Anteprima Estratta dall' Appunto di Patologia generale veterinaria Università : Università degli studi di Napoli Facoltà : Veterinaria Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. 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In ordine cronologico le alterazioni post-mortali sono: - Pallore o lividità cadaverica - Raffreddamento del cadavere o algor mortis - Ipostasi o macchie cadaveriche - Rigidità cadaverica o rigor mortis - Coagulazione del sangue - Alterazioni dell’occhio - Putrefazione 1.1 PALLORE O LIVIDITA’ CADAVERICA Con l’arresto cardiaco e della circolazione il sangue scompare dai vasi superficiali, inducendo un caratteristico pallore al corpo. Negli animali la lividità cadaverica si osserva meglio a livello di mucose apparenti (gengive, occhio e mucose genitali), mentre sulla cute è più evidente nelle zone dove il pelo è più sottile e più rado (logge ascellare ed inguinale, regioni prepubica, ombelicale e sternale). La cute e le mucose appaiono di colorito pallido, fino al bianco-cereo, che diventa ancor più evidente se l’animale è morto per emorragie esterne o interne. Nel caso invece di morte per fenomeni infettivi o tossici, si può osservare un colorito rosso-violaceo dovuto ad alterazioni delle pareti vasali. In alcune malattie (ittero o patologie epatiche) può comparire una colorazione giallastra o giallo-verdastra di cute e mucose. 1.2 RAFFREDDAMENTO DEL CADAVERE La cessazione di tutti i processi metabolici e dell’attività dei centri termoregolatori comporta il raffreddamento del cadavere. La diminuzione della temperatura è di circa 1°C all’ora a temperatura ambiente, valore influenzato da diversi fattori, quali la temperatura esterna, l’umidità, l’aerazione, lo stato di nutrizione dell’animale, ecc. In genere nei grossi animali si arriva al raffreddamento completo dopo circa 15-24 ore, nei piccoli animali dopo 6-12 ore. La temperatura decresce più rapidamente in caso di animali molto magri, anemici, con epatiti o paralisi. Viceversa il raffreddamento è più lento in animali in buone condizioni di nutrizione, in caso di morte improvvisa per malattie acute. Nel caso di malattie infettive accompagnate da stati febbrili (tetano, carbonchio ematico, meningiti) si può verificare un aumento della temperatura di alcuni gradi nelle prime ore dopo la morte (nel tetano si possono raggiungere i 45°C). 1.3 IPOSTASI E MACCHIE CADAVERICHE Dopo la morte dell’animale il sangue si sposta dai vasi superficiali e, per gravità, tende ad accumularsi nei vasi delle regioni più declivi del corpo. Ciò provoca il pallore cadaverico (vedi1.1) nelle porzioni più alte del cadavere, e la comparsa delle macchie ipostatiche 3 (macchie di colorito rossastro) nelle parti declivi. Tali fenomeni si verificano tra le 3 e le 6 ore dopo la morte dell’animale. L’ipostasi ante-mortem è invece un fenomeno che si verifica quando, per compromissione cardiaca, l’agonia dell’animale è particolarmente prolungata. Le macchie ipostatiche si dividono in : ABCtribe.com - [Pagina 3] AB Ct rib e.c om - macchie di I grado, prima delle 8-12 ore dalla morte; sono causate dal riempimento dei vasi sanguigni superficiali, e tendono a “migrare” verso la parte declive se il cadavere viene spostato o girato o se si applica una forza compressiva. - macchie di II grado, dovute alla coagulazione del sangue nei vasi declivi; lo spostamento del cadavere o la loro compressione, non comporta una scomparsa. Le macchie ipostatiche possono presentare varie forme ed un colorito dal rosa al violaceo, si riscontrano sia sulla cute sia sugli organi interni, non deformano la parte, non colorano i tessuti e scompaiono alla compressione. Possono essere differenziate dalle emorragie verificatesi durante la vita dell’animale, in cui la parte si presenterà deformata, il tessuto rosso-violaceo ed alla compressione la macchia non si attenuerà. 1.4 RIGIDITA’ CADAVERICA O RIGOR MORTIS La perdita dell’eccitabilità muscolare dopo la morte determina la rigidità cadaverica. Nell’animale appena morto le masse muscolari sono molli e cedevoli e sono presenti contrazioni spontanee che perdurano per circa 3 ore. In seguito, a causa della scomparsa del glicogeno muscolare e dell’acidificazione del pH (da 7 a 5,4) dovuta all’aumento dell’acido lattico, actina e miosina si legano andando a formare il complesso actomiosina; le fibre perdono acqua e tendono ad accorciarsi. La muscolatura appare quindi dura, inestensibile e contratta. La rigidità cadaverica segue la “Legge di Nysten”: compare in ordine cronologico in cuore, diaframma, collo, nuca, lingua, muscoli masticatori, testa, collo, tronco, arti anteriori e infine arti posteriori. Inizia dopo 2-3 ore dalla morte e può perdurare fino a 48 ore. Alcune patologie possono allungare la durata del rigor mortis (tetano, avvelenamenti), altre lo accorciano (folgorazione, setticemie). Esso compare precocemente in caso di emorragie acute, annegamento ed a temperature ambientali elevate, è più tardivo se la temperatura ambientale è bassa. 4 1.5 COAGULAZIONE DEL SANGUE Si verifica nei vasi di grosso calibro e nelle cavità cardiache a causa della trasformazione del fibrinogeno in fibrina. Di norma si trovano coaguli dopo 4-5 ore dalla morte. La coagulazione è incompleta in casi di deperimento organico, shock anafilattico, avvelenamenti, leucemie, carbonchio ematico. I coaguli possono essere di due tipi: - rossi o cruorosi (massa di fibrina che imprigiona numerosi globuli rossi; appaiono rossastri, molli, gelatinosi, lisci) - bianchi, costituiti prevalentemente da fibrina, biancastri o giallastri. I coaguli non aderiscono alle pareti vasali e sono facilmente asportabili; possono quindi essere differenziati dai trombi, masse solide che si formano su lesioni della parete vasale, costituiti da fibrina, globuli rossi e piastrine, e caratterizzati da anelasticità e friabilità. 1.6 ALTERAZIONI DELL’OCCHIO Sono rappresentate da: - rilasciamento dell’iride (per cessazione attività nervi)) - opacamento della cornea (6-7 ore dopo la morte, conseguenza dell’autolisi enzimatica) - avvizzimento del globo oculare (per evaporazione dei liquidi dell’occhio; l’occhio rimpicciolisce e si infossa nella cavità orbitale) - macchie nerastre sulla sclera. 1.7 PUTREFAZIONE Si tratta della degradazione della carcassa operata dagli enzimi batterici sui tessuti morti. E’ preceduta da fenomeni di autolisi asettica, degradazione enzimatica ad opera di enzimi proteolitici intracellulari (catepsine), liberati dai lisosomi delle cellule morte. L’autolisi asettica si manifesta con opacamento della cornea, risoluzione della rigidità ABCtribe.com - [Pagina 4] AB Ct rib e.c om cadaverica, intorbidamento dell’urina e del liquido cefalo-rachidiano soprattutto ad alte temperature e a pH acido (4-5,8). La putrefazione avviene invece per opera dei batteri presenti in gran numero nel contenuto intestinale. E’ favorita dalle temperature elevate ed umide e compare dopo 8-24 ore dalla morte dell’animale. Si verifica più rapidamente in animali in buono stato di nutrizione, in animali poco dissanguati, in casi di setticemia, tetano, diabete, uremia ed intossicazioni. Nelle prime ore dopo la morte prevalgono i germi aerobi (Bacillus subtilis, B. mesentericus, Proteus vulgaris), che trasformano gli zuccheri in acidi. Poi intervengono i colibacilli, che, attraverso la produzione di ammoniaca; favoriscono la moltiplicazione dei germi anaerobi, con attività proteolitica, che colliquano i tessuti. Le tappe della putrefazione sono: - macchie della putrefazione, sulla cute, di colore verdastro (emoglobina + idrogeno solforato → solfoemoglobina) - timpanismo o meteorismo cadaverico, a causa della produzione di gas per fenomeni biochimici e germi nell’intestino. L’addome si gonfia e si distende; si può avere prolasso rettale o vaginale. - enfisema cadaverico, sviluppo di gas nel connettivo sottocutaneo; la cute diviene crepitante alla palpazione. 5 - odore della putrefazione, nauseabondo, dolciastro, dovuto all’idrogeno solforato e ad altri gas. 6 2. NORME PER IL PRELIEVO, LA CONSERVAZIONE E L’INVIO DI CAMPIONI AI LABORATORI 2.1 INTRODUZIONE I risultati dell’esame clinico ed anatomo-patologico di molte malattie degli animali sono così simili che per ottenere una diagnosi esatta sono necessarie indagini di laboratorio. La validità di tali esami dipende da: - scelta accurata del campione - preparazione - confezionamento - spedizione I campioni possono essere prelevati dal tessuto animale o dall’ambiente; gli scopi, oltre alla diagnosi corretta, possono essere vigilanza sanitaria, ricerche epidemiologiche, controlli di trattamenti vaccinali. Le regole generali da seguire sono: - i campioni ottenuti da animali vivi devono essere raccolti con cura, evitando stress per l’animale e pericolo per l’operatore - i campioni ottenuti da animali morti vanno prelevati subito dopo la morte dell’animale - adottare misure igieniche idonee al fine di evitare contaminazioni crociate tra i campioni - conservare in modo appropriato ed inviare al laboratorio il prima possibile - ogni campione va accompagnato da una scheda che riporti tutte le informazioni raccolte, dall’anamnesi ai dati anatomo-patologici. 2.2 ESAMI BATTERIOLOGICI Il materiale per gli esami batteriologici deve essere ottenuto in modo da evitare le contaminazioni esterne. Gli strumenti utilizzati (bisturi, coltelli, forbici o pinzette) devono essere sterili e comunque sterilizzati dopo ogni procedura con acqua bollente per 15 minuti oppure sostanze chimiche o ancora vapore; in seguito vanno conservati in contenitori in metallo (pure ABCtribe.com - [Pagina 5] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. ABCtribe.com - [Pagina 6] Preparati con le domande di ABCtribe su Patologia generale veterinaria. * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Patologia generale veterinaria e guadagna punti >> * Lezioni Private per Patologia generale veterinaria >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di ABCtribe.com è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. 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