Semestrale di informazione della Banca
del Centroveneto Credito Cooperativo di Longare
numero
45
giugno 2015
2015
spirito positivo
papa
francesco:
Soddisfazione per
il buon risultato
raggiunto
"Siate creatori, poeti
e andate avanti
con coraggio!"
tutti a
expo 2015!
Latteria
sociale
Siamo al Padiglione
della Società
Civile
Vivi
i valori
della cooperazione
Contiene Inserto Redazionale
Credito Cooperativo.
Insieme per raggiungere
nuovi traguardi
Alla scoperta di alcune realtà
tra le più rappresentative del territorio
E
editoriale
Flavio Stecca
Presidente Banca del Centroveneto
Parlare di cooperazione bancaria
significa parlare della Banca di
Credito Cooperativo, da sempre
vista come la massima espressione della partecipazione democratica di tutti i portatori di valore e,
quindi, di tutti gli attori in scena:
soci, amministratori, dipendenti,
territorio, e tutte quelle realtà
che le ruotano attorno.
Il movimento del credito cooperativo nasce e si fonda sui valori
tipici della cooperazione, quali
la partecipazione, la democrazia,
la solidarietà, la mutualità, l’attenzione al sociale e la tutela del
bene comune. La sua vocazione
localistica ed il conseguente radicamento territoriale ne costituiscono poi l’essenza che si esplica
nell’operatività a favore dei propri Soci e delle realtà economiche che operano sul territorio.
Storicamente, la cooperazione
è nata con il tentativo di dare
risposte a situazioni di disagio e
povertà che la rivoluzione industriale aveva prodotto in larghi
strati di popolazione e che le
istituzioni politiche non erano
state in grado di fronteggiare. La
cooperazione fu la risposta efficace nei confronti soprattutto dei
contadini e degli artigiani che
dovevano sottostare alla povertà
e alla grande piaga dell’usura.
Più volte, nel corso degli anni,
questa importante realtà è stata
messa in discussione, in particolar modo negli anni ’70 alcuni
autorevoli esponenti economici
nazionali prevedevano la fine
del modello delle casse rurali ed
artigiane.
Mai previsione fu più errata!
Possiamo constatare infatti che
da allora c’è stata una crescita
esponenziale delle Banche di credito cooperativo che continuano
a svolgere la loro importante
funzione a sostegno delle aziende e delle famiglie nei territori in
cui operano. E’ statisticamente
provato che, nel corso degli anni,
si succedono con cadenza ciclica
fasi economicamente più favorevoli, alternate ad altre di stallo o
recessive. Ciononostante, questo
modello si è sempre rivelato solido e vincente, ma una domanda
sorge spontanea: oggi possiamo prevedere che lo sia ancora?
Molti mutamenti stanno infatti
trasformando la nostra società,
le sue istituzioni, le sue culture,
le sue strutture. Le BCC non
sono estranee, né semplicemente
spettatrici delle trasformazioni
in atto e siamo comunque certi
che il modello del credito cooperativo risulterà ancora una volta
vincente.
I motivi per affermarlo con forza stanno nei numeri: patrimoni
singoli ed aggregati ampiamente
nei limiti previsti da scenari di
stress molto stringenti; volumi
di intermediazione importanti,
prodotti assolutamente competitivi e personale qualificato
ci danno la tranquillità di poter affrontare le sfide del futuro
con la consapevolezza di essere
attrezzati in maniera adeguata.
E’ importante comprendere che
un’eventuale svolta prevede necessariamente un rinnovamento,
un nuovo modello distributivo
che consenta di liberare risorse
per lo sviluppo commerciale.
Quest’ultimo, insieme allo sviluppo delle tecnologie informatiche, sarà lo strumento per cogliere nuove opportunità di crescita
e di sviluppo.
Le BCC stanno affrontando
grandi sfide, consapevoli della
necessità di una riforma imposta dall’Europa a tutto il sistema bancario. La vigilanza unica
impone gruppi bancari liquidi
e facilmente ricapitalizzabili; la
Banca d’Italia, perfettamente in
linea con le disposizioni europee invita il credito cooperativo
a “...individuare soluzioni che
favoriscano un assetto del sistema meglio strutturato, capace di
superare gli svantaggi della piccola dimensione ma allo stesso
tempo di preservare i valori della
cooperazione e della prossimità
con il territorio”, in un’ottica di
riduzione dei costi operativi e
di aumento della professionalità
degli esponenti aziendali e degli
addetti.
I tempi per decidere sono strin-
genti, ma qualunque sarà la
strada scelta, una cosa è certa:
il sistema del credito cooperativo in Italia cambierà forma e
dimensione. La riforma che vogliamo dovrà continuare a valorizzare l’articolo 2 dello statuto,
ovvero dovrà continuare a tutelare e promuovere il ruolo, unico
e prezioso, delle banche di territorio, cooperative a mutualità
prevalente. Dovrà sapere attrarre
capitali, dovrà in buona sintesi
salvaguardare anche in termini di
governance quell’immenso patrimonio storico e culturale acquisito in 130 anni di storia.
Dovrà disegnare un modello organizzativo che non solo sia adatto ai tempi, ma che abbia anche
caratteri tali da poter dar vita ad
un significativo rinnovamento.
Sentiamo forte la responsabilità
del ruolo che le BCC hanno oggi
nel mercato, nella consapevolezza che la grande opportunità di
costruire il credito cooperativo
di domani non sarà e non potrà
mai essere solo un modo di fare
banca, ma un segno distintivo
capace di offrire risposte originali e concrete, orgogliosi di essere
innanzitutto banche di persone e
di relazione.
Colgo l’occasione per ringraziare
Voi Soci per la numerosa partecipazione all’Assemblea dello
scorso 3 maggio e, a nome del
Consiglio di Amministrazione,
Vi porgo i migliori saluti.
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2015
spirito propositivo
collegio
sindacale
“ANDATE AVANTI, CORAGGIO!
SIATE CREATORI, POETI,
AVANTI!”
startupper a 16 anni:
come trasformare un
sogno in realtà
banca don rizzo
latteria
sociale
La sfida per mantenere vivi
i valori della cooperazione
nel XXI secolo
I Sindaci neo eletti
per il prossimo triennio
Soddisfazione per un risultato generale
che porta l’Utile netto a 1,22 milioni
di euro. Nuovi progetti al via per il 2015.
Banca del Centroveneto in
udienza dal Papa
con le Confcooperative
in Sicilia per il valore del territorio
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tutti
a expo 2015!
borse
di studio
si nasce con la camicia ...
e con il fondo pensione
il passaggio
generazionale
e la tutela
del patrimonio
assistere la famiglia
il giro d'italia
Un percorso delicato
nel segno dell'innovazione
Espressione dell'umano
operare e cooperare
Consegnati 42 premi allo studio
a favore dei nostri Soci
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ufficio
parabancario
promozione telepass
filiale di grantorto
convegno pictet
pobbe compie 10 anni
filiale di arsego
la strada giusta
scuola coopattiva
gite
2015
Soluzioni
a misura di Cliente
gioca
al risparmio!
contributi
un gesto
fatto...di cuore
Risparmia tempo e denaro...scegli
la soluzione che fa per te!
Sede e Direzione: Longare // Filiali: Arcugnano // Arsego // Bolzano Vicentino // Bresseo // Camisano Vicentino // Campo San Martino // Caselle di Selvazzano
Cervarese Santa Croce // Dueville // Grantorto // Grisignano di Zocco // Grumolo delle Abbadesse // Longare // Torreglia // Torri di Arcugnano // Torri di Quartesolo
Vicenza Centro Storico // Vicenza San Lazzaro // Vicenza Stanga
Info 0444 214101 - www.centroveneto.it
L’Accento sulla Cooperattività
Semestrale di informazione della
Banca del Centroveneto - Credito
Cooperativo di Longare - Sped. in
abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,
DCB Vicenza - Registrazione Tribunale
di Vicenza n.970 del 28.2.2000 - Anno
14 numero 45/2015
Direttore Responsabile
Adriano Toniolo
Editore, Redazione, Amministrazione
Banca del Centroveneto
Credito Cooperativo di Longare
Ponte di Costozza, 12 - Longare - (VI)
Progetto grafico ed editoriale
Nextra Srl
Via Brescia, 2
36040 Torri di Quartesolo (VI)
Fotolito e stampa
Artigiana Grafica snc di Raffaello
Antonio & C. - Montegalda - Vicenza
A cura di
Banca del Centroveneto
Nextra Srl
raggiungendo i 638 milioni di euro di
prestiti lordi .
Si sono strutturate proposte mirate
non solo alle imprese sul versante dei
crediti speciali e agevolati, ma anche
alle famiglie per finanziare ristrutturazioni delle abitazioni e per la valorizzazione energetica degli edifici.
2015
spirito propositivo
Mariano Bonatto
Direttore Generale Banca del Centroveneto
Soddisfazione per un risultato generale che porta
l’Utile netto a 1,22 milioni di euro.
Nuovi progetti al via per il 2015.
La politica degli impieghi
680
660
€ 638
aspettative della clientela.
Un utile netto pari a 1,22 milioni di
euro con un dividendo ai soci del 1,5%
è quanto portato in approvazione domenica 3 Maggio all’assemblea sociale
riunita presso l'Ente Fiera di Vicenza.
Il risultato è frutto di una politica improntata alla sana e prudente gestione
che si è accompagnata alla crescita
degli impieghi a favore del territorio
di competenza. La costante ricerca di
collaborazioni con partners qualificati
e di nuove relazioni con le imprese, le
associazioni e le comunità locali, que-
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sti i fattori determinanti che, pur in
uno scenario difficile, hanno consentito alla Banca di conseguire nel tempo
utili e risultati positivi.
Non solo capacità di creare valore, ma
anche garanzia e solidità patrimoniale
che si esprimono con la costante crescita del CET1 capital ratio che si attesta oggi al 13,13%, dato ben superiore
a quanto previsto dalla normativa di
Vigilanza. Abbiamo voluto imprimere nel 2014 - una forte accelerazione sul
versante degli impieghi al territorio con
un incremento sul dato 2013 del 5,69%,
980
€ 997
€ 980
milioni
2013
2014
milioni
960
940
920
L'istituto nel 2014 ha conseguito una raccolta
complessiva pari a 997 milioni di euro, 1,72% in
più rispetto al 2013.
milioni
640
€ 604
milioni
600
2013
I dati consuntivi e gestionali 2014 rivelano un modello di banca sempre più
evoluta sul versante estero, sui crediti
speciali e sul private banking, ovvero i
settori di punta sui quali si è concentrato l’Istituto negli ultimi 12 mesi.
Banca del Centroveneto congeda il 2014
con risultati positivi non solo relativamente ai dati di bilancio approvati dal
Consiglio di Amministrazione, ma soprattutto per le progettualità messe
in campo per imprimere una forte accelerazione sui prodotti, sulla qualità
dei servizi e rispondere al meglio alle
1000
900
700
620
Raccolta complessiva
2014
La raccolta diretta e i finanziamenti della Bce
permettono alla Banca di erogare credito alle
famiglie, piccole e medie imprese investendo
principalmente nel territorio.
Nel 2014 gli impieghi lordi verso la clientela
sono aumentati del 5,96% raggiungendo i 638
milioni di euro. Al 31/12/2014 i clieni affidati
ammontano a 6,267.
In crescita anche la raccolta totale
(+1,72% rispetto al dato dell’anno precedente) a quota 997 milioni di eurocontinua il DG Bonatto a conferma
della fiducia della clientela verso la
Banca.
Il rapporto tra raccolta e impieghi si
attesta al 79,%, mantenendosi elevato il presidio sulla liquidità, mentre il
margine di intermediazione cresce del
24,2% e raggiunge i 44 milioni di euro,
grazie anche all’utilizzo di tutte le opportunità che le operazioni di rifinanziamento BCE hanno concesso. Il dato
sulle rettifiche di valore si attesta a
20,6 milioni di euro, per una copertura
complessiva del credito deteriorato al
45,7% e delle sofferenze al 54%.
Dati questi ultimi - continua il Direttore - che esprimono la capacità della
banca di creare valore e di effettuare
adeguati accantonamenti a presidio dei
rischi.
E’ stato deliberato il passaggio al nuovo sistema informativo: un’operazione
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entrata a regime nel mese di aprile
2015, che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuna in una visione
strategica della banca di medio-lungo
termine.
Proseguiremo inoltre nell’attività di
installazione degli ATM evoluti di filiale e con l’adozione di un nuovo modello distributivo per la segmentazione
della clientala, tarato appositamente sulla nostra realtà per offrire una
migliore consulenza su investimenti,
risparmio, previdenza, prodotti assicurativi e servizi.
Il gradimento dei nostri clienti è testimoniato anche dall’aumento della base
sociale, che supera le 4 mila unità con
un incremento di quasi il 19% rispetto
al 2013. Un segnale estremamente importante che dà l’idea di come la nostra
sia una realtà vivace e in salute, anche
sotto il profilo della socialità, della mutualità e della partecipazione.
Oltre ad esprimere il dinamismo in
atto – conclude il DG Bonatto – questi
dati rappresentano il segno tangibile di
come la nostra Banca stia rispondendo
con spirito propositivo al cambiamento, in coerenza ai propri valori, sempre
attenta a cogliere ed a sostenere le
necessità e la crescita del territorio e
delle comunità di riferimento.
Credito erogato al
territorio di competenza
5,55%
Pubblica
amministrazione
e altre controparti
33,53%
13,82%
Famiglie
consumatrici
Costruzioni
6,16%
25,13%
Commercio
e servizi
15,81%
Agricoltura
Industria
e artigianato
“ANDATE AVANTI, CORAGGIO!
SIATE CREATORI, POETI, AVANTI!”
Banca del Centroveneto in udienza dal Papa
con le Confcooperative
L
collegio sindacale
I Sindaci eletti per il prossimo triennio
L'
assemblea dei soci del
3 maggio 2015, oltre all’esame dei dati
di bilancio 2014, ha
eletto il nuovo Collegio Sindacale della Banca, che durerà in
carica per il prossimo triennio. Il Collegio
Sindacale è l’Organo collegiale che vigila
sul rispetto della corretta amministrazione
della banca, in particolare sull’adeguatezza
dell’assetto organizzativo, amministrativo e
contabile, sull'osservanza dello statuto, dei
regolamenti e delle deliberazioni sociali,
adempiendo inoltre a tutte le funzioni ad
esso demandate dalla normativa vigente.
Nella foto, partendo da sx:
Dott. Matteo Bottaro, al centro il Presidente
del colleggio sindacale Gabriele Beggiato
e Dott. Marcello Verlato’
Questa la composizione dell’Organo neo
eletto:
PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE
Gabriele Beggiato
Sindaco effettivo della nostra Banca dal 1998,
riveste la carica di Vice direttore generale
della Federazione Veneta. Esperto in materia fiscale e tributaria, è altresì consigliere del
Fondo di garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.
SINDACI EFFETTIVI
Matteo Bottaro
Dottore commercialista e revisore contabile,
partner dello studio di consulenza tributaria,
societaria e aziendale Acerbi & Associati con
sede di Vicenza. E’ al suo primo mandato
nella carica di sindaco effettivo presso la nostra Banca.
08
Mauro Marcello Verlato
Sindaco effettivo della Banca dal 1997, dottore commercialista e docente dell’Istituto
Tecnico Fusinieri di Vicenza
SINDACI SUPPLENTI
Pierantonio Dal Lago
Dottore commercialista e revisore contabile,
presso lo studio associato Hepteris con sede a
Vicenza. è al suo primo mandato nella carica
di sindaco supplente presso la nostra Banca.
Renzo Pedron
Sindaco supplente della Banca dal 2000, Dottore commercialista e revisore contabile presso
la Società Servizi Pedron Srl di Teolo (PD).
Ai Sindaci neo eletti va il nostro sincero ringraziamento per l’impegno assunto ed il migliore augurio di proficuo lavoro.
e cooperative sfidano
tutto, sfidano anche la
matematica,
perché
in cooperativa uno più
uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento, ha esordito
il Papa, ricevendo in udienza ben 7.000
cooperatori sabato 28 febbraio presso
la sala Paolo VI.
Presente anche il presidente di Federcasse Alessandro Azzi che ha ringraziato il Pontefice, a nome del mondo
della cooperazione di credito, per le
parole rivolte alle cooperative, invitandole ad una nuova “missione”, esortandole a innovare, nel mondo globalizzato, pur mantenendo intatti i valori
di fondo legati alla solidarietà sociale
ed economica.
“Santità – ha detto il Presidente - potrà
sentire l’emozione e la gioia dei tanti
rappresentanti delle Banche di Credito
Cooperativo e Casse Rurali italiane - le
BCC - che oggi hanno voluto stringersi
attorno a Lei, insieme agli altri cooperatori di tutti i settori”. “Le BCC avvertono oggi, ancor più che in passato, la
responsabilità e l’urgenza di essere
banche di persone. Attente ai bisogni
reali, attraverso un uso responsabile e
differente del denaro. Abbiamo la volontà e il dovere di continuare a essere “fabbriche di fiducia”. “Fiducia”, un
termine che ricorre frequentemente
nel Suo Magistero, Santo Padre, e che
sentiamo particolarmente vicino”.
“Ci stringiamo a Lei, Santità – ha concluso Azzi - per ricevere il sostegno
della Sua preghiera e della Sua parola.
Attraverso di Lei, lo Spirito ci illumini
nel prendere le decisioni più sagge e
più coerenti in queste settimane nelle
quali il Credito Cooperativo italiano deve
scegliere una strada di auto-riforma.
Infonda in noi il coraggio e la lucidità di
un cambiamento leale, che non “tradi-
sca” ma “traduca” nel presente le nostre radici”.
“Oggi, vorrei che il nostro dialogo non
guardi solo al passato, ma si rivolga soprattutto in avanti: alle nuove prospettive, alle nuove responsabilità, alle nuove
forme di iniziativa delle imprese cooperative. E’ una vera missione che ci chiede fantasia creativa per trovare forme,
metodi, atteggiamenti e strumenti, per
combattere la "cultura dello scarto",
quella che oggi viviamo, la "cultura dello scarto" coltivata dai poteri che reggono le politiche economico-finanziarie
del mondo globalizzato, dove al centro
c’è il dio denaro. Globalizzare la solidarietà - questo si deve globalizzare, la
solidarietà!” - afferma Papa Bergoglio –
“dovete continuare a inventare - questa
è la parola: inventare - nuove forme di
cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero
mette nuovi rami, le radici sono vive e il
tronco è forte!”
La cooperazione è nel cuore del Pontefice, l’ha conosciuta e sperimentata
da ragazzo. Nonostante le difficoltà, la
cooperazione continua ad essere l’antidoto efficace alle distorsioni del mercato; per non parlare di quanto deve e può
fare quella cooperazione del credito che
ha trovato la sua forza propulsiva proprio nel Magistero della Chiesa e che
ancora di recente è stata indicata da
Papa Benedetto XVI quale “espressione di amore intelligente”. Un legame,
quello che lega Credito cooperativo e
Dottrina sociale, ideale e culturale fortissimo. Il Papa saluta i cooperatori con
messaggi carichi di speranza e di compiuto realismo “Andate avanti, dunque,
e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà. Occorre avere
il coraggio e la fantasia di costruire la
strada giusta per integrare, nel mondo,
lo sviluppo, la giustizia e la pace.
09
Andate avanti, coraggio! Siate creatori,
"poeti", avanti!”
I Cinque incoraggiamenti che Papa
Francesco ha voluto offrire alle Cooperative:
• Le cooperative devono continuare
ad essere il motore che solleva e
sviluppa la parte più debole delle
nostre comunità locali e della società civile.
• Le cooperative devono attivarsi
come protagonisti per realizzare
nuove soluzioni di Welfare, in particolare nel campo della sanità, un
campo delicato dove tanta gente
povera non trova più risposte adeguate ai propri bisogni.
• Il socio della cooperativa non deve
essere solo un fornitore, un lavoratore, un utente ben trattato, dev’essere sempre il protagonista, deve
crescere, attraverso la cooperativa,
crescere come persona, socialmente e professionalmente, nella
responsabilità, nel concretizzare la
speranza, nel fare insieme.
• Il movimento cooperativo deve realizzare l’armonizzazione tra lavoro
e famiglia. Fare questo significa
anche aiutare le donne a realizzarsi
pienamente nella propria vocazione
e nel mettere a frutto i propri talenti.
Donne libere di essere sempre più
protagoniste, sia nelle imprese sia
nelle famiglie!
• Per fare tutte queste cose ci vuole
denaro! Il Papa invita ad investire,
ed investire bene! La soluzione che
propone è di mettere insieme con
determinazione i mezzi buoni per
realizzare opere buone. Collaborare di più tra cooperative bancarie e
imprese, organizzare le risorse per
far vivere con dignità e serenità le
famiglie; pagare giusti salari ai lavoratori.
Foto a lato,
Cesare Cacitti premiato dal Consigliere
di Banca del Centroveneto,
il Dott. Dario Corradin
STARTUPPER A 16 ANNI: come trasformare
UN SOGNO IN REALTà
Hai trasformato la casa, ma soprattutto
la lavanderia, nel tuo piccolo ma attrezzatissimo laboratorio privato. C’è un
momento che ricordi in cui è scoccata la
scintilla tra te e il mondo dell’elettronica
e dell’informatica? Un regalo. La scintilla
è stata il primo kit di elettronica che i miei
genitori mi hanno regalato a sei anni, cui
ne è seguito un altro e da quel momento in
poi è stato naturale dedicare il mio tempo
libero alla mia passione… un video online
sulle stampanti 3D ha fatto il resto. Avevo
provato a chiedere un modello già pronto
e funzionate: di fronte ai no fermi dei miei
genitori ho deciso che ci avrei provato io
a costruirla, imparando anche ad usare i
software per realizzare e ideare gli oggetti.
E devo dire che qui il supporto della mia
famiglia è stato totale, soprattutto di papà
che mi ha affiancato sia nei passaggi prettamente manuali, taglio, rifilatura dei pezzi,
sia nella predisposizione di quella che oggi è
una vera e propria attività imprenditoriale:
insieme siamo una bella squadra. Ma diciamolo, oggi sono tanti i ragazzi che amano
e sono affascinati dall’elettronica… quello
che ho fatto io non è impossibile: forse la
differenza è di essere riuscito a tradurre questa passione in qualcosa di più attraverso
la costanza e il desiderio di arrivare ad un
obiettivo preciso.
Il supporto della famiglia, le attenzioni,
la collaborazione e lo stimolo mai invadenti sono stati fondamentali per far
emergere le doti innate di Cesare. Hai
modo di condividere questo tuo interesse
l’entusiasmo e la spinta innovativa di Cesare, giovane promessa
della nostra comunità, omaggiandolo di un fondo pensione con
il primo versamento, strumento indispensabile per guardare al
futuro con serenità.
Immaginate la spensieratezza di un ragazzo di 16 anni abbinata
alla tenacia di chi sa già cosa vuole fare nella vita; aggiungete la
giusta dose di intraprendenza e condite il tutto con un ambiente
famigliare stimolante. Questo è Cesare Cacitti, giovane promessa dell’innovazione digitale italiana che con la sua stampante
3D home made e low cost è entrato a pieno titolo tra i 100
digital champion italiani e può definirsi lo startupper più giovane tra i 100 digital champions italiani. L’abbiamo incontrato
e in quest’occasione la Banca del Centroveneto, che opera con
l’obiettivo di promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo
del territorio e dei suoi cittadini, ha voluto premiare la costanza,
A 16 anni hai già alle spalle un curriculum di prim’ordine che ti
qualifica come startupper più giovane d’Italia, digital champion,
innovatore… come si arriva a questi traguardi? La passione è il motore che ha mosso tutto, c’è chi si dedica ad un’attività sportiva a livello
agonistico, tutti i giorni, con costanza; io trascorro i pomeriggi sui
miei progetti.
"oggi sono tanti i ragazzi che amano
e sono affascinati dall’elettronica…
quello che ho fatto io non è impossibile"
Foto Una stampante 3D all'opera
anche a scuola, con i compagni o alcuni
insegnanti? C’è molta attenzione da parte
della scuola intorno al mio progetto e alla
tecnologia insita nella macchina, un’attenzione che è stata approfondita anche con
incontri dedicati con produttori di stampanti 3D; da parte dei miei compagni c’è
curiosità per quello che faccio e soprattutto
interesse per capire come si fa. Ho la fortuna di frequentare una scuola che valorizza le
capacità piccole e grandi dei ragazzi.
Pur così giovane ti stai avvicinando al
mondo del lavoro e dell’imprenditorialità, un mondo sicuramente affascinante
ma anche molto competitivo e a volte
spietato: quali sono i valori, i riferimen-
Foto Il laboratorio di Cesare
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ti che in qualche modo ti guidano nelle
scelte quotidiane ma anche nelle scelte
legate al tuo futuro?
Al momento il motore di tutto è la curiosità, il desiderio di scoprire come funzionano
le cose; però il mio sogno è vedere un giorno in ogni casa una stampante 3D, magari
evoluta nell’uso dei materiali che permetta
di stampare oggetti di uso comune, pensiamo alle scarpe da ginnastica ad esempio. Mi
piace l’idea che il mio progetto possa aiutare a vivere meglio le persone, a risparmiare.
Partecipi spesso a premi e bandi per start
up. Oltre al fatto di pensare di poterli
vincere c’è un’altra ragione che ti vede
così attivo in questi contest digitali-
Come e dove ti vedi tra 10 anni? Quali i progetti a breve? Vorrei continuare a
fare quello che sto facendo, lavorando nel
settore Ricerca e Sviluppo, vedere crescere
i miei progetti magari applicando le mie
tecnologie anche alle stampanti professionali, offrendo al mondo imprenditoriale
uno strumento ad alte prestazioni e a costo
contenuto. Per il momento sto per partire
per un mese negli Stati Uniti, un mese di
studio e un’occasione per migliorare la lingua, perché l’inglese è alla base di tutto ciò
che sto facendo.
imprenditoriali? Posso vedere da vicino
quello che fanno gli altri maker, incontro
imprenditori che hanno modo di apprezzare ciò che faccio; ritengo poi prezioso il
momento di confronto con la giuria che mi
permette di approfondire eventuali criticità
dei miei progetti e, non ultimo, è un bel
banco di prova per imparare ad esporre in
pubblico, a parlare senza timidezza.
Hai vinto un percorso di incubazione
messo in palio dal prestigioso premio
Gaetano Marzotto e un finanziamento fino a € 20.000,00 dal bando Primo
Miglio grazie all’idea di costruire e vendere stampanti 3D a basso prezzo, per
renderle un fenomeno davvero di massa.
Su twitter ti definisci un “15 years old
maker that loves 3D printing.” Cos’altro
ti piace? In passato suonavo il clarinetto;
oggi il pianoforte è parte della mia vita e il
nuoto mi assorbe un paio di volte la settimana… c’è quindi tempo anche per altro
oltre all’elettronica!
Che consiglio daresti o magari già dai ai
tuoi amici che ti chiedono il segreto per
ottenere questi risultati? Con i miei compagni c’è uno scambio reciproco, io sprono
loro e loro lo fanno con me. Ma se c’è un
consiglio che non mi stanco di ripetere è di
seguire le proprie passioni, questo è quello che ti spinge a fare certe cose, ad andare
oltre le prime difficoltà, a superare anche i
no positivi dei genitori e a realizzare, così,
i propri sogni.
Cesare Cacitti
segni particolari
16 anni
studente al liceo scientifico
G.B Quadri
indirizzo scienze applicate
Appassionato di elettronica,
informatica, pianoforte
e nuoto
Vincitore di un percorso
di incubazione del premio
Gaetano Marzotto
Lavanderia di casa
trasformata in laboratorio
"un consiglio che non mi stanco di ripetere
è di seguire le proprie passioni ed andare
oltre le prime difficoltà"
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Sogno: costruire stampanti
multimateriali
e professionali
low cost
my baby, my friend: i conti per te
I sogni si coltivano fin da piccoli, con libretto my baby da 0 ai
12 anni e con conto corrente my friend dai 13 ai 17.
Scopri i nostri progetti per te.
www.centroveneto.it
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Le condizioni contrattuali sono riportate nei Fogli informativi a disposizione del pubblico presso le filiali della Banca e nel sito www.centroveneto.it. // Banca del Centroveneto - aggiornato a maggio 2014.
fare due conti
è un gioco
da ragazzi
Sicuramente un lasciapassare per il tuo
futuro. Come procede il tuo progetto? Le
stampanti 3D low cost sono realizzate, ne
ho fatte 5 alcune già vendute. Il tutto in
collaborazione con il papà che mi accompagna in questa avventura. Ho costruito
in autonomia il sito www.kais.it dove ho
attivato il mio nuovo blog e anche la parte di e-commerce. E i contatti iniziano ad
arrivare: sono numerosi i miei coetanei
interessati all’oggetto ma anche gli imprenditori che vogliono il mezzo per realizzare
in autonomia alcune componenti delle loro
lavorazioni.
All'interno del variegato mondo delle Banche di Credito Cooperativo, una realtà che abbraccia tutte le regioni d'Italia da Nord a Sud, continente ed isole, molto spesso nascono relazioni di amicizia che vanno oltre il semplice contatto di lavoro, rapporti che nascono dall’esigenza
e dal piacere di confrontarsi, condividere, relazionarsi, migliorarsi. In quest'edizione de L'Accento vogliamo dar voce alla testimonianza di
altre Banche del nostro movimento ed è con vero piacere che, dalla splendida Sicilia, vi presentiamo Banca Don Rizzo di Alcamo (TP).
lori del cooperativismo – aggiunge – la
Banca Don Rizzo, infatti, ha rilanciato
investendo e razionalizzando meglio le
filiali con l’obiettivo di renderle a misura del cliente, assicurandogli massima
comodità e riservatezza ed offrendogli
servizi bancari e consulenza al passo
con i tempi”.
“E faccio riferimento ai nostri sforzi
per sostenere il territorio perché – continua ancora il presidente Nuzzo –
questa nostra esperienza, come più in
generale quella del credito cooperativo,
deve essere tenuta presente da chi oggi
parla di rinnovamento. Non possiamo
rimanere fermi, dobbiamo innovare,
dobbiamo fare qualche passo indietro,
ma non possiamo, e non dobbiamo,
mai perdere di vista il modello del nostro essere banca che è quello di una
gestione responsabile e solidale fondata
Nelle foto:
Vincenzo Nuzzo - Presidente
Carmelo Guido - Direttore Generale
banca don rizzo,
in Sicilia per il valore del territorio
Oltre quattromila soci; cinquantamila clienti; 17 filiali distribuite in sedici comuni, tra cui l’importante e strategica
presenza a Palermo; trecento milioni di impieghi; cinquecento milioni di raccolta reinvestita per oltre il 90% nel
territorio di pertinenza: sono alcuni dei numeri che fotografano la realtà della Banca Don Rizzo, ormai punto di riferimento essenziale nella Sicilia Occidentale.
Fondata nel 1902 da don Giuseppe Rizzo con il nome di
Cassa Rurale ed Operaia l’Assunta, la nostra banca è cresciuta, negli anni, ampliando l’area di intervento e, come è
nello spirito del credito cooperativo, caratterizzandosi per il
suo legame con il territorio. E, ancora oggi, sfidando la crisi,
ha scelto di continuare ad investire per rafforzare e rendere
sempre più efficiente ed efficace la sua presenza, come dimostrano i recenti interventi su Palermo, su Partanna (TP) e,
quindi, nella Valle del Belice.
“Il nostro legame con il territorio, con la gente, con i soci
e con i clienti – spiega il presidente della Banca, Vincenzo
Nuzzo – è consolidato e costituisce la caratteristica fondamentale del DNA della Banca. Ci siamo e vogliamo continuare ad essere protagonisti, soprattutto in un periodo come
quello attuale che vede altri istituti di credito scegliere di
lasciare e di abbandonare questa parte di Sicilia”.
“Fedeli agli insegnamenti di don Giuseppe Rizzo ed ai va-
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Foto a lato: i faraglioni di Terrasini - foto sopra: veduta di Trappeto
sui principi e sui valori dell’economia
sociale e sul legame con il territorio e
con l’economia locale”.
Altra caratteristica da non trascurare
è l’attenzione che, da sempre, la Banca Don Rizzo riserva ai soci, a quanti,
chiarisce il direttore generale, Carmelo Guido, consentono di praticare la
“democrazia partecipata” nella gestione dell’azienda. “La risposta a questo
modo di intendere il rapporto bancasoci – precisa - è stata molto apprezzata
tanto che negli ultimi dieci anni si è
passati da poco più di mille agli oltre
quattromila di oggi”.
Per il direttore Guido, a dare sostanza
a questo tipo di rapporto banca-soci,
sono le Consulte territoriali. Si tratta
di organismi composti da soci in rappresentanza di tutti i Comuni dove è
presente la Banca. Compito delle Consulte è, tra l’altro: svolgere attività di
relazione e contatto con i soci dell’area
territoriale del distretto, interpretando le loro esigenze da rappresentare al
CdA; convocare momenti di incontro
con la propria base sociale per dare centralità ai soci rafforzando il loro senso
di responsabilità nei confronti della
Banca.
Particolarmente attenta la Banca Don
Rizzo è, poi, anche con i giovani e la
recente costituzione dell’Associazione
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Soci Giovani, che ha già messo in campo diverse attività culturali e ricreative,
è la prova della volontà e della disponibilità del CdA e del management a
coinvolgere la base sociale nella vita
della banca.
Altra istituzione aperta al sociale e fortemente voluta dalla Banca è il Centro
Studi Don Rizzo che mira a diffondere
il pensiero del fondatore della banca,
ma anche a sostenere lo sviluppo di
attività culturali, sociali ed economiche nel territorio, e della formazioneinformazione. “In questa ottica – dichiara il presidente del Centro Studi,
Mario Melodia - non mancano le iniziative per la realizzazione di corsi di
formazione e seminari di studio oltre
a ricerche su tematiche specifiche che
interessano le attività economiche delle
comunità locali”.
Questi i componenti degli organi sociali della Banca Don Rizzo:
Consiglio di Amministrazione: Vincenzo Nuzzo, presidente; consiglieri:
Vito Asta, Maurizio Bambina, Gregorio Bongiorno (vice presidente), Francesco Fundarò, Pietro Lipari, Emilio
Lombardo, Mario Melodia (vice presidente vicario); Giuseppe Varvaro;
Collegio Sindacale: Gianfranco Cassarà (presidente); membri effettivi: Vincenzo De Luca e Stefano Gallo.
"dopo aver proseguito gli studi superiori
in questo settore, figli e i nipoti restano
nell’azienda di famiglia.
C’è un ricambio generazionale, come è
giusto che sia"
Presidente, da 26 anni lei dirige la cooperativa. Come si è evoluta nel tempo la
struttura della vostra latteria sociale?
Il primo pensiero va sicuramente ai racconti di mio nonno con il carretto dietro
alla bicicletta carico dei bidoni di latte,
diretti alla latteria. Dalla prima struttura,
un vecchio rudere poi rimesso in sesto con
carretti e cavalli, dove i pochi soci decisero
nel lontano 1924 di riunirsi in cooperativa, di strada ne è stata fatta e si sono superati momenti di crisi importanti, tra cui
una guerra e le crisi economiche del secolo
scorso e quella attuale. Nel corso degli anni
la latteria è cresciuta, l’abbiamo ampliata,
rifatto il magazzino e lo spaccio. Dai 100
soci di una volta siamo passati agli attuali
35. Ma bisogna capire che un tempo tutti
avevano una mucca, e il fatto di produrre
il latte e conferirlo permetteva, come oggi,
di diventare socio. Oggi tante stalle piccole hanno chiuso e la realtà è cambiata, si
è consolidata in maniera diversa e i nostri
soci hanno una media di 50 capi fino ad un
picco di 250, anche se si tratta di aziende a
conduzione famigliare. Ma siamo comunque una realtà particolare in questo settore:
basti pensare che nella provincia di Padova
siamo una delle poche latterie sociali che
produce Grana Padano.
attenta di questa Cooperativa permette ai
soci di avere riscontri economici decisamente più vantaggiosi.
Chi sono i vostri clienti?
I grossisti per i due terzi, quindi i negozianti e il pubblico. Tutti riconoscono la bontà
del nostro formaggio grana DOP. Certo,
l’essere parte del Consorzio ci garantisce e
ci guida nella produzione, grazie a controlli
di qualità rigorosi, ma poi c’è la materia prima, il latte, che è considerato molto, molto
buono.
di Gazzo Padovano
Quale interazione c’è con il territorio e
soprattutto con le nuove generazioni?
Colgono il ruolo della latteria sociale?
Quasi tutti i soci sono di Gazzo, alcuni delle frazioni e vediamo che tanti sono i figli e
i nipoti che restano nell’azienda di famiglia,
dopo aver proseguito gli studi superiori in
questo settore. C’è un ricambio generazionale, come è giusto che sia.
Oggi per noi allevatori l’essere parte di una
cooperativa è una risorsa, ci permette di
guardare al futuro con speranza. Da un lato
perché produciamo un grana DOP di qualità riconosciuta e certificata dal Consorzio
Grana Padano, dall’altro perché la gestione
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LATTERIA SOCIALE
la sfida per mantenere vivi i valori della cooperazione
nel xxi secolo
La Latteria Sociale evoca in noi adulti ricordi d’infanzia: la latteria era il centro vitale del paese dove
portare la materia prima e dove poter acquistare prodotti finiti genuini e del territorio. Tra ricordi e
aneddoti incontriamo Giuliano Rizzo, Presidente della Latteria Sociale Centro Società Cooperativa
La Latteria come punto di ritrovo?
Da ormai 40 anni abbiamo lo spaccio ed è
sempre stato visto come un punto di incontro per il paese, soprattutto ora che è stato
ristrutturato e ampliato. Un altro momento
"nei valori della
Cooperativa sociale
prevale l’interesse
di tutti i soci
e non dei singoli.
per questo ci troviamo
bene con una Banca
cooperativa"
di aggregazione con i compaesani è rappresentato dall’appuntamento Latterie Aperte
la seconda domenica di ottobre, evento
che attira dalle tre alle quattromila persone
che hanno così la possibilità di assaggiare il
nostro prodotto. Tanti sono i clienti dalla
Bassa Padovana, del Camposampierese e
comunque da fuori comune. E bei riscontri
li abbiamo avuti anche qualche giorno fa
all’EXPO allo stand della Coldiretti nella
giornata dedicata alla Provincia di Padova
in cui eravamo presenti con il nostro Grana
Padano insieme ad altre specialità del territorio, i vini della cantina di Conselve, il
prosciutto di Montagnana, la farina di mais
Maranello solo per citarne alcuni.
Quindi possiamo dire che i valori della
Cooperativa sociale, dove prevale l’inte-
resse di tutti i soci e non dei singoli, trova
conferma nella Latteria sociale di Gazzo?
Certo qui a fine anno una volta chiuso il
bilancio e tolte le spese quello che resta va
ai soci; più vendiamo più riusciamo a riconoscere loro; ma questo è possibile soltanto
gestendo al meglio sia il rapporto con le
aziende che conferiscono il latte, cercando
di capire i problemi contingenti legati, anche, alla crisi economica attuale; poi naturalmente è stato importante nel tempo dare
solidità economica alla cooperativa: grazie
al nostro magazzino possiamo contare su
una risorsa che ci fa lavorare con serenità
e affrontare i problemi di tutti i giorni in
un’ottica diversa. Ma alla base di tutto c’è
il prodotto e il nostro è un buon prodotto.
La Banca del Centroveneto come supporta la vostra realtà?
Con la Banca oggi siamo non solo clienti
ma anche soci. E questo esprime in pieno il
valore di un rapporto che abbiamo saputo
costruire negli anni, grazie anche alle relazioni che si sono instaurate nel tempo con
i vari referenti. E oggi abbiamo a che fare
con personale, a partire dal direttore, molto
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disponibile, attento alle nostre esigenze e
soprattutto presente, nelle piccole e grandi
richieste. Abbiamo avuto anche la visita del
Direttore Generale della banca che ha voluto vedere da vicino la nostra realtà, capire
come funziona. Finalmente abbiamo trovato un Istituto che capisce il nostro valore
economico e la nostra solidità e questo ci
permette di lavorare bene e in sintonia. In
fondo siamo una cooperativa e ci troviamo
bene ora con una Banca cooperativa.
tutti a expo 2015!
Vi aspettiamo a Cascina Triulza
L'Expo: la prima Esposizione Universale si
tenne a Londra nel 1851 ed il suo successo fu tale che si decise di rinnovare questo
appuntamento che sempre ha segnato la
storia. Ogni EXPO è dedicata ad un tema di
interesse universale. L'Italia si è aggiudicata la manifestazione con il claim “Nutrire
il Pianeta, Energia per la Vita”, intendendo
dare visibilità alla tradizione, alla creatività
e all'innovazione nel settore dell'alimentazione, nonché ai temi del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per
tutto il pianeta, del valore della biodiversità, dell'attenzione alla sostenibilità, allo
sviluppo dei territori, all'energia.
L'Esposizione, che si terrà, a Milano dal 1
maggio al 31 ottobre 2015, offrirà quindi una
grande opportunità di comunicazione e di
promozione per alcune delle eccellenze
del made in Italy, in particolare l'agricoltura e l'agroindustria di qualità, ma anche
l'accoglienza e la bio-diversità del nostro
Paese. All'EXPO sono iscritti 144 Paesi
partecipanti e previsti oltre 20 milioni di
visitatori; la manifestazione rappresenterà
dunque un'occasione importante di visibilità e di incontro poiché attrae ogni edizione
milioni di persone.
Il Credito Cooperativo, con il Gruppo Iccrea
propone molteplici iniziative da maggio ad
ottobre:
12 business workshop dedicati alle imprese e incentrati sui temi dell’efficienza
energetica, internazionalizzazione, agroalimentare, fondi strutturali e minibond.
12 imprese clienti delle Bcc che potranno
raccontare la propria storia di eccellenza
in occasione degli incontri del gruppo bancario organizzati a Expo
Iniziative best pratice: dedicata alla valorizzazione di progetti e casi di successo
a supporto del territorio e dell’economia
locale che hanno visto lo sviluppo e la collaborazione da parere della Bcc
favorire momenti di incontro B2B
a vantaggio dei soci e clienti
delle BCC.
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In particolare lo stand, organizzato insieme a Confcooperative e Federcasse, sarà
all'interno di Cascina Triulza, il Padiglione
della società civile, con una scelta che va a
rimarcare la differenza di posizionamento
del sistema BCC all'interno dell'industria
bancaria. Il padiglione dedicato alla Società Civile, uno degli spazi espostivi più ampi
di Expo Milano 2015, è collocato a soli 700
metri dall’accesso ovest, l’ingresso principale dell’esposizione.
Il Gruppo bancario Iccrea proporrà percorsi di avvicinamento e coinvolgimento delle
BCC e dei loro clienti all'EXPO, prevedendo
anche la possibilità di organizzare visite e
Business workshop dedicati alle banche,
alle imprese clienti ed ai prospect su tematiche di interesse specifico e legate ai
temi dell'Esposizione.
à
borse di studio
Consegnati 42 premi allo studio a favore dei nostri Soci
B
en 42 borse di studio sono state consegnate ai partecipanti più
meritevoli all’iniziativa “Oggi lo
studio per domani”. I premi allo
studio sono stati consegnati, durante l’assemblea sociale del 3 maggio, dal Consiglio di Amministrazione di Banca del Centroveneto che
ha elargito circa 13.700 mila euro.
Questa edizione è stato oggetto di importanti
novità ed è stato subito un gran successo, 42
borse di studio e molti nuovi giovani soci.
Infatti i vincitori maggiorenni delle borse di
studio, sono diventati giovani soci di Banca del
Centroveneto. I premiati di quest’anno sono:
SCUOLA MEDIA SUPERIORE
Magrin Davide - Itgs G.B. Belzoni
Sezione di Boaga Cadoneghe
Barbiero Licia
Itc Einaudi - Gamsci - Perito per Il Turismo
Furlan Cristiana
Liceo Scientifico Galileo Galilei
Agnolon Clara
Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi
Bali' Ilaria
Liceo Statale Amedeo di Savoia
Micheletto Anna
Istituto Tecnico Commerciale Fusinieri
Pozza Anna
Istituto Tecnico Piovene
Zorzetto Dafne
Istituto Rolando Da Piazzola
diplomati iscritti
all’universita'
Busetto Nicolo'
Tecnico Della Grafica Pubblicitaria
Muratori Marco
Istituto Tecnico Commerciale Fusinieri
Balì Anna Chiara
Liceo Classico Tito Livio
Mattiello Enrico
Istituto Farina
Trevisan Jessica
Liceo Scientifico Barbarigo
Cazzaro Riccardo
Liceo Scentifico Galileo Galilei
Dianin Francesco
Liceo Scentifico Galileo Galilei
studenti universitari
Costalunga Elisa
3° Anno Medicina E Chirurgia
Fumaroni Barbara
1° Mediazione Linguistica
Perobelli Eleonora
2° Economia e Management
Frigo Luca Nicolò
2° Tecnologie Forestali e Ambientali
Zambon Federica
1° Tecniche Audioprotesiche
Dianin Alberto
2° Ingegneria Civile
Pagin Mattia
1° Matematica
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Con Banca del Centroveneto
Gabrieletto Enrico Maria
3° Medicina e Chirurgia
Gabrieletto Giacomo
5° Economia e Gestione Delle Aziende
Magrin Chiara
Statistica
laureati
Agnolon Laura
Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica
e dei Processi Industriali
Barbiero Viviana
Laurea Magistrale Giurisprudenza
Dal Toso Lucia
Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale
De Cao Giorgia
Laurea Triennale in Scienze Psicologiche
della Personalità e Relazioni Interpersonali
Guizzon Cristina
Laurea Specialistica In Farmacia
Mattiello Luca
Laurea Magistrale in Fisica
Pepato Giulia
Laurea Magistrale in Architettura
Rigodanzo Catia
Laurea Triennale in Diritto Dell'economia
e Governo delle Organizzazioni
Rigotto Irene
Laurea Triennale Infermieristica
Rocco Andrea
Laurea Riassetto del Territorio
e Tutela del Paesaggio
Rossetto Giorgia
Laurea Magistrale in Strategie
di Comunicazione
Rossi Fabio
Laurea Specialistica in Chimica e Tecnologie
Farmaceutiche
Rizzi Antonella
Laurea Progettazione
e Gestione del Turismo Culturale
Stecca Federica
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
Presso Università di Brescia
Stivanin Paolo
Laurea Magistrale In Sicurezza Dei Sistemi
e Delle Reti Informatiche
Somma Michael Alessandro
Laurea Triennale in Ingegneria per l’ambiente
e il Territorio
Zigliotto Enrico
Laurea Magistrale Economia delle Imprese
e dei Mercati Internazionali
SI NASCE
CON LA CAMICIA…
E CON IL FONDO
PENSIONE
Il salvadanaio si trasforma in Fondo Pensione,
è questo il frutto della collaborazione tra Banca
del Centroveneto e diversi comuni di competenza sensibili alla tematica e che hanno dato
vita al progetto “My baby”. Questo progetto è
la testimonianza di collaborazione tra economie
locali e sostegno del territorio.
Il presidente di Banca del Centroveneto Flavio
Stecca sostiene: “Attraverso questa iniziativa
Banca del Centroveneto pone la propria attenzione al futuro dei più piccoli e lo realizza attraverso fatti concreti dedicando importanti risorse
ad un progetto educativo, che sta già raccogliendo importanti consensi e partecipazione”.
Come suona strano: un fondo pensione intestato ad un bimbo appena nato?
Considerando la situazione previdenziale futura,
risulta non una stranezza ma una necessità. E’
fondamentale iniziare fin da subito a mettere da
parte qualcosa per integrare la futura pensione,
ricorrendo agli strumenti di previdenza integrativa previsti dalla legge.
Comune di Longare
Prima lo si fa, meglio è: cominciando da oggi a
mettere da parte una piccola somma, si genererà
un grande capitale da utilizzare non solo al momento della pensione, ma anche per l’acquisto
della prima casa, per le spese mediche, per finanziare gli studi e per esigenze finanziarie future.
Comune di Campo San Martino
Comune di Arcugnano
Si rende quindi fondamentale far maturare da
subito gli anni necessari per poter chiedere tali
anticipazioni ed assicurare che gli eventi della
quotidianità positivi e negativi che essi siano,
possano essere affrontati con serenità. In questo
modo il fondo pensione, oltre ad assolvere la
funzione primaria, ovvero di integrare il sistema
pensionistico pubblico, diventa un salvadanaio
che accompagnerà il figlio oggi minorenne per
tutta la vita.
L’iniziativa “My Baby” è rivolta a tutti i neogenitori residenti nei comuni firmatari l’accordo
di collaborazione con Banca del Centroveneto,
i quali riceveranno il benvenuto al nuovo nato
con un pacchetto composto da un Libretto di
deposito senza spese intestato al minore e l’apertura gratuita di un fondo pensione con il primo
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versamento di 50 euro a carico di Banca del
Centroveneto.
“Banca del Centroveneto - afferma il Direttore
Generale - come banca a vocazione mutualistica
e cooperativistica ha sempre creduto nell’importanza della previdenza integrativa, per questo
nasce il progetto My Baby. Anche se il futuro
sembra lontano, è fatto di quel che facciamo
oggi. Dell’attenzione che mettiamo in ogni piccola cosa per farla crescere e per ritrovarla più
grande domani."
Comune di Grumolo delle Abbadesse
il passaggio generazionale
e la tutela del patrimonio
a cura dell'Avv. Carlo Spillare
C
osa accadrà del mio patrimonio quando passerò “a
miglior vita”?
Questa è una domanda
che - volenti o nolenti prima o dopo ci si pone ma di cui, spesso,
si preferisce procrastinare l’approfondimento e la risposta sia per il turbamento
che può creare il pensiero del “dopo”, sia
perché non si conoscono con specificità
le problematiche che può comportare
una mancata pianificazione successoria.
Si pensi che solo il 15% degli italiani
pianifica la trasmissione del proprio
patrimonio, mentre il restante 85% non
decide anticipatamente e lascia che le
cose vadano per il loro corso, senza tener
conto degli “imprevisti” (fiscali, legali ed
affettivi) che possono minare la serenità
di chi rimane.
La successione ereditaria comporta, infatti, sia delle implicazioni legali, contabili e finanziarie, che delle implicazioni valoriali, psicologiche, etiche ed
emotive ed è, quindi, importante essere
informati su ciò che prevede la legge in
caso di successione per poter prevenire
problemi e liti in famiglia ed “andarsene”
con maggiore tranquillità.
In via generale è utile ricordare che in Italia la legge suddivide gli eredi in legittimi
e legittimari.
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Gli eredi legittimi sono tutti gli eredi
che, in assenza di un valido testamento,
sono chiamati all’eredità mentre gli eredi
legittimari sono esclusivamente il coniuge, i figli ed i loro discendenti; in assenza
di discendenti diventano legittimari gli
ascendenti.
Agli eredi legittimari spetta, per legge,
una c.d. quota di legittima, ossia una
porzione determinata del patrimonio del
de cuius, anche a prescindere dalla sua
volontà. Nel caso in cui un erede legittimario ritenga, infatti, che le disposizioni
lasciate dal de cuius abbiano leso la sua
quota di legittima in favore di altri eredi,
egli può esercitare un’azione c.d. di “riduzione” al fine di far reintegrare il valore
della stessa.
Alla luce della crescita vorticosa delle
convivenze more uxorio registratasi in
Italia negli ultimi decenni, è, peraltro,
opportuno ricordare che la legge non
prevede alcun diritto successorio per
il convivente; a quest’ultimo, infatti, in
assenza di testamento o di un altro strumento di tutela (es. polizza vita, contratto fiduciario, etc.), non andrà nulla del
patrimonio del de cuius.
Sul punto è utile evidenziare che situazioni successorie critiche si possono
generare anche nel caso di separazione tra coniugi e di nuova convivenza
da parte di uno dei due. In presenza di
mera separazione, non seguita da divorzio, i coniugi mantengono, infatti, il diritto successorio per la quota di legittima
prevista per legge e può di conseguenza
capitare che, in caso di morte improvvisa
ed in assenza di strumenti cautelativi del
patrimonio, parte dello stesso vada alla
moglie/marito separato e nulla spetti al
convivente more uxorio.
Problematica aggiuntiva a tali situazioni
già complesse è, senza dubbio, la presenza
di figli minori, magari nati da due relazioni diverse, nonostante l’ordinamento
assicuri una tutela sostanzialmente identica a figli legittimi (nati da una coppia
unita in matrimonio) e figli naturali (nati
da una coppia convivente more uxorio).
Altro aspetto critico da tenere in considerazione è rappresentato dalla collazione
ereditaria, disciplinata dall’art. 737 del
Codice Civile. Secondo tale istituto: “i
figli e il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto
ciò che hanno ricevuto dal defunto per
donazione direttamente o indirettamen-
te, salvo che il defunto non li abbia a ciò
dispensati”.
Le donazioni non sono, pertanto, istituti sicuri per assicurare a coniuge e
figli la titolarità dei beni donati.
Viceversa, in assenza di coniuge e figli la
donazione rappresenta uno strumento
più che valido per destinare ad una persona terza (magari proprio al convivente
more uxorio) tutto o parte del patrimonio, senza che altri parenti collaterali (ad
es. fratelli e sorelle) possano vantare diritti sullo stesso.
Tra gli strumenti utilizzabili per tutelare il proprio patrimonio nella fase di
passaggio generazionale, si possono ricordare:
1) I FONDI PENSIONE;
2) LE POLIZZE ASSICURATIVE
SULLA VITA;
3) IL MANDATO FIDUCIARIO;
4) L’USUFRUTTO E LA NUDA
PROPRIETA’;
5)I VINCOLI DI DESTINAZIONE;
6) IL TRUST.
Accanto a detti comuni strumenti di
tutela patrimoniale, ve ne sono altri utilizzati in ambito prettamente aziendale
da parte di imprenditori che desiderano
preventivamente programmare la gestione dell’impresa di cui sono titolari per
quando non potranno più essere loro a
dirigerla.
Nel nostro Paese la generazione d’imprenditori che si è affermata nell’im-
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mediato dopo guerra si trova, infatti, a
non poter più eludere il confronto con
il passaggio delle consegne alle nuove
generazioni e tale fase, secondo quanto
verificato dalla Commissione Europea,
risulta essere particolarmente critica.
Solo il 33% delle aziende, infatti, supera il primo passaggio generazionale
e al secondo passaggio la percentuale si
abbassa ulteriormente al 15%.
Attualmente in Italia oltre il 60% degli
imprenditori ha superato i 60 anni d’età
e le imprese familiari sono la stragrande
maggioranza (oltre il 90%). Molto spesso il patrimonio immobiliare familiare
è inserito nell’azienda e gli stessi beni
“aziendali” e “familiari” non hanno una
suddivisione chiara.
In tali circostanze è evidente che per
l’imprenditore la scelta del ”successore” ha forti implicazioni psicologiche
ed emotive, oltre che legali e finanziarie e
diventa di primaria importanza scegliere
con cura e coscienza, sulla base dei propri
interessi e valori, gli strumenti più adeguati ed efficaci alla tutela del patrimonio
aziendale.
Studio Legale avv. Carlo Spillare
Viale della Pace n. 174 - 36100 Vicenza
Tel. 0444-301903
[email protected]
FAMILY
"Le grande
soddisfazione è vedere
che nel momento in cui
si instaura la fiducia
con la famiglia, in caso
di bisogno, veniamo
vissuti come
la realtà a cui
affidarsi"
ASSISTERE LA FAMIGLIA:
UN PERCORSO DELICATO NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE
Per la sede OneFamily di Vicenza, la cooperazione è un'attitudine che permette di aprire un dialogo con le famiglie nell’ottica di identificare i reali bisogni di assistenza e supporto. Incontriamo Monica Marcon Presidente della cooperativa Centro Servizi OneFamily
di Vicenza per entrare nelle peculiarità di un servizio delicato e strategico allo stesso tempo.
grandi risorse e che richiede un continuo
confronto per smussare le criticità nelle
relazioni e soprattutto per far comprendere, anche ai nostri clienti, le peculiarità
del servizio ma anche le responsabilità ad
esso connesse. Le grande soddisfazione è
vedere che nel momento in cui si instaura
la fiducia con la famiglia, in caso di bisogno, veniamo vissuti come la realtà a cui
affidarsi e da consigliare.
tra gli operatori. La visibilità di contenuti
e opportunità sui social network grazie al
Gruppo è positiva e in questo settore non
è così comune. Ma nell’offrire un servizio
è necessario poter garantire la continuità
del personale e l’alternanza così come la
possibilità di affiancare anche altre competenze e fare in modo che tra esse possa
esserci feeling: in questo senso la rete tra
operatori diventa cruciale.
Alla luce della vostra esperienza si può
parlare di Cooperazione 2.0 in cui le
azioni di aiuto e supporto tradizionali,
verso terzi ma anche interne alla struttura, si integrano con le nuove modalità di interazione via web, via social?
La rete, sia quella reale sia quella virtuale,
per noi è sicuramente una risorsa, anche
Il vostro è un punto di vista prezioso
sul sociale e su alcune problematiche
del nostro tempo legate al supporto
alle famiglie, in particolare gli anziani:
quale fotografia ne emerge, quali gli
aspetti positivi e quali i nodi più sensibili e critici? Per chi come noi fa con
passione questo mestiere la soddisfazione
zare i bisogni ed avviare il servizio più appropriato ed efficace. Le nostre proposte
cercano di soddisfare le esigenze pratiche
e di assistenza dell’anziano, le sue abitudini, e il suo carattere, per facilitare l’empatia necessaria tra assistente ed assistito
ed agevolare la vita in comune per tutta
la famiglia.
Un percorso che è verificato periodicamente dal nostro referente dei servizi
per un controllo qualità, per capire non
soltanto che tutto si svolga nel migliore
dei modi ma anche per intercettare problematiche o nuove esigenze che possono
richiedere un aggiustamento quotidiano.
In qualche modo integrate e riunite
sotto un unico cappello alcuni servizi
fondamentali per la famiglia, anziani,
bambini, supporto alla coppia e servizi
di welfare aziendale: come si amalgamano queste attività?
Il Gruppo Onefamily nasce come realtà al servizio della famiglia. In questo
senso ogni settore ha le sue specificità e
richiede competenze e operatori qualificati. In questa fase nel Centro Servizi di
Vicenza ci stiamo dedicando a pieno ritmo all’assistenza agli anziani che assorbe
come cooperativa non solo per i valori insiti nell’organizzazione ma
anche per ragioni di competitività nel mercato.
Come descriverebbe OneFamily nel panorama delle cooperative
sociali dedite all’assistenza?
Siamo parte del network OneFamily dal 2014 e dopo un anno posso dire che l’apporto comunicativo e le competenze derivanti dal
gruppo sono senza dubbio positive. La casa madre offre una gamma
di servizi alla famiglia molto vasta. Nel nostro caso ci stiamo concentrando nell’assistenza agli anziani attraverso infermieri, operatori sanitari e assistenti familiari. Per fare questo ci siamo strutturati
E come si differenzia dalle altre strutture in quest’ambito, quali
le specificità?
La peculiarità risiede soprattutto nell’approccio con la famiglia e
non solo con l’assistito.
Il coinvolgimento del nucleo famigliare è fondamentale per analiz-
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"Il Gruppo Onefamily nasce come realtà al servizio della famiglia.
In questo senso ogni settore ha le sue specificità e richiede competenze
e operatori qualificati"
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dei nostri assistiti e delle loro famiglie è
sicuramente l’aspetto più gratificante.
Poi è anche vero che molti faticano a
capire la complessità del nostro lavoro.
L’organizzazione dei servizi deve tenere
conto non solo dei fabbisogni ma anche
degli aspetti umani degli assistiti e dei
loro famigliari, la loro relazione, con-
Come potrebbe evolvere la conoscenza
di questo settore di attività?
Il nostro obiettivo, anche attraverso futuri percorsi formativi ad hoc, è quello di
spiegare all’utenza e alle famiglie cosa significa avere un’assistente in casa, i limiti
connessi e le competenze necessarie per
un servizio domiciliare integrato di quali-
il giro d'italia
Espressione dell'umano operare e cooperare
"offriamo servizi a supporto della persona,
dall'assistenza socio sanitaria alla cura
infermieristica e riabilitazione"
ciliare i ritmi frenetici di chi lavora ai
giorni nostri. E poi la parte burocratica
ed economica a volte è quella che crea
maggiori incertezze. L’erogazione dei servizi, il controllo delle attività, le contrattualistiche, le fatturazioni e i costi, sono
tutti aspetti che devono essere spiegati in
maniera molto accurata per trasmettere la
complessità delle procedure con le quali
noi ci confrontiamo ogni giorno per lavorare in etica e qualità.
tà. Questo può avvenire soltanto attraverso la conoscenza dei meccanismi e delle
prerogative dell’assistenza, cosa può fare e
non può fare un'assistente familiare, quali sono le forme di contrattualizzazione
possibili delle varie figure e chi le gestisce. La consapevolezza condivisa di questi
aspetti permette di raggiunge l’obiettivo
di un’assistenza serena ed efficace.
26
Come si inserisce nella vostra operatività la relazione con la Banca del Centroveneto?
La nostra è una relazione recente, di
qualche mese, ma decisamente positiva.
Il tratto qualificante, al di là dei servizi, è
sicuramente la disponibilità degli operatori. Non avrei mai pensato di poter dire
che l’andare in banca mi fa sentire a mio
agio, mi trova serena, ma con la Banca del
Centroveneto questa è una realtà.
Il GIRO D’ITALIA assomiglia proprio ad
un grande romanzo….un vecchio brogliaccio pieno di polvere, scatti, storie
anonime, strade rattoppate, paesaggi
mozzafiato, e…straordinaria poesia.
Si, perché il Giro non è solo un’avventura di agonismo e di rivalità, di arrivi in
volata e di passaggi in alta quota, ma è
prima di tutto il racconto del nostro Paese, la voce dell’Italia che per tre settimane si riversa sulla strada, si siede
sulla soglia di casa, s’affaccia dal balcone anche solo per intercettare il fruscio
silenzioso di quelle ruote così veloci e
intrepide da lasciarsi intravedere nello
spazio di un istante. In oltre cent’anni
di vita, dell’Italia il Giro ha visto tutto: la
sua storia è un lento confluire di storie
per lo più sconosciute e celate.
E nulla riesce a intaccare il suo fascino,
la sua composta magia, forse perchè
rappresenta una delle metafore più vere
dell’esistenza: la salita e la discesa, il
tunnel e la scarpata, il gruppo compatto e lo scatto individualista, la compagnia e la solitudine. Le sue imprese, più
che di sport, sanno di poesia, quell’arte
eterna e mai appassita di insegnare la
vita in un raggio di luce, in una goccia di
rugiada e di rivelare un’Italia splendida
nelle sue contraddizioni, un Paese che,
da nord a sud, si svela nella sua normalità, ricchezza e diversità. Da Lampedusa al Colle delle Ginestre, dalle strade
bianche della Laguna veneta al verde
dei Colli Euganei e Berici, dai fiori di
Sanremo alle nevi delle Alpi, dal mare
di Chiavari ai vigneti di Valdobbiadene,
passando anche per Melfi, Taranto,
Pisa, Ravenna, Imola e Vicenza.
27
Non c’e’ paese che al Giro sia straniero, non c’è terra che per lui sia invalicabile, e ciò che lo rende bello non è il
traguardo finale ma la magia del cammino, perché l’importante in una corsa
non è il risultato finale ma quello che
senti mentre corri. Piacerà ed affascinerà sempre questo racconto dell’Italia
perennemente in giro, vagabonda e migrante per mestiere e per sangue.
Con quel tocco d’intrigo che rende il GIRO
unico: perché è lui che ti viene incontro,
è lui che ti passa davanti casa e che si
concede per farsi abbracciare. E, quale
metafora di vita ed espressione dell’umano operare e cooperare, è anche di
noi che parla il GIRO, ascoltiamolo!
Foto di Nicola Piran.
Il Giro passa davanti alla filiale di Banca
del Centroveneto di Torreglia
l'ufficio parabancario
Soluzioni a misura di Cliente
promozioni telepass
Risparmia tempo e denaro...scegli la soluzione che fa per te!
L'Ufficio Parabancario di Banca del
Centroveneto nasce nel 2010, con l’obiettivo di fornire risposte più rapide
ed efficaci alle nuove esigenze della
clientela della banca, in particolare
in ambito assicurativo e dei sistemi di
pagamento elettronico.
Sono partiti in due, pionieri di questa
nuova avventura: Alessandro Mutta,
responsabile dell’ufficio, con un bagaglio creato in anni nell’Ufficio Finanza,
incaricato di creare le basi di questo
nuovo ufficio, e Chiara Bonello, preposta principalmente ad implementare
la nuova procedura di CRM (Customer
Relationship Management) aziendale.
Nel tempo la squadra si è arricchita
di due nuove figure: Chiara Miserendino, che si occupa di monetica, e Carla
Spessato, specialista del comparto
assicurativo. L’ufficio quindi rispec-
chia la tendenza dei settori che segue,
settori che stanno vivendo una forte
espansione e innovazione.
Sempre più famiglie, infatti, sentono
l’esigenza di sopperire con assicurazioni private ad un welfare pubblico
via via più debole e nell’ambito dei
pagamenti elettronici, da una parte la
Comunità Europea e lo Stato spingono
per incentivare sempre più l’utilizzo di
carte di credito e bancomat, nonché
per l’adozione di apparati per accettare pagamenti elettronici da parte di
artigiani, commercianti e professionisti, dall’altra la crescente diffusione
di nuove tecnologie sta spingendo il
settore ad una forte innovazione. La
squadra si interpone tra queste necessità e si occupa di individuare e
selezionare le soluzioni assicurative e
di pagamento elettronico che possano
28
rispondere nel migliore dei modi alle
nuove esigenze della clientela della
banca.
L’Ufficio gestisce inoltre la procedura di CRM aziendale, grazie alla quale
Banca del Centroveneto può fornire ai
propri soci e clienti un servizio sempre più puntuale, personalizzato e su
misura. Si tratta infatti di una procedura informatica che permette di gestire al meglio le informazioni della
clientela, nonché di gestire la propria
agenda di appuntamenti, facilitando
quindi il consulente nell’attività di gestione del cliente.
Foto: da sinistra, Alessandro Mutta,
Chiara Bonello, Chiara Miserendino
e Carla Spessato
Telepass Family è un sistema dinamico che consente di transitare nelle porte
dedicate Telepass e di pagare il pedaggio
dell'autostrada senza fermarsi al casello,
con il comodo addebito sul conto corrente
o sulla carta di credito abilitata dell'importo dovuto. Il servizio TELEPASS FAMILY è
dedicato alle "persone fisiche", ovvero a
chi si serve della moto o dell'autovettura
ad uso privato. È necessario l'utilizzo di un
piccolo apparato, che viene collocato sul
parabrezza dell'auto. Questo dispositivo è
di proprietà della società “Telepass spa” e
viene rilasciato in comodato d'uso.
Banca del Centroveneto, per tutti i suoi
soci e clienti, dal 1° giugno ha attivato
una promozione speciale che prevede 6
MESI DI GRATUITà sul canone Telepass e
Tessera Premium Extra, valida su tutta la
rete Autostradale. Per aderire all’iniziativa
occorre semplicemente recarsi presso la
propria filiale, il Telepass è attivo da subito!
Quest’estate non perderai tempo in fila ai
caselli!
TELEPASS FAMILY consente di risparmiare tempo ai caselli autostradali e può
essere utilizzato su due veicoli, semplicemente comunicando le targhe delle autovetture. Inoltre può essere utilizzato anche
in città consentendo di pagare la sosta in
parcheggi aeroportuali, ferroviari e cittadini convenzionati in diverse città italiane
senza ulteriori costi.
TELEPASS PREMIUM EXTRA, è un pacchetto di servizi e agevolazioni studiati su
misura per ogni tuo spostamento di lavoro
o di piacere in autostrada e non solo.
Grazie ai tanti vantaggi pensati appositamente per te, come il soccorso meccanico gratuito in città e su tutta la viabilità
ordinaria e autostradale (il dépannage e il
traino, il trasporto dei passeggeri, le spese
29
di pernottamento il consulto medico telefonico h24, tutti i giorni dell’anno, l’auto
sostitutiva valida solo al di fuori della rete
autostradale), compresi i parcheggi convenzionati con Telepass, il risparmio sul
pedaggio, sconti al bar e al ristorante delle
aree di servizio e gli sconti sullo shopping.
Telepass Premium Extra è la soluzione
ideale per risparmiare tempo e molto altro,
anche se non viaggi spesso in autostrada.
L’opzione è attivabile anche su apparecchiature Telepass con Viacard presso i
Punto Blu.
Il TELEPASS TWIN è un apparato Telepass aggiuntivo che può essere associato
ad un contratto Telepass Family già attivo
e viene consegnato in abbinamento alla
tessera Premium; consente di agganciare
al nuovo apparecchio due ulteriori veicoli.
Filiale di Grantorto
Passato, Presente
e Futuro
U
n tempo a Grantorto non
c’era una banca e fu così
che un gruppo di caparbi
e determinati abitanti del
paese decisero di fondarne
una. Nacque così nel “lontano” 1989 la Cassa Rurale ed Artigiana di
Grantorto, confluita poi nel 1996, in Banca
del Centroveneto. Ed è proprio in questa
fase che la nostra Banca ha assunto la sua
attuale denominazione, proprio ad indicare
la centralità del credito nei confronti del territorio di appartenenza. Dell'istituto di credito di Grantorto rimane un ricordo, rimane
la storia scritta dai nostri soci fondatori e
come segno indelebile: lo sportello di cassa
continua tutt’ora in uso che riporta la scritta
“Cassa Rurale ed Artigiana di Grantorto”.
Per molti clienti e soci “questa” rimane sempre la loro banca, la banca che hanno fondato e noi facciamo parte di essa. Infatti per
i nostri clienti noi siamo: Mirco, Chiara,
Marco “dei fidi”, Marco “dei titoli”, la Silvia,
Luca “ops… il direttore” ed un nuovo arrivo
“la signora Bruna” di Grantorto.
Nel presentare la squadra, comunque, non
possiamo che iniziare da Mirco Capraro,
presenza storica della nostra filiale che presidia il front office con Chiara Biasi, la nostra
“assicuratrice”, i primi ad accogliere i clienti.
Per ogni tipo di consulenza nell’ambito degli investimenti i nostri clienti si rivolgono
a Marco Corso “un capitano di lungo corso
della finanza” che è anche il Responsabile
Commerciale della filiale.
Il settore dei crediti è presidiato dalla Re-
sponsabile Fidi Bruna Ceretta, dalla lunga
esperienza nel settore, coadiuvata nell’attività da Marco Favero.
Vice-Direttrice è Silvia Veronese che, oltre
ad organizzare la vita in filiale, con la propria
attività di consulenza risponde alle diverse
richieste della nostra clientela, sia retail che
corporate.
Luca Pengo è il Direttore che coordina l’attività della filiale e cura in modo particolare lo
sviluppo corporate.
Da qualche mese si è aggiunto un nuovo
“collega”, instancabile, sempre disponibile;
è stato attivato infatti, all’interno di una
moderna area self, un bancomat evoluto
nell’ambito del progetto “Banca 24h”.
Gradualmente il bancomat evoluto assorbirà gran parte dell’operatività di sportello per
far si che Mirco, Chiara, Marco “dei fidi”,
Marco “dei titoli”, Silvia, Luca e Bruna possano offrire sempre più la propria attività di
consulenza ai tutti i clienti...il nostro futuro.
A cura della Filiale di Grantorto
Filiale di Arsego
un servizio
in espansione
L
dall’aperura ossia dal 2007. Anna si occupa in particolare dei rapporti con le aziende, senza però dimenticare i rapporti con i
clienti privati, soprattutto in ambito finanziario. La gestione della filiale, negli aspetti
operativi è in mano a 360° al vice direttore,
Luciano Maistrello, che segue soprattutto la
clientela retail. Luciano è arrivato nel 2012
portandosi un importante bagaglio maturato nella sua esperienza di specialist su affidamenti personali e aziendali. Diego Bertacche, il front office della filiale, figura storica,
presente dall'apertura della filiale e dopo una
breve parentesi a Campo San Martino, è
ritornato a “casa”. Diego è sempre responsabile e attento alle necessità della clientela.. infatti tutti i clienti lo adorano! Ultimo
importante acquisto della filiale è Roberta
Ozzi, che accoglie tutti sempre con il sorriso
ed una verve impagabile. Roberta si occupa
principalmente delle esigenze delle famiglie,
dalla carta di credito al piccolo investimento. Ora spieghiamo il “+1 collaboratore”, a
maggio è arrivata una nuova preziosa risorsa:
"Banca 24h", lo sportello "intelligente" che
accoglie gran parte delle operazioni fatte prima allo sportello, evitando così tempi di attesa non sempre graditi. Banca24h è il completamento per quella snellezza operativa e
la velocità di risposta che la filiale di Arsego
ha sempre voluto dare alla propria clientela,
non dimenticando un servizio adeguato allo
standard richiesto.
A cura della Filiale di Arsego
a Filiale di Arsego è la penultima in ordine di apertura, ci troviamo in un
territorio, quello dell'Alta
Padovana, molto attivo e
laborioso. La filiale è stata inaugurata nel dicembre 2010, ma il freddo tipico di questo
periodo è stata superato dal clima caloroso
di festa e dall’emozione condivisa
con tutto il paese.
La squadra si è arricchita negli anni
di valide presenze,
conta oggi su 4 collaboratori + 1:
Partiamo dalla direttrice, Anna Romano, approdata
ad Arsego dalla
vicina Campo San
Martino, di cui
è alla direzione
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Meeting "La cooperazione fa scuola"
La strada
giusta
Progetto di educazione
stradale di Fondazione
BCC/CRA provincia di
Vicenza
Il 13 maggio nella sala Palladio della Fiera di Vicenza, si è concluso il
progetto "La Strada Giusta". Tale
progetto ha coinvolto i principali
istituti cittadini (dal Rossi, al Pigafetta, al Fogazzaro, al Lampertico
e il Boscardin). L’obiettivo è stato
quello di sensibilizzare i ragazzi
sul tema della sicurezza stradale,
facendoli cimentare in un concorso che avrebbe premiato l'istituto
vincitore.
Tra i principali sponsor dell’iniziativa, la Fondazione Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed
Artigiane della provincia di Vicenza
(rappresentata durante la manifestazione dal suo presidente Giancarlo Bersan) e la Ditta Dainese.
Il progetto è stato fortemente voluto dalla prefettura di Vicenza,
come spiega il prefetto Eugenio
Soldà: “Oggi è una giornata importante, l’ultima tappa di un
percorso rivolto ai ragazzi vicentini
e dedicato alla sicurezza stradale.
Volevamo stimolare nei ragazzi un
confronto sul tema della legalità,
sostenendo che le regole sono importanti tanto che se non ci fossero
la nostra stessa società si sgretolerebbe”. Presente anche il presidente della Fiera di Vicenza Matteo
CONVEGNO PICTET
“Tassi di interesse al minimo storico”?
Investimenti da rendimento incerto da affrontare con il giusto
approccio e le soluzioni oggi più
opportune.
E’ stato l’obiettivo del convengo,
organizzato da Banca del Centroveneto il 12 febbraio al Viest Hotel
Un appuntamento organizzato in
collaborazione con Bcc Risparmio
& Previdenza, che ha registrato oltre 200 persone, interessate al tema
del risparmio.
Il Team Pictet rappresentato da
Manuel Noia, Head of business
Development e Marzio Gussago,
Senior Sales Manager, moderati da
Cristiano Angiolini, responsabile del servizio Private Banking di
Banca del Centroveneto ha fornito
interessanti chiavi di lettura.
Dunque cosa fare ora che i tassi
sono molto bassi?
“La crisi finanziaria degli ultimi
anni ha clamorosamente cambiato
lo scenario degli investimenti – afferma il Direttore generale di Banca del Centroveneto, Mariano Bonatto- tant’è che oggi un bot a 12
mesi rende al cliente, al netto delle
commissioni,una remunerazione
pari a zero. In questo contesto è
maturata parallelamente una nuo-
va sensibilità sul tema della protezione del proprio patrimonio”.
La capacità di una banca locale,
ben organizzata, nel dare soluzioni
su misura è quindi diventata essenziale e si pone come frontiera per
un servizio efficiente alla clientela.
“Da tempo – rilancia il Presidente
Flavio Stecca- abbiamo dato un
assetto nuovo al nostro Istituto,
implementando la nostra struttura
di servizio e consulenza specialistica con ottime professionalità,
soprattutto attente a tutelare le
esigenze e le aspettative dei clienti, sia in un’ottica tradizionale, sia
con l’ausilio di strumenti assolutamente nuovi. In questo possiamo avvalerci delle nostre società
di riferimento nel movimento
cooperativo, oltre che di partner
internazionali. Per noi- conclude
Stecca- un fiore all’occhello importante, assolutamente da sviluppare
anche nel senso della formazione
finanziaria alla nostra clientela”.
Nell’occasione del convegno, Banca del Centroveneto ha offerto un
angolo culturale con l’esposizione
delle opere fotografiche sulle piazze venete del fotografo vicentino
Tranquillo Cortiana.
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Marzotto: “Sono il presidente più
'plurifratturato' che conosciate
– scherza Marzotto con i ragazzi
– ho fatto molte stupidaggini da
ragazzo con la bici e poi con i motori, quindi sono ben titolato per
darvi il benvenuto” e se possibile
dei buoni suggerimenti. Il sindaco Achille Variati commenta: “E’
una iniziativa molto importante,
soprattutto perché è una iniziativa
intelligente. Mi ha colpito molto
che i protagonisti siano stati i ragazzi, discutendone e confrontandosi tra loro”.
Presenza molto significativa è
quella di Alessio Tavecchio, che a
causa di un incidente e, nonostante la velocità moderata di 50km/h,
ha perso l’uso delle gambe. Presente anche Luca Ghiotto, pilota
brendolano di Formula 3, reduce
da ottimi piazzamenti, e Lorenzo
Laverone giocatore del Vicenza.
Durante la mattinata sono stati
presentati tutti i 17 elaborati creati dai ragazzi e pervenuti entro i
termini di scadenza del concorso,
11 sono dei manifesti o slogan e 6
prodotti audiovisivi. Il tutto diviso in tre principali aree tematiche:
l’importanza dell’attenzione alla
guida; l’abuso di alcol e droghe nei
guidatori; il rispetto della vita.
Il presidente Bersan ha sottolineato la vicinanza del Credito Cooperativo al mondo della scuola della
provincia di Vicenza citando le
varie iniziative che vengono attuate a favore dei giovani del nostro
territorio tutte orientate a creare
cultura e dare valore alla relazione
tra le persone fondata sui principi
della cooperazione.
SCUOLA COOP-ATTIVA
GIOCA AL RISPARMIO!
I
l 29 maggio si è svolto, all’Istituto professionale Montagna, la quarta edizione del meeting annuale delle cooperative scolastiche vicentine “Scuola Coop-Attiva”. Iniziativa
sostenuta dalla fondazione delle Bcc/Cra di Vicenza con il supporto di Ireccop Veneto
e l’affiancamento di Confcooperative Vicenza. I ragazzi della 4^ E dell’ITC Fusinieri,
sostenuti da Banca del Centroveneto, hanno oggi presentato la loro
cooperativa scolastica dal nome “SHOCK THE HEART”. La cooperativa scolastica si propone di organizzare corsi finalizzati ad acquisire le conoscenze teoriche e pratiche dell'utilizzo del
DAE (Defibrillatore Automatico
Esterno). gli alunni della classe
4^ hanno partecipato ai corsi,
organizzati con l’aiuto del primario del 118 di Vicenza Dott.
Politi Federico, conseguendo
all'idoneità per l'insegnamento
del DAE. Il progetto è la prima
iniziativa a livello nazionale ed
europeo di una collaborazione
tra una cooperativa scolastica ed
il S.U.E.M.
8
un gesto fatto...di cuore
giugno, i ragazzi della “Short the Heart” accompagnati dal loro Professore Marcello
Verlato, hanno fatto visita alla sede di Banca del Centroveneto, a fare gli onori di
casa è stato il Direttore Generale Mariano Bonatto che ha introdotto i ragazzi i
principi e i valori di Banca del Centroveneto, con una panoramica sui numeri e le
iniziative sostenute dalla banca a favore i primis dei soci e clienti.
I ragazzi hanno a loro volta presentato la loro cooperativa scolastica, proprio nella
sala più cruciale della Banca, la Sala Consiglio. Ossia, il luogo dove il Consiglio di Amministrazione prende le decisioni più importanti per il governo di Banca del Centroveneto.
Ed è proprio in una delle sedute del CDA che è stato deciso di acquistare un Defibrillatore Automatico Esterno e di rivolgersi per i corsi necessari all’utilizzo del DAE all’ACS Shock the heart.
Questa decisione trova coerenza rispetto alla politica di Banca del Centroveneto, che crede e sostiene il mondo giovanile e lo fa con gesti concreti e tangibili.
A dare l’annuncio è stato il Direttore Bonatto, accolto da un applauso di coloro che da oggi inizieranno a muovere i primi passi nel mondo del lavoro , con la fiducia della Banca del loro territorio,
Banca del Centroveneto.
33
Banca del Centroveneto impegnata
nelle scuole per l’educazione
al risparmio
Anche ques’anno si è svolta l’iniziativa Gioca al
Risparmio promossa dalle BCC/CRA provincia
di Vicenza attraverso la loro Fondazione. Banca
del Centroveneto, grazie alla disponibilità e alla
collaborazione della Direzione Didattica e del personale docente, ha coinvolto nell’iniziativa tutte le
classi quinte e una quarta dell’Istituto Comprensivo Statale “B. Bizio” di Longare. Gli incontri si
sono tenuti a inizio anno con la partecipazione
di oltre 100 alunni delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo, ovvero Longare, Costozza,
Lumignano, e Villaganzerla. L’obiettivo principale è promuovere in ambito provinciale il valore
dell’educazione al risparmio, punto cardine nella
mission del Credito Cooperativo. Gli alunni sono
stati intrattenuti, su: utilità del denaro e dell’istituzione “banca”, particolarità di monete e banconote, l’importanza del risparmio in senso lato, Risparmio quindi protagonista: non solo quello del
denaro, ma a tutto campo. E cioè risparmio energetico, ambientale, delle risorse in genere. L’obiettivo, condiviso con i docenti, è di sensibilizzare i
ragazzi a comportamenti virtuosi nella loro quotidianità: spegnere la luce, andare a scuola a piedi
o in bici, utilizzare l’acqua con metodo, non usare
prodotti poco rispettosi dell’ambiente, consumare
prodotti alimentari locali, ecc.. Alla fine dell’anno
scolastico Banca del Centroveneto ha premiato gli
alunni con l’attestato del “Buon risparmiatore” e
con un simpatico omaggio.
5
Gite 201
Il Premio Lirico Marcella Pobbe
ha compiuto 10 anni
Il Direttore artistico Cristian Ricci: “Un concorso per giovani
voci per cercare l’erede dell’artista vicentina.
Ospite d’onore il celebre soprano Hui He”.
Grande successo per la decima edizione del Premio Lirico Internazionale
dedicato ad una delle artiste liriche
più eclettiche, più musicali ma anche
più discusse del firmamento lirico
internazionale, Marcella Pobbe. Una
scommessa vinta per il direttore artistico del Premio, il tenore Cristian
Ricci, che ha sempre creduto nell’importanza di dare a Vicenza un appuntamento con cadenza annuale per
rinverdire i fasti di un periodo glorioso della lirica vicentina. A sostenere
questo prestigioso Premio-Concorso
Banca del Centroveneto.
Il “Premio Pobbe” ha compiuto 10
anni. Tempo di bilanci…
Sì dieci anni di grandi eventi e di intense emozioni, che abbiamo proposto alla città attraverso l’organizzazio-
ne di un evento internazionale. Ogni
anno le celebrità che onorano il nostro invito ci regalano l’opportunità
di pensare al mondo dell’opera, quello tanto amato dalla nostra Marcella,
non come ad uno stereotipo legato al
passato, ma come proiezione verso il
futuro. Non a caso accanto alle grandi regine della lirica che hanno omaggiato in 10 anni il Premio Pobbe al
Teatro Olimpico e al Teatro comunale abbiamo voluto sempre accompagnare l’esibizione di cantanti giovani
e promettenti: esperienza, celebrità
ed eccellenze del belcanto si accompagnano nella nostra idea di “Opera”
alla freschezza delle speranze di nuovi
talenti, ai quali va data l’opportunità
di crescere. Ricordiamo con orgoglio
che in questi dieci anni di “Premio
Pobbe” abbiamo ospitato i soprani
Mariella Devia, Daniela Dessì, Carmela Remigio, Giovanna Casolla,
Norma Fantini, Francesca Patanè,
Amarilli Nizza,Tiziana Caruso….
..Una formula riuscita, che per l’edizione passata è stata in un certo
senso rivoluzionata…
L’anno scorso abbiamo voluto imprimere una sorta di accelerazione, per
dare uno slancio in più al Premio. E’
stato così che l’esibizione dei giovani è
stata trasformata in un vero e proprio
Concorso lirico internazionale per
voci femminili di soprano, mezzosoprano e contralto. Un unicum nel panorama lirico, che ha portato competizione e gara sul palco dell’Olimpico.
Quest’anno le giovani regine che si
contendevano il trono sono state ben
12. La giuria di Sovrintendenti, Direttori artistici di teatri internazionali,
registi e direttori d’orchestra che invitiamo, non solo garantisce qualità al
concerto, ma soprattutto costituisce
per le stesse candidate un’ottima vetrina di visibilità, anche per chi non
sale sul podio. E questo è un motivo
in più per iscriversi al Concorso e farsi
ascoltare.
Novità per quest’anno?
La formula “Concorso” ha avuto
successo ed è stata quindi confermata
anche per l’edizione 2015.
Grande spettacolo al Teatro Olimpico per la serata finale della kermesse
la sera del 1 maggio. Ma oltre alla gara
tra finaliste che si contenderanno la
vittoria esibendosi in concerto in
una romanza del grande repertorio,
è stata presente un’ospite d’eccezione: il soprano Hui He, grande stella
della lirica internazionale, cui l’Associazione ha attribuito il Premio Marcella Pobbe. Proprio l’anno scorso ho
avuto l’occasione di esibirmi con lei
all’Arena di Verona e in camerino le
chiesi di accettare il nostro invito per
il 2015: un invito raccolto con interesse e piena disponibilità. E’ stata lei,
festeggiata nel ricordo della Pobbe,
a incoronare alla fine della serata la
giovane promessa. Il pubblico melomane ha avuto anche quest’anno la
sua regina…
Marsa Alam 30 Maggio - 7 Giugno
Naxos (Isole Cicladi)
7 - 14 Giugno
ca
Spagna - Minor
7 - 14 Giugno
Per queste 2 mete sono ancora aperte le iscrizioni!
Federica Morello
Foto a sinistra Il Presidente di Banca del Centroveneto Flavio Stecca con il
comitato organizzatore sul palco dell’Olimpico accoglie il soprano Hui He (sulla
sinistra).
Bolzano e Altopiano del Renon
5 e 12 Luglio
contributi
Sagra S. Maria Ausiliatrice, parrocchia
di Caselle di Selvazzano Dentro, edizione 2015
Il 20 e 21 aprile a Bassano del Grappa la prima
tappa del progetto "Grande Guerra": la corsa
podistica sulle strade del primo conflitto mondiale
per conoscere, promuovere e onorare la storia del
nostro Paese.
Tenerife 7 - 14 Settembre
Elba 13 - 20 Settembre
Il 21 maggio, in occasione del giro di Italia,
l'associazione Tavole Tauriliane composta
dai 13 ristoranti di Torreglia ha organizzato una
festa in piazza: street food per i presenti e per la
“Carovana del giro” ossia le 50 auto degli sponsor
che seguono i ciclisti.
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Credito Cooperativo.