SAN BELLINO
Padova
In quelParrocchia
tempo, Gesù
disse ai –suoi
discepoli: "Quando verrà il Consolatore
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Jacopo
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Parrocchia
SAN
BELLINO
–
Padova
Parrocchia
BELLINO
– Padova
che io vi manderò
dalSAN
Padre,
lo Spirito
di verità che procede dal Padre, egli mi
℡: 049 607085
(canonica)
-Quercia
049 601948
(uff. parr.)
Via
della
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Via Jacopo
Jacopo
della
Quercia
24/c
renderà testimonianza;
e anche
voi
mi renderete testimonianza, perché siete
N° 23
℡:
049
-- 049
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stati
con me fin dal principio.
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Molte cose ho ancora
da dirvi, ma per il momento non siete capaci di
N° 10
23
N°
portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità
At 2, 1-11
Deut Sal 103
11,18.26-28
SalmoGal 5, 16-25
30
Romani
3,21-25.28
Gv1
15,26-27;16,12-15,
Matteo
7,21-27
6 marzo 2011
IX Domenica del Tempo Ordinario
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore
entrerà nel regno dei cieli!”
Dal Vangelo secondo Matteo (7,21-27)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi
dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui
che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo
noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e
compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro:
Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di
iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo
saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,
soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è
simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia,
strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e
la sua rovina fu grande».
UNA COSTRUZIONE SOLIDA E BELLA
Avviandosi alla conclusione del discorso della montagna, Matteo sviluppa una
contrapposizione a diversi livelli. C'è chi parla continuamente di Dio, ma poi dimentica di
fare la sua volontà. C’è chi si illude di lavorare per il Signore, ma poi scoprirà - nel giorno
del rendiconto - di essergli sconosciuto.
Con queste parole Gesù denuncia una dissociazione frequente e molto dannosa. Egli sa
che spesso nell’uomo ci sono come due anime: l’una che ascolta, riflette e discute; l’altra
che dimentica di agire, di applicare i programmi, paga della gioia dell'ascolto e della
discussione. Una vita cristiana fondata su questa dissociazione è del tutto inconcludente. È
come una casa costruita senza fondamenta. Si costruisce in fretta, ma è destinata a crollare.
Matteo però polemizza anche con certi cristiani presuntuosi, gente che ha sempre sulle
labbra il nome di Cristo, ma che poi non conclude mai nulla.
C'è il rischio di dire continuamente «Signore, Signore», che poi non si traduce in vita e
in impegno. C'è il rischio di un ascolto della Parola che non diventa mai qualcosa di pratico
e di operante. C'è il rischio anche di momenti comunitari che si chiudono in se stessi.
Comunità Viva – 1
Certamente Matteo non condanna la preghiera, né l'ascolto della Parola, né il momento
comunitario, né la liberazione dal demonio.
Anzi, egli sa molto bene che queste cose sono assolutamente necessarie. Ma la radice
deve essere qualcosa di più largo. La radice di queste cose sta in una dote che va più a
fondo. Deve restare fermo, perché un cristiano sia tale, che l'essenziale della vita non è
dire, e nemmeno confessare Cristo a parole, ma praticare l'amore concreto per i poveri, i
forestieri, gli oppressi.
Vengono in mente le parole della grande scena del giudizio, parole che sarebbero da
leggere subito dopo il brano evangelico qui esposto: «Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho
avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero
straniero e mi avete accolto».
Ma ritorniamo alla parabola delle due case. La parabola, se letta bene, ci indica con
chiarezza le condizioni necessarie perché la vita cristiana (descritta in tutto il discorso della
montagna) possa risultare una costruzione solida e bella: non un desiderio velleitario, ma
una casa che non crolla. E le condizioni sono due.
La prima è la necessità di appoggiarsi a Cristo, l'unico capace di rendere incrollabile la
fede del discepolo e di sottrarla alla fragilità. Il progetto cristiano non può contare sulle
proprie forze, ma unicamente sull'amore di Dio. È nella forza di Dio che l'uomo trova la
sua consistenza. La seconda condizione è la necessità di un impegno concreto, di uno
sforzo continuo per passare dalle parole ai fatti. Non c'è vera fede senza impegno morale.
La preghiera e l'azione, l'ascolto e la pratica sono ugualmente importanti. C'è gente che
ascolta la parola di Dio distrattamente, gente che l’ascolta attentamente ma poi non si
decide a praticarla, gente che ascolta e si entusiasma e pratica, ma manca di costanza. E
invece sono tre le cose indispensabili: l'ascolto attento, la pratica, la perseveranza.
PRESENTAZIONE DEI BAMBINI E RAGAZZI ALLA COMUNITA’
INCONTRO CON I GENITORI ECELEBRAZIONI DEI SACRAMENTI
DATA
ORA
EVENTO
Domenica 13 marzo
S. Messa 10.00
h. 10.00 - 12.15
Presentazione bambini III elementare
Incontro genitori bambini V elementare
e ragazzi di I e II media, con s. Messa
Domenica 20 marzo
S. Messa 10.00
Domenica 3 aprile
S. Messa 10.00
Sabato 9 aprile
h. 15.30
Presentazione bambini IV elementare per il
Sacramento della 1a Eucaristia e incontro genitori, con S. Messa
Presentazione dei ragazzi di III media per il
Sacramento della Confermazione e incontro
genitori, con S. Messa
1a Confessione bambini III elementare
Domenica 10 aprile
S. Messa 10.00
Consegna Crocefisso bambini III elementare
Domenica 8 maggio
S. Messa 10.00 - Celebrazione 1a Comunione
S. Messa 11.30
2 - Comunità Viva
INIZIAZIONE CRISTIANA: UNA MENTALITÀ DA FAR MATURARE
LA DIOCESI IN CAMMINO VERSO UNA CATECHESI CONDIVISA
TRA COMUNITÀ CRISTIANA E GENITORI
Dal momento in cui è stata pubblicata la guida per genitori e catechisti - frutto di un singolare lavoro congiunto tra ufficio per la
catechesi, ufficio per la liturgia, servizio per il catecumenato,
centro missionario e Acr - che ci accompagnerà nel corso della
prossima quaresima, con la funzione di supportare soprattutto i
genitori nel loro impegnativo ruolo di iniziatori alla vita cristiana
dei fanciulli e ragazzi, molti catechisti mi dicono: «Don Giorgio,
è difficile coinvolgere i genitori, far capire loro il senso dell'iniziativa, preparali, farli partecipare alle riunioni; è difficile coinvolgere il parroco, che non ha mai sentito parlare di "questa
cosa"; è difficile trovare gli spazi; è difficile...».
Sono d'accordo, è difficile fare tutto questo,soprattutto perché si tratta di allontanarsi
dal passato, di aprirsi a nuove idee ed esperienze, di ripensare, secondo nuove modalità, a come iniziare alla vita cristiana i nostri ragazzi. La paura delle novità è, tuttavia, comprensibile.
Dobbiamo,infatti ricordare che abbiamo alle spalle secoli di una catechesi, che aveva
come unico obiettivo quello di nutrire la fede in quanto questa la si viveva già in famiglia e
in tanti altri ambienti di vita. Il nostro passato è caratterizzato da una catechesi di impronta
scolastica, in cui al centro dell’azione catechistica c’era il catechista-insegnante, mentre i genitori si limitavano a mandare a catechismo i propri figli e a risolvere ogni problema di coscienza facendosi presenti solo nella celebrazione dei sacramenti. Veniamo da una catechesi
che si svolgeva in tempi assai ridotti, impiegando testi che erano in funzione (e ancora oggi
per molte parrocchie è così) della celebrazione dei sacramenti. Questa mentalità ha formato le
coscienze e le convinzioni, non solo della maggior parte dei catechisti ma anche dei genitori
di oggi, soprattutto di quelli che, per libera scelta o perché costretti, non hanno avuto il modo
di approfondire la loro vita di fede.
È normale, quindi, e sarebbe da stupirsi se fosse il contrario, che sia difficile passare
dall’impostazione di una catechesi scolastica a una che coinvolga maggiormente la famiglia,
in cui il ruolo di primo attore non spetta più al catechista, ma ai genitori; in cui si dia voce,
prima ancora che al testo del catechismo, alla testimonianza dei genitori, del catechista e dell'intera comunità (Documento base n. 200).
È normale trovare difficoltà nel passare da una catechesi che ha l'ansia di finire il capitolo del catechismo, a una catechesi che ha il piacere di far incontrare la parola di Dio, nel
racconto e nella testimonianza di chi è più grande. Ed è, altresì,
normale che ci sia da parte dei genitori una sensazione di impreparazione, di inadeguatezza, di timore in quanto convinti di dover
trasmettere contenuti difficili, principi e concetti troppo astratti e
lontani dalle loro vite.
Difficile, sì, ma non impossibile, se ci si lascia provocare
dalla realtà che ci circonda e che chiede a tutti, soprattutto ai preti, di abitarla, di mettere in discussione un certo modo di fare pastorale, ancora troppo ripiegato nel mantenere l'esistente e troppo
Comunità Viva – 3
poco impegnato verso uno stile missionario e più indirizzato al mondo degli adulti, che sono le
fondamenta necessarie perché si costruisca "il primo piano della fede", costituito dai bambini
e dai ragazzi.
Sono convinto che riusciremo a comprendere la bellezza di iniziare alla vita cristiana i
ragazzi solo attraverso un agire comune, tra catechisti, tra preti, tra parroci, tra catechisti e genitori. Non si tratta di sfondare, di creare situazioni di rottura, ma semplicemente di far maturare una mentalità che ha bisogno di tempo, di pazienza e di umiltà. Per questo è importante
cominciare anche con pochi gruppi che dimostrino di aver compreso il valore della proposta.
Iniziare con umiltà e pazienza, cercando di far capire, attraverso il "tu per tu", cioè attraverso la relazione personale, la confidenzialità, la condivisione, tipiche delle relazioni interpersonali, l'importanza della presenza dei genitori e il loro ruolo, che non è quello di fare una
lezione accademica, quanto piuttosto quello di testimoniare, con la propria vita e insieme ai
figli, la parola di Dio.
Quindi, umiltà e audacia, forza e perseveranza, fiducia e condivisione, saranno gli
elementi essenziali della nuova iniziazione cristiana.
d. Giorgio Bezze
QUARESIMA 9 MARZO 2011
CELEBRAZIONE DEL MERCOLEDÌ DELLE CENERI
(GIORNATA DI DIGIUNO E ASTINENZA)
Si offre a tutta la Comunità
l'opportunità di partecipare a questo inizio con orari diversi:
Per le famiglie della Comunità
ore 8.00 S. Messa e dono delle Ceneri
ore 16.30 .S. Messa e dono delle Ceneri - segue 1 ora di adorazione
ore 18.30. S. Messa e dono delle Ceneri
ore 21.00. Liturgia della Parola e dono delle Ceneri
Per i ragazzi del catechismo.
Liturgia della Parola e dono delle Ceneri:
ore 15.30 in Chiesa tutti i bambini e ragazzi delle classi elementari e medie
Le offerte raccolte durante tutte le celebrazioni della giornata
saranno devolute per l'iniziativa "UN PANE PER AMOR DI DIO".
AVVISI
PARROCCHIALI
NUOVO ORARIO DELLA S. MESSA FESTIVA
Il sabato: dal 12 Marzo (compreso) si celebra solo una messa festiva
nel pomeriggio: alle ore 18.30;
viene ripresa la celebrazione della s. Messa feriale del sabato delle ore 8.00
La domenica: gli orari delle celebrazioni non subiranno modifiche.
4 - Comunità Viva
QUARESIMA E PASQUA 2011
"La Chiesa è grembo che genera
alla fede nella carità
Una comunità cristiana genera solo nella carità ricevuta
e donata"
(Orientamenti Pastorali 2010/2011)
Questo è l'appello pressante che ci viene dalla nostra esperienza
di fede: generare vita nuova attraverso la testimonianza della carità! La carità vissuta, che si
trasforma in solidarietà e ci porta a condividere i beni che abbiamo in affidamento.
Ma dobbiamo fare attenzione, come ci esorta mons. Nervo « ... al problema del superfluo e
dello stile di vita» perché « ... superfluo non è quello che ci avanza: bisogna ribaltare la
prospettiva e mettersi dalla parte di chi non ha, per capire che il superfluo non è nostro e che
ciò che ci è utile va condiviso. Tra noi c'è coscienza diffusa dell'elemosina, ma non della
condivisione».
Stiamo attenti, quindi, a non deformare il significato del termine "carità" riducendolo al rango
di pura elemosina, infatti « ... è stato creato un nuovo nome per questo tipo di generosità
umana che è il termine solidarietà!»,
don Luigi Bettazzi.
L'esperienza quotidiana di preghiera e di vicinanza a Gesù, ci aiuta a declinare queste parole in
vita vissuta, e diventeremo sempre più “esperti in umanità, capaci di comprensione e di
perdono, di accoglienza e di sorriso, di lacrime e di ebbrezze ... disponibili all'ascolto ... pronti
a scommettere e a ricominciare, a parlare i linguaggi della povertà e a non scandalizzarci per
le miserie altrui, a capire le lentezze e ad accelerare i segni della speranza”
don Tonino Bello.
STAMPA: Su Famiglia Cristiana:
I Dieci Comandamenti
UNO STRUMENTO PASTORALE - Quali sono le domande delle persone
quando ripensano oggi ai DIECI COMANDAMENTI? Cosa mi ricordo
dei Comandamenti? Posso ancora capire ed accogliere il valore di
queste parole? Che senso hanno oggi i Comandamenti per me e per il
mondo in cui vivo? Cosa dice la Chiesa Cattolica su questo?
I dieci piccoli volumi di questa collana sono stati pensati come percorso personale e comunitario per aiutare tutti a ripercorrere con semplicità e forza il cammino delineato dai
Dieci Comandamenti durante la Quaresima 2011 ed a riscoprirne il valore per l’uomo di
oggi. ANSELM Grün commenta ogni settimana un singolo Comandamento in modo semplice
e diretto, lettore scoprirà la strepitosa attualità dei Comandamenti
Il 1° Volume “Non avrai altri dei davanti a me” in uscita il 13 marzo a soli € 2,90 in più.
I Dieci Comandamenti per ragazzi.
La serie è composta da 7 DVD di animazione sui 10 comandamenti + un
libretto sintetico pensato per ricordare e attualizzare le 10 Parole.
Una serie imperdibile per tutti gli oratori, educatori e animatori dei gruppi
di catechesi per ragazzi e per il cammino di iniziazione cristiana ai sacramenti.
Comunità Viva – 5
CALENDARIO SETTIMANALE DELLA COMUNITÀ
DOMENICA 6 marzo
IX del TEMPO ORDINARIO Lodi 1° sett.
Orario delle S. Messe:
8.30 – 10.00 – 11,30 – 18.30
† Aurelio; Agnese - Luigi e Giovanni Battista;
Fam. Favino; Natale e Giovanna;
LUNEDÌ 7 marzo
Oggi il catechismo è sospeso
h. 17.00 Adulti di Azione Cattolica
h. 21.00 Consiglio Economico
h. 08.00: S. Messa † Guido;
h. 18.30: S. Messa † Renzo;
MARTEDÌ 8 marzo
h. 18.00 - Riunione Animatori Centri di Ascolto
h. 21.00: Catechesi biblica con d. Paolo Vangelo di
Gv cap. 14, 1-31 “Gesù, Via, Verità e Vita”
h. 08.00: S. Messa † Sergio e Anna;
h. 18.30: S. Messa † Diego - Mario - Bruno;
MERCOLEDÌ 9 marzo
CELEBRAZIONI STRAORDINARIE VEDI PAG. 4
h. 15.30: Per tutti i bambini e ragazzi del
LE SACRE CENERI
h. 08.00: S. Messa † Carmen ed Enrico;
h. 16.30: S. Messa † Veronica;
h. 18.30: S. Messa † Gianni;
Catechismo Celebrazione della Parola e
dono delle Ceneri.
h. 21.00: Celebrazione della Parola e
dono delle Ceneri.
GIOVEDÌ 10 marzo
h. 08.00: S. Messa † Fam. Ambrosi;
h. 18.30: S. Messa † Natalia, Brigida e Giovanni;
Aldo; Francesco (Trig.)
h. 21.00: 9° incontro cammino fidanzati
h. 21.00: Arcella - Lectio Divina con p. G. Casarin:
“Fare la verità nella carità” Ef 4,1-16
h. 21.00: Incontro con d. Luca Facco e volontari
VENERDÌ 11 marzo
h. 08.00: S. Messa † Anime del purgatorio
h. 18.30: S. Messa † Liliana (Trig.)
SABATO 12 marzo
h. 08.00: S. Messa † Giacinto e Norma;
h. 18.30: S. Messa (festiva) † Benito - Emilio;
Adriana; Fam. Di Benedetto;
DOMENICA 13 marzo
I di Quaresima Lodi 2° sett.
Orario delle S. Messe:
8.30 – 10.00 – 11,30 – 18.30
† Fam.Zangirolami; Lelio; Giulio e Rina
Visita
alle
Famiglie
6 - Comunità Viva
Circolo “NOI” Visita delle Gallerie di Palazzo Leoni - Montanari a Vicenza.
h. 10.00: Presentaz. alla Comunità dei bambini che
riceveranno il Sacramento del Perdono
h. 11.00: Incontro genitori dei ragazzi di
V elem. I e II media.
Famiglie Francescane
Ore 17.00 - S. Messa di Anniversario morte di Chiara
Lubich con i Focolarini
h. 19.00/20.00 Incontro “issimi” “Il Gruppazzo”
Durante questa settimana,
don Paolo visiterà le famiglie
di via Caffi
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06 marzo 2011 - sanbellinopd.org