LA COLLINA TOSCANA S.R.L. DICHIARAZIONE AMBIENTALE Codice NACE Organizzazione: 10.89 Regolamento CE 1221/2009 Gestione ambientale verificata N° di registrazione: IT-001580 SITO OPERATIVO DI CROTONE ZONA INDUSTRIALE – VIA AVOGADRO 88900 (KR) GIUGNO 2012 Dati aggiornati al Giugno 2012 La collina Toscana S.r.l. INDICE INDICE............................................................................................................................................................. 2 PREMESSA ..................................................................................................................................................... 3 CAPITOLO 1 - L’ORGANIZZAZIONE ...................................................................................................... 4 PRESENTAZIONE....................................................................................................................................... 4 ....................................................................................................................................................................... 6 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...................................................................................................... 7 DESCRIZIONE DELL’AZIENDA ............................................................................................................ 10 POLITICA AMBIENTALE “LA COLLINA TOSCANA” ........................................................................ 21 IL PROGRAMMA DI AUDIT .................................................................................................................... 22 CAPITOLO 3 – ASPETTI AMBIENTALI................................................................................................. 23 SIGNIFICATIVITA’ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ........................................................................... 23 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI ........................................................................................................... 23 Emissioni in atmosfera............................................................................................................................ 26 Scarichi Idrici ......................................................................................................................................... 27 Rifiuti ...................................................................................................................................................... 30 Consumo Materie Prime ......................................................................................................................... 31 Consumi Energetici................................................................................................................................. 33 Consumo Idrico....................................................................................................................................... 33 Rumore Esterno ...................................................................................................................................... 35 Rilasci nel suolo e sottosuolo.................................................................................................................. 36 Sostanze Pericolose ................................................................................................................................ 36 Impatto Visivo ......................................................................................................................................... 37 Prevenzione Incendi................................................................................................................................ 38 ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI............................................................................................... 39 ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI....................................................................................................... 41 CAPITOLO 4 – IL MIGLIORAMENTO ................................................................................................... 43 GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO.................................................................................................. 43 INDICATORI ............................................................................................................................................. 48 2 La collina Toscana S.r.l. PREMESSA Il presente documento illustra al pubblico e a tutti i soggetti interessati: le attività svolte da “La Collina Toscana”; gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, ad esse collegati; gli obiettivi di miglioramento ambientale che la Società si è prefissata. Il documento è rivolto alla Comunità esterna ed interna all’azienda ed ha l’obiettivo di stabilire un rapporto trasparente con tutte le parti interessate, in particolare con la popolazione, le Autorità locali e con i lavoratori, parte attiva della corretta gestione delle attività svolte. Le informazioni e i contenuti del presente documento fanno riferimento unicamente allo stabilimento di Crotone. La Dichiarazione Ambientale sarà aggiornata annualmente e riemessa in forma completa ogni tre anni. La Dichiarazione Ambientale del La Collina Toscana è stata esaminata dal Verificatore Ambientale Bureau Veritas Italia S.p.A. (numero di accreditamento IT-V-0006) che ne ha verificato la conformità ai requisiti del regolamento EMAS e l’ha convalidata in data 23/10/2012 3 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. CAPITOLO 1 - L’ORGANIZZAZIONE PRESENTAZIONE La Collina Toscana S.r.L. ha deciso di dotarsi Regolamento EMAS come strumento di di un sistema di gestione ambientale in fondamentale importanza per consentirle il accordo al regolamento CE 1221/2009 del continuo rispetto della normativa ambientale Parlamento Europeo e del Consiglio (EMAS) ed il miglioramento continuo delle proprie proponendosi di misurarne ed analizzarne le prestazioni ambientali. prestazioni L’azienda “La Collina Toscana” ha iniziato la al fine di migliorarne con continuità la sua efficacia e la sua efficienza. sua attività’ nel 2000 con l’idea dei due La società riconosce l’implementazione di un fondatori di coniugare la tradizione culinaria sistema di gestione ambientale conforme al italiana con lo stile della moda italiana. 4 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. La gamma dei prodotti comprende spezie, oli aromatizzati, olio extra vergine d’oliva, aceti aromatizzati, aceto balsamico, condimenti, salse, anche in confezioni regalo, e spezie, sale e pasta secca e riso. Il marchio proprio (Collitali e Montosco) raggiunge il 50% del fatturato mentre il marchio privato il 25%. I canali commerciali sono diversificati, andando dai grossisti, ai negozi al dettaglio, alle catene di punti vendita, alla GDO. L'azienda lavora sia sui mercati nazionali, sia esteri (Nord Europa, America, Giappone) ed il mercato è in espansione. L'azienda oltre allo stabilimento di Castel S. Niccolò ha costruito a Crotone un nuovo stabilimento produttivo inaugurato nell'agosto 2010, che si estende su una superfice di 15000 mq circa, di cui coperti 4700. Lo stabilimento dispone di 3 celle a temperatura controllata, per lo stoccaggio M.P. e P.F. e di tre linee di lavorazione: linea essicazione del fresco, linea 1 e linea 2 di confezionamento. I prodotti confezionati sono: macinini, vasi e ricariche in vetro/plastica/alluminio contenenti spezie, erbe aromatiche, vegetali disidratati, funghi essiccati e sali anche in miscela tra loro. Gli addetti sono in totale 11 di cui 2 in ufficio. Lo stabilimento è tecnologicamente avanzato per la produzione di erbe aromatiche e spezie essiccate grazie all'installazione di un impianto innovativo 5 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. ORGANIGRAMMA “LA COLLINA TOSCANA” 6 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Inquadramento geografico – territoriale Lo stabilimento di Crotone della Collina Toscana si trova all’interno dell’agglomerato del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Crotone ed è indicato nel piano regolatore del medesimo ente come “zona A – aree per attività produttive” e normato dall’art.1 delle Norme tecniche di attuazione. Lo stabilimento confina ad est con la strada di lottizzazione realizzata dal C.S.I., a sud dalla proprietà dell’azienda MetalCarpenteria, a nord con terreno libero, a nord-ovest con un fosso di raccolta delle acque piovane e ad ovest con altra attività produttiva. 7 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. Inquadramento geologico ed idrogeologico L’area interessata dall’intervento è ubicata nel Comune di Crotone in località Passovecchio, circa 10 metri s.l.m. in una zona che si presenta pianeggiante. Verso l’interno essa è delimitata da una serie di rilievi collinari che circoscrivono la suddetta pianura e che presentano pendenze variabili tra 5° e 25° circa. La scarsa vegetazione e le pendenze superiori a 10° favoriscono i processi erosivi, in particolare quelli legati al dilavamento dei materiali degradati superficialmente in concomitanza di copiose precipitazioni atmosferiche. I prodotti di tali processi colmano la pianura; si tratta, in particolare, di sedimenti limo-sabbiosi e, soprattutto, argillosi, il cui accumulo raggiunge, nella zona in esame, potenze di svariati metri. L’area non è individuabile nella cartografia PAI (Piano di Assetto Idrogeologico redatto dall’Autorità di Bacino Regione Calabria) in quanto non esistono vincoli di nessun ordine e grado. I terreni che caratterizzano l’area in questione sono tutti di origine sedimentaria di età recente; iniziando dai termini più superficiali, la successione stratigrafia è la seguente: 0,00 ÷ 1,00 Terreno di Riporto e/o Rimaneggiato, principalmente limo-sabbioso; 1,00 ÷ 6,00 Banco Limoso, variabilmente argilloso e sabbioso. All’interno sono frequenti i banchi prevalentemente di sabbia fine-limosa e strati di argilla-limosa. All’interno di tali banchi, durante i periodi invernale e soprattutto piovosi, si rinviene la falda acquifera; > 6,00 in affioramento è stata riscontrata la presenza di uno strato limo-argilloso consolidato; Da carotaggi eseguiti in aree limitrofe, mano a mano che ci si spinge in profondità, affiora il banco sabbioso con dimensioni dei granuli della sabbia che aumentano con la profondità fino a rinvenire addirittura ghiaietto e sparsi ciottoli. Detto banco è acquifero. 8 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. In tutta la contrada Passovecchio il banco supera i 15.00 m di spessore ed è enorme serbatoio di imponenti acquiferi. Gli acquiferi esistenti nel sottosuolo della zona in esame sono alimentati da monte. Hanno potenze e portate variabili: queste ultime, da noi misurate, sono comprese tra 3,00 e 20,00 l/sec. Le falde acquifere captate vengono utilizzate per uso agricolo e, in tale area, i pozzi esistenti hanno raggiunto profondità intorno ai 15.00 m dal p.c. Il livello dell’acqua sotterranea segue il declivio del terreno. La falda risulta essere in leggera pressione, per cui il suo livello statico, una volta captata, si porterà a quote sensibilmente più elevate. La falda risente delle variazioni stagionali e dell’emungimento di pozzi agricoli esistenti nella zona. Inquadramento Climatico Il clima nell'area vasta è di tipo mediterraneo-costiero caratterizzato per lo più da temperature medie intorno ai 21° con bassa percentuale di umidità che nella media si mantiene intorno al 30%, venti con velocità minori di 12 nodi e periodi di calma nel trimestre giugno-agosto. Osservando le precipitazioni della zona nei dodici mesi dell'anno, si nota un periodo di aridità piuttosto marcato che include i mesi da Giugno ad Agosto; nel restante periodo dell'anno, da Maggio, troviamo invece una discreta eccedenza idrica. Le precipitazioni massime si registrano nel mese di novembre con una media di 106 mm, il minimo si registra nel mese di giugno o valore medio pari a 8 mm, la precipitazione totale media annua è pari a 682 mm (Dati ricavati dalla Stazione Metereologica del Servizio dell'Aeronautica Militare di Crotone). 9 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. Inquadramento Sismico Fino a pochi anni fa l'attività sismica dell'area Crotonese era stata ritenuta essere limitata a moderati livelli energetici. Studi recenti (Morelli 1994) hanno riconosciuto, tra gli altri, due eventi sismici distruttivi, verificatesi nel giugno del 1638 e nel marzo del 1832 con epicentro sul versante silano in prossimità dell'abitato di Verzino con Intensità I 0 =X. Gli effetti locali di un sisma, sono anche funzione delle litologie, degli spessori e delle proprietà geotecniche delle formazioni superficiali. La Normativa Italiana (Ordinanza 3274 e successive modifiche), coerentemente con quanto indicato nell’Eurocodice 8, prevede una classificazione del sito in funzione sia della velocità delle onde S nella copertura che dello spessore della stessa. Vengono identificate 5 classi, A, B, C, D e E ad ognuna delle quali è associato uno spettro di risposta elastico. Lo schema indicativo di riferimento per la determinazione della classe del sito è il seguente: Classe A B C Descrizione Formazioni litoidi o suoli omogenei molto rigidi caratterizzati da valori di V superiori a 800 m/s, comprendenti s30 eventuali strati di alterazione superficiale di spessore massimo pari a 5 m. Depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille molto consistenti, con spessori di diverse decine di metri, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V , compresi fra s30 360 m/s e 800 m/s (Nspt>50 o coesione non drenata >250 kPa). Depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate o di argille di media consistenza, con spessori variabili da diverse decine fino a centinaia di metri, caratterizzati da valori di V compresi fra 180 e 360 m/s (15<Nspt<50, 70<cu<250 s30 D kPa). Depositi di terreni granulari da sciolti a poco addensati oppure coesivi da poco a mediamente consistenti caratterizzati da valori di V <180 m/s (Nspt<15, cu<70 kPa). s30 E Profili di terreno costituiti da strati superficiali non litoidi (granulari o coesivi), con valori di Vs30 simili a quelli delle classi C o D e spessore compreso fra 5 e 20 m, giacenti su un substrato più rigido con V >800 m/s. s30 L'area esaminata viene considerata come classe C. DESCRIZIONE DELL’AZIENDA Lo stabilimento di Crotone è stato realizzato all’interno della zona del Consorzio del nucleo industriale della provincia di Crotone identificato in catasto al foglio 25 particelle 735/p – 751/p – 10 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. 765/p – 54/p – 99 per una superficie totale di 15.860 m2. Su tale area non era stata, precedentemente alla realizzazione dell’edificio, non era stata effettuata alcuna attività di tipo industriale. Il complesso è stato costruito a seguito del rilascio del permesso a costruire da parte del Comune di Crotone in data 08 Aprile 2008 relativo alla pratica edilizia n° 66/NC e permesso di costruire in variante n° 225/NC ed infine D.I.A. del 05.05.2010. L’immobile è di forma rettangolare con un ingombro in pianta di 42,8 m X 80,5 m, è costituito da 3.048 m2 destinato ad area produttiva e magazzino e 830 m2 su due piani destinati ad uffici, servizi igienici e abitazione del custode. Il progetto realizzato in c.a. e c.a.p. è inoltre presente (lato nord) una struttura intelaiata in metallo a protezione delle celle frigorifere in adiacenza all’immobile. La costruzione iniziata in data 29.12.2008 e terminata con comunicazione di fine lavori in data 13.05.2010 ha ottenuto il certificato di agibilità dal Comune di Crotone in data 30.07.2010 n° 33/2010 ( vedi planimetria generale) La suddivisione interna dei locali è la seguente: al piano terra, lato ingresso allo stabilimento (est), sono stati ubicati gli uffici, i servizi igienici ed il locale tecnico (centrale termica per la produzione del vapore e impianto di produzione aria compressa) per complessivi 260 m2. A seguire, separati da barriere idonee per impedire qualsiasi contaminazione, sono presenti i reparti produttivi di confezionamento e lavorazione delle materie prime cosiddette “fresche” e i magazzini di stoccaggio delle materie prime alimentari, degli imballaggi e dei prodotti finiti (3164 m2); al primo piano è presente una zona dedicata allo stoccaggio di imballaggi ed etichette (soppalco) ed una zona che sarà destinata ad abitazione del custode. L’aree esterne per la maggior parte dedicate a piazzale per il parcheggio delle automobili dei dipendenti, clienti e fornitori mentre parte del lato ovest è stata adibita a zona di carico e scarico delle materie prime e dei prodotti finiti ed area di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti dalle attività di produzione. In area esterna lato nord sono inoltre posizionati: gli impianti per la produzione del freddo delle celle frigorifere e l’impianto di climatizzazione dell’aria per la linea di lavorazione del “fresco”; la cabina elettrica e relativi trasformatori di proprietà del fornitore di energia; i deposito interrato di GPL che alimenta la centrale termica. Di seguito si riportano la planimetria dell’interno dello stabilimento in cui è evidenziato per ogni locale la destinazione d’uso (produzione, magazzino, ecc…) e la planimetria del lay-out di 11 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. approvvigionamento dell’acqua e degli scarichi in cui si evidenziano i percorsi dell’acqua industriale e acqua potabile e lo scarico delle acque di processo, acque domestiche ed acque meteoriche (vedi lay-out produttivo). 12 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. Figura 1 - Planimetria generale - Figura 2 - Layout produttivo 13 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ Lo stabilimento di Crotone è stato realizzato per la produzione di spezie essiccate e per il confezionamento di spezie sia provenienti dal processo di essiccazione che acquistate da fornitori, sali alimentari e miscele in vari formati e marchi. Per quanto riguarda le attività produttive nello stabilimento si possono distinguere due linee: linea 1: linea di essiccamento e confezionamento sottovuoto di spezie ed erbe aromatiche (diagramma di flusso 1); linea 2: linea di confezionamento in macinini, vasi e ricariche in vetro e plastiche di spezie, sali alimentari ed erbe aromatiche singole o anche in miscele (diagramma di flusso 2 e 3); Oltre ai locali dedicati alle linee di produzione sopra citate all’interno dello stabilimento sono presenti i locali adibiti a magazzini: magazzino antistante la linea di confezionamento in cui sono stoccate le materie prime alimentari acquistate da fornitori; magazzino adiacente la linea di essiccamento dotato di scaffalature al cui interno sono immagazzinate materie prime, imballi primari e secondari e i prodotti finiti; magazzino soppalco destinato allo stoccaggio di etichette e controcampioni; cella frigorifera a + 4° C per l’immagazzinamento di materie prime che necessitano di refrigeramento; cella frigorifera a – 18° C utilizzata per lo stoccaggio dei semilavorati al termine della fase di essiccamento. Per la realizzazione dei processi produttivi di cui sopra, sono presenti in stabilimento appositi macchinari. In particolare per la linea 1 è stata realizzata un’innovativa linea di essiccazione delle erbe aromatiche composta nel seguente modo: 14 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. nastro trasportatore di carico dove spezie ed erbe aromatiche vengono caricate e sottoposte a cernita da parte degli operatori; due vasche consecutive di lavaggio a borbottaggio per la pulizia delle spezie ed erbe aromatiche scelte; tappeto asciugatore ad aria per l’asciugatura successiva al lavaggio; carrello levatore che introduce le spezie e le erbe dal tappetto al macchinario; macchinario composto da tre moduli consecutivi, funzionamento con ricircolo di aria a temperatura predefinita, nastri a velocità regolabile e deumidificatori, i tempi e temperature variano in base alla tipologia di spezia o erba aromatica da trattare; vibrovaglio in uscita dai moduli di essicazione regolabile con vagli di vari diametri per la selezione del giusto calibro della spezia o dell’erba; forno statico: camera con funzionamento ad aria calda a temperatura predefinita e deumidificatore con griglie di carico materie prime. Per il funzionamento dello stabilimento e l’esecuzione dei processi produttivi sono inoltre presenti gli impianti tecnici ausiliari indicati nella tabella sottostante con le relative caratteristiche Tipo di impianto Caratteristiche Cabina elettrica composta da apparecchiatura trifase Produttore Arcotronics Group automatica per il rifasamento Tipo C94S – 150 Kvar – 400 Volt – 50 Hz industriale di impianti elettrici Centrale termica per la produzione di vapore industriale per la linea di essiccamento Caldaia Produttore Termoindus Bruciatore Mod. GV/INSIEME – CAT. 3 Produttore RIELLO GRUPPO II Mod. RS 44 MZ Potenza termica: 375 kW Produttore CLIVET Impianto di raffreddamento Mod. WSAT-XC2 160D di liquido per la linea di essiccamento Potenzialità frigorifera 436 kW Fluido refrigerante: R 410a Kg 43 15 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. Tipo di impianto Caratteristiche Produttore ArredaAttrezza Cella Frigo 1 (TN) – Temperatura di esercizio + 4°C mod. Impianti per la produzione del fvCND210 gas refrigerante R404a – R507 – kg 65 freddo per le celle di Cella Abbattitore 2 (BT) - Temperatura d’esercizio – 40°C mod. stoccaggio e lavorazione fvSBD230 gas refrigerante R404a – R507 – kg 55 Cella mantenimento 3 – Temperatura d’esercizio – 18°C mod. fvSBD210 gas refrigerante R404a – R507 – kg 33 Compressore Produttore CMC Mod. SM 20 C tipo Impianto per la produzione di rotativo Portata aria compressa effettiva aria: 2300 l/min Pressione lavoro: 8 bar 16 Serbatoio aria Essiccatore compressa Produttore Dry Produttore SICC Energy Mod. 500/1284 Mod. DE 025 Volume: 500 l Fluido refrigerante: Pressione: 11 bar R 134a; kg 0,446 CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. DIAGRAMMA DI FLUSSO N° 1: applicabile a LINEA 1 Fresco: Spezie, ortaggi ed erbe aromatiche essiccate. Imballi Spezie, ortaggi ed erbe aromatiche 2. Ricezione imballi 1.Ricezione spezie, ortaggi, ed erbe 3. Scarico e stoccaggio 4. Scarico e stoccaggio MP 5. Mondatura e cernita 6. Taglio MP 7. Lavaggio (lavatrice a gorgogliamento) 8. Disidratazione per essiccazione 9. Vagliatura prodotto essiccato 10. Confezionamento in sacchi 11. Stoccaggio Semilavorato Spezie, ortaggi ed erbe aromatiche disidratati 17 imballi CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. DIAGRAMMA DI FLUSSO N° 2: applicabile a LINEA 1 Confezionamento: Ricezione imballi Ricezione primari MP secche Stoccaggio imballi primari ed erbe alimentare Riempimento Dosaggio Ricezione Stoccaggio Chiusura chiusure chiusure Contenitori accessori Ricezione imballi Confezionamento Stoccaggio secondario accessori e imballi (etichettatura secondari termoretrazione, inscatolamentio, secondari palettizzazione) Stoccaggio prodotto finito Spedizione 18 alimentare Stoccaggio sale detector Ricezione Sale Stoccaggio spezie Controllo al Metal Soffiaggio Ricezione CAPITOLO 1 La collina Toscana S.r.l. DIAGRAMMA DI FLUSSO N° 3: applicabile a LINEA 2 Confezionamento: Ricezione imballi Ricezione MP Ricezione Sale primari secche alimentare Stoccaggio Stoccaggio spezie Stoccaggio sale 44. Stoccaggio imballi primari ed erbe Riempimento Controllo al Metal detector Ricezione chiusure Soffiaggio Dosaggio Stoccaggio Chiusura chiusure Contenitori Ricezione accessori Confezionamento Stoccaggio Ricezione imballi secondario accessori e imballi (etichettatura secondari termoretrazione, inscatolamento, palettizzazione) Stoccaggio prodotto finito Spedizione 19 alimentare sale alimentare CAPITOLO 2 La collina Toscana S.r.l. CAPITOLO 2 – IL SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’ E AMBIENTE Oltre ad ottemperare a tutta la normativa cogente, La Collina Toscana, si è assunta l’impegno di dotarsi volontariamente di un sistema di gestione ambientale inspirato al ciclo di Deming. Tutto il distema di gestione è descritto nel manuale ambientale che richiama le procedure (PRO) e le istruzioni operative ambientali (IST). Il sistema di gestione è stato diffuso a tutto i livelli aziendali per migliorarne e facilitarne la comprensione e la corretta applicazione. Altri documenti essenziali che Figura 3 - Ciclo di Deming - compongono il gestione ambientale sono: La Politica ambientale; Gli indicatori ambientali e di performance (vedi cap. 4 - Il miglioramento); Il programma di audit. 20 sistema di CAPITOLO 2 La collina Toscana S.r.l. POLITICA AMBIENTALE “LA COLLINA TOSCANA” E’ obiettivo principale di La Collina Toscana S.r.l. assumere un comportamento responsabile nei confronti delle problematiche ambientali e, di conseguenza, adoperarsi affinché le proprie attività produttive e commerciali arrechino il minimo danno all’ambiente. In particolare, La Collina Toscana S.r.l. si propone di migliorare le proprie prestazioni ambientali definendo alcuni programmi per la prevenzione e la riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi, dei prodotti e delle altre attività condotte nel sito. Allo scopo di perseguire al meglio i propri obiettivi di miglioramento ambientale, La Collina Toscana S.r.l. si impegna inoltre: A mettere a disposizione risorse, mezzi economici e competenze adeguate, ad attribuirne i poteri e responsabilità in modo ottimale e a definire le procedure necessarie per il corretto ed efficace funzionamento del proprio sistema di gestione ambientale; A garantire che le proprie attività vengano condotte nel più rigoroso rispetto, continuato nel tempo, di tutte le normative vigenti nei campi ambientale e di sicurezza nel lavoro attinenti le proprie attività; A migliorare la propria efficienza in modo continuativo, valutando, di volta in volta, la praticabilità economica dell’impiego delle migliori tecnologie disponibili sul mercato. Il Presidente del CdA Crotone, 21/12/2011 21 CAPITOLO 2 La collina Toscana S.r.l. IL PROGRAMMA DI AUDIT Il programma di audit interno, pianificato annualmente, è riferito a tutte le attività del sistema di gestione. Ad ogni ciclo di audit interno sono verificati tutti i processi, le azioni scaturite da precedenti audit, dal riesame della direzione, la conformità legislativa e lo stato di avanzamento degli obiettivi. La collina Toscana pianifica e definisce periodi nei quali eseguire gli audit interni e i processi sottoposti alla suddetta attività. 22 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. CAPITOLO 3 – ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVITA’ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Per indentificare e valutare gli aspetti ambientali legati alle proprie attività, prodotti e servizi, LA COLLINA TOSCANA, ha sviluppato una metodologia ed individuato specifici criteri. Tale valutazione viene ripetuta ad ogni modifica impiantistica, organizzativa, normativa ed è comunque analizzata in sede di riesame da parte della direzione. La significatività degli aspetti ambientali è rilevata in relazione a quanto richiesto dall’Allegato 1 del Regolamento EMAS III è valutata in relazione ai seguenti principi: - potenzialità di causare un danno ambientale; - fragilità dell’ambiente locale, regionale, globale; - entità, numero, frequenza e reversibilità degli aspetti ambientali; - esistenza di una legislazione ambientale e i relativi obblighi previsti; - importanza per le parti interessate e per il personale dell’organizzazione. In coerenza con i principi sopra elencati il criterio per la valutazione della significatività è definito nella IST 15 01 (calcolo della significatività degli aspetti ambientali) ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Gli aspetti ambientali diretti, e la loro significatività, sono elencati nella tabella sottostante: 23 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. TABELLA 1. ASPETTI AMBIENTALI NELLE CONDIZIONI OPERATIVE NORMALI E DI EMERGENZA ATTIVITA’ PRODOTTI SERVIZI Gestione dei magazzini (carico, scarico, immagazzinamento) Gestione dei magazzini (carico, scarico, immagazzinamento) CONDIZIONI OPERATIVE N Gestione del locale tecnico (centrale X Incendio magazzino locali X Rottura tubazione gas refrigerante Sversamento accidentale di prodotti chimici X X Rottura di refrigerante INPUT X Incendio produttivi locali X X Consumo idrico OUTPUT Rifiuti Rumore esterno Scarichi idrici Emissioni in atmosfera Rifiuti Emissione in atmosfera Consumo idrico Consumo di prodotti chimici Scarichi idrici Rifiuti Consumi energetici Consumo di materie prime alimentari Consumo idrico Scarichi idrici Rifiuti Rumore esterno gas X Produzione Gestione del locale tecnico (centrale termica, impianto aria compressa) DESCRIZIONE Consumi energetici X Produzione Linea 1: essicamento di spezie ed erbe aromatiche Produzione Linea 2: confezionamento di spezie, Sali ed erbe aromatiche E X Gestione dei magazzini (carico, scarico, immagazzinamento) Gestione dei magazzini (carico, scarico, immagazzinamento) Produzione Linea 1: essicamento di spezie ed erbe aromatiche A ASPETTI AMBIENTALI Emissione in atmosfera Emissioni di gas ad effetto serra (R 404° R 507) Consumo energetici Consumo di materie prime alimentari Consumo di materiale da imballaggio Consumo di prodotti chimici Rifiuti Consumo idrico Scarichi idrici Emissioni in atmosfera Rifiuti Consumi energetici Consumo idrico Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Rifiuti; Rumore esterno Emissioni in atmosfera Malfunzionamento 24 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. ATTIVITA’ PRODOTTI SERVIZI termica, impianto aria compressa) Gestione del locale tecnico (centrale termica, impianto aria compressa) Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, dei macchinari e delle attrezzature Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, dei macchinari e delle attrezzature CONDIZIONI OPERATIVE N A E DESCRIZIONE X della centrale termica Fuoriuscita GPL X X Sversamento accidentale di prodotti detergenti durante l’utilizzo ASPETTI AMBIENTALI INPUT OUTPUT Emissioni in atmosfera Consumi energetici Consumo idrico Consumo di prodotti chimici Consumo di prodotti chimici Scarichi idrici Rifiuti Scarichi idrici Rifiuti Manutenzione dei macchinari, delle attrezzature e degli impianti X Consumi energetici Consumo di prodotti chimici Rifiuti Uso dell’immobile (locali di produzione, magazzini, uffici, spogliatoi e servizi) X Consumo materie prime e ausiliarie Consumi energetici Consumo idrico Scarichi idrici Rifiuti 25 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Emissioni in atmosfera Le attività svolte nello stabilimento di Crotone non danno luogo ad emissioni in atmosfera collegate alle fasi di produzione. L’unica emissione originata è quella relativa al funzionamento della centrale termica utilizzata per la produzione di vapore industriale. La centrale termica essendo ad uso produttivo, alimentata a GPL e di potenzialità inferiore ai 3 MW rientra fra gli impianti ed attività in deroga (le cui emissioni sono scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico) regolamentati dall’art. 272 comma 1 del D.Lgs. 152/06 s.m.i. ((dd) Impianti di combustione alimentati a metano o a Gpl, di potenza termica nominale inferiore a 3 MW). Per quanto riguarda gli impianti utilizzati per la produzione del freddo e per le celle di stoccaggio e lavorazione sono dotati di gas refrigeranti ad effetto serra in quantità superiori a 3 kg. Tali impianti rientrano pertanto negli obblighi indicati nel regolamento CE 842/2006 (controlli periodici dell’assenza di fughe, presenza di libretto d’impianto). 26 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Scarichi Idrici Gli scarichi originati dallo stabilimento, come già illustrato nella tabella A “INDIVIDUAZIONE ASPETTI AMBIENTALI” sono di tre tipologie: 1- reflui di tipo industriale derivanti dalle attività di produzione e lavaggio; 2- reflui di tipo domestico derivanti dall’utilizzo di bagni e spogliatoi; 3- acque meteoriche. Facendo riferimento lay-out scarichi idrici (lay-out delle acque di scarico) si evince quanto segue: - i reflui di tipo industriale e di tipo domestico sono convogliati in un unico scarico per confluire al depuratore consortile (C.S.I.) a servizio della zona industriale; - le acque meteoriche hanno una canalizzazione separata e sono destinate all’impianto di trattamento delle acque bianche. In ottemperanza al regolamento dell’azienda Consorzio Sviluppo Industriale a cui è stata affidata la gestione del depuratore, autorizzata dalla regione Calabria con decreto regionale n. 2055 del 17.11.2008 (A.I.A.), la Collina Toscana ha presentato in data 14.12.2009 al C.S.I. la richiesta di autorizzazione allo scarico delle acque reflue e delle acque meteoriche e ha stipulato regolare contratto in data 01.01.2010. La Collina Toscana ha ancora effettuato le analisi allo scarico per dare evidenza della conformità dello scarico stesso ai limiti indicati all’art.17 del regolamento (tabella A1) in data 07.05.2012 con rapporto di prova del laboratorio Italsistemi S.r.L. n. 20120522-1. I risultati sono riportati nella tabella sottostante. 27 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Figura 4 – Scarichi Idrici – 28 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. TABELLA 2. ANALISI ACQUE DI SCARICO AL PUNTO DI IMMISSIONE NELLA RETE FOGNARIA Parametro Risultato u.m. Limiti al depuratore come da regolamento consortile COLORE accettabile pH 7,3 COD 190 mg/l 1000 BOD5 86 mg/l 400 CADMIO <0,0001 mg/l 5 PIOMBO <0,0001 mg/l 1 ARSENICO 0,0016 mg/l 5 MERCURIO <0,0001 mg/l 1 RAME <0,0001 mg/l 2 ZINCO <0,0001 mg/l 300 SELENIO <0,0001 mg/l 0.2 MANGANESE 0,9 mg/l 30 FERRO 13,5 mg/l 30 ALLUMINIO 1,170 mg/l 30 SOSPESI 28,5 mg/l 150 SOLFATI 230 mg/l 1500 CLORURI 26 mg/l 1500 FLORURI 0,53 mg/l 320 SOLIDI 6–8 TOTALI Dai risultati si evince la piena conformità degli scarichi della Collina Toscana ai limiti imposti. 29 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Rifiuti I rifiuti prodotti durante le attività produttive, come indicato nel paragrafo relativo all’individuazione degli aspetti ambientali, sono i seguenti: Imballaggi originati dall’utilizzo delle materie prime in varie tipologie (carta e cartone, plastica, vetro); materiale organico che si produce in particolar modo nel processo di essiccazione delle erbe aromatiche; altro materiale (es. vestiario monouso). Tali tipologie di rifiuti in relazione a quanto indicato dalla Delibera del Consiglio Comunale del 08/06/1998 del Comune di Crotone sono assimilabili ai rifiuti urbani e pertanto sono conferiti in raccolta differenziata all’azienda che si occupa della raccolta e del trasporto dei rifiuti ad impianti di smaltimento o recupero. A seguito dell’avvio dell’attività di analisi ambientale iniziale, al fine di quantificare i rifiuti prodotti, è stata introdotta una procedura di gestione dei rifiuti che prevede la pesatura di ogni tipologia di rifiuti prima di essere conferita nel cassonetto della raccolta differenziata. I quantitativi prodotti in kg nel periodo Gennaio 2012 – Giugno 2012 sono i seguenti: TABELLA 3. QUANTITATIVI DI RIFIUTI PRODOTTI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Totale 597,8 698 840 151 556 868 3.710,8 Cartone 38,7 39,7 49,4 22,3 44,5 55,7 250,3 Plastica 94 0 21 115 Vetro 0 93 117 224,6 10 144 588,6 Organico 70,3 193,6 97,6 50 90,6 54,4 556,5 Indifferenziato Totale 800,8 1.024,3 1.125 30 447,9 701,1 1.122,1 5.221,2 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Consumo Materie Prime Le materie prime utilizzate per la realizzazione dei prodotti finiti possono essere suddivise in due macro – categorie: i sali e le spezie/erbe aromatiche. Il consumo di tali materie è stimato dal momento che, solo da Marzo 2012 (entrata in vigore di un’importante modifica al sistema informativo) potranno quantificarsi in modo specifico i quantitativi consumati presso lo stabilimento di Crotone. La stima dei consumi, pur essendo entrato in funzione lo stabilimento a Marzo 2010, è stata fatta nel periodo Nov. 2010 – Nov. 2011. Per quanto riguarda gli imballaggi sia primari che secondari, l’azienda utilizza un numero elevato di articoli che ne rendono difficile la quantificazione senza l’ausilio di un sistema informativo. Per il periodo sopra indicato, conoscendo il numero di pezzi utilizzati è stato considerato un peso medio per tipologia di imballaggio (cartone, plastica, vetro) per quantificarne il consumo in kg. TABELLA 4. QUANTITATIVI DI MATERIE PRIME UTILIZZATE NEL PERIODO NOV. 2010-NOV. 2011 E I SEMESTRE 2012 Descrizione u.m. Nov. 2010 Nov. 2011 Genn. 2012 Giugno 2012 Sali Kg 133.494 52.417 Spezie ed erbe Kg 58.565 18.400 Imballaggi in cartone Kg 10.676 4.043 Imballaggi in plastica (*) Kg 74.979 39.379 Imballaggi in vetro Kg 43.915 25.092 Imballaggi in alluminio Kg 6.249 2.228 Imballaggi in acciaio Kg 32.941 18.662 Imballaggi in legno Kg 1.288 708 Considerando una media di consumo mensile si ottiene per confronto tra il 2011 e il 2012 il seguente grafico: 31 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. GRAFICO 1. CONFRONTO TRA CONSUMI DEL PERIODO NOV. 2010-NOV. 2011 E I SEMESTRE 2012 32 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Consumi Energetici Per le attività di produzione e non produttive effettuate nello stabilimento si utilizzano come fonti energetiche il G.P.L. per alimentare la centrale termica utilizzata per la produzione di vapore ed energia elettrica per il funzionamento di impianti, linee di confezionamento e illuminazione. I dati relativi al consumo di energia elettrica è stato quantificato in modo dettagliato nel periodo Dicembre 2011 – Giugno 2012 attraverso lettura mensile del contatore e con i dati riportati nelle fatture per il periodo Nov. 2010 – Nov. 2011. Per quanto riguarda il G.P.L., il consumo è stato calcolato esclusivamente in relazione a quanto indicato nelle fatture del fornitore. TABELLA 5. CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA E DI GPL NEI PERIODI NOV. 2010 – NOV. 2011 E GEN. 2012 – GIU. 2012 Fonte energetica Nov. 2010 – Nov. 2011 Genn. 2012 – Giugno 2012 Energia elettrica (MWh) 90,68 45,68 G.P.L. (m3) 66,87 26,08 Consumo Idrico Lo stabilimento è alimentato dall’acquedotto industriale gestito dal Consorzio C.S.I. che fornisce acqua potabile ed acqua per uso industriale. All’interno dello stabilimento sono pertanto presenti due linee di alimentazione che servono i reparti produttivi, il magazzino e la centrale termica per la produzione di vapore (acqua potabile), l’irrigazione e l’impianto antincendio (acqua industriale). I consumi suddivisi nei periodi sotto indicati sono riportati in tabella. Anche in questo caso i dati relativi al periodo Dicembre 2011 – Giugno 2012 sono derivanti da letture mensili dei contatori 33 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. mentre i dati relativi al periodo Novembre 2010 – novembre 2011 sono stati rilevati dalle fatture del gestore. TABELLA 6. CONSUMI DI ACQUA POTABILE E INDUSTRIALE NEI PERIODI NOV. 2010 – NOV. 2011 E GEN. 2012 – GIU. 2012 Attività Nov. 2010 – Nov. 2011 Genn. 2012 – Giugno 2012 3 Acqua per uso industriale Acqua potabile Totale consumo idrico (m ) (m3) 102,8 195,7 89 50,3 191,8 246 GRAFICO 2. SUDDIVISIONE DEL CONSUMO IDRICO NEGLI ANNI 2011 E NELLA PRIMA META’ DEL 2012 34 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Rumore Esterno Per quanto riguarda l’impatto acustico prodotto dalle attività svolte dallo stabilimento si riporta quanto indicato nella valutazione d’impatto acustico. Le misure sono state effettuate il giorno 22 Maggio 2012 all’esterno dell’edificio nelle condizioni di impianti accesi. Le sorgenti di rumore ubicate all’esterno dell’edificio sono: sul lato destro la centrale termica per la produzione di vapore e riscaldamento locali, i compressori per la centrale frigorifera a servizio delle celle utilizzate nella conservazione di alimenti a temperatura controllata. ’impatto acustico delle sorgenti rumorose L viene mitigato verso l’esterno grazie alla tamponatura perimetrale del fabbricato costituita da pannelli prefabbricati. Il comune di Crotone non ha ancora predisposto il piano di classificazione acustica e pertanto sono stati presi come riferimento i limiti posti dall’art.6 comma 1 e 2 del DPCM 01.03.1991. Le misure sono state eseguite secondo quanto previsto dal D.M. del 16 Marzo 1998 “Tecniche di rilevamento e di misura dell’inquinamento acustico”. effettuata al principio ed alla fine della sessione di rilievi. 35 La taratur CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Sulla base delle misure effettuate i limiti assoluti di immissione previsti per l’area in esame, per il periodo diurno e notturno, vengono rispettati sulla base misure effettuate. Rilasci nel suolo e sottosuolo Nelle aree in cui è presente lo stabilimento è presente soltanto il serbatoio interrato che contiene il G.P.L. per l’alimentazione della centrale termica, mentre sono assenti serbatoi che contengano liquidi considerati pericolosi. Pertanto da questo punto di vista si escludono rilasci di sostanze inquinanti nel suolo e sottosuolo. Nelle aree esterne dello stabilimento, in gran parte non pavimentate, non è stoccato alcun materiale o prodotto che a contatto con le acque meteoriche possa comportare il dilavamento di sostanze pericolose. Soltanto nella parte antistante l’ingresso dello stabilimento sono parcheggiati i mezzi di dipendenti, clienti e visitatori. E’ inoltre da evidenziare che l’area dedicata al carico e scarico di materie prime e prodotti finiti e al deposito temporaneo dei rifiuti è pavimentata e le acque di dilavamento del piazzale confluiscono nella rete delle acque bianche che sono inviate ad opportuno impianto di trattamento. Sostanze Pericolose I prodotti chimici utilizzati nelle attività svolte all’interno dello stabilimento sono riportate nella tabella sottostante con i quantitativi consumati nel periodo Nov. 2010 – Nov. 2011. Tutti i prodotti sono immagazzinati in all’interno dello stabilimento in idonei locali e provvisti delle schede di sicurezza aggiornate. TABELLA 7. CONSUMI PRODOTTI CHIMICI UTILIZZATI NEI PERIODI NOV. 2010 – NOV. 2011 E GEN. 2012 – GIU. 2012 Attività Pulizia ambienti produzione macchinari Descrizione degli di e Sutter SF 120 – Sgrassante Stato Caratteristiche di fisico pericolo u.m. Consumi Consumi Nov. 2010 – Genn. 2012 Nov. 2011 – Giu. 2012 Liquido Corrosivo litri 56 25 Liquido Irritante litri 56 0 Liquido Nessuna litri superattivo Sutter CUAT 88 FOOD – Disinfettante detergente per pavimenti e superfici lavabili Sutter WASH PLUS – Detergente concentrato per il lavaggio manuale delle 36 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. Attività Descrizione Stato Caratteristiche di fisico pericolo u.m. Consumi Consumi Nov. 2010 – Genn. 2012 Nov. 2011 – Giu. 2012 stoviglie Sutter – Lavamani igienizzante Liquido Nessuna litri 18 0 Liquido Nessuna litri 56 0 Liquido Infiammabile litri 18 0 litri 216 0 pezzi 6 0 pezzi 6 0 antibatterico Pulizia uffici servizi e Sutter ONDA – Disinfettante, detergente, deodorante profumato Sutter PLURAL PLUS – Multiuso concentrato per la pulizia di tutte le superfici lavabili Manutenzione Sutter Cleance lotion antibacter Liquido Zep Lubral Aereosol – grasso Aereosol lubrificante Irritante Facilmente infiammabile Pericolosi per l’ambiente Zep Sanitary Spray Lubricant – Aereosol Lubrificante aereosol per le attrezzature Estremamente infiammabile nell’industria alimentare Confezionamento Icat Adesivi Worldmelt PK1 – Solido Nessuna Kg Liquido Facilmente litri 2 0 litri 6 0 litri 0,5 0 0 PK21 – Adesivo termofusibile HITACHI TH69 – Correttore di viscosità dell’inchiostro infiammabile Irritante Marking Products –JAM4500C – Solvente per Liquido inchiostro infiammabile industriale HITACHI JP-K69 – Inchiostro Facilmente Irritante Liquido Facilmente infiammabile Irritante Impatto Visivo L’impianto di proprietà della società “LA COLLINA TOSCANA SRL” è ubicato nel comune di Crotone (KR) in Via Avogadro. L’area ove è ubicato lo stabilimento è all’interno della zona industriale comprendente altre attività industriali, nei pressi non sono presenti civili abitazioni, le 37 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. abitazioni più vicine sono poste sul fronte a circa 260 mt, sul retro a circa 430 mt (vedi foto aerea). Lo stabilimento tipica costruzione industriale di altezza non superiore a quelle esistenti risulta inserito in modo idoneo nel contesto (vedi foto). Foto aerea con cerchiato in rosso l’area in esame (fonte Google Maps) Foto 1 – vista lato destro Foto 2 – Vista fronte Prevenzione Incendi La Collina Toscana a seguito di modifiche alla centrale termica per la produzione di vapore ha presentato ai Vigili del fuoco un’integrazione al progetto esistente in data 21.05.2012 prot. 0003796 per le seguenti attività: 74.2.B – impianti per la produzione di calore con potenzialità superiore a 350 kW; 38 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. 70.1.B – locali adibiti a depositi, superficie lorda da 1.000 mq a 3.000 mq; 4.5.B - depositi di gas infiammabili liquefatti in serbatoi fissi da 5 a 13 mc. ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI Dal Rapporto di Analisi Ambientale Iniziale e secondo quanto riportato nella IST 15-01 sono stati ritenuti significativi gli aspetti ambientali riportati nella tabella seguente. TABELLA 8. ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI N° Aspetto ambientale Attività A B C D E F S 1 2 1 2 1 2 9 1 2 1 2 1 2 9 1 2 2 1 1 2 9 A B C D E F S 2 1 2 2 1 2 10 2 1 2 2 1 2 10 2 1 2 2 1 2 10 Note Scarichi idrici Acque di processo derivanti dalla fase di 02 lavaggio delle spezie e Produzione – Linea 1: essiccamento erbe delle erbe aromatiche e aromatiche e spezie dalla condensa della fase di essiccazione 03 Acqua derivante dalla Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, fase di risciacquo dei macchinari e delle attrezzature Acque meteoriche da 05 dilavamento piazzali ed aree esterne N° Uso dell’immobile (locali di produzione, magazzini, uffici, spogliatoi e servizi) Aspetto ambientale Attività Rifiuti Imballaggi in plastica (es. 06 film termoretraibile) ed imballaggi in carta e cartone Gestione dei magazzini (imballaggio secondario) Materiale organico 07 derivante da forniture Gestione magazzini non conformi Materiale 08 organico prodotto durante la fase di selezione e cernita e dalla fase di vagliatura Produzione Linea 1: essiccamento erbe aromatiche e spezie Linea 2: confezionamento di spezie, sali ed erbe aromatiche 39 Note CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. N° Aspetto ambientale Attività A B C D E F S 2 1 2 2 1 2 10 2 1 2 2 1 2 10 A B C D E F S 1 2 1 2 1 2 9 A B C D E F S 1 3 1 2 1 2 10 1 3 1 1 1 2 9 Note Imballaggi in plastica, 09 carta e cartone, ecc.. Produzione - Linea 2: confezionamento di derivanti dall’utilizzo di spezie, sali ed erbe aromatiche materie prime Imballaggi in plastica 11 che hanno contenuto i prodotti per la pulizia N° Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, dei macchinari e delle attrezzature Aspetto ambientale Attività Note Consumo materie prime ed ausiliarie Prodotti per la pulizia (es. detergenti 16 sanificanti) e e manutenzione la (es. grasso) N° Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, dei macchinari e delle attrezzature Manutenzione dei macchinari, delle attrezzature e degli impianti Aspetto ambientale Attività Consumi energetici Energia Elettrica funzionamento per di 18 macchinari, ed impianti (90 % del consumo totale) Gestione dei magazzini Produzione Linea 1: essiccamento erbe aromatiche e spezie Linea 2: confezionamento di spezie, sali ed erbe aromatiche Gestione dei magazzini Produzione Linea 1: essiccamento erbe aromatiche e spezie Energia elettrica per uso Linea 2: confezionamento di spezie, sali ed 19 uffici e per erbe aromatiche illuminazione ambienti Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, di lavoro dei macchinari e delle attrezzature Manutenzione dei macchinari, delle attrezzature e degli impianti Uso dell’immobile (locali di produzione, magazzini, uffici, spogliatoi e servizi) 40 Note CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. N° Aspetto ambientale Attività A B C D E F S 1 3 1 1 1 2 9 1 3 1 1 1 2 9 1 3 1 1 1 2 9 A B C D E F S 1 2 2 1 1 2 9 Note Consumo idrico Acqua potabile per Produzione 21 l’operazione di lavaggio Linea della materia prima 23 24 N° 1: essiccamento erbe aromatiche e spezie Acqua da acquedotto Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, per il risciascquo dei macchinari e delle attrezzature Acqua potabile per uso Uso dell’immobile (locali di produzione, di bagni e docce magazzini, uffici, spogliatoi e servizi) Aspetto ambientale Attività Note Sostanze pericolose Prodotti Chimici per la 26 pulizia e manutenzione per la Pulizia e lavaggio degli ambienti di lavoro, dei macchinari e delle attrezzature Manutenzione dei macchinari, delle attrezzature e degli impianti ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI In coerenza con il principio del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali è stata eseguita un’analisi volta ad individuare anche quegli aspetti ambientali su cui la Collina Toscana non esercita un controllo gestionale diretto, ma che possono essere indirettamente collegati alle attività dell’azienda. In base a criteri adottati l’azienda ha valutato gli aspetti indiretti. 41 CAPITOLO 3 La collina Toscana S.r.l. TABELLA 9. ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI ATTIVITA’ PRODOTTI SERVIZI Produzione di spezie ed erbe aromatiche per la fase di essiccazione ASPETTI AMBIENTALI INPUT OUTPUT Consumo idrico Consumi energetici (energia elettrica, combustibili) Consumo di prodotti chimici per uso agricolo (fertilizzanti, concimi, fitofarmaci) Emissioni in atmosfera derivanti dall’utilizzo di mezzi agricoli ed altri mezzi per la produzione (fumi di combustione, polveri) Rifiuti (imballi di vario tipo, rifiuti organici derivanti dalla coltivazione) Rumore esterno Rilasci nel suolo e sottosuolo Emissioni in atmosfera derivanti dall’utilizzo di mezzi e macchinari per la produzione (fumi di combustione, polveri) Scarichi idrici originati dai processi produttivi Rifiuti (imballi di vario tipo, rifiuti organici derivanti dalla coltivazione) Rumore esterno Emissioni in atmosfera derivanti dall’utilizzo di mezzi di trasporto (fumi di combustione, polveri) Traffico di veicoli sulla viabilità locale Traffico marittimo Rumore esterno Emissioni in atmosfera Rifiuti Rumore esterno Approvvigionamento di spezie, sali alimentari, imballaggi Consumo idrico Consumi energetici (energia elettrica, combustibili) Consumo di materie prime Consumo di prodotti chimici per uso agricolo (fertilizzanti, concimi, fitofarmaci) Trasporto di materie prime, prodotti finiti, rifiuti Consumi energetici (combustibili) Manutenzione da parte di aziende esterne su immobili, macchinari, impianti ed attrezzature Consumi energetici Consumo di materiali Consumo idrico 42 CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. CAPITOLO 4 – IL MIGLIORAMENTO GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO La Collina Toscana definisce gli obiettivi e le modalità per il loro raggiungimento utilizzando un documento definito “Piano di miglioramento ambientale”. Lo stato di avanzamento e le eventuali modifiche sono verificate ed approvate nel corso del riesame della Direzione. Gli obiettivi ambientali coerenti con i principi enunciati nella politica ambientale, sono fissati sulla base della valutazione degli aspetti ambientali, sulle modifiche alla normativa cogente e sulle indicazioni provenienti dalle parti interessate. 43 CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI Aspetto Indicatori Obiettivo Specifico ambientale Quantificazione obiettivo Azioni Risorse Responsabilità Tempistica 10.000 € Direzione Dicembre 2013 Preparazione dell’analisi ambientale inziale Implementazione Estensione della delle procedure ed istruzioni Tutti gli aspetti certificazione EMAS Registrazione del sistema di gestione ambientali allo stabilimento di EMAS ambientale Castel San Niccolò Aggiornamento della Dichiarazione ambientale Audit di certificazione Sostituzione dei prodotti per la pulizia dei pavimenti attuali, Uso sostanze pericolose e con prodotti senza tensioattivi chimici 100 % consumo del Assicurazione di degli attuali detergenti Ricerca di mercato per l’acquisizione di prodotti 3.000 € qualità e Giugno 2013 ambiente detergenti alternativi prodotti Sostituzione Riduzione dei saponi per il lavaggio delle mani utilizzati con saponi ecolabel Riduzione del Definizione 100 del d’acquisto % consumo di condizioni Prove di lavaggio saponi tradizionali 44 Giugno 2013 Verifica intermedia CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. Aspetto ambientale Indicatori Obiettivo Specifico Quantificazione obiettivo Miglioramento Impatto visivo dell’impatto con manutenzione del verde piantumazione Miglioramento della meteoriche da meteoriche piazzale pavimentazione Impermeabilizza zione di 5.000 con mq m3/kg lavorata idrico Riduzione consumi potabile dei di di aree esterne piazzale esterno Consumo acqua Responsabilità Tempistica Verifica intermedia Annuale 15.000 € Direzione Giugno 2015 100.000 € Direzione Dicembre 2015 Esecuzione dei lavori etc. gestione delle acque Risorse Contratto con azienda di visivo Acque Azioni MP Richiesta di preventivi per l’esecuzione dei lavori di pavimentazione Definizione del contratto Esecuzione dei lavori Riduzione del 10 Gennaio 2013 % del consumo Analisi di fattibilità per di acqua potabile scegliere il sistema di per Kg materia trattamento prima di lavaggio lavorata dell’acqua mediante Acquisto del sistema di riutilizzo trattamento dell’acqua di lavaggio utilizzata Esecuzione dei lavori per l’installazione e messa a alla regime dell’impianto linea 1 “Fresco” 45 5.000 € Direzione Giugno 2015 CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. Aspetto ambientale Indicatori Obiettivo Specifico obiettivo MP BIO prodotte/M P totali Utilizzo di produttori biologici per la Incremento del 10 % di utilizzo da agricoltura biologica rispetto materie prime fresche al consumo attuale materie Azioni Risorse Responsabilità Tempistica fornitori Verifica intermedia Gennaio 2013 Ricerca di qualifica di di materie prime maggior parte delle Uso Quantificazione con certificazione biologica Assistenza ai fornitori attuali all’ottenimento della certificazione 5.000 € Direzione Giugno 2015 biologica Definizione delle condizioni d’acquisto e prime relative specifiche Kg imballi riciclati/ kg Utilizzo di imballi da materiale riciclati imballi totali 40 % rispetto al totale degli imballaggi Ricerca di prodotti da Gennaio 2013 imballaggi materiale riciclato Prove e verifiche su 1.000 € R&D Giugno 2014 campioni di imballaggi utilizzati da materiale riciclato Utilizzo in produzione Consumi Riduzione energetici consumi energetici dei MWh/kg Riduzione del 10 Studio di fattibilità per MP % dei consumi di l’installazione di inverter energia elettrica sui motori elettrici su Definizione del contratto kg di 46 Gennaio 2013 10.000 € Direzione Giugno 2015 CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. Aspetto ambientale Obiettivo Specifico Indicatori Quantificazione obiettivo Azioni Risorse materiale con la ditta installatrice lavorato Installazione 47 Responsabilità Tempistica Verifica intermedia CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. INDICATORI ASPETTO INDICATORE Efficienza energia CONSUMO ENERGETICO (MWH)/ CONSUMO MATERIE PRIME elettrica ALIMENTARI (KG) CONSUMO DI ACQUA POTABILE (LITRI) / CONSUMO MATERIE PRIME Acqua ALIMENTARI (KG) Efficienza dei materiali CONSUMI TOTALI DI MATERIALI/ PRODOTTI FINITI (N° PEZZI PRODOTTI) Rifiuti Biodiversità PRODUZIONE ANNUA RIFIUTI (KG)/CONSUMO MATERIE PRIME (KG) TALE INDICATORE NON È RITENUTO UN INDICATORE CHIAVE PERCHÉ NON FORNISCE UN RISULTANO COLLEGATO ALL’ATTIVITÀ. TALE INDICATORE NON È RITENUTO UN INDICATORECHIAVE PERCHÉ Emissioni NON FORNISCE UN RISULTANO COLLEGATOALL’ATTIVITÀ. La prestazione ambientale dell’organizzazione alla data della presente Dichiarazione Ambientale risulta la seguente: ASPETTO RISULTATO 2011 RISULTATO 2012** Efficienza energia elettrica 0,472 0,644 Acqua 0,463 0,709 Rifiuti * 0,032 *Il dato non risulta misurabile perché la pesatura dei rifiuti è stata implementata soltanto a Gennaio 2012. ** Dato parziale riferito al periodo Gennaio – Giugno. 48 CAPITOLO 4 La collina Toscana S.r.l. Dichiarazione di validità La Collina Toscana Srl dichiara che i dati e le informazioni riportate nelle presente Dichiarazione Ambientale sono attendibili, veritieri e esatti coerentemente con quanto richiesto dal Reg. CE n. 1221/2009 EMAS. Questa dichiarazione è stata redatta dal Dr. Tizzanini Emanuele delegato del Resp. della Qualità e Ambiente, il Dr. Ricci Alberto e verificata dal Direttore Generale, il Dr. Fabrizio Cazzola. La Collina Toscana Srl si impegna all’annuale aggiornamento della presente dichiarazione ambientale come previsto dal Reg. CE 1221/2009 EMAS; La Collina Toscana Srl si impegna a rendere tale documento disponibile al pubblico e a qualunque altro soggetto interessato alle informazioni contenute all’interno. Il documento contiene un rendiconto delle attività svolte nel sito produttivo di Via A. Avogadro Zona Industriale, Crotone (KR) La Collina Toscana Srl, ed è scaricabile dal sito internet: www.montosco.com ; Per ottenere ulteriori informazioni e/o suggerimenti integrativi o migliorativi rivolgersi a: La Collina Toscana Srl Viale Europa 3, 52018 - Castel San Niccolò (AR) Sito di Via A. Avogadro Zona Industriale, Crotone (KR) Tel. 0575-550693 – Fax. 0575-550687 Persona di Rif. Dr. Tizzanini Emanuele (Ufficio Assicurazione Qualità e Ambiente) [email protected] [email protected] Sito Web: www.montosco.com 49