In Comunione
Anno XXVI - Marzo 2007 - numero 1
NonchiamatemiNarciso!
N
arra la mitologia di questo giovane bellissimo
che non riusciva a vedere
alcuna bellezza all’infuori di sé.
Innamorato follemente di se stesso, mai è riuscito ad amare altre
persone, mai è riuscito a fare spazio nella sua vita ad altro che non
se stesso; morirà annegato mentre contempla estasiato il suo volto riflesso in uno stagno.
Non è forse questa la seduzione
dell’uomo d’oggi, giovane o adulto che sia: sentirsi il centro, il vertice di tutto?
La presunzione che tutto ruoti attorno a sè ; il rapporto con le persone, con le cose è tutto subordinato ai suoi desideri, ai suoi in-
teressi, ai suoi capricci; il suo
benessere personale, lo star bene
con se stesso a tutti i costi diventa
l’unica sua legge, il suo metro di
misura, la sua prepotenza, la sua
crudeltà!
Gli altri... tutti a suo servizio: la
famiglia, la società, il mondo e
perfino Dio e la Verità! Lui unica misura del vero, del bello, del
bene, del giusto.
Dove porta tutto questo? alla pazzia, scriveva uno psicologo; al suicidio, racconta la mitologia.
C’è un rimedio a tutto ciò?
Certo! Apri gli occhi, guardati attorno: anche il mondo è bello ,
anche gli altri sono importanti e
la verità è nata molto prima di te e
Voce della comunità
di Mezzolombardo
tu diverrai grande quando saprai
dubitare di te stesso per confrontarti in umile sincerità con le persone che come te vivono la grande avventura della vita e accoglierai con rispetto l’universo che ti
circonda.
Grande è la responsabilità degli
educatori, degli uomini della comunicazione e quelli della cultura, della società civile e religiosa
nel raccontare che la verità non è
un vestito da costruirsi su misura, a proprio piacere e da cambiare a secondo delle stagioni, delle
mode o dei tuoi capricci.
Possa illuminarti lo SPLENDORE
DELLA VERITA’ e molto probabilmente t’incontrerai con il Signore che da sempre sta alla tua
porta, bussa e attende pazientemente che gli apra per condividere con te la gioia e la libertà della
verità.
don Sandro
IN COMUNIONE - 2 - MARZO 2007
Grazie dalla Romania
La vigilia di Natale, a Mezzolombardo, alla messa delle
10, un centinaio di pacchi vennero portati all’altare dalle
famiglie intervenute alla celebrazione della giornata della
Carità.
Erano veramente dei pacchi regalo: ben confezionati,
alcuni accompagnati da un bigliettino colorato. Non furono letti se non di passaggio; taluni parlavano di auguri, altri comunicavano il nome del bambino che donava, altri il desiderio che fossero motivo di gioia per
qualcuno…
Il contenuto: tanti giocattoli di ogni tipo, nuovi o
seminuovi; qualche indumento invernale: calzini,
maglioncini, giacche a vento,sciarpe, tutti indumenti,in
ogni caso, in perfetto buono stato.
I bambini,accompagnati dalle mamme e dai papa’, erano felici di raccogliere questi doni, che Babbo Natale
avrebbe provveduto il giorno dopo a dei bambini meno
fortunati di loro…
L’iniziativa di portare i regali della giornata della Carita’
in Romania deriva dalla collaborazione della San Vincenzo con la casa di accoglienza di Agudemi, paese di
6.000 abitanti .
Abbiamo ricevuto in questi giorni dalla Romania una lettera di ringraziamento:
Agudemi 01.02.2007
“Molto reverendo signor Parroco,
siamo la Comunità delle suore della Provvidenza di
Agudemi, e vogliamo ringraziarvi per l’iniziativa che
avete avuto nel raccogliere ed inviarci alimenti vari per
i poveri che seguiamo in questo paese e dintorni.
Un grazie di cuore anche ai ragazzi della catechesi che
hanno risposto con generosità ed hanno messo in atto il
Vangelo della Carità unendo ai graziosi doni anche preziosi messaggi d’affetto.
Il Signore nella sua bontà ricompensi ciascuno di voi con
le grazie che avete bisogno e vi doni in abbondanza il
suo Spirito.
Affidiamo ciascuno di voi al Signore, per intercessione di
san Luigi Scrosoppi, nostro fondatore. Con riconoscenza
a nome di tutta la Comunità”.
suor Maria
IlboomdeimatrimonimistiinItalia
É
un fenomeno in continua
crescita: in soli dieci anni i
matrimoni fra cittadini italiani e stranieri si sono triplicati,
mentre il numero di bambini nato
da coppie miste è aumentato del
22% negli ultimi quattro anni.
Questo vero e proprio boom è stato fotografato dall’ISTAT. Mentre
nel 1992 i matrimoni con almeno
un coniuge straniero erano il
3,2%, nel 2004 hanno raggiunto
il 10,4%.
Si ritiene che attualmente siano
più di 600.000 le coppie miste
sposate o conviventi in Italia. Vivono in particolare nel Nord, con
un record in Lombardia (39.742).
Il 78,5% dei matrimoni misti è fra
un italiano e una straniera: si sposano con italiani il 77,5% delle
filippine, il 67% delle romene, il
63,3% delle peruviane, il 57,7%
delle albanesi. Fra gli uomini sono
in particolare gli africani a sposare una italiana: il 74,8% dei
senegalesi, il 71,9% dei tunisini,
il 53,2% dei marocchini. Particolarmente chiusa, invece, la comunità cinese visto che si sposano
fra loro nell’84,2% dei casi. Solo
il 10% dei matrimoni misti avviene fra cristiani e musulmani anche in conseguenza delle tensioni fra Islam e Occidente dopo l’11
settembre.
Chi studia le dinamiche della coppia mista la considera un laboratorio culturale importante, ma rileva anche la sua fragilità: una
coppia mista dura in media 13
anni a Lecce, 7 anni a Milano, 5
anni ad Ancona. Le cause di
criticità sono, in effetti, molte: il
ruolo subordinato delle donne in
molte culture lontane dalla nostra,
l’educazione dei figli, le differenze religiose, le prospettive
migratorie del coniuge straniero
che dopo alcuni anni vuole tornare nel Paese di origine portando
con sé i figli nati in Italia.
Se essere una coppia vuol dire
trovare un punto di equilibrio, nel
caso delle coppie miste tale equilibrio è più delicato perché deve
comprendere anche aspetti religiosi e di identità culturale dei coniugi.
Non mancano, ovviamente, coppie miste solide e bene integrate,
in particolare fra persone il cui
grado di istruzione è elevato e lo
sguardo sul mondo appartiene
alla globalizzazione culturale.
Ancora più problematica la vita
delle famiglie “miste miste”, dove
entrambi i coniugi sono stranieri,
ma di origine diversa: in questo
caso, mancando un partner che
faccia da mediatore con la realtà
sociale, vi è una maggiore chiusura della coppia verso l’esterno
e un aumento dei casi di separazione.
Non si deve poi dimenticare che
sposare un italiano può essere
una scorciatoia per ottenere la cittadinanza italiana: nel 2005 ben
11.854 stranieri sono diventati cittadini italiani in seguito a matrimo-
IN COMUNIONE - 3 - MARZO 2007
nio. Non mancano, così, matrimoni di comodo basati non sull’amore ma sull’interesse.
L’Italia, dunque, sta cambiando
molto rapidamente, più di quanto
politici e media, concentrati sull’”emergenza stranieri”, se ne rendano conto.
E la Chiesa cattolica? La voce di
Papa Benedetto XVI si è levata
più volte in favore di coloro che
lasciano i propri Paesi per cerca-
re condizioni di vita migliori. Il fenomeno delle migrazioni è visto
dalla Chiesa come “una grande
risorsa” purché i governi sappiano tutelare i migranti e le loro famiglie attraverso leggi, reti di servizi e con quelle misure che favoriscano l’emigrazione regolare e i
ricongiungimenti familiari.
Paradigma per la Chiesa è il
“dramma della famiglia di
Nazaret” costretta alla fuga in
Igenitorieicompiti percasa
U
no studio recente, condotto dal Dipartimento governativo per l’Educazione e i compiti della Gran
Bretagna, ha messo in evidenza che sette genitori inglesi su dieci non sono più in grado di aiutare i
propri figli nei compiti scolastici assegnati per casa.
Compiti troppo difficili, sostengono i genitori, in particolare per inglese e matematica. Risultato paradossale se
si pensa che in Inghilterra nove genitori su dieci sono
convinti che il loro aiuto possa cambiare in positivo il
rendimento scolastico dei figli.
In Italia non esistono, al momento, studi istituzionali sull’argomento. Il problema, tuttavia, sembra caratterizzare anche la nostra realtà scolastica. Paola Mastrocola,
insegnante di lettere in un Liceo scientifico, autrice di un
libro divertente sui cambiamenti della scuola italiana, ha
sottolineato come e perché un genitore si trova oggi in
difficoltà davanti ai compiti del figlio.
Secondo l’autrice non solo sono cambiati i programmi
scolastici, ma sono cambiati anche i metodi di esecuzione di analisi linguistiche e problemi matematici. Questo crea grossi problemi ai genitori, anche a quelli di
cultura medio-alta, rendendo difficile supportare i figli
nei compiti per casa. Pensiamo, ad esempio, al lessico
della grammatica: i genitori ricordano il soggetto, il complemento oggetto, il predicato verbale. Oggi si parla invece di espansioni. E ancora, se un tempo si chiedeva
ad un alunno di fare il riassunto di un libro, oggi gli si
chiede l’analisi narratologica e quindi l’alunno deve sapere se un testo è omodiegetico oppure eterodiegetico.
Anche in matematica le cose si sono complicate.
Oggi si parla di “matematica del certo” e di matematica
del probabile”, di connettivi logici, di congiunzione e di
disgiunzione. Pensiamo ai poveri genitori che si sono
fermati ai simboli dell’insiemistica. Non deve quindi stupire se un papà o una mamma quarantenni, anche dotati
di una cultura superiore alla media, si sentano inadeguati e inevitabilmente superati di fronte ad una realtà
che è cambiata radicalmente.
Per i genitori la scelta è quindi duplice: o un rapido ag-
Egitto, nel quale, come ha sostenuto Papa Benedetto XVI “intravediamo la dolorosa situazione di
tanti migranti, specialmente dei
rifugiati, degli esuli, degli sfollati,
dei profughi, dei perseguitati. Riconosciamo, in particolare, le difficoltà della famiglia migrante
come tale: i disagi, le umiliazioni,
le strettezze, la fragilità”.
Andrea Bezzi
giornamento delle conoscenze, o la rinuncia ad aiutare
i figli con possibili crolli di immagine. L’analisi della
Mastrocola se da un lato mette in evidenza il veloce
cambiamento della nostra società, nella quale, tecniche
e saperi diventano rapidamente obsoleti, dall’altro porta
inevitabilmente a considerare il rapporto genitori-figli,
genitori-scuola.
In particolare pone la seguente domanda: le difficoltà
evidenziate dai genitori si traducono in un vantaggio o
in uno svantaggio per i figli? Al riguardo i pareri degli
esperti sono contrastanti. Per alcuni è giusto che i figli
se la cavino da soli il più possibile: i cambiamenti della
scuola, che impediscono ai genitori di mettere le mani
sui compiti dei figli, sono quindi visti in modo positivo in
quanto, evitando la creazione di dipendenze fra genitori
e figli, impediscono veri e propri disastri pedagogici. Per
altri la presenza dei genitori è invece fondamentale, specie nei primi anni di scuola, in quanto il loro aiuto fornisce ai figli quel supporto psicologico che consente di
consolidare le conoscenze e di acquisire un corretto metodo di lavoro. Le difficoltà evidenziate dai genitori sono
quindi viste con grande preoccupazione. Ma la soluzione dove sta?
Molto probabilmente sta nel mezzo. Se da un lato gli
insegnanti devono fare il loro lavoro, utilizzando gli strumenti, le metodologie e i linguaggi adatti ai tempi, dall’altro i genitori devono svolgere il loro ruolo che
non consiste nel “fare i compiti” ai figli,
ma nel rafforzare la loro
“voglia di apprendere”,
favorendo e incentivando
la loro autonomia nello
studio, incoraggiandoli
davanti alle difficoltà, garantendo la formazione
di quella autostima che
li accompagnerà nel
corso di tutta la vita.
Insegnanti e genitori
sono entrambi fondamentali nella crescita
dei bambini, ma ciascuno
con il proprio ruolo.
Tiziana Zambonato
IN COMUNIONE - 4 - MARZO 2007
Orfanotrofi
addio!
Quale destino per gli “orfani”?
L
a legge 149 del 28 marzo 2001 ha introdotto
una serie di modifiche alla normativa sull’affidamento e l’adozione ed ha stabilito la chiusura degli orfanotrofi entro la fine del 2006.
Gli orfani di oggi sono i minori nati in famiglie povere e disagiate, costretti a vivere lontano da una
mamma e un papà separati, con problemi di droga,
alcool, carcere, abusi sessuali, nonché i figli di immigrati impossibilitati a seguirli ed i minori stranieri non
accompagnati.
Senza famiglia. Sospesi nell’attesa di un futuro. Alle
spalle le fredde camerate e il
refettorio in comune, davanti agli occhi il sogno di una
casa vera.
La legge prevede, infatti, il
trasferimento dei minori
presso famiglie affidatarie o
in case-famiglia.
L’affido è l’inserimento temporaneo, in una famiglia, di un bambino con rilevanti problemi nella famiglia d’origine, nella speranza che quest’ultima torni ad essere uno spazio
affettuoso, relazionale ed educativo. L’affidamento
può essere residenziale o solo diurno. Talvolta consiste nell’ospitare il minore solo per qualche giorno
o qualche ora alla settimana.
La casa-famiglia è una struttura di accoglienza il
più possibile somigliante ad una famiglia, che resta
comunque l’ambito ideale per la crescita di un bambino. Le caratteristiche che rendono la casa-famiglia
simile alla famiglia naturale sono la presenza di figure parentali (materna e paterna) che la eleggono a
loro famiglia, facendone la propria casa a tutti gli
effetti, il numero ridotto di persone accolte, per garantire che i rapporti interpersonali siano quelli di
una famiglia, lo stile architettonico di una comune
abitazione familiare ed il radicamento nel territorio, attraverso la fruizione dei servizi locali e la partecipazione alla vita sociale della zona.
Con notevole lungimiranza, sembrano avere anticipato i tempi l’associazione «Famiglie per l’accoglienza» nata a Milano nel 1982 ed ora diffusa in tutta
Italia e presente anche nella nostra regione e l’associazione «Villaggi Sos Italia» nata a Trento nel 1963.
La prima si propone di diffondere una cultura dell’accoglienza e di accompagnare le famiglie nella
scelta di prendere in affido un minore.
La seconda gestisce numerosi villaggi, delle vere e
proprie case-famiglia.
Per ognuno di questi minori gli enti locali assegnano
un contributo per il suo mantenimento nella famiglia affidataria o nella casa-famiglia.
Un bambino per crescere ha bisogno di adulti che si
prendano cura di lui. Non
solo delle sue esigenze materiali. Di lui. Un bambino
per crescere ha bisogno di un
legame che si sviluppi nella
quotidianità, dentro un luogo
preciso fatto di sguardi, di ritmi, di dialoghi. Ha bisogno
d’essere introdotto alla realtà con un’ipotesi positiva di
significato per la sua vita.
Per le famiglie affidatarie
l’accoglienza di un bambino
può diventare l’occasione per
vivere l’esperienza della gratuità, dell’amore senza
tornaconto.
Molte famiglie affidatarie testimoniano che, accogliendo un bambino non proprio, hanno imparato uno
sguardo più umano, più ricco di benevolenza ed affezione, anche verso i propri figli ed hanno accresciuto la consapevolezza della propria soggettività
educativa. L’accoglienza familiare è “un’avventura”
non per specialisti, ma per la famiglia che apre le
porte e il cuore affinché un altro ne possa godere.
Una famiglia, tuttavia, fatica da sola a vivere le esperienze di accoglienza e a tenere nel tempo con motivazioni ed energia adeguate.
L’associazione “Famiglie per l’accoglienza” è partita proprio da questa consapevolezza. “Punto centrale del lavoro di questi anni è stata la tensione a costruire un’amicizia e una compagnia tra famiglie
affidatarie. Una famiglia che compie un gesto d’accoglienza non deve mai sentirsi orfana”. Quest’amicizia operosa e piena di fascino ha suscitato in molti
il desiderio di accogliere ….
“Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza
saperlo”. (Ebrei 13,2)
Loretta Martinatti
IN COMUNIONE - 5 - MARZO 2007
Quando c’è la salute…NON c’è tut o!
Riva, 24 novembre 2006. Muore di tumore un ragazzo di 22 anni
La sua vita testimonia che si può essere felici anche nella malattia…
CARNEVALE 2007
“Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore. Molta
osservazione e poco ragionamento
conducono alla verità” scrive Alexis
Carrel, giovanissimo Premio Nobel per
la medicina, nelle sue Riflessioni sulla
condotta della vita.
Se applichiamo questo metodo ed osserviamo le persone che ci circondano,
ci accorgiamo che ve n’è di sane ma
infelici e di ammalate ma felici. La mia
impressione è che quest’evidenza contraddica la frase con cui così spesso ci
accomiatiamo: “Quando c’è la salute, c’è
tutto!”.
Senza disconoscere la preziosità della
salute, che si stima soprattutto quando
viene a mancare, è bene provare a comprendere qual è il suo rapporto con la
nostra felicità. Basta essere sani per
essere felici? È sufficiente ammalarsi
perché la possibilità d’esserlo ci sia preclusa? Il grande nome di Teilhard de
Chardin ci aiuta con quest’affermazione tremenda: “Il pericolo maggiore che
possa temere l’umanità oggi non è una
catastrofe che venga dal di fuori, una
catastrofe stellare, non è né la fame, né
la peste; è invece quella malattia spirituale, la più terribile perché il più direttamente umano tra i flagelli, che è la
perdita del gusto di vivere”. La cosa più
temibile non è né l’insuccesso, né la povertà, né la malattia; è invece la perdita
del gusto di vivere… E da questa malattia spirituale non sono immuni neppure coloro che, oltre ad avere salute e
ricchezza, conoscono la fama. Cesare
Pavese, qualche ora dopo aver ricevuto il Premio Strega, il più ambito premio
letterario italiano, scrisse sul suo diario:
“Tornato da Roma, da un pezzo. A
Roma, apoteosi. E con questo?” e si tolse la vita… Se un uomo sano, ricco e
famoso si fa prendere dalla disperanza,
immaginiamo la difficoltà di vincere la
disperazione prodotta dalla sofferenza
senza Cristo, vale a dire senza senso!
Eppure sono in molti ad offrire testimonianza di come sia possibile vivere la
malattia con letizia. Nicola, un ragazzo
universitario di Riva morto il 24 novembre scorso a soli 22 anni, ha vissuto una
giovinezza piena, pur avendo come scomoda compagna una malattia, a detta
dei medici, inguaribile.
Poco prima di morire scrisse ad un amico: “La guarigione non era più il primo
problema, non mi sembrava per nulla
una risposta adeguata a riempire il mio
cuore…. Volevo solo essere felice. Sentivo l’urgenza di essere veramente felice. Ciò mi ha permesso di attaccarmi al
presente in modo che mai avevo sperimentato prima e domandare. Naturalmente chiedo sempre la guarigione
completa… ma senza pretese”. Disse
in un’altra occasione: “Posso solo benedire ogni singolo momento di ciò che
ho vissuto. Posso solo dire grazie! Chiedere un miracolo per me? Ma se ero già
felice! Più miracolo di questo!”. E ancora: “Mi sveglio la mattina e ringrazio d’esserci…… Poi vedo mio padre che mi
porta le medicine e il caffé, mio fratello
che mi aiuta in tutto e lo stesso per l’altro fratello, mia madre che è lì pronta
per qualsiasi cosa ... e che dire. Mi sento voluto e abbracciato”.
L’esperienza d’essere amati e la certezza che la nostra vita è preziosa anche
quando siamo malati la rende più umana e degna d’essere vissuta. A ciascuno di noi è chiesto solo di lasciarci voler
bene, di abbandonarci a Lui.
Marta Leoni
IN COMUNIONE - 6 - MARZO 2007
Basta poco...
I
l Consiglio comunale di Vicenza, il 26 ottobre scorso approvo’, con i voti della maggioranza di centro-destra, l’ordine del giorno favorevole al raddoppio della base militare Ederle, respingendo al contempo la richiesta del centro-sinistra di un referendum cittadino sulla realizzazione di tale progetto.
La base di Ederle fu creata all’epoca della guerra
fredda, quando Italia e Usa avevano un potenziale
nemico e la Nato doveva attrezzarsi ad affrontare nel
migliore modo possibile un’eventuale minaccia.
Fortunatamente non ci fu, nel corso degli anni, un
seguito a queste preoccupazioni e oggi se si puo’
considerare un nemico comune il terrorismo
islamico, non vi e’ la garanzia, come sostengono illustri esperti, che gli Stati Uniti siano disposti a tenere conto, nel momento in cui decidessero di colpirlo, del nostro giudizio e delle nostre valutazioni: c’e’allora il rischio, in futuro, di leggere sui giornali che gli aerei americani di Ederle 2 hanno utilizzato il nostro territorio, per un’operazione militare?
E’ una domanda che sicuramente qualcuno al governo oggi si pone, mentre alcuni altri liquidano la
faccenda come un “problema urbanistico-territoriale.”
Probabilmente ,come spesso succede, la verita’ rimane un po’ nascosta, dietro alla versione ufficiale
che viene data alla popolazione.
Forse l’esclusivo interesse nazionale non viene tutelato per non essere considerati “antiamericani”,
dando cosi’ l’impressione di scarsa autonomia.
Forse si evita di compromettere la realizzazione di
eventuali commesse militari che il Pentagono
potrebbe,tra poco, assegnare ad aziende italiane.
E’in ballo la realizzazione dell’aereo piu’ costoso
della storia, l’ F35 O JSF, che sarà adottato,oltre
che dali Usa, anche da numerosi paesi Nato, con un
giro d’affari di molti miliardi di dollari. Il valore per
l’ industria militare italiana e’ stimabile in dieci miliardi di dollari, gia’ impegnati in parte dal nostro
governo.
A tal proposito “ci sarebbe” una legge in Italia, e
precisamente la 185 del 1990 che disciplina il commercio delle armi nel senso che ne vieta le esportazioni ai paesi belligeranti o i cui governi sono re-
sponsabili di accertate gravi violazioni delle convenzioni sui diritti umani. Le guerre preventive in Iraq e
in Afghanistan, nonche’ il carcere di Guantanamo,
le torture di Abu Ghraib, non sono in questo senso
un bel biglietto da visita per il nostro “cliente” americano.
Il rispetto delle leggi non dovrebbe essere un optional, ma l’autorizzazione da parte del governo precedente alla vendita degli elicotteri Agusta alle forze americane, calpesto’ questo principio, anche se fu
salutato come un grande successo del “made in
Italy”.
Lo stabilimento previsto per la costruzione del JSF
e’ situato a Cameri, paese situato vicino a Novara,
dove e’ presente un aereoporto per la manutenzione
dei Tornado e di altri caccia dell’aeronautica italiana
e che verrebbe trasformato ad hoc per
l’assemblaggio dei F35.
In merito e’ sa segnalare la dura presa di posizione
di mons. Fernando Charrier, vescovo di Alessandria: “Desideriamo riaffermare, come comunità cristiana, la necessità di opporsi alla produzione e alla
commercializzazione di strumenti concepiti per la
guerra…..Riteniamo che la produzione di armamenti non sia da considerare alla stregua di quella di beni economici qualsiasi ed e’ per questo motivo che, oltre ai principi etici applicabili
all’economia,occorre tenere conto di altri principi
piu’ specifici un rapporto alla natura stessa di altri
strumenti di distruzione.”
Significative anche le parole di Benedetto XVI nel
messaggio per la Giornata della Pace del 1 gennaio
2006: “….non si puo’ non registrare con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi…Quale cammino di pace sara’ mai
possibile,se si continua a investire nella produzione di armi e nella ricerca applicata a svillupparne
di nuove?”.
Dunque Vicenza come Cameri o come Aviano? (dove
in un’inchiesta pubblicata da un noto quotidiano sembrerebbe confermare la presenza illegale di armi nucleari).
In tutte e tre le localita’ sia la popolazione (a Vicenza
oltre il 70%),sia primissime autorita’ ecclesiastiche
contro la realizzazione del progetto.
Sabato 17 a Vicenza hanno manifestato in piu’ di
centomila, in modo pacifico, per il no, ed e’ stata
una felice e tranquilla giornata, con in prima fila
mamme e bambini.
Come sempre basterebbe,in una democrazia, ascoltare il desiderio della maggioranza.
Basta poco…
Konrad Vedovelli
IN COMUNIONE - 7
- MARZO 2007
“Filosofia,utilepassione”
V
olevo, assieme a voi, riflettere su
un argomento di sicura attualità,
ma che ormai già da tempo ci
portiamo in saccoccia come fosse un peso
normale a cui ci siamo abituati a portare.
L’argomento riguarda l’apprendimento
scolastico dei nostri alunni o studenti.
Ora non stiamo a ripetere le solite frasi
fatte: “ lo studente non sta attento, la scuola non insegna bene, i professori sono
disinteressati all’insegnamento dei loro
studenti, la cartella pesante, troppi compiti, ci vorrebbe la scuola di una volta,
ecc. ecc. ecc..
Soffermiamoci su quello che abbiamo
oggi, tranne queste chiacchiere da salotto. Cosa abbiamo oggi? Oggi abbiamo
una struttura, dove al suo interno lavorano delle persone, che con la professionalità e capacita’ di esercitare la loro professione, cercano di far apprendere a dei
bambini o ragazzi, quello che è compreso in un programma, il quale a sua volta
è stato elaborato da persone altrettanto ritenute capaci professionalmente di decidere come e cosa inserire in questa raccolta di materie, di metodi, di tempi, atti
ad aiutare chi lavora nella struttura come
maestro, nello svolgimento dell’insegnamento del contenuto di questo programma. Beh, in una parola sola si potrebbe
dire anche scuola e se riletto bene si potrebbe dire anche famiglia, società. Comunque, fin qua non fa una piega, se non
fosse per il risultato. I maestri, i professori, noi genitori lo proviamo ogni giorno, chi più chi meno, chi troppo chi per
niente. Il risultato sarebbe ottimale se chi
insegna e chi apprende lavorassero in sinergia fra di loro per un risultato comune, ma non è così. Subentrano fattori evidentemente poco controllabili, come può
essere in certi casi l’età, che definirei selvatica; può essere la scelta della scuola
sbagliata, condizionati da chissà quante
cose; può essere l’antipatia che si prova
in certe materie che non per tutti sono interessanti; e potremmo elencarne molte
altre, ma non c’è lo spazio. Ma, mentre
queste motivazioni possono essere considerate soggettive e cioè controllate da
ogni singolo soggetto, una cosa invece
deve essere fatto in comune fra chi insegna e chi apprende, ed è creare l’interesse e per non rendere noioso questo
passaggio ci vuole passione, motore per
un eccellente risultato. Erich Fromm, nel
suo libro: “ Avere o Essere? “, fa questa
distinzione: “ Studenti che facciano propria la modalità esistenziale dell’avere
assisteranno a una lezione udendo le parole dell’insegnante, afferrandone la
struttura logica e il significato e facendo
del loro meglio per trascrivere ognuna
delle parole stesse nel loro quaderno
d’appunti, in modo da poter poi mandare
a memoria le annotazioni e quindi superare la prova di un esame. Ma il contenuto non diviene parte del loro personale
sistema di pensiero, arricchendolo e dilatandolo; al contrario, essi trasformano
le parole che odono in agglomerati di idee
cristallizzate o in complesse teorie che comunque immagazzinano passivamente.
Gli studenti e quanto viene loro insegnato, rimangono estranei.
Mentre invece studenti che facciano propria la modalità di rapporto con il mondo
incentrata sull’essere, anziché essere passivi recipienti di parole e idee, ascoltano,
odono e, cosa della massima importanza,
ricevono e rispondono in maniera attiva,
produttiva. Ciò che ascoltano stimola gli
autonomi processi di elaborazione mentale, provocando in loro il sorgere di nuove domande, di nuove idee, di nuove prospettive. Il loro ascoltare è un processo
vitale. Prestano orecchio con interesse,
odono davvero quel che l’insegnante dice,
spontaneamente si rivitalizzano in risposta a ciò che ascoltano. Non acquisiscono semplicemente conoscenze, un bagaglio da portarsi a casa e mandare a mente. Ognuno di loro è stato coinvolto ed è
mutato: ognuno dopo la lezione è diverso da come era prima. Naturalmente, questa modalità di apprendimento può imporsi solo qualora l’insegnante offra argomenti stimolanti.
A rileggere questa eccellente spiegazione su ciò che significa apprendere, mi ricordo del professor Jhon Keating e della:
“società dei poeti estinti“ un gruppo di
ragazzi a cui il professore insegnò cos’è
una poesia e come scriverla, ma soprattutto insegnò loro a vivere al di fuori dagli schemi, a rischiare per poterne essere
fieri. IL film era : “ L’attimo fuggente “
con Robin Williams, da rivedere.
Tutte le materie che vengono insegnate a
scuola le possiamo definire complete,
perché ad ogni domanda c’è la risposta
esatta, che qualsiasi alunno, studente, se
capace, riesce a capire e ad immagazzinare, 1 + 1 = 2 sia per me, che per te, che
per lui, ma nulla di più. Ma c’è una materia che non ha nessuna risposta, ma un
sacco di domande, ed è la : “ FILOSOFIA “. Materia eccellente, affascinante,
capace di far accrescere l’interesse dell’idea personale per una visuale più autentica e meno costruita a puntino per un
mercato di vite in balia di un vento che
soffia sempre dalla stessa parte. La Filosofia può essere sicuramente un mezzo
valido per farci domande su ciò che ci
sembra già sicuro, per aprire la nostra visuale su ciò che pensiamo non serva girare la testa, a mettere in dubbio noi stessi e i nostri ideali, a metterci in discussione per un bene comune. Per questo
l’insegnamento della filosofia agli alunni, studenti, sarebbe utile fin dalle prime
scuole, in forma adatta certamente, questo aiuterebbe i ragazzi di oggi e di domani a crescere più umili e più disponibili a mettersi in gioco nella società. Praticamente quello che non sanno fare la
maggior parte dei nostri politici, i nostri
governatori.
Quest’ultima non vuole essere una critica, ma uno stimolo a chi ha sempre fatto
il possibile per dare il meglio di se stesso
con lo scopo di gestire ogni cosa come
una grande famiglia, che si chiami scuola, genitori o società. Per gli altri che rimanga pure una critica, spero utile per
loro.
Savater, grande filosofo diceva: “La mia
grande forza è non aver trovato una risposta a niente“.
Luca Girardi
IN COMUNIONE - 8 - MARZO 2007
Martiri d’oggi, uccisi perché testimoni del Risorto
Un libro di Gerolamo Fazzini racconta le storie di 191 vite religiose
spezzate in vari luoghi del mondo
“Molti cristiani, già alle origini della
Chiesa, testimonieranno la loro fede con
l’effusione del sangue. Ai primi martiri
ne seguiranno altri nel corso dei secoli
fino ai giorni nostri. Come non riconoscere che anche in questo nostro tempo,
in varie parti del mondo, professare la
fede cristiana richiede l’eroismo dei martiri? Come non dire poi che dappertutto,
anche là dove non vi è persecuzione, vivere con coerenza il Vangelo comporta un
alto prezzo da pagare?” (Papa Benedetto XVI, Angelus 26 dicembre 2005)
Il 24 marzo di ogni anno si celebra la giornata in ricordo dei missionari martiri. Attraverso questa giornata, tutte le comunità parrocchiali e le comunità religiose
entrano in comunione spirituale con i missionari e le missionarie sparsi in ogni angolo della terra, attraverso la preghiera,
il digiuno e la solidarietà fraterna. Quest’anno segnaliamo un libro di Gerolamo
Fazzini “Lo scandalo del martirio, inchie-
sta sui testimoni della fede del terzo millennio” (Ancora, 208 pagine, 14 euro) che
racconta le vicende di 191 martiri contati
nel periodo che va dal 1° gennaio 2000
al 31 dicembre 2005. L’autore,
condirettore della rivista Mondo e missione ed editorialista del quotidiano Avvenire, parla di “globalizzazione del martirio” e ricorda che “i cristiani (missionari stranieri ma anche preti locali e laici) vengono uccisi – oggi come ieri – per
molteplici ragioni: perché in nome del
Vangelo si oppongono all’ingiustizia, perché si battono per la pace, perché difendono la causa dei deboli, oppure perché
appartengono ad una religione spesso
minoritaria e non di rado associata tout
court all’Occidente, al “nemico””.
Per quanto riguarda i contesti geopolitici
e religiosi più pericolosi per i testimoni
del Cristianesimo, lo studio di Fazzini
propone un quadro complesso: “La situazione della libertà religiosa nei Paesi a
maggioranza musulmana è, in larga parte, assai dura per i cristiani. Idem per i
Paesi comunisti che non riconoscono il
diritto di credere come uno dei diritti fondamentali dell’uomo, ma semplicemente
come una concessione dello Stato. Tuttavia, non sono questi i luoghi con il maggior numero di martiri bensì Paesi cattolici come la Colombia o a maggioranza
cristiana come il Congo. Oppure l’India,
dove il fondamentalismo di marca indù
si sta rivelando non meno pericoloso di
quello musulmano”.
Fazzini sottolinea la pienezza delle vite
di queste persone strappate alla missione, al servizio e alla condivisione con gli
altri: “Il martire è santo ben prima di essere ucciso, infatti ha dato la sua vita a
Cristo ben prima di dare la vita”. E ancora “Con la loro vita e la loro morte ci
consegnano una domanda ineludibile: per
chi vivere? La loro testimonianza è così
dirompente che possono suonare invadenti per un cattolicesimo in pantofole
come il nostro. Ma, più in profondità, il
martire inquieta perché richiama un fatto: che la Perla del Vangelo è così preziosa che per essa merita dare tutto. Vita
compresa”.
Fernanda Tapparelli
I GRANDI: l’Abbe Pierre
F
requentando la nostra sempre aggiornata biblioteca,
sfogliando i quotidiani, ho trovato grande risalto dato
alla scomparsa di un grande uomo francese: l’Abbe
Pierre. Il frate francescano era nato a Lione nel 1912. Incontrò il francescanesimo dopo una gita ad Assisi.
Entrò nel convento dei cappuccini della sua città natale, dopo
aver distribuito ai poveri la sua parte di eredita’ paterna. Nel
1938 fu ordinato sacerdote; la sua vita non fu di certo fuori
dal mondo. La sua vocazione di povertà si coniugò con un
forte impegno sociale, che in quei anni significava impegno
per la giustizia, per la libertà in una Francia occupata dai
soldati tedeschi.
Salvò diversi ebrei polacchi, ricercati dalla polizia; divenne
anche guida alpina, trasportando attraverso Alpi e Pirenei,
le persone in pericolo. Fu partigiano nel 1943, dando un importante contributo alla liberazione della sua patria. Arrestato, riuscì a scappare, raggiunse Algeri in un sacco postale.
Dopo la guerra rientrò in Francia e venne eletto in Parlamento. Fondo’ il Movimento Universale per una Confederazione Mondiale. In seguito fondò il movimento Emmaus, al
quale si dedicò dopo aver lasciato il Parlamento.
Il primo alleato dell’ Abbe Pierre, fu un carcerato, tornato a
Parigi malato e solo, abbandonato dai propri parenti. Ospite
del frate, trovò alloggio in una
vecchia casa della capitale
che diventò la prima comunità Emmaus. Il Movimento si
fece conoscere e fu in grado
di attirare un gran numero di
donazioni dopo un famoso
appello a Radio Lussemburgo che nel 1954 scuotè la Francia.
In quell’anno venne aperto il primo cantiere di 82 case per i
senzatetto. In seguito egli girò tutte le città della Francia e
venne chiamato in vari paesi europei per incontri e conferenze. Le comunità Emmaus cominciarono a sorgere anche in America e Medio Oriente: esse sono delle comunità
di poveri che mediante il lavoro di recupero e riutilizzo di
quanto viene buttato via, riescono ad aiutare chi sta ancora
peggio. L’Abbe Pierre ha ricevuto molte onoreficienze ed è
stato proposto anche per il premio Nobel.
Tranne che nell’ultimissimo periodo, nel quale fu sopraffatto
dalla malattia egli ha viaggiato in tutto il mondo, per fondare
nuove comunità, aiutare le esistenti e continuare la battaglia
in difesa delle persone ai margini della società.
Frenez Alberto
IN COMUNIONE - 9 - MARZO 2007
News dal Consiglio parrocchiale
N
ei primi due incontri dell’anno
sono stati trattati diversi punti:
quindi parecchia carne al fuoco!
Innanzitutto, come sempre, i vari gruppi
hanno riassunto la loro attività’ in questi
mesi.
Il Gruppo Giovani, dopo aver contribuito al successo della Settimana Comunitaria, sta organizzando l’allestimento di un
recital. Il 28/02 inizia un cineforum che
proseguirà’ in marzo, in collaborazione con
comune, ritorno al futuro e scuole. É un
progetto molto interessante e sentito, anche grazie alla collaborazione di alcuni insegnanti
La S. Vincenzo, dopo il successo della raccolta dei regali della giornata della Carità’
(vigilia di Natale), doni spediti ai bambini
in Romania, si sta concentrando nel sussidio ad una famiglia; sul settimanale “Vita
Trentina” (numero del 11.02.2007) e’ stato
pubblicato un articolo riguardante l’attività’ dell’associazione
L’Ordine Francescano Secolare comunica che le giovani coppie a marzo entreranno in fraternità; prosegue dall’avvento il
sostegno alla mensa in Bolivia, e prossimamente forse si arriverà ad aprire una
scuola in Vietnam, delle suore clarisse.
Il Rinnovamento Cattolico Carismatico
ha promosso una raccolta di indumenti per
l’Orfanotrofio e ha inviato un’offerta per i
bisognosi di Trento.
L’Oratorio non si è cullato sugli allori per
il gran successo della recita di Natale (ne
stanno pensando una con i giovani) : l’annuale gita sulla neve è “slittata via artificialmente” con grande partecipazione,
mentre papà, mamme e giovani e fanciulli
hanno dato il meglio di se stessi in vista
del Martedì Grasso (costruzione carro, confezione vestiti, ecc. ecc..)
Il Gruppo Missionario, in particolare ha
aiutato ad organizzare la veglia della pace,
il 3 gennaio, e come da tradizione il 06 gennaio, per la benedizione dei bambini, ha
preparato un segno, ai piccoli distribuito.
Il movimento dei Cursillos ricorda che
nella giornata del 11 marzo p.v. si terrà alle
Laste un incontro di spiritualità aperto a
tutti, dalle ore 09 alle 16.30, ospite don
Tomasi; il titolo dato alla giornata è: “Rendiamo ragione della speranza che e’ in noi.”
Comunità e Liberazione prepara il viaggio a Roma per l’incontro con il Papa del
25 marzo p.v.:
partenza in treno da Trento, le iscrizioni
sono aperte a tutti. A Natale, si è scelto di
aiutare un asilo francescano a Betlemme;
anche al venerdì” grasso la raccolta è con-
tinuata, organizzando una cena con tombolata. Proseguono poi gli incontri a tema
in collaborazione con Iti e Arcivescovile.
Le Acli propongono, come riflessione per
i martedì’ di Quaresima la visione di video
fatti dalla Diocesi in occasione del Congresso di Verona..
Il Gruppo Malati, si incontra il 3° venerdì del mese e il suo scopo è bussare alle
porte dei malati per farli sentire meno soli.
Come si può vedere sono tanti i gruppi e
le persone che si impegnano giornalmente in queste attività meritorie: lo fanno
con spirito di sacrificio e abnegazione, per
portare un beneficio a tante altre persone
della nostra comunità ed anche di comunità lontane.
E’ doveroso pertanto, da parte di tutti,
rendere loro omaggio ed aiutarli in questi compiti con la partecipazione e la collaborazione. Ah, dimenticavo: tutte queste comunicazioni, appuntamenti, resoconti li trovate in forma più’ estesa, visitando il “neonato” sito della Parrocchia,
collegandovi all’indirizzo
www.parrocchiamezzolombardo.it
Ed ora, una raffica, in ordine sparso, di altre comunicazioni e argomenti trattati:
Festa della S. Famiglia: c’erano poche
coppie, ci ripromettiamo di reclamizzare
meglio questo avvenimento importante, del
31 dicembre
Sito internet: come già detto, è partito!
Situazione economica: qui siamo alle
dolenti note, pertanto per non compromettere il buon umore Vi rimando all’articolo
preposto.
Comitato gestione Teatro: entrano a pieno titolo, dopo le dimissioni degli attuali
componenti, la signora Sara Caset e i signori Italo Wegher e Andrea Bezzi
Assemblea Diocesana dei Consigli Pastorali: Don Federico che vi ha partecipato
ha relazionato sull’andamento dei lavori:
tra l’altro si è parlato che bisogna lavorare
su orizzonti ampi, di collaborazione e assunzione di responsabilità da parte di organismi come i consigli pastorali.
Quaresima 2007: vi è stata una partecipata riflessione sulle proposte da presentare
alla Comunità. In considerazione anche
delle celebrazioni dello scorso anno; un
aspetto importante da riscoprire è anche il
digiuno, che potrebbe essere proposto come
tema, digiuno non solo dal cibo, ma inteso
anche come rinuncia, anche temporanea,
verso qualche altra cosa ( magari dalla Tv).
Dopo aver preso in considerazione le proposte, in conclusione per quest’anno si cercherà di impegnarsi a vivere bene le iniziative che ci sono nella Quaresima con
particolare attenzione e cura alla celebrazione penitenziale del lunedì’ santo in cui
la comunità’ dovrebbe trovarsi per camminare insieme verso la Pasqua. Per finire ricordiamo che il 4 marzo p.v., The Rivers
Boys, organizza una rassegna di gruppi musicali dedicata al nuovo progetto di Mario
Battocletti in Tanzania. Per ora è tutto: un
ringraziamento particolare a Marianna che
cura con particolare solerzia la redazione
dei verbali del Consiglio.
Konrad Vedovelli
Flash... dall’Africa
Ho appena letto queste parole di Miriam
con le foto che mi ha mandato, e ho
pensato di farvi partecipi di queste poche righe cariche di speranza.
Claudia
“Realtà vera, vivace e piena di amore è
l’orfanotrofio di Inzihi, un villaggio a 20
km da Iringa sulla strada rossa che porta al Ruaha park. Qui Luigi, medico e
Chiara, volontaria hanno voluto e mandano avanti il progetto Asante Sana (in
swahili Grazie molte) che accoglie gli orfani del villaggio e li inserisce in una realtà famigliare. Alcuni di loro necessitano delle cure per malattie tra cui anche
l’AIDS ma tutto qui sembra essre accolto in un grande cuore ed è colorato come
gli occhi entusiasti di Chiara che ha curato l’allestimento dei locali. Luigi si dedica anche al dispensario con sala parto
del governo, rinnovato con i fondi italia-
ni raccolti dai volontari. La bellezza del
paesaggio e l’atmosfera che si respira in
questa realtà fanno sperare in un’Africa
migliore”.
Miriam
IN COMUNIONE - 10 - MARZO 2007
Storia di un prete che è balzato
da una Parrocchia di 6.ooo abitanti
ad una stanza di… 6 metri quadrati…
I
l giorno 22 dicembre scorso si è laureato brillantemente don Cristiano Bettega, cappellano nella
nostra parrocchia dal 1998 al 2002.
Una bella notizia per la nostra comunità che, durante il periodo di studio a Francoforte, ha sempre tenuto viva l’amicizia con lui.
Una “delegazione” è stata incaricata di portare al
laureando il supporto morale di Mezzolombardo.
Nelle due macchine, partite di buon’ora il giorno stesso della laurea, ha trovato posto anche un ricco buffet
preparato con l’aiuto di molte persone, che per l’occasione si sono rivelati dei veri cuochi e pasticceri.
Il rinfresco non poteva certo mancare per festeggiare degnamente questo traguardo. Un buffet davvero internazionale!
Alla festa infatti si parlavano molte lingue. Oltre all’italiano mescolato al dialetto trentino e all’accento
siciliano, si potevano incontrare persone di mezzo
mondo, tanti pezzi della storia di amicizie di don
Cristiano: tedeschi, indiani, nigeriani, tanzanesi,
libanesi, spagnoli.
Ma sentiamo direttamente da lui come ha vissuto
quest’esperienza all’estero e quali progetti sono in
cantiere per il futuro.
Sono stati anni faticosi e di solitudine – racconta,
riferendosi anche alla malattia e alla morte della
mamma – ma insieme arricchenti per l’incontro sia
con la cultura tedesca che con la teologia di Bruno
Forte, oggi vescovo di Chieti - Vasto.
A proposito della solitudine, don Cristiano ci
tiene a ringraziare chi,
facente parte la comunità di Mezzolombardo, si è prodigato, nel
corso dei suoi anni in
Germania, a farlo sentire meno solo, chi con
una telefonata, chi con
una lettera, chi con un
sms, chi con una visita. Sono stati tutti segni di amicizia e di stima che hanno contribuito a consolidare alcuni rapporti.
Ma torniamo agli studi:
proprio la teologia di
Bruno Forte è stata argomento di tesi della
laurea di don Cristiano.
Bruno Forte si definisce un uomo con un orecchio
incollato alla terra e con l’altro in ascolto del
cielo.Tutto il suo lavoro è un mettere insieme il mistero Dio con la ricerca delle sue tracce nella storia
degli uomini. Il teologo avverte la necessità di tenere insieme la bellezza di Dio con la concretezza delle situazioni vissute dalle persone. Cerca, con un
linguaggio non astratto, ma il più possibile comune,
di affascinare alla bellezza del mistero di Dio, partendo dalle domande profonde: il perché del dolore
nella storia, la presenza del male. Tutto ruota attorno al mistero della Pasqua, intesa come passione,
morte, sepoltura e risurrezione di Gesù. Nasce quindi
un sua grande attenzione alle gioie e alle sofferenze della gente, con la quale non ha mai perso il
contatto:e questa la sento la via anche per me, orientandomi non soltanto all’insegnamento, ma anche
al servizio pastorale, per quanto mi sarà possibile.
In riferimento ai progetti per il mio futuro mi aspetta
probabilmente, la strada dell’insegnamento presso
il seminario della nostra diocesi e una collaborazione nella parrocchia della Madonna della Pace sempre a Trento.
E noi per il nostro cammino di catechesi saremo lieti
di poter approfondire insieme a te questi concetti
teologici che sentiamo urgenti, per gustare, nella ricerca della bellezza, la vicinanza tra di noi e con
Dio.
Afra, Marialisa e don Cristiano
INSERTO SETTIMANA SANTA - I
Comunità Parrocchiale
Mezzolombardo
SETTIMANA SANTA
2007
INVITO PROPOSTE
per vivere insieme la
Pasqua del Signore
INSERTO SETTIMANA SANTA - II
VENERDI’ 30 MARZO, alle 20.30: VIA CRUCIS PER TUTTA LA COMUNITA’
Partenza dalla chiesa parrocchiale e conclusione nella chiesa di s. Pietro
DOMENICA DELLE PALME - 1° aprile
Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor!
ore 9.30:
Distribuzione e benedizione dei rami d’ulivo presso la chiesa di san Pietro
Processione in onore di Gesù, il Messia
Celebrazione Eucaristica, con meditazione sulla Passione.
ore 17:
ore 18:
Solenne Adorazione Eucaristica per tutti, animata dal Consiglio Parrocchiale.
Gruppo Pensionati e Anziani.
LUNEDI’ SANTO - 2 aprile
ore 8.00:
ore 9.00:
ore 10.00:
ore 11.00:
ore 15.30:
ore 16.15:
ore 17.00:
ore 18.00
ore 20. 30
Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia
Via Trento, via Milano, via Fiorini, via S. Antonio, p.zza C. Battisti, p.zza S.Giovanni,
via S.Pietro, via Canevarie, via Roma, via Taiti, via Degasperi.
Via Morigl, via Molini, via Rotaliana, via Morei, via Perlasca.
Sospensione
Ragazzi delle elementari e catechisti.
Ragazzi delle medie e catechisti.
Corso Mazzini, vicolo Pozzo, via Dante, p.zza Cassa Risparmio, via A. de Varda, p.zza
Erbe, Travaion, via Garibaldi, corso del Popolo, p.zza Vittoria, via 4 Novembre, via E. de Varda,
via Cavalleggieri Udine, via Bertagnolli, p.zza Dalpiaz, via De Scari, via S. Anna, p.zza Pio XII,
via Filos, via Manzoni, via degli Alpini, via Carducci, via Zandonai, via D.Chiesa, via Frecce
Tricolori, via S.Vigilio, via Devigili.
A.C.L.I. — Benedizione
CELEBRAZIONE PENITENZIALE PER GIOVANI E ADULTI
MARTEDI’ SANTO - 3 aprile
ore 8.00:
ore 9 – 10:
ore 15.00:
ore 16.00:
ore 17.00:
ore 18.00:
Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia
Come Lunedì Santo
Corso Mazzini, vicolo Pozzo, via Dante, p.zza Cassa Risparmio, via A. de Varda, p.zza Erbe,
Travaion, via Garibaldi.
Corso del Popolo, p.zza Vittoria, via 4 Novembre, via E. de Varda, via Cavalleggieri Udine.
via Bertagnolli, p.zza Dalpiaz, via De Scari, via S. Anna, p.zza Pio XII, via Filos, via Manzoni,
via degli Alpini, via Carducci, via Zandonai, via D.Chiesa, via Frecce Tricolori, via S.Vigilio,
via Devigili.
Animatori C.d.A. - Associazioni e Movimenti
Benedizione.
MERCOLEDI’ SANTO - 4 aprile
ore 8.00:
ore 9.00:
ore 10.00
ore 11.00:
Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia
Ordine Francescano Secolare e Apostolato della Preghiera
Catechisti e Cursillisti
Benedizione a conclusione dell’Adorazione Eucaristica
INSERTO SETTIMANA SANTA - III
TRIDUO PASQUALE
del Signore morto, sepolto e risorto
GIOVEDI’ SANTO - 5 aprile
“...e Gesù, sapendo che era giunta la sua Ora, amò i suoi fino alla fine...”
E’ giorno di gioiosa attesa
ore 8.00
ore 9.00
ore 20.30
ore 22.00
ore 23.00
A seguire
Preghiera comunitaria di Lodi
In Duomo a Trento: Messa Cresimale - consacrazione Oli Santi
EUCARESTIA SOLENNE: E’ LA CENA DEL SIGNORE
Porteremo all’altare i salvadanai con le offerte a favore degli affamati nel mondo
Adorazione Eucaristica per adolescenti e giovani
Adorazione Eucaristica per gli adulti
Volontari fino al mattino
VENERDI’ SANTO - 6 aprile
Con il suo Sangue, Gesù inaugura la nuova Alleanza.
E’ giorno di digiuno e astinenza
ore 8.00
ore 15.00
ore 20.30
Preghiera comunitaria di Lodi
VIA CRUCIS in chiesa parrocchiale
CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE:
Liturgia della Parola - Preghiere universali - Adorazione della Croce - Comunione
SABATO SANTO - 7 aprile
E’ giorno di silenzio e riflessione, giorno di meditazione sulla Passione e Morte del Signore.
ore 8.00
Preghiera comunitaria di Lodi
PASQUA DI RISURREZIONE DEL SIGNORE - 7-8 aprile
“...Notte veramente santa, nella quale Gesù passò dalla morte alla Vita!...
Sabato
ore 20.30
Domenica
SOLENNE VEGLIA PASQUALE - Benedizione del fuoco e del cero pasquale -Annuncio pasquale - Liturgia della Parola, Eucaristica.
Sante Messe ad ore 7.30 - 10 – 20.
Le celebrazioni in convento: GIOVEDI’ SANTO ORE 20 – VENERDI’ SANTO ORE 15
(non ci sarà la Veglia Pasquale in Convento, ma solo in Parrocchia)
INSERTO SETTIMANA SANTA - IV
LASCIAMOCI RICONCILIARE CON IL SIGNORE
Celebrazione comunitaria della
per giovani e adulti:
per i ragazzi
I media
II media
III media
per scolari: IV elementare
V elementare
RICONCILIAZIONE:
lunedì
mercoledì
mercoledì
giovedì
lunedì
venerdì
2
21
28
22
26
30
aprile
marzo
marzo
marzo
marzo
marzo
ore 20.30
ore 14.30
ore 14.30
ore 16.00
ore 16.30
ore 14.30
disponibili 5 confessori
primo gruppo
secondo gruppo
primo gruppo
secondo gruppo
venerdì
mercoledì
lunedì
lunedì
16
21
12
19
marzo
marzo
marzo
marzo
ore 14.30
ore 16.30
ore 16.30
ore 16.30
primo gruppo
secondo gruppo
primo gruppo
secondo gruppo
Inoltre si confessa:
Sabato 31 marzo
ore 16 - 18
Mercoledì Santo
ore 16 – 18
Giovedì Santo
ore 15 – 19
Venerdì Santo
ore 8.30 – 11
ore 16– 19
Sabato Santo
ore 8.30 – 11
ore 14 – 19
Raccomandiamo di anticipare il più possibile il momento della Riconciliazione.
Buona Pasqua!
IN COMUNIONE - 11 - MARZO 2007
Gesù è arrivato in treno!
È
tornato anche quest’anno il Recital di Natale
dell’Oratorio, questa volta intitolato “Gesù
Arriva in Treno”. Lo spettacolo era già stato
scritto e messo in scena nel 1996 da Luca Bertolla,
ma si è voluto riproporlo, dieci anni dopo, su un palco diverso, con registi diversi, ma soprattutto con
bambini e ragazzi nuovi. Tanti sono stati infatti i componenti che hanno deciso di iscrivesi a questa tradizionale iniziativa, che ormai
è una delle più belle in grado
di raccogliere nello stesso
luogo tanti bambini di età diverse. Tra attori, ballerini e
cantanti, tecnici, aiutanti,
costumisti, scenografi e tutto
il resto siamo arrivati a superare i cento partecipanti, che
hanno collaborato a rendere
unico il messaggio del Recital.
Su un vagone di un treno, la
vigilia di Natale, si incontrano un bambino con la sua
mamma, una giovane e ricca contessa ed un presentatore tv, tutti con ideali e stili di vita completamente
discordanti. A bussare alle porte dello scompartimento giungono Erode, i Re Magi, i pastori, gli angeli e
Giuseppe con Maria incinta del piccolo Gesù, che
fanno capire hai personaggi il valore vero del Nata-
le, che è ben distante da quello ormai imposto dai
media e dal benessere. “Anche questa notte Gesù è
nato, anche se nessuno si è accorto di lui; ogni giorno, in ogni momento lui ci è vicino, anche se magari
non lo riconosciamo o lo trattiamo male. Ma se provassimo, per una volta, ad immaginare che sia lui
quello seduto accanto a noi riusciremmo a vedere un
mondo nuovo e una realtà diversa, e ci accorgeremmo che Dio cammina sulle nostre strade insegnandoci a vivere come suo figlio e regalando ad ognuno
di noi un sorriso e un po’ di tempo per amare!”.
Questo era il messaggio finale, che ha concluso lo
spettacolo lasciando gli spettatori con un sorriso sulle
labbra e con la voglia da parte di tutti di un grande
applauso sicuramente meritato. Sono tante infatti le
persone che collaborano con quest’importante ini-
ziativa: bambini, sempre numerosi,
mamme che aiutano nei preparativi,
giovani importantissimi per la buona riuscita che danno ben volentieri
la loro disponibilità per il backstage,
il coro Osanna (diretto dalla nostra
pazientissima e insostituibile Claudia) che da diciassette anni collabora
con l’Oratorio e che quest’anno ha
festeggiato i 20 anni dalla fondazione.
A tutti loro va un ringraziamento,
dimostrato anche con i calorosi applausi del pubblico, numerosissimo
in entrambe le serate e che ha segnato un record di presenze nella storia del teatro. Una
grande soddisfazione in tutti i sensi, quindi, che è di
buon auspicio per iniziare subito a pensare al Recital dell’anno prossimo, con la speranza di riuscire a
raccogliere anche la prossima volta tante soddisfazioni e tanti sorrisi!
IN COMUNIONE - 12 - MARZO 2007
Settimana Comunitaria on line…
…minuto per minuto!
cronaca dell’ultimo giorno del diario on-line pubblicato sul nostro sito
Oratorio di Mezzolombardo,
venerdì 02 febbraio 2007
E fu sera e fu mattina: quinto giorno
“Il gran finale: e passa in mezzo…”
Aiuto! Aiuto! Aiuto! Guardo l’orologio e sono già le 2.26 di notte e qui
siamo in piena attività. Sembra di essere in fabbrica, dove l’attività non si
ferma mai. Così è la settima comunitaria: un’esperienza da vivere 24 ore
su 24, in cui non ci si ferma quasi mai,
veramente poco poco. Scherzi, canti, cori, tanta amicizia… non c’è
veramente tempo per dormire. Chiara ci accompagna con la sua chitarra e tutto è ancora più bello.
Uno di questi canti è il titolo dell’articolo: “E passa in mezzo”. I ragazzi
si mettono da una parte e dall’altra del
corridoio, in modo da formare due ale.
A turno si passa in mezzo con il rischio di ricevere qualche “carezza
o qualche sberlotta”. Anche don
Andrea si è dovuto sottoporre a questo gioco. E’ una vecchia tradizione
già di 4 anni che non vuole tramontare. Siamo insomma a pieni giri.
In verità la giornata è scivolata via in
modo veloce tra mille impegni. Anzi,
forse possiamo dire che questa giornata, l’ultima, ha avuto più impegni
in assoluto. Un’amichevole di calcio
sopra Bolzano, ha costretto 5 ragazzi
a rientrare solamente alle 23.00 per
cenare. La nostra animatrice Chiara
aveva la partita di pallavolo ed è tornata solamente alle 23.30. Insomma,
per trovare tutto il gruppo unito, abbiamo dovuto aspettare quasi la mezzanotte, l’ora della nanna. E invece ecco che come per magia… inizia la festa!
Le registrazioni naturalmente non
mancano con macchine digitali ed
mp3. Chiaro che non proprio tutto
possiamo mettere nel sito. Una certa
privacy dobbiamo mantenerla. Chi
volesse sapere di preciso che cosa è
accaduto, non può fare altro che partecipare alla prossima esperienza comunitaria, visto che questa ormai sta
arrivando al lumicino. Ma i ragazzi
ci stanno mettendo veramente tutto il cuore, per rendere questi ultimi
momenti epocali.
Il tempo passa, ora sono tornati ognuno nelle proprie camerate, e quindi un
po’ alla volta dovrebbe calare il silenzio. La fatica della giornata dovrebbe
farsi sentire.
L’ultima preghiera comunitaria
con i ragazzi, sul tema del perdono, ci ha fatto riflettere sull’importanza di dare il giusto peso alle arrabbiature che molte volte ci capitano. Arrabbiature cau- sate da motivi futili, superficiali.
A volte devono
capitarci alcuni
momenti di sofferenza per valutare
meglio le situazioni. E allora perdonare può risultare ancora più facile.
Cari lettori, sembra veramente sia
arrivata la fine.
C’è ancora poca
voglia di dormire,
ma la situazione è
tranquilla. Non
posso fare altro
che salutarvi. Un
grazie sincero a
tutti coloro che
dietro le quinte
hanno permesso
di far vivere a
questi ragazzi
questi alcuni gior-
ni magici in oratorio. Grazie anche
ai genitori che si sono fidati. Grazie alle cuoche.
Ma comunque non siamo arrivati ancora alla fine. Domani (tra circa 3 ore)
c’è il risveglio. Sarà durissimo,
pranzo e pulizie dell’oratorio. La
squadra è già fatta per i luoghi da pulire. Ad alcuni spetterà il bagno, altri
le camere… tutti avranno qualcosa da
fare. Ma questi sono problemi che affronteremo tra qualche ora.
Per ora possiamo goderci una buona
dormita. Dal vostro inviato in oratorio, buona notte e buon riposo… “E
passa in mezzo”: chi c’è stato almeno una volta in settimana comunitaria, avrà piacevoli ricordi. Ore
2.46… passo e chiudo.
don Andrea
IN COMUNIONE - 13 - MARZO 2007
GiQta sul a neve 2007
uest’anno la voglia di andare
a slittare sulla neve era davvero tanta, vista la quantità di
neve che è venuta… Non è vero? Per
questo il numeroso gruppo dell’oratorio di Mezzolombardo ha voluto soddisfare il desiderio di tanti bambini e
adulti andando a fare la famosissima e
mitica GITA SULLA NEVE!
Infatti, nella fredda mattina del 21
gennaio, un pullman pieno di bambini, ragazzi e adulti,
seguito da alcune macchine, è partito per andare a divertirsi a più non posso ad Alba di Canazei.
Muniti di BOB e SLITTE eravamo tutti entusiasti e contenti della giornata che ci aspettava! Dopo un lungo viaggio e dopo aver quasi perso la voce per aver cantato un’infinità di canti, finalmente arrivammo ad Alba.
Dopo esserci ristorati un po’, a piedi raggiungemmo un
parco giochi dove anche lì tutti si divertirono come pazzi. Arrivò l’ora della messa (DON ANDREA & DON
FEDERICO PRODUCTION) e poi… via a slittare e
“bobbare” a più non posso… Dovevate vederli: sembravano delle schegge con quei bob e quelle slitte, ma la
cosa più bella era vederli ruzzolare e sprofondare nella
neve (naturalmente io ero il primo!)
Verso l’una il “richiamo della giungla”, non di TARZAN
ma di DON ANDREA, ci segnalò che il pranzo era pronto: uno squisitissimo piatto di pasta asciutta… Ci voleva
proprio! Un GRAZIE ai migliori cuochi della Piana Rotaliana! Dopo un meritato relax, nel pomeriggio la giornata proseguì al mitico Palaghiaccio di Alba di Canazei,
dove anche i più esperti nel settore, non si sa come mai,
cadevano!
Purtroppo si era fatto tardi e quindi, sfilati i pattini ed
infilate le scarpe, tutti insieme facemmo merenda e poi
via sul pullman. Stanca ma felice la mitica compagnia
dell’oratorio dovette rifare i “bagagli” per ritornare
verso “CASA DOLCE CASA! ” Che sfortuna!! Nonostante la poca neve ci siamo divertiti da matti e quindi
speriamo di rivederci anche il prossimo anno sempre numerosi! Tanti saluti dal vostro animatore
Michele Sacco
ESTATE INSIEME
Estate Insieme ha iniziato la sua attività da
1993 ed è un progetto di animazione estiva
per i giovani del territorio, che coinvolge
parecchie associazioni e volontari della borgata di Mezzolombardo, in un lavoro di rete.
Il gruppo promotore è composto dalla Parrocchia, dall’Oratorio, dal Centro Aperto “Il kaos “
della Coop. Kaleidoscopio e dal Centro Diurno dell’APPM.
Da due anni si sono proposte nuove collaborazioni con la colonia diurna e il centro per
adolescenti “Ritorno al futuro” entrambi organizzati dal Comune di Mezzolombardo.
L’attività si svolge nel periodo estivo ed è ri-
volta ai ragazzi di età compresa tra i 6 e 14
anni, e con il coinvolgimento del centro per
adolescenti la fascia di età è stata allargata
fino ai 18 anni.
Il progetto è sovvenzionato dal Comune di
Mezzolombardo, dal Comprensorio della Valle dell’Adige e dalla Cassa Rurale di Mezzolombardo e San Michele a/A e ciò permette di
offrire alle famiglie della borgata un’opportunità a costo molto inferiore rispetto ad analoghe iniziative.
Come ogni anno l’attività verrà descritta e
pubblicizzata tramite un libretto che verrà
consegnato nelle scuole della zona.
IN COMUNIONE - 14 - MARZO 2007
Uscita a Salter
per i ragazzi di
terza media
e prima superiore
S
abato 3 e domenica 4 febbraio si
è tenuto a Salter il ritiro dei ra
gazzi di 3a media. L’iniziativa era
aperta anche ai ragazzi di prima superiore, ma quest’ultimi non hanno aderito.
La comitiva ha raggiunto solo nel tardo pomeriggio di sabato l’accogliente
dimora di Salter.
Appena il tempo di sistemarsi nelle rispettive stanze, per poi trovarsi alla
cena allestita dalle bravissime cuoche. Quando anche l’ultima briciola ha
trovato posto in qualche pancino, solo
allora, i ragazzi si sono divisi in 3 squadre per il gioco a quiz. Tutti si sono
impegnati allo stremo per raggiungere
la vittoria, che è andata, all’ultima domanda, alla squadra “A”.
La serata è continuata in allegria
nelle camere con una battaglia di cuscini, dove le “dolci fanciulle” hanno
avuto la meglio sugli increduli ragazzi, quindi tutti nuovamente in sala da
pranzo per festeggiare i meravigliosi
14 anni di Eleonora. Si è ballato fino
a quando don Andrea non ha intimato a tutti il coprifuoco. Con molta riluttanza gli indignati ballerini hanno
raggiunto i loro letti. Il risveglio, come
ogni volta che ci si diverte tanto e fino
a tardi, è stato molto duro ed il gruppo
di zombi si è trascinato con non poca
fatica in sala da pranzo, per qui animarsi improvvisamente alla vista dell’abbondante colazione.
La mattinata è proseguita con la suddivisione dei ragazzi in 4 gruppi, che,
guidati ciascuno da un animatore,
hanno affrontato un percorso per
Iscrizione campeggio Salter
sabato 10 marzo, dalle ore 08 alle ore 10, nella sala della excanonica
Anche quest’anno avremo la possibilità di trascorrere alcuni stupendi momenti nella casa parrocchiale di Salter.
Calendario estate 2007
Primo turno: da sabato 23 giugno a sabato 7 luglio per ragazzi
di III e IV elementare. Quota 160 euro.
Secondo turno: da sabato 07 luglio a mercoledì 18 luglio ragazzi di V elementare e I media. Quota 130 euro.
Terzo turno: da giovedì 19 luglio a domenica 29 luglio ragazzi di
II e III media. Quota 130 euro.
Per l’ iscrizione basterà versare un acconto di 50 euro. Precedenza ai residenti nella parrocchia di Mezzolombardo.
analizzare il perdono, significativa
tematica di questo ritiro. A fine confronto è stata celebrata la messa, seguita dal pranzo.
Le ore sono volate e, giusto il tempo
di rassettare la casa, verso le quattro
già si rientrava a Mezzolombardo, arricchiti da un rinnovato spirito di
amicizia.
Mauro Giacomuzzi
P.S.: Il prossimo ritiro, al quale tutti i
ragazzi di 3a media e 1a superiore sono
caldamente invitati, è fissato nei giorni 3 e 4 marzo 2007.
IN COMUNIONE - 15 - MARZO 2007
Agenda
PROPOSTA DI TRE INCONTRI
QUARESIMALI SULLE
TEMATICHE DELL’INCONTRO
ECCLESIALE DI VERONA,
a cura delle ACLI in collaborazione
con la Parrocchia
Ogni venerdì in chiesa alle ore
20.00: VIA CRUCIS
martedì 27 febbraio: Non di solo lavoro
martedì 06 marzo: Una porta sempre aperta
martedì 13 marzo: Quelli che fanno
Primavera
Gli incontri si terranno nella sala
parrocchiale accanto alla canonica
con inizio alle ore 20.30
Venerdì 23 marzo
Veglia decanale dei nuovi Martiri
Missionari a Vigo di Ton
Lunedì 5 marzo:
Inizia il Corso di preparazione al Sacramento del matrimonio sia per i
Lunedì 2 aprile alle ore 20.30
Celebrazione comunitaria della Riconciliazione.
Venerdì 23 febbraio è animata dal
Terz’ordine Francescano Secolare
Venerdì 2 marzo è animata dai bambini di 5° elementare
Venerdì 9 marzo è animata dal Consiglio Parrocchiale
Venerdì 16 marzo è animata dai bambini di 4° elementare
Venerdì 23 marzo è animata dai ragazzi di 1°media
Domenica 11 marzo alle ore 14.30
In sala parrocchiale 3° incontro guidato da don Piero Rattin dal tema:
LA FEDE IN GESÙ È - rimanere,
cioè dimorare, in Cristo.
Domenica 1 aprile
Le Palme e inizio della settimana santa
Giornata Pro Lebbrosi
Giornata per la Vita
Offerte in memoria dei propri
defunti
La vostra generosità
euro
euro
200,00
388,00
euro
580,00
Elargizioni da enti e associazioni
per necessità parrocchiali
INDISPENSABILE SOSTEGNO
ALLA PARROCCHIA
Offerte pro restauro:
Cappella Addolorata e
cappella feriale
Offerte raccolte negli ultimi tre mesi:
Elemosina alle S. Messe festive
Giornata Pro Seminario
Giornata della Carità
Giornata Pro Infanzia missionaria
fidanzati che per le coppie già sposate
che intendono consacrare il loro amore davanti al Signore, nella Chiesa.
euro 9.651,00
euro 658,00
euro 1.360,00
euro 186,12
euro 12.474,40
N.B. Dall’ultimo resoconto alla data del 19 febbraio sono state riportate n° 35 buste in parrocchia e
fatti n° 15 versamenti sul c/c in Cassa Rurale)
EsperienzeestivenelnostroDecanato
1) Esperienza in Sicilia
La consolidata esperienza per adolescenti e giovani in Sicilia, presso la
cittadina di Vittoria, in provincia di
Ragusa, a contatto:
- con un prete - don Beniamino Sacco - che si impegna nell’ambito dell’accoglienza di extracomunitari
- con la comunità delle religiose “Sorelle della Carità” (dell’ordine di
madre Teresa di Calcutta-) con bambini delle elementari e medie del luogo che trascorreranno con noi 2 settimane di colonia estiva
- mare, spiaggia, luoghi turistici
- persone simpaticissime
L’esperienza avrà
luogo da lunedì
30 luglio fino a
lunedì 13 agosto.
Costo 260 euro.
L’esperienza è rivolta ai ragazzi
delle superiori e
giovani.
2) Settimana di preghiera a Taizé
Da domenica 19 agosto
a domenica 26 agosto
3) Marcia Francescana
Da mercoledì 25 luglio
a sabato 4 agosto
INFO: 0461 60 10 54 – DON ANDREA
IN COMUNIONE - 16 - MARZO 2007
La comunità
solidale
con
i...
debiti
ovvero parliamo di debiti
Il consiglio affari economici vuole condividere con la comunità di Mezzolombardo
le valutazioni e l’analisi dell’attuale situazione economica della parrocchia e le prospettive future.
Come è già stato ampiamente e dettagliatamente esposto nell’opuscolo uscito in
ottobre 2006, la parrocchia è stata impegnata sia operativamente che finanziariamente nelle opere di restauro e realizzazione della cappella dell’Addolorata e della cappella feriale attigua alla chiesa parrocchiale. Tali strutture, con tutte le preziose opere d’arte contenute, sono ritornate a servizio dell’intera comunità di Mezzolombardo. Finanziariamente però, gli
interventi di cui sopra, hanno lasciato il
segno. Ad oggi la parrocchia presenta una
situazione debitoria che supera i 350.000
euro; somma che deriva da debiti passati e
presenti.
Dobbiamo comunque sottolineare come la
comunità abbia risposto e speriamo vivamente che possa ancora continuare a rispondere positivamente all’abbattimento
del disavanzo generato dai lavori nelle due
cappelle che è stato pari complessivamente a 300.000 euro; al riguardo sono state
raccolte offerte per 40.000 euro.
Cogliamo t’occasione per ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno contribuito e sollecitiamo chi non lo ha ancora fatto
a devolvere le quote presso l’apposito conto
corrente aperto alla locale cassa rurale di
Mezzolombardo ovvero direttamente in
canonica. Per il futuro, si dovrà anche dar
seguito ai monitoraggi ed ai provini effettuati nel corso degli anni 2003/2005 sulla
chiesa parrocchiale e sul campanile; tali verifiche hanno evidenziato delle problematiche strutturali alle quali si dovrà dare risposta.
Le crepe e le fessure nelle volte e nei muri
sono ben visibili a tutti; ognuno di voi avrà
fatto delle considerazioni poco rassicuranti sull’evolversi della situazione. Gli interventi straordinari saranno quindi necessari
e difficilmente derogabili.
La cosa che ci preoccupa maggiormente
però è notare come negli ultimi anni anche l’attività ordinaria, le pure spese di
gestione della parrocchia, non trovi più
la copertura con le offerte dei fedeli.
Ne deriva uno sbilancio annuale che ammonta a 5.000/6.000 euro. Questo è fonte
di sconforto ed amarezza, perché la comunità cristiana dovrebbe sentirsi direttamente
e concretamente coinvolta nella gestione
INAUGURAZIONE
cappella dell’Addolorata
e cappella del Crocefisso
7/12/2006
anche delle problematiche materiali. Le famiglie dovrebbero riscoprire una maggior
sensibilità al riguardo, educando anche i
figli in questa direzione. Le strutture della
parrocchia sono al servizio delle associazioni, delle famiglie e quindi delta comunità; pensiamo all’oratorio, alle sale per la
catechesi e per le associazioni, alle sedi dei
gruppi ed ai luoghi di culto.
Dobbiamo sempre ricordare che abbiamo
ereditato tali strutture, frutto spesso di tante fatiche di chi ci ha preceduto; l’impegno
comune dev’essere quello di mantenere e
gestire al meglio tali luoghi. Giova poi ricordare che la parrocchia è si proprietaria
di terreni agricoli dati in affitto con contratti agrari, ma tali beni devono essere visti come delle garanzie per il futuro.
Logicamente in momenti di necessità,
come potrebbe essere vista la situazione attuale, non si esclude di dover procedere alla
cessione di parte dei beni di cui sopra.
Comunque sia, si confida sempre che gli
enti pubblici e/o privati siano sensibili alle
necessità della parrocchia, come è stato per
il passato. Si confida inoltre nella comunità parrocchiale affinchè sappia fare “chiesa” così da poter dare continuità e sempre
maggior vigore alle attività ecclesiali, nella convinzione che ciò rappresenti il miglior “investimento” per il futuro.
Mariano Rosa
per il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici
IN COMUNIONE - 17 - MARZO 2007
Rendiconto economico 2006
DESCRIZIONE
esercizio ordinario:
ENTRATE
entrate
rendita terreni
interessi c/c bancari
elemosina della domenica, candele,
rifusioni da spese anticipate
da Assicurazione per contributo ai danni da neve
offerte con destinazione specifica:
S.Messe e offerte
offerte: funerali, battesimi, matrimoni
rifusioni da gestione decanato
totale entrate
spese
manutenzione fabbricati
assicurazioni
luce,gas,acqua:chiesa,canonica,ex-canonica,sede caritas
imposte, tasse, ritenuta d’acconto
Messe a sacerdoti del paese
parroco e vicario parrocchiale
segreteria e amministrazione
sp.ord.di culto(ostie,candele,sussidi,libri liturgici)e collabor.
sp.ufficio e cancelleria(telefono,posta,fotocopiatore ecc.)
contributo per necessità diocesane
spese attività pastorali e abbonamenti
disavanzo bollettino “In Comunione”
per poveri e Caritas Parrocchiale
totale spese
USCITE
4.385,43
18,53
32.099,16
6.045,31
3.000,00
25.515,92
1.265,00
997,85
73.327,20
19.020,53
2.021,83
14.068,04
4.191,98
2.500,00
6.552,00
3.800,00
9.926,67
6.043,98
3.199,00
2.649,09
1.343,40
1.634,71
76.951,23
esercizio straordinario:
entrate
offerte “Pro Cappelle”
offerte pro Caritas parrocchiale
offerte pro giornate con intenzione specifica
offerte da privato per necessità parrocchiali
contributi:
contributi PAT:chiesa Addolorata
contributi Comune per Chiesa Addolorata
39.029,40
755,00
9.439,85
10.000,00
73.474,81
17.911,42
totale entrate 150.610,48
spese
chiesa parr.,cappella del Crocifisso e Chiesa Addolorata
canonica, parcheggi, ex-canonica
spese professionisti per cappella, oratorio, ex- canonica
offerte pro giornate con intenzione specifica versate
offerte pro giornate con intenzione specifica da versare
debiti verso terzi
interessi passivi
totale spese
disavanzo esercizio al 31.12.2005
TOTALE GENERALE 223.937,68
disavanzo esercizio al 31.12.2006
254.963,68
64.516,95
11.278,46
8.079,85
1.360,00
8.110,00
6.570,10
354.879,04
13.349,91
445.180,18
- 221.242,50
NOTA 1: Il disavanzo è coperto da fido bancario presso la Cassa Rurale
NOTA 2: Le gestioni campeggio Salter e oratorio sono a parte
Le offerte dei fedeli sono le entrate più significative e necessarie per la gestione
delle varie attività pastorali e la conservazione degli immobili della Parrocchia.
Un grazie di cuore a chi è stato generoso.
Il Consiglio Affari Economici
IN COMUNIONE - 18 - MARZO 2007
Anagrafe parrocchiale 2006
Sono rinati nell’ acqua e
nello Spirito con il
Sacramento del Battesimo:
SPANGARO NICOLAS di Mauro e Romina
Devigili
FARO GIANLUCA di Giovanni Battista e
Annunziata Ciani Passeri
CORRADINI SOFIA di Andrea e Cristina
Pallaver
GUGLIELMON MATTIAS di Fabrizio e Elena
Milka Valenzuela Velasquez
CHEN MASSIMILIANO di Chen Maox Iong e
Dai Jiaxiug
POLO ASIA di Flavio e Mara Noldin
RINALDINI NICOLE di Alessio e Monica Viliotti
BETTIN MICHELA di Antonio e Maria Teresa
Fedrizzi
DALLAGO SILVIA di Luca e Bruna Martinatti
TAIT VITTORIA di Massimo e Milena Zeni
DALDOSS MATTIA di Mirko e Isabella Webber
CESCATTI RICCARDO di Alessandro e Barbara Marcolla
PREZZI ELISA di Franco e Claudia Devigili
WEBER MARIKA di Andrea e Cecilia Valentini
LUPO GIULIA di Angelo e Annarita Ciaravella
MORESCHINI GIULIA di Marco e Maria Serena Graiff
WEBBER CHIARA di Franco e Eglantina Hila
GJEKA GERI di Iliz Gjeka e Eglantina Hila
TOMASI MONICA di Bruno e Elena Tait
BEATRICI CHRISTIAN di Roberto e Anita
Eccher
MITTESTAINER ALESSIA di Roberto e Tiziana
Pallanch
BELLAGAMGA ALESSIO di Mattia e Sabrina
Biasi
CATALANO MICHELE di Francesco e Concetta
Rutigliani
ROSSI SAMUEL di Nicola e Lara Dallago
BETTIN DAMIANO di Lorenzo e Lucia Moggiol
TAIT GIADA di Emanuele e Roberta Filippi
HELFER MARTIN di Walter e Monica Pallanch
STENICO LEONARDO di Riccardo e Barbara
Welsch
MONTI ANDREA di Roberto e Maddalena
Roncador
TAVA VERONICA di Luca e Paola Vitti
CONCIN SOFIA di Franco e Roberta Bolner
TEVINI MIRKO di Andrea e Roberta Volcan
FARINA GINEVRA di Massimo e Anna Murari
MICHELI ALESSANDRO di Stefano e Sara
Murari
CARONTI STELLA di Tommaso e Federica
Creazzi
BUSHATI NIKOLIN di anni 29
LEGENDRE = TAIT DELIO, BERNARD, EMILIO di Marco e Fabienne
CICORELLA ELISA di Raffaele e Claudia Dalrì
MAZZONI VALENTINA di Paolo e Roberta
Cortelletti
DELLA PINA ELEKTRA di Stefano e Milena
Ledda
ROSSI ARIANNA di Cristian e Roberta de
Manincor
OSATI FEDERICO di Monica
BARON MICHELE di Mirko e Laura Pisetta
DE VILLA GOTTER JACOPO di Oscar e Assunta Tizzano
CALIA JLENIA di Tonio e Emma Dasia
DALFOVO NICOLA di Mauro e Michela
Colombini
MAINES NOEMI di Stefano e Marika Baldessari
Totale battezzati nr.47
IN COMUNIONE - 19 - MARZO 2007
Hanno celebrato il loro “SI” davanti al Signore:
Micheli Victor e Gottardi Gloria
Dalla Torre Tomas e Dalmonego Claudia
Kerschbaumer Marco e Andreatta Cristina
Babbi Francesco e Depaoli Angela
Fonsatti Michele e Ortler Daniela
Bettin Antonio e Fedrizzi Maria Teresa
Totale matrimoni nr. 6
Sono tornati alla Casa del Padre
Tava Giacomo
Pezzi Enrica
Pedergnana Albino
Concin Romana in Zanlucchi
Bert Paola in Zeni
Mittestainer Albino
Monsignor Giuliani Lino
Doliana Antonio
Zeni Giuseppe (Beppino)
Vagli Alda in Biffoni
Tait Gemma
Dalpiaz Maria ved. Frizzera
Del Favero Corrado
Taddei Sofia
Rizzi Alda ved. Bortolotti
Parisi Vincenzo
Paoli Alfonso
D’Amico Domenico
Pizzi Dante
Piacini Renzo
Tait Cornelio
Matuella Annetta in Tait
Dolzan Olivo
Peder Luigi
Todesco Marcella ved. Lucchin
Agostini Anna ved. Pallanch
Sebastiani Carmela in Ghezzi
Giacomuzzi Adele ved. Zapparoli
Dalfovo Dario
Decristan Giuseppe Ermete
Endrizzi Bruno
Tava Luigia ved. Frasnelli
Keller Carlo
Sacco Comis Dell’Oste Renzo
Devigili Mario
Dallago Maria ved. Romeri
di anni 83
di anni 78
di anni 81
di anni 53
di anni 60
di anni 78
di anni 90
di anni 63
di anni 82
di anni 78
di anni 83
di anni 85
di anni 77
di anni 96
di anni 78
di anni 93
di anni 82
di anni 72
di anni 88
di anni 74
di anni 71
di anni 81
di anni 77
di anni 82
di anni 89
di anni 85
di anni 76
di anni 82
di anni 80
di anni 81
di anni 78
di anni 91
di anni 86
di anni 49
di anni 94
di anni 84
Pistoia Anna Maria in Bianco
Luchin Giovanni
Tait Gualtiero Walter
Devigili Giuseppe
Dissegna Pietro
Zambiasi padre Luigi
Mazzorana Emilio
Giuliani Francesca ved. Concin
Devigili Bruno (Italia)
Oberbergher padre Gabriele
Pedron Vilma in Gnesetti
Girardi Giovanni
Rizzi Vittoria ved. Martini
Biffoni Guido
Bianco Pietro
Endrici Rita ved. Tava
Moresco Giovanni
Martinatti Eugenio
Dalfovo Giuseppe
de Scopoli Guido
Zeni Augusto
Pamelin Antonio
Butti Gino
Castellan Iole ved. Bert
Tait Lino
Dalfovo Beppino
Paoli Giuseppina ved. Tait
Tait Maria ved. Bortolotti
Matuella Ester
Giunta Rodolfo
Vanzi Emma ved. Weiss
Dallago Elvio
uomini
donne
di anni 79
di anni 78
di anni 93
di anni 85
di anni 75
di anni 81
di anni 97
di anni 85
di anni 84
di anni 91
di anni 47
di anni 67
di anni 81
di anni 85
di anni 82
di anni 79
di anni 83
di anni 82
di anni 59
di anni 93
di anni 82
di anni 56
di anni 64
di anni 83
di anni 84
di anni 82
di anni 83
di anni 86
di anni 57
di anni 78
di anni 92
di anni 85
nr. 43
nr. 25
Totale defunti: nr. 68
IN COMUNIONE - 20 - MARZO 2007
…siamo piccoli, ma cresceremo!
I
l 15 dicembre scorso è iniziata ufficialmente
l’avventura del sito della Parrocchia di Mezzolombardo. Ecco uno stralcio del primo articolo pubblicato in quella data
“…. Nelle nostre intenzioni, questa dovrebbe
essere una porta aperta per la comunità’ parrocchiale, per le associazioni e per le persone che ci gravitano attorno. Dovrebbe essere
un modo diverso per scambiare idee, esperienze, promuovere contatti con il Parroco,
con gli operatori ed i vari gruppi; un mezzo per
portare a conoscenza di più’ persone tutte le
iniziative e i programmi che durante l’anno tanti
si impegnano a realizzare….
Come si può’ vedere non tutto e’ ancora completamente attivato (dai dati da inserire alla grafica): speriamo di poterlo fare nel più’ breve tempo possibile. Ci sembrava in ogni caso bello
far “nascere” questa nuova esperienza in
prossimità della Nascita che tutti noi aspettiamo e ci accingiamo a festeggiare da qui a pochi
giorni…”
Struttura del sito
Nella pagina principale, al centro si trovano
gli articoli di attualità che vengono pubblicati,
cercando di dare risalto anche agli appuntamenti che settimanalmente vengono proposti dalle varie associazioni e dalla Parrocchia.
grare), le Chiese, le edizioni scorse di “In Comunione” (in formato pdf), l’edizione settimanale de “La Voce” e altro ancora.
Sotto, si possono trovare le varie associazioni, ognuna con la sua scheda di presentazione e le attività’ svolte.
In alto le ultime notizie e gli articoli più’ letti.
Grande successo ha avuto, tra gli altri, la pubblicazione di un diario on-line curato da don
Andrea, con il quale e’ stata seguita “minuto per
minuto” l’esperienza dei 19 ragazzi e ragazze
che hanno partecipato alla “Settimana Comunitaria” nei giorni scorsi (vedi articolo a parte).
E’ stato pubblicato il repertorio del Coro
Osanna, con tantissime canzoni che trovate nel
“Libro Canti”
Altre iniziative ed altre cose interessanti (ad
esempio articoli sui quali discutere insieme)
saranno pubblicate nei prossimi mesi, perche’
come detto… siamo piccoli ma cresceremo!
Pertanto invitiamo tutti a collegarsi con il Sito
della Parrocchia cliccando
WWW.PARROCCHIAMEZZOLOMBARDO.IT
e ad inviare alla nostra casella di posta elettronica
[email protected]
Suggerimenti, proposte,osservazioni, disponibilità a far parte della redazione e quant’altro.
VI ASPETTIAMO!
Sulla sinistra, nel menù, ci sono vari punti riguardanti dati della Parrocchia (sono da inte-
IN COMUNIONE
BIMESTRALE DI FORMAZIONE
INFORMAZIONE E CULTURA
La Redazione
Direttore responsabile: Alberto Frenez
Editrice: Parrocchia di Mezzolombardo
Comitato di redazione: Andrea e Tiziana Bezzi, Denisa Gollino, Marta Leoni, don Sandro
Lutteri, Fernanda Tapparelli, Stefania Tarter, Konrad Vedovelli
Indirizzo della Redazione: via S. Pietro,1 - Mezzolombardo
Stampa: Grafiche Argentarium - Trento
MARZO 2007
Rivista bimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 735 del 5.10.91
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2007 - numero 1, marzo - Parrocchia di mezzolombardo