RASSEGNA STAMPA
del
05/07/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 03-07-2010 al 05-07-2010
Il Centro: la fiducia del sindaco federico per noi giorno della rinascita ........................................................................... 1
Il Centro: malori tra fedeli e sacerdoti per il gran caldo - chiara buccini......................................................................... 2
Il Centro: fonte del borgo torna a splendere - teresa di rocco ........................................................................................... 4
Corriere dell'Umbria: “Esame” di soccors o nella grotta. ............................................................................................... 5
Corriere dell'Umbria: Il piano regolatore sotto la lente. .................................................................................................. 6
Corriere di Siena: “Gran premio del soccorso”. ............................................................................................................... 7
Corriere di Viterbo: C hiazze in mare, nessun pericolo. ................................................................................................... 8
La Gazzetta di Parma: I volontari conquistano Borgotaro ............................................................................................... 9
Il Giornale della Protezione Civile.it: Incendi in Puglia, l'assessore Amati chiede di unire le forze............................. 10
Il Giornale della Protezione Civile.it: Catania: presentato l'atlante delle zone a rischio maremoto ............................ 11
Il Giornale della Protezione Civile.it: Firmato il Patto per la sicurezza del Lago Maggiore e del Lago di Lugano..... 12
Il Giornale della Protezione Civile.it: Incendi boschivi, diversi interventi della flotta aerea dello Stato...................... 13
Il Giornale della Protezione Civile.it: Allerta caldo, livello 2 e 3 in diverse città italiane ............................................ 14
Il Giornale della Protezione Civile.it: Scosse sismiche in provincia dell'Aquila, nel Mar Ligure e nel Golfo di .......... 15
Il Giornale della Protezione Civile.it: Incidenti in montagna: tragico fine settimana in Alto Adige, in Francia e in ... 16
Il Messaggero (Ancona): Giornata da tutto esaurito anche a Mezzavalle con la quinta edizione della Nuotata e con.. 17
Il Messaggero (Civitavecchia): Scia di liquami in mare: il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha presentato ai. 18
Il Messaggero (Latina): Il terrore negli occhi, il fumo acre che invade le case. Inferno di fuoco, ieri pomeriggio, ...... 19
Il Messaggero (Marche): JESI Notte bianca e saldi estivi, binomio vincente. È positivo su tutti i fronti il bi... ............. 20
La Nazione (Empoli): Sport e solidarietà al secondo triangolare benefico organizzato a Castelfiorentino................... 21
La Nazione (Firenze): «Fiocco viola» alla Pubblica Assistenza Ambulanze da tutta la Toscana per la festa................ 22
La Nazione (Firenze): Scatta il piano anti incendi Un esercito di volontari ................................................................... 23
La Nazione (Firenze): LIVORNO SUL SAGRATO del duomo di Livorno, monsignor Simone Gius... ........................... 24
La Nazione (Firenze): Afa, 50 al pronto soccorso ........................................................................................................... 25
La Nazione (Grosseto): UN ANZIANO pensionato di 78 anni manca da casa ormai da quasi quarantotto ore. ........... 26
La Nazione (La Spezia): E' allarme per caldo e afa «Boom» di malori in città.............................................................. 27
La Nazione (Umbria): Allarme-persona scomparsa In volo un elicottero ...................................................................... 28
Il Resto del Carlino (Ancona): Alle tre di notte folla come in pieno giorno ................................................................... 29
Il Resto del Carlino (Ancona): Assume droga e accusa un malore: giovane rischia di morire annegato...................... 30
Il Resto del Carlino (Ferrara): Sarà una settimana di passione ..................................................................................... 31
Il Resto del Carlino (Modena): Lions club coinvolto per ricostruire L'Aquila............................................................... 32
Il Tempo: A San Pietro Avellana il campo scuola della Protezione Civile ...................................................................... 33
Il Tempo: Ondata di caldo, è stato d'allerta ..................................................................................................................... 34
Il Tempo: Arriva il grande caldo, scatta l'allerta ............................................................................................................. 35
Il Tempo: Accesso al credito, arriva la convenzione ........................................................................................................ 36
Il Tempo: Trovata senza vita l'anziana scomparsa........................................................................................................... 37
Il Tempo: SULMONA Ad accogliere il Papa al momento dell'arrivo a nome del governo il Sottosegretario alla ......... 38
Il Tirreno: esce di casa e scompare nel nulla - fra.go. ..................................................................................................... 39
Il Tirreno: nuova unità operativa delle misericordie ....................................................................................................... 40
Data:
05-07-2010
Il Centro
la fiducia del sindaco federico per noi giorno della rinascita
Il sottosegretario Letta: «Ratzinger conquistato dall'Abruzzo»
La fiducia del sindaco Federico «Per noi giorno della rinascita»
Il governatore Chiodi ringrazia vigili e Protezione civile
SULMONA. Il sindaco Fabio Federico ha aperto il cerimoniale sull'altare in piazza Garibaldi. Con un richiamo alla fede
e alla carenza di lavoro. «Santo Padre», ha detto Federico, «questa è la terra che ha dato i natali a Papa Innocenzo VII e ha
visto la presenza e l'ascesa al Soglio pontificio di Celestino V, San Pietro Celestino. Una terra gloriosa che tuttavia oggi
soffre. Il terremoto e la crisi economica mondiale hanno solo aggravato un male preesistente e terribile: la disoccupazione.
Un uomo privo di lavoro è un uomo privato della dignità. È compito di ogni uomo politico e di ogni uomo di buona
volontà quello di creare le condizioni affinché questa dignità, sancita anche dal primo articolo della nostra Costituzione,
venga restituita. I miei concittadini ed io abbiamo forza e fede per affrontare questo cammino. La forza l'abbiamo innata
perché siamo abruzzesi e molisani, la fede l'ha rinnovata e fortificata questa visita. Oggi forse sarà ricordato come il
giorno della rinascita, una pietra miliare nella millenaria storia di Sulmona. Il giorno in cui il Papa donò alla città il bene
più grande: quella fede che seppe determinare un nuovo inizio». Molte le autorità presenti, a cominciare dal
sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta. «L'Abruzzo ha conquistato il cuore del Papa», ha sottolineato
Letta, «quando ha sorvolato alcune delle zone più belle della nostra regione ha detto: vivete in un posto meraviglioso. Il
Papa mi ha detto che durante la celebrazione la partecipazione della gente si sentiva molto forte. I problemi del terremoto
che sono stati affrontati anche dal Papa potranno essere risolti con l'impegno di tutti». Il presidente della Regione, Gianni
Chiodi, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione e alla buona riuscita dell'evento: «Un
ringraziamento particolare al sindaco Federico, al consigliere del Capo di dipartimento dei vigili del fuoco, Stefano Toma
, e all'intero corpo, alla Protezione civile d'Abruzzo, coordinata dall'assessore Daniela Stati, alla Croce rossa e a tutte le
forze dell'ordine». Messaggio anche dal presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo: «Ringrazio il Papa a
nome dell'intera provincia. Questa storica visita ci consente una rinnovata speranza». (r.rs.)
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CENTRO
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Data:
05-07-2010
Il Centro
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malori tra fedeli e sacerdoti per il gran caldo - chiara buccini
- Altre
Malori tra fedeli e sacerdoti per il gran caldo
Dieci celebranti e 15 pellegrini assistiti da medici e volontari Messaggio musulmano di benvenuto
CHIARA BUCCINI
SULMONA. Le spoglie di Celestino V tolte dall'altare, per pochi minuti, e spostate in un luogo più fresco per
proteggerle dal sole. Il gran caldo non scoraggia i pellegrini che aspettano l'arrivo di Benedetto XVI. Nelle ore di
punta, si raggiungono i 38 gradi centigradi. Una decina di sacerdoti e una quindicina di fedeli accusano i sintomi
del colpo di calore. In piazza Garibaldi, le bottiglie d'acqua, distribuite dalla Protezione civile, vanno a ruba.
Il caldo comincia a farsi sentire dalle prime ore del mattino. Lo staff medico, guidato dal primario di rianimazione
dell'ospedale cittadino, Gianvincenzo D'Andrea, assiste, nella tenda della Croce Rossa dietro al palco del Papa, una
decina di sacerdoti e una quindicina di fedeli. Nessuno accusa sintomi gravi. Presenti in piazza anche gli specialisti del
Pea (Psicologia dell'emergenza Abruzzo): Monica Isabella Ventura, Nicoletta Romanelli, Doris Berardinucci, Blaise
Kimbwasa, Domenica Canna, Franca Nobile, Jean-Pierre Colella. «Fa davvero caldo» dice Pasquale Rucci della
Croce Rossa di Castel di Sangro prima dell'inizio della funzione «speriamo che l'acqua basti per tutti». Centinaia, al
termine della messa, le bottigliette vuote lasciate in piazza. Sotto il sole anche il nuovo gonfalone del Comune, scortato
dai vigili urbani Nicola Di Flavio e Paolo Alessandroni.
I PELLEGRINI. Con ombrelli, cappellini e bottiglie d'acqua per proteggersi dal sole, i pellegrini attendono l'arrivo del
Papa. In piazza anche le suore messicane di Castel del Monte, i Cavalieri del santo Sepolcro del Molise, la comunità di
Bojano che ha reso omaggio al vescovo Angelo Spina, molisano. «Sono venuta volentieri, nonostante l'afa» racconta
Filippina Di Girolamo di Pescara, «ho lavorato a Sulmona e conosco la devozione dei suoi abitanti». Per proteggersi dal
sole, anche le autorità hanno chiesto gli ombrellini. «E' una grande festa per la diocesi» interviene Rosella Valentini di
Roccaraso «e ringraziamo il vescovo Spina».
Ma il caldo scoraggia un po' i pellegrini provenienti dalle altre diocesi (Avezzano, L'Aquila, Teramo, Pescara, Chieti,
Lanciano, Termoli, Campobasso, Trivento, Isernia) che avevano a disposizione 1600 pass. Alcuni posti restano vuoti.
Martha McFarly, invece, arriva da Liverpool con il marito per un viaggio in Italia. «Abbiamo deciso di venire a
Sulmona per vedere il Papa» racconta «perché, lo scorso anno, siamo stati molto colpiti e dispiaciuti per il terremoto
dell'Aquila».
I CARTELLONI. Tra la folla spuntano due cartelloni: «Viva i sordi di Sulmona» e «Il cielo e la terra passeranno, le tue
parole non passeranno», quest'ultimo esposto dai Neocatecumenali dell'Aquila.
I PETALI DI ROSA. La fioraia venezuelana Angela Berarducci, che vive in città da dieci anni, lancia petali di rosa
bianchi e gialli quando il Pontefice attraversa corso Ovidio per andare in piazza Garibaldi. «E' il secondo papa che vedo
da vicino» spiega emozionata «Giovanni Paolo II lo vidi durante un suo viaggio in Venezuela». Il negozio di fiori è lungo
la zona sud di corso Ovidio. Qui i commercianti chiedono la sistemazione della statua di Celestino V. A questo scopo è
stato costituito un comitato nei mesi scorsi, «Torna a Sulmona, Celestino».
IL SALUTO MUSULMANO. A un tratto, in via Barbato, a due passi da corso Ovidio, compare un grande cartellone
giallo con la foto del Papa e la scritta in arabo e italiano «Benvenuto Benedetto XVI». A esporlo, fuori dal suo negozio di
tappeti persiani, è Hassan Yazdani, iraniano, da 35 anni in Italia. «Culturalmente la mia formazione è islamica: sono un
musulmano» precisa «ma da 35 anni vivo in Italia e ho grande rispetto per il Papa e la cultura cristiana».
«SCARPETTA D'ORO». Aperto il negozio di calzature che si affaccia su piazza Garibaldi per assistere alla
celebrazione eucaristica da una posizione privilegiata. Il negozio funge da punto di riferimento per amici, ma anche per
gente di passaggio stravolta dal caldo. Del resto, «Scarpetta d'oro» ne ha vista tanta di gente di passare durante questi
sessant'anni di attività. «Siamo contenti per questa giornata», commenta Giuseppe Sarra che ha sposato la figlia della
titolare, «anche se preferiremmo che in questo periodo delicato si pensasse un po' meno a fare passerelle e si pensasse di
più a temi importanti come la disoccupazione, le difficoltà di ripresa del cratere e soprattutto la prevenzione sismica».
Una valutazione quella del signor Sarra che arriva alla luce del rischio paventato da alcuni geologi che il fenomeno
sismico si ripeta con forte intensità nella Valle Peligna. «Viviamo in una situazione complicata», spiega, «in cui la
ricostruzione stenta a ripartire e qui si pensa a distrarre energie e risorse ai fondi post-sisma sono già pochi. Rispetto alla
costa», prosegue, «il nostro entroterra viaggia ad una velocità completamente diversa e l'economia è ingessata. Mi auguro
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Data:
05-07-2010
Il Centro
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malori tra fedeli e sacerdoti per il gran caldo - chiara buccini
comunque», conclude Sarra, «che la visita del pontefice rappresenti in ogni caso un segnale di speranza per questa
comunità».
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05-07-2010
Il Centro
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fonte del borgo torna a splendere - teresa di rocco
- Chieti
Fonte del Borgo torna a splendere
Pale e secchi, i volontari ripuliscono la zona dalle erbacce e dai rifiuti
LA GIORNATA DEL MONUMENTO Le associazioni chiedono l'adozione per non farla ricadere nel degrado
TERESA DI ROCCO
LANCIANO. Erbacce, muschio e rifiuti sono un ricordo. Anche la fonte del Borgo, dopo quella di Civitanova, è
tornata alla vita. Un risultato ottenuto dopo ore di lavoro e fatica, viste le dimensione della fonte, da parte dei circa
50 volontari dell'associazione Frentania Consumatori, dell'associazione Le tre contrade (Santa Maria Dei Mesi,
Torre Marino e Candeloro); l'associazione Sant'Egidio, il gruppo Protezione civile Ana di Lanciano e la sezione
provinciale dell'associazione forestali.
Muniti di pale, picconi, scalpelli, secchi, guanti e di tanto amore verso il patrimonio storico della città, i volontari hanno
riportato alla luce la fonte, le maschere in pietra dalle quali sgorga l'acqua, l'antica pavimentazione. «Abbiamo prima
raccolto decine di secchi di rifiuti», racconta Luca Bozza, presidente di Frentania Consumatori. «Cartacce, bottiglie di
plastica e di vetro, pile esauste. Rifiuti buttati soprattutto sul versante che ridà sulla strada». Mentre alcuni volontari
raccoglievano l'immondizia alcune signore, scalpelli e scope alla mano, hanno pulito mattone per mattone la scalinata
della fonte, che risale al XVI secolo ed è iscritta nell'elenco dei monumenti nazionali. Un lavoro certosino quello delle
signore. Altrettanto meticolosa la pulizia della fonte, detta anche della Pietrosa, dalle erbacce e dal muschio che copriva le
bocche delle sei teste (che rappresentano volti umani con criniere di leone) dalle quali sgorga limpida e fresca l'acqua che
scivola poi lungo il lavatoio dove un tempo, le donne lavavano i panni e riempivano le conche di acqua. «E' tornata alla
luce la pavimentazione originaria», aggiunge Bozza, «nascosta sotto circa 20 centimetri di terra». Ma, la novità più
importante per le due fonti storiche della città è la volontà, delle associazioni, di adottarle. «Presenteremo una richiesta
ufficiale in Comune per adottare le due fontane, assicurandone la pulizia,la frubilità e l'organizzazione di almeno un
evento l'anno», annuncia Bozza. «Sarebbe anche un occasione per attrezzare l'area con panchine dove i turisti, che
scendono in Pietrosa, possono sostare», aggiunge Eugenio D'Ovidio, presidente dell'associazione Le tre contrade. «Per il
Comune è fondamentale l'aiuto delle associazioni nel curare i monumenti e l'adozione è il modo migliore per farlo.
Condividerò con le associazioni un percorso di recupero ambientale della città», afferma Eugenio Caporrella (Pdl),
assessore all'ambiente presente durante i lavori assieme all'assessore alle finanze Ermando Bozza. Restano alcuni ritocchi,
come ripristinare la targa che indica la fontana, cancellare le scritte sui muri e sistemare i cartelli che ne spiegano la storia,
ma, fonte del Borgo e fonte Civitanova, dopo anni, sono uscite dall'oblio e tornate alla vita.
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Data:
04-07-2010
Corriere dell'Umbria
“Esame” di soccors o nella grotta.
Per tre giorni simulate le operazioni di salvataggio di una donna a 562 metri di profondità. Monte Cucco al centro di
una maxi esercitazione speleologica.
SIGILLO04.07.2010
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Cucco 2010 Si conclude oggi l'esercitazione cha visto impegnati oltre 150 volontari da tutta Italia
Donna, speleologa 46enne si infortuna a 562 metri di profondità nella grotta di monte Cucco. E' partita così l'esercitazione
nazionale di soccorso speleologico “Cucco 2010” che si conclude oggi. In tutto circa 150 le persone appartenenti a
delegazioni provenienti da Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Puglia,
Campania, Umbria e Sardegna. Un popolo di professionisti del soccorso in zone impervie impegnato in Umbria per
completare le complicate manovre di salvataggio in grotta. Tra di loro anche dieci medici e sette paramedici, formati dalla
scuola nazionale medici del soccorso, nucleo indispensabile alle operazioni. Senza la capacità dei sanitari di muoversi in
luoghi ostili, infatti, non sarebbe possibile apportare le cure necessarie al ferito. Intanto iera la macchina organizzativa al
campo base era nel pieno delle attività, con costanti collegamenti dalla grotta dotata di una linea telefonica - grazie
all'intervento della prima squadra partita - che collega il campo base avanzato alla posizione iniziale del ferito. Cavo che
misteriosamente si è scollegato la prima notte per essere stato incautamente addentato da una mucca la pascolo. Problema
subito risolto. All'organizzazione della base logistica prezioso è stato anche il contributo dei trenta volontari provenienti
dal gruppo di Protezione civile di Montecucco, dall'associazione Misercordie di Fossato di Vico, dal gruppo comunale di
Montone, dal gruppo Alfa di Città di Castello, dal gruppo “La sorgente” di Gualdo Tadino e dalla Comunità montana Alto
Chiascio. In tutto cinque le squadre coinvolte nell'intervento, ognuna composta da capo squadra, équipe medica, e tre
sotto squadre con tre tecnici ognuna, a cui si aggiungono dieci barellieri complessivi. Ogni squadra opererà per otto ore
consecutive per offrire una copertura in grotta di ventiquattro ore su ventiquattro. Intanto le condizioni di Gigliola - questo
il nome scelto per la speleologa infortunata nella simulazione - vengono monitorate progressivamente da un “medico
speleo” che gestisce anche il trasferimento in funzione delle esigenze del ferito. Il referto, del resto, non permette grandi
margini di errore: caduta da dieci metri, urto violento, nessuna emorragia ma sospetta frattura del bacino e sospetta
frattura della gamba sinistra. Gigliola non si potrà muovere per tutta la durata del soccorso. E' per questo che la barella appositamente sviluppata dalla commissione nazionale tecnica speleologica in collaborazine con la commissione medica è dotata di una tavola spinola modulare in fibra di carbonio e garantisce la corretta immobilizzazione del ferito e un
trasporto protetto. Per Gigliola lavoreranno tutti e 150 i tecnici ininterrotamente per tre notti. L'ultimo intervento del
genere si è verificato realmente in Piemonte ad agosto del 2007 sul massiccio del Marguareis, sulle Alpi liguri, e ha
richiesto 170 tecnici interni e cinque giornate di operazione. La simulazione testa la macchina organizzativa e operativa in
condizioni reali. Fondamentale è il gioco di squadra che permette di testare i protocolli interni. Nel frattempo sulle pendici
del monte si sono svolte tre simulazioni di elisoccorso di notevole spettacolarità. Con l'elicottero 412 della Forestale è
stata simulata una ricerca di superficie in ambiente impervio. All'operazione è intervenuta un'unità cinofila umbra, calata
con il verricello - un cavo di acciaio che può tenere fino a 220 chilogrammi. Il recupero del ferito è avvenuto sempre in
elisoccorso con l'ausilio dell'elicottero Icaro 2, un Ab109 Grand del 118 Marche di base a Fabriano con a bordo un
medico 118 e un tecnico di elisoccorso delle Marche
Isabella Rossi
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5
Data:
04-07-2010
Corriere dell'Umbria
Il piano regolatore sotto la lente.
Tra i temi all'ordine del giorno anche la candidatura Unesco per la Festa dei Ceri. Domani la parte operativa del prg
all'esame del consiglio comunale.
GUBBIO04.07.2010
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In Comune Domani la seduta del consiglio
Si preannuncia come un consiglio comunale particolarmente atteso quello in programma domani pomeriggio a partire
dalle 15 nella sala consiliare di Palazzo Pretorio. Tra i punti all'ordine del giorno comunicati dalla presidente Antonella
Stocchi infatti, c'è anche quello relativo al piano regolatore generale, che verrà analizzato nella sua parte operativa
esaminando anche il piano attuativo della macroarea di Fontanelle, l'area di destinazione residenziale e l'individuazione
dei criteri per assegnare le superfici fondiarie. Sulla questione verrà discusso anche l'ordine del giorno portato sul tavolo
della discussione dai consiglieri Massimo Ceccarelli, Enrico Mattiacci e Franco Lepri per chiedere la sospensione delle
verifiche sugli illeciti urbanistici, come si legge nella nota ufficiale, “tenendo presente che è prossima la promulgazione di
una normativa tesa a riorganizzare gli aspetti sanzionatorio degli stessi”. Questo, spiegano, per esigenze di economicità e
correttezza dell'agire della pubblica amministrazione. Il consigliere Massimo Ceccarelli propone inoltre “che l'ufficio
tecnico comunale non abbia più l'incarico, fino alla promulgazione della normativa del settore di eseguire controlli e
quant'altro oggetto di affidamento di servizio, precedentemente conferito allo stesso. Se il documento sarà approvato dal
consiglio - concludono i consiglieri - sarà un'ulteriore scelta dell'assessorato all'urbanistica, in base agli obiettivi e alle
prescrizioni della nuova normativa, individuare gli uffici comunali più idonei per la sua esecuzione ed applicazione”. Tra
gli altri punti il consigliere Massimo Ceccarelli ha presentato un altro ordine del giorno sull'approvazione del documento
programmatico della commissione speciale per il prg riguardante le modifiche e l'aggiornamento dello stesso documento.
Oltre al piano regolatore poi, verranno discussi altri ordini del giorno, tra cui quelli relativi agli impianti di pubblica
illuminazione con relativa approvazione del Pric (piano regolatore dell'illuminazione comunale) e al piano energetico
ambientale comunale (Peac). Inoltre verranno dibattute le interpellanze del consigliere Tognoloni inerenti la mancanza del
piano di protezione civile per il Comune di Gubbio e la chiusura del “Voltone”; l'interpellanza del consigliere Lepri sulla
richiesta di ripristino dei cimiteri di Santa Margherita e di Petazzano; l'interrogazione del consigliere Faramelli sul piano
di lottizzazione della frazione di San Marco; la procedura di candidatura della Festa dei Ceri nella lista dei beni
immateriali dell'Unesco; l'ordine del giorno del gruppo consiliare di Sinistra democratica sull'installazione di dispositivi
per la rilevazione automatica della velocità veicolare sulle strade che si trovano nella periferia del territorio comunale;
l'ordine del giorno dei consiglieri Fecchi e Mariani sulle iniziative unitarie dei consigli comunali e provinciali per
contrastare la manovra finanziaria varata dal governo
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Data:
04-07-2010
Corriere di Siena
“Gran premio del soccorso”.
E' stato vinto dalla squadra della Misericordia di Siena.
FIRENZE04.07.2010
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“La Protezione Civile nazionale ci aveva promesso due Canadair per intervenire contro gli incendi, ma non arriveranno”.
Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori, che ieri pomeriggio ha preso parte, nell'ambito
del Meeting regionale delle Misericordie e dei donatori sangue Fratres, ad un incontro sull'attività di antincendio
boschivo, un settore in cui l'impegno delle Misericordie è sempre più forte. “È un esempio delle difficoltà con cui
dobbiamo confrontarci aggravate drammaticamente dai tagli alle regioni contenuti nella manovra finanziaria del
governo”. “Sono comunque fiducioso - ha aggiunto Salvadori - che in Toscana potremo fare fronte a queste difficoltà
meglio che altrove, perchè nella nostra regione c'è tanto senso civico, ci sono tante persone come voi - ha detto rivolto ai
volontari - che si impegnano gratuitamente per gli altri”. “Il volontariato - ha proseguito l'assessore - offre un contributo
eccezionale ad affrontare tutte le problematiche legate agli incendi e al territorio. Lo abbiamo verificato positivamente
anche in occasione delle drammatiche esondazioni del Natale scorso”. Nel corso del Meeting si è svolto anche
'Soccorrendo 2010' - il Gran Premio del soccorso, in cui 36 squadre provenienti da tutta la Toscana si sono confrontate,
sul lungomare e sulla spiaggia di Ardenza, per testare le migliori tecniche di soccorso. Al termine la migliore squadra è
stata quella del coordinamento provinciale delle Misericordie di Siena, seguite da Massa e da Empoli
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7
Data:
04-07-2010
Corriere di Viterbo
C hiazze in mare, nessun pericolo.
La Guardia costiera impegnata in un servizio di monitoraggio delle zone interessate. I l maresciallo Lamberto
Alessandro frena l'allarmismo tra i bagnanti.
TARQUINIA04.07.2010
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Guardia costiera La motovedetta in mare per controllare il litorale viterbese
Chiazze con materiale vegetale in sospensione. Il maresciallo Lamberto Alessandro, comandante locale della Guardia
Costiera interviene per tranquillizzare i bagnanti sottolineando come i suoi uomini stiano costantemente monitorando la
situazione e come anche i risultati dei prelievi abbiamo escluso la presenza di inquinanti e di sostanze pericolose. “E'
assolutamente vero che ogni giorno si presentano queste macchie diffuse - spiega il comandante - ma è altrettanto vero
che la Guardia costiera è perfettamente a conoscenza del problema procedendo ad un continuo monitoraggio della
situazione”. Ogni giorno arrivano decine di chiamate di bagnanti preoccupati ma il maresciallo Alessandro sottolinea
come non ci siano assolutamente i presupposti per creare allarmismo. “La centrale operativa della Capitaneria di porto è
sommersa da richieste di intervento per segnalazioni relative ad un presunto inquinamento - sottolinea -. Da quest'anno al
comando di Tarquinia è stato assegnato dal ministero dell'ambiente un gommone con il quale quotidianamente,
avvalendoci anche della collaborazione delle motovedette della Capitaneria di porto e del mezzo anfibio della Protezione
Civile, monitoriamo con scrupolo ed attenzione la situazione”. E proprio per tutta la mattinata di ieri, il gommone ha
seguito la macchia georeferenziandola ed effettuando anche alcuni prelievi, prelievi che erano stati effettuati anche lo
scorso anno. “Anche nel 2009 si era presentato lo stesso problema - spiega Alessandro - e dai risultati delle analisi
microbiologiche dei tecnici dell'Arpa era emerso che i valori rientravano nei limiti di leggi e l'analisi quali-quantitativa del
fitoplanctont ha evidenzato la non presenza di cianoficee”. In pratica si escludeva la presenza di materiale fecale, di
residui di materiali chimico e di batteri dannosi per la salute umana. L'ipotesi più accreditata era quella di un naturale
catabolismo delle alghe che si condensa nelle ore più calde. Il comandante sottolinea poi come negli anni molto in materia
ambientale sia stato fatto. “Tutti i punti della costa che potrebbero essere potenziali fonti di inquinamento sono state
oggetto di approfonditi controlli e vengono tutt'oggi attenzionate. L'anno scorso i nostri uomini hanno provveduto ad un
attento monitoraggio via terra di tutto il litorale. Anche il Comune di Tarquinia ha fatto pienamente la propria parte con
interventi mirati che hanno permesso di abbattere le aree di inquinamento. Siamo quotidianamente in contatto con il
Sindaco e continuiamo a mantenere alto il livello di guardia”. Ed infine un appello ai bagnanti. “Ai bagnanti mi sento di
dire di non lasciarsi andare a facili allarmismi. La Guardia Costiera e le istituzioni hanno lavorato e continueranno a farlo
per risolvere il problema”
Fabrizio Ercolani
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Data:
05-07-2010
La Gazzetta di Parma
I volontari conquistano Borgotaro
PROVINCIA
05-07-2010
Borgotaro
TORNEO SANITARIO INTENSO WEEKEND PER RICORDARE CAPORALI
Dall'Unione industriali fondi per l'Aquila Inaugurato il nuovo ospedale da campo
BORGOTARO
Franco Brugnoli
Si è conclusa ieri a Borgotaro la maxi-manifestazione (durata lintero weekend) dedicata al soccorso ed al mondo del
volontariato, organizzata in memoria di Matteo Caporali, uno dei capisaldi dellAssistenza Pubblica Volontaria
Borgotaro-Albareto, scomparso prematuramente qualche anno fa.
La kermesse, denominata «Torneo sanitario dei 3 confini », è una sorta di gioco, in cui vengono riproposti e risolti, nel più
breve tempo possibile, i vari tipi di emergenza che possono accadere. Ieri, oltre alle varie esercitazioni, che sono sempre
molto realistiche e spettacolari, c'è stata linaugurazione ufficiale di una nuovissima struttura protetta mai montata prima:
si tratta dell'ospedale da campo del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che riesce ad accogliere oltre 60 letti
e ad offrire vari tipi di soccorso.
La giornata è proseguita con la consegna, da parte del vicedirettore dellUnione parmense industriali di Parma, Claudio
Robuschi, di ulteriori 110mila euro per la ricostruzione della centrale «118» dellAquila. L'ultima donazione, frutto
dell'impegno dei lavoratori e dell'Unione industriali, si aggiunge alla somma già consegnata dalla Provincia e consente di
raggiungere l'importo complessivo di 250 mila euro. In questa cifra sono compresi anche i fondi (8 mila euro) raccolti fra
i lavoratori del mondo artigianale, e consegnati ieri, dalla sindacalista Patrizia Maestri della Cgil.
«E' stato un momento din - contro fra culture diverse su protocolli, che dovrebbero essere invece standardizzati - ha detto
il dottor Rossano Botto, presidente della giuria del Torneo, nonché direttore del Pronto Soccorso di Borgotaro, ed anche
con- sigliere provinciale -. Sono stati addirittura otto gli equipaggi che si occupano del primo soccorso partecipanti e
provenienti da altrettante regioni. Questi equipaggi, insieme ai vigili del fuoco, alle forze dellordine, ai gruppi cinofili ed
al soccorso alpino, hanno partecipato alle varie simulazioni ed operazioni, previste dalla maxi-esercitazione».
Sono intervenuti Paola Gazzolo, nuovo assessore regionale alla Protezione Civile e Difesa del Territorio, Pieluigi Cattoi,
presidente regionale Anpas, Gabriele Ferrari, consigliere regionale, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli con
il vice Pier Luigi Ferrari, i sindaci di Borgotaro ed Albareto (Salvatorangelo Oppo e Ferrando Botti) e Giovanni Capece,
coordinatore provinciale Anpas e membro del direttivo nazionale. La benedizione alla struttura è stata impartita da
monsignor Angelo Busi, parroco di Sant'Antonino Martire in Borgotaro.
«In molte occasioni, questi volontari - ha detto Vincenzo Bernazzoli - hanno dimostrato quanto siano preparati e
professionalmente capaci, per affrontare anche momenti di grande difficoltà. Questo è un elemento di sicurezza per tutti
noi. Parma ha più di 300 associazioni di volontariato. Questo vuol dire aver la capacità di poter mettere in campo tante
persone, pronte ad impegnarsi per gli altri».
La giornata ha offerto anche l'occasione di premiare i volontari Anpas, che si sono impegnati nella recente emergenza,
nei confronti delle popolazioni dellAbruzzo, molti dei quali giunti a Borgotaro, cui è andata una pergamena: «E' una
giornata finalizzata non solo a celebrare chi ha tanto dato per gli altri - ha detto lassessore regionale alla Protezione Civile
- ma anche loccasione per rinnovare gli obiettivi di consolidamento del nostro intero sistema, cercando di non diminuirne
mai i livelli. Di questo sistema io e il presidente Vasco Errani siamo veramente orgogliosi». Volontariato In alto,
un'esercitazione e la consegna dell'assegno; qui sopra, l'inaugurazione dell'ospedale da campo (a destra).
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9
Data:
05-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Incendi in Puglia, l'assessore Amati chiede di unire le forze
L'appello di Amati rivolto ai mezzi di comunicazione "affinché stringano una convenzione morale con il sistema di
Protezione Civile regionale pugliese per generare vergogna in chi appicca un incendio"
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Lunedi 28 Giugno 2010
"Non scherzate col fuoco 2010", weekend di informazione e prevenzione sugli incendi boschivi
tutti gli articoli » Lunedi 5 Luglio 2010 - Dal territorio
In occasione della presentazione dell'ottava edizione di "Non scherzate col fuoco 2010", la campagna nazionale di
Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile patrocinata dal Corpo Forestale dello Stato, che quest'anno si è svolta
a Bari il 3 e 4 luglio, l'assossore regionale alla Protezione Civile Fabiano Amati ha dichiarato con in Puglia si è costretti
ad intervenire "almeno su un incendio al giorno, che si verifica per mano di incendiari sempre più specializzati". Amati ha
anche aggiunto che la maggior parte dei roghi sono di natura dolosa, e che anche se "il numero di incendi diminuisce, i
danni provocati sono sempre più ingenti".
"Non scherzate col fuoco 2010" ha rappresentano l'occasione per tenere alta l'attenzione sull'immenso patrimonio
forestale del nostro Paese, che ogni estate viene messo a dura prova dal grande numero di incendi che si verificano. Amati
ha colto l'occasione "per fare un appello ai mezzi di comunicazione di massa affinché stringano una convenzione morale
con il sistema di Protezione Civile regionale pugliese per generare vergogna in chi appicca un incendio"; inoltre, Amati ha
chiesto "ai volontari, che svolgono una missione quotidiana ammirevole, di collaborare con gli investigatori e l'autorità
giudiziaria; di farsi volontari di denuncia per tenere in ozio i Vigili del fuoco, il Corpo forestale dello Stato e le Forze
dell'ordine".
Amati visiterà inoltre questa mattina la sede di Protezione Civile della Provincia di Brindisi, l'unica sala operativa
provinciale di Protezione civile esistente sul territorio regionale, inaugurata nel giugno del 2008.
(red - eb)
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10
Data:
03-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Catania: presentato l'atlante delle zone a rischio maremoto
Nel progetto europeo scelte 5 città nell'area mediterranea
Sabato 3 Luglio 2010 - Dal territorio
E' stato presentato a Sant'Agata li Battiati (CT), nella sede del dipartimento regionale di protezione civile, ''l'Atlante delle
zone a rischio maremoto nell'area di Catania''. Come si legge in un comunicato, il documento, e' il risultato degli studi
relativi al progetto europeo denominato SCHEMA (Scenarios for Hazard induced Emergencies Management) finanziato
dall'Unione Europea e riguardante ben 11 organizzazioni, europee e nordafricane: Catania, è l'unica città italiana facente
parte del gruppo delle cinque città test scelte nell'area euro mediterranea. Stefano Tinti, capo del Gruppo Maremoti
dell'Universita' di Bologna, partner italiano del progetto, ha divulgato cinque scenari possibili di maremoto ritenuti
significativi, frutto di moderne elaborazioni e simulazioni. Gli elaborati si basano su eventi sismici storici verificatisi in
Grecia nel 365 d.C., ad Augusta nel 1693 e nello stretto di Messina nel 1908. Giovanni Spampinato, responsabile della
protezione civile regionale per la provincia di Catania ha commentato: ''Queste mappe possono costituire uno scenario per
la pianificazione d'emergenza e per la realizzazione di un efficiente sistema d'allarme. Inoltre i comuni interessati
potranno aggiornare i piani comunali di protezione civile alla luce delle nuove conoscenze''.
(red)
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11
Data:
03-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Firmato il Patto per la sicurezza del Lago Maggiore e del Lago di Lugano
Il Patto mira al consolidamento di un sistema integrato e coordinato di sicurezza
Sabato 3 Luglio 2010 - Dal territorio
L'assessore alla Protezione civile, Sicurezza e Polizia locale della Regione Lombardia Romano La Russa, il ministro degli
Interni Roberto Maroni, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, i presidenti delle Province di Varese, Como e
Novara e l'assessore del Verbano Cusio Ossola Paolo Marchioni, hanno firmato il "Patto per la sicurezza del Lago
Maggiore e del Lago di Lugano". Presenti al momento della firma anche il ministro delle Riforme Umberto Bossi, i
prefetti delle quattro province coinvolte, diversi sindaci della zona e i rappresentanti del Canton Ticino.
Il Patto ha come obiettivo il consolidamento di un sistema integrato e coordinato di sicurezza, attraverso l'incremento dei
controlli delle Forze dell'Ordine (polizia, carabinieri, polizie locali) per contrastare la criminalità; il Patto prevede inoltre
iniziative a salvaguardia della vivibilità del territorio e della qualità della vita, oltre all'incremento della sicurezza in
acqua, con interventi sinergici di Vigili del Fuoco, 118 e Guardia Costiera, e della Protezione Civile per quel che riguarda
emergenze per calamità naturali.
Come dichiarato dall'assessore La Russa, "la leale e fattiva collaborazione tra tutti gli enti interessati, Forze dell'Ordine e
Polizia locale va sicuramente valorizzata e potenziata per intensificare le azioni di controllo e di vigilanza sul territorio.
La sicurezza è un valore fondamentale che permette ai cittadini di vivere serenamente e con la consapevolezza di essere
sempre tutelati e garantiti nella loro realtà quotidiana". La Russa ha spiegato che il Patto include gli interventi ordinari di
soccorso in acqua, oltre all'intensificazione da parte delle Forze dell'Ordine dei controlli sotto costa, aggiungendo anche
che "non riguarda solo le acque, ma estende la sua efficacia anche alla terraferma. In questo ambito saranno potenziati i
controlli degli esercizi pubblici, della circolazione stradale, delle operazioni di lotta allo sfruttamento della prostituzione e
quelli volti a prevenire e contrastare lo spaccio".
Più sicurezza quindi, in acqua e su terra, per tutta l'area del Lago Maggiore, cioè sui territori dei 38 Comuni di "Area
Verbano". "L'intesa" ha dichiarato infine La Russa "prevede anche il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e
dimostra ancora una volta la grande attenzione della Regione per garantire ai propri cittadini la massima sicurezza e
tranquillità sia sulle acque sia sulla terraferma, rispondendo concretamente alle domande che provengono dal territorio".
(red)
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12
Data:
05-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Incendi boschivi, diversi interventi della flotta aerea dello Stato
Canadair e Fire Boss hanno operato per spegnere sei incendi che si sono sviluppati in diverse regioni italiane
Lunedi 5 Luglio 2010 - Dal territorio
L'innesco e il propagarsi degli incendi boschivi sono favoriti dalle condizioni meteorologiche di questi giorni,
caratterizzate da alte temperature e assenza di precipitazioni. Solo nella giornata di ieri, la Flotta aerea dello Stato è
dovuta intervenire per spegnere sei incendi che sono divampati sul territorio italiano: Canadair e Fire Boss del
Dipartimento della Protezione Civile hanno operato su una serie di roghi che si sono sviluppati in Sicilia, Calabria e
Abruzzo.
Per quanto riguarda la Sicilia, gli incendi si sono sviluppati in provincia di Siracusa, in una zona vicina ad alcune
abitazioni a Melilli, e in provincia di Messina, nei boschi di Mongiurfi Melia, dove il fuoco si è esteso per un fronte di
600 metri, mettendo a rischio 60 ettari di terreno. In Calabria, sono andati a fuoco un bosco di San Luca e un'area di
arbusti e macchia nel Comune di Locri, comportando l'intervento di tre Canadair. Un vasto rogo si è sviluppato anche in
provincia di Latina, nel Comune di Sermoneta, dove due Canadair hanno operato in supporto alle squadre a terra su un
bosco dove le fiamme si sono estese per un fronte di 600 metri. Infine, un incendio si è sviluppato anche in Abruzzo, in un
bosco nel Comune di Dogliola in provincia di Chieti, sul quale sono intervenuti un elicottero S64 e due Fire Boss. Tutti
gli incendi sono stati messi sotto controllo e spenti nel corso della giornata.
La Protezione Civile ricorda che nella lotta agli incendi boschivi tutti possiamo dare un contributo, segnalando eventuali
avvistamenti di incendi ai numeri d'emergenza 1515 o 115 e rispettando l'ambiente evitando comportamenti che possono
innescare o favorire la propagazione delle fiamme.
(red - eb)
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13
Data:
05-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Allerta caldo, livello 2 e 3 in diverse città italiane
In arrivo un nucleo di aria fresca che comporterà un lieve calo delle temperature, ma l'alta pressione africana tornerà
dalla seconda parte della settimana
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Venerdi 11 Giugno 2010
Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e allarme
tutti gli articoli » Lunedi 5 Luglio 2010 - Attualità
Le alte temperature e l'elevato livello di umidità continuano a comportare diversi disagi in molte città italiane, soprattutto
nel Nord Italia. Secondo quanto riportato dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base del monitoraggio eseguito
dal Sistema Nazionale di Sorveglianza per la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore, anche per la
giornata di oggi è previsto un livello di allerta 3, cioè rischio di ondate di calore, in 8 città (Bolzano, Brescia, Milano,
Perugia, Roma, Torino, Trieste e Venezia) e un livello di allerta 2 in altre 5 città (Firenze, Frosinone, Genova, Rieti e
Verona).
La Protezione Civile è pronta ad intervenire a sostegno della popolazione a rischio: a Roma ad esempio, dalle 11 alle 16
di oggi, nelle stazioni della metropolitana (Termini, Anagnina e Tiburtina) e nei pressi dei Musei Vaticani, verranno
distribuite 60 mila bottigliette d'acqua. Inoltre, sono state allertate tre associazioni di volontariato dotate di ambulanza
pronte ad intervenire in caso di urgenza; il piano anti-caldo resterà attivo nella capitale fino a quando l'ondata di calore
non sarà passata.
Situazione decisamente diversa in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, per le quali l'allerta meteo è per
temporali e raffiche di vento. Gran parte del Veneto è stata interessata già da ieri sera da violenti temporali: pioggia e
vento si sono abbattute in particolare sulle province di Venezia e Treviso, comportando un certo rallentamento della
circolazione su molte strade. I Vigili del fuoco sono dovuti intervenire per allagamenti e caduta di alberi. Un nucleo di
aria fresca toccherà infatti oggi il nostro Paese, portando qualche acquazzone sul versante adriatico e comportando un
lieve calo delle temperature. Ma già nella seconda parte della settimana, l'alta pressione africana tornerà a occupare
l'Italia, causando nuovamente caldo intenso e afa su tutto il Paese, almeno fino a metà mese.
(red - eb)
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14
Data:
05-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Scosse sismiche in provincia dell'Aquila, nel Mar Ligure e nel Golfo di
Taranto
Le scosse, registrate dall'INGV, si sono verificate nella giornata di ieri
Lunedi 5 Luglio 2010 - Dal territorio
Diverse scosse sismiche sono state registrate nella giornata di ieri, domenica 4 luglio, dall'INGV - Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia.
La prima si è verificata alle 13:38 nel distretto sismico Velino Sirente, in provincia dell'Aquila. La scossa, di magnitudo
3.6, è stata avvertita dalla popolazione, ma non risultano danni a persone o cose. L'epicentro, ad una profondità di 7,5
chilometri, è situato nei pressi di Ovindoli, Massa d'Albe e Magliano de' Marci. Un altro evento sismico, di magnitudo
3.6, si è verificato in mare, ad una profondità di circa 13 chilometri, in provincia di Imperia, alle 18:34. Secondo quanto
riportato dal Dipartimento della Protezione Civile, l'evento è stato avvertito dalla popolazione nei comuni di Imperia,
Diano Marina e Cervo, e anche in questo caso non risultano danni a persone o cose.
Infine, due scosse sono state registrate anche nel Golfo di Taranto. La prima, di magnitudo 2.3, è stata registrata alle 20:22
di ieri, a circa 10 chilometri di profondità. Questa prima scossa è stata seguita da un'altra, quasi un'ora dopo, di magnitudo
2.2, ad una profondità di 67 chilometri.
(red - eb)
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15
Data:
05-07-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Incidenti in montagna: tragico fine settimana in Alto Adige, in Francia e in
Piemonte
2 morti ed un quindicenne in coma farmacologico
Lunedi 5 Luglio 2010 - Dal territorio
E' di due morti, purtroppo, il bilancio degli incidenti in montagna registrati nel corso del fine settimana: una vittima sul
versante francese delle Levanne, al confine col Piemonte, e un' altra in Alto Adige. La tragica giornata di incidenti in
montagna ha visto anche finire in gravi condizioni un giovane alpinista caduto sul Monviso e ora ricoverato al Cto di
Torino in coma farmacologico.
Nel primo incidente, ieri mattina, il torinese Gianluca Spaghetto, 39 anni, di Rivoli, è morto precipitando nel vuoto per
decine di metri, dopo avere perso l'equilibrio mentre si trovava nel parco nazionale della Vanoise, in località Bonneville,
sul versante francese delle Levanne, gruppo montuoso delle Alpi Graie sul confine tra Italia e Francia, a circa 3.500 metri
d'altitudine. L'uomo partecipava ad una gita del Cai di Coazze (Torino), e ha perso l'equilibrio scivolando dalla cresta,
probabilmente a causa dello spostamento di una pietra. L'uomo non aveva grande esperienza di montagna, ma era iscritto
da un paio d'anni alla sezione di Rivoli del Cai e si era aggregato ad una escursione organizzata; è stato purtroppo vano
l'intervento del soccorso alpino francese.
Il secondo incidente si è verificato in Alto Adige, sulla ferrata del Santner, a 2.700 metri di quota sul Catinaccio, dove nel
pomeriggio un alpinista ha perso un appiglio, precipitando contro una roccia. A nulla purtroppo è valso l'intervento di un
elicottero della protezione civile. La causa dell'incidente potrebbe essere stata la presenza di tracce di neve tardiva ancora
presenti su una parte del percorso. Sulla stessa ferrata lunedì scorso era morto un altro alpinista, un tedesco che, privo
delle dotazioni di sicurezza, era precipitato per un centinaio di metri.
Il terzo incidente ha coinvolto tre giovani della scuola di alpinismo di Orbassano, in provincia di Torino, sul massiccio del
Monviso, in Piemonte: durante la salita in gruppo, i tre sono scivolati lungo un canalone innevato, in un punto molto
ripido. Due ragazzi hanno riportato solo qualche livido e molto spavento, mentre il quindicenne Gabriele purtroppo ha
subito un forte trauma cranico ed è ora ricoverato a Torino tenuto in coma farmacologico dai medici. Il gruppo era partito
dal Rifugio Giacoletti, a 2700 metri, diretto a Punta Udine, nella cresta Nord del Gruppo del Monviso, sulla linea di
confine tra Francia e Italia, a 3 mila metri di altezza, quando i tre ragazzini sono scivolati in un canalone mentre
percorrevano Valle Po. Gli altri due, un maschio e una femmina, sono stati ricoverati al Santa Croce di Cuneo. La ragazza
ha riportato un trauma facciale. Soltanto qualche ematoma per l'altro giovane alpinista.
(red.J.G.)
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16
Data:
05-07-2010
Il Messaggero (Ancona)
Giornata da tutto esaurito anche a Mezzavalle con la quinta edizione della
Nuotata e con i b...
Lunedì 05 Luglio 2010
Chiudi
di MARCO CATALANI
Giornata da tutto esaurito anche a Mezzavalle con la quinta edizione della Nuotata e con i brividi per via di un uomo di 54
anni che stava per affogare dopo essere stato colpito da un'overdose o da coma etilico. M.S. è stato visto galleggiare a riva
da altri bagnanti che hanno avvisato il 118. L'episodio attorno alle 14 ed ha visto l'arrivo della motovedetta della
Protezione Civile di Numana che ha prelevato il paziente e lo ha portato al molo di Portonovo dove ad attenderlo c'era
l'automedica. E' stato poi portato a Torrette dove i medici gli hanno riscontrato un edema polmonare. E' in prognosi
riservata ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Il tutto è avvenuto davanti a migliaia di bagnanti che fin dalle prime
ore del mattino, qualcuno anche dalla notte precedente con pernotto all'addiaccio, avevano già percorso gli stradelli di
accesso. Qualche ora prima la spiaggia era stata animata dall'ormai tradizionale Nuotata, manifestazione iniziata 5 anni fa
quando il Comune non aveva ancora provveduto a porre le boe di segnalazione per non far avvicinare imbarcazioni, a 300
metri dalla riva. Le boe sono presenti dall'anno scorso ma la gara, organizzata dal comitato Mezzavalle Libera, è rimasta
ed ogni anno è molto gettonata. Al via della manifestazione 2010, ben 113 partecipanti. La gara, tuffo da riva e bracciate
fino ai fatidici 300 metri e ritorno, è stata vinta al fotofinish dall'anconetana Eleonora Mauro, 19 anni studentessa di
scienze motorie all'Università di Urbino e nuotatrice provetta. Dietro di lei un'altra donna, Laura Ginnobili, 28 anni di
Corridonia, anche lei nuotatrice a livello agonistico.
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Data:
05-07-2010
Il Messaggero (Civitavecchia)
Scia di liquami in mare: il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha
presentato ai carabin...
Lunedì 05 Luglio 2010
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di EMANUELE ROSSI
Scia di liquami in mare: il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha presentato ai carabinieri una denuncia contro ignoti
per inquinamento ambientale. «Riteniamo che il problema - ha detto il primo cittadino di Palazzo Falcone - possa
dipendere da un guasto alle pompe di sollevamento dei liquami di Santa Severa, collegata alla città di Santa Marinella in
quanto sprovvista di depuratore. Questo perchè non risultano anomalie negli impianti di smaltimento delle acque scure di
Ladispoli e Cerveteri».
La grossa lingua di melma e rifiuti era stata avvistata e fotografata, a circa 400 metri dalla costa di fronte al castello di
Santa Severa, sabato in tarda mattina dall'assessore ladispolano all'Ambiente Emanuele Cagiola. Proprio l'assessore (in
possesso anche di un filmato, ndr) aveva allertato i Comuni limitrofi, la Capitaneria di Porto e la Protezione Civile. Un
Sos lanciato soprattutto perchè la chiazza misteriosa da Santa Severa era diretta, spinta dalle correnti marine, sulla costa di
Cerveteri, Ladispoli e, molto probabilmente, anche Fiumicino. In un primo momento si era pensato all'eccessivo
innalzamento della temperatura dell'acqua. Un'ipotesi subito scartata per la presenza sulla superficie marina non solo di
bolle e schiuma, ma anche di sostanze putride solide. E, a sentire Paliotta, non reggerebbe più nemmeno lo scarico illegale
di una nave. In attesa che Santa Marinella prenda posizione sulla vicenda, il Comune ladispolano pare intenzionato a
perseguire una linea di controllo e di vigilanza continua sulla fascia costiera. «Abbiamo ufficialmente chiesto alla Regione
- ha aggiunto Paliotta - di effettuare quotidianamente dei prelievi sulla nostra zona».
Il mare di Ladispoli e Cerveteri ieri mattina presentava schiuma, bolle, cartacce, preservativi, assorbenti, cerotti e rifiuti di
ogni genere. Un'immagine poco rassicurante per le decine e decine di migliaia di vacanzieri e turisti che affollavano i lidi.
Poi il vento di ponente, che si è intensificato nel pomeriggio, ha spazzato via ogni cosa. «Già dalla prime ore dell'alba - ha
affermato il maggiore della Polizia municipale ladispolana, Sergio Blasi - i volontari dell'associazione “Dolphin”,
Capitaneria del Porto e Protezione civile si sono messi al lavoro per controllare lo stato di salute dell'acqua». Ma resta il
mistero - rivelano molti operatori balneari - sulla continua presenza, dal mese di giugno, di enormi quantità di piume di
pollame, che sembrerebbero provenire da allevamenti intensivi, gettate illecitamente in qualche fiume naturale per poi
essere trascinate dalle corrente a Ladispoli.
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Data:
05-07-2010
Il Messaggero (Latina)
Il terrore negli occhi, il fumo acre che invade le case. Inferno di fuoco, ieri
pomeriggio, nelle ca...
Lunedì 05 Luglio 2010
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Il terrore negli occhi, il fumo acre che invade le case. Inferno di fuoco, ieri pomeriggio, nelle campagne alle pendici di
Sermoneta e nell'entroterra del paese medievale.
I vigili del fuoco di Latina hanno ricevuto le prime chiamate sul “115” poco dopo le tre del pomeriggio. Poi, nel giro di
una manciata di minuti, le telefonate sono letteralmente decuplicate. Il tenore delle richieste di soccorso si è fatto sempre
più preoccupante: «Siamo circondati dal fumo, aiutateci», «Siamo chiusi in casa, ma non so quanto potremo resistere,
correte!».
Una donna incinta è stata soccorsa dai vigili del fuoco che hanno subito messo in allarme anche la sala operativa dell'Ares
118. La donna è stata subito trasferita in ospedale, al “Goretti”.
Nel frattempo dalla sala operativa del “115” veniva pianificato l'intervento dei mezzi antincendio aerei di concerto con il
Coau (Centro operativo aereo unificato) della Protezione civile nazionale.
Sulla verticale di Sermoneta, verso le 16, è iniziato un podereroso bombardamento aereo che ha visto all'opera un
bimotore Canadair decollato da Ciampino e due elicotteri della Regione Lazio che sono partiti dalla base aerea di Fondi
dove anche quest'anno c'è un presidio antincendio.
A terra in azione i vigili del fuoco e un team della Forestale che ha coadiuvato le operazioni di evacuazione provvisoria di
alcune villette. Per alcune decine di sermonetani la prima domenica di luglio è stata davvero una giornata torrida in tutti i
sensi.
«L'incendio è divampato da via Romana Vecchia e si è propagato sulla montagna, favorito dal vento spiega il sindaco di
Sermoneta, Giuseppina Giovannoli raggiungendo la zona dei Casai, alle spalle del cimitero. L'intervento dei soccorsi è
stato immediato, ringrazio tutti per la loro opera». Nella stessa zona, tre anni fa, andò praticamente tutto distrutto.
Al. Ce.
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Data:
05-07-2010
Il Messaggero (Marche)
JESI Notte bianca e saldi estivi, binomio vincente. È positivo su tutti i fronti
il bi...
Lunedì 05 Luglio 2010
Chiudi
di PAOLO TERMENTINI
JESI Notte bianca e saldi estivi, binomio vincente. È positivo su tutti i fronti il bilancio della notte più lunga dell'anno, tra
sabato e domenica. Migliaia di persone hanno letteralmente invaso vie e piazze del centro per partecipare ai tanti eventi in
programma, e approfittato dell'apertura fino alle 24 dei negozi. Se l'anno scorso si era parlato di 5 mila persone,
quest'anno l'afflusso è stato superiore e pare abbia addirittura sfiorato quota 6 mila. «È il secondo anno consecutivo che
organizziamo la Notte Bianca - afferma il presidente della Pro Loco Matteo Stronati - volevamo dimostrare che siamo
cresciuti e che quando un grande evento si pianifica nel modo giusto la città risponde. Speriamo che i soggetti pubblici e
privati che hanno risorse da investire sul territorio si accorgano che vale la pena investirle».
Rispetto all'edizione passata la kermesse è decollata più tardi, forse a causa del gran caldo. Il pienone massimo si è
toccato tra le 21e le 24. «C'è stata una partecipazione notevole, non solo da parte della gente, ma anche da parte dei
commercianti. Ho visto negozi stracolmi fino a tardi - sottolinea il presidente della circoscrizione centro Roberto Vecci - è
andato tutto bene anche a livello organizzativo e per questo il plauso va alla Pro Loco. L'organizzazione per il controllo
del territorio è stata encomiabile, come purtroppo non era successo in altre occasioni. Ho visto tante forze dell'ordine che
molto pacatamente hanno provveduto a garantire la sicurezza in modo impeccabile. Solo in piazza dell'Indipendenza, uno
dei punti con la maggior concentrazione di persone, alle due di notte c'erano una pattuglia di polizia, un mezzo della
protezione civile ed uno della Croce verde. In piazza della Repubblica si sono dati il cambio guardia di finanza, polizia e
carabinieri. C'è stata una collaborazione pressoché perfetta». Nessun disagio per i residenti e anzi, qualcuno si è
addirittura complimentato per l'efficienza della manifestazione. Ed è stata anche l'occasione per vedere la rinnovata piazza
Federico II risplendere in tutta la sua funzionalità, capace di ospitare concerti di musica jazz e rock e una suggestiva
proiezione all'aperto del film “Le soldatesse” di Valerio Zurlini, che nel 1965 valse all'attrice jesina Valeria Moriconi la
Grolla d'Oro a Saint Vincent.
Soddisfatti i commercianti. «La Notte bianca è arrivata nel momento giusto e la formula si è rivelata azzeccata - dichiara
il presidente della Confcommercio Paolo Bifani - l'inizio dei saldi è andato bene, e anche se durante il giorno sono stati
penalizzati dal caldo che non ha fatto decollare le vendite, dopo cena si sono sviluppati positivamente».
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20
Data:
05-07-2010
La Nazione (Empoli)
Sport e solidarietà al secondo triangolare benefico organizzato a
Castelfiorentino
VARIE EMPOLI pag. 24
Calcio Al "River Trophy Cup" con Membrino, Protezione Civile e Radio Radicchio sono stati ricavati 305 euro da
devolvere al Movimento Shalom per il Burkina Faso
ANCHE quest'anno la Polisportiva Membrino, insieme ai ragazzi della web radio di Castelfiorentino "Radioradicchio.it",
ha organizzato un triangolare a scopo benefico. Dato il ritorno, dopo 10 anni di assenza, del "Valdelsa River Trophy" si è
deciso di accomunare i due eventi e devolvere l'intero incasso (305 euro dal calcio) al Movimento Shalom Onlus di S.
Miniato per l'aiuto sanitario al villaggio di Komin in Burkina Faso, paese dell'Africa. Il triangolare si è svolto al
"Comunale" di Castelfiorentino col vice sindaco della cittadina valdelsana Claudia Firenze che ha dato il simbolico calcio
d'inizio. Nella prima gara si sono affrontate Membrino (3ª Categoria) ed una selezione della Protezione Civile di
Castelfiorentino coi biancoblu che si sono imposti 4-0 grazie alla tripletta di Calvani e alla rete di Pinelli. A seguire la
Protezione Civile è stata sconfitta anche dalla rappresentativa di Radio Radicchio. Un 5-0 firmato dalle doppiette di Colca
e Fulignati e il gol di Calamia. Infine, il Membrino ha piegato di misura Radio Radicchio con la rete firmata allo scadere
di testa da Cantini su pennellato traversone dalla sinistra di Veridiani, aggiudicandosi così per il 2° anno di fila il
triangolare a scopo benefico di Castelfiorentino.
Argomento:
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21
Data:
05-07-2010
La Nazione (Firenze)
«Fiocco viola» alla Pubblica Assistenza Ambulanze da tutta la Toscana per
la festa
SESTO / CAMPI / CALENZANO / FIESOLE pag. 8
SESTO FIORENTINO IERI MATTINA LA NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE IN CENTRO
Il gruppo di volontari che ha lavorato alla nascita della associazione da oltre nove mesi, quando davanti a un notaio si è
ufficialmente costituita
di SANDRA NISTRI SIRENE spiegate di tante ambulanze, ieri mattina, per festeggiare la nascita della Pubblica
Assistenza Croce Viola a Sesto. Diverse Pubbliche Assistenze della Toscana e la Misericordia di Bivigliano, infatti, ieri
sono arrivate con i loro mezzi nel centro di Sesto per l'inaugurazione del mezzo Bls della nuova associazione e per l'inizio
dell'attività del gruppo. Dopo il "battesimo della strada" i festeggiamenti si sono spostati nel giardino della Polisportiva
Sestese, in piazza IV Novembre, alla presenza dei vertici regionali e provinciali dell'Anpass (tra l'altro il presidente
regionale Romano Manetti e il presidente di zona fiorentina Patrizio Ugolini) e di tanti volontari della nuova Croce Viola:
«La nostra avventura è iniziata durante il terremoto d'Abruzzo del 2009 quando è nata l'idea di creare questa associazione
a Sesto ha spiegato il presidente della Croce viola Alessandro Iasiello per questo sulla nostra divisa abbiamo un'aquila.
Nove mesi fa, abbiamo costituito ufficialmente l'associazione da un notaio: in questo periodo tanti volontari sono arrivati
e tanti ci hanno dato una mano e ci hanno aiutato ma abbiamo ricevuto anche moltissimi no. Uno ci ha dato
particolarmente fastidio, in particolare, anche perché si trattava di un assolutamente no». Riferimento sibillino quello di
Iasiello ma che, vedendo le presenze di ieri, potrebbe essere stato riferito anche al Comune di Sesto. Fra le autorità infatti
è arrivato l'assessore provinciale al sociale Antonella Coniglio che ha salutato i presenti e dato il benvenuto alla nuova
associazione, mentre "spiccava per l'assenza" il sindaco sestese Gianni Gianassi che, fra l'altro, a differenza del presidente
della Provincia Andrea Barducci e del presidente della Regione Enrico Rossi, non ha neppure inviato un messaggio di
auguri. Messaggio che invece è giunto, tra i molti altri, dall'assessore sestese al sociale Caterina Conti, dalla sua collega
fiorentina' Stefania Saccardi dal segretario Pd Damiano Sforzi e da molti consiglieri comunali. Nel pubblico, ma non in
veste ufficiale, l'assessore alla protezione civile Ernesto Appella che ha comunque commentato positivamente l'iniziativa
di ieri: «La tradizione storica del volontariato laico sestese ha trovato uno strumento». Nel pomeriggio la festa della Croce
Viola è proseguita con una dimostrazione di protezione civile in piazza Vittorio Veneto. Image: 20100705/foto/1646.jpg
Argomento:
CENTRO
Pag.
22
Data:
La Nazione (Firenze)
05-07-2010
Scatta il piano anti incendi Un esercito di volontari
CRONACHE pag. 15
In Toscana 557 roghi nel 2009, bruciati 1.186 ettari
di LISA CIARDI FIRENZE MENTRE prosegue la polemica sul mancato arrivo di due Canadair in Toscana, che
sarebbero stati promessi dalla Protezione civile (ma l'ente afferma di aver chiarito tutto da settimane), fervono i
preparativi delle squadre antincendio. Gli uomini del Coordinamento regionale dei volontari antincendi boschivi (Cvt),
stanno rafforzando la vigilanza per contrastare i roghi. Il Cvt coordina in totale circa 3600 volontari, organizzati in 12
diverse associazioni e 120 sezioni. Ne fanno parte realtà grandi come le Misericordie, le Pubbliche assistenze, la Vab e la
Racchetta, ma anche associazioni più piccole, magari in una sola provincia o in un unico comune. «L'attività non si
conclude mai - spiega Pierluigi Salvatori, che coordina il servizio antincendio delle Misericordie - ma nei periodi ad alto
rischio, come quello estivo, si intensifica, con il coordinamento della sala operativa regionale e di quelle provinciali. La
copertura è su tutto il territorio regionale». «Ci muoviamo sulla base delle chiamate che arrivano direttamente alle 36
associazioni presenti in Toscana - continua Sandro Moni, responsabile protezione civile delle Pubbliche assistenze
toscane - e ci stiamo preparando ad affrontare i mesi più caldi dell'anno ». Impossibile prevedere quali saranno le aree più
colpite. Si sa però quali sono state più bersagliate la scorsa estate, quando i roghi sono stati 557. A Pisa, la provincia
maggiormente danneggiata, il fuoco ha distrutto 495 ettari, mentre Lucca si è fermata a 439. In tutto, nei mesi più caldi
del 2009, sono andati in fumo 1.186 ettari di bosco. Le cause? Nel 60% dei casi dolose, nel 30% colpose. La superficie
media per ogni incendio è stata nel 2009 di 2,13 ettari, mentre negli anni Novanta era di 5, a sottolineare un netto
miglioramento nell'antincendio. Il numero totale dei roghi è lontano a quello dell'anno più critico, il 1993, che ne registrò
1473, e il dato è positivo anche tenendo conto che la Toscana è una delle regioni più boscose d'Italia, con 1,1 milioni di
ettari di foreste sul 50% del territorio. Ma questa estate come andrà? Proprio oggi verrà presentata a Firenze la campagna
di prevenzione e lotta agli incendi boschivi predisposta dalla Regione. Ma già sabato, partecipando al Meeting regionale
delle Misericordie, l'assessore Gianni Salvadori ha evidenziato l'impegno in materia. «Il mancato invio arrivo dei
Canadair - ha detto - è un esempio delle difficoltà con cui dobbiamo confrontarci, aggravate dai tagli del Governo. Sono
comunque fiducioso che in Toscana potremo fare fronte meglio che altrove, perché nella nostra regione c'è tanto senso
civico e il volontariato offre un contributo eccezionale».
Argomento:
CENTRO
Pag.
23
Data:
05-07-2010
La Nazione (Firenze)
LIVORNO SUL SAGRATO del duomo di Livorno, monsignor Simone Gius...
CRONACHE pag. 15
LIVORNO SUL SAGRATO del duomo di Livorno, monsignor Simone Giusti, ieri ha benedetto i 5 nuovi mezzi,
fuoristrada attrezzati, della neo-costituita unità regionale di valutazione delle Misericordie per le grandi emergenze, che
potrà collaborare anche con la sala operativa regionale della Protezione civile della Toscana. «E' stato con la tragica
esperienza dei soccorsi dopo la tragedia di Viareggio, un anno fa ha spiega il presidente della federazione delle
Misericordie toscane, Alberto Corsinovi - che abbiamo capito la necessità di una struttura di questo tipo, anche se
speriamo di non averne mai più bisogno. Quando si verifica una grande emergenza essere informati in modo tempestivo e
preciso è fondamentale per sviluppare al meglio i soccorsi nell'immediato e nei giorni successivi. Un gruppo di nostri
volontari è stato formato appositamente. I mezzi saranno dislocati a Firenze e uno per ognuna delle tre aree vaste della
Toscana, a servizio anche della sala operativa della Protezione Civile. Saranno operativi 24 ore su 24 e 365 giorni
all'anno. Pronti a mettersi in movimento nel giro di 5 minuti verso il teatro dell'evento. Lì saranno gli occhi' del nostro
movimento, per farci capire come intervenire, con quali e quanti mezzi e persone, cosa inviare nell'immediato e cosa nei
giorni successivi. Per evitare il rischio che sempre si corre nei grandi disastri: un ingolfamento' di mezzi, persone e aiuti,
magari inappropriati, nelle prime ore e una sorta di abbandono' nei giorni successivi». Sarà Prato ad ospitare il prossimo
anno il Meeting regionale delle Misericordie e dei donatori sangue Fratres. Ieri a Livorno, teatro dell'edizione 2010 del
Meeting, è avvenuto il passaggio di consegne tra il preposto della Misericordia di Livorno, Enrico Della Bella e il
governatore della Misericordia di Prato, Maria Petrà, dello stendardo simbolo delle Misericordie toscane.
Argomento:
CENTRO
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24
Data:
05-07-2010
La Nazione (Firenze)
Afa, 50 al pronto soccorso
CRONACHE pag. 14
LA SPEZIA MALORI E SVENIMENTI DI ANZIANI
LA SPEZIA LO SBALZO di temperatura e l'arrivo di caldo e afa hanno provocato decine di malori alla Spezia,
soprattutto in città. Il pronto soccorso ha contato ieri sera un totale di oltre cinquanta interventi per svenimenti e perdita di
sensi. Ne hanno fatto le spese soprattutto le persone anziane. Ma sono finiti sul lettino dell'ospedale anche giovani e
bambini colpiti da insolazione durante la gita in barca. Anche la Protezione civile della Liguria aveva messo in guardia i
cittadini nel suo bollettino.
Argomento:
CENTRO
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25
Data:
05-07-2010
La Nazione (Grosseto)
UN ANZIANO pensionato di 78 anni manca da casa ormai da quasi quaranto
tto ore. Sabato pom...
PRIMA pag. 1
UN ANZIANO pensionato di 78 anni manca da casa ormai da quasi quarantotto ore. Sabato pomeriggio infatti Giuseppe
Cunzolo 78 anni (nella foto), si è allontanato dalla propria abitazione di Poggio Murella, frazione del Comune di
Manciano. L'uomo è uscito di casa per una passeggiata per non farne più ritorno. I suoi familiari lo hanno aspettato per
alcune ore, poi non avendolo visto arrivare, hanno avvertito i carabinieri. Uomini dell'Arma che lo stanno ancora
cercando, anche con alcune unità cinofile, insieme al Soccorso alpino e alla Protezione civile. Si teme che l'uomo abbia
avuto un malore o un vuoto di memoria che gli ha impedito di ritrovare la strada per tornare a casa. Image:
20100705/foto/2572.jpg
Argomento:
CENTRO
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26
Data:
La Nazione (La Spezia)
05-07-2010
E' allarme per caldo e afa «Boom» di malori in città
PRIMA pag. 1
Oltre cinquanta le persone finite al pronto soccorso
SOCCORSI GIORNATA CAMPALE PER IL PERSONALE DEL 118
LA TEMPERATURA si impenna, sale oltre trenta gradi e con il caldo record aumentano i malori. Giornata campale
quella di ieri per gli operatori del 118, i militi delle ambulanze e il personale sanitario del pronto soccorso. Alle 16
superavano quota trenta i referti dell'ospedale per svenimenti e «crisi» attribuibili al caldo. Alle 21 il numero degli
interventi del reparto emergenze del Sant'Andrea è salito fino a cinquanta. Per la maggior parte si è trattato di persone
anziane che non hanno resistito all'ondata di afa, ma sui lettini del pronto soccorso sono finiti anche giovani e bambini che
hanno accusato i malori durante la la domenica in spiaggia o la gita in barca (due gli interventi di soccorso dei mezzi della
capitaneria, uno alla diga foranea, uno alla rada interna del porto). Lo sbalzo di temperatura ha fatto «vittime» soprattutto
in città, diventata una vera fornace. La Protezione civile della Liguria segnalava infatti nel suo bollettino «condizioni di
disagio fisiologico per caldo, soprattutto nelle zone urbane». Tanti gli anziani che hanno chiesto aiuto alla guardia medica
dopo essere stati colti da lievi malori e svenimenti. ANCHE per i prossimi giorni l'emergenza afa è destinata a rimanere
tale. Gli esperti del meteo non prevedono alcuna tregua del caldo «africano», almeno fino a poco prima di metà luglio.
«Nel corso di questa settimana osserva Enrico Lazzeri le temperature della città e della provincia si manterranno sui trenta
gradi. Anche l'umidità non abbondonerà i suoi valori medio-alti, acuendo la sensazione di calore. Qualche speranza di
refrigerio potrebbe arrivare dai temporali previsti fra domani e dopodomani sull'Appennino, ma difficilmente
raggiungeranno le località di mare». IL COMUNE, come avviene, da qualche anno a questa parte, ha organizzato punti di
ritrovo per dare agli anziani la piacevole sensazione di fresco. In piazza Brin allestita un'oasi, in ambiente climatizzato.
Previsti soggiorni al Parodi e alla Palmaria. Diffusa anche una serie di consigli da mettere in pratica per difendersi dalle
conseguenze della calura. Il primo è quello di bere parecchia acqua perché con temperature elevate si suda e si perdono
parecchi liquidi. Meglio scegliere bevande con sali minerali, soprattutto potassio. Bene anche mangiare albicocche e
banane. Attenzione anche alla pressione: il caldo abbassa i valori dando stanchezza e malessere. Raccomandazioni
particolari per quanto riguarda i bimbi. Evitare di lasciarli per troppe ore al sole, ma preferire le zone d'ombra. Il calore
eccessivo infatti può provocare rialzi della temperatura corporea e conseguenti svenimenti. M.P.
Argomento:
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Pag.
27
Data:
05-07-2010
La Nazione (Umbria)
Allarme-persona scomparsa In volo un elicottero
FOLIGNO / SPOLETO pag. 9
BOOM DI ACQUISTI I negozi hanno fatto registrare una buona affluenza
UN ELICOTTERO della Protezione civile si è levato in volo ieri dopo la segnalazione di una persona scomparsa sul
versante marchigiano, nella zona del Lago di Pilato. Il mezzo umbro ha poi fatto rientro girando la competenza ai colleghi
delle Marche. Le ricerche sono poi state interrotte in serata. Image: 20100705/foto/6073.jpg
Argomento:
CENTRO
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28
Data:
05-07-2010
Il Resto del Carlino (Ancona)
Alle tre di notte folla come in pieno giorno
ANCONA E PROVINCIA pag. 5
JESI IN SEIMILA INVADONO IL CENTRO STORICO
JESI L'INVASIONE del centro c'è stata. La notte bianca jesina ha smentito tutti gli scettici e non ha risentito della
concomitanza con il Caterraduno senigalliese, della notte rosa della riviera romagnola e dele feste dei colli jesini. E'
partita un po' in ritardo, rispetto a quanto previsto, a causa del caldo afoso che ha tenuto gli jesini lontani dalla città
almeno fino all'happy hour. Ma da quel momento in poi le piazze hanno iniziato a riempirsi così come i negozi, davvero
affollati per la caccia ai saldi, appena iniziati. Dalle 21 in poi corso Matteotti e piazza della Repubblica e Spontini
soprattutto, ma anche piazza Federico II, erano affollate come per i grandi eventi. La dimostrazione come con poco e
senza grandi nomi di richiamo ma tanto volontariato e idee delle associazioni locali si riesca a far restare gli jesini nel
«salotto buono» e anche richiamare gente dai paesi vicini. «Abbiamo calcolato circa seimila persone intervenute» dice
entusiasta Matteo Stronati, presidente della Pro Loco che ha organizzato e coordinato la Notte bianca. Un bel successo a
cui hanno contribuito diverse associazioni e soggetti: il Camaleonte, i Soliti sospetti, l'Oikos, la Scuola di danza Scuppa, il
Centro studi Moriconi, la Fondazione Federico II (che però a causa della morte della moglie del presidente Vittorio
Borgiani ha annullato il suo programma) più i commercianti e baristi del centro e diversi sponsor. Ad essere gradita anche
la possibilità, non annunciata, di ristoro nelle piazze Spontini e Colocci, che però a differenza del palio di San Floriano
non hanno fatto registrare casi di ubriachi molesti o disordini dovuti a maleducazione. Forse anche perché a saltare
all'occhio c'era la presenza costante delle forze dell'ordine: due auto della polizia giravano coi lampeggianti accesi per le
vie del Centro, più una pattuglia di carabinieri, la protezione civile e i carabinieri in congedo. Le lamentele dei residenti
non sono mancate soprattutto per i decibel del concerto rock in piazza Federico II, dove la musica è stata spenta alle 3.15.
«Ci tengo a ringraziare aggiunge Stronati tutti quelli che hanno collaborato». Il prossimo anno si replica? «Sì ma
vorremmo regalare alla città qualcosa di nuovo» spiega Stronati. Il costo della Notte bianca si aggira attorno ai 15mila
euro di cui 8mila finanziati dalla Pro Loco e il resto da commercianti, bar, Centro Studi Moriconi, Fondazione Federico II
e associazioni e soggetti privati. Nulla dal Comune. Sara Ferreri Image: 20100705/foto/64.jpg
Argomento:
CENTRO
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29
Data:
05-07-2010
Il Resto del Carlino (Ancona)
Assume droga e accusa un malore: giovane rischia di morire annegato
ANCONA pag. 2
MEZZAVALLE
UN UOMO di cinquant'anni ha rischiato seriamente di morire ieri, attorno alle 12.30, nel mare davanti alla spiaggia di
Mezzavalle. L'anconetano è andato in overdose ed avrebbe accusato un malore dopo essersi tuffato in acqua per un bagno
rinfrescante. Un bagnante ha notato che il corpo galleggiava e non dava segni di vita. Ha chiamato i rinforzi e il
cinquantenne è stato ricondotto a riva dove ha ricevuto i primi soccorsi anche da parte degli uomini della protezione civile
che sono intervenuti con un mezzo navale. L'uomo è stato poi trasportato all'ospedale di Torrette dove si trova ricoverato.
Argomento:
CENTRO
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30
Data:
05-07-2010
Il Resto del Carlino (Ferrara)
Sarà una settimana di passione
FERRARA CRONACA pag. 4
Città deserta, code ai lidi e termometro fino a 39 gradi. E' allarme sonno. Tregua dal 12
ACQUA ARRIVO I ferraresi hanno letteralmente preso d'assalto i sette lidi e le piscine alla ricerca di un po' di refrigerio.
Centro storico deserto: prove tecniche di ferragosto
TUTTI IN SPIAGGIA, in piscina, o nelle immediate vicinanze di un condizionatore: nella giornata di allerta di grado 3
per il caldo, Ferrara si è svuotata letteralmente. Una domenica che ha ricordato da vicino il ferragosto, con il centro
storico deserto, poche auto in strada e migliaia di bagnanti alla ricerca di refrigerio in riva al mare. Per accaparrarsi un
posto sulla battigia c'è chi si è svegliato all'alba o ha sopportato code di qualche chilometro su Romea o superstrada. La
prima prova generale del grande esodo d'agosto è comunque trascorsa senza incidenti di rilievo. «La situazione è sotto
controllo confermavano ieri polstrada e carabinieri , qualche coda alla mattina e al rientro serale ma senza grossi
problemi». CITTA' semivuota, dicevamo, con picchi di temperatura pazzeschi: 38 gradi registrati alle 13 in pieno centro
storico dal termometro digitale di via Carlo Mayr. Quella appena iniziata sarà comunque un'altra settimana di passione:
l'afa dovrebbe concedere una tregua a partire dal 12 luglio con il ritorno delle temperature su valori medi intorno ai 32-35
gradi. La Protezione civile parla di livello 3 di allerta, il massimo in «presenza di condizioni meteo che persistono per tre
o più giorni consecutivi». ADDIO SONNO. Si suda, ci si gira e rigira nel letto, si apre la finestra, la si richiude, si regola
il condizionatore, poi lo si spegne. Il caldo torrido non risparmia nemmeno il sonno dei ferraresi, spesso con effetti
deleteri: la stragrande maggioranza soffre di una vera e propria «insonnia da afa», che va inevitabilmente a incidere sulla
qualità della vita. Dormire poco per il caldo, spiegano gli esperti, è un problema generale, con un'attenzione particolare
per bambini e anziani. Colpa del sudore ma anche di delicati processi fisiologici che saltano: prima di dormire il corpo fa
calare la temperatura di un grado, serve per facilitare l'induzione del sonno. Ma col caldo questo fenomeno si verifica con
molta più difficoltà, ecco perché si dorme con fatica. Image: 20100705/foto/2278.jpg
Argomento:
CENTRO
Pag.
31
Data:
05-07-2010
Il Resto del Carlino (Modena)
Lions club coinvolto per ricostruire L'Aquila
MODENA pag. 5
MIRANDOLA
MIRANDOLA SU INVITO del presidente del Lions Club de L'Aquila, Giulio Mancinelli, il past president della sezione
mirandolese, Mirandola, dottor Nunzio Borelli, è stato ospite del Club abruzzese. Tra i due club, dopo il terremoto
dell'aprile 2009 che ha devastato la città abruzzese, si era già instaurata una collaborazione che aveva portato a una
significativa raccolta di fondi per la popolazione terremotata. Ad oltre un anno dal terribile sisma a Guido Bertolaso, capo
della Protezione Civile, il 21 giugno 2009 è stato consegnato il Melvin Jones, massima onorificenza dei Lions. Il
contributo del club mirandolese, è stato reso noto, sarà utile per restaurare uno dei simboli più cari della città abruzzese,
Porta Castello.
Argomento:
CENTRO
Pag.
32
Data:
05-07-2010
Il Tempo
A San Pietro Avellana il campo scuola della Protezione Civile
SAN PIETRO AVELLANA San Pietro Avellana, diventerà uno dei centri italiani di riferimento della Protezione Civile
nazionale.
Home Molise
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più del buon senso Signora Ministro, i libri
salviamoli a scuola Addio, Guerriero Municipale in campo contro alcol e droga
Dal 21 al 25 luglio, il Comune ospiterà il campo scuola "Anch'io sono la protezione civile", promosso e sponsorizzato dal
Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Vi prenderanno parte trenta alunni delle scuole medie superiori, che
parteciperanno al progetto di educazione e sensibilizzazione alla cultura di protezione civile. Il campo base, con le tende
dove alloggeranno i ragazzi, sarà allestito presso il campo sportivo di San Pietro Avellana in località Valle. L'evento ha lo
scopo di avvicinare i giovani alla prevenzione e alla tutela del territorio, in particolare per quanto riguarda gli incendi
boschivi; si vuole creare interesse verso la protezione e la difesa civile, oltre che far apprendere i concetti di rischio e
calamità e trasmettere una logica di prevenzione. Ai ragazzi delle scuole verrà data la possibilità di conoscere il "sistema
protezione civile", grazie a lezioni, visite ai centri di coordinamento del territorio, oltre che a esercitazioni pratiche e
simulazioni. Al termine dell'esperienza, si terrà un'esercitazione addestrativa durante la quale i partecipanti provvederanno
alla stesura di un piano di protezione civile: si avrà così modo di valutare le conoscenze e le competenze
tecnico-operative, e la qualità delle relazioni instaurate. Il progetto, patrocinato dall'amministrazione comunale di San
Pietro Avellana (che ha messo a disposizione il campo), dalla Regione Molise (che ha messo a disposizione le strutture),
vedrà la partecipazione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, della Regione Molise, della Provincia di Isernia,
dell'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo (delegazioni di Isernia, Venafro, Agnone, Carovilli, Castel del
Giudice, San Pietro Avellana, Caprocotta), del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del
Provveditorato agli studi di Isernia, del Cra - Consiglio ricerca agricoltura e del Cesvip.Vai alla homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
33
Data:
05-07-2010
Il Tempo
Ondata di caldo, è stato d'allerta
Se ieri avete avuto caldo, oggi ne avrete ancora di più.
Home Roma prec succ
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tra mafia e pezzi dello Stato È stato uno dei primi a pagare un euro in più per entrare a Roma, in uno dei nove caselli che
immettono nella Capitale, dopo l'apposito aumento del pedaggio scattato dalla mezzanotte e disposto dall'Anas con
l'avvallo del governo. Via Matris in stato di degrado, nuova denuncia
È prevista per la giornata, infatti, la prima ondata di calore nella Capitale che porterà la colonnina di mercurio sopra i 33
gradi, in condizioni di umidità pari al 50-60%. Il dipartimento nazionale della Protezione civile ha dichiarato lo stato di
allerta (livello 3) per la metropoli, che già vive nella morsa dell'afa da qualche giorno. Secondo le previsioni della
Protezione civile nazionale, la situazione meteorologica migliorerà a partire da martedì, quando le temperature si
abbasseranno di qualche grado. «Per limitare i rischi dovuti all'ondata di calore attesa per domani - ha dichiarato ieri
Tommaso Profeta, direttore della Protezione civile del Campidoglio - abbiamo allertato le organizzazioni di volontariato
per la distribuzione di acqua in bottiglia nelle stazioni metropolitane di Termini, Anagnina, Tiburtina e nei pressi dei
Musei Vaticani dove generalmente si formano lunghe code di visitatori. Nella stazione Ostiense, invece, l'acqua sarà
distribuita da Met.ro. Complessivamente, metteremo a disposizione almeno 60 mila bottigliette che saranno distribuite
dalle 11 alle 16 quando i rischi legati al caldo sono maggiori. Abbiamo inoltre allertato tre associazioni di volontariato che
dispongono di ambulanza per far fronte ad eventuali emergenze di carattere sanitario».Vai alla homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
34
Data:
05-07-2010
Il Tempo
Arriva il grande caldo, scatta l'allerta
Non si placa l'afa africana, che oggi tormenterà ancora ben 13 città italiane, tutte al centro-nord: per otto di esse la
protezione civile segnala un allerta a livello tre, cioè rischio di ondate di calore, mentre per altre cinque l'allerta è «solo» a
livello due, che comunque significa temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi
sulla salute della popolazione a rischio.
Home Frosinone
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organizzativa della pallavolo angioina.
Tra le cinque città a livello di allerta due c'è anche Frosinone con una temperatura percepita di 35 gradi come già ieri. Per
difendersi dal grande caldo la protezione civile indica alcune semplici accortezze: durante i giorni in cui è previsto un
rischio elevato, livello 2 o 3, e per le successive 24 o 36 ore, si consiglia di non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18,
soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti. Per proteggersi dal calore del
sole in casa utilizzare tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi. Se si usa un ventilatore non
indirizzarlo direttamente sul proprio corpo. Ancora, bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina,
consumando pasti leggeri. E infine indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all'aperto evitando le fibre
sintetiche. Se si ha una persona in casa malata bisogna fare attenzione che non sia troppo coperta.Vai alla homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
35
Data:
05-07-2010
Il Tempo
Accesso al credito, arriva la convenzione
Agricoltura La Regione firmerà un accordo con l'Abi per agevolare le imprese del settore
Home Molise
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Arrivati vigili del fuoco ma non hanno direttive
CAMPOBASSO Il problema è di ampia portata e non riguarda certo il solo Molise. La crisi finanziaria sta rendendo più
difficile l'accesso al credito, soprattutto per le imprese agricole che sono quelle in più grave difficoltà. Inoltre la situazione
economica generale ha creato grande incertezza sulle prospettive future e di conseguenza molti agricoltori, soprattutto nei
paesi meno sviluppati, sono costretti a ridurre le semine - aspetto che riguarda in particolare il grano e gli altri cereali, ma
che ha ricadute anche su altri prodotti della terra - anche per effetto degli aumenti dei costi di sementi, fertilizzanti e degli
altri fattori della produzione. Il Molise, come regione che sull'agricoltura basa gran parte della sua attività economica, non
poteva rimanere fermo a guardare, mentre dai sindacati arrivava il grido di allarme per una situazione che appare sempre
più insostenibile.Dunque strumenti innovativi di credito per il rilancio del settore agricolo e agroalimentare della Regione
Molise, finalizzati a sostenere gli operatori con particolare riferimento ai beneficiari degli investimenti aziendali realizzati
nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Molise, sono stati approntati e saranno messi a disposizione di chi
ne faccia richiesta e svolga un'attività che presenti determinate caratteristiche.Questa nuova possibilità sarà al centro di un
incontro che si terrà oggi alle 11, nella sala convegni della Protezione Civile in via Sant'Antonio Abate a Campobasso, a
cui seguirà la sottoscrizione e la presentazione delle convezioni e dei relativi protocolli d'intesa tra la Regione Molise,
l'ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e gli Istituti di
Credito che hanno aderito all'iniziativa. «Si tratta di strumenti molto importanti - ha detto l'Assessore Nicola Cavaliere per gli imprenditori agricoli che in questa maniera potranno beneficiare di un canale più rapido e meno oneroso per
l'accesso al credito. In un momento di forte congiuntura negativa - ha aggiunto - tutto ciò rappresenta una segnale forte del
Governo regionale a favore dell'intero settore». Anche altre Regioni italiane hanno sottoscritto accordi che impegnano gli
stessi Enti e l'Associazione bancaria italiana a promuovere la sottoscrizione di convenzioni per attivare procedure più
snelle e semplificate per l'accesso al credito da parte degli operatori agricoli. Ogni piano di investimento che ricade nelle
varie misure del Psr viene in questi casi valutato dalla Regione, la quale poi comunica alla banca l'ammontare del
contributo richiesto. A questo punto, l'istituto può rilasciare la fidejussione per l'anticipo e successivamente integrare
l'investimento dell'imprenditore in aggiunta al contributo erogato dalla Regione sui fondi comunitari. Dani.Lo.Vai alla
homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
36
Data:
05-07-2010
Il Tempo
Trovata senza vita l'anziana scomparsa
Silvio Volpe AVEZZANO Le speranze di ritrovare in vita Angela Mascitelli, la settantacinquenne originaria di Gioia dei
Marsi ma da anni residente ad Avezzano, scomparsa lo scorso 17 giugno, si sono infrante ieri alle 9,30, quando Spit, il
cane Labrador del Nucleo cinofilo Vigili del Fuoco di L'Aquila-Campobasso, condotto dal suo istruttore, il capo squadra
Alessandro Orsini,ne ha ritrovato il corpo senza vita.
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polemiche Luxuria ai trans: evitate chi tira fuori la coca Di Consoli, la virtù di scrivere senza cercare il consenso Vita
precaria
Un esercito in guerra per il posto Il Molise può evitare le supertasse Irap e Irpef
Il riconoscimento dei resti è avvenuto attraverso gli indumenti cha la donna indossava al momento in cui si era allontanata
da casa: una maglia gialla ed un paio di scarpe di colore viola, oltre ad una borsetta contenente effetti personali. Il corpo
di Angela Mascitelli è stato ritrovato in prossimità del boschetto alle pendici del monte Salviano, in località Cesolino. I
resti, una volta recuperati, sono stati portati all'obitorio dell'ospedale di Avezzano, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Gli accertamenti sono svolti dagli agenti della Polizia del Commissariato di Avezzano, coordinato e diretto dal vice
questore aggiunto Marco Nicolai. Sul posto del ritrovamento si sono recati, per i rilievi, il sostituto procuratore Maurizio
Maria Cerrato e gli agenti della Polizia con l'ispettore capo Pasqualino Di Cesare. Avviate immediatamente il 17 giugno
scorso, le ricerche dell'anziana, che hanno visto impegnati Carabinieri, Vigili del Fuoco di Avezzano, Polizia Locale,
Corpo Forestale dello Stato, Protezione Civile, volontari, sono andate avanti per giorni, fino, appunto, al ritrovamento del
corpo senza vita di Angela Mascitelli.Vai alla homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
37
Data:
05-07-2010
Il Tempo
SULMONA Ad accogliere il Papa al momento dell'arrivo a nome del
governo il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni
Letta arrivato appositamente a Sulmona
ieri mattina.
I politici pronti a seguire le parole di Benedetto XVI
Home Abruzzo prec succ
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ai terremotati e ai disoccupati" La Sensi ricevuta da Letta
Solo un breve saluto e poi il Pontefice è salito sulla papamobile per raggiungere Piazza Garibaldi. Prima della Santa
Messa, nella sacrestia allestita proprio sotto l'acquedotto, i due si sono incontrati in maniera strettamente privata. Letta
seduto in prima fila, per difendersi dal gran caldo, indossava una coppola bianca di lino e grandi occhiali da sole. Un
partecipazione attenta. Il Sottosegretario non ha mai abbandonato il libretto della celebrazione eucaristica. Vicino a lui, il
presidente della Regione Abruzzo e commissario delegato per la ricostruzione in Abruzzo, Gianni Chiodi, che ha voluto
ringraziare in una nota tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione e alla buona riuscita della visita di Benedetto
XVI a Sulmona. Un ringraziamento particolare è andato al sindaco di Sulmona Fabio Federico, al consigliere del capo di
dipartimento dei vigili del fuoco Stefano Toma e all'intero Corpo, alla Protezione Civile della Regione Abruzzo
coordinata dall'assessore Daniela Stati, alla Croce Rossa Italiana e a tutte le forze dell'ordine. Il presidente ha anche
sottolineato come la visita del Papa a Sulmona abbia fatto registrare un boom di accessi al sito ufficiale del Commissario
per la Ricostruzione, che ha trasmesso la diretta dell'evento. «Con questo sistema i fedeli di tutto il mondo - ha detto
Chiodi - hanno potuto seguire gli appuntamenti della giornata. L'evento, attraverso le attività di ripresa e trasmissione
video delle diverse fasi della visita del Santo Padre, ha consentito inoltre di verificare e sperimentare l'affidabilità dei
nuovi sistemi di comunicazione satellitare». Il sindaco Fabio Federico tra la tanta emozione ha concentrato il suo discorso
sul sisma del sei aprile del 2009 e sulla crisi economica mondiale che hanno di fatto solo aggravato un male terribile,
quello della disoccupazione. «È compito di ogni uomo politico e di ogni uomo di buona volontà, garantire il lavoro che
non è solo la fonte del sostentamento proprio e della propria famiglia ma è la fonte della sua dignità». Il primo cittadino
ha esortato la sua città ad «andare avanti anche nelle grandi difficoltà perchè oggi con la visita del Santo Padre, Sulmona e
la sua gente, quella d'Abruzzo, forte e gentile». E poi chiudendo il suo messaggio, ha ricordato il sogno di una bambina,
quello di sua figlia, che lo scorso anno, durante una visita in Germania, proprio davanti alla casa del Pontefice gli disse
«chissà papà se il Papa passerà mai davanti casa nostra?». Un sogno che ieri è diventato realtà. Tante le autorità presenti
ieri sul plateatico di Piazza Garibaldi per assistere all'Angelus di Sua Santità. I parlamentari sulmonesi Paola Pelino e
Maurizio Scelli, il presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, il vice presidente Antonella Di Nino, tutti i
consiglieri comunali, i sindaci abruzzesi e il presidente della Croce Rossa Maria Teresa Letta. Ed infine, il Prefetto
dell'Aquila Giovanna Iurato, che nei giorni scorsi entusiasta della città ha espresso al sindaco Federico di poter tornare per
visitare con calma il centro storico sulmonese che molto assomiglia "alla sua Sicilia" sua terra d'origine. Una richiesta che
ieri è stata accolta in maniera favorevole da Federico che nelle prossime settimane la inviterà per una visita ufficiale.
Sulmona, città d'arte e cultura, ne è uscita vincente conquistando i cuori di non l'aveva mai visitata fino al grande evento
di ieri. B.D.M.Vai alla homepage
05/07/2010
Argomento:
CENTRO
Pag.
38
Data:
05-07-2010
Il Tirreno
Estratto da pagina:
3
esce di casa e scompare nel nulla - fra.go.
- Grosseto
Esce di casa e scompare nel nulla
Due giorni di ricerche a Poggio Murella per un uomo di 78 anni allertata la protezione civile e l'unità cinofila dei
carabinieri
FRA.GO.
MANCIANO. Lo stanno cercando ininterrottamente da sabato sera. Da quando suo figlio è andato alla stazione dei
carabinieri a denunciarne la scomparsa. Fino a ieri sera però, le ricerche non hanno dato esito. Giuseppe Cunsolo, 78 anni,
si è allontanato dalla sua casa di Poggio Murella sabato pomeriggio. Dalla casa dove vive con il figlio e la sua famiglia.
Erano usciti un attimo, lasciando l'anziano a casa. Ma Giuseppe Cunsolo, anziché restare a casa, ha deciso di uscire. In
una zona dove ci sono pochissime case, e tanta campagna. Qualcuno, sabato pomeriggio, lo ha visto passare lungo la
strada. E sul momento, quel suo passeggiare non ha fatto presagire che da quel momento, si perdessero le sue tracce.
L'uomo, che ha problemi di memoria, potrebbe anche aver fatto l'autostop. È una delle ipotesi che i carabinieri stanno
prendendo in considerazione, soprattutto perché è stato il figlio a raccontare che il padre ogni tanto chiedeva qualche
passaggio per allontanarsi da Poggio Murella. Ieri mattina sono intervenute le squadre della protezione civile, del
soccorso alpino e l'unità cinofili dei carabinieri. Ma anche i cani, non hanno trovato alcuna traccia dell'anziano.
Nel tardo pomeriggio di ieri, le ricerche si sono intensificate. E sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Ma con il calare
del buio, le squadre hanno dovuto sospendere le ricerche. E stamani, si alzerà in volo anche l'elicottero dei vigili del
fuoco, per aiutare il personale a terra a trovare qualche traccia di Cunsolo.
Ricerche appunto, che sono andate avanti per ore e ore. L'uomo, che è di origini siciliane, da molti anni vive con la
famiglia a Poggio Murella. Tempo fa ha avuto qualche problema di salute e la perdita di memoria. Una condizione questa,
che non aiuta gli investigatori. E che ha messo in allarme la famiglia dell'anziano.
Argomento:
CENTRO
Pag.
39
Data:
05-07-2010
Il Tirreno
Estratto da pagina:
15
nuova unità operativa delle misericordie
- Livorno
LIVORNO. Un'unità regionale delle Misericordie per le grandi emergenze. È stata istituita nel corso del meeting
regionale che s'è svolto in questi giorni alla rotonda d'Ardenza.
«E' stato con la tragica esperienza dei soccorsi dopo la tragedia di Viareggio, un anno fa - spiega il presidente della
Federazione delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi - che abbiamo capito la necessità di una struttura di questo
tipo».
Sarà Prato ad ospitare il prossimo anno il meeting regionale delle Misericordie e dei donatori sangue Fratres. Ieri ad
Ardenza è avvenuto il passaggio di consegne tra il preposto della Misericordia di Livorno, Enrico Della Bella e il
governatore della Misericordia di Prato, Maria Petrà, dello stendardo delle Misericordie toscane.
Ieri il meeting si è chiuso con la messa officiata nel Duomo dal vescovo Simone Giusti. Al termine della celebrazione, il
vescovo ha benedetto i 5 nuovi mezzi, fuoristrada attrezzati, della neo-costituita Unità regionale, che potrà collaboare
anche con la sala operativa regionale della Protezione civile.
Argomento:
CENTRO
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40
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rassegna stampa Protezione civile 5 Luglio