FRUTTICOLTURA Garantiscono sicurezza e produttività del lavoro TERRA TRENTINA 8/2008 Utilizzo dei carri raccolta nella moderna frutticoltura delle Valli del Noce 22 La frutticoltura della Valle di Non fino a qualche anno fa era caratterizzata da una elevata presenza di piante innestate su franco o comunque su soggetti medio – forti (es. M11 – M7 – MM106, ecc.) che non permettevano di svolgere le diverse operazioni colturali con l’aiuto delle macchine. Negli ultimi dieci anni il rinnovo degli impianti frutticoli, che in passato interessava annualmente circa il 2% della superficie investita a melo, ha subito una forte accelerazione anche a causa della diffusione della grave patologia degli Scopazzi del Melo che ha costretto molti frutticoltori ad estirpare anticipatamente numerosi appezzamenti. Attualmente la maggior parte degli impianti frutticoli delle Valli del Noce sono costituiti da piante innestate su M9 e in tutti i terreni dove la giacitura lo permette sono realizzati a fila singola. Tra pochi anni, se il rinnovo dei frutteti procede con questa celerità (circa 7 ÷ 8% annuo), praticamente tutta la frutticoltura nonesa e solandra sarà costituita da moderni impianti di melo che permettono una elevata meccanizzazione. La diffusione dei portainnesti deboli (M9 soprattutto) e l’apprestamento dei nuovi impianti mediante pali, fili, ancoraggi diversi, ecc. hanno creato nuove esigenze nei confronti delle macchine agevolatrici utili non solo nella realizza- Tra gli elementi che potrebbero favorire la loro diffusione c’è la possibile associazione tra più aziende nella gestione comune delle attrezzature attraverso la pluriattività. L’articolo tiene conto della realtà frutticola delle Valli di Non e di Sole, ma il contenuto può essere adeguatamente esteso anche ad altre zone del Trentino che hanno lo stesso indirizzo produttivo Prof. Valerio Corradini Centro Scolastico – FEM – Istituto Agrario di San Michele all’Adige da, oltrepassando la trattrice, e potrà essere utilizzato nelle diverse operazioni, fino a 150 ore anno/ettaro. Caratteristiche costruttive e modalità operative Le caratteristiche costruttive e le modalità operative dei carri sono molto simili e alcuni di questi si segnalano per una doppia motorizzazione, che prevede l’utilizzo di un motore a combustione interna (generalmente diesel bicilindrico) o di un motore elettrico, azionato tramite batterie (a 24 o a 48 volt). La potenza installata non supera i 30 kW -nella prima versione- mentre nel secondo adattamento possiamo contare su di un’autonomia di circa 12 ore con assorbimenti orari di energia intorno ad un chilowattora a fronte di una potenza installata di 2÷3 kW; ciò ha permesso di ridurre gli inconvenienti legati ai gas di scarico, alla rumorosità ed alle vibrazioni, dando origine -in sostanza- a condizioni operative di minore stress e affaticamento per i lavoratori. Peraltro la presenza delle batterie appesantisce il carro di oltre 200-300 chilogrammi, con i problemi legati alla loro manutenzione oltre allo smaltimento delle stesse al termine della loro vita utile (qualche anno, in funzione della gestione complessiva del sistema elettrico). Le macchine più evolute sono dotate di trazione idrostatica su tutte e quattro le ruote con variazione continua della velocità sia in avanti sia all’indietro, da 0 a 5 km/h in fase operativa, fino a 15 km/h durante i trasferimenti. La guida è di tipo idrostatico e può interessare solo l’assale anteriore oppure tutte e quattro le ruote, in questo caso si parla di sterzatura a granchio. La propulsione, oltre a ruote gommate, può essere a cingoli, così si riduce la pressione sul terreno e si migliora l’aderenza a seguito della maggior superficie di contatto con il suolo. Tutte le agevolatrici sono equipaggiate di piattaforme/pedane elevabili attraverso martinetti oleodinamici, cinematismi a pantografo oppure mediante cremagliere simili a quelle dei muletti. L’altezza massima raggiunta dalle piattaforme non supera i tre metri, per ragioni di sicurezza d’uso e regolamentari alquanto severe, mentre le pedane possono essere traslate lateralmente mediante sistemi di scorrimento meccanico o elettroidraulico fino al limite massimo di un metro per ragioni di stabilità. Con riferimento alla guida si ricorda che oltre a quella manuale sono possibili soluzioni moderne che consentono l’avanzamento automatico del carro mediante l’ausilio di uno o più organi ta- TERRA TRENTINA 8/2008 zione dell’arboreto (fissaggio dei fili lungo la palatura), ma per la loro versatilità dimostrata nei confronti di operazioni di routine da compiere più volte (5÷10) durante l’intera annata e a diverse altezze stanno incontrando un certo interesse da parte dei frutticoltori. Tra le pratiche più diffuse possiamo ricordare la potatura a secco ed eventualmente quella a verde (gestione della chioma), legatura delle cime delle piante ai tutori, piegatura rami, dislocazione dei dispenser per la confusione sessuale, costruzione dell’impianto antigrandine e successive attività periodiche di apertura e chiusura delle reti, il diradamento manuale, i controlli fitosanitari e la raccolta semimeccanizzata della frutta, allorquando la macchina possiede i requisiti necessari (piattaforma, rulliere, caricatori elevatori, ecc). Le difficoltà che ostacolano la loro diffusione riguardano la frammentazione delle aziende agricole in generale e nonese in particolare, la polverizzazione degli appezzamenti oltre all’accidentalità di numerosi terreni, accanto al valore a nuovo di questa categoria di macchine. Gli elementi che potrebbero ulteriormente favorire la loro diffusione concernono la possibile associazione tra più aziende nella gestione comune delle attrezzature attraverso la pluriattività, ciò che ha permesso un regolare e razionale sviluppo della meccanizzazione in Alto Adige mediante il Maschinenring, e la fruizione delle provvidenze contenute nel Piano di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento 2007-2013 attraverso la misura 121 (Ammodernamento delle aziende agricole, criteri settoriali di ammissibilità, comparto produzioni vegetali, B.7.1 macchine e attrezzature, carri raccolta). Il carro per le utilizzazioni previste rappresenterà la macchina maggiormente in attività in azien- 23 TERRA TRENTINA 8/2008 FRUTTICULTURA 24 statori laterali regolabili, che attraverso il contatto con i tronchi di un filare o entrambi, provvedono a mantenere il carro ad una distanza prefissata da questi, oppure grazie a dei lettori ottici (fotocellule) o ad un sistema ad ultrasuoni veicolano direttamente la macchina senza alcun intervento dell’uomo. Per evitare brutte sorprese, sarebbe opportuno avere a bordo un doppio dispositivo per l’eventuale correzione di marcia in caso di black out (irregolare avanzamento del mezzo con urto indesiderato contro le piante). I problemi segnalati potrebbero essere superati con il GPS (Global Positioning System) e l’ausilio di mappe incorporate riportanti il sesto dell’arboreto che permetteranno una conduzione automatizzata e sicura dei carri implementando la tecnologia a bordo del carro grazie ad un microprocessore. Alcuni esemplari più evoluti per la collina possono essere equipaggiati con dispositivi di auto livellamento, trasversale e longitudinale, di tipo manuale o automatico, attivato da sensori che sono interfacciati ad una centralina elettronica che gestisce la piattaforma di lavoro mantenendola orizzontale anche in zone acclivi, fino a pendenze prossime al 30%. Generalmente i carri raccolta sono dotati di sistemi di carico, scorrimento e scarico automatico dei cassoni grazie a caricatori elevatori (muletti) e sistemi a catena o rulliere per gli spostamenti orizzontali degli stessi. La modalità di trasferimento sul terreno del cassone si è perfezionata nel tempo per mezzo di un dispositivo blocca bins che lo libera soltanto quando ha toccato terra evitando possibili inconvenienti alla frutta (ammaccature). Inoltre sulla macchina può essere istallato un impianto ad aria compressa che consente di effettuare la potatura meccanica mediante forbici pneumatiche e/o l’azionamento di seghetti Gestione della raccolta palettizzata Per quanto concerne le modalità di gestione della raccolta palettizzata, mediante cassoni/bins, si possono ricondurre a tre tipologie: s NELLAPARTEANTERIOREVENGONO alloggiati i cassoni vuoti e in quella posteriore quelli pieni, che sono adagiati a terra grazie a dispositivi di scarico automatico con caricatore elevatore (specie di muletto incorporato). Lo scorrimento del cassone all’interno della piattaforma nella fase di riempimento è reso possibile per mezzo di sistemi a catena o da rulliere presenti su tutta la sua lunghezza; s LOPERATORERIEMPIEUNCONTEnitore a fondo mobile, della capacità di circa 20 chilogrammi, che attraverso un sistema saliscendi, una volta riempito viene calato in basso all’interno del cassone; il contenitore svuotato risale automaticamente in prossimità dell’operatore per ripetere il percorso; il bins riempito viene scaricato a terra; s I RACCOGLITORI IN PARTE A TERra e in parte sul carro (fino alla squadra limite di otto persone), effettuano manualmente il distacco del frutto e lo appoggiano su dei nastri trasportatori (proboscidi) muniti di dita di gomma che convogliano il prodotto direttamente nel cassone ruotante mediante un dispositivo riempitore automatico munito di sensori (tastatori) che lo fanno rialzare man mano che il cassone si riempie fino alla colmatura per farlo scendere sul terreno successivamente mediante il muletto posteriore, e così di seguito. Ai fini pratici risulta importante considerare e valutare gli aspetti qualitativi relativi a possibili ammaccature e lesioni sulla frutta che potrebbero comportare un deprezzamento commerciale della stessa. Peraltro il carro raccolta rappresenta un notevole investimento economico per l’imprenditore il quale deve affrontare questa scelta dopo aver attentamente valutato le proprie esigenze, i limiti legati alla giacitura e morfologia dei suoi appezzamenti e tenuto in debita considerazione la dimensione della propria azienda. Il parame- deve essere affidata solo a personale debitamente formato e addestrato, in grado di coordinare tutti i lavoratori coinvolti, in modo da ridurre al minimo il rischio d’incidente. La formazione professionale degli utilizzatori è compito fondamentale del datore di lavoro, ma in considerazione della complessità dei carri raccoglifrutta, è indispensabile che il costruttore (o il suo rappresentante di zona) mettano a disposizione la loro esperienza per addestrare adeguatamente il personale interessato. È questa un’ottima occasione per conoscere la macchina attraverso un tirocinio pratico per apprendere compiuta- mente le potenzialità, i comandi, le prestazioni possibili unitamente alle indicazioni utili contenute nel manuale uso manutenzione EPITTOGRAMMI$ANONTRASCURARE l’opportunità di essere informati e formati sui possibili rischi legati all’utilizzo del macchinario su terreni difficili e in condizioni ambientali sfavorevoli. In particolare si dovrà provvedere ad un’accurata sistemazione dei percorsi e a garantire adeguati spazi di manovra all’estremità dei filari. Inoltre si dovrà effettuare un’attenta e puntuale manutenzione (controlli, rabbocchi, interventi mirati, ecc.) per assicurare lunga vita e piena efficienza alla macchina. Infine la prudenza, l’attenzione e il rispetto scrupoloso delle norme di sicurezza, rappresentano le misure più efficaci per la prevenzione degli incidenti. /GNUNOQUINDIDOVREBBEVALUTAre quale attrezzo o quale macchina è adatta alla propria azienda e quali vantaggi economici scaturiranno dalla sua decisione. Il problema della sicurezza nell’utilizzo dei carri raccolta Nell’utilizzo di tutte le macchine agevolatrici, è opportuno seguire le seguenti norme di comportamento ai fini della sicurezza: TERRA TRENTINA 8/2008 tro principale da non dimenticare nel momento della decisione è il confronto tra le diverse soluzioni possibili e la preferenza dovrà essere accordata a quella macchina che oltre a fornire le prestazioni richieste possa garantire standard lavorativi ottimali e sicuri in manovrabilità e affidabilità al prezzo più conveniente. Con riguardo per la legislazione vigente si deve far riferimento alla data di commercializzazione dei mezzi in questione. Per le macchine poste in vendita prima del 21.09.1996, oltre ad essere soggette all’obbligo di omologazione con la prescrizione di verifica e prova statica e dinamica prima della messa in uso delle stesse ed al conseguente collaudo, sono soggette a verifiche biennali da parte dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro che annota gli esiti del controllo sull’apposito libretto di omologazione. Per quelle messe in commercio dopo il 21.09.1996, marcate CE, in applicazione della $IRETTIVAMACCHINE$02 sono escluse dalle disposizioni di omologazione e collaudo, purché l’altezza massima di sollevamento non superi i 3 metri. Tenuto conto della complessità di questa categoria di macchine e della presenza di operatori a bordo, risulta evidente che la guida 25 FRUTTICULTURA NORME TERRA TRENTINA 8/2008 1. 26 Scegliere con oculatezza ed intelligenza le attrezzature NORME DI COMPORTAMENTO NELL’UTILIZZO DEL CARRO RACCOLTA 1. Sulla piattaforma salgono solo le persone autorizzate 2. Rispettare le raccomandazioni del conducente e durante gli spostamenti attaccarsi alle apposite maniglie. 2. Essere consapevoli dei rischi connessi con l’uso delle macchine 3. Utilizzare i mezzi meccanici con la massima prudenza 3. 4. Avere coscienza dei propri limiti e di quelli della macchina È vietato sporgersi o sedersi sul bordo del carro raccolta 4. 5. Tenere i macchinari in perfetta efficienza Rimanere sempre con tutto il corpo entro i limiti della piattaforma portapersone. 5. Evitare le acrobazie. 6. Fare tesoro della propria e della altrui esperienza 6. 7. Non concedersi eccessiva familiarità con le macchine Mantenere un comportamento corretto: è vietato saltare e far oscillare la piattaforma. 7. 8. Acquisire un’adeguata preparazione tecnicoprofessionale Non salire sui mezzi senza utilizzare gli appositi appoggi e scalette. 8. 9. Evitare di distrarsi nella guida ed in ogni altra circostanza Per salire e scendere dai mezzi, attendere sempre che il mezzo sia completamente fermo. 9. Durante la manovra il carro deve avere la zona di posizionamento delle persone rientrata. 10. Eseguire con attenzione e concentrazione le operazioni quotidiane 10. Non sostare sotto le piattaforme porta-persone. ANALISI RISCHI USO DEL CARRO RACCOLTA Pittogrammi presenti sui carri raccolta e loro significato Elementi di rischio Individuazione della soluzione Piattaforma di lavoro Pavimento antisdrucciolevole con bordo fermapiede, parapetto contro caduta nel vuoto, cancello mobile con chiusura autobloccante, segnalazione della portata massima, dello sbraccio e del numero di persone. Salita e discesa dalla piattaforma Corrimano o maniglie, gradini piani e antisdrucciolo. Dispositivi di comando Dispositivi di comando chiari e azionati dall’interno del carro. Piattaforma elevabile Verifica ISPESL, teli di protezione sul pantografo di elevazione per evitare pericoli di pizzicamento. Non posizionare la macchina sotto cavi elettrici. Caduta dal cestello Non sporgersi. Non salire sul corrimano. Emissione di rumori e gas di scarico Eseguire controlli e manutenzione periodica. Ribaltamento Operare con prudenza su terreno livellato, senza fossi o ostacoli. Lavorare con elementi estraibili aperti al minimo e mai verso valle. Distribuire correttamente il carico. Manutenzione Eseguire la manutenzione periodicamente per mantenere il mezzo in buono stato di conservazione ed efficienza. Attenzione: Fermare il motore e togliere la chiave prima di effettuare la manutenzione o lavori di riparazione Attenzione: Fermare il motore e togliere la chiave prima di effettuare la manutenzione o lavori di riparazione Attenzione: Prima di effettuare qualsiasi intervento sulla macchina leggere il manuale di istruzione Attenzione: Pericolo per fluidi in pressione: prima di eseguire ogni operazione sulla macchna, leggere il manuale delle istruzioni Attenzione: Pericolo per fluidi in pressione: prima di eseguire ogni operazione sulla macchina, leggere il manuale delle istruzioni Attenzione: Non far scivolare la macchina su un terreno soffice o su una pendenza Attenzione: Non avvicinare le mani ad organi meccanici in movimento : pericolo di schiacciamento e scuoiamento. Attenzione: Pericolo di ustioni a contatto con superfici calde: mantenersi a distanza di sicurezza Attenzione: Non aprire o rimuovere la protezione mentre il motore è in moto Attenzione: Usare idonei dispositivi di protezione