In Comunione Anno XXVI - Marzo 2007 - numero 1 NonchiamatemiNarciso! N arra la mitologia di questo giovane bellissimo che non riusciva a vedere alcuna bellezza all’infuori di sé. Innamorato follemente di se stesso, mai è riuscito ad amare altre persone, mai è riuscito a fare spazio nella sua vita ad altro che non se stesso; morirà annegato mentre contempla estasiato il suo volto riflesso in uno stagno. Non è forse questa la seduzione dell’uomo d’oggi, giovane o adulto che sia: sentirsi il centro, il vertice di tutto? La presunzione che tutto ruoti attorno a sè ; il rapporto con le persone, con le cose è tutto subordinato ai suoi desideri, ai suoi in- teressi, ai suoi capricci; il suo benessere personale, lo star bene con se stesso a tutti i costi diventa l’unica sua legge, il suo metro di misura, la sua prepotenza, la sua crudeltà! Gli altri... tutti a suo servizio: la famiglia, la società, il mondo e perfino Dio e la Verità! Lui unica misura del vero, del bello, del bene, del giusto. Dove porta tutto questo? alla pazzia, scriveva uno psicologo; al suicidio, racconta la mitologia. C’è un rimedio a tutto ciò? Certo! Apri gli occhi, guardati attorno: anche il mondo è bello , anche gli altri sono importanti e la verità è nata molto prima di te e Voce della comunità di Mezzolombardo tu diverrai grande quando saprai dubitare di te stesso per confrontarti in umile sincerità con le persone che come te vivono la grande avventura della vita e accoglierai con rispetto l’universo che ti circonda. Grande è la responsabilità degli educatori, degli uomini della comunicazione e quelli della cultura, della società civile e religiosa nel raccontare che la verità non è un vestito da costruirsi su misura, a proprio piacere e da cambiare a secondo delle stagioni, delle mode o dei tuoi capricci. Possa illuminarti lo SPLENDORE DELLA VERITA’ e molto probabilmente t’incontrerai con il Signore che da sempre sta alla tua porta, bussa e attende pazientemente che gli apra per condividere con te la gioia e la libertà della verità. don Sandro IN COMUNIONE - 2 - MARZO 2007 Grazie dalla Romania La vigilia di Natale, a Mezzolombardo, alla messa delle 10, un centinaio di pacchi vennero portati all’altare dalle famiglie intervenute alla celebrazione della giornata della Carità. Erano veramente dei pacchi regalo: ben confezionati, alcuni accompagnati da un bigliettino colorato. Non furono letti se non di passaggio; taluni parlavano di auguri, altri comunicavano il nome del bambino che donava, altri il desiderio che fossero motivo di gioia per qualcuno… Il contenuto: tanti giocattoli di ogni tipo, nuovi o seminuovi; qualche indumento invernale: calzini, maglioncini, giacche a vento,sciarpe, tutti indumenti,in ogni caso, in perfetto buono stato. I bambini,accompagnati dalle mamme e dai papa’, erano felici di raccogliere questi doni, che Babbo Natale avrebbe provveduto il giorno dopo a dei bambini meno fortunati di loro… L’iniziativa di portare i regali della giornata della Carita’ in Romania deriva dalla collaborazione della San Vincenzo con la casa di accoglienza di Agudemi, paese di 6.000 abitanti . Abbiamo ricevuto in questi giorni dalla Romania una lettera di ringraziamento: Agudemi 01.02.2007 “Molto reverendo signor Parroco, siamo la Comunità delle suore della Provvidenza di Agudemi, e vogliamo ringraziarvi per l’iniziativa che avete avuto nel raccogliere ed inviarci alimenti vari per i poveri che seguiamo in questo paese e dintorni. Un grazie di cuore anche ai ragazzi della catechesi che hanno risposto con generosità ed hanno messo in atto il Vangelo della Carità unendo ai graziosi doni anche preziosi messaggi d’affetto. Il Signore nella sua bontà ricompensi ciascuno di voi con le grazie che avete bisogno e vi doni in abbondanza il suo Spirito. Affidiamo ciascuno di voi al Signore, per intercessione di san Luigi Scrosoppi, nostro fondatore. Con riconoscenza a nome di tutta la Comunità”. suor Maria IlboomdeimatrimonimistiinItalia É un fenomeno in continua crescita: in soli dieci anni i matrimoni fra cittadini italiani e stranieri si sono triplicati, mentre il numero di bambini nato da coppie miste è aumentato del 22% negli ultimi quattro anni. Questo vero e proprio boom è stato fotografato dall’ISTAT. Mentre nel 1992 i matrimoni con almeno un coniuge straniero erano il 3,2%, nel 2004 hanno raggiunto il 10,4%. Si ritiene che attualmente siano più di 600.000 le coppie miste sposate o conviventi in Italia. Vivono in particolare nel Nord, con un record in Lombardia (39.742). Il 78,5% dei matrimoni misti è fra un italiano e una straniera: si sposano con italiani il 77,5% delle filippine, il 67% delle romene, il 63,3% delle peruviane, il 57,7% delle albanesi. Fra gli uomini sono in particolare gli africani a sposare una italiana: il 74,8% dei senegalesi, il 71,9% dei tunisini, il 53,2% dei marocchini. Particolarmente chiusa, invece, la comunità cinese visto che si sposano fra loro nell’84,2% dei casi. Solo il 10% dei matrimoni misti avviene fra cristiani e musulmani anche in conseguenza delle tensioni fra Islam e Occidente dopo l’11 settembre. Chi studia le dinamiche della coppia mista la considera un laboratorio culturale importante, ma rileva anche la sua fragilità: una coppia mista dura in media 13 anni a Lecce, 7 anni a Milano, 5 anni ad Ancona. Le cause di criticità sono, in effetti, molte: il ruolo subordinato delle donne in molte culture lontane dalla nostra, l’educazione dei figli, le differenze religiose, le prospettive migratorie del coniuge straniero che dopo alcuni anni vuole tornare nel Paese di origine portando con sé i figli nati in Italia. Se essere una coppia vuol dire trovare un punto di equilibrio, nel caso delle coppie miste tale equilibrio è più delicato perché deve comprendere anche aspetti religiosi e di identità culturale dei coniugi. Non mancano, ovviamente, coppie miste solide e bene integrate, in particolare fra persone il cui grado di istruzione è elevato e lo sguardo sul mondo appartiene alla globalizzazione culturale. Ancora più problematica la vita delle famiglie “miste miste”, dove entrambi i coniugi sono stranieri, ma di origine diversa: in questo caso, mancando un partner che faccia da mediatore con la realtà sociale, vi è una maggiore chiusura della coppia verso l’esterno e un aumento dei casi di separazione. Non si deve poi dimenticare che sposare un italiano può essere una scorciatoia per ottenere la cittadinanza italiana: nel 2005 ben 11.854 stranieri sono diventati cittadini italiani in seguito a matrimo- IN COMUNIONE - 3 - MARZO 2007 nio. Non mancano, così, matrimoni di comodo basati non sull’amore ma sull’interesse. L’Italia, dunque, sta cambiando molto rapidamente, più di quanto politici e media, concentrati sull’”emergenza stranieri”, se ne rendano conto. E la Chiesa cattolica? La voce di Papa Benedetto XVI si è levata più volte in favore di coloro che lasciano i propri Paesi per cerca- re condizioni di vita migliori. Il fenomeno delle migrazioni è visto dalla Chiesa come “una grande risorsa” purché i governi sappiano tutelare i migranti e le loro famiglie attraverso leggi, reti di servizi e con quelle misure che favoriscano l’emigrazione regolare e i ricongiungimenti familiari. Paradigma per la Chiesa è il “dramma della famiglia di Nazaret” costretta alla fuga in Igenitorieicompiti percasa U no studio recente, condotto dal Dipartimento governativo per l’Educazione e i compiti della Gran Bretagna, ha messo in evidenza che sette genitori inglesi su dieci non sono più in grado di aiutare i propri figli nei compiti scolastici assegnati per casa. Compiti troppo difficili, sostengono i genitori, in particolare per inglese e matematica. Risultato paradossale se si pensa che in Inghilterra nove genitori su dieci sono convinti che il loro aiuto possa cambiare in positivo il rendimento scolastico dei figli. In Italia non esistono, al momento, studi istituzionali sull’argomento. Il problema, tuttavia, sembra caratterizzare anche la nostra realtà scolastica. Paola Mastrocola, insegnante di lettere in un Liceo scientifico, autrice di un libro divertente sui cambiamenti della scuola italiana, ha sottolineato come e perché un genitore si trova oggi in difficoltà davanti ai compiti del figlio. Secondo l’autrice non solo sono cambiati i programmi scolastici, ma sono cambiati anche i metodi di esecuzione di analisi linguistiche e problemi matematici. Questo crea grossi problemi ai genitori, anche a quelli di cultura medio-alta, rendendo difficile supportare i figli nei compiti per casa. Pensiamo, ad esempio, al lessico della grammatica: i genitori ricordano il soggetto, il complemento oggetto, il predicato verbale. Oggi si parla invece di espansioni. E ancora, se un tempo si chiedeva ad un alunno di fare il riassunto di un libro, oggi gli si chiede l’analisi narratologica e quindi l’alunno deve sapere se un testo è omodiegetico oppure eterodiegetico. Anche in matematica le cose si sono complicate. Oggi si parla di “matematica del certo” e di matematica del probabile”, di connettivi logici, di congiunzione e di disgiunzione. Pensiamo ai poveri genitori che si sono fermati ai simboli dell’insiemistica. Non deve quindi stupire se un papà o una mamma quarantenni, anche dotati di una cultura superiore alla media, si sentano inadeguati e inevitabilmente superati di fronte ad una realtà che è cambiata radicalmente. Per i genitori la scelta è quindi duplice: o un rapido ag- Egitto, nel quale, come ha sostenuto Papa Benedetto XVI “intravediamo la dolorosa situazione di tanti migranti, specialmente dei rifugiati, degli esuli, degli sfollati, dei profughi, dei perseguitati. Riconosciamo, in particolare, le difficoltà della famiglia migrante come tale: i disagi, le umiliazioni, le strettezze, la fragilità”. Andrea Bezzi giornamento delle conoscenze, o la rinuncia ad aiutare i figli con possibili crolli di immagine. L’analisi della Mastrocola se da un lato mette in evidenza il veloce cambiamento della nostra società, nella quale, tecniche e saperi diventano rapidamente obsoleti, dall’altro porta inevitabilmente a considerare il rapporto genitori-figli, genitori-scuola. In particolare pone la seguente domanda: le difficoltà evidenziate dai genitori si traducono in un vantaggio o in uno svantaggio per i figli? Al riguardo i pareri degli esperti sono contrastanti. Per alcuni è giusto che i figli se la cavino da soli il più possibile: i cambiamenti della scuola, che impediscono ai genitori di mettere le mani sui compiti dei figli, sono quindi visti in modo positivo in quanto, evitando la creazione di dipendenze fra genitori e figli, impediscono veri e propri disastri pedagogici. Per altri la presenza dei genitori è invece fondamentale, specie nei primi anni di scuola, in quanto il loro aiuto fornisce ai figli quel supporto psicologico che consente di consolidare le conoscenze e di acquisire un corretto metodo di lavoro. Le difficoltà evidenziate dai genitori sono quindi viste con grande preoccupazione. Ma la soluzione dove sta? Molto probabilmente sta nel mezzo. Se da un lato gli insegnanti devono fare il loro lavoro, utilizzando gli strumenti, le metodologie e i linguaggi adatti ai tempi, dall’altro i genitori devono svolgere il loro ruolo che non consiste nel “fare i compiti” ai figli, ma nel rafforzare la loro “voglia di apprendere”, favorendo e incentivando la loro autonomia nello studio, incoraggiandoli davanti alle difficoltà, garantendo la formazione di quella autostima che li accompagnerà nel corso di tutta la vita. Insegnanti e genitori sono entrambi fondamentali nella crescita dei bambini, ma ciascuno con il proprio ruolo. Tiziana Zambonato IN COMUNIONE - 4 - MARZO 2007 Orfanotrofi addio! Quale destino per gli “orfani”? L a legge 149 del 28 marzo 2001 ha introdotto una serie di modifiche alla normativa sull’affidamento e l’adozione ed ha stabilito la chiusura degli orfanotrofi entro la fine del 2006. Gli orfani di oggi sono i minori nati in famiglie povere e disagiate, costretti a vivere lontano da una mamma e un papà separati, con problemi di droga, alcool, carcere, abusi sessuali, nonché i figli di immigrati impossibilitati a seguirli ed i minori stranieri non accompagnati. Senza famiglia. Sospesi nell’attesa di un futuro. Alle spalle le fredde camerate e il refettorio in comune, davanti agli occhi il sogno di una casa vera. La legge prevede, infatti, il trasferimento dei minori presso famiglie affidatarie o in case-famiglia. L’affido è l’inserimento temporaneo, in una famiglia, di un bambino con rilevanti problemi nella famiglia d’origine, nella speranza che quest’ultima torni ad essere uno spazio affettuoso, relazionale ed educativo. L’affidamento può essere residenziale o solo diurno. Talvolta consiste nell’ospitare il minore solo per qualche giorno o qualche ora alla settimana. La casa-famiglia è una struttura di accoglienza il più possibile somigliante ad una famiglia, che resta comunque l’ambito ideale per la crescita di un bambino. Le caratteristiche che rendono la casa-famiglia simile alla famiglia naturale sono la presenza di figure parentali (materna e paterna) che la eleggono a loro famiglia, facendone la propria casa a tutti gli effetti, il numero ridotto di persone accolte, per garantire che i rapporti interpersonali siano quelli di una famiglia, lo stile architettonico di una comune abitazione familiare ed il radicamento nel territorio, attraverso la fruizione dei servizi locali e la partecipazione alla vita sociale della zona. Con notevole lungimiranza, sembrano avere anticipato i tempi l’associazione «Famiglie per l’accoglienza» nata a Milano nel 1982 ed ora diffusa in tutta Italia e presente anche nella nostra regione e l’associazione «Villaggi Sos Italia» nata a Trento nel 1963. La prima si propone di diffondere una cultura dell’accoglienza e di accompagnare le famiglie nella scelta di prendere in affido un minore. La seconda gestisce numerosi villaggi, delle vere e proprie case-famiglia. Per ognuno di questi minori gli enti locali assegnano un contributo per il suo mantenimento nella famiglia affidataria o nella casa-famiglia. Un bambino per crescere ha bisogno di adulti che si prendano cura di lui. Non solo delle sue esigenze materiali. Di lui. Un bambino per crescere ha bisogno di un legame che si sviluppi nella quotidianità, dentro un luogo preciso fatto di sguardi, di ritmi, di dialoghi. Ha bisogno d’essere introdotto alla realtà con un’ipotesi positiva di significato per la sua vita. Per le famiglie affidatarie l’accoglienza di un bambino può diventare l’occasione per vivere l’esperienza della gratuità, dell’amore senza tornaconto. Molte famiglie affidatarie testimoniano che, accogliendo un bambino non proprio, hanno imparato uno sguardo più umano, più ricco di benevolenza ed affezione, anche verso i propri figli ed hanno accresciuto la consapevolezza della propria soggettività educativa. L’accoglienza familiare è “un’avventura” non per specialisti, ma per la famiglia che apre le porte e il cuore affinché un altro ne possa godere. Una famiglia, tuttavia, fatica da sola a vivere le esperienze di accoglienza e a tenere nel tempo con motivazioni ed energia adeguate. L’associazione “Famiglie per l’accoglienza” è partita proprio da questa consapevolezza. “Punto centrale del lavoro di questi anni è stata la tensione a costruire un’amicizia e una compagnia tra famiglie affidatarie. Una famiglia che compie un gesto d’accoglienza non deve mai sentirsi orfana”. Quest’amicizia operosa e piena di fascino ha suscitato in molti il desiderio di accogliere …. “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo”. (Ebrei 13,2) Loretta Martinatti IN COMUNIONE - 5 - MARZO 2007 Quando c’è la salute…NON c’è tut o! Riva, 24 novembre 2006. Muore di tumore un ragazzo di 22 anni La sua vita testimonia che si può essere felici anche nella malattia… CARNEVALE 2007 “Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità” scrive Alexis Carrel, giovanissimo Premio Nobel per la medicina, nelle sue Riflessioni sulla condotta della vita. Se applichiamo questo metodo ed osserviamo le persone che ci circondano, ci accorgiamo che ve n’è di sane ma infelici e di ammalate ma felici. La mia impressione è che quest’evidenza contraddica la frase con cui così spesso ci accomiatiamo: “Quando c’è la salute, c’è tutto!”. Senza disconoscere la preziosità della salute, che si stima soprattutto quando viene a mancare, è bene provare a comprendere qual è il suo rapporto con la nostra felicità. Basta essere sani per essere felici? È sufficiente ammalarsi perché la possibilità d’esserlo ci sia preclusa? Il grande nome di Teilhard de Chardin ci aiuta con quest’affermazione tremenda: “Il pericolo maggiore che possa temere l’umanità oggi non è una catastrofe che venga dal di fuori, una catastrofe stellare, non è né la fame, né la peste; è invece quella malattia spirituale, la più terribile perché il più direttamente umano tra i flagelli, che è la perdita del gusto di vivere”. La cosa più temibile non è né l’insuccesso, né la povertà, né la malattia; è invece la perdita del gusto di vivere… E da questa malattia spirituale non sono immuni neppure coloro che, oltre ad avere salute e ricchezza, conoscono la fama. Cesare Pavese, qualche ora dopo aver ricevuto il Premio Strega, il più ambito premio letterario italiano, scrisse sul suo diario: “Tornato da Roma, da un pezzo. A Roma, apoteosi. E con questo?” e si tolse la vita… Se un uomo sano, ricco e famoso si fa prendere dalla disperanza, immaginiamo la difficoltà di vincere la disperazione prodotta dalla sofferenza senza Cristo, vale a dire senza senso! Eppure sono in molti ad offrire testimonianza di come sia possibile vivere la malattia con letizia. Nicola, un ragazzo universitario di Riva morto il 24 novembre scorso a soli 22 anni, ha vissuto una giovinezza piena, pur avendo come scomoda compagna una malattia, a detta dei medici, inguaribile. Poco prima di morire scrisse ad un amico: “La guarigione non era più il primo problema, non mi sembrava per nulla una risposta adeguata a riempire il mio cuore…. Volevo solo essere felice. Sentivo l’urgenza di essere veramente felice. Ciò mi ha permesso di attaccarmi al presente in modo che mai avevo sperimentato prima e domandare. Naturalmente chiedo sempre la guarigione completa… ma senza pretese”. Disse in un’altra occasione: “Posso solo benedire ogni singolo momento di ciò che ho vissuto. Posso solo dire grazie! Chiedere un miracolo per me? Ma se ero già felice! Più miracolo di questo!”. E ancora: “Mi sveglio la mattina e ringrazio d’esserci…… Poi vedo mio padre che mi porta le medicine e il caffé, mio fratello che mi aiuta in tutto e lo stesso per l’altro fratello, mia madre che è lì pronta per qualsiasi cosa ... e che dire. Mi sento voluto e abbracciato”. L’esperienza d’essere amati e la certezza che la nostra vita è preziosa anche quando siamo malati la rende più umana e degna d’essere vissuta. A ciascuno di noi è chiesto solo di lasciarci voler bene, di abbandonarci a Lui. Marta Leoni IN COMUNIONE - 6 - MARZO 2007 Basta poco... I l Consiglio comunale di Vicenza, il 26 ottobre scorso approvo’, con i voti della maggioranza di centro-destra, l’ordine del giorno favorevole al raddoppio della base militare Ederle, respingendo al contempo la richiesta del centro-sinistra di un referendum cittadino sulla realizzazione di tale progetto. La base di Ederle fu creata all’epoca della guerra fredda, quando Italia e Usa avevano un potenziale nemico e la Nato doveva attrezzarsi ad affrontare nel migliore modo possibile un’eventuale minaccia. Fortunatamente non ci fu, nel corso degli anni, un seguito a queste preoccupazioni e oggi se si puo’ considerare un nemico comune il terrorismo islamico, non vi e’ la garanzia, come sostengono illustri esperti, che gli Stati Uniti siano disposti a tenere conto, nel momento in cui decidessero di colpirlo, del nostro giudizio e delle nostre valutazioni: c’e’allora il rischio, in futuro, di leggere sui giornali che gli aerei americani di Ederle 2 hanno utilizzato il nostro territorio, per un’operazione militare? E’ una domanda che sicuramente qualcuno al governo oggi si pone, mentre alcuni altri liquidano la faccenda come un “problema urbanistico-territoriale.” Probabilmente ,come spesso succede, la verita’ rimane un po’ nascosta, dietro alla versione ufficiale che viene data alla popolazione. Forse l’esclusivo interesse nazionale non viene tutelato per non essere considerati “antiamericani”, dando cosi’ l’impressione di scarsa autonomia. Forse si evita di compromettere la realizzazione di eventuali commesse militari che il Pentagono potrebbe,tra poco, assegnare ad aziende italiane. E’in ballo la realizzazione dell’aereo piu’ costoso della storia, l’ F35 O JSF, che sarà adottato,oltre che dali Usa, anche da numerosi paesi Nato, con un giro d’affari di molti miliardi di dollari. Il valore per l’ industria militare italiana e’ stimabile in dieci miliardi di dollari, gia’ impegnati in parte dal nostro governo. A tal proposito “ci sarebbe” una legge in Italia, e precisamente la 185 del 1990 che disciplina il commercio delle armi nel senso che ne vieta le esportazioni ai paesi belligeranti o i cui governi sono re- sponsabili di accertate gravi violazioni delle convenzioni sui diritti umani. Le guerre preventive in Iraq e in Afghanistan, nonche’ il carcere di Guantanamo, le torture di Abu Ghraib, non sono in questo senso un bel biglietto da visita per il nostro “cliente” americano. Il rispetto delle leggi non dovrebbe essere un optional, ma l’autorizzazione da parte del governo precedente alla vendita degli elicotteri Agusta alle forze americane, calpesto’ questo principio, anche se fu salutato come un grande successo del “made in Italy”. Lo stabilimento previsto per la costruzione del JSF e’ situato a Cameri, paese situato vicino a Novara, dove e’ presente un aereoporto per la manutenzione dei Tornado e di altri caccia dell’aeronautica italiana e che verrebbe trasformato ad hoc per l’assemblaggio dei F35. In merito e’ sa segnalare la dura presa di posizione di mons. Fernando Charrier, vescovo di Alessandria: “Desideriamo riaffermare, come comunità cristiana, la necessità di opporsi alla produzione e alla commercializzazione di strumenti concepiti per la guerra…..Riteniamo che la produzione di armamenti non sia da considerare alla stregua di quella di beni economici qualsiasi ed e’ per questo motivo che, oltre ai principi etici applicabili all’economia,occorre tenere conto di altri principi piu’ specifici un rapporto alla natura stessa di altri strumenti di distruzione.” Significative anche le parole di Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata della Pace del 1 gennaio 2006: “….non si puo’ non registrare con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi…Quale cammino di pace sara’ mai possibile,se si continua a investire nella produzione di armi e nella ricerca applicata a svillupparne di nuove?”. Dunque Vicenza come Cameri o come Aviano? (dove in un’inchiesta pubblicata da un noto quotidiano sembrerebbe confermare la presenza illegale di armi nucleari). In tutte e tre le localita’ sia la popolazione (a Vicenza oltre il 70%),sia primissime autorita’ ecclesiastiche contro la realizzazione del progetto. Sabato 17 a Vicenza hanno manifestato in piu’ di centomila, in modo pacifico, per il no, ed e’ stata una felice e tranquilla giornata, con in prima fila mamme e bambini. Come sempre basterebbe,in una democrazia, ascoltare il desiderio della maggioranza. Basta poco… Konrad Vedovelli IN COMUNIONE - 7 - MARZO 2007 “Filosofia,utilepassione” V olevo, assieme a voi, riflettere su un argomento di sicura attualità, ma che ormai già da tempo ci portiamo in saccoccia come fosse un peso normale a cui ci siamo abituati a portare. L’argomento riguarda l’apprendimento scolastico dei nostri alunni o studenti. Ora non stiamo a ripetere le solite frasi fatte: “ lo studente non sta attento, la scuola non insegna bene, i professori sono disinteressati all’insegnamento dei loro studenti, la cartella pesante, troppi compiti, ci vorrebbe la scuola di una volta, ecc. ecc. ecc.. Soffermiamoci su quello che abbiamo oggi, tranne queste chiacchiere da salotto. Cosa abbiamo oggi? Oggi abbiamo una struttura, dove al suo interno lavorano delle persone, che con la professionalità e capacita’ di esercitare la loro professione, cercano di far apprendere a dei bambini o ragazzi, quello che è compreso in un programma, il quale a sua volta è stato elaborato da persone altrettanto ritenute capaci professionalmente di decidere come e cosa inserire in questa raccolta di materie, di metodi, di tempi, atti ad aiutare chi lavora nella struttura come maestro, nello svolgimento dell’insegnamento del contenuto di questo programma. Beh, in una parola sola si potrebbe dire anche scuola e se riletto bene si potrebbe dire anche famiglia, società. Comunque, fin qua non fa una piega, se non fosse per il risultato. I maestri, i professori, noi genitori lo proviamo ogni giorno, chi più chi meno, chi troppo chi per niente. Il risultato sarebbe ottimale se chi insegna e chi apprende lavorassero in sinergia fra di loro per un risultato comune, ma non è così. Subentrano fattori evidentemente poco controllabili, come può essere in certi casi l’età, che definirei selvatica; può essere la scelta della scuola sbagliata, condizionati da chissà quante cose; può essere l’antipatia che si prova in certe materie che non per tutti sono interessanti; e potremmo elencarne molte altre, ma non c’è lo spazio. Ma, mentre queste motivazioni possono essere considerate soggettive e cioè controllate da ogni singolo soggetto, una cosa invece deve essere fatto in comune fra chi insegna e chi apprende, ed è creare l’interesse e per non rendere noioso questo passaggio ci vuole passione, motore per un eccellente risultato. Erich Fromm, nel suo libro: “ Avere o Essere? “, fa questa distinzione: “ Studenti che facciano propria la modalità esistenziale dell’avere assisteranno a una lezione udendo le parole dell’insegnante, afferrandone la struttura logica e il significato e facendo del loro meglio per trascrivere ognuna delle parole stesse nel loro quaderno d’appunti, in modo da poter poi mandare a memoria le annotazioni e quindi superare la prova di un esame. Ma il contenuto non diviene parte del loro personale sistema di pensiero, arricchendolo e dilatandolo; al contrario, essi trasformano le parole che odono in agglomerati di idee cristallizzate o in complesse teorie che comunque immagazzinano passivamente. Gli studenti e quanto viene loro insegnato, rimangono estranei. Mentre invece studenti che facciano propria la modalità di rapporto con il mondo incentrata sull’essere, anziché essere passivi recipienti di parole e idee, ascoltano, odono e, cosa della massima importanza, ricevono e rispondono in maniera attiva, produttiva. Ciò che ascoltano stimola gli autonomi processi di elaborazione mentale, provocando in loro il sorgere di nuove domande, di nuove idee, di nuove prospettive. Il loro ascoltare è un processo vitale. Prestano orecchio con interesse, odono davvero quel che l’insegnante dice, spontaneamente si rivitalizzano in risposta a ciò che ascoltano. Non acquisiscono semplicemente conoscenze, un bagaglio da portarsi a casa e mandare a mente. Ognuno di loro è stato coinvolto ed è mutato: ognuno dopo la lezione è diverso da come era prima. Naturalmente, questa modalità di apprendimento può imporsi solo qualora l’insegnante offra argomenti stimolanti. A rileggere questa eccellente spiegazione su ciò che significa apprendere, mi ricordo del professor Jhon Keating e della: “società dei poeti estinti“ un gruppo di ragazzi a cui il professore insegnò cos’è una poesia e come scriverla, ma soprattutto insegnò loro a vivere al di fuori dagli schemi, a rischiare per poterne essere fieri. IL film era : “ L’attimo fuggente “ con Robin Williams, da rivedere. Tutte le materie che vengono insegnate a scuola le possiamo definire complete, perché ad ogni domanda c’è la risposta esatta, che qualsiasi alunno, studente, se capace, riesce a capire e ad immagazzinare, 1 + 1 = 2 sia per me, che per te, che per lui, ma nulla di più. Ma c’è una materia che non ha nessuna risposta, ma un sacco di domande, ed è la : “ FILOSOFIA “. Materia eccellente, affascinante, capace di far accrescere l’interesse dell’idea personale per una visuale più autentica e meno costruita a puntino per un mercato di vite in balia di un vento che soffia sempre dalla stessa parte. La Filosofia può essere sicuramente un mezzo valido per farci domande su ciò che ci sembra già sicuro, per aprire la nostra visuale su ciò che pensiamo non serva girare la testa, a mettere in dubbio noi stessi e i nostri ideali, a metterci in discussione per un bene comune. Per questo l’insegnamento della filosofia agli alunni, studenti, sarebbe utile fin dalle prime scuole, in forma adatta certamente, questo aiuterebbe i ragazzi di oggi e di domani a crescere più umili e più disponibili a mettersi in gioco nella società. Praticamente quello che non sanno fare la maggior parte dei nostri politici, i nostri governatori. Quest’ultima non vuole essere una critica, ma uno stimolo a chi ha sempre fatto il possibile per dare il meglio di se stesso con lo scopo di gestire ogni cosa come una grande famiglia, che si chiami scuola, genitori o società. Per gli altri che rimanga pure una critica, spero utile per loro. Savater, grande filosofo diceva: “La mia grande forza è non aver trovato una risposta a niente“. Luca Girardi IN COMUNIONE - 8 - MARZO 2007 Martiri d’oggi, uccisi perché testimoni del Risorto Un libro di Gerolamo Fazzini racconta le storie di 191 vite religiose spezzate in vari luoghi del mondo “Molti cristiani, già alle origini della Chiesa, testimonieranno la loro fede con l’effusione del sangue. Ai primi martiri ne seguiranno altri nel corso dei secoli fino ai giorni nostri. Come non riconoscere che anche in questo nostro tempo, in varie parti del mondo, professare la fede cristiana richiede l’eroismo dei martiri? Come non dire poi che dappertutto, anche là dove non vi è persecuzione, vivere con coerenza il Vangelo comporta un alto prezzo da pagare?” (Papa Benedetto XVI, Angelus 26 dicembre 2005) Il 24 marzo di ogni anno si celebra la giornata in ricordo dei missionari martiri. Attraverso questa giornata, tutte le comunità parrocchiali e le comunità religiose entrano in comunione spirituale con i missionari e le missionarie sparsi in ogni angolo della terra, attraverso la preghiera, il digiuno e la solidarietà fraterna. Quest’anno segnaliamo un libro di Gerolamo Fazzini “Lo scandalo del martirio, inchie- sta sui testimoni della fede del terzo millennio” (Ancora, 208 pagine, 14 euro) che racconta le vicende di 191 martiri contati nel periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2005. L’autore, condirettore della rivista Mondo e missione ed editorialista del quotidiano Avvenire, parla di “globalizzazione del martirio” e ricorda che “i cristiani (missionari stranieri ma anche preti locali e laici) vengono uccisi – oggi come ieri – per molteplici ragioni: perché in nome del Vangelo si oppongono all’ingiustizia, perché si battono per la pace, perché difendono la causa dei deboli, oppure perché appartengono ad una religione spesso minoritaria e non di rado associata tout court all’Occidente, al “nemico””. Per quanto riguarda i contesti geopolitici e religiosi più pericolosi per i testimoni del Cristianesimo, lo studio di Fazzini propone un quadro complesso: “La situazione della libertà religiosa nei Paesi a maggioranza musulmana è, in larga parte, assai dura per i cristiani. Idem per i Paesi comunisti che non riconoscono il diritto di credere come uno dei diritti fondamentali dell’uomo, ma semplicemente come una concessione dello Stato. Tuttavia, non sono questi i luoghi con il maggior numero di martiri bensì Paesi cattolici come la Colombia o a maggioranza cristiana come il Congo. Oppure l’India, dove il fondamentalismo di marca indù si sta rivelando non meno pericoloso di quello musulmano”. Fazzini sottolinea la pienezza delle vite di queste persone strappate alla missione, al servizio e alla condivisione con gli altri: “Il martire è santo ben prima di essere ucciso, infatti ha dato la sua vita a Cristo ben prima di dare la vita”. E ancora “Con la loro vita e la loro morte ci consegnano una domanda ineludibile: per chi vivere? La loro testimonianza è così dirompente che possono suonare invadenti per un cattolicesimo in pantofole come il nostro. Ma, più in profondità, il martire inquieta perché richiama un fatto: che la Perla del Vangelo è così preziosa che per essa merita dare tutto. Vita compresa”. Fernanda Tapparelli I GRANDI: l’Abbe Pierre F requentando la nostra sempre aggiornata biblioteca, sfogliando i quotidiani, ho trovato grande risalto dato alla scomparsa di un grande uomo francese: l’Abbe Pierre. Il frate francescano era nato a Lione nel 1912. Incontrò il francescanesimo dopo una gita ad Assisi. Entrò nel convento dei cappuccini della sua città natale, dopo aver distribuito ai poveri la sua parte di eredita’ paterna. Nel 1938 fu ordinato sacerdote; la sua vita non fu di certo fuori dal mondo. La sua vocazione di povertà si coniugò con un forte impegno sociale, che in quei anni significava impegno per la giustizia, per la libertà in una Francia occupata dai soldati tedeschi. Salvò diversi ebrei polacchi, ricercati dalla polizia; divenne anche guida alpina, trasportando attraverso Alpi e Pirenei, le persone in pericolo. Fu partigiano nel 1943, dando un importante contributo alla liberazione della sua patria. Arrestato, riuscì a scappare, raggiunse Algeri in un sacco postale. Dopo la guerra rientrò in Francia e venne eletto in Parlamento. Fondo’ il Movimento Universale per una Confederazione Mondiale. In seguito fondò il movimento Emmaus, al quale si dedicò dopo aver lasciato il Parlamento. Il primo alleato dell’ Abbe Pierre, fu un carcerato, tornato a Parigi malato e solo, abbandonato dai propri parenti. Ospite del frate, trovò alloggio in una vecchia casa della capitale che diventò la prima comunità Emmaus. Il Movimento si fece conoscere e fu in grado di attirare un gran numero di donazioni dopo un famoso appello a Radio Lussemburgo che nel 1954 scuotè la Francia. In quell’anno venne aperto il primo cantiere di 82 case per i senzatetto. In seguito egli girò tutte le città della Francia e venne chiamato in vari paesi europei per incontri e conferenze. Le comunità Emmaus cominciarono a sorgere anche in America e Medio Oriente: esse sono delle comunità di poveri che mediante il lavoro di recupero e riutilizzo di quanto viene buttato via, riescono ad aiutare chi sta ancora peggio. L’Abbe Pierre ha ricevuto molte onoreficienze ed è stato proposto anche per il premio Nobel. Tranne che nell’ultimissimo periodo, nel quale fu sopraffatto dalla malattia egli ha viaggiato in tutto il mondo, per fondare nuove comunità, aiutare le esistenti e continuare la battaglia in difesa delle persone ai margini della società. Frenez Alberto IN COMUNIONE - 9 - MARZO 2007 News dal Consiglio parrocchiale N ei primi due incontri dell’anno sono stati trattati diversi punti: quindi parecchia carne al fuoco! Innanzitutto, come sempre, i vari gruppi hanno riassunto la loro attività’ in questi mesi. Il Gruppo Giovani, dopo aver contribuito al successo della Settimana Comunitaria, sta organizzando l’allestimento di un recital. Il 28/02 inizia un cineforum che proseguirà’ in marzo, in collaborazione con comune, ritorno al futuro e scuole. É un progetto molto interessante e sentito, anche grazie alla collaborazione di alcuni insegnanti La S. Vincenzo, dopo il successo della raccolta dei regali della giornata della Carità’ (vigilia di Natale), doni spediti ai bambini in Romania, si sta concentrando nel sussidio ad una famiglia; sul settimanale “Vita Trentina” (numero del 11.02.2007) e’ stato pubblicato un articolo riguardante l’attività’ dell’associazione L’Ordine Francescano Secolare comunica che le giovani coppie a marzo entreranno in fraternità; prosegue dall’avvento il sostegno alla mensa in Bolivia, e prossimamente forse si arriverà ad aprire una scuola in Vietnam, delle suore clarisse. Il Rinnovamento Cattolico Carismatico ha promosso una raccolta di indumenti per l’Orfanotrofio e ha inviato un’offerta per i bisognosi di Trento. L’Oratorio non si è cullato sugli allori per il gran successo della recita di Natale (ne stanno pensando una con i giovani) : l’annuale gita sulla neve è “slittata via artificialmente” con grande partecipazione, mentre papà, mamme e giovani e fanciulli hanno dato il meglio di se stessi in vista del Martedì Grasso (costruzione carro, confezione vestiti, ecc. ecc..) Il Gruppo Missionario, in particolare ha aiutato ad organizzare la veglia della pace, il 3 gennaio, e come da tradizione il 06 gennaio, per la benedizione dei bambini, ha preparato un segno, ai piccoli distribuito. Il movimento dei Cursillos ricorda che nella giornata del 11 marzo p.v. si terrà alle Laste un incontro di spiritualità aperto a tutti, dalle ore 09 alle 16.30, ospite don Tomasi; il titolo dato alla giornata è: “Rendiamo ragione della speranza che e’ in noi.” Comunità e Liberazione prepara il viaggio a Roma per l’incontro con il Papa del 25 marzo p.v.: partenza in treno da Trento, le iscrizioni sono aperte a tutti. A Natale, si è scelto di aiutare un asilo francescano a Betlemme; anche al venerdì” grasso la raccolta è con- tinuata, organizzando una cena con tombolata. Proseguono poi gli incontri a tema in collaborazione con Iti e Arcivescovile. Le Acli propongono, come riflessione per i martedì’ di Quaresima la visione di video fatti dalla Diocesi in occasione del Congresso di Verona.. Il Gruppo Malati, si incontra il 3° venerdì del mese e il suo scopo è bussare alle porte dei malati per farli sentire meno soli. Come si può vedere sono tanti i gruppi e le persone che si impegnano giornalmente in queste attività meritorie: lo fanno con spirito di sacrificio e abnegazione, per portare un beneficio a tante altre persone della nostra comunità ed anche di comunità lontane. E’ doveroso pertanto, da parte di tutti, rendere loro omaggio ed aiutarli in questi compiti con la partecipazione e la collaborazione. Ah, dimenticavo: tutte queste comunicazioni, appuntamenti, resoconti li trovate in forma più’ estesa, visitando il “neonato” sito della Parrocchia, collegandovi all’indirizzo www.parrocchiamezzolombardo.it Ed ora, una raffica, in ordine sparso, di altre comunicazioni e argomenti trattati: Festa della S. Famiglia: c’erano poche coppie, ci ripromettiamo di reclamizzare meglio questo avvenimento importante, del 31 dicembre Sito internet: come già detto, è partito! Situazione economica: qui siamo alle dolenti note, pertanto per non compromettere il buon umore Vi rimando all’articolo preposto. Comitato gestione Teatro: entrano a pieno titolo, dopo le dimissioni degli attuali componenti, la signora Sara Caset e i signori Italo Wegher e Andrea Bezzi Assemblea Diocesana dei Consigli Pastorali: Don Federico che vi ha partecipato ha relazionato sull’andamento dei lavori: tra l’altro si è parlato che bisogna lavorare su orizzonti ampi, di collaborazione e assunzione di responsabilità da parte di organismi come i consigli pastorali. Quaresima 2007: vi è stata una partecipata riflessione sulle proposte da presentare alla Comunità. In considerazione anche delle celebrazioni dello scorso anno; un aspetto importante da riscoprire è anche il digiuno, che potrebbe essere proposto come tema, digiuno non solo dal cibo, ma inteso anche come rinuncia, anche temporanea, verso qualche altra cosa ( magari dalla Tv). Dopo aver preso in considerazione le proposte, in conclusione per quest’anno si cercherà di impegnarsi a vivere bene le iniziative che ci sono nella Quaresima con particolare attenzione e cura alla celebrazione penitenziale del lunedì’ santo in cui la comunità’ dovrebbe trovarsi per camminare insieme verso la Pasqua. Per finire ricordiamo che il 4 marzo p.v., The Rivers Boys, organizza una rassegna di gruppi musicali dedicata al nuovo progetto di Mario Battocletti in Tanzania. Per ora è tutto: un ringraziamento particolare a Marianna che cura con particolare solerzia la redazione dei verbali del Consiglio. Konrad Vedovelli Flash... dall’Africa Ho appena letto queste parole di Miriam con le foto che mi ha mandato, e ho pensato di farvi partecipi di queste poche righe cariche di speranza. Claudia “Realtà vera, vivace e piena di amore è l’orfanotrofio di Inzihi, un villaggio a 20 km da Iringa sulla strada rossa che porta al Ruaha park. Qui Luigi, medico e Chiara, volontaria hanno voluto e mandano avanti il progetto Asante Sana (in swahili Grazie molte) che accoglie gli orfani del villaggio e li inserisce in una realtà famigliare. Alcuni di loro necessitano delle cure per malattie tra cui anche l’AIDS ma tutto qui sembra essre accolto in un grande cuore ed è colorato come gli occhi entusiasti di Chiara che ha curato l’allestimento dei locali. Luigi si dedica anche al dispensario con sala parto del governo, rinnovato con i fondi italia- ni raccolti dai volontari. La bellezza del paesaggio e l’atmosfera che si respira in questa realtà fanno sperare in un’Africa migliore”. Miriam IN COMUNIONE - 10 - MARZO 2007 Storia di un prete che è balzato da una Parrocchia di 6.ooo abitanti ad una stanza di… 6 metri quadrati… I l giorno 22 dicembre scorso si è laureato brillantemente don Cristiano Bettega, cappellano nella nostra parrocchia dal 1998 al 2002. Una bella notizia per la nostra comunità che, durante il periodo di studio a Francoforte, ha sempre tenuto viva l’amicizia con lui. Una “delegazione” è stata incaricata di portare al laureando il supporto morale di Mezzolombardo. Nelle due macchine, partite di buon’ora il giorno stesso della laurea, ha trovato posto anche un ricco buffet preparato con l’aiuto di molte persone, che per l’occasione si sono rivelati dei veri cuochi e pasticceri. Il rinfresco non poteva certo mancare per festeggiare degnamente questo traguardo. Un buffet davvero internazionale! Alla festa infatti si parlavano molte lingue. Oltre all’italiano mescolato al dialetto trentino e all’accento siciliano, si potevano incontrare persone di mezzo mondo, tanti pezzi della storia di amicizie di don Cristiano: tedeschi, indiani, nigeriani, tanzanesi, libanesi, spagnoli. Ma sentiamo direttamente da lui come ha vissuto quest’esperienza all’estero e quali progetti sono in cantiere per il futuro. Sono stati anni faticosi e di solitudine – racconta, riferendosi anche alla malattia e alla morte della mamma – ma insieme arricchenti per l’incontro sia con la cultura tedesca che con la teologia di Bruno Forte, oggi vescovo di Chieti - Vasto. A proposito della solitudine, don Cristiano ci tiene a ringraziare chi, facente parte la comunità di Mezzolombardo, si è prodigato, nel corso dei suoi anni in Germania, a farlo sentire meno solo, chi con una telefonata, chi con una lettera, chi con un sms, chi con una visita. Sono stati tutti segni di amicizia e di stima che hanno contribuito a consolidare alcuni rapporti. Ma torniamo agli studi: proprio la teologia di Bruno Forte è stata argomento di tesi della laurea di don Cristiano. Bruno Forte si definisce un uomo con un orecchio incollato alla terra e con l’altro in ascolto del cielo.Tutto il suo lavoro è un mettere insieme il mistero Dio con la ricerca delle sue tracce nella storia degli uomini. Il teologo avverte la necessità di tenere insieme la bellezza di Dio con la concretezza delle situazioni vissute dalle persone. Cerca, con un linguaggio non astratto, ma il più possibile comune, di affascinare alla bellezza del mistero di Dio, partendo dalle domande profonde: il perché del dolore nella storia, la presenza del male. Tutto ruota attorno al mistero della Pasqua, intesa come passione, morte, sepoltura e risurrezione di Gesù. Nasce quindi un sua grande attenzione alle gioie e alle sofferenze della gente, con la quale non ha mai perso il contatto:e questa la sento la via anche per me, orientandomi non soltanto all’insegnamento, ma anche al servizio pastorale, per quanto mi sarà possibile. In riferimento ai progetti per il mio futuro mi aspetta probabilmente, la strada dell’insegnamento presso il seminario della nostra diocesi e una collaborazione nella parrocchia della Madonna della Pace sempre a Trento. E noi per il nostro cammino di catechesi saremo lieti di poter approfondire insieme a te questi concetti teologici che sentiamo urgenti, per gustare, nella ricerca della bellezza, la vicinanza tra di noi e con Dio. Afra, Marialisa e don Cristiano INSERTO SETTIMANA SANTA - I Comunità Parrocchiale Mezzolombardo SETTIMANA SANTA 2007 INVITO PROPOSTE per vivere insieme la Pasqua del Signore INSERTO SETTIMANA SANTA - II VENERDI’ 30 MARZO, alle 20.30: VIA CRUCIS PER TUTTA LA COMUNITA’ Partenza dalla chiesa parrocchiale e conclusione nella chiesa di s. Pietro DOMENICA DELLE PALME - 1° aprile Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor! ore 9.30: Distribuzione e benedizione dei rami d’ulivo presso la chiesa di san Pietro Processione in onore di Gesù, il Messia Celebrazione Eucaristica, con meditazione sulla Passione. ore 17: ore 18: Solenne Adorazione Eucaristica per tutti, animata dal Consiglio Parrocchiale. Gruppo Pensionati e Anziani. LUNEDI’ SANTO - 2 aprile ore 8.00: ore 9.00: ore 10.00: ore 11.00: ore 15.30: ore 16.15: ore 17.00: ore 18.00 ore 20. 30 Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia Via Trento, via Milano, via Fiorini, via S. Antonio, p.zza C. Battisti, p.zza S.Giovanni, via S.Pietro, via Canevarie, via Roma, via Taiti, via Degasperi. Via Morigl, via Molini, via Rotaliana, via Morei, via Perlasca. Sospensione Ragazzi delle elementari e catechisti. Ragazzi delle medie e catechisti. Corso Mazzini, vicolo Pozzo, via Dante, p.zza Cassa Risparmio, via A. de Varda, p.zza Erbe, Travaion, via Garibaldi, corso del Popolo, p.zza Vittoria, via 4 Novembre, via E. de Varda, via Cavalleggieri Udine, via Bertagnolli, p.zza Dalpiaz, via De Scari, via S. Anna, p.zza Pio XII, via Filos, via Manzoni, via degli Alpini, via Carducci, via Zandonai, via D.Chiesa, via Frecce Tricolori, via S.Vigilio, via Devigili. A.C.L.I. — Benedizione CELEBRAZIONE PENITENZIALE PER GIOVANI E ADULTI MARTEDI’ SANTO - 3 aprile ore 8.00: ore 9 – 10: ore 15.00: ore 16.00: ore 17.00: ore 18.00: Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia Come Lunedì Santo Corso Mazzini, vicolo Pozzo, via Dante, p.zza Cassa Risparmio, via A. de Varda, p.zza Erbe, Travaion, via Garibaldi. Corso del Popolo, p.zza Vittoria, via 4 Novembre, via E. de Varda, via Cavalleggieri Udine. via Bertagnolli, p.zza Dalpiaz, via De Scari, via S. Anna, p.zza Pio XII, via Filos, via Manzoni, via degli Alpini, via Carducci, via Zandonai, via D.Chiesa, via Frecce Tricolori, via S.Vigilio, via Devigili. Animatori C.d.A. - Associazioni e Movimenti Benedizione. MERCOLEDI’ SANTO - 4 aprile ore 8.00: ore 9.00: ore 10.00 ore 11.00: Santa Messa ed esposizione dell’Eucaristia Ordine Francescano Secolare e Apostolato della Preghiera Catechisti e Cursillisti Benedizione a conclusione dell’Adorazione Eucaristica INSERTO SETTIMANA SANTA - III TRIDUO PASQUALE del Signore morto, sepolto e risorto GIOVEDI’ SANTO - 5 aprile “...e Gesù, sapendo che era giunta la sua Ora, amò i suoi fino alla fine...” E’ giorno di gioiosa attesa ore 8.00 ore 9.00 ore 20.30 ore 22.00 ore 23.00 A seguire Preghiera comunitaria di Lodi In Duomo a Trento: Messa Cresimale - consacrazione Oli Santi EUCARESTIA SOLENNE: E’ LA CENA DEL SIGNORE Porteremo all’altare i salvadanai con le offerte a favore degli affamati nel mondo Adorazione Eucaristica per adolescenti e giovani Adorazione Eucaristica per gli adulti Volontari fino al mattino VENERDI’ SANTO - 6 aprile Con il suo Sangue, Gesù inaugura la nuova Alleanza. E’ giorno di digiuno e astinenza ore 8.00 ore 15.00 ore 20.30 Preghiera comunitaria di Lodi VIA CRUCIS in chiesa parrocchiale CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE: Liturgia della Parola - Preghiere universali - Adorazione della Croce - Comunione SABATO SANTO - 7 aprile E’ giorno di silenzio e riflessione, giorno di meditazione sulla Passione e Morte del Signore. ore 8.00 Preghiera comunitaria di Lodi PASQUA DI RISURREZIONE DEL SIGNORE - 7-8 aprile “...Notte veramente santa, nella quale Gesù passò dalla morte alla Vita!... Sabato ore 20.30 Domenica SOLENNE VEGLIA PASQUALE - Benedizione del fuoco e del cero pasquale -Annuncio pasquale - Liturgia della Parola, Eucaristica. Sante Messe ad ore 7.30 - 10 – 20. Le celebrazioni in convento: GIOVEDI’ SANTO ORE 20 – VENERDI’ SANTO ORE 15 (non ci sarà la Veglia Pasquale in Convento, ma solo in Parrocchia) INSERTO SETTIMANA SANTA - IV LASCIAMOCI RICONCILIARE CON IL SIGNORE Celebrazione comunitaria della per giovani e adulti: per i ragazzi I media II media III media per scolari: IV elementare V elementare RICONCILIAZIONE: lunedì mercoledì mercoledì giovedì lunedì venerdì 2 21 28 22 26 30 aprile marzo marzo marzo marzo marzo ore 20.30 ore 14.30 ore 14.30 ore 16.00 ore 16.30 ore 14.30 disponibili 5 confessori primo gruppo secondo gruppo primo gruppo secondo gruppo venerdì mercoledì lunedì lunedì 16 21 12 19 marzo marzo marzo marzo ore 14.30 ore 16.30 ore 16.30 ore 16.30 primo gruppo secondo gruppo primo gruppo secondo gruppo Inoltre si confessa: Sabato 31 marzo ore 16 - 18 Mercoledì Santo ore 16 – 18 Giovedì Santo ore 15 – 19 Venerdì Santo ore 8.30 – 11 ore 16– 19 Sabato Santo ore 8.30 – 11 ore 14 – 19 Raccomandiamo di anticipare il più possibile il momento della Riconciliazione. Buona Pasqua! IN COMUNIONE - 11 - MARZO 2007 Gesù è arrivato in treno! È tornato anche quest’anno il Recital di Natale dell’Oratorio, questa volta intitolato “Gesù Arriva in Treno”. Lo spettacolo era già stato scritto e messo in scena nel 1996 da Luca Bertolla, ma si è voluto riproporlo, dieci anni dopo, su un palco diverso, con registi diversi, ma soprattutto con bambini e ragazzi nuovi. Tanti sono stati infatti i componenti che hanno deciso di iscrivesi a questa tradizionale iniziativa, che ormai è una delle più belle in grado di raccogliere nello stesso luogo tanti bambini di età diverse. Tra attori, ballerini e cantanti, tecnici, aiutanti, costumisti, scenografi e tutto il resto siamo arrivati a superare i cento partecipanti, che hanno collaborato a rendere unico il messaggio del Recital. Su un vagone di un treno, la vigilia di Natale, si incontrano un bambino con la sua mamma, una giovane e ricca contessa ed un presentatore tv, tutti con ideali e stili di vita completamente discordanti. A bussare alle porte dello scompartimento giungono Erode, i Re Magi, i pastori, gli angeli e Giuseppe con Maria incinta del piccolo Gesù, che fanno capire hai personaggi il valore vero del Nata- le, che è ben distante da quello ormai imposto dai media e dal benessere. “Anche questa notte Gesù è nato, anche se nessuno si è accorto di lui; ogni giorno, in ogni momento lui ci è vicino, anche se magari non lo riconosciamo o lo trattiamo male. Ma se provassimo, per una volta, ad immaginare che sia lui quello seduto accanto a noi riusciremmo a vedere un mondo nuovo e una realtà diversa, e ci accorgeremmo che Dio cammina sulle nostre strade insegnandoci a vivere come suo figlio e regalando ad ognuno di noi un sorriso e un po’ di tempo per amare!”. Questo era il messaggio finale, che ha concluso lo spettacolo lasciando gli spettatori con un sorriso sulle labbra e con la voglia da parte di tutti di un grande applauso sicuramente meritato. Sono tante infatti le persone che collaborano con quest’importante ini- ziativa: bambini, sempre numerosi, mamme che aiutano nei preparativi, giovani importantissimi per la buona riuscita che danno ben volentieri la loro disponibilità per il backstage, il coro Osanna (diretto dalla nostra pazientissima e insostituibile Claudia) che da diciassette anni collabora con l’Oratorio e che quest’anno ha festeggiato i 20 anni dalla fondazione. A tutti loro va un ringraziamento, dimostrato anche con i calorosi applausi del pubblico, numerosissimo in entrambe le serate e che ha segnato un record di presenze nella storia del teatro. Una grande soddisfazione in tutti i sensi, quindi, che è di buon auspicio per iniziare subito a pensare al Recital dell’anno prossimo, con la speranza di riuscire a raccogliere anche la prossima volta tante soddisfazioni e tanti sorrisi! IN COMUNIONE - 12 - MARZO 2007 Settimana Comunitaria on line… …minuto per minuto! cronaca dell’ultimo giorno del diario on-line pubblicato sul nostro sito Oratorio di Mezzolombardo, venerdì 02 febbraio 2007 E fu sera e fu mattina: quinto giorno “Il gran finale: e passa in mezzo…” Aiuto! Aiuto! Aiuto! Guardo l’orologio e sono già le 2.26 di notte e qui siamo in piena attività. Sembra di essere in fabbrica, dove l’attività non si ferma mai. Così è la settima comunitaria: un’esperienza da vivere 24 ore su 24, in cui non ci si ferma quasi mai, veramente poco poco. Scherzi, canti, cori, tanta amicizia… non c’è veramente tempo per dormire. Chiara ci accompagna con la sua chitarra e tutto è ancora più bello. Uno di questi canti è il titolo dell’articolo: “E passa in mezzo”. I ragazzi si mettono da una parte e dall’altra del corridoio, in modo da formare due ale. A turno si passa in mezzo con il rischio di ricevere qualche “carezza o qualche sberlotta”. Anche don Andrea si è dovuto sottoporre a questo gioco. E’ una vecchia tradizione già di 4 anni che non vuole tramontare. Siamo insomma a pieni giri. In verità la giornata è scivolata via in modo veloce tra mille impegni. Anzi, forse possiamo dire che questa giornata, l’ultima, ha avuto più impegni in assoluto. Un’amichevole di calcio sopra Bolzano, ha costretto 5 ragazzi a rientrare solamente alle 23.00 per cenare. La nostra animatrice Chiara aveva la partita di pallavolo ed è tornata solamente alle 23.30. Insomma, per trovare tutto il gruppo unito, abbiamo dovuto aspettare quasi la mezzanotte, l’ora della nanna. E invece ecco che come per magia… inizia la festa! Le registrazioni naturalmente non mancano con macchine digitali ed mp3. Chiaro che non proprio tutto possiamo mettere nel sito. Una certa privacy dobbiamo mantenerla. Chi volesse sapere di preciso che cosa è accaduto, non può fare altro che partecipare alla prossima esperienza comunitaria, visto che questa ormai sta arrivando al lumicino. Ma i ragazzi ci stanno mettendo veramente tutto il cuore, per rendere questi ultimi momenti epocali. Il tempo passa, ora sono tornati ognuno nelle proprie camerate, e quindi un po’ alla volta dovrebbe calare il silenzio. La fatica della giornata dovrebbe farsi sentire. L’ultima preghiera comunitaria con i ragazzi, sul tema del perdono, ci ha fatto riflettere sull’importanza di dare il giusto peso alle arrabbiature che molte volte ci capitano. Arrabbiature cau- sate da motivi futili, superficiali. A volte devono capitarci alcuni momenti di sofferenza per valutare meglio le situazioni. E allora perdonare può risultare ancora più facile. Cari lettori, sembra veramente sia arrivata la fine. C’è ancora poca voglia di dormire, ma la situazione è tranquilla. Non posso fare altro che salutarvi. Un grazie sincero a tutti coloro che dietro le quinte hanno permesso di far vivere a questi ragazzi questi alcuni gior- ni magici in oratorio. Grazie anche ai genitori che si sono fidati. Grazie alle cuoche. Ma comunque non siamo arrivati ancora alla fine. Domani (tra circa 3 ore) c’è il risveglio. Sarà durissimo, pranzo e pulizie dell’oratorio. La squadra è già fatta per i luoghi da pulire. Ad alcuni spetterà il bagno, altri le camere… tutti avranno qualcosa da fare. Ma questi sono problemi che affronteremo tra qualche ora. Per ora possiamo goderci una buona dormita. Dal vostro inviato in oratorio, buona notte e buon riposo… “E passa in mezzo”: chi c’è stato almeno una volta in settimana comunitaria, avrà piacevoli ricordi. Ore 2.46… passo e chiudo. don Andrea IN COMUNIONE - 13 - MARZO 2007 GiQta sul a neve 2007 uest’anno la voglia di andare a slittare sulla neve era davvero tanta, vista la quantità di neve che è venuta… Non è vero? Per questo il numeroso gruppo dell’oratorio di Mezzolombardo ha voluto soddisfare il desiderio di tanti bambini e adulti andando a fare la famosissima e mitica GITA SULLA NEVE! Infatti, nella fredda mattina del 21 gennaio, un pullman pieno di bambini, ragazzi e adulti, seguito da alcune macchine, è partito per andare a divertirsi a più non posso ad Alba di Canazei. Muniti di BOB e SLITTE eravamo tutti entusiasti e contenti della giornata che ci aspettava! Dopo un lungo viaggio e dopo aver quasi perso la voce per aver cantato un’infinità di canti, finalmente arrivammo ad Alba. Dopo esserci ristorati un po’, a piedi raggiungemmo un parco giochi dove anche lì tutti si divertirono come pazzi. Arrivò l’ora della messa (DON ANDREA & DON FEDERICO PRODUCTION) e poi… via a slittare e “bobbare” a più non posso… Dovevate vederli: sembravano delle schegge con quei bob e quelle slitte, ma la cosa più bella era vederli ruzzolare e sprofondare nella neve (naturalmente io ero il primo!) Verso l’una il “richiamo della giungla”, non di TARZAN ma di DON ANDREA, ci segnalò che il pranzo era pronto: uno squisitissimo piatto di pasta asciutta… Ci voleva proprio! Un GRAZIE ai migliori cuochi della Piana Rotaliana! Dopo un meritato relax, nel pomeriggio la giornata proseguì al mitico Palaghiaccio di Alba di Canazei, dove anche i più esperti nel settore, non si sa come mai, cadevano! Purtroppo si era fatto tardi e quindi, sfilati i pattini ed infilate le scarpe, tutti insieme facemmo merenda e poi via sul pullman. Stanca ma felice la mitica compagnia dell’oratorio dovette rifare i “bagagli” per ritornare verso “CASA DOLCE CASA! ” Che sfortuna!! Nonostante la poca neve ci siamo divertiti da matti e quindi speriamo di rivederci anche il prossimo anno sempre numerosi! Tanti saluti dal vostro animatore Michele Sacco ESTATE INSIEME Estate Insieme ha iniziato la sua attività da 1993 ed è un progetto di animazione estiva per i giovani del territorio, che coinvolge parecchie associazioni e volontari della borgata di Mezzolombardo, in un lavoro di rete. Il gruppo promotore è composto dalla Parrocchia, dall’Oratorio, dal Centro Aperto “Il kaos “ della Coop. Kaleidoscopio e dal Centro Diurno dell’APPM. Da due anni si sono proposte nuove collaborazioni con la colonia diurna e il centro per adolescenti “Ritorno al futuro” entrambi organizzati dal Comune di Mezzolombardo. L’attività si svolge nel periodo estivo ed è ri- volta ai ragazzi di età compresa tra i 6 e 14 anni, e con il coinvolgimento del centro per adolescenti la fascia di età è stata allargata fino ai 18 anni. Il progetto è sovvenzionato dal Comune di Mezzolombardo, dal Comprensorio della Valle dell’Adige e dalla Cassa Rurale di Mezzolombardo e San Michele a/A e ciò permette di offrire alle famiglie della borgata un’opportunità a costo molto inferiore rispetto ad analoghe iniziative. Come ogni anno l’attività verrà descritta e pubblicizzata tramite un libretto che verrà consegnato nelle scuole della zona. IN COMUNIONE - 14 - MARZO 2007 Uscita a Salter per i ragazzi di terza media e prima superiore S abato 3 e domenica 4 febbraio si è tenuto a Salter il ritiro dei ra gazzi di 3a media. L’iniziativa era aperta anche ai ragazzi di prima superiore, ma quest’ultimi non hanno aderito. La comitiva ha raggiunto solo nel tardo pomeriggio di sabato l’accogliente dimora di Salter. Appena il tempo di sistemarsi nelle rispettive stanze, per poi trovarsi alla cena allestita dalle bravissime cuoche. Quando anche l’ultima briciola ha trovato posto in qualche pancino, solo allora, i ragazzi si sono divisi in 3 squadre per il gioco a quiz. Tutti si sono impegnati allo stremo per raggiungere la vittoria, che è andata, all’ultima domanda, alla squadra “A”. La serata è continuata in allegria nelle camere con una battaglia di cuscini, dove le “dolci fanciulle” hanno avuto la meglio sugli increduli ragazzi, quindi tutti nuovamente in sala da pranzo per festeggiare i meravigliosi 14 anni di Eleonora. Si è ballato fino a quando don Andrea non ha intimato a tutti il coprifuoco. Con molta riluttanza gli indignati ballerini hanno raggiunto i loro letti. Il risveglio, come ogni volta che ci si diverte tanto e fino a tardi, è stato molto duro ed il gruppo di zombi si è trascinato con non poca fatica in sala da pranzo, per qui animarsi improvvisamente alla vista dell’abbondante colazione. La mattinata è proseguita con la suddivisione dei ragazzi in 4 gruppi, che, guidati ciascuno da un animatore, hanno affrontato un percorso per Iscrizione campeggio Salter sabato 10 marzo, dalle ore 08 alle ore 10, nella sala della excanonica Anche quest’anno avremo la possibilità di trascorrere alcuni stupendi momenti nella casa parrocchiale di Salter. Calendario estate 2007 Primo turno: da sabato 23 giugno a sabato 7 luglio per ragazzi di III e IV elementare. Quota 160 euro. Secondo turno: da sabato 07 luglio a mercoledì 18 luglio ragazzi di V elementare e I media. Quota 130 euro. Terzo turno: da giovedì 19 luglio a domenica 29 luglio ragazzi di II e III media. Quota 130 euro. Per l’ iscrizione basterà versare un acconto di 50 euro. Precedenza ai residenti nella parrocchia di Mezzolombardo. analizzare il perdono, significativa tematica di questo ritiro. A fine confronto è stata celebrata la messa, seguita dal pranzo. Le ore sono volate e, giusto il tempo di rassettare la casa, verso le quattro già si rientrava a Mezzolombardo, arricchiti da un rinnovato spirito di amicizia. Mauro Giacomuzzi P.S.: Il prossimo ritiro, al quale tutti i ragazzi di 3a media e 1a superiore sono caldamente invitati, è fissato nei giorni 3 e 4 marzo 2007. IN COMUNIONE - 15 - MARZO 2007 Agenda PROPOSTA DI TRE INCONTRI QUARESIMALI SULLE TEMATICHE DELL’INCONTRO ECCLESIALE DI VERONA, a cura delle ACLI in collaborazione con la Parrocchia Ogni venerdì in chiesa alle ore 20.00: VIA CRUCIS martedì 27 febbraio: Non di solo lavoro martedì 06 marzo: Una porta sempre aperta martedì 13 marzo: Quelli che fanno Primavera Gli incontri si terranno nella sala parrocchiale accanto alla canonica con inizio alle ore 20.30 Venerdì 23 marzo Veglia decanale dei nuovi Martiri Missionari a Vigo di Ton Lunedì 5 marzo: Inizia il Corso di preparazione al Sacramento del matrimonio sia per i Lunedì 2 aprile alle ore 20.30 Celebrazione comunitaria della Riconciliazione. Venerdì 23 febbraio è animata dal Terz’ordine Francescano Secolare Venerdì 2 marzo è animata dai bambini di 5° elementare Venerdì 9 marzo è animata dal Consiglio Parrocchiale Venerdì 16 marzo è animata dai bambini di 4° elementare Venerdì 23 marzo è animata dai ragazzi di 1°media Domenica 11 marzo alle ore 14.30 In sala parrocchiale 3° incontro guidato da don Piero Rattin dal tema: LA FEDE IN GESÙ È - rimanere, cioè dimorare, in Cristo. Domenica 1 aprile Le Palme e inizio della settimana santa Giornata Pro Lebbrosi Giornata per la Vita Offerte in memoria dei propri defunti La vostra generosità euro euro 200,00 388,00 euro 580,00 Elargizioni da enti e associazioni per necessità parrocchiali INDISPENSABILE SOSTEGNO ALLA PARROCCHIA Offerte pro restauro: Cappella Addolorata e cappella feriale Offerte raccolte negli ultimi tre mesi: Elemosina alle S. Messe festive Giornata Pro Seminario Giornata della Carità Giornata Pro Infanzia missionaria fidanzati che per le coppie già sposate che intendono consacrare il loro amore davanti al Signore, nella Chiesa. euro 9.651,00 euro 658,00 euro 1.360,00 euro 186,12 euro 12.474,40 N.B. Dall’ultimo resoconto alla data del 19 febbraio sono state riportate n° 35 buste in parrocchia e fatti n° 15 versamenti sul c/c in Cassa Rurale) EsperienzeestivenelnostroDecanato 1) Esperienza in Sicilia La consolidata esperienza per adolescenti e giovani in Sicilia, presso la cittadina di Vittoria, in provincia di Ragusa, a contatto: - con un prete - don Beniamino Sacco - che si impegna nell’ambito dell’accoglienza di extracomunitari - con la comunità delle religiose “Sorelle della Carità” (dell’ordine di madre Teresa di Calcutta-) con bambini delle elementari e medie del luogo che trascorreranno con noi 2 settimane di colonia estiva - mare, spiaggia, luoghi turistici - persone simpaticissime L’esperienza avrà luogo da lunedì 30 luglio fino a lunedì 13 agosto. Costo 260 euro. L’esperienza è rivolta ai ragazzi delle superiori e giovani. 2) Settimana di preghiera a Taizé Da domenica 19 agosto a domenica 26 agosto 3) Marcia Francescana Da mercoledì 25 luglio a sabato 4 agosto INFO: 0461 60 10 54 – DON ANDREA IN COMUNIONE - 16 - MARZO 2007 La comunità solidale con i... debiti ovvero parliamo di debiti Il consiglio affari economici vuole condividere con la comunità di Mezzolombardo le valutazioni e l’analisi dell’attuale situazione economica della parrocchia e le prospettive future. Come è già stato ampiamente e dettagliatamente esposto nell’opuscolo uscito in ottobre 2006, la parrocchia è stata impegnata sia operativamente che finanziariamente nelle opere di restauro e realizzazione della cappella dell’Addolorata e della cappella feriale attigua alla chiesa parrocchiale. Tali strutture, con tutte le preziose opere d’arte contenute, sono ritornate a servizio dell’intera comunità di Mezzolombardo. Finanziariamente però, gli interventi di cui sopra, hanno lasciato il segno. Ad oggi la parrocchia presenta una situazione debitoria che supera i 350.000 euro; somma che deriva da debiti passati e presenti. Dobbiamo comunque sottolineare come la comunità abbia risposto e speriamo vivamente che possa ancora continuare a rispondere positivamente all’abbattimento del disavanzo generato dai lavori nelle due cappelle che è stato pari complessivamente a 300.000 euro; al riguardo sono state raccolte offerte per 40.000 euro. Cogliamo t’occasione per ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno contribuito e sollecitiamo chi non lo ha ancora fatto a devolvere le quote presso l’apposito conto corrente aperto alla locale cassa rurale di Mezzolombardo ovvero direttamente in canonica. Per il futuro, si dovrà anche dar seguito ai monitoraggi ed ai provini effettuati nel corso degli anni 2003/2005 sulla chiesa parrocchiale e sul campanile; tali verifiche hanno evidenziato delle problematiche strutturali alle quali si dovrà dare risposta. Le crepe e le fessure nelle volte e nei muri sono ben visibili a tutti; ognuno di voi avrà fatto delle considerazioni poco rassicuranti sull’evolversi della situazione. Gli interventi straordinari saranno quindi necessari e difficilmente derogabili. La cosa che ci preoccupa maggiormente però è notare come negli ultimi anni anche l’attività ordinaria, le pure spese di gestione della parrocchia, non trovi più la copertura con le offerte dei fedeli. Ne deriva uno sbilancio annuale che ammonta a 5.000/6.000 euro. Questo è fonte di sconforto ed amarezza, perché la comunità cristiana dovrebbe sentirsi direttamente e concretamente coinvolta nella gestione INAUGURAZIONE cappella dell’Addolorata e cappella del Crocefisso 7/12/2006 anche delle problematiche materiali. Le famiglie dovrebbero riscoprire una maggior sensibilità al riguardo, educando anche i figli in questa direzione. Le strutture della parrocchia sono al servizio delle associazioni, delle famiglie e quindi delta comunità; pensiamo all’oratorio, alle sale per la catechesi e per le associazioni, alle sedi dei gruppi ed ai luoghi di culto. Dobbiamo sempre ricordare che abbiamo ereditato tali strutture, frutto spesso di tante fatiche di chi ci ha preceduto; l’impegno comune dev’essere quello di mantenere e gestire al meglio tali luoghi. Giova poi ricordare che la parrocchia è si proprietaria di terreni agricoli dati in affitto con contratti agrari, ma tali beni devono essere visti come delle garanzie per il futuro. Logicamente in momenti di necessità, come potrebbe essere vista la situazione attuale, non si esclude di dover procedere alla cessione di parte dei beni di cui sopra. Comunque sia, si confida sempre che gli enti pubblici e/o privati siano sensibili alle necessità della parrocchia, come è stato per il passato. Si confida inoltre nella comunità parrocchiale affinchè sappia fare “chiesa” così da poter dare continuità e sempre maggior vigore alle attività ecclesiali, nella convinzione che ciò rappresenti il miglior “investimento” per il futuro. Mariano Rosa per il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici IN COMUNIONE - 17 - MARZO 2007 Rendiconto economico 2006 DESCRIZIONE esercizio ordinario: ENTRATE entrate rendita terreni interessi c/c bancari elemosina della domenica, candele, rifusioni da spese anticipate da Assicurazione per contributo ai danni da neve offerte con destinazione specifica: S.Messe e offerte offerte: funerali, battesimi, matrimoni rifusioni da gestione decanato totale entrate spese manutenzione fabbricati assicurazioni luce,gas,acqua:chiesa,canonica,ex-canonica,sede caritas imposte, tasse, ritenuta d’acconto Messe a sacerdoti del paese parroco e vicario parrocchiale segreteria e amministrazione sp.ord.di culto(ostie,candele,sussidi,libri liturgici)e collabor. sp.ufficio e cancelleria(telefono,posta,fotocopiatore ecc.) contributo per necessità diocesane spese attività pastorali e abbonamenti disavanzo bollettino “In Comunione” per poveri e Caritas Parrocchiale totale spese USCITE 4.385,43 18,53 32.099,16 6.045,31 3.000,00 25.515,92 1.265,00 997,85 73.327,20 19.020,53 2.021,83 14.068,04 4.191,98 2.500,00 6.552,00 3.800,00 9.926,67 6.043,98 3.199,00 2.649,09 1.343,40 1.634,71 76.951,23 esercizio straordinario: entrate offerte “Pro Cappelle” offerte pro Caritas parrocchiale offerte pro giornate con intenzione specifica offerte da privato per necessità parrocchiali contributi: contributi PAT:chiesa Addolorata contributi Comune per Chiesa Addolorata 39.029,40 755,00 9.439,85 10.000,00 73.474,81 17.911,42 totale entrate 150.610,48 spese chiesa parr.,cappella del Crocifisso e Chiesa Addolorata canonica, parcheggi, ex-canonica spese professionisti per cappella, oratorio, ex- canonica offerte pro giornate con intenzione specifica versate offerte pro giornate con intenzione specifica da versare debiti verso terzi interessi passivi totale spese disavanzo esercizio al 31.12.2005 TOTALE GENERALE 223.937,68 disavanzo esercizio al 31.12.2006 254.963,68 64.516,95 11.278,46 8.079,85 1.360,00 8.110,00 6.570,10 354.879,04 13.349,91 445.180,18 - 221.242,50 NOTA 1: Il disavanzo è coperto da fido bancario presso la Cassa Rurale NOTA 2: Le gestioni campeggio Salter e oratorio sono a parte Le offerte dei fedeli sono le entrate più significative e necessarie per la gestione delle varie attività pastorali e la conservazione degli immobili della Parrocchia. Un grazie di cuore a chi è stato generoso. Il Consiglio Affari Economici IN COMUNIONE - 18 - MARZO 2007 Anagrafe parrocchiale 2006 Sono rinati nell’ acqua e nello Spirito con il Sacramento del Battesimo: SPANGARO NICOLAS di Mauro e Romina Devigili FARO GIANLUCA di Giovanni Battista e Annunziata Ciani Passeri CORRADINI SOFIA di Andrea e Cristina Pallaver GUGLIELMON MATTIAS di Fabrizio e Elena Milka Valenzuela Velasquez CHEN MASSIMILIANO di Chen Maox Iong e Dai Jiaxiug POLO ASIA di Flavio e Mara Noldin RINALDINI NICOLE di Alessio e Monica Viliotti BETTIN MICHELA di Antonio e Maria Teresa Fedrizzi DALLAGO SILVIA di Luca e Bruna Martinatti TAIT VITTORIA di Massimo e Milena Zeni DALDOSS MATTIA di Mirko e Isabella Webber CESCATTI RICCARDO di Alessandro e Barbara Marcolla PREZZI ELISA di Franco e Claudia Devigili WEBER MARIKA di Andrea e Cecilia Valentini LUPO GIULIA di Angelo e Annarita Ciaravella MORESCHINI GIULIA di Marco e Maria Serena Graiff WEBBER CHIARA di Franco e Eglantina Hila GJEKA GERI di Iliz Gjeka e Eglantina Hila TOMASI MONICA di Bruno e Elena Tait BEATRICI CHRISTIAN di Roberto e Anita Eccher MITTESTAINER ALESSIA di Roberto e Tiziana Pallanch BELLAGAMGA ALESSIO di Mattia e Sabrina Biasi CATALANO MICHELE di Francesco e Concetta Rutigliani ROSSI SAMUEL di Nicola e Lara Dallago BETTIN DAMIANO di Lorenzo e Lucia Moggiol TAIT GIADA di Emanuele e Roberta Filippi HELFER MARTIN di Walter e Monica Pallanch STENICO LEONARDO di Riccardo e Barbara Welsch MONTI ANDREA di Roberto e Maddalena Roncador TAVA VERONICA di Luca e Paola Vitti CONCIN SOFIA di Franco e Roberta Bolner TEVINI MIRKO di Andrea e Roberta Volcan FARINA GINEVRA di Massimo e Anna Murari MICHELI ALESSANDRO di Stefano e Sara Murari CARONTI STELLA di Tommaso e Federica Creazzi BUSHATI NIKOLIN di anni 29 LEGENDRE = TAIT DELIO, BERNARD, EMILIO di Marco e Fabienne CICORELLA ELISA di Raffaele e Claudia Dalrì MAZZONI VALENTINA di Paolo e Roberta Cortelletti DELLA PINA ELEKTRA di Stefano e Milena Ledda ROSSI ARIANNA di Cristian e Roberta de Manincor OSATI FEDERICO di Monica BARON MICHELE di Mirko e Laura Pisetta DE VILLA GOTTER JACOPO di Oscar e Assunta Tizzano CALIA JLENIA di Tonio e Emma Dasia DALFOVO NICOLA di Mauro e Michela Colombini MAINES NOEMI di Stefano e Marika Baldessari Totale battezzati nr.47 IN COMUNIONE - 19 - MARZO 2007 Hanno celebrato il loro “SI” davanti al Signore: Micheli Victor e Gottardi Gloria Dalla Torre Tomas e Dalmonego Claudia Kerschbaumer Marco e Andreatta Cristina Babbi Francesco e Depaoli Angela Fonsatti Michele e Ortler Daniela Bettin Antonio e Fedrizzi Maria Teresa Totale matrimoni nr. 6 Sono tornati alla Casa del Padre Tava Giacomo Pezzi Enrica Pedergnana Albino Concin Romana in Zanlucchi Bert Paola in Zeni Mittestainer Albino Monsignor Giuliani Lino Doliana Antonio Zeni Giuseppe (Beppino) Vagli Alda in Biffoni Tait Gemma Dalpiaz Maria ved. Frizzera Del Favero Corrado Taddei Sofia Rizzi Alda ved. Bortolotti Parisi Vincenzo Paoli Alfonso D’Amico Domenico Pizzi Dante Piacini Renzo Tait Cornelio Matuella Annetta in Tait Dolzan Olivo Peder Luigi Todesco Marcella ved. Lucchin Agostini Anna ved. Pallanch Sebastiani Carmela in Ghezzi Giacomuzzi Adele ved. Zapparoli Dalfovo Dario Decristan Giuseppe Ermete Endrizzi Bruno Tava Luigia ved. Frasnelli Keller Carlo Sacco Comis Dell’Oste Renzo Devigili Mario Dallago Maria ved. Romeri di anni 83 di anni 78 di anni 81 di anni 53 di anni 60 di anni 78 di anni 90 di anni 63 di anni 82 di anni 78 di anni 83 di anni 85 di anni 77 di anni 96 di anni 78 di anni 93 di anni 82 di anni 72 di anni 88 di anni 74 di anni 71 di anni 81 di anni 77 di anni 82 di anni 89 di anni 85 di anni 76 di anni 82 di anni 80 di anni 81 di anni 78 di anni 91 di anni 86 di anni 49 di anni 94 di anni 84 Pistoia Anna Maria in Bianco Luchin Giovanni Tait Gualtiero Walter Devigili Giuseppe Dissegna Pietro Zambiasi padre Luigi Mazzorana Emilio Giuliani Francesca ved. Concin Devigili Bruno (Italia) Oberbergher padre Gabriele Pedron Vilma in Gnesetti Girardi Giovanni Rizzi Vittoria ved. Martini Biffoni Guido Bianco Pietro Endrici Rita ved. Tava Moresco Giovanni Martinatti Eugenio Dalfovo Giuseppe de Scopoli Guido Zeni Augusto Pamelin Antonio Butti Gino Castellan Iole ved. Bert Tait Lino Dalfovo Beppino Paoli Giuseppina ved. Tait Tait Maria ved. Bortolotti Matuella Ester Giunta Rodolfo Vanzi Emma ved. Weiss Dallago Elvio uomini donne di anni 79 di anni 78 di anni 93 di anni 85 di anni 75 di anni 81 di anni 97 di anni 85 di anni 84 di anni 91 di anni 47 di anni 67 di anni 81 di anni 85 di anni 82 di anni 79 di anni 83 di anni 82 di anni 59 di anni 93 di anni 82 di anni 56 di anni 64 di anni 83 di anni 84 di anni 82 di anni 83 di anni 86 di anni 57 di anni 78 di anni 92 di anni 85 nr. 43 nr. 25 Totale defunti: nr. 68 IN COMUNIONE - 20 - MARZO 2007 …siamo piccoli, ma cresceremo! I l 15 dicembre scorso è iniziata ufficialmente l’avventura del sito della Parrocchia di Mezzolombardo. Ecco uno stralcio del primo articolo pubblicato in quella data “…. Nelle nostre intenzioni, questa dovrebbe essere una porta aperta per la comunità’ parrocchiale, per le associazioni e per le persone che ci gravitano attorno. Dovrebbe essere un modo diverso per scambiare idee, esperienze, promuovere contatti con il Parroco, con gli operatori ed i vari gruppi; un mezzo per portare a conoscenza di più’ persone tutte le iniziative e i programmi che durante l’anno tanti si impegnano a realizzare…. Come si può’ vedere non tutto e’ ancora completamente attivato (dai dati da inserire alla grafica): speriamo di poterlo fare nel più’ breve tempo possibile. Ci sembrava in ogni caso bello far “nascere” questa nuova esperienza in prossimità della Nascita che tutti noi aspettiamo e ci accingiamo a festeggiare da qui a pochi giorni…” Struttura del sito Nella pagina principale, al centro si trovano gli articoli di attualità che vengono pubblicati, cercando di dare risalto anche agli appuntamenti che settimanalmente vengono proposti dalle varie associazioni e dalla Parrocchia. grare), le Chiese, le edizioni scorse di “In Comunione” (in formato pdf), l’edizione settimanale de “La Voce” e altro ancora. Sotto, si possono trovare le varie associazioni, ognuna con la sua scheda di presentazione e le attività’ svolte. In alto le ultime notizie e gli articoli più’ letti. Grande successo ha avuto, tra gli altri, la pubblicazione di un diario on-line curato da don Andrea, con il quale e’ stata seguita “minuto per minuto” l’esperienza dei 19 ragazzi e ragazze che hanno partecipato alla “Settimana Comunitaria” nei giorni scorsi (vedi articolo a parte). E’ stato pubblicato il repertorio del Coro Osanna, con tantissime canzoni che trovate nel “Libro Canti” Altre iniziative ed altre cose interessanti (ad esempio articoli sui quali discutere insieme) saranno pubblicate nei prossimi mesi, perche’ come detto… siamo piccoli ma cresceremo! Pertanto invitiamo tutti a collegarsi con il Sito della Parrocchia cliccando WWW.PARROCCHIAMEZZOLOMBARDO.IT e ad inviare alla nostra casella di posta elettronica [email protected] Suggerimenti, proposte,osservazioni, disponibilità a far parte della redazione e quant’altro. VI ASPETTIAMO! Sulla sinistra, nel menù, ci sono vari punti riguardanti dati della Parrocchia (sono da inte- IN COMUNIONE BIMESTRALE DI FORMAZIONE INFORMAZIONE E CULTURA La Redazione Direttore responsabile: Alberto Frenez Editrice: Parrocchia di Mezzolombardo Comitato di redazione: Andrea e Tiziana Bezzi, Denisa Gollino, Marta Leoni, don Sandro Lutteri, Fernanda Tapparelli, Stefania Tarter, Konrad Vedovelli Indirizzo della Redazione: via S. Pietro,1 - Mezzolombardo Stampa: Grafiche Argentarium - Trento MARZO 2007 Rivista bimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 735 del 5.10.91