Semestrale di informazione della Banca del Centroveneto Credito Cooperativo di Longare numero 45 giugno 2015 2015 spirito positivo papa francesco: Soddisfazione per il buon risultato raggiunto "Siate creatori, poeti e andate avanti con coraggio!" tutti a expo 2015! Latteria sociale Siamo al Padiglione della Società Civile Vivi i valori della cooperazione Contiene Inserto Redazionale Credito Cooperativo. Insieme per raggiungere nuovi traguardi Alla scoperta di alcune realtà tra le più rappresentative del territorio E editoriale Flavio Stecca Presidente Banca del Centroveneto Parlare di cooperazione bancaria significa parlare della Banca di Credito Cooperativo, da sempre vista come la massima espressione della partecipazione democratica di tutti i portatori di valore e, quindi, di tutti gli attori in scena: soci, amministratori, dipendenti, territorio, e tutte quelle realtà che le ruotano attorno. Il movimento del credito cooperativo nasce e si fonda sui valori tipici della cooperazione, quali la partecipazione, la democrazia, la solidarietà, la mutualità, l’attenzione al sociale e la tutela del bene comune. La sua vocazione localistica ed il conseguente radicamento territoriale ne costituiscono poi l’essenza che si esplica nell’operatività a favore dei propri Soci e delle realtà economiche che operano sul territorio. Storicamente, la cooperazione è nata con il tentativo di dare risposte a situazioni di disagio e povertà che la rivoluzione industriale aveva prodotto in larghi strati di popolazione e che le istituzioni politiche non erano state in grado di fronteggiare. La cooperazione fu la risposta efficace nei confronti soprattutto dei contadini e degli artigiani che dovevano sottostare alla povertà e alla grande piaga dell’usura. Più volte, nel corso degli anni, questa importante realtà è stata messa in discussione, in particolar modo negli anni ’70 alcuni autorevoli esponenti economici nazionali prevedevano la fine del modello delle casse rurali ed artigiane. Mai previsione fu più errata! Possiamo constatare infatti che da allora c’è stata una crescita esponenziale delle Banche di credito cooperativo che continuano a svolgere la loro importante funzione a sostegno delle aziende e delle famiglie nei territori in cui operano. E’ statisticamente provato che, nel corso degli anni, si succedono con cadenza ciclica fasi economicamente più favorevoli, alternate ad altre di stallo o recessive. Ciononostante, questo modello si è sempre rivelato solido e vincente, ma una domanda sorge spontanea: oggi possiamo prevedere che lo sia ancora? Molti mutamenti stanno infatti trasformando la nostra società, le sue istituzioni, le sue culture, le sue strutture. Le BCC non sono estranee, né semplicemente spettatrici delle trasformazioni in atto e siamo comunque certi che il modello del credito cooperativo risulterà ancora una volta vincente. I motivi per affermarlo con forza stanno nei numeri: patrimoni singoli ed aggregati ampiamente nei limiti previsti da scenari di stress molto stringenti; volumi di intermediazione importanti, prodotti assolutamente competitivi e personale qualificato ci danno la tranquillità di poter affrontare le sfide del futuro con la consapevolezza di essere attrezzati in maniera adeguata. E’ importante comprendere che un’eventuale svolta prevede necessariamente un rinnovamento, un nuovo modello distributivo che consenta di liberare risorse per lo sviluppo commerciale. Quest’ultimo, insieme allo sviluppo delle tecnologie informatiche, sarà lo strumento per cogliere nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Le BCC stanno affrontando grandi sfide, consapevoli della necessità di una riforma imposta dall’Europa a tutto il sistema bancario. La vigilanza unica impone gruppi bancari liquidi e facilmente ricapitalizzabili; la Banca d’Italia, perfettamente in linea con le disposizioni europee invita il credito cooperativo a “...individuare soluzioni che favoriscano un assetto del sistema meglio strutturato, capace di superare gli svantaggi della piccola dimensione ma allo stesso tempo di preservare i valori della cooperazione e della prossimità con il territorio”, in un’ottica di riduzione dei costi operativi e di aumento della professionalità degli esponenti aziendali e degli addetti. I tempi per decidere sono strin- genti, ma qualunque sarà la strada scelta, una cosa è certa: il sistema del credito cooperativo in Italia cambierà forma e dimensione. La riforma che vogliamo dovrà continuare a valorizzare l’articolo 2 dello statuto, ovvero dovrà continuare a tutelare e promuovere il ruolo, unico e prezioso, delle banche di territorio, cooperative a mutualità prevalente. Dovrà sapere attrarre capitali, dovrà in buona sintesi salvaguardare anche in termini di governance quell’immenso patrimonio storico e culturale acquisito in 130 anni di storia. Dovrà disegnare un modello organizzativo che non solo sia adatto ai tempi, ma che abbia anche caratteri tali da poter dar vita ad un significativo rinnovamento. Sentiamo forte la responsabilità del ruolo che le BCC hanno oggi nel mercato, nella consapevolezza che la grande opportunità di costruire il credito cooperativo di domani non sarà e non potrà mai essere solo un modo di fare banca, ma un segno distintivo capace di offrire risposte originali e concrete, orgogliosi di essere innanzitutto banche di persone e di relazione. Colgo l’occasione per ringraziare Voi Soci per la numerosa partecipazione all’Assemblea dello scorso 3 maggio e, a nome del Consiglio di Amministrazione, Vi porgo i migliori saluti. 06 08 09 10 14 16 2015 spirito propositivo collegio sindacale “ANDATE AVANTI, CORAGGIO! SIATE CREATORI, POETI, AVANTI!” startupper a 16 anni: come trasformare un sogno in realtà banca don rizzo latteria sociale La sfida per mantenere vivi i valori della cooperazione nel XXI secolo I Sindaci neo eletti per il prossimo triennio Soddisfazione per un risultato generale che porta l’Utile netto a 1,22 milioni di euro. Nuovi progetti al via per il 2015. Banca del Centroveneto in udienza dal Papa con le Confcooperative in Sicilia per il valore del territorio 19 20 21 22 24 27 tutti a expo 2015! borse di studio si nasce con la camicia ... e con il fondo pensione il passaggio generazionale e la tutela del patrimonio assistere la famiglia il giro d'italia Un percorso delicato nel segno dell'innovazione Espressione dell'umano operare e cooperare Consegnati 42 premi allo studio a favore dei nostri Soci 28 29 30 32 33 34 35 ufficio parabancario promozione telepass filiale di grantorto convegno pictet pobbe compie 10 anni filiale di arsego la strada giusta scuola coopattiva gite 2015 Soluzioni a misura di Cliente gioca al risparmio! contributi un gesto fatto...di cuore Risparmia tempo e denaro...scegli la soluzione che fa per te! Sede e Direzione: Longare // Filiali: Arcugnano // Arsego // Bolzano Vicentino // Bresseo // Camisano Vicentino // Campo San Martino // Caselle di Selvazzano Cervarese Santa Croce // Dueville // Grantorto // Grisignano di Zocco // Grumolo delle Abbadesse // Longare // Torreglia // Torri di Arcugnano // Torri di Quartesolo Vicenza Centro Storico // Vicenza San Lazzaro // Vicenza Stanga Info 0444 214101 - www.centroveneto.it L’Accento sulla Cooperattività Semestrale di informazione della Banca del Centroveneto - Credito Cooperativo di Longare - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza - Registrazione Tribunale di Vicenza n.970 del 28.2.2000 - Anno 14 numero 45/2015 Direttore Responsabile Adriano Toniolo Editore, Redazione, Amministrazione Banca del Centroveneto Credito Cooperativo di Longare Ponte di Costozza, 12 - Longare - (VI) Progetto grafico ed editoriale Nextra Srl Via Brescia, 2 36040 Torri di Quartesolo (VI) Fotolito e stampa Artigiana Grafica snc di Raffaello Antonio & C. - Montegalda - Vicenza A cura di Banca del Centroveneto Nextra Srl raggiungendo i 638 milioni di euro di prestiti lordi . Si sono strutturate proposte mirate non solo alle imprese sul versante dei crediti speciali e agevolati, ma anche alle famiglie per finanziare ristrutturazioni delle abitazioni e per la valorizzazione energetica degli edifici. 2015 spirito propositivo Mariano Bonatto Direttore Generale Banca del Centroveneto Soddisfazione per un risultato generale che porta l’Utile netto a 1,22 milioni di euro. Nuovi progetti al via per il 2015. La politica degli impieghi 680 660 € 638 aspettative della clientela. Un utile netto pari a 1,22 milioni di euro con un dividendo ai soci del 1,5% è quanto portato in approvazione domenica 3 Maggio all’assemblea sociale riunita presso l'Ente Fiera di Vicenza. Il risultato è frutto di una politica improntata alla sana e prudente gestione che si è accompagnata alla crescita degli impieghi a favore del territorio di competenza. La costante ricerca di collaborazioni con partners qualificati e di nuove relazioni con le imprese, le associazioni e le comunità locali, que- 06 sti i fattori determinanti che, pur in uno scenario difficile, hanno consentito alla Banca di conseguire nel tempo utili e risultati positivi. Non solo capacità di creare valore, ma anche garanzia e solidità patrimoniale che si esprimono con la costante crescita del CET1 capital ratio che si attesta oggi al 13,13%, dato ben superiore a quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. Abbiamo voluto imprimere nel 2014 - una forte accelerazione sul versante degli impieghi al territorio con un incremento sul dato 2013 del 5,69%, 980 € 997 € 980 milioni 2013 2014 milioni 960 940 920 L'istituto nel 2014 ha conseguito una raccolta complessiva pari a 997 milioni di euro, 1,72% in più rispetto al 2013. milioni 640 € 604 milioni 600 2013 I dati consuntivi e gestionali 2014 rivelano un modello di banca sempre più evoluta sul versante estero, sui crediti speciali e sul private banking, ovvero i settori di punta sui quali si è concentrato l’Istituto negli ultimi 12 mesi. Banca del Centroveneto congeda il 2014 con risultati positivi non solo relativamente ai dati di bilancio approvati dal Consiglio di Amministrazione, ma soprattutto per le progettualità messe in campo per imprimere una forte accelerazione sui prodotti, sulla qualità dei servizi e rispondere al meglio alle 1000 900 700 620 Raccolta complessiva 2014 La raccolta diretta e i finanziamenti della Bce permettono alla Banca di erogare credito alle famiglie, piccole e medie imprese investendo principalmente nel territorio. Nel 2014 gli impieghi lordi verso la clientela sono aumentati del 5,96% raggiungendo i 638 milioni di euro. Al 31/12/2014 i clieni affidati ammontano a 6,267. In crescita anche la raccolta totale (+1,72% rispetto al dato dell’anno precedente) a quota 997 milioni di eurocontinua il DG Bonatto a conferma della fiducia della clientela verso la Banca. Il rapporto tra raccolta e impieghi si attesta al 79,%, mantenendosi elevato il presidio sulla liquidità, mentre il margine di intermediazione cresce del 24,2% e raggiunge i 44 milioni di euro, grazie anche all’utilizzo di tutte le opportunità che le operazioni di rifinanziamento BCE hanno concesso. Il dato sulle rettifiche di valore si attesta a 20,6 milioni di euro, per una copertura complessiva del credito deteriorato al 45,7% e delle sofferenze al 54%. Dati questi ultimi - continua il Direttore - che esprimono la capacità della banca di creare valore e di effettuare adeguati accantonamenti a presidio dei rischi. E’ stato deliberato il passaggio al nuovo sistema informativo: un’operazione 07 entrata a regime nel mese di aprile 2015, che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuna in una visione strategica della banca di medio-lungo termine. Proseguiremo inoltre nell’attività di installazione degli ATM evoluti di filiale e con l’adozione di un nuovo modello distributivo per la segmentazione della clientala, tarato appositamente sulla nostra realtà per offrire una migliore consulenza su investimenti, risparmio, previdenza, prodotti assicurativi e servizi. Il gradimento dei nostri clienti è testimoniato anche dall’aumento della base sociale, che supera le 4 mila unità con un incremento di quasi il 19% rispetto al 2013. Un segnale estremamente importante che dà l’idea di come la nostra sia una realtà vivace e in salute, anche sotto il profilo della socialità, della mutualità e della partecipazione. Oltre ad esprimere il dinamismo in atto – conclude il DG Bonatto – questi dati rappresentano il segno tangibile di come la nostra Banca stia rispondendo con spirito propositivo al cambiamento, in coerenza ai propri valori, sempre attenta a cogliere ed a sostenere le necessità e la crescita del territorio e delle comunità di riferimento. Credito erogato al territorio di competenza 5,55% Pubblica amministrazione e altre controparti 33,53% 13,82% Famiglie consumatrici Costruzioni 6,16% 25,13% Commercio e servizi 15,81% Agricoltura Industria e artigianato “ANDATE AVANTI, CORAGGIO! SIATE CREATORI, POETI, AVANTI!” Banca del Centroveneto in udienza dal Papa con le Confcooperative L collegio sindacale I Sindaci eletti per il prossimo triennio L' assemblea dei soci del 3 maggio 2015, oltre all’esame dei dati di bilancio 2014, ha eletto il nuovo Collegio Sindacale della Banca, che durerà in carica per il prossimo triennio. Il Collegio Sindacale è l’Organo collegiale che vigila sul rispetto della corretta amministrazione della banca, in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, sull'osservanza dello statuto, dei regolamenti e delle deliberazioni sociali, adempiendo inoltre a tutte le funzioni ad esso demandate dalla normativa vigente. Nella foto, partendo da sx: Dott. Matteo Bottaro, al centro il Presidente del colleggio sindacale Gabriele Beggiato e Dott. Marcello Verlato’ Questa la composizione dell’Organo neo eletto: PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE Gabriele Beggiato Sindaco effettivo della nostra Banca dal 1998, riveste la carica di Vice direttore generale della Federazione Veneta. Esperto in materia fiscale e tributaria, è altresì consigliere del Fondo di garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. SINDACI EFFETTIVI Matteo Bottaro Dottore commercialista e revisore contabile, partner dello studio di consulenza tributaria, societaria e aziendale Acerbi & Associati con sede di Vicenza. E’ al suo primo mandato nella carica di sindaco effettivo presso la nostra Banca. 08 Mauro Marcello Verlato Sindaco effettivo della Banca dal 1997, dottore commercialista e docente dell’Istituto Tecnico Fusinieri di Vicenza SINDACI SUPPLENTI Pierantonio Dal Lago Dottore commercialista e revisore contabile, presso lo studio associato Hepteris con sede a Vicenza. è al suo primo mandato nella carica di sindaco supplente presso la nostra Banca. Renzo Pedron Sindaco supplente della Banca dal 2000, Dottore commercialista e revisore contabile presso la Società Servizi Pedron Srl di Teolo (PD). Ai Sindaci neo eletti va il nostro sincero ringraziamento per l’impegno assunto ed il migliore augurio di proficuo lavoro. e cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento, ha esordito il Papa, ricevendo in udienza ben 7.000 cooperatori sabato 28 febbraio presso la sala Paolo VI. Presente anche il presidente di Federcasse Alessandro Azzi che ha ringraziato il Pontefice, a nome del mondo della cooperazione di credito, per le parole rivolte alle cooperative, invitandole ad una nuova “missione”, esortandole a innovare, nel mondo globalizzato, pur mantenendo intatti i valori di fondo legati alla solidarietà sociale ed economica. “Santità – ha detto il Presidente - potrà sentire l’emozione e la gioia dei tanti rappresentanti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane - le BCC - che oggi hanno voluto stringersi attorno a Lei, insieme agli altri cooperatori di tutti i settori”. “Le BCC avvertono oggi, ancor più che in passato, la responsabilità e l’urgenza di essere banche di persone. Attente ai bisogni reali, attraverso un uso responsabile e differente del denaro. Abbiamo la volontà e il dovere di continuare a essere “fabbriche di fiducia”. “Fiducia”, un termine che ricorre frequentemente nel Suo Magistero, Santo Padre, e che sentiamo particolarmente vicino”. “Ci stringiamo a Lei, Santità – ha concluso Azzi - per ricevere il sostegno della Sua preghiera e della Sua parola. Attraverso di Lei, lo Spirito ci illumini nel prendere le decisioni più sagge e più coerenti in queste settimane nelle quali il Credito Cooperativo italiano deve scegliere una strada di auto-riforma. Infonda in noi il coraggio e la lucidità di un cambiamento leale, che non “tradi- sca” ma “traduca” nel presente le nostre radici”. “Oggi, vorrei che il nostro dialogo non guardi solo al passato, ma si rivolga soprattutto in avanti: alle nuove prospettive, alle nuove responsabilità, alle nuove forme di iniziativa delle imprese cooperative. E’ una vera missione che ci chiede fantasia creativa per trovare forme, metodi, atteggiamenti e strumenti, per combattere la "cultura dello scarto", quella che oggi viviamo, la "cultura dello scarto" coltivata dai poteri che reggono le politiche economico-finanziarie del mondo globalizzato, dove al centro c’è il dio denaro. Globalizzare la solidarietà - questo si deve globalizzare, la solidarietà!” - afferma Papa Bergoglio – “dovete continuare a inventare - questa è la parola: inventare - nuove forme di cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero mette nuovi rami, le radici sono vive e il tronco è forte!” La cooperazione è nel cuore del Pontefice, l’ha conosciuta e sperimentata da ragazzo. Nonostante le difficoltà, la cooperazione continua ad essere l’antidoto efficace alle distorsioni del mercato; per non parlare di quanto deve e può fare quella cooperazione del credito che ha trovato la sua forza propulsiva proprio nel Magistero della Chiesa e che ancora di recente è stata indicata da Papa Benedetto XVI quale “espressione di amore intelligente”. Un legame, quello che lega Credito cooperativo e Dottrina sociale, ideale e culturale fortissimo. Il Papa saluta i cooperatori con messaggi carichi di speranza e di compiuto realismo “Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà. Occorre avere il coraggio e la fantasia di costruire la strada giusta per integrare, nel mondo, lo sviluppo, la giustizia e la pace. 09 Andate avanti, coraggio! Siate creatori, "poeti", avanti!” I Cinque incoraggiamenti che Papa Francesco ha voluto offrire alle Cooperative: • Le cooperative devono continuare ad essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità locali e della società civile. • Le cooperative devono attivarsi come protagonisti per realizzare nuove soluzioni di Welfare, in particolare nel campo della sanità, un campo delicato dove tanta gente povera non trova più risposte adeguate ai propri bisogni. • Il socio della cooperativa non deve essere solo un fornitore, un lavoratore, un utente ben trattato, dev’essere sempre il protagonista, deve crescere, attraverso la cooperativa, crescere come persona, socialmente e professionalmente, nella responsabilità, nel concretizzare la speranza, nel fare insieme. • Il movimento cooperativo deve realizzare l’armonizzazione tra lavoro e famiglia. Fare questo significa anche aiutare le donne a realizzarsi pienamente nella propria vocazione e nel mettere a frutto i propri talenti. Donne libere di essere sempre più protagoniste, sia nelle imprese sia nelle famiglie! • Per fare tutte queste cose ci vuole denaro! Il Papa invita ad investire, ed investire bene! La soluzione che propone è di mettere insieme con determinazione i mezzi buoni per realizzare opere buone. Collaborare di più tra cooperative bancarie e imprese, organizzare le risorse per far vivere con dignità e serenità le famiglie; pagare giusti salari ai lavoratori. Foto a lato, Cesare Cacitti premiato dal Consigliere di Banca del Centroveneto, il Dott. Dario Corradin STARTUPPER A 16 ANNI: come trasformare UN SOGNO IN REALTà Hai trasformato la casa, ma soprattutto la lavanderia, nel tuo piccolo ma attrezzatissimo laboratorio privato. C’è un momento che ricordi in cui è scoccata la scintilla tra te e il mondo dell’elettronica e dell’informatica? Un regalo. La scintilla è stata il primo kit di elettronica che i miei genitori mi hanno regalato a sei anni, cui ne è seguito un altro e da quel momento in poi è stato naturale dedicare il mio tempo libero alla mia passione… un video online sulle stampanti 3D ha fatto il resto. Avevo provato a chiedere un modello già pronto e funzionate: di fronte ai no fermi dei miei genitori ho deciso che ci avrei provato io a costruirla, imparando anche ad usare i software per realizzare e ideare gli oggetti. E devo dire che qui il supporto della mia famiglia è stato totale, soprattutto di papà che mi ha affiancato sia nei passaggi prettamente manuali, taglio, rifilatura dei pezzi, sia nella predisposizione di quella che oggi è una vera e propria attività imprenditoriale: insieme siamo una bella squadra. Ma diciamolo, oggi sono tanti i ragazzi che amano e sono affascinati dall’elettronica… quello che ho fatto io non è impossibile: forse la differenza è di essere riuscito a tradurre questa passione in qualcosa di più attraverso la costanza e il desiderio di arrivare ad un obiettivo preciso. Il supporto della famiglia, le attenzioni, la collaborazione e lo stimolo mai invadenti sono stati fondamentali per far emergere le doti innate di Cesare. Hai modo di condividere questo tuo interesse l’entusiasmo e la spinta innovativa di Cesare, giovane promessa della nostra comunità, omaggiandolo di un fondo pensione con il primo versamento, strumento indispensabile per guardare al futuro con serenità. Immaginate la spensieratezza di un ragazzo di 16 anni abbinata alla tenacia di chi sa già cosa vuole fare nella vita; aggiungete la giusta dose di intraprendenza e condite il tutto con un ambiente famigliare stimolante. Questo è Cesare Cacitti, giovane promessa dell’innovazione digitale italiana che con la sua stampante 3D home made e low cost è entrato a pieno titolo tra i 100 digital champion italiani e può definirsi lo startupper più giovane tra i 100 digital champions italiani. L’abbiamo incontrato e in quest’occasione la Banca del Centroveneto, che opera con l’obiettivo di promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo del territorio e dei suoi cittadini, ha voluto premiare la costanza, A 16 anni hai già alle spalle un curriculum di prim’ordine che ti qualifica come startupper più giovane d’Italia, digital champion, innovatore… come si arriva a questi traguardi? La passione è il motore che ha mosso tutto, c’è chi si dedica ad un’attività sportiva a livello agonistico, tutti i giorni, con costanza; io trascorro i pomeriggi sui miei progetti. "oggi sono tanti i ragazzi che amano e sono affascinati dall’elettronica… quello che ho fatto io non è impossibile" Foto Una stampante 3D all'opera anche a scuola, con i compagni o alcuni insegnanti? C’è molta attenzione da parte della scuola intorno al mio progetto e alla tecnologia insita nella macchina, un’attenzione che è stata approfondita anche con incontri dedicati con produttori di stampanti 3D; da parte dei miei compagni c’è curiosità per quello che faccio e soprattutto interesse per capire come si fa. Ho la fortuna di frequentare una scuola che valorizza le capacità piccole e grandi dei ragazzi. Pur così giovane ti stai avvicinando al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità, un mondo sicuramente affascinante ma anche molto competitivo e a volte spietato: quali sono i valori, i riferimen- Foto Il laboratorio di Cesare 10 11 ti che in qualche modo ti guidano nelle scelte quotidiane ma anche nelle scelte legate al tuo futuro? Al momento il motore di tutto è la curiosità, il desiderio di scoprire come funzionano le cose; però il mio sogno è vedere un giorno in ogni casa una stampante 3D, magari evoluta nell’uso dei materiali che permetta di stampare oggetti di uso comune, pensiamo alle scarpe da ginnastica ad esempio. Mi piace l’idea che il mio progetto possa aiutare a vivere meglio le persone, a risparmiare. Partecipi spesso a premi e bandi per start up. Oltre al fatto di pensare di poterli vincere c’è un’altra ragione che ti vede così attivo in questi contest digitali- Come e dove ti vedi tra 10 anni? Quali i progetti a breve? Vorrei continuare a fare quello che sto facendo, lavorando nel settore Ricerca e Sviluppo, vedere crescere i miei progetti magari applicando le mie tecnologie anche alle stampanti professionali, offrendo al mondo imprenditoriale uno strumento ad alte prestazioni e a costo contenuto. Per il momento sto per partire per un mese negli Stati Uniti, un mese di studio e un’occasione per migliorare la lingua, perché l’inglese è alla base di tutto ciò che sto facendo. imprenditoriali? Posso vedere da vicino quello che fanno gli altri maker, incontro imprenditori che hanno modo di apprezzare ciò che faccio; ritengo poi prezioso il momento di confronto con la giuria che mi permette di approfondire eventuali criticità dei miei progetti e, non ultimo, è un bel banco di prova per imparare ad esporre in pubblico, a parlare senza timidezza. Hai vinto un percorso di incubazione messo in palio dal prestigioso premio Gaetano Marzotto e un finanziamento fino a € 20.000,00 dal bando Primo Miglio grazie all’idea di costruire e vendere stampanti 3D a basso prezzo, per renderle un fenomeno davvero di massa. Su twitter ti definisci un “15 years old maker that loves 3D printing.” Cos’altro ti piace? In passato suonavo il clarinetto; oggi il pianoforte è parte della mia vita e il nuoto mi assorbe un paio di volte la settimana… c’è quindi tempo anche per altro oltre all’elettronica! Che consiglio daresti o magari già dai ai tuoi amici che ti chiedono il segreto per ottenere questi risultati? Con i miei compagni c’è uno scambio reciproco, io sprono loro e loro lo fanno con me. Ma se c’è un consiglio che non mi stanco di ripetere è di seguire le proprie passioni, questo è quello che ti spinge a fare certe cose, ad andare oltre le prime difficoltà, a superare anche i no positivi dei genitori e a realizzare, così, i propri sogni. Cesare Cacitti segni particolari 16 anni studente al liceo scientifico G.B Quadri indirizzo scienze applicate Appassionato di elettronica, informatica, pianoforte e nuoto Vincitore di un percorso di incubazione del premio Gaetano Marzotto Lavanderia di casa trasformata in laboratorio "un consiglio che non mi stanco di ripetere è di seguire le proprie passioni ed andare oltre le prime difficoltà" 12 Sogno: costruire stampanti multimateriali e professionali low cost my baby, my friend: i conti per te I sogni si coltivano fin da piccoli, con libretto my baby da 0 ai 12 anni e con conto corrente my friend dai 13 ai 17. Scopri i nostri progetti per te. www.centroveneto.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Le condizioni contrattuali sono riportate nei Fogli informativi a disposizione del pubblico presso le filiali della Banca e nel sito www.centroveneto.it. // Banca del Centroveneto - aggiornato a maggio 2014. fare due conti è un gioco da ragazzi Sicuramente un lasciapassare per il tuo futuro. Come procede il tuo progetto? Le stampanti 3D low cost sono realizzate, ne ho fatte 5 alcune già vendute. Il tutto in collaborazione con il papà che mi accompagna in questa avventura. Ho costruito in autonomia il sito www.kais.it dove ho attivato il mio nuovo blog e anche la parte di e-commerce. E i contatti iniziano ad arrivare: sono numerosi i miei coetanei interessati all’oggetto ma anche gli imprenditori che vogliono il mezzo per realizzare in autonomia alcune componenti delle loro lavorazioni. All'interno del variegato mondo delle Banche di Credito Cooperativo, una realtà che abbraccia tutte le regioni d'Italia da Nord a Sud, continente ed isole, molto spesso nascono relazioni di amicizia che vanno oltre il semplice contatto di lavoro, rapporti che nascono dall’esigenza e dal piacere di confrontarsi, condividere, relazionarsi, migliorarsi. In quest'edizione de L'Accento vogliamo dar voce alla testimonianza di altre Banche del nostro movimento ed è con vero piacere che, dalla splendida Sicilia, vi presentiamo Banca Don Rizzo di Alcamo (TP). lori del cooperativismo – aggiunge – la Banca Don Rizzo, infatti, ha rilanciato investendo e razionalizzando meglio le filiali con l’obiettivo di renderle a misura del cliente, assicurandogli massima comodità e riservatezza ed offrendogli servizi bancari e consulenza al passo con i tempi”. “E faccio riferimento ai nostri sforzi per sostenere il territorio perché – continua ancora il presidente Nuzzo – questa nostra esperienza, come più in generale quella del credito cooperativo, deve essere tenuta presente da chi oggi parla di rinnovamento. Non possiamo rimanere fermi, dobbiamo innovare, dobbiamo fare qualche passo indietro, ma non possiamo, e non dobbiamo, mai perdere di vista il modello del nostro essere banca che è quello di una gestione responsabile e solidale fondata Nelle foto: Vincenzo Nuzzo - Presidente Carmelo Guido - Direttore Generale banca don rizzo, in Sicilia per il valore del territorio Oltre quattromila soci; cinquantamila clienti; 17 filiali distribuite in sedici comuni, tra cui l’importante e strategica presenza a Palermo; trecento milioni di impieghi; cinquecento milioni di raccolta reinvestita per oltre il 90% nel territorio di pertinenza: sono alcuni dei numeri che fotografano la realtà della Banca Don Rizzo, ormai punto di riferimento essenziale nella Sicilia Occidentale. Fondata nel 1902 da don Giuseppe Rizzo con il nome di Cassa Rurale ed Operaia l’Assunta, la nostra banca è cresciuta, negli anni, ampliando l’area di intervento e, come è nello spirito del credito cooperativo, caratterizzandosi per il suo legame con il territorio. E, ancora oggi, sfidando la crisi, ha scelto di continuare ad investire per rafforzare e rendere sempre più efficiente ed efficace la sua presenza, come dimostrano i recenti interventi su Palermo, su Partanna (TP) e, quindi, nella Valle del Belice. “Il nostro legame con il territorio, con la gente, con i soci e con i clienti – spiega il presidente della Banca, Vincenzo Nuzzo – è consolidato e costituisce la caratteristica fondamentale del DNA della Banca. Ci siamo e vogliamo continuare ad essere protagonisti, soprattutto in un periodo come quello attuale che vede altri istituti di credito scegliere di lasciare e di abbandonare questa parte di Sicilia”. “Fedeli agli insegnamenti di don Giuseppe Rizzo ed ai va- 14 Foto a lato: i faraglioni di Terrasini - foto sopra: veduta di Trappeto sui principi e sui valori dell’economia sociale e sul legame con il territorio e con l’economia locale”. Altra caratteristica da non trascurare è l’attenzione che, da sempre, la Banca Don Rizzo riserva ai soci, a quanti, chiarisce il direttore generale, Carmelo Guido, consentono di praticare la “democrazia partecipata” nella gestione dell’azienda. “La risposta a questo modo di intendere il rapporto bancasoci – precisa - è stata molto apprezzata tanto che negli ultimi dieci anni si è passati da poco più di mille agli oltre quattromila di oggi”. Per il direttore Guido, a dare sostanza a questo tipo di rapporto banca-soci, sono le Consulte territoriali. Si tratta di organismi composti da soci in rappresentanza di tutti i Comuni dove è presente la Banca. Compito delle Consulte è, tra l’altro: svolgere attività di relazione e contatto con i soci dell’area territoriale del distretto, interpretando le loro esigenze da rappresentare al CdA; convocare momenti di incontro con la propria base sociale per dare centralità ai soci rafforzando il loro senso di responsabilità nei confronti della Banca. Particolarmente attenta la Banca Don Rizzo è, poi, anche con i giovani e la recente costituzione dell’Associazione 15 Soci Giovani, che ha già messo in campo diverse attività culturali e ricreative, è la prova della volontà e della disponibilità del CdA e del management a coinvolgere la base sociale nella vita della banca. Altra istituzione aperta al sociale e fortemente voluta dalla Banca è il Centro Studi Don Rizzo che mira a diffondere il pensiero del fondatore della banca, ma anche a sostenere lo sviluppo di attività culturali, sociali ed economiche nel territorio, e della formazioneinformazione. “In questa ottica – dichiara il presidente del Centro Studi, Mario Melodia - non mancano le iniziative per la realizzazione di corsi di formazione e seminari di studio oltre a ricerche su tematiche specifiche che interessano le attività economiche delle comunità locali”. Questi i componenti degli organi sociali della Banca Don Rizzo: Consiglio di Amministrazione: Vincenzo Nuzzo, presidente; consiglieri: Vito Asta, Maurizio Bambina, Gregorio Bongiorno (vice presidente), Francesco Fundarò, Pietro Lipari, Emilio Lombardo, Mario Melodia (vice presidente vicario); Giuseppe Varvaro; Collegio Sindacale: Gianfranco Cassarà (presidente); membri effettivi: Vincenzo De Luca e Stefano Gallo. "dopo aver proseguito gli studi superiori in questo settore, figli e i nipoti restano nell’azienda di famiglia. C’è un ricambio generazionale, come è giusto che sia" Presidente, da 26 anni lei dirige la cooperativa. Come si è evoluta nel tempo la struttura della vostra latteria sociale? Il primo pensiero va sicuramente ai racconti di mio nonno con il carretto dietro alla bicicletta carico dei bidoni di latte, diretti alla latteria. Dalla prima struttura, un vecchio rudere poi rimesso in sesto con carretti e cavalli, dove i pochi soci decisero nel lontano 1924 di riunirsi in cooperativa, di strada ne è stata fatta e si sono superati momenti di crisi importanti, tra cui una guerra e le crisi economiche del secolo scorso e quella attuale. Nel corso degli anni la latteria è cresciuta, l’abbiamo ampliata, rifatto il magazzino e lo spaccio. Dai 100 soci di una volta siamo passati agli attuali 35. Ma bisogna capire che un tempo tutti avevano una mucca, e il fatto di produrre il latte e conferirlo permetteva, come oggi, di diventare socio. Oggi tante stalle piccole hanno chiuso e la realtà è cambiata, si è consolidata in maniera diversa e i nostri soci hanno una media di 50 capi fino ad un picco di 250, anche se si tratta di aziende a conduzione famigliare. Ma siamo comunque una realtà particolare in questo settore: basti pensare che nella provincia di Padova siamo una delle poche latterie sociali che produce Grana Padano. attenta di questa Cooperativa permette ai soci di avere riscontri economici decisamente più vantaggiosi. Chi sono i vostri clienti? I grossisti per i due terzi, quindi i negozianti e il pubblico. Tutti riconoscono la bontà del nostro formaggio grana DOP. Certo, l’essere parte del Consorzio ci garantisce e ci guida nella produzione, grazie a controlli di qualità rigorosi, ma poi c’è la materia prima, il latte, che è considerato molto, molto buono. di Gazzo Padovano Quale interazione c’è con il territorio e soprattutto con le nuove generazioni? Colgono il ruolo della latteria sociale? Quasi tutti i soci sono di Gazzo, alcuni delle frazioni e vediamo che tanti sono i figli e i nipoti che restano nell’azienda di famiglia, dopo aver proseguito gli studi superiori in questo settore. C’è un ricambio generazionale, come è giusto che sia. Oggi per noi allevatori l’essere parte di una cooperativa è una risorsa, ci permette di guardare al futuro con speranza. Da un lato perché produciamo un grana DOP di qualità riconosciuta e certificata dal Consorzio Grana Padano, dall’altro perché la gestione 16 17 LATTERIA SOCIALE la sfida per mantenere vivi i valori della cooperazione nel xxi secolo La Latteria Sociale evoca in noi adulti ricordi d’infanzia: la latteria era il centro vitale del paese dove portare la materia prima e dove poter acquistare prodotti finiti genuini e del territorio. Tra ricordi e aneddoti incontriamo Giuliano Rizzo, Presidente della Latteria Sociale Centro Società Cooperativa La Latteria come punto di ritrovo? Da ormai 40 anni abbiamo lo spaccio ed è sempre stato visto come un punto di incontro per il paese, soprattutto ora che è stato ristrutturato e ampliato. Un altro momento "nei valori della Cooperativa sociale prevale l’interesse di tutti i soci e non dei singoli. per questo ci troviamo bene con una Banca cooperativa" di aggregazione con i compaesani è rappresentato dall’appuntamento Latterie Aperte la seconda domenica di ottobre, evento che attira dalle tre alle quattromila persone che hanno così la possibilità di assaggiare il nostro prodotto. Tanti sono i clienti dalla Bassa Padovana, del Camposampierese e comunque da fuori comune. E bei riscontri li abbiamo avuti anche qualche giorno fa all’EXPO allo stand della Coldiretti nella giornata dedicata alla Provincia di Padova in cui eravamo presenti con il nostro Grana Padano insieme ad altre specialità del territorio, i vini della cantina di Conselve, il prosciutto di Montagnana, la farina di mais Maranello solo per citarne alcuni. Quindi possiamo dire che i valori della Cooperativa sociale, dove prevale l’inte- resse di tutti i soci e non dei singoli, trova conferma nella Latteria sociale di Gazzo? Certo qui a fine anno una volta chiuso il bilancio e tolte le spese quello che resta va ai soci; più vendiamo più riusciamo a riconoscere loro; ma questo è possibile soltanto gestendo al meglio sia il rapporto con le aziende che conferiscono il latte, cercando di capire i problemi contingenti legati, anche, alla crisi economica attuale; poi naturalmente è stato importante nel tempo dare solidità economica alla cooperativa: grazie al nostro magazzino possiamo contare su una risorsa che ci fa lavorare con serenità e affrontare i problemi di tutti i giorni in un’ottica diversa. Ma alla base di tutto c’è il prodotto e il nostro è un buon prodotto. La Banca del Centroveneto come supporta la vostra realtà? Con la Banca oggi siamo non solo clienti ma anche soci. E questo esprime in pieno il valore di un rapporto che abbiamo saputo costruire negli anni, grazie anche alle relazioni che si sono instaurate nel tempo con i vari referenti. E oggi abbiamo a che fare con personale, a partire dal direttore, molto 18 disponibile, attento alle nostre esigenze e soprattutto presente, nelle piccole e grandi richieste. Abbiamo avuto anche la visita del Direttore Generale della banca che ha voluto vedere da vicino la nostra realtà, capire come funziona. Finalmente abbiamo trovato un Istituto che capisce il nostro valore economico e la nostra solidità e questo ci permette di lavorare bene e in sintonia. In fondo siamo una cooperativa e ci troviamo bene ora con una Banca cooperativa. tutti a expo 2015! Vi aspettiamo a Cascina Triulza L'Expo: la prima Esposizione Universale si tenne a Londra nel 1851 ed il suo successo fu tale che si decise di rinnovare questo appuntamento che sempre ha segnato la storia. Ogni EXPO è dedicata ad un tema di interesse universale. L'Italia si è aggiudicata la manifestazione con il claim “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, intendendo dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all'innovazione nel settore dell'alimentazione, nonché ai temi del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, del valore della biodiversità, dell'attenzione alla sostenibilità, allo sviluppo dei territori, all'energia. L'Esposizione, che si terrà, a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, offrirà quindi una grande opportunità di comunicazione e di promozione per alcune delle eccellenze del made in Italy, in particolare l'agricoltura e l'agroindustria di qualità, ma anche l'accoglienza e la bio-diversità del nostro Paese. All'EXPO sono iscritti 144 Paesi partecipanti e previsti oltre 20 milioni di visitatori; la manifestazione rappresenterà dunque un'occasione importante di visibilità e di incontro poiché attrae ogni edizione milioni di persone. Il Credito Cooperativo, con il Gruppo Iccrea propone molteplici iniziative da maggio ad ottobre: 12 business workshop dedicati alle imprese e incentrati sui temi dell’efficienza energetica, internazionalizzazione, agroalimentare, fondi strutturali e minibond. 12 imprese clienti delle Bcc che potranno raccontare la propria storia di eccellenza in occasione degli incontri del gruppo bancario organizzati a Expo Iniziative best pratice: dedicata alla valorizzazione di progetti e casi di successo a supporto del territorio e dell’economia locale che hanno visto lo sviluppo e la collaborazione da parere della Bcc favorire momenti di incontro B2B a vantaggio dei soci e clienti delle BCC. 19 In particolare lo stand, organizzato insieme a Confcooperative e Federcasse, sarà all'interno di Cascina Triulza, il Padiglione della società civile, con una scelta che va a rimarcare la differenza di posizionamento del sistema BCC all'interno dell'industria bancaria. Il padiglione dedicato alla Società Civile, uno degli spazi espostivi più ampi di Expo Milano 2015, è collocato a soli 700 metri dall’accesso ovest, l’ingresso principale dell’esposizione. Il Gruppo bancario Iccrea proporrà percorsi di avvicinamento e coinvolgimento delle BCC e dei loro clienti all'EXPO, prevedendo anche la possibilità di organizzare visite e Business workshop dedicati alle banche, alle imprese clienti ed ai prospect su tematiche di interesse specifico e legate ai temi dell'Esposizione. à borse di studio Consegnati 42 premi allo studio a favore dei nostri Soci B en 42 borse di studio sono state consegnate ai partecipanti più meritevoli all’iniziativa “Oggi lo studio per domani”. I premi allo studio sono stati consegnati, durante l’assemblea sociale del 3 maggio, dal Consiglio di Amministrazione di Banca del Centroveneto che ha elargito circa 13.700 mila euro. Questa edizione è stato oggetto di importanti novità ed è stato subito un gran successo, 42 borse di studio e molti nuovi giovani soci. Infatti i vincitori maggiorenni delle borse di studio, sono diventati giovani soci di Banca del Centroveneto. I premiati di quest’anno sono: SCUOLA MEDIA SUPERIORE Magrin Davide - Itgs G.B. Belzoni Sezione di Boaga Cadoneghe Barbiero Licia Itc Einaudi - Gamsci - Perito per Il Turismo Furlan Cristiana Liceo Scientifico Galileo Galilei Agnolon Clara Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi Bali' Ilaria Liceo Statale Amedeo di Savoia Micheletto Anna Istituto Tecnico Commerciale Fusinieri Pozza Anna Istituto Tecnico Piovene Zorzetto Dafne Istituto Rolando Da Piazzola diplomati iscritti all’universita' Busetto Nicolo' Tecnico Della Grafica Pubblicitaria Muratori Marco Istituto Tecnico Commerciale Fusinieri Balì Anna Chiara Liceo Classico Tito Livio Mattiello Enrico Istituto Farina Trevisan Jessica Liceo Scientifico Barbarigo Cazzaro Riccardo Liceo Scentifico Galileo Galilei Dianin Francesco Liceo Scentifico Galileo Galilei studenti universitari Costalunga Elisa 3° Anno Medicina E Chirurgia Fumaroni Barbara 1° Mediazione Linguistica Perobelli Eleonora 2° Economia e Management Frigo Luca Nicolò 2° Tecnologie Forestali e Ambientali Zambon Federica 1° Tecniche Audioprotesiche Dianin Alberto 2° Ingegneria Civile Pagin Mattia 1° Matematica 20 Con Banca del Centroveneto Gabrieletto Enrico Maria 3° Medicina e Chirurgia Gabrieletto Giacomo 5° Economia e Gestione Delle Aziende Magrin Chiara Statistica laureati Agnolon Laura Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Industriali Barbiero Viviana Laurea Magistrale Giurisprudenza Dal Toso Lucia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale De Cao Giorgia Laurea Triennale in Scienze Psicologiche della Personalità e Relazioni Interpersonali Guizzon Cristina Laurea Specialistica In Farmacia Mattiello Luca Laurea Magistrale in Fisica Pepato Giulia Laurea Magistrale in Architettura Rigodanzo Catia Laurea Triennale in Diritto Dell'economia e Governo delle Organizzazioni Rigotto Irene Laurea Triennale Infermieristica Rocco Andrea Laurea Riassetto del Territorio e Tutela del Paesaggio Rossetto Giorgia Laurea Magistrale in Strategie di Comunicazione Rossi Fabio Laurea Specialistica in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Rizzi Antonella Laurea Progettazione e Gestione del Turismo Culturale Stecca Federica Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Presso Università di Brescia Stivanin Paolo Laurea Magistrale In Sicurezza Dei Sistemi e Delle Reti Informatiche Somma Michael Alessandro Laurea Triennale in Ingegneria per l’ambiente e il Territorio Zigliotto Enrico Laurea Magistrale Economia delle Imprese e dei Mercati Internazionali SI NASCE CON LA CAMICIA… E CON IL FONDO PENSIONE Il salvadanaio si trasforma in Fondo Pensione, è questo il frutto della collaborazione tra Banca del Centroveneto e diversi comuni di competenza sensibili alla tematica e che hanno dato vita al progetto “My baby”. Questo progetto è la testimonianza di collaborazione tra economie locali e sostegno del territorio. Il presidente di Banca del Centroveneto Flavio Stecca sostiene: “Attraverso questa iniziativa Banca del Centroveneto pone la propria attenzione al futuro dei più piccoli e lo realizza attraverso fatti concreti dedicando importanti risorse ad un progetto educativo, che sta già raccogliendo importanti consensi e partecipazione”. Come suona strano: un fondo pensione intestato ad un bimbo appena nato? Considerando la situazione previdenziale futura, risulta non una stranezza ma una necessità. E’ fondamentale iniziare fin da subito a mettere da parte qualcosa per integrare la futura pensione, ricorrendo agli strumenti di previdenza integrativa previsti dalla legge. Comune di Longare Prima lo si fa, meglio è: cominciando da oggi a mettere da parte una piccola somma, si genererà un grande capitale da utilizzare non solo al momento della pensione, ma anche per l’acquisto della prima casa, per le spese mediche, per finanziare gli studi e per esigenze finanziarie future. Comune di Campo San Martino Comune di Arcugnano Si rende quindi fondamentale far maturare da subito gli anni necessari per poter chiedere tali anticipazioni ed assicurare che gli eventi della quotidianità positivi e negativi che essi siano, possano essere affrontati con serenità. In questo modo il fondo pensione, oltre ad assolvere la funzione primaria, ovvero di integrare il sistema pensionistico pubblico, diventa un salvadanaio che accompagnerà il figlio oggi minorenne per tutta la vita. L’iniziativa “My Baby” è rivolta a tutti i neogenitori residenti nei comuni firmatari l’accordo di collaborazione con Banca del Centroveneto, i quali riceveranno il benvenuto al nuovo nato con un pacchetto composto da un Libretto di deposito senza spese intestato al minore e l’apertura gratuita di un fondo pensione con il primo 21 versamento di 50 euro a carico di Banca del Centroveneto. “Banca del Centroveneto - afferma il Direttore Generale - come banca a vocazione mutualistica e cooperativistica ha sempre creduto nell’importanza della previdenza integrativa, per questo nasce il progetto My Baby. Anche se il futuro sembra lontano, è fatto di quel che facciamo oggi. Dell’attenzione che mettiamo in ogni piccola cosa per farla crescere e per ritrovarla più grande domani." Comune di Grumolo delle Abbadesse il passaggio generazionale e la tutela del patrimonio a cura dell'Avv. Carlo Spillare C osa accadrà del mio patrimonio quando passerò “a miglior vita”? Questa è una domanda che - volenti o nolenti prima o dopo ci si pone ma di cui, spesso, si preferisce procrastinare l’approfondimento e la risposta sia per il turbamento che può creare il pensiero del “dopo”, sia perché non si conoscono con specificità le problematiche che può comportare una mancata pianificazione successoria. Si pensi che solo il 15% degli italiani pianifica la trasmissione del proprio patrimonio, mentre il restante 85% non decide anticipatamente e lascia che le cose vadano per il loro corso, senza tener conto degli “imprevisti” (fiscali, legali ed affettivi) che possono minare la serenità di chi rimane. La successione ereditaria comporta, infatti, sia delle implicazioni legali, contabili e finanziarie, che delle implicazioni valoriali, psicologiche, etiche ed emotive ed è, quindi, importante essere informati su ciò che prevede la legge in caso di successione per poter prevenire problemi e liti in famiglia ed “andarsene” con maggiore tranquillità. In via generale è utile ricordare che in Italia la legge suddivide gli eredi in legittimi e legittimari. 22 Gli eredi legittimi sono tutti gli eredi che, in assenza di un valido testamento, sono chiamati all’eredità mentre gli eredi legittimari sono esclusivamente il coniuge, i figli ed i loro discendenti; in assenza di discendenti diventano legittimari gli ascendenti. Agli eredi legittimari spetta, per legge, una c.d. quota di legittima, ossia una porzione determinata del patrimonio del de cuius, anche a prescindere dalla sua volontà. Nel caso in cui un erede legittimario ritenga, infatti, che le disposizioni lasciate dal de cuius abbiano leso la sua quota di legittima in favore di altri eredi, egli può esercitare un’azione c.d. di “riduzione” al fine di far reintegrare il valore della stessa. Alla luce della crescita vorticosa delle convivenze more uxorio registratasi in Italia negli ultimi decenni, è, peraltro, opportuno ricordare che la legge non prevede alcun diritto successorio per il convivente; a quest’ultimo, infatti, in assenza di testamento o di un altro strumento di tutela (es. polizza vita, contratto fiduciario, etc.), non andrà nulla del patrimonio del de cuius. Sul punto è utile evidenziare che situazioni successorie critiche si possono generare anche nel caso di separazione tra coniugi e di nuova convivenza da parte di uno dei due. In presenza di mera separazione, non seguita da divorzio, i coniugi mantengono, infatti, il diritto successorio per la quota di legittima prevista per legge e può di conseguenza capitare che, in caso di morte improvvisa ed in assenza di strumenti cautelativi del patrimonio, parte dello stesso vada alla moglie/marito separato e nulla spetti al convivente more uxorio. Problematica aggiuntiva a tali situazioni già complesse è, senza dubbio, la presenza di figli minori, magari nati da due relazioni diverse, nonostante l’ordinamento assicuri una tutela sostanzialmente identica a figli legittimi (nati da una coppia unita in matrimonio) e figli naturali (nati da una coppia convivente more uxorio). Altro aspetto critico da tenere in considerazione è rappresentato dalla collazione ereditaria, disciplinata dall’art. 737 del Codice Civile. Secondo tale istituto: “i figli e il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamen- te, salvo che il defunto non li abbia a ciò dispensati”. Le donazioni non sono, pertanto, istituti sicuri per assicurare a coniuge e figli la titolarità dei beni donati. Viceversa, in assenza di coniuge e figli la donazione rappresenta uno strumento più che valido per destinare ad una persona terza (magari proprio al convivente more uxorio) tutto o parte del patrimonio, senza che altri parenti collaterali (ad es. fratelli e sorelle) possano vantare diritti sullo stesso. Tra gli strumenti utilizzabili per tutelare il proprio patrimonio nella fase di passaggio generazionale, si possono ricordare: 1) I FONDI PENSIONE; 2) LE POLIZZE ASSICURATIVE SULLA VITA; 3) IL MANDATO FIDUCIARIO; 4) L’USUFRUTTO E LA NUDA PROPRIETA’; 5)I VINCOLI DI DESTINAZIONE; 6) IL TRUST. Accanto a detti comuni strumenti di tutela patrimoniale, ve ne sono altri utilizzati in ambito prettamente aziendale da parte di imprenditori che desiderano preventivamente programmare la gestione dell’impresa di cui sono titolari per quando non potranno più essere loro a dirigerla. Nel nostro Paese la generazione d’imprenditori che si è affermata nell’im- 23 mediato dopo guerra si trova, infatti, a non poter più eludere il confronto con il passaggio delle consegne alle nuove generazioni e tale fase, secondo quanto verificato dalla Commissione Europea, risulta essere particolarmente critica. Solo il 33% delle aziende, infatti, supera il primo passaggio generazionale e al secondo passaggio la percentuale si abbassa ulteriormente al 15%. Attualmente in Italia oltre il 60% degli imprenditori ha superato i 60 anni d’età e le imprese familiari sono la stragrande maggioranza (oltre il 90%). Molto spesso il patrimonio immobiliare familiare è inserito nell’azienda e gli stessi beni “aziendali” e “familiari” non hanno una suddivisione chiara. In tali circostanze è evidente che per l’imprenditore la scelta del ”successore” ha forti implicazioni psicologiche ed emotive, oltre che legali e finanziarie e diventa di primaria importanza scegliere con cura e coscienza, sulla base dei propri interessi e valori, gli strumenti più adeguati ed efficaci alla tutela del patrimonio aziendale. Studio Legale avv. Carlo Spillare Viale della Pace n. 174 - 36100 Vicenza Tel. 0444-301903 [email protected] FAMILY "Le grande soddisfazione è vedere che nel momento in cui si instaura la fiducia con la famiglia, in caso di bisogno, veniamo vissuti come la realtà a cui affidarsi" ASSISTERE LA FAMIGLIA: UN PERCORSO DELICATO NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE Per la sede OneFamily di Vicenza, la cooperazione è un'attitudine che permette di aprire un dialogo con le famiglie nell’ottica di identificare i reali bisogni di assistenza e supporto. Incontriamo Monica Marcon Presidente della cooperativa Centro Servizi OneFamily di Vicenza per entrare nelle peculiarità di un servizio delicato e strategico allo stesso tempo. grandi risorse e che richiede un continuo confronto per smussare le criticità nelle relazioni e soprattutto per far comprendere, anche ai nostri clienti, le peculiarità del servizio ma anche le responsabilità ad esso connesse. Le grande soddisfazione è vedere che nel momento in cui si instaura la fiducia con la famiglia, in caso di bisogno, veniamo vissuti come la realtà a cui affidarsi e da consigliare. tra gli operatori. La visibilità di contenuti e opportunità sui social network grazie al Gruppo è positiva e in questo settore non è così comune. Ma nell’offrire un servizio è necessario poter garantire la continuità del personale e l’alternanza così come la possibilità di affiancare anche altre competenze e fare in modo che tra esse possa esserci feeling: in questo senso la rete tra operatori diventa cruciale. Alla luce della vostra esperienza si può parlare di Cooperazione 2.0 in cui le azioni di aiuto e supporto tradizionali, verso terzi ma anche interne alla struttura, si integrano con le nuove modalità di interazione via web, via social? La rete, sia quella reale sia quella virtuale, per noi è sicuramente una risorsa, anche Il vostro è un punto di vista prezioso sul sociale e su alcune problematiche del nostro tempo legate al supporto alle famiglie, in particolare gli anziani: quale fotografia ne emerge, quali gli aspetti positivi e quali i nodi più sensibili e critici? Per chi come noi fa con passione questo mestiere la soddisfazione zare i bisogni ed avviare il servizio più appropriato ed efficace. Le nostre proposte cercano di soddisfare le esigenze pratiche e di assistenza dell’anziano, le sue abitudini, e il suo carattere, per facilitare l’empatia necessaria tra assistente ed assistito ed agevolare la vita in comune per tutta la famiglia. Un percorso che è verificato periodicamente dal nostro referente dei servizi per un controllo qualità, per capire non soltanto che tutto si svolga nel migliore dei modi ma anche per intercettare problematiche o nuove esigenze che possono richiedere un aggiustamento quotidiano. In qualche modo integrate e riunite sotto un unico cappello alcuni servizi fondamentali per la famiglia, anziani, bambini, supporto alla coppia e servizi di welfare aziendale: come si amalgamano queste attività? Il Gruppo Onefamily nasce come realtà al servizio della famiglia. In questo senso ogni settore ha le sue specificità e richiede competenze e operatori qualificati. In questa fase nel Centro Servizi di Vicenza ci stiamo dedicando a pieno ritmo all’assistenza agli anziani che assorbe come cooperativa non solo per i valori insiti nell’organizzazione ma anche per ragioni di competitività nel mercato. Come descriverebbe OneFamily nel panorama delle cooperative sociali dedite all’assistenza? Siamo parte del network OneFamily dal 2014 e dopo un anno posso dire che l’apporto comunicativo e le competenze derivanti dal gruppo sono senza dubbio positive. La casa madre offre una gamma di servizi alla famiglia molto vasta. Nel nostro caso ci stiamo concentrando nell’assistenza agli anziani attraverso infermieri, operatori sanitari e assistenti familiari. Per fare questo ci siamo strutturati E come si differenzia dalle altre strutture in quest’ambito, quali le specificità? La peculiarità risiede soprattutto nell’approccio con la famiglia e non solo con l’assistito. Il coinvolgimento del nucleo famigliare è fondamentale per analiz- 24 "Il Gruppo Onefamily nasce come realtà al servizio della famiglia. In questo senso ogni settore ha le sue specificità e richiede competenze e operatori qualificati" 25 dei nostri assistiti e delle loro famiglie è sicuramente l’aspetto più gratificante. Poi è anche vero che molti faticano a capire la complessità del nostro lavoro. L’organizzazione dei servizi deve tenere conto non solo dei fabbisogni ma anche degli aspetti umani degli assistiti e dei loro famigliari, la loro relazione, con- Come potrebbe evolvere la conoscenza di questo settore di attività? Il nostro obiettivo, anche attraverso futuri percorsi formativi ad hoc, è quello di spiegare all’utenza e alle famiglie cosa significa avere un’assistente in casa, i limiti connessi e le competenze necessarie per un servizio domiciliare integrato di quali- il giro d'italia Espressione dell'umano operare e cooperare "offriamo servizi a supporto della persona, dall'assistenza socio sanitaria alla cura infermieristica e riabilitazione" ciliare i ritmi frenetici di chi lavora ai giorni nostri. E poi la parte burocratica ed economica a volte è quella che crea maggiori incertezze. L’erogazione dei servizi, il controllo delle attività, le contrattualistiche, le fatturazioni e i costi, sono tutti aspetti che devono essere spiegati in maniera molto accurata per trasmettere la complessità delle procedure con le quali noi ci confrontiamo ogni giorno per lavorare in etica e qualità. tà. Questo può avvenire soltanto attraverso la conoscenza dei meccanismi e delle prerogative dell’assistenza, cosa può fare e non può fare un'assistente familiare, quali sono le forme di contrattualizzazione possibili delle varie figure e chi le gestisce. La consapevolezza condivisa di questi aspetti permette di raggiunge l’obiettivo di un’assistenza serena ed efficace. 26 Come si inserisce nella vostra operatività la relazione con la Banca del Centroveneto? La nostra è una relazione recente, di qualche mese, ma decisamente positiva. Il tratto qualificante, al di là dei servizi, è sicuramente la disponibilità degli operatori. Non avrei mai pensato di poter dire che l’andare in banca mi fa sentire a mio agio, mi trova serena, ma con la Banca del Centroveneto questa è una realtà. Il GIRO D’ITALIA assomiglia proprio ad un grande romanzo….un vecchio brogliaccio pieno di polvere, scatti, storie anonime, strade rattoppate, paesaggi mozzafiato, e…straordinaria poesia. Si, perché il Giro non è solo un’avventura di agonismo e di rivalità, di arrivi in volata e di passaggi in alta quota, ma è prima di tutto il racconto del nostro Paese, la voce dell’Italia che per tre settimane si riversa sulla strada, si siede sulla soglia di casa, s’affaccia dal balcone anche solo per intercettare il fruscio silenzioso di quelle ruote così veloci e intrepide da lasciarsi intravedere nello spazio di un istante. In oltre cent’anni di vita, dell’Italia il Giro ha visto tutto: la sua storia è un lento confluire di storie per lo più sconosciute e celate. E nulla riesce a intaccare il suo fascino, la sua composta magia, forse perchè rappresenta una delle metafore più vere dell’esistenza: la salita e la discesa, il tunnel e la scarpata, il gruppo compatto e lo scatto individualista, la compagnia e la solitudine. Le sue imprese, più che di sport, sanno di poesia, quell’arte eterna e mai appassita di insegnare la vita in un raggio di luce, in una goccia di rugiada e di rivelare un’Italia splendida nelle sue contraddizioni, un Paese che, da nord a sud, si svela nella sua normalità, ricchezza e diversità. Da Lampedusa al Colle delle Ginestre, dalle strade bianche della Laguna veneta al verde dei Colli Euganei e Berici, dai fiori di Sanremo alle nevi delle Alpi, dal mare di Chiavari ai vigneti di Valdobbiadene, passando anche per Melfi, Taranto, Pisa, Ravenna, Imola e Vicenza. 27 Non c’e’ paese che al Giro sia straniero, non c’è terra che per lui sia invalicabile, e ciò che lo rende bello non è il traguardo finale ma la magia del cammino, perché l’importante in una corsa non è il risultato finale ma quello che senti mentre corri. Piacerà ed affascinerà sempre questo racconto dell’Italia perennemente in giro, vagabonda e migrante per mestiere e per sangue. Con quel tocco d’intrigo che rende il GIRO unico: perché è lui che ti viene incontro, è lui che ti passa davanti casa e che si concede per farsi abbracciare. E, quale metafora di vita ed espressione dell’umano operare e cooperare, è anche di noi che parla il GIRO, ascoltiamolo! Foto di Nicola Piran. Il Giro passa davanti alla filiale di Banca del Centroveneto di Torreglia l'ufficio parabancario Soluzioni a misura di Cliente promozioni telepass Risparmia tempo e denaro...scegli la soluzione che fa per te! L'Ufficio Parabancario di Banca del Centroveneto nasce nel 2010, con l’obiettivo di fornire risposte più rapide ed efficaci alle nuove esigenze della clientela della banca, in particolare in ambito assicurativo e dei sistemi di pagamento elettronico. Sono partiti in due, pionieri di questa nuova avventura: Alessandro Mutta, responsabile dell’ufficio, con un bagaglio creato in anni nell’Ufficio Finanza, incaricato di creare le basi di questo nuovo ufficio, e Chiara Bonello, preposta principalmente ad implementare la nuova procedura di CRM (Customer Relationship Management) aziendale. Nel tempo la squadra si è arricchita di due nuove figure: Chiara Miserendino, che si occupa di monetica, e Carla Spessato, specialista del comparto assicurativo. L’ufficio quindi rispec- chia la tendenza dei settori che segue, settori che stanno vivendo una forte espansione e innovazione. Sempre più famiglie, infatti, sentono l’esigenza di sopperire con assicurazioni private ad un welfare pubblico via via più debole e nell’ambito dei pagamenti elettronici, da una parte la Comunità Europea e lo Stato spingono per incentivare sempre più l’utilizzo di carte di credito e bancomat, nonché per l’adozione di apparati per accettare pagamenti elettronici da parte di artigiani, commercianti e professionisti, dall’altra la crescente diffusione di nuove tecnologie sta spingendo il settore ad una forte innovazione. La squadra si interpone tra queste necessità e si occupa di individuare e selezionare le soluzioni assicurative e di pagamento elettronico che possano 28 rispondere nel migliore dei modi alle nuove esigenze della clientela della banca. L’Ufficio gestisce inoltre la procedura di CRM aziendale, grazie alla quale Banca del Centroveneto può fornire ai propri soci e clienti un servizio sempre più puntuale, personalizzato e su misura. Si tratta infatti di una procedura informatica che permette di gestire al meglio le informazioni della clientela, nonché di gestire la propria agenda di appuntamenti, facilitando quindi il consulente nell’attività di gestione del cliente. Foto: da sinistra, Alessandro Mutta, Chiara Bonello, Chiara Miserendino e Carla Spessato Telepass Family è un sistema dinamico che consente di transitare nelle porte dedicate Telepass e di pagare il pedaggio dell'autostrada senza fermarsi al casello, con il comodo addebito sul conto corrente o sulla carta di credito abilitata dell'importo dovuto. Il servizio TELEPASS FAMILY è dedicato alle "persone fisiche", ovvero a chi si serve della moto o dell'autovettura ad uso privato. È necessario l'utilizzo di un piccolo apparato, che viene collocato sul parabrezza dell'auto. Questo dispositivo è di proprietà della società “Telepass spa” e viene rilasciato in comodato d'uso. Banca del Centroveneto, per tutti i suoi soci e clienti, dal 1° giugno ha attivato una promozione speciale che prevede 6 MESI DI GRATUITà sul canone Telepass e Tessera Premium Extra, valida su tutta la rete Autostradale. Per aderire all’iniziativa occorre semplicemente recarsi presso la propria filiale, il Telepass è attivo da subito! Quest’estate non perderai tempo in fila ai caselli! TELEPASS FAMILY consente di risparmiare tempo ai caselli autostradali e può essere utilizzato su due veicoli, semplicemente comunicando le targhe delle autovetture. Inoltre può essere utilizzato anche in città consentendo di pagare la sosta in parcheggi aeroportuali, ferroviari e cittadini convenzionati in diverse città italiane senza ulteriori costi. TELEPASS PREMIUM EXTRA, è un pacchetto di servizi e agevolazioni studiati su misura per ogni tuo spostamento di lavoro o di piacere in autostrada e non solo. Grazie ai tanti vantaggi pensati appositamente per te, come il soccorso meccanico gratuito in città e su tutta la viabilità ordinaria e autostradale (il dépannage e il traino, il trasporto dei passeggeri, le spese 29 di pernottamento il consulto medico telefonico h24, tutti i giorni dell’anno, l’auto sostitutiva valida solo al di fuori della rete autostradale), compresi i parcheggi convenzionati con Telepass, il risparmio sul pedaggio, sconti al bar e al ristorante delle aree di servizio e gli sconti sullo shopping. Telepass Premium Extra è la soluzione ideale per risparmiare tempo e molto altro, anche se non viaggi spesso in autostrada. L’opzione è attivabile anche su apparecchiature Telepass con Viacard presso i Punto Blu. Il TELEPASS TWIN è un apparato Telepass aggiuntivo che può essere associato ad un contratto Telepass Family già attivo e viene consegnato in abbinamento alla tessera Premium; consente di agganciare al nuovo apparecchio due ulteriori veicoli. Filiale di Grantorto Passato, Presente e Futuro U n tempo a Grantorto non c’era una banca e fu così che un gruppo di caparbi e determinati abitanti del paese decisero di fondarne una. Nacque così nel “lontano” 1989 la Cassa Rurale ed Artigiana di Grantorto, confluita poi nel 1996, in Banca del Centroveneto. Ed è proprio in questa fase che la nostra Banca ha assunto la sua attuale denominazione, proprio ad indicare la centralità del credito nei confronti del territorio di appartenenza. Dell'istituto di credito di Grantorto rimane un ricordo, rimane la storia scritta dai nostri soci fondatori e come segno indelebile: lo sportello di cassa continua tutt’ora in uso che riporta la scritta “Cassa Rurale ed Artigiana di Grantorto”. Per molti clienti e soci “questa” rimane sempre la loro banca, la banca che hanno fondato e noi facciamo parte di essa. Infatti per i nostri clienti noi siamo: Mirco, Chiara, Marco “dei fidi”, Marco “dei titoli”, la Silvia, Luca “ops… il direttore” ed un nuovo arrivo “la signora Bruna” di Grantorto. Nel presentare la squadra, comunque, non possiamo che iniziare da Mirco Capraro, presenza storica della nostra filiale che presidia il front office con Chiara Biasi, la nostra “assicuratrice”, i primi ad accogliere i clienti. Per ogni tipo di consulenza nell’ambito degli investimenti i nostri clienti si rivolgono a Marco Corso “un capitano di lungo corso della finanza” che è anche il Responsabile Commerciale della filiale. Il settore dei crediti è presidiato dalla Re- sponsabile Fidi Bruna Ceretta, dalla lunga esperienza nel settore, coadiuvata nell’attività da Marco Favero. Vice-Direttrice è Silvia Veronese che, oltre ad organizzare la vita in filiale, con la propria attività di consulenza risponde alle diverse richieste della nostra clientela, sia retail che corporate. Luca Pengo è il Direttore che coordina l’attività della filiale e cura in modo particolare lo sviluppo corporate. Da qualche mese si è aggiunto un nuovo “collega”, instancabile, sempre disponibile; è stato attivato infatti, all’interno di una moderna area self, un bancomat evoluto nell’ambito del progetto “Banca 24h”. Gradualmente il bancomat evoluto assorbirà gran parte dell’operatività di sportello per far si che Mirco, Chiara, Marco “dei fidi”, Marco “dei titoli”, Silvia, Luca e Bruna possano offrire sempre più la propria attività di consulenza ai tutti i clienti...il nostro futuro. A cura della Filiale di Grantorto Filiale di Arsego un servizio in espansione L dall’aperura ossia dal 2007. Anna si occupa in particolare dei rapporti con le aziende, senza però dimenticare i rapporti con i clienti privati, soprattutto in ambito finanziario. La gestione della filiale, negli aspetti operativi è in mano a 360° al vice direttore, Luciano Maistrello, che segue soprattutto la clientela retail. Luciano è arrivato nel 2012 portandosi un importante bagaglio maturato nella sua esperienza di specialist su affidamenti personali e aziendali. Diego Bertacche, il front office della filiale, figura storica, presente dall'apertura della filiale e dopo una breve parentesi a Campo San Martino, è ritornato a “casa”. Diego è sempre responsabile e attento alle necessità della clientela.. infatti tutti i clienti lo adorano! Ultimo importante acquisto della filiale è Roberta Ozzi, che accoglie tutti sempre con il sorriso ed una verve impagabile. Roberta si occupa principalmente delle esigenze delle famiglie, dalla carta di credito al piccolo investimento. Ora spieghiamo il “+1 collaboratore”, a maggio è arrivata una nuova preziosa risorsa: "Banca 24h", lo sportello "intelligente" che accoglie gran parte delle operazioni fatte prima allo sportello, evitando così tempi di attesa non sempre graditi. Banca24h è il completamento per quella snellezza operativa e la velocità di risposta che la filiale di Arsego ha sempre voluto dare alla propria clientela, non dimenticando un servizio adeguato allo standard richiesto. A cura della Filiale di Arsego a Filiale di Arsego è la penultima in ordine di apertura, ci troviamo in un territorio, quello dell'Alta Padovana, molto attivo e laborioso. La filiale è stata inaugurata nel dicembre 2010, ma il freddo tipico di questo periodo è stata superato dal clima caloroso di festa e dall’emozione condivisa con tutto il paese. La squadra si è arricchita negli anni di valide presenze, conta oggi su 4 collaboratori + 1: Partiamo dalla direttrice, Anna Romano, approdata ad Arsego dalla vicina Campo San Martino, di cui è alla direzione 30 Meeting "La cooperazione fa scuola" La strada giusta Progetto di educazione stradale di Fondazione BCC/CRA provincia di Vicenza Il 13 maggio nella sala Palladio della Fiera di Vicenza, si è concluso il progetto "La Strada Giusta". Tale progetto ha coinvolto i principali istituti cittadini (dal Rossi, al Pigafetta, al Fogazzaro, al Lampertico e il Boscardin). L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i ragazzi sul tema della sicurezza stradale, facendoli cimentare in un concorso che avrebbe premiato l'istituto vincitore. Tra i principali sponsor dell’iniziativa, la Fondazione Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane della provincia di Vicenza (rappresentata durante la manifestazione dal suo presidente Giancarlo Bersan) e la Ditta Dainese. Il progetto è stato fortemente voluto dalla prefettura di Vicenza, come spiega il prefetto Eugenio Soldà: “Oggi è una giornata importante, l’ultima tappa di un percorso rivolto ai ragazzi vicentini e dedicato alla sicurezza stradale. Volevamo stimolare nei ragazzi un confronto sul tema della legalità, sostenendo che le regole sono importanti tanto che se non ci fossero la nostra stessa società si sgretolerebbe”. Presente anche il presidente della Fiera di Vicenza Matteo CONVEGNO PICTET “Tassi di interesse al minimo storico”? Investimenti da rendimento incerto da affrontare con il giusto approccio e le soluzioni oggi più opportune. E’ stato l’obiettivo del convengo, organizzato da Banca del Centroveneto il 12 febbraio al Viest Hotel Un appuntamento organizzato in collaborazione con Bcc Risparmio & Previdenza, che ha registrato oltre 200 persone, interessate al tema del risparmio. Il Team Pictet rappresentato da Manuel Noia, Head of business Development e Marzio Gussago, Senior Sales Manager, moderati da Cristiano Angiolini, responsabile del servizio Private Banking di Banca del Centroveneto ha fornito interessanti chiavi di lettura. Dunque cosa fare ora che i tassi sono molto bassi? “La crisi finanziaria degli ultimi anni ha clamorosamente cambiato lo scenario degli investimenti – afferma il Direttore generale di Banca del Centroveneto, Mariano Bonatto- tant’è che oggi un bot a 12 mesi rende al cliente, al netto delle commissioni,una remunerazione pari a zero. In questo contesto è maturata parallelamente una nuo- va sensibilità sul tema della protezione del proprio patrimonio”. La capacità di una banca locale, ben organizzata, nel dare soluzioni su misura è quindi diventata essenziale e si pone come frontiera per un servizio efficiente alla clientela. “Da tempo – rilancia il Presidente Flavio Stecca- abbiamo dato un assetto nuovo al nostro Istituto, implementando la nostra struttura di servizio e consulenza specialistica con ottime professionalità, soprattutto attente a tutelare le esigenze e le aspettative dei clienti, sia in un’ottica tradizionale, sia con l’ausilio di strumenti assolutamente nuovi. In questo possiamo avvalerci delle nostre società di riferimento nel movimento cooperativo, oltre che di partner internazionali. Per noi- conclude Stecca- un fiore all’occhello importante, assolutamente da sviluppare anche nel senso della formazione finanziaria alla nostra clientela”. Nell’occasione del convegno, Banca del Centroveneto ha offerto un angolo culturale con l’esposizione delle opere fotografiche sulle piazze venete del fotografo vicentino Tranquillo Cortiana. 32 Marzotto: “Sono il presidente più 'plurifratturato' che conosciate – scherza Marzotto con i ragazzi – ho fatto molte stupidaggini da ragazzo con la bici e poi con i motori, quindi sono ben titolato per darvi il benvenuto” e se possibile dei buoni suggerimenti. Il sindaco Achille Variati commenta: “E’ una iniziativa molto importante, soprattutto perché è una iniziativa intelligente. Mi ha colpito molto che i protagonisti siano stati i ragazzi, discutendone e confrontandosi tra loro”. Presenza molto significativa è quella di Alessio Tavecchio, che a causa di un incidente e, nonostante la velocità moderata di 50km/h, ha perso l’uso delle gambe. Presente anche Luca Ghiotto, pilota brendolano di Formula 3, reduce da ottimi piazzamenti, e Lorenzo Laverone giocatore del Vicenza. Durante la mattinata sono stati presentati tutti i 17 elaborati creati dai ragazzi e pervenuti entro i termini di scadenza del concorso, 11 sono dei manifesti o slogan e 6 prodotti audiovisivi. Il tutto diviso in tre principali aree tematiche: l’importanza dell’attenzione alla guida; l’abuso di alcol e droghe nei guidatori; il rispetto della vita. Il presidente Bersan ha sottolineato la vicinanza del Credito Cooperativo al mondo della scuola della provincia di Vicenza citando le varie iniziative che vengono attuate a favore dei giovani del nostro territorio tutte orientate a creare cultura e dare valore alla relazione tra le persone fondata sui principi della cooperazione. SCUOLA COOP-ATTIVA GIOCA AL RISPARMIO! I l 29 maggio si è svolto, all’Istituto professionale Montagna, la quarta edizione del meeting annuale delle cooperative scolastiche vicentine “Scuola Coop-Attiva”. Iniziativa sostenuta dalla fondazione delle Bcc/Cra di Vicenza con il supporto di Ireccop Veneto e l’affiancamento di Confcooperative Vicenza. I ragazzi della 4^ E dell’ITC Fusinieri, sostenuti da Banca del Centroveneto, hanno oggi presentato la loro cooperativa scolastica dal nome “SHOCK THE HEART”. La cooperativa scolastica si propone di organizzare corsi finalizzati ad acquisire le conoscenze teoriche e pratiche dell'utilizzo del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno). gli alunni della classe 4^ hanno partecipato ai corsi, organizzati con l’aiuto del primario del 118 di Vicenza Dott. Politi Federico, conseguendo all'idoneità per l'insegnamento del DAE. Il progetto è la prima iniziativa a livello nazionale ed europeo di una collaborazione tra una cooperativa scolastica ed il S.U.E.M. 8 un gesto fatto...di cuore giugno, i ragazzi della “Short the Heart” accompagnati dal loro Professore Marcello Verlato, hanno fatto visita alla sede di Banca del Centroveneto, a fare gli onori di casa è stato il Direttore Generale Mariano Bonatto che ha introdotto i ragazzi i principi e i valori di Banca del Centroveneto, con una panoramica sui numeri e le iniziative sostenute dalla banca a favore i primis dei soci e clienti. I ragazzi hanno a loro volta presentato la loro cooperativa scolastica, proprio nella sala più cruciale della Banca, la Sala Consiglio. Ossia, il luogo dove il Consiglio di Amministrazione prende le decisioni più importanti per il governo di Banca del Centroveneto. Ed è proprio in una delle sedute del CDA che è stato deciso di acquistare un Defibrillatore Automatico Esterno e di rivolgersi per i corsi necessari all’utilizzo del DAE all’ACS Shock the heart. Questa decisione trova coerenza rispetto alla politica di Banca del Centroveneto, che crede e sostiene il mondo giovanile e lo fa con gesti concreti e tangibili. A dare l’annuncio è stato il Direttore Bonatto, accolto da un applauso di coloro che da oggi inizieranno a muovere i primi passi nel mondo del lavoro , con la fiducia della Banca del loro territorio, Banca del Centroveneto. 33 Banca del Centroveneto impegnata nelle scuole per l’educazione al risparmio Anche ques’anno si è svolta l’iniziativa Gioca al Risparmio promossa dalle BCC/CRA provincia di Vicenza attraverso la loro Fondazione. Banca del Centroveneto, grazie alla disponibilità e alla collaborazione della Direzione Didattica e del personale docente, ha coinvolto nell’iniziativa tutte le classi quinte e una quarta dell’Istituto Comprensivo Statale “B. Bizio” di Longare. Gli incontri si sono tenuti a inizio anno con la partecipazione di oltre 100 alunni delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo, ovvero Longare, Costozza, Lumignano, e Villaganzerla. L’obiettivo principale è promuovere in ambito provinciale il valore dell’educazione al risparmio, punto cardine nella mission del Credito Cooperativo. Gli alunni sono stati intrattenuti, su: utilità del denaro e dell’istituzione “banca”, particolarità di monete e banconote, l’importanza del risparmio in senso lato, Risparmio quindi protagonista: non solo quello del denaro, ma a tutto campo. E cioè risparmio energetico, ambientale, delle risorse in genere. L’obiettivo, condiviso con i docenti, è di sensibilizzare i ragazzi a comportamenti virtuosi nella loro quotidianità: spegnere la luce, andare a scuola a piedi o in bici, utilizzare l’acqua con metodo, non usare prodotti poco rispettosi dell’ambiente, consumare prodotti alimentari locali, ecc.. Alla fine dell’anno scolastico Banca del Centroveneto ha premiato gli alunni con l’attestato del “Buon risparmiatore” e con un simpatico omaggio. 5 Gite 201 Il Premio Lirico Marcella Pobbe ha compiuto 10 anni Il Direttore artistico Cristian Ricci: “Un concorso per giovani voci per cercare l’erede dell’artista vicentina. Ospite d’onore il celebre soprano Hui He”. Grande successo per la decima edizione del Premio Lirico Internazionale dedicato ad una delle artiste liriche più eclettiche, più musicali ma anche più discusse del firmamento lirico internazionale, Marcella Pobbe. Una scommessa vinta per il direttore artistico del Premio, il tenore Cristian Ricci, che ha sempre creduto nell’importanza di dare a Vicenza un appuntamento con cadenza annuale per rinverdire i fasti di un periodo glorioso della lirica vicentina. A sostenere questo prestigioso Premio-Concorso Banca del Centroveneto. Il “Premio Pobbe” ha compiuto 10 anni. Tempo di bilanci… Sì dieci anni di grandi eventi e di intense emozioni, che abbiamo proposto alla città attraverso l’organizzazio- ne di un evento internazionale. Ogni anno le celebrità che onorano il nostro invito ci regalano l’opportunità di pensare al mondo dell’opera, quello tanto amato dalla nostra Marcella, non come ad uno stereotipo legato al passato, ma come proiezione verso il futuro. Non a caso accanto alle grandi regine della lirica che hanno omaggiato in 10 anni il Premio Pobbe al Teatro Olimpico e al Teatro comunale abbiamo voluto sempre accompagnare l’esibizione di cantanti giovani e promettenti: esperienza, celebrità ed eccellenze del belcanto si accompagnano nella nostra idea di “Opera” alla freschezza delle speranze di nuovi talenti, ai quali va data l’opportunità di crescere. Ricordiamo con orgoglio che in questi dieci anni di “Premio Pobbe” abbiamo ospitato i soprani Mariella Devia, Daniela Dessì, Carmela Remigio, Giovanna Casolla, Norma Fantini, Francesca Patanè, Amarilli Nizza,Tiziana Caruso…. ..Una formula riuscita, che per l’edizione passata è stata in un certo senso rivoluzionata… L’anno scorso abbiamo voluto imprimere una sorta di accelerazione, per dare uno slancio in più al Premio. E’ stato così che l’esibizione dei giovani è stata trasformata in un vero e proprio Concorso lirico internazionale per voci femminili di soprano, mezzosoprano e contralto. Un unicum nel panorama lirico, che ha portato competizione e gara sul palco dell’Olimpico. Quest’anno le giovani regine che si contendevano il trono sono state ben 12. La giuria di Sovrintendenti, Direttori artistici di teatri internazionali, registi e direttori d’orchestra che invitiamo, non solo garantisce qualità al concerto, ma soprattutto costituisce per le stesse candidate un’ottima vetrina di visibilità, anche per chi non sale sul podio. E questo è un motivo in più per iscriversi al Concorso e farsi ascoltare. Novità per quest’anno? La formula “Concorso” ha avuto successo ed è stata quindi confermata anche per l’edizione 2015. Grande spettacolo al Teatro Olimpico per la serata finale della kermesse la sera del 1 maggio. Ma oltre alla gara tra finaliste che si contenderanno la vittoria esibendosi in concerto in una romanza del grande repertorio, è stata presente un’ospite d’eccezione: il soprano Hui He, grande stella della lirica internazionale, cui l’Associazione ha attribuito il Premio Marcella Pobbe. Proprio l’anno scorso ho avuto l’occasione di esibirmi con lei all’Arena di Verona e in camerino le chiesi di accettare il nostro invito per il 2015: un invito raccolto con interesse e piena disponibilità. E’ stata lei, festeggiata nel ricordo della Pobbe, a incoronare alla fine della serata la giovane promessa. Il pubblico melomane ha avuto anche quest’anno la sua regina… Marsa Alam 30 Maggio - 7 Giugno Naxos (Isole Cicladi) 7 - 14 Giugno ca Spagna - Minor 7 - 14 Giugno Per queste 2 mete sono ancora aperte le iscrizioni! Federica Morello Foto a sinistra Il Presidente di Banca del Centroveneto Flavio Stecca con il comitato organizzatore sul palco dell’Olimpico accoglie il soprano Hui He (sulla sinistra). Bolzano e Altopiano del Renon 5 e 12 Luglio contributi Sagra S. Maria Ausiliatrice, parrocchia di Caselle di Selvazzano Dentro, edizione 2015 Il 20 e 21 aprile a Bassano del Grappa la prima tappa del progetto "Grande Guerra": la corsa podistica sulle strade del primo conflitto mondiale per conoscere, promuovere e onorare la storia del nostro Paese. Tenerife 7 - 14 Settembre Elba 13 - 20 Settembre Il 21 maggio, in occasione del giro di Italia, l'associazione Tavole Tauriliane composta dai 13 ristoranti di Torreglia ha organizzato una festa in piazza: street food per i presenti e per la “Carovana del giro” ossia le 50 auto degli sponsor che seguono i ciclisti. 34 35