COMUNE DÌ MORES
Provincia di Sassari
P.zza Padre Paolo Serra 1
e-mail: affari [email protected]
sito internet: www.comune.mores.ss.it
Area Affari Generali Sociale e Culturale
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO MENSA
SCOLASTICA
Anni scolastici 2009/2010 - 2010/2011
Art. 1
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto:
 Preparazione, cottura e distribuzione di pasti caldi senza l’utilizzo di prodotti
precotti e destinati al servizio mensa scolastica per gli alunni ed il personale
avente diritto nel plesso scolastico della scuola elementare di Mores, così come
indicato dall'autorità’ scolastica all’inizio di ogni anno scolastico;
 Adeguata assistenza al pasto a favore degli alunni, in particolare della scuola
materna, per tutto quanto può, ragionevolmente, rappresentare un ostacolo al
regolare consumo dei pasti.
 Approvvigionamento delle derrate alimentari, acqua minerale naturale, gas
liquido per la cucina e materiale occorrente per la pulizia dei locali cucina e di
quelli adibiti a refettori, delle attrezzature e delle stoviglie, l’eventuale reintegro di
quanto mancante ed occorrente, la riparazione, a proprie spese, dei guasti che
venissero a verificarsi, la buona cura dell’attrezzatura e delle stoviglie concesse in
uso all’appaltatore;
 Fornitura del corredo necessario alla consumazione del pasto;
La preparazione e distribuzione dei pasti deve essere effettuata presso i locali della
scuola elementare di Mores sita in Via V. Emanuele 74, impegnandosi all’utilizzo dei locali
cucina di proprietà del Comune curandone la conformità alla normativa igienicosanitaria.
Il servizio si articola su cinque giorni feriali, esclusi il sabato e la domenica, in orari stabiliti
dalla competente autorità scolastica secondo il calendario delle attività didattiche.
L’appaltatore ha l'obbligo di utilizzare i locali e le attrezzature del Comune, e di restituire
gli stessi nella quantità e nello stato d’uso efficiente che le stesse presentano al momento
della consegna.
L’appalto ha per oggetto la fornitura di n° 21317 pasti annui presunti, per cinque giorni
alla settimana, dal Lunedì al Venerdì, per la scuola primaria.
Ai fini del presente capitolato, il Comune di Mores è indicato per brevità “Comune” e la
ditta appaltatrice “Ditta”.
Art. 2
DURATA DELL’APPALTO
L’appalto viene conferito per il periodo relativo agli anni scolastici 2009-2010/2010-2011.
L’appaltatore dovrà garantire l’attuazione del servizio a decorrere dall’avvio dell’attività
didattica e sino all’ultimazione della stessa, in base al calendario scolastico stabilito dalle
competenti autorità.
L’effettivo inizio e termine del servizio per ciascun anno scolastico verrà stabilito
dall’Amministrazione Comunale, sentita l’Autorità Scolastica competente e comunicato
all’appaltatore a mezzo posta o fax.
L’appalto avrà scadenza 30 Maggio 2011 e potrà essere prorogato, ai sensi di legge, qualora
sussistano le condizioni. Eventuali proroghe potranno essere concesse per il tempo necessario
per il completamento delle procedure di gara.
Art.3
OBBLIGHI DELL’APPALTATORE
Oltre quanto previsto nelle restanti parti del presente capitolato, l’appaltatore ha l’obbligo di:
 Garantire il rispetto della normativa relativa al contratto di lavoro del personale
impiegato, della sicurezza sul lavoro e le norme relative all’assicurazione del
personale.
 L’attività del gestore dovrà svolgersi nel rispetto delle norme di sicurezza e di
quelle sanitarie, e comunque nelle migliori condizioni di pulizia, igiene e decoro.
 Provvedere allo smaltimento dell’olio vegetale esausto, derivante dall’esercizio
della propria attività;
 Approvvigionarsi delle derrate alimentari le cui caratteristiche qualitative
rispondano ai requisiti previsti dall’allegato “A” al presente Capitolato;
 Osservare tassativamente il menù settimanale di cui all’allegato “A” alternando
ciclicamente le quattro settimane previste;
 Esporre il menù nelle scuole. Tale menù potrà essere variato, su richiesta del
competente ufficio comunale previa certificazione sanitaria, in caso di alunni con
problematiche alimentari;
 Garantire la distribuzione dei pasti secondo gli orari annualmente indicati dalla
autorità scolastica. A tal fine l’appaltatore dovrà, prima dell’inizio del servizio di
ogni anno scolastico, acquisire gli orari per la mensa dal Comune o dalla
Direzione Scolastica. L’elenco come sopra dovrà essere trasmesso al Servizio
Pubblica Istruzione del Comune, entro otto giorni dall’inizio del servizio stesso.
 Garantire la continuità del servizio.
 La ditta aggiudicataria dovrà garantire la massima riservatezza nell’utilizzo dei dati
personali e delle informazioni relative agli utenti, vincolando in tal senso i propri
operatori al segreto d’ufficio e dovrà inoltre assicurare continuità al rapporto tra
utenza e operatore, limitando quanto più possibile la sostituzione del personale.
ART.4
PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI
La preparazione e cottura dei pasti dovrà avvenire con i sistemi tradizionali (fresca cottura).
Di conseguenza è esclusa la somministrazione dei cibi e alimenti precotti e sottovuoto.
Gli alimenti utilizzati devono avere le caratteristiche indicate nell'allegato “A”, ed essere
preparati nella quantità riportate nel Menù.
La frutta e la verdura dovranno essere preventivamente lavate con ogni cura.
Le posate, i bicchieri e le salviette dovranno offrire tutte le necessarie garanzie di praticità,
funzionalità e igienicità. In particolare le posate non dovranno presentare scaglie o filamenti
o quant’altro possa accidentalmente essere ingerito.
I pasti preparati devono rispondere al dettato dell’art. 5 della L. 283 del 1962 per quanto
riguarda lo stato degli alimenti impiegati e all’art. 31 del D.P.R. 327 del 1980 per quanto
concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o
caldi ed il mantenimento della catena del freddo.
La preparazione e la cottura degli alimenti devono essere condotti in modo tale da
salvaguardare al massimo le caratteristiche igieniche ed organolettiche degli alimenti tenuto
conto che i calcoli nutrizionali sono stati effettuati considerando gli alimenti a crudo e al netto
degli scarti da cucina e tenendo conto delle variazioni di peso. In particolare si precisa:
 la verdura deve essere pulita lo stesso giorno del consumo comprese le patate e
le carote che non devono essere lasciate a bagno in acqua oltre il tempo
necessario per il risciacquo;
 tutti gli alimenti deperibili (carne, pesce) non devono soggiornare a temperatura
ambiente oltre il tempo necessario alla loro manipolazione e preparazione;
 tutti gli alimenti devono essere preparati lo stesso giorno del consumo;
 è vietata ogni forma di utilizzo di avanzi;
 tutti gli alimenti vanno riposti protetti opportunamente e conservati in contenitori
idonei a seconda della loro deperibilità
 curare il rifornimento e la rotazione delle materie prime in modo da garantire
sempre la freschezza soprattutto dei vegetali a foglie, latte, ecc;
 non detenere e non usare i prodotti posteriormente alla data indicata come
termine minimo di conservazione;
 non ricongelare le materie prime surgelate;
 non congelare le materie prime acquistate fresche;




non congelare il pane;
non scongelare all’aria o sotto l’acqua corrente;
mantenere le temperature di mondatura ortaggi e carni al di sotto dei 10°C;
mantenere le temperature di preparazione e sistemazione degli alimenti crudi,
carne e pesce, su placche da forno al di sotto dei 10°C;
 le uova pastorizzate una volta aperte, vanno consumate in giornata;
 curare, nella cottura dei cibi in acqua il rapporto acqua/alimento affinché sia il
più basso possibile;
 aggiungere i condimenti unitamente a fine cottura;
 non utilizzare “fondi di cottura” ottenuti dalla prolungata frittura degli ingredienti
quali basi per la preparazione di vivande;
 usare esclusivamente sale marino iodato;
 usare brodo vegetale granulare a basso contenuto di glutammato di sodio, meglio
se privo di tale sostanza;
 non utilizzare “preparati” per purè o per brodo;
Per tutto quanto non previsto si applica l’allegato al D. Lgs. 26.05.1997 n° 155.
ART.5
IGIENE DELLA PRODUZIONE
La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti.
Le linee di processo devono essere predisposte in modo tale da evitare contaminazioni
crociate.
ART. 6
RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti presso i locali cucina e refettorio deve essere effettuato
con modalità atte a garantire la salvaguardia da contaminazione nel rispetto delle norme
igieniche, osservando le prescrizioni sulla raccolta differenziata già vigenti in questo Comune.
Le operazioni di pulizia devono essere regolari e frequenti, sia per i contenitori, sia per i luoghi
in cui vengono accumulati i rifiuti.
Per quanto non previsto si applica l’allegato al D. Lgs 26.05.97 n° 155.
ART. 7
CONSERVAZIONE DELLE DERRATE
La dispensa e i frigoriferi devono essere tenuti in perfetto stato igienico e in buon ordine. Il
carico dei frigoriferi deve essere compatibile con le potenzialità dell’impianto frigorifero; i
contenitori delle derrate deperibili e non deperibili, non devono essere mai appoggiati a terra,
i prodotti sfusi non devono essere a diretto contatto con l’aria, sia nella dispensa che nei
frigoriferi; nessun contenitore per alimenti, specie se in banda stagnata, deve essere
riutilizzato. Ogni qualvolta venga aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto
non venga immediatamente consumato dovrà essere travasato in altro contenitore di vetro o
acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione.
I sacchetti, le scatole e i contenitori metallici, una volta usati, vanno svuotati e gettati; il
contenuto residuo va riposto in recipienti idonei per alimenti con coperchio sui quali va
apposta l’etichettatura originale corrispondente al contenuto; la protezione delle derrate da
conservare deve avvenire solo con pellicola di alluminio idonea al contatto con gli alimenti o
con altro materiale comunque conforme al D.P.R. 23 agosto 1982 n°77; i prodotti cotti
dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o acciaio inox; e’
vietato l’uso di recipienti di alluminio. I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina,
ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, riportanti l’etichettatura completa.
ART. 8
PIANO DI AUTOCONTROLLO
L’appaltatore deve essere in regola con quanto disposto dal Decreto Legislativo 26.05.97,
n°155 e successive modifiche, in tema di autocontrollo.
A tal fine l’autocontrollo dovrà essere parte integrante del sistema aziendale in modo da
garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti.
L’autocontrollo non dovrà consistere unicamente in “PIANI DI CAMPIONAMENTO” e nelle
relative analisi di laboratorio, ma l’impresa appaltatrice dovrà dotarsi obbligatoriamente di un
PIANO DI AUTOCONTROLLO basato sui principi dell’ H.A.C.C.P., che dovrà essere elaborato in
maniera specifica per tipo di attività produttiva. Ciò significa che il piano di autocontrollo
dovrà essere compatibile con le dimensioni ed il tipo di attività svolta dall’impresa interessata.
Il Comune declina ogni responsabilità qualora il Piano di Autocontrollo, redatto dall’impresa,
venga giudicato inadeguato da parte degli organi della ASL che pongono in essere gli
opportuni controlli.
L’appaltatore ha l’obbligo di istituire un servizio periodico mensile di “autocontrollo” per la
verifica costante della qualità dei prodotti somministrati, non solo sotto l’aspetto igienicosanitario, ma anche, e soprattutto, in considerazione delle caratteristiche organolettiche delle
materie prime utilizzate e delle fasi di lavorazione e preparazione dei cibi, da eseguire con
personale dipendente qualificato.
ART. 9
AUTORIZZAZIONI SANITARIE
L’appaltatore ha l’obbligo di:
 Essere in possesso delle autorizzazioni sanitarie e di ogni altra autorizzazione
necessaria per l’esercizio dell’attività.
 Oltre ai locali e attrezzature anche i mezzi impiegati per il trasporto dei pasti,
dovranno essere muniti di regolare autorizzazione sanitaria. I materiali impiegati
per la eventuale confezione dei pasti medesimi, gli altri elementi e dotazioni
individuali devono essere conformi alle norme vigenti in materia igienicosanitaria. L’appaltatore è tenuto a sostituire i materiali medesimi dietro motivata
richiesta dell’Amministrazione.
 Nelle operazioni di preparazione, confezionamento , trasporto e distribuzione
dei pasti l’appaltatore dovrà impiegare esclusivamente personale munito di
libretto sanitario.
 Nei locali e mezzi destinati alle operazioni di cui sopra, deve essere inibito
l’accesso alle persone non autorizzate.
ART. 10
VIGILANZA E CONTROLLI
L’Amministrazione Comunale si riserva ogni più ampia facoltà di ispezioni e controlli dei locali,
delle attrezzature e de mezzi eventualmente impiegati dall’appaltatore nell’attuazione del
servizio, demandandone il compito agli organi dell’Unità Sanitaria Locale o a propri funzionari.
Le procedure di Controllo si esplicheranno in:
 valutazione periodica e sistematica del gradimento del menù, come previsto
dal presente capitolato;
 verifica sulla qualità degli alimenti e sulla loro rispondenza alle tabelle
merceologiche e alle
grammature previste dalla tabella dietetica .
 programmazione dei controlli e verifica degli esiti dei controlli stessi sugli
alimenti, sulle strutture, sugli ambienti e sul personale di mensa;
 verifica degli esiti dei monitoraggi e autocontrollo da parte della ditta
appaltatrice;
L’Appaltatore assume formale e incondizionato obbligo a consentire agli addetti al
controllo, senza diritto di preavviso alcuno, l’accesso ai locali di preparazione e di
distribuzione dei pasti.
Analogo obbligo è assunto dall’appaltatore in caso di ispezioni e controlli ai sensi del 1°
comma del presente articolo.
Fatte salve le competenze dell’autorità sanitaria e degli organi dell’azienda ASL, ai fini del
controllo del servizio in ogni e qualsiasi fase della sua attuazione, l’ente appaltante potrà,
nell’eventualità che ritenga che i prodotti utilizzati dall’appaltatore non siano conformi a
caratteristiche tecniche indicate, chiedere la sostituzione immediata dei prodotti.
L’appaltatore assume formale e incondizionato obbligo a consentire alle persone incaricate
dall’Amministrazione Comunale, l’accesso ai locali di preparazione dei pasti per una verifica
sul confezionamento degli stessi e sull’appetibilità dei cibi, ai locali di deposito, di
conservazione delle derrate, agli automezzi destinati al trasporto dei pasti (in caso di
attivazione del piano di emergenza) e a consentire inoltre l’eventuale controllo dei requisiti
sanitari dei lavoratori.
ART.11
MENU’: VARIAZIONE – DIETE SPECIALI
In occasione delle uscite scolastiche autorizzate il pasto dovrà essere sostituito dalla fornitura
di un cestino picnic individuale, così composto: panino farcito con formaggio molle, panino
farcito con prosciutto cotto senza polifosfati, banana o frutti di stagione, un succo di frutta,
un vasetto di yogurt alla frutta o budino, mezzo litro d’acqua minerale, un pacchetto mono
porzione di biscotti secchi, un bicchiere, un cucchiaino e tovagliolo a perdere.
Lo stesso pasto sarà previsto anche per gli accompagnatori dei bambini.
L’impresa appaltatrice deve impegnarsi a preparare diete “speciali” e, pertanto, diverse da
quelle fornite
comunemente dalla refezione scolastica, che rispondano, sulla base di certificazione
medico- specialistica, alle particolari esigenze cliniche di alcuni utenti.
Deve sempre essere previsto, oltre al menù del giorno, un menù “dietetico" generale così
composto:
 1° piatto: pasta o riso in bianco (condito con olio extra vergine di oliva o
minestrina di brodo vegetale);
 2° piatto: formaggio (parmigiano reggiano, o mozzarella) oppure prosciutto
cotto;
 frutta di stagione
Il menù dietetico può essere prenotato giornalmente, entro le ore 9,30, sia in caso di
indisposizione temporanea che quale scelta alternativa.
Tutti i casi di variazione al menù di cui sopra non possono comportare alcun ulteriore onere
per l’Amministrazione comunale.
E’ consentita una variazione del menù, su iniziativa della ditta appaltatrice, solo nei casi
documentati di gravi guasti agli impianti di cottura, di avaria della struttura di conservazione.
Detta variazione dovrà essere ricercata nell’ambito delle pietanze previste nella tabella
allegata al presente capitolato. L’impresa dovrà comunque, in ogni caso, darne
comunicazione all’Amministrazione comunale prima dell’avvenuta distribuzione dei pasti.
Qualora gli eventi di cui al precedente comma dovessero protrarsi per più di due giorni la
ditta appaltatrice deve garantire la produzione dei pasti quotidianamente necessari aventi
le medesime caratteristiche richieste dal presente capitolato.
ART. 12
USO DEL CENTRO DI COTTURA
La preparazione dei pasti deve avvenire presso i locali cucina di proprietà del Comune,
ubicati nella scuola elementare Don Milani sita in via V. Emanuele 74, per i quali dovranno
essere rispettate le norme igienico- sanitarie di cui alla legge n° 283 del 30.04.1962,del
Regolamento di attuazione, D.P.R. n. 327 del 26.03.1980 e del D.Lgs. n. 155 del 26.05.1977 e in
particolare della procedura di autocontrollo interno secondo il sistema H.A.C.C.P secondo
le prescrizioni indicate dagli articoli seguenti.
L’erogazione dei pasti dovrà essere effettuata presso i locali interni alla scuola elementare
succitata adibiti a refertorio mensa.
Il Comune concede in uso i locali cucina situati all’interno della scuola elementare, a seguito
di dettagliato rendiconto, gli impianti e le attrezzature attualmente esistenti nello stesso
locale che la Ditta dovrà riconsegnare, al termine del contratto, nelle medesime condizioni,
tenuto conto del deterioramento derivante dall’uso e senza colpa di essa. Il Comune
concede, altresì alla Ditta l’utilizzo dell’acqua potabile e dell’energia elettrica , per tutto il
periodo in cui si svolgerà il servizio oggetto del presente capitolato.
La Ditta dovrà inoltre provvedere alla fornitura occorrente per l'apparecchiatura dei tavoli
non in dotazione alla mensa, quali tovagliette di carta, tovaglioli,ecc. ed accessori vari, tutto
in materiale completamente atossico e conforme alle vigenti disposizioni di legge in materia,
ed avendo cura che tale fornitura sia adeguata al numero degli utenti.
Sarà compito del personale scolastico, appositamente incaricato, comunicare alla Ditta
entro le ore 9,30 del mattino le prenotazioni degli alunni che usufruiranno del servizio mensa.
I buoni mensa dovranno essere raccolti dal personale ausiliario scolastico e consegnati alla
Ditta Appaltatrice, la quale dovrà allegarli alla fattura.
ART. 13
UTENTI DEL SERVIZIO
Il numero degli utilizzatori del servizio mensa è presunto in circa 21317 presenze per tutto
l’anno scolastico e mediamente in 95 unità al giorno presunte.
Tale quantificazione è, tuttavia, del tutto indicativa e potrà essere soggetta a variazione in
aumento o diminuzione. La Ditta aggiudicataria del servizio, pertanto, non potrà vantare diritti
ad alcuna compensazione sia nel primo che nel secondo caso, pur avendo l’obbligo di
assicurare il pasto a tutti coloro che ne abbiano diritto.
ART. 14
ORGANIZZAZIONE DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI AGLI UTENTI (a cura della Ditta)
Presso la sala mensa dovrà essere presente un adeguato numero di addetti forniti dalla Ditta
che dovrà provvedere ai seguenti compiti:
a) predisposizione delle sale mensa;
b) predisposizione dei tavoli per i pasti;
c) porzionatura dei pasti;
d) pulizia e riordino dei tavoli dopo i pasti;
e) lavaggio e riordino delle stoviglie, nonché della biancheria utilizzata in cucina;
f) pulizia e riordino dei locali cucina , dispensa e sale mensa;
g) gestione dei rifiuti.
Per numero “adeguato di addetti” deve intendersi una presenza di personale che garantisca
oltre alla qualità del servizio, lo svolgimento del pasto in 45/50 minuti, per non interferire con le
attività didattiche pomeridiane. Nel caso venissero riscontrati ripetuti ritardi o disservizi, la Ditta
dovrà provvedere in merito.
ART. 15
ESCLUSIONE DEL MINIMO GARANTITO
E PRENOTAZIONE PASTI
Non costituisce minimo garantito per l’appaltatore il numero dei pasti risultante dalla
dichiarazione del numero medio dei pasti descritto nel bando, trattandosi di previsione
subordinata alla naturale fluttuazione della platea scolastica che fruisce del servizio e alla
organizzazione scolastica, relativamente agli anni scolastici interessati dall’appalto.
Il servizio mensa nelle scuole è sospeso, oltre che nei periodi di vacanza previsti dal
calendario scolastico, anche in presenza di eventi legati ad astensioni dal lavoro del
personale scolastico docente, astensioni degli alunni dalle attività didattiche, ovvero a
qualsiasi causa non preventivabile.
La soppressione o sospensione in qualsiasi plesso scolastico del servizio mensa per disposizioni
ell’autorita’ scolastica, non da diritto all’appaltatore ad alcun risarcimento.
In tale ultimo caso l’appaltatore dovrà essere informato dell’interruzione con preavviso di
almeno di trenta giorni, con esclusione di qualsiasi risarcimento.
L’appaltatore ha diritto soltanto esclusivamente al pagamento dei pasti richiesti
giornalmente dalle singole scuole entro le ore 9,30, comprese eventuali motivate rettifiche in
diminuzione entro la stessa ora. Rettifiche in aumento operate dalle scuole medesime
nell’arco della stessa giornata, successivamente alla prima richiesta, possono non essere
accolte dall’appaltatore.
ART. 16
OBBLIGHI DEL COMUNE E CORRISPETTIVI
Il prezzo unitario a pasto resterà invariato per la durata degli anni scolastici di riferimento.
Il pagamento dei corrispettivi sarà effettuato a seguito di fatturazione mensile posticipata,
entro trenta giorni dalla presentazione della stessa, fatti salvi i tempi di rilascio del DURC che,
sarà richiesto dalla stazione appaltante, previo riscontro e consegna dei buoni pasto
effettivamente utilizzati durante il mese di riferimento.
L’Appaltatore ha diritto soltanto ed esclusivamente al pagamento dei pasti effettivamente
erogati giornalmente.
La fattura dovrà essere corredata dei buoni pasto che devono essere ritirati dalla ditta stessa
quotidianamente, e presentati da alunni ed insegnanti che usufruiscono del servizio.
I buoni pasto saranno forniti agli utenti da parte del Comune.
Con il suddetto corrispettivo, la Ditta si intende compensata di qualsiasi suo onere per il
servizio di che trattasi, senza alcun diritto a nuovi o maggiori compensi, essendo soddisfatta in
tutto dal Comune con il pagamento del corrispettivo stesso.
E’ in ogni caso esclusa l’applicazione delle previsioni dell’art. 1664 C.C. (“Onerosità e
difficoltà dell’esecuzione”) che darebbe facoltà di chiedere una revisione dei prezzi, oppure
diritto ad un equo compenso.
L’appaltatore ed il Comune si impegnano a ricercare, nel corso dell’appalto, soluzioni
migliorative alle modalità di riscontro dei pasti forniti in accordo con le scuole interessate.
ART. 17
RESPONSABILITA’ ED ASSICURAZIONI
La Ditta aggiudicataria è direttamente responsabile, sia civilmente che penalmente nei
riguardi del Comune e di terzi, di ogni e qualsiasi danno derivante dall’espletamento del
servizio, ivi compresi casi di intossicazione alimentare, restando a suo completo ed esclusivo
carico ogni eventuale risarcimento, senza diritto di rivalsa o a compensi da parte del
Comune, salvi gli interventi in favore dell’impresa da parte di società assicura trici.
L’appaltatore sarà altresì responsabile dei danni comunque arrecati a terzi o a cose ad esse
appartenenti durante l’esecuzione del servizio e terrà perciò indenne, l’Amministrazione
Comunale da qualsiasi pretesa.
La ditta aggiudicataria deve stipula re e mantenere operanti, per tutta la durata del
contratto, polizze assicurative che garantiscano la copertura dei seguenti rischi:
 responsabilità civile verso terzi;
 infortuni connessi all’assunzione dei cibi somministrati e gli ulteriori infortuni non
rientranti nella copertura INAIL.
ART. 18
PERSONALE
La Ditta, nell’espletamento dei servizi di cui al presente appalto, dovrà avvalersi di
personale adeguato al servizio da prestare ,per qualifica e numero. Il personale dovrà
essere capace, moralmente ineccepibile ed in regola con le leggi sanitarie in vigore previste
per la manipolazione di prodotti destinati all’alimentazione.
L’organico per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato in fase di offerta
come numero, ed organigramma funzionale.
Il Comune si riserva inoltre il diritto di chiedere alla Ditta la sostituzione del personale ritenuto
non idoneo al servizio per comprovati motivi; in tal caso la Ditta provvederà a quanto
richiesto, senza che ciò possa costituire motivo di maggior onere.
ART. 19
REINTEGRO PERSONALE MANCANTE
Il personale addetto alla preparazione e alla distribuzione del pasto deve essere
costantemente presente nel numero prestabilito; le eventuali assenze devono essere
immediatamente reintegrate per mantenere giornalmente invariato il rapporto
operatore/pasti distribuiti.
Nel caso di variazione del personale, i nominativi, la consistenza numerica e le relative
qualifiche devono essere preventivamente comunicate a mezzo lettera raccomandata al
Comune per l’approvazione formale.
ART. 20
REFERENTE TECNICO
È’ fatto obbligo alla Ditta di proporre un “Referente Tecnico”, reperibile quotidianamente
negli orari di servizio.
ART. 21
APPLICAZIONE NORME CONTRATTUALI
Nell’esecuzione del servizio, la Ditta è obbligata ad applicare integralmente tutte le norme
del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro” per la categoria e degli “accordi locali
integrativi” dello stesso, in vigore per il tempo e la località in cui il servizio viene espletato.
Inoltre, l’appaltatore stesso si obbliga alla scrupolosa osservanza delle disposizioni
concernenti gli infortuni sul lavoro e le assicurazioni sociali (invalidità, disoccupazione,
tubercolosi, malattie, vecchiaia ecc.), nonché al pagamento dei contributi messi a carico
dei datori di lavoro, come gli assegni familiari, le indennità ai chiamati alle armi ed i
contributi per fini mutualistici, in conformità delle clausole contenute nei patti nazionali e
provinciali.
In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dal
Comune o segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, il Comune stesso comunicherà alla Ditta e,
se del caso, anche all’Ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata, e sospenderà il
pagamento delle prestazioni eseguite sino a quando dall’Ispettorato del Lavoro non venga
accertato che gli obblighi predetti non siano stati integralmente adempiuti.
Per la sospensione del pagamento di cui sopra, la Ditta non può opporre eccezioni al
Comune, neppure a titolo di risarcimento danni.
ART. 22
INTERRUZIONI DEL SERVIZIO
In caso di sciopero programmato del personale delle scuole e/o degli alunni, la Ditta dovrà
essere preavvisata dall’ Autorità Scolastica, possibilmente 24 ore prima.
Comunque l’attuazione o meno del servizio, in relazione allo sciopero, sarà comunicato
entro le ore 13,00 del giorno precedente la fornitura.
Per scioperi non programmati, la Ditta dovrà essere avvertita dall’Autorità scolastica entro e
non oltre le ore 09,00 dello stesso giorno della fornitura.
Per scioperi del personale dipendente della Ditta, la stessa dovrà darne comunicazione
all’Ufficio Affari Generali del Comune con un preavviso di almeno 48 ore.
In tutti i casi di sciopero, qualora siano rispettati i suddetti impegni, nessuna penalità sarà
applicata alla controparte. In caso di gravi eventi, quali calamità naturali ecc, che
dovessero comportare la chiusura improvvisa e immediata delle scuole, nessuna penalità è
dovuta al Comune o risarcimento alla Ditta.
ART.23
SPESE PER L’APPROVVIGIONAMENTO
Sono a carico della Ditta le spese per l’approvvigionamento delle derrate alimentari, acqua
minerale naturale, gas liquido per la cucina, materiale occorrente per la pulizia dei locali
cucina e di quelli adibiti a refettori, delle attrezzature e delle stoviglie, tovagliette di carta,
tovaglioli,ecc. ed accessori vari, contenitori idonei al trasporto dei pasti, l’eventuale
reintegro di quanto mancante ed occorrente; la riparazione a proprie spese dei guasti che
venissero a verificarsi la buona cura dell’attrezzatura e delle stoviglie concesse in uso
all’appaltatore, le spese per il personale di cucina , di trasporto ed ogni altra spesa e
qualsiasi onere relativo al servizio di appalto.
ART.24
GARANZIE (CAUZIONE PROVVISORIA- CAUZIONE DEFINITIVA)
L’offerta dovrà essere corredata, a pena di esclusione, da un deposito cauzionale di €
3.837,06 pari al 2% dell’importo complessivo previsto per l’appalto, al netto dell’I.V.A. La
cauzione provvisoria dovrà essere presentata, ai sensi dell’art. 75 del D.Lgs. n. 163/2006,
mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa incondizionata e dovrà essere valida
per 180 giorni dal termine ultimo di ricezione delle offerte. La cauzione deve prevedere
espressamente, a pena di esclusione, la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del
debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta del soggetto
appaltante. Dovrà inoltre contenere l’impegno da parte del fideiussore a rilasciare la
garanzia definitiva qualora l’offerente risultasse aggiudicatario.
La mancata presentazione della cauzione provvisoria comporta l’esclusione dalla gara. La
cauzione provvisoria è prestata a garanzia della serietà dell’offerta e copre la mancata
sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicatario e sarà svicolata automaticamente
al momento della sottoscrizione del contratto medesimo, mentre ai non aggiudicatari sarà
restituita entro i 30 giorni dall’aggiudicazione. Nel caso di raggruppamento di imprese, la
cauzione viene prestata dalla mandataria.
La Ditta aggiudicataria, a garanzia delle obbligazioni assunte dovrà costituire, nei modi
previsti dalla legge, la cauzione definitiva pari al 10% dell’importo annuo presunto del
contratto riferito al biennio, mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa
incondizionata e dovrà essere valida per tutto il periodo dell’appalto. In presenza di ribasso
d’asta superiore al 10%, la garanzia è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli
eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l’aumento è di due punti percentuali per
ogni punto di ribasso superiore al 20%. Qualora il concorrente sia in possesso della
certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO
9000, rilasciata da organismi accreditati ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN
45000, ovvero della dichiarazione della presenza di elementi significativi e tra loro correlati di
tale sistema, le suindicate cauzioni, provvisoria e definitiva, potranno essere ridotte del 50%.
Tale cauzione è a garanzia dell’esatto adempimento di tutte le obbligazioni previste dal
contratto e dal risarcimento dei danni derivanti dalla eventuale inadempienza delle
obbligazioni stesse, salva comunque la risarcibilità del maggior danno. La cauzione sarà
svincolata a norma di legge, alla risoluzione di tutti i rapporti. L’Amministrazione potrà
avvalersi sulla cauzione, in caso di comunicazione di penalità prevista dal presente
capitolato. In tal caso, a pena decadenza, la cauzione dovrà essere integrata entro i termini
che saranno comunicati.
La cauzione dovrà essere stipulata con primaria società assicuratrice o con istituto bancario
e dovrà prevedere espressamente, a pena esclusione, la operatività a semplice richiesta
scritta della stazione appaltante e la rinuncia al beneficio delle preventiva escussione del
debitore principale.
ART.25
RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE
Qualora la Ditta non intenda accettare l’aggiudicazione sarà tenuta al risarcimento degli
eventuali superiori danni subiti dal Comune.
ART.26
DIVIETO DI CESSIONE – SUB-APPALTO
E vietata la cessione del contratto.
È consentito il subappalto limitatamente alla pulizia dei locali - cucina.
In tal caso l’impresa dovrà indicare in sede di offerta se intende eventualmente subappaltare il suddetto servizio.
ART.27
AUTORIZZAZIONI
La ditta aggiudicataria dovrà essere in possesso delle autorizzazioni e licenze richieste dalla
legge per la prestazione dei servizi oggetto dell’appalto.
ART.28
SPESE CONTRATTUALI
Le spese contrattuali, nessuna esclusa od eccettuata, sono a carico della Ditta appaltatrice.
ART.29
FORO COMPETENTE
Per ogni controversia inerente al presente atto è competente il Foro di Sassari
ART.30
RICHIAMO NORMATIVO
Per tutto quanto non previsto nel presente capitolato, si fa espresso richiamo alle norme
contrattuali previste dal Codice Civile e alle norme vigenti in materia.
ART.31
SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula del contratto sono a carico dell’appaltatore.
Art. 32
DISPOSIZIONI FINALI
Nessun rapporto di lavoro di carattere continuativo e dipendente si instaura tra il Comune e
l’impresa appaltatrice e l’eventuale personale da essa assunto, i cui compiti vengono
regolati dalla legislazione vigente in materia.
L’impresa appaltatrice presta servizio attraverso i propri dipendenti che agiscono
esclusivamente secondo le sue direttive e dei quali garantisce la copertura assicurativa e
previdenziale relativa all’attività svolta, esonerando il Comune da ogni responsabilità.
I dipendenti, durante l’espletamento del servizio, dovranno mantenere un contegno
riguardoso e corretto.
L’appaltatore si impegna al pieno ed incondizionato rispetto e osservanza di tutte le
clausole contenute nel presente Capitolato che saranno espressamente confermate
dall’appaltatore con separata sottoscrizione in sede di stipulazione di gara..
Il presente capitolato speciale è costituito da articoli 39 articoli, e n. 1 allegato.
ART.39
STRUTTURA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
La struttura responsabile è l’Ufficio Affari generali. Responsabile del Servizio Salvatore
Gambella tel. 079-7079021.
Allegato A al capitolato d’appalto
Il presente allegato indica le caratteristiche e la qualità delle derrate alimentari (compresa
l’acqua che dovrà essere somministrata durante i pasti) che dovranno essere utilizzate per la
preparazione di pasti per il servizio mensa scuola elementare, sulla base di quanto prescritto sul
capitolato d’appalto.
Il Comune si riserva di controllare che la merce utilizzata corrisponda alla descrizione fatta nel
presente allegato. A tal fine, la ditta dovrà indicare, a richiesta del Comune, la provenienza di
tutte le derrate utilizzate per il confezionamento dei pasti. Eventuali discordanze saranno
potranno essere oggetto di penalità secondo quanto previsto nell’art. 15 del Capitolato.
CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI
CARNI FRESCHE
Dovranno essere acquistate dalla Ditta appaltatrice i seguenti tipi di carne, tutti di provenienza
italiana, sulla base di quanto indicato nella tabella dietetica:
 Carni Bovine
 Carni Suine
 Carni avicunicole (tacchino e pollo)
La qualità delle carni dovrà essere di prima, così essa è definita dalla scienza veterinaria e dalle
consuetudini del mercato locale.
Saranno perciò sempre escluse, o rifiutate, le carni di qualità inferiore alla prima e quelle che
comunque risultino all’esame sommario (o in seguito a perizia sanitaria e controlli di laboratorio)
avariate, alterate, sofisticate, adulterate, male assestate o di taglio irregolare.
Il disossamento delle carni dovrà avvenire secondo le regole della buona tecnica.
Le carni acquistate dovranno essere fornite con caratteristiche che presentino i requisiti di
freschezza, ingrasso e sanità, per ogni specie di animale, di prima qualità da accertarsi
insindacabilmente dall’Amministrazione con mezzi opportuni.
In particolare le carni dovranno essere macellate di recente, presentarsi in ottimo stato di
conservazione e senza alcun segno di invecchiamento.
Dovranno essere prive di qualunque odore e sapore disgustoso, il colore dovrà essere rosso
vermiglio- roseo brillante nel caso di carne bovina, a seconda del taglio e dell’età. Le carni suine
dovranno essere di colore rosa chiaro e i grassi presenti dovranno avere colorito bianco e
consistenza soda. Le carni avicunicole dovranno provenire da animali allevati a terra, nutriti
esclusivamente con mangimi vegetali con esclusione di quelli modificati geneticamente. Sono
escluse dalla fornitura le carni di animali allevati in tutto o in parte in gabbie (batterie).
Le carni devono provenire da animali in ottimo stato di nutrizione con giusto rapporto
scheletro/carne.
Saranno rifiutate, in ogni caso, le carni sottoposte a congelazione o surgelazione.
Le carni dovranno provenire da animali in ottimo stato di nutrizione, regolarmente macellate e
ammesse al libero consumo.
Il selezionamento delle carni sarà fatto secondo le regole della buona tecnica di laboratori
autorizzati e nel rispetto di idonee condizioni microclimatiche ambientali.
La conservazione sino al momento della consegna sarà assicurata a temperatura compresa fra
0° a + 2°.
Le carni dovranno essere tassativamente fresche e provenienti da allevamenti situati nel territorio
nazionale.
La carne deve appartenere ad animali di prima qualità in perfetto stato di nutrizione e
ingrassamento, allevati esclusivamente per la macellazione rispettando le vigenti norme.
Per la constatazione della salubrità delle carni saranno osservate le prescrizioni di legge vigenti in
materia e in particolare quelle del Regolamento sulla vigilanza sanitaria delle carni relativa alla
disciplina della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Per quanto non contemplato nella presente disposizione, in relazione alla materia sanitaria, di
commercio e vendita della carne, si fa riferimento alle leggi e regolamenti in vigore.
UOVA FRESCHE
Per uova si intendono le uova di galline in guscio atte al consumo alimentare.
Le uova richieste devono essere di categoria A uova fresche, classificate nella categoria di
peso: gr. 60 - 65.
Le uova devono presentare le seguenti caratteristiche:
- guscio normale e intatto
- camera d’aria altezza non superiore a 6 mm.
- albume chiaro, limpido, esente da corpi estranei di qualsiasi natura
- tuorlo visibile alla speratura solamente come ombratura.
Sul dispositivo di etichettatura, di cui deve essere munito l’imballaggio, deve essere indicata la
data di produzione delle uova rispettando le vigenti norme.
Le uova non conformi alle presenti disposizioni non saranno accettate dalla Ditta appaltatrice.
Per quanto non contemplato nella presente disposizione, in relazione alla materia sanitaria, di
commercio e vendita delle uova, si fa riferimento alle leggi e regolamenti in vigore.
PRODOTTI DELLA PESCA SURGELATI
I prodotti oggetto della fornitura dovranno essere rappresentati da prodotti ai quali è stato
applicato come unico metodo di conservazione il freddo, dal momento della produzione fino
alla consegna, in maniera costante ed ininterrotta.
Il metodo di surgelazione dovrà essere applicato su materie prime sane, fresche ed in buone
condizioni igieniche.
Non dovranno presentare colorazioni anomale rispetto al colore tipico della specie, dovranno,
se confezionate in filetti, essere esenti da materie estranee, organi interni, animi di sangue, e privi
di spine. All’esame visivo dovranno presentarsi puliti, spellati e diliscati. Dovranno essere esenti da
sapori e odori indesiderabili prima e dopo la cottura.
DERIVATI DEL LATTE FORMAGGIO E BURRO
I formaggi oggetto della fornitura, dovranno essere prodotti con latte proveniente da animali
appartenenti ad aziende nazionali, registrate e controllate dalle autorità competenti, secondo il
D.P.R. 54 del 14.01.97.
I formaggi dovranno essere prodotti e confezionati in stabilimenti di trasformazione nazionale
riconosciuti idonei e autorizzati dall’autorità competente secondo il D.P.R. 54 del 14.01.97.
La ditta appaltatrice dovrà acquistare i seguenti tipi di formaggio e burro:


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Formaggio di pasta molle tipo “Dolce di Macomer “ , “Dolce Sardo”.
Parmigiano Reggiano
Grana Padano
Burro di panna
I formaggi dovranno conservare la morbidezza e la pastosità tipiche della varietà richiesta.
PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
I prodotti oggetto della fornitura dovranno essere freschi, classificati di prima qualità
commercialmente esenti da difetti, di presentazione accurata (D.M. 07.08.1958 e L. 13.05.67 n.
268).
Tutti i prodotti ortofrutticoli da acquistare devono essere freschi, di prima scelta, esenti da tracce
pericolose di trattamenti antiparassitari e da segni di muffa.
La loro confezione dovrà essere effettuata in cassette, contenitori o buste igieniche
sanitariamente ineccepibili secondo le vigenti norme in materia.
Per quanto non contemplato nella presente nota, in relazione alla materia sanitaria di
commercio e vendita dei suddetti prodotti, si fa riferimento alle leggi e regolamenti in vigore.
La Ditta Appaltatrice dovrà fornire i seguenti tipi di FRUTTA:

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
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Arance
Limoni
Mandarini
Mandaranci
Mele
Banane
Pere
Pesche
eventuali altri frutti di stagione.
La merce fornita deve corrispondere allo standard della varietà indicata dal fornitore ed esente
da difetti sia esterni che interni. In particolare si richiede:
Per gli agrumi: Uniforme colorazione della buccia (salvo il limone), adeguato contenuto in
succo, non eccessivo spessore della buccia, non eccessiva acidità del succo;
Per le mele: Che siano esenti dai seguenti difetti: raggrinzimento della buccia, sapore amaro;
Per le pere: Che siano esenti da imbrunimento della polpa.
GLI ORTAGGI dovranno essere di recente raccolta; quelli a foglia non dovranno essere
surriscaldati, né presentare perdita di colore a seconda della specie, essere privi di parti e
porzioni non direttamente utilizzabili e non strettamente necessarie alla normale conservazione
del corpo reciso.
I LEGUMI dovranno essere puliti, di pezzatura omogenea, sani e non presentare attacchi di
parassiti vegetali o animali, privi di muffe, di insetti e altri corpi estranei (frammenti di pietrisco).
La Ditta Appaltatrice dovrà fornire i seguenti tipi di ortaggi e legumi:
 Carote
 Patate
 Cipolle
 Lattughe
 Pomodori
 Zucchine
 Belga
 Indivia
 Prezzemolo
 Sedano
 Pomodori
 Bietole
 Fagioli
 Lenticchie
(I legumi devono aver subito massimo un anno di conservazione dopo la raccolta)
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA DI PRODUZIONE NAZIONALE
Deve essere di produzione nazionale, non dovrà rilevare odori e sapori disgustosi. Deve essere
ottenuto meccanicamente dalla spremitura delle olive e non deve aver subito manipolazioni o
trattamenti chimici.
Il prodotto deve corrispondere a quello classificato ai sensi della vigente legislazione in materia,
con la denominazione di “Olio extravergine di oliva, con non più dell’1% del peso, di acidità”.
Deve essere limpido, fresco, privo di impurità, deve avere sapore gradevole ed aromatico,
nonché colore caratteristico secondo la provenienza. Inoltre devono essere scrupolosamente
osservate le norme generali dei regolamenti annonari e di igiene, sia quelle speciali regolanti il
commercio dell’olio d’oliva, sia le caratteristiche fissate dalle norme italiane per il controllo dei
grassi e derivati.
Lo stesso tipo di olio dovrà essere usato anche per la cottura dei cibi.
PANE, PASTA ALIMENTARE E RISO
Pane
Per pane deve intendersi il prodotto ottenuto dalla cottura di una pasta e lievito con aggiunta di
sale. Il pane dovrà essere confezionato con farina di frumento di prima qualità tipo O (zero) di
cui alle vigenti norme.
I panini devono avere una pezzatura massima di gr. 100 e il suo contenuto in acqua non deve
superare il livello imposto dalle norme vigenti.
Il pane dovrà corrispondere alle caratteristiche e ai requisiti suindicati e consegnato dopo un
periodo di stagionatura di almeno 4 ore, lavorato a perfetta regola d’arte, ben cotto, soffice,
leggero, con crosta aderente in ogni parte alla mollica, di odore e sapore gradevoli.
Non potrà essere accettato per la somministrazione pane riscaldato o rigenerato o surgelato,
pertanto potrà essere fornito solo pane prodotto nel medesimo giorno della consegna.
Il pane dovrà essere trasportato in contenitori ben puliti, di materiale lavabile con adeguata
copertura igienica. Gli automezzi utilizzati per il trasporto dovranno essere adibiti solo a questo
uso, puliti e muniti di cassone a chiusura.
PASTA ALIMENTARE
La pasta di semola di grano duro dovrà essere consegnata essiccata e in perfetto stato di
conservazione, priva di farine estranee coloranti e sostanze atte a conferire artificialmente
elasticità e resistenza alla cottura.
Gli imballaggi dovranno recare, in lingua italiana il nome o la ragione sociale della ditta
produttrice, la sua sede, la sede dello stabilimento, la denominazione e il tipo di pasta,
l’indicazione del termine di utilizzo, il peso netto sul quale, a norma della legge 04.07.67 n. 580,
sarà tollerata una differenza massima del 2%,
RISO
Deve rispondere ai requisiti della legge, non deve essere quindi trattato con sostanze non
consentite e possedere caratteristiche merceologiche e definite per ogni gruppo di
appartenenza e varietà.
Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, muffe ed altri
agenti infestanti, ed alterazioni di tipo microbiologico.
Le confezioni devono essere sigillate, riportare le dichiarazioni riguardanti il peso netto la ditta
produttrice e confezionatrice, termine minimo di conservazione e tutte le altre dichiarazioni
previste dalla Legge.
POMODORI PELATI
I prodotti dovranno essere conformi a quanto previsto dal D.P.R. N. 428 dell’ 11.4.75.
Il prodotto dovrà essere di provenienza nazionale dall’ultimo raccolto e dovrà essere
confezionato in stabilimenti nazionali.
I contenitori dovranno essere conformi a quanto prescritto dal D.P.R. 777/82.
L’etichettatura dovrà essere conforme a quanto previsto dall’art. 3 del D.lgs. n. 109 del 27.01.92.
ACQUA MINERALE NATURALE
L’acqua da somministrare durante i pasti dovrà essere di tipo minerale naturale, fornita in
confezioni singole sigillate.
Le indicazioni nelle etichette delle acque minerali devono essere conformi al decreto
ministeriale del 01.02.83.
L’Amministrazione ha la piena facoltà di porre in essere gli opportuni controlli e rifiutare generi
ritenuti difettosi o comunque non rispondenti in pieno a tutte le caratteristiche ed ai requisiti
prescritti dalle vigenti disposizioni di legge.
PRODOTTI ALIMENTARI VARI
Dovranno essere acquistati dalla Ditta appaltatrice i seguenti tipi di prodotti alimentari vari
(coloniali – salumi - dolci), sulla base di quanto indicato nella tabella dietetica:
 Aceto di puro vino
 Passato di pomodoro
 Tonno in olio di oliva
 Zucchero semolato
 Spezie e aromi
 Prosciutto cotto senza conservanti
 Farina 00, semola e semolato
 Sale alimentare
Le caratteristiche chimiche e merceologiche dei suddetti prodotti dovranno essere conformi alle
disposizioni delle vigenti leggi.
L’Amministrazione potrà disporre in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, tutte le
prove e gli accertamenti che riterrà necessari per controllare la rispondenza dei prodotti ai
requisiti stabiliti nel presente allegato.
Per quanto non contemplato nella presente nota, si farà riferimento a quanto stabilito dalle leggi
sanitarie in materia di alimenti.
Il fornitore, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, dovrà essere in grado di fornire per tutti i
prodotti sopraelencati, l’autocertificazione del produttore inerente i piani di autocontrollo e le
relative certificazioni di analisi.
Il Responsabile del Servizio
Salvatore Gambella
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Capitolato - Regione Autonoma della Sardegna