Filcem C.G.I.L. Comprensori di Roma 1 e Roma 2
CRISI E OCCUPAZIONE:
C'E' ANCORA TANTO DA FARE
Di Alberto Morselli
Ottobre 2009
La favola del piccolo Sultano
Piccolo di statura ma grande in… ?Boh! iniziò a regnare con
grande grinta e volontà, per prima cosa formò la sua “corte”
con tante persone a lui devote ed ubbidienti ai suoi voleri.
segretario generale Filcem-Cgil
(ottobre 2009)
La gravità della crisi e la conseguente recessione in atto è sotto gli
occhi di tutti, non accenna a diminuire.
Tutte le più importanti istituzioni economiche internazionali (Fondo
monetario, Bce, Eurostat) e nazionali (Bankitalia, Istat, Centro studi Confindustria, Ires-Cgil) la confermano: in Italia crescita zero
nel 2010, debito pubblico al 118% del pil, le stesse previsioni del
prodotto interno lordo sono in picchiata, superiori al 5% annuo.
Dati incontrovertibili. E il primo riflesso preoccupante di questa
situazione, senza precedenti, è il dato occupazionale - evidenziato
anche dal presidente Giorgio Napolitano - con migliaia di posti di
lavoro a rischio: riorganizzazioni, licenziamenti, aumento a dismisura della cassa integrazione, mobilità, possibili chiusure di stabilimenti, mancate conferme dei “tempi determinati”, forti difficoltà
per indotto e per i lavoratori delle ditte appaltatrici.
Come si è visto anche al recente vertice del “G -20” a Pittsburgh
tutti i governi e i sindacati hanno confermato che il problema più
grande ora è l'occupazione, la cui “spia rossa” non accenna a spegnersi.
(segue a pag.3)
NASCE LA FILCTEM - CGIL
La nuova federazione dei lavoratori chimici, tessili energia e manifatture
Si chiama FILCTEM-CGIL, la neonata Federazione
sindacale che organizza le lavoratrici e i lavoratori della chimica, dei tessili, dell'energia e delle
manifatture che nasce dall'unificazione di due
importanti categorie della Cgil (Filcem e Filtea)
(segue a pag.2)
Epifani: taglio Irap, adesso gli sgravi vadano ai lavoratori
ROMA — Sul fronte fiscale i sindacati ritrovano l’unità. Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche
se in ordine sparso, ritengono che la priorità non sia la riduzione delle tasse (Irap)
sulle imprese ma sui lavoratori dipendenti.
(segue in ultima pag.)
26/10/2009 Immigrazione: Barcone; CGIL, governo garantisca
soccorso, poi accertamento responsabilità
Roma, 26 ottobre - “Prima che si consumi l’ennesima tragedia chiediamo al governo
di fare tutto ciò sia necessario per evitare che quelle persone siano in pericolo di
vita, verrà poi il tempo per chiarire comportamenti, procedure e responsabilità di
ognuno”. E’ quanto affermano in una nota la segretaria confederale della CGIL,
Morena Piccinini, e il responsabile immigrazione dell’organizzazione, Pietro
Soldini, in merito alla barca con 200 immigrati alla deriva nel canale di Sicilia.
Inoltre, concludono i due dirigenti sindacali, “sarebbe quanto mai necessario che
l'informazione pubblica garantisca informazioni in tempo reale ed immagini in
diretta per rendere trasparenti gli eventi e le responsabilità di quello che accade o
potrebbe accadere”.
(segue a pag. 3)
LA CGIL DICE NO ALL’AUMENTO
DELL’ETÀ PENSIONABILE
Il Governo, con un emendamento al decreto anticrisi, (decreto
che presumibilmente verrà approvato con voto di fiducia), ha
deciso di elevare l’età pensionabile delle donne dipendenti
pubbliche a 65 anni. (segue in ultima pag.)
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(dalla prima pag.)
CRISI E OCCUPAZIONE:
C'E' ANCORA TANTO DA FARE
Contrariamente ad altri paesi europei, agli Stati Uniti d'America, al Canada, alla Germania il Governo italiano non è
stato in grado di gestire la crisi con provvedimenti tempestivi e adeguati, a cominciare dalla insufficienza – per
quantità ed estensione – degli ammortizzatori sociali, dalla
indeterminazione dell'impegno per una nuova fase industriale rivolta alla difesa e allo sviluppo delle piccole e medie imprese, nel risolvere i problemi del credito, della fiscalità di vantaggio, dei costi energetici e dello snellimento
delle procedure amministrative e autorizzative per nuovi
investimenti. La stessa Finanziaria è lontana dalla realtà,
del tutto sproporzionata con la situazione in atto nel nostro
paese.
cisamente migliorare la produttività, oltre a qualificarla con
strumenti per la difesa dell'occupazione contro i licenziamenti.
In barba agli “utili ai lavoratori” del Tremonti- Sacconi pensiero (qualcuno dovrà poi spiegarmi come si potrà realizzare con le aziende “in rosso”...) la Filcem ha inserito nelle
piattaforme di chimici, elettrici, energia e petrolio, gasacqua una proposta più avanzata di democrazia economica: la costituzione di un sistema duale di “governance”
dell’impresa che preveda l’istituzione dei Consigli di sorveglianza per l’indirizzo e il controllo delle strategie aziendali,
con all'interno i rappresentanti eletti dai lavoratori.
Andare oltre gli attuali perimetri contrattuali è l’altro “leitmotiv” della Filcem-Cgil che ha proposto, nelle tre attuali
piattaforme dell’energia (elettrici, gas-acqua, energia e
petrolio), la costruzione del contratto unico del comparto
energetico ed idrico: l’accorpamento in un unico fondo di
Di più: è in atto una corposa ripresa dell'evasione fiscale previdenza integrativa, dai quattro attuali (Fopen, Fondeche incide in maniera sempre più pesante sul gettito tribu- nergia, Pegaso, Fiprem), potrebbe rappresentarne, ad etario e complica la ripresa di interi settori manifatturieri. sempio, il battistrada.
Invece di pensare ad una misura fiscale equa (una
Come da “dna” di questi settori, il tema della sicurezza,
“patrimoniale”, ad esempio, non solo per gli immobili ma
come pure quello dell’ambiente, implementa tutte le piatanche per le rendite finanziarie), peraltro presente in tutti
taforme, con richieste e contenuti particolarmente ricchi
i paesi occidentali ad eccezione dell'Italia, il Governo si
nel settore gomma-plastica: attenzione alla formazione dei
inventa lo scudo fiscale ( sono veri i dati della Guardia di
lavoratori con l’istituzione del libretto formativo e la valoFinanza che parlano di un “tesoro” nascosto dagli italiani
rizzazione delle”linee-guida” congiunte tra le parti.
all'estero intorno ai 300 miliardi di euro?) che rappresenta
un'amnistia, un vero e proprio condono che va in direzione Infine su mercato del lavoro e occupazione. Oltre all’inseriopposta alla nostra richiesta sulla tracciabilità per combat- mento della “clausola per la salvaguardia occupazionale”
per le gare nella piattaforma gas-acqua, proposta questa
tere l'evasione fiscale.
che interesserà senz'altro i lettori del vostro giornale, due
Insomma, finora un “flop”, anche nella stessa programmanovità di rilievo arrivano dai chimici. La prima richiesta è
zione (progetto “Industria 2015”, chi la visto?) di un quasoprattutto per i giovani: definire una nuova forma di asdro di interventi normativi e finanziari a sostegno della
sunzione, il contratto di inserimento e stabilità, sostitutiva
ricerca, dell'innovazione, della formazione continua per
di quelle oggi precarie (tirocinio, stage, contratto a termievitare di disperdere quell'enorme patrimonio di conoscenne). La seconda invece rivolta a “contrattualizzare” quelle
ze e competenze che pure è presente nei nostri settori,
professionalità che instaurano un rapporto autonomo e di
nelle nostre imprese.
mono-committenza, spesso non coperte dalle tutele saniEppure in questo quadro difficile e complesso, nella nostra tarie e assistenziali previste per i dipendenti.
categoria stiamo discutendo il rinnovo di otto contratti naIn definitiva, sono sempre più convinto che questa impozionali di lavoro (elettrico, energia e petrolio, gas-acqua,
stazione rigorosamente ancorata al merito resti la sola
chimico-farmaceutico, gomma-plastica, coibentazione terpossibilità concreta di rinnovare i contratti nazionali, ricomoacustica, i due contratti degli artigiani) che interessano
struendo per questa via l'unità sindacale, il rapporto demooltre 550.000 lavoratori; e dietro l'angolo, dall'aprile 2010,
cratico con le lavoratrici e i lavoratori, per ritrovare concluc'è anche il rinnovo del contratto nazionale dell'industria
sioni unitarie ai tavoli contrattuali e scrivere una nuova
mineraria e, a seguire, dell'intera filiera del manifatturiero
agenda di priorità e di proposte atte a contrastare la crisi
(vetro, concia, ceramica e piastrelle, lampade).
e immaginare un futuro all'altezza delle attese di migliaia
Ma vogliamo essere ottimisti: nonostante il macigno del- di lavoratori.
l'accordo separato del 15 aprile 2009 sulla riforma degli
assetti contrattuali, per la Filcem varrà il merito e la forza
dell'innovazione: qualità, produttività, valorizzazione delle
professionalità e delle competenze, salute e sicurezza, formazione permanente sono i tratti distintivi che devono
sempre più caratterizzare la condizione e l'organizzazione
del lavoro, gli orari, gli inquadramenti, la retribuzione della
prestazione.
E di merito nelle piattaforme approvate a Chianciano –
voglio dirlo ai lettori di “A tutto gas!” – ce n'è da vendere,
eccome!
Oltre a tutelare il potere di acquisto dei salari, riprendere
in mano la vertenza per ridurre il fisco sulle buste paga,
occorre rilanciare con forza il 2° livello di contrattazione,
la sua esigibilità sul salario, ma soprattutto sull'innovazione di prodotto e sull'efficienza energetica che possono de-
Alberto Morselli-Segr. Gener. Filcem-cgil
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NASCE LA FILCTEM - CGIL
Lo hanno deciso il 15 ottobre - presenti Guglielmo Epifani ed Enrico Panini, rispettivamente segretario generale e organizzativo Cgil - i componenti dei due Comitati direttivi nazionali riuniti in seduta congiunta che hanno approvato, all'unanimità il dispositivo predisposto dalla Cgil. I Comitati direttivi hanno anche eletto all'unanimità Alberto Morselli, segretario generale della neonata Federazione, e la nuova segreteria nazionale derivante dall'unificazione delle attuali
segreterie delle due Federazioni. Inoltre Alberto Morselli ha indicato Valeria Fedeli nell'incarico di vicesegretaria generale della FILCTEM.
La FILCTEM-CGIL è chiamata ad operare in importanti e strategici settori dell'industria (chimico-farmaceutico, tessileabbigliamento e calzaturiero, gomma-plastica, vetro, concia e pelli, ceramica e piastrelle, occhiali, lavanderie industriali, lampade e display), dell'energia (petrolio, trasporto gas, miniere) e dei servizi ad alta rilevanza tecnologica
(elettricità, acqua, gas).
"Un atto importante, un passaggio significativo - ha esordito Guglielmo Epifani nel presentare la nuova Federazione -;
la Cgil avrà un solo compito, quello di accompagnamento di garanzia, affinchè ci sia piena parità di diritti e di doveri,
senza alcuna annessione". "Da oggi - ha proseguito Epifani - il gruppo dirigente della categoria deve operare unitariamente, a partire dal Comitato direttivo. Non è una svolta burocratica, né tantomeno di sistemazione dei gruppi dirigenti, ma una straordinaria storia che prova a ricominciare".
La nuova Federazione rappresenta "una scelta strategica per tutta la Cgil - ha detto Alberto Morselli, neoeletto segretario generale - soprattutto nel sostenere una nuova e più puntuale politica industriale, contrattuale e organizzativa.
Una preziosa risorsa - ha aggiunto - per l'intero movimento sindacale, e diverrà più autorevole con le stesse associazioni imprenditoriali, perchè il processo di unificazione in atto rappresenta un risultato meditato e convinto, dove tutele,
diritti, partecipazione, solidarietà e potere di contrattazione saranno rappresentati da un soggetto più grande e più forte dove tutti si sentiranno a casa loro". E i primi positivi risultati sono evidenti: a Milano, Como, Bologna, Milano già si
sono costituite le prime Filctem.
Certo, non tutti erano casti e puri davanti alla legge, ma lui con
“castello” Grazioli.
decreti e lodi fece in modo di purificarli tutti, con enorme indigna- Il povero piccolo Sultano non si dava pace e non capiva le reaziozione di tanti “coglioni” del popolo.
ni del suo popolo in merito agli avvenimenti nel suo “castello”.
Fece molto, dice, per il benessere dei suoi sudditi, ma soprattutto Si chiedeva cosa ci fosse di male nell’organizzare feste con ragazper la sua persona, per difendersi da tutte quelle accuse che lo
ze “generose” e festose che non resistevano al richiamo di quel
vedevano protagonista in molteplici cause di corruzione,conflitti di
sorriso e modo di fare da “conquistador”.
interesse,e tante altre maldicenze da parte di giudici e magistrati
Vedendolo così convinto del suo fascino, il paggetto di corte non
mangiatori di bambini.
ebbe mai il coraggio di svelargli che le ragazze erano preventivaC’era chi addirittura parlava male di lui in trasmissioni televisive,
mente ricompensate per essere così disponibili.
che, ovviamente, divenuto re,controllava tutte, costringendolo a
Ignaro di ciò, alle più brave prometteva parti da attrici nelle telefar licenziare ed esiliare 3 fra i più millantatori.
visioni e cariche politiche nel suo regno.”Tanto si può fare, sciono
Che fatica regnare in simili condizioni!
o no il Sultano incontrastato di questo regno?cribbio”
Mentre tanti pensavano ci fosse un bavaglio sulla libertà di stam- Come in tutte le favole che si raccontano ai nostri bambini, ora ci
pa e parola nel Paese, ce n’era uno che invece difendeva il suo
si aspetterebbe il lieto fine della storia.
operato con “FEDE” e devozione chiedendo in cambio un posto,
alla propria morte, nel mausoleo della famiglia del piccolo Sulta- Questa, ahimè, non ce l’ha, ma la cosa più brutta e preoccupante è
che non si sa quando mai finirà.
no ad Arcore.
G. Biribi
Nel corso del suo regnare, per tentare di far crescere la sua popolarità tra i “farabutti”, si mise a raccontare numerose storielle
affermando di sentirsi vicino a tante categorie di lavoratori:pompieri,metalmeccanici,minatori, e tanti altri. Rendendosi
conto del troppo benessere e libertà di questi, tentò di modificare
la legge 300 (Statuto dei Lavoratori) in particolare l’art. 18. In
quell’occasione non riuscì nell’impresa perché scesero in piazza a
manifestare milioni di “coglioni” e “farabutti” indignati per il
tentativo di modificare una legge a tutela dei loro diritti.
Nel corso degli anni aumentò la sua popolarità anche all’estero,soprattutto con un regno molto più grande del suo con a capo
un uomo molto alto e molto abbronzato, così da lui definito.
Nel tentativo di accrescere la sua simpatia anche nei confronti di
regine e principesse dei Paesi lontani, con quel sorriso e quel fare
da “piacione”, ebbe come risultato un fuggi fuggi da parte di queste ultime, forse venute a conoscenza delle ultime bravate fatte nel
Filcem C.G.I.L. Comprensori di Roma 1 e Roma 2
Ottobre 2009
Tessera storica del 1955
Indirizzo: via Matteo Boiardo 17
00185 Roma
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Fax: 06/7004212
E-mail: [email protected]
LA CGIL DICE NO ALL’AUMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE.
Con lo stesso emendamento, il Governo, ha anche deciso di incrementare per tutti, uomini e donne, l’età pensionabile, a decorrere dal 1 gennaio 2015,
legando l’aumento dell’età alla maggiore speranza di vita registrata nel quinquennio precedente. Solo per il 2015 è previsto che l’aumento non possa
superare i tre mesi. La CGIL conferma la propria contrarietà alle misure decise dal Governo sulle pensioni per i seguenti motivi:
la parità deve essere applicata in tutte le sue implicazioni: accesso al lavoro, opportunità di carriera, salari e retribuzioni, condizioni di lavoro, lavoro
di cura, ecc.; non si può e non si deve cominciare dalle pensioni, dove, peraltro, le donne non hanno alcun privilegio ma solo la libertà di scegliere se
collocarsi a riposo o continuare nell’attività lavorativa;
le nuove norme volute dal Governo penalizzano fortemente le donne ed i giovani, che dovranno “lavorare di più per prendere meno”, visto che il
Governo non dimostra intenzione di modificare i nuovi coefficienti di trasformazione che andranno in vigore dal 1° gennaio 2010;
il Governo, con l’innalzamento obbligatorio della età delle donne, produce una disparità di trattamento nelle condizioni di reale accesso al
pensionamento tra uomini e donne e tra le donne dei settori pubblico e privato e si configura solo come il primo passo per estendere l’innalzamento
obbligatorio anche al settore privato;
le risorse “scippate alle donne” con l’aumento dell’età pensionabile sono destinate ad un fondo presso Palazzo Chigi che sarà destinato al “sociale”,
questione che, lo sappiamo bene, deve essere a carico non solo delle donne, ma di tutta la collettività.
Come CGIL chiediamo invece:
‐ il ripristino della flessibilità dell’età pensionabile per tutti uomini e donne;
‐ la immediata definizione dei lavori usuranti;
‐ la modifica dei coefficienti di trasformazione delle pensioni in base a quanto stabilito dal protocollo sul welfare del 23 luglio 2007, protocollo che è
stato votato da più di 5 milioni di lavoratori. La modifica dei coefficienti è necessaria per garantire ai giovani delle pensioni dignitose, garantendo
quindi al tempo stesso la sostenibilità sociale del nostro sistema previdenziale;
‐ una diversa e maggiore valorizzazione contributiva per i periodi di maternità‐paternità e di congedo parentale;
‐ una vera politica di pari opportunità che investa nei servizi pubblici, che sostenga le donne nel mercato del lavoro, che dia risposte al lavoro di
cura, che sollevi le donne dal peso di un doppio lavoro obbligato in tutte le fasi della vita.
(dalla prima pag.)
Epifani:taglio Irap
Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dice basta alle riduzioni per le
imprese, «sarebbe il quarto taglio» in loro favore. Il segretario generale
della Uil, Luigi Angeletti, arriva a mettere in forse «la pace sociale» se
l’esecutivo non detasserà prima le tredicesime. Il numero uno della Cisl,
Raffaele Bonanni, dice sì al taglio dell’Irap ma chiede di non
«dimenticarsi di lavoratori e pensionati».
Così per il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, «serve un segnale concreto» per alleggerire le tasse sui redditi, «per accelerare l’uscita
dalla crisi». Mentre il governo conferma l’intenzione di andare avanti
sulla strada del graduale taglio dell’Irap, che potrebbe partire dal 2010, i
sindacati esprimono il proprio dissenso sull’ordine degli interventi.
Aspettiamo anche il tuo contributo.
Critiche,suggerimenti,proposte,iniziative
Un contributo da parte di tutti aiuta a far crescere la nostra
iniziativa.
Scrivi a : “[email protected]”
«Sarebbe il quarto taglio delle tasse alle imprese — afferma Epifani —
bisogna parlare invece di lavoro». Quindi «la priorità è la riduzione della
pressione fiscale sui salari e sulle pensioni», aggiunge il numero uno di
Corso d’Italia, invitando a considerare che «i consumi non sono una parte
secondaria di questa crisi». Non fa sconti Angeletti: «La prima cosa da
fare è ridurre le tasse sulla tredicesima».
Angeletti avverte il governo a non avventurarsi a fare l’opposto (prima
l’Irap poi i lavoratori) «perché a quel punto la pace sociale non ci sarà
più». Riguardo alla richiesta di detassazione delle tredicesime Epifani fa
notare che «è la nostra idea dell’anno scorso e non a caso ci siamo mobilitati». Però per una protesta con gli altri sindacati Epifani ammette che «è
un po’ presto per dirlo».
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