Documentoo di Valutazionee dei Rischi – Revisione R Edificci Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PPIGNATELLI”” - Grottaglie IST TITUTO O COMP PRENSIV VO “FRANCE ESCO GIIACOM MO PIGN NATELL LI” Sede Centralle Via Don Minzoni, n. n 1 74023 GROTTA AGLIE tel. segret. 099 5635481 5 – tel.. presid. 099 5619721, 5 Fax x n. 099 56690005 www.istituto tocomprensivo opignatelli.it Distrettoo n.054 - Cod. Meecc. TAIC85900X X - C.F. 9021449 0733; @-mail, taaic85900x@istruz zione.it; PEC, [email protected] Inffanzia “La Sorte”,, via Garcia Lorca (tel. 099 5612454); Infaanzia “Campitelli””, via Campobassso (tel. 099 56119 956); Primaaria, Via Don Min inzoni n. 1 (tel. 09 99 5635481 - 561 19721) Secondaria di d I Grado - Via Campobasso C n.4 ((tel. 099 5612441 1, tel. presid. 099 5619589 - fax 0099 5619588) Prot. n G Grottaglie, 23.11.20122 R RELAZIO ONE SUL LLA VAL LUTAZIO ONE DEI RISCH HI PER LA A SICURE EZZA E PER P LA S SALUTE DURAN NTE IL LA AVORO PROGRAM P MMA DI A ATTUAZIO ONE DELL LE MISURE E DI PREVENZ ZIONE E PROTEZIO P ONE D.L Lgs. n. 81/0 08 aggiorn nato dal D.L. correttiv vo n. 106/22009 (A Artt. 17 Co omma 1 letttera a) e 28) Relativi alll’ISTITUTO O COMPRE ENSIVO ST TATALE “F F. G. Pignattelli” compossto dai segueenti edifici: IInfanzia “La Sorte”, viia Garcia Lo orca (tel. 09 99 5612454)); Innfanzia “Caampitelli”, vvia Campob basso (tel. 09 99 56119566); Priimaria, Via Don Minzooni n. 1 (tel.. 099 56354 481 - 56197221) ndaria di I G Grado - Viaa Campobasso n.4 Secon (tel. 099 56124 441, tel. preesid. 099 5619589 - fax x 099 56195588) Il R R.S.P.P. (Ing. Raffa aele Casieri) Il D irigente Sco olastico (Prrof. Maurizio o Fino) 1 La R.L L.S. (Ins. Giuseppina a Pagano) R. S. P. P. Ing.. Casieri Raffaelee Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 1. 1.1. 1.2. 2. 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 2.5. 2.6. 2.7. 3. 3.1. 3.2. 3.3. 3.4. 4. 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 5. 6. 6.1. 6.2. 6.3. 7. 8. 8.1. 8.2. 9. 10. 11. 12. 12.1. 12.2. 13. 14. 15. 16. 17 18. 18.1. 18.2. 18.3. 18.4. 18.5. 19. 20. INDICE PREMESSA SCOPI DEL DOCUMENTO CONTENUTI DATI DI IDENTIFICAZIONE Datore di lavoro Preposto COSTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico competente Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Incaricati del pronto soccorso Incaricati prevenzione incendi Corsi di informazione e formazione Registro infortuni ASPETTI GENERALI DELLA STRUTTURA SCOLASTICA Ciclo lavorativo Aspetti generali della struttura Locali ed ambienti della scuola Impianti esistenti INFORMAZIONE Informazione generale e informazione particolare Informazione dei lavoratori neo assunti L’informazione attuata nella scuola Manuali della sicurezza FORMAZIONE CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Riunione periodica Programma degli interventi di miglioramento RICOGNIZIONE DEI RISCHI E MISURE SICUREZZA DOCUMENTO ANTINCENDIO ED EMERGENZA Designazione addetti antincendio Piano di emergenza LA GESTIONE DEGLI APPALTI PRESIDI SANITARI E DI PRONTO SOCCORSO MACCHINARI ED ATTREZZATURE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Individuazione dei dispositivi Modalità di acquisto e di consegna MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI VIDEO TERMINALI AGENTI CANCEROGENI AGENTI BIOLOGICI STRESS LAVORO CORRELATO PERSONALE E MANSIONI La sicurezza delle persone Rischi legati alla mansione Rischi nei luoghi di lavoro Rischi specifici della scuola Valutazione dei rischi - considerazioni finali INTERVENTI DA PROGRAMMARE SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO 2 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie PREMESSA SCOPI DEL DOCUMENTO Il presente documento, redatto ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, ha lo scopo di effettuare la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; CONTENUTI Ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08, il presente documento, redatto a conclusione della valutazione, contiene: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale sono stati specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a); il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. Il contenuto del documento rispetta le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi contenute nel D.Lgs. 81/08. In armonia con quanto definito dalle linee guida di provenienza comunitaria, con la Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 102 del 07.08.95, con le linee guida emesse dall’ISPESL, con le linee guida emesse dal Coordinamento delle Regioni e Province Autonome si è proceduto a: Individuare i lavoratori così come definiti all’art. 2, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08. Individuare le singole fasi lavorative a cui ciascun lavoratore può essere addetto Individuare i rischi a cui sono soggetti i lavoratori in funzione delle fasi lavorative a cui possono essere addetti. Individuare ed analizzare le metodologie operative ed i dispositivi di sicurezza già predisposti. Analizzare e valutare i rischi a cui è esposto ogni singolo lavoratore. Ricercare le metodologie operative, gli accorgimenti tecnici, le procedure di sistema che, una volta attuate, porterebbero ad ottenere un grado di sicurezza accettabile. Analizzare e valutare i rischi residui comunque presenti anche dopo l’attuazione di quanto previsto per il raggiungimento di un grado di sicurezza accettabile. Identificare eventuali D.P.I. necessari a garantire un grado di sicurezza accettabile. Il presente documento non è quindi stato predisposto solamente per ottemperare alle disposizioni di cui al D. Lgs. 81/08 ma anche per essere lo strumento principale per procedere alla individuazione delle procedure aziendali atte a mantenere nel tempo un grado di sicurezza accettabile. Si procederà alla rielaborazione del documento in caso di variazioni nell’organizzazione aziendale ed ogni qualvolta l’implementazione del sistema di sicurezza aziendale, finalizzato ad un miglioramento continuo del grado di sicurezza, la faccia ritenere necessaria. Per la redazione del documento si è proceduto alla individuazione delle ATTIVITA’ LAVORATIVE presenti nell’Unità Produttiva (intese come attività che non presuppongano una autonomia gestionale ma che sono finalizzate a fornire un servizio completo e ben individuabile nell’ambito della produzione). All’interno di ogni attività lavorativa sono state individuate le singole FASI a cui sono associate: Macchine ed attrezzature impiegate Sostanze e preparati chimici impiegati 3 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Addetti D.P.I. Ad ogni singola fase sono stati attribuiti i rischi: derivanti dalla presenza dell’operatore nell’ambiente di lavoro indotti sul lavoratore dall’ambiente esterno conseguenti all’uso di macchine ed attrezzature connessi con l’utilizzo di sostanze, preparati o materiali pericolosi per la salute. All'esito della valutazione il datore di lavoro ha, quindi, elaborato il presente documento contenente: 1. una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; 2. l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui al punto 1; 3. il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. Il Documento viene redatto in quanto sia la scuola che i lavoratori, intesi come personale docente e amministrativo, nonché gli allievi qualora dovessero essere equiparati ai lavoratori, rientrano nel campo di applicazione delle norme riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro. Nel presente documento i tre aspetti non sono separati ma vengono individuati specifici capitoli che costituiscono la base del sistema della sicurezza. Le diverse azioni attuative, essendo ricorrenti nel tempo, verranno successivamente documentate attraverso una apposita sezione di “ALLEGATI” che, di fatto, costituiscono il processo di aggiornamento delle misure di prevenzione e di protezione. Per l’effettuazione della valutazione dei rischi e l’elaborazione del Documento Il Datore di Lavoro si è avvalso della collaborazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli addetti al Servizio, previa consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza. La valutazione e il documento devono essere rielaborati o integrati ogni qualvolta verranno effettuate nuove attività lavorative, utilizzati nuovi macchinari o modificati i livelli di esposizione; sarà inoltre aggiornato in funzione delle variazioni del personale. In questo caso il Documento viene aggiornato attraverso gli ALLEGATI. Il documento viene custodito presso l’ufficio del Dirigente scolastico. 4 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 1 DATI DI IDENTIFICAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “PIGNATELLI” VIA DON MINZONI, 1 – GROTTAGLIE Codice Fiscale 90214490733 n° posizione INAIL n° posizione INPS ADDETTI TOTALI RELATIVO ALL’ANNO 2012/2013 ISTTUTO COMPRENSIVO STATALE “PIGNATELLI” SEDE CENTRALE “S. ELIA” – Scuola Primaria – Via Don Minzoni, 1 Alunni Collab. Scol Docenti Ass. Amm. e DSGA Dirigente Scolastico Totale Piano Piano Rialzato 192 1 18 0 0 212 Primo Piano 125 1 13 7 1 148 Totale 317 2 31 7 1 360 Affollamento PLESSO “LA SORTE” – Scuola dell’Infanzia - Via Garcia Lorca Affollamento Docenti Collab. Scol. Alunni TOTALE Piano terra 10 2 84 96 PLESSO “CAMPITELLI” – Scuola dell’Infanzia - via Campobasso Affollamento Docenti Collab. Scol. Alunni TOTALE Piano terra 11 2 97 110 PLESSO “PIGNATELLI” – Scuola Secondaria di 1° grado - Via Campobasso n.4 Alunni Collab. Scol. Docenti Totale Affollamento Piano Piano 132 3 14 149 Rialzato Primo 348 3 35 186 Piano Totale 480 6 49 335 1. 1. DATORE DI LAVORO Dati identificativi del Dirigente Scolastico Nome e Cognome Nella sua qualità di Nato il 08/07/62 Residente a S. Pietro Vernotico Maurizio FINO Dirigente Scolastico a BRINDISI Via G.PEPE, 28/B Tel. 099/5619721 Cell. 338 3269755 Prov. BR Prov. BR Note 5 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Il datore di lavoro , oltre alla valutazione di tutti i rischi con la conseguente adozione dei documenti previsti dall’ articolo 28 del D.Lgs. 81/08 e alla designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, ha provveduto a designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza; affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37 del D.Lgs. 81/08.; prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all’articolo 50; adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’ articolo 43 del D.Lgs. 81/08. Tali misure risultano adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti; aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; Il datore di lavoro, inoltre, provvederà a: comunicare annualmente all’INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: la natura dei rischi; l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive; la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; i dati di cui al comma 1, lettera q), e quelli relativi alle malattie professionali; i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, copia del documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera q); consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; elaborare, in caso di necessità, il documento di cui all’articolo 26, comma 3, del D.Lgs. 81/08 e, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; comunicare all’INAIL, o all’IPSEMA, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro di almeno 6 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni; nell’ambito dell’ eventuale svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro; nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all’ articolo 35 del D.Lgs. 81/08. 1.2. PREPOSTI Il D.S. quale datore di lavoro, anche in riferimento ai contenuti di cui all’art. 2087 del C.C. (tutela delle condizioni di lavoro) ed all’autonomia scolastica, considerato anche il fatto che non può essere presente in ogni luogo ed in ogni tempo, per poter svolgere correttamente e concretamente le sue funzioni, ha la necessità di dover ben impostare la propria struttura lavorativa mettendo in luce gli aspetti organizzativi e gestionali in modo tale che risultino chiaramente identificati i compiti, le funzioni e le responsabilità di ogni singolo prestatore di lavoro subordinato così come identificati dagli articoli 2094 e 2095 del codice civile. In base alla affermata giurisprudenza ed agli obblighi derivanti dalla lettura delle sanzioni le quali corrispondono alle previste prescrizioni , nella scuola si ha che: Il D.S. è il datore di lavoro; Il direttore amministrativo, i responsabili e/o referenti di plessi e/o di edificio scolastico distaccato, ecc., sono i dirigenti del D.Lgs. 81/2008; Gli insegnanti (perché hanno in classe i bambini/alunni), i direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) (perché impartiscono ordini agli assistenti amm.vi), i responsabili di laboratorio (perché hanno i bambini/alunni), i collaboratori scolastici (perché hanno nei corridoi e nei bagni i bambini/alunni), ecc. sono i preposti del D.Lgs. 81/2008. Pertanto, i preposti sono designati dal Datore di Lavoro e possono essere i collaboratori del D.S., i responsabili di sedi o sezioni staccate, i docenti coordinatori di aree, i responsabili di laboratorio, ecc. Il Datore di lavoro ha formalizzato ai Preposti le rispettive responsabilità in ordine all’osservanza delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 81/2008. Il Dirigente Scolastico ha individuato i Preposti, specificandone mansioni ed incarichi, a mezzo di apposita comunicazione di servizio. Per quanto riguarda i docenti, l’individuazione di tutti i docenti in servizio quali preposti ai sensi del D.Lgs. 81/2008 nonché l’esplicitazione delle loro funzioni e responsabilità sono abitualmente effettuate in una delle riunioni del Collegio dei docenti convocate dal dirigente scolastico prima dell’inizio delle lezioni, come risulta dall’apposito verbale. Per il personale ATA, l’individuazione dei collaboratori scolastici quali preposti avviene con apposita comunicazione scritta, anch’essa in principio d’anno. Al fine di una maggiore conoscenza dei compiti attribuiti ai preposti nell’organizzazione della sicurezza sul lavoro, è organizzato, sempre in principio d’anno, un apposito incontro di formazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.. Estratto del suddetto verbale e copia della suddetta comunicazione, controfirmata per accettazione si trovano nell’allegato 1.2. OBBLIGHI DEI PREPOSTI In riferimento alle attività indicate all’ articolo 3 del D.Lgs. 81/08, i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze, dovranno: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; 7 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’ articolo 37 del D.Lgs. 81/08. OBBLIGHI DEI LAVORATORI Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. I lavoratori dovranno in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. Nel caso di svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. 8 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 2 COSTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Ogni soggetto è stato nominato con apposita lettera da parte del Datore di Lavoro che lo informa che fa parte del Servizio. Definizione dell’Organigramma: DATORE DI LAVORO Prof. Maurizio FINO RESPONSABILE SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE dr. ing. Raffaele CASIERI MEDICO COMPETENTE non necessario REFERENTE DI PLESSI ADDETTI AL S.P.P. “La Sorte” Annicchiarico Rosa Anna ADDETTI ANTINCENDIO EMERGENZA “La Sorte” Antonazzo Giuseppe Caliandro Lucia ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO “La Sorte” De Fazio cesira Spagnulo Anna Rita “Campitelli” Camassa Maria Rosaria “Campitelli” Sorice Monica Lacaita Giovanna MICCOLI ANNA RITA PREITE MARIA ROSARIA “Campitelli” Abatematteo Carmela Trani Addolorata “S. Elia” De Leonardis Cosima Di Renna Maria “S. Elia” Pagano Giuseppina Parodo Maria Schiavina Chianura francesco Fiorino Anna Maria Abatematteo Rosa Miccoli Giuseppina Ruggero Giovanna “S. Elia” De Geronimo Eleonora Rodia Angela “Pignatelli” Cafforio Francesco Cavallo Vito Nicola La Grotta Luciano L’Erario Maria “Pignatelli” Cafforio Francesco Serio Patrizia Macripò Oronza Lucia ETTORRE VITTORIANA URSELLI FRANCESCA URSELLI ANTONIO “Pignatelli” Cafforio Francesco Carrieri Carmela Macripò Oronza Lucia RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Ins. Giuseppina PAGANO LAVORATORI DIPENDENTI 9 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 2.1. RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il Datore di Lavoro ha ottemperato a quanto disposto dall’ art. 31 del D. Lgs. 81/08 per la costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione. Le modalità seguite dal datore di lavoro per l’organizzazione e la composizione del servizio sono le seguenti: Affidamento dell’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione all’Ing. Casieri Raffaele, residente in Leporano (TA) alla via Zagare n.16 Il suddetto, accettato l’incarico, ha coadiuvato il Dirigente Scolastico, quale datore di lavoro, nella redazione del presente documento di valutazione dei rischi. Il datore di lavoro ha fornito al servizio di prevenzione e protezione informazioni in merito a: a) la natura dei rischi; b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati presenti nel registro infortuni; e) eventuali provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. Il RSPP designato è in possesso dei requisiti previsti dal D.lg. 8172008, come risulta dalla relativa documentazione, dalla quale risulta: - la frequenza, nell’anno accademico 1998/1999, relativo al Corso sulla Sicurezza inerente alle Leggi D.Lgs. 626/1994, D.Lgs. 494/96, normative antincendio rilasciato dalla II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, rilasciato in data 27.9.2000; - la frequenza e il superamento di verifiche intermedie e finali del “Corso di formazione specialistica gestionale – relazionale per RSPP (Modulo C)”, in attuazione del Decreto legislativo 195 del 23.6.2003 e dell’accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006, organizzato dall’INAIL e tenutosi a Bari dal 24.10.2006 al 27.10.2006; - Diploma di perfezionamento postuniversitario di 1500 ore sulla “Gestione della Sicurezza nel Sistema Scolastico” rilasciato dal Consorzio Interuniversitario FORCOM il 05/3/2009; - Attestato per l’aggiornamento quinquennale R.S.P.P. Modulo B8 (40 ore) rilasciato da MODI (Metodologie Organizzative per la Direzione d’Impresa) e FEI (ente paritetico bilaterale nazionale per la formazione) in data 11/07/2011 Nome e Cognome Raffaele Casieri Nella sua qualità di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Nato il 12.05.1972 A Milano Prov. MI Residente Via Zagare, 16 Cap. 74020 Leporano (TA) Tel. 099 5331156 Fax 099 5331156 e.mail [email protected] Note Laureato in Ingegneria Tutta la documentazione relativa al RSPP si trova nell’allegato 2.1. Al Responsabile del servizio spetta il compito di collaborare con il Dirigente scolastico relativamente all’organizzazione generale del servizio di prevenzione e protezione: - Coadiuvare il Dirigente Scolastico nella redazione del documento per la valutazione del rischio - Coadiuvare il Dirigente Scolastico nella elaborazione dei piani di attuazione per la rimozione o la riduzione del rischio - Coadiuvare il Dirigente Scolastico nella elaborazione dei piani e nell’organizzazione dell’evacuazione dell’edificio scolastico attribuendo compiti e responsabilità; - Coadiuvare il Dirigente Scolastico nella individuazione e nella designazione delle “figure sensibili” e degli addetti alle misure di prevenzione e protezione - Assicura, insieme agli addetti del servizio di prevenzione e protezione, un’idonea attività di formazione e informazione a tutto il personale compreso gli alunni in relazione ai compiti di ciascuno - Consultare il RLS 2.2. MEDICO COMPETENTE In attuazione di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 e di quanto chiarito con la C.M. 119/99 alla lettera “E”, non essendo presenti attività lavorative particolarmente rischiose, la sorveglianza sanitaria non è prevista. Pertanto, il Datore di Lavoro non ha nominato il Medico competente. 2.3. ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE In attuazione di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 il Datore di Lavoro ha nominato i lavoratori addetti al servizio di prevenzione e protezione (almeno n. 4 per la sede centrale e n. 1 per ogni plessi) ed ha disposto affinché frequentino l’apposito corso di formazione previsto dal D. Lgs. 195/03. 10 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Copia della lettera di nomina degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, debitamente controfirmata per accettazione, si trova nell’allegato 2.3. All’interno dello stesso allegato è presente l’eventuale documentazione relativa alla frequenza dei corsi di formazione. Ciascuno di essi dovrà: Verificare lo stato delle uscite di sicurezza (stato di open) Verificare lo stato degli infissi Verificare lo stato degli arredi e dei corpi illuminanti (plafoniere rotte, diffusori staccati ecc.). Verificare lo stato degli intonaci con particolare attenzione ai soffitti (battitura ogni 15 gg.) Verificare lo stato dei cancelli esterni (stato di open) e delle zone di raccolta che devono rimanere liberi da autoveicoli e/o da altri ingombri. Verificare lo stato delle prese e degli interruttori. In caso di anomalie o mal funzionamenti dovranno effettuare segnalazione al responsabile della sicurezza ovvero al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Come sancito dal D.Lgs. 81/2008 è prevista almeno una riunione annuale a cui parteciperanno: Il Dirigente scolastico Il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti al servizio prevenzione e protezione incendio 2.4. INCARICATI DEL PRIMO SOCCORSO In attuazione di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, il Datore di Lavoro ha designato i lavoratori incaricati delle misure di pronto soccorso (almeno n. 2 per ogni edificio scolastico) per gli adempimenti previsti ed ha disposto affinché frequentino un apposito corso di formazione sulle tematiche del primo soccorso. Copia delle singole lettere agli addetti al primo soccorso, debitamente controfirmate quale accettazione si trovano nell’allegato 2.4. All’interno dello stesso allegato è presente l’eventuale documentazione relativa alla frequenza dei corsi di formazione. L’attività in esame non rientra tra quelle previste dall’ex DPR 19 Marzo 1956 n° 303, pertanto è sufficiente che nell’edificio sia a disposizione dei lavoratori e degli alunni, una cassetta medica contenente i presidi minimi per affrontare eventuali incidenti che possono dar luogo a piccoli traumi. La cassetta di pronto soccorso deve contenere una dotazione minima così come prescritto dal D.M 388/03 e deve essere mantenuta in condizioni di assoluta pulizia. Il contenuto sarà rinnovato alla scadenza dei medicinali che in essa devono essere presenti. Presso gli uffici amministrativi esiste pure una cassetta medica portatile che viene messa a disposizione degli operatori in occasione delle escursioni didattiche. E’ stato individuato almeno un dipendente che abbia un idoneo grado di addestramento e di conoscenza delle tecniche di pronto soccorso e dell’uso dei presidi sanitari e comunque in grado di attuare primi elementi del soccorso agli infortunati. Sono stati riscontrati e posti in zona visibile e facilmente accessibili i numeri di telefono dei servizi esterni di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e sicurezza. 2.5. INCARICATI PREVENZIONE INCENDI In attuazione di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 il Datore di Lavoro ha designato i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi (almeno n. 2 per ogni livello di piano di ogni edificio scolastico) anche in relazione a quanto specificamente prevede il Documento dell’Evacuazione. Copia della lettera di nomina degli addetti all’antincendio, debitamente controfirmata per accettazione, si trova nell’allegato 2.5. All’interno dello stesso allegato è presente l’eventuale documentazione relativa alla frequenza dei corsi di formazione. Hanno il compito di: Verificare periodicamente la funzionalità degli apprestamenti antincendio Controllare la scadenza e la funzionalità degli estintori e degli idranti (sorveglianza) 2.6. CORSI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE I lavoratori seguono periodicamente corsi in ottemperanza del D.Lgs. 81/2008 All’interno dell’allegato 2.6 è presente la documentazione relativa alla frequenza dei corsi di informazione/formazione da parte dei lavoratori, in primis dei neo assunti. In merito alle designazioni dei lavoratori addetti alla lotta antincendio vedi il successivo capitolo 8. 11 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 2.7. REGISTRO DEGLI INFORTUNI L'attività rientra tra quelle per le quali è previsto un registro dove annotare cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportano una assenza dal lavoro di almeno un giorno. Gli infortuni con prognosi superiore a tre giorni annotati sul registro sono pure comunicati all’INAIL entro due giorni. Tale registro, vidimato dalla ASL di Taranto, è depositato presso i locali dell’amministrazione generale (ufficio di segreteria). 12 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 3 LUOGHI DI LAVORO - ASPETTI GENERALI DELLA STRUTTURA SCOLASTICA (sede centrale di scuola primaria “S. Elia”, n. 2 plessi di scuola dell’infanzia “La Sorte” e “Campitelli” e n. 1 plesso di scuola secondaria dio 1° grado “Pignatelli”) 3.1 CICLO LAVORATIVO Le attività didattiche svolte sono quelle tipiche di una scuola: lezioni teoriche e tecnico-pratiche, attività di drammatizzazione, attività manuali e pratiche, attività motorie, ecc. Per garantire inoltre la perfetta funzionalità della scuola vengono pertanto assicurati anche i seguenti servizi: Portineria; Pulizia di strutture scolastiche e piazzali; Sorveglianza e piccola manutenzione; Servizi amministrativi (contabilità, segreteria, magazzino). Tra le attività svolte le seguenti rientrano tra quelle soggette al controllo del C.do Provinciale dei VV.F. di cui al D.P.R. n. 151 del 01.08.2011 (che ha sostituito il D.M. 16.02.1982): - n° 67 - «Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi accademie e simili per oltre 100 persone presenti». - n° 74 - « Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 100.000 kcal/h». Nota: Le Scuole “S. Elia” e “Pignatelli” sono classificate attività “complesse”, in quanto il numero di persone presenti è superiore a 300; Le Scuole “Campitelli” e “La Sorte” sono classificate attività “semplice”, in quanto il numero di persone presenti è inferiore 150. ASPETTI GENERALI DELLA STRUTTURA (sede centrale e plessi) Attraverso il presente Documento il Datore di Lavoro, in adempimento di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008, dichiara che i luoghi di lavoro risponderanno ai requisiti del suddetto decreto, non appena saranno ultimati i lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico da parte del Comune di Grottaglie. La scuola presenta una chiara differenziazione dei locali e delle diverse funzioni; in esso possono individuarsi le seguenti aree: - Aule; - Laboratori; - Servizi collettivi e ambienti ad uso comune; - Depositi; - Servizi generali (direzione, uffici amministrativi e segreteria, sala medica). Aule (sede centrale e plessi) Risultano piuttosto ampie, dotate di sufficienti aerazione e illuminazione (sia naturale che artificiale). Nel plessi sono state ricavate aule di fortuna al piano terra. Alcune sono protette con tende dall’eccessivo soleggiamento, in altre tali tendine sono rotte o mancanti. Gli infissi delle finestre sono in metallo con vetri non infrangibili. Laboratori (sede centrale e plessi) I laboratori informatici, siti al piano terra del plessi ed al ed al primo piano della sede centrale, risultano entrambi cablati via cavo e contengono postazioni complete di computer e relativi accessori. Servizi collettivi e ambienti ad uso comune Palestra coperta (sede centrale e plesso “Pignatelli”) Nei due edifici scolastici, per lo svolgimento delle varie attività sportive (a livello didattico), oltre all'area esterna, viene utilizzata una palestra coperta. In posizione attigua alla palestra vi sono alcuni locali adibiti a servizi igienici e spogliatoi. 13 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Servizi igienici (sede centrale e plessi) Tutti gli spazi dispongono di servizi igienici, opportunamente localizzati, così come da elaborato grafico, in modo da essere raggiungibili dagli allievi con percorsi brevi. Tutti i servizi igienici hanno le pareti piastrellate e sono aerati ed illuminati sia naturalmente che artificialmente. Biblioteca (sede centrale e plesso “Pignatelli”) Nelle scuole esiste un locale al piano terra appositamente destinato; vi sono numerosi armadi metallici o in legno, distribuiti lungo le pareti, contenenti ordinatamente, libri, fascicoli e vario materiale audiovisivo. Archivio (sede centrale e plesso “Pignatelli”)) Nella scuola occupa un locale al piano terra, adiacente ai locali destinati agli uffici di segreteria, con porta in legno e attrezzato con scaffalature metalliche sulle quali sono disposti ordinatamente un gran numero di fascicoli. Area di pertinenza – cortile (sede centrale e plessi) Nella sede centrale la palestra è adiacente al corpo di fabbrica costituente l’edificio scolastico; vi si accede sia dall’interno della scuola, che direttamente dalla palestra. L’area risulta solo parzialmente asfaltata (nella parte prospiciente l’ingresso principale della scuola); vi si svolgono occasionalmente anche attività sportive all'aperto; dalla stessa si accede pure alle due centrali esistenti (termica e idrica). Nella parte di cortile prospiciente l’ingresso principale della scuola non viene consentito la sosta ad auto e motocicli. Detta area è individuata come area di raccolta in caso di evacuazione. L’eventuale accesso degli autoveicoli avviene prima dell’ingresso degli alunni e dopo la loro uscita, Ingressi, Androni e corridoi e scale (sede centrale e plessi) Nella sede centrale si accede al cortile attraverso n. 2 cancelli metallici; tramite una scalinata si accede all’edificio scolastico, al cui ingresso sono presenti porte dotate di maniglioni. Gli androni e i corridoi risultano piuttosto ampi e le scale sono provviste di bande gommate antiscivolo. Nel plessi scolastico si accede al cortile attraverso n. 1 cancello metallico; si accede all’edificio scolastico attraverso due porte dotate di maniglioni antipanico. Gli androni e i corridoi risultano piuttosto ampi e le scale sono provviste di bande gommate antiscivolo. Depositi (sede centrale e plessi) Nelle due scuole sono state individuati alcuni ambienti, sui vari piani, destinati a deposito e ripostigli. Periodicamente, comunque, questi depositi vengono svuotati dai materiali inutili e inutilizzabili e riordinati. Uffici e Direzione (sede centrale) Nella sede centrale, occupano la zona uffici e comprendono: l’ufficio del dirigente scolastico, l’ufficio dei collaboratori del D.S., l’ufficio del D.S.G.A. e la segreteria. Sono locali ben aerati e sufficientemente illuminati sia naturalmente che artificialmente; nelle segreterie si svolgono attività d’ufficio con impiego anche di videoterminali. Gli orari di lavoro al computer sono inferiori alle venti ore settimanali. 3.2.1. Rilevazione e lotta antincendio (sede centrale e plessi) Da quanto appreso verbalmente è stato redatto per le due Scuole, a cura dell’Amm.ne Comunale di Grottaglie, un progetto di adeguamento alle norme di prevenzione incendi contenente le modifiche strutturali necessarie e il progetto dell’impianto idrico antincendio, ed i relativi lavori sono stati eseguiti, ma si attende ancora un ulteriore sopralluogo dei VV.F. per il rilascio del C.P.I. Una volta ottenuto il C.P.I., tutti gli ambienti dovrebbero essere dotati di dispositivi adeguati per combattere l'incendio con rilevatori di incendio e di sistemi di allarme conformemente alle attrezzature presenti, alle dimensioni dell’edificio e del numero massimo di persone che possono essere presenti. Intanto, sono già presenti dispositivi non automatici di lotta antincendio (estintori) in zone facilmente accessibili e utilizzabili dal personale addetto. 14 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie La segnaletica, conforme alla normativa vigente, è collocata nei luoghi appropriati ed è realizzata in materiale duraturo. 3.2.2. Locali adibiti al pronto soccorso (sede centrale e plessi) All’interno di un locale della Scuola è stato collocata la cassetta del Primo Soccorso sia per docenti che per gli allievi. Gli addetti al Primo Soccorso hanno il compito di tenere aggiornato il contenuto della cassetta del Primo Soccorso e di prestare il primo soccorso. 3.2.3. Luoghi di lavoro ed handicap (sede centrale e plessi) Non tutti i luoghi di lavoro ubicati al piano terra, sono stati strutturati tenendo conto di eventuali lavoratori interni o allievi portatori di handicap. Alla sede centrale è istallato un ascensore mai messo in funzione, da quanto appreso dai lavoratori presenti nella Scuola da anni. 3.2.4. Requisiti di sicurezza degli ampliamenti (sede centrale e plessi) Per gli adeguamenti, gli ampliamenti e la manutenzione delle strutture e degli impianti della Scuola le competenze sono in ordine al Comune di Grottaglie che cura la richiesta dei relativi provvedimenti autorizzativi. Le procedure vengono anche attivate nei confronti dei Vigili del fuoco ai fini del CPI. 3.2.5. Vie ed uscite di emergenza (sede centrale e plessi) Le vie di emergenza sono generalmente senza ostacoli al fine di favorire un deflusso che consente alle persone che occupano luoghi all’interno della Scuola di raggiungere un luogo sicuro attraverso una uscita di emergenza che immette in un luogo sicuro. Il Piano di evacuazione e le relative prove di simulazione che vengono e verranno effettuate a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione informano e formano i lavoratori e gli allievi sulle modalità, che in caso di pericolo, di come poter essere evacuati i luoghi di lavoro rapidamente e in piena sicurezza. Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza, come previsto nel progetto e nel piano di emergenza, sembrano essere adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d'uso, alle attrezzature in essi installate, nonché al numero massimo di persone che possono essere presenti in detti luoghi. Le vie e le uscite di emergenza hanno altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio. Le uscite di emergenza sono quasi sempre dotate di porte, munite di maniglia antipanico, apribili nel verso dell'esodo e, qualora siano chiuse, si devono essere aperte facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. Le porte delle uscite di emergenza non devono essere mai chiuse a chiave, se non in casi specificamente autorizzati dall'autorità competente. Le vie e le uscite di emergenza sono evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati. Occorre integrarla. Le vie e le uscite di emergenza devono essere dotate di un'illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto dell'impianto elettrico. La Scuola non presenta pericoli di esplosioni o specifici rischi di incendio in base ai prodotti utilizzati, nel piano antincendio sono tuttavia indicati i locali a rischio di incendio e le procedure dell’attuazione dell’emergenza e dell’uso dei DPI appropriati. 3.2.6. Porte e portoni (sede centrale e plessi) Le porte dei locali di lavoro sono, per numero, dimensioni, posizione, e materiali di realizzazione, state realizzate al fine di consentire una rapida uscita delle persone ed essere agevolmente apribili dall'interno durante il lavoro. In base alle tipologie lavorative della Scuola in uno stesso locale i lavoratori normalmente ivi occupati, ovvero gli studenti, non sono di media superiori a 25 e pertanto le porte ed i portoni hanno le dimensioni standard. Naturalmente in base alle esigenze dei locali dove può esserci una presenza maggiore, aula magna, palestra o simili le porte hanno aperture maggiori al fine di poter consentire il passaggio di tutto il personale e degli 15 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie allievi. La normativa in vigore per la formazione delle classi impone un numero di 26/28 alunni per classe indipendentemente dalle dimensioni delle aule, in contrasto con le normative di edilizia scolastica e di prevenzione incendi. Nei locali di lavoro ed in quelli adibiti a magazzino non sono presenti porte scorrevoli, saracinesche a rullo o porte girevoli su asse centrale. Sulle porte trasparenti sono stati apposti segni indicativi all'altezza degli occhi. 3.2.7. Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi (sede centrale e plessi) Le vie di circolazione, comprese scale e rampe di carico, devono essere progettate e calcolate, dal progettista, in modo tale che i pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non corrano alcun rischio. Il calcolo delle dimensioni delle vie di circolazione per persone ovvero merci deve essere basato sul numero potenziale degli utenti e sul tipo di impresa. Nelle sede centrale alcune vie di circolazione utilizzate da mezzi di trasporto non prevedono per i pedoni una distanza di sicurezza sufficiente. Le vie di circolazione destinate ai veicoli passano ad una distanza insufficiente da porte, portoni, passaggi per pedoni, corridoi e scale. Le zone di pericolo devono essere segnalate in modo chiaramente visibile. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non presentano generalmente buche o sporgenze pericolose e sono in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto. Si sono date opportune disposizioni affinché, qualora per evidenti ragioni tecniche non si possono completamente eliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zone devono percorrere, gli ostacoli devono essere adeguatamente segnalati. 3.2.8. Altezza, cubatura e superficie (sede centrale e plessi) I limiti minimi per altezza, cubatura e superficie dei locali chiusi destinati al lavoro nella Scuola sono state progettate e realizzate secondo le indicazioni del progetto ed in base alle autorizzazioni edilizie comunali che recepiscono la normativa. Questa resta peraltro una competenza esclusiva del Comune che detiene la proprietà dell’immobile nonché la destinazione d’uso e deve garantirne la costanze manutenzione ed opere di adeguamento. In alcuni casi esiste il problema del sovraffollamento delle aule. 3.2.9. Aerazione e temperatura (sede centrale e plessi) Nei luoghi di lavoro chiusi, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, sono state previste idonee misure affinché essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di aerazione. La temperatura nei locali di lavoro è adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. 3.2.10. Illuminazione (sede centrale e plessi) I luoghi di lavoro dispongono di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori. 3.2.11. Pareti (sede centrale e plessi) Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, sono chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza fino all'altezza di 1 metro dal pavimento, ovvero sono separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione succitati in modo tale che i lavoratori non possono entrare in contatto con le pareti, nè rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi. 3.2.12 Spogliatoi e armadi per il vestiario (sede centrale e plessi) 16 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Gli spogliatoi sono stati distinti fra i due sessi e convenientemente arredati e hanno una capacità sufficiente, sono vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili. Gli spogliatoi sono dotati di attrezzature, armadietti, che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro. 3.2.13. Docce, gabinetti e lavabi (sede centrale e plessi) I lavoratori dispongono, in prossimità dei loro posti di lavoro, di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. Per uomini e donne sono stati previsti gabinetti separati. Non sono previste docce a disposizione del personale, considerate le particolari attività lavorative che si svolgono nell’edificio scolastico. 3.2.15. Adempimenti di carattere generale (sede centrale e plessi) In base alle misure previste nel presente Documento e nel Piano di Emergenza si è provveduto affinché: a) le vie di circolazione interne o all'aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l'utilizzazione in ogni evenienza; b) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; d) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all'eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento. Aree esterne Superficie Destinazione delle aree Recinzione Cancelli ed ingressi Illuminazione artificiale Fonti di rumore e inquinamento Afflusso persone/giorno Accesso consentito a 3.3 LOCALI E AMBIENTI DELLA SCUOLA In questo paragrafo sono identificati tutti gli ambienti del plessi scolastico inteso come luogo di lavoro. I relativi rischi, in relazione alle specifiche attività lavorative, sono evidenziati nel Capitolo 7 con singole schede contrassegnate da un numero. Il numero relativo è riportato nella colonna A. Tutte le attrezzature ed i macchinari, sono evidenziate nel Capitolo 11 con singole schede contrassegnate da un numero. Le schede delle attrezzature si trovano in un apposito allegato. Il numero relativo di ogni attrezzatura è riportato: o nella colonna B per quanto attiene alle attrezzature fisse del luogo di lavoro; o dopo i Codici dei locali per quanto attiene alle attrezzature in uso al piano. 17 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Le emergenze, evacuazione ed antincendio sono evidenziati nell’apposito Documento dell’Emergenza di cui al Capitolo 8. Nella colonna C è indicato il capitolo dell’emergenza relativo allo specifico ambiente di lavoro. (esempio) A B C CODICE DESTINAZIONE LOCALI A Rischi Attrezz Emerg RISCHIO vedi cap Fisse n° vedi cap. SI NO 1 Aula SCHEDA n. Codice Altezza locali m. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE (comune o singolo) AULE TIPO A (Palestra, Aula magna, Laboratorio, ecc) Media alunni presenti n. Docenti Esterni ILLUMINAZIONE Naturale artificiale schermatura di emergenza DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE AERAZIONE naturale forzata Aspirazioni locali DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE RISCALDAMENTO Impianto autonomo Impianto centralizz altro DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE SICUREZZA uscite segnaletica estintori rilevatore fumi impianto allarme DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE TIPOLOGIA LOCALE Porte interne Porte esterne Porte antincendio Porte tagliafuoco Pavimenti Pareti finestre corridoi e transito scale interne DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE IMPIANTI elettrico Gas termico antincendio aspirazione DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE 18 NO R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie RUMORE fonte livello DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE VIDEOTERMINALI numero PC numero stampanti ergonomia orientamento luce DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE ESPOSIZIONI AGENTI chimici fisici biologici fumi polveri amianto MONTACARICHI ascensore persone di servizio trasporto carichi DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE PRONTO SOCCORSO armadietto pacchetto medicaz infermeria DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE PULIZIA Giornaliera Settimanale DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE MOVIMENTAZIONE CARICHI Manuale Uso dei DPI DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE VARIE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE 3.4 IMPIANTI ESISTENTI Nell'interno della scuola sono presenti i seguenti impianti: Impianto elettrico e di illuminazione d’emergenza; Impianto di protezione dalle scariche atmosferiche; Impianto di messa a terra; Impianto idrico e fognante; Impianto termico; Impianto di allarme in caso di incendio. 19 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 4 INFORMAZIONE Premessa e finalità L’informazione e la formazione nei confronti dei dipendenti, per illustrare i pericoli connessi con l'attività svolta sono già state effettuate mediante corsi di aggiornamento. Per ogni chiarimento, il R.S.P.P. si è messo a completa disposizione. I dipendenti hanno ricevuto le prime informazioni in merito a: rischi specifici derivanti dall'attività svolta; regolamento interno di sicurezza ed antincendio; modalità d'uso dei mezzi di protezione antincendio; procedure inerenti la sicurezza. Il tema dell'informazione ai lavoratori è stato sviluppato, dal D.Lgs. 81/2008, sia a livello generale, sia in relazione alle singole tipologie di rischio previste dallo stesso decreto (uso delle attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuale, ecc.). L’informazione è uno degli obblighi generali dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti. Ciò che contraddistingue l'informazione ai lavoratori disciplinata dal D.Lgs. 81/2008, rispetto a quanto previsto dalla legislazione precedente, non è, quindi, la novità in sé del concetto, ma la sua chiave di lettura: l'informazione è non solo e non tanto un obbligo del datore di lavoro, ma soprattutto uno strumento di partecipazione, nel contesto di una cultura prevenzionistica, ispirata dalla direttiva 89/391/CEE, che considera i lavoratori come veri e propri "attori" in materia e non più come semplici destinatari di obblighi posti a carico di altri soggetti 4.1. INFORMAZIONE GENERALE E INFORMAZIONE PARTICOLARE Il Servizio di Prevenzione e Protezione, al fine di unificare ed uniformare l’informazione, in attuazione dell’art. 36 D.Lgs. 81/2008, ha stabilito un piano capillare di informazione che riguarda tutto il personale dipendente in servizio e, annualmente, tutti gli allievi frequentanti l’istituzione scolastica. Il piano di informazione per tutto il personale dipendente, attuato dal Datore di Lavoro, per il tramite del Servizio di Prevenzione e Protezione, prevede che ciascun dipendente riceva un’adeguata informazione: sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di primo soccorso e antincendio; sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e ove nominato del medico competente. sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Procedura di svolgimento Tutto il personale dipendente partecipa a specifici incontri di informazione, aventi le seguenti caratteristiche generali: Gruppi di dipendenti aggregati per qualifica (DOCENTI e PERSONALE ATA); Lezione frontale da parte di un docente esperto con uso di supporti audiovisivi Consegna di specifiche dispense sull’argomento Discussione sulle problematiche sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro Argomenti da trattare: misure e le attività di protezione e prevenzione adottate; i rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta , le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; uso dei DPI e movimentazione manuale 20 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie le procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori, personale docente ed allievi. In alternativa e sempre che non si verifichino rilevanti modifiche nei procedimenti lavorativi o nell’assetto strutturale dell’edificio l’obbligo della periodica informazione di cui all’art. 36 del D.Lgs. 81/2008 può ritenersi comunque assolto con la consegna a ciascun lavoratore di copia del manuale di cui al successivo punto 4.3. 4.2. INFORMAZIONE DEI LAVORATORI NEO ASSUNTI Procedura di attuazione del D. Lgs. 81/2008, art. 36. Entro il primo mese di servizio, tutti i nuovi assunti partecipano ad appositi incontri di informazione, nelle specificità indicate dal punto precedente. Gli incontri si svolgono - di norma - a gruppi e vi partecipa tutto il personale assunto nel periodo precedente. Considerata la particolare natura dell’attività svolta e la frequenza, nonché la temporaneità, di talune nuove assunzioni nella scuola (leggi: supplenti temporanei, in sostituzione di docenti e ATA assenti per brevi periodi), in alternativa, a ciascun lavoratore neo-assunto è fornita copia del manuale di cui al successivo punto 4.3. In ogni caso, ai neo assunti o per coloro che vengono incaricati di un nuovo lavoro o quando avvengono modifiche rilevanti, al lavoratore viene garantita la possibilità di svolgere la propria mansione in condizioni di salubrità e sicurezza. 4.3. MANUALI DELLA SICUREZZA Possono essere predisposti, in allegato al Documento di Valutazione, a cura del Datore di Lavoro, specifici “MANUALI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO”. Ogni specifico Manuale integra e completa le misure di prevenzione previste nel Documento e viene affisso all’albo e/o consegnato ed illustrato ad ogni lavoratore quale informazione di base per la sicurezza e quale adempimento agli obblighi di cui all’art. 36. CAPITOLO 5 FORMAZIONE In uno specifico allegato sono contenute, in ordine cronologico, e documentate tutte le azioni formative riferite ai dipendenti dell’azienda. L’allegato contiene programmi degli incontri e dei corsi, nominativi dei docenti, eventuali verbali e registri di firma dei partecipanti ed ogni altra notizia utile ai fini della formazione. Al Responsabile del Servizio vengono affidati i compiti organizzativi ed operativi anche in relazione alle decisioni stabilite nella Riunione Periodica. La formazione riguarda specifiche categorie di lavoratori a seconda delle mansioni svolte e del luogo di lavoro. In modo specifico la formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione: a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; b) del trasferimento o cambiamento di mansioni; c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. 5.1. PIANO ANNUALE DELLA FORMAZIONE In base alle decisioni prese nel corso della Riunione Periodica di ogni anno è predisposto uno specifico Piano della formazione da attuarsi nell’anno successivo. Il Piano della formazione è redatto in base alle esigenze pervenute da parte dei diversi soggetti coinvolti nelle operazioni di sicurezza. Il Piano coinvolge tutti i lavoratori con riferimenti specifici alla propria mansione rivestita. 21 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Con il Piano annuale della formazione viene ad attuarsi la formazione prevista. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi. I preposti ricevono a cura del datore di lavoro e in azienda, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione di cui al precedente periodo comprendono: a) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; b) definizione e individuazione dei fattori di rischio; c) valutazione dei rischi; d) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. I lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico; in attesa dell’emanazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell’articolo 46 del D.Lgs. 81/2008, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al DM 10 marzo 1998 attuativo dell’articolo 13 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza concernente i rischi specifici esistenti negli ambiti in cui esercita la propria rappresentanza, tale da assicurargli adeguate competenze sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi. Le modalità, la durata e i contenuti specifici della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale, nel rispetto dei seguenti contenuti minimi: a) principi giuridici comunitari e nazionali; b) legislazione generale e speciale in materia di salute e sicurezza sul lavoro; c) principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; d) definizione e individuazione dei fattori di rischio; e) valutazione dei rischi; f) individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione; g) aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori; h) nozioni di tecnica della comunicazione. La durata minima dei corsi è di 32 ore iniziali, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, con verifica di apprendimento. La contrattazione collettiva nazionale disciplina le modalità dell’obbligo di aggiornamento periodico, la cui durata non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori. Modulo introduttivo sulla sicurezza Tutti i corsi di formazione prevedono un modulo introduttivo, di ripasso, aggiornamento o approfondimento. Aspetto comune di tutti i moduli del corso è rappresentato dall’impianto metodologico derivante dalle norme previste dal decreto legislativo 81/2008. Nelle azioni formative specifiche ed agli adempimenti degli articoli di legge verrà sempre effettuato un costante riferimento all’osservanza delle disposizioni dell’art. 36 e 37 del decreto, nonché delle Linee Guida delle Regioni in ordine alla formazione. A tale proposito verrà effettuato un ripasso della legislazione europea ed il suo recepimento nella legislazione italiana. Dalla fase della valutazione dei rischi al ruolo attivo dei lavoratori nella partecipazione e nella consultazione con precisi riferimenti alle azioni da attuarsi nella gestione del Documento della Sicurezza a seguito della valutazione dei rischi. I diritti e i doveri dei lavoratori verranno riproposti in quanto determinano un momento di sensibilità e di attiva partecipazione al processo della sicurezza da parte di uno dei soggetti particolarmente coinvolti. 22 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 6 CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE 6.1. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 si è provveduto all’attuazione di quanto previsto ai fini della nomina/elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Le RSU della Scuola hanno designare un RLS. L’R.L.S. deve frequentare l’apposito corso di formazione per complessive 32 ore. Annualmente dovrà frequentare i previsti corsi di aggiornamento della durata di 8 ore. Essi potranno essere tenuti dal R.S.P.P. Nome e Cognome Giuseppina Pagano Nato il 15/07/69 a Aversa Residente a VILLA CASTELLI C.DA S.BARBATO Tel. Note Fax Prov. CE Prov. BR Tutta la documentazione relativa si trova in allegato 6.1. 6.2. RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA Procedure per la convocazione della riunione periodica che deve essere convocata con lettera scritta e firmata dal Datore di Lavoro. La lettera di convocazione deve precisare luogo e data, ordine del giorno degli argomenti da trattare E’ obbligatoria la trattazione dei seguenti argomenti: Discussione sul Documento della Sicurezza, ovvero sui aggiornamenti, modifiche, integrazioni, ecc.; Verifica dell’idoneità dei mezzi di protezione individuale e decisioni conseguenti; Messa a punto dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute; Altri argomenti specifici; Varie ed eventuali. Alla riunione devono essere invitati obbligatoriamente: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Eventuali consulenti esterni In considerazione degli eventuali e specifici argomenti presenti nell’ordine del giorno della riunione periodica, il Datore di Lavoro può invitare a detta riunione altre persone come ad esempio: Dirigenti e Preposti interessati Responsabili, quadri, specialisti interni Addetti ai servizi emergenza, antincendio Allo stato attuale sono state effettuate le Riunioni Periodiche che risultano dai verbali di cui all’allegato 6.2. 6.3. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI E DI MIGLIORAMENTO Gli interventi di miglioramento vengono attuati secondo la seguente procedura: Dalle rilevazioni emerse a seguito della rilevazione dei rischi e delle verifiche effettuate verrà redatto uno specifico e dettagliato programma, collegato ai capitoli del presente Documento, ove si dovranno effettuare gli interventi previsti. Inoltre, per evidenziare gli interventi a seguito delle decisioni della Riunione Periodica, verrà allegato al Documento il verbale della Riunione periodica stessa rielaborato sotto forma di programma degli interventi di miglioramento. 23 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Il programma degli interventi, di norma annuale o in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio dei lavoratori riferite alle differenti mansioni, costituisce specifica revisione e aggiornamento del Documento della Valutazione dei Rischi. Verrà predisposto uno specifico allegato 6.3. nel quale verranno evidenziati la programmazione degli interventi a seguito delle decisioni della Riunione Periodica in attuazione delle norme contenute nell’art. 35 del D.Lgs. 81/2008 Nell’attuazione di quanto previsto l’aggiornamento del Documento della Valutazione avviene attraverso i programmi delle misure di prevenzione e protezione nonché ai relativi D.P.I. Il programma degli interventi, di norma annuale o in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio dei lavoratori riferite alle differenti mansioni, costituisce specifica revisione e aggiornamento del Documento della Sicurezza. 24 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 7 RICOGNIZIONE DEI RISCHI e dei relativi interventi di prevenzione La valutazione dei rischi è stata attuata mediante l'esame di tutti gli aspetti legati a: - Rischi connessi alla tipologia della struttura - Rischi connessi al territorio circostante - Rischi connessi all’aspetto organizzativo e gestionale Come previsto dal D.Lgs. 81/2008 il Dirigente scolastico, nella sua qualità di Datore di lavoro nella scuola in oggetto, per l'effettuazione della valutazione dei rischi ha chiamato a collaborare come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione l'Ing. Raffaele Casieri, specializzato in valutazioni di questo tipo, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. METODOLOGIA APPLICATA - Linee guida e strumenti operativi Premessa: aspetti metodologici e linee guida L'approccio metodologico proposto dal Tecnico esterno designato, si è basato essenzialmente sugli Orientamenti riguardo alla valutazione dei rischi sul lavoro emessi dalla Comunità Europea (DG V / E / 2 Unità medicina e igiene del lavoro ), allo scopo di fornire orientamenti riguardo alle modalità della valutazione dei rischi sul lavoro attraverso una descrizione dei passi da compiere in vista della identificazione dei mezzi più opportuni per eliminare i rischi, oppure per controllarli. Di detti orientamenti si riportano, schematicamente, la metodologia e le fasi seguite per la valutazione dei rischi. Fase di pre-audit: dedicata alla determinazione della portata dell'analisi, alla determinazione delle specializzazioni coinvolte, alla creazione del gruppo di lavoro comprendente: il Dirigente Scolastico, il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione, “figure sensibili” ed altri preposti , previa informazione e consultazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza. Fase n.1: destinata alla valutazione della struttura (aree, mansioni o flussi da analizzare) ed alla individualizzazione delle liste di controllo. Fase n.2 : dedicata alla raccolta delle informazioni di tipo documentale. Fase n.3 : dedicata alla identificazione di rischi e pericoli. Fase n.4 : dedicata alla identificazione delle persone esposte a rischi. Fase n.5 : destinata alla valutazione dei rischi nelle circostanze attuali. Fase n.6 : per lo studio delle possibilità della eliminazione o riduzione dei rischi. Fase n.7 : durante la quale è stata effettuata la determinazione ed elencazione delle azioni prioritarie. Nell'ultima fase (Fase di post-audit ) è stato compilato il presente documento. Dal punto di vista concettuale sono state accolte e tenute costantemente presenti alcune definizioni riportate nei suddetti orientamenti e nella Circolare n.102/95 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e che, per comodità, vengono trascritte qui appresso: Rischio: Probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione. Valutazione dei Rischi: Procedimento di valutazione dell’entità del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dal verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro laddove per pericolo si deve intendere: la proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità avente il potenziale di causare danni. 25 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie STRUTTURA DELLE LISTE DI CONTROLLO L’altro strumento di analisi e valutazione è rappresentato dalle Liste di Controllo (Check List) per l’identificazione dei rischi potenziali. Le Liste di Controllo sono costituite da indicazioni di rischi espressi in danni sanitari e da fattori di rischio per ciascuna area o unità di analisi identificata. Le Liste di Controllo contengono anche indicazioni qualitative e spazio per il suggerimento di ragionevoli misure di prevenzione e protezione. La Valutazione del Rischio in funzione della probabilità e dell’Entità del Danno, che si basi su altrettanto ragionevoli criteri semi-quantitativi, consente anche di stabilire l’ordine prioritario degli interventi. Non si è ritenuto, data la dimensione aziendale e la tipologia dei rischi, di dover ricorrere a complicati calcoli di valutazione; La differenza tra un metodo matematico ed un metodo semplificato risiede negli strumenti utilizzati per affrontare ciascuna fase e sono entrambi validi se rispettano l’unico criterio possibile che è quello del maggior grado di sistematicità applicabile nel passare in rassegna entrambi i seguenti aspetti: la realtà aziendale: aree, operazioni unitarie, condizioni lavorative, mansioni e servizi; l’inventario dei rischi possibili: rischi per la salute e l’incolumità legati a tutti i potenziali fattori, noti attraverso l’esperienza e la casistica sia a livello aziendale che a livello di settore di attività, ricorrendo per questo inventario, alle statistiche INAIL. In ultima analisi non si è battuta, ed il D.Lgs. 81/2008 non lo richiedeva, la strada già seguita per la valutazione dei rischi del D.P.R. 175/88 per non ripetere una sorta di Notifica ma scegliendo, per i rischi professionali dei luoghi di lavoro, la strada di valutare gli stessi con mezzi più semplici e speditivi. E’ stato così possibile includere nella valutazione aspetti indicati esplicitamente e prescritti nel D.Lgs. 81/2008 quali l’uso delle attrezzature di lavoro, dei dispositivi di protezione individuale, del lavoro ai videoterminali, dei luoghi di lavoro, nonché dell’eventuale rischio degli agenti cancerogeni e biologici. Sulla base dei principi di cui sopra sono state create liste di Controllo suddivise per unità di analisi: aree di struttura, sistemi e riferimenti prescrittivi del D.Lgs. 81/2008 . La scheda è divisa in sei colonne riguardanti: 1. l’agente materiale (o attività o situazione) che può provocare un danno; 2. il rischio/pericolo che può sussistere; 3. una serie di note sul tipo di anomalie, sulle sue caratteristiche, probabilità, cause e modalità di accadimento; 4. le misure di prevenzione già adottate; 5. tipo e possibili dimensioni del danno; 6. i rimedi e le misure previste, dalla eliminazione del rischio o dell’anomalia alla fonte, alla riduzione del rischio, alla sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, alla protezione delle persone, rinviando, ove necessario, ad un esame più approfondito del problema. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI MATERIALI E DEI RISCHI Per l’individuazione degli agenti materiali/attività, intendendo per tali l’elemento (macchina, attrezzo, persona ecc.) che determina il danno sanitario, delle cause dei rischi, delle lesioni si è adottato il Modello dei Gruppi, utilizzato dall’INAIL, adattandolo ed ampliandolo, con ulteriori suddivisioni proposte dalla stessa INAIL, secondo le circostanze esistenti. Sono stati tenuti in considerazione i seguenti agenti: impianti di distribuzione; attrezzature ed apparecchiature, attrezzi ed utensili; materiali, sostanze e radiazioni; ambiente di lavoro; persone, animali e vegetali; recipienti e contenitori; parti di macchine, impianti, ecc.; attività o lavori in quota; rumore. Come causa immediata del danno sono stati considerati: caduta dall’alto; caduta in piano; caduta in profondità; 26 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie colpito da/con; contatto con; esposizione a; impigliato in; inalazione di; ingerimento di; assorbimento di; intrappolamento tra; investimento da; movimento non coordinato; movimento con sforzo dovuto a: piede in fallo; puntura da; schiacciamento; sommerso da; travolto da; urto contro; altro. Per i danni e lesioni si sono considerati casi di: contusione; corpo estraneo; distorsione; distrazione; ferita; frattura; lesione (ustione) da agenti chimici; lesione (ustione) da sostanze criogeniche; lesione (ustione) da calore; lesione da agenti tossici; lesione da agenti infettivi e parassitari; lesione da sforzo/ernie ecc.; lussazione; perdita anatomica; altro. Sempre seguendo le classificazioni INAIL, si è tenuto conto della sede della lesione (cranio, occhi, faccia, ecc.) laddove, essendo il rischio funzionale, e sussistendo la impossibilità di eliminarlo, era opportuno individuare il dispositivo di protezione individuale idoneo a salvaguardare la salute e l’integrità dell’operatore. 27 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI NELLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Per la parte relativa alla movimentazione manuale dei carichi sono stati presi in considerazione non solo gli elementi di riferimento contenuti nel D.Lgs. 81/2008 (considerato come vademecum) ma anche tutte quelle situazioni che possono favorire il verificarsi di lesioni di altra natura, tenendo conto della strategia di fondo che prevede, nell’ordine di priorità: la meccanizzazione dei processi in cui vi sia movimentazione funzionale dei carichi per eliminare il rischio; l’adozione di adeguate misure organizzative per il massimo contenimento del rischio; l’uso condizionato della forza manuale, preminente nei casi di movimentazione saltuaria dei carichi; la sorveglianza sanitaria; e per tutti i casi: l’informazione e la formazione per il corretto svolgimento delle specifiche manovre di movimentazione manuale. Le modalità di valutazione si sono basate sul modello proposto dal NIOSH (National Insititute of Occupational Safety and Health - U.S.A.) nel 1993. Tuttavia, sebbene il D.Lgs. 81/2008 in Allegato VI prevedeva che il carico è considerato troppo pesante se supera i kg 30, e restando in vigore: La Legge 635/1934, per quanto riguarda il lavoro femminile, stabilendo in kg 20 il peso massimo sollevabile dalle donne adulte; La Legge 977/1967, riguardante il lavoro dei minori di 15 e 18 anni, determinando il peso massimo come segue: a) inferiore a 15 anni: maschi 10 kg; femmine 5 kg; b) inferiore a 18 anni: maschi 20 kg; femmine 15 kg. si è tenuto conto dei limiti imposti dalle suddette leggi, così come si è tenuto conto della legge 104/71 sulla tutela delle lavoratrici madri, che stabilisce che le donne in gestazione e fino a mesi 7 dopo il parto non devono essere adibite al trasporto e sollevamento di pesi Le operazioni di movimentazione manuale dei carichi, a cui fa riferimento il presente documento, sono quelle relative alla fase di trasporto di suppellettili scolastiche, alle operazioni di archivio e deposito e nelle operazioni di aiuto ai portatori di handicap. Si può ritenere che le movimentazioni dei carichi avvengono per piccole quantità ed occasionalmente. CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEO TERMINALI Per l’effettuazione della valutazione prevista per l’uso di attrezzature munite di video terminali, sono disponibili tabelle CEI ( EN 60950/N, UNI 7367, 7368, 9095, ed altre ancora), utilizzate in M. Vigone, la sicurezza sul lavoro. Le tabelle di analisi ivi proposte sono state scelte ed utilizzate per la presente valutazione del rischio. RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI I riferimenti normativi adottati per la definizione del livello di riduzione di ciascuno dei rischi presenti, fanno capo alle norme di legge per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro (D.P.R. 547/55, D.P.R. 303/56, D.M. 524/82, D. Lgs 277/91, D.Lgs. 626/94, D.Lgs. 81/2008, ecc.), alla normativa sulla classificazione e l’etichettatura delle sostanze pericolose, a quella sui preparati pericolosi, alle norme di legge in materia di prevenzione incendi, a quelle che discendono dal D.P.R. 175/88 sui rischi di incidente rilevante, alle leggi relative ai vari tipi di impianti (a pressione, elettrici, ecc.), comprese le norme di buona tecnica ufficialmente riconosciute (ad es. Norme CEI, UNI-CIG, ecc.) In tutti i casi in cui non sono presenti specifici riferimenti di legge si è fatto riferimento alle norme di buona tecnica sia di tipo ufficiale, quali quelle emesse da enti di unificazione nazionali, europei o di altri paesi esteri, sia codificate da procedure aziendali, o ancora adottate da costruttori o tecnici operatori dei settori specifici di pertinenza, o dettate da criteri di buona tecnica. UNITA’ DI ANALISI In osservanza del D.Lgs. 81/2008, le Check List di cui ai paragrafi successivi sono riferite alle seguenti unità di analisi: 28 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie A) B) C) D) E) F) G) H) I) J) Aree di lavoro Attrezzature di lavoro Dispositivi di Protezione Individuale Movimentazione dei carichi Attrezzature munite di videoterminali Agenti cancerogeni Agenti biologici Impianti elettrici Macchine Impianti antincendio A) - AREE DI LAVORO: VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE Definizioni: a) Via di emergenza: percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro; b) Uscita di emergenza: passaggio che immette in un luogo sicuro; c) Luogo sicuro: luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti determinanti dall'incendio o altre situazioni di emergenza. ASPETTI DA ANALIZZARE 1 Vie di fuga, di emergenza, uscite di emergenza, luogo sicuro PERICOLI E RISCHI MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE Sono in numero sufficiente ed adeguate al luogo di lavoro? Si 3 Vie di fuga, di Hanno le emergenza, uscite di caratteristiche emergenza, luogo minime richieste? sicuro (H = m 2,00 - L = conforme normativa antincendio) Si Apribili facilmente nel verso dell'esodo? Non sempre Mai chiuse a chiave? No 4 Vie di fuga, di Sono evidenziate emergenza, uscite di con apposita emergenza, luogo segnaletica? sicuro Non sempre 5 Vie di fuga di Esiste emergenza, uscite di un'illuminazione di emergenza, luogo sicurezza? sicuro Non sempre LIVELLO DI RISCHIO Medio Sono sempre sgombre e consentono un'uscita rapida e sicura verso un luogo sicuro? SI 2 Vie di fuga, di emergenza, uscite di emergenza, luogo sicuro 6 Vie di fuga, di OSSERVAZIONI E NOTE L’ampiezza delle scale è sufficiente in considerazione del numero di allievi presenti per piano Le uscite principali vengono mantenute aperte durante l’attività. Alto Alto Minimo Medio Nel locale lavorano Medio 29 PROGRAMMAZIONE INTERVENTI Recentemente sono state istallate n. 2 scale di emergenza esterne (collaudate) nella sede centrale e n. 1 ascensore (non ancora collaudato). Risulta necessario ottenere il CPI per la sede centrale e per il plesso “La Sorte”. Nel plesso “Campitelli” non è presente rete idrica antincendio (persone presenti inferiore a n. 100, presenza cucina) Non si conosce il progetto di prevenzione incendi; non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. È necessario avviare un programma di manutenzione periodica delle lampade di emergenza e sicurezza da annotare su apposito registro. È necessario istallare almeno R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie emergenza, uscite di più di 25 lavoratori? emergenza, luogo Si, nell’auditorium sicuro ed in palestra. un'altra uscita nella palestra della sede centrale 7 Vie di fuga, di emergenza, uscite di emergenza, luogo sicuro Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti ai punti precedenti. 8 Porte e portoni 9 Porte e portoni 10 Lavorazioni pericolose 11 Lavorazioni diverse 12 Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi In caso di risposta affermativa alla domande di cui sopra: hanno due scale o accessi distinti? Non sempre Rispondono ai seguenti requisiti? Devono per - numero, - dimensioni, - posizione, - materiali di realizzazione, consentire una rapida uscita delle persone ed essere agevolmente apribili dall'interno durante il lavoro No Rispondono agli altri requisiti di cui alle normative antinfortunistiche? No Nei locali ci sono lavorazioni o presenza di materiali con pericolo di esplosione? Si, nelle centrali termiche .e nella cucina dei plessi I locali con lavorazioni diverse da quella di cui sopra, rispondono ai seguenti requisiti? a) lavoratori normalmente occupati in uno stesso locale: < 25; No b) il locale dotato di una porta di larghezza minima di m 0,90. Si Rispondono alle caratteristiche prescritte ? Si 13 Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi Rispondono alle caratteristiche prescritte? Si 14 Temperatura dei locali Rispondono alle caratteristiche Le porte sull’uscita principale e i portoni che immettono nell’area interna (zona palestra) non hanno le caratteristiche di uscite di emergenza. Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. I portoni d'ingresso non sono dotati di vetri infrangibili Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. . Alto Occorre adeguare alle norme di prevenzione incendi le centrali termiche ed avviare un programma per la loro periodica manutenzione. Nelle aule il numero dei presenti non supera generalmente le venticinque unità. Nell'Auditorium si possono raggiungere le cento unità. Medio Occorre dotare di maniglione antipanico le porte di emergenza dell'aula magna. Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli già previsti al punto 1. Alto Gli infissi di tutta la scuola vanno ristrutturati e risulta necessario sostituire i vetri esistenti con altri di tipo infrangibile. Occorre inoltre proteggere con griglie metalliche le vetrate del primo piano prospicienti la palestra scoperta. Minimo Non è necessario programmare ulteriori Gli infissi delle finestre necessitano di manutenzione e sono pericolosi perché dotati di vetri non infrangibili. Le vetrate prospicienti la palestra coperta, almeno quelle del primo piano, devono essere protette con griglie metalliche. 30 Tutte le vie di circolazione sono sgombre da ostacoli e le scale sono provviste di bande gommate antiscivolo. Tutti i locali risultano sufficientemente aerati. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie prescritte? si 15 Illuminazione Rispondono alle naturale ed artificiale caratteristiche dei luoghi di lavoro prescritte? Si 16 Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi. Rispondono alle caratteristiche prescritte? No 17 Locali di riposo Rispondono alle caratteristiche prescritte ? Non necessari Rispondono alle caratteristiche prescritte ? Non necessari Rispondono alle caratteristiche prescritte? Si Rispondono alle caratteristiche prescritte? Si 18 Spogliatoi ed armadi per il vestiario 19 Docce e lavabi – Gabinetti e lavabi 20 Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni interventi Tutti gli ambienti sono provvisti di sufficiente illuminazione sia naturale che artificiale. I soffitti devono essere completamente ristrutturati in quanto vi è pericolo di caduta di calcinacci. Gli infissi vanno completamente ristrutturati. L’attività non prevede l’esistenza di locali di riposo. Minimo L’amm.ne Comunale Alto ha già provveduto ad eseguire una serie di provvedimenti ma solo tampone. L’attività non necessita di spogliatoi e armadi per il vestiario. Le aree di pertinenza intorno alle costruzioni risultano tutte transitabili e ben tenute. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre alla normale manutenzione periodica degli impianti di illuminazione. È necessario sollecitare l’Amm.ne comunale affinché provveda ad appaltare interventi radicali e completi sui soffitti onde evitare ora e nel futuro eventuali pericolose cadute di calcinacci. Nessuno Non è necessario programmare ulteriori interventi Nessuno Non è necessario programmare ulteriori interventi Nessuno Non è necessario programmare ulteriori interventi Non è necessario programmare ulteriori interventi Nessuno B - ATTREZZATURE DI LAVORO VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI OSSERVAZIONI E NOTE MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE Le attrezzature di lavoro vengono controllate con continuità dal personale incaricato. E’ imposto il divieto di uso delle apparecchiature al di fuori del campo specifico di impiego. 1 Adeguatezza ed idoneità delle attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro sono adeguate al lavoro da svolgere? Non sempre Le suppellettili scolastiche risultano obsolete, specialmente in segreteria. 2 Adeguatezza ed idoneità delle attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro sono adatte agli scopi per cui sono destinate? Si Le attrezzature vengono adoperate per gli scopi specifici per i quali sono state costruite. 3 Adeguatezza ed idoneità delle attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro sono idonee al lavoro da svolgere ed idonee ai fini della sicurezza e della salute, anche dal punto di vista ergonomico? Si Le attrezzature di lavoro soddisfano alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e 4 Adeguatezza ed idoneità delle attrezzature di lavoro Le macchine con funzionamento elettrico sono regolamentari. 31 Le macchine con funzionamento elettrico vengono controllate con continuità dagli assistenti tecnici incaricati. LIVELLO DI RISCHIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI Medio Occorre richiedere all’Amministrazione competente il graduale rinnovo delle suppellettili scolastiche. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. Medio Deve essere istituito un registro su cui annotare tutti gli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 5 Misure tecniche di prevenzione 6 Misure tecniche di prevenzione 7 Misure tecniche di prevenzione 8 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro 9 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro 10 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro 11 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro 12 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro 13 Procedure per l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di lavoro salute dei lavoratori? Si Sono state attuate tutte le misure per ridurre al minimo i rischi connessi all'uso delle attrezzature di lavoro? Si Sono state attuate tutte le misure per impedire l'utilizzazione delle attrezzature per operazioni per le quali non sono adatte? Si Sono state attuate tutte le misure per impedire l'utilizzo delle attrezzature secondo condizioni per le quali non sono adatte? Si Le attrezzature di lavoro sono state installate in conformità alle istruzioni del fabbricante? Si Le attrezzature di lavoro vengono utilizzate correttamente? Si Le attrezzature di lavoro sono corredate da apposite istruzioni d'uso? Si Esiste qualche attrezzatura che richieda per il suo impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici ? No Per le attrezzature che richiedono per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici sono state all'uopo incaricate persone definite? Per le attrezzature che richiedono per il loro impiego conoscenze o responsabilità, i lavoratori hanno ricevuto un addestramento adeguato e specifico? Le attrezzature sono adoperate con il minimo rischio possibile Le attrezzature sono state installate in conformità alle istruzioni del fabbricante. 32 Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. I docenti ed il Minimo personale ATA non consentono di utilizzare le apparecchiature presenti nella scuola per operazioni diverse da quelle prescritte. Gli operatori sono Minimo adeguatamente addestrati all’uso delle attrezzature. Non è necessario programmare ulteriori interventi,. Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. L’installazione delle Minimo attrezzature di lavoro è sempre sotto controllo. Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. L’utilizzazione è Minimo sempre sotto controllo . Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 14 Procedure per I lavoratori hanno l'installazione e l'utilizzo ricevuto delle attrezzature di lavoro un'adeguata preparazione all'uso delle attrezzature di lavoro per l'utilizzo in regime normale? Si 15 Procedure per I lavoratori hanno l'installazione e l'utilizzo ricevuto delle attrezzature di lavoro un'adeguata preparazione all'uso delle attrezzature di lavoro per l'utilizzo in situazioni anomali prevedibili? No 16 Procedure per Le istruzioni e le l'installazione e l'utilizzo informazioni per delle attrezzature di lavoro l'uso delle attrezzature di lavoro sono disponibili? Facilmente reperibili? Si 17 Procedure per I lavoratori sono l'installazione e l'utilizzo stati informati dei delle attrezzature di lavoro loro obblighi ? Si 18 Procedure per Le situazioni e le l'installazione e l'utilizzo informazioni per delle attrezzature di lavoro l'uso delle attrezzature di lavoro sono chiare e comprensibili per ogni lavoratore? Si 19 Manutenzione delle Le attrezzature di attrezzature di lavoro lavoro sono regolarmente pulite, controllate, manutenute e provate? Si 20 Manutenzione delle Viene rispettato il attrezzature di lavoro regime giuridico per la verifica delle attrezzature per cui tale regime è previsto? Non sempre 21 Manutenzione delle Con quale frequenattrezzature di lavoro za? Occasionale Gli operatori compiono il lavoro per il quale hanno ricevuto addestramento specifico. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza. Le situazioni anomale prevedibili sono illustrate dai tecnici installatori prima dell'utilizzo delle apparecchiature. Minimo Deve essere continuamente aggiornata la casistica delle situazioni anomale registrate con annotazioni su apposito registro Gli operatori compiono il lavoro per il quale hanno ricevuto addestramento specifico. Minimo Si prevede di eseguire dei controlli durante le riunioni di sicurezza con i docenti e gli addetti incaricati. Sono già state Minimo eseguite delle riunioni di sicurezza, dove sono stati illustrati gli obblighi dei docenti e degli allievi. Gli operatori Minimo compiono il lavoro per il quale hanno ricevuto addestramento specifico. Le riunioni di sicurezza saranno con periodicità predeterminata e almeno semestrali. La manutenzione delle attrezzature è condizione necessaria per il buon funzionamento della scuola. Gli impianti presenti necessitano di programmi di manutenzione periodica. 22 Manutenzione delle La manutenzione e attrezzature di lavoro la riparazione è affidata a persone qualificate per tale compito? Si Sono eseguite Medio manutenzioni senza regolarità ma all’oc-correnza. Si dovrà prevedere di eseguire dei controlli programmati. Medio Si dovrà prevede di eseguire dei controlli programmati sugli impianti presenti (centrale termica, idrico, ecc) da annotare su apposito registro. Non sono previste Medio manutenzioni periodiche Si dovrà prevede di eseguire dei controlli programmati sulle apparecchiature presenti da annotare su apposito registro. Non è necessario programmare ulteriori interventi di protezione e sicurezza oltre a quelli previsti nei punti precedenti. Si fanno o si Medio faranno eseguire le manutenzioni da specialisti del settore. 33 le istruzioni saranno verificate durante le riunioni di sicurezza. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie C - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE Descrizione dei DPI ritenuti idonei per le varie aree di lavoro: I D.P.I. in base al D.L. 475/92 e s.m.i. sono divisi in tre categorie: 1. di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. 2. di progettazione complessa; destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente; 3. che non rientrano nelle altre due categorie. Per la tipologia di lavoro i D.p.i. in uso nell’Istituto appartengono alla prima categoria (vedi allegati A e B). ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI OSSERVAZIONI E NOTE 1 Standard qualitativo e adeguatezza dei dispositivi di protezione individuale attualmente usati (DPI) I DPI in uso corrispondono agli standard in uso presso le industrie in genere e simili in particolare ? No Non è stata rilevata la presenza di DPI al di fuori di alcuni guanti monouso. 2 Standard qualitativo e adeguatezza dei dispositivi di protezione individuale attualmente usati (DPI) Sono adeguati a proteggere dai rischi individuati durante l'analisi e la valutazione dei rischi? No Il loro uso comporta un rischio maggiore? No Esistono procedure o istruzioni chiare per l'utilizzo dei dispositivi di protezione? Si per quelli esistenti Le informazioni fornite dai fabbricanti a corredo delle forniture dei DPI sono conservate, disponibili e consultabili dagli interessati? Si per quelli esistenti Il personale operativo ha ricevuto informazioni adeguate su ogni DPI? È addestrato al loro uso corretto? Si per quelli esistenti Il lavoratore è informato sui rischi dai quali viene protetto usando i DPI? Si per quelli esistenti I lavoratori e gli allievi sono stati informati degli obblighi cui sono tenuti? 3 Uso dei DPI 4 Uso dei DPI 5 Procedure per l'utilizzo dei DPI 6 Procedure per l'utilizzo dei DPI 7 Procedure per l'utilizzo dei DPI 8 Procedure per l'utilizzo dei DPI MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE LIVELLO DI RISCHIO I docenti illustrano Medio agli allievi i rischi connessi all'attività prima di ogni esercitazione. Medio L’uso dei D.p.i. non aumenta le cause di rischio. Minimo Le stesse sono riportate nelle indicazioni di uso. Medio PROGRAMMAZIONE INTERVENTI E’ previsto nella programmazione ulteriore misura corrispondente a quella di imporre l’uso dei D.p.i. quando risultano necessari nelle operazioni di magazzino, di pulizia ed in ogni altra attività a rischio. Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto precedente. Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto 1. Una volta acquistati i nuovi D.P.I. previsti verranno fornite chiare istruzioni per il loro corretto utilizzo. Medio Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto precedente. Medio Gli operatori saranno informati e formati all’uso dei D.p.i. all’atto della loro consegna e nelle riunioni di sicurezza. Queste informazioni sono già state fornite all’atto della consegna dei D.p.i. presenti. Medio Gli operatori saranno ulteriormente informati e formati all’uso dei restanti D.p.i. da adottare, all’atto della loro consegna e nelle riunioni di sicurezza. Queste informazioni sono state fornite per i DPI presenti. Medio Queste informazioni saranno ribadite all’atto della consegna dei nuovi D.p.i. e nelle riunioni di sicurezza. 34 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 9 Custodia e responsabilità dei DPI 10 Custodia e responsabilità dei DPI 11 Custodia e responsabilità dei DPI 12 Custodia e responsabilità dei DPI 13 Manutenzione dei DPI 14 Manutenzione dei DPI 15 Manutenzione dei DPI 16 Manutenzione dei DPI 17 Manutenzione dei DPI 18 Manutenzione dei DPI 19 Manutenzione dei DPI 20 Individuazione nell'uso dei DPI Si per quelli esistenti I DPI sono facilmente recepibili da parte dei loro utilizzatori? Si per quelli esistenti I DPI sono custoditi in area non coinvolgibile da eventuali emergenza? Si L'area dove sono custoditi è facilmente raggiungibile? Si La chiave del l’armadietto deposito è facilmente reperibile? Si I dispositivi di protezione sono regolarmente puliti, controllati manutenuti e provati? Si Con quale frequenza? Da programmare In caso di uso promiscuo dei DPI da parte del personale sono prese adeguate misure di ordine igienico e sanitario? Da programmare. Il controllo, la manutenzione e la prova dei DPI è affidata ad una specifica persona appositamente incaricata? No I DPI scelti sono di facile uso e non richiedono informazioni particolari. Solo per i D.p.i. presenti.. Minimo Ogni operatore dovrà custodire i propri DPI. Minimo Ogni operatore dovrà custodire i propri DPI. Minimo Ogni operatore dovrà custodire i propri DPI. Minimo Ogni operatore dovrà custodire i propri DPI. Minimo Ogni operatore dovrà custodire i propri DPI. Minimo La frequenza sarà programmata e decisa in base al tipo di lavorazione Nel caso di uso promiscuo dei DPI verranno adottate idonee misure di ordine igienico sanitario. Medio Minimo Il controllo la manutenzione e la prova dei DPI è affidata a più persone specificatamente incaricate? No Il controllo, la manutenzione e la prova dei DPI è affidata alla buona volontà ed all'iniziativa degli operatori? Attualmente Si Vengono registrate le revisioni e le manutenzioni periodiche dei DPI? No Esistono dispositivi assegnati a specifiche persone, per specifiche Minimo 35 Data la tipologia dei D.p.i. in uso ogni operatore sarà responsabile dei propri. Nel caso si rendessero necessari DPI ad uso promiscuo Il controllo, la manutenzione e la prova verrà affidata a specifiche persone appositamente incaricate. Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto precedente. Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto 16. Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto 16. Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore misura oltre a quelle indicate al punto 16. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 21 Individuazione nell'uso dei DPI 22 Individuazione nell'uso dei DPI 23 Uso simultaneo di più D.p.i. 24 Uso simultaneo di più DPI 25 Uso simultaneo di più DPI 26 Riduzione o sostituzione dei DPI 27 Obbligatorietà dell'addestramento operazioni No Misura e forma dei dispositivi sono appropriate per le esigenze ergonomiche o di salute delle specifiche persone che li devono utilizzare? Si Possono essere adattati secondo le necessità dell’utilizzatore? Si Esistono casi di rischi multipli che richiedono l'uso simultaneo di più DPI? Si In caso di risposta affermativa al punto precedente i DPI utilizzati simultaneamente risultano compatibili tra loro? Si Mantengono la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti? Si Esiste la possibilità di ridurre l'uso o di sostituzione dei DPI? Si Gli operatori sono stati addestrati all'uso dei DPI? Da programmare. Solo per i D.p.i. presenti.. Minimo Non sono previste nella programmazione ulteriori misure. Potranno essere adattati alle necessità dell’utilizzatore allorquando assegnati Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore misura Medio Non è previsto nella programmazione ulteriore misura Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore misura. Minimo Non è previsto nella programmazione ulteriore intervento. Minimo L’uso dei DPI verrà imposto nei casi indispensabili. Medio Prima di consegnare i DPI gli operatori verranno informati sul loro uso. L’informazione e l’obbligo dell’uso dei DPI verranno regolarmente segnalati con cartelli e ribaditi nelle riunioni di sicurezza. Nel caso venga utilizzato qualcuno dei DPI elencati nel DL n. 475/1992 nella nota di premessa, o venga utilizzato qualche dispositivo di protezione dell'udito, è stato effettuato un adeguato addestramento del personale? Non necessario ALLEGATO A: DPI assegnati a specifiche persone per specifiche operazioni: I collaboratori scolastici, nelle operazioni di pulizia e piccola manutenzione, nei casi di necessità, dovranno essere provvisti di: Scarpe antisdrucciolo / Guanti. ALLEGATO B Misure, tecniche di prevenzione, mezzi di protezione collettiva, misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro adottati per la riduzione dell'uso del DPI: Non sono necessarie altre misure di protezione collettiva. 36 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie D - MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE MISURE PREVENTIVE Definizioni: Si intendono per: a) movimentazione manuale dei carichi le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l'altro rischi di lesioni dorso-lombari; b) lesioni dorso-lombari: lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e neurovascolari a livello dorso-lombare. Nel caso specifico i carichi più pesanti da spostare in maniera saltuaria e non continuativa sono alcune apparecchiature e materiali da utilizzare nelle varie aree di lavoro. Si ravvede la necessità che la scuola in oggetto, per tutti i prodotti, nelle varie tipologie, che superano i 30 Kg debba avvalersi di apposite ditte di facchinaggio per ogni movimentazione manuale dei carichi o di adeguati mezzi di movimentazione meccanica. Tutto ciò emerge dall’obbligo di rendere compatibili le procedure operative (organizzazione del lavoro) con quanto sancito dal D.LGS. 81/2008; ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI OSSERVAZIONI E NOTE 1 Movimentazioni manuali di carichi Ne vengono effettuate? Quali? Specificare se di sollevamento, deposizione, spinta, tiro, trasporto o spostamento Si 2 Caratteristiche del carico Caratteristiche di carico: - pesante; (=> kg 30 A volte - ingombrante o difficile da afferrare; A volte - in equilibrio instabile; A volte - il contenuto rischia di spostarsi; A volte - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; A volte - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolari in caso di urto. Si La movimentazione: Le operazioni nei 3 Sforzo fisico Durante il lavoro possono essere eseguite operazioni di sollevamento, spostamento deposizione di materiale manualmente. Le operazioni nei reparti sono sempre eseguite saltuariamente e con carichi di modesta entità; nei magazzini e nell’archivio vi è la movimentazione di carichi più pesanti. Può essere il carico maggiore di 30 Kg solo in maniera occasionale. Le operazioni nei reparti sono sempre eseguite saltuariamente e con carichi di modesta entità; nei magazzini e nell’archivio vi è la movimentazione di carichi più pesanti 37 MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE LIVELLO DI RISCHIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI Medio Invitare i lavoratori ad eseguire movimentazione manuale solo in caso eccezionale e mai per carichi superiori a quelli consentiti.Per i carichi più pesanti utilizzare gli appositi carrelli, o, eventualmente, richiedere l’intervento di ditta di facchinaggio. Medio Non occorrono ulteriori provvedimenti oltre a quelli previsti al punto precedente. Medio Non occorrono ulteriori R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie richiesto - richiede uno sforzo eccessivo? A volte - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco? No - può comportare un movimento brusco del carico? No - è compiuto con il corpo in posizione instabile? No 4 Caratteristiche dell'ambiente di lavoro - Lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta? No - Il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore? No. - Il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione? Non sempre - Il pavimento o il piano di lavoro presentano dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi? No - Il pavimento o il punto di appoggio sono instabili? No - La temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono adeguate? Si 5 Esigenze connesse all'attività L'attività di movimentazione manuale: - comporta sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale troppo frequenti o troppo prolungati? No. - il periodo di riposo fisiologico o di recupero è insufficiente? No - le distanze di sollevamento, di abbassamento o di trasporto sono troppo grandi? No L'attività comporta un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore? No Le movimentazioni manuali di carichi possono essere evitate con misure organizzative? No In caso di risposta negativa alla precedente domanda dette movimentazioni manuali possono essere sostituite con altre effettuate da 6 Possibilità di eliminazione o sostituzione 7 Possibilità di eliminazione o sostituzione reparti sono sempre eseguite saltuariamente e con carichi di modesta entità. Le operazioni nei reparti sono sempre eseguite saltuariamente e con carichi di modesta entità; nel magazzino e nell’archivio vi è la movimentazione di carichi più pesanti. Nei depositi non sempre vi è spazio sufficiente per eseguire correttamente le varie operazioni La movimentazione manuale non è un’operazione normale del ciclo di lavoro. Nei magazzini e negli archivi vi è la movimentazione di carichi più pesanti. Negli uffici non vi è movimentazione E’ possibile servirsi di carrelli per rendere più agevole il compito della 38 provvedimenti oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Medio Controllare con continuità lo stato dei locali ove operano i lavoratori. Medio Non occorrono ulteriori provvedimenti oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Medio Non occorrono ulteriori provvedimenti oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Invitare i lavoratori ad eseguire movimentazione manuale solo in caso eccezionale, e a servirsi dei mezzi a disposizione R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie attrezzatura meccanica? Si 8 Mezzi ausiliari 9 Misure di sicurezza 10 Persone addette o interessate alla movimentazione manuale In caso di risposta negativa alla precedente domanda, la movimentazione manuale può essere effettuata con l'ausilio di apposito attrezzo o mezzo? In caso di risposta negativa alla precedente domanda quali misure si possono adottare affinché dette movimentazioni siano il più possibile sicure e sane, con particolare riguardo ai rischi di lesioni dorso-lombari? Quante e quali persone sono adatte o impegnate in questa movimentazione? Tutto il personale può essere interessato alla movimentazione. 11 Sorveglianza sanitaria I lavoratori addetti alle movimentazioni di carichi sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria? No 12 Informazione e formazione Sono stati informati sull'entità del peso del carico, del centro di gravità dello stesso, del modo corretto di movimentazione e dei rischi che conseguono ad un errato modo di esecuzione? No E' stata fatta azione di formazione per gli addetti o le persone impegnate nella movimentazione manuale dei carichi? No Il lavoratore può correre un rischio: - per idoneità fisica a svolgere il compito in questione? Si - perché indumenti, calzature o altri effetti personali portati dal lavoratore sono inadeguati? Si - per insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione? Si 13 Fattori individuali di rischio consegna e ad usare delle gru carrellate per lo spostamento dei carichi più pesanti. Medio Finora non è stata ravvisata la necessità di sorveglianza sanitaria. 39 Medio Invitare, mediante lettere circolari, i lavoratori ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute riguardo alla movimentazione manuale dei carichi. Data la saltuarietà del lavoro non sarà prevista assistenza sanitaria. Medio Programmare dei corsi di informazione e formazione dei lavoratori sulla movimentazione manuale dei carichi. Medio Saranno programmate delle visite mediche per giudicare l’idoneità dei lavoratori a svolgere i compiti in questione. Il lavoratore sarà destinato a movimentazione carichi manuali solo se risultante idoneo alla visita medica. Per le altre eventualità verrà imposto l’uso di idonei DPI e sarà approfondita la formazione. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie E - ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI 1 Personale addetto alle attrezzature munite di videoterminali Quante e quali persone lavorano ai posti di lavoro definiti come sopra e con video terminali come sopra? 2 Personale addetto alle attrezzature munite di video terminali 3 Personale addetto alle attrezzature munite di video terminali 4 Personale addetto alle attrezzature munite di video terminali 5 Informazione e formazione 6 Informazione e formazione 7 Informazione e formazione 8 Posto di lavoro 9 Posto di lavoro 10 Posto di lavoro 11 Svolgimento del lavoro OSSERVAZIONI E NOTE MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE Al video terminale operano gli addetti alle segreterie L’uso del video terminale è saltuario in quanto sono programmati avvicendamenti. Vengono evitati turni di lavoro superiori alle tre ore giornaliere. LIVELLO DI RISCHIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI Medio È necessario programmare interventi relativi al controllo medico degli addetti e alla formazione del personale sull'uso corretto dei personal computer. Sono state sottoposte a visita medica secondo ? No Medio Quante e quali sono state ritenute idonee con o senza prescrizioni? Non pertinente Medio Nonostante non vengano superate le quattro ore giornaliere di lavoro continuativo sarebbe opportuno programmare visite mediche oculistiche preventive per tutto il personale addetto. Verranno esclusi dall'uso dei videoterminali coloro che non risulteranno idonei o non correggeranno adeguatamente i loro disturbi visivi. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti al punto precedente. Quanti e quali lavoratori sono idonei con prescrizioni o che hanno superato il 45° anno di età? Da verificare Sono state fornite ai lavoratori le informazioni sulle modalità di svolgimento della attività? Si Sono state fornite ai lavoratori le informazioni sulle misure di sicurezza applicabili al posto di lavoro? Si Sono state fornite ai lavoratori le informazioni sulle misure di sicurezza riguardanti la protezione degli occhi e della vista? Si Le posture dei lavoratori sono adeguate? - No Le condizioni ergonomiche sono buone? - Si L’igiene ambientale è buona? Si L’organizzazione del lavoro prevede quanto prescritto: Pause di m.15 ogni 2 ore? Si Pause secondo Il dato emergerà dalla visita medica dei lavoratori con più di 45 anni Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti al punto 1. E’ stata data una prima informazione. Medio E’ necessario programmare corsi di formazione più esaurienti sulle modalità di svolgimento dell'attività. E’ stata data una prima informazione. Medio È necessario programmare dei corsi di formazione più esaurienti. E’ stata data una prima informazione. Medio È necessario programmare dei corsi di formazione più esaurienti. Medio È necessario programmare dei corsi di formazione più esaurienti. Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo Per i dipendenti che lavorano saltuariamente periodi di riposo sono superiori al 40 Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 12 Attrezzature: schermo 13 Attrezzatura: Tastiera 14 Attrezzature: Piano di lavoro prescrizioni mediche? minimo richiesto. Non richiesto Risponde ai seguenti requisiti? I caratteri sullo schermo hanno una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi è uno spazio adeguato tra i caratteri limite? Si L’immagine sullo schermo è stabile, esente da sfarfallamento o altre forme di instabilità? Si La brillantezza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo sono facilmente regolabili da parte dell’utilizzatore e facilmente adattabili alle condizioni ambientali? Si Lo schermo è orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell’utilizzatore? Si E’ possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile? No Lo schermo ha riflessi e riverberi che possono causare molestia all’utilizzatore? Si Risponde ai seguenti requisiti?: La tastiera è inclinabile e dissociata dallo schermo per consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l’affaticamento delle braccia o delle mani? Si Lo spazio davanti alla tastiera è sufficiente per consentire un appoggio per le mani e le braccia dell’utilizzatore? Si La tastiera ha una superficie opaca onde evitare i riflessi. La sua disposizione e le caratteristiche dei tasti agevolano l’uso della tastiera stessa? Si I simboli dei tasti presentano sufficiente contrasto e sono leggibili dalla normale posizione di lavoro? Si Risponde ai seguenti requisiti?: Il piano ha una superficie poco riflettente, ha dimensioni sufficienti e 41 Medio È necessario rivedere la posizione dei videoterminali negli uffici e nel laboratorio multimediale. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 15 Attrezzature: Sedile di lavoro permette una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio? Si Il supporto dei documenti è stabile e regolabile ed è collocato in modo tale da ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi? Non vi sono supporti per documenti. È necessario uno spazio sufficiente che permetta al lavoratore una posizione comoda? Si Risponde ai seguenti requisiti?: Il sedile di lavoro è stabile, permette all’utilizzatore una certa libertà di movimento e una posizione comoda? Si Il sedile ha altezza regolabile? Si. Il suo schienale è regolabile in altezza ed in inclinazione? Si. E’ messo a disposizione di coloro che lo desiderano un poggia piedi? Si Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. F) - AGENTI CANCEROGENI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE Nella scuola non sono presenti evidenti rischi da agenti cancerogeni. L'edificio è stato catalogato dall'A.S.L. TA/1, Dipartimento di prevenzione, come edificio di classe "A" (Edificio scolastico non contenente amianto). È imposto e rispettato, all'interno della scuola, il divieto di fumare. G) - AGENTI BIOLOGICI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE Nell’area non vi sono lavorazioni con rischio da agenti biologici. 42 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie H) - IMPIANTI ELETTRICI VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI OSSERVAZIONI E NOTE MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE LIVELLO DI RISCHIO 1 - Denuncia modello A È stata eseguita la denuncia per impianto di protezione dalle scariche atmo-sferiche (modello A)? Non è agli atti Medio 2.- Denuncia mo-dello A E' stata eseguita la verifica dagli enti preposti della denuncia di cui al modello A? Non è agli atti Medio 3 - Denuncia mo-dello B E' stata eseguita la denuncia dell'impianto di messa a terra? Non è agli atti 4 - Denuncia mo-dello B 4 - E' stata ese-guita la verifica per impianto di terra? Non è agli atti 5 - Denuncia mo-dello C E' stata eseguita la denuncia per impianto in luoghi pericolosi? Non è agli atti 6 - Denuncia mo-dello C 7 - Rispondenza alla 46/90 8 - Rispondenza alla 46/90 Minimo . Non esistono luoghi di lavoro pericolosi così come indicato nel D.M. del 22.12.58 E' stata eseguita la verifica Non esistono per impianto in luoghi luoghi di lavoro pericolosi? pericolosi così Non è agli atti come indicato nel D.M. del 22.12.58 È stato eseguito prima o dopo I lavori sugli l'applicazione della legge impianti sono 46/90 e del D.P.R. 447/91 ? stati eseguiti di Dopo recente da Ditte abilitate ed in base ad un progetto redatto a cura dell'Amm.ne Comunale. Sono stati adeguati gli impianti alla legge 46/90 37/98? Non è agli atti Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo Non è necessario programmare ulteriori interventi. Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Non è necessario programmare ulteriori interventi. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Non è necessario programmare E' stato realizzato in base a un progetto? Non è agli atti Medio 10 – Progetto impianti Se si, è disponibile copia di tale pro-getto? Non è agli atti Sono disponibili i certificati di confor-mità per gli impianti? Non sono agli atti Medio 12- Realizzazione impianti L'impianto è dotato di sistemi di protezione adeguati? Medio Tutte le linee elettriche 43 È necessario programmare la denuncia degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche da parte dell'Amministrazione Comunale Dopo la denuncia di cui al punto precedente è necessaria la successiva verifica biennale da parte degli Enti preposti. Non è necessario programmare ulteriori interventi. Minimo 9 - Progetto impianti 11 - Realizzazione impianti PROGRAMMAZION E INTERVENTI Medio R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Non è agli atti partenti dal quadro generale di distribuzione hanno protezioni magnetotermich e e differenziali; i quadri generale, ubicati nell'androne, avente struttura metallica, risultano protetti a monte dai contatti indiretti. 13 - Grado di protezione Quale è il grado di protezione Gli impianti minimo degli impianti? vanno da un minimo di IP 40 ad un massimo di IP 55 14 - Impianti Vi è possibilità di contatto con Nel caso di i conduttori? rottura di No qualche presa o plafoniera si provvede, a cura di personale qualificato, agli interventi di manutenzione, alla loro riparazione o eventuale sostituzione. 15 - Impianti Vi è presenza di impianti non idonei all'uso cui sono destinati? No 16 - Impianti in zone con Vi è presenza di impianti non Nella centrale presenza di miscele idonei alle atmosfere presenti termica. esplosive in ambiente? Si 17 - Norme CEI Sono state rispet-tate le norme CEI per gli impianti in oggetto? Non è agli atti 18 - Illuminazione Il grado di illumi-namento per Il progetto deve gli am-bienti è adeguato? essere redatto Si eseguendo anche le verifiche illuminotecniche. 19 - Manutenzione La manutenzione viene Gli interventi di impianti eseguita regolarmente? manutenzione No vengono eseguiti saltuariamente, all'occorrenza. 20 - Scelta della ditta La ditta ha i requisiti attestati Non è stata manutentrice da certifi-cato rilasciato dalla ancora prescelta Camera di Com-mercio? alcuna ditta Non è agli atti installatrice poiché i lavori di manutenzione programmata non sono stati ancora appaltati. 21 – Manutenzione Esiste un registro di In bianco mai impianti manutenzione degli impianti? compilato da Si ditte 22. Valutazione impianto Qual è il livello di valutazione complessiva degli impianti? Livello di rischio accettabile 44 ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Medio Non è necessario programmare ulteriori interventi . Non è necessario programmare ulteriori interventi Non è necessario programmare ulteriori interventi . Non è necessario programmare ulteriori interventi . Non è necessario programmare ulteriori interventi. Non è necessario programmare ulteriori interventi. Medio Medio Occorrerà sollecitare una periodica manutenzione da annotare su apposito registro. Non è necessario programmare ulteriori. Non è necessario programmare ulteriori interventi. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie I) - MACCHINE VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE Al di fuori di alcune attrezzature didattiche (videoregistratori, radio, computer ecc.) non sono presenti altre macchine operatrici nella scuola, non è quindi necessario esaminare le relative liste di controllo per la programmazione di eventuali misure preventive. J) - GLI IMPIANTI ANTINCENDIO VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE ASPETTI DA ANALIZZARE PERICOLI E RISCHI OSSERVAZIONI E NOTE 1 - Impianto Idrico antincendio E’ idoneo all’uso per cui è stato realizzato? No I mezzi mobili di estinzione vengono controllati e ricaricati periodicamente? Si Non è regolarmente sottoposto a manutenzione, non affidabile 2 - Mezzi mobili di estinzione 3 - Mezzi mobili di estinzione Con quale frequenza? Ogni sei mesi 4 - Mezzi mobili di estinzione Le prove vengono registrate in apposito registro? Si Qual è il livello di valutazione complessiva degli impianti? Livello di rischio medio 5 - Valutazione impianto MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE LIVELLO DI PROGRAMMAZIONE RISCHIO INTERVENTI Medio Tutti gli estintori di Medio pertinenza della scuola vengono controllati periodicamente da ditta convenzionata. Minimo Medio 45 È’ necessario ottenere il C.P.I. (Certificato di Prevenzione Incendi) e sottoporre a manutenzione gli ’impianti. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Non è necessario programmare ulteriori interventi oltre a quelli previsti ai punti precedenti. Il risultato delle prove e la data delle verifiche dovranno essere riportati nel registro di manutenzione. R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 8. DOCUMENTO ANTINCENDIO ED EMERGENZA Il Decreto 10 marzo 1998, in attuazione del D.Lgs. 81/2008, ha disposto l’obbligo ad uno specifico Documento antincendio ed emergenza che forma parte integrante del presente Documento della Sicurezza. Le strutture, gli impianti, i mezzi di protezione e di estinzione, le vie di uscita e di emergenza, in generale, sono oggetto di lavori di adeguamento, al fine di renderli conformi a quanto indicato nel D.Lgs. 81/2008 e nel DM 26.8.92 che disciplina la prevenzione incendi nelle scuole e nel D.M. 10/3/98 emanato in attuazione all’art. 13 del D.Lgs. 626/1994 e riguardante i “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica - G.U. n. 218 del 16.9.92). Il D.M. 16/02/82, che modifica il D.M. 27/9/65, concernente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi, menziona al punto n. 85 le scuole di ogni ordine e grado con oltre 100 persone presenti; il D.M. 10/3/98 al punto 9.3 dell’allegato IX indica che le attività elencate nel D.M. 16/02/82 rientrano nella categoria a rischio incendio medio. Inoltre il D.M. 10/3/98, nell’allegato X lettera m, individua le scuole di ogni ordine e grado con oltre 300 persone presenti come attività per le quali, ai sensi dell’art. 6 c. 3, è previsto il conseguimento dell’Attestato di Idoneità Tecnica, di cui all’art. 3 della L. 28/11/96 n. 609. Dalla valutazione dei rischi è stato, pertanto, stimato il livello di rischio di incendio classificandolo nella seguente categoria: RISCHIO MEDIO. 8.1. DESIGNAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO L’art. 2, comma 2, del D.I. 10.03.1998, stabilisce di riportare i nominativi dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e di gestione delle emergenze. I lavoratori designati devono frequentare un apposito corso di formazione definito dall’art. 7 del suddetto decreto. 8.2. PIANO DI EMERGENZA Il Decreto 10 marzo 1998, in attuazione dell’art. 13 del D.Lgs. 626/1994, ha disposto con l’art. 5 l’obbligo ad uno specifico Piano di emergenza che forma parte integrante del Presente Documento della Sicurezza. Lo specifico Piano di emergenza si trova in apposito allegato 8.3. REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO Il D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37, ha disposto con l’art. 5 l’obbligo ad uno specifico Registro della Sicurezza Antincendio che forma parte integrante del Presente Documento della Sicurezza. Il Registro viene redatto anche in conformità del controllo, sorveglianza, manutenzione e informazione di cui agli artt. 3 e 4 del D.I. 10.03.1998. Il registro deve essere conservato per eventuali controlli ispettivi (per es. in apposito registro unitamente alle pratiche antincendio). Lo specifico Registro della Sicurezza Antincendio si trova in apposito allegato 46 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie SCHEDA DI VERIFICA o Segnalazione Anomalia o Verifica periodica Accumulatore Luci di Emergenza o Verifica periodica Centrale Antincendio o Verifica periodica Vie/Uscite d'Emergenza o Verifica semestrale Estintori o Verifica semestrale Luci di Emergenza o Verifica semestrale Porte Tagliafuoco (quando istallate) o Verifica annuale generatore termico a gas o Verifica biennale impianto di terra COMPILAZIONE SCHEDE DI VERIFICA 1- Le schede ed il Registro dei Controlli Antincendio vanno compilate in ogni loro parte dai manutentori e/o dal personale addetto alle verifiche con la partecipazione degli Addetti all’Antincendio e del Dirigente Scolastico, Responsabile della Sicurezza. 2- Qualunque segnalazione sulle schede deve essere effettuata nel rispetto delle normative vigenti in materia di Prevenzione Incendi, verificando le norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionale o europea o, in assenza di tali norme, dalle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall'installatore Si danno di seguito le definizioni a norma di Legge della terminologia usata nei controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio: Sorveglianza: controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni. Controllo periodico: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti. Manutenzione: operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato le attrezzature e gli impianti. Manutenzione ordinaria: operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa si limita a riparazioni di lieve entità, abbisognevoli unicamente di minuterie e comporta l'impiego di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti di codesto valore espressamente previste. Manutenzione straordinaria: intervento di manutenzione che non può essere eseguito in loco o che, pur essendo eseguito in loco, richiede mezzi di particolare importanza oppure attrezzature o strumentazioni particolari o che comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o conveniente la riparazione. 47 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 9 LA GESTIONE DEGLI APPALTI PROCEDURE PER L’ESPLETAMENTO DEGLI OBBLIGHI PREVISTI DALL’ART. 26 D.LGS. 81/2008 (APPALTI E PRESTATORI D’OPERA) Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) L’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 prevede una cooperazione ai fini della gestione della sicurezza che si attua principalmente in uno scambio di informazioni tra i datori di lavoro e nella predisposizione di procedure di sicurezza ad hoc, ove necessario. In particolare il datore di lavoro, ovvero il dirigente o preposto delegato, deve verificare l’idoneità tecnico– professionale della ditta o del lavoratore autonomo, e deve fornire tutte le informazioni relative ai rischi derivanti dall’accesso ai locali della propria ditta, esclusi quelli specifici legati all’attività eseguita dalla ditta esterna. Sono sottoposti all’art.26 tutte le aziende e lavoratori autonomi che effettuano, presso un’azienda, attività di manutenzione, assistenza, consulenza, gestione ed esecuzione di alcune fasi del processo produttivo, attività cantieristica. 1 2 3 4 5 6 8 9 DITTE ESTERNE PER LE QUALI DEVE ESSERE PREDISPOSTA LA DOCUMENTAZIONE PREVISTA DALL’ART. 26 D:Lgs. 81/08 e s.m.i. Ditte che eseguono ristrutturazioni o ampliamenti edili Ditte che eseguono installazione e manutenzione di impianti (impianti elettrici, riscaldamento, condizionamento, impianti ed attrezzature antincendio, antintrusione, ecc.) Imprese di pulizia e disinfestazione Ditte o persone che gestione mensa, bar o simili Imprese di manutenzione ed assistenza su macchine ed attrezzature Fornitori che accedono ai locali dell’azienda Cooperative, società o professionisti che eseguono o gestiscono parte del lavoro Persone a contratto di consulenza coordinata continuativa RIFERIMENTI Considerato, comunque, che la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio scolastico e degli impianti tecnologici in esso istallati sono a carico dell’Ente Locale, proprietario dei locali che ospitano la Scuola (il Comune di Grottaglie), e che il dirigente scolastico è tenuto – di norma – a richiedere a quest’ultimo gli interventi necessari, resta ovviamente a carico del medesimo Ente Locale la verifica dell’idoneità tecnico–professionale della ditta o del lavoratore autonomo chiamato ad intervenire nonché l’obbligo di fornire loro tutte le informazioni relative ai rischi derivanti dall’accesso ai locali della scuola. Restano, invece, a carico del D.S. i suddetti obblighi per i soli appalti di cui alla sopra stante tabella che lui dovesse direttamente affidare a ditte esterne o lavoratori autonomi. Dati della ditta a cui si affida un appalto, da acquisire agli atti della scuola: Dati generali sulla ditta appaltatrice: ragione sociale indirizzo, n° di telefono nominativo del rappresentante legale nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza e del Medico Competente durata prevista per i lavori, e/o periodicità di intervento e numero di giorni previsti per lo svolgimento dei lavori iscrizione C.C.I.A.A., ad albi ecc. Dichiarazione attestante l’assolvimento degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e la precedente normativa antinfortunistica, nonché la copertura INAIL di tutti i lavoratori utilizzati, la predisposizione di adeguate misure di sicurezza; tale dichiarazione può anche essere costituita e/o integrata da un estratto della valutazione del rischio. 48 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Altre informazioni che l’appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo servizio di prevenzione e protezione. Per verificare se le ditte appaltatrici hanno adempiuto a tali obblighi si adotta la seguente procedura: a) verifica, ditta per ditta, se nei contratti sottoscritti sono presenti le informazioni richieste; b) a tutte le ditte che non hanno fornito le informazioni previste sarà inoltrata una lettera evidenziando tale richiesta; c) l’ufficio di segreteria, nel caso di nuovi clienti, dovrà richiedere unitamente all’ordine o alla firma del contratto gli adempimenti di cui sopra. Dati da acquisire dai lavoratori autonomi Dati generali sul lavoratore autonomo: nominativo/ragione sociale indirizzo, n° di telefono Durata prevista per i lavori e/o periodicità di intervento e numero di giorni previsti per lo svolgimento dei lavori. Dichiarazione attestante l’assolvimento degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e la precedente normativa antinfortunistica, nonché la copertura INAIL. Per la verifica si attua la medesima procedura delle ditte Dati da fornire alle ditte appaltatrici o ai lavoratori autonomi, a richiesta degli stessi: Dati generali sulla ditta committente: ragione sociale indirizzo, n° di telefono nominativo del rappresentante legale nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza e del Medico Competente. Indicazione dei locali a cui le ditte ed i lavoratori autonomi devono accedere e a quali è eventualmente vietato l’accesso. Informazioni in merito ai rischi specifici dell’ambiente di lavoro in cui l’Impresa Appaltatrice o il lavoratore autonomo dovrà operare, con indicazioni di eventuali misure di sicurezza da attuare nei diversi locali (es. divieto di fumo, utilizzo di cuffie antirumore, di abbigliamento particolare, ecc.). Regole per l’accesso alla ditta. Un estratto del regolamento di sicurezza interno. Un estratto del Piano d’Emergenza, con precisa indicazione dei nominativi delle persone da avvisare, degli addetti all’antincendio ed al primo soccorso, dei segnali d’allarme e dei percorsi di fuga. Al fine di ottemperare agli obblighi di cui sopra la Scuola ha elaborato una sintesi del presente Documento sulla Valutazione dei Rischi da inviare a tutte le ditte appaltatrici. 49 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 10 PRESIDI SANITARI E DI PRONTO SOCCORSO Il controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici rientra tra le misure generali di tutela e, pertanto, l’accertamento sullo stato di salute di tutto il personale è uno strumento fondamentale per tenere sotto controllo eventuali nocività conosciute e per scoprire, prima possibile, eventuali effetti sulla salute prodotte dalle condizioni dell’ambiente o del lavoro. Ciò consente di prevenire ulteriori danni alla salute. 10.1. DESIGNAZIONE ADDETTI PRIMO SOCCORSO Il D.Lgs. 81/2008 definisce i requisiti del personale addetto e la sua formazione per il primo soccorso. I nominativi dei lavoratori designati dell’attuazione delle misure di pronto soccorso, che devono frequentare un apposito corso di formazione sono contenuti nell’allegato di cui al precedente capitolo 2. 10.2. SORVEGLIANZA SANITARIA Come chiarisce la C.M. 119/99 alla lettera “E”, non essendo presenti attività lavorative particolarmente rischiose, la sorveglianza sanitaria non è prevista. 10.3. STATISTICHE DEGLI INFORTUNI Anno N° lavoratori (1) Ore lavorate (2) N° Infortuni (3) Durata totale (4) Indice incidenza (5) Indice frequenza (6) Indice gravità (7) 2007 2008 2009 2010 2011 Note: 1) media aritmetica tra il numero dei lavoratori in forza al 1° gennaio e quello dei lavoratori in forza al 31 dicembre dello stesso anno (N.B. sono compresi gli alunni) 2) totale delle ore lavorate nell’anno, esclusi gli interventi dei medici convenzionati esterni: si è assunto un monte-ore annuo per i docenti pari a n. 800 ore (37 settimane x 22/23 h/sett), per il personale ATA pari a n. 1600 ore (44 settimane x 36 h/sett), per gli alunni pari a n. 1000 ore (33 settimane x 30/33 h/sett) 3) sono quelli con assenza superiore a 3 giorni e che devono essere annotati nell’apposito registro; 4) totale delle giornate complessive di assenza dal lavoro per gli infortuni di cui al punto (3); 5) calcolate secondo la formula: N° infortuni x 1.000/N° lavoratori anno; 6) calcolate secondo la formula: N° infortuni x 1.000.000/N° ore lavorate; 7) calcolate secondo la formula: N° gg. Durata totale x 1.000./N° ore lavorate; 50 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 11 MACCHINARI ED ATTREZZATURE Durante le attività non vengono utilizzate macchine propriamente dette o attrezzature che possono comportare rischi di infortunio. Gli strumenti didattici sono costituiti da televisori, video-registratori, personal computers, episcopio, fotocopiatore, cioè attrezzature elettriche in genere di nuova costruzione e quindi presumibilmente conformi alle norme vigenti. In ogni caso l’uso degli strumenti è inibito agli alunni senza un’adeguata assistenza da parte del personale. Qui di seguito vengono riportate le schede di sicurezza delle attrezzature utilizzate nelle diverse attività lavorative, con relativi Rischi, misure di prevenzione e raccomandazioni e DPI da utilizzare. ASPIRAPOLVERE DESCRIZIONE RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO Inalazione di Probabile Lieve BASSO polveri e fibre 3 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione: Generale · L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V D.Lgs. 81/08) Elettrocuzione · L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08) · Assicurarsi dell'integrità dei collegamenti elettrici della macchina DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : Mascherina Facciale Filtrante UNI EN 149 Durante le operazioni 51 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie FAX DESCRIZIONE ATTREZZATURA Il fax è un servizio telefonico consistente nella trasmissione e ricezione di immagini fisse (tipicamente copie di documenti). RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Elettrici Improbabile Grave 2 BASSO Stress psicofisico Possibile Lieve 2 BASSO Irritazioni vie respiratorie Possibile Lieve 2 BASSO PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI PRIMA DELL’USO · L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V D.Lgs. 81/08) · Accertarsi che il materiale sia conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza per le apparecchiature per I'ufficio EN-60950 (norme CEI 74-2) · le apparecchiature devono essere provviste di regolare marcatura "CE" prevista dalle norme vigenti · accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina · verificare l’integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni · verificare l’efficienza dell’interruttore di alimentazione · verificare di poter assumere una posizione di lavoro adeguata · evitare di effettuare la sostituzione del toner se non si è pratici di tale operazione · l’ operazione di sostituzione del toner va effettuata con cautela e da personale esperto DURANTE L’USO · adeguare la posizione di lavoro · evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati · evitare di utilizzare o toccare l’apparecchiatura con mani umide DOPO L’USO · lasciare la macchina in perfetta efficienza in tutte le sue parti · segnalare eventuali anomalie riscontrate · provvedere ad una regolare manutenzione 52 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie MOUSE DESCRIZIONE Il mouse è un dispositivo in grado di inviare un input ad un computer in modo tale che ad un suo movimento ne corrisponda uno analogo di un indicatore sullo schermo detto cursore. È inoltre dotato di uno o più tasti ai quali possono essere assegnate varie funzioni. RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Postura Possibile Modesta 2 BASSO I I MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione: Generale · L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V D.Lgs. 81/08) Postura · Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate. In caso di impossibilità in tal senso, interrompere spesso il lavoro per rilassare la muscolatura · Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata lavorativa in ufficio · Attuare misure tecnico organizzative in modo da evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni : pause, turni,ecc. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : PERSONAL COMPUTER DESCRIZIONE Un computer, anche detto calcolatore, o elaboratore, è un dispositivo fisico che implementa il funzionamento di programmi. Tutti i computer hanno quindi bisogno di programmi. Il programma di gran lunga più importante per un computer è il sistema operativo, che si occupa di gestire la macchina, le sue risorse e i programmi che vi sono eseguiti, e fornisce all'utente un mezzo per inserire ed eseguire gli altri programmi, comunemente chiamati applicazioni o software, in contrapposizione all'hardware che è la parte fisica degli elaboratori. Tutti i computer possiedono due cose: (almeno) una CPU e (almeno) una memoria. RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Descrizione del Pericolo Elettrocuzione Postura Radiazioni Probabilità Possibile Possibile Improbabile 53 Magnitudo Grave Modesta Modesta Rischio MEDIO BASSO MOLTO BASSO 3 2 2 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione: Generale · L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V D.Lgs. 81/08) · Effettuare la corretta informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori che utilizzano in modo abituale una attrezzatura munita di videoterminale per almeno 20 ore settimanali Radiazioni · La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali · Prevedere una interruzione di lavoro di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro al videoterminale Postura · Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate.In caso di impossibilità in tal senso, interrompere spesso il lavoro per rilassare la muscolatura · Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata lavorativa in ufficio · Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi. E' necessario uno spazio sufficiente che permetta ai lavoratori una posizione comoda · Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi · Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino · Predisporre sedili di lavoro montati su 5 ruote, muniti di schienale registrabile in altezza ed inclinabile secondo le esigenze proprie di ogni operatore della reception Affaticamento visivo I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee. L'immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da sfarfallamento o da altre forme d'instabilità. La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali. Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell'utilizzatore. E' possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile. Lo schermo non deve avere riflessi e riverberi che possano causare molestia all'utilizzatore DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare, quali D.P.I. con marcatura “CE”,lenti oftalmiche se prescritte. 54 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie STAMPANTE DESCRIZIONE La stampante è la periferica di uscita che trasferisce su carta, o su materiali di altra natura, le informazioni digitali contenute in un computer. RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Descrizione del Pericolo Rumore Inalazione di polveri e fibre Probabilità Magnitudo Rischio Come da valutazione specifica Probabile Lieve BASSO 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori addetti dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione: Generale · L' attrezzatura di lavoro deve essere installata, disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone (punto 1.1 Allegato V D.Lgs. 81/08) · Posizionare la stampante in ambienti opportuni Elettrocuzione · L' attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08) Inalazione di polveri e fibre · La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti, in caso di sostituzione del toner, dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : Mascherina Guanti Facciale Filtrante Antitaglio UNI EN 149 UNI EN 388,420 Durante le operazioni Guanti di protezione contro i rischi meccanici 55 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie FOTOCOPIATRICE DESCRIZIONE ATTREZZATURA Macchina da ufficio per la esecuzione di copie fotostatiche. RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Descrizione del Pericolo Elettrocuzione Radiazioni non ionizzanti Irritazioni vie respiratorie Stress psicofisico Probabilità Possibile Possibile Possibile Possibile Magnitudo Grave Modesta Lieve Lieve Rischio MEDIO BASSO M.BASSO M.BASSO 3 2 1 1 PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI PRIMA DELL’USO · accertare la stabilità ed il corretto posizionamento della macchina · verificare la disposizione del cavo di alimentazione affinché non intralci i passaggi e non sia esposto a danneggiamenti · verificare l’integrità dei collegamenti elettrici di messa a terra visibili e relative protezioni · verificare l’efficienza dell’interruttore di alimentazione · verificare di poter assumere una posizione di lavoro adeguata · verificare il corretto funzionamento del pannello che copre lo schermo · liberare l’area di lavoro da eventuali materiali d’ingombro · evitare di effettuare la sostituzione del toner se non si è pratici di tale operazione · l’ operazione di sostituzione del toner va effettuata con cautela e da personale esperto DURANTE L’USO · adeguare la posizione di lavoro · tenere sempre abbassato il pannello prima di azionare l’avvio della copiatura · evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati DOPO L’USO · spegnere tutti gli interruttori · lasciare la macchina in perfetta efficienza in tutte le sue parti · segnalare eventuali anomalie riscontrate DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE I lavoratori devono essere dotati di regolari DPI con marcatura “CE”, in particolare: Mascherina I lavoratori addetti, in caso di sostituzione del toner, dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : Mascherina Guanti Facciale Filtrante Antitaglio UNI EN 149 UNI EN 388,420 Durante le operazioni Guanti di protezione contro i rischi meccanici 56 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Qui di seguito vengono riportate le sostanze e/o preparati pericolosi utilizzati, con relativi Rischi, misure di prevenzione e raccomandazioni ed eventuali DPI da utilizzare. DETERGENTI DESCRIZIONE SOSTANZA I detergenti sono sostanze chimiche che, a determinate concentrazioni, rimuovono lo sporco (materiale estraneo indesiderato) dalle superfici. In ambiente ospedaliero i detergenti sono usati per l’igiene personale, per la pulizia dei reparti, per la lavanderia; sono spesso miscelati con i disinfettanti per cui gli effetti spesso si sovrappongono o si confondono. Si distinguono detergenti alcalini inorganici propriamente detti (soda e potassa caustica) e detergenti tensioattivi organici a loro volta distinti in: · non ionici (esteri poliglicolici, eteri poliglicolici, ammine e ammidi poliglicoliche); · anionici (esteri solfonici, derivati alchilsolfonici, ecc.); · cationici, aventi anche spiccata azione disinfettante (ammine e ammidi, sali di ammonio quaternario, sali di basi eterocicliche azotate, sali di basi non azotate, ecc.); · anfoliti. I tensioattivi organici agiscono abbassando la tensione superficiale dei liquidi permettendo in questo modo un elevato effetto bagnante e penetrante nel substrato da lavare, l’emulsionamento dei grassi con l’acqua e quindi la detergenza. Ad essi vengono aggiunte molte altre sostanze complementari (solventi, silicati, fosfati, metasilicati, enzimi, solfonati, ecc.) che conferiscono caratteristiche particolari, soprattutto per favorire il distacco e l’emulsionamento dello sporco sia grasso che proteico. 57 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del pericolo Irritazioni e causticazioni Probabile Modesta MEDIO Intossicazioni acute Possibile Modesta MEDIO Intossicazioni croniche Possibile Modesta MEDIO Allergie Improbabile Grave MEDIO In generale l’uso di queste sostanze pur rappresentando un rischio per tutti gli operatori, è maggiore soprattutto per il personale ausiliario. La patologia da detergenti riguarda soprattutto la cute e consiste in dermatiti irritative e allergiche localizzate soprattutto alle mani, ai polsi, agli avambracci; molti detergenti, infatti, contengono sali di cromo e/o nichel provenienti dal ciclo produttivo. PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI Fondamentale risulta la scelta di detergenti di semplice composizione senza l’aggiunta di coloranti o profumi, ed il loro corretto utilizzo. Importante, inoltre, l’abbigliamento del personale addetto alla pulizia che deve essere protetto da eventuali contaminazioni attraverso l’uso di dispositivi di protezione individuale quali guanti, scarpe impermeabili, ecc., ricordando che una volta utilizzati non vanno usati per altre mansioni come ad esempio la distribuzione del cibo. Nell’utilizzo di detergenti per la pulizia personale sono da evitare quelli a pH non fisiologico ad azione irritante, poichè l’irritazione della cute favorisce l’insorgenza della sensibilizzazione. Allo stesso modo devono essere evitate le pratiche di eccessiva detersione e strofinio delle mani e degli avambracci che ledono l’integrità del film idrolipidico, il quale svolge un’azione protettiva sulla cute (l’integrità del mantello cutaneo è essenziale per minimizzare il passaggio di allergeni agli strati più profondi della cute). DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Si dovranno utilizzare: · protezioni oculari · guanti · camice · mascherina Toner DESCRIZIONE RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Descrizione del Pericolo Inalazione di polveri e fibre Probabilità Probabile Magnitudo Lieve Rischio BASSO | MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Oltre alle misure generali di prevenzione e protezione nei confronti dei singoli Rischi individuati e riportati nella sezione specifica della relazione introduttiva, i lavoratori che utilizzeranno la presente sostanza dovranno attenersi alle seguenti istruzioni ed osservare le sottoriportate misure di prevenzione e protezione: Allergeni · Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande · Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti · Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI (D.P.I.) I lavoratori addetti alla lavorazione dovranno utilizzare i seguenti D.P.I. con marcatura “CE” : · Mascherina antipolvere (Conforme UNI EN 149) · Guanti in lattice (Conformi UNI EN 374-420) 58 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie IMPIANTO ELETTRICO CARATTERISTICHE La corrente elettrica è generata dal movimento vibratorio degli elettroni, il cui flusso di carica negativa percorre il conduttore in un certo ordine. Infatti, a seconda del tipo di corrente elettrica, si distinguono: · correnti continue in cui il verso della corrente (polarità) non muta nel tempo (accumulatori), · correnti alternate, nelle quali la direzione muta periodicamente a intervalli di tempo regolari e costanti (rete domestica, industriale, stradale), · correnti impulsive per scariche elettrostatiche o da condensatore. A parità di tensione le correnti alternate possiedono un'attività lesiva superiore a quella continua. Ogni fenomeno elettrico è caratterizzato dalla forza motrice che lo produce (volt), dall'intensità (ampére), dalla sua frequenza (hertz) e dalla resistenza opposta dal conduttore che esercita una specie di attrito al movimento degli elettroni (ohm). L'intensità della corrente elettrica è la caratteristica che ne determina in misura maggiore la lesività. Oltre ai normali impianti elettrici fissi per l'erogazione di illuminazione ed energia è molto diffuso, sia nel servizi ambulatoriali che nei reparti di degenza, l'uso quotidiano a scopo diagnostico e terapeutico di apparecchiatura e strumentazioni elettrificate. RISCHI Il mancato rispetto delle norme di sicurezza riguardanti gli impianti elettrici oppure l'uso scorretto delle apparecchiature a questi collegate possono essere fonte di pericolo da elettricità per operatori e pazienti. Gli effetti della corrente elettrica sull'organismo umano dipendono da una serie di fattori fra di loro correlati: · intensità della corrente, · resistenza elettrica del corpo umano, · tensione della corrente, · frequenza della corrente, · durata del contatto, · tragitto percorso dalla corrente. I rischi elettrici in ambito sanitario consistono in: rischi da macroshock conseguenti al passaggio attraverso la cute di correnti elettriche provenienti da apparecchiature elettrificate. rischi da microshock quando correnti elettriche di minime intensità vengono condotte all'interno del corpo umano da sonde, cateteri, elettrodi dotati di proprietà conduttrici. L'attraversamento della corrente nell'organismo produce effetti variabili per gravità e conseguenze direttamente proporzionali all'intensità della corrente. Le scariche elettriche più lievi (da 0,9 a 1,2 mA) determinano solamente una sensazione di formicolio nel punto di contatto (soglia di percezione della corrente). Le scariche di media intensità (da 5 a 25 mA) provocano contrazioni muscolari e crampi dolorosi localizzati. Le scariche più intense (da 25 a 80 mA) provocano tetania muscolare generalizzata che, se prolungata dal contatto col conduttore, può provocare la morte per asfissia. Le scariche decisamente pericolose sono quelle che hanno intensità compresa tra 80 mA e 3 A e che attraversano il cuore; esse infatti determinano fibrillazione ventricolare o altri gravi disturbi del ritmo cardiaco. Le scariche ancora più intense (da 3 a 8 A) deprimono le funzioni nervose e paralizzano i centri bulbari con arresto cardiorespiratorio. Va infine ricordato che l'elettricità può causare, per effetto elettrotermico (produzione di calore al passaggio della corrente), delle ustioni che anche se limitate per estensione possono avere prognosi riservata per le complicanze tardive durante il loro decorso. 59 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE La prevenzione degli infortuni elettrici è principalmente tecnica. Si deve, infatti, provvedere all'isolamento dei conduttori e alla loro protezione; si devono approntare efficaci sistemi di messa a terra che con il loro funzionamento scarichino la corrente al suolo prima che possa venire a contatto con il corpo umano. La prevenzione tecnica degli infortuni da microshock, oltre all'applicazione delle norme di impiantistica generali, prevede un rigoroso controllo di tutti i collegamenti elettrici delle apparecchiature. La prevenzione medica è basata da un lato sulla formazione dei lavoratori circa i provvedimenti immediati da adottare in caso di infortunio elettrico (primo soccorso, manovre rianimatorie), dall'altro sugli accertamenti preventivi da attuare per la selezione del personale da adibire a lavori nel settore elettrico. ILLUMINAZIONE ATTIVITA’ INTERESSATE Tutte le attività devono essere illuminate naturalmente o artificialmente in maniera da assicurare una sufficiente visibilità. CARATTERISTICHE DI SICUREZZA in tutti i luoghi di lavoro, di sosta e di passaggio occorre assicurasi che esista un adeguato livello di illuminazione, naturale o artificiale, diffuso e/o localizzato, proporzionato alla situazione ambientale e alla lavorazione da eseguire; le aree di azione delle macchine operatrici, dei mezzi di trasporto, di sollevamento e delle operazioni manuali, i campi di lettura e di osservazione degli organi e degli strumenti di controllo, di misura o di indicatori in genere e ogni altro luogo o elemento o segnalazione che presenti un particolare rischio o richieda una particolare attenzione, devono essere illuminati in maniera adeguata alla situazione operativa; se del caso, deve essere disposto un sistema di illuminazione sussidiaria e/o di emergenza da attivare in caso di necessità nella organizzazione del lavoro occorre tener conto delle fonti di luminosità, artificiali e non, anche in funzione delle possibili condizioni ambientali al fine di evitare abbagliamenti o disturbi visivi; le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza; negli ambienti lavorativi sotterranei (gallerie, pozzi, etc.) i lavoratori addetti devono essere dotati di appositi mezzi di illuminazione portatili. Negli stessi ambienti i posti di lavoro e di passaggio devono essere illuminati con mezzi ed impianti indipendenti dai mezzi di illuminazione individuali portatili CAPITOLO 12 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI I Dispositivi di Protezione Individuale sono messi a disposizione dal Datore di Lavoro. Il Datore di Lavoro attua le disposizioni concernenti i D.P.I. dandone la dovuta informazione agli addetti al S.P.P. che, a loro volta, dovranno attuarle sia in direzione dei Preposti, sia dei Lavoratori. L’art. 40 del D.Lgs 626/94 definisce esattamente cosa si intenda per dispositivi di protezione individuale (DPI) e precisa le esclusioni. Si fa osservare che tra le esclusioni vengono indicati gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi; tuttavia, qualora tali indumenti svolgano la funzione di protezione da rischi specifici o generici, dalla legge si evince chiaramente che in tal caso anch’essi sono da considerare DPI. Nell’art. 41 viene ribadito che l’impiego del DPI è subordinato alla verifica del fatto che il rischio non può essere in alcun modo evitato o ridotto attraverso l’adozione di altri sistemi di prevenzione e di protezione. E’ quindi chiaro che il datore di lavoro deve essere in grado di poter dimostrare, anche attraverso l’esibizione della specifica documentazione, che la valutazione dei rischi e la conseguente individuazione delle misure preventive (art. 4) ha escluso la fattibilità di altri interventi. Occorre cioè aver completato un primo percorso di valutazione seguito dall’adozione o dalla previsione d’efficacia o dalla verifica d’efficacia di misure tecnico-organizzativo-procedurali ed aver rilevato che permangono ulteriori rischi. I DPI sono dunque obbligatori quando il rischio non può essere evitato o ridotto in termini di accettabilità. La locuzione “sufficientemente ridotto”, adottata dal legislatore, risulta tuttavia di non facile interpretazione ed applicabilità. 60 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie I riferimenti sull’opportunità di utilizzare i DPI (e quali tipi) possono essere desunti dall’elenco (indicativo e non esauriente) delle attività riportate nell’Allegato V del D.Lgs 626/94. Nell’allegato 12 sono contenute le indicazioni previste dalle case costruttrici in attuazione delle disposizioni concernenti i D.P.I. dandone la dovuta informazione al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che, a sua volta, dovrà attuarle sia in direzione dei Preposti, sia dei Lavoratori. 12.1. INDIVIDUAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DA ADOTTARE IN FUNZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO PRESENTI FORNITI AL PERSONALE IN BASE ALLE MANSIONI ED AI COMPITI AFFIDATI O DA ESEGUIRE Fattore di rischio: microclima DPI Giacche guanti impermeabili Casi di applicabilità e protezione offerta Casi in cui i lavoratori siano esposti a basse temperature o alle intemperie (lavori all'aperto, accesso a celle frigorifere, lavoro in locali non riscaldati per problemi di deperibilità delle merci) Fattore di rischio: elettrico DPI guanti isolanti scarpe con suole isolanti pedane isolanti Casi di applicabilità e protezione offerta Operazioni di manutenzione o intervento su impianti con possibile contatto con parti in tensione. Questi DPI servono a contenere il rischio di folgorazione Fattore di rischio: incendio DPI caschi di protezione guanti ignifughi autorespiratore maschere con filtro Casi di applicabilità e protezione offerta Sono dispositivi di protezione base per gli addetti alla lotta antincendio, da prevedersi sicuramente in attività a medio rischio di incendio Sono protezioni delle vie respiratorie da prevedere per gli addetti antincendio quando possano svilupparsi con più probabilità vapori tossici, ad esempio per la presenza di sostanze chimiche (in questo caso esiste sulla scheda tossicologica l'indicazione del tipo di protezione più idonea.) Fattore di rischio: chimico-fisico DPI Soprascarpe usa e getta Grembiuli, camici di protezione Guanti usa e getta Guanti resistenti alle aggressioni chimiche Occhiali antischizzo Occhiali dotati di filtro per radiazioni infrarosse, visibili o UV Casi di applicabilità e protezione offerta Da mettere in caso di accesso a zone con possibile contaminazione del pavimento da parte di agenti biologici, radioattivi ecc., devono essere tolte in apposita zona di "decontaminazione" Attività ove può esservi contatto tra il corpo e l'agente, possono essere resistenti ad un particolare agente chimico o avere una funzione anticontaminazione simile a quella delle sovrascarpe Possono essere indicati per l'uso di sostanze irritanti, contro il rischio di contaminazione della cute da parte di agenti biologici o sostanze radioattive Proteggono contro il contatto da sostanze corrosive, il materiale più idoneo è riportato sulle schede tossicologiche Riparano dagli schizzi di sostanze chimiche irritanti, corrosive o caustiche (ad esempio in operazioni di travaso) o dal contatto con agenti biologici che possono infettare tramite il contatto con le mucose oculari Servono a schermare l'occhio da radiazioni dannose, il filtro va scelto in funzione della lunghezza d'onda a cui si può essere esposti. 61 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Mascherine antipolvere Maschere con filtro Cuffie antirumore Tappi Da utilizzare per la protezione dall'inalazione di polvere o particolato, sono inutili come protezione da fumi o vapori Servono a proteggere da fumi o vapori, il tipo di filtro deve essere scelto in funzione della sostanza a cui si può essere esposti. In genere l'informazione è ottenibile dalla scheda tossicologica. Limitano l’esposizione al rumore 12.2. MODALITA’ DI ACQUISTO E DI CONSEGNA I D.P.I. vengono ordinati direttamente dal Datore di Lavoro o possono essere direttamente acquistati da altre persone autorizzate per gli acquisti su precise disposizioni del Datore di Lavoro che ne indica la ditta e ne riceve regolare scontrino di acquisto o fattura per la successiva quietanza. I D.P.I. acquistati vengono utilizzati dai lavoratori e la loro consegna viene effettuata con indicazione su un apposito foglio contenente la descrizione dei D.P.I., data di consegna e firma per ricevuta. I D.P.I. sono personali ed i lavoratori, dopo il loro acquisto, devono essere informati o attraverso una attenta lettura delle istruzioni o formati al loro uso da parte del Datore di Lavoro. I D.P.I. devono essere tenuti, a cura del lavoratore, sempre in buono stato ed in perfetta manutenzione. Compete al lavoratore la segnalazione di eventuali difetti, eventuali anomalie, ecc. 62 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 13 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Per movimentazione manuale dei carichi si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico fatte da uno o più lavoratori. Vengono incluse anche le azioni del sollevare e deporre, spingere e tirare. In generale sono contemplate tutte le azioni di trasporto o sostegno che, per la natura del carico o per le particolari caratteristiche sfavorevoli dal punto di vista ergonomico possano presentare, tra l’altro rischi di lesioni dorso-lombari. Le lesioni in oggetto sono lesioni a carico delle ossa, dei muscoli, dei tendini, del sistema nervoso e vascolare del tratto dorso-lombari. II datore di lavoro ha tra i suoi obblighi quello di: adottare tutte le misure organizzative e procedurali e ricorrere all’uso di attrezzature meccaniche per evitare la movimentazione manuale dei carichi. Qualora sia impossibile evitare la movimentazione manuale del carichi, deve: 1. adottare misure organizzative 2. fornire strumenti di lavoro adeguati 3. fornire i mezzi di protezione personale necessari affinché siano ridotti i rischi e l’attività risulti quanto più possibile sicura e sana. 4. fornire alle persone interessate un’adeguata informazione sui rischi connessi con l'attività e sulle corrette procedure di lavoro. Valori limite dei pesi movimentabili a mano: Età 15-18 anni: maschi 20 kg, femmine 15 kg. Età maggiore di 18 anni: maschi 30 kg, feminine 20 kg. NORME DI COMPORTAMENTO DA SEGUIRE DURANTE LE OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI. In caso di sollevamento e trasporto del carico: Flettere le ginocchia e non la schiena Mantenere il carico quanto più possibile vicino al corpo Evitare i movimenti bruschi o strappi Nel caso si movimentino scatole, sacchi, imballaggi di vario genere, verificare la stabilità del carico all'interno, per evitare sbilanciamenti o movimenti bruschi e/o innaturali Assicurarsi che la presa sia comoda e agevole Effettuare le operazioni, se necessario, in due persone. In caso di spostamento dei carichi: Evitare le rotazioni del tronco, ma effettuare lo spostamento di tutto I corpo Tenere il peso quanto più possibile vicino al corpo. In caso di spostamento di mobili o casse: Evitare di curvare la schiena in avanti o indietro; è preferibile invece appoggiarla all’oggetto in modo che sia verticale e spingere con le gambe. In caso di sistemazione di carichi su piani o scaffalature alte: Evitare di compiere i movimenti che facciano inarcare troppo la schiena, qualora non si arrivi comodamente al ripiano, utilizzare una scala. Le disposizioni per la movimentazione manuale dei carichi sono messe a disposizione dal Datore di Lavoro. 63 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Nella scuola in esame, comunque, la movimentazione manuale dei carichi viene compiuta solo di rado e in tal caso, qualora siano da sollevare occasionalmente anche carichi gravosi (attrezzi, arredi, pacchi di documenti), di peso superiore a 30 kg per gli uomini, 20 kg per donne ed adolescenti maschi, 15 kg per adolescenti femmine è stata adottata ogni misura tecnica, organizzativa, procedurale, informazione e formazione che possa eliminare o anche solo ridurre i rischi per la salute. Se si movimentano pesi compresi tra 3-30 kg.(maschi) e 3-20 kg. (femmine), in modo non occasionale (>1 sollevamento/ora) si sono calcolati gli indici di sollevamento, secondo metodi validati, (NIOSH, INRS, ecc.) oltre all’adozione delle misure di cui sopra. L'organizzazione del lavoro permette, inoltre, a tutto il personale di intervallare periodi di lavoro in piedi e periodi di lavoro seduti. 64 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 14 VIDEO TERMINALI In seguito all’entrata in vigore della legge 29 dicembre 2000, n.422, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2001, con l’art. 21 sono state apportate modifiche al decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, Titolo VI, in tema di sicurezza e salute dei lavoratori addetti ad attrezzature munite di videoterminali. Le innovazioni hanno significativamente ampliato le modalità di espletamento della sorveglianza sanitaria, comportano notevoli riflessi sull’organizzazione del lavoro nella scuola e sulle modalità di adempimento delle prestazioni L’art.21, che modifica la lettera c) dell’art.51 del D.Lgs.626/94, definisce l’addetto all’uso di attrezzature munite di videoterminali colui che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art.54, e non più il lavoratore che utilizza dette attrezzature per almeno quattro ore consecutive giornaliere per tutta la settimana lavorativa, come disposto dalla normativa precedente. Le modifiche apportate all’art.55 in tema di sorveglianza sanitaria coinvolgono tutti i lavoratori, ai fini del controllo oftalmologico. Le modifiche introdotte hanno richiesto un riesame dei profili organizzativi e delle procedure aziendali nonché i necessari adempimenti conseguenti alle innovazioni intervenute. E’ stata quindi aggiornata la valutazione del rischio, individuando ed attuando adeguate misure di prevenzione e protezione attraverso le seguenti azioni: La programmazione ed attuazione delle visite oftalmologiche preventive e periodiche per i soggetti non rientranti in precedenza nel campo di applicazione della normativa; l’elaborazione di un piano specifico di informazione e formazione di detti soggetti e la sua applicazione (art.56). Visita medica oftalmologica biennale per tutto il personale, sottoposto a visita oculistica e dichiarato idoneo con prescrizioni particolari. Visita medica oftalmologica quinquennale per tutto il personale che abbia compiuto i cinquanta anni di età Visita medica oftalmologia a richiesta dei singoli dipendenti Non è presente un programma sanitario in quanto il personale dipendente, docenti ed amministrativi, e gli alunni, in media, operano con videoterminali o personal computer per non più di 18 ore nell’arco della settimana durante l’anno scolastico, per merito della buona organizzazione del lavoro. 65 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documentoo di Valutazionee dei Rischi – Revisione R Edificci Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PPIGNATELLI”” - Grottaglie CAPITOL LO 15 AGENTII CANCE EROGEN NI Per la valuutazione del rischio chee, in questo caso, dovreebbe anche misurare l’eesposizionee agli agentii cancerogenni sono staate richiestee informaziioni all’Entte proprietaario dell’im mmobile perr eventualee presenza ddi manufatti contenenti amianto. E’ risultatoo che non sono s utilizza ate nella scuuola sostan nze cancerog gene, tant’èè che l'edifiicio – comee s’è detto – è stato cattalogato dalll'A.S.L. TA A, Dipartim mento di preevenzione, ccome edificio di classee "A" (Edificcio scolasticco non conttenente amiaanto). Nella scuoola non rissultano effeettuati trattaamenti di sostanze caancerogene;; é inoltre imposto e rispettato, in tutti i suooi locali, il divieto d di fuumare. LO 16 CAPITOL AGENTII BIOLOGICI Agente bioologico: quualunque microrganism m mo, anche se geneticaamente moddificato, ch he potrebbee provocare infezioni, allergie a o inttossicazionii. Microrganismo: qualuunque entitàà microbioloogica che può p riprodurrsi o trasferrire materialle genetico:: batteri, funnghi, virus, parassiti, p co olture cellullari. Gli agenti bbiologici soono suddivissi nei segueenti quattro gruppi: 1. agente bbiologico deel gruppo 1: ha poche pprobabilità di d causare malattie m in ssoggetti umani e si puòò contrasttare con effi ficaci misuree di prevenzzione e/o di cura. 2. agente bbiologico del d gruppo 2: 2 può caussare malattie in soggettti umani; è alquanto improbabilee che si ppropaghi nelle comunittà, ma si puuò contrastaare con efficcaci misuree di prevenzzione e/o dii cura (add es.: virus del d morbillo o). 3. agente bbiologico deel gruppo 3: può causar are gravi maalattie in sog ggetti umanni; può propagarsi nellee comunittà ma si puuò contrastaare con effficaci misurre di prevenzione e/o di cura (ad d es.: viruss dell'epaatite C). 4. agente bbiologico del d gruppo 4: può, di norma, cau usare gravi malattie inn soggetti umani; u puòò presentaare un elevvato rischio di propagaazione e di norma non n si disponee di efficaci misure dii prevenzzione e/o di cura (ad es.: virus Eboola). Il rischio bbiologico, nonostante n quanto si ssia portati a pensare, può p essere presente in n numerosee attività. Diifatti, il D.L Lgs. 626/19 994 nell’all egato IX (ccome ripresso nel D.Lggs 81/2008)) riporta unn elenco eseemplificativo e non co ompleto di attività chee possono comportare c la presenzza di agentii biologici, e che sono: 1. Attivitàà in industriee alimentarii; 2. Attivitàà nell'agricolltura; 3. Attivitàà nelle quali vi è contattto con anim mali e/o con prodotti di origine anim male; 4. Attivitàà nei servizi sanitari, co omprese le uunità di isolamento e po ost mortem;; 5. Attivitàà nei laborratori cliniici, veterinnari e diag gnostici, esclusi i laaboratori di d diagnosii microbiiologica; 6. Attivitàà in impiantii di smaltim mento rifiuti e raccolta di d rifiuti speeciali potenzzialmente in nfetti; 7. Attivitàà negli impiaanti per la depurazione d e delle acquee di scarico. Segnale di rischio biologico b 66 R. S. P. P. Ing.. Casieri Raffaelee Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Rischi La classificazione dei diversi agenti biologici nelle quattro classi è stata effettuata in funzione della loro pericolosità, sia per la salute dei lavoratori che per quella della popolazione generale. La pericolosità di un agente biologico è valutata in base alla sua: infettività: capacità di un microrganismo di sopravvivere alle difese dell'organismo ospitante e di replicarsi all'interno; patogenicità: capacità di un microrganismo di produrre malattia a seguito di infezione trasmissibilità: capacità di un microrganismo di essere trasmesso da un soggetto portatore ad uno non infetto; neutralizzabilità: disponibilità di misure di profilassi per prevenire la malattia o terapeutiche per curarla Con il termine di virulenza si indica l'insieme delle caratteristiche di infettività e patogenicità. I rischi biologici ai quali è potenzialmente esposto un lavoratore sono sintetizzabili in: infezione; effetti allergici; effetti tossici. L'esposizione di un lavoratore ad un rischio biologico si può avere attraverso le seguenti modalità: per contatto diretto con l'agente; per effetti allergici e/o tossici dovuti a sostanze liberate dall'agente biologico, senza che sia avvenuto il contatto con lo stesso. Il contatto diretto può avvenire nei seguenti modi: ingestione/aspirazione di gas; rovesciamento di liquidi contenenti l'agente biologico; introduzione nell'organismo attraverso ferite. Prevenzione L’allontanamento da scuola dei bambini affetti da malattie infettive e’ una misura preventiva che mira a diminuire i casi secondari nella comunità. A livello internazionale esistono numerose linee guida sui periodi di allontanamento scolastico [Guidance for infectioncontrol in schools. CDR Weekly 1999;9: 269. Hale CM, Polder JA. TheABCsofsafeandhealthy child case: a handbook for child care providers. Atlanta: Centers for diseasescontrol and prevention; 1996]; in Italia le raccomandazioni in tema di isolamento degli scolari sono contenute nella circolare del ministero della Sanità n°4 del 13 marzo 1998. [Misure di profilassi per esigenze di sanità pubblica] 67 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documentoo di Valutazionee dei Rischi – Revisione R Edificci Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PPIGNATELLI”” - Grottaglie 1. Richersson M, Ellim man D, Ma aguire H, ett al. Pediatric Infect Dis D J 2001; 20: 380-91. Non sono utilizzate, comunquee, nella scu uola sostan nze che po ossano far ipotizzare un rischioo biologico. 68 R. S. P. P. Ing.. Casieri Raffaelee Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Nel Documento di Valutazione dei Rischi occorre analizzare il rischio biologico, con quanto previsto dalla Legge regionale 23 dicembre 2008 n. 45; come richiamato dalle note del Ministero della pubblica istruzione - Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia - Direzione Generale UFFICIO I - Pianificazione, Programmazione e Integrazione delle Politiche Formative - Prot. nn. 1009 del 06 febbraio 2009 e 1451 del 18 febbraio 2008 (refuso 2009) e aventi oggetto “Norme per la prevenzione della diffusione di malattie infettive (art.34 Legge Regione Puglia 16.4.2007, n.10, come sostituito dall’art.10 della Legge regionale 23.12.2008, n.45).” Nella stessa nota si legge: “le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado: a) devono prevedere la redazione del documento di valutazione del rischio ai sensi dell’articolo 28 e seguenti del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, da cui deve risultare la periodicità per l’esecuzione e lo svolgimento delle operazioni di cui al comma 2 (comma 1); b) devono comunque provvedere almeno una volta all’anno, e ogni qualvolta sia necessario, all’ispezione e al controllo igienicosanitario dei sistemi di condizionamento dell’aria e di ventilazione, dei sistemi di distribuzione e di raccolta idrica e degli ambienti (refuso agenti) in generale di cui all’allegato XLVI del d.lgs. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni. Le risultanze di dette attività devono essere riportate su apposito registro delle manutenzioni a disposizione degli organi di vigilanza (comma 2). Rispetto al precedente testo normativo, si evidenzia che è stato eliminato l’obbligo della sanificazione trimestrale, nonché l’inciso “a proprie spese” riferito al complessi degli adempimenti di cui all’art. 34 Legge Regione Puglia 16.4.2007, n.10, formulazione che aveva talvolta determinato un contrasto interpretativo tra l’Amministrazione scolastica e gli Enti locali territoriali. Alla luce del nuovo quadro normativo, si ritiene, pertanto, che faccia capo alle istituzioni scolastiche, oltre all’adeguamento del documento di valutazione del rischio, la tenuta del registro delle manutenzioni a disposizione degli organi di vigilanza. Relativamente agli adempimenti di cui al 2° comma del novellato art. 34, che fanno ovviamente capo agli Enti locali territoriali, anche sulla base delle argomentazioni già esplicitate nella precedente lettera circolare della Direzione Generale del MPI prot. n. 1451 del 12.2.2008, che qui si intende integralmente richiamata, con cui si pregavano le Amministrazioni provinciali e comunali, ciascuna per il territorio e il grado di istruzione di rispettiva competenza, di voler predisporre con la dovuta tempestività gli interventi a tal fine necessari, anche al fine di prevenire i provvedimenti sanzionatori di cui al comma 6 dell’art.34. Presso la Scuola è stato istituito il registro su cui verranno annotate tutte le manutenzioni relative alla prevenzione delle malattie infettive, di competenza del Comune di Grottaglie; la Scuola richiederà almeno una volta all’anno, e ogni qualvolta sia necessario, al Comune di Grottaglie di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria, in osservanza del comma 3 dell’art. 18 del D.Lgs. 81/2008. 69 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 17 STRESS LAVORO CORRELATO Accordo europeo dell’8 ottobre 2004 Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere considerate positive (per lo sviluppo dell’individuo stesso), ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione. Inoltre, persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute. Lo stress indotto da fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e risurre l’efficienza sul lavoro. Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal lavoro stesso. Lo stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc. I sintomi più frequenti sono : affaticamento mentale, cefalea, gastrite, insonnia, modificazione dell’umore, depressione ed ansia, dipendenza da farmaci. I fattori che causano stress possono essere : · lavoro ripetitivo ed arido · carico di lavoro e di responsabilità eccessivo o ridotto · rapporto conflittuale uomo - macchina · conflitti nei rapporti con colleghi e superiori · fattori ambientali (rumore, presenza di pubblico...) · lavoro notturno e turnazione Si provvederà alla tutela, in particolare, della salute psichica lesa o messa in pericolo dalla cattiva organizzazione delle risorse umane, la tutela del rischio specifico da stress lavorativo di una particolare categoria di lavoratori che in ragione delle peculiarità della prestazione lavorativa sono i soggetti più esposti alla sindrome in esame. Verranno effettuati adeguati controlli periodici sui lavoratori, in quanto solo attraverso i singoli controlli è possibile acquisire quelle conoscenze sulla base delle quali il datore di lavoro è in grado evitare il rischio specifico dello stress lavorativo (ad esempio non assegnare turni notturni una persona che ha già manifestato e magari curato sindromi depressive) con una diversa organizzazione del personale, secondo il normale criterio del prevedibile ed evitabile. Ai tradizionali fattori di rischio inoltre si affiancano oggi "nuovi fattori", legati al rapporto persona-lavoro, agli aspetti relazionali e motivazionali, alla disaffezione, all'insoddisfazione, al malessere collegato al ruolo del singolo lavoro, alle relazioni con i colleghi ed i capi, alle vessazioni morali e sessuali, al rapporto con le tecnologie e con le loro continue evoluzioni. Il fenomeno del disagio lavorativo sta assumendo sempre maggiore rilevanza ed esprime il cedimento psicofisico del lavoratore-lavoratrice nel tentativo di adattarsi alle difficoltà del confronto quotidiano con la propria attività lavorativa. Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi di natura fisica e mentale quando le pressioni e le richieste diventano eccessive e assillanti, con effetti negativi per i lavoratori e le aziende. Lo stress dipende dal contesto di lavoro (organizzazione, ruolo, carriera, autonomia, rapporti interpersonali) e dal contenuto del lavoro (ambiente, attrezzature, orario, carico-ritmi, formazione, compiti). Esso si può prevenire attraverso una valutazione del rischio simile a quella applicata a tutti gli altri rischi sul posto di lavoro, coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici e i loro rappresentanti, gli RLS. II mobbing produce stress e lo stress facilita l'insorgere di situazioni di mobbing. E' importante distinguerli, perché diverse sono le cause e diversi i rimedi. In particolare il mobbing si configura come l'insieme di azioni personali e impersonali aggressive, violente, ripetute, immotivate, individuali o di gruppo che incidono in modo significativo sulla condizione emotiva e psicofisica di un individuo o di un gruppo di individui. MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE Verrà data ai singoli lavoratori la possibilità di scegliere le modalità di esecuzione del proprio lavoro; Si cercherà di diminuire il più possibile l’entità delle attività monotone e ripetitive; Verranno aumentate le informazioni concernenti gli obiettivi; 70 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Sarà sviluppato uno stile di leadership; Si eviteranno definizioni imprecise di ruoli e mansioni. Verranno distribuiti/comunicati efficacemente gli standard ed i valori dell’organizzazione a tutti i livelli organizzativi, per esempio tramite manuali destinati al personale, riunioni informative, bollettini; Si farà in modo che gli standard ed i valori dell’organizzazione siano noti ed osservati da tutti i lavoratori dipendenti; Si provvederà al miglioramento della responsabilità e della competenza del management per quanto riguarda la gestione dei conflitti e la comunicazione; Si stabilirà un contatto indipendente per i lavoratori; Verranno coinvolti i dipendenti ed i loro rappresentanti nella valutazione del rischio e nella prevenzione dello stress lavoro-correlato. - RISCHIO MOBBING VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE ASPETTI ANALIZZATI Raccolta di dati sulla presenza / assenza del problema RISCHI E PERICOLI MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE Valutazione di conflitti latenti e/o valutazione Coinvolgimento Lavoratori artefatta e R.L.S. (ipo/iper) LIVELLO RISCHIO PROGRAMMAZION E INTERVENTI Inesistente nessuna Elementi organizzativi e gestionali dell’ambiente di lavoro Destabilizzazione organizzativa delle equità di classi, dei servizi di segreteria e di quelli di pulizia e custodia Condivisione scelte organizzative – team docenti- rispetto capacità professionali per carichi di lavoro ATA Inesistente Sollecitazione – costruzione codici di comportamento condivisi Partecipazione alle iniziative in ambiente lavorativo opzionali/aggiuntive, sociali Isolamento; etero / autoeclusione dalle attività Coinvolgimento anche su autosegnalazione e diffusività incarichi Basso Colloqui su spazio lavorativo Inesistente nessuna Basso Colloqui, osservazione ripetuta del contesto Dinamiche relazionali improntate alla provocazione e reiterate puntualizzazioni in negativo in pubblico e/o in privato Disturbi da disadattamento Distima del sé; stress Offertà possibilità di da contenimento ansia, intervento e/o nelle sedi irritabilità, frustrazione collegate e/o ascolto o e diminutio dignità supporto in contesto privato professionale Le situazioni di sofferenza imputate dal lavoratore al contesto lavorativo si iscrivono invece in personale difficoltà relazionale. Calo significativo della produttività Favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori. Promozione del lavoratore con il conferimento di incarichi gratificanti 71 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie - RISCHIO BURNOUT VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE RISCHI E PERICOLI MISURE ADOTTATE LIVELLO RISCHIO INTERVENTI DA PROGRAMMARE Carico di lavoro Sovraccarico eccessivo oltre le capacità Contenimento nei limiti contrattuali-miglioramento qualitativo Individuazione iniziative concordate. Bilanciamento attività Inesistente nessuna Assenza controllo e ambiente caotico Stress per impossibilità controllo degli accadimenti Schemi organizzativi a maglie larghe con assunzioni collegiali gli impegni Inesistente nessuna Valorizzazione professionale -percezione Senso di inefficacia e scarsa autovalutazione Autosegnalazione per incarichi Riconoscimenti ergonomici con fondo istituto Basso Forme di gratificazione condivise Valori significativi Stress per non coincidenza valori personali a quelli dell’istruzione, con conseguenti azioni che sono contrarie a quelle che si vorrebbero fare Individuazione collegiale di missione e visione Inesistente nessuna ASPETTI ANALIZZATI Costituire gruppi di lavoro per ridimensionare le aspettative-sentirsi meno soli e condividere lo stress Aspettative di lavoro Sentimento di frustrazione per mancata realizzazione Socializzazione delle esperienze più attinenti al piano delle realtà-gruppo di lavoro. Basso Percezione senso di giustizia sociale Diminuzione della volontà di fare e collaborare Individuazione criteri per assegnazione cariche di lavoro dovuti e opzionali Inesistente Procedure e criteri palesi e con la maggior condivisione possibile NOTE PER LE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA La tutela della salute lavoratrici madri attraverso l’eliminazione o riduzione dell’esposizione a fattori di rischio professionali per le gravide , per l’embrione ed il feto, con particolare attenzione a fattori di rischio abortigeni, mutageni e teratogeni, ha comportato la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto, per le lavoratrici addette alle lavorazioni. A seguito della suddetta valutazione, sono state individuate le seguenti misure di prevenzione e protezione da adottare: Verranno modificati i ritmi lavorativi, in modo che essi non siano eccessivi e, che non comportino una posizione particolarmente affaticante. Se richiesto dal medico competente (ove presente), si predisporrà che la lavoratrice venga adibita, in via provvisoria, ad altra mansione . In caso di ulteriori prescrizioni specifiche, esse verranno indicate nelle attività lavorative oggetto della valutazione dei rischi, riportate nel seguito. Le lavoratrici addette alle rispettive mansioni ed il rappresentante per la sicurezza sono stati informati sui risultati della valutazione e sulle conseguenti misure adottate 72 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Nota L’art.12, comma 1, del D.lgs. 151/2001 ha introdotto la facoltà, per le lavoratrici dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati, di utilizzare in forma flessibile il periodo dell’interdizione obbligatoria dal lavoro di cui all’art.4 della Legge 1204/71 (due mesi prima del parto e tre mesi dopo il parto), posticipando un mese dell’astensione prima del parto al periodo successivo al parto. Per poter avvalersi di tale facoltà, la lavoratrice gestante dovrà presentare apposita domanda al datore di lavoro e all’ente erogatore dell’indennità di maternità (INPS), corredata da certificazione del medico ostetrico-ginecologo del SSN o con esso convenzionato la quale esprima una valutazione, sulla base delle informazioni fornite dalla lavoratrice sull’attività svolta, circa la compatibilità delle mansioni e relative modalità svolgimento ai fini della tutela della salute della gestante e del nascituro e, qualora la lavoratrice sia adibita a mansione comportante l’obbligo di sorveglianza sanitaria, un certificato del Medico Competente attestante l’assenza di rischi per lo stato di gestazione DIFFERENZE DI GENERE, ETA’ E PROVENIENZA DA ALTRI PAESI Studi statistici effettuati anche in altri paesi (tra cui l’“Institute for Work & Health” di Toronto) hanno evidenziato una correlazione tra genere, età e rischi. Nella fase di valutazione si è tenuto conto di tali fattori, considerando sempre le condizioni più sfavorevoli in funzione dei lavoratori effettivamente addetti alle rispettive attività lavorative oggetto delle analisi. In caso di presenza o di assunzione di lavoratori provenienti da altri paesi, si provvederà ad una più attenta verifica dei loro livelli formativi, anche in funzione delle difficoltà determinate dalla diversità del linguaggio. 73 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie CAPITOLO 18 PERSONALE E MANSIONI Le risorse umane sono direttamente coinvolti nelle diverse fasi e nei differenti aspetti previsti in questo Documento della sicurezza. La mansione rivestita e l’ambiente specifico di lavoro contribuiscono nell’evidenziazione dei rischi sul lavoro e, quindi, sulle opportune misure di sicurezza da attuare. Anche successive fasi di informazione e formazione, sia generale sia specifica, dipendono dal ruolo e dalla mansione svolta. Un apposito allegato al documento contiene l’elenco aggiornato, elaborato dall’ufficio segreteria, dei dipendenti e delle rispettive mansioni. Per praticità l’elenco può essere così suddiviso: personale docente (con mansioni specifiche dove esistono, es. addetto biblioteca, ecc.) personale non docente (con mansioni specifiche, dove esistono, es. addetto centrale termica, campo sportivo, ecc,) studenti (suddivisi per classe) L’aggiornamento dei nominativi dovrà essere consegnato al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. che ne informerà i diversi dirigenti e preposti al fine di individuare le necessità informative e formative. 18.1. LA SICUREZZA DELLE PERSONE Analisi delle mansioni correlate ai luoghi di lavoro, ai principali fattori di rischio ed alle misure di prevenzione proposte. Le principali fonti di rischio: 18.2. RISCHI LEGATI ALLA MANSIONE Affaticamento visivo Addetto alla biblioteca Impiegati amministrativi Lavoro di sportello Dermatiti irritative allergiche Addetto alla biblioteca Disturbi da stress Addetto fotocopie Custode usciere Educatore scuola materna Impiegato amministrativo Insegnante di sostegno Insegnante Esposizione a radiazioni non ionizzanti Addetto alle fotocopie Esposizione al rumore Addetto al campo sportivo Addetto alle fotocopie Lavoro di sportello Esposizione a videoterminale Impiegato amministrativo Lavoro di sportello Illuminazione Biblioteca Impiegato amministrativo Scuola Servizi igienici Impianto termico Inadeguatezza spogliatoi e servizi igienici Ausiliari Scuola 74 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Inquinamento dell’aria Addetto fotocopie Custode usciere Insalubrità della postazione di lavoro Insegnanti Microclima Ausiliario Custode Impiegati amministrativi Scuola Movimentazione manuale dei carichi Addetto sala di consultazione e biblioteca Addetto magazzino, archivio, uffici Ausiliario pulizie Ausiliario scuola Commesso e servizi ausiliari Rischio amianto Tutta la scuola Rischio biologico Addetto campo sportivo Addetto biblioteca e deposito Addetto magazzino, archivi, uffici Ausiliario scuola materna Educatore scuola materna Insegnate di sostegno Insegnanti Lavoro di sportello Rischio chimico Addetto campo sportivo Addetto fotocopie Ausiliario Insegnante Rischio commesso all’uso di macchine e attrezzature Addetto al campo sportivo Ausiliario Impiegati amministrativi Insegnante Rischio postulare Addetto alla biblioteca Addetto fotocopie Addetto magazzino, archivio, uffici Commesso, servizi ausiliari Educatore scuola materna 18.3. RISCHI NEI LUOGHI DI LAVORO Luoghi di lavoro con rischi specifici Biblioteca Spazi all’aperto Scale Servizi igienici Lavori specifici nella scuola Insegnamento Pulizie 18.4. RISCHI SPECIFICI DELLA SCUOLA Mansioni specifiche Insegnante Collaboratore scolastico 75 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Custode usciere Addetto al magazzino o archivio Movimentazione manuale dei carichi Addetto sala di consultazione e biblioteca Addetto magazzino, archivio, uffici Ausiliario pulizie Ausiliario scuola Commesso e servizi ausiliari Qui di seguito vengono riportate le singole attività di lavoro, con relativi Rischi, misure di prevenzione e raccomandazioni e DPI da utilizzare. Per le attrezzature di lavoro, per le sostanze pericolose e per eventuali opere provvisionali, occorrerà riferirsi alle allegate schede di sicurezza. 1. ATTIVITA’ DIDATTICA IN AULA DESCRIZIONE ATTIVITA’ L’attività è caratterizzata dallo svolgimento di lezioni in materie specifiche svolte dal docente che si avvale di strumenti cartacei, tra cui testi, fotocopie e dispense e, talvolta, di strumenti informatici o di attrezzature quali, ad esempio, la lavagna luminosa. Egli ha inoltre la responsabilità degli alunni durante lo svolgimento delle attività. Soprattutto nelle scuole medie e superiori, negli ultimi anni anche in alcune scuole elementari, sono stati introdotti corsi di informatica, pertanto in questi casi l’attività viene svolte in aule attrezzate in cui ciascuno studente ha a disposizione un videoterminale. Attrezzatura utilizzata Computer Lavagna luminosa Lavagna (in ardesia, plastificata….) Strumenti di uso comune per svolgere le attività didattiche (gessi, pennarelli, penne, libri, quaderni ,ecc.) Nota : per le attrezzature utilizzate attenersi alle istruzioni riportate nelle allegate schede di sicurezza. Sostanze pericolose: Gessi RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Inalazione di polveri Probabile Modesta 3 MEDIO Disturbi alle corde vocali Probabile Modesta 3 MEDIO Elettrocuzione Improbabile Grave 2 BASSO Cadute, traumatismi vari per inciampo, scivolamenti e urti Possibile Modesta 2 BASSO Incendio Improbabile Grave 2 BASSO Postura Possibile Modesta 2 BASSO Microclima Probabile Modesta 2 BASSO Allergie Possibile Modesta 2 BASSO Movimentazione manuale dei carichi Possibile Modesta 2 BASSO Rumore Come da valutazione specifica Affaticamento della vista Possibile Lieve M.BASSO 1 Stress Possibile Lieve M.BASSO 1 PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale Verifica dello stato di conservazione delle attrezzature utilizzate durante l'attività Divieto di utilizzo di utenze non a norma rispetto ai requisiti minimi di sicurezza elettrica Maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro Prevedere adeguate condizioni di illuminamento, sia come fattore di sicurezza che come fattore di igiene, attraverso una corretta potenza degli impianti e garantendo, attraverso una periodica e sistematica attività manutentiva, la costante disponibilità, specie degli impianti di emergenza Evitare di parlare continuamente per più ore consecutive, ed alternare le attività didattiche opportunamente 76 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Infezione da microorganismi · Accertarsi della corretta igiene delle aule Microclima · Predisporre adeguati sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell'aria Postura Formazione ed informazione sulle corrette posture da adottare durante lo svolgimento delle lezioni, ed in particolar modo per le attività che comportano la movimentazione dei carichi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI: Non sono da prescrivere particolari dispositivi di protezione. 2. ATTIVITA’ COLLABORATORI SCOLASTICI DESCRIZIONE ATTIVITA’ Attività di pulizia dei locali nonché di custodia e sorveglianza dei locali. svolta dal collaboratore scolastico (già bidello) che si occupa inoltre dei servizi generali della scuola ed in particolare ha compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. ATTREZZATURA UTILIZZATA Attrezzi manuali di uso comune (scope, strizzatori, palette per la raccolta, guanti, secchi, stracci, ecc.) Scale portatili Aspirapolvere SOSTANZE PERICOLOSE · Detergenti ed altri prodotti per le pulizie Nota: per le attrezzature e per le sostanze effettivamente utilizzate attenersi alle istruzioni riportate relative schede di sicurezza. RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Descrizione del Pericolo Rischio Rumore Come da valutazione specifica Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO Elettrocuzione Possibile Grave MEDIO Inalazione di polveri e fibre Probabile Lieve BASSO Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta BASSO Allergeni Improbabile Grave BASSO nelle 3 3 2 2 2 PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale · Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate Caduta dall'alto · Durante i lavori di pulizia in altezza utilizzare piattaforme a norma ed utilizzare calzature antisdrucciolo Elettrocuzione · Assicurarsi sull'integrità dei collegamenti elettrici dell'aspirapolvere · Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti, soprattutto per quelle elettriche Infezione da microorganismi · Gli addetti alle pulizie devono essere vaccinati contro l'epatite B, la TBC ed il Tetano Allergeni Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche e tossiche utilizzate Durante i lavori di pulizia attenersi alle schede tecniche dei prodotti in uso, mantenere le etichette, non usare contenitori inadeguati Per le pulizie utilizzare i prodotti meno nocivi e sostituire quelli maggiormente nocivi Adottare una scrupolosa igiene personale: abito da lavoro e pulizia frequente con le mani Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibili 77 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie Dotarsi sempre di DPI idonei nelle fasi di pulizia delle attrezzature Scegliere prodotti detergenti con pH vicini al neutro DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI Si dovranno utilizzare regolari DPI con marcatura “CE”, in particolare: 3. ATTIVITA’ RICREATIVA ALL’APERTO DESCRIZIONE ATTIVITA’ Consiste nella pausa di ricreazione durante la quale si utilizzano le attrezzature presenti, in giochi di gruppo, nonché in attività didattiche. I docenti o altro personale scolastico sono tenuti al controllo degli allievi, durante l’attività. Attrezzatura utilizzata Altalene Scivoli Giostre girevoli Attrezzi vari da gioco RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Rumore Come da valutazione specifica Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3 Microclima Probabile Lieve 2 BASSO Urti, colpi, impatti e compressioni Possibile Modesta 2 BASSO Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta 2 BASSO Infezioni Improbabile Grave 2 BASSO PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale · Maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro · Assicurarsi che il lavoro non venga svolto costantemente in condizioni di stress (tempi ridotti a causa di personale insufficiente) · Prevedere personale di riserva per coprire ferie, malattie, periodi di punta, ecc. (es. servendosi di agenzie di collocamento) · Verifica dello stato di conservazione delle attrezzature utilizzate durante l'attività ricreativa · Riporre in luogo adeguato, dopo la pausa ricreativa, tutti gli oggetti utilizzati durante la stessa Caduta dall'alto · Predisporre scivoli in blocco unico aventi la parte finale meno ripida per diminuire la velocità, bordi laterali alti almeno 10 cm, piattaforma e parapetti di sicurezza Urti, colpi, impatti e compressioni · Rimuovere gli spigoli e arrotondare i bordi; porre delle protezioni agli orli · Predisporre le attrezzature per giochi rispettando le dovute distanze di sicurezza tra di loro · Installare altaleni con seggiolini in materiale capace di assorbire colpi e con bordi arrotondati · Delimitare l'area dove è installata la giostra girevole Infezione da microorganismi · Accertarsi della corretta igiene dello spazio DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI Non sono da prescrivere particolari dispositivi di protezione. 78 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 4. ATTIVITA’ IN PALESTRA DESCRIZIONE ATTIVITA’ L’attività ginnica viene svolta nelle palestre o in alcuni casi nei giardini o nei campi sportivi di proprietà dell’istituto, questo tipo di attività è prevalentemente svolta dagli alunni delle scuole elementari e medie ed è seguita da docenti che hanno una formazione specifica. Attrezzatura utilizzata · Attrezzatura di palestra in genere · Pertiche · Cavalletti ginnici · Pedane · Funi · Pesi RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Caduta dall'alto Possibile Grave MEDIO 3 Elettrocuzione Possibile Grave 3 MEDIO Microclima Probabile Lieve 2 BASSO Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta 2 BASSO Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta 2 BASSO PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale I depositi degli attrezzi devono essere tenuti ordinatamente, devono essere dotati di idonee attrezzature per riporre materiali in sicurezza Assicurarsi, prima dell'utilizzo, dell'integrità e della perfetta efficienza di tutte le attrezzature ginniche Proteggere i corpi illuminanti e i vetri con barriere antisfondamento Dotare i locali di attrezzature idonee La presenza attenuta e costante del personale docente ed addetto alla sorveglianza impedisce l'utilizzo improprio dell'attrezzatura ed evita gli eventuali ferimenti accidentali Elettrocuzione Adeguare gli impianti elettrici in particolare per i luoghi a maggior rischio, come quelli degli spogliatoi, dei locali docce, ecc Microclima Garantire condizioni microclimatiche favorevoli migliorando il sistema di ventilazione e quello di condizionamento/riscaldamento 5. ATTIVITA’ DI PULIZIA SERVIZI IGIENICI DESCRIZIONE ATTIVITA’ Consiste nella pulizia e disinfezione di pavimenti, pareti e apparecchiature igienico-sanitarie presenti nei bagni. Attrezzatura utilizzata · secchielli di diverso colore contenenti la sostanza detergente e disinfettante da utilizzare · un secchio e relativo panno di colore rosso per superficie esterna di w.c e orinatoi · un secchio e relativo panno di colore giallo per i lavabi · un secchio e relativo panno di colore blu per porte e mensole · sistema mop per il lavaggio del pavimento · flaconi vaporizzatori · materiali di rifornimento igienico-sanitari · scala · carrello di servizio dotato di sacco per la raccolta dei rifiuti, con piano d’appoggio o vaschette per contenere i flaconi di detergenti e disinfettanti. Sostanze pericolose · detergente disinfettante · detergente disincrostante Nota: per le sostanze effettivamente utilizzate attenersi alle istruzioni riportate nelle relative schede tecniche allegate. 79 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Rumore Probabile Modesta MEDIO 3 Caduta dall'alto Possibile Grave 3 MEDIO Elettrocuzione Possibile Grave 3 MEDIO Punture, tagli e abrasioni Possibile Modesta 2 BASSO Scivolamenti, cadute a livello Possibile Modesta 2 BASSO Postura Possibile Modesta 2 BASSO Infezioni Improbabile Grave 2 BASSO Allergeni Improbabile Grave 2 BASSO PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale Predisporre idonee tabelle per intervento di primo soccorso per le sostanze adoperate Eseguire un controllo dei locali da pulire allo scopo di rilevare l'esistenza di eventuali anomalie funzionali, che, qualora sussistano devono essere prontamente comunicate al preposto Caduta dall'alto I pioli della scala dovranno risultare incastrati nei montanti. (Art.113 - D.Lgs.81/08) La scala prevedera' dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. (Art.113, comma 3, D.Lgs. 81/08) Quando la scala supera gli 8 metri verra' munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. (Art.113, comma 8 - D.Lgs. 81/08) Durante i lavori di pulizia in altezza utilizzare piattaforme a norma ed utilizzare calzature antisdrucciolo Durante l'uso della scala la stessa presenta sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il piano di accesso. Durante l'uso saltuario della scala la stessa viene trattenuta al piede da altra persona. Scivolamenti, cadute a livello Prima di iniziare il lavoro, l'operatore deve indossare l'abito da lavoro, i guanti di protezione , le calzature adeguate Elettrocuzione Assicurarsi sull'integrità dei collegamenti elettrici dell'aspirapolvere Assicurarsi dell'integrità degli attrezzi in tutte le loro parti, soprattutto per quelle elettriche Predisporre le eventuali macchine da impiegare nel programma di manutenzione giornaliera e di pulizie periodiche, con gli accessori necessari ed i relativi prodotti chimici e/o materiali d'uso, previa verifica del regolare funzionamento della macchina stessa e dell'integrità delle sue parti Infezione da microorganismi · Gli addetti alle pulizie devono essere vaccinati contro l'epatite B, la TBC ed il Tetano Allergeni · Durante l'uso di sostanze del tipo in esame devono essere adottati gli accorgimenti necessari per evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo · Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata · Durante l'uso di sostanze del tipo in esame non devono essere consumati cibi e bevande · Prevedere idonea etichettatura delle sostanze chimiche o tossiche presenti · Acquisire le schede di sicurezza delle sostanze chimiche o tossiche utilizzate · Durante i lavori di pulizia attenersi alle schede tecniche dei prodotti in uso, mantenere le etichette, non usare contenitori inadeguati · Per le pulizie utilizzare i prodotti meno nocivi e sostituire quelli maggiormente nocivi · Adottare una scrupolosa igiene personale: abito da lavoro e pulizia frequente con le mani · Nelle operazioni di pulizia utilizzare le sostanze meno tossiche e meno volatili possibili · Dotarsi sempre di DPI idonei nelle fasi di pulizia delle attrezzature · Acquisire le schede tecniche delle sostanze chimiche e tossiche utilizzate Ribaltamento Durante l'uso della scala la stessa viene vincolata con ganci all'estremità superiore o altri sistemi per evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc.. 80 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI I lavoratori che eseguiranno l'attività dovranno utilizzare regolari DPI con marcatura “CE”, in particolare: Mascherina Guanti Calzature acciale Filtrante In lattice Livello di Protezione S3 UNI EN 149 UNI EN 374, 420 UNI EN 345,344 Durante le operazioni in caso di manipolazione Con suola antiscivolo di sostanze irritanti 6. SEGRETERIA SCOLASTICA DESCRIZIONE ATTIVITA’ Trattasi dei lavori d’ufficio delle segreterie scolastiche. Attrezzatura utilizzata · Macchina da scrivere · Calcolatrice · Stampante · Personal computer · Spillatrice · Timbri Sostanze pericolose · Toner · Inchiostri RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI Probabilità Magnitudo Rischio Descrizione del Pericolo Elettrocuzione Improbabile Grave BASSO Stress da fattori ambientali nei lavori di ufficio (rumore Possibile Modesta BASSO dovuto a stampanti, telefoni, presenza di pubblico) Affaticamento fisico legato alla posizione di lavoro. Probabile Lieve BASSO Rumore Possibile Lieve M. BASSO Affaticamento visivo per l'utilizzo di VDT Possibile Lieve M. BASSO Punture, tagli ed abrasioni Possibile Lieve M. BASSO Ferite, punture e tagli Possibile Lieve M. BASSO PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI Generale Posizionare la stampante in ambienti opportuni Effettuare semplici esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo muscolare durante la giornata lavorativa in ufficio Punture, tagli ed abrasioni · Utilizzare la spillatrice con la dovuta attenzione e cura Inalazione di polveri e fibre La sostituzione del toner, essendo quest'ultimo tossico, deve essere effettuata da personale esperto Postura Assumere una comoda posizione di lavoro Non mantenere a lungo posizioni scomode o viziate.In caso di impossibilità in tal senso, interrompere spesso il lavoro per rilassare la muscolatura DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI Non sono necessari specifici dispositivi di protezione. 81 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 18.6 VALUTAZIONE DEI RISCHI - CONSIDERAZIONI FINALI La Valutazione dei Rischi cui sono esposti i lavoratori ha richiesto un’attenta analisi delle situazione specifiche nelle quali gli addetti alle varie postazioni di lavoro vengono a trovarsi durante l’espletamento delle proprie mansioni. La Valutazione dei Rischi è: · correlata con le scelte fatte per le attrezzature, per le sostanze, per la sistemazione dei luoghi di lavoro; · finalizzata all’individuazione e all’attuazione di idonee misure e provvedimenti da attuare. Pertanto la Valutazione dei Rischi è legata sia al tipo di fase lavorativa svolta nell’unità produttiva, sia a situazioni determinate da sistemi quali ambiente di lavoro, strutture ed impianti utilizzati, materiali e prodotti coinvolti nei processi. METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI 1 Molto Basso 2 Basso 3 Medio Magnitudo 4 Alto 1 2 3 4 Improbabile 1 1 1 2 2 Possibile 2 1 2 3 3 Probabile 3 2 3 4 4 Molto Probabile 4 2 3 4 4 La metodologia adottata nella Valutazione dei Rischi ha tenuto conto del contenuto specifico del D.L. 81/2008. La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) dello stesso D.Lgs. 81/08, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, ha riguardato tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli inerenti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’ accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi. La valutazione del rischio ha avuto ad oggetto la individuazione di tutti i pericoli esistenti negli ambienti e nei luoghi in cui operano gli addetti. In particolare è stata valutata la Probabilità di ogni rischio analizzato (con gradualità: improbabile, possibile, probabile, molto probabile) e la sua Magnitudo (con gradualità: lieve, modesta, grave, gravissima). Dalla combinazione dei due fattori si è ricavata la Entità del rischio, con gradualità: Molto Basso Basso Medio Alto Gli orientamenti considerati si sono basati sui seguenti aspetti: osservazione dell’ambiente di lavoro (requisiti dei locali di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi); identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (per valutare i rischi derivanti dalle singole mansioni); osservazione delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se queste comportano altri rischi); esame dell’ambiente per rilevare i fattori esterni che possono avere effetti negativi sul posto di lavoro (microclima, aerazione); esame dell’organizzazione del lavoro; 82 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul lavoro e studio del modo in cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell’organizzazione e nell’ambiente di lavoro. Le osservazioni compiute vengono confrontate con criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute in base a: 1. Norme legali nazionali ed internazionali; 2. Norme tecniche e buone prassi; 3. Linee Guida predisposte dai Ministeri, dalle Regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; Principi gerarchici della prevenzione dei rischi: · eliminazione dei rischi; · sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso e lo è meno; · combattere i rischi alla fonte; · applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuarli; · adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione; · cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione. Attribuendo al lavoratore come individuo un ruolo centrale, si è dato inizio al processo valutativo individuando gruppi di lavoratori per mansioni. Azioni da intraprendere in funzione del livello di RISCHIO Livello di Rischio Azione da intraprendere Scala di tempo Instaurare un sistema di verifica che consenta di 1 anno mantenere nel tempo le condizioni di sicurezza Molto Basso preventivate Predisporre gli strumenti necessari a 9 mesi minimizzare il rischio ed a verificare la efficacia Basso delle azioni preventivate Intervenire al più presto sulla fonte di rischio, 6 mesi provvedendo ad eliminare le anomalie che Medio portano alla determinazione di livelli di rischio non accettabili Intervenire immediatamente sulla fonte di immediatamente rischio, provvedendo a sospendere le lavorazioni Alto sino al raggiungimento di livelli di rischio accettabili 83 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 19. INTERVENTI DA PROGRAMMARE In conseguenza della valutazione dei rischi sono state individuate misure significative da adottare a breve termine. 1. Sollecitare nuovamente l'Amministrazione competente (il Comune di Grottaglie) affinché provveda a mettere in sicurezza l’edificio scolastico ed a riprendere i lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico, al fine dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi; 2. Sollecitare nuovamente l'Amministrazione competente (il Comune di Grottaglie) affinché provveda a consegnare alla Scuola tutta la documentazione tecnica relativa alle strutture ed agli impianti presenti nella scuola, quali: Planimetrie indicanti le destinazioni d’uso degli ambienti; Certificato Igienico Sanitario Certificato di Collaudo Statico; Certificato di Agibilità; Certificato di Prevenzione Incendi per le attività nn. 67 e 74 D.Lgs. 151/2011; Libretto di Centrale Termica; Denuncia dell’impianto elettrico e sua verifica periodica; Denuncia dell’impianto di messa a terra e sua verifica periodica; Denuncia dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche e sua verifica periodica; Certificati di Conformità di tutti gli Impianti tecnologici, ai sensi della L. 46/90 e s,m,i,; Certificato di Collaudo dell’ascensore e sua verifica periodica, o Dichiarazione di sua messa fuori servizio; Dichiarazione della Ditta incaricata dal Comune di Grottaglie relativa al controllo periodico degli idranti e degli estintori. 3. Programmare ulteriori riunioni per la informazione e la formazione del personale. 4. Predisporre un programma di verifica periodica ed eventuale manutenzione, da annotare su apposito registro, di: o Impianti elettrici e di messa a terra in generale (ogni due anni); o Interruttori differenziali (ogni mese); o Lampade di emergenza (ogni mese); o Apparecchiature elettriche (ogni tre mesi); o Attrezzature di lavoro (lavagne, ecc.) (ogni tre mesi); o Aree a rischio specifico. 5. Controllare le verifiche eseguite da ditte convenzionate, annotando gli interventi su apposito registro, su: - Estintori; - Idranti; - Impianto di riscaldamento; - Impianto ascensore. 6. Segnalare con cartelli e ribadire nelle riunioni di sicurezza l’obbligo all’uso dei DPI in caso di necessità. 7. Imporre al personale l’uso dei D.P.I., in caso di necessità, nei depositi e durante le operazioni di manutenzione e di pulizia. 8. Invitare i lavoratori ad eseguire movimentazione manuale solo in caso eccezionale e mai per carichi superiori a 30 Kg. Per la movimentazione dei carichi più pesanti chiedere l’aiuto di altro personale e/o acquistare ed utilizzare idonei mezzi meccanici di movimentazione o, eventualmente, richiedere l’intervento di ditte di facchinaggio. 84 R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele Documento di Valutazione dei Rischi – Revisione Edifici Scolastici – Istituto Comprensivo Statale “PIGNATELLI” - Grottaglie 20. SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO Il presente Documento è composto da n. 85 pagine, cui vanno aggiunti gli allegati, ed è stato elaborato dal Datore di Lavoro in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Il Presente Documento è stato rielaborato ed aggiornato. L’attuazione delle disposizioni e delle misure di sicurezza avviene attraverso la gestione degli Allegati che si collegano ai capitoli del presente Documento. Le eventuali pagine integrative, sostitutive, o aggiornate recano in calce la data di elaborazione e, pertanto, qualora non facenti parte del Documento originario verranno singolarmente vistate e firmate dai sottoscrittori del presente Documento. Il R.S.P.P. Ing. Raffaele Casieri Il Dirigente Scolastico Prof. Maurizio Fino 85 Il R.L.S. Ins. Giuseppina Pagano R. S. P. P. Ing. Casieri Raffaele