IL “CONTROLLO DEL
TERRITORIO E/O
VICINATO” OVVERO
LA SICUREZZA A
COSTO ZERO.
Sì va bene ma cos’è?
CHE COS’E’
 Il Controllo del Vicinato è un efficace
strumento di prevenzione contro la criminalità
che presuppone la partecipazione attiva dei
cittadini e la cooperazione con le forze
dell’ordine al fine di ridurre il verificarsi di
reati contro la proprietà e le persone
 Fare Controllo del Territorio significa
promuovere la sicurezza urbana attraverso
la solidarietà tra i cittadini
(FARE FRONTE COMUNE – FARE RETE)
DETTO IN DUE PAROLE:
PRESTARE ATTENZIONE
FARE FRONTE COMUNE
UNA CITTA’ DEVE ESSERE
COSTRUITA IN MODO DA
DARE AI SUOI ABITANTI
SICUREZZA E FELICITA’.
Aristotele
SICUREZZA
La prima cosa da capire è che la pace della città – delle strade
e dei marciapiedi – non è mantenuta principalmente dalle Forze
dell’Ordine, per quanto esse siano necessarie, ma è mantenuta
soprattutto da una intricata quasi inconscia rete di controlli
volontari esercitati dalla popolazione:
 LA SICUREZZA IN QUANTO BENE PRIMARIO E’ LA
PRECONDIZIONE PER IL PERSEGUIMENTO DI ALTRI
BENI, TANTO MATERIALI QUANTO IDEALI, TANTO
INDIVIDUALI QUANTO COLLETIVI.
Thomas HOBBES
 NON PUOI PENSARE CHE LA TUA CASA SIA SICURA, SE
NON LO SONO ANCHE LE STRADE DEL TUO VILLAGGIO.
Antico proverbio giapponese
COSA BISOGNA FARE
PRATICAMENTE?
 Concretamente si tratta di far
notare a chiunque passi nella
zona che la sua presenza
potrebbe non passare inosservata
 Ciò che viene richiesto a tutti gli
abitanti è semplicemente di alzare
il livello di attenzione attraverso
pochi, semplici passaggi
 Tra questi il far “sapere” ovvero il
comunicare che gli abitanti della
zona sono attenti e consapevoli di
ciò che accade nel quartiere/zona
 Questo porta a uno dei principali
effetti dell’iniziativa cioè quello
deterrente ovvero miglioramento
della sicurezza ed attenzione
nelle vie del quartiere (alzare il
livello di guardia –
cooperazione tra cittadini)
Quanti di noi sono stati vittime di furti?
 Una semplice azione preventiva – prendere il numero di una
targa o chiedere qualcosa a chi fosse in strada a suonare
campanelli o a guardarsi troppo attorno – potrebbe evitare
che il malvivente commetta un’effrazione indisturbato,
contando sull’indifferenza degli abitanti del quartiere
 Al furto si aggiunge il rischio che in casa si trovi qualcuno,
ancor peggio se una persona anziana o una mamma con
dei bambini. Quanto è vicino un dispiacere?
 Quanto ci sentiremmo più sicuri con la certezza che
qualcuno uscirebbe al suono di un allarme, a un rumore
sospetto o a un’invocazione di aiuto? Sapendo che tutti i
vicini; donne, anziani, bambini, persone oneste possono
agire come una grande catena di controllo preventivo?
 Su questi semplici fattori fa leva il Controllo del Vicinato, sul
fatto che se tutti sono più attenti e comunicando questo
innalzamento del livello di guardia, si può creare da un lato
un forte effetto deterrente per i malintenzionati e dall’altro
un’atmosfera più collaborativa e “unita” tra un gruppo di
vicini che vuole vivere in pace affidandosi alle autorità per
tutelare la propria sicurezza e quella dei propri cari
E’ questa la semplice idea alla base del Controllo del Vicinato
 A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di
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speciale
A tutti invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi
passa per le nostre strade, alle situazioni anomale che possono
saltare all’occhio se solo si è più attenti (OSSERVARE –
ASCOLTARE – COMUNICARE: evitare il peggio)
Parliamo un po’ di più con i vicini – come si faceva una volta – il
principio stesso di aggregazione urbana nasce anche dalla
necessità di un “gruppo” di proteggersi e di informarsi
Analizzando il trend su base biennale dei reati “di strada”,
ovvero di crimini come vandalismi alle auto, graffiti, spaccio di
stupefacenti, scippi e furti si potrà vedere come con una
maggiore attenzione da parte di tutti e “mettendo fuori il naso”
o se vogliamo “aprendo gli occhi” si può creare una valida
prevenzione e diminuire anche sensibilmente questi episodi
Questo rappresenta uno degli effetti positivi del CdV, quello di
aumentare la consapevolezza nei residenti di appartenere ad
una comunità alla cui gestione sono chiamati a partecipare in
prima persona, il che comporta non solo il vigilare su di essa,
sul bene comune, ma anche aiutare il visitatore occasionale
nella sua ricerca all’interno del quartiere
COSA FARE DUNQUE!?
 Chiediamo gentilmente a qualcuno che gira guardandosi un
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




po’ troppo intorno “posso aiutarla?” o “cerca qualcuno?” –
magari ha effettivamente bisogno d’aiuto! In caso negativo
niente di grave e comunque se si fosse trattato di un
malintenzionato, questo saprà di essere stato notato (la
maggior parte dei ladri sono improvvisatori che sfruttano
l’occasione)
Segniamo la targa di un veicolo sospetto, magari fermo con il
motore acceso o che circola a bassa velocità, o che è spento
con qualcuno a bordo di fronte a un’abitazione
Prestiamo maggiore attenzione alla proprietà del vicino
quando è assente
GUARDIAMO FUORI tutte le volte che è possibile: quando
suona l’allarme di un’auto o di un’abitazione
quando si sentono voci sotto casa
quando i cani nostri o del vicino abbaiano
quando usciamo per le nostre attività quotidiane; anche solo a
stendere il bucato sul balcone, rientrando a casa la notte,
portando fuori il cane, fumando l’ultima sigaretta o ancora
alzandosi per uscire presto la mattina, guardiamo bene in
strada, ascoltiamo cosa succede nel nostro quartiere
IL BUON VICINO E’ IL MIGLIOR
STRUMENTO DI PREVENZIONE
Questi sono i piccoli gesti cui pensare quando si parla di
Controllo del Vicinato, messi insieme significano maggiore
attenzione e sicurezza
 Se tutti mettessimo in pratica queste semplici attività, ogni
zona avrebbe molti più occhi e orecchie o forse in caso di
necessità indizi da fornire alle forze dell’ordine nello
sventare il verificarsi di atti criminosi
 Molti dei reati alla proprietà sono reati “da occasione”,
causati dalla noncuranza e negligenza:
I nostri occhi e le nostre orecchie - uniti ad un po’ di buon
senso - sono gli strumenti di prevenzione più importanti per
fare della comunità dove viviamo un posto sicuro (attività
informativa)
 Ciò che si vuole stimolare è dunque in fin dei conti un sano
senso civico che sia rivolto ad un benessere comune e ad
una maggiore fiducia nell’intervento delle forze dell’ordine in
caso di necessità
OBIETTIVI DEL CONTROLLO
DEL VICINATO DUNQUE SONO:
 Prevenire il crimine aumentando la sicurezza, la vigilanza e
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
creando e mantenendo una comunità attenta che prevenendo
consapevolmente il crimine lo combatta alla radice
Assistere le forze dell’ordine ad accertare fatti criminosi
promuovendo una comunicazione efficace e una reportistica
veloce e attenta di attività illecite – permettendo loro di
concentrare gli interventi ed il proprio lavoro in zone più
degradate sapendo di poter contare sulla collaborazione dei
cittadini (reciprocità informativa – cittadinanza attiva –
integrazione sicurezza)
Ridurre l’idea di “paura” da parte delle fasce più deboli fornendo
reciprocamente informazioni accurate sui rischi e promuovendo
un maggior senso di sicurezza in uno spirito comunitario nuovo
Rafforzare non un clima di sospetto dunque, quanto la fiducia
nei propri vicini, nelle persone, nelle istituzioni.
Migliorare il rapporto forze dell’ordine-comunità scambiando
informazioni tramite un “coordinatore” che raccoglie eventuali
informazioni o avvenimenti criminosi e li riporti alle forze
dell’ordine e/o alla comunità (vedi avanti).
COMPITI DELLE ISTITUZIONI:
 I Carabinieri supportano la cittadinanza, pertanto il successo
dipende anche dall’attiva collaborazione degli abitanti e
cittadini del luogo: le forze dell’ordine hanno bisogno della
comunità per poter essere ancora più efficaci nel punire
comportamenti anti-sociali
 Il Comune, a prescindere dall’appartenenza politica, è
sensibile al tema della pubblica sicurezza e vede la “sicurezza
partecipata” come alternativa ad altri sistemi di controllo più
onerosi (videosorveglianza) e più invadenti per i cittadini: il
sistema della vigilanza e/o del CdV si traduce in riunioni con la
Polizia Locale o con l’Arma locale, mirando a fare formazione
e a creare un dialogo tra autorità e cittadinanza
 L’iniziativa parte sempre dal basso, ovvero non dalle istituzioni
ma da un gruppo di vicini che a prescindere dal proprio status
sociale, fede politica, razza, religione, decide di unirsi e
cooperare per migliorare il clima di sicurezza e porre fine – o
diminuire – comportamenti anti-sociali nella propria area/zona
 Le Istituzioni Pubbliche hanno l’interesse di costruire uno
spirito comunitario nuovo, utile a rafforzare il senso di
sicurezza e più generalmente il senso civico dei propri cittadini
ATTENZIONE!
cittadini è
quello di vigilare/sorvegliare sull’ambiente circostante
e non di catturare i ladri che resta un compito
specifico delle Forze dell’Ordine (FF.PP.).
 E’ bene ribadire che il controllo del territorio diventa
molto più efficace/efficiente se avviene in base a
segnalazioni mirate.
 L’occhio umano a differenza dell’occhio elettronico
rileva in tempo reale situazioni di disordine urbano
(fisico e sociale) che costituiscono l’anticamera del
crimine.
 L’osservazione
costituisce quindi un metodo
d’indagine qualitativa. L’indagine qualitativa ci aiuta a
studiare un fenomeno nelle sua dinamica di
trasformazione urbana.
 E’ importante ricordare che il ruolo dei
FIDUCIA – CORAGGIO – SOLIDARIETA’
IL CITTADINO
l’anello di congiunzione tra “ISTITUZIONE” e FF.OO.
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Il ruolo quotidiano dei cittadini di un’area o una zona abitativa di un
territorio è quello fondamentale della vigilanza e di:
Comunicare SOLO le segnalazioni importanti alle FF.PP. e ricevere
(dalle forze dell’ordine o terzi) informazioni sulle azioni criminali più
recenti nella zona o in zone limitrofe e trasferire le informazioni ai
vicini con un semplice passaparola (attività informativa)
Incoraggiare la vigilanza tra i residenti dell’area (sorveglianza)
Mettere insieme piccoli indizi per poterli comunicare alle forze
dell’ordine se necessario (es.: vicino 1 comunica passaggio frequente
auto rossa persone sospette targa XYZ, giorni dopo ci sono crimini in
zona legati a un’auto rossa - la targa è disponibile almeno a livello
indiziale)
Incoraggiare il vicinato a mettere in pratica misure preventive del
crimine
Accogliere nuovi vicini informandoli ed integrandoli nell’attività di
controllo del vicinato
Chi è il nostro vicino di casa? È colui che può aiutarci a rendere
maggiormente sicura la nostra abitazione. È il guardiano più vicino al
nostro appartamento, è un valido deterrente per tenere lontano il
ladro dalla nostra casa. Allora impariamo a conoscerlo, ad instaurare
delle relazioni capaci di creare una rete di informazioni utili per vivere
sicuri nel nostro quartiere, tenendo lontano il ladro dal nostro
territorio.
CITTADINANZA = CONCETTO DI APPARTENENZA =
CONCETTO DI COMUNITA’ = SICUREZZA SOCIALE
dalla definizione aristotelica “è cittadino chi, nella polis, è in
grado di dedicare tempo e risorse al bene comune”
L’appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme, non è il
confronto
di un normale voler bene, l’appartenenza è avere gli
altri
dentro di sé.
L’appartenenza non è un insieme causale di persone,
non è
il consenso a un’apparente aggregazione,
l’appartenenza è
avere gli altri dentro di sé.
“Giorgio Gaber. La canzone dell’appartenenza.”
Forza di reazione
La cittadinanza attiva è la partecipazione dei cittadini alle
attività svolte sul territorio dai diversi Enti Pubblici.
Tutelare i diritti e promuovere la partecipazione civica alla
vita pubblica.
L’obiettivo è quello di far sì che tutti i cittadini abbiano
voce ed esercitino poteri e responsabilità in tutte le
situazioni in cui i loro diritti vengono violati e/o disattesi.
Slogan: fare i cittadini è il modo migliore di esserlo.
Per un individuo essere cittadino attivo significa
contribuire alla comunità di riferimento (il territorio) grazie
ad un senso di partecipazione civica insito in ognuno di
noi.
Le creature non sono buone per essenza, ma per
partecipazione (S. Tommaso D’Aquino)
COSA NON E’ IL
CONTROLLO DEL VICINATO
Come spesso accade le novità sono difficili da digerire
specie in un Paese come il nostro dove “omertà” e
“menefreghismo” sono purtroppo diffusi mentre l’educazione
civica - nemmeno più materia scolastica - scarseggia.
Per questo dubbi e paure in relazione alle semplici attività
appena esposte sono normali e pertanto si chiarisce:
 Cdv NON significa impicciarsi degli affari altrui. Chi per
natura lo fa purtroppo continuerà a farlo al di là
dell’esistenza del CdV. L’intento è quello di aumentare la
soglia di attenzione rispetto ad eventi “eccezionali” nelle
aree coinvolte dai reati predatori
 E’ evidente che un vicino che riceve degli amici o delle
amiche, una coppia di innamorati che si bacia in auto o cose
simili NON rientrano in situazioni degne di nota a nessun
livello, tantomeno per le forze dell’ordine, né sono degne di
nota eventuali segnalazioni di mitomani e allarmisti vari
 Il CdV è un atteggiamento mentale, una scelta libera di cittadini
vicini che decidono di essere uniti al di là della propria fede
religiosa, politica o calcistica, della razza, dell’età o del ceto
sociale «Progetto Cittadino Consapevole» ovvero l’iniziativa
tesa ad informare la collettività sul tema dei diritti inviolabili
 Il CdV non ha un colore politico; non può essere IMPOSTO ma
può essere PROPOSTO ai residenti di determinate aree;
saranno gli abitanti stessi a riflettere sull’iniziativa a parlarne
insieme ai vicini e a decidere (per maggioranza) di iniziare un
nuovo e più costruttivo tipo di prevenzione
 Ciò che è importante è che vi sia nuova mentalità di
partecipazione che si coniuga con una naturale attività di
interesse dei vicini, anche con qualche riunione (es.: consigli di
quartiere) per trasmettere i pochi concetti necessari a chi è
interessato e farli circolare anche tra chi dei vicini è
impossibilitato a partecipare
 POCO cambia nel quotidiano: l’attività vera e propria si
racchiude in qualche chiacchiera in più con i vicini, annotare
movimenti sospetti con l’immediata comunicazione alla
Stazione locale dei Carabinieri (es.: avvertire sempre
tempestivamente le FF.PP. e poi i parenti, mai fare al contrario,
chiudere le finestre o inserire l’allarme al piano superiore se
mangiamo a quello inferiore), serve a migliorare e a far fronte
ad una maggiore sicurezza percepita e degli aspetti
sicuramente positivi che l’attività porta.
ESEMPI
DI
SICUREZZA
PER
OSTACOLARE
E
RITARDARE LA CONSUMAZIONE DEI FURTI
Migliorare i sistemi di sicurezza abitativi, quali la
applicazione di allarmi individuali, miglioramento e/o
rinforzo degli infissi esterni ed interni oppure novità
quali il “giardinaggio consapevole”:
 mettere piante ungolate vicino alle palizzate, es. rose
o alloro
 mettere pietrisco sui camminamenti o sotto casa in
modo da far produrre rumore
 mettere fonti luminose temporizzate anche autoalimentate negli angoli bui dei giardini o in modo che
proiettino ombre sulla casa
suggerimenti pratici come :
 aggiungere una chiusura al cancello o al portoncino
senza mai lasciare le chiavi inserite nella serratura
 Stare attenti a non lasciare oggetti incustoditi fuori
casa e a chiudere bene porte, finestre e finestrini
dell’auto per non incoraggiare ladri occasionali
 Sono tanti i piccoli spunti, a costo zero, utili per la
sicurezza di tutti!
NUMERI:
Importante crearsi un’agenda di numeri telefonici di
riferimento delle Forze di Polizia locali oltre ai
consueti 112 – 113 – 117 – 118 – 115 – 1515:
- del Comando di Polizia Locale/Municipale, della
locale Stazione dei Carabinieri e della Compagnia di
riferimento che possono intervenire rapidamente
per far fronte a situazioni di potenziale pericolo e
rischio o da dover monitorare a protezione del
cittadino che effettuasse la chiamata
- un elenco di numeri dei vicini più prossimi per
poter comunicare eventuali notizie o risolvere
dubbi legati ad attività sospette
ALTRI NUMERI: I RISULTATI DELLA
SICUREZZA DEL VICINATO






Come fatto notare in precedenza i risultati più apprezzabili sono:
Maggiore sicurezza effettiva
Maggiore percezione di sicurezza generale, specie da parte delle
fasce più deboli
Maggiore comunicazione con le forze dell’ordine
Incremento dello spirito comunitario e della comunicazione tra i vicini
Il suo scopo è di adottare misure finalizzate a ridurre l’opportunità
dell’evento criminale scoraggiando la presenza dei ladri, attraverso la
individuazione e la rimozione delle vulnerabilità ambientali e
comportamentali, e la messa a punto di misure di prevenzione mirate.
In sintesi il C.d.V. è una risposta non emotiva al fenomeno ei furti
nelle case e di altre forme di illegalità
I legami sociali sono la linfa vitale del Controllo del Territorio.
Nella società rurale questi legami erano forti e consolidati: gli
abitanti si conoscevano tra di loro e il senso di comunità legava
l’uomo al suo territorio.
I legami sociali sono delle connessioni durevoli tra i soggetti
che facilitano la cooperazione, la reciprocità ed il senso civico. I
legami di vicinato costituiscono una difesa contro l’insicurezza
urbana intesa come malessere del vivere. Le reti sociali
producono a livello comunitario un effetto rassicurante perché
proteggono lo spazio territoriale da aggressioni esterne.
Il Controllo produce sicurezza ed è la cura giusta per uscire
dallo isolamento dei nostri quartieri: le relazioni tra i residenti si
legano tra di loro e si intrecciano per creare un senso di
Comunità.
I legami sociali sono l’elemento di forza del Controllo del
Vicinato, tengono lontano dal nostro territorio la paura del
vivere riscoprendo il valore dello stare bene insieme ai propri
abitanti. Ecco perché la CITTADINANZA, intesa almeno come
appartenenza e in parte come complesso di diritti e doveri, non
è più singolare ma PLURIMA.
BORSEGGI E BORSEGGIATORI
1) I borseggiatori preferiscono le vittime facili se sembrate attenti e sembra che non portiate
cose di valore in vista, è meno probabile che
siate derubati.
2) I borseggiatori e gli imbroglioni tendono a
lavorare in gruppi. Questo vi potrebbe
confondere le idee - una persona (o un
gruppetto) creano un diversivo mentre gli altri
vi sottraggono i valori. Se vi imbattete in un
gruppo di persone che vogliono la vostra
piena attenzione, girate i tacchi alla svelta e
andatevene.
3) Se siete turisti, portate con voi solo il
denaro necessario per ogni singolo giorno e
non di più. Lasciate i valori che non usereste
quel giorno nella cassetta di sicurezza
dell'hotel.
segue
Non portate uno zainetto sulla schiena. I borseggiatori sono famosi per riuscire a
rubare dagli zaini. Se possedete uno zaino, indossatelo sul davanti. Non mettete
il vostro portafoglio nella borsa - tenetelo separato.
4) Se dovete consultare la cartina per qualsiasi motivo andate in un bar o
sedetevi da qualche parte invece di guardare dove state andando mentre siete in
piedi per la strada. Infatti questo è un segnale chiaro che non siete del posto e
che siete un turista e questo è esattamente quello che i borseggiatori stanno
cercando (NON DISTRASI MAI!) .
5) Nei caffè e nei ristoranti tenete sempre sott'occhio le vostre borse/borsette e i
vostri portafogli. Questo consiglio vi sembrerà ovvio, ma mentre si è in vacanza
è facile rilassarsi e diminuire l'attenzione su dove siano le vostre cose. I posti
tipici dove le borse vengono rubate sono i bar quando i turisti le appoggiano ai
loro piedi, o quando mettono il portafogli nella tasca della giacca e poi
appoggiano la giacca sullo schienale della sedia. Quando mettete giù la vostra
borsa, tenetela sott'occhio e bene in vista. Se non riuscite a metterla dove potete
vederla tutto il tempo, attorcigliate la cinghia attorno a qualcosa di fisso in modo
che non possa semplicemente essere presa.
6) State attenti agli imbrogli e ai raggiri. Si comincia con un diversivo,(esempio:
qualcuno vi chiede delle indicazioni stradali, fa cadere del denaro davanti a voi,
vi chiede di fare un'offerta, e altre situazioni simili. Nel momento in cui la vostra
attenzione viene catturata, la persona che vi sta parlando o anche un complice vi
derubano). State attenti in particolare al famoso imbroglio della cacca di uccello.
Qualcuno arriva dicendo che avete della cacca di uccello sulla schiena; vorranno
aiutarvi a pulirla e nel frattempo vi deruberanno! Questo imbroglio è ora
famigerato e molto conosciuto.
ATTENZIONE!
I borseggiatori lavorano molto in fretta. Un
momento sono lì, il momento dopo non li vedi
più. Fate attenzione alle persone che sono
intorno a voi e guardate cosa stanno facendo. I
borseggiatori di solito guardano solo una cosa le borse e gli zaini dei turisti - non sono
interessati a niente altro, a parte forse le Forze di
Polizia; quindi tenete gli occhi aperti e sarete più
pronti a mettervi sulla difensiva. Evitate di
passeggiare in viuzze laterali poco illuminate e
isolate, specialmente se siete soli. Fate
attenzione ai luoghi affollati e alle file per entrare
nei luoghi di culto, ma soprattutto ad eventuali
distrazioni per finti malori o per finte liti.
CONSIGLI:
- non portate mai grosse somme di denaro contante
con voi, ma utilizzate quanto più possibile i servizi
bancari (bancomat, carte di credito);
- quando prelevate delle somme di denaro, non fate
vedere quanti soldi avete ritirato e divideteli in più
tasche;
- custodite documenti e soldi in modo separato;
- evitate di essere sovraccarichi di pacchi, pacchetti,
borse della spesa, etc., perché siete più vulnerabili;
evitate di tenere soldi o portafogli nella tasca
posteriore dei pantaloni;
- se vi sentite seguiti dirigetevi verso la caserma più
vicina,oppure, se nella zona è presente, avvicinatevi
ad un agente della forza pubblica.
COLLABORAZIONE CON LE FORZE DELL’ORDINE:
•Se assistete ad un reato richiedete prontamente l'intervento
delle forze dell'ordine chiamando il numero di emergenza
(112), e fornite tutti i particolari che avete notato.
•Nel caso in cui vi capita di essere presenti nel momento in
cui si verifica una rissa, chiamate il numero di emergenza
(112) ed in attesa del nostro intervento, cercate di coinvolgere
anche altri nella vostra attività di aiuto, perché la vostra
mediazione potrebbe essere fraintesa.
•Se subite un reato ricordatevi di presentare sempre
denuncia, anche se può sembrare inutile e di scarsa
importanza. Tenete sempre un inventario dei documenti e dei
beni, soprattutto di quelli più preziosi (di cui è sempre bene
avere una fotografia) o, comunque, più appetibili ai ladri.
•In casi sospetti avvisate sempre le forze dell'ordine e
ricordatevi che più siete precisi nel descrivere fatti,
circostanze e particolari del vostro aggressore più aumenta
la possibilità di individuare gli autori di un fatto e di impedire
il verificarsi di nuovi reati.
FINE
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