluta? “Non si voleva caratterizzare troppo la storia - risponde Campiotti anche se Dio, per la verità, è presente ovunque nella speranza, in quel toccare il fondo e poi risalire pian piano. Credo profondamente in Dio e, avendo una vita fortunata, una moglie e dei figli, ringrazio ogni giorno il Signore per questi grandi doni. E pregare significa fermarsi e ascoltare”. “GENDER” ALL’ASSALTO... Un argomento che innesca animati dibattiti - Storia di una manipolazione semantica: la teoria è che non esistano più uomini o donne, ma “identità sessuali individuali” - Il consenso di Pechino indotto da “gruppi di pressione occidentali”? - Rischi e speranze Gender. Una semplice parola, dilagata negli ultimi vent’anni, si trova al centro di un’autentica rivoluzione ideologica dalle complesse implicazioni. Si tratta di una parola-codice che si riferisce a una identità sessuale non più collegata a quella biologica tra maschio e femmina. Su una diffusa rivista, ne ha trattato recentemente Marguerite Peeters (nella foto in alto a destra), direttore dell’Istituto per una dinamica di dialogo interculturale con sede a Bruxelles e docente-ospite di Teologia presso l’Università Urbaniana. “La parola gender - spiega la studiosa - cominciò ad apparire all’inizio degli anni Novanta nel linguaggio degli organismi internazionali, primo fra tutti l’Onu. Prima di allora non era utilizzata; non esiste - ad esempio - nei trattati internazionali sui diritti dell’uomo. Dunque è soprattutto nella conferenza di Pechino sulla donna del 1995 che non solo viene utilizzata, ma diviene centrale in quello che viene definito il “consenso di Pechino”. L’obiettivo della conferenza era ciò che in italiano e in francese viene chiamato “uguaglianza dei sessi”, mentre in inglese di parla di “gender equality”… E in quel momento la parola gender fu intesa dai partecipanti alla conferenza come riferimento alla parità uomo-donna. Ma in realtà, il fatto che si sia usato il termine gender e non più quello di “donna” (quella di Pechino era una “Conferenza sulla donna”) - è sempre Marguerite Peeters a parlare - rivelava che una certa lobby aveva spinto per l’utilizzo di questa parola a livello internazionale. costitutivo sin dal l’origine. Si è perso il sen so comune della nostra umanità. Si tratta di un lungo processo di rivoluzione culturale in Occidente”. Secondo la Peeters, quelli che essa chiama “gruppi di pressione di origine occidentale” si sarebbero serviti della conferenza di Pechino per farne “una tappa fondamentale della loro strategia”. Si sarebbero infatti impegnati per far passare quello che viene definito gender mainstreaming, integrando cioè la prospettiva del gender in tutti gli ambiti - economici, sociali, politici - soprattutto a livello delle organizzazioni internazionali. “Una prospettiva imposta ai Paesi in via di sviluppo come condizione per gli aiuti. Basti dire che l’Unione Africana, immediatamente dopo la sua creazione nel 2002, ha adottato questa prospettiva del gender in tutti i settori, forse più ancora che in Europa. Interi paesi sono stati presi in ostaggio sulla base del “consenso di Pechino”. In questo ambito si promuove la donna dal punto di vista del potere sociale, economico, politico, ma non si parla mai della vocazione della donna come madre, come educatrice. Perché il disegno di Dio sull’uomo e sulla donna - prosegue la dottoressa Peeters - è un disegno di unità e di amore. Dal momento in cui la ricerca si concentra prioritariamente sul potere in modo egoista non vi è più amore. E nella rivoluzione femminista non si parla di amore, ma esclusivamente di potere. “Ovviamente io sono per lo sviluppo integrale dell’uomo e della donna, ma, come ha detto Giovanni Paolo II, la maternità è una parte dell’essere della donna. Che ha una vocazione diversa da quella dell’uomo”. La studiosa è convinta che introducendo il termine “gender” si sia voluto recidere il collegamento fra identità sessuale e identità biologica. “L’obiettivo comune - ha affermato è de-costruire la maternità, la paternità, la filialità, la nuzialità, la complementarietà uomodonna. Tutto questo viene interpretato come mera costruzione sociale e non come un dato 29 ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” L AVA S E C C O 2 0 0 0 Via Asmara 10 - Biella panetteria pasticceria PATTI di Mercandino Sabrina Specialità Torcetti al Burro Baci • Amaretti Morbidi COSTRUZIONE IMPIANTI INDUSTRIALI Via Torino 58 - Biella - Tel. 015 8497786 SEDE E OFFICINA: Via Cairoli 162/A - Gaglianico tel. 015 2545926 - fax 015 2548504 [email protected] ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” Ristorante Pizzeria Capri BIELLA - Via Torino 35 - Tel. 015 403095 Chiuso il Lunedì UN MONDO DI MAGLIA VIA POLLONE, 40 - BIELLA - Tel. 015.2593334 PRODUZIONE MAGLIERIA EXTRAFINE CONFEZIONATA CON FILATI BIELLESI si eseguono riparazioni di ogni tipo CAMICIE - GONNE - PANTALONI tutto l’anno l’angolo delle OCCASIONI ORARIO: 9,30-12,30 • 15,00-19,30 LUNEDÌ CHIUSO PAGOMAT - VISA - MASTERCARD www.unmondodimaglia.it MOBILI, SERRAMENTI E COMPLEMENTI D’ARREDDO F.lli Lazzaro sas di Lazzaro Giuseppe & C. 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Don Gabriele La Croix (1959-1961) È stato l’anno scorso, dopo circa 60 anni, che sono tornato con mia moglie a La Croix. Tutto abbastanza cambiato (la strada nuova asfaltata che prima era una disagevole mulattiera; una nuova fontana nella piazzetta) ma non tanto cambiato da non ritrovare e riconoscere i luoghi che ci avevano ospitato al campeggio. Allora il campeggio era molto più spartano degli attuali: si dormiva su sacconi di foglie secche in una lunga stalla che in quei mesi estivi restava vuota, in quanto le mucche erano state portate al pascolo più in alto. E questa stalla esiste ancora, tale e quale, e esiste ancora anche l’immagine in ceramica rotonda della Madonna d’Oropa che avevamo posto sopra la porta d’entrata verso la piazzetta. 1° turno 34 1° turno Esiste ancora la chiesetta che ogni mattina presto ci ospitava per la Messa. Non ho più ritrovato la fontana dove ci si lavava e da dove si prelevava l’acqua per le necessità della cucina. Il vice, Don Albino, era l’amico, fratello e papà che sapeva tenere tutto sotto controllo e con estrema discrezione riusciva ad avere dei momenti a tu per tu con ognuno di noi. La cucina era curata dalla Signora Maroino (Nota: la mamma del Tini, ma anche la mamma di tutti) che si faceva aiutare a turno da noi. Ho un ricordo di avere sempre mangiato molto bene: lì ho potuto “vivere” anche il sano riciclo dei cibi avanzati che dovevano essere utilizzati al più presto, in quanto non esisteva il frigo per la conservazione. Non c’erano servizi igienici e ciascuno era libero di utilizzare la natura a suo gradimento. Tutti eravamo inseriti e impegnati nel mutuo aiuto nella nostra piccola comunità: ogni giorno due o tre dovevano scendere a Brusson per il pane, mentre il latte, il burro ed il formaggio erano abbastanza vicini e venivano direttamente dalle poche mucche rimaste a La Croix o a Estoul. A volte si comprava anche carne e frutta in paese e ogni occasione di qualcuno che salisse da Biella era buona per avere cibi freschi (ricordo le albicocche della pianta del Tini Maroino, che produceva una quantità enorme di frutti) . Naturalmente anche in queste eventualità occorreva scendere in paese per fare il trasporto a spalle. I prati meravigliosi e le piccole passeggiate erano l’ambiente adatto per giocare, leggere, riposare e per esplorare una piccola parte di una miniera vicina abbandonata (che ora viene riaperta a scopo turistico!). Si facevano anche escursioni più impegnative, di alcune ore: per esempio ai “sette laghi”, da dove si tornava sempre con un mazzolino di stelle alpine. Alla sera dopo cena si accendeva un falò e in cerchio si pregava e si cantava preparando il programma del giorno successivo. Allora non esistevano telefonini ed occorreva scendere in paese per utilizzare il telefono del negozio per le “poche” comunicazioni che si 2° turno rendevano necessarie. A metà campeggio, dalla parrocchia, parenti ed amici ci raggiungevano con un pullman da San Paolo per passare assieme una giornata di grande festa. Tra i ricordi più simpatici ho quello della notte delle stelle cadenti, che il Carlin Colombo ed io abbiamo passato dormendo all’aperto sul prato sotto un meraviglioso cielo stellato; al mattino le due mucche al pascolo ci hanno svegliato brucando molto vicino a noi, curiose degli strani ospiti. Credo che in quei giorni il Signore si sia fatto ancora più vicino a ciascuno di noi e quel campeggio lo porto nel cuore come un’esperienza preziosa ed irripetibile. Piero (Bider) Crest (1962) Prima di partire da San Paolo, Monsignor Buratti scendeva dalla casa parrocchiale, zoppicando, e ci salutava sul piazzale della Chiesa, raccomandando ai ragazzi più alti, nominandoli per nome, di non fare troppi scherzi a noi più piccoli; poi l’autocorriera del Bocca ci portava a destinazione. Bisogna sapere che il turno era unico, solo maschile, di tredici giorni, dal lunedì al sabato successivo, intervallato dalla domenica dei genitori, normalmente all’inizio di agosto. Quell’anno partecipavano ragazzi di San Paolo e di Santo Stefano, l’età variava dai 16 ai 22 anni, poi c’eravamo io ed un altro con 12 anni. Non c’erano “animatori” ma i viceparroci, o assistenti ecclesiastici, e la signora Maroino, la cuoca. Il campeggio veniva fatto normalmente in stalle lasciate dalle mucche che, per transumanza, salivano agli alpeggi superiori. Si stendevano rotoli di cartone grecato, sia per terra che lungo i muri, per evitare il contatto con tutto quello che era rimasto dei giacigli delle mucche, e noi li sostituivamo coi nostri materassi, ripieni di fieno. Quell’anno invece le mucche non erano ancora salite all’alpeggio superiore e la sistemazione fu nientemeno che in case, nella borgata Crest, a 2000 mt, sopra Champoluc. La cucina era al piano terreno, la camerata al primo piano salendo su per una scala in pietra di una costruzione a lato, le camere dei viceparroci e della cuoca più in basso, al di là della viuzza, in faccia alla cucina. L’acqua la si attingeva dalla fontana, il WC era per i prati, all’aria aperta. Non mi ricordo di grandi attività spirituali. La Messa, ancora preconciliare, veniva celebrata qualche volta in cucina, in latino, stendendo sulla tavola tre assicelle di legno compensato, incernierate tra di loro, ove quella centrale aveva incastonata la pietra consacrata. Forse ero troppo piccolo, ma non ho mai partecipato a riunioni con temi di fede; mi ricordo solo di partite a pallavolo, in un piccolo prato lungo il torrente, di cori nel dopo-cena, di gite in montagna. Proprio di montagna volevo parlare, perché l’intenzione era di salire al rifugio Quintino Sella. Bisogna sapere che allora non vi erano ancora le funivie e le seggiovie di adesso. Dalle normali basi di partenza, da Gressoney la Trinité o da Champoluc St Jean, si raggiungeva il rifugio in ben sei ore; dal Crest addirittura ce ne voleva una in più: dunque un gitone, per persone allenate. L’anno precedente la banda degli improvvisati alpinisti era stata respinta dal brutto tempo, quest’anno si sarebbe ritentato. Per la lunghezza e per l’assoluta voglia di raggiungere il rifugio non tutti potevano partecipare all’evento, ma solo i più preparati e io mi ero messo in testa di essere uno di quelli. Dei due viceparroci, uno era contrario, l’altro mi dava invece fiducia, poi si aggiunse la signora Maroino: due contro uno, potevo partecipare! Adesso nasceva il problema, ce l’avrei fatta? La partenza sarebbe stata prestissimo, alle tre e mezza di notte, con il primo tratto solo alla luce delle pile. 2° turno 35 Creton (proprio davanti alla casa alpina!) 3° turno Ho pensato allora di forzare il Buon Dio a darmi una mano partecipando alla Messa che il viceparroco, prima della colazione, avrebbe celebrato nella cappelletta in cima alla borgata (in cucina avrebbe creato trambusto coi preparativi degli zaini). Penso di non aver chiuso occhio quella notte. Alle due e mezza mi alzo, silenzioso per non svegliare quelli che rimanevano a dormire – si era tutti in un’unica camerata coi giacigli uniti tra di loro -, e vado servire messa. Eravamo solo in due: io e il celebrante. La gita fu segnata da nuvole che andavano e venivano, qualche goccia di pioggia e finalmente il rifugio ma nascosto in parte dalla nebbia. Foto ricordo davanti alla capanna, panini trangugiati velocemente e subito ritorno. Nel tardo pomeriggio il cielo si era poi aperto e alla sera, quando rientrammo a casa, sembravamo i reduci di qualche guerra, tanto eravamo provati dalla stanchezza. Non so se quella Messa ha arricchito la mia fede, ma di sicuro non la dimenticherò mai. E se ne parlo ancora oggi è perché qualcosa è rimasto e solo il campeggio me l’ha potuto dare. Dimenticavo di dire che il giovane viceparroco, che ha celebrato la messa di notte prima della gita e che ci ha accompagnati al rifugio, era don Tullio Vitale. Gianni Ho ritrovato un album di fotografie. Le immagini mi riportano indietro all’estate del 1967, quando con altre ragazze siamo partite per una nuova anzi nuovissima ed eccitante avventura: il 1° campeggio femminile della parrocchia di San Paolo a Valsavarenche. Che emozione rivedere i sentieri, i rifugi dove con fatica siamo riuscite ad arrivare, gli stambecchi e i camosci incontrati lungo il cammino, le cascate, i prati pieni di fiori meravigliosi, il cielo blu, di quel blu che vedi solo lì e che ti fa sentire più vicino a Dio e riempie il tuo cuore. Guardo e riguardo quei volti giovani, pieni di entusiasmo e di gioia! Poi il mio pensiero e i miei ricordi vanno a tre “ragazze” che non sono più qui con noi ma che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore e in quello delle persone che le hanno conosciute: Loredana, Rosita e Caterina. Paola Bionaz (1969-1972) I campeggi di Bionaz sono stati per me, in quegli anni, l’unica vera vacanza, attesa con ansia fin dalla fine della scuola e ancora oggi ricordata con gioia e rimpianto ogni qual volta incontro una delle “ex ragazzine” che vi avevano preso parte. Chamois (Estate 1964) Eravamo con don Luigi Rossi, allora viceparroco di San Paolo, sistemati nelle baite degli alpeggi, senza tante comodità, per lavarci l’acqua gelata del torrente, per servizi i prati fioriti, senza luce, ma con tanto spirito di gioia e disponibilità. Una sera don Rossi ci portò su un prato sotto il cielo stellato per ammirare le stelle cadenti. In quei momenti di silenzio assoluto ci siamo sentiti vicini a Dio in uno spettacolo indimenticabile, che dopo 50 anni è ancora vivo nel nostro cuore. Piera e Piercarlo 36 3° turno 4° turno Abitavamo al Cou Neuf, una baita fuori dall’abitato, collegata al paese da un bellissimo sentiero fiorito di rose canine. I turni erano maschili e femminili e duravano 15 giorni ciascuno tra luglio e agosto. Ogni azione della giornata era vissuta come un’avventura perché così diversa dalle nostre abitudini cittadine: dormivamo su letti a castello un po’ sfondati in stanze raggiungibili solo da una ripida scaletta esterna; l’acqua corrente consisteva in una fontana freddissima fatta da un tubo e da un tronco svuotato e il bagno, la mitica “zia Berta”, era un buco scavato nel terreno, distante dalla casa e tenuto pulito a forza di calce viva. Il ricordo più vivo è legato al parroco di allora, don Tullio. Lui ci portava in gita verso le mete più impegnative, tentando ogni volta ripide, faticosissime e apparentemente inutili scorciatoie; passava parecchio tempo con noi in lunghe partite a carte e in confessioni itineranti sul sentiero verso il paese. In campeggio s’imparava a pregare coi salmi e, guidate dalle animatrici Livia, Caterina e Rosita 5° turno nell’impegno del gruppo addetto giornalmente alla liturgia, si scopriva il gusto della preghiera preparata e condivisa, vissuta e attualizzata. La gioia piena e assoluta di un Padre Nostro recitato insieme, sotto al cielo stellato, la si può provare solo in campeggio. Anna Meliga Valgrisanche (1973-1977) Ho un ricordo indelebile di Valgrisanche, nel cuore e nell’anima! Erano gli anni della mia adolescenza, del primo gruppo, delle prime domande, dei primi turbamenti, degli scontri ideologici (allora c’erano per davvero....) Penso a Claudio (Vercellotti), a Massimo (Magliola), ad Alberto (Meliga), ad Elvezio (Scaparra), a Mauro (Mazzia), a Luca (Mosca), a Domenico (Valsecchi) a Renata (La Mantia), a Gabriella (Boffa), a tanti altri... Ricordo con affetto don Mario Marchiori che con vigoria e preghiera lottava con noi e per noi, 5° turno 37 6° turno e penso alla sapienza di don Tullio, che sapeva sempre come sorprenderci... Momenti di gioia, di crescita, di baldoria e tanta preghiera a cercare il Signore, anche in alto, magari nella fatidica camminata verso i 3300 metri della Becca di Tos. Piero Goglio (1978-1996) Era il lontano 1978 quando la parrocchia iniziò l’avventura dei campeggi a Goglio, paesino di 11 abitanti posto sotto l’altopiano della valle Devero in provincia di Novara ad un’altitudine di 1100 metri. In quel tempo il “viaggio” per arrivare era un’avventura, poiché le strade imponevano un trasferimento di circa 3 ore prima di giungere alla meta, con tanto di sosta allo stadio di Domodossola, per poi percorrere a piedi un sentiero in salita per circa 5 minuti, che sarebbero pochi… ma a camminare portando le provviste per 15 giorni, il ping pong, il frigorifero e le bombole del gas, diventano importanti. La casa era in affitto ed era a disposizione nei mesi di giugno, luglio e agosto. In tale periodo si organizzavano i 3 turni di campeggio: i ragazzi delle scuole medie, poi le ragazze della stessa età e successivamente il terzo turno composto da giovani delle superiori; il tempo rimanente era a disposizione per le famiglie. Ogni turno durava 15 giorni, in cui si perdeva completamente la cognizione del tempo e il distacco dalla città era completo. La casa era immersa nel verde o meglio in mezzo al bosco; alla sera ci si recava in uno dei due locali pubblici presenti che consistevano in un albergo, in cui a volte soggiornavano ragazzi di campeggi del novarese con i quali si sono fatti scambi di esperienze e confronto, e un bar. Le serate trascorrevano in allegria dove le chitarre e le canzoni facevano da colonna sonora. e dai locali si poteva telefonare a casa. Ricordo che i telefoni cellulari allora non erano ancora stati inventati e non esisteva la possibilità di un telefono fisso nella casa. 38 6° turno A giorni alterni si svolgevano attività in casa, dalla giornata dedicata alle riflessioni, alle pulizie o addirittura a far legna per i boschi, oppure si andava in montagna e, sinceramente, visto che ero ancora in tenera età, non capivo perché si dovesse camminare così tanto, in fondo eravamo in vacanza... già, quelle per me erano le uniche vacanze. Non solo per questo motivo si aspettava tutto l’anno il campeggio, ma perché in quei momenti si poteva gustare la gioia vera, quella con la G maiuscola: la condivisione di tutto, il servizio, le risate, gli scherzi, i gavettoni, le scenette, il confronto della propria fede con ragazzi della stessa età, sia con chi vedevi quasi tutti i giorni a Biella, sia con persone conosciute proprio lì, che bello, il tutto senza finzioni, senza maschere, senza dover fingere di essere qualcuno che non eri. Con il tempo capii che Dio non ti parla esplicitamente attraverso comunicati stampa e neanche durante i sogni notturni, ma è presente quando c’è la gioia, la condivisione ed il servizio, e più la cosa è faticosa, più Dio è presente: ecco il significato della montagna, della fatica, la salita che non finisce mai, ma quando arrivi vedi il panorama, il creato e realizzi che proprio nel momento più difficile, Dio è lì e fa il tifo per te, e soprattutto non sei solo, ma persone come te stanno camminando in quel momento. Poi compresi che Dio non era solo a Goglio, in campeggio o quando c’è gioia e tutto sorride intorno a te. Ma questo è un altro capitolo. Fabrizio PRIME COMUNIONI Foto Fighera Questi i nostri ragazzi che il 27 aprile hanno ricevuto per la prima volta il Sacramento dell'Eucaristia: Abate Beatrice, Addaris Giulia, Alberto Nicole, Albis Davide, Barbera Sofia, Bevilacqua Giulia, Biasetti Mila, Briatore Gioia Maurizio, Cagna Camilla, Campopiano Sebastiano, Canevarolo Giulia, Caruso Arianna, Cerruti Ilaria, Dalla Mora Matteo, Fantin Serena, Fiata Matteo, Foglietti Irene, Forcolin Greta, Franco Riccardo, Garizio Marco, Gavazzi Giulia, Giardina Simone, Gremmo Giulia, Landoni Gabriele, Mancusi Luca, Manera Sofia, Marinello Gianluca, Mazzone Manuelino, Medri Cecilia, Messina Lara, Mussolin Alessandro, Padet Moreno, Pasqualetto Alessio, Ramella Valle Erica, Russo Giorgia, Sansaro Pietro, Spanò Francesco, Tricarichi Perruccio Giulia, Uccheddu Byruk, Viazzo Tommaso, Viganò Alessandra Carolina, Vota Pietro, Zampese Alessandro, Zenobi Vanessa. CRESIME Foto Fighera Il 23 novembre hanno ricevuto la Cresima: Allegri Fabio, Barchi Matilde, Bo Giulia, Boggio Marzet Matteo, Casoli John Kevin, Ferrau Lucrezia, Ferrenti Federica, Fiata Rosamaria, Franco Matteo, Galati Agnese, Garcia Nicoletta, Gentile Greta, Gibello Alessia, Grillo Vanessa, Lamorte Arianna, Margani Lorenzo, Mastro Mauro, Mazzetto Julia, Militano Ilaria, Muccilli Cristina, Ottiero Valentina, Padet Marco, Papica Mark Angeles,Pavesi Francesca, Peretto Andrea, Pergola Melissa, Perju Kevin Leonardo, Pizzicola Michele Policante Sofia, Pugnana Ilaria, Raise Matteo, Rossi Valentina, Ruvio Nicolas, Scordo Andrea, Screnci Lorenzo, Sola Giorgia, Spinzo Kevin, Spriano Francesco, Tarantino Camilla, Trenta Federico, Urbina Llontop Henry Brando, Vallan Marta, Venditto Orlando. 39 ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” – vita Assicurazioni AGENZIA GENERALE (BIELLA CENTRO) BIELLA - Via Marconi, 12 Tel. 015.2522366 - 21848 - 351828 - Fax 015.32307 Agente procuratore generale VINEIS ROBERTO Extenderd coverage – Rischi elettronici – Danni indiretti – Aeronautica – Trasporti – Grandine – Pensioni Incendi – Furti – Infortuni Ve t r i Responsabilità civile auto – Auto rischi diversi – Rimborsi spese ospedaliere – Indennità di licenziamento ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” dal 1935 in Biella La scuola d’inglese a Biella Via Zara 1/A - Biella tel. 015 8494854 - 015 8494844 fax 015 8494443 www.callanschool.it - [email protected] aimonetti termoidraulica s.r.l. 13900 BIELLA - Via Candelo, 5 Tel. 015.849.21.62 Fax 015.849.44.93 E-mail: [email protected] • impianti civili e industriali • riscaldamento • climatizzazione • idraulici • sanitari • accessori • antincendio • irrigazione • arredo bagno Via Trieste 45 Biella tel. 015 403275 Farmacia “San Paolo” - Rolly snc Via Torino 59 - Biella - tel./fax 015 8495022 www.farmasanpaolo.it [email protected] ... i gentili sponsor che sostengono “Vita Nostra” Il Ristorante Bugella, sito nell’omonimo Hotel alle porte della città, è pronto ad accogliere chiunque voglia gustare una cucina di terra e mare, legata alla tradizione ma con note di modernità e leggerezza. 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Tra gli appuntamenti del gruppo missionario per il mese, due infatti si sono susseguiti venerdì 24, sabato 25 e domenica 26. Venerdì 24 la dottoressa Laura Gallareto e Andrea Grosso hanno raccontato la loro esperienza in Madagascar anche attraverso il video montato da Gianni Comoglio, in cui si vedeva la vita nella missione, dove alcuni parrocchiani come il “nostro” Cesare sono stati nel 2013 a stretto contatto con i bimbi adottati a distanza da Biella: ben 111. Molti di questi bimbi sono orfani, tanti sono tetraplegici perché - come ha spiegato Andrea Grosso - il Madagascar è ancora un paese tra i più poveri, in cui si muore di fame e la mortalità infantile è al 56 per mille: “Se manca il nutrimento minimo - ha spiegato - il primo organo che ne risente è il cervello e quindi vengono meno o non si sviluppano bene gli arti e sono limitate molte capacità motorie”. A volte queste capacità si sviluppano per i più svariati motivi: ”Ad esempio la piccola Marta - ha raccontato la dottoressa - sta imparando a usare i moncherini 44 che ha al posto delle dita delle mani perché non vuole mai togliersi le scarpe che le ha regalato don Ramella, anche se sono due numeri più grandi del dovuto... Non sta mai ferma e ha imparato a fare le scale e anche a ballare in modi del tutto originali”. Così’ attraverso le immagini quotidiane è stato raccontato come la missione opera: ospitando 98 bambini con classi di scuola materna. “Con i 130 euro all’anno che generosamente molti di voi danno - ha detto la dottoressa - noi possiamo mantenere, vaccinare e istruire per un anno i bambini, assicurando un pasto completo alla settimana (il minimo indispensabile per non farli morire di fame”. I bambini vengono seguiti dalla maestra, da fisioterapiste e da tutto il personale della casa. Nella casa dei bambini di Tsara Zaza a Mananjary si vive come in una grande famiglia e ognuno ha dei compiti: i bimbi ad esempio lavano i piatti, si fanno il letto e i più grandicelli da qualche tempo vanno a raccogliere le uova delle galline, alla sera dicono il rosario e pregano anche per i “genitori italiani”. I bambini più grandi vanno a scuola dalle suore e per i giovani sono stati attivati dei laboratori. “Lavoriamo - hanno affermato - in sinergia con il vescovo locale che è il responsabile della casa: i bambini ci sono affidati con dei provvedimenti presi dal tribunale locale: cerchiamo di dare un sostegno “professionale”, ma di non renderli dipendenti dalle nostre attività”. Ogni tanto (nella stagione prima delle piogge alla fine dell’inverno verso ottobre-novembre) arrivano anche ospiti, che sono i volontari e che, quando saranno terminati i lavori, saranno ospitati nella casa nuova. Tanti i progetti realizzati con i contributi anche sanpaolini nel corso degli anni: come la pompa e la cisterna doppia dell’acqua, l’assistenza sanitaria offerta anche nel dispensario e nei vari villaggi raggiungibili. Esperienza totalmente diversa, ma animata dallo stesso desiderio di ricambiare verso i fratelli l’amore di Cristo ricevuto, è quella di suor Laura, la giovane comboniana che ha raccontato la sua vita e si è agganciata alle letture nelle omelie fatte durante le messe di sabato 25 e domenica 26 o negli incontri con i ragazzi cresimandi. La religiosa che prenderà l’8 dicembre i voti perpe- tui, ha spiegato come è nato in lei il desiderio di farsi missionaria, con varie esperienze culminate con il Sud Sudan: nel 2013 però nel Paese è scoppiata la guerra e i missionari sono rimasti finché hanno potuto, a loro rischio, nel villaggio dove operavano: un giorno hanno dovuto scappare con tutti gli abitanti verso altre zone ritenute più sicure, ma nel trasferimento sono stati scoperti: “Ci sparavano addosso - ha raccontato - e abbiamo dovuto lasciare tutto quello che avevamo preso con noi per correre più veloci possibili nella foresta. Siamo rimasti per 21 giorni, vivi solo grazie a chi, anche se magari non cristiano, ci ha ospitati, ha condiviso con noi il suo cibo e ha rischiato la vita per nasconderci. Quando la situazione si è calmata siamo tornati nel villaggio e tutto era distrutto e devastato. Noi missionari abbiamo dovuto rientrare in Italia, ma il 15 dicembre ritornerò in Sud Sudan e spero tanto a Natale di essere nella comunità che ho lasciato...”. Annalisa Bertuzzi IL DIARIO DEGLI EVENTI “DIO AMA CHI DONA CON GIOIA” Il Santo Rosario è stato recitato tutte le sere alle 18 in chiesa, in onore della Madonna, Regina delle Missioni Il 3 ottobre abbiamo iniziato l’Ottobre Missionario con la proiezione del film “Tommaso Moro”, sulla vita di un personaggio di cui abbiamo ammirato la coerenza e la fedeltà nei valori del Cristianesimo. È stato testimone vivente del Vangelo, nonostante le continue difficoltà incontrate. La conseguenza estrema della Sua fedeltà a Cristo è stata la Sua condanna a morte. La Sua testimonianza è un invito ad essere anche noi coerenti con il Vangelo durante il percorso della nostra vita e trasmetterlo con l’esempio a tutte le persone che incontriamo. Il 17 ottobre un piccolo gruppo della nostra Parrocchia ha partecipato alla “Veglia Missionaria” svolta in Duomo e organizzata dal Centro Missionario Diocesano. L’incontro, animato da canti corali, cui erano presenti tante persone in rappresentanza dei vari Gruppi missionari diocesani, è stato presieduto dal nostro Vescovo Gabriele Mana, che ha esortato a vivere quotidianamente il Vangelo e a trasmetterlo agli altri. Nello stesso incontro il missionario padre Ottavio Mantovano, comboniano che lavora in Messico, ha presentato la sua entusiastica testimonianza, comunicando ai presenti con calore, semplicità e gioia il suo spirito di missione, ed esortando tutti a sognare una vita che sia Amore; la missione è andare dove ti porta il cuore di Dio; che Gesù sia l’orgoglio della nostra vita. Il 24 ottobre si è svolta una serata con la proiezione del documentario girato da Cesare in occasione del suo ultimo viaggio in Madagascar per illustrare, ai parrocchiani che hanno adottato i bimbi di Mananjary i cambiamenti avvenuti in quella struttura. grazie anche ai progetti di aiuto della nostra Parrocchia. Se ne parla nell’articolo a fianco, in cui si tratta pure di suor Laura, giovane missionaria che ha raccontato le proprie esperienze durante le Messe di sabato 25 e domenica 26. Suor Laura ci ha ricordato che l’occasione di essere gioiosi missionari ci è data ogni giorno. Sta a noi saperla cogliere. Anche Papa Francesco nel suo messaggio per la G.M.M. dice: Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione. E aggiunge ancora: il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata (Evangelii gaudium,2). Pertanto l’umanità ha grande bisogno di attingere alla salvezza portata da Cristo. Tutti i discepoli del Signore sono chiamati ad alimentare la gioia. Michela Conti 45 PROGRAMMA DELLA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ALLA NOSTRA PARROCCHIA Domenica 15 febbraio Ore 9 Messa cappella S. Pio X Ore 10 S. Messa a S. Paolo Ore 11,30 S. Messa a San Paolo Ore 14-18 incontri con lupetti e esploratori Lunedì 16 Ore 10-12 incontro con sacerdoti e diaconi Ore 17-18 incontro con segreteria Ore 18,30 S. Messa a S. Paolo 19,30 vespri e cena con i ragazzi Martedì 17 Ore 15,30 -17 incontro con anziani e gruppo bricolage Ore 21 Incontro con il coro Jubilate, gruppo liturgia, gruppo sacrestia, sacrestani di S. PioX Mercoledì 18 Ore 10 -12 Colloqui personali con il Vescovo Ore 17-18 Colloqui personali con il Vescovo Ore 18,30 Celebrazione dell’imposizione delle ceneri Ore 21 Gruppo Raffaele Giovedì 19 Ore 17,30 visita al doposcuola Ore 18 incontro con il gruppo di animazione missionaria Ore 21 Consiglio Pastorale Venerdì 20 Ore 8,30 S. Messa Ore 9,30 -12 Visita ai malati Ore 16,15 Visita oratorio e dopo scuola Ore 21 Incontro con gli animatori e la branca r/s degli scout Sabato 21 Ore 9 -11 Incontro con i catechisti Ore 14,30 - 16,30 Catechismo delle medie Ore 17 - 19 Gruppi dopocresima 46 Domenica 22 Ore 8,30 S. Messa Ore 10 S. Messa al Cottolengo e visita della Piccola Casa Ore 18 S. Messa a S. Paolo Lunedì 23 Ore 16,30 Catechismo 4ª elementare Ore 21 incontro con la Confraternita e il CAEP Martedì 24 Ore 16,45 Catechismo 5ª elementare Ore 21 Incontro con responsabili dell’oratorio Mercoledì 25 Ore 17 catechismo 3ª elementare Ore 18,30 S. Messa Giovedì 26 Ore 17,30 incontro con gruppo Carità Ore 21 Incontro con la Comunità Capi Venerdì 27 Ore 21 incontro con le famiglie Sabato 28 Ore 10 -11 Incontro gruppo Mumble Ore 17 S. Messa al Cottolengo Ore 18,30 S. Messa a S. Paolo Ore 21 Incontro con i fidanzati nella chiesa parrocchiale BEN ARRIVATI BAMBINI VOTA PIETRO di Cristian e Rainero Cristina il 26 gennaio 2014 CIACCIO SIMONE di Joseph Marco e Maffeo Jennifer il 25 aprile 2014 MATTEA SOFIA di Luca e Ippolito Nicoletta Lorena il 25 maggio 2014 PELLEGRINO TOMMASO di Diego e Audisio Chiara il 18 maggio 2014 DABENINI MELISSA di Simone e Liesnitska Olena il 15 giugno 2014 MARINO MATTIA di Riccardo e Casagrande Francesca il 15 giugno 2014 ROBUSCHI AURORA di Diego Riccardo e Gariazzo Elisa il 6 aprile 2014 DI RIENZO MATTIA di Jacopo e Bevilacqua Annarita il 6 aprile 2014 BIRNARDO AURORA di Lorenzo e Marangon Serena il 16 agosto 2014 FERRIGNO NOEMI di Gabriel e Arena Valentina il 20 luglio 2014 PORRINO ALEXANDER di Andrea e Wilhelm Tatjana Dmitrievna il 10 agosto 2014 BUJU ELENA di Sorin e Ciavorella Sara il 4 luglio 2014 GALLO REBECCA MARIA di Gian Luca e Curatolo Tamara il 5 ottobre 2014 LOMBARDO CAMILLA di Ismaele e Siddi Alessandra il 28 settembre 2014 PIZZATO GREGORIO di Simone e Chimentin Cristina il 18 ottobre 2014 AKOKO TRINITY EPKONMWEN di Sunday Isibor e Ukponmwan Jennifer Benita il 19 ottobre 2014 APICELLA REBECCA di Luigi e Lombardo Damaris il 19 ottobre 2014 cARI SPOSI, FELICE CAMMINO BLOTTO ROBERTO e MENDRE ALINA il 26 luglio 2014 BINARDO LORENZO e MARANGON SERENA il 16 agosto 2014 CHERIA MATTEO e PELLIELO FRANCESCA il 13 settembre 2014 REGHENZANI FRANCESCO e BARBIERI GENNY il 6 settembre 2014 FAGA RICCARDO e CEFFA GIULIA il 20 settembre 2014 CORAINO DANIELE e CORANA CAMILLA il 27 settembre 2014 nella pace del signore GUSSONI DOLORES il 1° novembre 2013 LANGHI ELIANO il 2 novembre 2013 VIGANO’ FELICITA il 9 novembre 2013 ZANONE ALBINO il 15 novembre 2013 LAGZAOVI KAWTAR il 14 novembre 2013 GUGLIELMINOTTI CANUN CARLO il 18 novembre 2013 BORCHIO LUCA il 9 novembre 2013 ROSAZZA LUCA il 27 novembre 2013 DADDA GUGLIELMO il 30 novembre 2013 GAIDA OFELIA il 2 dicembre 2013 BRANDO BRUNO il 4 dicembre 2013 BALEGNO MADDALENA l’8 dicembre 2013 BOGGIO ALMA il 3 gennaio 2014 ZANCHETTA TERESA l’11 gennaio 2014 GIORDANO UMBERTO il 1° gennaio 2014 BINDELLA AGNESE il 14 gennaio 2014 PIZZOGLIO SANDRO il 15 gennaio 2014 CAMPO MAURIZIA il 21 gennaio 2014 RAMELLA LEVRIN ROSANNA JOLANDA il 18 gennaio 2014 SASIA MARIA ALESSANDRA il 30 gennaio 2014 STELO ALBERTO il 30 gennaio 2014 RIVA VERCELLOTTI CARLA il 5 febbraio 2014 MARRONE FRANCA il 6 febbraio 2014 SERRA LUCIANO il 6 febbraio 2014 MESSIN SILVIA il 10 febbraio 2014 BUSCAGLIA LUIGI il 17 febbraio 2014 BORCHIO ALFONSO il 18 febbraio 2014 BOIDO CASIMIRA il 24 febbraio 2014 ROSSI PIER LUIGI il 27 febbraio 2014 CALCIA ALDO il 28 febbraio 2014 GIUSEPPE BIGLINO il 1 marzo 2014 47 Per la Chiesa e le opere parrocchiali Emma e Luigi Bider, Giacinta Oliaro 50 - Per la Prima Comunione di Giulia Gavazzi 100 - n.n. 52 - In memoria di Loredana De Stefano 30 - In memoria di Anna Borriero 100 - n.n. 500 - n.n. 40 - n.n. 10 - n.n. 10 - n.n. 100 - n.n. 10 n.n. 50 - n.n. per il Centenario 80 - Chiorino Lorenzo 200 In memoria di Gianni Menegaldo 20 - In memoria di Paola In memoria di Adolfo, Emma e Stella Camossa 50 - In Cinguino 100 - In memoria di Gino Ciofani e fam. Bruna 60 memoria di Dante e Piera Prina Mello 30 - n.n. 50 - In - In memoria di Pietro Bruna 20 - n.n. 15 - In memoria di memoria defunti famiglia Elifani 10 - In memoria di Ida Aldo Calcia, la famiglia 100 - In memoria di Antonio e Castellino 10 - In memoria di Massimo Savi e nonni 200 Valentina 20 - In memoria di Antonio Patti 25 - In memoria Per Quaresima di fraternità 300 - In memoria di Domenico di Luigi Bramante 100 - In memoria di Marica Spanu 100 Garrieri e Liberata Corrado 20 - In memoria di Lorenzo n.n. 200 - n.n. 100 - In memoria della famiglia Renaldo 400 Galati 50 - n.n. 50 - Famiglia Sappino 20 - Famiglia Masso - In memoria di GianCarlo Regis 50 - In memoria di Aldo e 100 - n.n. 20 - In memoria defunti famiglia Beltramo 20 Fiorella, Idelma e Giovanni 20 - In memoria di Michelangelo Famiglia Stillavato 30 - In memoria di Paola, Maria e 10 - In memoria di PierLuigi Rossi 100 - n.n. 100 - Famiglia Romeo Rastello 50 - In memoria di Pierina Miniggio 50 - In Scanzio 50 - n.n. 10 - n.n. 20 - In memoria di Renzo 20 - In memoria di Silvio e Rosanna Barberis 50 - n.n. 20 - n.n. 50 memoria defunti famiglia Monteleone 25 - In memoria di - n.n. 20 - n.n. 10 - n.n. 50 - n.n. 30 - In memoria di Elso Carla Riva Vercellotti 500 - In memoria di Casimira Boido, Furno Marchese 30 - In memoria di Gualtiero Botta 25 - In la famiglia 130 - In memoria defunti famiglia Nave 25 - In memoria di Sergio, Duillio e Clara 30 - In memoria di memoria di Antonietta e GianPiero Trafighet 100 - In Faustina e Valentino Zambolin 10 - n.n. 50 - n.n. 30 - n.n. memoria defunti famiglie Natante e Stelo 20 - In memoria 10 - n.n. 20 - In memoria di Maria Pia Squillario 30 - In di Maria Ardone e famiglie Deganello e Saccardo 20 - n.n. memoria di Giuseppe Chironna 20 n.n. 50 - In memoria di 10 - In memoria di Silvio Annuiti 30 - In memoria di Barbara Vito Durola 50 - Famiglia Crivelli 20 - In memoria di Fausto, 20 - In memoria di Giuseppe Biglino 50 - Raimondo la famiglia 150 - Famiglia Chieppa 50 - Per il Battesimo di Sebastiano 50 - In memoria di Luciano Serra 50 - N.N. 20 Sofia Mattea 50 - n.n. 20 - In memoria di Giuseppe In memoria di Roberto Feltre 20 - In memoria defunti Napolitano 15 - In memoria di Nuccia Gelso Gianolio 200 famiglie Borri Brunetto e Giordano 100 - PierPaolo Roma e In memoria di Elena Podavini, la famiglia 50 - In memoria di Elena Borri 50 - n.n. 5 - In memoria di Elda Natante 20 - n.n. 50 - In memoria Amelia e Antonio Ramella Trafighet 100 di Angela Licata, la famiglia 70 - In - In memoria defunti famiglie Gardiolo e memoria di Sergio Catozzi 20 - In Devitis 30 - In memoria defunti famiglie memoria di Natalina Mingardo 20 - In Chiocchetti e Scacchetti 20 - In memoria di Elsa, Teresa e Lea 15 - In memoria di don Tua 20 - In memoria di memoria di Bruno 5 - In memoria di Caterina Gianquinto 50 - Famiglia Di Suor Scolastica 20 - In memoria di Meglio 5 - In memoria di Iolanda 20 - In Simona e Giuseppe 20 - In memoria di memoria di Onelia Furlan e Maddalena (da marzo Magda Ferrarone 100 - In memoria di Orecchia Vegis 50 - n.n. 10 - In memoria Quinta e Itala Boschetto 30 - In memoria a ottobre 2014) di Santina Laplaca 10 - In memoria di di Sergio Romagnoli 15 - In memoria di Luigi Lazzarini 10 - In memoria di Marisa Gioia 50 - In memoria di Primo Virginia Bianca 50 - In memoria di Maria Pagano 10 - In memoria defunti famiglie Angelico e Ferrara Calogero Bruzzi 20 - In memoria di Ferruccio Baietto 30 100 - In memoria di Roberta Greggio 10 - In memoria di In memoria di Giorgio Ramella, i condomini di via Torino Olga e Lidia Baruscotto 10 - In memoria di Benedetto 10 60, 150 - n.n. 140 - In memoria di Luigia Vaglio Bernè 50 n.n. 50 - n.n. 140 - n.n. 20 - Torneo di calcio Sai Assicura In memoria di Vanda Fornara, la famiglia 100 - In memoria 200 - n.n. 300 - In memoria di Paolina Cifalà, la famiglia di Aurelia Maiorano 20 - Famiglia Fila 20 - n.n. 5 - Cremona 150 - In memoria di Domenico Primo 15 - In memoria di Gisella 40 - Famiglia Scanzio 50 - n.n. 10 - In memoria di Martino Marinaro e Cocetta Trunfio 20 - In memoria defunti Casimira Boido 100 - In memoria di PierGiorgio Osside, la famiglia Bonardi 150 - In memoria di Mario Lacchia 20 - In famiglia 200 - In memoria di Dante Furno 10 - Per il memoria defunti famiglie Sereno e Meliga 50 - In memoria Battesimo di Mattia Di Rienzo 50 - Per il Battesimo di di Egle Teglia 20 - In memoria di Alberto Ramella e Letizia Aurora Robuschi 100 - In memoria di Sandrina Lerose 60 Crestani 50 - n.n. 1000 - In memoria di Alfonso Conz 30 In memoria di Franca, Giulio e Cesarina 50 - n.n. 20 - In In memoria di Rosanna Maiocchi, la famiglia 50 - In memoria di Sergio Romagnoli 20 - n.n. 20 - In memoria di memoria di Vincenzo e Antonio Calefato 20 - n.n. 50 - n.n. Maria Tornielli 10 - In memoria di Engels e Ezio Romano 70 50 - In memoria di Luciana Greggio 20 - In memoria di - Roviglione Mario 70 - Famiglia Serra 50 - In memoria Piera Nelva 100 - In memoria di Anna Romagnoli 15 - In defunti famiglia Viglieno 115 - n.n. 20 - In memoria di Silvio memoria di Anna Castello 20 - In memoria di Cristina Costetti 20 - In memoria di Massimo Migliorato 15 - In Preacco 50 - In memoria di Piera Nelva, il condominio di memoria di Mario Di Benedetto, la famiglia 50 - c.c.a. 100 via Piave 9, 150 - Famiglia Bonardi 50 - Per il Battesimo di Famiglia Bonardi 500 - Famiglie Caucino Buratti 200 - In Mattia Marino 50 - In memoria di Elso Furno Marchese 20 memoria di Enrico Querciotti 50 - In memoria di Santo e In memoria di Antonino Cilione 20 - In memoria di Santina Azzarello 40 - In memoria di Giorgio Peretti 10 - In PierPaolo Sabatino 10 - In memoria di Marisa Bocchietto memoria di Lea Billotti 100 - In memoria di Benito Longhi e 50 - In memoria di Angela Licata 30 - Per la 1°Comunione Gilla Raffaini 100 - In memoria di Francesco Spilinga 50 di Vivenzio Ermelindo 20 - In memoria defunti famiglia In memoria di Olga Baruscotto, la famiglia 120 - Famiglia Minziato 15 - In memoria di Stefania Piolatto, la famiglia 50 Diliddo 20 - Famiglia Maffeo 50 - Famiglia Natante 10 - In - In memoria di Michele Furno 50 - In memoria di Rita memoria di Rita Volpe 15 - In memoria di Eugenia Gianolio, Volpe 15 - In memoria di Carlo Cucco 25 - In memoria di la famiglia 260 - In memoria di Cesare Ravera, la famiglia Aurelia Maiorano 20 - In memoria di Cesare Scanzio 20 - In 50 - In memoria di Angelo, Annamaria e Maria Rizzi 25 memoria di Maria Pia Squillario 20 - In memoria di Per la Prima Comunione di Irene 200 - Famiglia Scanzio 50 Leonardo Pesce 100 - In memoria di Lelia Furia 10 - In - n.n. 20 - Per il 50° Anniversario di matrimonio di Lorenzo memoria di Davide Dondena 10 - p.p. 15 - In memoria di Botta e Rosa Marcone 100 - n.n. 20 - n.n. 180 - In memoria Luigina Ibba 20 - In memoria di Maria Turri 20 - In memoria di Virginia Marcone, la Famiglia 60 - In memoria di Mazzia di Paolina Cifalà 30 - In memoria di Pino D’Agostino 15 - In Vittorio 50 - n.n. 15 - In memoria di Alfredo Gremmo, HANNO OFFERTO 48 memoria di Franco Rizzi 20 - In memoria di Domenico Cucco 20 - In memoria di Guglielmo Militello 25 - In memoria defunti famiglia Stillavato 30 - In memoria di Elena Podavini 50 - In memoria di Pietro e Teresa 20 - In memoria di Agostino Marinoni 50 - In memoria di Camillo Fangi 30 - In memoria defunti famiglie Natante e Stelo 20 In memoria di Annina Monterotondo 30 - Graziella Marucchi 10 - Famiglia Carlomagno 10 - Per il Battesimo di Elena Busu 200 - In memoria di Vincenza e Pasquale 15 In memoria di Clemente 20 - n.n. 100 - In memoria di Andrée Hattsch in Fourlégnie 50 - In memoria di Marco Vidale 50 - Francesca Castagnetti e famiglia 100 - In memoria di Francesco Placido 25 - In memoria di Carlo Gagliano 10 - In memoria di Sergio Catozzi 20 - In memoria di Rita Candelone 50 - In memoria di Patrizia Ramella 20 In memoria defunti famiglia Bona 100 - In memoria di Danilo Angelino Macchina, la famiglia 100 - In memoria defunti famiglia Aimone 20 - In memoria di Sergio Tosetti 250 - In memoria di Roberta Caramori 20 - In memoria di Laura, Ermanno e Luciano Badà 30 - In memoria di Gino Ciofani 400 - In memoria di Luca Rosazza 80 - In memoria di Pasquale Seminara 20 - In memoria di Piergiuseppe e Silvia Landini 50 - In memoria di Ida Castellino 10 - n.n. 10 - In memoria di Federico e Virginia 20 - In memoria di Elso Furno Marchese 20 - In memoria di Angiola Bianca Fojanesi, la famiglia 100 - n.n. 100 - In memoria defunti famiglia Dalmasso 150 - Per il Matrimonio di Roberto Blotto e Alina Mendre 120 - n.n. 80 - In memoria di Luciana Lanati, la famiglia 150 - n.n. 15 - In memoria di Antonino Gerardi 25 - n.n. 220 - In memoria defunti famiglie Dadda e Marinone 200 - In memoria di Angiola Bianca Fojanesi 20 In memoria di Nicola Azzellino 10 - In memoria di Loretta Muscatello 20 - In memoria di Marco Fiorese 20 - In memoria di Giuliano Molinari, la famiglia 50 - In memoria di Carlo Grassi, la famiglia 150 - In memoria di Edmea e Marino 50 - n.n. 100 - n.n. 50 - In memoria di Licurgo e Ernesto 20 - In memoria di Milena Zanon 50 - In memoria di Sergio Sandri 500 - In memoria di Antonio 10 - Per il Battesimo di Alexander, famiglia Porrino 100 - Gianna e Alberto Porrino per il Battesimo di Alexander 100 - n.n. 20 In memoria di Laura Regis 100 - In memoria di Carlo Grassi, la famiglia 100 - In memoria di Sebastiano Cefalo, la famiglia 100 - In memoria di Giuliano Molinari 20 - In memoria di Anna Perfetti 50 - In memoria defunti famiglia Mantovani 20 - In memoria di Sergio Romagnoli 15 - In memoria di Romeo Serra, Eugenia, Walter e Alice 40 -In memoria di Ernesto Calcia, la famiglia 200 - In memoria di Danilo Angelino Macchina 20 - In memoria di Luciana Lanati 50 - Per il Matrimonio di Lorenzo Birnardo con Serena Marangon e il Battesimo di Aurora 100 - In memoria famiglie Castellino, Dezza, Furno e Benedetto 10 - Marcella Pagano Casagrande 10 - In memoria di Nunzia e Michele 10 - In memoria di Maria Antoniotti 25 - In memoria di Italo Maio, la famiglia 100 - Per il 50° anniversario di matrimonio di Umberto Martino e Giuseppa Cortorino 50 - In memoria di Pietro, Gabriele e Giuseppina 50 - In memoria di Mario Mompiani 50 - In memoria di Giacomo, Maddalena, Lorenzo e Domenica 30 - In memoria di Luciana Lanati 50 - In memoria di Italo e Marco Ferrero 20 - In memoria di Lidia Guadagnini 10 - In memoria di Pietro 50 - Per il matrimonio di Ilaria Pozzo con Emanuel Pastorelli 100 - In memoria di Lino Baldassi 50 - In memoria di Lino Gavioli 100 - In memoria di Orsola e Eugenio Magliola 60 - In memoria di Guido Bider 40 - n.n. 30 - In memoria di Giuseppe Perola, la famiglia 200 - In memoria di Maria Sasia 15 - In memoria di Elso Furno 30 - n.n. 20 n.n. 10 - n.n. 10 - Famiglia Scanzio 50 - In memoria di Giovanna Zingarelli 50 - In memoria di Carmen Cuzzolin 40 - n.n. 15 - In memoria di Italo Maio 25 - In memoria di Bice Zordan 20 - In memoria di Angela Angelone 20 - n.n. 10 n.n. 20 - In memoria di Suor Chiara Bertazzo 10 - In memoria di Francesco Serra “Romeo” 100 - Sig. Trifogli 15 - In memoria di Giovannina Odorizzi 110 - In memoria di Giacomo Biasia 10 - In memoria di Gina 10 - In memoria defunti famiglie Allioni e Gibello 40 - In memoria di Anita 10 - In memoria di Teresa e Pietro 20 - In memoria famiglie Davi e Longhi 30 - n.n. 15 - In memoria di Francesco Cloro 20 - In memoria di Ercole Volpe 15 - In memoria di Albino Frezzati 20 - In memoria di Renzo Bianchino, la famiglia 70 - In memoria di Alberino Fulchini 25 - In memoria di Elide Porta 20 - In memoria di Corrado, Ines, Pierferdinando, Francesco, Anna, Adele e Enrico 50 - In memoria di Maria, Emilia e famiglie Saccardo e Deganello 50 - In memoria di Margherita Delleani 50 - n.n. 30 - In memoria di Vincenzo e Massimo Grotta, Francesca Milazzo e figlia, 25 - In memoria di Bruno e Corrado, Feltre e Santina 50 - In memoria di Roberto Ascoli 50 - In memoria di Calogero e Calogera 10 - In memoria defunti famiglie Miola e Talon 20 - In memoria di Clemente Arecchi e famiglie Argentero, Arecchi, Pelle e Scoleri 80 - In memoria defunti famiglia Femminis 50 - n.n. 10 - In memoria di Sandro La Valle e Arena Velmina 30 - n.n. 30 - In memoria defunti famiglie Grassano Carelli 30 - In memoria famiglie Castaldo e Ferrero 40 - In memoria di Giovanna e Marta 30 - Famiglia Grassano Carelli 50 - In memoria di Piero e Gianna Beltramo 20 - In memoria defunti famiglia Cornacchia 60 n.n. 10 - n.n. 20 - n.n 20 - Famiglia Scanzio 50 - n.n. 10 - In memoria di Wilma Monteleone 15 - In memoria di Achille e Maddalena Casalone 100 - In memoria di Emilio Enrico Gremmo 20 - In memoria di Lidia e Remo Coggiola 50 - In memoria di Adriano Ghirardotti 70 - n.n. 15 - In memoria di Urbano e Antonio 40 - In memoria di Concetta Triunfo e Martino Maiorano 25 - In memoria di Marziano 100 - In memoria di Roberto 20 - n.n. 10 - In memoria di Vienna e Paolino Prina Mello 15 - In memoria di Albina Romagnoli Peretto 15 - In memoria di Giuseppe e Giovanna 40 - In memoria di Gino Campanati, la famiglia 100 - In memoria di Domenico Dato 20 - Famiglia Seira 500 - n.n. 500 - In memoria defunti famiglie Casinelli, Gianese, Colacicchi, Demagistris 80 - In memoria defunti famiglia Cucco 25 Cappella Giuseppina, Rodighiero Antonio 30 - Per il Battesimo di Gregorio Pizzato 50 - Per il Battesimo di Trinity Epkonmwen 20 - In memoria di Santo e Santina Azzarello 50 - In memoria defunti famiglie Barbera e Bosso 50 - Famiglia Natante 20 - In memoria di Pierangelo Viola 20 - In memoria di Pietro, Gabriele e Giuseppina 30 - In memoria di Anna Cornacchia 15 - Piazza Antonino 1000 n.n. 10 - n.n. 42 - In memoria di Emanuele 50 Condominio Orsa Maggiore 150 - In memoria defunti famiglie Renati e Foardoni 15 - n.n. 42 - In memoria di Ida e Luigi Zoppetti e famiglie Faretra e Zoppetti 20. PER IL RESTAURO DELL’ORGANO In memoria di Giorgio Ramella Pollone 2000 - In memoria di Silvia Tabarini Messin 200 - n.n. 1800 - Rita Polledro 100 - Renata Picchetto 50 - n.n. 500 - Piero Bider e famiglia 250 - n.n. 50 - In memoria di Dino e Rina Masso 1000 - In memoria di Marisa Gatti Caramel 500 - Anna Berlato 200 Per il matrimonio di Matteo Cheria e Francesca Pellielo 260 - In memoria di Ernesto Tosetti e Neda Janno 5000 Fabrizio Mosca 100 - Barbara Villagrossi 100 - Alessandro Bona e Chiara Fraire 50 - Per il Matrimonio di Daniele Coraino e Camilla Corana 100 - Polledro Rita 20 - In memoria di Carla e Felice Bonardi 950 - Famiglia Negro Vallan 500 - Famiglia Pellanda Carrer 150 - n.n. 80 - n.n. 100 - In memoria di Giancarlo Lucente, la famiglia 100 - In memoria defunti famiglie Segner e Vercellotti 10 - In memoria di Sebastiano Cefalo 20 - n.n. 20 - n.n. 56 - In 49 memoria di Emilia Angotzi, nipoti e famiglie 50 - Per i defunti n.n. 50 - In memoria di Lucia D’Andrea, le famiglie D’Andrea e Lionetti 50 - n.n. 50 - In memoria di Lucia D’Andrea 20 - Famiglia Pozzo 50 - In memoria di Carlangelo Cremona 30 - In memoria di Riccardo, Bice, Ercole e Pina 50 - n.n. 15. PER LA CARITA’ Rita Polledro 50 - Famiglia Lafirenze 30 - Monastero Janua Coeli 500 - n.n. 50 - n.n. 100 - n.n. 50 - n.n. 30 - Famiglia Molinari 100 - n.n. 50 - A.I.BE.BI 1000 - n.n. 100 - Galfione Giorgio 500 - n.n. 100 - In memoria di Roberta Caramori, la famiglia 150 - n.n. 50 - n.n. 30 - Famiglia Degiorgi 110 - Famiglia Pozzo 50 - n.n. 100 - n.n. 50 - n.n. 100 - Il gruppo del monte Bo 100 - n.n. 50 - n.n. 250 - n.n. 50 - n.n. 50 Famiglia Crivelli 50 - Fabrizio Mosca e Barbara Villagrossi 100 - n.n. 100 - Gruppo Pavesi 100 - n.n. 50 - n.n. 15 - n.n. 50 n.n. 260 - n.n. 50 - n.n. 50. PER IL BOLLETTINO Lea Senta 20 - Franca Castelli 30 - Flora Serralunga 50. PER La casa alpina n.n. 1000 - n.n. 50. I BISCOTTI DEL CENTENARIO Il profumo fragrante che qualche sera fa si levava dalle cucine della parrocchia era già una garanzia: lì sotto stava cuocendo qualcosa di buono! Ne sono usciti una quantità di biscotti dorati, decorati con la scritta “Centenario” (ogni scusa è buona per celebrarlo), che sono stati messi in vendita sui banchi della Mostra Bricolage e velocemente esauriti. 50 È una tradizione che si ripete ormai da molti anni quella della Mostra Mercatino allestita prima di Natale dal Gruppo Bricolage col duplice scopo di valorizzare la creatività e l’abilità manuale delle sue componenti e intanto, con il ricavato, dare un sostegno alle famiglie bisognose della parrocchia. Oltre ai biscotti del Centenario e ad altre golosità, l’ultima esposizione (29-30 novembre) offriva ovviamente lavori, decorazioni e oggetti artigianali preparati lungo tutto un anno, giusti come regali di Natale e dal costo molto contenuto. Ma, ripensandoci, la Mostra ha soprattutto offerto l’opportunità e il piacere di incontrare e salutare tante persone, con le quali è stato bello scambiare qualche parola o un discorso più lungo o un anticipo di auguri; in ogni caso un momento di serenità che forse qualcuno si è portato nel cuore.. Si sono raccolti circa 2.500 euro. Grazie a tutti. Margherita «VITA NOSTRA» Periodico della Comunità Parrocchiale di San Paolo Via Zara, 16 - 13900 Biella Tel. 015 23512 ORGANISMI PARROCCHIALI ■ ■ 1 La lettera del parroco 3 Quando il Signore chiama 4 Il centenario della nostra chiesa: una domenica di grande festa 12 Verso un anno speciale 13 Il Vescovo in visita pastorale 22 Gli anziani e i giovani nelle parole di Papa Francesco 23 Ascoltiamo il Papa: Evangelii Gaudium 25 La vita è un miracolo troppo grande per essere sprecato 26 Gli adolescenti hanno bisogno di ascolto 27 “Gender” all’assalto 32 Cronache dei campeggi 37 Prime Comunioni e Cresime 42 Ottobre missionario 45 Nella chiesa parrocchiale Direttore responsabile Pietro Policante Reg. al Trib. di Biella- N. 120 del 14-6-1965 Tipografia Arte della Stampa - Gaglianico (BI) [email protected] CONFRATERNITA DI S. PAOLO Priore in carica: Maurizio Thiebat - Tel. 015.404513 Segretario: Corradino Pretti - Tel. 015.8492139 dicembre 2014 sommario C.A.E.P. Segretario: Piero Gremmo - Tel. 015.8493219 ■ CONSIGLIO PASTORALE Vice Presidente: Cesare Molinari - Tel. 015.8494898 Segretari: Valeria Ubertalli e Davide Foglietti PUNTI DI SOLIDARIETÀ Ascolto amico: Tel. 015 2523395 (con segreteria telefonica) Aiuto alle persone con disagio psico-sociale Via Novara, 4/A - Biella Orari: LUN / VEN 9-11; MAR / GIO 17-19 Associazione famiglie “Il cammino”: Tel. 015 925445 Si occupa di disagio, ascolto e prevenzione in modo riservato, anonimo e gratuito, senza presunzione e senza pregiudizio Via Borgo Lavino, 2 - Cossato Associazione Itaca: Solidarietà Sociale verso i giovani: aiuto e accoglienza Via Cascina Mulino, 1 - Cerrione “Antenna di Itaca” punto di ascolto: Tel. 339 6541825 Associazione Ricominciare: Tel. 015 355300 Assistenza morale e materiale ai detenuti ed ex detenuti presso Centro Sociale S. Filippo Via Orfanotrofio, 16 - Biella Caritas Diocesana: Tel. 015 2521821 - Fax 015 2521814 c/o Seminario di Biella Centro aiuto alla vita: Tel. 015 28173 - Fax 015 2438385 Gratuitamente e con riservatezza è al servizio della madre che si trova in particolare difficoltà a causa della gravidanza Via D. Minzoni, 2/B - Biella Centro ascolto vincenziano: Tel. 015 20572 - Fax 015 2451378 Sostiene situazioni generali di disagio Via D. Minzoni, 2/b - Biella Consultorio prematrimoniale e matrimoniale: Tel. 015 27048 Promuove valori etici sociali del matrimonio e della famiglia C.so del Piazzo, 24 - Biella Dormitorio pubblico - Centro di prima accoglienza “Borri”: Tel. 015 23600 - Aperto dalle 20 alle 8 Vicolo del Ricovero, 3 - Biella Gruppo volontari della Diocesi nella Casa Circondariale di Biella: Assistenza a detenuti e scarcerati Tel. 338 5615994 - 347 0095590 Il Filo d’Arianna: Tel. 800 545455 - Tel. 015 2447970 - Fax 015 352400 Sportello informativo gratuito per gli anziani e i loro famigliari: [email protected] Servizi socio-sanitari, assistenza pratiche pensionistiche, redditi, assegno di accompagnamento, iniziative culturali e del tempo libeHanno collaborato a questo numero ro, assistenza nel reperimento badanti Via B. Bona, 20 - Biella • Annalisa Bertuzzi • Piero Bider • Stefano Orari: LUN / MER / GIO 9-11; MAR / MER / VEN 16-18 Direttore: Don Filippo Nelva Brovarone • Walter Caramel • Michela Conti • Giulia Ceffa • Ivo Dato • Riccardo Faga • Claudio Giovannelli • don Gabriele Leone • Anna Meliga • Massimo Negro • Maria Luisa Pacchioni • Margherita Peraldo • Corradino Pretti • Pippo Ressico • Luigi Tondella e inoltre Benedetta, Fabrizio, Gianni, Mirella A.C., Paola, Piera, Piero, Piercarlo, V.U. stampato in 6000 copie Mensa di condivisione “Il pane quotidiano” - CARITAS: Tel. 015 31888 - Pranzo tutti i giorni compresi i festivi ore 12,30 Accetta con gratitudine aiuti economici e generi alimentari Via Novara, 4 - Biella PER INSERZIONI PROMOZIONALI SU “VITA NOSTRA” TELEFONARE AL NUMERO 347 7189806