§PEGTAlE tE GHIESE DEl OOTFO I §POTORNO #ffif,s#Lffi Notizie religiose e storiche Un tesoro d'arte ritrovato L'eremo di Sant'Antonio L'impegno della Parrocchia spotornese per Ia difesa di un patrimonio di grande valore culturale e religioso. Due anni or sono, sotto Ia direzione del Priore Leopoldo Manarello, I'Oratorio della SS. Annunziata ha concluso, con gli ultimi due quadri, il recupero di un inestimabile patrimonio di tele della pittura genovese del sei-settecento. Si tratta di una grande Cena Domini, riposta sopra il coro, e dell'Annunciaziore. Sono quadri che non appartengono certamente alla serie dei capolavori firmati dal Piola, dal Merano e dal Benso, ma si inseriscono nel prezioso patrimonio artistico conservato nell' Oratorio. La Cena Domini porta la firma di Antonio Rosso. A nostro avviso, Ia Convento dei Cappuccini e stato edificato nel I623. Patrimonio artistico conservato nelle Chiese L' Annunciazione, invece, è quadro che un ha suscitato sorpresa e ammirazione per lafinezza del volto e delle mani della Madonna Avanziamo I'ipotesi che I'opera possa essere attribuita a Giuseppe Palmieri (t674- r 740), un pittore devotissimo all'Ordine dei Frati Cappuccini. E' una tesi suffragata dalla cornice molto sobria, di esecuzione "povera", priva di dorature, tipica dell'artigianato dei frati. Si sa inoltre che quando il Convento di Spotorno fu soppresso, nella seconda metà dell'Ottocento, molti oggetti sacri che arredavano la Cappella, vennero consegnati alle Chiese di Spotorno. inLrtti nclla t,.rrrocchialc'è cc'rnsc'rvato un quadro ovalc, con corrricc non c1or.11.1, già attrlbuito al Palmieri. Anchr. ll cluaclrrr cicll'Allllrnc/rtzlttttc dl (ìluscppc G.rlcotti ( I 760) hr rlprcso cl.r tcnrpo tl sr.to l':oster cli('tro l'.'ìlt.'ìrc rrraggiorc clclla llrrrocchi.r. t)ccorrc valorizzare tutta la sua straordin ariabellezza con un'illuminazione particolare che permetta una lettura complessiva di questo capolavoro. ll Pairoco, Don Ciuseppe Carletto, visto il risultato conseguito e constatato che la spesa di venti milioni è stata totalmente fanno risalire l. (I 778), restaurato nel 1997 /98. 6, La Madonna, Santa Maria Maddalena, e San Ciovannino (sotto il Crocifisso del Maragliano 1664- 1739) di Domenico Parodi (1668- l74o), in fase di restauro. 7 . L'apparizione del Bambino Gesù a San Filippo Neri (opera firmata nel 1687) di G. A. Carlone, in fase di restauro. 8, L'immacolata Concezione commissionata a G. Lorenzo Bertolotto (t0+a-1721), tela gravemente danneggiata da un incendio; rintelo e restauro parziale nel 1975/8O. 9. Battesimo di Cristo alla presenza di Santa Lucia attribuito alla scuola di Bernardo Castello (1557-1625), da restaurare. lO. L'incredulità di Sqn Tommaso attribuito alla scuola di Luca Cambiaso (XVI sec.), restaurato recentemente. M(INUTIDNTT Oratorio l. del la SS. An nu nziata iil;l'U$.|,Jì.1$'-' U[@rll kll$d Sposalizio di Maria SS. e San Giuseppe di Ciulio Benso (l60l-t668), darato alla base nel r 986/88. 2, Nascita di Maria Santissina dr..l Mcr.rrro (1632- lToo), restaurato nel 1986/eB. 3. La Natività di Domenico LEremo di S. Antonio in un'immogine del 192Q certamente del di protettore Padova, religioso portoghese (1195-1231) oratore e taumaturgo. Propendiamo per qual Sant' Antonio, abate egiziano (250ca.-356), che visse da eremita nel deserto, che fu ritenuto il guaritore del "fuoco di Sant'Antonio" e protettore degli animali domestici; rappresentato con il bastone da eremita, il porco (incarnazione del diavolo), il campanello e la fiamma. Si presume che un seguace dell'eremita egiziano, alcuni secoli dopo, si sia ritirato nel eremo di Spotorno. Questa convinzione si allaccia al filo sottile che lega il Sant'Antonio (l'egiziano) dell'eremo, a quello che viene venerato nell'oratorio di Santa Caterina da moltissimo tempo, il 17 Gennaio. Di questo angolo appartato e dell'eremo diroccato ne trae una fantastica visione acquerellata la pittrice Aurèlie del'Epinois nel 1885, inserita con altre vedute della Liguria, nel volume "Da Nizza a Genova. Impressioni di viaggio. Gli acquerelli del'Epinois", edito dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera (1992), Invece lo scrittore savonese Anton Giulio Banili dedica nel suo l'ora degli altri, aspettando la mia senza troppo curarmene.". Piola (l 627-17O3) firmato e datato (t669) in basso sul Poco prima aveva visto lungo la strada, sopra iltenazzo di una casa barile, restaurato nel 1986/88. 4. L'Assunzione di D. Piola, firmaro e darato (t664) in IECIImSEDISP0T0nN0 basso vicino alla chiave, rt *trr"n";GZ[i"* ai§ootrn"" restaurato nel I 986/88. èinvenditodol Porrocoe nelfelibrerie 5. L'Annunciazione attribuito e cortolerie a G. Palmieri (t0l+-174o), restaurato nel 1996. di San Bartolomeo attribuito a C. B. Langetti (16251676), tela rintelata nel l970/75 attualmente da restaurare. 2. Santa Caterinq, quadro ovale del XVIII secolo, collocato sopra l. Il Martirio I'altare, in buone condizioni di conservazione. 3. Lo sposalizio di Santa Caterina attribuito a C. B. Paggi ( I 5541627), quadro di modeste dimensioni (mt. lxt), restaurato nel verde alla Maremma, un'antica meridiana e una frase latina che ammoniva il passante, "Ultima necat" ( L'ultima ora uccide). E prima ancora aveva pensato che "... I'uomo più felice della terra debba essere un certo guardiano della strada fenata, che ha il suo casotto in quelle vicinanze, col suo orticello, i suoi fagioli e il suo gran fico brogiotto, accanto allo sbocco della galleria di Bergeggi". Il Barrili si immedesima in quest'uomo con parole 6i lJEremocomesi presento comprensione e di tenerezza. Scrive: "Poveraccio! E forse egli sogna a sua volta un trasloco, una promozione, che lo sbalzi guardia eccentrica e guardia di sala in qualche stazione importante, donde gli sia facile di mandare a scuola le quattro o cinque creature che senza fatica, quasi senza un pensiero al mondo, gli sono rampollate là dentro.". In poche righe il Barilli ci invita a riflettere e a godere della bellezza di un luogo incantevole che offre all'attento passante una pausa di riflessione per rinnovare lo spirito contaminato dal "bla, bla" di tutti i giorni. t970/75. La Bolla Papale Gianni Aonzo, un amico, appassionato collezionista di cose d'altri tempi, tempo addietro, aggirandosi tra Ie bancarelle di un mercatino, notò tra le vecchie carte, una pergamena. Si trattava di una Bolla Papale del segnalate a Milano nel Duomo e nelle Chiese di Cenova, Camogli, SeÉtri Levante e in molte collezioni private), e I'altra tela, da a (l 585). Parrocchia: I'acquistò e ce ne diede notizia. adnstantiam Comm unitatis Loci Speuturni Parrocchia esistevano diverse E' un documento originale con il quale Confraternitate Santissimi confraternite, compresa quella del Sacramenti erecta in parochiali Eclesia Sante Marie dicti loci ...". L'importanza di questa pergamena è dovuta al fatto che essa è il segno L'importanza della memoria storica del nostro paese si manifesta anche alla costituzione della Confraternita del santissimo sacramento in data Io Maggio I583, sotto il "ln Cristi Nomine Anen ... ... pro ad inequivocabile della esistenza della nostra Parrocchia due anni prima Papale dbovah da GianniAoruo ll Vr lloIE c "aggiorna" la storia della Parrocchia di Spotorno. rispetto alle carte d'archivio Pontificato di Papa Gregorio XIII. ll testo redatto in lingua latina recita: Parrocchia di Spotorno della 1r Bolla Una pergamena storica ritrovata in un mercatino dell'antiquariato 1583 che riguardava la nostra si attesta il riconoscimento Santa Lucia, attribuita alla scuola del pittore genovese Bernardo G. c. Non si tratta romanzo "Fra cielo e terra", due pagine dal titolo "L'acqua novella". E il ricordo di unapasseggiata con l'amico spotomese Prof. Francesco Berlingieri, lungo la strada della Maremma dove coglie I'essenza del rifugio di Sant'Antonio e immagina di prendere il posto dell'antico anacoreta, con queste parole: "... gaudente io della felicità intellettuale ... dimenticando tutto l'altro dello spazio e del tempo, ignorancio della colonna 1659, restaurato un'opera molto importante, già segnalata da Gian Vittorio Castelnovi su "Sabazia" no 2/'82 (Opere del Barabino sono ttlristico' apparteneva questo monaco? I 585- I 6l 9), che si trova sopra il terzo altare di destra, Castello (1557-1625). Alla luce di questi risultati, si può affermare che aver salvato dall'incuria questo grande patrimonio pittorico conservato nelle Chiese di Spotorno è stato un traguardo prestigioso per la cultura nazionale e per tutta Ia collettività. Auspichiamo che uomini sensibili sappiano valorizzare guesti autentici musei, rendendoli fruibili anche dal punto di vista di un monaco eremita. Ma a quale ordine 5. L'Annunciazione (sopra il coro) di Giuseppe Galeotti (tZOg- Oratorio di Santa Caterina restaurare, collocata al secondo altare a sinistra, dedicata solitaria al tardo medioevo, quale luogo meditativo al Marano (1632- I 698), restaurato nel I 986-88. ùomini 116771, ottribuilo od A. Rosso. Barabino questa dimora 2. Madonna con Bambino e Santi Antonio da Padova e Francesco l98618B. 3. Madonna con San Bernardo e Sqn Pietro di Simone Barabino (t szl - I 585), da restaurare. 4, Madonna, San Giuseppe, Sant'Erasmo, e Santa Chiqra attribuito condizioni eseguito nel t687. Questi due quadri sono ora in fase di ultimazione e presto verranno ricollocati al loro posto. Più recentemente il Parroco ha fatto restaurare dal laboratorio di Claudia Maritano di Carcare, il quadro intitolato, L'incredulità di San Tommaso, attribuito alla scuola del Cambiaso (XVI sec.), posto al primo altare a sinistra di chi entra. Òra, per completare il progetto di recupero di questi autentici tesori, mancano ancora due tele. Quella del pittore Simone storiografi che Madonna con Bambino e Santi Pietro e Andrea 197O. 7. La Cena Domini di autore sconosciuto, collocato sopra il coro e restaurato nel't6ll. B. L'Annunciazione di Bonf iglio di Vado Ligure ( I 967) , in buone tèla posta sotto il Crocifisso, che rappresenta La Maria Maddalena del pittore Domenico Parodi (1668- l740) e I'altro è intitolato San'Filippo Neri, del pittore Giovanni Andrea Carlone, che lo ha incastonata nella colorata parete rocciosa posta al termine di Viu Vecchie Fornaci, prima dell'ex galleria ferroviaria: tutta la zona si è appropriata del toponimo di Sant'Antonio. I quadri sono elencati da destra a sinistra in senso antiorario. nel XVI secolo, rintelato e restaurato nel raccolta tra i fedeli ed i villeggianti, ha subito inviato altri due quadri al laboratorio di restauro del Prof. Nicola. ll primo è [a eremo di Sant'Antonio, una minuscola costruzione, preziosa gelurna Le cronache 6. La Crocifissione il cui autore è sconosciuto, è da collocarsi Lo Ceno Spotorno possiede, quasi a sua insaputa, un angolo molto suggestivcr e pittoresco, trascurato dai depliants, dalle guide turistiche e minimamente inflazionato da immagini fotografiche. E' l'antico Chiesa Parrocchiale di Domenico Piola (l 627- t 703), restaurato nel risulta dal Libro dei Conti dell'Oratorio. montagna sorge unreremo monastico di indubbia bellezza e dalla storia incerta. è quella dell'autore del quadro, ma a chi, nel 1677, "acèomodò" la tela 17701. L'Oratorio di Santa Caterina è citato negli atti del I585 ed stato ricostruito nelle attuali linee nel I689. ll A Spotorno prossimità del mare, arroccato alla di Giuliano Cerutti di Giovanni Andrea De Ferrari (1598-1669), restaurato nel I9B618B. strappata, come '1674 L'Oratorio della SS. Annunziata è del XVI secolo. firma non corrisponde a L'onnunciozione di G. Polmieri Là Chiesa Parrocchiale della SS. Annunziata è stata citata negli atti del It89, del 1446 e del 1583 sotto iltirolo di santa Maria. 6 Corredi sposo ricomoti o Nel libretto "Le Chiese di Spotorno" a pagina otto è scritto che nella "Corpo di Cristo", costituita nel 1583. da questi piccoli cimeli raccattati qua e là dai collezionisti. G. C. mono - servizì tovolo bimbo neonoto Bioncherio intimo È Abbigliomento di Gionni Mosogno Atticoli da regalo Qrappe artigianali in vetro soffiato Viq Goribqldi,2 - SPOTORNO Tel. 0t9 .74 61 80 SPOTORNO Via Garibaldi,35 Tel.019 .74.52.13 Giornoli - Riviste Articoli Regolo SPOTORNO - Vio Goriboldi 1e..019.745.382 SPOTORNO Vio Goribqldi