SNIA VISCOSA ANNO ZERO
STORIA E FUTURO DELLA PIU’
GRANDE AREA DISMESSA DI PAVIA
Relatore: Prof. A. Cavalli
Correlatore: Prof. A. Membretti
Emiliana Grasso – Comunicazione Interculturale e Multimediale
INDAGINE SUI “BUCHI NERI”
DEL TERRITORIO PAVESE
OSP 
Indagine esplorativa finalizzata a rilevare
una serie di spazi abbandonati o degradati presenti sul
territorio pavese
“BUCHI NERI” 
Così definiti per il loro
elevato grado di estensione e invisibilità sociale, sono
il simbolo di un passato che non c’è più
IL PROCESSO DI
DEINDUSTRIALIZZAZIONE A PAVIA
ANNI ’70 
Presenza di importanti aziende
industriali di standing medio/alto
ANNI ’80 
Il processo di dismissione delle
grandi aree Snia, Neca, Necchi, Magneti Marelli, Fiat
e Landini ha consentito il ridisegno strategico dello
sviluppo della città
LE ORIGINI STORICHE DELLA SNIA
VISCOSA

1905 

18 LUGLIO 1917 

1920 

1921-’22 
nasce lo stabilimento industriale della
“Società Italiana della Seta Artificiale”
si costituisce a Torino la
SNIA: “Società di Navigazione Italo-Americana”
la SNIA modifica il suo nome in “Società
di Navigazione Industria e Commercio”
la SNIA modifica per la quarta
volta la sua denominazione in quella attuale di SNIAVISCOSA: “Società Nazionale Industria e
Applicazioni Viscosa”
SVILUPPO E DECLINO DELLA SNIAVISCOSA
DOPOGUERRA 
la SNIA raggiunge la sua
massima espansione produttiva
ANNI ’70 
varie cause
ha inizio un lento declino dovuto a
1979 
la SNIA cessa la produzione delle fibre,
mantenendo in attività solo il reparto del CS2
1982 
la SNIA chiude definitivamente i battenti
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Il lavoro in fabbrica è perfettamente
organizzato:
 La fabbrica è articolata in capannoni a shed
 La produzione di raion viscosa è continua
 Ogni operaio ha un preciso ruolo nel processo di
produzione delle fibre artificiali
L’INQUINAMENTO DELLA FABBRICA
CS2  solfuro di carbonio, sostanza molto nociva per
l’ambiente e per l’uomo, presente nella SNIA


La salute dei lavoratori risente profondamente del
contatto con le sostanze utilizzate
Tuttora sono presenti all’interno dell’area residui di
polveri nocive
PROPOSTE DI RIQUALIFICAZIONE
L’area risulta dismessa da 25 anni
2003  approvazione di un P.R.G. che prevede una
ristrutturazione urbanistica così ripartita:



40% dell’area destinato alla residenza, attività
industriali e artigianato di produzione
30% per l’artigianato di servizio e le attività di
ricerca
30% per il mix funzionale, le attività terziarie e di
servizio alle persone e alle imprese
LA BONIFICA DELL’AREA SNIA
L’azione di bonifica è legata al possibile riuso
dell’area
La proprietà ha iniziato lavori di carotaggio al
fine di:
 Proporre efficaci tecniche di messa in
sicurezza/bonifica
 Procedere alla demolizione di gran parte degli edifici
GLI INSEDIAMENTI ABUSIVI
1996-1997 
cospicua presenza di cittadini
pavesi, albanesi, tunisini e marocchini
1998-2004 
occupazione dell’area da parte di
immigrati rumeni e rom
I RUMENI E I ROM
RUMENI

soprattutto maschi; attività edilizie con
retribuzioni sempre in nero
ROM

nuclei familiari con donne e bambini; ricorso
all’accattonaggio, alla questua e alla microcriminalità
 Per entrambe le etnie, le condizioni di vita e di
sicurezza sono assolutamente inaccettabili
GLI AIUTI DEL COMUNE
OPERAZIONE FREDDO 
fornire agli
abitanti della SNIA una sistemazione presso i
Cantieri Spada e distribuire loro abiti, coperte, cibo,
sacchi a pelo, denaro
LO SGOMBERO DELL’AREA SNIA
25 NOVEMBRE 2004 
alla SNIA non c’è più
nessuno. La fabbrica è vuota. Gli oltre 200 immigrati
hanno tutti trovato un ricovero in strutture sia
comunali sia private
LA PERCEZIONE DEL PROBLEMA DA
PARTE DEI CITTADINI
Il dibattito è ancora aperto, ma sono 2 le tendenze che
si scontrano
 La riqualificazione e il riuso dell’area
 L’abbattimento e la riedificazione ex-novo
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA
LOCALE
“LA PROVINCIA PAVESE” 
il quotidiano
denuncia lo stato di degrado e di abbandono della
fabbrica
Gli aspetti più trattati sono:
 L’aspetto urbanistico e della riqualificazione dell’area
 L’aspetto legato all’inquinamento di sostanze nocive
 L’aspetto sociale e dell’immigrazione
CONCLUSIONI
 Pavia dispone di un patrimonio storico di grande
valore
 Le aree dismesse costituiscono un’occasione unica
di riforma della struttura urbana

Una vera politica d’integrazione non può
prescindere dal riconoscere all’immigrato la piena
dignità di persona
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