SQUARE n°4 square come luogo di incontro, incontro come necessità inestirpabile dell'uomo, e di questa società in bilico tra il biso gno alla solitudine del pensiero e l'aggregazione. Drop Outs Cafè 9 Chromasia Square9 per questo numero non apre con un graffio del Saccheggiator Cortese. Ma con uno scatto tratto da chromasia (sopra) ed uno privato (a tutta pagina). Dentro molti altri. di Serena «Io, pacifista, torturato da Israele» Sull’ultimo numero di Square9 abbiamo pubblicato l’articolo in cui Vittorio Arrigoni raccontava la sua vicenda di pacifista arrestato, torturato ed esplulso da Israele. Ora pubblichiamo l’intervista che ci ha rilasciato, preceduta da un comunicato stampa che riassume perfettamente tutto e da un articolo apparso su informazionecorretta.com Assolutamente da leggere per capire tutto quello ora seguirà (da pagina 6). Fumisterie L’Islam e le donne Think Turns Italian Blogs for Darfur http://www.savetherabbit.net/main/?p=81 Fonte: Liberazione, Sicurezza, inviata sul posto una DarfurGenocide, The New York missione dell'Unione Africana Times (AMIS) e discusso il caso presso la Corte penale internazione Nel Darfur si muore da tre anni dell'Aja. Le aree più critiche ma l'allarme lanciato da orga- sono i territori del darfur occinizzazioni umanitarie e militanti dentale, lungo il confine con il per i diritti civili rimane inascol- Ciad e oltre, dove l'assenza di tato dai maggiori media occi- condizioni di sicurezza hanno dentali e dai movimenti pacifisti ostacolato anche l'accesso in tutto il mondo. Finora si con- degli aiuti umanitari. tano trecentomila morti, due- Il Ministro degli Esteri britannicentomila rifugiati e due milioni co Jack Straw ha denunciato e mezzo di sfollati che hanno sull'International Herald fatto valere alla crisi il titolo di Tribune che il governo del "genocidio". Sudan e i movimenti ribelli violano la tregua ogni giorno e Eppure, i principali responsabili attaccano anche i convogli del genocidio sono ancora libe- umanitari. ri: sono il governo sudanese, Anche il Presidente degli Stati l'esercito e le milizie paramili- Uniti Bush ha definito la crisi tari arabe dette Janjaweed. del Darfur un genocidio, e ha Eppure sono state aperte chiesto di inviare quanto prima diverse inchieste delle Nazioni un intervento dei caschi blu Unite che hanno evidenziato i dell'ONU per difendere la popocrimini contro l'umanità com- lazione civile del Darfur [fonte: messi nella regione: villaggi TheNewYorkTimes del 22 febbruciati, donne e bambine vio- braio]. lentate, bestiame confiscato, pozzi d'acqua e coltivazioni La missione dell'ONU dovrebbe distrutte, violenze che hanno sostituire quella dell'Unione come oggetto i neri musulma- Africana di 7000 unità, insuffini, cattolici e animisti, colpevoli ciente a contenere le violenze di non essere arabi. Sono state delle milizie contro la popolazioinoltre approvate diverse riso- ne civile. La missione dei caschi luzioni dal Consiglio di blu dovrebbe contare infatti almeno 20000 unità,avere un mandato forte ed essere purtroppo pronta a usare le armi ma non sarebbe comunque operativa prima di sette mesi. Intanto il governo di Khartoum ha chiuso oggi 15 marzo tre delle sedi di una delle poche associazioni per i diritti umani con sede in Sudan, la SUDO, perchè non gradisce il suo operato. Putroppo l'opinione pubblica non sembra interessarsi al genocidio in atto nel Darfur. Si potrebbe sospettare che l'assenza del coinvolgimento degli USA in questa grave crisi umanitaria, possa aver determinato il disinteresse generale di quella parte della popolazione occidentale tanto attiva in altri momenti nel far sentire la propria indignazione difronte a simili atrocità condotte contro l'uomo. E' in atto uno sterminio, perchè non ci sono proteste, cortei, concerti di solidarietà? Lo stesso accade per i morti della Cecenia, del Vietnam, del Nepal, di Cuba. Per iniziare, spargiamo la voce: è in atto un genocidio. 2 How to join Italian Blogs for Darfur 3 www.itablogs4darfur.blogspot.com/2006/05/howto-join-italian-blogs-for-darfur.html People die in Darfur! Join Italian Blogs for Darfur now! 1. Send an email to Italian Blogs for Darfur with your web address. 2. Then, add our logo on the front page of your blog with a link to us(you can take the code here). 3. Call your friends too, and tell'em what's happening in Darfur. Thank you! IB4D Sommario 9 -20Agosto2006, numero4, anno0Square9 Attualità Blogs for Darfur pagina 2 L’Islam e le donne pagina 8 La UIL attacca il governo pagina 11 L’italica democrazia pagina 12 I 19 trucchi dei supermercati pagina 14 Arte&Cultura dont look up pagina 5 the passage of time pagina 10 Ho sempre pensato... pagina 16 Rivoluzione pagina 18 dont ask me pagina 19 Per inviare il tuo contributo: [email protected] Di tutto c’è bisogno: traduttori, vignettisti, editorialisti ma soprattutto di spie: segnalateci i post per questo nostro particolare postaggregator... ! dont_look_up_2 5 http://squareplaza.blogspot.com/2006/04/la-sentenza-arrigoni.html La sentenza Arrigoni “Gli otto giorni di prigionia per i tre volontari pacifisti fermati all’aeroporto di Tel Aviv” ha dichiarato Vanessa, “ si sono conclusi stamattina con la deportazione dei tre all’alba. Il volontario italiano Vittorio Arrigoni, è stato imbarcato sul volo per Praga dove aveva fatto scalo con il volo di andata e dove dovrà cercare un altro volo per Milano. Ieri i tre volontari sono stati ammanettati e trasportati in tribunale dove hanno potuto assistere all’atteso giudizio sul decreto di espulsione. L’intero procedimento si è svolto in lingua ebraica senza la possibilità di avere in aula un traduttore ed il documento consegnato dal giudice con le motivazioni della sentenza è stato redatto anch’esso soltanto in ebraico. Si è trattato di procedimento amministrativo senza possibilità di contraddittorio in cui la corte distrettuale di Tel Aviv, presieduta dal giudice Mudrik, ha respinto la richiesta di annullamento del decreto di espulsione presentata dall’avvocato di parte, prolungando fino alle ore 16 di oggi la sospensione del decreto stesso, per permettere ai volontari di decidere se presentare appello alla Suprema Corte. I tre pacifisti si sono consultati con l’avvocato Gaby Lasky per il ricorso in appello, consapevoli del fatto che una scelta in questa direzione avrebbe prolungato anche i tempi di prigionia. L’udienza si è svolta a porte aperte, era presente l’ambasciata italiana nella persona del Console Andrea De Felip e la RAI con un inviato italiano. Vittorio Arrigoni ha rilasciato un’intervista alla televisione commentando le due motivazioni principali della sentenza. Il tribunale ha infatti motivato sulla base delle informazioni fornite dai servizi segreti internazionali, specificando anche quelli italiani, secondo i quali due volontari pacifisti farebbero parte di gruppi “radicali anarchici” e tutti e tre i volontari avrebbero partecipato a manifestazioni violente nello stato di Israele. Vittorio Arrigoni ha sostenuto di non appartenere né in Italia né altrove a nessun gruppo “anarchico radicale” e di non aver partecipato né organizzato manifestazioni violente nello stato di Israele. Arrigoni ha poi sottolineato di essere un volontario pacifista di non aver mai usato durante il suo operato né armi né accessori militari. Ha inoltre dichiarato alla televisione che era sua intenzione partecipare alla conferenza sulla pace iniziata proprio oggi a Betlemme, una conferenza la cui finalità di pace è rivolta sia alla Palestina che Israele, senza schieramenti di parte. Vittorio Arrigoni si augura che lo Stato di Israele elimini questa discriminazione verso l’ingresso di attivisti pacifisti e che i governi internazionali nei rapporti diplomatici spostino l’attenzione più sul problema del rispetto dei diritti umani che non sulle strategie militari da adottare”. 6 http://squareplaza.blogspot.com/2006/04/informazionecorrettacom-sul-caso_01.html informazionecorretta.com sul caso Arrigoni "Martedì, 21 dicembre, Vittorio Arrigoni bulciaghese da anni impegnato nel volontariato internazionale è stato fermato all'aereporto di Tel Aviv insieme ad altri due volontari internazionali. I tre volontari si stavano recando a Betlemme per partecipare ad una conferenza sulla Non-violenza. I tre ragazzi sono ancora in carcere, in attesa dell' udienza che si terrà probabilmente domenica. Stanno accadendo fatti molto gravi. Vittorio Arrigoni è stato picchiato e ferito, non gli è stato permesso di comunicare con l'ambasciata". "Il manifesto") secondo gli israeliani erano state fornite da servizi di sicurezza e di polizia europei ed erano relative ad attività svolte da Arrigoni e dai suoi compagni nei loro paesi e in Europa. Nessuna smentita, va rilevato, è giunta dai possibili paesi interessati “Arrigoni è membro del gruppo International solidarity movement, violentemente antiisraeliano” Arrigoni è membro del gruppo International solidarity moveGentile lettore, Vittorio Arrigoni è ment, violentemente antiisraeliastato efettivamente fermato ed no e noto per azioni ad alto espulso da Israele, a decidere è rischio di opposizione alle operasato un giudice dopo aver esami- zioni militari israeliani, come quelnato prove segrete per motivi di la nelle quale ha accidentlmente sicurezza) fornite dalle forze di perso la vita l'americana Rachel sicurezza israeliane. Tali prove, Corrie secondo quanto riportato anche Un'inchiesta di Frontpage magazidai quotidiani italiani (per esempio ne, periodico conservatore on-line 7 americano ha svelato i metodi di indottrinamento dell'ISM, incentrati sulla più totale negazione del diritto all'esistenza di Israele. Il pestaggio è stato smentito dalle autorità israeliane. redazione IC http://squareplaza.blogspot.com/2006/04/la-sentenza-arrigoni.html Intervista a Vittorio Arrigoni Cosa pensi del comportamento del governo italiano nella tua vicenda? "chè non ti sei accorto che siamo governati dai fascisti???", mi rispose per telefono il senatore Sauro Turroni, al mio dichiararmi sconfortato dall'immobilismo del governo italiano, la prima volta che mi "scontrai" con la "democrazia" dello stato d'Israele. In tutto l'arco di tempo della mia prigionia, mi è stato molto vicino il console italiano Andrea de Filip, che ho ringraziato pubblicamente, spesso veniva a trovarmi in carcere, e cercava di far valere i miei diritti di fronte ad un commissario piuttosto restio a farlo. Lui ha conoscenza e ha verbalizzato ogni cosa accadutami, compreso il ricovero in ospedale per ricucire le ferite che poi lui ha visto sotto i suoi occhi. Oltre a questo, diversi politici si sono mobilitati. Trafiletti sono apparsi anche sul corriere e la repubblica. I giornali locali hanno scritto per giorni, e mi hanno interpellato in più un'occasione al momento del mio rilascio. Diverse radio hanno passato la mia storia e mi hanno intervistato, fra le altre Radio Popolare, Radio Onda d'urto e Radio Città Aperta di Roma. Periodici si sono interessati alla mia vicenda, Carta ha pubblicato una mia intervista in esclusiva. Decine di siti internet che hanno riportato notizie sulla mia vicenda. Rai Uno mi ha intervistato direttamente nell'aula del processo di Tel Aviv, prima e subito dopo la sentenza, ma neanche a dirlo sono stato censurato (come mi ha confermato confidenzialmente un giornalista rai noto a livello nazionale)... Del resto si conoscono bene le prese di posizione di Clemente Mimun in ambito conflitto israelopalestinese, vale a dire più a destra del sionismo perpetrato Tra i media, chi ha seguito la tua da Ariel Sharon. vicenda? Tutti i giornali d’orientamento a sinistra, hanno riferito del mio Perchè negate il diritto d'esistearresto, e Liberazione ha pubbli- re ad Israele? La soluzione al cato più volte interviste a conflitto israelo-palestinese è la Vanessa, la mia prima portavoce scomparsa dello stato in questa disavventura. d’Israele? L'ISM, (http://palsolidarity.org/) International Solidarity Moviment è una organizzazione non violenta palestinese, che si prefigge di supportare la popolazione civile palestinese nella quotidiana resistenza all'atroce occupazione militare israeliana. Oggigiorno, la maggior parte dei suoi volontari sono americani, fanno parte dell'ISM diversi ebrei, ebrei ci sono fra i suoi fondatori, un Israeliano è fra i suoi fondatori e cittadini israeliani collaborano con l'ISM. Personalmente ho marciato e preso parte ad azioni non violente di "interposizione civile" con israeliani, gruppi di anarchici ma più spesso con i ben più moderati volontari di Shalom Achshav, Peace Now, che con l'Ism collaborano spesso spalla a spalla. Cosa intende informazionecorretta.com per movimento "violentemente anti-israeliano"? Ora mi devi spiegare come, non esistendo credo "italiani anti-italiani", possano esistere "israeliani anti-israeliani". E per "azioni ad alto rischio"? Azioni ad alto rischio credo si possano ritenere molte azioni non violente di interposizione, ti faccio 8 http://squareplaza.blogspot.com/2006/04/la-sentenza-arrigoni.html un esempio, sta a te giudicare se queste sono "violentemente antisraeliane". Alle 8 del mattino accompagniamo per mano gruppi di bimbi palestinesi a scuola, perchè alle 8 del mattino poco prima dello squillo della campanella che segna l'inizio delle lezioni, d'abitudine un tank israeliano arriva e si pone al centro del cortile scolastico. Ora, i bambini palestinesi non ce lo vogliono il carroarmato israeliano davanti a scuola, dove di solito giocano, allora iniziano a lanciare pietre contro il mastodontico mezzo militare. Dimmi tu che effetto fa un sasso contro il più potente tank al mondo...Beh questa è già la scusa per i soldati di Tel Aviv per iniziare a fare cecchinaggio con i bimbi palestinesi. E con i miei occhi ho visto, che per un soldato israeliano ammazzare un palestinese equivale come ad ammazzare un cane, anzi magari per gli animali nutrono più rispetto. Sparare ad un internazionale per l'esercito israeliano è un po’ più complicato, anche se tempo fa 9 avevamo MOLTE più garanzie... Noi ci interponiamo fisicamente fra il raggio di tiro dei proiettili israeliani e i bambini palestinesi, cercando di trarre in salvo chi vuole fuggire. zione. La risposta ufficiale del governo Italiano è stato il silenzio tombale. Come ebbe da spiegarmi il console italiano, è una interferenza alla sovranità di un paese cercare di “i bambini palestinesi "influenzare" la sua politica in non ce lo vogliono il car- materia di flussi migratori. E' oltresì doveroso, per un goverroarmato no degno di questa carica, rapisraeliano davanti a presentare un suo cittadino scuola, dove di solito gio- all'estero nella difesa dei suoi diritti umani. cano, allora iniziano a Come Jacopo Venier ha scritto lanciare pietre contro il nella sua interpellanza urgente, essendoci rapporti di reprocità mastodontico mezzo sottoscritti fra Italia e Israele, militare.” sarebbe stato il caso che il goverOra hai un metro per farti un'opi- no italiano avesse mosso le sue nione su che attività svolgiamo in rimostranze, facendo pressioni Palestina. affinchè i suoi cittadini, qualsiasi sia il motivo del loro viaggio, riceIn cosa consistono questi meto- vano lo stesso trattamento dei di di indottrinamento dell'ISM? cittadini israeliani in visita in Italia. Metodi di indottrinamento??? "Ufficialmente", comunque il L'unica preparazione che svolgia- governo italiano è tenuto a risponmo prima di arrivare in Palestina, dere alle interpellanze parlamenè proprio finalizzata a ridurre al tari... chissa quando.... minimo le possibilità di rimanere feriti durante le azioni di interposi- http://squareplaza.blogspot.com/2006/04/la-risposta-di-informazionecorrettacom.html la risposta di informazionecorretta.com Per quanto riguarda i metodi di indottrinamento dell'ISM vi rimando all'articolo di Lee Kaplan "Solidarity with terror", una testimonianza diretta, reperibile a questo link: http://www.frontpagemag.com /Articles/ReadArticle.asp?ID=1 4063 Per quanto riguarda le azioni ad alto rischio dell'Ism: mi riferivo in particolare a quelle di interposizione davanti alle abitazioni dei terroristi suicidi o ai tunnel utilizzati per il contrabbando d'armi, simili a quella nella quale ha perso la vita Rachel Corrie. Circa l'azione descritta da Arrigoni devo rilevare che il suo racconto contiene alcune affermazioni al tempo stesso gravi e indeterminate: 1) che gli israeliani piazzino provocatoriamente carri armati, senza alcuna necessità militare, sul percoso che i bambini palestinesi devono compiere per raggiungere la scuola; 2) che utilizzino la "reazione" dei bambini per fare "il tiro a segno" contro di loro; 3)che "con i suoi occhi" ha visto "che per un soldato israeliano ammazzare un palestinese equivale come ad ammazzare un cane, anzi magari per gli animali nutrono più rispetto", affermazione che imporrebbe immediatamente le domanda "quando? dove?" In ogni caso, ciò che involontariamente emerge da questa breve summa di accuse indimostrate e feroci a Israele é che Arrigoni e i suoi compagni non scortano i bambini palestinesi quando vanno a scuola, li scortano quando vanno a tirare sassi ai soldati israeliani. Non é nella ragion d'essere della loro organizzazione, evidentemente, contrastare la militarizzazione, l'indottrinamento e lo sfruttamento politico dell'infanzia attuato nell'Anp dalle istituzioni e dai gruppi terroristici. L'argomento per il quale "se non esistono italiani anti-italiani" non possono esistere israeliani antiisraeliani é chiaramente un sofisma, e anche la sua premessa é falsa, basti pensare ai cori di certe manifestazioni che chiedono " una, due , cento Nassirya" Distinti saluti Fulvio Miceli (redazione Informazione Corretta)" di 10 accident_not_design 11 http://squareplaza.blogspot.com/2006/06/lislam-e-le-donne.html L’Islam e le donne Fonte: Repubblica l'Islam in ostaggio, trascurando le convinzioni di oltre un miliardo di I progressisti la lodano, ma i tra- musulmani. Noi non possiamo dizionalisti? Lei preme per l'in- permettere che ciò accada: non gresso delle donne in politica e in ci rappresenta e dobbiamo dichiararlo con voce forte e sonora". Parlamento. "Le resistenze ci sono, è vero, però hanno radici culturali, non Lei sta dicendo che il mondo islac'entra l'Islam, che invece predica mico questa opera è pronta a il rispetto e la parità dei diritti. farla? Senza il contributo delle donne, la "Noi ci battiamo per riaffermare nave araba naviga con le vele a l'essenza della fede. Per questo mezz'albero. Nel Corano il Profeta nel Messaggio di Amman sua garantisce l'uguaglianza. Khadja, maestà ha chiamato a raccolta le la sua prima moglie, era una astu- otto scuole di pensiero dell'intera ta donna d'affari, la sua confiden- comunità musulmana, concordi te e consigliera. Si tratta di cam- che si debba rifocalizzare la dotbiare la società dall'interno. I trina dell'Islam, porre fine alle tempi sono maturi, il progresso fatwa, gli editti religiosi, emesse senza autorità, e condannare l'ucnel mondo arabo c'è e si vede". cisione di civili innocenti. Questo è "La nostra storia non è nata solo il contrario di quel che gli estremipochi anni fa. La storia che ha sti vogliono mostrare al mondo. fatto grande l'Islam ha una ricca Però anche in Occidente a volte eredità di cultura, di scienza; reca c'è un grado d'inconsapevolezza". un messaggio di convivenza, di pace, giustizia, progresso, rispet- "Quando tramonta la speranza, to dei diritti umani. E nessuno può quando la sofferenza si approfonignorarlo. Ora una esigua mino- disce, e i mariti non possono manranza di fanatici vuole prendere tenere la famiglia, i padri guarda- no i figli senza riuscire a sfamarli, le donne incinte sono costrette a percorrere chilometri a piedi per partorire in ospedale, alla fine sarà il mondo intero a pagarne il prezzo. Non si può voltare lo sguardo di fronte al dolore e all'ingiustizia, sfilarsi dall'impegno. Senza dimenticare sull'altro versante il timore degli israeliani per i propri figli, per gli attentati suicidi. Su questo terreno germina la rabbia e tracima le frontiere: alimenta l'estremismo, diffonde veleni attraverso la regione. Come vede, ogni prospettiva di pace in Medio Oriente passa attraverso la soluzione di questo problema centrale. 12 1 6 commenti 27 giugno, 2006 12:03, Beren Apprezzo l'ottimismo della regina, ma purtroppo le cose non stanno così, il problema è proprio nell'Islam. Quando in paesi totalmente differenti come Nigeria e stati del sud-est asiatico accadono le stesse cose (condizione della donna, terrorismo, oppressione delle minoranze non musulmane per fare degli esempi), non si può parlare di fattori culturali, la matrice comune è evidentemente quella religiosa. Senza contare che questa storia di "convivenza, di pace, giustizia, progresso, rispetto dei diritti umani" davvero non ce l'ho presente... E tra l'altro le fatwa e gli editti religiosi non sono emesse senza autorità, anzi, sono proprio le autorità religiose a promulgarle, chi meglio di loro conosce il Corano? Bisogna mettersi in testa che l'Islam non è una religione di pace, la cosa è sotto i nostri occhi ogni giorno. 3 2 27 giugno, 2006 13:00, Andrea&Serena Non sono troppo d'accordo. Hai mai letto la Bibbia? Ci sono passaggi da perdere la testa...le lettere di S. Paolo, se non sbaglio -ovviamente tutt'oggi nel testo sacro- vogliono la donna coperta di veli, o al massimo con i capell i corti, sempre pronta a servire l'uomo. Questo, però, non ha impedito al Cristianesimo di evolversi, ed adattarsi al tessuto sociale. Oggi nessuna donna cristiana porta il velo. Mi sembra un punto decisivo, questo. Incontrovertibile. Oggi l'Europa è Europa grazie a persone come Rania. 4 28 giugno, 2006 13:34, Beren Se S.Paolo ha scritto certe cose nelle lettere, questo non significa che rappresentino la legge per i cristiani...Faccio comunque osservare, andando oltre un'interpretazione sbrigativa, che il senso della legge del taglione è nel concetto che ci debba essere proporzione tra l'offesa ricevuta e la risposta conseguente, e in ogni caso essa è superata nell'insegnamento di Gesù. Ad ogni modo, è innegabile che non sono mai esistiti kamikaze cristiani o buddhisti, nessun tibetano si è mai fatto esplodere tra civili cinesi, e sono famose le torce umane in Vietnam, persone (buddhiste) che per protesta bruciavano se stessi, non gli altri... 27 giugno, 2006 22:57, ericablog la religione islamica è una cosa, il fanatismo islamico è ben altro, se si studia la storia delle religioni o il passato di alcuni paesi arabi si scopre una cultura elevata e molto bella attualmente c'è molta confusione e si capisce sempre meno , ma io spero che queste nuove regine riescano a superare certe barriere e a riportare la pace quanto alla Bibbia, beh, a leggerla bene e con estrema attenzione , si scoprono dei passaggi di guerra, non certo di pace il porgi l'altra guancia di Gesù è, nell'antico testa- 29 giugno, 2006 12:39, Beren mento, il famoso occhio x occhio , dente x dente !!! Renditi conto del fatto che stai confrontando cose attuali riguardanti l'Islam con avvenimenti di otto secoli fa (cinque se mi parli di Inquisizione)!!! E' chiaro che il paragone non può reggere, a meno che non si riconosca che l'Islam da questo punto di vista sia 29 giugno, 2006 00:49, Andrea&Serena sin troppo facile però pensare alle crociate, secoli indietro rispetto al Cristianesimo... Beren...interessi politici travestiti. Io ad un islam Sono d'accordo con te sull'Islam moderato, ma con moderato ci credo. Perchè già esiste. E girando per una precisazione: io credo che esista non un Islam la rete non raro trovarlo. Esattamente come cer- moderato, ma tanti musulmani di buon senso, che giustamente rifiutano e condannano le manifestaziocando si trovano cristiani estremisti. ni violente degli "estremisti". Il problema è che dal punto di vista del Corano sono loro dalla parte del torto, non gli imam che emettono le fatwa o i terroristi che si fanno esplodere. 5 13 6 the_passage_of_time http://www.camelotdestraideale.it/index.php/2006/06/26/la-uil-attacca-il-governo-prodi La Uil attacca il governo Prodi Autonomia di giudizio e di azione rispetto alla propria parte politica naturale. Il centrosinistra. Non ha sudditanza psicologica, al contrario della Cgil. E non ha mai agito con finalità antiberlusconiana. Lo dimostra anche adesso. Le parole del suo leader, Angeletti sono chiare: "Non saremo ancella del governo". Ma non basta, perché Angeletti non crede alle parole del ministro Padoa Schioppa sui conti pubblici: "Non siamo al '92, è cambiato lo scenario, sono mutati gli obiettivi. Noi siamo convinti che tenere i conti in ordine non è solo una necessità ma un dovere. Noi siamo contrari alla politica dei due tempi. Non si esce dalla crisi prima risanando e poi puntando allo sviluppo. Siamo d'ac- 15 cordo che il debito pubblico sia il vero fardello per il paese ma bisogna abbandonare l'illusione che questo problema si possa risolvere tagliando la spesa pubblica: la politica per lo sviluppo è l'unica strada da seguire". L'affondo più forte, però, il leader della Uil lo riserva a quanti si dimostrano intenzionati a cancellare la legge Biagi, poiché sostiene Angeletti le: "leggi sul mercato del lavoro devono semplicemente essere migliorate e completate". E non già abolite! Sembra di sentir parlare un uomo del centrodestra. Invece è solo un sindacalista "illuminato", e che ha a cuore le sorti dei disoccupati. Diversamente da quanti propongono l'abolizione della legge Biagi! http://www.savetherabbit.net/main/?p=130 L'italica democrazia giovane e morente. Non certo la sinistra ha avvelenato la giovane e mai fiorita democrazia italiana. Quel che ne rimaneva da precedenti e devastanti interventi era già stato maltrattato non da un presidente del consiglio mafioso, ma da un presidente del consiglio che con i mafiosi ci andava a cena, con i massoni ci faceva colazione e alle domande legittime di chi cercava non una verità scontata, ma una verità se possibile diversa da quella che i fatti lasciavano e lasciano pensare, rispose col silenzio colpevole di chi forse -forse- qualcosa da nascondere ce l'ha. Questa è la nostra democrazia: fatta di uomini (Fini, Casini e compagnia bella) che pur di andare al governo hanno sputato sulla trasparenza e la limpidezza che dovrebbe distinguere qualsiasi persona impegnata nella gestione della cosa pubblica. In questo deprimente scenario si installa questo post di Save The Rabbit, che quasi completamente condivido, ed interamente riporto. (http://squareplaza.blogspot.com/2006/06/litalicademocrazia-giovane-e-morente.html) "SaVeTheRaBbit.nEt apre una breve parentesi, lunga quanto un post, per porre sotto la luce dei riflettori la nube nera che avvolge il voto italiano all'estero. Non so quanti cittadini italiani come me si sentano truffati, quanti siano indignati, quanti abbiano l'impressione di essere finiti per errore dentro un vecchio film horror sui vampiri. Non è argomento prettamente politico, non è materia per la "fantasia" degli elettori della CDL, no. E' una questione di principio. La nostra, in fondo, è una democrazia molto giovane. Ed è ancora maledettamente immatura. Non si potrebbe spiegare in altro modo perchè il voto -"sacro"- dei cittadini venga manipolato come tanti assi vincenti nelle maniche dei truffatori. Il voto italiano all'estero è stato palesemente falsato: lo dicono ora anche gli esponenti di sinistra dell'America Latina (Il sindacalista Cgil: "Mi offrirono 10mila schede in bianco"). Lo affermano perchè i candidati da loro sostenuti in America Latina, sono stati lasciati a casa, mentre la vittoria sarebbe stata regalata a candidati di sinistra di area più centrista. Per fare questo, hanno manipolato i voti, hanno ribaltato i risultati, hanno proclamato vincenti i perdenti. Una polemica tutta interna all'area politica di sinistra, panni sporchi che i politici italiani avrebbero voluto nascondere, ma che i sudamericani vogliono lavare. Ci sono registri, filmati, testimonianze. "Vede, il metodo che hanno usato è stato quello dell'arroganza, del ricatto, anche su questa questione del ministero. Sembrava che se non si nominava Danieli [ La Margherita, ndr.]venisse giù il mondo. Noi abbiamo un altro modo di lavorare", dice Antonio Bruzzese, responsabile dell'INCA CGIL. Il pensiero non può non correre ai risultati elettorali registrati in territorio nazionale. I pezzi grossi della sinistra italiana, se hanno voluto falsare i risultati degli italiani all'estero per far vincere un candidato di area più centrista (Edoardo Pollastri) rispetto a quell'altro (Mirella Giai), sostenuto dal sindacato, cosa mai potrebbero aver fatto per battere Berlusconi? Del resto, c'è anche chi pensa che per un supremo fine, ogni mezzo sia buono. Lo credeva anche chi ha ucciso Marco Biagi." Domande legittime http://www.repubblica.it/2003/h/sezioni/politica/economist/testo/testo.html sindacalista http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=91 989&START=1622&XPREC=0 16 http://www.camelotdestraideale.it/index.php/2006/06/26/la-uil-attacca-il-governo-prodi 4 commenti 1 12 giugno, 2006 12:13, Francesco Nin zo... Vi posso dire che su Rai International Asia ma anche in tutto il mondo, da un anno almeno, c'era sempre presente Tremaglia...e l'orientamento era un "Tutto a destra". Il voto per posta: un'idea demenziale...Voluta e legiferata dal precedente sgoverno... In Nepal avremmo dovuto inviare il nostro "Parere" a Calcutta...Tempo un mese...Con le poste nepalesi e indiane unite a rallentare l'inoltro...tempo previsto 23 mesetti. A un valido piccione Viaggiatore non hanno pensato, quelli del precedente sgoverno. (In Nepal non ci sono ambasciata e consolato per mancanza di danè...italici...). Per non tacer del fatto che i partiti facenti parte del precedente sgoverno si sono presentati ovunque disuniti...con candidati impresentabili...e che c'era da scegliere fra la destra forzitaliota, i fascisti doc...e imafiosi per sempr... Tutto qui. Chi è causa di ogni mal... (le demenzial guerrotte fra margheritoni e diessini fanno storia a sè...e non hanno influito...Sempre di centrosinistra si tratta). Francesco, Giangiacomos e Nepalplanet. 12 giugno, 2006 16:33, Tottoi 2 l'idea di un voto dall'estero per posta nn è mica un'invenzione nostra, anche gli spaglnoli in italia votano allo stesso modo e a quel che mi risulta nn c'è stato mai scandalo, forse 'scandalo' come parola esiste solo da noi...cambia cambia eccome se cambia, succede nelle dittature che chi comanda possa cambiare i voti delle schede...credo sia fondamentalmente diverso votare post e/o neo fascisti dal votare udc come è diverso votare mastella o verdi. se poi vogliamo fare che è la stessa cosa perchè è fondamental- 4 15 giugno, 2006 16:36, Tottoi cieche ideologie partigiane indiscutibili. già già la seconda più grande dittatura italiana, ma forse anche la prima, senza di Lui saremmo in un mondo migliore, però io nn conto visto che sono plagiato dal cav. 3 13 giugno, 2006 14:29, Francesco Hai ragione Tottoi, succede nelle dittature ed è successo...pare...negli USA con Bush (la primera ves). Qui...ma forse te lo sei dimenticato...in aprile governava (si fa per dire) il Cavaliere e...se proprio vogliamo dubitare...forse i Voti avrebbe potuto alterarli Lui...essendo Lui il Boss. (non per niente aveva tanto insistito per il voto elettronico come negli States). Ho fatto anch'io un conto...2 settimane fa...alle amministratave rivestite di carattere politico dal Berlusca...Nelle 4 Città dove, forse, il Voto è...diciamo così...più informato...o meno disinformato... 17 I 19 trucchi dei supermercati per manipolare le nostre menti Come i supermercati riescono a manipolare le persone affinchè acquistino più di quanto hanno bisogno di Dario Gracciani - www.gracc.splinde.com - 1. Vi danno un cestino. Una ricerca condotta nei supermercati ha scoperto che il 75 per cento di chi ha in mano il cestino per fare la spesa compra sempre qualcosa, in confronto ad appena il 34 per cento di chi non ha il cestino. Così, quando all'entrata del supermercato un membro dello staff porge il cestino ai clienti, non è per fare un favore a voi, ma all'azienda. 2. Frutta "pronta e matura". Poiché i supermercati desiderano che la frutta si conservi il più a lungo possibile sugli scaffali, obbligano i fornitori a raccoglierla acerba, sebbene ciò implichi che non sarà altrettanto buona, dato che gli zuccheri non si sono completamente sviluppati. Essendo abituati all'idea che la frutta è sempre dura quando la compriamo, siamo disposti a pagare un extra per il privilegio di avere frutta matura. 3. Prezzatura Ingannevole. Il metodo irrazionale della prezzatura pone il prezzo degli articoli diciamo a 4,99 euro invece che a 5,00. Il motivo sta nel tempo necessario per procedere alla memorizzazione. L'arrotondamento verso l'alto implica uno sforzo mentale maggiore rispetto al processo di memorizzazione delle prime cifre. Inoltre, a causa della grande quantità di informazioni che i clienti devono elaborare, il dato del prezzo deve essere immagazzinato in un tempo molto breve. Il modo più conveniente per farlo, in termini di memoria e di attenzione, è quello di ricordare le prime cifre. Così ci illudiamo di spendere meno di quanto non spendiamo in realtà. 4. Paghi uno e prendi due. È l'offerta che ha dimostrato di aumentare le vendite fino ad oltre il 150 per cento. A dispetto di quel 50 per cento che effettivamente fa risparmiare, questo tipo di operazioni ci inducono a consumare un prodotto in quantità maggiori rispetto alle nostre abitudini, così, quando l'offerta finisce, siamo inclini a comprarne ancora. Ed oltre ad incoraggiarci ad acquistare più di quello che ci serve, queste offerte celano un costo occulto ai danni dei produttori, poiché sono loro, e non il supermercato, a finanziare le promozioni. I supermercati le utilizzano per disfarsi della merce che non vendono. 5. I bambini. Quando i supermercati Sainsbury's lanciarono il progetto dei corsi di cucina per bambini (che i genitori pagavano 5 sterline), da tenersi durante le vacanze scolastiche del 2003 in alcuni punti vendita selezionati per l'occasione, i corsi furono organizzati presso i Caffè "Pappagallo Blu", una linea di prodotti per bambini che propone sedicenti versioni più sane dei tipici cibi pronti come i bocconcini di pollo e la pizza. I piccoli partecipanti se ne andarono con una borsa a forma di caramella e un grembiule firmati Pappagallo Blu, con la raccomandazione che se anche non avevano voglia di cucinare, potevano sempre convincere le loro mamme a prendere qualcosa di già fatto da Sainsbury's. 6. All'altezza dello sguardo. I prodotti esposti all'altezza dello sguardo vendono il doppio, per questa ragione spesso gli articoli costosi vengono messi lì. Se guardate in basso agli scaffali, scoprirete alternative più convenienti. Allo stesso modo, notate dove sono posizionati i prodotti meno sani per bambini: al livello dei loro occhi. È a loro che si vuole vendere, non a voi. I genitori saranno disposti a comprare qualcosa che non avrebbero scelto solo perché i bambini fanno i capricci. 7. Testimonial famosi. Se un cuoco alla moda come Jamie Oliver afferma che il cibo di un supermercato è buono, o un'attrice amata come Prunella Scales reputa i prezzi convenienti, il supermercato acquista credibilità. Si stima che da quando Oliver ha iniziato a lavorare per la Sainsbury's, i profitti della catena siano volati alle stelle, al di sopra dell'1,2 miliardi di sterline. Nel frattempo i programmi pubblicitari di Priscilla Scales alla TV hanno fatto aumentare di 2,2 miliardi di sterline gli incassi dei supermercati Tesco. 8. Prodotti Civetta. I prodotti di prima necessità quali pane, burro, latte e zucchero attirano i consumatori nei 18 supermercati e sono invariabilmente venduti a basso costo per cercare di battere la concorrenza. (Di solito la catena Tesco propone 160 articoli a basso costo). Noti anche come "prodotti civetta", convincono il cliente che sta facendo un buon affare: i prezzi di questi beni li abbiamo sempre in mente per cui ci si accorge più facilmente degli sconti. Non fatevi ingannare. A questo i supermercati rimediano, alzando i prezzi su altri prodotti di cui non ricordiamo il costo. 9. Scatola nuova, prodotto vecchio. Stanchi del pollo "Tikka masala"? Perché non assaggiate la nuova specialità regionale "Keralan masala"? La differenza sta tutta e solo nella confezione. 10. Assaggi gratuiti. Potete anche non comprare il prodotto che vi hanno appena offerto di assaggiare, ma lo stomaco comincerà a liberare i succhi gastrici, facendovi avvertire di più la fame. Questo vi indurrà ad acquistare del cibo in più, in particolare prodotti pronti e più costosi, che potrete gustare non appena usciti dal supermercato. 11. Si compra come si legge. Le persone che leggono da sinistra a destra scorrono anche gli scaffali da sinistra a destra. Perciò le varietà più costose di un determinato prodotto si troveranno sulla sinistra, quelle più convenienti sulla destra. 12. La musica. Per un periodo di due settimane, a giorni alterni, in un reparto che esponeva vini francesi e tedeschi venne diffusa musica francese e tedesca. La musica francese portò i vini francesi a vendere di più di quelli tedeschi, mentre la musica tedesca causò l'effetto opposto. Ma non è solo il tipo di musica ad influire sugli acquisti, conta anche il fattore tempo. Camminiamo compiendo approssimativamente 90 passi al minuto. Una musica al di sotto dei 90 battiti al minuto ci fa rallentare inconsciamente, e ci trattiene più a lungo tra gli scaffali. 13. Il falso affare. I supermercati promuovono un prodotto ad un prezzo che riporta accanto un prezzo più alto, da cui voi supponete abbiano ricavato il primo, riducendolo. In effetti, non vendono mai quel prodotto al prezzo più alto, ma lo compriamo perché ci sembra un affare. 14. Prodotti dal valore aggiunto. Una mela costa 20 centesimi. Ma tagliatela, riponetela in una vaschetta e vendetela come "mela a spicchi" ed essa verrà a costare 99 centesimi, per meno della metà di prodotto. Chi ha così poco tempo da non potersi tagliare una mela? 15. Le distanze. Per prolungare il tempo che trascorriamo a contatto con i prodotti durante la spesa, i negozi posizionano gli articoli e le marche più richieste in mezzo 19 ai corridoi, assicurandosi così che da qualsiasi direzione il cliente debba passare, ci metterà sempre molto tempo a raggiungerli. Allo stesso modo, i beni di maggior consumo come pane e latte si trovano in fondo al negozio. I clienti devono passare in mezzo a molta merce esposta prima di vederli e ci sono maggiori possibilità che effettuino acquisti dettati dall'impulso. 16. Iniziative Sociali. Dal 1991 la catena Tesco ha istituito il progetto "Computer per le scuole", con cui i buoni acquisto emessi su alcuni prodotti possono essere scambiati con materiale informatico per le scuole locali. Tuttavia, come Ben Laurence scrisse sull'Observer: "Mentre i costi per la Tesco sono modesti, i clienti devono spendere 110,000 sterline in generi alimentari perché una scuola ottenga un modesto PC". 17. (il profumo del) pane appena sfornato. I supermercati non producono realmente il pane che vendono, ma intervengono solo sull'ultima fase della lavorazione. Tutta la preparazione e l'impastatura sono realizzate altrove. I supermercati si limitano a scongelare la pasta e la riscaldano fino al punto in cui si diffonde un rassicurante profumo di pane appena sfornato. 18. Carte fedeltà. O come i supermercati desiderano che le chiamiamo: "Carte Premio". Facciamo la nostra spesa e ci ricompensano con uno sconto sugli acquisti futuri. Cosa potrebbe esserci di più generoso? Se è un regalo, allora perché la Tesco negli ultimi 8 anni è riuscita ad istituire il progetto delle tessere a costo zero per i supermercati? Perché spendiamo di più una volta che abbiamo la tessera. Primo, il 42 per cento di noi, nel momento in cui entra in possesso di una tessera, spende più soldi, forse per quella logica sbagliata che ci fa pensare che più compriamo più sconti otterremo e perciò spenderemo meno. Seconda cosa, lo scopo dei buoni sconto, con i quali siamo premiati, non è di indurci a risparmiare denaro, ma di invogliarci a comprare prodotti che normalmente non acquisteremmo. Come uno spacciatore di droga ci fornisce la dose gratis per ridurci alla dipendenza. 19. Televisione a zona. La nuova TV Tesco trasmette avvisi pubblicitari in rapporto alla zona del magazzino che vi trovate a visitare. Siccome il 75 per cento delle decisioni riguardo gli acquisti si prendono quando siamo vicini al prodotto, questo stratagemma di marketing rivela tutta la sua potenza. ndr - Sostituite i nomi delle catene dei supermercati esteri con quelle italiane. Il risultato non cambia. http://desperateyouth.blogspot.com/2006/06/ho-sempre-pensato-che-viaggiare-per-la.html Ho sempre pensato che viaggiare è per la testa Fai musica. Dieci anni e oltre che fai musica. Cambi stile, voci e ritmi, ma fai musica. Nei periodi sì ne fai della buona, in quelli no di meno buona, il resto del tempo non ti fai vedere troppo in giro e ti dedichi alle tue cose. L'insieme non è male, comunque. Forse ne vai fiero, forse non del tutto. Lo metti in giro e aspetti di vedere l'effetto che fa. Sembra che per i Fumisterie le cose vadano in modo simile. Tanto impegno e tanta fatica, qualcosa che quasi gli leggi in faccia quando li incontri, quando li vedi suonare, musica che ti piace anche se non è del tuo genere, e alla fine del percorso, dopo concerti, autoproduzioni, autopromozioni, forza e umiltà, sono di nuovo al punto di partenza. Di nuovo: anche se non è il tuo genere, un po' ti dispiace. Dopo gli alti e bassi di Scandalo negli abissi, loro primo disco, uscito nel 2003, i Fumisterie ci hanno riprovato con Kreuze und Krokodile. Ascoltandone qualcosa dal vivo ero ancora scettico, ché nonostante gli spunti teatrali e puramente evocativi fossero molto più diluiti che in Scandalo negli abissi, rimaneva una mia certa resistenza verso il pop convenzionale. Poi, com'era difficile anche per me prevedere, ho ascoltato e riascoltato il disco per intero e mi sono piacevolmente perso nella poesia e nelle sorprese di questi tredici brani, in quest'ora di melodie cantabili e testi surreali. Un disco mai banale, come si dice, ma in cui la mai-banalità è costante e tangibile - come in 20 In coda alla..., che se un istante riporta alla mente i Giardini di Mirò in quello successivo catapulta in un umido e familiare pomeriggio settembrino all'Esquilino. Mai banale come la versione di Bartali di Paolo Conte, suonata e cantata in compagnia di Damiano Torre, affogata in un disco che è interamente suonato in compagnia di qualcun altro, dalle Motorama a Fabio Recchia, una celebrazione di quanto di bello c'è in giro nella capitale. C'è una pagina intera di ringraziamenti in ordine sparso, nel libretto, libretto che è in sé un capolavoro grafico a firma di 21 Ottavio Cialone. I Fumisterie fanno gli Smiths in Warning, legano senza interruzioni apparenti l'idillio sperimentale di Amazzoni e il riff di Cattiveria, rivelano una verve rock appassionata e viscerale in Officine. Dieci anni che fanno musica, forse la metà come Fumisterie, e ora un album così. Quasi mi chiedo dove siano in questo momento tutti i giornalisti musicali, i blog, i musicofili con o senza spillette. Quelli pronti a gridare al miracolo quando si tratta dei colori degli Amari o del cantautorato dei Non Voglio Che Clara, quelli che giù pagine e pagine appena si ha tra le mani del pop-rock italiano di buona fattura. Mi chiedo perché i dischi italiani come Kreuze und Krokodile siano così pochi e perché così tanti gli scribacchini e i trendsetter tanto spocchiosi da non degnare i Fumisterie di neppure la più bassa delle stroncature, se proprio stroncatura deve essere. http://think.turns.it 2005 Non aspettare il nuovo anno per fare la Rivoluzione… c’è un’ottima occasione per farla dietro ogni angolo, ad ogni volger di lancetta… Rivoluzione! ;;; …tu sei la rivoluzione… Copernico 2 hai mai pensato alla rivoluzione? -- …e ho già sentito aria di rivoluzione ho già sentito gridare… la rivoluzione quella vera, di quel che c’era prima non rimarrà pietra su pietra; di quelle che dividono il tempo in due ed ogni evento viene collocato nella storia come “ante” o “post” rivoluzione. Pensaci, alla rivoluzione non pensi anche tu che debba per forza arrivare e sconvolgere tutto, buttare all’aria tutto quello che non va…cancellare ogni stortura, e portare quel che poi mai più dovrà cambiare. non senti anche tu il suo galoppo lontano non la senti arrivare? non la senti? Copernico “…se la rivoluzione non arriva, iniziala tu.” La Rivoluzione cambierà gli uomini non porterà morte o terrore sarà rinascita morale sarà l’uomo nuovo, mondo migliore Per sempre Accogli la rivoluzione Mi hai trovato Hai trovato un messaggio nella tua casella di posta che non ti aspettavi. Hai seguito il link, e sei arrivato qui. Benvenuto. Ti ho cercato, sono andato a caccia del tuo indirizzo perché volevo portarti qui. Perché voglio che qui si parli di rivoluzione, di svolte. Devo fare la Rivoluzione. E se ci sarai anche tu, il Nuovo Mondo sarà migliore. Ti aspetto ancora. 22 dont_ask_me Purchase a print of www.chromasia.com on [email protected] 23