ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE di Padova Collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto Annuario 2015-2016 Via del Seminario, 7 - 35122 Padova Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144 E-mail:[email protected] Sito: www.issrdipadova.it Indice Presentazione5 I. DOCUMENTI Decreto di erezione 7 Decreto di approvazione 8 Statuto9 Regolamento 23 II. GOVERNO DELL’ISTITUTO Autorità accademiche comuni con la Facoltà 43 Autorità accademiche proprie e Officiali 43 Consiglio d’Istituto 43 Docenti stabili 44 Consiglio per gli affari economici 44 Segreteria44 Documenti per l’iscrizione 45 Tasse accademiche 45 Servizi e informazioni 47 III. COLLEGIO DOCENTI Docenti e insegnamenti per l’Anno accademico 2015-2016 51 IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI Piano generale degli studi per aree: – Corso di Laurea in Scienze Religiose – Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose Piano generale degli studi per anni: – Corso di Laurea in Scienze Religiose – Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose Tesario per l’esame di Laurea in Scienze Religiose Tesario per l’anno solare 2016 55 57 58 60 62 65 3 Indicazioni per sostenere gli esami di Grado Indicazioni per la stampa dell'elaborato di tesi Indicazioni per l'iscrizione agli esami di Grado Dichiarazione di originalità del testo 66 67 68 69 V. PROGRAMMA DEI CORSI A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE 73 Calendario settimanale delle lezioni e orario Programma dei corsi: – Corso propedeutico – I Anno – II Anno – III Anno Servizio di Tutorato e orario ricevimento dei docenti stabili 73 76 77 91 104 121 B. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE 123 Indicazioni per l’iscrizione al biennio Calendario settimanale delle lezioni e orario Programma dei corsi: – I e II Anno – Corsi per il Tirocinio – Tirocinio diretto e indiretto 124 125 126 143 148 VI. ATTIVITÀ DI RICERCA 151 VII. Gradi Accademici Conferiti 2008-2015 155 VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2015-2016159 4 Presentazione L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova è stato eretto il 23 marzo 2006 con decreti della Congregazione per l’Educazione Cattolica (prot. n. 992/2005) e ne sono stati approvati gli Statuta, ad experimentum, per un quinquennio. Il 27 luglio 2010 la medesima Congregazione ha approvato gli Statuta rivisti a seguito della pubblicazione della Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose (28 giugno 2008) e della Nota di ricezione dell’“Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” (30 settembre 2009) emanata dalla Conferenza Episcopale Italiana. L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Padova, è collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto ed è in sinergia con gli altri Istituti Superiori di Scienze Religiose ed Istituti Teologici affiliati, presenti sul territorio della Regione Conciliare delle Venezie, tramite “sistema a rete”. Il piano di studi si compone di un triennio e di un biennio. Nel triennio vengono trattate scientificamente tutte le fondamentali discipline teologiche e filosofiche che completano l’itinerario teologico e che conducono al primo grado accademico di Laurea in Scienze Religiose. Nel biennio si dà spazio alle discipline di specializzazione degli indirizzi pedagogico-didattico e pastorale-ministeriale trattati in prospettiva interculturale e interreligiosa. Il ciclo di specializzazione conduce al conseguimento del secondo grado accademico di Laurea magistrale in Scienze Religiose. Il biennio è finalizzato all’apprendimento di requisiti e competenze professionali richiesti agli operatori in ambito culturale ed educativo, scolastico e pastorale. A tale scopo vengono promosse iniziative di ricerca e di approfondimento che consentono allo studente di realizzare un percorso di studi adeguato alle proprie aspettative e attitudini personali. Gli incontri sono aperti a tutti, coinvolgono docenti e studenti dell’Istituto e valgono per l’aggiornamento professionale degli insegnanti di religione cattolica. Il tema del progetto di ricerca per l’Anno accademico 2015-2016 è “Il corpo delle religioni. Nutrirsi”. Quello che comincia è il decimo anno di attività dell’Istituto. In questi anni si è adeguato alle successive richieste normative e ha affrontato le verifiche ecclesiastiche richieste. Le “Intese MIUR-CEI per l’IRC nelle scuole pubbliche” (Roma, 28 giugno 2012) stabiliscono, infatti, che a partire dall’anno scolastico 2017-2018 tutti gli insegnanti di religione cattolica, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, siano in possesso di un titolo teologico di livello accademico in teologia (Baccalaureato, Licenza, 5 Dottorato) o di secondo grado in Scienze Religiose (Laurea magistrale). Fino a tale termine l’insegnamento può essere affidato anche a coloro che entro l’Anno accademico 2013-2014 abbiano conseguito un diploma accademico di Magistero in Scienze religiose o un Diploma in Scienze Religiose (per le scuole dell’infanzia e primarie a condizione che abbiano impartito l’insegnamento della religione cattolica continuativamente per almeno un anno scolastico nel corso del quinquennio 2007-2012). Il “Rapporto della Commissione esterna per la valutazione della Facoltà Teologica del Triveneto e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova” (cfr. www.avepro.va - sezione “Rapporti valutazione”), stilato dalla Commissione AVEPRO a seguito della visita compiuta dal 6 all’8 maggio 2013, certifica che la qualità accademica degli studi (didattica, ricerca, organismi di gestione e di servizio) è conforme agli standard indicati dal “Processo di Bologna”. Uguale parere positivo è giunto dalla visita della Commissione del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose del 6 febbraio 2014 in previsione della rimappatura degli ISSR in Italia. La Conferenza Episcopale del Triveneto, infine, con la nota dell’8 gennaio 2015 ha confermato l’intenzione di mantenere attivo l’ISSR di Padova riscontrando una sostanziale congruenza nei parametri accademici richiesti. 6 I. Documenti N. 992/2005 CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (DE SEMINARIIS ATQUE STUDIORUM INSTITUTIS), attentis postulatoriis litteris Rev.mi Præsidis Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ, nomine Em.mi ac Rev. mi Præsidentis Conferentiæ Episcopalis Trivenetæ, Patriarchæ Venetiarum et Magni Cancellarii, atque perpensis votis Exc.mi Episcopi Tergestini, Delegati a Conferentia Episcopali Triveneta ad rem tractandam; cum compererit Institutum Superius Scientiarum Religiosarum Patavinum, iuxta normas a Sancta Sede pro huiusmodi Institutis manatas, Consilio memoratæ Facultatis Theologicæ academice omnino spondente, probe ordinari, ad Docentes in primis et studiorum programmata quod attinet; prolatas sibi preces libenter excipiens, idem INSTITUTUM SUPERIUS SCIENTIARUM RELIGIOSARUM in civitate Patavina situm hoc Decreto canonice erigit erectumque declarat, ipsum simul constituens sub potestate atque ductu memoratæ Facultatis Theologicæ, cuius erit academicos gradus per Institutum iis studentibus conferre, qui, studiorum curriculum rite emensi, omnia iure præscripta feliciter compleverint iuxta peculiaria Statuta, a Facultate cum Instituto digesta atque a Congregatione de Institutione Catholica approbata. Eiusdem Facultatis Theologicæ proinde erit continuo invigilare ad academicam Instituti condicionem diligenter servandam ac promovendam, ad Docentium præsertim qualitates studiorumque severitatem quod spectat, ceteris servatis de iure servandis; servatis Statutis eiusdem Facultatis; contrariis quibuslibet minime obstantibus. Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXIII mensis Martii, a. D. MMVI. 7 N. 992/2005 CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (de Seminariis atque Studiorum Institutis), lectis perpensisque Statutis Instituti Superioris Scientiarum Religiosarum Patavini, sub potestate et ductu Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ constituti, quæ in eorundem LXIII articulis definiuntur ac statuuntur rata habet et ad quinquennium experimenti gratia approbat; iisque ad quos pertinet, ut rite observentur præcipit; ceteris servatis de iure servandis; contrariis quibuslibet minime obstantibus. Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXVII mensis Iulii, a. D. MMX. 8 STATUTO TITOLO I NATURA E FINE Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica all’interno della Facoltà Teologica del Triveneto. È in collegamento con essa secondo il modello di un’istituzione accademica a rete descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità accademica. Art. 2 - L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Padova ed è conforme alla Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà Teologica del Triveneto. a) L’Istituto ha sede in Padova. b) La Facoltà Teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di Laurea (Baccalaureato) in Scienze Religiose (dopo il triennio) e di Laurea Magistrale (Licenza) in Scienze Religiose (dopo il biennio di specializzazione) in corrispondenza agli equivalenti titoli dell’ordinamento civile. Art. 3 - L’ISSR di Padova ha come propria finalità la formazione teologica accademica di religiosi e laici: a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo; b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società; c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole. Art. 4 - L’ISSR persegue la propria finalità proponendo l’approfondimento e la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l’ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione. 9 Art. 5 - La responsabilità della vita e della promozione dell’ISSR di Padova viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto1. Essa si attua attraverso la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-scientifico dell’Istituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell’Istituto. Le autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto sono il Gran Cancelliere, il Preside, il Consiglio di Facoltà. Art. 6 - Al Gran Cancelliere della Facoltà spetta: a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica di ciascun ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica; b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e il testo dello Statuto dell’ISSR per la debita approvazione; c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR; d) nominare i Docenti stabili dell’ISSR su proposta del Consiglio di Istituto, previo consenso del Moderatore e del Preside, e con il nulla osta dalla Commissione Episcopale; e) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia e con il nulla osta del Moderatore. Art. 7 - Al Preside della Facoltà compete: a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà per questioni riguardanti l’ISSR; b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni; c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di grado; d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e l’attività dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica; e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR. Cf. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6. 1 10 Art. 8 - Al Consiglio della medesima Facoltà spetta: a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’ISSR; b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’ISSR in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili; c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR; d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’ISSR, in particolare della biblioteca; e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR preparata dal Direttore; f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR; g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’ISSR qualora esso risultasse inadempiente. Art. 9 - L’ISSR di Padova fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze religiose costituito all’interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore. Art. 10 - L’Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica2 e dal presente Statuto. TITOLO II AUTORITà ACCADEMICHE Art. 11 - Le autorità accademiche proprie dell’Istituto sono: • il Moderatore dell’Istituto • il Direttore • il Vice Direttore • il Consiglio d’Istituto Il Moderatore Art. 12 - Il Moderatore dell’ISSR è il Vescovo di Padova. Al Moderatore spetta: a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa; 2 Cf. Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008. 11 b) nominare i docenti non stabili concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro che insegnano altre discipline; c) revocare la missio canonica o la venia docendi, atteso l’art. 27 (Titolo III); d) dare il nulla osta per la nomina del Direttore; e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’ISSR, riferendone al Gran Cancelliere; f) significare alla Facoltà Teologica del Triveneto le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure; g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’ISSR, se le circostanze lo suggeriscono, dopo aver sentito in merito il parere del Direttore; h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR; i) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, congiuntamente al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e al Direttore dell’Istituto. Il Direttore Art. 13 - Il Direttore è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto tra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR, e con il nulla osta del Moderatore dello stesso, quando non coincidesse con il Gran Cancelliere. Art. 14 - Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato nel suo ufficio una sola volta consecutivamente. Art. 15 - Al Direttore compete: a) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà Teologica del Triveneto e alle autorità civili; b) dirigere, promuovere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento; c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei docenti; d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega; e) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto e, dopo averla sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto, presentarla al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto; 12 f) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside e con il Moderatore; g) proporre al Moderatore la nomina dell’Economo, del Segretario e del Vice Direttore scelto tra i Docenti dell’Istituto, che lo coadiuvi nell’adempimento di determinate funzioni, per un periodo definito; h) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà Teologica del Triveneto. Il Consiglio d’Istituto Art. 16 - Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità diretta e specifica dell’ISSR. Esso è composto da: • Direttore dell’Istituto, che lo presiede; • Vice Direttore; • tutti i Docenti stabili dell’Istituto; • due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti dai loro colleghi; • Preside della Facoltà o un suo Delegato; • un Delegato del Moderatore; • due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti ogni anno; • Segretario con compiti di attuario. Art. 17 - I compiti del Consiglio d’Istituto sono: a) stabilire i piani di studio, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; b) designare la terna dei Docenti stabili da proporre al Moderatore per la nomina a Direttore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio docenti; c) proporre le nomine dei Docenti; d) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR. Art. 18 - Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Direttore almeno due volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. 13 TITOLO III DOCENTI Art. 19 - I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere ordinari o straordinari, nominati dal Gran Cancelliere3, e non stabili, che possono essere incaricati, assistenti o invitati, nominati dal Moderatore. a) Per la cooptazione e la promozione dei docenti dell’ISSR si applicano le condizioni stabilite dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e dalle annesse Ordinationes. b) I Docenti stabili per le discipline ecclesiastiche devono essere in possesso del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione ecclesiastica; per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di secondo ciclo degli studi superiori. c) I Docenti Stabili e quelli non stabili ricevono la missio canonica o la venia docendi, concordemente con l’art. 12b. Art. 20 - L’Istituto conta su un numero congruo di Docenti stabili dei quali almeno cinque siano Docenti ordinari. a) I Docenti stabili ordinari sono docenti assunti a titolo definitivo e a tempo pieno. Spetta al Docente stabile ordinario: occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita dell’Istituto e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni che lo distolgano da questi compiti. b) I requisiti per essere promosso a Docente ordinario, oltre a quelli previsti per essere Docente straordinario (cf. art. 21a) sono: avere insegnato con efficacia almeno tre anni come docente straordinario la disciplina al cui insegnamento è chiamato nell’Istituto; aver pubblicato lavori che segnino un progresso nella disciplina insegnata; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. Art. 21 - I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno. a) I requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza di dottrina e senso di responsabilità ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta o titolo equipollente; aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario (almeno per tre anni); aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante 3 Cf. Facoltà Teologica del Triveneto, Regolamento, art. 15 f. 14 adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. b) La procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario è stabilita dal Regolamento dell’Istituto. Spetta alla Facoltà la verifica delle condizioni per la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorità dell’Istituto. Art. 22 - I Docenti non stabili per le materie ecclesiastiche - docenti incaricati, assistenti, invitati - devono essere in possesso almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente e devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini all’insegnamento. Art. 23 - I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su presentazione del Direttore, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle autorità collegiali e personali della Facoltà Teologica del Triveneto. a) Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per l’insegnamento presso le Facoltà ecclesiastiche. b)Ad un Docente non stabile non può venire affidato l’insegnamento di più di tre discipline. c) Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto può proporre che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni consecutivi di insegnamento, sia incaricato ad quinquennium. Art. 24 - I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un professore stabile e con l’approvazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didattiche e scientifiche vengono attribuite dal Direttore d’accordo con il Consiglio di Istituto. Compete al Docente assistente: a) assistere il docente stabile nell’insegnamento, nel lavoro seminariale e nella preparazione delle riunioni scientifiche; b) collaborare nello svolgimento degli esami; c) aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida del professore. Il Docente assistente potrà essere incorporato nel corpo accademico dopo aver svolto un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze del Direttore, sentito il Consiglio di Istituto. Art. 25 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio Plenario dei Docenti dell’ISSR. Gli incontri del Collegio plenario dei Docenti sono finalizzati ad una valutazione della vita dell’Istituto, ad un aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, ad una conoscenza dei docenti e alla nomina dei due rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio ple15 nario dei docenti - convocato e presieduto dal Direttore - si riunisce almeno una volta l’anno. Art. 26 - L’incarico di docente stabile termina con il raggiungimento del settantesimo anno di età. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio d’Istituto. I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati per l’insegnamento di singoli corsi fino all’età di settantacinque anni. Art. 27 - La sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza può essere attivata da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformità alla dottrina cattolica o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dall’art. 22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana. Art. 28 - I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica sia alla ricerca. TITOLO IV STUDENTI Art. 29 - L’Istituto può accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teologia e le Scienze Religiose. Art. 30 - Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti. Art. 31 - Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici rilasciati dalla Facoltà frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte dall’Istituto. Per essere ammesso come studente ordinario è necessario aver conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta allo studente la fre16 quenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei rispettivi esami. Art. 32 - Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per l’iscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame. Per essere iscritto come studente straordinario è necessario che lo studente dimostri di aver idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici ma possono chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dell’esame, l’attestazione del voto conseguito. Il curriculum di detti studenti può essere valutato ai fini del passaggio a studenti ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle condizioni previste dall’articolo precedente. Art. 33 - Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del Direttore, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dall’ISSR. Art. 34 - Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facoltà di Teologia o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare alcuni corsi e di sostenere i relativi esami. Art. 35 - Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli studi, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la sessione invernale dell’Anno accademico conclusivo, diventano fuori corso. Art. 36 - Gli studenti partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati dagli Statuti e dal Regolamento. Art. 37 - Per poter essere ammessi agli esami è necessario che lo studente abbia seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole discipline. Art. 38 - Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore. Art. 39 - Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Religiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 21 della Istruzione. 4 Cf. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn. 2-5. 17 TITOLO V OFFICIALI Art. 40 - La vita dell’Istituto si giova di alcuni officiali e di personale ausiliario addetto. Gli officiali sono: il Segretario, l’Economo e il Bibliotecario. Art. 41 - Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore dell’Istituto. Il Segretario Art. 42 - Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. Il Segretario è nominato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere confermato. Art. 43 - Al Segretario spetta: a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di Istituto; b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami, di conseguimento dei gradi accademici; c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale scopo; d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma; e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte, i diplomi; f) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e degli esami, i certificati e gli attestati; g) fungere da segretario del Consiglio d’Istituto. Art. 44 - Il Segretario può essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal Direttore. 18 L’Economo Art. 45 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere riconfermato. Art. 46 - All’Economo spetta: a) amministrare i beni dell’Istituto ed avere la responsabilità della cura ordinaria degli ambienti e di quanto contengono; b) provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono promosse dall’Istituto, mantenendosi per ciò in collegamento con il Direttore; c) curare la redazione dei registri contabili; d) predisporre il preventivo e il rendiconto annuale. Art. 47 - L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal Direttore. Il Bibliotecario Art. 48 - Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attività della biblioteca dell’Istituto. È nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio d’Istituto. Art. 49 - Spetta al Bibliotecario: a) assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca; b) custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando la Biblioteca di strumenti adeguati; c) presiedere all’utilizzo e alla sistemazione della biblioteca; d) catalogare i libri e le riviste in arrivo; e) consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi; f) presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e l’incremento della Biblioteca stessa. Personale ausiliario Art. 50 - Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate nella vita dell’Istituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Questi ausiliari sono scelti dal Direttore con l’assenso del Moderatore e del Consiglio degli affari economici. 19 TITOLO VI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE Art. 51 - La gestione economica dell’Istituto è sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli affari economici, composto di almeno tre membri, nominati dal Moderatore. Ne è membro, con funzioni di segretario l’Economo dell’Istituto. È convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e al Moderatore. Il Consiglio dura in carica quattro anni. TITOLO VII ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 52 - Il curriculum degli studi dell’ISSR ha la durata di cinque anni: i primi tre anni per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e i due anni successivi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Art. 53 - Nel corso del biennio specialistico sono attivati almeno i corsi di indirizzo pedagogico-didattico; possono essere attivati anche corsi di indirizzo pastorale-catechetico-liturgico. Art. 54 - Per quanto concerne l’ordinamento degli studi, il monte ore e i crediti nell’ISSR sono equivalenti a quelli del ciclo istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto strutturato in un quinquennio. Nel quinquennio i crediti, secondo il sistema europeo degli ECTS, devono essere normalmente 300 comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini. Art. 55 - Il programma degli studi e il curricolo dell’ISSR prevede nel primo Triennio le seguenti discipline e aree disciplinari: • Storia della Filosofia • Filosofia sistematica • Sacra Scrittura • Introduzione alla Teologia • Teologia Fondamentale • Teologia dogmatica • Teologia morale • Liturgia 20 • Patrologia e Storia della Chiesa • Scienze umane e Scienze della religione (Pedagogia generale, Sociologia). • Didattica generale e Didattica dell’IRC • Teoria della scuola e legislazione scolastica. Nel biennio vengono proposte discipline teologiche e altre di indirizzo didattico e pastorale, quali: • Storia delle religioni e Teologia delle religioni • Chiese cristiane ed ecumenismo • Diritto canonico • Teologia pastorale • Teologia dell’evangelizzazione e catechetica • Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia, Pedagogia speciale). Sono previste anche discipline complementari e opzionali (ad es. Interculturalità e religione, Giovani e religione, Mistica delle religioni, Arte, Storia della Chiesa locale, Etica sociale e immigrazione, Scienza e fede). TITOLO VIII GRADI ACCADEMICI Art. 56 - I gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto a cui l’ISSR è collegato. Art. 57 - I requisiti per conseguire la Laurea in Scienze Religiose sono: a) aver frequentato il ciclo triennale di studi ed aver superato le verifiche con esito positivo; b) attestare la conoscenza di una lingua straniera; c) aver composto e discusso un elaborato scritto, conforme alle nome indicate dal Regolamento, che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto, e sostenuto un “esame sintetico” su un apposito tesario con una commissione di almeno tre docenti. Art. 58 - I requisiti per conseguire la Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono: a) aver frequentato il ciclo quinquennale di studi ed aver superato le verifiche di profitto prescritte; 21 b) attestare la conoscenza di due lingue straniere; c) aver composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate dal Regolamento, che mostri la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto, e sottoporlo a pubblica discussione nella sessione prevista. TITOLO IX SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI Art. 59 - Per il raggiungimento dei suoi fini, l’ISSR cura l’incremento della Biblioteca fornita e aggiornata, in libri e riviste specializzate in scienze teologico-religiose, e dispone di adeguati supporti multimediali, incluso il collegamento “in rete” con la Facoltà. Art. 60 - L’amministrazione dell’ISSR è autonoma e non dipende dalla Facoltà. La copertura economica delle sue attività conta sul contributo annuo della Diocesi, sulle tasse degli studenti e su eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni. DISPOSIZIONI FINALI Art. 61 - Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere proposte dal Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza Episcopale Triveneta, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica. Art. 62 - Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presente Statuto si seguono le indicazioni del Regolamento, le decisioni di volta in volta adottate dai competenti organi di governo dell’Istituto e, in ultima istanza, le norme del Diritto Canonico universale e particolare. Art. 63 - In conformità all’articolo 47 dell’Istruzione si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avvenga sotto la guida della Facoltà e la responsabilità del Direttore, dopo attenta valutazione del curricolo svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il passaggio. Le modalità concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto. 22 REGOLAMENTO* PARTE PRIMA Norme generali degli studi I. Natura e fine Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica, prevista dal Codice di Diritto Canonico (cfr nn. 3-5) e disciplinata dalla Costituzione apostolica Sapientia christiana. È stato eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con Decreto del 23 marzo 2006 (prot. n. 992/2005), ha ottenuto l’approvazione degli Statuta, ad experimentum, per un primo quinquennio dal 2006 al 2011 e successivamente degli Statuta rivisti alla luce dell’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008), con Decreto del 27 luglio 2010 della Medesima (prot. n. 994/2005 et alii) per un secondo quinquennio (2010-2015). Le sue finalità sono quelle indicate dallo Statuto (artt. 3-4). Art. 2 - L’Istituto prevede un curriculum di studi quinquennale (3 + 2) pari a 300 crediti europei (ECTS; 60 crediti annuali), equivalenti a 175 crediti ecclesiastici, e pari a circa 2.100 ore di insegnamento. Gli studenti che hanno concluso gli studi del triennio e superato l’esame finale ottengono il grado accademico di “Laurea in Scienze Religiose” (primo grado accademico) e quelli che hanno concluso il biennio di specializzazione e superato l’esame finale, il grado accademico di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” (secondo grado accademico)1. Art. 3 - Il biennio di specializzazione si colloca in continuità accademica con gli studi del triennio di base ed è caratterizzato dalla prospettiva della interculturalità e della interreligiosità. Al suo interno sono previsti corsi propri e specifici per la preparazione degli Insegnanti di Religione Cattolica, degli operatori pastorali e di coloro che operano in ambito sociale. Art. 4 - L’Istituto è in collegamento accademico con la Facoltà Teologica del Triveneto (FTTr), ed è membro del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Religiose del Triveneto costituito all’interno del Consiglio di Facoltà. * Il presente Regolamento è stato approvato dalla Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica del Triveneto il 16 settembre 2014 (Prot. FTTr n. 80/14). 1 Il titolo di “Laurea in Scienze Religiose” e quello di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” corrispondono rispettivamente ai gradi accademici di Baccalaureato e di Licenza in Scienze Religiose (cf. CEC, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28.06.08, art. 26 e art. 27). 23 Art. 5 - L’Istituto ha sede presso i locali della Facoltà Teologica del Triveneto (via del Seminario, 7 - 35122 Padova). I suoi rapporti sono regolati dalla “Convenzione accademica tra Diocesi di Padova e Facoltà Teologica del Triveneto” che garantisce autonomia accademica e amministrativa dell’Istituto e adeguati sussidi didattici, amministrativi e logistici. Art. 6 - Il presente Regolamento si ispira alla “Nota Normativa” della Conferenza Episcopale Italiana approvata dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (15 febbraio 2005), alla “Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008). Tiene conto, inoltre, del Regolamento della Facoltà Teologica del Triveneto. II. Autorità accademiche comuni e proprie e Organismi collegiali Art. 7 - I compiti delle autorità accademiche comuni della Facoltà e dell’Istituto sono quelli descritti agli artt. 6-8 dello Statuto. Art. 8 - Le Autorità accademiche proprie dell’Istituto sono: a) il Moderatore b) il Direttore c) Il Vice Direttore d) Il Consiglio di Istituto. Art. 9 - Gli organismi collegiali sono il Consiglio di Istituto e il Consiglio per gli affari economici. Il Moderatore Art. 10 - Il Moderatore dell’Istituto è il Vescovo di Padova, il quale esercita l’autorità di governo a norma dell’art. 9 dello Statuto. Il Direttore Art. 11 - Con riferimento all’art. 17 b) dello Statuto spetta al Consiglio di Istituto designare mediante scrutinio segreto la terna di nomi da presentare al Moderatore per la nomina del Direttore. Art. 12 - I candidati vengono scelti tra i Docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto. La procedura di designazione e di nomina del Direttore è la seguente: a) Il Consiglio d’Istituto designa la terna dei nominativi da proporre al Moderatore sentito il parere del Collegio Docenti. 24 b) Per la designazione della terna hanno diritto di voto tutti i membri del Consiglio di Istituto, esclusi i rappresentanti degli studenti. Ciascun membro elettore esprime un nominativo per la terna che viene presentata al Moderatore con l’indicazione delle preferenze. c) Il Moderatore dell’Istituto presenta il candidato al Gran Cancelliere il quale lo nomina previo nulla osta dalla Commissione Episcopale Triveneta e dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto. Art. 13 - Qualora un docente scelto per la Direzione non sia stabile, viene nominato Pro Direttore in attesa che venga avviata la procedura di stabilizzazione. Il Vice Direttore Art. 14 a) Il Vice Direttore viene proposto dal Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, al Moderatore, il quale lo nomina per un periodo di 4 anni ed è rieleggibile una sola volta. b) Il Vice Direttore collabora con il Direttore nel governo dell’Istituto e lo sostituisce in sua assenza o per sua delega in ambiti determinati. Criteri generali di funzionamento delle autorità accademiche e degli Organismi collegiali Art. 15 - La partecipazione al Consiglio di Istituto e al Consiglio per gli affari economici può avvenire, in via eccezionale, anche tramite audio conferenza. a) Le deliberazioni e le mozioni delle autorità accademiche e degli organismi collegiali sono valide se: 1. gli aventi diritto siano convocati almeno sette giorni prima tramite lettera o e-mail o fax; 2. i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto; 3. le deliberazioni siano prese a maggioranza dei votanti. b) Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto. c) Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. 25 Il Consiglio di Istituto Art. 16 Composizione e convocazione a) Il Consiglio di Istituto ha responsabilità deliberativa, diretta e specifica sulla vita dell’Istituto. La sua composizione è quella prevista dallo Statuto (art. 16). Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere presenti, su invito del Direttore dell’Istituto, i Direttori degli Uffici Scuola delle Diocesi che hanno studenti iscritti all’Istituto, senza diritto di voto. b) Quando si trattano questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e alla relativa votazione. c) Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. Art. 17 - Il Consiglio di Istituto: a) verifica l’attuazione del piano di studio per il triennio e per il biennio; b) progetta e coordina le attività accademiche dell’Istituto; c) approva le modifiche da porre al Piano degli Studi; d) indica i membri della Commissione per l’approvazione dei progetti di tesi per la Laurea Magistrale; e) propone le modifiche al Regolamento dell’Istituto da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; f) promuove e verificare la certificazione di qualità dell’Istituto; g) promuove un corretto rapporto fra Istituto e Chiesa locale. III. Docenti Art. 18 - I Docenti dell’Istituto si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e non stabili (incaricati, assistenti o invitati). Art. 19 - Spetta al Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto stabilire il numero fisso di posti a Docenti stabili ordinari dell’ISSR di Padova in rapporto alle esigenze dell’attività scientifica e didattica. Tale numero, non inferiore a cinque, riguarderà ciascuna area di insegnamento: Sacra Scrittura, Teologia dogmatica, Teologia Morale-Pastorale, Filosofia, Scienze umane. La lista dei Docenti dovrà essere rivista almeno ogni tre anni. Art. 20 - I Docenti stabili straordinari possono divenire Docenti stabili ordinari, dopo almeno tre anni di insegnamento (Statuto art. 20 b) facendo richiesta scritta al Direttore dell’Istituto il quale sottoporrà la domanda all’esame della “Commissione per la qualifica dei Docenti” della Facoltà Teologica del Triveneto. 26 Art. 21 - La procedura di cooptazione per la nomina dei Docenti stabili avviene in stretta collaborazione tra Facoltà e Istituto, nel modo seguente: a) Il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del Docente candidato (cfr. Statuto FTTr, art. 21), chiede il nulla osta del Moderatore e prepara il dossier documentazione (curriculum vitae et operum, opere e saggi più significativi). b) Il Direttore dell’Istituto presenta il candidato alla Commissione della Facoltà costituita da: - Preside, che la presiede - Direttore dell’Istituto - da almeno tre Docenti stabili della Facoltà. c) La Commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle opere del docente candidato alla stabilità. I docenti revisori potranno essere scelti anche da altre Facoltà o Istituti italiani o stranieri. d) La Segreteria dell’Istituto invia ai censori con lettera del Direttore dell’Istituto la documentazione da esaminare e raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al Preside della Facoltà. La valutazione deve essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al Direttore dell’Istituto. I censori devono rimanere conosciuti solo dal Direttore e dalla Commissione. e) La Commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il Preside della Facoltà ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facoltà e alla Commissione Episcopale con richiesta di nulla osta per la nomina. Art. 22 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio dei Docenti. Viene convocato e presieduto dal Direttore almeno una volta l’anno e, in via straordinaria, anche su richiesta della maggioranza del Collegio stesso. Tutti i Docenti dell’Istituto fanno parte del Collegio plenario dei Docenti della Facoltà. Art. 23 - Il Collegio dei Docenti nomina ogni anno due rappresentanti tra i docenti non stabili, uno per il triennio e uno per il biennio, per il Consiglio di Istituto, presenti almeno la metà dei membri. I rappresentanti possono essere riconfermati per altri due mandati consecutivi. Art. 24 - Qualunque modifica alla programmazione delle lezioni va concordata preventivamente con il Direttore. Il docente può invitare alla propria lezione un “esperto” su qualche tematica specifica, concordando l’iniziativa con il Direttore anche in previsione di un eventuale rimborso spese. Art. 25 - Per le sessioni degli Esami di Grado, fissate di anno in anno nel Calendario accademico, i docenti che hanno seguito lavori di tesi devono tenersi liberi per presenziare alle stesse. Ugualmente coloro che annualmente rientrano nelle discipline scelte dal Tesario per la seconda prova all’esame di Laurea, sono tenuti a dare la loro disponibilità in tutte le sessioni. 27 IV. Officiali Art. 26 - La Direzione dell’Istituto è coadiuvata dal Segretario e dall’Economo. Il Segretario Art. 27 - Il Segretario è responsabile della Segreteria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore per un quadriennio, su proposta del Direttore. In seguito può essere riconfermato. L’Economo Art. 28 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto secondo il budget (bilancio preventivo). Art. 29 - L’Economo è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio. L’incarico è rinnovabile. Può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal Direttore. In particolare spetta all’Economo: 1. provvedere agli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali; 2. redigere il bilancio preventivo (budget) sulla base delle indicazioni date dal Consiglio per gli affari economici; 3. mettere in esecuzione quanto stabilito dal budget in accordo con il Direttore; 4. controllare la copertura economico-finanziaria delle attività messe in atto definendo e attuando opportune procedure di controllo (es. richieste, preventivi, ordini, ecc.); 5. gestire tutte le attività finanziarie (es. casse, banche, ecc.); 6. redigere il bilancio consuntivo. V. Amministrazione e gestione Il Consiglio per gli affari economici Art. 30 - Il Consiglio per gli affari economici è composto dai seguenti consiglieri: a) Moderatore o un suo delegato; b) Direttore dell’Istituto; c) Economo dell’Istituto, che funge da segretario; d) due consiglieri indicati dal Consiglio di Istituto. 28 Art. 31 - Il Consiglio per gli affari economici è convocato almeno due volte l’anno e dura in carica quattro anni. Art. 32 - Spetta al Consiglio per gli affari economici: 1. approvare i bilanci preventivo (budget) e consuntivo; 2. accettare e destinare eventuali contributi e sovvenzioni esterne erogati all’Istituto nel rispetto dei vincoli stabiliti dai donatori; 3. determinare le tasse accademiche a carico degli studenti; 4. determinare le politiche di remunerazione dei docenti; 5. determinare l’entità dei fondi destinati ad assicurare il diritto allo studio, anche mediante esoneri e riduzioni delle tasse accademiche concesse annualmente agli studenti in necessità o meritevoli secondo le procedure approvate; 6. verificare e provvedere alla copertura economica dei costi per le singole voci di spesa studiando strategie di reperimento fondi. VI. Studenti Art. 33 - Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti. Art. 34 - Sono iscritti come studenti ‘ordinari’ al ciclo che conduce al Diploma di Laurea in Scienze Religiose coloro che hanno conseguito un titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. Vengono ammessi come studenti ordinari al ciclo che conduce al Diploma di Laurea Magistrale in Scienze Religiose coloro che sono in possesso del Diploma di Laurea in Scienze Religiose. Art. 35 - a) Sono iscritti come studenti ‘straordinari’ coloro che pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame, mancano del titolo prescritto per l’iscrizione. Per essere iscritto come studente straordinario lo studente deve dimostrare di aver l’idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Il curriculum di detto studente può essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo qualora, in itinere, lo studente sia entrato in possesso delle condizioni previste all’articolo 33. Gli studenti straordinari non possono accedere al titolo di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose; hanno tuttavia la possibilità di ottenere al termine del loro curriculum un “Attestato di frequenza”. b) Possono accedere come studenti ‘straordinari’ al Corso di Laurea Magistrale gli studenti ‘fuori corso’ del triennio purché conseguano il titolo entro la sessione di esami estiva successiva. 29 Art. 36 - Sono iscritti come studenti ‘uditori’ coloro che hanno ottenuto dal Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi ed eventualmente di sostenerne i relativi esami. Agli studenti uditori è concesso di frequentare annualmente un massimo di corsi equivalente a non più di 30 ECTS, sostenendone eventualmente i relativi esami. L’iscrizione può avvenire all’inizio dei corsi che si intendono frequentare. Lo studente uditore viene immatricolato ma non riceve il libretto accademico e non può essere eletto come rappresentante degli studenti negli organi collegiali. Art. 37 - Sono iscritti come studenti ‘ospiti’ coloro che sono già iscritti nella sede della Facoltà Teologica del Triveneto o in altri Istituti collegati alla Medesima e frequentano alcuni corsi sostenendone i relativi esami. Essi sono tenuti a presentare richiesta per l’iscrizione ai corsi con il nulla osta del Direttore del loro ciclo di studi. Gli studenti della sede non pagano alcuna tassa di frequenza né di segreteria. Uno studente può frequentare come “ospite” in un altro ciclo di studi, con il consenso del Direttore, un massimo di due corsi all’anno. Art. 38 - All’inizio dell’Anno accademico, gli studenti eleggono i propri rappresentanti, con il compito di proporre al Direttore problemi ed esigenze. A sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti, qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita e l’attività dell’Istituto. I rappresentanti degli studenti eletti scelgono tra loro due delegati per il Consiglio d’Istituto, uno per triennio, uno per il biennio di specializzazione. Uno dei due delegati è candidato al Consiglio di Facoltà. I rappresentanti degli studenti possono essere rieletti una sola volta consecutivamente. Art. 39 - Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale non più di due volte all’anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L’orario e le modalità dell’assemblea devono venire concordate con il Direttore. VII. Iscrizioni Art. 40 - Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sono tenuti a un colloquio con il Direttore e devono presentare in Segreteria: a) domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; b) quattro foto formato tessera; c) fotocopia di un documento di identità; d) permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalità non italiana; e) diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale) con il quale si chiede di essere ammessi all’Istituto; f) lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi; 30 g) documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma supplement (DS). h) Gli studenti stranieri devono inoltre produrre: la traduzione del titolo di studio richiesto per l’ammissione all’Università civile della propria nazione; l’attestazione del numero complessivo degli anni di studio necessari per il conseguimento di tale diploma e la dichiarazione della validità del titolo per l’accesso all’Università del Paese d’origine. Le suddette certificazioni devono essere richieste al Consolato o all’Ambasciata Italiana presso il Paese d’origine o alle Rappresentanze Diplomatiche del Paese d’origine presenti sul territorio italiano. Art. 41 - Non è possibile essere iscritti contemporaneamente come studenti ordinari ad un altro Istituto o Facoltà, sia civile che ecclesiastica. Art. 42 - Le domande devono essere presentate presso la Sede dell’Istituto durante l’orario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel Calendario Accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione possono essere accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del Direttore. Art. 43 - L’iscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando un apposito modulo e versando l’importo per i diritti amministrativi. Art. 44 - Per conseguire il titolo di Laurea e di Laurea Magistrale è necessario essere iscritti come studenti ordinari rispettivamente almeno per un anno. Art. 45 - I titoli possono essere conseguiti anche iscrivendosi inizialmente come studente uditore per un numero annuale di corsi non superiore ai 30 ECTS. Art. 46 - Lo studente fuori corso versa la tassa stabilita di anno in anno dalla Segreteria e può frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi previsto e sostenere gli esami dei corsi seguiti. Art. 47 - L’iscrizione al primo anno della Laurea magistrale, senza aver conseguito il titolo precedente di Laurea, avviene come studente straordinario. Lo studente frequenta i corsi del primo anno e sostiene i relativi esami dopo avere sostenuto quelli del triennio precedente. Art. 48 - L’esame finale di Laurea, per gli studenti straordinari del primo anno del biennio specialistico, deve essere sostenuto entro la sessione estiva dell’anno di iscrizione. Coloro che non fossero in grado di conseguire il titolo entro tale scadenza non potranno iscriversi al secondo anno del biennio specialistico. In tal caso vengono iscritti come studenti fuori corso. Art. 49 - La tassa di iscrizione (ordinari, straordinari, uditori) dà diritto a sostenere gli esami fino alla sessione ordinaria invernale successiva all’Anno accademico in cui si è stati iscritti e fino alla sessione primaverile per sostenere l’Esame di Grado. 31 VIII. Diritti amministrativi Art. 50 - All’atto dell’iscrizione gli studenti si impegnano a versare l’importo per i diritti amministrativi fissato di anno in anno, secondo le modalità previste dall’Istituto. L’iscrizione effettuata oltre il termine stabilito comporta una penalità stabilità dall’Istituto. Art. 51 - Chi non regolarizza la propria posizione secondo le modalità previste non viene considerato iscritto all’Istituto. Art. 52 - Gli studenti che si ritirano entro il 15 novembre possono riavere l’importo versato, ad eccezione di una quota, fissata di anno in anno, che viene trattenuta come risarcimento delle spese di Segreteria. In caso di ritiro successivo, l’importo versato non viene più restituito. Art. 53 - Gli studenti uditori versano una quota di iscrizione fissata di anno in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare. Art. 54 - Gli studenti fuori corso sono tenuti ad iscriversi versando la quota prevista entro l’inizio delle lezioni del primo semestre, se devono ancora frequentare corsi previsti dal piano di studi; entro l’inizio delle lezioni del secondo semestre se devono sostenere esami o altre prove previste dall’ordinamento degli studi (elaborati, tirocinio, tesi scritta di Laurea o di Laurea Magistrale). IX. Frequenza ai corsi Art. 55 - Obbligo di frequenza a) La natura dello studio della Teologia richiede la partecipazione attiva e regolare alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria. Coloro che non possono frequentare regolarmente le lezioni sono tenuti ad essere presenti almeno ai due terzi delle ore complessive di ciascun corso. b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare il corso nei successivi anni accademici. c) La frequenza ai corsi seminariali e di tirocinio indiretto deve essere continuativa e superiore al 75%. Gli elaborati vanno consegnati in Segreteria entro il mese di ottobre dell’Anno accademico in cui si è frequentato il corso. Dopo tale data la Segreteria non garantisce la consegna dei testi al docente per la valutazione. d) La Segreteria può verificare la presenza degli studenti alle lezioni rispetto alle firme poste nell’apposito modulo. Qualora non venga rilevata la presenza in classe dello studente spetta al Direttore prendere adeguati provvedimenti disciplinari. Art. 56 - La presenza alle lezioni viene certificata mediante la firma personale che lo studente pone su appositi moduli alla fine delle lezioni. È ammessa la 32 registrazione della firma il giorno successivo la lezione, da farsi in Segreteria, alla presenza di un altro studente presente alla medesima lezione. Art. 57 - Gli studenti non devono entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno uscire prima della sua conclusione. Coloro che sono costretti da seri motivi ad entrare e uscire fuori orario devono avere l’autorizzazione scritta della Direzione. Art. 58 - Per i corsi annuali tenuti da due docenti, con esami separati e voto finale unico, la frequenza viene calcolata sui due terzi di ciascuna parte semestrale e non sull’intero monte ore annuale. Art. 59 - Eventuali deroghe dall’obbligo di frequenza possono essere concesse in via eccezionale e per motivi gravi (ad esempio di malattia) solo dal Direttore, presentando richiesta scritta ed allegando la debita documentazione. In ogni caso la frequenza non deve scendere sotto la metà delle ore previste per ciascun corso. Art. 60 - Il Direttore valuta l’opportunità di concedere l’esonero di frequenza dalle lezioni di 1 o 2 corsi, purché non siano fondamentali, dopo avere verificato l’impossibilità di frequentarli in una sede vicina di Facoltà. X. Omologazioni Art. 61 - È possibile chiedere l’omologazione di corsi ed esami sostenuti presso Università, Facoltà e Istituti Teologici, purché questi corrispondano sostanzialmente a quelli dell’ISSR per numero di ore, programmi e idoneità dei Docenti. Art. 62 - Gli studenti in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose, conseguito nella sede ISSR di Padova, che si iscrivono alla Laurea Magistrale, possono avere omologati con voto gli esami già sostenuti nel precedente ordinamento, secondo un numero massimo di 30 ECTS. Art. 63 - Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare un certificato di esami della Segreteria della Facoltà o dell’Istituto, presso il quale ha sostenuto l’esame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, la valutazione e la data di esame. Art. 64 - Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali dei corsi frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile del Direttore. Art. 65 - I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel libretto di esami e non vengono computati nella media finale. Invece, i voti degli esami sostenuti presso la Sede della Facoltà, gli ITA e gli ISSR della Facoltà, vengono trascritti in Segreteria (non nel libretto) e computati nella media finale. Art. 66 - Se il numero dei crediti omologati equivale o è superiore a 35 ECTS, si dà la possibilità di iscriversi agli anni successivi, fatte salve le necessarie integrazioni. 33 Art. 67 - Lo studente che ha ottenuto omologazioni può fare domanda al Direttore di essere ammesso alla frequenza di corsi dell’anno successivo a quello in cui è iscritto. Art. 68 - Non è consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di Laurea o di Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza di un numero di corsi interni all’Istituto pari almeno a 60 ECTS. Art. 69 - Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il 15 ottobre. Art. 70 - Dopo tale termine è consentito richiedere omologazione soltanto di quegli esami che nel frattempo siano stati sostenuti con esito positivo presso Università, Facoltà e Istituti teologici. XI. Esami Art. 71 - Sono previste tre sessioni ordinarie di esami: a) la sessione invernale, alla fine del I Semestre; b) la sessione estiva, alla fine del II Semestre; c) la sessione autunnale, all’inizio dell’Anno accademico. Art. 72 - Sono previste due sessioni straordinarie di esami, fissate di anno in anno nel Calendario Accademico. Art. 73 - Nelle tre sessioni ordinarie ciascun docente è tenuto a fissare almeno due appelli d’esame all’interno della stessa sessione, in settimane distinte. Nel caso un docente tenga più di un corso, è tenuto a tenere separate le date d’esame per ciascun corso. Art. 74 - Il docente indica il numero massimo di studenti che esamina in una giornata ed eventualmente si rende disponibile a esaminare i rimanenti il giorno successivo. Art. 75 - Nelle due sessioni straordinarie è possibile sostenere gli esami soltanto di quei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente precedente la sessione stessa e di quelli fondamentali considerati propedeutici. Nel caso gli iscritti siano meno di tre l’appello può venire annullato o spostato in altra data. Art. 76 - Per le sessioni straordinarie ogni docente indica soltanto una data di esame. Art. 77 - A conclusione dell’esame il docente annota sul verbale la data, il voto e gli argomenti sui quali ha verificato la preparazione dello studente e vi appone la firma seguita da quella dello studente. Nel libretto accademico il docente riporta il titolo della disciplina, il codice del corso, i crediti rela34 tivi (ECTS), il voto, la data e la firma. Nel caso di studenti uditori che non hanno il libretto, il docente annota solo i dati sul verbale. Art. 78 - L’esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione immediatamente successiva al termine del corso stesso. Art. 79 - L’orario e l’ordine degli esami viene fissato ed opportunamente notificato dalla Segreteria. Art. 80 - La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a condizione di: a) essere in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei diritti amministrativi; b) aver frequentato almeno i due terzi delle lezioni del corso; Art. 81 - La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il termine previsto dal Calendario Accademico. Art. 82 - Si concede la facoltà di cambiare l’appello nel quale ci si è iscritti o di ritirarsi dall’esame facendo richiesta alla Segreteria almeno tre giorni prima dell’esame. La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver verificato il numero degli studenti già iscritti e la disponibilità del Docente. Art. 83 - Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti all’esame, si perde il diritto di sostenerlo nella successiva sessione. Art. 84 - Alcuni esami sono propedeutici ad altri e vanno sostenuti precedentemente. L’esame di Storia della Filosofia (o di Filosofia contemporanea) è propedeutico agli esami di: Antropologia filosofica, Filosofia morale, Filosofia teoretica, Filosofia della religione. L’esame di Introduzione alla Sacra Scrittura è propedeutico agli esami di: Antico Testamento 1, Antico Testamento 2, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Letteratura paolina, Letteratura giovannea. L’esame di Teologia fondamentale è propedeutico agli esami di: Antropologia teologica ed escatologia, Cristologia, Teologia trinitaria, Ecclesiologia e Mariologia, Sacramenti. L’esame di Teologia morale fondamentale è propedeutico agli esami di: Morale sessuale e familiare, Bioetica, Morale sociale. Art. 85 - L’esame può essere previsto dal docente sia in forma orale che scritta e/o mista, secondo la modalità che il docente è tenuto ad indicare all’inizio del corso. Art. 86 cato: - a) Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente signifi18 - 19: sufficiente 20 - 22: discreto 23 - 25: buono 26 - 28: molto buono 29 - 30 e lode: eccellente b) Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segreteria. 35 Art. 87 - È concesso allo studente di ritirarsi durante l’esame o di rifiutare il voto. In questi casi il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello studente) “ritirato”. Se la prova è valutata non sufficiente il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello studente) “non approvato”. Art. 88 - Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva, che si sono ritirati dall’esame o che hanno rifiutato il voto, possono ripetere l’esame a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l’esame nella stessa sessione. Art. 89 - Nel caso in cui lo studente non superi l’esame per tre volte è tenuto a rifrequentare il corso. Art. 90 - a) Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d’esame, firmato dal professore, immediatamente alla fine dell’esame, nel caso di esame orale, o in Segreteria, entro un mese dalla comunicazione dei risultati, nel caso di esame scritto. b) Qualora dopo tale termine il verbale non fosse ancora firmato, il voto viene ritenuto accettato. c) Nel caso il voto venga accettato, non è più possibile rifiutarlo successivamente. Art. 91 - Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l’Anno accademico termina con la sessione invernale dell’Anno successivo a quello in cui si sono frequentati i corsi. Art. 92 - I docenti che terminano l’insegnamento presso l’Istituto sono tenuti ad essere presenti agli appelli di esame del proprio corso fino alla sessione invernale dell’Anno accademico successivo a quello in cui si è svolto il corso. Successivamente gli studenti sono tenuti a sostenere l’esame con il docente che subentra nel corso. Art. 93 - Gli studenti che entro il terzo Anno accademico non abbiano completato il ciclo triennale degli studi, conseguendo il titolo di “Laurea in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso, qualora non intendano proseguire con il biennio specialistico. Art. 94 - Gli studenti che entro il quinto Anno accademico non abbiano completato il ciclo di specializzazione, conseguendo il titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso. Art. 95 - Se uno studente non assolve i diritti amministrativi per più di due anni consecutivi, la validità degli esami sostenuti verrà giudicata dal Direttore. Terminati gli esami previsti dal piano degli studi lo studente ha cinque anni di tempo per conseguire il titolo. Art. 96 - Al termine degli studi, la Segreteria rilascia allo studente ordinario il certificato degli esami sostenuti, il Diploma supplement e il Diploma del 36 grado accademico conseguito. Art. 97 - Completati tutti gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari (non in possesso del titolo necessario per essere ammessi al conseguimento dei titoli in Scienze religiose) possono richiedere un “Attestato di frequenza”. Art. 98 - Gli studenti uditori possono richiedere un “Attestato di frequenza” dei corsi e degli esami sostenuti. XII. Indirizzi Art. 99 - Nel piano generale degli studi sono previsti corsi di specializzazione di indirizzo pedagogico-didattico e di indirizzo pastorale-ministeriale, con corsi propedeutici al tirocinio. Art. 100 - La scelta dell’indirizzo viene fatta con l’iscrizione al biennio. Art. 101 - Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti uno dei due indirizzi e il superamento dei rispettivi esami. XIII. Corsi di specializzazione Art. 102 - Il piano degli studi del biennio prevede la frequenza di corsi di specializzazione come: corsi seminariali, corsi opzionali, laboratori e tirocinio. Art. 103 - I corsi seminariali hanno la finalità di abilitare lo studente alla ricerca, alla esposizione e alla produzione di un elaborato scritto. La scelta dei seminari non è determinata dalla scelta dell’indirizzo. I seminari possono servire da avvio per la stesura dell’elaborato finale di Laurea e di Laurea Magistrale. Art. 104 - I corsi opzionali e complementari consentono allo studente di arricchire la propria formazione approfondendo percorsi consoni ai suoi interessi culturali. Art. 105 - I laboratori consentono una connessione tra teoria e pratica, si strutturano con modalità interattive e sono caratterizzati dall’apprendimento di un metodo di lavoro trasferibile in altri contesti. Art. 106 - Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor dell’Istituto e da un referente dell’ambito scelto. Art. 107 - Qualora l’esperienza di tirocinio diretto e indiretto non sia valutata positivamente dalla Commissione apposita, è possibile ripetere il tirocinio. Se anche la seconda volta l’esito non dovesse essere positivo si procede alla sospensione del tirocinio. 37 PARTE SECONDA NORME PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE” E DI “LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE” I. Conferimento del titolo di “Laurea in Scienze Religiose” Art. 1 - Possono accedere all’esame finale per conseguire il titolo di Laurea in Scienze Religiose (o Laurea triennale) gli studenti ordinari che hanno completato i primi tre anni del curriculum di studi in Scienze Religiose Art. 2 - I requisiti per il conseguimento del titolo di Laurea sono: a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo; b) attestare la conoscenza di una lingua straniera mediante la presentazione di certificato della Scuola Media Superiore seguita; c) aver composto un elaborato scritto; d) aver superato con esito positivo l’esame finale. A. L’elaborato scritto Art. 3 - L’elaborato scritto deve dimostrare nel candidato la capacità di istruire lo status quaestionis dell’argomento affrontato e di impostare un percorso di ricerca scientifica. Art. 4 - Lo studente sceglie un Professore come relatore per l’elaborato scritto tra i Docenti dell’Istituto. Art. 5 - Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta una traccia di sviluppo dell’argomento affrontato, corredata da bibliografia essenziale e controfirmata dal Docente scelto e dal Direttore. Art. 6 - La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di Laurea: entro il 31 ottobre: per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale; entro il 31 maggio per la sessione invernale. Art. 7 - L’elaborato consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle trenta cartelle e non superiore alle cinquanta. Le norme bibliografiche e tipografiche sono contenute nel testo di Metodologia della Facoltà Teologica del Triveneto. 38 Art. 8 - L’elaborato va consegnato in duplice copia almeno un mese prima dell’esame di Diploma: una per il docente che ha diretto la preparazione, l’altra per la Segreteria. Si richiede anche di far pervenire l’elaborato in copia digitale. Art. 9 - La valutazione positiva dell’elaborato dà diritto allo studente di accedere all’esame finale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del relatore. Art. 10 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato. B. L’esame finale Art. 11 - L’esame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si tiene in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale. Art. 12 - L’esame finale è pubblico e viene sostenuto davanti ad una Commissione composta da tre Docenti dell’Istituto: il Docente che ha seguito l’elaborato scritto, un altro Docente, un Presidente. Art. 13 - L’esame è costituito da due colloqui di venti minuti ciascuno. Il primo consiste nella presentazione dell’argomento dell’elaborato collocato nell’area di riferimento. Il secondo colloquio verte su un approfondimento monografico di una delle cinque tesi indicate dalla Direzione. Lo studente sceglie il tema dell’approfondimento monografico e lo comunica alla Segreteria alla consegna della scheda di approvazione dell’argomento dell’elaborato (vedi art. 6). Art. 14 - L’iscrizione all’esame avviene presentando in Segreteria l’apposito modulo, due copie dell’elaborato scritto, il libretto accademico, la tassa fissata. Art. 15 - Il giorno in cui si svolge l’appello viene comunicato dalla Segreteria quindici giorni prima. La Composizione della Commissione e l’ordine di appello vengono comunicati tre giorni prima dell’esame. Art. 16 - Al termine dell’esame la Commissione esprime la valutazione in trentesimi che farà media con i voti degli esami dei corsi del triennio e con la valutazione dell’elaborato scritto. II. Passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi Art. 17 - Chi è in possesso del titolo di Diploma in Scienze Religiose rilasciato dalla Conferenza Episcopale italiana, in base al “Parere di conformità” (vecchio ordinamento di studi), ed intende conseguire il Diploma accademico di Laurea in Scienze Religiose (nuovo ordinamento) viene iscritto al terzo anno ed è tenuto alla frequenza di un numero di corsi pari almeno a 25 ECTS previa verifica del programma. 39 Art. 18 - Chi è in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose (vecchio ordinamento) o di Baccalaureato in Teologia e intende conseguire il titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (nuovo ordinamento), viene iscritto al primo anno specialistico con l’accredito di un numero di corsi pari almeno a 30 ECTS previa verifica del programma. III. Conferimento del titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” Art. 19 - Possono conseguire il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli studenti ordinari che hanno completato il biennio di specializzazione. Art. 20 - I requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale sono: a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo; b) aver attestato la conoscenza di due lingue straniere; la prima è quella attestata dal diploma di Scuola Media Superiore; la conoscenza almeno “passiva” di una seconda lingua scelta tra le seguenti: francese, inglese, portoghese, spagnolo o tedesco, con attestato di frequenza di almeno 40 ore di lezione e con profitto positivo oppure mediante test di verifica. c) aver composto un elaborato scritto da sottoporre a pubblica discussione nella sessione prevista di esame. Art. 21 - La Laurea Magistrale in Scienze Religiose abilita all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, a norma dell’art. 4.2.1 e dell’art. 4.2.2 dell’ “Intesa MIUR-CEI” del 28 giugno 2012. A. La tesi scritta Art. 22 - Per accedere all’esame di Laurea Magistrale è richiesta la preparazione di una tesi scritta che attesti la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto. Art. 23 - La tesi scritta deve essere inedita, e comunque non presentata per il conseguimento del titolo di Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili. Art. 24 - Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle cinquanta cartelle dattiloscritte. Art. 25 - Nel corso del biennio lo studente sceglie il relatore della tesi scritta tra i docenti dell’Istituto con l’assenso scritto del Direttore. Art. 26 - Presentazione argomenti di tesi a) Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta uno schema ragionato dell’argomento affrontato corredato da bibliografia essenziale. 40 b) La scheda va consegnata alla Segreteria almeno sei mesi prima dell’esame finale: entro il 31 ottobre per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale; entro il 31 maggio per la sessione invernale. c) Lo schema della tesi, controfirmato dal docente relatore viene esaminato da una Commissione interna al Consiglio di Istituto. d) La commissione comunica allo studente le osservazioni e il nome del secondo relatore. e) Lo studente è tenuto a consultare il secondo relatore prima di iniziare la stesura della tesi. Art. 27 - La tesi scritta va consegnata in Segreteria in triplice copia almeno un mese prima dell’esame di Laurea Magistrale: una per il docente che ne ha diretto la preparazione, una per il Docente correlatore, l’altra in Segreteria. Si richiede anche di far pervenire l’elaborato in copia digitale. Art. 28 - La valutazione positiva della tesi scritta comunicata dai Docenti almeno otto giorni prima dell’esame, dà diritto allo studente di accedere all’esame orale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del Docente relatore. Art. 29 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per cinque anni, al termine dei quali il titolo potrà essere scelto da un altro candidato. B. Discussione di tesi Art. 30 - La discussione del lavoro scritto è pubblica e avviene alla presenza di una Commissione composta dal Docente relatore, dal Docente correlatore e dal Presidente di Commissione. Il candidato ha venti minuti di tempo per illustrare i risultati della ricerca collocandoli nell’area di attinenza dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerente all’area interessata dalla tesi. Art. 31 - È possibile ritirarsi dalla discussione della tesi fino a una settimana prima della data fissata dalla Segreteria. Art. 32 - La discussione della tesi avviene in una delle quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale. IV. Valutazione e conferimento dei titoli Art. 33 - Il superamento delle prove per la “Laurea” e la “Laurea Magistrale” dà diritto al Titolo accademico rispettivamente di “Laurea in Scienze Religiose” e di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”. Art. 34 - La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media: 41 a) per la Laurea: - dei voti degli esami (influente per il 70%); - della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%); - della valutazione dell’esame comprensivo orale (influente per il 10%); b) per la Laurea Magistrale: - dei voti degli esami (influente per il 50%); - della valutazione della tesi (influente per il 30%); - della valutazione della discussione di tesi (influente per il 20%). Art. 35 - Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto. Art. 36 - Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato ma indicato con due decimali. Art. 37 - La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,51, in difetto nel caso contrario. Art. 38 - Il Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose e quello di Laurea Magistrale in Scienze Religiose vengono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto. 42 II. Governo dell’Istituto AUTORITÀ ACCADEMICHE COMUNI CON LA FACOLTÀ Gran Cancelliere: S.E. mons. Francesco Moraglia Patriarca di Venezia Preside della Facoltà Teologica del Triveneto: dott. ROBERTO TOMMASI Consiglio di Facoltà: vedi Annuario Accademico 2015-2016 della Facoltà Teologica del Triveneto AUTORITÀ ACCADEMICHE PROPRIE E OFFICIALI Moderatore: S.E. mons. CLAUDIO CIPOLLA Vescovo di Padova Direttore: dott. LIVIO TONELLO Vice Direttore: dott. ENRICO RIPARELLI Addetto di Segreteria: dott. LEANDRO PARESCHI Economo: dott. EZIO MALACRIDA CONSIGLIO D’ISTITUTO Direttore: dott. LIVIO TONELLO Vice Direttore: dott. ENRICO RIPARELLI Delegato del Moderatore: dott. PAOLO DONI Preside della FTTr: dott. ROBERTO TOMMASI Docenti stabili: dott. VALERIO BORTOLIN dott. GAUDENZIO ZAMBON Rappresentanti dei docenti non stabili: dott. ANDREA ALBERTIN dott.ssa MARIACHIARA VIGHESSO Rappresentanti degli Studenti (2) 43 DOCENTI STABILI dott. VALERIO BORTOLIN - Cattedra di Filosofia (2008) dott. LIVIO TONELLO - Cattedra di Teologia pastorale (2012) dott. GAUDENZIO ZAMBON - Cattedra di Teologia dogmatica (2008) CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI (2011-2015) dott. Paolo Doni - Vicario Generale (Diocesi di Padova) dott. LIVIO TONELLO - Direttore dott. Ezio Malacrida - Economo dott. Luciano Zanforlin dott. Antonio Costantin Segreteria Addetto di Segreteria: dott. Leandro Pareschi Orario di apertura Lunedì: Martedì - Giovedì: 10,00 - 12,3; 10,00 - 12,30 Recapiti Via Del Seminario 7, 35122 Padova Tel. 049.664116 Fax 049.8785144 E-mail: [email protected] Sito: www.issrdipadova.it 44 15,00 - 18,30 15,00 - 18,30 DOCUMENTI PER L’ISCRIZIONE L’iscrizione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova prevede la presentazione della seguente documentazione: a) domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; b)tre foto formato tessera; c) fotocopia di un documento di identità; d)permesso di soggiorno per gli studenti non italiani; e) diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale); f) lettera di presentazione: per i laici dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi; g)gli studenti stranieri devono inoltre produrre: la traduzione del titolo di studio richiesto per l’ammissione all’Università civile della propria nazione; l’attestazione del numero complessivo degli anni di studio necessari per il conseguimento di tale diploma e la dichiarazione della validità del titolo per l’accesso all’Università del Paese d’origine. TASSE ACCADEMICHE Studente ordinario / straordinario Triennio Tassa di iscrizione Tassa annuale oppure due rate: I rata II rata € 60,00 € 840,00 € 500,00 + 60,00 (iscrizione) entro il 02.10.15 € 340,00 (entro il 27.11.15) Biennio Tassa di iscrizione Tassa annuale oppure due rate: I rata II rata € 60,00 € 890,00 € 500,00 + 60,00 (iscrizione) entro il 02.10.15 € 390,00 (entro il 27.11.15) Studente fuori corso Tassa di iscrizione Tassa annuale € 60,00 € 300,00 entro il 02.10.15 per chi deve frequentare dei corsi; entro il 12.02.16 per chi deve sostenere solo prove di esame 45 Studente uditore Tassa di iscrizione € 60,00 Ore di lezione Quota 12 € 40,00 24 € 80,00 36 € 100,00 48 € 130,00 60 € 160,00 72 € 180,00 Tirocinio 1 Tirocinio 2 € 110,00 € 100,00 NB 1: la tassa di iscrizione va corrisposta ad ogni Anno accademico per chi deve sostenere ancora degli esami. NB 2: gli studenti ospiti che frequentano corsi senza il permesso scritto del Direttore pagano regolarmente la tassa di ogni singolo corso, esclusa la quota di iscrizione. Esame finale di Laurea Esame€ 150,00 Diploma € 80,00 Esame finale di Laurea magistrale Presentazione progetto tesi € 100,00 Iscrizione difesa della tesi € 200,00 Diploma € 80,00 Passaggio da Diploma a Laurea Tassa di iscrizione Tassa per i corsi € 60,00 € 400,00 Passaggio da Magistero e da Baccalaureato a Laurea magistrale Tassa di iscrizione Tassa annuale (I anno) € 60,00 € 440,00 NB 3: i certificati sono gratuiti fino a cinque anni dal conseguimento del titolo o dal versamento dell’ultima iscrizione. Successivamente va corrisposta una quota stabilita di anno in anno dalla Segreteria. 46 MODALITÀ DI PagamentO Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo: • c.c. postale intestato a “Facoltà Teologica del Triveneto” N. 79816740. Il bollettino è reperibile presso la Segreteria; • bonifico intestato a “Facoltà Teologica del Triveneto” IBAN: IT 02 I 02008 12120 0001 0284 0264 della UniCredit. Avvertenze • Per gli importi superiori a € 77,47 vanno aggiunti € 2,00 di imposta di bollo. • Per i bonifici effettuati deve essere subito trasmessa alla Segreteria, via fax (049 8785144) o via e-mail ([email protected]), fotocopia del bonifico, specificando la causale del versamento e il proprio codice fiscale e indirizzo completo. • Per i bollettini postali, invece, alla Segreteria deve essere presentata la ricevuta (1ª parte del bollettino, sulla quale verrà applicata la marca da bollo) e consegnata l’attestazione di versamento (2ª parte del bollettino). • Non utilizzare altri conti, anche se comunicati in passato. Servizi e informazioni per gli studenti 1. Tessera badge card Per ottenere la “tessera badge card” è necessario essere iscritti all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova. La tessera consente di accedere ai locali della Facoltà e della Biblioteca, e di usufruire di altri servizi. Inoltre, offre la possibilità di avere degli sconti sull’acquisto di libri nelle librerie religiose, sull’ingresso nei cinema (fino a 27 anni), sul servizio mensa dell’ESU e delle mense convenzionate con la Facoltà, di accedere alle biblioteche civili (se richiesta) e ad altri servizi che richiedono un documento che attesti l’iscrizione alla Facoltà. La tessera è personale e non cedibile. Viene abilitata per l’apertura dei cancelli dal momento dell’emissione fino a quando si è regolarmente iscritti, con questa distinzione: • passaggio pedonale e carraio (lunedì-giovedì: 8.00-19.30; venerdì: 8.0013.30): studenti ordinari e straordinari; 47 • passaggio pedonale: studenti ‘uditori’ e studenti ‘fuori corso’ (lunedì-giovedì: 8.00-19.30; venerdì: 8.00-13.30); utenti esterni della Biblioteca (lunedì-giovedì: 8.45-18.30; venerdì: 8.45-13.30). Viene disattivata per tutti durante il periodo di chiusura estiva della Facoltà Teologica del Triveneto. Ogni anno di iscrizione va validata con apposito bollino distribuito dalla Segreteria all’atto di iscrizione. 2. Servizio mensa Per usufruire della mensa è necessario: • essere iscritto come studente ordinario; • segnalare il proprio nominativo alla Segreteria della Facoltà; • possedere la tessera studenti e presentarla alla sede dell’ESU per ottenere il badge magnetico. Sedi delle mense convenzionate con la Facoltà: • S. Pio X: via Bonporti, 20 - Tel. 049 8762255 - posti 70 • San Francesco: Via S. Francesco, 122 - Tel. 049 8235688 - posti 250 • Piovego: via G. Colombo, 1 - Tel. 049 8071530 - posti 700 Importi: pasto intero: € 8,00; pasto ridotto (primo/secondo, contorno, dessert, bevanda): € 6,00. Si paga direttamente alla cassa. Sede ESU - Ufficio Benefici e Interventi: Via San Francesco, 122 Tel. 049 8235674; Fax: 049 8235663; e-mail: [email protected] www.esu.pd.it 3. Fotocopie Nella sede della Facoltà gli studenti possono usufruire di fotocopiatrici con schede prepagate. 4. Servizi informatici La sala studenti della Facoltà dispone di alcuni computer con collegamento ad internet (anche wireless) mediante password fornita dalla Segreteria. Gli studenti ordinari e i docenti possono accedere, tramite password fornita dalla Segreteria, anche alla propria pagina personale attraverso la home page del sito dell’Istituto (www.issrdipadova.it). 5. Biblioteca L’Istituto usufruisce del servizio della biblioteca “Seminario Vescovile di Padova - Facoltà Teologica del Triveneto - Istituto Filosofico Aloisianum”, comprendente circa 165.000 libri moderni e 700 tra riviste e periodici correnti. 48 Orario settimanale: Lunedì - Giovedì 9.00 - 17.50 Venerdì 9.00 - 13.00 Chiusure programmate: 8 dicembre, 22 dicembre - 6 gennaio 2016 (festività natalizie), 3-7 aprile (festività pasquali), 1 maggio, 2 e 18 giugno, dal 31 luglio al 31 agosto 2016. La Biblioteca sarà chiusa anche nei seguenti venerdì: 25 settembre, 30 ottobre, 27 novembre 2015; 26 febbraio, 27 maggio 2016. La biblioteca è collegata con il Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) tramite il Polo Universitario Veneto e convenzionata con il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova (www.cab.unipd.it/). 6. Cappella È a disposizione degli studenti e dei docenti una cappella (IV piano) come spazio di preghiera e per eventuali celebrazioni. Si può accedere nei giorni di lezione dalle 8.15 alle 19.00. 7. Abitare a Padova Gli studenti fuori sede possono trovare ospitalità presso Istituti Religiosi o collegi universitari privati, suddivisi in maschili e femminili. Il prezzo dell’ospitalità è piuttosto variabile, anche in base ai servizi aggiuntivi che vengono offerti (ad esempio servizio di ristorazione e di biancheria). Per informazioni su residenze universitarie e servizio locazioni nella città di Padova convenzionate con l’ESU, si può consultare il sito www.esu.pd.it/ istruzione. 8. Convenzione “Università di Padova - Facoltà Teologica del Triveneto” La convenzione in essere con l’Università di Padova consente lo scambio di docenti e di studenti che potranno frequentare i corsi fino ad un massimo di 6 CFU e sostenere i relativi esami. A tal proposito si riportano gli articoli di interesse. Art. 2 - Riconoscimento di crediti formativi. Gli studenti iscritti ai corsi di studio attivati dalle Facoltà dell’Università, previo parere positivo del competente Consiglio di Corso di Studio, possono frequentare insegnamenti della Facoltà Teologica e, ottenuta valutazione positiva, acquisire fino ad un massimo di 6 crediti formativi universitari (CFU) nell’ambito delle attività formative a scelta dello studente. Gli studenti iscritti presso la Facoltà Teologica, previo parere positivo del Preside o del Direttore di Corso, possono frequentare gli insegnamenti attivati dalle Facoltà dell’Università e, ottenuta valutazione positiva, acquisire fino ad un massimo di 6 crediti formativi universitari (CFU) nell’ambito delle attività formative a scelta dello studente. L’avvenuto superamento dell’esame sarà certificato da un attestato contenente la denominazione dell’insegnamen49 to, il voto conseguito e il corrispondente numero di CFU. Art. 3 - Tasse e contributi universitari. Gli studenti interessati si iscriveranno a corsi singoli delle Facoltà ospitanti. Le parti stabiliscono l’esenzione reciproca dal pagamento del relativo contributo di iscrizione, nonché l’applicazione agli studenti ospitati dei benefici concessi ai propri studenti. Procedura per gli Studenti della Facoltà Teologica del Triveneto La Facoltà Teologica del Triveneto invia all’Università di Padova – Servizio Segreterie Studenti via Lungargine Piovego 2/3 - l’elenco degli studenti che intendono seguire gli insegnamenti dell’Università di Padova. Il Servizio Segreterie Studenti comunica alla Facoltà Teologica del Triveneto la data in cui lo studente può recarsi negli uffici per l’iscrizione al corso singolo. Lo studente si presenta nella data indicata munito di: - domanda di iscrizione al corso singolo in bollo da € 16,00. Il modulo è stampabile in www.unipd.it/unipdWAR/page/unipd/studenti1/it_Book158_ Page1 Attenzione: il bollo in questo caso non è virtuale - documento di identità - 2 foto tessera A seguito dell’iscrizione gratuita ai corsi sono garantiti i seguenti servizi: - iscrizione on-line agli esami autorizzati - accesso agli edifici e alle biblioteche tramite apposito badge - accesso alla rete wireless Padova-WI-FI 50 III. Collegio docenti Docenti e insegnamenti per l’Anno accademico 2015-2016 AGOSTINETTO LUCA, laico; e-mail: [email protected] ALBERTIN ALBERTO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Diritto canonico ALBERTIN ANDREA, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Letteratura giovannea Letteratura paolina ARDUINI CRISTIANO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Bioetica BENVENUTI PIERO, laico; e-mail: [email protected] BORTOLIN VALERIO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Antropologia filosofica Filosofia della religione Corso seminariale BOSCOLO GASTONE, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Introduzione ai Vangeli Sinottici e agli Atti degli Apostoli Corso seminariale BOZZA GIORGIO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Morale sociale Etica sociale e migrazioni BROCCARDO CARLO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Introduzione alla Sacra Scrittura BRUSEGAN GIOVANNI, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Chiese cristiane ed Ecumenismo 51 CANNIZZARO CORRADO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Teologia morale fondamentale CELI LORENZO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Teoria della scuola e legislazione scolastica CESTARO MARGHERITA, laica; e-mail: [email protected] Modulo 2: Giovani e religione DAL SANTO STEFANO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Storia della Chiesa 2 DE MARCHI SERGIO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Cristologia DE STEFANI PAOLO, laico; e-mail: [email protected] DEPEDER GILBERTO, ofm conventuale; e-mail: [email protected] Teologia trinitaria DI DONNA GIANANDREA, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Introduzione alla Liturgia GHEDINI FRANCESCO, laico; e-mail: [email protected] Storia della filosofia Filosofia contemporanea MAMMARELLA MARCELLO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Chiese cristiane ed ecumenismo MANCINI MASSIMO, op; e-mail: [email protected] Storia della Chiesa 1 MANZATO GIUSEPPE, laico; e-mail: [email protected] Sociologia generale e della religione Corso seminariale MARIN FRANCESCA, laica; e-mail: [email protected] Filosofia morale Corso seminariale 52 MILAN GIUSEPPE, laico; e-mail: [email protected] MILANI MARCELLO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Introduzione all’Antico Testamento 2 MONTANI RINALDA, laica; e-mail: [email protected] Pedagogia generale Progettazione didattica Laboratorio di didattica Tirocinio didattico MONTEMAGGIORE FRANCESCO, diacono permanente; e-mail: [email protected] NANTE ANDREA, laico; e-mail: [email protected] Bibbia e arte RAVAZZOLO ROBERTO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Patrologia RIPARELLI ENRICO, laico; e-mail: [email protected] Corso seminariale RONCHIATO ROBERTA, laica; e-mail: [email protected] Introduzione all’Antico Testamento 1 ROSSITTO CRISTINA, laica; e-mail: [email protected] Filosofia teoretica SVANERA OLIVIERO, ofm conventuale; e-mail: [email protected] Morale sessuale e familiare TOFFANELLO GIUSEPPE, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Sacramenti TOFFANO EMANUELA, laica; e-mail: [email protected] TONELLO LIVIO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Introduzione al cristianesimo Metodologia della ricerca Modulo 2: Giovani e religione Progettazione e pedagogia pastorale Tirocinio pastorale 53 TONIOLO ANDREA, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Teologia fondamentale VIGHESSO MARIACHIARA, religiosa; e-mail: [email protected] Fondamenti di psicologia della persona Psicologia della religione ZAMBON GAUDENZIO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Antropologia teologica ed Escatologia Ecclesiologia e Mariologia Teologia dell’evangelizzazione ZATTI GIULIANO, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Teologia delle religioni e dialogo interreligioso ZONATO SIMONE, presbitero diocesano; e-mail: [email protected] Modulo 2: Giovani e religione 54 IV. Ordinamento degli studi Piano generale degli studi per aree CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE AREA FILOSOFICO-ANTROPOLOGICA ects L102Antropologia filosofica L110 Filosofia contemporanea L202 Filosofia della religione L103 Filosofia morale L201 Filosofia teoretica L213 Fondamenti di psicologia della persona L104 Pedagogia generale L105 Sociologia generale e della religione L001 Storia della filosofia AREA DI TEOLOGIA POSITIVA 5 5 5 5 6 5 3 6 5 ects L204 Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici L205 Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi L206 Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli L107 Introduzione alla Sacra Scrittura L302 Letteratura giovannea L301 Letteratura paolina L108 Patrologia L109 Storia della Chiesa 1: epoca antica e medioevale L310 Storia della Chiesa 2: epoca moderna e contemporanea 6 5 6 10 3 6 6 6 6 55 AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE FONDAMENTALI L106 L203 L209 Introduzione al Cristianesimo Teologia fondamentale Teologia morale fondamentale ects 3 8 7 AREA DI TEOLOGIA SISTEMATICA ects L207Antropologia teologica ed Escatologia L308 Bioetica L208 Cristologia L304 Ecclesiologia e Mariologia L303 Teologia trinitaria L306 Introduzione alla Liturgia L307 Morale sessuale e familiare L309 Morale sociale L305 Sacramenti 6 3 7 7 6 5 5 5 6 CORSI SPECIALI ects L400 L314 56 Corso seminariale (2) Metodologia della ricerca 6 2 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE AREA TEOLOGICA LM209 LM203 LM204 LM114 LM115 LM109 LM107 LM205 LM202 LM108 Bibbia e arte Chiese cristiane ed Ecumenismo Diritto canonico Monoteismi Religioni orientali Storia della Chiesa locale Temi di Teologia biblica Teologia dell’evangelizzazione Teologia delle religioni e dialogo interreligioso Teologia pastorale AREA DELLE SCIENZE UMANE LM105 LM102 LM103 LM207 Diritti umani e religione Infanzia, adolescenza e diritti umani Pedagogia interculturale e didattica Psicologia della religione CORSI SPECIALI LM302 LM301 LM400 LM116 LM208 LM104 LM206 LM111 LM110 LM113 LM211 LM501 LM503 LM502 LM504 ects 3 6 6 5 3 3 5 3 6 6 ects 3 3 6 3 ects Corso complementare (Etica sociale e migrazioni) 3 Corso complementare (Scienza e fede: evoluzione e creazione) 3 Corso seminariale 3 Didattica IRC 3 Laboratorio di didattica 2 Modulo 1 (Interculturalità e religione) 6 Modulo 2 (Giovani e religione) 6 Pedagogia pastorale 2 Progettazione didattica 2 Progettazione pastorale 2 Teoria della Scuola e legislazione scolastica 3 Tirocinio didattico 1 4 Tirocinio didattico 2 4 Tirocinio pastorale 1 4 Tirocinio pastorale 2 4 57 Piano generale degli studi per anni CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE n CORSO PROPEDEUTICO L001 Storia della filosofia n 5 36 36 36 24 48 24 72 36 48 48 12 5 5 5 3 6 3 10 5 6 6 2 48 36 36 48 48 6 5 5 8 6 48 48 48 48 24 6 6 7 7 3 SECONDO ANNO L201 Filosofia teoretica L202 Filosofia della religione L213 Fondamenti di psicologia della persona L203 Teologia fondamentale L204 Introduzione all’Antico Testamento 1 L206 Introduzione ai Vangeli sinottici e agli Atti degli Apostoli L207 Antropologia teologica ed Escatologia L208 Cristologia L209 Teologia morale fondamentale L400 Corso seminariale 58 ects 36 PRIMO ANNO L110 Filosofia contemporanea L102 Antropologia filosofica L103 Filosofia morale L104 Pedagogia generale L105 Sociologia generale e della religione L106 Introduzione al cristianesimo L107 Introduzione alla Sacra Scrittura L306 Introduzione alla Liturgia L108 Patrologia L109 Storia della Chiesa 1 L314 Metodologia della ricerca n ore di lezione ore di lezione n TERZO ANNO L205 L301 L302 L303 L304 L305 L307 L308 L309 L310 L400 Introduzione all’Antico Testamento 2 36 Letteratura paolina 48 Letteratura giovannea 24 Teologia trinitaria 48 Ecclesiologia e Mariologia 48 Sacramenti 48 Morale sessuale e familiare 36 Bioetica 24 Morale sociale 36 Storia della Chiesa 2 48 Corso seminariale 24 Stesura tesi per l’esame di Laurea Preparazione esame di Laurea ects 5 6 3 6 7 6 5 3 5 6 3 7 3 59 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE n PRIMO ANNO ore di lezione ects LM102 Infanzia, adolescenza e diritti umani 24 3 LM103 Pedagogia interculturale e didattica 48 6 LM104 Interculturalità e religione (modulo 1)1 486 LM105 Diritti umani e religione 24 3 LM114 Monoteismi 36 5 LM115 Religioni orientali 24 3 LM107 Temi di Teologia biblica 36 5 LM108 Teologia pastorale 48 6 LM109 Storia della Chiesa locale 24 3 LM301 Scienza e fede: evoluzione e creazione (corso compl.) 24 3 LM110 Progettazione didattica 12 2 LM113 Progettazione pastorale 12 2 LM116 Didattica IRC 24 3 LM501 Tirocinio didattico 1 4 LM502 Tirocinio pastorale 1 4 Modulo 1: filosofia dell’alterità (ambito filosofico); processi culturali e comunicativi (ambito sociologico); culture e cristianesimo (ambito teologico). 1 60 n SECONDO ANNO LM207 LM202 LM203 LM204 LM205 LM206 LM208 LM111 LM302 LM209 LM400 LM211 LM503 LM504 ore di lezione ects Psicologia della religione 24 3 Teologia delle religioni e dialogo interreligioso 48 6 Chiese cristiane ed Ecumenismo 48 6 Diritto canonico 48 6 Teologia dell’evangelizzazione 24 3 Giovani e religione (modulo 2)2 486 Laboratorio di didattica 12 2 Pedagogia pastorale 12 2 Etica sociale e migrazioni (corso compl.) 24 3 Bibbia e arte 24 3 Corso seminariale 24 3 Teoria della scuola e legislazione scolastica 24 3 Tirocinio didattico 2 4 Tirocinio pastorale 2 4 Stesura e difesa pubblica della tesi 20 Modulo 2: la religiosità giovanile nel Triveneto (ambito sociologico); i giovani e il senso dell’esistenza (ambito pedagogico); la pastorale con i giovani (ambito pastorale). 2 61 TESARIO PER L’ESAME DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE” AREA FILOSOFICO-ANTROPOLOGICA Antropologia filosofica 1. Visione personalistica dell’uomo nei suoi tratti essenziali: contributi della filosofia e del pensiero cristiano e confronto con le scienze antropologiche e biologiche. Filosofia della Religione 2. Profilo storico del rapporto tra filosofia e religione nell’ambito del pensiero occidentale e in maniera particolare nell’età moderna e contemporanea: il problema della razionalizzazione della religione e dell’ateismo. 3. La religiosità come dimensione antropologica originaria e le religioni tra relativismo e fondamentalismo. La questione della verità della religione. Filosofia morale 4. Dall’esistenzialismo al nichilismo: espressioni e significato di un percorso culturale. Filosofia teoretica 5. Possibilità e limiti della conoscenza filosofica di Dio. Pedagogia generale 6. Educazione e realizzazione della persona: contributi della pedagogia. Sociologia generale e della religione 7. Religione e pluralismo culturale nella contemporaneità. Filosofia contemporanea 8. Ragione e fede in alcuni significativi esponenti del pensiero contemporaneo di ispirazione cristiana. AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE FONDAMENTALI Introduzione alla Sacra Scrittura 9. Ispirazione, canone delle Scritture e interpretazione della Sacra Scrittura. Teologia fondamentale 10. Il contesto culturale e religioso contemporaneo. 62 11. La rivelazione cristiana. 12. La fede e la Chiesa. Teologia morale fondamentale 13. L’esperienza morale del cristiano: il ruolo della ragione e la novità della vita in Cristo. 14. Riferimenti per la formulazione di norme e per le decisioni morali nella vita dei cristiani AREA DI TEOLOGIA POSITIVA Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici 15. La Parola di Dio come “Torah” nel Pentateuco. Lineamenti principali. Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi 16. La Profezia come Parola di Dio sulla storia. La Sapienza e i Salmi. Letteratura giovannea 17. Principali temi teologici dell’opera giovannea. Letteratura paolina 18. Paolo di Tarso: contesto e ambiente della formazione, della chiamata, dell’attività e delle lettere di Paolo. 19. La teologia di Paolo: presentazione di una lettera paolina. Patrologia 20. Diventare cristiani. «Cristiani: non si nasce, ma si diventa!»: percorsi per l’iniziazione cristiana. Storia della Chiesa 1: antica e medioevale 21. Il cristianesimo nascente a confronto con la concezione antica della religione e l’ideologia imperiale romana: dalla persecuzione alla libera confessione. Storia della Chiesa 2: moderna e contemporanea 22. La necessità di riforma della Chiesa nel XV e XVI secolo produce esiti diversi: rinnovamenti e rotture. Radici storiche, motivi, figure. 23. Dal Congresso di Vienna al Concilio Vaticano I: movimenti e istanze liberali e riformiste nella società dell’800 europeo e posizione del Magistero pontificio. Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli 24. Da Gesù ai Vangeli: tappe principali dell’origine e formazione dei Vangeli sinottici e criteri di interpretazione. Presentazione di un Vangelo sinottico. 63 AREA DI TEOLOGIA SISTEMATICA Antropologia teologica ed Escatologia 25. La grazia come chiamata: dagli aspetti biblici e dalla tradizione dottrinale una proposta per l’uomo d’oggi. Cristologia 26. Il Mistero di Cristo: fondamenti biblici e formulazione del dogma. Ecclesiologia e Mariologia 27. La Chiesa popolo di Dio e la sua autocoscienza alla luce del Concilio Vaticano II. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. Introduzione alla Liturgia 28. La Liturgia culmine e fonte della vita della Chiesa. Teologia trinitaria 29. Il Mistero trinitario: fondamenti biblici e formulazione del dogma. Bioetica 30. Principi fondamentali per l’orientamento etico della vita fisica a partire dalla riflessione biblica e teologica. 31. Considerazioni antropologiche, teologiche e direttive del Magistero intorno ai problemi posti dal progresso tecnologico circa l’origine della vita. Morale sessuale e familiare 32. Criteri generali per una comprensione e valutazione della sessualità umana. 33. La morale familiare alla luce della realtà sacramentale del matrimonio cristiano. Morale sociale 34. Le esigenze etiche della vita sociale nelle sue varie articolazioni partendo dalla visione antropologica cristiana e secondo la Dottrina Sociale della Chiesa. Sacramenti 35. I Sacramenti nella vita del cristiano. Identità e dimensioni fondamentali. 36. I Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Aspetti biblici, storici e teologici. 64 TESARIO PER L’ANNO SOLARE 2016 Il presente tesario rimane valido per tutto l’anno solare 2016 (dall’appello di marzo all’appello di dicembre): tesi n. 7 tesi n. 9 tesi n. 27 tesi n. 28 tesi n. 31 area tesi nn. 1- 8 area tesi nn. 9-14 area tesi nn. 25-36 area tesi nn. 25-36 area tesi nn. 25-36 prof. Manzato prof. Broccardo prof. Zambon prof. Di Donna prof. Arduini Le sessioni previste per l’esame finale sono le seguenti: 17-18 marzo 2016 iscrizione entro il 4 febbraio 2016 30 giugno-1 luglio 2016 ” 19 maggio 2016 6-7 ottobre 2016 ” 31 agosto 2016 1-2 dicembre 2016 ” 27 ottobre 2016 Le date indicano i giorni che possono essere utilizzati per stabilire la sessione d’esame. Il giorno preciso viene stabilito tenendo conto della disponibilità dei professori e del numero degli studenti iscritti e viene reso pubblico dalla Segreteria due settimane prima dell’esame. 65 INDICAZIONI PER SOSTENERE GLI ESAMI DI GRADO 1. L’esercitazione scritta di tesi deve essere preceduta dalla presentazione dello schema firmato dal Relatore e dalla Direzione. Lo schema va consegnato alla Segreteria almeno sei mesi prima dell’esame finale: - entro il 31 ottobre per sostenere l’esame nella sessione primaverile; - entro il 31 gennaio per la sessione estiva; - entro il 31 marzo per la sessione autunnale; - entro il 31 maggio per la sessione invernale. 2. Lo schema di tesi di Laurea viene approvato dal Direttore; quello di Laurea magistrale necessita dell’approvazione della “Commissione tesi”. Ottenuta l’approvazione il Direttore comunica allo studente le osservazioni fatte e il nome del secondo docente (correlatore) da consultare unicamente nella fase iniziale del lavoro di ricerca. 3. Vedi le Norme per il conferimento del titolo a p. 38ss. 66 INDICAZIONI PER LA STAMPA DELL’ELABORATO DI TESI Laurea Testo compreso tra le 30 e le 50 cartelle dattiloscritte Font comune: Times New Roman, Arial, Verdana… Interlinea: spazio 2 Testo: corpo 12 Note: spazio 1 e corpo 10 Pagine formato A4, stampate solo da un lato, rilegate in modalità libro Margini: 4 cm sopra, 3,5 cm sotto, 2,5 cm a destra, 3,5 cm a sinistra Copertina cartonata, rigida o similpelle Colore della copertina: blu Laurea magistrale Testo non inferiore alle 50 cartelle dattiloscritte Font comune: Times New Roman, Arial, Verdana… Interlinea: spazio 2 Testo: corpo 12 Note: spazio 1 e corpo 10 Pagine formato A4, stampate solo da un lato, rilegate in modalità libro Margini: 4 cm sopra, 3,5 cm sotto, 2,5 cm a destra, 3,5 cm a sinistra Copertina cartonata, rigida o similpelle Colore della copertina: rosso NB: durante il periodo di ricerca lo studente consegna al docente relatore il testo per la correzione in formato cartaceo. Non va recapitato in formato digitale via mail! 67 INDICAZIONI PER L’ISCRIZIONE ALL’ESAME 1. L’iscrizione all’esame finale di Grado deve avvenire entro i tempi indicati nel Calendario accademico. 2. Compilare la scheda fornita dalla Segreteria entro i termini indicati nel calendario accademico. 3. Precisare la scelta della seconda materia per l’esame di Laurea. 4. Compilare la “dichiarazione di originalità del testo” da allegare all’elaborato di tesi. 5. Consegnare le copie rilegate dell’elaborato scritto almeno un mese prima dell’esame: 2 per la Laurea, 3 per la Laurea magistrale. 6. Consegnare copia del testo della tesi in formato digitale (word o pdf). 7. Consegnare il libretto accademico. 8. Pagare la tassa per sostenere l’esame. 68 Dichiarazione di originalità del testo Le dissertazioni scritte per la Laurea in Scienze Religiose e per la Laurea magistrale in Scienze Religiose devono essere accompagnate dalla seguente dichiarazione di originalità: Io sottoscritto/a (nome e cognome) matricola n° _________, iscritto/a al ______ anno presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, nel consegnare la tesi per il conseguimento della p Laurea p Laurea Magistrale dal titolo: dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è stato consegnato, né in toto né in parte, per il conseguimento di un altro Titolo accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario. In caso di plagio e di falsa dichiarazione sono consapevole delle sanzioni previste dalla Facoltà Teologica del Triveneto che comportano l’annullamento dell’esame e del titolo. In fede ———————————— NB: la dichiarazione va stampata all’interno del lavoro scritto (come ultima pagina); il modello in formato word va scaricato dal sito dell’Istituto (nella sezione “Esami di Grado”) per essere compilato al computer. 69 V. Programma dei corsi A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE B. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE LAUREA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI n I ANNO I Semestre II Semestre Lunedì Storia della filosofia Storia della filosofia Storia della filosofia Introduzione al cristianesimo Introduzione al cristianesimo Filosofia contemporanea Filosofia contemporanea Filosofia contemporanea Metodologia della ricerca - Martedì Patrologia Patrologia Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Pedagogia generale Pedagogia generale Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Mercoledì PatrologiaAntropologia filosofica PatrologiaAntropologia filosofica Storia della Chiesa 1Antropologia filosofica Storia della Chiesa 1 Storia della Chiesa 1 - Storia della Chiesa 1 Giovedì Sociologia generale e della religione Sociologia generale e della religione Introduzione alla liturgia Introduzione alla liturgia Introduzione alla liturgia Sociologia generale e della religione Sociologia generale e della religione Filosofia morale Filosofia morale Filosofia morale Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.30 - 16.15 16.30 - 17.15 17.15 - 18.00 18.05 - 18.50 NB: nelle ore di lezione abbinate senza pausa (15.30 e 17.15), al suono della campanella il docente può fare una breve sospensione durante la quale gli studenti possono uscire o entrare in aula. 73 CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI n II ANNO I Semestre II Semestre LunedìVangeli sinottici e AttiVangeli sinottici e Atti* Vangeli sinottici e AttiVangeli sinottici e Atti SeminarioAntico Testamento 1* Seminario Filosofia teoretica - Filosofia teoretica Martedì Teologia morale fondamentale Teologia morale fondamentale Antropologia teologica-Escatologia Antropologia teologica-Escatologia - Fondamenti di psicologia della persona Fondamenti di psicologia della persona Fondamenti di psicologia della persona Teologia morale fondamentale Teologia morale fondamentale Mercoledì Teologia fondamentale Teologia fondamentale Filosofia della religione Filosofia della religione Filosofia della religione Filosofia teoretica Filosofia teoretica Cristologia Cristologia - Giovedì Teologia fondamentaleAntico Testamento 1 Teologia fondamentale Antico Testamento 1 Antropologia teologica-EscatologiaAntico Testamento 1 Antropologia teologica-Escatologia Cristologia - Cristologia Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.30 - 16.15 16.30 - 17.15 17.15 - 18.00 18.05 - 18.50 * Nel secondo semestre il corso di “Vangeli sinottici e Atti” inizia il 15 febbraio (dalle 14.45 alle 17.15) e termina il 18 aprile; dal 2 maggio inizia, con il medesimo orario, il corso di “Antico Testamento 1” fino alla fine del semestre. NB: nelle ore di lezione abbinate senza pausa (15.30 e 17.15), al suono della campanella il docente può fare una breve sospensione durante la quale gli studenti possono uscire o entrare in aula. 74 LAUREA CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI n III ANNO I Semestre II Semestre Lunedì Sacramenti Sacramenti Seminario Seminario - Morale sociale Morale sociale Morale sociale Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Martedì Teologia Trinitaria Teologia Trinitaria Letteratura paolina Letteratura paolina - Morale sessuale e familiare Morale sessuale e familiare Morale sessuale e familiare Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Mercoledì Teologia Trinitaria Bioetica Teologia Trinitaria Bioetica Letteratura paolinaAntico Testamento 2 Letteratura paolinaAntico Testamento 2 -Antico Testamento 2 Giovedì Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Sacramenti Sacramenti - Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Letteratura giovannea Letteratura giovannea - Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.30 - 16.15 16.30 - 17.15 17.15 - 18.00 18.05 - 18.50 NB: nelle ore di lezione abbinate senza pausa (15.30 e 17.15), al suono della campanella il docente può fare una breve sospensione durante la quale gli studenti possono uscire o entrare in aula. 75 Programma dei corsi n CORSO PROPEDEUTICO STORIA DELLA FILOSOFIA Docente: FRANCESCO GHEDINI L001 - Ore settimanali: 3 - I semestre Obiettivi Si intende proporre una conoscenza essenziale di alcuni autori e temi fondamentali del pensiero filosofico occidentale per quanti non hanno alle spalle studi filosofici, anche in chiave di acquisizione del linguaggio disciplinare, propedeutica ad altri corsi curricolari. Contenuti Lo sviluppo storico della filosofia dalle origini all’ottocento. Filosofia antica: presocratici, Socrate, Platone, Aristotele, filosofie ellenistiche, Plotino. Filosofia tardo antica e medievale: Agostino, Anselmo, Tommaso d’Aquino. Filosofia moderna: Cartesio, Hume, Kant, Hegel, Marx, Schopenhauer. Si considereranno gli autori in chiave tematica, limitatamente ad alcuni aspetti del loro pensiero, ritenuti particolarmente rilevanti. La trattazione naturalmente consentirà riferimenti o cenni ad altri pensatori. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate dalla lettura commentata di passi scelti. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma. Bibliografia Manuale: Un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei (voll. I, II, III). Consigliati: Reale G. - Antiseri D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola, Brescia. Cambiano G.- Mori M., Tempi del pensiero. Storia e antologia della filosofia, nuova ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari. Berti E. - Volpi F., Storia della filosofia. Dall’antichità a oggi, edizione compatta 2 voll. Laterza, Roma-Bari. Testi filosofici: oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà distribuito un elenco di classici, in edizione integrale o antologica. Gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare. 76 I ANNO n PRIMO ANNO FILOSOFIA CONTEMPORANEA Docente: FRANCESCO GHEDINI L110 - Ore settimanali: 3 - II semestre Obiettivi Si intende offrire una presentazione essenziale di alcuni autori, temi, indirizzi fondamentali della filosofia contemporanea, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, con particolare attenzione ai motivi che hanno maggiormente influenzato la riflessione teologica. Gli studenti, accanto a spunti di riflessione sulle matrici filosofiche di alcuni aspetti della cultura del nostro tempo, acquisiranno strumenti e conoscenze in vista di successivi corsi. Contenuti a)Introduzione: caratteri generali della filosofia contemporanea. b)Nietzsche e il nichilismo c)La fenomenologia: E. Husserl, M. Scheler d)La filosofia dell’esistenza: a partire da Kierkegaard (con riferimento a Marcel, Sartre, Jaspers); Heidegger e l’ermeneutica (Gadamer). e)Wittgenstein, il neopositivismo logico e la filosofia analitica; K. Popper. f)Il neomarxismo: Bloch e la scuola di Francoforte. g)Personalismo e neotomismo. h)Il pensiero neoebraico: Buber, Levinas. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate dalla lettura commentata di qualche passo scelto. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma. Bibliografia Manuale: Un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei (vol. III). Consigliati: Reale G. - Antiseri D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola, Brescia. Cambiano G. - Mori M., Tempi del pensiero. Storia e antologia della filosofia, 77 nuova ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari. Berti E. - Volpi F., Storia della filosofia, Laterza, Roma-Bari. Abbagnano N. - Fornero G., Protagonisti e testi della filosofia, Paravia, Torino. Un interessante itinerario che ripercorre “i modi in cui la filosofia ha pensato se stessa e ha cercato di giustificare la propria imbarazzante sopravvivenza nel mondo contemporaneo” è offerto da D’Agostini F., Breve storia della filosofia del Novecento. L’anomalia paradigmatica Einaudi, Torino 1999. Testi filosofici: oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà distribuito un elenco di scritti tra i quali gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA Docente: VALERIO BORTOLIN L102 - Ore settimanali: 3 - II semestre Obiettivi Il corso si propone di aiutare gli studenti a giungere a una comprensione integrale dell’uomo nell’attuale situazione culturale mediante gli strumenti della riflessione filosofica. L’intento è quello di mettere in luce, per via fenomenologica, il carattere personale dell’esistenza umana nella sua costitutiva trascendenza rispetto al puro dato biologico, superando l’alternativa tra una concezione “naturalistica” dell’uomo, frutto dell’assolutizzazione dell’approccio scientifico, e una concezione “spiritualistica”, propria di una certa tradizione metafisica. Contenuti a)Nella prima parte, di carattere storico, si presenteranno, in un primo momento, gli snodi fondamentali della concezione antropologica propria del pensiero occidentale per giungere, in un secondo momento, a una presentazione delle proposte antropologiche più significative del pensiero contemporaneo (Scheler, Gehlen, Plessner). In forma sintetica verranno pure illustrate le concezioni antropologiche proprie di altre culture e religioni (pensiero cinese, buddhismo, induismo). b)Nella parte sistematica, utilizzando il metodo fenomenologico, si metteranno in evidenza innanzitutto le dimensioni fondamentali dell’esistenza umana. Si sottolineerà il carattere essenzialmente relazionale del soggetto umano nella sua fondamentale apertura verso il Tu e verso il mondo a partire dalla sua natura corporea. Sulla base di queste considerazioni verranno prese in considerazione le questioni del rapporto anima-corpo e del significato umano della differenza sessuale, giungendo infine a presentare 78 Metodo Il corso, dato il suo carattere istituzionale, si basa fondamentalmente sulle lezioni frontali del docente, pur lasciando un congruo spazio alle domande degli studenti. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma riassuntivo delle tematiche affrontate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente, ampio che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente verrà inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria valutazione di un testo indicato dal docente all’inizio del corso. Bibliografia Gevaert J., Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica, LDC, Torino-Leumann 1992. Ferretti G. - Mancini R., Essere umanità. L’antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009. Pansera M.T., Antropologia filosofica, Bruno Mondadori, Milano 2001. Per l’approfondimento: De Monticelli R., La novità di ognuno. Persona e libertà, Garzanti, Milano 2009. Ferry L. - Vincent J.D., Che cos’è l’uomo. Sui fondamenti della biologia e della filosofia, Garzanti, Milano 2002. Palumbieri S., L’uomo meraviglia e paradosso. Trattato sulla costituzione, concentrazione e condizione antropologica (compendio a cura di C. Freni), Urbaniana University Press, Roma 2011. Tattersall I., Il Mondo prima della storia. Dagli inizi al 4000 a.C., Raffaello Cortina, Milano 2009. 79 I ANNO il concetto di persona come quello capace di esprimere sinteticamente la peculiarità dell’essere umano. In un secondo momento ci si soffermerà sull’esistenza umana in quanto progettualità che tende alla sua realizzazione tramite l’intreccio tra la ricerca della verità e l’impegno nell’azione. In questo contesto si affronterà pure la questione della libertà che sembra rivelare il senso propriamente umano sia del conoscere che dell’agire. c)Ci si confronterà infine con quelle situazioni che sembrano mettere radicalmente in crisi l’esistenza umana: il male e la morte. Dopo aver brevemente presentato alcuni tentativi filosofici per una loro interpretazione, se ne evidenzierà il carattere autenticamente umano, in quanto espressioni della sua costitutiva finitezza, e si affronterà la questione dell’apertura di una prospettiva di speranza al di là della morte. FILOSOFIA MORALE Docente: FRANCESCA MARIN L103 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di offrire un’introduzione alla filosofia morale, approfondendone i concetti e le questioni fondamentali e analizzando alcuni problemi tipici della riflessione etico-filosofica. Contenuti L’attività didattica prenderà avvio da una ricognizione dello statuto epistemologico dell’etica filosofica, indagandone la natura e i compiti che essa si propone nel prendere a oggetto la condotta umana pratica. Verranno poi analizzati alcuni concetti fondamentali dell’etica filosofica, ovverosia quelli di bene, felicità, virtù e vita buona, a partire dalla riflessione sul tema offerta da Aristotele all’interno dei primi tre libri dell’Etica Nicomachea. Tale riflessione consentirà infine di volgere lo sguardo alla cultura odierna, analizzando criticamente la percezione contemporanea del concetto di virtù come freno alle passioni e quella di vita virtuosa come prassi di rinunce. Metodo Il corso è costituito da lezioni frontali, accompagnate dalla lettura commentata di pagine scelte (qualora i passi non compaiano in bibliografia, essi verranno forniti direttamente dal docente e costituiranno poi oggetto d’esame finale). La prova finale consiste in una verifica scritta della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate a lezione. Nella prima lezione a carattere introduttivo, si vaglierà la disponibilità degli studenti ad intervenire in prima persona durante la seconda parte del corso. Se disponibile, lo studente potrà cioè presentare in classe uno dei capitoli assegnatogli dal docente del testo L’emozione del bene. Alcune idee sulla virtù (cfr. bibliografia). Così facendo, al momento dell’esame si chiederà di rispondere solo a tre delle quattro domande di cui consta la verifica scritta. Bibliografia Appunti delle lezioni. Aristotele, Etica Nicomachea, trad. it. di C. Natali, Laterza, Roma-Bari, limitatamente ai libri I, II e III (si consiglia questa traduzione italiana in modo da essere tutti in possesso del medesimo testo, rendendo così più agevole la lettura commentata durante le lezioni). Samek Lodovici G., L’emozione del bene. Alcune idee sulla virtù, Vita e Pensiero, Milano 2010. 80 Docente: RINALDA MONTANI L104 - Ore settimanali: 2 - II semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre i fondamenti della Pedagogia generale e il suo rapporto con le Scienze dell’Educazione: dal ‘900 fino ad oggi. L’obiettivo è quello di delineare un’immagine problematica e aperta della disciplina pedagogica attraverso lo studio e la conoscenza critica di alcuni autori significativi. Contenuti Principali nuclei tematici di approfondimento: – le scienze dell’educazione e l’epistemologia pedagogica; – principali svolte della pedagogia del ‘900; – le pedagogie del ‘900; – la relazione educativa; alcuni modelli del pensiero pedagogico contemporaneo; – l’alfabetizzazione; la cultura di massa; l’educazione per tutta la vita. Parte monografica: – Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo. Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio. Metodo Durante lo svolgimento delle lezioni verranno proposte attività tematiche di gruppo. Ad ogni studente verrà richiesto un breve elaborato critico su un film e su un testo di narrativa collegati all’educazione. Questi lavori accompagneranno una prova scritta finale a domande aperte. Bibliografia Cambi F., Le pedagogie del Novecento, Editori Laterza, Bari 2006 (parti scelte). Comitato per il Progetto Culturale della Cei (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009. Fondazione Don Lorenzo Milani (a cura di Gesualdi Michele), Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2007 (Seconda edizione speciale). Pavone M., Dall’esclusione all’inclusione. Lo sguardo della Pedagogia Speciale, Mondadori, Milano 2010. Zago G., Percorsi della Pedagogia contemporanea, Mondadori, Milano, 2013 (parti scelte). Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio. 81 I ANNO PEDAGOGIA GENERALE SOCIOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE Docente: GIUSEPPE MANZATO L105 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre ai temi fondamentali della sociologia con particolare attenzione all’aspetto socio-religioso e di offrire gli elementi fondamentali per la comprensione delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla società tradizionale alla società moderna e postmoderna. Si articola in due parti: la prima è dedicata al linguaggio e ai concetti chiave della disciplina; la seconda affronta più specificatamente le origini, la natura e lo sviluppo della sociologia della religione con riferimento alle dinamiche del confronto multiculturale. Contenuti I parte Cos’è la sociologia; il pensiero sociologico nei filosofi della modernità e nei classici della disciplina; statuto epistemologico e orientamenti interpretativi della realtà sociale; il concetto di società; teorie macro e teorie micro; socializzazione; la trama del tessuto sociale (azione sociale, relazione e intera zione); la cultura e le regole della società (identità, socializzazione, comunicazione, integrazione e devianza, Stratificazione sociale). Cenni sulla ricerca sociale. II parte Definizione sociologica di religione; le origini e le funzioni della religione; le forme religiose in Durkheim; etica protestante e spirito del capitalismo (Weber); Simmel: religione e religiosità; religione e alienazione; religione come fattore di conflitto; le dimensioni della religiosità: Glock; la secolarizzazione: orientamenti interpretativi; tipi di organizzazione socio-religiosa; istituzione e carisma; la violenza sacra come impresa; religione e politica; religione ed etnia; religione e mass media; questione femminile e religioni; situazione religiosa nel Triveneto e in Italia. Metodo L’esame finale prevede una prova scritta. Eventuali variazioni saranno comunicate a inizio corso dal docente. Bibliografia Pace E., Introduzione alla Sociologia delle religioni, Carocci, Roma 2007. Robertson I., Elementi di Sociologia, Zanichelli, Bologna 1992 (edizione ridotta), capitoli: 1, 2, 3, 4,5,7,8,10,11,15,18,20. (Eventuali variazioni sui capitoli da consultare verranno indicate durante il corso). 82 A inizio corso verranno fornite precisazioni sui programmi, sia per coloro che devono presentare solo la parte di Sociologia della religione sia per chi deve presentare il programma completo. INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO Docente: LIVIO TONELLO L106 - Ore settimanali: 2 - I semestre Obiettivi Il corso ha lo scopo di introdurre al percorso accademico della riflessione sulla fede e sulla esperienza cristiana attuato nell’ISSR di Padova. Agli studenti vengono offerti gli strumenti teologici, storici e contenutistici per comprendere la complessa realtà identificata come “cristianesimo”. Per alcuni potrebbe essere questo il primo approccio sistematico al tema, per altri potrà essere l’occasione per ripensare il proprio percorso di esperienza e di conoscenza religiosa. Contenuti Procedendo “dall’interno” dell’esperienza cristiana, assumendo cioè una prospettiva caratterizzata dall’accoglienza dell’annuncio evangelico vissuto e testimoniato oggi dalla Chiesa cattolica, si cercherà in un primo momento di mettere in luce il radicamento nella storia dell’esperienza stessa e di mostrarne gli sviluppi più rilevanti, in un confronto aperto con i diversi contesti umani in cui si è dato e si dà “il cristianesimo”. Saranno quindi presentati alcuni aspetti della dottrina trasmessa in modo sintetico dalle professioni di fede della Chiesa antica e ripresa, nel corso dei secoli, dal Magistero della Chiesa, dai teologi, dal “senso della fede” dei credenti. Un terzo momento sarà dedicato alla prassi generata dall’accoglienza nella storia del Vangelo di Gesù Cristo, per giungere alla proposta di una figura del cristianesimo all’altezza del suo compito nel contesto contemporaneo. Metodo Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, avendo come testi di riferimento la Bibbia, i documenti del concilio Vaticano II, il Catechismo della Chiesa Cattolica. Sono possibili anche lavori laboratoriali e confronti in classe a partire dal volume di Giovanni Ferretti, Essere cristiani oggi, indicato in bibliografia. La verifica dell’apprendimento avrà come base un elenco di temi attinenti al corso (tesario) che sarà presentato agli studenti 83 I ANNO Per approfondimento facoltativo: Manzato G., Sociologia e modernità. Per un’analisi del pensiero sociologico, Il Segno dei Gabrielli editori, S. Pietro in Cariano (VR) 2008. prima della pausa natalizia. Nel colloquio d’esame, lo studente indicherà dieci temi del tesario tra i quali il docente chiederà di svolgerne tre, uno a scelta dello studente e due del docente. Bibliografia Bibbia (una delle edizioni indicate dal docente di Introduzione alla S. Scrittura). Documenti del concilio Vaticano II (una delle edizioni in commercio). Catechismo della Chiesa Cattolica. Beinert W., Il Cristianesimo. Respiro di libertà, Queriniana, Brescia 2003. Ferretti G., Essere cristiani oggi. Il “nostro” cristianesimo nel moderno mondo secolare, LDC, Leumann (TO) 2011. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA Docente: CARLO BROCCARDO L107 - Ore settimanali: 3 - I e II semestre Obiettivi Il corso intende fornire le conoscenze basilari per un corretto accostamento ai testi biblici, conforme ai presupposti dell’esegesi scientifica e alla tradizione della Chiesa. Contenuti Presentazione della Bibbia nel suo insieme e dei singoli libri biblici; la geografia e la storia di Israele; la formazione del testo biblico; il cànone e gli apocrifi; le letterature del Vicino Oriente Antico; la cosiddetta letteratura giudaica intertestamentaria; il mondo della Bibbia; la Dei Verbum, con particolare attenzione ai temi dell’ispirazione, della verità e dell’interpretazione; i documenti magisteriali recenti. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti; per entrambi non saranno date dispense, ma si inviterà all’utilizzo degli strumenti indicati. Ci saranno alcuni lavori di tipo laboratoriale, senza voto, da svolgere durante le lezioni. L’esame è orale. Durante il corso ci saranno quattro verifiche facoltative, relative ad alcune parti del programma. Bibliografia Manuale: Boscolo G., La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, EMP – FTTr, Padova 20122. 84 Testi di approfondimento: Alonso Schöckel L. e altri, La Bibbia nel suo contesto, Paideia, Brescia 1994. Artola A.M. - Sánchez Caro J.M., Bibbia e parola di Dio, Paideia, Brescia 1994. Fabris R. e altri, Introduzione generale alla Bibbia, LDC, Leumann (TO) 20062. Perego G. - Cucca M., Nuovo atlante biblico interdisciplinare. Scrittura, storia, geografia, archeologia e teologia a confronto, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012. PATROLOGIA Docente: ROBERTO RAVAZZOLO L108 - Ore settimanali: 4 - I semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre all’orizzonte, ai contenuti e al metodo degli studi patristici, così che gli studenti siano in grado di orientarsi nella letteratura cristiana antica e di riconoscere in forma iniziale i temi teologici che vi sono espressi. Contenuti – Introduzione generale alla disciplina e al relativo quadro storico. – La letteratura sub-apostolica: Simboli, Padri Apostolici; il dibattito sulle origini cristiane e il giudeocristianesimo; confronto con il paganesimo e con l’impero romano. – La letteratura apologetica, con particolare riferimento a Giustino. A Diogneto. Spiritualità e letteratura del martirio. – Ireneo ed Ippolito. – Alessandria: Clemente, Origene. Altri scrittori del III secolo: Gregorio il Taumaturgo. – La prima letteratura cristiana d’Occidente. La letteratura d’Africa: Tertulliano, Cipriano, Novaziano. – Da Nicea (325) a Costantinopoli (381): la controversia ariana e gli scrittori d’ambiente egiziano, di Siria e Palestina (Eusebio e i suoi continuatori), d’Asia Minore (i Cappadoci) e d’Occidente (Ilario di Poitiers e Ambrogio di Milano). – Da Costantinopoli a Calcedonia (451): letteratura d’ispirazione e ambiente monastico, la “scuola” d’Antiochia (Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia, Giovanni Crisostomo), scienza e filologia biblica (Girolamo di Stridone), itinerari e viaggi ai luoghi santi (Egeria). – Agostino d’Ippona. 85 I ANNO Una tra le edizioni da studio della Bibbia che saranno presentate all’inizio del corso. – L’epoca del concilio di Efeso (431): Nestorio, Teofilo di Alessandria, Cirillo di Alessandria. – Dibattiti teologici precalcedonesi e postcalcedonesi. Metodo Il corso è fatto di lezioni frontali da parte del docente. A ciascuno degli studenti sarà assegnato un tema o un autore su cui relazionare durante lo svolgimento del corso. Lo studio richiesto terrà conto sia degli appunti personali che del manuale adottato. Il corso si concluderà con una verifica orale, che terrà conto anche del lavoro svolto durante le lezioni del semestre. Bibliografia Liébaert J.- Spanneut M. - Zani A., Introduzione generale allo studio dei Padri della Chiesa, Queriniana, Brescia 2009. Pasini C., I Padri della Chiesa, Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2010. Simonetti M. - Prinzivalli E., Storia della Letteratura Cristiana Antica, EDB, Bologna 2010. Altra bibliografia sarà indicata durante lo svolgimento del corso. STORIA DELLA CHIESA 1 Docente: MASSIMO MANCINI L109 - Ore settimanali: 2 - I e II semestre Obiettivi Il corso, dopo un’introduzione allo studio della storia ecclesiastica, tratta i temi più importanti della storia della Chiesa dagli inizi fino al XIII secolo: le vicende, i protagonisti e la cultura religiosa. L’obiettivo è quello di comprendere lo sviluppo della comunità ecclesiale dal primo secolo fino alla christianitas medievale e ai grandi cambiamenti che preludono all’età moderna. Contenuti 1.I primi tre secoli della Chiesa: diffusione e persecuzione 2.Costantino, Teodosio: nuove relazioni con l’impero 3.Sviluppo dottrinale. I primi concilii ecumenici 4.Organizzazione della Chiesa: papato, vescovi, clero, monaci 5.La Christianitas medievale 6.La riforma gregoriana; il papato e l’impero 7.Crociate, università, Ordini mendicanti Metodo Lezioni frontali. Ogni tema viene svolto sulla base di fonti e bibliografia, seguendo tracce storiografiche riguardanti la materia, con approfondimento 86 Bibliografia Bihlmeyer K. - Tuechle H., Storia della Chiesa, vol. I e II, Morcelliana, Brescia 1985. Brox N., Storia della Chiesa. 1. Epoca antica, Queriniana, Brescia 2009. Frank I.W., Storia della Chiesa. 2. Epoca medioevale, Queriniana, Brescia 2004. Azzara C. - Rapetti A.M., La Chiesa nel Medioevo, Il Mulino, Bologna 2010. Fuhrmann H., Guida al Medioevo, Laterza, Roma-Bari 2004. INTRODUZIONE ALLA LITURGIA Docente: GIANANDREA DI DONNA L306 - Ore settimanali: 3 - I semestre Obiettivi Questa Introduzione generale alla Liturgia, ponendosi come riflessione teologica sulla fede celebrata, ha come obiettivo la comprensione profonda dell’actio ritualis ecclesiale, a partire dal rito stesso. Questo approccio intende condurre lo studente ad individuare nella celebrazione liturgica – per ritus et preces – le “tracce” che portano all’evento biblico-salvifico fondante, facendo emergere così la dinamica mistagogica insita nel mistero celebrato. Fa da sfondo la teologia della Sacrosanctum Concilium e delle sue istanze pastorali di riforma del culto cristiano. Contenuti 1.Cenni sui principi fondamentali: 1.1 Studio sulla natura e il ruolo della liturgia secondo gli aspetti antropologici e teologici. 1.2 Introduzione al “linguaggio” liturgico di base. 2.Excursus storico sulla Liturgia: 2.1 Fondamenti biblici e giudaici del culto cristiano. 2.2 Panorama storico della liturgia lungo le epoche culturali: epoca arcaica; fase medioevale; epoca tridentina; l’epoca del “Movimento liturgico”; il Concilio Vaticano II. 3.I riti cristiani: 3.1 Analisi della celebrazione dell’Eucaristia. 3.2 Analisi della celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, prima Communio), dei sacramenti “ecclesiali” (Ordine sacro e Matrimonio) e di quelli della “restaurazione dell’uomo” (Penitenza e Unzione degli infermi). 87 I ANNO di alcune di esse e indicazione di letture di testi e documenti. Esame orale. 3.3 Cenni sui riti della Consacrazione delle vergini, della Professione religiosa, della Dedicazione della chiesa, del conferimento dei ministeri, delle esequie cristiane, delle benedizioni. 3.4 Storia e teologia dell’anno liturgico (ebraico e cristiano) e formazione del calendario; teologia del dies Domini. 3.5 Storia della formazione, teologia e struttura della Liturgia Horarum. 4.La Sacrosanctum Concilium e i suoi principi teologici fondamentali. 5.Elementi complementari: Alcune nozioni fondamentali sullo spazio per la liturgia; sulla musica per la liturgia; sui libri liturgici; sui ministeri liturgici. Metodo Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, accompagnate sempre da alcune schede di sintesi. Lo studio richiesto allo studente sarà basato sulle lezioni frontali del docente (per le quali sono necessari gli appunti personali) e sul manuale (Augé: cfr. bibliografia) affidato allo studio privato. Gli studenti dovranno, inoltre, affrontare la lettura personale – sulla base delle lezioni introduttive del docente – del testo conciliare della Sacrosanctum Concilium; studiandone in modo particolare il capitolo I. L’esame, supportato da un tesario consegnato alla fine del corso, consisterà in un colloquio orale così strutturato: una domanda sui principi fondamentali della Liturgia; una domanda di storia della Liturgia; una domanda sull’Eucaristia e i suoi riti; una domanda su uno degli altri riti cristiani (cfr. nn. 3.2 – 3.3) o sugli Elementi complementari. Bibliografia Manuali: Augé M., Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Cinisello Balsamo (Milano) 1992. Kunzler M., La Liturgia della Chiesa, Milano 20032, pp. 185-232 (per le parti che verranno indicate durante il corso). Fonti: Messale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 19832. Ufficio Divino rinnovato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1974-1975 (19892 rist. 1993). Pontificale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, dal 1979 al 1992. Rituale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vati88 Documenti del magistero Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Sacra Liturgia, 1963, in EV 1/1-224. Paolo PP. VI, Cost. Ap. Missale Romanum, 1969, in EV/ 3/996-1008. Paolo PP. VI, Cost. Ap. Laudis Canticum, 1970, in EV 3/2803-2826. Lettera Apostolica Spiritus et Sponsa del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II nel XL anniversario della Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia (4 dicembre 2003). Testi complementari Valenziano C., La riforma liturgica del Concilio. Cronaca, teologia, arte, Bologna 2004. «Dal 40° della Sacrosanctum Concilium all’anno dell’Eucaristia» in Rivista Liturgica 5 (1994) 759-920. Dispense del docente. METODOLOGIA DELLA RICERCA Docente: LIVIO TONELLO L314 - Ore settimanali: 1 - II Semestre Obiettivi Il corso mira a introdurre lo studente nello sviluppo dello studio teologico; indica i principali strumenti di ricerca; avvia alle strategie di apprendimento assimilativo e analitico; fornisce gli apporti metodologici per presentare un lavoro scritto. È prevista la visita alla biblioteca e l’accostamento ai principali strumenti di ricerca on line. Contenuti 1.Lo studio della teologia e le fonti del sapere teologico. 2. La teologia in biblioteca: ricerca via internet (OPAC, DOCUSEARCH, PROQUEST, EBSCO). 3.Studiare e ricercare con metodo. 4.Citare e documentare le fonti e i contributi. 5.Criteri generali per la stesura di un lavoro scritto. Metodo Il corso sarà condotto principalmente nello stile delle lezioni frontali e con il supporto di proiezioni di slides. È prevista inoltre, all’interno del corso, 89 I ANNO cano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano dal 1970 al 2004. la visita guidata alla struttura bibliotecaria, con relative spiegazioni per la consultazione del materiale bibliografico sia cartaceo che on line. La verifica finale, riscontro di apprendimento del corso, sarà in forma scritta nella modalità di un test. Bibliografia Fanton A., Metodologia per lo studio della teologia. «Desidero intelligere veritatem tuam», Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2012. Lorizio G. - Galantino N. (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Milano 20042. Serafini M.T., Come si scrive, Bompiani, Milano 20016. Serafini M.T., Come si studia, Bompiani, Milano 20038. Schwertner S.M., Internationales Abkürzungsverzeichnis für Theologie und Grenzgebiete, Walter de Gruyter Verlag, Berlin-New York 19922. 90 II ANNO n SECONDO ANNO FILOSOFIA TEORETICA Docente: CRISTINA ROSSITTO L201 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso ha come obiettivo il porre lo studente nella condizione di acquisire e di approfondire la conoscenza, in una prospettiva d’insieme ed organizzata, delle caratteristiche principali della filosofia, e precisamente la sua natura, l’oggetto e il modo di procedere, al fine di riconoscerne le peculiarità rispetto alle altre discipline. Contenuti In primo luogo saranno affrontate questioni di carattere generale riguardanti l’origine, la natura e l’identità della filosofia, sia come forma di conoscenza, sia come sapere di tipo teoretico, sia nella sua valenza metafisica, anche sulla base del confronto con le altre discipline. In secondo luogo saranno affrontate questioni strettamente filosofiche, tanto di logica e di epistemologia, riguardanti il concetto, la proposizione, l’argomentazione, il metodo dimostrativo, induttivo e dialettico, quanto di metafisica, riguardanti l’essere, i suoi princìpi, l’Assoluto. Metodo Il corso è costituito da lezioni frontali. La verifica finale consiste in un esame orale. Bibliografia Vanni Rovighi S., Elementi di filosofia, voll. I-II, Editrice “La scuola”, Brescia 1991. Rossitto C., Riflessioni sulla struttura logica della filosofia, Gregoriana, Padova 1982. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE Docente: VALERIO BORTOLIN L202 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente a una comprensione del fenomeno religioso secondo la metodologia e il punto di vista della riflessione 91 filosofica, focalizzando l’attenzione sulle condizioni di possibilità, l’essenza, il valore e il significato dell’ “universale religioso” in rapporto all’esistenza dell’uomo e alla sua storia. In tal modo si vuole mettere lo studente in grado di cogliere le premesse filosofiche per il dialogo interreligioso e per una riflessione teologica sul rapporto tra la fede cristiana e le religioni. Contenuti a)Il punto di partenza del percorso è costituito da una sintetica rilevazione della situazione della religione nel contesto culturale occidentale e da una presentazione dello statuto epistemologico della filosofia della religione in rapporto alle discipline affini. b)Si tracciano successivamente le linee essenziali di una storia della filosofia della religione. Dopo brevi cenni circa il rapporto religione–filosofia nel mondo greco e nel pensiero cristiano, sia patristico che medievale, si delineano le tappe fondamentali di quel percorso che, nel contesto della filosofia moderna e contemporanea, porta dalla razionalizzazione della religione alla sua negazione, fino al riconoscimento della sua autonomia e specificità. c)La parte sistematica prende le mosse dalla distinzione tra religiosità e religione, intendendo con il primo termine quella fondamentale struttura di apertura alla dimensione della Trascendenza che caratterizza l’esistenza umana, e con il secondo, la modalità concreta nella quale tale apertura si determina nella vita e nella storia dell’uomo. Ci si sofferma in seguito sul concetto di rivelazione, vedendola come il configurarsi del Mistero nel volto di Dio, secondo una dinamica caratterizzata dalla dialettica tra rivelazione e nascondimento, tra rivelazione e interpretazione. In tale ambito viene pure affrontato il tema decisivo del rapporto tra religione e cultura. d)A partire dalla contrapposizione tra relativismo e fondamentalismo, viene sollevata infine la problematica del confronto tra le religioni, in particolare quelle monoteistiche, tentando di indicarne una pista di soluzione a partire da una riflessione sulla questione della verità nella sua dimensione esistenziale-religiosa. e)Nell’ultima parte del corso, vengono offerte alcune sintetiche indicazioni sui termini fondamentali caratterizzanti l’“universale religioso” così come emergono dagli studi storici e fenomenologici: il sacro, il simbolo, il mito, il rito. Metodo Il corso è costituito fondamentalmente da lezioni frontali proposte dal docente, pur offrendo un congruo spazio al dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento avviene sulla base di un programma dettagliato predisposto dal docente. Il colloquio d’esame verte su un primo tema, sufficientemente ampio, che lo studente deve dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente viene chiesto pure di presentare e di valutare il testo scelto tra quelli 92 indicati dal docente all’inizio del corso. Un testo a scelta tra i seguenti: Lingua G., Esiti della secolarizzazione. Figure della religione nella società contemporanea, Edizioni ETS, Pisa 2013. Comte-Sponville A., Lo spirito dell’ateismo. Introduzione a una spiritualità senza Dio, Ponte alle Grazie, Milano 2007. Berger P. - Zijderveld A., Elogio del dubbio. Come avere convinzioni senza diventare fanatici, Il Mulino, Bologna 2011. Assmann J., Non avrai altro Dio. Il monoteismo e il linguaggio della violenza, Il Mulino, Bologna 2007. Commissione Teologica Internazionale, Dio Trinità, unità degli uomini. Il monoteismo cristiano contro la violenza, Dehoniane, Bologna 2014. Testi consigliati: Fabris A., Filosofia delle religioni, Carocci, Roma 2012. Filoramo G., Che cos’è la religione. Temi metodi problemi, Einaudi, Torino 2004. Joas H., Abbiamo bisogno della religione?, Rubettino, Soveria Mannelli (CZ) 2010. Tommasi R., La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia, religione e cristianesimo, Messaggero, Padova 2009. FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DELLA PERSONA Docente: MARIACHIARA VIGHESSO L213 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso intende stimolare la comprensione dei temi principali di psicologia generale e dello sviluppo. Si propone di offrire alcune conoscenze sui processi identitari ed evolutivi della persona, con particolare attenzione ai legami intergenerazionali costitutivi del ciclo di vita della famiglia e del singolo, secondo una prospettiva relazionale e sistemica. La riflessione sarà orientata alla pratica educativa e pastorale. Contenuti a)Fondamenti di psicologia generale. b)Il ciclo di vita della persona e della famiglia. c)Prospettive teoriche sullo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. d)La relazione educativa. 93 II ANNO Bibliografia Manuale: Bortolin V., Dossier per il corso di filosofia della religione (pro manuscripto). Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante le lezioni. Bibliografia Manuali: Camaioni L. - Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna 2007. Miller P., Teorie dello sviluppo psicologico, Il Mulino, Bologna 2011. Testi di approfondimento: Magatti M. e Altri, Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi dell’alleanza tra le generazioni, ed. V. Paglia, Vita e Pensiero, Milano 2014. Recalcati M., L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010. Wénin A., L’uomo biblico. Letture nel Primo Testamento, EDB, Bologna 2009. TEOLOGIA FONDAMENTALE Docente: ANDREA TONIOLO L203 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi La teologia fondamentale ha come principale obiettivo quello di elaborare le nozioni principali del cristianesimo (rivelazione, fede e Chiesa) in confronto continuo con il contesto culturale e religioso contemporaneo, evidenziandone la credibilità, la ragionevolezza (cf. 1 Lettera di Pietro 3,14). All’interno di questa grande intenzione, vengono perseguiti obiettivi più specifici: –la riflessione sulla categoria di rivelazione, nella sua forma storica e cristocentrica; –lo studio di alcune fonti magisteriali, con particolare attenzione alla Dei Verbum; –il confronto in chiave teologica tra cristianesimo e altre religioni; –una breve panoramica dei teologi contemporanei più significativi. Contenuti La teologia fondamentale indaga e riflette l’evento cristiano, preso nella sua completezza, secondo una prospettiva di fondo e fondante: il fatto e l’accoglienza nella fede della rivelazione del Dio trinitario. Il punto di vista materiale, contenutistico, della teologia fondamentale è dato dalla categoria di rivelazione, che costituisce il principio di comprensione intrinseco e unitario del cristianesimo. Al contempo la riflessione sulla rivelazione non può essere compresa senza l’indagine sulla fede, nella sua forma personale e comuni94 I Parte: Il contesto culturale e religioso contemporaneo –l’approccio moderno e postmoderno al cristianesimo; –il cristianesimo in rapporto alle altre religioni; –la credibilità della rivelazione cristiana in un contesto multiculturale e multireligioso. II Parte: La rivelazione cristiana –la forma storica e cristocentrica della rivelazione; –il modello “autocomunicativo” di rivelazione nella Dei Verbum; –la credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo: storicità e universalità di Gesù Cristo. III Parte: La fede e la Chiesa –la fede nel suo senso biblico e teologico; –la Chiesa e la tradizione della fede; –la credibilità della fede e della Chiesa. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcuni momenti affidati agli studenti per la presentazione dei principali teologi del XX secolo. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante un esame orale finale sulla materia svolta nelle lezioni e mediante un elaborato scritto (massimo 5 pagine) su un’opera di teologia contemporanea, scelta dallo studente. Possono essere previsti durante lo svolgimento delle lezioni alcuni test di verifica (al massimo 3, di un’ora ciascuno): gli studenti vengono avvisati una settimana prima sull’argomento del test. Bibliografia Testo principale: Toniolo A., Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale, Messaggero-FTTr, Padova 2013 (terza edizione interamente riveduta). Altra bibliografia: Gibellini R. (a cura di), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003. Gibellini R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992. Giovanni Paolo II, Fides et ratio. Il rapporto tra fede e ragione, Piemme, Casale Monferrato 1998. 95 II ANNO taria, che accoglie e trasmette la rivelazione (la Chiesa e la traditio fidei). Il punto di vista formale dell’indagine è dato dalla credibilità e significatività della rivelazione cristiana. INTRODUZIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 1 Docente: ROBERTA RONCHIATO L204 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso accompagna lo studente ad acquisire una conoscenza basilare del Pentateuco e dei Profeti attraverso la lettura esegetica di testi scelti. La Scrittura non si limita a custodire la memoria culturale; in forma più viva, concorre a formare l’identità di un popolo credente e alla trasmissione della sua fede. Contenuti Il corso sarà suddiviso in due parti. Lo studio del Pentateuco alternerà lezioni a carattere introduttivo all’esegesi di brani significativi. Gli argomenti generali riguarderanno il dibattito circa la nascita della Torah, la suddivisione, i contenuti e le linee teologiche dei primi cinque libri dell’AT. Le pericopi, esaminate nella loro redazione finale, saranno desunte prevalentemente da Genesi e da Esodo. La seconda parte del corso affronterà il fenomeno della profezia nel contesto del Vicino Oriente antico e nella sua espressione tipica in Israele. Saranno quindi illustrati i Profeti anteriori e posteriori dal punto di vista storico e nelle linee teologiche portanti, congiuntamente a un itinerario di lettura esegetica di brani tratti dai libri dei Profeti scrittori, in particolare da Amos, Osea, Isaia, Geremia ed Ezechiele. Metodo Sono previste lezioni frontali. A ciascun partecipante sarà richiesta la lettura personale e integrale dei libri di Genesi, Esodo, Numeri e Deuteronomio, in una traduzione moderna, verificata attraverso brevi esercitazioni scritte in classe. Esame orale. Bibliografia Fonti: Una traduzione della Bibbia in lingua moderna, tra le seguenti: La Bibbia di Gerusalemme, edizione italiana a cura di un gruppo di Biblisti italiani, Dehoniane, Bologna 2009. La Bibbia. Via Verità e Vita. Nuova versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2009. La Bibbia TOB. Nuova Traduzione CEI, ElleDiCi, Leumann (TO) 2009. Per il Pentateuco: Cappelletto G., In cammino con Israele. Introduzione all’Antico Testamento, I, Messaggero, Padova 20096. Galvagno G. - Giuntoli F., Dai frammenti alla storia. Introduzione al Pentateuco, ElleDiCi, Torino 2014. 96 Per i Profeti: Blenkinsopp J., Storia della profezia in Israele, Queriniana, Brescia 1997. Bovati P., «Così parla il Signore». Studi sul profetismo biblico, Dehoniane, Bologna 2008. Cappelletto G. - Milani M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104. Merlo P. - Settembrini M., Il senso della storia. Introduzione ai libri storici, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2014. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. INTRODUZIONE AI VANGELI SINOTTICI E AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI Docente: GASTONE BOSCOLO L206 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza e allo studio dei Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli, fornire i dati storici, letterari e teologici che lo abilitino a una lettura critica e feconda dei testi. Contenuti L’ambiente storico e religioso nel quale si è svolta la vita di Gesù e della prima comunità cristiana. Le testimonianze extra-bibliche su Gesù. Il genere letterario «vangelo». Origine e natura dei vangeli sinottici. Storia dell’interpre tazione della vita di Gesù. La questione sinottica. Introduzione ai libri di Marco, Matteo e Luca-Atti (autore, destinatari, epoca di composizione, struttura e tematiche principali). Analisi di alcuni brani scelti per la loro importanza teologica, per la diversità di forma letteraria e per la comprensione del filo narrativo che caratterizza il vangelo in questione. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, l’introduzione ai singoli libri, l’esegesi e gli spunti di teologia. Il lavoro personale consiste nella lettura di un volume di spiritualità biblica sulla figura di Gesù. Il colloquio d’esame si baserà su argomenti assegnati dal docente, sulla base di un indice riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni, e sul volume scelto per la lettura. 97 II ANNO Settembrini M., Nel Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012. Ska J.L., Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, Dehoniane, Bologna 2012. Bibliografia Boscolo G., Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti, Padova 2014 (dispensa del docente). Broccardo C., I vangeli. Una guida alla lettura, Carocci, Roma 2009. Cucca M. - Perego G., Nuovo Atlante biblico interdisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012. Lohse E., L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1980. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA Docente: GAUDENZIO ZAMBON L207 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso intende introdurre lo studente al metodo e alle problematiche inerenti lo studio della antropologia teologica in continuità con la comprensione del mistero salvifico rivelato in Gesù Cristo e nella sua originalità rispetto all’approccio delle scienze umane. Il corso, inoltre, si propone di avviare la riflessione sull’uomo ‘destinato’ come creatura e come persona a conformarsi pienamente in Cristo. Contenuti Si parte dallo status quaestionis della riflessione teologica sull’uomo e dalla presentazione di alcune sue possibili articolazioni in modo da delimitare l’identità della antropologia teologica. Descrizione del percorso: sin dalla creazione l’uomo è chiamato alla salvezza cioè ad un modo di esistere che non sia solo per sé ma anche per gli altri. Tale chiamata o elezione (predestinazione) ad una “diaconia di salvezza dell’intera creazione” (G. Ancona, 46) avviene in Gesù di Nazareth mediante un evento assolutamente gratuito e libero. Ciò toglie all’uomo ogni possibilità di autosalvezza. Infatti, è l’agire elettivo di Dio a porre l’uomo di fronte al Bene assoluto che gli si offre come dono e come possibilità di dare senso alla propria identità e libertà. Solo nella decisione di costruire la propria ed altrui esistenza perseguendo il bene, l’uomo si pone nella direzione della compiutezza della propria identità futura. Tappe importanti del percorso sono i temi della creazione e dell’uomo creatura, della grazia e dell’uomo peccatore, della giustificazione e del credente in cammino verso il compimento definitivo a cui verranno riservati momenti di approfondimento di carattere biblico e storico-sistematico. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e interventi programmati da parte degli studenti. Nel colloquio di esame verrà data allo studente la possibilità di presentare un argomento a scelta tra quelli trattati. Il docente si 98 Bibliografia Ancona G., Antropologia teologica. Temi fondamentali, Biblioteca di teologia contemporanea 171, Ed. Queriniana, Brescia 2014. Canobbio G., Destinati alla beatitudine. Breve trattato sui novissimi, Vita e Pensiero, Milano 2012. Appunti del docente. Ulteriore bibliografia verrà indicata dal docente durante il corso. CRISTOLOGIA Docente: SERGIO DE MARCHI L208 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso intende portare lo studente a svolgere il discorso cristologico alla luce della singolarità di Gesù come suo tema proprio. In tal senso, muovendo dalla precisazione dei termini che definiscono il tema (la storia particolare di Gesù e la storia universale) e dal loro raccordo nella prospettiva di una visione drammatica della storia, tramite un approccio di tipo narrativo mira a delineare i tratti precipui della vicenda e della figura di Gesù avendo attenzione, da un lato, ad evidenziarne i caratteri di intrinseca universalità (escatologico, soteriologico, pneumatologico, protologico) e, dall’altro, ad articolare il rapporto tra cristologia e antropologia nell’ottica di una reciproca mediazione. Contenuti a) L’attestazione biblica dell’evento cristologico. Una volta riconosciuto nella vicenda terrena di Gesù e nel suo culmine pasquale il contenuto peculiare della fede e dell’annuncio cristiano, così come essi sono affermati e regolati dalla loro attestazione scritturistica, il corso mira in primo luogo a sviluppare un approccio di tipo narrativo che, grazie ai racconti evangelici, metta in luce la singolarità della vicenda di Gesù quale evento escatologico dell’azione salvifica di Dio e, in rapporto ad esso, del manifestarsi della sua identità messianica e filiale. In tal senso, sulla scorta del rilievo del carattere drammatico che i vangeli conferiscono alla storia di Gesù per mezzo delle loro trame narrative, sarà possibile individuare, nell’intrecciarsi delle parole e delle azioni del suo ministero con le differenti reazioni che esso suscita, la situazione in cui si viene simultaneamente ad attuare la signoria della bontà salvifica di Dio e a configurare la risposta alle tante domande circa l’identità di Gesù che scandiscono e accomunano il procedere delle quattro narrazioni evangeliche. Al vertice della sua storia, la sua risurrezione, mentre conferma e compie il suo ministero in quanto avvento escatologico dell’agire salvifico di Dio, con99 II ANNO riserva di fare delle domande sulle altre parti del programma. ferma e rivela in modo inequivocabile l’identità di Gesù come il Cristo e il Figlio che in vita e in morte egli è stato, e genera, ad un tempo, la fede pasquale e le cristologie della Chiesa apostolica (le cristologie dell’innalzamento e dell’elezione di Gesù, le cristologie della preesistenza e dell’incarnazione). b) L’approfondimento speculativo del mistero di Cristo. Mantenendo costante il confronto con la dottrina soteriologia e cristologica patristica, scolastica e moderna, con l’insegnamento magisteriale (in specie conciliare), e con le istanze dominanti dell’attuale contesto storico-culturale, si procederà a sviluppare in successione la riflessione circa il valore escatologico-salvifico della vicenda di Gesù e del suo culmine pasquale, la singolarità della relazione filiale di Gesù con il Padre come fondamento del valore escatologico-salvifico della sua vicenda, la dimensione protologica dell’evento di Gesù Cristo come evento dell’incarnazione del Figlio e le sue implicazioni ontologiche. Metodo Nelle sue parti essenziali, biblica e speculativa, il corso si svolge interamente attraverso lezioni di tipo frontale da parte del docente. Prevede inoltre, per quanto attiene l’approfondimento di alcune sue parti storico-positive, lo studio personale dello studente, sulla base delle indicazioni bibliografiche date dal docente. Riferito alla totalità della materia del corso, il colloquio d’esame verterà su tre temi proposti dal docente. Bibliografia De Marchi S., Cristologia, Padova 2011 (dispensa del docente). Kessler H., Cristologia, Queriniana, Brescia 2001. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE Docente: CORRADO CANNIZZARO L209 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso intende presentare la realtà della vita morale dell’uomo muovendosi in un contesto espressamente teologico, al fine di acquisire: –conoscenza delle tematiche fondamentali (storiche e attuali) inerenti la disciplina; –capacità argomentativa circa la fondazione cristologica della morale secondo il modello proposto; –capacità di confronto critico con altre impostazioni (teologiche e non). Contenuti –Storia (sintetica) della teologia morale, dalla morale biblica alla teologia contemporanea, con particolare attenzione alle diverse prospettive fondative della morale, nonché ai punti fermi del magistero ecclesiale; 100 Metodo Il corso prevede lezioni frontali e studio personale. Lo studente dovrà acquisire la conoscenza precisa di tutto il testo indicato come fondamentale in bibliografia nonché degli argomenti trattati nelle lezioni, con i rispettivi approfondimenti bibliografici. L’esame finale consiste nell’esposizione di una tesi a scelta da parte dello studente (tra quelle indicate nello schema riassuntivo finale), e negli approfondimenti – sintetici e analitici – richiesti dal docente. Bibliografia Manuale: Tremblay R. - Zamboni S. (a cura di), Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale, EDB, Bologna 20102. Testi di approfondimento: Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Veritatis splendor, Città del Vaticano 1993. Compagnoni F. - Piana G. - Privitera S. (a cura di), Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1990. Tremblay R., Radicati e fondati nel Figlio. Contributi per una morale di tipo filiale, Dehoniane, Roma 1997. Tremblay R., L’“Innalzamento” del Figlio fulcro della Vita morale, PUL, Roma 2001. Schede consegnate dal docente e appunti dalle lezioni SEMINARI DEL II ANNO (con III anno) Ore settimanali: 2 - I semestre Docente: VALERIO BORTOLIN L419 - Simone Weil, tra impegno sociale, ricerca filosofica ed esperienza mistica Obiettivi Il seminario si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza di Simone Weil, una delle figure più significative del secolo scorso non solo per l’acutezza del pensiero, ma anche per l’intensità e il rigore della vita. Si cercherà di ripercorrerne l’avventura esistenziale, mettendo in evidenza come la 101 II ANNO –studio approfondito del fondamento cristologico della morale teologica di tipo “filiale”; –rilettura dei temi classici della morale generale (atto morale, libertà, coscienza, virtù, legge, peccato…) in prospettiva filiale; –descrizione di alcuni tratti specifici della vita filiale dal suo inizio effettivo (battesimo) al suo compimento (escatologia). molteplicità dei suoi interessi (impegno politico e sociale, ricerca filosofica, esperienza religiosa) trovino una loro unità in quella ricerca della Verità che, in lei, è una cosa sola con la tensione al Bene. Contenuti Si cercherà innanzitutto di cogliere il senso e le ragioni di fondo dell’impegno politico e sociale che ha caratterizzato la sua vita fino alla fine, tenendo presente la particolare situazione in cui si trovava l’Europa nel periodo tra le due guerre. Si prenderà in considerazione, in un secondo momento, l’aspetto più propriamente filosofico della sua ricerca intellettuale, cogliendone il collegamento con la grande tradizione filosofica greca, in particolare con Platone. Infine ci si soffermerà sulla sua esperienza religiosa, evidenziando sia la sua convinta adesione alla verità di Cristo sia la sua apertura a un universalismo religioso di grande respiro. Come conclusione si cercherà di giungere a una valutazione complessiva della sua figura, interrogandoci sulla sua attualità in rapporto alla nostra situazione sociale, politica e religiosa. Metodo Dopo alcune lezioni introduttive nelle quali il docente presenterà nel suo insieme la figura della Weil, verrà affidato ai partecipanti al seminario un suo testo, o insieme di testi, che successivamente, secondo un calendario prestabilito, verrà presentato a tutto il gruppo e discusso insieme. La valutazione finale verterà sulla relazione scritta (10-15 pagine) che ogni studente è tenuto a presentare sul testo da lui analizzato. Si terrà pure in debito conto sia la relazione orale sia la complessiva partecipazione al seminario. Bibliografia La bibliografia è costituita fondamentalmente dalle seguenti opere di Simone Weil: – Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale, Adelphi, 1983. – La condizione operaia, SE, Milano1994. – Una costituente per l’Europa, Castelvecchi, Roma 2014. – Lezioni di filosofia, Adelphi, Milano 1999. – Quaderni, I, II, III, IV, Adelphi, Milano 1982-1988-1993. – Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008. – La rivelazione greca, Adelphi, Milano 2014. Altra bibliografia di Weil e su Weil sarà indicata all’inizio del seminario. Docente: GASTONE BOSCOLO L420 - Il discorso della montagna (Mt 5-7) Obiettivi Il seminario intende approfondire il «discorso della montagna», il primo dei cinque grandi discorsi che scandiscono il vangelo di Matteo, definito la ma102 Contenuti Il «discorso della montagna» suscita parecchi problemi per quanto riguarda il suo significato e valore attuale. Si possono distinguere due posizioni che riproducono due diverse tendenze: per alcuni le proposte del discorso della montagna sono utopiche e perciò non vincolano i credenti a una loro attuazione pratica. Lutero, per esempio, sosteneva che le esigenze richieste dal discorso sono sproporzionate rispetto alle possibilità umane. Anche alcuni commentatori moderni qualificano l’etica del discorso della montagna come transitoria o di emergenza, valida unicamente per il breve tempo che avrebbe dovuto separare la missione di Gesù dalla fine del mondo considerata come imminente (Weiss). Sull’altro versante, con sfumature diverse, si collocano molti esegeti che, a partire da Agostino, vedono in questo discorso un progetto di vita cristiana, una specie di decalogo evangelico che ha sostituito l’antica legge. Gesù presenta nel «discorso della montagna» una concezione radicalmente nuova dell’atteggiamento verso Dio e verso l’uomo. Il discorso non è una enumerazione di principi astratti, non è destinato a un gruppo elitario di perfetti, al contrario gli insegnamenti che contiene sono per tutti e costituiscono la proclamazione autorevole e definitiva della volontà di Dio. Metodo Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione del cammino che si intende percorrere, verrà assegnato allo studente un brano da analizzare e presentare ai partecipanti al seminario. A partire da questa presentazione verrà chiesto allo studente di redigere un elaborato scritto (una decina di cartelle). La valutazione si baserà sulla relazione in classe, sull’elaborato scritto e sulla complessiva partecipazione dello studente al seminario. Bibliografia Gnilka J., Il vangelo di Matteo, I, Paideia, Brescia 1990. Harrington D.J., Il vangelo di Matteo, Elledici, Leumann 2005. Luz U., Matteo, 1/1, Paideia, Brescia 2006. Sand A., Il vangelo secondo Matteo, I, Morcelliana, Brescia 1992. Lohfink G., Per chi vale il discorso della montagna? Contributi per un’etica cristiana, Brescia 1990. Panimolle S.A., Il discorso della montagna (Mt 5-7), Cinisello Balsamo (MI) 1988. Schweizer E., Il discorso della montagna (Matteo cap. 5-7), Torino 1986. 103 II ANNO gna charta del cristianesimo, e introdurre alla lettura e all’analisi scientifica del testo biblico. n TERZO ANNO INTRODUZIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 2 Docente: MARCELLO MILANI L205 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre al linguaggio, alle problematiche e alle idee portanti del mondo dei Sapienti e dei Salmi. In particolare, sviluppando il concetto di Sapienza e di Saggio mediante una introduzione generale e con l’accostamento diretto dei libri e ad alcuni testi biblici a titolo di esemplificazione. Contenuti a)Una introduzione generale tenterà di definire e descrivere la sapienza per farne emergere i concetti, le fonti, gli ambienti, i caratteri, il linguaggio. b)Saranno poi presentati i singoli libri chiamati “sapienziali”, per orientare a una lettura continua, in una delle Bibbie correnti, e cogliere il contenuto e gli aspetti teologici e culturali. c)L’esegesi si accorderà con alcuni temi dominanti legati ai libri. In particolare: - Proverbi e il rapporto tra conoscenza e timor di Dio o fede e cultura; la rivelazione dal mondo con la sapienza personificata, che determina un nuovo processo nel concepire la sapienza classica; - La sapienza come ripensamento critico di fronte al dolore e alle sfide della vita e delle nuove culture (Giobbe e Qohelet); - Le risposte degli ultimi sapienti, i “deuterocanonici” o “apocrifi”, Siracide e Sapienza. d)L’introduzione ai Salmi comprenderà la teologia del Salterio e una rassegna dei vari metodi di lettura lungo la storia e nell’esegesi contemporanea. Seguiranno alcuni esempi metodologici e pratici sulla lettura dei Salmi in chiave poetica, linguistica e cristiana. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura dei testi e lo sviluppo del principali contenuti, soprattutto con esemplificazioni di esegesi. Agli studenti è affidata la lettura dei singoli libri imparando a ben usare una Bibbia in lingua corrente e di alcuni articoli e saggi sui quali dare una breve relazione scritta, che sarà materia di verifica nell’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale nel quale confluiranno le letture 104 personali. Per i Salmi lo studente dovrà sceglierne una serie, rispondendo ad alcuni criteri di lettura che saranno indicati durante il corso. Testi complementari di introduzione alla sapienza: Bonora A. - Priotto M. (cur.), Libri Sapienziali e altri scritti (Logos - Corso di studi biblici, 4), LDC, Leumann (TO) 1997. Ercolani A. - Xella P. (cur.), La sapienza nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo antichi. Antologia di testi, Carocci, Roma 2013. Gilbert M., La sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio - Seconda Serie, 53), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005. Lorenzin T., Esperti in umanità. Introduzione ai libri sapienziali e poetici, LDC, Leumann (TO) 2013. Milani M., I libri sapienziali, in P. Merlo, L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria (Frecce, 60), Carocci, Roma 2008, pp.163-196. Morla Asensio V., Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia, 5), Paideia, Brescia 1997. Pinto S., I segreti della Sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013. Per il Salmi si suggeriscono, oltre il teso base: Alonso Schökel L. - Carniti C., Salmi, 2 voll., Borla, Roma 1992-93. Ravasi G., I Salmi. Introduzione, testo e commento, San Paolo, Milano 2006. Lorenzin T., I Salmi (I libri biblici, 14), Paoline, Milano 2000. LETTERATURA PAOLINA Docente: ANDREA ALBERTIN L301 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari per la comprensione della persona e dell’attività epistolare di Paolo. Si propone inoltre di condurli in un percorso critico di lettura e approfondimento esegetico-teologico delle lettere paoline (con una preferenza per le cosiddette proto paoline), in vista di familiarizzare con le tecniche redazionali dell’autore e i principali temi teologici in esse affrontati; ha infine lo scopo di introdurre alla conoscenza e all’utilizzo dei principali strumenti esegetici. Questo dovrebbe fornire allo studente un bagaglio significativo per poter continuare autonomamente una lettura attenta delle lettere presenti nel NT. 105 III ANNO Bibliografia Testo base: Cappelletto G. - Milani M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento II, Messaggero, Padova 20155 (riveduta e ampliata). Contenuti a)A partire dai dati reperibili nei testi paolini, si presentano alcuni elementi della biografia di Paolo (la questione cronologica; note biografiche; formazione culturale dell’Apostolo; missione; la sua esperienza di/in Cristo) che favoriscano l’acquisizione delle coordinate fondamentali dell’universo religioso e culturale cui apparteneva l’«Apostolo dei Gentili». La conoscenza di tale background consentirà, nella fase dello studio esegetico dei testi, di cogliere le linee di continuità e discontinuità tra il giudaismo e l’incipiente movimento cristiano, come pure le poste in gioco della «fede in Cristo». L’approfondimento del genere letterario epistolare e della dimensione retorico-argomentativa delle lettere (con introduzione ai concetti fondamentali della retorica classica) permetteranno di inoltrarsi nell’attività redazionale tipica dell’apostolo. b)Vengono quindi approfondite singolarmente le lettere proto paoline: la prima lettera ai Tessalonicesi, la prima e la seconda lettera ai Corinzi, la lettera ai Galati, la lettera ai Romani, la lettera ai Filippesi e a Filemone. Per ciascun testo è previsto uno sguardo alle questioni generali (contenuto, destinatari, datazione) e la lettura continua, con approfondimento esegetico di alcuni brani scelti. In modo più generale saranno presentate le deutero e trito paoline. c)Infine vengono tracciate alcune linee per una teologia delle lettere di Paolo, secondo i diversi campi di interesse esegetico (cristologia, soteriologia, antropologia, ecclesiologia, escatologia, giustificazione, Paolo e la Legge, Paolo e il giudaismo …), in vista di precisare l’esistenza o meno di un ‘centro’ della teologia paolina. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e qualche laboratorio in classe. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, la presentazione delle proto paoline con gli approfondimenti esegetici e gli spunti di teologia biblica. Il lavoro personale consiste: (a) nella lettura continua dell’epistolario paolino, che sarà verificata con due test di 30 minuti ciascuno; (b) nella conoscenza base della geografia attinente la vita e la missione di Paolo (saper individuare, su una cartina “muta”, le seguenti località: Antiochia di Siria, Tarso, Galazia, Efeso, Tessalonica, Filippi, Corinto, Cipro, Creta, Malta). L’esame consiste in un colloquio orale sulla materia affrontata durante le lezioni: questioni introduttive, presentazione delle lettere paoline e dei brani di esegesi studiati, questioni teologiche, conoscenza della “geografia paolina”. Bibliografia Manuale: Fabris R. - Romanello S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla 2006. Appunti forniti dal docente sui brani di esegesi. Testi di approfondimento: Pitta A., L’evangelo di Paolo. Introduzione alle lettere autorali (Graphé, 7), 106 LDC, Torino 2013. Mosetto F., Lettere di San Paolo, vol. I, Lettere ai Tessalonicesi, Lettere ai Corinzi, Elledici, Torino 2011; Id., Lettere di San Paolo, vol. II, Lettera ai Filippesi, Lettera ai Galati, Lettera ai Romani, Elledici, Torino 2011; Id., Lettere di San Paolo, vol. III, Lettere ai Colossesi, agli Efesini, a Timoteo, a Tito, A Filemone, Elledici, Torino 2012, Pulcinelli G., Paolo, scritti e pensiero. Introduzione alle lettere dell’Apostolo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013. III ANNO Ulteriore bibliografia sarà fornita dal docente durante il corso. LETTERATURA GIOVANNEA Docente: ANDREA ALBERTIN L302 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il corso persegue l’obiettivo di introdurre lo studente alla conoscenza del corpus giovanneo, che raccoglie il vangelo di Giovanni, le sue lettere e l’Apocalisse, un insieme di testi che non fanno riferimento soltanto al “discepolo amato” ma anche alla sua ormai affermata scuola presso le comunità primitive. In particolare, si metterà in luce l’originalità e la particolarità del Quarto Vangelo che consiste nello sviluppo e nell’approfondimento di una nuova sintesi di idee già presenti ed esistenti negli altri scritti neotestamentari. Contenuti a)Il «giovannismo», inteso come fenomeno storico, letterario e teologico, rappresenta una valida categoria per descrivere la peculiarità degli scritti attribuiti al discepolo amato e alla sua scuola rispetto ai Vangeli Sinottici e agli altri scritti del Nuovo Testamento. A partire dalla prima conclusione (Gv 20,30-31), s’individueranno lo scopo, la strategia narrativa e i destinatari del Quarto Vangelo, mettendo in luce la ricca cristologia di rivelazione e di segni orientati a manifestare l’identità di Gesù presentato come il Logos. La Parola è un termine pertinente per Giovanni solo in connessione al riconoscimento che essa “si è fatta carne” (Gv 1,14). Riconoscendo che Gesù è la Parola incarnata di Dio che rivela il Padre, la sua accoglienza incondizionata e la capacità di portarne le conseguenze nella testimonianza diventano criteri decisivi per l’autentica fede giovannea. b)Seguendo la narrazione evangelica e la disposizione del testo, si approfondirà la dimensione simbolica del vangelo giovanneo. Si rileverà, quindi, che in tutto il testo sono presentati diversi personaggi che incontrano Gesù e che sono invitati a una decisione sulla sua parola e la sua persona. 107 Gesù, perfezionamento del dono di Dio nella Legge, fa accedere il credente alla libertà, in virtù della quale ciascuno compie su di sé il giudizio. c)Dalla “memoria” di Gesù (contenuta nel Vangelo), si passa successivamente alla lettura e all’esame di qualche brano della Prima lettera, come “annuncio per il presente” di fronte a incipienti forme eterodosse del messaggio cristiano. d)Il percorso termina con il libro dell’Apocalisse, che rappresenta un annuncio profetico profondamente ecclesiologico per i cristiani, attraverso una continua rilettura dell’Antico Testamento. Per la centralità del mistero pasquale, chiave ermeneutica di tutto il libro, particolare enfasi sarà riservata al simbolismo dell’Agnello “ritto in mezzo al trono”, contemplato come “immolato”, che scioglie i sette sigilli, conferendo senso a tutta la storia dell’umanità (cf. Ap 5,1-8). Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, con coinvolgimento degli studenti attraverso alcuni laboratori e discussioni di tipo seminariale. Le lezioni comprendono l’introduzione all’opera giovannea, la presentazione generale del Vangelo, della Prima lettera e dell’Apocalisse e alcuni brani scelti di esegesi (prediligendo, in primo luogo, la lettura di un’intera sezione per cogliere le linee teologiche fondamentali dei testi). Il lavoro personale consiste nella lettura continua dell’intera opera giovannea, che sarà verificata con un test di 30 minuti. L’esame consisterà in un colloquio orale, in cui sarà verificata l’assimilazione del contenuto delle lezioni e di alcune parti del manuale segnalato per il corso. Bibliografia Manuale: Tuñí J.O. - Alegre X., Scritti giovannei e lettere cattoliche, vol. 8, Paideia, Brescia 1997. Testi di approfondimento: Beutler J., Le Lettere di Giovanni. Introduzione, versione e commento, EDB, Bologna 2009. Biguzzi G., Apocalisse (I libri biblici. Nuovo Testamento, 20), Paoline, Milano 2005. Ghiberti G. (a cura), Opera giovannea (Logos, 7), LDC, Leumann-Torino 2003. Moloney J.F., Il Vangelo di Giovanni (Sacra Pagina, 4), LDC, Leumann-Torino 2007. Vanni U., Apocalisse, libro della Rivelazione. Esegesi biblico-teologica e implicazioni pastorali, EDB, Bologna 2009. Ulteriore bibliografia sarà fornita dal docente durante il corso. 108 TEOLOGIA TRINITARIA Docente: GILBERTO DEPEDER L303 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Contenuti La parte introduttiva collocherà la domanda relativa alla possibilità di un discorso teologico sul mistero di Dio entro le coordinate tracciate dall’assioma rahneriano («la Trinità economica è la Trinità immanente, e viceversa»), nonché in riferimento alle forme più recenti di negazione e di messa in discussione del Dio cristiano. Verranno quindi presentati i tratti della rivelazione del volto di Dio nell’Antico Testamento, per soffermarsi poi sul compimento di tale rivelazione nell’evento Gesù Cristo culminante nella Pasqua di morte-risurrezione-pentecoste. A seguire, si effettuerà un sondaggio della fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo vissuta e professata dalla chiesa nei primi secoli e si affronteranno i momenti salienti della definizione dogmatica del mistero trinitario di Dio, richiamando le figure di maggior spicco nell’ambito dell’approfondimento e dell’esplicitazione della dottrina in epoca patristica e medievale. L’ultima parte del corso prevede la ripresa sintetica di alcune tematiche particolarmente sensibili e promettenti nell’attualità della riflessione teologica e della vita di fede. Metodo Le lezioni frontali andranno opportunamente integrare mediante lo studio di un manuale a scelta tra quelli proposti. Il confronto in classe, sollecitato in corrispondenza con gli snodi fondamentali del discorso, potrà essere arricchito dalla breve esposizione di un approfondimento personale da parte degli studenti. L’esame, in forma orale, prenderà avvio dalla presentazione di un argomento a scelta del candidato, frutto di un approfondimento concordato con il docente. Bibliografia Manuali di riferimento: Coda P., Dio uno e trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei cristiani, Paoline, Cinisello Balsamo 19952. Forte B., Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 19976. 109 III ANNO Obiettivo Il corso intende presentare i nuclei fondamentali della riflessione cristiana e, segnatamente, della dogmatica cattolica, inerenti la rivelazione e la comprensione di fede del mistero di Dio uno e trino, a partire dalla prospettiva storico-salvifica impostasi negli ultimi decenni. Kasper W., Il Dio di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1984. Ladaria F.L., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012. Staglianò A., Il mistero del Dio vivente. Per una teologia dell’Assoluto trinitario, EDB, Bologna 1996. Bibliografia più specifica sarà indicata durante lo svolgimento del corso. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA Docente: GAUDENZIO ZAMBON L304 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone tre obiettivi: in primo luogo, introdurre gli studenti nella comprensione teologica della chiesa partendo dalle acquisizioni del Vaticano II, Lumen gentium in particolare, e da alcune problematiche riguardanti l’elaborazione di una visione sistematica della Chiesa attenta alla Sacra Scrittura, ai dati storici e alla cultura del nostro tempo; in secondo luogo, rendere ragione della “comunicazione della fede” come principio storico ed ermeneutico delle note o proprietà fondamentali della chiesa e dei soggetti che i diverso modo concorrono a realizzarla in un luogo; in terzo luogo, presentare la figura di Maria come “icona della Chiesa” ed illustrare il significato dei dogmi mariani e delle apparizioni per la vita credente. Contenuti 1.L’ecclesiologia emergente dal Concilio Vaticano II, in particolare dalla Lumen gentium e da alcuni documenti magisteriali successivi. 2.La Chiesa nella Scrittura e nella Tradizione. 3.La comunicazione della fede come principio storico-ermeneutico della chiesa e le sue note o proprietà fondamentali. 4.Chiesa e Regno di Dio nell’orizzonte della storia. 5.Comunione e diversità di ministero nel corso della storia: i soggetti che contribuiscono a realizzare la chiesa in un luogo. 6.Maria “icona” della Chiesa. Il significato teologico dei dogmi mariani e delle apparizioni. Metodo Le lezioni per la maggior parte saranno frontali. Nel colloquio di esame verrà data allo studente la possibilità di presentare un argomento a scelta tra quelli trattati. Il docente si riserva di fare delle domande sulle altre parti del programma. 110 Un manuale a scelta tra: M. Kehl, La chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995. Dianich S. - Noceti S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2003. SACRAMENTI Docente: GIUSEPPE TOFFANELLO L305 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso intende aiutare gli studenti a familiarizzare con lo stile sacramentale con cui Dio comunica e con cui il cristiano comunica Dio al mondo di oggi. In particolare aiuta a cogliere il percorso storico con cui la chiesa cattolica, obbediente allo stile di vita di Gesù, ha sviluppato questo stile sacramentale nei sette sacramenti, ad evitare concezioni magiche che non testimoniano il vangelo o creatività basate sul successo. Contenuti Le condizioni umane per comprendere la sacramentalità come profondamente radicata nella comunicazione umana autentica: apprezzamento della materia in un mondo consumista e materialista; valorizzazione della memoria e della fedeltà in un mondo che cerca sempre novità; unità di vita in un mondo a compartimenti stagni. Una prima definizione di sacramento: una comunità che celebrando le sue memorie salvifiche nella festa riaccende la sua vita nel Signore. Il percorso storico: uno stile testimoniato dalla Scrittura; il vissuto nei secoli e le sue spiegazioni; la riflessione medioevale; gli stimoli del XX secolo. Alcune precisazioni di insieme: Cristo a fondamento storico dei sacramenti; 111 III ANNO Bibliografia Appunti dalle lezioni del docente. Füglister N., «Strutture dell’ecclesiologia veterotestamentaria» e Schlier H., «Ecclesiologia del Nuovo Testamento», in Aa.Vv., Mysterium salutis, vol. 7, Queriniana, Brescia 1972, pp. 23-113; pp. 115-265. Sartori L., La “Lumen gentium”. Traccia di studio, Messaggero – Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2011. De Fiores S. - Ferrari Schiefer V. - Petrella S.M. (a cura), Mariologia, (Dizionari san Paolo), Cinisello Balsamo (MI) 2009. De Fiores S., Perché Dio ci parla mediante Maria. Significato delle apparizioni mariane nel nostro tempo, San Paolo 2011. Noceti S.- Repole R. (a cura di), Commentario ai documenti del Vaticano II. 2 Lumen gentium, EDB, Bologna 2015. il traguardo dei sacramenti e la loro necessità; la azione dei sacramenti; il ministro dei sacramenti; il numero settenario. I sacramenti dell’iniziazione cristiana: necessità e senso dell’iniziazione oggi; il battesimo come sacramento comunitario e positivo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, il battesimo dei bambini); la cresima come approfondimento missionario del battesimo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito); l’eucaristia come fonte e culmine della vita cristiana (sfondo umano, sfondo ebraico, testi di istituzione, il percorso storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, un nuovo linguaggio catechistico). I sacramenti della guarigione: approfondimento del battesimo e dell’eucaristia; il perdono dei peccati (condizioni umane minime per capire il sacramento, peccato e perdono nella bibbia e in particolare in Gesù, sviluppo storico articolato, il rito oggi, una penitenzialità diffusa); il sacramento dell’unzione (sfondo umano, percorso biblico ed evoluzione storica, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito). I sacramenti del servizio: il ministero ordinato (radici bibliche, flessibilità nella storia, verso il momento attuale, dopo il concilio, problemi aperti); il matrimonio (passaggi storico-culturali: oscillazioni del momento patristico, svolta carolingia, verso i nostri decenni, in particolare in Italia; il Vaticano II e dintorni). Lettura in classe di indici di manuali sui sacramenti. Metodo Il corso consiste in lezioni frontali e uso dei media. La verifica sarà fatta sulla base di un tesario offerto dall’insegnante. Un argomento sarà a scelta dell’esaminando, altri argomenti saranno scelti dall’insegnante. Bibliografia Dispense dell’insegnante. Tura E.R., Il Signore cammina con noi, Libreria Gregoriana Editrice, Padova 1987. Tura E.R., I sacramenti. Una rivisitazione teologico-pastorale, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2001. Boff L., I sacramenti della vita, Borla, Roma 1979. Ulteriori suggerimenti bibliografici durante lo svolgimento del corso. 112 MORALE SESSUALE E FAMILIARE Docente: OLIVIERO SVANERA L307 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Contenuti Dando per presupposta la necessità di un criterio per la fondazione del giudizio morale, si evidenzia come la crisi del codice etico - provocata anche dal mutamento socio-culturale - abbia reso maggiormente coscienti dei limiti della impostazione tradizionale della morale sessuale e familiare e della necessità di una diversa modalità di approccio all’argomento. L’esperienza sessuale si presenta come fatto “complesso”. Accettare la sfida della complessità, partendo dal riconoscimento dell’esistenza di una “questione sessuale” come caratterizzante il modo moderno di percepire e di vivere la sessualità, significa accettare la sfida di una argomentazione etica che porti a delle indicazioni e norme non semplicistiche, ma di cui si possa rendere ragione. Su questo sfondo antropologico-culturale, emerge la riflessione teologicomorale alla luce della ragione e della Parola di Gesù come è compresa nella fede attuale della chiesa (insegnamento magisteriale e riflessione teologica). L’opzione “personalista” suggerita dal Magistero recente, vede la ricerca teologica impegnata nel difficile compito di dare volto concreto a questa indicazione, innanzi tutto nel dire che cosa si intenda per persona e nell’illustrare poi quali siano i criteri per una comprensione e valutazione delle varie questioni etiche legate al vissuto sessuale e inerenti allo stato di vita coniugale e verginale. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un tesario riassuntivo delle tematiche presentate durante le lezioni. Il colloquio d’esame, oltre a domande sul tesario, verterà su un approfondimento scritto (6/7 pagine), di un tema scelto dallo studente o sulla recensione di un testo, concordati con il docente. Bibliografia Testo base: Dispense dell’insegnante. 113 III ANNO Obiettivi Lo scopo del corso è quello di tradurre nella concretezza della vita affettiva e sessuale le indicazioni della teologia morale fondamentale e di mettere lo studente nelle condizioni di saper offrire una risposta cristiana, o almeno di poter dare i criteri fondamentali di essa, agli interrogativi morali dell’uomo chiamato a vivere la relazione nel matrimonio e in famiglia. Altri riferimenti bibliografici: Leone S., Sessualità e persona. Un’etica sessuale tra memoria e profezia, EDB, Bologna 2012. Dianin G., Matrimonio sessualità fecondità, corso di morale familiare, EMP, Padova 2008 (2a ed). Faggioni M.P., Sessualità matrimonio famiglia, EDB, Bologna 2010. Svanera O., Sposarsi? Una scelta di libertà e grazia, EMP, Padova 2011. Svanera O., Tu sei amore. Una prospettiva francescana sulla coppia, EMP, Padova 2013. Svanera O., Amori feriti. La chiesa in cammino con separati e divorziati, EMP, Padova 2014. BIOETICA Docente: CRISTIANO ARDUINI L308 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il corso intende introdurre lo studente alle problematiche fondamentali della bioetica, mettendo a fuoco l’origine di tale scienza, i suoi fondamenti morali, le due grandi azioni del nascere e del morire, l’analisi intenzionale di qualche caso specifico, a partire dai testi magisteriali inerenti. Contenuti Origini, diffusione e definizioni della bioetica 1. La prospettiva del soggetto agente a partire da Veritatis Splendor 78 e Evangelium Vitae 2. I principi del personalismo ontologicamente fondato 3. Generare un figlio: dono da dono 4. Il nesso tra sessualità e generazione: condizione di una procreazione responsabile 5. Generare e agire medico: unità intenzionale tra fine prossimo e fine intermedio 6. L’azione medica: la sua efficacia e la sua bontà 7. Prudenza, giustizia, temperanza, fortezza, scienza, arte, esperienza, sapienza: virtù irrinunciabili della professione medica 8. Contraccezione e fecondazione medicalmente assistita 9. La scienza a servizio del concepimento e della promozione del figlio in Donum vitae e Dignitas personae 10. Il magistero della Chiesa e il dibattito sull’eutanasia 11. La cura del malato in stato vegetativo permanente, del paziente affetto da distrofia muscolare, del bambino con la spina bifida 12. Analisi di alcune situazioni cliniche e pastorali 114 Bibliografia Arduini C., La razionalità dell’agire del medico, Facoltà Teologica del Triveneto – Edizioni Messaggero, Padova 2009, pp. 130-268. Di Pietro M.L., Bioetica e famiglia, Lateran University Press, Roma 2008. Merlo P., Fondamenti e temi di bioetica, LAS, Roma 2011. Noriega J. - Di Pietro M.L. (a cura di), Fecondità nell’infertilità, Lateran University Press, Roma 2007. Noriega J. - Di Pietro M.L. (a cura di), Nè accanimento nè eutanasia, Lateran University Press, Roma 2002, pp. 15-152. MORALE SOCIALE Docente: GIORGIO BOZZA L309 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di avviare gli studenti ad una riflessione etico-teologica sul fatto sociale. A partire dalla parola di Dio, dalla tradizione della chiesa e facendo un continuo riferimento agli insegnamenti della Dottrina sociale della chiesa, si cercherà di rispondere alle domande sul perché e sul come vivere in società. La prospettiva teologica di tale percorso permetterà di individuare il progetto di Dio sulla convivenza umana, al fine di comprendere cosa deve fare l’uomo per vivere e realizzare autenticamente la comunione-comunità tra tutti gli esseri viventi. Contenuti Con riferimento ai problemi concreti, il presente corso di morale sociale verrà organizzato intorno a due centri assiologici: l’economia e la politica. Il mondo economico, il mondo politico costituiscono le strutture che configurano le due grandi forze umane: la brama dell’avere, l’ambizione del potere. Nell’organizzazione tematica del corso, la parte centrale sarà occupata dall’etica economica e dall’etica politica. A queste due parti verrà premesso un capitolo sulla storia della morale sociale e uno che fa riferimento ai principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa; la persona, la sussidiarietà, la solidarietà, il bene comune, la partecipazione e la destinazione universale dei beni. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la pos115 III ANNO Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di approfondimento personale da parte degli studenti con la scelta di un articolo tra quelli proposti dal docente durante il corso. sibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un colloquio orale. Bibliografia Testi di riferimento: Bozza G., Da cristiani dentro la società. Introduzione alla morale sociale, Dispensa, Padova 2014. Le encicliche sociali Testi di approfondimento: Combi E. - Monti E., Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2011. Pontificio consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della chiesa, Editrice Libreria Vaticana, Città del Vaticano 2004. STORIA DELLA CHIESA 2 Docente: STEFANO DAL SANTO L310 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della Chiesa dal tardo Medioevo al XX secolo e intende contribuire alla formazione di una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo. Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla vita ecclesiale più competente e matura. Contenuti Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica, il cammino della comunità cristiana dal XIV al XX secolo, avendo come oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale. Si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati 116 Metodo Gli argomenti in programma saranno presentati in gran parte attraverso lezioni frontali, mentre alcuni saranno assegnati allo studio personale. Pertanto gli appunti dalle lezioni sono fondamentali per una proficua frequentazione del corso e per un soddisfacente risultato dell’esame: di esse in aula verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche nella pagina web del docente. Talvolta verranno accostate alcune fonti documentarie e sarà offerto qualche breve saggio di metodologia storica. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta; l’esame mirerà ad accertare la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e storio117 III ANNO raggiunti, della vita e della storia delle sue istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In particolare saranno oggetto di studio: –La crisi XIV secolo; l’elezione e il pontificato di Celestino V; la lotta tra sacerdotium e regnum e il pontificato di Bonifacio VIII. –L’età avignonese, le sue cause e i suoi caratteri principali. –Lo scoppio del grande scisma d’occidente, il conciliarismo e i Concili di Pisa, Costanza e di Basilea-Firenze. –La Chiesa nell’età e nella cultura del Rinascimento. –La vita cristiana nei secoli XIV e XV e gli inizi della Riforma cattolica. –La Riforma protestante, le sue cause, i suoi effetti e la sua diffusione; Lutero, Calvino, lo scisma inglese. –Il Tridentino e la Riforma nel Cinquecento prima e dopo il Concilio; i nuovi ordini e la Compagnia di Gesù; la Controriforma e i suoi rapporti con la Riforma protestante e quella cattolica. –Le guerre «di religione» e le paci di Augusta e Westfalia; la repressione dell’eresia e l’Inquisizione; l’idea di tolleranza. –Le missioni in Estremo Oriente e nel Nuovo Mondo. –La Chiesa nella società di Antico Regime; il giansenismo. –La Chiesa nell’età dei Lumi. –La Chiesa durante la Rivoluzione francese e nell’epoca napoleonica. –L’età della Restaurazione, il pensiero intransigente e il cattolicesimo liberale. –Il pontificato di Pio IX; il rapporto con il Risorgimento e il liberalismo; il Sillabo; la Questione Romana; il Concilio Vaticano I. –Leone XIII e la nuova linea; la questione sociale; gli Stati e la democrazia; la Chiesa in Italia dal non expedit alla vigilia della Conciliazione. –Il pontificato di Pio X: le riforme e la lotta contro il modernismo. –Nazionalismi e totalitarismi; la Chiesa di fronte alla Prima guerra mondiale; i pontificati di Benedetto XV e Pio XI; la Chiesa in Francia, in Messico, in Spagna; il rapporto col Fascismo e i Patti Lateranensi; il rapporto col nazismo e il Concordato col Terzo Reich; la condanna del comunismo. –La Chiesa durante la Seconda guerra mondiale. –Pio XII e il suo pontificato; la Chiesa nel secondo dopoguerra: 1945-1958. –Giovanni XXIII; il Concilio Vaticano II. grafici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati nel programma. Il senso del corso, quindi e, in prospettiva più immediata, la preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto. Bibliografia Testo di riferimento: Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, 4 voll., Morcelliana, Brescia 2006-2008. Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense del docente. Testi complementari: Jedin H. (ed.), Storia della Chiesa, V/2-X, Jaca Book, Milano 1976-2007. Storia della Chiesa, fond. da A. Fliche e V. Martin, XXII-XXV, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990-1995. Mezzadri L., Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 3 voll., Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2001. SEMINARI DEL III ANNO (con II anno) Ore settimanali: 2 - I semestre Docente: VALERIO BORTOLIN L419 - Simone Weil, tra impegno sociale, ricerca filosofica ed esperienza mistica Obiettivi Il seminario si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza di Simone Weil, una delle figure più significative del secolo scorso non solo per l’acutezza del pensiero, ma anche per l’intensità e il rigore della vita. Si cercherà di ripercorrerne l’avventura esistenziale, mettendo in evidenza come la molteplicità dei suoi interessi (impegno politico e sociale, ricerca filosofica, esperienza religiosa) trovino una loro unità in quella ricerca della Verità che, in lei, è una cosa sola con la tensione al Bene. Contenuti Si cercherà innanzitutto di cogliere il senso e le ragioni di fondo dell’impegno politico e sociale che ha caratterizzato la sua vita fino alla fine, tenendo presente la particolare situazione in cui si trovava l’Europa nel periodo tra le due 118 Metodo Dopo alcune lezioni introduttive nelle quali il docente presenterà nel suo insieme la figura della Weil, verrà affidato ai partecipanti al seminario un suo testo, o insieme di testi, che successivamente, secondo un calendario prestabilito, verrà presentato a tutto il gruppo e discusso insieme. La valutazione finale verterà sulla relazione scritta (10-15 pagine) che ogni studente è tenuto a presentare sul testo da lui analizzato. Si terrà pure in debito conto sia la relazione orale sia la complessiva partecipazione al seminario. Bibliografia La bibliografia è costituita fondamentalmente dalle seguenti opere di Simone Weil: – Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale, Adelphi, 1983. – La condizione operaia, SE, Milano1994. – Una costituente per l’Europa, Castelvecchi, Roma 2014. – Lezioni di filosofia, Adelphi, Milano 1999. – Quaderni, I, II, III, IV, Adelphi, Milano 1982-1988-1993. – Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008. – La rivelazione greca, Adelphi, Milano 2014. Altra bibliografia di Weil e su Weil sarà indicata all’inizio del seminario. Docente: GASTONE BOSCOLO L420 - Il discorso della montagna (Mt 5-7) Obiettivi Il seminario intende approfondire il «discorso della montagna», il primo dei cinque grandi discorsi che scandiscono il vangelo di Matteo, definito la magna charta del cristianesimo, e introdurre alla lettura e all’analisi scientifica del testo biblico. Contenuti Il «discorso della montagna» suscita parecchi problemi per quanto riguarda il suo significato e valore attuale. Si possono distinguere due posizioni che 119 III ANNO guerre. Si prenderà in considerazione, in un secondo momento, l’aspetto più propriamente filosofico della sua ricerca intellettuale, cogliendone il collegamento con la grande tradizione filosofica greca, in particolare con Platone. Infine ci si soffermerà sulla sua esperienza religiosa, evidenziando sia la sua convinta adesione alla verità di Cristo sia la sua apertura a un universalismo religioso di grande respiro. Come conclusione si cercherà di giungere a una valutazione complessiva della sua figura, interrogandoci sulla sua attualità in rapporto alla nostra situazione sociale, politica e religiosa. riproducono due diverse tendenze: per alcuni le proposte del discorso della montagna sono utopiche e perciò non vincolano i credenti a una loro attuazione pratica. Lutero, per esempio, sosteneva che le esigenze richieste dal discorso sono sproporzionate rispetto alle possibilità umane. Anche alcuni commentatori moderni qualificano l’etica del discorso della montagna come transitoria o di emergenza, valida unicamente per il breve tempo che avrebbe dovuto separare la missione di Gesù dalla fine del mondo considerata come imminente (Weiss). Sull’altro versante, con sfumature diverse, si collocano molti esegeti che, a partire da Agostino, vedono in questo discorso un progetto di vita cristiana, una specie di decalogo evangelico che ha sostituito l’antica legge. Gesù presenta nel «discorso della montagna» una concezione radicalmente nuova dell’atteggiamento verso Dio e verso l’uomo. Il discorso non è una enumerazione di principi astratti, non è destinato a un gruppo elitario di perfetti, al contrario gli insegnamenti che contiene sono per tutti e costituiscono la proclamazione autorevole e definitiva della volontà di Dio. Metodo Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione del cammino che si intende percorrere, verrà assegnato allo studente un brano da analizzare e presentare ai partecipanti al seminario. A partire da questa presentazione verrà chiesto allo studente di redigere un elaborato scritto (una decina di cartelle). La valutazione si baserà sulla relazione in classe, sull’elaborato scritto e sulla complessiva partecipazione dello studente al seminario. Bibliografia Gnilka J., Il vangelo di Matteo, I, Paideia, Brescia 1990. Harrington D.J., Il vangelo di Matteo, Elledici, Leumann 2005. Luz U., Matteo, 1/1, Paideia, Brescia 2006. Sand A., Il vangelo secondo Matteo, I, Morcelliana, Brescia 1992. Lohfink G., Per chi vale il discorso della montagna? Contributi per un’etica cristiana, Brescia 1990. Panimolle S.A., Il discorso della montagna (Mt 5-7), Cinisello Balsamo 1988. Schweizer E., Il discorso della montagna (Matteo cap. 5-7), Torino 1986. 120 n SERVIZIO DI TUTORATO All’inizio del corso di Pedagogia generale viene chiesto agli studenti di compilare una scheda conoscitiva e motivazionale rispetto alla scelta del percorso formativo presso l’ISSR. Inoltre, viene offerto agli studenti interessati anche un servizio di tutorato e di orientamento esteso a tutto l’arco del triennio. L’obiettivo è affiancare e accompagnare lo studente nel monitoraggio del proprio progetto formativo attraverso un’autoriflessione realistica e aggiornata rispetto agli esami sostenuti e al metodo di studio. Questo servizio di accompagnamento è proposto dalla prof.ssa Rinalda Montani, docente di Pedagogia generale e tutor per il Tirocinio didattico. Orario di ricevimento (su appuntamento): I Semestre: martedì, dalle ore 14.45 alle ore 16.15 II Semestre: martedì, dalle ore 18.05 alle ore 18.50 (fino al 12 aprile); martedì dalle 16.30 alle 18.00 (fino al 24 maggio) Studio n. 2 (piano delle Segreterie) n ORARIO RICEVIMENTO DEI DOCENTI STABILI I docenti stabili sono a disposizione degli studenti per essere seguiti nel proprio percorso accademico e per la conduzione delle tesi, garantendo la presenza in due pomeriggi la settimana, previo appuntamento. Bortolin Valerio: lunedì e mercoledì (I semestre); mercoledì e giovedì (II semestre) Studio n. 2 (piano delle Segreterie) Tonello Livio: lunedì e martedì Ufficio del Direttore ISSR (quarto piano) Zambon Gaudenzio: martedì e giovedì (I semestre); lunedì e martedì (II semestre) Ufficio del Segretario accademico (piano delle Segreterie) 121 B. CORSO DI LAUREA Magistrale IN SCIENZE RELIGIOSE Il piano degli studi ha carattere ciclico n INDICAZIONI PER L’ISCRIZIONE AL BIENNIO 1. Possono iscriversi al biennio anche coloro che stanno concludendo il Corso di Laurea senza aver ancora sostenuto l’esame finale e aver conseguito il titolo. Nel qual caso si viene iscritti come studente straordinario. 2. L’iscrizione al primo anno del biennio (entro settembre) come studente straordinario è possibile solo per gli studenti che non devono sostenere più di cinque esami del triennio oltre alla tesi scritta e all’esame finale di Laurea. 3. Gli studenti iscritti come straordinari al biennio devono sostenere l’esame di Laurea del triennio entro la sessione estiva (luglio) dopo il primo anno di iscrizione al biennio. 4. È possibile sostenere gli esami del biennio solo dopo aver fatto tutti quelli del triennio, anche se non si è ancora conseguito il titolo di Laurea con l’esame finale. 5. È possibile sospendere la frequenza ai corsi per un semestre al fine di completare gli esami e/o di conseguire il titolo di Laurea. 124 CORSO DI LAUREA Magistrale IN SCIENZE RELIGIOSE CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI n I - II ANNO I Semestre II Semestre Lunedì Diritto canonico Diritto canonico Teoria d. Scuola e legislazione scolastica Teoria d. Scuola e legislazione scolastica - Martedì Psicologia della religione Psicologia della religione Laboratorio di didat.*/ Progett. pastor.* Progettazione didattica*/ Pedagog. past.* Tirocinio indiretto 2** Mercoledì Teologia delle religioni e dialogo interrel. Teologia delle religioni e dialogo interrel. Modulo 2: Giovani e religione Modulo 2: Giovani e religione - Giovedì Chiese cristiane ed ecumenismo Chiese cristiane ed ecumenismo Seminario Seminario - Diritto canonico Diritto canonico Bibbia e arte Bibbia e arte Etica sociale e migrazioni Etica sociale e migrazioni Tirocinio indiretto 1 *** Tirocinio indiretto 1 Teologia delle religioni e dialogo interrel. Teologia delle religioni e dialogo interrel. Modulo 2: Giovani e religione Modulo 2: Giovani e religione Chiese cristiane ed ecumenismo Chiese cristiane ed ecumenismo Teologia dell’evangelizzazione Teologia dell’evangelizzazione - Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.30 - 16.15 16.30 - 17.15 17.15 - 18.00 18.05 - 18.50 NB: nelle ore di lezione abbinate senza pausa (15.30 e 17.15), al suono della campanella il docente può fare una breve sospensione durante la quale gli studenti possono uscire o entrare in aula. Indirizzo pedagogico-didattico: * Laboratorio di didattica: inizia il 6 ottobre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 27 ottobre; * Progettazione didattica: inizia il 3 novembre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 24 novembre; ** Tirocinio indiretto 2: inizia il 15 dicembre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 19 gennaio; *** Tirocinio indiretto 1: inizia il 16 febbraio (2 ore: 16.30-18.00) e termina il 12 aprile. Indirizzo pastorale-ministeriale: * Progettazione pastorale: inizia il 6 ottobre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 27 ottobre; * Pedagogia pastorale: inizia il 3 novembre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 24 novembre; ** Tirocinio indiretto 2: inizia il 15 dicembre (3 ore: 16.30-18.50) e termina il 19 gennaio; *** Tirocinio indiretto 1: inizia il 16 febbraio (2 ore: 16.30-18.00) e termina il 12 aprile. 125 LAUREA MAGISTRALE Programma dei corsi n I - II ANNO PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE Docente: MARIACHIARA VIGHESSO LM207 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone la conoscenza delle tematiche principali della psicologia della religione, attraverso un’introduzione storica e lo studio di alcuni autori, con particolare attenzione alle applicazioni di tali nozioni nell’ambito educativo. S’intende, inoltre, riflettere sull’apporto che le singole età della vita offrono alla figura dell’esistenza cristiana, prendendo in considerazione le caratteristiche psicologiche delle diverse fasi evolutive e del senso religioso in esse racchiuso. Contenuti a)Lineamenti di psicologia della religione; b)Approcci psicologici alla religione; c)Lo sviluppo del senso religioso della persona; d)L’educazione alla fede. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante le lezioni. Bibliografia Ciotti P. - Diana M., Psicologia e religione. Modelli, problemi, prospettive, EDB, Bologna 2005. Fizzotti E., Introduzione alla psicologia della religione, Città Nuova, Roma 2008. Fizzotti E. - Salustri M., Psicologia della religione, Città Nuova, Roma 2001. Guardini R., Le età della vita: loro significato educativo e morale, Vita e Pensiero, Milano 1986. Sequeri P., Sensibili allo Spirito. Umanesimo religioso e ordine degli affetti, Glossa, Milano 2001. 126 TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO Docente: GIULIANO ZATTI LM202 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Contenuti a)La teologia cristiana delle religioni è diventata negli ultimi decenni il crocevia di molte questioni teologiche, normalmente attinenti alla teologia fondamentale, alla cristologia, all’ecclesiologia e alla missiologia. Hanno contribuito a darle forma la riflessione biblica, il pensiero patristico, le vicende storiche e le formulazioni del passato. Di particolare importanza sono stati poi i pronunciamenti del Vaticano II (Nostra Aetate, Gaudium et Spes, Lumen Gentium, Ad Gentes) e il Magistero successivo (Ecclesiam Suam, Redemptoris Missio, Dominus Iesus). L’attuale dibattito cerca di chiarire ulteriormente i termini della questione recuperando, in prospettiva interdisciplinare, alcune categorie di pensiero, quali la relazione, l’alterità, la coscienza e il pluralismo. Il Corso tende a mettere in campo le diverse sottolineature della materia, ponendo di conseguenza anche i fondamenti per la comprensione dei significati complementari di missione e dialogo interreligioso (Dialogo e annuncio, Il cristianesimo e le religioni). b)Si avrà cura di declinare la riflessione cristiana anche “al singolare”, tentando delle letture teologiche specifiche per le singole religioni. Non mancheranno degli spunti sociali, pedagogici e attuali sulle stesse questioni, allo scopo di interagire con problematiche nuove che sono connesse al tema delle religioni ed hanno ricadute precise nel dibattito culturale, oltre che nell’insegnamento. Metodo Il corso è gestito dal docente soprattutto con lezioni frontali. Nel colloquio finale il docente verifica l’apprendimento degli argomenti storici e teologici della materia contenuti nel Dossier che accompagna il corso e in uno dei manuali di approfondimento. Bibliografia Manuale: Zatti G., Il mistero della differenza (Dossier), Padova 2015. Testi di approfondimento: Ploux J.-M., Il dialogo cambia la fede?, Edizioni Qiqajon, Magnano (BI) 2011. 127 I - II ANNO Obiettivi Il corso presenta l’ampio dibattito attinente la riflessione teologica cristiana in merito al fatto delle religioni e tenta anche una lettura singola delle grandi tradizioni religiose alla luce della teologia cristiana. In secondo luogo si sofferma a precisare i tratti del dialogo interreligioso a partire dal Magistero, dalla riflessione teologica e dalla prassi pastorale. O’Collins G., Salvezza per tutti. Gli altri popoli di Dio, Queriniana (GdT 352), Brescia 2011. Salvarani B., Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale, Edizioni Dehoniane, Bologna 2011. Bongiovanni A., Il dialogo interreligioso. Orientamenti per la formazione, EMI, Bologna 2008. Castellucci E., Annunciare Cristo alle genti. La missione dei cristiani nell’orizzonte del dialogo tra le religioni, EDB, 2008. Canobbio G., Chiesa religioni salvezza. Il Vaticano II e la sua recezione, Morcelliana, Brescia 2007. Coda P., Gesù Cristo e il futuro delle religioni, Eupress, Lugano 2004. Crociata M. (a cura), Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Paoline, Cinisello Balsamo 2001. Crociata M. (a cura), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione, Paoline, Cinisello Balsamo 2000. Rossano P., Dialogo e annuncio cristiano. L’incontro con le grandi religioni, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. Ries J., I cristiani e le religioni. Dagli Atti degli Apostoli al Vaticano II, Queriniana, 1992. CHIESE CRISTIANE ED ECUMENISMO Docenti: GIOVANNI BRUSEGAN - MARCELLO MAMMARELLA LM203 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso intende innanzitutto introdurre gli studenti alla conoscenza del Movimento Ecumenico, dei processi di cambiamento che hanno coinvolto la Chiesa cattolica e le altre Chiese e Comunità cristiane. Per questo tematizza sugli elementi costituitivi dell’identità ecclesiale, sui nodi teologici e pastorali, sui risultati frutto dei dialoghi bilaterali e multilaterali. In più intende promuovere una conoscenza mirata a una formazione culturale e teologica aperta al dialogo e alla testimonianza ecclesiale. Contenuti Parte Prima: Chiese cristiane: chiese Ortodosse e chiese della Riforma (prof. M. Mammarella) 1.La chiesa indivisa e multiforme fino a Calcedonia (451) e iniziali itinerari di distanze ecclesiali. 2.Processo storico e spirituale del cammino delle Chiese ortodosse fino alla rottura della comunione tra Roma e Costantinopoli. Elementi fondamentali dell’ecclesiologia di comunione. 3.Chiese ortodosse, dottrina, liturgia e strutture ecclesiali. Pneumatologia (v. Serafino di Sarov e colloquio con Motovilov) e iconografia. Teologia della bellezza e idea-russa (v. Icona della Trinità di A. Rublev). Esicasmo e preghiera del cuore. 128 Parte Seconda: Ecumenismo (prof. G. Brusegan) 1. Natura, fini, cause dell’Ecumenismo. Breve lessico ecumenico. 2. Il Movimento Ecumenico fino al 1948: le tappe del cammino storico e dello sviluppo teologico attraverso i percorsi di ‘Fede e Costituzione’, ‘Vita e azione’ e i Movimenti Missionari. 3. Il cammino ecumenico della Chiesa Cattolica prima del Concilio Vaticano II. 4. Analisi dei principali testi conciliari in chiave ecumenica. 5. Il Decreto Unitatis Redintegratio. Esegesi e commento. 6. La vocazione della Chiesa ad una ‘perenne riforma’. 7. Natura, scopo, criteri del dialogo ecumenico. 8. Il deposito della fede e la dottrina; la gerarchia delle verità. 9. L’Ecumenismo spirituale come conversione del cuore e cambiamento della mente. 10. Chiesa locale ed impegno ecumenico. 11. Il Magistero Ecumenico postconciliare. Metodo Con lezione classica di tipo frontale si mira a fornire conoscenze orientate alla ricerca e all’approfondimento personale in ordine ad un’identità cristiano-cattolica atta al dialogo e alla testimonianza. Esame in forma orale. Bibliografia Testi di studio: Neuner P., Breve manuale dell’Ecumene, Queriniana, Brescia 1986. Ernesti J., Breve Storia dell’Ecumenismo, EDB, Bologna 2010. Xeres S., Una Chiesa da riformare, Qiqajon, Magnano (BI) 2009. Sartori L., L’unità dei cristiani. Commento al decreto conciliare sull’Ecumenismo, Messaggero, Padova 1994. Kasper W., Vie dell’unità. Prospettive per l’ecumenismo, Queriniana, Brescia 2006. Kasper W., L’ecumenismo spirituale, Città Nuova, Roma 2006. Altri testi di riferimento: Aa.Vv., Dizionario del Movimento Ecumenico, EDB, Bologna 2001. 129 I - II ANNO 4.Le Chiese della Comunione Anglicana. Origine. Rottura da Roma e organizzazione ecclesiale. Scritti Confessionali e profili di dottrina. Il Primate e la Conferenza di Lambeth. 5.La Chiesa Luterana. Lutero. Scritti confessionali, fondamenti dottrinali ed elementi comunionali ecclesiali. 6.Le chiese Riformate. Dalla Confessio Augustana e Catechismo di Heidelberg alla Confessio Gallicana e Confessio Helvetica posterior. Calvino. 7.Chiesa valdese-metodista, elementi dottrinali e organizzazione. 8.Il Consiglio Ecumenico delle Chiese. 9.Analisi di due documenti del dialogo ecumenico: il B.E.M. (o documento di Lima) e la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della Giustificazione. La Charta Ecumenica. DIRITTO CANONICO Docente: ALBERTO ALBERTIN LM204 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di far riscoprire l’importanza e la profondità del Diritto canonico nella vita e nella missione della Chiesa, mettendone in risalto il fondamento teologico, l’utilità pastorale e la carità, intesa come il principio giuridico costitutivo del diritto ecclesiale. Attraverso l’approfondimento del testo codiciale si vuole favorire la scoperta che ogni membro del popolo di Dio ha delle proprie responsabilità all’interno della Chiesa e per questo è chiamato ad assumersi, anche in maniera qualificata, dei compiti importanti a servizio della vita ecclesiale. Verranno, infine, analizzati alcuni ambiti concreti nei quali ogni singolo studente potrà apprezzare e valorizzare la ricchezza di sintesi teologica e di precisa indicazione su aspetti salienti della vita cristiana. Contenuti 1.Il Diritto canonico nella vita della Chiesa • Il diritto nell’esperienza umana • Fondamenti teologici del diritto canonico • La dimensione pastorale del diritto canonico 2.Il Codice di Diritto canonico • Presentazione generale del Codice • Sintesi indicativa di ogni singolo Libro del Codice 3.I Fedeli cristiani • Obblighi e diritti di tutti i fedeli • Obblighi e diritti dei fedeli laici • Obblighi e diritti dei fedeli ministri ordinati • La vita consacrata nella chiesa: forme e carismi 4.La struttura della Chiesa • La Chiesa universale • La Chiesa particolare: diocesi e parrocchie 5.Il compito di insegnare nella Chiesa • Il Magistero gerarchico • Il ministero della Parola • L’educazione cattolica 6.La funzione di santificare della Chiesa • I sacramenti in genere • Il sacramento della Penitenza • Il sacramento del Matrimonio: interconfessionale e interreligioso 7.Le sanzioni nella Chiesa • Le pene medicinali o censure • Le pene espiatorie 130 Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente con la possibilità, da parte degli studenti, di intervenire per chiarificazioni o approfondimenti. Per l’esame si consiglia caldamente di sostenerlo appena concluso il corso e verrà fatto nella forma orale. Bibliografia Testo del Codice di Diritto canonico; si suggerisce il Codice di diritto canonico commentato, Ancora, Milano 2009; oppure Codice di diritto canonico e leggi complementari, editore Coletti a San Pietro, Roma 2011. Aa.Vv., Corso Istituzionale di Diritto canonico, Ancora, Milano 2005. Urru A.G., La funzione di insegnare della chiesa, Ed. Vivere In, Roma 2001. Miragoli E., Il sacramento della penitenza, Ancora, Milano 1999. Hendriks J., Diritto matrimoniale, Ancora, Milano 1999. Bianchi P., Quando il matrimonio è nullo?, Ancora, Milano1998. TEOLOGIA DELL’EVANGELIZZAZIONE Obiettivi Il corso intende offrire una trattazione approfondita del concetto di “evangelizzazione” collocato all’interno della missione della chiesa e della questione della salvezza universale. In particolare, il corso intende presentare il fondamento teologico dell’evangelizzazione in prospettiva dinamica secondo le diverse articolazioni della “nuova evangelizzazione” e del dialogo interreligioso. Contenuti 1.La Chiesa è per “sua natura missionaria”: le sfide del nuovo orizzonte culturale e il futuro della fede. 2.Il fondamento teologico dell’evangelizzazione. 3.L’evangelizzazione e la chiesa. L’evangelizzazione e le religioni non cristiane. 4.Inculturazione e pluralismo. Evangelizzare le culture: il contributo del cristianesimo per elaborare una cultura differente. 5.Una chiesa “in uscita” per la nuova evangelizzazione nel XXI secolo: diritti e nuovi stili di vita. 6.I nuovi sentieri della trasmissione della fede e della iniziazione cristiana. Metodo Il corso prevede per la maggior parte lezioni frontali alle quali verranno intercalati momenti di lavoro di gruppo sui documenti del Magistero. La verifica del grado di apprendimento degli studenti avverrà con un colloquio di esame orale. 131 I - II ANNO Docente: GAUDENZIO ZAMBON LM205 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Bibliografia Appunti delle lezioni del docente Documenti del Magistero: Paolo VI, Evangelii nuntiandi (1975). Giovanni Paolo II, Redemptoris missio (1990). Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e Congregazione per l’evangelizzazione dei popolo, Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti sul dialogo interreligioso e l’annuncio del vangelo di Gesù Cristo (1991). Francesco, Evangelii gaudium (2013) Letteratura teologica: Colombo G., Sulla evangelizzazione, Glossa, Milano 1997. Cosentino F., Sui sentieri di Dio. Mappe della nuova evangelizzazione, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012. Dotolo C. - Meddi L., Evangelizzare la vita cristiana, Cittadella editrice, Assisi 2012. Dotolo C., Cristianesimo e interculturalità. Dialogo, ospitalità, ethos, Cittadella editrice, Assisi 2011. Tagliaferri M. (a cura di), Teologia dell’evangelizzazione. Fondamenti e modelli a confronto, EDB, 2014. GIOVANI E RELIGIONE (Modulo 2) Docenti: MARGHERITA CESTARO - LIVIO TONELLO - SIMONE ZONATO LM206 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il modulo intende indagare il rapporto tra i giovani e la religione, a partire dai risultati delle ricerche sul campo più recenti a livello nazionale e locale. Esso vuole mettere in evidenza come oggi la religiosità sia vissuta, percepita e manifestata nei giovani e quali attenzioni, canali, linguaggi, luoghi, metodi sia possibile attivare per stimolare ed educare la dimensione religiosa nella persona. In questo percorso un ruolo fondamentale avranno l’analisi del contesto sociale, della costruzione identitaria dell’individuo, dell’interazione comunicativa e simbolica con “l’alterità” (cultura, religione, adulto). Tre sono le prospettive disciplinari messe in dialogo: quella sociologica, quella pedagogico-didattica e quella teologico-pastorale. Contenuti Prospettiva sociologica (prof. Simone Zonato) A partire dall’analisi di dati statistici e interviste, si tenterà di descrivere la realtà giovanile e di interrogare (criticizzandola) l’attuale pastorale (giovanile) per guardare oltre (e altrove). L’analisi ruota attorno ad alcune ricerche 132 Prospettiva pedagogico-didattica (prof.ssa Margherita Cestaro) Proponendosi di scrutare il rapporto tra giovani e religione da una prospettiva pedagogica, questa parte del modulo 2 intende offrire agli educatori orientamenti educativi e didattici mediante i quali promuovere nei giovani la scoperta, la consapevolezza e la responsabilità della propria dimensione religiosa, intesa quest’ultima come parte costitutiva della propria costruzione identitaria. Saranno pertanto esplorate le seguenti aree tematiche: –relazione e relazionalità: dimensioni esistenziali-ontologiche della persona umana e dimensioni strutturali dell’educazione; –progettazione esistenziale, ricerca di senso, spiritualità; –religione, religiosità, intercultura: quali le sfide educative nel lavoro con i giovani; –l’adulto educatore: mediatore interculturale in senso orizzontale e verticale. Dal punto di vista metodologico-didattico, sono previste lezioni interattive e dialogiche che, a seconda dei casi, potranno alternarsi a momenti più esperienziali (lavoro di gruppo, studio di caso….). Prospettiva teologico-pastorale (prof. Livio Tonello) La proposta pastorale prenderà le mosse dalla rappresentazione del vissuto di fede e della appartenenza religiosa. Molti giovani percepiscono lontana e quasi ostile la “realtà chiesa” come istituzione. Ci si interrogherà sul complesso e problematico rapporto tra identità e appartenenza, tra bisogni ed esperienze. Alcune questioni saranno al centro della riflessione e della proposta formativa: il rapporto con il mondo ecclesiale adulto; l’incontro con le differenze culturali e religiose; gli ambienti vitali come ambiti teologali. La prospettiva è quella di considerare i giovani come una risorsa e non un problema. Se un problema c’è appartiene anche agli adulti che non riescono a coinvolgere le nuove generazioni in un processo formativo significativo anche per la dimensione religiosa. La crisi stessa in cui si dibatte l’adulto e la perdita di fiducia nell’istituzione Chiesa, hanno inceppato i meccanismi di trasmissione. Lo scarto etico (sempre più evidente) tra il credere e le scelte di 133 I - II ANNO condotte in questi ultimi anni dall’Osservatorio Socio-religioso del Triveneto. Queste ricerche sono sia di carattere quantitativo (ossia fanno riferimento a metodologie specifiche della sociologia che si basano su grandi numero e su un uso peculiare delle statistiche), sia di carattere qualitativo (che ha per suo scopo, appunto, mettere in luce la “qualità” di determinate azioni sociali, in modo peculiare attraverso lo strumento delle interviste). Entrambe questi aspetti della metodologia sociologica saranno spiegati all’inizio del corso. L’analisi del contesto sociale contemporaneo e dell’identità giovanile, ci permetterà di approfondire vari aspetti del vissuto giovanile, in particolare il rapporto che i giovani hanno con la religione e il vissuto religioso: credenze, pratiche religiose, appartenenza ecclesiale. Non mancherà in questo percorso la possibilità di osservare il rapporto odierno tra mondo giovanile e mondo adulto: cosa i giovani “dicono” agli adulti (e viceversa) e come si configura l’interazione intergenerazionale oggi. vita, fanno il resto. La potenzialità delle nuove generazioni non è da sottovalutare in ordine a una Chiesa sempre più plurale e chiamata all’uscita. Sono i luoghi e le risorse della vita che fanno emergere le domande di senso e che interpellano la fede dei credenti. Metodo Il modulo prevede un percorso ripartito tra le tre discipline. Ogni area avrà a disposizione il medesimo quantitativo di ore e ciascun docente porterà avanti indipendentemente la propria proposta. L’esame (in linea di massima) si compone di una prova scritta da sostenere in Facoltà dove lo studente risponde a 3 domande (una per area). Ciascun docente corregge la risposta alla propria domanda e propone una valutazione che il docente di riferimento del modulo terrà in considerazione per la valutazione finale. Bibliografia Parte sociologica: Osservatorio Socio-Religioso Triveneto - Castegnaro A., Religione in standby, Marcianum Press, Venezia 2008. Osservatorio Socio-Religioso Triveneto, C’è campo? Giovani, spiritualità, religione, Marcianum Press, Venezia 2010. Materiale bibliografico consegnato dal docente Parte pedagogico-didattica: Brani scelti da: Evangelii gaudium, Lumen fidei, Spe salvi. Castegnaro A., Fuori dal recinto. Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso, Ancora, Milano 2013. Dispense della docente. Eventuale materiale bibliografico suggerito durante le lezioni. Parte teologico-pastorale: Castegnaro A., Fuori dal recinto. Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso, Ancora, Milano 2013. Istituto di Teologia Pastorale Università Salesiana, Pastorale giovanile. Sfide, prospettive, esperienze, LDC, Leumann (TO) 2003. Cei, Educare alla vita buona del Vangelo, Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. BIBBIA E ARTE Docente: ANDREA NANTE LM209 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il corso intende offrire alcuni strumenti di lettura per imparare a scoprire e apprezzare il patrimonio artistico che ci circonda, eco figurativa della Scrit134 tura lungo i secoli; nello specifico, le lezioni intendono essere un’introduzione all’immagine artistica intesa come prezioso documento della Tradizione cristiana e “fonte-strumento” per l’annuncio. Contenuti Nella prima parte del corso saranno precisati alcuni fondamenti teorici per la lettura dell’opera artistica; la seconda sarà invece riservata a illustrare alcuni cicli e temi iconografici biblici della storia dell’arte (dall’arte paleocristiana a quella romanica, dal gotico al barocco, prevedendo di includere anche le espressioni dell’arte moderna e contemporanea), con particolare riguardo alle testimonianze del territorio veneto. Bibliografia Appunti delle lezioni e contributi consegnati in copia o segnalati durante il corso. Per un primo orientamento si consiglia la lettura di: Plazaola J., Arte cristiana nel tempo. Storia e significato, voll. I-II, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2000. Verdon T., L’arte cristiana in Italia, voll. 3, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006-2008. Dall’Asta A., Dio storia dell’uomo. Dalla Parola all’immagine, Messaggero, Padova 2013. TEORIA DELLA SCUOLA E LEGISLAZIONE SCOLASTICA Docente: LORENZO CELI LM211 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Condotto un breve excursus storico sull’evoluzione dell’istituzione scuola, si prenderanno in considerazione i principali atti normativi concernenti questo ambito, dal Regno d’Italia ai giorni nostri, con particolare attenzione al dettato costituzionale e alla legge sulla parità scolastica (lg. 62/2000), mettendo in luce i punti salienti delle riforme dell’ordinamento scolastico che si sono succedute. Ci si concentrerà poi sull’insegnamento della religione cattolica, presentando le principali tappe del passaggio dalla ‘catechesi scolastica’ all’IRC come 135 I - II ANNO Metodo Alle lezioni, per lo più frontali, saranno affiancate tre visite ai luoghi monumentali della città, esemplificativi dello stretto connubio tra bibbia e arte: la Cappella degli Scrovegni, il Battistero della Cattedrale e la Scuola della Carità. L’esame consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati a lezione; lo studente potrà approfondire un ciclo o un’opera, a scelta tra quelle presentate durante il corso. disciplina curricolare all’interno delle finalità specifiche della scuola, come normato dall’Intesa fra Stato e Chiesa Cattolica del 28 giugno 2012. Si analizzerà lo stato giuridico dell’IdRC, “professionista della scuola”, con le esigenze di ripensare la sua identità professionale e la sua formazione integrale alla luce di una disciplina in evoluzione non solo nei programmi, ma anche nei metodi. Contenuti 1.Introduzione. Finalità del corso. Excursus storico sulla scuola. 2.Analisi dei principali atti normativi relativi all’ordinamento scolastico dal Regno d’Italia ai giorni nostri. 3.Il sistema educativo di istruzione e di formazione in Italia oggi: il processo di riforma in atto 4.Politiche scolastiche e nuove strategie educative della scuola in ambito europeo. 5.Scuola ed istruzione religiosa: la Scuola Cattolica e l’IRC nella scuola. 6.Dalla catechesi scolastica all’IRC curriculare: l’identità e la prassi didattica dell’IRC; lo stato giuridico e la formazione professionale dell’IdRC. 7.IRC disciplina scolastica: dai programmi ai curricoli, dagli OSA alle Indicazioni. 8.I principali documenti del Magistero ecclesiale sull’educazione, la scuola e l’IRC. Metodo Lezioni frontali, analisi dei testi, momenti laboratoriali in gruppi di lavoro, stesura e presentazione di un breve elaborato su un tema assegnato dal docente. Bibliografia Berlinguer L., Ri-creazione, Liguori, Napoli 2014. Castegnaro A. (a cura di), Apprendere la religione. L’alfabetizzazione degli studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, EDB, Bologna 2009. Cicatelli S., Prontuario giuridico IRC, Queriniana, Brescia, ultima edizione. Malizia g. - Nanni c., Il sistema educativo italiano di istruzione e di formazione, LAS, Roma 2010. Quaglia S., Testimoni di umanità nella condizione post-moderna, EDB, Bologna 2014. Durante il corso saranno fornite le fonti bibliografiche da cui attingere i documenti magisteriali concernenti la Scuola in generale, le Scuole cattoliche e l’IRC, emanati sia dai dicasteri della Curia Romana, sia dalla CEI. 136 CORSO COMPLEMENTARE ETICA SOCIALE E MIGRAZIONI Docente: GIORGIO BOZZA LM302 - Ore settimanali: 2 - II semestre Contenuti Prima parte: lo straniero Si approfondirà il fenomeno dell’immigrazione da una prospettiva prettamente sociologica e filosofica. In modo particolare, ci si soffermerà ad analizzare la questione dell’essere straniero, il quale rimanda al tema più ampio della rappresentazione dell’altro. Seconda parte: lo straniero nella Bibbia Si prenderà in esame i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento in cui si fa riferimento alla categoria di straniero. Nel sottoporre ad un analisi ermeneutica questi testi si tenterà di dimostrare come l’essere straniero è una qualità sia del popolo Ebraico – prima di entrare nella terra promessa –, sia dei discepoli di Cristo, sia delle prime comunità cristiane in diaspora tra le genti del Mediterraneo. Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare degli elementi utili per poter tracciare una deontologia dell’accoglienza che possa guidare l’agire dell’uomo; credente e non credente. Terza parte: immigrazione e Dottrina Sociale della Chiesa Alla luce dei valori emersi nell’analisi biblica, facendo tesoro delle scienze umane e di alcuni principi della Dottrina sociale della Chiesa, si cercherà di tracciare un’etica della interculturalità che vada oltre il multiculturalismo e trovi nella ragione relazionale il principio ispiratore. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la pos137 I - II ANNO Obiettivi Il moderno fenomeno delle migrazioni, che costringe milioni di persone a lasciare i loro paesi d’origine alla ricerca di lavoro, è oramai divenuto un evento ineluttabile. In ambito socio-politico tale fenomeno provoca un ritorno di nuove forme d’intolleranza e di violenza nei confronti dello straniero, che in alcuni casi si traducono in sistemi statali di stampo nazionalista o addirittura xenofobo. Il corso intende avviare una riflessione etica su questo fenomeno, mettendolo in relazione con alcuni principi oramai radicati nel tessuto socio-politico dell’Occidente e dai quali non si può prescindere nel tentativo di costruire una pacifica convivenza sociale come, ad esempio, la dignità della persona, la solidarietà, il diritto, il Bene comune, la destinazione universale dei beni. sibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un colloquio orale. Bibliografia Testo di riferimento: Bozza G., Ero straniero e mi avete accolto. Etica sociale e migrazioni, Dispensa, Padova 20153. Testi di approfondimento: Colombo E., Le società multiculturali, Carocci, Roma 2002. Cotesta V., Lo straniero. Pluralismo culturale e immagini dell’Altro nella società globale, Laterza, Roma-Bari 2008. Di Sante C., Lo straniero nella bibbia. Saggio sull’ospitalità, Città Aperta, Troina 20062. 138 CORSI SEMINARIALI Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Focalizzandosi in particolar modo sulle professioni sanitarie, l’attività seminariale prenderà in esame gli aspetti morali dell’obiezione di coscienza, tematica questa che è stata oggetto di analisi di un importante documento redatto nel 2012 dal Comitato Nazionale per la Bioetica. Il tema verrà affrontato non solo da una prospettiva morale, ma anche biogiuridica, essendo l’obiezione di coscienza un diritto riconosciuto dall’ordinamento giuridico: infatti, la pretesa del singolo di non adempiere, per motivi di coscienza, a un determinato obbligo stabilito per legge rinvia ad alcuni valori fondamentali quali la libertà e il rispetto della dignità della persona. Ciò fa dire ad alcuni interpreti che l’obiezione di coscienza configuri un diritto che trova diretta giustificazione nella Costituzione, benché non venga espressamente menzionata. La tutela di questo diritto presenta però delle problematicità: l’obiezione di coscienza potrebbe ad esempio assumere un carattere esclusivamente personale, divenire uno strumento di sabotaggio se non addirittura oggetto di abuso opportunistico da parte del singolo. Durante l’attività seminariale si rifletterà quindi sulle condizioni che permettono un adeguato riconoscimento dell’obiezione di coscienza. Contenuti Il seminario prenderà avvio affrontando alcune questioni terminologicoconcettuali: si fornirà una definizione di obiezione di coscienza che permetta di distinguerla dal diritto di resistenza e dalla disobbedienza civile. Volgendo poi lo sguardo alle professioni sanitarie e al dibattito bioetico inerente a questo tema, si analizzeranno criticamente le tesi sia di chi ritiene che il professionista sanitario non possa mai rifiutarsi di fornire prestazioni dovute per legge (incompatibilisti), sia di coloro che affermano che il medico possa e debba fare obiezione di coscienza (compatibilisti). Durante gli incontri seminariali sarà inevitabile il riferimento ad alcune pratiche dinanzi alle quali il professionista sanitario può rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza. Nello specifico, verranno menzionate la prescrizione e la vendita della cosiddetta “pillola del giorno dopo”, l’interruzione volontaria di gravidanza, la procreazione medicalmente assistita e la sperimentazione animale. Metodo Dopo alcune lezioni introduttive, verrà assegnato allo studente un brano da analizzare e presentare ai partecipanti al seminario. A partire da questa pre139 I - II ANNO Docente: FRANCESCA MARIN LM406 - Professioni sanitarie e obiezione di coscienza sentazione, lo studente dovrà redigere un elaborato scritto (una decina di pagine). La valutazione finale si baserà sull’esposizione del testo assegnato, sull’elaborato scritto e sulla complessiva partecipazione dello studente all’attività seminariale. Bibliografia Da Re A., «Attività professionale e obiezione di coscienza», in L’essere che è, l’essere che accade. Percorsi teoretici in filosofia morale in onore di Francesco Totaro, a cura di C. Danani - B. Giovanola - M.L. Perri - D. Verducci, Vita e Pensiero, Milano 2014, pp. 291-299. Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato nazionale per la bioetica, «Obiezione di coscienza e bioetica, 12 luglio 2012», in http://www.governo.it/ bioetica/pdf/5Obiezione. Borsellino P. - Forni L. - Salardi S. (a cura di), «Obiezione di coscienza. Prospettive a confronto», in Notizie di Politeia 27 (2011) n. 101. Paris D., L’obiezione di coscienza. Studio sull’ammissibilità di un’eccezione dal servizio militare alla bioetica, Passigli, Bagno a Ripoli (FI) 2011. Ulteriore bibliografia verrà indicata dal docente durante il seminario. Docente: GIUSEPPE MANZATO LM407 - Il Triveneto culla del cattolicesimo? La scristianizzazione tra persistenze culturali e mutamento sociale: la fede e le sue forme; il turismo religioso (cenni) Obiettivi La scristianizzazione è un fenomeno che fino a poco tempo fa si registrava “dietro le quinte” del sentire comune, ma che oggi, data la velocità e l’immediatezza dell’informazione globale, sembra assumere un suo preciso “statuto” e una aperta diffusione. E, probabilmente, qualche obiettivo non palese. È ancora possibile parlare di Veneto o Triveneto cattolico? O cristiano? E se cristiano, come? Con quali modalità espressive individuali e collettive? Il seminario propone una riflessione e una lettura della questione, tentando di rispondere ai quesiti in sospeso mediante una bibliografia adeguata e con l’ausilio degli strumenti della ricerca sociologica che, gioco forza, impegneranno gli studenti coinvolti. Contenuti Il seminario proporrà una lettura critica della tematica individuata avvalendosi sia degli studi più recenti sia del contributo della ricerca sociale, con particolare riguardo al lavoro dell’Osservatorio Socio - religioso sul Triveneto e dell’Osservatorio permanente sul Nord-Est. In particolare si tenterà di individuare la portata del mutamento sociale e culturale in atto e degli effetti che, inevitabilmente interessano le persone e le collettività, con uno sguardo ai diversi indicatori che, in proiezione, potrebbero trasformare non poco il 140 Triveneto e, più in generale, l’Europa del prossimo futuro. Si cercherà, infine, di cogliere l’eventuale persistenza di elementi della tradizione, specie nella interpretazione del senso (certamente plurale) del turismo religioso. Metodo Nelle lezioni iniziali il docente presenterà gli obiettivi del seminario e le linee programmatiche del percorso di ricerca. Agli studenti sarà quindi assegnato un tema specifico e fornita la relativa bibliografia di approfondimento. Ciascun partecipante presenterà a turno i risultati della propria indagine, stimolando nel gruppo di lavoro ulteriori approfondimenti sotto forma di domande e di dibattito. A conclusione ogni studente elaborerà uno scritto in cui sarà presentato in forma sviluppata il contenuto della propria esposizione orale. La religiosità nel Triveneto: lo sguardo della ricerca sociale Osservatorio Socio-Religioso Triveneto, «Nord Est. Una religiosità in rapida trasformazione. Sintesi della ricerca», 18 febbraio 2012, Zelarino (VE), in http://aquileia2.it/sites/aquileia2.it/files/documenti/sintesi_ricerca_0.pdf. Osservatorio Socio-Religioso Triveneto, «Nord Est. Una religiosità in rapida trasformazione - Documentazione grafica», 18 febbraio 2012, Zelarino (VE), in http://aquileia2.it/sites/aquileia2.it/files/documenti/documentazione_grafica_.pdf. Per brevi cenni sul turismo religioso: Castegnaro A. - Sartorio U. (a cura di), Toccare il divino. Lo strano caso del pellegrinaggio antoniano, EMP, Padova 2012. Altre indicazioni bibliografiche fornite dal docente durante il seminario. Docente: ENRICO RIPARELLI LM408 - La Chiesa in dialogo nel e con il mondo: la costituzione pastorale Gaudium et spes. Obiettivi La Gaudium et spes è uno dei documenti più travagliati del concilio Vaticano II e l’ultimo a essere approvato. Nonostante siano trascorsi cinquant’anni 141 I - II ANNO Bibliografia Per uno sguardo alla storia: «Fede cristiana e cultura nel Triveneto», Convegni e simposi di Studia Patavina, voll. 13.31.33 (1986). Per una riflessione sull’attualità: Berzano L. - Castegnaro A. - Pace E. (a cura di), Religiosità popolare nella società post-secolare Nuovi approcci teorici e nuovi campi di ricerca, EMP, Padova 2015. dalla sua promulgazione essa continua tuttavia a interrogare la Chiesa e la società. Il seminario si pone i seguenti obiettivi principali: comprendere la genesi, il messaggio e l’attualità della Gaudium et spes; individuare le linee di impegno del cristiano a favore dell’incontro tra l’umanesimo cristiano e gli altri umanesimi che si pongono a servizio della persona. Contenuti A partire da una analisi della visione preconciliare del mondo da parte della Chiesa, saranno messi in luce i movimenti e le personalità che hanno contribuito a creare un nuovo clima di apertura e dialogo. Dopo avere ricostruito le fasi più importanti dell’evento conciliare ci si concentrerà sulla storia della redazione della costituzione pastorale, non mancando di sottolineare le difformi valutazioni che ne sono state date all’epoca da alcuni importanti teologi. Saranno quindi oggetto di attenta analisi le diverse tematiche trattate nel documento al fine di comprendere l’inevitabile contestualità delle riflessioni lì proposte, ma allo stesso tempo di rilevare la grande attualità della lettura di alcuni «segni dei tempi» operata dai padri sinodali. Metodo Nei primi incontri il docente presenterà gli obiettivi del seminario e le linee programmatiche del percorso di ricerca. Agli studenti sarà quindi assegnato un tema specifico e fornita la relativa bibliografia di approfondimento. Ciascun partecipante presenterà a turno i risultati della propria indagine, stimolando nel gruppo di lavoro ulteriori approfondimenti sotto forma di domande e di dibattito. A conclusione del seminario ciascun studente dovrà elaborare uno scritto in cui sarà presentato in forma sviluppata il contenuto della precedente esposizione orale. Bibliografia Alszeghy Z. - De Rosa G. et alii, La costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, ElleDiCi, Leumann (TO) 1966. Bartolomei M.C. - Ronconi M. (a cura di), Per amore del mondo. Introduzione a Gaudium et Spes, San Paolo, Milano 2009. De Riedmatten H. - Rahner K. et alii, La chiesa nel mondo contemporaneo. Commento alla costituzione pastorale «Gaudium et Spes», Queriniana, Brescia 1966. Moreau R., Guide de lecture des textes du Concile Vatican II. Gaudium et Spes, Artège, Perpignan 2012. Turbanti G., Un Concilio per il mondo moderno. La redazione della costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Vaticano II, Il Mulino, Bologna 2000. Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso del seminario. 142 n CORSI PER IL TIROCINIO Il tirocinio è finalizzato all’interazione strategica tra teorie e pratiche, e rappresenta una preziosa opportunità di formazione e di sviluppo della professionalità docente in quanto costituisce un fattore determinante di raccordo tra l’ambito delle conoscenze e quello delle abilità e delle competenze (di base, trasversali, disciplinari, tecnico-pratiche). Il percorso di tirocinio è strutturato nei due anni del biennio specialistico e prevede corsi didattici, esercitazioni pratiche in situazione, colloqui con il tutor, verifica finale. PROGETTAZIONE DIDATTICA Obiettivi Il corso intende guidare lo studente alla progettazione didattica attraverso l’introduzione teorica alla didattica come scienza dell’istruzione e avviarlo alla progettazione con particolare riferimento alle scelte metodologiche. Nella presentazione di varie metodologie didattiche, assumerà particolare rilievo la strategia laboratoriale. Contenuti 1.La didattica come scienza dell‘istruzione. 2.Le nuove didattiche (cooperative learning, peer education). 3.I contesti della didattica (scolastica, extrascolastica). 4.La didattica inclusiva. 5.Progettare e condurre interventi didattici in ambito scolastico. 6.La relazione educativa in classe (osservazione/ascolto). Metodo La presentazione dei nuclei tematici avverrà mediante lezioni introduttive aperte alla partecipazione attiva degli studenti; gli approfondimenti riguarderanno lo studio di testi specifici. Verranno proposte esercitazioni in gruppo; proiezioni di film con discussione; analisi di documenti significativi. Analisi e comparazione su libri di testo IRC. Lettura critica delle riviste specializzate per l’IRC. Bibliografia Felisatti E. - Rizzo U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa Multimedia, Lecce 2007 (cap. I: da p. 54 a p. 67). Scurati C., Nuove didattiche, La Scuola, Brescia 2008 (cap. VI). 143 I - II ANNO Docente: RINALDA MONTANI LM110 - Ore settimanali: 3 - I Semestre MIUR, Indicazioni per il Curricolo, Roma 2012. MIUR, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Roma 2009. CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, EDB, Bologna 2010. Letture consigliate per l‘approfondimento: Manganotti R. - Incampo N., Insegnante di religione, La Scuola, Brescia 2013. Mortari L., Apprendere dall’esperienza, Carocci, Roma 2003. Porcarelli A., La religione e la sfida delle competenze, SEI, Torino 2014. Peirce G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008. Pennac D., Diario di scuola, Feltrinelli, Milano 2008. D’Alonzo L., Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze 2012. Tomlinson C. - Imbeau M., Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS, Roma 2012. «Religiosità e infanzia», in Infanzia (2015) n. 3 (numero monografico). LABORATORIO DI DIDATTICA Docente: RINALDA MONTANI LM208 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi e contenuti Il laboratorio si propone di accompagnare lo studente/tirocinante in un percorso di riflessioni relative: 1.alla riflessione sulla “sfida educativa” contemporanea; 2.alla dimensione metodologica della didattica; 3.alla progettazione didattica dell’IRC; 4.alla gestione della classe nella pratica didattica inclusiva; 5. alla riflessione/autoriflessione sulle competenze professionali dell’insegnante IRC. Tema di approfondimento: la lezione (con simulazione attraverso microteaching). Metodo Le lezioni verranno svolte attraverso discussioni e attività in gruppo; visione di filmati tematici; analisi di documenti; produzione di materiali per la didattica e la valutazione. Lettura, analisi e comparazione di articoli e progetti tratti da riviste specializzate. Bibliografia: Felisatti E. - Rizzo U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa Multimedia, Lecce 2007, (cap. I: da p.35 a p.44). Scurati C., Nuove didattiche, La Scuola, Brescia 2008, (cap. II). 144 MIUR, Indicazioni per il Curricolo, Roma 2012. MIUR, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Roma 2009. Letture consigliate per l‘approfondimento: CEI - Comitato per il Progetto Culturale (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009. Peirce G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008. Panero D. - Bocchini S., Didattica creativa, EDB, Bologna 2008. Panero D., Ugualmente diversi. Insegnare religione agli alunni in situazione di handicap nella scuola dell‘obbligo, EDB, Bologna 2010. Perrenoud P., Dieci nuove competenze per insegnare, Anicia, Roma 2002. Rezzaghi R., Manuale di didattica della religione, La Scuola, Brescia 2012. Sacristani Mottinelli M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia 2005. Zuccari G., L‘insegnamento della Religione Cattolica, LDC, il Capitello, Torino 2004. «Religiosità e infanzia», in Infanzia (2015) n. 3 (numero monografico). Riviste L’ora di religione, LDC, Torino. Insegnare religione, LDC, Torino. I - II ANNO PEDAGOGIA PASTORALE Docente: LIVIO TONELLO LM111 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi L’educare è a tema in continuità nei dibattiti, nei convegni, nelle preoccupazioni di genitori, insegnanti e operatori pastorali. All’educazione non sempre si accompagna una sapiente formazione, sia in ambito didattico che pastorale. Sfida attuale è accompagnare la crescita della persona nelle fasi della vita, aiutandola a cogliere, nel dipanarsi dei giorni, il dono e il compito del vivere. Una conversione pastorale è richiesta nelle comunità cristiane in ordine alla valorizzazione di cammini pedagogici per l’educazione cristiana. La pedagogia della fede diventa sapienza pastorale che rivela nel vissuto la pedagogia salvifica di Dio. L’intento del corso è quello di affermare la necessità di una riflessione che pone a tema il carattere formativo dell’azione della chiesa, specialmente in ambito pastorale-pratico. Contenuti 1.“Pedagogia pastorale”: una nuova disciplina teologica? 2.La pedagogia della salvezza 3.La pastorale come “arte” della comunità educante 4.Le sfide della multiculturalità e multireligiosità 145 5.Orientamenti operativi teologico-pastorali: - “Educare alla vita buona del Vangelo” - gestis verbisque: fecondità di una formula - linguaggio e comunicazione - pratiche di evangelizzazione 6.Ambiti pedagogico-pastorali: - il discernimento comunitario - l’operatività in équipe Metodo Le ore di lezione frontale sono integrate da alcune collaborazioni seminariali e la produzione di un elaborato scritto di alcune pagine. La didattica si avvale della proiezione di slides, di griglie riassuntive e di schede. La verifica è orale e tiene conto della partecipazione attiva dello studente in classe e della esposizione dei contenuti principali del corso. Bibliografia Tonello L., Formare nella fede. Appunti per una pedagogia pastorale, Dispensa, Padova 2015. Fontolan L. - Tonello L., Agire pastorale in équipe nei gruppi ministeriali, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2014. CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. Fallico A., Pedagogia pastorale. Questa sconosciuta, Edizioni Chiesa-Mondo, Catania 2010. Bucciarelli C., Nessuno è uguale, nessuno è diverso… e i cristiani?, EDB, Bologna 2008. PROGETTAZIONE PASTORALE Docente: LIVIO TONELLO LM113 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi Il corso è introduttivo al Tirocinio pastorale 2 ed evidenzia gli aspetti metodologici e procedurali per la progettazione in pastorale. Progettare è uno dei compiti attinenti all’agire pastorale e dice capacità di immaginare il futuro, di pensare la prassi come identificativa e rivelativa dell’essere Chiesa in un determinato tempo e contesto. La progettazione richiede l’utilizzo di un metodo che in Teologia pastorale si definisce più adeguatamente come itinerario metodologico teologico, empirico-critico. L’utilizzo di tale procedura suppone anche la frequentazione delle scienze antropologiche con le quali la riflessione teologico-pastorale è chiamata a entrare in relazione nel rispetto delle singole epistemologie. Il corso si pone l’obiettivo di introdurre alla modalità 146 progettuale propria dell’agire in pastorale considerando gli elementi che la qualificano. Contenuti 1. Terminologia e contenuti - programmare in pastorale - orientamenti, progetti, programmi 2. La metodologia teologico-pastorale - l’itinerario metodologico - progettare la prassi pastorale 3. L’utilizzo delle scienze teologiche e antropologiche - dallo strumentale al dialogico 4. Progettare in contesto - contesto geografico - contesto culturale - contesto religioso 5. I soggetti della progettazione - organismi e strutture sinodali - agire in équipe Metodo Le lezioni sono frontali ma dialogate per mettere in luce le precomprensioni, i luoghi comuni, le acquisizioni pratiche a partire dalla esperienza di Tirocinio 1. Sono previste forme di laboratorio in classe. Per la valutazione del corso è richiesta la produzione di un elaborato scritto su un tema concordato con il docente da consegnare una settimana prima dell’esame. L’esame finale consiste in un confronto sui contenuti dell’elaborato e del corso. Bibliografia Fontolan L. - Tonello L., Agire pastorale in équipe, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2013. Tonello L., Teologia e scienze umane, Temi di Teologia pastorale 4, pro manuscripto, Padova 2009. Grolla V., L’agire della Chiesa, Messaggero, Padova 20033, pp. 385-420. Villata G., L’agire della Chiesa. Indicazioni di teologia pastorale, EDB, Bologna 2009, pp. 255-276. 147 n TIROCINIO DIRETTO E INDIRETTO Docente coordinatore: BORTOLIN VALERIO Il biennio per il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale prevede l’attività di tirocinio per la professionalizzazione degli operatori. Esso è previsto sia per l’indirizzo pedagogico-didattico che per quello pastorale-ministeriale. Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor (docente dell’Istituto) e da un referente dell’ambito scelto (cf. Regolamento ISSR, art. 106). L’attività di tirocinio si suddivide in tirocinio indiretto e tirocinio diretto. Il tirocinio indiretto comprende lezioni presso l’Istituto e incontri di gruppo (riflessione/autoriflessione) con il tutor. Il tirocinio diretto comprende la presenza attiva nell’ambito professionale con la guida di un mentore (referente professionale). La durata del tirocinio si dispiega in 2 anni accademici: - il primo anno è caratterizzato dalla osservazione e dalla valutazione da parte del tirocinante della propria capacità di relazionarsi con gli utenti e con l’ambiente professionale; - nel secondo anno il tirocinante si esercita nella progettazione, nella realizzazione di unità didattico/ministeriali, nella autovalutazione finale; - qualora l’esperienza di Tirocinio diretto e indiretto non sia valutata positivamente dalla Commissione apposita, è possibile ripetere il Tirocinio. Se anche la seconda volta l’esito non dovesse essere positivo si procede alla sospensione del Tirocinio. TIROCINIO DIDATTICO 1 e 2 A.A. 2015-2016 Docente tutor: RINALDA MONTANI A. Tirocinio per studenti senza esperienza 100 ore annuali x 2 anni (ECTS 6 x 2 = 12) Tirocinio primo anno 12 ore di “Progettazione didattica” (primo semestre) con esame finale martedì: dal 3 al 24 novembre 2015 [ECTS 2] 12 ore di “Tirocinio indiretto” (secondo semestre) martedì: dal 16 febbraio al 12 aprile 2016 148 50 ore in classe (tirocinio diretto) con il mentore: lezioni, organi collegiali, ricevimento, dialogo con il mentore… 10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto didattico e compilazione schede 16 ore per stesura della relazione “Tirocinio didattico - primo anno” [ECTS 4] Tirocinio secondo anno 12 ore di “Laboratorio di didattica” (primo semestre) con esame finale martedì: dal 6 al 27 ottobre 2015 [ECTS 2] 12 ore di “Tirocinio indiretto” (primo semestre) martedì: dal 15 dicembre 2015 al 19 gennaio 2016 50 ore in classe con il mentore (tirocinio diretto): lezioni, organi collegiali, ricevimento genitori, dialogo con il mentore 10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto didattico e compilazione schede 16 ore stesura della relazione “Tirocinio didattico - secondo anno” [ECTS 4] B. Tirocinio per studenti con esperienza Gli studenti che sono stati insegnanti di RC con incarichi annuali (almeno 4 continuativi) riducono il tirocinio diretto in classe da 50 a 25 ore. C. Esonero dal Tirocinio diretto Gli studenti che sono insegnanti di RC da più di dieci anni sono esonerati dal Tirocinio diretto, salvo particolari richieste da parte dell’Ufficio scuola della Diocesi, ma sono tenuti alla produzione di un elaborato scritto. TIROCINIO PASTORALE 1 e 2 A.A. 2015-2016 Docente tutor: LIVIO TONELLO A. Tirocinio per studenti senza esperienza 100 ore annuali x 2 anni (ECTS 6 x 2 = 12) Tirocinio primo anno 12 ore di “Pedagogia pastorale” (primo semestre) con esame finale 149 martedì: dal 3 al 24 novembre 2015 [ECTS 2] 12 ore di “Tirocinio indiretto” (secondo semestre) martedì: dal 16 febbraio al 12 aprile 2016 50 ore (tirocinio diretto) con il referente: osservazione, letture, incontri,… 10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto pastorale e compilazione schede 16 ore per stesura della relazione “Tirocinio pastorale - primo anno” [ECTS 4] Tirocinio secondo anno 12 ore di “Progettazione pastorale” (primo semestre) con esame finale martedì: dal 6 ottobre al 27 ottobre 2015 [ECTS 2] 12 ore di “Tirocinio indiretto” (primo semestre) martedì: dal 15 dicembre al 19 gennaio 2016 50 ore (tirocinio diretto) con il referente: partecipazione ad attività, incontri, dialogo con il referente... 10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto pastorale e compilazione schede 16 ore stesura della relazione “Tirocinio pastorale - secondo anno” [ECTS 4] B. Tirocinio per studenti con esperienza Gli studenti che sono già operatori pastorali con incarichi annuali (almeno 4 continuativi) riducono il tirocinio diretto da 50 a 25 ore. C. Esonero dal Tirocinio diretto Gli studenti già operatori pastorali da più di dieci anni sono esonerati dal Tirocinio diretto, ma sono tenuti alla produzione di un elaborato scritto. 150 VI. Attività di ricerca interculturale e di dialogo interreligioso 1. Progetto di ricerca Con le attività dell’Anno accademico 2015-16 si intende dare avvio a un percorso pluriennale di ricerca sul rapporto tra religioni e corpo in una prospettiva interculturale e interreligiosa. Il filo rosso che collegherà la riflessione è emblematicamente espresso nella dicitura Il corpo delle religioni. Si tratterà di mettere in luce come l’uomo esprima necessariamente la sua appartenenza religiosa anche per mezzo del simbolismo corporeo e allo stesso tempo di sottolineare l’apparente paradosso della “corporeità” delle stesse religioni, ossia della loro necessaria incarnazione nelle più diverse culture al fine di dare forma e sostanza alla vita reale dei fedeli. In particolare, nel corso di questo Anno accademico, si intende mettere in luce la dimensione religiosa dell’atto umano di nutrirsi, dando voce a esperti di diverse discipline quali la teologia, la storia delle religioni, il diritto, la produzione documentaristica, privilegiando un percorso fenomenologico. La base teologica dell’intero percorso è data dal numero 14 della Gaudium et Spes in cui viene sottolineata la dignità del corpo umano: «L’uomo sintetizza in sé, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Non è lecito dunque disprezzare la vita corporale dell’uomo. Al contrario, questi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell’ultimo giorno. E tuttavia, ferito dal peccato, l’uomo sperimenta le ribellioni del corpo. Perciò è la dignità stessa dell’uomo che postula che egli glorifichi Dio nel proprio corpo e che non permetta che esso si renda schiavo delle perverse inclinazioni del cuore». Considerando, inoltre, che nell’anno in corso cade il cinquantenario della conclusione del concilio Vaticano II, ricordiamo anche il discorso di Paolo VI tenuto in occasione dell’ultima sessione (7 dicembre 1965), allorché affermava che «la scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono, quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo. Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo». Il nostro percorso si inserisce perciò nel progetto del “nuovo umanesimo” in quanto si occupa di indagare alcune delle modalità con cui l’uomo reale esprime la sua umanità nell’incontro con la dimensione religiosa. 151 IL CORPO DELLE RELIGIONI: “NUTRIRSI” Dies Academicus: Corpo e religione mercoledì 18 novembre 2015 (15.30 - 18.00) Relatore: Giorgio Bonaccorso Il rapporto corpo/religione è denso di implicazioni non solo per il corpo, in quanto esaltato, valorizzato o negato dalle tradizioni religiose, ma anche per la religione stessa, dato che essa non può che esprimersi attraverso la corporeità – dunque la storicità incarnata – dell’essere umano. Per questo motivo si può giungere ad asserire che il corpo è il linguaggio delle religioni. La teologia è quindi chiamata a riflettere a fondo sul rapporto tra fede cristiana e corporeità, evitando tanto uno spiritualismo disincarnato quanto un immanentismo che sottrae al corpo la sua naturale tensione simbolica. Giornata di studio: Le religioni nutrono il corpo martedì 8 marzo 2016 (15.30 - 18.30) Relatore: Giovanni Filoramo In prospettiva storico-fenomenologica vengono individuate alcune modalità ricorrenti di comportamento e di valorizzazione del rapporto tra religione e cibo. Il processo di sacralizzazione del cibo nelle tradizioni religiose svolge in particolare due funzioni: favorire la comunicazione tra gli uomini e i rispettivi dèi; favorire la comunicazione tra gli stessi uomini, per rafforzare e cementare l’identità della comunità religiosa di appartenenza. Si comprende perciò come l’analisi dei differenti criteri con cui le tradizioni religiose si accostano al cibo e ne regolamentano l’uso diviene una via importante per conoscere meglio l’identità specifica delle tradizioni stesse. Moderatore: Gaudenzio Zambon Giornata di studio: Il cibo dell’anima venerdì 15 aprile 2016 (15.30 - 18.30) Primo relatore: Valentino Cottini I testi sacri delle religioni monoteiste testimoniano una particolare attenzione alla regolamentazione dei cibi, espressione di vincoli che implicano tanto la divisione dalle altre comunità religiose che la condivisione tra gli appar152 tenenti alla stessa comunità. Quali cornici scritturistico - teologiche stanno alla base della diversità di una tale minuziosa regolamentazione alimentare? Secondo relatore: Antonio G. Chizzoniti L’impatto e il significato delle regole alimentari religiose all’esterno delle singole comunità credenti sono fortemente condizionati sia dal sistema di relazioni tra Stato e confessioni religiose nelle singole società in cui esse sono poste in atto, sia dal livello di libertà religiosa che in tale ordinamento giuridico viene concretamente garantito. Da qui il problema di tutelare la diversità in società sempre più caratterizzate dalla compresenza di una pluralità di culture e religioni e allo stesso tempo guidate dalla necessità di garantire il diritto universale alla libertà religiosa. Moderatore: Giuliano Zatti * Per festeggiare il decennale di costituzione dell’ISSR di Padova (23 marzo 2006) sarà offerto un buffet interetnico. 2. Docusearch: progetto di ricerca bibliografica Tra le attività interreligiose e interculturali va segnalato il progetto di ricerca bibliografica che consiste nella catalogazione degli articoli di carattere interculturale, interreligioso e pedagogico-didattico, editi nelle riviste più significative presenti nella biblioteca della Facoltà Teologica del Triveneto e in altre di istituzioni culturali ecclesiastiche e civili. La finalità del lavoro consiste nell’offrire a docenti, studenti e a tutti coloro che sono interessati ai temi della interculturalità e del dialogo interreligioso, una rassegna bibliografica aggiornata su tali tematiche, per un utilizzo didattico (insegnamento della religione), accademico (tesi di Laurea) e di aggiornamento personale. L’accesso al motore di ricerca si effettua attraverso un apposito link situato nella home page del sito dell’Istituto (www.issrdipadova.it). 3. Newsletter Gli obiettivi che la newsletter si propone sono quelli di mantenere e coltivare relazioni di carattere culturale con insegnanti, studenti ed ex studenti diplomati, insegnanti di religione ed educatori, amici e sostenitori, offrendo informazioni sulle iniziative promosse dell’Istituto, segnalazioni bibliografiche, documentazioni importanti riguardanti lo studio e la ricerca delle scienze religiose, con particolare attenzione alla prospettiva interculturale e al dialogo interreligioso. La newsletter ha una cadenza bimestrale e veicola il flusso di informazioni che l’équipe di redazione (docenti e studenti) raccoglie e raggruppa attorno 153 a quattro rubriche: attività (ISSR di Padova, Facoltà Teologica del Triveneto, Ufficio Scuola Diocesi di Padova), segnalazioni bibliografiche e culturali (temi di interculturalità e di dialogo interreligioso, pubblicazioni dei docenti ISSR), film, documentazione (ISSR e IRC) ed esperienze di vissuto interreligioso. È possibile ricevere gratuitamente la newsletter richiedendola a segreteria@ issrdipadova.it VII. Gradi accademici conferiti n Laurea Magistrale in Scienze religiose 2011 Rubiero Ilaria - Il contributo della filosofia ermeneutica di Paul Ricoeur per il dialogo ecumenico; relatori prof. E. Riparelli e prof. V. Bortolin. Salvian Sandra - La trasmissione religiosa alle “seconde generazioni” di giovani musulmani in Italia. Indagine esplorativa nella provincia di Treviso; relatori prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli. Gomes de Pontes Lusinete - I musulmani raccontano Gesù. Occasione di dialogo con il cristianesimo?; relatori prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli. Lima Cotacachi Blanca Maria - Teologia della liberazione come teologia della riconciliazione; relatori prof. L. Tonello e prof. G. Zambon. 2012 Tamiso Stefania - L’insegnamento della Religione Cattolica in contesti interculturali-interreligiosi. Ricerca tematica sulla rivista ‘L’ora di religione’. Anni 2001-2011; relatori prof.ssa R. Montani e prof. G. Milan. Guidi Maria Cristina - B. Maria Domenica Brun Barbantini, B. Madre Teresa di Calcutta: testimoni di carità. Proposte didattiche per l’IRC nella scuola secondaria; relatori prof.ssa R. Montani e prof. G. Toffanello. Ferrarese Antonella - La visione dell’essere straniero nel Nuovo Testamento; relatori prof. M. Milani e prof. G. Zatti. 2013 Gulmini Caterina - Figure femminili nel libro dei Giudici. Personalità, ruolo e relazioni con il popolo ebraico; relatori prof. M. Milani e prof. L. Fanin. Reali Sarah - Adolescenti e volontariato nella realtà ecclesiale di Belluno-Feltre. Per un’educazione alla diakonia della carità; relatori prof. L. Tonello e prof. G. Bozza. Zani Claudia - Henri Le Saux (Svami Abhisiktananda): alla frontiera del dialogo indù-cristiano; relatori prof. E. Riparelli e prof. G. Toffanello. 2014 Montalbano Vincenzo - La dichiarazione conciliare Nostra Aetate e il “Gruppo di studio e ricerca sull’ebraismo”. Un esempio di recezione di Nostra Aetate 4 nella diocesi di Padova; relatori prof. M. Milani e prof. M. Mammarella. 155 Guidolin Laura - La paternità esperienza di libertà; relatori prof.ssa M. Vighesso e prof. R. Battocchio. 2015 Ballarin Angela - La corresponsabilità e la collaborazione dei laici nella vita e nella missione della Chiesa. Una prospettiva giuridico-pastorale dei canoni 225 e 228; relatori prof. Al. Albertin e prof. L. Tonello. Brenzan Silvia - L'educazione interculturale nella scuola dell'infanzia; relatori prof. G. Milan e prof. E. Riparelli. Minozzi Assunta - Paolo VI e Athenagoras I, l'abbraccio di due uomini, l'incontro di due Chiese; relatori prof. M. Mammarella e prof. E. Riparelli. n Laurea in Scienze Religiose 2008 Salvian Sandra. 2009 Lugunga Hilda Jeremia, Onorati Francesca, Ciavarella Marco, Coltro Alice, Cuomo Anna, Marcuglia Daniele, Prencipe Antonio, Saggese Ida, Salmasi Cristina. 2010 De Bettignies Gaude, Gomes de Pontes Lusinete, Lima Cotacachi Blanca Maria, Tonolo Irene, Baggio Giovanni, Gurrera Diana, Montalbano Vincenzo, Songalimi Helena Maria Attanas, Bolzonella Chiara, Villani Sergio, Zagolin Ketty, Bonetti Emanuele, Cavicchio Sara, Consalvo Immacolata, Galli Angela, Minchio Valentina, Salvato Martina. 2011 Amodeo Mariarosa, Crosta Danilo Maria, Fadini Gabriele, Panico Salvatore, Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura, Tonello Maddalena, Trincanato Francesco, Zanella Patrizio, Capodaglio Laura, Mason Giada, Tassinari Stefano, Zatta Michele, Brunello Silvio, Danieli Anna, Spandri Paolo. 2012 Baccaro Mara, Baro Michela, Bertin Silvia, Cesaro Sabrina, Dainese Elena, Guidolin Laura, Meneghetti Carlo, Trevellin Alberto, Belluco Morena, D’Incà Gianluca, Minozzi Assunta, Pontarolo Raffaele, Ballarin Angela, Canton Anna, Piva Tarcisio, Prisco Dora, Silvestri Davide, Cosenza Ileana, Mancini Maria Concetta, Ruvoletto Flavio. 156 2013 Dovigo Silvia, Bonafè Milena, De Luca Valente Manuela, Noventa Sara, Migliorini Damiano, Billo Ferdinando, De Franceschi Silvia, Lorenzi Matteo, Russo Angela Maria, Toscano Rosanna, Carletto Emanuela, Carta Laura, Mascolo Guglielmo, Pezzuolo Giulia, Bottecchia Caterina, Furlanetto Catia, Mazzon Fernanda, Mele Riccardo, Vegro Cinzia. 2014 Bastianello Martina, Battistin Raoul, Dalla Valeria Lisa, Di Falco Angelo, Mattietto Gioia, Piovan Massimo, Zannier Luigino, Becagli Giulia, Doardo Annarita, Faggian Andrea, Favero Carlo, Mantoan Francesco, Vicentin Omar, Volpin Giovanna, Anzalone Marco, Boscolo Susanna, Casarsa Miriam, De Simone Mariagrazia, Fantinato Aurora, Montagnin Silvia, Ometto Vito, Piu Isabella, Trento Stefano, Baccaglini Andrea, Baruzzo Enrico, Fracon Chiara, Guglielmi Mattia. 2015 Bisson Christian, Camon Sara, Mazzuccato Ludovica, Minani Rosette, Toscano Elisabetta, Baccaro Giovanni, Borsato Emanuele Giuseppe, Nintije Lea, Panetta Andrea, Tescaro Lucia. n Magistero in Scienze Religiose 2008 Pierotto Carla, Quagliotto Fiorella, Storato Paolo, Goldin Beatrice, Grandi Michela, Miotto Alessandra, Velázquez Escobar Ada Nelly, Pérez Mora Gema Lizeth, Bordin Carla, Fantuzzi Francesca, Lazzaro Silvano, Scacco Maria, Sella Simone. 2009 Borella Cristina, Laverda Francesco, Miraglia Emilia, Tagliaro Miriam, Bonesso, Eleonora, Gulmini Caterina, Lavagnini Alessandra, Mattiazzi Ileana, Berardone Terenzio, Marchetti Manuele, Paccagnella Elena, Zulian Gloria, Dal Sacco Martina, Gautiero Alessandro, Meneghetti Lidia. 2010 Montana Rosario, Rubiero Ilaria, Botter Donatella, Quagliato Clarissa, Ridolfo Mario. 2011 Marchesini Giuseppe, Sandon Silvia, Baù Maria Rossella, Lafasciano Grazia, 157 Battaglia Giovanna, Bertocco Davide. 2012 Mattioli Ornella, Salvato Elisa. 2013 Balestri Elena, Masato Michele. 2014 Perin Elisabetta, Dori Roberto, Salmaso Chiara. n Diploma in Scienze Religiose 2008 Gottardello Maria Pia, Lucchetta Barbara, Stocco Sara, Malvestio Elisa, Menegon Cesarina, Vegro Cinzia, Viel Monica. 2009 D’Autilia Ylenia, Mattiazzi Francesca. 2010 Emilio Marco. 2011 De Guio Maria, Schievano Lucia, Puecher Katia. 2012 Modolo Francesca, De Guio Gina. 2013 Baldan Marilisa, Baro Michela, Bertin Silvia, Cesaro Sabrina, Dainese Elena, Felline Marta, Gurrera Diana, Mancini Maria Concetta, Minchio Valentina, Miniutti Maria Cristina, Saccon Vanessa, Salvato Martina, Baggio Giovanni, Cavicchio Sara, Coltro Alice, Morini Valentina, Saggese Ida, Silvestri Davide, Tonolo Irene, Zanella Patrizio, Chinaglia Susanna, Gallina Giovanni, Manzari Laura, Zangirolami Daniele, De Luca Valente Manuela, Di Galbo Fabrizio, Voltolina Michele, Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura. 2014 De Pizzol Luca, Montagnin Silvia, Agostini Federica, Grotto Alessia. 158 VIII. Calendario Anno accademico 2015-2016 SETTEMBRE 2015 1 2 3 4 5 + 6 7 8 9 10 11 12 + 13 14 15 16 17 18 19 + 20 21 22 23 24 25 26 + 27 28 29 30 M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M apertura della Segreteria termine iscrizione esami di Grado esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami; esame di Tirocinio esami OTTOBRE 2015 1 2 3 + 4 5 6 7 8 9 10 + 11 12 13 14 15 16 17 + 18 19 20 G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M esami di Grado esami di Grado; Consiglio d’Istituto inizio lezioni 1º semestre lezione lezione lezione Collegio docenti lezione lezione lezione lezione lezione lezione; S. Messa di inaugurazione Anno accademico 21 M lezione 22 G lezione 23 V 24 S + 25 D 26 L lezione 27 M lezione 28 M lezione 29 G lezione; consegna elaborati seminari 2014/15 30 V presentazione schema tesi 31 S 159 NOVEMBRE 2015 + 1 2 3 4 5 6 7 + 8 9 10 11 12 13 14 + 15 16 17 18 19 20 21 + 22 23 24 25 26 27 28 + 29 30 160 D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L Tutti i Santi lezione lezione lezione lezione termine iscrizione esami di Grado lezione; 9-15 iscrizione esami lezione lezione lezione lezione lezione Dies academicus lezione lezione lezione lezione lezione vacanza DICEMBRE 2015 1 M vacanza 2 M esami sessione straordinaria 3 G esami sessione straordinaria; esami di Grado 4 V esami sessione straordinaria; esami di Grado 5 S + 6 D 7 L vacanza 8 M Immacolata 9 M lezione 10 G lezione 11 V 12 S D 13 + 14 L lezione 15 M lezione 16 M lezione 17 G lezione 18 V 19 S D 20 + 21 L lezione 22 M lezione 23 M vacanza 24 G vacanza 25 V Natale del Signore 26 S + 27 D 28 L vacanza 29 M vacanza 30 M vacanza 31 G vacanza GENNAIO 2016 1 2 + 3 4 5 6 7 8 9 + 10 11 12 13 14 15 16 + 17 18 19 20 21 22 23 + 24 25 26 27 28 29 V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V Maria Madre di Dio vacanza; 4-12 iscrizione esami vacanza Epifania vacanza lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione fine lezioni 1º semestre esami esami esami esami Collegio plenario docenti FTTr; presentazione schema tesi FEBBRAIO 2016 1 2 3 4 5 6 + 7 8 9 10 11 12 13 + 14 15 16 17 18 19 20 + 21 22 23 24 25 26 27 + 28 29 L M M G esami esami esami esami; t ermine iscrizione esami di Grado V esami S D L esami M esami M esami; Le Ceneri G esami V esami S D L inizio lezioni 2º semestre M lezione M lezione; Dies academicus FTTr G lezione V S D L lezione M lezione M lezione G lezione V Consiglio d’Istituto S D L lezione 30 S + 31 D 161 MARZO 2016 1 2 3 4 5 + 6 7 8 9 10 11 12 + 13 14 15 16 17 18 19 + 20 21 22 23 24 25 26 + 27 28 29 30 31 162 M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G lezione; 1-7 iscrizione esami lezione lezione lezione Giornata di studio lezione lezione lezione lezione lezione lezione; esami di Grado esami di Grado Le Palme esami sessione straordinaria esami sessione straordinaria esami sessione straordinaria vacanza Pasqua di Risurrezione vacanza vacanza vacanza vacanza APRILE 2016 1 2 + 3 4 5 6 7 8 9 + 10 11 12 13 14 15 16 + 17 18 19 20 21 22 23 + 24 25 26 27 28 29 30 V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S lezione; presentazione schema tesi lezione lezione lezione esame di Tirocinio lezione lezione lezione lezione Giornata di studio lezione lezione lezione lezione Anniversario della Liberazione lezione lezione lezione MAGGIO 2016 1 2 3 4 5 6 7 + 8 9 10 11 12 13 14 + 15 16 17 18 19 20 21 + 22 23 24 25 26 27 28 + 29 30 31 D L M M G V S D L M M G V S D L M M G Festa del lavoro lezione lezione lezione lezione lezione; 9-17 iscrizione esami lezione lezione lezione Collegio docenti lezione lezione lezione lezione; termine iscrizione esami di Grado V presentazione tesario 2017 S D L lezione M fine lezioni 2º semestre M G V esame di Tirocinio S D L esami M esami; presentazione schema tesi GIUGNO 2016 1 2 3 4 + 5 6 7 8 9 10 11 + 12 13 14 15 16 17 18 + 19 20 21 22 23 24 25 + 26 27 28 29 30 M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G esami Festa della Repubblica esami esami esami esami esami esami S. Antonio di Padova esami esami esami esami S. Gregorio Barbarigo esami esami esami esami esami esami esami; esame di Tirocinio esami; esame di Tirocinio esami di Grado 163 LUGLIO 2016 1 2 + 3 4 5 6 7 8 9 + 10 11 12 13 14 15 16 + 17 18 19 20 21 22 23 + 24 25 26 27 28 29 30 + 31 164 V esami di Grado S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V chiusura estiva della Segreteria S D L M M G V S D AGOSTO 2016 1 2 3 4 5 6 + 7 8 9 10 11 12 13 + 14 15 16 17 18 19 20 + 21 22 23 24 25 26 27 + 28 29 30 31 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M 8-28: iscrizione esami Assunzione di Maria al Cielo apertura della Segreteria termine iscrizione esami di Grado SETTEMBRE 2016 1 2 3 + 4 5 6 7 8 9 10 + 11 12 13 14 15 16 17 + 18 19 20 21 22 23 24 + 25 26 27 28 29 30 G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami; esame di Tirocinio esami 165 Stampa Tipografia Nuova Grafotecnica Casalserugo, Padova Settembre 2015